Sbloccati Italia. Mobilità e logistica come opportunità per il sistema paese

Grazie per essere venuti a questa conferenza organizzata da Pro Lab dal titolo sbloccati Italia mobilità e logistica come opportunità per il sistema Paese
Prima di iniziare volevo prendere un minuto rapido per spiegare agli ospiti di che si tratta quando si parla di blu Lab che l'associazione che ha organizzato questo evento grattato associato a Giovanni Maria che essa Biolab è un think-tank liberale
Che da pochi mesi a direi anche forse un annetto si è affacciato al panorama della politica italiana e internazionale ma soprattutto italiana che si occupa di creare contenuti e di diffonderli
Sia per fruizione degli utenti dei cittadini dei ragazzi sia per i decisori per i politici perché come ben sappiamo il livello da politica italiana comunque abbastanza tra Collazzo negli ultimi anni manca la conoscenza dei contenuti spesso e volentieri l'abbiamo visto e un approccio con diciamo di sinergia con le realtà della società civile come invece magari succede nelle realtà anglosassoni Comanche addirittura con i nostri vicini di casa i francesi
Insieme a Giovanni abbiamo organizzato dall'altra conferenza sulle infrastrutture che è un tema che ci è molto caro e questo è il nostro secondo incontro in tal senso
E oltre a Cerea avere come ospiti qua a partire dalla mia destra il senatore Adolfo Urso che è stato viceministro l'attività produttive delega al Commercio Estero del secondo governo Berlusconi
L'ingegnere Alessandro Fo Caracci presidente la Fondazione fastigi da sempre attiva con un ruolo importante nel mondo delle infrastrutture la mobilità alle sinistra alla professoressa Alessandra Necci presidente la Fondazione Necci
Dedicata appunto al per Lorenzo Necci che è un patto è inutile nasconderlo persona dopo ci siamo ispirati principalmente per il tema di questa conferenza e ultima sinistra ma non meno importante il nostro Giovanni Maria cassa che comincerà introducendo interno in termine abbastanza filosofici il tema della mobilità e delle infrastrutture detto questo grazie ancora e la sua parola giorni
Grazie Alessandro grazie ai relatori grazie a tutti voi che siete i nostri ospiti
De io ho deciso di trattare questo argomento da un punto di vista un po'più analitico che tecnico
Ho deciso questa fattispecie perché la ritenevo quella più adeguata e quindi perché non iniziare facendo proprio un riferimento a quella che l'attuale classe politica dirigente le sue caratteristiche
Bene io penso una cosa che se la politica abbandonasse per un momento le proprie rendite di posizione per abbracciare una nuova cultura di sistema probabilmente ne beneficeremo tutti
è un dato assodato per un attento osservatore della realtà empirica
Nel momento in cui si addentra nei meandri di quelli che la filosofia contemporanea ribattezzato come sistemi complessi un radicale cambio di marcia un autentico ripensamento dell'ordinario orizzonte umano delle modalità di analisi e di pensiero
Uno sforzo evolutivo che possa in alzare le capacità dell'ingegno volte l'intrico degli steccati il caos della tuttologi imperante per giungere a una prospettiva globale una cultura di sistema
Il mondo della mobilità dell'infrastruttura delle aree urbane soprattutto questo un sofisticato insieme gli aggregati interagenti su piani paralleli dove i vari elementi trovano la loro ragion d'essere condizionando di reciprocamente nella loro struttura a rete
Concorrendo ad un significato unitario in una realtà mutevole
Dominata dal fenomeno della detrazione per cui ineluttabilmente ad ogni affetto
Corrisponde a sua volta una causa
Tali sistemi pur essendo nella loro evoluzione in via di principio preferibili data l'incombenza che i piccoli cambiamenti possono avere sull'insieme non lo sono di fatto in questa situazione che potremmo definire di determinismo debole persino la più avanzata cultura della programmazione viene messa oggi a dura prova
Tutto ciò assurge ad una valenza particolare oggi più che mai mentre ci troviamo imbevuti tra le interdipendenze provinciali nazionali e sovranazionali dell'economia della politica della società
è diventato indispensabile perciò educare a leggere la complessità del sistema Paese
Per poter provare di imprimere un indirizzo tangibile alle relazioni esistenti che seppure Martin del caos si prestano a meccanismi di controllo i quali affiorano le proprie radici nella razionalità dell'uomo
Tali meccanismi possono essere riassunti nell'espressione cultura della programmazione
Quanto di ciò che avviene nel mondo globalizzato legato davvero ad una volontà delibera attrice alla consapevolezza degli uomini
Non si tratta piuttosto della risultante delle somme dieci facce continua umani tentativi di influenzare forse impersonali come il mercato la geopolitica la logistica internazionale così soverchianti da ridurre ogni tentativo hanno sterile inchiostro su carta
La domanda chiave entrato sia libero pensiero filosofico che possiamo avere circa lo scorrere della storia
Possiamo ritenere consapevolmente che gli accadimenti siano in ultima analisi riconducibili alle molteplici via dell'ingegno umano ma che esso si sviluppi con una paradossale coerenza in una dimensione dilatata quella del fattore tempo
Spesso dimenticato dimenticato posto in secondo piano nel fenomeno della programmazione della pianificazione
Laddove infatti l'opera umana abbia posto in essere processi di tale estensione e profondità la generare ex missino una forza intrinseca apparentemente inarrestabile di trascinamento generale
Diviene chiaro come i successivi tentativi di opporsi trovino un insormontabile ostacolo nella paradossale forza dell'inerzia di un sistema in continua evoluzione
Tempi e durate dei cicli economici a cui in maniera rassicurante eravamo abituati sono radicalmente mutati
E con essi le nostre aspettative il nostro modus agendi la nostra capacità di trasfondere con eguale facilità nel mondo della politica delle idee una metodologia in grado di influire su di esse
Negli ultimi trent'anni abbiamo assistito come ci ha detto
Ad un progressivo indirizzarsi del sistema mondo verso una dimensione in troppi casi un'entropia che si è espressa in diversi aspetti fenomeni ci che hanno investito il sistema Paese e che ritengo corretto elencare brevemente per avviare una riflessione sulle evoluzioni su larga scala che a tutt'oggi non sono giunte a loro istante conclusivo
L'esplosione del fenomeno della globalizzazione che ha rivoluzionato l'approccio tradizionale che la politica do per auto per lungo tempo nell'omonimo nel mondo dell'economia del commercio internazionale della logistica
L'allargamento dell'Unione Europea con delibera del tredici dicembre del due mila e due il Consiglio dell'Unione Europea trovava la visione di Cipro Malta Ungheria Polonia Slovacchia Lettonia Estonia Lituania Repubblica Ceca Slovenia
Che firmarono il Trattato di adesione sedici aprile due mila tre ad Atene allo stesso modo con delibera del sedici dicembre due mila e quattro il Consiglio dell'Unione Europea approvava l'adesione di Romania e Bulgaria
Ventotto nazioni soggette trattati di Maastricht Lisbona in un contesto di libero mercato e competitività internazionale una prospettiva sovranazionale mai vista prima
