I Magistrati di Palermo ricordano Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani nel 16° anniversario della strage di Capaci

La gente qua
Signori per favore prendete posto
Guido
Siamo qui riuniti
Oggi
Ventitré maggio due mila otto
Per ricordare ammirevoli figure di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo e dell'agenti della loro scorta Rocco di Cirillo
Antonio Montinaro e Vito Schifani
I quali tutti i periti immatura mentre nella strage mafiosa di Capaci
Hanno dato uno splendido esempio di eroismo scrivendo una pagina della storia del nostro Paese
Il loro memoria osserviamo qualche istante in raccoglimento
L'importanza storica del pool antimafia dell'ufficio istruzione del tribunale di Palermo
O ha lavorato strenuamente con abnegazione per tanti anni il collega Falcone
E gli innumerevoli successi Daloui conseguiti nei confronti della criminalità organizzata
Sono ormai assolute certezze persone entrate nel patrimonio di noi tutti
Sono state acquisite nella libera disponibilità delle persone e quindi sono divenute definitive definitive non più discutibili
Il destino ha voluto che oggi Giovanni Falcone sia ricordato da chi vi parla
E cioè proprio di uno di quei giovani che insieme a Lulli il tre agosto del mille novecentosessantaquattro sono entrati a far parte della magistratura per avere
Sempre insieme affrontato vinto quel concorso per uditore giudiziario che ora non si chiama più uditore giudiziario ma
Magistrato magistrato di tribunale in ordinario
Ed iniziato la carriera appunto di magistrato ed ha voluto anche lo stesso magistrato ricordiamo anche la collega Francesca Morvillo
Con la quale dopo il suo trasferimento a Palermo ha lavorato insieme per un congruo periodo di tempo presso la terza Sezione penale di questa Corte conoscendone la bontà
La bravura e la fermezza d'animo
Un cordiale saluto rivolgo a tutti i presenti importo interni particolare a Luca Palamara neo Presidente della giunta esecutiva Centrale dell'Associazione nazionale magistrati
A Giancarlo Caselli che per molti anni ha retto la Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo con il merito che tutti li corri conoscono e che li conosciamo
è un particolare benvenuto
Rivolgo al Ministro della Giustizia onorevole Angelino Alfano
Che ringrazio per la sua presenza e al quale auguro un buon lavoro in piena armonia con tutti i soggetti del mondo del diritto
Do la parola adesso a Guido Lo Forte
Come sapete Presidente
Nella Giunta distrettuale dall'Associazione nazionale magistrati di Palermo
Un cordiale saluto
Un affettuoso grazie a tutte le autorità
Un affettuoso grazie a tutte le autorità civili militari
Ai colleghi agli avvocati
è
Hai lì illustri ospiti che hanno
Voluto accettare il nostro invito a tutti a tutti quanti
Io porgo
Sì tutti quanti io porgo il saluto della Giunta dell'Associazione nazionale magistrati del distretto di Palermo che ho l'onore di Presidente
Direi subito che non è facile a distanza di sedici anni dalla strage di Capaci evitare la retorica
Nel doveroso ricordo di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo e degli agenti di polizia Rocco Di Cillo Antonio Montinaro inviti Schifani giovani poliziotti che seguirono
I magistrati fino al sacrificio della vita
In quell'autostrada che la mafia
Trasformano in zona di guerra
Provo a farlo in due modi
Innanzitutto ricordando quale è stata l'importanza dell'esempio di Giovanni Falcone nella storia della cultura giuridica e professionale della magistratura non soltanto italiana ma internazionale
Oggi infatti possiamo dire a buon diritto che in ogni concreto ragionamento sui temi dell'eguaglianza dei diritti e della giustizia
Appare centrale l'irripetibile esperienza del pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo che
Messo artigianalmente in piedi dalla geniale intuizione di Rocco Chinnici e di Antonino Caponnetto
Sotto la guida di Giovanni Falcone di Paolo Borsellino creo sul campo di difficilissime inchieste giudiziarie
Una cultura di lavoro e una strategia vincente nella lotta alla più antica e pericolosa delle organizzazioni mafiose Corsano
E grazie a quell'esperienza
Che nel campo della lotta alla criminalità organizzata
La magistratura italiana creato un patrimonio di idee di motivazioni di esperienze giurisdizionali
Di metodi di indagine e di valutazione della prova che è divenuto un grande punto di riferimento
A livello europeo ed internazionale nell'ultimo decennio abbiamo avuto il piacere di incontrare a Palermo tante delegazioni di magistrati ed investigatori di ogni parte del mondo venute qui
Per studiare le tecniche di indagine elaborate per la prima volta dal pool degli anni Ottanta e poi sviluppate da tutta una successiva generazione di inquirenti sia nella magistratura che nelle forze di polizia
Oggi la giurisprudenza del pool degli anni Ottanta è divenuta la base non soltanto di un nuovo quadro legislativo in Italia ma anche di una convenzione internazionale
La Convenzione dell'ONU abbia contro il crimine organizzato transnazionale aperta alla firma Palermo proprio qui il quindici dicembre del due mila
E già dal due mila e sei entrata come corpo normativo vivente nel nostro ordinamento giuridico grazie alla legge di attuazione
Ma l'esempio di Falcone non esso è stato soltanto culturale e professionale
Di lui si devono ricordare soprattutto i valori di umanità di coerenza di fedeltà ai principi di coraggio di disinteresse per le proprie convenienze personali
Valori costantemente dimostrati nella vita e nell'attività quotidiana anche in periodi contrassegnati da motivi di amarezza profonda
In periodi in cui si sviluppo contro gli uomini e il metodo di lavoro del pool un paradossale repertorio
Di insinuazioni di polemiche miranti a rappresentare come frutto di illeciti teoremi i più importanti processi di mafia
