Incontro Nazionale AreaDem - Un'agenda progressista per l'Europa

Buongiorno prendiamo posto cominciamo
Buongiorno a tutti e a tutte grazie per essere stati quasi puntuali
Ma mano che passava tempo ci raggiungeranno anche gli altri amici
Compagni che sono qua una una comunicazione di servizio che ho già fatto nei giorni scorsi quindi qualcuno la sente per la terza volta ma qualcuno che è arrivato stamattina la sente per la prima abbiamo autofinanziato questa iniziativa fuori c'è un un tavolino con tre ragazze simpaticissima e una cassettina che vi chiediamo o cui vi chiediamo di dare una piccola donazione di dieci euro per pagare le spese della della sala e tutto il resto che abbiamo diciamo sostenuto in questi in questi giorni
Questa mattina come sapete dal programma noi abbiamo deciso di aprire con un tema che in realtà è stato molto presente anche nella discussione degli altri due giorni del nostro incontro che l Europa
Non solo perché si avvicina una scadenza elettorale importante ma perché l'Europa è in qualche misura un crocevia dello dello scontro politico della discussione politica
Che stiamo affrontando di fronte anche alle due forze che oggi si ritrovano al governo del Paese la lega e il Movimento cinque Stelle abbiamo chiesto ai nostri tre amici devo sul devo giustificare l'assenza di uno dei dei nomi che avevate trovato nel nel programma del di Ales di Alessandro Barbano che non poteva più essere con noi mentre gli altri sono qui
Al loro chiediamo di aiutarci a fare una riflessione non solo diciamo giornalistica sul tema Europa perché sappiamo che non solo gli specialisti dovranno essere in grado di rispondere alla domanda su quale Europa e perché noi diciamo più Europa
Nei prossimi giorni e mesi il primo a cui chiediamo di introdurci questo argomento e Marco Bianchini
Che molti di voi conoscono che è stato consigliere per gli affari europei del Presidente Napolitano e successivamente a Palazzo Chigi dei presidenti Renzi e Gentiloni è un amico e un compagno posso dissi qui posso dire
Ed è una persona che
Diciamo conosce l'Europa ci può spiegare le ragioni e quale può essere un'agenda progressista
Per l'Europa di domani Marco a te la parola
Funziona
Allora io penso
Come credo
Tutti voi che alla questione europea sia un po'la questione politica del nostro tempo
Sia di fatto il banco di prova
Per una generazione però delle generazioni di classi dirigenti
Che
Hanno fatto la maggior parte del proprio percorso
Dopo il crollo del muro di Berlino dopo l'ottantanove ma hanno anche fatto in tempo in qualche modo a a vedere o a intravedere ciò che era la politica prima di quella quella data così così importante
Siamo alla vigilia l'anno prossimo il trentesimo anniversario del crollo del crollo del Muro
Ed è un anniversario penso che ci ricorda tante cose ci ricorda soprattutto il fatto di che il cambiamento anche un cambiamento epocale
Avviene spesso in maniera inaspettata avviene con una rapidità che sorprende che travolge come la grande onda
E che va che va preparato sono
Gorbaciov fa disse poco prima del crollo del Muro alcuni mesi prima Adone che era chi arriva tardi punito dalla vita e questo è una lezione che sicuramente quella quella data ci ci ricorda noi abbiamo spesso una percezione strana storta del tempo e del tempo della storia
Io ogni tanto penso penso alla data di nascita di mio padre che era nato negli anni trenta
E penso un posso ridendo che in fondo la distanza tra la sua data di nascita e il crollo del muro di Berlino
Era di poco di circa un decennio o poco più
Più breve rispetto alla distanza tra la sua data di nascita e la fine del Granducato di Toscana
Insomma il cambiamento che a noi sembra a volte avvenire in un'epoca lunga come se il tempo fosse sospeso immobile
Avviene nel corso di una generazione o di poche generazioni con una radicalità inaspettata che va assunta fino in fondo per provare a ragionare su degli elementi su come gestire e governare il cambiamento viviamo è evidente è stato detto più volte in questi due bei giorni di discussione
Una fase nella quale il cambiamento genera molta paura
E la nostra il nostro compito evidentemente è quello di rispondere alla paura con la fiducia e cercando appunto di ragionare sul tempo su come guadagnare tempo come organizzare il tempo per governare il cambiamento
Tra poco quando busserà andò alla nostra porta ci sono forti possibilità che a bussare sia boh ci sono almeno tre possibilità che a bussare sia una un robot una macchina
Ho molto più vicino a noi insomma qualcuno un essere umano nato e cresciuto molto lontano da casa nostra e forse anche con dei riferimenti valoriali un'istruzione
Diversa dalle nostre
Questo grande cambiamento
Difficile da da pensare oggi anche se si sta di fatto concretizzando in maniera sempre più forte
E l'Europa si inserisce in questo come
Baluardo in qualche modo indispensabile per per non perdere fiducia e per guadagnare tempo eccome a rilanciare il riformismo europeo oggi sicuramente un compito importante un compito da assumere fino in fondo
Io voglio provare molto velocemente a elencare alcune condizioni del riformismo europeo oggi in termini mi scuserete per questo forse un po'generali ma insomma il modo anche di aprire a rompere il ghiaccio di questa discussione
Parlavo prima delle Paure dei rischi dunque che noi crediamo che che che noi corriamo che l'Europa accorre
Il rischio più evidente di fronte a noi è quello di una disgregazione dell'Europa
E forse ancora più concreto il rischio di una riorganizzazione dell'Europa intorno a un'idea di un'Europa semplicemente delle nazioni
Una piccola Europa una piccola organizzazione modello più o meno Nazioni Unite dove non c'è alcun
Alcuna interferenza per quanto riguarda lo spazio dei diritti e l'organizzazione interna agli agli Stati membri
E dove la capacità di regolamentazione dell'Europa cioè una capacità che è cresciuta in questi decenni pur tra tanti limiti
Viene corre il rischio di venire drammaticamente limitata
La capacità politica dell'Europa di governare il cambiamento
Di porre delle regole a uno sviluppo storto nello sviluppo sfrenato e dunque l'asportata della sfida
L'Europa
Non è mai stata scontata e questo spesso non viene percepito a sufficienza oggi la prima condizione dunque per un nuovo riformismo europeo io penso sia assumere fino in fondo
La consapevolezza della fragilità dell'impianto anche culturale
Dell'Europa
E pensare all'integrazione europea come comunque sempre il risultato di una lotta politica come ci ha insegnato Spinelli accende insegnanti altri
E come una costruzione di per sé comunque sempre a rischio
L'Europa è anche un'occasione di studio di per riqualificare la politica affinché la politica assuma fino in fondo la complessità come suo fattore diciamo se entrare
E per evitare semplificazioni noi rischiamo Sempre di sacrificare l'idea e la costruzione dell'Europa unita sull'altare della retorica
Sia una retorica negativa distruttiva questa è sotto gli occhi di tutti ma talvolta anche in una retorica positiva cioè in una retorica che non rende a sufficienza concreta l'idea ciò che noi intendiamo come come Europa politica
Una seconda condizione per per riformismo europeo secondo me
Un fortissimo impegno per il consenso rispetto all'integrazione europea può naturalmente sembrare banale dirlo ma intendo qua consenso come un consenso
Su scala europea insomma avere l'assillo come progressisti come Sinistra Europea di trovare un pensiero un pensiero nuovo diceva Marino Sereni riapertura dei lavori
Un pensiero nuovo un impegno per
Mettere insieme le opinioni dell'operaio di volta spurgare dove si produce la Volkswagen con le sensibilità dei giovani precari in Italia perché quello che è accaduto in questi anni
Non è soltanto un crescente divario tra gli stati membri ma crescenti divisioni tra le opinioni pubbliche nei nostri Paesi e i tabù di alcuni sono diventati una sorta di Golem da battere peraltro non è facile occorre superare pregiudizi occorre pensare europeo agire europeo e questo sicuramente non è facile
Una terza condizione per me
Diciamo pensare alla prossima legislatura europea quella che si aprirà l'anno prossimo
Con un orizzonte un pochettino più ampio al minimo appunto con l'orizzonte
Della legislatura stessa che finirà nel due mila ventiquattro due mila ventiquattro sarà il settantesimo anniversario del fallimento dell'azione della comunità europea di difesa cioè un grande tentativo riformista che vide
In prima fila Alcide De Gasperi come promotore pensatore di questa di questo grande progetto di unità politica e se la prossima legislatura europea non renderà più concreta l'idea di un'Europa che protegge di un'Europa che ci rende più sicuri e di un'Europa
Che agisce con forza sulla scena internazionale sviluppando ulteriormente
La propria diplomazia comune sviluppando missioni comunismo sviluppando strategie comuni realizzando sempre più economie di scala in ambito di difesa
E creando capacità e sinergie industriali coerenti in questo ambito bensì l'Europa non riuscirà a fare questo nei prossimi anni è inevitabile che veramente il rischio di un'Europa come dicevo prima frammentata o di un'Europa con una capacità politica limitata diventi estremamente concreto
Un'altra la quarta condizione che è facile mettere il il che grande cantiere del sistema di governo dell'Euro
Assomiglia un posseggo letti alla Sagrada Familia cioè a una costruzione perennemente il realizzata faticosamente si fanno dei passi avanti
Ma se non riusciremo a sviluppare degli strumenti per rendere la nostra moneta per rendere la nostra economia
Più capace di rispondere alle crisi di prevenirle di gestirle
Dotata di di strumenti
Per promuovere l'innovazione e per rendere il mercato del lavoro comune
Più performante difficilmente questa grande costruzione che è stata portata avanti nei decenni scorsi riuscirà a stare in piedi detta così facile realtà sappiamo che è un cantiere difficilissimo ma ciò nonostante non dobbiamo mai rinunciare agire con determinazione
In questa in questa direzione
Una quinta condizione per me riflettere con maggiori dettagli su cosa intendiamo per Europa sociale
Il venticinque marzo del due mila diciassette in occasione dell'anniversario del Trattato di Roma delle celebrazioni non li abbiamo aperte con un incontro importante nella Sala Verde di Palazzo Chigi un'iniziativa promossa insieme essenzialmente dall'Italia e dalla Svezia un incontro tra i vertici delle istituzioni europee
I rappresentanti delle parti sociali europee
L'idea di fondo era e continua a essere quella di mettere al centro del dibattito politico istituzionale
Quel dialogo
Che cosa accadde allora aveva negli anni della sua presidenza concepito come un fattore essenziale
Per avere un collante in anni di transizione della costruzione della costruzione europea
C'è moltissimo da dire su questo non mi voglio dilungare ma sicuramente possono essere evocati e qui alcune questioni già ampiamente descritte ieri ad esempio nell'intervento di di Giovannini
Tutto ciò che noi possiamo fare come europea dei per
Promuovere un welfare più moderno per promuovere la sostenibilità per cambiare le nostre città e per farlo insieme come europei con degli strumenti all'altezza da questo punto di vista
Infine la sesta condizione della sesta può arriva all'ultima
Chiaramente la grande questione della migrazione e di nuovo io qua voglio semplicemente rivenire alla dimensione del tempo cioè in fondo dopo le discussioni così difficili e penose su questo fronte di questi anni
Possiamo forse dobbiamo utilizzare l'orizzonte della prossima legislatura europea per provare almeno provare avere un'impostazione molti annuale su questo tema
E se è vero che le Nazioni Unite stanno lavorando sul su un Global Compact
Sui temi migratori forse è sempre più anche l'Unione europea può utilizzare la prossima legislatura europea per arrivare gradualmente veramente al superamento della dimensione nazionale della politica della migrazione
A un cantiere
Più definito su scala un'opera su su questi temi su questo tema
L'ultima condizione
Concepire la prossima legislatura europea in una maniera forse anche diversa da quanto abbiamo fatto in passato tanti di noi con la formazione federalista hanno sempre sognato una legislatura costituente a livello europeo è chiaro che in questo contesto così fragile noi rischiamo una legislatura non costituente ma dei costituente
Possiamo però provare a pensare a una legislatura civica c'è una legislatura dove le istituzioni europee danno prova di fare un ulteriore passo dell'integrazione in termini nuovi l'integrazione europea nasce
Sulla base
Di uno sviluppo della democrazia del nostro continente la Democrazia nasce a livello di città si sviluppa a livello di Stati arriva a livello sovranazionale
Oggi abbiamo questo nuovo compito di creare e promuovere nuovi strumenti di inclusione di partecipazione democratica
Un qualcosa che non sia ovviamente la democrazia diretta delle forme estreme di democrazia diretta che da più parti vengono proposte
Macché invece mette in campo sempre più strumenti di consultazione di partecipazione strutturata di mediazione di dialogo
Di effettiva cittadinanza europea penso che questo possa essere un elemento essenziale di una strategia per i progressisti europei come elemento per guardare avanti per segnare noi dibattito e per non cercare semplicemente sulla difensiva
Ho provato sommariamente a dare di degli elementi delle condizioni per il riformismo europeo siamo in terra etrusca
In scenari diciamo di pessimismo racket prevalgono spesso nel dibattito sui temi europei noi possiamo forse temere che gli europei abbiano un po'alla fine degli Etruschi ma come sappiamo il processo europeo che ha una sua lunga storia e come diceva all'inizio è sempre stato oggetto di una lotta politica in qualche modo il destino degli europei che non sono etrusche
Sono anche Etrusco in mano solo etrusche non si è ancora giocato e io credo che non hai
Dobbiamo assolutamente essere convinti di avere tutte le condizioni per un rilancio democratico dell'Europa
Grazie Marco
Il realismo ottimista diciamo pure fare il tuo in questo intervento ora la parola Pier Carlo Padoan anche con l'Europa e in Europa ha viaggiato molto in questi in questi ultimi anni Piercarlo
Grazie grazie a tutti di essere qui grazie dell'invito
Io sono d'accordo con moltissime cose di cui lei ha detto Marco quindi cercherò di non ripeterle
O vi propongo un'angolazione leggermente diversa del dibattito e cioè l'Italia dei prossimi mesi
Come si colloca nel dibattito sull'Europa
Cominciamo da quello che secondo me è un fatto inequivocabile l'Italia si sta allontanando dall'Europa
Non si sta allontanando per i segnali che mandava unità internazionale tramite gli esponenti del suo governo gli esponenti della sua maggioranza naturalmente dalla cacofonia che ciascuno di questi provoca nei confronti dell'altro visto che non c'è un solo messaggio sull'Europa da parte di governo e maggioranza cioè sono sbagliate
Nello stesso giorno sullo stesso tema che questo genera quanto meno confusione
Sospira adesso questo allontanamento è nelle parole a volte nei fatti non vorrei occuparmi di mediazione ma ovviamente sappiamo tutti il ruolo che questo occupa
Mi concentrerò sugli aspetti economici sui fatti ancora dobbiamo vedere abbiamo visto già qualcosa
Il cosiddetto decreto dignità cosiddetto o decreto Di Maio è stato un pessimo esempio di come questo governo intende fare politica economica e sociale
In modo contraddittorio spesso non sapendo cosa fa spesso non rendendosi conto che dette delle cose che vengono proposte già sono nella legislazione
E di conseguenza aumentando nei fatti con i fatti primo atto legislativo importante un segnale estremamente pericoloso per l'Italia
Naturalmente nelle prossime settimane avvalemmo
Di chi occuparci di fatti
E sto pensando alla nostra Regione amento Alberto e poi la legge di bilancio dovrà venire al sodo la questione della compatibilità se esiste
Tra le promesse fatte in modo diverso da diversi membri del governo ed è la maggioranza sottolineo
E quello che dal ministero dell'economia ci verrà proposto
Vedremo
Auguro al professor Giovanni Gioia tutto il miglior lavoro possibile
Ma questo sarà il segnale che tutti aspettiamo non solo i mercati i mercati si interrogano angoscia mente ci stanno dando ancora un po'di credito il rating di di ieri esattamente questo non mi piace dove stai andando ma per adesso non ti puniscono i più ma aspetto
Tutto ciò questo è il primo punto non so penso che possiamo essere più o meno tutti d'accordo sullo stato in cui ci troviamo a destra mentre importante anche se a che fare con le vicende di pochi giorni perché sono giorni importanti tutto questo ha dei costi per il Paese
Ovviamente ha dei costi materiali molto sensibili lo sappiamo tutti lo spread al livello in cui si trova è uno spread che costa di per sé alcuni miliardi difficile fare dare una figura precisa perché dipende da come uno spareggio è reale poi si spargersi spalma sulla struttura del debito non voglio entrare nel tecnico per carità
Comunque abbiamo già qualche miliardo in meno da usare per scopi virgolette utili e che dobbiamo semplicemente dare per il rischio di mercato
Io spero che Giovanni Tria abbia ragione quando dice che lo spaccio si sgonfierà io purtroppo non sono così ottimista abbiamo già perso cento punti base semplicemente alla lettura del programma di governo
Al contratto scusa