L'incremento esponenziale dei traffici commerciali marittimi e particolar modo della portualità asiatica nel mille novecentonovanta il numero dei temi al mondo si è attestata su un valore pari a sessanta milioni oggi tale valore supera i quattrocentocinquanta i primi sepolti nel mondo sono ubicati nel continente asiatico
Il porto di Singapore con i suoi quasi trenta milioni di TEU movimentati si avvicina i due terzi della movimentazione dell'intera portualità mediterranea
Il cambiamento di Marco blocchi tradizionali in seguito alla caduta del Muro al crollo dell'Unione Sovietica
Abbiamo assistito al consolidamento del sistema produttivo cinese che sempre più interessato a Penta penetrare nel Mediterraneo l'esplosione del fatto che democratico nel continente asiatico in azioni di via di sviluppo come India Pakistan e Bangladesh l'implosione dello stesso nei paesi della vecchia Europa
Le primavere arabe l'instabilità politica nel terrazzo dell'euromediterraneo che tuttora non accenna a placarsi nessuno degli Stati che hanno sperimentato così radicali cambi di potere così radicali cambi di governance
Una inimmaginabile concatenazione di attacchi terroristici che hanno irrimediabilmente incrinato la concezione stessa di sicurezza nelle grandi aree urbane nel mondo della logistica con un aggravio di costi che si avvicina al dieci per cento delle spese
E che ha aperto nuove frontiere nel campo della prevenzione dei grandi rischi e della cyber sicurezza
Tra questi sette punti tuttavia merita una particolare attenzione più importante quello che più ha segnato il nostro modo di intendere il sistema Paese la crisi economica finanziaria che ha stravolto ogni velleità programmatica espressa negli anni immediatamente precedenti e successivi al due mila otto
Tale scenario necessità vinte modificato non solo gli approcci consolidati all'identificazione di scelte strategiche ma persino reso umano ogni indirizzo politico verso processi di crescita nel lungo periodo niente sarà più come prima
Questa entropia così facile raccogliere così difficilmente governabile ha scardinato il concetto stesso di rendita di posizione
La classe politica d'altro canto non si è accorta di come il fattore tempo abbia ridimensionato la forza decisionale un tempo sigillo di appartenenza e oggi simbolo di velleità generazionale
Abbiamo assistito ad un'infinita serie di strozzature che combinate con gli accenti sentimenti di antipolitica spingono le poche istanze programmatiche rimaste verso un breve arco di tempo
Questo comportamento si dimostra senza dubbio un grave macigno che ostacola la crescita del sistema Paese soprattutto nel campo delle infrastrutture
Poiché le iniziative e i progetti che cambiano davvero un assetto organico di una nazione debbono avere un respiro temporale lungo spesso inviso ad un elettorato dominato da meccanismi psico sociali rinaturazione è sempre più attento ad annunci e proclami di farina naturale
In un simile scenario appare scontato ribadire l'importanza del ruolo della logistica nel sistema paese un sotto e che oggi vale oltre centodieci miliardi di euro e che incide per oltre il sette per cento del PIL
Tuttavia la logistica deve essere presa in esame non soltanto sotto il conto della quantità delle merci movimentate
Ma anche sotto quello del valore stesso delle attività produttive che le ce n'erano le quali nell'era della quarta rivoluzione industriale costituiscono esse stesse una parte considerevole del valore delle merci scambiate basandosi sui dati della produzione industriale del due mila undici del valore di circa novecentotrenta miliardi di euro si è potuto verificare che l'incidenza del costo del trasporto della logistica sul valore del trasportato si aggirava in Italia tra il diciotto e il venti per cento
Mentre negli altri Paesi dell'Unione europea si attestava sul valore non superiore al dodici questo gap variabile tra sei e l'otto per cento metteva in evidenza un valore assoluto
Un importo di circa cinquantasei sessanta miliardi di euro
Un importo destinato irrimediabilmente a crescere con il miglioramento della congiuntura economica che stiamo vivendo in questi anni e che senza un radicale intervento nel settore della mobilità di persone e merci continuano a rappresentare una triste incombenza verso gli investitori
Che non esisteranno Carretera e condotte di delocalizzazione
Per ottenere una contrazione dei costi
Se infatti dal punto di vista salariale ciò a Parigi media bile altrettanto non si può dire dal punto di vista trasportistico
Nonostante la complessa conformazione orografica che accoglie il nostro Paese sarebbe un grave errore rinunciare ad una politica di infrastrutturazione Moggi Enea che possa finalizzare l'esperienza programmatica della legge Obiettivo avviata nel due mila uno ma con radici ben più profonde
Proiettando idee lungimiranti verso un'effettiva distrazione
In uno scenario che necessita in alcuni punti di una ridiscussione considerevole dell'importanza di alcune scelte presenti e future in ambiti in continua evoluzione con ciò mi riferisco in particolare a cinque diversi ambiti il primo l'esplosione derivante dalla congestione del traffico nelle grandi aree urbane
E dalla mancanza di una vera e propria offerta di trasporto pubblico locale che affligge in particolar modo la capitale d'Italia e le realtà urbane del Mezzogiorno con gravi conseguenze nel bilancio familiare e aziendale
Nella sola città di Roma la mobilità su mezzi privati si attesta su un valore pari al sessantacinque virgola cinque per cento a Milano al quarantotto virgola due a Torino al quarantacinque per cento
A Palermo raggiunge il settantotto mentre a Berlino il valore pari al trentanove e a Parigi addirittura al sedici nel nostro paese questo limitato ricorso al trasporto pubblico produce
Un grave risultato le famiglie italiane spendono annualmente una cifra pari a trentotto miliardi di euro per muoversi in ambito urbano ed extraurbano una cifra che se paragonata collettivamente con i circa duecentocinquanta euro all'anno richiesti per spostarsi nell'area metropolitana di Roma
Utilizzando tutti i mezzi pubblici fa risaltare l'aggravio dello spostarsi con mezzi privati che porta ben un costo i circa due mila ottocento euro anni il sistema dei valichi alpini che rappresenta a tutt'oggi l'unico strumento indispensabile per far uscire l'Italia dalla sua paradossale condizione di isolamento
La penisola italica infatti per sua stessa definizione dispone di vaste vie di comunicazione marittime due grandi autostrade poco trafficate come il mar Tirreno e l'Adriatico
Mentre sul versante settentrionale appare delimitata da una catena montuosa come le alti tre anni ritenuta insormontabile
Le gallerie base del Frejus del Brennero il traforo del Sempione e il terzo valico dei Giovi rappresentano i terminali organici di tutte le filiere merceologiche merceologica indirizzate al mondo mitteleuropeo e non solo
In una prospettiva futura che miri al trasferimento del cinquanta per cento delle merci dal trasporto su strada quello su rotaia dall'organizzazione entro due mila trenta pare oggi più che mai improcrastinabile e indiscutibile
