Festa Nazionale de L'Unità - Quale riformismo per l'Italia

Buona sera buona sera a tutti per l'ultimo dibattito di questa lunga giornata vi presento subito gli ospiti per non perdere tempo anche perché l'argomento importante soprattutto per un partito e per una per delle persone di sinistra si parlerà di riformismo quale riformismo per l'Italia affronteremo temi come il lavoro le pensioni l'agricoltura cercando di andare sul concreto vi presento insomma il nostro parterre a Carla Cantone
Paolo De Castro Valeria Valente e gradito ospite Roberto Speranza
Partirei subito da uno dei temi prima ho sentito accalorarsi molto sul tema della legge Fornero del job lat
Un nuovo riformismo quella ti passata è stata una stagione di riforme mancate o quanto meno realizzata a metà volevo chiedere a Carla Cantone che ha una lunga esperienza nel sindacato stata segretaria dei pensionati a livello europeo mi diceva prima non solo italiano se c'è qualcosa che il Partito democratico anzi sicuramente c'è qualcosa che il Pd
Deve cambiare nell'idea perché un partito di sinistra un partito che ricerca le proprie radici Terje ripartire da i temi del lavoro dei temi della pensione di assicurare un futuro a chi è già in pensione quindi la sì la certezza che le regole non cambino e contemperare la Caco con la necessità per i giovani ne vedo son contento ne vedo diversi anche questa sera
Che chiedono si fanno la domanda che ci facciamo un po'noi quarantenni trentenni ma io la pensione la prenderò quando la prenderò tanto la prenderò
Il profumo
Anziché l'apprenderai dai lavori che non hai un lavoro precario quindi secondo me Alessandro apprenderà però al di là della battuta dalla battuta
Io penso che oggi parlare di riformismo in una assemblea come queste dentro la festa nazionale dell'Unità e quindi dal partito democratico bisogna che cominciamo a ragionare sul significato di riformismo c'ha molte significati e non mi interessa neanche
Declinare molto questa parola può volere dire tutto e niente quello che è importante sapere quale modello di società e quale modello
Di sinistra il quale modello democratico quale modello di partito democratico che pensa l'uguaglianza e la giustizia sociale noi vediamo ora anche nei dibattiti precedenti molti di voi forse hanno sentito da Dervio in poi diversi dibattiti il tema vero è che noi dobbiamo secondo me
Smetterla di ridiscutere di modelli e di regole io premere addietro sentito da mi hanno ho sentito un po'dei interventi ma davvero pensiamo che noi
Per risollevare le sorti di questo Paese per rispondere ai giovani che ti chiedono perché Alessandro un giovane io però la pensione o meno ce la caviamo con dalle formule matematiche per la pensione oppure di regole per il mercato del lavoro ma le regole dal mercato del lavoro e quindi Gioppato altro stanno in piedi se c'è al lavoro
A parlare di regole di pensioni e di riforme pensionistiche hanno un senso se c'è lavoro se non c'è lavoro tutto qua resto non non significa nulla
Non significa nulla perché non abbiamo discusso molto poi interverrà anche speranza sul fatto che Giobatta rallentato i diritti noi abbiamo sostenuto che
I diritti le regole crescenti invece avrebbero dato una mano a difenderli poi abbiamo discusso molto sulla legge Fornero abbiamo discusso molto su quale modello di pensioni fare
Davvero noi pensiamo che la discussione dalla coda risolve il problema io penso proprio di no
Io penso che questo Paese se vuole uscire
Dalla crisi in cui si trova se questo Paese vuole ritrovare punibile dei libertari di uguaglianza se questo Paese vuole ritrovare una mondo dal lavoro dove i diritti dei lavoratori e dei veti e dei giovani hanno un senso noi dobbiamo ripartire per il lavoro
Cioè se non c'è lo sviluppo e il lavoro ma di quale democrazia dei quali ha regole parliamo le regole dal mercato dal lavoro in Italia come in Europa stanno in piedi se il lavoro c'è se il lavoro non c'è complicato anche a difendere i diritti
Dai lavoratori
Quando il sindacato era forte
Quando i lavoratori e le lavoratrici erano forti
Quando i giovani potevano disse che entravano per la prima volta nel mondo del lavoro potevano difendere se stessi e guardare al futuro quando c'era il lavoro
Perché se non c'è lavoro c'è il ricatto
E quando in una famiglia e ci sono disoccupati tu prende il lavoro che ti capita anche senza diritti perché c'è la crisi c'è la povertà non c'è lavoro c'è l'individualismo
E quando non c'è il lavoro i lavoratori non stanno insieme
Ognuno cerca di difendersi come può per conto suo e a quel punto di diritti non ce ne sono più allora io resti risse Coco che il mio partito
Per il quale io ho lasciato quarant'anni di attività sindacale decidendo di dedicarmi
Al
