Parlamento europeo: intervista ad Andrea Cozzolino

L'onorevole Andrea Cozzolino è parlamentare europeo del partito democratico eletto nel due mila nove per la prima volta al Parlamento europeo riconfermato alle elezioni del venticinque maggio due mila quattordici benvenuto a Radio Radicale onorevole
Coi se la disponibilità mi piacerebbe parlare dell'ultimo discorso sull'unione di un QR del via libera poi del Parlamento
Europeo l'articolo sette per possibili sanzioni a Budapest e poi dell'approvazione del mandato negoziale per la nuova direttiva sul Copyright ma cominciamo
Da Juncker allora il presidente e la Commissione europea pronuncia il discorso sullo Stato dell'Unione a Strasburgo
Dice no a nazionalismi che distruggono ma dice anche che non penso
Siamo alla vigilia di una catastrofe come quella della prima guerra mondiale tuttavia dobbiamo ricordarci di essere felici perché viviamo in un continente di pace grazie all'Unione europea e per questo dobbiamo rispettarla meglio difendere il nostro modo di essere e dividere e di vivere condivide
Condivido le penso che questo che appare una settimana cruciale e questo Parlamento per il lavoro che stiamo svolgendo dato insomma per i temi che abbiamo affrontato ma anche perché insieme a tutte le cose che lei adesso ha ricordato abbiamo ascoltato un bel discorso
è un bel racconto diciamo dell'esperienza greca da parte del suo leader diciamo viscidi pressoché ha inaugurato una stagione molto difficile Grecia
Noi abbiamo sanzionato con il suo discorso i pochi giorni fa l'apertura del di questa settimana parlamentare la chiusura della lunga crisi greca
E che l'accompagnamento lavorare a quella terribile frase che è stata diciamo l'esperienza per la per la crisi greca quindi per una settimana densa Crisci conclusa poi con questo discorso in mente
Qualcuno ha detto non sarà l'ultimo probabilmente anche a settembre dell'anno prossimo carrelli in attenta della delegazione della nuova commissione
Tra un nuovo discorso ora non c'è dubbio che Pisa all'esperienza di questi anni lo Principato pur il ritorno a politiche nazionaliste e dunque mi pare che l'appello che che rivolge a tutte le forze democratiche progressiste perché scelgono il terreno della dell'acustica della salvaguardia diciamo pelati invenzione europea come spazio politico per difendere pace democrazia e libertà fondamentali sia una scelta giusta tuttavia dobbiamo sapere che questo non basta
Occorre cambiare riformare profondamente all'Europa io ci
Il presidente parlando dell'immigrazione che uno dei grandi attenni che dividono un po'il il continente l'Unione europea
Dice impossibile ogni volta che arriva un'imbarcazione elaborare soluzioni ad occorre soluzione ad hoc non bastano più abbiamo mi sono di maggiore solidarietà nel presente e nel futuro deve essere una solidarietà
Duratura al di là delle scelte dell'ultimo Governo in cui credo che lei ovviamente sia contrario però questi discorsi normali sentiamo danni no è l'Italia è sempre in prima linea come se ne esce
Se ne esce per esempio prendendo atto che l'Europa non è un buco indistinto c'è un confronto politico ma non solo ci sono famiglie che si contro famiglie politiche europei ma ci sono anche istituzioni che si contro per letto il Parlamento europeo ha indicato informatico il dispositivo di Dublino una scelta esposte accorta dal consiglio i pienamente anche dalla combustione ma soprattutto dal Consiglio cioè dai capi di Stato e di governo
Il detti ventotto diciamo sarebbe un grande passo in avanti cioè finalmente una istituzione obbligatoria per ogni Paese che contribuisce ad aprire un'equa distribuzione del del carico diciamo della presenza degli immigrati che arrivano sulle nostre coste
Quindi quelle spagnole quella italiana diciamo paritario distribuite equamente tra i ventotto Paesi questo non renderebbe per la spina sull'immigrazione più accettabile per i cittadini specialità e sostenibile da tutti i Paesi nessuno si fosse ascoltato la voce del Parlamento che ha definito a grandissima maggioranza una riforma il dispositivo di tutti
Il Parlamento ha dato lo dicevamo prima via libera all'articolo sette per le possibili sanzioni a Budapest
Ha infatti condannato il premier Viktor Orban sullo stato di diritto in Ungheria a favore hanno votato quattrocentoquarantotto centonovantasette e contrari quarantotto astenuti per un totale di seicento novantatré votanti ora la parola passa al Consiglio europeo cioè i capi di Stato e di governo dell'Unione dura reazione del ministro degli Esteri ungherese si Artaud dalla UE vendetta meschina qual è la sua lettura onorevole
Perché è stato un voto storico
Non era mai accaduto in questo Parlamento
Ed è successo con una larga maggioranza agrari come si vuole dipingere tutto diciamo tua quattrocentottantotto unica che tutte le famiglie politiche hanno contribuito a questo risultato in cui non c'è nulla di politico in quello che è
