Festambiente 2018 - I nuovi schiavi: la buona agricoltura contro il caporalato

In questo strano incontro che anche un modo per riconoscersi ritrovarsi tra realtà diverse oltre a raccontarvi che cosa fa di per la terra e come il Consorzio Libera Terra mediterraneo nel suo piccolo cerca di contribuire a questo cambiamento profondo di etica e di cultura nel modo di produrre cibo
A tocca a me anche il poi il compito di coordinarlo intanto quindi park parto subito dicendo di chi sono le persone che avete davanti a parte il sottoscritto ed Angelo Gentili che si è già presentato dalla sinistra dalla mia sinistra vostra destra Guido De Toni che responsabile del funky domato project e tra poco ascolterete che cos'è
Funky domato progetti
Accanto a lui cristiano caldi che è il presidente di Altromercato e scoprirete se non lo sapete già che cosa fa Altromercato non solo sul versante per cui è nata una quello del commercio ma in Italia con la linea solidale italiano vicino a me invece Paolo Pastore che è il direttore di fair trade quindi il responsabile del Progetto il presidente il direttore io faccio il vicepresidente diciamo che le realtà che avete davanti qui sono rappresentate da chi ha delle responsabilità
E quindi in qualche modo nelle cose che vi dirà questa sera cercherà anche di prendere degli impegni io parto da un racconto nel bravi contributo che vi voglio dare
Che è quello che sta accadendo che è accaduto nei giorni scorsi nell'Alto Belice corleonese dov'è cominciata la raccolta del pomodori rossi Cagno
Pomodorino rosso si Cagno coltivato biologicamente nelle terre confiscate a Cosa Nostra nell'Alto Belice corleonese
Raccolto a mano
Da soci delle cooperative che coltivano quei terreni da lavoratori agricoli che in quelle terre sono impegnati
Nel pieno rispetto dei loro diritti della legalità della legalità e si fa questo raccogliendo pomodoro nelle terre confiscate a Cosa Nostra ora quando uno racconta queste cose la reazione
No è la normalità
è la normalità questa dovrebbe essere non una non notizia dovrebbe essere la normalità
Quello che accadeva prima in quelle terre prima che venissero confiscate ed assegnate alle cooperative di Libera Terra che li poi portano dei nomi Placido Rizzotto più la Torre
Lì in quell'aria dell'Alto Belice corleonese e panno anche altri nomi
I veti meno recenti di mafia abbiamo terminato da poco in Puglia anche lì la raccolta del pomodorino con un'altra cooperativa che aderisce al nostro consorzio dicevo dovrebbe esser la normalità
Non è la normalità è una notizia eccezionale il prezzo finale della passata di pomodori rossi Cagno
Tiene conto di quello che accade in campo
E e quindi è un prezzo giusto perché è un prezzo che viene stabilito dal Consorzio Libera Terra mediterraneo per essere venduto sul mercato ciò che non è un prezzo dopato dal fatto che vi si chiede
E ci si chiede come consumatori di fare un atto di militanza comprando la passata di pomodori rossi Cagno di Libera Terra no come comprando Fanti domato no mi si chiede di comprare un prodotto che ha il giusto prezzo
Che è buono perché altrimenti uno non lo compra e che ha il giusto prezzo
A me è capitato quando ero presidente di questo consorzio di essere ascoltato dalla Commissione agricoltura della Camera
Un paio di legislature fa questa Commissione agricoltura aveva iniziato un'indagine conoscitiva sul caporalato
Serviva questa indagine conoscitiva per facilitare l'approvazione della legge poi quando ci raggiungerà l'amico ebbe luogo vi racconterà molto meglio di me
Che cosa ha significato arrivare a quella legge quali compromessi sono stati necessari per avere comunque una norma importante e che cosa i quali sono i numeri oggi del caporalato in Italia
In questa audizione la questa audizione ero ripeto ascoltato ufficialmente vice resoconto stenografico della Commissione agricoltura la domanda che mi fa il presidente della Commissione è la seguente
Caro Fontana noi abbiamo ascoltato prima di lei le associazioni di categoria degli agricoltori italiani i quali ci hanno detto che senza illegalità le aziende non stanno in piedi
Le associazioni di categoria degli agricoltori ascoltate alla Camera per ragionare della legge sul caporalato hanno trasferito questo messaggio al legislatore i nostri associati senza illegalità
Senza lavoro nero senza evasione contributiva perché poi ci evasione contributiva non stanno in piedi
E mi è stato chiesto le risulta
E io ho detto no non è vero non è così non è vero
Le nostre sono cooperative sociali di tipo B
Che fanno agricoltura di qualità biologica sulle terre confiscate alle mafie e stanno in piedi nel pieno rispetto della legalità e non hanno un euro di finanziamento pubblico perché stanno in piedi per il perché voi
Perché i consumatori comprano quei prodotti a quel prezzo giusto quindi ho detto non è vero
Non è così
è una colossale ipocrisia
Se ricorrono sistematicamente all'illegalità è perché vogliono avere margini di profitto a più alti e perché qualcuno a valle della catena e qui entra la responsabilità della Gdo quei margini di profitto glieli mangia
Nicora
Con i meccanismi dei doppi ribassi
Delle aste con il doppio ribasso no
Cioè vengono mangiati i profitti di chi lavora le terre da chi a valle deve fare arrivare nei supermercati negli ipermercati quei prodotti ha dei prezzi insostenibili
La frutta nel mercato ortofrutticoli apprezzi insostenibili
E quindi c'è una colossale ipocrisia dietro
Ma io trovo grave
Che le associazioni di categoria
Invece di denunciare questa ipocrisia e cioè dire no
Noi siamo soffocati schiacciati da un sistema di distribuzione dei prodotti agricoli che è fondato sulla massimizzazione del profitto di altri per cui i nostri coltivatori i nostri agricoltori che le vogliono rispettare le leggi
Vengono strangolati da altri io avrei detto sì hanno ragione avrei reagito diversamente la l'approccio che queste associazioni hanno avuto all'inizio dell'indagine conoscitiva che ha portato alla legge sul caporalato e quello che vi ho detto io concludo
I numeri però di questa vicenda
Gli inquilini dell'ultimo rapporto della Flai CGIL l'Osservatorio porta il nome di Placido Rizzotto credo debbano interrogare anche noi che nel nostro piccolo cerchiamo di fare quello che possiamo la nostra parte quattrocentotrenta mila
Persone quasi esclusivamente immigrati a rischio di schiavitù o ridotti in condizioni di fatto di schiavitù quattrocentotrenta mila persone
I ghetti San Ferdinando Rignano
Un valore attribuito dalla sola CGIL
Alla volume d'affari che si genera con il lavoro nero e con il caporalato in agricoltura che è di quattro virgola otto miliardi di euro
Sono numeri che che spaventano e che a me fanno dire mi fanno sentire inadeguato
Cioè mi inducono a a pensare ed è questa la la riflessione che vorrei condividere con voi
Dovremmo forse anche noi cercare la maniera insieme di fare di più
Per tentare di essere più efficaci per fare massa critica meglio per arrivare di più e meglio insieme ai consumatori per essere più incisivi