All'impegno in Parlamento per vedere di portare avanti ed è quasi in cui ho sempre creduto vorrà anche al primo posto non solo per il Pd ma sono sicura di interpretare anche il pensiero di chi è qui con me stasera e quindi anche di Roberto il primo problema deve essere lo sviluppo e il lavoro senza attuare lì non c'è trippa per nessuno
E lo stesso vale per le pensioni
Si discute molto in questo periodo di
Modificare la Fornero di cancellare la forme ero di intervenire sulle pensioni maglie troppo alte dei privilegi che ci sono stati va bene tutte cose giuste però guardate io che mi sono occupata per dieci anni di pensioni e di pensionati e non solo in Italia ma negli ultimi tre anni anche in Europa
Davvero pensiamo
Che il tema delle pensioni si risolva con una nuova legge sulle pensioni non è così il tema delle pensioni e la sicurezza del futuro pensionistico dei Giovanni
E quindi anche tu Alessandro loro dei soldi sempre se tu esce dalla crisi fanno lavoro che non sia precario che sia stabile e che ci sia
Lo sviluppo perché se non c'è lavoro e continua onesta precarietà oppure non c'è proprio il lavoro i giovani fanno fatica
A trovarlo addirittura molto in particolare nel Mezzogiorno non non cercano né porre più mi spiegate chi versa i contributi
Mi spiegate come Silvana salva a salvaguardare il sistema pensionistico nel nostro Paese se non c'è lavoro e non Siebel sanno i contributi all'INPS il problema non è mica sono quelle del giovane
Non è solo quello del giovane
Va in crisi anche Limp sa perché non si versano i contributi e sono cavoli amari anche per le pensioni in essere queste dal punto
E allora o noi ripartiamo da lì e lasciamo perdere tutte le discussioni fra di noi fittizi hanno diviso
Che ci hanno diviso
Noi dobbiamo trovare una grande unità a sinistra
E insieme costruire con le persone un garante per l'oggetto per rilanciare il lavoro perché settore lance il lavoro li lanciò i diritti perché se c'è lavoro in laboratorio si difendono
Un grande progetto per rilanciare il lavoro per salvaguardare un welfare il sistema pensionistico nel nostro paese allora quando parliamo di riformismo mettiamo al primo posto il fatto che per uscire
Per far ritornare alla democrazia un po'di fiducia nel futuro nel nostro Paese dobbiamo impegnarci tutti a tutti i livelli
Sul lavoro comando io l'ho detto mille volte anche quando mi occupavo d'altro nella mia vita precedente nel senso che tu deve vedere definisco su queste dei Progetti e per il lavoro diverso
Da regione a regione addirittura anche all'interno della stessa regione tutti avvede di a vere bei progetti di sviluppo poi di lavoro diverso perché è ciò che serve in Emilia Romagna non è quello che serve in Calabria rilanciare il lavoro in Sicilia
è una cosa rilanciare il lavoro in Piemonte è un'altra allora per questa ragione bisogna fare due o tre cose
La prima il partito democratico
Che è il mio partito
Deve capire che se ha perso cinque milioni di voti
Ci sarà un terzo non è che lo scopriamo stasera come dice la canzone però vorremmo riscoprirlo
Anche stasera c'è un motivo
E il motivo sta nel fatto che noi abbiamo bisogno di allargare le alleanze pari e lanciare il lavoro che vuol dire rilanciare la democrazia è redistribuire il reddito rilanciare le alleanze intanto a sinistra
E ne abbiamo bisogno rilanciare le alleanze con le parti sociali
Vuol dire riallacciare rapporti con il movimento sindacale che abbiamo perso
Quali la responsabilità e sono del PD nel rapporto con il sindacato lasciatelo dire a me anche se non è sindacalista no non è solo colpa del PD l'altra sera
Era un dibattito a Bologna mi sono permessa di io avevo un dibattito con i tre segretari
Dalla CISL e dalla UIL dalla CGIL di Bologna che criticavano molto il governo e io gli ho detto bene ci sono state divisioni e incomprensioni e anche cattiverie
Fra noi fra il partito nell'organizzazione sindacale ma se voi tre gli ho detto la pensate così sul onesto governo per le cose che fanno io mi chiedo un favore
Io ho detto pennello voglio dire anche stasera so che ci sono ad essi sindacalisti può ex sindacalista in sala io ho detto che chiedo con favore personale ve lo chieda
Visto che dite queste cose di questo governo io mi accontenterei che voi che le tragga nitrazione sindacale per rivendicare diritti lavoro
Di Chiara e fate almeno il cinquanta per cento del liscio Peretti avete fatto conto letta Renzi e Gentiloni
Almeno fuoriesca non mi pare di chiedere molto loro tipo per dire che se da una parte vediamo sbagliato ma come diceva mia nonna per fare una croce ci vogliono due legni
I compagni dall'ospite sono qui sanno che quando abbiamo dovuto affrontare in Italia il problema delle pensioni
E non riuscivamo ad avere il tavolo io
