"Siamo tutti siciliani"

Mosse
Mettere in mezzo
Sì viene qui chi vuole intervenire ma viene
Allora grazie per essere intervenuti malgrado invoca anche in questa sede si sente in modo un po'particolare
Come sapete oggi presentiamo il libro di Pietro Folena siamo tutti i siciliani
Con programma prevedeva la presenza anche di Nando Dalla Chiesa
Purtroppo Dalla Chiesa non è potuto venire ci ha mandato un biglietto ha mandato un biglietto a Folena
Di cui io di lecco le prime righe purtroppo nella giornata di domani cioè oggi sono bloccato a Milano per presentare come redattore le tesi di laurea di otto mila studenti avevo chiesto e ottenuto che la facoltà tenesse conto dei miei impegni elettorali e concentrarsi in una sola giornata i miei impegni universitari dopo il venti giugno
Purtroppo evidentemente non è stato possibile comunque ringraziamo lo stesso della Chiesa anche per la cortesia con cui ha inviato questo biglietto
Per impegni precedenti
Rassicurate lì non ci sono altri altre assenze però c'è un una precedenza crediamo a Enzo Bianco interpellate il primo perché poi le diciotto e quarantacinque dovrà andare via chi ha visto questo libro
Avrà notato una singolarità due due prestazioni
Datate a distanza di due mesi che la dicono lunga sulla velocità con cui cambia una situazione e come nota lo stesso Folena nell'introduzione io credo che il titolo
Effettivamente per chi abbia un minimo di dimestichezza anche con la storia lunga della Sicilia sia un titolo molto azzeccato perché sono almeno ottocento anni che l'unità d'Italia passa attraverso la Sicilia non solo come dice giustamente Folena
In questi pur drammatici anni finito queste premi nota introduttiva do direttamente la parola a Bianco ringraziandolo per la sua presenza
Grazie io chiedo scusa se
Non potrò come avrei desiderato
A partecipare
Alla
Presentazione del libro e non potrò purtroppo ascoltare Massimo
E Pietro
Ma la particolarità della DC siciliana
Che ha alcuni aspetti fortemente negativi rispetto a quella nazionale
E anche alcuni aspetti positivi quelli negativi li sto piangendo sulla mia pelle
Nel senso che io mi troverò in un Consiglio comunale con una maggioranza
Diciamo diversa da quella che ha sostenuto alla mia elezione a sindaco di Catania ma la particolarità della DC siciliana oggi ha consentito che mentre il consiglio comunale non è ancora proclamato neanche proclamato il sindaco già nella pienezza delle sue funzioni è commedie anche la Giunta
E siccome le aspettative di una città con mille problemi come Catania sono straordinariamente pressanti
E come dire non consentono di mettere in secondo piano gli aspetti amministrativi della città io dovrò rientrare urgentemente a Catania
Colgo l'occasione però per una segnalazione che non c'entra niente con il libro ma che a me pare particolarmente rilevante in questa condizione oggi non si trova un'altra grande città
Del nord e cioè Torino
Perché mentre a Milano l'atteggiamento visibilmente democratico di lo coloro i quali hanno perduto le elezioni ha consentito oggi
A Formentini di essere proclamato sindaco e sostanzialmente di essere già al lavoro
Mi pare che si possa dire che a Torino l'atteggiamento e che non esito a definire più lentamente atti democratico della Lega
Non consente oggi di con atteggiamenti evidentemente strumentale che la dicono lunga
La dicono purtroppo drammaticamente lunga su quale sarà il comportamento della Lega
Rispetto al principio elementare che quello del rispetto delle regole del gioco oggi impediscono al sindaco Castellani
Di potere prendere pienamente possesso delle sue funzioni che è dovuto intervenire credo ieri il Ministro degli interni per riaffermare
Un principio fondamentale che il sindaco proclamato e il sindaco della città e che intanto c'è l'obbligo del consigliere anziano di convocare il Consiglio anzi Chieti porre in atto comportamenti respiratori inammissibili
Chiedo scusa per questa parentesi ma mi sembrava un fatto su cui riflettere tutti
Io dirò poche cose sul di Pro Di Pietro Folena
Vorrei viceversa credo nello spirito poi che caratterizzano in modo di far politica Di Pietro Folena dire qualcosa sui problemi che oggi la Sicilia attraversa e sul alcune cose concrete che si possono porre in essere nel campo della dell'impegno nella lotta contro la mafia per il riscatto della della mia terra verrà sì Sicilia
Beh anzitutto dal libro Di Pietro Folena traspare verso la Sicilia uno straordinario grandissimo affetto
Già dal titolo stesso siamo tutti siciliani
Ma direi poi dalla proprio dalla dalla svolgimento del libro l'elemento che caratterizza tutto il libro è un grandissimo straordinario affetto di un non siciliano
Che si sente siciliano verso verso la mia terra
Un affetto così straordinario che talvolta come dire
Fa passare in secondo piano nelle analisi per il
Per esempio del fenomeno mafioso
Alcuni aspetti che secondo me sono sicuramente rilevanti forse più rilevanti di quelle che
L'attenta analisi di Pietro Folena pone in evidenza naturalmente come di risulta evidente sono moltissime le differenze sul piano degli strumenti ideologici di approccio nei confronti dei problemi politici e dei problemi della mafia della Sicilia che caratterizzano la mia analisi rispetto a quella Di Pietro Folena in particolare per esempio
Mi pare viene da parte di Folena bella diciamo nell'analisi di questi problemi una sopravvalutazione di alcuni elementi io direi di politica estera o di politica internazionale
Mi ha particolarmente diciamo
Trovato non d'accordo con la sua analisi per esempio secondo me è una sopravvalutazione della importanza della di alta no della dell'altra guerra fredda della divisione del del mondo in due grandi sfere di influenza
Da cui De Pietro fa discendere con un'analisi anche diciamo originale comunque su cui vale la pena di riflettere come dire
Per i verrebbe in qualche misura anche una
Una crescita una recrudescenza del fenomeno mafioso in Sicilia diciamo nell'ambito di quella che è comunque una logica di tutti politica internazionale che secondo me è un elemento che Pietro sopra valuta nella determinazione del delle dimensioni del e delle ragioni del fenomeno mafioso vi è in questo grande affetto tra l'altro
Detiene una
Una sottovalutazione viceversa al contrario di quella che
Una re responsabilità naturalmente lo posso dire io che credo
Sono siciliano anche diciamo geograficamente anche dal punto di vista anagrafico una responsabilità della cultura della mia terra rispetto al fenomeno mafioso c'è la responsabilità storica evidentemente dei siciliani
Che
E di un certo modo di un troverete alcune responsabilità che a me sembrano non no non trascurabile o più importante di quando dal complesso del libro non non emerga
Il libro è
Un libro diciamo a tutto tondo nel senso che analizza
Analizza diciamo gli aspetti politici gli aspetti imprenditoriali gli aspetti
Economici gli aspetti criminali gli aspetti di presenza dello Stato in un periodo diciamo di tempo sufficientemente esteso Pietro ha vissuto in prima persona
Una parte rilevante
Di questi ultimi anni
Per la mia terra direi
Contratto da una funzione e da un punto di osservatorio Stra ultimamente rilevante come è stata la carica di segretario regionale del Partito comunista italiano prima del PDS dopo e deputato della circoscrizione della Sicilia occidentale
E io voglio dirvi subito che
La capacità di analisi politica
Su Di Pietro Folena è straordinariamente efficace
Io non so se se si può raccontare ma sono credo di missino
Nella autunno del mille novecentonovanta
Subito dopo
Le
Elezioni amministrative di Palermo
Incontrando Pietro frenare ancora segretario regionale se non ricordo male Pietro
è nato proprio da un nostro da una nostra chiacchierata l'idea che poi si è realizzata nelle settimane scorse e nei mesi scorsi a Catania ridar vita
A un grande progetto politico che vedeva voleva vedere riunite insieme
Siamo le varie anime
Della forze di progresso siciliane attorno a un progetto che era un progetto
Appunto di rottura con il passato eravamo insieme profondamente delusi
Da quella che era stata la vicenda palermitana
Di quei mesi
Leoluca Orlando protagonista della indimenticata indimenticabile stagione della primavera palermitana
Non raccoglie l'invito che gli viene
Pressantemente rivolto da parti rilevanti della sinistra siciliana in particolare da Pietro Folena e dalla
PDS
E decide di candidarsi come capolista nella lista della Democrazia Cristiana
Portando un risultato straordinario settanta mila voti di preferenza
E consegnato grazie a questi settanta mila voti di preferenza la maggioranza assoluta del consiglio comunale alla Democrazia Cristiana che dopo poche settimane avrebbe tranquillamente liquidato
Il suo tentativo di essere rieletto sindaco di Palermo su un'ipotesi politica credibile
E
Avrebbe poi dato vita una stagione viceversa di
Continua l'ingovernabilità perché ha spinto e portato poi al commissariamento di Palermo e ha riconsegnato per lungo tempo la città di Palermo nelle mani delle vecchie forze politiche che avevano determinato il saccheggio di Palermo proprio da questa nostra chiacchierata per la prima volta nel mille novecentonovanta cominciamo a ipotizzare viceversa Catania uno schieramento che potesse vedere insieme a collaborare
Diciamo la sinistra storica che si riconosce nel
Nel PDS
Il nuovo profondamente rinnovato partito repubblicano siciliano che aveva
Si accingeva a cacciar via
Un bella dal partito repubblicano siciliano che vedeva trasformare il codice genetico di questa presenza laica in Sicilia il mondo ambientalista una parte del mondo cattolico e allora naturalmente nel nostro desiderio Piera profondamente il desiderio di vedere insieme le forze che cominciavano a riconoscersi in Leoluca Orlando e che poi avrebbero dato vita qualche settimana dopo al movimento qualche mese dopo al movimento per la democrazia la Rete
E il processo è andato avanti
Diciamo che a Catania ha avuto un risultato
Di grande rilevanza
Con l'ipotesi del Patto per Catania un'ipotesi lo dico subito incompleta perché rispetto al nostro progetto originario
La Rete ha deciso a un certo punto di marciare separatamente dando vita ha una sua autonoma presentazione della lista
Del consiglio comunale di Catania è presentando un'altra candidatura a sindaco che peraltro è stata coronata da uno straordinario risultato di tipo
Elettorali
Ecco a questo punto della situazione
Che cosa
Si può immaginare e che cosa si può fare per dare
Un ulteriore senso politico alle cose allo spirito all'approccio che
Pietro Folena descrive nel suo libro che anima il suo impegno politico in Sicilia
Beh non stiamo vivendo nella nostra regione in questo momento un
