Meeting di Rimini 2019 - Sussidiarietà e... PMI per lo sviluppo sostenibile

Benvenuti a tutti buona sera
Ma benvenuti a questo incontro che ha lo scopo di presentare l'ultimo rapporto della Fondazione sussidiarietà con a tema piccole-medie imprese e sviluppo sostenibile
Credo non ci sia bisogno di sottolineare quanto l'argomento della sostenibilità sia urgente importante di attualità
Però questa attualità e questa urgenza questa importanza sicuramente crescente ci sono due fatti solo che introducendo vorrei ricordare molto recenti che da un punto di vista sia economico che culturale hanno dato ulteriore sottolineatura questo tema il primo successo proprio l'altro ieri diciannove agosto duecento amministratori delegati di altrettante aziende americane
Hanno firmato una dichiarazione
Associate in business sarà un Tebow nella dichiarazione che per la prima volta e e tra queste duecento imprese ci sono brand c'è Johnson & Johnson c'è Paul c'è Google
E aziende come queste
JP Morgan anche le banche
In questa dichiarazione affermano che per la prima volta a quel livello la creazione di valore non sa non significa solo creazione di valore per l'azionista ma deve includere tutti i portatori di interessi famosi stakeholder dell'impresa e quindi innanzitutto i collaboratori
Bisogna investire sui collaboratori investire sulla loro formazione sullo sviluppo delle competenze sull'ambiente e sulla sostenibilità in una parola
Questo
Che può essere derubricato facilmente a marketing o a dichiarazione di principio non lo è perché bisogna guardare la storia sono ventidue anni che questo gruppo di grandi aziende si riunisce e ha sempre ribadito il vecchio mantra che la creazione di valore era lo scopo dell'azienda ma la creazione di valore per l'azionista quindi il profitto per l'azionista oggi le cose stanno cambiando
In particolare il presidente di questa associazione che anche amministratore delegato di Ciprì Morgan dice noi dobbiamo andare per forza in questa direzione altrimenti non saremmo competitivi nel futuro quindi la visione della sostenibilità non come un elemento appunto di comunicazione ho aggiunto all'attività dell'impresa ma legato strettamente alla competitività e alla possibilità di una solidità futura dell'azienda
Secondo fatto
L'abbiamo anche sentito oggi nell'incontro che c'è stata proprio in questa sede a mezzogiorno col professor Bruni le l'economia di Francesco inteso come San Francesco
Ma che il Papa che papa Francesco sta sottolineando in vari modi
L'enciclica lauda Tosi
E poi la epocale intervista che un anno fa è stata più o meno a sette di settembre del due mila diciotto è stata rilasciata al Sole ventiquattro Ore dal Papa
In cui si fa riferimento esplicito alla necessità della sostenibilità nell'economia sì città espressamente le per esempio l'economia circolare la responsabilità sociale d'impresa ma soprattutto si situano questi obiettivi
C'è entrando tutto su che su un punto
Che il punto nodale di partenza di tutto questo è la centralità della persona la persona deve tornare al centro dell'economia
E tutta l'economia deve rendersi conto che il centro della propria attività è il bene della persona
Ma non la persona intesa genericamente o come individuo staccato da tutto resto ma come la la persona come relazione come persona che sta in una comunità
Che è legato a un ambiente
Dal lavoro della persona si genera valore
La fa la frase più bella più sintetica di questa intervista dice del Papa dice non sono i soldi che generano i soldi ma il lavoro della persona che genera i soldi molto semplice e diretta
Ecco questi due fatti che peraltro in questo secondo a un prosieguo di lavoro perché si sta lavorando già a un evento proprio sui temi della sostenibilità dell'economia legata alla al pensiero e alle provocazioni di papa Francesco che si terrà a marzo del due mila e venti ad Assisi
E oggi è stato se ne è parlato qui anche con la presenza di Alberto Brugnoli ecco questo ci dicono quanto sia crescente questo tema oggi quindi
Diciamo cade a fagiolo la la pubblicazione di questo rapporto della Fondazione è la prima volta che viene
Presentato pubblicamente e ufficialmente e abbiamo con noi illustri relatori che ci aiuteranno ad approfondire i temi sia contenuti nel rapporto sia di esempi concreti di fatti esempi esperienze di sostenibilità nelle imprese abbiamo con noi
Partendo da sinistra Alberto Brugnoli che direttore scientifico della Fondazione sussidiarietà uno dei principali estensori del rapporto il Paul tre che professore di economia applicata all'Università di Bergamo
Abbiamo Giuseppe Tripoli segretario generale di Unioncamere abbiamo il presidente Carboni ero presidente di UCIMU Sistemi produttivi e abbiamo il presidente Semeraro
Presidente direi legno consorzio per il recupero del legno quindi lavorano proprio praticamente su questi temi
Lascio la parola per l'illustrazione dei capisaldi del rapporto della Fondazione ad Alberto Brugnoli prego
Bene grazie
Bene grazie magari mi alzo così vedo meglio le slide
Donne semplice presentare in un quarto d'ora i contenuti del rapporto che spero avrete occasione
Di leggere
E che appunto abbiamo redatto insieme a Unioncamere a UCIMU a Federlegno chi più vi sono rappresentate loro massimi livelli cercherò di
Semplicemente offrire alcuni spunti su quelli che sono i messaggi che ci sembrano più importanti che sono alcuni dei messaggi più importanti che sono contenuti nel rapporto in chiave trasversale
Quindi questa più o meno voler volevo vuole essere la l'aula anche della presentazione sono sessantotto slide amano preoccupate di ne faremo molto meno
Quindi innanzitutto qual è il TIR rosa quindi qual è il messaggio principale che ci interessa comunicare attraverso un rapporto messaggio principale questo quando si parla di sviluppo sostenibile si pensa soprattutto al contributo che allo sviluppo sostenibile
Può essere offerto da attori della società che non sono pronti normalmente si guarda l'attore pubblico o si guarda all'attore non profit
Il messaggio fondamentale del rapporto e che invece l'attore decisivo per lo sviluppo sostenibile eh
L'attore prova Fitto e soprattutto le piccole e medie imprese
Che rappresento no un elemento un soggetto determinante all'interno di questo mondo
In particolar Mauro modo ci concentriamo sul panorama e questo discorso questa fermatelo con fatto vale per tutto il mondo non ci sto
Concentriamo poi soprattutto sulla sull'area europea e sull'Italia
I temi principali che emergono trasversalmente all'interno del rapporto sono questi quattro cioè noi dal nostro osservatorio come Fondazione per la sussidiarietà
Supportati
E in maniera complementare con i soggetti appunto che ho detto prima e poi vi spiegherò anche il loro ruolo
Il ruolo che hanno avuto nella produzione del rapporto abbiamo identificato quattro sfide principali cioè quali sono le sfide principali che il mondo il pianeta tutto si trova da fra entrare oggi
Abbiamo identificato sostanzialmente quattro sfide
Abbiamo indicato qual è il percorso un percorso possibile appunto lo sviluppo sostenibile di fronte a queste quattro sfide quali sono qua gli attori chiave nell'affrontare le sfide le piccole e medie imprese e il quattordici attore qualificante di questi percorsi
La cultura sussidiaria questi Sonic quattro messaggi forti trasversali che animano il rapporto quali sono le sfide principali che dal nostro osservatorio abbiamo identificato a noi pare che il pianeta stia approntando queste quattro sfide centrali la prima la sfida di carattere antropologico cioè vi è un evidente mutamento del quadro antropologico in corso
Un mutamento del quadro antropologico che va a una velocità in pensata solo qualche anno fa solo qualche decennio fa
I giovani oggi pensano diversamente da come pensavamo noi vent'anni fa
Pensano diversamente si muovono diversamente
Hanno altri punti di riferimento
Non si può ragionare neanche di economia se non dentro questa considerazione sento dentro questa presa di consapevolezza del forte mutamento del quadro antropologico che ha in corso
Crisi dell'evidente e dei valori fondamentali della convivenza che accompagna questo mutamento del quadro antropologico seconda sfida fondamentale è una sfida di carattere ambientale
Siamo sottoposti a un fortissimo impatto che riguarda che proviene da tutti i temi legati alla sostenibilità ambientale sia dal punto di vista della domanda che dal punto di vista dell'Offerta
Dal punto di vista dalla domandi conservatori chiedo lo standard qualitativi sempre più alti sempre più alti di dal punto di vista dell'Offerta di cambiamenti tecnologici in corso
Autorizzano
Delle delle prospettive prima impensate
Si dà nome a questo forte a questa sfida viene dato il nome di Green e con nomi con tutti i processi di transizione energetica che la green economy porta con sé
Normalmente il driver fondamentale la decarbonizzazione cioè il passaggio dalle fonti energetiche di natura fossile
Petrolio gas alle fonte energetica alle fonti Carbone alle fonti energetiche invece rinnovabili questa è la seconda grande sfida
Terza grande sfida è quella che invece arriva dall'incrocio tra i siti information communication technology
Big Data sistemi intelligenti la digitalizzazione cioè tutti questi mutamenti in corso