Che è come Renzi era il segretario del mio partito e il Presidente del Consiglio c'ho dedicato un mare di volte
Perché io rivendicava un tavolo per discutere e non mi veniva dato cosa ho fatto una cosa molto semplice
Mi sono messa davanti alla porta
Dal suo studio siano che non ho avuto il tavolo componente nome sono Massa perché esse conquistano anche così le cose se tu non ci arrivi ti faccio arrivare io bene abbiamo poté il tavolo non tre ma quando è stato fatale coperte di
E ci vogliono due legni per fare una croce
E passi avanti e si devono fare tutti e allora rapporto con le parti sociali e al rapporto con memento dei giovani rapporti dentro la sinistra rapporta con le riprese il rapporto con i commercianti
Rapporto di popolo
Per cercare di costruire dalle proposte dalle piattaforma che ci fanno riconquistare il consenso che abbiamo perso
E io non voglio che nel nostro Paese rimanga in mano a Puerto nuova fascista ma perché io lo chiamo così e non è un altro nome e allora voglio nel nostro Paese ritorni ad essere un Paese che possiamo all'epoca anche litigare fra di noi ma che però ritorna un Paese basato sulla democrazia la solidarietà
E l'UE l'uguaglianza questo perbene
è il riformismo
Ma insisto non partiamo dalla coda
Non partiamo da lì
Dobbiamo rivendicare il lavoro per rafforzare il potere dai lavoratori sui posti di lavoro perché se sono precari bastano infiliamo paura a fare dalle battaglie per cassa e vengono licenziati scontravano abbia un tavolo di niente e allora dobbiamo offrire il lavoro se c'è lavoro e ci saranno le pensioni future se c'è lavoro c'è anche più democrazia
Io il nome dal lavoro faccio l'alleanza con tutte quelle che mi danno una mano per riportare il futuro nel lavoro e nei diritti e nel nostro Paese
Grazie Carlo
Visto che è stato tirato in ballo direttamente e indirettamente diverse volte Roberto speranza per quanto riguarda leu Renzi ha detto che non si ricandida l'ho detto ufficialmente oggi
Fini chiusa quell'esperienza per cui si riapre un capitolo di dialogo c'è la possibilità come vedete i vostri rapporti con come noi e chiamare i cugini del PD a questo punto si può litigare in famiglia no ma ma intanto grazie per l'invito che mi fa veramente molto piacere tra l'altro ho avuto modo di abbracciare tante persone con cui ho avuto un percorso comune abbastanza a lungo per esempio Valeria è stata come nel gruppo parlamentare
E chiaro che viviamo un tempo nuovo questo governo evidentemente chiede a tutti quelli che hanno un animo progressista di sinistra di centrosinistra di provare a ragionare a discutere a dialogare io credo che questo sia giusto e dobbiamo farlo
Dopodiché voglio dire con grande serenità quello che penso perché altrimenti non sarei onesto nei confronti di questa platea anche dell'invito che mi è stato fatto
Per me l'unità è una parola bella
Ma in questo tempo per mettere la parola unità sul tavolo c'è bisogno di metterne uno in premessa che la parola cambiamento L'Unità assenso se c'è il cambiamento climatico
Promo trovo in un secondo a dire perché
E credetemi lo faccio col massimo di serietà e anche di unità
Il risultato del quattro marzo
è un risultato elettorale drammatico che riguarda tutti
Non è un giudizio su uno solo poi è chiaro che ci sono responsabilità diffuse c'è chi ne ha di più chi ne ha di meno
Ma darà da uomo di sinistra io sono terribilmente preoccupato per il risultato del quattro marzo e la più clamorosa sconfitta delle forze progressiste nella storia della repubblica
Io devo chiedermi perché e devo provare a capire quale messaggio ci hanno dato gli italiani
E io penso che rispetta quel messaggio dei può assumere una domanda di cambiamento che è arrivata
Se noi ci uniamo per continuare a fare le cose che ci hanno portato a questo risultato del quattro marzo non serve annulla
Diventa unità stanca
Diventa un'unità stanca di gruppi dirigenti sconfitti e credo che non serva a nulla
E allora io penso che tutti quanti
Io lo dico per me nessuno fa la lezione a nessuno
Facciamo un grande bagno di umiltà proviamo a dire che chi fa politica non giudica i cittadini
Non possiamo venire qui a dire i cittadini hanno sbagliato a votare perché noi siamo stati bravissimi ma non c'hanno capito non può funzionare così
Sono i cittadini che giudicano chi fa politica e cittadini ci hanno detto che abbiamo fatto degli errori e loro un grande bagno di umiltà e provare a ripartire
Poi ripartire da cosa io dico la mia
E per me dobbiamo ripartire dai nostri valori fondamentali quelli della nostra Costituzione
Io penso per esempio che l'articolo uno della Costituzione sia la bandiera più forte e più grande l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro questo dobbiamo dirlo noi
Questo campo bocce alta difenderlo praticarlo
