Cambiamenti Climatici e Migrazioni

Ma
Buona sera e benvenuti
Grazie per la partecipazione grazie alla all'associazione dei giuristi democratici che ha organizzato questo incontro
Un ringraziamento speciale a tutti i relatori che poi verranno presentati inseguito dai dai responsabili della di questo incontro e
Dopo di me prenderà la parola il consigliere tesoriere Antonino Galletti e modererà l'avvocato cesserà anche Tommaso che nell'esecutivo nazionale del dell'associazione
E ringrazio in particolar modo appunto l'associazione meccanizzato esso incontro che tratta di un tema molto particolare
Cambiamenti climatici
E dall'altra parte la migrazione
Non vorrei che esso riveste la prima cosa che ho chiesto era se si trattava di immigrazione collegata al ai cambiamenti climatici di magari stormi di uccelli o cose del genere no questo rigidamente è un incontro che tratta l'aspetto della migrazione quella che che oggi comunque all'attenzione delle cronache l'immigrazione la migrazione che porta all'immigrazione e su questo argomento ci saranno interventi molto molto interessanti da parte mia vorrei in questo saluto iniziale
Cambiare totalmente tema voi vedete di un totem non cartellone
Tributo di Tonga
Questo l'aspetto che ha qui tengo particolarmente ma tutto il Consiglio dell'Ordine
A un
Orgoglio di aver presentato questo volume
Che fa parte di una della collana della legalità che un
Un'iniziativa che il Consiglio dell'Ordine preso da qualche anno e che porta i proventi del della vendita di questi libri nelle librerie a fare una sorta di beneficenza anzi di di attività sociale per gli ex detenuti per la liquidazione la reintroduzione nella società degli ex detenuti
E poi questo testo è particolare perché ricorda i trentatré o trentaquattro personalmente non sono certo del numero avvocati che hanno perso la vita nell'esercizio a nostra professione
Ne ricordo uno tra tutti quello forse più noto Fulvio Croce che fu assassinato dalle Brigate Rosse perché aveva assunto la difesa come presidente del Consiglio dell'Ordine di Torino dei brigatisti che non volevano essere difesi
Ecco questa raccolta scritta da colleghi da colleghi che hanno fatto delle ricerche sui nostri
Sui nostri avvocati Martini
è un
è un contributo che l'avvocatura romana
Sta dando a tutta l'avvocatura italiana e ci tengo particolarmente a che anche voi presenti conosciate questo questo impegno sociale i soprattutto per i nostri avvocati che l'ordine attenuto ringrazia tutti
E
Direi che cedo la parola al al consigliere tesoriere Antonino Galletti per una introduzione e poi proseguiremo nei lavori grazie a tutti
Grazie a tutti volevo anch'io ringrazio aveva associazione di nazionale giuristi democratici per il contributo al dibattito di oggi mi fa piacere che l'ordine degli avvocati di Roma si è aperto a una tematica di attualità assoluta perché credo che il tema dei migranti climatici quello connesso del riconoscimento di uno status di rifugiato climatico che ha chiamiamolo come vogliamo insomma però sia una momento ineludibile
è una prospettiva futura con la quale noi giuristi dobbiamo dovremo comunque
Confrontarci
Mi fa piacere che ne parleremo dal punto di vista tecnico quindi sotto un angolo visuale che non è quello della polemica politica quotidiana ma è quello tecnico del giurista che con un apertura mentale senza pregiudizi deve comunque non rizzare un fenomeno con il cuore faremo i conti nei nei prossimi anni
E quindi veramente credo che sia quanto mai opportuno che l'Ordine si apre a queste tematiche anche per dare risalto in qualche modo al ruolo sociale dell'avvocatura che dobbiamo e abbiamo il diritto e il dovere di mantenere di conservare quindi auguro buon lavoro volentieri cedo la parola al collega cioè Ferrante Tommaso che dell'esecutivo dell'Associazione riorganizzato insieme all'ordine questo evento formativo
Perché farà anche da moderatore per i lavori per grazie
Molte grazie innanzitutto alla voi intervenuti e poi anche ovviamente al Consiglio che ha accettato
Devo dire con convinzione di proporre questa giornata di riflessione ma giornata appunto che possano anche essere foriera di eventuale
Come dire in qualche modo superamento della realtà esistente comunque di di spunti da trarre da quello che la situazione attuale per indagare investigare se le norme che oggi presentano questo fenomeno siano effettivamente come dire all'altezza dei tempi
E poi un ringraziamento con particolare a devo dire a a Mauro Vaglio per aver ricordato una cosa introducendo
Ah pungono appunto nove di droga perché ci ha dato modo di ricordare che la prima iniziativa l'abbiamo fatta insieme era proprio su sui martiri dell'avvocatura un anno e mezzo fa
Ricorderete dai greci avvocato turco che fu ucciso mentre esercitava la propria professione noi come giuristi democratici siamo continuamente invitati e insieme ovviamente a giuristi democratici perché nostra un'associazione ramificata a livello europeo e internazionale insieme ad altre colleghe colleghi siamo spesso presenti nei processi che vedono imputati avvocati appunto come dire criminalizzati e comunque imputati soltanto per essere associati diciamo perché vengono associati al cliente al difeso qua c'è ancora purtroppo in alto larga parte del mondo questa questa questa usanza Barbara noi dobbiamo essere da questo punto di vista sempre attenti e diciamo vigilare e e fare in maniera tale che questi episodi vadano a scemare comunque vengano posti alla all'esame severo dell'opinione pubblica internazionale e quindi da questo punto di vista appunto l'aver l'aver ricordato
Il problema vero insomma dell'esercizio dell'avvocatura in in altri Paesi ci ha provato anche in quell'occasione a
Ha trovato l'attenzione di questo Consiglio e l'ordine ora entrano invece nel merito der davvero soltanto pochi minuti entrando nel merito di quello che si che oggi su chi di voi ha come me appassionato di musica rock avrà fatto caso che sulle copertine dei dischi
A volte affisso un adesivo uno scritto esplicite lyrics quindi diciamo si avvisa che si parlerà in un certo tono non i toni li manterremo ci tipiche urbani come sempre insomma come siamo abituati a fare arte talvolta costretti a fare un esercizio della nostra professione
Ciò nondimeno però vorrei avvisare dal momento che in questi giorni molto particolari da questo punto di vista ci sono ci vengono mosse critiche ci viene detto appunto cena rimproverato di come dire in qualche modo toccare corde che non vanno toccate di criticare dei provvedimenti giurisdizionali e bene
è possibile che in questo convegno venga fatto
Ciao Mauro è possibile che in questo convegno venga fatto appunto un esame venga compiuto nel criticare la critica del diritto che noi crediamo sia un motore indispensabile per l'evoluzione del pensiero giuridico
Non sono all'esame severo delle norme per eventualmente contestarne l'obsolescenza il fatto che possano essere superate
Ma anche la leggiti la legittimità di alcuni provvedimenti giudiziari eventualmente perché vorrei ricordare che sia la le norme che anche e chi le norme chiamato ad applicarle
Appunto chi è chiamato ad applicarle soprattutto tenuto al rigoroso rispetto delle regole
E proprio l'indipendenza dei magistrati a al necessario contraltare nell'esposizione della nell'esposizione alla critica certo puntuale e argomentata delle iniziative e dei provvedimenti giudiziari quindi a questa nostra funzione Dabo
Da avvocato ed avvocati non rinunciamo
Tutto darsi è possibile che la citeremo anche stasera grazie passo la parola da Alberta
Buonasera a tutti
Allora io vorrei innanzitutto ringraziare consiglio dell'Ordine degli avvocati che ha reso possibile la l'organizzazione di questo di questo convegno ringrazio anche i relatori per aver raccolto con direi con entusiasmo l'invito nostro invito a partecipare e e naturalmente ringrazio anche a voi che siete venuti a ad ascoltarci
Quindi io adesso o fare una una breve introduzione del diciamo gli obiettivi relativamente agli obiettivi di questo convegno a Parma rapida presentazione del del dei relatori per poi tenere una una prima relazione introduttiva
Diciamo sulle linee generali del gli accordo di Parigi sul sui cambiamenti climatici
Allora quindi nel convegno di oggi
Parleremo appunto di cambiamenti climatici di migrazioni e quindi evidenziando di rapporto che esiste tra questi due dei temi
Di certo possiamo possessivo si evidenzia che questo viene evidenziato che già in numerosi studi che i cambiamenti climatici sono tra le principali cause delle delle migrazioni
E in particolare molti studi evidenziano che il i cambiamenti climatici rappresentano una delle principali quanto meno forze di rischio più importante per il il futuro del nostro pianeta
E in seguito anche dal dal rischio per la stabilità per la pace e e diciamo o sicuramente e anche dal dal fenomeno delle delle migrazioni di massa che saranno sempre di più o conseguenza dei dei cambiamenti climatici che avverranno sempre di più in in conseguenza del diciamo delle ulteriori cambiamenti che interverranno in un recente rapporto della della FAO e Diani levato come i cambiamenti climatici determina una situazione di insicurezza alimentare e quindi con diminuzione della produzione agricola
Che dall'uovo a e diciamo che che così diceva il la causa di conflitti sia nell'Africa meridionale ma anche in Medioriente nel Medioriente
Un esempio costituito e rappresentato appunto dalla dalla guerra in Siria che è
Diciamo intervenuta diciamo in conflitto aperto diciamo diciamo iniziata Azzi arrabbiato
A seguito di un periodo un lungo periodo di carestia dal due mila sette al due mila dieci e e quindi che e quindi diciamo che è stato diciamo scatenante per diciamo l'avvio di quella del di questa di questa guerra insomma che diciamo appaia che ha determinato la quello spostamento quindi di
Di di tante Ezio tante persone insomma mica dalla Siria
Quindi ci sono alcune stime varie stime tra cui quella del della commissione di esperti intergovernativa l'Ipcc
E diciamo che secondo cui nel due mila cinquanta
I di rifugiati ambientali saranno e circa duecento milioni quindi un numero molto molto elevato
E quindi quello che noi che riteniamo insomma e quindi diciamo l'obiettivo per fondamentalmente di questo di questo convegno è di evidenziare appunto che poi chiede c'è uno stretto nesso realtà tra cambiamenti climatici migrazioni e che il diciamo mille cambiamenti climatici saranno sempre di più la causa principio già diciamo determina saranno sempre di più una causa importante ma di migrazioni
Il diciamo il il diciamo la risoluzione di questo di questa problematica non diciamo non non può non può essere di certo la diciamo trincerarsi dietro i confini nazionali e quindi impedire a ai migranti di partire
E quindi è necessario invece più innanzitutto mai porre in essere un tipo di di azione insomma semplice secondo quelli che sono gli obiettivi del dell'Accordo di Parigi di cui parleremo a breve e volto quindi per a chi di porre in essere
Dove si era azioni di mitigazione e di e di adattamento volti a contrastare appunto la
I cambiamenti climatici una quindi ma questo nel nell'ambito di un'ottica di cooperazione internazionale che poi proprio l'ottica del dello spirito diciamo della dell'Accordo di Parigi e secondo un principio di solidarietà e quindi di solidarietà tra i Paesi né sviluppati e i paesi in via di sviluppo e quindi Paesi industrializzati i Paesi punto in via si sviluppo e acquisto secondo come è stato sottolineato da da parte della dottrina che esso cubata di questa materia
Secondo diciamo così una un un principio di reciproco interesse globale nel senso di chiaramente anche i paesi industrializzati che sono quelli che hanno un una maggiore responsabilità no in ordine all'inquinamento e i cambiamenti climatici hanno ovviamente l'interesse a intervenire anche con azioni di supporto di tipo tecnologico e finanziario
A sostegno dei Paesi in via di sviluppo e per un interesse comune insomma globale non interessa la vita alla diciamo al equilibrio
Il ecologico
Quindi anche inoltre diciamo anche alla luce di questa stretto nesso che esiste tra cambiamenti climatici e migrazioni e riteniamo che anche che diciamo al il fatto che anche che lei cambiamenti climatici saranno sempre una causa sempre più punto importante determinante delle delle migrazioni
E che a livello europeo e nazionale una risposta adeguata non possa che essere basarsi sul su sull'accoglienza e non chiaramente su sui respingimenti e ma non solo sotto un profilo strettamente etico e quindi
Nel senso che ovviamente
Diciamo si tratta di persone che provengono da situazioni diciamo molto molto difficili no dove vi sono conflitti e violazioni di diritti umani quindi chiaramente la risposta non diciamo delle deve essere sicuramente in questo senso qui di accoglienza
Ma siamo anche perché pur non volendo considerare il problema dal punto di vista appunto strettamente etico e immigranti rappresentano sicuramente un'opportunità sotto il profilo anche economica e sociale et di questo ci dà una un riferimento importante anche un recente rapporto della FAO
E sul relativamente all'agricoltura e l'integrazione linea in agricoltura dei migranti
Che punto somma come come diciamo il ponte la FAO tra Pro questo rapporto rileva proprio come
Come importante non interrompere questi flussi non impedire no questi diciamo flussi di migranti ma anche anche soltanto per un motivo di tipo di Monguzzo dicono impatto positivo insomma appunto vista economico e sociale allora
Fatta questa vicini prende breve introduzione volevo quindi fare una rapida una rapida presentazione del dei relatori presenti oggi e allora io farò un un intervento appunto in sulle linee generali dell'accordo di di Parigi
Sul punto sono sulla relativa all'attuazione di questo accordo e mentre successivamente la dottoressa Chiara Cagnazzo che è una ricercatrice del Cnr che da molti anni si occupa di
Del problematiche relative ai cambiamenti climatici e quindi ha una grande esperienza nel settore
Parlerà appunto del diciamo del i diciamo i cambiamenti climatici e della situazione attuale e analizzerà il recente rapporto nella Commissione intergovernativa di esperti PCC e poi di recentissimo rapporto appunto dell'ottobre di quest'anno quindi qualche giorno fa
Che appunto una quindi sarà sicuramente insomma un intervento che molto interessante
Esibirà poi la l'intervento del dottore Mastroianni che è un diplomatico esperto di geopolitica e che
A tra l'altro scritto un un non un libro molto interessante su
Si chiama effetto serra effetto guerra che quindi mette in correlazione i due
Aspettino del di conflitti con appunto i cambiamenti climatici e quindi anche con le migrazioni e anche molto interessante questo libro perché propone delle soluzioni insomma diciamo propone inoltre che mentre io liberato anche favorevole accoglienza e quindi che e ne propone anche delle soluzioni per diciamo risolvere almeno per come un nuovo approccio questo a questo tema questo problema
E poi il ci sarà appunto anche un altro intervento del professor Pellegrino dell'Università LUISS di Roma
Che appunto parlerà del punta creditrice di cambiamenti venti riferimento i cambiamenti climatici rifugiati ambientali e al
Diciamo
Ora anche un interessantissimo riferimento
Al superamento del concetto di iranica nazionale no quindi a seguito dei cambiamenti climatici quindi
E tra l'altro li ha da poco pubblicato un libro nell'antro Focene etica e politica alla fine di un mondo che io non ho ancora letto perché tanto è stato pubblicato da poco ma sicuramente
Saranno le motivazioni letture
Allora ma subito dopo interverrà l'onorevole Rivelli Sly nel Parlamento europeo e che far parte del gruppo dell'Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici e ed è particolarmente impegnata sui temi dell'immigrazione e dell'asilo ed è
Relatrice del del progetto di riforma del Regolamento di Dublino per il suo gruppo il Parlamento europeo
Il la tra l'altro sono si occupa anche di molte molte altre cose insomma tra cui anche la lotta alla corruzione criminalità organizzata e e quindi le faraone un farà un intervento sulla nel sulle proposte
Del Parlamento europeo
Avanzata in Parlamento europeo sulla riconoscimento della dello status dei rifugiati ambientali
Seguirà poi un intervento del della collega Anna Brambilla che un avvocato dell'Associazione studi giuridici per l'immigrazione e che anche lei è una grande esperienza in in materia di diritto dell'immigrazione
Aver pubblicato anche contributi in materia di rifugiati ambientali se no occupata anche professionalmente da quello che ecco che ho letto sono quindi
E farà diciamo parlerà di profili di diritto interno e quindi deve anche delle novità del decreto sicurezza sull'aspetto del riconoscimento sulla problematica riconoscimento di migranti ambientali e in conclusione interverrà il professor Sorrentino
E che
Professore di filosofia politica del università
Perugia e lui era tutto ha scritto anche un interessantissimo libro sulla diciamo si chiama aiutiamo aiutarli a casa nostra e che affronta oggi quel puntino è un libro di tempo un taglio
Etico filosofico e quindi il toto affrontare questo questo problema dal punto di vista più personale no che cosa qual è l'atteggiamento che bisogna avere nei confronti di persone che provengono da situazioni di grande sofferenza e di difficoltà eccetera come come dobbiamo comportarci vini nei confronti di queste di queste persone e quindi il suo intervento conclusivo e che appunto ha ha una sua diciamo anche in certo senso autonomia anche rispetto agli altri
Allora quindi io farò una su una una breve introduzione anche sul punto sull'accordo di di Parigi
Quindi mi è chiaro che la corda il cambiamento climatico rientra tra i temi del diciamo essendo Suma
Da costituisce un rischio volano globale e quindi
Rappresenta è un tema che non può che essere affrontato a livello internazionale
Prima di affrontare le principali novità che sono state introdotte da questo dall'Accordo di Parigi
Occorre fare una una ma breve brevi cenni alle conferenze né internazionali che hanno preceduto appunto alle trattati internazionali che hanno preceduto
La corda di Parigi anche per una migliore comprensione del dell'argomento quindi occorre partire dalla conferenza né sull'ambiente umano di Stoccolma di mille novecentosettantadue
In questa conferenza c'è un primo richiamo al appunto i cambiamenti climatici come che possono diciamo che vanno con devono essere contrastati per evitare che gli ecosistemi subiscano Degradi gravi danni e irreversibili
A questo a questo importante
Pur se la conferenza dello stock sulla Ciampi Altomare Stoccolma che paia assegnato o o il cambiamento di approccio alla comunità internazionale materia ambientale secondo appunto l'approccio di natura preventiva la tutela ambientale per contrastare il degrado
Il inquinamento è seguita una prima conferenza internazionale sul clima del mille novecentosettantanove a Ginevra e e poi una seconda conferenza sul clima le mille novecentonovanta sempre a Ginevra né dove è stato stabilito di di negoziare un accordo globale sui cambiamenti climatici accordo globale che poi è stato ho concluso nel mille novecentonovantadue con la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
è necessario anche fare un riferimento alle tredici M. novecentottantotto è stato lo fu istituito il comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici la cosiddetta comitato impicci Ipcc somme di cui si sente sente parlare punto quando si parla di con riferimento al ai cambiamenti climatici con l'organismo e scientifico che si occupa di valutare i dati inesistenti in materia i cambiamenti climatici e che poi propone ai decisori politici le scelte da adottare
Allora la convenzione quadro del del mille novecentonovantadue
Diciamo importante perché chiaramente già gialli da questa convenzione quadro poi partono tutte le sale c'è un arco invece di principi e e che tra lo stesso Raccordo di Parigi un accordo attuativo di questa convenzione quadro
Richiamo ai principi di equità equità e quindi intergenerazionale intergenerazionale diciamo riferimento implicito anche esplicito il testo della Convenzione realtà e al principio dello sviluppo sostenibile
Che appunto un principio che è in grado di assicurati assicurare il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere
Il soddisfacimento gli stessi bisogni da parte delle delle generazioni future
E quindi questa è un principio quindi di equità intergenerazionale Nappi bisogna sfruttare l'ambiente diciamo in maniera e con una diciamo economicamente e siamo quindi compatibile con l'ambiente quindi sviluppo economico compatibile con l'ambiente ma anche
Garantendo alle generazioni future di poter utilizzare e sfruttare le risorse naturali
E anche ovviamente sono vini nella nel rispetto della tutela
Dell'ambiente e e quindi neri tra l'altro il un riferimento interessante molto importante che ci ha nella convenzione quadro M novecento novantadue e il che il principio sente relativo alla il tema dell'equità
Delle responsabilità comuni ma differenziate dei paesi negli Stati cioè nel senso le responsabilità differenziate no relativamente ai cambiamenti climatici perché è ovvio che i i paesi industrializzati hanno una responsabilità del tutto diversa ovviamente nella causazione di questa tende appunto dei cambiamenti climatici
E però o diciamo comuni nel senso che anche i Paesi non industrializzati devono comunque partecipare alla alle dal azioni di mitigazione e di adattamento
Però ho diciamo e sono i paesi industrializzati che devono procedere insomma diciamo in qualche modo condurre