Che soprattutto questo viene meno messo in risalto normalmente dagli osservatori internazionali e nazionali che hanno un fortissimo impatto sull'organizzazione territoriale
Cioè il grande e principali impatto che queste trasformazioni tecnologiche producono ai sulle forme di organizzazione territoriale tant'è vero che non si parla ormai più
Di cita si guardano alle si guardano le smart city lecita intelligenti
Si guardano le smart all'ente cioè i territori intelligenti
Il grande impatto di queste sfide è sull'organizzazione di questi territori perché questi territori dove sorga i dati in modo totalmente diverso da come venivano organizzati prima
Quarta sfida fondamentale la dinamica demografica
La dinamica dei democratica che ha che fare con una popolazione mediamente più istruita con un'aspettativa di vita sempre maggiore
E con che pone quindi temi dell'invecchiamento attivo di nuovi bisogni
Che emergono di processi di immigrazione che diventano sempre più centrali nel nella convivenza odierna bene queste dal nostro punto di vista dal nostro osservatorio sulle le quattro grandi sfide che il pianeta si trova ad affrontare bene di fronte a questa grandi sfide quale il percorso possibile che può essere perseguito
Riprendiamo il concetto di sviluppo sostenibile il concetto di sviluppo sostenibile a un concetto ormai che si è affermata a livello internazionale
Nasce negli anni settanta del secolo scorso soprattutto legato alla dimensione ambientale si pensa alla sostenibilità soprattutto legando la la dimensione ambientale ma sempre di più assume una valenza che non è solo ambientale ma anche sociale e anche economica
Normalmente oggi quando si parla di sostenibilità di sviluppo sostenibile si legano queste tre dimensioni dimensione economica dimensione ambientale dimensione sociale vi si guarda la dimensione istituzionale in modo trasversale rispetto a queste tre dimensioni
Bene a noi piace riprendere l'abbiamo ripresa nel rapporto la definizione che viene dato nella rapporto del mille novecentottantasette Our Camarines nutro
Dove si dice sostanzialmente che sviluppo sostenibile quello che soddisfa i visoni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di soddisfacimento dei bisogni di quelle future
Perché ti piace questa definizione di sviluppo sostenibile per due ragioni la prima è perché immediatamente fa cogliere che al cuore del concetto di sviluppo sostenibile ci sono i bisogni
Cioè ci sono i bisogni e ci sono i bisogni delle persone
La seconda è perché lega questo concetto a un patto intergenerazionale perché fa capire che ci sono i bisogni della generazione presente ma i bisogni della generazione futura
Quindi quando pensiamo allo sviluppo sostenibile ci piace pensarlo così come ormai lo pensano nelle sedi internazionali in questo modo
Voi sapete che le Nazioni Unite hanno codificato hanno fissato questo concetto di sviluppo sostenibile prima tra il due mila e il due mila e quindici in otto Obiettivi del Millennio
E poi dal due mila e quindici al due mila e trenta anni diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile
Diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile sottoscritti da tutte le nazioni Chiappa che
Che sono membri delle Nazioni Unite e sostanzialmente come vedete gli obiettivi di sviluppo sostenibile accorrono lungo degli obiettivi che sono di carattere sociale di carattere ambientale di carattere economico e via dicendo
Gli ultimi due sono quelli trasversali pace giustizia istituzioni solide
Trasversalmente tra tutti e partnership per gli obiettivi cioè che questi obiettivi devono essere raggiunti insieme
Questi sono i diciassette obiettivi dell'Agenda due mila e trenta che le Nazioni Unite tutti i Paesi del mondo si sono dati per come orizzonte appunto al due mila e trenta bene dentro questo quadro internazionale
E poi ci sono una serie di ricerche di questioni che possono essere approfondite queste vedete sono perché ogni obiettivo a dei targhetta
Dei sotto Bietti di ogni sotto Obiettivo a dei gli indici di riferimento che possono essere misurati per capire il grado di raggiungimento di realizzazione dell'Obiettivo ogni anno vengono prodotti questi rapporti questa per esempio ci dice a che punto siamo in Italia nel due mila e diciotto nella realizzazione dei diciassette obiettivi misurati con gli indici di riferimento
Bene ma al di là di questo contesto internazionale a noi cosa interessa soprattutto sottolineare nel rapporto tre questioni la prima che abbiamo ripreso anche in questi giorni è che sostanzialmente le Nazioni Unite hanno codificato nel concetto di sviluppo sostenibile negli ultimi cinquant'anni quello che da Aristotele in poi era considerato il sì era guardato come il bene comune cioè diciassette obiettivi di sostegno di di sviluppo sostenibile sostanzialmente
Possono essere letti in termini di bene comune ed è interessante andare a leggere i diciassette obiettivi in questo modo perché di nuovo si può guardare adeguatamente ha come essi abbiano al centro
La persona tutte le persone
è di ogni continente secondo nota bene
Lo sviluppo sostenibile diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile
Hanno un altro grande vantaggio oltre quello di essere immediatamente agganciabile al concetto di bene comune ma è quello di di porre di fatto un territorio di dialogo per tutti
Perché è un te è un terzo appunto sono concetti sono obiettivi che tutti possono riconoscere nei quali tutti ci si riconosce
In qualche modo questo è una è un fattore di vantaggio molto forte perché permette un dialogo poi è chiaro che si arriva sui singoli concetti sulle singole parole
Da punti di vista differenti anche dando dei contenuti differenti mai ma abbiamo un terreno di dialogo reale oggettivo
E questo favorisce la possibilità di confrontarsi con ogni cultura con ogni contesto in tutto il mondo
Terza e ultima elemento sviluppo sostenibile società civile a noi piace sottolineare che se anche la codificazione dei diciassette obiettivi arrivati in sede di Nazioni Unite in arrivato a un certo punto a livello politico in realtà questa è stato preceduto
Dalla società civile
E la società civile
Di vari soggetti vari attori della società civile che pian piano hanno maturato il contenuto dei diciassette obiettivi fino a quando questi sono stati riconosciuti anche a livello politico quindi viene anche in questo caso come spesso accaduto nella storia
Una precedenza della società civile rispetta la politica che poi codifica gli obiettivi stessi
Terzo fattore trasversale
Chi sono gli attori chiave per raggiungere questi diciassette obiettivi gli attori chiave sono le piccole e medie imprese
Le piccole e medie imprese all'interno del settore Protti settore profitto ormai se ne riconosce a livello internazionale lidi abbiamo semplicemente riportato alcuni riferimenti
L'importanza decisiva guardate che questi le date di questi documenti non sono troppo indietro nel tempo
Questo vuol dire che settore propri è stato riconosciuto per la sua valenza oggettiva forte in questo percorso comunque sostanzialmente negli ultimi quindici anni bene settore pro-capite piccola e media impresa lettere l'all'interno del settore protetto sono state riconosciute in sede internazionale sempre vengono sempre più riconosciuto come soggetto fondamentale
Le piccole-medie presi in Europa sono ventitré milioni ottocentocinquanta mila in Italia sono quattro milioni e quattrocentocinquanta mila bene nel rapporto analizziamo come si stanno muovendo non ovviamente il tempo per addentrarmi in questo ma troverete la storia sopra delle piccola e media impresa soprattutto degli ultimi dieci anni dopo la crisi del due mila otto
Andando a mostrare che le piccole e medie imprese in Europa si stanno muovendo in modo molto differenziata ma sostanzialmente in media hanno recuperato il gap la la la crisi che aveva scatenata nel due mila otto e poi pian piano hanno recuperate sono salito ulteriormente in termini di valore aggiunto di occupazione di numero di impresa
I percorsi di sviluppo che stanno di il seguendo sono molto differenti
Quindi non si può fare di ogni erba un fascio all'interno dei singoli settori via una varianza pazzesca né la produttività in tutte le altre variabili che potete andare a vedere
Però vi sono reali percorsi in atto particolarmente interessanti
Non mi soffermo nell'analisi dei settori che trovata all'interno dei dei rapporto nell'analisi dei cluster che caratterizzano i differenti percorsi dei differenti delle dei dei differenti delle differenti settori nei differenti settori appunto
Della in Europa e in Italia
L'analisi dell'Italia dice dell'importanza decisiva ovviamente di questo soggetto all'interno del panorama italiano vi riporta alcuni dati e di come questo soggetto stia diventando sempre più affidabile queste uno scoramenti Cadore che dice della grado di affidabilità
E di solidità delle piccole e medie imprese
Il modello italiano ha una sua come ben sappiamo specificità che può essere che spieghiamo all'interno del del rapporto può essere individuato sostanzialmente le in tre variabili chiave che riguardano il senso del lavoro il mix cultura tradizioni innovazione l'imprenditorialità ma che riguardano anche il forte contributo che questo settore ha saputo dare alla società civile nei decenni scorso scorsi in termini di contributo occupazionale di medio lungo periodo e in termini di democrazia non solo economica