L'universo delle reti clienti divenuto il più grande tangibile tentativo programmatico a lungo termine su scala comunitaria
Non ci si può esimere da riconoscere la strategicità di determinate scelte europee sul mondo del provincialismo
Specialmente in alcune fattispecie deve essere considerato un obiettivo prioritario a sottrarre al decisionismo localistico inerziale l'uso il futuro di determinati terminal portuali giacenti nelle reti transeuropee
L'acquisto carteggi città è già stato oggetto di analisi in sede nazionale e comunitaria
Dobbiamo ampliare i nostri orizzonti verso il concetto di società di gestione di corridoio l'unico modo per adeguarci ai cambiamenti sulla cascata la che hanno investito il mondo della logistica infatti e quello di unificare la risultante delle forze che agiscono in quest'ambito
Definire ultimo fatto approccio empirico alla realtà merceologica da replicare non solo su scala europea ma anche su scala nazionale
Che travalichi il concetto di terminal portuale giungendo ad abbracciare tutta la realtà dietro porti interporti e centri intermodali dislocati lungo la penisola e lungo i corridoi transnazionali e transeuropee
Immaginare che la Sardegna pure in presenza del solo porto di Cagliari riconosciuto come cosa all'interno delle reti clienti
Possa disporre di un'unica società di gestione delle realtà portuali e in futuro aeroportuali integrata con la Regione corse con le Isole Baleari significherebbe dare reale attuazione al corridoio plurimodale Sardegna continente un'occasione per dar vita ad un vero cluster logistico euromediterraneo in grado di spazzare via provincialismo e rendite di posizione
Allo stesso modo non possiamo ritenere utopistica una collaborazione strategica tentoni patto ben superiore alla precedente tra l'universo della portualità ligure e quello dei Paesi Bassi
Una simile scelta basterebbe per denunciare non solo l'importanza del terzo valico dei Giovi ma i ritardi accumulati nella sua realizzazione se pensiamo che il traforo del sud è stato aperto al traffico nel due mila sette
L'assenza di una compagnia di bandiera o di riferimento efficace competitiva nonostante l'ottimo lavoro portato avanti dai commissari Alitalia presenta ancora una volta bilanci in rosso
La perdita prima di interessi e tasse a marzo è stata di centosessantasette milioni ai quali ne vanno aggiunti circa ventidue corrispondenti agli interessi sul prestito ponte di novecento milioni
In tutto si arriva a centottantanove milioni che significa spense Santa tre al mese
Il tutto si inserisce in con contesto aeroportuale che non vede ancora Roma Fiumicino Milano Malpensa Venezia Tessera collocati alla rete ad alta velocità
Un grave ritardo accumulato nel tempo fatto di scelte sbagliate provincialismo imperanti soprattutto nella realtà lombarda e di Varese
Che potrebbe però tramutarsi in un punto di forza salite Venica nella compagine azionaria con una cordata mista pubblico privato fossero le Ferrovie dello Stato e Cassa depositi e prestiti
Una scelta questa di Indirizzo neo dirigista che non può essere però esclusa a priori
Ultimo punto la quando Health Juan pronto
Ultimo appunto per elencazione ma non per importanza rappresenta senz'altro un'opportunità di sviluppo per l'intero sistema Adriatico che ci pone davanti a numerosi vivi di natura diplomatica e geopolitica
Cucina o Stati Uniti e perché non entrambi
La nuova Via della Seta rappresenta nell'orizzonte del lungo periodo il più interessante strumento di programmazione in grado di unire Oriente Occidente che ruolo dare all'Italia le pertinenze italiane del corridoio baltico Adriatico l'asse Trieste Venezia Bologna Ravenna rimangono tutto di una miniera di progetti
Pronti ad integrarsi una volta realizzati con l'entropia in arrivo dall'Oriente opere osteggiate come l'asse viario
Oltre a Mestre l'asse ferroviario Udine Venezia il porto altura di Venezia e lardo quale di Ravenna troverebbero finalmente la loro ragion d'essere globale
Alla politica il compito di concretizzarla vincendo quel male oscuro la forza dell'inerzia che paralizza gli orizzonti presenti e futuri dell'ingegno umano
Grazie Giovanni prima di dare la parola ad Alessandra Necci vorrei ringraziare l'onorevole veda per averci per la sala
Adesso vorrei dare la parola saldamente cieche in virtù anche del suo ruolo conosce momento strutturale del mobilità anche non sia un punto di vista tecnico ma anche da un punto di vista storico politico quindi passo nella parola grazie
Buongiorno a tutti grazie di essere di avermi invitato ringrazio Giovanni che essa ringrazio il nostro autorevole relatore gli amici che son presenti io ho aderito
Con grande interesse a questa iniziativa di Blue Label anche se prima non non abbiamo avuto occasione di conoscerci
De visu diciamo così perché mi ha molto colpito questo tema
Dell'infrastruttura pensata dai giovani
Mi consentirete ovviamente un po'perché poi di fondo io faccio lo storico i quindi somma conosco molto bene il passato che spiega come noto molte cose del presente
Quindi mi consentirete una digressione che credo che sia quello che vorreste da me in fondo una digressione su ciò che ha portato alla situazione di oggi poi Alessandro senatore Russo faranno una disamina sicuramente più approfondita su dati su dati tecnici naturalmente
Dunque noi di con l'avevamo organizzato con la Fondazione intitolata a mio padre Lorenzo Necci una serie di convegni fra cui uno quattro anni fa che si intitolava Lorenzo Necci un uomo ad alta velocità in un Paese bloccato
E quindi mi ha fatto particolarmente piacere Giovanni vedere il piacere magari non è la parola giusta diciamo che mi ha colpito vedere che il tema è sempre sblocca e ti Italia mio padre io con lo ricordo perché avevo l'età dei ragazzi che sono qua oggi è anche un po'meno e io mi sentivo sempre ripetere che un Paese che non investe in infrastrutture è un Paese che non ha futuro e questo secondo me è un dato ineludibile dopo tanti anni anzi è ancora più grave
Noi vedete
Sentiamo tanto parlare di infrastrutture senza che poi si capisca perfettamente bene cosa sono e anche a cosa servono cioè sono uno slogan
Molte volte in positivo molte altre in negativo ma io ho avuto la sensazione che più che un addentrarsi su cosa sono e a cosa servono si discuta
Perché uno e quattro o perché contro e questo secondo me non è mai tanto corretto
La Roma io questo lo dico da storico il grande impero romano è stato fatto su due assi fondamentali infrastrutture materiali e cioè le strade i porti
E gli acquedotti perché Roma è stata la grande Roma perché c'erano le strade infrastrutture immateriali e cioè i codici i codici civili al suo avvocato i codici romani hanno dato il diritto al mondo e il latino
Quindi partiamo da qui sta connotazione secondo me molto importante
E cioè le infrastrutture che sono in un certo modo il collante delle civiltà non c'è una scelta che si possa sviluppare senza infrastrutture guardate le fasi più cupa della storia dell'umanità
Anche la parte prima dell'anno mille la prima cosa che c'è e carenza di infrastrutture non ci sono le strade banalmente non ci sono i commerci e non ci sono i contatti fra i popoli questo è molto semplice ma è un dato che siccome la gente non vedo tanto quindi dicevamo le infrastrutture sono innanzitutto un collante di civiltà noi potremmo definirle basta vedere la Treccani ci sono mille definizioni ma diciamo che sono eminenti che intermedia notti sono relitti di beni e disservizi