Questa questa azione insomma sono diciamo ma gli attori principali si può dire
Ma e quindi anche fornire sostegno economico anche finanziario tecnologico ai ai paesi in via di sviluppo la un il anche importante che diciamo nella con nella quindi con questa convenzione dei miei novecentonovantadue viene anche sintomi dalla Coppa la Conferenza delle parti e quindi che l'organo supremo della convenzione e che è anche e che diciamo dice si occupa perché c'è la l'attuazione mente e l'assemblea delle
Di tutti i Paesi che hanno che hanno ratificato la convenzione
Successivamente vini dopo la convenzione diciamo delle quindi non in una novantadue della comincia nel quadro esibita poi il il protocollo di Kyoto le mie novecentonovantasette
E che a estrema sintesi
Previsto che le immissioni di gas serra
Dovessero essere ridotti del cinque per cento rispetto ai livelli del mille novecentonovanta nel periodo due mila otto due mila dodici
Miei questi gli obblighi un elemento Simone che diciamo piuttosto debole del protocollo di Kyoto era passato rappresentato dal fatto che gli obblighi gravano esclusivamente sui Paesi industrializzati sui Paesi con economie in transizione verso l'economia di mercato
E quindi in sostanza quel le pratica la la Cina tra l'altro i vari era tra i vari Paesi esclusi dal diciamo agli obblighi del protocollo
Di Kyoto e quindi gli Stati anche gli Stati Uniti non hanno o non hanno ratificato l'accordo per cui in sostanza il protocollo di Kyoto era rappresentativo del
Pare soltanto del quattordici per cento del degli stati diciamo delle e diciamo che il riferimento quindi alle emissioni fino che rappresentavano ben il quattordici per cento delle delle immissioni di gas a effetto serra quindi come quelli che punto rintocchi incolla del protocollo quindi in pratica il poi c'è un protocollo di Kyoto è stato sostanzialmente un non non ha avuto insomma gli effetti gli effetti sperati
Subito dopo diciamo arriviamo appunto al al cioè non proprio subito Salsano vuoti parecchi anni per arrivare poi al alla conclusione del dell'Accordo di Parigi nel nel due mila quindici dicembre due mila quindici
Dopo circa consigli dopo esattamente dieci anni
Dall'entrata in vigore del protocollo di Kyoto che è stato sottoscritto nel mille novecentonovantasette ma poi entrato in vigore nel due mila cinque
Quindi le caratteristiche del del dell'accordo ripuliti Parigi fondamentalmente sono appunto la è una si differenzia dal dal protocollo di Kyoto perché prevede degli obblighi a carico sia di paesi sviluppati ma anche i Paesi in via di sviluppo e diciamo la corda di Parigi oltretutto si è
Non fa fa riferimento al strettamente al rapporto del comitato intergovernativo ed esperti del mille del diciamo istituito nel mille centonovantotto quindi la commi la commissione in quel comitato Ipcc e mi che praticamente a
Evidenziato come occorre che la la temperatura terrestri che l'aumento di temperatura rispetto ai livelli pre industriali sia mai mantenuta entro i due gradi
Per diciamo evitare insomma ciò conseguenze poiché più probabilmente il solito irreparabili e diciamo per per l'ambiente
Quindi nel nella corda i parigini non c'è un un un limite non è previsto un un limite in termini degli standard quantitativi e temporali né per l'emissione di gas serra a differenza dell'accordo di Kyoto ma diciamo fondamentalmente le differenze principali sono che quindi niente la vi è una come dire affidato alla l'invio di contributi diciamo volontari degli Stati qui diciamo Pacetti anche ribelle una Cordova entri in vigore nel due mila del due mila venti qui c'è un termine ampio per latte l'attuazione degli obblighi del previsti dall'accordo e quindi sostanzialmente anche perché appunto c'erano stati gli uni europea era favorevole a introduce gli obblighi vincolanti mentre altri paesi come la Cina appunto per volevano linciare un insistito perché appunto la l'entrata perché l'entrata in vigore fosse posticipata al due mila venti e poi ne anche perché appunto ci fossero appunto un diciamo
Di di contributi degli Stati conservatori solitamente diciamo più che altro volontari infatti tant'è che in dottrina
è stato anche evidenziato come il in effetti l'Accordo di Parigi non avete un vero e proprio contenuto vincolante ma fosse prevede che iniziò in qualche modo sono parte all'utente internazionalista ha evidenziato anche si tratta più che altro di obblighi di diligenza insomma più che
Più che
Veramente di obblighi naturali volante e questo diciamo poi questa la differenza anche importante rispetto al al al protocollo di Kyoto
Diciamo adesso molto rapidamente voglio dire quindi la le finalità quindi del del diciamo principali insomma quindi del dell'accordo l'accordo prevede gli obiettivi diciamo fondamentalmente quelli di di contenimento del diciamo da temperatura terrestre ben al di sotto dei due gradi centigradi dell'aumento della temperatura rispetto ai ai era più industriale
Diciamo un obiettivo ottimale di uno in grado e mezzo
Quindi la diciamoglielo gli Stati devono presentare questi piani entro domina l'Inter giornali entro cinque anni e poi sono diciamo ci sono anche delle diciamo delle misure di di deve essere diciamo alcun altro obiettivo il rafforzamento e la capacità di adattamento gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e del diciamo sono anche previsti dei flussi finanziari da parte degli stati punti in testa Rizzati a diciamo in favore del gli stati in via di sviluppo
Per garantire appunto o la punto sono al fine di assisterli con assistenza appunto nel adozione di misure di contrasto al ai cambiamenti climatici
Quello che adesso per arrivare rapidamente le conclusioni appunto è stato criticato in in dottrina questo questo accordo perché non c'è una data certa nella relativamente alla fisica alla cessazione di produzione della diciamo di agire dell'energia da fonti energetiche
Diciamo degli e tifosi cioè la produzione di energie fossili e quindi
Niente questo quindi è lasciato sono più che altro alla all'intervento volontario ciò degli stati di i tempi per l'entrata in vigore sono troppo lunghe punto due mila venti che poiché non è previsto un controllo esterno da parte un organo di un organo sovranazionale
Perché in effetti non c'è diciamo un comitato di esperti che deve valutare questi contributi presentati a livello nazionale ma che ha un effetto diciamo quindi ha un compito più che altro non punitivo macchiato facilità attivo zeppa comunque non è un organo sovranazionale
Il pane punto non sono stati previsti degli standard quantitativi e tempi temporali per per i gas serra diciamo che ecco dopo la questi appunto sono le critiche che sono state mosse punto da parte la dottrina dopo la la diciamo con la la l'Accordo di Parigi ci sono state poi delle altre conferenze del
Sul sul clima e chi è che a partire dalla conferenza e Marrakech del la coppia in Tidu
Esper per individuare quelle che sono le io il programma di lavoro degli accordi di Parigi e quindi le regole fissare le regole per relativamente i contributi nazionali che devono essere forniti dal dai Paesi e e i procedimenti per il monitorare poi la
La conformità dell'attuazione dell'accordo quindi sono tutte le norme necessarie diciamo tutte procedurali necessarie per per l'attuazione dell'accordo di Parigi quindi ci sono state altre conferenze ce ne sarà una anche a bon e ce ne sarà una dicembre
Che dovrà nell'ambito della quale è appunto dovranno essere ridefinite queste
Queste regole necessarie appunto per l'attuazione dell'accordo
E quello che si che che che diciamo si può dire e che diciamo sarà ma è molto importante che adesso sia stato redatto questo rapporto della questa Commissione dispetti qui ci parlerà anche adesso la dottoressa Cagnazzo
Perché nel nella nella predisposizione insomma anche delle regole quelle che saranno diciamo dovrebbero essere redatte Punzo e che approvate nell'ambito della prossima Conferenza delle partite al numero la coppa ventiquattro a a dicembre in Polonia
Lista Dini invitavamo necessariamente tenere conto punto di queste considerazioni e valutazioni sul e-mail benefici che conseguirebbero a una limitato nomi per la limitare diciamo la all'imitazione denotino mento della temperatura a un grado e mezzo quindi io penso che ecco al momento sia probabilmente ancora troppo presto per poter tra le delle delle conseguenze sull'accordo di Parigi e che appunto la
Anche perché non non l'entrata in vigore è prevista partire dal due mila dieci vinti e quindi i contributi nazionali dovranno essere inviati diciamo seguendo quello in base a questo termine e quindi quello che che si che che si può sperare punte che nell'attuazione delle norme del dell'accordo si tenga si tenga presente del di queste nuove indicazioni del del rapporto il della questa commissione di esperti
Di cui ora ci parlerà la la dottoressa Cagnazzo che lascio la parola
Caviglie
Buona sera vorrei innanzitutto tranquillizzare i presenti io non interverrò hanno sono relatore mi limito semplicemente a come si è detto coordinare i lavori quindi volevo semplicemente dare queste informazioni così strutturali di gestione del nostro convegno cercheremo di come dire chiederei a tutti i relatori di fare degli interventi di venti minuti non saranno come dire venti minuti rigidi ma il tempo verrà controllato in maniera comunque fiscale questo ve lo posso garantire
E in modo tale da provare Boy in qualche modo a a dare la possibilità se ci saranno di interventi successioni dal pubblico e così che poiché la Dori possano in maniera più sintetica magari fare un secondo giro rapidissimo
In modo tale appunto da anche da dialogare tra di loro oltre che con i colleghi le persone presenti
Io invito subito alla dottoressa Chiara Caniazzo fosse forse vuole mettersi lì che appunto ricercatrice all'Istituto di scienze l'atmosfera e del clima del CNR io vorrei semplicemente rubare un secondo la dottoressa Caniazzo per dire una cosa come è stata già evidenziata anche dal collega Cesare ante Tommaso che evidenziata anche sotto il profilo che al tecnico dalla collega
Milone si tratta sicuramente nostro di un convegno inattuale inattuale rispetto a quella che è la condizione presente anche nel dibattito parlamentare su questi temi
E che in qualche modo è inattuale anche perché come dire prospetta delle ipotesi di ampliamento in senso evidentemente progressista dell'ordinamento giuridico
E appunto come diceva ebbe modo di scrivere una volta Federica dice in una considerazioni inattuale esserino attuali significa in qualche modo provare a stare fermi immobili mentre tutti gli altri corrono dappertutto sanzione direzione o al contrario correre più veloce degli altri meno all'attacco
Se potessi sintetizzare in questi con questa figura con questa immagine di dice il senso del convegno di oggi potrei dire calando la nel presente
Che i giuristi democratici sono fermi e immobili rispetto alle garanzie fondamentali del nostro ordinamento gli obblighi costituzionali
Ed europee impongono in questa materia e penso in particolar modo addebito Salvini che è in discussione in questi giorni che prevede l'abolizione il permesso di soggiorno per motivi umanitari strumento che in questi anni è stato utilizzato per riconoscere in qualche modo come si era per meglio Anna Brambilla la tutela i rifugiati ambientali emigranti ambientali
No anche seccare di correre più veloce degli altri non arrendendo sì al tempo presente quindi appunto cercando di essere due volte inattuali perché la prospettiva anche teorica e l'obiettivo di questo convegno anche quella di provare a pensare presente con categorie diverse ed allargare le maglie le garanzie e le tutele dell'ordinamento giuridico positivo
In senso più ampio progressista
Mi scuso con la dottoressa Cagnazzo se gli ho rubato diretta secondi e pile passo subito la parola grazie
Buon pomeriggio
Allora in questi treni quindici minuti abbiamo a disposizione
Cercherò di raccontare una una storia e che la storia di come un un cambiamento di temperatura relativamente piccolo si parla di numeri quali un grado un grado e mezzo due gradi possa significare invece un cambiamento piuttosto importante e significativo
Inizialmente avrei voluto
Grazie anzi
Dunque inizia mente avrei che avevo pensato di Raqqa di raccontare un po'qualcosa sulla scienza dei cambiamenti climatici però a seguito dell'uscita del rapporto dell'IPCC interramento al premier forte Fanes cingere di ottobre due mila diciotto effettivamente abbiamo deciso che sarebbe stato interessante provare a riassumere in questi pochi minuti
Cosa ci racconta questo rapporto io mi presento sono ricercatore al Consiglio nazionale delle ricerche presso l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima e adesso anche presso l'Istituto di Scienze del Mare
E mi sono occupata per molti anni di clima variabilità climatica e di costruire studia rischi ma attraverso dei modelli climatici i modelli climatici sono sostanzialmente una insiemi di conoscenze matematiche fisiche ed informatiche che ci permettono di comprendere e cosa no alle variazioni climatiche ma anche di poter eventualmente capire cosa può accadere in cosiddette proiezioni a lungo termine climatiche
E in assenza chiaramente di un esperimento che possiamo realizzare il laboratorio non possiamo aspettare di mettere una grande quantità di di gas serra ed aspettare
Per conoscere quale sarà la risposta rischi Roma siamo obbligati a costruire degli esperimenti di laboratorio tramite questi modelli numerici
E infatti nella piccola immagine che trovate a destra di questo mondo diviso in inquadrati questa sostanzialmente quello che ne facciamo
Ipotizziamo che il nostro pianeta terra sia costituito da diverse componenti atmosfera oceano suddivise su dei grigliati molto regolari
Chiaramente irrealistici e nel fare questo introduciamo per definizione degli errori di tipo matematico di tipo informatico e anche di tipo fisico
E utilizziamo questi strumenti per cercare di capire che cosa il come voterò
In questo caso il nostro pianeta
Ricordo quindi il rapporto dell'IPCC del due mila diciotto questo Special riporta un proprio regolamento
Devo dire che l'uscita di questo rapporto è stata molto sicuri tra dalla stampa internazionale è secondo me un po'meno dalla stampa nazionale
E ricordo anche due rapporti che dovranno uscire prossimamente per noi piuttosto importanti uno sul sull'evoluzione o su quello che accadrà agli oceani al ghiaccio
Fondamentale ed un altro che il rapporto con nel due mila ventuno del e i passi sa la sostanzialmente è un aggiornamento del rapporto del due mila tredici perché ci di cui è a conoscenza a loro ha parlato di cambiamenti climatici e spesso quando si parla di cambiamenti climatici si parla di riscaldamento globale sono sostanzialmente due concetti differenti
Ma noi di diciamo per quei fisici il riscaldamento globale significa chiaramente l'aumento di temperatura
La temperatura è una variabile che facile da osservare relativamente facile da osservare abbiamo molti dati a disposizione sia per quanto riguarda la copertura nello spazio con la copertura nel tempo
Ed è anche una variabile relativamente facile da prevedere è molto più difficile capire cosa accadrà alle precipitazioni alle piogge
Me più semplice abbiamo una maggiore certezza in quello che noi abbiamo compreso delle variazioni della temperatura ed è per questo che la temperatura è una variabile chiave
Gli ho parlato di riscaldamento globale già osservazioni di effettivamente di variazioni di temperatura
Ho quindi deciso a dimostrare immediatamente le osservazioni globali di temperatura questa serie che vedete riporta sull'asse delle ascisse probabile forse poco il mouse una disposizione
Esatto su questo asse riporta una scala di intenti
Dal mille ottocentocinquanta fino ad oggi al due mila diciassette
E sull'asse delle ordinate delle differenze di temperature delle temperature in gradi centigradi e si tratta della temperatura globale quindi che include tutte le aree del globo le aree tropicali come le aree polari
Una differenza rispetto alla temperatura media del periodo mille novecentosessantuno mille novecentonovanta ed è per questo che vedete dei valori relativamente piccoli e delle variazioni negative e positive
Guardando semplicemente questa questa immagino questa serie temporale come medico e costi delle osservazioni molto robuste
Si vedono alcune cose immediatamente innanzitutto si vede e c'è un periodo in cui la temperatura media era c'è un passaggio rispetto agli anni sessanta novanta di circa mezzo grado un po'meno
E che poi nell'ultima parte di questa serie temporale vediamo invece la crescita piuttosto importanti esibita di questa della temperatura si tratta però di numeri come vi dicevo relativamente piccoli
Attenzione se partiamo dell'incremento di temperatura rispetto agli anni Sessanta più o meno parliamo di circo mezzo grado e tutti noi abbiamo nella nostra vita quotidiana esperienza di mezzo grado è veramente molto piccola
Anche andando indietro fino diciamo al degli anni l'epoca degli industriali all'epoca che va dal mille ottocentocinquanta fino più o meno al mille novecento stiamo parlando di un cambiamento di temperatura di meno di un grado si tratta di un numero effettivamente molto piccolo
Cosa significa un grado e mezzo allora questa figura che ci porto in questa trasparenza è nuovamente una serie temporali una temperatura globale quindi esattamente la stessa figura di prima
è semplicemente focalizzata nel periodo che va dagli anni sessanta in poi quindi non sono riportate la parte sinistra della figura del traffico precedente
Si vede di nuovo in grigio tutta una serie di oscillazioni queste oscillazioni sono delle citazioni che ne scienziati comprendiamo abbastanza bene ci sono dei periodi un po'più calde che sono legati a dei fenomeni anche naturali come el Niño di cui probabilmente qualcuno di voi ha sentito parlare oppure vediamo dei periodi freddi molto associati eruzioni vulcaniche
è riportata su questa figura in grigio vi è una serie una curva arancione
La curva arancione rappresenta quello che noi comprendiamo e quello che ne sappiamo essere il contributo
Alla variazioni di temperatura dovute le attività antropiche all'attività dell'uomo qua vedete la curva arancione segue molto bene la ricostruzione dello curva dirige chiaramente non è in grado di riprodurre tutte quelle piccole oscillazioni ma l'aumento chiaramente associato all'attività antropiche di questo noi scienziati comunità scientifica siamo certi
Nella curva arancione tratteggiata sulla destra invece abbiamo dei mondi possibili
Che riguardano una possibile evoluzione futura di stima allora la curva dei già ed approva tratteggiata arancione ci racconta che se non continuassimo
E il mondo si continuasse a riscaldare così come è avvenuto negli ultimi anni ci possiamo aspettare di raggiungere un incremento di temperatura di un grado e mezzo intorno tra il due mila trenta il due mila cinquanta
Questi sono gli strumenti sulla destra quindi già abbiamo possibili evoluzioni di cui si ha tempo vi parlerò successivamente di che cosa può accadere alla una temperatura
Come dicevo io ho parlato di un aumento di temperatura abbastanza piccolo un grado un grado e mezzo ma se noi andiamo a rappresentare questo aumento di temperatura invece che sulla scala globale per le diverse regioni del mondo i numeri cambiano un po'
Allora questa figura rappresenta sempre una un cambiamento di temperatura questa volta negli ultimi dieci anni
Se vedete nella figura in alto vediamo che il cambiamento di temperatura non è uguale in tutte le parti del globo
Il riscaldamento è più importante delle regioni dove dove via terra un sulle terre emerse e meno importante sugli oceani che sembrano rispondere più lentamente Anna
Agli effetti del dell'incremento dei gas serra
E vi è una regione che la regione polare che invece risponde in maniera abbastanza importante drammatica forse avete sentito parlare
Di del fatto che i cambiamenti chiamati sono particolarmente estremi nelle regioni polari e vi sono chiaramente una serie di ragioni scientifiche per cui questo sta accadendo
Se vediamo la scala di colore adesso il cambiamento di temperatura si attesta intorno ai due gradi tre gradi addirittura nelle zone polari
E si è ulteriormente Nes comunissimo questo aumento di temperatura annuale in diverse stagioni come facciamo nella figura sotto vediamo che l'aumento di temperatura è particolarmente importante nell'inverno dell'emisfero Nord
Per la regione polare quindi il Polo nell'inverno plastico si sta scaldando di molto più in grado di un grado e mezzo
E questo è quello che è avvenuto negli ultimi dieci anni non si parla di quello che avverrà nei di quanto Adreani prossimi un ultimo appunto sulla temperatura la temperatura media ah per Noemi una una rilevanza probabilmente parziale
Quello che per me è particolarmente importante sono le variazioni gli estremi di temperatura vi faccio un esempio
Supponiamo di dire che la temperatura media di un mese siano quindici gradi centigradi questi quindici gradi centigradi io Metheny posso realizzare in diversi modi ad esempio potrei avere quindici gradi di temperatura costante per tutto il mese
Questo è quello che viene abbastanza nelle regioni tropicali oppure potrei avere metà me per mezzo mese una temperatura di zero gradi e per l'altra metà del mese trenta gradi avrei sempre una temperatura media di quindici gradi centigradi
Ma impatti locali sarebbero molto diversi
Ed è qui che
Il passo sul ulteriore e quello di andare a studiare quelli che noi chiamiamo gli estremi gli estremi climatici