E queste non sono cose che ritornano indietro facilmente sia al governo ci rimangono le stesse persone che hanno scritto quel contratto
Non vorrei sembrare troppo pessimista ma non facciamoci illusioni io spero di sbagliarmi spero che Giovanni si abbiano abbia ragione lui ma non ne sono convinto
Quindi c'è un costo sostanziale in termini di soldi da pagare in più in termine di perdita di gradi di libertà perché siamo meno liberi di prima per fare le scelte di politica economica semplicemente per l'irresponsabilità di chi ci governa
Ma c'è un secondo livello di costo su cui bisogna invece riflettere di più e a che fare esattamente con il tema di stamattina
Quale la capacità di contare dell'Italia quando si prenderanno le decisioni sul futuro devoto
Sicuramente è molto minore di prima
Basta pensare a fare un piccolo esercizio accennava Giammarco non dimentichiamoci che mentre lui litighiamo
E conviviamo con questa terribile clima di odio nel Paese l'Europa suo malgrado nostro malgrado va avanti e continua a lavorare sulle agende che ci sono sulle agende che già ci sono e sulla gente che ci saranno sono gente che riguardano il modo in cui l'Europa funzionerà nei prossimi anni le conoscete la prima agenda ovvia e il bilancio su cui adesso cd nostri governanti si sono esercitati nel di nel fare dichiarazioni roboanti
Io non ho nessuna voglia di tornare indietro egualitaria
Qualche diciamo una legislatura passata per sapere cosa sarà stato fatto è stato fatto molto adesso viene totalmente dimenticato scusate non dovrei per correttezza e per eleganza ricordare quello che è stato fatto ma forse dovremmo essere un po'meno eleganti e vergognarci un po'meno di quello che abbiamo fatto nel passato
Proposte che il Governo Gentiloni aveva avanzato in Europa su come ristrutturare almeno qualitativamente il bilancio europeo abbiamo a che fare con i temi fondamentali nella sicurezza dell'immigrazione del la sicurezza
Contro il terrorismo e con la proposta specifica e virgolette rivoluzionaria dal punto di vista dalla politica di bilancio di giudicare capitoli specifici del bilancio a queste cose quindi a mettere con i fatti e con le risorse che l'agenda europea volente o nolente sta cambiando perché ce lo impongono infatti alla globalizzazione
Quindi la prima che che capacità di influire sulle scelte di bilancio avrà un governo che dice intanto io non ti pago
Poi vediamo poi mi ravvedo non so se avete notato che Di Maio ha usato il termine ammira avvedo c'è un complesso di colpa qui che non finisce più
Secondo seconda agenda cui il governo passato e chi vi parla ha partecipato per suo per obblighi istituzionali non per merito in modo molto intenso i passi decisivi sull'Unione monetaria e l'unione bancaria
Sono argomenti difficili complicati che spesso ci hanno fatto male perché hanno provocato aggiustamenti dolorosi anche nel nostro Paese
Però un modo possibile per sintetizzare il dibattito è questo
Dire che l'Europa l Europa non sono solo meccanismo bancario sono anche un meccanismo fiscale un meccanismo di sostegno all'occupazione
L'Italia è uno tra i pochissimi Paesi che nelle proposte dibattito detto creiamo un meccanismo di assicurazione contro la disoccupazione
Meccanismo che l'Italia aveva proposto quando è stata presidente dell'Unione Europea nel quattordici
E che adesso finalmente viene fatta propria dagli altri Paesi mio collega tedesco ex scusate ex collega tedesco OLAF Scholz ministro delle finanze tedesco
Più volte nelle ultime settimane ha detto io da piccolo tra virgolette ho fatto una proposta di assicurazione contro la disoccupazione
Siamo amici ci vogliamo molto bene ci rispettiamo lui però purtroppo non ho detto che l'Italia l'aveva fatta prima di lui questa proposta
Quindi si possono fare proposte utili su cui c'è consenso
Oppure
Pensare a definire una cosa banale che per gli economisti è una cosa che dovrebbe essere ovvia se c'è una politica monetaria comune
Ci deve essere una politica fiscale comune
Prima o poi ci deve essere non dico domani però cominciamo a fare i primi passi non entriamo nel tecnico ci sono tantissimi modi qui in fallo
Questo è stato sempre respinto da chi poi tornerò dire chi sono gli avversari dell'Italia in questo dibattito noi non avremo più credibilità per fare queste proposte
Non perché le proposte improvvisamente son cambiate ma per il fatto banale che almeno io ho imparato personalmente
Se vuoi contribuire a cambiare le regole la prima cosa che devi fare rispettare le regole che ci sono e poi con l'autorevolezza di questo puoi dire però non mi piacciono e allora la gente ti sta a sentire
E i risultati sono arrivati
La vituperata flessibilità una cosa a me che mi sentivo dire continuamente a voi ne avete avuta tanta siete addirittura quasi il solo Paese che l'ha avuta
Questo è un è un è un segnale importante vuol dire che il Paese a la possibilità e la capacità di ottenere dall'Europa
Ce l'abbiamo ancora questa capacità non lo so io mi auguro per il Paese che ci sia ancora
E poi c'è una grande agenda che questa veniva accennata la ma che io chiamerei per brevità ma in modo improprio perché a richiamarlo all'Agenda digitale
L'economia digitale e l'economia non dico del futuro ma quasi del presente
L'economia digitale quella su cui bisogna disegnare la prossima agenda delle riforme sia a livello nazionale che a livello europeo
Ed è un'agenda che ha moltissimi aspetti ha un aspetto legato alla produttività e al rapporto col col mercato del lavoro la precarietà la sicurezza in una economia gitane cosa vuol dire
Cosa vogliono dire relazioni sindacali non autonomia del genere
Cosa vuol dire l'investimento istruzione in un'economia del genere
Tutti temi evidentemente di competenza degli Stati nazionali ma che inevitabilmente hanno volenti o nolenti una dimensione sovranazionale europea se vogliono essere efficaci
Basta pensare alla questione della tassazione
La tassazione la web tax su cui di nuovo permettetemi ricordarlo il Governo precedente aveva cominciato a fare delle proposte
Che quanto meno sono servite a smuovere le acque
Tassazione che ha a che fare con un diciamo controparte economica evanescente potentissima che si deve compensi deve
Confrontare quanto meno a livello europeo oppure le politiche per la concorrenza una delle conseguenze dell'economia digitale che i giganti digitali diventano sempre più grandi è sempre più difficile adesso
Controlla
Ma mi fermo qui perché credo che tutti siamo siamo siamo coscienti di questa tematica e voi pensate che su questa tematica si Possa lavorare da soli con un modello sopranista
Arrivo al terzo punto alla sto parlando
Ci sono grandi a grandi agende nelle quali il Paese rischia di essere estromesso
Che cosa direbbe un approccio sopranista su questo le soluzioni devono essere nazionali certo devi parlare con gli altri Paesi o la soluzione è mia
Io vorrei sottoporvi una piccola riflessione utile sul significato pratico dell'essere sopranista
Indipendentemente dal campo in cui si applica questo io sono giunto alla conclusione e se per caso il modello sovrani stava avanti cosa vuol dire vuol dire che altri Paesi compreso ahimè il nostro assume sempre più un atteggiamento sopranista il risultato sarà che le politiche europea che rimangono europee saranno ancor più rigorista ancor più due ci sarà ancor più asperità paradossalmente non meno ostenta
Perché la politica sopranista a livello nazionale porta questo risultato a meno naturalmente di non pensare che via obbligata di una politica sopranista è l'uscita
E mi fermo qui
Quindi dobbiamo dire ai nostri cari colleghi sopra misti voi non sapete dove state andando soprattutto lo che state portando il Paese
Perché l'Europa magari più piccola con un nocciolo duro anti sopranista resterà ma proprio perché è più piccola sarà più difficile
Alla ascoltare le richieste ragionevoli di un Paese che non è né sopranista né rigorista e cioè un Paese come l'Italia dovrebbe essere
Quindi c'è un'agenda ci sono dei danni c'è un'agenda cui noi partecipiamo sempre meno c'è un risposta sopranista che sì che autolesionista perché porta il Paese è stata già ancora peggio rispetto a quanto si riteneva si fosse c'è
La necessità di disegnati un'agenda europea un'agenda europea che deve essere un'agenda basata sulla crescita e sull'inclusione sulla fornitura di sicurezza sulle parole d'ordine che già sappiamo essere quelli ma che devono essere declinate sia a livello nazionale in alcuni casi c'è una dimensione nazionale specifica sia a livello europeo
Ma anche qui
Non dobbiamo vergognarci di dire che l'Europa a soluzioni migliori di quelle sopranista non dobbiamo vergognarci io non mi vergogno di dirlo naturalmente dal punto di vista comunicativo
è difficile proprio per il clima di odio in cui siamo
Fosse qualche forse qualcuno di voi aveva visto la risposta tecnica
Che veniva Offerta consigliere di Trump interni di comunicazione quando c'è un problema ricoprirlo di
Questa
Stato citato ieri questo è l'atteggiamento che abbiamo di fronte di fronte a questo atteggiamento la mia risposta è no mai bisogna invece offrire la soluzione
Concludo con una considerazione di carattere generale le elezioni europee avverranno in un clima molto più infuocato di quelle precedenti
L'economia europea va un po'meglio di quella di cui ci si trovava alle elezioni precedenti ma l'economia globale è in fase di effervescenza questa effervescenza potrebbe essere lo dico perché gli economisti di solito sono un po'pessimisti potrebbe essere fuori controllo episodi come quelli della Turchia e come quelli dell'Argentina
Devono segnare campanelli d'allarme
E il fatto che l'economia americana stia crescendo a tassi così elevati e insostenibili
è un ulteriore paradossalmente il segnale d'allarme perché renderà più forte la spinta nazionalista in quel Paese ellissi insomma Nismo ha dei margini diciamo di sopravvivenza proprio perché non c'è un elemento di cooperazione internazionale come esce nell'Unione Europea
Quindi paradossalmente avremo una minaccia sopranista più forte nel mondo
Resa spavalda diciamo da apparenti successi di privo di di questi di questi mesi che sono in realtà la conseguenza di politiche fiscali fortemente
In UTIN fortemente rivolta all'interno
Quindi il clima è molto difficile scusate se sono così sia stato così brutale ma io credo che è ovvio che dobbiamo lavorare a un programma europeo ma dobbiamo farlo in un contesto politico molto particolare non è come in passato
In una situazione assolutamente nuova in cui però ripeto noi possiamo andare avanti dicendo le cose come stanno e non rispondendo all'odio collo grazie
Grazie per Paolo grazie
Include questa tavola rotonda voi ci saranno degli interventi Piero Fassino
Va bene io ringrazio ovviamente Marco Trentini traducendo c'era sottoposto una piattaforma di riflessione tra l'altro lo dico perché voglio continuare a seguire questi temi su sul sito del CESPI proprio sulla base di una riflessione di piantine c'è aperto un dibattito basta digitale cespi punto di Tnt sono moltissimi interventi molto interessanti su questi temi
Ora io non voglio ripetere le cose che sono state dette da Marconi da Padan perché le condivido
E condivido perché c'è un punto che noi non mettiamo quasi mai in evidenza
L'europeismo è uno degli elementi di identità del partito democratico
Quando il partito democratico è nato a unito le culture politiche europeiste di questo Paese
Quindi per noi l'Europa è un elemento di identità non è soltanto una scelta politica no
E quindi è chiaro che tra di noi c'è come dire un comune sentire facile allora provo a fare qualche riflessione proponendo anch'io
Un punto di vista diverso non perché c'è una diversità di opinioni ma un le cose possono essere diciamo analizzate guardandole da più punti di vista ora noi siamo in presenza parto da un'affermazione che ha fatto che Carlo adesso
Siamo in presenza in Italia non soltanto in Italia
Di una operazione politica chiara che è quella di un indebolimento dell'Unione Europea e soprattutto che la prospettiva comunitaria del processo di integrazione a vantaggio di una diciamo offensiva che tende a esaltare le sovranità nazionali e che quindi tende a spostare sempre di più il peso sulle sovranità statale rispetto alle alle istituzioni europee
Conto tra l'altro un paradosso io l'ho scritto ieri sul Corriere della Sera
Di Maio Salvini tutti i giorni polemizzato con l'Unione europea che non farebbe questo non farebbe quello non farebbe quell'altro poi quando andiamo a vedere perché quelle cose l'Unione europea non le fa è facile constatare che non le sa perché gli Stati nazionali che sono i soci dell'unione europea non ci consentono di farlo perché sulla redistribuzione dei migranti la Commissione Europea un piano affatto con quote eccetera eccetera Chi lo blocca sono i governi nazionali che non lo apprezziamo la modifica del Regolamento di Dublino il Parlamento europeo
La proposto con una proposta di riforma tra l'altro approvata a larghissima maggioranza
E chi blocca la riforma Regolamento di Dublino sono i governi non è l'Unione europea e le sue istituzioni l'altro giorno a Vienna c'era l'incontro tra i ministri della Difesa per discutere la proposta italiana deve definire le modalità della missione Sophia nel Mediterraneo chi ha bloccato le proposte sono i ministri della Difesa di alcuni Paesi non sono la Mogherini con la Commissione
Quindi io lo dico per questo noi dobbiamo chiedo perché se no se la fa il continuiamo a far passare questa equivoco questa mistificazione diventa più difficile no spiegare perché l'Europa no quindi Europa oggi è insidiata dal sopranista
Partendo dal fatto che
Noi siamo di fronte seconda considerazione una contraddizione che dobbiamo gestire se non riguardi diciamo analizziamo razionalmente
Il processo di integrazione sessant'anni in cui si è sviluppato fin qui dai Trattati di Roma dodici
Razionalmente non non possiamo che constatare tutti i vantaggi e benefici che il processo ad altri
Senza il mercato comune istituito con il trattato e cinquantasette il boom economico degli anni sessanta e settanta in Italia non l'avrebbero
Senza i parametri di Maastricht il nostro debito nostro deficit sarebbe alle stelle che avrebbe travolto l'economia italiana
Senza l'euro al lire
Sarebbe una moneta debole esposta continuamente su valutazione speculazione e via di questo passo cioè razionalmente
Facile constatare che sono più i benefici che i costi diciamo così
Però la percezione che negli ultimi anni si è radicata in una parte da Prima Repubblica non è questo
Ovviamente la crisi economica aggravato diciamo la condizione di molti biondi tinti settori ampi delle opinioni pubbliche e questo ha portato evidentemente
A anche a pensare che l'Unione europea non era efficace capace di arginare la crisi e le sue conseguenze c'è stata e c'è tutti i giorni vediamo no una azione soggettiva delle forze antieuropee che spiegano i cittadini che l'Europa è un vincolo ha un costo peso no e quindi questo ha determinato questa contraddizione
Sono evidenti le ragioni per cui
L'Unione europea è più vantaggiosa che diciamo ritornare semplicemente alle logiche protezionistiche degli Stati nazionali e tuttavia noi dobbiamo fare i conti con una percezione nell'opinione pubblica che non sempre così
Cresciuta anche in Italia la quota
Anche se non è maggioritaria di cittadini che diciamo guarda con diffidenza Rocco ostilità all'Europa come effetto
E noi siamo lo ricordava padrone di fronte a una prospettiva
Tra pochi mesi di avere un Parlamento europeo nel quale la presenza dei movimenti e delle forze politiche che si dichiarano in modo esplicito euroscettico direttore europee crescerà ancora già oggi su settecentocinquanta parlamentari europei ce ne sono cento trenta che sono stati eletti in partiti e movimenti
è una scelta diceva anche europee
Alla faccia del comando diciamo prevedeva perché probabilmente aumenteranno
Oggi non è un aggregato politico omogeneo ma solo per aver la dimensione
La somma delle percentuali elettorali raccolte dai partiti populisti questi ultimi tempi
è in Europa e il diciassette per cento contro il quindici per cento raccolto dei partiti socialisti del trenta per cento raccolto del partitiche si riconoscono nel PPE cioè poi non è un aggregato politico omogeneo ma diciamo il fronte delle forze populiste è oggi il secondo soggetto politico
E riunioni quindi è evidente che noi andiamo verso no un voto particolarmente problema allora
Quali sono le questioni che secondo me doveva affrontare oltre a quelle che sono già state dette nel petto e condivido
Io credo che noi dobbiamo affrontare un nodo che il nodo di tutte le istituzioni tutti i processi di integrazione non solo quello europeo e di tutte le istituzioni sovranazionali che il nodo della sovranità
Gentiloni l'altro giorno qui non nel suo discorso ha già avuto ha fatto una considerazione giusta ha detto viviamo una contraddizione tra
Siamo una necessità di sovranità sovranazionale sempre più evidente perché sempre di più i problemi hanno una scale una dimensione che non si riconduce solo la scala nazionale
E contemporaneamente siamo di fronte a un'offensiva di tipo sopranista che attende invece carri conta riconsegnare alle sovranità nazionali
Un primato allora io credo che questo sia uno dove dobbiamo leve
L'Europa fino alla nascita come sappiamo vive di due dimensioni no
La dimensione comunitaria delle politiche comuni gestiti dalle istituzioni comunitarie le due principali sono Commissione europea al Parlamento europeo e una dimensione intergovernativa che è rappresentata dal Consiglio europeo dove siedono i capi di governo del dei ventotto Paesi
