Quaderno Rosselli n. 3/2018 - Democrazia e partiti. Per l'attuazione dell'art.49 della Costituzione

Alla buona sera a tutti dalla fiere il libro aperto di Firenze
Presentiamo appena appena uscito dalla tipografia il quaderno del Circolo Rosselli numero tre del due mila diciotto
Dedicato al tema democrazia e partiti per l'attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione
A cura di Samuele Bertinelli e con saggi dello stesso Bertinelli Di Caterina Cerabona Cerrina Feroni de Bortoli Fioravante
Fontanelli che qui presente dell'onorevole Paolo Fontanelli Merlini Pizzimenti Pasquino e una intervista con Nadia Urbinati
Completano il volume come sempre anche la rubrica Storia e memoria questa volta abbiamo Giovanni Belardelli e ancora Samuele Bertinelli
Di fronte a noi c'è veramente una situazione drammatica dal punto di vista dello scollamento fra i partiti almeno quelli tradizionali
E la base del Paese l'elettorato in realtà questa situazione di scollamento alle sue radici
Nel tempo e cioè probabilmente nella impossibilità nell'incapacità di fare delle riforme adeguate della struttura dei partiti del loro finanziamento negli anni ottanta e novanta per quanto riguarda il Rosselli già nel mille novecentottantaquattro una da un prodotto una proposta di legge
Che fu non fu mai e discussa ma salvo nell'ultimo periodo ma che però ha fatto un po'di cultura politica e cultura istituzionale perché qualcuno riuscito Marcello Sorgi per esempio dice che se quella legge fosse passata
Ci saremmo evitati Tangentopoli vi dico nulla insomma sull'importanza della vicenda naturalmente oggi il quadro estremamente diverso però abbiamo pensato che riproporre il tema dell'attuazione dell'articolo quarantanove non fosse un servizio ai partiti ma fosse un servizio ai cittadini
Le cittadine e i cittadini hanno diritto a conoscere quali sono i meccanismi di scelta dei candidati
Come quanto eventualmente possano influire lui o se sono invece scelte di partiti le garanzie sul fatto che i partiti facciano queste scelte con trasparenza e con democrazia lo stesso vale per le fatta forme programmatiche
Naturalmente noi sappiamo che oggi la politica si fa su tre filoni
Noi abbiamo conosciuto all'inizio di partiti i partiti comunità
Cioè i partiti in cui si lavorava insieme ci si conosceva la selezione avveniva sulla base di un lavoro comune e di una conoscenza diretta naturalmente questo è stato superato dalla televisione che ha permesso alle primarie senza le senza televisione le primarie non sarebbero pensabili perché la televisione che ti rende in qualche modo visibile il messaggio la persona
Ma ora abbiamo un terzo canale che la Rete perché c'è chi può fare anche a meno della televisione ma si riesce a essere presente efficacemente sui social
Riesce esistere io penso che una politica intelligente nel prossimo periodo dovrebbe essere capace di padroneggiare dare una certa armonia tutte e tre i canali invece oggi c'è chi ne sceglie uno solo diciamo no queste anche fa parte attuare l'articolo quarantanove della Costituzione vorrebbe interno istituire ai cittadini dei poteri che hanno via via perso
E soprattutto collegarsi a una riforma della finanza ulteriore sistemazione del finanziamento dei partiti che è stato abolito ma molti di quelli degli autori di questo quaderno pensano che sia stato sia stato un errore e poi al controllo dei mass media ma questo onestamente fuoriesce da questo non ce l'abbiamo fatta proporre anche il tema della del accesso democratico dei mass media come dicevo all'inizio questo tema è drammatico oggi si potrebbe fare tanti riferimenti di attualità
In questo momento sono in corso le primarie regionali del partito democratico
L'odio al Partito Democratico che comunque fa delle primarie però le cifre della partecipazione sono veramente ridotte sono veramente rispetto al passato allora che cosa proporremo Nori
Fare scaturire da questo da questo volume naturalmente a anche posizioni ipotesi differenti
Magari un paio di proposte di legge coordinate una sul piano elettorale restituire il rapporto territorio eletto è fondamentale se vogliamo ridare dignità agli eletti
E collegata a questa una
Attuazione molto ovviamente attenta severa cioè non esorbitante dell'articolo quarantanove ma alcuni principi che consentono ai cittadini lire bene
Questo dettato della Costituzione per cui i cittadini sono liberi di associarsi in partiti secondo il metodo democratico per concorrere a formare la volontà nazionale beh il cittadino possa dire in effetti mi trovo di fronte a partiti che mi possono consentire questo concorso attivo alla formazione della volontà nazionale
Questo almeno è l'intento di questo quaderno del Circolo Rosselli numero tre del due mila diciotto edizione Pacini Pisa
Se poi andiamo a vedere l'insieme della collana dei Quaderni Rosselli
Siamo all'anno trentottesimo al fascicolo centotrentaduesimo il che gli fa dire che insomma una certa tenacia una certa volontà di mantenere aperto questo strumento di dibattito
L'abbiamo avuto
Abbiamo chiesto di
Introdurre la discussione su questo quaderno
A una persona che è molto presente nel quaderno sia anche nel nel paper della fondazione Astrid che noi abbiamo che ne abbiamo pubblicato ma che non è un diretto autore proprio perché ci sia il distacco critico nei confronti di quello che abbiamo fatto la persona
Non abbia meno bisogno di presentazione Enzo Cheli vice presidente emerito della Corte costituzionale