E purtroppo non sempre abbiamo fatto abbiamo commesso errori su questo fronte
E anche qui io spero che faremo un dibattito veloce c'avete aspettato così tanto voglio dire solo un'altra cosa anche qui con grande serenità dire una verità che sento dentro
Per me
In questi primi mesi di questa esperienza difficile per l'Italia che mi spaventa che non mi piace che mi fa orrore
Io penso e lo dico anche qui coloni stanno guardando solo al Pd ma guardando anche a noi io penso che noi non siamo stati all'altezza io penso che l'opposizione finora non ha fatto fino in fondo la propria parte
E lo dico da parlamentare di liberi e uguali
Al gruppo parlamentare più grande che quello del Pd di opposizione
Ragazzi non ce la caviamo
Qualcuno pensa che ce la caviamo segnalando i congiuntivi sbagliati di Di Maio
Voto
Qualcuno pensa che ce la caviamo semplicemente dicendo quando siamo stati bravi negli anni precedenti no
E guardate non ce la caviamo neanche gridando fascismo fascismo e vi parla uno
Che qualche mese fa
è andato alla Procura della Repubblica e ha depositato una denuncia formale contro Salvini per istigazione all'odio razziale perché aveva superato i limiti
Perché la responsabilità
La responsabilità nel nostro Paese nelle democrazie sempre individuale
Quando Salvini ha invocato una responsabilità etnica o di razza per me ha superato ogni limite quindi l'ho denunciato
Però mi dico con chiarezza che non ce la caviamo neanche con questo tema
Noi dobbiamo rimettere al centro la questione sociale dobbiamo ricominciare a parlare di sanità e di scuola pubblica io lo ripeto come un'ossessione
Nei prossimi cinque anni vanno in pensione quarantacinque mila medici di base se non si ricominciano a mettere soldi alla sanità non ne usciamo Bindi perdiamo l'universalità del sistema sanitario nazionale
Questo significa che se hai i soldi stipati con i tagli alla sanità privata se non ha i soldi alla sanità di non funziona
Allora io penso che noi abbiamo questa sfida dinanzi parliamo dialoghiamo confrontiamoci ma per di più rispondere ancora
L'unità si può fare solo se la premessa è il cambiamento grazie
Grazie dottore
Valeria va Valeria Valente per i pochi che non la conoscono
Per aria Valente pericolo che la conosco una una donna che si è sempre battuta dall'inizio per i diritti delle donne ha lavorato a Napoli con la Rosa Russo Jervolino con la giunta Bassolino Bassolino con lei anche battuto alle primarie per la famosa sfida Roberto dicevo da uomo di sinistra sono preoccupato tu da donna di sinistra se preoccupata per quello che sta succedendo sul fronte dei diritti per quanto riguarda quelle per adesso sono sortite in assenza embra che servano a a capire fin dove si può arrivare si tira il sasso si getta nello stagno
E poi si vede dove si può spostare sempre di più il limite assolutamente
Assolutamente sì molto preoccupata molto preoccupata per la tenuta democratica sociale e civile del dell'Italia penso lo detto dialogando con tanti colleghi con tanti amici anche durante questo breve scorcio d'estate
Credo che veramente non abbiamo mai raggiunto i limiti che si sono raggiunti anche durante questi queste ultime settimane
Vedere un ministro degli Interni arrivare a sfidare tutti i gli altri più importanti poteri istituzionali del Paese indico in Cornello nel frattempo tenere ostaggio delle persone delle vite umane in mare
Per tentare tentare una trattativa nei confronti dell'Europa facendolo sulla vita delle persone credo che dica tutto dei vende rischio che in questo momento l'Italia corre in termini di imbarbarimento di inciviltà
Di arretratezza di regressione
Lo dico otto facevi riferimento al mio percorso le donne credo hanno soprattutto dato come dire l'esempio in questo paese di che cosa è combattere
Per guadagnarsi spazio di libertà la libertà di scegliere così tanto cara le donne
Io dico un migrante devia vede oggi la libertà di scegliere però voglio rispondere anche a Roberto sono assolutamente d'accordo
Il punto vero nel fare oggi noi siamo chiamati come opposizione a costruire più interna bere forte opposizione una seria alternativa lo dico anche perché io sulla mia pelle ho sperimentato la difficoltà di combattere i populisti oggi sono populisti e sopra misti al governo ma la cifra populista che è una cifra pericolosa oggi vedo che qualcuno dice non li chiamiamo più populisti per me lo dico così ci capiamo per me il populismo è
Quella forma in qualche modo di