L'Unione è sempre vissuta in questo continuo rapporto dialettico no dimensione comunitaria dimensione intergovernativa
Con un'idea
Che mano mano che il processo di integrazione cresceva la dimensione comunitaria cresceva la dimensione come intergovernativa si riduce no
In realtà noi siamo di fronte negli ultimi anni anche complice la fase di crisi a una dinamica esattamente opposti la dimensione comunitaria è molto sacrificata e la dimensione intergovernativa hanno tende a prendere piede con degli esempi anche clamorose quando di fronte alla crisi russo ucraina a parlare con potente Porsche entro per farla mediazione che ha portato all'accordo di Minsk non vanno Junker che la Mogherini ma vanno alla Merkel che Hollande
Tocca a lui no un'evidente rappresentazione del fatto che la dimensione intergovernativa a una netta prevalenza sua dimensione tale è parlo anche
Frequenta frequentate frequenta quelle credo quei corridoi e quelle stanze quotidianamente potrebbe fare altre mille esempi nobili come la dimensione
Compresa l'immigrazione
Ma ci siamo bloccati dice l'Italia lasciata sola chi la lascia sola l'Italia non ha lascia solo non alle istituzioni europee a lasciarla sola i governi cioè la dimensione intergovernativa è quella che oggi fatica ad altri a mettere in campo una politica migratoria comune
Ecco io penso che noi dobbiamo vedere che c'è questo nodo e che quindi questo nodo è il modo a te poi con la voglio fare lunga lo stesso nodo che si propone in tutte le istituzioni internazionali perché tutte le istituzioni sovranazionali hanno ovviamente
Un dato fondativo
Sono fondate dagli Stati nazionali che decidono di dare vittima e istituzioni sovranazionali per gestire problemi comuni
Così il WTO e così lo pensiamo anche al commercio così l'azione della sanità e così e via di questo passo
Dopodiché però i gli stati sono molto gelosi della loro sovranità
E non facilmente dopo aver restituito istituzione sovranazionale accettano l'idea di trasferire una quota della loro sovranità una sovranità comune di quell'istituzione
Questo è il nodo che abbiamo davanti
La crisi siriana è un buon esempio e sette e otto Roma otto anni di mattanza tutte le sere noi vediamo entrare nelle nostre mansioni resede case le immagini di quella mattanza ciascuno di noi si è fatta una domanda semplice negli otto anni una volta ma cosa cosa si aspetta a fermarla
Chi la ferma
Chi è il soggetto sovranazionale che ha la titolarità l'autorità se il col le Nazioni Unite sì che come dice il nome originario a una società di nazioni
E il Consiglio di Sicurezza decide di fare o non fare a seconda di quello che i membri che sono gli Stati nazionali cioè i soci decidono di fare e se come nel caso siriano Russia e Stati Uniti non si mettono d'accordo su cosa fare la mattanza pronti perché c'è un deficit di sovranità
Allora il punto è questo io penso che noi dobbiamo averlo chiaro perché quando si dice Stati Uniti d'Europa prospettiva federale integrazione bisogna sapere che per fargli sapere d'Europa per far spazio dell'integrazione per farla Oropa federale devi mettere in campo un trasferimento di sovranità lo ha detto molto chiaramente Macrone spingono se i suoi discorsi novantenne
Ridurre le sovranità nazionali a vantaggio di una sovranità europea più forte esattamente il contrario di quello che ci propongono in Italia e quindi lo scontro in Italia
Durissimo perché questo è su una questione di fondo
Finisco
Ovviamente a dire questa cosa
Significa sapere ne hanno già parlato
Parco più strabico
Che se vogliamo affrontare questo nodo noi dobbiamo essere portatore
Di proposte che fanno avanzare processi di integrazione oltre i livelli di integrazione raggiunti
Appunto abbiamo la moneta unica al mercato unico non abbiamo una fiscalità comune
Non abbiamo regole del mercato del lavoro comune non abbiamo regole sugli investimenti comuni
è chiaro che quello è un punto no
La politica di coesione è stata fatta attraverso i fondi fin qui benissimo
Dopodiché
Non ci sono sistemi europee modelle europea né sul piano della se del welfare nella sanità nel del mercato del lavoro l'ora si comincia già problema eccome tu rilanci fortemente mettendo in campo delle proposte che vanno nella direzione evidentemente di accrescere il processo di integrazione che significa appunto però affrontare il nodo di allargare espandere le la titolarità su cui le istituzioni europee intervengono rispetto rispetto ad oggi
Ultima considerazione
Vale anche in Europa quello che vale a livello di
Di una nazione e cioè che una politica ha bisogno di un soggetto che la interpreti
E oggi la debolezza dell'Unione Europea guardate che si riflette anche nella debolezza dei soggetti politici a livello europeo perché quella dimensione intergovernativa che prevale
Che fa prevalere gli accordi tra gli stati rispetto alle istituzioni comunitarie vale anche nei partiti europea
Io faccio parte dalla fondazione della Presidenza del Psi
Sono vent'anni che sono lì perché se fu fondato nel novantatré
No
Ad altre
Non c'è una sola riunione della Presidenza del sede leader del Psi che non decida per consenso
E quando arrivi ai nodi siccome il consenso è difficile perché ciascuno soprattutto quelli che ho se oltre che resta leader di partito sono primi ministri hanno evidentemente il peso della responsabilità nazionale la capacità di decisione limitati io ricordo che c'è qualcun caso clamoroso quello che vi sto dicendo
Quando si è accorto di nominare il nuovo presidente della Commissione europea
Ciò meglio di rinnovare Barroso
Rinnovare Barroso per il secondo mandato le famiglie europee la il se il Partito popolare liberale finisco
Si riunirono per mesi per discutere ciascuno chi voleva candidare eccetera
Dopo mesi e mesi discussione famiglie la cosa fu risolta la notte precedente della nomina da una riunione tra quattro capi di governo Zapatero Gordon Brown sarà così e la Merkel
Tutta la discussione che c'è stata nelle famiglie politiche era stata assolutamente azzerata dal fatto che i quattro capi di governo con una logica puramente intergovernativa deciso che era bene rinnovare Barroccio
Perché dico questo perché ne andiamo alle elezioni europee
E se il tema è quello di un rilancio forte di una prospettiva di integrazione
Questo rilancio forte richiede anche un rilancio forte di di una soggettività politica di soggetti politici europei forti perché se non ce la fa
Io più volte negli ultimi mesi ho detto per esempio che si pone per per il partito socialista europeo una esigenza di Rifondazione parla ho parlato per fare un un riferimento che in Europa è chiaro cosa vuole dire una e piene europee piene la città dove Mitterrand rifondò no il partito socialista francese dopo l'avvento di vengo alla fine della Quarta Repubblica grande sommovimento che no in investì la Francia che fu rifondato da zero diciamo no chiudendo un lungo ciclo politico precedente io penso che il Partito socialista europeo abbia oggi davanti questa esigenza
Soprattutto alla luce dei risultati elettorali che dappertutto ci chiedono soccombenti no
Le avete ben presente
E questo è finisco davvero
Significa contemporaneamente al momento in cui il PSI si rifonda anche costruire naturalmente una politica di alleanze a livello europeo con le altre forze europeiste perché lo scontro tra populismo diciamo Forza che credo all'Europa attraversa il continente
Avendo presente delle cose semplice allora
Il dibattito specie provinciale anche anche super temi europei quando si dice
Dobbiamo fare una unica lista Partito socialista europeo Macron
Perché quella cosa lì non è realistico perché qualcuno ce l'ha con Massimo no perché i vincoli delle politiche le dialettiche politiche nazionali pesano sulla politica europea
In Francia il Partito socialista l'opposizione di macro è difficile che si possa fare una lista insieme per le elezioni europee
Ma Croma stabilito un rapporto sommovimento conosciuta da non si Spagna se vadano in Spagna e alternativo al partito socialista spagnolo
Vi faccio questi due esempi allora un conto è dire come io penso che bisogna dire
Che magro è un alleato tento un fronte europeista e che all'indomani delle elezioni europee nel Parlamento europeo bisognerà costruire quell'alleanza altra cosa prefigurare una lista comune che è no sbagliato giusta non è praticabile cioè pragmaticamente quindi bisogna che anche ragioniamo Inter allora una rifondazione del Partito socialista europeo che sia e costruisca una larga alleanza
Riformista europeista con altre forze che ci consentano punto così di rilanciare il discorso sull'euro grazie
Grazie molte Piero mi sembra che il quadro dei tre interventi sia stato molto molto utile molto importante ora il primo intervento è di Michela Giuffrida che è una nostra parlamentare europea a cui manca Martina affidato poche poche settimane fa il compito di dirigere questo dipartimento Michela ci sei
Dov'è la Giuffrida
è sparita intanto allora diamo la parola a invece Marina Berlinghieri che è vicepresidente della commissione Affari europei della Camera dei deputati e che già dall'altra legislatura diretto questo tema dal Parlamento italiano prego Marina
Però
No sì no
Ok
Dicevo Galina scusami i tempi sono sette minuti perfetto anche meno sarò abbiamo sentito più volte nel dibattito di questi giorni che siamo davanti a un momento cruciale e che le elezioni europee della prossima primavera
Rischiano di essere una un punto di non ritorno perché se noi dovessimo a vedere come risultato di queste elezioni europee che un Parlamento maggioranza sopranista potremmo vedere cambiare entro Brive il panorama del mondo che conosciamo e che abbiamo costruito dal dopoguerra
Marina prima nel l'introduzione oggi nell'introduzione dice va bene è una questione noi dobbiamo trovare delle modalità per far capire le nostre buone ragioni europeiste all'elettore medio
Perché tutte le cose che ne abbiamo sentito e quelli che si occupano da addetti ai lavori di queste cose hanno ben chiaro tutto quanto abbiamo sentito il cittadino medio europeo forse ha bisogno di dissentire stelle dire in un altro modo
Ecco io credo che innanzitutto noi dobbiamo ribadire con forza che coloro che hanno la fortuna di vivere nell'Unione nonostante l'abitudine a considerare scontato tutto quello che hanno o anche a non apprezzarlo
Tutto ciò di cui godono appunto con con l'unione non potrebbero rinunciare a vivere ai alla dimensione di libertà che l'Unione ha garantito in questi sessant'anni dobbiamo dire con fermezza che un in un mondo globale fuori dall'Europa non abbiamo futuro e dobbiamo concentrarci come abbiamo ben detto prima sulla narrazione di quanto l'appartenenza all'Europa cambia e ha cambiato in meglio la vita delle persone
Noi dobbiamo smettere di essere uro previsti con delle Riserve perché se continuiamo a presentare a tratti l'Europa come il male minore o come qualcosa di molto complesso il molto lontano
Poniamo le basi per un'attitudine al disinteresse all'opposizione verso le forme di cooperazione tra gli Stati membri
Noi dobbiamo essere più radicali in questo momento dobbiamo avere il coraggio di dire che il nostro progetto sono gli Stati Uniti d'Europa anche se è difficile anche se sarà lontano
Che bisogna trasferire sovranità nelle istituzioni europee e che queste ultime però devono avere una maggiore legittimazione democratica
Per riavvicinare i cittadini all'Europa è necessario si facciano proposte volte a migliorare il modo con cui le persone più eccepiscono l'Europa interagiscono con Essanay ricevono sostegno ma per far questo è fondamentale da un lato potenziare il il ruolo del Parlamento europeo magari con l'introduzione di liste transnazionali
E un ulteriore passito in così passo in quest'ottica costituito dalla previsione che il presidente della Commissione europea
Possa essere eletto democraticamente su base europea perché questo avrebbe un impatto rilevante dati poteri che la commissione detiene sul piano normativo di controllo e di esecuzione delle politiche se noi conferiamo un maggior grado di democraticità
Alle istituzioni
E creiamo un passo fondamentale per fare in modo che l'Europa possa intervenire anche sulle politiche sociali
Questo io credo sia uno dei settori in cui maggiormente si avverte l'esigenza di una presenza più significativa dell'Europa specie nella prospettiva di dare una risposta precisa a coloro che avvertono forte la minaccia per le sicurezze del proprio stato di vita
Organismi più rappresentativi potrebbero identificare meglio quali sono i bisogni prioritari rispetto ad altri
Lo abbiamo già visto nei fatti quando l'Unione Europea realizza progetti che corrispondono alle aspettative ai bisogni dei cittadini l'adesione è immediata ed entusiasta
Ne sono un esempio le centinaia di migliaia di giovani che hanno partecipato al programma Erasmus o agli stage dell'Unione Europea
Per far questo però occorre un'alleanza larga in Europa che non contrapponga l'uno o l'altro in inutili distinguo ma che vedrà schierati insieme tutti coloro che hanno a cuore il progetto europeo
Bisogna fare in modo che ci sia un fronte compatto che presenti un programma politico che tra altri ottimi punti a un euro a un'Europa che si fa carico di politiche sociali più incisive che compia scelte politiche chiare di sostegno diretto le fasce deboli
Abbiamo il dovere di costruire alleanze in Europa cercando di elaborare un'alleanza di un programma politico comune chiaro
Le proposte non ci mancano ne abbiamo ascoltate tante anche in questi giorni
Dagli incentivi ai progetti economici sostenibili al sussidio di disoccupazione alla previsione che i fondi strutturali siano usati per finanziare le imprese che favoriscono la conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro
Oppure la possibilità di prevedere incentivi alle banche che facciano condizioni migliori di prestito alle giovani coppie
Fino alla semplificazione burocratica della modalità di accesso ai fondi europei e potremmo continuare
Trovo dirlo diversamente se noi durante la campagna elettorale
Andiamo a parlare di pace e democrazia a persone che vivono con la pensione sociale o un cinquantenne che ha perso il lavoro e fa fatica a ricollocarsi
Io credo non riusciremo a convincere nessuno che l'Europa è un posto il migliore in cui stare piuttosto che altri che toccano la pancia delle questioni
Noi dobbiamo andare da queste persone che sono in difficoltà
E lo siamo un po'tutti in questa fase con delle proposte che arrivano in modo concreto alla vita delle alla nostra vita e la vita delle persone
Io sono assolutamente consapevole come tutti nuovi che il momento non è favorevole e che il vento che soffia non ci è amico
Noi però abbiamo il dovere di raccogliere la sfida di far comprendere o anche ricordare che la costruzione dell'Europa ha concesso a tutti noi di vivere meglio e che fuori da questo progetto noi consegneremo ai nostri figli alle generazioni future un mondo peggiore
Però del buon esito di questo di questo compito dobbiamo credere noi per primi perché voglio dire alla tentazione di pensare che appunto il clima culturale talmente radicato il contrario a questo progetto è forte e non dobbiamo lasciare abbandonarono dobbiamo abbandonare il campo
Nei prossimi mesi noi dobbiamo mettere in campo tutte le competenze e le professionalità le energie migliori cercando di mezzo farci e prossimi anche a coloro che magari non sono proprio dentro il Pd o vicini a lui ma che condividono con noi questo progetto europeo
E provare a trovare modalità di comunicazione nuove per far capire che ne va davvero del futuro di tutti noi grazie
Grazie
Grazie Marina intanto che Michela Giuffrida sia si avvicina voglio ringraziare Valeria Fedeli e Paola De Micheli che sono venute qui a trovarci siamo contenti che ci sia da anche voi grazie per essere qui
Michela a te la parola
Sette minuti grazie grazie buongiorno io sono veramente contenta di questi giorni di dibattito e discussione è stato utilissimo per tutti è stata
Un'occasione per Virzì le cose come stanno e io spero e sono convinta che da questi tre giorni di lavori
Usciranno delle utili proposte per venir fuori dal guado nel quale ci troviamo di questo io sono assolutamente convinta esattamente lo scorso settimana lo scorso fine settimana io ero a Catania la mia città
Dove ho passato quattro giorni ininterrottamente sul Molotov era attaccata la nave di Ciotti
E voglio cominciare da lì perché quella secondo me quella immagine l'immagine di quella nave quella questione contatta assolutamente a parte
Perché è stata montate è stato un caso montato un nonsense e l'immagine del tutto della realtà che noi oggi stiamo vivendo dico non sense perché su quella nave incredibilmente noi siamo abituati come siciliani e come catanesi ad altre immagini Anna mi a navi stracolme di migranti bene stavolta ce n'erano dico solo ma solo e tra virgolette
Intendiamoci solo centosettantanove e in quel caso guarda caso erano praticamente tutti eritrei cioè in un'altra situazione sarebbe stato un caso neanche degno di nota
Da parte dell'opinione pubblica da parte dei giornali da parte della politica
Perché un meccanismo normale li avrebbe ricollocati
Perché è stato montato ad arte perché è stato montato scientificamente proprio a circa trenta quaranta giorni di distanza il Consiglio si era tenuto a giugno quindi poco più dal momento in cui il nostro presidente del Consiglio per la prima volta il premier Conte accettato di firmare un accordo nonsense incredibile perché boomerang perché contro gli interessi italiani
