Ricordo di Alfredo Frassati, in occasione del 150º anniversario della nascita

Prima prendi un breve saluto e di alcune riflessioni come presidente del consiglio regionale questo incontro
Ho il piacere di leggere un telegramma che il Presidente della Repubblica c'è inviato dottor Rino poeti Palazzo Lascaris presidente del consiglio regionale del Piemonte
Presidente La Repubblica Mattarella scrive
Alfredo Frassati è stato nell'Ulster piemontese un uomo colto e combattivo che ha portato le proprie convinzioni liberaldemocratiche nell'agone politico del primo Novecento
Un maestro di giornalismo che affronto da coerente oppositore del fascismo nascente fino a subire l'allontanamento dalla stampa il giornale che aveva fondato e di cui è stato direttore prestigioso per venticinque anni centotrent'anni della nascita
Desidero unirmi nel ricordo all'iniziativa del Consiglio regionale del Piemonte il convegno oggi promosso sulla figura di Frassati e di grande interesse e attualità
Perché non ha mai termine l'esercizio della libera critica in una società democratica personalità di rilievo nel confronto politico e culturale del suo tempo il nome di Alfredo Frassati è legato alla stagione giolittiana di cui fu sostenitore senza rinunciare mai alla propria autonomia di giudizio
Razziati sostenete la Cementir il neutralismo anche quando prevalse nell'opinione pubblica il sostegno all'intervento italiano nella prima guerra mondiale la politica estera fu una delle sue grandi passioni
La sua competenza lo portò ad assumere posizioni peculiari sostenute da una visione penetrante dell'interesse nazionale
Il paio giornalistico è stato una costante della sua vita
Dette vita alla stampa nel contesto dei grandi cambiamenti di fine Ottocento e la continuità e lo sviluppo di quel giornale ci consegnano oggi un retaggio prezioso che proposti ce le radici della nostra comunità
E il necessario pluralismo dell'informazione Frassati dedico impegno anche la creazione dell'Associazione Subalpina della stampa
E per tutelare meglio la dignità del giornalismo contro cui ha definito nel profilo deontologico si batte contro la censura anche quelle di guerra
Considerando la libertà di stampa condizione della stessa libertà
A distanza di oltre un secolo l'accelerazione rappresenta un'eredità impegnativa per quanti siano pensosi del progresso dell'Italia Sergio Mattarella devo rivolgere un applauso al nostro Amato presidente
Allora dicevo buongiorno a tutti sono lieto di aver potuto ospitare qui assieme al Presidente Camparino
Questo convegno su cioè gli ultrà riflettere sull'uomo Alfredo Frassati che ha contribuito a scrivere la storia del giornalismo nel nostro Paese quel giornalismo che come ha detto il filosofo Hegel è diventato la preghiera del mattino dell'uomo moderno
Frassati nacque nel mille ottocentosessantotto l'ho fatto a Pollone lo faccio anche qui ad una popolazione di torinesi ad un uomo che è stato sindaco della città di Torino
Cosa succedeva in quel tempo nel mille ottocentosessantotto nella nostra città il ventinove gennaio del mille ottocentosessantotto Vittorio Emanuele secondo chiede la duchessa di Genova la mano di sua figlia Margherita per il figlio il principe Umberto si sposeranno il ventidue aprile
Il diciannove marzo c'è lo sciopero degli omnibus Sergio e delle carrozze a causa dell'approvazione della tassa sulle vetture
Il ventisette aprile viene inaugurato a Torino l'istituto per le insidie dei militari caduti nelle guerre d'indipendenza a volerlo fu la poetessa Giulio Molino Colombini sede definitiva sarà la villa della Regina sulla collina torinese
Il quindici giugno il senatore la ferrovia fra il suo uso al Colle del Moncenisio San Michel De Mori N un tipo di tram via adatta alle pendenza della strada napoleonica una delle prime che va alle casse un passo delle ali
Campanello dire perché più o meno siamo ancora lì ma questo non glielo facciamo dire
Il ventidue novembre arrivò l'inaugurazione del primo acquedotto corretto con il sindaco Carlo Bollani e questo lo dico da ribollente sì
Ecco questo era il paese allora un Paese che cresceva e che dopo le lotte risorgimentali provava a costruire un futuro
Il mondo è fatto di persone che tracciano la strada con fatica impegnandosi in prima persona rischiando e poi ce ne sono altri qualche volta la maggioranza che non muovono un dito però si lamentano perché la strada non è sufficientemente lunga e diritta Alfredo Frassati appartiene alla prima categoria a quelli che tracciano la strada è un modernizzatore il suo modello per la Stampa giornale di cui era diventato direttore ed editore era quello soprattutto dei quotidiani tedeschi
Sì perché ora grafica rinnovo e carattere lancio giovani talenti come giudice in auto ci spira attore di riformismo liberali interprete di una borghesia italiana come scritto Alberto Popuzzi un intervento sulla stampa del due mila undici
Che lungi dall'arroccarsi in posizione di difesa deve assumersi compiti e responsabilità di classe dirigente
è un appello quello che lanciava attraverso le pagine della stampa all'Italia che lavora e che produce alle forze sale del Paese
Era un giolittiano e a proposito del presidente del Consiglio di allora voglio ricordare in un momento in cui si parla di di Attacks
Che Giolitti diceva questo occorre avere il coraggio di far pagare le tasse ha colore quale la tassazione non toglie il necessario ma diminuisce il superfluo
Un'esigenza che credo esista ancora oggi considerata evasione fiscale mostruosa che caratterizza il nostro Paese Alfredo Frassati fu un autori neutralista durante la prima guerra mondiale fu antifascista
Quando l'otto luglio del ventiquattro entrava in vigore il decreto fascista che di fatto abolito la libertà di stampa nel nostro Paese Frassati scriveva
Proprio nel momento in cui tutti toccano con mano i tristissime feti di un regime compressore di libertà proprio oggi il Governo si decide a colpire una libertà così essenziale come quella della stampa con un colpo mortale
