Presentazione del libro a cura di Lucrezia Lante della Rovere, Andrea Ripa di Meana Cardella e Lorenzo Capellini "Carlo Ripa di Meana. Le mie Biennali 1974-1978" (Skira editore)

Ecco nella
Prese presentiamo oggi il il libro appena uscito
A cura di rischierà
Carlo Ripa di Meana le mie triennali settantaquattro settantotto è stato fatto cura di Lucrezia Lante della Rovere Andrea Ripa di Meana
E Lorenzo Cappellini
Che il
Oggi era previsto la presenza oggi Vittorio Sgarbi che annuncia l'impossibilità che essere qui per un motivo grave e di cui vi dirà ma ha avuto la cortesia di mandarci con la ripresa
è un un intervento
Io farei presenterete il primo in modo che dopo poi iniziamo a nostra presentazione diciamo presentazione col presenti
Innanzitutto inizia con l'assente
Solo un'altra quindi mentre voi iniziate a parlare di Carlo Ripa di Meana delle sue triennali
Io sono funerale
Di Omero Bordo punti con il deflusso
è una coincidenza strana
Ci impedisce di essere a Venezia qualche contemporaneamente mi fa pensare
Due mondi lontani in comunicanti
Ma che vivono che sogno sogno e menzogna proprio sogna menzogna sono le parole
Che
Ricorda Anna ricordo avete detto
Borges in visita a Venezia durante gli anni della sua biennale
Forse nell'ultimo anno dice
Per il resto la volta in cui Formigoni svolgesse naturalmente a Giustiniano era il mio ultimo anno di mandato e gli chiesi come potevo qualificare il costo futuro della Biennale
La Biennale disse lui deve essere sogno e mezzo
Ecco il sogno nel mezzo questo vale per tutto quello che l'attività creativa
Della pittura della scultura nelle performances del teatro che teatro e non corrisponde sempre con le performances viceversa nel cinema
Della danza
E le articolazioni che inizialmente non soltanto tre arte cinema architettura anzi teatro cinema e architettura che l'arte senza un direttore Centro
In quegli anni in cui io
Arriva ora ne serve della Biennale vado settantasette
L'anno del la Biennale del dissenso ero arrivato a Venezia stabilmente come ispettore storico dell'arte dello sovrintendenza
E quindi da questo piccolo ruolo ma come dentro una storia che non era soltanto curiosità allo o ricerche lo studio mi sentivo in qualche modo parte di questa macchina straordinaria che aveva intuito eliminando il suo motore
Iniziali allora vedere una donna straordinaria signora Maria Teresa Rubens serve anche dirigeva l'ufficio dall'UNESCO iniziarono una serie di attività che poi due anni dopo la fine della permanenza di ripa di Meana Venezia portarono a una specie di ultrà biennale o biennale nell'anno in cui non c'è la Biennale biennale fu nell'ottanta dopo quello settantotto settantanove con Maria Teresa bene e con il fratello di o mercato a facce nuove nel sessantanove la fotografia
Renzo Cappellini che è presente ricorda in quegli anni io ricordo che nella gestazione di questa nostra impresa con Italo Zannier
Con Daniela palazzoni e si incrociava il mondo di Ripa di Meana che era quello di sua moglie Marina straordinaria animatrice
Piena di di vitalità in piena anche di quella dimensione erotica che novembre l'arte così
Viva quando avete vera angoli dell'arte e che nella
Vicenda straordinario di avventurosa Cassano Viana di Ripa di Meana nella stessa casa di Lorenzo Capellini portò alla definizione un po'irriverente ma che molti ricordano di orgasmo da Rotterdam invece che che Ripa di Meana ma come uno pseudonimo per dire quanto un erotismo e vitalità anzi
Eros e thanatos ci fosse in quegli anni
E e si incrociava tra le personalità che non volle terminanti come si vede nella bella intervista di Ripa di Meana a Moravia Moravia
Homo l'intelligenza straordinaria di capacità di sentire i tempi e nonostante la sua età di essere sempre presente sempre contemporaneo sempre attento dal femminismo al dissenso alle istanze nuove e con cui usciva Strauss anche lei
Attentissimo al mondo della fotografia che abbiamo appena ricordato insomma io
Ero presente in quel momento io ho partecipato alla Biennale del dissenso da spettatore ma sentendo che la cosa mi riguardava
Nel settantotto visto la meravigliosa Biennale Arte Natura che ha generato e questo non so se l'avesse ricordato il meraviglioso film Vacanze intelligenti e di Alberto Sordi con l'ironia
Ed in questo direttore mancante sostituito allora da Luigi Scarpa un amministrativo credo di vitalità
Ma tale da determinare
Un'ironia oggi ci sembra molto fondata rispetto alla sostituzione di arte e natura l'una l'opposto dell'altra la natura bastava rappresentare un'arte quindi uccideva l'arte questo ma una crisi straordinaria
Di cui fu testimone e promotore Ripa di Meana sono frammenti di un mondo che è esattamente quello della mia formazione avevo nel settantasette venticinque anni ed ho settantaquattro settantotto Ripa di Meana era quasi un monumento un giovane forte monumento con una presenza di presidente che anche negli anni successivi in cui partecipai feci anche degli interventi nella Biennale di portoghesi il giorno in cui il idea della di quello spazio teatrale in cui c'era il teatro vi Aldo Rossi che era questa meravigliosa architettura quindi portoghesi poi divenne nella serenità di Ripa di Meana
Il successivo presidente
E mi pare che abbiam detto costava nel libro che come un pazzo voleva unire due nomi Giuseppe e Carlo Carlo Ripa di Meana il presidente per eccellenza Giuseppe Giuseppe Galasso che fu presidente dopo Ripa di Meana e io quel periodo vissuto tutto intensamente e lo ricorda come unico testimone Lorenzo Capellini
Ed era avventura sogno menzogna giustamente era una Biennale che non abbiamo trovato alcuna delle arti visive un filone nuovo come quello che dal mille novecentottanta Clio fu suo assistente
Luigi Carluccio diede la Biennale portando al centro contro tutte le sperimentazioni e le provocazioni che nel settantotto erano stati d'arte natura Balthus
E vado subito diritto dalla pittura il fatto che l'ottanta in poi si potesse essere così Arditti da poter tornare anche dipingere che l'arte non fosse una fuga dalla pittura ma fosse un ritorno alla pittura
Io quel momento vissuto come un momento di consapevolezza il momento precedente era comune una adolescenza di quello che poi è accaduto con una vitalità un Euphoria un piacere di vivere e di cui Ripa di Meana era il simbolo in modo dialettico perché non era comunista era socialista
Si metteva contro l'intellighenzia di quegli anni che lo sessantotto fino a quel momento era tutta legata a una sinistra estrema e quando decise di fare alla Biennale che ha dato senso alla sua impresa io cerchioni commemorare
Assunti dove sono sindaco poco lontano di qua con un festival del dissenso lui fu il primo a capire quello che poi sarebbe avvenuto nella storia che il comunismo
Non aveva futuro e che quindi occorreva sostenere intellettuale del dissenso che erano impediti a mostrare il loro pensiero maschile le loro opere caso emblematico era stato anni prima lo così vago portato fortunosamente in Italia da Valerio Riva e pubblicato da Feltrinelli ma insomma il dissenso e il senso stesso
Della dimensione creativa comunque sia dissenso dal potere
E questo posso dire oggi poi altro vino il ventotto al maxi presentando questo libro piccolo ma formidabile ricco sintetico e capaci di dire tanto della personalità di Ripa di Meana
Di quello che dietro di lui tramava in senso affettuoso Marina Ripa di Meana che questo libro ha voluto aprendo poi la strada una storia che oggi vede un altro
Concomitante con gli italiani che il presidente Baratta e con la presenza formidabile straordinaria
Di Moravia che chiude questo libro dell'intervista che gli fa Ripa di Meana con una frase che sembra valere anche per oggi per quello che il rapporto fra culture potere
Chi chiede Ripa di Meana queste cose il rapporto tra cultura e potere risponde Moravia purtroppo il rapporto fra tutte le culture fra sempre lo stesso il rapporto tra chi può e non sa
Chissà e non può
Allora grazie
Tutti voi per essere qui
Il
Mi fa molto piacere che la presentazione di questo libro sia la prima presentazione avvenga in questi luoghi