Se ci focalizziamo su quello che è avvenuto o di recente quindi diciamo sempre negli ultimi dieci quindici anni rispetto al periodo pre industriale e qui c'è una lista di testo sulla sinistra abbiamo sicuramente ridotto in modo significativo il numero di giorni fece di e di notti calde e questo è vero in tutto il globo
Abbiamo aumentato in modo significativo il giorni molto caldi
E questo è vero in particolare in Europa nell'America del Nord in Australia
Ed abbiamo aumentato la frequenza e l'intensità delle ondate di calore
Che significa vere una temperatura molto calda per un periodo sostenuto allora queste due grandezze possono avere degli impatti diversi è possibile con la temperatura massima
Aumenti ma l'impatto sulla salute probabilmente ne importante di avere una temperatura calda per molti giorni di seguito
Se in un'ipotesi di un mondo più caldo di un grado e mezzo quindi se effettivamente raggiungessimo quella temperatura media globale in grado in mezzo questo è quello che ci aspettiamo che avvenga
Questi estremi di temperatura quindi ci aspettiamo uno
Temperature estrema calda maggiore di tre gradi alle medie latitudini ciò significa che se il massimo di temperatura da noi oggi in estate può essere trentacinque trentotto gradi tipicamente degli estremi di temperatura tipici
Immaginate negli estremi più caldi di tre gradi
E gli estremi freddi sono quelli che subiscono il massima George cambiamento cioè saranno più casi di quattro gradi in mezzo
E se invece noi riuscissimo a limitare il cambiamento climatico un grado e mezzo ma arrivassimo due gradi centigradi questi numeri sarebbero estremi più quattro gradi alle medie latitudini
Più sei gradi per le temperature estreme finite
Allora il il rapporto della crisi si di un grado e mezzo racconta un po'nel dettaglio che cosa ne Ceschetti amo per questi estremi
Climatici sia per la temperatura che qui rappresentata che per le piogge non ho tempo di
Andare nel dettaglio di questa figura perché siamo molto prossimi per cui direi che andrò avanti se avete domande possono disponibile
Quali sono le regioni più a rischio o in qualche modo le regioni non solamente le Regioni processi fisici che che ci raccontano che qualcosa di drammatico di drastico sta cadendo può cadere
Abbiamo parlato della regione artica che la Regione si sta scaldando moltissimo perché si scalda molto e che cosa succede a una regione che si scalda molto il il ghiaccio marino si riduce nella figura di estrazione dell'immagine da satellite in alto abbiamo la copertura degli accessi ai tempi del mio novecentosettantanove allora per la zona artica settembre la zona
La periodo dell'anno in cui abbiamo il minimo degli arcieri ghiaccio si forma in inverno e si scioglie parzialmente l'estate qui abbiamo questa normali oscillazione
La figura di più in alto mostrava una tipica situazioni settembre degli anni Settanta negli anni ottanta e per molti anni di seguito il ghiaccio avevamo questa configurazione nella figura in basso si mostra invece l'estinzione del ghiaccio nel famoso anno due mila tre che è stato un anno molto caldo
E se guardiamo se la sinistra quella curva questa curva rappresenta qui sono rappresentati estensione dei ghiacci in milioni di chilometri quadrati quindi tutta l'area polare
E su questo assediamo rappresentate le stagioni quindi luglio agosto settembre ottobre novembre
Se guardiamo le curve grigie in alto sono la normale il normale ciclo stagionale del ghiaccio che ha un minimo nel periodo di settembre
L'anno due mila diciotto anno due mila dodici anche l'anno due mila tre non rappresentati sono molto al di fuori di questa variabilità ci sono degli anni qui abbiamo osservato davvero un minimo l'estensione dei ghiacci ed è un minimo significativo
Ed è stato molto difficile da prevedere tira sul di modelli climatici erano più ottimisti di quello che effettivamente è accaduto
Cosa significa una diminuzione così importante di ghiaccio che potremo effettivamente arrivare ad avere un mondo senza ghiaccio in estate nell'Artico
Questa figura che forse può sembrare un pochino complicata rappresenta su questo asse qui una probabilità cioè la probabilità di ritrovarci senza ghiaccio in in estate nella regione artica
Il pallino azzurro racconta che cosa potrebbe succedere a questa probabilità in un mondo più caldo di un grado e mezzo la notizia è una buona notizia
Perché avremo sostanzialmente con una buona probabilità ghiaccio in estate anche se ti scaliamo probabilmente di un grado e mezzo chiaramente ne abbiamo un po'meno di prima ma siamo ancora nel mille
Determinati limiti
Controllabili serie scaliamo il mondo di due gradi centigradi
Sostanzialmente noi
Diminuirà momenti amo moltissimo la probabilità di non serbare una delle più ghiaccio significa come scritto lì che se ci aspettiamo chiarire un anno ogni quaranta senza ghiaccio nell'Artico
Con due gradi arriviamo ad un anno ogni cinque senza ghiaccio e se malauguratamente arrivassimo all'incremento di temperatura di tre gradi
Ciò significa che ci possiamo aspettare e di non avere più ghiaccio in Artico
Oggi tutto questa questa slide in realtà per dire che
La comunità diciamo la comunità si sta muovendo moltissimo sul comprendere quali sono le implicazioni e le implicazioni sull'abbiamo visto negative
Tuttavia c'è chi pensa che ci possano essere delle delle implicazioni positive in un mondo senza ghiaccio le compagnie marittime di navigazione
Annoio lavori in un progetto che fa queste stime le stime delle probabilità che si apre il passaggio a Nord-Est per chi non sa il passaggio a Nord-Est ci permetterebbe sostanzialmente di trasportare le merci con un percorso che hanno percorso molto breve perché la l'articolo a un'area molto più piccola rispetto immaginata dover e girare intorno tutta l'Asia e poi poter arrivare in Estremo Oriente
E si parla di numeri significativi quindi se il ghiaccio si riduce la stagione di apertura degli accessi attivamente
Durasse molto lungo queste compagnie stanno pensando di investire in infrastrutture cioè di comperare delle delle navi o di costruire delle piattaforme petrolifere legno grande interesse sull'articolo
Questo per dire che le implicazioni su un un sono diverse complesse un un altro punto di cui volevo parlare ma il tempo s'è veramente tiranno e l'innalzamento del livello del mare significa questa figura rappresenta una proiezioni climatico abili fatta dunque modelli con cui lavoriamo effettivamente di quello che può accadere al livello del mare in metri a livello globale come al solito a media globale non è sulle singole regioni
Basti vedere qui ci sono gli numericamente dei numeri che indicano sempre poco zero fino a un metro circa al massimo e in rosa abbiamo le proiezioni di questi famosi Ulderico che ha detto che chiaramente hanno tutta una coprono tutto una zona grigia come vi dico insieme a questi numeri ne dobbiamo associare una incertezza non c'è non possiamo dire che comunque siamo dal numero ma possiamo dare degli estremi quello che ci possiamo aspettare
Questo perché perché il mare si alza perché in un mondo più caldo la coppola più spazio sostanza mito a quote più volume e quindi l'acqua il livello del mare si alza questa è la principale ragione insieme a questo braccio può essere referto del fatto che scegliamo del ghiaccio sul terzo
Il ghiaccio che galleggia in mare se non erro sciogliamo non cambia il livello del mare come il compito di ghiaccio dentro il bicchiere
D'acqua mentre il ghiaccio che si trova sui ghiacciai sulle montagne in Groenlandia sul continente antartico se si sciogliesse aumenterebbe significativamente il livello del mare ed è questa specie di piccola barra rossa sempre per metterlo in un contesto immaginiamo di andare da un periodo dopo in un'era glaciale
Se ci riferiamo all'ultima era glaciale noi abbiamo un innalzamento del livello del mare oggi rispetto all'era glaciale leggera mentre tutto molto più freddo e la però diciamo conservata dentro un sotto forma di ghiaccio e di circa
Molti a ottanta metri che parecchio
La differenza di temperatura media globale in un mondo oggi rispetto ad un periodo gradi ultima glaciazione Seat si parla di circa tra i sei e gli otto gradi centigradi quindi
Tanto per farmi per mettere in relazione i numeri
Dinanzi a mente del livello del mare chiaramente non non ci non si prevede che avvenga nello stesso modo in tutti i luoghi purtroppo qui andrà molto velocemente
Ma vi dirò che le la zona delle piccole isole che si trovano sostanzialmente in questa regione del mondo rappresentata qui sulla destra possono effettivamente
Rischiano effettivamente un
Per essere effettivamente
Grossissime difficoltà
Va bene non ho tempo residente nel dettaglio o comunque vedere un grosso innalzamento del livello del mare
Il mitra Ossini decenni
Già parlato anche quindi aumento di temperatura ed estremi questo significa aumento delle ondate di calore le immagini rappresentano quello che è accaduto nel due mila tre nel due mila quindici la famosa ondata di calore del due mila tre è stata abbastanza drammatica in quel caso
Ci sono sempre diversi fenomeni fisici che concorrono alle ondate di calore quindi non solamente l'aumento di temperatura ma altri gli eventi di cui adesso non ho tempo di parlar bene e in basso invece la proiezione di quello che può succedere in un mondo più caldo di un grado e mezzo due gravi attentati negli estremi di temperatura presente nel continente africano
Brevemente quindi se in un mondo di un grado e mezzo più caldo rispetto ad un mondo di due gradi più caldo ci possiamo aspettare effettivamente delle differenze notevoli e quindi in un mondo di un grado e mezzo più caldo possiamo ancora avere ghiaccio artico in estate mentre questo sarà otto volte meno probabile si raggiungiamo i due gradi
Quattordici per cento tra popolazione spostato ondate di calore rispetto al trentasette per cento tra popolazione mondiale spostati ondate di calore
Milioni di persone a rischio siccità ma nei diversi continenti e qui e questi sono solamente alcuni degli impatti che io ho deciso di TG raccontarvi mortalità dei coralli la mortalità dei coralli e la scomparsa totale dei coralli è uno dei fenomeni di non ritorno cosiddetti vengono chiamati fisica i tipi imponenza e cioè la possibilità che io raggiungono un certo livello il passato quel livello non posso mai più tornare indietro se anche la temperatura ritornasse
Esattamente quella di un tempo il fatto di non avere più corale non ci permetterebbe di ritornare
Ad avere coraggio questo è un esempio
Con immaginate grossi impatti anche sulla produzione agricola in regioni sensibili come l'Africa subsahariana nel Sud-Est asiatico e sudamericano
Questa è l'ultima slide perché abbiamo finito il tempo volevo semplicemente raccontarvi e dare un messaggio positivo e cioè che è possibile probabilmente nodo da superare una grande mezzo di temperatura non è fisicamente impossibile sulla destra sono simulate queste trovate sempre nel rapporto dell'IPCC
Le emissioni totali di CO due quindi quanta anidride carbonica noi e mi chiamo attualmente e come di quanto dovremmo ridurre nel tempo al fine di e rimanere all'interno cambiamenti di un grado e mezzo
Quindi se vedete si parla di una diminuzione drastica dal due mila venti fino a emissioni zero nel due mila cinquanta ora che questo sì effettivamente fattibile
Non non ve lo so dire però fisicamente è possibile è chiaro che anche seguendo questo meraviglioso scenario di emissioni zero al due mila cinquanta la temperatura che ha un pochino ad inerzia rappresentata sulla destra comunque continuerà un pochino ad aumentare per poi però probabilmente assestarsi a questo mondo più calda di un grado e mezzo molto buttato un'ora e mezza vuol dire con un livello del mare è più alto
Tutte le verità aste conseguenze che vi ho brevemente raccontato grazie scusate
Grazie dottoressa Cagnazzo anche per essere stata precisamente nei tempi al contrario il contenuto della sua relazione gli effetti sono stati raggelante sulla strada devo dire
E volevo evidenziare come dire come suggestione ma penso che ci ritorneremo che il primo caso di rifugiato ambientale si trattava appunto di una famiglia di persone che proveniva dalle isole Kiribati
In quella fascia oceanica di cui lei parlava e appunto questa famiglia ha chiesto asilo politico in Nuova Zelanda l'asilo politico per ragioni ambientali quindi rifugiati ambientali ovviamente la Corte Suprema gazze ladre non ha riconosciuto
Lo status giuridico di richiedenti e di titolari di protezione internazionale questo dire appunto come gli effetti anche giuridici di questa analisi prettamente scientifica sono sono immediati ed evidenti passò subito la parola al dottor almeno su Mastroianni diplomatico esperto di geopolitica che affronterà nella sua relazione il tema cambiamenti climatici conflitti che migrazioni
Giù tutti buon pomeriggio a tutti
Quando io ho ricevuto l'invito a venire a questo convegno mi ha saltato il cappello in testa perché ha ventisei anni fa io ho abbandonato la professione giuridica
E oggi perciò fare cose strane come insegnare sostenibilità
Però quella rimane la mia radice culturale e quindi ho detto immediatamente si in base a un ragionamento che scusate mi sarà antipatico
Per ricordare che in alcuni Paesi dei bambini
Hanno adito le corti contro le autorità
In nome del loro diritto ad avere un futuro tutelato nei confronti del cambiamento climatico certo parliamo di Parisi common law dove questo più facile però anche non prese dissi dirlo il momento
Non solo della produzione normativa ma anche quello della sua interpretazione ed applicazione sono è un momento fondamentale di indirizzo e di composizione di interesse quindi se quello che avete sentito eccolo questo per dirvi vi convince
Io vorrei provare a parlare di una grossa responsabilità che corre in questi corridoi
Anche la norma nella sua fase de iure condendo un po'nella sua fase di interpretazione elaborazione del concorrente a disinnescare quel che può succede mamma dal punto
Si parla di composizione di interessi ogni mossa ogni sua perché mi mi mostra una mappa così
Avete mai riflettuto alla stranezza dell'idea di Europa
Applicando il criterio con cui abbiamo delimitato tutti gli altri continenti non ci siamo ansia
Eppure ci vogliamo considerare un continente anzi il vecchio continente così il più continente di tutti
Come mai perché riconosciamo una certa unità culturale se pur nella diversità senza voler fare dieci discorsi di razza una certa unità anche fisionomica
Ma qual è la determinante di questo la comunità vi siete mai chiesti
La determinante fondamentale
è un'eccezione climatica
Di cui questa parte del continente asiatico e cultura a cui tutto
La società così come la conosciamo noi oggi è nata con la rivoluzione agricola che è diventata possibile dopo l'ultima glaciazione
A causa di una certa stabilità e prevedibilità del clima senza la quale le società non si possono organizzare è stata particolarmente pronunciata da noi in congiunto con la Mezzaluna Fertile
Allora il clima senza che noi ce ne accorgiamo ha determinato la nostra identità ma anche il centro dei nostri interessi
Se però il clima cambia che lo fa rapidamente
Noi siamo stati storicamente Soggetti mi mi perdonerà la semplificazione la climatologo
Anzi non urne perché queste queste immagini sono tratte dal metrò web
Se noi siamo state storicamente Soggetti all'influenza anticiclone delle Azzorre sempre di più
Entriamo nella cella sahariana sotto l'influenza dell'anticiclone
Di alcuni degli atti cicloni africane significa che il nostro interesse cambiano cosa significa che perdiamo l'identità europea no significa che alla nostra identità europea si aggiunge un'altra comunità d'interessi
Ed è in questa prospettiva della comunità di interessi che vorrei provare a parlarti di quello che il rapporto che c'è fra cambiamento climatico degrado ambientale in generale e le migrazioni ma prima di tutto per parlare in maniera
Come dire fondata devo introdurre una piccola precisazione
Il migrante climatico non esiste perché emigrante colui che ha almeno una parte seppur ridotta di libera volontà nel decidere di muoversi
Noi riteniamo che istintivamente che quanto più si è poveri tanto più si è propensi a migrare ma non è così
Nelle fasce più basse di reddito la gente imprigionata in quella che tecnicamente si chiama la trappola della povertà vuol dire che io non ho neanche humaine duro per concepire di prendere l'autobus andare in città utile che la mia urgenza impellente e mangiare un po'di riso fra due ore
Quando si ha un minimo di base di reddito sicurezza si comincia concepire di spostarsi ma non in Europa di spostarsi in città due della due villaggi più in là per migliorare la propria situazione
Allora
Cosa fa il clima adesso vedremo più in dettaglio cosa fa ma in sostanza quando disse che al campo
Pone dei problemi a chi ha una certa solidità
Così come li pone ai nostri agricoltori non lo costringe necessariamente ad entrare nelle nell'illegalità o nella migrazione invece chi non ha questa base di sicurezza
Dal cambiamento climatico viene costretto a muoversi che questa politicamente una distinzione di fondamentale importanza perché il migrante
Se gestito correttamente è una risorsa per se stesso e anche per il Paese sulla corolle
Rimesse degli emigrati e cose del genere
Chi invece si muove come nell'ambito di un movimento forzato di popolazione è un problema per se stesso e per tutti quanti perché questi sono preda nella loro condizioni fragilità dell'illegalità degli estremismi dei fanatismi
Dei traffici illeciti eccetera certo diventano ingranaggi di queste macchine che ci destabilizzano ma veniamo a noi
I media quando parlano di cambiamento climatico se proprio si sono evoluti evocano due impatti su tre il primo a sua fisiologia umana cerare chiamato le ondate di calore ma anche l'ampliamento dei cosiddetti a reali e delle zone di incidenza di alcune malattie infettive
Il secondo e sulle infrastrutture famose fenomeni atmosferici estremi
Gli uragani inondano spazzano via il ponte eccetera eccetera
Ma il vero problema è un altro ed è che il clima l'orologio della natura e da il ritmo
All'apparizione dei cosiddetti servizi ecosistemi ci cioè quei servizi che cita la natura su cui noi strutturiamo le nostre società ancora oggi anche se ci crediamo tecnologici
E sulla cui prego della cui prevedibilità non possiamo fare a meno altrimenti che si fa in stato di disorganizzazione soprattutto se sono Società fragili perché succede questo perché punto la narrativa proposta dagli scienziati assolutamente esatta in termini scientifici circa un grado
Medio di aumento della temperatura dare inizio alla rivoluzione industriale ma non racconta la storia vera questo grado corrisponde ad una accumulo non dissipato di energia in misura molto importante
Questa cifra l'equivalente di A dell'esplosione quattrocento mila bombe di Hiroshima ogni giorno non è stata calcolata da Greenpeace è stata calcolata dalla NASA oggi anche voluta è vero da uno scienziato un po'controverso che si chiama Anselma non è stata
Smentita allora non c'è bisogno di essere ingegneri per capire che se se prendo un sistema
Possiamo chiamarlo chiuso anche esteticamente forzato come il pianeta terra che non è tanto grande anche se sembra crea grande gli si pompa questa quantità di energia queste rivolgiamo si incanala in strutture che sono andate formando lungo i millenni per
Elaborarla questa energia diventa che cosa diventa disordinati ne intacca posso caos significa imprevedibilità nell'imprevedibilità
Le società soprattutto quelle più fragili non si possono organizzare
Allora
Dove già sta succedendo sta succedendo nelle isole sta succedendo nel delta dei fiumi c'è una tragedia nell'Artico
Le popolazioni artiche non si sentono tanto perché sono sparute
Ma stanno vivendo un momento atroce spariscono tutti i loro punti di riferimento io fisici e questo si trasforma in alcolismo suicidi
E cose del genere sta succedendo immise ne parleremo in misura drammatica nelle montagne e naturalmente sta succedendo di fronte a noi
Questa è la versione ufficiale per la mostro solo per dire perché non si capisce bene a Sly solo per dire che non è farina così di un sacco individuale ma per l'esplicito rimosso la parte settentrionale dell'Africa e composta prevalentemente di deserti che sono state deserti per lunghi millenni nonostante
Diciamo l'avarizia dell'ecosistema del deserto ci sono le popolazioni che si sono adattate arrivederci senonché ora non c'è solo il deserto c'è anche una fascia attiva qui non c'è il deserto c'è la desertificazione
Se la mettiamo su due piatti della bilancia in termini assoluti la generosità dell'ecosistema del deserto e la generosità dell'ecosistema la fascia della desertificazione quest'ultima ancora più generosa si riesce a raccogliere di più nella fascia della desertificazione solo che in questa fascia d'un cammino la prevedibilità dei cicli della natura
Il contadino non sa più quando che cosa seminare e non bisogna illudersi che sia una questione solo rurale perché il gestore dell'acquedotto ha lo stesso problema chi deve pianificare una strada allo stesso problema cambia molto pianificare una strada una valle arida o in una valle
Inondata ma vi invito a vedere dove è situata questa facciata una fascia di incertezza non è tanto di più caldo o di fenomeni più estreme
Noterete che coincide con la zona di concentrazione della fame dei conflitti
Con quella di concentrazione delle dinamiche terroristiche
Con quello di concentrazione di traffici illeciti di ogni tipo guarda caso da dove vengono nove su dieci
