"Cambiare per far crescere il nuovo"

Sindaco al signor Lavino signori signori
A nome della rivista Città e dintorni e degli amici del comitato promotore
Sono lieto di polveri sottili il benvenuto a questa undicesima edizione del convegno nazionale di studio dedicato alla figura e all'opera di Aldo Moro
è un appuntamento che è divenuto ormai una tra due tradizione una pausa riflessiva dei tumultuosi avvenimenti che ogni anno la cronaca offre alla nostra vita quotidiana una pausa riflessiva nel nome e nel nel ricordo dello statista assassinato dalle Brigate Rosse il nove maggio di quindici anni fa
Ed il cui legame con la nostra città
Non è solo testimoniate da una visita di Aldo Moro Presidente del Consiglio dei ministri L'Unità per Iseo nella nostra storia e civiltà se si eccettua quella del presidente Zanardelli chiesi io aveva collegio elettorale
Ma è soprattutto la contiguità politica per una sintonia etica che si è manifestata da qui come in tanta parte della terra bresciana per il tramite di amici come Franco Salvi
Che di Moro fu amico e collaboratore
Cui non casualmente valga sempre la presidenza di questo convegno anche se come succede quest'anno per una ritrosia che è da sempre parte del suo stile e seduto in platea anziché sul palco e di personalità come Mino Martinazzoli
Della cui amicizia ci onoriamo e che siamo orgogliosi di avere qui nel suo difficile appassionato impegno di segretario nazionale della Democrazia Cristiana
E che con il pensiero di Moro per unanime riconoscimento ha da sempre una consuetudine culturale che è quasi una eredità politica
Così come va il nostro più sincero benvenuto ai molti ospiti agli autorevoli interlocutori che hanno accolto l'invito per la partecipare al convegno di oggi
Vi verranno presentati in occasione di loro interventi qui mi sia consentito a nome vostro e in loro rappresentanza salutare con particolare affetto e commozione Giovanni Moro
Cui va la calda simpatia lieti di averlo per la seconda volta ad Iseo
Debbo infine presentare al convegno le adesioni di saluti di molti amici di ogni parte d'Italia
A cominciare dai ministri Elia ed Andreatta all'onorevole Tina Anselmi ai tanti altri che ci hanno scritto potete Graff fatto per giustificare la loro assenza pure
Testimoniando la loro ideale presenza al convegno la parola da ora per un mese indirizzo di saluto ai sindaco di Iseo Sanzio Passerini
Signor presidente gentili ospiti
Amici d'indagine
Con molta della simpatia
E anche con un poco di orgoglio permettete
Che dico a tutti voi grazie per essere qua
Ancora oggi dopo tanti anni a questo convegno Moro
Mi associo dovere anche perché Teresa
Certo
All'intirizziti saluto che sono stati fatti tutti i nostri ospiti
E in modo particolare tra le presenze più importanti e significative per noi
Quelle di Giovanni Moro che abbiamo già sentito
Come quelle offerto pochi minuti fa
Una fotografia del mille novecentosessantasei
Quando col papà Pomponio Moro nella visita Iseo
L'altra delle presenze importanti
è quella che non c'è Mai avevo il segretario nazionale della DC che ci onora dalla sua amicizia
E che passa tra noi
E in quei pochi attimi di libertà gli lascia il suo compito molto Imp impegnativo
E per ultimo ma credono
Certamente non l'ultimo
Il vero artefice di questi dipinti incontri
Quella persona che sia detto che erano delle cose che bisognava fare
Per renderlo una testimonianza che non andasse perso
Il grande amico di Aldo Moro Franco Ciani
Dati da dieci anni c'è questo appuntamento era nato come una scommessa
Ha avuto modo di
Di portare a a Iseo una serie di regole relatori
Che sono oggi Lelli della della cultura della politica in Italia
Dicevo prima ci sono state anche un po'sfortunati perché in questo lungo le Elenco
Abbiamo invitati
Abbiamo qualcuno che è stato avuto degli atti disse
E credo che Channel che non sia poco
Tutta questa questa lunga serie
Ho detto che era stato un un Daspo una scommessa
Che è continuata
E ha avuto alcuni punti fermi nella sua con continuità
Ha avuto un punto fermo che diciamo trovate sempre in questa sala
In dieci anni non abbiamo mai non abbiamo ancora fatto una una una piramide in cresta sale AN ne ne siamo molto fieri
Inizi per dieci anni abbiamo continuato a fare questi convegni
Con il volontariato questi convegni sono nati che nascono con l'impegno di di tutti
Di lavoro
E alla fine di questo lavoro un gruppo di amici di cui mi onoro di far parte si tassa anche per pagare le spese di questo convegno abbiamo mai chiesto
Hanno hanno a enti pubblici o privati o alle istituzioni inarrivabile del del il contributo e questo è un dato che per noi è molto importante ma sul tema del del convegno di oggi cambiamento permetterebbe anche a prescindere va di paese di dire alcune cose
Per quello che scrivo vedo tutti i giorni
Perché i sindaci sono Qualcomm la fanteria son quelli che vedono gli altri nel nel bianco degli occhi
Il comuni
Che hanno già cominciato ad Ardea diritto il cambiamento cento colleghe con le leggi che già ci sono
Che ne avranno uno importante il sei giugno credo dall'esperienza di questo primo avvio
Io credo che si colga una grande voglia da parte di tutti dei molti di di cambiare
Ma c'è anche ed è è un po'doloroso dirlo
Una scarsa disponibilità di ognuno ha da assumersi una responsabilità individuale
A compiere gesti
A cambiare prima persona il modo di essere e le cattiverie a abitudine
Vi è un dato sconfortante
Io io il rifiuto da parte dei giovani
Di essere attori nella nella vita pubblica
Non dico nella politica nei partiti ma nemmeno nelle nel nel e sarebbe pronti e presenti nei comuni che sono quelli che interessano la vita di tutti i i giorni
Un'altra delle perplessità che lascia negli amministratori pubblici in questo momento è un senso di a a a a amarezza il clima che con il ritiro rifiuto della politica vi è anche da parte della gente il rifiuto della regola
Della norma
Che non è più intesa come condanne una necessità Lunardi un vivere civile ma nel migliore dei casi come un sopruso
Credo che le cartelle della posta che arrivano oggi nei Comuni Terminator tutte quasi tutte con una frana e mi auguro che i giudici arrivino anche in questo comune c'è un clima ossessivo scheda una sensazione un amaro in bocca a chi ancora per servizio si impegna nella pubblica amministrazioni
Eh ma allora a fronte del
Vero vero di questo rifiuto della regola che cosa cresce
L'esasperazione del localismo dell'etilismo del corporativismo
Si rende sempre più evidente chiaro
Che il costo di tutto questo all'lo pagano i più deboli
Più Inti indifesi i più miti è che quando manca letizia nella politica sono sempre quelli più deboli che pagano
L'ultima con considerazione è quella del visti la centoquarantadue aveva detto ai Comuni infatti quel mostro tutto
Gli statuti sono nati come la Magna Carta delle amministrazioni dei comuni
Dovevano essere quelli che abbiamo alla poi la la possibilità dell'apparve la partecipazione sono nati in parte con delle foto fotocopia di degli statuti standard dalle altre parti dove pur siamo riusciti
A dare delle delle è un regole valide che avrebbero aperto ai Comuni la partecipazione del CIPE cittadini dobbiamo constatare con con amarezza
Che dal momento in cui si è passati dalla norma all'attuazione della norma i partiti tutti i partiti hanno tirato il freno a mano
Faccio solo un un un un esempio che è quello del leader degli degli assessori esterni
Sono entrati nell'amministrazione solo quando le amministrazioni erano in crisi non sono mai entrato prima ma per scelta dei parchi
Credo che anche in questo caso il cambiamento se non nasce all'interno dei partiti inutile avere delle delle norme perché queste norme si trova sempre il modo di di chiuderle
Perciò la sfida per cambiamento non può quindi essere vinta solo con il cambiamento delle regole che spurio sono in più importanti ma chiama tutti tutti noi indipendentemente dai ruoli che abbiamo alla partecipazione
Esige da tutti i veri gesti concreti
Anche verso noi stessi il nostro modo di essere i nostri comportamenti anche le nostre ambizioni
E i tempi per cambiare dovete credermi sono molto stretti
Per cambiare senza perdere la la la fiducia della gente
Da ora da subito che vi è vero ricominciate perché a quella passione e civile di cui ha parlato il nostro Mino deve incominciare con la stagione dei dei doveri che Moro aveva già da allora con una grande dodici Miran Shah invoca
Come sapete il tema del nostro convegno tema quasi sollecitato più che suggerito dalla complicata attualità
è cambiare per far crescere il luogo ne illustra il sesso a nome degli organizzatori Tino Bino coordina corti Regione della rivista Città e dintorni
Cari amici forse può essere un apologo per capire i nostri anni mi pare in ogni caso una testimonianza delle contraddizioni cioè della drammaticità insieme della futilità dei tempi in una delle lettere dal carcere
Durante i cinquantacinque giorni di un'agonia
Culminata nella tragedia che rimane spartiacque grazie al dopoguerra Aldo Moro
A proposito della corruzione della classe politica scriveva ho una sensazione di sporco diffusa
Prima di Tangentopoli quella sensazione
Era solo lo slogan se lo ricordate bene di uno spot televisivo
Ma adesso dopo un anno inarrestabile svelamento ritroveremo almeno noi il gusto dalla memoria e della consapevolezza se non ancora quello di una ragionevole grandezza ricordate
Ricordano certo quanti ne hanno l'età quell'ultimo discorso pubblico di Moro il ventotto febbraio del settantotto pochi giorni prima del suo rapimento
Si rivolgeva Moro i deputati e dei senatori democratico cristiani riuniti in assemblea aveva il compito difficile complicato di convincerli ad un passo inedito al rischio che proprio di ogni percorso inesplorato sapeva
Che lo spirito di conservazione la paura di guardare avanti nascondono il desiderio comune di marciare con i tempi
I fondersi nel loro corteo così da liberarsi di ogni scelte da ogni conflitto
Capiva e la proposta di collaborazione fra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista per affrontare le emergenze politiche ed economiche di quella stagione aveva contro molte allergie internazionali e altrettante forze oscure interni le une e le altre timorose di ogni cambiamento che non fosse trasformisti col deciso cioè a tavolino controllato e contrattato su uno scacchiere che garantisse l'immobilità del potere
Aldo Moro parlava a braccio in un'aula gremita insicura
Quasi alla conclusione del suo intervento appassionato diceva dunque
Se voi mi chiedete
Fra qualche anno cosa potrà accadere fra qualche tempo cosa potrà accadere
E io non parlo del logoramento dei partiti parlo del muoversi delle cose del movimento delle opinioni
Della diversa dislocazione delle forze politiche
Se mi chiedete fra qualche tempo cosa accadrà io dico può esservi qualcosa di nuovo
Ecco qualcosa di nuovo sapeva muro che non esistono cambiamenti se non ci si mette in discussione senza altra certezza che quella di un dovere da compiere di una difficoltà da vivere sapeva che cambiare è il solo modo per consentire al nuovo di crescere restando pur fedeli a se stessi dalle proprie idee e se ne dalla parte del nuovo che si fa lo aveva ripetuto molte altre volte Moro nei periodi di più impegnativa transizione della Società italiana del dopoguerra
Dalla formazione del centrosinistra alle ansie alle utopie casse esserlo quando le temperie che alla storia e la pressione sociale sollecitano le modifiche e i cambiamenti della politica
In quell'ultima occasione Moro aveva ancora più acuta l'esigenza del cambiamento che non consente certezze
Capiva che per arrivare Ida sulla sponda del nuovo necessitava un traghetto di larghe intese utile a tutti e per tutti doveva essere rischioso nello stesso modo
Intorno alla terza fase morti e si è discusso a lungo a lungo la sia fatta coincidere con il consociativismo passi è accreditata di una spartizione oligarchica aveva si è perfino interpretata come un sistema chiuso in qualche modo l'operazione conclusiva di un regime ed era invece a me pare a noi pare nelle intenzioni dello statista lo strumento di una liberazione il tragitto obbligato verso quelle riforme istituzionali e politiche necessarie per dare ordine compiuto alla in compiuta democrazia italiana il nuovo che Moro lucidamente prefigurava era ricordiamo il muoversi delle cose
Il movimento delle opinioni il diverso di giocarsi dalle forze politiche
Che significa lo possiamo tradurre bene oggi la consapevolezza della realtà che muta di nuovi soggetti politici che crescono di partiti che si alternano al potere e al governo
Scomparso Moro la terza fase si compì in misura monta una cultura delle larghe intese non incanalata verso l'obiettivo primo per cui era nata favorì la crescita del Welfare State presso interpretato come quel fra STET all'italiana
Il consociativismo venne presto archiviato dal riflusso e maltrattato dalla ubriacatura da decenni e che ha bruciato gli anni Ottanta
Distrutti da un gruppo dirigente che indossava facce col gusto della vita e interpretati come l'unica vera novità la pagina nuova
Radiosa della vita collettiva italiana
Quel vitalismo irrigidito non trovando non avendo trovato una possibile misura ha trasformato l'appetito in volgarità fino allo sbaraglio della decenza
Alla caduta di rispetto di sé e degli altri a quella colossale incredibile commistione fra politica e affari
Che ha avuto anche a Brescia un paradigma del quale occorrerebbe invece fatica da capire
Libano assassini senza risentimenti ma anche senza tentennamenti
Sono passati quindici anni e di nuovo ci tocca tocca tutti di tentare come diceva Moro di vivere le difficoltà del nostro tempo senza sapere cosa accadrà
Possiamo solo dire almeno ciò che non vorremmo più essere abbiamo sperimentato fino in fondo identità faticosa che viene da ciò che si è stati e si è smesso di essere dalla forza della speranza e dalla conoscenza del suo scacco
Stavolta la forza delle cose sollecitata in dei fascicoli della giustizia esige il cambiamento come strumento unico di possibile riscatto come gesto utile per limitare il disonore il nuovo non prevede più avanzata irresistibili ma conversioni non disprezzabile non l'avvistamento di luminosi percorsi ma strade la cui ritirarsi e abitudini da smettere ambizioni da cui dimettersi
Sono i caratteri più difficile al cambiamento per questo molte oligarchi e di molti partiti con la loro radicate abitudini fanno così fatica ad accoglierlo
Che continuano ad usare il loro passato a temi erano solo come un'arma per prevalere nel presente anche quando sanno che il gioco è finito
Per questo la stessa società civile e così indignata collettivamente ma ancora così poco disponibile
Al dovere della responsabilità individuale dell'impegno in prima persona e per questo allora il movimento referendario alimentato proprio dalla base dei partiti popolari
Ha avuto così grande peso ed è stato così determinante nel processo di mutazione che è in corso e per questo ne sono consapevoli citare il pochi autorevoli leader rimasti sulla scena politica
Egli ancora meno numerosi maestri rimasti sull'orizzonte intellettuale
Rischia purtroppo di essere solo il cambiamento istituzionale a poter ridare una qualche identità ai partiti
Costringendoli a farsi nuovi per un taglio radicale col passato di cui va salvato ciò che ha avuto valore e sepolto ciò che è morto
Senza la trasformisti che attenta azione di chi del passato se ne sbarazza con risentimento lo trattiene con puntiglio solo per non dare agli altri partita vinta
Ripercorriamo le ancora una volta l'ultima le parole di Moro parlando del muoversi delle cose del movimento delle opinioni della dislocazione delle forze politiche
Questo ci pare il senso del nuovo cui spetta oggi caposaldo di ogni ulteriore riforma capovolgere definitivamente il rapporto fra i partiti la società e lo Stato
Ridando alle istituzioni quello Rolo stupidamente usurpato di identità collettiva di sintesi dei contrasti di primato cioè dalla politica
Ed è poi questa ci pare una delle peculiarità del discusso governo Ciampi ed insieme ad esempio del nuovo modo di fare politica con cui la DC di Martinazzoli assecondato la formazione di quello esecutivo
Un atteggiamento di rispetto di disoccupazione dalle istituzioni sia identità specifica della nuova segreteria democristiana e della quale sono già numerosi segnali avvertibili dalle nomine dalle banche alle scelte del ministro
Ma sì a Mino Martinazzoli è finora riuscito in misura così innovative così riconoscibile
A gestire dal rapporto istituzionale fra il partito e il potere
Molto meno ottimismo i minori segnali di riconoscenza vengono alla sua complicata sfida di montaggio e rimontaggio di cambiamento dall'interno dei connotati comportamentali della democrazia cristiana
A che fare con un congegno incrostato che si muove in un ventre in elastico
Dentro il quale sono facili nascondi menti dal quale faticano ad essere estirpati indizi che al centro come alle periferia consentono alle antiche e nuove oligarchie di nuotare in attesa di una impossibile rivincita
Una è la frustrazione di un costretto abbandoni
Il partito si è smagrito questo sì il nuovo manifesto è servito almeno a questo ma le grandi speranze
Restano ahimè ancora aggrappate quasi esclusivamente alle immagine credibile solitarie carismatica di Mino Martinazzoli i segni all'interno sono labili soprattutto nei gesti della classe dirigente
Che resta in apnea non bada alle avvertenze nemmeno a quelle elettorali e in alcuni casi nemmeno a quelle giudiziarie
Forse non è più nemmeno questione di furbizia forse proprio non capisco
Forse la rapida successione dagli avvenimenti gli impedisce una capacità di sintesi di replica dignitosa
Ma consapevolezza anche delle classi dirigenti locali ancora troppo debole fra l'ottimismo spesso patetico della paura e l'ostinazione incosciente i vecchi giochi avvertita regole ne è esempio prestare fra di noi la pochezza di comportamenti virtuosi per i presunti dirigenti della commissariata Democrazia Cristiana di Brescia alla vigilia di un congresso da cui ci si attenderebbe ci si deve attendere
Una replica non disdicevole capace di corrispondere all'impegno di un'esperienza quella del segretario nazionale che in qualche modo ci appartiene di onorare una tradizione
Io onorare una tradizione di assecondare le attese che pure si vanno manifestando nelle assemblee pre congressuali e nel movimento di base
Ne altrettanto esemplare in negativo la recente nomina del segretario cittadino bresciano dalla Democrazia cristiana eletto al termine di un congresso che ha visto ripetute in molta misura le abituali contrapposizioni
Che ha svilito la disponibilità di una candidatura autonoma dal mondo cattolico bresciano
Che non ha sentito il dovere di una forte autocritica dopo quattro anni di disastrosi
Enti politici ed elettorali che non ha trovato il coraggio di denunciare so che nella DC bresciana va abbandonato perché ossidato e corrotto
In una stagione come questa va detto con sincerità e amicizia servono gesti severi anche verso noi stessi
Vale per tanta classe dirigente della vecchia DC anche di quella di sinistra occorre stare un passo indietro
Significa non farsi da parte ma passare il testimone a qualcuno che ci metta serenamente da parte non rinunciando alle nostre idee ma garantendo a qualcun altro il compito di rappresentare
Consapevoli tutti assieme che per l'atteso appuntamento di Rifondazione occorrerà ripensare molto dalla DC
Tranne la tradizione solida dei suoi riferimenti etici delle sue leadership storiche e dei suoi connotati popolari
Avvertiti che il nuovo sistema elettorale modificherà organizzativamente e culturalmente il modo stesso di essere e di vivere il partito
Non ignari il blocco sociale tradizionalmente portatore dalla vasta base di consensi alla DC Sala per qualche tempo tentato dalle le idee dei localismi
E che la stessa collocazione politica del nuovo partito è una scelta tutta da compiere
Un'opzione da definire con capacità storica con un progetto amministrativo capace di corrispondere ai bisogni di un orizzonte civile sociale ed economico in così accentuate evoluzione la sfida di Mino Martinazzoli riguarda il significato stesso della presenza organizzata dei cattolici nella storia e nello sviluppo della democrazia italiana
Ed è a questa sfida che guardano con ansia e con rispetto quanti hanno a cuore non tanto e non solo il destino della DC ma quello dei partiti dalla storia democratica del Paese
Come tutte le sfide anche questa questa forse più di tutte le altre si esprime e si definisce nella condizione nella misura del proprio rischio che ce lo ha insegnato tante volte Aldo Moro occorre concorrere tutto intero
Questo peraltro è l'unico modo per non morire di asfissia barricati contro il mondo per timore della tempesta
Ed è l'unico modo di stare nel futuro più avanti dove non ci siamo ancora
Ecco questo cari amici sono i temi le domande le ansie che sottoponiamo agli autorevoli interlocutori di questo incontro che sarà concluso dal segretario nazionale del partito Mino Martinazzoli
Il quale con Franco Salvi è presenza fissa del nostro convegno ma che per la prima volta ne diviene anche solitario interlocutore prestigioso quasi storico riferimento per il possibile futuro della funzione dei cattolici in politica
Da cui anche per questo incontro la scelta di un confronto tutto interno al mondo cattolico la cultura cattolica contravvenendo quel principio di dialettica con altre culture del Paese che è stata caratteristica costante dei nostri convegni
Ma ci pare che emblematicamente quanto accadrà per questa cultura politica sarà decisivo anche per il futuro di tutta la cultura politica italiana
Per questo ancora non ci pare non futile la nostra ostinazione la fedeltà per il tramite di Franco Salvi alla memoria dal nome di Aldo Moro evocato oggi cui così fortemente dalla presenza del figlio Giovanni a loro a Franco Monaco a tutti gli interlocutori vada anche grazie dalla rivista e dire grazie
Sincero vacci soggetti vicepresidente della Camera che ha accettato di ordinare i lavori di questa mattina ed al quale cedo la Presidenza per avviare i lavori del convegno grazie
Cari amici io ringrazio per l'onore che mi è stato fatto di essere qui ordinare questa prima fase dei lavori del convegno dell'undicesimo convegno sul pensiero
Un'azione di Aldo Moro mio primo dovere di non aggiungere un altro introduzione a quella già fatta credo molto efficacemente
L'amico fino che ha già indicato con chiarezza il senso di questo ritorno a Iseo era Moro
E ha già posto le domande di interrogativi che credo siano comuni in ordine al nuovo e al vecchio questo passaggio così cruciale decisivo
Nella vita del nostro paese ma non solo del nostro Paese e cerchiamo di tenere sempre sempre più dopo quanto è accaduto lo sguardo Berto solo sull'Europa ma sul monte vorrei solo in tutta modestia aggiungere una piccolissima annotazione dei queste
Io spero e mi auguro che sono molto lieto dalla presenza di tanti giovani questa mattina
Che questo convegno annuale serva anche a far crescere consapevolezza consapevolezza appropriata
Su ciò che è davvero nuovo ciò che è davvero vecchi ad abbandonare il socio che si vede invece conservare
Nella sul permanente validità e attualità
Ma credo che dobbiamo anche far crescere consapevolezza credo che sia sempre più necessario anche le vicende
Recenti della vita politica nazionale lo stanno a testimoniare
Occorre far crescere consapevolezza anche su quanto è difficile
Far nascere costruttivamente apporre su basi che siano vasi chiaro il nuovo per le esistenze di sono sono tante le resistenze
Vorrei solo che quanto sinistramente accaduto a Roma stanotte non sia il segnale di qualche cosa di cupo che possa preoccupare ancora più a fondo
La vicenda democratica del nostro Paese l'abito del nostro Paese nel non dimentichiamo mai
Quello che Moro disse che del crescere e nel crescere si può morì
Ecco credo che la una fase di questo convegno particolarmente alla fase di stamattina credo che possono aiutare apporre un poco i fondamenti che possono limitarsi ad assistere all'incontro alla tavola rotonda al confronto vivace di opinioni a cui che si svolgerà nel pomeriggio
Il primo protagonista di questa stamattina Giovanni Moro
Che parlerà ricorderà la figura del padre il pensiero del padre dentro l'attualità della vita che stiamo vivendo per il tempo che stiamo vivendo
Voglio dire Giovanni Moro non è solo Giovanni Moro ebbe tanto tanto soprattutto per la sua vita
Giovanni Moro è uno studioso del pensiero
Di Aldo Moro
è uno studioso che presiede dirige una fondazione che ha proprio il compito di analizzare approfondire e far conoscere divulgare il pensiero e l'azione e di Aldo Moro
Ma Giovanni Moro voglio dire soprattutto i giovani collocati in alto
E anche un intellettuale che con molto operosità si sta impegnando sul versante della società
Per vedere i definire modi e forme per dare voce ai cittadini cittadini al di là dell'ingombro tante volte dei partiti
Attento ai nuovi movimenti ai nuovi modi alle nuove forme della partecipazione
Credo che anche questo aspetto dalla sua personalità del suo impegno sia particolarmente importante interessante proprio in una fase in cui sta tornando un interesse forse sta rinascendo una nuova passione civile ma certo si tratta anche di definire forme e modi nuovi di questa partecipazione civica
Doping la parola a Giovanni Moro
Bene io
Sono un po'imbarazzato da tutte le cose non regole GT ha detto su di me che non di cui non troverebbe riscontro in quello che dirò
Sarà una piccola riflessione che spero possa essere utile alla trattazione di dei temi anche di attualità di che sono previsti nella giornata di oggi prima di farlo però permettetemi di ringraziare per questo invito è come è stato ricordato la seconda volta che partecipò a questi convegni e devo dire essendomi occupato in questi anni come è stato ricordato degli studi delle interpretazioni dell'opera di Aldo Moro che ci sono poche cose in Italia che siano serie produttive come questi convegni che vengono fatti a Iseo
Ci sono molte chiacchiere c'è molta retorica c'è molta volevo grafia ma ci sono poche cose serie che vengano fatte su Aldo Moro per cercare di capire di interpretare e questa è una ragione per cui sono particolarmente lieto di questo invito di essere qui oggi
Credo che si debba riconoscere che oggi è più facile in un certo senso una riflessione su Aldo Moro non solo per il fatto che aumenta la distanza temporale dagli eventi secondo alcuni questo è un vantaggio è un aiuto per la interpretazione ma soprattutto perché questi immensi noi siamo stiamo vivendo la chiusura di una fase che si è caratterizzata o meglio se in un certo senso proprio costituita o definita proprio per l'abbandono dello stile di pensiero e di azione politica di Aldo Moro
Si può dire anzi che in modo in un modo che paradossale ma secondo me solo apparentemente paradossale il quindicennio che è trascorso ha conosciuto nello stesso tempo la massima vanificazione delle intuizioni Moro teme e insieme la massima realizzazione la massima attuazione delle sue delle sue Profezia
E da questo punto di vista credo che vada messo un parte una particolare attenzione sull'attivo rianimazione di Aldo Moro in ordine alla crisi dei partiti alla riforma dei trattati di questa teoria
Questo pensiero è questa azione acquistano oggi credo un particolare rilievo per ragioni del sono evidenti a tutti ma hanno anche un valore euristico io credo in relazione a questo tema del quindicennio della interpretazione di questo quindicennio che per me è una delle cose più importanti uno dei compiti più importanti che abbiamo di fronte io quindi dedicherò la mia la mia comunicazione a questo tema di Aldo Moro e la crisi della forma partito alla crisi dei partiti devo naturalmente fare una precisazione io forse sono la persona meno adatta qui dentro a trattare questo tema perché non sono un senza partito diciamo come sa chi mi conosce come sa bene chi mi ha invitato a questo convegno quindi mi sento un un po'estraneo alla discussione
Alle discussioni che vengono fatte in seno al mondo dei partiti estranee non per l'interesse perché queste son cose di importanza vitale ma perché non mi investono nel direttamente anzi devo dire che praticamente tutta la mia vita adulta lo passava a cercare di dimostrare come non si fa un partito già come si fa una organizzazione politica dei cittadini che sia diversa da un partito al di là al di là del suo nome quindi lo voglio precisare questo per chiarire anche la mia posizione forse c'è un vantaggio dalla lontananza
In in un caso come questo e malgrado questo credo che possa essere utile sia un tema di portata generale questo della crisi della forma partito della crisi dei partiti lo sia per il partito cattolico lo sia per gli altri
Grandi partiti storici lo sia per in nuovi partiti quindi da questo punto di vista così di lontananza da l'oggetto della discussione e io spero di poter essere in qualche modo in qualche modo utile anche perché son convinto intimamente che per quanto riguarda in particolare la vicenda della democrazia Cristiana dei cattolici organizzati in politica credo mia convinzione intima che un ritorno a Sturzo di cui si parla che non passi
Per il rasoio del pensiero di Aldo Moro rischi di essere come posso dire una capriola all'indietro ecco questa è la mia e la mia sensazione perché il rischio è quello di non misurarsi con una non con il problema della costruzione dello Stato democratico con la costruzione del dei partiti come strumenti
Di azione politica per i cittadini ma di misurarsi con la crisi dello Stato democratico e con la crisi dei partiti come strumenti di azione politica dei cittadini penso quindi che passare attraverso la riflessione Moro terzo la crisi dei partiti sia indispensabile per tutti siamo qui a parlare siete qui a parlare in particolare nel della democrazia cristiana ma credo che per tutti ci sia questo problema
Credo di poter dire rapidamente che la teoria Moro tema sulla crisi dei partiti sulla crisi della forma partito si potrebbe sinteticamente ricostruire attraverso cinque passaggi che io ricorderò anche con qualche riferimento
A dei testi che ebbene rileggere rapidamente in un caso come questo perché si rileggono testi sono stati scritti venticinque anni fa trent'anni fa e sembra di sentir parlare di cose che stanno avvenendo sono sotto i nostri occhi
Il primo passaggio cella teoria Moro tela sulla crisi dei partiti alla presa d'atto che avviene in modo chiaro lucido alla fine degli anni sessanta
Di un profondo mutamento antropologico che l'Italia e non solo l'Italia conosciuto mutamento caratterizzato dal passaggio da una società verticale a una società orizzontale e dall'affermarsi di una autonoma politicità della società
Società che diventa un luogo di in cui si esercitano si affermano poteri diffusi è particolarmente influenti talmente influente da non poter non essere anch'essi definiti poteri di carattere politico
Nel luglio del settantaquattro Aldo Moro scrive non c'è dubbio che siamo passati con la grande svolta degli anni settanta da una società per così dire verticale a una orizzontale con potere diffuso e disperso
La società capace prima di sviluppi preordinati e sicuri si sofferma ora in un'analisi critica in una molteplice riflessione assai più che in passato i poteri si condizionano e qualche volta si paralizzano reciprocamente
Si affermano infine poteri che di fatto si sono stabiliti in una società multiforme e autonoma
Il potere dislocato variamente Adele dislocato variamente dislocato laddove la realtà lo richiede
E dove è naturale che sia quindi il primo passaggio è la registrazione di questo mutamento da una Rafferty cadevano società orizzontale caratterizzata da una dispersione da una diffusione dei potenti
Il secondo passaggio potrebbe essere reso in questi termini in senso più stretto
Questo mutamento può essere considerato e valutato come un processo di liberazione della umanità
Si rimprovera spesso dal numero Detersoap sopravvalutato il cosiddetto Sessantotto ma in tutti i suoi testi c'è una netta distinzione tra il movimento profondo che nel sessantotto e seguenti aveva trovato una espressione delle leadership le forme storiche che che questo movimento poi aveva questo moto aveva aveva trovato questo processo di liberazione della società avviene in modo autonomo dai partiti e proprio per questo
Comporta dei rischi mortali per i partiti perché comporta il rischio di di spazzare ogni di spazzar via io qui voglio semplicemente ricordare un testo celebre ma molto importante
Il primo testo in cui si parla della terza fase quello del luglio del mille novecentosettantacinque e non è credo casuale che il tema della terza fase venga introdotto da una considerazione non sulle difficoltà dei rapporti tra i partiti o dalla difficoltà di produrre alleanze stabili nella vita parlamentare ma da una testo che sono in questo modo è in atto quel processo di liberazione che ha nella condizione giovanile della donna nella nuova realtà del mondo del lavoro nella ricchezza della società civile le manifestazioni più rilevanti ed emblematiche
In qualche misura questo è un moto indipendente dal modo di essere delle forze politiche alle quali tutte comprese quelle di sinistra esso pone dei problemi non facili da risolvere
Questo è un moto che logora e spazza via molte cose e tra esse la diversità del Partito Comunista e poi si dice in questo stesso discorso poche righe più sotto
è cominciata una nuova terza difficile fase della vita politica quindi il secondo passaggio mi pare dire
Possa essere formalizzato nella chiave di un processo di liberazione che avviene all'interno della società non senza rischi non senza contraddizioni naturalmente non sto qui a ricordarlo e avviene in modo indipendente che i vari partiti mette anzi in discussione
La stessa esistenza dei partiti
Il terzo passaggio
è che il punto di partenza per un nuovo discorso dei partiti e sui partiti
La presa d'atto di un limite invalicabile un limite di carattere intrinseco e oggettivo
Un limite è rappresentato dall'autonomia dalla libertà e come abbiamo visto dalla peculiare politicità della società cioè per Aldo Moro il limite dei partiti non è come è stato molto equivocato in questi in questi anni ottanta da varie parti
Anche la svolta del PDS ha avuto questo segno una scelta di carattere etico dei partiti fanno di limitarsi di limitare la loro presenza nella società
Ma è invece una dura realtà dei fatti da riconoscere e con la quale misurarsi
Nel sessantanove Moro scrive il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana e si pone come un limite come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stessi
Il crescere dei centri di decisione il pluralismo che esprime una molteplicità irriducibile delle libere forme della vita
Comunitaria e anche parlando nello stesso anno delle dispute interne
Al suo partito dice queste dispute hanno il loro limite nella crescente inafferrabilità della vita sociale in confronto a ogni pretesa organizzatrice e dominatrice si voglia o no non per nostra incapacità ma per la forza delle cose declina l'efficacia degli interventi che imbrigliano la società e si accresce il valore della intelligente immobile promozione del coagulo del opinioni
Il terzo passaggio quindi la presa d'atto di un limite oggettivo
Al all'esercizio di funzioni di guida della società da parte dei partiti
Il quarto passaggio
E la identificazione con me il fatto come Del Fattore causalmente
Più rilevante della crisi dei partiti nella loro autoreferenzialità cioè nella loro pretesa autosufficienza e nella loro chiusura rispetto ai dinamismi della vita sociale
Sempre nel sessantanove Moro scrive
