Meeting di Rimini 2018 - Come si risparmia. Le risorse per lo sviluppo

Bene
Buongiorno a tutti
Benvenuti a questo incontro il titolo come si risparmia le risorse per lo sviluppo
Viene affrontato nelle orizzonte del titolo del meeting quindi le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice
Ecco questo contesto affrontare questo tema in questo orizzonte
Ci offre l'occasione per affrontare la questione dello sviluppo e dello sviluppo in Italia
Da un lato senza ridurla unicamente alla sua sfera economica
Dall'altro lato dedicando
Alla sfera economica il peso che le compete
Che che gli è proprio
Ecco abbiamo voluto questo incontro perché il tema dello sviluppo e dello sviluppo in Italia così affrontato
Tenta attivamente così affrontato probabilmente oggi è il tema di maggiore importanza per quanto riguarda il futuro del nostro Paese
Sia dal punto di vista economico
Sia dal punto di vista non economico
E le due personalità che abbiamo invitato oggi a da aiutarci a ragionare su questo tema
Sono sono accademici
Allo stesso tempo sono persone in qualche modo ciascuna di esse con le proprie caratteristiche la propria storia impegnate sulla scena pubblica
Italiana e internazionale
Sono entrambi economisti
Tommaso Nannicini
Da tempo anche direttamente impegnato sulla scena politica
Carlo Cottarelli
Storicamente storicamente più in
In tecnico
Come comunemente si si suol dire ma che molto recentemente come tutti sapete
Rischiato
Di assumere un ruolo molto importante nella
Nella vita politica
Del Paese
Due parole
Questo applauso mi mi dà anche l'occasione per formulare ringraziamento personale ma penso condiviso da da molti di voi in sala per Theater per la responsabilità lo stile l'equilibrio con la con la quale con i quali Carlo si è mosso in quell'occasione quindi grazie veramente anche se
Due parole perché sono sono doverose sulla
Sul percorso dei nostri due autorevoli relatori
Punto Carlo Cottarelli e direttore oggi dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica del Sacro Cuore un incarico che svolge a titolo gratuito
E visiting professor presso l'Università Bocconi di Milano
Dall'ottantuno all'ottantasette ha lavorato presso la Direzione monetaria del servizio studi della Banca d'Italia
Dall'ottantasette all'ottantotto al servizio scudo del studi dell'ENI poi nell'ottantotto ha iniziato la sua carriera al Fondo monetario internazionale
Fondo monetario internazionale nel quale dal due mila otto due mila e tredici è stato direttore del Fiscal Affairs Department e successivamente
Dal due mila e quattordici al due mila e diciassette è stato direttore esecutivo peritali Albania Grecia Malta Portogallo e San Marino
Come sapete nel periodo tra l'ottobre del due mila e tredici dell'ottobre del due mila e quattordici è stato commissario per la revisione della spesa pubblica la spending review in Italia
Tommaso Nannicini professore ordinario di economia politica dove io stavo con i di Milano
Ha insegnato anche numerose altre prestigiose università a livello internazionale tra le quali far vanta
Nel due mila è un ricercatore
Di fama internazionale molto stimato
Tra l'altro nel due mila e quindici ha vinto un Consoli del torrente che dell'urlo piena risorse Canossi perché è uno dei più ambiti finanziamenti individuali alla ricerca a livello europeo
Fin da giovane ha unito
Agli interessi scientifici una forte passione per la politica
Che poi lo ha portato nel settembre del due mila quattordici ad essere nominato consigliere economico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Da gennaio a dicembre del due mila e sedici ha ricoperto un ruolo i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio con delega al coordinamento delle politiche pubbliche in ambito economico sociale che ricerca scientifica
Dal maggio del due mila e diciassette fa parte de la segretaria nazionale del partito democratico
Alle recenti elezioni politiche del due mila diciotto è stato eletto senatore del partito democratico è membro nella commissione la ringrazio da subito
I nostri due autorevoli relatori per questa occasione che che ci offrono
E abbiamo pensato di strutturare incontro con quattro cinque domande che porrò ai due relatori come delle risposte sufficientemente Brady
E la prima domanda partiamo con Tommaso
Vuole proprio andare a indagare immenso tra il titolo del meeting e il titolo di questo di questo incontro ma quindi da un lato le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice
Il titolo di questo incontro come si risparmia le risorse per lo sviluppo
Quindi tema della felicità da un lato il tema dello sviluppo dall'altro
Come ti senti di interpretare questo nesso
Eccome come si sta svolgendo anche l'altro esperienza personale
Anche alla luce di come lo stanno interpretando in sede le Nazioni Unite no
Che prima con i millenni un divario Mango sanno fissato un orizzonte di sviluppo per il pianeta due mila e quindici e poi più recentemente con l'Agenda venti trenta hanno fissato nei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile quelli che dovrebbero essere appunto gli obiettivi da raggiungere a livello planetario entro il due mila e trenta
Prego
Grazie
Azione se
Buongiorno a tutti grazie innanzitutto per l'invito per l'occasione di confronto io partirei dalla parte finale della domanda la agenda o non due mila trenta dello sviluppo sostenibile io penso che si debba riconosce un marito importante a questi obiettivi di sviluppo sostenibile diciassette che danno ai Paesi
Di tutto il mondo degli obiettivi chiari di una crescita sostenibile da un punto di vista
Ambientale ma anche di contrasto alle disuguaglianze ora personalmente non sono un grande fan degli obiettivi quantitativi iscritti
Nella Carta delle organizzazioni e dei trattati internazionali perché è una carta che finisce spesso per diventare sabbia
Si scrivono molti obiettivi quantitativi che lavano un po'la coscienza si fanno grossi meeting in cui i capi di Stato tecnici organizzazioni internazionali
Si trovano di fronte a problemi enormi e spesso non sapendo cosa fare ci si dà degli obiettivi spesso gli obiettivi sono ovviamente ben lontani dalle prossime elezioni
E dall'orizzonte delle scelte che la politica deve affrontare
Però in questo caso
Mi sentirei di spezzare una lancia a dispetto all'Agenda due mila trenta
Perché il merito delle Nazioni Unite e secondo me è quello di indicare il paradigma giusto
Che è quello di uno sviluppo che deve essere sostenibile in un'eccezione multidimensionale non solo rispetto ai limiti che la crescita economica può mettere sulle risorse
Nazionale sull'ambiente
Ma anche con un'attenzione particolare per questo molti una sostenibilità multidimensionale
Un'attenzione particolare dicevo al tema dell'inclusione sociale al contrasto alle disuguaglianze alla povertà educativa agli investimenti in istruzione in capitale umano che sono tra gli obiettivi principe dell'agenda dello sviluppo
In quindi un paradigma di sviluppo che per dirla con il premio Nobel per l'economia Amartya Sen guarda molto alle capability a
Capacità delle persone per cui si combatte la disuguaglianza non solo re distribuendo reddito anche la redistribuzione del reddito ovviamente per contrastare uguaglianze
è un elemento importante ma si guarda in maniera più ampia all'allargamento delle capacità delle persone che non sono altro poi
Che la trascrizione delle nostre sfere di libertà la libertà di perseguire i propri sogni ai propri desideri di sottrarsi a malattie evitabili di vivere in una comunità
Assicura di ricevere una paga onesta per un lavoro onesto quindi un però ciò molti dame nazionale alla crescita la crescita inclusiva lo sviluppo
Che secondo me
L'approccio giusto se vogliamo guardare alle traiettorie di sviluppo e dare degli obiettivi di politica economica ai Paesi perché ci sia uno sviluppo inclusivo insostenibile a questi indicatori dobbiamo guardare disuguaglianza istruzione capitale umano
