Viaggio in Italia. La Corte Costituzionale nelle carceri

Verrà ora eseguito l'inno d'Italia
Valutare bene come viene viene
Ma
Una
Ma
E
La
Ma
Prende la parola Rosella Santoro direttore dell'istituto Rebibbia Nuovo complesso
Combina convenzione quando i direttori di messa a casa circondariale do il benvenuto al presidente della corte costituzionale ai giudici costituzionali al sottosegretario alla Giustizia e a tutte le autorità presenti
Oggi sono presenti in sala detenuti comuni una rappresentanza detenuti appartenenti al circuito alta sicurezza una piccola rappresentanza di di Rebibbia femminile e ospiti Esterno
Il progetto a viaggio nelle carceri per la corte costituzionale è un importante unica iniziativa
Che darà modo ai detenuti per poter prendere parte con interlocutori alla discussione che i medesimi giudici della Corte svolgeranno sul tema dei diritti e doveri stabiliti dalla Costituzione
Si tratta peraltro di un'attività connessa al recupero sociale età consapevolezza dell'esecuzione penale
Per i detenuti l'impegno a diversi livelli di vita di campi e quanto mai determinante
Tutti gli elementi del trattamento entrano in gioco lavoro istruzione nei giorni da parte con la famiglia contatti con l'esterno del carcere attività di ogni genere
Il nostro istituto e cantieri di lavoro e laboratorio di attività per quanti vi trascorrono periodi più o meno lunghi della detenzione
Affinché in questo luogo di riflessione possano istruirsi apprendere un mestiere scoprire il valore del lavoro e della cultura coltivare un interesse
Abbiamo incentivato e le attività lavorative potenziato la formazione professionale e voluti laboratori informatici
Più specificatamente come lavoro interno sono presenti cooperative che creano posti di lavoro c'è la torrefazione compattatori il centro cottura il call center dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù
I detenuti svolgono un solo lavoro di manutenzione ordinaria ma anche di ristrutturazioni con la realizzazione di diversi progetti di cassa ammende atti a migliorare la qualità di vita diventino abbiamo nel tempo sincopato numerosi corsi d'istruzione di ogni ordine e grado lingua e stranieri abbiamo istituito facoltà universitarie di ben tre atenei la Sapienza Tor Vergata comma tre
Da ultimo con innegabile successo si è realizzato il progetto della pubblica utilità che vede coinvolti per ora venticinque detenuti in articolo ventuno destinati alla pulizia dei parchi e dei giardini di concerto con il Comune di Roma
Tutto ciò allo scopo della riabilitazione dell'inserimento futuro in società
In questi giorni partirà il corso di formazione per la qualificazione già statista in virtù del protocollo d'intenti siglato dall'amministrazione il sindaco di Roma e Società Autostrade per formare un gruppo di ventiquattro detenuti che sarà indicato nella riparazione delle strade di Roma concludo ringraziando tutti i presenti per la partecipazione all'evento di oggi
Prende la parola Mauro Palma garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà
Signor presidente signori giudici sottosegretario
Penso che questo avvio di un viaggio sia emblematicamente l'immagine di come i diritti delle persone della nostra democrazia alla nostra Costituzione riconosce e tutela non si fermano al di là delle mura non si fermano al di là di quel cancelli
è importante riaffermare anche emblematicamente fisicamente questo principio
è importante riconoscere che quei diritti che vale la pena ricordare la nostra Costituzione ha affermato ancor prima della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Quei diritti sono il sostegno della nostra democrazia e sono anche la promesse la speranza di chi che segue una pena all'interno di queste istituzioni
Penso sia importante costruire un viaggio perché un viaggio e sempre un elemento di messa in gioco delle persone
Ed è importante anche che le persone che ti accoglieranno capiscano che chi tutela la nostra democrazia
è parte della loro spessa stessa possibilità di un ritorno diverso alla società di un ritorno che in qualche modo non riproduca la stessa situazione precedente
Con questo spirito
Pia coglie la comunità delle persone di incluse di accoglie un'amministrazione professionalmente valida e che spesso ha bisogno anche di essere maggiormente considerata con questo spirito qui accoglierà anche chi ha un compito Tino alcun annuncio rivisti non giurisdizionale
Di dialogare però con voi di leggere dalle vostre sentenze limiti Indirizzo ma anche di riportare a voi l'esperienza concreta diciottesimo Sir pastiche oppressiva monitorando
E di ciò che ci attende in questi luoghi al di là delle mura vi ringrazio
Prende ora la parola Gemma Tuccillo capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
Buongiorno con sincera emozione mi si consenta con entusiasmo saluta il presidente la Corti tutta le autorità e quanti presenti sono certa condividono la mia stizza emozione il mio stesso entusiasmo
E mi sia consentito di profittare della presenza della corte tutta per un ringraziamento particolare avendo deciso era le tappe di questo viaggio così singolare
Di inserire anche un istituto penale per i minorenni è e lo dico ed è importante che lo ascoltino tutti che ho sperimentato quanto in particolare all'interno delle strutture minorili risulta importante sentire le istituzioni come una presenza innesti ancora più come una realtà concreta all'indomani di visite anche meno baristi Joseph ma altrettanto significative e il riscontro da parte dei ragazzi è stato sempre quello di dire sono venuti qui per noi
E pertanto io esprimo una profonda fiducia nel fatto che questo incontro
In tutte le sue tappe fornisca stimoli e momenti di riflessione che potranno essere utili aggiornare ad una ripresa di consapevolezza di tutti quanti avranno il privilegio di ascoltare mi all'interno e fuori era la vita dei detenuti e per la vita di tutti noi grazie
Prende ora la parola Francesco Basentini capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Buongiorno buongiorno Presidente della corte Bongiorno sono i giudici
Della Corte Costituzionale Buongiorno sottosegretario Morrone buongiorno a tutti tutte le autorità tutti coloro che sono oggi qui un evento speciale al collega già noto ci lo diceva è un'emozione una mozione che ci prende tutti si legge negli occhi nel né volti anche nel nelle parole che abbiamo abbiamo tutelato è un'occasione molto importante per tutti ma è un'occasione molto importante anche per i rappresentanti della più alta giurisdizione dello stato che potranno testimoniare con questo loro viaggio la unicità della realtà penitenziaria del nostro mondo penitenziario vedrete signori giudici si signor presidente
Protagonisti di questo vostro viaggio due componenti essenziali del mondo penitenziario la popolazione detentiva
Il corpo della polizia penitenziaria con tutto lo staff di tecnici educatori psicologi e con tutto il personale che assiste il fatto talento sanitario per i detenuti protagonisti tutti di un mondo di una realtà veramente unità è una grande occasione sicuramente per voi vi posso garantire perché mi è capitato quando
Si fanno esperienze quando si fa un viaggio di questo tipo il le sensazioni le emozioni che si provano sono veramente unico si vede un un mondo nuovo
Un mondo diverso dal solito un un mondo diverso dal Comune ma è comunque uno spaccato
Della nostra società è importante che le istituzioni a qualsiasi livello entrano nelle carceri perché il mondo carcerario sempre in un certo senso visto con un occhio a distanza con quella lontananza
Invisibile ma che c'è e molto importante la vostra testimonianze voglio rivolgermi al corpo della polizia penitenziaria e a tutta la popolazione detentiva che ospite le nostre carceri la presenza di giudici della Corte la presenza e l'organizzazione di questo evento molto importante perché
Si capisce
Che non è una realtà completamente dimenticata che voi che siete diciamo soggetti partecipi e protagonisti di questo mondo non dovete assolutamente sentirvi abbandonati le istituzioni
Ci sono e sicuramente stanno facendo di tutto e fanno di tutto per migliorare le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria e la qualità di vita della popolazione detentiva con queste parole voglio esprimere il più vivo ringraziamento
Alla corte costituzionale che
E oggi è qui presente con noi buon lavoro buon viaggio grazie
Prende ora la parola Jacopo Morrone sottosegretario alla Giustizia
Saluto il presidente Giorgio Lattanzi de Giorgio Lattanzi i giudici della Corte questo anale e l'attualità presenti
Ringrazio la Corte questo male per aver intrapreso questo progetto innovativo di grande impatto morale
Un progetto che vede una delle istituzioni portanti de la Repubblica apprese la società per rinsaldare il patto basato sulla legge fondamentale dello Stato la Carta costituzionale
L'istituzione carceraria rappresenta una necessità inderogabile
Ogni comportamento contrario alla legge che provoca danni e sofferenze a chi lo subisce
Deve essere necessariamente e adeguatamente sanzionato non possiamo comunque nascondere che ogni comportamento deviante rappresenta una sconfitta per restituzione
Non solo perché chi delinque non rispetti valore le regole che devono governare la società civile ma anche perché sono la stessa tenuta e la coesione della società a essere messe a rischio
Il carcere in ogni caso non deve essere il luogo in cui viene negata la speranza o la possibilità di riabilitarsi e redimersi dagli errori commessi
Certamente il processo educativo che la carta costituzionale stabilisce all'articolo ventisette non è un percorso semplice
Prevede infatti un duplice gravoso impegno l'impegno di chi scontando la pena è coinvolto in uno sforzo catartico in un percorso di rinascita etica e formativa
E l'impegno di chi deve creare condizioni serie e credibili perché queste persone ristretti in carcere siano effettivamente pronte consapevoli di rientra nella società con propositi positivi per il loro futuro
Lo Stato in modo analogo alla strada intrapresa dalla corte questionare con questo viaggio nelle carceri deve impegnarsi a moltiplicare le occasioni per formare e per inserire detenuti della comunità ma anche la comunità stessa deve poter contare e aver fiducia alle istituzioni e nello Stato
è in quest'ottica che l'effetto deterrente della punizione legale va di pari passo con la certezza della pena e con la prontezza con cui la sanzione stessa viene applicata non possiamo tuttavia mettere in secondo piano il fatto che il primo deterrente nei confronti di comportamenti devianti non deve essere il timore della pena
Ma la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni nelle realtà e nelle comunità dove più alte sono il disagio e il degrado dove la mala pianta della criminalità e della delinquenza metterà dissi e si alimenta
E anche lì che le istituzioni tutte devono dispiegare forze e risorse in un'ottica di sostegno e prevenzione per il bene futuro di tutta la comunità grazie
Prende ora la parola Donatella Stasio responsabile della comunicazione della corte costituzionale
Buongiorno buongiorno a tutti
Anzitutto ringrazio a nome della corte costituzionale la direzione del carcere di Rebibbia che oggi ospita questa prima tappa del viaggio nelle carceri
Deliberato dalla Corte costituzionale l'otto maggio scorso in continuità ideale con il viaggio nelle scuole che lo ha preceduto
L'obiettivo comune e quello di diffondere e consolidare la cultura costituzionale ma l'incontro fisico con porzioni del Paese reale la scuola il carcere esprime anche l'esigenza di uno scambio di conoscenze e di esperienze
In funzione di una piena condivisione attuazione dei valori costituzionali
Ringrazio quindi a nome della corte tutti coloro che hanno collaborato e collaborano alla realizzazione di questo progetto che non ha precedenti nella storia del paese
In particolare il ministro il ministero della giustizia con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ecco uno e con il Dipartimento della Giustizia minorile di comunità garante nazionale dei detenuti i provveditori regionali
I direttori gli educatori i volontari la polizia penitenziaria
Assolutamente prezioso poi è il contributo dei docenti impegnati nelle carceri coinvolte nel viaggio coordinati dal professor Marco Ruotolo che il referente scientifico del Progetto
I ringraziamenti ci tengo a dirlo non sono solo doverosi sono anche e soprattutto il riconoscimento della convinta condivisione di questo progetto e del suo spirito e questo è già un risultato importante
Perciò ringrazio anche i detenuti e le detenute che hanno avuto la curiosità l'interesse la foglia di partecipare a questo viaggio
Voglio ricordare che questa mattina con lui sono collegate in diretta streaming oltre centocinquanta carceri e quindici istituti di pena minorile
Ringrazio chi ha reso possibile questo collegamento voluto fortemente dalla Corte costituzionale per dare al maggior numero di detenuti e dire tenute la possibilità di esserci ancorché non fisicamente
Sono oltre undici mila pensate le persone recluse che ci stanno seguendo e anche questo è un risultato straordinario tanto più che la diretta streaming e visibile da chiunque sul sito della corte costituzionale
Il progetto viaggio nelle carceri lo Stato il diciannove settembre scorso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ne ha condiviso i contenuti gli obiettivi e lo spirito
Proseguirà dopo Rebibbia fino al sedici novembre con altri cinque tappe già fissate e poi come per le scuole riprenderà nel due mila e diciannove