Parliamo giustamente preoccupati di distacco tra società civile e società politica riscontriamo una certa crisi dei partiti
Una loro minore autorità una meno spiccata attitudine a risolvere su basi di comprensione di consenso di fiducia i problemi della vita nazionale
Noi vogliamo corrispondere si capendo e facendo all'inquieta richiesta della nostra società ma un studiamo poi contraddittoriamente i canali che potrebbero portare nel partito quella carica di vitalità e di attesa che pure nel nostro Paese
Sì che essa finisce per riversarsi altrove mettendo in crisi la funzione dei partiti quali sovente fronteggiano dall'esterno senza una esperienza interiore vissuta vissuta del dramma sociale del nostro tempo le situazioni che si presentano i spesso si esauriscono senza autorevole mediazione nella società civile il quarto passaggio è quello della individuazione come uno dei fattori rilevanti
Anzianità di questa chiusura di questa pretesa autosufficienza dei partiti il quinto e ultimo passaggio e che è la registrazione molto chiara molto netta
Della del fatto che l'alternativa che i partiti hanno di fronte
Quella tra riconoscere questo loro limite invalicabile
Riformarsi di conseguenza
E quindi prendere atto della loro non onnipotenza e invece rassegnarsi a perire o ad essere travolti dagli avvenuti
Sempre nel mille novecentosessantanove Moro scrive in una curva acuita sensibilità sociale eccita essa stessa la sensibilità dei partiti ma appunto non ci si accontenta di questo e i compiti delle forze politiche appaiono più fortemente delimitati e condizionati oggi partiti sono meno che mai onnipotenti e ad essi e di riflesso al Parlamento è riservato un più ristretto campo di iniziativa e di azione
E tuttavia una loro responsabilità permane ed è ancora estremamente importante ad essi dunque è richiesto di rispettare questo limite e ancora sempre nel sessantanove non si tratta dunque di annullare i partiti ma di renderli consapevoli del limite che scaturisce da una più grande ricchezza e vivezza della vita sociale e ancora addirittura nel sessanta dunque
Un grande partito si rinnova con la vita che si rinnova cresce con la vita che cresce risponde allo stimolo di nuovi equilibri che si fanno strada con l'assunzione di una nuova responsabilità con un nuovo più profondo adempimento dei suoi compiti storici un partito che non si rinnovi con le cose che cambiano che non sappiamo alga Mario nella sua esperienza di nuovo che si annuncia viene prima o poi travolto dagli avvenimenti viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha saputo capire e alle quali non ha saputo corrispondere quindi ed è questo l'ultimo passaggio di un rapida ricostruzione di una teoria però esiste ed è ha un carattere sistematico Moro terzo circa la forma partito
Il prospettarsi di questa alternativa avo preso atto di questo limite invalicabile di questa non onnipotenza in una società diventata
Una società più adulta più libera più autonoma nel bene e nel male dalle centrali ufficiale oppure essere destinati a scompare
Credo che si potrebbe dire che oggi guardando a questa tematizzazione Moro tema della crisi dei partiti potrebbero essere fatte alcune osservazioni o per concludere questa conversazione ne vorrei fare tre principali che hanno a che fare proprio con il dopo Moro cioè con quello che è successo dopo
La prima osservazione è questa
Nel quindicennio mille novecentosettantotto mille novecentonovantatré
Mille novecentonovantadue insomma
Si può dire che i partiti il sistema dei partiti non abbia ascoltato Aldo Moro e il suo monito a compiere in tempi stretti una profonda riforma io direi una riforma profonda del gioco prima ancora che delle regole del gioco e cioè del sistema dei rapporti tra
Le classi dirigenti politiche la società i partiti hanno continuato potremmo dire sulla scia di questa teoria Moro tema della crisi della forma partito hanno continuato a volere tutto e proprio per questo hanno o rischiano di perdere tutto qua
Se avessero riconosciuto i loro limiti fra loro no non il Potenza forse oggi avrebbero maggiori chance per il futuro e forse l'Italia avrebbe anche un futuro meno incerto perché è chiarissimo che quello che sta avvenendo no nella mancanza di una forte autorità politica comporta dei rischi che altrimenti non ci sarebbero Stati non ci sarebbero stati o per necessità
Penso che il quindicennio che si sta chiudendo in questo mondo così doloroso neppure questo è stato ricordato stamane ha conosciuto una tendenza direi il refrain ambigue alla oligarchi già azione della vita pubblica m'è capitato qualche mese fa di rileggere la sociologia del partito dei partiti politici di Michels sembrava un libro scritto quindici giorni prima
Una tendenza al consociativismo questo sì cioè a una una tendenza questi gruppi oligarchici a unirci
Dividersi confliggere ma sempre senza riferimento al problema di conquistare seriamente il consenso
Il consenso popolare e non solo il consenso elettorale ma soprattutto il consenso attivo dei cittadini di questa di questo Paese
E così che in questo quindicennio c'è stata una tendenza quello che non so se si potrebbe chiamare patrimoni all'ISMU cioè l'idea che la fonte di legittimazione del potere politico può e alla fine sia il denaro
Tutto questo credo che si debba riconoscere che non c'era nella storia della della Repubblica democratica e credo che siano proprio queste linee di tendenza che si sono fermate nel quindicennio che hanno importi in qualche modo pezzo perduto i partiti nel momento in cui esatti pensavano proprio di aver raggiunto il massimo della onnipotente questa quindi è la prima osservazione che riguarda il quindicennio settantotto novantadue novantatré
La seconda osservazione
Questa uno dei grandi meriti poco riconosciuti direi anzi ne Galletti
Dell'Aldo Moro non solo pensatore ma anche uomo politico uomo di Stato
è quello di aver colto
Con grande anticipo la fine del conflitto tra Est e Ovest la fine del conflitto tra i due grandi tra i due grandi blocchi e le conseguenze che il venir meno di questo conflitto comportava
Comportavano per l'Italia
Per quanto riguarda la centralità che anche in Italia il conflitto ideologico aveva avuto credo che tutto questo lo dimostri al di là delle azioni di politica interna lo dimostrino
Le azioni di politica estera Cia di Moro ministro degli Esteri mi Moro presidente del Consiglio negli anni settanta attraverso questo queste due grandi strategie della distensione e della cooperazione di recente uno studioso di di scuola comunista come Franco De Felice ha affermato che grazie ad Aldo Moro in Italia il muro che è caduto nell'ottantanove
In Europa in Italia è caduto dieci anni prima e cioè che il problema della democrazia difficile da portare a soluzione
Non aveva più come ostacolo insormontabile un conflitto di carattere ideologico che riguardava le basi stesse
Della dello Stato e del sistema democratico ma riguardava altre considerazioni
Ecco io credo che a proposito di questo tema della caduta del Muro dieci anni prima in Italia grazie all'azione di Aldo Moro vada detto che in questo quindicennio il sistema dei partiti non è riuscito non ha saputo utilizzare questo grande vantaggio
E ha in qualche modo sperperato ho sprecato una occasione che io non so dire se sia se sia ripetibile
Il superamento della democrazia difficile come proprio Aldo Moro la chiamava per la democrazia fondo ridotte possibilità di alternanza proprio a causa di questa anomalia
Della vita politica italiana della centralità di questo conflitto ideologico che rendeva in componibili
Le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione star venendo ma rischia di avvenire malgrado i partiti o contro diversi
Terza ed ultima osservazione
Penso che sia urgente credo che questo sia un compito di tutti
Fare uno sforzo di interpretazione di periodizzazione della storia della Repubblica
Ci sono molte interpretazioni astratte quasi caro caricaturali che sono in circolazione non si sente dire da una parte che cinquantennio repubblicano è stato un'unica storia di latro Shinya mondi trame occulte e dall'altra parte si sente dire che il cinquantennio repubblicano è stata la storia di un lunga ininterrotta luna di miele tra il sistema dei partiti e la società italiana al punto poi da dover dire che se qualcosa è andato male nella vita del nostro Paese la colpa è stata più che dei partiti dei cittadini che hanno espresso il loro consenso che sono fatti rappresentare nel bene e nel male dai partiti
Credo che si debba riuscire a superare queste interpretazioni che sono astratte un po'estremiste e che rendono molto difficile riuscire ad andare avanti io non credo che senza una interpretazione adeguata
Nella storia repubblicana si possa riuscire a fare dei passi in avanti e credo che vada detto che in questa opera che necessaria ed è un compito di tutti
Aldo Moro la sua vicenda andranno considerati come uno spartiacque come una delle tappe fondamentali di un passaggio di fase nella storia della della Repubblica democratica
Io credo che questo vada detto non nel senso debole un po'ovvio della cosa e cioè che c'è una oggettiva concomitanza tra la scomparsa via Aldo Moro dalla scena politica e l'instaurarsi di un nuovo scenario di politica interna ma vada detto in senso forte e cioè che c'è un rapporto causale
O per lo meno c'è una forte correlazione tra la sua scomparsa e il rovesciamento della sua politica questa accordi questa correlazione io parlo da un punto di vista naturalmente di l'analisi politica interpretazione non certo da un punto di vista giudiziario anche se le inchieste giudiziarie non ci hanno molto aiutato avrebbero potuto invece farlo nel ricostruire questa vicenda mi è capitato di dire
Citando una famosa distinzione dice che il che le vicende di la l'azione giudiziaria a proposito della vicenda di Aldo Moro ci ha restituito molte esattezza in nessuna verità cioè ci ha restituito molti fatti
Ma molti fatti singoli molte spiegazioni locali ma non ci ha fornito una spiegazione e una interpretazione di carattere generale forse il tempo che questo compito
Di verità questo impegno per l'abilità per produrre una verità che è indispensabile secondo me per proporsi seriamente
Di aprire una nuova fase nella vita del nostro Paese si faccia si faccia
Per iniziativa del mondo della politica non solo per onorare per ricordare Aldo Moro per il suo grande contributo ma anche per evitare un peggio che potrebbe che potrebbe arrivare
Chiudo dicendo che se sono sembrato pessimista voglio dire non lo so non sono pessimista né per natura nel per convinzioni credo che ci sia molto da fare
Anche se non tutto post può essere fatto all'interno del sistema dei partiti il Parlamento ma credo che la politica oggi proprio in relazione a quanto
Veniva detto e tematizzato da Aldo Moro sia un oggetto molto più Complesso è articolato quanto a centri di responsabilità politica di rappresentanza di esercizio di di poter indispensabili per il governo del Paese incerto c'è molto da fare
Io non credo che ciò che c'è da fare sia soltanto un cambiamento istituzionale questo è indispensabile naturalmente ma troverei pericoloso limitarsi a questo mi sembra evidente che la fase di transizione da un vecchio dal vecchio al nuovo sistema politico che il nostro paese sta vivendo non si concluderà subito dopo le elezioni politiche fatte con la riforma del sistema elettorale anche se si dice con qualche semplificazione in questo momento che adesso tra tre settimane il Governo farà la riforma elettorale dopo una settimana si voterà da una settimana ci sarà il nuovo sistema politico credo che sarà molto più dura molto più lunga
Gli esiti non sono non credo che siano scontati e molti di questi esiti non dipendono dal mutamento delle regole il sistema elettorale della forma di governo della forma di Stato oltre di di queste di questi cambiamenti dipendono da una ripresa da una nuova tematizzazione del significato della politica dell'azione politica
E dell'esercizio del potere politico in una società che nuova i partiti hanno avuto grande difficoltà ad accorgersene
Aldo Moro lo ha detto qualche volta lo anche gridato poco ascoltato credo poco capito sarebbe il caso dopo quindici anni per l'interesse della democrazia di prenderlo sul serio grazie
Siamo naturalmente molto grati Giovanni Moro quale apposto con in modo molto netto credo alcune questioni che troveranno modo di essere riprese credo adeguatamente nella tavola rotonda di questo oggi pomeriggio e mi pare centrale
L'affermazione che ripeto in modo molto netto Giovanni Moro ha fatto che anche l'idea di uscire da questa crisi così profonda
Inseguendo quella che è stata certamente una grande intuizione sto insieme al partito programma debba però appare deve essere coniugata e fare i conti fino in fondo con insegnamento di Moro ma con le grandi questioni che attengono alla crisi non solo è tanto dalla forma partito perché questo lei c'era molto attenti a su questo punto i giovani come stato dell'insegnamento di Moro
Ma la crisi ha investito quella forma di democrazia che pure è stato una grande conquista dal punto di vista della storia costituzionale democratica quella forma di democrazia che si chiama democrazia dei partiti questa è la grande questione la questione cruciale
Su cui credo che il richiamo anche a queste preveggenti
E ammonimenti che venivano dall'insegnamento di Moro che credo sia oltremodo opportuno coma pure credo abbia posto un altro tema che senz'altro immagino verrà ripreso nella tavola rotonda di oggi che il rapporto fra le regole e la politica
Perché certamente le regole sono importanti essenziali aiutano cioè una risorsa uno strumento fondamentale
E ma poi ci sono problemi che esiste la politica e saper risolvere saper affrontare anche questo credo è un grande interrogativo per non restare magari delusi da grandi illusioni troppo semplicisticamente e costruite per questo anche lo ringraziamo il suo intervento si prolungherà
Nella parte pomeridiana di questo convegno
Ora il professor Monaco e si parlerà Sturzo De Gasperi Moro fra spiritualità e politica credo che un tema anzi evoca anche tante suggestioni Mona quest'atto come molti sanno presidente dell'Azione Cattolica di Milano
E attualmente presidente di quella importante associazione bisogna far conoscere di più Città per l'Uomo fondata dall'indimenticabile
Giuseppe Lazzati e responsabile delle relazioni esterne del Università Cattolica siamo grati di questo sua adesione del contributo che reca convegni
Come avete sentito il titolo è oltremodo pretenzioso dunque abbiate un po'di comprensione ha modo di premessa vorrei fissare il mio punto di vista potrei dire meglio il mio sentimento secondo il compito che intendo svolgere Terzo tre convinzioni o tre presupposti che in qualche modo presiedono all'intera riflessione che poi seguirà
Il mio sentimento dunque non sono uno storico di professione ho fatto osservare all'amico Dino Bino solo piuttosto modesto osservatore
Che tuttavia questo sì va fiero di essere ancorché indegnamente figlio di una tradizione che vanta tre padri nobili di questa levatura
Sturzo De Gasperi Moro e che appunto un osservatore che con passione si interroga su come inverare come custodire come sviluppare quel prezioso patrimonio entro le coordinate di oggi a fronte delle nuove sfide sfide
Secondo circa il compito assegnato mio ho provato a interpretare le attese degli organizzatori
Facendo le appunto reagire sugli interrogativi che io stesso mi pongo in questa nostra stagione intensa e travagliata
Un po'tutti mi pare teorizzano e house spiccano la sollecita apertura di una nuova fase del cattolicesimo democratico l'esigenza di marcare una discontinuità
All'insegna si dice di una ripresa creativa dell'eredità di Sturzo della lezione del popolarismo
Tornare a Sturzo è un luogo comune quasi una parola d'ordine che personalmente sottoscrivo
Salva la cura di e lavorare in senso di questo appello cioè di farne oggetto di riflessione affinché tale discontinuità tale ripresa creativa di Sturzo non sia solo il prodotto di uno stato di necessità
La resa alla pressione delle cose
O l'estemporanea risposta al sentimento di ripulsa dell'opinione pubblica
Cattolica i nomi infine per chiudere la premessa dicevo tre convinzioni o tre presupposti che in certo modo dicevo presiedono all'intera riflessione che seguirà prima convinzione
Ebbene fissare confido nella fecondità politica dell'ispirazione cristiana
Il cristianesimo a differenza delle sette aspira a fermentare dall'interno cioè a plasmare le forme della civiltà e dunque la stessa esperienza politica
Seconda convenzione giudico cosa buona e come tale da preservare la tradizione italiana altrove come è noto non è così di espressioni organizzate dei cattolici nella sfera politica
Terzo si deve diffidare degli innovatori si dice polemicamente i nuovi stili
Che il nome dell'azzeramento approdano allo sradicamento trascurano la cultura storica Miss conoscono i processi di lunga durata
Di qui l'utilità di fare me Mark memoria dei nostri padri e maestri non in chiave celebrativa ma appunto per corrispondere adeguatamente all'interpellanza di oggi
è superfluo notare che non basterebbe l'intero convegno per illuminare anche solo una di queste tre grandi figure io DS isole però un solo profilo
Quello inerente alla loro attitudine a corrispondere allo specifico stadio di sviluppo della democrazia italiana di cui furono testimoni e protagonisti modellando volta a volta lo strumento partito più adeguato alla specifica congiuntura sarà questo il filo rosso l'angolo di visuale privilegiato nella nostra riflessione cioè per farla breve quali furono il problema diciamo il problema dei problemi il problema sintetico
E rispettivamente la risposta al problema la missione svolta da ciascuna delle tre figure qui evocate
In rapporto allo stadio di sviluppo dalla democrazia di cui egli ripeto furono testimoni e poiché specificamente in rapporto alla coscienza e alla pratica della democrazia in campo cattolico questo è l'angolo di visuale questo è l'interrogativo sintetizza
Sturzo
A giudizio degli storici la Prima Guerra Mondiale segna l'avvento delle masse e la loro volontà di contare sulla scena dalla storia in questa temperie si possono schematicamente
Diciamo fissare il problema e poi l'opera cui Sturzo si applicò come quello di trascendere i limiti strutturali il carattere elitario della democrazia liberale
Di più di mettere mano a un disegno organico di riforma dello Stato liberale questo il compito che Sturzo assegnò a se stesso
E credo che anche il tema delle Autonomie del decentramento
Posso essere iscritto dentro questo Rizzo rispetto al fronte cattolico Sturzo e consegnato alla storia come l'ideatore il fondatore del partito di ispirazione cristiana aconfessionale di Raggio nazionale
Dunque come il geniale tenace artefice del superamento del clerico moderati moderatismo del Patto Gentiloni
Che Sturzo chiamava la prostituzione di un voto del non expedit dei cattolici rispetto alla vita
Dello stato unitario e dunque il dicevo il teorico l'artefice dalla partecipazione attiva e responsabile senza più riserve dei cattolici agli istituti dalla democrazia liberale
Battendosi lealmente a viso aperto sul terreno comune della dialettica democratica comuni a tutti
Egli venne così a capo di un paradosso di un'impasse che avevano imbrigliato a lungo la partecipazione dei cattolici alla vita dello Stato unitario sto curioso paradosso
Certo sì la questione romana che pesava ma anche ecco il paradosso l'intreccio tra le riserve ideologiche delle correnti intransigenti cattoliche intransigenti verso le forme politiche liberaldemocratiche
Di cui gli intransigenti denunciavano il genetico relativismo
Il regime dalla democrazia era il regime delle del libero mercato delle verità questo faceva problema le correnti intransigenti ecco le loro riserve di principio ideologica rispetto agli istituti per la democrazia liberale
Di cui però curiosamente i cattolici intransigenti erano tentati di a valersi a tutela degli interessi della Chiesa degli interessi cattolici
E invece per converso le aperture ideologiche e di principio delle correnti cattoliche liberali
Le cui voci più alte però si pensi a Manzoni e Rosmini
Paventavano nella partito di ispirazione cristiana una commistione tra religione e politica la loro concezione diciamo esasperatamente puritana della religione
Ora proprio la nitida distinzione tra religione e politica dà modo a Sturzo di gettare le basi di un partito nazionale connotato su base programmatica e come tale al riparo da pretese universali e monopolistiche nella rappresentanza del consenso cattolico
Io chiedo perdono agli storici e passiamo a De Gasperi qui proprio per Chocolat il suo problema per eccellenza oltre alla ricostruzione di un Paese prostrato fu l'instaurazione
E il consolidamento di una democrazia ancora fragile e insidiata sia negli istituti sia nelle coscienze
Ancora pesava sulla democrazia all'ipotetica di una doppia eredità disegno totalitario l'eredità del fascismo ancora viva in vasti settori cattolici e di ceto medio e l'ipoteca leninista operante in larga parte del movimento operaio
Il capolavoro di deve De Gasperi fu quello di assicurare basi di massa alla giovane democrazia
Provvidenziale a questo fine furono due circostanze da un lato la cura di preservare un patto di convivenza tra con le forze della sinistra marxista anche dentro l'aspro scontro sociale ideologico dalla guerra fredda
Anche dopo la loro fuoriuscita dal Governo
Basti considerare che la stessa elaborazione dalla Carta costituzionale poté procedere in un certo modo al riparo dalla vivace dialettica politica e sociale che segui alla rottura di governo del mille novecentoquarantasette
Dall'altro la relativa unità politico partitica dei cattolici entro la DC
Queste le la seconda circostanza provvidenziale la relativa unità relativa si spiegano gli storici
Tuttavia un sostanzialmente unita politico partitica dei cattolici dentro la DC vincendo resistenze e ricatti soprattutto a destra da parte di settori cattolici ancora resti ad accedere a una compiuta assimilazione della democrazia
E incrini piuttosto a costituire un blocco d'ordine non va sottaciuto che la Chiesa di Pio dodicesimo in cui operava De Gasperi non era la Chiesa di Dio per Benedetto quindicesimo entro la quale o però il primo Sturzo
Quella di De Gasperi fu dunque suprema azione di raccordo di alta mediazione di sintesi larga e comprensiva distanze di vari canti
Fu opera di pacificazione nazionale esercitata da una postazione di governo non a torto si dice che De Gasperi fu uomo di governo assai più che un uomo di partito
Alla cura obbligata necessitata per gli equilibri e di governo fu un po'sacrificato lo specifico di partito e a questa come noto una delle ragioni di attrito con il gruppo di Cronache sociali con i dossettiani cosiddette
Del resto sulla DC incombeva la responsabilità preminente di fare da garante della stabilità democratica e della nostra ascrizione al fronte occidentale atlantico
Inesorabilmente questa figura di partito istituzione contenitore distanze le più diverse e contrastanti ma oggettivamente convergenti in quel fondo mentale compito di garanzia democratica
è andato a discapito di una più marcata e originale connotazione programmatica
Ed è la coscienza della propria di partito parzialità
In questa luce l'Inter classismo democristiano che sotto altro profilo fu un'intuizione felice è una risorsa rivelava tuttavia una sua ambiguità
Assurse a ideologia di copertura dalla pretesa di far convivere stabilmente istanze ricco inconciliabili
Quelle che oggi è plausibilmente fanno esplodere le contraddizioni genuinamente politica interni a un partito ancora in qualche misura contenitore
Aldo Moro e qui posso cavarmela in fretta ha già fatto egregiamente Giovanni se a De Gasperi dobbiamo l'instaurazione dalla democrazia
A Moro diciamo alla buona sinteticamente così dobbiamo lo sviluppo della democrazia da una democrazia asfittica rattrappita difficile a una democrazia almeno diciamo nella sua prospettiva compiuta
Solo che nella pubblicistica corrente l'attenzione ossessivamente porta sulla progressiva estensione
L'opera di Moro dell'area delle forze politiche partecipi alla maggioranza e al governo dal centrismo al centro sinistra sino alla solidarietà nazionale
Col risultato di alimentare oggi dopo e dentro Tangentopoli una storiografia approssimativa e processuale direi così che iscrive l'intero percorso sotto il segno negativo del consociativismo
Al contrario di quel processo di allargamento delle basi democratiche dello Stato si può intendere la portata alta i positiva potremmo esprimerci così
Il senso di una sviluppo e adempimento del patto costituzionale inteso come Moro lo intendeva come formula di convivenza
Come disponibilità edificare la casa comune entro la quale siamo chiamati tutti ad abitare insieme mi pare che fossero più o meno parole sue
Dico si può intendere questa portata alta e nobile del disegno solo la può intendere solo che considera la democrazia e il suo sviluppo non già come a fare tutto interno al sistema politico ma come problema
Di rappresentanza per corpo sociale e di governo del corpo sociale come patto fiduciario tra cittadini e loro governanti
E Moro acuto e pensoso osservatore della società esigente inquieta ma insieme ricca di risorse di domande
Di fermenti già avverte il tema oggi cruciale del passaggio dalla democrazia dei partiti alla democrazia dei cittadini ecco io qui non spendo altre parole perché proprio pare il la prospettiva che ha giustamente privilegiato Giovanni
è semmai il famigerato Caf perdonate la la formula sbarazzina e sbrigativa che poi introduce una cesura
Che segna una regressione che brutalmente sanziona l'autoreferenzialità patologica del sistema a partito risposi de scusate del sistema politico rispetto all'ambiente
Moro già profeticamente intuì i nostri problemi soprattutto il Moro appunto menzionato da Giovanni con la fine degli anni sessanta e la metà degli anni Settanta mi pare che si concentrino lì le pagine che ci ha proposto Giovanni
Dicevo già profeticamente intuì i nostri problemi perché praticava una politica amica dell'intelligenza e della cultura sensibile alle più intime movente dalla dinamica umana e civile ma soprattutto perché gli aveva lucida coscienza del limite della politica in rapporto ai valori meta politici questo anche in senso etico non solo in senso storico-politico come diceva Giovanni
Dico di più nuovo testimoniò come proprio misurando il limite della politica e dunque ponendola al suo giusto posto nella gerarchia dei valori e delle attività umane se ne riscatta il valore ecco per questa via io stesso vi faccio una piccola confidenza matura i sensibilità e passione politica proprio grazie devo dirlo al fascino dalla figura di Moro
Che pure non ho mai personalmente conosciuto da cui tuttavia appresi che sia alla politica non si può chiedere tutto la salvezza
Si deve però chiedere molto
E lì sono perciò debitore di una personale specialissima gratitudine
Le differenze tra il modello studiano e il modello degasperiana o di partito perché su questo dobbiamo concentrarci oggi
Considerato che un po'tutti invocano il passaggio
Dalla figura degasperiana a quell'astuzia o di partito allora estivo esaminiamo le più da vicino le differenze badate consapevoli che poi si danno anche le costanti noi mettiamo l'accento sulle differenze sulle variabili
Alcune sono di immediata e diretta evidenza tra la figura Porziano di partite con la degasperiana
Un diverso grado di elaborazione del dato della laicità e dell'autonomia rispetto alla Chiesa
La base sociale territoriale
Punto Mina Anza in di Lombardia e Veneto per il Partito popolare del sud Italia per la DC
Le ascendenze più immediate il Partito popolare fu il terminale l'approdo di un esteso e variegato movimento sociale cattolico la DC aveva alle spalle la cesura del Ventennio Po fascista queste le variabili più evidente
Ma merita fissare qui l'attenzione sulle rispettivi profili dei rispettivi partiti ideologico programmatici e sulla connessa a base di consenso
Su questo punto a mio avviso decisivo mi sono imbattuto in una pagina davvero in illuminante di Gabriele De Rosa
Vi si legge così
La DC degasperiana e ancora meglio e più raramente chiaramente quella post degasperiana non assomigliava più al partito degli esclusi delle masse escluse dal processo di formazione dello Stato liberale
Come lo fu in certo senso il partito di Sturzo
Non era più il partito che integrava democraticamente nello Stato la protesta contro i fatti compiuti
La questione romana
Essa andò invece la DC degasperiana e soprattutto dice dei De Rosa con la posta degasperiana andò invece confermandosi come una grande convenzione di consensi
Che abbracciavano forse provenienti da tutte le classi sociali del Paese interessate in qualche modo
A un progresso stabilizzato sulle strutture dell'assetto capitalistico occidentale e poi sulla scelta atlantica fine dalla citazione
Quella di Sturzo fu dunque un partito in senso proprio e segnatamente il partito delle masse cattoliche ancora escluse dalla guida dello stato di liberale
Quello di De Gasperi fu piuttosto ribadisco l'espressione di De Rosa una grande convenzione di consensi meno connotata in senso ideologico programmatico
Basti qui qualche brano dal celebre discorso pronunciato da Sturzo a marcare la differenza Caltagirone nel mille e novecento cinque laddove Sturzo positivamente esclude il Rispo il ricorso alla locuzione di partito cattolico cito ma a parte la questione del nome
IP siamo già in coda una riflessione che Sturzo elabora a parte la questione del nome ci sarebbe da bizantine Giare parecchio su questo la questione è vitale per la elaborazione di un programma specifico
Del partito Nazionale cattolico
Di qui l'ineludibile dilemma col continua storto i cattolici italiani non possono sfuggire a questa situazione né crearne un'altra
Essi devono affrontarla ho sinceramente conservatori ho sinceramente democratici una condizione ibrida toglie consistenza al partito e confonde la personalità nostra con quella dei conservatori liberali
Chi tira ciò scinde era le forze cattoliche
Se è così che avvenga non sarà certo un male quello che necessariamente deriva da ragioni logiche e storiche
Ed ecco la conclusione di Sturzo
Così cattolici o socialisti liberali o anarchici moderati o progressisti tutti si mettono sul terreno comune nazionale
E di lotta hanno con le armi moderne della propaganda dalla stampa dell'organizzazione della scuola delle amministrazioni della politica
Ora io stimo che sia giunto il momento che i cattolici staccandosi dalle forme di una concezione pura clericale
Si mettano Amparo sullo stesso piano degli altri partiti della vita nazionale come rappresentanti di una tendenza popolare nazionale dello sviluppo del vivere civile
Dunque quello di Sturzo fu programmaticamente un partito parte non una convenzione di consensi
Ancora i da ultimo merita rimarcare le due priorità programmatiche che Sturzo assegnava al Partito Popolare cito la nostra prima battaglia di partito è per il risanamento morale e dei costumi politici
E per l'inizio delle più vaste riforme istituzionali
Fine citazione
Sembra l'agenda politica di oggi quello del governo Ciampi
De Gasperi per stato di necessità badate e fu merito storico impresa straordinaria fu costretto a mediare tra istanze di vari canti ne menziono solo alcune tra gli alleati diffidenti
E le spinte neutraliste interni
Tra forte sociale comuniste antisistema e una destra se se si settaria ossessionata
Dalla minaccia del salto nel buio tra eletti i motti i conflitti di piazza i di fabbrica e la cura di non ricadere nell'equivoco di uno stato indulgente di una democrazia senza autorità
Alle Java sempre il fantasma della debolezza del Governo Facta che aveva aperto la strada al fascismo
Tra ecco popolari inclini al ripristino dei modelli liberali pre fascisti e giovani cresciuti entro l'Azione cattolica o l'Università Cattolica
Sensibili alle istanze della giustizia sociale e protesi a un radicale superamento degli schemi liberali
Era compra appunto tra per fare solo dei nomi ingenuità Dossetti il gruppo cresciuto la di nell'ambiente dell'IRI Saraceno Paro netto fanoni
Che poi fu redattore nota il Codice di Camaldoli
Bene posto al centro di una siffatta ragnatela di tensioni si spiega la diffidenza di De Gasperi per le sintesi ideologica e troppo coerenti e pretenziose per gli orientamenti programmatici troppo marcato
Marcati egli già di suo incline a una cultura pragmatica si contenta va del possibile e del necessario
Il rapporto ai tre obiettivi cui consacrò la sua vita di politico e di statista la ricostruzione l'instaurazione dalla democrazia l'apertura all'Europa
Lo stesso De Rosa sempre in quel saggio nel quale stabilisce una comparazione tra schema astuzia né schema destra e degasperiana
Fa osservare con finezza come quest'ultimo lo schema Degasperi hanno riuscisse decisamente più congeniale alla mentalità e alla cultura del cattolico medio
A un certo suo paternalismo io leninismo direi così alla sua propensione a operare una precipitosa trasposizione dentro la politica dei moduli praticati entro la chiesa
è un rilievo oso dire che con qualche aggiustamento potremmo forse riproporre oggi e che si dà la misura ma poi lo vedremo meglio di quanto sia impegnativo tornare a Sturzo come recita lo slogan
è operazione lo vedremo che comporta una rivoluzione culturale oltre che un salto di qualità politica
Anche dicevo per la mentalità cattolica media riassumendo riprendendo cioè tramano il nostro filo rosso la nostra cura di seguire gli stadi di sviluppo dalla democrazia possiamo esprimerci così
Il problema è la missione di Sturzo furono la riforma dello Stato liberale il superamento dei limiti e dei limiti elitari della democrazia liberale e segnatamente l'accesso pieno delle masse cattoliche alla vita politico parlamentare
De Gasperi vedi si dedicò piuttosto ha il compito di assicurare basi di massa a una democrazia ancora acerba grazie in particolare al consenso solidale della base cattolica originariamente recalcitrante
Moro si adoperò per l'allargamento progressivo
Delle basi democratica dello Stato a forze antisistema ma anche a settori di opinione critici dicevamo esigenti inquieti
Quanto lo strumento partito passare dallo schema degasperiana del partito istituzione contenitore composito
Perno di garanzia democratica lo schema struzzi anno del del partito di programma è come passare mi esprimo così dall'universale al particolare
A un partito cioè umilmente consapevole della propria parzialità nella rappresentanza politica in genere e nella rappresentanza della base cattolica IMI specie memore cioè della tesi Sturzo Diana secondo la quale la religione universale e la politica invece divide
E dunque immune dalla pretesa di una forzosa unità politico partitica dei cattolici tornare a Sturzo
Dopo Moro Sturzo così titolava qualche anno fa Giovanni Bianchi un nostro caro amico una raccolta di suoi scritti quel titolo esprime efficacemente l'attualità di Sturzo da più parti condivisa ma attenzione
Tornare a Sturzo senza rinnegare De De Gasperi e Moro perfettamente d'accordo non deve risolversi in uno slogan si tratta di un'operazione controversa
Ciascuno tira Sturzo dalla propria parte lo abbiamo visto sulla questione dei sistemi elettorali ricordate
Si tratta di un'operazione direi così né agevole né indolore
Ecco allora proprio solo i semplificativamente una incompleta rassegna dei compiti delle responsabilità che in comporta che incombono su quanti intendono riprendere davvero la lezione del popolarismo Tursi hanno