Ma anche in questo periodo per lui molto amaro e dall'U.I.L. ricordato con grande amarezza intangibile scritte per l'occasione Giovanni Falcone non penso a se stesso
Ma si espose in prima persona critiche ad attacchi ingiusti pur di difendere i valori dell'esperienza del pool
E di quel metodo di lavoro senza tenere in conto le convenienze di carriera e affrontando rischi attacchi pur di restare fedele coerente con i suoi valori di magistrati
Anche per questo aspetto
Giovanni Falcone deve essere ricordato come esempio anche in una stagione come quei sta
Di
Difficile
E ci auguriamo costruttiva e condivisa e ricerca di soluzioni
Istituzionali e ordinamentali capaci di garantire i valori della indipendenza della terzietà della fedeltà alla Costituzione della magistratura italiana
Di una stagione in cui il bilancio della lotta dello Stato a Cosa nostra
Pur
Tra grandi successi ancora non privo di chiaroscuri e di silenzi di una stagione in cui è più che mai essenziale la questione del manto armamento e del rafforzamento
Di quelle condizioni del quadro legislativo istituzionale generale che nei primi anni Novanta avviarono l'attuazione di una strategia di attacco all'organizzazione mafiosa una strategia
Finalizzata non più a contenere ma ad eliminare una struttura criminale tuttora capace di inquinare il tessuto economico e civile di uno Stato
Ha chiesto di intervenire l'avvocato Generale presso la Corte di Appello di Palermo vittoria le quote
Parlo da seduto perché prego
Parlo da seduto perché forse è meglio dal punto di vista uditivo sarò comunque telegrafico ma ci tenevo a portare il saluto della magistratura requirente
Perché vorrei ricordare che Giovanni Falcone è stato nell'ultimo periodo della sua attività giudiziaria proprio in questa magistratura è stato Procuratore aggiunto
E è stato un momento dei esperienza
Forte
E
Poi seguito dalla
Presenza al Ministero quando ne venne chiamato
Credo che
La voce dei della requirente quindi necessaria per ricordare la sua figura
Per ricordare Francesca per ricordare gli uomini della sua scorta ma anche in questo giorno della memoria per ricordare i tanti altri colleghi
Che hanno donato la vita e i tanti uomini delle scorte della
Della Polizia di Stato dei Carabinieri della Guardia di Finanza di ogni forza che li hanno seguiti
Insieme o da soli in mille altre occasioni
Credo che il sacrificio pagato da questi uomini
Debba essere continuamente ricordato e debba esserci di esempio e sono grato quindi
Anche anche qui a nome di tutti i colleghi della requirente sono grato al signor ministro della giustizia che con
Grande sensibilità
è stato con noi oggi ecco noi oggi e
Sicuramente sarà con noi in ogni giornata che noi passeremo a questi in questi banchi e segue con una grande attenzione
Ciò che avviene in Sicilia dove larga lotta alla mafia desidero sottolinearlo non è stata una lotta
Di soli siciliane ma è stata dalla lotta e l'impegno di tutta l'Italia
Con i siciliani in prima fila e questo per riaffermare anche che la nostra Sicilia e terra di e civiltà
E terra di legalità è tale deve essere restare anche negli anni futuri
Grazie
La parola all'avvocato Enrico Sanseverino Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Palermo
Signor Presidente signor ministro
Autorità civili e militari
Con rinnovata ma sempre intensa emozione
Che rivolgo alla memoria di Giovanni Falcone Francesca Morvillo
Indimenticabili ragazzi delle scorte Rocco Di Cillo Antonio Montinaro e Vito Schifani
Il commosso pensiero dell'avvocatura palermitana
Già in precedenza in occasione della medesima ricorrenza
Avevo espresso il personale desiderio che giorni come questo o come quello nel quale
Ricordare a me il sacrificio di Paolo Borsellino
Si trasformassero nel comune sentire in un giorno di festa
Nel quale sul dolore che peraltro mai potrà abbandonarci prendesse il sopravvento la speranza
E oggi sempre più vicino alla gioia vedrà liberazione dalla violente odiosa sopraffazione Mario ma mafiosa
E ancora oggi più che mai
A quanti in quel maledetto giorno
Avevano pensato di concorrere a determinare la sconfitta dello Stato
Possiamo rispondere di avere invece contribuito a seminare quello che negli anni
è divenuto un albero maestoso che si chiama voglia di riscatto delle coscienze civili
I ripetuti
Anche recentissimi successi dello Stato nei confronti della mafia
Sono la logica conseguenza di quel lavoro avviato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Proseguito da quanti ne hanno raccolto e non soltanto idealmente il testimone
E la migliore risposta a quanti invece hanno per convenienza
Connivenza o complicità osservato in silenzio favorito se non addirittura contribuito alla realizzazione di progetti criminali
Ecco perché ritengo e riteniamo come avvocatura
Che è il momento sia unico ed irripetibile nella lotta alla criminalità mafiosa
Ecco perché quando in questi giorni abbiamo visto campeggiare in ogni angolo della nostra città
Sui mezzi di trasporto
I volti sorridenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Che mai furono guardiani di rivoluzioni ma fedeli servitori dello Stato a tutela della legalità
Abbiamo pensato che quello non fosse soltanto il modo migliore
Per riportare alla memoria o far conoscere i modelli che si vogliono adottare
Ma per rendere protagonisti consapevoli di queste giornate insieme a loro
Ciascuno di noi che apparteniamo al mondo delle professioni a quello dell'impresa a quello del commercio della scuola del lavoro della politica
Perché in ogni settore delle rispettive attività
Si adottino quei modelli si metta al bando ogni sterile e talvolta incosciente polemica
E si contribuisca alla realizzazione di quel sogno che per noi siciliani che per noi palermitani e di riscatto e di liberazione
Grazie
Luca Palamara Presidente della Giunta esecutiva Centrale dell'Associazione nazionale dei magistrati
Nel mio primo discorso di insediamento nella carica di Presidente dell'Associazione nazionale magistrati sabato scorso