Fondamentale il ruolo delle medie ai in paese
In Europa in Italia in Italia che funzionando da aggregatori funzionano dati datori
Di per altre decine a volte centinaia di piccole e medie imprese in Italia il modello queste sono le medie imprese dove sono collocate sostanzialmente in Italia
Il contributo delle piccole imprese anche all'export normalmente non viene segnalato in modo adeguato per il semplice fatto che viene segnalato che danno un contributo indiretto
Perché ha di fatto offrono i propri spazi propri beni intermedi propri servizi a delle media impresa è che poi esportano sostanzialmente il bene fin il bene finale prodotto anche grazie alle piccole e medie imprese
Qui ci sono i mercati di sbocco delle nostre imprese
Terzo messaggio forte
Di taglia quindi si trova al centro di queste
Di queste forti sfide le quattro di carattere planetario che ho descritto velocemente all'inizio della mia presentazione e le cinque specifiche del contesto italiano
La demografica ridotta natalità immigrazione l'economica bassa produttività disoccupazione soprattutto giovanile in particolare nel Mezzogiorno finanziaria
Lo stato di difficoltà delle variabili di finanza pubblica politico istituzionale con lo scollegamento della realtà politica istituzionale rispetto alla quella economico sociale e sociale la forbice tra reale e percepito che abbiamo visto anche con Pagnoncelli e Blangiardo ieri
Bene dentro questo contesto il le piccole e medie imprese stanno sviluppando in Europa in Italia
Tre sostanziali modelli si stanno muovendo su tre sostanziali modelli di sviluppo territoriale stanno favorendo tre sostanziali modelli di sviluppo sorso territoriale gli haredim detronizzazione diffusa che sono sostanzialmente sì figli e i nipoti di quelli che erano i distretti
I sistemi urbani dove il contesto delle piccole e medie imprese sempre più importante e ovviamente il modello di sviluppo territoriale dei sistemi urbani è diverso dal modello di sviluppo territoriale delle aree di industrializzazione diffusa delle aree ad alta valenza ambientale
Dopo il via un mix di patrimonio ambientale e culturale
Architettonico di altro tipo che viene sempre più valorizzato
Cui abbiamo fatta addirittura l'incrocio con gli obiettivi di sviluppo sostenibile ma ve lo risparmio lo trovate ovviamente nel rapporto quattro fu quarto fattore qua di ficcante quarto messaggio decisivo bene qual è il fattore qualificante di questa capacità della piccola e media impresa di essere il soggetto portante delle colonie italiana dell'economia europea
E il soggetto portante di ogni percorso di sviluppo sostenibile che possa essere concepito il fattore portante che si voglia riconoscerlo uno è la cultura sussidiaria di cui questa impresa sono intrise
Perché le imprese italiane le imprese europee sono premi e di cultura sussidiaria
Ed è questo il fattore che rende possibile quello che hanno saputo rendere possibile fino a oggi e quello che potranno rendere possibile nel futuro verso percorsi di sviluppo sostenibile
Una cultura sussidiare chi favorisce il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori della società
Che offre motivazioni adeguate per perseguire lo sviluppo sostenibile che favorisce la collaborazione e l'inclusione la solidarietà riduce le disuguaglianze riduce i conflitti permette di perseguire migliore strategie di governo e di governance multilivello ai differenti livelli di governo di governo verticale locale provinciale regionale e nazionale sovranazionale
E orizzontale con il coinvolgimento di tutti gli attori e poi decisivo per il diciassettesimo obiettivo che vi ho detto prima essere quello delle partnership
Bene vi è quindi una responsabilità storica oggi per quelle che chiamiamo gli attori sistemici cioè per quegli attori e quindi abbiamo tre che sanno muoversi in ogni in un contesto con questa divisione con questo tipo di orizzonte e sanno questo tipo di orizzonte verso lo sviluppo sostenibile per il bene comune che sanno catalizzare attorno a sé altri attori
Le risorse economiche le risorse umane di altri attori
Bene queste sono attori sistemi ci possono essere diversi nei diversi territori possono essere attori pubblici possono essere attori privati posso essere attori profit possono essere attori non proprietà sono attori sono questi attori che faranno lo sviluppo
Sono attori che si muovono così è che catalizzano attorno a sé le energie di altri nella stessa direzione
Questa è l'altro messaggio forte che vogliamo dare vado in conclusione se quanto mi manca Alberto niente quindi concludo con l'indice
Abbiamo un'introduzione che abbiamo curato noi io Giorgio e Paola Garrone su il nesso tra sviluppo sostenibile sussidiarietà piccole-medie imprese una prima parte che ho cura che ho sviluppato insieme al professor Bramantino
Codella Università Bocconi su piccole e medie imprese sistemi territoriali percorsi di sviluppo paradigmatiche una seconda parte dedicata ai giovani
Due capitoli il primo sulla formazione della persona nel mercato del lavoro come nuove sfide per le piccole e medie imprese
Sviluppate dal professor Bertagna e dal professor mani dell'Università di Bergamo un secondo sulle start-up innovative italiane al ruolo dei giovani gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sviluppato da professor Minola sempre dell'Università di Bergamo
Terza parte piccole-medie imprese collaborazioni professoressa tutela e professoressa Magnani dell'Università di Pavia professoressa Garrone su piccole e medie imprese italiane collaborazione crescita dell'impresa della Politecnico di Milano
Quarta parte su piccola e media impresa accesso alle risorse finanziarie l'evoluzione del credito alle PMI da parte del settore bancario il professore Dzeko pesi che qui presente tra noi che ringrazio grazie Luca dell'università
Di Trento e ira portamento delle capacità di accesso ai finanziamenti dal sviluppata dal sottoscritto dal dottor Matra Aia
Queste sono le parti del rapporto c'è da divertirsi un po'pelle ha un bel ballo appoggi sono tante informazioni dentro
Parte quinta ITREC casi paradigmatico di cui dicevo prima il sistema caramente camerale la sfida del digitale per lo sviluppo sostenibile di settore della macchina utenze la robotica automazione componentistica tediarla ignare degno una filiera sostenibile
Queste rapporto rapporto si conclude con dati cosa ho fatto con delle appunto conclusioni
A dei curatori con lo slogan non vi sarà sviluppo sostenibile senza sussidiarietà
Che è quello sostanzialmente che siamo tesi a dimostrare lungo tutto il rapporto e dei commenti di personalità del panorama economico politico e sociale italiano
Grazie grazie Alberto
Die quasi riuscito il miracolo di farci stare in venti minuti
I capisaldi della del contenuti del rapporto comunque credo
Appunto poi nel finale hai citato gli attori sistemici passo immediatamente la parola a uno dei principali attori sistemici che a Unioncamere quindi Giuseppe Tripoli segretario generale di Unioncamere
Grazie buonasera a tutti anch'io userò delle slide se lo farò in modo rapido quindi alcune le salta eremo
Per non appesantire il raccontò per fare una zoomata sul sistema Italia
Già Alberto Brugnoli affatto oltre alle fatto il quadro ha fatto una specifica sul sistema delle produttivo il sistema delle piccole e medie imprese italiane andiamo un pochino più a fondo perché ci sono delle cose siccome interessanti che vorrei sottolineare
Allora noi come Unioncamere facciamo da anni una serie di monitoraggi
Su due segmenti del sistema italiano di piccole e medie imprese italiano uno sono le impresa e di tutti i settori che investono nelle tecnologie e nelle professionalità Green
Quelle relative alla l'efficienza energetica al risparmio alla miglioramento della gestione ambientale dell'azienda quindi non ha imprese del settore ambientali imprese di tutti i settori che investono lì
Un secondo monitoraggio lo facciamo invece sulle imprese che chiamiamo coesive cioè su quello spaccato delle piccole e medie imprese italiane
Che dedicano spazi i soldi Investimenti alle comunità locali al terzo settore al non profit alle università ha un rapporto coi clienti con i fornitori
Di tipo più partecipativo più collaborativo vengono fuori dei risultati interessanti che prova ad illustrarvi rapidissimamente da fare una riflessione finale
Intanto Green le imprese green cioè le imprese che investono Negrini in Italia sono c negli ultimi cinque anni sono stati circa un quarto delle imprese che nel monitoriamo né monitoriamo oltre un milione di impresa
Queste sono i settori
A cui appartengono le in prese che vi dicevo la gran parte vedete il grafico non traduce esattamente il del numero del desk del all'interno dei diversi settori dovete guardare le cifre all'interno del grafico verde
Queste sono le aziende le dimensioni delle aziende la gran parte delle aziende sono aziende prevalentemente di grande dimensione o di media dimensione ma anche quelle di piccola media dimensione che sono i primi due le prime due
Sbarre a sinistra PPI dicono quali sono che sono significativamente presente