Situazione dire siamo a un bivio
E il bivio è
Diciamo dal punto di vista politico visualizzato
Dalla condizione che si è espressa per esempio nel voto della città di Catania ma anche nel voto della città di Agrigento in queste ultime elezioni
Nel con la elezione per il sindaco l'ottanta per cento quasi del settanta per cento settantacinque per cento degli elettori vota comunque per un candidato che esprime una voglia di rottura profonda con la vecchia logica del passato
E quindi esprime un tendenziale voto di libertà
E di emancipazione e contemporaneamente mentre siamo su una scheda per l'elezione diretta del sindaco si vota con il cuore che occupa stanze di libertà dall'altra parte nel voto per il consiglio comunale
Un pezzo della Sicilia rilevante importante continua a votare sottoscrivendo una sorta di assicurazione sulla vita come dire
Potando
Con la mano sulla tasca in senso ideale evidentemente che una mano col cuore una mano sulla tasca ed è con questa atteggiamento che ad Agrigento la Democrazia Cristiana conquista il quarantacinque per cento mi pare di ricordare non so se oltre il quaranta per dietro
Quaranta per cento dei voti e a Catania tutto sommato riesce a guadagnare ancora la maggioranza relativa dei voti sia pure perdendo perdendo nel rispetto al recente al recente passato
Allora abbiamo nel contempo un pezzo di Sicilia che si sta liberando che vuole che pronta a scendere in campo e naturalmente un pezzo di Sicilia è un'anima ancora dei siciliani che in qualche modo continua a essere vittima qualche volta connivente rispetto alla blocco di potere ma direi rispetto sostanzialmente anche al fenomeno mafioso
Che cosa fare concretamente io credo che nei prossimi
Nei prossimi mesi alcune iniziative possono e devono essere assunte e devono essere assunte a questo punto vedendo scendere in campo alla guida di questi processi anche le istituzioni democratica del nostro Paese
Ecco io sono rimasto impressionato nel a prendere per esempio in questi ultimissimi giorni che e Pietro questo è un dato interessante per la Commissione antimafia che da parte delle associazioni commerciali di Catania
Viene detto ormai con esplicitamente che non meno per il venti per cento degli esercizi commerciali del centro storico della città sono in mano a prestanome
Della mafia
E viene detto e viene confermato quel dato che è stato già pubblicato nel rapporto dalla commissione antimafia su Catania secondo il quale non meno del novanta per cento degli esercizi commerciali della città subisce una richiesta di pagamento del pizzo
Allora il problema della estorsione della lotta contro il racket delle estorsioni diventa in questo momento in Sicilia un fatto i Magi frazione di libertà
Perché naturalmente il contatto che l'organizzazione criminale assume con i cittadini tra l'altro esercenti attività comunque produttive siano esse industriali o commerciali o professionali e e finisce col diventare il primo evidente segnale di chi comanda nel territorio e per chi conosce la Sicilia sa perfettamente quale importanza
Assuma l'espressione segnale la segna il segnale del controllo del territorio e di potere tranquillamente impunemente esigere
Un pizzo il pagamento di un pezzo da parte del novanta per cento dei commercianti della città voi capite che assegna un ruolo di capacità di controllo del territorio rispetto al quale poi lo Stato finisce col diventare o con l'essere o con l'apparire un momento lontani
E questa la ragione per cui io posso annunciare che nel mese di settembre in collaborazione con l'associazione antiracket di Catania Libero Grassi con lacci o di
Di Capo d'Orlando con le altre organizzazioni che sono nel frattempo nate
Spontaneamente in Sicilia
Dopo l'episodio la vicenda di Libero Grassi
Noi ci metteremo in testa come comune ma chiameremo anche le altre istituzioni la Regione e lo stato in una grande iniziativa contro il racket delle estorsioni con il nostro slogan che sarà pagare non paga
Posso già annunciare la nostra intenzione fermissima come amministrazione e municipale di costituirci parte civile
Come ha già annunciato a Catania trentina nel corso di un recente convegno promosso dalla CGIL di costituirci insieme parte civile in tutti i processi
Contro la mafia e naturalmente dei processi
Che riguardano poi anche il legame tra mafia e politica non soltanto tra quelli che riguardano la mafia e il racket delle estorsioni un altro discorso da riprendere on coraggio e determinazione e il discorso che cerca di rompere il legame tra mondo degli affari
Mondo della politica e mondo della criminalità mafiosa il discorso quindi dalla trasparenza amministrativa a Catania della mia precedente esperienza con Franco Cazzola elaborammo una serie di iniziative che Pietro ricorda
Nel suo libro
Un regolamento di trasparenza che divenne in qualche misura esemplare anche fuori dalla Sicilia la nostra intenzione di riprendere per regolamenti di dargli attuazione di spingerli avanti e di farle diventare in Sicilia in cui pure a una legge regionale
In materia di appalti importante è stata varata
Farlo diventare un elemento significativo importante
Vi è infine con questo concludo una scadenza che riguarda un'altra politica amministrativa che riguarda un'altra importante anzi la più importante tra le città siciliane cioè Palermo laddove nel mese di ottobre novembre d'autunno si andrà a nuove elezioni io posso dire che e questa è la mia opinione evidentemente ma non è solo la mia opinione che a Palermo andrà ricercata und un tipo di collaborazione politica una progettualità politica che non veda commettere a Palermo gli stessi errori che sono stati commessi a Catania e di cui poi qualcuno trae beneficio perché nel momento in cui il Patto per Catania e la Rete
Non hanno neanche la passi la capacità per responsabilità della Rete di candidarsi con l'apparentamento per il consiglio comunale non è che questa può essere una scelta neutra è una scelta che consegna la maggioranza assoluta del consiglio comunale alla democrazia cristiana
Ora quali che siano le valutazioni politiche sul quello che potrà divenire io certo oggi sono in grado di dire Audi auspicare ma per parte mia di impegnarmi che a Palermo andava ricercata nei termini e nei modi che saranno possibili
Una collaborazione tra tutte le forze di cambiamento di progresso
Che appartengono quindi alla comunque alla voglia di fare voltare pagina quella città che impedisca che a Palermo succeda quello che è successo a Catania eleggere magari un sindaco espressione di uno schieramento di cambiamento e poi di consegnare la maggioranza del consiglio comunale
Alle vecchie forze della conservazione quindi andrà ricercata una collaborazione che ci consenta di andare avanti evidentemente come dire non ripercorrendo ripeto gli errori che sono stati commessi a Catania e di cui le conseguenze oltre al sindaco di Catania
Che lo tormenta avrà a che fare con un consiglio comunale in cui la DC avrà la maggioranza
Relativa sfiora la maggioranza assoluta poi evidentemente sono conseguenze che piangere alla città perché è ovvio che un consiglio comunale ancora rilevanti competenza in questa discrasia
La voglia di cambiamento della nostra terra non si libera con tutta la sua straordinaria potenzialità grazie
Bianco ha sviluppato sul campo una delle questioni di fondo che Folena affronta nel libro cioè il fatto che
In Sicilia nel Mezzogiorno esiste una nuova questione meridionale è segnata dal fatto che c'è un movimento che parte dalla Sicilia ed è questa una delle grandi novità su cui Folena invita a riflettere mi pare che Bianco l'abbia affrontato attualizzando le la parola adesso a D'Alema
Ma io vorrei cominciare con delle considerazioni apparentemente stravaganti diciamo perché poi parlerò della Sicilia ma
Volevo parlare un attimo dell'autore del libro
Perché
Diciamo
Io non so se siamo tutti i siciliani io Pietro sa benissimo che diciamo che
La nostra comune
Milizia politica che che è segnata oramai anche da una lunga amicizia
Ci ha sempre visto divisi
E diciamo per quanto riguarda l'uso di queste espressioni nel senso che mentre lui è un uomo appassionato che parla in un modo molto ricco di immagini diciamo io
Tendo piuttosto ad essere scarno e diffidente verso le espressioni e infatti che
Per esempio io non mi sono mai sentito siciliano confesso di avere avuto sempre una grande difficoltà
A capire fino in fondo la Sicilia ai siciliani
Di avere sempre sentito il fascino
Della Sicilia
Un fascino rapinoso e pieno di mistero
Ma di non essere mai riuscito a capire fino in fondo la Sicilia ai siciliani
Per l'impressione di essere di fronte ad una grande civiltà
Ma ad una grande civiltà altra
Rispetto alla cultura dell'Illuminismo e del razionalismo europeo di cui noi siamo in tris
è una terra per esempio nella quale nella lotta politica
è estremamente difficile capire chi ti è amico e chi chi è nemico
Che è uno dei principi fondamentali della politica
E
Questo problema di chi ti è amico Kitty nemico può subire delle variazioni impensabili
Sulla base di spinte di esigenze chiatte possono restare totalmente imperscrutabili
Anche soltanto questo fatto diciamo mi ha sempre reso la Sicilia un mondo affascinante e misterioso
Rispetto al quale mi sono sempre sentito estraneo
Ecco invece sicuramente Pietro s'Pietro Folena è diventato siciliano e questo è un fatto che mi colpisce molto
Avendo lui ha avuto tutto sommato la stessa esperienza
Che è molto classica è stata molto classica nella struttura delle carriere dei funzionari dirigenti del Partito Comunista Italiano
E cioè di essere stato segretario della FGCI
A me è capitato di fare la stessa cosa prima di luglio a Occhetto prima di noi diciamo è un è un classico diciamo
Prima di tutti Berlinguer e poi dopo essere stati segretario della FGCI
Essere mandati
A compiere l'esperienza
Che ha avuto prima un diverso passaggio ma insomma questo normale anche Berlinguer fu vicesegretario in Sardegna e poi segretario del Lazio essere mandati a compiere l'esperienza di dirigere una grande organizzazione di partito
Lontani da Roma
A misurarsi con la realtà
E debbo dire che questo era un modo secondo me molto intelligente di costruire
Una la famosa politica dei quadri
Nel senso che
Che che si voglia dire di male diciamo dei grandi partiti apparato i grandi partiti apparato avevano quando funzionavano un loro modo di formare la classe dirigente di sperimentarla
Di educarla
Il che anche prodotto una classe dirigente adesso vedremo se la nuova politica sarà egualmente in grado di formare una classe dirigente sarà sicuramente la vecchia politica aveva dei suoi modi per formare una classe dirigente e non erano così assurdo
E tuttavia diciamo l'esperienza Di Pietro ha avuto una singolarità
