Presentazione del libro di Paolo Borrometi "Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile" (Solferino)

Presento sì
Va bene
Dico
E
è
Il
Gli uomini già un falegname tenta di aprire la porta bloccata dall'interno frammenti di immagini sparse scomposte accavallate una sull'altra tessere di un mosaico impossibile da ricomporre
Era un bambino
Quelle
Gli unici emendamenti
All'improvviso la mia voce comincia ad affievolirsi
Pur sforzandomi le parole si rifiutano di si limita la bocca come ecco come se gli stessi mangiando larga e quell'aria fosse una porta chiusa a doppia mandata che impediva loro di uscire e allora e allora cominciano le visite mediche
La scoperta della balbuzie porto nuove paure alimentati anche da tutte quelle macchine della polizia troppe che avevano cominciato a passare sotto casa nostra sempre di più e con sempre maggiore frequenza
La quiete della nostra famiglia
Era stata interrotta dalla decisione di mio padre di candidarsi all'Assemblea regionale siciliana
In poco tempo
Ritrovai a vederlo solo in televisione prima come capogruppo della Democrazia Cristiana in seguito come assessore regionale alla Sanità
Iniziarono a cadere le teste dei suoi colleghi alcune sotto la mannaia di Tangentopoli
Sotto il fuoco della mafia
All'epoca ero troppo giovane per capire fino in fondo che valori avessero alcune delicate decisioni prese da mio padre per esempio bloccarli autorizza sì unì per le cliniche private sembrerebbe una cosa ovvia in un Paese che dovrebbe puntare sul servizio taxi sanitari ma evidentemente in Sicilia non lo era
Mio padre si oppose
Si doveva mirare a un sistema sanitario che garantisse a tutti i siciliani gli stessi servizi lo stesso accesso alle cure e non sulla sanità privata dove pochi potevano permettersi terapie costose che arricchivano le solite critiche
Mio padre si oppose
E a qualcuno non piacque
Così prima c'erano state le minacce velate poi il furto su commissione poi quella macchina che mi seguiva frammenti di mosaico che mi rifiutavo di ricomporre perché ho cominciato a sistemare solo dopo che la mia vita è stata segnata dall'aggressione che subito
Mi trovavo
Un uomo mi venne incontro guardai la scorta e mi ragazzi erano tranquilli dunque potevo esserlo anch'io Paulo
Paolo hutu
Tutto di me non ti ricorderai ma c'ero io quella sera di tanti anni fa durante l'intervento per il furto a casa vostra e c'erano anche nelle indagini sull'uomo che ci seguiva
è un ricordo così nitido nella mia mente
Chi
E che cosa voleva da me
Era
Era un condannato per mafia della Sicilia occidentale dopo la condanna era stato mandato fuori regione all'improvviso rientro impegna Modica
Il Comune commentammo
Sì
Ti stava realmente seguendo lo fermammo ma non aveva commesso alcun reato non ti aveva fatto nulla se non seguirti Sissi ma cosa voleva da me
Ecco
Quando lo interrogammo inizialmente negò ogni cosa fu evasivo nelle risposte sapeva che lo avremmo seguito su ogni mossa il giorno dopo
Fece rientro a Trapani
In via poco misteriosamente
Scoprimmo che in quel periodo tuo padre era molto odiato da alcuni per essersi sempre rifiutato di trattare con certa gente
E questi sì
E questo missina
Da quel giorno
Il mio Mosaico comincio a completarsi un tassello alla volta trovò posto accanto all'altro in modo ordinato dando forma alle scelte della mia vita
E alle scelte di una terra la provincia di Ragusa
Ancora più complessa dei musicisti
Senza da attrice autrice sarebbe lungo l'elenco dei lavori ai quali ha partecipato Annalisa a me piace per il momento ricordarne uno in particolare nel due mila quindici LEA delicato
Alla storia di Lea Garofalo
Si sa nel due mila nove perché decise di rompere il legame con la famiglia 'ndranghetista e Annalisa ha partecipato a quell'amore ci aiuterà nel corso di questa serata
A raccontare altri passaggi del libero che presentiamo questa sera io presento gli altri ospiti partendo dalla mia sinistra dal procuratore innanzi nazionale antimafia
Dottor Federico Cafiero de Raho
Il dottor Giovanni Grasso consigliere del presidente La Repubblica per la stampa per i rapporti con la stampa
E in fondo Pierfrancesco Diliberto Pif
E che non c'entrava tutto il nome lì verso hanno messo solo Pif ovviamente Paolo io sono Vittorio di Trapani segretario dell'Usigrai credo che sia giusto
Paolo credo sia giusto dire immediatamente così spiego anche un po'della mia mozione io parto da un grazie che è rivolto a Paolo perché mi ha dato l'opportunità di poter presentare per la prima volta il suo libro ed è da parte sua un attestato
Di affetto ed è l'affetto che ci lega quindi vi chiedo scusa in anticipo
Se magari ci saranno momenti di maggiore emozione ma mi sembrava giusto dichiararlo immediatamente che al di là del ruolo che in questo momento svolgo qui anche come segretario l'Usigrai sono qui principalmente perché ho la fortuna l'onore e l'orgoglio di essere un amico di di Paolo
A prima di passare ai nostri ospiti io vorrei cogliere l'occasione per chiedere un saluto al segretario generale della federazione nazionale della stampa Raffaele Lo Russo che intanto chiedo di avvicinarsi saluto anche Carlo Verna presidente
In sala c'è anche Carlo Verna presidente l'ordine nazionale dei giornalisti a perché la richiesta a Raffaele Lo Russo
E per perché per la prima volta proprio in un processo che riguarda Paolo la Federazione nazionale della stampa ha deciso di costituirsi parte civile al fianco
Di un collega al fianco di un collega minacciato ed è questo un segno di inversione di tendenza da parte del sindacato dei giornalisti lo spiegherà meglio di me Raffaele ma credo che sia giusto
Proprio perché siamo parlano libro che non è una biografia mia un libro di inchieste di inchieste giornalistiche credo che sia giusto partire chiedendo un saluto al segretario giornalisti Raffaele Lo Russo
La non è un ringraziamento di di circostanza perché diciamo attraverso Paolo e grazie a Paolo ad altri colleghi come lui
Noi siamo riusciti a riportare al centro del dibattito in questo Paese e riaccendere i riflettori su un fenomeno che non è che fosse sottovalutato attenzione però come dire non era adeguatamente considerato in questo Paese in questo momento ci sono diciannove colleghi e Paolo è uno di questi
Che sono protetti dallo Stato con una scorta
Non perché abbiano concentra presentino qualcosa o abbiamo in qual secchezza quale incarico pubblico no semplicemente perché fanno il loro dovere e che si sono hanno deciso con il loro lavoro
Di illuminare e di occuparsi di quelle che sono molto spesso periferie dove prospera il malaffare e dove come dire
Il buonsenso ma che non è buon senso molto spesso è anche un altro sentimento consiglia di tenersi lontani
Ecco le pagine del libro di Paolo che come dei mi son permesso di spogliare velocemente e poi leggero più in maniera più approfondita
Ecco sono un esempio di di quello che Paolo cioè sono trasfigurazione del della sua personalità sono passione civile sono rigore professionale sono soprattutto amore per la sua terra
Sono amore per la Sicilia perché guardate
In ciascuno di noi se non scatta coi una come dire anche un momento affettivo
E difficile spingersi a così oltre così avanti indi in determinati percorsi come appunto ha fatto ha fatto Paolo Paolo è un esempio di lotta e punto quanto ci siamo trovati di fronte io insieme
Con i colleghi della federazione con collega presidente Beppe Giulietti che di cui porto anche il suo saluto oggi si trova a Torino per il premio Morrione
Ci siamo chiesti io mette anzi abbiamo abbiamo chiesto ai il dirigenti della Federazione ma scusate ma la Federazione della stampa semmai costituita parte civile ha mai pensato di costituirsi parte civile in processi nei quali su voglio dire sono imputati persone sono imputate persone che hanno minacciato i colleghi addirittura hanno hanno aggredito i colleghi no no non ci sono precedenti per cominciamo a farlo abbiamo cominciato
Proprio con Paolo dopodiché questa è diventata è diventata un'abitudine per noi ce ne siamo oggi parte civile in tutti i processi laddove ci sono si devono difendere persone che in qualche modo hanno aggredito i giornalisti perché al di là dell'aggressione fisica o o morale o psicologica fatta al collega c'è l'aggressione al diritto dei cittadini di essere informati questo non ce lo dobbiamo dimenticare