Che in
Il condizioni diciamo fisico statiche completamente diverse era anche la sede del Nale
Ti Ripa di Meana almeno non questa parte che era l'Assessorato al turismo ma insomma da qui in su
Insieme agli uffici della Biennale ai quali si accedeva attraverso uno scricchiola antichissimo ascensore di legno
Ed entrando nel quale una facevo qualche piccolo scongiuro nella speranza di arrivare al quarto piano
La io dirò volevo proprio fa molto piacere presentare questo libro perché queste ma anche un'occasione per riflettere su di noi avendo quel quell'antecedente ma anche per riandare alla storia
E quella di quel periodo e storia stereo densa densa davvero di fenomeni infatti io
Con una figura Ripa di Meana che dovete fare i conti molto con con quello che intorno lo condizionava intorno lo lo limita anche di questo vorrei parlare sottolineare perché non fu certamente vita facile
Non fu vita fa incominciamo a ricordare perché poi un po'di memoria anche oggi
Ampio di Stuart come dicono le guide Michelin
Punte di Swarm fa male decide di Linde
Novecentosettantatré viene di fatto lo Statuto siamo nel luglio per settantatré e viene subito acclamato e vedremo come a sproposito come una grande riforma che io vorrei far con la quale si terminava
Il periodo sessantottino si dischiude Eva un futuro istituzionale completamente diverso ma che recepiva tutto quanto era stato seminato nel tal sessantottino
Era per Ripa di Meana divenne presidente nel agli inizi del settantaquattro già questo vi dice statuto approvato nel settantatré luglio presidenza febbraio Santa quattro sono passa un sei mesi di primi aggiustamenti
Ma siamo e siamo in un momento della vita d'Italia e del mondo cruciale
Proprio poco pochi mesi poche settimane pochi mesi prima della della nomina di Ripa di Meana cioè la famosa guerra Bolton Kippur
Con il il problema del petrolio ha posto di fronte al mondo da scarsità energetica che da quel momento nell'Italia nell'Europa e nel mondo fu uguale a se stesso
Faccio presente all'inizio ricordo che c'è una crisi drammatica
Per l'industria italiana crisi chiuso il comporto che per il bilancio economico italiano si comincia andare in bicicletta la domenica commenta il gesto di simpatia verso la crisi con la quale però nel frattempo colpiva si bloccano tutti gli investimenti grandi impianti si bloccarono tutto tutto lì fu rivisto tutti i progetti intorno ai quali si era arrivati dall'entusiasmo della per la foga degli anni sessanta subirono in quel momento una un colpo d'ascia dal quale molte cose
Non con il quale molte cose terminarono non si torna più indietro
Con molto fu perduto
Crisi delle partecipazioni statali crisi del della e
Una un'inflazione impressionante aumento dei prezzi
La crisi della FIAT la crisi automobile e quindi crisi sociale
Quindi sociale che si sommava quella tanto di situazione incerta e complessa della vita politica e sociale italiana che era cominciata negli anni sessantotto già prima
E che butta come dire un nuovo Macrì sì davvero un un un bidone d'iscritti
Di di petrolio sul sul fuoco
E inizia un periodo durissimo della vita italiana purissimo che culmina nel settantotto con la morte di mo'ma indie inizia proprio in questo periodo
Inizia mirata al dei precedenti ovviamente del sessantotto in avanti ma questo colpo di Maglio della crisi internazionale dell'economia mondiale del settantatré
Colpo
Che dopo ci non subito ci si rese conto perché si tramutò infatti se ma vent'anni successivi ci si è resi conto di quanto importante sia stato
E sì e quindi da lì in avanti c'è una storia anche gli stati una storia di sangue ma storia attivi conflitti che
Settantaquattro è un anno nero dal punto di vista economico e sociale settantasette sarà l'anno nero l'anno di piombo più di piombo che Pozzi posso immaginare
In queste e qui in queste vicende tanto per capire Prodi settantasette anche nel settanta il settantatré cioè la la l'arrivo la il colpo di Stato in Cile
Ci sono i fenomeni appunto che il Cile e in Italia c'è obiettivamente qui gli storici potranno essere certamente più precisi rimette una grandissima
Una grandissima come dire ricorso all'idea dell'antifascismo come perno di tutte le attività possibili e della politica
Fu strumentale fu ed è fu opportuno c'era veramente pericolo di fascismo questo lo facciamo dire dagli storici certamente un periodo nel quale tutto sembrava
Come dire ecco con il convergere verso una estremizzazione
E erano gli anni in cui c'erano i dossier c'erano le interferenze c'era stato De Lorenzo cioè lo Stato
Episodi vari di manifestazioni ritenuta morì l'ordine vero ordine nuovo di da una parte le Brigate Rosse sua
Il del fenomeno del Cile introdusse davvero nel mondo occidentale in Italia in particolare l'idea che il fascismo poteva ancora tornare visto che il cileno dopotutto era una repubblica nella quale tutto si pensava forche
Potesse tornare a esserlo stato fascista
L'antifascismo quindi era il collante che in qualche misura e qui bisogna dirlo era anche illo sulla via attraverso la quale c'era il collante politico Che ci faceva ci teneva insieme non tutto quello che gli era no di democratico in questo Paese che andava quindi in un arco molto ampio un arco costituzionale molto ampio che consentiva
Tra comunisti e democristiani di essere condire di avere delle iniziative comuni e di avere delle finalità comunico mentre gli estremismi stavano
Colpendo mentre la crisi mondiale ancora dovrà essere addirittura compra percepita in tutta la sua gravità
Fu nel settanta e settantatré arriva Ripa di Meana e c'è questa
In questa vita politica tormentata marcia fondata molto sui partiti lo statuto della Biennale del settantatré che viene annunciato lui stesso si deve come dire annunciare come il alle il presidente del nuovo Statuto della nuova ebbene lo statuto del settantatré
Ad ogni effetti una
Se al top lo possiamo salvare soltanto dicendo che era un riflesso del suo tempo ecco
Perché basta osservarne alcuni aspetti si capisce che era non era certo l'inizio su una fase nuova al contrario era l'inizio di una sorta di consolidamento di ciò che era
Quello che c'era in quel momento
Cito per esempio due due tre articoli riconosciuto
Si diceva che il coltello le navi era governata da un consiglio direttivo consiglio direttivo fatto di diciannove persone
Con che era avrebbero rappresentato diverse istituzioni ma non le istituzioni
Ma i consigli
Che quelle istituzioni reggevano
Certo non c'erano i rappresentanti del Comune ma i rappresentanti del Consiglio comunale
E non i rappresentanti della Provincia del consiglio provinciale e addirittura lo statuto diceva quali erano le procedure che la Provincia la Regione il Comune dovrà seguire nel nominarli
In buona sostanza trasferire sulle organi assembleari e ruolo di nomina dei dei componenti il Consiglio biennale colera sostanzialmente dire e uno strumento di ripartizione politica tra partiti
E di fatti e le persone che facevano parte del consiglio direttivo aziendale si distinguevano per l'appartenenza politica non perché mi rappresenta la Provincia ma in cui tecnici quel PC diverse eccetera
Per completare il quadretto diceva lo statuto si aggiungeranno quattro tre rappresentanti delle più importanti organizzazioni sindacali nominati da loro
E siccome con tre rappresentanti sindacali non c'era equilibrio politico turco adeguato si aggiungeva il quarto rappresentante del sindacato interno così l'equilibro verrà era era era si completa
Per poter avviare i lavori
Ci furono subito
Si dovettero nominare delle commissioni e per Totti per poter organizzare il consenso si nominando commissioni per i vari settori ma ci furono ottantacinque componenti di questa Commissione
Sta descrivendo i problemi di organizzazione del consenso di un presidente che arriva alla Biennale nel settantaquattro
E lo statuto della Biennale diceva alcune altre cose
Per esempio diceva che gli artisti sarebbero stati invitati a partecipare alla Biennale da chi dal consiglio direttivo