I prossimi incontri si svolgeranno il quindici ottobre a Milano nel carcere di San Vittore con la vicepresidente Marta Cartabia il diciannove ottobre a Napoli nell'istituto di pena minorile di Nisida col professor Giuliano Amato
Il ventinove ottobre nel carcere di Terni col presidente Giancarlo Coraggio il nove novembre a Genova nel carcere di Marassi col professor Francesco Viganò il sedici novembre al femminile di Lecce con la professoressa Daria De Pretis
La Corte ha voluto che ogni lezione dei giudici votassi attorno a un frammento di costituzione
Le scritte che vedete sul muro qui alle mie spalle riproducono appunto i frammenti scelti per questo viaggio quelli delle prime tappe sono pieno sviluppo della persona umana pari dignità sociale rimuovere gli ostacoli tendere alla rieducazione senza distinzione e poi via via fondato sul lavoro manifestare liberamente il proprio pensiero
Alla lezione seguirà sempre un'interlocuzione con i detenuti e le detenute sui temi della legalità costituzionale questo è un momento particolarmente importante degli incontri
Oggi questo momento sarà coordinato dal professor Ruotolo che ha accompagnato i detenuti di Rebibbia anche femminile a questo appuntamento
E ora lascio la parola al presidente della Corte Costituzionale e Giorgio Lattanzi per la prima lezione del viaggio nelle carceri grazie
Buongiorno a tutti
I ringraziamenti
Per la Corte li ha fatti adesso la dottoressa Stasi no
A me
Non rimane
Che
Pare la lezione di cui lei ha parlato
La Costituzione ha compiuto settant'anni
Li ha compiuti il primo gennaio del quarantotto del del due mila diciotto essendo entrato in vigore il primo gennaio e quarantotto
Spesso si dice che la nostra Costituzione più bella del mondo
Non so se così
Ma so che ebbe il bella per i contenuti ed è bella anche per la sua forma
E la Corte costituzionale i suoi settant'anni
Li ha voluti ricordare con varie iniziative che vanno oltre l'intento meramente celebrativo
La Corte avvertivo l'esigenza di uscire dal palazzo della Consulta di farsi conoscere al tempo stesso di conoscere di incontrare persone e di mettersi in discussione
Una di queste iniziative la più significativa e quella del viaggio in Italia
A maggio si è concluso il viaggio nelle scuole d'Italia
Dove la corte costituzionale ha raccontato più che illustrato la Costituzione
Ora il viaggio e quindi racconto prosegue nelle carceri e siamo qui oggi a illustrare questa nuova iniziativa e il suo significato
Può sembrare strano che la Corte si è venuta a fare l'elogio della Costituzione se di una legge nel luogo in cui la legge per punire chi l'ha violata si manifesta in forme costrittive che possono farla apparire
Una nemica
Ma a ben vedere una legge se giusta se da ciascuno il suo e la nostra Costituzione sicuramente e giusta una legge così dicevo non è mai una nemica
Era presente in molti casi un indispensabile strumento di tutela
Che impedisce abusi e prevaricazioni
Di uno strumento del genere
Hanno soprattutto bisogno le persone che nella società per ragioni diverse vengono a trovarsi in condizioni di debolezza di subordinazione o di dipendenza
E che perciò vedono limitate ho condizionato in vario modo la propria vita come accade alle persone detenute
E massima e la tutela che assicura tutti la nostra legge fondamentale la Costituzione
Con i suoi doveri delle sue responsabilità ma anche con i suoi diritti e le sue tutele
La Costituzione si rivolge a tutti anche chi è detenuto garantendo i diritti
E vuole che la detenzione non avvenga senza regole e non si è rimessa esclusivamente alla discrezionalità dell'amministrazione penitenziaria
Voglio dire che l'esecuzione della pena deve essere regolata da leggi e questo a loro volta devono essere conformi alla Costituzione e che alla base della nostra Costituzione c'è la persona umana con la sua insopprimibile dignità
Dignità è persona si è detto coincidono eliminano comprime la dignità di un soggetto significa togliere o attenuare la sua qualità di persona umana
Ciò non è consentito a nessuno e ciò significa che neppure il tensione può incidere sul nucleo fondamentale della dignità personale e consentire atti limitazione non necessarie Fini definitivi
Nelle decisioni la Corte costituzionale ha segnato la dignità della persona un ruolo decisivo
E nella dignità anche la corte riconosce è innaturali presupposto di molti dei diritti che di volta in volta nei vari giudizi vengono in considerazione
E nell'articolo due della Costituzione che si radica innanzitutto questo presupposto
Dato che come si legge in una sentenza della Corte costituzionale in quell'articolo è sancito il valore assoluto della persona umana
Nelle carceri noi dunque parleremo anche di questo
Ricorderemo che la Costituzione con il valore fondamentale della dignità che ne è alla base appartiene anche a chi è detenuto
Il nostro discorso nelle carceri il nostro racconto direi vuole rappresentare il riconoscimento costituzionale della dignità delle persone detenute
Vuole indicare che tra il dentro e il fuori delle mura del carcere non esistono barriere ideali ma solo barriere fisiche
E che nella carta costituzionale del carcere non significa esclusione ma impegno per l'inclusione attraverso un'opera di socializzazione alla quale non deve mancare l'apporto delle stesse persone detenute
Metti un carcere cimitero dei vivi è stato l'impegno
I nostri padri costituenti che durante il ventennio fascista avevano conosciuto la mortificazione del carcere
Da quel giuramento è nato l'articolo ventisette della Costituzione
Che finalizza le pene alla rieducazione del condannato anche attraverso la progressiva apertura all'esterno del carcere e il pieno rispetto dei diritti del detenuto
Un dentro quindi nella prospettiva di un nuovo fuori non un brindisi in cui si finisce ma nel progetto costituzionale un dentro per cui si ricomincia
E ciò nella logica di una pena che secondo l'articolo ventisette della Costituzione non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato
La sua esecuzione richiede l'osservanza di tutti i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione
Perché conquista possono essere compatibili solo i limiti di quei diritti che sono necessari per assicurare nelle carceri la sicurezza e la custodia
Ogni limitazione l'esercizio dei diritti del detenuto sia scritto che non sia strettamente funzionale a questo obiettivo
Acquista un valore affettivo supplementare rispetta l'abitazione a libertà personale incompatibile con l'articolo ventisette della Costituzione
Inammissibile in un ordinamento basato sulla assoluta priorità dei diritti della persona che trova appunto nella privazione della libertà personale il limite massimo di punizione non molti passabile per alcun motivo
Non si tratta di non c'è azione soltanto teorica e cioè dimostrato dalle numerose decisioni della corte costituzionale
Che negli anni hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale di varie norme dell'ordinamento penitenziario o con le indicazioni moniti contenute
Nel contenuti le sentenze hanno indotto il legislatore a modificazioni normative per riconosce i diritti che prima erano esclusi
Tra queste modificazioni voglio ricordare quelle determinate dagli articoli trentacinque bis trentacinque te
Di ordinamento penitenziario due articoli che nell'accogliere indicazioni due sentenze della Corte hanno introdotto due nuovi fondamentali istituti quello del reclamo giurisdizionale e quello dei rimedi risarcitori conseguenti alla violazione articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Nell'ordinamento penitenziario i reclami al magistrato di sorveglianza davano luogo a provvedimenti privi di effettività sicché l'eventuale accoglimento delle richieste tenuti ben poteva essere disatteso dall'amministrazione e non di rado veniva disatteso
Che ciò non fosse conforme alla Costituzione era stato fatto rimarcare al legislatore
Dalla sentenza della Corte costituzionale numero duecentosettantanove del due mila e tredici che aveva fatto seguito alla sentenza Torregiani della corte ove diritti dell'uomo
Ma già in precedenza la Corte costituzionale
Con la sentenza numero centotrentacinque del due mila e tredici aveva affermato che le decisioni del magistrato di sorveglianza rese sul reclami proposte ritenute a tutela dei propri diritti devono ricevere concreta applicazione
E non possono essere private di effetti pratici da provvedimenti e l'amministrazione penitenziaria o di altra autorità
A questa affermazione la successiva sentenza duecentosettantanove aveva aggiunto
è inoltre necessario che a garanzia della preminenza dei principi costituzionali quali deve conformarsi esecuzione della pena interventi dell'amministrazione evidenziare si trovino inseriti in un contesto i effettiva tutela giurisdizionale
E questa tutela finalmente intervenuta con l'articolo trentacinque bis
Che sul reclamo innestato un completo procedimento giurisdizionale seguito ove necessario da un procedimento di ottemperanza cioè dall'ordine temperanza
Non c'è più alcuna possibilità per l'amministrazione di rendere effettivo il reclamo della persona tenuta evitando di dare esecuzione alla decisione del magistrato di sorveglianza
In questo caso nel caso che ho ricordato
E la necessaria l'opera del legislatore
Perché non poteva essere la corte ha introdurre una normativa così complessa ma la maggior parte degli interventi modificativi dell'ordinamento penitenziario dovuti alla corte costituzionale sono numerosi
Sono stati fatti direttamente con dichiarazione di illegittimità costituzionale
Limitando i riferimento solo anno due mila e diciotto
Voglio ricordare due decisioni siccome assai significative con le quali è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale di norme dell'ordinamento penitenziario che in situazioni particolari più devono benefici altrimenti consentiti
Con la sentenza centoquarantanove del due mila diciotto la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo cinquantotto quater comma quattro dell'ordinamento penitenziario
Nella parte in cui prevede che i condannati all'ergastolo per i delitti di cui articolo centottantanove bis seicentotrenta il Codice Penale ciò i sequestri sequestro di persona capi terroristi se questo insomma perché Fini istruzione che abbiano cagionato la morte del sequestrato non sono ammessi ad alcuno dei benefici indicati dal comma uno dell'articolo quattro bis se non hanno effettivamente spiato almeno ventisei anni di pena
Si tratta di una decisione significativa per una serie di affermazioni sul percorso di progressivo reinserimento sociale del gas Solano
E per alcune considerazioni critiche nei confronti di eventuali preclusioni rispetta benefici che dovrebbe accompagnare tale percorso
In particolare la sentenza giudicato incompatibili con il vigente assetto costituzionale
Previsioni che precludono in modo assoluto per un arco di tempo a se stesso l'accesso ai benefici penitenziari a partecipare con categorie di condannati i quali pure abbiano partecipato
In modo significativo al percorso di rieducazione e rispetto ai quali non sussistono
Indici di perdurante pericolosità sociale
In ragione soltanto della particolare gravità del reato cioè che precludono
Questi benefici in ragione soltanto la particolare gravità del reato commesso ovvero dell'esigenza di lanciare un robusto segnale di deterrenza nei confronti dei consociati questo il testo la sentenza
Con la seconda decisione la numero centosettantaquattro del due mila e diciotto
La Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo ventuno bis dell'ordinamento visionario
Nella parte in cui alle detenute condannate per un reato ostativo non consente l'assistenza all'esterno dei figli età non superiore ai dieci anni
Con questa decisione la Corte ha ribadito quanto aveva già affermato qua sentenza numero settantasei del due mila e diciassette vale a dire leggo testualmente che se il legislatore tramite il ricorso a presunzione insuperabili nega in radice l'accesso della mafia modalità G. volate esecuzione della pena impedendo al giudice di valutare la concreta sussistenza
Nelle singole situazioni di esigenze di difesa sociale bilanciando lì con i migliori interesse del minore in tenera età
Sì è al cospetto dell'introduzione di un automatismo basato su indici presuntivi il quale comporta il totale sacrificio di quell'interesse
Due dunque sono i principi peraltro non nuovi che hanno orientato la decisione
Quello con trattamento deteriore della persona ritenuta non può essere giustificato con presunzioni negative di carattere assoluto e cioè in sensibili a un eventuale diverso accertamento dei fatti da parte del giudice
E quello
Il trattamento di una madre con figli in tenera età non può prescindere dalla considerazione dell'interesse di questi a beneficiari in modo continuativo dell'affetto e delle cure materne anche quest'ultima citazione
Ed è la sentenza
Andando a ritroso nel tempo si incontrò molte altre pronunce di legittimità costituzionale
Di norme dell'ordinamento penitenziario e molti altri principi affermati dalla Corte per tutelare i diritti che erano stati sacrificati
Si tratta solo per citarne alcuni del diritto di difesa del diritto alla salute del diritto all'istruzione del diritto all'informazione e dei diritti della del detenuto lavoratore relativi al rapporto di lavoro
è stato un percorso lungo quello fatto dal giudice le leggi per adeguare progressivamente l'ordinamento penitenziario la Costituzione
Traendo da qui sta sempre nuovi significati di garanzia
E benché lungo quel percorso di scelto non è ancora giunto alla fine