Questo è il primo messaggio che vorrei dare allora più messaggio è questo le imprese che investono un evidente sono quelle verdi scure
Sono più performanti delle altre imprese degli stessi settori che non investono nel Green
Sono più performanti perché hanno un fatturato che è migliorato
La prima lo spero che lo leggiate hanno un'occupazione che è cresciuta di più hanno una presenza nelle sport che risulta di più hanno investito realizzati innovazioni più delle altre imprese chi investe nel Green
A performances migliori tenetelo bene perché a mente questo aspetto perché ci torneremo sopra
Perché investono nel Green le imprese
Il la prima motivazione la più forte perché fa crescere la competitività delle aziende non per rispettare le leggi e neanche per una visione ideale dell'ambiente che la terza motivazione soprattutto perché pensano di guadagnare competitività
Questi sono gli effetti ma adesso la tralascerei
è un settore quello print che in crescita questi sono i i fabbisogni occupazionali c'è domanda l'occupazione nei prossimi cinque anni nei prossimi cinque anni come potete vedere la fetta più importante di occupazione di quella segmentate quella Sinistra verde
Il venti per cento dei nuovi occupati oggi comunque quelli che saranno occupate in disostruzione dei vecchi occupati nei prossimi cinque anni
Sono circa un milione tutta questa torta fa un milione
Andranno per le tecnologie nel settore ambientale quindi è un settore su cui le imprese le piccole e medie imprese italiane puntano con importanza e con significatività vi faccio vedere per chiudere questa parte Green due altre
Immagini che vi fanno vedere come sono messe le in crisi se la produttività e l'anno rispetto al sistema produttivi degli altri Paesi europei
Salterei questa che più complicato da spiegare André qua come vedete l'Italia accerchiata
Come tutti i grafici di questo tipo di il quadrante in alto a destra è quello delle cose più virtuose ne siamo tra i più virtuosi siamo proceduti da Irlanda Lussemburgo e Regno Unito a parte Malta diciamo
Ma io la da Regno Unito e Lussemburgo sono realtà
Che non hanno un settore manifatturiero settore produttivo son tutta finanza producono Bitto e carte
Da noi produciamo mattoni cose oggetti mobili eccetera quindi il problema di dove siamo posizionati no è un problema significativo siamo i più virtuosi tra i sistemi produttivi in in
Ecco in confronto agli altri sanitaria agli europei
Vediamo cosa succede nelle altro segmento che vi dicevo
Quindi diciamo sostanzialmente qui il passaggio importante questo che le imprese italiane da tempo hanno preso la strada dell'investimento sul green tutte le imprese di tutti i settori perché vedono crescere la loro competitività e questo si traduce in un miglioramento complessivo del sistema produttivo italiano
Le imprese coesive sono quelle che Rio racconta di ho detto poc'anzi sono quelle che investono nel mondo del terzo settore nelle comunità locali son quelle che vedono l'impresa presente come soggetto attivo della società non solo della produzione del del profitto
Anche qui il trenta per cento delle imprese sono imprese coesive sono di più quelle medie come al solito come è logico che sia anche perché le piccole imprese sono più molti casi sono anche per effetto di trascinamento da parte delle medie aziende che diventano a loro volta avverino coesive
Anche qui il dato è simile
Quasi sovrapponibile a quello delle imprese edili
Hanno aumentato il fatturato nume notato l'occupazione a un momento con l'esposto nel biennio due mila e diciassette diciotto
Più delle imprese che non sono coesive cioè su che più delle altre imprese che hanno deciso di non investire su quei fattori di dedicarsi di più al loro business fare il business per le imprese oggi qui vale di più a fare un business allargato che non è solo il loro il prodotto che devono fare ma farlo insieme con gli attori sociali con la realtà locale investendo su queste cose
Quali sono le radici delle imprese coesive questa interessante
Atti andando a fondo sono tre le motivazioni quattro poi ce n'è un'altra che vedremo nella slide successiva
Che spingono le imprese a investire di più in quei fattori diciamo sinteticamente a far sì che l'impresa sia un'impresa coesiva secondo questa definizione che non è bellissima dal punto di vista comunicativo ma che rende l'idea
La vision cos'è l'avviso hanno alla domanda
Qual è il motivo per cui tu fa impresa una parte l'imprenditore ha risposto perché ovviamente l'impresa mi fa un profitto io reggo sul profitto
Una parte degli imprenditori se no ma io non mi reggo solo sul profitto io faccio l'impresa perché mi piace fare una cosa bella perché mi piace avere un un riconoscimento alla mia società locale perché mi piace aiutare le persone
Questo è il senso della Vinicio nel senso Della diciamo che diceva il nostro moderatore Alberto sporto letta l'inizio e alla base alla radice di questo documento
Presentato due giorni fa dalle duecento multinazionali americane non si esaurisce nel profitto il nostro obiettivo
Sono
Le imprese coesive quelle che più investono sul green sono le imprese coesive quelle che imprese così da quelle che più investono sulle risorse umane soluto sulle risorse umane dedicata alla creatività quindi c'è un un legame stretto tra il l'attenzione al personale che tu prendi nell'azienda
E l'attenzione alla qualità la creatività l'innovatività a livello professionale delle imprese e anche al a rispetto al ruolo che l'iter l'azienda acquistata al territorio
Questo è il quarto motivo che volevo presentabili questo come sono spalmate le imprese coesive in Italia dove più scuro ce ne sono di più relativamente alle imprese del territorio
Come vedete ci sono aree chiare altre aree chiarissime chiarissime
Allora se noi mettessimo a confronto questa mappa che facciamo noi con la mappa che fa l'Istat
Delle caratteristiche e di coesione sociale delle regioni italiane quindi non delle imprese delle regioni cioè come per esempio coesiva qui che grado di coesione sociale la Lombardia piuttosto che le Marche piuttosto che la Calabria
Le due mappe geografiche quasi si sovrapporre ebbero cosa vuol dire che ci sono più imprese coesive dove il tessuto locale e regionale
A più fattori di coesione cosa è fattore di coesione
E il grado di partecipazione al volontariato delle persone il grasso di partecipazione civica il grado di rispetto degli obblighi di legge nella nella dal punto di vista del mercato del lavoro dal punto di stare legale
Della leggo la le legalità economica e il e il grado di coinvolgimento in iniziative che non sono strettamente individuali
Quindi diciamo una serie di indici che l'Istat fotografa e chi dice
Che grado di coi che grado di partecipazione civile sociale esprime quella regione
Allora e chiudo questa prima parte
Devin e imprese coesive
Prima di tutto l'Italia è messa bene messa meglio che altri Paesi qui c'è una narrazione dell'Italia che va veramente riconvertita qua te quindi noi dobbiamo raccontarci con più orgoglio italiani sono quelli dicono le indagini che si raccontano con meno orgoglioso i percepiscono peggio di rispettato un tedesco se tu mi dici come si descrive meglio di quello che se tu chiedi a un italiano un qualunque italiano non imprenditore un qualunque italiano come si descrive si descrive peggio di quello che gli altri come gli altri lo vedo né di quello che in effetti è questo orgoglio del Paese lo abbiamo riacquistano gli italiani sono meglio di come ci raccontiamo
Gli altri ci vedono meglio di come ci vediamo negli stessi questo non va bene allora siamo messi meglio su questi settori su questi settori si dirà sul tema della sostenibilità
Che cosa c'è alle radici di questo esser messi meglio rispetto agli altri Paesi anche ne ricordo alcuni aspetti la vision dell'imprenditore e all'Area dice di questo per le capacità delle imprese italiane di investire sull'ambiente sulla sostenibilità l'habitat le tradizioni la cultura la il il legame sociale che esiste nei territori il legame col territorio che le imprese spin
Lo spirito innovatore perché avete visto dappertutto che chi più investe in innovazione in Green e anche più coesivo e viceversa
Il dato fondamentale soprattutto che le imprese italiane sono più competitive perché più soste anche perché più sostenibili anche perché puntano di più sulla sostenibilità e questo è un dato che non è di tutti i sistemi economici e del sistema italiano in particolare penso che lo vedremo degli interventi successivi perché se l'italianità di Parione si caratterizza per la qualità l'eccellenza
Cioè dietro il modello italiano quando si parla di made in Italy nel mondo non c'è solo il grande brand grande brand della moda il grande brand dell'arredo quello che c'è dietro un modello di vita c'è dietro un modello di produzione c'è dietro un modello locale di di dita dell'impresa nel sistema locale che viene premiato cos'è la policy allora da fare chiudo
La polizia e sostenere la sostenibilità ambientale aiutare l'impresa fa più sostenibilità ambientale a fa più coesi vita perché questo li aiuta ad essere più competitive
Io credo che questo sia il messaggio di fondo