Che dice che la ricollocazione in Europa adesso è possibile solo su base volontaria il non senza sta nel fatto che Salvini dal molo di Catania dove ovviamente non si è fatto vedere ci mancherebbe c'eravamo solo noi del Pd
Diceva l'Europa ci lascia da soli
Ripetendo questo slogan che ormai è entrato non solo nell'immaginario collettivo è un referendum ed è di pubblico dominio lo lo dicono nei bar nei posteggi quando si discute le riunioni e conviviali bene ma nessuno ha detto perdonate ma perché se prima il piano di ricollocamento era obbligatorio poi non applicato era lì che bisognava fare la voce grossa perché dice oggi questo
Dopo aver firmato quello che è stato diciamo raccontato come un successo ma pensate un po'su base volontaria
E questo è il nostro primo non senza nessuno ha detto
Davanti alle tante interviste davanti a quelle immagini e di fronte a questo caso che poi si è rivelato un flop perché quei migranti sono oggi tutti sul suolo italiano
Ma in quel momento già l'attenzione mediatica era stata spostata su altro sull'incontro mediaticamente appunto pompato con
Orban un'altra cosa non si è detta
La revisione del Trattato di Dublino è la radice del problema ci saranno altri dieci cento casi di Ciotti se non si fa molte e non si lavora per quello per cui noi in questi anni di legislatura il Parlamento europeo abbiamo lavorato venti due riunioni di Commissione nelle quali si discuteva la revisione del trattato per ventidue volte i rappresentanti della lega non si sono presentati e poi gli hanno votato contro in Parlamento europeo
E allora di che parliamo
Ma la percezione ecco il nostro nemico la percezione l'informazione la comunicazione sono i mostri che hanno generato
Quello che oggi la gente pensa quello che oggi la gente dice e allora io mai come su quel molo a Catania nella mia città ho avuto la nettissima sensazione nodi più certezza della distanza
Del nostro elettorato di quegli amici che mi hanno sostenuto di quei conoscenti addirittura parenti che dicevano no sei tutte sbagli loro devono andar via porta lì a casa tua e anche questo e slogan
Portali a casa tua prima agli italiani ma chi non è d'accordo su prima gli italiani
Ecco contro che cosa noi dobbiamo lottare e combattere al di là delle cose magnifiche che ho sentito nella tavola rotonda era uscito proprio in quel momento
Marina e allora dico è su questo che ci dobbiamo impegnare della nostra battaglia e cominciata già da tempo Monna ma non è ancora stata portata a compimento anzi lasciatemi dire siamo ancora molto lontani
Perché dobbiamo avere netto e chiaro che il primo nemico contro cui lottare e appunto la percezione c'è una macchina da guerra di comunicazione che controlla Traverso WhatsApp e Twitter flussi di Facebook tutto quello che deve essere detto
In pochi semplici slogan che stravolgono completamente dal la realtà che non parlano di quello che effettivamente accade e della vera battaglia che è l'Europa vogliono prendersi l'Europa
Perché il blocco di Visegrád nato appunto proprio per agevolare la coesione con l'Europa il processo di adesione all'Europa oggi è proprio quel blocco che attraverso queste dinamiche quelle dei sopravvissuti vuole portarci lontano da quel progetto d'Europa da quell'Europa che noi conosciamo
Dico una cosa che mi sta molto a cuore Marina citato la delega del Dipartimento fondi europei e coesione territoriale e quella che io chiamo l'Europa utile
Ma chi è che racconta di questa Europa alla gente
Quante persone sanno che cosa saremmo senza questa Europa utile senza parlare di altro senza Prati politica di trattati di grandi disegni
Quell'Europa che ci dà la possibilità con i fondi europei di costruire le strade di restaurare le biblioteche di creare occupazione sviluppo progresso chi racconta di questa Europa
Chi dice nel balletto di cifre quarant'diamo quaranta miliardi diamo venti miliardi non forse sono dodici poi si scopre che il saldo è uno virgola nove al di là delle cifre chi è che spiega che senza questa Europa che noi vogliamo cambiare dal di dentro
Questa Europa non ci piace
è un'incompiuta d'accordo stiamo lavorando per questo
E i muscoli non vanno mostrati con i deboli vanno mostrati al Consiglio dove si blocca tutto siamo riusciti a portare Piero lo sa perché con lui abbiamo un rapporto diretto in Parlamento europeo anche con Marco con Sandro
Siamo riusciti a portare la commissione sulle nostre posizioni siamo riusciti a fare approvare ma già nel due mila e quattordici un'agenda europea per l'immigrazione dove si blocca tutto questo in Consiglio
E che cosa il Consiglio se non i leader dei Paesi in consiglio oggi c'è Conte lo vogliamo dire
Ecco questo dobbiamo far capire alla gente e allora dicevo l'Europa utile i fondi europei il Sud perché e concludo
Nella nostra campagna elettorale ci stiamo avvicinando pericolosamente a questo di Bay senza avere un Progetto senza intenderci senza capirci su cosa fare praticamente al di là delle alleanze sacrosante che vanno fatte perché da noi
Il presidente della Commissione europea si vota perché nelle nel prossimo panorama del Parlamento europeo probabilmente ahimè dico il PPE SD non avranno più la maggioranza e dovremmo decidere cosa fare cosa votare vedremo quanti saremo però io dico una cosa
Dico appunto cerchiamo di coltivare nell'immaginario collettivo che questa Europa la vogliamo cambiare dall'interno e che sarà solo peggio per noi tutti
Sei sopra Nistri si prendono l'Europa dicevo ci stiamo avvicinando a quel ventisei maggio del due mila diciannove
è lo spartiacque e il momento in cui si gioca un referendum non un'elezione europea
Euro a passi Europa hanno non da che parte stiamo
Questa è la domanda da che parte stiamo e cosa vogliamo fare
Senza l'Europa che conosciamo incompiuta che dobbiamo cambiare restando all'interno sud Europa sono le parole d'ordine Europa perché ieri D'Alimonte ci ha detto concludo veramente
Che siamo credibili su questa parola l'Europa è il nostro tema
E il nostro campo USA usiamolo il Sud ieri dalle D'Alimonte ci ha detto che nel Duemila e tredici avevamo già perso nel Sud nella mia Sicilia
E da allora che cosa è successo
Cerchiamo di essere più presenti nel Sud sud Europa secondo me e lì che si gioca la battaglia per le europee
Grazie Michela ora alla parola Gabriele se io segue Roberta Pinotti
Grazie classe Serena io porto un'esperienza un'esperienza docente di diritto tributario che ha partecipato diverso attività del Governo Renzi Gentiloni da ultimo con l'estensione della riforma del terzo settore è stato un periodo di due anni e mezzo in cui si è svolta un attività di ascolto perché poi quando parliamo d Europa quando parliamo di diciamo di alcune tematiche come il voler far ci accorgiamo che e lo diceva bene Pato Anna prima purtroppo non abbiamo possibilità sul livello europeo di incidere direttamente sulle politiche di welfare questo semplicemente perché non ci sono risorse direttamente investibili
Dal punto di vista pratico la fiscalità dell'Europa non è in grado di reperire risorse in una una propria autonomia
Questa è la ragione per cui già da Lisbona
Già con Europa due mila e venti la parte sociale la parte del welfare è passata in secondo piano ci sono semplicemente delle indicazioni ci sono degli indirizzi ma non c'è un intervento diretto questa possibilità di intervento diretto da parte dell'Europa sulle paure dei cittadini in particolare sulla solidarietà e sul sociale deve essere percepito in maniera diretta dei cittadini che sono ancora troppo lontani rispetta gli interventi e le potenzialità dell'Europa
Il tema vero è cosa abbiamo fatto invece in Italia probabilmente dobbiamo ricordarlo e Padovanello lo lo lo lo anticipava è giusto anche ricordare sul tema del welfare la possibilità che ha avuto l'Italia di intervenire di utilizzare direttamente le risorse fiscali per una politica sociale
Per la prima volta e questo lo dico per la prima volta dalla da dal dopoguerra ad oggi c'è stato sono state alcune riforme importanti che hanno un filo conduttore
C'è stato la riforma del welfare aziendale con la possibilità per l'impresa e direttamente di investire sul sociale
E sono state tante le risorse anche di provenienza fiscale investite su questo aspetto c'è stato il reddito di inclusione con la possibilità di associare l'inclusione sociale le politiche attive del lavoro il dopo di noi la legge con e lo spreco alimentare soprattutto voi sì arrivati alla riforma del terzo settore per la prima volta dal dopoguerra ad oggi si è preso diciamo un punto di riferimento importante che un settore della solidarietà oggi sono cinque
Milioni di volontari in Italia un milione più di un milione di lavoratori trecentocinquanta mila enti del terzo settore circa il quattro e sette del prodotto interno lordo su un settore che di fatto era rimasto sempre ai margini ma che dalle risposte in tema di welfare ecco allora che se in Europa ancora non c'è stata la possibilità di fare un intervento diretto perché non ci sono risorse proprio i due terzi delle risorse
Dell'Europa arrivano dagli Stati
Non c'è possibilità di incidere dal punto di vista fiscale la web tax è un esempio paradossale
Perché non è possibile intervenire con politiche interni e per risolvere il tema della guerra tax perché se sto su internet faccio un acquisto di un bene e mi arriva dalla Spagna dalla Francia io questo non sempre lo so
Non lo posso sapere però abbiamo un trasferimento di risorse finanziarie e di gettito altrove nell'inconsapevolezza ovviamente del cittadino che sta acquistando
Tutto questo trasferito nel sistema interno però ci dà risposte e possibilità completamente diverse queste risposte sono state date negli ultimi negli ultimi anni e su questo e concludo
L'intervento probabilmente il modello culturale italiana modello molto attento al Welfare lo dicono i numeri che ho descritto prima ma lo dice anche la struttura della nostra del nostro apparato economico e fiscale
Le dichiarazioni il reddito si basa su due concetti importanti deduzioni e detrazioni che fanno la fotografia puntuale della posizione sociale sanitaria del cittadino
Ecco di fronte a questo facciamo una riflessione se e in che misura davvero
La flat tax è in grado di rispettare questo modello culturale se è in grado davvero di rispettare un modello che tiene in considerazione le spese sanitarie di una famiglia le spese per il sociale perché non tutti
Affrontano gli stessi temi e quindi la sussidiarietà di un principe indicato l'articolo centodiciassette centodiciotto della nostra carta costituzionale
Ci dice e ci dà un dato importante lo Stato può fare un passo indietro investire risorse finanziarie rispetto ad un sostegno diretto al cittadino bene il sistema che abbiamo oggi
Fa questo grave grande punto interrogativo rispetto a quello che vedremo più avanti se davvero una tassa piatta una fiscalità i denti ma per tutti sia in grado di dare una risposta ai sistemi di welfare che i cittadini in questa fase storica in questo momento di bisogno aspettano grazie
Grazie
Ora la parola Roberta Pinotti segue Nicola Zingaretti
Diavoli neri diamo la la voce la Pinotti
Ecco qua occhi poche
Vorrei ringraziare Dario Piero ma soprattutto Marina per il grandissimo lavoro che ha fatto perché abbiamo vissuto
Tre giorni credo per tutti straordinariamente importanti di pensiero di riflessione
C'è davvero bisogno di non stringere tutti in un Twitter neanche in un post su Facebook ma di avere luoghi del confronto dove il pensiero possa essere ampio dove si possono anche confrontare punti di vista diversi e su questo arricchirsi perché questo è fondamentale per la politica e abbiamo bisogno di farlo anche con una prossimità è una presenza fisica ieri Martina lo ricordava rispetto la necessità per i nostri lettori io credo che abbiamo bisogno anche noi come comunità quindi stare insieme vederci vederci anche a cena continuare le discussioni è un modo
Per riprendere quel pensiero lungo di cui questo Paese avviso
Questo
Di questo governo sono stati dati a questo governo sbagliato una serie di aggettivi qualcuno l'ha definito destra destra qualcuno nazionalista nazional populista
La definizione poi la troveremo adesso non credo che sia un elemento fondamentale ma quello che è indubbio che non è soltanto un governo confuso non è soltanto un governo inaffidabile è un governo che è pericoloso
Io sento profondamente il rischio che il nostro Paese in Italia in Proietti una cultura della destra come senso comune
Vedete sul crinale di quella crisi di cui ci parlava ieri Magatti della relazione fra libertà e sicurezza
Dove sembra quasi che la libertà di venti mini importante perché c'è una ricerca di sicurezza di protezione costantemente indotta da chi soffia sulle paure spesso non dagli elementi di realtà però questo è un dato che c'è
Ecco di fronte a questo rischio il Pdci deve esserci il Pd ci deve essere deve essere vitale capace di discutere
Ma non impegnato a di lagnarsi in lotte fratricide
Abbiamo una responsabilità su questo
E vorrei dire con chiarezza che chi ha tifato chi ha fatto il tifo perché si saldasse questa alleanza lega Cinquestelle ha sbagliato ha sbagliato clamorosamente
Non perché io non lo penso io non penso che
Diciamo
Questioni che ci dividono profondamente dei Cinquestelle dalla concezione dello Stato di diritto alla concezione di come si vive in una comunità politica
La concezione della democrazia sono cose così profonde che non è che non sono facili da mettere insieme in nessun contratto quindi non perché io penso che si potesse arrivare il non l'ho mai pensa ma certamente di fronte al Paese dovevamo rendere evidenti queste queste queste perché no dovevamo fare un percorso trasparente e pubblico proprio perché nessuno ha potuto potessi imputarsi una responsabilità di avere spinto verso questa alleanza così così pericolosa
è un pericolo per l'Italia ne parlava Piercarlo ricordando i rischi che vive il nostro Paese e non soltanto ripeto rispetta i rischi economici che sono evidenti a tutti ma lo dicevo prima quello che mi preoccupa profondamente come stiamo in cattive endo questo Paese
Io penso che tutti voi vi ricordiate la reazione
Emotiva
Di tutti oltre che politica ma anche emotiva di tutti noi di fronte alla foto di quel bambino Island
Morto che in un naufragio e visto lambire dalle onde del mare quel corpicino con le mani paffutello di un bimbo che non c'era più un'emozione grandissima dopo poco tempo vediamo la foto di tre corpicini di bambini con le magliette rosse poco più che neonati morti e annegati e la relazione non è stata di commozione generale in molti hanno preso a Spring John detto è sono bombolotti non sono veri a me questa cosa impressionante
Cioè in poco tempo in cambio di questo tipo della percezione dello di cose che sono sempre state nel DNA del nostro Paese questo questo è il l'ulteriore pericolo che vedo un pericolo per l'Europa perché
Lo ha detto molto bene anche una tavola rotonda precedente Piero Fassino
Soffiare sui sovrani partito tra l'America Force però poi qua ad abbiamo prima gli italiani
Annullato
Anche i gusti usando elementi di debolezza che l'Europa mostrati in questi anni non c'è dubbio
Però soffiare su queste cose previsti mette a rischio di rompere dei meccanismi di coesione che si sono costruiti in quel in tutti questi anni lo dobbiamo dimenticare mai
Che l'Europa nasce dopo due terribili conflitti mondiali che hanno devastato il nostro continente e che la nascita dell'Europa consentito più di settanta anni di pace guardate che le cose non sono date per sempre
Non dobbiamo se tu non lavori sui meccanismi di coesione se tu dici prima gli italiani prima gli ungheresi prima gli austriaci bene poi al questi prima ad un certo punto confliggono e quindi il rischio che gli interessi quando tu non e dei meccanismi per cui gli interessi diventano comuni gli interessi vanno a confliggere pensate all'episodio anche recentissimo dello scontro sulla battaglia delle cappesante fra i pescatori fra il scesi e pescatori inglesi cioè il fatto comunque di non avere elementi comuni porta addirittura a qualcosa che non immaginava amo e così può essere questa era parato
Allora noi dobbiamo primi imitare il buon lavoro svolto in questi anni lo hanno detto molti qui l'ho detto Zanda all'inizio lo ha ripetuto padrone la tavola rotonda però ci dobbiamo anche domandare come di fronte a tanto lavoro abbiamo avuto un risultato del quattro marzo
E permettetemi di di dirmi che per me è stato un esperienza
Particolarmente dolorosa e drammatica la partecipazione al funerale delle vittime del punto Moranti non tanto per i fischi certo essere fischiati a un funerale
Di un ponte della tua città dove tu vivi ci sei sempre passata sotto sopra perché io sono sempre vissuta apparivano le Sampierdarena quindi lì
Anche col dolore che ai beh insomma è abbastanza durata diversi proprio anche perché sei
Sei psicologicamente insomma più debole
Però a me quello che ha veramente sconvolto è stato l'applauso scrosciante che alcun qui sono stati accolti di Maya Salvini che sono entrati sì quello mi ha veramente colpito politicamente più di tutto il resto
Perché io mi sono chiesta come possibile cioè dove abbiamo sbagliato perché dentro a quell'applauso ci c'erano anche quelli che magari sono stati invitati per fare l'applauso per fare l'attacco