Con quel fondo Frassati fermava ovviamente la sua estromissione dal giornale perché il regime ovviamente non gliel'avrebbe fatta passare liscia cosa che si verificò l'anno dopo nel mille novecentoventicinque
E non possiamo non ricordare che in quell'anno a Torino non ero giovane per Giorgio Frassati aveva ventiquattro anni morì per una poliomelite fulminante che lo portò alla morte in meno di una settimana
Allora sarebbe non aveva ancora inventato quel vaccino che poi servo la vita e le gambe a milioni di persone
La sua breve vita fu un esempio di apertura verso le classi sociali più umili aiutando tantissime persone che spesso non sapevano come vivere e Giovanni Paolo secondo in fatto e lo proclamò beato il venti maggio del novanta il ventinove settembre del mille novecentoventicinque fasciste locale pubblicavano manifesto nel quale si invitava la popolazione a sabotare la stampa
E l'otto novembre viene soppresso dal prefetto di Torino il giornale di Piero Gobetti la rivoluzione vipera ogni dittatura in qualunque posto del mondo si realizzi colpisce immediatamente la stampa che in un Paese libero e democratico un Baluardo di democrazia
Sono centinaia infatti giornalistica ogni anno nel mondo vengono uccisi per il coraggio delle loro idee e cifre prime le prime cifre del due mila e diciotto parlano di trentotto giornalisti uccisi e centosettantasei imprigionati ci sono Paesi in cui uccidere un giornalista e più facile che bere un bicchiere d'acqua
Alfredo Frassati fu propugnatore della divisione fra il potere politico è quello della chiesa e oggi lo dico con rispetto però ci sono ministri che si puliscono il rosario durante i loro comizi e Gesù Cristo diventa strumento da utilizzare per battaglie elettorali
E non si apostolico GA latino ha detto un po'di tempo fa Alberto Cristo tenuto per tutti ma qualcuno lo sta facendo diventare di sua proprietà contro tutti
Riparala convinto porta avanti anche la sua battaglia contro la massoneria che aveva l'obiettivo a suo dire con le sue ramificazione di affermare l'interesse per i propri affiliati
E quindi contraria ai principi di uno Stato Ribera liberale invece sicura dell'interesse di tutti fu il primo giornalista eletto senatore della Repubblica
Il giornale tedesco aveva per loro il compito di accompagnare anche precede alle trasformazioni della società
Nel mille ottocentonovantotto nasceva in Italia la previdenza sociale l'anno dopo realizzava la casa di previdenza per la categoria dei giornalisti
Quando con il professor con gliene abbiamo deciso di organizzare questo incontro
Mi aveva detto che avremmo parlato di uno mastri ordinario e così ieri potrei concludere dicendo per utilizzando per Lori le parole viene in guai con le quali il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha salutato quando è morto il senatore McCain
E disse oggi non è contorno qualunque della nostra vita ma da quello che faremo oggi potrà dipendere quello che succederà e gli altri giorni della nostra vita
Io credo che il freddo Frassati abbia tessuto così utilizzando ogni giorno della sua vita perché quello che succede per il giorno topo poi il giorno dopo potesse avere un senso tracce tutti per aver partecipato a questo incontro e buon pomeriggio
Passerò la parola Sergio Chiamparino
Grazie ogni non tanto grazie per avermi invitato e grazie per aver offerto questa sede del consiglio regionale per un convegno
Importante
Anche simbolicamente importante grazie Yashim permette chiamanti solo un nome
Siamo per l'amicizia in per avermi invitato a far portare questo saluto che sarà breve anche perché già Boetti ha ripercorso compiutamente la figura il profilo storico-culturale
Dim nel suo dell'impedì in pegno giornalistico di Alfredo Frassati
Io prima di tutto son venuto molto volentieri tanto per rivedere alcuni amici a cominciare da Hayashi e ma perché credo sia un dovere un onore insieme per sia la responsabilità e l'onore di rappresentare pro tempore
Questo vale per tutti sempre che tutti se lo ricordi
Tempo Piemonte partecipare a un e vento in cui si ricorre ai centocinquanta anni della nascita di un grande piemontese di un grande piemontese come recita e il sottotitolo di questo convegno il titolo meglio di questo
Ne ricordo
Non sarà in grado qui alla mia destra c'è Marcello Sorgi Kjetil ne ricorderà diciamo le le caratteristiche dei giorni di grande giornalista fondatore della stampa mi limito a dire che ricordare il fondatore della stampa per Torino e per il Piemonte ricordare poiché il fondatore di uno dei tratti salienti della piemontesi Tao della torinesi ITA
Dal punto di vista dei comportamenti degli stili e della cultura
E sicuramente non mi azzardo nemmeno ad avventurarmi su questo terreno
Con avendo qui alla mia destra marce un tratto che voglio mettere in risalto con due tratti che voglio mettere in risalto perché mi consente di fare qua un una riflessione sull'oggi
Il primo è quello che sta col sottolineato Alfredo Frassati senatore del Regno poiché la repubblica fu l'uomo convintamente liberale e democratico
Forse sarebbe e il si potrebbe dire liberaldemocratico che non è la stessa cosa se vogliamo no quest'
Io credo che oggi
Diciamo da un lato si Libè si sì sì liberi un po'troppo sbrigativamente della cultura liberaldemocratica per quel che ha saputo quel perché ha dato all'Occidente nel senso che non devono sfuggire
Le criticità
Non devono sfuggire le sottovalutazioni che nella contemporaneità questa cultura ha avuto gli effetti della globalizzazione amo
Una certa acriticità nei confronti dei processi di globalizzazione degli effetti che questo hanno avuto sul sui nostri mondi ma tuttavia verso cito a memoria spero di non fare gaffes
Credo che per la liberaldemocrazia valga quello che disse Winston Churchill a proposito della democrazia che quando disse che era il peggior sistema di governo esclusi tutti gli altri conosciuti