E guardate è stato questo sottolineato una in un provvedimento secondo voi importante anche storico della magistratura a Brescia qualche mese fa non ci siamo abbiamo chiesto come Federazione dalla stampa la costituzione di parte civile nel processo
A carico dei responsabili della morte dei presunti responsabili della morte di enti Rockabilly un fotoreporter ammazzato in Ucraina
E visto che lui non era un giornalista non era iscritto all'ordine
Però la Federazione della stampa è stata ammessa come parte civile perché il giudice ha riconosciuto la necessità di tutelare l'articolo ventuno della Costituzione l'ha riconosciuto in capo la Federazione della stampa l'articolo ventuno la Costituzione che tutela Couto non soltanto la libertà di esprimere il proprio pensiero ma anche il rovescio della medaglia il diritto dei cittadini ad essere informati quindi attraverso Paolo attraverso il lavoro di tanti altri colleghi non voglio citarli tutti ma Federica Angelici risolutore del Daniele per Vincenzi
Lo dire noi abbiamo costruito in Italia una risposta a chi pensa che si possa chiudere la bocca un cronista guardate non è soltanto la risposta della categoria
E la risposta dello Stato
Perché la risposta dello Stato è nelle parole del nelle parole e anche negli atti del Presidente della Repubblica al Presidente della Repubblica acceso un riflettore Haider i riflettori sul fenomeno dei dei cronisti minacciati quando ha deciso di nominare Paolo e altri tre colleghi che sono le sue condizioni
Cavaliere del lavoro e cavalieri della Repubblica
Quindi sono nel nelle parole e negli atti del presidente sono negli atti della magistratura sonore sono negli atti delle forze dell'ordine in Italia possiamo dire che nonostante ci sia questo problema
Perché la come dire c'è una criminalità che pensa che si possa chiudere la bocca alla stampa si può sempre dire alla stampa di fare il proprio lavoro
C'è la risposta dello Stato purtroppo come mi son trovato a spiegare recentemente a colleghi all'estero che si chiedevano perché in Italia ci sono colleghi che vivono sotto scorta gli ho spiegato perché evidentemente in altri Paesi questo non avviene
E in altri Paesi guardate il caso di Malta Daffney Carla nove carovana Galizia si piangono dei morti voglio anche segnalare che sul caso di più d'Africa buona Galizia sta cercansi sta cercando come dire di di far calare una sorta di dello di stato
Ce ne siamo impegnati anche lì a farsi perché che a far sì che si faccia verità e giustizia su quello su quell'omicidio quindi io ritengo che essere a fianco al Paolo significa dare impulso dare coraggio a tutti coloro che credono nel giornalismo d'inchiesta perché di questo stiamo parlando e credono anche nel ruolo del giornalismo per la crescita della società civile per la crescita dell'opinione pubblica per la tenuta della democrazia
E crediamo di doverlo fare soprattutto in un momento in cui c'è in questo paese di concreti crede di poter mettere in discussione il ruolo dei giornalisti il ruolo della stampa guardate questo
Non deve attacco ad una categoria siamo tra l'altro una categoria anche molto piccola porta possono cancellarci in qualsiasi momento no qui c'era un attacco scientifico all'articolo ventuno dalla Costituzione
Che nasconde la volontà di cancellare l'informazione l'informazione professionali formazione di qualità di formazione che serve i cittadini perché tolto di mezzo quella informazione beh si può tranquillamente come dire poi agire più liberamente sulle coscienze dei cittadini e quindi colpire quei valori che sono alla base della costituzione è alla base della convivenza democratica
Di questo Paese ed è per questa ragione che noi come dire non soltanto siamo a fianco di Paolo non soltanto continuiamo a sostenere il giornalismo d'inchiesta ma insieme con le altre forze della società civile di questo Paese ci batteremo affinché l'informazione continui ad essere uno il pilastro della democrazia italiana grazie
No
Volevo
Lo allora però
Cancelli poi l'anno successivo è avvenuto per altri due colleghi Michele albanesi anche Lou costretto a vivere sotto scorta e la collega Amalia De Simone cogliere l'occasione di queste parole per rivolgermi al dottor Grasso per chiedere come nacque questa iniziativa da parte del presidente della Repubblica
E se ci saranno iniziative analoghe anche per il futuro si possono immaginare anche per il futuro
Presidente ma mi pare decise in qualche modo di rilanciare diciamo l'immagine un po'polverosa dell'onorificenza
E quindi chiese di individuare primo anno mi pare fu una trentina adesso a memoria
Comunque più o meno venti trenta cittadini normali che diversi campi avessero dimostrato la capacità di essere al servizio della società
Cittadini comuni che probabilmente mai avrebbero avuto passato onorificenza perché non era
Personalità dello Stato dall'amministrazione
Eccetera eccetera
Come consigliere della stampa voi sapete che volevo quando nasce giornalista difficilmente riesce ad uscire e quindi i giornalisti sono un po'corporativi insomma ho sottoposto Presidente della Repubblica l'idea era di indicare queste categorie che riguardavano
Presidenti di cooperative che si dedicavano all'handicap ONG che si occupavano di integrazione industriali che non licenziavano
Le persone o addirittura assumevano persone con disabilità in numero superiore a quello richiesto dalla legge cioè
Persone che si erano buttate in mare per salvare cioè diciamo piccoli o grandi grandi atti singoli di eroismo
Piccoli atti di eroismo quotidiano questa rompo le categorie a cui abbiamo pensato e questa è un'iniziativa che ogni anno poi sta andando avanti e noi abbiamo avuto un po'di difficoltà ovviamente rispetto anche alle alle altre onorificenze a a dare un nome e a questa categoria di persone che appunto ogni anno ultimo anno siamo cresciuti torna quarantacinque vengono in qualche modo anche se non si dovrebbe dire il cerimoniale di taglierebbe la lingua premiate perché l'onorificenza non è un premio
E abbia avuto difficoltà un po'quindi noi parliamo di onorificenze civili tra di noi in realtà i giornali con la loro sintesi molto efficace ogni anno parlo di eroi civili ecco siccome non l'abbiamo data noi in questa questa definizione la sposo in questo momento molto volentieri e anche guardavo prima
Il libro di Paolo vi confesso che ho letto in bozza quindi non avevo la copertina
E c'è questa frase questo Paese non ha bisogno di eroi ma di cittadini che facciano il loro dovere esattamente un po'l'idea di queste onorificenze civili quindi a questo punto l'istruttoria personale ma anche affidata tutto lo staff sa da quella di individuare immediatamente almeno due giornalisti la scelta caduta primo anno
Su Paolo che appunto non conoscevo e su Federica Angelica invece avevo conosciuto ma di straforo per aver presentato insieme un anno prima un libro
In qualche modo queste due sì due collegi sia i giornalisti hanno vissuto
Sia pure della grande diversità una storia un po'parallela certo Federica era in un grande giornale Paolo una piccola testata on line fede
Però tutti e due in qualche modo si stavano occupando di una parte marginale rispetto ai grandi flussi informativi del territorio cioè l'estrema periferia romana ostia il litorale abbandonato in qualche modo dal dall'informazione
Una provincia una landa di Sicilia io sono nato a Roma ma i miei genitori erano entrambi siciliani e quindi quando parlo della Sicilia con accento un po'romano però sangue emoziona sempre una landa
Che dimenticata dai grandi flussi informativi che anzi negli anni sessanta e settanta si definiva con queste
Metafore siciliane più i fronti voglio rubare il lavoro la provincia babba cioè la Provincia scema ma scema perché priva di criminalità organizzata che è una cosa che se ci pensiamo noi sono quelle con traduzione linguistica siciliane grande efficace ma che sono anche molto inquietante quindi l'altro aspetto che al che legava i due due primi insigniti poi sono seguiti gli altri due e e che voglio dirlo questo
Presidente Mattarella