Professore a Firenze per tanti anni uno dei grandi costituzionalisti italiani e veramente gli siamo grati di essere con noi qui oggi pomeriggio e quindi do la parola Enzo Cheli
Grazie grazie ad altri Valdo
Ieri e grazie per l'invito
Io sono mi considero un lettore fedele dei Quaderni del Circolo Rosselli che ho cominciato a leggere trent'anni fa eseguire sempre e devo dire proprio con assoluta sincerità che considero questo quaderno che esce oggi
Da segnalare come uno dei contributi più rilevanti che quaderni annotato nell'arco di questi trentotto anni al dibattito
Politico e culturale del nostro Paese
Perché questa sottolineatura particolare di questo di questo numero dei Quaderni
Perché in primo luogo come ora ci diceva va alto
Questo paterno affronta un tema cruciale e attualissimo
In secondo luogo perché raccoglie una serie di contributi molto approfonditi molto ben motivati e Point anche una documentazione sul tema del rapporto tra partiti e democrazia che ha una documentazione attualissima
E completa ecco ma perché questo tema è così attuale
E così rilevante
Se poi ci pensate dopo l'entrata in vigore della nostra Costituzione per quarant'anni s'è discusso di governabilità
E si sono tentate riforme continuate poi massima parte sono fallite per rafforzare i poteri del governo governi troppo deboli governi che durano poco eccetera
Negli ultimi anni questo problema si è trasformato in un problema più grave il più profondo
Che il problema della sostenibilità della democrazia
Oggi non si parla più tanto di governabilità dopo l'ultimo referendum il tema è stato abbandonato per fortuna ma si parla di sostenibilità per la democrazia
E questo cosa significa perché è una democrazia possa essere sostenibile cioè possa reggere possa durare
Bisogna sia una democrazia rappresentativa parlamentari costituzionale come la nostra bisogna che disponga di un sistema funzionante di partiti
Democrazia e sistema funzionante dei partiti sono due realtà connesse se il sistema dei partiti non funziona la democrazia si indebolisce e tende a svanire se il sistema dei partiti addirittura scompare e entrare in crisi proprio lo stesso
Lo stesso concetto di democrazia e allora il tema attualissimo oggi quando si pone questo problema della sostenibilità la nostra democrazia è a rischio rispetto alle vicende più recenti o ancora una capacità di tenuta nell'impianto costituzionale originario il tema centrale quello della salute dei partiti e noi sappiamo come ora si ricordava Valdo Spini
Che lo stato di salute dei nostri partiti e cattivo è un cattivo stato di salute
E c'è una situazione che ha progressivamente allontanato tutto l'impianto del sistema politico ma in particolare il sistema dei partiti dal tessuto sociale e oggi come sappiamo i partiti
Godono di un un un un così una riconoscenza uno una pensione pubblica molto molto decrescente molto in Carlo perché questo è accaduto
E questo è accaduto perché i partiti dal momento di originaria in cui si sono costituiti con la nascita della Repubblica e con la resistenza prima e poi la nascita la Repubblica hanno trasformato la loro natura
Secondo la Costituzione secondo una democrazia funzionante i partiti devono essere i filtri che legano la società agli apparati politici
Cioè sono i meccanismi che consentono di selezionare una classe politica che consentono di formulare dei programmi di governo
Che poi i partiti trasmettono all'istituzione questa funzione originaria dei partiti nel corso del tempo se indebolita perché il partiti che dovevano essere il filtro della società
E sono diventati i diaframmi della società
Sono diventati un sistema che anziché filtrare le spinte della società hanno chiuso il rapporto con la società con un'occupazione del potere con l'autoreferenzialità con tutte le cose che sappiamo che hanno portato poi la grande crisi
Dell'inizio degli anni Novanta il crollo dei partiti storici a al tentativo di rinascita dei partiti che poi è rimasto anch'esso a metà strada perciò siamo in una situazione critica rispetto alla funzione e allo stato di salute dei partiti che significa una situazione critica rispetto alla sostenibilità dalla democrazia del nostro Paese allora
Q che fare per uscire da questa situazione è questo Pirelli interesse l'interesse notevolissimo di questo quaderno io credo e anche alcuni dei saggi del quaderno lo mettono bene in luce che per riuscire da questa situazione critica per quel che riguarda il nostro Paese anche se ci sono poi tendenze di carattere generale bisogna ripartire da una piccola riflessione storica
I partiti sono stati alla base della nostra Repubblica Scoppola scriveva la repubblica dei partiti cioè il re i partiti resistenza che poi hanno portato la Repubblica hanno costruito la costituenda hanno costruito questo stato quest'impianto costituzionale che poi hanno gestito nell'arco
Di questi di questi settant'anni
Ecco però
Teniamo presente una cosa Repubblica dei partiti la Costituzione italiana e la prima costituzione al mondo
Mille novecentoquarantotto che parla di partiti politici era stato solo un accenno a una Costituzione brasiliana la prima in Europa e anche la prima al mondo e ne parla con una formula felicissima
Messa a punto da Lelio Basso i cittadini hanno il diritto di associarsi il partiti politici per concorrere con metodo democratico alla politica nazionale