Rispetta le politiche di questo Paese per mettere in piedi Angelo Gentili diceva un patto un'alleanza per la buona agricoltura chiamano la come accidenti vogliamo che però ci veda più spesso insieme già facciamo delle cose insieme
Ma lo facciamo magari sul singolo progetto sulla singola attività
Ci veda più spesso insieme
E ci veda dire insieme le cose come stanno
Le cose come stanno cioè chiamare alla loro responsabilità anche chi dietro questa colossale ipocrisia fa finta gioca a nascondino
Gioca a nascondino fa finta che la colpa sia di altri che la colpa sia
Delle mafie accidenti se non ci sono le mafie Diario il caporalato ma le mafie svolgono una funzione di servizio
Tosse chiaro cioè le mafie svolgono una funzione di servizio quando gestiscono i mercati ortofrutticoli e qualcuno di quella funzione di servizio che abbatte i costi cancella i diritti e fa crescere i profitti
Se ne approfitta
Vada
Volevo far raccontare se lo me lo permette ieri
Mi son fatto prendere dalla foga ho perso il tema del moderatore Mario complicato sdoppiarsi sdoppiarsi ha complicato volevo far volevo far raccontare se volete abito dei toni sempre per partire dalle pratiche concrete visto che quelle immagini dei migranti
Uccisi sono legate a quello rosso
Dei pomodori schiacciati lungo la strada che cos'è funky domato project
Che cos'è perché non è soltanto una filiera produttiva e e poi a me ragionare insieme su quello che ho detto certi
Intanto grazie di essere qui perché diamo una linea di continuità tutti gli incontri che abbiamo avuto e sono molto felice
Franchi domato è un progetto che è nato quattro anni fa ormai ed è nato in verità quando il fenomeno del caporalato dello sfruttamento dei braccianti arrivato all'opinione pubblica per la morte di palla Clemente che realtà era un italiano
Che non era immigrata ma è una delle tante donne che lavorano ai nostri campi e faceva la Cimino
E poi questa cosa è iniziata espandersi e si è visto il sistema che c'era dietro
Funky domato a è entrato all'inizio dei ghetti nato è nato a Potenza michette attorno attorno a Potenza e poi ha iniziato a ricercare si chiama fa anche domato Project perché è un progetto di ricerca continua
In tre anni abbiamo iniziato prima di tutto a riorganizzare la filiera
Una filiera che noi pensavamo che si potesse organizzare in modo tale da produrre pomodoro di qualità e tra l'altro il nostro Paese ha ecco tipi di pomodoro Diversi specifici a distanza di cento chilometri l'uno dall'altro
Che sono un patrimonio da tutelare
E e Virga e e quindi abbiamo capito che potevamo riorganizzare la filiera facciano un poco dal di qualità rispettando i diritti del lavoro dei braccianti di tutte i soggetti che partecipano alla filiera abbiamo utilizzato uno strumento giuridico che il contratto di rete
Confina fa anche domato come soggetto capofila abbiamo iniziato ad andare a parlare con produttori andare dentro e che ti dei braccianti iniziare a pensare come riorganizzare questa filiera
Il progetto è nato sulla base di due principi fondanti uno l'aspetto diciamo di racconto di ciò che avviene nei nostri territori quindi l'aspetto culturale ed è quello che ci ha accompagnato fino a oggi e che ritrova sempre più centralità perché abbiamo capito che è un elemento fondamentale di cui adesso andrà ad approfondire gli aspetti e l'altro aspetto la partecipazione ogni anno fa anche domato avvia o una campagna di Prà qui visto periplo il pomodoro franchi domato in modo tale che chiunque possa acquistare pomodoro a un prezzo minore dell'uscita finale con finanziando quindi Progetto sentendosi partecipe
E quindi crea una comunità che piano piano si espande perché c'è il passaparola perché si inizia a capire che con una scelta critica si inizia a poter essere protagonisti anche di un cambiamento della produzione
E e questa casa ovviamente andata sempre più a crescere anche perché purtroppo drammaticamente accompagnata dagli eventi che tutti tutte le estati ormai diciamo gli eventi più più recenti sono stati veramente tragici però diciamo tutte le estati avvengono queste cose
E quindi il risultato è stata incredibile anche i nostri occhi cioè la capacità di poter mostrare come fattibile quel casa che invece sembrava nappa nato solo di grandissimi produzioni e quindi in realtà ci ha provato anche a capire un aspetto cioè lo sfruttamento dei braccianti diciamo la il contraltare di produzioni su centinaia e centinaia di ettari di piante che fruttifica non lo stesso momento
E quindi tu devi andare a prendere ai ai un tempo di raccolta immediato in cui devi raccogliere pomodori che si raccolgono sradicato la pianta scrolla andò là dentro i cassoni
E vieni pagato per i ogni cassone che porti e quindi sarà una resistenza fisica incredibile intorno tutti noi non potremmo mai farlo
Perché crollerà in modo poi dopo tre quattro ore forse prima e quindi c'era bisogno di persone che hanno una grande resistenza fisica una grande fisicità e queste sono molto spesso gli africani
Quindi sono tutti elementi molto collegati su cui poi si costruiscono le e fandonie le menzogne di cui parlavamo prima
E nell'aspetto di riorganizzare la filiera è fattibile si può fare
Si può creare una Rete tra produttori trasformatori speriamo anche distributori sempre di più
Che possono creare quella rete agricole di qualità che tra l'altro io di formazione sono un giurista sono ricercate diritto costituzionale pensate un po'
E nella legge centonovantanove due mila e sedici la legge contro il caporalato articolo otto si prevede la costituzione di una filiera agricola di qualità di una rete agricola di qualità
è la parte costruttiva della legge la pars construens come si dice tra i miei colleghi
E però quella parte è rimasta lettera morta ancora
E quella è la grande sfida che abbiamo di fronte
Quella un obiettivo agiscono ma parlando di quello che potremo fare insieme a è un obiettivo che possiamo porci per lavorare insieme raggiungere quindi una serie di parametri che descrivono una rete agricola di qualità
Sa che D'Amato funziona appunto al con un disciplinare di produzione
Come cappello diciamo all'interno sotto il quale si riuniscono i vari soggetti partecipanti la filiera franchi tramato quindi chiunque acquistato mo'dalla franchi Tomatoes sa che quei dieci finali produzione viene rispettato e quindi viene rispettata la dignità lavorativa di ogni soggetto della filiera
Anche la lo sfruttamento non solo del lavoro ma il nostro talmente anche della terra e quindi ma molto fresca la notizia della della del tribunale di primo grado in realtà gli Stati Uniti nonché a denunciato e ha sentenziato che Griso fatto a affetti diciamo partecipa alla creazione ti tirarle per centri tumori all'interno di dei soggetti che che vengono a contatto queste sostanze è uno dei tra l'altro gli amici più diffusi al mondo
Quindi secondo me l'aspetto ecco qua richiamo l'aspetto più importante l'aspetto culturale sta emergendo una consapevolezza a livello di opinione pubblica sta emergendo per gli eventi che drammaticamente emergono punto nei mass media anti recente e sempre più spesso ma emerge ancora consapevolezza che si può e forse si deve immaginare un modello di produzione diverso