Allora secondo me è una parola chiave quando noi andiamo a toccare il tema delle infrastrutture è la parola connessione
Perché le infrastrutture devono necessariamente essere connesse fra di loro e dialogare fra di loro ma al tempo stesso devono connettere le persone
Un noto slogan di un telefonino che io ancora perché tu San per cellulari vecchi diceva Connecting People effettivamente le infrastrutture devono connettere le persone perché lo scopo fondamentale lo dice la parola è in fra fra una struttura e l'altra
Poi arriviamo un pochino un pochino più più vicini e ai tempi nostri
Dunque Italia e poi ripeto i relatori successivi sicuramente si addentrerà hanno su cifre i temi più tecnici però noi io vorrei partire da un dato che un dato geografico che poi si vede
In tutti i documenti che sono stati portati oggi l'Italia è al centro del Mediterraneo
Quello che appunto i Romani chiamavano il Mare Nostrum
Ebbene noi non siamo riusciti a diventare egemoni o comunque leader nelle politiche euro-mediterranea
Non ci siamo riusciti e quindi non abbiamo contrastato minimamente lo slittamento dell'Europa verso est era chiaro che con l'allargamento ad Est ci sarebbe stato un problema di spostamento totale
Dellas europeo noi abbiamo conosciuto una prima rivoluzione in questo senso nel mille quattrocentonovantadue con la scoperta dell'America perché in mare di riferimento diventato l'oceano Atlantico
Ma era un processo molto lento oggi tutto ma molto più veloce
Allora il tema secondo me è cruciale che poi era quello che non solo mio padre ma tutta al luglio e tutta la squadra di lavoro che era le ferrovie negli anni Novanta aveva immaginato un sistema infrastrutturale integrato
Questo è cruciale
Perché se noi non mettiamo insieme infrastrutture che dialogano fra di loro e quindi le strade e le autostrade i porti interporti le ferrovie i gli aerei e tutto le navi naturalmente e tutto il resto le metropolitane perché papà pensava la cura del ferro
Se noi non creiamo un sistema integrato
Facciamo solo singoli pezzi
Allora il tema principe secondo me molto serio del rilancio infrastrutturale e avere una governance globale
Un sistema che in termini cioè se non si progetta se non si pensa in termini di Progetto e quando io penso al Progetto pancia una cosa globale e si fanno i singoli pezzi il rischio che si costruiscano poi magari delle cose che possono essere utili ma possono essere anche cattedrali nel deserto
Questo è un primo tema e cioè il rilancio del sistema infrastrutturale paese nel euro mediterraneo che fra l'altro avrebbe evitato gli enormi conflitti Mediterraneo lo sappiamo benissimo cosa è diventato non ci torniamo oggi ma avrebbe un'infrastrutturazione senza aria del sistema avrebbe portato a una situazione molto diversa nell'aria del sud del Mediterraneo
E questo è un primo tema dicevo il sistema infrastrutturale paese
Io ricordo con molta così anche se ripeto ero molto giovane ma ricordo molto bene V il tema che preoccupava che turbava un po'tutti quelli che lavoravano su questa cosa e cioè l'alta velocità di cui tanto si ritorna a parlare in questi giorni non era solo una tenda una come dire un record di percorrenza
Nell'idea che aveva mio padre tutti quelli che con lui lavoravano l'alta velocità era una tessera del mosaico
Perché il quadruplicamento della linea i quadri Lucca Quadruplicamento delinea perché c'era l'alta velocità c'erano i treni pendolari e ne ha parlato adesso Giovanni c'era e c'è la logistica torniamo ancora al tema dell'euromediterraneo è mai possibile che le merci partano dai Paesi asiatici salgano da su prezzo e poi arrivino ai grandi porti europei come per esempio a Rotterdam e Amburgo e non si fermino nei porti italiani
Questo è un elemento cruciale perché la logistica che il secondo tema molto importante su cui andiamo a riflettere oggi non è solo i container RAI la logistica i partiti interporti con le merci che vengono in qualche modo liberate che danno lavoro quindi torniamo sempre al tema produttiva tema tre la mobilità ora voi tutti conoscete benissimo
Il fatto Giovanni citava poc'anzi dei dati la mobilità diciamolo in termini molto semplici ha un'incidenza molto rilevante sul prodotto interno lordo di ciascun Paese cioè sul Pilla
Quindi più è disagevole la mobilità e più c'è un'incidenza pesante sul prodotto interno lordo di un Paese
Noi questo oramai lo vediamo in termini quasi drammatici allora torniamo alla parola chiave di oggi che infrastrutture io direi che innanzitutto le infrastrutture sono la base dello sviluppo e la garanzia della sua continuità punto numero due delle infrastrutture devono possedere una loro etica quando io dico etica dico che bisogna sapere a cosa servano quanto costano e quanto tempo ci vuole per realizzarle e questo è un tema ineludibile naturalmente
Dopodiché c'è un altro tema che era quello che vi ho detto all'inizio devono essere inserite in una rete di altre infrastrutture
Noi viviamo in quello che viene chiamato lo ricordava poc'anzi Giovanni un sistema integrato di flussi flussi di merci flussi di persone o di persone e di merci se preferite tutto questo è stato reso molto più drammatico dalla globalizzazione naturalmente drammatico nel senso che è cresciuto a dismisura
Quindi noi abbiamo una serie di problemi che sono dall'emergenza traffico inquinamento al problema della del traffico urbano alla al congestionamento delle strade delle autostrade ma poi c'è un altro dato secondo me ancora più grave
L'Italia lo ripeto pensate la sempre nella nella logica dalla sua posizione geografica al centro dell'euromediterraneo dovrebbe dotarsi di un sistema che le consente di attrarre
Tutela nelle merci l'abbiamo detto a decongestionare l'abbiamo detto ma per esempio anche i flussi turistici voi sapete noi che livello siamo in Europa per capacità attrattiva di flussi turistici beh non certo il primo nemmeno il secondo e forse neanche il terzo
E tutto questo è sempre connesso a una problematica infrastrutturale vedete quanti quanti punti poi di riflessione io oggi desidero dare più che altro dei punti di così di pensiero e di riflessione
Purtroppo e questo mio ballo diceva molto spesso l'infrastruttura non possiamo negarcelo è vista come un in feste alle volte è vista come un investimento per chi la realizza
Un po'meno per coloro che nessuno i fruitori e cioè i cittadini
E questo si connette a quello che io dicevo poc'anzi sull'etica delle infrastrutture cioè sapere quanto costa quanto ci vuole a farla
E chi la gestisce
Il Mediterraneo è rimasto sostanzialmente abbandonata a se stesso
Io ho sentito parlare del tema delle autostrade del mare dalla fine degli anni ottanta e queste autostrade del mare che erano previste anche da Dell'Oro poi prima di chiudere arriverà brevemente sul tema dei corridori
Ancora resta no un tema così non slogan ma
Noi continuiamo a ragionare per slogan io lo dico da storica l'ultimo libro che ho fatto che esso Isabella d'Este Lucrezia Borgia ma soprattutto il Rinascimento italiano