Da quanto detto credo emerga chiaramente che la Costituzione la Corte Costituzionale esistono anche per le persone detenute
E forse in modo particolare per loro data la situazione di debolezza in cui necessariamente si trovano costituiscono per loro come per tutti uno scudo nei confronti dei poteri dello Stato che neppure il legislatore con le sue notevoli maggioranze popolare
Questa è la forza della Costituzione
Vorrei dire una super legge
E la sua modificazione non può avvenire con una legge ordinaria ma richiede un complesso procedimento di revisione regolato dall'articolo centotrentotto della Costituzione
Ed aggiungere che anche la revisione non è senza limiti
Perché ci sono dei principi supremi che non posso in alcun modo essere violati rappresentano degli elementi identitari la cui soppressione operazione comporterebbe non già una revisione della Costituzione ma un suo inconcepibile mutamento radicale
Essa così e per tutti una protezione ma è anche un punto di riferimento è una guida
Ricordo che Paolo Grossi presidente emerito della Corte costituzionale era solito dire che la Costituzione il nostro breviario da tenere sempre a portata in mano sul comodino
è un testo che ha preso vita dopo la fine del fascismo e la liberazione dell'Italia dall'occupazione tedesca e che si è formato nel ricordo di quella tremenda esperienza in modo che non avesse più a ripetersi
Il due giugno quaranta del mille novecentoquarantasei quando il paese porta ancora i segni tremendi e la guerra
Gli italiani erano stati chiamati alle urne oltre che per scegliere tra repubblica e monarchia
Anche per eleggere i membri l'Assemblea costituente terribile lutto e all'Italia una nuova costituzione ripristinando i diritti e le libertà soppresso limitati a regime fascista e disegnando un nuovo modello di Stato
Dopo un anno e mezzo di euro intensi appassionati il ventidue dicembre Mina centoquarantasette una carta costituzionale venne finalmente approvata
Oggi quelli soltanto sembra un miracolo divisione in alcune parti la Costituzione si parla da anni tra fortissimi dissensi
E testi abortiti assiduo dei referendum
Perciò se ci guardiamo indietro ci chiediamo come è stato possibile che in un anno e mezzo i costituenti superando tutti i contrasti tutte le divisioni
Siano riusciti ad approvare un testo della completezza e della qualità della nostra Costituzione
Approvato inoltre a grande maggioranza con quattrocentocinquantotto voti favorevoli sessantadue contrari e nessun astenuto
E pure quelli erano tempi di grandi contrasti e di forti passioni politiche in cui si contrapponevano due mondi quello comunista e quello occidentale e in cui si contendevano il terreno le diverse ideologie liberale cattolica e comunista
I costituenti sono riusciti a permeare la carta costituzionale di tutte e tre queste di e ideologia e a realizzare un sistema che garantisse sufficientemente tutti
Un tragga un traguardo che è stato possibile raggiungere perché comune dall'intento di dar peso una carta in grado di assicurare un futuro di democrazia
E questo intento è prevalso su ogni prospettiva di parte sarebbe bello se potessimo ritrovare oggi quello spirito almeno nei momenti fondamentali per la vita del paese
Il frutto di quegli appassionati lavori fu un testo costituzionale il nuovo per la sua impostazione di fondo e per i suoi contenuti
Furono superate le precedenti cattivi dirigenti Poli Perale incentrati sull'individuo considerato isolatamente e accanto ai diritti e alle libertà individuali fu delineato un ordinamento pluralistico c'è un ordinamento in cui convivono in uno scambio di idee ed esperienze quell'insieme di persone di organismi familiari sociali ed economici che compongono la nostra società
Non a caso si è parlato di piramide rovesciata perché alla base della costruzione normativa è stata collocata la persona la singola persona ogni persona come ho già detto anche quella detenuta e proprio partendo dalla persona è stato ricostruito tutto l'ordinamento costituzionale
La Corte costituzionale è stata una delle novità più significative previste dalla Costituzione
La corte noi la Corte è un giudice e del giudice deve comportarsi anche quando per il suo ruolo sulla scena sociale politica diventa necessariamente un protagonista
è un protagonista che non deve mai trasformarsi in parte è importante che la Corte si è immerso nella società e sia consapevole delle idee e dei sentimenti e degli umori che si agitò eventualmente domina nel Paese
Ma non può dipendere da questi nei suoi giudizi sulle leggi
Le sue direttrici la corte non poche tirarle dalla Costituzione
E solo quelle direttrici deve seguire avendo cura di evitare anche scostamenti momentanei dei principi costituzionali e questo il nostro compito
Stiamo cercando di svolgerlo svolgerlo come meglio sappiamo e possiamo e di farlo conoscere al Paese grazie del
Allora dopo questa lezione presidente Lattanzi apriamo il previsto dibattito
Per me anzitutto voglio ringraziare la corte costituzionale per l'onore che mi ha fatto che anche un onere di coordinare di fare curare il coordinamento scientifico di questo viaggio
E in particolare di curare la preparazione mi piace del termine causato dalla per la Stasi ho cercato di accompagnare i detenuti nella preparazione di questo vento importante
Una preparazione tra l'altro che ha visto persone collaborare negli altri istituti qui a Rebibbia maschile Rebibbia femminile mi hanno aiutato ringrazio sia Marta Caretta sia Marco Patarnello
Dicevo non è possibile condensare in poche parole le sensazioni le emozioni che abbiamo vissuto in questo percorso
E credo che queste potranno emergere meglio di Tania da qui da questa mia breve introduzione al dibattito ascoltando le domande dei detenuti
Quattro anni fa in questa sala mi master con il master in Diritto penitenziale Costituzione da me diretto a Roma Tre e con l'Associazione italiana dei costituzionalisti abbiamo tenuto un seminario importante che aveva per titolo il senso della pena
Quel seminario fu concluso proprio dall'allora presidente della Corte costituzionale e nelle frasi una citazione del presidente Lattanzi ho colto riferimento a quell'intervento conclusivo che fu di Gaetano Silvestri
In quell'occasione l'ex presidente della della Associazione italiana dei costituzionalisti iniziò dicendo che il carcere a una porzione del territorio della Repubblica
E aggiunse che in questa porzione del territorio della Repubblica vige la Costituzione
Io credo che oggi sia si sta dando un seguito ideale quella considerazione
Perché la Corte Costituzionale con questa importante iniziativa contribuisce alla diffusione della conoscenza della Costituzione e secondo me dà anche un contributo importante per cominciare a superare i tanti pregiudizi che accompagnano l'esecuzione della pena
Solo pregiudizi formali e sostanziali che chi sconta la pena subisce e che soprattutto spesso si subiscono anche una volta espiata la pena
Negli incontri con le persone ospiti dei due istituti penitenziari sono emersi molti problemi sono stati affrontati diversi temi alcuni dei quali oggi saranno rappresentati in forma di domanda
Ci tengo a precisare che le domande che ora ascolteremo sono il frutto di un lavoro collettivo condiviso che ciò che verrà chiesto ai giudici costituzionali rappresenta una piccola rappresentazione di bisogni particolarmente avvertiti dalla comunità penitenziaria
Bisogna e questioni appunto che sono avvertite da tutti e che ripeto hanno formato oggetto di una preparazione collettiva partiremo con dodici domande se ci sarà tempo queste potranno essere integrati con altri interventi io chiedo a tutti un ferreo rispetto dei tempi lì c'è un timer
I tempi che ci siamo dati sono al massimo due minuti per porre le domande al massimo cinque minuti per dare le risposte
Spero di non dover togliere la parola a nessuno
I tempi sono stretti dicevo c'è molta attesa anche mozione da parte dei detenuti quindi o senza dilungarmi troppo do inizio al dibattito invito la signora Anna Maria Richini per la prima domanda
Buongiorno buongiorno a tutti intanto augura a tutti i francesi che si trovano in questa sala perché oggi è San Francesco
E quindi niente io sono Anna Maria Richini o sessantotto anni sono detenuta in questo istituto da tre anni e sette mesi spesso spero di uscire presto
E ho partecipato con grande passione emozione e sono oggi veramente grata e orgogliosa di essere qui
è un'emozione grandissima a sentire l'inno dei nazionale né emozionata ancora di più quindi sono mamma sono donna innanzitutto sono stata moglie non lo sono più perché sono vedova però sono mamma sono donna sono norma e anche bisnonna
E quindi parla Bossi e di tutte le mie compagne di di sventura perché bene per la mia domanda è sull'affettività
Perché noi come donne sicuramente anche gli uomini la sentono molto ma noi come donne credete la sentiamo molto molto di più
Perché un uomo io faccio teatro di Medea e dico che noi donne quando c'abbiamo un homo carcerato sia il marito sia il compagno sia il figlio sempre qualcuno che la va a trovare esce per le donne senza già assone è molto difficile e quindi per noi l'affettività importante importante l'affettività dei figli è importante tutte portante le le telefonate e quindi la mia domanda è qui essa non voglio rubare altro tempo
Fatta ai signori che con lena
Che con rispetto e anche affetto
E grande devozione chiedo
Ribatte parlando con molte signore molte mie amiche che vengono dati veri realtà carcerarie dove l'affettività vissuta in maniera molto molto più partecipata dalle elementari cammei coniugali da lei colloqui molti di più con i familiari in maniera molto senza in maniera molto più vissuta
E quindi anche le telefonate perché praticamente le telefonate sono molte di più negli altri Paesi parliamo della Spagna parliamo dell'Albania parliamo della Romania
Ha più numeri invece abbiamo un solo numero una volta a settimana a una sola persona
E se c'abbiamo un parente a Napoli in altra Livorno io so mio fratello che sta male se telefona mio animo dal carcere non posso sentire mio fratello che purtroppo sta molto male o mia figlia lista agli arresti domiciliari quindi più affettività veramente per non farsi dimenticare dal mondo che abbiamo lasciato fuori
Allora
Ringrazio grazie alla maniera e richiede la sua domanda che molto chiara subito la domanda
La domanda è ma non ci siamo principi costituzionali costituzionali che riconoscono l'importanza della sfera affettiva anche in carcere per favore venisse grazie avevamo intuito che questa fosse la conclusione
Io chiederei
Alla professoressa Cartabia vicepresidente della Corte costituzionale di rispondere
Grazie Anna Maria
Aggiornato a ad Amman mamma a vogliamo
A Onna ma insomma speriamo di arrivare
Ma per si sente
Più vicino è acceso
Sì non stasera
Far qualcosa
Adesso forse si sente nei
Grazie innanzitutto perché
è stato detto anche da chi ci ha preceduto da Donatella Stasio dal presidente noi siamo qui per conoscerli per conoscere quali sono i bisogni più brucianti e mi colpisce che siamo partiti però ditta
Perché ho sempre pensato che
è vero il carcere ti toglie la libertà di muoverti
Ma soprattutto crea una distanza negli affetti
Non te li toglie per carità quelli non si possono togliere tirando su dei muri o delle barriere ma si vivono tutti in una dimensione di mancanza di Nostalgia
E tanto più manca qualcosa quanto più è intenso e presente come lei ci ha comunicato il legame con le persone care
Ci sono principi costituzionali che parlano dell'affettività dei legami dei rapporti cari anche in carcere
Sì
Sì perché la Costituzione guarda la persona in tutti i suoi bisogni
E la persona e prese in considerazione per esempio gli articoli ventinove trenta e trentuno nell'ambito della sua vita familiare la famiglia la maternità questi rapporti sono ben presenti alla costituzione che li tutela come diritti e doveri
E questi diritti e doveri
Come è stato detto non si fermano fuori dalle mura del carcere
L'ha detto il presidente lo ha detto il presidente Silvestri in quell'altra occasione
Il carcere non è un esilio che vi priva dei diritti e dei doveri
Questa Costituzione parla voi
Non si discute circa il fatto che questi diritti spettino anche alla popolazione che è detenuta in carcere certo in un modo diverso il modo il come non può non essere diverso perché bisogna tenere conto
Di tanti fattori essenzialmente della problemi della sicurezza
Lasciatemi dire due altre ragioni per cui è importante quello che ci è stato detto
Primo
Per il fatto che a voi spetta hanno quei diritti e quei doveri
Secondo perché incidere su quei rapporti
Significa spostare l'afflittività della pena anche su persone che non hanno commesso nulla quando si incide su rapporto si tocca la vita non di una sola persona ma anche degli innocenti tanto più se sono minori
Terzo perché e l'ordinamento penitenziario lo riconosce
Mantenere sani i rapporti familiari fa parte ed è un aiuto un sostegno decisivo per quel cammino di rinascita rieducazione che incomincia qui in vista di quello che accadrà
Cosa può fare la corte costituzionale la legge già prevede tante cose i colloqui l'individuazione della sede de de detentiva che permetta ai rapporti si può fare tanto di più
Si può fare tanto di più la Corte Costituzionale cosa ha fatto l'ha detto il presidente prima
Ha cercato soprattutto dir rimuovere gli ostacoli che impediscano con delle preclusioni assolute dei contatti all'esterno fino a una certa epoca
Per esempio l'assistenza ai figli fuori l'assistenza esterna oppure la detenzione domiciliare speciale ha cercato di evitare che ci fossero delle regole delle barriere che a determinate settori della popolazione carceraria impedissero questi rapporti noi non abbiamo il potere di costruire nuove norme