Perché
Lui si è calato fino in fondo nella realtà siciliana
Non è stato soltanto un dirigente inviato da Roma
E quindi in qualche modo diciamo vincolato ad una funzione che era quello visto quella di sovraintendere di mediare
Di rimanere al di sopra delle passioni e delle lotte che invece agitano quel mondo
No Pietro Folena si è calato pienamente nelle passioni e nelle lotte che hanno animato la sinistra Sicilia
Al punto che quando non è stato più segretario regionale
Anzi che diciamo venire via secondo la prassi consolidata è diventato un
Non solo un deputato della Sicilia cioè eletto in Sicilia
Ma un leader politico siciliano
Debbo dire con una scelta molto coraggiosa
Quella di affrontare una sfida
Senza rete
Perché
Nelle ultime elezioni politiche
La candidatura di Di Pietro Folena è stata una candidatura priva di quel sistema di garanzie che sta che normalmente sono intorno alla candidatura di un leader nazionale
è stato candidato come dirigente siciliano lui di Padova
E ha vinto la sua battaglia costruendo intorno alla sua candidatura una coalizione di consensi che è nata in una battaglia politica aperta dall'esito assolutamente incerto non garantito da nessuno
Ecco questo mi sembra un itinerario molto interessante e per me è anche una chiave di lettura di questo libro queste un libro
Che non è scritto dall'esterno
è scritto dal dentro una lotta politica
è un libro forte pieno di passione
Impietoso anche per quanto riguarda la sinistra
Sì ci sono se slanci d'amore diciamo naturale ci mancherebbe altro verso il Partito comunista verso il PDS
Ma tutto questo sta dentro un ragionamento tutt'altro che oleografico
Sui limiti della cultura politica della funzione della sinistra in Sicilia
Sul fatto che la sinistra abbia finito in momenti decisivi della sua storia per essere tutta interna ad un gioco di potere consociativo
Che né cancellava di fatto l'alterità
E questa è anche la ragione per cui nel momento in cui scatta un movimento di rivolta e quello che Pietro chiama i Vespri
In fondo la sinistra storica si trova ad essere una componente minoritaria di questo moto di rivolta
E tuttavia questo non impedisce a Folena di guardare a questo moto di rivolta con profonda partecipazione
Con l'approccio che insieme modesto di chi riconosce
In questo motto diciamo la sinistra storica soltanto un segmento ma di chi ritiene che questo segmento che la sinistra storica possa dare un suo contributo autonomo essenziale per fare in modo che questo modo di rivolta non finisca come altre rivolte della storia siciliana
Cioè come una fiammata di moralità e di speranza che poi viene riassorbita dentro al vecchio meccanismo di potere
Io penso che io condivido molto diciamo dell'asse del ragionamento che il libro propone compreso ciò che diciamo poco fa
Enzo Bianco diceva
Essere invece per lui motivo di perplessità
Io penso che non si capisce niente del fenomeno mafioso della sua persistenza
Della sua forza
Del perché il sistema di potere mafioso non solo abbia resistito alla modernizzazione della Sicilia
Ma segni e sia per così dire irrobustito
Non si capisce niente di questo fenomeno singolari Simo
Se non si parte dalla considerazione sulla peculiare struttura che il potere ha avuto nel nostro Paese in questo dopoguerra
E cioè la Sicilia è una delle regine delle parti d'Italia che hanno massimamente vissuto questa
Duplicità del potere
Questo problema il problema del doppio Stato
è un problema
Che appartiene alla teoria storiografica Polito logica contemporanea non è soltanto una caratteristica del nostro Paese
è stato molto studiato dalle studiosi tedeschi per esempio è una caratteristica di diversi Paesi
Cioè l'esistenza di una dimensione duplice del potere
Il potere sta in quel complesso di istituzioni rappresentative Parlamento governo che si vedono
Ma c'è
Dietro questo un altro Stato un nocciolo duro del potere
Che nasce dicono questi studiosi dalla prevalenza
Della politica estera sulla politica in terra
E cioè dal prevalere delle ragioni della sicurezza e delle alleanze internazionali sulle ragioni della vita democratica interna di un Paese
Una struttura di doppio Stato c'è stata per esempio in tutti i Paesi dell'Est in una forma più più immediata più brutale più rozza ma una struttura di doppio Stato c'è stata anche nel nostro Paese
Io penso che quello che viene alla luce è esattamente questo non un gruppo di politici corrotti ma il fatto che
Dietro le le apparenze anche la realtà della politica democratica delle sue istituzioni c'era una dimensione altra del potere
Che era fatta di un rapporto
Di una complicità molto stretta fra ceto politico dominante grandi gruppi imprenditoriali finanziari
Di una contiguità tra potere politico grandi poteri criminali e di un uso di apparati dello Stato come struttura di supporto illegale
Al potere dominante
In questo senso Tangentopoli ma si oppone
Vicenda delle stragi sono aspetti contigui
Non episodici
Di una dimensione illegale del potere
E in questo senso non si capisce nulla della mafia se non si parte dal fatto che la mafia è stato un elemento costitutivo
Di una struttura di potere
Che ha garantito il legame tra il nostro Paese e la grande potenza americana
Chi è garantito
Una struttura che ha sorvegliato diciamo il fatto che in questo Paese la sinistra di opposizione non potesse varcare determinati limiti
Quando noi andremo a fondo nell'indagare questa struttura di potere
Vedremo che ne sono stati elemento portante della mafia una parte della Massoneria
Anche con un compito di sorveglianza sulla democrazia cristiana
E scopriremo che nello stesso gruppo dirigente della democrazia cristiana ci sono stati uomini di fiducia di questo potere illegale uomini che di fiducia non erano
E scopriremo che gli uomini che sono stati uomini di fiducia di questo doppio Stato sono stati uomini legati con la mafia o la massoneria
Io credo che questo sta oramai venendo alla luce
Ed è molto importante per capire la storia italiana
E sono anche convinto che in quella ricerca della verità che si va conducendo ora che è importante con le richieste di autorizzazione a procedere e col venire alla luce non di quello e giustamente Pietro ricorda non di quello che una certa dietrologia di sinistra supponeva
E cioè che ci fosse il terzo livello cioè il ponte di comando politico sulla macchina
Perché non era questa la verità brevità è che il potere mafioso ha sempre avuto una sua forte autonomia
E poi aveva diciamo che i rapporti con il potere politico
Come rapporti da potenza a potenza
Come aveva capito molto bene Falcone
Anche in polemica con una certa dietrologia di sinistra sul terzo livello
Io però temo
Che questa ricerca della verità finisca oggi per tagliare fuori un pezzo essenziale per capire tutta la verità
E cioè proprio la dimensione internazionale della vicenda siciliana
La Sicilia non è una provincia d'Italia
La Tridente la Sicilia è una nazione
Chi ha avuto ed ha tuttora un un ruolo cruciale nel Mediterraneo
è un crocevia fondamentale
Di traffici di culture
è un'isola chi ha un'importanza strategica essenziale negli equilibri del Mediterraneo nel rapporto fra Occidente e mondo arabo
E non si può capire la storia della Sicilia la funzione della mafia se non si considera la Sicilia per quello che è
Cioè
Una nazione che sta nel cuore del Mediterraneo e il cui destino è sempre stato legato a un equilibrio mondiale
Anche
Molto quando il mondo che contava era il mondo che si affacciava sul Mediterraneo ma anche in questo dopoguerra
E io penso che non si arriverà mai a capire fino in fondo che cosa è successo in Sicilia fuori da questo quattro
Che giustamente Pietro accenna questo quando si parla dell'omicidio di Latorre secondo me fino in fondo non si arriverà a capire se non si considera qual era l'importanza strategica della scelta di Comiso l'interesse internazionale sulla Sicilia
Le forze che vigilavano per impedire certi processi politici in Sicilia
Non si arriverà mai è capiti fino in fondo la funzione di Sindone per esempio
Al di fuori di un contesto che non è solo italiano
Ma è quello dei rapporti tra la mafia
Italiana americana la grande finanza internazionale
Questo non per fare così della dietrologia vagliata pesto per cominciare a ricostruire messi percorsi che ci fanno capire la storia vera del nostro Paese
La storia vera del nostro Paese noi non la comprenderemo fino in fondo se non vedendo la nel quadro
Di un sistema di relazioni internazionali della guerra fredda
Dei rapporti fra Est e Ovest fra nord e sud del mondo
Perché qui sta l'Italia
E in modo particolare la Sicilia
Quindi secondo me il libro interessante non perché sviluppi fino in fondo questo ragionamento cosa per lui per la quale
Tuttora ci mancano dati essenziali
Da perché sicuramente apre uno squarcio in questa direzione
Imposta le cose in modo giusto
E la funzione della mafia non è un caso diciamo che la mafia
E
Si ricostituisce
Con l'inizio della storia dell'Italia democratica
è la forza che prepara lo sbarco alleato in Sicilia
In rapporto con la mafia americana
Che costituisce l'infrastruttura civile
Nella Sicilia che torna alla democrazia dopo il fascismo perché fornisce i primi quadri per il governo delle città l'amministrazione civile
Che alimenta il separatismo e poi si sposta masse moderati siciliani e popolari sulla Democrazia cristiana
è forza essenziale cioè nella costruzione della storia politica delle classi dirigenti
E svolge questa sua funzione sempre con una lucida visione dei rapporti internazionali dei rapporti di forza
Ecco al di fuori di questo per i non capiamo perché un fenomeno come quello mafioso svolge una funzione così rilevante nella storia d'Italia e non solo della Sicilia
L'altro punto che io trovo in interessante del libro è questa capacità di vedere il rapporto tra fenomeno mafioso il modello di sviluppo
E anche questa nozione un po'forte
Secondo me giusta se non è intesa in termini moralistici
Secondo me c'è qualche caduta moralistica né libero di borghesia mafiosa
è una nozione un po'forte dice
Ma se noi cerchiamo diciamo di vederla in termini più scientifici non di condanna morale ecco
E cioè
Del dei caratteri chi assume una certa borghesia che si forma intorno alla spesa pubblica
E al sistema di potere
Intendiamoci questo è un fenomeno che riguarda diverse parti del Mezzogiorno
Ma in Sicilia la connotazione del sistema di potere e del sistema economico che si forma intorno alla spesa pubblica
è questo cioè
Quel sistema di potere quel sistema economico è stato egemonizzato dalla mafia
Il mercato protetta
Che c'è stato non solo in Sicilia anche a Milano c'era un mercato protetto come ci hanno spiegato i magistrati della Procura diciamo