Contrasto alla povertà educativa propriamente dobbiamo fare in modo che questi obiettive non siano solo Cipolla convegni siano anche leve di politica economica nella scorsa legislatura c'è stata una riforma della legge di bilancio che adesso include questi obiettivi quindi indicatori di investimento in capitale umano povertà educativa impatto sulle risorse ambientali quindi il decisore di politica economica chi fa una legge di bilancio dovrebbe preoccuparsi non solo delle compatibilità finanziarie ma anche dell'impatto che quelle decisioni quelle scelte di politica economica
Hanno su tutti questi indicatori vero rischio è però che anche questa riforma della legge di bilancio si traduca solo in un esercizio burocratico in cui
Alla fine l'ultima notte in un mercato di emendamenti in cui si da
Far passare l'emendamento x o l'emendamento y ci si ricorda anche di questi indicatori si chiude qualche burocrate in una stanza di si dice per favore fare questo documento questi indicatori togliamoci
Questo questo orpello
Però ovviamente il compito di togliere questi indicatori di sviluppo sostenibile dal ruolo di mero esercizio burocratico invece a fare o che può dirigere informare le scelte di politica economica è un compito che non spetta solo a chi fa la legge di bilancio ma anche al dibattito pubblico perché più questi indicatori sanno al centro della discussione pubblica
Sulla politica no mica e del dibattito collettivo su questi temi più cioè speranza che la politica
Che la politica poi i ricordi di questi dell'impatto delle proprie scelte su questo indicatore
Chiudo perché il tempo è contingentato magari rientro nella seconda fase su un tema che pure mi sta a cuore che secondo me è anche il tema che lega un po'il titolo del meeting col titolo di questa nostra chiacchierata
Perché il concetto di sostenibilità proprio di per sé richiama il concetto di limite di vincolo
Se il desiderio di felicità delle persone dei singoli che poi lega le motivazioni individuali alle forze che appunto muovono
La storia secondo me non può esserci desiderio senza senso del limite senza senso dei vincoli
E appunto no introduco il tema dei vincoli sul quale Totò dopo per fare il solito economista triste per cui tutto si riduce a un problema di compatibilità o di vincoli ragionieristici per me francamente i vincoli sono opportunità
Perché definiscono lo spazio entro cui posso sprigionare quell'azione individuale e collettiva che tende a realizzare il bene comune senza questa senso del limite questo senso del del vincolo
Francamente difficile perseguire il bene comune conquistare questi spazi di libertà il problema è che per trasformare i vincoli in opportunità Ida riconosce un poi ignorarli o far finta che non esistano prendendosi gioco dell'umanità dell'uomo questa motivazione sul quale sono dopo
Perché l'unico modo per trasformare i vincoli in opportunità appunto e quello di di conoscerli
Chiudo solo con un una storia mi raccontava sempre un amico che faceva il manager
In una società che doveva sponsorizzare una gara di MotoGP e quindi scegliere il nuovo campione nuovo soci vista su cui investire investire soldi di pubblicità e a un certo punto il suo capo divise ma quel giovane bravo vogliamo investire su di lui e lui diceva sarà anche bravo
Ma sempre per terra ogni curva casca
E la risposta è stata ben non è che casca perché è un bidone casca perché sta testando il suo limite per superare quel limite trasformare il vincolo in opportunità lo devi conoscere devi metterti faccia a faccia con quei limiti possedete e quali puoi anche superare fare lo struzzo e far finta che invece tutto è possibile in politica economica come in altri ambiti
Non mi preoccupo dei vincoli non mi preoccupo della limitatezza delle risorse non è ancora non mi preoccupa i vincoli di bilancio non mi preoccupo dei vincoli della realtà
Non vuol dire che risolve i problemi con la vuole Chetta magica vuol dire che divento schiavo dei miei vincoli di Metheny sì perché non li conosco grazie Tommaso torniamo su questa questione dei
Dei vincoli il nesso con lo sviluppo tra un attimo Carlo la tua concezione di sviluppo la tua visione di sviluppo anche a a partire da dall'esperienza al Fondo monetario internazionale
Nuove garanzie quindi tutto di di aver militato qui grazie sei minuti il tema è estremamente importante ovviamente questo del dello sviluppo sostenibile una prima considerazione che mi viene da fare come italiano è che deve prima di tutto dobbiamo avere lo sviluppo Comedy
Definito tradizionalmente perché la realtà drammatica dell'economia italiana che sono vent'anni che nove non cresciamo cioè noi abbiamo lo stesso reddito pro capite medio in Italia
Che avevamo vent'anni fa Emily questo è un primo grosso problema quindi c'è la necessità di avrà riavviare il processo di crescita del PIL
Come non riconosce mistici amo il piccolo sono in pile totale di reti di tutti gli italiani acqua su questo pile in termine pro capite sono vent'anni che non è cresciuto quindi è necessario che riprenda a crescere poi magari discuteremo appunto come cercare di raggiungere questo maggiore crescita del nostro reddito
Come definito tradizionalmente il PD e poi però sono d'accordissimo con quello che è stato detto finora che la sostenibilità della crescita essenziale prima dobbiamo tenere la crescita poi dobbiamo fare in modo che questa crescita sia sostenibile
Sostenibile da diversi punti di vista io siccome sempre metto sempre primi cappello del Macro economista ed ecco perché quello che sono quindi ci sono la crescita deve essere sostenibile dal punto di vista macro economico cioè dove abbiamo visto tanti Paesi recente passato e anche quello più piove Channel nel passato il promoter anche quello più recente per esempio la Turchia che sono paesi che sono cresciuti molto però poi a un certo punto si incontrano con certi vincoli nel caso la Turchia vincoli del delle big nelle partite con l'estero delle bilance dei pagamenti e così via che poi avendo causano una crisi e vorremmo avere una crescita che è stabile
Magari sacrificare un pochino anche in termini crescita ma da un punto di vista macro economico che si sia è stabilita
Poi ci sono elementi
Della stabilità che vanno al di là della macro economia della sostenibilità che vanno al di là della marca economia
Questo Tommaso ci ha fatto riferimento quindi scusate se ripeto un po'queste cose il primo è ovviamente quello i vincoli per aveva per il pianeta
Quelle in cui si parla molto del querele la crescita la produzione
Che consumiamo il pianeta quindi questa cosa da tenere sempre ben presente come minimizzare l'impatto sul pianeta
Della nostra attività economica come come uguali come abitatori del pianeta
Terra in maniera tale che la crescita sia sostenibile e che noi come la generazione attuale non si consumi tutte le risorse che esistono nel nel pianeta
Poi c'è un problema
Di distribuzione del del reddito anche questo è un elemento di sostenibilità il Fondo monetario internazionale negli ultimi anni ha prodotto diversi studi che fanno vedere che una crescita che tra virgolette ingiusta ed in cui cioè la distribuzione del reddito diventa più e sempre più sfavorevole nei confronti della maggior parte delle persone e la crescita
Coinvolge soltanto la l'uno per cento il dieci per cento più è una crescita poco sostenibile e qualche cosa che poi causa una crisi o addirittura che riduce la media del tasso di crescita nel corso di diversi anni purtroppo qui
Al punto di vista i titoli di Paesi avanzati non stanno andando molto bene sono diversi anni che la distribuzione del reddito si sposta a favore dei più ricchi diciamo per un insieme di motivi che adesso purtroppo non possiamo discutere per motivi di tempo ma al momento questo tipo di crescita
è qualcosa che mi preoccupa distribuzione degli utili sia spostato sempre più a partire dagli anni ottanta
All'interno di ogni Paese in Paesi avanzati verso chiamo proibito nella mia mente nelle quattro
E poi c'è un terzo aspetto con questo chiudo che riguarda di nuovo un elemento un a che fare con l'equità nella distribuzione
