Meeting di Rimini 2018 - Quel che muove il mondo

Buongiorno a tutti buongiorno a tutti
Sin da ora un grazie enorme ai due straordinari ospiti di questo pomeriggio il presidente Cobas Angelo il presidente Prodi che presenteremo in modo più adeguato fra qualche istante insieme a Stefano Manservisi direttore generale sviluppo della Commissione europea
Il tema della nostra chiacchierata di oggi è come vedete quel che muove il mondo e quel che muove il mondo
Non è certo un tweet notturno anche se viene da un leader politico di un Paese importante del mondo
Quel che muove il mondo non è certo il dilemma che sta appassionando l'Italia e l'Europa sul far sbarcare sbarcare o meno centocinquanta persone da una nave
E quel che muove il mondo non è certamente un raid sporadico su una Renault porto siriano
Vuoto perché i siriani sono stati avvisati dei russi dei russi sono stati avvisati dagli americani tutto ciò tutto ciò che ho citato è al massimo rumore di sottofondo del mondo brusio
Un brusio che rischia di distrarre confisca offuscare da ciò che nel frattempo realmente muove il mondo
Trasformazioni profonde trasformazione sulla demografia sulla forza degli stati sulla sistemi politici che li governano sulla sulle migrazioni
Trasformazioni che hanno origini lontane molti anni prima decenni trent'anni prima e che magari è si esprimeranno fra dieci vent'anni trent'anni dopo e che rimodella no ciò che attorno a noi
E per capire ciò che muove il mondo servono strumenti che ahimè oggi sembrano scarseggiare
Serve appunto la volontà di guardare indietro senza nostalgie
Merci è scarsa quando il cambiamento diventa ossessione serve capacità di guardare avanti Mercier scarsa quando prevale l'ansia per il futuro e serve la curiosità di guardarsi attorno
Merce scarsa quando prevale il desiderio di chiusura di muri l'illusione di essere padroni a casa propria
Guardare indietro guardare avanti guardarsi attorno
E quello che proveremo ora a fare insieme in questa tavola rotonda consapevoli del poco tempo e quindi della necessità di fare una carrellata veloce sui temi vastissimi ma anche consapevoli e lo siamo certamente Stefano Manservisi ed io e lo siete certamente vuol così numerosi qui di avere il privilegio di ascoltare su questi cambiamenti del mondo
Due leader dei loro Paesi due leader dei loro continenti come Romano Prodi il presidente Obasanjo giù
Io ho il piacere di presentare il presidente Prodi
Ho partecipato
Almeno una decina di incontri col presidente Prodi e ogni volta il moderatore di turno dice e ora presento il presidente Prodi e dice poi il presidente Prodi non ha bisogno di presentazioni e poi inizia dicendo ha studiato questa cattolica ha fatto il ministro eccetera io non seguirò questa regola e quindi mi limiterò a dire che per tutti noi il presidente Prodi non ha bisogno di presentazioni e passo quindi
E passo a Stefano Manservisi il compito altrettanto arduo di presentare un'altra personalità che non ha bisogno di presentazioni come il presidente basati o prego Stefano grazie Paolo grazie per prestare impressionante partecipazione
In realtà il prezzo pagato non avrebbe bisogno di presentazione neppure lui in Africa siccome siamo qui a Rimini magari due parole renderà ancor più evidente siamo l'importanza della sua presenza del suo contributo
Della sua della sua presenza in quanto uomo di Stato in quanto personificazione di momenti fondamentale della storia africana vorrei solo ricordare alcuni aspetti del presidente occupa Sandro che sono importanti anche per il dibattito che avremo dopo riprendo badando quando ci fu il colpo di Stato nel settantacinque
In Nigeria
Quando si ritrovò a essere a capo dello Stato risultato di un colpo di Stato
è stato l'uomo che ha ha ridato la democrazia alla Nigeria
Che ha deciso di lasciare il potere e di costruire un percorso democratico con una costituzione con una classe politica che fosse cresciuta nella democrazia con contraddizioni però questo un punto fondamentale che è stato ripetuto varie volte
Quando il presidente Obasanjo ha vinto due volte le lezioni democraticamente in Nigeria e quando confrontato a quello che molti leader africani si trovano ad affrontare cioè il famoso dilemma del terzo mandato
Che anche nella carta dell'Africa delle africana è formalmente scoraggiato
Beh si è trovato un partito che lo voleva e che voleva cambiare la Costituzione
E da uomo di Stato si è opposto a questo è uscito
Dalla sfera del potere e ha consolidato un processo di democrazia che è ancora in costruzione ma processo di democrazia in in Nigeria e quindi ha rinunciato non ha non si è presentato e credo che questi due aspetti vadano sottolineati oltre ad altri
Il fatto che predetto basando estati in prigione per la difesa dei diritti dell'uomo
In un Paese in cui le contraddizioni le contrapposizioni religiose anche sociali sono elementi di non coesione sociale il fatto che
Insomma così si sia battuto per creare una classe politica è che io credo questi sono elementi fondamentali perché
Nelle sfide del mondo globale il percorso delle istituzioni della democrazia e della consolidamento delle capacità dello Stato sono sicuramente uno dei punti su cui abbiamo discusso secondo aspetto dell'importanza dell'africano dell'uomo di Stato africano in questo dibattito è che l'Africa di quanto detto Paolo all'inizio è soggetto a volte non consapevole ma è soggetto
E soggetto e quindi c'è bisogno di sviluppa una soggettività globale quindi sì bisogno di una leadership globale e credo che il presidente Obasanjo in questo parte da una realtà che è quella della Nigeria
Che il Paese più popoloso d'Africa oggi quattrocento milioni di abitanti
Che Doge duecento milioni di diedi abitanti che ne avrà mezzo miliardo nel due mila e cinquanta più dell'Unione Europea se prendiamo le curve demografiche diciamo quali si presentano
Che al tempo stesso la prima potenza economica africana più importante del Sudafrica
Ma che è un Paese che esporta petrolio e importa benzina
è un Paese che
è tra le prime potenze economiche mondiali e la settima emergente ma che al centocinquantaduesimo posto dell'indice di sviluppo di di di sviluppo umano
Un Paese
Enorme ricchissimo diverso dove al nodo se sviluppato una guerriglia terribile che è quella di di Boko Haram
Dove le contraddizioni e le opportunità sono fondamentali beh è un po'lo specchio dell'Africa soggetto
De questo nuovo mondo in costruzione e quindi credo che il titolo doppio del presidente Obasanjo è l'uomo di Stato
Africano che ha modificato e trasformato la Nigeria ma anche rappresentante della nuova soggettività africana
Né in questo mondo
Informazioni
Questo dovevo presentazione presidente giusto per diciamo spiegate quale motivo in questa fase dobbiamo
Io mi permetto di aggiungere un'ulteriore medaglia che farà molto piacere a chi è in questa sala al presidente Obasanjo presento basando
è arrivato per essere qui a Rimini oggi da un volo dall'altra parte del mondo questa mattina e ripartirà per un altro impegno fra poche ore quindi ieri in una giornata per essere a Rimini si è sobbarcato un viaggio lunghissimo e questo è un ulteriore clemenza
E mi ha confessato se mi permette presidente che sua moglie si lamenta che dice che la sua vita in aereo e va a casa solo fare il check-in nel c'è cauto il cambio valigia che lo rende ancora più umano ai nostri occhi come tutti come tutte le nostre mamme mogli
Noi abbiamo l'articolato insieme a Stefano questo dialogo attorno a una decina di temi
Sul mondo che cambia su ciascuno di questi temi ci saranno gli autorevoli commenti prima del presidente Prodi e poi del presidente Obasanjo
Non possiamo non partire come primo tema dalla demografia alla demografia perché di tutti i temi che abbiamo scelto e la scienza più esatta sappiamo già oggi quanti saremo farà vent'anni ovviamente sappiamo quanti eravamo prima trent'anni fa due slide su questo
La prima è come eravamo nel mille novecentocinquanta in questa sala qualcuno nel mille centocinquanta era già nato come era già adulto
Guardate i colori l'Asia era al primo posto metà della popolazione mondiale al secondo posto un quarto l'Europa il rosso e poi l'Africa il verde il resto Nordamerica e latin America