Ho voluto ricordare i magistrati caduti nell'espletamento della loro funzione
E non è in caso
Sì e uno dei miei primi e più significativi impegni
Sia la partecipazione a questa commemorazione in onore di Giovanni Falcone Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Rocco Di Cillo Antonio Montinaro
E Vito Schifani
Io penso che ricordo
Di Giovanni Falcone
Deve vivere nella pratica quotidiana del nostro lavoro
Nei programmi del nostro impegno associativo
Nella cultura di legalità di cui tutti dobbiamo essere portatori e testimoni a tempo pieno
Appartiene a Giovanni Falcone
Un'affermazione che rileggendo mi ha molto colpito
E chi io penso oggi ogni magistrato italiano debba far propria avvertendo né la straordinaria attualità
Diceva Giovanni Falcone non sono Robin Hood né un kamikaze e tanto meno e tanto meno un tra pista
Sono semplicemente un servitore dello Stato interno infine
Un messaggio di semplicità di umiltà
Di non retorica
Chi oltre ad esprimere un tratto della sua umanità
Ci offre un modello di magistrato
Un modo laico di assolvere i propri doveri al servizio della funzione giurisdizionale
Beh lontano dalla lusinga della popolarità
E della
E del protagonismo individuale
La consapevolezza del valore della giurisdizione come valore diffuso
Come valore di cui ogni magistrato è portatore e di cui ciascun magistrato il responsabile con le sue decisioni nella difesa non solo della legalità e dei diritti violati
Ma anche di quel valore insopprimibile dell'ordinamento rappresentato dalla fiducia dei cittadini nella giurisdizione e nelle istituzioni
Proprio lui
Che è stato un mito pertanto i giovani magistrati per tanti giovani magistrati e oggi ne vedo tanti anche in quest'Aula che in quegli anni entravano in magistratura o studiavano per superare il concorso
Ci consegna un modello di magistrato sobrio moderno pragmatico e serio
Falcone finché non è stato stroncato con la più brutale violenza
Cioè insegnato con il suo esempio come combattere gli infedeli
Con onestà con coraggio
Con profonda devozione al suo mestiere con la sua straordinaria capacità di lavoro
I magistrati italiani si sentono legittimati a raccogliere il testimone di figure come quelle di Giovanni Falcone stringendo Lo Forte
Per proteggerlo da quanti vorrebbero strapparlo e Cal prestarlo
In una malintesa lotta tra poteri dello Stato
Che invece Maicon in questo momento
Devono avere ben chiari i limiti del proprio ruolo nel rispetto dei valori costituzionali
Per coniugare l'esigenza di fronteggiare la criminalità una criminalità sempre più arrogante sempre più agguerrita sempre più invasiva
Con quella primaria di preservare le garanzie fondamentali dello Stato di diritto garanzie che sono innanzitutto dei cittadini anche di fronte I poteri dello Stato
Perché ciò accada signor ministro
Noi riteniamo
Che ci debba sempre essere una ordinaria attenzione al fenomeno della criminalità mafiosa
E non viceversa di interventi straordinari legati a ricorrere di situazioni emergenziali
Oggi l'associazione nazionale magistrati
Intende affrontare una sfida della modernità
Sia sul versante sul versante interno
Che sul versante esterno
Sul versante interno l'Associazione magistrati vuole essere infatti molto vicina
Alle stanze dei colleghi chi anche in questa terra quotidianamente e spesso in situazioni drammatica difficoltà
Sono chiamati a sconfiggere le situazioni di illegalità gli interessi illeciti la prevaricazione personale e sociale
Sul versante esterno quindi nei rapporti con la politica
L'associazione
Vuole essere parte attiva del cambiamento vuole essere un soggetto interlocutore
Vuole superare dei malintesi oggi l'Associazione magistrati
Coltiva un impegno
Quello di elaborare un progetto per la giustizia che poi sarà
Il tema
Del nostro congresso che si svolgerà il prossimo sei giugno cioè quello di
Individuare quelli che sono gli aspetti problematici nel settore penale nel settore civile e nell'organizzazione
E di individuare delle proposte
Non più rimanere sul generico nelle generiche affermazioni va tutto male ma attraverso analitici studi analitici impegni dell'Associazione magistrati tramite
Anche lo studio delle Commissioni
Suggerire delle proposte ovviamente
Anche tenendo conto quelle che sono di quelle che sono le opinioni delle altre componenti tra cui l'avvocatura tra cui anche le problematiche legate
Al personale amministrativo
Però signor ministro per combattere l'illegalità
Occorre anche che gli organici non siano carenti
E su questo io penso
Non posso non soffermarmi su un'emergenza così la chiamerei che in questo momento richiede affiggere lì
Procure soprattutto meridionali
Infatti come è noto una recente disposizione l'ordinamento giudiziario ha introdotto il divieto assoluto di destinare i magistrati al termine del tirocinio a funzioni requirenti
Oggi di tanti monocratiche penali
Il che rischia di condurre in tempi brevissimi ad una situazione drammatica
In molti uffici meridionali della Procura della Repubblica che da sempre si reggono su un organico composto in massima parte proprio da magistrati di prima nomina che tra l'altro ben hanno saputo adempiere hai proprio veri
Si andrà rapidamente incontro alla totale assenza di magistrati alla paralisi ad uffici fantasma
Che non solo non saranno in grado di fronteggiare la criminalità organizzata
Ma neanche
Di assolvere agli e mentali compiti che ogni cittadino si attende da un ufficio di procura in un Paese civile
Non avremo la possibilità di processati violentatore il rapinatore il pedofilo non avremo la possibilità di assicurare un presidio minimo di giustizia in tante fette del territorio dello Stato
Signor ministro questa è un'emergenza ma siamo certi che la saprà cogliere la gravità della questione e lo spirito di collaborazione con cui da tecnici le segnaliamo il problema
E lo dico senza retorica come ci pone oggi qui la memoria di Giovanni Falcone