Ogni volta che ne nomina uno se riconosce il suo impegno civile ma vuole che questa persona ne rappresenti tante perché non sono solo i trenta o quaranta persone all'anno che vengono insignite che fanno Tama che siano rappresentative
Sicuramente con loro atto di coraggio ma di altre categorie di persone anche perché questa Italia è molto più bella
E a tante persone
Impegnati in tanti campi di quello che spesso noi rappresentiamo anche sulla stampa
Vi dicevo l'altro aspetto secondo me di vite parallele tra Paolo Federica era quello che all'inizio come succede sempre in questi casi sono stati osteggiati da i loro nemici
Sono stati diffamati io forse non dovrei neanche dirlo visto ruolo che che ricevo ma quando Federica Uto onorificenza un suo noto critico su Facebook addirittura insinuato che fosse stata premiata
E ho dovuto litigare per un mese con mia moglie perché era l'amante del consigliere per la stampa quindi in qualche modo qualche schizzo di fango di Ostia
è arrivato pure a me ma scusate chiudo la parentesi dimentichi padre questa vicenda forse la metà è anche il caso da tirarsi fuori ma giusto per per dire il livello economo fatto come sapete sta ancora ecco ma detto questo e e c'è stata tutta quella storia che in Sicilia ridai direbbe Pif si chiama il mascheramento cioè si tenta di presentare la persona che denuncia o come un pazzo o forse peggio come una persona ammalata di protagonismo
Con una persona che sì un po'di ragione ce l'ha però insomma si vuole costruire una carriera sopra sopra queste sue denunce e quindi va oltre diventa eccetera eccetera e la terza purtroppo terzo filone di vita parallela sono state poi le minacce effettive
Quando abbiamo questo devo dire quando abbiamo dato dal presidente Mattarella anzi ha dato l'onorificenza da Paolo e Federica ancora la parte peggiore delle minacce
Che abbiamo conosciuto dopo ai due colleghi non erano uscite
Quindi è stata una scelta da parte del presidente secondo me di grande lungimiranza quindi ancora non si conoscevano cose peggiori cioè
Forse Federica aveva avuto da Ignazio un pochino più solide i figli la parte dell'attentato di Paolo come sapete è venuta in maniera molto recente
La storia di Paola e Federica emblematica in una maniera diversa da quella del passato non lo sta messa are ricordo di tutti i giornalisti uccisi dalla mafia dal terrorismo in Italia sono almeno dodici undici adesso non eccetera però negli altri giornalisti uccisi dalla mafia dalla camorra dalla 'ndrangheta Pastore se conclusa purtroppo in maniera diversa ma che cosa è mancato Cosa c'è di nuovo di nuovo c'è oggi che questi colleghi sono finalmente difesi
Sono creduti
Sono difesi dalla società civile innanzitutto
Sono difesi
Dalle forze dell'ordine sono difese della magistratura
Questa è la grande novità negli anni negli altri casi spesso non sono stati creduti non sono stati accompagnati tranne il giorno dopo l'uccisione di dire oh mamma mia forse dovevamo proteggerlo forse dovevamo aiutarlo forse dov'è questa è per me una nota di grande speranza per il futuro
Del nostro Paese complessivamente scusate che appunto è un po'disordinata in questi giorni
Paolo
Ha una cosa in più anche cioè Paolo è un giornalista di razza
E che lo lo non essendo riuscito a lavorare in un grande giornale d'informazione
Ha portato coraggiosamente il suo lavoro in una piccola testata on line
Paolo non è stato valorizzato da un grande giornale da un grande sistema editoriale Paolo ha fatto da solo fatto giornalista da solo
E questo dimostra che anche le piccole cose
Nei piccoli territori nel zone di confine di questa nostra Italia anche la piccola goccia può avere un grandissimo Effetto vorrei anche così spezzare una lancia io appartengo allora sostano sempre un giornalista politico però insomma vedevo nelle redazioni in cui sono stato grandi colleghi che seguiva giudiziaria cioè Paolo ha una dote che purtroppo sembra almeno parzialmente smarrita del giornalismo italiano
Far credo che come categoria qualche volta
Dovremmo anche aprire un dibattito sto parlando da Giovanni Grasso del ponte non data da consigliere del presidente Robert su questo aspetto cioè il giornalismo negli anni cinquanta sessanta settanta anticipava gli eventi
Arrivava prima
Raccontava cose su cui poi dopo la magistratura priva le inchieste
Abbiamo avuto un secondo me un troppo lungo periodo in cui giornalismo invece si è accontentato di pubblicare le soffiate che venivano anche giusta e doverosa dalle forze dell'ordine dagli avvocati degli imputati o addirittura in qualche caso da da dare dei palazzi della giustizia
E io a Paolo voglio riconoscere qui e concludo
Questo grande merito
Di avere anticipato i fatti Diabelli resi noti e di avere consentito alla magistratura quindi dallo Stato dalle forze di polizia
Di come dire gettare un faro su una situazione di grave
Illegalità definiva organizzata che se non ci fosse stato Paolo sarebbe continuata a vivere a prosperare nel silenzio e nella sottomissione nell'indifferenza nella paura di un territorio che invece merita per la sua bellezza per la forza dalla sua gente di essere libero da ogni condizionamento mafioso grazie
Dopo
Coloro
Tale nuova
Intanto
Dottor Grasso
Allora correlazione
Conclude
Tuttavia collocato
Costano invisibile quale
E qualcuno approvare libero
C però tanto tempo fa a Giovanni Spampinato non è un caso che Paolo parte da lì anzi ricorda che trae ispirazione e passione dall'esempio di Giovanni Spampinato
Dottor Grasso Giovanni Spampinato il tesserino dell'ordine giornalisti lo ebbe purtroppo dopo lo ebbe purtroppo dopo anche Giancarlo Siani sono nove i colleghi e le colleghe assassinati purtroppo purtroppo l'elenco l'elenco è lungo troppo lungo però
Si è tentato di rendere finalmente visibile questa mafia apparentemente invisibile cioè di un'area della Sicilia dove si pensava che in realtà a mano qui siamo fuori dal dal controllo della mafia e anzi torno a dirlo più che una biografia questo libro di inchieste che vuole raccontare ciò che Paola raccolto come giornalista investigativo e quindi ad esempio racconta che guarda caso ci sono dei punti di contatto come i commercialisti
Tra le società appartenenti alla famiglia di un deputato regionale
E invece le società controllate dal superlatitante Matteo Messina Denaro e questa è una delle rivelazioni che poter trovare in questo libro e quindi né rivolgermi al procuratore
Chiedo
Qual è e quale può essere il ruolo che la stampa l'informazione il giornalismo investigativo può avvenire per aiutare anche il lavoro della magistratura per arrivare a scoprire cosa che fino a poco tempo fa evidentemente non si sapevano o non si volevano raccontare
Sotto
Ma
Tutto
E di aver dato immediatamente come una persona di famiglia sa una persona sapete una persona alla quale si guarda con affetto
Perché
Perché oggi il giornalismo quel giornalismo di inchiesta quello che consente di comprendere effettivamente quali la realtà
Dove si insidia il malaffare come si muovono le mafie
Un racconto di pochi e d'altro canto se abbiamo centosettantasei misure di vigilanza disposti dei Comitati per l'ordine e la sicurezza in Italia nei confronti di giornalisti
E perché ci sono giornalisti che fanno appieno il loro dovere e purtroppo si nota che
Tra i giornalisti quelli che si espongono di più sono proprio i più giovani quelli che spesso parlano da siti on line alcuni siti che essi raggiungono solo se effettivamente si vogliono sentire
Verità e inchieste serie
Là dove ci sono giornalisti che non hanno un contratto che lui protegge nei alle spalle una struttura
E le mafie non tollerano che si parli di loro
E però mentre il giornalista che riporta l'inchiesta giudiziaria che oramai è pubblica
Fa cronaca faccio che già conosciuto
Non fu certo arricchire con elementi specifici ma non dà fastidio perché comunque riporto un fatto che è notorio
Dà fastidio invece il giornalista che entrare nella mafia che capaci di ricostruirne i percorsi le ambiguità
Insidie i rapporti con quella che io chiamo sempre la borghesia mafiosa che è la parte peggiore della nostra società
E quella parte che si apre alle mafie a quelli dei maschi e che tutti sanno che almeno loro sanno che sono mafia e che in realtà solo perché vestono
In cravatta giacca e parlano a volte modo forbito
Perché sono avvocati commercialisti