Perché prendiamo a finire la abbiamo dei cambiamenti climatici che tutti gli anni peggiorano le condizioni di vita
Le condizioni dell'ambiente in cui vive quelle viviamo quando si parla di interesse no giustamente le persone ragionano attraverso lo strumento dell'interesse e quindi sono molto attratte dalle interesse immediato magari quello a due passi e quindi al prezzo il prezzo più basso
Chi chi ti dà al prodotto a a un prezzo che che insomma tu pensi che sia più conveniente nell'immediato ma era al tasso dietro c'è un sistema che non ti conviene
Che etiche era l'ambiente che ci circonda più inquinato
Katy crea la necessità di durante le estati di montare Sempre più condizionatori in tutte le città perché non si respira allora io immaginavo a un certo punto tra venti trent'anni saremo rinchiusi nella strega Asa diciotto gradi con fuori settanta grati e un ambiente invivibile
Dobbiamo pensarci a queste cose perché
Ci troviamo ormai in un momento in cui la scelta deve essere molto radicale non c'è più tempo per aspettare per per come dire
Temporeggiare
Dobbiamo prendere delle decisioni dobbiamo unirci anche attraverso gli strumenti che il diritto e anche la nostra cultura secondo me né in questo Paese una cultura diffusa cioè quando abbiamo bisogno sappiamo metterci insieme e credo che dovremmo riportare su questo
Un ultimo diciamo non ultima sottolineatura volevo darlo all'elemento proprio culturale perché perché trovato quest'anno dopo il percorso che ha avuto ha deciso che la linea di produzione fa anche trovato andrà a destinare una percentuale degli introiti alla finanziamento di una piattaforma editoriale
Marta formalità viale che convincerà i vari artisti ricercatori giornalisti che abbiamo incontrato in questi anni
Per raccontare raccontare ciò che succede a raccontare le storie dei contadini di chi vive cerchie certi territori nella nostra memoria il pomodoro presente un simbolo di contaminazione culturale tomo darò non è autoctono di queste terre
è arrivato che era giallognolo era stimava Pomodoro era un dono d'amore che si dava alle donzelle
Alle donne
Sistema questo mazzo di pomodori che però non erano non utilizzati per alimentare promotore arrivato quale incontrando la terra
Zone del sud Italia inizialmente ha trovato su colore rosso il suo utilizzo alimentare ed era il simbolo proprio della contaminazione culturale del della della capacità soprattutto la cultura mediterranea io uno dei miei libri che leggo che spesso il rimanente pensiero meridiano diede di Cassano
Perché racconta una cultura che quella del Mediterraneo di cui dovremmo essere fieri che dobbiamo ritirare fuori perché ha una cultura che si fonda sull'incontro sullo scambio
Non sull'identità chiusa sull'identità che ha paura del diverso anzi più conosciamo ciò che siamo e da dove veniamo più accoglieremo ciò che arriverà
Grazie
Grazie davvero a Guido De Togni tra l'altro al termine di questa nostra conversazione potremo degustare insieme funky domato perché nel nostro ragionare l'aspetto
Concreto
è presente sempre
è già venuto fuori Angelo Gentili un impegno possibile da condividere che è quello di lavorare da subito perché l'ariete agricola di qualità prevista dalla legge sul caporalato e non attuata
Diventi realtà ecco cercando di capire perché non funziona cristiano calvizie presidente di Altromercato con Altromercato
Restiamo in Italia Altromercato ha deciso di aprire una linea solidale italiano sono prodotti italiani che entrano dentro le filiere del commercio equo Libera Terra e Altromercato hanno anche dei prodotti condivisi abbiamo fatto abbiamo deciso di condividere anche delle produzioni da fare insieme come mai vi è venuto in mente quando è scattata la molla di
Uscire dai confini dell'equo solidale che in realtà ragiona su scala globale poi torneremo con file tre dà ragione scalo Bari e decidere di aprire unica finestra di impegni importante per voi sul solidali italiano
Grazie dico
Arrivo la risposta che tu ti attende
Ma ci arrivo partendo da da questa richiesta che faccio tutti presente
Perché un contadino del Ghana deve finire ad essere sfruttato e a morire in un furgone nella nostra Puglia
Perché
Allora dobbiamo gestire inevitabilmente un racconto una lettura dobbiamo partire da lontano ma guardate che sarà
Incredibile questa pazzia di questo commercio internazionale che in questo caso riguarda proprio pomodoro
Ghana
Alla fine degli anni Novanta il Ghana produceva pomodoro e pomodoro concentrato importava solamente tre mila e trecento tonnellate tre mila tonnellate di pomodoro concentrato le importava
Della ripresi anche dell'Italia
In quegli anni cosa succede il il fondo monetario internazionale la Banca mondiale impongono un cambiamento al governo del Ghana
Il Ghana toglie i dazi sui prodotti importati dai tre mila dalle tre mila tonnellate del novantotto passiamo alle venticinque mila tonnellate del due mila tre
Se non fosse che c'è anche un piccolo aspetto che incide su questo mercato quindi voi immaginate un Paese che produceva e che inizia importare in modo sconsiderato ma un prodotto che è molto competitivo perché competitivo
Perché in quegli anni Oxa ma e la FAO credo dicono
Ben il sessantacinque per cento di quel prezzo degli arrivato
Piacere
Il sessantacinque per cento di quel pomodoro concentrato che veniva importate o del prezzo di quel prodotto era coperto dalle sovvenzioni europea
Quarantacinque euro a tonnellata
Questa è la sa otto
Allora voi immaginate cosa ha voluto dire per la produzione di pomodoro di quel Paese trovarsi nel mercato un prodotto di cui sessantacinque per cento il competitore poteva vendere quel prodotto a sessantacinque per cento in meno di quello che era il prezzo di vendita
Perché era un produttore europeo
Perché esportava grazie alle sovvenzioni e questo ha permesso all'Italia di esportare ventisette mila tonnellate di pomodoro concentrato nel due mila sette
E tutt'oggi delle cinquanta mila tonnellate importate in Ghana Italia insieme alla Cina è uno dei produttori più interessanti ultimo paradosso di questa storia che ha dell'incredibile
L'Italia ha importato nel due mila sedici novantadue mila tonnellate dalla Cina di pomodoro concentrato la Cina perché
Come fa a importare perché importiamo questo pomodoro concentrato lo importiamo grazie a una legge che permette di importare un prodotto
Garantendo questo prodotto non verrà venduto in Italia
Trasformarlo aggiungendo acque sale aggiungendo acqua e sale e rivenderlo in Africa come prodotto made in Italy
Questa è una legge che esiste
è una possibilità concreta noi importiamo don novantadue mila tonnellate di prodotto di pomodoro concentrato dalla Cina che esportiamo trasformato come made in Italy in Ghana in Nigeria in altri Paesi
Allora dobbiamo leggere questa complessità noi dobbiamo in indignarci per quello che succede in Puglia evidentemente Obbia manifestare dobbiamo alzare la voce contro le mafie dobbiamo e intervenire sui nostri territori contro le tendopoli contro l'inaccettabilità delle condizioni di vita di queste persone