Cioè era possibile come dire a su base anche avvelenamento di fronte lo Statuto l'esautorazione totale
Di tutti gli organi e andare a decidere in un accordo politico se quell'artista noto però per essere presente
Il che non fu così di brutalmente realizzato però non c'è dubbio che alcuni momenti tutto questo serviva per rendere molto faticosa la vita degli organi collegiali con riunioni riunioni riunioni come altro che di un consiglio di amministrazione
E di questo ritardo intanto stessa alla fine nelle sue ultime scritti disse mi sarebbe piaciuto essere un po'più monarca qualche volta mi hanno accusato di essere monarca
Auguro al mio successore di essere più monarca di me sostanza perché qui la la presenza delle del della della delle della forza delle forze politiche in quanto tali
Cioè non voglio dire non dei rappresentanti delle telline culturali dei partiti nordica delle rappresentanze politiche distribuiti
Questo ovviamente fu una elemento di sofferenza per tutto quel periodo che occorra aspettare contro la riforma del novantotto perché questo sia cambiato ma però tutto questo andava detto che era invece la grande riforma e su questo si doveva costruire ed ora ricominciano i documenti programmatici
E viene fuori tutto lo strascico del sessantotto sessantotto ritirandosi anzi quasi mai ritirandosi aveva lasciato un limo dietro di sé assolutamente spesso che si manifestava soprattutto nel tipo di linguaggio che veniva usato nel tipo di composizione dei testi né il tipo di identificazione degli obiettivi dei programmi che le istituzioni devono compiere
Era un lessico tipo rivoluzionario
Usato da persone dà tranquillità personale totale nel senso che ormai era diventato un lessico di tipo burocrati società ripetitivo
Anzi non era un modello che veniva ci si ritrovano queste frasi le stesse frasi nei discorsi tantissime persone che intervenivano
E era un linguaggio che faceva riferimento a questa che dava l'idea di una realtà abbastanza nel contraddittorio cioè di qui un lessico che in qualche misura faceva riferimento ad una ulteriore irrigidimento di alcuni concetti e legami di tipo ideologico
E come dire in una visione strettamente meccanicistica del intera storia quindi un'adesione alle visioni più rigide del del diciamo di una dialettica storica
Dall'altra parte era un linguaggio che però chiamava adatti di tipo rivoluzionari la cera d'api di tipo di movimento doveva concedere alla alla creatività e all'espressione
Ai giovani alla dovrà e in questo ambiva la soluzione di questo cioè Tatti artistici in sostanza no dovrebbero come si fa
E non non è una rivoluzione in corso è una sorta di visite divisione di un mondo che in in cammino mi rivoluzione dove ciascuno apporta
Per cui prole teorizzazione degli intellettuali pronti ad utilizzazione dei degli artisti dei registri degli autori del pubblico del pubblico che diventa protagonista con tutte frasi che poi chiama in causa un una sorta di grande volontà di agire di e di e di rappresentare come si risolve questo si risolve con la kermesse somma facciamo delle cose e poi siamo qui tutti insieme partecipiamo che poi uno la possa considerare movimenti diciamo quasi delle delle celebrazioni rituali altri le Consigliere cedere di una grande particolare vitalità
In effetti sono presenti tutti e due questi elementi la grande vitalità e in qualche misura una ritualità molto pesante
E così si procede e si procede nel nel nell'avvio che la Biennale con questi no
Sempre sotto lo sguardo attento di chi da fuori diceva attenzione a questi che sono comunque degli esseri pericolosi
E anche sul Cilento ci fu adesione ma sempre alcune parti una divisione
Molto come dire meditata
Dico subito perché nel campo in nel campo teatrale e timbro musicale
E danza
Di Patrick Carlo e seguire una via come dire altamente istituzionale con molto a molto alta nel chiamare Gregotti nel chiamare Ronconi
E nel chiamare
Gambetti a ad a presiedere teatro danza teatro danza Ronconi giudice musica danza Ronconi
Architetture arte il
E guidato che Gambetti cinema il la storia di danza teatro cinema della Biennale in quegli anni ha una storia un po'sua particolare ecco questa la storia li assomiglia un po'di più a quella che uno potrebbe immaginare una storia più istituzionalizzata della mentre da quest'altra parte il momento cinema al momento carte su appartengono una Biennale che sentiva di più
Nel teatro teatrodanza che musica
Allora innanzitutto e qui ritrova alcune cose che perdevo devo dire perché sono poi si il semi di alcune cose che negli stessi poi abbiamo ripreso ritrovo una passione straordinaria Carlo consultiva Soccer la istinti inizia l'accademia di danza che la stessa cosa che abbiamo fatto noi quando nel novantotto servizi qui dove si svolge revisori San Giorgio
Quale che altro viene usato per le manifestazioni in Brianza il teatro cioè tutte cose che ne abbiamo ripreso ma che allora furono iniziate e poi abbandonati
La danza fu fu accordato un uno spazio molto importante anche negli annali
La è il teatro teatro servissero tante tante diverse esperienze
Sono esperienze di aggiornamento dell'Italia rispetto ai movimenti artistici del mondo velocissima c'è il c'è quella strana attenti operazione di Ronconi te che punto può essere giudicata come un tardivo otto centimetri mo'cioè portare il teatro al Petrolchimico
Però anche quelle un tentativo di innovare nella relazioni col pubblico l'Otello formoso che si tenne al petrolchimiche col corrispose Cassio non Fassio comanda comanda un governo a Cipro
Che fu dato invece mi sembra San Lorenzo
Altro che poi vedrò Tosti l'anno successivo con me sortirebbe
Nelle cliniche era presente cioè il e grande teatro polacco da ARPA renderebbe cioè ci fu un grandissimo biennio due anni perché sa salvo un periodo in cui fu dedicato la Spagna ne sono solo due anni
Di teatro molto molto vivace intenso così come la musica fu un anno in cui da addirittura per due anni si fu una orchestra Anton Webern della Biennale che Deva dava i concerti e si e tra materna a Bussotti a dalla piccola h accadrà presto Stockhausen cattura attacca Kagel dice dove c'era già tutte le tensioni
Tra noi e musiche posto noi e musiche insomma
E Conde persone molti Gamba che governava la commissione si ebbero due anni di musica straordinario un anno cui si corsi cui Spal faceva qualche concessione poi c'era anche la sezione musica popolare
Poi c'era la musica della Spagna
Ma noto in questa in questa invece in questo programmi di musica qualcosa che poi verranno fatto adesso dice Conti siamo vantati di avere fatto anche recentemente
Tre e di fronte a tutto questo momento di una durezza con allora poi lui critici musicali erano sicuramente severi e quindi nel pieno della discussione della Neue Musik del Postal astratti di tutte quante di queste con con dei critici a pronti con le unghia ferire chiunque si allontanasse da questo filone
Del viene viene dato a quello che abbiamo redattore dell'anno scorso Einstein on the Beach di Philip Glass viene dato l'orario dei viene dato stile laici e cioè vengono date tutte le aperture verso la musica ma nuova americana
Che confligge con fenomeno che confligge certamente con la lettura di quei testi lugubri sul della dialettica rivoluzionario non e così come non so in campo del cinema in Cina ma in quegli anni non viene contato perché non c'è il Festival
C'è una una strada uno strano fenomeno per cui il C dopo sessantotto non si volle ricominciare col Festival che si disse che non non bisogna dare i premi eccetera e si mise imminenti in cantina al Festival e viscidi strette un ruolo le più ridotto veniva chiamato il giornate del Cinema sapendo che avevate
E e si svolgevano i Santa Margherita si svolgevano impari posti poi ripresero rigido
Ma tutto questo tutte le la parte cinema dell'epoca Ripa di Meana comunque da settanta settantotto non è contata quanto nel diciamo che abbiamo fatto la settantacinquesimo mostra no quelli non sono contanti nel settantacinque
Sono fenomeni che furono come dire la sì sessantotto al cinema fu molto lungo