Comunque professionisti soggetti che si muovono al pari di quelli che vivono onestamente la propria vita ebbene
La che vanno alcuni giornalisti e devo dire che Paolo Borrometi
In questo libro ha riportato tante delle inchieste che ha sviluppato e d'altro canto quello che gli capita nell'aprile due mila quattordici da dove gli spaccano una spalla lo aggredisco una violenza che proprio di quelle mafie che pensa di far tacere gli spiriti liberi
Le minacce successive quelle che non gli arrivano qualche vengono accolte dalle intercettazioni che sono quelle peggiori perché
Precedono almeno un progetto l'attentato
E sono però dei comportamenti che si tengono nei confronti dei soggetti che danno informazioni
Che fanno onore alla nostra democrazia che rispondono all'esigenza di conoscenza della società civile di quella società che sente di dover essere informata perché credo di poter dare un contributo laddove necessario le mafie vogliono il silenzio e infatti la fattispecie dell'articolo quattrocentosedici bis del Codice penale vede fra i suoi pilastri l'omertà qual è la mafia e quella macchia che si giova dell'omertà di intimidazione finalizzato al silenzio
E che viola la regola del silenzio diventa il primo nemico della mafia e quando il silenzio non è un silenzio rotto da pochi ma è addirittura una pubblicazione e una trasmissione allora diventa una vera e propria dichiarazione di guerra di fronte alla quale le mafie si mobilitano ecco perché credo che il lavoro che ha fatto Paolo è un lavoro straordinario
Devo dire che né leggere il libero o ha preso che
Padre peraltro
Si è occupato di politica è stato una persona che pur avendo ha lavorato essendosi impegnato nel periodo
Precedeva Tangentopoli
è stato l'unico di quella politica che non è stato tratto in arresto l'unico nei cui confronti non c'è stato un procedimento penale
E allora si comprende Paolo chiede no si comprende che si tratta di una persona che pur camminando nel fango non resta sporco di quei soggetti che veramente danno il bello della nostra società
Quello che racconta racconta però tanti episodi tante vicende come anche quella del caporalato quel caporalato mafioso di fronte al quale ancora non ci sono però delle inchieste serie
Perché sembra quasi che il caporalato sia un qualcosa di serie B mentre in realtà quella parte che sfrutta il lavoro dei poveri sfrutta il lavoro di quegli immigrati che entro il nostro Paese per lavorare
Parla di quella mafia che dai colletti bianchi nuove i flussi finanziari parla di tutto ciò che oggi diventa il primo obiettivo nel indagini penali antimafia
Capire dove sono i soldi quali sono le imprese quali le società dove vanno queste società Paolo e il rappresentante di questi giornalisti
Come lo stesso Michele albanese che pur lavorando piccolissimo territorio calabrese è riuscito a avere una condanna a morte dai capi storici della 'ndrangheta laddove ha iniziato ad essere tutelato
Fin dal due mila quattordici anche lui
Altrettanto si dica
Dario altri giornalisti Giovanni Tizian come Federica Angelis già detto Daniele per Vincenzo tanti veramente tante non vorrei far torto nessuno né a Grazia Mazzola alla quale si era permessa di entrare in un contesto mafioso di Bari è stata selvaggiamente picchiata perché voleva sapere come i figli dei mafiosi Baresi
Fossero uno condannata all'ergastolo e l'altro al carcere duro e quindi voleva ricostruire ma non è stato consentito ma devo dire ce ne so di giornalisti che lavorano tanto e quel che la nostra democrazia vuole
Ciò che la Costituzione difende la libertà innanzitutto io dico sempre soprattutto ai ragazzi con i quali parlo spesso quelle scuole pensate che la ricchezza più grande di un uomo e la libertà
Non pensate mai che qualcuno possa offendere la vostra libertà e il l'unico patrimonio reale che dovete difendere sempre in qualunque modo anche mettendo a rischio la vostra vita perché è l'unico diritto che consente la nostra società di crescere e la libertà di stampa e la migliore manifestazione di quella libertà che consente di rispondere una grossa informazione guardate la stampa oggi veramente assediata
E purtroppo vediamo che questo non avviene solo in Italia
Avviene anche in Slovacchia Giovanni cuccia con la fidanzata uccisa
E lui stava portando avanti un'indagine importante fra 'ndrangheta e politica la politica di governo tanto che il ministro si è dimesso per questo poi si svolge l'indagine l'indagine e si forma anche una squadra investigativa comune con l'Italia però nonostante ci fosse uno sparring esplicativa comune
La Slovacchia se ne va per conto suo arresta quattro persone che non solo nel circuito che era pensionato e ancora non si capisce bene quali sono gli elementi per cui e come si nell'Europa anche ci fosse una sorta di scollamento per cui diventa difficile poi arrivare effettivamente a capire chi sono gli autori
Una politica marcia e se questo la base di alcuni omicidi
Perché non si fa in fondo ma perché l'Europa non interviene e Malta là dove da alcune carovana Galizia che oramai e più di un anno sedici ottobre due mila diciassette che è stata uccisa ancora Nunzia De Rita e anche lei indagava sub Malta sui traffici che erano portata avanti da quella politica con mafiosi e malaffare neanche lui ancora non sia la verità e cosa dire della giornalista bulgara
La quale aveva portata avanti la propria televisione l'unica una piccola televisione che parlava di politica e una grossa appropriazione indebita riguardante i fondi europei
E poi cosa fanno emergere quale la notizia che viene diffuso che stranamente si trovava corre nel parco e viene violentata e uccisa da un ubriacone
E però il fatto che non ci soddisfa nessuno noi per primi non siamo assolutamente soddisfatti di risposte di questo tipo devo dire che qualche giorno fa la settimana scorsa sono stato alle Nazioni Unite dove si è tenuta la conferenza dei centottantanove Stati che vi partecipano dove l'Italia devo dirvi che ha svolto un ruolo gigantesco Italia che aveva già dato origine alla convenzione di Palermo la convenzione contro il crimine organizzato
Ha chiesto da quasi quindici anni un meccanismo di revisione cioè quel mani meccanismo di verifica al fine di accertare se tutti i Paesi si sono adeguate a quelle norme
E finalmente venerdì scorso tutti gli stati rendendo atto di quello che è stato il lavoro enorme fatto dalla delegazione italiana hanno approvato un meccanismo di revisione e questo per di ripicche in quella sede io mi sono recato il lunedì e il martedì ottenuto diversi incontro di questo sui giornalisti perché hanno voluto sapere qual è il meccanismo che consente all'Italia di andare avanti con i giornalisti
Io ho sottolineato come in Italia esiste un circuito molto positivo che fatto dallo Stato lo Stato che ha un comitato per l'ordine e la sicurezza
Con il prefetto con comandante provinciale questore quindi Guardia di Finanza carabinieri procuratori la Repubblica e quello il primo luogo in cui esiste una valutazione del preoccupazione che c'è nei confronti dei giornalisti e il più delle volte si interviene tempestivamente a volte ancor prima che sì sappia effettivamente quel che a base della notizia io ricordo la mia specifica esperienza proprio con Michele Albanese un'intercettazione che evidenziava come tra due capi si parlasse di Michele Albanese
Meno di ventiquattro ore la questione viene portata al comitato con il prefetto viene data la scorta al giornalista
Questo perché in Italia c'è una grande sensibilità e la sensibilità italiana e la sensibilità che riguarda la difesa del più grande diritto di cui ciascuno di noi ritiene di essere titolare quel diritto e libertà cui è legato il diritto d'informazione
Ed è proprio su questo che noi ci muoviamo tantissimo
Credo che in Italia abbiamo un passo in più di fronte a qualunque altro Paese gli altri paesi dovrebbero probabilmente imparare dall'Italia
I quanto sia lo sforzo generoso che lo stato impegna nell'ambito di della difesa dei giornalisti la perché la difesa dei giornalisti la difesa nostra le nostre famiglie dei nostri figli della nostra democrazia di tutto ciò di bello che contrassegna d'Italia e per questo io ringrazio Paolo del bellissimo libro dell'amicizia