Dentro questa formula c'è un punto critico che impegnò molto la Costituente metodo democratico a chi va riferito va riferito all'azione esterna dei partiti che deve essere pacifica non violenta però i partiti liberi di fare quello che credono nella loro vita interna o metodo democratico va riferito anche alla vita interna dei partiti
Quando fu proposta questa formula alcuni alla Costituente Merril mezzi che era un democristiano poi un liberale tentarono di dire che il metodo democratico andava applicata all'organizzazione interna
Ci fu una grossa discussione una forte opposizione dei rappresentanti del Partito comunista Togliatti Marchesi
E il questa precisazione fu eliminata Mortati e Moro la riproposero
Si discusse a lungo ma alla fine non si approvò e non si capisse il non approvarla era un rigetto o era un modo per rinviare il discorso al legislatore ordinario ecco il problema rimase aperto allora a questo punto la nostra Costituzione nata con questa formula metodo democratico e un'Inter detrazione ambivalente metodi mostrati come nell'azione esterna
Democrazia dei partiti o metodo democratico nell'organizzazione interna democrazia nei partiti
Per quasi cinquant'anni
Certamente per più di quarant'anni è prevalsa nettamente la prima interpretazione metodo democratico non significa organizzazione interna democratica significa che i partiti devono usare un metodo non violento devono essere pacifici non devono essere segreti non devo usare le armi però al loro interno possono fare quello che credono
Questa interpretazione nasceva da un patto politico Tacito qui in uno dei saggi viene ricordato la posizione degli al tatto politico cos'era le forze di sinistra erano escluse dal Governo
Eh sì conventio ad excludendum
Incontro cambio avevano tacitamente dalle forze moderate la la sicurezza la certezza che non sarebbero stati perseguitati che non avrebbero avuto dei controlli interni
Perciò erano le forze dell'opposizione che non volevano il metodo lady di affermare ma Ettore Mo frazionali tentenna perché questo poteva aprire la strada a un controllo che poteva portare a delle discriminazione perché era un patto tacito tra conventio ad excludendum
E e democrazia interna dei partiti ora tutta questa situazione
è profondamente modificata
Ne negli anni e oggi si avverte invece queste la testimonianza fortemente l'esigenza di imboccare la strada e di da attuare la strada di un'applicazione del metodo democratico alla vita interna dei partiti
Passare dalla democrazia dei partiti alla democrazia nei partiti per ridare ai partiti quella funzione originaria di filtri se i partiti non hanno un'organizzazione interna democratica assolto diciamo dei diaframmi per la società evidentemente hanno perso la loro funzione per ridare la loro funzione bisogna costruire un'organizzazione interna dei partiti che dia voce agli scritti di a voce alle minoranze
Di al massimo di trasparenza di a tutti la possibilità di concorrere alla polizia cioè questa interpretazione badate alla fine e anche quella più corretta dal punto di vista costituzionale
Perché se voi andate a rileggere la norma la norma non dice che sono i partiti che concorrono alla polizia ma dice che sono i cittadini che attraverso i partiti concorrono alla polizia allora se i cittadini
Hanno il diritto di concorrere alla politica nazionale usando i partiti i partiti devono essere dei filtri che gli devono dare questa possibilità ecco che allora si afferma il tema della democrazia interna la democrazia nei partiti
Come ci si arriva e i due punti chiave li ha richiamati Valdo
I due punti chiave per far funzionare bene i partiti in una democrazia matura sono le leggi elettorali e sono il finanziamento dei partiti questi sono i due punti chiave
Su questi punti chiave ci sono state molte novità negli ultimi anni a partire dall'elezione del due mila tredici poche lezioni al due mila diciotto
Ci sono state due leggi una nel due mila dodici una nel due mila quattordici pare governo Monti prima Governo Letta dopo
Che hanno abolito il finanziamento pubblico prima in parte poi del tutto sostituendolo con finanziamento privato
E sostituendolo con lui la la la possibilità di concedere il due per mille sulle dichiarazioni dei redditi al proprio partito però una condizione
Si può fare il due per mille che il partito che lo riceve abbia uno statuto che questo Statuto sia registrato che questo Statuto risponda a principi di democrazia ecco che comincia a nascere l'idea già nel due mila quattordici della democrazia Interna dei partiti e questo è il primo passo secondo passo leggi elettorali interviene la Corte costituzionale che fa cadere prima il Porcellum e poi blocca l'italico e afferma dei principi che riportano al sistema
Verso il principio proporzionale ma nel sottinteso
Che le leggi elettorali devono essere tali da consentire ai cittadini la scelta dei candidati e e invece la scelta poi elettorale che si fa con come si chiama Rosa Tell un Michael l'ultimo ha lasciato in mano alle segreterie dei partiti cioè gruppi molto ristretti la scelta delle candidature di modo che sono ancora i partiti che separano
La società dalle istituzione allora esigenza intervenire sulla legge elettorale
L'esigenza di intervenire sul finanziamento badate io sono convinto ma credo anche Valdo lo sia che noi studiamo molto discorso rifinanziamento senza un finanziamento pubblico i partiti scivola nella corruzione cioè non c'è via d'uscita in tutta Europa
