La vita in carcere. Giornata di impegno e solidarietà

Sì buonasera buonasera tutte
Io inviterei chi è fuori ad avvicinarsi che abbiamo avuto un po'di ritardo aspettavamo altri ospiti direi che giunto il momento di iniziare
Buonasera a tutti questa una serata
Dedicata al carcere ovviamente
Io devo prima di tutto ringraziare la madre grappa Vincenzo che ci ha ospitato
Doveva essere presente anche come Camera penale di cui io faccio parte del direttivo anche nostro presidente l'avvocato Bisori il quale per motivi familiari ma belli nel senso che alla recita del figlio
Di fine scuola quindi non è potuto essere non ha potuto partecipare con quel porto i suoi saluti e di tutta la nostra Camera penale ovviamente
è un'iniziativa dicevo bella e importante bella perché andremo a toccare nel vivo delle realtà a ai più sconosciuti
Sconosciute io ho avuto non non ruberò una scena chi dopo mi seguirà nella nel nel secondo nella seconda parte di questo incontro ho avuto la il piacere di leggere il libro
Di Bellotti di Paolo Bellotti è un libro importante appunto ne parleremo dopo via Foppa approfonditamente questa prima parte serve inevitabilmente ad introdurre la seconda e quindi la la la realtà del del carcere
Il il titolo Occidente già pronti diciamo alla
E preparati a quello che sarà l'alla serata di di la questa serata
Che dire il perché il tema importante perché evidentemente è un tema distante dalla mi permetto di dirlo dalla realtà dalla realtà cioè da tutti noi
A meno di non a partecipare alla vita carceraria
Ovviamente sia a titolo di detenuto ma anche a titolo di chi lavora nel carcere da chi dirige il carcere chi operano nella giustizia per far sì che la appunto la pena venga svolta nel migliore dei modi venga eseguita nel migliore dei modi chi e e questo è un è un è una parte importante chi come volontario perché opera nel carcere il volontariato è una parte importantissima
Del della del carcere della vita carceraria
è e dicevo un importante la serata perché può portare a conoscenza di dei più quella che sono le realtà le realtà del del carcere io
Sono stato colpito in questa parte
Nel conto iniziato e fa parte un po'anche il mio intervento quando iniziato a a pensare a che cosa quale fosse il mio intervento in forse il migliore intervento che potessi offrire stasera era
Un Michel pelava un po'poi perché avevo difficoltà a a pensare cosa poter trasmettere voi di quello che i del mio bagaglio di conoscenza sul carcere
Che rendesse l'idea che riuscisse a far capire di cosa stessi parlando non è una una sciocchezza o banalità quella che sto dicendo io
Sono nove anni che come Camera penale sono quasi responsabile dell'Osservatorio Carcere
E ho difficoltà anche a volte con i miei stessi colleghi a rappresentare quella che è la realtà del carcere il libro di di di di di Bellotti c'è un punto in cui
Che mi ha colpito molto
Dice a rendere ancora più assurdi dalla questione dell'osservazione e lui chiaramente un educatore quindi svolge l'osservazione è che in carcere tutto ma proprio tutto è sottoposto a rigidi controlli preventivi
Tutto è regolamentato vuoi parlare con l'educatore fa la domandina poi fatti visitare dal medico fai la domandina poi con peraltro a scatole di pomodori serve la domandina
Vuole frequentare un gruppo musicale prima scrivi la domandina voi telefonare ai precari ne hai diritto solo se fa la domandina
In carcere non puoi muoverti studiare leggere fare sport se prima non viene autorizzato a seguito di una domandina in un contesto simile
Lui poi parla per il suo lavoro che senso ha parlare di osservazione scientifica delle personalità e concludo dicendo cosa devo osservare se
Se sono se hanno capito comprendono quello che dista girando attorno oppure se sono bravi a rispettare le regole leggasi domandina questo è un po'è un aspetto che
Quando lo sentiamo dire che buttino via le chiavi in carcere si sta bene sono al cinque stelle quanto ormai purtroppo anche è un fenomeno che pare tornato di moda negli ultimi negli ultimi giorni cita un po'è la cartina tornasole di quanto siamo figlio della distanza che vi sia tra la realtà e il carcere finisco questo mio piccolo intervento l'acqua lasciare la parola Presidente tregua sorveglianza dottor Bortolato leggendo tre righe di un intervento col ritiro di chi che è stato svolto in occasione della relazione del Garante Palma che il Garante nazionale dei detenuti sulla situazione delle dei soggetti sottoposti a custodia
Parlando del suicidio e io mi sto collegando alla distanza al divario che collega il la conoscenza del carcere a chi conosce il carcere parlando di suicidio viene fatto questo intervento
Altro dato richiamato al presidente palme quello drammatico dei suicidi ventitré nelle prime ventiquattro settimane dell'anno
Che facilmente fa prevedere che alla fine del due mila diciotto attenzione il tragico bilancio non sarà lontano da quello del due mila diciassette in cui cinquanta sono stati detenuti che sono tolti la vita ecco
Questo a mio parere è poco fa
Fa pub davvero capire il la distanza ad oltranza il dramma vero è un altro che queste parole sono state pronunciate dal neoministro della giustizia
E il quale dà per scontato quantomeno che vi saranno altri ventisei ventisette suicidi in carcere nulla di più
Brutto è difficile da far comprendere
Perché invece di
Che ne so pre vedere un PD le le implementa amento del piano di prevenzione del suicidio invece di dire faremo di tutto per perché questo non accada
Il dato che in stima il mini neoministro è questo che vi saranno sicuramente altri suicidi mai niente di più lontano da quel dal poter dire conosco il carcere farò qualcosa per il carcere e questo è un ministro per lo dice io
Direi che poco da aggiungere anzi auguro a coloro che mi seguiranno un un buon lavoro perché il lavoro che faremo stasera importante
La la vita in carcere il titolo nostro un un qualcosa che dovremmo cominciare a
Far conoscere a chi da un lato non vuole da chi non come d'altro lato non conosce lascio quindi la parola chiara dottor Bortolato di intervenire
Ve lo presento il presidente ti vai sorveglianza de di Firenze
Grazie a tutti
Sì se si è acceso grazie
Grazie avvocato Maggio ora buona sera a tutti
A beh allora innanzitutto il mio ringraziamento sentito va all'opera della Divina Provvidenza vado via del Grappa e in particolare a Aldo Vincenzo che ha voluto invitarmi questa serata insieme alle Camere penali di Firenze
Per fare un po'il punto di quello che il il momento che stiamo vivendo
Allora il l'avvocato abbia già presentato solo il presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze che ha competenza su tutto il distretto della Toscana quindi mi occupo anche degli istituti che stanno nelle altre province della Toscana
Quindi diciamo di osservatorio è abbastanza ampio e quindi ho avuto modo già di conoscere qual è la situazione delle carceri toscane ma ovviamente in particolare diciamo al mio occhio sempre rivolto alle situazioni più difficili e lo sappiamo tutti nel carcere di Sollicciano è sicuramente una nota dolente di questo territorio ma devo dire forse qualcosa anche si intravede all'orizzonte qualche lieve cambiamento forse si sta faccende quindi ho qualche speranza intanto su questo posso già esprimerla
Ma la parola speranza direi che noi stiamo vivendo un momento di appesa come ci ricordava il garante dei detenuti
Alla presentazione della relazione annuale al Parlamento che ha fatto venerdì scorso la presenza del ministro della giustizia quindi questo anno è stato un anno di attesa
E attesa significa è collegata la speranza perché si attende sempre che le cose migliorino
Purtroppo i segnali che abbiamo avuto sono negativi
Nel senso che noi avevamo pronta una riforma penitenziaria che sicuramente non era una riforma epocale non è che trasformava dalla sera alla mattina il destino di di uomini e di donne
Però era il primo tentativo di rendere effettivo quel finalismo rieducativo che contenuto la nostra Costituzione io ho avuto l'onore di partecipare in piccola parte comunque alla Commissione di studio che il ministro Orlando
Aveva nominato per la stesura dello schema di decreto legislativo
Che è stato approvato dal governo poco prima dello scioglimento delle Camere
Aveva già passato i pareri delle Camere
La Camera il Senato camere poi disciolte e era necessario per approvarlo un piccolo passaggio quasi burocratico perché il governo aveva colto alcune modifiche di questo dei dei suggerimenti fatti da dalle Camere ma tutto poi si è bloccato perché con le elezioni
Non si è voluto nemmeno prendere in esame lo schema di decreto legislativo
E quindi noi abbiamo una riforma che è lì che costituiva un passo importante per migliorare anche latita
All'interno delle carceri che è il titolo di questo incontro ma il nuovo corso politico ci ha fatto subito capire
Che forse abbiamo sbagliato tutto che dal due mila e quindici quando si è aperta la grande stagione voi sapete di Stati generali dell'esecuzione penale poi questo processo di riforma che è stato vuole
Fortemente voluto dal ministro Orlando ministro molto attento alla questione carceraria e al mondo dell'esecuzione penale
Ecco si era aperta questa grande consultazione sociale cui hanno prezzi evoluta interpellare la società sulla questione carcere certa la corsa del carcere un tema difficile non è che voglio dire suscita spesso toccare sensibilità anche particolari personali di ciascuno di noi però insomma il tentativo di aprire questo mondo al mondo alla società civile per sentire che cosa ne pensa
è è è stato il frutto di questo di questa grande operazione poi la naturale conclusione di questa operazione di consultazione sociale era una riforma normativa
Certo appunto illudersi che la legge di per sé possa cambiare il corso delle cose oggi tanto più
CCC ci ci obbliga a ad affrontare i possibili cambiamenti a proporre dei possibili cambiamenti quando le leggi non cambia
E quindi che cosa che cosa possiamo fare allora la riforma è fallita oggi si parla anzi che di spostare il baricentro dell'esecuzione penale dal dentro al fuori da incentivare il sistema delle misure alternative della possibilità di espiare la pena fuori dal carcere
Con misure alternative alla detenzione ecco invece che spostare il baricentro là dentro o fuori l'intento della nuova politica è quella di costruire più carceri
E quindi di non solo di ritornare dentro il carcere ma addirittura di incrementare il sistema il sistema della detenzione quindi un sistema esclusivo che che che esclude che esclude dal mondo civile
Devo dire però che il discorso del ministro di venerdì qualche leggera apertura c'è stata nel senso che il ministro ha voluto che ovviamente si è dichiarato subito contrario alla riforma lo ha detto a chiare lettere venerdì
Però ha detto che c'è qualcosa che forse si può recuperare si può recuperare quello che è stato fatto
Per il sistema minorile per l'ordinamento minorile delle carceri minorili e anche di è stato presentato uno schema di decreto legislativo per una riforma molto innovativa sul minorile
E poi ha detto in maniera un po'vaghe che qualcosa si può fare per quanto riguarda la vita detentiva cioè quelle modifiche
Alla ordinamento penitenziario che toccavano più strettamente la vita all'interno del carcere quindi sempre nell'ottica Interna ovviamente più di non incentivare le misure alternative non superare il sistema delle preclusioni degli automatismi ma
All'interno della vita del della vita carceraria rendere il carcere più rispettoso esecuzione penale più rispettosa della dignità dell'uomo ecco questa è proprio la parte tra l'altro di cui mi sono occupato personalmente
Devo dire che alcune riforme alcune modifiche sono forse politicamente neutre
E e quindi io credo che si possano assistere con il nuovo il nuovo nuovo sistema politico nuovi interlocutori istituzionali che abbiamo a dire che ci sono delle cose che forse possono possono essere condivise anche da chi pensa
Che la Pina debba essere spiata fino all'ultimo giorno in carcere c'è tutto il settore per esempio della sanità penitenziaria
Tutto il settore della malattia mentale in carcere dentro e fuori del carcere che è stato oggetto di un'importante riforma che basterebbe come dire
Far far ripescare di far vivere comunque io la speranza non la perdo perché credo che comunque ministro si è dimostrato un uomo dialogante
Cordiale navi tra l'altro noi come magistrati di sorveglianza abbiamo subito chiesto
Un incontro per esporre tutti i problemi che ci sono io mi auguro che venga abbandonato al più presto l'idea di costruire nuove carceri primo perché sono molto dispendiose quindi c'è un governo che si pone come un governo del cambiamento che vuole far risparmiare soldi allo Stato vuole incentivare con misure economiche i giovani lavoro e così via
Impegnarsi a spendere milioni milioni di Euro per avere delle carceri forse fra dieci anni fu non ha non ha molto senso
E e poi questo primo motivo il secondo motivo è che laddove Sigourney per i Paesi in cui si costruiscono più carcere il tasso di criminalità non diminuisce esempio agli Stati Uniti d'America
Più carceri si costruiscono più si tendono a riempirle quindi non è vero che il carcere funziona come deterrente al fatto di costruire certa forse facendo delle carceri più nuove e più belle si renderà la vita dei detenuti migliore
Ci auguriamo però sicuramente la criminalità non diminuirà e quindi quella sensazione di insicurezza che si vorrebbe tutelare non verrebbe meno dico solo due cose che non voglio rubare il tempo a
A a agli interventi che mi seguiranno ma allora che cosa possiamo fare noi ora che probabilmente le norme non cambieranno allora intanto dobbiamo diciamo riaffermare che noi abbiamo un ordinamento penitenziario
Purché non venga toccato in senso regressivo ovviamente ci auguriamo Prodi ha sentito che non si parla più di riforma delle misure alternative quindi già abbiamo un ordinamento penitenziario che è già all'avanguardia
Nei Paesi civili è un ottimo ordinamento penitenziario per cui bisogna farlo vivere bisogna farlo vivere giorno per giorno
Nella pratica quotidiana ciascuno nel suo ruolo i magistrati per quanto riguarda la loro attività gli avvocati per quanto riguarda il loro compito che è quello di compulsare il magistrato perché tuteli effettivamente i diritti dei detenuti quindi rivolte istanze assiste al detenuto
Nella nel corso della sua esecuzione e ovviamente i volontari e volontari sono una una delle ma delle colonne portanti del carcere lo sappiamo benissimo quindi qualcosa moltissimo si può fare
Si può fare in quel senso che cosa per esempio per esempio pretendendo che le norme dell'ordinamento penitenziario e in particolare del Regolamento del Duemila perché c'è un Regolamento del Duemila che è molto avanzato regolamento del Duemila