Concede a tutti noi e
Soprattutto
L'ultimo punto
Facciamo in modo di Stati sempre vicino Allulli come a tutti i giornalisti la solitudine è la morte fisica dell'uomo l'isolamento e quel che vogliono le masse malaffare criminalità
Se il soggetto è accompagnato da tutti se tutti lo sostengono non verrà nemmeno ucciso ne è toccato nessuno si permette di fare guerra allo Stato
Procuratore essere accanto a Paolo per proteggerlo
è un dovere di tutti noi come giustamente lei
Ci ha detto poco fa
Ci sono però delle persone che sono
Costantemente accanto Paolo sono per lavoro punto
Ma io direi non solo per lavori perché
Grazie l'amicizia con Paul avuto modo di conoscere molte di queste persone
Riferisco ai ragazzi della scorta che assicurano la sicurezza di Paolo ogni giorno
E vi posso assicurare che per parte mia non ho mai avuto l'impressione che ho avuto sono stato con loro di vedere persone che erano al lavoro ho visto persone
Che erano lì con una passione sincera
E con un affetto sincero nei confronti della persona che stavano proteggendo e forse ancor di più Paolo passamelo
Dei motivi per i quali stavano proteggendo e stanno proteggendo quella persona e forse non è un caso che Paolo nel suo libro
Ovviamente si rivolge al loro gli angeli custodi chiamandoli mi ragazzi
Gli angeli che abitano a quell'inferno commedia interno di una vita sotto scorta
Meglio sarebbe chiamarli la mia famiglia i miei amici
Senza nulla togliere alla loro straordinaria professionalità
E procuratore le ha detto Paolo in grado di camminare nel fango senza sporcarsi perché ha avuto un esempio
E quindi Paolo ha la fortuna di avere questa famiglia allargata gli angeli che sono collusi ma la famiglia dalla quale Paolo ha imparato i valori che poi lo portano a svolgere così la sua professione
E mi riferisco nello specifico abbiamo sentito anche nel proprio letto da una lista inserisco nello specifico alla mamma Patrizia e al papà Antonio che sono installati mondi perché gli hanno insegnato che cosa vuol dire lottare e che cosa vuol dire lottare sapendo che anche le partite più difficile anche quelle recenti Antonio sono partite che si
E quindi
Ho imparato
Diciamo che quando li ha conosciuti ho capito perché Paolo Borrometi così e non a caso lui non ve lo dirà però ve lo spiego io mi porta con sé un bigliettino del suo papà ormai da anni
Ed è un bigliettino che dice vado a memoria sempre su mai ed è quello che Paolo esercita ogni giorno nel suo lavoro lo ribadisco anche grazie alla sicurezza che gli danno i ragazzi allora
Mi collego qui per rivolge il saluto del comandante generale dell'Arma dei carabinieri
Generale trova ministri che doveva essere qui con noi
Ma all'ultimo minuto purtroppo ci ha detto che non poteva più esserci lascia inviato un messaggio che io vi leggerete porno torna rammarico c'ho dovuto rinunciare alla mia partecipazione alla presentazione del libro di Paolo Borrometi al quale auguro ampia diffusione il mio rammarico scaturisce dalla convinzione che la presenzia anzitutto testimonianza
Manifestazione fisica di una condivisione ideale che in questa circostanza e condivisione di una lotta contro la prevaricazione e la violenza mafiosa in questa lotta nelle inflessibile ricerca della giustizia non gli operatori delle forze dell'ordine siamo accomunati ai tanti giornalisti che hanno sacrificato la propria vita in ragione di tale scelta
Nel Novecento sono stati ben otto i cronisti siciliani che hanno onorato il loro sacrificio con il loro sacrificio la strenua volontà di denunciare pubblicamente il crimine organizzato
La prima conseguenza di una scelta di denuncia eccetto una vita blindata
E la condivisione di un pericolo immanente con chi è preposto alla tutela
Ma è soprattutto la coraggiosa risposta l'insopprimibile necessità umana di reagire all'oppressione criminale
Necessità che nel contempo si fa esortazione
A tutti indistintamente rivolta alla lotta contro la forza intimo ideatrice del vincolo associativo della condizione di omertà di assoggettamento che ne deriva
Alessandro Manzoni Manzoni ebbe a ricordarci che il coraggio uno se non c'è la mica se lo può dare ma in questo caso il coraggio cioè a noi tutti il dovere di sostenerlo ciascuno nel proprio ruolo e soprattutto per come ciascuno può nella vita di tutti i giorni
Io prima che lo ha confessato avevo un po'di timore nel gestire tifa al tavolo
Lo confesso però
Se sei d'accordo io provare a partire da qui cioè da una vita vissuta sotto scorta anche perché tu ha raccontato la vita di un altro collega costretto a vivere sotto scorta Roberto Saviano in occasione dei dieci anni
Della sua vita sotto scorta attuali realizzato di fatto un documentario su quel tipo di vita
E poi ovviamente la eseguita anche attraverso il libro di Paolo che Gatti si è fatto di questa visita dove la libertà e apparentemente compressa ma per garantire la libertà di pensiero
Per andare avanti soffro per
Ti giuro che io passo io a Paolo al microfono no allarmi mi spiace che non dirò niente militi ti fa preoccupare ma questo lo sapevamo impormi dispiace il sopravvalutato
Mi dovrò preparare qualcosa la prossima volta e ha detto a dottor Grasso se c'è qualcosa di imbarazzante che vorrebbe dire ma non può dirlo visto seduta lei canta lo dico io perché ciò limitatissime io posso dire quello che vogliono ma anche seminando il cretino io fatturo grazie soffice spesso no allora io avevo svizzero sconclusionato più del solito perché avevo detto Paolo corretto che ci può volevo venire non avevo ispira l'ho detto non ho il tempo di leggere il libro lo dirò però intanto tu mai mandato un libro
Lo dico a Solferino non ho pagato una è un una copia se vedete me l'ha dato l'autore
E e ero leggevo la sera e quando legge la sera tredici leggevo e dei ripetevano una parola che non posso dire che molto cannoli siciliani comincia con la M tensione perfino il Presidente da Repubblica palermitano una volta nella vita l'avrà detto nell'intimo in maniera sempre elegante no nega
All'ultimo ardere dico io le cose imbarazzanti posso confessare che dall'americana leggermente nuvola Oderisi era scappata anche a al perfetto del legale lento di dubitare chiederò
è la barba perché lucida perché allora io lo ha raccontato
Allora ci e gli ho raccontato la ma preciso è stato io non ho mai rischiato la vita ringraziando il cielo perché vigliaccamente ha sempre parlato di una mafia o erano morti uno arrestati nel mille o sto per morire io vanno quasi sul sicuro questione loro non capisco il potere del cinema
Non ci vanno anche italiani figurati mafiose lo so sezioni anzi se avvenisse mi interessa
Però se ne parla di una mafia palermitana della grande comunque non è una grandissima città ma non è anche un Paese comunque se molto fiero di aver fatto sempre nomi e cognomi sintetizzo libero
E cioè ed in cui crediti sbaglia bisogna contestualizzarlo dove da dove nasce tutto il fenomeno di quest'uomo che poi quando lo incontri
Sembrava da un ragazzino educatrici mozioni di quanti anni aveva invano trentacinque dei porti malissimo
Però è un'auto una persona motori e progressi avessero Fia spererei un marito come perché ti fa arrabbiare così tanto perché fare bisogna contestualizzato perché tour parte da un paese
Appunto a Palermo pistola convissuto con Toto Rina Provenzano ma netti andava al bar riconosciamo nei paesi un'altra dimensione
C'è tu scrive un articolo sul mafiose può interrogatorio Albare magari spesso il mafioso immagino che ti offre pure caffè o ma non so la mentalità del mafioso
E Aras già si fa fatica a raccontare la mafia delle grandi città quelle piccole è una guerra nautico difficilissima perché l'italianità fanno fa dei fan page non è che gli frega molto della mafia palermitana gli italiani c'è un sondaggio i libri gialli alla fine andrà in vita parte in questo momento io commosso il pericolo numero uno ecco
Poi si
Siccome c'è un rom banchi dista porsi entra in crisi e la parola restituzione
Lei non faccia neanche un sorriso che non può
Però almeno io l'invito quando andate se andate in Sicilia veramente meme capi mi capita di andare di conoscere che su quello che al denunciato il suo estorsore nei paesini e ora un ultima era ad Altofonte una nave una cava
