L'intervista è stata registrata lunedì 28 giugno 1993 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Amnesty International, Associazioni, Diritti Umani, Giustizia, Onu.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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AMNESTY
Venerdì venticinque giugno si è conclusa la conferenza sui diritti umani dell'ONU a Vienna
E come molti prevedevano purtroppo questa conferenza ha dato degli esiti piuttosto negativi piuttosto di facciata questo aveva anche previsto Amnesty International
Noi abbiamo in collegamento telefonico Riccardo Noury che è il portavoce della sezione italiana di Amnesty International Bongiorno buongiorno ricca dove ci siamo sentiti a metà conferenze tu avevi fatto delle previsioni che mi sembrano in gran parte avverate
Che ci puoi dire su questo fine di conferenza ma
Direi a caldo che la prima immagine che viene in mente per descrivere il contenuto di questa dichiarazione finale adottata dei centosettantuno governi presenti a Vienna è quello di un bicchiere riempito a metà dunque seconda del punto di vista di chi conserva
Mezzo pieno o mezzo vuoto
A noi sembra che chi come pretendiamo dai governi che contiene interamente il loro dovere nel campo dei diritti umani questo bicchiere chiamando quoto e che questa conferenza dunque porrà rappresentare come ha dichiarato anche il nostro proprietario generale la Conferenza delle occasioni perdute
Da un lato dobbiamo riconoscere che alcuni paragrafi della dichiarazione finale hanno o un contenuto interessante hanno preso in considerazione diverte delle richieste provenienti da Amnesty e dalle altre organizzazioni non governative
Certi tutto la tutela la previsione di una tutela maggiore nei confronti di vittime delle vittime più indifese delle violazioni dei diritti umani tra cui certamente le donne i bambini le popolazioni indigene
C'è poi la la presa d'atto che su una proposta su cui all'inizio partivamo praticamente da soli e cioè quella del commissario speciale o alto commissario che dir si voglia per i diritti umani che creato un certo contento e dunque la presa d'atto e che questa formula maledetta all'inizio dell'alto commissario commissario speciale per i diritti umani
Viene inserita nella dichiarazione finale unicamente citata e viene chiesto alla prossima assemblea generale delle Nazioni Unite
Di discutere sul merito di questa proposta però dire che è interessante il fatto che finalmente compaia nel novero delle possibili soluzioni per rinnovare le Nazioni Unite anche questa proposta di ammette
E poi c'è da segnalare la conferma dei principi dell'universalità dell'interdipendenza della indivisibilità dei diritti umani
E su questo punto che dovrebbe essere in Teoria una riaffermazione di qualcosa che ne sosteniamo da tempo e quindi la sconfitta dall'atteggiamento della Cina e di altri che sostenevano la subordinazione dei diritti civili e politici ai diritti sociali ed economici
Devo dire che proprio su questo punto che il bicchiere diventa mezzo vuoto perché non capiamo che penso abbia nei confronti del
Milioni di vittime di violazioni dei diritti umani il fatto semplicemente di ribadire quanto già aveva quaranta quarantacinque anni fa e cioè che i diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sono inviolabili sono indivisibili con universitari sono interdipendenti
Ecco Riccardo si è discusso anche del tribunale permanente sui diritti umani ma senza aggiungere a una conclusione effettiva
E dato ci sono varie questioni una è certamente quella della tribunale internazionale su cui la conferenza l'ha presentato come dicevo prima un'occasione sprecata
Intanto per approfondire sprecata per approfondire delle tematiche che appunto sono soltanto Stati accennate nel testo finale lo stesso alto commissario come stadio speciale e anche e soprattutto il tribunale internazionale permanente di giustizia che ha avuto soltanto un fugace cenno in uno dei paragrafi della dichiarazione
E poi i è ulteriormente disdicevole il fatto che non siano state previste ulteriori risorse anche economiche verrà il Centro per i diritti umani e in generale per rafforzare concretamente meccanismi delle Nazioni Unite che occupano diritti umani cioè tutto quel settore di relatori speciali di gruppi di lavoro dimissioni sul campo e cose di questo tipo
E poi non vorrei dimenticare la all'antipatici china querelle che accertata sulla presenza o meno del Dalai Lama nel cosiddetto territorio o no
Un territorio Omo che dal nostro punto di vista in quell'occasione e anche nei giorni a seguire risultato particolarmente devastante
Indifferente rispetto al territorio per le vittime delle violazioni dei diritti umani e definitivo io credo che queste considerazioni lasciano a pensare che le Nazioni Unite rivolta non abbiano accettato di di rischiare vietare influenzati da una propria azione difesa dei diritti ma Anita un potere di interdizione o forza contrattuale dei singoli Stati membri che purtroppo estremamente elevato affinché fino a quando le cose rimangono così
Io credo che con tutta la la la fiducia che tipo vere nell'attuale il tema delle Nazioni Unite io credo che senza una profonda riforma di questo sistema politico appena non possa cambiare
Deve Riccardo mi pare di capire che quanto mai ancora necessaria iniziative del organizzazioni non governative
Per appunto alimentare un controllo su le politiche dei diritti umani degli Stati perché appunto come dice Littell ONU
Non pare voler intervenire veramente efficacemente nella nella difesa dei diritti umani finora ne posso aggiungere un tanto proprio un accordo su questo punto per organizzazioni non governative
Non credo di esagerare affermando che quanto di buono emesso da Vienna è dovuto soprattutto alla loro azione
Perché mentre i governi discutevano strumentalmente di contrapposizione tra varie categorie diritti
Le mille quattrocento
Organizzazioni non governative che hanno svolto un forum prima della conferenza dei governi hanno dimostrato unità di intenti solidarietà
E hanno stilato un documento da cui poi sono derivate tante piccole azioni di lobby di pressione sui governi
Che ha fatto qui non solo che il ruolo delle ONG che ha riconosciuto all'interno della dichiarazione finale
Ma che siano stati fatti propri in qualche modo anche se spesso in forma superficiale nella dichiarazione finale molti dei punti presentati proprio dalle dalle ONG
E mi pare anche di capire che sul fronte del punto delle organizzazioni non governative
Non ci sia stata poi quella divisione così marcata come si è vista tra gli Stati Thrale la le organizzazioni del nord e del sud e quindi tra
Appunto coloro che privilegiano i diritti umani coloro che privilegiano i diritti economici e sociali assolutamente no infatti questa questo credo sia stato uno dei big
Buttati i politici principali e cioè quello di bugiarda aree i governi che tentavano di apportare la conferenza di Vienna partendo da un presupposto falso cioè che vi corrente
Non soltanto a livello di organizzazioni da di di governi ma anche a livello di organizzazioni non governative una frattura tra nord e assoluto ovvero tra una concezione dei diritti umani sostanzialmente tipica di un sistema democratico-liberale io no concezione dei diritti umani diciamo da sopravvivenza in realtà le ONG hanno dimostrato che
Tutti i diritti civili politici economici e sociali hanno pari dignità e vanno di pari passo
Bene allora ringraziamo Riccardo Noury della sezione italiana di Amnesty International per questa intervista sulle conclusioni della conferenza di Vienna sui diritti umani conferenza organizzata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite Grazia
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