Colpisce per una cosa che siccome i ragazzi dovrebbero particolar mente guardare il Rinascimento italiano dice cos'è l'Italia di oggi
Perché a un Paese straordinario che vedeva da Leonardo a Raffaello dai medici agli Sforza
Non si somma mai un Progetto globale cioè quello che Guicciardini chiamava con molta intelligenza il particulare veramente ragazzi io vi invito riguardare se l'invio di una scelta perché dice di oggi
Quello che perché era il particulare del Cinquecento è in particolare mi è oggi
Cioè l'incapacità di mettere insieme delle eccellenze che possediamo solo noi perché noi abbiamo dato con Roma nel prima del del del di questi
Millenni ma anche nel Cinquecento noi abbiamo dato al mondo una serie di cose peccato anche se ne approprino sempre altre
Dove muore Leonardo da Vinci
Ambulanza in Francia da Francesco primo
Voi direte qual è il nesso con le ferrovia immesse potente perché purtroppo la vittoria e la prevalenza del particulare sul sistema Paese è un tema che identico peggio perché non abbiamo più Leonardo da vinci naturalmente
Torniamo ultime due cose
Che riguardano le ferrovie voi sapete che c'è stata una diciamo un grande cambiamento che ha introdotto la cosiddetta discontinuità nel sistema ferroviario con l'inizio degli anni Novanta nel novanta nel novantadue le ferrovie sono diventate S.p.A. ed è stata lanciata la TAV che era un project financing naturalmente non un project financing puro perché sarebbe stato impossibile in Italia del resto c'erano dei vincoli molto forti era un project financing con il sessanta per cento di capitale che era delle banche
E di un diciamo un gruppo
Che si occupava di garantire questo debito è un quaranta per cento afferente a ferrovie mi riferisco l'inizio degli anni Novanta
Dopodiché perché perché se è vero che il core business di ferrovie era naturalmente il trasporto passeggeri e merci ricordiamoci che poi ferrovie
è quello che ho detto prima cioè un valore aggiunto molto più ampio in cui c'è la logistica ci sono le stazioni c'è l'aria turismo c'è la finanza c'è il patrimonio immobiliare
Quindi voi dovete ragionare in termini di un insieme molto più ampio che non la tessera pure importantissima dell'alta velocità
Il tema dicevo della discontinuità
Quello che è veramente importante l'infrastrutturazione del territorio è il vero comune denominatore del rapporto fra la produzione e i consumi questo è importantissimo da vedere da vedere anche oggi
Purtroppo quello che era un grande progetto
L'inizio degli anni novanta è stato portato avanti solo in parte ripeto non c'è stato assolutamente uno sviluppo paritetico né del treno pendolari né tanto meno delle reti dedicate alle merci
E inoltre ferrovie alla fine degli anni Novanta ricomprato quello che era diciamo indebito in mano alle banche creando quindi diciamo una serie di problemi di bilancio molto seri
La tazza era immaginata con un finanziamento privato che andava aggiunge ossia quello dello Stato una serie di soggetti imprenditoriali di alto profilo che gestivano i lavori e poi il fatto che i lavori dovevano iniziare solo dopo aver avuto l'autorizzazione di Regioni Comuni ministeri e governi
Ripeto non un project financing puro ma un progetto che guardava allo sviluppo sostenibile in cui non c'era solo l'alta velocità
Ma c'era la cosiddetta alta capacità
Cioè linee percorribili anche da treni merci lo sapete bene ora io mi avvio a conclusione
Noi abbiamo fatto la parte molto così una parte di quello che era il disegno globale il fiore all'occhiello certamente l'alta velocità in tre anni sono bellissime sono disegnati meravigliosamente eccetera eccetera ma manca tutto il resto
Cioè il tema delle reti interconnesse fra di loro non c'è
Scusate l'Italia non ha un sistema infrastrutturale integrato nel quale ogni attore coordinato con gli altri attori non c'è una governance globale e al mio avviso questo è il problema più grave ultima cosa l'Europa ultima last but not least
Voi sapete tutti che l'Europa ha accettato una revisione delle reti Tennant
Nel due mila tre Van Miert aveva fatto il commissario aveva fatto un documento in cui prendevano sostanze corpo i corridoi europei noi eravamo interessati a quattro di questi corridori
Lisbona Lione Torino Trieste Kiev fa e poi Berlino a Palermo e poi a Rotterdam Jenova e poi ancora a Bari Durazzo Barnaba e in più le autostrade del mare
Il Parlamento ha approvato le le nuove reti tenda nel due mila quattro ha fatto un documento di finanziamento eccetera Meredith hanno arrestato un banco di prova della politica italiana io a quelli che dicono l'alta velocità secondo me non deve diventare uno slogan un un tabù l'alta velocità e come la globalizzazione bisogna capire qual è la valenza a cosa serve e perché l'abbiamo fatta
Non sono mai stata di quelli che prendono le cose o pro o contro perché o stai da una parte o dall'alto della barrique dell'altra della barricata
Diciamo un'altra cosa al contrario cosa sarebbe oggi in Italia se non l'avessimo l'alta velocità
Cosa sarebbe oggi l'Italia se noi tutti adulti giovani
Non avessimo dei terreni che ci consentano ieri era a Milano domani vado a Napoli sempre del mio libro di arrivare in un'ora due ore tre ore
Eludendo il trasporto diciamo in tasse epoche inevitabilmente troviamo sulle autostrade oppure l'aereo che magari minatorio vuole prendere cioè poniamoci la domanda al contrario
è stato fatto solo quel pezzo e se non fosse stato fatto nemmeno quello cosa sarebbe l'Italia oggi fanno e come resteremmo agganciati all'Europa e come possiamo restare dentro è un Europa senza un sistema infrastrutturale è così com'è questa la domanda cruciale
A comuni bisogna rispondere quando si fa un dibattito però Cuntrò un tema come l'alta velocità se è vero che le infrastrutture sono il collante delle civiltà
Mi pare evidente che in loro assenza le civiltà non possono né crescere né svilupparsi nel dialogare tra di loro grazie
Grazie professoressa Necci adesso darei la parola al l'igiene Foderà ci che ci darà un serietà liti dal punto di vista tecnico su quanto abbiamo appena visto
Grazie Sandro ringrazio innanzitutto gli organizzatori di questa bellissima manifestazione ringrazio e saluto anche i relatori che mi affiancano io mi vorrei cancella bomba quello che stava dicendo che Sandro adesso che a un abbia dato una visione umanistica del problema
Io vorrei riprendere l'aspetto tecnico che quello che più mi compete con con dei numeri noi effettivamente abbiamo un gap infrastrutturale pesantissimo rispetto al resto dell'Europa rispetto alla media europea abbiamo il dodici per cento di dotazioni infrastrutturali meno ma dovevamo metterci anche la Romania Bulgaria eccetera eccetera
Quindi un che è perché stiamo vivendo da molti anni e quindi con
Alcune slide che vi ho fornito che volevo proiettare ma non ci è concesso
Così vorrei ripercorrere un po'gli aspetti storici capire come mai abbiamo questo gap che forse anche per capire che cosa dobbiamo fare in futuro visto che ne stiamo tanto parlando e lettere non sono concordi soprattutto a livello parlamentare il livello di Fini dovrebbe effettivamente fare per noi rappresentarci e quindi fare perno delle scelte per il Paese
Innanzitutto guardiamo dal dopoguerra a agli anni Settanta già qui si capisce il il significato e i motivi di questo gap infrastrutturale dell'Italia