Ma è un'equità di natura un po'diversa io ho parlato di cambiamenti nella distribuzione del reddito i ricchi che diventano sempre più ricchi
E questo riguarda l'uguaglianza nei risultati come noi distribuiamo eredi come la società nel suo insieme distribuisce il reddito ma c'è un concerto che secondo me è ancora più importante è quello della uguaglianza nelle opportunità
Quindi uguaglianza non era risultati che dipenderanno dal diverse capacità delle persone ma uguaglianza nei punti di partenza ognuno deve avere una possibilità nella vita questo concetto di uguaglianza delle opportunità secondo me anche in Italia negli ultimi
Anni fa forse decenni o forse mai non è stato
Abbastanza sviluppate si dice che noi siamo uno dei paesi in cui l'ascensore sociale ascensore sociale quella cosa se uno nasce povero alla possibilità però di migliorare la propria condizione sociale ecco noi siamo tradizionalmente un Paese in cui l'ascensore sociale funziona poco
C'è un bel libro di Fubini caschetto pubblicato di recente in cui illustra appunto anche le conseguenze di tutto questa di questa mancanza di un ascensore sociale che funziona in maniera adeguata ecco credo ci sia
Per l'Italia
La priorità di fare in modo che l'ascensore sociale funzioni o riprenda perlomeno a funzionare cosa che non ha successo
Negli ultimi anni e credo che questo sia una condizione essenziale di sostenibilità
Una consiste una con un un un elemento essenziale per rendere non soltanto l'economia e la crescita sostenibili ma la società sostenibile perché una società in cui quindi uno di noi non ha la possibilità di migliorare anche una società in cui dell'asse lei regole non mi consento di migliorare allora io e vado le regole io vado le tasse perché io devo accettare delle regole imposte
Dalla Società dell'economia se non mi danno la possibilità di migliorare se se io nasco da una famiglia povera rimango per sempre povero ecco questa mancanza di un ascensore sociale in funzione di questa mancanza di opportuni uguaglianza nell'opportunità è qualche cosa che mina fondamentalmente il funzionamento dire ben dell'economia
E della società qui siamo a questo punto grazie Carlo
Stanno interrompendo anche perché quello che sta dicendo forte nesso con appunto la seconda domanda no i vincoli quindi io Benjamin Italia avvocato abbiam fatto abbiam parlato dalla concezione di sviluppo
E l'abbiamo ne avete parlato a livello internazionale anche con qualche appunto già sull'Italia ma adesso veniamo soprattutto all'Italia quali sono i vincoli allo sviluppo in questo Paese oggi detto e scritto anche un libro recentemente cattivi sette
Peccati capitali del italiana perché l'Italia non cresce
Allora noi abbiamo purtroppo negli come ho detto negli ultimi vent'anni non siamo l'abbiamo avuto una crescita al contrario di quanto è successo in altri Paesi quasi tutti i Paesi del mondo comprese negli altri paesi dell'area dell'euro
Noi abbiamo vissuto male l'esperienza del o per un insieme di motivi
Due cose fondamentalmente il CD penalizzano al momento secondo me abbiamo negli ultimi vent'anni perso competitività cioè diventato più conveniente per chi investe andare investire in altri paesi piuttosto che investire in Italia
Perché il clima degli investimenti non è appropriato per l'Italia i costi sono elevati c'è un insieme di alte barriere qua adesso parlerò e poi e questo faccio soltanto un un breve accenno e la fragilità della nostra situazione dei conti pubblici
Noi abbiamo il debito pubblico secondo debito pubblico più alto nell'area dell'Euro in rapporto al PIL e cioè rispetto alla dimensione dell'economia più alto di noi ci hanno soltanto la Grecia ma che c'è un piccolo vantaggio rispetto a nove
Il debito della Grecia e detenuto dagli altri Paesi europei fondamentalmente non è detenuto dai mercati finanziari non è detenuto
Da chi ogni mese decide ma io investo oppure no in titoli di Stato italiani
Questa debolezza questa fragilità ci espone al rischio di una crisi tipo quella che abbiamo avuto nel due mila undici
Cioè una crisi di fiducia per la possibilità dello stato di ripagare il proprio debito e di rimanere nel quindi c'è un problema di finanza pubblica che deve essere risotto
Ma torniamo al tema della competitività e della produttività dell'Italia e noi purtroppo siamo vincolati da un insieme di problemi che ci portiamo dietro da moltissimo tempo
Nel mio libro io parlo di evasione fiscale parlo di corruzione parlò di burocrazia eccesso di burocrazia parlo di lentezza della giustizia civile parlo del crollo demografico che è una conseguenze sociali enorme
Conseguenze economiche anche nomi e poi il divario tra il Nord e il Sud del Paese e resta il Paese ora non posso che mente per motivi entrare nei dettagli motivi da inventare nei dettagli tutti questi peccati voglio soltanto sottolineare né uno perché penso che sia al tempo stesso a quello che
è è estremamente dannoso vincola moltissimo la crescita e l'Italia
E al tempo stesso è qualcosa che volendo politicamente si può risolvere perché non richiede l'uso di fondi pubblici cose che ci limitiamo appunto appena detto abbiamo conti pubblici piuttosto
In difficoltà sto parlando della burocrazia la burocrazia quella cosa con cui noi viviamo a ogni ogni giorno poi termini per chi come me è stato negli Stati Uniti che emersi paesi in cui molto meno bucato in Italia tornando in Italia ci si accorge ci si accorge spesso di questa di questa subito di questa differenza alla burocrazia è qualche cosa che costa moltissimo alle imprese italiane prima di tutto
Nella vediamo dalla vita di ogni giorno come cittadini è qualcosa che costa di normalmente paesi italiani è un vincolo fondamentale all'investimento in Italia il costo di riempire moduli soltanto il costo di riempire moduli per l'ippica e soltanto per le piccole e medie imprese in Italia è e c'è di trenta miliardi l'anno
Io ho incontrato spesso imprenditori che mi dicono ma io
Cento operai che mi producono fanno la produzione e poi ciò venti persone che in ufficio riempiono scartoffie obblighi adempiono Abu obblighi burocratici
Ora è necessario un fondamentale cambio di passo nella riforma delle burocrazie Italia fino a purtroppo
Non c'è
Non c'è stato e poi la burocrazia non è soltanto lentezza nelle poi non è soltanto costo lire in più il mobile c'è anche un problema di lentezza se io per aprire un negozio
Ci metto per questo me lo ha raccontato il proprietario all'ex proprietario dei delle gelaterie Croma che mi diceva io per primi ai negozi
In in Giappone a Tokio c'ho messo un anno per applicare omaggio verso sette anni loro ma ad investire da qualche altra parte allora l'Italia non cresce perché quello che bisogna fare rende l'Italia un posto dove imprenditori vengono a investire
Volentieri invece di investire all'estero e se fate
Comune se chiedete agli imprenditori quali sono i motivi per cui non vengono investire
In Italia ci sono essenzialmente tè cosa è stato il primo punto uno il livello dalla tassazione e perdendolo però bisogna farlo in maniera credibile risparmiando sul lato della spesa magari torneremo
Su questo quando si parla appunto del delle risorse per dove trovare le risorse per lo sviluppo secondo la burocrazia terzo praticamente a a pari merito con la lentezza della giustizia
Poiché ci metterei anche la composizione il fatto che c'è evasione fiscale tutte queste cose queste secondo me sono le priorità terra riavviare il processo retail per rimuovere i vincoli alla crescita
Ultimissima cosa aggiunto perché fosse poi c'è poi ci troviamo dopo ha necessità di investire in capitale però non soltanto in capitale infrastruttura parlare in questo giorno della necessità di investire in infrastrutture
Cioè non balla per abbastanza ovvio a tutti visto quello che è successo invece
Investire anche in capitale umano però è fondamentale la scuola
La pubblica istruzione è una cosa fondamentale per il futuro del nostro paese grazie
Grazie Carlo