Quindi al sì al primo posto guardiamo nel due mila cinquanta
L'Asia rimane al primo posto ma guardate lo scambio fra rosso e verde
L'Africa come citava Stefano poco fa diventa il secondo continente con un quarto della popolazione mondiale
E ora dell'Europa passa dal ventidue per cento al sette per cento questo sui termini quantitativi ma guardiamo quelli qualitativi e qui vediamo che nel mille novecentocinquanta la piramide demografica era appunto una piramide
Tanti giovani e poi via via pochissimi anziani col salendo nella piramide guardate la piramide nel due mila cinquanta
Come succede M a molti di noi si sono un po'indossati i fianchi e diventa una sorta di rettangolo più che una piramide
Ma in questo rettangolo che fatto di una media ci sono due dinamiche diverse quella dell'Africa che avrà una popolazione dall'età media fra i sedici e i venticinque anni
Alcuni Stati hanno la maggioranza dalla popolazione che sotto la la maggiore età
E un'Europa che avrà fra i quarantacinque cinquant'anni
Presidente Prodi quali sono le implicazioni di questa trasformazione del mondo per noi e per il resto del mondo
Ma
Io di questo eliporto solo dare atto nell'Africa subsahariana l'età mediana diciassette diciott'anni in Italia quarantasette anni fra i quarantasei quarantasette
Cioè son due mondi niente da fare sono due mondi diversi
E allora tutti i problemi dell'emigrazione tutti i problemi della necessità di aprire un dialogo diverso da quello di oggi sono i problemi del Tomasi non c'è niente da fare perché anche se cambiassero i termini di demografia e avessimo una rapporto leggermente diverso per il mio intera generazione ormai le cose sono fatte e allora che cosa implica implica che se noi continuiamo con la divisione di oggi con il non dialogo con la separazione
Sarà un disastro non gente a fare perché abbiamo forse troppo grandi che si confrontano fra di loro cioè l'Asia rimane metà del mondo come abbiamo visto prima
Ma l'Africa passa a due miliardi di persone e l'Europa
Meno di cinquecento milioni di persone quattrocentonovanta Gran Bretagna inclusa
Quindi se assolutamente poco da fare io credo che di fronte a questo o c'è una presa di coscienza
Di tutti i Paesi oppure lo scontro il dramma saranno inevitabile cosa vuol dire presa di coscienza quando noi pensiamo alla politica riguarda l'Africa
Noi lo vedremo poi nel seguito della nostra conversazione noi troveremo che tutto sommato negli ultimi anni il termine il lo sviluppo africano non è stato male è stato migliore della media annuale ma
E l'Africa era così decaduta che oggi come oggi due mila e diciassette ma l'Africa alla stessa percentuale
Di prodotto nazionale lordo del mondo che aveva nel mille novecentottanta
Con la popolazione che è aumentata come abbiam visto che è aumentato cioè attenzione che qui siamo veramente al punto di rottura
Che cosa mettiamoci un po'di l'utopia se noi vogliamo davvero vincere questa situazione non c'è altro non c'è altro al mondo che ha un grande accordo fra l'Europa e la Cina
Nell'intervento sull'Africa perché perché la Cina lo vedremo e del resto la conversazione ma
è intervenuta pesantemente in Africa e si è creata delle amicizie ma anche delle inimicizie dei problemi e delle tensioni e così all'Europa e allora
Se lo vogliamo aver la forza sufficiente per bilanciare quello che sta succedendo e nello stesso tempo per avere una politica credibile dobbiamo mettere assieme queste forze
Ve lo dico perché aprire un dibattito così con una io utopia utopia come sto facendo può esser provocatorio ma è certamente utile per capire come stanno veramente le cose
Pepe
Diciamo così che questo è molto spesso quello che diciamo noi
Tant'è che anche
I fondando un po'il paradigma della cooperazione allo sviluppo diciamo investire diciamo creare occupazione vedere che l'Africa e il continente giovane e sempre più grande sempre più globale ma la presente visto dal punto di vista africani
Qual è diciamo come voi vedete l'Europa in questo in questo sta in questa trasformazione come voi vedete voi stessi perché in fondo stiamo parlando della trasformazione del vostro continente quindi che cosa pensate di fare in che maniera la responsabilità che la vostra può trasformarsi in un patto verso l'Europa anche verso altre
Ma in pratica il discorso europeo come abbiamo fatto finora guardiamo all'Africa ma qual è il discorso dell'affare che guarda se stessa e che guarda in questo anche l'Europa
Sì sì
Sanciu fermarci Vacchi
Desidero
Ringraziare il mio amico Romano Prodi
Per la sua presenza qui accanto a me in occasione di questo pannello
Abbiamo partecipato agli stessi panni in alcune occasioni
E noi collaboriamo per me quando lui era all'interno della Unione europea i quando io ero presidente della Nigeria
Per me
Lui è un vero e proprio europeo
Dunque il punto facciamo il punto in merito la democrazia
Ci sono due modi per considerare la democrazia
Sì la demografia può essere vista come una risorsa
Ho come un peso con una sorta di passività
Nel corso degli anni
La demografia ciò che ha contribuito Allo sviluppo delle società e delle comunità
E questo aspetto non va cambiato la differenza fra la demografia intesa come risorsa o come il peso
Passo ha a che fare con con la competenza con il livello per così dire di istruzione e di responsabilizzazione di innovazione della demografia stessa
Perché in questo modo sia appunto una demografia quando sia una demografia senza istruzione senza abilità
Senza occupazione
E senza responsabilizzazione senza empowerment allora in quel caso la demografia non solo diventa un peso ma un peso molto pericoloso
E come ho spesso affermato in Africa
Se non ci rendiamo conto del fatto che la demografia può rappresentare un pericolo
Quindi un peso molto pericoloso e al tempo stesso una risorsa allora in realtà come se fossimo seduti su dell'esplosivo
Quindi che cosa si può dire in passato la demografia la demografia pardon e non è stata statica
L'antropologia l'archeologia hanno dimostrato che l'esistenza umana iniziata in Africa sono iniziate in Africa
Nessuno discute più di questo
Nessuno più affermate cioè non è vero
Si parla di demografia però è di migrazioni che hanno contribuito allo sviluppo del mondo e che si sono spostate dall'Africa al Medio Oriente all'Europa Allasia e successivamente alle Americhe
E questo è un aspetto di cui dobbiamo sempre tenere conto
L'umanità Resta umanità
E che cosa vedo per l'Europa e per l'Africa
I leader africani gli africani in generale devono assumersi le proprie responsabilità seriamente nella gestione degli aspetti demografici
Non possono non ottemperare a questi responsabilità non prestando attenzione alla corretta gestione degli aspetti demografici
In Europa la democrazia la democrazia la demografia sarà in calo in Africa invece la popolazione crescerà
E quindi come ha già affermato il presidente Prodi dovremmo essere in grado di riunirci per così dire ora quali sono le cose gli aspetti che l'Europa chiederà all'Africa nella gestione della demografia africane in questo a vantaggio sia della Africa che dell'Europa e in generale a vantaggio del mondo intero
E che cosa chiederà invece l'Africa all'Europa nella gestione della demografia
Affinché la Demografia africana e quella europea possano essere complementari e nonna porsi in posizione antagonistica
Credo che questo sia un aspetto che dobbiamo affrontare quando noi in Africa e voi in Europa parliamo di demografia la demografia
Non dovrebbe essere più un peso perché se ben gestita
Se lavoriamo insieme la demografia dovrebbe rappresentare un vantaggio una risorsa
Per l'Europa per l'Africa
In realtà per il mondo tutto intero
Grazie si o o secondo
Passiamo a un secondo tema del mondo che cambia che è quello dei conflitti i conflitti che sono un altro come muore un altro brusio che accompagnano il nostro tempo
Ovvero il rumore e brusio sulla possibilità di ritorno a conflitti di larga scala su l'ho un mento dei conflitti nel mondo l'economista che non è la Bibbia ma ha dedicato a questo tema una copertina recentemente e e anche il Papa come tutti ricorderete ha parlato alcuni mesi fa della guerra mondiale a pezzi e proviamo a fare sul tema dei conflitti lo stesso esercizio di guardare un po'indietro venti trent'anni quarant'anni fa e vedere qual è la situazione