Modo di parlare alla pancia delle persone cavalcando una rabbia che evidente cioè per i fallimenti per i fallimenti di quello che ne abbiamo visto come obiettivo di progresso di sicurezza di civiltà all'Europa insomma non ci dobbiamo delle cose tante difficoltà innanzitutto quella di non essere riusciti a dare tante più occasioni di lavoro crescita i nostri ragazzi disoccupati tanta rabbia sociale che c'è cavalcare quella rabbia e tentare di indirizzarla verso un nemico che sempre altro dati per lucrare un po'di consenso questo permesso di populisti io ho inteso così l'esperienza ospitato su questo terreno l'esperienza di De Magistris non ci siamo riusciti lo dico per anche mia responsabilità sono stata la candidata contro quell'amministrazione
Perché non siamo stati una valida alternativa oggi è importante costruire un'alternativa essere alternativa però non significa diceva bene Roberto no non devi soltanto gridare dare del fascista devi dire qual è per te
L'idea di paese verso il quale tende però ecco qui la cifra riformista che per me
è un argine un antidoto fondamentale forse mai come in questo momento mai come in questo momento che non siamo al governo ma siamo all'opposizione
Perché potremmo essere risucchiati da una tentazione molto semplice molto che è quella di declinare un obiettivo nomina di paese
Facile dire voglio un paese più giusto voglio un Paese dove ci siano meno disuguaglianze più mobilità sociale meno disuguaglianza tra nord sud il punto è capire come oggi il punto è capire come quali ricette ne mettiamo in campo io penso che il nostro riformismo che la cifra il nostro riformismo sia assolutamente da salvaguardare non sono per dire abbiamo sbagliato tutto abbiamo commesso evidentemente gravi e con il voto del quattro marzo serie di consegna tutti quanti
Formando un suono per buttare tutto anzi Ritz al se proprio dovessi dire quello che salvo dell'esperienza di governo è stato il coraggio
Di mettere in campo alcune riforme però li voglio guardare i limiti non voglio cadere nella tentazione di difendere in quanto espressione no penso che dobbiamo innanzitutto guardare avanti e del resto il voto del quattro marzo uno spartiacque così
E allora dico innanzitutto un riformismo che sia più chiaramente dentro un orizzonte ideale che parla al cuore delle persone tornare a parlare al cuore delle persone di accendere passioni
Riaccendere le passioni allora lo dico l'alternativa per me è che mentre Salvini
A il centrodestra imitati gioca in un campo ideale decisamente distante e differente dal nostro dice che dobbiamo alzare muri per dare più sicurezza
Mentre Dimaio Cinquestelle dicono che per dare più sicurezza più prospettiva
Noi probabilmente possiamolo di come sia Carla che è un'esperienza che parla di pensione sa che quando parla di pensioni che cos'è per un pensionato vantano parlando a pensando a mia madre
Che mi dice ho lavorato quarant'anni per avere mille duecento euro e pensare che oggi c'è qualcuno che promette mille duecento euro una persona per starsene a casa
Quella non è inclusione quella non è dignità allora io dico noi dobbiamo essere alternativi perché per noi essere alternativi significa e combattiamo l'insicurezza
Provando a essere a dare maggiori occasioni maggiori opportunità per includere per includere chi viene alla ricerca di maggiore sicurezza nel nostro paese di di una prospettiva di pace ma anche per includere io oggi resta fuori dal mercato del lavoro dal circuito del mercato del lavoro ecco la sfida di una sinistra
Che gioca in un altro campo ideale che dice che la sicurezza la si fa hanno ragione sia Roberto che cade in questo senso dicendo offrendo innanzitutto più occasioni più lavoro più inclusione io dico questo il nostro campo ideale e poi però insieme
Dire come lo raggiungiamo questo allora faccio un esempio ha ragione Roberto uno dice noi innanzitutto sanità scuola istruzione io dico per esempio quelli sono i pilastri per combattere una disuguaglianza una tra le tante disuguaglianze piaghe di questo Paese che quella tra nord e sud
Noi abbiamo forze sperimentato troppo spesso tentiamo di dare opportunità premiamo il merito e poi semmai diciamo in qualche modo insieme quando si scucire giustamente guardiamo vediamo che non tutti ce la fanno diamo qualche diamo un aiuto a chi resta indietro
Non dobbiamo più pensare che possono essere possibile un'Italia che ancora così piegata da sofferenza sociale da punto da disuguaglianze da da da marginalità da periferie non possiamo pensare che queste cose camminano con un doppio binario su un doppio tempo
Dobbiamo lavorare perché queste cose si intreccino e quindi opportunità merito
E puntare sul tante come dire cellule sane dinamiche del nostro Paese per tentare di fare crescere di tirare e questo io credo noi l'abbiamo fatto bene mettendoli Italia insicurezza
In un tempo nel quale quando siamo arrivati al Governo
Era veramente davanti hanno imparato la prospettiva peggiore l'abbiamo messa in sicurezza ma in quella sicurezza non è stata sufficiente perché troppe persone sono rimaste indietro i due tempi non hanno pagato eccomi dobbiamo ma mantenere