Tommaso Carlo ha introdotto appunto quelli che poi nel suo libro punto riprende Comi sette peccati capitali dell'economia italiana una data anche una graduatoria
Mi riprendo velocemente l'evasione fiscale la corruzione la troppa burocrazia la lentezza della giustizia il crollo demografico divario tra Nord e Sud ha difficoltà a condividere collego quali sono anche tutti sa azionato ma da tempo ma recentemente ancora di più a questo tema dei vincoli no quello sta affrontando anche da un punto di vista politico quali sono secondo tetto in Spagna i vincoli che bloccano questo Paese
Beh intanto riprendo quello che diceva Carlo Cottarelli sono molto d'accordo sul fatto che oltre porsi il tema della sostenibilità della crescita dobbiamo ritrovare le scintille di questa fantomatica crescita che abbiamo perso da un po'di decenni questo era anche quando nel periodo della crisi economica la crisi economica che ha colpito duramente le nostre imprese nostre famiglie distruggendo capacità produttiva reddito disponibile degli italiani
Però in quel frangente così difficile mi veniva spesso da dire non ad e siamo sì troppo in questa retorica della crisi come se percepisse una crisi economica solo come qualcosa che arriva dall'esterno ovviamente c'era c'era la crisi internazionale aveva colpito duramente il nostro sistema economico però mentre per altri Paesi uscire dalla crisi voleva dire tornare a crescere per noi avrebbe voluto dire come sta dicendo per il momento tornare
A una stagnazione degli investimenti della produttività quindi tornare al sentiero della crescita che avevamo smarrito e quindi quelle zavorre strutturali quei vincoli alla crescita che però non veniva da fuori che eravamo stati bravi a imbarcare
Da soli quelle zavorre come veniva detto con le buttiamo a mare o il sentiero della crescita non lo ritroviamo secondo mettono sul sul tema dei vincoli così svelo in verità
La citazione stavo facendo prima e che in verità mi sta molto a cuore
Verso perché l'ho usata spesso parlando di rapporto tra politica intellettuali ma anche perché secondo me dovrebbe essere un faro rispetto a come ci si pone
In termini di decisioni pubbliche il tema dei vincoli del limite delle decisioni pubbliche possono avere perché io nostro una strana schizofrenia rispetto al dibattito politico c'è molta sfiducia nella politica c'è molta distanza
Dalla politica però sotto sotto c'è sempre questa assunzione che la polizia ha potuto che lo Stato può tutto c'è una forma di idolatria per cui mi aspetto sempre qualsiasi risposta qui ora subito e gratis
Dalla decisione pubblica
Dall'intervento pubblico
E quindi questa idolatria secondo me un non voler
Aver perso un po'il senso del limite il senso dei vincoli che poi devono informare l'azione individuale e collettiva macerazione diceva verità che aveva anticipato prima vedo allora cardinale Ratzinger poiché papà detto sedicesimo
Leggo velocemente perché secondo me va al cuore dei come la politica ha smesso un po'di essere il cantiere del possibile e si è un po'trasformata spesso anche per leggerezza coi non solo di chi la fama anche di chi ci si rapporta come militante un lettore ha smesso di essere un po'il cantiere del possibile è diventato un po'il supermercato dell'impossibile in cui appunto il tema dei vincoli viene messo sotto il tappeto
Sì da Ratzinger essere sobri e attuare ciò che è possibile e non reclamare con il cuore in fiamme l'impossibile è sempre stato difficile
La voce della ragione non è mai così forte come il grido irrazionale il grido che reclama le grandi cose alla vibrazione del moralismo limitarsi al possibile sembra invece una rinuncia alla passione morale sembra il pragmatismo dei meschini
Ma la verità è che la morale e politica consiste precisamente nella Resistenza alla seduzione delle grandi parole con cui ci si fa gioco dell'umanità dell'uomo e delle sue possibilità
Non l'assenza di un il compromesso ma il compromesso stesso è la vera morale dell'attività politica
Cosa vuol dire perché il tema dei vincoli perché resisterà alla seduzione delle grandi parole con cui ci si fa gioco dell'umanità dell'uomo e delle sue possibilità vuol dire confrontarsi in maniera matura come popolo come cittadino lettore come chi ha responsabilità istituzionali
Con il tema di come aiuto un percorso di crescita e di sviluppo
Tenendo presenti quei vincoli e non mettendoli sotto il tappeto quali vincoli ve è stato ricordato il debito pubblico che anche il debito pubblico
è il più eclatante dei vincoli che abbiamo di fronte però anche il debito pubblico non è qualcosa che piove
Da Marte è il frutto di decisioni di decisioni che si sono susseguite sedimentate nell'arco di decenni che oggi qualcuno spera di poter cancellare
Tornando magari al all'illusione di stampare moneta per cui se mi riappropriò della sovranità monetaria Stamp comunista questo debito pubblico magicamente scompare
Però ci sono dei vincoli che non hanno niente a che fare con la sovranità monetaria se guardiamo la storia del nostro debito pubblico
Prima ancora che il rapporto tra debito pubblico e P prodotto interno rosso internet prodotto interno lordo esplodesse negli anni ottanta ci sono tutta una serie di scelte di politica economica di scelte collettive
Sistema previdenziale
Costruzione del consenso con alcune decisioni di spesa che sono ben prima degli anni Ottanta se guardiamo il rapporto tra quanto spendeva allo Stato italiano
Rispetto al PIL dal sessantacinque al settantacinque più o meno aumenta così approssimativamente dal trenta al quaranta per cento dieci punti di PIL in dieci anni sessantacinque settantacinque prima dell'esplosione del rapporto debito PIL in cui la nostra spesa aumenta di dieci punti percentuali lo stesso avviene in Francia Germania quindi tutti gli altri Paesi stavano
Facendo politica redistributiva irrobustimento dei sistemi di welfare che portavano la spesa dal trenta al quaranta qual è la differenza fra Italia Francia e Germania che le tassazioni negli altri paesi passava dal trenta al quaranta
In Italia restava al trenta perché ci si illudeva di produrre consenso con politiche non redistributive ma distributive in cui spento distribuiscono i benefici e i costi di nascondendo sotto il tappeto ma non è che non ci sono i vincoli ci sono è che prima limone Sizzo con la tassa d'inflazione poi dopo l'ottantuno
Con
Il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia Fazio la stabilizzazione monetaria non posso stampare moneta per nascondere quel debito e stavo creando il rapporto debito PIL esplode ma il rapporto debito PIL che esplode negli anni ottanta il frutto di decisioni di politica economica prevista decenni prima
E il non come collettività non fare i conti con un tema di contabilità di compatibilità che appunto non sono solo finanziaria ma sono anche responsabilità responsabilità verso chi poi subisce i costi di scelte di politica economica non adeguate di soli sui deboli fu sulle azioni che hanno un peso politico minore di fronte a quelle scelte
Chiudo magari ci sono dopo parlando delle risorse dicendo che però il vincoli di politica economica non sono solo vincoli finanziari anche se per un Paese come l'Italia contro il Treviso è un macigno dispetto alcune leve possiamo azionarie
Ma ci sono vincoli
Demografici
Vincoli legati all'aggiustamento strutturale della nostra economia che ha una specializzazione produttiva che dobbiamo cambiare se vogliamo creare sviluppo e produttività quindi vincoli che parlano alle scelte di tutti noi dello Stato ma anche per le nostre imprese della nostre famiglie perché tutto si tiene
Demografia specializzazione produttiva investimenti in capitale umano quei vincoli pensano adesso sulla nostra capacità di crescita ancora più del macigno del debito
Contratti Tommaso molto molto interessanti
Abbiamo parlato della di della visione della concezione di sviluppo abbiamo parlato dei vincoli allo sviluppo in Italia parliamo delle risorse
Su quali risorse possiamo contare quali sono oggi le risorse per lo sviluppo di questo Paese