E mentre canne sessantanove tornarono col fiocchetto e ripartirono quel lungo Sessantotto che l'Italia si volle infliggere che durò in tutti questi anni perché duro appunto fino settantotto qui visse venne venne vissuto per quanto riguarda il cinema con questa sorta di no
Signor madre si estremizzato anche nei luoghi dove si andava a piedi
Ciò non toglie che furono dati dei dei sui fu uno dei fatti molto importanti in questi anni perché non solo ci fu la famosa episodio fin dal due andando al settantaquattro del del documentario sulla Cina di Antonioni che fu anche qui io motivo di di scatenamento di vari interessi di varie conflitti
Ma nel mille centosettantacinque
Ci furono al furono rappresentati non soltanto dei film altamente sperimentali
Ma fu anche e qui archivi io mi devo come dire è un po'inchinare alla lungimiranza l'attenzione di queste persone perché noi abbiamo costruito il nuovo festival in tutti questi anni centrando sui gli indipendenti statunitensi come dico come luogo dove nascevano le novità importanti ed era il luogo da me ammettere l'attenzione in particolare
Bene cosa succede nel festival del settantacinque
Arrivano i film indipendenti del nuovi culti
Cioè se c'è l'inizio di questa attenzione della Biennale per quel mondo cinematografico nuovo americano arriva scendi Cassavetes
River Mel Brooks River Terrence Malick tutto in clandestinità da quasi come un festival che non voleva chiamarsi tale rimaneva nell'oscurità ve ci fu il Novecento di Bertolucci
E
Metto quindi fu anche di come dire
Carlo costretto da queste circostanze che impedivano di trasformare questa cosa di ritornare un festival cosa che mi sarebbe molto piaciuto per qualche quanto accade una cosa no ma il mancato sono i festival del cinema successivi col col noi con Marina li ho sempre visti presenti in qualsiasi condizione
Ma taglia agli arresti gli fu impedito lo stesso forse nella mente e nelle interviste che D'Ambrosio son dovuto dovuto coesistere costo fatto che non bisognava tornare al Festival non vinceva da ripremi e c'era questo residuo di sessantotto che era questa sorta di auto
Emigrazione proprio per per il piacere del sacrificio e per dimostrare che qui si faceva cultura
E cultura volatile colture di massa e cultura vuol dire voleva dire antifascismo e cultura ma insomma che inizia degli slogan che furono allora
Mostra del settantasei finalmente sì a nove dice la la l'altra cosa che Rudy solo lo Statuto non era quella meraviglia anzi era che era era un la coacervo di insidie per chiunque dovesse governare alla Biennale
Ma arriva al fatto che hanno già risolto
Cioè le Milano centosettanta quattro viene nominato presidente ma lo stanziamento è esattamente uguale a quello dell'anno precedente
Un milione un miliardo e duecento milioni su milioni sì
Mila centosettantacinque lo stesso
Non vengono usati non vengono dati soldi nonostante governi discuterà anche perché la crisi lui stesso all'apertura di un bilancio dice a chi è però d'altra parte mi devi inchinare a questo fatto perché è qui la crisi della crisi talmente in
Grave
Tenete conto che ci sono gli anni in cui la vita politica talmente com'è stato concordato molto confuso compiti conflittuale e la la politica risolvere i problemi attraverso il debito pubblico
Che oggi parliamo del due virgola tre due virgola cinque tre per cento
Del deficit rispetto al PIL in tutti quegli anni ne abbiamo vissuto per anni col deficit rispetto al prodotto interno lordo trecentodieci l'undici e il dodici per cento
E in cinque anni abbiamo creato il quaranta per cento di un debito pari al quaranta per cento del prodotto lordo la politica risolveva nel debito e quindi le finanze
E i primi a tagliare anche a loro era evidentemente anche poi la cultura e quindi lui non ce la fa ce la fa dopo ma
A grande fatica e con tagli su tagli rispetto al promesso
E a e ha finalmente un risorse dipinto più che raddoppiate delle settantasei a mostre settantasei è una grande biennale che lui riconosce il resto è fin troppo cara
Perché è proprio si vede che erano maturate tante tale sollecitazione a fare che si costruì qualcosa che davvero era coi eccessivo anche per le capacità di organizzazione
La Biennale del settantasei è una Biennale che
Si organizza in nuove mostre diverse sparsi per tutto il territorio
C'era stato nel settantacinque c'era stato un fenomeno anche qui molto curioso
Elettivo che evoca anche te riflessioni per quel che accade dopo
Ci fu l'arma ospitarono la mostra dice di di di Zeman sulle macchine celibi che parla mostra che itinerante adagi Zurigo passo passata a Venezia naturalmente fu criticato per il Fai mostre itineranti che sono però le macchine celibi dice ma fu una mostra che a quell'epoca fu importante Pellegrino che come scatenò oltre discussioni intorno all'arte concettuale eccetera
Nel settantasei invece c'è Biennale d'arte
Ed allenare d'arte settantasei e
In cui si impegna moltissimo per dedicare una parte del padiglione centrale al al alla Spagna
E quindi c'è una parte molto importante e delicata la Spagna anche lì Spagna sempre situazione di cover nata tra il posto franchisti quindi anche questo è un tema diciamo border line rispetto del discorso sull'antifascismo
E e dai d'altra parte c'è una mostra famosa una mostra di Celan sull'ambiente una Monster Crispolti su ambiente come sociale ci sono nove mostre sparse in giro
E poi in concomitanza con Teatro musica
Pécout qui devo soltanto dire su questa nostra incappò in un errore per sul numero dei visitatori siccome invece del numero dei visitatori che contavano le statistiche dei numero dei biglietti venduti e siccome anch'venivano comprati biglietti entrando in ciascuna mostra il numero dei biglietti venduti carattere col tre volte tre volte e mezzo il nucleo dei visitatori ma qui del casco e forse di faceva anche comodo dire che c'erano stati i seicento mila visitatori alla mostra
Darti visive che siccome la mostra che durò sessanta tre giorni e non meno le feste cinquanta giorni seicento mila visitatori in cinquanta giorni
Non li contiene neanche l'arsenale che allora non c'era eccome Prodi quindi è una piccola però è rimasto purtroppo delle carte questo quest'ma capisco che un presidente debba pre siccome era lì che trova ci chiedere soldi credo che veramente
Mendicare quattrini per il l'anno successivo perché quell'anno Fini deficit diciamo che nel fare mentre si svolgevano
Queste
E lui fece un'altra cosa che mi dà sempre l'idea e questo questo è un tema che vorrei fosse con con percepito da come che va di questa mia conversazione una persona che desiderava intensamente dar vita a un'istituzione
E alla quale non fu concesso questo per i motivi più svariati che abbiamo ricordato
Si occupa dell'Asa
Cioè si occupò della NASA nel senso che dette ci andò a cercare Carmela Regina cantore della Cina fu dedicate ci fu trasloco della sacca corre tra la regina
Che era primo sistemazioni in un luogo poi dopo noi siamo ricominciato il fatto ma insomma sono tutti i tracciati sui quali noi poi ci siamo inseriti per fare cose diverse nuove si occupò degli spazi mi raccontano che lui andava in giro un po'come ho fatto io i primi tempi cerca spazi nuovi per la Biennale curiosando in tutti gli edifici antichi è un la cosa che un presidente la Biennale Hernandez che ammira Benna la prima cosa che fa insomma va in giro per Venezia vedere cosa posso acchiappare in termini di questa città
Ed è che ha origine nel Comune aveva progettato la fuga dalla realizzazione di una piscina al magazzino dei saldi lui bloccarono la trasformazione e Magazzino del Sale fu in parte restaurato anche da parte della Biennale ci furono mostre e ci furono difende un quindi c'è anche lì inizio come dire della
Non dell'andare in giro pellegrinaggio per la città ma ricercare nella città dei luoghi di che potessero diventare di identitari per la Biennale
Che proprio sulle due percorsi completamente diversi la kermesse di qua che fa della Biennale un luogo dove si va una volta all'anno per che era stata macchinari molto importante di di animazione dall'altra parte la Biennale come istituzione che si identifica con luoghi con programmi con progetti come archivi conti eccetera