Invece queste questo binomio insieme deve essere inscindibile per noi e poi infine
Possiamo dirci che il nostro riformismo ci ha fatto
Forse leggere dai nostri come una classe dirigente quasi elitaria c'è un riformismo chissà tanto di élite del Paese
Io non non credo che questo sia insito nella cifra riformista io ci voglio credere che si può essere oggi riformisti tornando a essere decisamente popolari e con quella popolarità combattere il populismo per me popolari significa stare tra la gente
Ascoltare parlare di aprire i nostri circoli fare in modo che dentro i nostri circoli si torni ovviamente a discutere sapendo che non discuteremo ma in più come si discuteva venti anni fa perché è evidente
Che le discussioni oggi le si fanno più facilmente sui social network no è che viviamo in un'epoca digitale che ti consente di stare a casa vede meno tempo e partecipare a una discussione
Ma forse possiamo riscoprire per esempio identità dei nostri circoli pensando a forme di mutualità di assistenza di cui oggi tanto invece c'è bisogno e ripensare i nostri modi e forme di partecipazione però
Per quello ci vuole investimento serio su un partito sul nostro partito io credo che questa sia stata la nostra pecca troppo dentro l'esperienza istituzionale e di governo
Troppo poco invece dentro né investendo in quei corpi intermedi testi riconosciamo ha detto bene Carla anche il sindacato io sono per sfidarlo quel sindacato indire a questi ai sindacati a tutte le forme c'è un qualche modo intermediazione sociale dobbiamo fare tutti quanti un salto in avanti perché rappresentanza degli interessi oggi non è più quella di un tempo
Gli interessi sono parcellizzati oggi l'operaio non c'ha un unico contratto no è difficile alla rappresentanza della classe operaia
Evidente che anche un partito un partito di sinistra che aveva fondato la tua la sua esistenza la sua identità sulla rappresentanza di uno specifico settore di specifici impresso di deve ripensare deve ripensare il partito si deve ripensare il sindacato io credo che noi dobbiamo avere però l'intelligenza la forza di pensare
Che senza un corpo intermedio che pure l'intensa la sua stessa
Forma di di di la rappresentanza che oggi deve essere di più partecipazione democratica e processi stare tra la gente ascoltare offrire un ascolto attento e tentare di costruire insieme allora i processi questo sì da contrapporre invece una democrazia diretta
Che significa sostanzialmente che Comacchio mandare uno soltanto dietro l'idea della democrazia diretta comanda uno che se mai stati ed una piattaforma allora presso i nuovi equilibri
Più quello democrazia diretta di questo non c'è quell'oggetto inizio scusate conferenza permanente attorno a queste lo devo dire perché questi il nostro popolo è nostra e la nostra comunità ebbene necessariamente per noi tornare ad essere
Come dire vitale e allora pensiamo per me ha un riformismo che sia innanzitutto
Meno percepito come meno elitario ritornando a fare un riformismo popolare tra la gente che metta in campo delle riforme noi ne abbiamo messe tante ma tante volte le abbiamo fatte quasi dall'alto come se fossero riforme che nel tempo dovevano aiutare il nostro popolo fatte per il popolo non con il popolo io dico con il nostro popolo perché il nostro popolo ha mostrato in tanti momenti tanta maturità
è stato anche dalla nostra parte se è un pezzo di questo popolo oggi si è sentito distante ovviamente è nostra responsabilità noi lo dobbiamo recuperare io credo che anche appuntamenti del genere sono contenta di con uccisi hanno visto che questa festa sta andando tanto bene ci sono tante espressioni diverse dal Pd stasera qui come c'è Roberto ma prima è venuto il presidente della Camera Roberto Fico questa dimostra la cifra di cui tendono i comuni come comunità del partito democratico dobbiamo essere orgogliosi la cifra
Differente del Partito Democratico che quello che si apre al confronto che fa del dibattito il confronto del dialogo sempre con chi è diverso da qui è una ricchezza ecco per me il riformismo innanzitutto questo quindi una modalità una ricetta una cifra politica
Che tenta però di parlare dentro un orizzonte ideale ma non rinuncia mai non rinuncia mai a costruire con radicalità e coraggio
Delle ricette serie Beretti rispondano ovviamente a quel bisogno noi in parte in gran parte l'abbiamo fatto nella scorsa legislatura non ci siamo riusciti c'è stato un pezzo io credo che oggi dobbiamo su quel terreno tentare di recuperare però l'ultima cosa e chiudo guai guai ecco io mi iscrivo tra quelli che non sono assolutamente come dire forse non so non vanno per la maggiore non vanno di moda in questo periodo guai a pensare però di scimmiottare