Beh ovviamente prima parlavate di investimenti e abbiamo bisogno di investimenti di attrarre investimenti creare Circuiti positivi per le investire sulla creazione di posti di lavoro produttività
Investimenti produttivi investimenti infrastrutturali
Però oltre che capitale economico fisico infrastrutturare io penso che
Gran parte di quei vincoli di cui parlavo prima rispetto alla nostra capacità di ristampato da parte ne parlava prima
Anche Carlo Cottarelli hanno a che fare col capitale istituzionale con il capitale umano non possiamo dimenticarci di questi due fattori della crescita ormai c'è una letteratura molto ampio anche economia sull'importanza del capitale istituzionale della qualità delle istituzioni e del capitale umano rispetto alla alla
Ha la possibilità di un paese di crescere e creare sviluppo e sviluppo sostenibile
Che vuol dire capitale istituzionale vuol dire istituzioni
Che efficace che rispondono ma che anche se sono chiamati a rispondere delle proprie scelte dove c'è responsabilità delle scelte è chiaro chi ha la responsabilità di una scelta non c'è uno scaricabarile per cui se succede qualcosa
Governatore della regione dalla colpa al governo il governo dà la colpa
Al governatore della Regione
Su Twitter andiamo a trovare una convenzione di quattro anni fa chi l'ha votata che non l'ha votata quindi la complessità istituzionale la scarsa qualità del nostro assetto politico istituzionale vuol dire deresponsabilizzazione deresponsabilizzare la politica rispetto alle scelte che fa e rendere spuntata l'arma che al cittadino elettore
Di chiamati che ha fatto quelle scelte ad assumersene la responsabilità
Vuol dire non avere un assetto politico istituzionale entro il quale la politica può provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo di fare delle scelte lungimiranti in cui ci sono dei costi di breve periodo ma
Sì ho la capacità di spiegarla dispiegare alla mia collettività a chi mi vota che quelle scelte che hanno dei costi breve periodo hanno dei benefici di lungo periodo magari riesco a farle passare prima si parlava di burocrazia
I due temi sono legati il fatto che in questo Paese non si sia mai fatto una riforma vera che abbatta gli oneri impropri della burocrazia su famiglie impresse
Ha molto a che fare su una politica lo sguardo corto allo sguardo mio perché comunque fare quelle riforme non è vero che sono a costo zero quelle riforme hanno dei costi nel breve periodo perché rimuovono delle rendite mettono a rischio dei posti di lavoro
Nel pubblico nel privato poi noi ovviamente ai nostri convenire chiamiamo rendite
Ma chi civile le vede come comunque un mezzo per sbarcare il lunario quindi ristrutturare la macchina pubblica vuol dire fare una riorganizzazione aziendale dite a un manager di un'azienda privata
Che deve riorganizzare un'azienda ma non può cambi toccare l'unico imputato sul quale si basa quasi tutto il suo bilancio che alle risorse umane
Complicato quindi è complicato fare queste scelte che possono avere dei benefici e li hanno di lungo periodo su tutti noi sulla nostra capacità di creare crescita se non c'è una politica che può avere il coraggio di assumersi i costi del malcontento anche iniziale nel breve periodo rispetto a scelte di un certo tipo tutto ma le notti introduce un secondo per lavori
No siccome impostato la risposta in termini appunto di capitali no
Capitali quegli stessi fermando molto su nesso tra capitale umano perché è uno dei nazionale nei tormenti degli ultimi anni insieme a tre l'ultimo periodo
Ma ora questo tema dei capitani no capitale umano capitale sociale capitali infrastrutturale citava Carlo prima capitale ambientale
No
Fino al capitali capitali economico non in tre i capitali istituzionale c'è perché vedi oggi così importante questo nesso tra il capitale umano i capitali istituzionali cioè come essa è partito con la risposta e aggiungere anche col capitale sociale si
E chiuse e trovo a chiudere scientificamente perché ovviamente presa vederle
Un altro
Molte altre riflessioni ma sono partito da lì perché io continui continua a pensare anche rispetto ad altri Paesi senza la stanza da Germania che quello sia una delle zavorre che ci portiamo dietro quella del della qualità delle istituzioni più di altri
Capitale sociale è un tema anche quello importante ma è un tema di lunga durata
Un tema che ha molto a che fare con i corpi intermedi con
Come si crea un comune sentire di una collettività e le ragioni di uno stare insieme temi molto di lunga durata il capitale umano e chiudo invece è senz'altro un un asset di sviluppo e di crescita sul quale
Dovrà investire molto di più un po'ripensando il nostro sistema di welfare in fondo l'ossessione del primo welfare dello stato sociale novecentesco
Era la garanzia del reddito quindi dalla culla alla tomba dare una garanzia del reddito io penso che l'ossessione del nuovo stato sociale dello stato sociale sa confrontarsi con i mutamenti del progresso tecnologico
Gli impone alle relazioni tra le persone tra pubblico e privato ma anche ai rapporti nel mondo del lavoro debba essere quello di mettere l'istruzione la formazione al centro dalla culla alla tomba quindi avere un sistema di attivazione e di investimento in capitale umano che non è
Un silo separato novecentesco in cui o la parte della vita in cui studio poi prende il diploma saluto alla parte in cui lavoro
Finito saluto prendo la pensione
Questo sistema silos non regge più di fronte ai cambiamenti sociali economici che abbiamo dobbiamo avere un sistema di welfare molto più attiva ante
Welfare delle opportunità che accompagna tutti in un percorso di cambiamento continuo e quindi si mettendo capitale umano investimenti in capitale umano
Istruzione e formazione
Al centro di tutta la traiettoria dalla culla alla fonda questa è la sfida a norma di ripensamento
Del nostro sistema di welfare che secondo me abbiamo di fronte per questo
Capitale istituzionale il capitale umano sono le due leve dalle quali partirei per buttare cominciare a buttare a mare un po'delle zavorre che ci portiamo dietro grazie
Carlo avete lavorato tantissimo anche voi al Fondo monetario su questo tema delle risorse ci sei stato trent'anni
Tredici di queste
Partendo anche da queste osservazioni Tommaso Marzi allora sì dei capitali no partendo da un'osservazione Tommaso cioè il fatto che occorre prima di tutto occorrono risorse politiche ben tutto il fatto che ci vuole
Ci vogliono dei governanti superstiti usare questo termine che abbiano il coraggio di avere una visione di lungo termine
Perché alcune di queste riforme comportano comunque dei costi di diverso genere per una parte della società
E poiché occorrono anche delle risorse in miliardi soldi per fare cosa beh gli ho detto che per aveva una per rendere l'Italia un posto dove si investe più volentieri probabilmente necessario attualmente abbassare il livello del peso alla tassazione piuttosto elevato in Italia gli ho detto che c'è necessità di rafforzare quindi prima a tassazione
Secondo c'è la necessità di a rafforzare le finanze pubbliche italiane fare in modo che il debito scende per questo ci sono è necessario viso sono necessarie risorse
Terzo Pubblica istruzione
Pubblica istruzione
Io ho fatto il commissario per la revisione della spesa per un anno
E ho fatto suggerimenti di risparmi di Spesal quasi tutte le aree con due eccezioni una la pubblica istruzione e l'altra è il quarto punto per cui servono risorse ci sono
Le le infrastrutture
Poi vi dirò brevemente da dove queste risorse possono armeni arrivare non è facilissima fatemi dire alcune cose ancora su questi due punti Pubblica istruzione infrastrutture
Anche prima prima di arrivare in Italia quando stavo il Fondo monetario avevamo fatto gli studi mio dipartimento aveva fatto gli studi che faceva vedere che l'unica fu una forma di spesa pubblico per me la prima forma di spesa pubblica che è più saldamente legata alla crescita economica la pubblica istruzione prima ancora delle infrastrutture poi io non sono venuto in Italia ha fatto il lavoro da commissario ho fatto confronti tra l'Italia e gli altri Paesi europei confronti fatti in modo appropriato perché alcuni fanno confronti dicendo ma