Esistono forme di finanza il problema è farlo in forme trasparenti il problema il fallo con controlli adeguati ma abolire il finanziamento pubblico significa mettere i partiti nelle mani dei gruppi
Dei gruppi economici più forti e incentivare la corruzione perciò finanziamento pubblico e diciamo riforma elettorale sono praticamente le due strade che andrebbero seguite proprio con due progetti di legge particolari diretti a questo fine
Ridare ai partiti la loro funzione originaria di strutture portanti della democrazia in quanto filtri del rapporto tra società e apparati
E per fare questo democrazia nei partiti qui c'è un'enorme novità che prevalentemente italiana è anche questa la ricordava Valdo
Il partito che ha avuto più voti nelle ultime due lezioni si dichiara un non partito
E perciò dice non fatte o fate quello che vi pare sul finanziando noi non siamo un partito e perciò siamo fuori dalle regole non vogliamo questo intervento sulla democrazia interna dei partiti perché perché non siamo un partito che viviamo una vita diversa dagli altri partiti siamo organizzati in forme diverse la nostra piattaforma russo
è la Rete e noi lavoriamo politicamente attraverso la Rete che significa voi Riva avrete visto prima famosa intervista di Casaleggio di qualche settimana fa
Avanti con la democrazia diretta spaziamo via la democrazia rappresentativa cioè i Parlamenti conteranno sempre meno alla fine spariranno
è una visione utopistica è una visione che porta naturalmente risultati opposti come vediamo perché la Rete dà la possibilità formalmente a tutti di parlare ma poi chi controlla l'ariete decisi che peso dare alle parole cosa che abbiamo visto anche nella scelta delle candidature allora siamo davanti a una situazione dove per ridare stabilità alla nostra democrazia e garantire la sostenibilità bisogna curare la salute dei partiti per curare la saluto ripartiti bisogna recuperare la funzione originaria di filtri
Per recuperare la funzione lineare bisogna dare una disciplina sull'ordinamento interno dei partiti come hanno fatto la Germania il Portogallo la Spagna per fare questo bisogna intervenire sul finanziamento
Sugli statuti dei partiti e sulle leggi elettorali ma abbiamo una realtà politica che si esprime e si è espressa nelle ultime elezioni che sta andando in una direzione opposta acquista questa mi pare sia la grande scommessa che questo quaderno ha affrontato mi pare ha trattato con estrema chiarezza grazie
Grazie a Enzo Cheli per questa bellissima lezione
è vero che siamo in un clima in cui questo tema magari si cerca di fissarlo di non affrontarlo però ci sono alcune vicende attuali che forse se Loredana attuale pensiamo al tema dei rimborsi elettorali del partito della lega
Finito in tribunale in tutti i modi che sappiamo mi sembra un'altra dimostrazione che è una disciplina legislativa seria sarebbe utile pensiamo a un secondo fatto attuale
Il i Cinque Stelle hanno deciso di intervenire sul piano della proposta legislativa sul tema delle fondazioni dei partiti o o loro collaterali o confinanti con i partiti insomma alla fine il tema non si può non affrontare ecco perché secondo noi va affrontato
Dal punto di vista del cittadino in modo che sia organico e che sia ampio ho qui presenti sia il curatore che uno degli autori di questo testo democrazia e partiti per l'attuazione dell'articolo quarantanove della costituzione
E che mi chiederei in particolare all'onorevole fu Paolo Fontanelli che autore di uno dei no dei saggi e che soprattutto ha tenuto di mira cos'è avvenuto nella precedente legislatura
Perché anche nella precedente legislatura si è tentato di fare qualcosa di prendere la parola prego
No io ho scritto diciamo un contributo in questo quaderno delle Circolo Rosselli e ringrazio Valdo Spini circolo insomma ecco
Bettinelli che c'hanno lavorato come coordinamento per avere avermi consentito diciamo di lavorare un po'su questo tema che era stato una dote idee dei punti su cui nella mia esperienza di deputato ha lavorato nella passata legislatura diciassettesimo la ragione quella che io ero tra diciamo sono state presentate cala diverse proposte di legge io ero il primo firmatario di una di queste proposte di legge proprio per l'attuazione dell'articolo quarantanove
Si è riusciti diciamo alla Camera dei deputati a fare in modo che sono in qualche modo il tema fosse discusso in Commissione può andare Ivass in How Laye arrivasse ad una conclusione che poi non è stata invece affrontata al Senato sono stato messo da parte e quindi il testo di legge approvato diciamo da una delle cadere poi finito nel nulla di fatto è chiaro che su quel tema ci fu c'è stato un confronto di opinioni diverse voci arrivati a un punto come dire di mediazione ecco di raccordo che ha consentito l'approvazione di quelle di quel testo
Da parte diciamo del delle forze diciamo delle del partito democratico delle forze di centro sinistra con l'astensione dei Cinque Stelle
Di Forza Italia
Nette hanno votato contro allora la lega per un verso la componente più estrema sinistra per un altro con motivazioni diverse
Si era lavorato su a partire da un'impostazione che voleva dare una risposta seria forte convincenti al tema della crisi del sistema politico dell'attendibilità dei partiti
Per perché convinti come aggiustato molto bene
