Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Letteratura, Libro, Societa', Terranova.
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Rubrica
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scrittrice
Radio radicale bentornati non ho appuntamento delle parole e le cose
C'è tornata trovare siamo felici di averla qui con noi in aria Terranova ben trovata Nadia grazie allora diciamo la storia di questa trasmissione è legato alla storia dei due libri perché nella prima trasmissioni assoluto Questura di aver su Radio Radicale io l'ho fatta qualche anno fa e presentammo gli anni al contrario
Diciamo siamo entrati insieme in questo studio per la prima volta oggi ritorni qua dopo tanti intermezzi e tante conversazioni che abbiamo fatto nell'arco di questi anni
Per presentare addio fantasmi edito da Einaudi collana Stile libero addio fantasmi è un libero in qualche modo che perché ha letto gli anni a contrario
Diciamolo troverà sicuramente evocativo e forte ma è un libro che determina tanti discrimini nella storia del lettore ma soprattutto anche nella storia di questo segmento di letteratura contemporanea
Allora via racconta un po'di questi addio fantasmi era contiamo un po'Dida la protagonista
Dopo una un romanzo scritto in terza persona come gli anni al contrario che raccontava delle vicende ricalcati su vicende biografiche che ne erano carene erano stati vicini alla che era un romanzo scritto con una distanza che poi si fa seria e via Sassetti inviava durante la la scrittura quindi la lettera di libro sentivo il bisogno di un racconto in cui intestare una prima persona fin qui anche
Come dire esplorare tutte le possibilità di quella prima persona mi dava e quindi dovrà essere un personaggio che ovviamente non fossi io vacche potessimo stare comodamente doveva essere un personaggio che aveva più o meno la mia età infatti a trentasei anni Ida io ne ho qualcuno di più
Superato da poco quell'età quindi la comasco bene bene anche fresca
Una donna che vive a Roma che fa un mestiere legato alla scrittura da scrittura radiofonica per la bici sai già che siamo qui in radio lo possiamo dire è una donna che scrive finte storie vere per la radio può essere che io ho sperato
è doveva avere subito un danno che somigliasse al mio nel mio caso c'è una serie di un lutto familiare
In quel caso io ho scelto la scomparsa perché la scomparsa mi serviva ridisegnare le ossessioni di da e quindi a parlare
In maniera ossessiva con la lingua
Anche circolare se puoi onirica a volte un po'folle di quello che accade nei lamenti dirà dove tutti gli effetti ambientato di fantasmi nella mente di questa donna
Ecco la mente diventa un'ambientazione ma diventa anche la casa della storia perché diciamo questo è un romanzo molto fisico sicure un romanzo che gestito soprattutto su un livello percettivo e fisico perché ovviamente la lontananza l'assenza
E e soprattutto l'ansia di quell'assenza fondamentalmente è dettata da alcuni comportamenti dei personaggi che agiscono all'interno di questo tessuto narrativo
E molto significativa la proprio la prima pagina
In quindici mia madre disse che si era sempre dovuto occupare di ogni problema da sola la casa le pesano sulle spalle era stanca ormai rifare il tetto che era piatto e piastrellato e fungeva anche da terrazzo sarebbe stata la sua ultima forma di generosità
Perché certo non poteva mettere la casa sul mercato bucherellata come era priva di comprarne
Una più piccola e più solida in questa diciamo percezione iniziale io ho letto praticamente quasi una sorta di di sunto di di questa storia c'è una casa una casa che chiaramente
Malandata soprattutto nella parte che deve essere più solida che quella del tetto e cioè in qualche modo una madre che vuole sbarazzarsene per far posto diciamo a qualcosa che sia di un accogliente differente rispetto al Sole che si è vissuta
Allora
è un libro che chiaramente ci offre tanti piani narrativi però come è stato per te