Ma in Sicilia in un mercato protetto è stato un mercato controllato dalla mafia
E quindi il processo di modernizzazione ha dato luogo ad una borghesia mafiosa
Cioè ad un ceto che si è arricchito nelle pieghe di un modello di sviluppo che aveva al centro la spesa pubblica
Ma di un modello di sviluppo che cresciuto sotto il controllo e la direzione della mafia
Ora questo ci sta ci fa capire anche la subalternità della sinistra
Cioè il perché una sinistra che aveva
Tutto il mondo diciamo
Una forte radice nel mondo del lavoro
E una cultura dello sviluppo
C'è una sinistra che ha continuato a pensare che il progresso coincidesse con lo sviluppo
In una regione in cui lo sviluppo non è stato né nutro ma è stato egemonizzato il controllato dalla mafia
Il consociativismo
Cioè
Quelle formarsi di un partito della spesa pubblica che è stata la forma del consociativismo meridionale
Non solo in Sicilia
Cioè il fatto che si era tutti uniti per chiedere più soldi da Roma per chiedere che si facesse la grande fabbrica diciamo così
Salvo che poi questi processi di sviluppo non erano governati da tutti quelli che facevano il corteo per chiedere i soldi e poi c'era una classe dirigente che di governarla
Il consociativismo
Ha portato spesso la sinistra svolge re io dico molto spesso inconsapevolmente
Una funzione di supporto di copertura
Ad un sistema di potere altro e paradossalmente vedete per chi come noi viene da una tradizione marxista e quindi fortemente intrisa di economicismo
E stata la rivolta morale
Più che la lotta per lo sviluppo
Chi ha incrinato quel sistema di potere
Cioè sono stati quei movimenti quei gruppi che nel nome della rivolta morale hanno anche combattuto una battaglia contro lo sviluppo
Cioè contro la spesa pubblica
Per la difesa dell'ambiente contribuendo a rompere un modello di sviluppo che ha avuto un'egemonia mafiosa
In questo senso e comprensibile anche per ragioni storiche e culturali il perché
L'elemento di rottura non è venuto dal movimento operaio
Ma è venuto da forze di una borghesia radicale che nel nome del di una rivolta morale insisto hanno messo in discussione un certo modello di sviluppo
Naturalmente questa rottura che si è determinata e che si è determinata per un complesso di ragioni e non ultimo io questo forse dovrei accennato perché era coerente con l'inizio del ragionamento la rottura di questo sistema di potere nasce dal mutare degli equilibri internazionali
Sarà lo si capisce nulla di quello che è successo in Italia
E il merito del PDS avere capito che la fine della guerra fredda e la caduta del muro di Berlino
Italia
Perché ne metteva in crisi gli elementi interni di funzionamento
Perché la logica della guerra fredda costituiva l'ossatura di questo sistema politico
Non un condizionamento esterno
Ma un elemento che lo teneva insieme
Che ne condizionava la logica di funzionamento
E io penso che la rottura la crisi siciliana la rivolta siciliana anche questa ragione
Altrimenti noi non comprenderemo diciamo
Per essere anche qui molto espliciti non comprenderemo neppure perché certi pentiti che sono nelle mani della giustizia americana e che per dieci anni hanno detto non ci sono le condizioni per parlare di politica e mafia
A un certo punto hanno detto ora ci sono le condizioni cominciamo a spiegarvi cosa è successo
C'è poco da fare
La coincidenza dei fatti e troppo rilevante diciamo per non sospettare che in questo caso opposto oppressi anche propter hoc cioè si è rotto un equilibrio internazionale quindi
A un certo punto le esigenze di tutela di una certa classe dirigente vengono meno
Ora nel momento in cui questa rottura si è determinata e comincia una nuova fase della storia democratica del nostro Paese
Il problema è quello di trasformare la rottura morale
In un nuovo meccanismo di sviluppo
Nel processo di formazione di una nuova classe dirigente
E in un nuovo compromesso democratico che tagli fuori la mafia
E qui secondo me vedete torna in campo la funzione di una grande forza nazionale della sinistra
E cioè quello che la sinistra non ha potuto fare cioè essere l'elemento di rottura del vecchio sistema
Oggi la sinistra deve e può fare cioè essere l'elemento che costruisce un nuovo equilibrio democratico
Per fare questo non basta a Orlando
Non basta la Rete
Non basta l'ambientalismo
Non basta la rivolta giovanile siciliana cioè non bastano tutti quei movimenti tutte quelle spinte che ci sono passati avanti in questi anni e che hanno fatto più e meglio di noi diciamo l'operazione di rompere il vecchio sistema
Per costruire un nuovo equilibrio democratico ci vuole una grande forza nazionale
Perché la questione della Sicilia e strettamente legata al problema dell'unità di questo Paese
Alla necessità di costruire un nuovo patto fra nord e sud
Ha necessità di un processo di sviluppo che non sia più imperniato sul mercato protetto sulla spesa pubblica ma che sia capace di valorizzare i ceti produttivi moderni anche del Sud
Di selezionare e di valorizzare ceti produttivi moderno
Ecco io penso che ecco il libro si chiude su questa possibilità
Cioè mostra che si è aperto un processo di rinnovamento
Che può andare in questa direzione
Nello stesso tempo ho finito propone anche un grande interrogativo cioè se
Invece questo processo di rinnovamento non possa poi essere sconfitto e cioè produrre un nuovo compromesso con il potere mafioso
Perché la mafia non è sconfitta
Quindi il libro lascia in fondo aperta questa duplice possibilità cioè la possibilità che la situazione si sviluppi nel senso di una stagione democratica che porti alla sconfitte al deperimento della mafia o nel senso di un nuovo compromesso con il potere mafioso
Vede secondo me molto giustamente
Il rischio di un interesse della mafia ad un processo di disgregazione dell'unità nazionale
Perché in fondo da questo punto di vista
Il vero leghismo meridionale
Il giorno che mi mettesse piede del Mezzogiorno un movimento di tipo leghista questo troverebbe inevitabilmente nei poteri criminali la sua classe dirigente e cioè in forze che non essendo ritenendo di non potere più condizionare lo stato italiano come hanno fatto in questi cinquant'anni possano scegliere un processo di disgregazione dello Stato nazionale
La lega governi il Nord il Mezzogiorno si dia una propria classe dirigente
E si trasformi in una specie di Colombia diciamo al centro del Mediterraneo base di traffici economici illegali
Qui ci sono i rischi più grandi
Un disegno di questo tipo si sconfigge promuovendo una nuova unità del paese
La battaglia non si vince soltanto in Sicilia secondo me
Ma torna ad essere una grande battaglia nazionale così come nazionali sono state le ragioni che hanno fatto della mafia una forza così importante nella storia italiana di questi cinquant'anni
E a questo livello soltanto una sinistra unità e rinnovata secondo me può
Aprire la prospettiva di cambiamento positivo a cui il libro all'ultimo
Secondo me
Io io ho trovato il libro estremamente ricco stimolante
Scusatemi sono stato molto lungo ma tanto ormai c'è solo Folena dal parlare
Diciamo io ho provato a ragionarci un po'sopra non soltanto così a ricordarne i passivi ho trovato più interessanti
E credo che a conclusione del libro diciamo rimangono aperti tutti questi interrogativi che io proporrei a Folena dice per sentire se ho interpretato in modo giusto cioè se diciamo questa rivolta morale della Sicilia non rimanda alla necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo è una nuova prospettiva democratica non solo per la Sicilia ma per il nostro Paese
D'Alema c'è prima ha spiegato le ragioni per cui egli non si sente soggettivamente siciliana e anche quelle politiche poi mi pare che abbia anche spiegato le ragioni per cui realtà siamo un po'o dovremmo essere tutti siciliani le ragioni politiche profonde quindi ha aperto un altro terreno di dibattito però c'è anche una novità forse una sorpresa nel senso che forse non c'è solo Folena che dovrebbe che può parlare perché in sala c'è anche ci sono anche gli editori Vito Giuseppe Laterza
E io credo che sarebbe gradito tutti sia l'autore sia al pubblico se volessero venire alla presidenza
Se
E se magari intendono dire due parole
Prego
Cioè l'anziano
Vi è in questo ambiente dopo essere posposto al giovane Giuseppe che pure presenti sia perché ma forse la ragione io son venuti in realtà non dando la precedenza a mio figlio che forse la più consono all'ambiente e allo spirito d'Alema che fortemente giovanile promettente per il futuro io mi auguro che sia capace ormai Sendai ormai
Personaggio importanza per il K pazzi
Deputato della
Ecco nell'altra
Già
A quello nobile con la l'obitorio a sentire nobili e faccio parte crescita pari mercantile sai
Levantina dei salentini invece parola toscano sono colti
Respiriamo molto speriamo tutti gli italiani sperano molto nella nuova classe dirigente quindi ovviamente anche in davvero
Però io allora prego
Non ho dato la precedenza a mio figlio perché ovviamente io qui non vengo a presentare il libro ma soltanto a testimoniare la mia fiducie la mia amicizia la mia stima all'autore
Che conoscevo poco avendolo conosciuto bambino e poi ritrovato adulto in casa del padre che invece è sì ed ha molto negativa su politici conosceva molto bene perché abbiamo lavorato a lungo per molto tempo
Era un uomo formidabile era un toscano
Ma adesso che spiegano perché faccio queste piccole agili alla regia un toscano che stuzzica trasferito a Padova per insegnare
Senza avere problemi
Di rimpianto per l'abbandono della vecchia Patrice toscane molto legato a Firenze e l'altro scava la Regione
E tantomeno avente il rimpianto di non aver sradicato a Roma che rappresenta la meta ultima e più altri tutti quanti docenti universitari ha insegnato a Padova facendo lavoro formidabile non soltanto come docente ma anche come studioso scienziato ultimamente giusto da un convegno il suo orrore voglio dire che sono io che lo sto elogiando illustrando siedo stato invita e ancora oggi dopo dopo morto chiedo stato ampiamente dei colleghi questo era il toscano che
Vissuto a lungo e credo che anche Pietro Folena abbia vissuto a lungo sia formata essenzialmente a Padova non so se
Per lo meno in giovane età
Con la madre francese
La donna stupenda per intelligenza e sensibilità
Francese
Fortemente legata alla sua tradizione come come nobili che sia questo giovane allora già ormai maturo ha quindi una formazione europea
Quando per ragioni io non conosco fossero come ad Alfonso anche scordato fu mandato in Sicilia
A lavorare per il PC
Ha portato con sé
Se una tradizione europea
Molto importante
Per cui questo libro
E la testimonianza
Di un no siciliano
Che si è immedesimato fortemente la realtà e dei problemi siciliani collegandoli strettamente a quelli nazionali a quelle italiane