Uno intransigenza sulla questione morale come già si è accennato la moralizzazione dalla vita pubblica e politica specie di certo notabilato meridionale fu al vertice dei propositi di Sturzo
Ed è l'Ifi attese non per via moralistica ma per via politica espandendo la partecipazione controllo democratico battendosi all'epoca per il suffragio universale per la proporzionale
Secondo questo domanda tornare a Sturzo originale elaborazione programmatica
E non più frutto di estenuanti mediazioni elaborazione programmatica attingendo ai cespiti del personalismo del solidarismo
Dopo un tempo lungo in cui il partito di ispirazione cristiana
A preteso di rappresentare tutte o quasi tutte le istanze sociali mediando le dal centro dello schieramento politico
Ha dovuto cioè fare argine e da garante rispetto a forze anti-sistema o comunque di dubbia affidabilità democratica ora è finalmente possibile esplorare appieno diciamo le risorse dell'ispirazione cristiana connotare e marcare la peculiarità
Di una proposta politico programmatica come fu appunto per il Partito popolare che fu eminentemente partito di programma come si è detto Terzo o rottura con statalismo e assistenzialismo
Fu un chiodo sul quale batte l'ultimo Sturzo che presagi guasti dell'indebita invadenza della burocrazia
Nella sfera d'azione dalla società civile dei soggetti economici che pure denuncio le derive partitocratiche
Ed è problema come è noto l'ordine del giorno che va posto però lei sui termini giusti non lo smantellamento dello Stato sociale ma un suo riordino e una sua qualificazione
Reintroducendo un principio di responsabilità negli operatori e negli utenti dello stato sociale
Sarebbe utile da parte cattolica una rivisitazione critica del principio di sussidiarietà a noi caro da intendere non solo e non tanto come rivendicazione verso lo Stato e verso le strutture pubbliche dei diritti delle formazioni sociali intermedie
Quanto piuttosto come positiva attivazione di famiglie gruppi articolazioni sociali per corrispondere tasse se possibile ai propri bisogni
E contrastare così la sindrome del cittadino cliente che sempre reclama prestazioni e servizi
E mai responsabilmente partecipa
Quarto maturazione di un'autonomia politica laicale senza più ricorso a copertura investiture protezionismo ecclesiastici
Ancorché fondato da un sacerdote del Partito popolare rappresenta l'espressione più limpida immatura della confessionali Tata il partito e della laicità dalla politica
Della scrupolosa cura di non coinvolgere la Chiesa dentro la contesa politica e reciprocamente della umile fierezza laicale nel farsi integralmente carico delle proprie autonome responsabilità
Quello di un laicato cattolico gregario è ancora oggi un nodo del tragico
Diciamo pure un vincolo che pesantemente condiziona la qualità dell'esperienza politica dei cattolici in Italia in tema di autonomia politica dei laici cristiani
Qui si mi sovvengono le note suggestive espressioni di Aldo Moro di faceva cenno mi pare anche Tino Bino introducendo parole celebri
Ma richiamiamo le qui l'autonomia e la nostra assunzione di responsabilità
è il nostro correre da soli il nostro rischio è il nostro modo personale di rendere un servizio e di dare se possibile una testimonianza i valori cristiani nella vita sociale
Le stesse imprese politiche delle tre figure qui considerate Sturzo De Gasperi Moro testimoniano che senza fare ricorso a gesti laceranti di subordinazione nessuno di questi
Li ha fatti i punti più alti tuttavia coincidono con l'umile ferma assunzione delle proprie autonome responsabilità pagati al prezzo di qualche tensione
Dal che non si ricava che tali tensioni vadano così positivamente cercate ma che talvolta vanno messe nel conto quinto
Razionalizzazione o chiarificazione per dirla più semplicemente delle appartenenze in base a genuine discriminanti politiche
Ho confuso mi spiego
Se non si vuole attenua are la nozione di cattolicesimo democratico o di popolarismo fino a farla coincidere eccola su queste inumazione con il cattolicesimo politico tutù tout court cioè con quale che sia espressione politica dei cattolici
Così democratico è qualcosa di più specifico e di più pregnante e così popolarismo ecco se non si vuole estenuanti nella nozione
Si deve accedere all'idea e all'impegno conseguente di fare opera di verità in materia di omogeneità di compatibilità politiche
E si deve mettere nel conto un chiarimento mi pare che anche la nostra Rossi che ho visto è arrivata ha fatto ricorso a queste spie un chiarimento
E se necessario il congedo danni né da correnti da culture del cattolicesimo politico
Che hanno forzosamente convissuto dentro il medesimo con del contenitore dici ma che sono inequivocabilmente altre e diverse dal cattolicesimo democratico propriamente detto
Penso a frange di cattolicesimo intransigente che non hanno assimilato appieno la lezione dalla laicità della politica ma badate ma che vantano una tradizione di tutto rispetto e un loro diritto alla rappresentanza politica
E penso per converso a settori spiccatamente conservatori che già in larga misura per esempio dalle nostre parti al Nord sonori fruiti verso la lega
Al contrario giudico invece compatibili di più come essenziali gli apporti del cattolicesimo liberale del cattolicesimo sociale e del cattolicesimo democratico che in verità si nutre dei primi due in certo modo li trascende
Come si vede la parzialità struzzi Anna non è senza apprezzi
Ma è la condizione per dare dignità e qualità a una proposta politico programmatica per connotare
Qualità
Da più parti l'esito del referendum elettorale del diciotto diciannove aprile scorso è stato salutato con toni trionfalistici come uno spartiacque nell'evoluzione dalla democrazia italiana qualcuno preso da un abbaglio si è spinto sino alla tesi della fine di un regime posto in continuità rispetto al fascismo in ragione dalla figura persistente del partito Stato
Con la sola differenza che dal singolare si diceva mi pare il partito unico si sarebbe passati al plurale
E come se questa circostanza anche da sé sola fosse una variante marginale ecco sono palesemente sciocchezze
E tuttavia questo sì la nuova regola elettorale in Primera un'accelerazione ulteriore e speriamo anche in prima un principio di razionalità e di ordine al nostro sistema politico
Accenno solo a due profili di questa innovazione
Cui concorre la nuova regola elettorale due profili il primo come si dice con espresso complessi viene sparso convenzionalmente così e un po'enfaticamente così il passaggio da una democrazia dei partiti a una democrazia dei cittadini
Che non sarà senza o contro i partiti ma avrà cura di riguadagnare la propria le legittimazione né i cittadini nel titolare della sovranità
Non è problema meramente politico istituzionale questo ma anche culturale e di costume ci civico
In mezzo a tanta confusione a tanta concitazione che connota questo questa transizione è visibilmente lievitata però una sana positiva volontà di protagonismo del cittadino certo da coltivare e da orientare
Lo documentano gli indici di ascolto delle trasmissioni televisive a contenuto politico più o meno buone
Lo ha rilevato di recente in un fondo sul suo giornale persino un osservatore disincantato talvolta cinico come Indro Montanelli è che il cittadino oggi si erge come custode e garante della democrazia
Alla maturazione di una democrazia dei cittadini ancora ospita un antico retaggio italiano il difetto del senso di una cittadinanza comune che si alimenta una storia in cui i passaggi salienti siano riconosciuti e apprezzati consensualmente come patrimonio di valore davvero comune
Il Risorgimento la Resistenza la Repubblica la costituente la lotta al terrorismo apprezzati ribadisco consensualmente come patrimonio di valore davvero comune
Al contrario con qualche preoccupazione vedo una fioritura di di la fioritura di una storiografia anche tra studiosi no
Di chi di timbro direi nuovamente processuale che mette sotto processo queste tappe salire che altra cosa dalla rivisitazione critica che è compito degli storici ha rinunciato
La cittadinanza comune quella che nei paesi anglosassoni prende il nome di religione civile patto di convivenza interiorizzato
Che da noi si è scontrato con una storia posta sotto il segno di fedeltà o di appartenenze separate confliggenti
Guelfi e ghibellini fascisti antifascisti monarchici repubblicani movimento cattolico movimento operaio Democrito democristiani e comunisti questi erano diciamo le case di appartenenza
Il che ha nuociuto al senso della casa comune alla maturazione di una corale solidale responsabilità civica e statuale
Secondo profilo domandato dalla appunto dal questo passaggio di fase
Anche in ragione dell'introduzione delle nuove regole elettorali la regola maggioritaria posta postula una cultura del maggioritario esige cioè che si ragioni secondo una logica è una prospettiva che trascenda gli angusti tradizionali limiti ideologici e di partito
La conclamata democrazia dell'alternanza da tutti celebrata è sarà democrazia degli schieramenti alternativi in competizione tra loro
Schieramenti compositi che non vanificano le peculiarità ideologiche di chi vi partecipa ma che si condensa nostri gli schieramenti intorno a programmi intorno a leadership lo già lo vediamo nelle amministrazioni locali
Chi ha seguito la formazione delle liste appunto e delle candidature a sindaco per Milano ha misurato la resistenza ad entrare in questa nuova logica la proliferazione dei particolarismi politici dei protagonismi personali
Di vecchi schemi ideologici presso l'unità delle sinistre
La cultura del maggioritario domanda perciò di dimissionare i particolarismi ideologici e di partito
Vediamo almeno in che senso positivamente ridimensionare i particolarismi ideologie di partito positivamente si richiede di intensificare il dialogo tra le culture politiche
Intensificare brutta parola la contaminazione
La sinergia tra le culture politiche a partire dalla consapevolezza dalla propria parzialità
Questa è la nozione sana di trasversalità e allude a un compito di elaborazione di confronto di scambio culturale da condussi con confidente apertura ma anche con affinata prudenza compito che ancora tutto da svolgere
Tale operazione intesa come via lo sviluppo la democrazia dei cittadini in Italia considerata la peculiare storia culturale politica italiana passa di necessità Traverso la rivisitazione de la dialettica laici cattolici in Italia
Diciamo meglio passa attraverso non solo il definitivo affrancamento da pregiudizi reciproci questo risvolto negativo ma positivamente la reciproca per le upper le abilità e lo scambio fecondo su questioni controverse
Si pensi per fare due soli ma cruciali esempi al diritto alla vita irrinunciabile per la nostra cultura da coniugare tuttavia col principio di autodeterminazione della donna
Allo sviluppo tecnico-scientifico
In rapporto al vero Pelé dalla persona dalla sua singolarità ecco temi caldi e controversi in una parolacce domandato di confessare la nostra insufficienze di apprezzare quelle integrazioni che sono compatibili con la nostra cultura
Circa i limiti di partito di cui dobbiamo essere più consapevole in questa stagione la cosa è relativamente più facile dopo i guasti di Tangentopoli la consapevolezza dei limiti di partito
Si sta si tratta di sbarazzarsi dei partiti onnivora e totalizzanti di disegnare come si dice anche qui con un osso slogan partiti meno connotati in senso ideologico e più sul piano dei programmi
Contraddistinti da una struttura più agile leggera fra essi flessibile non più partiti Chiesa così si dice
Espressione che ci suggerisce o un un problema caratteristicamente nostro quello del rapporto tra chiesa e partito di ispirazione cristiana
Nonostante la lunga e affinata elaborazione dell'atto teoria dalla confessionali da del partito
Ribadisco ancora nella mentalità cattolica corrente alla base al vertice è operante la pretesa di poter far conto su di un partito addirittura su di uno schieramento espressivo di una ed una sola visione del mondo la nostra come testimoniano le democrazie cosiddette avanzate sempre più si dovrà invece accedere all'idea di formazioni politiche entro le quali convivono una pluralità di opzioni etiche filosofiche religiose essendo piuttosto il programma l'elemento di koala coagulo la ragione unificante non è passaggio facile per il cattolicesimo politico italiano da mezzo secolo forgiato allo schema di una politica spiccatamente ideologica
Ma perché non confidare per esempio per questa via di scorporare questioni di grande rilievo etico e di portata universalistica penso alla porto dall'angusta contesa per l'egemonia politica perché non confidare che finalmente passi l'idea che se queste questioni non solo fisiche tutte e solo cattolico democristiane tutto
Ma solo appunto problemi riportato universalistica
Del resto quando le ho l'opportunità con umile come umile fedele al della Chiesa che in Italia amo osservare che fare osservare che oggi grazie a Dio la Chiesa non ha motivo di temere
Che non c'è ragione di sacrificare la propria scioltezza evangelica
All'ossessione di poter far conto su di un braccio politico docile asse organico la chiesa oggi è forte di suo non ha eguali mi pare di poter dire in termini di radicamento sociale capacità aggregativa credito morale
Può dunque confidare nell'autonoma ideazione nella sperimentazione politica dei laici cristiani formati e responsabili
La distretto del cattolicesimo democratico siamo alla fine
Più problematica rispetto alla Chiesa la condizione Dalla Chiesa che dico tutto considerato è forte sotto un certo profilo come crede credibilità morale radicamento sociale è invece la condizione del cattolicesimo democratico dei suoi percorsi e dei suoi strumenti investiti questi non meno di altri da processi degenerativi e comunque dalla crisi connessa a un passaggio di fase solo qualche rilievo telegrafico è per evocare i termini di un dibattito che ha aperto il dato da cui si muove ecco il dato è duplice a due facce da un lato la dispersione già in atto in misura non trascurabile di spezzoni del cattolicesimo democratico in varie di me direzione
Dall'altro la convivenza difficile travagliata dentro la DC di anime diverse e talvolta con confliggenti questo il dato dal dato l'idea che sta lievitando da più parti della Costituente
Personalmente appunto considerando la dispersione fuori e le tensioni dentro la la Democrazia Cristiana sono per una costituente aperta e allargata una pluralità di soggetti la del Nuova Democrazia Cristiana di Mino Martinazzoli i Popolari per la riforma più che Segni le espressioni del cattolicesimo sociale sia quello diciamo più istituzionale cioè sindacale a Christa
Sia il cattolicesimo sociale più variegato più informale associazioni comunità gruppi di volontari hanno oggi distanti dalla politica e un po'inquieti ma ricchi di risorse ideali e pratiche da investire politicamente
Si richiede però un segno forte inequivocabile di discontinuità un passaggio che davvero abbia dignità spessore ambizione costituente
Qualcuno ha avanzato l'idea molto controversa del luogo terzo del campo neutro e dunque non solo di un tradizionale congresso DC ancorché straordinario
Perché se davvero si aspira a dare vita a un nuovo soggetto politico cattolico democratico suscettibile di portare a casa tra virgolette Omenia forse emigrati altrove abbiamo detto popolare in Rete Verdi PDS persino nella lega se si considera l'elettorato non certo i quadri non ci si può se finirà a questo obiettivo ambizioso non ci si può affidare solo lo spirito del figliol prodigo
In una parola una Costituente intra democristiana sarebbe al di sotto della portata del disegno che pure deve poter far conto sul rinnovamento in atto dalla DC
L'idea del processo costituente conosciamo sappiamo che su questo si discute un po'si litiga la disputa intorno al soggetto quale sia il soggetto che convoca e qual è il soggetto che Geromina che ne esce sì sia il contenitore dici che sia incarna un se azzerando debba produsse un soggetto nuovo e inedito la famosa Cosa bianca
E sulle radici buone e attuali dell'ispirazione cristiana
A riguardo ha avanzato una proposta che opportunamente elaborata in termini di tappe norme e procedure porre potrebbe non essere meramente nominalistica quella di attestarsi sull'idea di sospendere un po'il contenzioso circa il soggetto mi ha di attestarsi sull'idea del processo costituente senza pretendere di determinare univocamente a priori quale sia il soggetto liberi gli uni i continui stile di immaginare che sia la DC che si diffonda e gli altri i nuovi stili di mettere l'accento sulla cesura i dunque di interpretarla come formazione politica che risulta e di di interpretare la formazione politica che risulta come cosa nuova
A me pare che il responsabile sarebbe sanzionare la rottura su di un puntiglio nominalistico
Ciò che conta infatti mi esprimo a slogan perdonate è la sostanza di ciò che esce e non la forma di ciò che entra nel vaglio nel passaggio costituente
La posta in gioco è non meno che il futuro del cattolicesimo democratico la sua coerenza qualità efficacia piuttosto che la sua dissipazione
Si deve fare l'impossibile per scongiurare il paradosso di una divisione tra Fini che ci condannerebbe alla forzata convivenza tra opposti
Penso per esempio appunto a Mino Martinazzoli e pensavo fino a qualche giorno fa segni che io giudico ancora tutto considerato suscettibili di affinità
E e peso invece a taluni loro compagni di strada che talvolta sembrano opposti alloro sarebbe ipocrita tacerlo qualche lacerazione va messa nel conto non tutta intera l'attuale di ci può essere traghettato nel nuovo si dovrà fare in modo che le rotture si dovrà tuttavia ecco fare in modo che le rotture necessarie si producono sul versante giusto
E in ragioni di schietti accertata incompatibilità politiche
La querelle sulla dislocazione del soggetto politico cattolico democratico
Dentro gli schieramenti di cui si comporrà la democrazia dell'alternanza la querelle come sapete verte su questo sia ancora al centro o nel fronte democratico riformista progressista di sinistra come vi pare
è difficile forse inopportuno stabilirlo oggi io mi limito a tre osservazioni circa il metodo per stabilire per venire a capo dalla che rende la dislocazione la prima è che la questione non va semplificata a dismisura dentro uno schema rigidamente bipolare
Ma neppure va esorcizzata proiettando del futuro una centralità sempre più improbabile il caso Milano potrebbe essere lo cuento sotto questo profilo una centralità sempre più debole
Secondo saranno i programmi a stabilire le consonanze le dissonanze e conseguente e conseguentemente le alleanze gli schieramenti
E qui credo che l'istanza della solidarietà l'istanza solidaristiche qualche rilievo dovrà averlo nello stabilire la dislocazione terzo si dovrà interagire tra con gli altri soggetti non si potrà procedere separatamente
In specie non si potrà starsene inerti ad assistere a una ricomposizione su vecchie basi vecchie basi delle forze di sinistra vecchie e nuove
Ma si dovrà interloquire con esse partecipare a un processo di ridefinizione di culture programmi comportamenti che non può non essere interdipendente
Su questa ipotesi credo che sia lecito o so farlo qui sta qui a pochi metri
A Martinazzoli un di meno di diffidenza ansioso e se me lo consente
In fondo chi avanza questa idea tra chi avanza questa idea figurano nomi di suoi amici che per primi ne ospitavano l'ascesa alla segreteria quando ancora tutto il gruppo dirigente pervicacemente vi si opponeva
Ma certo è lecito credo sia doveroso lo faccio volentieri io domandare a Segni per esempio di non predeterminare univocamente da sei solo l'approdo
Anche perché all'introduzione del maggioritario specie a un turno con l'introduzione del maggioritario si dovrà certo ragionare in termini di alleanze ma c'è modo e modo di approdare alle alleanze
Come soggetto forte omogeneo strutturato di chiara marca cattolico democratica come personalmente auspica auspico oppure dissolvendosi dentro le alleanze
Chiudo quattro osservazioni circa il la disposizione di spirito Giuseppe Dossetti direbbe gli abiti virtuosi da coltivare dentro questo tempo di transizione prima osservazione è nostro il nostro è sotto molti profili tempo di esodo
Che dunque domanda di coltivare la spiritualità
Caratteristica dell'esodo intessuta di fiducia nella meta
Umile spirito di ricerca
Libertà interiore rispetto alle persone alle situazioni vigilanza e discernimento lungo un cammino ignoto impervio questa è la spiritualità delle isole
Soprattutto domanda di resistere alla tentazione di volgersi indietro con Nostalgia rimpiangendo le cipolle d'Egitto il tempo dell'uniformità coatta motivo dalla minaccia del faraone
Ora l'esodo evoca in me l'immagine cara un nostro comune amico Alberto Monti cone quella della bisaccia del pellegrino voi sapete che il titolo di un suo foto Fortunato libero un'immagine questo della bisaccia del pellegrino che racchiude un messaggio e un monito
Chi si appresta a compiere un lungo cammino deve dotarsi di un equipaggiamento focolaio
Essenziale leggero traduco meno schemi ideologici sociali quelli che ci hanno accompagnato era assicurato a lungo più spiritualità e più virtù seconda osservazione tra queste virtù indubitabilmente la virtù della prudenza
Badate contro una certa accezione corrente la prudenza che è virtù eminentemente politica Giuseppe Lazzati riservò un aureo volumetto la virtù della prudenza come virtù politica
Prescrive lungimiranza coraggio determinazione spirito risoluto
E questo è un tempo nel quale il discernimento e la prudenza domandano se mai di scommettere alto di osare di più
Perché prendendo l'iniziativa potremmo anche sbagliare ma di sicuro come cattolici democratici se stiamo fermi siamo condannati alla marginalità
Terza osservazione
Ancora un problema che mi sta particolarmente a cuore qualcuno lo sa quello di custodire l'amicizia dentro le eventuali divisioni politiche
Facile a dirsi difficile a farsi so di amicizie incrinata e dalle divergenze politiche
Che si moltiplicano nel nostro campo dopo il tempo dell'uniformità
Qui c'è richiesta una maturazione e oserei dire una vera e propria scesi
Che fraternità sarebbe la nostra se non sa resistere e sporgere sulle nostre pur legittima divergenza di opinione politica
Certo non ci si rassegna facilmente la divisione anche solo politica tra amici di più ci è richiesto di approfondire le ragioni degli amici vincendo un profeta e personalismi
Ma alla fine se si confermasse il dissenso lo spirito di amicizia deve avere il sopravvento
Noi apparteniamo a una tradizione classica e cristiana che fa dell'amicizia della concordia civile l'anima della città la legge di vita al dinamismo profondo dalla polis
Quarta ed ultima osservazione
La libertà interiore di chi facendo sino in fondo la propria parte ma non avendo l'ossessione di vincere sa e può trarre vantaggio anche dalle sconfitte
Che in democrazia si esprimono nel passare minoranza anche in questo Sturzo e in particolare non a caso lo Sturzo dell'esilio ci è maestro cito e ho finito ci sono partiti che non hanno altro scopo che la conquista del potere
Per tali partiti la sconfitta è una vera perdita il loro lavoro io sarà di nuovo quello di guadagnare adepti per un'altra lotta i partiti che invece hanno un ideale più alto la realizzazione di un programma morale e sociale sanno di utilizzare la sconfitta a un più vantaggioso piano di azione
Noi siamo a favore di questo secondo tipo di partiti ringrazio
Ringrazio il professor Monaco di questa relazione che ha presentato
Professore ha preferito entrare diciamo nel più nettamente nel versante politico comunque credo che ha offerto contributi anche concreti e costruiti anche con equilibrio rispetto a problemi che sono centrali i problemi che sono sul tappeto di cui quest'oggi si parleranno i pare molto importante la riflessione che è stata avanzata anche sulla consistenza piena di cosa significa ritornare a Sturzo dal punto di vista sia per il metodo chiede il tipo di scelte politiche dal contributo molto importante e anche su alcune modalità che sono poeti attualità immediata in ordine ai nuovi tempi ai contenuti
Di questo passaggio costituente che si deve essere costituente non può non recare qualche segno di discontinuità
Ecco questo mi pare che siano questioni che restano ovviamente ancora al centro del dibattito
E che dobbiamo affrontare nella tavola arrotondata di oggi ecco vorrei dire vicino è consentito un'espressione ed è un modo anche per salutare gli amici che sono intervenuti ritratti nel corso dei nostri lavori l'amico Rognoni padre Sorge
Rosi Bindi ecco che incerto Lang sia del nuovo e la fretta ed urgenza del nuovo che peraltro hanno oggettive e motivate giustificazione
Possono creare qualche difficoltà
Ai Nocchi ieri che sono chiamati a guidare in modo particolare l'amico Martinazzoli è chiamato a guidare a gestire una fase davvero impervia così nuova anche
Sì però credo che sappiamo tutti almeno noi sappiamo tutti che i problemi per la democrazia cristiana per la televisione i cattolici democratici del nostro Paese
Non mi crea Rosi Bindi o chi con sia sollecitazione forte chiede cambiamenti ma ci saranno altri nomi e cognomi e annuale tre consistenze
Abbiamo ancora un po'di tempo per poter proseguire questa mattinata abbiamo esponenti
Importanti e autorevoli che hanno esperienze anche conoscenza molto la vicinanza primo
Quindi vorrei aprire uno spazio dedicato appunto una a ulteriore testimonianza
Coperti
L'amico Luigi
Ma questo lo spazio che Obama
Allora non non perdiamo bacio chiamo tempo io credo che se vi sono amici
Ginger
Virginio Rognoni
Sul
Ti prego grazie
Voglio
A me sembra
Molto
è difficile per un verso è naturale per l'altro
Aggiungere qualche osservazione al cose sentite da Giovanni Moro
E da Franco
Io credo che nella storia la tradizione di questi convegni
Sì è stato estremamente intelligente e utile
Consentire la comunicazione di Monaco
Perché noi viviamo
In questo periodo
All'interno di un processo di rinnovamento del partito
Conforme al rinnovamento
Delle cose che accadono Società Civile
Sotto lo slogan del ritorno Sturzo
Ma questo ritorno Sturzo talvolta si accompagna a una negligenza di attenzione
Nei confronti
Di De Gasperi ancora di Ultimo
A volte a me è capitato di pormi questo quesito
Forse che Moro per essere più vicino di quanto non si evidentemente da Sturzo e De Gasperi
Alle ultime involuzioni della vita politica del nostro Paese viene istintivamente quasi come rimosso
La comunicazione di Giovanni
Fa giustizia di queste cose
E i passi che ha citato di Moro
Rendono
La sua testimonianza
In continuità sia pure in un contesto politico diverso con la lezione di Sturzo
Del resto io non so ma c'è c'è un celle per intervento di Moro
All'inizio dalla sua segreteria politica
Quando a Trieste a dettare
O a Milano parla di studi
E
Ne parla con con
Con osservazione ancora di grandissima attualità
Qual è il filo che conta riconduce la testimonianza di Moro quella di Sturzo
è la e Partito della società
Il rifiuto di un partito che si sovrapponga i processi libri autonomi che nella società si muove
E qualcuno di noi aveva deve aver avvertito da tempo
La necessità di ricondurci un po'tutti a questo schema
Che poi non è perché
Quando Giovanni morti citando
Citando una versione prezzo dice la Moratti ha diceva che il partito deve cambiare alla misura in cui cambia la società e inimmaginabile un partito che cambia quando l'ho scritta non cambia e così via pone e sottolinea questo raccordo fra il partito sul modo d'essere e la società
Quindi pare che sia una cosa preziosa questa testimonianza
Ma adesso vorrei dire due cose a proposito del processo costituente che è in atto
E qui mi rifaccio un po'alla fine dell'intervento di di timone
E alcune cose che abbiamo sentito dire soprattutto da Rosi Bindi ed altri
La Costituente come strumento
Importante fattore potente di cambiamento dalla democrazia
Io non vorrei
Che questa costituente fosse una sorta di contenitore infinito di cose
Ed esperienze
Forse una sorta di Arca di Noè consentitemi l'espressione volgare
Proprio usando
Il richiamo che ci faceva poco fa
Virtuoso di Monaco essere cioè noi amici
Gente che non avesse in politica come noi a me pare di dover dire che nei confronti di alcuni Amici che pure sono stati dentro il movimento dei Catholic democratici oggi io non ho nulla
Da spartire
Con Leoluca Orlando mi spiace io non credo di avere molte cose da spartire nulla dal punto di vista politico
Dur
Il radicalismo di Leoluca Orlando viene completamente estrae
E che faccia
Lo invitiamo uno solo
Perché badate il la la la la i processi il movimento dei cantori democratiche non è il movimento per i cattolici tout-court di questo paese è nato probabilmente come momento dei cattolici
Ma poi le intelligente migliora le volontà e forse le cose stesse di questo Paese
Hanno condotto a fissare un elemento centrale un filone centrale che via via riflettendo facendo le battaglie ha lasciato la sua destra sinistra personaggi che sono meno caratterizzanti
Di quanto non siano altri del movimento dei cattolici democratici
Ed emblematica qui la crisi della prima democrazia italiana
Tutto porta i cattolici utilizzando l'intensa gentilissimo un dovuto tutta autunno utilizzato gli intransigenti per dare identità ai cattolici e portarli ad un partito popolare nazionale di programmi
Emblema eticamente quella crisi della prima democrazia italiana dal punto di vista ciò che movimento decano dei vari perda a destra a sinistra è importante
Ci sono stati dei clerico fascisti durante quella crisi
Questo Enrico fascisti ieri che promette leggevano le testimonianze di Sturzo col famoso discorso sulla libertà fatto a Londra nel venticinque dopo la sua dopo il suo esilio con grande fastidio o con grande rimorso di coscienza
C'è un il clerico fascisti abbiano che fare qualcosa con i clerico fascisti no
Abbiamo che fare qualcosa come gli oli
Probabilmente sì non lo so però incerto che migliore non può essere una testimonianza accentrato il momento dei cattolici democratici
Il modello divorate è una posizione politica per cui
A fatica affaticarci
A pensare a una Costituente cattolica
Arca di Noè
A parte il fatto che la capriola all'indietro
Perché a pensare di riunire per esiti politici tutti cattolici
E veramente come assumere che catorci in quanto tale abbiano
Una
Necessità di comunanza politicamente non è così
Lo dobbiamo partire dall'ESP delle storie dei cattolici democratici
Nella sua manifestazione più più più consistente più importante
E da qui cara Bindi mi pare che si debba anche ricavare qualche argomento
Sembrano cose banali sul luogo e su chi promuovere rispettivamente dove trovare questo questo questo forum e su chi e non può che essere il partito dalla Democrazia cristiana
Perché partito negozi cristiana è la è il terzo contenitori è il secondo contenitore politico dell'esperienza dei cattolici democratici il primo è stato il Partito Popolare
Poi dopo l'acconto discontinuità del fascismo antifascismo abbiamo avuto il secondo contenitore politico di questa esperienza che la Democrazia Cristiana non è detto anch'io penso che ci possa essere anche un terzo contenitore politico nella continuità
Di una tradizione nella discontinuità ad una presenza e di un Pd certe modalità di presenza del te queste esperienze che sono democrazie nella società civile
La discontinuità anche il nome sembra una cosa leziosa o però se pensate che il nome può comportare anche quello che qualcuno ha detto anche a Modena
Di
Quella costatare leggerezza
Per cui non si è obbligati a seguire le norme statutarie
Martinazzoli sa bene che quando ha dovuto dopo tanti mesi
Ricomporre rifare la demmo la direzione nazionale del partito ha fatto delle cose nuove e poi lo statuto imponeva
E lo dico con tanta amicizia ma gli imponeva di aggregare ed ex segretario ed ex presenta al Consiglio e così via cioè la continuità salutare legalistico con un'immagine ripresa del mezzi televisivi decisamente negative agli occhi della pubblica opinione in termini di discontinuità come caratteristica la domanda popolare e del nostro modo che veramente
Quindi io credo che questa di questa costruendo e noi abbiamo bisogno
Però
Non torniamo indietro
Non torniamo indietro
C'è un ceppo vorrei centrale di riflessione di lotte di battaglie
Che deve essere salvaguardato
Io sono perché Inc nonostante la fase avanzata dalla democrazia del nostro Paese nonostante il nuovo quadro elettorale regionale poi io non credo che sistema maggioritario uninominale spazzi via i partiti o come inizialmente si era detto anche all'interno dalla Democrazia cristiana torniamo al Patto Gentiloni se andiamo verso una riforma un uninominale
Proporre uninominale maggioritario non è vero niente non è vero niente perché le alleanze si pongono in funzione delle istituzioni di come fare a tale come attivare le istituzioni
I partiti hanno un'aria e viceversa tutti sappiamo sappiamo tutti qual è quest'area e siccome non è possibile pensare che l'esperienza dei partiti cosiddetti di massima partiti organizzati si disperda sorsi si disperda solo perché c'è un vincolo un vincolo di sistema elettorale diverso
Quindi mi pare che
Noi dobbiamo della continuità di una tradizione marcare questa discontinuità all'interno di un'esperienza che tutti noi avvertiamo così come avvertiamo che dentro la centralità di questa esperienza non possono essere forzatamente richiamati amici posizione esperienze riversa
Del resto noi siamo così e viviamo in un mondo che è quello l'uno stupro pulite che è quella che perché la storia del nostro Paese
è stata quella che è stata
Ci sono Teki esente le del nazionale estremamente vivace dove il cattolicesimo estremamente vivace e che non hanno una una una una una democratiche che ha un'esperienza dei cattolici democratici
Probabilmente noi saremmo diversi e e vivremo in un mondo diverso non ci fossero state certe lotte certe resistenze certi uomini che hanno potuto compromettersi su queste lotte Wenger lei oltre a esserne sconfitte
Senta ma senza Sturzo
Senza l'esperienza di De Gasperi senza loro proprio in mente la nostra battaglia sarebbe diverso sarebbe estremamente depauperata
La storicità la concretezza delle battaglie e delle lotte perché la politica è fatta anche di lotte di testimonianze ci induce a dire questo
Ecco queste sono le osservazione ma soprattutto crudo io ringrazio anche Monaco certamente ma sopruso Giovanni Moro proprio per e a vere in qualche modo ed egregiamente ricondotto l'ambizione di suo padre all'elezione
Alle lezioni di Sturzo un partito
Della società è un partito dei processi civili che notoriamente si manifesta una società un partito che questi processi dissi voglia Asti vuole seguire conti discrezione e intelligenza
Grazie Rognoni che mi pare ha offerto un contributo molto articolato e molto primo Nuccio Fava ha chiesto di intervenire si fa molto piacere
Per ringraziare stamattina in particolare Giovanni Franco capirà nel senso che giovani Morucci ha secondo me aiutato enormemente a avere presente in questo stile azione del convegno di sei ore dove Franco Salvi
Delli approfitto per salutarlo perché ancora personalmente no in questa ostinazione di capire consapevolmente o meno
Che Moro rimane per tutti i nuovi problema oltre tutto il resto ma perché è il punto più alto
Storicamente Stella elaborazione politica se i cattolici democratici Italia
E quindi è importantissimo non solo per quello che ha significato oltre le dimensioni personale figurarsi se sta a me dirlo dinanzi al figlio Giovanni della perdita di Moro
Ma quello che ha significato di Chrissie del sistema politico italiano e te la stessa presenza del modo di essere dei cattolici democratici in Italia il tradimento