Sia Spini che il professor Cheli dopo insomma una democrazia rappresentativa non vive se non ha una struttura di partiti che credibile insomma che ha in qualche modo in cui perché il l'opinione pubblica i cittadini di danno da sole credibilità ora in questi ultimi anni abbiamo visto che invece la critica ai partiti è scesa al punto più basso
Quindi l'obiettivo era quello di cercare di cogliere gli elementi attraverso proprio l'attuazione dell'articolo quarantanove per ricostruire rigenerare in qualche modo il sì la fiducia nel sistema politico
Questo uno dice ma perché o quando si va alle parti di oggi è un po'difficile no perché appunto uno liquidava che e in realtà c'è un problema di fondo che riguarda il Paese al di là delle forze poi la legge è per i cittadini non per i partiti in quattro strutture gruppi dirigenti
Perché noi vediamo oggi misuriamo in questi anni in cui è cresciuta la sfiducia verso la politica del sistema politico che è cresciuto anche un un processo di sgretolamento
Sociale e politico di perdita di fiducia di confusione
I difficoltà a fare coesione è un paese che vive una crisi difficile che avrebbe bisogno come dire di affrontare le nuove sfide della competitività economica sociale insomma avrebbe bisogno di più coesione no di un Paese in cui la crisi del del sistema politico mette in evidenza questo paese che fa fatica ad affrontare le sfide che ha davanti ecco perché ci sarebbe bisogno dell'interesse generale del Paese dei cittadini di affrontare seriamente questo tema quindi usare la parola attualità oggi importante anche se per molti invece l'ultima cosa al mondo
Quella di pensare al ruolo dei partiti anzi
Per molti proprio non si dovrebbe più parlare
E invece il modo per fare danno per
Impedire che attraverso se si rimane in un sistema democrazia rappresentativa attraverso la fiducia il rapporto la partecipazione cittadino si possa rilanciare allora il succo della legge qual era secondo me che poi è arrivato invece è un testo che io ho definito molto timido l'ho votata da ultimo perché sul confronto di tutti ma non rispondeva pienamente alle esigenze perché quale deve essere l'obiettivo oggi di una legge
Dopo tutta la ricostruzione storica
L'obiettivo di agli osservanti che è quello di fare in modo che i cittadini si sentano partecipi e responsabili
E quindi abbiano in mano gli strumenti per pretendere dai partiti dalle forze politiche per pretendere dai partiti
Che siano o soggetti coerenti con ciò che dicono con ciò che fanno e lo facciano in modo trasparente sia sul piano dei finanziamenti della gestione del potere la loro vita politica interna il metodo democratico
Qui si trattava di una legge che affermasse l'idea soprattutto della trasparenza nella vita democratica interna
E delle e della sua ed il suo rapporto con la società
Ecco su questo piano rispetto alle proposte per l'altro che facevo io o alcune poste legge c'è stato un compromesso alla riduzione perché in realtà in gran parte dei partiti non c'era molta boia di essere troppo trasparenti per cui molte di queste norme sono state molto
Diminuiti della loro forza di il diavolo incisività
A partire i DVD a cinque stelle che segna usano sempre la parola trasparenza ma sono quelli che sono posti più di tutti
E io penso che invece i cittadini per poter incidere devono sapere cosa succede non basta una piattaforma gestita da pochi non si sa come
Come avviene per dire che c'è la democrazia c'è la trasparenza non è vero
In modo reale è quello di semmai di mettere i cittadini di dare ai cittadini un'arma
Uno strumento per pretendere cioè per dire che non puoi fare gli affari tuoi io voglio vedere su sei una forza politica e un ruolo fondamentale io voglio sapere devo io cerco di mettere bocca nelle sue faccende e questo poteva avvenire se c'era un riconoscimento
Pieno della soggettività dei partiti a rispondere le leggi per cui un cittadino un iscritto ma anche un cittadino un elettore che vede in un comportamento di un partito non cose non chiare che non vede come si decidono i candidati che non vede come si decidono possa avere lo strumento per intervenire per ricorrere quindi per chiamare in causa anche come dire la magistratura
Già cosa che avviene peraltro rare perché avete visto alcune vicende presidente le primarie romane del PD cioè ci c'è stato un intervento già quindi sono già elementi che però vedono in in vie trasversali il messaggio fondamentale era quello di dire ai cittadini
Avete uno strumento in mano per pretendere che i partiti siano chiare e trasparenti
Sapere come funzionano come decidono come si finanziano come dicono questa è la prima condizione quindi The cita io ti do la una responsabilità e te devi pretendere e i partiti dal loro canto debbono essere nella condizione di sapere che i cittadini possono chiedergli conto
Di ciò che fanno cosa che oggi non avviene
Non non c'è modo di chiedere conto spesso dei meno per gli iscritti dei partiti la possiedi chiedere conto di cosa fanno i loro vertici di come decidono la polizia che è sempre più personalizzata decisa da pochi al ecco questo era il tentativo che si faceva con la proposta di legge pur che purtroppo diciamo non è andata non è andata in fondo ma ecco io ringrazio ha preso questo sforzo perché penso al contrario di molti di quello che insomma nell'opinione pubblica diffusa si si pensa si dice che ormai il tempo dei partiti e finiti c'è chi lo teorizza che ormai la politica insomma è una cosa che riguarda