E per aumentare determinate facilitazioni la telefonata benestante coniugare tutto quello a cui lei ha riferito ci vorrebbero degli strumenti che non sono in nostro possesso ne possiamo togliere gli ostacoli a questo tipo di diciamo così di di di relazioni che sono così importanti per il valore della Costituzione e per la finalità rieducativa della pena
Ma vorrei concludere so che il mio tempo è scaduto con una sottolineatura
Non possiamo rimuovere degli ostacoli e lo abbiamo fatto quando c'è stato richiesto e ci è stato consentito il che ha voluto dire
Dare una grandissima responsabilità ai magistrati di sorveglianza e alle dall'amministrazione penitenziaria perché togliendo i divieti rigidi noi diciamo
Valutate caso per caso guardate bene perché certe in quelle telefonate voi potete parlare col figlio malato ma anche chi ha legami con la criminalità organizzata con altri è ovvio che ci sia un problema serio da valutare da contemperare abbiamo chiesto chiedendo l'individualizzazione di queste decisioni
A chi ha la responsabilità del carcere di prendersi enormi responsabilità di scegliere di capire quando è possibile concedere di più
Il loro è un atto di fiducia nei vostri confronti
Il vostro è un atto di fiducia in chi questa responsabilità ce la e deve prendere un coraggio una responsabilità sulle sue spalle per sfruttare tutto ciò che nell'ordinamento è previsto per consentire sostenere e favorire con particolare cura questi rapporti così decisivi
Grazie Marta io faccio spicco lesiva integrazione non le farò ma in questo caso è doveroso farlo perché mi è stato indicato dal capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Prossimamente ci sarà un ampliamento delle possibilità dei colloqui con i familiari dei colloqui telefonici
Con l'uso anche di nuove tecnologie cosiddetto Skype con una sperimentazione in tre istituti mi sembra una notizia importante questa da dare perché un impegno preciso che avendomi detto di specificare due
Negli altri casi non più a zero però in questo caso era doveroso chiosare ringrazio il dottor Basentini per questa indicazione
Ora chiederei a Paolo scarlatta di porre la sua domanda
Vi prego i tempi e anche i giudici
Non solo
Un giorno grazie di essere venuti sono Paolo scarlatta
Volevo sinteticamente rappresentare volevo rappresentare sinteticamente quello che è stato il pensiero la carta costituzionale le leggi regolamenti non possono essere l'astrattezza di meccanicismo e linguistici che spesso Schio Cevoli vite umane
C'è il tempo per il reato c'è il tempo per il processo c'è il tempo per l'esecuzione
I riflettori sul reato si spengono con la sentenza definitiva e nessuna luce si accende sull'esecuzione
Che rimane spenta per tutto il tempo dell'espiazione
Purtroppo costante disapplicazione del regolamento penitenziario
Proprio a causa di insufficienza di risorse economiche non permette l'applicazione dettato costituzionale o quello appena che tende alla rieducazione del reo
Di fatto la la parte detenuti
Gioca a carte o passeggio delle sezioni
Magico di sorveglianza sottodimensionata
Con conseguenze drammatiche
La prima esecuzione non è uguale per ogni persona perché ogni persona riuscì in maniera diversa agli eventi e il tempo di comprendere solo il mutevole da persona a persona
Nella fase esecutiva dalla pena sarebbe necessaria una periodica rivalutazione del condannato
Per non andare in contrasto con i principi di proporzionalità l'individuazione della pena e per la giusta e corretta applicazione del principio di eguaglianza ragionevolezza
Per verificare si ha l'impressione dividere proprio percorso sia dalle procure solida
Il vitalizio Gundam autobus avessero ammesso
Ad un'anticipata e progressivo reinserimento cosiddetta contende anticipati rispetto la sentenza anche come diversa modalità di espiazione
Senza togliere nulla alla certezza della pena perché tutto il tempo trascorso in carcere dietro le sbarre
Dopo la soglia dell'abbellimento assegnazione percepito condannato come vendetta sociale
Per concludere
Con le voci indicazione la corte non può tuttavia vedere il suo intervento a tutela dei diritti fondamentali
Per cui situazione tostate coerenza formale nell'ambito del sistema
Per questo sì credo la corte dell'abito le proprie competenze come intende intervenire a tutela dei non pochi principi costituzionali oggi disapplicate
Domanda
Complessa e variegata e che riassumerei con questo riferimento forte alla al tema del tempo della pena anche del decorso del tempo l'esecuzione della pena e chiedere al professor Modugno di risponde a questo
Più vicino Franco
Siamo passati da
Più vicino
Alzò la voce alto
No allora grazie la domanda di
Di Paolo scardinata lo ringrazio
Perché
La domanda in sostanza riguarda sia
La flessibilità della pena in sede esecutiva nella sua esecuzione
Sia
Riguarda anche se lui non ne ha parlato ora la risposta rispetto al tempo
La tardività della risposta rispetto al tempo del commesso reato
Dunque
Poi
C'è uno della domanda è connessa alla posta
Riassunto
Il tempo della pena richiamare l'attenzione sul fatto che la persona cambia col passare del tempo
E quindi
Quindi questo fattore dovrebbe Adele
Per rendere flessibile Nappi sua concrete
Poi
Si oppone fatto riferimento all'ulteriore problema
Della tardività della risposta sanzionatorie rispetto al tempo del commesso reato invocando la disposizione costituzionale che entrata in vigore
Relativamente comporta
Sulla
Tardività dalla risposta ora c'è un articolo centoundici secondo comma della Costituzione dopo la riforma del centonovantanove se non ricordo male scusate
La legge assicura la ragionevole durata del processo su questa quindi la domanda
Di Paolo si è articolato in due parti
Una prima parte rivolta
Allora
Flessibilità cosiddetta flessibilità della pena e una seconda rivolta invece la tardività
Dalla risposta sanzionatoria su questo secondo punto io posso dire niente perché bisogna aspettare che il legislatore intervenga per rendere concreto
Il principio del ragionevole durata del processo poi la Corte potrà intervenire quando il legislatore no non rispettasse questo questo principio invece la prima parte della domanda è quella più interessante e dire ringrazio per la potenza della
Fa Paolo
Cioè e io credo di rinvenire della stessa domanda la risposta implicita alla sua domanda certo che la pena non può non essere flessibile
Perché e l'attività
Nella sua concreta attuazione è flessibile perché deve tenere conto del possibile cambiamento del destino arriverà della della della sanzione
Io allora vorrei ricordare richiamare una recente sentenza dalla Corte cui purtroppo per motivi di salute non ho partecipato però che è dovuta come redattore al qui presente
Collega Francesco via con una bellissima sentenza posso dirlo Morchio avrebbero Marmo partecipato che nella quale si dice
Che
La personalità del condannato non resta segnata in maniera irrimediabile dal reato commesso in passato fosse anche il più orribile
Ma continua a essere aperta la prospettiva di un possibile cambiamento ecco ma questo cambiamento
Naturalmente e si rinnova il cambiamento e quasi che non è nella nella nella batteria stessa perché diceva Umberto scriveva Umberto Veronesi mi sono appuntato il cervello
E dotato di staminali proprie in grado di generare nuove cellule queste quindi il rinnovamento
Poi è anche già un fatto neurologico ma Boy il rinnovamento è condizionato dall'esperienza dall'ambiente ecco il processo quindi di espiazione della pena deve essere indirizzato verso il reinserimento sociale allora rievocazione poi recata sulle inseriti va tradotta con il ricco ma come in che modo
Questo processo di cambiamento deve essere attraverso l'Offerta Secondo medi concrete può opportunità che consenta lo al singolo di responsabilizzarsi cioè
Esiste una responsabilità del condannato di ripetere a ritroso il percorso del passato
E di appunto di avventizi però intanto c'è la responsabilità individuale del condannato in quanto poi c'è una con relativa responsabilità della società di offrire le opportunità alta al collegio sono i premi sono le varie su qui non scendo nel dettaglio anche perché sta vivendo un periodo al
Non ottenemmo scendiamo nel dettaglio anche per come il suo idolo fino fino
Nello stimolare quindi il condannato a intraprendere il cammino anche attraverso la previsione delle da parte del legislatore di una serie di benefici che naturalmente era corsa in tutta la storia l'ha ricordato pure e presidente
A naturalmente quindi la risposta alla era già implicita nella domanda cento che ci deve essere no
Un un potenziamento dei beni d'altra parte sentenza ecco io Della dal comando
Siccome io l'ho appreso molto da quella sentenza che è pure riassuntiva di un percorso anche se riguarda specificamente problema dei condannati all'ergastolo e dei casi peggiore diciamo però è una sentenza istruttiva colpite di centoquarantanove del due mila diciotto
Grazie al professor Petronio che darei la parola Francesco De Masi ma
Buongiorno dal signor Presidente un giallo signor giudice mi chiamo Francesco della sì intervento in conseguenza della tante attività culturali che si sono venute a creare in questi ultimi venti anni nelle varie carceri italiane dice balle il teatro
Il teatro diciamo così ha trovato grande risonanza nazionale e internazionale visto peraltro che molti giornalisti stranieri si sono presentate proprio qui a Rebibbia per avere conoscenza della situazione teatrale che è una magnificenza diciamo così dal quasi tutte le carceri italiane e pelle
La mia domanda è questa come mai detta attività teatrale e culturale
Vengono trattate semplicemente come intrattenimento come passatempo lo sarebbe più utile che il legislatore le pretese come strumento di trattamento e di formazione perché altrimenti mi pare che ha trovato poco spazio poca importanza cioè viene uccisa quella che è la volontà di migliorarsi questa è la domanda
Grazie
Raccomandato ancor più importante in quanto viene fisicamente da questa sala che in questa sala che è nato un Cesare deve morire
Molti dei delle persone che stanno intervenendo partecipano attivamente alle proposte teatrali di di Rebibbia io ero uno di quelli lo so
Allora lo sappiamo noto
Chiedo alla professoressa De Pretis rispondere a questa domanda
Sì
Devo dire che
Sono in molti io visto Cesare deve morire quando fu
Ha presentato nelle sale mi colpì moltissimo mi piacque moltissimo mai avrei immaginato allora di ritrovarmi qui oggi a parlare con voi a discutere con voi
Conversare con voi di costituzione il carcere quindi ecco su vorrei anch'io a trasmettere come voi avete trasmesso novella mia mozione l'importanza che Annetta a questo a questo incontro
Sì capisco bene la domanda cerca di valorizzare l'importanza della cultura nel carcere voglio dire io è inutile che ci raccontiamo tante cose perché credo che la consapevolezza di questa importanza ce l'abbiamo tutti e io vorrei così sottolineare nella riflessione che facevo mentre lei parlava che questa importanza non si collega soltanto alla regola dell'articolo ventisette cioè la funzione rieducativa riabilitativa di reinserimento della
La funzione rapinati di riabilitazione di reinserimento rispetto alla quale ovviamente la cultura gioca un ruolo decisivo
Ma mi sembra che sia ancora prima da ricollegare a quel discorso che ha fatto il nostro presidente all'inizio
Della centralità del valore della dignità della persona nella Costituzione che soprattutto nel carcere se noi pensiamo all'essenziale di questo principio della dignità non possiamo non collegarlo all'importanza della cultura perché la cultura è ciò che consente di crescere di sviluppare la propria personalità ci sono scritte tutte le parole chiave della Costituzione no quindi la dignità c'è un c'è un compito delle istituzioni c'è un compito della Repubblica c'è un compito della legge di rimuovere tutti gli ostacoli che non consentono il pieno sviluppo della persona umana
Quindi attraverso la cultura questo si deve realizzare questo si deve realizzare anche qui
Perché come Charlie curato il nostro Presidente all'inizio i diritti
E i valori della costituzione sono diritti e valori che valgono qui è nella stessa maniera in cui valgono fuori e che possono incontrare solo di non più di quei limiti che sono necessari funzionali a garantire l'assillo ordine e la sicurezza quei nelle le ciò che è necessario strettamente necessario per per la custodia quindi la cultura il mio collega e amico professor Modugno che ci ha parlato prima del cambiamento delle persone
Ha parlato di un cambiamento fisico legato alle staminali ma il cambiamento più forte e più significativo è il cambiamento che ha prodotto dalla dalla cultura
E quindi e quindi certamente questo questo va detto che cosa si può fare la domanda su sottolinea due aspetti il fatto che non si fa abbastanza che non si fa molto e il fatto che si distingua e che la cultura venga ricondotta a un'idea di intrattenimento anziché a un'idea di trattamento
Allora sul primo punto voi avete capito corda le risposte che delle persone che mi hanno preceduta dei colleghi che mi hanno preceduta che la Corte non ha la bacchetta magica per trasformarle in realtà non ce l'ha a volte neanche legislatore perché occorrono risorse occorrono strutture occorre però certo il legislatore può indirizzare l'amministrazione può fare delle scelte di allocazione delle risorse che consentono anche di superare questi limiti la corte non ha ovviamente questi strumenti la corte interviene solo negativamente cioè interviene sulle scelte legislative che contrastano con la Costituzione