Ma c'era anche un pezzo di nostro popolo noi non possiamo c'era un pezzo di persone che prima votavano per noi
Allora
Di fronte a questo noi non possiamo non farci delle domande un po'me le sono fatte poi avremo modo di parlarne ancora certamente s'sì per esempio mi sono detta la povertà che dal due mila otto in poi
Ha colpito l'Italia quasi il doppio rispetto ad altri Paesi rispetto al numero all'aumento abbiamo messo in piedi un provvedimento importante RAI forse l'abbiamo fatto un po'tardi forse era un provvedimento dovevamo fare prima
Io credo sia stato fondamentale impostare tutto quello che abbiamo fatto sulla crescita e sul lavoro sui posti di lavoro ce lo diceva anche jella Furlan
Però forse nel raccontare all'Italia quello che stavamo facendo anche prendere le ragioni di chi non stava bene di chi stava vivendo crisi non raccontare solo che ce la faceva ecco forse era comunque un modo per far capire che noi di questo di queste difficoltà ci dà ci rendevamo conto
E sull'immigrazione D'Alimonte ieri c'ha dato dei dati sui quali dobbiamo assolutamente ragionare
Ricordandoci anche che ad un certo punto con il lavoro in particolare di Minniti non abbiamo fatto
Qualcosa di importante ma li abbiamo cominciato scusatemi all'interno del partito a fare un cannoneggiamento interno allora io qua non voglio dire che ha ragione o torto ma in un partito di un tema così importante sul quale si gioca gran parte del consenso possibile ma non si apre una discussione in cui ci diciamo insieme allora qual è la linea dove andiamo che cosa dobbiamo fare
Da punti di vista diversi ma poi dobbiamo arrivare a una sintesi se no non ci capisce più nessuno
E allora
Io mi permetto di dire che i
Tra le tante cose buone fatte forse perché non sono passate molti io ho riflettuto sul fatto che l'abbiamo già detto anche in anni passati riformismo dall'alto non funziona se tu
Tutto il lavoro ieri è stato detto archiviare la disintermediazione io sono assolutamente convinta c'è poi bisogno di fare le riforme di cambiare ma il bisogno di spiegarti dispiegare anche di aggiustarlo in corsa e noi abbiamo invece a volte fatto un riformismo
Che sembrava più volere agire di prepotenza anche di condivisione e questo è stato qualcosa che io penso abbiamo pagato e pagato profondamente e chiudo sul congresso si è importante il congresso e questo è già un primo momento diciamo e io vorrei dire quali sono tre condizioni importanti per me
Intanto partire dei valori dall'idealità e dalla cultura comune qui ad esempio è stato molto interessante anche quello che ha detto Chiara Braga e quello che ha poi riproposto Giovannini su quell'agenda sullo sviluppo sostenibile come diciamo punto da da cui partire ma io credo che primo valori identità comune cultura che ci tiene insieme secondo comunità
Perché guardate la ferocia del confronto interno che abbiamo vissuto in questi anni non è sinonimo di passione
è sinonimo invece di una lacerazione che non ci fa guardare come estranei a tanti che potrebbero guardare a noi
E terzo punto io vorrei vorremmo leader Gentile vorremmo leader che guardate dividere muscolari e di leader prepotenti credo che l'offerta politica italiana abbia diciamo già
Ed ha colto consente
E io penso che abbiamo bisogno invece di gentilezza di rispetto di non sentirsi gli unici depositari della verità un leader che sa dialogare che sa ascoltare che sa capire e che non è solipsistica
C'è uno spazio ampio per chi vuole opporsi a questa deriva e noi dobbiamo esserci
Mi sono appuntato una frase della lettera di Gramsci al più giovane dei fratelli Cluj insomma non viveva un momento bello come potete ben ricorda
Mi sono convinto che quando anche tutto è o pare perduto bisogna rimettersi tranquillamente all'opera ricominciando dall'inizio Martina lanciato una manifestazione il ventinove di settembre
Con nessun rispetto nessuna di quelle che dovrebbero essere le regole del confronto politico che io immagino in una civiltà politica che mi piace il Movimento cinque Stelle ha subito il riso dicendo saranno pochi intimi beh ecco statuti noi far vedere che non saremmo pochi intimi che c'è un'Italia che si oppone a questo governo dello
Grazie Roberta grazie davvero ora la parola Nicola Zingaretti segue Francesca Polli si
Grazie
Grazie non solo per l'invito ma grazie per queste giornate molto utili
Perché si parla si esprimono delle idee ma giornate nelle quali finalmente anche ci si ascolta
Il dibattito per essere utile deve avere io credo questo presupposto
Il diritto di parlare e accanto adesso il dovere di ascoltare e di ascoltarci e perché no
Qualora fosse utile o accadesse anche provare l'ebbrezza
Di cambiare opinione di convincersi che le idee che ho ascoltato sono migliori delle mie
Il dibattito che dobbiamo offrire all'Italia deve avere questo timbro un grande movimento che apre una discussione sulle idee per riscattare questo Paese
Quale a mio giudizio il cuore del problema qual è il tema dal quale non dobbiamo Hendon possiamo fuggire a mio giudizio e la necessità di dare una risposta non banale e vera a una domanda possiamo farcela
Non è una domanda retorica
Perché è la domanda vera che si stanno facendo milioni di italiani centinaia di migliaia di nostri militante
Ed è una domanda drammatica
Perché e drammatica l'escalation di questi dieci anni invita della nostra comunità il professor D'Alimonte ieri
Ha raccontato quanto quella tendenza in dieci anni che ci ha portato a perdere il cinquanta per cento dei voti
E quattro sconfitte consecutive referendum amministrative politiche e di nuovo amministrativa
E quindi una comunità per combattere deve dare una risposta
A questa domanda vera possiamo farcela eccome
Io credo dissi ne sono convinto in forma non banale
Se cambiamo però se cambiano
Se guardiamo in faccia il mostro
E per cambiare affrontiamo i motivi la radice vera della nostra sconfitta senza subalternità e senso paura
Il tema vedete non è solo la gravità delle teorie della destra dell'imprudenza della destra dell'arroganza
Il tema è perché gli italiani hanno scelto il loro e non noi perché quelle idee eversive
Sono popolari o quanto meno più popolari delle nostre e questa la domanda che si faceva ora la Pinotti parlando di Geno è questa la domanda che si è fatto ieri Maurizio raccontando la sua permanenza ai cancelli dell'Ilva dove abbiamo fatto undici decreti ma il problema eravamo noi e questa la domanda che si faceva Minniti perché si è rotto il rapporto sentimentale
E noi dobbiamo scavare su questa domanda
Perché la causa del male è fondamentale capirla per curare il male non per gettare la spugna
E vedete i motivi sono molti ma io credo che ci sia uno che sia centrale
La storia delle democrazie
Ci dice che la democrazia fonda la sua forza almeno nelle storie del dopoguerra europeo sulla capacità delle democrazie di includere dentro la vita civile masse sterminate di persone e la storia della democrazia italiana ma non solo italiana nel dopoguerra in fondo è stato un confronto su chi idee diverso e nelle democrazie liberali
Riuscivano a portare diseredati dentro la vita civile gli esempi possono essere infiniti la riforma agraria la casa la formazione la sanità il diritto dei lavoratori scontro per allargare
E includere per questo la democrazia è stata forte
Valori della lotta antifascista e grande capacità di inclusione dentro una visione nella quale l'Europa ha avuto un ruolo fondamentale
E allora sul perché a me mi hanno molto colpito sempre quei dati della curva
Nella quale si vede il crollo del nostro radicamento con altri dati che ci parlano di quanto è avvenuto in questi dieci anni
Dal punto di vista dell'economia e della disuguaglianza dieci anni fa alle cinque di mattina il quindici settembre due mila e otto
La quarta maggiore banca italiana la Lehman Brothers chiedeva l'ammissione alla Chapter Eleven
E cioè al di la dichiarazione di default per una dei più grandi colossi finanziari del pianeta
E da quel quindici settembre è iniziata una stagione che abbiamo tutti conosciuta che ha voluto dire
Una crisi drammatica di un modello economico e sociale pari forse
Nel cambiamento che c'è stato forse ai sommovimenti legate al crollo del muro a quanto è avvenuto su altri campi dopo l'undici settembre lì inizia una stagione
Che sono dentro quei dieci anni che ha stravolto l'economia del pianeta
E in quegli anni il crollo del nostro consenso elettorale
è palesemente individuabile noi abbiamo salvato l'Italia ma questo non lo dobbiamo rinnegare ma dobbiamo anche vedere che sono accadute due fino quindi assolutamente anomalie
Ecco Lata la quantità di ricchezza prodotta e sono aumentati in maniera incredibile come mai nel dopoguerra le disuguaglianze sociali del nostro Paese
L'Italia è il quinto Paese dell'Unione Europea per incidenza del rischio di povertà o esclusione sociale
Ma è il secondo però un vento di punti di povertà o esclusione sociale nel periodo due mila otto due mila sedici
E aumento delle disuguaglianze non è determinato solo dai tre certi l'aumento delle disuguaglianze segnato dall'allargamento della forbice tra chi ha e chi non è
E chi ha investito tutti gli aspetti della vita umana delle nostre famiglie
E noi abbiamo combattuto ma i processi sono stati i potenti e sono stati questi aumento dell'ISMU Alianza
Ha significato blocco della Scala sociale per i ragazzi e le ragazze le difficoltà di accesso alla formazione le difficoltà di accesso al diritto alle cure
Quello che abbiamo conosciuto sul lavoro ha voluto dire per tanti piccoli o medi Comuni e le persone ritardi o tagli sul trasporto pubblico quante volte che amministrava diceva ma spenti siamo capp
Siamo coscienti che quei tagli ai trasferimenti agli enti locali vorrà dire non poteva essere i piccini al bisogno della persona
Ha voluto dire addirittura dentro le grandi metropoli mutuare un rapporto di prospettiva di vita per chi abbandonava un piccolo comune per approdare alla grande metropoli non come negli anni sessanta o settanta quando si abbandonava con dolori piccolo comune e si approdava della metropoli nella quale però tu rientrare in un nuovo modello sociale fatto di una comunità fatta di associazioni di trasporto di ugual fa di sezioni di partito che che abitavano alla militanza di chi sa no spesso in questo decennio se guardate i dati dell'aumento delle disuguaglianze nei piccoli comuni è pazzesco
Ha voluto dire una rottura con la propria identità perché abbandoni il mio Paese l'approdo su immense cinture urbane extraurbane desolate
Perché figlia di questa decertificazione
Noi questo abbiamo sottovalutato perché questi ha generato un problema immenso dice sicurezza dentro la vita delle persone
Di sicurezza sociale di sicurezza urbana e questo tema ha radici antiche
Perché certo
Segna una difficoltà del nostro pensiero riformista di fronte alla capacità
Di
Cogliere questa volta
Di sicurezza e di prospettiva di vita delle persone
E inizia forse quando cominciano a cambiare nel mondo le forme attraverso la quale si produce ricchezza grazie per colpa della finanza della rivoluzione digitale come è stata detta e e facendo e essendo diverse le forme di produzione della ricchezza è stata e sempre lì chiusa da una società più complessa e non abbiamo avuto difficoltà a capire ma la cifra e che le persone hanno iniziato ad aprire paura
Hanno iniziato a vedere paura sul futuro le persone nella loro individualità e la rabbia nasce da una percezione Amarna che di fronte a quella percezione di tipo paura schiera questa volta soli ieri Franco Mirabelli
E io mi rifaccio per brevità totalmente al suo intervento ha detto delle parole condivisibili su come noi abbiamo vissuto
In questo decennio
L'accompagnamento diceva Franco dei processi di globalizzazione che hanno portato i creato lo spazio per quella solitudine che le persone hanno percepito
E quando la politica non risolve i problemi delle persone interviene gli assume informa belle Italia è sbagliata ora dirò l'antipolitica
Non li risolve ma li assume li rappresenta li sfrutta con demagogia li brandisce ora addirittura contro la democrazia pista come addirittura il problema e vedete il tema è delicatissimo
Ed è molto grave io condivido tutto quello che ha ascoltato su questo punto perché credo che i rischi per la democrazia italiana sono enormi ma sono enormi insieme perché c'è su questo governo un'enorme aspettativa ed insieme
C'è anche un'assoluta incapacità di questa maggioranza farli fronte abbiamo ascoltato un apparato e quindi noi siamo su un crinale delicatissimo
Perché queste assoluta incapacità e palese ed è un capacità almeno per tre motivi primo perché il contratto di governo è irrealizzabile perché la somma di quei provvedimenti non è compatibile vendo le illusioni non crea non speranza per il nodo sta venendo al pettine
Quella maggioranza non ce la fa perché ci sono dentro quel contratto idee diverso e su come affrontare il problema
E la maggioranza non ce la fa
Perché uno dei quali sottoscrittori Salvini ha fatto la scelta di giocare questa partita non per attuare quel contratto ma per portare avanti il suo disegno politico ed è vero queste indecisione sta portando l'Italia al default
Già sta facendo pagare un prezzo immenso agli italiani in termini di insicurezza e di incertezza ma perché allora è delicatissimo perché se non cambiamo se non offriamo un'alternativa
Quella
Questa crisi di questo modello non ci illudiamo non porterà gli italiani a guardare hanno
Sbaglia chi pensa che di per sé
Fallito o entrato in crisi questo modello si ritornerà a guardare di per sé Handley per risolvere i problemi troppo Weimar Norbert rinata la democrazia se non c'è un'iniziativa di innovazione che ci fa riconoscere apre un'altra prospettiva perché è la destra
Ed è
Questo che stanno puntando e su questo che stanno puntando nero dobbiamo solo vedere il film dobbiamo guardarlo e capire perché si va in bermuda alla vedere il Gran Premio di Formula uno
Perché si vuole creare quella complicità con la persona perché la destra punterà a una destabilizzazione delle istituzioni democratiche
Non ammetteranno mai che è colpa loro e comincerà la Teoria che sono le istituzioni democratiche ad aver impedito la realizzazione dei fatti e vivremo una nuova stagione di populismi su un modello fondato sull'uomo forte
Ecco perché dobbiamo cambiare per essere più credibili e mettere in campo una nuova proposta e il Congresso ha un senso
Se diventa l'occasione per dire agli italiani venite
Noi dobbiamo chiamare gli italiani a rigenerare un pensiero democratico perché invece siamo convinti che si può vivere meglio non ci sono scorciatoie
L'esito del congresso davvero prima dei nomi o dei leader
Deve essere un confronto sulla capacità di mettere in campo una proposta che ci renda credibili quando andremo nelle piazze nelle strade nelle scuole nelle università perché non ci illudiamo lei sarà il terreno del confronto e di fronte a noi che mostriamo un altra strada perché si può vivere meglio questo messaggio dissolti alle orecchie di chi ci ascolta un messaggio più credibile
Che sia di fronte ai rischi della democrazia una alternativa che si fonda sull'opposizione al precedente ma anche e soprattutto sulla costruzione dell'alternativa quei
Per questo dobbiamo cambiare per essere più credibile è cambiare per lei chiudo
Vuol dire mettere in campo tre innovazioni insieme there's innovazioni per l'Italia Futura
Innanzitutto lavorare da subito insieme su una nuova chiara diverso
Collocazione economica e sociale del nostro riformismo che rimetta al centro il tema del valore della persone che rimette insieme due parole che se vivono i visceri come anche stanato diventano entrambe esteri
Crescita equità
Produzione di ricchezza e sua redistribuzione un modello di sviluppo italiano ed europeo diverso su questo non dico nulla ieri Realacci giovanili
Ma tanti altri Del Core nel confronto con l'alleanza per la povertà per lo sviluppo sostenibile la tavola rotonda di ieri sera
Hanno detto quanto civetta affrontare quanto importante Dinoi buttiamo il cuore oltre l'ostacolo e mettiamo in campo un progetto diverso io penso che rimetta al centro la potenza
Di una nuova generazione di italiani dei ragazzi e delle ragazze le prime vittime
Della destra italiana e di questo pasticcio sono i giovani italiani ai quali si priva un futuro possibile o al contrario dei ragazzi e delle ragazze francesi americani cinesi sono loro le principali vittime dove a loro dobbiamo chiamare alla mobilitazione intellettuale altro che prima gli italiani
Gli italiani sono le prime vittime di Salvini queste la verità che ne dobbiamo denunciare e quindi crescita ed equità per riconquistare
Il nostro popolo
Vedete Dio
Voglio stare lontano dalle polemica
Ma la mia proposta
Non costruiamo caricature tra Dinoi vedete uno delle cose che dobbiamo riconquistare il confronto tra le idee
E non la denigrazione delle persone a prescindere dalle idee che esprime
Questo è un punto fondamentale per rimanere in serie evidente che io non voglio allearmi con i Cinquestelle e permettetemi di dire io i Cinque Stelle Elliott conflitti due volte figuriamoci dopo gli allarmi con il cinque stelle ma io voglio parlare Pontiggia quando Alberto voglio appesa perché ci ha abbandonato voglio ricostruire un rapporto sono stato due giorni fa e di ringrazio per avermi invitato alla festa del fatto quotidiano devo combattuto per difendere la nostra comunità per difendere Matteo Renzi per difendere Calenda
Perché dobbiamo combattere l'altro che subalternità è subalterno