Di questi migranti che si sono messi in moto in Africa che sono al momento stimate in oltre venti milioni a noi arriva soltanto la punta della esperto in realtà di queste mappe avrei potuto mostrarvene ottantasei che mostrano sovrapposizione di forme di destabilizzazione che per esempio prendono l'aspetto di una rissa urgenza dell'epidemia di meningite c'è addirittura la coincidenza fra la desertificazione l'aumento degli stupri ma è normale se la società da in disorganizzazione a catena cade tutto qua Ca'compresa la legalità
E qui richiamo in casa ma se questo è quello che sta succedendo non sta succedendo solo quindi sono settantanove le are in questa succedendo che sono caratterizzate da questa sovrapposizione nefasta cioè un ecosistema fragile che si sovrappone ad una società fragile
Ove incidono dei cambiamenti climatici e questa la formula il caso siriano richiamato prima e uno di questi ve ne sono molti altri ma allora se questo tipo di cose stanno succedendo desse settantanove diverse parti del globo in quello che possiamo definire il potenziale che è un potenziale che potrebbe rivelarsi in tempi abbastanza rapidi se prendono velocità alcuni cicli di autori scollamento del del pianeta è drammatico dimostro du situazione una è quella la fascia dei ghiacciai Hindu Kush Himalaya età mia
E previsto per questi ghiacciai fondano ma è anche previsto che non fondano gradualmente in proporzione all'aumento da temperatura ma che se si è un punto di collasso adesso non ho il tempo spiegarlo a Roma si tratta di apertura ventaglio dei ghiacciai e di lubrificazione
Degli stessi a un certo punto probabilmente con la sera ma per qualcuno che vive in Italia scusatemi il termine tecnico giuridico il primo pensiero che viene in mente mi spiace tanto per il paesaggio alpino ma che me ne frega
Senonché da questi ghiacciai si diparte un sistema di Fiume Thierry cavalli pianeta come sono stanziate un miliardo e quattrocento milioni di persone
E i ghiacciai
Oltre ad avere una loro bellezza presenza svolgono diverse funzioni poi nell'equilibrio del resto ecosistema una di queste è molto importante per nome sono il regolatore di un ordinato deflusso a valle dell'acqua
A nord sono zone tendenzialmente arabe aride e stanno già vivendo un grosso problema d'acqua con con la rinviarlo riduzione del lago di Aral di tredici volte assunto da zone monsonica quindi cosa fanno i ghiacciai nel periodo umido accumulano l'eccesso
E poi lo rilasciano gradualmente durante la stagione secca tramite il sistema dei fiocchi
Se ghiacciai collasso nove zona Valle diventano improvvisamente caratterizzate da un ingestibile alternanza fra siccità
E alluvioni
Questo mette ovviamente in tilt
Le
L'agricoltura le infrastrutture eccetera e approfitto di questo per dirvi qual è il lavoro che faccio io mi occupo di spezzare
Il nesso causale fra il degrado ambientale le conseguenze sociali ed economiche di queste lavoro la farà la cooperazione allo sviluppo
Non sarà un miliardo e quattrocento milioni di persone ma qui c'abbiamo una spinta al movimento che almeno ottocento milioni di persone e tanto lontano ma ricordiamoci che l'impero romano in parte è crollato a causa di una fluttuazione ecco Finmatica che ha spinto verso Ovest
Alcuni popoli
C'è poi l'aumento del mare del livello del mare già menzionato anche lì
Io chiedo accoratamente alla scienza di cambiare linguaggio perché zero virgola otto metri se non è accompagnato da mezzo di spiegazione non fa paura a nessuno
Zero virgola otto mette in uno dire che la ci sono zero ottanta centimetri in più da qualche posso Mean certi vuol dire cuneo salino
Vuol dire che l'acqua salata soprattutto in terra e che per millenni non sono state a contatto col mare che quindi non si sono impermeabilizzate
L'acqua salata penetra nelle terre e già i romani sapevano che quando volevano sconfiggere definitivamente un nemico dovevano spargere il sale sui campi
Aggiungiamo a questo che il quarantadue per cento della popolazione mondiale vive sulle coste c'abbiamo una stima di potenziale di migrazione compreso fra i quattrocento e i seicento milioni di persone
Aggiungiamo tutto ciò l'atroce che dalle montagne le montagne in assoluto le procedure le l'ecosistema più
Fragile ed esposto ai cambiamenti climatici
E soprattutto esposto il modo di vita delle popolazioni di montagna queste hanno una sua stanno già sperimentando una spinta molto forte a migrare non ce ne accorgiamo perché sono sparse ma non sono esigue
Le montagne ricoprono ventidue per cento della superficie terrestre racchiudono il venti per cento la biodiversità ma ci abitano anche novecentotredici milioni persone più grandi novecentotredici milioni di persone
Lo io non dico che questo sia il fatto ineludibile
Ma se si mette male in breve tempo c'abbiamo un miliardo e mezzo di persone in movimento
Ricordiamo c'è che l'anno europea entrata in tilt con l'arrivo di trecentottanta mila persone in Italia nel complesso di un milione di persone di cui gran parte dalla Siria
E facciamo un po'le proporzioni però noi siamo proprio di fronte alla zona dove questo si sta manifestando in maniera più evidente e quindi in un certo senso quello che faremo noi anche se ci sentiamo piccoli poco considerati ma mostra la strada abbiamo un po'una responsabilità storica in questo allora ragioniamo un po'
C'è una tentazione di
Isolamento nella torre fortificata
Cioè lungo incolpare nessuno ci viene dall'anno dall'wiring cerebrale che abbiamo istinto di difesa di chiusura di fronte al disordine intorno assolutamente normale però dobbiamo anche comprendere che
Intanto un po'come mettere una un coperchio su una pentola a pressione sano e lasciamo l'Africa nella condizione in cui era va verso una destabilizzazione sistemica e questi non è che se ne stanno a casa loro tranquilli oppure che se quando arriva un certo punto di destabilizzazione ci sono più armi in Africa che in Europa se si mettono in moto
è un problema serio questo è un primo aspetto ma anche questo non succedesse se decidiamo noi che siamo il ponte fra il Mediterraneo
Di fare il Moro
Ma siamo realistici con lo sviluppo costiero dell'Italia riusciamo a fare un muro impermeabile non ci riusciamo allora qual è il primo risultato primo risultato che il muro ce la fanno a nord
Quindi cosa facciamo assunto ci facciamo noi il muro e ci tagliamo fuori dalla zona di espansione più naturale della nostra economia
Dove invece facendo dei Progetti come quelli che sto per vostra rientrando in una logica di cosviluppo d'integrazione economica avremmo tutto da guadagnare per un'espansione della nostra economia
Las la scelta è stata quella del muro e quindi il muro ce lo fanno a Norwich no ma figura che Marco cosa il muro a nord dell'Italia beh se dieci anni fa qualcuno avesse detto che c'erano le camionette dei militari al Brennero gli aveva detto che era matto
O che c'erano i doganieri a Mentone queste cose qui eppure
Le prime avvisaglie ci sono
La questione è tutto perduto no
Il paradosso di tutto questo e che si può risolvere non solo a costo zero ma guadagnandoci
Parto da una dimensione con poi intima persona ma per spiegarvi che il meccanismo rimostro
Due piramidi la prima è la piramide alimentare molto nota c'è traccia su tutte le le riviste anche quelle tra novanta cocchiere che ci dice in che proporzione dobbiamo nutrirci di ciascuna categoria di cibo può essere in buona salute
Poca carne rossa via via verso le fibre vegetali accetto
Succede che se noi affrontiamo questa piramide alla Piramide dell'impatto sull'ambiente nella produzione di ciascuna categoria di cibo
Coincidono perfettamente nel senso che quanto più un certo tipo di cibo fa male alla mia salute consumato in eccesso tanto più la sua produzione fa male all'ambiente dice ma grazie che ce lo dice questo convegno che riguarda i migranti che cosa c'entra
C'entra perché questa relazione ha un'importanza geostrategica molto forte intanto non è una coincidenza nel sistema del sistema alimentare è un paradigma che può essere ripercorse tutte settori se avete voglia fatti di una vostra piramide del trasporto individuale
E noterete che quanto più la vostra scelta di trasporto salutare
E vi procura benessere a trecentosessanta gradi nella comunicazione e nei ritmi di vita tanto più sostenibile questa possono trasporre in tutti i settori
Ma rimanendo nel settore alimentare qua succede se io scelgo di fare il mio vero benessere creo sostenibilità
A livello individuale ma se lo facessimo a livello collettivo
Maggi nata che per magia le società dell'opulenza oggi procedessero improvvisamente Dino Trio se secondo la piramide alimentare
Si scardina avrebbe una polarizzazione che esiste oggi fra un miliardo e mezzo di persone che hanno delle patologie dovute all'eccesso di alimentazione e ottocentoquattordici milioni di persone che invece soffrono la fame ce la fai facile c'è un problema di distribuzione non è così
Ok certo non è così
Il mercato
Farebbe questa redistribuzione
Ed è un meccanismo molto potente è stato calcolato che se ciascuno di coloro che sono iscritti nei sistemi sanitari occidentali come patologicamente obesi rinunciasse ad un'unica lattina di bibita gasata al giorno si creerebbero enormi distribuirà ebbero risorse per motivi a cinquantasei milioni di persone
Quando succede
L'individuo fa ciò che veramente gli fa bene questo crea sostenibilità su larga scala la sostenibilità crea giustizia perché ridistribuisce le risorse passano e ridistribuiamo le risorse abbiamo automaticamente anche le basi della pace
E questa che sembra un discorso intimistico e realtà un approccio un approccio geostrategico e politico che possiamo applicare al solo costo di stare meglio
Ve l'ho spiegato così perché bisogna spiegarlo ma si può tradurre in programmi ne cito un tipo solo e con questo concludo
Si degradano ogni anno anche a causa dei cambiamenti climatici giudici mio gli attori di terreno è l'equivalente della Bulgaria
Restaurare un ettaro di terreno può avere costi molto variabili se prendiamo molti Dario costa venti mila dollari ma in queste aree per tutto quello del Sahel
Rita attivare la natura su un ettaro di terreno costa un tubo costa centoventicinque centocinquanta
Dollari perché tutto proprio bisogna fare fare delle pozzetti di decantazione adesso mi dicono poco tempo non vi spiego qual è il meccanismo
Però basta fare delle Pozzati decantazione la vegetazione riparte a una velocità enorme
E assorbe talmente tanto carbone copro tenere lo stesso risultato convertendo fosse ricoprì notabili bisognerebbe spenderne invece a mille mille cinquecento
Ma questa è solo la punta dell'iceberg perché nel momento in cui noi facciamo ripartire un ettaro di terreno facciamo ripartire una biodiversità dalla produttività sorprendente otteniamo un risultato a cui nessuno pensa cioè noi facciamo calare il localmente il calore sottomarino Cina smettesse di emettere sarebbe un gran risultato per tutti quanti
Ma i benefici andrebbero distribuiti in maniera indiscriminati l'unica maniera che abbiamo per far calare il calore localmente con la vegetazione
Ripristina l'equilibrio idrico a partire da questo abbiamo tutte le basi per una ripresa dell'economia locale cosiddette in condizione di empowerment cioè nella dignità della prosecuzione della propria tradizione produttiva e non con qualcuno che ti apre una Fabbrica di lavatrici per fare per dare impieghi ma a partire da questo si disinnesca no
Tutti i fattori umani che spingano all'illegalità al fanatismo e alle migrazioni
Forza mi mostro per ultimo due foto prima e dopo aver applicato questa metodologia possiamo farlo
Non è un costo in realtà ci guadagniamo ognuno di questi terreni rende in media il sette per cento certo non dobbiamo andare a ruba Delhi per avere questo rendimento ma si può fare del Ku sviluppo magari creando gli atti di ere per la produzione grazie
Grazie dottor Mastroeni passo subito la parola
Al professor Gianfranco Pellegrino professore di filosofia politica allora presso l'università Luis Guido Carli di Roma la sua relazione ha come titolo
Confini nazionali rifugiati ambientali e accoglienza grazie
Gli uffici
Grazie molto dalla dai giuristi democratici alla l'ordine degli avvocati a albero avvocato Alberta milione per avermi invitata sono molto contento di essere qui per le relazioni che ho sentito e per quelle che sentiva e quindi ringrazio molto il dottor cento per tenermi tempio capace che riesco anche a farcela in meno vediamo un po'
E il cambiamento climatico è ovviamente un argomento molto interdisciplinare ve ne sono molto contento di essere qui con persone che sono molto più esperte di me
E trovo fatto molta fatica negli ultimi anni e cercare di comprendere tutti gli anni tutte tutte le cose quindi proverò a dargli un po'una tesi specifica su questo mi specie anche perché temo che io sarò meno in è stato detto ma dobbiamo innovare le norme eccetera io proverò a impastare la tesi che sì è già applicassimo quelle che abbiamo le cose andrebbero meglio
E e fortunatamente molte cose sono state grazie sono state anche dette il rinvio utilizzerò le cose che sono state dette e quindi per questo sarò più veloce nel caso per noi che facciamo un po'di filosofia politica il caso ovvio di migranti climatici è questi delle isole Inoki ricchi di Bash che quest'isola che potrebbe essere sommersa io parto scusatemi
Vezio da professore parte un po'da così didattiche volte coi ragazzini con cui lavoro io ce l'ho diciott'anni bisogna sempre un po'provare e in questo romanzo Diego si parla dell'isola il giorno prima perché una di queste isole l'isola dove passa il cambio di di data e quindi il protagonista di questo romanzo a un certo punto a naufraga di fronte all'isola c'è un passo qui insomma che vi riassumo
Naufraga di fronte all'isola non riesce non sa nuotare Moretto e quindi poi c'ha un gesuita padre Caspar che cerca di arrivare all'Isola
E e naufraga Hoxha arriva non si capisce bene e lui non capisce bene dice mai arrivato domani ieri devo aspettare una cosa tremenda
Ora il punto è il punto intuitivo che io utilizzo è che queste isole
Sono state le prime entrare nel mondo in legno la grande festa nel Duemila hanno fatto potrebbero essere i primi a uscire
E questo è un punto dico questa cosa non soltanto perché è un un inizio no così ma anche perché secondo me sembra rifugiato riflettiamo un po'su questa nozione dei migranti climatici dovremmo riflettere su questi casi
Cioè dovremmo riflettere su casi ringrazio anche molto Mastro Ieni che ci ha fatto riflettere su questa distinzione farmi garante lì si tratta di casi di migrazione forzata cioè ovviamente se l'isola va a mollo non è che uno dice hanno però aspetta vediamo se trovo un bus cioè è ovviamente una cosa molto molto molto difficile io proverò a difendere tre tesi noi filosofia sono amiamo anche un po'così cioè disegnava le cose non sono molto forse in questo pubblico non molto innovative però provo a mostrare un po'che potrebbero essere difesi anche nei confronti di un'opinione pubblica che non è molto ben disposta una tesi è e questa è una tesi in cui provo a dire le cose che so di diritto che sono pochissime e me ne scuso che queste persone andrebbero trattate come rifugiati
E cosiddetti rifugiati della convenzione mille novecentocinquantuno che su cui io lavorerò cioè rifugiati in senso proprio e quindi dovrebbero avere diritto questa è la seconda tesi a tutti i trattamenti che si danna rifugiati probabilmente l'onorevole slanci mostrano cosa l'Europa sta facendo in termini di nuova legislazione
E una delle cose che molti teorici in questo campo sostengono c'è il Canada che è un una giurista australiane molto importante su questo
Lei sostiene che bisognerebbe fare un nuovo diritto sostanzialmente utilizzare tutte le forme di diritto del tipo protezione sussidiaria e c'è una studiosa dell'Università
Del King's School e ciò che ha fatto ma ottima tesi dottorato questo leggendo e l'idea è che si potrebbe usare per questi la protezione che si usa per i cosiddetti State la sfiducia gli apolidi invece la mia idea è che no noi possiamo tranquillamente utilizzare la convenzione del mille novecentocinquantuno nonostante i dubbi di molti e che quindi se usassimo questa convenzione
Dovremmo dare a queste persone dei diritti pieni di ricollocazione braccia dovremo accoglierli e farli diventare cittadini
Ovviamente questo crea enormi problemi alcuni risibili cioè le nostre opinioni pubbliche oppure la gente che diciamo no veniamo sommersi eccetera vi sono risibili perché povero realtà
Le cose potrebbero stare con così ci sono problemi più sostanziali e questa è la mia terza stesi sulla nostra concezione di sovranità
Sulla nostra concezione di sovranità quando uno dice questa cosa subito la gente pensa negli ultimi tre mesi al sopra Nismo
Io vorrei parlare di una cosa più seria del satanismo cioè delle concezioni tradizionali della sovranità che hanno a che vedere col controllo dei confini che sono concezioni diciamo che hanno anche non certo una certa rispettabilità ma che secondo me sono inevitabilmente messe in crisi dall'epoca in cui in cui viviamo sostanzialmente e l'idea che e gli Stati e popoli hanno i cosiddetti diritti territoriali delitti a controllare il proprio territorio sono e questa cosa che ha viene dall'occhio
E difesa da molte persone non può più funzionare provo a dirgli rapidamente come difendere queste tesi
La prima è facile perché è stato detto questa è un caso di migrazione forzata cioè questa gente ovviamente non vorrebbe andar via è la migrazione forzata e ovviamente ti dà diritto a risarcimento
Io volte usa una parola un po'più forte che deportazione chiaro che questa forse una metafora perché non c'è un'entità statale che ti deportati anche se ovviamente io su questo un po'lavoro c'è anche la statale che non fa certe cose il diritto internazionale che conosco io quel poco che conosco io c'è per esempio la convenzione
Prevede che ci sia una cosa che si chiama diritto di non Reforma cioè tu non puoi che ce le dia una persona che viene da un posto dove è stato perseguitato o può essere perseguitato
Anche se non è detto che questa persona abbia diritto a a essere queste quello che più contestato in questo momento nel nostro Paese cioè il fatto che se arriva io
Che sono la persona rozza faccio un esempio i miei studenti di questo genere se c'è una persona che arriva nel nostro giardino che c'è un cancello e questa persona scappata qualche pericolo quale che sia
Potrebbe mentire potrebbe essere stata presa da una rete di trafficanti potrebbe però l'accogliamo la facciamo entrare non è detto che la invitiamo a cena non è detto che ce la teniamo però di mente non possiamo dire no aspetta chiudo la porta e tu no non lo possiamo fare il diritto di non Reform si basa su questa base morale
A questa cosa e storico perché nel mille novecentocinquantuno quando fu fatta la convenzione di Ginevra avevano chiaramente in mente tutta una serie di argomentazioni che erano state utilizzate per esempio per rifiutare
L'asilo agli ebrei
Durante la seconda guerra mondiale io sono andato a leggere i documenti c'era quella nave il Saint Louis erano sono documenti abbastanza agghiaccianti perché alcune delle argomentazioni sono molto simile a quel che devono fare adesso per esempio sull'illegalità
Del del del del del del Piaggio sul fatto che queste persone avevano pagato dei trafficanti ovviamente non ho pagato i trafficanti contro di loro e erano anche facoltosi quindi questo fa un po'più puoi cacciavite nel cinquantuno si fa una convenzione di questo genere che nel cinquanta neanche molto limitata dice che è soltanto i profughi dalla certi Niger in certi anni può nel sessantasette lire un po'allargata però è ovvio la base morale questa la base morale non è che noi dobbiamo proteggere questi individui dalla violazione dei diritti umani
Oppure nella violazioni perpetrate dai loro Stati perché è forse l'intervento umanitario sarebbe la migliore risposta in questi casi ammesso che fosse possibile ovviamente ci sono problemi
La base che giustifica il diritto a non essere cacciati via e ovviamente la base è il fatto che tu sei stato costretto a uscire dal tuo Paese perché eri perseguitato
Allora se questo funziona come interpretazione della convenzione di Ginevra va be'io adesso non sto a a dirvi le fonti e cioè gli articoli di metti Listera eccetera eccetera le persone che l'hanno detto la saggia ammettiamo e questa cosa funziona
Il passo che io
Dovrei fare e dire e questo è contestatissimo
Che immigranti climatico nei miei termini Rifugiato climatico e perseguitato esattamente come la persona che per ragioni politiche
Nota e questo probabilmente potrebbe essere difficile perché molte persone dicono beh ma che cosa c'entra lo Stato col fatto che ci sia stata una inondazione o che il cambiamento climatico ha portato o che l'isola sino a Brizzi
Ora la mia risposta è questa
Il singolo stato probabilmente non c'entra e men che meno al centro il singolo Governo ma non c'entra nella maniera in cui nessuno di noi è responsabile del cambiamento climatico
Una delle cose più divertenti che io ho fatto su via del cambiamento climatico e cercare di capire come funzionano i nessi causali e quindi la responsabilità e ci sono una serie lo so che si occupa di questa cosa dicono va be'ma io posso andarmene in giro per le periferie romane con un
Onesto un supporto
Faccio un sacco di di ossido di carbonio mi diverto vado lì
Indimostrabile che le particelle le mie emissioni causano alcunché ovviamente no