E c'è sempre le sta frase che la sento spesso e degli enti che il delle di quello che denunci dice poi ci sono i carabinieri e che sono la mia famiglia per riprendere questa e questa cosa va fatto ormai state pressione che m'ha detto uno di Altofonte uno di Caccamo cioè c'è c'è un mondo
Nella provincia italiana chiedi resistenza perché per me era la c'è una linea tra i partigiani nell'unici partigiani chi combatte la mafia
Che nessuno conosce
E quella frase sono come la mia famiglia ho direi questo il professor Carmine fa oltre Chiti quando smette di fare il suo turno va a trovarlo
Conosciamo ci sono notizie i carabinieri che picchiano i tossicodipendenti meno male Vesco queste notizie processo c'è anche questo mondo qua che sconosciute che io stesso che mi occupo
Farkas salvare sono di mafia mi impressionò anche imprese jazz blues sono e mi sento Gucci come viola vorrei raccontare Peralta io non mi sento in colpa perché non racconto
La resistenza che tiene le Province che è più difficile e poi appunto c'è sorprendentemente gente come Paolo che perché la domanda
Chi che chi decide ripetuti mille volte ma chi ce lo fa fare
Perché ti occupi di chi ti fa i nomi e cognomi rischiando la vita
Sapendo informandoli essere pessimista che al resto d'Italia alla fine
Questa è la cosa più amara
E quando io racconto con tanto entusiasmo l'estorsore quesito oppure riso come la cava il giornalista che finché rimane e paradossalmente il pericolo spilli d'ostacolo il nemico non è la mafia
So italiani siamo noi italiani che non ci frega niente
Questa è una cosa che ti fa impazzire e il pericolo di ritornano intorno alle tre parole
La cosa più pericolosa se lei quando uno esibire fa una denuncia uno
Ovviamente ha paura della mafia ma la forse ancora tutte le cose che che questo atto non venga riconosciuto
Allora io ho fatto una puntata più posato una puntata sui tre Paolo spetta perché faccio buttate sul frutto su questo Giorgio la minaccia nomina sa se Cuper stessa dovete
Besozzo belli grossi
E e e alla fine basta poco e nel senso che quando ha fatto ha puntato su questo pasticcere che ha fatto la denuncia H come unico dicevo mandati si terrà a
A Varese non so il posto più lontano di Caccamo
E mandato un'e-mail mandati in media solo Conte non vi costa niente vinta nettamente ed pagata io non non rischia di rapidità e questo questo gesto stupri dicessimo banale lui quando è si sente giù spogliarelli Limerick stampato e sentire perché
Ecco il crimine il più grosso più di quello che può fare a marche non riconoscere il loro loro gesto ora non so quanto ti cambierà la vita però io l'ho riconosciuto questo sì caro Paolo
E e e il faro di tutto come ho fatto con gli altri inquilini di di far capire quanto importante denunciare non solo Totò Riina ma anche quello perché io per esempio sono i Palermo pensavo che la la non penso neanche che fosse Baio la bava alla Regione barba la la consiglio Messina addirittura era così babbani opinioni mentre Barbara però prevedendosi arriviamo a Cefalù già tiriamo fuori il passaporto perché siamo in terra straniera che noi ci sentiamo parigini quindi però è un sacco di cose da dire ma hanno legittimi scopi qua quindi
Sì
Mi associo alle parole c'è noi facciamo non riconoscere queste persone quarti è un crimine noi purtroppo finisco
Siamo stati molto bravi a raccontare i cattivi
E inspiegabilmente ci siamo quasi vergognati nel raccontare i buoni
Non non non poi l'abbiamo negato e questa cosa
Credo rimbalzo di grazia del cielo
Lentamente questa mentalità sta cambiando credo e spero
Va bene
Dalla Vittorio si occupano
Scusa
Appassionati alle mie parole e o io non so se
Le persone belle ma sicuramente Paolo da un po'di tempo alcune cose belle le sta raccontando l'opportunità la trasmissione è cominciata da un po'di tempo a TV due mila che finalmente ha dato una casa Paolo ma
Ci arriveremo tra un po'perché Paolo ti entra da parte io una cosa personale credo che ce la dobbiamo dire ma la direi alla fine del secondo giro rispetto all'isolamento rispetto alla denuncia Rispetto
Alle mistificazioni alla delegittimazione pregherei tenerlo da parte per non tradire quello che ho detto all'inizio questo libro di inchiesta
E quindi prima di tornare ad Annalisa
Vogliamo provare a dire
Perché questa inchiesta parte da una cosa particolare che loro Ross o cioè quello che quotidianamente credo novanta per cento i nuovi mette sulla propria tavola
In tutti i territori italiani e non solo ovvero il pomodoro
Che parte da lì arriva sulle tavole a Milano e anche oltre i confini italiani
E questo oro rosso a volte però un e un rosso di sangue
Ed è da lì che partono molte tuo inchiesta da quei territori credo sia giusto provare a raccontare innanzitutto questo perché le tre inchieste sono partite da lì e che cosa raccontano in particolare
Tutti voi e allora sono breve così poi facciamo il secondo giro ancora più breve allora
Della domanda io parto da ora provincia
Anzi oggi faccio una proposta
Che Roma addotti Giovanni Spampinato perché mentre Giancarlo Siani a Napoli Peppino Impastato a Palermo a cinesi
E ogni cronista alla sua terra Ragusa rifiuta Giovanni Spampinato perché parlare di Giovanni Spampinato vuole dire parlare di mafia di prego adottiamo Giovanni Spampinato
Giovanni
No i ragusani Giovanni non lo meritiamo ancora oggi teniamo la lapide in ricordo di Giovanni Spampinato in uno sgabuzzino della Provincia Regionale
Di Ragusa ancora oggi diciamo che Giovanni va bene ma che c'entra è stato ucciso perché aveva provocato aveva provocato le persone di cui scriveva ancora oggi di Giovanni Spampinato purtroppo è uno di quei pochi colleghi di cui si parla male ed è una vergogna io mi vergogno da italiano come si può dire a un giornalista che morto che se le andata cercando
Ecco io quindi
Ho fatto il giornalista e faccio il giornalista io vivo in una provincia che la più ricca della Sicilia anzi per reddito pro capite e la più ricca d'Italia voi pensate che c'è una percentuale di sportelli bancari che è superiore a Palermo e addirittura è superiore a Milano
E quindi voi capirete bene che in questa provincia mi diceva non ci fosse la mafia
E allora siccome andavo nei centri commerciali che continuavano a nascere e li vedevo sempre privi di avventori io ho fatto il classico sono scarsissime matematica però o imparato
Un piccolissimo principio che se ce la domanda ci può essere l'Offerta se c'è l'offerta senza domando un problema c'è e qual è il project il il problema Giuseppe bacetto che saluto
E che vedo grande collega anche lui di quella provincia direbbe che è la più grande lavatrice della Sicilia a iniziare da dove dal mercato ortofrutticolo di vittoria
Il mercato ortofrutticolo di vittoria e quello da cui Armida la stragrande maggioranza di frutta e verdura sulle tavole degli italiani e non solo e noi sono prodotti straordinari
Fatti da gente che si alza prestissimo la mattina e si spezza la schiena
Ma purtroppo c'è una contaminazione mafiosa che ho tentato di raccontare che parte dai campi da quelle donne sfruttate a pochi euro a pochi euro ogni giorno
Da quelle mafie come un panetto di burro voi dovete immaginare la filiera che porta il pomodoro che vada alla raccolta nei campi
Fino al al al consumatore finale sappiamo soltanto le due figure quella iniziale e quella finale
Non sappiamo nulla di quello del del del del contenuto del panetto di burro io ho cercato di raccontarlo cercato di raccontare di questa mafia liquida di questa mafia invisibile perché appunto a Ragusa mi dicevano la mafia non c'è assolutamente poi però ti fermi e vedi e non parlo belle minacce subite
Poi ti fermi e vedi che che e da Ragusa
O da Siracusa da Augusta magari che parte l'attacco al più grande colosso italiano che Leni il sistema si dal USA ha svelato l'attacco al illegale ovviamente al più grande colosso italiano tutto da lì partiva poi scopri che ci sono politici che deputati