Secondo questi più secondo appunto il desiderio che può essere di un presidente della Biennale di creare un'istituzione la quale deve avere le due a dell'affidabilità è un'anima anche cioè deve essere leone gazella d'un tempo non cadere
Ne nell'eccesso ti autodistruttivo delle scomposte eccede la gazzella né nelle rigidità dell'elefante che può affermare poi l'immaginazione il coraggio veniamo al settantasette settantasette è un anno terribile l'attività politica italiana incomincia con la macchina al all'università di Roma viene contestato c'è la frattura all'interno della Democrazia Cristiana Moro immessi minoranza non riesce diventa presidente della DC
All'interno della sinistra c'è l'episodio di lama lascerà Lotta continua viene sciolto e nasce lo autonomia
Operaia nascono c'è la e sintesi sono in quel c'è il motto c'è la Carta settantasette del di cecoslovacca che da da subito un suggerimento credo che lo stesso Vittorio lo stesso Carlo di di debiti un'idea il movimento del settantasette cresce ed esplode
Gita già
Con manifestazioni sindacali ma adesso ci antifascisti contro manifestazioni assassini
Per carità sequestri è un un anno veramente
Hanno spaventoso e
è un anno del quale poi ci sono tutte le lacerazioni dovute alla alla ai fenomeni politici che nel frattempo sono intercorsi elezioni del settantaquattro affermazione del partito comunista trentaquattro per cento Democracy che stiano in pari
Elezioni del sei politico e le settantacinque democrazie cristiane che era uguale ma Partito Comunista cresta trentaquattro trentacinque per cento
E il Partito socialista che era dodici ore diventa nove e qui incomincia per sempre per tener conto anche delle acquisizioni sua
Come mobili che i partiti socialista che rischia di essere nella tenaglia dei due partiti di che escono vincitori dalle lezioni del settanta
Sei
Della qualcosa Charta settantasette un fatto importante Havel aveva scritto cecoslovacchi avevano scritto proprio alta questa anche se senza essere come dire rivoluzionari vollero iniziare quelle che si chiama come la rivoluzione di velluto coi della Cecoslovacchia meno inquinanti
La in Italia c'è il movimento femminista mi ecco in tutto questo devo dire in tutto questo bailamme c'è quella straordinaria quello straordinario percorso che è dovuto impegna i conti a Marco Pannella e i radicali
Del fatto che se si fa Sirleaf referendum sul divorzio
Pochi mesi prima che inizi il referendum sul divorzio Marco Pannella fa raccolta di firme per l'aborto
Si costringe il Paese a votare sono porto una legge che non sarà considerata però ecco si costringe il Paese a legiferare il movimento femminista è al suo massimo nella storia di questo Paese
Nella biennale del settantaquattro c'era Dacia Maraini nella sezione teatrale che aveva portato il gruppo della Maddalena di Roma in una o più uno in un né al PSE terminata la donna perfetta che siete qui agli inizi e poi dirò in giro per il Veneto
Quindi era erano i movimenti avere che era nel loro pieno loro pieno sviluppo i movimenti che ad venivano come dire
Una una una vitalità orientato alla culturale dall'arte alla manifestazioni culturali e a fianco di movimenti che devono invece il capo la lotta politica e fino arrivare all'estremo la lotta armata
Le due anime del questo movimento furono allora tutti e due presenti
Il il
Che nel corso de quindi Brandt Italia acquisì in quel periodo una serie di passaggi avanzamenti nel caso per quanto riguarda i diritti
Della persone diretti rivali straordinari come dire quasi un filone rosso assieme rispetto a queste vicende che sembravano essere assolutamente impermeabili a questi a questi discorsi e qui non c'è dubbio che azione allora fatata al tredici rivendicava
Più libertà le decrebbe questo grande merito in questo grande successo
Per cui siccome ed era poi quella sentenza che credo lo stesso Moravia dice ancora il pregiudizio che perché che fine conti sessantotto non ha portato alla fine grandi trasformazioni nei sistemi industriali economici e quanto ma certamente nei rapporti individuali si e nei nelle questioni di diritto sì quindi questo è il Sole eredità del sessantotto punto che una persona corporali riconosce
Alla fine e civile trova punti in questi anni queste manifestazioni
Il
Il dissenso dico solo
Marco qualcosa forse perché forse che Marina buona
Come nasce il dissenso la questione dissenso c'era c'era
Mila centosettantatré Berlinguer scrive i primi tre articoli su Rinascita sulla possibilità dice
A nasce prese più avanti l'idea dell'euro comunissimo
Alleanze fra i tre leader comunisti tra europei
Berlinguer torna in una famosa conferenza in una in un'intervista a Panza parla apertamente della possibilità di accettazione della NATO e e inizia il percorso del compromesso storico
Nel settantasette siamo in pieno compì dopo le elezioni del settantasei inizia quella fase del quell'invenzione no sì spezzare che c'era il linguaggio politico Nuccetelli pace politico quello che leggiamo in questi documenti e poi l'invenzione del non dissenso Godelli della appoggio senza semplice che era l'appoggio dei comunisti al governo Andriotto terribile per quel periodo
Con il partito comunista che davvero in condizione di difficoltà e che
Così resta ha sposato una linea che è quella dell'austerità e del come dire tenui diversi che siamo per poi subito dopo nello stesso tempo la gara il fatto che nel frattempo una cartella democrazie cristiane che prometteva chissà che non manteneva granché visto che si succedevano scandire difficoltà lo stesso Moro veniva considerato un eretico all'interno quindi Roma cioè in questa complessità
Viene fuori che appunto è ovvio la figura l'ambiguità di questa questo partito comunista che diventi il salvatore
Del della della situazione italiana e che al suo interno questo problema della della del legame con l'Unione Sovietica dove ecco dove ecco qui questo tinello spunto
Beh nel corso del del processo di di di distensione che era cominciato le epoche precedenti nel settanta si incominciò a a a a pensare a qualcosa e venne fuori un famoso testo che si chiamavano il decalogo di Helsinki
Né qui una sorta di accordo dal quale poi nacque nel così detto CSCE che sarà sede a Vienna il un decalogo che sostanzialmente significava il il mondo occidentale riconosce
I confini dell'Unione Sovietica
Caro all'Unione Sovietica si impegna sui diritti umani
Il novembre del settantasette otto tolto operano in sostanza se il viene convocata mi sembra a Budapest
Belgrado una conferenza internazionale per verificare lo stato del degli accordi di Helsinki e naturalmente è il momento massimo di esplosione di questa contraddizione tra
E che questa facendo i diritti umani dei diritti dell'Unione Sovietica non era stata neanche lontanamente affrontata nei modi con cui nel frattempo siamo in pieno bellissimo
Cioè quella cappa lunga strada coperta lunga chi mantenimento conservazione che furbo recepiscono per la Giulio per l'Unione Sovietica e che fu forse una delle cause
Maggiori poi del suo collasso proprio perché non fuma il mutamento non fu mai aggiustamento non fu mai adeguamento
E
Il manifesto organizza una una qualcosa sul dissenso che e delibera ne si trova a fare fin dall'inizio del settantasette inviti costruisce questo credo sollecitato la Carta settantasette
Del del cecoslovacca ma insomma una mia intenzione
Costruisce è questa questo che questo incontro internazionale al quale sarebbero stati invitati intellettuali di tutti i paesi i titoli dei Paesi dovresti particolare naturalmente
Per la parte intellettuale c'era stato un altro elemento di di di di disco di sconcerto che era stato la famosa lettera il famoso manifesto che la una certa forse voi ricorderete lo ricordiamo vento ma Ciocchi
Porta all'Italia la manifesto scritto da Sartre Roda Guattari vivida del se eccetera contro quello che era successo a Bologna dove era un comunista era stato ucciso perché manifestava quindi anche lì