E c'è bisogno di tutte quelle degli altri quindi io non so responsabile sarebbe come dire che se mai tutti ci mettessimo buttare una goccia di una certa sostanza chimica in un fiume
E poi alla fine balla c'è una persona che beve questa persona muore ma la nostra Corcella fatto niente perché ci volevano mille me eravamo due mila quindi mille di noi forse sono responsabili ma non si capisce chi
Ma in realtà noi diremmo che
Quelle persone sono responsabili anche se ne capisce la causalità è ridondante dal punto di vista morale la causalità e ridondante o la causalità e non lineare questo è
Quello che si dice generalmente ci sono tipi imponenza ci sono Effeti Filippetti eccetera eccetera però dal punto di vista morale
Noi siamo responsabili perché c'è un controfattuale si dice in filosofia un condizionale che se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto o se non avessimo goduto dei benefici dell'industrializzazione le cose sarebbero andate diversamente dunque il singolo stato non è responsabile ma il sistema degli stati era responsabile
Tutti gli Stati sono responsabili quindi
è una sorta di ovviamente metaforico persecuzione ho l'impressione questa forza da parte del tetto al più vecchia soprattutto per quanto riguarda la terza cosa che c'è qui ho l'impressione che poi alcuni giudici abbiano riconosciuto una cosa del genere io non lo ha letto le motivazioni di questa sentenza letto articoli il giornale bisognerebbe guardarli me ne scuso però appunto nel diciassette temporale dell'Aquila riconosciuto lo status di rifugiato a un profugo del Bangladesh una cosa simile è stata fatta al tribunale di Bologna c'è questa circolare del trenta luglio due mila e quindici de qui sorti non conosco cioè non so se adesso è stata superata da queste per cui mi ecco mi scuso molto perché il mio Pepper
Vecchio ottimistico forse quando è stato scritto invece adesso Lemper sospettosa su alcune cose sono prima del
Beh e quindi insomma però l'idea è che si viene riconosciuta non è una cosa da filosofi quindi questa seconda tesi io direi ovviamente questo crea problemi nella nostra concezione della sovranità
E quindi adesso io mi avvio un po'alla conclusione credo di stare nei tempi non resti perché sono abituato sarà domani caccia non è universitari faccio queste cose qua e meno Pannella svaghi
Queste persone che vengono
Possono essere popoli veri e propri popoli
Quindi possono essere tanti
Io non sono occupato dei numeri perché poi in realtà i numeri possono essere anche basse rispetto a se uno si legge un po'di storia dell'emigrazione c'è un libro recente di Carocci
Su sulla migrazione italiana ma c'è l'ottimo libro di Sciortino per il Mulino animazione oppure il libro di calzolaio è Pievani no c'ho un sacco di storie negazioni decisiva nel senso sempre state con numeri anche grandi e la società non è la natura per cui quanta gente questa se questa gente che ti diciamo non ci stiamo c'è spazio fidati non funziona così lo spazio dipende da come ti organizzi nelle case negli Stati
Però il problema è che questi sono popoli che magari vanno via anche rivendicando l'idea che loro avrebbero il diritto ad avere uno Stato
Quindi questo può creare dei problemi perché per esempio un problema che a me appassionato di filosofia politica queste l'Isola Ferdinandea che a un certo punto uscì di fronte alla Sicilia Sciacca io son di quelle parti quindi amo dire questa cosa
E credo dei problemi di sovranità perché invece di dire oh che bella quest'isola questa invece l'altra cosa che vi dico dopo oh che bella quest'isola loro sinistra dire mia Annie Enia re Ferdinando arrivo per ultima ma i francesi che la chiamarono
Il suo chiara e di indivisibile che Marano gramsciano erano tutti dicevano qui era perché stava al mare di Sicilia era molto preziosa
Questa cosa fortunatamente la natura provvisto perché si è inabissata dopo un po'perché era un'isola vulcanica questa invece è un'isola di plastica
Che abbiamo costruito noi buttando la plastica mare che sta nell'Oceano Pacifico che nessuno rivendica ovviamente pure bisognerebbe anche dire chiesta più o meno da queste parti no potete vederla allora il problema è che quelli sono popoli
E quindi per esempio noi come possiamo concepire queste isole che scompaiono
Sono stati che scompaiono beh se scomparisse lo Stato potremmo dire che sono individui
E quindi sono rifugiati oppure sono governi in esilio e allora ci sarebbe il problema di capire se tu governarle sia lo accetti
Questa la storia complicata su cui io non voglio dire molto vorrei ricordarvi per esempio che c'è il rischio che rifugiati climatici siano permanenti
Laddove i rifugiati generalmente non sono permanenti perché si ammette che loro potrebbero ritornare lo stato da cui provengono quando e quindi ovviamente se sono permanenti significa che gli Stati dovrebbe raccogliere un popolo
Che occupa una parte dello Stato
Gli Stati non avrebbero più il controllo dei loro confini ma anche della numero di popolazione che hanno secondo le teorie della secessione ci sono teorie della secessione adesso forse Miglio e Salvi non le conoscono però ci sono teorie rispettabili della secessione che dicono che certo se tu sei un entità culturale all'interno di uno Stato lo Stato non ti garantisce una serie di diritti di autodeterminazione può legittimamente se cedere tutto molto problematico ma mettiamo che ci fossero questi stati questi stati in esilio potrebbero poi dopo essere stati accolti se cedere e quindi questo creerebbe dei degli enormi problemi nella nostra
Teoria della sovranità e dei diritti territoriali eppure se la prima parte di quello che ha detto e accettabile noi non avremmo molta scelta perché se appunto l'isola si inabissa non si capisce in base a quali argomenti ho cercato di leggere un po'gli argomenti dei politici
Nostra Aliani sono
Brillanti dal punto di vista retorico ma papi dal punto di vista filosofica non si capisce l'ASI a quegli argomenti tu rifiuti l'asilo queste persone che possono essere perfettamente sussunte
Sotto la
Ultimo punto soltanto suggestivo credo e che noi siamo in una nuova epoca reale che si chiama antro procede questa copertina di Nature
Vedete come simile a questa immagine alla copertina del Leviatano ne so professore di filosofia politica sta ogni tanto devo fare almeno una volta a settimana citazione di Tromsø scusate chiesto il medico sono molto simili non c'è un uomo anche qui
Noi siamo in un'epoca nuova in cui ovviamente dobbiamo forse cambiare il diritto io sono stato tradizionalista ha detto che ci basta la convenzione propriamente dobbiamo cambiarla qui c'è una citazione con cui finiscono non vorrei andare troppo avanti che abbastanza interessante adesso non vi ricordo l'autore fondamento sono Enzo Sorrentino
Capisce chi è è una citazione che dice che noi non posso della terra cioè il diritto internazionale che si occupa dei territori non non c'è più e sta cambiando
Un altro insospettabile che scriveva negli anni Cinquanta Carl Schmitt probabilmente questo è quello che sta succedendo in questo momento quindi anche PdL finisca la nostra concezione di sovranità
Non è un'idea che
Che possiamo evitare
Bene credo di avere più o meno detto quali sono le mie idee su queste tre tesi
Via buono un'altra parte del tête era e vi lascio semplicemente con un piccolo moderato al momento di autopromozione grazie
In particolare credo così
Ecco
Grazie professor Pellegrino le successioni sono tante sono convinto che molte delle suggestioni che ci ha fornito il professor Pellegrino verranno raccolte anche da da Brambilla sono più che certa perché su questi temi ragioniamo all'unisono ormai volevo evidenziare rapidissimamente un attimo due cose la prima si potrebbe dire in termini dottrinali che la tesi
Del professor Pellegrino è la tesi di quelli che sostengono che un testo alla Convenzione di Ginevra possa essere utilizzato per riconoscere questa nuova categoria di rifugiati attraverso un'interpretazione estensiva
Evidenzio che quello che è stato fatto dalla dottrina e poi anche dalle corti prima fra tutte la uso l'Orsa con riferimento al riconoscimento della protezione internazionale per orientamento sessuale proprio perché nel testo del cinquantuno della convenzione di Ginevra
Non si conosce viva minimamente anzi in molti Paesi anche occidentali consideravano
L'Organizzazione Mondiale della Sanità fino al mille novecentonovanta l'omosessualità come una malattia e certamente non a causa di riconoscimento e la protezione internazionale dell'asilo politico
Sia utilizzato quell'inciso dalla convenzione particolare il gruppo sociale e estende le garanzie della convenzione di Ginevra questo nuovo gruppo sociale che a un certo punto ha rivendicato anche politicamente con forza viva Dio i suoi diritti
L'esempio del governo in esilio mi sembra lei lo ha accennato non è andato a volte invece mi sembra molto suggestivo perché governi in esilio succede secessione utilizzare queste categorie in questo ambito mi viene in mente
Che forse l'amico Fabio Marcelli mi correggerà
è il caso qui Giannotti
In quel caso si può parlare di governo in esilio certamente no
Certo è che non si poteva chiedere asilo politico negli altri Paesi europei perché il Trattato di Lisbona lo vieta perché tutti i Paesi europei che rapiscono un equivalente sta banda di protezioni internazionali e quindi nessuno poteva riconoscere asilo politico riconoscendo anche un governo che non esiste uno Stato che non esiste appoggi a monte
Ma il mandato di arresto europeo contro cui già note venuto meno e quindi in qualche modo de facto anche se noi non lo possiamo dire termini tecnico giuridici ma più politici filosofico bolidi
Potrebbe potremmo paragonarla d'una forma di colore forma
è una provocazione ovviamente
Passo subito la parola all'onorevole di slide che veramente ringrazio con molto piacere il fatto che sia qui con noi oggi parlamentare europea nella sua relazione rifugiati ambientali proposte a livello europeo grazie
Buona sera a tutti volevo ringraziare ovviamente l'associazione giuristi democratici anche l'ordine di Roma per aver organizzato questa importante confronto
Su un tema di cui ci è capitato spesso di discutere anche dei litigare un po'devo dire nel Parlamento europeo in questi in questi anni parlo appunto di quello dei rifugiati climatici
Non si è mai trovata come sapete appunto come è stato detto una piena definizione di rifugiati climatici chiara e coordinata a livello internazionale non sono diciamo non è una figura compresa nella convenzione nella convenzione di Ginevra che invece diciamo sottolinea l'elemento della persecuzione da quelle persone
Le persone Fulcone pure dal mille novecentottantacinque che si parla di rifugiati ambientali no la prima traccia fu in un documento
Della Programma ambientale delle Nazioni delle Nazioni Unite niente mi è piaciuto molto appunto questo riferimento della professor Pellegrino al suo lavoro sul tema del nesso di causalità perché in questo senso c'è stato a un certo punto una pronuncia molto importante della Corte CEDU
Di Strasburgo che era quella sul caso puta Ieva e altri contro Russia che è particolarmente importante perché proprio in quel caso i giudici di Strasburgo
Hanno riconosciuto la sussistenza di un nesso causale in particolare in quel caso no quando ci si chiede di chi è la responsabilità
Ha un nesso causale tra le omissioni delle autorità governative e regionali e nazionali
E appunto in un disastro ambientale nel caso di specie si trattava di un di un di una di una del delle cause di una di una frana uno si era risposto adeguatamente prima ma neanche appunto dopo per evitare gli effetti devastanti sulla popolazione
Locale quindi la Corte di Strasburgo ha già individuato degli obblighi positivi di adottare delle misure idonee a salvaguardare la vita delle persone che sono sottoposte alla loro giurisdizione quindi già c'è uno spunto importante secondo me
Poi sappiamo che c'è stato a un certo punto la definizione del Aju Emma della organizzazione internazionale di migrazione però appunto
Sui migranti ambientale primo se ho sentito ho seguito con interesse dottor mastrini divise non esista una gara che sarebbe insufficiente voglio dire l'elemento cioè come insomma zitti immigranti contiene anche può contenere anche se questa ambiguità di fondo su una presunta volontarietà dello spostamento queste amo parlando invece di migrazioni forzate
Per le più svariate ragioni possono essere appunto inondazioni possano essere alluvioni possono essere altri terremoti altri tipi di di calamità o anche la siccità o anche le condizioni del suolo che là sono sempre meno persone in grado di costruirsi un'esistenza dignitosa laddove vivono e dove in molti casi probabilmente preferirebbero pure potere
Potere rimanere ma non è ma non è così dal due mila e otto leggevo i dati venendo qui da voi
Una media di ventisei virgola quattro milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case per questo tipo di fenomeni naturali estremi
E come mi ha colpito questo dato se dal due mila otto la messa c'è una persona secondo fosse stata costretta a lasciare la propria casa cioè fondato piuttosto impressionante visto così
L'Italia tra l'altro non lo sanno in molti ma il Paese europeo in cui c'è il maggior numero di persone su mille costrette a lasciare la propria casa per eventi climatici estremi trentuno su mille siamo appunto
Il Paese più alto in cui questo numero più alto in Europa
Io mi ricordo perché andai a New York in rappresentanza del parlamento due anni fa alla primo devo dire un po'è tardivo summit sui grandi movimenti di rifugiati di migranti dove si decide di fare i famosi Global Compact no
Per gestire per gestire l'immigrazione e devo dire che guardando la bozza di sapete che i governi dovranno negoziare a lungo fino a dicembre ma la bozza arrivata già a febbraio del due mila diciotto
E devo dire che si è persa un'occasione straordinaria di fissare obblighi chiari anche del sulle responsabilità che avranno i governi per contenere per diciamo idee gli effetti del cambiamento climatico
Come se è vero come peraltro sostiene anche l'International Display Sven monitoring Centre
Che si tratta di la causa numero uno di scollamento quella dei disastri naturali in generale ecco e e però a questo non corrisponde a quanto pare una consapevolezza politica della gravità della situazione e dell'urgenza massima di intervenire con una risposta
Più adeguata anzi particolarmente in questo momento è tutta una gara rimettere in discussione anche i fondamenti stessi del diritto d'asilo e della convenzione di Ginevra per cui appartengo da lì proprio c'è anche chi in questi anni ha chiesto di riaprire la convenzione di Ginevra per inserire una definizione più specifica di Rifugiato climatico le però ci sono due aspetti problematici il primo e di carattere tecnico e cioè la polizia di Ginevra si basa su un impianto che riguarda l'esame della individualità del caso individuale no
E mentre quando si tratta di rifugiati climatici ci si riferisce a una causa che investe di solito una pluralità di persona comunità e quindi già si presenta con uno strumento forse poco adeguato a meno che non si pensi di aggiungere ma era un protocollo a parte però l'altra ragione è molto più politica avrei paura anch'io oggi a riaprire la discussione sulla convenzione di Ginevra quando nel contesto delle riforme del sistema europeo comune dal filo avete sentito prima io sono tra le negoziatrici della riforma di Dublino che il Parlamento europeo ha approvato nel novembre scorso
Ma devo dire che sulla proposta della Commissione europea su Dublino così come in quella degli altri dossier che sono strettamente collegati le qualifiche le procedure le condizioni d'accoglienza
Emerge chiaramente da parte dei governi europei una sorta di ossessione securitaria cioè come se l'unica questione fosse quella di bloccare i flussi prima che arrivino e quindi di esternalizzare in qualche modo le nostre frontiere le nostre responsabilità vi faccio un esempio su tutti perché lì che mi ha via o molto mi ha molto preoccupato vedere nelle conclusioni dei Consigli europei qualche riferimento alla necessità di rivedere alcune di queste definizioni perché adesso va di moda questo principio del Paese terzo sicuro
Che a una definizione squisitamente politica lo sapete che la Turchia è stata improvvisamente ritenuta e non lo era mai stata prima da nessuno dei ventotto Stati membri un Paese terzo sicuro quando nel due mila sedici si è deciso di stringere un accordo a perdonatemi una dichiarazione perché come sapete quando si sono resi conto che secondo l'articolo duecentodiciotto del trattato essendo un accordo internazionale a tutti gli aspetti avrebbero dovuto sottoporlo allo scrutinio parlamentare non è che abbia abbiano pensato di portarcelo a quel punto hanno deciso di cambiarle il nome e quindi statement con le conseguenze anche giuridiche che avete belletto
Anche nella sentenza della Corte
Su questo per cui c'è una tendenza in questo senso a volere purtroppo ridiscutere i fondamenti e quindi sarebbe anche preoccupante però c'è anche qualche buona notizia
C'è un vuoto legislativo sì ma ci sono state alcune iniziative regionali che invece hanno fornito una risposta adeguata fenomeno di chi si studia costretto a spostarsi per gli effetti climatici penso a un documento che è stato approvato tra diversi paesi africani nel due mila nel due mila e nove penso alla cosiddetta iniziativa di Nansen che è stata lanciata nel due mila dodici
Dalla Norvegia e dalla Svezia proprio con l'obiettivo di cercare di trovare una cornice giuridica adeguata e forme di tutela
Adeguate certo non mi posso nascondere che la volontà politica da parte dei governi il mi sembra in questo momento mancare
E sempre di più e sempre di più se mi concedete per le ragioni sbagliate perché poi lo si ricordava prima qui non stiamo parlando di un di un'invasione cioè stiamo parlando ed è questo forse l'elemento che ci ha più frustrato in questi anni di dibattito parlamentare
Nell'anno più caldo nell'anno di maggiori richieste d'asilo in tutta l'Unione europea ne abbiamo avute un milione trecento mila che sicuramente se le immaginiamo tutte insieme sono uno merita impressionante e sofferente
Però non è nulla che voglio dire è lo zero virgola venticinque per cento della popolazione europea visto che siamo un continente di cinquecento milioni abitanti
è incredibile che ventotto tra i governi più ricchi e potenti del pianeta non siano riusciti insieme a dare una risposta condivisa come quella che il Parlamento europeo in più occasioni ha già chiesto
In più votazioni non da ultimo appunto la nostra sul Regolamento di Dublino
Ora senza dilungarmi però su questi aspetti perché il tempo è breve sapete anche che nel mille novecentonovantotto furono adottate alcune linee guida sugli sfollati interni
Sull'Internal Display sulle no
Che però non sono vincolanti e non sono state neanche ben implementate eppure il Consiglio d'Europa ha già lasciato intendere che potrebbero essere prese a modello
Per non riguardare solamente chi si sposta internamente ai propri confini nazionali ma chi si sposta anche fuori ora se andiamo sul dato europeo purtroppo devo dire che è stata lento diciamo però positiva la l'acquisizione di una consapevolezza che c'è da affrontare il nodo dei rifugiati climatici io mi ricordo una uno staff working document della commissione questi documenti appunto che non hanno una valenza però che indicano già le direttrici secondo quali la commissione si vuole andare a muovere ce n'è stato uno nel due mila tredici proprio sul cambiamento climatico e le migrazioni
E però negata c'è diceva negava l'esigenza di tutelare i rifugiati climatici con una piena protezione come quella prevista dalla dalla dalla dalla convenzione di Ginevra
Ma nella stessa nello stesso documento curiosamente si dice però che nella direttiva sulla protezione temporanea quando si parla di influssi massicci
Suggerisce che si debba considerare con un'interpretazione estensiva anche gli afflussi massicci dovuti a disastri climatici di varia natura
Più problematico sarebbe invece per quelle causa lungo termine prodotte proprio dal cambiamento climatico no che non sono il disastro e sappiamo che qualsiasi forma di tutela né andiamo a predisporre deve coprire entrambi diciamo tutti gli estremi e tutte le fattispecie in mezzo tra chi è colpito da un evento disastroso che lo lascia senza casa o chi come si diceva prima subisce gli effetti ad esempio della degradazione dei terreni ecco la risposta deve essere strutturata in un modo per poter dare una tutela adeguata a tutte queste a tutte queste figure ora non nonostante questo staff Walkin document devo dire che è successo un fatto politico nel due mila e quindici quando nel suo discorso sullo Stato dell'Unione
Lo stesso presidente della commissione Junker ha fatto una parte del suo intervento dicendo chiaramente che il cambiamento climatico è tra le ragioni profonde delle migrazioni
E che quindi ci sarà una sfida legata proprio all'accoglienza dei rifugiati climatici e che bisogna agire immediatamente e in fretta quindi evidentemente qualcosa è mutato anche all'interno delle delle istituzioni europee a livello di consapevolezza su quello che c'è da fare
Purtroppo però non è non è stato ancora sufficiente a permetterci di cambiare le regole in particolare mi riferisco alla riforma della direttiva qualifiche che diciamo nella proposta della commissione diventi
Regolamento e questo diciamo se se si mira satellite Mastandrea standardizzazione verso l'alto
Sarebbe anche positivo io sono una federalista europea convintissima quindi ogni strumento che va ad integrare