Una nota di rammarico oggi fra le mie agenzie c'era quella che raccontava dei commercialisti delle famiglie di Matteo Messina denaro che sono nelle Società di un deputato che si chiama delle del del le delle società appunto di famiglia di un deputato arrestato e scarcerato da poco Giuseppe Gennuso e non un è stata fatta passare questa Agenzia perché perché siamo sempre lì fare nomi e cognomi non come viene e però è inutile che cito Faggiano calcoli Michel neve diciamo che siamo tutti Paolo Borrometi siamo tutti Federica anche siamo tutti gli Abate Roberto Saviano lo possiamo mettere però non l'unica cosa che vi chiediamo il rito vedete le nostre inchieste non ci interessa che date luce alle minacce che studiamo l'unica cosa che vi chiediamo e di fare squadra
Perché oggi non passando quella quel lancio di agenzia mi è stato dimostrato che io ancora una volta sono sono e quelli solitudine cioè l'isolamento
Quella solitudine quell'isolamento io l'ho sentita sulle mie carni per tutta la vita il giorno dopo quell'aggressione quando mi dissero che prima fosse totalmente inventata poi davanti ai certificati medici era tutta una questione di firme perché
In Sicilia insomma no problema il traffico a Palermo ma le donne mica scherza non è
Essa fatta propria ecco e e e e io il sedici aprile del due mila quattordici
Lasciato a terra con una spalla fracassata ridai in pronto soccorso privo di coscienza con la vergogna di dover raccontare a mia madre cosa fosse caduto che arrivo qualche qualche minuto dopo
In quei momenti
Apri momenti successivi torna a casa privo social network dediche i primissimi commenti furono è una questione di fine ma Luis Ravacciano care vuole fare il Peppino Impastato della situazione
Ora io voglio dire
Io penso e lo penso con tutto il cuore che oggi la cosa più importante non tanto per il giornalista ma per il cittadino sia di cedere le informazioni perché un popolo informato e un popolo che può decidere da che parte stare
E io questo quello che cercavo di stare in quel momento e che continua a fare oggi un ultimo minuto ti rubo vittorioso che mi stai guardando con quello sguardo da Cerbero
Contiene anche difficile
Barack
Vedete
Io in questo percorso di vita ho avuto tante persone che non ci sono più
Ma tante persone e tiro incontrato vedo lì Livia una delle prime vedo Simona Trombetta e grazie a lei altrimenti non ci sarebbe mai potuto non saremmo mai arrivati a questo libro vedo gli amici di Solferino che mi sono stati accanto in tutti queste o Periodo Carlo Beatrice Alessandro ma poi vedo anche Giuseppe Antonucci
Lo guardo
E penso a quel dieci aprile quando lessi quelle intercettazioni
Non mi chiamò il commissario di Pechino e mi disse Paolo
Ci stiamo mandando la cosa leggi la
Prendi fiato e sappi che noi siamo con te e io mentre leggevo quelle parole dure nell'organizzazione di quell'attentato la il mio primo pensiero non è stato ai miei genitori mai stato chiamare pertanto uscì perché Peppe sa cosa vuol dire la violenza del piombo sa cosa vuol dire essere oggetto di un attentato ma sa anche cosa vuol dire essere oggetto di una delegittimazione pesantissima
Eppure
Nel mio caso e nel caso di Peppe e lo dobbiamo urlare a gran voce lo Stato ha vinto perché ci ha salvato la vita grazie a tutte le forze dello Stato che noi spesso dimentichiamo in questo caso funzionato ecco perché io e concludo così non voglio ringraziare solo i ragazzi della mia scorta che sono
Straordinari
Che mi conoscono più di ogni altra persona al mondo ma voglio di ingraziare tutto quello Stato che quando fa lo Stato funziona forze dell'ordine poliziotti carabinieri che non devono avere un grado ma che sono in strada
Ma anche magistrati prefetti vedo qui il prefetto di Roma che ringrazio e saluto che interpretano il sentimento dello Stato ed è grazie a loro se io rete caro Peppe oggi ancora siamo qui
Paolo nato
Dalla
Certo passato anche sulle violenze
Le violenze
Subiscono vedo
Il venticinque
No
Ora
Con una
Riservata in particolare
Raggiungerà un passaggio Prodi Paolo al quale si parla anche delle delle
Siamo vissuti profondo
Quello che guarda verso l'alto quello che è anche infine il lupo vanto della i richiami dei muretti a secco che impreziosiscono
Qui
Loro sì coltivato in una miriade di sempre che si perdono a vista d'occhio e raccolti in gran parte sfruttando il lavoro delle donne per lo più o meno anche puntare anche con atti anche in centro africana conferma che spesso lo sfruttamento
Cammina di pari passo alla tratta dei clandestini
Da un
Sì
Pagate molto meno degli uomini nessun contratto un salario che a stento supera i venti euro al giorno per otto ore di lavoro meno della metà del minimo legale
Fini
Che vivono in alloggi fatiscenti caldi fino all'irrespirabile l'estate freddi d'inverno trattate come schiave vestite con indumenti prese nella spazzatura costretta ad alimentarsi con cibo scaduti avariato e no per fare arrivare in porta
Urla il caporale
Lo stesso che quando ne ha voglia e non si fa alcuno scrupolo a chiamare la bracciante prende lentamente perché oltre a essere sottopagate rettilinee
Devono anche offrire loro corpi basta una lamentela
E ti caccia
E guai anche solo ad abbozzare un rifiuto perché allora inizierà ebbero le minacce quelle vere non avrai l'acqua da bere ne daremo di avvelenata in questi eppure qui la parola mafia fa irrigidire la sonnolenti coscienze di molti cittadini convinti che non vi sia alcuna verità nascosta
Ma il fatto e che chi ha voluto raccontare un'altra verità ne ha sempre
Siamo e pagato le conseguenze
La mia vita cambierà drasticamente il sedici aprile del due mila e quattordici
Cercando pomeriggio un anticipo dell'amministrazione in un insolito in Sicilia
Come ogni giorno andai a portare da mangiare Luca nella casa di campagna
Presi la ciotola di non è
Era stranamente nebulosa
Si rifiutava di mangiare continuano a puntare un androide suicida
Quando chiusi
Quindici
Si materializzano alle mie spalle due sagome nere con il volto incappucciato si scorgeva non solo il naso e gli occhi con una furia tremenda mai vista prima quello più alto mi bloccò Luigino il braccio destro di e con la schiena come fosse snodabile il dolore più atroce accidente scrivi il comma stracci tecniche tirato da ambo le parti si sfilaccia al centro l'altro invece mi colpi alle gambe facendomi cadere per terra finì con la faccia contro lo stipite della porta giudiziaria sanguinaria sentire Primi calci è uno e dunque trash effettuate cinque ING cioè si compone colpi ma non delle parole che mi rivolgevano ridenti che a quelle che solo qualche giorno prima mi erano state detti al telefono tassare Hicham sì poi uova qui 'sti
Mi lascia interamente il servizio
La Spagna tutti
Comincia a consigliarmi
Una paura
Non mi ricordo quasi più soluzione senza
Furono giorni difficili successivi e nessuno nella mia coscienza avrebbe avuto da ridire se quelle elezioni mi avesse consegnato un futuro di disimpegno
Anni prima le consente di fare il giornalista perché in una democrazia
Il diritto a un'informazione libera è un diritto fondamentale ebbene
Continuano credito
Mi sarei rimesso in piedi io avrei ricominciato a raccontare lo feci il primo prezzo che paga il fu l'isolamento sì perché se è vero che una penna può ferire più di un'arma è altrettanto vero che la stessa penna può farsi cappio e trasformarsi in una solitudine urlante pochi
Si passa alla delegittimazione
Essere stato massacrato di botte secondo quanto
E sino
Quasi Doris Lessing
Ha giustificato
Fu un successo
Oltre ai meeting oltre agli amici più ebbi la solidarietà solo di qualche collega
Uno il Pd
Secondo un'assurda convinzione di convenienza
Presidente
Violato
L'imputato
Più volte e le sue tornato anche di recente mi riferisco al cosiddetto super latitante
Messina Denaro ci siamo tornati più volte ne abbiamo parlato anche per i legami
Attraverso i commercialisti anche con persone che erano delle istituzioni
Lei di recente procuratore ha detto è inaccettabile che prosegua la latitanza allora io la domanda che volevo fare il cerchio si sta stringendo davvero è un obiettivo possibile
Quello di arrivare in tempi rapidi allagatori Messina Denaro
Lo stato di diritto come
Il nostro una democrazia forte laddove
Polizia carabinieri guardia di finanza sono dei migliori forse che ci sono nel mondo la magistratura a una specializzazione straordinaria
Non arrivare all'obiettivo ripeto cosa inammissibile
Evidente che
Bisogna concentrare le attenzioni in modo probabilmente da articolare in tante altre direzioni in modo da