Manifestazioni di dissenso interno da sinistra che da destra all'interno della ditta italiana
La l'occasione è appunto questa conferenza qui si svolgevano quelle queste giornate di cui forse lascia Marina potete scrivere
Meglio che ma quello che è successo prima che queste giornate si tenessero è scritto negli equilibri e nelle cronache successo di tutto somma diciamo la sì c'era fra francamente si andava a gettare un osso un macigno in una qualche tutti volevano Chetta perché ciascuno voleva trarre da quest'acqua che tra il modo per galleggiare tranquillamente o sopravvivere tranquilla
Quindi questo macigno buttato
Ho soltanto come dire con una una corretta previsione delle tensioni che avrebbero poi caratterizzato il mondo delle staminali successiva
Ma fu in quel momento un elemento di agitazione che rompeva insomma queste tutte queste diciamo pure anche questi ipocrisie che la politica
Portava con sé che era però erano che furono quindi considerare fu considerato quindi un episodio
Blasfemo voglio dire nel nel nella ritualità del del momento ecco quindi che con l'antifascismo sì spesse che c'era il collante per cui si va c'era come dire l'organizzazione del consenso su vastissima scala
Ma chi avesse fatto solo quello sei Carlo avesse fatto solo quello oggi Carlo passerebbe che era una persona che ha ha diritto
A le voci del suo tempo nello spirito del suo tempo senza essersi accorto di quello che succedeva e quindi il collo con il dissenso Carlo dimostra e vuole dimostrare a se stesso e quindi non soltanto tra due avveniva voleva un'istituzione mi dice
Spero che il mio successore sia più monarca di quanto sono stato io insomma
Cosa alla quale poi successori sono ispirati da ma il il non soltanto i i io qua però nello stesso tempo io desideroso di costruirsi sezione questi Novara fanfare sostanzialmente però non sono qui anche se avesse se finisco qui ho fatto il CIPE ha fatto la Spagna ha fatto l'ortodosso di sinistra
Se non faccio questo il coraggio non mettendomi nella sua testa per un momento chiedendogli scusa se non faccio questo rischia di passare come il più conservatore e il meno illuminato presidenti di Biennale
Ed è per questo che paratie io che puro introdotta la Biennale moltissime novità maestri la politica mi condannerà come colui che non si è accorto di quel che stava accadendo
E quindi come dire per quell'intuizione circa aveva dovuta anche storia politica e capacità di intuizione nel dissenso lui realizza anche come dire una conclusione della sua storia con il presidente della Biennale
Che e come dire ecco adesso mi son tolto il grande sasso dalla scarpa ecco perché o fino adesso ho fatto quello che il mondo in qualche misura a Comic con sentita mi consentiva di fare adesso voglio voglio dire che qui c'era anche non soltanto un ottimo presidente ma c'era anche un'intelligenza viva e una capacità di reazione che avrebbe vecchia padre e voleva lasciare il segno
Di fronte ad un attento il tentativo di stagnazione che era passato appunto da Breznev far Democrazia Cristiana
Che era come dire un
Spiegherà non il filo di piombo che in realtà stava sopra il mondo sopra l'Europa in tutti quegli anni
E che non portò ad altro che che portano ad una situazione che poi non fu sostanzialmente risolto se non comma settantotto con gravi altrimenti quindi in questo ecco quindi rendono quindi omaggio in un certo senso Carlo parte sentite l'amicizia che anche se si hanno dieci anni di differenza e ci sono venticinque anni di di diretti
Dalla sua nomina della mia nomina cioè gli anni
C'è c'è un'intera quarto di generazione tra momenti in cui è nominato nessun tu
E però vedevo non soltanto abbiamo fatto molte cose
In che escono da Luís anche seminate
Ma di devo riconoscere questa quest'primo una grande onestà intellettuale
Perché le critiche che Louise rivolge a se stesso nei testi che sono scritti linguaggio diverso
Dal linguaggio come dire ufficiale
Allora in voga è anche questo di fare il gioco dei vari va dato atto che se qui interveniva Luís interveniva con una prosa di degna di essere eletto e non con un riff ritto di cose sentite di tetto
L'età vale era saggio perché naturalmente le non andava contro tutto le dava per acquisito come necessario paesaggio di contorno ma non ci cascava come per farle diventare i suoi le le sette sette innovare
Nelle sette nello stesso tempo essere tante cose diverso somma e qui forse c'è anche altro probabilità all'intelligenza della persona
Essere anche portatori di idee che sono
Poi
L'idea che sì alla Biennale dovesse darsi delle strutture
E che era contraddittoria con quello che si dice perché quello che si dice per la Biennale azione luogo di azione
E lui pensava le strutture ai luoghi sistemica l'organizzazione alla sacca di ricerche
Ecco in questo c'è questa attualità del del suo suo comportamento che io trovo frutto di una persona ricca intelligente che ci consente oggi di dire non food assolutamente inutile il suo passaggio alla Biennale fu anzi molto prezioso grazie
Abbiamo subito corso è pronto soccorsi per grazie allora buongiorno intanto grazie al presidente Baratta per questa questa introduzione
Molto molto interessante che dimostra una cosa semplice dimostra l'assoluta creatività di un politico come Carlo Ripa di Meana di sapersi destreggia re in una con testo
Molto difficile molto vincolante con soluzioni nuove e sorprendenti inattese Carlo Ripa di Meana era un politico molto sui generis perché voi sapete che avuto una carriera si iscritto giovanissimo al Partito Comunista era un un italiano cosmopolite aveva viaggiato aveva vissuto in tutta Europa soprattutto conosceva molto bene il mondo dell'Est perché era stato a lungo a Praga come come delegato aveva vissuto suine prima persona la disillusione del mondo comunista nel cinquantasei per ritirarla poi nel sessantotto
Era un uomo soprattutto molto esposto al ravvedimento costante sarà uno dei pochissimi peraltro che proprio in quegli anni firmatario della famosa fatwa lanciata da lotta continua contro il commissario Calabresi ritenuto il il il il il principale responsabile della morte dell'anarchico Pinelli
Sarà tra i pochi che anni dopo nel due mila tre farà pubblica ammenda riconoscendo il suo errore
Era un uomo inquieto era un uomo curioso è un uomo cosmopolita che conosceva l'Europa e che viveva in prima persona le contraddizioni tra l'essere stato un comunista della prima ora
Ed essere poi è arrivato a posizioni molto critiche nei confronti del totalitarismo sovietico
Il presidente Baratta ha ricordato con molta precisione negli anni italiani erano anni difficili hanno e di compromesso storico erano anni di ebollizione sociale che porteranno di lì a poco come sapete nel settantotto fu rapito Moro che alla stagione del terrorismo già iniziata negli anni se a metà degli anni Settanta
Ripa di Meana che cosa fece e beh la felice intuizione di attingere né in questa corsa verso l'ultrà contemporaneità dettata dallo statuto nuovo dettata dal clima
Alle voci del dissenso europeo
Sfido prima di tutto con la sua nomina racconta l'amico Lorenzo Cappellini lo ricorda anche Luis che nel settantaquattro fu eletto per un solo voto il suo in questo da questo consiglio ma ma attico
Di di rappresentanti di politici di partiti l'unico che riuscire a spuntarla fu lui grazie alla sua autopromozione
E poi ebbe questa questa capacità molto singolari intercettare le voci del dissenso in un'epoca in cui in Italia lo ricordo lo sottolineo bisogna dirlo ripeterlo e soprattutto ricordarlo il dissenso era un tabù
In Italia non esisteva una attenzione come insisteva per esempio in Francia come esisteva nei Paesi dell'Est persino in Germania ai dissidenti sia sovietici sia dell'Est europeo
Giulio Carlo Argan che non era un comunista ma un compagno di strada un uno dei grandi storici dell'arte italiana non eletto nel mille novecentosettantasei
Sindaco di Roma quindi un'autorità non solo nel suo campo ma anche nel campo della politica culturale
L'italiana quando seppe all'inizio del settantasette che il consiglio direttivo della Biennale di Venezia aveva votato un programma dedicato al dissenso