Oggi se si vuol far crescita è come se le imprese voglio far crescita economica devono puntare di più sulla sostenibilità se il Paese vuol puntare di più sullo sviluppo del PD deve puntare di più sulle impresa e sulle imprese sostenibili grazie grazie Giuseppe
Allora grazie Giuseppe soprattutto perché c'è dato una visione positiva di quello che si sta facendo siamo messi meglio di quanto pensiamo di quanto ci raccontiamo questo ci dà ottimismo è anche Energia
Per per continuare a lavorare su questa strada in più anche perché messo in stretta correlazione
La sostenibilità con la competitività non è la sostenibilità non è qualcosa che si aggiunge come dicevamo prima mai dentro l'attività dell'impresa adesso passiamo ai nostri due ore relatori tre suo come dicono gli americani pratici on air cioè quelli che fanno pratica di sostenibilità sia da un punto di vista associativo che da un punto di vista di imprenditoriale perché sono anche imprenditori innanzitutto il presidente Carboni ero presidente di UCIMU sistemi produttivi prego grazie grazie
Questo sport letti ahimè naturalmente buona serata a tutti voi anche da parte mia gentili signore signore vi ringrazio di essere ancora così numerosi a quest'ora perché ci avviamo verso l'orario di cena
Beh intanto volevo salutarvi mi alto oggi in piedi perché nei precedenti
Relatori si sono alzati in piedi quindi per non mancare di rispetto optato volevo salutarvi naturalmente a nome di fondazioni Ucimu e decimo sistemi per produrre che l'associazione italiana dei costruttori di macchine utensili e robot e automazione che ho il piacere di presiedere
Ecco io sono molto contento di tornare come relatore si ricorda questo sport letti al nitide l'amicizia fra i popoli perché ritengo che questo meeting di Rimini sia momento importante non solo per il confronto per il confronto che c'è tra protagonisti del mondo civile
Ma più che altro perché ti permette di contattare di parlare con tanti ragazzi tanti ragazzi che con la loro presenza a questo meeting mi di Rimini cercherò di avere l'indirizzo per il loro futuro per la loro vita futura anche lavorativa
Ed è per questo che quindi abbiamo colto con grande piacere la richiesta del professore di Tadini di dare un nostro contributo allo studio
Professor Brugnoli a ha prima presentato perché noi per primi siamo convinti che non c'è sviluppo visus di sostenibilità se non c'è una sussidiarietà
E della sussidiarietà le piccole e medie aziende italiane sono veramente al primo posto concordo perfettamente come i ragionamenti fatti da dottor Tripoli
Perché siamo molto forti nella sussidiarietà come piccole e medie imprese italiane perché siamo imprese
Familiari
Intese padronali
Imprese radicate nel territorio
Impresa e che quindi vivono del loro territorio e gli imprenditori sono a costante contatto con tutti gli attori economici del territorio questo ci differenzia ad esempio dalle grandi imprese americane
Che solo ieri hanno finalmente detto che al di là del profitto che è giusto che ci sia il profitto perché ogni azienda deve avere degli utili per potere reinvestirlo i reporter crescere migliorare loro processo produttivo
Ecco bene solo ieri però gli addenda grandi prese americano detto bene
Oltre al profitto ci interessa anche pensare alla sostenibilità all'ambiente
Al sociale bene noi lo facciamo da sempre noi imprenditori di macchine utensili ma non solo imprenditori macchine utensili come imprenditori delle delle idee di tutti gli altri settori
Siamo degli imprenditori che pensiamo al bene del nostro territorio perché ci viviamo perché ci vivono le nostre famiglie civico dei nostri figli
E vogliamo tutti i costi quindi dare un contributo importante che non è solo il profitto delle nostre aziende ma lasciare anche un segno che ci teniamo che il nostro territorio cresca maniera positiva
E che si maniera positiva
Con nazione autonoma che noi imprese facciamo cresce in maniera positiva covo una operazione fatta in concerto con le associazioni come può esserlo un ciclo che si affianca le nostre imprese per collaborare e cresce in maniera positiva anche collaborando con lo Stato
Proprio nello studio che vi è stato presentato ci sono degli esempi positivi di collaborazione tra Stato associazioni e imprese che vediamo che quando esiste questa collaborazione il Tati vengono fuori vengono fuori molto positivi
Perché noi imprese come voi sapete non abbiamo bisogno di assistenzialismo ma neanche i nostri collaboratori hanno bisogno di assistenzialismo
Abbiamo invece bisogno di interventi che sostengano la nostra crescita il nostro sviluppo abbiamo bisogno che Cino premiati chi investe ricerca sviluppo formazione specialmente formazione che il valore di importante le nostre aziende e capitale umano
Ecco allora non abbiamo un esempio iniziò a parlare di esempi concreti
Che è stato per me diciamo molto importante in questi anni ovvero tutti quei provvedimenti che hanno creato il cosiddetto piano industria quattro punto zero ecco senza entrare nei dettagli del piano industria quattro punto zero questo piano però ha completamente rinnovato
I macchinari e tecnologie l'interno le nostre aziende questo piano attrasse formato in chiave digitale la produzione di molte delle aziende italiane e migliorando quindi l'efficienza e l'efficacia questo è stato un'occasione dove si è visto che il governo avendo avuto un confronto Colin prese e anche con le associazioni che rappresentano le imprese ha capito le esigenze reali dell'impresa è fatto una legge fatta bene
In questa piano indusse foto Bolzano anche UCIMU avuto un ruolo oserei dire fondamentali ci siamo seduti al tavolo del ministero liturgico economico abbiamo lavorato insieme
Con la l'allora ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda con la loro direttore generale Stefano Firpo proprio prescrivere il piano industria quattro punto sei
E questo ci ha permesso di portare dei risultati importanti a un settore qual è il nostro compito solo alcuni dati velocemente percettore di eccellenza dell'economia italiana noi siamo da sempre ai primi posti al mondo e con un volume di produzione dei quarti al mondo da sempre
Apri pose il mondo come volumi di esportiamo persi produttori al mondo
E le nostre macchine i nostri sistemi sono conosciute in tutto il mondo per l'alto livello tecnologico per l'alta qualità per la capacità di personalizzare il prodotto proprio in base alle specifiche esigenze del cliente quindi la flessibilità che tipicamente italiana
Però e questo l'aspetto importante anche ai fini della sostenibilità negli ultimi anni tutte le nostre aziende hanno investito in modo massivo Inc digitalizzazione interconnessione sensori stazione controllo resistenza da remoto completa automazione
In realtà le nostre macchine utensili oggi prodotte son delle macchine utensili che vanno proprio in contro i diciassette punti della sostenibilità che prima che qui ne spiegava il professore Brugnoli perché sono più sostenibili dal punto di vista ambientale
Sono macchine utensili che consumano meno energia sono macchine utensili che utilizzando Elettronica anziché vicini nati idraulici e pneumatici inquinano molto meno
Sono macchine utensili che hanno anche degli scatti inferiori al passato perché un sistema automatizzato non c'è dispersione di materiali a vuoto quindi sono sicuramente delle macchine che dal punto di vista ambientale danno una beneficio maggiore
Ha naturalmente una maggiore sostenuta economicamente che il processo produttivo più automatizzato più appunto il dato più dice Rizzato processo produttivo che costa meno in cui il prodotto finale è un costo inferiore
E la stessa assistenza l'assistenza da remoto e fondamentale sia per risparmiare costi perché oggi con lo smartphone voi potete mettere i contatti con le nostre macchine utensili intervenire fare dell'assistenza elettronica fare dei cambi di produzione
Fare dei delle manutenzioni preventivi cosa impossibili fino a qualche anno fa e tutto questo comporta una diminuzione di costi ma l'aspetto più importante dal mio punto di vista invece la sostenibilità sociale questo perché
La digitazione di interconnessione l'automazione non è vero che sta diminuendo i posti di lavoro anzi tutte le aziende che hanno investito in non in quattro punto zero hanno aumentato l'occupazione loro azienda
E migliorato il profilo professionale che l'aspetto importante si stanno eliminando tutti quei lavori ripetitivi gravosi noiosi
In cui il lavoratore si sente poco qualificato e si sta alzando l'asticella alzare l'asticella vuol dire che adesso vengono chieste delle personalità più importanti e la persona si sente più coinvolta all'interno dell'azienda
Qua però arriviamo al punto importante secondo me e del mio intervento penso che se che il punto importante dal punto di vista industriale punto anche di questo studio l'importanza della formazione non solo della formazione del personale che già opera nelle nostre aziende ma importantissima e la formazione e l'indirizzo che noi dobbiamo dare ai giovani
Ecco io penso che la maggiore azione sussidiaria che una soluzione con Muccino
Che deve fare e quella di dare un indirizzo i giovani verso lavori verso attività verso studi quindi ti permette di trovare un posto di lavoro valido