Effettiva di oggi sul tema dei conflitti e qui c'è una sorpresa mentre noi parliamo di conflitti crescenti
In questo momento nella storia dell'umanità dal dopoguerra abbiamo il più basso numero di conflitti Frascati della nostra storia recente
Ma questa immagine non dalla realtà complessiva del fenomeno perché a questi conflitti tradizionali quelli fra Stati lo Stato ha che combatte lo stato di si accompagnano altri conflitti quelli dentro gli Stati che sono conflitti civili o conflitti d'altro tipo pensate
Ai conflitti in Siria che sono dentro la Siria ma ci sono potenze straniere pesantemente coinvolti se consideriamo questi conflitti
Il quadro cambia sono i colori arancioni e gialle di questa slide e vedete che in questo momento se consideriamo anche questi conflitti siamo a un record alto di conflittualità non ha un record basso
A questi conflitti interni ha dedicato gli ultimi anni del suo impegno di segretario generale una personaggio una personalità africana che ricordiamo oggi con grande affetto che Kofi Annan lo ricordiamo
Insieme a un altro grande personaggio dell'Africa
Mafia nani dopo la drammatica esperienza del Ruanda e della Bosnia all'epoca era direttore del Department for peacekeeping ha lavorato negli ultimi anni del suo segretariato per introdurre una possibilità per loro di occuparsi anche dei conflitti interni con la dottrina della responsability to protetta la responsabilità di proteggere che dopo l'esperienza libica e però un po'fuori moda
Iniziò di nuovo dal presidente Prodi quanto
Siamo rischio qual è il rischio di conflitto e quali strumenti abbiamo ne ho citato uno non più utilizzabile per ora per affrontarlo ma i grafici che abbiam visto ce lo chiarisce di
Non abbiamo avuto una guerra mondiale e non abbiamo delle grandi guerre
Però
Riprendo quello che ha detto il Papa abbiamo una guerra mondiale a pezzi
Cioè tantissime governo dappertutto e soprattutto guerre eterne ma stiamo attenti perché queste fanno milioni di morti e non è che siano delle cose da poco e qui una prima riflessione
Probabilità di una guerra mondiale
Io ritengo che non siano molte solo ottimisti in materia anche se fioriscono le analisi
Di quando nel mondo che è stata dalla storia versetto Tucidide Dolcetto polo torinese cioè una potenza crea stabilizzata Sparta è una potenza crescente attende quante volte c'è stata la guerra nel mondo
Una potenza stabilita tra Stati Uniti e la potenza crescente scita
Ma gli storici citi crolla il mio mestiere ma leggo che su sedici casi dodici sono sfociati in una guerra
Io ritengo che noi andiamo negli altri quattro
Perché il mondo si è molto impastata le grandi imprese sono un po'americane un po'cinesi il commercio nonostante gli ostacoli di questi giorni tutto sommato regge quindi sotto questo primo aspetto io sono abbastanza ottimista
C'è invece un altro aspetto che mi preoccupa che tu hai accettato quando hai alluso alla Libia nella mia esperienza l'inviato dell'ONU per il l'Africa subsahariana mi sono accorto che manca la forza dello nonostante Kofi Annan stanziare uscito l'ONU interviene
Quando c'è qualcosa che non interessano i cinque grandi potenze
Poi sia interesse fisico grandi potenze si ferma questo è e e e sempre più così e sempre più così cioè
Viviamo in un mondo specchio spaccato in due dal punto di vista di quella che dovrebbe essere la politica solidale
I grandi conflitti in mano ai cinque grandi anche se i grandi oggi non sono quei cinque però hanno il diritto di veto e la politica quotidiane in cui
Vede l'ONU sempre più assente per sempre più in difficoltà e sempre più impegnata intendiamoci cose importantissime profughi
Assistenza protezione dei più deboli tutto questo
Ma non più con lo spazio politico forte che regge il mondo ecco attenzione che questa divisione in due non può mica durare durare a lungo ripeto quindi non ho paura
Anche se ho preoccupazione di una guerra mondiale tipo quello col mese di un grande scontro fra le potenze anche perché tutto sommato le dottrine stati i diritti vicino alla fine hanno delle compatibilità fra di loro sono molto preoccupato per queste guerre mondiali a pezzi
Alle quali vedo sempre meno un rimedio da parte della comunità internazionale e
Una
Assenza ancora più forte da parte dell'Europa cioè noi ci prendiamo sempre più il compito di mettere qualche pezza qualche rimedio qualche buona parola
Ma mai di prendere una iniziativa persiste Bader un'aria
Anche le più vicine
A lui anche le più vicine a noi
Pensate il conflitto siriano
Nelle grandi potenze pensate al conflitto libico
Che vede non l'Europa ma un singolo Paese europeo che prenderà iniziative quindi sotto questo aspetto stiamo facendo grandi passi indietro
Sulla sulla questione della dinamica tra intervento delle Nazioni Unite capacità e e volontà politica presidente Prodi ricorderà che quando era presidente della Commissione europea insieme se posso dire inventammo un meccanismo per aiutare gli africani e fa la pace in Africa
La facilità africana per la pace fu in fondo un'idea i koala perché in in mezzi erano limitati anche se dopo quasi dodici anni abbiamo già speso due miliardi e mezzo per aiutare di africani nell'operazione di peacekeeping però l'idea che in fondo la miglior soluzione sia quella trovata da chi è sotto stress e quindi agli africani stessi rimane un punto fondamentale allora al presidente Obasanjo nella sua qualità anche di come dire di membro fondatore dell'Unione africana di opinion maker di anche parte del gruppo che era era era presieduto da Kofi Annan a noi il l'africano Pamela no di cui è membro ecco è questa articolazione tra responsabilità africane responsabilità globale
Può essere la strada attraverso la quale oggi l'Africa più che ancora l'Europa io o altri può prendere in mano il destino di territori come quelli del San nel che sono infestati dal terrorismo
Jihad vista ma anche di contrabbando
Nel Paese la Nigeria il fenomeno di Boko Haram che ha origini complesse non c'è mai
Un elemento esterno scelta altrimenti interno la fragilità dell'Africa dell'Est
Infiltra abbi il da quello che succede nella penisola arabica
Attraverso gli Shabab somali e che scendono fino a Sampdoria che possono saldarsi con un con un movimento che arriva fino in Estremo Oriente ecco gli africani hanno gli strumenti possono farlo hanno la determinazione per poter riempire questo vuoto tra un globale spesso prigioniero degli interessi di pochi e una realtà in cui più che conflitti tra Stati ci sono tensioni interne che comportano instabilità e drammi umani
Per Giuseppe Morchio
Grazie
Vorrei fare una distinzione
Fra la possibilità di una guerra mondiale
I la continuazione di conflitti
Che siano grandi conflitti piccoli conflitti conflitti fra Stati o all'interno di Stati
O fra Stati diversi appunto
Secondo me uno una delle cose che c'era aiutato prevenire un'altra guerra mondiale dalla a fine della seconda guerra mondiale questa e questo deterrente era caratterizzato dal bando dal veto alle armi inutili nucleari di fatti tutte le grandi potenze
Ogni guerra mondiali potrebbe essere fra due grandi potenze e questo tipo di guerra ovviamente prevederebbe l'utilizzo di armi nucleari si si invitano le armi nucleari demente e la guerra mondiale sarebbe impossibile questo credo sia un aspetto chiaro a tutti
Sebbene sia chiaro a tutti
Cosa rimane sono guerre e conflitti per esempio di natura minori
O per esempio guerre fra un'area e l'altra
E in Africa
Noi siamo stati le vittime principali di questo tipo di conflitti
Abbiamo parlato ad esempio della situazione in Libia
L'Africa
Aveva una soluzioni per così dire un Progetto per l'assoluta per per questa zona ma quando i leader africani hanno cercato di realizzare questo progetto
In realtà c'è stato qualcuno che ha deciso al di sopra delle loro teste
L'America e l'Europa
Ed è questo ciò che è successo sono stati scavalcati
In una situazione in cui e le risorse
Dell'Africa sono limitate
Sarebbero in grado di gestirle sono nella misura in cui appunto possono gestire tutte le risorse a loro disposizione
Per esempio in Sierra leone
La situazione è stata portata a compimento abbiamo avuto un esito positivo