Chi nella battaglia politica interna usa gli stessi strumenti che critichiamo contro di noi esattamente all'opposto è chiaro
Quindi noi dobbiamo ricostruire una nuova agenda
Con di gli italiani
Ridando speranza seconda innovazione noi dobbiamo aprire un grande cantiere in fretta per rigenerare Hervé inventare la forma partito fatemi dire le forme della Democrazia organizzata in questo secolo
Qui c'è un buco e smettiamola con la divisione tra di noi che arricchiscono
Sacchi contrappone il partito del territorio con il partito della Rete Epiro esattamente l'opposto
Noi dobbiamo essere più forti nelle strade e dobbiamo essere più forti nella Rete
Queste due cose devono andare di pari passo si dice torniamo delle periferie con il Circolo cerotto
Ma se andiamo perché poi anche questo il tema starci fisicamente non raccontarle come vorremmo che fosse ci accorgeremo che in quelle periferie l'ottanta per cento dei ragazzi sta col cellulare in mano forma la propria coscienza sì sul muretto ma anche ore della sua vita perché compra studia leggersi in forma dentro la Rete e quindi il nuovo partito la nuova forma di organizzazione della democrazia impone una riorganizzazione di corpi sociali dentro la società noi siamo gli eredi
Delle forme più straordinarie dell'organizzazione della democrazia del dopoguerra
E dobbiamo ammettere che su questo siamo stati pigri perché abbiamo deriso prima Berlusconi con il partito di plastica governato vent'anni e ora abbia un atteggiamento subalterno a chi
Brandisce lo strumento della Rete in forma antidemocratica io voglio un partito che nella Rete sia il migliore per il più organizzato per combattere la sua battaglia delle idee investendo secondo
Nuovo partito significa lo diceva ieri Marina dialogo sociale con i corpi intermedi non in maniera subalterno Pansini
Noi dobbiamo essere critici per chiedere anche a loro di rinnovarsi di rifondarsi
Di trovare una rappresentanza sociale ma è evidente che è una democrazia non organizzata è una democrazia più fragile e quindi noi dobbiamo essere il mallevadori di un investimento sulla ricchezza della democrazia
E il nuovo partito e anche una nuova idea del rapporto tra collegialità e leadership
Un nuovo rapporto tra collegialità e leadership
La dimensione collettiva è indispensabile se vogliamo un partito plurale
E quindi luoghi di confronto nei quali si parla ci si ascolta sono una ricchezza la democrazia è stata forte quando nei luoghi della politica prendevano la parola il rappresentante del Comune del quartiere degli operai dei lavoratori
E quindi Cieszyn confrontava non erano sempre giusti esaustivi quei luoghi ma era un luogo nel quale si ascoltavano abbiamo invertito questo processo
Non ci sono più i luoghi dei territori che parlano dentro ma abbiamo mandato i rappresentanti dei nostri gruppi a rappresentare pezzetti nei quartieri queste molto grave perché ci priva di uno strumento e quindi noi abbiamo bisogno di strumenti collegiali
E abbiamo bisogno di leader che sappiano capire quanto importante mantenere unite a una comunità leader che sappiano ascoltare leader che sappiano decidere perché un leader se non decide non è un leader e leader che sappiano ascoltare decidere e rispettata per rispettare perché vedete
Io sono molto d'accordo
Dobbiamo lasciarci alle nostre spalle un tempo nel quale si vive dello scontro quotidiano di tweet di articoli di polemiche ma questo lo raggiungeremo quando avremo la certezza
Che anche il militante iscritto da due giorni o il dirigente o il deputato occhi che sia che esprime un opinione in totale disaccordo con il leader dal giorno dopo continui a sentirsi propriamente a casa sua cioè non ospita
E questo è un punto fondamentale ricostruire quel clima di collaborazione quindi nuova agenda
Nuova organizzazione sociale infine e chiudo un partito animatore di nuove alleanze Piero Fassino è stato un gigante un eroe quando ha avuto il compito a poche settimane dal voto di porsi il tema della ricostruzione di un'area intorno a noi
Io ho litigato anche con la mia amica Lorenzo Lorenzini
Su queste abbiamo tutti lavorato in un clima difficile ma questo è attualissimo
Ne abbiamo certo le europee ora lo dirò quando stiamo andando al voto per l'ennesima volta incinta nasce comuni di ragioni
Dove abbiamo bisogno come il pane di un grande movimento di un partito che diventa anche il ma allevatore
Di alleanze e nuove di Rifondazione di una nuovo centrosinistra
Senza paura non è vero che tutto quello che non è PD e nemico del PD l'alle parola le ancora una bellissima parola
Se si coniuga con decisione
Perché perché fa vincere le nostre idee e così come e chiudo davvero sulle europee
Piero Fassino ha detto cose chiarissime che condivido e sottoscrivo e mi permetto di dire
Forse
Sul tema della battaglia per le europee davvero siamo tutti d'accordo e cioè sulla necessità di costruire un dialogo e delle alleanze le più larghe possibili
Come
Quelle che si devono costruire per porre un argine a un rischio di un Parlamento europeo governato dai sovrani scendo e lo dobbiamo fare
Perché il sovra Ignis di sono il primo pericolo per la sovranità italiana perché loro hanno abbandonato l'euro come terreno di scontro e hanno costruito la nuvola dell'immigrazione per colpire l'Europa
Ma soprattutto per nascondere agli italiani che la sovranità europea e messe a rischio dalla cultura nazionalista perché se l'Europa crollano è lì che la sovranità euro italiana scompare noi verremmo comprati
Comprati dalle grandi potenze mondiali che in queste settimane in questa immensi sanno disegnando un nuovo ordine mondiale
Contro le sedi del multilateralismo per ritornare a un modello fondato sulle grandi potenze la Russia e gli Stati Uniti la Cina i capitali dei Paesi arabi
E quindi questo è il cuore della nostra battaglie quindi noi dobbiamo costruire ascoltandoci un impegno per una nuova Alleanza vedete ascoltandoci anche qui
Di più sulle cose che ci diciamo perché su questo io credo siamo tutti d'accordo certo alleanza allora avete chiudo vedete chiudo io mi batterò
E mi batterò
Per chi mi conosce un po'di più lo sa non per me ma per noi per l'Italia perché vedo in maniera drammatica la complessità di questo Paese
E come avete ascoltato lungi da me
Porre un tema sul nome del partito io su questo sono totalmente d'accordo con Paolo Gentiloni all'intervista del fatto detto
A soggetto politico corrisponde nome e io mi candido segretario e voglio fare il segretario del Partito Democratico queste la sfida che noi stiamo lanciare
Il resto sono caricature che puntano a prescindere dal merito del Progetto a denigrare chi le idee le esprime quindi dobbiamo rispettarci
Perché ci vorrà molto coraggio
Ci vorrà molta passione
Dovremo lì combattere contro le sei chiuso
Degli avversari e dovremo combatterle unite e dovremo combatterli nelle strade nelle piazze dei quartieri dalla Val d'Aosta alla Sicilia perché in gioco c'è la democrazia italiana e la possibilità però di combattere
Perché non ci affidiamo all'idea che la storia ossia già scritta
è dura è durissima ma io sono convinto come mi è capitato di scrivere che il domani appartiene a chi ha il coraggio di inventarlo cioè a noi grazie
Grazie Nicola mi sembra che la sala abbia apprezzato
Ora
A grandi passi arriviamo verso la chiusura di questo nostro straordinari contro la parola a Francesca Puglisi
Sì poi segue Alessio Pecoraro e Dario Franceschini per le conclusioni
Fra grazie grazie davvero Marina per questi tre giorni bello questo ritorno a Cortona per ricostruire il nostro PD tornare a studiare ad ascoltare ad ascoltarci ne avevamo bisogno dopo la botta elettorale per superare la fase della sola rivendicazione ossessiva di ciò che abbiamo fatto
Per capire davvero cosa è successo e cosa accade Mussolini Italia gli errori fatti e tornare a costruire forse non solo l'alternativa lega Cinquestelle ma come diceva Giovannini ieri un'utopia sostenibile in cui credere sperare le ragioni dello smottamento elettorale delle inquietudini che attraversano l'Europa intera le hanno rappresentato in modo molto efficace e Marina Sereni Piero Fassino il professor Magatti
Non abbiamo saputo includere nel rassicurare gli esclusi della globalizzazione c'è chi meglio di noi è riuscito ad agitare le paure profonde dell'animo umano
Voglio fare tre considerazioni per la ripartenza in vista del congresso anche avendo ascoltato adesso
Nicola la nostra forma organizzata non funziona più se vogliamo essere vicini alle solitudini delle persone come dicevano Franco e Nicola adesso va cambiata radicalmente
Al di là delle primarie abbiamo mantenuto la stessa organizzazione novecentesca del partito non siamo nei luoghi in cui la vita delle persone scorrette sino alla Francia scusa
Possiamo persona porre abbassare i toni delle conversazioni o magari conversare fuori
Dicevo che non siamo nei luoghi in cui la vita delle persone che scorre vicino le loro solitudini siamo incapace di intercettarne non solo le ansie ma anche le passioni
E allora non basta solo un congresso serve un capovolgimento della nostra forma organizzata se è vero come diceva ieri Montanari che anche i congressi provinciali sono diventati non un modo per intercettare le simpatie delle persone ma per allontanarle
è inutile dire di aprire porte e finestre dei circoli lo abbiamo fatto per anni perché le persone non ci vengono serve un partito capace di essere fisicamente presente con i propri militanti nei luoghi di lavoro negli ospedali nelle scuole laddove nasce un comitato di quartiere per salvaguardare l'ambiente o il problema di sicurezza
Che sappia lavorare assieme ad associazioni e corpi intermedi con cui condividiamo ideali di democrazia e di progresso
Non è questione di comunicazione basta serve un partito al avrete è una leadership circolante che sappia fare emergere persone ed esperienze di valore in una visione comune di società
Nel novantacinque il modello a Rete dei Comitati per l'Italia che vogliamo
Sulla forza dell'Ulivo nacque nel dipartimento di organizzazione aziendale dell'Università di Bologna oggi non è la soluzione anche se sento che viene riproposto
Torniamo a collaborare con le università per pensare un modello efficace come abbiamo fatto qui a Cortona
Umberto Eco sempre in quella stagione ci disse che per battere le tv di Berlusconi potente media di allora non era la Rete non era Facebook dovevamo andare casa per casa
Fassino e altri chiedevano di rifondare una scuola di politica ma ricordiamocelo l'unico metodo di apprendimento che i nativi digitali hanno per imparare
E learning by doing allora il graffio di cui ci parlava ieri Luigi Guerra è quello che serve
Dobbiamo buttare nella mischia ragazze e ragazzi mettiamoli alla prova diamogli una missione un sogno potranno ridare slancio a queste a questo Pd già nella prossima tornata delle elezioni amministrative
Da lì Monte ieri secondo punto D'Alimonte indicava nel tema dell'immigrazione il nostro punto più critico nel nostro essere convinti europeisti
La nostra opportunità per riportare a casa elettori e voti andati a cinque stelle lega non c'è dubbio che le fasce più deboli vivano come possibili competitor gli immigrati per ricevere sostegni e unguenti far ma credo che ancora di più la cosa intollerabile per molti siano le zone franche
Delle nostre città dove c'è spaccio sfruttamento della prostituzione illegalità il nulla accade come in nel centro di Prato e cosine la montagnola Bologna
Ecco diciamo al ministro dell'Interno Salvini che invece di accanirsi su centocinquanta disgraziati della di Ciotti
Si occupi di questo e noi iniziamo a coniugare accoglienza integrazione con tolleranza zero nei confronti di chi commette reati
L'agenda del due mila e trenta di cui ci ha parlato Giovannini nel suo bellissimo intervento di ieri ci dice che l'uguaglianza di genere obiettivo numero cinque di quell'agenda
è la precondizione per battere le disuguaglianze eliminare la povertà e promuovere benessere diffuso
Anche su questo il Pd non ha saputo dire nulla nell'ultima fase anzi ci siamo contraddistinti per lo scempio delle pluricampione oppure e sono il Presidente Mattarella intervenuto a conforta nel momento in cui lega Cinquestelle cancellavano le donne nelle nomine al CSM alla Consulta la Corte dei Conti alla giustizia amministrativi
Ventuno uomini su ventuno a fronte invece di una maggioranza di donne nella magistratura e nella bocca pura
E ancora in un agosto di sangue tra stupri e femminicidi
Il governo cancellava le vittime e ciò che si intende fare nel contrasto alla violenza sulle donne nelle dichiarazioni
Per fare solo un po'di propaganda anti immigrati ugualmente vittime ugualmente criminali italiani e stranieri che hanno commesso quegli orrendi reati
La parità di genere non è un obiettivo né una materia ce lo spiegava Giovannini investe la qualità della democrazia e dello sviluppo di un Paese
Non avremmo mai crescita nel Mezzogiorno ieri abbiamo parlato molto di mezzogiorno
Finché in Calabria continuiamo ad avere un tasso di occupazione femminile pari al Pakistan e non abbiamo gli asili nido che servono nonostante i fondi che sono stati investiti con i fondi pacca
E anche dall'ultimo nostro come le donne sono la chiave per lo sviluppo sostenibile del Paese giovani bambine e donne sole Confidi
Sono la categoria sociale più colpita dalla crisi e in povertà ma anche i nostri governi hanno investito il settantotto virgola cinque per cento della spesa sociale
Per gli anziani per questo siamo il Paese più statico e bloccato tra i Paesi dell'Unione europea
Istituiamo come in Francia faccio una proposta istituì lo abbiamo già fatta nell'ultima Cortona ma istituiamo come in Francia alle zone di educazione prioritaria per battere la dispersione scolastica e la e povertà educativa il materiale delle bambine e dei bambini nella guerra alla povertà è essenziale non solo nel Mezzogiorno ma anche nelle periferie delle città del Centro-Nord assumiamo lì chiediamo di assumere lì gli insegnanti e paghiamo li meglio se lo avessimo fatto noi con le centocinquanta mila assunzioni
Avremmo evitato il trasferimento da sud a nord degli insegnanti mi assumo però la responsabilità però la responsabile scuola di quella fase purtroppo però appunto ne avevo parlato Cortona delle zone di educazione prioritaria
Spesso a proposito dell'ascolto e del noi un consiglio in quella fase del partito veniva scambiato per un affronto a proposito della gentilezza del prossimo leader che chiedeva
Roberta Pinotti Cortona questo appuntamento il contributo di tutti i boia il fatto il primo fatto politico di una nuova stagione del Pd dopo lo choc elettorale
Alla fine di queste giornate possiamo dire di aver aiutato il PD ad uscire dall'UPA De Renzis MOI dell'anti-Renzi ISMU per ricostruire un partito capace di Risi intorno darsi con le forze vive
E democratiche della società italiana coraggio
Grazie Francesca ora la parola
Nell'ultimo intervento Alessio Pecoraro prego c'è amarezza
Buongiorno a tutti sono particolarmente emozionato di intervenire che a Cortona perché proprio dieci anni fa accusa Alessio
Lo dico a tutti dopo Alessio conclude Dario Franceschini quindi riprendete posizione perché poi non trovate nelle sedi
Ma è Alessio perché sono particolarmente emozionato perché proprio dieci anni fa il mio cammino nel Pd è iniziato qua dalla scuola di formazione che l'allora segretario Walter Veltroni e il vicesegretario Dario Franceschini vollero proprio in questo luogo e quindi per me è un ritorno carico di affetto oltre che di riflessioni politiche io vi voglio parlare di un libro e di tre cose che rischiamo di perdere
Il libro di cui voglio parlare e i barbari di Alessandro Baricco e in questo tempo in questo libro si parla di barbari e di mutazione richiamino un tempo dove tra virgolette sono arrivati i barbari e siamo in un tempo di mutazione e in questo libro a un certo punto c'è scritto che è dall'alto che bisogna guardare il mutamento e dall'altro che bisogna guardare il comportamento di questi barbari per per capirlo e quindi questa salita Cortona la prendo come una metafora per provare a capire quello che sta succedendo oggi in Italia oggi in Italia ne abbiamo gli impresari della paura al governo l'abbiamo detto ce lo siamo detto l'avete detto in tanti e molto meglio di me
Ma noi purtroppo quella paura non l'abbiamo capita
Noi come Partito Democratico nonostante il tanto e il buono fatto dai governi venti Renzi e Gentiloni non abbiamo capito quella parlo quella paura
Oggi c'è una disoccupazione giovanile altissima in Italia nonostante i dati siano migliorati rimane comunque altissima e i dati dell'Istat considerano la fascia quindici ventiquattro anni c'è un esercito di trenta quarantenni che purtroppo dive
Di paghetta di paghetta dalle famiglie c'è un accesso alla casa e al credito a tante cose che a una generazione
è una strada in salita molto più in salita delle salite che ci sono qua Cortona e quindi cosa deve fare al PD in questi giorni ha sentito un surreale dialogo sul nome del PD
E come le più basilari regole di marketing impongono prima di pensare al nome di un prodotto bisogna pesare ha prodotto stesso quindi al contenuto
Secondo me è lo dico e lo dico col massimo rispetto per le storie che ci hanno portato qui per le grandi storie politiche che nel Novecento ci hanno condotto fino ad oggi bisogna chiudere con il passato bisogna proporre una novità