Pregnante e di facile diciamo di di di di facile utilizzo questo è un lavoro molto importante perché oggi le nuove tecnologie vuol dire avere nuove competenze vuol dire avere nuove personalità vuol dire avere nuove conoscenze
E in Italia ci troviamo in attuazione dal mio punto di vista assurda abbiamo da un lato una disoccupazione giovanile che supera il trenta per cento
Abbiamo il numero di Nietzsche che non so se voi sapete sono quei ragazzi dai diciotto ai ventiquattro anni che no non lavorano e neanche fanno degli studi e neanche frequentano corsi d'aggiornamento son più di due milioni due milioni duecento mila
E lo stesso tempo le nostre aziende hanno difficoltà a ritrovare giovani giovani che conoscono informatica elettronica meccatronica tecnologia ad automazione c'è qualcosa che non va quindi dobbiamo tutti invece stare attenti guardati lo specchio e cercare di indirizzare i giovani verso quei disturbi che gli permettono di avere uno sbocco lavorativo attuabile e più consono alle tecnologie oggi esistenti
Ma abbiamo fatto una grossa azione sugli istituti tecnici superiori perché voi sapete che tutti i diplomi sono di pari dignità non esistono più studi isteria di serie B i licei sono utilissimi per una preparazione umanistica e scientifica propedeutico all'università
Però anche istituti tecnici sono importanti istituti tecnici permettono anche degli sbocchi lavorativi molto veloci molto facile
Oppure permettono anche di potere fare un corso di specializzazione i cosiddetti istituti tecnici superiori che un corso di due anni di alternanza scuola lavoro dove escono paramenti super periti
Voi dovete sapere che l'ottanta per cento in Italia dei ragazzi che fanno gli ITS hanno già il posto di lavoro hanno già il posto di lavoro una volta finito il diploma
Quindi questa direzione ne stiamo molto spingendo non vi nascondo che in Italia siamo purtroppo indietro rispetto agli altri Paesi d'Europa perché in Germania in Italia East di Ets sono nati nel due mila dieci e formano dieci mila ragazzi all'anno in Germania nate nel secolo scorso nei primi anni Sessanta ne formano quasi ottocento mila in Inghilterra duecento e stante a Mila in Spagna centoquaranta mila mi è stato raccontato che addirittura in Cina seicento università cinese numero da poco sono state trasformate in ITS
Quindi anche noi dobbiamo darci da fare e da questo punto di vista noi siamo entrati nel consigli di quattro ITS
Di zone molto industrializzate proprio per i indirizzare i piani di studio perché vogliamo che ragazzi affrontino dei fanghi studio concreti
We believe immediatamente dalle aziende e questo per noi è un compito molto principale perché ci teniamo a puntare sui giovani e permettere ai giovani italiani specialmente quelli di talento
Di potere rimanere a vivere in Italia a lavorare in Italia perché l'ascesa di l'andare all'estero
Deve essere una scelta mo'una necessità anche perché in Italia c'è un tante belle aziende famose internazionali che possono soddisfare sicuramente i giovani voglio solo prima di concludere dare a altri due esempi di sussidiarietà che la nostra associazione ha fatto in questi anni
Uno riguarda le reti di impresa
Quello di avere unito grazie UCIMU dieci aziende in una reti di impresa per affrontare un mercato difficile e complesso come quello indiano
E grazie appunto l'intervento di Ucimu diamo a Plast che l'associazione dei produttori di macchine per la lavorazione della plastica abbiamo unito dieci aziende tra cui anche la mia com'era
E queste aziende sono presenti nel mercato indiano con un proprio ufficio poté propri dipendenti ingegneri indiani e riducendo i costi quindi dividendoli dicendo e quindi costi al minimo facciamo alle più importanti fiere
Facciamo del incontri deformate con logici per spiegare tutti i nostri prodotti nelle zone più giuste Davide Lidia e stiamo iniziando tenete risultati molto importanti e che dal lato delle vendite questo in azione sussidiaria quindi di un attuazione molto importante
Un altro esempio invece è una azione sussidiaria che riguarda l'approvvigionamento nei primi anni due mila proprio sotto lei ci ha sempre di Cimo un gruppo di associati UCIMU acquistato nazi andare un mena una fonderia di ghisa
E questa fonderia è stata ristrutturata è stato portato al personale tecnico italiano ha diciamo migliorare la qualità del prodotto sono stati fatti gli investimenti in nuovi macchinari tale che oggi c'è un'azienda cinquecento persone
Che produce Kisa di qualità che non fornisce solo gli associati di un cinema tanti altri produttori di macchine che utilizzano la ghisa
Creando veramente appunto un'azione sussidiaria che dato dei risultati eclatanti
Quindi
Concludo mio Landi gran parte di questo mio intervento dicendo che le le aziende specialmente le PMI sono sempre stato un grande esempio di sussidiarietà però e specialmente in un periodo difficile come questo
Questi ultimi giorni dopo
Il livello di incertezza di confusione ormai elevato livelli veramente notevoli
Abbiamo bisogno che tutto sistema Paese sia nostro fianco uno imprenditori ci impegniamo ogni giorno per la crescita così un po'le nostre aziende che è foriera di occupazione di benessere per i territori in cui noi operiamo
Però abbiamo bisogno veramente che tutto il sistema Paese sia nostro fianco autorità di governo in primis ecco
Quindi la mia speranza e quella che anche nel nuovo governo che dovrà avvenire ci sia un attenzione non al giorno non ad interventi spot per fini elettorali ma ci sia un'attenzione un programma economico di politica industriale e lungimirante di medio-lungo periodo
Perché solo con dei programmi strutturali secondo noi si possono ottenere quei risultati che permettono all'Italia e condivido appieno quello cadetto Tripoli e con orgoglio
Di essere nonostante tutto una nazione leader economica rispettata
E molto importanti interne anche settori in tutto il mondo come il settore della macchina utensile grazie per la vostra potete fare grazie presidente
Grazie perduta anche due elementi non scontati che mi piace sottolineare il fatto che nelle PMI si lavori sulla sostenibilità già dalla progettazione del prodotto e del servizio e quindi la sostenibilità in qualche modo intrinseca all'attività tipica dell'impresa
La seconda rotazione molto importante non è ha fatto vero che l'innovazione tecnologica inesorabilmente porti a meno occupazione anzi può portare a più occupazione a patto che si faccia la giusta formazione
Delle persone soprattutto dei giovani lasciamo adesso la parola al presidente Semeraro di per il legno
Che racconta anche l'appunto l'esperienza dell'associazione che si occupa direttamente diciamo di economia circolare possiamo dire è un esempio concreto di economia circolare
Grazie grazie a tutti
Parlare per ultimo e sembra difficile perché magari avresti voluto dire quello che è già stato detto dall'altra parte pure però è anche bello perché gli altri hanno parlato e quindi tu riesci
A percepire quello che magari può essere aggiunto a quello che è stato detto
Io sono io concordo assolutamente su tutto quello che è stato detto e penso che questa è una cosa condivisibile da parte di tutti però attenzione volevo fare un piccolo inciso prima di andare a spiegargli
Quello che il l'attività che svolgiamo nuovi quindi la realizzazione nel settore del legno arredo di quello che è diciamo così sulla bocca un po'di tutti dalla famosa economia circolare la sostenibilità
In generale
Tutto questo di cui si è parlato si può fare se c'è il lavoro
Attenzione
Siamo un Paese che non cresce adesso non cresce neanche la Germania
Ci dobbiamo preoccupare non dobbiamo dimenticarci che l'Italia è un è un Paese dove più del cinquanta per cento del PIL lo fanno sette regioni dell'arco alpino e quindi dobbiamo interrogarsi su queste significa che il lavoro non non lo crede per decreto vi lavora lo crei creando le basi i presupposti politici anche normativi per fare in modo che poi le piccole e medie aziende possano sviluppare un loro una loro visione loro processo lavorativo
Quindi volevo sottolineare questa cosa perché noi possiamo star qua a parlare evidenziare tutto quello che di buono
Pensiamo e stiamo facendo però attenzione
Tutto questo lo possiamo fare se il lavoro c'è
E quindi bisogna fare in modo
Che questo lavoro ci sia e non mi sembra che ultimamente la politica ma non parlo di quelli che sono andati via ieri ieri sera ma parlo negli ultimi anni
Non mi sembra che qualcuno abbia fa abbia fatto qualcosa per migliorare quindi tutto è sempre stato addosso alle piccole e medie imprese italiane
Ma perché esistono
Perché nelle piccole e medie imprese si lavora per passione si lavora perché
Non è la necessità come si parlava prima della sussidiarietà è una roba proprio che che è dentro di noi nelle nostre aziende c'è se noi andiamo a io attraverso la la
L'associazione quindi non parlo del consorzio che rappresento ma dico anche in Federlegno conoscendo migliaia centinaia e centinaia di aziende ti rendi conto quando ci vai dentro che tutti tutti dico tutti
Portano avanti la propria azienda come se fosse una famiglia questo è una cosa che per noi italiani è dentro di noi quindi è una cosa che noi già facciamo purtroppo non
è vero che noi siamo
Gente
Capace in gamba gli italiani sono sempre i i migliori questo ce lo diciamo tra di noi