E ci siamo riusciti per esempio autonomamente lo stesso in Liberia e siamo riusciti a gestire il problema liberiano da soli
Sì in base al principio di sussidiarietà
Dovremmo essere lasciati in grado di gestire ciò che siamo in grado di gestire in Africa
E sì abbiamo bisogno di risorse avere risorse aggiuntive
Per poter essere in grado di fare ciò che occorre fare per noi da da soli
Ma non non abbiamo mai avuto un grosso potere da questo punto di vista per qualunque motivazione un potere di intervenire di intervento
Quindi c'è mancata e l'abilità di agire e di fare ciò che è necessario per noi
E per esempio nella Repubblica democratica del Congo
Nel mille novecentosessanta io sono stato inviato linea quello stato come funzionario e il problema
Quel problema di quegli anni è lo stesso ancora oggi lo stesso che probabilmente continuerà a esserci finché
E fintanto che noi non consentiremo ai cittadini di quello Stato
E i nostri fratelli le nostre sorelle africani di risolvere autonomamente i loro problemi
E uno dei motivi per i quali i problemi in quei Paesi non è ancora risolto risolto è che le risorse di cui il Paese della Repubblica Democratica del Congo
Uno appunto dei paesi con la quantità di risorse più ampie dell'Africa quindi la risposta è questa
Lasciare lasciar funzionare il principio della sussidiarietà nella gestione dei conflitti in Africa far applicare questo principio esattamente come si applica in tutto il resto del mondo e se funziona
Io credo che
Che il numero dei dei conflitti fra Stati
Di conflitti anche intestini in realtà si ridurrà
Le Nazioni Unite
Che sono state come una sorta per così dire di il pioverà sono state quasi tentacolare nelle loro operazioni di peacekeeping
Per esempio hanno toccato comunità regionali in Africa in Asia magari anche in America latina ma in realtà bisognerebbe lasciare queste aree fa gestire appunto le loro risorse e far far loro io lavoro che occorre fare lì
E
Non c'è stato o un nessun momento in cui abbiamo avuto completamente la pace
è stata quasi pace molte zone
Il mondo è stato si è originato grazie alla a due soggetti Adamo ed Eva e già all'epoca c'erano c'erano dei conflitti semplicemente per un frutto già all'epoca si aveva un conflitto si è avuto un conflitto
Un conflitto
Che poi in realtà a in parte scatenato la la maledizione
E questo ha fatto accodato dei conflitti e che sono stati poi mondiali
E
Quindi non credo
Che ci sarà una pace assoluta non ci sarà forse una pace relativa se facciamo ciò che dovremmo fare in
E ciò che io chiedo che iniezioni unite
Facciano applicare applichino realmente il principio di sussidiarietà
E in questo quadro di incertezze sui conflitti e Pussy cresce
Si cresce economicamente perché mentre noi soprattutto in Occidente Cile chiamo ancora le ferite per la grande recessione dei questo secolo
La crescita media del mondo non è assolutamente male guardiamo in questo anche in questo caso un po'indietro nel tempo
La linea rossa e la media degli ultimi cinquant'anni della crescita
Vedete che nel mille nel due mila e diciotto siamo molto vicino a questi siamo intorno al tre per cento e ci sono stati negli ultimi sessant'anni almeno venticinque anni in cui eravamo messi come crescita molto peggio di ora
Ma ma ci sono dei ma il primo ma che queste la crescita media e la crescita media è fatta di paesi che per quindici anni sono cresciuti del quindici per cento alcuni anche in Africa
E Paesi che in questi quindici anni sono andati indietro rispetto al PIL che avevano il secondo ma e che questa crescita che stiamo vivendo media degli ultimi sessant'anni staff beneficiando di due condizioni eccezionali se guardiamo indietro nel tempo tassi di interesse bassissimi e non è detto che rimangano anzi è molto probabile che aumentino
E Dazzi vastissimi ne parliamo molto di guerra dei dazi ma stiamo vivendo in questo momento nella fase storica
Della nostra storia con meno dazi
E il terzo il terzo ma e che questa crescita anche dove c'è stato è stato una crescita con disuguaglianza guardate questa slide che ci dà il senso della disuguaglianza che è cresciuta
Tutto ciò che vedete in questa slide in azzurro e blu vuol dire che in questi anni la disuguaglianza aumentata
Vedete un po'di bianco mal bianco sono paesi che dove non ci sono dati sulla disuguaglianza quindi in pratica tutto il mondo salvo pochissime eccezioni hanno visto l'aumento della disuguaglianza
Cosa aspettarsi presente su questi scenari economici
Posso spendere trenta secondi ricorda quello che ho detto prima il centro paesaggio proprio per dire i grandi problemi che abbiamo davanti no ha parlato delle tensioni nella Repubblica democratica del Congo adesso abbiamo delle elezioni
Pubblicati cifre pensate una cosa
Il mondo vuole trasformarsi e deve trasformarsi verso l'auto elettrica
Verso le batterie il settanta per cento dei metalli rari che vanno in una batteria solo in un solo Paese la Repubblica Democratica del Congo
Allora di fronte a questo a questa specie di Chitty Chitty polveriera che può scoppiare da un giorno all'altro non vedo niente
Non c'è nessun senso di capire che li potrebbe avere un conflitto enorme perché il cambiamento del mondo passa attraverso i metalli rari della Repubblica Democratica del Congo
A meno che non ci siano cambiamenti tecnologie che va be su questi ma oggi come oggi è questo per quello che vi dico guardate l'importanza
Di avere un arbitro per questi piccoli per questi conflitti interni perché l'Info scoppiare di tutto scusate ma mi sembrava opportuno dare questo senso del dell'ecco a voi
Secondo
è verissimo da un lato c'è qualcosa di
Di giacente
Che i Paesi in via di sviluppo globalmente
Crescono un po'più dei paesi sviluppati ed è questo è ovvio
Se avete un reddito pro-capite di venticinque mila dollari o di trenta mila dollari avete bisogno di minor crescita dichiaro un reddito di cinquecento dollari per radio su questo non c'è dubbio
Ma il fatto
Incredibile è il problema delle disuguaglianze
Paese comunisti Paesi capitalisti eccetto un po'di Paesi scandinavi che han cambiato poco la Francia e per un paio d'anni il Brasile per cinque sei anni dappertutto sta aumentando la disuguaglianza
Ripeto nella idem della diversità assoluta dei sistemi cioè in Cina c'è una disuguaglianza è impressionante e crescente capite allora
Cioè cosa perché perché perché e qui è interessantissimo perché
Per i nostri Paesi le le ragioni solo abbastanza semplici cioè
La finanziarizzazione dell'economia in cui tutto il valore aggiunto del passato a alla finanza soprattutto e qui sta cambiando un'altra cosa
Che i nuovi intermediari sui grandi
Protagonisti del nuovo mondo cioè vent'anni fa quando guardavamo chi erano le più grandi imprese al mondo trovavamo già gara letti General Motors Ford e accetta sono scomparsi
Adesso gli intermediari cioè i veri ricchi del mondo sono gli intermediari Gogol appena alle vada a Bassolino tutti questi ormai è stato accumulando la grande ricchezza mondiale e guardate che stanno portando disuguaglianze impressionante non solo per quello che si dice
Crede vero che portano tutti i loro profitti dove le imposte sono minori ma proprio perché prendono una fetta
Sempre crescente del reddito dalla umanità voglio dire se voi ordinate un albergo arabo che iniziò a cose di questo genere no questi si prendono il venti venticinque trenta per cento della somma questo capita per tutte le cose no
E allora a chi lo ha tolto il resto camerieri o anche a volte proprietarie dette l'impropri degli alberghi ai cuochi eccetera cioè tutto questo passaggio tecnologico sta aumentando la differenza per cui discutevamo con un filo fu un amico più sapiente edile alla fine della discussione dico ma il nuovo Barcis boh uno dovrebbe avere questo botto intermediati di tutto il mondo UniCredit
Perché l'iter mediatori sono solo loro che cioè se non nelle ci abboniamo ai nostri giornali con con con con porno è sui centosettantanove euro di abbonamento il trenta per cento Valente mediante
E non al Corriere ora o a stampare pubblico agli altri cioè vediamo in questo mondo allora le differenziazioni per forza aumenta