Però quello che forse non è stato si danna accennato il presidente ma magari lo lo dico perché siamo qui anche per fare conoscere il nostro lavoro
La corte anche un potere di monito cioè la corte interviene negativamente eliminando le previsioni legislative che contrastano la con la Costituzione
Però può anche dire al legislatore ciò che va fatto e dirlo con forza che diventa sempre più incalzante quanto più il legislatore si trattiene dal farlo e questo l'ha fatto la corte l'ha fatto per esempio anche nella sentenza che è stata citata perché a seguito di la la il caso Torregiani della Corte europea dei diritti dell'uomo ecco quindi se io vi ho fatto il quadro di come la corte si può muovere se casi di questo tipo dovessero arrivare alla sua attenzione cioè casi nei quali emerga la difficoltà
Di di implementare dentro a questi luoghi al carcere di la la l'esigenza di crescita culturale delle persone
Delle persone detenute e naturalmente qui si scontano appunto lì problemi di risorse che ci sono in alcuni casi non ci sono di furbo di buona volontà dell'amministrazione carceraria
Che può fare può non fare può scegliere e qui sono state fatte delle scelte straordinarie importanti per esempio
Si sconta la differenza fra carceri grande carceri piccole ho finito anch'io si sconta la differenza fra offerta che viene destinata per esempio lasciatemi finire con questa considerazione fra detenuti uomini e detenute donne perché le detenute donne come sappiamo sono il numero molto molto più ridotto e non è possibile per risse e spesso a prestare quelle infrastrutture quelle condizioni che consentano anche ad esse di crescere in questo caso in ambito culturale meglio vi ringrazia
Grazie e ora dare la parola Stefano Vezzani per la sua domanda
L'urlo
Buongiorno a tutti pervenuti
Polemiche dal recente alle eccellentissima corte
All'articolo trentadue c'è un diritto fondamentale dell'uomo che la tutela della salute
Vorrei sapere quando la salute prevale sulla pena
In quanto molti compagni detenuti
Con gravi patologie muoiono in carcere quindi se è possibile anche in questo caso rimuovere questi ostacoli perché
Forse è giunta l'ora che
Non voglio più nessuno in carcere grazie
Grazie anche per la sintesi con la quale è stata posta questa domanda la sinteticità qui restituisce molto inefficacia chiedo al professor Antonini di
Stefano è una domanda che tocca Nervo pivot immagino di tutta la popolazione carceraria io rispondo citando la Costituzione a costruzione dice che diritto alla salute è un diritto fondamentale
E l'unico diritto di cui la Costituzione afferma è fondamentale
L'unico
Quindi ho diritto che ha carattere universale ed essere riconosciuto a tutti perché si ricollega a quella dignità della persona umana che è il perno come ci dice la presidente Lattanzi su cui ruota la Costituzione italiana
Quindi che in carcere ha diritto a tutte essere tutelato in questo diritto come tutto il resto della collettività
Allora tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare
Molto è stato fatto però c'è la legge sull'ordinamento penitenziario ha fatto dei passi in avanti nel novantanove si è passati da una sanità che era gestito dal sistema penitenziario una sanità garantita dal sistema sanitario nazionale
E questo allargato diciamo la il carattere di universalità la esplicita
Certo che dicevo c'è tanto da fare c'è tanto da fare nell'applicare magari correttamente le leggi e i regolamenti c'è tanto da fare magari anche in termini di riforme che sono necessarie però la Costituzione entra dentro questo problema te la costruzione decidere una sentenza dove si vede come la corte costituzionale fa entrare la costruzione dentro questo terreno posto con terremo
Delicato complessissimo misterioso
E c'è un caso che una sentenza desidera la firma di un grande penalista che era Giuliano Vassalli
Dove c'era questa norma diceva che se tu sei che hanno dato i domiciliari perché i motivi anche di salute se c'è la denuncia di evasione
Automaticamente questa deve essere revocata
O alla costituzione si capisce facendola reagire con i casi e qui il caso era una situazione veramente miserabile c'era la persona a cui era stato e dati gli arresti domiciliari
Ma lui viveva in un sottoscala
In una stanza voi non avevate lei non poteva neanche in cucina
Arriva il controllo di polizia e lui si è allontanato
E quindi parte la denuncia la denuncia fa immediatamente revocare la misura cautelare cella domiciliare qui deve per legge dovrebbe ritornare immediatamente in carcere
Ora lui si era allontanato un'ora per fare una telefonata
Perché non è al telefono era autorizzata auto allontanarsi solo per recarsi ai presidi sanitari farsi curare
Ecco qui interviene la Corte costituzionale interviene la Corte questione dice questo è illegittimo questo automatismo ne parlava prima Marta cartaria questo automatismo è illegittimo
Ci deve essere il magistrato di sorveglianza che vanta perché magistrato aveva sollevato la questione dicendo ma qui c'è un problema di salute
Io posso interrompere le terapie con cui questo sta seguendo nane crisi di fuori farlo rientrare in carcere Normanni obbliga un automatismo fra l'altro la denuncia poi presso una denuncia fatta anche da un privato
Capite e all'Aquila corte dice no
è incostituzionale quindi tali potere al magistrato di valutare il comportamento si è allontanato per la telefonata fu e anche le esigenze di cura cui questo deve rispondere che magari appunto in carcere non è possibile presta no
Ecco io chiudo dicendo qui la vedete come la la la Costituzione entra anche dentro questo territorio recarci e valorizza un principio di responsabilità e del magistrato ed è detenuta a questo punto creando una una nuova sintesi che negli fa rivivere questo diritto che essendo diritto fondamentale
Tendenzialmente deve prevalere su ogni altra esigenza
Allora qui alla al grazie a Stefano per la sinteticità la domanda di aggiungo io grazie a Luca per aver risposto nei tempi
Chiedo a Fabio Falbo di rivolgere la sua domanda
Buongiorno del grazie per la vostra presenza di questo luogo suo emozionato d'altronde io parlerò di formazione e lavoro
Sono Fabio Falbo ma concordiamo Calabrò per ma che ha dato i natali a cui noti padri costituenti come il professor Costantino Mortati e come il professor Giuseppe Ferrari
Premesso che il lavoro e la formazione sono i cardini su cui si può certo gesti processo ivi inserimento sociale dei detenuti perché da un lato abbiamo l'attività intramuraria e dall'altro le attività esterne come misura alternativa alla detenzione
Che la professionalità e le conoscenze che si acquisiscono in carcere con i corsi lo studio necessitano di un riconoscimento certificato utile per poter reggere a migliorare le condizioni di vita in carcere qualora le si potesse mediamente spendere così aumentandolo inclusione nella realtà Esterna gondola persone esce dal carcere
Le domande sono in questa terra della legalità viene tutelata la formazione e il lavoro
Il lavoratore detenuto ha una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del suo lavoro in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un'esigenza libera e dignitosa
La donna detenuta lavoratrice in carcere agli stessi diritti e le stesse retribuzioni
Se non si può parlare di lavoro senza parlare di formazione io che il giorno dieci dieci due mila e diciotto discuterò la mia tesi di laurea magistrale in giurisprudenza e che una formazione me la sono data mi chiedo che cosa offre in concreto questa terra della legalità
E infatti
Il lavoro carcerario e programmato e realizzato per soddisfare le sole esigenze del carcere
Questo modus operandi a vostro avviso non crea effetti negativi quali un'offerta insufficiente di lavoro e una mancata possibilità di pratica formativa professionale che potrebbe essere utilizzata in libertà
Il carcere che anche una sorta di uffici in una scuola che forma le persone con il lavoro che diventa conoscenza occorsi battere la devianza derivante dall'ignoranza
Come si organizzano
Gli articoli uno trentacinque trentasei della Costituzione con inadeguato sistema dell'industria penitenziaria se Manconi posti di lavoro se le formazioni dei singoli non trovano sbocco
Se le tribù le retribuzioni non soddisfano le esigenze del lavoratore della sua famiglia e se le donne detenute lavoratrici e madri manca la speciale riguarda protezione
Grazie protetto
Questo mi fa capire quante questioni sono emerse nel corso della preparazione di questo incontro posso tantissime domande Fabio Falco
Penso che si potrà rispondere solo alcune di esse che ci vuole per forza la Gius lavorista quindi chiedo la professoressa Sciarra di rispondere
Grazie Fabio per questa domanda molto complessa che cercherò di riassumere intanto complimenti bella tenace la perseveranza negli studi di giurisprudenza si faccia sapere quando poi discute la tesi ci fate sapere
Con l'esito se volete essere presente
Fa faremo di tutto ne parleremo per far vedere
Sapienza
No correggere Tor Vergata l'Università di Tor Vergata
Noi collaboriamo comunque Tor Vergata Roma Tre
La Sapienza per noi torniamo alla risposta allora poco cercando di tirare le fila di questa domanda molto complessa ha citato tanti articoli della Costituzione bilanci citare l'articolo quattro diritto al lavoro che è una
è una articolo bellissimo un costituente aveva detto una stella fulgidi manda il cielo
Dei diritti costituzionali l'articolo quattro proprio si può leggere come lei affatto nell'intervento in stretto collegamento con l'articolo trentacinque che lei ha citato
Diritto al lavoro che poi significa libertà di accedere al lavoro e questa libertà c'è anche per le persone private della libertà il diritto al lavoro e la emancipazione più grande che si può ottenere fuori e dentro il carcere a maggior ragione dentro e ha detto la corte fin dal mille novecentosessantacinque un diritto di libertà
Allora questo diritto di libertà va collegato alla elevazione professionale di cui lei ha parlato con tanta competenza
Perché credo che davvero all'interno di questi due di queste due norme che la nostra Costituzione cioè quello che i miei colleghi prima di me hanno ricordato lo sviluppo della persona umana il rispetto della dignità le fonti internazionali parlano di lavoro dignitoso all'Organizzazione internazionale del lavoro parla di lavoro dignitoso la nostra Costituzione e dentro questa cornice di lavoro dignitoso
E certamente un messaggio difficile il da lanciare per noi e anch'io non posso tradire la mia emozione ma anche la mia gratitudine per questa esperienza che oggi facciamo perché l'articolo quattro della Costituzione si occupa di lavoratori i costituenti dissero non ci occupiamo degli oziosi è l'articolo quattro ai diritti e doveri proprio come per voi
Privati della libertà il diritto al lavoro e anche carico di doveri
Questi doveri sono accentuati l'hanno detto i miei colleghi prima di me dallo stato di detenzione ecco perché a me piace dire che tutti i diritti che si ricavano dalle norme costituzionali danno per così dire modulati adattati alla situazione di detenzione
E quindi vanno raccolte anche le esigenze talvolta apparentemente troppo discrezionali dell'amministrazione penitenziaria
Vengo all'esempio della retribuzione anche lei ha fatto in maniera molto giusta
Che è chiaro che il concetto di retribuzione sufficiente porta in sé questa adeguatezza la quantità e qualità tra l'altro quantità e qualità sono due nazioni vanno lette insieme ed è chiaro che la qualità
E il momento in cui si raggiunge anche l'elevazione professionale e quindi si combina quantità e qualità vanno letti insieme ed è chiaro che la retribuzione sufficiente se discrezionalmente valutata o definita e una retribuzione che comunque deve essere deve esprimersi nei canoni della ragionevolezza e potrei dire anche dell'equità anche questo è un concetto che la Corte costituzionale più volte ripete
Quindi so bene che la retribuzione inferiore può essere inferiore ma forse troviamo in questa modulazione dei diritti dentro
Le in carceri un principio che possiamo seguire ma mi preme molto riprendere l'aspetto invece della elevazione professionale pure dentro la costituzionali che qui c'è
Un aggancio con il mondo reale
Che forse ci dà qualche speranza qualche fiducia e dovrei dire che queste sono speranze che anche molti lavoratori privi di lavoro coloro che aspirano a ritrovare lavoro ad averlo per la prima volta condividono anche fuori
E quindi quanto la acquisizione di competenze il saper fare sempre più cose diventa una spiegazione gli tutti gli individui ma proprio per questo
Le professionalità si devono formare e gli aiuti devono essere indirizzati in modo sempre più individualizzato questa è la messaggio più moderno di quello che il legislatore chiama politiche attive del lavoro
Dovrebbero essere indirizzate ai singoli naturalmente raccogliendo le loro predilezioni le loro propensioni le loro aspirazioni ma forse avendo anche un nesso con il conto con il mercato del lavoro esterno cioè sapendo se quella formazione
Mi porta verso una domanda di lavoro
La parola individualizzato che si usa molto nel gergo delle della formazione professionale
E non a caso una parola che ricorre nella giurisprudenza della Corte costituzionale in altri settori prima
I miei colleghi hanno ricordato la attenzione con cui la Corte giudica gli automatismi ecco quindi tornare alla persona il tornare all'individuo alle sue aspirazioni chiudo rapidamente con due punti forse questa domanda così complessa mi porta fuori dal rispetto del tempo