L'Italia spende il due per cento del PIL per quest'area gli altri spine Europa spende il due per cento del PIL siamo in linea
No esaltarne i dominante nel conto che abbiamo dei vincoli di bilancio più forti più stringenti per il nostro debito pubblico ecco facendo dei confronti internazionali che tengono conto anche dei vincoli che l'Italia per esempio in termini di debito pubblico viene fuori che se c'è un settore dove noi non spendiamo troppo la pubblica istruzione e la c.t. quindi sulla base dei lavori fatti dalla mia esperienza Fondo monetario sulla base del lavoro fatta come commissario
Io credo che la pubblica istruzione e cultura non sia un'aria da dove possono derivare delle risorse per la crescita ma casomai bisogna mettere ulteriori risorse e mettere ulteriori risorse
Collegandomi a quel concetto di uguaglianza delle opportunità figure parlato prima in tutte le parti del Paese perché non possiamo soltanto avere buone scuole in qualche regioni del nord ma in tutto il Paese deve avere delle buone delle buone scuole infrastrutture
La stessa cosa di infrastrutture rimangono molto importante
Una cosa che vorrei sottolineare è qui lo faccio sempre quello che conta non è soltanto la quantità di spesa per le infrastrutture
Noi attorno attualmente nonostante tutti gli Italy che ci sono stati e alle spese per investimenti fissi pubblici attualmente spendiamo rispetto al PIL tanto quanto la Germania
Il problema è che noi storicamente abbiamo avuto una bassa qualità nella spesa per infrastrutture quindi dobbiamo purtroppo ancora adesso imparare a spendere meglio e questo ha molto a che fare con attività con problemi di corruzione che ancora esistono nel settore delle opere delle opere pubbliche quindi abbiamo il parare da spendere
Meglio dobbiamo imparare a spendere in modo più rapido dobbiamo utilizzo imparare a usare quelli fondi europei che servono a costruire cose infrastrutture ma ed è questa la cosa ancora più importante rispetto alla quantità della spesa ma comunque è necessario anche trovare risorse per le infrastrutture beni servono risorse per cercare di ridurre la tassazione per mettere a posto i nostri conti pubblici per rafforzare la pubblica istruzione
Per a rafforzare le infrastrutture da dove vengono queste risorse in caso d'accordissimo con Tommaso non possiamo crede all'illusione che basta
Mettere in atto la macchina addetta stampa stampare i soldi non è una politica che questo è quello che ci insegna la storia economica anche se qualcuno adesso non ci crede non è la cosa che può creare risorse
Occorre fare allora nell'ambito del un esame di coscienza nell'ambito dei conti pubblici italiani vedere da dove possono arrivare le risorse dove si può risparmiare allora qui ci potrai parlare settimane ovviamente basandovi sul lavoro fatto come commissario per la revisione della spesa ma cercherò di riassumere la spesa pubblica al netto degli interessi è fatta soltanto di tante cose
Uno sono gli acquisti che lo Stato fa dal computer alla automobili alle divise per i per i carabinieri per la polizia per l'esercito le armi e così via mettiamoci pure anche in questa degli acquisti per spesi investite quindi acquisti lo Stato acquirente
Poi c'è la Spesal per i dipendenti pubblici lo stato che datore di lavoro
La prima voce sono circa centocinquanta miliardi lo Stato la seconda voce più o meno un po'di più centosessantacinque miliardi lo Stato che paga stipendi
La voce più grossa sono i trasferimenti lo Stato che stacca assegni e che da a famiglie
Soprattutto e a imprese allora dove si può risparmiare in queste terre Mega are
Pesa per beni e servizi bisogna imparare a compare a prezzi più bassi questa è l'unica riforma tra quelle che io ho raccomandato come commissario per la revisione delle spesa dove si sta facendo
Qualche progresso anche se purtroppo molto lentamente si compra all'ingrosso si risparmiano un po'
Ma si potrebbe fare molto di più
Secondo gli acquisti sono fatti dai prezzi e dalle quantità ecco allora bisogna magari cercare di comprare cose inevitabili comprare cose che non sa Roma e questo riguarda tutta la struttura l'organizzazione dello Stato evitare per esempio che ci siano due enti che fanno la stessa cosa e che quindi consumano gas elettricità
Affitti spese fare affitti e così via questo riguarda chiudere uffici che non sono necessari
Questa è una cosa di lungo termine importante ma è qualcosa di lungo termine è una cosa che ha costi perché se io dico io chiudo un ente inutile giudicano con lei dottor contrari quali sono gli enti inutili perché non si cura se io chiudo un ente inutile
Risparmi Orsi in elettricità gas eccetera poi risparmio anche impersonale allora mi devo occupare di che cosa fare col personale in eccesso
E che vi porta alla secondaria il le spese per il personale anche qui si tratta di la spesa per il personale si moltiplica gli stipendi pro-capite con il numero dei dipendenti stipendio può capire io credo che negli ultimi dieci anni fa gli stipendi ai dipendenti pubblici erano troppo alti rispetto a quelli del settore privato dopo sette anni di otto anni di blocco e contate su più o meno siamo un livello perlomeno confrontabile con verso l'Europa
C'è un problema di dirigenti pubblici che secondo me ancora soprattutto a livelli elevati e in certi settori soprattutto nei ministeri hanno stipendi troppo elevate rispetto ai loro colleghi francesi tedeschi inglesi così ricca la parte e poi c'è la questione della quantità dei di numero dipendenti i dipendenti pubblici io credo lì ci possono essere anche una riduzione abbiamo ancora rispetto a quello che ci possiamo permettere un numero eccessivo di dipendenti pubblici
La puntualmente non dappertutto in certi settori
Oppure si può cercare di a vere lo stesso numero di dipendenti pubblici va allora facciamo fare cose ai dipendenti pubblici attuali che attualmente lo stato compra dall'esterno mi faccio soltanto un esempio
In molti tribunali i servizi di sicurezza sono forniti da guardie giurate
Quindi dal settore privato e lo Stato paga guardie giurate per un servizio che se magari si riesce a riordinare le forze di polizia in maniera efficiente potrebbe essere svolto da poliziotti si risparmia senza ridurre l'occupazione ma riducendo gli acquisti la prima voce lo Stato acquirenti gli acquisti fatti dal settore fra
Questo è di fare tutto questo difficile
è ancora più difficile politicamente senz'altro tecnicamente no non è difficile ma queste cose io le ho detto sono anche tecnicamente difficile perché andare ristrutturare gli uffici dello Stato e così via è complicato
La terza
Is lo Stato che stacca assegni lo spacco lo Stato che trasferisce i soldi tecnicamente è facile basta cambiare una legge il signore qui davanti e riceve un assegno ogni mese dallo Stato io faccio legge che lei sia qui davanti non la riceve più questo tecnicamente facile politicamente ovviamente è molto difficile la cosa fosse e qui ci si bisogna pure sono cose che
Di cui si parla io sono diventato anche piuttosto impopolare
Parlando di certe cose un'area che non si può secondo me trascurare quella della spesa per le pensioni questi sul totale dei trasferimenti che grosso modo sia molto i quattrocento miliardi che lo Stato fa a famiglie e imprese
Trecentotrenta miliardi circa sono trasferimenti fatti dagli enti previdenziali di cui il grosso sono spesa per pensione lei la difficoltà politiche e via adesso se ne sta riparlando andiamo a rivedere le pensioni S chi in passato è andato in pensione ricerche
Pensioni che sono superiore a quello che sarebbe giustificabile sulla base dei contributi pagati questo è un'area molto politicamente molto difficile io come commissario Palalido alla spesa non potevo trascurare questa ne ho fatto le mie raccomandazioni
E poi ci sono i vari trasferimenti che lo Stato fa un insieme di entità di natura privata o quasi privata che secondo me dovrebbero essere