Rapportare questa parte molto fisico molto quotidiana fatta distanze quotidiane con una parte che diciamo EMI un po'a cavallo tra l'inconscio leggo il mio
Tentare uno vicino c'è letteratura senza concretezza per cui nel momento in cui andiamo a raccontare una storia dobbiamo partire da quello di più concreto che c'è perché lì che il lettore trova il varco per entrare poi nell'integrità nella Psicologia
Nella appunto nell'ossessività in questo caso ma a qualcosa di concreto che bisogna attaccarsi
Il corpo è una parola importantissima questo libro questo libro è diviso in tre parti il nome la voce e il corpo
Non in quest'ordine perché il corpo viene prima della voce il nome e la voce stanno quasi a fargli da da corona intorno
Perché sono le tre cose che svaniscono del padre quando il padre va via quando i teatri di sani e sono le tre cose che svaniscono ogni volta che noi attraversiamo una separazione che si divorzio che sia un punto un lutto che sia una perdita di siam
Un distacco un trasloco noi perdiamo la voce di qualcuno fettuccine casa adesso magari un po'meno mondani dispositivi elettronici però quando di qualcuno che non c'è più noi pensiamo a che cosa ci manca la prima cosa il lavoro se non è un caso che quando poi se la risentiamo ci capita di avere un sussulto è a volte neanche di riconoscerla subito per quante volte l'abbiamo riprodotta
Il corpo del padre importantissimo il padre va via quando vita Trevisani
Ida non ha più un corpo paterna in cui rispecchiarsi e diventa lei donna quindi vede la trasformò sente e vive abita la trasformazione del suo corpo in assenza di un corpo maschile dentro casa o meglio con un corpo maschile che non si sa più dovrà
Non non gli si è potuto dare neanche una degna sepoltura semplicemente non c'è e quindi in questo vuoto totale il corpo di lei cambia diventa qualcosa che ti crudele inafferrabile anche i dominatori rispetto a lei ma lei
Prende la rivincita con la mente esercitando illudendosi esercitare una signoria sul corpo dicendo quello che accade al corpo non è successo davvero
Che è il contrario forse di quello che avviene davvero perché la quel di quello di cui siamo sicuri di ciò che accade il nostro corpo eppure lei diverrà cosa del del dall'interno al quarzo e forse anche un a una metafora di questo doppio binario di cui parlavi tu della della mente che si illude diedi dominare e invece di quel di del corpo che domina davvero ma che recita la parte del dominato
Ecco c'è in qualche modo un Grande Demone all'interno di questo di questo romanzo che è la paura la paura fondamentalmente uno dei sentimenti possiamo dire
Più snobbati all'interno del anche del vissuto quotidiano o mettiamo la paura e il diamo altri nomi lo chiamiamo Panico lo chiamiamo
Instabilità la chiamiamo tante cose invece la paura fondamentalmente in questo libro a cittadinanza ha cittadinanza era anzitutto perché
Chiaramente la sparizione di qualcosa di qualcuno a me
Forse la cosa che ci mette più paura in assoluto ci capita quel mazzo di chiavi figurarsi con una persona e però la paura diventa un elemento che non solo crea straniamento ma crea quelle principio di respingimento del dolore il la protagonista ha paura ma in qualche modo sa che deve difendersi da qualcosa e quindi il dolore non viene inglobato
In quella parte dell'eco che che spesso dicevamo prima chiacchierando
Dà molta diciamo da molto da fare
Alla alla letteratura contemporanea insomma spesso leggiamo tanti romanzi sui lutti sulle morti sulle guerre e il dolore diventa in qualche modo parte dell'autocompiacimento alle volte dell'autore spesse volte
Dei personaggi invece sembra quasi che la paura
Sembra mutuata da una dimensione quasi classica quasi epica la paura come regolatori
Pensare quando io scrivo la prima domanda che mi faccio è di che cosa hanno paura i personaggi che sto mettendo sulla carta e anche una delle prime cose che insegno che spiego quando tengo i laboratori di scrittura