Aveva una dal punto di vista di infrastrutture un un approccio molto centralizzato
Vi erano tre dicasteri completamente scollegati tra di loro
Il i lavori pubblici il cui presidente era il ministro dei lavori pubblici e sovrintendeva a tutti gli aspetti stradali gestiva con con l'azienda ANAS circa ottanta mila chilometri
Di di strade di cui sei mila chilometri strade e autostrade poi il ministero dei Trasporti che aveva come il presidente il ministro dei trasporti
Sora intendeva a sedici mila chilometri di ferrovie e anche agli aeroporti e poi il ministro della Marina mercantile che si occupava ovviamente della portualità
Le aree urbane erano completamente escluse da questo da questa organizzazione da queste Companion c'era nessuno a livello i dicasteri che si occupasse delle aree urbane e pensate che a Londra già da un secolo avevano realizzato inaugurato la prima linea metropolitana danno e non c'era neanche
Un un soggetto competente
Sulle dodici aree grandi era urbane
Quindi questa frammentazione di di competenze questa mancanza di una visione complessiva ha reso praticamente inutile
Qualsiasi tipo di programmazione organica
Non è stata proprio possibile
E soprattutto è mancato il governo del territorio alle alle regioni sono state istituite soltanto nel mille e novecento settanta ma per una decina di anni non hanno neanche operato appieno
E quindi tutta la competenza tutta gestione infrastrutturale era demandata ad ANAS per per le strade e alle Ferrovie dello Stato per per quanto riguarda le Ferrovie
Le ferrovie poi avevano
Erano state
Erano nate con una grande intuizione all'inizio del Novecento si è fondata le Ferrovie dello Stato grande intuizione di Cavour che un altro dopo l'allora Leonardo forse una delle menti più illuminate che ha capito tanto di più
Anche in campo infrastrutturale e tanti altri che ha pensato perché le varie reti dei singoli Stati Perceval ferrovia del Piemonte la filovia del Sud la ferrovia del e laziale eccetera eccetera tutte queste reti dovevano essere unificati in un'unica grande Rete per fare l'unità d'Italia perché se l'Italia non aveva navette non avesse avuto una rete di di trasporto chiaramente
Avrebbe continuato a ragionare come tanti stati separati e quindi da da questa esigenza di Cavour nel menu nel novecentocinque sono state fondate le Ferrovie dello Stato
Che poi sono passate sotto il bis il controllo appunto del ministro dei trasporti nel quarantacinque e diventato il tre ente pubblico nell'ottantasei e quindi società per azioni della novantadue l'ANAS invece è stata istituita nel ventotto
Azienda lo è diventato nel quarantasei ente pubblico nel novantacinque e dal due mila tre e società per azioni
Sapete che nel alla fine di dicembre di quelle del due mila diciassette Anas e Ferrovie è entrata nel gruppo Ferrovie Anas e per motivi ovviamente di bilancio di perimetro e pubblica amministrazione Potì molto complessi
Che fanno sì che adesso abbiamo un unico un'unica holding l'unico soggetto che gestisce il sistema infrastrutturale lineari
Negli anni ottanta la situazione cambia e si si innesca una forte spirito riformatore è una grande volontà pianificatoria che a due momenti Fortis essenziali nell'ottantuno viene stanzi vengono stanziati dodici mila miliardi di vecchie lire per Laborde ornamento della Rete ferroviaria
Tra convenzionale
Grazie a questi investimenti che si è realizzata la direttissima Firenze Roma il il corridoio adriatico proprio per le merci alcune tratte dalla Udine Tarvisio gli accessi al Brennero del Fleres plateau diresse
Agli accessi al Gottardo con la ferrovia di Monte Olimpino quindi si è cominciato a realizzare non soltanto parlandone ma realizzare i primi abbozzi di direte no cosa che fino a quel momento non non si era potuto fare proprio per diverse competenze dei dei vari ministeri
E nell'ottantaquattro e la legge duecentoquarantacinque proprio prevede le l'elaborazione di un piano generale dei trasporti
Quindi sia un forte coordinamento tra Governo e regioni che hanno incominciato finalmente ad operare a rappresentare lei non è competenza del territorio e addirittura al piano generale trasporti hanno partecipato ben otto dicasteri quindi il Tesoro Bilancio e Programmazione i lavori pubblici Trasporti la marina mercantile all'ambiente a difesa e l'industria
Quindi una un grande piano che di cui oggi ancora apprezziamo le caratteristiche che viene approvato nel mille novecento ottantasei nell'aprile dell'ottantasei con un DPCM
Che il Piano aveva alcune elementi fondamentali di cui ha parlato anche Alessandra prima innanzitutto
Il la necessità di trasferire su ferrovia una quota rilevante di merci gravante su strada
E quindi sono stati individuati il il corridoio Torino Venezia e Milano Napoli come assi fondamentali per il rilanciare anche la logistica e nell'ottantanove
Viene dato avvio al progetto alta velocità con alla fine del
Nell'ottantanove del l'affidamento a discutere fino al novantuno per dopo l'affidamento a General Contractor per la realizzazione del corridoio Napoli Roma Bologna Milano i Torino Milano Verona Venezia
E i in questo nel Piano generale dei trasporti è prevista anche la realizzazione di due valichi ferroviari e una politica si parla filtri finalmente di politica delle aree metropolitane individuando dodici aree metropolitane
Su cui per lavorare principalmente
Anche i sistemi intermodali sono stati trattati né per il piano generale dei trasporti
E i sistemi interportuale Inter portuali per i video otto sistemi portuali tra cui Civitavecchia già Genova Gioia a Taranto Gioia Tauro Taranto Trieste
Sette noti Inter portuali tra cui Orbassano Verona Bologna Nola pensate che oggi ad Orbassano che viene alimentato da Ovest e quindi sta sul corridoio cinque prende i traffici ferroviari direttamente dalla Francia quelli che vorrebbero essere interrotti
Operano circa cinque mila detti quindi sono centri intermodali sì rappresenta uno una grande ricchezza per il Paese e poi vengono individuate Fiumicino e Malpensa realizzati pone ottantasei ottantasette il il i porti come porti Ario porti internazionali i i viene costituito un un unico dicastero come che ingloba qui dove confluiscono Trasporti lavori pubblici e Marina mercantile che l'attuale ministero delle infrastrutture
Che quindi a convocarsi la competenza di tutte le maniere Fred tutta la materia infrastrutturale ed è costituito anche il comitato di programmazione economica dei trasporti il CIPE te nel novantuno ed il fondo unico dove far confluire tutte le risorse destinate all'intero comparto senza dover passare necessariamente dal vaglio del ministero dell'Economia tutte le volte il CIPE etto poi è stato assorbito nel CIPE nel novantatré e il fondo unico ahimè abrogato
Gli anni Novanta hanno visto un un primo risveglio da parte dell'Europa si è incominciato a parlare di di corridoi europei il piano Christopher aziende
Commissario europeo
Che guardava molto all'Est in quel momento proprio perché da poco era caduto il muro e quindi era necessario portare i territori dell'Est più vicini al resto dell'Europa
Aveva individuato quattordici interventi prioritari