Ha messo mani una persona che forse molti di voi conoscono cessando Malgara che è stato anche presidente del tribunale di sorveglianza anche quello Regolamento è un testo normativo molto avanzato ma in gran parte gran parte disapplicato quindi per esempio pretendere sia da parte dei magistrati degli avvocati dei volontari degli operatori carcerari che quella Regolamento che è un testo normativo
Venga rispettato e che quindi certe cose che sono contenute in quel Regolamento siano realizzate quindi è importante che si chieda l'amministrazione di fare per esempio quello che però plico deve fare perché è scritto in questi testi dove attivi buonasera dottor Fullone
E questo il primo punto il secondo punto è cercare di cambiare tutti noi dobbiamo cambiare l'ottica del trattamento carcerario cioè dobbiamo cercare di investire la nostra attività
Sulla senso di responsabilità che il detenuto deve avvenire
Io ci tengo molto questo questo è un tema della responsabile al tema della responsabilizzazione del detenuto è un tema cui ho dedicato molto impegno anche perché nei negli anni che ho passato alla alla all'ufficio di Padova dove ho fatto il magistrato di sorveglianza dei miei lunghissimi colloqui coi detenuti con associazioni di volontariato molto attive
Di quella terra mi sono confrontato molto anche con i detenuti su questa cosa il detenuto chiede di essere trattato da adulto da adulto responsabile che deve essere in grado ad esempio di organizzare compatibilmente con le esigenze di sicurezza che esistono all'interno di un istituto la propria giornata e queste sono cose a costo zero non serve cambiare le norme serve un direttore intelligente illuminato un provveditore illuminato intelligente che consenta che all'interno del caccia certo non è possibile in tutti gli istituti non è possibile in tutte le sezioni
Però in molte sezioni comuni è possibile investire sulla responsabilizzazione il detenuto deve cominciare a organizzare la propria giornata
Deve essere reso autonomo il più possibile perché solo così si cresce come con i nostri figli no noi insegniamo ai nostri figli a diventare adulti perché di diamo l'autonomia gli insegniamo ad essere autonomi e non dipendere sempre da qualcun altro al quale rivolgersi per fare la domandina al quale chiedere di essere accompagnato dall'educatore è quindi io credo che questo sia sia e per esempio questo passa anche attraverso il linguaggio dobbiamo cominciare ad abbandonare tutti linguaggio infantili Zante che rende il detenuto un bambino quindi basta usare termini come domandina spezzino
E così via
Sono sono cose che dovrebbero voglio dire non costano nulla e che però sono già un piccolo un piccolo un piccolo passo
C'è poi tutto il settore dei regolamenti interni degli istituti io mi sono attivato adesso per ripristinare le Commissioni ex articolo sedici che qui per molto tempo sono stati sono sono desuete per cercare di fare in tutti gli istituti regolarmente una commissione presieduta dal magistrato di sorveglianza quindi un organo di garanzia
Ecco chiedo quindi che in tutti gli istituti della Toscana
Si facciano questi regolamenti e che questi regolamenti che sono diciamo le regole interne del carcere siano i più aperti possibili laddove il carcere lo consenta ripeto non lo si può fare in in tutte le sezioni e in tutti gli istituti però credo che questo sia un punto di partenza importante chiudo ricordando che non la speranza non la perdo perché per esempio lunedì prossimo a Sollicciano inaugureremo il Consiglio dei detenuti io credo che sia un infido iniziativa molto importante si tratta di un organo elettivo che i detenuti eleggono al loro interno per aver un portavoce ogni sezione avrà uno-due porta voci che poi interloquiranno con il direttore del carcere anche questo è un un un modo per incentivare la la responsabilità e l'autonomia del detenuto e anche per fare entrare un po'di democrazia all'interno delle carceri
Perché questo importante e qui vengo proprio a a quello che diciamo il DNA del mio lavoro perché è importante la responsabilizzazione perché più un detenuto condannato e responsabilizzato e autonomo e più capirà
Dove il perché ha sbagliato
Questo è il punto fondamentale quello che i noi chiediamo quando voi siete vi leggete queste ordinanze del tribunale di sorveglianza in cui vedete non a revisione critica che cosa vuol dire se non questo vuol dire che non hai
Abbastanza riflettuto su quello che hai fatto e solo se sarai adulto responsabile autonomo potrai capire
Di aver sbagliato e quindi potremo avere la ragionevole aspettativa che quella persona quando la pena finirà perché questo bisognerebbe far capire chi dice che la pena deve essere eseguita Finint io in fondo bisogna così è più carcere tipo il detenuto alla fine esce quando la appena è finita
Esce dal carcere quindi è interesse della collettività avere una persona che quando è uscita dal carcere perché ripeto tranne per gli ergastolani la pena prima o poi finisce deve essere e sarà diverso sa da come entrata e solo attraverso questi interventi noi potremo aspettarci che una persona è diverso e quindi saremo tutti più sicuri perché se quella persona è diversa
Sarà appropriato di quei valori di solidarietà sociale familiare economica che tutti ci aspettiamo Daloui lo sapremo che probabilmente non tornerà più a delinquere che poi è quello che interessa tutti noi
Ecco grazie volevo solo di è lite
Saluto il dottor full ora che è presidente sì Presidente giovedì revisionare la Missa zero identitaria che parteciperà alla seconda fase che questo incontro
Ringrazio anche dottor Bortolato perché ha entrato nel vivo ha toccato quello fra il problema del detenuto cioè detenuto entra adulto ma viene ricondotto e mortificato perché viene trattato da bambino
In tutta la sua vita quotidiana in tutto quello che fa all'interno del carcere permette di il primo passo è un passo importante sarà quello di tridimensionale Sensi dalla dimensione giusta
Al detenuto in modo tale che poi riesca a comprendere forse in questo modo si comincerà a meglio comprendere laddove la la la la rivisitazione appare ed è elemento essenziale vivo della vita carceraria della della della giusta esecuzione della pena laddove la pena deve essere eseguita in virtù di una sentenza
Ecco questo è un passo importante io me lo auguro
Finalmente bisognerà un po'muovere in questo senso laddove appunto purtroppo la riforma caduta
Con con facendo perdere due anni di audit di lavoro assoluto perché i quindici tavoli degli Stati generali hanno visto partecipi numerosissime
Persone novarese personalità avvocati magistrati volontari di di tutto di ogni genere che hanno lavorato alacremente questo
Le nuovamente io ogni volta avrò il piacere di confrontarmi col dottor Bortolato in una tavola come questa lo terne devo dare atto hanno perso anche anni della loro vita personale per star dietro un progetto
Illuminato e illuminante che però purtroppo per
Per i motivi che noi pur purtroppo conosciamo non ha non ha avuto non ha avuto un un buon esito
Io a questo punto donna parola è presente la dottoressa Lucia Palazzo che è una volontaria della madre Allegra Comanche responsabile dell'area sanitaria sociopedagogica della giusto mi corregga se sbaglio
La quale era atterra presenterà appunto la sua esperienza a seguito sentiamo Massimo Lenzi dell'associazione radicale tamburi
E tutti io non ho bisogno di presentarlo tutti lo conoscete soprattutto la presenza di turno perché sa già quello di cui dovrà parlare chiedo anticipatamente alla Margherita mi crea dottoressa Michelini che è la direttrice della casa circondariale Mario Gozzini con i suoi con i suoi accompagnatori chiamiamola così di avvicinarsi che fra poco le daremo la parola daremo la parola che questi due signori quindi lascio ora la parola a una dottoressa Palazzo che ringrazio per la il suo intervento
Buonasera a tutti io sono appunto riuscì a palazzo sono ormai dal due mila uno che sono all'interno di questo di questa realtà lo Prammatica nel grata ringrazio i sacerdoti che hanno venuto voluto su questo tavolo non nascondono che con questi personaggi queste figure mi sento un po'piccola
Però è è un onore soprattutto per me è importante perché ascoltiamo dal vivo quello che a me serve anche per poi poter mettere in atto quello di cui stasera si sta parlando si parlerà nell'opera una storia secolare quindi che
Band ben tante persone conoscono e l'opera sempre ha colto sin dalla prima seconda qua della prima e la seconda guerra mondiale gli orfani di guerra ma uno stretto legame anche con tutto ciò che il mondo carcerario già ai tempi da un facile Danny
Non faceva in East esso ha avuto una grande attenzione per le mamme con bambini che rimanevano da sole e quindi perché i propri mariti era all'interno delle carceri quindi l'opera nel suo interno chiaramente segue tante realtà ma perché secondo noi è proprio un percorso cerchiamo di seguire proprio il percorso dell'accoglienza
Chiaramente si parte dai giovani
Perché i giovani che accogliamo sono diciamo il nostro futuro e se non riusciamo sin dall'inizio
A creare delle strutture e a dare dei messaggi di responsabilità come dice il Presidente
Di poter che ricrearsi un percorso di autonomia perché già ai nostri giovani che entrano presso i nostri servizi hanno necessità di avere tanto bisogno di autostima e di credere di poter essere altro rispetto al motivo per cui non sono stati voluti dalla propria famiglia o lo hanno dovuto abbandonare il il proprio Paese perché non avevano possibilità di poter costruirsi una propria realtà
E che dire io ho questa fortuna di vivere il mondo del carcere un po'visto da fuori
L'esperienza di Carsoli e ne è stato ma un'esperienza concreta
L'ho vista crescere l'ho vista Bocca di modernizzarsi l'ho vista vivere di tante persone
Visto il momento post Origo che stiamo vivendo volevo condividere con voi un piccolo articolo del due mila undici
Quando un gruppo di profughi sono arrivati a Firenze e sono stati accolti dai i detenuti di quel tempo dica ciò alle che ora sono tutti liberi
Volevo un po'ricordarlo perché è un esempio concreto di quello che poi invece forse un percorso di integrazione di chi ha vissuto una difficoltà e di chi la sta vivendo possono invece creare risorse ricchezza anziché Paure e muri
L'otto aprile del due mila undici Firenze
In carcere non più vecchi noi più vecchi tenevamo sempre in un cassetto uno spazzolino è una maglietta pulita
Erano pronti per i nuovi che arrivavano una regola lì dentro la regola funziona anche ora che sono fuori
Viaggio Michele Giuseppe Mirko Francesco ex quarantuno bis carcere di massima sicurezza
Pene detentive durate ventisette anni di seguito senza l'ombra di un permesso stavolta hanno messo a disposizione più di uno spazzolino
Hanno lavorato ventiquattro ore di seguito hanno preparato le camere i vestiti e da mangiare ad Arthur D. arrabbi ai miti e altri dodici che da Lampedusa sono piombati senza molto preavviso
Nel cuore della notte nella casa di accoglienza della Madonnina del Grappa in via di cacciò il a Firenze
Sono riusciti a sistemare i quindici ragazzi tunisini nella Palizzi nella palazzina che prima era una scuola materna questa da non ce ne siamo la fece costruire Dom facilmente in persona e la mise e le mise proprio il nome l'anale ed ironia della sorte
Ora la chiamerei il porto pensa di De Michele una bella faccia da Peppone fine pena raggiunta da due anni
è un'istituzione Michele nel gruppo di volontari messo su da don Vincenzo Russo ma la grande costruzione gialla infilata nella tasca dell'ultimo lembo di una Novoli che non diresti ed è diventato già un punto di riferimento per i nuovi arrivati lo zio lo chiamano uno delle pochissime parole italiani che conoscono l'altra è grazie
C'era Lulli con le pentole di pasta calda appena fatta le mozzarelle e il pane la notte che ragazzi hanno varcato il cancello della casa
Chiaramente l'articolo contro quell'articolo continua con vari interviste a tutte queste persone che sono state accolte
Ma l'esempio più bello è stato quello proprio che hanno voluto mettere in evidenza come il povero capisce il povero è stata per me personalmente un'esperienza che ha toccato e che quindi nonostante sia all'interno di tanti servizi
Il mondo carcere in qualche modo anche se ci rendiamo conto che dobbiamo cresce dobbiamo costruire dobbiamo imparare
è un mondo che non può stare lontano dalle realtà che ogni giorno e quotidianamente affrontiamo
Chiaramente lo sforzo dell'opera che giornalmente a livello anche gratuito affronta questo percorso non è semplice perché invece di risorse ce ne sarebbe bisogno tanto
Però la bellezza dell'opera e quello che offre intanto una missione uno scopo e degli ambienti importante questo penso che non sia poco e penso che in Italia ci sia tante realtà
Simile alla nostra e quindi penso che quello che dice il presidente verissimo c'è che in tutti insieme e poter far credere che poi percorsi devono essere vissuti all'esterno e non all'interno
Io non per per non prendo altro tempo perché sono curiosissima di ascoltare tutti perché per noi è un momento anche proprio di studio per poterci migliorare
Volevo solo dire che in questo questa esperienza dica ciò le ha permesso comunque anche la possibilità di essere presenti all'interno di questo percorso del superamento dello PG
Quindi noi comunque abbiamo aperto una struttura intermedia villa Guicciardini dove accogliamo soggetti psichiatrici autori di reato
è una bellissima esperienza
Importante sicuramente lì ci sarà tanto da costruire tanti tavoli
Da da aprire per poter discutere come meglio affrontare queste problematiche chiaramente e importante
La centralità della persona queste quello che ci ha sempre insegnato concorso il presidente non dell'opera nonché il precetti precedessori del Eaton fasci beni detto questo non avrei altro da aggiungere ringrazio tutti i partecipanti siamo noi che ringraziamo vuoi per e inseriti questa sera a nome di tutti i fascicoli dell'opera di tutti volontari che lavorano e operano all'interno del nord e la nostra realtà
Grazie e buona serata e Buso sei
Ringrazio la dottoressa l'intervento per la testimonianza che
Di fatti che ha vissuto in prima persona mi ha colpito e condivido il problema della mancanza di risorse evidentemente un problema che affligge il problema il mondo carcere io a tal proposito chiedo a Massimo Lenzi
Dei racconta la sua esperienza sono io con Massimo Cocco la Camera penale siamo andati più d'una volta Massimo molto più di noi a fare visita all'interno del carcere per cercare di capire perché ogni volta è un'esperienza diversa un purtroppo e qui
Vengo dietro le parole del presidente Bortolato è vero il Sollicciano è un è un problema della Toscana toscani Firenze per quanto riguarda la seconda condizione carceraria l'ultima volta che siamo stati assieme