Sostanziale scusate il numero del esperienza complessiva che Moro significava a maggior ragione grave per i cattolici democratici nel momento in cui il tradimento segue le modalità della conclusione dell'esperienza politica di Aldo
Noi di questo dobbiamo avere consapevolezza perché se non rimettiamo il capiamo questo a mio avviso siamo comunque inadeguati alla gravità complessità e anche ricchezza
Della sfida che abbiamo di fronte
Perché Moro dobbiamo dimenticare Moro e una testimonianza
Perennemente valida c'è il modo di essere dei cattolici in politica
E oggi nel momento in cui si discute del valore della stessa presenta strutturata dei cattolici nell'esperienza storica italiana
E nel contesto europeo Kenneth perdiamo di vista questo Morozzi dice non sono che possibile necessaria ma a condizione che se ne sappia garantire quel livello quella qualità di presenza
Per cui anche sentendo con interesse le cose che diceva
Ginger unioni adesso nove metà da cosa è stato per Moro dal punto di vista personale Franco l'uscita per esempio di Pratesi e di lavarle
Ecco tutto il rispetto per gli altri amici Segni lo stesso Leoluca Orlando che ma insomma per carità
Chiamo il rispetto a ciascuno ma diamo anche la diversità dello spessore del valore della della dimensione anche culturale politica e umana
Di questi nostri amici qua col a Iseo si è sempre parlato un grande libertà e credo che dicendo queste cose non ceda banalizzare nulla o da piccole cose persone ci mancherebbe
Va be'ma Moro non ha avuto nonostante tutto alla conferenza il dolore chiara di andare avanti lungo il tipo di sua esperienze solo per rimanere anche a questa discorso stringente che noi abbiamo sulla Costituente o meno
Certo che si erano processo costituente
Ma certo che al di là picche invitare a non invitare nel tipo di proposta nel tipo di significato che noi diamo alla storia della presenza dei cattolici democratici e a quello che Moro ha rappresentato anche nella parte per noi per no interamente negativa di non di non essere stati all'altezza
Di quella di quella testimonianza nell'impegno successivo
è la crisi della presenza dei cattolici democratici e non soltanto loro perché nel il tradimento la reazione di Moro significa anche un tradimento
Della responsabilità dell'esperienza dei cattolici rispetto alle altre formazioni politiche
Perché voi pensate che rispetto alla qualità del rapporto che c'è stato con gli stessi socialisti
Il modo di aver tradito l'esigenza con cui Moro concepiva
Non a caso parlava sempre anche nel centrosinistra nelle quasi con pudore ricordava sempre anche nelle fasi ormai di abbandono sembrava di superamento eccetera lo diceva sempre operazione che pure ha portata storica perché lui avvertiva
E sapeva benissimo anche per le fatiche che aveva dovuto fare quale era stato il significato e la vera novità molto più alla stessa voli della nazionale dal punto di vista del valore cultural politico civile per la Società italiana no ma voi pensate che il deterioramento del rapporto con i socialisti quelle estere le forze politiche ormai nel decennio tragico del dopo Moro
Nel decennio tragico del moto ridotte al discorso del potere della spartizione dei tre dei posti lo stesso acquiescenza acquiescenza dell'esperienza degli attori democratico rispetto all'arroganza craxiana
Oltre ai costi non era un modo di non avere capito e quindi alla fine di essere stati anche come dire
Responsabili del fallimento stesso dell'esperienza dei del delle altre forze politiche voi pensate gli stessi testé repubblicani i laici minori a che cosa si sono Po Mammano ridotti allora la riflessione su questo piano perciò mi sono permesso di intervenire e che noi dobbiamo capire che in qualche modo non è tanto il fatto se è giusto o meno che ci sia una presenza dei cattolici democratici
Anche rispetto alla stessa funzione che sul terreno politico correttamente i cattolici democratici possono dare alla cattolicità nel suo insieme
Alla riflessione all'apertura l'attenzione della stessa chiesa popolo di Dio che ha i suoi problemi
E che ai problemi non solo delle sagrestie ma la responsabilità più ampia cosa è stato il valore per noi la nostra generazione Moro
Prima a cavallo e dopo il Concilio rispetto alla maturazione di una certa concezione di laicato cattolico di autonomia di correre assumendosi le proprie responsabilità e così via
E allora oggi il problema vero a mio avviso è di capire che la vera cesura è stato questa verrà abbandonato per i cattolici democratici il valore e il significato dell'esperienza di Moro
E capire che dobbiamo riprendere ovviamente mai meccanicamente nelle condizioni nuove e basta la sola esperienza perdette il maggioritario ma col sito di ridurre tutto nelle regole sapendo quindi quanto ci prenderemmo ancora una volta se non in giro in una lettura parziale della cose sapendo che
La lì
Per i cattolici democratici l'insegnamento di Nuoro oltretutto significa sempre una concezione della democrazia come democrazia difficile
Difficile
Sempre storicamente sempre a maggior ragione in una fase come questa
Che al fondo dell'impegno politico come diceva Moro in ma a maggior ragione con tutto il pudore con cui Luigi tirava in ballo di valori l'ispirazione
C'è sempre
Valori etici al fondo la politica se non ha una sua moralità e quindi se non è realmente servizio interesse della gente della comunità nel suo insieme di questa novità
Che va capita solo in quanto in qualche modo il processo storico si fa più ricco si fa più intenso e più capace di cogliere fanno tutte le altre novità rischiano di essere molte cose banali asseconda mentì secondari stato d'umore e così via
Ultima cosa non meno rilevante per lo stesso discorso dell'esperienza dei cattolici democratici essere alternativi a se stessi è insieme il principio Tino un appagamento ecco questo è il significato e a mio avviso dinanzi a questo il problema non è tanto
Certo nella discontinuità rispetto a questo tradimento di questi quindici anni detto schematicamente
Essere presenti ancora oggi Sessa sapere che potremmo essere presenti solo se saremo all'altezza di queste esperienze di questa lezione che Moro ci lascia in eredità
Approfitto per dare due notizie nel mio mestiere Ingrao è uscito dal PDS Prodi è stato nominato presidente del
Allora
Se non se non vi sono altri che la che possiamo rassegnare alla tavola rotonda che si svolgerà nel pomeriggio e al dibattito che seguirà la tavola rotonda del pomeriggio almeno due indirizzi scusate scusate un secondo
Almeno due indirizzi che non sono niente ovvi e scontati
Quanto innanzi tutto quanto sia secondo anche per le problematiche che sono al centro oggi dell'impegno nostro ritornare a riflettere sulla lezione di Moro
In secondo luogo mi pare di poter dire dalle testimonianze da quanto sia svolto che comunque il mio convincimento
Che una Costituente assenso se non è rinchiusa dentro questa democrazia cristiana ma se si pone l'obiettivo di riuscire a parlare all'esperienza cattolico democratica nel suo complesso
Che non significa inseguire Leoluca Orlando ma semmai porsi il problema di quanti giovani sul tema cruciale
Della questione morale della questione criminale dei rapporti fra politica e mafia hanno lasciato la Democrazia Cristiana e questa esperienza
E non significa rincorrere personalmente anche se tutte le aperture i dialoghi vanno mantenuti
L'amico Mario Segni ma porsi il discorso di una ammodernamento della visione politica con riguardo alle regole i problemi da nuovi dello Stato e dei rapporti tra Stato e società che dentro tutte le problematiche delle riforme elettorali delle riforme costituzionali si pongono quindi la costituente non può essere un un palliativo per conservare un quadro di difesa quasi corporativa esistente queste tentazioni ci sono chi vi parla
Partecipato recentemente all'assemblea dei gruppi parlamentari come altri parlamentari che vedo qui davanti Rognoni eccetera
Incerto significato uscito all'esterno dalla stessa direzione di ieri Luigi Granelli non ha voluto parlare stamattina parlerà oggi o altri diranno qualche cosa lo stesso Martinazzoli lo dirà
Ecco la costituente e
Frase in questo momento alcun senso oggi avremmo ospiti autorevoli che sapranno certamente proseguire approfondire su questo versante ringrazio molto la tensione ringrazio ancora Giovanni Moro e Franco no
Alle quindici e trenta oggi pomeriggio
E gli atti informative delibera infernale che pari mai chiesti alla segreteria per avere indicazioni sui ristoranti convenzionate con il convegno buonasera a tutti bentrovati o ritrovati perché abbastanza
Una appuntamento ormai piacevolmente amichevolmente consolidato questo dicevo
E
Come sapete nella riflessione del pomeriggio ci aiutano con un loro contributo qualificato e comunque possiamo dirlo subito particolarmente atteso Rosi Bindi che qui alla mia destra padre Bartolomeo Sorge il professor Giovanni Bazoli l'onorevole Corrado Belci
Rispetto al programma
Diciamo che ci sono due novità
Possono essere fra l'altro due positive
Novità nel senso che erano previsto anche l'intervento degli amici
Bassetti e De Rita che per ragioni plausibili comprensibili di loro impegni sopravvenuti non hanno potuto essere presente si rammarica non ci sono
Lo partecipi diciamo del del del clima dell'atmosfera di dibattito
Diciamo che può essere anche come dire una infortunio gradito nel senso che tanto per quanto riguarda il professor Giovanni Bazoli
Che al di là dei suoi ruoli del sua attività professionale evoca in Italia ma in particolare questa realtà con il suo cognome una
Un modo significativo di presenza dei cattolici anche all'interno dell'esperienza ricca lunga complessa del movimento dei cattolici democratici di cui stamani abbiamo sentito
Un scorso su ampio di cui lo ringraziamo da Franco Monaco scandito attraverso le tre
Figure di riferimento Sturzo Degasperi e Moro
Oggi abbiamo questo interesse dalla presenza di Giovanni Bazoli proprio rispetto alla emergenza che tutti viviamo una situazione certo di non ordinaria amministrazione
Proprio sul versante anche diciamo così delle sue competenze di di studioso sotto il profilo in particolare disegno costituzionale
Le riforme di cui si parla è il tema centrale
Del ruolo dei partiti movimenti cosa questi sono stati e che cosa sarà e dall'altro lato Corrado Belci tutti sapete sta fra l'altro collaboratore di Aldo Moro
E che diciamo si ricollega non solo idealmente al notevole contributo che stamattina riassumo molto sinteticamente il senso del contributo notevole per cui lo ringraziamo moltissimo di Giovanni Moro il figlio dello statista Cristiano
Che in modo lo molto incisivo e e pacato sia posto in fondo la questione fondamentale
Con cui ci misuriamo tutti in Italia ma con cui in particolare i cattolici democratici devono fare i conti perché personalmente leggo soprattutto con una grande responsabilità
Se non di tradimento accertamento di omissione rispetto alla qualità
Della testimonianza dell'impegno politico che Aldo Moro ha rappresentato nella vicenda complessiva della democrazia cristiana e del paese
E che insomma ci interpella in modo molto inquietante in modo molto esige
Oggi diciamo pure che è in discussione tutto
Ed è in discussione addirittura anche
La possibilità di una prosecuzione
Parla molto discontinuità cesura di una così ad una persecuzione dell'esperienza legato diciamo grazie attraverso la Democrazia Cristiana l'utile facciamo infingimenti
Le stesse parole del Papa l'altro giorno alla Conferenza episcopale con i vescovi italiani
Su questo problema mai così nuovo non dal punto di vista solo teorico per in qualche modo praticamente il Concilio sul suo piano aveva risolto la libertà del opzioni
Ma il come riuscire a conciliare unità e pluralismo e pluralismo Morandi scapito dell'unità
E e questione mai così
Fortemente presente nella società italiana
E che certo riguarda direttamente i cattolici i cattolici democratici ma riguarda il futuro del Paese proprio perché la stesso papà quando cita Sandro Pertini
Dice certamente di una vertenza molto forte specie nei periodi di crisi l'abbiamo verificato anche con rilievo che ha avuto la visita del Papa in Sicilia in qualche modo tutti fanno ricorso alla Chiesa
Ma certo c'è contemporaneamente il problema che questo ricorso alla Chiesa i cattolici più che azione di supplenza può sempre essere un modo di ricorrere ai cattolici quasi con una specie di di Croce Rossa come una specie di forma nobile di assistenza perché poi ci sono i drogati dice arginare edizioni i terzo mondiale di cui non si occupa nessuno quindi la Chiesa rappresenta e i cattolici possono la domanda che interpellava non ci interpella solo su questo terreno
Ci interpella molto più efficientemente perché fa i conti con un'esperienza politica
Complessa ricca quale è stata quella della Democrazia cristiana con il tradimento
Che è avvenuto la scansione di Giovanni Moro mi pare ineludibile il quindicennio successivo alla tragica fine dello statista democristiano con tutti i tradimenti che sono avvenuti
Senza dei quali anche Tangentopoli non avrebbe ha avuto la possibilità di prendere piede in modo così Fertile e insieme a questo contesto oggi c'è una novità ineludibile che quella del risultato del referendum
E della prospettiva certo che non esaurisce problemi ma concorre ad avere bisogno di una risposta che quello della prospettiva ormai del maggioritario
Maggioritario uninominale che comporta anche già di per se stesso un problema di quale forma di quale modalità assumerà in futuro la presenza dei cattolici democratici credo che non si tratti del problema del nome
O non soltanto
Si tratta soprattutto di capire e di scegliere se come personalmente ritengo ad esempio una presenza mi pare che sia Rosi Bindi che usa questa espressione una presenza strutturata dei cattolici presenze così democratici
Nella a Società italiana
Sia una cosa di cui i cattolici hanno bisogno per poter esprimersi compiutamente loro responsabilizzati credente di Christian i cittadini
Per il proprio paese ed una presenza utile alla società italiana
Questo naturalmente porta a riflettere riesaminare
A guardare con coraggio altro nuovo stando appunto come Moro ci ha insegnato dalla parte del nuovo ma senza perdere mai di vista quello che è l'altro aspetto della grande lezione Moro Thea che il nuovo e sempre una capacità di come dire di comprensione più profonda e il nuovo è realmente tale solo se un arricchimento
No una comprensione ancora più vasta per dare risposte nel continuo flusso della storia e quindi ha domande sempre più esigenti e per i cattolici in particolare
Secondo quel principio di insoddisfazione di don appagamento come Moro diceva che costituisce la caratteristica dovrebbe costituire la caratteristica della loro presenza anche in politica
Questo lo scenario mi sono permesso non può grandi linee di richiamare dentro il quale si impone come scansione oggi pomeriggio questa riflessione di questi nostri amici così autorevoli poi come sapete ci sarà l'intervento del segretario Martinazzoli
E direi che intanto potremmo però partire subito con il professor Giovanni Bazoli
Proprio insomma facendo appello dentro questo scenario alla sua esperienza la potenze verità la sua competenza di studioso
Rispetto al quadro costituzionale al ruolo dei partiti quello che è stato quello che dovrebbe essere quello che prevedibilmente sarà in questo mutato
Scenario
Professor Bazoli alle
Grazie
Fava per la sua presentazione
Sì io farò alcune riflessioni di carattere generale
E sul significato
Sul significato
Profondo dei cambiamenti in atto
Che sono nel nostro Stato e nella nostra società questo al fine di tentare alcuni approfondimenti
Sulla ricerca del nuovo quadro costituzionale e societario
In cui va inquadrato l'odierno ripensamento sul ruolo dei partiti dei movimenti della società
Si dice
Giustamente pacificamente
Che nessuno neppure il romanziere più fantasiose avrebbe potuto prevede il crollo del comunismo la caduta del muro di Berlino
Cioè uno smantellamento dell'impero
Marxista comunista in tempi così rapidi e in modo quasi facile
Ma qualcosa di simile sia possibile comparare
Al grande scenario mondiale alla situazione italiana
Può dirsi a mio avviso per i mutamenti in atto
In Italia
Chi avrebbe potuto prevedere anche soltanto due anni fa
Che potessero essere affrontati
E avviati a soluzione in così breve tempo
E finora almeno in modo legale è pacifico
I nodi cruciali
E in principe ammontò a mio avviso i due nomadi
Che stavano stringendo in una morsa mortale il sistema Italia
La corruzione da un lato e dall'altro
Quella paralisi istituzionale fondata
Sul sistema proporzionale
Che consentiva il perpetuarsi
Dell'egemonia dei partiti
Dobbiamo riconoscere che sembrava impossibile che questi due blocchi anche per la loro strettissima connessione
Potessero essere affrontati e avviati a soluzione
La partitocrazia
Bloccata dalla strenua difesa del proporzionale
E l'intreccio tra politica e affari sembravano realmente due fenomeni troppo forti
Per essere attaccati
Io ricordo personalmente di avere lo scandalo
Di avere suscitato sei anni fa
A un convegno
Però ha confini della dell'Associazione industriale bresciana
Brescia due mila
Per aver parlato di una del problema della produzione con riferimento all'industria bresciana
In base a un'esperienza
Sfiorata come avvocato io dico d'aver avuto la ventura di non avere mai avuto
Tentazioni nel corso della mia esperienza di banchieri e questo introduce almeno un elemento di sanità per quanto di mia conoscenza in un certo settore non certo trascurabile
Dell'attività economica
Io più volte l'ultimo morto pochi giorni fa in un convegno insieme a Galloni
A proposito dell'assoluta dipendenza subordinazione della questione morale da quella istituzionale
Ho avuto modo di porre questo interrogativo
Quale classe dirigente al mondo
Garantita come quella italiana
Da una sostanziale stabilità al potere per cinquant'anni
Avrebbe resistito alle tentazioni affaristiche in politica
Nella mia diagnosi vorrei partire da una considerazione che di principio che molto teorica
Ségolène
Che è questa che in uno stato democratico in una democrazia moderna
Sono due le esigenze fondamentali che devono essere soddisfatte una è quella della rappresentatività
E l'altra è quella della efficienza
L'una o l'altra da sola
Sì
L'una o l'altra da solo non è sufficiente a soddisfare
Una condizione di piena democraticità
Quindi il vero problema delle democrazie moderne e quello di realizzare un giusto contemperamento tra queste due esigenze orbene è sotto gli occhi di tutti
Che di queste due esigenze
Il sistema italiano si è fatto carico dei cinquant'anni della prima e finora unica Repubblica
In modo disarmonico
La rappresentatività spesso intesa erroneamente come sinonimo di democraticità ha avuto l'assoluta prevalenza sulla seconda
Anzi a questo riguardo possiamo dire che si è verificato una vera e propria cultura una ideologia
Di tipo proporzionalisti
Di questo dato Tom interessa qui anche per brevità ricordare le cause sono ben conosciute dapprima storico di opposizione ad uno Stato forte in cui è maturata la prostituzione alla mancanza nell'immediato dopoguerra fino ad oggi di quel minimo comun denominatore fino quasi ad oggi di quel minimo comun denominatore
Deve essere lo stesso tempo sociale politico culturale tra le forze della società
Che costituisce la base unitaria necessaria delle democrazie occidentali
Quelle basate sull'alternanza da noi al contrario la situazione
Presentava una spaccatura radicata non occorre insistere soprattutto nei confronti dell'ideologia marxista mi pare invece più utile
Soffermarci un attimo sugli affetti
A mio avviso di grande significato che sono scaturiti da un sistema statale in perdita imperniato sul primato della rappresentatività e quindi su un sistema elettorale proporzionale
Tra l'altro applicato a tutti i livelli io ricordo negli anni Cinquanta
Maranini chi era costui
Che sosteneva
Che almeno avrebbero potuto attuarsi dei correttivi introducendo il Porzio male lasciando il proporzionale a livello politico introducendo invece il maggioritario ad altri livelli ad esempio anche soltanto a livello
Di elezioni all'interno dei partiti
La prima conseguenza quella ben più nota in implicite nel discorso che ho fatto è un difetto di efficienza una crisi di governabilità che ha raggiunto i livelli di guardia attuali
Una seconda conseguenza e quella che al centro del dibattito odierno che l'esaltazione del ruolo dei partiti
è infatti evidente che un sistema che privilegia la rappresentatività
Pone in una posizione centrale con un'importanza abnorme i partiti
Proprio perché questi trovano la loro legittimazione nel fungere da raccordo da tra i canyon tra rappresentati rappresentanti tra popolo e stacchi
Con l'aggravamento nel nostro caso del fenomeno dal momento che si è verificata una consociazione anche tra partiti di maggioranza e opposizione ciascuno mantenendo alla sua la sua posizione
Ma c'è una terza implicazione che non è meno grave e che mi pare finora non sia stata abbastanza medita
E
La restrizione dello spazio spettante alla società civile la compressione vorrei dire l'impoverimento
Delle espressioni
E delle istituzioni stesse libere della Società nel nostro Paese
Anch'essa a ben vedere è un effetto logico quasi necessario di uno stato organizzato secondo il principio rappresentativo
Infatti
Un Parlamento eletto secondo un sistema proporzionale
Rigoroso diciamo pure scrupoloso
E quindi supportato nei modi detti dai partiti finisce con il pretendere come ha preteso di sostituire lo Stato alla società civile con questo argomento
Assumere infatti di recepire fedelmente della società civile tutte le istanze di darsi carico di tutti gli interessi di esprimere tutte le voci
Il risultato di tutto questo voi italiani
Detto vediamo
Dove abbiamo sperimentato un sistema democratico del tutto anomalo caratterizzato da una prevaricazione
Dello stato più i partiti che non ha riscontri nessuno altro Paese dell'Occidente e lasciate bianche sottolineare dico stato più partiti a questo proposito mi viene in mente
Quella che è una eccentricità su cui però vorrei ritornare anche della cultura Della stessa dottrina giuridica
è stato teorizzato
Con elaborazioni allora molto seguite che oggi ci appaiono aberrante dalla dottrina giuridica
Lo Stato dei partiti
Regime
Dibattito che dura da mesi
Qui dichiarazione di Amato sicuramente non condivisibili però tutti riconosciamo che qualche cosa di vero c'è ed è legato proprio alla diagnosi precedentemente fatte certo è un sistema che è giunto in questi ultimi anni alla fine allo sfascio
Perché sempre più inefficiente sempre più illegale corrotto ma consentitemi di dire
Che io spingo l'illegalità più in alto io dico sempre più incostituzionale
Le divaricazioni dei comportamenti degli organi costituzionali degli organi statali dalla Costituzione sono state anche se teorizzata altra e eccentricità
Di grandi maestri della nostra dottrina giuridica
Arrivo a toccare con forse sospetti di eresia
Una grande formula
La costituzione in senso materiale di un grande giurista
è stata fatta è stata proposta per spiegare e giustificare l'inosservanza di distacco dalla Costituzione vera quella formale
Ma ormai
Questo distacco non può più neanche essere giustificato da questa formula non c'è tempo per dare delle semplificazioni ma credo che chiunque abbia esperienza a questo riguardo può fare degli esempi
Anche clamorosi
Oggi
La svolta in corso
Che avviata da poco più di un anno
Lasciatemi dire anche a questo proposito una cosa che può generare un equivoco
Da un anno perché è stata favorita si dice dal voto del cinque aprile da tutti celebrato anche dall'Autorità
Più rappresentative dello Stato
Attenzione
Cinque aprile ha un significato in quanto un significato dirompente il quanto una parte di cittadini italiani anziché astenersi dal voto votare scheda bianca cosa che non avrebbe assolutamente alterato il rapporto tra i partiti ha votato lega dico questo
Però se vale i paradossi della storia
La svolta in corso di Civo ha registrato in quest'ultimo anno accelerazioni sorprendenti
E il superamento veramente i punti critici siamo in mezzo a rischi ancora di turbolenze gravi di ogni tipo di involuzioni
Ma a mio avviso il passaggio attuale presenta prospettive
Che merito un'apertura di fiducia tanto maggiore quanto maggiore era il pessimismo suggerito dalla situazione precedente non si poteva continuare forse anche per l'economia io ho avuto modo di richiamare posso ricordare un episodio di cui mi son trovato con un gruppo di autorevolissimi tra i più autorevoli imprenditori italiani preoccupa preoccupatissimi degli effetti il Tangentopoli sull'andamento economico
E in un momento cruciale dell'inchiesta io ricordavo loro quante volte avete detto che l'handicap che il sistema produttivo italiano incontra rispetto agli altri premi paesi è che prima o poi vi porrà in una situazione impossibile sul piano della concorrenza è dato dal fatto che il sistema Italia non offre all'imprenditoria una base di amministrazione efficiente e di politica e di politica sana
Ora che il movimento sia avviato dovete lasciare che completi soccorso
La bonifica morale
Le riforme istituzionali in corso
Non
Non vale la pena non è
Questo che mi interessa dire considerare di chi siano il merito certo per la bonifica morale il merito dalla magistratura importante secondo me non vale non non ha senso chiedersi perché solo adesso
Piuttosto se mai avrebbe senso porsi un altro quesito
Si possono giustificare certe forzature
Sappiamo tutti a che cosa ci riferiamo
L'ha risposto qual è la risposta possibile
Noi non possiamo non credere sempre che il fine non giustifica i mezzi
Lasciatemi dire un paradosso forse con una sola eccezione
Come questi cioè di una rivoluzione rivolta a fini positivi e pacifica
Che cos'è infatti la rivoluzione
Se non
Il comportare anche il ricorso a mezzi illegali per ottenere quello anche risultati giusti che altrimenti sarebbe impossibile ottenere
Per quanto riguarda
La riforma sono
Evidentemente anche delle provocazioni che io in particolare so a chi rivolgermi pre quanto riguarda le riforme istituzionali grimaldello per creare una breccia
Nel palazzo
Per avviare un radicale mutamento istituzionale è stato tra gli altri il referendum questa è stata veramente un'intuizione lungimirante dei costituenti era l'unica possibilità offerta al popolo in questo momento pessima spesso dimostrare io vorrei dire per smascherare la falsità di quella pretesa del palazzo di cui parlavo prima di rappresentare fedelmente gli interessi e la volontà della società civile
E se penso
Al professor Miglio
Ad anni lontani ma anche ad anni più recenti alle lavorazione del gruppo di Milano
Agli sforzi
Di ingegneria costituzionale per dimostrare la possibilità per inventare dei sistemi legali per cambiare radicalmente il sistema è vero no
Cose veramente fragilissime
Io dico che bisogna riconoscere il merito di chi ha saputo utilizzare questo strumento del referendum anche qui lasciatemi dire con qualche forzatura rispetto sicuramente ha l'intento originario dalla Costituzione
Ecco ma in questo momento di transizione lei mi richiami no ancora ci siamo rispetto agli ambiti grosso modo in questo momento di transizione
Ecco quello che io voglio dire che è fondamentale avere piena consapevolezza dei significati profondi del nuovo che si sta creando soprattutto per quanto riguarda i nuovi ruoli che spetteranno alla Società ha seguito della trasformazione dello Stato e cioè nel momento in cui si sta creando uno Stato più efficiente
Ossia come dicevo prima nella dialettica tra i due poli della rappresentatività e della governabilità si tende a valorizzare il secondo con qualche
Non piccolo sacrificio del primo
E a questo proposito non fare questa parentesi se lei avesse risposto in altro modo
Farò questa pare a proposito del sistema elettorale
Io un cenno alla verità cioè che il sistema maggioritario a doppio turno sacrifica di meno l'esigenza della rappresentatività
Sì perché io dichiaro di non capire perché la DC che viene da una posizione ancorata proporzionalismo che ha fatto una lunga aspra
Meritoria difficilissima
Non si sia sin dall'inizio rientrata
Verso un sistema il tipo
Francese che assicura sicuramente Meglio la soddisfa che soddisfa meglio l'esigenza della rappresentatività
Senza adesso scendere in un dettaglio ulteriore perché
Il ballottaggio il vero problema del doppio turno come è stato osservato giustamente da studiosi e poi quello dalla certa se il ballottaggio derise riservato a due o più
Candidati
E la scelta del ballottaggio due turni io credo che non sia la sede la scelta migliore temo molto
E l'esperienza delle prossime elezioni amministrative
Potrà da questo punto di vista dare degli esiti cosicché negativi
Da indurre tutti a un ripensamento anche in ordine al doppio turno
Una conferma di questo che dico venuto da una recentissima analisi
Che è stata fatta dall'area la quale conferma quanto dico circa l'idoneità del sistema del doppio turno ma del resto è assolutamente evidente a soddisfare meglio l'esigenza di rappresentatività
Ma dimostra anche altre cose molto interessanti compreso il rischio che il turno unico
Consente una sopravvivenza
Maggiore
Dei partiti
E il riaffiorare anche di esperienze clienti rare molto lontane nel tempo
Dicevo uno Stato nuovo
Cioè uno stato che dia una risposta diversa a quelle due esigenze conflittuali della rappresentatività e della governatrice governabilità
Non può che essere uno Stato che riduce il suo ruolo
Che limita le sue funzioni di interventi
Ecco da questo punto di vista
La privatizzazione
Che non deve essere limitata l'intesa solo come privatizzazione del campo economico
Dove è stata condotta finora in modo molto incerto e quasi contraddittorio non è da giudicare una moda legittime ma risponde a un'esigenza profonda e sì è vero il mio ragionamento
Non è solo un'esigenza di efficienza ma anche di democraticità
Ecco nel momento in cui si ridisegna
La figura dello Stato e dei suoi compiti in sintesi
Non più di gestione ma di regolazione di controllo sulla libera attività degli occorre degli operatori
Che liberamente e spontaneamente la società esprime occorre andare più a fondo
E saper vedere
Che muta la natura stessa dello Stato
Perché sta mutando il ruolo spesso del diritto
Finora diritto è stato sostanzialmente si sono identificati
Nella realtà nella prassi anche nel pensiero nella teoria
Mi limito vi siete mette a decenni schiamazzi
Questo è il punto fondamentale
Del cambiamento in atto occorre avere consapevolezza del nuovo ruolo del diritto di fronte al nuovo ruolo spettante alla società civile qui si apre appunto ma si chiude anche subito perché devo finire il mio intervento il discorso nuovo sulla società
Mi limiterò ai conciare alcune idea alcuni spunti finali
Una delle menti più lucide della nostra scienza giuridica
Forse sono condizionato dal fatto che è stato mio maestro ha affermato testualmente
La grande discussione del secolo scorso
Che si è protratto nella prima metà di questo sulla distinzione tra comunità e società sta ora per essere superati
In una fusione dei due termini
La comunità come società sta abolendo il distacco tra governanti e governati quel distacco che la mediazione dei partiti politici ormai non è più in grado di superare cosa vuol dire in altre parole
è in atto un rimescolamento dei ruoli in cui la comunità dei cittadini sta assumendo le vesti
Della Società integrale la politica non è più operata i soli governanti Negri solo partiti la politica è diventata un modo di essere e di ogni individuo
Anche la Chiesa
Si sta rendendo conto di questo mutamento di scenario
Sia pure
Faticosamente come tutti
Per citare la pastorale della CEI educare alla legalità
Anche la società civile Ada svolgerà una sua funzione politica facendosi carico dei problemi generali del Paese quello che terre sante viene adesso elaborando progetti
Per una migliore vita umana a favore di tutti è ancora più forte controllando anche la loro attuazione
Ma se questa diagnosi
è fondata se questo è il quadro cosa si può dire
Come si può calare il discorso in elaborazioni più concrete
Secondo me studiare l'impatto di questo nuovo ruolo che la comunità società sui grandi temi
E l'ha coinvolto anche che la interpellano
Che ne condizionano la sorte futura di progresso di declino
Quali proprio solo per accende mi limiterò a indicarne alcuni anche per sottolineare per ciascuno di essi il possibile contributo dei cattolici
La crescita di una società
In un ordinamento democratico moderno dipende soprattutto da tre fattori l'economia la cultura e la scienza e una giusta definizione dei diritti e dei doveri di ogni cittadino verso la società stessa non più come prime avverso Lost fatto
Primo fattore quello economico
Il problema del contributo dei cattolici ad una evoluzione dell'economia di mercato
Il cui meriti nella evoluzione delle condizioni di vita e quindi di di di qualità di vita e quindi anche di vita spirituale degli individui sono indiscutibili
Ecco e qui sarebbe da richiamare la lunga strada della chiesa
Sino a mio avviso sino alla Centesimus annus
Frutto di una condanna simmetrica del capitalismo e del marxismo
Ci sono stati cioè ritardi resistenze della Chiesa ammettere il valore pieno della libertà
Credo che sia una verità che dobbiamo con assoluta libertà riconoscere
In tutti i settori
E io dico come solo con il Concilio c'è stato il riconoscimento pieno ad esempio della libertà religiosa solo con la Centesimus Annus c'è stato il riconoscimento pieno della libertà economico certo la profezia di Maritain ricordate negli anni Trenta
Sulla grande inevitabile crisi del sistema capitalistico
Non sia vera non si è avverata ma perché non si è avverato perché il capitalismo sia rinnovato
Dal new deal immediatamente dopo a tutta una serie di trasformazioni successive e questa è a parte i contenuti la vera differenza rispetto il nazismo il marxismo
Eccolo lato nel momento in cui era ancora come agli inizi
Il capitalismo si è rinnovato ci sono tanti capitalismi
E tuttavia è sempre più evidente anche la crisi del capitalismo ed è una crisi inerente ai valori che sono in gran parte più valori protestanti che hanno costituito l'humus ideale su cui
Il capitalismo a fiori
Ho detto la Centesimus Annus finalmente riconosce in pieno anche il valore della libertà economiche quindi a mio avviso anche sul piano metodologico ha prodotto una svolta fondamentale utile sul piano della prassi
Perché ha permesso
Di superare una sorta di schizofrenia in cui si trovavano gli operatori economici cattolici i quali venivano
Ad operare si trovavano ad operare in un sistema
Si era condanna oggi è stato riconosciuto
Che il sistema economico di mercato che nell'incipit è stato definito opportunamente di libertà economica
E un sistema accettabile perché è il migliore finora conosciute e allora ecco che questo consente alla Chiesa di intervenire per dire all'interno di questo sistema ci sono queste queste cose che non vanno
Cioè a questo punto il compito della Chiesa può veramente raggiungere i veri problemi
E lasciato in malora dire anche questo
Che la denuncia della corruzione
In Italia
Se non ci fosse stato questo condizionamento di principio
Avrebbe potuto essere più tempestiva
In ogni modo quello che interessa a dire che
Ci sono grandi possibilità a mio avviso
Offerte a contributi di un'etica cattolica oggi all'economia una volta riconosciuto il valore pieno della libertà anche in questo campo e un'altra cosa insolita lasciatemi dire
Una volta che sia riconosciuto anche il valore
è iscritto dalla natura umana c'è un valore positivo della competizione
