FaiNotizia - Come (non) funzionano i centri per l’impiego. La puntata settimanale

Farmaci inchieste di radio radicale non del lunedì alle ventitré e trenta e in replica sempre momenti di malessere continuamente questa puntata una serie di interviste e approfondimenti sul funzionamento dei centri per l'impiego
Da sempre quando se ne parla e per sottolineare il malfunzionamento ma negli ultimi mesi si è tornati a parlare dell'argomento con urgenza perché i centri per l'impiego dovrebbero costituire un elemento fondamentale per l'introduzione del rito di cittadinanza prendendo in carico il disoccupato e proponendogli un percorso di ricollocazione e di inserimento al lavoro in base alla proposta del Movimento cinque Stelle gli investimenti in queste strutture dovrebbe essere di almeno due miliardi di euro tutte dieci da chiedersi se siano sufficienti a erogare servizi in grado di realizzare la condizionalità tra reddito di cittadinanza e partecipazione attiva al mercato del lavoro come sostengono i promotori dello strumento
Luigi Di Maio ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali di recente ha ribadito che il reddito di cittadinanza serba lavoratori intese e ne sono verrà pagato per restare sul divano per questo come dettagliato nel disegno di legge mille centoquarantotto del due mila tredici la nuova misura per il contrasto alla povertà e all'esclusione sociale destinata a chi guadagna meno di settecentottanta euro al mese dovrebbe andare a Prati Cetto con interventi mirati a formare ed inserire i disoccupati a prenderli in carico dopo aver verificato che abbiano appunto i requisiti richiesti sarebbero e i centri per l'impiego mentre le agenzie per il lavoro private escluse però quelle di somministrazione di manodopera potrebbero contribuire solo in una seconda fase fornendo informazioni minata e servizi di aiuto all'inserimento lavorativo
Il problema è che i centri per l'impiego sono una macchina inceppata nella stragrande maggioranza dei casi si limitano ad attestare lo stato di disoccupazione che ha uno stette necessarie per ottenere l'indennità Maspi noi oggi vogliamo propone vi un'intervista a Francesco Pastore professore associato di Economia politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli è autore tra l'altro diversi articoli pubblicati riviste internazionali su diversi temi di economia del lavoro dell'istruzione e della transizione dal socialismo al mercato
E proprio in un articolo per la voce già del due mila e diciassette passare individuava quattro tasselli fondamentali per migliorare i servizi al lavoro
Innanzitutto costituire in tutte le regioni delle agenzie regionali del lavoro non è la soluzione migliore spiegava Pastore tuttavia è l'unica possibilità per mettere una pezza la situazione attuale
A livello locale andrebbero poiché create le officine del lavoro quindi strutture multifunzionali in grado di erogare servizi a trecentosessanta gradi come in molti labbra di Rozzano in provincia di Milano
Sempre a livello locale in tutti i centri per l'impiego dovrebbe essere presente una seria attività di orientamento professionale
Anche attraverso l'utilizzo di modelli informatici predittivi per attività di target in come avviene ad esempio in Svizzera e l'assistenza da parte di sì cornici del lavoro per i soggetti più difficili da collocare in modo da sviluppare un buon bilancio di competenze infine a livello regionale servirebbe lussi look può di un progetto di marketing territoriale attraverso pochi ma preparati
Agenti commerciali che sviluppano organizzano fiere lavoro nel proprio territorio e si affidano a un gestionale volto alla reportistica dell'attività fatte e lo sviluppo di sta in città e delle attività da svolgere
Restano da affrontare poi due temi spinosi il numero e le competenze dell'attuale organico dei centri per l'impiego e proprio da questo aspetto inizia l'intervista che vogliamo proporvi oggi con il professor Francesco Pastore o l'ascolto quindi noi torniamo in studio solo per i saluti tra venti minuti
Dunque centri per l'impiego in Italia funzionano poco e male per tutta una serie di motivi primo perché sono sottodimensionati
Sono sottodimensionati perché il numero di di rendimenti circa ottomila dall'ultimo Rapporto di monitoraggio fatto Vampa alla dell'anno scorso cioè che si riferisce alla ricredere credo degli under l'anno scorso
Sono sicuramente pochissimi per il numero di netta che abbiamo in Italia cioè abbiamo circa centocinquanta netta per ogni personale della dei centri per l'impiego è chiaro che un diciamo dipendente dei centri per l'impiego difficilmente può riuscire a collocare centocinquanta persone ognuno no quindi questo è proprio una questione di sotto dimensionamento sicuramente abbiamo questo primo problema secondo problema