E allora a me è sembrato importante questa ragione per la quale il di Priolo pubblicato poi c'ha tante altre qualità che ha illustrato D'Alema e quindi io non starò a ripetere Mohassen scrittore elogia
Il proprio parto parziale perché in qualche modo è corresponsabile con l'autore del peccato che ha fatto o del merito che ha
Ma io l'ho pubblicato scorrerie azione questo è l'unico libro pubblicato naturalmente anche altri proprio in questo periodo e in passato anche devo dire francamente da quando ha cominciato a lavorare
L'ho pubblicato perché è un libro che va controcorrente contro la corrente del separatismo
Contro la corrente del particolarismo questo è il punto chiave
Facendo anche due osservazioni critiche nei confronti la sinistra su quale sarebbe
Interessante soffermarsi su quali lo so perfettamente d'accordo con D'Alema ma per un discorso troppo lungo e particolareggiato non è questa la sede per bettole nel mio ruolo questo libro per me importante sono Rato vederlo pubblicato felice era pubblicata perché un libro che contrasta i guasti enormi
Che non fa idilli che esista il quale difende la sua visione scorrettezza i preti i propri piccoli interessi alla fine non si può pretendere che tutti siano che etano Salvemini o Ernesto Rossi o Gramsci
Il piccolo artigiano il piccolo commerciante piccola trafficate qua dal suo interesse quindi preferisce pagare meno tasse e avere più servizi come non si sa
Ma questo vuole la sua ignoranza ma quando opinione Becker ASS si dice così
C'è gente che fa opinione cioè i giornalisti
Tanto più importanti oggi che i partiti solo in fase di incertezze in fase di sgretolamento in fase di sbandamento e quindi sono un solo un punto di riferimento per la gente per gli uomini e donne
Queste api donne su tutti i giornali per filo su quelli che non dovrebbero opting dicono di non essere separatisti fanno l'articolo di fondo o di spalla il giorno delle elezioni ha mirato a favore della lega
Questo è veramente farli di ibridi bisaccia Facci riferimento a un mio ex autore che si chiama Giorgio Bocca
Autore io pubblicato con molto piacere
Per i libri pregevole anche su qualche piccolo difetto al tutti riprendono difetti compreso il libro sul poker che allora fu fortemente osteggiato al Partito Comunista
Scusi su su su Togliatti
Ma avendo la vocazione del provocatore a fin di bene o di male infatti oggi è stato ripreso dal partito additati di essere addirittura inserito L'Unità quindi quelli riconosciuta a pieno titolo un di più importante
Beh francamente ritrovarmi oggi questo ex o toro questo Pd dorme che non è l'unico il quale fa la battaglia per la lega militare molto importante fare le battaglie siamo tutti i siciliani
Questa è la ragione per la quale io ringrazio ancora fuori di aver dato alla nostra casa editrice questo libro che vede ho pubblicato con molto impegno e molto interesse una specie di appello
Poi c'è il discorso naturalmente alla vigente le delibere già fatto pure Natalino che altri possano fare ma questo è il messaggio casi di cipolla Giare
E speriamo esperire o che sia stato accolto con qualche profitto da molti lettori
La ringraziamo dietro la terza per questo del discorso anche per aver ricordato il grandissimo studioso prestato Gianfranco Folena che tra l'altro è stato anche un grande studioso di cultura siciliana
Oltre che aver rappresentato quel quel passaggio dal dalla Toscana veneto che giustamente citava
La terza mi pare di aver capito che Pietro Folena preferirebbe aprire il dibattito immediatamente piuttosto che rispondere immediatamente alle osservazioni prego io metterò al microfono lì c'è una sedia perché dovrà intervenire
Luciana Battisti mi dispiace che Enzo Bianco si è andato via perché volevo farle due domande ma almeno la seconda può rispondere credo o l'autore o da lei
La prima più che altro una considerazione se non ho capito male le sue percentuali bianco ha detto che a Catania il novanta per cento vedi
Delle ditte commerciali è sottoposta richieste di pizzo
è che il venti per cento delle stesse è in mano a prestanome della mafia se queste vero devo dedurre che la mafia veramente esosa perché chiede il pizzo anche ma buona parte dei suoi prestanome
Seconda cosa mi ha sorpreso il fatto che bianco che non è certo uno sprovveduto e dovrebbe conoscere bene la situazione
Della sua Sicilia ritenga
Sopravvalutata l'influenza te
I fenomeni diciamo di politica estera sullo sviluppo della mafia a riguardo io concordo pienamente con l'analisi di D'Alema sul fatto invece che questi influenza c'è stata determinante
E allora avrei voluto chiedere a Bianco se per caso in questa sua considerazione Luino si riferisca alla mafia attuale
Piuttosto che alla mafia di alcune decine di anni fa ma questa domanda dal Giro d'autore
L'ultima cosa è una battuta una battutaccia se me la permettete in questa contesta inviterei i deputati a non usare la terminologia onorevoli perché c'è un'assonanza il linguistica troppo sospetta fra onorevole deputato uomo d'onore della mafia
Forse può intervenire qualcun'altro prima della risposta nelle risposte dei Folena così poi entrare in un discorso più articolato prego di raccomanderei di essere sintetici come il precedente
Dopo de
Cioè per quanto conosciuto per quanto conosco i siciliani e un po'di spunti
Uno la vittoria del singolo trascina il gruppo adeguamento etico morale delle vittorie del singolo nel gruppo scelta del vincitore sillabe animali sempre da parte di chi
Dove pur di apparire si rinunzia alla professionalità
Lo sforzo per la vittoria non avendo regole rapporti determinati produce sfruttamento
Ultimamente Valeggio sul volontariato riuscito essa addirittura un progresso rispetto alla situazione precedente
L'esigenza di definire acquisizioni certe determina necessita di contratti
Per superare gelosie invidie o altre cose
Quindi non so quanti capitali economici finiscono nei restauri delle chiese esentasse soltanto per contrario ad esempio matrimonio del tempo diviene spesso disagio dispersione di risorse accumulate da quanti avviavano
Ad un'esigenza a un'esistenza agiata i propri figli
Almeno nel sentimento della speranza
Quattro il silenzio controllato dalle varie accademie cattedratico e determinati idrologia non favorendo alcun tipo di elaborazione individuale se non quella istintuale già ampiamente conosciuta e controllata nella rigidità dei bisogni divenuti merce
E non livello emozionale temporale
E il principio di causa effetto
Quindi non può non più formazione esperienziale data dal riconoscimento dell'errore ho peccato nel percorso della pratica io vorrei sapere di corsi di formazione professionale nella regione Sicilia a che livello
Diciamo producono effetti ma continua ricerca del dubbio per disperdere persino verità acquisite attraverso continue consulenze mai vedere mai realmente redistribuite al sociale sotto forma di banca Badio continuative se finalmente il futuro può determinare un superamento ideale della biblioteca
Quando gli uffici di collocamento non servono nemmeno a collocare un numero di fax che non sia necessariamente legato al territorio
Massi anche la volontà di acquisire nuovi continui compagni amici all'inferno ponendo alcun'altra prospettiva sul piano internazionale dello sforzo discostarsi da tale condizione non produce soluzioni
Una domanda una precisazione a D'Alema nel in un passaggio riferiva della situazione detto più stato in Europa e in Italia
Ha usato è usato c'era molto più stato in Italia e c'era passata incidentale un lapsus oppure
Perché si c'era nel senso che lo vediamo oggi o lo consideri oggi
O c'è ancora ecco
Condivido fino in fondo le analisi che sono state fatte qui so contro quella di D'Alema
Però vorrei fare una brevissima annotazione
Questa analisi che ha una sua attrattiva una sua coerenza rischia di rimanere astratta se non è diciamo così supportata mediata da una riforma delle istituzioni che sono lo strumento che appunto fanno passare poi nella realtà
Gli affetti diciamo di quest'analisi vorrei dire solo due cose
Finora è prevalsa la l'autorità sulla responsabilità l'autorità come valore supremo io ritengo che vadano riequilibrati questi valori autorità e responsabilità
Che deve diciamo così permeare anche la riforma delle istituzioni
Cioè l'autorità un potere aggregante alla alla responsabilità un potere aggregante come l'autorità un'ultima cosa che in Italia manca assolutamente la cultura del risultato e Perth nettissimo il momento in cui si erogano i soldi tutto illegale tutte formalmente perfetto
Però se questi soldi non producono nulla non esiste in questo Paese
Una istituzione che vada al di a valutare gli effetti di questa spesa ora io ritengo che e l'analisi concettuale l'analisi di orientamento generale se non è diciamo così basata su una ricomposizione delle strutture e delle istituzioni
Alla luce dei valori così che io rapidamente o enucleato rischiano di ricadere in quel rischio che paventava D'Alema conclusione della della sua analisi
Ma io prima di tutto voglio
Voglio ringraziare molto
Enzo Bianco e in particolare Massimo D'Alema per le considerazioni che sono state fatte
Voglio dire che in in particolare sono sono un po'parte molto raccordo diciamo con ragionamento che qui ci ha proposto D'Alema
E voglio anche ringraziare oltre che tutti i presenti particolare Vito Laterza per le parole che ha detto
E anche per la grande disponibilità che nella casa editrice ha dimostrato per un'operazione che diciamo
In qualche modo inusuale o contro corrente
Io ho esitato molto prima di scrivere questo libro visitato molto perché temevo che il grado di partecipazione alle vicende politiche siciliane degli ultimi anni
Che avevo sviluppato pecche mantengo
Fosse tale danno un permettermi di scrivere
Serena mente
Attorno
A una lettura
Delle ragioni
Del dominio mafioso
Che in modo particolare ha dilagato nel corso degli anni del pentapartito
E delle ragioni della che delle che della crisi della sinistra e in particolare della Partito Comunista Italiano che poi il PDS ha largamente ereditato
E poi quando si comincia a scrivere insomma sia sempre il dubbio se
Diciamo un eccesso di partecipazione personale o di partecipazione emotiva
Possa risultare
Lontano distante
Dalla sensibilità di un pubblico che non ha partecipato che conosce solo
Per una lettura sui giornali le vicende di cui si parla
E però superato questa esitazione lo scrivo anche nella nelle nella premessa
Sollecitato anche da chi mi sta vicino
Ho superato perché nel corso degli ultimi mesi
Troppi liberi troppi articoli di giornale troppe trasmissioni televisive
Troppe uscite pubbliche