Poi fanno le grandi fondazioni della carità eccetera manca ma questo è una piccola cosa secondo fatto dopo la rivoluzione di Reagan e della Thatcher il problema
Della politica mondiale è stata l'imposta è sempre cattiva
Chiunque ha parlato di tasse ha perso le lesioni o è venuto da me già fatto io vi possono essere testimone o curare di di quello che capita in queste carte
è una tendenza è una tendenza impressionante cioè nell'immediato dopoguerra il la tassa media l'aliquota media americana superava il settanta per cento
Oggi siamo almeno del trenta
E non c'è da fare l'elettorato
Quando si parla di tasse reagisce in questo modo ora è chiaro che questo è un ulteriore aumento della differenziazione terzo globalizzazioni tecnologia ma con l'esempio di prima delle ho già dato quattro quindi attenzione che se noi non ci abbiamo una nuova sensibilità politica
Su questi temi la differenza non potrà che aumentare perché in questo momento le forze e della democrazia liberale e della comunismo insomma dei paesi a gestione centralizzata vanno nella stessa direzioni
E qui non c'è ancora una sensibilità per capire che a un dato punto questo qui questo si rompe anche il nostro Paese il dibattito sulla disuguaglianza
Non ha mai preso la concretezza delle decisioni concrete la sui singoli provvedimenti
E ripeto io ritengo che questo discorso non Possa andare avanti a lungo anche perché sta spaccando
La solidarietà anche delle nuove democrazie dei paesi in via di sviluppo cioè non è un fenomeno solo dell'Occidente ma è un fenomeno anche moltissimo dell'Africa cioè
In molti aspetti della democrazia africana chi vince le elezioni ritiene di essere il padroni fisico del Paese no della proprietà del paese e quindi può benissimo operare una politica coerente con l'aumento delle disuguaglianze senza che questo venga in qualche modo interrotto da correnti opposte
è allora qui se non c'è una sensibilità
Questo discorso non può che andare avanti purtroppo
Presidente per portare questo discorso in Africa
Diciamo l'Africa anche durante la grande crisi non ha mai smesso di crescere
Una crescita che
E fragile perché molto spesso ma non così come una volta legata ai prezzi delle materie prime non come una volta però certo questo ha un impatto ma il fatto che in questi giorni in cui pare si sono diciamo un livello medio l'Africa cresce di quattro cinque sei per cento
Si creano e in certi settori come quelle delle telecomunicazioni ancora molto di più
Abbiamo d'altro lato una società africana giovane che è molto o attenta alle alle tecnologie d'altra parte l'utilizzo della telefonia mobile per trasferimenti bancari in Africa è il più alto che in tutto il resto del mondo
Il numero di telefoni mobili che circola in Africa è in media superiore a quello che circola non solo in Europa ma anche nelle Americhe quindi c'è una propensione a technology non è che e il villaggio sperduto però al tempo stesso se noi guardiamo a quelli che io aveva detto o il prodotto nazionale lordo
Li abbiamo chiesti applichiamo il metodo di cui Romano Prodi ha parlato cioè delle ineguaglianze ne abbiamo Paesi che potrebbero perfettamente essere simile a Singapore come reddito pro-capite sì lo applichiamo al tre per cento della popolazione che lo possiede
Queen equatoriale
Al volo
Per il resto la popolazione non è povera e più che poi
Allora
O presidente come si può in un'Africa che cresce in cui il reddito nazionale e marginalmente prodotto dalla fiscalità tra il dieci e il quindici per cento
E in cui la concentrazione della richiesta e quindi del disuguaglianza che crea anche i conflitti all'interno dei Paesi è talmente alta che è il fardello che si porta dietro in un qualche modo il continente come si può rompere questo circolo vizioso di un continente ricco che arricchisce sempre di più delle élite e che marginalizzazione un po'di più malgrado le richieste chi è della povertà e sarà destinato a esserci percento
Grazie molte
Vorrei sottolineare tre ambiti
Tre ambiti di disuguaglianza
La disuguaglianza all'interno dello Stato legge uguaglianza fra le persone la disuguaglianza
Tra Paesi
All'interno della stessa regione e la disuguaglianza
Tra le Regioni
All'interno del globo nello
Parlo ora del disuguaglianza soprattutto in Africa all'interno dei singoli Paesi
In Africa si è visto
Che
Mentre i nostro pile sta aumentando
Aumento del sette per cento del cinque per cento eccetera
Nonostante questo momento
Ciò che fa sì che gli africani possano condonabilità migliore in realtà non è lì non è presente le persone in un anno di crescita non hanno l'acqua i loro figli non vanno a scuola
Quando si dice che un Paese in Africa cresce
Che il Pd un Paese in Africa cresce del sette per cento
In realtà non c'è ancora Jive andare netto villaggi
Di quello stesso paese a dire la gente guarda il il piede tuo paese aumenta del sette per cento quindi il tuo stile di vita aumentato del tre per cento ti risponderanno che sicuramente sei pazzo perché loro non vedo negli affetti
Non riescono a percepire le ripercussioni di questa crescita non le vedono su di loro quindi per me credo che uno degli aspetti che occorre fare
Sia trovare degli altri parametri
Decidere qual è il tasso di crescita e come si sta evolvendo un determinato Paese non considerare solamente il Pd ci devono essere degli elementi di misurazione dei fattori degli indici
Che dovrebbero indicare il la crescita del benessere delle persone
Per esempio la mortalità infantile
La mortale l'aspettativa di vita
Il livello di istruzione
Il tasso di occupazione
Quindi questi dati questi aspetti
It pochi
Che sono riusciti a crescere a un punto di vista economico fanno sì che il divario fra se stessi e i più poveri sia sempre maggiore
Ed è responsabilità del governo equilibrare un po'la situazione cercare di compensare queste situazioni
Economie di mercato per il capitalismo qualunque sia il termine che vogliate utilizzare da soli non faranno questa correzione non rimuovere hanno la disuguaglianza anzi rilievi peggioreranno ma son le politiche e governative che devono occuparsi di questo
Parliamo ora di disuguaglianza fra paesi da questo punto di vista vorrei dire
Che
Se
Se i governi di un Paese Presidente della Repubblica Democratica del Congo
Dispone di una risorsa addominale particolare che ha particolarmente richiesto molto importante e che molto importante per lo sviluppo
Di una particolare innovazione e di una data tecnologia
Allora
Non solo quella minerale diresse l'importanza per il mondo ma anche lo sviluppo di condizioni di vita dei cittadini della Repubblica democratico del mondo devono essere importanti per gli interessi del mondo
E questo perché finché
Quelle finché si continua a frustrare quel paese e si sono tutta nuova le sue risorse quelle minerale si arriverà a a un nel momento in cui ci saranno dei conflitti intestini
Che faranno sì che non si riusciva neanche più ad accedere a quella minerale
Quindi bisogna adottare un approccio olistico
Attuare delle misure olistiche
In Africa io dico sempre che non c'era bisogno
Di avere per esempio una oasi nel bel mezzo del deserto perché tutti i Paesi africani devono sforzarsi per crescere e svilupparsi insieme
Perché se c'è un Paese che abbastanza sviluppato ma ce n'è un altro che non è ben sviluppato non è affatto sviluppato sicuramente ci sarà il problema della migrazione
Che stiamo già sperimentando e quindi la xenofobia col motivo per cui ci sono problemi di xenofobia in Sudafrica
I giovani del Sudafrica credono che
Chi viene dalla Tanzania chi viene dall'Angola
O dal Mozambico
Chiunque vada nel loro Paese
Non siano i benvenuti quindi non vogliono che abbiano buone condizioni di vita e questo non deve essere ora parlo invece della disuguaglianza a livello regionale anche questo tipo di disuguaglianza deve essere affrontate gestita
Sì vogliamo vivere in un mondo ecco
In un mondo in cui tutti abbiamo la sensazione di appartenere esattamente a quel mondo
Allora le risorse di quel mondo devono essere condivise
A vantaggio e per il benessere di tutti i cittadini del mondo
E quindi occorre ovviamente ridurre il divario o a livello di disuguaglianze regionali credo che questo possa essere fatto debba essere fatto
Il fatto di non riuscire a farlo significa tipo significa posticipare il problema e prima o poi questo problema si ripresenterà
