Il Contratto di Governo del Movimento 5 Stelle e della Lega: intervista a Franco Locatelli

Radio radicale siamo con Franco Locatelli direttore di Fisco on line per a parlare del contratto Gialloverde nel convegno che è stato organizzato qui al Senato
Da due due associazioni culturali allora
Lei è preoccupato per per quello che potrà fare questo governo come giudicherei beh diciamo è il programma che è stato presentato rispetto agli interrogativi che ha di fronte il nostro sistema economico
Beh lo giudicherà il molto male perché sono state fatte delle promesse assolutamente
Impossibili da rispettare
Il professor Cottarelli ha fatto due calcoli le promesse contenute nel contratto di programma come tutti sanno comporterebbero una pesa di cento sei centootto miliardi di euro senza copertura quindi altro che preoccupato
Pensa che dalla pace fiscale possono arrivare delle entrate che possano in qualche modo aiutare il Governo a spendere un'ottima Legge di stabilità o ci vuole o ci vuole altro secondo lei
Pace fiscale non è non è altro che un condono quindi non mi pare un buon viatico per un governo che vorrebbe proporsi come governo del cambiamento
Poiché finché non conosciamo il testo ammesso che la facciano la pace fiscale finché non conosciamo il testo del provvedimento è molto difficile
Fare delle previsioni certamente con un condono si raccolgono quattrini però è una incredibile ingiustizia a danno dei contribuenti onesti
Ecco ritiene che ci sia un piano più strutturato per e cercare di evitare di l'innesco delle dell'aumento del delle dell'IVA
Piano più strutturato non lo conosco costò alle dichiarazioni che il vicepresidente del Consiglio Di Maio ha fatto all'assemblea della Confcommercio dove ha solennemente
Dichiarato che si impegnava a evitare l'innalzamento delle dell'IVA quindi aspettiamo di conoscere i provvedimenti mi pare una buona intenzione però dobbiamo conoscere i testi insomma dei provvedimenti
Ecco con questo programma lei pensa che sia impossibile abbassare il il debito pubblico fare del politiche per il deficit
Ma speranza viene dalla ditta all'intervista che ha appena rilasciato qualche giorno fa al Corriere della Sera il nuovo ministro
Dell'economia Giovanni Tria intervista assolutamente apprezzabile dove diceva intanto nessuno ha intenzione di uscire dall'euro
E non è poco dopo gli sbandamenti dei giorni precedenti in secondo luogo diceva che il Governo doveva richiede impegnarsi a ridurre gradualmente il debito pubblico speriamo che glielo lascino fare perché vero tema politico quanto alla politica economica esattamente questo
Qual è la linea del governo lei che a cinque stelle e la Libia dei la linea del Ministero dell'economia o sono le promesse al vento del contratto di programma lo sapremo vigendo
Ecco secondo lei qual è l'atteggiamento dei mercati nei confronti di questo governo mi sembra che finora lo abbiano un qualche modo non dico premiato ma comunque guardato con una certa benevolenza e così
Direi proprio di no perché nella scorsa settimana le borse la Borsa di Milano ha perso più del tre per cento e lo spread ha avuto un'impennata all'insù
Poi la di chi l'intervista del ministro tria ha cambiato il corso dei mercati almeno per quanto riguarda l'Italia infatti ieri la Borsa ha avuto una rimbalzo del tre e mezzo per cento circa e lo spread è calato oggi a metà giornata vedremo come finirà però la Borsa italiana è la migliore in Europa insieme a quella spagnola quindi evidentemente quando i mercati percepiscono che c'è una persona seria come il ministro dell'economia che vuole ritenere
Dritta la rotta premiano l'Italia e quando invece ci sono promesse al vento evidentemente no cioè
Secondo lei Trianon extraterrestre in questo governo diciamo politico speriamo di no speriamo di no c'è appunto come dicevo prima adesso il tema in questione capire
Nei fatti al di là delle parole dei delle dichiarazioni chi vince vince la linea del ministero Triglia può vincono le promesse al vento
Non lo sappiamo dobbiamo aspettare e vedere sperare che si affermi la linea esposta dal ministro riscontrata giallo del del secondo lei prevalgono i tratti liberisti o quelli dirigismo
Carpire assolutamente quelli dirigisti cioè si chiede l'istituzione di una banca pubblica che vuol dire che è la politica a decidere a chi concederò no il credito si chiede la nazionalizzazione dell'Alitalia sull'Ilva ci sono idee vaghe si vorrebbe estendere il raggio d'azione della Cassa depositi e prestiti quindi dico più dirigismo di così
Lei ha provato a immaginare che cosa succederà alla fine del quantitative easing
Beh cosa succederà alla fine del quantitative easing è molto semplice e cioè che
I titoli di Stato dei paesi più indebitati quindi l'Italia soffriranno perché non ci sarà più
Il salvagente della banca centrale guidata in modo impareggiabile da Mario Draghi ad acquistare i nostri asta e prima o poi penso più poiché prima cioè comunque l'anno prossimo anche i tassi d'interesse saliranno
Del resto l'andamento dell'asta dei Bot annuali di oggi è già un segnale cioè i tassi stanno gradualmente risalendo e questo per il Tesoro vuol dire una cosa molto su molto semplice che occorrerà impegnare più risorse per anziché rifinanziare il debito
Purtroppo questo lo pagheranno contribuenti cittadini taluni va bene la ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio il direttore di Fisco on line Franco Locatelli