Era l'occasione dunque come Camera penale abbiamo organizzato la la chiamiamo la giornata i braccialetti per ricordare sollecitare l'attenzione sul mancato utilizzo del braccialetto elettronico come strumento per poter svolge una misura alternativa e quindi a uscire dal carcere
Anche in quell'occasione speravamo di trovare piccole ma importanti migliori io novità e purtroppo anche quella volta lo siamo riusciti a
Apprezzare in tutto questo quindi chiedo a questo punto al massimo di raccontare la sua esperienza di riferire su quello per il perché il suo impegno continua coi radicali con Rita Bernardini entrano spesso alle carceri sono stati settimana scorsa Fondazione Abate
Pochi giorni fa ecco passo la parola quindi Hamas grazie Luca
E grazie a casa Caciolli alla Madonnina del Grappa e alla Camera penale di Firenze per l'invito
A intervenire a questa importante giornale
è o non è un ringraziamento scontato perché i ringraziamenti certe volte servono a ad aprire un intervento a
Captare un pochettino di amicizia in chi ti ascoltano questa volta è vero perché l'impegno lo Stato sia dalla Camera penale
Casa controlli
La Modine grappa su questo fronte storico
Quindi noi radicali del partito radicale ci inseriamo con questi compagni
Perché abbiamo un progetto
E il Progetto come ricordava Luca anche nelle contiene visite che
Svolgiamo all'interno del carcere di Sollicciano ma non solo Sollicciano siamo andati e andiamo a Livorno alle su gare a San Gimignano lato Gaia
Negli atti carceri critici del della Toscana perché abbiamo un progetto
Si potrebbe tranquillamente a ridurre nel tentare di aiutare aprire un dialogo con le istituzioni istituzioni locali quelle politiche ma anche l'istituzione del carcere con la direzione del carcere perché l'obiettivo è quello di far rientrare nella legalità come diciamo nella vita
Le carte c'è l'Italia
L'eterea Negrita significa per esempio riportare a capienza regolamentari
Quello che la popolazione detenuta nelle singole istituzioni previdenziali perché attenzione vede quando si parla di carcere
C'è sempre un rischio
Che è quello di
Camminare lentamente su una strada buonista da un
E dall'altra invece all'opposto essere quelli che invece dicono più carceri come adesso va ricordato tutto purtroppo com'è una politica che secondo me non farà un passo
In nessuna direzione quella di costruire una nuova edilizia carceraria ci siamo passati tante volte abbiamo aperto tanti procedimenti anche su queste cose che non mi sembra che sia questa la reale prospettiva però se da un lato la prospettiva è quella di incamminarci su questo percorso buonista e quindi i diritti tutto è che poi comunista non è perché si chiama stato diritto dall'altro il cattivismo chiamiamolo così
Ci impone invece una riflessione su alcuni aspetti centrali uno l'ho detto
La capienza regolamentare ne siamo stati a Sollicciano riporto alcuni esempi perché è giusto anche trasferire quello che è l'esperienza dire
So che c'hanno la settimana scorsa una delegazione che era composita c'erano consiglieri comunali studenti universitari che adesso sono qui
C'era o una rappresentate Sandra Gesualdi della Fondazione Don Lorenzo Milani ogni volta cambiamo portiamo gente in carcere differente perché ci serve il confronto necessariamente la situazione è quella Ciolla
Giornata se la ritrovo
Eccola qua il totale generale è di settecentotrenta detenuti su una capienza regolamentare a Sollicciano di quattrocentonovantaquattro più una bambina
C'era anche una bambina nell'asilo nel nido de interno del carcere Valentina
Bambina che fino a tre anni secondo le leggi lo sappiamo a Firenze manca l'Icam una storia lunga e articolata quella del legame fiorentino niente non apro questo capitolo mi porterebbe via tutto il tempo del mio intervento
Però significa che settecentotrenta su una commossa una capienza regolamentare di quattrocentonovantaquattro di un sovraffollamento del centoquarantasette per cento
Quello è
Ma andiamo oltre
è è interessante comunque vedere la percentuale di stranieri uomini sono quattrocentotrentanove italiani centottantacinque donne cinquantuno straniere
Italiane cinquantacinque più una bambina
E in questo la bambina non ricordo consente perché ogni volta che vado a Sollicciano tranne una volta ho sempre trovato nella snellito
Bambini e bambine qualche volta una volta andai con Marco Pannella circa tre anni tre quattro anni fa ed eravamo tre i bambini all'asilo nel merito interno dice ce ma esigono queste cose io non riesco a concepire e a riuscire a parlare bene delle prospettive e delle leggi
E di tutto il resto se non fine che vedrò una bambina in carcere
Detto lo dico proprio da coscienza civile coscienza politica
Però facciamo un altro passo in avanti
Perché quello che a me preme e che se applicato l'articolo ventisette dalla nostra Costituzione quello che appunto parla che la pena tende alla rieducazione
Ci sono stati scritti
Migliaia di pagine sia sul concetto di rieducazione sia su quel verde boh particolare tendere
Perché non è che la pena è rieducativa tende all'abitazione sull'attenti alla sottigliezza vittime la sottigliezza Fassi che oggi nel carcere sollecito Sollicciano per esempio Lare educativa sia composto da otto persone
Otto
Cioè responsabile e sette educatori la popolazione carceraria settecentotrenta
Fate voi i conti di quanto si può riuscire a far partire percorsi educativi riso Cerizza anti
Con e questi numeri
Ma andiamo ancora avanti qualche giorno fa è uscita un'importante e bella rilevazione dell'Agenzia regionale di sanità della Tosca un'agenzia e la quarta
In seria
è una rilevazione che ci dice alcune questioni molto gravi riguardo al carcere mi sono portato un estratto dice
Per esempio
Che
In Toscana il cinquantotto virgola sette per cento dei detenuti soffre di almeno una patologica cinquantotto virgola sette compunta Sollicciano del sessanta conosciate agli occhiali h del sessantadue virgola uno per cento a Sollicciano ci sono carceri dove c'è un
Una situazione leggermente migliore eh no grazie Eriberto
E allora andiamo alla vedere questi queste
Grandi gruppi di patologia
Ci dice che il trentotto virgola cinque dei detenuti di Sollicciano della Toscana soffre di disturbi psichici
Il sedici virgola due di malattie infettive e parassitarie il quindici virgola cinque di malattie del sistema circolatorio e così via
Il carcere non solo non riesce a attivare percorsi di rieducazione nona capienza regolamentare ma
Ammalato
Perché me questi patologica
Non sono su patologie che uno si prende fuori dal quando era cittadino libero
Ma molte di queste patologie sono sopravvenute all'ingresso in campo
I disturbi psichici ci dice sempre questa rivelazione della agenzia regionale
Sono dipendenza da sostanze nevrotici di trattamento personalità del comportamento al Colle correlati affettivi psicotici eccetera eccetera eccetera
Allora
A me piace ragionare del carcere è una passione civica politica
Ci andiamo regolarmente in delegazione grazie al dipartimento che certo Rizza fare delle visite ispettive molto lunga ed articolata e l'ultima volta Sollicciano siamo stati circa cinque sei ore ma la volta precedente abbiamo siamo stati parecchio comune
Anche una certa simpatia e amicizia che ci lega anche al corpo di polizia penitenziaria di quel carcere alla nuova direzione che vediamo impegnata nel riparare quella che potrebbe essere semplicemente chiamata la militanza amministrazione ordinaria in verità diventa straordinari anche riparare
Una macchia sul muro di umidità chi conosce Sollicciano forse si ricorda il corridoio che porta giudiziario maschile
Chi è inno
Pieno di macchine gigantesche di umidità pieno
Il dottor presto Pino il nuovo direttore riuscito almeno a mettere a posto
Queste macchie ma sappiamo che le infiltrazioni dal tetto arrivano e quindi sarà una riparazione fra pochi mesi sarà un'altra volta appunto e a capo sappiamo che c'è un progetto per la riparazione dei tetti qua tutto top Fullone sappiamo che c'è anche il progetto di coibentazione dei tetti sociale
è tutto un lavoro così Sollicciano ma anche San Gimignano
E da qualche parte l'ala della tua ecco
Allora
Dobbiamo anche guardare la realtà per quello che è vero che la riforma carceraria non è andata in porto e io sono convinto anche che la riforma carceraria produrrà nei prossimi mesi tensione in
La l'assenza dell'approvazione ma la responsabilità non è neanche di questo Governo ormai del Governo precedente del governo Gentiloni che poteva approvarla all'ultima riunione ha aspettato due ma poteva tranquillamente approvare quella fu
Secondo anche pari di
Costituzionalisti ed esperti della materia perché era pronto non c'era bisogno di avere impaurire
Ulteriore da parte della commissione avevano c'erano in dieci giorni famosa almeno i primi i primi due schemi di decreto potevano essere tranquillamente fino ai ora si discuteva su qualcosa differenti e si apriva una porta di novità
Per le istituzioni carcerarie
E ci siamo contattato con le riforme del passato che sappiamo essere rifornita denti la riforma del settantacinque riforma del due mila e le altre questioni però il punto di fondo
E che l'articolo ventisette dalla nostra Carta costituzionale non è rispettata
E vedo gente che ha commesso crimini e c'è anche che ha fatto degli errori ma per quello che è il nostra cultura giuridica a quello che è la nostra Carta posizionale il compito dello Stato e quello di attivare percorsi di risocializzazione ed educazione
Cosa che per le cose che ti ho detto per riempire i punti otto atto non è impossibile ma è difficilissimo riuscirà a fare un percorso completo il carcere di Sollicciano ha una difficoltà in più
Che non è un carcere nidiata sicurezza anche se ci sono progetti
Qui trasformano in Alta sicurezza ogni tanto ogni fatto appaiono chiudere femminile trasferire femminile e approvare un progetto di perché è un carcere dove le pene detentive sono e quattro sei anni è un carcere comune un continuo ricambio dove è difficile anche aprire un percorso educativo delle proprio perché se uno sta dentro per
E quattro anni già quanto attivi tutta la macchina burocratica per decidere e valutare il percorso educativo permettiamo quelle trascritte noto carcere oppure già a fine pena
Insomma le questioni sono tante
E il mio appello
E quello anche di rivolgermi sì alle istituzioni locali
Ho parlato prima dalla sanità in carcere sappiamo che la Regione Toscana del due mila quindici ha rimesso a posto
E uso
Un momento di nomina da questo punto di vista rimesso a posto la questione della sanità parificando con l'accordo in Conferenza unificata con me
Però i dati sono questi che abbiamo visto manca la prevenzione in carcere noi io ogni volta con i compagni dell'associazione radicale Andrea Tamburi del partito radicale cogliamo in carcere
Noi chiediamo sempre di andare a vedere due posti
Uno è il centro più nell'osservazione si chiama
E l'altro
L'isolamento
O comunque il posto dove il luogo dove vengono perché sono
I due
I due punti invidie due zone dove veramente a la
Conoscenza esatta di come quel carcere funzione il centro clinico di Sollicciano
è ottimo abbiamo parlato a lungo con
E meeting
I medici e gli infermieri che dentro la bocca eccentriche a cuore e gente che ha lappone
A circa venti posti letto
Ma se sono veri i dati più di di fronte più appena letto occorrerebbero almeno quattrocento posti letto perché questo non è un ospedale
è un carcere però i dati che vi ho detto se non di un ospedale semmai allargato un SPDC
Per i problemi psichiatrici
Ma come si risolvono allora queste cose si dissolvono
Trovando una forte alleanza istituzionale e politica tra gli operatori i volontari le forze politiche
Le istituzioni
Noi con Vincenzo russo l'anno scorso insieme a Tommaso Grassi consigliere comunale
A Firenze insieme
A Paolo Hendel l'attore Paolo Hendel insieme a Santa Gesualdi della Fondazione Don Milani e a tanti altri
Abbiamo buttato giù un testo che si chiama un ponte per Sollicciano
Perché quello che vogliamo fare creare questo
Scambio di conoscenze tra quello che dentro il carcere la vita è quello che fuori abbiamo chiesto con forza un consiglio comunale dentro il carcere e l'abbiamo ottenuto
C'è stato a dicembre un consiglio comunale che si è svolto a Sollicciano e ha parlato dei problemi però ancora attendo dal sindaco di Firenze che metta la fermata di fronte
All'entrata del carcere di Sollicciano perché era uno dei punti sul quale il sindaco e il Consiglio si entri
L'altro era una struttura semiliberi è uno era per un premio
Una borsa di studi
E ancora
C'è un impegno c'è un altro documento insieme a Tommaso Grassi abbiamo scritto e ora è stato presentato in consiglio comunale a Palazzo Vecchio dovesse ritorna su questi su queste questioni e andiamo avanti giorno dopo giorno con un sacco di frustrazione
Certe volte anche forti delusioni e con la voglia anche di dire
Basta perché questo
Non è più un modo anche di concepire una lotta pulito
Ha il desiderio dopo tanti anni non mi occupo del carcere di Sollicciano da
Decina e anche più utile e deriva dalla mia militanza del partito radicale dall'insegnamento e voluto da Marco Pannella voi lo conoscete l'avete visto pervenuto molte volte a casa cancello
E questo mi ispira mi mi mi dà ancora la forza per andare avanti
Perché è grazie compagno ora permette concludo come Luca come Eriberto come Vincenzo che si trovano porta però dobbiamo stare insieme
Dobbiamo guardati e confrontarci con il Provveditorato con la magistratura di sorveglianza con
Nelle paritarie con Margherita con la dottoressa Stefanelli
Perché solamente andando avanti di un punto al giorno si riesce a ritrovare quella strada tu
Vedete quella cassetta giù in fondo la cassetta dalla madre graffa c'è scritto offerte per i ventilatori a quel punto nostro ore questo comprare trecentocinquanta ventilatori per il carcere di Sollicciano
Perché affrontare un'altra estate torrida come l'anno scorso è tutto un attimo
Allora a tutti dico aprite il portafoglio quando è finita questa
Giornata
E andate emettete un contributo per un ventilatore forse alla fine della serata abbiamo già raggiunto i trecentocinquanta vola i bond ventilatori forse no però questa è la speranza politica una lotta non violenta
Perché quello è il fronte su cui dobbiamo anche
Qualcun are le forze che credano nel rispetto della Costituzione
Nei confronti di di chi
Al governo chiede nuove
E quindi contribuente grazie
Grazie Massimo il il tema i temi grazie del della tua
Di quanto ci hai rappresentato da tua esperienza i temi evidentemente sono importanti c'è un dato di fatto è vero vale il carcere deve servire a fare già parlare coi volontari bisogna partecipare tutti però c'è un dato di fatto è veramente trenta secondi che è importante perché altrimenti abbiamo poco lontano secondo me con anche con le possibilità di sviluppare qualsiasi tipo di progetto di reinserimento