La parola a Giancarlo Caselli Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino
Grazie Presidente
Sarò un po'più lungo
Di chi mi ha preceduto
E mi scuso fin da subito
Per cominciare vorrei esprimere
La mia gratitudine ai colleghi
Di Palermo
Che mi hanno fatto l'onore di invitarmi oggi in questa occasione
Sette anni di lavoro a Palermo
Hanno rappresentato per me è un'esperienza di intensità e ricchezza tali
La concretare materializzare un
Periodo tra i più significativi se non il più significativo del mio percorso professionale
Allora questa occasione preziosa
Per esprimere
Con assoluta sincerità
Grande
Riconoscenza alle forze dell'ordine
E i magistrati tutti requirenti e giudicanti che subito dopo le stragi seppero fare squadra
Contribuendo così
Al superamento di un momento estremamente difficile
Raccogliendo fin da subito nonostante i tremendi ostacoli le tremende difficoltà l'eredità di Falcone e di Borsellino
Questa giornata
Il mio intervento sono
Destinati a ricordo Giovanni Falcone insieme a lui di Francesca Morvillo Rocco Di Cillo Antonio Montinaro e Vito Schifani
Io credo che per comprendere appieno
Il significato
Dell'opera svolta da Giovanni Falcone
E dagli altri componenti del pool
Sia necessario cominciare
Ricordando
Che c'era una volta che la mafia non esisteva
Perché
Buoni autorevolissimi procuratori generali cardinali notabili
Della più diversa estrazione negavano l'esistenza
Anzi c'era di peggio
Citazione testuale
Si è detto che la mafia disprezza polizia e magistratura è una inesattezza
La mafia ha sempre rispettato la magistratura la giustizia e si è inchinato alle sue sentenze e non ha ostacolato l'opera del giudice
Nella persecuzione dei fuorilegge dei banditi addirittura affiancato le forze dell'ordine
Oggi
Ciò negli anni Cinquanta
Si fa il nome di un autorevole successore la carica tenuta da don Calogero Vizzini in seno la conto alla consorteria occulta
Possiamo la sua opera essere indirizzata sulla via del rispetto delle leggi dello Stato e del miglioramento sociale della collettività
Chi scriveva queste cose su una rivista giuridica era Giuseppe Guido lo schiavo Procuratore generale della Corte di Cassazione
Ma c'è la mafia non esisteva o addirittura nella benemerita
è evidente che nessuno ha cercato
Panorama cambia per la prima volta naso del nostro Paese
Con Giovanni Falcone
E gli altri magistrati del punto Toni Falcone sapeva bene che la mafia esisteva
Ha inventato un nuovo metodo di lavoro
Passato sui criteri della specializzazione della centralizzazione
Chi si occupa di mafia deve fare questo è soltanto questo
In modo da affinare sempre più progressivamente le sue conoscenze la sua sensibilità la sua esperienza così da poter penetrare in profondo nella realtà di questi complessi fenomeni e centralizzazione tutti i dati relativi
Alle manifestano i criminali dell'organizzazione mafiosa devono essere convogliati in un unico centro di raccolta
Perché non si disperdano in mille rivoli diversificati indipendenti fra loro elementi di conoscenza che sia unificati organicamente trattati possono essere preziosi decisivi per decifrare
Realtà altrimenti destinate a rimanere misterioso
E così nasce quel capolavoro investigativo e giudiziario che è il maxiprocesso
Maxi non perché Falcone e i suoi colleghi fossero
Come dire
Afflitti da voglia di protagonismo
Ma sì perché ma sia l'impunità di cui Cosa Nostra aveva goduto fino a quel momento posto che non esisteva e quindi
Era difficile cercare
Ma quando col maxi dimostrano
La mafia non è invincibile basta organizzarsi risultati arrivano attuare un metodo
Serio
Pensato sulla specificità di Cosa nostra e i risultati arrivano ecco che si scatena sulla testa di Falcone
Soprattutto di Falcone una tempesta di polemica
Professionisti tra antimafia
Uso spregiudicato dei pentiti
Falcone che portava i cannoli a Buscetta
Uso distorto della giustizia per fini politici di parte Paul trasformato in centro di potere
Ed è la fine del punto
Nel momento in cui il Polo abbia trovato la strada per
Contenere
E ci ha preceduto proseguire forse sconfiggere la mafia
E l'azzeramento del metodo di lavoro di Falcone
Falcone costretto
A lasciare Palermo ad emigrare a Roma
A Falcone Falcone
Non si arrende
A Roma
Lavorando al Ministero proietta su scala nazionale quei valori quei parametri specializzazione centralizzazione che aveva sperimentato sul campo palermitano come vincente
E si inventa la Direzione nazionale antimafia la Direzione distrettuale antimafia la dia
Soprattutto la banca dati patrimonio davvero incommensurabile
Di conoscenze
Oramai negli anni consolidato
Con riferimento a tutte le manifestazioni delle organizzazioni mafiose getta le basi di leggi che saranno approvate soltanto dopo le stragi ma il merito è ancora una volta di Falcone
La legge sui pentiti e la legge sul trattamento carcerario di giusto rigore dei mafiosi
Lo stesso momento la Cassazione conferma in via definitiva le condanne del maxi
Si realizza
Un collegamento che nella logica criminale di Cosa Nostra e purtroppo intollerabile condanne per la prima volta definitive con prospettiva di carcere giustamente duro
Un
Lo strumentario legislativo
Di organizzazione DNA e via seguitando davvero imponente ecco nella logica criminale di Cosa Nostra le stragi
Vendetta postuma contro Falcone poi contro Borsellino risultati che avevano tenuto a Palermo confermati dalla Cassazione ma anche tentativi voglio credo di seppellire
Definitivamente nel sangue il metodo di lavoro di Giovanni Falcone
Ma torniamo al pure alle polemiche che l'anno
Spazzatura
Quando il Consigliere Caponnetto lascia dando per scontato
Naturale tra supporto sarebbe stato nominato Giovanni Falcone sappiamo tutti che questo non accade
Apostoli Caponnetto a dirigere un ufficio istruzione viene nominato magistrato che s'intitola CSM io facevo parte del CSM allora
Non ha nascosto per nulla cioè proposti