Non solo sono pochi ma
Sono
Portati a fare soprattutto attività di tipo burocratico un povera che proprio il modo in cui noi abbiamo organizzato i centri per l'impiego che riporta svolgere soprattutto mansioni di carattere burocratico registrazioni varie
Moduli contro moduli che poi magari nessuno delibera quando ormai ci sono c'è internet ci sono tanti strumenti elettronici abbiamo scritto qualche anno fa ormai è un negli articoli con il mio amico Francesco Giubileo
Sulla necessità di utilizzare di di di Wembley delle risorse elettroniche per snellire sempre di più il burocratizzare centri per l'impiego
Ma oltre a questo oltre alla la diciamo la propensione ad assegnare a questi centri per l'impiego delle funzioni soprattutto burocratiche vi è il problema che gli iscritti dipendenti non hanno le quei pochi dipendenti di cui parlavamo prima non hanno le competenza e per poter fare cose diverse da quelle perché sono stati selezionati in un'epoca storica in cui il Collocamento aveva il monopolio in cui sì per l'unico compito del centro di collocamento era fare le liste ricollocamento che poi l'impresa erano in teoria secondo la legge obbligate a a rispettare per fare le assunzioni ma di cui voi le impreviste si si fregavano altamente e di fatto insomma venivano assunti personale veniva assunto personale che era e che si occupa di questo rallentamento invece oggi se vogliamo fare dei centri per l'impiego che tra l'altro siano funzionali anche ha un progetto dice di il reddito di cittadinanza di cui parla il governo cioè un un centro per l'impiego ma anche vorrei dire non solo peggio cittadinanza del Governo
E del Movimento cinque Stelle ma anche la garanzia giovani che l'Unione Europea ha proposto prevede un ruolo molto attivo da parte dei centri per l'impiego ma non attivo in senso burocratico bensì intenso
Funzionale cioè i centri per l'impiego devono fornire servizi devono avere servizi di ricollocamento servizi di assistenza nella ricerca del lavoro
Tutto questo certificazione e bilancio delle competenze e dei di chi cerca lavoro
Tutto questo richiede delle competenze che molto spesso non sono presenti nei centri per l'impiego perché per esempio la
Certificazione delle competenze che è una cosa molto importante per far capire meglio i nostri ascoltatori
Volte si sente dire le imprese shakespeariano il curriculum dei giovani mai abbastanza ovvio che lo facciano perché se ne arrivano io sono per ipotesi responsabile delle assunzioni di una grande impresa ne arrivano tre mila
Curricula
Tutti pressoché uguali cioè laurea in giurisprudenza laurea economia laurea in giurisprudenza o economia e così via
Però in questi curricula non è scritto nulla di quello che io so effettivamente fare di quali sono le mie conferenze logico di chi legge il curriculum ma non vi trova le informazioni che sono necessarie
E quindi occorrerebbe qualcuno che certifichi le competenze quello causare soffitto era per fare la contabilità quell'altro da fare l'altro software
Ottavo far svolgere determinati tipi di mansioni di attività ecco ci vuole qualcuno che faccia la certificazione delle competenze per rendere quei curricula più interessanti dal punto di vista dell'impresa
E per fare la certificazione delle competenze non è sufficiente avere qualcuno che
Non abbia le competenze adatte per poterla fare per esempio uno psicologo del lavoro un sociologo del lavoro
Ecco questo per fare un esempio del neonato e vere in questo rapporto di monitoraggio dell'Agenzia
Dell'ampio alla che cosa quali sono le i livelli di istruzione del personale attualmente disponibile presso i Centri per l'impiego
Apprendiamo che soltanto una percentuale abbastanza limitata e laureata una percentuale anche limitata il diploma di scuola secondaria superiore molti sono nemmeno hanno appena la scuola dell'obbligo è normale che se uno ha dei dipendenti con questo tipo di
Istruzione di competenze non si potranno offrire servizi altri servizi e quelli burocratici
Ma ripeto il motivo è che molte di queste assunzioni sono state fatte in un'epoca in cui i centri per l'impiego svolgevano soprattutto quelle mansioni ora se vogliamo che centri dell'impiego svolgano
Delle funzioni adeguate per realizzare la garanzia giovani nel modo migliore possibile ovvero per attuare il programma del reddito di cittadinanza del governo del Movimento cinque Stelle noi dobbiamo innanzitutto aumentare il numero dei dipendenti ma soprattutto dotato di vini
Personale che abbia le competenze adatte e dico anche un'altra cosa in in in in Germania dove come al solito la pubblica amministrazione funziona