Che abbiamo fatto non c'è nessuna vendetta c'è una rigorosa lettura piglia chi sono stati compiuti dal Governo ungherese in questi in questi anni che su temi come il cimitero come diritto allo sciopero come libertà per garantire le nostre accade Accademia per le nostre università come libertà per le nostre ONG come indipendente della giustizia come respingo diciamo e libertà dei media il Governo a produttori gli atti che sono illiberali vanno contro a quando i valori enorme fondanti della Comunità europea non si può stare in Europa solo per chiudere insorse più fare concepire l'artista munita e poi violare continuamente lo spaccio della libertà delle persone il tema Europa innanzitutto perché che dentro lo spazio della libertà e della dette le persone questa la la cosa fondamentale diciamo per questo il punto è stato molto molto importante è stato un voto trasversale non di una famiglia politica contro un'altra famiglia politica
Ma della fra grande maggiorato del Parlamento europeo adesso toccherà
Ai capi di Stato e di Governo regolare le norme che sono previste dall'articolo sette e quali sanzioni bisogna aprire nei confronti del Governo derisi e questo non è un attacco ai cittadini quindi è un attacco chiaro preciso perché si modificano delle leggi del Governo veri attuale pro tempore il governo un Vieri
Il Parlamento europea però riunito in plenaria a Strasburgo anche approvato il mandato negoziale per la nuova direttiva sul Copyright quattrocentotrentotto sì duecentoventisei no trentanove astenuti ora la proposta deve passare dai colloqui tra Parlamento Commissione Consiglio dei ministri per poi arrivare al via libera definitivo ovviamente entro la scadenza di maggio due mila diciannove cosa ha votato e perché
Ho ho avuto l'altra volta votai perché si ritornasse a settembre
Perché non ci fosse un voto che impedisce il confronto soprattutto il confronto parlamentare
L'abbiamo fatto in questi due mesi vostro ha fatto un lavoro importante
La commissione parlamentare ha lavorato con tutte le delegazioni tant'è vero che c'è stato un voto ieri diciamo molto largo
Quando si raggiungono quegli cifre superano i quattrocento punti significa che la stragrande maggioranza del Parlamento che è rientrata positivamente
Perché abbiamo fatto delle cose importanti abbiamo salvaguardato il diritto d'autore che la cosa importante la libertà dei nostri giornalisti di produrre notizie informazioni
Distinti tutelare e difendere la nostra nonostante cioè poste artisti piccoli medi grandi insomma mi pare questo un passaggio molto importante questa davvero l'Europa di cui abbiamo bisogno l'Europa dei singoli Stati non è in condizione di combattere contro le nuove forme
Chitty Chitty potenza mediatica con cui facciamo i conti a livello a livello globale c'è bisogno di muscoli della forza di una grande comunità come come l'Europa quindi questo dato per questo passaggio molto importante nella direzione giusta
Onorevole in conclusione mai forse le prossime elezioni europee di maggio due mila diciannove sono state così importanti per qualcuno siamo alla vigilia di un crocevia proprio sul destino dell'Unione Europea il PD è pronto il suo partito
Come come vi state preparando
Ma intanto siamo pronti come parlamentari perché conduciamo una battaglia da anni a volte con grandissima solitudine c'è una dimensione mediatica in Italia per cui si parla molto dell'Europa senza sapere che cosa si parla spesso parliamo con un ritardo pazzesco c'è bisogno e poi fatto un lavoro straordinario da questo punto di vista ai grandi Emilia diciamo hanno una grande fatica noi siamo quindi prova
Ovviamente il partito democratico nascerà una sconfitta pesante seria che mesi fa in Italia dopo una lunga esperienza di governo quindi è evidente che bisogna ritrovare le ragioni dell'ottima comunitari e anche le ragioni di un rapporto rinnovato
Con con i cittadini italiani ma abbiamo sulla parte della concreta esperienza capiamo compiuto in Europa gli argomenti per rilanciare una una battaglia politica anche per conquistare va fiducia da parte degli elettori degli elettori italiani non c'è risposta a un ritorno a politiche nazionali che vogliamo affrontare i grandi tv del Paese
Crescere di più distribuire di più la ricchezza che produciamo
Frontali politichese per per l'occupazione e per contrastare la povertà per dare tour prospettiva soprattutto alle giovani generazioni in cui abbiamo bisogno ti l Europa abbiamo bisogno come l'aria che respiriamo stare dentro l'Europa starci con una delegazione di parlamentari che è in grado al tempo stesso il difendere e tutelare gli interessi del nostro paese ma dentro un sistema di cooperazione rafforzata diciamo che è la dimensione europea e la dimensione parlamentare europea
Tornando al PD Cecchi vorrebbe cambiargli il nome chi vorrebbe cambiare politica chi vorrebbe chiuderlo ad aprile un altro lei da che parte sta
No su un partito che prende quasi il venti per cento non si chiude
Lei si cambiarono
Un partito si rinnova sino alle proprie politiche discute all'imperativo per occulta lo fa con grande umiltà
Discutendo ascoltando come abbiamo fatto in questi miei che dobbiamo fare di più ancora per le prossime settimane dei prossimi mesi dashi un gruppo dirigente grato di leggere la prova
Per la macchina che abbiamo davanti ai prossimi appuntamenti elettorali di innovare le politiche andare avanti
Io non credo che la risposta sia quella di fondare un Murru quote di Tura cambiare cambiare no un errore un una scorciatoia che non produce nessun effetto
Sugli orientamenti di fondo del Paese dobbiamo sapere ascoltarlo il Paese e ce la può fare raccogliere la sfida che è venuto da me a tal punto che quattro macchine
Grazie ad Andrea Cozzolino e parlamentare europeo del Partito Democratico buon lavoro onorevole voi