Ma non so se i nostri politici sono all'altezza delle nostre piccole e medie imprese questo è una cosa che io mi chiedo continuamente perché tante volte anche nel Moro nel mio ruolo noi abbiamo a che fare con i politici ma vi posso assicurare ed è una cosa che mi fa mi riempie anche d'orgoglio che quasi mai
Mi sono mai posto per chiedere qualcosa un politico perché è torna quello che rappresento
Io rappresento il consorzio di legno è un consorzio nato da una reggia ambientale è un consorzio che negli anni ha pensato e ha portato avanti una politica fatta proprio di salvaguardare quello che erano diciamo così gli impegni perché voi
Considerate che è il consorzio di cui sono presidente è un consorzio che non è nato per una spontanea volontà
Delle aziende ma è nata per una legge ambientale
E quindi c'è stato una sorta di problema al momento grande problema no tutti erano molto preoccupati quindi che cosa hanno fatto le piccole e medie imprese tenete presente che stiamo parlando di un sistema di oltre due mila quattrocento impresa
Il consorzio ha iniziato a trasformare e lì penso che gli italiani sono veramente molto bravi un problema in un'opportunità e quindi che cosa non voglio attiva della lunga che cosa è successo è successo che in in pochi anni
Noi siamo diventati il serbatoio
Per l'industria del riciclo
Che non è fatto di piccoli e medi impresa ma è fatto di un sistema industriale
Che oggi vale circa un miliardo e mezzo esclusivamente con quello che raccogliere in legno perché così ci mettiamo quello che loro recupero dall'estero arriviamo ai due miliardi
Questo cosa significa
Torniamo alle piccole e medie imprese
E pensate quanto lavoro si può sviluppare nella cosiddetta green economy perché la green economy di cui tanti sono i padri fondatori ma pochi sono i realizzatori di progetti veri e concreti perché quello che manca a noi
Non sono le le formule le belle parole
I libri le riunioni lei gli incontri
Poi dobbiamo andare a casa e dobbiamo cercare di creare il lavoro
E dobbiamo cercare di far sviluppare un'impresa un'azienda perché dietro le piccole made in preso le persone no cos'è successo che se noi andiamo a considerare e vado un po'sui numeri per farvi capire
Perché se non parliamo di valore economico non riusciamo a capire bene cosa si se messi in piedi
Allora il sistema che si è addossato la regola ambientale e il sistema nel nostro sistema legno il sistema degli imballaggi in legno che voi dite male cosa sono gli imballaggi nessuno lo sa
Pochissime lo sanno in realtà se non ci fossero gli imballaggi Noè nei nei nostri supermercati le nostre case non avremmo assolutamente i prodotti quindi sono quelle piattaforma che servono per poter trasportare merci
E circa il novanta per cento delle merci nel mondo si muovono sugli imballi anche le macchine per ambito si muovono sugli imballaggi industriali quindi cosa è successo è successo che
Chiaramente l'Italia Non è un paese
Che a materie prime per produrre questi imballaggi
E quindi si deve avvalere di importazioni tutto il sistema legno italiano deve importare il legno non siamo un grande Paese di trasformatori ma non siamo un Paese di produttori di di materia prima anche se poi potremmo anche averla ma non ci sono mai state gli ultimi almeno vent'anni Sebastiano
Me lo insegna delle politiche per poter sviluppare anche no quella parte quindi noi siamo costretti ad acquisire dall'estro del materiale cosa succede succede che nel sistema in ballo
Quelli che poi hanno supportato il sistema del ribelle del riciclo
è un sistema che in Italia vale circa un miliardo e ottocento milioni non è una grandissima cifra ma una cifra molto importante se considerate che dobbiamo avere a che fare con altre tipologie di imballi di altri materiali
E molto importante come come cifra per noi perché ci sono migliaia di aziende che ci lavorano
Ora voi pensate che cosa può essere rapine comma o economiche ma non rapportata solo al legno perché noi già nel legno l'abbiamo realizzata ma pensate a tantissimi altri materiali oggi si parla molto di economia circolare si parla di plastica si parla di rifiuti allora un sistema che genera un fatturato di un miliardo e otto quelli che creano gli imballaggi con lo scarto del fine vita ecco alla tassa ambientale
Innescano un meccanismo che metti in piedi una industria del riciclo no che arriva ad avere un valore economico di un miliardo e mezzo con sei mila dipendenti
Per io penso che su queste cose qua
Non serve parlare troppo perché poi sono i numeri no che fanno i fatti non rubiamo solo riportare quello che
Diciamo così non è bravura di chi
Gestisce il sistema perché chi gestisce dei sistemi non non deve fare nient'altro
Che comportarsi made in maniera legale
Normalissimo deve inventarsi chissà che cosa
Basta che tu metti in piedi un qualcosa di trasparente e chiaro
E ai quella visione che si parlava prima perché ci vuole una una visione ad esempio nove nel legno non abbiamo mai voluto portare il riciclo fuori dall'Italia
No in altri settori è stata fatta non abbia mai voluto perché non abbiamo mai voluto perché quando abbiamo iniziato a mettere in piedi vicino che non esisteva chi ha investito hanno investito dalle aziende italiane e secondo voi potevamo andare in un certo momento a portare il nostro materiale all'estero considerando il fatto che avevamo degli interlocutori che avevano investiti in Italia assolutamente no
Che cosa nasce coi da quel riciclo
Che cosa mantiene quel riciclo da quel riciclo è un po'diciamo così chiamiamolo il lavoro sporco ormai essenziale che poi serve ad alimentare la filiera dell'arredo
No voi avete studiato e avete dato dei numeri molto il interessanti io l'ho letto il il vostro libro
La filiera del dell'arredo per l'ottantacinque per cento in Italia utilizza materiale riciclato pochissime lo sanno ed è quel materiale riciclato che arriva dal fine vita degli imballaggi
Questa è un'eccellenza tipicamente italiana ed è una dimostrazione chiara netta di quello che un'economia circolare
L'economia circolare non la si può fare da soli
E non si può andare in giro a dire la mia azienda fa economia circolare ci sono dei casi di Fidia richiuse che è possibile farlo nel nostro caso per spiegarci velocemente non rubo molto tempo
Io faccio sempre un esempio che un esempio che fa capire immediatamente che cosa tipico sto parlando
Allora nell'ambito degli imballaggi come vi ho detto prima ci sono queste piattaforme che trasporto le merci ci sono anche le bobine che avvolgono i cavi cavi elettrici sono le cassette della frutta
Per assurdo
Una cassetta della frutta fabbricati in Sicilia è consumata Romo a Milano a Bologna può diventare un'antica di una cucina nulla lega
Chi produce cucine
Io ed esami che ha creato quella cucina con chi ha prodotto quella cassetta ma è l'essere insieme mettere insieme le aziende e quando si mettono insieme le aziende in Italia non è così facile perché noi siamo molto
è vero siamo bravi tutto quello che c'è ci vogliamo raccontare noi ma c'è molto individualismo c'è molta competizione tra di noi
E quindi riuscire
A fare in modo che tutte queste aziende ognuno che fa il proprio pezzo perché sono importantissimi tutti sono importanti da chi fa una cassetta che deve trasportare la frutta dalla Sicilia a chi fa un pallet a chi fa un una bobina sono tutti importanti
E poi diventi portanti del riciclo
Questo noi siamo riusciti a farlo perché è un sistema che si è mosso tutto insieme non saremmo mai riusciti a farlo con un pezzo solo e quindi oggi ma non è un vanto nostro non voglio vantare quello che noi ma ci sono pochissimi comparti industriali in Italia che possono dire
L'economia circolare noi l'abbiamo realizzata noi nel legno la con Federlegno e corri legno e con il sistema del riciclo Alba abbiamo realizzato grazie
Grazie al presidente Semeraro Nottingham tenga il mio microfono grazie perché ci ha dato una prova provata molto concreta di che cosa
Può generare l'economia circolare in termini di occupazione di opportunità di business se ci muoviamo come sistema io chiederei a tutti e quattro i relatori una battuta rapida vista l'ora allora di tre minuti a testa
Se volete dire un altro esempio concreto un'esperienza aziendale
O piuttosto che agire a qualcosa di già detto abbiamo tre minuti a testa così alle venti e trenta chiediamo e farei il giro inverso partiamo dal presidente Semeraro e poi il presidente Carbonia consiglio più che è un esempio
Di azienda deve comunque noi ci sono come dicevo prima migliaia di aziende che lavorano e e creano poi tutto questo indotto che ci porta a dire abbiamo realizzato o l'economia circolare l'abbiamo realizzata ma non è che è realizzato le prove circolare e ti fermi lì ci sono mille cose ancora che un sistema come quello del legno re d'Italia
Pensate
Che cos'è l'Italia
In in in quel settore lì c'è noi importiamo merce per ci materia prima per circa nove miliardi
E trasformiamo
E creiamo un fatturato di quarantadue miliardi
Con quasi diciotto miliardi da esportazione
Stiamo parlando di circa il cinque per cento del PIL nazionale è questa la grande meraviglia c'è un paese che è in grado di trasformare per assurdo compriamo i legni in Germania e li rivediamo i prodotti c'è questa è meravigliosa secondo me quindi che cosa serve a noi serve non fermarci chiaramente come dicevo prima è quindi pensare oltre Noè è da un po'che stiamo lavorando a una tracciabilità a a un sistema di