E funziona bene c'è addirittura un'università professionale perché loro hanno le università professionali che sono delle università non accademiche bensì
Con un compito di formazione applicata
Che dove insegnano alle persone come si lavora presso i Centri per l'impiego cioè come fare la certificazione delle competenze come sviluppare servizi It ricollocamento la formazione professionale e così via
Cioè formano addirittura il personale dei centri per l'impiego
Non voglio arrivare a livello dei terreni il perché ma noi sappiamo che non siamo dei prima almeno diciamo vogliamo assumere dei laureati che abbiano competenze in questo campo che poi magari come al solito siccome non riusciamo a capire chi iscritti laureati non hanno ancora delle competenze
Facilmente spendibili dovremmo formare ma si formeranno le competenze da soli perché tanto in Italia è sempre così siamo tutti autodidatti
Ma
Almeno l'assumiamo persone che hanno un certo livello di istruzione per poter svolgere questi servizi nuovi ecco questa è la domanda che ci dobbiamo porre
Poi detto questo che continua ancora perché è una domanda importante che anche una una risposta molto articolata io quando ha vinto le elezioni il Movimento cinque stelle con il con la lega nord e hanno deciso di formare questo governo
Il fatto Quotidiano io sono un una blogger del fatto quotidiano sui temi del lavoro dell'istruzione del Collocamento eccetera mi chiamò mi chiese ma secondo lei si può fare il reddito di cittadinanza con i centri per l'impiego che abbiamo io dissi così come sono ripeto dirgli di dice alla giornalista le cose che ho detto adesso a voi
Ma
Va poi aggiunto all'altra cosa ho detto attenzione perché o un modo per accelerare questo processo di di di di ristrutturazione del dei centri per l'impiego
E quello di a realizzare il decreto centocinquanta del Jobs act
Davvero centocinquanta John Santo prevedeva la creazione di qualche mercato
Cioè in sostanza siccome i giovani
Disoccupati non hanno soldi per poter pagare servizi di collocamento in proprio
Potrebbero
Essere dopo una adeguata profilazione c'è una una profilazione che ne certifichi
Il livello di bisogno e quindi anche l'entità del voucher potrebbero essere assegnati dei voucher con questi voucher lavoro potrebbero rivolgersi non solo al pubblico
Ma anche al privato for profit e non profit per ottenere servizi di cui hanno bisogno e che sono previsti sia dalla garanzia giovani sia dal fantomatico reddito di cittadinanza quindi
Una strada potrebbe essere per velocizzare il tutto non arrivare alle calende greche se è vero che vogliono fare questo reddito di cittadinanza che per me significa ripeto la parola secondo me l'espressione infelice perché quello non è un reddito di cittadinanza quello è un sono delle un reddito passi un sostegno al reddito finalizzato condizionato allo svolgimento di attività di ricerca del lavoro quindi è un po'non è trattamento vedi una cittadinanza però voglio dire che vogliamo realizzarlo
Dove possiamo anche ricorrere a questa strategia per accelerare i tempi cioè da un lato
In subito finanziare il decreto centocinquanta perché finora sorvegliato centocinquantatré avallando ormai attuato nel due mila e quindici non è stato attuato nella parte in cui parla di questi voucher o perché
Non ci hanno mai messo i soldi sopra non c'erano i soldi disponibili invece spendere due miliardi come dicono per fare chissà che cosa estendere ai fondi rende sereni centri per l'impiego
Esatto e che però poi significa ritardare non si sa fino a quando rallentare tutto il processo che veramente si vuole subito dare una risposta ai giovani che ne hanno un disperato bisogno
Io propongo queste due cose uno mettere subito i soldi sui voucher fate subito partire quasi mercato perché le piste i privati cominceranno già a lavorare cominciano a dare le prime risposte
Poi un altro seconda proposta che ho fatto proprio nel mio ultimo editoriale sul fatto quotidiano in realtà lo scrittore in generale della pubblica amministrazione ma vale anche per i centri per l'impiego
Togliamo immediatamente nella blocco del turn over della legge Madia che stabiliva che la pubblica amministrazione dovesse essere decimata
Cioè per assumere un nuovo dipendente della pubblica amministrazione devono uscire dieci Oddo due per ogni dieci ecco eliminiamo immediatamente questo blocco del turn over che ha già fatto ridurre di circa trecento mila unità la pubblica amministrazione italiana che non è una delle più numerose in Europa
Assumiamo giovani che hanno le competenze perché questo quadro che io prima ho descritto per quanto riguarda i centri per l'impiego un quadro che riguarda anche altri settori della pubblica amministrazione che sono in affollati di personale combatte competenze