Ma dobbiamo anche essere capaci a leggere tutta la filiera leggere tutto il commercio telefonate aprire perché e quali sono le origini le motivazioni che hanno spinto queste persone a migrare
E lì che era vivo al punto che che Enrico chiedeva perché il commercio equo solidale perché Altromercato si occupano sia occupata preso comparsa ormai da una decina d'anni anche di produzione di buone pratiche sui nostri elettori
Perché di fatto da sempre ci siamo occupati di filiere
Non possiamo occuparci diritti se non guardiamo a tutta la filiera
Dobbiamo fare una connessione dal campo alla tavola e guardare chi ha le responsabilità no se sono governi se sono sostituzioni
Se sono se la grande distribuzione dobbiamo intervenire individualmente e collettivamente come organizzazioni laddove si riesce si può riuscire a incidere sul cambiamento delle regole
Nel due mila quindici aveva fatto come Rete delle organizzazioni voi sapete ne siamo un consorzio di cento organizzazioni che sono poi le botteghe che voi conoscete premete sui nostri territori non le botteghe del commercio solidale sono i nostri soci
Arresto nostri soci nel due mila quindici aveva fatto una raccolta firme per spingere la Commissione europea
Su un percorso di regole per la grande distribuzione da imporre la grande esecuzione per cambiare quelle che sono le pratiche in inique della grande distribuzione
Questa raccolta di firme adesso ad aprile qualche mese fa avuto un passo un risultato un primo risultato ed è stato che la commissione si è impegnata a dare prosecuzione a questo percorso e a portare delle proposte concrete notate bene ci sono già delle proposte sul tavolo danni
Il problema qual è
E che tutto è rimandato alla buona fede alla buona volontà ai codici di condotta delle dei supermercati evidentemente abbiamo bisogno di regole che impongano che cambino quelli che sono i comportamenti iniqui dei supermercati perché la pressione verso il basso il minimo pezzo sono tutti dinamiche che vanno dichiara sui produttori
C'è stato un sondaggio due anni fa consumatori europei novantasette per cento dei consumatori europei si son detti d'accordo a fare regole che imponga una grande istituzione un maggior rispetto per gli agricoltori per i produttori
Quindi c'è spazio per intervenire c'è spazio per imporre una maggiore attenzione quindi questo è un secondo livello che in primo livello la lettura internazionale
Rendersi conto che sono dinamiche che ho in cui svolgono agricoltori italiani agricoltori del Sud America agricoltori dell'Africa
Le dinamiche sono le stesse si spinge gli agricoltori a produrre modo masticato e dove possibile si creano delle concorrenze che evidentemente non possono essere sostenute Illy l'agricoltore lascia la terra per trattare da finire o nella megalopoli oppure deve emigrare dobbiamo anche
Ricordare e riportare questa lettura altrimenti semplifichiamo no
Terzo aspetto importante dicevamo la grande distribuzione
Sulla grande istituzione già è stato detto da dei colleghi che hanno parlato prima di me
è necessario ripartire per chiedere un maggiore rispetto del consumatore laddove consumatore vuole un prodotto e vuole comprare un prodotto che ad una filiera e qua lo sappiamo esistano mille interviste sondaggi Novate sappiamo che vogliano avere notizie maggiori chiarezza rispetto a una trasparenza di filiera lo chiediamo nelle etichette
Anche su questo no alle etichette l'importanza di riportare nell'etichetta
La provenienza di un prodotto
C'è stato un percorso che durato alcuni anni è arrivata adesso è un complimento ma ancora una volta viene rimandato proprio in questi giorni viene rimandato l'obbligatorietà di riportare sull'etichetta precisamente qual è la provenienza di quel prodotto
Allora la trasparenza nella filiera trasparenza nell'informazione la trasparenza nel dire chi produce in quali condizioni
Dobbiamo Pretender la dobbiamo pretende la come acquistando no acquistando facendo delle scelte d'acquisto quindi torniamo al l'ultimo aspetto che l'aspetto del consumatore
In questi giorni avrete visto nostri socio sul internazionale Stefano Liberti sovvenire Leonardo Becchetti Petrini su Repubblica Corriere della Sera
Tutti ci hanno richiamato a questa responsabilità
Dobbiamo denunciare evidentemente chi sfrutta
Ma dobbiamo noi in prima persona essere portatori di un modo di acquistare di un consumo responsabile ecco dove il commercio che solidale si ricollega a questi temi mai la forza ecco perché abbiamo scelto e concludo
Perché abbiamo scelto di impegnarsi anche in Italia con progetti di di cooperazione sociale come oggetti sui terreni confiscati alla mafia come quello della nostro socio pietra di scarto che produce pomodoro lire Cerignola ecco il progetto Chico Mendes qui
Chico Mendes uno dei nostri soci insieme a Legambiente qui sul sull'olio
Altri progetti un e unico unica terra di di Bari ha fatto un bellissimo progetto con sette soggetti del territorio pugliese sempre in attenzione proprio non l'hanno chiamato pomo vero no chilometro vero pomo severo andata a cercare informazioni chiarissime su quanto sia possibile produrre in modo trasparente dando le informazioni ai consumatori e quindi offrendo ai consumatori un'opportunità di consumo
Veramente consapevole attento grazie
Grazie grazie davvero di cuore a Cristiano caldi può avvicinare il microfono verso proprio Paolo Pastore nel frattempo ci ha raggiunto e lo ringraziamo Cesare né di Longo che è responsabile del dipartimento immigrazione Flai CGIL ho già anticipato Hazare ne abbiamo dato appena due numeri della rapporto che è stato presentato lo scorso nove luglio tra l'altro in coincidenza con la presentazione del Rapporto ecomafia di Legambiente dove c'erano altri numeri sull'illegale io tuttora
E così giusto per tenere il filo del ragionamento quando poi tirato la parola è già emersa una questione legata alla legge sul caporalato che può essere di impegno comune tra di noi
Funky domato
Altromercato il consorzio Libera Terra ora ascolteremo fair trade che è la concreta attuazione della previsione di legge sulla Rete agricola di qualità che inattuata cioè non è applicato in sostanza
Con Paolo Pastore che è il direttore la ditta in sede chiacchierando prima dell'incontro ci sta mi hai detto ci siamo detti che una delle cose su cui voleri aiuto farci riflettere di più erano gli scenari globali
Che non è soltanto una questione di casa nostra doveva il fenomeno è appunto è grave per certi aspetti ma dietro appunto ci sono anche scenari globali che interrogano l'agricoltura prego
Ringrazio Legambiente per questa opportunità appunto di parlare di un tema che assolutamente ci sta molto a cuore perché quello su cui lavoriamo prima delle dell'incontro parlavo con l'amico Fontana
Così volevo dare due numeri perché quello che sta succedendo qui
In Puglia piuttosto che in Sicilia piuttosto che in tante zone del sud Italia con la raccolta del pomodoro ma anche con quella delle arance con tutti i vari periodi di raccolta