Il detenuto oggi vive all'interno di un istituto di pena dentro e e soffre una duplice pena che quella del restare chiuso almeno se non di più venti ore al giorno della cella allora io mi domando se non c'è questo è inedia poter ridurre il detenuta inedia ridurre un detenuto non sola infantili Zarrillo e quindi farlo regredire
Ma anche renderlo alimentare aumentarle probabilmente quelle pulsioni di rabbia di cattiveria di di di odio verso uno stato che non tutela perché in uno dei primi comunicati che io ricordo di aver fatto con la Camera penale allora presidente Liberto non so appunto si significava questo cioè ed era in occasione di una cosca di un suicidio non si può lo Stato che
Obbliga giustamente in virtù della sentenza un soggetto a
Trascorre parte della sua vita all'interno di un carcere però deve tutelare quel soggetto non lo posso opprimere altrimenti veramente il richiamo all'articolo ventisette la costituzione del principio di educazione della pena
Totalmente annullato tanto vale non parlarne più a tale proposito io chiamo lo so che Margherita Micheline sempre un po'quella sono modeste però in vendita sostava ma che da Michelini alla direttrice della casa circondariale Mario Gozzini che è un esempio ci tengo anche lui tutte le volte a dirle è vero non neghiamo l'evidenza
è una struttura custodia attenuata è una una delle veramente delle delle delle strutture simbolo in Italia ne abbiamo avuto modo
Di parlarne e di visitarla in maniera ampliare in occasione di una sciagurata idea all'epoca si parlava di Chiusi doveva chiudere gli ospedali sia giudiziari c'era
Questa sciagurata idea di trasferire gli gli internati
Di Montelupo Fiorentino all'interno della struttura Mario Gozzini personalmente come Camera penale abbiamo partecipato in maniera minimale per l'amor di Dio ma forte affinché questa struttura non venisse adibita a un nuovo parcheggio quell'interna
Margherita io chiedo ma che l'iter di rendere un suo un suo contributi porta il suo contributo e chiamo so ci sono due soggetti uno è un soggetto ospitato in regime di semilibertà dalla Mario Gozzini che entrambi anche avendo anche se loro una spia fiere Piero Marchesi e l'altro io non voglio storpiato il nome non voglio quindi assumere scusa Adel
Aurelio Servedio dal sosteneva che il nome di battesimo dice scusa se voi avvicinarti e polemici renderà ha una sua è un un soggiorno un aureola ha svolto una misura alternativa l'affidamento ai servizi sociali ora libertà vigilata ma ci potrà rendere questo l'ho detto giusto rispetto aspetto giuridico almeno una sua esperienza sennò ti faccio spazio da lascia spazio
Quindi Margherita atte
Allora Bono buonasera grazie di avermi invitata mi sento un pochino fortezze Molina perché sono sempre nel mezzo e in fondo mi dispiace siamo sempre un pochino gli stessi no a dirci un po'le le stesse cose
Credo che il discorso del presidente del tribunale di sorveglianza sia stato più che esauriente per quanto riguarda questa ormai mancata
Riforma è che anch'io credo si sarebbe anche potuto fare di più forse non c'è stato il coraggio perché non si è toccato il non non si è toccato il quattro bis non si è toccato il l'ergastolo ostativo però per quanto riguardava almeno le misure
Alternative
E la discrezionalità data anche al magistrato dico misurarle sulla persona poteva essere veramente un un fatto importante così non è stato per cui ora non lo so anni mi ripeterò dovrà sposati ma provveditore perché abbiamo fatto un incontro in regione per un'altra questione e dire no le stesse cose per cui che da che cosa si deve ricominciare allora abbiamo un buonissimo
Ordinamento penitenziario anche se chiaramente poi con gli anni e per le varie vicissitudini è stato via via limitato abbiamo un buon Regolamento di esecuzione allora cerchiamo di riempire
Queste cose di significato di attuarle perché le cose per riviste da la legge terre svuotamento Am per vari problemi e non credo che sia per cattiveria per cattiva fede ma per tante problematiche che gravano incerti istituti no non vengano applicate uno di questo il sovraffollamento scusate io perché io continuo a insistere
Non me ne importa assolutamente niente se una cosa dell'avvenuta la corte ma tre metri e mezzo per detenuto
E sinceramente sono un po'Morini
Noi abbiamo l'istituto Mengozzi nato per cinquanta persone
E è stato elevato a novanta perché resa di Dio ci stanno perché tanto sono aperti tutto il giorno ma ragazzi miei c'è stanno stretto e Sicilia arriva un calibro un pochino grosso di novanta cento chili e ci stanno ancora più stretti
Per cui applichiamo chiaramente cerchiamo di applicare nel migliore modo possibile le leggi che ci sono riempiamo le di significato cerchiamo veramente dispersi
Che il compito principale nostro sia di responsabilità se responsabilizzare i soggetti detenuti a me non piace chiamarli detenuti perché denota un aggettivo e loro sono delle persone che sono è stato di detenzione responsabilizziamo chic
E poi cerchiamo di prendere e il Regolamento come base poi per tante cose direttore Ceravone discrezionalità certa le cose vanno discusse io almeno da me forse si può fare il perché i numeri sono limitati le cose vengano discusse in gruppo con l'aria trattamentale collare della sicurezza vengono in qualche modo condivise ma cerchiamo di prendere che quello è il minimo ed è lei si può anche fare qualcosa qualcosa di più
Ci sono dei limiti che direttore chiaramente non può superare ma ci sono delle cose che un'ampia discrezionalità se tutto il gruppo e d'accordo
è poi ecco ora non Leo perché è presente il il presidente del tribunale e il provveditore però abbiamo anche due persone che io sto vivendo veramente aperte veramente valide per cui credo che ci possano dare entrambe da secondo i loro punti
I diversi il di di di di compiti veramente una mano per cui partiamo da quello che c'è e cerchiamo di dare di di dargli veramente un significato responsabili di iniziamo di queste persone è perché io credo che più che l'educazione si deve parlare di responsabilizzazione della persona
E lasciamo stare le le diciture perché ormai abbiamo anche le circolari del dipartimento in cui dicono no non si chiama più domandina
Ma si chiama in un altro modo abbiamo tuttora Elenco del nove mansioni non è proprio lo scopino ma non è tanto la dicitura
Se stessa è quanto il rapporto con la sovrani si instaura
E se non ce ne se non c'è questo
Io credo che non
Si vada poco poco
Poco
Avanti
E per quanto riguarda il regolamento interno
Chi ha avuto un suggerimento da un volontario io regolamento interno però molto vecchio quando il Gozzini era un carcere sono per tossicodipendenti sono più giovani con certe e caratteristiche insomma
Era veramente il carcere in cui si vedevano certe persone
Veramente selezionare questo anche perché e no perché son cambiate le regole perché c'è il sovraffollamento e perché il tipo di detenuti e chiaramente è cambiato
Per cucina abbiamo questo Regolamento Verdi visto mi ha suggerito volontari ed è un'esperienza che è stata fatta ai voli è stata fatta con la dottoressa Castellano
Che sono stati detenuti stessi a buttare giù una bozza di Regolamento interno poi chiaramente è stata rivista da tutta l'identità dal magistrato però anche questa secondo me potrebbe essere un uomo in modo di condividere e responsabilizzare
I detenuti e guardate in questa fase medica e non fittizio stati quelli dirigibili sostanze gli stessi detenuti nella nello spendere queste regole
E il cui insomma niente
Lanciando lanciato questa idea non hanno non credo di dovere aggiungere altro vi ringrazio tutti e passo la parola a
Auguri
Grazie
Salonna sarò brevissima perduto
Prendo le parole del presidente
Detto prima detenuto deve essere uno
Passivo
Fruitore della riabilitazione appunto attivo produttore della sua riabilitazione
Cioè se noi cominciamo dal preteso che dal pretesa che il detenuto per restare in cielo ventidue ore al giorno e deve aspettare che viene qualcuno per gli offre un un'attività lavorativa qualcosa non ci sarà mai un rieducazione se il detenuto inserisse deve cominciare
A
Con distruzione che è fondamentale negli istituti di pena
E la cosa forse ancora più del lavoro
L'istruzione comporta
Di vedere in modo di vedere di uscire dal carcere una nuova ottica morale Nuovi Orizzonti cioè di vedere in modo quanto esce in un'altra maniera
Il suo il lavoro in carcere lavora in indispensabile sia per le misure alternative ma più di tanto
Negli istituti di pena il lavoro non è non può essere per tutti
Cioè alle volte istituti falliti alle graduatorie questa graduatoria rimane
In base in base a chi ha più fortuna meno fortunate questi non non di decidono istituti il volontariato la primogenita vocazione sociale cioè anche se qualcuno anche se qualcuno trova alle volte delle problematiche
Sarebbe di deve sorpassare perché senza di dissenso ai volontaria senza i volontari carceri sono diventeranno
Uso una parola forte lender diventerebbero Houses autori
Cioè voi siete i volontari sono la cosa più importante è che
Per me ne sono stati il mandato di input di ricominciare a studiare di lavoro di conseguire la laurea in giurisprudenza tutto quanto
Altro non so cosa non so cosa perché
Vi ringrazio per l'attenzione
Chiudo e ringrazio anche il collega Pellegrini che ha presente perché dal collega Pellegrini Roberta la giù
A ore sta facendo il tirocinio legale insomma voglio dire Cynthia esce bene anche studiando e facendo delle attività importanti in carcere complimenti quindi ancora
A questo punto chiede Eriberto Rosso di venire è chiamo cioè ciò che esce Paolo Bellotti nonché il dottor Fullone a a al tavolo in modo che possano svolgendo l'incontro grazie a tutti io invece giusto perché abbiamo sempre dei concetti conserva e consiglio di stare seduti dove siete perché abbiamo una scaletta dinamica e questa parte del nostro incontro apriremo con un firmato che io non ho visto ma
Ma mi dice Paolo Bellotti che insomma è un filmato un po'duro quanto meno nella prima parte quindi cercate di resistere cerchiamo di capire il messaggio senza cedere come dire alla alla prima reazione e poi ne parleremo tutti insieme
Quindi Paolo sei lo fai partire
Buonasera a tutti voi c'è Renzi riprendiamo dopo ho chiesto ai detenuti mi ha dato una mano a costruire il filmato che sull'Ulivo gli altri mi raccomando non fatti soldi buoni Este colpa dalla società
Tra le solite cose che puoi dannose naturalmente può du quale tetto quali contava ed è scattata la legge del contrappasso c'hanno fatto un filmato invece particolarmente duro
Almeno nella prima parte quindi siate siate clementi con loro che come logica hanno esagerato come succede spesso indicazione che abbiamo dato
Va bene buona visione ci vediamo poco
O
Educatore ho bisogno di parlarle
Allora
La
Noi siamo obbligo peraltro lo
No uno
Quindi
Di
E allora se possiamo costituire un tavolo ringrazio rito dottor Antonio momenti provveditore
Avrebbe oltre che vanno
Però Peter autore di questo libro di
Parleremo
Invito Simone campi notti di Confindustria andare vicino a voi
A seguire riprendere aspettiamo l'arrivo che ci dicono essere auguri al nuovo impiego mo'è uscito ora Firenze su quindi insomma ecco sono abbastanza abbastanza complicata dal
Noi abbiamo deciso abbiamo diviso questa giornata perché abbiamo fatto un'operazione inverno non volevamo bene
Amo le due cose parliamo ovviamente le due cose sono mischiate perché mischiati sono i temi ma se parliamo del carcere
Della realtà di Sollicciano delle iniziative e anche del libro rischiamo di fare un cattivo servizio a tutti e due non soffermarci sui passi che sul sul significato che che di questa di questa riflessione la prima cosa che vi voglio dire non accontentatevi di questo filmato io non lo avevo visto in realtà è una a rappresentazione plastica di alcuni passaggi
Delle storie perché questo è un libro che racconta un'umanità dolente c'è modo e modo però di raccontare l'umanità dolente Bellotti lo farà da par suo lo fa con una penna molto bella ma racconta storie vere
Nella quarta di copertina ci dice che sono storie raccolte nel carcere quindi sono storie poi leggerle possiamo vedere che sono sovrapponibili
Per quanto riguarda la nostra esperienza di avvocati a a storie di nostri clienti per quanto riguarda esperienza di educatori e volontari di a storie incontrate nel carcere
Per quanto riguarda l'esperienza dei magistrati storie evidentemente valutate ma dicevo c'è modo e modo di raccontare queste cose queste storie e se mi posso permettere poi Bellotti risponderà insomma ci dirà se così sì ho compreso il suo verso messaggio fa quasi con una certa levità nel senso che da da da personaggio robusto qual è per la sua esperienza non si pone
Orizzonti di magnifiche sorti e progressive ma vi è la concretezza di ciò che si può fare questo collega alla nostra discussione
Dell'oggi no io io conosco molte delle persone che sono presenti conosco tutte le persone che qui hanno preso la parola e so che tutte sono
Grandemente motivate da orizzonti culturali da passioni di militanza di militanza civile e colpisce sempre vedere poi come in realtà si riesca a fare una discussione concreta
Si faccia riferimento ha degli obiettivi che possono sembrare piccoli che sono possibili ma che cercano
Di migliorare la vita delle persone ecco è il senso anche di queste storie no è il senso del detenuto marocchino che si pone il problema dell'America
Della polenta in carcere no di un qualche cosa che diventi moneta di suo di socialità vecchi che via il senso di una comunità
Non siamo molti
Avvocati presenti a questa a questa nostra iniziativa forse l'orario forse il tema Vattelapesca la la anche le modalità della nostra comunicazione quindi avevo troppo avevo così tagliato alcune considera anche sull'avvocato magari messe in un contesto come questo diventano diventano un pochino pedanti ma a Bellocchio voglio chiedere no perché è interessante no che l'avvocato si incontri molto poco
Addirittura quando si incontra in un sicuro tutti
Marinaro tutto così
Del suo corpo sul problema dei diritti sì sì ritiene quelle interlocuzione quando quasi