Io una volta in un convegno davanti a capitali sono un po'stupiti ho detto che in fondo
Il il paragone che ricorre tanto spesso in San Paolo è proprio quello della gara il problema non è la gara sono le regole che la sinistra
Ecco e questo può a mio avviso soprattutto consentire di ripensare in modo nuovo
Anche forse al fine di superare quello che il nodo di è ancora l'idea guida del capitalismo
E che non regge più non è più adeguata ad affrontare i problemi
Di oggi cioè la distinzione la separazione tra il momento dalla produzione e quello della distribuzione riferendo al primo l'efficienza al secondo l'equità la verità è che efficienza ed equità sono compatibili e compete tratti tra di loro
Finisco con duecento anche sulla scienza ci sarebbe
Con tutto quello che si diffida la cultura l'istruzione evidentemente inutile dire come questo come il progresso scientifico e tecnologico abbia trasformato la vita dell'uomo
E come anche a questo proposito il progresso moderno sia passato attraverso l'emancipazione della scienza
Di ogni ricerca culturale
E manchi fazione da vincoli di qualunque tipo da vincoli esterni dai vincoli politici
Anche da taluni vincoli religiosi
Galileo diceva che lo Spirito Santo insegna come andare al cielo non come va a Barcellona
Nel contempo anche qui sono sempre più evidenti i limiti e i rischi di una ricerca scientifica emancipata cioè libera da vincoli ma anche da valori sì ma entrante della scienza e dell'etica che il uno dei temi centrali del nostro tempo e quindi la ricerca dei doveri della scienza della responsabilità della ricerca ma anche qui
Attenzione
Responsabilità doveri non imposti dall'esterno non obblighi verso lo Stato
Che determinerebbero un ritorno al passato doveri e responsabilità di ciascuno
Verso la società
Cosa sono questi doveri
Sono precisamente il dovere di solidarietà
Di cui parla la nostra Costituzione e solo la nostra Costituzione sono quei doveri di solidarietà la cui nozione ha fatto impazzire giuristi
Ma ecco il nuovo diritto
Questo è proprio l'ultimo tema
è lo snodo fondamentale da cui dipende il futuro della nostra società a mio avviso e cioè la nuova percezione
E definizione dei diritti e doveri di ogni cittadino verso la Società
Cioè della libertà
E della solidarietà
Vorrei quindi concludere
Affermando che la pregnanza dei singoli dei singoli cittadini in quella che la nostra Costituzione chiama le formazioni sociali si avvicina sempre più all'esercizio stesso del potere
Sia nel momento della scelta degli obiettivi che nel momento della scelta degli strumenti per conseguirli
Ma per ciò spesso comporta l'assunzione di una corrispondente responsabilità da definire in modo nuovo con un diritto nuovo verso la società
E allora
Siccome o
Dato questa mia diagnosi prevalentemente una notazione di fiducia
Esprimo anche l'ammonimento la preoccupazione
Che può emergere da ultimo
Se i doveri
Connessi all'esercizio del potere di qualunque potere politico scientifico economico spettano sempre meno
Ai governanti ai soli governanti e sempre più ogni singolo cittadino
Allora Wi
Se il modo di agire di questi non dovesse avere caratteristiche nuove e diverse
Da quelle di una politica che vogliamo superate
Federica siamo professor Bazoli perché sto contributo molto denso e anche impegnativo non dirò faticoso da seguire
Perché insomma partendo dal discorso sui partiti i loro degenerazione
Abbiamo fatto una bella galoppata su tutte le grandi questioni
Aperte lette con dimensione di fiducia e di questo noi le siamo particolarmente grati
Perché le scritte appunto possono essere se la consapevolezza vinte dominata e così via
Ma con questo pure richiamo finale anche al responsabilità al dovere del cittadino resto dentro nuovo principe diciamo e così politico sulla responsabilità vicino sempre la riflessione di Moro
Ma con riferimento alle formazioni sociali rimane pur sempre aperto a mio avviso e lo utilizzo questo ringraziare Bazoli per dare la parola a bellici il problema
Della politica
Degli strumenti
Rispetto alla scuole all'esperienza storica alla sua poi diciamo ultima stazione quella che stiamo vivendo pur già aperti al nuovo nella loro degenerazione
E tuttavia un nelle forme nuove con gli strumenti nuovi che la stessa dimensione elettorale diversa di metodo imporrà
Ecco che cosa ne facciamo noi poi della politica in che modo ricompone diamo nella valorizzazione di tutte le formazioni dei cittadini e così via
Gli strumenti che poi ci aiutano ad avere secondo appunto equità e solidarietà
Una visione generale dei problemi della società
Per recuperare fino in fondo anche le novità della Centesimus Annus più sei richiama io bensì su questo Hondo ti darei la parola ecco lì c'è il microfono
Io vorrei fare qualche breve riflessione
Ricollegandomi e tenendo presente
Il richiamo così elevato e così sereno di Giovanni Moro di questa mattina
La relazione di Franco Monaco
L'intervento dell'onorevole Rognoni
La comunicazione
Emerga in dopo questo dibattito un po'convulso
Della fase attuale della grave crisi dei partiti e della democrazia cristiana in particolare
Pare che anche stamattina
Dall'intervento di Rognoni
E dai cenni contenuti in tutte le nostre discussioni di questi giorni
L'attenzione si vada concentrando
Attorno a un tema che può presentare qualche elemento di equivoco
L'unità ci sono paterni richiami anche in questi giorni all'unità
Ci sono nostri vecchi ricordi
I dibattiti tra Dossetti e piccioni al congresso di Venezia è unita sì ma intorno a che cosa
Potremmo riassumere parafrasando il titolo di un simpatico film su San Filippo Neri
In modo mi pare abbastanza corretto questo tema dell'unità in questo modo le ammonizioni che ci vengono assomigliano a una frase detta così state uniti se potete
E mi pare che la frase contenga sia il valore dell'unità sia il limite delle ragioni
Che devono sottostare alla processo di unità e di aggregazione
Ecco mi pare quindi che convenga fissare bene l'oggetto che in discussione oggi
A mio giudizio è in discussione lo descriveva
Alcuni giorni fa e non articolo molto
Persuasivo sull'Avvenire Vittorio Possenti e in discussione
La udita o meglio l'aggregazione
Resa possibile dalla forza persuasiva
Nel secolo del patrimonio dei cattolici democratici
Norme in discussione l'unità politica dei cattolici
L'aggregazione massima possibile si capisce
Sul patrimonio
Dei cattolici democratici con i suoi valori e con i suoi costi storici
Che ricordava qualcuno stamattina che ci sono state
Due incarnazioni in termini di forma partito del patrimonio
Del cattolicesimo democratico quella del Partito popolare quella della democrazia cristiana tra loro diverse ma non disgiunte congiunte
Dicevamo la coda un filo rosso riconoscibile
Lungo il secolo
Possiamo dire che le due
Esperienze
Allora visto il Partito popolare
Bloccato quasi sul nascere da una democrazia mancata
Dallo sporco
Totalitario fascista
Del primo dopoguerra
La Democrazia Cristiana
è stata e lo dico tra virgolette
Privilegiata da una democrazia bloccata da una democrazia incompiuta
Da quello che per anni è stato definito l'obbligo di governo
Per la ragione
Di una sola possibile alternativa
Rischiosa
Da un punto di vista del sistema e quindi
E cento ed è doveroso riconoscerlo
Cioè attorno alla Democrazia Cristiana
Si è superata la naturale aggregazione di cattolici democratici e si è passati di fatto alla unità politica dei cattolici
In questo mi pare
Risiedano lei diversità delle due esperienze ed i relativi costi storici
E quindi lo sforzo e stamattina
Sia Moro che Monaco ricordavano
Della fase Moro appena è stato quello di rendersi conto come potesse essere alto
Il costo di quel privilegio
E cioè del fatto che la democrazia cristiana
Arricchiva i suoi consensi elettorali ma con un supplemento di funzione negativa
Quello dell'anticomunismo rispetto alla possibilità di riconoscere i valori propri del cattolicesimo democratico di qui la spinta
Non al consociativismo
Ma ad un processo di progressiva legittimazione di tutte le forze politiche per tentare di superare il punto di blocco della democrazia
Italiana e di trasformare la democrazia
Difficile in democrazia compito
Questo sforzo è stato
Bloccato troncato il modo col vento
Dalla uccisione di Moro questo sforzo
Successivamente
E stato
Fissiamo neutralizzato
Dalla sconfitta
Della politica di Moro e Zaccagnini
Nel congresso democristiano del mille novecento e ottanta non è che
Io abbia un'idea fissa
E che immagini che quel che è accaduto in Italia sia tutta colpa delle poche Rilling righe del preambolo ma certa è una cosa
Che quel congresso determinò da parte della Democrazia Cristiana
Il rovesciamento della politica di Moro di Zaccagnini e il rifugio dichiarato pregiudiziale dentro il recinto del Governo e del potere
Come unica finalità immediata della politica della Democrazia Cristiana e abbandonò il tentativo rischioso e avverto della democrazia compiuta il rifugio nel recinto del potere e assegnando
Un ruolo determinante al Partito socialista italiano di Craxi
Molto più grande di quanto i rapporti di forza Novi assegnassero la regola del utilità marginale
Noi dicemmo più volte che si trattava di un inconscio processo di subalternità della Democrazia Cristiana il Partito Socialista è in realtà questa subalternità si è verificata e la rinuncia allo sforzo di procedere verso una democrazia compiuta ha bloccato Laterza fase di Aldo Moro crea certamente prodotto
Almeno come concausa la gravissima crisi dei partiti
Che il professor Bazoli poco fa descriveva
E i nei confronti della quale io
Vorrei dire qualche cosa
Di un po'diverso da quello che ha detto lui
Cioè a me pare che
La grave crisi dei partiti
Ah derivi non soltanto dalla pretesa
Dello Stato che assumendo la proporzionale come fotografia della società
Quasi autoreferenziali indossi Siviglia si ritiene rappresentante autosufficiente ma da una progressiva
Perdita di identità
Dei valori di tutti i partiti
E prendiamo il processo di dibattito politico di questi anni si è passati progressivamente
Dalla discussione sulla grande riforma la riforma istituzionale alla riforma elettorale al grimaldello referendario per uscire dall'immobilismo e tutti i temi relativi alla identità dei partiti nei confronti della società
Sono stati assolutamente dimenticati tant'è che i partiti a un certo punto sono sembrati tutti uguali e tutti ugualmente colpevoli davanti alla opinione pubblica
Il problema della società dei due terzi di una società étoile
Nel benessere il raccordo della Democrazia cristiana con i mondi vitali
La esigenza
Di Riku penare la ragione storica per la quale i cattolici sono entrati i cattolici democratici sono entrati in politica
Tutto questo a me pare si è progressivamente impallidito
E a a
Ha ridotto
E lo dico senza e questo suoni minimamente come una inconsapevole
Riduzione di valore dei temi istituzionali ma ha ha ridotto la discussione fra le forze politiche al solo tema istituzionale prima ed elettorale
Ed allora se al di là
Del problema istituzionale della riforma elettorale
Noi ci chiediamo oggi
Quale e il quesito
Di fronte a cui si trovano si trova la Democrazia Cristiana
E io credo che possiamo porlo in questi termini
Il tentativo di Martinazzoli è un tentativo
Che insieme
Deve rivelarsi
Rivoluzionario e conservatore coraggioso
è prudente perché Press Silvia
La sintesi
Di una tradizione di pensiero quella cattolico democratica ed una esperienza secolare sia pure con i i costi sopportati che ho ricordato sia dal Partito popolare che dalla Democrazia cristiana di questa sintesi
E possibile quindi la preservazione di questa sintesi in termini di rinnovamento che tutti riteniamo necessari qual è l'alternativa
Alla sintesi cattolico democratica che si presenta oggi qual è l'alternativa quindi allo sforzo della segreteria
Di Martinazzoli
Io non vedo una sintesi alternativa e per me una proposta politica non può non essere sintesi alternativa vedo proposte unilaterali
Proposte di stiramento di campo
Un partito nuovo che si schieri fra
I progressisti
Vedo elevate al rango di assoluto le proposte di soluzioni referendarie come se fossero non i grimaldelli per aprire un problema e uscire dall'immobilismo ma la soluzione dei problemi vedo prima ancora una richiesta di discontinuità
Che rischia di sbagliare collocazione e per me il problema è questo
C'è bisogno di discontinuità in questa esperienza dei cattolici democratici certamente ma dove si colloca la discontinuità
In mancanza di una sintesi alternativa qui rischiamo di collocare la discontinuità sul terreno dei valori e ispiratori della esperienza della tradizione cattolico democratica o addirittura anche sulle scelte
Fallite di politica interno ed internazionale dell'esperienza democratico cristiana non si può
Declamare pregiudizialmente l'esigenza del di una discontinuità senza collocarla al punto giusto e il punto giusto è una discontinuità come si diceva stamattina rispetto alla forma
Partito
E alla incrostazione che quel lungo privilegio di permanenza al potere dico di nuovo privilegio tra virgolette con i suoi costi negativi ha arrecato alla democrazia cristiana quindi una discontinuità non rispetto alla sintesi e all'esperienza che rimangono valide e a mio giudizio senza visibili alternative una discontinuità rispetto alla gestione del potere alla al rinnovamento della classe dirigente alla capacità di costruire
Una nuova classe dirigente della Democrazia Cristiana faccio una parallelo che non deve essere assolutamente equivocato
Perché non è accettabile nella accezione lo dirà poi il padre Sorge in termini teoricamente più esatti ma nell'accezione popolare non è accettabile
Il
Il paragone di Amato tra il
Regime
Fascista il regime dei falsi della Repubblica italiani ma zero otto c'è stata una lunga chiusura nel potere
Che chiede adesso a questa
Democrazia Cristiana che cerca il punto giusto della discontinuità di fare quello che dopo la parentesi fascista la Democrazia Cristiana fece nella Resistenza attingere la propria classe dirigente
Nei ceti culturali e sociali che avevano conservato il patrimonio di valori al di sotto del soffocamento fascista e quindi oggi certamente
Se una discontinuità da assegnare è un arricchimento da proporre anche in termini per così dire rivoluzionari rispetto ai vincoli statutari
Di partito
Stamattina e qui io devo dire con molta franchezza e con molta amicizia che dissento un po'dal mio amico Franco Monaco si è detto sì la Democrazia Cristiana di Martinazzoli
E poi il mondo in mondi vitali e poi i popolari della riforma ecco vedete a me fai impressione che è si possa immaginare che una definizione assunta soltanto per le riforme elettorali possa dare titolo a dichiararsi Popolari per la riforma
Non vedo una sintesi politica fra gli amici popolari della riforma non la vedo in alternativa alla sintesi che Mino Martinazzoli sta difendendo ognuno parla con la conoscenza
Possibile delle cose di casa nostra consentitemi di dirgli una un episodio che io sto vivendo a Trieste ma insomma non non assolutamente non voglio indulgere alla
Antinomie dei nominalismo i Martinazzoli Segni e così via ma la mancanza di sintesi politica reca di questi episodi
Nella mia città a Trieste
Il leader dei pattisti di Segni che insieme al mio amico Ermanno Gorrieri dico per dire dello schieramento il più possibile Audace progressista del mondo cattolico democratico era alla primo raduno dai Popolari per la riforma
E diventato il candidato in elezione diretta del presidente della Provincia della Lista per Trieste con dichiarato gradimento dei missini in caso di ballottaggio questo avviene perché perché c'è stata confusione c'è stato equivoco sulla esigenza di discontinuità della Democrazia cristiana e esigenza verso la quale con idee opposte si sono provvisoriamente per pochi giorni trovati uomini di tendenze del tutto diverse ecco
Perché a mio giudizio occorre
Confortare l'azione di Martinazzoli non perché cui non perché si possono essere degli amici che li vogliamo bene ma perché al di là della sintesi cattolico democratiche non si scorgono alternative vere e su cui aggregare quei valori su cui continuare quell'esperienza
Lasciando
Fuori dalla porta ciò che ha pesato storicamente
In una contingenza e quindi desidero concludere per dire
Con la
Frase finale che c'era su un un articolo che essendo giornalista di professione Socrem bisogna tagliare qualche volta ma è mancata è il soggetto che la scritta sente il dolore del taglio credo che bisogna dire a Martinazzoli per quel che sta facendo che in giro c'è gente che gli dice grazie senza sapere come andrà a finire
Bene grazie volti all'onorevole dell'ICI
Che appunto collocato in questa dimensione della riflessione
Storica ma collegata fortemente all'urgenza dell'attualità che poi forse l'unico modo di collegarsi in una sede come questa nella riflessione storica
E
Diciamo pure che siamo tutti
Noi convinti che non c'è
Piuttosto mi mercato ma la politica non ce una proposta oggi magari insomma ci fosse una proposta che sia alternativa al grande sforzo che sta facendo il segretario Martinazzoli
E per il resto
Lui stesso dice sempre questa
Innanzi alla ma vitale mutamento tutto quello di cui bisogna liberarsi al fatto che bisogna approvare rimorso ecco questo è un delle cose che dice rispetto a quello di negativo di degenerazione si è consumato lo richiama il valore del non rinnegare no questo senso quindi più ampio del valore dell'esperienza dei cattolici democratici
Insomma dice anche onestamente la sua indisponibilità a dare finita una cosa confusa che non lo convince anche se con altrettanta onestà ammette che l'approdo filone
Serto non è chiaro insomma la sfida questo e allora Rosi Bindi
Che anche lei non mi pare abbia dubbi sul fatto di sostenere diverse d'accordo di non vedere alternativa diciamo
Oggi a questa sfida questo cammino di Martinazzoli
Ecco io chiedo ma questo sarà a sufficienza insomma in che modo ecco questo approdo questo percorso deve essere fatto a quale condizioni è brutto termine condizioni ma quali sono le ragioni molti le proposte le capacità di aggregazione
Più ampie per dare vita a una diciamo nuova stagione dei cattolici democratici che non rinnega di ma che sia all'altezza delle domande e delle risposte dello prego Rosi Bindi
Nella e la speranza evidentemente di essere anch'io un intervento di conforto
Alla azione che
Martinazzoli sta guidando che
Soprattutto credo con l'annuncio di
Ieri con le decisioni che sono state prese a Roma
Altre una
Stagione di dibattito nella quale credo che
Dobbiamo auspicare un legittimo legittime differenze tra di noi perché
Il processo costituente che si è aperto ci porti a compiere quelle scelte che dobbiamo compiere per il bene del Paese
Provo a dire appunto alcune cose in questa prospettiva a partire dalla dal titolo di questo di questa nostra tavola rotonda il cambiamento del sistema elettorale
E il ruolo dei cattolici per poi cercar di capire in che modo
Il cammino della Democrazia Cristiana può ancora una volta a rappresentare il terreno nel quale i cattolici possono esercitare il ruolo il compito che gli compete in questa fase di cambiamento
Solo due battute sul cambiamento del sistema elettorale
Delle quali vi chiedo scusa per la sconta teorizza probabilmente anche per l'inesattezza perché tutti sanno quanto io ossia
Inadeguata a ragionare di queste cose cioè non le capisco dopo che quelli che se ne intende non me le spiegano ma se mi mettono in mano i pezzi non so poi ricombinanti da sola sono di una
Una che non sa usare la la l'operatività in questa materia ecco ma mi par di capire alcune cose che alla fine ho capito
Non sarò mai tanto grata grata Martinazzoli della scelta che ha fatto per il referendum del diciotto aprile perché
Mi ha convinto mi ha convinto
In maniera piena e totale
E credo che uno dei motivi per i quali mi ha convinto era perché era il segretario del mio partito che faceva questa scelta e quindi da questo punto di vista balbettio come su molte altre cose ma ecco mi par di capire che
La scelta che noi abbiamo fatto
Che che è una scelta comunque forti motivazioni Conforti convenzioni l'abbiamo fatta perché riteniamo che questo sistema elettorale a un turno o a due turni
Ci aiuta a raggiungere determinati obiettivi
Cioè abbiamo ragionato con molta laicità in come io credo debbano bisogna ragionare intorno ai sistemi elettorali
Non credo che abbiamo immediatamente da un giorno all'altro ritenuto
Che il maggioritario uninominale fosse in assoluto migliore del proporzionale è perché abbiamo constatato
Per i guasti ai quali Bazoli faceva prima riferimento abbiamo constatato che in questo momento dovevamo raggiungere nella vita del Paese per la sua democrazia determinati obiettivi ed abbiamo compiuto questa scelta
Sapendo che se queste scelte
Fossero state compiute qualche anno fa
Quando Roberto Ruffilli
Che io credo era uno di quei pochi che ci avrebbero aiutato
A interpretare il questi quindici anni che ci separano dalla morte di Moro come un tentativo di andare avanti e di non tornare indietro
Se le avessimo fatte a quel momento lì probabilmente avremmo potute farle con maggiore gradualità nel passaggio da un sistema all'altro ma siccome abbiamo bruciato tutti i tempi siamo costretti a fare un passaggio molto radicale che per la mia sensibilità non so se non è un atto di violenza nei confronti di questo Paese delle sue abitudini dei suoi problemi credo che comunque abbiamo operato questa scelta perché dovevamo ottenere determinati risultati
E su questi risultati non si scherza
Ecco perché bisogna essere preoccupati che qualcuno torni ad avere nostalgie proporzionalisti
In questo momento perché sulle scelte che si sono compiute bisogna lavorare bisogna guidare anzi bisogna preoccuparsi di fare in modo di non affidare semplicemente al cambiamento delle regole
Il passaggio da una fase ad un'altra ma bisogna operare in modo che sia la politica a guidare questa fase di trasformazione
Siamo in un periodo di grande cambiamento e noi vogliamo che siano
Le forze politiche che sia la politica a guidare questa fase
C'è il rischio che questo non riesca ad Avvenire se le forze politiche se quei partiti quei movimenti non riescono a rilegittimare davvero la politica nella vita del Paese
E io credo che questa sia la nostra sfida di oggi perché sta di fronte a noi in maniera particolarissima come cattolici quella di reciti mare il primato l'autorevolezza pur nei limiti che la politica rilegittimare la per fargli guidare questa fase di cambiamento
E ci sono in questo momento di trapasso
Si incrociano alcune tendenze io credo tra di loro contraddittorie
E per esempio noi
Stiamo andando decisamente verso
Un sistema dell'alternanza
Che chiederà sicuramente una semplificazione alle forze politiche quindi anche
Chiederà ai progetti e ai programmi della politica confini più netti scelte più chiare
Ma nello stesso tempo noi ci accorgiamo che sono talmente fondamentali e radicali valori che sono oggi in gioco nella vita del Paese che mettono a rischio la vita della democrazia che probabilmente su uno zoccolo duro non è proprio consentita la radicalizzazione più di tanto da parte delle forze politiche
E non a caso c'è
Per la prima volta stranamente nella vita di questo Paese in cui finalmente si comincia a parlare di polarizzazione una grande corsa al centro comunque di tutti i popoli
Che sta provocando una composizione di scomposizione di tutte le formazioni politiche per cui
Ciascuna al tempo stesso è candidata a diventare il momento unificante di un popolo e al tempo stesso è candidata a lasciarsi di delegare ad altri momenti unificanti
Questo sta succedendo alla Democrazia Cristiana questo sta succedendo al PDS mi pare che oggi possiamo dirlo con molta
Possiamo dire molte altre cose no possiamo dire credo anche questa questo sta succedendo a a tutte le varie e le le varie formazioni politiche comunque riconoscibili in grandi partiti popolari o in grandi schieramenti
Sono tendenze evidentemente contrapposte perché contrapposte sono le le anche le le sfide che questa fase di cambiamento pone di fronte a noi
C'è un altro aspetto che ci fa dire che ancora una volta deve essere l'autorevolezza della politica free legittimata a guidare questa fase ed è
E dipende dal fatto che
A me sembra con con molta chiarezza che si questo non c'è
Si fanno verificando
Tendenze opposte a quelle che il sistema maggioritario uninominale pretende e che quindi finiranno per farci raggiungere risultati esattamente opposti
è strano che
In tutti i comuni ai quali si è passati da votare da topo Senad al maggioritario siano aumentate le liste
Perché questa mancanza di adeguatezza della delle formazioni politiche a questa fase ha fatto moltiplicare e non
E non s'assommare
La la competizione politica e credo che rischiamo di ottenere l'effetto esattamente opposto a quello che ci siamo proposti con il sistema maggioritario uninominale ecco a me pare che dicevo dicendo cose molto scontate balbettando le ma che queste sono alcune sfide che abbiamo di fronte hanno
Il ruolo dei cattolici
Ma il ruolo dei cattolici ancora una volta si scontra io credo dobbiamo verificarlo intorno
A questo problema della nostra unità
A questi lo Stati Uniti se potete che maniera molto molto significativa ricordava prima Corrado Belci
Ecco io a me par di capire anche dopo questa vivace conferenza Assemblea della della Conferenza episcopale di questi giorni
A me sembra di poter dire che noi siamo come cattolici sfidati
In una duplice direzione
Io credo che mi par di capire che al di là del dibattito che vi è stato
Io credo che con molta serenità possiamo dire che è finita la stagione
Nella quale si poteva parlare di una vita elettorale dei cattolici in un'unica formazione politica io credo che con molto realismo dobbiamo prendere coscienza di questo dobbiamo dobbiamo dirlo perché credo che dobbiamo con molto realismo pur porsi degli obiettivi che sono raggiungibili nella fase storica
E sapete non credo che dobbiamo essere preoccupati di quel due tre per cento
Che vota Rete vota verde vota PDS c'è quel venti per cento della lega che sicuramente un dato con il quale non è possibile pensare a ritorni indietro se non pensando a processi politici di lungo termine
E mi pare che con molto realismo dobbiamo dire è finita questa fase
L'unità va interpretata in maniera differente e mi sembrano due le direttrici una è quella di garantire comunque la vita del paese un partito di ispirazione cristiana
Una forza politica che rappresenti appunto come prima Fava mi ricordava che io dico una presenza strutturata del cattolicesimo democratico nella vita del Paese cioè a dire una forza politica che si caratterizzi per un progetto nel quale i cattolici non trovano un frammento dei loro riferimenti valoriali ma vi trovano il tentativo di una sistematizzazione nel tentativo di di una sintesi di tutti quegli elementi che che non sono come dire indisponibile alla loro coscienza etica e che quindi devono fare lo sforzo di tradurre anche sul piano politico
C'è chi nega questo
C'è chi lavora perché questo non ci sia io credo che noi dobbiamo invece operare perché questa presenza sia garantita la democrazia del Paese
Perché crediamo che oggi la democrazia di questo Paese abbia ancora bisogno di una forza politica che corrisponde a queste caratteristiche
Evidentemente la situazione è tale per la quale non siamo preoccupati
Di pensare di elaborare un progetto politico che trovi la legittimazione all'interno del mondo cattolico
Semplicemente non a caso anche Ruini ha parlato di un progetto organico che sia elemento di unità anche dei laici e che sia unita rappresenti l'unità per la vita del paese
Questo mi sembra un dato importante appunto noi siamo preoccupati di questo perché crediamo che a questo sia legato la la la la democrazia del Paese la democrazia oggi è a rischio per alcuni valori che sono legati al nostro patrimonio storico alla alla nostra alla nostra presenza la nostra al nostro pensare al nostro sentire al nostro Paese
Ed è legata ad alcune questioni fondamentali io
Pongo questa potremmo citare mille problemi ma io credo che la democrazia del Paese sempre più è legata alla soluzione della questione nazionale la nostra capacità di dare una risposta nuova oggi al fatto che siamo un Paese che siamo un popolo che siamo patria come ricorda spesso Martinazzoli
E questo mi sembra che sia legato ad un ad un incrocio di valori nei quali dei quali noi siamo debitori alla vita del Paese
Poi mi sembra che ci sia un altro filone di unità anche questo mi par di capire
Che abbia una sua opportunità storica ma che sia meno disponibile di quello precedente che l'unità intorno a valori
Un cattolico in qualunque partito militi
Si troverà a un certo punto ha delle regole a doversi verificare intorno alla sua fedeltà intorno la sua capacità la sua militanza politica intorno ad alcuni principi ad alcuni valori
E questo mi sembra che sia lo sforzo più grande che dobbiamo fare perché da qui è finita la stagione della vacanza culturale intellettuale dei cattolici
Perché in fondo tutto sommato la Democrazia cristiana sia consentito in questi anni
Di Stati Uniti pur non essendo uno
Ma eravamo convinti di essere uniti perché potevamo tutti lo stesso partito ma realtà abbiamo continuato ad usare le stesse parole con significati molto differenti
E abbiamo perseguito alcuni obiettivi con con volontà con con con contenuti molto diversi
Questa stagione finite cioè siccome oggi non c'abbiamo più il contenitore che ci aspetta la coscienza quando usiamo certe parole io credo che dobbiamo sforzarci di dargli un significato
Il più possibile e culturalmente e non solo eticamente ma culturalmente unitario
E questo è un grande sforzo che deve fare la Chiesa che devono fare i laici che devono fare le associazioni che dobbiamo fare proprio mettendo fine alla nostra pigrizia culturale
Oggi il termine solidarietà sappiamo che lo usiamo con significati differenti e su questo dobbiamo aprire un dibattito e mi pare che questa questa stagione sarà una stagione molto più impegnativa per noi nella vita del Paese molto più impegnativa
E
Da queste due
Convinzioni io mi interrogo su sul futuro della Democrazia Cristiana cioè in che senso
Questo questo nostro partito alla luce delle sfide che nascono dal sistema elettorale cambiate da quello che è il compito del ruolo dei cattolici quale il nostro il nostro futuro impegno
Ecco io credo che l'avvio di questa fase costituente che mi sembra di capire
Passi
Abbia il suo primo passo in una conferenza che non si è chiamata costituente ma programmatica
Appunto sia l'occasione per riflettere intorno intorno a queste sfide
E perché il Chievo ci vuole secondo me è una costituente
Perché è accettabile il termine conferenza programmatica solo se questo è un qualcosa che traduce la prima fase di un processo che comunque il processo costituente
Perché io credo che ci sono cinque grandi ragioni
Che si impegnano a non usare un termine semplicemente di rinnovamento di ricostruzione
Di riprogrammazioni di riprogettazione ma scomodare un termine così impegnativo come la Costituente
Ma per le due ragioni ricordate molto bene prima da Bazoli è cambiato il mondo abbiamo un nuovo sistema elettorale
Ne ha aggiunta una terza
Noi siamo
Stiamo passando grandi difficoltà non per un problema qualunque ma per la questione morale
E io credo davvero che qui possiamo ricordare la le parole di un uomo come monsignor Costa il quale si diceva che il Paese perdonerà forse cristiani e loro pochezza e politiche culturali ma non il loro fallimento morale
Io credo che noi abbiamo in un certo senso fallito su questo punto
Ma vorrei che questo ragionamento non fosse preso come il ragionamento dei khomeinisti giacobini integralisti
Che si sono
Sono ricordati del valore della coerenza
Perché a me pare che oggi la questione morale sia questione politica molto semplicemente
Nel senso che non non so più se si può parlare di una politica che risponde ha una coerenza morale o di una politica che non vi risponde semplicemente la gente ci ha detto che c'è una politica legittimate c'è una politica che non è più legittima
Perché c'è un dato etico che strutturale intrinseco alla politica che è perseguimento del bene comune da quando siamo mancati nella coerenza ai valori morali noi abbiamo tradito il fine proprio della politica
E come tale abbiamo delegittimato nella coscienza della gente la funzione politica non solo la classe
è qui bellici che secondo me si colloca il termine discontinuità
Vorrei che su questo capissimo che non c'è un non ci può essere differenza tra di noi nel percepire questo passaggio storico
Che continua che sempre più doloroso
Che dico di più vorrei che non continuasse troppo perché non vorrei che ci abituassimo anche a questo
Perché siamo capaci anche di questo
Io ho sempre sperato che la magistratura facesse presto e si fermasse al punto giusto
Per la paura che valutassimo
Questa percezione
Questo il fatto che abbiamo potuto prendere coscienza di quello che è accaduto
Ecco io credo che si collochi qui l'esigenza che non è un'esigenza
Ripeto morale appena è profondamente politica
E che non investe semplicemente la classe dirigente alcune persone in veste il sistema il Progetto la struttura quello che siamo
C'è un altro motivo che quello che abbiamo perso consenso se mi consentite in politica perdere il consenso è come il debitore che non ha soldi per pagare il debito
E il consenso lo abbiamo perso da tanto tempo ma ce ne siamo accorti quando è diventato quantitativamente rilevanti
Ma il consenso che conta è quello che abbiamo perso sul piano qualitativo quello quello disseminato in tanti anni che ci ha fatto perdere tanti ragazzi dell'Azione cattolica o di altre associazioni
Perché non intercettavamo più alcuni evidenzi etiche nella vita del Paese una volta l'ambiente poi era la pace poi la questione morale poi erano le regole
E alla fine dietro ogni ragazza dell'Azione cattolica che è mancata negli anni settanta oggi ci sono mille commercianti che ci lascia
Perché la risposta a quei mille commercianti dopo che non siamo stati più capaci di intercettare le evidenze etiche del Paese era semplicemente una risposta legata agli interessi
E quando non siamo stati più capacità di la risposta perché non le abbiamo regalie legate a un sistema di valori questi
Questi sono quei clienti che Martinazzoli ha detto da tanto tempo che vuol perde
Ma che vanno persi come clienti non come consenso politico
Invece come consenso politico vanno riconquistati perché la politica è la risposta di interesse nasce la luce di un sistema di valori e noi quel consenso dobbiamo recuperarlo ma legarlo ad un sistema di valori
E c'è il quinto motivo che è quello che io credo che
Tutte le belle cose che abbiamo potuto fare da quando c'è questa segreteria
E che non sarebbe stato pensabile farle e che noi volevamo farle dapprima io credo che sono tanto ma non sono sufficienti se non diamo questa accelerata necessaria in questo momento
Non fosse altro che se non la diamo io credo che le forze che ci portano dall'altra parte sono già organizzate dentro Democrazia Cristiana
Allora mi pare ma mi pare fatemi semplicemente finire questo pensiero che
Io credo che la Costituente debba porsi questo problema cioè questo è il e il e poi la discriminante sulla quale io credo che con molta
Così sì serenità si possa discutere tra di noi noi vogliamo rinnovare la Democrazia cristiana o vogliamo creare una nuova formazione politica
Io otto per questa seconda
Per questo secondo obiettivo
Non perché dobbiamo liquidare la Democrazia Cristiana tutt'altro ma perché dobbiamo garantire un futuro a quello che siamo nel nella profondità della nostra ispirazione della nostra tradizione dei nostri meriti
E in questo senso questa nuova formazione politica e qui chiudo