E altro non è che il consente il il riflesso di quello che che che lo scenario a livello mondiale
Le agenzie internazionali ci dicono che i due miliardi di persone a livello mondiale sono impegnate in agricoltura cioè lavoro nel settore agricolo
Di questi due miliardi l'ottanta per cento sono piccoli agricoltori significa che hanno meno di tre ettari di terra
Questo scenario spiega alcune cose o diciamo così da un significato diverso anche a quello che sta avvenendo anche in termini di migrazione
Perché una parte della migrazione che poi troviamo lavorare nei campi qui in Italia è una migrazione di tipo economico
Perché e su questo vorrei spostare l'attenzione dal prezzo al valore del prodotto perché abbiamo detto spesso apprezzo ma il il la cosa significativa è il valore che diamo al prodotto
Quando troviamo sugli scaffali dei supermercati o o dei negozi di frutta e verdura le banane o lana NASA a settantanove ottantanove centesimi
Per un prodotto che ha fatto dodici mila chilometri per arrivare qui
Dovremmo chiederci cosa c'è dietro le cose è stato pagato in origine e quindi che il valore è stato dato al va al ballo a queste persone perché se noi abbiamo sott'occhio lo sfruttamento nel settore del pomodoro
Dobbiamo pensare che si è trasferito qui lo sfruttamento che c'è già da qualche altra parte nel mondo
E che questo fa sì che non venga dato il giusto valore al lavoro delle persone
Ed è un problema globale cioè diciamo stiamo tutti diventando un po'terzo mondo da questo punto di vista sotto la pressione di un prezzo più basso che non riconosce il valore della filiera di questi prodotti
E che dimentichiamo molto spesso purtroppo l'Italia una memoria Breve da questo punto di vista che gli italiani sono stati non migliaia di anni fa ma cento anni fa Centocittà centoventi c'è un tre erano gli schiavi che andavano a coltivare i prodotto in altri Paesi
Io sono qui adesso mio nonno è nato in Brasile il mio bisnonno è andato in Brasile nel mille ottocentosettanta insieme con quattrocento mila veneti
Che sono andati là a fare gli schiavi perché erano gli unici che potevano mantenere in vita le coltivazioni di caffè in Brasile nel momento in cui in Brasile venuto meno lo schiavismo e la schiavitù sono partiti sono stati deportati praticamente con promesse in questi posti vedevano mandati soprattutto nella parte sud del Brasile
Venivano fatti vivere in baracche in capanne e coltivare il caffè per alcune grosse aziende che già al tempo esistevano nel mille ottocentosettanta
è la stessa scena che c'è in questo momento
La migrazione in particolare dall'Africa per quello che ci riguarda di persone che non trovano il valore nella terra che coltivano
E vengono spinte a fare una migrazione economica ritrovandosi in una condizione ancora peggiore in Italia perché nessuno riconosce il valore della filiera alimentare della filiera del pomodoro degli altri prodotti agricoli
Forse bisognerebbe interrogarsi profondamente su questo e dovremmo farlo tutti consumatori cittadini
Aziende la giustificazione diceva Enrico che se non ci fosse di legalità alle aziende dicevano che non si pone è a fa è falsa perché poi alla fine la pressione sul prezzo che non dà valore il prezzo che non dà valore è quella la il problema che induce poi lo sfruttamento e le tragedie
Dobbiamo assolutamente come organizzazioni che si occupano di Acri fare tre diciamo di agricoltura a livello globale a livello mondiale
Dobbiamo trovare il modo di trasferire questa recupero del valore della filiera recupero del valore della produzione recupero del valore della terra
Che riguarda che ricordiamocelo non Cine data improprietà ma in prestito perché siamo di passaggio se noi distruggiamo la terra il valore della terra non ne resterà per i nostri figli per i nostri nipoti
E questo è il grande il grande dilemma che abbiamo il dilemma sono le morti in agricoltura ma il dilemma è non dare valore all'agricoltura costringendo poi tutta la filiera agricola a ridurre il valore del proprio lavoro questo score
Credo che dobbiamo trovare delle ulteriori risposte quello che diceva Guido trovare il modo di applicare effettivamente questo fatto della filiera di qualità pensiamo fare prende INCE in un certo senso non ha risolto i problemi
Delle migrazioni da dei paesi del sud del mondo
Ma un qualche valore lo ha dato in questo momento a livello mondiale i prodotti che portano il bollino fair trade e quindi che rispettano uno standard che rispettano una giusta catena del valore in tutti i vari passaggi
Comercial Rizzati hanno certo un valore di otto miliardi di euro è una goccia nel mercato
Mondiale ma è una goccia è un granello che sta inciampando alcuni meccanismi e che sta costringendo le aziende a essere più virtuose nei loro acquisti
Insieme con gli abbiamo fatto insieme con gli agricoltori nei paesi in via di sviluppo in Africa Asia e America latina
Penso che a partire da questo esempio da questa best practice dovranno trovare il modo di trasferirla anche con un'alleanza tra i soggetti che vogliono un'agricoltura
Giusta sostenibile e solidale e equa per gli uomini e per la Terra anche in questo Paese anche in Italia anche in Europa grazie
Grazie davvero di cuore
Toglie il togliete il piede grazie
Una cosa che vi volevo volevo farvi riflettere perché ci accomuna
Tutte le nostre realtà hanno dei disciplinari rigorosi in virtù dei quali viene concesso un marchio tutte le nostre realtà
Diversi tra di loro ma come principi ispirati alla stessa logica
Rispetto dell'ambiente del diritto di chi il del diritto di dei diritti di chi lavora e qualche cosa in più no che riguarda anche il giusto prezzo il giusto valore che diamo alle cose ecco io usare l'epilogo però voglio fare una domanda poi dirai quello che senti che pensi un po'diversa cioè nel rapporto che avete presentato il nove di luglio si danno i numeri Duilio accennati io delle dimensioni che ha il caporalato lo sfruttamento e lavoro agricoltura no sono dimensioni importanti se mai tornarci
Ora noi tutti abbiamo il cuore e la mente lo sguardo a quello che è accaduto in Puglia
Ma nel raccontare il caporalato e lavoro in agricoltura in Italia
Avete anche inserito tra le Regioni dove avete fatto degli approfondimenti importanti la Lombardia e l'Emilia Romagna ecco che cosa succede in Lombardia Emilia Romagna
Rispetto al caporalato e lavoro nell'agricoltura
Ma è un in in Lombardia nel in Emilia Romagna intanto grazie per l'invito a questo Stato dare appuntamento
Bisogna So di essere arrivato con un po'di ritardo ma sono per ragioni indipendenti dalla mia buonissima volontà il Lombardia Emilia Romagna diciamo il caporalato a assume delle veste delle forme assolutamente diverso da quello che conosciamo
Con grande grande
Incidenza
Di lavoratori proveniente dall'Est Europa
Sono forme di caporalato è diverso da quello che si vedono in Calabria che si si vedono emblemi ripudia che si vedono in Campania ma è pur sempre caporalato cioè visti chi sono gli istoni fenomeni come quello delle cooperative spurie no
Quindi tutti i crismi della legalità
