Tra gli argomenti discussi: Apec, Cina, Commercio, Commissione Ue, Corbyn, Economia, Esteri, Gran Bretagna, Italia, Legge Di Bilancio, May, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
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Ho già manesco datori di radio radicale martedì venti novembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi torneremo ad occuparci d'Italia lo scontro con la Commissione
Europea sulla manovra di bilancio vi proporremo un
Lungo commento dell'economista francese Nicola valere pubblicato ieri da fidiamo
L'Italia contro l'Europa l'anno due mila e diciannove si presenta come quello di tutti i pericoli per l'Unione europea tra Brezzi tra elezioni Di Maggio successione di Mario Draghi
Alla vicini e e a catalizzare in qualche modo questi pericoli l'Italia che ha fatto dell'Unione Europea al capro espiatorio dei suoi mali e cerca di evitare contro l'Unione europea un blocco di sostenitori della Democrazia illiberale Palermo poi di prezzi lo faremo con due editoriali uno dal Financial Times è incentrato sull'attitudine che dovrebbe tenere l'Unione europea nei confronti del Regno Unito nel momento in cui prevale il caos Gregg Seat a Londra l'Europa non deve essere punitiva secondo il quotidiano della City l'altro invece sul labour è tempo di decisione anche per i laburisti secondo il Times di Londra che sottolineo
Che Jeremy Corbin continua ad essere molto ambiguo sulla break iscritte chiuderemo con i rapporti tra Stati Uniti e Cina dopo
Il fallimento del vertice del latte che in questo fine settimana pericoloso scontro tra Pechino e Washington è il titolo dell'editoriale di oggi
Di le mondo lo scontro potrebbe portare un accordo è previsto un sorta di minivertice un bilaterale tra Donal Trump ci Jinping al G venti che si terrà a fine mese in Argentina ma un accordo tra Donal Trump pesci Jinping non durerà questo quel che pensa Didion Racman oggi sul fare fontane INPS
Le crescenti tensioni militari rendono la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina più difficile da risolvere
Cominciamo però dall'Italia dallo scontro con la Commissione europea collegavo che ieri pubblicava
Un lungo commento di Nicola badare dal titolo L'Italia contro l'Europa l'anno due mila diciannove si presenta per l'Europa come quello di tutti i pericoli tra la messa in opera della break Seat che piomba Regno Unito nel caos le elezioni di maggio che appaiono come un referendum tra democrazia liberale illiberale attorno alla questione immigrazione
E infine la successione di Mario Draghi in ottobre alla testa della Banca centrale europea
Che potrebbe rimettere in discussione la strategia monetaria che salvo l'euro nel due mila e dodici l'Europa si ritrova presa a tenaglia tra rallentamento economico e l'aumento dei rischi politici
Italiane al contempo il simbolo e il motore pivot della costruzione europea l'Italia ha fatto dell'Unione il capro espiatorio dei suoi mali e sta cercando di aizzare contro l'Unione un blocco di sostenitori della Democrazia illiberale
L'arrivo al potere di una coalizioni di estremisti in Italia non è un caso secondo balletti Italia accumula tutti fattori favorevoli al populismo una crisi economiche endemica con una produzione inferiore del cinque per cento rispetto al suo livello del due mila otto
E che nel due mila e diciassette stagna ai livelli del mille novecentottantasette una disoccupazione di massa che tocca il dieci virgola quattro per cento della popolazione attiva al trenta e otto
Per i giovani la disintegrazione della classe media il crollo demografico che nutre le inquietudini identitarie
Una situazione in prima linea nella crisi migratoria con l'arrivo di più di seicento mila persone dal due mila quattordici ad oggi
Già tra le due guerre l'Italia fu il laboratorio della convergenza tra socialismo e nazionalismo con il fascismo ricorda Nicola valutare dopo aver prefigurato l'elezione di Donald Trump portando il potere Silvio Berlusconi c'è qualcuno che coniugava demagogia ricchezze manipolazione dei media
L'Italia oggi reinventa la fusione degli estremismi con il governo di coalizione tra lega e Cinquestelle il colpo di forza