Si supera la eccezionali caso ecco forse anche questo vuol dire che è un modo vecchio forse anche nostro di approccio io sono avvocato diretta perché ho iniziato la professione con il vecchio codice ricordo che il nuovo codice di gli atti i miei maestri la la la magistratura di sorveglianza la guardavano sicuramente un mondo separato anche perché era una magistratura che governava in massima parte fenomeni amministra e hanno salutato il nuovo cento mila lire finalmente c'è la prognosi voi finita la cognizione cioè con ed è finita lì insomma no detenuto ha un suo percorso ecco invece di con entusiasmo scopre tramite le esperienze insomma di cui parliamo questa sera un mondo no personalmente come altri ricordava presidente Bortolato abbiamo avuto una grande Sandro Maria ci ha portato a questo abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo di di lavorare durante la sua presidenza e quindi ma ancor prima quand'era magistrato di sorveglianza quindi a a immaginare anche un modo di interloquire su quei diritti su quegli spazi che richiedono anche una capacità tecnica ma una capacità di interloquire tra il la persona che sta vivendo l'esperienza della detenzione e il suo il suo avvocato ecco queste storie questo orizzonte ce l'hanno un po'nascosto bisogna far fatica bisogna scavare per andarlo a trovare poi in realtà c'è insomma soprattutto se uno lo vuole trovare e e noi lo vogliamo trovare perché siamo noi a essere i protagonisti di di di quella storia IP quelle storie allora lo lo troviamo lo troviamo nel nella ipotesi della revisione
Quando ne discute Victor
Lo troviamo nella
Ecco e poi c'è c'è un un una cosa di cui con voi vorrei parlare insomma no perché mi ha molto colpito finalmente vedere
Una persona che che riesce a a ascriverlo a scolpire in modo semplice è chiaro
è una domanda che io mi mi sono sempre fatto con la quale ho litigato con tantissimi importantissimo insomma con la quale mi sono spesso confrontato con una certa energia con i magistrati di sorveglianza no
La ricostruisce in
In modo perfetto
Nel testo quando si ci si occupa della obbligatorietà della revisione
Allora per un difensore che appunto viene da quella storia che viene dal senso del protagonismo nel processo di cognizione che ha fatto un processo di non responsabilità
Anche qui consigliare l'autore lo prende in giro no l'avvocato azzeccagarbugli che va a proporre a vantarsi quasi nel Cenacolo del dire ma io dico ai miei assistiti dite tutti che vi siete pentiti e così risolvete il problema una parte ma io
Ha però il diritto nel rispetto della decisione con la quale la giurisdizione ha concluso il suo percorso e che dice della mia responsabilità soggettivamente assenti centri a vivere così anche con ingiustizia il senso della attenzione l'elaborazione non può necessariamente richiedere un percorso di perdono un percorso come dire di pentimento laddove quello poi con con grande chiarezza lo ricostruisce l'autore e con grande chiarezza ci dice della assoluta difficoltà del tema perché scopre che Victor avvertito che Vittore colpevole e mentre lui cercava di difendere quel suo diritto all'elaborazione di innocenza scopre che in realtà è editore presi in giro tutti quanti e tutta la mano
è un bel libro oppone pone tantissimi problemi
Ci ci aiuta anche ad affrontare come dire le realtà e l'interlocuzione che quotidianamente voi incontrata nel carcere ma magari quotidianamente no ma certamente nella esperienza che fa sì che accompagna in un percorso che forse non è più complesso dal punto di vista dell'applicazione della nostra professionalità ma sicuramente il più difficile
Per la persona che vive o subisce quella e esperienza ecco io vorrei che così di questi temi cominciassimo a discutere e su questo su quello che ritiene
Chiedo al dottor furgone riprendere la
Sì fatto buona sera a tutti ovviamente il io il libro purtroppo non ho letto perché non sì sì la distribuzione ovviamente da partiva non è arrivato insomma non negato quindi ecco ammetto subito questa in premessa questa questa grande colpa
Se sono arrivato mentre appunto parlava al dottor Bortolato presidente Bortolato
Vedevo scorrere orale queste immagini del del video no che raccoglieva un ponte in una sorta di presentazione di quello che è il testo
Sicuramente un ponte condensato di quello che io dico sempre essere la la cifra più importante del carcere la sua densità la sua complessità se non partiamo da questo presupposto penso che sia difficile approcciarci al carcere
Al carcere ci sono tanti tipi di approcci spesso quello emotivo te quello privilegiato
In realtà l'approccio emotivo forse ora come ora quello che prende privilegiato anche rispetto alla alle questioni anche più politica e quindi insomma non
Non meraviglia nemmeno più tanto sulla della lo sia anche per per per quanto riguarda il mondo del penitenziario
Cosa dire
La la storia delle vite io penso appunto dicevo che e è sicuramente un po'la la penso al e quel ch'condensa ava condensa assolutamente un po'quello che c'è all'interno del del dell'Istituto di negli istituti di pena attuali
Sono vite molto diva servite assolutamente completamente diverse volte
E questo è un appunto delle componenti della della grande difficoltà insomma di chi lavora in istituto
Io volevo offrire anche uno spaccato in questo caso un porto anche della esperienza appunto della di questi mesi toscani non perché si diceva prima
Appunto di di di del sentivo con recante test attenzione anche quello che diceva il rappresentante radicale e voglio anzitutto anche raccogliere quella invito la
Ecco lo ritengo un invito un po'otto non può non non non dico a fare alleanze ma fare proprio ecco a pensare no a confrontarsi sul carcere duro per per allontanarci dall'emotività che secondo me una grandissima
Non parlo di umanità e proporgli emotività un ente grandissimo pericolo
E quindi cariche in carceri Toscana sono sono sono sono son sedici istituti ognuno dei quali caratterizzati anche a livello strutturale e diversamente l'uno dall'altro sono sedici istituti molti dei quali soffrono di grandissimi problemi di carattere proprio di di di strutturale edilizio noi diremmo coro a livello penitenziario e questo è una delle grandi movimenti difficoltà di questa Regione
Devo dire una delle delle sorprese che io ho trovato perché in realtà si pensava appunto io cosa ha pensato la Toscana come univa una regione molto avanti anche nell'ambito della cultura penitenziaria e invece ecco trovare questa situazione di grande difficoltà si è fatto riferimento a Sollicciano che un po'l'emblema
Ma non solo per essere il carcere cittadino del della capoluogo di di Regione ma insomma si è citato anche San Gimignano ma stessa cosa dicasi per Livorno anche citata
Ma la stessa Volterra che diciamo forse sopravvive
Perché ecco a un regime sicuramente detentivo che consente di compensare quelle che sono delle carenze strutturali anche molto forti
Dall'altro c'è appunto il discorso delle risorse però io di regola io provengo dalla carne diede direttore fino a qualche mese fa facevo il direttore Napoli Poggioreale
E quindi insomma non sulle risorse io penso che spesso sì anche un alibi nell'amministrazione penitenziaria lo dico onestamente lo dico appunto da amministratore perché
Anche consapevole della della difficoltà di gestire anche con poche risorse sia umane che materiali però molte cose si possono fare lo è stato detto
Ci vuole sicuramente coraggio ci vuole sicuramente ci vogliono sicuramente idee ci vuole sicuramente una visione perché altrimenti diventa difficile
Realizzarle e ci vuole appunto anche quello che si diceva un po'il sostegno del il
Del da parte della non non solo all'interno del della stessa in istituzioni stessa amministrazione ma anche appunto del sostegni punto degli degli altri interlocutori che possono essere tra anche quelli del del dei dei soggetti punto della del del privato sociale
Questo lo dico perché e mi piace dirlo fermato in questo momento un po'di non lo so io aperto qualche incertezza no a livello istituzionale e quindi ebbene appunto invece affermarlo perché così diceva sono tutti un po'dispiaciuti delusi amareggiati dalla mancata approvazione della riforma però io se io penso che l'Amministrazione evidenziare negli ultimi anni ha avviato dopo tanti tempo dopo un ventennio immobilismo invece una riforma interna di cambiamento io penso che da lì si debba partire del leasing sembra continuare a investire e quindi ovviamente per carità la riforma sarebbe stato importante
Anche così come era arrivata rush finale un po'alleggerita insomma da alcuni temi fondamentali più politici e sicuramente forse anche strategici però io penso che delli si debba partire e anzi bisogna far sì che quella esperienza di questi ultimi anni dell'amministrazione penitenziaria venga difesa venga valorizzata venga costruita e sicuramente uno delle maniere migliori per costruirla te per difenderla e proprio a questo punto il il lavoro che oggi presentiamo perché è un lavoro di profondità un lavoro che fa capire nonostante tutto che il carcere può essere utile
Io ricordo sempre che uno dei temi da direttore che dicevo era la l'ossessione dell'utilità del carcere
Che invece spesso non viene mai come dire
Anche recepita che il carcere vissuto come un peso
Il più delle volte il più delle volte il carcere finisce lo dico io lo dicono i era molto sincera molto onesta per
Per per tanti motivi insomma non c'è mai un motivo in qui in questa situazione allora ecco puntare sull'utilità del carcere ecco da quello che ho visto do in in quel video scorrere secondo me ecco lì dove si affonda davvero non sono in queste vite c'è la possibilità davvero di di riconoscere l'utilità del carcere il carcere che offre possibilità di cambiamento quindi che non Duca come insomma si ormai più nessuno dice che non riso Cerizza ma ecco offre questa possibilità va nella logica della responsabilizzazione che diceva il presidente Bortolato
E in carcere quindi in grado di assolvere il suo ruolo di servizio pubblico altra come dire
Termine al quale io sono molto caro perché appunto se non si capisce che il carcere fa parte della della macchina giustizia ecco questo sicuramente
Ci condanna quando in stazione evidenzia davvero un ruolo ancora di marginalità quindi più da queste basi non potendo come dire partecipare alla raccontò nel libro ecco penso che possono essere del di aiuto e supporto a questa idea di di di carcere insomma che deve essere necessariamente diverso difesa ancora costruita perché c'è ovviamente ancora tantissimo da fare però penso che ecco varrà poi rappresentare le queste vite queste esperienze possano essere utile anche a questo ragionamento di un rilancio di un carcere utile un carcere servizio pubblico
Dottor Fullone il libro lo leggerà ma le storie del carcere le conosce
Le conosce le conosce bene
E da par suo insomma ci ha dato
Una serie di
Indicazioni di grande importanza in particolare ci ha ricordato anche che c'è un quadro politico istituzionale nel quale ci muoviamo da questo punto di vista forse potremmo
Nemmeno tanto provocatoriamente consigliare la lettura di questo libro a qualcuno che rilancia temi no penso all'approccio
Sulla pena di morte al modo in cui questo
Dibattito si muove tra questi giovani che assumono posizioni frutto evidentemente di una
Craxi sì ma ignoranza dal contesto sociale
E da contesto e dal contesto scolastico assolutamente inadeguato invece come partendo da da da un esempio da una storia aggiungano poi a a maturare sia pure nella rapidità del messaggio del racconto però insomma no quanto meno una problematicità ecco io di tutto questo dico di raccontarci vanno per l'ottica
Provate a marzo sono troppo lungo tu da me Courtois quindi se autorizzato buonasera a tutti che la Santa oralmente per per le per l'invito non sfuggiamo alla domanda perché non non lo non l'ho dimenticata CEO vuole degli avvocati il problema dell'edizione critica di chi in realtà continua può pensarsi innocente però volevo prima intanto anche per conoscerci un atteso piantare anche un po'in sintonia spiegare perché nasce vivo più o meno anche quale qual è la finalità in realtà quando vengo chiamato a ha così diverse volte fate cose molti sono le camere penali che utilizzano anche queste iniziative come riconoscimento dalla formazione di crediti formativi e quindi anche voi benissimo
Perché di soldi vedeva proprio Pomponi gli avvocati comunque ci sono ma perché nasce questo Ulivo non c'è da che cosa quando sono in giro dico perché voglio attraverso l'Est del racconto di vite detenuti
Raccontare il modello carcere no no rappresentazione sociale
Di quello che avviene al carcere non ha partendo dall'ordinamento penitenziario del fallimento esecuzione pensate Pietro Buffa
Grazie
La invitiamo qui ok
Sì
Sì no l'avevo cedo io
E dicevo perché nasce fate cose stavo per citarne quindi arrivato giusto appunto al momento della della citazione perché allora quando dico presenta questo libro
Dico che voglio potrà contare il modello del carcere attraverso la storia di vita in realtà non è proprio così
L'esigenza di raccontare questo libro ma in realtà negligenza del tutto personale cioè io non ne potevo più di fare di educatore mio completamente colto
Perché perché negli anni la mia figura e il mio ruolo all'interno del sito nei penitenziari sempre più burocratizzato lo fa nel suo editore parla di questo passaggio dal modello di carcere familiare a un modello di carcere invece boh Boca Pizzato
Il lavoro e l'attenzione rispetto e detenuti non era sul livello di empatia e sulla capacità relazionale
Ma la sulla produzione di documentazioni di attività di tipo burocratico e questo processo cultuale non è venuto in carcere perché fosse in carcere una settimana fa
E poi che mi sto chiedendo che questo processo culturali figlie degli anni due mila due in avanti è avvenuto nelle scuole
In quei più importante i baci e tende a programmazioni certe che non il rapporto con
Con gli studenti e ha tenuto nella sanità condiviso confrontato su quattro ce l'hai non volte durante un convegno
Con quel mondo della sanità ci spiegavano che i tempi burocratici per l'attivazione fa quando uno deve andare dal medico farmaci certificato
Andava prenotare e pagare il ticket è molto più ampio del tempo fisico che io sto con il medico e parlo del mio dolore e del mio ma lei essere e dopodiché io vengo incasellato e ci sono delle punisce due sicuramente utili
Ma dove l'umanità è andata a farsi benedire
Allora il problema quale è che in realtà stavo vivendo talmente male messo a questo punto dopo metà Scaglione sopra il Po
Mi sembra che mi stava talmente male rispettato il Po cessi di cambiamento della mia funzione del mio ruolo dentro un modello di organizzazione sociale che esiliati un proposto molto più ampi non è solo del carcere
Che in qualche modo questo li portata anche una forma di terapia
E quindi ho scritto di getto chi l'ha letto in realtà poi dice che non si nota che c'era abbia dentro ma è alta la rabbia non non traspare
Ma vi assicuro che mentre lo scrivevo la rabbia rispetto la mia funzione le mie nemmeno la mia situazione nella cosa naturalmente c'è e qual è che il tentativo poi dovete dirlo voi se ci sono cucite di superare le categorie del bene e del male
Del giusto e l'ingiusto rispetto alla tipo di attività che la nostra attività