Tutta la parvenza di legittimità dell'operato ma in realtà è tutto marcio dietro le cooperative si rapportano con le aziende e poi sulla
Danno
Questa mano manodopera alle aziende in condizioni assolutamente assolutamente inaccettabili diciamo
Per dire per farla breve no quale sarebbe questo lo spaccato in Emilia Romagna Remo conosciuto nella una lunga una lunghissima vertenza quella della Castel Frigo no
Uno uno con un'azienda
Con tutti i crismi della legalità ma in cui c'erano fenomeni di schiavismo
Una una vertenza che è durata parecchio tempo che ancora non è finita e durata oltre un anno un anno di battaglia cogente in piazza tutti i giorni
Che lottava e lotta tuttora per i propri diritti una una vertenza emblematica sintomatica di qualche ai caporalato il superamento da quelle altre parti parti d'Italia
Ma una vertenza che se coltivata spesso nell'indifferenza nell'indifferenza generale e cioè ci sono volute delle voce delle voci
Piuttosto ottoni giganti per far sentire la voce a loro volta di quei lavoratori
Il Tedesco Strazzeri sono passati però per molto tempo persino la Regione nell'idea romana della Regione Emilia-Romagna diciamo volgeva lo sguardo da tutt'altra parte
Il caporalato e questo riduce le persona Dolgetta da mesi da lavoro specie se sono migranti però guai a pensare che il caporalato coinvolga soltanto gli stranieri quella del capo quello del caporalato un fenomeno storico Ara dissi che provengono da lontane
Da lontano nel tempo in questo Paese la nostra storia del sindacato della CGIL molto legata alle vicende di caporalato la vicenda di umana civile e politica di Giuseppe Di Vittorio è molto collegata accusa Astori di di storia e di di di di slittamento certe oggi
Oggi fa notizia e Kehl già nella mente la vicenda drammatica dei quindici sedici che sono son venuti a mancare tragicamente in Puglia a pochi giorni fa però prima di quell'incidente nessuno
CIPE su una comune Enza continua di lavoratori nei campi ma chi si ricorda degli scomparsi delle Puglie i lavoratori polacchi no che scomparvero in Puglia nel due mila sei due mila sette i magistrati ricorda più
Era un grande caso no la prima volta che si scoperchia ho davvero il tema del caporalato ENI in Italia rischiava di diventare una questione drammatica no che vedere svolge anche diplomatici a vederli la la la la Polonia nonostante faccia parte dell'Unione Europea miraggio di rompere i rapporti con l'Italia perché voleva Same che fine avessero fatti suoi cittadini chi si ricorda più o dei del dei lavoratori rumeni schiacciati da un treno a Rossano Calabro ma chi se ne ricorda erano sistemati venivano da lavoro e vengono schiacciati da una come me e come vedono la tratta schiacciati da questo treno
Ebbene in Italia ci sono ancora i treni che funzionano senza illuminazione senza luce senza fari quel non gli arrivano non avevano visto questo questo treno uscivano da un campo il tempo di chiudere la cancellata o quasi tutte però non so del Medioevo
Senza senza pari Bellei di schiacciò
No
Cioè le liriche d'Italia scoprì che c'erano ancora questi treni no ovviamente sono storie che non destano grande clamore oppure a un clamore molto temporaneo molto limitato nel tempo
Un po'di emozione un po'di commozione poi Viazzi vetrinisti passa oltre
La vicenda del del di ultima del foggiano racconta racconta davvero quello che si rischia di andare in incontri in termini ancora più drammatici sono tono sono una quindicina i morti
Ma
Di questo passo possiamo averne molti di più allora i dati la il nostro rapporto ha provato il caporalato che giunta alla quarta edizione
Scatta una cupo teocratica molto compiuta del fenomeno del caporalato lusso davanti all'agricoltura evitare diciamo una lettura molto attenta
Del fenomeno in tutto il Paese a un altro guai a pensare che caporalato riguardi artigiana abbiamo già menzionato la Lombardia l'Emilia Romagna però c'è una parte della pubblica opinione dalla coscienza collettiva che collega e lega e caporalato soprattutto al meridione del Paese si è il presente in modo endemismo nel meridione del Paese però l'altro ieri sono stati degli arresti a in in Veneto no per vicende di caporalato ora abbiamo tutta questa sfilza di arresti che si sta verificando no in le indagini vengono coltivate nel tempo dalla dalla magistratura quindi certamente il marchio in tutto il Paese in tutto il Paese cioè è molto molto assurde ancor più patologico no perché le dimensioni sono sono grossolane poi spesso spesso si parla di di di migranti di subsahariani no quindi la cosa plasticamente no classicamente e ancor più al palco aprì grossolana mai presente dappertutto non c'è angolo di questo Paese
No
Per quanto riguarda l'agricoltura dove non ci sia assolutamente non c'è e che non vuol dire che tutte le imprese agricole italiane siano sfruttatrice no non è non è così non può essere così
Mai la quella polvere non non va nascosta sotto il tappeto diciamo pure che caporalato coinvolge anche gli altri base europea no non tutti allo stesso modo ma è presente in dimensioni con dimensioni diverse in tanti Paesi del Vecchio
Del Vecchio Continente
In Germania non se ne non se ne parla mai per e documentato che e di operai rumeni sono pagati con retribuzioni
Da fame nono nei campi della Germania
L'industria rinunzia o vile nel Regno Unito no
Pagare esecuzioni da fame tante che entri lepri San Saba portano avanti un una battaglia non indifferente perché loro ritengono essi appunto schiavismo ossia riduzione in schiavitù quel tipo quel tipo di di lavoro a quelle condizioni tornando al nostro Paese tornando all'Italia
Il caporalato è questo
Non siamo stiamo cercando di combattere la notte
Le le vicende che si verificano va detto che la la storia dell'immigrazione in questo Paese no come Fenomenologia è collegata lo sfruttamento del lavoro
è molto collegate era l'ottantanove quando venne massacrato quello dell'ITC dato Geri Maso esule sudafricano a villa Literno ma chi se lo ricorda più
Jerry Maslow no che diceva ma non è possibile che in Italia sesta potenza economica del tema all'epoca no sesta potenza economica diceva di rimase lo al TG due
Poche ore prima del suo assassinio non è possibile diceva che in Italia si riscontrassero condizioni di lavoro così drammatiche così difficile non era possibile
Eppure aggiri Maso qualche qualche giorno dopo Veno venni trucidati e clima era più o meno no certamente conti proporzioni diverse più o meno quello che si se stessa vivendo no erano i tempi dell'AIDS
Diciamo l'esordio dell'AIDS sulla scena pubblica internazionale si temeva che questi migranti che arrivavano in Italia fossero tutti portatore un po'come avviene oggi a Napoli c'è chi ci dice che portano portano alla TBC che ogni tipo di no ogni tipo di malattia
Viene addebitato viene addebitato e si crea questo con questo clima di o simpatico nei confronti di odio dei COFOG confronti degli dei migranti che fa sì che anche lì dove è documentato appurati dimostrato no che si sono condizioni di schiavitù
La coscienza collettiva un po'siamo un po'condizionata è plasmata in modo tale che si indicava Abe Babe