E è in qualche modo dal punto di vista della cultura politica io credo che nella liberaldemocrazia si trovino il al fondo gli elementi di cultura politica che recuperati e rilanciati in un rapporto critico con la contemporaneità possono ancora dare molto e da questo punto di vista la liberaldemocrazia la liberaldemocrazia il mese piemontese spesso Giustizia e Libertà
A da offrire tratti ancora più netti e per certi aspetti anche di radicalità che probabilmente sarà su cui sarebbe utile riflettere per affrontare i tratti della diciamo della nostra contemporaneità
Trasporti ma Frassati ad essere antifascista convinto e questo è un altra peculiarità culturale e politica dell'uomo su cui immagino che Pierfranco quali vieni
Diciamo andrà più a fondo dal punto di vista dell'analisi io non aggiungo nulla dico solo che e un tra l'antifascismo l'anti la e la la diciamo la la combina convinzione radicata antifascista e antitotalitari sta uno dei tratti di quella liberal democrazia anche radicale che ebbe a Torino un momento diciamo partico al mentre vivo negli anni dell'immediato secondo posto dopoguerra e su cui io credo non inutile riflettere come credo si farà in parte almeno anche in questo convegno la seconda la seconda riflessione che voglio fare nera tirata non ci avevo pensato ma me l'ha tirata Nino Boeti quando ha fatto l'accenno alla ferrovia del Moncenisio
Ma non perché voglio parlare della TAV perché non sono così so che bisogna ho imparato a scuola quando diciamo non vi è andato fuori tema non se ti davano un tema
Su una cosa non bisogna appropriati però una cosa la voglio dire perché c'entra con Frassati io leggevo prima che un sotto segreta non ministro per i Rapporti col Parlamento
Tal Fraccaro mi pare un nome così
Ha dichiarato che non
Il terreno è inutile fare il tunnel del Brennero perché i soldi vanno spesi per fare la mobilità sostenibile davanti al TAR al di là del fatto che se uno una volta si avventura sull'autostrada chieda Modena sale verso il Brennero quando arriva
Dopo
Appunto come si chiama lì Bolzano va avanti
E vede il traffico di Ka di di di di il camion di quindi di mezzi su gomma si rende conto di quale il il il la la mobilità più in che impatta di più sull'ambiente non c'è bisogno che non ci vuole molto no perché poi
Però io dico questo mi fa riflette avvenne non ripeto non parlo della TAV ma parlo parlo di questo perché mi ha colpito anche del Brennero una è un'opera su cui si sta lavorando oltretutto un'opera su cui non regge nemmeno la favoletta che mi raccontano ciò che ci raccontano sulla Tampa quando dicono che non c'è la domanda come punto se quella ferrovia leader Moncenisio
Fosse stata fatta basandosi sulla domanda di trasporto che c'era allora bastava far la mulattiera non c'era bisogno di farla ferrovie no quindi Mark dirà che questa favoletta nel caso del Brennero non vale neanche perché il Brennero è l'asse principale di movimento di merci e di persone fra nord e sud dell'euro allora cosa mi fa riflettere cosa mi riporta Frassati ma mi fa riflettere e che viviamo
Purtroppo
In una il netbook almeno in Italia e in Europa forse più in Italia che in altri Paesi europei in cui serve paura del futuro
In cui se paura del futuro e di tutto ciò che può cambiare lo statu quo in cui viviamo
E io credo che questa tratta e anche alla lezione di uomini come Frassati non solo Frassati ma tanti altri che invece in tante circostanze della loro vita compresa la guerra di liberazione
Contro il nazismo e il fascismo hanno dimostrato che e non si può accettare lo statu quo
Che bisogna a vere voglia di sfidare se stessi per guardare al futuro ecco io credo che questa uomini che vogliono il futuro sia un'altra versione che viene che emerge riflettendo su una figura come quella di quel grande piemontese atto Alfredo Frassati
Però l'alias Gawronski
Grazie io credo saluto tutti felicissimi che siete incluso il numerosi tutti questo tavolo
Io credo che dopo questi due interventi istituzionali e noi possiamo avere il vantaggio di parlare dal seduti
D'accordo professore ecco come ha detto il presidente Chiamparino fra poco sentire
Due esperti conoscitori ed esperti conoscitori e credo anche
Penso
Migratori di Alfredo Frassati conoscitori del periodo in cui ha vissuto
Esperti dal lato storico il professor quel deve naturalmente dal lato giornalistico Marcello Sorgi
A me il compito di dire proprio due parole su Alfredo Frassati come come persona come
Nella vita di ogni giorno da casa
Normalmente non sarebbe un argomento interessante questo ma in questo caso delle proprio che non si appella
Totale diversità fra le due versioni le due immagini di Alfredo Frassati quel quella pubblica e quella privata
E cominciò con l'invadere veramente brevemente il campo di Marcello Sorgi e parlare del suo rapporto in privato con i giornali
Qui
Entra in campo anche la mia persona perché io fin da giovane da sedicenne ho voluto fare giornalista
Da quando l'ho detto la prima volta a mio nonno lui non è che ha detto meglio edonisti sconsiglio pensa a qualche altra cosa eccetera semplicemente ve lo abbia
Spiegando bene
Che il giornalismo era un mestiere valido dignitoso ai tempi suoi cioè
Due secoli scorsi ma poi è andato decadendo fino ad arrivare oggi e quando dico oggi parliamo della metafora
Cinquanta a livelli non accettabili
Domando cosa direbbe osservando il giornalismo di oggi con l'eccezione naturalmente di Marcello Sorgi e lo dico non perché qui deve dire anche vigili e alcuni altri giornalisti anche oggi ci sono dei giuristi validissimi e tutto però però certamente meno che nei tempi passati
Morale della storia per concludere su di me e io cominciai lo stesso a scrivere articoli ma fintanto che lui era vivo ero costretto a firmarsi con dei pseudonimi
Perché se no in correvo nella sua scomunica per la sua riprovazione