Cioè se un personaggio non ha paura non è un personaggio vero perché noi ci muoviamo spinti fondamentalmente da due bisogni desideri e paure sono due nomi della stessa
Però lei la stessa parola declinata diversamente quello quello che desideriamo sperso quello che ci fa paura non a caso c'è questo anatema che fa fa sorridere ma anche profondamente vero c'è l'augurio che già ora che ci si possa fare che i tuoi desideri si avveri no
Perché abbiamo sempre bisogno di tenere una distanza tra noi e quello che vogliamo raggiungere quello che vuole aggiungere ci spaventa si muove come un motore
In questo libro io affronto ed effettivamente prende di petto la paura cioè questo sentimento che tutti proviamo e che tanto difficilmente accettiamo accogliamo nell'asse niente perché paura vuol dire intanto consapevolezza della nostra fragilità sempre poi significa
Prendere prendersi carico di quello che desideriamo e che però non sappiamo perché non raggiungiamo nella peggiore dei casi metri puliamo la la modernizzazione se desideri alla alla sfortuna
Ma spesso c'è una vera paura che ci impedisce di raggiungere una pienezza nella nostra vita
Poi ci sono le paure piccole che sono le Paure dei fantasmi del buio rigore e ci fanno sentire infantili e che però ci portiamo dietro poi tutte sono declinazioni di un'unica paura anche la paura quella che appunto
Tanti filosofi hanno cercato di di di raccontare che che Kant chiama anche il male radicale che la paura di morire la consapevolezza che siamo qui transitoriamente che tutto questo ci può essere tolto da un momento all'altro
E che non sappiamo che cosa ci sarà e non sappiamo che senza stiamo dando le nostre giornate
è una paura impossibile da mettere da parte non volte però va affrontata anche con una certa allegria o disinvoltura se non sembra soltanto un libro pesantissimo con ci sono dei momenti in cui idea riesce persino essere ironica pure non non staccando mai
La spina dalle sue delle sue Paure delle sue fissazioni percorre
C'è una dimensione temporale che è scandita all'interno di questo romanzo molto interessante perché il tempo ovviamente
E la cifra silenziosa di ogni libro trascorre dalla prima all'ultima pagina però che tu hai fatto una scelta narrativa abbastanza interessante è vero non certo molto di scandire dei tempi come se fossero degli intermezzi
De intermezzi che hanno delle punte di lirismo molto interessanti cioè quasi come a significare che in mezzo al trambusto delle cose
Se ci si ferma si riesce a scorgere meglio la realtà che si vive o anche l'irrealtà che sostanzialmente si vive e questo l'ho notato perché intermezzi che che sono appunto all'interno
Di questo libro rappresentano non solo la scansione temporale ma anche delle pause in qualche modo interiori per il lettore perché sono forse
Quelle pause che ti danno poi lo slancio per
Diciamo comprendere la ancora più in profondità per farla veramente tua per farla veramente universale come come come letture come linguaggio allora il senso del tempo e diciamo una una dimensione se ne è molto affascinante romanzo come questo
Quand'ero piccola intendo veramente piccola c'è una bambina tirai giù dallo scaffale di mio padre l'interpretazione dei sogni di Freud che è era naturalmente un libro proibito comunque vada tornano avendo la fortuna di vivere una situazione la dimensione in cui di quello che leggevo io
Pochi si curavano cedessero assicurava di togliermi qualcosa dalle dalle mani
Lessi interpretazione dei sogni con un grande libro di fiabe cosa che in effetti è c'è quindi libero il racconto e di una serie di esperienze universali
Che per sia un bambino può comprendere sincera dei riferimenti alla sessualità c'erano i riferimenti più tecnici ma meno interessava quello a me interessava che il racconto di quello che accadeva nelle notti di certe persone insetti signori T-shirt signore che io non conoscevo
Era un racconto che somigliava terribilmente ai miti e alle favole