Alcune cose sono state citate nel primo intervento su quello che già si sa in questo carcere e che sempre più si può fare per esempio
Attraverso le convenzioni con soggetti pubblici e privati
Per esempio attraverso l'uso delle clausole sociali che sono clausole che valorizzano imprese virtuose quindi imprese che applicano per esempio la retribuzione sufficiente lo stesso si potrebbe fare per la formazione quindi clausole sociali collegate a formazione
E e così via vi lavorò i lavori utili ecco non mi soffermo su quello che è stato già detto ma apprezzo molto quello che abbiamo sentito che si fa in questo carcere la donna a pari diritti dovrebbe avere pari diritti
E li ha anche nelle attività formative forse bisognerebbe superare stereotipi di lavori attori tutti i lavori maschili e quindi offrire alle donne accesso accorsi forme di formazione che superino qualche stereotipo che come tutti gli stereotipi raccogliete le verità
Ma la donna e trattata in modo uguale la nostra Costituzione all'articolo trentasette che parla di parità retributiva sappiamo che non sempre c'è la parità retributiva fuori però la donna deve aspirare a questa parità retributiva a parità di lavoro e la donna madre lavoratrice la lavoratrice madre detenuta
Non deve pensare che la maternità limiti il concetto di battere di e di parità di trattamento perché la maternità e la giusta differenziazione nelle tutele che spetta alla donna e questo direi soprattutto in carcere deve valorizzare il loro della lavoratrice madre anche quando è detenuta forse ancora di più
Grazie
Ho lasciato scorrere il tempo oltre cinque minuti perché la domanda era davvero articolata io chiedo a voi giudici costituzionali si avete qualche minuto in più rispetto a quanto c'eravamo vittime che mi piacerebbe
Poter dare lo spazio a tutti almeno i dodici che inizialmente aveva chiesto la parola
Perché le undici e quarantacinque si stanno avvicinando Vincent se potete rimanere qualche minuto in più
Benissimo allora do la parola Vincenzo Crisafi
Buongiorno
Signor Presidenti signori giudici ben tenuti sono Vincenzo Crisafi detenuto nel reparto di alta sicurezza di Rebibbia
Premesso che la pena dovrebbe terminare con la rimessione in libertà consegnando la persona quindi rievocata
I pregiudizi di forma e di sostanza con i buoni il il detenuto l'ex detenuto deve scontrarsi ovvero le cosiddette pene accessorie quindi sorveglianza speciale libertà vigilata
Interdizione perpetua dai pubblici uffici eccetera
Non rischiano di indurlo abnormal sulla strada da cui proviene
Io ad esempio mi sto per laureare ma una volta uscito non può saperlo impiego pubblico crearmi una partita IVA avere un lavoro tono mi viene tolta la patente oggi dietro l'espatrio non posso votare
E devo sottostare gli orari che il giudice impone cioè perduto diritti ma in compenso vengo caricato di doveri di obblighi così facendo lo Stato aiuta l'ex detenuto arrese disse alla società e nel mondo del lavoro
Personalmente se potessi uscito dal carcere Menaggio e dall'Italia
Ma non posso perché non sono considerato cittadino europeo ma un pregiudicato italiano con divieto d'espatrio
Diametralmente opposto la posizione degli stranieri che escono dal carcere
Quindi presumibilmente anche loro rievocati
Pronti per essere inseriti e che anche contro la loro volontà vengono espulsi e utopico pensare che sfiata la pena la personali acquisisca la totale libertà grazie
Anche lavorando disabile molto molto ampia e tocca di nuovo al tema del lavoro per la del lavoro a fine pena io chiederei al giudice Giovanni Amoroso di rispondere
Marco grazie Vincenzo per questa domanda che c'ha posto e che spazia su vari temi e peraltro un po'si sovrappone alla domanda precedente che
La rilevanza del lavoro una prima considerazione il lavoro rieducazione quindi nel nel nel carcere sotto l'ombrello della terzo comma dell'articolo ventisette la rieducazione è fatta anche con l'attività il lavoro
E il l'ordinamento penitenziario all'articolo quindici tra le varie attività
Prevede proprio il lavoro
Usciti dal carcere si è fuori quindi dall'ombrello
Dell'articolo ventisette essi & era si veleggia a ma in mare aperto e sono altre le garanzie la prima la ricordato
La professoressa Sciarra l'articolo quattro che è una norma che affida proprio una missione all'ordinamento nel suo complesso perché Piccolo quattro formato da un comma che prevede il diritto al lavoro e un secondo comma il dovere al lavoro e a qualsiasi attività
Quindi è proprio il patto fondante del consorzio civile un insieme di diritti
E doveri
Diritto al lavoro dovere gli svolgerà un'attività lavoro quindi in senso molto ampio comprensivo ne abbiamo parlato prima anche delle attività culturali
Ed è una missione dell'ordinamento che è strettamente legata alla al principio di eguaglianza sostanziale dell'articolo tre secondo comma che è un unicum
Per alla nostra Costituzione che come diceva il presidente Lattanzi prima
Forse non è la più bella mi sicuramente bella è una delle ragioni e proprio questa cioè la rimozione delle ragioni che determinano la diseguaglianza sostanziale
Usciti dall'ombrello dell'articolo ventisette l'ex detenuto diciamo approda alle garanzie di tutti quelli che cercano il lavoro quelli che lavoro l'hanno trovato quelle che il lavoro
Quelli che lavoro lo perdono quindi c'è tutto l'apparato di tutela sia a livello costituzionale
Articolo trentasei la retribuzione trentotto la rimozione dallo stato di bisogno poi anche la partecipazione all'attività collettiva il sindacato il diritto di sciopero quindi una serie di diritti sociali la nostra Costituzione si caratterizza anche perché nella sua prima parte a una serie di diritti sociali
Il l'ex detenuto ha qualche difficoltà in più
Abbastanza evidente
Qui è intervenuto il legislatore ordinario
Un po'tardi nel due mila la legge Smuraglia e ha previsto diciamo un meccanismo di agevolazione per avviare meglio il l'ex detenuto nel mondo del lavoro e sono delle misure diciamo agevolative sia sul piano contributivo
Esenzione dai contributi riduzione di aliquote di partecipazione sia sul piano fiscale anche se come trattamento di maggior favore anche previsto un meccanismo di credito d'imposta
E questo diciamo supporto agevolativa poi trova un aggiornamento più recente nel Regolamento che entro il due mila quattordici della della legge Smuraglia
Ci sono poi le cooperative sociali che le cooperative sociali che risalgono alla legge del mille novecentonovantuno che possono agevolare l'avvio del ex detenuto alla alla lavoro peraltro le cooperative sociali sono oggetto anche di previsioni proprio della nella legge Smuraglia del due mila poi ci sono interventi anche delle regioni
Ci sono varie normative regionali e in particolare ne ricordo uno della Regione Piemonte che prevede un contributo a titolo di incentiva quindi riassumendo il l'uscita dal carcere e l'ingresso nella società civile con l'aspirazione entrare nel mondo del lavoro vede diciamo innanzitutto la partecipazione di tutto l'apparato di tutele
Generalizzato
E in più queste misure diciamo particolari che sono dedicate proprio a chi ha sofferto un periodo di carcerazione
Questo sul piano diciamo delle agevolazioni c'è l'altro piano quello degli ostacoli e gli ostacoli gli impedimenti le difficoltà sono date innanzitutto dalle pene accessorie
Che possono non avere la stessa durata della pena principale quindi c'è un impedimento che rimane e lo stesso vale per le misure di sicurezza o anche le misure di prevenzione
Qui però giocano altri fattori nelle misure di sicurezza ci sono esigenze di protezione di altri valori nelle misure di sicurezza ma anche di prevenzione
Ci sono problemi appunto di sicurezza legate alla profilo della della dell'ex detenuto in questo caso che debba che sia oggetto soggetto a una misura o di sicurezza o di prevenzione qui è un problema di bilanciamento
Il tempo stabile scorrere voglio ricordare una sentenza
Che si deve a Gustavo grezza che Beschi e riguardava proprio l'impedimento costituito l'ostacolo costituito dalla sorveglianza speciale per un lavoratore che avverrà anche l'obbligo di soggiorno
Come posso lavorare se ho l'obbligo di soggiorno la corte non accoglie la questione di costituzionalità però dà un'indicazione
Significativa per chi poi deve applicare e di menzionare la misura questa è una misura di è una misura di sicurezza la libertà quella sorveglianza speciale e si legge nella sentenza il giudice dovrà bilanciare
L'esigenza del
Lavoratore di chi Haut Rhin dichiaro raggiunto un'occupazione con la misura di sicurezza e se si legge proprio nella sentenza ha raggiunto anche un'occupazione stabile questo può essere motivo o di revoca della misura della misura di sicurezza essa spesso comunque di una modulazione della misura di sicurezza tale da consentire lo svolgimento della attività lavorativa e poi in fondo e da ultima con questo concludo
Cioè l'istituto della riabilitazione
La riabilitazione che comporta l'estinzione delle pene accessorie a quel punto la situazione viene del tutto parificata al soggetto che appunto nona un passato di detenzione e mi fermerei qui Marc Augé grazie
Grazie
Chiedo a Giorgio hanno affossare di formulare una sono
Buongiorno
Mi chiamo georgiano carente sono detenuta del carcere di Rebibbia dove lavoro come bibliotecaria
Sono molto onorata di essere qui di poter rivolgermi a voi
Vorrei parlare dell'articolo ventisette della Costituzione italiana la quale prevede che un trattamento punitivo inflitto a un condannato debba favorire la sua rieducazione del suo reinserimento
Il fatto è che da qualche tempo sentiamo sia radio che in televisione di una possibile limitazione per quasi l'annullamento delle norme che concedono i benefici per le misure alternative al carcere
Sarebbe sconvolgente una misura del genere perché è una delle motivazioni per cui un detenuto intraprendere la strada del cambiamento per accesso ai benefici
Un regime carcerario senza sconti di pena
Per i meritevoli beninteso sarebbe come tornare al vecchio sistema carcerario per il quale il condannato entrava e usciva a fine pena senza che qualcuno si interessasse se fosse migliorato o peggiorato
Questo ragionamento ribadisce motivazione cambiamento beneficio sono elementi che spingono alla trasformazione del detenuto
La mia domanda è
Le scelte legislative compiute con la legge del mille novecentosettantacinque e successive modifiche non costituiscono attuazione della Costituzione
è possibile tornare indietro senza violare la Costituzione
Grazie per l'ascolto
Grazie a monte Giorgiana Fusari chiedo al professor Francesco Viganò
La domanda della signora Fusari è una domanda bellissima che tocca un po'il cuore di ciò che la Costituzione dice in materia di pena e ovviamente in materia di carcere
Ritorno ancora per un secondo la sentenza che è stata poc'anzi citata la sentenza centoquarantanove in cui abbiamo scritto che la personalità del condannato non resta segnata per sempre da reato che ha commesso avremmo potuto dirlo anche in modo più semplice
Cioè che il condannato non ne il suo reato è una persona è una persona che la Costituzione concepisce come una persona in continua evoluzione così come tutti noi siamo in continua evoluzione io non sono più quello che le donne nel passato e un domani non sarò più quello che era oggi la Costituzione scommette dunque sul cambiamento questa è la parola chiave che è stata più volte ripetuta anche da chi mi ha preceduto in questo intervento ancora sinteticamente potremmo dire per riassumerle parole semplici che la giustificazione della pena guarda al passato guarda a ciò che si ha commesso alla da a un fatto che ha rotto il patto costituzionale che ha violato gli interessi fondamentali
Delle persone e della collettività che violato i diritti fondamentali della vittima che una giusta reazione contro ciò che è stato commesso male concreta esecuzione ente della pena per dettato costituzionale guarda al futuro
E fa appunto una scommessa sul cambiamento
Però quello che abbiamo cercato di riassumere in quella sentenza è stato che il programma costituzionale di rieducazione che altro non significa se non risocializzazione progressivo reinserimento del condannato nel tessuto sociale
è un programma costituzionale che fa appello ad una duplice ad una duplice responsabilità come è stato ricordato perfettamente dal Sottosegretario Morrone in perfetta consonanza con quanto ha detto la corte costituzionale
Ed è una responsabilità che chiama in causa in primo luogo il condannato questa e è un punto importante la rieducazione di cui parla l'articolo ventisette non è un trattamento una tecnica di manipolazione del cervello non è un brand Washington
Non è un trattamento che passa sopra la testa per ricondizionare il soggetto il rispetto dei valori fondamentali della collettività ma fa appello alla sua libertà interiore può sembrare strano parlare di libertà interiore a persone che sono private della libertà esteriore ma è proprio questo che fa la Costituzione
E il parlare a una sfera di autodeterminazione di autonomia che ancora resta e che così è nato il punto di partenza per un percorso di cambiamento che deve ancora essere effettuato
è una grande responsabilità per il condannato innanzitutto quella di di accogliere questa proposta con i mezzi limitati nelle condizioni difficili in cui versano oggi le carceri ma anche facendo Appello sulla buona volontà all'entusiasmo alla alla competenza professionale straordinaria degli agenti di custodia dell'amministrazione della magistratura di sorveglianza