Io credo che dovrebbe veramente di essere
Un ritorno a Sturzo
Il dopo Moro che ritorna Sturzo passando per De Gasperi e mi spiego
Non è un mostrano giro cioè io sono perfettamente d'accordo con quanto ha detto Franco Monaco questa mattina cioè oggi nuovi il primato è quello di scegliere il progetto politico
Intorno al quale e quindi di scegliere ricostruire poi l'unità non solo dei cattolici ma anche della cultura laica oggi nella vita del Paese intorno ad alcuni valori che sono discriminanti
E che intorno a questo noi dobbiamo costruire l'autentica popolarità della formazione ispirazione cristiana che significa porsi come obiettivo anche quello
Di educare il popolo di educare la società di trasformare questa fase
Verso verso una democrazia più piena di una democrazia più maturo
Da questo punto di vista questa non può che essere un'opera un'operazione Sturzo siamo da questo punto di vista io so di irritare qualcuno ma lo ripeto
Bisogna che
Guardi
Ci sono tra di noi profondamente profonde differenze in questo grande imbuto sì dobbiamo stare tutti ma dobbiamo sapere che a un certo punto Corriere Martinazzoli ha detto passeremo dovremmo passare in in in nella parte in cui il il imbuto si stringe e allora dobbiamo porre per forza delle discriminanti per chiarirsi tra di noi come cattolici
E sarà indispensabile Cristo sarà anche dolorose ma credo che dovremmo farlo ma sarà un servizio all'unità
Anche nel mondo cattolico perché sarà un'unità vera non unità fittizia
Però io credo che bisogna passare per De Gasperi perché
Perché io non lo so ma in questo sono Martina Seriana fino c'è mistero almeno di non capirne un anello aver capito male lui cioè io son davvero preoccupata
Di non fare di non di non in capo di di non passare attraverso il fallimento del Partito popolare che è stato quello di non riuscire a tenere agganciati i ceti moderati che son poi diventati fascisti
E oggi c'è un ceto moderato nella vita di questo Paese che se non lo teniamo annunciato nuovi fa alla lega e se mi consentite va contro la democrazia nella vita di questo Paese
E che quando dicono che la lega sarà la nuova DC non la lega sarà la vecchia DC se noi facciamo quello che dobbiamo fare
Questo mi sembra perché io ritengo che quella perdita di consenso tra valori e interessi abbia creato la lega come il frutto del processo di secolarizzazione dentro la Democrazia Cristiana
E quello è ne dobbiamo fare il processo inverso adesso però dobbiamo tenere legato questo questo popolo italiano tenerlo però legato verso quell'obiettivo politico lì ecco perché
Non è pericolosa
La Bindi
Come dice Pier Ferdinando Casini perché un po'capisce Gorrieri
Capisce Franco Monaco e gli dispiace che un'altra parte di democristiani vengano regalati ad un'altra alleanza che non si capisce che cos'è
E che questo non è un pericolo
Nel senso che avere la forza di fare un grande partito popolare ispirazione cristiana che vuole tenere agganciata alla parte autenticamente moderata nel Paese per portarla comunque verso il polo progressista e la storia della Democrazia Cristiana
Ma se per rispondere a questa che è la nostra storia difficile mi si vuole creare un polo conservatore di destra questo è il vero pericolo da combattere
E se mi si consente qui non sono ammessi qui non ci sono due estratti
Uno di sinistra o di destra c'è il pericolo dello stato di destra che bisogna impedire perché quello è fuori dalla tradizione la Democrazia Cristiana
Non il tentativo di saldare tendenze autenticamente di progresso a la vita note rata della vita di questo Paese che autenticamente democratica si educata in un certo modo
Ecco perché credo che la Costituente dovrà apporre queste discriminanti ecco perché non potrà non essere una nuova formazione politica perché qualche cosa per strada ci dobbiamo lasciare e se dobbiamo e se decidiamo prima che cosa vogliamo essere lo sappiamo che cosa deve restare per strada se questo non verrà fatto e purtroppo lo sappiamo che in termini numerici
E probabilmente è sempre stato così non hanno avuto sempre la stilista la leadership di un certo tipo ma quando si andava a cedere non avevamo i voti
Ed allora siccome un po'di democrazia e si sarà e ci dovrà essere in questa fase se non c'è la scelta chiara del Progetto di dove dobbiamo andare è giocoforza che lo strato sarà pesante ma in un certo senso e questo sarà il tradimento
Ecco perché credo che davvero una sfida di fronte a noi è questa cioè è quella di fare di questa fase di porre in porci come obiettivo quello di andare verso un altro approdo
Che salti mi par d'aver capito tutto quello che bisogna salvare Dinoi che ci faccia operare una scelta che ci faccia attenere legati al senso più autentico della vita di questo Paese
E che come tale di conseguenza non nella sua nel suo approdo finale ma nella sua elaborazione sia sicuramente aperto anche ad altre componenti culturali perché non potrà non essere così ecco questo è come dire il il conforto molto inadeguato che vorrei dare all'opera indiscussa attrezzata voluta e amata di Mino Martinazzoli
Bene mi pare prestabiliti a questa capacità comunque insieme le cose interessanti che dice di provocare anche una risonanza proforma della gente mentre la sconfitta perché se è una parte importante anche del politica e adesso ringraziato così quindi abbiamo padre Bartolomeo Sorge che è un attento osservatore ma no
A suo modo in un modo che tutto alla sorte anche protagonista suggeritore se e quindi lo ascolteremo adesso con grande interesse dei tempi ci siete stati tutti insomma Ventola mezz'ora per cui Caro repertorio mai neanche problemi di tempo poi andare tranquillamente
Ma mi pare che a questo punto stiamo veramente puntualizzando il tema siamo partiti da una visione ampia che era necessario porre in modo egregio
Poi abbiamo fatto il passaggio dall'orizzonte allo specifico
Adesso abbiamo ascoltato un'ipotesi seria di cammino
E qui vorrei a questo punto inserire il mio discorso facendo così
Prima vi dico qual è la tesi di fondo che vi voglio esporre ed è questa
La crisi
Stiamo vivendo come presenza storica del cattolicesimo democratico italiano
Non è una crisi di agonia ma una crisi decrescita quindi è tempo che ci mettiamo
A guardare il futuro con quella fiducia quell'ottimismo che è stato richiamato da tutti ma non soltanto per un sentimento di sopravvivenza ma perché le ragioni vanno in questa in questa direzione
Allora io più che usare la frase tornare a Sturzo direi arrivare Sturzo perché la crisi di questa forma storica del cattolicesimo democratico che la DC ieri
Rende possibile per la prima volta la realizzazione piena dell'intuizione struzzi Anna ripensata alla luce del Concilio e delle nuove trasformazioni
Che stiamo vivendo
Per introdurmi Vitolo schema delle cose che dirò
Faccio una breve premessa lasciando la parola Sturzo che abbiamo evocato continuamente quest'oggi ascoltiamolo per qualche distante
Poi corrotto le domande che sono le domande che tutti portiamo nel cuore e sono quelle che ci interpellano
E finalmente una conclusione come una prospettiva sul L'Unità dei cattolici dopo le vicende di questi ultimi mesi ripetenti sentite come don Sturzo sebbene ho capito forse Monaco stamattina faceva riferimento a questo passo
Come Sturzo nel mille novecentocinquantasette
Fa un paragone tra la sua intuizione di partito popolare e la Democrazia Cristiana storica
Pensate che l'ho detto nel mille novecentocinquantasette quindi in piena esistenza di blocco cattolico e sotto Pio dodicesimo che tutto dire
Prego costruzione
Io non mi proponevo di realizzare l'unità politica dei cattolici
La mia fu soltanto una corrente di cattolici che fondò un partito nel quale potevano militare anche non cattolici
A me non interessava che tra i socialisti illiberali ci fossero cattolici
Miglio politico costruire un partito adatto a combattere quei partiti che allora insistevano perché erano partiti indigeni c'è lui vuol dire io volevo confrontarmi per un'Italia moderna ispirando
Una presenza politica ai valori cristiani nel confronto democratico con gli altri
Io combattevo i socialisti di allora
Che erano il prodotto di una certa situazione italiana
E che non avevano a che fare con Mosca cioè a meno che interessavano i legami esterni mi guardavo confrontavo con i socialisti per il loro modo di intendere la modernizzazione del Paese
L'unità dei cattolici non c'entra con il Partito popolare
Pensate quando le ha detto che queste cose
Come segretario del partito io non ho mai voluto saperne dell'Azione cattolica
Niente collateralismo né quel movimenti né con la Chiesa
Indubbiamente il partito nacque da una certa tradizione di cattolicesimo militante ma ciò non implicava che esso dovesse essere finalizzato a realizzare l'unità dei cattolici
Adesso passa alla DC
Invece la Democrazia Cristiana di oggi
Si è posta in quanto partito il problema dell'unità politica dei cattolici
Ma così facendo essa è diventata debitrice dell'Azione cattolica
Cioè volendo fare l'unità di tutti i cattolici agli imbarcato le diversità tipiche del mondo cattolico così variegato è diverso sono nate le correnti sono nati i partitini nel partito lasciamolo dire a luglio
Con questa premessa ha dovuto accettare di essere non un partito ma un coacervo di partiti
C'è la consorteria di Fanfani
C'è la consorteria di Enrico Mattei c'è quella della base eccetera eccetera
E poi altro che militarizzazione del partito con queste consorterie mi stanno rovinando anche il mezzogiorno
Poi dice per combattere il comunismo di Mosca è stata creata la democrazia cristiana con la premessa dell'unità dei cattolici che è quella che vediamo oggi
Il Partito Popolare non si fece ne fu concepito con questi presupposti quindi praticamente Sturzo
Sottolinea tredici
Senza essenziali tra la DC storica e la sua intuizione di partito popolare primo il Partito popolare a differenza di questa DC storica non voleva essere il partito dei cattolici il partito cattolico di tutti i cattolici iniziativa di cattolici ma aperto praticamente a tutti seconda differenza
Il Partito Popolare non era stato concepito in chiave anticomunista
Ma per confrontarsi positivamente con gli altri partiti nazionali su un programma su un progetto di democrazia moderna in Italia
Terza diversità il Partito Popolare
Rifiutava ogni collateralismo con le associazioni cattoliche
Differenziandosi ulteriormente da questa decida quali invece ha cercato il supporto delle diverse realtà del mondo cattolico riproducendo in sé le differenze che in quel mondo
Spontaneamente e naturalmente ci sono a questo punto ecco le tre domande alle quali brevemente rispondere prima domanda primaverile tutte e tre una per una
Perché dopo la seconda guerra mondiale
Il cattolicesimo democratico non si è realizzato storicamente come Partito popolare ma come democrazia cristiana quali sono le ragioni perché è nata la DC invece del Partito popolare
Tenendo presente le differenze seconda domanda
La fine di questa forma storica della DC
E anche la fine della necessità di una presenza di ispirazione cristiana in Italia
Terza domanda allora come traghettare dalla vecchia DC al nuovo partito popolare voi capite che se risolviamo a queste tre domande qui ai sei abbiamo risolto tutti i problemi
Testori fa capire che adesso il verbale allora sarà inutile la Costituente allora
Cerchiamo di vedere la prima domanda perché allora se è vera l'analisi di Sturzo e lui dobbiamo credere perché il Partito popolare la il ventotto luglio per dire no
Perché si è verificata la nascita di un partito diverso anche se ovviamente in continuità quindi quando capita questa diversità non dovete immagina anch'
La ragione teorica di fondo è stata questa
Negli anni in cui è nata la democrazia cristiana anni trenta quaranta quella di De Gasperi tanto per intenderci
Nella cultura cattolica italiana ma non solo italiana prevale il Progetto Marita Emiliano di nuova cristianità
Un progetto interessantissimo importante che ha raggiunto anche il Concilio secondo il quale i due piani della fede e della politica sono distinti
Quindi i cattolici non dovevano impegnarsi a realizzare uno Stato cristiano
Ma uno Stato laico cristianamente costituito nel rispetto del pluralismo e della laicità ma ritengo aveva spiegato che la fede qui dalla politica solo nel senso che la orienta la ispira ma non si identifica connessa
E quindi
I due piani sono distinti però diceva Maritain e qui rimaneva nell'ottica della cristianità per quanto nuova
Fede e politica pure essendo distinti non sono distanti
Ma si incontrano nell'uomo cioè in quel piano intermedio dell'etica dove la politica tocca l'uomo l'etica e l'etica raggiunge la politica
E poiché la Chiesa concludeva Maritain è maestra di fede e di morale
Contribuisce alla promozione umana attraverso quel piano etico quindi la gerarchia doveva guidare la costruzione della nuova società
Non con un intervento diretto come poteva essere nella vecchia cristianità
Ma attraverso un intervento indiretto attraverso il piano intermedio che era di spettanza della gerarchia
Ora questa acquisizione teorica
Su molto appoggiata da papa da Pio dodicesimo il quale con molti interventi parlando di ricchi schiavizzare le strutture le leggi le istituzioni di instaurare la civiltà cristiana
Favorire esattamente quel clima in cui nacque il partito che non era il partito cattolico confessionale
Non è mai stato ed è bellissimo vedere come De Gasperi stesso e tutti i grandi leader democristiani hanno sempre avuto un'anima laica fino a pagare di persona come tutti sappiamo
Ma il problema è che sul piano teorico il prevalere di questa cultura che era insieme filosofica teologica ha fatto nascere la DC piuttosto che il Partito Popolare
A questa ragione di fondo teorica si aggiungono le ragioni storiche
Il modello post bellico della ricostruzione
Di un'Italia vinta
Ha avuto delle ricadute sul piano internazionale sul piano interno
Per cui la necessità di un partito compatto di tutti i credenti quando la chiesa era l'unica forza morale uscita intatta dalla dittatura fascista
E non poteva abbandonare il Paese digiuno di democrazia al suo destino quando nemmeno conoscevamo che cosa fosse una ed elettorale la Chiesa ha fatto funzione di supplenza il momento post bellico sia perché abbiamo dovuto accettare quello che dall'esterno i vincitori ci hanno imposto sia perché dall'interno dovevamo fare scelte definitive non eravamo pronti è nata una un blocco cattolico che era insieme antiliberale e anticomunista che è appunto la seconda ragione storica che si aggiunge alle altre
C'era alle nostre frontiere non il volto sorridente di Gorbaciov
C'erano i baffoni distali e il triangolo della morte non era un sogno
E la lotta era tra libertà e totalitarismo e il Partito comunista più forte d'Occidente stava tentando se gli fosse riuscito di portare democraticamente nell'impero sovietico l'Italia ecco quindi che questa condizione storica ha obbligato ancora una volta i credenti a unirsi in un partito tutti insieme per vincere la battaglia contro il comunismo
E quindi gli obiettivi della ricostruzione dell'anticomunismo e delle scelte decisive cominciando dalla Costituzione a tutti gli altri elementi fondanti che vi dovevano rispecchiare l'anima
Etica del nostro Paese hanno fatto sì che nascesse democrazia cristiana e non Partito popolare seconda domanda
La fine di questa forma storica
Parentesi questa forma storica è veramente finita non è solo la DC storica che è finita ma è la forma partito Kenyatta dopo la seconda guerra mondiale
Di fronte a quella partitocrazia allo stato puro che era rappresentata dal partito unico identificato con lo Stato che aveva tolto le libertà fondamentali
Avevamo dinanzi agli occhi Mussolini Hitler stanchi Franco e il partito unico identificato con lo Stato in regime
E l'immagine tipica della partitocrazia pura
Quando Amato ha detto che la famosa frase io conoscendo le stimando non penso che abbia detto una sciocchezza che tutti abbiamo capito
Perché non ha senso dire che il Partito Democratici hanno continuato il fascismo programma senza probabilmente però dovrei chiederlo a luglio cerco di interpretarlo così
Pur non avendo avuto il regime perché non abbiamo avuto il partito unico identificato con lo Stato ma pur avendo più partiti democratici eletti liberamente dalla base
Essendo rimasti all'interno della logica partitocratica che concepisce il sistema dei partiti come distribuzione del potere anziché etica della responsabilità anziché partecipazione della società civile
Alle scelte che la riguardano
Pur senza avere il sistema testi anche di Bobbio abbiamo avuto le stesse conseguenze patologiche del sistema la nomenclatura inamovibile la disaffezione della gente alla politica
E poi gli scandali la corruzione clientelismi e il fatto che la società civile non contasse più nulla perché le decisioni venivano prese in un camper e poi si trasferirono al Parlamento e quindi questo qui ora tutto questo è vero che abbiamo avuto appunto la partitocrazia democratica che pensavamo di evitare i partiti democratici ci sono identificati con lo Stato nonostante che non avessimo il regime ecco perché questa forma partito è finita e diceva giustamente stamattina Moro che è finita quindici anni fa
Io non dimenticherò mai lo dicevo a tavola con alcuni amici quando nel settantacinque mi chiamò Zaccagnini io ero direttore della Civiltà Cattolica da pochi anni
Mi disse padre che qualcosa non va la DC aveva perduto quattro punti nelle ultime amministrative
Venga padre al Marymount dove ci troveremo a porte chiuse lei parli liberamente perché siamo a porte chiuse
Saremo un centinaio di responsabile e lo dico scherzando che le porte erano così chiuse che si era rinchiuso dentro anche un giornalista dell'Espresso il quale il quale ha registrato tutto il mio intervento e lo ha pubblicato nel numero seguente dicendo il discorso segreto di Sorge sorge vuole il secondo partito pensate son diciassette anni che me lo porto dietro questa nomea
Perché cosa avevo detto avevo detto palo pubblicato sulla Civiltà Cattolica il testo integrale di tutti non era per il pubblico ma ormai leggetelo intera
Avevo detto il partito bloccato occorre rifondare
Pensate questa prima frase venne diciassette anni fa
Gonella mi chiamò una volta in un incontro mi chiamò in disparte ma padre mi pigliava in giro con questo sguardo un po'ironica cosa vuol dire che bisogna rifondare la DC quando siamo già ben fondati c'era un e io l'avevo detto state attenti che il partito è otturato la società civile non passa più e mi ha fatto piacere norme sentire i testi di Moro che non conoscevo direttamente stamattina c'è conferma esattamente la legge la lettura fatta
Se il partito si apre stavamo girando l'Italia per preparare promozione umana ci sarebbe stato l'anno dopo grosso al convegno della Chiesa no
Si apre il partito se si diffonda se si rinnova l'acqua fresca del mondo cattolico fluida dichiara se rimani ottuso l'acqua fresca e nuova non la ferma nessuno e si farà un'altra strada
Questo è stato detto diciassette anni fa ma non perché ci fosse uno spirito profetico particolare è perché i partiti
Avevano compiuto gli obiettivi per i quali erano nato proprio in quel periodo
Il pericolo comunista nel settantasei era già un pretesto
Perché perché non era più pericolo l'ideologia era già interrotta è in crisi
L'internazionalismo era già entrato in discussione con l'euro comunismo strappi da Mosca erano già stati fatti solo che il potere ha avuto paura non so adesso per poi son pieni fossi per la sapienza del dopo
Però quello era il momento di dire questa forma partito nata dopo la guerra e dopo il fascismo
Ha compiuto la sua missione non è fallita quindi la chiusura la forma partito di chi che termina con le altre forme partito nati insieme
Non termina per fallimento ma per missione compiuta
La domanda è questa
è la fine della necessita di una presenza di ispirazione cristiana in politica assolutamente no
Ragioni teoriche della necessità di una presenza di ispirazione cristiana primo il Concilio a definitivamente fatto maturare la coscienza della il cartone dei credenti dicendoci che la promozione umana e parte integrante dell'evangelizzazione
è impossibile che uno voglia vivere la sua vocazione cristiana e si chiuda in sacrestia è impossibile tradisce la sua vocazione e il suo servizio
L'impegno storico e l'impegno politico come ha spiegato poi Giovanni Paolo secondo nella Christie fideles laici raccogliendo tutta l'eredità del magistero recente post-conciliare
L'impegno storico è parte integrante della vita cristiana
Quindi noi non possiamo in un momento come questo abdicare ha una presenza che sia coerente con i valori onesta e competente e coraggiosa nei programmi Neva della nostra vocazione cristiana
Secondo
La chiesa ha chiarito definitivamente a livello teologico ed ecclesia logico la sua scelta religiosa
La Chiesa non ha una missione politica economica sociale in senso stretto ma una missione religiosa alla quale illumina orienta può servire
Ma la chiesa non si lega a un partito la Chiesa non può avere un partito perché la Chiesa una missione essenzialmente religiosa Terzo l'autonomia delle realtà temporali
Che ha rivalutato tutta la posizione della i Catto
Proprio perché è Dio Creatore stesso ha chiarito il Concilio che ha messo nella politica nell'economia l'autonomia dei fini degli strumenti e dei passi da fare
Quindi non c'è una dette dipendenza dalla rivelazione soprannaturale per quanto riguarda le regole dell'economia le regole della politica è laica la politica
E sono i laici e qui è il grande superamento di Maritain che si chiuse nella sua tristezza quando il Concilio fece capire che non toccava la gerarchia attraverso il piano intermedio costruire la città ma tocca ai laici i quali non devono chiedere ai loro pastori se hanno una soluzione bell'e pronta a problemi anche gravi che sorgessero
Pino essi la loro responsabilità e si muovano incoerenza con la loro coscienza e con il magistero della Chiesa ma in autonomia Maturana nelle loro scelte
Purtroppo il clericalismo oggi ancora e più dei laici che dei preti
Perché ci sono dei laici che non fanno nulla se non hanno la benedizione dell'aspersorio del parco in politica questo non è possibile
è contro la maturità di quell'aiutato che prende dal battesimo e non per delega clericale
La missione di animare le realtà temporali con la luce del Vangelo Lazzati in questo c'è stato maestro insuperato forse insuperabile per la nostra cultura italiana
Ecco che allora Maritain quando si accorse che la mediazione dalla fede alla storia non doveva essere opera della Maggi della gerarchia ma dei laici Chris elettrizzante alla Garonna
Questo suo ultimo libro un po'amareggiato e dedicò la sua vita la preghiera un uomo straordinario che
Non toglie nulla diciamo della grandezza dell'apporto che ha dato a queste ragioni che sono ragioni intrinseche quando io sento dire passiamo non dimentichiamo De Gasperi Moro è tutto vero ma c'è stato un concilio che ha fatto maturare ed esplodere
E superare quella forma di partito cattolico che è nata in un altro contesto culturale pre conciliare aveva le sue radici non è una sconfessione è una crescita quindi non si tratta di tornare indietro ma di andare avanti
Quindi non abbiamo paura non si tratta di disconoscere il bene e la storia sarà molto più giusta nel giudicare quanto si deve al cattolicesimo democratico se un'Italia distrutta è diventata una delle prime nazioni del mondo con tutti i suoi guai
Perché questa è la verità storica non si tratta di vergognarci non c'è nulla da vergognarsi abbiamo fatto tutto da peccatori ecco come siamo tutti poveri spettatori non abbiamo capito alcuni segni dei tempi
Ma l'ira di Licci del cattolicesimo democratico non sono essiccati come le radici di altri partiti che essendo di natura ideologica si sono essiccate e con la crisi delle ideologie
Sono radici trascendenti diciamo pure religiose in grado quindi di far emergere un nuovo modo di essere del cattolicesimo democratico che risponda anche alle ragioni storiche che sono
è finito il comunismo
Ma non è finita la ragione di presenza dei cattolici in politica
Oserei dire che le sfide che ci stanno dinnanzi sono più impegnative dell'anticomunismo di ieri perché si tratta di mandare avanti una cultura ispirata all'umanesimo integrale
Ha un rispetto dei diritti dell'uomo che tutti a voce dicono ma che poi nella pratica non hanno il coraggio di osservare a una lettura integrale di una democrazia matura
E se è finito il comunismo
Si tratta ormai di passare da un atteggiamento prevalentemente di opposizione a un atteggiamento di proposta il collateralismo è finito il che vuol dire che il consenso va meritato non è più scontato
E allora la necessità di una rottura storica con la vecchia DC non è un cedimento non è una umiliazione ma è una necessità di crescita
Le ragioni sono gravi il passaggio da una democrazia bloccata una democrazia matura
Non potrebbe avvenire se dovesse scomparire una presenza magari minoritaria
Quantitativamente ma qualitativamente valida del cattolicesimo democratico ultima domanda come traghettare allora dalla vecchia DC al nuovo partito popolare
Innanzitutto abbiamo un identikit che già intuito da Sturzo è stato confermato dal Concilio per risponde perfettamente alle sfide di oggi
Io direi brevemente così il primo
Un chiaro riferimento all'ispirazione cristiana
Non dobbiamo avere paura di questo perché noi sappiamo che i valori cristiani sono veramente esigenti e rivoluzionari
Se sono pochi quelli che ci credono non importa perché siamo portatori di una parola di un'ispirazione che è molto più forte dei nostri limiti dei nostri guai secondo
No al clericalismo al confessione all'istmo al partito cattolico quindi rivalutazione piena della laicità
Terzo
Apertura al Paese alla società civile rilettura del popolarismo ovviamente l'intuizione di Sturzo battuta rivista valida ma è cresciuta
Che io proporrei come una rilettura dell'articolo quarantanove della carta quella repubblicana
Che ribadire il concetto di soggetto della politica individuato nell'uomo nella società civile
Superando invece la tentazione che sia il partito ad essere il soggetto della politica
Secondo l'accenno alla democrazia interna dei partiti da ripetere quindi rivedere il tesseramento la formazione delle liste la selezione della classe dirigente e la regionalizzazione del partito
Perché si tratta ecco di acquisire anche istanze nuove adesso non ho il caso di parte di approfondire finalmente un riformismo coraggioso il nuovo partito di ispirazione cristiana non potrà essere conservatore
Perché e sarebbe il tradimento della spinta dei valori evangelici che sono esigenti
Quindi io dubito molto del discorso che si fa sull'equilibrio di questo partito che dovrebbe rincorrere coloro che sono usciti ma se uno vuole uscire e vuole andare altrove lo può fare tranquillamente
La legittimità di chi vuole andare nella Rete noi non possiamo condizionare il partito nuovo il suo programma al recupero degli di quelli che sono andati via
Siamo liberi siamo maturi non ci credete non occorre che veniate ma si sono due o trecento in Italia che ci credono andiamo avanti con due trecento vedete che fra poco dopo poco saranno molti di più
Concludo con un accenno alle linee di navigazione oggi in il mare
Che Matiz o e son contento che ci sia Martinazzoli perché queste cose siccome le ripeto in tante parti sarei contento di sentire poi anche la sua reazione ecco il primo problema è questo Martinazzoli dai il suo volto
Alla prima linea di navigazione cioè continuità ideale e storica del nuovo partito che deve nascere con la Democrazia Cristiana
Io penso che
Meriti tutto l'appoggio Martinazzoli lo conosciamo adesso non ne facciamo le lodi perché non è il caso di metterlo in difficoltà in pubblico ma penso obiettiva mente che non ci fosse altro
Altra persona capace onestà e diciamo che vede bene le cose e che potesse prendere in mano questa impresa del tentativo di rinnovare la DC
Ecco io penso che il limite che forse Martinazzoli ha e glielo propongo son contento di sentire cosa risponderà
E quello che lui ha spesso ha detto a Perugia ci eravamo già incontrati dell'ultima volta quando alla domanda di un direttore di un periodico triste cattolico lui ha detto
Non chiedetemi quello che io non posso e non voglio fare cioè fare una cosa diversa io posso soltanto rinnovare la DC
Quando un giornalista mi ha chiesto padre lei se fosse Martinazzoli cosa farebbe gli ho risposto farei esattamente quello che lui sta facendo perché io capisco che c'è un elemento di onestà
Per chi ha ricevuto un mandato dal partito di traghettare verso il nuovo e lui dice questo è il mandato che mi è stato affidato questo io voglio compiere se non ci riesco me ne vado ma questa è la missione non chiedetemi cose diverse
Questo però penso che sia il limite della sua onestà senso che i tempi della crisi galoppano mentre i tempi del rinnovamento stentano siamo già in ritardo sui tempi allora rimane la domanda ce la farà
Quando in giugno si aprirà il periodo costituente
Come finirà la mia posizione ormai nota a tutti diamo tutti una mano a Martinazzoli perché ci riesca
Ma prepariamoci
Prepariamoci eventualmente anche come le auto convocazioni e con altri sistemi che non sono di rottura ma di preparazione alla fase costituente
Prepariamoci a prenderne il posto colora luglio non ci riuscisse perché sono sicuro che lui verrebbe con noi
Nel senso che
Sono strutturate nel momento che viene a Iseo
Prestazione sono sicuro ma lo conosco da tanti anni e Martinazzoli a tanti dibattiti abbiamo fatto insieme che lui fa bene a perseguire con onestà e tenacia questo programma
Quando si accorgesse che non può arrivare in porto sono sicuro che continuerà con un nuovo cammino che potrà essere appunto una strada da rifondare insieme seconda linea
è quella che ha il volto di Rosi Bindi ma guarda un po'abito a Cava di averli tutti accanto che sorte
La quale se interpreto bene è qui presente quindi lei stessa poi potrà dire propone continuità ideale ma nella discontinuità storica
Cioè questa forma storica di cattolicesimo democratico ha esaurito il suo compito ma non abbiamo esaurito i nostri ideali facciamo una cosa nuova e senza paura di essere smentito ritengo che nel mondo cattolico questa sia la linea di tendenza prevalente
Per cui tutti vogliono essere fedeli nella continuità ideale ma guardano con speranza non tanto alla possibilità di un rinnovamento del vecchio ma alla nascita del nuovo terza
Forma di traghetto al momento di linee di navigazione e quella di chi vorrebbe dire e praticamente mi rivolgo ormai gli assegni
Discontinuità ideale storica non nel senso che lui non sia un cristiano ottimo ed eccellente ed edificante ha tutta la mia stima per i lo sa e quindi non c'è dubbio su questo ma la proposta
Di una traslazione di un traghettamento all'interno di un'alleanza democratica dall'identità confusa come è stata l'esperienza della Rete
è una birra o rottura o discontinuità anche di natura ideale con la presenza del cattolicesimo democratico in Italia
Uno secondo dispiacere perché voi capite che avendo vissuto con Orlando la stagione di ripresa durante la primavera della città
No no dubitato un istante a prendere le distanze quando ha voluto fare la Rete che a mio modo di vedere The anticipato le stesse ragioni per cui adesso segni affatto il sorpasso
E nei suoi discorsi Stories sentendo le stessissime ragioni di Orlando quindi a un Orlando bis che sta nascendo che sono le ragioni che hanno fatto nascere la rese che la stanno seppellendo ed è doloroso e dispiaciuto e un dispiacere per tutti vedere che alcuni elementi validi
Incorrano cose per cui non c'è la possibilità né culturale diciamo storica di arrivare a a buon esito
Ecco perché è necessaria una fase costituente qui non ripeto le cose dette perché credo che stia emergendo la necessità di un'apertura
E allora permettete che concluda con la risposta alla domanda sull'unità dei cattolici anche dopo l'intervento del cardinal Ruini del Papa
Il Papa io mi stupisco dello stupore dell'opinione pubblica perché queste non sono novità parlando a Loreto e anche in altre circostanze il Papa distinto una unità ontologica soprannaturale di fede nella chiesa
Sulla quale non ci piove e nessuna scelta particolare la Porro
C'è poi una unità morale e culturale sui valori fondamentali d'Antropologia che nasce spontaneamente da chi per fede accetta il messaggio evangelico
Quindi dovunque si trovi il cristiano nelle sue opzioni dovrà ritrovarsi uniti agli altri su questi valori poi il Papa non usa più la parola unità ma usa il sostantivo convergenza per quanto riguarda la fase operativa riprendendo tutto il magistero recente Paolo sesto nell'ottocento Daniels aveva detto esplicitamente riprendendo il Concilio un'unica fede
Può portare a scelte diverse allora come interpretare l'espressione dell'altro ieri di Giovanni Paolo secondo ai vescovi non perdere l'unità nel pluralismo e non perdere il pluralismo nell'unità
Io ritengo che il Papa voglia dire esattamente queste cose primo
L'unità è un bene in sé e io sfido chiunque a dimostrarmi che è un male che dei credenti con dei non credenti ma che accettano certi valori e certi programmi si uniscano liberamente e democraticamente perché questi valori passino
Nel Paese perché deve essere umano quindi è un bene L'Unità secondo perché l'unità non schiacci il pluralismo non può più essere una unità coatta
è finito qui il tempo della unità imposta perché se l'unità si impone questo rovina il pluralismo
Terzo una unità che è aperta come ha ripetuto anche il cardinal Ruini non solo ai credenti ma anche ai non credenti allora vedete come sia il Concilio sia il magistero recente se lo possiamo chiamare così
Fanno da danno un'attualità nuova l'intuizione struzzi Anna riveduta e aggiornata
Il concetto di pluralismo e con questo vorrei terminare
Sta proprio qui quando mi sento dire da molti cattolici io voglio andare nei vari politiche dopo il diciotto aprile nasceranno antartici pure
Essendo finita la stagione ideologica può darsi benissimo anzi è così che la tua coscienza non senta problemi nell'aderire a un polo all'altro ma la domanda che io faccio è un'altra
Tu come cristiano ci accontenti di dire in questo programma non c'è nulla contro la mia coscienza
Se ti accontenti Placci passa di un povero cristiano la domanda che ci dobbiamo fare i valori esigenti del Vangelo in cui credo rivoluzionari trovano piena espansione in questo programma o c'è qualche cosa che io potrei dire non la dico c'è qualche cosa che io potrei fare a cui rinunzio se c'è qualcuno che sente la bellezza di questi ideali che sente la forza della rivoluzionario del Vangelo in un trapasso dalla democrazia bloccata a una democrazia matura venga abbiamo bisogno non più di un numero forte anche se in democrazia il numero è importante abbiamo bisogno di rifondare la qualità
Di uomini onesti e capaci di programmi coerenti con i valori e politicamente efficaci e la qualità vincerà sulla quantità non sia non può non essere un segno dei tempi il vedere lo dicevo a tavola anche se poi mi hanno ridimensionato la cifra
Il vedere che mentre sfilano sul telegiornale sui nostri teleschermi uno dopo l'altro gli interni nostri e dei partiti che vanno in tribunale magari finiscano in galera
Nello stesso tempo la chiesa ha iniziato o si parla già di iniziare il processo di canonizzazione di quattro politici Alcide De Gasperi Giorgio la Pira Giuseppe Lazzati e si parla molto di Benigno Zaccagnini
è un segno dei tempi che dimostra che si può diventare perfetti come il padre che è nei cieli non nonostante la politica ma attraverso la politica abbiamo bisogno di questi uomini nuovi e credetemi
Se ne avremo un po'bastano non troppi no uomini di qualità