Avevano urtato non credo non dico tanto la mia sensibilità quanto la coscienza di chi ha vissuto gli avvenimenti di questi ultimi anni
Diciamo soprattutto gli ultimi quattro cinque anni è un libro che parla come è stato ricordato anche di un periodo di più lontani per realtà
Il fondo diciamo della del ragionamento si sviluppa attorno agli ultimi anni attorno a quel complessa di vicende
Piuttosto eccezionali che hanno attraversato alla Sicilia
Ecco io di fronte a a quelle cose di fronte all'inferno di bocca
Di cui parlava poco fa Vito Laterza
Di fronte a numerose pubblicazioni
Con lo scopo di fare cassetta
Ho sentito il bisogno di
Parlare anche di qualcosa di cui non si era parlato
Che non erano tanto le vicende giudiziarie che non era tanto la storia
Delle cosche mafiose che non era tanto l'ultima versione su quello che Giovanni Falcone o Paolo Borsellino
Avevano detto a chi parla
Ma chi è era un te era un tentativo di lettura intrecciata di un contesto di un di un insieme
Ma prima ancora
Prima ancora dell'analisi diciamo fredda o razionale c'è sicuramente se n'è parlato anche qui sta in questa sera l'ha fatto in sabbia ancora fatto Massimo D'Alema c'è sicuramente una come dire
Una sorta di obbligo morale
Perché
La
Le stragi soprattutto le stragi del ventitré maggio del diciannove luglio
E gli avvenimenti che si sono susseguiti dopo quelle stragi
Hanno creato una ferita una cesura in modo particolare in chi conosceva in chi si era legato in chi era interno alle vicende che avevano coinvolto in modo particolare quei giudici anche se non esclusivamente quei giudici
Una partecipazione tale e per la quale c'era il bisogno sentivo e sento il bisogno
Di tracciare una linea
Di dire qualcosa che magari può scontentare può o non essere completo
Può essere
Diciamo non condivisibile in una sua parte una sua larga parte
Ma che bisogna dirlo insomma non non si può non si poteva il mio giudizio non si può
Stare zitti rimanere
Coperti tacere
Alcune delle ragioni che hanno determinato quell'insieme
Di condizioni che poi sono esplose
Con il tritolo il ventitré maggio diciannove luglio dello scorso anno
Eh sì sicuramente la Sicilia una terra
La terra dei colori molto forti una terra che che prende
Che prende visceralmente prima che razionalmente
E io sicuramente ne sono stato investito
Al punto tale da
Costruirne senza sforzi ma nel cuore di una battaglia politica un'identità dentro la vicenda di quella terra
E però proprio per questa ragione
Io credo che sia assolutamente indispensabile
Proporre anche al di fuori della Sicilia e proporre a tutti noi
La consapevolezza che
Ha operato nel corso di questi decenni e questo mi pare un po'il primo punto
Una camera di compensazione
Una nella struttura di potere di comando
Che senza dietrologie e senza voler
Leggere gli affari di mafia o per altri versi quelli delle clientele del sistema dei favori o delle tangenti come le articolazioni di un solo sistema
Tuttavia in Sicilia ha operato in stretto rapporto con una struttura di potere di comando che c'è stata a livello nazionale operato
Un livello riservato della politica
A volte essi apertamente segreto occulto stravolte imperscrutabile a volte invece è venuto alla luce del sole
Che ha determinato per un lungo periodo il corso delle cose siciliane
E non è solo la mafia
è stato quello che poi la relazione era come se l'antimafia in un testo che io ritengo di straordinario rilievo non non solo storico sono presto politico
E che voglio qui ricordarlo proprio per la presenza di Di Vito Laterza di Giuseppe Laterza degli editori
La casa editrice Laterza ha avuto il merito di pubblicare in un'edizione economica rivolta soprattutto alle scuole agli studenti e ai giovani
Presentata proprio nelle stime le passate a Palermo
è avvenuto come ci dice anche la relazione e come sostanzialmente poi sostengo anche in questo libro
Un patto
C'è stata una coabitazione
Che ha messo insieme la mafia Cosa Nostra
Anche nei suoi aspetti più selvaggi più arcaici più antichi meno credibili in una logica massmediatica ma lo si vede Pulvirenti che esce dalla
Grotta in cui era dormiva vicino a Catania si stenta a credere che quell'uomo
Potesse far parte di una struttura di comando di Cosa Nostra che ha messo in scacco l'ho sparato democratico
La sola spiegazione visto che non è concepibile la spiegazione che
In parte Alfredo Galasso avanza in un suo lavoro pubblicato recentemente da Baldini e Castoldi e si intitola la mafia la mafia politica che già
Diciamo e
Nel titolo indicativo della tesi sostenuta cioè dalla mafia come strumento militare in mano alla politica
Visto che non si può sostenere realisticamente la fondatezza di questa tesi
Che è smentita da Dallas dalla presenza lì la struttura ramificata nel territorio potente nel territorio come Cosa Nostra ed una struttura che per sua natura per la sua concezione dell'umore
Del comando del potere non si sente è seconda a nessuno neppure a Giulio Andreotti io dico qui tra parentesi
Fa sorridere l'immagine del bacio di Andreotti con Rina e noi non possiamo evidentemente stabilire lo faranno i giudici
Quanto e come quelle rivelazione di Baldo di maggio siano fondate
Ma nella logica nella concezione di Cosa Nostra non deve far sorridere l'idea che Cosa Nostra a un certo punto chieda assai a
Conferma di un accordo di un rapporto
Con il potere politico di poter avere un incontro al massimo livello
Perché fa parte della concezione del del potere del comando
Di cui è portatrice il problema è che c'è stato una camera di compensazione che non è stata Cosa Nostra che è stato un po'un contesto io sarei veramente questa parola Sciascia ma insomma
Che è quella più indicativa del quattro di relazioni e per rifarsi sempre a Sciascia
Un contesto che negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta era il contesto delle dei primi romanzi di Sciascia cioè il contesto nel quale il capomafia il farmacista il prete il maresciallo dei carabinieri
E il deputato che rappresentava quel paese siciliano vivevano insieme convivevano dentro un sistema e quindi diciamo
Mediamo fanno creavano un equilibrio e che invece nei vent'anni dopo mi riferisco allo Sciascia
Del caso Moro anche lasciaci accaduto col Partito comunista ha rotto anche sbagliando col Partito comunista Marotto criticando
Il Partito comunista forse su un punto su cui noi non siamo stati del tutto consapevoli negli anni di Moro negli anni di piombo in quegli anni lì cioè
Sul grado di presenza di una struttura di compensazione
Fra organizzazioni criminali e altri settori del potere diciamo che operava ai massimi livelli della politica nella politica italiana
E e quindi anche nella politica siciliana poi Sciascia nella sua parabola è arrivato lo a un paradosso per cui essendo giunto a comprendere e lui l'aveva compreso il contesto
Nazionale il contesto del potere la camera di comprare di compensazione che operava a livello nazionale tornato in Sicilia negli ultimi anni dalla più in grado di leggere concretamente Cosa Nostra
E non era più in grado di offrire gli strumenti per fare la lotta contro Cosa Nostra sennò non si spiega come l'uomo che forse più di ogni altro ha fatto conoscere agli italiani la mafia
Quando della mafia non si parlava o parlava solo Girolamo Li Causi e i dirigenti del Partito Comunista Italiano la fata conoscerà la borghesia la cultura italiana e al grande
Diciamo pubblico dei che leggeva i suoi romanzi poi negli ultimi anni sia diventato
Volente o nolente strumentalizzato o meno uno degli principali denigratori dell'opera di Giovanni Falcone del pool antimafia
Lo si capisce leggendo questa questa para
Ecco ma il problema di fondo è a mio giudizio questo livello del del parto e dell'acqua abitazione bene io sostengo che questo patto è stato siglato a più riprese
Cioè quando gli equilibri sono stati messi in discussione la mafia ha minacciato avventure separatiste con l'obiettivo di riscrivere quel patto
La storia degli anni Quaranta e chiara la rifaccio neri parlava anche Massimo D'Alema in quel contesto internazionale
Io leggo in questo modo anche il passaggio del Milan psichismo
Il passaggio cioè di quella operazione politica che per alcuni versi fu un capolavoro politico dovuto in parte anche all'abilità di Emanuele Macaluso che dirigeva in quella fase il Partito comunista italiano in Sicilia
Fu un capolavoro politico perché io un però
Una rottura vera reale dentro la democrazia cristiana ma quel passaggio politico in cui un pezzo della borghesia dell'imprenditoria siciliana rivendicava un'assoluta autonomia
E rivendicava la rottura di un rapporto con le classi dirigenti nazionali perché il precedente rapporto era fra il blocco agrario siciliano e le classi gli economiche il capi di grande capitale diciamo
Del nostro Paese beh nella in questo secondo passaggio le spettò concreto di quella che sembrava l'ultima avventura separatista
L'ultima avventura siciliani lista il suo effetto concreto avventura badate per cui uomini come Marcello Cimino di cui parlo nel libro citando fra l'altro un altro bellissimo libro intervista di Marcello Di Michele per Riviera
Fatto a Cimino poco poco prima di morire
Cimino o altri Enti trovare intellettuali di sinistra
Diciamo
Si sentirono a parte i CPT e tifare uno per quell'esperienza del Mila psichismo Maranta fu un passaggio che permise di stringere un nuovo rapporto fra la malattia e il centro sinistra la mafia in quel momento fu riconosciuta dal centro sinistra
Di questo non possiamo che stava nascendo
I milanesi sono fu la il cavallo di Troia
Della mafia per ora determinare quella svolta e quel riconoscimento se non ci si spiega come le grandi industrializzazione capendo le Sicilia negli anni Sessanta alla fine vengono patteggiate con un Governo locale in cui la mafia è presente e non ci si spiega Gela che è fra tutti gli esempi dell'industrializzazione
Che il centrosinistra ha fatto nel Mezzogiorno quello più clamoroso perché mette insieme
Una
Diciamo investimento industriale chimico di proporzioni immense con un modello di sviluppo fondato sulla rapina del territorio
E sul saccheggio del territorio che ha provocato un guasto senza precedenti
Da leggerla non è una terra mafiosa
Gela non è un Paese in cui operava una costa tant'è vero che Angela comandava la famiglia di Vallelunga Prata meno i famosi Madonia perché gela diventa oggi la capitale di mafia è senza dubbio la capitale di mafia
Perché essa orge una borghesia mafiosa nella speculazione nell'uso del territorio in uno scambio perverso con quel tipo di presenza industriale
E i figli di quel dissesto i figli disperati figli senza lavoro i figli disoccupati rappresentano una l'altissima manodopera per