Mentre là fuori abbiamo dei giovani laureati che se ne vanno all'estero per cercare lavoro ok soprattutto dal Sud
Ecco io dico questo dato c'è nel nei primi anni novanta
C'erano trenta giovani che trovano lavoro nel nel settore pubblico oggi solo sette
Ecco non è che io sono un economista impazzito dice alle prime economica non liberale che c'è no perché il settore pubblico negli ultimi vent'anni l'abbiamo proprio per una una sorta di furia ideologica sbagliata come al solito come tutte le furie ideologica l'abbiamo massacrato l'abbiamo anziché aiutarlo a a migliorarsi a aumentare la propria qualità
Abbiamo semplicemente decimato
Quando un un'economia mista come sono quelle attuali perché il capitalismo selvaggio non esiste più conosco siccome non esiste più il comunismo esistono le economie miste dove c'è il settore pubblico
E occupa in genere un venti venticinque del trenta per cento di giovani
Ogni anno che nascono sul mercato allora ecco non è una questione di essere etichettata di più una questione di di realizzare i dettami di un'economia di mercato vissuta cioè metà cementa prevalentemente privata ma con una forte presenza pubblica
Di dare anche delle assunzioni nel settore pubblico quindi altrimenti poi non ci meravigliamo che non possiamo mai realizzare una politica per esempio vediamo fare aiutare i giovani non ci sono non c'è il personale giusto nella pubblica amministrazione per poterlo fare
Non so se ho risposto alla sua domanda si senza invece per quanto riguarda la
La collaborazione possibile che è stata evocata più volte tra i centri per l'impiego pubblici e le agenzie invece private accreditate Lella ritiene una soluzione praticabile se si in che termini quale difficoltà vede nel caso
Ma io anche questo primato non a caso insomma io ho parlato prima del settore pubblico perché per carità
Non si dica che io Bodio mettere da parte del settore pubblico assolutamente no anzi dobbiamo anche rafforza anche avere un settore pubblico funzionante
Poi però voglio dire anche questo che in altri Paesi europei e perciò voi ho proposto diciamo di far attuare la decreto centocinquanta in altri Paesi europei compreso la Germania a un certo punto si è capito che i centri per l'impiego
Ricordo che abbiamo scritto degli editoriali secondo me molto belli sulla voce e sul Corriere della Sera su altri immagazzina molto di qualche anno fa
Dunque dicevamo forse c'è anche bisogno più che di c'è una cooperazione in che senso ha senso una divisione dei ruoli
Cioè il pubblico anche per come è strutturato e per le risorse umane e finanziarie di cui dispone faccia più un un ruolo di coordinamento di monitoraggio di
Di controllo del privato
Ecco non come controllano le autostrade per intenderci contro vero regolamentato diciamo del privato però poi faccette
Privata perché mi rendo anche conto che il pubblico
Potrebbe non essere in grado e purtroppo lo dico a malincuore insomma purtroppo un po'perché le risorse non ci sono un po'perché non c'è nemmeno
La capacità organizzativa e tutto il resto apprezzo si riesce a a volte ma non sono io da questo punto di vista non sono un ideologo del privato penso che il privato abbia delle preferisce delle dei vantaggi comparati da certi punti di vista mentre il pubblico cioè abbia da altri punti di vista dire quindi così ricche
Il pubblico svolga di più un lavoro di supervisione monitoraggio controllo il privato esegue servizi un po'di più ecco con una una certa specializzazione sociale visione sociale del lavoro
E d'altra parte ripeto questo è stato fatto anche in Germania con le riforme a riconoscendo anche in altri paesi
Perché è un po'così cioè nell'esecuzione dei servizi il pubblico in genere meno meno efficace del del private in genere ma ripeto non ne farei una regola generale universale pro in questo campo credo che
Di fatto si è un po'così anche perché ripeto il primo il pubblico per come è strutturato attualmente mo'dobbiamo metterci i veramente P due miliardi per ristrutturarlo
E quindi ecco questo è il mio la mia proposta del resto il decreto centocinquanta devo dire vado disegnato in modo tale prova da rispettare questo principio cioè anche per evitare di le distorsioni che a fine anno quando il privato
Fa tutto lui faccio un esempio cioè i voucher arrivano lettere assegnati sulla base del reale bisogno del del del disoccupato
Ora che lo fa il privato la definizione sulla profilazione allo spettacolo filiazione cioè la definizione del bisogno del disoccupato potrebbe essere tentato
Dal esagerare questo bisogno per poter assegnare un voucher più alto al disoccupato e quindi guadagnare di più questo è richiamato a volte cherry picking o cleaning nella letteratura