E non una strategia di sopravvivenza e spesso siamo più portati a pensare a strategie di sopravvivenza che appena proporre una novità bisogna aprirsi con tanta generosità aprirsi a quello che c'è fuori e lo dico facendo il sindacalista generazionale a una generazione sesto di nativi democratici che non ha mai trovato sulle schede dei vecchi partiti e che oggi in questo quando deve avere piena cittadinanza
Bisogna essere capaci di fare squadra come hanno detto prima di me e di fare squadra con le con i mondi vitali e vidi che ci sono nel Paese l'associazionismo i gruppi informali di giovani che fanno cose io con un gruppo di amici a Reggio Emilia
E da tre anni che ci incontriamo e organizziamo cose periodicamente
Lo facciamo parlando di innovazione sfidiamo il PD e l'amministrazione comunale in senso positivo a parlare di innovazione a farlo meglio e a portare quello che come Giovanni siamo portatori non solo una carta d'identità
Ma delle competenze e delle capacità perché siamo una generazione che si è formata in Europa abbiamo fatto l'Erasmus e quindi non abbiamo i vecchi retaggi della cultura provincia lista
E poi
E poi secondo me oltre a snocciolare tanti dati dico una cosa provocatoria la competenza da sola non basta qui c'è tantissima competenza nel campo del Partito Democratico c'è la miglior competenza politica che oggi un partito può mettere in campo pro da sola non basta
C'è c'è c'è bisogno c'è bisogno di generare un sogno di generare una speranza e quindi di essere capaci di emozionare la politica
Per come la vedo io e anche e anche quella è quello che il partito democratico secondo me deve fare un partito che sia capace di generare un sogno è un paio che sia capace di riallacciare legami sociali oggi le nostre comunità
Nelle nostre comunità se insediato il virus della paura
Ci guardiamo male facciamo fatica ad essere comunità
Oggi sono saltate tutte le vecchie coordinate del mondo per come l'avete conosciuto voi e in parte per come lo abbiamo conosciuto noi
Oggi dire cos'è la destra e la sinistra è molto complesso per la mia generazione
Non ci sono più le appartenenze standard io vengo dall'Emilia
Dove il partito ecco e qualche era era qualcosa che andava al di là del del semplice luogo dove ti ritrovarli per fare politica ma oggi queste coordinate sono saltate e mi dicevo prima che ne avrei parlato di tre cose che rischiamo di perdere oggi mai come in questo tempo noi rischiamo di perdere l'Europa lo dicevo siamo la generazione Erasmus abbiamo viaggiato con i voli low cost
I nostri amici hanno vissuto nelle grandi capitale europee eppure oggi l'Europa è un nemico oggi l'Europa il fronte contrapposto con il quale scagliarsi
E quindi il Partito Democratico che mi immagino io il partito dell'Europa senza se e senza ma
E poi noi stiamo rischiano di perdere il diritto alla salute avete visto il dibattito sui vaccini al dibattito che qualche anno fa sarebbe stato surreale e oggi anche il diritto alla salute e messo a rischio dai tuttologi di internet
Gente che appunto come diceva che mi ha preceduto si informa e a come unico canale di conoscenza il proprio smartphone
E poi c'è un altro tema al quale tengo molto che rischiamo di perdere che la pace lo ha detto prima di me molto bene Roberta Pinotti ha spiegato le motivazioni oggi siamo in un periodo dove la pace per come l'abbiamo cosa non non è più scontata
E quindi questo è queste tre cose devono essere secondo me i tre primi punti dell'agenda di un nuovo Pd come vi dicevo prima sono arrivati i barbari per dirla alla Baricco e siamo nel tempo della mutazione
Io voglio salutarvi con una citazione proprio di quel libro che secondo me racchiude e sintetizza un po'quello che il cammino che ci aspetta anche se da angolature diverse anche se con provenienze storie diverse nei prossimi mesi
Nella grande corrente mettete a riparo ciò che ci è caro è un gesto difficile e non significa mai metterlo in salvo dalla mutazione perché ciò che ci salverà non sarà mai quello che abbiamo tenuto al riparo dei tempi
Ma ciò che abbiamo lasciato mutare perché ridiventa se se stesso in un tempo nuovo grazie
Grazie
Grazie a lei siano anche per l'animazione con altri ragazzi che sono intervenuti
In questi giorni prima di dare la parola a Dario Franceschini perché poi dopo tutti ci alziamo e andiamo a riprendere la via di casa alcuni ringraziamenti che sono doverosi alla sindaca che è stata qui tutto il tempo già Francesca
Al segretario della federazione di Arezzo Albano Ricci che ha fatto qui tutto il tempo
Ha tanti amici e compagni del partito di Cortona dica Busia che sono qui che ci hanno spiegato alla loro festa a Kabul sia e che ci hanno ringraziato per essere tornare a Cortona e quindi non è diciamo Cortona furente ok
Cortona forever anche grazie a Cortona sviluppo perché ci sono tante persone che ci hanno accolto in queste giornate qui c'è sempre il sorriso ed è importante che ci si accorga anche con il sorriso poi altri ringraziamenti per me doverosi Alberto Losacco che è dietro le quinte
E che però ha lavorato con me nel mese di agosto che non è proprio
La stanchezza fa brutte
Allora
Su Marina
A Manuela Ghizzoni che ci ha aiutato fare un pezzo di questo coso può essere il primo
Silvia Paris Francesca Fabrizi Monica Nesta Edoardo brillanti ma non è la campanella Diana comari Mattia Morandi
Che sono stati qui
Volontariamente perché noi come avete capito non abbiamo potuto remunerare il lavoro volontario di tante persone li ringraziamo
Abbiamo sentito uno spirito nuovo in questo spirito nuovo ci è piaciuto quindi grazie a tutti per essere stati qui e Dario Franceschini delle conclusioni
Ossigeno
Questa è stata la mia sensazione
Quindi ossigenarsi capire che si può ancora
Se si può ancora
Riflettere ragionare
A mare la politica non è tutto perduto
Come se fosse la stagione del passato c'è anche una grande possibilità grandi potenzialità
Ci rivediamo ci rivediamo cui abbiamo tutti qualche anno in più
Noi il Pd
Io sono un po'più spettinato
Davvero ci si sente parto almeno io mi sono sentito quel mi sono sentito parte di una comunità nel senso più autentico della parola tenuti insieme soltanto dalla condivisione più alcuni ideali di alcune battaglie
Di alcuni valori
Anche per questo facciamo tutti insieme siamo qui insieme a Chiara Braga compiere i suoi ventinove anni
Ossigeno per questo ringrazio davvero ricorrono a un ringraziamento formale
Marina che ha creduto in questo lavoro quello che ha preparato Cortona nell'attenzione dell'intelligenza con cui ha scelto gli ospiti
Che sono venute con portano un contributo fondamentale di esperienze ed è davvero solo un dibattito di altissima qualità asset negli esponenti di partito che che mi nei relatori esterni ringrazio ringrazio davvero tutti
L'azione senza pensiero non può funzionare
E noi abbiamo troppo dimenticato nella velocità di questa comunicazione la velocità della politica abbiamo immaginato che potesse esserci anche l'azione senza il pensiero senza la riflessione non può essere così non ci sta
E in qualche modo questa Cortona mostra anche che dobbiamo finirla
Con questa retorica
Delle correnti fomentano del partito corrente il termine negativo si usa ci siamo chiamati a re
Un grande partito in tutto il mondo ha dentro un pluralismo di posizioni che si organizzano che contribuiscono al dibattito delle idee alla scelta delle persone è normale che sia così
E non c'è nulla io non ho mai provato tra le tante cose nulla di più fastidioso che vedere fare le prediche retoriche contro le correnti dai palchi divisi atipico per il
Come capitato proprio
Le aree sono aree utili perché si elabora pensiero collettivo perché si fa formazione autoformazione si sceglie un partito in cui il leader
è è il leader
Non è il capo
Un partito in cui chi non è d'accordo col capo viene gentilmente invitato ad accomodarsi alla porta è inevitabilmente un piccolo partito o è destinato a diventare un piccolo partito
Un grande partito come noi abbiamo immaginato evoluto il PD è un partito in cui si rispettano le diversità si capisce che le diversità sono un elemento di ricchezza di arricchimento di culture politiche si incrociano
Che si frequentano che si ascoltano che si rispettano
Se invece il partito è legato solo al destino del capo è capitato tante volte in Italia inevitabilmente legato a un futuro breve perché c'è la fuggevole se delle persone
Mentre i partiti restano Berlinguer non ha mai pensato che il Pci finisce dopo di lui Morrone ha mai pensato che la DC finisse dopo di lui
Perché sapevano di essere provvisori di accompagnare un percorso magari di essere autorevoli leader ma non che il destino del partito fosse legato la propria permanenza in carica
Io ricordo sempre tra qualche anno fa militante che ma fermate ma detto eravamo all'inizio del PD ma il male rimasto Magliozzi sono nel Pd troppi galli che pensano che il sole sorga solo quando cantano loro
Non è così
Allora io porno voli parla tanto quindi
Posso evitare di parlare di ciò che è successo e più utile ragionare sulla strada da percorrere ci sono tante cose che sul assolutamente sono
State dette queste due giorni prima e sono sono condivisibili quest'onda di populismo che forse dobbiamo cominciare a chiamare estremismo perché più chiaro da comprendere
Figlia di due sentimenti
Sentimenti sono anche negativi la paura e la rabbia
La lega interpreto la paura
I cinquestelle interpretano la rabbia
E si sono mescolate prima consentito Nicola ricordare come questi due sentimenti sono incrociati Loreto Mitidieri
La rabbia
Oppure sempre un colpevole
è quello che fa tutti i giorni Panis cinque stelle un minuto dopo Genova si erano già individuati i colpevoli
E così è di fronte a ogni argomento
La paura prende le
Le Paure reali e questo forse non l'abbiamo capito fino in fondo le paure reali della globalizzazione
Forti ore così forti da superare le appartenente da superare i valori della vita se è vero che centinaia di migliaia qualche milione di elettori di sinistra ho votato unico cinque stelle perché sentimenti è più forte della ragione molto spesso
Le paure le parti sono state prese paure reali forti e si è offerta protezione
Il sentimento che si chiede di più di fronte alla paura offrono protezione che sia vera o falsa che funzionano funzioni lo si scopre dopo
Ma le forze populiste o estremiste hanno offerto protezione le forze riformiste in tutte in tutta Europa e non solo in Europa e ne siamo dentro quel filone
Hanno semplicemente fatto capire di essere un argine populisti solo un argine
Oppure offrire una risposta leggermente più di buonsenso con una spruzzatina di buonsenso e di ragionevolezza ma non hanno saputo costruire un messaggio alternativo di protezione
In più ci sono stati errori italiani abbiamo detto ogni volta le affronteremo l'affronteremo punteremo abbia mai affrontato cento che la la sconfitta del PD il risultato è stato dentro un fenomeno globale europea
Ma ci sono anche delle regioni italiane non è polemica dirle attacca e analisi
Abbiamo pensato che l'azione di governo fosse sufficiente la buona azione di governo né così
Abbiamo pensato che non fosse più necessario messaggio unificante che bastasse la qualità delle cose parte dal Parlamento col governo non è più così Salvini e Di Maio sono l'opposto pensate a Soldini prende gli sbarchi li usa per fare arrivare un messaggio ti proteggo abbiamo visto i dati dalle Montieri ti proteggo pioppo sicurezza di non si occupa per niente della sicurezza nelle città perché i problemi legati all'immigrazione sono ormai legati alla sicurezza principali paesi nei quartieri su cui non è stato fatto e detto niente ma sposta l'attenzione su un fatto emotivo prendili parte il pericolo posto esatto
Noi dobbiamo trovare l'equilibrio qua raccontato Maurizio ieri quando vai a Taranto con tutto quello che è stato fatto per Taranto perso qualche posto di lavoro però siamo noi i colpevoli noi siamo diventati il potere il sistema e quindi responsabile delle cose che non funzionano e le vite individuali o nelle vite collettive
Poi
Non abbiamo capito il messaggio schiaffo
Che ci hanno dato gli elettori il quattro dicembre
Anzi
Abbiamo cercato di raccontare quello schiaffo in una vittoria perché avevamo presi quaranta per cento surreale surreale
E poi
Il quattro marzo ci viene riconsegnato lo schiaffo con gli interessi
Ma nonostante questo pensiamo che a quel punto come è stato purtroppo scritto e detto detto anche dentino sto partito italiani avete voluto Salvini e Di Maio teneteveli
Vedrete che cosa fanno anzi sperare che facciano malissimo
In modo che gli italiani vengano puniti per quel messaggio che c'hanno dovuto dare
E politica questa
Terzo errore più o sembra più piccolo ma non è piccolo non candidare Paolo Gentiloni a premi
Perché se con un minimo se con un minimo di generosità avessimo candidato Paolo Gentiloni a premier fu la sua esperienza positiva di governo e il suo consenso nel Paese le cose sarebbero andate diversamente
Proprio proprio Gentiloni con un intervento molto positivo dinamico qui Veltroni nella sua intervista ci hanno elencati rischi per il dopo di questo governo per la nostra democrazia per l'Europa per gli equilibri internazionali e io quindi non investiremo blog hanno detto loro
Aggiungo ne ha parlato Roberta un po'stamattina quello che forse dobbiamo sottolineare di più
è che stanno rovesciando la gerarchia di valori su cui è stato costruito questo Paese e siamo i valori positivi del dopoguerra quindi i nostri genitori paese distrutto Pagliuca vessato dalla dittatura dalla guerra dal fascismo ma caspita c'erano gli scontri ideologici se nel mondo diviso in blocchi marcire uno dei valori unificanti
Che hanno consentito di ricostruire di aiutarsi di capirsi di rispettarsi e il paese ha trovato il senso per missione collettiva ed è diventato un grande Paese questi stanno minando quei valori vi stanno distruggendo
Stanno svegliando una pancia perché la pancia le rabbie la paura l'abbiamo l'abbiamo detto in questi giorni sono una bella benzina hanno fatto diventare possibile dire sui sociale nelle piazze delle cose inimmaginabili da dire qualche anno fa
Tale diventare addirittura una bandiera o atti oltre che parole di razzismo di violenza di intolleranza diventati tranquilli possibili
Anche se immorale
Hanno forse sbagliato con una parte di quella pancia di destra che c'è in tutti i Paesi e che in Italia si è sempre stata che la democrazia cristiana ha saputo governare contenere e purtroppo devo dirlo in qualche misura fu avevo una serie infinita di altri problemi ma anche Forza Italia
Ha portato supposizioni
Quasi moderate una pancia e e ha contenuto l'estrema destra adesso il plauso e viene cavalcata alimentata con la complicità immorale dei Cinquestelle che quanto meno dovrebbero sentire che hanno una parte di elettorato di sinistra all'interno dell'elettorato
Allora cercare una strada
Questo dobbiamo fare cercare una strada richiede la consapevolezza di questo richiede la consapevolezza
Che la stagione che è iniziata con le primarie del due mila tredici di cui siamo stati tutti protagonisti di cui erano tutte responsabilità avuto Lucia avuto ombra avuto successi avuto sconfitti siamo tutti quindi parlo prima persona plurale siamo tutti responsabile ma quella stagione è finita
E non tornerà
Ho letto da anche questo Zingaretti di ha deluso chi tra qualche settimana fra qualche mese vedremo sarà deluso
Dal governo dei populisti non tornerà automaticamente indietro
Perché torni indietro il suo consenso dobbiamo conquistarci è lo con un messaggio di cambiamento dicendo abbiamo capito dove abbiamo sbagliato perché ce lo avete detto voi italiani dovrebbero voglia
Ascoltare capire cambiare e vi prego
Prego tutti noi
Non ritorniamo a cui il nostro fastidiosissima o senso di superiorità morale intellettuale per cui noi siamo meglio degli altri perché noi abbiamo capito
Perché noi siamo più forti è una cosa insopportabile che dà fastidio a pelle è uno dei mali della sì della sinistra guardate che questo Albini strumentalmente ma quando detto poco conto delitti
Beh è un tema di riflessione se vinciamo nei centri storici delle città se vinciamo nei quartieri alti se perdiamo nelle periferie se perdiamo dove c'è povertà se poche cose in questo non lezione ben porte
Che abbiamo ricevuto e che dobbiamo capire e non possiamo neanche rifiutarsi soltanto dietro il tema del sociale
Perché ci costruiamo degli alleati
Perché noi abbiamo detto per qualche anno quasi due decenni che Berlusconi vinceva
Perché avete il controllo delle televisioni e adesso non è che possiamo dire che le che Cinquestelle vincono per cani contro quei sociale troppo comodo quelli sono strumenti
Ma se non hai un'idea forte da vendere poi contro la risorsa finché vuoi pagare società di comunicazione e loro hanno i messaggi
Quindi ridiscutere tutto il web la globalizzazione hanno cambiato tutto hanno rimesso in discussione la gerarchia del
Dei dei valori dentro le persone questo l'ho detto molto bene Magatti questo equilibrio tra libertà e sicurezza per cui per molti decenni è stata più importante la libertà
Della sicurezza oggi è diventata largamente nell'animo delle persone più importante la sicurezza delle libertà è una c'è ormai una share domande nascono i visti di autoritarismo che ci sono oggi anche nel nostro Paese la partita e sui sentimenti è stato detto condivido
Lo condivido il sentimento semplifica il messaggio
La destra usato paura rabbia lega
E Cinquestelle
Il populismo ha dato una risposta comprensibile chiara perché il sentimento è chiaro il riformismo non c'è riuscito