Maggiormente l'armonizzare maggiormente le politiche e quindi a costruire una vera politica dell'asilo europea è a mio avviso da guardare con favore purtroppo ahimè in questo testo non si fa menzione dei rifugiati climatici noi
Abbiamo provato con
Sapete che appunto come con legislatori ci stiamo c'abbiamo lavorato abbiamo già votato la nostra posizione in vista del negoziato con il Consiglio
E la brutta notizia che purtroppo non siamo riusciti a modificare quel testo prevedendo infilando una appunto la figura del Rifugiato climatico ci abbiamo provato
Dicendo che la tutta c'era non c'erano maggioranza perché nella famiglia popolare nella famiglia liberale
Hanno ritenuto di appoggiare gli emendamenti che come i socialisti come Verdi come sinistra
Sono stati presentati in questa direzione quindi purtroppo questo fotografa che c'è ancora un problema politico così non ci stupisce così come ci sono negazionisti del cambiamento climatico purtroppo abbiamo anche i negazionisti dei rifugiati climatici con cui dover fare i conti ora io non voglio prendere molto altro tempo perché di cose non già dette diverse ma lasciatemi invece concludere con una con una con una speranza come hanno fatto altri prima di me
Noi abbiamo in questi anni lavorato molto devo dire piuttosto nell'ombra per diciamo garantire i diritti fondamentali diritti procedurali
Dei richiedenti asilo in generale anche ovviamente di chi si è costretto a fuggire per cause climatiche
Anche se non si ha molto detto almeno al Parlamento europeo tranne che su questo specifico caso siamo riusciti a ottenere maggioranze strepitose l'abbiamo fatto proprio sulla riforma di Dublino perché quando ci interroghiamo appunto su come rispondere no
E lì è evidente che l'Unione europea debba secondo i trattati per altre gli articoli otto settantotto ottanta che chiedono solidarietà è una equa condivisione delle responsabilità tra tutti gli stati membri la gestione dell'asilo
Ecco noi dobbiamo assicurare queste qua condivisione dei fatti in un'Unione in cui sei Stati membri su ventotto hanno per anni affrontato da soli l'ottanta per cento delle richieste arrivate in tutta Europa questi principi sono letteralmente violati
Allora cosa abbiamo fatto abbiamo provato io ho scritto centoquarantacinque emendamenti a Dublino perché la logica punitiva dei paesi di confine
Era così profondamente radicata in quel testo che sostanzialmente non bastava a cancellare il famoso quanto ipocrita criterio del primo Paese di accesso irregolare che ha lasciato le maggiori responsabilità sui Paesi come l'Italia come la Grecia in questi vent'anni
Ma bisognava proprio sostanzialmente trovare un'altra norma di chiusura del sistema e l'abbiamo trovata sostituendo quel principe ipocrita con un meccanismo di ricollocamento automatiche permanente che però valorizzasse anzitutto i legami significativi dei richiedenti operando una certe estensione per quanto possibile della nozione di famiglia accelerando con una procedura specifica i ricongiungimenti familiari per non vedere più quello che con l'amica Brambilla abbiamo visto a Como quando cinquecento persone dormivano davanti alla stazione la maggior parte minori che potevano chiedere l'asilo in Italia ma se chiedono di non farlo perché conoscono Dublino
Meglio di tanti noi sicuramente meglio di alcuni dei nostri decisori politici che pare se ne siano accorti della sua esistenza
Solo due settimane fa quando la Germania voleva mettere qualcuno su un volo per riportare l'Italia ecco è lì che io dico
L'Italia non può le soluzioni per l'Italia non può che passare dalla solidarietà europea che non siamo riusciti in due anni di delicato negoziato a far votare questa riforma che vi ho appena descritto da due terzi del Parlamento europeo
è un fattore di speranza che oggi io voglio consegnare a questa nostra a questa nostra discussione perché essi interessi significa che almeno il Parlamento europeo ha consapevolezza che si tratta di una sfida comune europea a cui dobbiamo dare per forza
Risposte comuni europee chiudo su un punto per riconnette mi anche alle vostre riflessioni che ho con tanto interesse ascoltato
Noi abbiamo
Da lavorare anche sulle cause profonde però lasciatemelo dire siccome siedo anche in Commissione sviluppo dove mi occupo proprio di politiche della cooperazione allo sviluppo
C'è da vere politiche europee molto più coerenti
C'è da aprire vie legali e sicure per l'accesso a tutti i Paesi europei perché altrimenti Italia Grecia a continueranno a essere l'unico punto d'accesso l'intero continente c'è da lavorare però sulle nostre politiche estere migratorie commerciali perché purtroppo i Paesi i gli accordi commerciali che facciamo con i Paesi africani sono molto sbilanciati a vantaggio dei nostri interessi perché quando ci sediamo quel tavolo negoziale siamo ovviamente più forti
Ma poi mi sono occupata come relatrice il Parlamento anche del tema della evasione ed elusione fiscale delle multinazionali nei paesi in via di sviluppo
Per darvi un numero hanno perso secondo rapporto dell'Unione africana mille miliardi di dollari negli ultimi cinquant'anni
Che è più o meno la stessa cifra che hanno ricevuto come aiuti allo sviluppo quindi è evidente che sentì ricompone appunto
Chi dice aiutiamoli a casa loro non può dimenticare che le ragioni da cui scappano sono molto più vicine a noi di quello che ci piace immaginare quindi su questo mistero
Stiamo dando battaglia
Per aprire politiche più coerenti mi era stato chiesto ma per ragioni di tempo lo potrò fare
Anche un piccolo commento su e poi sentiremo appunto la collega Herman Brambilla su questi decreti sicurezza a parte che in quest'aula sono convinta di avere persone che ricordano bene gli effetti nefasti dei decreti sicurezza
Nel pacchetto Maroni del due mila otto quindi tutto
Tutta propaganda quando in realtà si è andata in gol fare un sistema che aveva bisogno di tutto fuori che questo no
Con l'idea anche di evitare il recepimento di una direttiva europea perché poi il reato di clandestinità
Era stato inserito anche per questo per trovare un modo di evitare l'applicazione della direttiva rimpatri e poi per fortuna insomma anche su questo si è intervenuti in modo correttivo non ci siamo però liberati del reato ci siamo
Ritrovati oggi con una una retorica sicuramente vincente ma è incredibile quanto quel decreto operi una straordinaria eterogenesi dei fini cioè nel momento in cui attacca la protezione e cancella la protezione umanitaria un decreto che si chiama sicurezza mette queste persone a rischio in mezzo alla strada e si tratta per lo più di casi vulnerabili
Ma la cosa forse più odiosa
E proprio sullo SPRAR cioè lo dico con con un pensiero che a mente alla comunità di riacceso sindaco è quello che sta succedendo perché quello è un modello di accoglienza che ci vengono a studiare dagli altri per paesi europei
Perché ha saputo coniugare il coinvolgimento dell'ente locale che aiuta a ridurre le tensioni sociali
Ha saputo coniugare un'adeguata trasparenza sulla rendicontazione dei fondi con anche dei servizi adeguati fatti da realtà che sono competenti per fornire questo tipo di servizi e aiutare un inserimento sociale
Ecco quella buona accoglienza e l'accoglienza diffusa sul territorio in piccole soluzioni abitative
è incredibile che chi si riempie la bocca di sicurezza e chi fa tanta retorica sui famosi business in realtà dimostra a aggredendo in questo modo l'accoglienza diffusa che l'unica buona accoglienza di essere forse proprio loro pure fare dell'accoglienza un business ringrazio davvero dalla scuola
Grazie onorevole sulla fine soprattutto per la passione con cui svolge nel suo lavoro politico beh così montato proprio l'esperienza personale insieme ad Anna per l'appunto fummo convocati tipo un annetto fa quando entrano in vigore il modello sporta la delegazione del Parlamento europeo in Italia
Per parlare con questi funzionari dell'immigrazione direttamente alla Commissione europea e fu penso credo che Anna confermerà almeno per quanto mi riguarda una delle esperienze
E come dire Kirk terribile nel senso che i titolari di fronte a dei burocrati che analizzavano le questioni come se stessimo vivi sezionando uno scoiattolo cose dei Gepidi con distacco algido
E appunto con un'interlocuzione e che distruggeva qualsiasi forma di spinta di Steve ore di discussione di BA
Quindi in immagino sia molto difficile fare l'europarlamentare quando tutti i giorni si è costretti a confrontarsi diciamo con persone con una come dire con una mentalità burocratica che li pervade fino al midollo
Su i insomma sul versante della sicurezza giuristi democratici fino al due mila e sette insomma hanno fatto interventi in materia si sono sempre contrapposti con forza facendo ricorsi che dicendo anche molte battaglie
A partire appunto dal decreto Maroni e penso che ritorneremo a bomba anche nei prossimi mesi perché questo
E penso che nei prossimi mesi torneremo appunto bomba ad affrontare i nuovi orrori che il decreto Salvini sta introducendo nell'ordinamento giuridico
Ho parlato anche troppo Anna Brambilla assoluzione per i suoi giudizi sull'immigrazione verso il riconoscimento di una protezione giuridica per i rifugiati ambientali
Buona sera a tutti ringrazio anch'io l'ordine degli avvocati di Roma i giuristi democratici mi scuso tantissimo perché purtroppo dovrà lasciare conferenza prima della fine
Verso il riconoscimento di una protezione per i rifugiati ambientale ha messo un punto di domanda perché come abbiamo visto finora non ci stavano certezza anche dal punto di vista addirittura delle definizioni da utilizzare
Da dove partire quindi per una riflessione cioè i giuristi gli operatori legali come possono cercare di capire quale protezione offrire a chi incontrano nei propri studi legali nei propri centri di accoglienza
è difficile perché spesso immigranti ambientali di definisco migranti ambientali inconsapevoli raramente incontri migrante che dice io sono un migrante ambientale
L'altro punto che toccherò è qual è la situazione ad oggi in Italia cioè quali sono i i risultati che si sono ottenuti e quali si potranno invece ottenere anche alla luce o forse a causa dei nel decreto legge Salvini
Alcune riflessioni salto le domande inerenti ambientali che possono determinare una migrazione abbiamo visto sono molti i pc possono essere a rapida insorgenza come un ciclone
Oppure all'ente insorgenza come la siccità capirete bene che già questo può determinare un cambiamento nell'immediata evidenza del nesso di tempi di causalità tra la migrazione e l'evento molti dei Paesi da cui giungono i migranti in Europa o in Italia sono interessati da cambiamenti climatici
E quindi sessili iniziassero a studiare anche noi giuristi quali sono i cambiamenti climatici che interessano a quel paese
Potremmo essere in grado di fare emergere dei fattori di immigrazione che spesso come dicevo prima immigranti non non ci portano all'inizio nella narrazione delle ragioni della loro fuga
Non sempre altro problema
Il l'evento ambientale disastro naturale porta una migrazione internazionali immediata molto spesso c'è una migrazione interna prima di una migrazione internazionale
Anche questo può creare un problema nella individuazione del nesso di causalità e non esiste come diceva una definizione univoca
Potrei raccontare alcune storie lo faccio molto rapidamente sono storie di richiedenti che sto effettivamente seguente ad esempio quella devo richiedenti asilo del Bangladesh arriverà fra un po'in Cassazione perché nessuno mi ha dato ascolto quindi questa è una grande che ha raccontato di essere fuggito dal proprio paese dopo l'uccisione del fratello e del padre inizialmente questa era la sua narrazione
Solo successivamente emerge una situazione di indebitamento dovuta anche alla distruzione del raccolto
E ha quindi all'impossibilità di tanga dovuta un'alluvione la distruzione del raccolto e all'impossibilità di ripagare il debito che lui aveva contratto per poter aderire
In uso il terreno che stava utilizzando
Oppure la storia di Ismaele del Senegal che si dette espropriati terreni perché vengono venduti ad alcune multinazionali o ancora la storia di qui in nigeriana che invece fugge dal proprio paese la Nigeria nella zona del Delta del Niger a causa nelle violenze School scoppiate a seguito di un versamenti all'Inter lo scoppio di un oleodotto quindi in un attentato è una dote della represse della violenta repressione da farti e delle forze di polizia sono casi molto Diversity però potremmo trovarci a dover affrontare allora veniamo ora al quadro giuridico facciamo un salto indietro mille novecentonovantotto il testo unico sull'immigrazione sassi poneva il problema
Articolo venti quindi attenzione l'articolo venti del decreto legge duecentottantasei del novantotto misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali la così detta protezione temporanea
Tra le cause degli spostamenti si tratta di spostamenti collettivi di popolazione non si Stratta di misure tanto finalizzate tanta fondata offrire protezione a individui ma si pensa appunto a spostamenti anti ci sono anche i disastri naturali
Non è mai stata applicata per i disastri naturali è stato utilizzato ai tempi della prima emergenza Nordafrica
Arriviamo al due mila otto due mila e nove qui facciamo un salto in avanti di dieci anni cicloni in Bangladesh uno detta cicloni che colpisce il bhangra eccesso il ministero dell'Interno adottò una circolare in cui sostanzialmente dieta sospende diciamo così le espulsioni verso il Bangladesh e cerca di agevolare il ricongiungimento familiare questa una prima circolare
Immediatamente dopo adottato un'altra circolare in cui evidenza che siccome se non non state diverse richieste di asilo presentate da cittadini del Bangladesh
Non poteva essere riconosciute immediatamente una forma di protezione internazionale umanitaria ma doveva esserci una valutazione individuale del caso
Quindi nel due mila otto due mila e nove il punto era protezione dall'espulsione eventualmente favorire i ricongiungimenti familiari
Andiamo al due mila e quindici la circolare citata prima la Commissione nazionale per il diritto di asilo fa un poi il punto sulla protezione umanitaria
E che cosa ci dice ci ricerche
Attrae le varie ragioni per cui si può riconoscere la protezione umanitaria ricordarti dice a quei tempi non c'era appunto la tassatività era solo esemplificativo
Anche quando il rimpatrio nel paese d'origine non è possibile in ragione di gravi calamità naturali o ancora più interessante altri gravi fattori locali ostativi ad un rimpatrio in dignità e sicurezza
Questa circolare apre in realtà già c'era stato qualche riconoscimento precedente apre la strada alla posta al riconoscimento da parte di alcune Commissioni territoriali della protezione umanitaria articolo cinque comma sei
A soprattutto cittadini del Bangladesh che arrivano appunto
In Italia a seguito di un evento alluvionale oppure di cicloni che ha distrutto la casa del raccolto di un e di una situazione successiva di indebitamento h o asset situazioni diciamo di conflitto legato comunque alla terra
Quindi ci sono alcune commissioni che ad esempio riconoscono la protezione umanitaria perché ha perso la fonte di sostentamento a causa della colpa della del disastro in ragione della vulnerabilità
Così fanno ancora anche alcuni tribunali si citava prima l'ordinanza del tribunale dell'Aquila che però riconosce ancora una volta solo la protezione umanitaria non viene riconosciuto lo status di rifugiato è molto interessante perché è una sentenza piuttosto articolata in cui c'è un'analisi della situazione di vulnerabilità climatiche ambientale del Bangladesh è un accenno a una riferimento anche al Patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali
E al Patto internazionale sui diritti civili e politici
Ci sono poi altre sentenze che riconoscono la protezione umanitaria siamo sempre quasi sempre su Bangladesh Pakistan inondazioni quindi eventi è rapida insorgenza disastri naturali
Ci sono casi di riconoscimento di protezione sussidiaria assi qualcuna soprattutto legato alla Nigeria il Delta del Niger però attenzione perché accanto al giudice analizzarsi la situazione ambientale integrato l'intervento delle multinazionali ma quasi sempre successe c'è anche un cofattore nella migrazione che è un evento violento un conflitto la repressione della polizia l'appartenenza a gruppi
Di opposizione politica quindi in questi casi almeno in quelli che ho trovato non c'è mai stato il riconoscimento di una forma di protezione sussidiaria esclusivamente dovuta
Alla violazioni di diritti o alla situazione di degrado ambientale must c'è sempre stato ci son sempre stati insomma più fattori
Quale poteva essere lo sviluppo a cui si poteva andare e e a cui non si sa adesso se si riuscirà ad arrivare vi dicevo prima anche la protezione umanitaria don c'era stata riconosciuta
Solo per eventi disastrosi a rapida insorgenza allusioni Still appunto voci cloni
La famosa sentenza della Corte di Cassazione quaranta
Quattro cinquantacinque del due mila diciotto a mio avviso Adhd aperti tutte le grandi possibilità perché indicava che tra le situazioni di vulnerabilità oggettiva di partenza potevano essere considerate non solo alla situazione di instabilità politica in generale
Ma anche la situazione geopolitica che ha che non offre alcuna garanzia di vita all'interno del paese di origine quali ad esempio siccità carestie
Quindi attenzione siccità vuol dire un evento allenta insorgenza era una pronuncia che rispetta riconoscimento della protezione umanitaria si avrebbe offerto dei grandi strumenti ovviamente bisogna malaffare le cause cosa succede arriva il Dl Salvini che come sappiamo elimina la protezione umanitaria e introduce che cosa introduce questo permesso di soggiorno per calamità inizialmente era indicato calamità naturali poi naturali è scomparso dal testo
E che cosa ci dice ci dice che deve essere una situazione contingente ed eccezionale la calamità che non consente il rientro e la permanenza in condizioni di sicurezza quindi contingente è vero non definisce la calamità ma deve essere contingente e quindi più inoltre il permesso di soggiorno può avere una durata di sei mesi non chiarisce se è rinnovabile non specifica appunto la natura della calamità allora a mio avviso questo permesso di soggiorno altro non è che una protezione all'espulsione lo vedo più come un permesso di soggiorno rilasciabile in casa in cui sei già in Italia magari in una situazione di irregolarità il Paese da cui proviene colpito da una grave calamità naturale
E quindi al fine di non essere allontanato puoi richiedere questo permesso di soggiorno ma capite bene che un permesso di soggiorno Kama durata di sei mesi e forse poi chissà se potrà essere rinnovato
è veramente poca cosa
L'articolo trentadue comma tre del del decreto legislativo venticinque del due mila otto come riformato dal DL Santini
A eliminato appunto la possibilità della parte delle commissioni riconosce la protezione umanitaria c'è questo permessi di soggiorno per protezione speciale che fa riferimento all'articolo diciannove comma uno e comma uno uno del decreto legislativo duecentottantasei del novantotto qui forse qualche apertura interessante potrebbe esserci perché soprattutto comma uno punto uno tortura si tiene si deve tenere conto anche di violazioni sistematiche gravi di diritti umani può essere interessante perché potrebbe essere utilizzato laddove le violazioni derivanti magari appunto da una situazione di degrado ambientale
Non raggiungono quale intensità l'intensità dell'articolo tre della CEDU trattamenti inumani e degradanti o della violenza generalizzata quindi sempre protezione sussidiaria
Un interessante pronuncia oltre a quella citata prima e l'arco è la pronuncia Arzuffi contro elmi Staffieri mi scusate contro il Regno Unito della corte europea dei diritti dell'uomo due cittadini somali
Accusati di gravi reati nelle condannati per gravi reati nel Regno Unito che dovevano essere appunto rimpatriati in Somalia qui la corte cosa ci dice
Fa una riflessione sulla possibilità di rimpatrio in Somalia
E parla di siccità ci dice infatti che nella valutazione della corte le condizioni di Somalia per in Somalia benché aggravate dalla siccità sono dovuti in maniera predominante le azioni dirette o indirette delle parti in conflitto e dal rifiuto da parte di Al Shabab
Di permettere alle agenzie internazionali di operare nelle aree dei di suo stretto controllo quindi che cosa dice la Corte attenzione
Non potrei considerare un trattamento inumano e degradante il rimpatrio in paese
Solo ed esclusivamente per le condizioni di siccità o degrado ambientale masse a queste si associa Assuero atti violenti omissivi anche omissivi delle autorità che controllano il territorio o delle autorità statali allora forse si potrebbe arrivare a riconoscere la protezione sussidiaria e fa riferimento alla a un'altra pronuncia Anna SS contro Belgio e Grecia in cui le condizioni di povertà estrema in cui richiedente era stato costretto vengono considerate un trattamento inumano e degradante
Lo status di rifugiato è possibile riconoscerlo ad oggi non ci sono stati riconoscimenti quindi non faccia una valutazione in termini di opportunità ma solo un'analisi le aspetto più interessante secondo me riguarda proprio che o i casi in cui c'è sempre un associarsi di eventi quindi il degrado ambientale associato ad esempio a un comportamento omissivo dello Stato alcuni studi hanno hanno dimostrato che sono magari alcune fasce della popolazione non necessariamente alcuni gruppi etnici a essere maggiormente interessati colpiti dai disastri ambientali