La criminalità e non possiamo considerarla tout-court la mano d'opera mafiosa con così come sono i giovani delle borgate palermitane perché Giove la borgata palermitana è vero che anche si sono diciamo hanno bisogno ma sono figli di una cultura che era di carta nelle generazioni e sono si sentono portatori di quella cultura poi a reclutano l'allargano la diffondono ha già nato è stato un fenomeno del tutto nuovo e a mio giudizio Angela è un po'diciamo la chiave di lettura fondamentale di quello che è avvenuto in Sicilia nel corso di questi anni
C'è stato poi
Un altro passaggio in cui è avvenuta una contrattazione un passaggio in cui Cosa Nostra non ha minacciato il separatismo però mi Cosa Nostra di fatto ha operato il separatismo
E mi riferisco al alla fine degli anni settanta non solo perché Michele Sindona viene nel le è stata nel settantanove ospite dalla massoneria siciliana a proporre un colpo di Stato separatista cosa che la prima volta che la sentimmo qualche anno fa nell'Aule dei palazzi di giustizia fece sorridere ma come un colpo di Stato di questa natura ecco come era possibile insomma nati negli anni settanta ma non mi riferisco tanto al viaggio di Sindona
E neppure i precedenti tentativi di colpo di Stato quello del principe Junio Valerio Borghese e altri fatti negli anni settanta
Mi riferisco al fatto che la mafia fa fuori Carlo Alberto Dalla Chiesa Pio la Torre Piersanti Mattarella Terranova costa cioè stermina uccide tutti i vertici delle istituzioni e non solo gli oppositori Latorre ma uccide anche quella parte che all'interno dello sparata esprimeva un disegno riformistico
Un disegno in sintonia con con Moro con una fase diciamo una fase nazionale insomma che fu brutalmente interrotta
Con il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro in quegli anni
In questo Cosa Nostra ha operato da sola
O ha operato in stretto rapporto con Cosa Nostra americana e anche con ambienti degli Stati Uniti Obama ambienti atlantici è molto questa è un quesito che c'è
Nel libro a me non siamo in grado di dare una risposta però è un quesito reale
Ce n'è non dobbiamo escludere che l'arma del separatismo Cosa Nostra Labia utilizzata non solo diciamo col autonomamente ma già in un rapporto con un altro dei soggetti contraenti di quel patto che era diciamo la erano gli americani per dirla in modo un po'rozzo che era comunque quel tipo di condizionamento atlantico che operava sulla Sicilia
E beh io sto sempre ai risultati gli anni Ottanta sono gli anni della massima estensione del massimo domina di Cosa Nostra
Cioè non cessò non ci sono stati gli anni come gli anni ottanta in cui la macchina di ha dilagato
In Sicilia come mai
Come mai arriva in comuni che non avevano la mafia come i Comuni del ragusano i Comuni del Siracusano
I Comuni vedevo Tano Grasso priveremmo cui prima con noi del messinese in cui si a Barcellona Pozzo di Gotto c'era una piccola ma affianchiamo la presenza storica
Ma sostanzialmente era un atto era una provincia senza una grande presenza mafiosa per dilaga perché la mafia
Tagliati i vertici delle istituzioni di fatto che non riconosce un nuovo riconoscimento una nuova legittimazione m'interessa poco stabilire se Rino Nicolosi Salvo andò o Calogero Mannino
Che sono stati poi tre protagonisti fondamentali della politica se c'era negli anni ottanta si siano seduti a un tavolo
E neppure che il loro luogotenenti si siano seduti a un tavolo cosa forse più probabile per contrattare dei voti di fatto c'è stata una convivenza una coabitazione c'è stato un patto un riconoscimenti
E qua e questo appartiene alla storia politica di questi anni perché in questi anni quando il Partito comunista e poi nel PDS
Faceva la battaglia per dire
Però io l'Italia mente bisogna fare alla lotta contro la mafia contestata anche dall'interno del partito che c'era un pezzo di partita che ricevano per farà lotta contro la mafia bisogna allearsi con tutte le forze economiche sane poi tu dicevi bene alle analogie con le forze economiche sane per fare la lotta contro la mafia chiamavi le forze economiche sane ti trovavi in prima fila i convegni delle forze economiche sane imprenditori legati a Cosa Nostra quindi bisogna decidersi da dove si comincia già cominciare dalla lotta contro la mafia perché se no non sia in grado di aggregare forze economiche sane
Il diciamo l'operazione che
è stata fatta allora dal Pardo conquista dal PDS di di dire prioritariamente usa fare questa volta fu combattuta a viso aperto Enzo Bianco non c'è più ma potrebbe ricordare un convegno a Catania nella ottanta
Finanziato da Costanzo da Finocchiaro Dahrendorf dai cavaliere del lavoro
Oppure il tentativo morto Sciascia che la corrente di Mannino ha fatto in Sicilia occidentale tra Agrigento e Palermo
Con convegni con Investimenti con grande battage pubblicitari dischi vivere Sciascia post mortem non dico neppure di farlo diventare religioso come fece il parroco di Racalmuto il giorno dei funerali
Ma di scriverlo alla corrente Mannini antiche sinceramente
Mi sembra troppo rispetto a un intellettuale che ha dato la sua vita per dimostrare insomma tutta la sua opera la sua attività per dimostrare le responsabilità del sistema di potere
Quindi era annichilita operato questo tipo di di struttura allora questo ci dà se è vero questo ci dà una chiamata in una chiave di lettura per quello che avviene oggi
C'è la minaccia separatiste in questo momento è una minaccia che punta un nuovo riconoscimento
E c'è anche la domandarsi se dietro chi mette in campo questa minaccia separatista nel nord del Paese
Non operino forze internazionali o settori delle forze internazionali che orfane della diciamo dei blocchi
E del muro di Berlino
Cercano di intervenire a questo punto effettivamente per operare una rottura una spaccatura del Paese e per impedire che nel nostro paese diciamo si possa finalmente ora realizzare una democrazia una democrazia compiuta
Ecco io voluto dire questo insomma per cercare di chiarire qualche punto che nella nel libro inevitabilmente diciamo è rimasto più sospeso può aver lasciato anche dei dubbie per dire con chiarezza la mia opinione evidentemente da questa opinione io ne traggo delle conclusioni politiche
Le conclusioni politiche sono due una riguarda la democrazia cristiana è una riguarda la sinistra
Io sì io probabilmente o diciamo qualche
Come dire tendenza che riaffiora ecco che faccio fatica a dominare di moralismo ed è vero è una critica giusta insomma che
Mi rendo conto che soprattutto quando si opera in una terra come quella siciliana
E quando si decide poi di stare in Sicilia
Diciamo c'è ci può essere una come dire un riferì un riferimento un elemento di freno
A muoversi all'iniziativa
Che nasce da una posizione che poi alla fine può portare anche alla paralisi o anche l'immobilismo politico
E però qui diciamo c'è un problema che che scusami squisitamente politico
E che non è di giudizio morale ecco io mi astengo dal dare un giudizio morale sulla democrazia cristiana
Su singole esponenti della DC viva Dio bisogna darli i giudizi morali e poi diceva che lì i tribunali diano anche giudizi penali
Ma qui diciamo c'è un giudizio politico sul fatto che un disegno di riforma
Che per un certo periodo il cattolicesimo democratico ha portato avanti dentro la democrazia cristiana a mio giudizio è morto e sepolto
E non ha più nessuna speranza di tornare in campo
Quel disegno
Diciamo negli anni Settanta portò al governo di Piersanti Mattarella
Quel disegno nel corso degli anni Ottanta ha portato a una stagione politica
Di cui Orlando o fu figlio perché Orlando non è figlio di nessuno e figlio della democrazia cristiana è figlia di quella stagione politica
E tuttavia io credo che oggi chi si ostina mi riferisco a Mattarella mi riferisco a campione in Sicilia al Presidente della Regione
A volerci riproporre una linea che tende a ricondurre dentro la DC
Una mediazione
Diciamo tra il diavolo e l'acqua santa
Fra tutto il contrario di tutto
E a proporci una linea di aggiustamento di questo sistema
Politico che non passi attraverso una sua rottura attraverso una sua Rifondazione attraverso una sua ricostruzione nella quale c'è posto pienamente per i cattolici democratici
Non so se in quanto tali o dentro le forze di progresso questo poi lo vedremo se c'erano un passaggio intermedio se questo non sta già avvenendo attraverso dei passaggi intermedi
Ecco volersi ostinare a riproporre questa linea a mio giudizio è un errore un grave errore e le elezioni comunali del giugno sconti questo giugno dando la riprova che questo è un errore
La DC si è salvata in calcio d'angolo grazie a una legge elettorale sbagliata come quella siciliana
Fatta precipitosamente per dimostrare al Parlamento nazionale e anche alla sinistra le forze referendarie che in Sicilia si era più avanti che nel Paese
Se si avesse avuto la bontà e l'intelligenza di aspettare qualche settimana avremmo avuto in Sicilia una legge elettorale identica a quella a quella nazionale e non avremmo avuto
Quella
Meccanismo dall'anatra zoppa che anche Enzo Bianco
Mi dispiace non seppi più più presente Mario Segni Leoluca Orlando CDEC cantarono l'estate scorsa dicendo viva l'anatra zoppa perché è giusto che il sindaco governi e che poi il Consiglio lo controlli
Parlando di un Paese che non è l'Italia
Perché ha molto lontano dalle condizioni più italiane siciliane dimenticandosi o forse sapendo benissimo ma pensando che in quel momento potesse giovare a loro e danneggiare noi il fatto che
In una certa cultura diffusa nell'elettorato siciliana e meridionale soprattutto in quello più moderato se tu dai un volto c'è evitarlo a chi mi convince di più se ne dei due tipi di voti
è normale che quindi attori a a Catania Agrigento e domani a Palermo anche il democristiano onesto
Il cattolico democratico che si sente di dare il voto a Orlando poi comunque a un altro voto
Che ha un peso politico forse può anche avere un peso materiale nel senso che può portagli qualche vantaggio qualche favore qualche diciamo risultato positivo
Io credo quindi che in realtà anche queste elezioni malgrado questa legge elettorale ci dimostrino che è giunto il momento
Di lanciare la parola d'ordine di una costruzione della del del polo progressista e di un'aggregazione molto anche a dei progressisti cui si sono d'accordo con quello che è stato detto da Bianco che
Non vi faccia gli errori di Catania che sappia d'un tempo Terenzi insieme la Rete le forze di sinistra gli ambientalisti
Alleanza democratica almeno nelle sue parti diciamo progressiste e avanzate posizione di avere Sodano dentro il polo progressista Siciliano io diciamo per avere questo sindaco di di Agrigento non farei certamente i salti mortali o le carte false arancione eviterei