Che invece in questo momento fa appunto della così detta cifra populista la sua ragion d'essere non è parlando alla pancia non è attività di più non è invitandoli non è tentando di dire ci dobbiamo mettere un po'più esso sale no
E descrivendo evidentemente con maggiore chiarezza una carta identità una carta d'intenti ma è anche
Ritrovare l'orgoglio di una comunità perché guardate io lo vedo dal governo non sono non ha non mi ha non mi iscrivo tra quelli che pensano che questo governo falliranno dobbiamo stare a guardare il loro fallimento e falliranno da soli ho detto
Ho sperimentato nella mia città che non basta stare a guardare che anche quando commetti degli errori nella mia città ne sono stati commessi tanti oggi Napoli pubblici di tanto di dieci anni fa sta molto peggio dieci anni fa ecco io dico anche nel Paese non basterà non basteranno i fallimenti non basterà che la flat tax non sarà quella promessa non basterà non sarà sufficiente che il reddito di inclusione non sarà quello promesso non basterà non sarà sufficiente noi dobbiamo mostrarci come un'alternativa seria
Credibile tira un impianto culturale e politico una cifra nettamente alternativa l'ho detto prima per noi noi lavoriamo sull'inclusione non ha loro lavorano e puntano sulla solitudine sulla marginalizzazione
Su anche diciamo in qualche modo un popolo che resta passivo è spettatore al quale propinare qualcosa che poi all'occorrenza semplicemente debutta la nostra idea di società è completamente diversa dobbiamo esserne più orgogliosi
Tutti quanti insieme lavorare chiedendo una sfida anche alle nostre classi dirigenti per stare all'altezza di questa sfida
Grazie Valeria
Voglio fare la e poi andiamo a chiudere con un altro giro rapidissimo perché comunque il pubblico è stato molto partecipe Paolo De Castro che ha una lunghissima esperienza
Nell'agricoltura con l'Europa e proprio perché ai questa doppia veste faccio l'avvocato del diavolo perché tu prima mi dicevi
Salvini si populista però quando parla degli agricoltori quando parlo dei soldi e delle sanzioni a Putin
Infatti conto e vede che qui per esempio qui nella terra di Romagna sono tue miliardi di vero che tengono tolti in qualche maniera a IVA chi lavora per poter esportare proprio verso la Russia e questo qua tiro perché poi quando uno ti dice lotti divertivano la possibilità di tornare ad esportare tira e l'altra cosa visto che facciamo anche un po'di le panchine o come si suol dire cioè
Spediamo polipetti di usura questi soldi che per un po'di Remo l'Europa come ha detto i due vicepremier Di Maio ci compiere uno ci compiere lo paga
Ma intanto buonasera a tutti credo che l'ora tarda
Si obblighi ad avere davvero una un approccio europeo anche nelle risposte noi siamo abituati davvero a parlare pochi minuti ma la risposta è semplice
Basterebbe chiederlo ai nostri agricoltori noi abbiamo una politiche agricole che aiuta i nostri milioni di agricoltori che fanno ricchezza che bene ricordare non stiam parlando di un piccolo settore dell'economia
Se mettiamo insieme tutta la filiera agroalimentare stiamo parlando di una ricchezza che sorgono seconda solo alla meccanica cioè di tutte le industrie italiane l'industria alimentare
La secondo comparto economico del Paese sociale questo per ricordarci sempre che c'è dietro alla nostra agricoltura una forza economica e di esportazione importantissima
Quest'anno supereremo nel due mila e diciotto i quarantadue miliardi di euro di export ecco per da dividere il tessile fa la metà quindi grazie anche all'Europa noi oggi abbiamo un comparto agricolo che e più forte e più solido abbiamo tutelato e difeso le nostre produzioni se abbiamo il nostro parmigiano reggiano di cui siamo tanto orgogliosi lo dobbiamo all'Europa le regole europee per le denominazioni d'origine
Sui fondi il conte ha presto fatto certamente i nove miliardi circa che noi riceviamo dall'Europa sono inferiori ai circa undici miliardi chiediamo però dobbiamo ricordare che per oltre trent'anni l'Italia è stata beneficiaria netta
E abbastanza ridicolo dire che oggi noi siamo contributori netti per due miliardi
E quindi pretendiamo dall'Europa di più ma negli ultimi trent'anni e l'Italia è stata beneficiaria netta quindi e anche un discorso un po'facile da fare
La Germania come sapete il Paese che ha un diciamo un un contributo netto che supera gli otto miliardi cioè un un un disavanzo rispetto a quello che dai quello che riceve gli otto miliardi lo stesso la Francia si avvicina al sei miliardi quindi è chiaro che le economie più ricche e più avanzate negli anni hanno aumentato i contributi che sono in percentuale del PIL e prendiamo diciamo una un una quantità di risorse inferiori a quello chiediamo ma è esattamente quello che ci ha permesso di arrivare fino a qui
