Manifestazione in memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinari

Per
Ma voglio Tamburrino no il giudice Tamburino facciamo di tamburi nel suo libro
Non vorrei grande vecchio qualche momento per consentire tutte le persone che non accodata al corteo di arrivare qui in via Notarbartolo
Un po'di oltre tre segretari confederali ho detto poco fa
Anche il giudice Tamburrino la penta Anza da sua azione nazionale magistrati e anche il amico scarlatte il segretario del Siulp e il presidente della nostra regione Giuseppe Campione
L'articolo nove
Il costo e ti amo ancora qualche minuto per consentire a tutto il corteo sollevando con gli striscioni
Qua dalla via di villa Trabia le pressanti Mattarella
A il microfono al giudice Giovanni Tamborrino in rappresentanza socio nazionale magistrati
Un anno fa il popolo palermitano ha gridato il suo dolore e la sua indignazione
Ha gridato il suo dolore e la sua indignazione perché amava Falcone
E amava Falcone perché amava la Sicilia
Era quella gente che
Era stanca di vedere la Sicilia come terra di sangue e di barbarie una terra senza legge e senza pace
è passato un anno
E dei risultati si sono visti
Dei risultati dei quali va dato merito alle forze di polizia e alla magistratura
Ma un merito non minore
Credo vada dato alla mobilitazione delle coscienze che è partita
Da Palermo e si è saldata
Con un moto che ha percorso tutto il Paese
Solo dei risultati importanti perché dimostrano che la mafia non è invincibile
Dimostrano che solo i falsi latitanti possono rimanere latitanti per decenni
Quando i latitanti sono veri latitanti vengono trovati e trovati in fretta
Sono risultati importanti perché stanno recide indo dei legami
E stanno togliendo delle protezioni
Importanti per la mafia
Ma tutto questo
è un inizio
Dobbiamo avere la consapevolezza che si tratta
Di un primo passo
E allora
Dobbiamo capire che stiamo attraversando un momento che forse è più difficile di quello dell'anno scorso
Perché occorre passare da una virtù difficile
Come la pazienza
Quella virtù che
Abbiamo sperimentato su di noi in molti anni in cui c'è stata richiesta
Appesa razionalità comprensione
Dobbiamo passare una virtù più difficile ancora che la costanza
La costanza è la pazienza girata al positivo
La pazienza di chi agisce
è la pazienza che mette radici come un albero per dare dei risultati
Ed è una virtù estremamente difficile ma che ci occorre c'è richiesta
Se se questo non avverrà
La mafia che insegna
La morale del giunco
Cioè la morale di piegarsi
Finché vi è un'ondata di emozioni ma di risollevarsi quando le emozioni passano potrà ancora riprendere fiato
E invece dobbiamo
Sostenere una attività di indagine estremamente difficile
Perché
Un'attività di indagine estremamente difficile perché si scontra con una storia di decenni
Quando mafia e parti dello Stato si sono intrecciate
Hanno inquinato apparati delicatissimi
E hanno creato ragioni di complicità o di sospetto e solo adesso cominciano ad essere chiarite
E guai se ai politici onesti che vi sono sarà impedito di scavare la fossa alla mafia creando le condizioni di una economia sana
Di un lavoro non parassitario e di una legalità ed efficienza nell'amministrazione della giustizia in tutte le altre amministrazioni
Paolo Borsellino quando già conosceva la minaccia che incombeva su di lui ci ha lasciato un messaggio lo Stato è in grado di vincere la mafia
E non vi è dubbio che lo Stato è in grado di vincere la mafia
E la morte della mafia
A io credo una data segnata e della data in cui potrà realizzarsi il dovere di essere cittadini e dico dovere e non diritto di essere cittadini perché oggi e anche il dovere di essere cittadini a volte conculcato e negato ed è sostituito da una necessità di piegarsi al serva aggio di organizzazioni criminose
La Sicilia unito al resto del Paese riuscirà a vedere realizzata la speranza di Borsellino di Falcone e del e di tutti gli altri che sono morti come loro
Ma occorre ascoltare il cuore e la ragione che ci impongono oggi la virtù della costanza in vista di una lotta di resistenza che è ancora lunga e difficile
Manzato della CGIL della CISL e la UIL il segretario confederale la CGIL Bruno Trentin
Noi siamo
Non siamo qui questa sera
Riuniti per ricordare Giovanni Falcone Francesca Morvillo
Paolo Borsellino
Gli uomini che li hanno scortati
Aiutati
Difesi
Pagando con la vita
Non li abbiamo mai dimenticati
Ore nove la strage di
Il loro straordinario coraggio
La loro indefessa fiducia nella vita e nella vittoria del diritto
Sono sempre stati presenti alla nostra memoria
E hanno continuato a spronarlo cinque ad incalzare
No
Siamo qui
Per riaffermare insieme
La nostra volontà di continuare a lottare contro la mafia
Per aprire la strada qui in Sicilia nel resto d'Italia
Alla democrazia della gente comune
Allo stato dei cittadini
Alla convivenza civile fondato sul riconoscimento pieno del diritto e delle libertà delle singole persone
Prima di tutto
Del diritto alla vita
Ed è il diritto alla dignità