A posto fonde L'Espresso l'iniziativa di Carlo Ripa di Meana parlando di zelo da crocerossina
Il Partito comunista del resto
Da un iniziale posizioni di apertura passò nel giro di pochissimi mesi a una condanna un ostracismo un tentativo di sabotaggio
Carlo Ripa di Meana tutte queste cose le ha vissute in prima persona e lei ricorda le ricorderà dieci anni fa dieci anni fa venti anni dopo perché nel due mila e sette ha pubblicato un libro molto bello che bisognerebbe non solo a leggere ma ripubblicare questo l'ordine di Mosca fermate la Biennale del dissenso una storia mai raccontata scritto insieme con Gabriella Micucci con una prefazione di Renzo Foa lo ha pubblicato nelle edizioni di Liberal
Dove racconta per filo e per segno alla verità dei fatti alla luce degli archivi
Archivi sovietici che sono stati aperti archivi della CIA che sono stati dissequestrati
Quindi ricostruisce la sua personale esperienza alla luce di quelli che erano gli ordini di Mosca che temeva come uno una evento nefasto di destabilizzazione soprattutto di tradimento da parte dei partiti come Partito Comunisti italiani più forte partito dell'Occidente Niki partito amico dell'Unione Sovietica temeva appunto che questi iniziativa della Biennale di Venezia dedicata a
Conoscere e comprendere i dissidenti le ragioni del dissenso potesse incrinare e aprire le porte a una
Delegittimazione interna o comunque a una rivolta interna quindi ci sono questi documenti che l'UI vipera dopo la caduta del muro di Berlino vent'anni dopo la caduta di un letto pubblicherà e quando voi leggete questo libro che è un libro delizioso perché un un'autobiografia e nello stesso tempo un racconto nello stile di Carlo Ripa di Meana che era un uomo
è un vero Dundee della politica l'uomo che pur credendo affondo nei principi della libertà nei principi
Della della della dell'autonomia dell'arte nei principi
Appunto della dignità della persona aveva sempre un che di auto dei visori aveva sempre un atteggiamento molto molto libero a cominciare da se stesso e un uomo che sapeva scherzare di se stesse bene voi leggendo questo libro
Seguire été tutto il il travaglio interiore di quest'uomo che alla luce dei documenti apparsi dai dai dagli archivi riesumati degli archi liberati dagli archivi della CIA e della e della Unione Sovietica ex Unione Sovietica si diverte a ricostruire
Quella che è stata la più grande avventura diciamo politica diciamo culturale diciamo intellettuale della sua vita
Un'avventura che nata sull'onda di questa personalità Sgarbi ha ha citato Casanova di questo non questa questo personalità
Gli otto settecentesca che aveva un senso profondo della frivolezza ma anche un senso molto molto molto spiccato molto chiaro di quello che era
L'importanza della verità
E interessante rileggendo questo libro come io ho fatto per per salutare questa iniziativa nuova e meritoria devo dire dell'editore Skira di Vitta Zelman e di Lorenzo Capellini e di Andrea e di tanti amici che hanno voluto contribuire a realizzare è interessante vedere come a distanza del tempo la percezione che Carlo Ripa di Meana leva dell'urgenza di dare voce a questi dissidenti di trovare un modo per testimoniare il suo come ha detto il presidente Baratta che il suo ruolo pubblico italiano ma al tempo stesso di testimoniare
Una
Diciamo dissidi che sinora una voce che andava nel senso della della storia dell'Europa anche se molti all'epoca fingevano di non accorgersi ebbene voi avete proprio
La misura della libertà e dell'originalità di Carlo Ripa di Meana Carlo Ripa di Meana inaugura questa Biennale dopo aver minacciato e dopo aver dato le dimissioni da presidente della Biennale
Nella primavera del mille novecentosettantasette ci sono alla Camera diciotto interrogatori interrogazioni parlamentari il ministro degli Esteri all'epoca fu Arnaldo Forlani democristiano a il il compito di mettere le cose
In ordine e di difendere l'autonomia dell'istituzione Mario Rigo all'epoca sindaco di Venezia in bocca
Il ritiro delle dimissioni e lo fa sulla base di un principio bellissimo che io siamo qui a Venezia voglio ricordarlo lui cita la libertà della repubblica veneziana una repubblica aristocratica che ha dato sempre a Silvio
Alle persone in fuga da autorità in fuga dal potere invisi per motivi per motivi di di libertà d'espressione e via dicendo e sulla scorta di questa dimissioni rientrate dopo che il l'ambasciatore sovietico a Roma addirittura dato disposizioni perché si buttasse l'iniziativa perché il Partito Comunista entrasse di di peso per sabotare l'iniziativa e finalmente si riunisce questa
In nella sala della della del del palazzo del Museo napoleonico il pazzo corre ne assapora unica si riunisce questa in mensa assise per la prima volta nella storia d'Europa si vedono i dissidenti venuti dall'Unione Sovietica chiedono i dissidenti venuti dalla Cecoslovacchia
Dall'Ungheria tutta l'Europa che poi da lì a poco prenderà il potere con la rivoluzione di politica parla grazie attraverso la follia di un uomo che ha sempre puntato sulla politica non per arricchirsi no non per avere un interesse personale ma per dare una testimonianza di quella che era la sua vera essenza l'essenza di Carlo Ripa di Meana in fondo qual era
Era quella di un aristocratico prestato alla politica per caso precipitato nella politica per necessità
Era quella di un uomo libero che aveva sempre vissuto e sofferto sulla sua persona
La mancanza di verità l'assenza di libertà perché ricordiamolo passato da pulsioni di comunismo a posizioni di revisionismo pagando di persona
E soprattutto è stato quella la testimonianza di un uomo che appuntato
Sulla internazionalizzazione del dibattito culturale
Il politico italiano in un'epoca in cui era molto difficile fare passare questa iniziativa il giorno dopo quindici novembre si inaugura qui nella sala del Palazzo Correr
Questa immensa assise con
Nomi che poi diventeranno famosi da passa vale a Brodsky affetto lo erano già e due giorni dopo Carlo Ripa di Meana con l'amico Lorenzo Cappellini che vorremmo anche interpellare perché vorrei che lui ci raccontasse questo viaggio a Belgrado sale in macchina
Per portare alla conferenza di Belgrado la lista dei visti negli atti cioè dei dissidenti
Che in Unione Sovietica e nei paesi del dell'est d'Europa all'epoca sequestrata dal comunismo non hanno avuto il permesso di venire a Venezia i tre partono di notte lui stesso lo racconta
In questo in questi suoi ricordi il viaggio memorabile con poste nella nell'all'epoca Jugoslavia Titti Titina e e via dicendo
L'iniziativa non ha nessun riscontro nessun risultato
Non si fa illusioni perché sa che è un'epoca difficile soprattutto in un'epoca dove il coraggio degli intellettuali che per noi oggi è una è diventato una chimera è assolutamente illusorio
Da non solo grandi intellettuali ma
Personalità del mondo della cultura come il presidente della Fondazione Cini Bruno Visentini
Come il presidente di Palazzo Grassi Marinotti come il rettore di Ca'Fosco ora di Ca'Foscari
Feliciano Benvenuti
Boicottano la Biennale del dissenso perché perché non vogliono entrare nella rotta di collisioni questo scontro titanico tra Poteri perché vogliono appunto come diceva il presidente assicurare il quinto vivere
E soprattutto perché pensano non hanno non hanno non hanno la follia credo non hanno soprattutto la capacità di cogliere le i veri momenti le vere tendenze della storia non hanno la capacità di cogliere l'occasione che questa grande Biennale del dissenso poi rappresenterà in termini di apertura in termini di svecchiamento in termini di di rinnovamento delle è lite e soprattutto della politica italiana tutto questo
Carlo Ripa di Meana invece ce l'aveva ben chiaro
Io penso che è vero quello che ha detto il presidente Baratta e concludo qui
Il suo merito è stato quello di muoversi in un magma anni molto difficili anni fa di forte ideologia anni di totale scollamento tra quello che era il conformismo ambiente quello che era il diktat delle dico di de del del del politicamente corretto cosa bisognava pensare come bisognava agire