E assieme l'articolo ventisette è una grande chiamata è una gara è una grande chiamata alla responsabilità dello stato di tutte le istituzioni
Della politica della magistratura di sorveglianza dell'amministrazione penitenziaria di tutti voi che siete qua presente i quali debbono accompagnare il condannato in questo percorso offrendo la possibilità di un percorso di revisione critica del proprio passato questo anche attraverso il lavoro in carcere
Attraverso le attività educative e formative ma anche attraverso lo sport l'arte il teatro tutto ciò che è stato ricordato fino a questo momento e accompagnarlo anche nel graduale reinserimento
Nel mondo esterno un compito secondo me di grande del grande di grande impegno che presuppone anche l'offerta al condannato di un'opportunità di riconquistare o di conquistare le abilità per poi potersi inserire efficacemente nella società con tutte le difficoltà che sono state sottolineate dall'intervento precedente che pongono che pongono in causa il legislatore aree e in generale lo Stato nel non ostacolare eccessivamente il percorso di reinserimento sociale
E e allora la legge sull'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque in tutte le evoluzioni successive costituisce la specifica attuazione di questo programma costituzionale
è un programma che si fonda come dire su una scommessa di un percorso rieducativo un percorso di cambiamento sia dentro che fuori dal carcere
Sia dentro il carcere con le attività di sostegno cui ho fatto cenno prima ma anche un percorso di progressivo accompagnamento verso l'esterno di progressiva uscita con prudenza e attenzione perché anche questo nessuno vuole fare discorsi buonisti in questa sede nessuno vuole dire che non ci siano delle esigenze di tutela sociale forte l'esigenza di tutelare le potenziali vittime del reato contro persone che ancora possono essere pericolose una parola chiave utilizzata è quella sentenza è stata prudenza è un percorso che deve accompagnare il detenuto con gradualità
E con progressività con un percorso che comincia coi primi esperimenti di messa in libertà quel permessi premio collabora all'esterno in modo controllato
E che consente poi all'amministrazione e alla magistratura di sorveglianza di verificare se il detenuto si meriti una maggiore fiducia e possano essere quindi ammesso alla semilibertà e poi a quel traguardo costituito dalla liberazione condizionata in cui il soggetto e lisce
Dall'universo carcerario seppure sia pure non completamente nel sistema di controllo del penale
E e allora le parole chiave gli imperativi costituzionali che derivano da queste premesse sono due
Il primo è quello della progressività è è un trattamento progressivo come dire che accompagna gradatamente il detenuto verso l'esterno
E secondo è quello della flessibilità che non deve essere concepita in contrapposizione con la certezza della pena perché la certezza della pena di cui già parlava Cesare Beccaria
è la risposta pronta
Dell'ordinamento alla commissione di un reato è il fatto che se commette un reato sai che devi essere punito con una pena giusta e Siria anche questo lo dico con diciamo con la consapevolezza del penalista che sa come un efficace deterrente contro il reato passi necessariamente per pene serie
E che siano vissute come tali dalla stessa collettività ma che al tempo stesso non possono essere disgiunte dall'idea di una flessibilità nella fase esecutiva proprio per rendere la pena concretamente idonea a rispondere all'eventuale percorso di risocializzazione che nella sua autonomia il detenuto ha abbia compiuto mentre era in carcere e ancora una volta un percorso non scontato non ci deve essere né la Costituzione lo impone alcun automatismo nella concessione di benefici
Il beneficio il condannato se lo deve meritare partecipando attivamente al percorso risocializzazione responsabilità poi dello Stato concedere quest'opportunità quando il è chiaro che il dettaglio spetterà poi alle tiratore e quindi non posso rispondere in forma netta alla sua domanda
Il il come attuare questi imperativi costituzionali è prerogativa del legislatore il compito della Corte costituzionale può essere solo quella di assicurare un controllo esterno finale di complessiva ragionevolezza del sistema rispetto agli obiettivi costituzionalmente imposti questi sì
Che il legislatore può però perseguire nell'esercizio della propria discrezionalità mille grazie
Da Francesco Pagliuca di formulare a domanda c'è Francesco grazie buongiorno mi chiamo Francesco Pagliuca che o una domanda molto sintetica
Sarebbe il potere disabile ricorso diretto da parte del cittadino alla Corte costituzionale quale presso l'istituto esista per esempio nella Repubblica federale tedesca attraverso la cosiddetta fa fa sono specie ad quindi siete voi il il gusto di della Costituzione pero non vi possiamo chiamare grazie
Grazie grazie per questa prova
Fisica dal professor Amato rispondere
Ho una cosa non c'entra la devo dire per
Insomma capire il clima in cui siamo avrete notato l'attitudine dei giudici costituzionali tutti a non rispettare le regole perché nessuno ha rispettato il timer quindi
Rinvierei Tecce regola e regola ho capito ma intanto uno s'aspetterebbe che i giudici costituzionali le rispettassero tutte e tre no non è così ho capito allora capisco anche dal suo accento che lei ha familiarità col fare Fasson beige verde
Perché non è stato adottato in Italia probabilmente io penso perché dopo vent'anni di fascismo durante i quali il fenomeno più grosso
Fu il fatto che la maggioranza parlamentare
In modo assolutamente legale poteva modificare le regole dello Statuto
Cancellare i diritti che lo Statuto prevedeva e non c'era possibilità di reazione in costituenti crearono questo nuovo giudice la Corte Costituzionale come giudice delle leggi
Si sappia la maggioranza parlamentare che a titolo di fare le leggi ma c'è una legge superiore che queste sue leggi non possono modificare fu quindi il sindacato di costituzionalità sulle leggi
Il vero nuovo istituto che si sarebbe incarnato nella Corte costituzionale a quel punto venne fatta uno
Una scelta ragionevole fu detto
Seggi sono provvedimenti contraria alla costituzione ma perché sono contrario in primo luogo alla legge che li prevede se ne occuperà il giudice ordinario o se l'illegittimità del provvedimento risale non alla legge ma la Costituzione il giudice ordinario rimanderà alla corte costituzionale questa legge
E quindi la corte giudica sulla base del filtro del giudice
Non c'è spazio in questa concezione per il ricorso diretto nella legge fondamentale tedesca sia pure a puntate come di sicuro lei sa perché è arrivato poi nel tempo c'è un'idea diversa
La Corte costituzionale il garante della Costituzione
Il garante della Costituzione è in primo luogo il garante dei diritti fondamentali che la Costituzione prevede allora
Si garantisce in primo luogo quei diritti deve essere possibile al cittadino che vede violato il suo diritto dalla legge o da un provvedimento di rivolgersi alla Corte se no che differenza c'è
Tra un diritto fondamentale
E il diritto di andare in pensione dopo sessantadue più trentasei o sessantadue più trentasette
Ho il diritto di gli anziani e di andare al museo la domenica gratis che una legge può cancellare un c'è differenza trattati tutti allo stesso modo
Cioè in Germania sappiamo che c'è in Hispania sappiamo che c'era in Austria ora
Io ci penso seriamente francamente perché conosco gli svantaggi
So che c'è un numero enorme dei ricorsi con cui bisogna abituarsi a fare i conti anche se non è che uno si alza la mattina e dice questa legge incostituzionale per cortesia dichiarate la incostituzionale no
Vede negli ordinamenti in cui c'è esserci una violazione effettiva attuale di un diritto c'è un filtro anche qua perché debbono essere esperiti rimedi che comunque ci sono però i ricorsi sono tanti poi cambia la qualità del giudizio perché la corte nostre abituata a giudicare sulle leggi dovrebbe giudicare su fatti però devo dire i vantaggi che ci sono
E noi non li abbiamo intanto c'è questa specialità riconosciuta la tutela dei diritti fondamentali ma perbacco ha un senso dare loro una tutela diversa
E poi c'è le sento che a una sentenza della Corte costituzionale che dichiara che in quel caso è stato violato un diritto fondamentale ma prendiamo il caso che faceva il vostro collega giustamente il più applaudito da tutti voi
Non si deve morire in carcere perché non ci sono state cure adeguate ma perbacco questo è inammissibile ci battiamo perché non accada in Africa e l'Africa ce l'abbiamo nelle nostre carceri questo non era
Allora
Torniamo che un giudice di sorveglianza sbagliando non ritenga che debba essere ammesso a cure esterne un carcerato
Sì a quel punto questo carcerato può andare alla Corte costituzionale la Corte dice ha diritto è il suo diritto alla salute che lo esige
Risolverà quel problema e per il futuro il giudice di sorveglianza staranno più attenti
Grazie e ora Don la parola dura amido vicina per la sua domanda ami dodici credo
Buongiorno a tutti sono onerata e essere oggi qui con voi
Sono anni dove Zurria dato ottantatré in Italia dall'ottantasette residente con undici chili giornalisti solamente tra l'altro sono cittadini italiani
Al resto sono tutti hanno carta di soggiorno marito censurato con
Con carta di soggiorno hanno indotto un Primo Periodo dia tesa
E stata rifiutata la possibilità di ottimi aerei carta di soggiorno
A cause dei miei precedenti penali
La domanda
Molto data la mia presso personale esperienza e viste le innumerevole altre testimonianze da parte della popolazione detenuta straniera volevo chiedere
Che e senso a ritoccare in Italia una persona che poi non potrà e se ne ho una cittadina italiana grazie
Grazie per la domanda la domanda molto chiara chiedere al presidente coraggio di provare a rispondere
Però
Dunque cercherò
Cercherò almeno io di rispettare i tempi fissati da questo canto da un a non fare oramai peraltro questo mandato
O appello venga signora lei in realtà pone due problemi
Pone due domande una prima di carattere più strettamente personale anche se poi la risposta potrà essere di qualche interesse anche per gli altri
Una seconda invece di carattere decisamente più generale tocca il tema comune a molte altre domande proposte che quello della rieducazione
Prodi dargli una vispa domanda è
Corro il rischio alla fine una volta espiata la pena di vedermi ancora una volta rifiutata il permesso di soggiorno malgrado le particolarissime condizioni familiari
In cui mi trovo
E naturalmente io non posso dare una risposta non conoscendo i dati di fatto e comunque non sarebbe competenza mia
Quello che posso garantirle e che in Italia c'è un giudice che si occupa Mattei un giudice di cui ho fatto parte anch'io di vi conosco bene la giurisprudenza
Giurisprudenza che è molto favorevole
Alla alle istanze e alle preoccupazioni e ai timori che lei sia evidenziato più di questa giurisprudenza dice che il rifiuto del permesso di soggiorno così come della cittadinanza
Non può essere solo motivato con l'esistenza di precedenti penali
Che il juke l'amministrazione e di riflesso anche il giudice deve tener conto delle condizioni familiari delle condizioni sociali condizioni di lavoro
Soprattutto sottolineo questa frase che prendo testualmente da una sentenza del fatto che si sia stata una pacifico un pacifico
L'effettivo radicamento nella società in conformità alle regole dell'ordinamento nazionale
Per
Perché ho sottolineato questa frase perché questo ci porta risponde al alla seconda domanda
A che cosa serve qual è l'utilità della rieducazione non proprio a questo a fare in modo che i momenti in cui lei è uscita dal carcere venti spiato la pena
Abbia gli strumenti culturali ed etici per inserirsi fattivamente
Nella società e per creare quindi una condizione una delle condizioni fondamentali perché la risposta alla sua domanda di permesso di soggiorno Possa essere positiva aggiungo e in termini più generali che possono quindi interessare anche gli altri presenti che questo compito di rieducazione
Che è un po'costituito il filo rosso di sia dei dell'intervento iniziale interessante del sottosegretario Morrone sia di quasi tutti i colleghi e non c'è da meravigliarsi perché la rieducazione
Sarà più volte prese in considerazione dalla Corte Costituzionale sottolineata la sua che ha sottolineato la sua importanza anche con forza
Eccone frasi qual è il figlio dell'educazione e più in generale non è solo quello di inserire nell'ordinamento italiano ma di creare le condizioni più in generale
Perché il il il cittadino ex detenuto abbia gli strumenti di conoscenza delle regole basse della società civile di una convivenza civile
E il responsabile quindi io
Le auguro senz'altro di poter usufruire di questa e di educazione rimanendo in Italia come lei desidera
Ma le sarà comunque utile anche se malauguratamente dovesse tornare nel suo paese grazie
Grazie al Presidente coraggio anche per il rispetto dei tempi mancherebbero pre interventi onori facciamo oppure chiediamo alla cortesia anche voi nella risposta di contenere la risposta entro
Quindi voi siete disponibili
Ok perché ci tengono molto coloro che hanno lavorato e preparato queste domande a porle quindi vere lavora la parola Roberto Peci
Buongiorno a tutti solo Roberto Peci a domanda è semplice
Legata alla
Va bene
Legata alla pena accessoria o meglio all'interdizione spesso perpetua al diritto al voto perché cioè forse non sono più italiano dopo aver scontato la pena
Questa è la domanda grazie prego chiedere al professor Amato di rispondere