E allora sì forse si potrebbe andare verso un ampliamento del concetto di appartenenza ad un determinato gruppo sociale
Ad esempio appunto per il Bangladesh si potrebbe un'attenzione poi problemi da risolvere potrebbero essere altri
Riconoscere come appartenente ad un determinato gruppo sociale gli abitanti di una zona specifica
Che vivono di agricoltura di sussistenza oppure di pesca che in ragione delle caratteristiche soggettive del contesto famigliare del livello di scolarizzazione non possono montare il loro stato se non possono spostarsi da quell'area
Un po'come si fa anche per le donne nigeriane vittime di tratta riconducibili ad un determinato gruppo sociale se arrivano davanti a una particolare della Nigeria
Sicuramente e vado a concludere l'analisi giuridica di questi casi a mio avviso è molto interessante e molto complessa quindi far arrivare davanti ai tribunali questi casi è veramente molto importante e complessa perché sono tanti fattori da tenere in considerazioni gli approfondimenti da fare
Non può esserci probabilmente una risposta univoca perché non c'è un solo i beni cioè i i gli eventi che possono determinare causare la migrazione forzata sono tanti
Come ricordavano altri relatori a mio avviso fondamentale però rimane la libertà di circolazione cioè aprire consentire maggiori canali d'ingresso regolare e quindi una circolazione delle persone le rimesse l'investimento che consenta ai territori di aumentare la capacità di resilienza è quello che noi oggi prima ancora forse della utilizzo della da dell'adattamento delle categorie giuridiche esistenti noi dobbiamo richiamare a gran voce
E con questo vi lasciamo lascio la parola chi
Grazie alla collega Anna Brambilla dunque prima di passare a Patrasso Sorrentino volevo dare una comunicazione di servizio cioè che ci farebbe piacere se poi i relatori ci inviasse ero anche le loro relazioni una traccia scritta in modo tale che poi potremo procedere alla pubblicazione
Sul sito di giuristi democratici anche perché no magari possiamo anche pensare a qualche pubblicazione anche Peretti colata più sofisticati col di
A lo ripeto allora ovviamente a comunicazione per i relatori voi l'avete sentito ma dicevo che appunto siccome ci farebbe piacere pubblicare sul sito internet dei giuristi democratici anche le relazioni del dell'incontro di oggi se riuscite nelle prossime settimane rinviarsi il testo scritto di elaborarlo come meglio crede questo ci fa molto piacere perché ho pubblichiamo sul sito
So che l'onorevole slide a un appuntamento un altro incontro alle sei e mezza da in un'altra sede e quindi la salutiamo la ringraziamo di essere sarà qui con noi
So anche che Anna deve prendere il treno a brevissimo e quindi colgo l'occasione per salutarla
Dulcis in fondo interviene il professor Vincenzo Sorrentino professore di filosofia politica all'università degli studi di Perugia professor Sorrentino e anche lo dico così anche la mia a titolo personale dal mio punto di vista uno dei massimi conoscitori del pensiero politico di Michel Foucault lessi anni fa un suo libro al riguardo bellissimo che individua leggere
So che mi ha scritto un altro che forse in fase di pubblicazione in corso di pubblicazione su questi temi
E molto probabilmente la sua relazione prenderà appunto spunto da quest'ultimo importante lavoro che sta scrivendo
E la sua relazione appunto sentito ai migranti e l'etica da prossimità
Ecco
Allora intanto grazie
Per l'invito sono stato molto molto contento
Di partecipare
Mi scuso con con gli altri colleghi sono intervenuti per le spalle ma insomma per non sfondare le spalle poi al pubblico
Dunque in questo mio breve intervento sposerò di molto lo sguardo non rispetto agli interventi precedenti come era stato in qualche modo anche anticipato un intervento insomma che in qualche modo è un po'a sei stante insomma nel senso che io non ho la competenza sulle questioni ambientali insomma magico per cui sono stato invitato e perché
Quel libro riuscì è uscito diciamo realtà io mi sono preoccupato de il diciamo di una mi dimensione più etica del della questione cioè fondo noi oggi abbiamo parlato a lungo
Del fatto che ci sono migranti per ragioni ambientali ora questi migranti così come emigranti che cercano di arrivare da noi per altri motivi a un certo punto per punto cercano di arrivare da noi
Cioè io entrano in uno spazio di vicinanza non sono più
Del del delle persone senza volto lontane ma arrivano ai nostri confini
Ecco la questione che io mi sono posto e sulla quale diciamo
Vorrei dare qualche stimolo per la discussione insomma se se se possibile e questa cioè in questo momento nel momento in cui queste persone cercano di entrare nei nostri Paesi qual è il modo con cui noi guardiamo a queste persone qual è il modo in cui affrontiamo questo impatto o possibile impatto perché le sappiamo che oggi molti stanno cercando scusate per la riverbero dello microfoni tengo più lontana stanno cercando di evitare che si arrivi a questo incontro a questo incontro non nel senso valutativo al al fatto che queste persone entrano nei nostri Paesi
Si è si è accennato anche prima al fatto lo lo ha fatto il nome disfatto che noi oggi stiamo noi Europa
Provando esternalizzare nostre frontiere cioè cercare di non far entrare e spostando le frontiere in Africa tutti i recenti accordi di questi ultimi anni
Con sono tutti i volti a far sì che non partano queste persone poi non ci importa quali siano le condizioni in cui versano le persone venne Lager libici piuttosto che che in altri che in altri Paesi io preso talmente tanti appunti dal
Diciamo dagli interventi che mi hanno preceduto e che ho inserito dentro i miei appunti per cui spero di riuscire ad orientarmi adesso perché tutte le relazioni sono state dal mio punto di vista molto stimolante
Ecco il il il diciamo il il punto di di interrogazione diciamo dal mio punto di vista e è proprio questo come noi guardiamo al al migrante che a cerca di arrivare danno questa interazione a me sembra che dipenda almeno da due fattori innanzitutto da come noi percepiamo immigrante diciamo dalla rappresentazione sociale che noi abbiamo dei dei migranti
Il fatto che oggi i migranti siano sostanzialmente equiparati a clandestini naturalmente orienta il nostro il nostro atteggiamento nei confronti loro
E secondo fattore la no quella che io direi proprio la nostra disposizione anche interiore nei confronti di queste persone
Dove per disposizione interiore intendo non semplicemente quello che noi pensiamo in base ai nostri principi ma anche in quello che noi sentiamo dentro di noi oggi o ostilità indifferenza
Considerare questo piano del del del della questione a me sembra essenziale
Per un motivo molto semplice nel senso è ovviamente una prospettiva parziale insomma questo mi rendo conto però oggi diciamo lo la la espongo a a cuor leggero perché in fondo di del resto hanno parlato gli altri quindi insomma posso anche
Dire qualcosa su questo su questo aspetto
Perché è così importante perché
La nostra disposizione nei confronti di queste persone
Orienta i giudizi che noi formuliamo nei confronti delle politiche poiché vengono messe a punto che vengono anche progettate nei confronti del dell'emigrazione e orientano in ultima istanza anche il nostro
Il nostro voto politico e trovandoci in democrazia cioè trovandoci in un regime in cui il le decisioni politiche vengono legittimante insomma in qualche modo in qualche modo dalle dalle maggioranze
Questa questione diventa cruciale anche per chi come in questo contesto diciamo si pone ovviamente in un'ottica prevalentemente giuridica di fronte e a questo problema si faceva riferimento prima l'avvocato
Ante Tommaso faceva riferimento dalla sua introduzione alla necessità di uno sguardo critico sulla normativa giuridica no anche riguardo all'immigrazione
Citato a più riprese il decreto Salvini su questo ecco ma è ovvio che la direzione che assume un la modifica diciamo della della dell'impianto normativo dipende in democrazia molto dal clima di opinione
Cioè da quello che è la disposizione della maggioranza nei confronti di di questo problema noi ne stiamo facendo in qualche modo esperienza insomma e anche i migranti sulla sulla loro pelle quindi la la questione che io pongo è la seguente
Sì
Allora
Ecco il la questione che io mi sono posto e e che pongo anche qui è in fondo tutte le relazioni Empoli presupposto diciamo di questo di questo convegno è quello di avere un atteggiamento di d'apertura noi insomma e e quindi dispone verso accoglienza presso il riconoscimento dei diritti e questo è chiaro però il punto politico che io mi pongo come si può cercare di favorire questo atteggiamento di apertura
E tiene di accoglienza cioè in quale direzione lavorare e anche come comunicare
Poi dopo se ho tempo farò un cenno questo no perché oggi per esempio un personaggio come Salvini è riuscito a egemonizzare in qualche modo il modo in cui si comunica almeno diciamo in parte dell'opinione
Ecco innanzitutto
Credo che questa disposizione
Al mettersi nei panni degli altri perché questo è il punto centrale no la capacità di mettersi nei panni delle persone che cercano di arrivare nel nostro Paese
Innanzitutto la corretta informazione può facilitare questo naturalmente no e qui mi richiamo al tema della responsabilità che è stato
Poi a sua volta richiamato da dal da diversi interventi insomma il partito dal professor Pellegrino al processo della l'onorevole Scilla no
Io ho visto qualche giorno fa il bellissimo documentario di di Wenders su su Papa Francesco e Paolo Francesco diceva molto chiaramente la la crisi immigratoria è il frutto di un'enorme ingiustizia
E così innanzitutto dobbiamo dobbiamo Lecce perché nascita con testo di diseguaglianze globali che sono frutto anche di un rapporti di potere ingiusti
Un discorso sulla verità delle cause dell'immigrazione non può aggirare la questione della responsabilità con poi chiaramente anche tutte le problematiche teoriche teoretiche
Che veniva a richiamare pro seppelliti firmare responsabilità dell'Occidente riguardo a questi Paesi e non parliamo semplicemente colonna di colonialismo
Io ho qui ha citato se un rapporto dell'anno scorso un rapporto che si chiama cuore stacca Oronzo pubblicato dal Global Justice Now e da un gruppo di ONG
Che ha calcolato in decine di miliardi di dollari il diciamo lo scarto
Tra quello che entra in Africa e quello che esce dall'Africa in termini proprio di flussi finanziari per esempio faceva riferimento prima Nagasaki attraverso l'evasione fiscale delle multinazionali
Che non pagano
Les cas questo un punto particolarmente importante a mio avviso soprattutto in un momento in cui si sta facendo strada l'idea che noi abbiamo già fatto troppo per loro per gli emigranti basta è finita la pacchia no come egli ama dire
Saldini insomma
E questo è un punto anche importante per un altro motivo se ne faceva riferimento mi pare prima un accenno non altra relazione
Tutte le politiche di chiusura in ultima istanza cosa fanno o non fanno altro che alimentare l'odio e risentimento
Perché in Africa sta crescendo la consapevolezza del fatto che in qualche modo noia Traverso diciamo un meccanismo di responsabilità che poi Complesso ma che comunque dal punto di vista etico c'è noi stiamo causando in qualche modo le loro migrazioni empirica una porta in faccia
Considerando il fatto che il continente africano vedrà da qui al due mila cinquanta raddoppiare la sua popolazione capite che
La retorica della sicurezza in realtà non sta facendo altro che alimentare i conflitti che se non verranno oggi verranno domani ecco e questo è un punto molto importante però non è sufficiente io parlavo l'altro giorno con col direttore di una grossa diciamo organizzazione che si occupa di di immigrazione no e e mi diceva proprio questo loro si stanno rendendo conto la percezione della Chiesa quindi
Sono particolarmente presente sul campo
Si sta rendendo conto di quanto sia sempre più inefficace un discorso che si limiti a est porrei dati a agire diciamo sul piano esclusivamente delle argomentazioni razionali
Che è importantissimo anche una certa argomentazione per i migranti come risorsa se il fatto anche riferimento prima questo importante per carità ma non è sufficiente
Perché non è sufficiente perché quella disposizione che richiamavo prima che oggi orienta in una direzione o nell'altra nei confronti della questione dei migranti è spinta in buona parte da fattori che non sono razionali
Che hanno a che fare con le mozioni con le passioni con i sentimenti
Oggi siccità proponendo una retorica della sicurezza della chiusura
Fa leva sulle mozioni non fa leva sulla sul sugli aspetti razionali non sulla paura sull'odio c'è
Ecco io penso che noi dovremmo fare altrettanto cioè come ragionare maggiormente su quali sono i sentimenti
Diciamo le dimensioni sul piano emotivo su cui diciamo sulle quali far leva per contrastare
No anche una retorica che fa leva su altre emozioni
E quindi l'importanza del piano etico mando un piano etico che non si limiti però a essere diciamo noi filosofi perfettamente prescrittivo normativo cioè dire alle persone come si devono comportare va be'
Lascio diciamo
è importante ma non basta naturalmente no ma un piano etico che si preoccupi anche di
Capire come ottenere determinate disposizioni cioè su quali dimensioni far leva su quali emozioni
Io vorrei proporre tre piani sulle quali lavorare in qualche modo non sono sui piani di lavoro intellettuale ma anche di lavoro sul campo
Il primo alla consapevolezza che
Noi siamo tutti esposti al mondo che non siamo padroni del nostro destino
Nessuno ha scelto dove nascere può sembrare una banalità ma oggi una certa retorica dei muri in qualche modo è come se cercasse di trasformare in merito quello che è frutto del caso
In fare è come se si volesse diventare proprietaria di un destino che non ha determinato se noi siamo nati qui e loro lì nessuno di noi lo ha scelto
E quindi da questo punto di vista penso che l'invito di Russo russo Jean-Jacques Rousseau non suo libro che si chiama lei Miglio che è significativo perché non trattato pedagogico come
Educare di ragazzi bambini no insiste molto su questo punto sulla consapevolezza che il ragazzo di riavere di
E poi potrebbe
è trovarsi Luís domani nella situazione dell'indigente nella situazione di chi è caduto in un in disgrazia chi chi vive una tragedia e che si sarebbe potuto trovare Luís
Nella situazione in cui
è interessante il fatto che il russo ritenga che questo sia un elemento pedagogico fondamentale proprio per aprire le porte in qualche modo del del cuore dell'interiorità a quel sentimento che per Russo era fondamentale appunto la compassione
Il mettersi nei panni della il secondo elemento a mio parere importante l'immaginazione
Noi dovremmo
Lavorare coltivare comunicare favorendo l'immaginazione
Perché soltanto l'immaginazione che ci consente di metterci nei panni degli altri
Soltanto l'immaginazione ci stacca in qualche modo dal noi stessi dal nostro contesto ristretto di Titano e ci pone altrove ci fa pensare di essere di essere altrove quindi bisogna
Uscire anche dal recinto dei dati delle dei del delle statistiche e
Arrivare a al su quel sul piano delle storie in cui incontriamo i volti personali concreti
Appunto del delle persone e se c'è una cosa che a mio avviso è particolarmente preoccupante del clima che si sta creando io non amo molto francamente differenza di anche molti miei colleghi devo dire urlare troppo facilmente all'avvento prossimo il fascismo dell'autoritarismo cose del genere
Ebbene diciamo è avverrà sempre presente la specificità delle delle situazioni però c'è un aspetto che veramente molto preoccupante che a mio avviso apre questo sì veramente le porte all'orrore qualunque tipo di orrori
E cioè la disumani già azioni del fenomeno il fatto cioè che immigranti stanno sempre di più diventando casi di categorie impersonali
Cioè stanno il migrante sta perdendo sempre di più il volto umano che ha da questo punto di vista il io sono rimasto veramente agghiacciato dalla vicenda della diciotto
Perché la vicenda della diciotto i ha dimostrato appunto una totale cecità dei confronti della dimensione umana
Della faccenda diciamo di quella di quel e questo contiene una polivalenza intrinseca
Non c'è bisogno di legittimare esplicitamente quello che va a sparare poi al migrante
La disumanità azione continuo elemento di violenza intrinseca che poi di fatto legittima anche e a e diciamo mediata in qualche modo no di con testo potremmo dire che fa legittima anche
La violenza quella più più diventa insomma il terzo punto è quello della responsabilità proprio ma la responsabilità affonda le proprie radici nella libertà ne siamo responsabili solo se siamo liberi ecco
E diciamo la mia impressione è che una larga parte della nostra cultura del nostro clima di opinione potrei anche dire quindi diciamo livello più basso insomma in qualche modo ma dall'a.d. della cultura
Vissuta enfatizza la nostra dipendenza
Dal contesto cioè ne siamo visti sempre prevalentemente almeno come figli di un certo contesto e quindi imprigionati quasi diciamo in questo in questo contesto un contesto tra l'altro che degrada dei granata
L'espressione di ogni sentimento di solidarietà è qualcosa di così profondamente violenta l'accusa di buonismo
Intollerabile insopportabile dal mio punto di vista non si può esprimere un sentimento di vicinanza
Che ecco che subito si tiene bollati come come buonisti ecco
Qui bisogna veramente lavorare io ho delle figlie adolescenti e mi rendo conto di quanto nonostante la retorica della cultura dell'individualismo eccetera eccetera
Insomma i nostri ragazzi molto spesso sono veramente prigionieri del contesto di un conformismo di contesto
Questo è un punto molto importante il filosofo un filosofo che sia ma le modalità ed i NAS e in un suo scritto giovanile tra l'altro addita come origine della filosofia dell'Hitler Isma'
La filosofia di un altro filosofo non ci interessa adesso le dispute tra filosofi
Quest'altro filo superai perché era apparire diedi le dinastie ma non è questo il punto sei lui avesse letto bene o male la filosofia di altri quello che ci interessa invece e trarre da da questa riflessione di latina su un punto a mio parere estremamente attuale Levine astice
Quella filosofia che faceva dell'uomo
Un essere del tutto imbrigliato prigioniero del proprio contesto di fatto a legittimato è stata la base culturale di legittimazione del nazismo
Perché se io mi concepisco come del tutto prigioniero del mio contesto non ho più quello spazio quello scarto rispetto al mio contesto che mi rende capace di dire no io mi oppongo quindi è chiaro che da pro al processo di Norimberga nel momento in cui si vede si diceva io non ho fatto altro che rispettare io ordini non non non non si può rispondere obiettare nulla a questo si può obiettare qualcosa soltanto se noi riconosciamo che ciascuno di noi
E sempre in parte libero dal contesto nel quale quindi anche da un contesto i come quello attuale che sta spingendo una certa direzione manteniamo sempre questa libertà se noi non riconosciamo in qualche modo queste radice antropologica no e qui diciamo quindi mi mi permetto di fare anche una piccola o può apologia dell'utilità politica della filosofia insomma da questo punto di vista no che che poi è stata anche spero
Sì arrivata espressa anche dal dal dall'amico Gianfranco
E qui i problemi eminentemente filosofici toccano questioni che vanno alla radice delle nostre questioni politiche
Perché se noi non siamo liberi allora non resta che il conformismo della maggioranza no e e quindi non possiamo
Fare in alto
Io mi fermo qua mi fermo qui avremo altre cose
Grazie grazie soprattutto per gli stimoli per gli spunti o veramente rapidissimo che vorrei cogliere uno
Anch'io non sono una di diciamogli quegli studiosi avvocati che leggendo certe cose leggendo certe norme di legge dice a passa ritornando il fascismo assai ricordando l'autoritarismo
Evidenzio un dato esperienza personale il decreto legge Salvini all'articolo quattordici ha introdotto e legge in questo momento la revoca della cittadinanza la revoca della cittadinanza perché commette determinati reati politici reato di banda armata
Creata in epoca della cittadinanza che può avvenire solo e soltanto nei confronti di chi acquisisce la cittadinanza per i giusto soli e non perché ce l'ha per il sangue Squinzi certamente non per noi
Ma per chi straniero fatto tanti anni regolamenti dai acquisisce ora nel dibattito dottrinale costituzionalisti goccia una norma della Costituzione che sarà completamente dimenticata e io dico fortunatamente che all'articolo ventidue della costituzione che è una norma di un riguardo mezzo
Carra cita questo nessuno può essere privato per motivi politici della capacità giuridica della cittadinanza del nome
Non c'è bisogno di spiegare il significato di questa norma i costituenti la misero lì e la mise non li per dire una cosa di una cosa soltanto che in un ordinamento costituzionale repubblicano norme leggi come quelle razziali non può devono avvenire
Cassa
Ecco io non sto dicendo che sta tornando al fascismo neanche sta tornando l'autoritarismo è tornato però di attualità l'articolo ventidue della Costituzione e questo da costituzionalista mi preoccupa mi preoccupa molto perché è ritornato ad esserci alcun interesse
Nel dibattito scientifico ma anche nel dibattito pubblico e quando una norma costituzionale diventa oggetto di dibattito pubblico come voi mi insegnate come ci insegnano eventi più recenti
Bisogna sempre stare un po'attenti perché c'è qualcosa che non va