Riconsiderate lì la cosa di nuove molto complessa come osservatorio sui conti pubblici italiani noi settore ma usciremo
Con una nuova analisi i trasferimenti dello Stato alle Impresit imprese non sono genericamente solitamente imprese manifatturiere
Si parla di un mucchio di cose compresa l'ippica il giornale televisioni leale ognuna di queste voci sono piccole mettendo insieme però se arrivasse l'autotrasporto si arriva voci piuttosto ampie
è lei si tratta di vedere il sesso e questo vale in generale sulla questione i trasferimenti il criterio fondamentale lo Stato sta dando soldi a qualcuno che ne ha davvero bisogno
Oppure no sono spesi nei viviamo in un Paese che vuole essere un paese civile e quindi ognuno deve ci deve essere una reti di protezione per chi è in difficoltà
Allora la domanda è stiamo davvero dando soldi a chi ha
Davvero è davvero in difficoltà
O stiamo dando soldi a gente che non ne ha davvero bisogno sicuramente allo stesso in questo senso si può parlare di rendita magari continueranno a fare le stesse cose continuerebbero a farla anche senza il sussidio allora vuol dire che i sussidi che vengono dati sono inutili
Questo riguarda tutti questi ferocemente riguarda anche quell'altra nome aria che sul lato del bilancio e la nel bilancio dello Stato appare sul lato della tassazione mai contrasto elemento
Mi riferisco alle cosiddette pesi fiscali letta sex Saint-Georges cioè quei sussidi quei benefici deduzioni detrazioni
Che in parte sono giustificate ma che in parte sono difficili da giustificare
E che nel corso degli anni sono andate sempre aumentato perché a ogni bilancio c'è qualcuno che si sveglia e dice ma noi quest'anno per far vedere che lo stato generoso introduciamo un nuovo beneficio faccio un esempio che
Faccio spesso perché qualcosa che ho visto vissuto personalmente io quest'anno essendomi trasferito a Milano o o no no preso l'abbonamento al trasporto pubblico locale a Milano
Ho pagato per un anno para ma autobus la metropolitana meno di trecento euro che già di per sé è questa un sussidio
Che viene dato americano Cottarelli che potrei permettermi di pagare molto di più per il trasporto locale e lo farei comunque volentieri perché non è che lo per sei uno col trasporto locale è perché prende il taxi e più scomodo eccetera eccetera
E lo farei lo stesso anche se il prezzo è più elevato questo sussidio fumi redatto e poi il momento in cui ho fatto quest'anno il pagamento Della Bona mente trasporti pubblici di Milano viene detto che grazie a una norma introdotta nello scorso a leggi rilancia io posso avere indietro in sede di dichiarazione dei redditi sopra i cinquanta e i sessanta euro
A e io ho un reddito piuttosto elevato non ho bisogno di cinquanta e lo Stato
Qualche io non lo farò richiesta ma sono sicuro c'è un mucchio di gente che comunque io a me non costa niente chiede indietro cinquanta sessanta euro dallo Stato per un qualcosa che è comunque già sussidiato perché il trasporto pubblico in Italia
Tutto il trasporto pubblico in tutti i Paesi non sopporto pubblico è sussidiato ma in Italia anche qui c'è una nota recente il nostro osservatorio e molto più sussidiato
Che all'estero e il sussidio viene dato anche a chi si potrebbe permettere di pagare un prezzo superiore allora uno si deve mettere una mano sulla coscienza e dire
Questi soldi che lo Stoke non riceviamo lo Stato servono davvero o magari rinunciando a questi io riesco ad abbassare le tasse io riesco ad avere una Pubblica istruzione migliore
E queste sono le cose che li dobbiamo fare se ne vogliamo tornare a crescere grazie
Grazie Carlo
Giustamente preso un po'di tempo anche perché accorpata la terza e la quarta domanda
Che era sui percorsi per lo sviluppo no cioè quindi vista da concerto la concezione di sviluppo visti i vincoli viste le risorse quali percorso su quali percorsi per lo sviluppo in Italia
Caro l'affrontata soprattutto dal punto di vista della spending review no la stessa domanda Tommaso quali sono i percorsi per lo sviluppo in Italia ovviamente appoggiando atti dove ritieni su tutte le ostetriche osservazioni di Carlo ma anche andando magari sui sui tre i terreni
Più più più più noti come valorizzare i capitali di cui parla di prima permettimi anche questa domanda magari termini sintetici la cultura sussidiaria alla quale tanta tanta parte di questo Paese affezionata
Può e se ne ho ancora oggi di aiuto per l'individuazione di percorsi di sviluppo per il Paese
Beh intanto io sono molto d'accordo Sutera qualità quantità della spesa
Anche rispetto ad alcuni
Odierni negazionisti del tema dei vincoli io penso che il questo Paese il problema non è che abbiamo speso poco e che abbiamo speso male e detto questo il passato è passato quindi non voglio aprire anche un tema su come andare a riprendere o fare scelte punitive rispetto alcune platee che hanno avuto più spesa pubblica
Chiudiamo però guardando avanti magari poniamoci il tema di spendere un po'meglio dico se ho delle risorse pubbliche
Se ho cinque miliardi esempio a caso e devo decidere se questi cinque miliardi di deve investire per togliere il legame tra spesa previdenziale demografia mandando in pensione prima cinquanta mila persone che lavorano non disoccupati perché perché i ha perso lavora sessantatré anni ha fa lavori gravosi
è giusto che ci siano degli ammortizzatori sociali di redditi ponte che ti aiutano e che accompagnano l'età di pensione
E anche legittimo che chi lavora sessantatré anni pur non essendo in difficoltà magari a in un impiego non particolarmente gravoso ma vuole andare via prima però se io ho delle risorse pubbliche
Che non giustificano in termini di equità attuariale in termini di quanto dovrò pagarmi la pensione quanto hai pagato di contributi mandati tre anni prima questi cinque miliardi devo spendere per mandare prima
Cinquanta mila persone o magari dallo spendere in istruzione per fare in modo che gli studenti
Nella formazione professionalizzante o di istituti tecnici superiori questo Paese sono solo nove mila contro i settecento
Domina la Germania arrivino a livelli tedeschi questo vuol dire scegliere vuol dire una politica che fa delle scelte perché le risorse sono limitate
E queste scelte devono essere fatti in maniera trasparente
Non piove la manna dal cielo il tema di cui
Parlavamo prima
La politica deve avere il senso di responsabilità ma anche l'orizzonte per metterci la faccia essere giudicata su queste scelte se io avessi quei cinque miliardi nell'occhio
Responsabilità di governo preferirei investirle per sia ammortizzatori sociali robusti perché Anders per gli over sessanta tre
Ma soprattutto per istruzione istruzione istruzione non per spendere di più
In previdenza e pensioni anticipate per tutti per quanto ci possa essere una domanda politica che capisco però la politica deve fare delle scelte delle scelte guardano più possibile al futuro dal mio punto di vista lo stesso rispetto ad alcune scelte di spesa pubblica o di razionalizzazione della spesa di nuovo più che
Questo tema della revisione della spesa nel sempre vissuto come un tema contabile di caccia gli sprechi non è solo questo volte ci sono anche gli sprechi ma ci deve essere la politica che fa una revisione delle priorità che decide dove è giusto investire risorse pubbliche
Prima si parlava di sanità il mio primo incontro con la politica Stato in prima elementare quando mio compagno prima elementare va detto perché tuo padre così cattivo faceva l'assessore si vuol portare via l'ospedale c'era un tema di chiudere il piccolo ospedale del del mio comune e fare un ospedale diaria
Più ampio il tema della razionalizzazione la spesa in sanità non è solo un tema di ridurre gli sprechi è un tema di aumentare la qualità dei servizi perché i piccoli ospedali
Hanno una rischiosità maggiore perché non cercasi Istica dice tutti gli indicatori di rischio clinico sono maggiori nei piccoli ospedali una politica lo sguardo lungo va oltre i veti e la politica del no