Dice infatti che al suo programma era di parcellizzare frammentare tornare al passato cambiare metodo rispetto al pool di Falcone
E viene nominato il mio apporto il Falcone ci torno al passato
E la lotta alla mafia subisce obiettivamente un arretramento
Un profilo secondo me c'è col sul quale
Secondo me
Non si è mai riflettuto abbastanza che invece va ricordato
E che la vicenda Meli Falcone di per sé stessa
Non ha
Come dire
Senso e mi spiego
Riguarda la nomina del capo di un ufficio giudiziario che nel momento in cui si scatena la bagarre vera e propria bagarre
è un ufficio giudiziario dal punto di vista ordinamentale morto
Perché sta per entrare in vigore il nuovo Codice di procedura penale che
Abolisce sopprime la figura di un registratore quindi l'Ufficio Istruzione
Allora che senso ha la paga la lotta furibonda per nominare il dirigente d'ufficio di fatto cancellato
Ha senso soltanto se il discorso non riguarda unicamente questo quella persona fisica questo quell'ufficio
Ma soprattutto un metodo di lavoro
Il problema
Era Falcone
Ovviamente anche Giovanni Falcone ma insieme a Falcone era l'ufficio istruzione
Come metodo di lavoro nel quale
Falcone aveva sperimentato la possibilità di sconfiggere concretamente erano
A quando entra in crisi metro Falcone
Entra in crisi il momento in cui il pool
Comincia occuparsi non soltanto di mafiosi come dire di strada
Ma anche dei cugini Salvo di Ciancimino dei cosiddetti cavalieri del lavoro di Catania vale a dire quando comincia ad occuparsi di rapporti tra
Mafia e pezzi pezzi della politica delle istituzioni del mondo degli affari
E allora che il Polo va più bene
Perché è stato
Traducendo in cifra operativa perché aveva sostenuto e Sukur nell'ordinanza sentenza conclusiva del primo maxi dell'ottantacinque quando denunziava
Una singolare convergenza tra interessi mafiosi e interessi attinenti alla gestione della cosa pubblica
Fatti che non possono non preoccupare tutto non presupporre tutto un retroterra di segreti inquietanti collegamenti
Che vanno ben al di là della mera contiguità e che devono essere individuate colpiti se si vuole davvero voltare pagina
E nel momento in cui Falcone colpo cerca di voltare pagina comincia a voltare pagina che gli attacchi furibondi si moltiplicano causano la delegittimazione di Falcone del pool e poi la scomparsa l'azzeramento del metodo di lavoro
La tecnica è semplice
Ripetere ossessivamente
A forza di ripetere lo sappiamo anche le menzogne diventano credibili che le indagini riguardanti i rapporti tra mafia e politica sono invenzioni di magistrati politicizzati asserviti a strategie eterodiretto
Ovviamente è un'assurdità
Comprensibile se a propagandare la Cosa nostra
E difatti lasciaste
Prima contro Paul di Falcone quando Antonino salvo uomo d'onore riservato della famiglia di Salemi per difendersi dall'accusa del pure di Falcone proclamava di essere sotto il mirino dei politici in particolare anzi soltanto del Partito Comunista Italiano
Una falsità che sarà poi ripresa pari pari da Salvatore Riina ventiquattro maggio novantaquattro Corte d'Assise di Reggio Calabria pronto a inveire contro i comunisti annidati a suo dire anche nella procura di Palermo
C'è uno strumento politico
Che viene usato
Contro
Di me contro noi di cosa nostra e questo strumento politico deve essere
Impedito e infine
Siamo ai giorni nostri
La storia non cambia Matteo Messina denaro
Jorge Amado la citazione edotta nulla toglie alla gravità delle cose che leggerò gli ho chiamato diceva
Che non c'è cosa più intima della giustizia quando va a braccetto con la politica e io Matteo Messina Denaro sono d'accordo con lui
Da circa quindici anni c'è stato un golpe bianco tinto di rosso attuato da alcuni magistrati con pezzi della politica
Salvo Rina
Matteo Messina Denaro fanno il loro mestiere
Forse lanciano messaggi
Forse sperano che ci sia qualcuno disposto a ricevere
Di qui l'importanza di non cadere nella trappola
Dei Salvo dei Rina dei Matteo Messina Denaro di qui l'importanza di misurare le parole
Nell'ultimo decennio forse più si sono registrati molti interventi
Che hanno avuto obiettivamente l'effetto di delegittimare l'intervento giudiziario in quanto tale non di criticare in modo specifico aspetto io profili particolari che è sempre giusto e a lungo andare salutare per la stessa giustizia
Oggi
Si sente dire che si vuol voltare pagina
Addentrarsi in una nuova strada di responsabile collaborazione presenta ha parlato di
Armonia auspicata
Non si può che prendere atto di tutto ciò con fiducia ma anche con doverosa rispettosa cautela
Cautela perché un clima di collaborazione può esserci soltanto se vi saranno espliciti univoci segnali di discontinuità rispetto a pregiudizi e posizioni ostili che hanno pesantemente segnato un passato anche recente
Un altro punto ancora per chiudere
Il servizio giustizia
Un punto che interpella direttamente la maggioranza parlamentare e in prima persona
Il ministro che anch'io ringrazio
Per la sua presenza
Un modesto suggerimento da verificare magari nei primi cento giorni
Che obiettivo sia finalmente riformare la giustizia e non i giudici
Ciò che significa essenzialmente due cose
Non
Rinnovare certe esperienze del passato
Di atti normativi talora tesi ad inceppare il lavoro dei magistrati
A minare il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge principio che l'essenza stessa della giurisdizione
E poi occuparsi del funzionamento della giustizia
E non più esclusivamente
Di ordinamento giudiziario stato riformato due volte negli ultimi anni ora sperimentiamo in concreto
Senza le risorse censite essenziali che lo ha ricordato prima di me il collega Palamara e senza razionali scelte di priorità la giustizia chiude i battenti
E ciò significa ridurre le possibilità di fare adeguatamente fronte alla domanda di giustizia penale e civile che la collettività esprime significa rischio di minor tutela dei cittadini rischio di minor sicurezza