Intrapreso contro la commissione europea non può che ritorcersi contro Roma il bilancio per il due mila diciannove contempo il sincero e schizofrenico
Il deficit fissato il due quattro per cento del PIL contro uno impegno dello zero otto in realtà salirà al due sette secondo il folle in fondo monetario internazionale al due virgola nove secondo la Commissione europea
La crescita indicata dal governo italiano è uno virgola cinque per cento nel due mila e diciannove quando arriverà al massimo all'uno per cento
Le entrate eccezionali da diciotto miliardi di euro grazie alle privatizzazioni sono puramente virtuale
Soprattutto prosegue ancora l'economista di le Figaro la Pseudo manovra del popolo in realtà è una manovra della decrescita e della disoccupazione le misure annunciate amplieranno gli squilibri strutturali dell'Italia invece di ridurli la messa in opera immediata di un reddito universale da settantacinque settecentottanta euro al mese
Costerà nove miliardi di euro e rafforzerà la cultura dell'assistenzialismo
La riduzione delle età pensionabili in un Paese con una demografia in crisi creerà problemi di produttività con un costo tra i sette e i tredici miliardi di euro per non parlare della flat tax al quindici per cento
Che garantisce in realtà un vantaggio minimo alle imprese allo stesso tempo gli investimenti pubblici resteranno sacrificati
Secondo le figlie o la che nel sulla manovra maschera un triplo scontro il primo scontro e all'interno del governo di coalizione tra Luigi Di Maio Matteo Salvini Salvini che ha preso un netto vantaggio dei sondaggi
E attende la sua ora per provocare nuove elezioni il secondo scontro tra l'Italia e la Commissione europea che può difficilmente accettare la violazione deliberata delle regole della governance dell'Euro salvo voler screditare definitivamente la moneta unica
E provocare un esito degli investitori fuori dalla zona euro infine il terzo scontro tra l'Italia e mercati con il tracollo della Borsa di Milano la fuga massiccia di capitali
Che costringe il Governo a fare appello al patriottismo dei risparmiatori
Proponendo l'ora titoli indicizzati all'inflazione con vantaggi fiscali famosi Btp Italia che però non stanno andando così va bene
Conclusioni di Nicola barriere su figli o di ieri in Italia sì ritrova totalmente isolata perfino nell'Europa del sud
Eppure la sua crisi in la sua la sua fuga in avanti finanziaria potrebbe provocare danni considerevoli contaminando il settore finanziario e rilanciando la crisi dell'euro contrariamente alla Grecia l'Italia e la terza economia della zona euro costituisce un rischio sistemico ecco perché nessuno ha davvero interessa ad aggravare la crisi italiana
Cosa fare Italia deve essere messa davanti alle sue responsabilità non può pretendere di restare membro dell'Unione europea della zona euro violando me principi e regole
Ma la deriva dell'Italia richiede ugualmente una profonda rimessa in discussione dell'Unione Europea che deve iniziare a rispondere alle attese dei cittadini
E trattare le cause profonde del populismo così tra l'altro Nicola Bardelle
Sulle figlia o di ieri giudizio molto duro
Ricordando che l'Italia è già stato un laboratorio tra convergenza di convergenza tra socialismo nazionalismo con il fascismo negli anni trenta vediamo avrei exit altro tema che resta di stretta attualità domenica dovrebbe esserci un vertice straordinario dei ventisette per mettere la firma sull'accordo
Theresa May sempre in difficoltà a Londra
Il Financial Times ieri dedicava uno dei suoi due editoriali proprio al caos nella politica britannica e all'unione europea che non ha niente da celebrare di fronte a questo caos pregressi tre nel Regno Unito
Andiamo a leggere in casa praghese nel Regno Unito e visto in altre capitali europee con incomprensione frustrazione e irritazione
Come è possibile che un Paese conosciuto per la sua stabilità democratica il suo pragmatismo si stia spingendo sull'orlo del collasso politico
L'Unione Europea ventisette potrebbe anche essere perdonata per una certa aggressività di fronte alle posizioni agli attacchi dei brand si trascorsero Bathory
Boris Johnson l'ex ministro degli Esteri ha paragonato l'Unione europea la Germania nazista al suo successore Jeremy Hunt ha fatto il parallelo con i gulag sovietici