E così scrivendo addio fantasmi ho pensato che perché avviene tutto in pochi giorni noto sai pensiamo partirei anni al contrario che tu citavi io non non dimenticherò mai il giorno in cui sono d'acqua a raccontarlo
E nel contrario raccontava dieci anni in meno pagine di addio fantasmi che racconta pochi giorni in duecento pagine
Quindi io avevo una una protagonista che attraversava il giorno dopo giorno pochissimo pochissimo tempo tutta la sua vita
I Notturni mi sono serviti a raccontare come non soltanto di ciò che ci accade ma anche di presenze ogni che che fanno parte dei dei nostri sogni
E però intanto della nostra vita siano fatte le nostre giornate cioè le nostre giornate sono fatte anche di quello che noi immaginiamo assegnamo ridiamo nel Nord nel dormiveglia e il tempo che ho utilizzato per questi notturni richiamo proprio notturni perché hai ragione come se fossero degli interludi musicali
Il tempo utilizzato è quello del del presente tutta la storia raccontata passato al passato prossimo ciak tra passato qualche utilizzo per raccontare ciò che accadeva ancora prima quando il padre tirare era presente nelle vite di vita
Ma quello che accade durante le notti o durante avvolti come i pomeriggi quando lei sia servisse anche avvistamento il tempo presente che poi un tempo che utilizzo per alcune altre scene decise molto dolorose che si vanno a fissare nelle ossessioni
Ecco molto interessante anche la l'ambientazione del del romanzo abbiamo parlato ovviamente della dell'ambientazione Domestica di questa casa che chiaramente il proscenio di di di questo di questo romanzo però intorno c'è la Sicilia una siciliano le c'è Messina
Che tu riesce a descrivere in modo anche inedito perché possiamo dire tranquillamente che la Sicilia così come tutte le terre forti è una terra dal punto di vista letterario e di cronaca sostanzialmente che ha subito degli attacchi retorici nell'arco del degli anni e dei decenni abbastanza importanti
Tu in qui in qualche modo fai un lavoro quasi igienico quasi sanitario in qualche modo la isoli fondamentalmente dal resto del vociare anche della società letteraria della società
Dell'informazione e abbiamo il ritratto fondamentalmente di una città e di un'isola e di un e di alcune ambientazioni lo stretto tutto quanto quello che ne consegue l'idea fondamentalmente di stare su un'isola che guarda in una città che guardano verso il mare in cui c'è un continente in cui c'è una prospettiva differente rispetto alla vita che Silvia
Però in qualche modo ne restituisce secondo me anche alcuni pezzi di dignità letteraria e dignità in termini proprio pratici in termini strutturali ecco come è stato per te ritornare in Sicilia
In questo modo e come Stato secondo te anche restituire questa immagine che che forse ci restituisce una Sicilia nuda un una missina fondamentalmente in in uno stato differente rispetto a quello che siamo stati abituati aleggerà o che leggiamo tutti i giorni
Messina il mio luogo Dilani va nel senso che ci sono nata ho deciso di non viverci più a un certo punto sono andata via
E non avrei mai pensato che la scrittura mi avrebbe ricondotto sempre lei cioè io con la scrittura anche involontariamente torna sempre a Messina mi è capitato anche nella scrittura di alcuni libri per ragazzi racconta recita che non nominavo ma che nella mia mente ricalcavano missina
Qui prendo l'idea di raccontarla di precipitarsi dentro di petto
è faccio in modo che diventi un luogo letterario tutti i difetti almeno questo il tentativo perché è una città davanzale è una città che si affaccia su un continente si affaccia sul mare molto particolare che non è mai riaperto e che non è neanche Marie chiuso
è un è una striscia post sembra del rettilineo un occhio superficiale ma in realtà è un mare Irsina bissare un mare popolato dei miti perché ci sono nello stretto e le leggende d'essere delle sirene di Omero
E quelli appunto incantano liste Ulisse ci sono Scilla e Cariddi Cercola pesce ce la Sereni Fata Morgana e ci sono mille storie che riguardano anche le città di Messina Reggio Calabria