Non perché non ci sia nelle responsabilità e sul tema della specialità gettone o assolutamente a un tema centrale l'avete visto nel video la parte iniziale parla dei reati perché non si può non partire da quel dato di fatto
Ma comunque il giusto e sbagliato
E la e la porta di come i bisogni in qualche modo intervenire è un modello secondo me che ho cercato infatti non d'oggi indizi nel nel vivo no stop dalla parte di qualcuno non sta o dagli anche dalla parte dei detenuti anch'non so né dalla parte in penultima né dalla parte dallo stato del di polizia penitenziaria né dalla parte del magistrato e così via
Cioè ho cercato di una rappresentazione al di là delle categorie che potevano essere abbinate nel giusto ne sbaglia perché questo tentativo di dentro cos'è che c'è uno dei temi che poi ci abito una domanda
Del di di che si può cioè se non c'è c'è un problema serio che ne abbiamo
Che è quello della nostra credibilità come funzionari del trattamento di credibilità nei confronti della magistratura questo modello che noi abbiamo il modello carcerare così condotto
In realtà rispetto alla nostra credibilità Pavolini educatori ma parlo del modello del carcere quando si interfaccia con la magistratura di sorveglianza è poco credibile
Perché il modello burocratico che in qualche modo ci obbliga a stare delle logiche che sono comunque esecutive senza Lamberto naturalmente dall'altra parte chi deve decidere il futuro dei detenuti
è determinante in realtà percepisce immediatamente che tutto la storia che ero esitazioni critica di conforto di analisi di condivisione di partecipazione di offerti eccetera si basa su una fa su su una ipocrisia di fondo che quella che tecnicamente chiamata osservazione scientifica della prossimità cosa che già diceva prima il il collega
Allora l'idea era perché non provocare partendo da questo da questa realtà un un idea insomma era anche una provocazione che a pensare a un nuovo modello di casa
Ha poi e chiudo una parentesi piantato a ponente Michiru
Quando se voi storicamente ho fatto anche l'amministratore pubblico stato assessore alle politiche sociali della mia città per diversi anni una città di Alexander capoluogo di provincia
Ho coordinato le politiche sociali per ogni ventitré comuni come presente il Consorzio anime ospita con piano socio sanitario regionale indicazione socio socio sanitario della Regione Piemonte
Quindi non è visione insomma anche in termini di politiche di politiche amministrativa
E allora egli non abbiamo il problema di essere credibili noi se voi guardate realtà carcerare è un mondo che non si è modificata se magari col politico nel mondo sarà d'accordo
Ma in realtà tutto quello che è certo un processo culturale del anche qui durante gli anni due mila e che è stata la riforma Bassanini ha potuto il concetto che io personalmente non sopporto cioè io sono contrario in termini culturali e cosa ha significato passi in casa
Ma quel modello che ha portato a far sì che realtà dentro a caccia si separavano le funzioni di gestione
E quindi immaginare i direttori come capacità manageriali e quindi passare da Bilancia finanziarlo bilancio contabile passare anche alla possibilità di avere i baci di spesa essere comunque
Gestori dell'attività amministrativa rapporti coi sindacati così e lasciare invece recuperando un ruolo con la magistratura se un di sorveglianza invece all'attività di osservazione che poteva essere una proposta
Quel modello culturale che è entrato negli Enti locali che entrato nelle scuole che entrato nel nella nella nella sanità in realtà nel calcio non è stato scalfito
Polo prettamente dico che un direttore di un carcere andato in pensione dieci anni fa si dovesse ritornare a fare il Prodi il direttore del carcere oggi potrebbe avere gli strumenti aggiornandoli con le modifiche di legge mega giornalmente il culto anche poter continuano a fare tutto
Un direttore sanitario c'è quindi di dieci anni fa o anche un po'resi di dieci anni fa si dovesse ritornare adesso gestire situazioni complesse troverebbe il mondo completamente completamente cambiato
Quindi tentativo era perché non dare questo messaggio no perché non poter dire cambiare attraverso un modello di organizzazione della retata intensa e non attraverso ragionamenti
Di giuridici tecnici ma troverà sull'umanità
Perché perché dentro carcere quando vado in giro e chi mi chiede cercati mi chiedono di sintetizzare il carcere io rispondo che mi sembra di vivere a volte nella rete del neorealismo sulle pensati e film del neorealismo negli primi anni Sessanta eccetera
Quanta cattiveria CEO no nel senso
Ci sono veramente c'è otto certa si sente
Quanta cattiveria quanta miseria qua qua qua quante ingiustizie quante violenze se voi pensate a dopo questo fatto l'episodio pensata per biciclette Chávez ha tutte quante quanta che tipo di società Ance ma lì dentro
Quanto umanità cioè
Nel senso che questo mondo penitenze agosto mondo carcerario vide questa fortissima contraddizione noi vediamo notti terribili terribile fai mie manico perché esistono i detenuti esistono categorie di detenuti
Abbiamo i polimeri differenziare abbiamo il problema io direi perché quel in realtà quando la polizia penitenziaria e viene accusata di essere energica usiamo questo tecnico contenuti il più delle volte non sempre ma il più delle volte perché ci sono le tensioni interne
Che in qualche modo devono essere gestite quella risposta magari sbagliata ma ci sono senso interni e quindi non è vero che esiste i detenuti che in qualche modo sono una categoria non non al di fuori delle nostre del del dai nostri ragionamenti insomma categorie che sono buone a prescindere i detenuti
All'interno ci sono tensioni ci sono conflitti ci sono dinamiche di potere ci sono non dobbiamo amica ma dentro quei dinamiche ci sono dell'umanità pazzeschi vi racconto un episodio che rispetto a un uno milione il suicidio domande su prima di aderire proprio quello che mi era capitato
Io sto per uscire dal carcere mi telefono mi dicono guardi che è successo l'emergenza del ragazzo che si sta applicando pacato eh sto come un travaglio cuoco
Quota che non c'entro niente promettono e vedere come la situazione talmente richiamo tiratori chiamiamo il centodiciotto sotto procedura che vengono attivati sopra uscire rientra dentro immediatamente arrivo nella situazione in cui lo stanno tirando giù si era impiccato con con con le corde con le con le scarpe
Certo ogni rianimarlo non si non non viene rianimato arriva l'ambulanza non è lampo Bonanza quella collimazione cartiera la prima disponibili nel frattempo quella condizione stava per arrivare
Il ragazzo muovendo nuovi quando e dove
Giudice dove si è impiccato la l'unica cosa che posso fare io non è stare lì perché sono assolutamente inutili o li produco solo Como
E cosa faccio mi devo preoccupare Donata Cattaneo poco anche gli altri
Perché in realtà di di livello e in alcuni momenti il calcio diventò comunico organismo e voi pensate cosa vuol dire sentire il suicidio magari del proprio vicino di casa un suicidio del figlio di un nostro del nostro compagno di di del figlio di un alto ce li caso nostro compagno dico
Che dramma entità immaginato in una struttura chiusa Queen che maniera viene amplificata per
Bene allora la prima cosa che devo fare come Ray nelle sezioni per parlare con gli altri detenuti che sanno che hanno visto che ne stanno rendendo conto di cosa di cosa sta succedendo mi si avvicina uno di questi detenuti
Rimasto comunità comunque di problemi eccetera volando quasi piangendo dicendo sono stato io sono stato io no è colpa mia colpa mia colpa mia o io sono funzionato giuridico pedagogico
Se è un detenuto dice colpa via di fonte un suicidio supposto succede fino a quel momento lì devo dire immediatamente scatta si aziona magistrato accennano non stiamo scherzando e ce n'è uno sfogo
E il coma come cosa dice è colpa tua in che senso è colpa tua
E lui mi dice e anche ieri ho iniziato a distribuire il pasto partendo da una parte dalla cella Covito
E questo Anna e questo e siccome quando si arriva alla fine c'è il rischio che il carrello finisca si era stata si era stabilito che una volta si partiva da destra e si andava verso sinistra che una volta si partiva da sinistra verso destra
Il piangendo piangendo mi diceva è colpa mia
Perché gli avevo partito da sinistra
E questa volta devo partire da te siccome alcuni hanno potestate uno mi ha mi hanno fatto pressione sono ripartito anche questa volta da simili
Se fossi partito da destra la prima cena sarebbe stata la sua la RAI che ha educato io sono coltello di stiamo che penso di malintenzionati questa strada
Fortissimo che in caso di coinvolgimento e cioè allora concludo questo primo prima riflessione con voi e che noi in qualche modo dovremmo prima tutto come struttura penitenziaria come modello di organizzazione del carcere
Recuperare un pezzo di umanità senza cadere nel buonismo
Perché noi dobbiamo prima di tutto essere credibili con chi deve decidere del futuro di queste persone
Abbiamo un problema serio di credibilità con la magistratura di sorveglianza se non risolviamo questo modo secondo me potremmo migliorare la qualità interno struttura penitenziale ma secondo me è poca strada fare
Grazie davvero a Paolo Bellotti che ci ha dato oltre al libero ma una chiave potente per poterlo leggere insomma no
E quindi insomma ci aiuta ancora di più a misurarci con questa realtà e ha toccato hanno non non ha risposto alla domanda sordo
Ti faccio conclude
E ha toccato
Il punto dolente insomma no quello almeno su quale poi noi ci dobbiamo misurare perché poi il vostro lavoro a a quell'interfaccia rapporto che che porta a alla a chiudersi c'è il rischio dell'iniziativa della richiesta nella decisione
Gli stracci sorprende e quindi come non rendere quel passaggio burocratico come rendere assolutamente frutto di una interlocuzione e di un percorso
Quel
Ma quella
Simoni campi notti
Confindustria insomma
La realtà portante Confindustria e carcere come ci siete entrati ci state entrando questi sono i temi questi sono le storie
Ci fa piacere sentire
Questa riflessione
Si considera culto Simone campino appaiono sono un po'aspra dissidente di un'area importante della Toscana oggi o la delega alla responsabilità sociale
L'impresa che a tutto tondo significa tutto e nulla
Diciamo che in questa platea mi sento un po'un pesce fuor d'acqua perché probabilmente sono l'unico che non c'entrano niente
Se non con il cuore perché questo è il motivo per cui sono qui perché io ho incontrato prima la Madonnina del Grappa poi don Vincenzo con il colletto stretto un rapporto di amicizia fraterna devo dire
E sono partito dal l'incontro di quello che è poi un viaggio infatti io non l'ho letto anch'io il libro e lo leggerò
Proprio quel titolo perché visti da dentro è stata quella scintilla che ha cambiato tutto perché appunto io sono partito dalla Madonnina
Io ho visto la vulnerabilità che è una parola che mi ha fatto notare uno delle persone oggi un amico che ha un contratto con questo percorso
Pur nell'abilità quindi dalle scuole dei troppa otto attratto più visto che c'è c'era Antonella quindi i ragazzi che hanno fatto un percorso sono uscito a tutti i percorsi queste scuole della Madonnina del Grappa recuperano per provare a dargli un'ultima opportunità e
Da imprenditore specialmente questo momento storico di grandi tensioni grandi problemi le sappiamo bene che se questo treno non viene preso o c'è il rischio che queste persone si ritrovano poi in carcere
Visti da dentro l'ho citato perché io come tanti ignoranti come me vedevano il mondo carcerario dai film dalle informazioni quindi forse anche con pregiudizio per ignoranza
Poi don Vincenzo prima con le parole prim'poi con la conoscenza a voi ho avuto la fortuna devo dire di entrare dentro il carcere per delle iniziative
è stato per me illuminante quindi senza entrare la prima cosa che ho capito è che noi imprenditori U persone de di fuori
Lo possiamo essere i giudici non siamo né Dio e nemmeno siamo la giustizia quindi non entriamo lì in maniera trasversale a politica con il cuore per poter dare il nostro contributo
I ma siamo ignoranti quindi ecco noi siamo partiti con un documento
Che in parte era già scritto tra l'altro vedendo anche che c'era la possibilità di farlo perché c'era già iniziative in giro di matching fra impresse e mondo del del carcere
E piano piano abbiamo costruito sempre di più elaborando lo questo documento è stato un percorso molto lungo in alcuni casi anche ostacolato lo dico senza veli perché con tentativi di strumentalizzazione politica perché poi c'è c'è la politica che dà un contributo c'è anche della politica che può invece vogliano o come del resto ci sono gli imprenditori e prenditori ecco perché prima si parlava del padrone cattivo assicuro allora l'amico scrittore che non siamo tutti uguali come non sono tutti uguali sacerdoti come non sono tutte uguali guardi carcerarie Hammond fatto da buoni e cattivi ecco e a chi me Lupo nel mezzo russo né buona né cattiva ci provano
Quindi
Sì diciamo nelle sole privo di macchie ecco quindi per me è stato illuminante quando sono entrato la prima volta con un'iniziativa
In carcere appunto anch'io ho visto i giovani tanti giovani poteva essere mio figlio e quindi ho cominciato a pensare alla vulnerabilità e quindi ho cominciato anche a riflettere sull'opportunità di non fare i soliti documenti d'intenti firmata in un grande di clamori ma cominciava a costruire con pragmatismo quello che poteva essere un progetto reale concreto di mutuo reciproco aiuto perché a noi forse da qualcosa dentro e noi possiamo dare qualcosa dentro il carcere
Quindi però ecco cercando di essere molto attenti perché altrimenti l'entusiasmo ci potrebbe portare può essere anche attaccati di sfruttamento ecco quindi in questo contesto io ribadisco il concetto c'è un documento che già
Lì sul tavolo e potrebbe essere anche da da come è stato strutturato e anche condiviso un documento che potrebbero essere anche pilota a livello
Nazionale perché è stato veramente sofferto del processo dove dentro c'è sofferenza dentro c'è quell'umanità che gli ho visto in carcere
Senza entrare in giudizio cioè non si vuole santificare né il carcerato premette sono lì non in vacanza però effettivamente su persone e quindi ecco vediamo di poter dare tutto un contributo e anche noi lo vogliamo dare quindi ripeto
Noi non imponiamo nulla non chiediamo nulla noi ci mettiamo a disposizione non nascondo che durante questa scrittura siamo abbiamo incontrato dei meccanismi di burocrazia che prima abbiamo fatto fatica a capire anzi
Molti non l'abbiamo capiti
Quindi cioè è chiaro che ci deve essere un passo da entrambe le parti perché se portiamo una manifattura dentro il carcere cioè qualcosa deve cambiare perché se non si può usare cacciaviti scusami coltello scusa alle macchine da cucire cioè alla fine