Diciamo di di considerarlo come un nostro possibile interlocutore
Ecco io io credo che allora il problema vero in questa fase è quello di operatore perché
Forze che fino adesso sono state prigioniere dentro quel partito e dentro a quel sistema si possono liberare ricollocare in un senza progressisti e poi c'è un discorso che riguarda noi la sinistra
Che Massimo D'Alema ha fatto io condivido molto quello che ha detto anche nel libro c'è una critica
Critica anche severa annuite anche in parte un'autocritica
Perché un la parte dei riferimenti a cui di cui si parla
Per quello che riguarda il PC e il PDS
Vengono fatti in un'epoca in cui il segretario regionale
Ero io
E del resto pensa che sia giusto a riflettere criticamente perché qui c'è anche una risposta diciamo
Conto a quanto detto Massimo all'inizio del suo intervento
Io arrivai in Sicilia sulla base anche di una vecchia consuetudine che si rinnovava e che apparteneva al Partito Comunista Italiano
E che in Sicilia aveva già portato a tre segretari regionali da fuori e a un numero in memoria innumerevole a un numero altissimo di segretari di federazione
Non siciliani
Come garante come mediatore come rinnovatore diciamo in una condizione di difficoltà
E sicuramente una parte delle difficoltà che abbiamo incontrato ancora nella fase successiva successiva sono derivate dalla da questa contraddizione insomma da un'interpretazione di questo ruolo diciamo di mediazione di garante
Non sempre mi ha permesso mia concesso di poter partecipare più liberamente alla battaglia politica se avessi potuto diciamo farlo pienamente come poi credo di averlo fatto soprattutto nell'ultima fase io credo che diciamo avremmo aiutato di più la sinistra e il PC e il PDS a uscire prima da una condizione di difficoltà
Quindi qui c'è un riferimento anche di tipo autocritico e non solo critico io credo che sia molto giusto quello che è stato detto sulla questione morale sulla questione sociale cioè la sinistra non ha guidato la rottura del vecchio sistema o meglio ha partecipato alla rottura del vecchio sistema ma
Diciamo ha avuto una difficoltà a essere il punto di riferimento fondamentale
Oggi
Senza la sinistra è senza il PDS che fa un discorso sociale
Che fa un discorso prima di tutto ha riferito per esempio torniamo a Gela all'enorme problema non dell'abusivismo in quanto tale ma di quei trenta mila Genesi che vivono in quelle case
E chissà rappresentano un problema non solo di ordine pubblico rata da un grande problema sociale che noi dobbiamo governare e gestire al quale dobbiamo proporre un'uscita
Ecco io credo che un discorso di questa natura che un discorso di costruzione le ultime cose che diceva Massimo appunto non possano essere fatto senza che la sinistra in prima persona
Svolga un ruolo decisivo di raccordo sui contenuti per mettere in campo un programma che abbia questo sei
E io ho la convinzione che
La
Il mutamento di posizione che Orlando annunciato dopo le elezioni comunali
E quindi dopo due sconfitte che la Rete ha subito prima il referendum del diciotto aprile
Con l'inno
E poi in queste elezioni perché laddove ha voluto contrapporsi alle forze del rinnovamento con l'idea che i candidati di sinistra lo di protestarono buoni solo nel caso in cui fossero espressione diretta della Rete e non gli altri
La sconfitta di questa linea diciamo di questa deriva settaria
Non a caso a mio giudizio porta Orlando che in questo momento si candida a sindaco di Palermo a fare un discorso di rapporto preferenziale con la sinistra con le forze progressiste
E a fare un discorso con la sinistra con le forze progressiste proprio nel momento in cui bisogna costruire la nuova a Palermo e non bisognerà più solo come fu con la giunta dalla primavera
E non lo sappiamo in Commissione antimafia perché sono occupati nella cosa
Solo chiedere che gli appalti siano più trasparenti magari affidandogli alla presidenza del Consiglio per poi scoprire che attraversa altri forum altre forme Ciancimino riusciva
A mandare o a inserire le sue impresa è dentro gli appalti non basta più solo dire dei no
Denunciare le cose che non vanno bisognerà dare lavoro
Costumi da lavoro e ricchezza e benessere materiale attorno a un'ipotesi che non preveda più l'espansione urbanistica di Palermo
Ma che preveda la riqualificazione e la riconquista nel suo centro storico che preveda lo sviluppo dell'ambiente il risanamento della costa
Cioè che trasformi valori ambientali che sono stati valori ambientali e storici che sto a di'valori di rottura
Contro la madre il vecchio sistema in questi anni di trasforma in valori positivi di costruzione di una nuova idea bene non mi sembra un caso che in documento in cui Orlando ha bisogno di competenze
E per governare Palermo e di competenze
Al tesi forti sul Tirreno urbanistico sul terreno imprenditoriale sul terreno amministrativo si rivolgeva al PDS alla sinistra si rivolga a quel pezzo di cultura di intellettualità
Che fa riferimento alla sinistra e che
Recentemente si è aggregata in una importantissima e inedita battaglia per l'ateneo palermitano
Nella lotta per nelle elezioni del rettore che purtroppo non ha portato a un esito positivo ma che comunque diciamo segnala uno sviluppo diciamo un elemento di grande interesse
Quindi io questo volevo dire
Con la convinzione che avremo nei prossimi mesi dei banchi di prova decisivi per costruire questa nuova sinistra per costruire questa aggregazione e per portare avanti
Una battaglia che a mio giudizio
Deve avvenire non solo sul fronte economico sociale non solo sul fronte politico ma non vorrei apparire enfatico anche sul fronte della coscienza delle coscienze
Si è fatto riferimento al titolo e
Diciamo alla alla valenza di di questo titolo un po'strano insomma di questo libro
Io sono convinto che un po'e forse più di un po'Massimo D'Alema pugliese si senta
Forse sì
Della della Puglia
No bile
Credo che si senta un po'pugliese che comunque anche dei meccanismi meccanismi di cambiamento dalla politica di cambiamento delle elezioni
Tutti noi siamo poi costretti e chiamati a a concepire diversamente c'è chi l'aveva già fatto precedentemente con il nuovo col vecchio sistema
Politica faceva concepire diversamente anche il rapporto con fra eletti e elettori
Però ecco al di là della battuta diciamo sul sul siamo siamo tutti i meridionali o siamo tutti siciliani
In questo libro c'è evidentemente la una volontà di urtare una coscienza diffusa che c'è soprattutto nel nord del Paese
Perché c'è soprattutto fra i giovani nel nord del Paese cioè io ho ho solo la speranza che passando davanti a una vetrina o un passando in mezzo a una libreria e guardando un titolo che magari fa incalzare o fare agire
Ci sia uno spunto per una riflessione sulle responsabilità comuni
E la riflessione sulle responsabilità comuni riguarda il nord del Paese riguarda anche la gente semplice riguarda anche l'artigiano come diceva Vito Laterza che vota per la lega
Ma riguarda soprattutto chi fa opinione
Riguarda chi va in televisione riguarda chi ha la responsabilità diciamo di formare la coscienza di milioni di persone e che in modo molto leggero irresponsabile lancia dei messaggi che sono devastanti
Io credo che la sinistra debba scendere in campo a viso aperto contro questi messa Addis aperti
In questione non è l'appoggio esterno alla Giunta di Varese o di Monza
In questione è l'idea dell'unità del Paese
Fondata evidentemente su un presupposto regionalisti Co. su un presupposto diverso da quello che potevano avere gli operai che scese però con i terreni a Reggio Calabria nel mille novecentosettantadue con uno spirito diverso dallo slogan nord o sud uniti nella lotta quando il rischio di rottura di rottura veniva da i boia chi molla da Ciccio Franco e così via
Tuttavia
Pur con un presupposto che parla l'Italia che è l'Italia del mille novecentonovantatré Alitalia che va in Europa che l'Italia del due mila che è l'Italia
A mio giudizio degli Stati Uniti d'Europa in cui le regioni in quanto tali dovranno essere riconosciute
In un contesto europeo e anche quella grande regione che nel Mezzogiorno d'Italia deve avere un riconoscimento dei suoi diritti e delle sue diciamo della sua specificità
Tuttavia noi dobbiamo fare controcorrente una grande battaglia italiana unitaria
Di questo Paese soprattutto riferita alla cultura e alla coscienza di questo Paese
Stiamo demolendo dei ministeri che stanno a Roma per passare le competenze alle regioni e va bene alcuni di questi sono già stati distrutti con il referendum del diciotto aprile ma quando io leggo proposte di chi vuole abolire il ministero della pubblica istruzione e affidare i programmi della scuola
Alle regioni e quindi rompere una base culturale comune anche se tante volte coloro che si sforza di dare gli esami e di scrivere
I titoli per gli esami di maturità o diciamo Dida di dare alle materia è fanno di tutto per realizzare questo obiettivo di dare colpi a una cultura e nazionale tuttavia quando leggo queste cose io credo che noi non possiamo limitarci a dire l'Italia deve essere regionalista dovevo dire l'Italia deve essere regionalista Alitalia deve stare un Europa ma dobbiamo rivendicare una cultura comune di questo Paese una coscienza e una concezione della società e dell'apertura
Non in senso nazionalistico a incontrare in un senso multietnico di apertura
Voi sapete questo slogan insomma riecheggia nel titolo riecheggia quello degli anti razzisti tedeschi che dicono siamo tutti stranieri siamo tutti turchi e così via
Richiedono slogan del movimento studentesco italiano riferite palestinesi agli ebrei nel corso di questi anni cioè riecheggia qualcosa che già è venuto in campo oppure ancora in modo minoritario a mio giudizio nel nostro Paese contro le tendenze razziste e di intolleranza che sono presenti in Italia
Ebbene noi dobbiamo sapere che queste tendenze non riguardano solo altri Paesi o altri popoli riguardano anche il nostro Paese e allora dobbiamo scendere in campo ben prima che sia tardi c'è un elemento evidentemente di preoccupazione di è impasti forse di
Diciamo non voglio dire di catastrofismo ma di forte
Forte elemento di preoccupazione rispetta questi rischi forse lì enfatizziamo troppo gli oli e patito troppo ma penso che contro questi rischi dobbiamo saper scendere in campo a viso aperto a testa alta con idee e con la cultura della sinistra che sono idee che ha una cultura di cui malgrado tutti i cambiamenti che dobbiamo fare credo che dobbiamo comunque andare orgogliosi
Vi ringraziamo Totti ringraziamo l'editore Laterza Folena per averci dato modo di parlare di questo libero importare ed vi ringraziamo per lo stoicismo con cui avete sopportato il caldo ma è un segno dell'autonomia della Casa della cultura appresto