Si guarda i due lei pone un problema io ho qualche difficoltà a rispondere perché non è arrivato alla corte costituzionale potrebbe arrivare e quindi Ilio
Però guardi lei pone un problema perché intanto la interdizione a votare estrapolata dall'interdizione dai pubblici uffici
Lo fa la stessa legge elettorale per la verità non è solo una questione di Codice Penale
E in particolare l'interdizione perpetua
Pone un problema avendo dall'altra parte una giurisprudenza della corte contrari agli automatismi il criterio di proporzionalità
Che le pene accessorie possano avere durata superiore alla pena quando prevista e detentiva questo è più che possibile
Riflette degli interessi che vale la pena di tutelare insomma se tu
Hai fatto una serie di bancarotte fraudolente
E magari in te la sei cavata con quattro anni di detenzione che io ti dica che per qualche anno in più è bene che tu non metta sua attività commerciali forse non guasta agli altri consociati
Si sentono più tranquilli
Però appunto bisogna commisurare le queste cose anche la Corte dei diritti umani di Strasburgo che è andata su questi temi ha detto che vanno commisurate però ha riconosciuto
A legislatura e un'ampia discrezionalità
Se varrebbe la pena signor sottosegretario che gli organi politici se ne occupassero perché francamente togliere il diritto di voto ad uno che rientra nella società e togliergli il pezzo più grosso della cittadinanza e questo un problema davvero delicato
Grazie al professor Amato
La parola Filippo Rigano
Filippo Viganò
Buongiorno a tutta la corte né a tutti i presenti lo so Filippo rigo la mia domanda
Il diritto alla speranza e la Corte europea nella sentenza Winter ha riconosciuto
Come si concilia con forme di espressione di Bema
Che non corrispondono a questo principio
Espressione della pena come
L'ergastolo ostativo
Che nonostante sia abbia scontato più di venticinque anni ininterrottamente di carcere nonostante un accertamento che non ci siano più collegamenti con la criminalità
E nonostante una seria
Revisione critica del passato
E nonostante un percorso rieducativo importante chi abbia portato anche al conseguimento di uno o più a ore
Un percorso rieducativo che abbia esaurito
Le condizioni in sede nel termine rieducazione dall'articolo ventisette della nostra Costituzione
Perché questo diritto non viene applicato ne ho osservato poi nonostante queste condizioni
Il diritto alla speranza come si concilia con la persona
Anche nella sua dimensione psicologico
Che vive questa realtà
Grazie a voi
Grazie Rigliano chiedo al professor Viganò di provare a dare una risposta in tempi molto molto brevi purtroppo
Una
Un'altra domanda bellissima e al tempo stesso difficilissime e trovo stupenda l'espressione diritto alla speranza che abbiamo trovato dalla Corte europea
Che fotografa un po'quello che dicevamo prima sul sull'idea della Corea del della Costituzione che scommette sul cambiamento e che vuole assicurare a tutti anche a coloro che hanno commesso i crimini più orribile che giustamente hanno scontato una pena di lunga durata la speranza in un futuro la speranza di reinserirsi
Un giorno nella società e di poter anche offrire il loro contributo positivo per una società migliore di poter anche a debito non soltanto polvere i diritti che spettano ad ognuno ma anche per adempiere lì i i doveri che incombono su ogni cittadino
O suoni individua nel nostro ordinamento ecco ma la condizione perché questa speranza possa realizzarsi la condizione perché ci possa essere questo percorso virtuoso che porta gradatamente il soggetto all'esterno all'esterno del carcere e che abbia compiuto un percorso di risocializzazione un percorso di revisione critica del suo passato lei lo riconosce e non solo ma che dimostri anche di non essere più socialmente pericoloso che dimostri cioè di non di non poter più ragionevolmente recare danno agli interessi fondamentali dei terzi ai diritti fondamentali de delle vittime e ai valori fondamentali su cui si fonda la convivenza civile
Ettore la delega solo ostativo in generale delle preclusioni poste dall'articolo quattro bis sta tutto in questo dilemma
Il legislatore e la Corte costituzionale finora ha sempre ritenuto la legittimità costituzionale di questo meccanismo
Ritiene che che per certe categorie di condannati la mancanza di una collaborazione processuale sia un segnale sia una sorta di presunzione assoluta di di persistenza della pericolosità sociale cioè di persistenza di legami con la criminalità organizzata che rendono ancora questa persona non meritevole di un beneficio e quindi il il regime di ostatività non si giustifica tanto in relazione alla gravità del reato commesso ma si giustifica secondo il legislatore ripeto
Come forma di controllo di una pericolosità sociale ancora in essere di un percorso educativo non ancora compiuto quindi persistenti legami con la criminalità organizzata che questa presunzione sia corretta che il bilanciamento cioè che la soluzione che ha individuato il legislatore sia effettivamente irresistibile sia legittima dal punto di vista costituzionale e dal punto di vista della sua compatibilità con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo come sapete è discusso c'è un caso pendente di fronte alla Corte di Strasburgo per fortuna non dovremo occuparci noi di questo caso prima di quanto se ne occuperà la la corte europea
Ma essendo evidentemente una questione complessa che è sul tappeto che impone dei bilanciamenti difficili e sofferti tra l'esigenza di tutelare la società contro pericoli fondamentali che derivano dalla criminalità organizzata
E l'esigenza di non negare il diritto alla speranza di cui pure questa categoria dei detenuti è titolare
Essendo una questione a ancora sul tappeto sarebbe evidentemente evidentemente improprio qualsiasi mio commento pubblico in questa sede grazie a me spero nella sua compressione
Grazie Francesco siamo proprio chiudere Francesco De Masi brevissimo intervento che raccoglie anche di nuovo un istanza che verrà scusate questo mio secondo intervento il primo era in supplenza di un compaia assente quindi parliamo di questo mio intervento Betetto che quel non ho potuto fare a meno di pensare alle famose parole dell'altro padre costituente Piero Calamandrei quando il ventisei gennaio mille novecentocinquantacinque parlando a un gruppo di studenti e disse a loro
Se volete andare in pellegrinaggio là dove è nata la nostra Costituzione ha dato in un carcere impatto dovunque è morto italiano per la libertà e per la dignità la data la nostra Costituzione ad Eva assolutamente ragioni in quanto proprio nello storico tutto ciò che tra l'altro prevede certe tutele per i detenuti ebbene signori voi non siete quei studente voi siete i giudici delle leggi e per questo la domanda Dasha è spontanea
Perché oggi per cioè dopo sessantatré anni dell'istituzione della Corte costituzionale voi avete deciso di venire in carcere riconoscendo così per la prima volta questo luogo non luogo in una vera e propria porzioni di territorio della Repubblica italiana
Se volete e potete considerato nel nulla nasce per caso rispondere questa mia domanda sappiate che i sessanta mila detenuti italiani saranno degli enti di ascoltare questa risposta
Finisco pregandovi laddove di quei sessanta mila occupati dei circa duecento i cimiteri dei vivi che da oggi grazie alla vostra presenza in questo luogo e diventata ad una porzione importante nel territorio della Repubblica italiana
Prendete atto di quel gelido soffre di burocrazia
Che nel primo chiarisco le libertà e stiamo giorno del capitano l'occasione ricordate grazie
Non può non può che rispondere il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi
Fini Marco sarò breve seguendo
Le tue indicazioni bella domanda direi
Che
Mi pare che si scompongono in tre poi
Domande
Perché
La corte ha preso questa decisione
Perché l'ha presa oggi
E perché non è stato fatto niente di simile
Nel passato
Perché ha preso questa decisione in parte l'ho detto posso ritornarci dopo
Perché la presa oggi
Potremmo dire
Perché appunto oggi stiamo celebrando i settant'anni e la Costituzione
Perché questa celebrazione
Scusate questa espressione
Un po'forse fatica
Quindi avviene oggi
Questo viaggio è un viaggio che è stato preceduto da un altro viaggio che è stato il viaggio nelle scuole
Ma
Perché non è mai avvenuta prima cioè
Priva di settant'anni sono stati sessanta anni cinquanta anni quarant'anni e la Costituzione quindi sono state una serie di altre occasioni in cui quello che stiamo facendo oggi
Poteva esser fatto e non è stato fatto
E
Me lo sono domandato anche io per la verità
Potrei rispondere dicendo ma perché
La corte e negli ultimi tempi che come ho detto ha deciso di aprirsi all'esterno e e questa apertura
Ha pensato e credo che sia importante che abbia pensato
Al carcere
Potrei dire questo
No cioè io ho l'impressione che son due imporle le ragioni una ragione
E quella che la Corte ha avvertito in generale e non solo con riferimento al carcere l'esigenza di riprendere in mano il discorso la Costituzione
Cioè
La Costituzione è una di quelle cose di quei monumenti di cui si parla bene ma a me sembra che oggi sia qualcosa di imbalsamato
E
Qualcosa addirittura come accade per anche per altre cose imbalsamati se
E poi
Quando si ascolta
Da quasi un senso di fastidio di già sentito di già visto
E non è così
Cioè
Primo discorso
Abbiamo sentito l'esigenza
Di
Rimettere in circolazione per quello che siamo capaci di fare che possiamo fare lo spirito della Costituzione come è nata la costituzione
Cosa c'è dietro alla costituzione è stato ricordato Calamandrei dietro la Costituzione ci sono tante persone che sono state ritenute l'ho ricordato prima
E che appunto si sono opposte come uno degli obiettivi fondamentali oggi tutti quanti abbiamo parlato l'articolo ventisette della Costituzione
Ma ci sono posti come obiettivo fondamentale quello che il carcere fosse diverso
Quello che il carcere dovesse pendere alla rieducazione quindi una pena diverso è una pena che non è solo sanzioni punizione ma è una pena essenzialmente funzionale funzionale a cosa
Alla risocializzazione
Del del le persone detenute
E questo
Diciamo
Pensiero che la Costituzione avesse bisogno di la Costituzione della nella sua nascita in quello che c'è dietro di sé bisogno di essere fatta di vivere è quello che ci ha portato a queste iniziative
Poi l'iniziativa specifica l'iniziativa di venire qui e dopo qui in altri
Istituti
E e quello l'ho detto perché c'è sembrata una cosa che effettivamente fosse qualificante non soltanto diciamo per noi e per voi ma fosse qualificante proprio per esprimere questo senso della Costituzione per esprimere il modo in cui la Costituzione annata per esprimere diciamo la volontà di coloro che l'avevano coi costruita
E
Nell'immaginare tutto questo poi ci siamo resi conto di quello che ho detto e cioè che effettivamente la Costituzione in genere e per i più deboli
Per chi non ha potere
Sia il potere l'esercito diretto molte volte non ha bisogno
Del supporto dell'aiuto della legge
è chi
Per circostanza e diversi e si trova in una situazione diversa che ha bisogno di essere garantito
E poi ci siamo resi conto anche di quello che documento e cioè che effettivamente riflettendo sul lavoro della corte costituzionale con riferimento all'ordinamento penitenziario
Ci siamo resi conto del grande lavoro che ha fatto la corte costituzionale sull'ordinamento penitenziario
E quindi diciamo di questa realizzazione
Della volontà della Costituzione e della funzione che è stata ricordata della corte costituzionale proprio con riferimento al vostro mondo questo è il motivo della decisione di oggi
Vi potrei dire sul fatto che non sia stato fatto prima io
Posso soltanto immaginare che questa sensibilità non c'è stata per il resto dovremo andarlo a chiedere a chi ci ha preceduto
Della direttrice
Signor presidente modifica la Corte costituzionale dissenzienti ringraziamenti silicato oggi in questo momento così importante è un momento di confronto fungine e aggiungerei unico ad oggi Asti come il futuro momenti analoghi essa sostegno dal trattamento signor presidente se vuole saltare a conclusione carente
Il mio saluto è un ringraziamento
Non l'ho fatto all'inizio perché è stata la dottoressa Stasio che ha fatto tutti i ringraziamenti a nome della corte
Lo faccio adesso ringraziando tutte le persone che si sono Pignataro innanzitutto l'amministrazione penitenziaria e poi tutte le persone che si sono impegnate oggi che si stanno impegnando
Per l'attività futura cioè tutte le persone che stanno impegnando per il viaggio nelle carceri
Io
Ritengo
Che sia stata bella lo è stata sicuramente un'esperienza utile
E spero che lo sia stata anche medici ascoltato cioè che le palme osservano abbiano portato diciamo Hitch ascoltato a capire quello che ho detto essere lo spirito rottura della costituzione e in qualche misura condividerle indipendentemente boy da problemi specifici e da situazioni specifiche
E per quanto ci riguarda parlo per me ma credo interpretare sicuramente il pensiero
Tutti i colleghi è stata un'esperienza molto interessante direi formativa se così possiamo dire
Proprio diciamo quell'esperienza che noi ci ripromettiamo
Da questo uscire dalla corte e andare nel Paese e pagamenti inizialmente questa è una parte del Paese insomma e non è qualcosa che fuori paese
Grazie
Chiederei alle persone che gli hanno posto le domande senza sul palco per saluto
Grazie
Sì
Sfugga
Grazie presidente grazie
Grazie
Grazie presidente
Grazie grazie
Grazie grazie
Grazie mosso
Valore
Dal sorvolo
Quando la pressione ci verrà Rollo
Grasser