Ma ora Regno Unito è costretto a fare i conti con le dure realtà della Breil crisi
Theresa May ha di fronte un'altra settimana pericolosa che si concluderà con un summit europeo
Per dare il via libera all'accordo di ritiro Ibra exit Eros kamikaze alla Camera dei Comuni vogliono rovesciare il primo ministro per provocare la più hard la più dura delle Art bags i tre bensì dure
E fingono di non conoscere i costi di andare a sbattere fuori dall'Unione europea a fine marzo senza un accordo
Anche se riuscisse ad evitare un voto di sfiducia mai potrebbe avere di fronte un compito impossibile nel cercare di mettere insieme una maggioranza in Parlamento per sostenere l'accordo il labour di Jeremy Corbin ha detto chiaramente che la sua priorità e di marcare qualche punto politico non di assicurarsi un accordo realistico per salvaguardare prosperità e sicurezza
Certo scrive sono champagne sì in questo contesto non ci si può aspettare che sia l'Unione Europea salvare il Regno Unito dai suoi stessi politici ma i politici a Brussel Parigi e Berlino
Non dovrebbero celebrare questo caos britannico lo choc di una Breaks senza accordo si farebbe sentire in tutto il continente nel breve periodo l'Irlanda potrebbe subire tanti danni quanti il Regno Unito e Manerba o domenica scorsa segnato il centenario dell'armistizio del mille novecentodiciotto con un discorso potente sui pericoli del nazionalismo
Dichiarandosi patriota e non aziendalista al presidente francese a sottolineato che le democrazie liberali europee hanno l'interesse collettivo nel promuovere il successo l'una dell'altra
Come ha detto Giorgio Oruro il il patriottismo e amare il Paese l'uno dell'altro il nazionalismo cercare di abbattere e distruggere il paese dell'altro
Da questo punto di vista anche se i problemi britannici possono essere auto inflitti un'Europa che vuole preservare i suoi valori democratici e liberali
In un mondo che viene contestato dagli autocrati a un forte interesse nell'aiutare dove può
Del resto non va dimenticato che sarebbero proprio i populisti
A brindare per un collasso nazionale britannico così come il presidente russo Vladimir Putin insomma
Scrive il Financial Times l'Unione Europea ventisette dovrebbe evitare la tentazione di essere punitiva con Londra anzi
Dovrebbe dichiararsi pronta a un compromesso su calendario e procedura nel caso in cui la guerra civile interno al partito tori dovesse portare alla paralisi politica
Alcuni nel Regno Unito stanno preparando piani d'emergenza con ipotesi di estendere i negoziati oltre al marzo due mila e diciannove
L'Unione Europea farebbe bene a fare altrettanto in particolare sale causa a Westminster dovesse portare a elezioni anticipate o un secondo referendum
Il capo negoziatore dell'Unione Europea sulla Breaks Michel Barnier per esempio farebbe bene a indicare che a indicare un'apertura
Rispetto all'ipotesi che il il Regno Unito modifichi le sue linee rosse magari per perseguire una relazione più stretta con l'Unione europea stile Norvegia è vero il Regno Unito che ha creato questo caos ma di della l'ideale europeo di solidarietà e ciò che macro potrebbe differire definire interessa patriottica militano per una certa indulgenza queste alle conclusioni del Financial Times ed è un po'triste vedere
Come dire il il Regno Unito il quotidiano della City implorare in qualche modo questa indulgenza all'Unione europea ma questa è la realtà della Breaks tra realtà che ha un impatto anche sulle Bourne non va dimenticato la settimana scorsa abbiamo parlato soprattutto della crisi interna al partito conservatore
Il Times invece ieri un editoriale ricordava che questo è tempo di decisione anche per i laburisti e perché perché Labour offre ancora oggi risposte ambigue sulla questione europea
Jeremy Corbin deve dire se a favore di un secondo referendum e soprattutto come voterebbe il sospetto è che Corbin continuino ad essere un Breguet Seat anti europeo con la casacca laburista per chiudere invece i rapporti tra Stati Uniti e Cina le tensioni che sono riemerse dal vertice del latte che di questo fine settimana se ne occupa le monde nel suo editoriale di oggi dal titolo scontro pericoloso tra Pechino e Washington