Si fa filosofia entropia non serva a nulla quindi ecco io portando i saluti di tutti i miei colleghi del presidente Luigi Salvadori che veramente mi hanno prima sopportato in questo mio percorso e poi supportato perché veramente condiviso questo argomento
Rimetto sul tavolo tutto molto disponibilità sperando davvero che con cambi di governo cambi l'ordinamento prossimi ritorni al pragmatismo delle cose e ci aiutate a capire come possiamo aiutare queste persone
E anche voi a fare meglio Mastrobuono grazie
Ringrazio Simone campi noti per voglio dire capisco lo sforzo perché conosco un po'insomma quel mondo lo lo sforzo autentico di un percorso e di una sensibilizzazione e spero che l'impegno della sua associazione come dire raggiunga una stabilità che che è un riferimento assolutamente importanti ma è l'occasione per ringraziare anche
Mi ha dato lassista e non possono non prenderlo insomma dove incenso perché ha una capacità non solo ci ha messi insieme stasera perché senza di lui
è qui non saremo ma una capacità di di come dire no mettere in moto i pezzi della società civile di con questo butta Cavatton lapidem che insomma e davvero non non solo apprezzata da tutti noi ma di della quale siamo a lui molto grati poi magari Vincenzo ucciderai una una parola di saluto chiuderà i tu questo nostro questo nostro incontro do la parola al dottor Pietro Buffa De che il direttore amministrazione direttore generale dell'amministrazione penitenziaria anche solo aver letto ridicoli bello dei redditi che
E quindi insomma di quei tempi oltre a conoscere quei temi insomma da poi da par suo o ovviamente
Anche professionalmente quindi sicuramente contribuirà alla nostra discussione e ci arricchisce
No io non so se arricchirlo qualcuno
Anzi devo chiedere scusa perché sono partito molto tardi da Roma è quindi mentre
Ho creato anche del disagio qua
Ora che dire sì
Diciamo che ho letto questo libro in alcune circostanze o anche condiviso alcune delle storie che sono scritte lì dentro perché io e Paolo Bellotti abbiamo lavorato insieme per qualche anno D'Alessandro e così Mazzone amicizia
Quindici con moscovite
Ora che contributo dare qua
Difficile perché
Sì però volevo volevo però fare un non confusione spero di non fare confusione ma
Io arrivo da una lettura fatta qualche mese fa
Su un libro che si intitola ditte tedesche
La cosa mi ha colpito molto perché c'era in copertina incorniciato un volto di una un volto di una Tonna anziana piena di rughe
è una donna che muore all'età di centosei anni quindi voglio dire no
Una lunga vita
Ed è una donna fatto particolare nella sua normalità
Nel senso che la è stata la segretaria
Dice il libro si divide in due parti
Una parte
In quelle racconta
Racconta come si fa a diventare nella Germania nazista la segretaria di più è persa
è una donna certamente pacifica racconta delle cose che poteva raccontare mia nonna
Della necessità dopo la crisi la prima guerra mondiale in Germania è particolarmente forte più ancora che in Italia necessità del lavoro
I bisogni di una giovane donna di rendersi autonoma rispetto alla propria famiglia
E quindi insomma trova lavoro un certo punto viene offerto un incarico
Mentre nella pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione tedesca a un certo punto lei dice ma per fare questo devo prendere la tessera del Partito nazional socialista e gli viene tubo guarda forse sì perché non passino aprendo il fondo son tanti collega prendono e poi vi scrissi tante belle cose fino a raccontare appunto che finisce i suoi giorni di guerra nel bunker
Dove poi due persone particolari uccide se stesso prima di questo credo sei bambini
Che ha dei suoi figli
Racconta la prigionia in Russia ricorda e racconta il suo rientro in Germania
E tutto ed estremamente semplice
Banale
Si può diventare la segretaria di Goebbels e quindi venire qui in contatto con carte decisioni che hanno fatto la storia tragica di quel in quel momento
Poi c'è una seconda parte del libro che ancora più interessante perché racconta di come l'indifferenza
La sì l'indifferenza sostanzialmente cioè non farsi toccare dalle cose
O il demandare agli altri percorsi devo ritenere di essere poca cosa per affrontare le cose
La tele che ha in buona sostanza fa sì che a un certo punto
Si possa creare una società come quella o come tutte le società che abbiamo vissuto
Visto che stiamo parlando che sto parlando di una anziana donna che morta credo pochi anni fa all'età di centosei anni ricordo una cosa che faceva ridere tutta la famiglia e la mia famiglia è questo
Che era mia nonna classe mille novecentoquattro
è stata la persona che mi allevato sostanzialmente prima dell'era impegnata nel lavoro
Che si presentava tutti invariabilmente ogni elezione politica amministrativa di qualunque natura quelle quella condominiale mediamente mezz'ora prima dell'apertura del seggio
E tutti noi siamo ma non ma sport potreste anche arrivare alle nove insomma nemica necessariamente alle sette sono anziani e lei diceva indirette piante tiziana s'manco alle potendo Empoli cadute cioè tu non sai cosa con non sai cosa vuol dire non poter votare
E questo mi ha insegnato una cosa a me che
Occorre andare a votare
E io vi dico anche
Che io ormai ho cinquantanove ormai cieco c'ho cinquantanove anni in tutti questi anni perché io ho il diritto al voto ho votato solamente una volta scheda bianca una volta sola
E tutte le aree però sono andato a votare
Perché quell'insegnamento della partecipazione ne è rimasto nel cuore
E vi posso anche dire un'altra cosa
C'è stata un'almeno io posso parla della mia generazione che più o meno comunale una parte dei presenti
Sicuramente Paolo
Da Antonio fosse già non appartiene alla nostra generazione ma
C'è stata una generazione avuto diciotto anni settantasette centocinquantanove
Che ha potuto scegliere la propria professione fondando Ciccio delle letture e su delle passioni
Io stavo università quando venne varato l'ordinamento penitenziario
è un così non dico
Casualmente ma leggendo quelle cose mi appassionato ricordo che ha incontrato libri come Asahi non dico ma se adesso uno va all'università e chiede
C'era sempre qualcuno di voi ha letto Asahi non di golf ma in tutti dicono
No
Cos'era sai non di Coffa era percorsa qualcuno quale avrà letto
E era il racconto di un assistente medico che era squartato lavora in un ospedale psichiatrico
E che
Forse per la rabbia di cui parlava prima Paolo
Voleva lasciare una traccia o perché per bisogni lasciare una traccia perché una scarica quello che lega tutti i giorni ha cominciato a scrivere un libro che è fondamentale per chiunque lavori in un'istituzione
E il libro da cui viene fuori una cosa che è stata come dire inflazionata nei negli anni questa definizione di istituzione totale nessun scrisse neanche più istituzione totale ma era Coffa anche descrive per primo
E che poi applicate non solo gli Spedali cicatrice neanche il carcere caserme addetto alle famiglie volendo
Allora leggendo quelle cose molti di noi hanno deciso di fare dei mestieri
E il mestiere di come stia non dico professione perché c'è una differenza tra un mestiere una professione è un lavoro
Io in questi anni qualche anno pedonalizzazione conosciuto molte persone davvero molto
E ho conosciuto generazione in generazione di persone che sono state diverso ruolo nell'amministrazione
Come dire dipende da quando sei nato
Dipende da che momento sei nato
Avere o non avere la passione perché quello che voglio dire io prima è stata detta una cosa
Sono persone sì sono persone
La nostra il nostro sistema
Potrei dire burocratizzato ma di per sé la burocrazia non è un male se se è utile o se funzionale sicuramente però
Lo uso l'uso in termini però mi spiego come e disumani Za cioè viene viene meno
Viene meno
Un contatto
Con il problema perché vedete
Newton professore molto importante negli perché nuova Gian Antonio Girelli studiano eterogenesi insegnamento J. cerca sociale
Faccia partire perché se le nozze tumori vi posso garantire che era molto difficile starci dietro
E pure lui diceva una cosa quella dei quando mi danno un tema di ricerca demolite lo perché non è detto che sia quello il vero problema che voi dovete andare a cercare erano attesi molto ardita
Tant'è che poi quasi lo cacciano dall'università con lui riuscì a esprimerci
Però non è detto che sia il carcere il vero problema
Cioè il carcere il risultato della non soluzione di tanti problemi in tanti luoghi tanti posti questo qua siamo a Firenze
Da queste parti è stato iscritte lettera ad una professoressa e chi l'ha letto se ha come inizia
Mi confronto con con mia moglie volti su questo inizio quando si si discute della capacità di mi fido di stare dentro meno la scuola sommano di essere un brillante studente o meno
Cosa serve oggi una stola su alla scuola serve per selezionare
In quelle prime dieci pagine ci righe non dissipa licenze questo bellissima
Racconto insomma che dice lei professoressa di me probabilmente non si ricorderà ma io mai con tutte le mattine perché tutte le mattine vado nei campi
Allora il carcere risultato risultato di questo genere a come cambiare
In questo cioè
Possiamo veramente immaginare di perdite di passare dalla coda del problema o da uno delle parti terminali di questo problema
Per poter risolvere il problema
E poi ancora come lo possiamo fare perché c'è davvero differenze di approccio e di pathos no
Nelle generazioni degli degli operatori a qualunque titolo che io personalmente conosciuto
In questi
Pochi anni che di lavoro in carcere così come anche di volontà così come
Così come gli stessi detenuti c'è
Il mondo è cambiato e
Vedete
Prima Paolo ha raccontato un aneddoto no dicendo ma quanto mani tace qua dentro certa ognuno di noi credo abbia
Bel po'viene Tutino significativi
Di come ci sia un'umanità
E di come questa umanità deserta se un'umanità
Ferma
Fermata varate l'altro giorno
Ieri sera anzi mi ha telefonato una collega
Che ha fatto vicedirettore con me e che mia
Ti devo chiedere un consiglio dimmi che cosa succede
Sai domani c'è una rappresentazione teatrale
Nell'istituto che sono
Dirigo
Il regista voleva farla in un passeggio ma io non non mi si facciamo nel teatro la problema Emma le due porte di uscita
Col maniglioni anti spinte le tengo aperte mettendo chiuse
E io gli ho detto guarda chi sono queste due le ha detto lanciargli alta sicurezza c'è allora guarda non scappano
Quelli non scappano non non Manzione anche la voce ce
E poi insomma se ne è fatto parlarci
Guadagni facili viola casi
Voi vi giocate un pezzo io mi gioco un pezzo cerchiamo di
Eppure viene meno questa non è una persona che in un arco non conosce il carcere la persona che ci lavora da molti anni
Questo è quello che siamo diventati tutti
Allora mi chiedo
Mi chiedo come si allora mi chiedo due cose uno
Ma il problema è centro e carcere o centri ecco
Oppure socio centri
La seconda cosa è che se se non esco carcere o centri è certamente un problema importante caccia ma se non è tutto lì il problema
Forse non è proprio lì la radice del problema
Allora forse quella indifferenza che viveva
Quella signorina tedesca nel mille novecento trentasei che noi oggi viviamo
Noi oggi viviamo
Come fare a sovvertire questo
Perché guardate e qua almeno mi taccio per adesso non so quanto sia posso possedute quello cui sedicenne quello che però mi porto nel cuore
Nell'atteggiamento la signoria tedesca minacce trentasei e poi quello che Hannah Arendt nove anni dopo ha scoperto in paese insomma novembre
Ma qua tutto banale
E banale come se ne esce
Farsi del male a fare del male
Ma c'è presente timo e sorveglianza
Insomma assolutamente presumo partecipe di molte spetti sommati della storia negli ultimi anni sono dell'elaborazione eccetera eccetera
Non so cosa pensa lui però io ho partecipato poco per la verità agli stati generali eccetera
Francamente per me è stata una grande delusione perché
Non ho visto una partecipazione visto uno scontro visto ho visto una banalità complessiva seppure lavora molto importante molto
Cospicuo anche alla fine banale
Perché forse non bisogna fare molte cose io continuo a sostenere che quell'ordinamento sia assolutamente valido
Ma scarsamente applicato
E non scarsamente applicato perché ci sia una volontà di cattiveria
Scarsamente o applicato perché banalmente
La pensiamo in un altro modo agiamo in un altro modo
Abbiamo abbiamo un peso della vita che ci porta a pensare alto mentre lavoriamo e via discorrendo
Abbiamo altre preoccupazioni
Come fare per cambiare questo stato di cose io non lo so
Né che sia venuto qua per darmi delle risposte ma insomma
Ma non lo so
Invito perché vedo tutti i giorni prendere decisioni piccole o grandi secondo una banalità
No detenere
Non so chi di voi abbia mai letto
I testi di Marx il Johns marcio il giorno se quello che ha inventato la comunità terapeutica
Se non si parla più di Cometa terapeutico avere intorno ai trent'anni la comunità terapeutica
Si facciano convegni praticamente ogni giorno sulle comunità terapia
Ma c'è il giuramento ma se quel giorno Johnson a Pasqua semplicemente preso un gruppo di persone io marginali seguiremo così comunque molto problematica messi insieme nel fatidico insieme
E hanno discusso tutti i giorni del poche cose qualcuno tutto fuori qualcuno ne è venuto fuori ma l'importante era l'esperienza
Mi potrei citare un'altra un altro
Un altro di come non ci sia scienza ci debba essere invece umanità no non so chi di voi abbia mai approcciato il problema pedagogico di Anton senno decimata Recco Editori Riuniti imparo qualcosa
Va be'che si usavano molti anni fa
Credo sessantasette sessantotto e Toni
Chi era Anton se ne noi ci manca Renko era un universitario un accademico diremo adesso un'accademia un'accademia russo una pericoloso
Un pedagogista che aveva scritto intere
Librerie diritti sulla pedagogia pance punto entri in conflitto dopo la rivoluzione di ottobre ente conflitto con l'Accademia è e si dedica invece a fare asili e immagine se supera accorciano milioni i bambini abbandonati nelle strade
Russo è soviet insomma sovietica
è un libro veramente enorme enorme racconta l'esperienza di quest'uomo appunto che una catena comma cinque decide di togliersi la giacca che sulle maniche cominciasse a sporcare tutti i giorni
E c'è un episodio in particolare che mi ha colpito perché io mi ci sono trovato mille volte in quelle circostanze cioè un bel giorno
Dentro quell'asilo tanto per dire che così era un esempio momenti sparisce la sua pistola quindi un educatore aveva necessità di una pistola perché insomma questi ragazzini erano
Riparte si deve di svela insomma c'è un po'più lente
E lui si pone un proprio il bambino viene trovato la pistola anche mi si pone da educatore un problema certi su cosa fare
Perché ho scritto sì inediti Sociologia su tutto sulla pedagogia perfetti però adesso io qua da fante fronte ma è un ragazzino che ha rubato una pistola io devo spiegare a questo ragazzino due cose