è già stato già stato citato come tema ma fra le forze che muovono il mondo lo ha citato duecento bus Angelo c'è ci sono anche le migrazioni
E le mediazioni sono il tema politico del momento lo sono dalla Svezia all'Italia
Dall'Europa all'America
In Messico il nuovo presidente del Messico dovrà fronteggiare ora il tema del blocco americano che fa sì che i migranti dei Paesi del Centro America arrivino in Messico e resti permessi con prole ma che abbia visto che in Europa
Fino arrivare a essere un problema in quell'Australia che in questi giorni siamo invocando come modello dove negli ultimi dieci anni quattro primi ministri sono stati defenestrato i nomi solo per il tema migrazioni ma anche sul tema migrazioni
Eppure se guardiamo anche qui come abbiamo fatto in tutto questo tempo assieme guardiamo indietro e guardiamo la percentuale di popolazione che sta migrando non stiamo vivendo una incredibile emergenza migranti
Nel mille novecentosessanta immigranti economicità altro tipo nel mondo erano il due virgola quattro per cento dalla popolazione oggi siamo al tre per cento
Basta questo per scardinare
La convivenza europea i rapporti fra Paesi far cambiare governo in Europa che mette in crisi governi nel mondo
Cioè ci sono dei ma anche qua se guardiamo il valore assoluto non in percentuale abbiamo un quadro già diverso erano settantadue milioni migranti nel sessanta sono duecento quarantatré milioni oggi
Ma ciò che forse ci fa sentire questa crisi dei migranti in modo più serio e che è cambiato negli ultimi quindici anni il luogo dove i migranti si si indirizzano
Guardate in questa immagine guardando colore giallo mi mi limito alle zone vicino a noi cioè l'Africa l'Europa il grosso delle migrazioni il grande giallo lo vedete sopra
Tutto in Africa quindi da un Paese africano all'altro e un po'in Europa era alle migrazioni dell'est Europa delle persone che arrivavano dopo la caduta del muro gradualmente da noi
Ora te lo la stessa immagine oggi come sempre in giallo i flussi migratori
Cosa vediamo vediamo che l'Africa e ancor più di prima il luogo delle migrazioni ma la novità quella che fa percepire a noi la grande crisi emigranti e che il giallo arrivato anche sopra i quel giallo a due linee qualcosa dall'Africa sì ma il grande flusso della Siria
Quel già alle norme che arriverà l'anno che arrivavano già in Turchia poi Germani attraverso i Balcani
E poi quel flusso che va verso la Russia che il flusso del dell'Ucraina cioè dei russi ucraini che tornavano che tornavano in in in Russia
Come cominciamo Presidente Prodi e poi presidente Obasanjo Jo questi queste immagini questi flussi ma una battuta sull'emigrazione ancor più difficile per tutto il resto me ne rendo conto no no proprio
Già questi dati siano estremamente significativi lui tutto limitazione è sempre stata al mondo importante se non quando parliamo di una grande migrazione parliamo di una migrazione biblica
Perché nella Bibbia tutto immigrazione no no no
Però la grande differenza tra il due mila e trenta mila e quindici no all'interno dell'Africa non c'è una gran differenza perché anche lei erano amiche lezione non controllate non guidata la grande differenza
Che la indicazione di oggi sfugge il controllo dei governi non guidata e quindi crea paura
Questa è la grande differenza se noi vedessimo guidato due mila e quindici al due mila diciassette non avremmo più la striscia che dalla Siria nell'Occidente perché con l'accordo
Discutibilissimo dell'Unione europea con la Turchia
è stato in qualche modo arginate guidata Cuesta
Allora il problema della migrazione
Che è diventato un problema globale
E cambiato perché sì innesca col problema della sicurezza del cittadino
Perché l'immigrazione è ancora necessaria tutti i dati che ci dicono che porta concorrenza ad esempio alla occupazione italiana devono essere devono esser completamente cambiate perché se non avessimo i marocchini
Non avremo neanche il formaggio grana o la pulizia delle città con con gli altri li grate dei diversi Paesi c'era la peste di rumeni i muratori che agiscono le case non li avremmo e pagano la loro bella e INPS eccetera il problema è che si è aggiunto un'emigrazione che non è che è politicamente non controllata cioè
Il flusso dall'Africa la scritta c'è da parecchi anni io ripeto sempre che quando lo presenta così europeo procede così italiano questo ex questa spinta dalla Libia esisteva moltissimo Gheddafi spesso la strumentalizzata e spesso lì minacciava di non andare dei barconi di migranti ma c'era un ordine internazionale per cui questo veniva gestito veniva non si traduceva in angoscia da parte della popolazione oggi è cambiato questo aspetto
Quindi il problema dell'emigrazione nel futuro
Sì estive sulla regolarla perché date le differenze demografiche occhio descritto prima come possiamo pensare che non ci sia il migrazioni
L'Europa perderà trenta milioni di abitanti prima della del d'del metà del secolo non fra chissà del tempo il il livello del di natalità in Germania negli ultimi due anni un po'cambiate un po'migliorato ma il livello di natalità fino a due anni fa di Germania Polonia Italia-Spagna per dire alcuni grandi Paesi era tale da rendere indispensabile e il fenomeno dell'emigrazione
Solo la Francia ha un suo equilibrio tra i grandi Paesi dell'Europa continentale
Anche la Francia a non ha un equilibrio perfetto ma si avvicina molto gli altri paesi hanno delle opere di squilibrio che fa l'impressione in più aumenta la popolazione ante anziana allora il discorso si deve trasferire a un discorso politico di regolamentazione
Del emigrazione perché altrimenti il messaggio
Che viene data al cittadino e di una assoluti insicurezze allora e l'emigrazione il tolto che diede che viene condannata e nel nostro dibattito nazionale interessantissimo
Perché si pongono in rilievo il conflitti che spesso ci sono nella assegnazione delle case del welfare
In Francia ma non si tiene conto del fatto che addirittura in molti casi la percentuale di questi migranti che lavora e assai più alta
De la percentuale degli italiani che lavorano no e quindi e viene messi in rilievo soltanto l'aspetto negativo
Ma questo è perché c'è la paura
Cioè la mancanza di una gestione politica allora e qui in cui il discorso europeo diventerebbe importante perché e si aggiunge alla mancanza di gestione politica il fatto dei singoli Paesi che si sentano abbandonarti
Ecco quindi il doppio problema una discorso di per noi di mettere la pace in Libia
Tanto per essere chiari cioè la Libia è diventato drammatico commercio gente della carne umana insomma no con tutte le conseguenze del caso
E servizio risolve questo diventa diventa un problema adesso tra l'altro fenomeni simili si fanno si vanno affermando nei confronti della Spagna della zona Algeria Marocco di tutta questa parte del del del sta africano del West Africa scusate
Però dico diventa il problema generale e lo possiamo affrontare in modo decente solo se si ristabiliscano i rapporti tra Paesi
Ultimo punto però li potete ristabilire non solo se c'è un ricco composizione della politica libica ma anche se c'è una spinta allo sviluppo africano per questo nel mio intervento iniziale ho detto che ci vorrebbe questo grande piano che coinvolga europei Cina
Perché ricordatevi che l'emigrazione si regola diventa meno drammatica
Quando
C'è la speranza in un Paese non quando un Paese diventa ricca ricco ma quando comincia a sperare l'emigrazione italiana della povera gente non parliamo quella di oggi che l'emigrazione purtroppo di élite ma l'emigrazione della povera gente
E c'è stato non quando l'Italia sale tutta sviluppata ma quando ha cominciato a sperare cioè medaglione ancora povero quando si è smesso di emigrare in Germania ma c'era questo prospettiva di sviluppo ecco noi dobbiamo agire nei due sensi un colloquio politico e una la politica di interventi negli investimenti e dello sviluppo e nelle infrastrutture per soprattutto per l'Africa
Trenta coraggio se potessi chiedere una battuta veramente molto dirette