Microchip che identifichi
Attraverso il supporto diciamo così
In questo caso dell'imballaggio con la merce che trasporta quindi per noi oggi la tracciabilità di quello che può essere il nostro imballaggio e la merce è una delle priorità nel futuro
Presidente Carboni ero Silverio posso invece
Portare l'esperienza della mia azienda
Ma era che da sempre diciamo avuto una sosta una visione diciamo positiva della sostenibilità evitato la mia azienda un'azienda che ha sessantotto anni l'ha fondata nel mille novecentocinquantuno mio padre quindi in azienda storica
Eh se un'azienda storica però è un'azienda che ha sempre investito in innovazione ricerca e sviluppo e qualità del prodotto
E questo ci permette quindi in questi anni di essere sviluppati e di avere anche un mercato internazionale interessante
Questo primo fattore quindi di sussidiarietà ha permesso all'azienda crescita di crescere abbiamo adesso nel territorio nostro mandato vicentino altre due aziende quindi convogliare un maggior numero di personale distribuire maggiormente la ricchezza il benessere quindi questo è un primo aspetto importante della sussidiarietà
Secondo aspetto è l'attenzione all'ambiente dobbiamo proprio beh non potete vederlo mai proprio quali marchio com'era blu filosofi è un marchio col quale noi vogliamo avvertire tutto diciamo panorama di aziende e di stakeholder che ci circonda dell'interesse e attenzione che la nostra azienda a per la l'ambiente e per la diciamo sostenibilità
Ne abbiamo non solo progettazione di macchinari con risparmio energetico con recupero di energia duramente una una pressa Proto com'era a un consumo energetico dal trenta per cento inferiore alla una pressa tradizionale abbiamo una una utilizzo di energia pulita abbiamo un impianto
Fotovoltaico di di ultima generazione che produce più di settecento mila chili a vuoto ora all'anno
E che ci permette quindi utilizzare energia pulita dobbiamo solo coperto lo stabilimento ma abbiamo fatto anche le pensiline dove parcheggiamo le autotrofi o con pannelli fotovoltaici
In più abbia teniamo molto al discorso della sostenibilità legata alla sicurezza
Dove da quattro anni che abbiamo e ci spiccato da parte degli dell'INAIL di aziende assicura rischiamo molti molti soldi nella formazione per la sicurezza per i nostri impegni
Ultimi due aspetti sempre di esperienza della mia azienda grande attenzione ai giovani quindi la nella mia azienda abbiamo sempre a rotazione
Stages estivi laureando in ingegneria stages di di fine it del percorso dei periti tecnici e degli istituti tecnici superiori evitiamo spesso scolaresche anche di terza media sottolineo anche di terza media
Perché riteniamo che i giovani proprio in quell'età decidono il loro percorso di studio ed è giusto no quel possono vedere un'azienda come lavora
Come può esserlo con un'azienda che è un lavoro molto migliore di quello che uno può pensare se non ha mai visitato un'azienda ultimo aspetto la formazione formazione interna che dà verso una formazione continua comunica filosofia che sono degli elementi di ragionamento che ho sentito dire molte volte anche in questi giorni
Uno
E insegnare ai nostri collaboratori a imparare a imparare
Cosa vuol dire lo studio deve sì dare delle nozione ma deve anche creare nelle persone la voglia di continuare a migliorarsi la copia poi di continuare a formarsi quindi imparare entro e dopo fa comprendere a tutti i nostri collaboratori che il il lavoro non è un posto
Ma è un percorso un percorso evolutivo con il quale una persona deve cercare sempre di crescere per dare il meglio non solo per l'azienda ma anche per se stesso grazie
Grazie presidente Carboni erano Giuseppe Tripoli
Io vorrei evitare che il pubblico presente in sala pensi
Che su pasti non siano sufficienti solo le politiche dal basso la sussidiarietà
Per passare da un'economia lineare economia lineare quella in cui prendili la materia prima la trasforma in un prodotto il prodotto viene consumato quello che resta viene buttato è un rifiuto a un'economia sostenibile o e circolare
Nella quale cioè il prendi un una materia prima no trasforma in un prodotto la distribuisce ed inutilizzato quello che era visivi UA lo trasformi in una nuova materia prima che viene riutilizzato nel ciclo produttivo
Per passare dall'economia Dinara l'economia circolare la sussidiarietà importante importantissima l'impegno delle imprese la formazione ma non basta servono anche politiche dall'alto e quindi dico una e chiudo che quella per la quale servono per esempio dei regolamenti che consentono nel settore dei rifiuti speciali industriali ceri che il grosso dei rifiuti il rifiuto fatto dalle attività produttive i prodotti residui delle lavorazioni quindi rifiuti di una lavorazione possono essere considerati effettivamente materie prime perché devono essere sicure devono essere ambientalmente ti tranquille non devono pur dare problemi di inquinamento e possono essere riutilizzati ecco se io dovessi dare un'indicazione un suggerimento
Una sottolineatura importante le politiche dal basso la sua dieta è importantissima l'ottanta per cento e novanta facendo servono anche questi regolamenti serve che l'Europa e il il governo quello che sarà il governo italiano faccia quello che deve fare cioè questi regolamenti di quello che si dice tecnicamente e in ovunque sta la fine del rifiuto che la nuova logica dell'economia circolare grazie
Grazia Alberto Brugnoli masserizia richiamo un attimo le slide vi faccio vedere solo una cosa un minuto
Mi fermo
Su
Un aspetto toccato da da tutti
I relatori in particolar modo dal presidente Carboni ero Cuesta
Una citazione Presa dall'OCSE
Che nel due mila e diciotto sostanzialmente dice
Un bambino che nel due mila e diciotto
Comincia il primo anno di scuola primaria completa gli studi nel due mila e trentuno
Quindi dice come il percorso di istruzione e formazione di un bambino che ha iniziato a frequentare nel due mila e diciotto
Il primo anno di scuola primaria vi che completerà gli studi secondari nel due mila e trentuno servirà prepararlo o citazione
Per lavori che non sono ancora stati creati
Per tecnologie che non sono state ancora inventate e per risolvere problemi che non immaginiamo ancora perché questa è l'alterità
Questa è la verità quindi questa citazione per sottolineare cosa in un secondo
Che l'aspetto della formazione che nel volume è ampiamente trattato e che i nostri
Casi paradigmatiche siano ampiamente trattato risulta riferendolo ai loro contesti
Il tema della formazione è strettamente legata al tema dal lavoro è decisivo per la sostenibilità
Non ci sarà la sostenibilità senza formazione adeguata il cuore della sostenibilità di uno sviluppo sostenibile la formazione il questo mi permette anche di dire se posso professor sporto letti che in questo villaggio che abbiamo chiamato sussidiarietà e lavoro
La formazione giocò un ruolo decisivo tant'è vero che abbiamo dedicato tutti distende centrali alla scuola alla formazione
Poi vi è l'aspetto del lavoro ma tutti distende centrali sono opere di formazione perché la formazione tra l'altro che incontriamo in questi stende centrali fatti benissimo tra l'altro dalle opere che la fanno quotidianamente
La formazione sempre di più proprio per questa domanda già ora ma nei prossimi anni sarà fatta fuori dalla scuola fuori dalla scuola
E le piccole-medie impresa sono un soggetto fondamentale saranno sempre più soggetta a fondo fondamentale della formazione reale al lavoro già lo si vede in Italia lo già lo si vede in tutto il mondo perché sempre di più i percorsi di formazione reale sono già scuola lavoro cioè il già l'apprendistato ma lo sarà sempre di più
Questa è un'altra ragione per la quale non ci sarà sviluppo sostenibile senza le piccole e medie imprese grazie grazie e questa ultima chiosa del professor Brognoli
Ci riporta al cuore ci riporta al soggetto io ringrazio perché abbiamo dato concretezza questo tema della sostenibilità con degli esempi estremamente concreti abbiamo visto come la sostenibilità
è legata alla competitività genera lavoro ha bisogno di formazione ha bisogno ultimamente di educazione del soggetto perché ci vuole competenza ci vuole anche apertura
Per imparare i lavori che tra dieci quindici cinque anni compariranno sullo scenario del mercato del lavoro ringrazio i nostri relatori
Di di ricordo in modo non formale ma convintamente ringraziando il meeting che dalla l'opportunità di parlare di queste cose da un intero padiglione che parla di sussidiarietà e di lavoro
Che il meeting un come dire una costruzione che facciamo tutti insieme
E si regge su un contributo di ciascuno di noi tutto è gratuito tutto però ha bisogno del contributo di ciascuno di noi dalla parte dei relatori di che degli organizzatori e di chi dei visitatori quindi potete dare questo
Piccolo gesto dicono quale che sia una donazione a alle persone che sono preposte che hanno una maglietta rossa
Le postazioni che caratterizzate dal cuore rosso e solo a loro
Ringrazio ancora i relatori ringrazio voi tutti e buona serata
Buon metri