Quella sul giornalismo fu una delle sue rarissime intrusioni nella mia vita privata con me non parlava mai di politica di attualità di quello che facevo decideva diciamo che in genere
Parlava poco talvolta poteva anche essere brusco
Uno dei pochi pochissimi accenni che mi ricordo la sua vita pubblica fu quando fece dell'ironia sul fatto che dopo che nel mille novecentoventicinque fu costretto a lasciare la guida del giornale
I ritratti dei suoi successori
Che sono dei direttori imposti dal dal regime fascista
Poi non apparivano nella galleria dei direttori della sede del giornale a dire il vero non appaiono nemmeno nella sede nuova di oggi dove c'è il Museo della Stampa
Era molto timido
Detestava la retorica fine a se stessa dell'eloquenza diceva solo l'essenziale
Credo abbia pronunciato pochissimi discorsi dal Senato ma quando doveva intervenire al Senato mi ricordo che sin dalla vigilia c'era tensione in casa perché lui era atteso era emozionato
Era anche molto riservato non manifestava i propri sentimenti e non apprezzavano non apprezzava se gli altri lo facevano io non mi ricordo
Di un suo gesto di tenerezza nei miei confronti o di una di una carezza
Gli unici momenti in cui lo ricordo commosso in cui non riusciva citare la sua commozione era quando per qualche ragione veniva fuori qualcosa che riguardava Piergiorgio suo figlio
Il ricordo di luglio insisteva profondamente e cosa strana non mi ricordo di averlo mai sentito pronunciare il suo nome pronunciare il nome Piergiorgio
Come se volesse come se cercasse di dimenticare probabilmente c'entrava anche una specie di rimorso per non avere capito invita quanto grande personaggio fosse stato fosse il suo figlio
Quando poi doveva assolutamente parlare di Piergiorgio diceva quello che non c'è più
Ed io non non non lo chiamava mai con il suo nome
Mio nonno non si sentiva a suo agio in mezzo alla gente se si escludono i contadini delle sue cascine del Biellese attorno buriana che andava a trovare andava a trovare ogni fine settimana e con loro aveva un rapporto schietto direi anche amichevole e con loro amava parlare amava discutere di raccolti e anche giocare a bocce
Andava anche nelle cascine in montagna sulla mutanda
E quando non ce la faceva più andare a piedi lo portavano a cavallo tre ore di sentieri ma lui era un era stato un bravo cavallerizzo e non considerava dignitoso andare su con un muro
Non ho mai sentito vantarsi di qualcosa se non per aver piantato cento mila alberi nelle montagne del Biellese
Infatti adesso ancora sulla Muamba c'è Bosco la pineta Frassati mai vantarsi per i suoi successi politici o giornalistici
Timido ma ambizioso
Dotato di un'ambizione che lui stesso in un suo scritto riconosce qualifica come sana onesta insofferente di ogni viltà schiva di ogni compromesso quindi del suo caso che mi sembra l'ambizione che di solito viene vista piuttosto come come un difetto diciamo diventa addirittura una qualità
Ecco questo Alfredo Frassati visto da vicino visto in famiglia
Adesso vedrete nelle parole del professor quel gene di Marcello Sorgi prima come era diverso in pubblico e credo che avrete la sensazione che parlino di due persone diverse grazie
Beh certo è ok
Marcello Sorgi prima fatemi salutare Eliana Ferrero rappresenta qui il Comune di Torino Alberto Senigaglia presente d'ordine giallisti e Bianca Maria vetrino è stata molti anni in questo luogo svolge la sua attività politica e con competenza e compassione
Ma ce lo sceglie proprio tratteggia era farà quello che vuole naturalmente ma profilo probabilmente più nell'ENEL Frassati giornalista e poi quello dello storico magari lo farà il professor quegli
Grazie grazie Degrassi gli Ash a grazie a tutta la famiglia Frassati Gawronski di quest'invito Consiglio regionale al Presidente Chiamparino al professor Quaglini a tutti voi che mi ascoltate che mi avete dato l'occasione di tornare a Torino che e sempre un un un appuntamento che che mi fa un grande piacere perché ho trascorso in questa città il anni più importanti della mia esperienza giornalistica
E mi è toccato anche dirigere la stampa provenendo da da una educazione dono trasmissione giornalistica completamente diverso che sono siciliano
Era nato in un giorno o meno professionalmente nato per in un giornale pomeriggio ero approvato alla stampa a un certo punto
Della mia carriera e e devo dire che la stampa fu una sorta di trasformazione intermedi cioè capii che esisteva un con un altro tipo di giornalismo ora appunto avvocato editore fondatore e direttore alla stampa padre di un santo di nome scrittrice senatore ambasciatore amico di Giolitti nemico di Mussolini presidente dell'Italgas
Bello auto occhi bruni sguardo profondo appassionato di montagna cavalli e belle donne
Questa sintesi secondo me mirabile cioè sembra se ci pensate una scultura non lo scoop sulla fatta da uno dico gli scultori che sanno tenere in mano un martello perché lo scalpello e sono subito tratteggiate il i caratteri fondamentali del soggetto
Che vogliono irritate questa questa specie di di scultura io l'ho tratta da un articolo secondo me molto bello
Di Alberto Sinigaglia che vedo qui seduto il presidente dell'ordine dei giornalisti del Piemonte che vedo qui seduto in prima fila perché corrisponde direi perfettamente
Altro stile stampa ma quello che potremmo chiamare lo stivale Frassati
Corsero appunto lo stile stampa questa essenzialità questo fatto di andare subito al nocciolo delle cose e questo rifiuto assoluto della retorica del dell'aggettivazione superflua del dei chili colori che è una una caratteristica che è stata per molto tempo tipica del giornalismo italiano del giornalismo italiano ottocentesco era anche fatto diverse correrà un giornalismo con con alcuni pregi perché Alitalia un giornalismo letterario
Era un giornalismo spesso diciamo con un rapporto con la realtà relativo era un organismo che tesi di covava abbastanza ma non ero appunto quello che