Riformare la giustizia poi significa anche chiederle quel che le compete ed è davvero in grado di dare non altro
La giustizia penale per esempio non è a mio avviso lo strumento idoneo per governare oltre i risvolti criminali un fenomeno epocale come le migrazioni
Non tenerne conto risulterebbe potrebbe risultare poco serio poco razionale e invece
E l'ora di azioni serie razionali positive e concrete mirate sulla specificità effettività dei problemi
Questo è l'insediamento di Giovanni Falcone
Di tutto la vita Spesal sacrificata al servizio del Paese
Muove in questa direzione
Azioni positive concrete serie e razionali e il modo migliore il modo giusto per ricordare Giovanni Falcone Francesca Morvillo Rocco Di Cillo Antonio Montinaro e Vito Schifani grazie
La parola
All'onorevole Angelino Alfano
Ministro della Giustizia dalla Repubblica italiana
Io ricorrere ingraziare
Dell'invito il presidente distrettuale dell'Anm
Colgo l'occasione per ringraziare il presidente Laurino e tutti i partecipanti a
Questo nostro
Incontro di commemorazione del giudice Falcone della signora Francesca e degli agenti della scorta
Io ho una mia personale
Lapide scolpita nel cuore
Ed è questa e cioè che Giovanni Falcone
Asservito lo Stato tutta la vita fino alla morte e che mai si è servito dello Stato
E per spiegare questo concetto che è la mia personale
Percezione dell'uomo non avendolo conosciuto
Avevo preparato un e ho preparato un discorso che non mi pronuncio
Perché alcuni spunti degli interventi che mi hanno preceduto mi indicò mi inducono invece
A trasferirvi un ricordo
E
Svolge le qualche breve riflessione
Ricordo a questo
Il procuratore Caselli citava fatti di quando ero ragazzino
E il ventitré maggio del mille novecentonovantadue
Io ero un
Ragazzo che studiava Milano
Che era nella propria camera con non so qual è il manuale in mano perché non ricordo che Same stessi facendo in
Quel momento
E fui chiamato nella
Sala tv del mio collegio del mio pensionato
Fui chiamato lì
E c'erano le immagini che proiettavano indiretta la quella che non era ancora la strage di Capaci perché come voi ricorderete dalle prime immagini non c'era la certezza che Giovanni Falcone fosse morto
E io ero circondato da ragazzi dai miei coetanei da ragazzi di tutta Italia
Che mi guardavano riguardavano perché ero siciliano
E fu la prima volta nella mia vita che provai una sensazione brutta
Di imbarazzo
Quasi di vergogna dell'essere siciliano
Da quel momento nel mio cuore nella mia pancia è nata una rabbia
E una voglia di dimostrare che quella scena
Che indusse quei ragazzi che oggi hanno trentasette anni trentotto anni quarant'anni a guardarmi come un diverso perché ero siciliano quella scena non avrebbe mai dovuto accadere per quelli infinitamente piccolo rappresentato dalla mia persona
E mi indusse a pensare l'ingiustizia la grande ingiustizia di un popolo che trovava sintesi in una strage quando il popolo siciliano era diverso
Questo è l'antefatto
L'otto pomeriggio giurato al Quirinale l'otto maggio pomeriggio giurato al Quirinale da Ministro della Giustizia
Il nove mattina
Ho assunto le funzioni di ministro della giustizia e mi sono recato inviare il nulla
Mi hanno chiesto di
Andare al piano del Ministro con l'ascensore
Ho detto che preferivo salire le scale di quel Ministero che tutti voi conoscete e alla prima rampa di scale ho visto cosa che non avevo mai visto
Il monumento dedicato Giovanni Falcone
Mi son tremato e le gambe salendo le scale
E ho pensato a quel ricordo del ventitré maggio del mille novecentonovantadue
E ho capito che su quelle due mozioni non su due ragionamenti ma su quelle due mozioni quella della sala tv della Collegio Cardinal Ferrari di Milano
E quella provata in quel momento vedendo salendo le scale io da ministro della giustizia su quelle due mozioni avrei dovuto fondare una missione
Una missione che si legava anche ad un ricordo che mi era venuto invece il
Giorno in cui
Ho saputo dalla televisione di essere stato indicato come Ministro della Giustizia e che di un ragazzo della mia età e della mia provincia che alla stessa età in cui io sono diventato Ministro ha perso la vita per la giustizia
E cioè Rosario Livatino
Aveva trentasei
All'età in cui io sono diventato Ministro della Giustizia lui è morto di giustizia
E
Dunque da quel giorno ho deciso nonostante così diciamo fuori verbale l'indomani fossi stato la notizia in quella formazione del Governo c'è la mia nomina fece
Notizie fu uno dei titoli delle prime pagine di giornali di non rilasciare alcuna dichiarazione e di non fare alcuna intervista e decisi che avrei parlato per la prima volta con qualche fatto
Coevo dell'immigrazione clandestina di cui parlava il procuratore Caselli nello stesso giorno nello stesso atto
Noi abbiamo approvato un disegno di legge ed un decreto legge l'altro ieri a Napoli
Quel disegno di legge quel decreto legge nella somma fanno trenta articoli
Otto otto di cui trenta articoli sono dedicati
Alla criminalità organizzata al contrasto delle associazioni mafiose e non sono acqua fresca
Non sono acqua fresca
Nel decreto è stato inserito una norma che completa il disegno di Falcone e chi
A testimonianza diretta di allora e me lo ha raccontato
Mi ha raccontato di una scena e io che sono stato brevemente legislatore da da alcuni anni lo sono uno su mille ma lo sono so che queste cose si possono verificare
Mi è stato detto
Che fu scritta la norma nel mille novecentonovantuno sulle competenze della Procura nazionale della Direzione nazionale antimafia
Che su quella grande battaglia di accentramento dei compiti grande battaglia di centralizzazione delle informazioni
Di messa in combinato disposto di competenze ed esperienze
Fu messa la fiducia perché era una grande battaglia politica difficile da sostenere da far passare mi è stato raccontato in quello stesso hanno ero sempre a studiare