Questo continuo gioco tra le due sponde per cui le città che si affaccia nel si guardano
A me piace moltissimo raccontare missina perché e per sua natura fuori dal dalla cartolina della Sicilia
La Sicilia è vero iper raccontata a volte benissimo a volte in maniera più o superficiale più turistica
Però quasi mai raccontata in questo lembo di inizio perché nel cinema portano sia la porta d'ingresso e di uscita come Trapani un'altra porta
E sono due città molto diverse ma che si somigliano perché sono attraversate tutti dicono appunto di Messina io ci sono passato non mi sono fermato
Non non pensavo che ci fosse nulla da vedere qual è la città distrutta da un terremoto nel mille novecentootto pienamente rasa al suolo ricostruita Tre metri sopra il livello del mare e quindi anche per questo popolate da presenze c'è
Voi che in una città che è stata interamente ricostruita che ha fatto tutti quei morti non ci sia qualcosa di sovrannaturale anche per chi non ci crede anche per chi è completamente miscredente o ateo c'è un'energia insiste va ascoltata
Ecco interessante la dimensione del dolore come abbiamo accennato prima in apertura in qualche modo
Il dolore diventa una componente delle nostre vite della nostra esistenza fondamentalmente da evitare alle volte non tanto di vivere ma quanto di affrontare siamo in qualche modo forse tutti un po'come quei personaggi dei film della commedia degli anni settanta che magari hanno una vita dolorosa ma la domenica si mettono giacca buona e hanno una loro eleganza la loro compostezza ed entrò all'interno della vita
Noi è un po'quello che cerchiamo di fare come uomini cerchiamo di mettere delle pezze necessarie a quel dolore
In questo libro per ossia l'opportunità in qualche modo anche
La ventura di entrarci a piedi uniti all'interno del dolore e questo secondo me è è un dato molto importante perché di solito il dolore nei libri e e e mascherato anche un po'dalla retorica del dolore che è un altro esercizio
Allora
Questo dolore che in qualche modo il dolore antico il dolore di una ferita
In qualche modo cerca di riscattarsi ma lo fa in modo differente rispetto a quello che magari uno si può aspettare dalle premesse della prima pagina
Allora perché come è stata anche vederla questa ferita che mano mano diventava più piccola si rimarginano
Io sapevo una cosa quando inizia da scrivere che il dolore il sentimento che questa che abbiamo che questa anche della gioia all'AGEA non possiamo condividerla
Se c'è qualcuno talmente generoso da essere in grado di ingerire con noi perché molto difficile trovare soluzione generò secco individuano la gioia
Noi leggera possiamo dividere poi invece è pieno di gente che vorrebbe o pretenderebbe di condividere il dolore anche con una certa sadica soddisfazione del non è successo a me ma è lì e chi lo prova che non riesce a condividerlo
Mai neanche quando la l'approccio è sincero e generoso mai subito quando il dolore fisico e rovente idee dice a un certo punto io allora portavo nel petto una piccola sfera arroventata
Ci sono dei momenti in cui il Lois trappola lacerazione non consentono nessun dialogo nessun ponte con l'esterno e Ida lo conosce bene e lo vive
Vive questo isolamento assoluto a cui ti costringe il dolore che ti fa andare avanti la mattina ti sei trucchi dimetti Rossetto vai a lavorare ma dentro ai una una ferita una ferita enorme e te la porti dietro così nella vita non le non la chiudi non la sanità e la trascini impari e trascinato terrà che cosa succede a un certo punto succede e questo sì questo io non sapevo come perché quando scrivono ma scaletta però sapevo che la direzione era quella succede che
Il dolore degli altri due altre persone della della sua amica Sarah e poi il ragazzo allora sconosciuto Nichols che le racconta un un suo episodio tremendo di vita
La costringono a sentire che quello che è successo a lei il successo a tutti che tutti hanno nel petto una piccola sfera arroventata