Poi
E diventato il giornalismo moderno cioè unione Isma'che fa i conti con la realtà e soprattutto un giornalismo di impegno civile di servizio pubblico e di impegno civile fare il giornalista novecento ma anche adesso vuol dire
Impegnarsi a rappresentare il pubblico cercare di fare gli interessi del pubblico e spiegargli in poche parole le fregature che gli altri poteri cercano di dare ai cittadini scusate se l'ho detto in termini un po'approssimativi come forse Frassati no non l'avrebbe detto ma insomma il su quella faccenda questa ve ne do subito una una prova facendomi a Brera e vi assicuro brevissima citazione di un pezzo di offrendo
Di un editoriale di Alfredo Frassati apparso il ventisei maggio mille novecentoventi sulla stampa
Quindi hard dopo la fine della prima guerra mondiale
In realtà questo scritto risolveva risaliva alla vigilia della guerra ma lui lo volle pubblicare per spiegare le ragioni per cui aveva assunto una posizione neutralista
Badate dobbiamo ricordare che uno dei primi editoriali di Frassati sulla stampa sul giornale che aveva fondato per si chiamava nel massoni né anticlericali cioè e questo dava l'idea di un programma di indipendenza stiamo parlando di un periodo che immediatamente successivo al Risorgimento
L'unità d'Italia era era stata anche lo scontro fra questi due correnti di pensiero e di potere che erano molto forti in Italia insomma esordire con un giornale dicendo né massonica nel clericali è un è un è era già un programma quest'articolo del mille novecentoventi guardate come si riconosce lo stile che vi avevo citato prima nel nel nel ricordo di Sinigaglia
Da ogni parte chiamano me e il mio giornale traditori ebbene la gente ha pienamente ragione gli hanno detto che la guerra che sta per scoppiare sulla di corta durata e facile
In due al massimo tre mesi riavremo Trento e Trieste arriveremo sino a Vienna e con la dissoluzione dell'Austria faremo precipitare la disfatta della Germania e la pressione della guerra che insanguina l'Europa sarà dunque operano è merito nostro e la gente crede così che crede che così abbia essere ora se dovesse essere proprio così chiunque anche in buona fede si opponga dovrebbe degli IRCCS considerato come un traditore della patria
E e avrebbe ad essere con ogni mezzo eliminato da essa
No ma così non è e poi nel corso dell'articolo spiega perché in un articolo che ricordiamoci lui ripubblica quando la storia e gli ha dato torto perché poi per l'Italia
Adesso questo ci porterebbe
Molto lontano richiederebbe un supplemento di intervento
Del professor quelli veri intervento storico intendo ma insomma l'Italia aveva vinto la guerra in circostanze che sappiamo abbastanza controverse e del tutto inaspettato e lui in questo articolo spiegava
Quali erano le difficoltà vere di affrontare un conflitto
Per di quel genere allora io sono stato di recente
Ospite Apollone della famiglia Frassati Gawronski nella casa di Frassati che Matilda molto bella affacciata ovviamente su un una grande proprietà ma insomma curata come poteva essere una casa del di un gran borghese dell'Ottocento quindi è una casa con degli splendidi affreschi è una casa
Perché più si sviluppa su Pjanic è diverso si chiama un grande salone in questo grande salone c'è un ritratto avorio di Alfredo Frassati e Alfredo Frassati vi appare come lo avete visto
Nel nelle immagini qui alle mie spalle quindi via riappare
Con l'eleganza che lo caratterizzava con questa cura della persona che era anche tipico di quel tempo Serino stacchi ben curati si diceva con un'uniforme circondato dalla dal dai suoi familiari e talmente penetrante questo ritratto che sembra quasi di vederlo lì come se si aggirasse ancora per casa no cioè sia proprio la sensazione che il sì è lecito per un attimo ma stia per tornare no e allora quando poi la sera sono andato a dormire in una sanzioni e di questa casa mi sono chiesto ma in fondo
Frassati era uno degli esponenti dell'Altissimo borghesia piemontese tardo ottocento no
Una borghesia che fece la rivoluzione industriale di questa Regione
Poteva Frassati poteva essere come poi fu il senatore Agnelli il fondatore uno dei soci di una grande azienda automobilistica che a quel tempo non era solo la FIAT che facevano solo le automobili poteva essere un grande imprenditore meccanico cioè di quel tipo di industria che collaterale alla grande industria automobilistica
Però poteva anche essere un un proprietario terriero che trasformava la sua proprietà terriera
Inserendoci degli elementi che già allora c'erano di agricoltura industriale e quindi la la la rendeva più poteri più proficua più
Poteva anche essere uno che viveva semplicemente di rendita mi sono chiesto come gli venne in testa di fare un giornale badate che prima la stampa cioè dalla Gazzetta Piemontese i giornali di quel periodo si chiamavano giornali ma non erano giornali anche il Messaggero a Roma cominciò così
Erano dei fogli poi con due facciate
Che riassumevano le principali notizie pubblicate dai vari giornali del mondo
E naturalmente facendo un giornalismo foglie riassumendo notizia del giorno prima
Non avevamo grande successo perché anche allora la gente aveva voglia di avere notizie fresche di giornata
E poi soprattutto e di avere non la ripubblicazione di articoli di altri giornali ma voleva aspetti si aspettava dal proprio giornale che il giornale spiegasse assumesse posizioni rispetto ai fatti approfondissero rivelasse di retroscena facesse insomma il giornalismo cioè quella quella malattia che presso Fassati perché edonismo badate che e anche una malattia e quando ti prende a non non tenere libere più raccontava Yash che pur avendo subito una proibizione da un mondo autorevole come lo sono o no