Separare i gruppi che operano in modo da adottare tutti gli accorgimenti che vengono fatti quando si cercano i grossi latitanti devo dire che la che tanti non ce ne sono quasi più sull'intero territorio nazionale
Il fatto che ci sia ancora lui
E autore protagonista vedere Periodo stragista tragico siciliani stragi continentale quello che prosegue una dinastia mafiosa dei vertici mafiosi e quello che era ritenuto l'erede Irina per quanto voci all'interno di Cosa Nostra sono state più volte colte in ordine una certa simpatia di tutti
E e però soggetto che ha tante società
Ha delle reti così anche sia di soggetti che sostengono la sua latitanza sia di società che continuano a portare soldi all'organizzazione è inaccettabile continui a essere latitante
Sono convinto che
Con violi la magistratura che se ne occupano probabilmente con strategie sempre più affinate è un obiettivo che non può mancare un obiettivo sul quale c'è oramai la concentrazione di tutte quante le forze
Certamente anche lui cadrà
Nelle mani dello Stato anche lui avrà il trattamento sanzionatorio che previsto nello stato di diritto anche per lui non verrà meno quel dovere che lo Stato a di assicurare
Carceri
Persone pericolose
E lui prima di tutti
Allora andiamo verso la conclusione mi rivolgo Paolo
Al Giglio reggente indire ok Ilaria Alpi
A Dafne carovana Galizia
Accusa
A Giovanni Spampinato Matteo Vinci a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino tutti insieme affinché abbiano
Verità e giustizia
Paolo tu prime detto
Ho l'impressione di essere solo perché se poi le notizie non vengono pubblicate ho l'impressione di essere solo
è anche vero che in questi anni si è costruita intorno a te e intorno ai cronisti minacciati
Io credo una Rete straordinaria che forse principalmente di affetto posso dirlo
Qui c'è una straordinaria sala piena che è qui fondamentalmente avverrà Paolo Borrometi
I grandi latitanti sono stati catturati o alcuni sono morti in totale solitudine
Perché tu nonostante la mancata libertà fisica intorno all'affetto le persone loro per fare quella vita sono costretti a rinunciare anche a quello e vivere probabilmente come
Come meritano gli allora tu lo dicevi prima
Io non vorrei si desse l'impressione che questa è una storia che si legge si racconta a
Quasi di sconfitta no questa è una storia di vittoria
è una storia della vittoria di un giornalista perché un giornalista vince quando fa inchieste come Paolo
E poi la magistratura porta a termine quel lavoro ottenendo i risultati che sono partiti da quell'inchiesta quello una vittoria
è una vittoria perché due boss che hanno minacciato Paolo sono stati portati a giudizio sono stati condannati
Mi riferisco in particolare due con i quali c'è anche
La Federazione e la stampa accanto a Paolo
E quindi ancora una volta è una storia vittoria così come tu hai ricordato benissimo l'attentato sventato è una vittoria dello stato che per fortuna è arrivato prima che qualcosa accadesse
Però io capisco quando tu dici che che s'è sentito solo allora
E io quindi anche per il ruolo del sindacalista che svolgono devo dire
E che forse qualche domanda ce lo dobbiamo fare come categoria
Perché si racconta in questo libro
Quante volte alcuni colleghi si sono rivolti anche ai vertici del Sindacato nazionale per dire
Ma state attenti a Paolo
Mica è tutto chiaro
Insomma non esageriamo con queste storie
Ho peggio ancora quando uscivano le notizie venivano pubblicate le intercettazioni di un attentato scritto pianificato nei minimi dettagli
E io ho letto una marea di solidarietà Paola una mare anche da parte di aziende con le quali tu collaborativo
E però mai sta solidarietà si è tramutata nelle rispetto e stima un giornalista cioè di non farlo lavorare più da precario ma di dargli un contratto giornalistico io in questo ringrazio anche se concorrente ringrazio TV due mila Lucio Brunelli Vincenzo Morgante che hanno dato finalmente una casa Paolo e la dignità e la dignità che merita un giornalista ovvero di lavorare contro
In questi anni
Ha acceso un riflettore su Paolo
Il direttore del TG uno Andrea Montanari fino a poco fa c'era anche Mario Orfeo che è stato direttore generale della RAI tutti coloro che hanno acceso una luce su Paolo perché quelle la scorta mediatica cioè accendere un faro per farlo sentire protetto ma non solo sullo stadio Paolo sulle inchieste e quindi la capacità di raccontare di proseguire quelle inchieste di Paolo
E allora Paolo su questo io ti chiedo la
La battuta finale
Perché tu in realtà avevo lo ripeti spesso il problema è che qui tu devi passare per eroe e devi passare per eroe perché troppe volte gli altri sono girate all'altra parte
Troppe volte mentre tu facevi inchiesta e gli altri si giravano dall'altra parte c'è invece poi continuato a dire non raccontate non parlate di me
Per favore partiamo dal noi partiamo dalla squadra un appello che più volte fa anche don Luigi Ciotti che ci richiama questo valore del Noemi
Ci sono anche molti ringraziamenti qui quindi vuol dire che l'affetto e diffuso
Un oggetto rivolge anche agli studenti in una lettera finale
E allora Paolo dato un libro di vittoria ce lo vuoi dire che cos'è questo noi che ci può consentire di vincere e di continuare a ottenere risultati contro le mafie
E il nomi
Fratelli
Io l'ho capito sulla mia pelle cosa sia il noi i noi di sono tutte quelle colleghe quei colleghi e sono tantissimi che in questi anni
Sono state accanto non solo a Paolo Borrometi voglio ripetere e non solo agli altari o alle altre colleghe che subiscono le medesime minacce ma che sono andati nei territori ha raccontato perché e questa la grande differenza si può liquidare un racconto di un attentato
A Paolo Borrometi scoperte sventato dalle forze dell'ordine ma sarebbe molto meglio andare a vedere che tutto nasce dal fatto che Paolo Borrometi in quell'inchiesta sul pomodoro IGP di panchine con quelle inchiesta fatta con Lagi noi abbiamo messo il abbiamo dato la possibilità al Presidente del consorzio IGP di Pachino di buttare fuori il capomafia perché non aveva il coraggio e non gliel'abbiamo dato accendendo quei riflettori e ciò che cerco di fare oggi con TV due mila quando cerchiamo di raccontare quelle storie positive per la Rete per il telegiornale dello Paola se non sbaglio se se non sbaglio che ringrazio e abbraccio di cuore Paola Saluzzi ovviamente
E e quello i nomi e la voglia di andare avanti nonostante tutto
E la Bolivia di non leggere le intercettazioni dell'attentato ma leggere le parole che quel capomafia ha detto agli inquirenti il giorno dopo l'arresto
Quando gli chiedono ma voi veramente volevate uccidere Paolo Borrometi lui senza peli sulla lingua risponde sì
Lo vogliamo uccidere
Perché grazie a quell'inchiesta
Noi siamo stati buttati fuori dal consorzio e nello stesso istante abbiamo perso centinaia centinaia e centinaia di commesse ma non era il Paolo Borrometi e la fonte che da queste notizie sono i cittadini che la panna leggere perché poi capiamoci
Se non sei letto non si frega nessuno ditte
Diciamocelo chiaramente il problema è quando poi inizi ad essere letto ma anche qui però in questo libro che non è una storia personale ma è una storia su una mafia che nella quotidianità di ognuno di noi io però di vorrei ringraziarvi ad uno ad uno per essere stati qui
Qui con me questa sera e di vorrei dire che
Io
Non amo ovviamente la vita che faccio spero presto di non avere più bisogno di quegli angeli
Custodi spero di andare a mangiare una pizza con loro una sera a cena senza bisogno del loro debbano guardare le mie spalle
Però lo voglio dire con forza noi abbiamo vinto perché in fondo non sono io non è Federica non il migliore Giovanni non è Michele c'hanno perso la libertà fisica
Ma sono quei boss che poi comunque vengono arrestati guardate quello che è accaduto ad Ostia per comprenderlo guardate quello che è accaduto a Vittoria per comprenderlo guarda per quello che è accaduto in Emilia Romagna per comprenderlo guardate quello che accade puntualmente quando si accendono i riflettori e pazienza
Probabilmente sì un pizzico di libertà fisica l'avrò persa ma credetemi la libertà più importante e quella di guardarsi allo specchio la sera e quella di fare solo unicamente il proprio dovere
Io
Avvocato