è arrivato in Aula
Arrivati in Aula con la fiducia apposta
Ci
Si accorse il Ministro di allora ma anche mi è stato detto da persona autorevole testimone
Che mancavano le misure di prevenzione
Nell'elenco delle competenze della Procura nazionale antimafia
E che essendo stata posta delle la fiducia delle due l'una Horri nuovi la fiducia e ti aprì al dibattito parlamentare e non sai che fine fa il provvedimento
O dice con la giusto
Prime Chiodo dall'approvazione di quella norma
Nel mille novecentonovantuno sono passati diciassette anni e il completamento di quel disegno è avvenuto l'altro ieri in Consiglio dei Ministri
Il procuratore nazionale antimafia e anche lui competente
Per le misure di prevenzione e può disporre l'applicazione presso le procure distrettuali di magistrati per seguire le misure di prevenzione
Poi c'è stato detto dai giornali lo abbiamo sentito
Che è un messaggio negativo
Che i beni confiscati una volta confiscati non vengano immediatamente dati alle associazioni no profit che li devono utilizzare per lanciare un messaggio simbolico
E c'è stato detto l'ultima volta dal questore di Palermo che i magistrati che i mafiosi temo no
Oggi
Più per il portafoglio che per la libertà personale temo non più sul patrimonio
Che sulla libertà personale
E noi abbiamo
E sapete
Qui c'ho tanti uomini dello Stato e sapete che a volte i conflitti di competenza e di attribuzione non mi riferisco a quelli dei manuali di diritto costituzionale e mi riferisco mi riferisco alle competenze degli uffici sono privilegi di cui titolari vanno gelosi
Noi abbiamo spostato dall'Agenzia delle entrate
A ai prefetti in capo ai prefetti la titolarità dei beni confiscati confiscati talché i prefetti molto rapidamente con una cultura
Assolutamente più efficienti Istat rispetto a questi a queste tematiche possano dare immediatamente lusso dei beni confiscati
Poi c'era stato detto
Che l'anno invisi giunge in milita della misura di prevenzione personale da quella patrimoniale poteva rappresentare un limite all'azione cioè il soggetto fisico poteva non essere destinatario
Della misura di prevenzione patrimoniale ma si poteva anche verificare che il suo patrimonio essendo di origine mafiose avendo origine illecita
Doveva necessariamente essere confiscato ne abbiamo previsto la
Disse giunge in vita del queste misure di prevenzione personali da quelle patrimonio
Poi c'era stato detto in questi pochi giorni
Che
A volte i patrimoni che hanno origine mafiosa
Vengono occultati
Che l'erosione della confisca avviene attraverso l'interposizione di terza persona avviene attraverso un terzo soggetto cui vengono Intest ebbene
E ieri
è stata è compiuta una bellissima operazione che ha scoperto beni per decine di milioni l'altro ieri
Dette beni per decine di milioni di euro intestate a bambini
Noi abbiamo stabilito la confisca vita del bene post mortem e la confisca vita del bene intestato a terza persona
Questi
Sono i fatti
Prodotti l'altro ieri
Alcuni di questi entreranno in vigore oggi domani non so se il Presidente Napolitano
Ha già
Firmato il
Decreto gli altri vi assicuro entreranno in vigore entro luglio perché per noi disegno di legge e
Decreto legge sono un unicum che sarà portato in Parlamento per la conversione per l'approvazione
Il disegno di legge che sarà approvato entro sessanta giorni
Dico questo perché la prima volta che parlo dico questo perché da quando sono diventato Ministro
Ho assunto la mia personalissima decisione di non fare il Ministro dei proclami
Perché a questi a questo compito non sono affezionato perché
Perché
Mi sono immediatamente resoconto a parte la banalità del ripetere di essere lutti Clup l'unico Ministro evocato in Costituzione
Ma di essere titolare dell'unico dicastero che evoca un valore
Le infrastrutture
Piuttosto che le pari opportunità piuttosto che lo sviluppo e conto economico sono finalità sono funzioni
L'unico ministero che evoca un valore che nell'antica Grecia era venerato e basta pensare alla BEA appena è quello della giustizia
La giustizia con la G maiuscola
Per fare giustizia bisogna fare squadra
Per fare squadra bisogna avere una grande grandissima forza di guardare al futuro
Perché se tu guardi a tutti i risultati precedenti né tra il conforto per guardare al futuro il procuratore Caselli mi induce a rifare un discorso che ho fatto alla ovunque perché avevo deciso di non fare
Non mi induce nel senso che la prima parte assolutamente analoga
Ho detto i ragazzi stamane all'aula bunker che vi è stato in Sicilia
Un tempo brutto al passato ecco perché nel guardare con fiducia al futuro bisogna guardare indietro e capire quanta strada abbiamo fatto c'è stato un tempo in cui si diceva che la mafia non esistesse
Vi è stato un tempo della negazione del rapporto mafia politica
Vi è stato il tempo del silenzio
La mafia esiste c'è un nesso con la politica ci sono gli estorsori
Ci sono le vittime dell'estorsione si fa silenzio
Poi c'è stato un altro tempo
Quello che oggi qui ci induce a commemorare Giovanni Falcone
Ed è stato il tempo della paura delle stragi
Io sono convinto e ne sono convinto da siciliano non da ministro neanche da politico ne sono convinto da siciliano
Che oggi è il quinto tempo della Sicilia
E il tempo della speranza e della battaglia e sapete perché non per merito mio e neanche per merito mi sia consentito
Della generazione di mio papà
Ma per merito dei tanti ragazzi che sono stati educati alla cultura di Falcone che hanno capito che di giustizia si può morire ma di giustizia simile
Che non hanno paura di essere sconfitti dalla mafia e che anzi hanno la certezza interiore che la mafia si può sconfiggere e che in questa speranza vedono coltivata
La possibilità di una Sicilia diversa attraverso il riscatto degli imprenditori attraverso il le denunce dei commercianti allora le istituzioni hanno due doveri
Uno coltivare attrattiva coccolare questa speranza