L'Italia nuova che tutti auspichiamo terra e verrà grazie ancora una volta al contributo determinante di un cattolicesimo democratico che non è tornato indietro mandato avanti con un salto di qualità per molti aspetti difficile ignoto ma las la il rischio del cristiano sta tutto qui abbiamo fede nel Signore che cammina con noi abbiamo fede in quella parola che è più grande più forte di tutte le difficoltà e di tutte le debolezze che possiamo avere con
No io non do la parola Martinazzoli a questo punto perché credo che abbiamo passato c'è più di due ore molto dense
Ed è giusto che abbiamo un modo respirare riflettere un attimo prima di sentire naturalmente tutti comportiamo verso la l'intervento del segretario al quale non so se con tutti questi materiali chiamiamoli così verso che si va verso la costituente abbiamo contribuito a rassicurarlo a preoccuparlo ancora di più nella sua difficile impresa e comunque prima di pensare questo momento conclusivo ringraziando molto padre Sorgi che avete sentito e un osservatore particolarissimo delle cose del mondo cattolico e dalla DC
è un promotore se non vogliamo dire anche protagonista io credo che noi potremmo comunque avere uno spazio diciamo immaginando che in ogni caso Martinazzoli diamola
La parola al segretario entro le sette meno venti come mi hanno detto gli organizzatori
Anche per esigenze dei colleghi delle televisioni e così via se si vuole di avere un po'di spazio per qualche intervento
Uno spazio ora ragionevole dopo la il primo giro chiamiamolo giro è stato ciascuno ha fatto in fondo una relazione da parte dei relatori qui al tavolo
Questo per forza perché rispetto al programma dobbiamo un attimo rispettare i tempi per le esigenze in generale quindi se qualcheduno della diciamo degli amici di qua del tavolo vuole fare una considerazione fare una domanda rivolgersi specificamente a Bazoli Abel già padre Sorge o alla Rosi Bindi
Lo può fare parliamo
Se
Anche anche anche mi pare che ce professor Bazoli che intanto vuole rompere il ghiaccio Loudon una considerazione io volentieri gli do la parola
Grazie
Prego questo pazzo
Io volevo fare solo una notazione
Di ordine personale per dire che
Mi sono reso perfettamente conto tra
Che quanto detto prima soffermandomi a lungo su aspetti istituzionali
Non era sulla lunghezza d'onda del attese di un'aula come queste vuol dire spetta avevate voi
Vuoi interessate giustamente ditemi di attualità
E allora consentitemi di dire
Di trovare permette due attenuanti la prima è che io non sono un habitué
Glielo dibattito che finora si è svolto ma ne dà una conferma
Che il tema della
Progettualità che si riferisce alla società ma che si riferisce anche all'istituzione è un tema oggi fondamentale che scaturisce proprio come un'esigenza imprescindibile e improcrastinabile
Di un nuovo movimento
E di un nuovo partiti quanto ho detto padre Sorge nell'ultima parte me ne ha dato una confortante confermo
Ma a questo riguardo vorrei anche dire che alcuni temi trattati dagli altri relatori
Confermano il collegamento indispensabile con gli aspetti istituzionali di problemi che attendono fuori alla moralità lei parlava della gradazione dei della che degradazione dei partiti che discende più lei sosteneva in disaccordo con me
Da motivi ideali e morali che da motivi istituzionali certo ma questo è il sintomo del fenomeno la causa vera e che questo degrado di valori trova la sua ragione lei una detenzione eccessiva di potere
Di potere degrada su quota prima o poi i valori e per quanto riguarda l'aspetto politico toccato da Rosi Bindi
Circa la centralità la corsa al centro la necessità di raggiunti vedere o di recuperare i ceti moderati anche qui il richiamo a mio avviso è stretto e doveroso a uno studio adeguato da parte della DC che è un partito di centro
E che non vuole schierarsi suppone i radicali o di conservazione lotti progressivi o di progressivi sommo radicale l'attenzione estrema agli aspetti più del sistema elettorale
Sistema elettorale a doppio turno sistema elettorale a turno unico soprattutto al sistema elettorale a doppio turno alla francese o come invece è stato introdotto nella legislazione sui sui comuni sono scelte che hanno riflessi decisivi anche agli effetti del mantenimento alla Democrazia Cristiana di un ruolo di centro
Infine consentitemi ho parlato di notazione personale
Arrivo ad una confessione personale
La faccio perché può forse interessare
La faccio per la prima volta in pubblico io ho aderito
Al Manifesto al della nuova Democrazia Cristiana
Non c'era nessuna ragione particolare
Perché io non fossi scritto in precedenza cortesemente sono stati ricordati tanti antecedenti i miei familiari è stata una situazione di vita mi sono occupato di altro
Ho deciso
Sfidare la mia adesione a differenza dall'amico chiese le Trebeschi
Che venti più di me si è impegnato in politica
E che ancora recentemente ha confessato di non avere superato del tutto le esitazioni io li ho superati
E quello che forse può interessarvi è semplicemente questi che nel prendere questa decisione ho considerato quattro aspetti
E le ragioni delle adesioni
Sono state vincenti
Direi tre a uno
Il primo aspetto è stato questo
Mi sembrava
Giusto
Aderire anche da parte di uno che è stato vicino ma sempre assente e che non si ripromette
Di condurre una milizia partitica aderire nel momento più difficile
Della Democrazia cristiana nel momento in cui ci sono tante fughe
La seconda ragione ha un nome Martinazzoli
Essere Brescia essere un cittadino bresciano
Aprire in quel momento come segretario nazionale del partito un uomo come Martinazzoli mia pubblicato moralmente per la stima che ho verso di lui di dare questa adesione rimangono due ragioni
E qui vi ricordo che quando dovevo prendere questa decisione mi capitò di leggere
Un articolo di Giorgio Bocca
Al quale era stato chiesto con insistenza di fronte al rinnovato sì di ritornare e di dare la sua decisione
E lui scrisse le due ragioni
Per cui aveva risposto di no
La prima era che
Aveva troppo forte il timore
Era troppo forte il rischio di trovare ancora compagni di un certo tipo
La seconda era di ordine culturale e ideale
Affermava cioè che le ragioni d'essere del partito
A suo avviso non sussistevano più ecco questi sono gli ultimi due punti è evidente che il timore di trovare compagni
Di una volta diciamo sussiste questo è il motivo del tre a uno
Forse per me è stato più facile superarlo
Perché non intendo fare milizie politica penso che per molti di voi ci sia questa difficoltà tuttora e ti auguro i superarlo ma rimane decisivo invece il quarto motivo
A differenza di altri non solo del partito socialista ma occorre dire di qualunque altro partito
La Democrazia cristiana ed evidentemente ed è evidente che non entro nel merito di tutta la problematica si sia la Democrazia Cristiana nuova in un modo o nell'altro e sicuramente in movimento il partito che a un bagaglio ideale
Culturale e giustamente padre Sorge anche ricordato gli esempi di persone
Che con Martinazzoli
Può consentire ad essa di tornare attingere nel suo patrimonio le risorse le idee ma insisto molto anche i progetti di ordine istituzionale in grado di risolvere i problemi del nostro futuro
Vi ringrazio per avermi consentito questa annotazione
Viene grazie al professor Bazoli Ciampi aiutato sia rileggere senza la sua relazione prima e siamo tutti convinti che il contributo sia stato strettamente intrecciato con i temi dell'attualità e che l'urgenza del rinnovamento e queste anche
Insomma
Va bene siamo che uno spiega perché si è ristretto non è mutato solo biografiche personale insomma è un elemento che aiuta a capire le difficoltà ma anche le ragioni di fondo se qualche altro qui al tavolo Veltri padre Sorge però si è addirittura andata
A bravata o meno contro le passiamo il microfono come una
No no no no si può avvicinare questo ah ecco
Poteva allora prima di tutta sbaglia a dire che mi scuso di intervenire perché sono una povera persona perché molto modesta intellettualmente che però allora però io e aver fatto il proprio dovere mi giudicherà il signore ad ogni modo credo deve la coscienza tranquilla quando l'amico Pino mi ha invitato a venire qui io che ha militato in un partito laico pur essendo cattolica per un certo periodo di tempo
è stata tenuta mi scusatemi se porta l'esperienza personale ma ognuno ha il suo progetto di vita sono avvenute a perché voleva chiarirmi le idee
Una domanda che mi sono fatta in questi ultimi tempi è proprio quella a cui prima accennava il professor faccia ogni è opportuno entrare in un partito che il fondo ha avuto grossi meriti ma adatto anche cattiva prova di sé e ci ha pensato molto ho seguito segni per un certo periodo mi ha interessato il suo movimento però credo oggi
Di avere assistito degnamente a qualche cosa di storico perché le domande di senso che molti di noi si sono poste credo che abbiano avuto una loro risposta
Naturalmente non è una risposta che impone una scelta e non è una risposta che esaurisce impegno personale perché la vita è ricerca
La vita è coscienza di sé e coscienza di quello che date viene chiesto dei dalla società
E data l'ambiente inquilini chi le dal lavoro che fai
Io credo oggi di poter dire che veramente queste domande hanno avuto una risposta e ringrazio per ciò a nome di natura donne di una persona qualunque ringrazia per aver dato questa risposta è un orientamento di vita sarà forse è stata data solo in media una pecorella smarrita però insomma credo che essere sia così
Lei sa anche il discorso della pecorella smarrita vale più del gregge quindi non è ecco per carità giuro di novantanove io stavolta derubati del mestiere attraverso
Dunque
Parlando sarebbe utile proprio giacché uno previsione poi c'è anche chi è che fa perché quanto ma un elemento per capirci l'ultime Schivardi uno che vi ritornò svolge cristiano di quarantotto anni recita che avrebbe l'elemento di piccolo partito
Parlando più alto volo
E da parte sua tragica fine ritengo che il Paese si sia fermato per quindici anni
Perché Aldo Moro circondo un mio modestissimo parere contro il Governo Terranova unità nazionale volevo a portare a complimento vadano prassi in Italia attraverso l'alternanza dei partiti corrotto e poi il popolo italiano affatto col voto del diciotto aprile e qua affermando che la legge su quello che
Diciamo qui vorrei ricordare all'ambito vino morti dal sole prospetto anche una lettera pochi giorni dopo la sua elezione a segretario in cui dicevo
Tesi
Aver fiducia
Dalla provvidenza piedi tagliare i ponti con il passato
Non tanto per quanto riguarda
Le persone inquisite pertanto può politico Europa spesso alla magistratura ma anche con uno vecchia classe dirigente dalla Democrazia cristiana
E vi dico qua una testimonianza che gli ho ricevuto proprio le domande le azioni politiche del cinque aprile dallo scorso quando parlando Corneille giovane agricoltore il Pontoglio al mondo agricolo
è vero che il proverbio che dice putativo su capre grosso cervello fino abbia lasciato parlare Luca votato per la lega baciato parlare quel voto pro lega perché la lega concerto volti ritratti in fondo vi ha risposto caro batterista guardate quello che dice la verità non è che lo condivido non è che sappiamo che dico che cosa sbagliato
Ma la regola ho votato lega molti aula proprio come me perché voglio per il nuovo è inutile che voi continuate a andare avanti come fa già colma quaranta certo sulla scena politica minuti non ho fatto anche il nome continuate coi territori formale Trotti
Dovete avere il coraggio di creare un appalto deviante nuova cioè volete il Paese ritorni a votare per la Democrazia Cristiana quarto la testimonianza che m'ha fatto riflettere Botto e che ho proprio non l'ho mai non l'ho mai portato qualche biglietto sulla lega ma tortura ripete è un conto agevolato qualche giudizio
Va saggezza contadina fa fa bene chi altri vuole dichiara la parola ecco qui a sinistra
Eh sì mi raccomandano il tempo dei colleghi della televisione temi
Franco cerco di medico iseano anch'io vorrei partire da una brevissima notazione biografica come ha fatto Giovanni Martina pazzo e Zoli che la signora che mi ha preceduto per poi fare due domande se possibile a padre Sorge erano serviti
Io mi sono iscritto alla Democrazia Cristiana quattro cinque anni fa nei momenti in cui Massimo era il mio disprezzo nei confronti di questo partito è questa sembrerebbe un enorme paradosso ma perché più vicino
Perché all'interno del Democrazia Cristiana bresciana
Si erano persone che pur perdenti in quel momento erano secondo me
Portatrici di valori
E quindi sono perfettamente d'accordo col discorso che ha fatto Padre Sorge quando dice che non importa il numero e la quantità ma importa la qualità anche sì naturalmente in politica i numeri contano
Va poi
Ecco però il problema nostro di questi tempi ed è il problema è che Mino Martinazzoli forse questa sera affronterà ed è l'impegno pratico di Mino Martinazzoli e che tra la teoria
Delle discussioni intellettuali anche pur alla presenza di tanti militanti come e nel convegno disegno
Quello che conta e in che misura la possibilità di traghettare l'idealità democratica i cristiani in un nuovo partito in una democrazia istriana rinnovare è un partito popolare abbia possibilità di successo e questo non lo possiamo sapere in anticipo naturalmente le battaglie vanno combattute se ci si crede indipendentemente dal risultato finale su questo siamo tutti d'accordo però col mettere sapere a padre Sorge sul piano teorico e da Rosi Bindi sul piano politico visto che lei è una è una donna che fa politica attiva
Quale possibilità concreta oggi i temi che ci sia nel nostro Paese nel quale credo che tra le riunioni a carattere prevalentemente in tempo letto AREU interno come questa anche di sì e l'opinione pubblica che sta al di fuori qual è l'impatto che il discredito profondo che la Democrazia cristiana ha acquistato agli occhi della cittadinanza
Rispetto alla possibilità di recupero in questa credibilità che anche la sede di Martinazzoli potrà darla preoccupazione mia enorme perché sappiamo benissimo che tutta oggi come oggi il discreto enormemente più pesante e più alto che non il credito che queste siete riesca iniziando Ricuperati e siccome serve alla politica è legata anche i numeri e ai ruoli potere inteso in senso positivo che comunque si occupano il problema è se noi avremo la possibilità veramente di sopravvivere oppure se veramente non siamo alla fine comunque di un'esperienza
Grazie
Se adesso col signore qui se mi aiutate a portare il microfono
Così politico quale sorgeva Bindi eventualmente e altri amici rispondono tutti insieme prego vorrei rivolgere sommessamente un appello non importa chi siamo e da dove arriviamo io appartengo a quella generazione che nel quarantasei nel quarantotto è sceso nelle piazze per difendere un ideale per le aspirazioni di servizio nelle quali credevamo
Non mi infastidisce tanto oggi la sfilata Perilli concussore utili e tanto Domani quanto mi ha infastidito e offeso negli ultimi dieci anni la sfilata
Per gli arroganti e degli imbecilli con i quali io che Milito da quarant'anni nel servizio pubblico culturale ho dovuto confrontarmi l'appello che rivolgo è proprio questo
Per favore quando darete le verifiche quando cercherete i vostri rappresentanti voi che da questo tavolo di uomini d'onore rappresentate
Le la l'alta forza del partito badate bene agli uomini che si sono seduti in saloni che riproducevano
Melanconica mente la sala del Mappamondo di piazza Venezia perché credevano che rappresentare invece quegli ideali servizio per i quali non c'eravamo battuti grazie
Grazie molte che est-ovest grandissimo problema che legato è un discorso istituzionale e chi altro c'è che vuole interloquire nel senso
Pare arrivata allora diciamo brevemente allora professor Bazoli alla possibili non sei una battuta
Molto molto brevemente cioè
Sì ci poniamo il problema diede il superamento di questa fase storica è appunto per i motivi
Della necessità di discontinuità e quali si è fatto riferimento
La preoccupazione è che in questo passaggio si possa garantire la presenza di quella che io ritengo Laglio ancora sia la stragrande maggioranza di questo partito
Che appunto e subisce presenze arroganti ma che nella sua struttura resta ancora buono e sano ecco questo
Di la necessità di di garantire un futuro la la maggioranza della della vita di e delle persone di questo partito
Il motivo stesse di una costituente che viene fatta insieme ad altri cioè non a caso si dissi la costituente dovrà essere fatta dalla DC di Martinazzoli ed altri chiusa volutamente la DC di Martinazzoli
Perché è questa la la la Democrazia Cristiana che deve farsi promotrice della fase costituente
E però sedersi in maniera molto molto umile accanto agli altri intorno a un tavolo essendo disponibile a appunto a a far scaturire quel qualcosa di nuovo di cui tutti noi abbiamo bisogno
Da questo punto di vista credo che
Questa quanto meno si è una scommessa che qualche possibilità di vincere se la se il problema è di dei siti mare ancora questa storia
Altrimenti credo che forse si è ancora più difficile ancora più più ma ecco a me pare che
I mesi che abbiamo trascorso con la segreteria Martinazzoli siano
Se strettissima mente legati a questa nuova fase un buon motivo per ritenere che questa democrazia cristiana è legittimata a farsi promotrice della terza fase del cattolicesimo democratico nella vita dalla così quindi sì sobbalzo lei voleva Giuliano
Padre Sorge
Produce dunque allora la domanda era molto precisa pensa lei il padre che avrà successo l'operazione di traghettamento cioè detto in altri termini è possibile recuperare la fiducia
In questo partito in questi ideali dopo lo scossone che abbiamo vissuto rispondo
è possibile ma non solo teoricamente com'era stato chiesto ma anche praticamente
I laici stanno guardando a noi
Quello che il Papa ha detto citando Pertini l'altro giorno è una cosa che noi tutti sperimentiamo anche nel profondo sud anche a Palermo
Permettetemi di non fare nomi ma le posso garantire che molti esponenti del mondo cosiddetto laico e laicista si stupiscono come di fronte alla caduta degli ideali che sembravano inattaccabile com'era il marxismo
Mentre tutto si arrugginisce il Vangelo i valori cristiani invece di decadere ogni svolta storica ridiventa noi giovani sono veramente esterrefatti perché non avendo il dono della fede
Dico ma come è possibile che dopo due mila anni questa voce abbiam corrisposto ai nostri interrogativi
Quindi c'è un rispetto notevole e questo sta a dimostrare che la fiducia appunto forse l'abbiamo legata alla testimonianza di singole persone mentre c'è una fiducia superiore che nello stesso messaggio di cui siamo portatori seconda riflessione
E bastato Scalfaro
Eletto presidente della Repubblica perché io respirasse l'Italia senza distinzione tra cattolici e laici
Nonostante il distintivo dell'Azione cattolica e la Madonna citato in Parlamento che in altri tempi avrebbe inorridito possibile che non troviamo dietro
Siamo già in più
Dalle testimonianze ascoltate dieci uomini
Che facciano respirare nella vita politica
Ci sono quindi possibile non solo come di speranza Mazza come presenza terzo ci sono centinaia di migliaia di giovani ve lo dico per esperienza diretta perché faccio la vita randagia che aspettano e che molte volte non avrebbero perso la fiducia
Le autoconvocazione che si stanno moltiplicando dappertutto sono il segno che la fiducia non solo non è perduta ma c'è gente che ci crede spera vuole essere presente quindi nonostante le molte peripezie dolorose ci sono uomini onesti e capaci che credono sperano allora permettete che rilasci una frase ricordo che mi fu scritta da un anonimo napoletano
Dunque lo così focoso che abbiamo in mezzo a noi il quale stigmi scrisse un giorno a Palermo nel duro della battaglia contro la mafia quando ci trovammo in difficoltà ed eravamo attaccati un po'da tutti
Nella lettera diceva così
Caro padre non molli continua nel vostro servizio non vi spaventate anche se sembra che l'ondata dalla contestazione contro di voi sia superiore alle nostre forze perché non è mai accaduto che il mille candele spente abbia ormai gli acceso una sola Candela spenta
Ma una sola candela accesa faccende altre mille la forza della testimonianza cristiana e qui date mi quattro candele accese e l'Italia diventerà un rogo
Acceso ancora una volta altre partono le porte c'è il segretario mi pare che può arrivare tutti possiamo dire che tituli abbiamo comunque è una bella immagine che possiamo utilizzare un solo televisiva quando lui intervenendo al Consiglio nazionale disse che non voleva che i suoi amici di Orzinuovi si piangesse questi vergognasse la Democrazia Cristiana noi comunque vada a finire l'avventura della Rizzi vogliamo che nessuno si reca vergogna
No
Un po'frastornati ma
Ma vorrei
Proporre qualche
Considerazione anche sulla base delle
è quello che ho ascoltato nel corso di una giornata
Io credo molto intensa e soprattutto molto
Bis interessata molto impegnata
E farlo
Liberamente anche se esso
In questo modo di consegnarmi probabilmente qualche infortunio
Giornalistico si sentiva tanto
Vorrei dire alcune cose con sincerità insomma convinto come sono
In un panorama che credo sia tipico delle grandi stagioni di cambiamento
In cui ciascuno recita a soggetto almeno i più
Credo che sia una commedia dell'arte non
La ricerca autentica di un orientamento io vorrei dire alcune cose con sincerità anche con scorrevolezza
Perché questo mi pare tra l'altro è la tradizione di questi incontri sufficientemente appartate discreti per non proporsi
Dove vengono dalla ipocrisia di dialogo dalla propaganda o dalla semplificazione
Vorrei partire da qualche leggero Giovanni Moro stamattina secondo me
Ripetuto qui una riflessione che quasi in solitudine
La facendo
In un tempo nel quale
Quindi insieme che ci separano dall'uccisione di Aldo Moro
Se n'è riconsegna non ha memoria stereotipata in ogni modo solitaria
Io vorrei arricchire l'eccitazione che ha fatto Giovanni questa mattina lui sa che io sono un
Esploratore accanito Dal Moro giovane
Che credo norme
Dal punto di vista l'intellettuale e politico
La stagione meno insignificanti
è un un testo che sono andato ricercare nei giorni della polemica suscitata da Giuliano Amato
Con la proposizione di una sorta di successione dei partiti antifascisti ma in una Continental partito Stato fascista
Una polemica sulla quale non mette conto già accordarsi
Credo che l'autore autentico di questa teoria si chiami Gianni Baget Bozzo
E credo che si tratti di una lettura un po'distorto di alcuni libri Jones mosche conosciamo anche noi
E che hanno individuato in modo serio la natura autentica al fascismo certamente come la capacità di intuizione di che cosa doveva essere un movimento di massa in una società moderna
Non rimane che Aldo Moro sulla sua rassegna barre in polemica con i partiti del CLN
Negli anni più acerbi della riconquistata libertà avvertiva questi partiti lui diceva badate
Se volete essere una organizzazione tra le altre
Sia pure la più delicata e la più fine la più autorevole e la più sintetica questo il vostro dovere
Ma se per avventura vi capitasse di pretendere di essere un po'esaustivamente la rappresentazione di tutta la ricchezza sociale
Allora sia pure in termini plurale altro non sarebbe che la continuità
Di quel singolare che è stato il Partito nazionale fascista e secondo me in questo modo il giovane Moro poneva in termini autentici
E non inutilmente polemici tema che pure eccetera
E che probabilmente corre nello sviluppo
Della funzione dei partiti in quarantacinque anni di democrazia italiana è che indubbiamente nel segno della decadenza le porte all'iperbole della partitocrazia
Per un altro aspetto io credo a questo ci può riallacciare al modo più drammatico più largo magnifico
Dalla stagione dagli ultimi anni sessanta quando percepisce
Direi in termini così acuti così lungimiranti insieme così appassionati
Questo fervore della Società che vuole contare di più che vuole contare tasse e vede
Che proprio quella inclinazione partitocratica
Dei partiti antifascisti tenderà a farsi refrattaria ed incapace di restituire un tramite per a questa domanda che non è tanto una domanda quanto un esigente volontà di contare di contatto a bassa
Io devo dire Giovanni Moro pubblicamente ma lui sa che questa è la mia opinione da molto tempo
Che il suo lavoro la sua riflessione e la sua difficilissima sempre così misconosciuto
è in Italia
Uno dei pochi segni autentici di tentativo di novità nei rapporti tra partiti e società
Temo che come me probabilmente anche Luigi ha destinato una pro non fino in fondo rassicurante
Si consolerà ci vorranno il quale assicura che in politica come nella vita ci si compie solo sui topi fallimenti ma questo sarebbe un pessimismo eccessivo rispetto il Consiglio che padre Sorge autorevolmente CID
Però sta di fatto che questa un esplorazione che vale la pena ritenuta
Giovanni Moro si domanda dando in che modo si può realizzare una cittadinanza politica immediata se capisco bene che realizzi un rapporto tra partito tra mediazione proprio partitica società molto meno in transitivo di quello che oggi andiamo terrificanti
Giovanni Moro vorrebbe che tutta la società immediatamente fosse soggetto politico ed anche soggetto istituzionale
Riferimento dei diritti e dei doveri immediati ma diritti doveri autentici nonché domande che attendono una risposta
Perché dico che è un'impresa quasi disperata perché poi occorre un punto un motivo perché il problema è anche giuridico
Tutte le volte che leggo nella versione del Movimento federativo democratico mi viene in mente un bel racconto di Borges
Anche la storia di un uomo ricco del quale trascorse la vita ad immaginare di trovare una sede ad un luogo in cui fosse rappresentato tutto ciò che nel mondo dal vivo e vitale
Voleva fare il congresso del mondo la conclusione del racconto è che quando alla fine la sua vittoria l'opera sia pure imperfetta si compie
Il protagonista scopre che il congresso del mondo e il mondo si ricomincia daccapo in questura e credo la fatica di rischio il mistero anche dalla politica pur nella modestia
Che le appartiene perché dico tutto questo che mi sembra che
Il pericolo che ciascuno di noi corre per una fedeltà per un'ostinazione
Per una onesta ricerca oppure per una futilità radicale
è che si riesce scarsamente
Di collocare questo tema del rinnovamento nella sua dimensione nel suo tempo storico nei suoi strumenti politici io vedo questa difficoltà
Io vedo questa difficoltà
E se facciamo così ho l'impressione che indietreggiano verso il futuro
Sarà perché
Il mio punto di vista è molto parziale molto relativo
Ma io oggi vedo
Scarsa attenzione alla vendita in questo paese preveda una rivisitazione di un passato che viene ripresentato solo per bisogna
Io non dico che Tangentopoli sia sempre grazie non ci mancherebbe ma voi credete davvero e il futuro lo costruiamo intorno alla disputa su Tangentopoli
Sono queste le provocazione che la politica nella modernità pone agli uomini vuol dire che non abbiamo capito niente ci sono
Tra cielo e terra provocazioni schiaccianti alla politica i suoi strumenti dalla sua limitatezza
E se non vengono afferrati ad affrontare
Denunceranno sigillare hanno il fallimento la incapacità della politica di offrire risposte alle domande che davvero gli uomini
Si pongono e pongono
E queste domande tra l'altro non riguardano solo il politico riguardano le in politica
In questo senso io
Si può dire così sono grato al Papa anche nel suo ultimo intervento non per le esegesi che ho letto sui giornali che sono in ogni modo traslata
Inodore tutti
Io sono grato al Papa perché ha detto ai vescovi italiani e che per la politica e per l'Italia devono pregare ecco per la ragione che sono convinto che già compete alla Chiesa lo dico finalmente con grande sincerità
è di parlarsi dedica un mondo dei gerarchi l'etica del loro nominale piuttosto che la proporzionale
La Chiesa mesta di etica ma di qualcosa di più alto che viene prima
Che parte non le diede gli uomini possibilmente con compassione
Per gli uomini dico
Poiché chiedo questo sono assolutamente indifferente alla grande disputa che non ho capito perché ritorna in campo sull'unità politica dei cattolici
Perché in quel modo lì questa despota non è mai esistente all'interno nella della tradizione alla quale io appartengo nessuno di norma proprio nessuno
Ha mai immaginato che si fosse democratici cristiani per costrizione per la deduzione da un dopo ma un mitico siamo stati democratici cristiani per persuasione
E oltretutto vogliamo stare in campo per la ragione che siano stati anticomuniste perché eravamo democristiani non siamo stati democristiani perché eravamo anticomunisti Fosco
Lo dico con un po'di impertinenza
C'è qualcosa di paradossale nella circostanza che oggi ci sentiamo raggiunti da fermo
Sulla impossibilità di teorizzare l'unità politica dei cattolici noi che non abbiamo mai teorizzata così da quegli stessi che alcuni decenni fa erano molto impauriti che rischiavano col centrosinistra di rompere l'unità politica dei cattolici accade anche questo
Se le questioni della politica delle sue relazioni ma anche dalla sua peculiarità non vengono collocate nella dimensione che è loro propria
E allora l'impressione che probabilmente quello che si richiede alla peculiarità cattolica se c'è
Allibito cattolico se non è diventato la rigidità di un sedimento
è di costruire l'impolitico
Ciò che costituisce non la contraddizione ma la giustificazione politico
Io non credo che l'aggettivo cattolico sì una categorica del politico
Non ci abbiamo mai creduto e del resto
Padre Sorge che
Con la capacità che l'umiliazione lumeggiato distanze contraddizione diversità di questi due segmenti distoglie cattolica democratica quello struggente quello degasperiana
Secondo me con riferimento al tema degasperiana rapporto tra dicendo che aspetta unità politica dei cattolici
Ci ha raccontato di più il punto di vista dei cattolici piuttosto che quello di De Gasperi
E del resto non poteva non farlo lui che è stato anche direttore di Civiltà Cattolica ne sa qualcosa dalle polemiche tra Civiltà Cattolica e De Gasperi
De Gasperi
Poté contare richiese la forza il più possibile dell'unità dei cattolici
Ma no sulla base di de questo fine ma perché chiamò i cattolici e la grande battaglia che non è una battaglia di conservazione ma fu una grande battaglia di libertà e a quella che ha garantito questo Paese del non conosce
Questo centro è chiaro che
Il modo di essere della DC degasperiana ragione sorge tutti voi che l'avete detto altro dal modo diverso dal partito di battaglie di programma di Sturzo ma io credo che tutto questo raccolto e collocatore situato nella sua dimensione di storicità senza di che siccome il problema che abbiamo di capire verso che cosa andiamo in che modo cambiamo
Se c'è la possibilità di nuovi alimentare arredi prolungata è una storia
E questo è il tema del rinnovamento chiamatelo come volete te qui diventa un poco puntiglioso
Io sono che noi democratici cristiani in questo momento
Anche quelli più ansiosi di inutili nuovamente
Giochiamo sulla base di un pregiudizio qualsiasi cosa facciamo oggi
Siamo giudicati
Per questo pregiudizio che riguarda la cosiddetta vecchia DC questa è una realtà che in questi mesi io ho constatato
L'ho constatato di fronte alla circostanza che altri vengano legittimati dichiarati come nuove io non so per quale ragione
E noi continuiamo ad essere vecchi qualsiasi cosa che accadrà di fare
Qualsiasi scomodità
Che ci accade di assumere
Abbiamo
Abbiamo questa difficoltà in questo momento non siamo riconosciuti
Come quelli cui appartiene un'immancabile destino di Redentore così immancabile che Dondi tocca neanche la fatica di redimere prima se stesso
Secondo me si spiega così la circostanza
Che alcune cattolici il più nuovo regime
Ritengono che tutta la novità la incarnerà mandando a casa del PDS che secondo loro sarebbe nuovo nuovo dighe
No o di tranne che nel nome
E che cos'è
Questa disputa intorno al progressista e al conservatore basate
Appartengo con alcuni amici
Ad una storia piccola modesta di gente che si è sempre rifiutata dal naturalismo politico abbiamo sempre saputo cos'è la destra cos'era la sinistra
Lo abbiamo sempre saputo anche cos'è la sinistra democratico cristiana poniamo una sua peculiarità tante che abbiamo sempre rifiutato il sillogismo di chi diceva che nella crisi della sinistra c'era anche la crisi dalla sinistra democratico cristiani
Viaggio ci accomiatiamo vorrei ricordare
Ma chiedo in questo momento
è vero non è vero che
L'aggettivo progressista
E una parola critica
Io credo che l'aggettivo progressista sia nato in un tempo ideologico
Nel quale si immaginava che la storia
Avesse un suo disegno al punto che la politica lo poteva determinare
La storia andava necessariamente dovrà essere indotta ad andare forse pure riluttante o fossero gli uomini riluttanti ad andarci in una certa direzione e quello e il progresso della storia
Ma come facciamo contemporaneamente a riconoscerla
La fine di quell'oltranza ideologiche a dichiarare che siano state vincitore
Nei confronti di quella pretesa superstiziosa e contemporaneamente a riassumere la parola progressista come se fosse una parolaccia tutta letta già tutta sfruttata già tutta per con questo tempo io credo che c'è certamente una distinzione
Ma credo che l'ha ricostruita questo il tema ed io sono convinto che va ricostruito secondo schemi tutt'affatto diversi da quelli dal passato per cui nello che oggi si possa utilizzare così maldestramente disinvoltamente la parola progressista che in questo contesto politico al di fuori di questo chiarimento significa semplicemente
Che è più progressista che si avvicini di obbedienza che meno progressista quello che la stampa più lontani
Ma creando una tale confusione di rapporti perché nel frattempo il PDS si muove a sua volta
E c'è un gioco di ombre cinesi d'incontro molto effimere
Un grande affollamento
Nei giorni ha ottime ci spiegano
Che se siamo davvero carichi di volontari innovatrice se saremo buoni saremo sorteggiati ci porteranno prendere il tè in casa di Ferdinando Adornato che
Una persona degnissima ma che secondo me non costituisce ancora all'approdo utile per un grande partito popolare un partito dei molti e non di pochi un partito che oggi non in probabilmente Heinze le parole e i linguaggi dei valori che gli consentono di essere un partito di progresso
Considerando io che oggi più che mai si dovrebbe intendere per il progresso la capacità che la politica ad offrire ai suoi strumenti per aumentare la dimensione della cittadinanza umana
Qui
So che non sarebbe invece
Sei un pochettino in questo senso abbiamo visti è utile la settimana scorsa manco tutte da solo una differenza lessicale ne parlava Bazoli prima di questo tema del diritto in sostanza
Il tema della cittadinanza credo che sia né più né meno che l'insegna del valore democratico riscopre
Senza di che la Convenzione Democratica rimane una procedura
No sgradevole perché non violenta di riduzione dei conflitti ma tuttavia
Una procedura secondo me inerte neutrale appunto non nasce anzi inevitabilmente si fa scegliere tra i più forti degli interessi più forte
E questo è un altro tema che Cengio
Allora ecco il io dico i luoghi della politica allettante
Perché il cambiamento non ci arriviamo non lo raggiungiamo e questo lo si parliamo sempre anche il tema la continuità discontinuità non possono venire tutti
Che è mi sembra un qualcosa che rischia di creare incomprensioni
E di non descrive i comportamenti
Quelli femminili
Che ognuno assume
Ho detto che avrei parlato chiaro insomma anche su questo tema io son d'accordo consorzio insomma ma