Come bisognava sul sostenere le scelte di una politica culturale sempre in nome della partecipazione sempre in nome della democrazia
E al tempo stesso dimostrare in questo ingranaggio assolutamente vincolante assolutamente folle con con contermini però poco racconta ogni or degli anni dimostrare che si poteva scardinare
Il sistema di riferimento il sistema mentali il sistema culturale nel quale gli italiani si trovano a vivere a operare dall'interno come un'azione assolutamente diciamo rivoluzionaria sicuramente provocatoria che di lì a sette anni perché passanti sono gli anni che passano tra la fine del settantasette e l'arrivo di Gorbaciov fu al potere nel mille novecentottantacinque dimostreranno come la il sequestro dell'Europa dell'Est il sequestro
Della della libertà attraverso l'Unione Sovietica in nome dell'antifascismo democratico grande illusione nata del dalla vitale della guerra un della serratura mondiale era completamente destinato a morire per implosione
Vitta Zelman ovvero l'editore
Solo due parole più gli editori normalmente non solo dietro al tavolo in cui si presenta un loro libro
Allora se come amico non lo sono come editore di allora questa è la la la reale la reale funzione intanto per quello che riguarda questo questo piccolo libro il protagonista uno solo e Lorenzo Capellini che lo ha
Fortissimamente
Voluto per per rispettare quello che era il desiderio di Marina e Carnate noi siamo felici di averlo
Realizzato grazie al suo coordinamento sua pressione e alle sue immagini che sono le immagini di quello di coglierne lo dicevo che di di di questa stagione
Indubbiamente rovente ma dica di grande qualità che ho sentito nelle parole del presidente nelle parole di Marina Valensise
Mi sono trovato a essere il testimonial editoriale di tutte quelle vicende ripenso ripenso all'amico Harald Zeman era la mostra le macchine celibi Harald aveva una casa di vacanza nelle Marche in provincia di Macerata e li teneva un'automobile che era targata a n c questo lo rendeva felice perché macchina celibe
Sentivo Vittorio prima parlare
Di se stesso ventisettenne anzi venticinquenne
Nel fasi preparatorie dire nel sessantanove la fotografia ecco c'ero anch'io con sei anni di più e avremmo poi dato origina quel grande
Lavoro a cui era grande serie di libri ecco della biennale la Biennale del settantasei particolarmente è stata dal punto di vista editoriale un impegno straordinario perché la molti progettualità che ha tratto origine a tante mostre monografiche ha comportato l'edizione di altrettanti libri che ieri sera riguardavo nella mia biblioteche che restano per fortuna ricordare quella stagione la mostra su un razionalismo la mostra sull'arte ambiente di Germano Celant ieri
A utenti come contraffatto dove Cerri ha messo a confronto cinque grandi graphic designers la mostra il confronto Europa America
Bellissimi bellissime mostre bellissime libri una bellissima stagione una stagione senza social network senza appunto senza interna dove i libri erano quella bella cosa importante che ti aiutava a portare il ricordo il documento di ciò che a lei visto ecco di di tutta quella stagione del del settanta sei prima e del settantotto poiché non siamo stati gli accompagnatori editoriali abbiamo condiviso quella vivezza Hardy
Inventiva quella innovazione che è Carlo ha portato nel istituzione ringrazio Lorenzo che ci ha permesso di ricordarlo ma non vorrei aggiungere molte altre parole
Salvo che mi sento sempre di più come visto che è stato citato Borges col suo uccello del bestiario che vola con la testa rivolta all'indietro perché non gli piace assolutamente dove sta andando e a Nostalgia del posto dov'era prima
C'è qualcuno che vuole
Solo se desiderano
Sicché qualcuno vuole prender la parola che sono lieto di imitarlo la
Prego un applauso
Bene io siccome abbiamo avuto devo dire una presentazione partecipata per il presentatore come poche
Siamo stati perché non già io ringrazio tutti ringrazio coloro che hanno dato origine questa questa pubblicazione
Volevo sembra giungere così qualche con annotazione ecco il
Il tra parola dissenso oggetto di discussione in quell'epoca cosa vuol dire
Dissenso c'è sempre anzi è in un certo senso c'è sempre non ce l'hai sopra qualcosa cose
E quindi
La l'idea di usare questa stessa questa parola terrena marcare quella quella situazione può anche questa come dire
Un
Una trovata non ultimi pace da parte del gesto artistico che in quel momento Carlo sta facendo perché lo considero tale c'è quel il presidente della Biennale che
Allora
Chiara dentro di sé un po'tutte le energie che gli derivano da quelle che sono stati anche i suoi trascorsi alla sua persona
Dar vita ad un gesto perché quello è un gesto è un un gesto h la sua teatralità nessuno il suo vice lo considero un gesto artistico un gesto paradossalmente sessantottino
Non potendo affrontare le questioni dal punto di vista delle normali strade del riforme sistemazioni eccetera eccetera non mi resta che il gesto artistico
E lui a a questo questo compie quindi ancora una volta in perfetta contraddizione con colui che apre la nuova sede dell'Asa che dell'archivio storico
Scusa ci si sente sottovoce
No pescate dichiara che venga che lo ci sentiamo a Roma il ventidue che se vuoi venire con se vuole venire alla presentazione insidie sereno
Quindi in coppia in in una ecco in conclusione ci sentiamo il ventidue a Roma
E il
E quindi questa gestualità in questo gesto in un certo senso chiude una fase
Dichiarando con molta lucidità e intelligenza
E che fa parte del punto di intelligenza anche degli artisti come dire io ho fallito in qualche misura ma non vi lascio con una semplice fallimento i lascio con un gesto che sarà a cui poi sapere utilizzare saprà e allora questo uso delle istituzioni cioè questo per un presidente alla Biennale naturalmente un quesito serio non può essere
Un'istituzione culturale anche quanto si è costruita come istituzione
A come dire può può capitare che e in e in un certo senso lo considero legittimo dal punto di vista della vita culturale di un Paese
Che
Che
Sentendo minacciato il mondo tra nella delle sue elementari valori
Libertà piuttosto che contea quel gesto di sospendere l'attività ordinarie
E concentrarsi su su un tema il tema della democrazia il tema della libertà cioè attivare in un gesto che è di tipo culturale e artistico
Un gesto di rinuncia perché poi nel settantasette non avere più direttore di rete di più più direttore che musica
Ad attutire il tredici dicembre non poté fare né arte né Cinelli tutti diede le dimissioni sedici sì appunto ma bisogna ricordarlo sui fatti tutti i conti Verona Bonino volevo insistere su questo cioè grazie a te ciò la persona che sottolinea presenti nella memoria però esistiamo inviti nella arriveranno si si fa appunto per il bar non avendoli come in ogni caso
Resta con una Biennale vuota di soggetti che avrebbero dovuto presentare i progetti per quell'anno si assume assume su di sé sulla sua persona tutto l'onere di quel di quel di quell'iniziativa
Cioè è un atto di sospensione e di come dire ridefinizione del proprio ruolo
Che
Ecco questo è illegittimo dal punto di vista delle norme le regole della legge delle norme no dei codici degli statuti delle leggi fondative un atto illegittimo
Però io credo che un'istituzione culturale se in quel momento
C'è una minaccia su valori fondamentali questi atti di legittimità li rende e li deve rendere possibili e perché non legittimi dal punto di vista appunto della cultura e della storia
E quindi ecco non è quello un modello di gestire la Biennale in modi tempi ordinari
Ma è certamente un atto che io considererei come un atto di corretto utilizzo di un'istituzione perché situazioni eccezionali in tempi eccezionali e quindi
Va ricompreso a tutto i difetti
Nell'ambito della storia di un'istituzione che per varie volte il contribuito alla vita del Paese anche in quello del tutto eccezionale di quel gesto
Grazie a tutti
La società senza patente per fortuna l'abbia