Pochi o voi Capri e non e non la gente io credo che invece noi dobbiamo se vogliamo
Rivitalizzare la democrazia del Paese
Ma anche dare all'Italia una coesione che oggi mancano
E c'è bisogno che ci ci siamo soggetti che funzionano dal punto di vista politico e direi anche sociale
In anni in cui si è teorizzato alla disintermediazione cioè il fatto che ormai non c'era più il pre il problema è il rapporto diretto capo masse e non più un elemento di mediazione che avviene attraverso la partecipazione dei cittadini io credo che questo invece si un elemento di attualità una cosa da riprendere e rilanciare insomma apprezzo molto
La scelta delle dei Quaderni di farne un elemento che tenta di rilanciare discussione su questo punto
Grazie a Paolo Fontanelli per il suo intervento e adesso evocato se il curatore ma anche autore di un bel saggio introduttivo e Samuele Bertinelli
Diceva già il professor Cheli nella sua bella introduzione da par suo
Chiudendo la che ci muoviamo obiettivamente rispetto al tema che stiamo cercando di porre in una direzione che appare e forse anche come ostinata e contraria rispetto allo spirito del tempo
Questo tema della improbabilità dello scarso realismo del tentativo che stiamo mettendo in campo
è per il vero emerso anche nella riflessione di Diversi degli autori dei Quaderni
I quali in effetti a più riprese hanno avuto l'occasione di dire come questo appaia e anche in questo caso forse davvero sia come il momento storico peggiore per porre il tema che stiamo cercando di porre perché vi diamo banalmente in una stagione nella quale anche solo il nome dei partiti sembra essere impronunciabile
Sembra essere una brutta parola
E allora siamo stati mossi seguendo forse
Il poeta dalla idea che laddove cresce il pericolo cresce deve crescere anche ciò che salva
Cioè che ogni tempo produce insieme fonti di pericolo in questo caso noi riteniamo per la democrazia
Ma anche gli anticorpi che possano rafforzare movimenti contrari rispetto alla deriva alla quale rischiamo di assistere inerti
E infatti abbiamo assunto il dato obiettivo financo banale
Di carattere grammaticale si direbbe innanzitutto
Di quel che il soggetto dell'articolo quarantanove della Costituzione
Che non sono i partiti appunto lo ricordava autorevolmente anche il professor Cheli ma sono tutti i cittadini
E la espropriazione di fatto che i cittadini hanno subito delle loro possibilità attraverso i partiti di concorrere a determinare la politica nazionale ha fatto dire fin da subito potremmo aggiungere cioè fino dall'alba della Repubblica
Che ci trovavamo di fronte ad una democrazia sostanziale quella voluta da Lelio Basso in qualche misura una democrazia dei partiti che assomigliava piuttosto ad una partitocrazia senza partiti cioè a pratiche itterizie patologiche dei partiti senza che i partiti
Corrispondessero a quella funzione di mediazione rappresentativa fra la società e le istituzioni che invece era obiettivamente indubitabilmente anche per la lettera nella intenzione dei padri costituenti guardate che fin dal quarantotto in quella suggestiva e straordinariamente lungimirante per certi versi eresia insieme cristiana e socialista che fu di Adriano Olivetti
E dell'esperienza di comunità
Si denunciano
Questa potenziale deriva oltre le intenzioni dei costituenti della democrazia rappresentativa italiana come preda delle patologie dei partiti
E si tentò infatti di costruire con appunto agli Brea l'esperienza di comunità una democrazia rappresentativa con le sue istanze di mediazione con i suoi corpi intermedi ma senza i partiti ora quella appare davvero come una utopia perché in realtà la riprova della storia e anche le dure repliche della cronaca potremmo dire sembra in realtà inverare quella preoccupazione di uno dei più grandi teorici del diritto del secolo scorso Hans Kelsen
Secondo la quale una democrazia rappresentativa senza i partiti in realtà potremmo dire non sita propriamente non è sperimentato Ireno Nenni fatti sperimentata almeno per come lo intendiamo
Con la storia del costituzionalismo moderno la democrazia rappresentativa cioè una democrazia che non consente alla fonte della legittimazione popolare qualunque arbitrio
Cioè anche di mettere in questione
I fondamentalisti essi della democrazia guardate non gli diamo un tempo nel quale un giorno sì e l'altro anche alcuni tra i leaders più popolari del paese è votano la fonte della legittimazione popolare
Come garanzia del loro operato al di là delle leggi e questo mette a nudo il tratto di tracotanza fondamentale di partiti che sono diventati anche quando contestano il nome spesso di partiti strumentalmente
Come captatio benevolentiae per l'elettorato fini a se stessi
E non ho strumenti per la partecipazione democratica dei cittadini da qui la domanda radicale che ho provato a porre anche all'inizio di questo nostro quaderno riprendendo una grande pensa Trichet come si Montpellier e cioè se non siamo in grado di riformare i partiti bisognerà pensare di sopprimerli perché stanno diventando effettivamente un problema radicale per la democrazia italiana su questo vorrei chiudere questa mia breve riflessione
Ciò che ci muove infatti non è la preoccupazione per i partiti
O per i movimenti o sedicenti tali politici
Lo si chiami Ernesto ci interessa poco qual è il nome dello strumento
Ci appare importante invece considerare come il discredito generalizzato