C'è qualcosa si percepisce che non tutte le cose sono al posto giusto una comunicazione di servizio siccome c'è stata anche una sollecitazione da parte del pubblico rispetto a determinate questioni prima fra tutte quella evidentemente di del caso di Riace Casale è scoppiato diciamo negli ultime settimane questo convegno è stato pensato in realtà molti mesi fa e motivo per cui diciamo non era poi come dire un focus specifico della giornata di oggi sollecitato dal nostro portavoce Roma collegate non vado vi ricordo che comunque quanti di voi volessero venire a conoscenza dei comunicati stampa delle prese di posizione degli iscritti degli interventi che come giuristi democratici noi non dico quotidianamente ma quasi facciamo il dibattito pubblico chi è interessato può punto venire qui possiamo iscrivere al sette nella nella bellissima ovviamente occorre fare anche voi iscrivendo vi direttamente sul nostro sito iter ovviamente che il convegno dovesse finire alle sei e mezza era un bluff perché abbiamo piccolo margine di tempo ed il dibattito per la discussione quindi se ci sono degli interventi dal pubblico estremamente sintetici in modo tale da consentire un rapidissimo giro finale nostri relatori sulle questioni che sono emersi
Ma se alza
Allora Pancalli alla tassi la regista sia quel microfono Elisa
Sorriso Ricciardi
No mi fa piacere quest'ultimo richiamo
Alla Costituzione perché la Costituzione parla anche di sovranità
Se non sbaglio
Qualche modo forse un'importanza ce l'avrà pure questo termine che stava abbastanza negletto arrivare nei vari interventi
Per Cuper i quali non esisterebbe più sovranità l'autodeterminazione
Forse anche
Chiedo scusa
Mi vedevo ripeto
Forse anche in contraddizione con poco alcuni spunti che devo dire se erano io trovo anche interessanti soprattutto gli ultimi o i penultimi della parlamentare al netto di qualche mio dire
Entusiasti i canali entusiastica
Entusiasti lo slancio propagandistico anche sul piano c'è tutta l'altro ma
Siamo sotto elezioni locali quindi
E no dicevo appunto contraddizioni quando punto socia di riferimento anche a che cosa al problema geopolitico
Cioè vale a dire alle condizioni storico-politico strutturale economica dell'Africa quindi si è parlato di ripudio del debito si è parlato di attività più delle multinazionali
Che poi a ben vedere in realtà tutto questo è l'espressione di cosa e l'espressione della libertà assoluta la libertà del commercio la libertà di circolazione che poi si traduce la visione liberista
Non neoliberiste liberista della della città e la libera circolazione dei fattori produttivi
E di conseguenza anche la libera circolazione la forza lavoro
Quindi secondo me si dovrebbe un po'per inquadrare i ridefinire quello che è stato a mio avviso
L'aspetto più debole teoricamente debole di questa di tutte che che ha un po'accumulato le varie
I vari interventi vale a dire una sorta di paradossalmente naturalizzazione
Delle calamità naturali in qualche modo e chiavi camminando valido per definizione ma le calamità naturali possono essere non sono pervenute ma possono essere come dire minimizzati un qualche modo possono trovare delle forme
Di reazione e di e di e di rimedi che un'organizzazione sul territorio che fino adesso si chiama stato poi non so non è più di moda prassi camuffato
E fornisce fornisce ora ho trovato da questo punto di vista quindi piuttosto astratto ma non astratto in senso come ritengo proficuo l'astrazione determinata qualcuno
Qualcuno di Treviri ci insegnava che era una una un criterio fondamentale nello studio delle formazioni sociali
Ma un'astrazione non determinata che a volte potrebbe anche in qualche modo ammantare quello che invece la vera posta in gioco quando si dice per esempio che
Sì allora
Velocissimamente ma siccome ho visto che c'è anche una una questione di gestione dei tempi però le sollecitazioni sono tante dopo tre ore
Quindi quando si dice per esempio che
E il il il c'è una sorta di si configura
Il diritto ai il diritto alla ricollocazione come una sorta di risarcimento in forma specifica della violazioni del diritto individuale a risiedere in un dato territorio
Io
A me hanno sempre insegnato come il risarcimento in forma specifica appunto in questo caso dovrebbe allora tradursi in che cosa nel fatto di creare condizioni affinché sia ripristinato il diritto a ricevere in quel territorio
Visto evocando la ricollocazione altrove per questo fantomatica libertà di circolazione indiscriminata
Soprattutto perché poi quando si dice che in realtà
Bene secondo sempre questo intervento
Qual è il il soggetto ottenuto a questo presunto risarcimento il sistema degli Stati
Ma il sistema degli stati ecco sei
Una comunità mondiale uno sulla testa senza conflitti e tutto e allora vado alla causa la causa la causa dell'immigrazione in realtà questo ma anche sono anche rapporti geopolitici e soprattutto una sorta di neocolonialismo nel per realismo che c'è stato anche recentemente nessuno ha menzionato quello che è stato l'effetto delle cosiddette primavere arabe l'intervento in Libia qualcuno ha detto addirittura l'inizio che la guerra in Siria del due mila undici e che tuttora dura fatale è stato è stata lì Effetto della siccità o della carestia non ricordo forse l'avvocata
L'astice alla cassa del due mila e dieci dimenticando quindi quello che è accaduto in Siria
La lo scontro tra potenze regionali e potenze mondiali che ad utilizzi la Comit tutte le primavere arabe non si può passar sopra
Sopra questo tipo di affermazioni poi ribadite anche in qualche modo e si dovrebbe anche finisco si dovrebbe anche forse ricordare come attualmente esiste anche una forma di neocolonialismo non legata alle multinazionali semplicemente ma legata direttamente agli Stati come per esempio esista ancora una comunità finanziaria cosiddetta africana che dipende dalla Francia a tutti gli effetti proprio in tutti quei paesi si trovano nella fascia nella regione subsahariana
E che in qualche modo in prigione l'economia e le finanze di questi Paesi Sankara un grande un grande politico
Della del Burkina Faso diceva l'aiuto che ci dovete dare voi occidentali era enti non aiutarci grazie
Okay e grazie la citazione di stancare l'astrazione determinata marziana non è che gli hanno consentito al collega una maggiore tolleranza da parte mia Fabio Marcelli
Intervento anzitutto per dire dissento totalmente dall'intervento che mi ha preceduto
Di fronte a eventi come il disastro climatico ambientale che siamo vivendo ovviamente lo sforzo di tutti e in particolare dei giuristi se vogliamo rivendicare una qualche posizione fra virgolette privilegiata e quello di riscoprire la comune appartenenza alla razza umana per far fronte a problemi che sono globali per definizione appunto perché vengono da un modello di sviluppo globale imposto dall'Occidente ha perso dal mondo quindi si pone un problema di responsabilità
Che viene adombrato
Come ricordava un intervento anche nel testo della convenzione sul cambiamento climatico di Rio del mille novecentonovantadue che è stato un po'la capostipite dei trattati in materia di cambiamento climatico
Seguita poi da protocollo di Kyoto ed altri altre convenzioni minore responsabilità comune market differenziata che implica un rafforzamento degli obblighi a carico degli sfratti ricchi e sviluppate ora questi obblighi non si esauriscono certamente all'accoglienza nei confronti dei rifugiati ambientali
Ma è altresì in dubbio che tali obblighi di accoglienza fanno parte degli obblighi più complessivi da assumere quindi questa è l'ottica corretta nella quale collocare il problema è ovvio che non si può limitarsi a raccoglierli accogliere rifugiati ambientali però neanche si può negare che accoglierli
Specialmente in situazioni di emergenza come quello che viviamo moglie giorno per effetto di queste calamità che naturali da solo fino a un certo punto perché poi come benché sappiamo sono indotte dall'attività umana no sì parlate antropocentrica
Per indicare le raggiungere alla quale stiamo vivendo cioè era assegnata dall'intervento distruttivo il più delle volte della specie umana quel è chiaro che come giuristi ci dobbiamo porre questo problema di responsabilità
O può dire queste bellicosa che mi serviranno proprio a sviluppare un intervento a loro modo di svolgere all'Avana tra una settimana circa a un congresso nel quale appunto vi proponevo all'interno di via su questi aspetti
Legati all'immigrazione e ne approfitterò anche per per sviluppare in partenza da Malibu giardinetta
Aggiungo che forse lo schema della convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno è utilizzabile fino a un certo punto
Bene che come i giuristi facciano tutti gli sforzi di immaginazione seguendo il suggerimento del professor Sorrentino di compassione anche questo denso per ampliare il significato dei testi giuridici per cercare degli interpretarlo inutili Pino praticamente alla luce delle esigenze concrete che si pongono eccetera però ho i miei dubbi che questo sforzo
Possa condurci lontano ma ha fatto ha fatto lo sforzo sulla convenzione di Ginevra luce anche le proposte di modifica che si sono registrate nel frattempo che non hanno trovato come ovvio
Il consenso alla maggioranza degli stati nutrono introvabile controllando il distratti di immigrazione principali come d'altra parte non l'altro avanti la convenzione sui diritti da una delle militanti dallo famiglie però ci sono alcuni elementi interessanti ad esempio la dichiarazione del migliore
Di qualche anno fa sulle migrazioni che andrebbero sviluppati e probabilmente quello che c'è da fare e mettere in cantiere una convenzione
Generale sulle qui si aspetti di carattere ambientale chi abbia al suo interno anche una parte dedicata all'emigrazione cosa che ad esempio nel Trattato di Parigi dal due mila quindici
Non è quasi per nulla presente
Grazie a Claudio
Andrea di Modigliani
Ma se non ci sono altri interventi magari
Ma
A questo
Volevo ringraziare giuristi non radici per la natura saldamente interdisciplinare di questo convegno questa è una premessa mano diciamo dei praticoni nel diritto ci vogliono tali e quindi questi input che ci vanno all'estero sono molto preziosi
Faccio un intervento che una piccola osservazione vagamente euroscettico ma non in termini generali ovviamente
La direttiva qualifiche
Prevede una clausola sull'articolo che se non ricordo per cui
Sì tutsi consente diciamo così la tutela fino al momento in cui ovvero tutele esclusa nel caso in cui è possibile
Che i richiedenti asilo trovi in una situazione diciamo così di tutela all'interno del Paese d'origine cioè in qualche modo l'impianto normativo comunitario sembra dire
Privilegiamo o la persecuzione individuale o le situazioni diciamo di guerra indiscriminato comunque situazioni in cui il territorio nazionale non consente più alcuna tutela
Agganciare l'idea di Rifugiato climatico a questo impianto normativo rischia di essere rischioso
L'Italia nona dato attuazione a questa clausola di esclusione e quindi in Italia se io vengo da una regione all'Inter in uno stato regione all'interno della quale
Sono perseguitato oppure come in questo caso per esempio ci possa essere una forma di violenza ecco o tutela assoluta mancanza tra i diritti umani posso trovare tutela in Italia non trovo tutela
In altri Paesi europei
Le statistiche
Anche su questo molto chiare quindi mi chiedo dato che come ci è stato rappresentato il fenomeno climatico infilando progressivo che non porterà tra poco alla scomparisse dalla scomparsa di interi Stati
Rispetto a questo fenomeno forse a livello interno noi dovremmo invece riagganciarci alla protezione umanitaria posizione unitaria che alla luce della sentenza
Citata dalla collega Brambilla
Fai un riferimento lo scarto che c'è tra
Godimento diritti fondamentali nel Paese origine godimento i riti fondamentali nel Paese dove si è
Ponendo al centro quello che il concetto di dignità umana ed è forse rispetto a questo questo tipo di ragionamento che fa riferimento a
Beni ben superiori a quelli di cui può disporre il legislatore come si crede essere stato fatto nel caso di specie decreto Salvini mi mi chiedo allora se da giuristi sia necessario rimettere al centro quindi in qualche modo forse che assistano gli obiettivi ma almeno nel nostro lavoro quotidiano
Rimettere al centro questo tipo di
Di protezione e dall'altra rigettare in pieno quello che è stato descritto il permesso di soggiorno per calamità naturali che sembra essere appunto uno strumento di protezione all'espulsione che non che non che di in qualche modo chi discrimina
Questo tipo di motivo di fuga dal dal paese rispetto a tanti altri motivi di fuga che come abbiamo visto appunto non può essere più o questo non può essere discriminato
Grazie Andrea Serra Alberta milione che voleva fare una breve replica e poi a questo punto direi salvo ci sono anche delle reti da parte del professor Pellegrino posso Sorrentino
Anche possiamo chiudere coi così grazie
E allora io volo soltanto replicare brevemente a collega Ripa intorno è andato via però insomma anche può essere utile anche per i presenti in sala e all'inizio quando il diciamo niente riduzione quando ha fatto in quel collegamento tra il problemi di siccità ci sono stati in Siria per un periodo di tre anni e il conflitto che poi è scoppiato dopo dopo due mila dieci è chiaro che parlandone anche qui con con la mimica climatologo del CNR è ovvio che questa questa presentazione effetto di una come dire di una di una semplificazione no trattandosi poi chiaramente di un'introduzione
Diciamo al tema però è una semplificazione che poi diciamo ha poi fondamento di verità in realtà perché poi oltretutto anche ampiamente documentato questa relazione tra le due
Tra i due queste due elementi perché è ovvio che e non è il solo fattore no L'Aquila della siccità il questo film che interpreta in questo lungo periodo
L'unico fattore quindi scatenante del conflitto è ovvio però che in una situazione che già si presentava come estremamente complessa e conflittuale
Lampadine un lungo periodo di siccità ha determinato l'aumento del prezzo del pane e quello ha chiaramente come dire reso estremizzato azzimo questo conflitto che sono diciamo già filiera diciamo latente chiaramente e quindi è poi scoppiato vista proprio che
La c'è una correlazione di questo tipo è così come in tanti altri conflitti nonché quando e quindi volevo senza una tipicamente fare questa precisazione mi sembrava d'obbligo perché appunto
Tutto
Grazie dottoressa Cagnazzo non so se vuole una breve
Mica lo farà commento velocissimo sulla questione della responsabilità dei singoli degli Stati
E volevo fare un parallelo con quello che è accaduto per il buco dell'ozono in realtà in quel caso il movimento di massa è stato fondamentale la ratifica del protocollo di Montreal del mille novecentottantasette
è avvenuto prima ancora che scientificamente si conoscessero tutti i dettagli dei processi fisico-chimici del buco dell'ozono e perché in quel caso c'è stato un forte grosso movimento di massa che sostanzialmente ha spinto alla riconversione
Verso gas inerti quindi non è vero che
Cioè secondo nella responsabilità del singolo c'è estremamente evidente almeno così fu chiaramente
Professor per
Sì grazie e io cerco di essere molto rapido e comincio da quest'ultima cosa sì ovvio c'è un bellissimo libro di Casson stent sulla differenza fra Kyoto è Montero e lei spiega che ci sono tutta una serie di Firenze che hanno a che fare con la dinamica la responsabile io quello che volevo dire lì non è che volevo dire la stessa cosa cioè oggi alla mente la l'attivismo scritto un libro dove faccio propaganda per l'attivismo può avere degli affetti e la legislazione però il punto è che la responsabilità nel caso del cambiamento climatico se ho capito bene io le responsabilità un po'strana se uno pensa che la responsabilità morale Saro gergale e me ne scuso perché devo essere veloce a che fare con la responsabilità causale
Perché la responsabilità causale lì non è molto chiara
Secondo me anche nel caso del buco dell'ozono dopo di che ha funzionato benissimo e forse ci riusciamo quindi o dal punto di vista di quello che dobbiamo fare sono era più o meno una cosa da da filosofo invece vorrei dire un po'di cose sul sulle sollecitazioni che sono state fatte prima su diciamo convenzione di Ginevra ragioni dell'immigrazione innanzitutto son d'accordo col bel perché
Con migliore perché le cause dell'immigrazione sono sempre multifattorialità esso ce l'hanno spiegato tutti i sociologi del mondo quindi ampiamente quando uno dice che c'è una causa ma ce ne sono molte altre e anche quando parliamo di immigrazione forzata nessuna forza da fare niente se io cerco disparati due anche accettare il proiettile nessuno nessuna forzatura secondo certe concessionari Bertante lo poi è ovvio che in certi casi quindi è ovvio che sono multifattoriale lì
E a Treviri sono stato anch'io e e però l'idea e anche questa che
Perché non dovremmo usare la consulenza di Ginevra questo il punto che mi prende di più è un'obiezione letterale non si può fare un'interpretazione di quel genere ma siccome che persegua cioè si può fare ovviamente non lo sostengo c'è dal punto di vista letterale è possibile dare questo tipo di interpretazione
Anche l'idea che siano soltanto individuali ile protezioni non è chiarissima perché nel momento in cui l'articolo parla di appartenenti a gruppi sociali e oppio che si sta pensando a una cosa di gruppo quindi dal punto di vista letterale non ci sono problemi
Dal punto di vista pragmatico ci possono essere problemi uno può dire come diceva
Anelli Shrine pezzo ma però se ci attacchiamo a quella cosa e difficile che riusciamo a tenere questi obiettivi beh e allora ci attacchiamo una cosa che almeno ai miei occhi di laico non sono un giurista e vaga come la protezione umanitaria personalità che è un insieme
Di documenti legislativi che spesso non hanno lo statuto forte di una convenzione internazionale che ha fatto diritto internazionale che è riconosciuta nell'articolo della nostra Costituzione sul diritto d'asilo cioè se vogliamo utilizzare una cosa forte è quella qualsiasi altra cosa viene facilmente smantellata per cui credo che dal punto di vista pragmatico quello è il punto perché lì c'è un diritto internazionale questo mi consente di rispondere anche al problema del sistema degli Stati ed il fatto che tra gli Stati non ci sono il sistema degli stati sono quelli che firmano i i trattati internazionali ed è l'unica cosa che vale al di fuori degli stati il poco diritto internazionale che abbiamo e quello che dopo la seconda guerra mondiale acconsentito
Via per un mondo più pacifico nonostante tutto
E vaghissimo
Chissà che forzava però è l'unica cosa che ne abbiamo fatto non abbiamo fatto né un governo mondiale mia tre cose quindi io direi che quel sistema degli stati la cosa che è responsabile diritto di ricollocazione no dovrebbe essere il diritto di ritornare e mali sono non c'è più
E quindi non può ritornare per cui è ovvio che deve avere il diritto di venire ricollocato se li so c'è chiaro che torna ma io appunto per questo
Cioè non sarò lucido però quando organizzò il discorso generalmente limite come fanno tutti quelli che fanno il mestiere io sono partito dal caso dei profughi che vengono da un insolito qui non c'è più il territorio League non capisco quale altro risarcimento ci possa essere se non ammetterli
Però ovviamente lungo ringrazio molto alle sollecitazioni non posso essere più esaustivo di così grazie
Sorrentino
Le difficoltà ad accendere il microfono ma molto rapidamente soltanto sul sull'intervento riguardo alla necessità di rimettere al centro il principio della dignità umana no certo siamo tutti d'accordo però
Il punto è che
Il principio di questi principi etici diciamo in generale
Non è vero che sono al di sopra delle disposizioni del legislatore cioè lo sono linea di principio finché legislatore decide che sia così celle si auto in qualche modo limita in questo perché i regimi totalitari ci hanno fatto vedere cosa una maggioranza può fare
Quando vuole farlo cioè i principi etici giuridici si sostengono sui rapporti di potere e questi rapporti di potere non so cosa brutta e per carità voglio dire ma perché il principio della dignità umana sia vero sostanziale non semplicemente un annunciato diciamo poi vuoto c'è bisogno che venga sostenuto da da convinzioni diffuse da un da una cultura da un potere anche che difenda poi effettivamente la dignità umana insomma e quindi dal mio punto di vista qui ritorniamo all'importanza
Io cerco di metterci evidenza un aspetto delle questioni cioè le disposizioni che poi generano costumi anche però c'è l'altro lato che quello del potere
E la norma senza un potere vuota naturalmente venne in Italia tra diciamo di sulla divaricazione tra la costituzione materiale costituzione formale c'abbiamo
Tenta diciamo scritta tanta no quindi
Questo secondo me è fondamentale la questione del potere nel senso positivo handicap
Significativo quello dei si diceva prima della della mobilitazione che ha sostenuto poi anche un mutamento normativo no
Questo poi la storia ce lo insegna accade generalmente così ma non non non non scendono dal cielo soprattutto i mutamenti normativi di por progressista non di il dispotismo illuminato è stato diciamo l'illusione della della dell'illuminismo ma molto raramente una realtà insomma
Grazie direi che possiamo concludere qui anche perché lo dico per quelli che per entrare hanno dovuto consegnare i documenti di identificazione di all'ingresso alle diciannove e quindici
Grazie e buona serata