Conte contravvenga questa proibizione tutta la vita ha fatto il giornalista bene come gli viene in testa a un personaggio così che potrebbe fare tante attività diverse di fare un giornale cioè dimettersi in un'attività primo che era assolutamente incerta talmente incerta che lui doveva tornare a chiedere alla madre di rifinanziare di l'attività perché all'inizio l'attività era in perdita
Poi che richiedeva un impegno in termini di personale di macchine di calcio immaginate cosa che alla fine all'Ottocento
Comporre un giornale impaginato un po'stamparlo
Distribuirlo distribuirlo anche in una regione come questa che è ampia
E che e ovviamente di di non non aveva le autostrade che ci sono adesso
E quindi in cui va ad Atlanta e portare in giro il giornale di notte d'inverno non non è un altro ho conosciuto vecchia autisti della stampa eroici che raccontavano come portavano al giornale fin sulle cime
Delle monta dei paesini di montagna del Piemonte ho immaginato che cosa doveva essere allora quando insomma furgone
Una roba mo'molto molto più simile a un trattore che ha uno che ha un'automobile
Bene Luís decide di fare questa attività decise di farlo sapendo che probabilmente all'inizio ci perderà e decide di farla al più alto livello perché non solo lunedì introduce una formula moderna che è quella che vi ho appena descritto cioè un giornalismo inteso come impegno civile ma soprattutto apre uffici di corrispondenza all'estero
E chiama a collaborare al giornale le più grandi firme
Italiana di quel momento io ne ho notato a qualcuno Ernesto Ragazzoni Arrigo Cajun mi Francesco e passò anche i Giuseppe Antonio Borgese Edoardo Scarfoglio
E dai nomi di Borgese Scarfoglio potete capire che i collaboratori erano di tutto il territorio italiano cioè grandi napoletani grandi siciliani certe l'ambizione da subito di fare un giornale nazionale cosmopolita no
E quando in una lettera ad Alberto Bergamini autore del direttore del Giornale d'Italia o altro
La grande giornalista dell'epoca suo coevo gli spiega che cosa deve essere il giornalismo dice il giornalismo moderno deve essere indipendente da tutti
Onesti Simone del più rigido e assoluto senso della parola questi anche qui è una sintesi perfetta
Io trovo quindi lui si mette a fare questa cosa
Soltanto dopo qualche anno questa attività lo premierà Frassati porterà alla stampa appendere trecento mila copie quando la stampa venderà trecento mila copie diventerà anche un'impresa attiva di insomma interessate
Ecco io chi facendomi queste domande e poi mi sono dato una risposta che è una risposta se volete personale cui e illimitata dal fatto che io sono un giornalista che sono un giornalista che ama moltissimo edizione se ne perché ho vissuto sette anni qui a Torino e il motivetto la stampa e la risposta è questa qui
Frassati capito che c'era bisogno di dar voce a questo territorio
Cioè che il Piemonte doveva essere rappresentato non solo dagli validissimi politici
Cioè che lo rappresentava ma che doveva esserci una voce una voce che comunicasse i valori di questo territorio che facesse capire che la perché qui era cominciato alla rivoluzione industriale che si dava un grande valore al lavoro della gente insomma
Perché con il lavoro e la gente si poteva costruire il progresso si poteva migliorare la condizione sociale ed economica delle persone si poteva crescere insomma si poteva cambiare lui capì questo e capi questo perché era un protagonista di quel periodo ricco e quindi sapere quando
Via si ricordava parlava coi contadini quando andava a parlare coi contadini
Rita prima che era il lavoro di quei contadini che rendeva grande la sua impresa agricola probabilmente pensava anche a come poteva migliorare il lavoro il profitto di quell'impresa ecco lavoro e profitto cioè il fatto che non fossero in contraddizione
Questi due elementi è vero questo è tipico dalla cultura
Liberaldemocratica lui sentiva che questo dovesse essere comunicato spiegato fatto diventare una specie di credo complessivo di questa popolazione questa secondo me fu la ragione per cui Frassati fondò la stampa e devo dire che questa ragione poi lui il giornale lo perse nel venticinque fu estromesso dal fascismo
Pacco una durissima campagna fatta sul delitto Matteotti e noi sappiamo che il delitto Matteotti è per il fascismo
Poi il primo grande vero scivolone del regime fascista e anche il motivo per cui il regime si Caronni riesce e lumi su quello
Invece decise di insistere con una campagna molto dura che il costo il posto per la proprietà del giorno
Ora secondo me malgrado questi rovesci malgrado tutto il tempo che è passato
Questa è rimasta l'anima del giornale grazie al fatto che un giornale che si fa in Piemonte grazie al fatto che il Piemonte è un pezzo d'Italia che vive con distacco le vicende
Come dire nazione politiche nazionali che le guarda sempre con curiosità con gusto delle analisi ma anche certe volte con ironia chissà che cosa direbbe Frassati se fosse se fosse vivo di questi tempi Caro presidente Chiamparino
Insomma professionalità affidabilità
Responsabilità rigore morale queste erano le quattro caratteristica del giornalismo di Frassati e non a caso io credo per molti anni sotto la testata lui aveva messo una spinta Franca non fretta
Si si pensa ma non si piega grazie
Grazie a macero chiamo il presidente Chiamparino
Il titolo di questo incontro
Dimenticato
Scusate mi sono dimenticato una cosa importante che mi ero annotato e che c'entra solo fino a un certo punto ma c'entra con la sua verità Frassati era anche un uomo molto generoso
Lascio
Per beneficenza settecento milioni
Settecento milioni del mille novecentosessanta sessantuno sono una cifra incredibile no in parte utilizzato a Pollone in parte non del tutto utilizzata a Torino magari torno sarà tacciamo ricordo che il padiglione di Piergiorgio Frassati io penso che in una giornata come questa in cui ricordiamo il grande giornalista di grande editore bisogna anche ricordare la caratteristica generosità di questo personaggio mi scusi Presidente