Che guarda al l'orticello di breve periodo ci mette la faccia come hanno fatto per un periodo grandi partiti di massa anche la nostra democrazia cerca di intermediare parlare con la società a costruire consenso su delle scelte che hanno lo sguardo lungo e che cercano di dare delle priorità
Di sviluppo e di crescita un Paese
Quindi revisione della spesa per me è il cuore della politica perché la scelta delle priorità e il cuore delle scelte pubbliche io politica indico delle priorità a una collettività e su questa scelta di priorità mi assumo la responsabilità e mi gioco
La battaglia del consenso non
Nascondendo i vincoli sotto il tappeto ma assumendomi la responsabilità delle mie scelte di fronte ai cittadini elettori
Grazie Tommaso siamo riproposti di rimanere dentro i settantacinque minuti ci stiamo riuscendo un'ultimissima domanda quasi lampo
I giovani
Quale destino per i nostri giovani così indebitati se pensiamo al debito pubblico no non certo punto di vista quindi quale destino per il futuro questo scritto messaggi interessantissimo perché essere tre ottimisti sul futuro dell'Italia no
Comunque quale quale futuro per i giovani così indebitati e una una parola sintetica da da offrire loro in conclusione questo di questo momento
Tommaso
Saggio era del due mila undici però non ho perso l'ottimismo adesso per quanto giusto per contestualizzare all'ottimismo è sempre frutto della volontà sempre Marie un capitale sul quale
Investire beh il tema dell'equità intergenerazionale in questo Paese enorme nel senso che molte di quelle cattive scelte di spesa hanno avuto poi ricadute anche in termini di equità intergenerazionale
E quello mi preoccupa molto ricco in termini di equità nei rapporti tra generazioni non è soltanto i giovanissimi che comunque si affaccia nel mondo nuovo lo fanno con voglia di futuro e una generazione che in Italia continuiamo a chiamare i giovani più giovane della mia ma ormai non più giovanissima neanche quella che ha proprio si è trovata schiacciata tra le politiche distributive che premiava hanno altre corti che hanno partecipato al banchetto della spesa pubblica del debito pubblico e poi si è trovata invece con gli anni Novanta
L'aggiustamento del conte poi la crisi economica e la riduzione di opportunità sì e doveva trovata schiacciata tra i due mondi non ancora abbastanza forte per competere
Nel nuovo mercato del lavoro che si sta aprendo non sostenuta dalla spesa pubblica farsi delle generazioni precedenti purtroppo queste segnalazioni andaluso molte difficoltà e ancora fanno fanno fatica nel me nel mercato del lavoro
Io penso che quello che dobbiamo lanciare come messaggio procedendo sulla nota ottimistica che la speranza è un rischio da correre che quando parliamo di investimenti è difficile parlare di investimenti senza parlare di rischio purtroppo il grave limite di quelle politiche pubbliche di quel debito
è stato quello di privare intere generazioni del diritto a sognare del diritto e inseguire i propri desideri del sapere che se mi impegno abbastanza o una probabilità di raggiungeva il mio obiettivo di dare corpo al mio desiderio indipendentemente dal cavallo giusto indipendentemente dalla relazioni familiari indipendentemente dal reddito mi può fornire una rete di relazioni e che se non c'è la forza comunque un welfare universalistico che mi aiuta a rialzarmi e e a riprovarci quindi noi dobbiamo traghettare questi limiti in uno scenario in cui
Incentiviamo il rischio incentiviamo la voglia di mettersi in gioco ma costruiamo un welfare davvero universalistico che da una rete per tutti e quella stessa rete quella rete di sicurezza
Cementa e da Forza Italia la voglia di rischiare di mettersi in gioco e ti appunto provare a inseguire i propri desideri e
A crederci che davvero la speranza il rischio da correre
Create Tommaso
Carlo
Ma il giovani sono indebitati allora sul debito pubblico una cosa che fa spesso si fa notare che duetterà sì settanta per cento più o meno del debito pubblico in realtà è detenuto dagli italiani per cui quando lui lasciamo in eredità il debito
Lasciamo per il settanta per cento in eredità anche il credito
Per quello che però strappate detenuti debito estero ma è una parte soltanto punto di un terzo un po'meno quello che però lasciamo in eredità di negativo ai nostri figli
La DC Lele l'eredità di fare delle scelte difficili cioè quando i lasciamo un debito pubblico elevato in futuro vuol dire che la generazione corrente non è stata in grado di prendere le decisioni che sarebbero state necessarie
Per ridurre il rischio del paese e questa responsabilità ieri la passiamo ai nostri figli non ci siamo preoccupati la passiamo in avanti sperando che nel frattempo non ci sia un'altra crisi però questa cosa
è una cosa che dobbiamo sempre tenere in mente non vogliamo noi dobbiamo essere responsabili e prendendo le decisioni per non lasciare in eredità
Ai nostri ai nostri figli in un altro senso i giovani attualmente sono state infanzia svantaggiati dalle nostre scelte la crisi negli ultimi dieci anni è stata pagata
Perlomeno dai non giova leader è stata pagata dai giovani e da tutti gli altri ma non dagli dagli anziani
Non è una cosa popolare questa di dire ma se guardiamo alla distribuzione del reddito il reddito si è spostato a favore era la distribuzione arredo si è spostato a favore degli anziani
Non perché gli anziani negli ultimi dieci anni sono diventati ricchi ma sono state in qualche modo protetti attraverso vari meccanismi più dei giovani degli effetti della crisi economica che è iniziata nel due mila sette due mila otto due mila nove e poi si approfondite nel due mila undici e del due mila e dodici mi anche questa cosa bisogna temere da tenere in considerazione anche che su questo c'è un c'è una nota con cui uscirà un gruppo di studenti che lavoro di giovani studenti che lavora con me alla Bocconi il gruppo tortura che hanno scritto una nota appunto per far vedere che il i poveri in i veri poveri sono sul più frequenti tra i giovani che tra alieni tra gli anziani dobbiamo fare qualcosa
I giovani uno dei motivi per cui i giovani conta di meno e che ce ne sono di meno
è un dato di fatto che le nuove corti comprendono circa cinquecento mila persone all'anno quando li le vecchie corti erano fatte di un milione di persone all'anno qui dal punto di vista politico e molto più premia molto di più
Fare qualcosa a favore degli anziani perché ce ne sono di più utero vedere di chi ha un'età intermedia rispetto ai giovani assieme però se noi vogliamo aveva cura il futuro dell'Italia dobbiamo noi come genitori come enormi prenderci cura del futuro dei giovani anche se sono di meno delle corti degli degli anziani
Lo si fa appunto occorrerà una Pubblica istruzione migliore
E poi idea e anche cercando di dare ai giovani quei ma si è parlato di capitale sociale la costruzione in capitale sociale parte dalla scuola parte anche dalla famiglia
Io ho certi valori credo in certe cose perché me le ha insegnate mia mamma perché me lo insegnate mio papà
Ecco dobbiamo gettare prenderci anche noi alla questa responsabilità di creare un capitale sociale nei nostri giovani non lasciare tutto non lasciare tutto lo Stato
Un ultimo pensiero conclusivo questo lo metto lo dico questo è uno slogan politico questo sesto per usare si è parlato molto di reddito di cittadinanza negli ultimi tempi come misura a favore dei giovani giovani disoccupati del Sud ecco io credo che più che un reddito di cittadinanza e tornando al tema delle opportunità di cui ho parlato prima bisogna dare ai giovani una opportunità di cittadinanza grazie
Bene grazie veramente
A Tommaso e a Carlo penso non ci sia nulla di agita giungere solo una parola veramente per ringraziarvi perché secondo me ci avete ci avete offerto una testimonianza di come realmente sia possibile ragionare in termini adeguati con una prospettiva di medio lungo periodo sana in termini di sviluppo in questo Paese oggi ricevette anche segnalato dei possibili percorsi per questo sviluppo ringrazia ancora veramente di essere stati coniati