Perché noi facciamo presto a parlare sempre male dell'Europa oggi poi purtroppo va di moda dettiamo anche un'idea sbagliata
Che l'Europa sia una controparte no quante volte lo sentiamo parlare e colpa dell'Europa sembra come se l'Europa è una trattativa sindacale notarle
Cioè l'Europa siamo noi e cioè non è che l'Europa è un'entità diversa dentro l'Europa ci sono le tre istituzioni di cui il nostro Paese fa parte il Parlamento europeo
Ci sono settanta tra i deputati italiani il consiglio ci sono tutti i ministri del governo italiano e la commissione dove ci sono i commissari europei quindi se l'Europa fa una scelta che noi giudichiamo sbagliata
La domanda che ci dobbiamo porre e non è che l'Europa sbaglia dove abbiamo sbagliato noi perché qualunque scelta che fa l'Europa ricordate si vota
Si vota e si vota in Parlamento si vota il Consiglio si vota in commissione quindi se l'Europa votò qualcosa che noi non vogliamo la domanda da farsi e noi
Che abbiamo fatto
Abbiamo votato a favore abbiamo votato contro conti ci siamo alleati quindi non facciamoci prendere in giro facciamolo questo sforzo almeno qui a nostra festa nazionale
L'Europa siamo noi se sbaglia dobbiamo dire dove abbiamo sbagliato noi perché ha preso quella direzione
Ora in agricoltura beh non ci possiamo lamentare se continuiamo a essere la seconda economia oggi il giornale pubblicavano la graduatoria il tema di sviluppo agricolo ed i Packers siamo al lato
Ai livelli più alti di contributi a livello europeo non a caso la lega ha voluto persegue il ministero per l'Europa fa la lega fa la del facile populismo ed è chiaro che parlare di sanzioni alla Russia in una terra in cui si esporta ortofrutta in Russia fa male
Fa male perché evidentemente perdiamo quel mercato ma il problema dell'Europa è un problema che riguarda il nostro modo di essere dentro quell'Europa
E in questo senso i passi importanti avanti gli abbiamo fatto grazie all'Europa e da questo punto di vista e lo voglio dire qui sono molto preoccupato di questo vero attacco che è in corso contro l'Europa
Pensateci bene un attacco esterno lo vedete nelle parole di Trump nelle parole di Putin
E un attacco interno dalle forze sopra miste populiste e antieuropee
La partita che si gioca nella prossime elezioni europee delicatissima perché se le forze populiste antieuropee
Dovessero avere la maggioranza e guardate che non sono lontanissime il problema riguarda noi ma riguarda l'alternativa Deutschland in Germania
Riguarda la le penne in Francia riguarda Orban in Ungheria cioè stiamo parlando di forze che lavoro hanno contro l'Europa
Se queste forze a maggio prossimo dovessero avere la maggioranza dei deputati europei cari amici la partita è finita
Qui il vero slogan oggi dovrebbe essere salviamo l'Europa saldiamo il lavoro che hanno fatto i nostri padri saliamo
Quei cinquant'anni di pace che abbiamo avuto e che oggi stiamo mettendo in difficoltà seria a furia di sentire questi slogan che non fanno altro che aumentare l'odio e non fanno altro che mettere a rischio la democrazia come gli amici hanno ricordato questa sera
Allora ecco che parlare di Europa
Facile no perché si scarica tutto lì poi succede come è successo in Inghilterra
State vedendo che cosa sta succedendo con la Brezzi stanno arrampicandosi sugli specchi per trovare una soluzione senza fare una brutta figura e tornare indietro sa scappando via tutto e oggi il Sole ventiquattro ore fa un elenco di tutte le aziende che stanno andando via
Le grandi aziende automobilistiche le banche adesso tutto questo diventerà problemi sociali problemi economici e allora forse qualcuno dirà a b allora stiamo attenti è perché qui i ragazzi se abbandoniamo l'Europa
Rischiamo poi di fare quella fine lì e noi non siamo la Gran Bretagna
Allora io credo che sia anche questa un'occasione per non dico lo slogan che abbiamo scritto lì gli Stati Uniti d'Europa e forse troppo ambizioso
Anche se il nostro sogno
Ma lo slogan deve essere saldiamo questa Europa oggi il rischio è Europa sì Europa no e guardate che siamo veramente a un bivio importante io mi auguro che la Breaks i presidi trasformino una sorta di vaccino ma prima dobbiamo superare maggio che non ci sia una maggioranza di forze antieuropea e populiste sopra liste che rischiano davvero di buttare a mare tutto quello che abbiamo costruito pensiamoci bene prima di dare retta a questi populisti a tutte queste feti Music che ricordava Alessandro perché il rischio e quello di trovarci dopo davvero con le mani quote grazie
Io ringrazio
Carla Cantone Paolo De Castro Valeria Valente Roberto Speranza il maltempo a nostra disposizione è finito ringrazio voi vi diamo appuntamento domani per un'altra giornata interessate di patti di grazie