Da un punto di vista africano di questa cifra di duecento quarantatré milioni migranti che oggi diciamo rappresentano la realtà circa un quarto in Africa diciamo sessanta milioni in realtà sono all'interno Dellas che se poi pensiamo che paesi come l'Uganda ospitano migranti rifugiati dal Sud Sudan per più di un milione di persone avanti indietro con frontiere aperte pensiamo a Paesi come l'Etiopia che ospitò comunità di rifugiati migranti di più di ottocento
Otto ottocento mila persone pensiamo diciamo questi grossi aggregati no che la realtà africana di oggi
Come leader africano come vede lei questo dibattito sulla migrazione in Europa che rischia addirittura per alcuni di far saltare l'Unione europea
Come come lo vede lei come leader africano fronte a questa realtà africana di sessanta settanta milioni di migranti i paesi poveri che ospitano più di un milione e mezzo di rifugiati come come vedete voi il nostro dibattito
Grazie molte
Vorrei ripetere ciò ha confermato prima
Lo sviluppo del mondo
La diffusioni della popolazione ci sono sempre basati sulle migrazioni
E questo non cambierà
Ma brevemente vorrei anche dire
Che il
La colpa per così dire il colpevole principale delle migrazioni dall'Africa verso altre parti del mondo e anche all'interno dell'Africa e dall'Africa anche verso l'Unione europea
Per esempio attraverso il Sahara
In realtà hanno a che fare con la la responsabilità dei leader africani quali devono accettare le loro responsabilità
Non condivido l'opinioni di coloro che continuano a puntare il dito sul colonialismo per tutti i mali dell'Africa si c'è stato il colonialismo vero
è vero anche che il colonialismo ha contribuito il sottosviluppo dell'Aprica ma questo è successo quasi sessanta anni fa
E quindi dopo sessanta anni di indipendenza che cosa abbiamo fatto noi
Oppure che cosa non abbiamo fatto
Credo che queste due domande debbano trovare risposta
E ora torno a altre a alle tre categorie di migranti vorrei parlare di questo tempo di questo tema migranti che fuggono per la propria vita a causa dei conflitti San tanti conflitti in Africa ci sono conflitti in Asia
E io ovviamente c'è bisogno di compassione umana e la compassione umana rende necessario
Che bisogna prestare attenzione a persone che fuggono dei conflitti
In secondo luogo ci sono dei migranti
Che in qualche maniera seccano nuove prospettive economiche
Che cercano nuovi pascoli verdi economici
E quindi fuggono non per via dei conflitti in ma
A causa di un cattive condizioni economiche nei loro Paesi di origine
E quindi in questo caso il leader di quei paesi dei loro paesi e dice in cui questi condizioni sarà negativo e diano la responsabilità poi ci sono invece quei migranti
Che vogliono andare in altri Paesi
Che sono e queste persone sono i cicli del mondo perché ad un livello di istruzione competenze molto elevate io ovviamente queste persone normalmente non hanno problemi sono anche coloro a cui normalmente ci si riferisce quando si parla degli immigrati controllati
Credo che
Sia non si debba presenta prestare attenzione solo agli immigrati controllati ma anche a quelli che non sono controllati
So che nelle democrazie tutti i leader
Spesso cercano delle scuse per vincere la prossima tornata elettorale
Il capro espiatorio
Sono gli immigrati
Sì
Ovviamente si vuole dimostrare chiese si vinceranno le elezioni
Si farà qualcosa appunto per la migrazione
E passiamo all'Europa
Le basi i fondamenti
Il fondamento della dei valori europei appunto sono la cristianità e noi non possiamo buttare alle ortiche i valori cristiani le virtù cristiane
Il sacrificare le
Sull'altare della necessità di vincere un'elezione credo che questo sia molto pericoloso
Sia addirittura un peccato
Credo nelle democrazie liberali
Che noi abbiamo in qualche maniera ha acquisito da voi come esempio
E la base di queste democrazie Ama il tuo vicino come te stesso
E ricordate forse
La parabola del buon Samaritani o chiunque abbia bisogno del vostro aiuto e il vostro vicino in questo indipendentemente da dove viene
Se dovessimo fare una scelta quindi solo voto coloro che sono Ricci ricchi pardon
E quindi accettare solo i ricchi e mandare indietro solamente i poveri io non credo che questo sia il modo in cui un cristiano un buon cristiano si dovrà comportare
Perché anche Gesù Cristo
Ha affermato Ama il tuo fratello
Come io amo te
Non ha affermato ama tuo fratello
E amate stesso prima
E poi ama dopo di te e tuo fratello di fatto se
Non
Obbediamo a ciò che a quello che il volere di Dio
Quindi divo ha semplicemente affermato primato fratello e poi tu se invece tu Abi prima te stesso indipendentemente da come la vediamo e e il in realtà noi mettiamo Dio poi alla fine e non siamo di buoni cristiani questo caso
E io sulle insisto molto su questo punto
Perché credo sia una aspetto su cui a cui ci si debba attenere l'unicum sono appunto gli insegnamenti cristiani i valori cristiani sedi gettiamo alle ortiche
Allora potremmo tranquillamente dire che non c'è più umanità
Che non ci sono più democrazie liberali
Che non c'è più amore compassione e gentilezza
Ospitalità tutti queste questi aspetti aspetti che nemmeno lui come cristiani dobbiamo personifica are
Lo dico perché vengo dalla Honda venendo da un Paese in quell'operazione in parte cristiana in parte musulmana e i nostri fratelli mo'Silvagni ve lo posso dire tranquillamente condividono con noi tutti questi valori tutte queste cultura questi insegnamenti che traggono dalla Corano è questo quello che è il Corano dice quando parla dell'amare il proprio amico il proprio vicino quando parla dell'essere compassionevoli deve essere gentili
Quindi mio punto il punto che voglio fare
E che o siamo religiosi
E quindi
Mostriamo i valori i principi della nostra religione il nostro agire quotidiano
Oppure
In realtà
Donadi non ottemperiamo ciò che dovremmo essere cioè cristiani oppure musulmani
Specie protetta
Continuiamo a guardare indietro e questa volta guardiamo indietro nel nostro pensiero a più di due mila anni fa quando tutte le strade portavano a Roma e questo era il simbolo di Roma caput mundi
Fra qualche anno tutte le strade esagera un po'porteranno a Pechino
Non solo le strade terrestri ma anche le strade marittime quando il Grande Progetto della Cina dal bel timbro d'arriverà a compimento pur con delle difficoltà che sicuramente incontrerà e questo questa immagine è il simbolo rubo il titolo di un film molto diffuso molto noto in Italia sarà difficile per il traduttore dirlo presidente Obasanjo benvenuti al sud
E è il simbolo del Benvenuti a sud est al nuovo sud-est del mondo che sempre più che ci piaccia o meno avrà un peso economico ma anche un peso politico se guardiamo
A quello che era il simbolo della dominanza simbolica dell'Occidente del Nordovest che era il G7 il G7 e il era il club e il club delle poi salvo il Giappone del nord-ovest del mondo
E tutti sapete che questo G7 il nord il simbolo del potere del nord-ovest durante la crisi economica del due mila due mila sette due mila otto ha dovuto lasciar spazio al G venti e vedete che nel G venti c'è il Nord Ovest ma c'è molto Sud e sud-est anche e se noi facessimo un esercizio so che un'esagerazione e provassimo immaginare il G7 cioè le vere potenze economiche fra trent'anni il G7 fra trent'anni non sarebbe quello di oggi ma sarebbe questo
Con tanto rosso inteso coro sul Sud-Est chiaramente la Cina non è una democrazia non meriterebbe nel G7 ma facciamo questo esercizio di potenze economiche dell'Europa solo la Germania appena appena appena e gli Stati Uniti
Come la mettiamo presidente in questo mondo questa grande forza del benvenuti a sud-est che ovviamente spaventa chi rimane fuori inorgoglisce chi entra ma che comunque crea cambiamento
Se vogliamo evitare la guerra dobbiamo capirlo perché è la realtà è questo che lo ritroviamo renderci conto il mondo che tu descrivi e già e già come si e già così sostanzialmente se vediamo la parità di potere d'acquisto
Era carta di oggi il colesterolo Polito prima hai messo hai negato questo con la via della seta
Che cos'è la via della seta cioè questa è prima di tutto è la
Solo la proposta di politica economica internazionale non militare dopo il Piano Marshall