Per a che non si ruba innanzitutto
Ma vi soprattutto che non si ruba una pistola perché la pistola ma è un elemento pericoloso per sé e per gli anni e si pone un quesito
Glielo spiego
O lo picchio
Perché il ragazzino che Capello subito
Poi non so non mi ricordo più come fine simile ha spiegato ce l'ha
Però quello che mi ha colpito e la difficoltà di un uomo che formalmente sono assolutamente portata tecnicamente capace riconosciuta pur nella diaspora di quegli anni eccetera ma subentri conosciuto come un luminare della materia
E che però ha solo uno strumento per lavorare sulle persone con le persone se stesso
Ma se noi non ci siamo
Perché non siamo disposti a sì perché non c'è più disponibilità fa
Perché siamo
Indifferenti per usare la signorina trentasei è ovvio che questa cosa non ci sarà
Questa cosa non ci sarà
Chiudo per dire una cosa ho scoperto una cosa
Non ci sono studi sulle pensioni
Ma neanche in Inghilterra cioè moglie digitate evasione su internet niente Gelmini viene fuori pagine e pagine di facile fiscale quella sì
Ma evasione dalla galera con ovviamente tesi le più diverse ma lei facendola cadere non c'è e già questo dato interessante utile che l'evasione un tabù non se ne parla perché è un tabù
Allora io ho preso dieci anni di evasioni novantatré evasioni cento centoquindici fuggiaschi
Che poi in genere nel suo vado a memoria mandato altissimo eccetera il novantacinque per cento dei casi chiude la sua fuga nell'arco di o poche ore o pochi giorni
Quasi uno spareggio insomma
Se uno fa vedere come si scappa da un caccia ma mi è scappato mancanze D'Alessandro
Sostituito non mi di col gusto da Marostica male perché tredici colpi invece come carezza fatta servire di sorprendersi
Quattro spiegano come ha fatto ma
Se uno va a vedere come si riesce andar via da un carcere
Trova la stessa identiche indica
Che si trova nell'approcciare tutti gli altri aspetti un
All'interno
è la stessa cosa
Io guardo solo questo non guardo quello
Se buco io non è detto che sia qualcun altro che mi copre rispetto al punto fatto ho letto dei libri sugli incidenti non film incidenti eccezion delle teorie che spiegano gli incidenti e avete presente come prendere
Sei sette fette di gruviera anche metterne uno show una davanti all'altra
Riesce a mettere un dito è passata a parte solamente se riesce a fare a prendere tutti i buchi Cannella basse
Eppure succede così
Il problema sono i punti sui buchi nell'evasione che ovviamente sono dei problemi perché ci sono responsabilità eccetera
Ma son dei voti anche nell'approccio alle persone e questo ripeto non succede solo in carcere succede nelle scuole succede nelle famiglie succede negli ospedali succede in questa società
Mi rendo conto che il mio discorso il discorso troppo generalista troppo qualunquista se vogliamo eccetera
Il rimando è un unico Armando ed è tutto centrato su di me e non posso centrano su nessun altro tantomeno su di voi
Uno bisogna prendere coscienza cioè tutte le mattine McKenzie ma io oggi come me la voglio sperare
E poi cercare di affrontare le questioni così come ma carente perché può darsi che quel giorno la possibilità di dire la tua ci sia
Ma deve essere pronto
Di essere esposto deve essere attento
Tutto il resto tutto il resto
Signore con la barba bianca
Tutte da quest'anno si è così
Sì ci sia un centenario centenario non so certo Carlo Marx diceva diceva ci deve essere una consapevolezza e questa è la parte ne sono conseguenza perché tutto il resto e sovrastruttura
So che lo strutto volatili ho presieduto composto ho fatto parte ho sottoscritto commissioni comitati protocolli
Come moltissimi qua immagine accetta il problema però che spesso proprio non porta da nessuna parte
Nessuna
Va be'forse tornare scuole
Come quelle così scriviamo lette le professoresse per prima qualcosa cosa stiamo a fare qua
Dove vogliamo arrivare vogliamo farla selezioni ragazzi vogliamo educare dici te
Io sono personalmente lo dico sono un po'disperato
Sono un po'disperato perché mi rendo conto che si incide poco
Tutto l'insieme
Il livello di disattenzioni disattesa sue frazioni interessi prevalenti molto forte
I più ai suoi più
Tocchi con mano
Come si possono fare delle riforme per motivi c'entrano poco con una sostanza dei veri problemi
E quindi lascio con questa mia disperazione vedetevela voi sono però quello che avevo nel cuore tenute
Personalmente ma credo ognuno di noi insomma farà tesoro di queste considerazioni cercheremo anche di elaborarle
Forse
In tanta complessità intorno alla banalità c'è anche la banalità di un tentativo di risposta nostra ed è data dal fatto che siamo qua
Siamo qua a certamente non siamo generazioni che potranno dire ben scavato vecchia talpa
Largo Abramo già avuto a questa possibilità quest'opportunità forse quel treno è passato
Lo vedremo
Bellotti
La risposta prego una considerazione finale
Sì va be'intanto le le cose che diceva Pietro naturalmente mi riportano tutta una serie di ragionamenti che che ne avevano fatti
Allora visto e mi ha citato citiamo anche io adesso non so se che ritrovi della pena o gestire mi stava sofferenza e di perché ha scritto buffo ma buffa inizia con un suo libro citando Nicola Amato così vengo la sua risposta
Dove dice guardate che il sistema della della sorveglianza esiste ma somiglianza è un po'figlio illegittimo del sistema penale
Mi sembra che come se si stesse il mondo che è quello del mondo penale no dei dei Pooh cessi dove alla loro dignità e poi una volta scattata la sentenza una volta in via definitiva
La società ha svolto il suo compito la sorveglianza è un'altra cosa
Ragionavo e poi su questo buffa dal nel suo libro porta avanti tutto a sé ragionamenti cercando invece di scardinare questo questo tipo d'appoggio
Ma è un po'la risposta che volevo dare anche per rispetto alla risentiti cos'è un ruolo dell'avvocato in realtà gli avvocati stessi
Concepiscono se io vado ad esempio ogni tanto vengo chiamato in Alessandra ma tenera insomma poteva inesperienza dei corsi universitari eccetera fino alle elezioni e così via in realtà la sorveglianza è uno degli ultimi Specchia
C'è naturalmente anche nella carriera dell'avvocato un po'mi dicevano perché il processo viene portato altrove nota quel detenuto lo seguo poteva altrove fare
Ma perché in realtà abbiamo un sistema questo adesso s'arrabbiava magari il magistrato di sorveglianza in cui in realtà però mentre nella fase processuale il ruolo dell'avvocato è determinante
Nel senso che è una parte in causa e il giudice parte terza struttura in realtà secondo alcuni a a porci c'è un modo anche di sentire poi magari non è esattamente così però c'è la sensazione che in realtà io Vuolo dell'avvocato nella poi cesso di somigli processione nel nel nella procedura di sorveglianza in realtà molto meno sentito e molto meno meno forte e la esatto è un problema culturale celato anche perché in realtà ancora oggi quando si pensa a ci vuole la pena certa ma voi pensate la contraddizione ma cosa vuol dire la pena certa per cementata c'è esiste già
Un problema che perché si pensa appena come carcere ma su una panchina filamento in articolo dentro sui temi tecnici a filamento di questo micidiale in semilibertà e altre cose sta scontando una pena
Cioè in pena certa è che il processo è mentale quindi Ancova culturalmente c'è un processo in qualche modo da da da ritornarci sopra nel senso che e c'è davvero un'idea cultuali più complessiva in cui il concetto di pena non può essere dentro la struttura penitenziale in quanto in quanto tanto che se c'è uno che è strategico Chelmu i due mondi mondo del del del mondo penitenziario moda mai sotto va in qualche modo riescono a abbiano a dialogare
Perché senza quel tipo di dialogo siccome molte cose cercheremo di migliorare la qualità dentro al carcere ma ne dice una polacca c'ero carcere o Centrica cioè cercare di rendere migliori la vita all'interno Stua cosa sacrosante necessaria
Ma devo ragionare con altra prospettiva la pena non è solo del tocca si sconta la pena anche stando fuori
E culturalmente questo passaggio
Quindi retta quando ne diciamo ruolo dell'avvocato è un ruolo che anche noi come educatore come lo funzionava i giudici pelato agisce tra meno sentiamo l'esigenza di un conforto ma è un processo
Che infatti in qualche modo denuncio e nel vivo nel senso quando dico va be'ma se uno uno uno po'cesserà revisione critica e dipende non sempre deve essere presente io sono convinto che essendo attraverso la mia relazione
Informazioni e l'altra la magistratura di sorveglianza che al di là della rivisitazione critica io conosco il detenuto fatto dei percorsi
Ci siamo in qualche modo confrontati ho dato senso significato l'attività di osservazione probabilmente il concetto di ogni sezione critica che esse predominante per per l'accesso ai benefici potrebbe essere meno
Meno importante potrà adesso un attimo a potrebbe non coefficienti di incisione minore perché comunque la comunicazione che io riesco a dare il rischio a a fornire di una d'altro tipo
E questo è un processo culturale che in qualche modo dobbiamo dobbiamo in qualche modo farsene farsene carico non so se sono riuscito in questa cosa rispondere alla tua domanda
Va bene ancora Ancona cosa e davvero concludo
Noi abbiamo un problema
Che sono io son d'accordissimo che le risorse non sono non sono un problema non sono un po'venne reso se si trovano se una alla la capra Domiziana pensava che il carcere di venti uno sgomento un'opportunità per per interpretare la realtà cittadine ma questo ci porterebbe ci porterebbe oltre altrove Lidia però eh
Che non si son sempre più difficoltà dove oggettivamente ci si abbandona rispetto al carcere c'è solo una soluzione perché non diventi sempre più disumani Zante noi dobbiamo pensare quello che mi ha chiamato un carcere trasparente
E quand'è che il carcere diventa trasparente
Quando le persone entrano in panca
Io avevo accennai avevano hanno colmato con con con Palma che è garante nazionale dei detenuti stavamo chiacchierando su altre cose che era venuta a Sassari e c'è un altro grande dodici a RAI entra dentro al carcere no e il direttore non mi ha fatto entrare perché dice che se no entrò dentro e posso portare cose fuori
E ho detto ma è proprio il compito ma è giusto Cece tu porti notizie di camorristi Sedai ordine di commettere reati pena assume la responsabilità di fonte al magistrato ti denunciamo ebbene renderai conto
Ma il fatto che tu entri dentro e porti fuori quello che succede dentro realtà è proprio questo il compito in realtà abbiamo un sistema che invece tende a chiudersi c'è chi vede come pericolo perché tu puoi portare fuori del dell'informazione allora l'idea è che case deve essere trasparente e in che modo lo prendiamo trasparente un carcere
Se davvero pensiamo che debba diventare trasparente con la partecipazione collettiva con la presenza aprendo alle scuole avendo apporti colonne gli avvocati facendo i poli universitari potando dentro l'Unione industriale importante
Cioè il carcere si umanizza si tende sempre di meno S un ambiente chiuso diventa trasparente il che non vuol dire che calcia evadono meno due c'è un raggio trasparente sul non mi note potrà Fontana che ma può essere anche un carcere duro
Un carcere trasparente ma è trasparente e volutamente
In quel taglio d'
Perché non si deve avere nulla da nascondere se c'è un posto in cui non si dovrebbe avere nulla da nascondere in carcere
Non abbiamo poca rendere carriera trasparente se potevo concludere vi ringrazio per questo invito
Speriamo ed errato contributo in questo senso soprattutto rendiamo trasparente al carcere date il vostro contributo partecipate finito iniziative fatte attività di volontariato attività culturali eccetera perché in carcere trasparente è un carcere più umano
Grazie a Bellotti comprate il libro aiuta tela Madonnina del Grappa comprare i ventilatori e Domain censo viene qui ci saluta e ci invita
No no
Due parole
Innanzitutto io sento di ringraziare tutti quelli che hanno partecipato qui in mezzo a noi ci sono tanti che fanno vita in carcere perché ci sono associazioni dei volontari
E detenuti che la sera rientrano
Quindi vi voglio ringraziare di questo momento di condivisione di questa riflessione che è stata fatta che mi sembra importante
Io condivido quello che ha detto all'inizio Massimo
Perché
Perché il carcere di Sollicciano ha bisogno di un cambiamento
E forse non solo il carcere di Sollicciano quindi sono contento che qui con noi stasera ci sono il dottor buffa
Il dottor Fullone e il nostro presidente del tribunale di sorveglianza perché hanno condiviso questo momento e io chiedo che possano condividere anche dei momenti successivi perché questa riflessione continui
Perché Polo possiamo fare insieme ecco noi dei Riccardo Sollicciano è venuto fuori un po'dopo l'evasione dei tre rumeni
Se scoperchiato un po'la pentola sorgono di fuori tutti i problemi che ci sono dentro
E questi problemi purtroppo non è che sono migliorati sono si sono aggiustate in qualche modo ma di miglioramenti diciamo non non ne abbiamo i nonostante la buona volontà c'è stato un cambio
Successivo di diversi direttori e questo ha ha prodotto ulteriori problemi oggi c'è un direttore che si sta impegnando però anche quella evasione che ha un po'a a afferito qualche persona che che era lì che stava facendo un buon lavoro
Però ha messo allo scoperto tutto quello che dentro Sollicciano c'è tutti i problemi che ci sono io quindi vuol sento il mi sento di ringraziare tutti particolarmente e anzi di son mi raccomando che ci possono essere dei momenti non soltanto qui è perché anche tutte le altre associazioni si muovono e penso che questo fatti insieme forse cita maggiore forza però credo che la vostra partecipazione sia necessaria se vogliamo veramente cambiare volto
Innanzitutto Sollicciano siamo qui a Firenze ma anche di altri istituti quindi io sento di grazie al poi io qui accanto a me
Ciò il carissimo amico Bellotti che ci siamo conosciuti per caso va bene non voglio entrare nei particolari però abbiamo fatto una brevissima esperienza insieme
Dove è nata l'amicizia c'è stato uno scambio di idee e dove noi vogliamo continuare a lavorare insieme ecco quindi io ringrazio perché questo lui è venuto dalla Sardegna perché sta Alghero
è venuto apposta per questa serata sta qualche giorno con noi
Quindi siamo attento il dottor buffa e il dottor furgone che sono venuti quindi questo va detto sono arrivati in ritardo però hanno risposto a un invito perché sono venuti da Roma c'erano altri problemi c'erano altre
Questioni sono venute apposta ora due di parte no per ritornare a Roma e quindi vuol dire che io apre apprezzo questa buona volontà e chiedo di mantenerla anche nei prossimi incontri grazie a tutti
Ora si mangia qualcosa insieme
Rimanete vanno