Specialistica cioè in sostanza il privato cerca di scegliere il più facili da collocare cerca di guadagnarci di più il più possibile
Ecco allora proprio per evitare questo la legge decreto centocinquanta del job Suharto prevedeva che la profilazione fosse fatta dal pubblico
E quel privato e quello del il giovane si potesse rivolgere che al pubblico che al privato per richiedere servizi con il presupposto che probabilmente si sarebbe rivolto anche il più frequentemente al privato che al pubblico contro se c'era implicito in qualche modo si
In questo tipo di approccio quindi questa sorta di divisione sociale del lavoro credo che
Ecco il decreto centocinquanta io ritengo almeno dal punto di vista teorico quello vorrei vedere in pratica perché come al solito cos'è la prima cosa è la pratica però in teoria mi sembra benna
Disegnato io anche questo dicevo minimi editoriali precedenti al governo
Non buttare a mare tutto perché per esempio decreto centocinquanta è qualcosa su cui poter far leva proprio per realizzare gli obiettivi
Del reddito di cittadinanza della grazia giovani nel modo più efficace possibile sì poi in modo immediato cioè senza aspettare
Una una riforma di centri per l'impiego che rischia di non realizzare semmai e quindi senza aspettare che i giovani non abbiano mai una risposta loro bisogno di lavoro
Senta per concludere quali sono stati a suo avviso gli Effetti della bocciatura del referendum costituzionale su quello che poi doveva essere ruolo o diamo palle in che direzione si va ora rispetto alla centralità azione piuttosto che alla localizzazione dei servizi
Bene anche da questo punto di vista io
Ho sostenuto l'idea che ci fosse un coordinamento nazionale era una delle dei messaggi anche del professore della Ring anche scomparso recentemente e credo che avesse ragione cioè io usato l'espressione con appunto con altri coautori della balcanizzazione dei servizi pubblici per l'impiego cioè c'è stata una una forte frammentazione che non ha certamente aiutato la realizzazione di politiche di tipo nazionale in questo settore
Assegnazione alle Province faceva sì che i centri per l'impiego funzionassero veramente a macchia di leopardo in alcune regioni alcune province meglio che in altre
In genere meglio al nord che al sud con meno dipendente al nord ma più efficiente al Nord perché al sud
In linea di massima voi c'erano anche realtà diverse da provincia a provincia ora si è passati alle regioni perché il referendum è stato bocciato credo che sia stato da questo punto di vista un errore
Però ormai che cos'altro possiamo fare antica persona neppure tanto chiaro quale sia veramente il ruolo di Ampa alla cioè forse quello di garantire un un coordinamento nell'azione delle diverse regioni però credo che poi sia difficile nel momento in cui le competenze restano alle regioni quindi comunque sci anche in un in un sistema federale ci deve essere un un coordinamento centrale quindi credo che per ora dato il quadro istituzionale non sono un giurista però credo che dato il quadro istituzionale Lubiam palla sia questo cioè quello di cercare di coordinare di rendere il più possibile omogenee a livello nazionale delle politiche che però le fa ormai di competenza delle regioni quindi
Questo credo che sia un po'la situazione speriamo che appunto coi molto dipenderà dai rapporti che servono a creare Conan parla da parte delle singole regioni eccetera però il rischio che che abbia un un reddito di cittadinanza o una garanzia giovani a macchia di leopardo c'è anche se devo dire per rapporti di monitoraggio mi sembra che le regioni del Sud stanno rispondendo abbastanza bene
Anche la Campania insomma mi sembra che risponda abbastanza bene
Alle
All'emigrazione delle politiche così come vengono
Definite a livello nazionale anche europeo
Voi vi è chiaro che la capacità amministrativa può essere diverso da fine favorire un confronto anche una stringimento reciproco tra le regioni e perché ci sono alcune regioni che sono un po'più avanti
Di altre anche questo farà un lavoro ricordo assurgere da parte di ARPA al
Ed eccoci in studio questa era l'intervista Francesco Pastore il professore ha Q associato di Economia politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli sull'attuale funzionamento dei centri per l'impiego
Per oggi è tutta nella prossima puntata torneremo di nuovo a parlare di questo argomento fai notizia si conclude qui vi ricordiamo come sempre che potete si perciò anche su Facebook e Twitter basta cercare fa notizia riteniamo né di prossima alle ventitré e trenta e poi repliche lunedì successivo alle sei del mattino
Un saluto è una buona settimana da Daniela Sala