Enrico incomincia a riconoscerlo persino nella madre che è un personaggio a cui lei si è sempre attaccata anche in maniera brutale anche riversando addosso una rabbia come se l'unica persona a poter detenere la rabbia per la scomparsa di quell'uomo che stava dentro casa e non c'è più fosse lei la figlia e la madre invece che andare alla moglie non non avesse lo stesso diritto
A un certo punto lei grazie al dolore di Sarah ma anche a quello di Nikos soprattutto direi il dialogo Cogni cos'è la prima volta inquina non parla di sé
Verso la fine degli per la prima volta in qui Ida ascolta semplicemente accoglie una storia che impossible dovere impossibile onde radio radicale dovere anche illegittimo e allora in quel momento fa un salto e diventa altro da sé Contador molto quel dialogo perché mi sembra mi sembrava giusto che di essa Santa si finisse con un'apertura
Ecco abbiamo parlato del dolore il dolore ovviamente è un agente trasformatore all'agente trasformatore in positivo e in negativo
O può diventare anche un agente neutrale ovvero ti può trascinare in una depressione latente dove avete voi riporta compiere altre
Azioni
In qualche modo abbiamo parlato prima di della paura e quindi di un sentimento cardine all'interno di questo romanzo ovviamente il dolore che tu racconti sembra ho avuto un'apparente di una parente stretto di di quella paura
La cosa la percezione che almeno io ho avuto leggendo questo libro e che
In qualche modo anche il dolore diventa del materiale plasma dire all'interno di questa storia cioè non diventa un monolite perché spesso diciamo nelle nostre vite il dolore dive diventa una vera di di scandalo una pietra d'inciampo che non ci permette di andare avanti allora quanto il personaggio di idea diventa in qualche modo una una sorta di resistente ai dolori anche della propria famiglia e al suo perché sembra quasi combattere una sorta di resistenza silenziosa all'interno di di di queste pagine insomma
è vero in guerra Ida idea in guerra ed è in guerra con chiunque la voglia strappare
A quello che le è capitato nel ci affezioniamo tantissimo e nastri vuoti ai massimali a quello che ci ha fatto male a quello che ci fa male c'è una parte di noi che come un canale sempre attaccato all'Orso che sta lì era a rosicchiare ancora di
Quel quello scavo su quello che ci è successo
Non so se va combattuto so che vada bilanciato perché essi parlo del tutto impossibile e forse neanche auspicabile cioè non non stiamo in equilibrio se non c'è anche una parte di RAI che sta male non conosco nessuno che abbia un equilibrio invidiabile che non abbia imparato a convivere senza estirpare un male interiore eppure tuttavia va bilanciato con un'apertura un'allegria lei dice a un certo punto che lei la madre negli anni più terribile erano stati anche i fili sino dice come quella felicità come De Petris grigliati trovati sulla spiaggia quindi qualcosa di inoffensivo qualcosa che non ti italiani anche qualcosa di molto raro
Perciò prezioso che forse ha un valore simbolico perché quei vetri vengono raccolti dai bambini sulla spiaggia tra sono colorati mettono allegria e quindi aiutano ad andare avanti
Tu dici che il dolore trasforma e questo è vero ma serve del tempo perché accada perché il dolore fa anche o fare un effetto boomerang alle persone fa rinchiudere molto Quandt appunto ci si impara a convivere si impara trascinarsi dietro allora forse fa da gente trasformatore
Ecco si ritorna sempre la prima pagina perché diciamo folgorante anche l'inizio di questo libro c'è sempre questa riparazione del tetto che a me insomma
Diretta da una sorta di rito posso domestico perché
Diciamo l'ho trovata immediatamente una metafora importantissima
E forse diciamo questo libero diciamo più che in qualche modo abbiamo parlato di una resistenza interiore dopo diciamo la resistenza di solito c'è sempre
Una rivoluzione o dopo la rivoluzione c'è sempre un
Qualcosa di nuovo che nasce