Fare capire che questa speranza una speranza che
Si nutre e radicata sulla cultura siciliana differenti e l'altra quella di fare ogni giorno ogni giorno ciascuno la propria parte
Io credo
Perché sono di cultura cattolica nella irripetibilità e nella straordinaria originalità di ogni uomo ciascuno di noi ha una propria missione che viene dettata dentro da ciò che sente
E che poi si traduce nella capacità che ciascuno di noi a
Di fare ogni mattina ciò che il proprio dovere impone di fare
Sapete io qual è il primo dato statistico che mi son fatto dare al Ministero lo dico al Presidente dell'Anm con il quale
Non non avevo avuto mai il piacere di dialogare e mi fa piacere farlo per la prima volta pubblicamente questa mattina
Faccio una premessa io son convinto che in Italia ci siano nove mila cittadini magistrati che salvo prova contraria la mattina si sveglia no
Accompagnano i bambini a scuola e vanno a fare il proprio dovere e la fine a fine giornata tornano a casa nella consapevolezza di avere fatto il proprio per questa è la mia personale opinioni
Posto questo mi son fatto
Una domanda
Quanti anni hanno in media i magistrati anagraficamente e mi son fatto portare lo studio di questi nove mila cittadini suddiviso per fasce di età
E mi sono reso conto che i magistrati che hanno completato l'uditorato che sono stati immessi in ruolo dopo la morte di Giovanni Falcone sono tantissimi
Circa la metà circa la metà dei nove mila un po'meno della metà dei nove mila secondo in conto che ho fatto io sono stati immessi in ruolo dal novantadue in poi
Questi uomini che oggi servono le istituzioni sono convinto che
Da Falcone hanno preso un metodo che non è solo un metodo organizzativo
E anche un metodo di lavoro personale non essere un kamikaze essere autonomo indipendente ed efficiente
L'efficienza del sistema giustizia dipende da tutti noi
Io mi rendo conto che ci sono problemi di organico che ci sono problemi di lavoro quotidiano per cui al di là dei proclami poi c'è la traduzione in atto di ciò che il magistrato fa e su questo occorre
Trovare delle soluzioni che compatibilmente con il bilancio dello Stato possano dare una risposta
Ma sono assolutamente consapevole
Che non tutti i cittadini italiani hanno avuto problemi con la giustizia penale
Ma una grandissima parte dei cittadini italiani
Ha avuto una questione con la giustizia civile
è che vi è un nesso inscindibile tratto diceva financo ieri il Presidente di confine è un Presidente di Confindustria
Vi è un nesso inscindibile tra la competitività del sistema Paese del sistema Italia e l'efficienza del sistema della giustizia civile
Perché non è possibile attrarre investimenti dal nostro Paese non è possibile immaginare di essere ritenuto un Paese affidabile se per un recupero crediti impieghi quaranta mesi e per una causa ordinarie intelligente
Dieci anni otto anni nove anni con
Ischia
Sì Oria ruolo da qui al due mila dodici
E allora io è così do una risposta al
Presidente Palamara
Sono dell'idea che se ci sono emergenze da tamponare vanno tamponato ma sono altresì dell'idea
Che rispetto alle tante commissioni di studio i cui lavori ho trovato al Ministero mi sto facendo catalogare in modo tale da averne una sintesi efficace
Mi riferisco a quella di riforma del Codice penale del Codice di procedura penale del processo del lavoro di riforma degli enti di cui al titolo al libro primo del Codice civile
Occorre portare tutto a sintesi e avviare una stagione di riforme organiche nel nostro Paese al termine di la quale fare tutti i conti se abbiamo azzeccato la strada o se abbiamo scelto la strada sbagliata perché non è possibile sul piano del buonsenso
Immaginare che scienziati magistrati avvocati a cui porto il mio affettuoso saluto in quanto con lei
E e tecnici dell'Accademia italiana professor universitari abbiano per anni anni anni e anni pensato
E non ci siano dei testi base da portare in Parlamento operano operare una sintesi legislativa questa
è la missione che io sto provando a dare
Senza tanto strepitoso io vorrei portare al più presto in Parlamento quattro cinque testi che segnali non la riforma organica negli nei vari ambiti del sistema giustizia
Lo voglio fare con due consapevolezza
La prima
E che occorre dialogare occorre parlare occorre trovare nella gamma delle soluzioni possibili quelle più condivise
Perché se si possono fare delle scelte con il consenso vanno fatte scelte con il consenso
E in questo senso il dialogo con gli ordini professionali con le associazioni di categoria con
I magistrati sarà fondamentale per quel che mi riguarda
In secondo luogo la consapevolezza di essere ministro non vincitore di concorso e non marziano ma espressione di una maggioranza che su un sistema giustizia nel suo insieme ha un programma validato da una ventina di milioni di elettori
La compatibilità tra questa necessità di scelta e la volontà del dialogo il punto di equilibrio che insieme sapremo trovare sarà la cifra e la misura della pompa delle nostre scelte di governo
Io penso e spero
Di potere servire lo dico in questa sede che la mia prima sede pubblica di incontro con l'Associazione nazionale magistrati
Anche per il piacere di avere qui rappresentate le altre categorie io penso
E
E spero di servire questa funzione con grande efficacia e con qualche possibilità di buon esito di successo delle delle missioni che ci stiamo dando sono convinto che
Tutto il sistema giustizia collaborando potrà portare in questo quinquennio
Alla giustizia medesima risultati forse inattesi ma senz'altro per anni sperati
E chissà che fra cinque anni al ventunesimo della morte di Giovanni Falcone non possiamo fare ancora una volta insieme una commemorazione in cui festeggiamo la riforma del sistema giustizia grazie
C'è ancora
Il signor ministro della giustizia grazie a tutti i presenti la seduta è sciolta
Per
In parte
Fatte capocciata un salotto
Sia