Siamo liberi ognuno stare con chi può stare se non costare più se ne va non c'è ragione
Delitti gare per questo
Ma perché dovremmo inseguire senza siamo convinti che l'inseguimento citerà Energia da quella che riteniamo essere una strada utile
C'è un sono atteggiamento meglio ma in genere la Democrazia Cristiana che possa convincere qualcuno che abbiamo cacciato Mario Segni
Abbiamo semmai peccato in qualche momento non dico di arrendevolezza ma di un eccesso di comprensione
Perché immaginavamo che era giusto così conoscevamo i costi di una di una divisione due Lantana mento
Ma è su questo che io dico agli amici i quali certamente quelli che sono di più in bilico
Rosi Bindi lo sa perché è stata la prima artefice del questo insomma io a Belluno la democrazia cristiana Belluno in queste variazioni amministrative non presenta il suo singolo
Ed è una rinuncia grossa mezzi per un partito
L'abbiamo fatto per la ragione che si trattava di guadagnare una operazione politica convincente per il fatto cioè che in questo modo aggregavano no lei non maniera purché si ma io immagino intorno ad un progetto ad una idea amministrativa che assomiglia alle nostre tradizioni del nostro emozione aggrega avevamo più un più di forza che ci consente di essere possibilmente vincente in quella competizione questo noi abbiamo frattura Belluno
Non è impossibile che Mario Segni si spieghi dopo le elezioni che lui ha vinto a bordo uno ma a me non importa niente perché nostro candidato sindaco l'amico che ha aderito alla democrazia cristiana
Ma Milano Mario Segni è venuto a rompere quel poco che c'era di possibilità di unità al centro rischiando di consegnare questa grande metropoli a due radicalismi speculare io chiedo che opera tra una politica è mai questa
Ma il confronto tra l'altro di un candidato che si chiama Piero Bassetti che semmai Granelli a me in qualche momento c'è pure fatto venire un po'di qualcosa vede
Ma noi no a luglio
Ha firmato i referendum già da zero benché perché non può essere riconoscibile
Poi viene qualcuno mi spiega Rossetto invece fanno una grande operazione
Questa forza che popolare non riformeranno la connettono con la forza del PDS stanno insieme al presidente
Se il corso insomma gli ho detto ma se non conosco male la geografia politica di questo Paese non è impossibile che il PDS in quanto partito comunista prima da cinquant'anni governa Rossetto non mi sembra una straordinaria operazione di novità la circostanza che è andata a dare un po'di sangue ad un partito che la progettualità né del governo lei sarà pure un poco esangue per una continuità di potere questo il nuovo che andiamo cercando
Io mi rendo conto che
Può apparire questo rispetto il discorso che avete fatto
Un discorso molto pedestre molto aneddotico molto basso rispetto ai grandi orizzonti che voi vedete ma è per tutti
Che secondo me la politica e i suoi contenitore cioè recipienti nessun occasione
Occasione che abbiamo avuto che qualcuno ha sprecato e che noi abbiamo cercato costantemente ecco pagando prezzi molto alti a Brinzio
Perché la transizione così come si dichiara non è il tempo la contemplazione ogni secondo
Qualcuno deve governare la transizione
Cover narra nella quotidianità della politica nei giorni dalla politica vanno governati
I fatti e la vita degli italiani
Se non c'è un minimo di governo nelle città
E non all'azione la società da sola si mortifica deperisce si autodistrugge
Noi questo abbiamo fatto in quest'anno abbiamo garantito governo questo Paese ne abbiamo pagato il prezzo e siamo stati in grado
Il raccogliere le sfide che via via ci venivano proposte altri non sono stati in grado queste sfide
Che promettevano il giudizio dalle per se stesso
Certo che dopo che don Piero
Tutto quello che non farà tutto quello che esiste tutto ciò che c'è di inerzia
Abbiamo faticosamente ricostruito un governo
Essendo stati noi alla ricerca onestamente di allargare una base parlamentare del governo diventò il più autorevole del governo
Noi abbiamo lavorato onestamente per questo risultato
E ci siamo trovati di fronte interlocutori che lavoravano soltanto per fare in modo che ci fosse la nostra quantità ma insieme la nostra mortificazione
E tuttavia siamo andati avanti spesso in solitudine ed abbiamo imposto con la nostra ostinazione
Che questo traguardo per essere un risultato
Certo che è il giovedì dal voto su Craxi è un disastro e una calamità politica
Due anni mi ha rimproverato
Per questo tema del voto di coscienza io
Mi permetto umilmente essere comunque azienda la mia opinione
Perché continua a credere che su questo terreno
Tutte le volte che si decidesse che c'è una ragione di partito che prevarica la libertà di un giudizio di coscienza davvero si rischierebbe
Di uscire fuori da quella che la nostra interpretazione
Sì ma è più difficile ma più umana dalla bioetica metto in questo modo quindi si rischia ipocrisie soprattutto si rischia di scontrarsi con quelli che credono che la coscienza sia una opportunismo mistifica questo lo riconosco
Anche perché io parlavo di una coscienza informata naturalmente non di una coscienza
Però io credo che possiamo rivendicare la circostanza che immediatamente abbiamo dato l'unica risposta che poteva muta abbiamo riconosciuto che si col voto segreto era una trappola
Un ostacolo alla limpidezza appunto al coraggio di un assunzione di responsabilità andava tolto di mezzo e abbiamo fatto in modo che in tutto questo ci viene Ras il ventiquattro e al contempo credo stiamo andando a Wengen
Sul tema di una religione Riccardo nato l'immunità parlamentare io debbo dire perché vero
Che questo tipo di discorso certo ci divideva all'interno dei gruppi parlamentari ma non era certamente un discorso sconosciuto per molti di noi tutti quelli che avevano
La precisa consapevolezza che su questo terreno su questo confine si aggira un di più di incomprensione di discredito dalla classe politica che impediva in ogni modo
Di ritrovare
Quel tanto di credibilità di autorevolezza che servono appunto a vigilare
A orientare a governare durante la transizione avendo poi ciascuno la possibilità di coltivare nei suoi sogni e le sue prospettive ma avendo tutti quanti assieme il dovere di collocarle queste ambizioni
Il più vicino possibile all'interesse generale degli italiani perché di questo si tratta
Ed allora poiché siamo appunto in questa sede riflessione molto libera
Se dico da una parte
Che sono
In ogni modo incomprensibile quei democratici cristiani che il parlamentare Democrazia Cristiana di cui anch'esse du posseduti da una paura irrefrenabili via metallica da troppo presto
Fanno come quelli che stanno nelle sabbie mobili si agitano in continuazione e quindi a fondo non sempre di più e quindi fanno di tutto per accelerarla la conclusione di questa legislatura
Tuttavia io dico ai frettolose che occorre essere anche attenti ai gesti che si compiono perché ripeto
Il rinnovato il garantire una transizione non violenta non traumatica che è quello che tutti diciamo di volere è un esercizio di grande finezza di grande delicatezza
Non si può essere troppo grossolano in questo senso
Non si può per esempio non sapere
Che un Parlamento rieletto con una regola maggioritaria così accentuata come quello che ci ha consegnato la risposta referendaria
Si troverebbe a poter maneggiare
Alcuni strumenti costituzionale di quali sono i pilastri del fondamento del patto costituzionale che nessuna maggioranza potrebbe impunemente rovesciati
Noi abbiamo un articolo centotrentotto dalla Costituzione
Che ci descrive una costituzione per così dire rigide
Non nelle mani di volubile di una qualsiasi maggioranza
Ma chi essendo stato pensato su un impianto elettorale di tipo proporzionale evidentemente fissa per garantire questa chiave di lettura e di rispetto per la continuità dalla Costituzione una certa maggioranza
Che aveva allora
Un valore molto alto ma che in un sistema maggioritario con un Parlamento eletto così diventa un valore molto basso una soglia che non garantisce in nessun modo la manipolazione
Da parte di una maggioranza purché sia di quelli che sono i fondamenti del patto della convivenza nazionale
La stessa cosa credo si possa dire per l'elezione del giudice della corte costituzionale
La stessa cosa si deve dire per la elezione dei membri del Consiglio superiore della magistratura ci sono ripeto alcuni elementi essenziali
Di garanzia democratica
Che non possono essere messi a rischio pur in un fortissimo cambiamento di sistema elettorale quale quello che anche noi voliamo ed abbiamo voluto
Ripetizione prima che sia che scrisse che si è persuasa quasi per un comando piuttosto che per una
Convinzione e non non è la sola democratico cristiana insomma io credo che l'ho fatto bene a fare questo passo
Non solo e non tanto per una convenienza politica immediata saremmo rimasti molto al di qua e una possibilità di ascolto e di rapporto se ci fossimo trovati insieme a quelli del no
Ma con questa differenza che saremmo stati il bersaglio di quelli del no cioè l'inerzia della posizione del no non una posizione dinamiche all'interno di quel campo
Però ripeto Certamen
Dobbiamo motivare io credo che vi siano ragioni ulteriori più profondo e più sostanziale in quella scelta che abbiamo fatto
è vero che noi eravamo proporzionalisti ma è anche vero
E questa secondo me è una questione che occorre ricordare di tanto in tanto quando si dice dalla nostra inerzia dalla nostra
L'insensibilità questi tre
Noi siamo il partito in questi quarantacinque anni apporto di più il tema dalla corruzione elettorale
Con successi o insuccessi ma è stato così
Oggi nella dispensa
Quelli che hanno impedito che hanno polemizzato in modo rovente nei confronti dalla cosiddetta legge truffa
Credo che riconoscono storicamente le ragioni autentiche che portarono De Gasperi e quella scelta
E tra l'altro mi dispiace che non ci sia chi padre Sorge
Quindi i rapporti col mondo il fattore
Perché la verità è che venga Ascoli folle quella legge
Perché voleva garantirsi premiando nostre spesso non la propria esosità di potere democristiano
Ma premiando la fedeltà dei partiti laici apparentati voleva garantire che il centrismo potesse durare forse mette al riparo dalla possibilità di un grande ritorno rievocazione clerico moderata quali quelle che si erano manifestate nel presentimento della cosiddetta operazione Sturzo questo è il tema postura De Gasperi e dovrà pur dire una volta o l'altra
Che la grandezza di De Gasperi si rivela forse più che mai il proprio nella politica ecclesiastica di De Gasperi perché le carte riviste questo tributo
La tradizione cattolico democratica non era scritta prima nella storia dei cattolici democratici
E quindi se noi abbiamo il dovere di ascoltare di rispettare le critiche le meritiamo abbiamo tanti rimorsi
Tuttavia dobbiamo avere anche il coraggio di parlare a nostra volta criticamente nei confronti purtroppo il prete che troppo pungente
La politica la storia dei partiti non è una congettura è appunto una storia e quando mi si dice che è molto limitata alla mia impresa
E si guarda soltanto quello che più appariscente l'una nomenclatura io rispondo che voglio continuare una storia che non è quella storia lì scelto quella che sotto la luce e l'affetto ridicola storia più in ombra
Che è la storia di un rosario incalcolabile di donne e di uomini dei vecchi e dei giovani
Che per i nostri ideali annotato a mezzi hanno dato non Parenzo tanto
Come potrebbe uscirne perché dovremmo uscirne
Ebbene dicevo sul tema elettorale nel cinquantatré quella fu una ragione io ricordo poi che la Democrazia Cristiana mondo sono è stato artefice anche di un'altra piccola correzione elettorale
Che è quella che riguardo alla riduzione
Del voto maggioritario fino al comune mi pare a cinque mila abitanti e ma nel momento in cui facemmo il centrosinistra perché qual era il problema politico che si poneva al nord
La necessità fatta la scelta del centrosinistra a livello nazionale di svincolarmi il Partito socialista da una tradizione comunale di alleanza frontista con il Partito comunista io ricordo queste cose perché che anche qui una buona volta dovremmo risolversi non da sottovalutare la riforma elettorale ma non assumere un come una totalità le riforme istituzionali non sono la politica s'e non sono tanto meno il surrogato dalla politica sono una risorsa per la politica non avrei dubbi sulla circostanza che nei grandi passaggi disagio a questa risorsa occorre ricorrere ma ripeto senza eccetera
Gli ho detto spesso non sostituzione Giorgio venne che Aldo Moro per esempio fu un politico che viene riconosciuto anche dai suoi critici come il più sagace dei momenti della transizione
Quello che percepiva quello che nel cinquantatré alla Camera i deputati del capogruppo non fallimento dalla legge truffa quando vi era smaltimento ebbene passarono mesi prima di costruire un governo purché sia perché poi Saragat si era arrabbiato gli Etoli annunci se ne andavano in giro parlava dicendo sì hanno sbagliato gli italiani a dirci di no però ci hanno mandato dire qualche cosa
E noi abbiamo l'obbligo di interpretarlo questa qualche cosa nacque lì credo
Vi prego presentimento dall'avventura del centro sinistra e così via
Ricevo Moro certamente sull'uomo
Che sono sempre assai cauto nei confronti del cambiamento dell'arresto
E per la ragione che viene in un tempo nel quale l'unica salvezza non regolari tant'è che l'umore di una sregolatezza quando si
Che il nuovo dovesse passare attraverso l'eccezione alla regola fondamentale Moro morì
Io ho ricordato l'altro giorno al Senato certo le analogie non devono essere caricato drammatizzate e anche quindici anni fa
Qualcuno uccise pretendendo di essere il sogno
Tendendo di essere e sulla liberazione
Perché non sapeva che non c'è liberazione senza libertà senza una regolare libertà quindi la regola decisiva ma non è essa stessa la politica non può sostituirlo
Perché siamo passati dal proporzionale a questa difficile opzione ma
Ma perché secondo me
Non siamo riusciti a convincere nell'era del craxismo trionfante alla possibilità
Di una correzione perché purtroppo allora si è agito poche armi fra i tempi sono molto veloci
Di ben altro
Solo che nel momento in cui tutto il modello si rimette in movimento tutte la condizione di un fluidità non vi è più un referente stabile mi pare chiaro che la proporzionale non serve più perché va ricostruito una capacità
Una capacità di attrazione una capacità di aggregazione eccetera eccetera e qui vengo al tema
Eppure oggi ho sentito in qualche modo vibratore
La centralità così altro oggetto che sta diventando molto misterioso per un furore polemico eccessivi
Io non dico che la
La Nuova Democrazia Cristiana deve pensare ad un ruolo centrale insomma ma sarebbe oltretutto
Una pretesa molto arrogante molto presuntuoso ma anche molto velleitario perché la ministeri che contano il consenso imponente un partito è forte se guadagni quantità no no
Io dico di fronte la circostanza che
Che torna ad agitarsi intorno al nove di questo tema che finalmente anche bar dove sorge di tanto in tanto motrice
Questi cattolicesimo politici costretti per il comunismo a stare insieme oggi sono liberati dalla morte del comunismo possono andarsene ciascuno per conto suo
Io rispondo che se mostre si siano stati allora insieme per una costrizione tanto più oggi dovremmo stare insieme per una persuasione non conosco una democrazia moderna
La quale non posso essere guidata autorevolmente con ambizione da movimenti che siano capaci per una sintesi non per una transazione di contenere in sé un che di liberalismo costituzionale e di riformismo sociale
E questa è la nostra freschezza la nostra attualità perché queste cose possiamo realizzarne commenta difficoltà dia subito la nostra storia era già dall'origine collocata lì
Cita altrettanto Sturgeon Sturzo parla del suo partito come di un partito centrista
Ma spiega che al centro non di una geometria dei rapporti tra le forze maggio centrista perché contiene in sé una ispirazione moderata del fatto politico
E spiega noi siamo per la libertà ma non per un troppo di libertà che diventi arbitrio
Noi siamo anche per la libertà economiche per la libertà dell'impresa ma conosciamo anche la funzione sociale dell'impresa in ultima analisi e con la provocazione il Vangelo Bazoli prima sul tema del diritto
Peraltro Giovanni io son convinto che
Che è uno strumento ad alimentare io non non vedo che in questo momento le risposte siano già scritta in quello strumento solo bisogna tornare a crederci
Io credo che se in questo momento una grande eclissi del diritto o meglio una grande incomprensione da parte dalla politica del suo strumento naturale che il diritto
Per troppi anni il Parlamento in cui italiani le leggi sono il frutto solo di una caso guarda maggioranza molto spesso di un connettersi gli interessi soverchiante
Sono troppo poco quello che una legge dovrebbe essere
Un comando generale cito ancora Moro un'assunzione di responsabilità una parola detta contabilità in altri termini la legge sentita come tale ciascuno di tutti noi se contiene già in sé un che di eticità non soltanto la forza
Di una maggioranza che in democrazia l'autentica
E la legittima dopodiché
Assistiamo alla crisi etica dei nostri comportamenti
Abbiamo un bel dire no
Come l'ha ricostruita e monete io dico cominciando da quella piccola di etica dall'etichetta
Noi siamo un popolo succederà così anche all'estero io viaggio poco
Come mai Bertolini Tagliavia Zepa sono solo corro forse una qualche ragione
Come mai in Italia per giocare non so quante partite di calcio la domenica occorre la dislocazione di cinquanta mila uomini delle forze dell'ordine
Per garantire un poco meno di violenza negli stadi è fuori lista
è una crisi morale oppure no è un dato di difficoltà che probabilmente è stato indotto da questa incapacità pedagogiche della regola del diritto dalla istituzione
Ecco tutte cose credo che ci sono in campo e che riguardano sia pure molto distrattamente anche questo tema del nostro essere centro non centrale necessariamente
Ci collocheremo dopo dove ci colloca dà il consenso degli elettori
Dove sarà la nostra forza se inseguiamo questo tema sul terreno della geografia
Io vedo ormai più esploratore che politologi si parla soltanto di Paul in questi giorni nella pubblicistica politica italiana
Credo che invece su questa strada non andiamo da nessuna parte perché si dà il caso che il centro dappertutto
Si tratta di capire qual è il centro che c'entra un fondamento e questo è il tema che torno porre e poi concluderò sul terreno della polemica iniziata città dentro e fuori la democrazia cristiana soprattutto nei dintorni della democrazia cristiana
La domanda e questo
Non sapevo benissimo che ci sono in tanto più con il nuovo sistema elettorale
Si potrà governare soltanto attraverso incontri ed alleanze di partiti ultimo film
Ma questo noi tra l'altro l'abbiamo sempre saputo
Perché tutta la storia del centrismo degasperiana
E la storia dell'incontro tra democrazia cristiana e forse partiti tradizione e cultura laica la storia del centrosinistra la storia dall'incontro di questi con i socialisti
La storia della solidarietà nazionale direi tentativo estremo
Ha ragione Giovanni perché poi c'è stato il bradisismo che riguarda secondo me anche Tangentopoli perché quindi
Sarebbe giusto raccogliere qualche provocazione che pure è stata fatta
Sarebbe giusto che questo Parlamento si decidesse o o gli studiosi secoli sono insomma
Parli di raccontare la storia del finanziamento dei partiti d'Italia
E ci accorgeremmo che non è una storia tutta uguale
Il disastro capitato negli ultimi dieci quindici anni quando tutti sono messe in proprio altro che il finanziamento dei partiti nazionali
Perché è arrivato appunto da una mancanza di politiche io non so se è proprio vero per la verità
Che Fiditalia cedano dice le condizioni
Per superare la storia della rigidità della contrapposizione ideologica per avviare il tema dell'alternanza non so se sia vero forme perché so che cedono le condizioni internazionali
E Aldo Moro
Si sarà ebbe a che fare
Con questo tema
Noi sappiamo che ci sono tanti alone di mistero intorno a tante cose che riguardano la sua stagione estrema e quindi temo che probabilmente quello che c'era era un interstizio molto stretto
Convergo molto piccola
Tante che chi aveva la possibilità e l'occasione tanti di noi perché è vero da parte sua una straordinaria apertura nei confronti di tutti anche gli sconosciuti sarà
Che quello che lui presentino la legge come passaggio era una questione molto precise
Della quale certo deve rispondere anche la responsabilità democristiana però io ricordo questo per la ragione
Che è appunto il tema del rinnovamento non si fa semplicemente indicando gli scenari del capitalismo rinnovamento ma lungo le strade della politica orientale del timone per trovarlo
Moro immaginava vogliamo essere chiaro lo sappiamo intanto in quelli che ascoltavano lo anche se non era così esplicito noi sappiamo ma insomma
E immaginava che un eventuale sulla presidenza della Repubblica avrebbe garantito la possibilità di un rapporto più intenso con il Partito comunista questi sarebbe stata la legittimazione di un passaggio ulteriore
Ma ricordo questo ripeto per dire che era un gesto dalla politica
Cioè l'occasione non è astratta e concreto la costruite cerca cioè lui credo che verrà ostinazione infinito nel costruire queste condizioni
Altro che
Che il rinnovatore pro lo ricordo
Un incontro partenza riservato piccola sede dell'antica se la
Dove c'era anche Mario Segni
Che nobilmente chiedeva ad Aldo Moro ma perché questo incontro con i comunisti ma
Non sarebbe più bello
Andare all'opposizione
E Maroni rispose all'opposizione Dickie
All'opposizione dice gli chiede consigli
Perché questa è la politica queste sono le questioni della politica
E se si ritiene che invece oggi la politica è diventata una scena vuota riempita soltanto delle nostre parole o meglio dei nostri monologhi
Allora ho l'impressione che questa scena rimane vuota la politica ci sfugge
E la politica quando sfugge archiviato la legittimazione alla politica in democrazia la politica viene agilità da chi può farlo sulla base di interessi in ogni modo non controllanti
E questo è il tema ultimo
La questione del Partito popolare
Che non è uno scherzo non è un rimpianto non è una rivendicazione
Ma l'idea insomma che probabilmente
Intorno ad un nuovo scenario che certamente verrà straordinarie novità io non lo so non lo so qual è stata la prova
Però credo che ci vuole una bussola è una rotta
E siccome non conosciamo la metta allora io sono convinto che la ragione del cammino esattamente la strada la strada che mi interessa
Ancora una volta il Moro parlava in quel suo ultimo discorso anche lui vedeva se la terza fase si fosse compiuta degli scenari ulteriore
E peraltro Bice Valori col suo lessico
Così circospetto per tanti aspetti dice io non dico di una scomposizione dei partiti che potrebbe suonare in qualche modo offensivo glielo dico perché non ci sono più quelle condizione
Non ci sono più che le regioni io so che certamente vi saranno scomposizione
Vi saranno forze politiche nuove vi saranno forze politiche è un ticket che cambieranno i connotati
Però non mi iscrivo alla passione di chi crede che per rinnovare bisogna intanto distruggere quello che c'è
Le amputazioni di bisturi eccetera eccetera eccetera insomma intendiamoci poi si fanno si fanno
L'importante dire che cosa si corre essere
E poi li ci sarà la selezione ci saranno quelli che verranno quelli che se ne andranno e i morti seppellire hanno i morti secondo me in politica questo il rinnovamento perché il resto
è un rinnovamento difficile
Da fare così pregiudiziale
Io poi ripeto parlo di un rinnovamento che abbia in sei le sue caratteristiche le sue connotazione la sua visibilità
E questo è appunto il tema dalla necessità di mantenere in uno scenario politico che certamente revolver
Secondo schemi raggruppamenti di composizione e scomposizione chirurgici sono ignote
Di mantenere però nei limiti in cui sarà possibile la forza di un partito di ispirazione cristiana popolare anche per la ragione che è un partito di ispirazione cristiana
Io credo che questo sia un esigenza
No scusa se crediamo davvero che abbiamo una qualche risorsa originale ed offrire alla storia di questo Paese così come peraltro ci è accaduto di fare nel passato
Secondo la nostra farsi realtà certo abbiamo fatto pagare anche dei prezzi riprese molto esosi a questo Paese
Però non per un bilanciamento per un'attenuante altre forze politiche hanno fatto pagare soltanto dei prezzi molto esoso in un altro niente questo Paese quindi in questo senso io una qualche rivendicazione orgogliosa della nostra storia più alto
Dico un partito allora popolare che sia capace di resistere ad una pretesa di semplificazione della Convenzione democratica la quale non renderebbe più ospitale questa democrazia
In un tempo nel quale i grandi valori umani sono in campo ripeto non trovano una risposta esauriente nella politica ma però la politica può pure fare qualcosa per garantire per offrire per approssimare se la risposta è questa proroga la solidarietà
Giustamente si ha detto stiamo attenti a come la usiamo una parola solida è una parola pesante vuole anche essere sulle forme e sui luoghi non è un supplemento di carità
è un modo di governare
è un modo di amministrare ed è un modo naturalmente di guardare a questo tema della cittadinanza
In termini non chiusi
Ed è su questo terreno del resto io credo dobbiamo
Contrastare la lega in modo radicale senza reticenze
No perché sono autonomisti localistico che volete voi lo siamo anche noi siamo capaci di tirare fuori il meglio che ci riguarda anche per noi il territorio
Non è un ti si fanno ma è un paragone
Se non è una decisione se non è una pretesa di chiusura
Anche noi crediamo che fosse vero quello che scrive a tutti
Quando affermava che il trono e li hanno allevati gli uomini ma i Comuni gli aumentati
Con leggera con grande enfasi ma con grande suggestione sappiamo anche noi
Che è il luogo in cui siamo andati avanti alla quale apparteniamo quella dove dormono i nostri cari
Quella che ci ha evocato alle prime amicizie le alle prime dolcezza quelle che ci ha insegnato il rapporto tra io e l'altro
Un qualche cosa che descrive che è il che
Che il paradigma della solidarietà perché di questo si tratta possiamo fare così e contemporaneamente chiedere quelli delle leghe sono stati informati
E se il nostro tragitto democratico rimane demografico rimane costante tra trent'anni
La Lombardia il Piemonte la Liguria al Veneto saranno deserte allora verranno il terrone poi per un dettero un lo sanno i leghisti che si tratta di questo siamo in grado di spiegare la vostra gente che si tratta di questo
E su questo terreno io credo che dobbiamo muoverci in modo riconoscibile
Ed è la ragione per la quale io nego
Lo negò recisamente che vi sia qualcosa di utile oggi
Per la necessità di andare alla ricerca di aggregazione di dissolversi prima di questi incontri quello che io non riesco a capire perché
Dovremmo assumere subito alla predicazione di chi ci spiega
Che non possiamo incontrare gli altri se prima non neghiamo a noi stessi questo non è possibile
Non è ragionevole
Non è ragionevole amici anche per la ragione
Che andiamo ad incontri con culture
Le quali non sono in un momento di grande successo
Con culture le guardie dicono di perplessità sono abitate da smarrimenti o questa è la verità
Noi non possiamo affermare che la nostra ispirazione ci regala
Solo perché è alta ed era immediatamente una cultura un attrezzo una riesce per fare la politica
Però quali sono questi interlocutori
Così in piedi quando sono sinceri
Davvero l'etica laica la cultura laica l'interpretazione alla anche dal fatto democratico sono così più avanti dalle nostre concezioni potrebbero il contrario
Quello che è in crisi secondo me
E che determina la circostanza
Circostanza che peraltro
Complica il paesaggio
La circostanza per la quale insieme al tramonto dal comunismo Tramontano anche le socialdemocrazie
Una questione da scandagliare
E la mia opinione è che questo tramonto anche delle socialdemocrazie
è legato alla circostanza che tramonta ha finito di alimentare qualcosa di utile la interpretazione contrattualistica del fattore del modello democratico
Che ha funzionato alla grande democrazia sociale
Ha funzionato qualora la maggioranza ne ha fatte dai deboli e la minoranza dei forti ed allora il numero la maggioranza che dato elementare delle democrazie reagito come lo strumento di redenzione di riscatto delle posizione debole
Ed è stata la democrazia dello scambio
Ma a questo punto in queste nostre isole democratica che godono di strepitose quantità TG tre tutto questo non c'è più non è più alimentato
Noi non avremo Jerry gli strumenti culturale tutti già entrati ma se abbiamo un poco di memoria
Se pensiamo sono state citate qui i nostri a Rosmini minima
Rosemary concluse voi lo sapete il suo trattato di filosofia del diritto affermando che
Non la persona http tra ma che la persona è il diritto
Una formula molto ellittica per spiegare che ciascuno di noi
è parte di una obbligazione
Che non lo leggo soltanto ai dirigenti ma gli uomini che hanno camminato e chi cammineranno sullo splendore sul dolore della terra il che vuol dire la percezione esatta
Delle lunghezze spaziale e temporale che oggi appartengono al tema della solidarietà
Al tema della cittadinanza al tema della libertà noi possiamo alimentarla queste culture
Possiamo vi esplorare queste radici
E possiamo allora reinventare il partito secondo questo segno sapendo però che i partiti dentro l'accordo consorzi quando dice di legge l'articolo quarantanove
Che non per caso comincia con la parola i cittadini non collabora per i partiti però i partiti amici vanno difesi
Io credo ad una democrazia dei partiti
Io credo che sarebbe una democrazia ben più povera una democrazia senza partiti
Io credo che aveva ragione Mortati quando spiegava che i partiti sono società che si fa stato che i partiti debbono pensare lo stato certo che sono un paradosso
Sono la parzialità che deve tendere a superarsi verso una approssimazione di imparzialità certo il bene comune
Ma che cosa c'è di meglio di più utile di questo mettersi assieme intorno ad una sintesi dei valori e disinteresse che proprio per questa ragione credo la capacità di assumere le scelte di decisione
Le esaltazioni vuole mortificazione dei singoli interessi secondo un paragone alto
Si basa quindi secondo me in Italia oggi la possibilità di andare verso un autentico rinnovamento se no mi parrebbe di capire che sullo sfondo cioè io non dico la repressione ma il recupero di una cultura che non è la nostra
Ho sentito un mondo che cita l'amica scrive quello del Mac da parecchio in Mosca di via in sostanza che la politica è solo uno scontro di potere di eletti
E tutto questo è la politica che vince comanda chi perde ubbidisce noi siamo nati dalla politica sulla concezione della politica capovolta rispetto a questa pessimistica considerazione
Per la possibilità degli uomini di stare insieme tra loro
Secondo un ordine un'armonia
Un aumento di libertà un aumento di equità
Io dato per questa strada qui con tutte le lentezze che mette in programma altre giustamente
Oltretutto io non amo gli svelti
Sono lento
Sì
Non amo gli strumenti sì
So che si sono accorti che siamo resistenze che ci sono errori
Io so però
Che in queste elezioni amministrative che sono un po'come un incubo per me
Noi presentiamo liste radicalmente rinnovati lo vedevo sancito anche se uno strumento molto rudimentale ma io credo e quando spiega questo gli e questo incrocio così drammatico si devono scegliere anche gestito oggi mentale l'avevo fissato per tutti i nostri amministratori locali nei limiti dei tre mandati e le cose sono andate così
Noi queste cose le stiamo facendo io posso garantire che le prossime elezioni politiche la Democrazia Cristiana particolarmente al nord
Avrà offerte molte generose da fare è chi vola imbarcarsi nella nell'avventura della politica ne abbia l'attitudine alla partenza
Noi possiamo fare questi nei confronti dei fermenti delle intelligenze
Di tutto ciò quello che ti rivolgi alto c'era e c'è ed è molto glielo so di risorsa
Nel frastagliato il mondo i cattolici
Se la vogliamo comunicare con tutti i racconti ideale di assumere
In questo senso il dirigente Mercatore non come mondo non come geografica
Che è troppo frastagliata per essere già un entra prima dalla politica
Lo ricordava sorge con una lunga e bella citazione di Sturzo
Che sarebbe troppo limitata se ci fermassimo dentro questo perimetro ai suoi confini
A questa convenzione chiamatela come volete che faremo
Se riusciremo
A farla nei termini che ci siamo posti e mi auguro che si fanno di tutto per farlo
Noi chiameremo all'Orto ascolto
Firmare tutti e due stranieri che me l'assegno e cosce che in verità ho detto così perché mica perché l'ho detto io perché mi chiedevano
La rassegna è così che va bene a rifiutare
Ma io voglio chiamare quanto meno perché possono dirci qualcosa
Ed ascoltare qualcosa di nove tutti tutti i mondi vitali non in modo neutrale ma tutti i mondi vitali no nel volontariato cattolico il volontariato
Non luci imprenditori cattolici quanto di imprenditore idea di finanza c'è in giro che creda davvero in una etica economica
Disponibile a confrontarsi con noi approvare con modi se vorranno
Questo è l'incontro che ci andiamo proponendo
Ed è un incontro al quale Rosi Bindi verremo di democristiane tutti quelli che vogliono
Tutti
Quindi la bellezza del tifoso
Per fare cosa
Prescrivere
Abbiamo già il materiale ma non prescrive naturalmente in modo superficiale casuale non costoso
Presidente non recasse programmatiche dalla Democrazia cristiana
Il nuovo progetto
Io sono convinto che il progetto nuovo altro non è che un'altra interrogazione dello regina questa capacità di detronizzare il valore
Non la condizione
Sì serve questo anche per la ragione che questa secondo me è la risposta a quel tema così insistente così visibilmente
Della giustizia di aggregare
Le aggregazioni programmatiche
No non sono necessariamente non presumo non la rinuncia al progetto anche qui rileggiamo Moro per tornare a Sturzo dopo di loro quante volte Moro proprio
Paradossalmente per giustificarsi dei confronti
Delle occhiuto e Ciani solo
Ci racconta che una volta che c'è stato un problema all'interno la chiesa cattolica nei confronti Democrazia Cristiana persino quando si è fatto il governo Fanfani con socialdemocratici
Ricordato da quel governo lei che stava spiedi per un per un voto se non ministro socialdemocratico cima Parlami starnuti io ricordo una vignetta di Maccari dirla tutta una piramide così la la didascalie adesso speriamo che la meno starnuti prurito
Modo spiega perché anche lì quindi ENI
Questo allargamento questo comitato questo colloquio questa polemica
Ma ripeto sì soprattutto quando dicendo che il governo delle alleanze di governo si fanno sui programmi di governo
I partiti si fanno sui progetti
Sui progetti che sono lunghi
Che sono ambiziosi che sono il segno che la storicità del valore che intendono incarna era dimostrare e che quindi non vanno agli appuntamenti del Governo Malia oltrepassano
Siamo naturalmente pieni di acciacchi
Se lei ritiene
Abbiamo un mucchio di difficoltà che vedete anche voi registrati tutti i giorni
Cerchiamo di risolverli io credo che si può
Conosciamo i nostri limiti siamo carichi di borse
Ma stiamo incipiente cadde intatto l'amore per la nostra casa comune
E abbiamo fiducia non tanto e non solo e non stessi quanto nella
Bontà dalla nostra tradizione la freschezza dei nostri
Genera assi e arrivederci l'anno prossimo con Mino Martinazzoli con bontà e freschezza