Dicevo che il titolo di questo incontro Alfredo Frassati un grande piemontese centocinquanta ore dalla nascita kolossal quali ENI chiediamo di tratteggiare questo grande piemontese da un punto di vista storico da un punto di vista politico
Io credo che il messaggio del Presidente della Repubblica abbia indicato molto puntualmente la Biografia
Di colossale
Proprio evidenziando gli aspetti più importanti
Per ciò che riguarda il mio intervento che cercherò di contenere
Al minimo
Ribadisco quello che ho detto App follow me
Proprio per i centocinquanta anni nel giorno dei centocinquanta anni
Cioè è difficile parlare
Sia pure a centocinquant'anni di distanza di un uomo autorevole e prestigioso di fronte ai suoi familiari Dias è andato via mare tornerà ma ci sono altri a e si è già tornato
E difficile e difficile appunto parlare
Di questa figura perché il rischio di cadere nella forma di un ente con mio che gli storici non possono assolutamente che non è consentito alla storiografia
Cosa rappresenta
Nel suo insieme
La vita di Fossati
Io credo che la data del mille ottocentosessantotto indichi come Frassati sia stato un esponente autorevole della prima generazione all'indomani del Risorgimento
All'indomani del mille ottocentosessantuno
E Crowe cent'che era
Nato nel mille ottocentosessantasei quindi a due anni di distanza
Evidenziava in un suo scritto proprio il fatto di sentirsi ed erede del Risorgimento
E credo che
L'aspetto del richiamo al Risorgimento sia stato un elemento fondamentale
Di Alfredo Frassati
Un Risorgimento certo non mitizzato
Non mitizzato
Ma neanche ha rinnegato
Cioè Frassati era a di luce distante dalla dal dal rifiuto del Risorgimento ad esempio di Ugo Betti o di un Gramsci
Era un liberale
Che sentiva queste notizie profonde nei confronti del Risorgimento
E il rapporto con Giolitti Cuneo rapporto proprio legato anche alla condivisione di valori fondamentali
Lo stato così come il conte di Cavour lo aveva creato
Senza poterlo poi seguire perché la morte improvvisa gli impeti di andare oltre lo Stato era un punto di riferimento
Per Giolitti
Era un punto di riferimento per Frassati ma lì in mezzo io ci vedo anche quella religione dello Stato che fu del Biellese Quintino Sella
A cui Frassati si sentiva legato idealmente
Era un liberale democratico ha detto il presidente Chiamparino
Io credo che si possa condividere questa definizione a un patto però
Che la liberaldemocrazia sia un qualcosa di completamente diverso
Tale la
Dava uniforma
Sì Partito d'azione di Gia lirismo e via discorrendo a cui Frassati fu estraneo completamente completamente estraneo
Come componente della consulta nazionale dell'Assemblea costituente non fece parte non fece parte ma come componente dalla Consulta nazionale
Fu rappresentante del Partito liberale italiano qui siamo nel mille novecentoquarantacinque quindi quella scelta di coerenza lui la mantenne fino in fondo
Ma al di là della distinzione liberali democratico che ha un senso perché Giolitti voleva estendere il suffragio
Elettorale voleva arrivare a suffragio universale che significava fondare lo Stato evitare io nato dal Risorgimento su una base il suo un consenso più ampi
E la politica di Frassati fu di sostegno anche attraverso il giornale non solo attraverso il giornale al politica di Rizzoli
Una politica che egli segui
Ma non in modo acritico
Tizio liti gli anni a critici all'epoca ce ne furono moltissimi soprattutto in Piemonte
Soprattutto in Piemonte l'egemonia di Giolitti fu molto forte e molto marcata
Ma Alfredo Frassati sostenne Giolitti ma ebbe anche dei dissensi controlli
Io qui non so se ho la possibilità di fare degli esempi ma ad esempio sulla guerra i in Libia sulla spedizione coloniale di lì in Libia dell'undici Frassati era molto più convinto della necessità di quella impresa africana
Perché come è stato giustamente evidenziato anche e soprattutto dal messaggio del Presidente della Repubblica Frassati aveva una sensibilità internazionale che Giolitti non va bene
Trapassati aveva capito ad esempio che la Triplice Alleanza era un qualcosa di superato
Si tratti deteneva il ruolo della politica internazionale dell'Italietta giolittiana nel Mediterraneo ecco perché l'impresa in Libia
Se noi pensiamo che Salvemini parla
Della colonia africana come di uno scatolone di sabbia
E paragoniamo questo scatolone di sabbia al paradiso terrestre come la definisce Frassati noi abbiamo chiara l'idea Dell'Atti Forenza
Sostanziale poi ovviamente ciascuno di noi può avere un giudizio differente sull'impresa in Libia del mille novecentoundici
Ma fra risate aveva questa apertura internazionale che Giolitti oggettivamente non aveva e la critica anche che veniva avanzata da parte di Luigi Einaudi azioni P. era proprio nel senso che Giolitti guardava soprattutto alla politica interna al governare in una certa maniera
Ma il buon governo ma il buoni
Governo non era sufficiente il buon governo di Giolitti non era sufficiente
Secondo Luigi Einaudi ovviamente io non faccio riferimenti al Presidente perché gli storici debbono rimanere ancorati al passato ma se noi pensiamo a quell'epoca in cui Einaudi diceva che il buon governo non era sufficiente se no i paragoniamo
Il presente a quell'epoca il commento non lo faccio io ve lo lascio immaginare se noiosi abbiamo la possibilità anche solo lo lontanissima di parlare del buongoverno Rizzoli
Era però un liberale autentico un liberale tout-court
Non liberal come è stato scritto un di Baraldi il mondo dei liberal
E cosa legato alla cultura anglosassone legata al gli Stati Uniti non ho nulla da spartire con
Con un stressati assolutamente nulla era un liberale autentico
Direi quando ricordava
Un qualcosa che anche oggi avrebbe un valore
Quando ricordava che si poteva essere amici anche se si era avversari politici
Questo è un concetto
Proprio di quella che io definirei
La civiltà liberale
Il rispettare le idee degli altri
Oggi questo patrimonio della civiltà liberale sembra appassito