Che ormai da tempo vivono le forze politiche presso l'opinione pubblica sta rischiando seriamente di compromettere le istituzioni le regole stessi e soprattutto i valori che dovrebbero informare disse la democrazia rappresentativa perché la democrazia non è soltanto come ricordava Norberto Bobbio
Procedura la regola del cinquanta per cento più uno la democrazia è soprattutto valori democratici
E noi vediamo ogni giorno come i valori democratici si siano profondamente deteriorati e questo viene a seguito di una campagna perduranti almeno dall'alba degli anni novanta
Del secolo scorso in questo Paese contro i partiti
Che è una campagna che oggettivamente ha rischiato di spesso oltre il rischio ha prodotto
Quello che si direbbe in gergo popolare la per gettarsi il bambino con l'acqua sporca
Lo dobbiamo correggere le pratiche clientelari nepotismo dice cooperative nella selezione la classe dirigente un ancor peggio diciamo gli illeciti che compiono taluni esponenti di questo o di quell'altro
Partito per salpare però il principio appunto della mediazione rappresentativa perché senza soggetti che svolgano questa funzione costituzionalmente prevista non si dà la democrazia rappresentativa da qui nasce la nostra preoccupazione da qui anche la proposta che e lavoreremo ulteriormente
Che è quella di riprendere le numerose proposte che sono venute talune anche molto radicali penso a quella della Fondazione Basso intesa ex lege a disc connettere le funzioni
Di governo istituzionali
Da quelle che vedano gli incarichi di partito come essenziali diciamo per approdare come oggi avviene nelle istituzioni
Ma vi sono anche numerose altre proposte di carattere se vogliamo
Meramente ispirato al buonsenso alla ragionevolezza e non sappiamo
Da Manzoni qua non dovrebbe essere mistero per nessuno che purtroppo invece anche da questo punto di vista il senso comune essendo nemico del buonsenso Imperia ed impedisce anche di approdare a proposte come quella che rappresentava
Definendola timida
Paolo Fontanelli prima che approdata alla Camera dei deputati e poi al Senato dopo essere stata alla Camera dei deputati approvata nella scorsa legislatura e che in realtà erano timidi balbetta menti rispetto almeno alle questioni di minima necessarie per affrontare il tema all'altezza in cui si pone come stato oggetto già dal direttore Valdo Spini ed Enzo Cheli e cioè
Almeno normare standard minimi di democrazia interna
Dei partiti perché oggi i partiti vivono nella più assoluta opacità rispetto alle loro regole ognuno si riorganizza come crede
è una Anarchia diciamo da questo punto di vista che non aiuta nemmeno il principio di eguaglianza dei cittadini rispetto alla possibilità di avvalersi di questi strumenti
E anche aggiungo un elemento di trasparenza rispetto al tema mai evocato perché là dove si parla bene tra i diritti in particolare non bisogna evocare lo sterco del diavolo del Tanaro ma il danaro
Consente di vivere ai partiti e anche elemento essenziale della democrazia Sempre e dunque ipocrisie e rimozioni sono contrarie allo spirito della democrazia in questo senso diciamo la verità
Noi abbiamo visto un proliferare in questi anni di fondazioni di vario genere non come la Fondazione Rosselli che in realtà sotto mentite spoglie con la scusa di propagandare i fondamentali di questa o quell'altra cultura politica sono vettori di finanziamento di questa o quell'altra camarille Interna queste quel partito o peggio di questo singolo o di quell'altro singolo
Dirigente politico l'assoluta opacità
Di queste fondazioni è stato uno degli elementi che ha impedito di trovare un punto di equilibrio
Da parte del legislatore nella scorsa legislatura dall'altra parte però la timidezza dei movimenti sedicenti nuovi penso al Movimento cinque Stelle
Nell'affermare i requisiti minimi democrazia che almeno consentano di dire con spirito di verità
Che non sono movimenti per quanto inneggia fino alle magnifiche sorti e progressive della democrazia del futuro sotto padrone come invece sembrano essere i forse sono
Cioè al pari degli altri
Movimenti
Afflitti da varie forme di cesarismo di plebiscitarie Isma'comunque partiti del capo partiti del leader e non sappiamo sempre da Kelsen che la democrazia è sostanzialmente incompatibili
Con il capo diciamo ai non tollera razioni quotidiane eccessive di presenza dei Catti per ogni dove imperversa anti come la democrazia italiana
O ci vediamo allora affrontare almeno questi due temi con l'altro tema della selezione ha classe dirigente attraverso la legge elettorale anche qui sensatamente intesa a consentire ai cittadini elettori
Di scegliere informe leggibili i loro eletti potrebbe consentire
Quella cura della salute dei partiti di cui ha bisogno l'Italia oggi più di ieri vi ringrazio
Grazie anche a Samuele Bertinelli impulso iniziale
Per questo quaderno per questo volume che presentiamo e che ripeto democrazie partiti per l'attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione Quaderni del Circolo Rosselli editi da Pacini Pisa
L'editore che c'era stampato veramente a tempi ristrettissimi questo contributo viene da Gianfranco Pasquino Gianfranco Pasquino ci stimola a fare una tavola rotonda che è un po'il cuore del volume pezzo importante del volume che è come nelle nostre tradizioni assolutamente pluralisti che era una tavola rotonda cui partecipavamo sesso Pasquino Ginevra Cerrina Feroni e Stefano Merlini e proprio Pasquino sullo sollecitava dicendo