Da realizzare in dieci anni e tra questi il valico del Frejus già allora e del perenne ero la Conferenza dei di Creta sempre del novantaquattro ha comunque ha confermato poi questo orientamento e nella conferenza la conferenza si è ribadito che i porti strategici sono erano quelli proprio del individuati anche dal piano
Generale dei trasporti
Siamo al Duemila il Duemila è stato il periodo in della della realizzazione direi perché dopo il piano generale dei trasporti tondo povere fra tossiche piano fosse anche recepito in qualche maniera a livello europeo e si fossero previste creati i presupposti con
Le S.p.A. delle Ferrovie dello Stato con poi la le S.p.A. del dell'ANAS
Con l'unificazione dei dicasteri di competenza infrastrutture
Si è potuti per effettivamente partire con un grande piano di realizzazione di tutto quello che era stato individuato
Per cercare di colmare un gap pesante noia a quel momento anche causa alla legge Merloni che aveva paralizzato completamente il settore delle costruzioni
Eravamo precipitati al penultimo posto dei paesi dell'OCSE come dotazione di infrastrutture quindi ghetto pesante che gravava pesantemente anche sulla nostra economia
Il il il programma il giullare il processo programmatico che è stata avviata all'inizio del due mila con il Governo Berlusconi nel due mila uno aveva un impianto programmatico
Con un piano decennale di infrastrutture strategiche e un impianto normativo con la legge quattro quattro tre la legge obiettivo e poi la legge centosessantasei del due mila due
Un impianto finanziario con una dotazione di centoventicinque miliardi di euro di cui trentacinque per cento disponibili è un impianto operativo con la struttura tecnica di missione
Che a siglato del curato tutte le intese generali quadro
Con con le piccole regioni il
Dal dal figura che vedete a pagina dieci
Si vede l'Effetto della legge obiettivo evidente c'è stato una crescita di investimenti in infrastrutture dal due mila uno al due mila sei di del circa il settanta per cento rispetto a quello che si era potuto fare con la legge Merloni
Sono state e portata al CIPE più di cento vinti delibere e e sono stati finanziati rese disponibili ottantatré miliardi cioè in quel periodo in questione cinque anni circa settanta miliardi di euro che poi nel due mila quattordici e sono diventati ottantatré quindi il fabbisogno complessivo il costo complessivo degli interventi approvati e tra questi pensate che cioè anche il passante di Mestre c'è l'altra per il completamento dell'alta velocità c'è il ponte di Messina opere importantissime per lo sviluppo la crescita del Paese riportarlo a livelli internazionali la totale del costo delle opere approvate di duecentottantacinque miliardi di euro
Centoquarantotto centoquarantanove rimangono i fabbisogni le disponibilità centotrentasei miliardi per cui il di cui lo ottantatré a carico del pubblico e ci ben cinquantatré miliardi a carico del privato quindi sono finanziamenti privati che vengono convogliati nella realizzazione di opere pubbliche
E in questi anni si è realizzato la bellezza veramente realizzati saldo diceva prima uno
Li vede già fatti dopo tante polemiche fra non sanno si rende conto cosa c'è dietro ecco c'è un'attività programmatoria che è durata più di vent'anni
Ieri sono stati dire realizzati in questo modo ottocentocinquanta chilometri di autostrade
Tra cui finalmente completata la Salerno Reggio quattrocentosessantotto chilometri di ferrovia quindi tutto l'asse alta velocità settanta chilometri di linee metropolitane che ci consentono di ridurre un po'quelli che che abbiamo rispetto ad altri paesi però con questo siamo ancora con una dotazione di metropolitane che e la metà di quella di Londra di della sola Londra oggi va bene questo per dare il senso del Dieppe nel dire che abbiamo di fronte
Sono stati finanziati anche il Brennero
Il Fréjus che qualcuno non ama
A livello europeo questo stesso tipo di approccio Grass grazie anche a il l'attività del governo italiano e il fatto di aver trovato un commissario europeo come Karel Van Miert che
Compianto
Ha capito l'importanza Teti Italia ed il ruolo dell'Italia
Che che riveste per la sua posizione geografica del Mediterraneo l'impianto anche europea è stato molto simile a quello della legge obiettivo con un impianto programmatico appunto con il gruppo di lavoro
Di alto livello sulle reti Terna coordinato appunto proprio da Karel Van Miert un impianto normativo un impianto finanziario in cui la l'Abbey
Coppi copre il debiti fino al settantacinque per cento e fornisce dei contributi a fondo perduto che vanno dal dieci al venti per cento un impianto operativo con nominando i coordinatori dei corridoi europei
Ecco questo è stato il panorama che è il panorama che si è disegnato nel primo decennio del due mila
In cui vede l'Italia attraversata da importanti corridoi come si diceva prima appunto dal corridoio cinque da Lisbona chi erra che passa da Torino attraversa appunto il fregio utilizzo al Fréjus
Milano Trieste e poi proseguì a Kiev il corridoio uno da Bellini Berlino a Palermo su cui un ruolo importante l'avrebbe anche il ponte di Messina e il corridoio dei due mari Genova-Rotterdam
Con il terzo valico dei Giovi come elemento di valico fondamentale e poi le le autostrade del mare le tanto nominati mai viste autostrade del mare
Il il parere la figura che segue rappresenta invece il sistema dei corridori all'interno del della commissione della Comunità europea
Questo questo sistema di valichi tende di sempre di più ad esaltare tenderebbe ad esaltare il alla funzione
Del nostro Paese anche data da una collocazione geografica d'Italia
Un paio un pontile lanciato nel Mediterraneo che potrebbe essere non era un ottimo anello di un elemento di congiunzione tra i traffici del Nordafrica del del Leste asiatico e e del centro con nel Nord e Centro Europa un un elemento di congiunzione che può essere appunto utilizzato al meglio
Con un ottimo con un buon sistema portuale e con una rete di trasporti assolutamente efficace questa vocazione naturale che forse nel Rinascimento o se ci fossero oggi terrà Nishi mentali
Verrebbe presa colta al volo invece facciamo fatica a a realizzarla concretamente e e a farla pesare anche ai nostri partner europei
Il di fatto anche per alcune cause che adesso ho individuato ma che ovviamente pongo la discussione di tutti innanzitutto una scarsa attrattività degli investimenti infrastrutturale i infrastrutturali in Italia
Se vedete quel diagramma
Di geometrico quella specie di di Ottagono il il lotta il l'esagono
Rosso è quello perché rappresenta l'Italia vedete il il dominio più piccolo proprio dal punto di vista dell'attrattività il lager la Francia e al primo posto il la reggente d'Inghilterra segue da vicino e poi altri Paesi europei
Il l'indice di dotazioni infrastrutturali come dicevo prima il dodici per cento inferiore alla media di tutti i Paesi a quindici euro per i il da alcuni fonti dei Lu della LUISS de uno studio fatto da Louis dell'oggi
Pre stima invita centotrentotto a settecentottanta
I miliardi di fabbisogno sul di investimenti nel settore trasporti e il il calo degli ultimi anni
Dopo gli anni della legge obiettivo in infrastrutture è stato del sessantaquattro per cento c'è passato da un tre virgola quattro a un due punto due rispetto al PIL e pensate