Se non ho abbandonato
Ma Frassati
Il spirava il suo modo di agire
Politicamente anche in quel suo ex
Il bisognerebbe parlare di Frassati ovviamente ma Marcello Sorgi ne ha già parlato
Del suo della sua scelta contrari all'ingresso della del nella grande
Guerra
Uno dei pochissimi Frassati accogliere che non sarebbe stata una guerra terrene sarebbe stato una guerra di anni
Nell'Italia del mazzo radioso del quindici sono in pochissimi quelli che colgono quello che farà altro era ben chiaro Fini dal mille novecentoquattordici cioè dall'inizio della guerra
La guerra mondiale
Cambiava le regole dalla guerra le regole ottocentesche dalla guerra era una guerra di logoramento ti posizione
Quindi non poteva essere una guerra breve come non lo era stata quell'altra
La Germania e la Francia
Nel mille novecentoquattordici nel quindici in Italia non si potevano avere illusioni in quel senso
Per altri versi facendo un salto all'indomani della fine della grande guerra passati ambasciatore a Berlino
Vede lucidamente
Come la guerra avessero scompaginato l'Europa
Il Trattato di Versailles avesse umiliato la Germania
E avesse di fatto umiliando la minacciato la democrazia della Repubblica di di Weimar non a caso Giolitti lo aveva mandato lì ambasciatore alla Repubblica di Weimar lui che aveva avuto una grande formazione
Sulla cultura tedesca ed era vissuto in Germania nel periodo dell'università
E ci sono delle riflessioni sulla Repubblica di fa Aimar illuminanti non soltanto su quello che sarà la fine della Repubblica ma anche andando oltre
Frassati sostenne che il trattato di Versailles
Aveva messo le basi per una seconda guerra mondiale avrebbe messo le basi e non di una pacificazione del continente europeo ma di una seconda guerra mondiale questa è una visione altamente
Illuminante
Sarebbero tantissimi altri aspetti io vorrei
Parlare ti un qualcosa di cui finora mi pare non si sia scritto
Non si sia sì Cherit cioè il Frassati successivo alla seconda guerra mondiale
Del delitto Matteotti se n'è già parlato quindi
Non mi soffermerei
Sì si potrebbe perché altrimenti non lo si capisce
L'opposizione potrebbe ricordare l'opposizione nel ventitré contro la legge acerbo la legge elettorale Acerbo quella che prevedeva che col venticinque per cento
De I consensi si potessero ottenere i due terzi dei seggi questo va ricordato
Perché questa fu una delle battaglie altrettanto importanti perché la legge Acerbo segno la svolta definitiva verso un regime non solo illiberale
Ma profondamente contrario alle regole minime di democrazia
All'indomani della seconda guerra mondiale come dicevo processati
E il tono su designazione del Partito liberale italiano come componente della consulta nazionale quella specie di Parlamento che
Entrò in funzione per un solo anno
Che poi venne sostituito dall'assemblea costituente ma forzata non partecipo allora ai lavori dell'Assemblea costituente non si candidò neppure all'Assemblea Costituente
Ebbene in quella Consulta nazionale prostrati che come IAS Gawronski ha evidenziato non amava fare dei discorsi
Particolari in Senato ma credo anche fuori dall'ambito istituzionale ebbene fece un discorso coraggioso contro le violenze dell'immediato dopoguerra
E critico con asprezza
Il governo trarre Ritter latte debolezza nei confronti di queste violenze e v a fianco del ministro liberale leone Cattani nel far cadere il governo trarre quindi con il ciclismo
Frazionata e non aveva proprio nulla da spartire
All'indomani te l'Assemblea della consulta nazionale
Frassati e entra di diritto come senatore
Nella prima legislatura repubblicana
Una scelta importante anche se i discorsi che egli pronunciò al Senato della Repubblica furono pochissimi uno di particolare importanza nei confronti del problema di allora
Che era l'integrazione
Frassati
Mise in evidenza come la vera minaccia anche dei ceti popolare fosse l'inflazione
Un problema che aveva affrontato Luigi Einaudi
Ma
Vorrei chiudere dicendo che Frassati
O liberaldemocratico liberale
Definiamo come ricco ritenete ecco
Alla fine della sua vita
Non si può considerare appartenente al mondo liberale cioè al cosiddetto Partito liberale italiano sarebbe un gravissimo errore compì sfondarlo col Partito Liberale Italiano ad esempio
Ebbe
Dei cattivi rapporti con Mario Pannunzio con il Risorgimento liberale di Mario Pannunzio potrai entrare in dettagli
Ebbe dei cattivi rapporti con tutto il gruppo che poi sarà quello per il Mondo di Pannunzio non ebbe dei buoni rapporti
Non ebbe dei buoni rapporti
Il rapporto importante lo Herbert con Benedetto Croce
E non più solo perché condividevano le estati a Pollone incerto quello era un elemento fondamentale che nasceva dagli anni dell'antifascismo in poi ma con Benedetto Croce
Resta una vicinanza ideale importanti
Il Partito Liberale Italiano va tetto compra anche Tim assoluta
All'indomani della seconda guerra mondiale
Era un coacervo di personaggi uno contro l'altro armati l'individualismo liberale portato alle estreme conseguenze infatti Frassati come senatore
Della prima legislatura repubblicana
Non entro nel gruppo liberale mantiene una sua autonomia ultimo particolare e chiudo
Pur non appartenendo
Al gruppo
Palmizi hanno radicale panni iniziano
La successione a radicale di Pannunzio
Tu contrarissimo alla politica di Giovanni Malagodi
Questo è un altro aspetto che andrebbe studiato e andrebbe evidenziato io non so se sono riuscito a darvi un idea sia pure molto sommaria
Almeno focalizzandosi su alcuni aspetti che mi pare non siano stati
Trattati certamente in questo convegno ma neanche in altre occasioni ringrazio per l'attenzione
Bene io penso che possiamo chiudere qui questo incontro ringrazio riapre intanto dell'esercito dell'arma dei carabinieri tra loro presenza alla famiglia
Interpreto Frassati che abbiamo ospitato con grande piacere qui oggi a Palazzo Lascaris e auguro a tutti buona serata