Avete fatto questo sforzo con la legge che porta il mio nome la proposta di legge che porta il mio nome il primo agosto del mille novecento e novantaquattro
Trentatré anni fa ottantaquattro ottanta quali ebbe fosse novantaquattro ottantaquattro trent'anni fa avete il dovere di risollevando ma io credo come già accennava Samuele Bertinelli
Che alla luce del dibattito che faremo sono già in programma altre presentazioni
In altre città italiane dobbiamo arrivare la presentazione non so Enzo cosa ne pensa almeno di due proposte coordinate un appunto partiti finanziamento dell'altra sistema elettorale
Perché diciamo la verità che cos'è il sistema elettorale la volontà degli elettori è come una specie di piombo fuso che va a depositarsi in formelle a seconda del sistema elettorale maggioritario proporzionale
Articolato diversamente sul territorio
E naturalmente il sistema efficiente quello che permette il la massima resa democratica di questa operazione
I sistemi efficienti sono quelli che in qualche modo poi distorcono la volontà dell'elettore o non la rendono effettivamente incisiva
Ai fini poi della della rappresentanza e credo che su questa r'dopo questo dibattito arrivare alla formulazione che riprenda anche lavoro Quit Paolo
Fontanelli ce ne ha parlato il lavoro fatto della precedente legislatura
Potrebbe consentire di dare un punto di riferimento appassionato perché chi vuole la democrazia a passione per la democrazia
Ma al di fuori di queste strumentazioni episodica di queste fiammate che vince che viviamo oggi
Per cui
Magari abbia e ci siamo estremamente appassionati giustamente
Alla episodio singolo circoscritto di un certa persone di un certo partito
Poi ci troviamo di fronte a quarantanove milioni di euro no insomma una cifra e tutto sommato le reazioni pubblica
Sono sì ma insomma non proporzionate a quelle che si sono verificate in altre occasioni quindi bisogna portare questo dibattito sul terreno serio solido
Di proposta
E su cui i partiti si impegnino veramente
Io credo che
Si può avere vari atteggiamenti
Si può volere un sister preferire un sistema proporzionale o sistema maggioritario ma bisogna prendere atto che c'è dei proporzionali che funzionano
Tutto sommato con tutti i suoi difetti ma il tedesco funziona per esempio
Ho dei maggioritari che funzionerà con tutti i suoi difetti quello francese funzione se non parlo di quelli anglosassoni con il collegio uninominale
A un turno noi abbiamo degli ultimi anni in Italia provato a mettere insieme i pezzi di un sistema con pezzi con con esiti nefasti
Perché un sistema deve avere una sua coerenza una sua logica
Io ricordo che qualcuno al momento dell'Italicum disse a è vero che è diverso dagli altri sistemi europei ma diversi meglio ce lo inviteranno tutti non mi sembra che sia onestamente non mi sembra che questo sia avvenuto
Credo invece che
Avvenga qualcosa di contrario
Ho sentito alcuna voce che siccome le preferenze sono rimaste nelle elezioni europee
Qualcuno alla buona idea di apprestare a togliere attestarsi a toglierci anche quelle speriamo che non abbia e indica che cito anche le prove non perché siano per carità
Efficienti del tutto e così via ma questo punto fondamentale per evitare il tema della casta io eletto il tizio o la Tiziana
Ne sono contento o non ne sono contento se ne sono contento lo riconfermo se non ne sono contento lo mando a casa questo tema dobbiamo riportarlo al centro la vita politica
Ne abbiamo vissuto la stagione del Porcellum in cui vi ricordate gli elettori si trovavano il fronte liste di ventisette persone non sapevano chi votavano sostanze
E questo ha agevolato è consentito la cresce di questi dea della casta che assolutamente in contrasto invece con della regola democratica io promuovo o boccio il rappresentante che mi ha dato buona o cattiva prova oppure le promuovo un altro punto perché ne ho bisogno
Da questo punto di vista io credo che ripresentare sia strumenti ma anche i grandi principi grandi valori sia molto importante
La cosiddetta rottamazione voleva essere un rinnovamento di personale politico
Ma per come è stata presentata la gente ha capito che bisognava rottamare anche i principi e valori a cui questi ai personaggi politici che si volevano cambiare si riferivano così l'hanno capito
Perché in realtà il termine era assolutamente sbagliato il termine giusto e rinnovamento non è rottamazione oggi si tratta di ricostruire con pazienza
Proprio delle azioni in questo senso io sono convinto che se lo sappiamo fare forse anche ricompone hanno lacerazioni divisioni che sono state forse esagerate in questo periodo
E che hanno bisogno di ricomporsi non perché c'è un accordo di potere o di Pioltello di sottopotere in qua nulla o di piccolo potere
Ma su grandi battaglie nel Paese io spero e mi auguro che questo quaderno del Circolo Rosselli accenda proprio
Una battaglia nel Paese una consapevolezza e la capacità di riproporre questo tema di carattere politico
Almeno per questo noi l'abbiamo voluto ringraziamo tutti quelli che sono di fronte a noi che sono intervenuti qui in questo caffè Buenos Aires della fiera Libro aperto una restituzione che veramente trova il nostro apprezzamento questa fiera Libro aperto che si svolge a Firenze
Sapete tutti che Buenos Aires vuol dire aria buona speriamo che ci sia anche l'aria buona per i partiti e per le istituzioni grazie