Eppure essi alla paura bisogna rispondere con protezione abbiamo noi dei campi in cui siamo noi al potere offrire protezione sociale il Welfare
La tutela del lavoro la tutela dei più deboli e protezione anche quella
Se il sentimento semplifica dobbiamo riuscire a trasformare i nostri messaggi cerchiamo lì non è che cioè adeguiamo i bollori messaggi ma cerchiamo il modo di farli comprendo non c'è solo rabbia paura c'è anche fraternità
C'è anche l'orgoglio
Cento indignazione c'è anche misericordia c'è anche serenità sono tutti i sentimenti che ne possiamo far percepire perché vengono percepiti meglio che sono corrispondenti ai nostri valori competenza
Oppongo Vernocchi abbiamo usato non solo sentimenti
Anche perché sedici sono il più bravo o come abbiamo fatto in campagna elettorale siamo gli unici a poter governare questo Paese così difficile governare penso unica star la gente
Non è che li convince
Allora serve la politica anche questo ha detto molto bene Magatti
Serve il filtro della politica tra le persone i mercati la destra ce l'ha messa in maniera becera la ce l'ha messa e quindi messaggio l'Europa e i mercati me ne frego dovrà gestire etica eccetera è il mento la politica tra i mercati e le persone
In modo falso e becero materici come non ci sia riuscito
Sembrava abbiamo dato un messaggio come se fossi inesorabile rassegnarsi
Eppure abbiamo fatto Rigolato beccato a quante cose abbiamo fatto abbiamo il messaggio che arrivata è stato i mercati sono più forti e quindi la politica deve rassegnarsi a quelle regole
E quindi e lo spazio dobbiamo tutto
Rappresentare noi la tutela dei cittadini spiegare se la legge del più forte può valere in economia ma non può valere nella società
Che la politica
è esattamente quella che deve garantire che le leggi dell'economia non sono le leggi che valgono per la società intera
Abbiamo un compito di ricucire
Quello che è più difficile più lungo più complicato
Il Paese ha perso il senso d'una missione collettiva pensi senso desse una comunità nazionale che si salva tutta intera o non si salva
Tutti contro tutti micro interessi
Schierati gli uni contro gli altri pretesa che la politica risolve il tuo micro problema ma non sei disposto a fare un minimo di sacrificio neanche nel rapporto tra generazioni siti si viene spiegato che questo edificio serve l'interesse era una cosa troppo lontana troppo vaga troppo teorico quindi ricucire
Una comunità disgregata un lavoro lento
E io mi chiedo
Che credibilità possiamo avere
Di proporre un disegno di ricomposizione di ricucitura al Paese se non siamo nemmeno in grado di comporre nostro campo politico
Proprio voi tiranno proprio voi criticate su tutto
E qui abbiamo dimenticato
Per Emerson molti interventi di questi giorni
Che il Pd è nato per unire
E nato per costruire un sentire comune da storie politiche precedenti ma con molti altri affluente che sono arrivati sedici anni ci sono tanti ragazzi effettua che non non c'entra niente con la storia del del della DC o del PC ho dei dubbi o dei loro eredi e purtroppo in questi quattro anni
Abbiamo trasmesso la sensazione da strumento nato per unire diventato strumento che divide che ha diviso che ha diviso una scissione fa male
E non certo sappiamo di chi sono le responsabilità principali ma si poteva fare molto di più per evitare perché se il Pd è nato per unire deve cercare di tenere insieme tenerissimo in campo soprattutto con con i rischi
Che abbiamo davanti in queste in questo in questo tempo che stiamo vivendo e quindi la precondizione e non è sufficiente e partire da un lavoro di ricomposizione del nostro campo rifondare il Pd
Non per un'altra cosa ma rifondare il Pd si
Rifondare il Pd sono passati dieci anni è successo di tutti questi dieci anni
Dobbiamo essere capaci di ridiscutere tutto è cambiata la società è cambiata l'economia è cambiata l'Europa sono cambiate le gerarchie di valori dobbiamo rifondare il Pd
E quindi un progresso subito non ci sono dubbi
Devo devono parti le procedure bisogna finirlo sufficientemente in tempo per cominciare la campagna delle elezioni europee
Utilizzando anche il percorso statutario che abbiamo riconquistando questo ti addetti ai lavori il tasso statuto prevede che fai prima e il voto sul segretario nei circoli quindi sentì partito poi c'è la convenzione
E poi dopo c'hai il voto delle primarie no e la convenzione certo di far così l'abbiamo trasformata in una roba di qualche ora i cui due tre candidati venivano li ha raccontato il loro programma con i delegati delle ma quella convenzione puntura né come settimanale
Può essere un grande luogo di riflessione di confronto di ascolto in cui anche i candidati non si meritano un discorso
Ma cioè ascoltano gli altri
E quindi il nostro percorso ci consente di fare in modo che il congresso non sia soltanto all'esito di una persona
Che pure importante
Ma che sia un momento di grande ridiscussione di tutto
La gerarchia delle per la forma partito
E ci lamentiamo che nei circoli non c'è più a presenza ora in parte colpa nostra in parte cambiato il mondo quindi come un partito di massa nella stagione del del della Rete dei socio
Le appartenenze dentro un partito le iscrizioni dentro un partito devono essere per forza individuali o possa essere collettive
Devono essere permanenti o possono essere temporanei
Perché una volta scegliere un partito per scegliere per tutta la vita adesso posso condividere un tratto di strada comune nel mio territorio nel mio Comune nel Paese una battaglia comune quindi vado dentro al partito boy non ci sta il tempo per che pare che la battaglia quindi ridiscutere tutto
E soprattutto in prospettiva
Il nostro campo
Deve essere organizzato come una coalizione o come un unico soggetto ma l'ho sempre pensato che fosse più funzionale a raccogliere consensi la coalizione tre sono cambiate molte cose di fronte ad amici queste lei e sono partito il centrodestra sta diventando un partito con l'egemonia della lega
E soprattutto lo schema che va usata anche le ultime elezioni dominatrice
Il PD una lista più a sinistra è una lista più al centro qualche volta funzionato qualche volta funzionato meno
Ha un senso perché questo ha senso se il nucleo centrale cioè il PD
Omogeneo ma se il Pd
Pur impiccio le dosi del consenso resta eterogeneo perché allora non allargare e non trovare delle forme statutarie per cui il Pd può essere di diventare una casa che accoglie tutti io me lo sono chiesta di questi giorni ma se io sono nello stesso partito con Calenda perché non posso essere lo stesso partito con Beatrice
Se io sono nello stesso partito se io sono nello stesso partito con Damiano perché non possa essere lo stesso partito con Errani dove ci sono le ragioni se non nelle nostre Pizzi lire dei nostri litigi dei nostri percorsi individuali
E allora quando si disintegra parla chiamiamolo vocazione maggioritaria ma vogliamo io penso che la strada non sia costruire tante sigle perché la somma porta un risultato come è stato in passato ma sia costruire rifondare il Pd
E farlo diventare un luogo che accetta le diversità con una leadership che le bolle le le vuole diversi tale cerca le desiderò le fa convivere e questo tema avrà un'applicazione pratica
Nella scelta che dovremmo fare su come andare le elezioni europee c'è lo sbarramento del quattro per cento mila euro
Quindi i nostri piccoli alleati non non decimetro fanno come se andiamo all'Europeo
Facciamo una lista aperta del PD o diciamo via tutti quelli che si dà fastidio quelli che non condividono il cento per cento fuori
E questo è un tema che dovremo affrontare è stato detto ieri il il il il
L'elezione europee questa volta saranno un referendum semplificato Europa si Europa no e noi dobbiamo avere a che fare con tutti quelli che risponderanno senza esitazione euro passi e contrastare quelle che gira l'Europa no
Lo ha detto bene Martina
Il congresso si sposti nel Paese questo dobbiamo fare il Congresso deve aver la capacità non di coinvolgere quattro grammi e persone ma esso è un tema che riguarda tutto il Paese quelli che ci votano quelli che annunciano più votato quelli che potrebbero portarci
Ma come possiamo ricostruire Campo attorno video delle idee se non siamo capaci di farlo dentro di noi
è una comunità smarrita
Ho detto Orlando posti bruciato sempre qui
Ci sono le condizioni per stare insieme io rispondo sì
Le differenze devono spingere a unirsi ad allargarsi una nuova forma plurale non è vivibile se vuole di più
E sarebbe sciagurato incomprensibile
Allora è una scelta di fondo perché la ricompreso nel campo è un passaggio nell'unico e la scelta se vogliamo essere un piccolo partito custode
Di alcuni valori o se vogliamo accettare la sfida di entrare dove hanno preso voti gli altri che sono in gran parte nostri voti
Aritmetica non è un'opinione sì abbiamo preso nel due mila e quattordici quarantuno per cento e nel due mila diciotto il diciotto per cento quei voti da qualche parte sono andati e non è che sono diventati pericolosi reazionari
Hanno scelto di darci un messaggio hanno scelto chi gli offriva Group professioni più speranze
Ci siete voi
E quindi dobbiamo andare in tranelli
E poi ce l'ha detto D'Alimonte molto chiaramente ieri ha detto non potete ignorare il tema delle alleanze io voglio che ne facciamo un grande lavoro
E che passiamo dal diciotto al venticinque al trenta al trentacinque turni hanno quaranta tutto un po'complicato
Ma comunque con un sistema proporzionale quei Burti non basteranno per governare da soli allora non si può ignorare il tema delle alleanze
Lo dicevo colloquiando con pubblicamente con D'Alimonte il proporzionale abbiamo fatta tutti ma il proporzionale provento è stato un errore
Perché è stata una fuga pesanti proporzionali impedisce che vincano i cinquestelle lo legga ma era meglio se diciamo nero molto meglio ma era meglio se vinceva la destra o i cinquestelle da soli
Perché non si sarebbero salvati come si sono saldati adesso
Perché il proporzionale costringeva alleanze e allora io mi sono chiesto dall'inizio ma che senso ha sede in un sistema proporzionale e poi con temporalmente rifiutare a priori qualsiasi alleanza quelle perché c'han tradito quelli perché non vanno bene quelle perché frontali da noi
Ci interessa governa del Paese non ci interessa
Quindi dobbiamo entrare nelle contraddizioni tra lega e Cinquestelle perché se si saldano e abbiamo di fronte una tornata di amministrative in cui il rischio è che si saudita
O che si Salvini dove lettorati nel secondo turno dei ballottaggi o che si Salvino direttamente al primo turno in alcune regioni e se si saldano senta alleanza diventano blocco sociale è un problema enorme
Rischiano di allungare la loro permanenza altroché polline qualche mese come tutti vedono per scontato
Quindi dobbiamo entrare in quelle fondazioni avremo è stato detto avremmo dovuto e avremmo potuto fare molto per evitare al Paese questa sciagurata alleanza populista
Rischiando rischiando anche l'incomprensione
Ma noi abbiamo buttato i Cinque Stelle malassorbimento
Eh sì queste lo hanno dimostrato proprio in quei giorni in cui sembrava per noi una cosa oscena
Indifferente impedirci queste il Pd o la lega come fai cosa sei vuoto se non c'è il se non capisce la differenza enorme che c'è alternativa tra Pd la lega ma non gliene amputati mano Salvini
Che ha preso l'egemonia dello schieramento ci sono divisi le competenze li avete visti
Io sull'immigrazione di pace partito quello da voi ma tu mi dai questo altre cose
Una un'alleanza sciagurata che ne avremmo dovuto evitare al Paese all'Europa non l'abbiamo fatto non è che siccome non abbiamo fatto questo che ci fermiamo qua e lo dico a scanso di questo nostro proponendo nessuna alleanza di governo dico dobbiamo entrare in quella contraddizione
Non è possibile che chi pone questo tema e c'è un trentatré per cento del Paese fatta in gran parte di elettori che votavano per qualche mese o qualche anno fa noi dobbiamo classificarli tutti come dire comparabili come sciagurati come fascisti
Ma come si fa a fare così e lo dico perché anche oggi
Uno di questi dichiaratore seriali o tutte attori seriale
Che partono su indicazione ha detto la minoranza e già qui ci sarebbe molto da discutere sul sulla definizione di minoranza
La minoranza vuole trasformare il PD in una corrente dei Cinque Stelle ma possibile che il confronto politico debba degradare fino a questo punto
Possibile che non ci si possa ascoltare restare ma forse c'hai ragione
Che non si possa probabilmente che uno dentro come è capitato a tutti noi anche a me viene aggredito perché pone un tema politico ma si sistema in atti comunitari se funziona così
Allora io voglio della soltanto così
Non si può di fronte a quello che sta succedendo nel Paese la devastazione delle gerarchie dei valori la sciagura della gestione dura vedremo cosa farà il sole si bilanciano le stesse difficile economica per il Paese
Mangiare i pop corn non si può
Son finiti poco
Non si possono mandare i pop corn intanto esibiscono i valori che si eviti il sistema
E mi faccio una domanda la faccio il mio partito
Siamo all'opposizione
Aspettiamo che cadano o lavoriamo perché cadono
Aspettiamo che esplodano naturalmente le contraddizioni tra leghe Cinquestelle o ci impegniamo quotidianamente per fare esplodere le contraddizioni tra le che si queste le anche nella sede parlamentare
E questo lavoro lo facciamo da soli
O cerchiamo alleanze alleati come forza che sono con l'opposizione alleanza con le forze sociali
E per questo ben venga la manifestazione il ventinove settembre che annunciato Martina
Ma io dico non deve essere una manifestazione del Pd deve essere un'idea che il Pd propone a tutte le forze associative culturali sindacali economiche che vogliono contrastare la politica di questo governo alla vigilia della legge di bilancio
Allora il divieto a comporre un ruolo
E che attorno a valori qui sono emerse molte cose interessanti il dibattito sull'Europa di questa mattina
Il tema della lo sviluppo sostenibile di cui sopra la più Giovannini usa il cuore delle politiche dei prossimi anni
Questa idea di di di Piercarlo sulla l'impegno dell'Europa l'assicurazione sulla disoccupazione c'abbiamo una serie di elementi da sviluppare che saranno al centro del messaggio del referendum Europa si o Europa no il cui potere ma
Europa è veramente questo bivio
E che nel momento in cui è questione di a questo bivio viviamo il paradosso che chi si proclama sopranista
Mette la sua azione a disposizione di tutti quei grandi poteri internazionali che hanno come unico obiettivo quello di indebolire l'Europa che non stanno solo da una parte stanno ben sparsi per il mondo
Si mettono a disposizione di undici internazionale mentre si programmano sovrani scritte appunto di fare l'Europa
Allora in queste cose dobbiamo andare a fondo se i i se i rischi sono questi e non ho non voglio dare una risposta adesso nel cielo
è chiaro che tutti noi siamo legati all'identità sinistra
Non solo quelli che vengono da storie di parte di sinistra quasi tutti noi che veniamo da un'altra storia veniamo dalla strada a sinistra DC in cui il dibattito era addirittura sinistra nella DC o sinistra della DC
Quindi siamo tutti dentro innamorati dentro
L'identità di questa parola ma basta
Ma di fronte al populismo trasversale perché trasversale populismo
Prenda oggi anche la lega contro i Cinquestelle prendono elettore di destra di sinistra
Noi possiamo mantenere finito questo stiamo dobbiamo provare
A difendere quell'identità mandare oltre questo schema
è un tema contiamo di un congresso di Rifondazione
Zingaretti ha mostrato aveva spiegato anche lui non è su un tema di segretario del padre Martin a rifondare il Pd
Mostrare questa consapevolezza e ringrazia Nicola perché non è venuto solo a parlare ma è stato questo optare per un giorno e mezzo e l'ascolto è una delle qualità
Di cui abbiamo più bisogno nei prossimi anni
Serve
Serve fiducia
Serve ottimismo
Serve scrollarsi di dosso questo il misto di rassegnazione immobilismo Cinquestelle lega stanno costruendo sulla sabbia e quando si costruisce sulla sabbia presto o tardi ma crolla tutto
Noi dobbiamo evitare
Sciagura ulteriori per il Paese
Dobbiamo assolutamente prepararsi a un percorso che sarà lungo forse
Sarà sicuramente difficile ci sarà bisogno di lavoro di sudore
Di umiltà
Da Cortona credo andiamo tutti vi ossigenati ossigeno
Non è una corrente nel senso degenerato il termine ad Atene
Abbiamo offerto in questi giorni un luogo per discutere per riflettere insieme sono venuti quasi tutti gli esponenti più rappresentativi del partito ci può ancora fare io avevo addirittura qualche dubbio se avessimo perso questa capacità di discutere
Di ascoltarsi di rispettare idee diverse di riflettere in uno spazio diverso dalle due righe del Twitter dei tre minuti di alcuni convegni dagli asta che che uniformano tutto un pensiero
è un percorso lungo serviranno pazienza appunto su dormita ma questo è veramente il tempo che ci è dato vivere
Molti di noi
Hanno scolpita dentro quella frase che Moro disse
Nell'ultimo suo discorso politico
Hajduk parlamentare
Diceva quella frase se fosse possibile dire saltiamo questo tempo
E andiamo direttamente a domani credo che tutti accetteremmo di farlo
Ma non è possibile
Oggi dobbiamo vivere
Oggi è la nostra responsabilità si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere
Con tutte le sue difficoltà
Ecco Moro ci ha detto come dobbiamo essere fiduciosi e coraggiose ci riusciremo Nicola rispondo alla tua domanda possiamo farcela