Noi tutti
Quelli della grande manifestazione del ventisette giugno dell'anno scorso
Donne e uomini giovani lavoratori
Occupati disoccupati giudici poliziotti carabinieri finanzieri soldati di leva cittadini
Siamo qui per continuare la lotta
Una lotta che non si è fermata in questi mesi
Che è riuscita a colpire duramente Cosa Nostra e alcuni dei suoi capi più feroci
E ogni volta
Lo sappiamo tutti e lo sanno bene gli uomini della mafia è stato Giovanni Falcone a guidare le forze della legge e la mobilitazione del poi
è stato
è stato Giovanni Falcone
A mettere a nudo davanti alla Sicilia al Paese
La miseria umana e la meschinità
Che costituivano ormai la sola legge delle belve feroci che si erogavano il diritto ad esercitare un'autorità morale sugli esecutori cento mila uomini di mano
Il cento mille intermediari della criminalità organizzata
Come è stato lui
Con la sua passione di democratico e di Siciliano a comprendere e a mettere a nudo la cultura e il Codice di potere di Cosa Nostra
A mettere in luce la sui irrimediabile rovina morale la sua tendenza all'autodistruzione è stato Luís più di ogni altro a squarciare il velo dell'autorità morale e politica che la mafia era riuscita a esercitare per tanti anni
Piazzare l'omertà
è stato lui
A spezzare l'omertà
A vincere in tanti di noi la passività rassegnazione
è stato lui
A denunciare le grandi e le piccole collusioni
Le grandi e le piccole vigliaccherie
E a trasformare con il suo sacrificio
La disperazione in rivolta di popolo contro la mafia in Nuova Resistenza sappiamo bene che non è finito
Che molto resta ancora da fare
Soprattutto nel coordinamento nell'unificazione delle nostre forze
E sappiamo che la belva ferita tenterà di reagire con ogni mezzo anche il più dissennata
Ma mano che si accentuerà la sua sconfitta e la sua disgregazione
Ma a noi tocca continuare
Questo lo dobbiamo a Giovanni Falcone ognuno con la sua responsabilità ognuno con i propri mezzi
Ognuno pagando di persona
Non possiamo e non dobbiamo lasciare soli
Gli uomini e le donne delle forze dell'ordine e i magistrati che si sono raccolti intorno alla vita di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino perché combattono ancora contro troppe inefficienze
Che intralciano il loro sa volo e spesso mettono in pericolo ancora la loro sicurezza
Dobbiamo sapere tutti contribuire a smantellare le grandi e le piccole continuità che si sono costruite nella pubblica amministrazione negli ospedali
Nel mercato del lavoro negli Uffici di Collocamento nel mondo dell'impresa fra tutte le forme di corruzione di malgoverno e il potere mafioso
Qui Tangentopoli è mafia
Qui corruzione e mafia
Qui in violazione della legge e delegittimazione dello Stato democratico e mafia
E dobbiamo combattere questi aberrazione che hanno umiliato l'immagine dello Stato nella coscienza di tanti cittadini
Sapendo di combattere così la mafia
Anche nelle sue radici più profonde
Quelle che si ramifica nella vita quotidiana
Di ognuno di noi
A questo può e deve servire
La mobilitazione civile dei sindacati
Delle associazioni volontari
Dimostrando in ogni loro battaglia quotidiana per il lavoro per la rinascita della Sicilia del Mezzogiorno che la difesa dei lavoratori
Degli umili dei poveri dei più deboli è inseparabile dalla lotta per la democrazia e per i diritti di ognuno
Lo Stato burocratizzato inefficiente
Debole con i forti arrogante con i deboli
Troppe volte corrotto è stato il vero grande terreno di cultura del potere mafioso
E persino di un'egemonia morale della mafia
Fino a quando non abbandono
Uomini come Giovanni Falcone a impersonare lo Stato
Lo stato di una democrazia possibile
Lo Stato al servizio del cittadino
Continuare la battaglia di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino
Non vuol dire solo quindi distruggere le fondamenta della mafia come intreccio fra crimine potere organizzato ma costruire quello stato che Giovanni Falcone incarnava ricostruirlo ogni giorno con il nostro impegno con il nostro lavoro e si occorre con il nostro sacrificio
Questo volevamo dire questa sera
Ai familiari
Ai familiare di Giovanni e di Francesca
E i familiari di Paolo Borsellino
Ai familiari degli uomini delle loro scorte
Che hanno scelto di rischiare la vita con loro per gli stessi ideali
Ormai nessuno potrà più fermare Giovanni Falcone
Con lui e per lui combatte tutto un popolo
E così come il suo sacrificio ha sconvolto il mutato la vita di molti di noi ci ha dato anche una nuova ragione di vivere e di combattere
Diamo ora il microfono a Maria Falcone
Valeva direi soltanto grazie
C'è un manifesto in questi giorni nei nostri i nostri muri
Eppure è stabile in centro
Invece io voglio dire invece stiamo vincendo e se stiamo vincendo lo dotiamo autore
Diamo appuntamento alla cittadinanza di Palermo
Domani sera questa stessa ora questo sto sto posto quando arriveranno i cortei della società civile per rendere anche omaggio questa volta alla memoria dei caduti del ventitré maggio