Però in qualche modo mi sembra che questo elemento di manutenzione che la madre fa per in qualche modo mettere in vendita questa casa diventi poi un po'l'azione pratica che tutto il libro svolge
Perché in verità Ida con il suo passato forse è fin troppo riconciliata cioè la la fila fin troppo analizzato scandagliato vissuto ne è diventato appunto un'ossessione diventato un fantasma
E allora sembra quasi che l'azione inconscia della madre di riparare il tetto per vendere il proprio passato con tutto quanto quello che ne consegue
Se sembra anche essere un po'l'ammissione finale di questo libro una sorta diciamo se la madre ripara il tetto Ida cerca di riparare un po'tutta la storia si è il tetto tra l'altro fa da coperchio
E da terzo angolo di queste triangolo composto da dalla madre e dai Ida in cui il terzo polo dovrebbe essere il padre mai di volta in volta la sua assenza o la casa o il tetto che ha appunto rappresenta per sineddoche la parte per il tutto e rappresenta la casa interamente no il tetto è quello che ci si ripara quello che ci protegge
E in queste fibre il tetto è un uomo però maschile anche la casa è maschio non è di solito il simbolismo della casa vorrebbe la Caf ma come un grembo materno invece in questo caso la casa un grembo paterno ed è un infatti perciò un gambo che crolla che fa male
Che che non c'è più che si sta dissolvendo riparare manutenere sono due verbi importanti in questi libero
Perché
è qualcosa di cui Ida non si sente capace cioè lei dice essere mio padre c'ha abbandonato nel eravamo capaci di manutenere gli affetti di mantenere la casa infatti non a caso la casa crolla
Non siamo stati capaci di mantenere Luís di tenerlo in vita
E quindi
Tocca a riparare lei sceglie un marito protettore un marito compagno di strada
A cui a questo matrimonio sacrifica anche il desiderio la passione in parte perché semplicemente vanno via essendo evanescenti come tutte le e coppie di lungo corso ma in parte anche perché lei sente che c'è qualcosa di più importante nell'essere protetti dell'essere riparati piuttosto che nel vivere qualcosa che si può consumare da un momento all'altro
Allora siamo in conclusione mancano veramente un paio di minuti io vorrei dare anche un paio di notizie perché
Dei fantasmi già alla seconda ristampa si è di aggirare letizia anche AN andate ristampa ecco quindi insomma diciamo una una bella notizia perché insomma i lettori sanno anche premiando questo libro in modo abbastanza
Diciamo ampio perché poi meno chi fa il mio lavoro anche un po'la percezione pubblica dei libri no e questo è un libro molto condiviso molto fotografato diciamo sottolineato quindi molto molto interessante quindi magari CD incontreremo tra tra qualche mese a raccontare diciamo il seguito di addio fantasmi come poiché diciamo le storie raccolte in giro perché poi bello vedere che libri come questo crea una sorta di cadere di testimonianza viva ognuno facilmente
Il proprio fantasma dentro gli anta diciamo grande castello questa questa questa casa a Messina bensì scrive perché gli altri si passano a rispecchiare nelle presentati essa varie in quale senso
A mia no presenterà insegna benissimo più sono intima dei costi che scrivi più cioè universali la possibilità che qualcuno ci si rispecchi perché e la stessa che in apparenza esterna sono diverse
Tutte molto diverse ma il nucleo delle nostre vite sempre quando ci innamoriamo perdiamo qualcuno ci innamoriamo di qualcun'altra andiamo avanti
Soffriamo sappiamo per amore insomma quelle sale di consensi raccontati da Omero in poi più o meno esatto bene allora grazie ancora Nadia Terranova di essere stata con noi
Addio fantasmi Einaudi Stile libero grazie a Iva Radicev che ha curato la regia di questa trasmissione Claudia Franceschetti
Alla parte video grazie policheti ascoltato seguito fino a questo momento rimanente come perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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