è interessante essi però gli Stati Uniti la grande espansione degli Stati Uniti è stata preceduta altri del Piano Marshall a mio parere la via della seta è la stessa proporzione tradotta oggi della ruolo che la Cina vuole avere in futuro che cos'è questa idea della sette
Va be a parte la retorica Barco Polo in cui mi dispiace che noi dovremmo essere il termine europeo invece facente asino è il termine europeo o la Grecia porti del nord ma lasciamo stare quest'aspetto
La Cina che vuole creare attorno a sé una grande alleanza di paesi in modo da fruttificare il fatto che nell'agire ci sia metà della umanità come hai tu detto prima propone questo immenso investimento
Uso la parola immenso non a caso perché è fuori anche dalla portata della Cina cioè gli investimenti che propone sono esagerati anche per la Cina ma come messaggio per a vere un grande ruolo regionale e per proporsi come partner dell'Europa quindi in qualche modo concorrendo
Non me li talmente ma economicamente politicamente con gli Stati Uniti è è interessati sia perché i messaggi che manda il presidente cinese per la via della seta visitando paese per paese sono evocativi non so
L'incontro col primo ministro pachistano
Se voi leggete il verbale è incredibile perché Ghisi il presidente cinese dice la nostra amicizia
Più profonda dello c'erano più alta dell'Himalaya e poi seguono gli investimenti del porto il Vardar deve autostrade della presenza economica cinese nel Pakistan no cioè questa e dico Pakistan ma attenzione che questa presenza Arisa finiranno e le sanzioni nei confronti dell'Iran stanno completamente portando l'Iran in mano la Cina perché non lasciamo all'Iran delle alternative giuste o sbagliate che sia le sanzioni non voglio discutere ma la la situazione politica che abbiamo creato fa sì che la via della seta cioè questo grande blocco asiatico più un certo rapporto positivo con l'Europa
Sia il nuovo centro della politica mondiale e il futuro come hai hai messo in rilievo è proprio questo naturalmente tutto questo io racchiude anche delle insidie cioè la Cina accompagnato questa via della setta Co a parte i meravigliosi Investimenti eccetera ma anche con una proposta politica estremamente pericolosa per noi cioè che cosa ha fatto ha creato un rapporto privilegiato chiamato sedici più uno
L'uno e la Cina sedici sono paesi Tel della della est Europa con un rapporto privilegiato nei confronti dell'accidia anche credo con una certa intenzione di dividere l'Europa
O per lo meno con la conseguenza non voluta se vogliamo essere benevoli e allora è chiaro che qui si ripropone il problema
Dell'Europa se vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento del Bordeaux che è inevitabile
L'Europa deve deve essere udita e deve riprendere il suo gioca il suo ruolo sbaglia decidersi a fare i seggi più uno perché l'Europa non è fatta di questi sedici nove membri dell'Unione europea dell'est Europa più Scettri Paesi estranei
Ma allora gli occhi dell'Europa Germania Francia Italia Spagna
Polonia cioè
Io dico quindi anche secondo me un errore cinesi
Ma lui grande allora in quell'Europeo ti do un capire che di fronte a questi grandi cambiamenti del mondo dobbiamo cambiare anche noi e cambiare la nostra politica c'è tu questo implica implica dei problemi molto molto forti può implicare anche problemi di conflitto con gli Stati Uniti che a mio parere deve rimanere un nostro alleato fondamentale però quando vengono tolte le sanzioni all'Iran
E in pratica non si può commerciare con l'Iran perché altrimenti le imprese il commercio con l'Iran non possono più lavorare con gli Stati Uniti ed è chiaro che una Renault una Peugeot o con la British Petroleum o tutte le imprese che operano Iran
Se devono scegliere fra gli era negli Stati Uniti è chiaro che devono scegliere gli Stati Uniti non c'è alcun dubbio per motivi storici per motivi quantitativi ecco noi stiamo creando delle politiche contraddittorie con agendo con un'Europa divisa quindi attenzione che se proseguiamo così noi siamo i protagonisti passivi di questa nuova grande proposta politica noi siamo i protagonisti passivi di un cambiamento del mondo che ambivo paniere è inevitabile
Allora Presidente paesaggio credo siamo in chiusura una una battuta e magari una battuta anche risposta
Più cinesi investono massicciamente in Africa prestiti Mondonico
Spesso a dei tassi di interesse misteriosi
Imprese cinesi fanno strade utile ma questo ma sono imprese cinesi che lo fa prese cinesi sfruttando le foreste tredici mesi senza per il mercato cinese
Quadri cinesi definiscono quello che c'è da fare allora la domanda è ma non c'è il rischio come percepite il rischio che vi siete appena liberati di una colonizzazione che quella europea non rischiate di finire in mano una colonizzazione di quella cinese
Grazie molte
è una domanda più spesso mi viene impostare i nostri amici
E spesso mi viene fatta questa domanda
Sì la Cina
E ci sono di
Problemi a da parte di attività cinesi anche l'economia americana avrà dei problemi
Perché la Cina
Acquistando beni dall'Africa costruendo strade in Africa
E non è che lo fanno gratuitamente vengono pagati ci sono dei fornitori europee che lavorano in Africa ci sono più i fornitori americani che vengono a lavorare costruire le strade in Africa e vengono pagati allora perché
La Cina i cinesi dovrebbero essere un problema e che cosa sta succedendo sfortunatamente a realtà
Con ai nostri amici occidentali
In realtà loro non stanno lavorando correttamente
Se tutto il mondo
Negozi Triassi gli accordi sulla cambiamento climatico
E poi da un giorno all'altro arrivasse un paese che dicesse e per me questo accordo non è più valido allora che cosa di aspetteresti Cresson del mondo
Facesse quando appunto quell'accordo in realtà sottoscritto tutti tranne che da un paese
Come in che modo potremmo essere ritenuti responsabili né voi
Semplicemente dicendo che ne abbiamo parlato abbiamo concordato ed è così che bisognerebbe fare cosa succede
Se
Se gli Stati Uniti e
L'Europa in realtà non intervengono realtà e la Cina che lo fa che si
Che entra appunto in certi affari questo avviene avrebbe non solo in Africa ma anche la in America Latina poi in Australia fatto io sono rimasto sorpreso nello scoprire che la Cina investe ben il quaranta per cento di alcune risorse in Australia
Che il quaranta per cento degli investimenti che vengono fatti nostra che vengono dalla Cina
Allora l'Australia una colonia della Cina allora perché se l'Australia non viene ritenuta una colonia della Cina dovremo esserlo ritenuto ritenuti noi
Nei crediamo che i nostri che tutti i nostri amici siano buoni vogliamo mantenere buoni rapporti di amicizia con tutti però è l'amicizia importante sia quella dell'Occidente
I utilizziamo punto le lingue le lingue sono universali e anche i sistemi della giustizia se materiale sono simili e comunque facciamo amicizia anche con altri nuovi amici anche all'Oriente
Esattamente come abbiamo stretto amicizia con l'Occidente quindi faremo amicizia con la Cina faremo amicizia con l'India
Faremo amicizia con altri Paesi asiatici e che sono realtà disposti a fare amicizia con noi
Che tuttavia vogliamo però mantenere anche l'asse buoni rapporti con l'Occidente nessuno però ucciderei ordinari dire chi debbano essere i nostri amici
Ed esattamente non è andata non andiamo a dettare a nessuno mandavate a nessuno chi debbano essere i suoi nemici dei suoi nemici
E credo che questo rientri anche nell'ambito delle nostre responsabilità globali il fatto appunto di mantenere dei rapporti equilibrati nei confronti di tutte le regioni del mondo
Perché nel nostro migliore interesse anche nel migliore interesse del mondo
Ahimè il tempo è tiranno avevamo molti altri temi ma Stefano rilascia Remo per il prossimo anno sale meeting ci inviterà ancora insieme a a ospiti come presento basando il presidente Prodi sì ho aperto dicendo che avremmo insieme guardato anche al passato senza nostalgie
Dopo questo straordinario dialogo straordinario fa il presidente Prodi e presento basando gli ho compiuto contraddicendo mini platealmente davanti a voi io vi confesso che ho provato provo Nostalgia
Di una politica e di leader in grado di esprimere le rubo la parola presento passaggio polisti più in grado di guardare indietro avanti e attorno a noi con competenza e con valori grazie grazie grazie