Ciò che è accaduto nel fine settimana nella capitale della Papua sia Nuova Guinea
Illustra perfettamente il caos del mondo che è stato descritto da noi ma con la tribuna del Bundestag domenica
Per la prima volta dalla sua creazione nel mille novecentottantanove latte che all'organizzazione della cooperazione economica che riunisce una ventina di Paesi attorno al Pacifico non è riuscita a mettersi d'accordo su un comunicato comune gli Stati Uniti volevano includervi la necessità di una riforma dell'organizzazione mondiale del commercio i cinesi si sono opposti evidentemente per le Monde le e rivalità tra le due principali potenze mondiali stanno trasformandosi in in scontro aperto
In continuità con la requisitoria che aveva pronunciato il quattro ottobre contro il Progetto di nuova Via della Seta sviluppato da Pechino il vicepresidente americano Mike pence nel fine settimana ha lanciato un attacco in piena regola contro le ambizioni cinesi noi non anneghiamo i nostri partner in un oceano i debiti ha detto pensa prima di aggiungere noi non vi corrompe amo e non con promettiamo la vostra indipendenza
In modo molto simbolico pensa poi annunciato la partecipazione americana il Progetto
Di ristrutturazione della base navale di l'ombra un in Papua sia Nuova Guinea progetto portato avanti dall'Australia per parte sua il presidente cinese Shi che impegna nuovamente fatto promozione della nuova via della seta
La rode Alberto Initiative per dicendo che non è una trappola e chiudendo con una messa in guardia
La storia ha dimostrato che uno scontro che sia sotto la forma di guerra fredda o di guerra calda o di guerra commerciale non porta non produrrà alcun vincitore
Questo scambio per le Monde non augura nulla di buono in vista dell'incontro che ci sarà armena in vista tra il Presidente americano Donald Trump e quello cinese Shi Jinping
Al vertice del G venti a fine mese in Argentina nel momento in cui gli Stati Uniti accusano la Cina di costituire una minaccia strategica Pechino non intende arretrare di un millimetro sulla sua politica espansionista politica di sviluppo ma fondata in sostanza sul dominio degli altri paesi poco a poco si fa strada una configurazione che Aube nubile alle strategie cinesi si tratta della trappola di Tucidide
Dal nome dello storico greco delle guerre del Peloponneso secondo cui quando una potenza emergente contesta le d'egemonia di una potenza istituita la storia dimostra che la guerra diventa quasi inevitabile non ci siamo ancora ma le prossime settimane saranno determinanti scrive le Monde ciascuna delle due parti deve fare uno sforzo per evitare un'escalation pericolosa
E visto che gli Stati Uniti hanno lanciato il conflitto sul terreno commerciale con i dazi alle importazioni cinese il dibattito sulle regole del commercio sarà decisivo
E tutto salvo un caso se su questa questione che latte si è diviso ma gli Stati Uniti per le mondo debbono anche comprendere che umiliare la Cina sarebbe controproducente la Cina è molto più potente di quanto fosse l'Unione Sovietica trent'anni fa per parte sua Pechino deve ammettere che la sua formidabile espansione economica deve molto i vantaggi che l'Organizzazione mondiale del commercio le ha garantito nell'ultimo ventennio il fallimento della riunione atto e che deve diventare un segnale salutare
Sia tra che ci Jinping devono mostrarsi all'altezza delle loro responsabilità e dar torto a Tucidide così
Tra l'altro le mondo nel editoriale
Di oggi e su questo tema va segnalato anche il commento di Gideon Racman pubblicato oggi dal Fraktion Times Arak Mann evoca già la possibilità come dire di un Dale tra Donald Trump e ci Jinping
Nel loro incontro
In Argentina al G venti ma un accordo tra tra e sci non durerà questo il titolo e perché perché in realtà oltre alle alla disputa commerciale ci sono soprattutto le tensioni di carattere militari e queste tensioni crescenti rendono la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina più difficile da risolvere
Ci fermiamo però per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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