Tutto sommato lì è meglio delle condizioni che generano nel loro Paese la storia dei redditi dei quattrocento mila veneti no
Che andavano che andarono nel Brasile così come dire in cui la storia delle tante comunità di questo Paese che sono emigrate altrove
Che hanno lavorato come come come muli che sono stati insultati come muli la stura di Marcinelle
Tante storie ci dicono che libri stranieri che arrivano per operare non possono essere ridotti Diana andar lesi come fa qualcuno nella nella nella da sul sulla scena politica tuttora noi tutto tutto viene derubricata niente si vedrà non è nulla non vi preoccupate risolvo io risolverò risolverò
Io ho imparato una cosa e coso Paesi quando smetto nelle cosa al futuro risolverò faremo penseremo provvederemo si farà assolutamente nulla bisogna dire io faccio il caporalato va combattuto ora ora è qui ecco dunque dicevano i romani no i latini i latini va combattuto ora e caporalato non riguarda solo gli stranieri riguarda anche gli italiani noi abbiamo abbiamo un osservatore privilegiato l'altro diritto che è un consorzio universitari coinvolge dodici atenei ben dodici
Che dice tirare le le le ne discende le vicende Momo monitorate no presso le varie Procure
Sono sono
Trentanove quelle che vengono monitorati in questo momento cinque coinvolgono cittadini italiani ben cinque
Il non è poco a Kirsten cinque cittadini italiani vengano coinvolti in queste inchieste nel senso che si lamentano le condizioni assurde in cui deve si trovano ad operare poi ci sono i cittadini comunitari ma io capisco la di diciamo io cerco di capirla la la la la la forma mentis no del dagli al del nostro Paese di stranieri va bene ma i comunitari no no il comunitari
Ci sono sono questi questi concetti che abbiamo elaborati limitare a una gli extracomunitari che sono una cosa diciamo molto di molto diversa da da da voi no poi sono i comunitari che sono un mito
Un po'gruppo più simile a noi ma non esattamente come lo ma dal punto di vista dello ontologica giuridica no dall'ontologia giuridica qual è la differenza tra un polacco un bulgaro e un italiano quale non c'era almeno così come la sua miasmi dell'Italia dell'Europa no
Però è andata a vedere a Ragusa al vittoriano andata a vedere i tessuti succeda vittoria una distesa di Serre il limitano
In cui vengono as impiegate migliaia di donne rumene donne perché hanno una mano già diverso hanno una conformazione fisiognomica diverso da che hanno una una capacità lavorativa diversa per quelle coltivazioni ma cosa succeda quelle donne primo dato numero sproporzionato di abortire
Sproporzionato rispetto al panorama nazionale Slobo c'è qualcosa che non quadra cosa che non quadra oltre allo sfruttamento lavorativo nei campi nelle serre
Devono subire anche gli assalti di bigino così dei predoni perché non sono padroni sono dei predoni storie che vengono dopo commentate su grandi network donne che racconta Nizzi subire violenza sessuale dopo il lavoro con la pistola sul comodino
No siamo nell'Italia del ventunesimo secolo e
Noi siamo
Non siamo oggetti no non siamo persone portatori dignità non siamo portati tutti noi siamo portati alle divinità
Poi quando il Corriere della Sera tre anni fa racconta
Racconta dello sfruttamento e giovani italiani che vale nelle in Australia sulla l'inglese o piuttosto qualche altro qualche master no che vengono sfruttati nelle campagne grande indignazione a non è possibile che non si giovani sono stipati come bestie in Australia con tale diviso attuali della bora prevedendo non avrebbero dovuto superati da Cariplo australiano come ha detto stamattina alle nove Marcinelle l'insegna che non bisogna invece emigrare
Ma che cavolo di risposta ma sul tavolo di risposta ma un po'di cervello non antiquati decide porcellini che sono atti sedici alberghi sono potevano dà una risposta diversa non puoi dire no no no lei al margine dell'insegna mi insegna che non bisogna emigrare comunque
Comunque quando quasi in cui è la storia di questi ragazzi di raccontata sui i grandi leader nazionali grande indignazione per il in giro per il Paese no si alzano le voci si che già si sentono queste voci che echeggiano altri lui che si dichiara l'indignate ma nessuno va a guardare cosa succede dietro dietro dietro la probante Asa no
Oppure se guarda vede quello che succede dietro la propria casa divagare sono diverse da noi o sono un po'meno come noi no non è possibile non è possibile i padri costituenti in questo Paese
Hanno pensato che il lavoro
Meriti una sua dignità no il lavoro va pagato
Il lavoro va a Pagazzano nel quarantotto voi immaginate ritarare quarantotto come era no distrutta non c'era niente ma c'è un solo macerie era e pure quelli che hanno costruito questa Repubblica dissero no a il lavoro va retribuito ogni lavoratore ha diritto a una retribuzione no che li garantisca la dignità e la libertà esistenza libera e dignitosa
Ma i ragazzi
Le le migliaia di ragazzi migranti subsahariani no del foggiano della Calabria no della Sicilia no
Boh ma voi pensate che sappiano cosa vuol dire dignità o libertà loro sono convintissimo sia così il mondo del lavoro in Italia
Poi infine un'altra cosa no questa cosa del caporalato se ci pensate bene se ci pensate bene
Al di là di tutto quello che possiamo dire tutti i sofismi che possiamo fare i ragionamenti politici sindacali che possiamo fare possiamo fare
Da una pessima nomea questo paese diciamo le cose come stanno già non è tanto visto bene tra tante vicende storiche nozioni disagi in questo Paese è nota tentacolare che fa sì che uno si presenta resto lo viene subito collegato a quelli tra loro
Ma già da Moro qualora no
Quando i prodotti italiani fallisca nei Paesi scandinavi no vale nei paesi scanditi vicende documentate rimandano indietro li rimandano indietro
Noi non vogliamo i vostri prodotti certamente è un danno per quei lavoratori perché l'azienda
Perderà una parte del suo fatturato ma è un danno per la nomea di Consob e il buon nome di questo Paese questo Paese non può permettersi di continuare per un nome così pessimo in giro per il mondo non è accettabile ora tutti sanno si stanno impegnando ma che cosa facciamo dall'indomani di quel di quell'incidente di Foggia anzi cosa avremmo dovuto fare no no inseguita quell'incidente
Io stavo raggirati sono tante responsabilità restano arresti qualcuno qualcuno finirà nelle patrie galere ma non quel le risposte sono molto più ampie le risposte che vengono devono essere date ha invocato la rete dei lavorati colo di qualità no la rete al grande lavoro agricolo di qualità è necessaria
è necessaria in questo bel rare la la rete dall'Auditel di lavoro agricolo di qualità e un'intuizione di Marazzina allora ministro delle politiche agricole nell'ambito del decreto campo libero ma è una un la rete non si scontrano efficaci efficace non riesce a radicarsi
Perché non riesce a radicarsi
Perché molte aziende le aziende agricole no sono titubanti sono restie ad iscriversi a questa rete del lavoro agricolo agricolo di qualità la le la Rete no ha una vocazione molto semplice chi si iscrive dichiara la propria permettete l'espressione immacolate Za
Rispetto allo sfruttamento rispetto al caporalato rispetto all'illegalità in agricoltura le iscrizioni sono Ninive oggi ne abbiamo abbiamo
I i i come dire
Un numero sproporzionato e di aziende agricole presenti in questo Paese ma e quelle che sono iscritte alla Rete sono pochissimi pochissime perché perché poi ci sono le de de de de de de vincoli di cui devono qui devono attenersi a ultime due considerazioni dove davvero vado velocemente
Ultime due considerazioni
Ma davvero è questa l'agricoltura che vogliamo
In Italia
Questi timori cultura che vogliamo io non lo so se del tipo di agricoltura che vogliamo in questo nostro in questo nostro Paese se lo posso dire
Ma la risposta deve essere diciamo pluri articolata pensate la politica agricola comune Park no cinquantanove miliardi su cento cinquantanove centosessanta no no
L'agricoltura risucchia s'senza una una sessantina di miliardi
Ma se leggete la parte
C'è di tutto dentro
C'è persino il benessere animale dalla prima all'hip
Prima di trucidare gli animali per il consumo no bisogna curare i loro bere essere evitare i traumi non c'era una parola una sul lavoro non ce ne una sola è possibile
è possibile una situazione del genere no la risposta alla bah la risposta deve essere molto molto molto più ampia finisco di nuovo con la Puglia i morti
La legge uno nove nove centonovantanove del due mila sedici controllo assoluta non è la legge non è una legge controllori il caporalato in molti pensano no sì se n'è andata
La legge contro il caporalato e non è assolutamente così è la legge contro lo sfruttamento del lavoro a partire dall'agricoltura era legge contro lo sfruttamento poiché riscrive delle norme le norme dalle norme del codice penale no
è una legge contro lo sfruttamento del lavoro in generale
Pensa solo ai ragazzi di questo Paese un po'di anni fa che urlavano Pelé quel con Isabelle schiavi in cui operavano nei call center no ci siamo dimenticati di questi ragazzi non è che sono spariti a sono tuttora lì quei ragazzi sono i ragazzi delle biblioteche che Lapo che delle biblioteche che lavorano
Con con
Retribuiti con gli scontrini dell'ASPI voi pensate un po'un ragazzo che
Che lavora dopo una laurea un master un altro ma solo un terzo un quarto un quinto
Viene retribuito con gli scontrini della spesa deve dimostrare di aver speso qualcosa e lì vengono investiti questi soldi e allora la legge uno nove nove non è contro il caporalato
Coinvolge anche caporalato ma è contro lo sfruttamento del lavoro che sta assumendo dimensioni patologiche no Mentasti
Difenda una metastasi in questo Paese è dappertutto da ogni parte Giusi lo sullo si trova sullo sfruttamento del lavoro
Ma quella legge a una parte certamente una parte repressiva ma anche una parte corre eventi divora parte profilattica come avrebbero detto i medici no
Ma la parte profilattica la profilassi non la fa nessuno non la fa nessuno i caporali riescono a mettere insieme a a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro no i nostri centri per l'impiego vanno certamente
Riformati no
Ma perché non pensare a delle piattaforme digitali no anche a mezzanotte perché poi ci diranno Maddalene possibile servano al centro per l'impiego
Chiudono alle dodici non sono neanche di cosa parlo se dico bisogno di manodopera in tempo reale ma che non hanno agito un campo un un un campano ma si può solo pensare a delle piattaforme dei soldi non so non so non non non me ne intendo sul numero
Delle caverne ma
Mio figlio mi dice che solo delle appunto no che possono favorire questi anche questo tipo di di incontri uno
Poi finendo il trasporto che ha destato tanta commozione disse in seguito a quell'incidente no
Esiste la bilateralità in agricoltura
La vitalità di bilateralità è un luogo un uovo
Nel quale
I lavoratori
E i datori di lavoro mettendo insieme delle risorse sarebbe potesse dare delle risposte sulla malattia sulla maternità su su su su tante cose è una delle risposte avrebbe dovuto riguardare il trasporto di queste persone la di noi no che non abbiamo
Nenè né motorini nel nulla per poter recarsi sul sui stizzito si stizziti lavoro no
Anche lì
Nessun bando è stato emanato nessun bando forse qualche Regione doveva anche rispondere nessun bando è stato emanato nessuno e allora
Quando ci sono questi fatti di sangue no c'è grande indignazione ma dobbiamo davvero rimboccarsi le maniche e dobbiamo rimbombo rimboccarci le maniche
Perché ognuno di noi no sia esso straniero italiano comunitario ex out extra comunitario come si chiama lontano ha diritto alla dignità di la dignità il rispetto per il lavoro no
Così come Legambiente sale lottando per rispetto riguardi della con la nostra casa comune come la chiama Francesco o anche i lavoratori hanno diritto al rispetto non possono essere non più non possiamo continuare ad esse cospirativa
Diciamo
Oggetti arnesi no gente che deve ringraziare
Per aver avuto un inquadramento giorno e giornaliero da quindici venti euro tu a tuo figlio e sabato
Da ben più di quindici euro per andare a divertirsi con gli amici ma possibile che uno si alzi alle quattro e mezza come Paola Clemente italianissima MAG tre no madre morire s'alzava le tre e mezza fino all'una alle due per ventisette euro al giorno
Ventisette euro
Non sono un teorico di queste cose le ho vissute sulla mia pelle nocivo rischiate di lasciarci la pelle non è che non non è un caso che io poi oggi opero nel gli open di oggi nel sindacato e no dicevo lasciarlo rischiate di un'assassina per le banche
Si cominciava alle quattro e si finiva alle dieci di sera no
Vedendo l'acqua del Consorzio di bonifica un bel giorno l'apparato gastrico può
Andata in cortocircuito mettiamola in questo modo non è accettabile più controlli certamente dei controlli ma c'è anche una cosa che si chiama responsabilità e rientri Ca'
No non sono parole vuote non sono vuote questo Paese ha una grande capacità culturale non solo parole vuote vanno va riscoperto il valore di quelle di quelle parole di quei concetti e allora il lavoro merita attenzione merita rispetto merita dignità
Grazie grazie di cuore se siete d'accordo con i miei amici allevatori raccoglierei le suggestioni delle sollecitazioni che ci ha fatto pesare Webby Longo grazie davvero
Siamo in un momento un po'particolare dal punto di vista climatico noi ci impegneremo insieme da settembre per far sì che queste realtà che si sono ritrovate lo dico la vicepresidente del Consorzio inglobando dico al nome di Libera Terra e le vostre realtà da voi rappresentate perché sia data concreta attuazione in Italia alla legge
Contro lo sfruttamento sul lavoro ecco abbiamo ascoltato alcune proposte concrete la Rete per l'agricoltura di qualità i bandi regionali sul trasporto
Aiutiamoci studiamo l'insieme perché insieme se riusciamo a dare concretezza a questa rete facciamo sicuramente qualche passo in avanti
Grazie di cuore
Grazie davvero per la pazienza che il coraggio con cui ci avete seguiti nonostante i tuoni