Che il costo di annuali dei finanziamenti quelli che dicevo prima
Sono ancora necessari sarebbe dell'ordine si si fanno i calcoli dell'ordine di dodici miliardi di euro l'anno
Per il costo lo stesso posto
Del bonus da ottanta euro per per l'Italia quindi potremmo continuare così a costruire le nostre infrastrutture e a conservare questo poi questa posizione geografica fantastica prima che qualcun altro ci pensi
Il costo dell'inefficienza diceva prima Giovanni che a Roma
Il costo la mobilità li spesi per la mobilità su mezzi privati si attesta
Sul sessantacinque per cento del del costo a Milano del quarantadue so tutti i valori molto alti a Londra siamo al trentatré a Parigi addirittura al sedici
Le famiglie italiane spendono annualmente una cifra intorno ai trentotto miliardi globalmente che vuol dire per famiglia due mila due due mila duecento euro
Di inefficienza proprio per il trasporto urbano che potrebbe essere potere per trasporti urbani più efficienti potrebbe essere da una parte un risparmio dall'altra un in una forma di investimento per soggetto pubblico
L'incremento di investimenti dell'un per cento poi invece aumenterebbe il piglio incide sul PIL dello zero quattro per cento quindi c'è questa corrispondenza diretta noi sei sette miliardi di investimenti fanno crescere il PIL di un punto quindi forse l'unico tipo di investimento statale che ha un effetto diretto sul PIL perché I Didn't tutti lavora intorno alle infrastrutture anche il tabaccaio che vende il panino o le sigarette all'operaio che lavora fuori casa
Il nel del due mila sedici tra l'altro il questo il costo del venti l'inefficienza nel campo e la logistica è stato stimato intorno ai tredici miliardi per la logistica spendiamo l'otto per cento del PIL in più rispetto alla alla media europea V questo significa praticamente circa sessanta miliardi di euro l'anno a causa delle efficienza
Del del costo
Pensate che sessanta miliardi l'anno sono il costo della Flagg tax secondo le stime che ha dato Mentana la l'altro giorno quindi se riuscissimo arrendere efficiente la logistica come nel resto d'Europa
Potremmo pagarci tutti meno tasse
Con un beneficio ovviamente a tutto il Paese
Che cosa fare ecco così come spunto di riflessione
Dobbiamo ripartire con degli investimenti importanti dopo la legge obiettivo se attuato solo ciò che era stato avviato nel due mila undici da allora è stato fatto ben poco
Il nuovo Codice degli appalti ha portato a una drastica riduzione degli investimenti infrastrutturali meno dodici per cento e quindi dobbiamo riflettere anche sul necessità di avere una norma così farraginosa così del difficile da attuare quando esistono già anche le direttive europee se tutti in Europa
Appaltano opere pubbliche in trasparenza
Insomma non vedo perché non possiamo farlo anche in Italia
In legalità e trasparenza occorre mirare a una infrastrutturazione completa del Paese quindi occorre mettere a rete il sistema infrastrutturale per le collegare i Paesi porti gli interporti alla rete principale
Il grande lavoro
Di chi ci ha preceduto di persone illuminate che hanno capito come poteva funzionare in Italia a servito per realizzare i grandi assi
No nord sud Est Ovest adesso occorre che questi assi arrivino anche nelle nostre case ne nelle nei negli interporti nel nel punti di produzione logistica altri
Le menti
Rimane sistema e questo è l'infrastrutturazione che ci fa andare avanti bisogna portare l'alta velocità al Sud perché fermarci a Salerno
Vuol dire continuare assegnare questa cesura questa stacco questa differenza netta tra il nord e il sud d'Italia bisogna assolutamente realizzare un progetto fantastico che io ho seguito come tecnico
Come i trasporti sta e come ingegnere di ponti
I in da vicino da molto vicino ho finito
Che il potere sullo stesso diversità Progetto definitivo già pronto che basterebbe metterlo in appalto ci sono anche i finanziamenti ci sono società che sono disposte a finanziare l'ultima battuta se non facciamo questo cosa succede i cinesi stanno comprando Società italiane di ingegneria stanno comprando i nostri porti a Savona hanno già concluso stanno realizzando con comprato il porto del Pireo stanno realizzando un porto in Algeria
A Valencia quindi loro la via della seta l'hanno capita e hanno capito soprattutto l'importanza dell'Italia come approccio e come Paese lanciato nel Mediterraneo se non ci muoviamo ci troviamo tutti in mano a ad altri ingegneristici grazie
Grazie al generoso Caracci in conclusione senatore Orsi parla Enghien chiosa di oggi e le infrastrutture grazie
Grazie grazie a voi risulta delimitato in questo seminario conferenza qui una sala stampa dalla Camera il fatto stesso che lo promuovono associazione di giovani
E sementi significativo perché le infrastrutture ovviamente partono giocare nel senso che vi trascorre servono all'Italia i romani
Quindi ha l'Italia
Di quelli che oggi sono giovani di quelli che ancora non sono nati
C'è una grande sfida globale nel sistema infrastrutturale lo dimostra innanzitutto il raddoppio del Canale di Panama da una parte il raddoppio del Canale di Suez dall'altra
Certamente la cintura che il più grande progetto infrastrutturale odierno lanciato dalla Cina per acquisire gli atti fermare una nuova via della seta che conduca poi le merci prodotti Energia
Dalla Cina
All'Europa attraversando gli altri continenti a questa sfida epocale prima deriva anche citato l'intervento diretto cinese nel Mediterraneo
La sfida
Non loro realizzata sui porti della Grecia
Perché le aree altri assetti infrastrutturali che attraverso la Grecia raggiungono i grandi mercati europei saltando l'Italia
A fronte del fatto che ancora oggi la gran parte delle merci la quasi totalità delle merci che passa attraverso Suez non sbarca e non viene sdoganata
Nei porti italiani ma travalichi i porti italiani molto spesso per esteso dove nati nei porti olandesi o tedeschi del nord Europa ed è paradossale
La merce viene sdoganata controllata anche laddove fosse controllata nei porti di Amsterdam ma o di Rotterdam e poi la stessa emerge che paga le dogane in quel porte quinto i paesi e far lavorare gli aziende di quei Paesi
Viene consumata in Italia
Giungendo in Italia attraverso normare reti infrastrutturali europee
E l'Italia dovrebbe essere
Ed è nata per questa quand'è nato come impero romano dovrebbe essere ovviamente la cintura naturale
Come si caratterizza l'impero romano si caratterizza attraverso due cose gli acquedotti le strade
Che ancora oggi si notano tutte le strade portano a Roma tutti gli acquedotti servivano a portare l'acqua nelle città ancorché romane non conoscessero il principio dei vasi comunicanti
E sanno ancora noi guardiamo le infrastrutture romane ci rendiamo conto di quello che era stata creato l'impero nasce sulle infrastrutture sulle infrastrutture dell'acqua sulle infrastrutture
Stradali
A fronte di questo cosa abbia
Lo dico senza
Volere essere polemico ma soltanto per evidenziare la realtà un contratto di programma lungamente studiato che dedica
Scuro su trentanove pagine quaranta praticamente due pagine intense allo sport
Due pagine intense allo sport anche umani diamo molta attenzione lo sport e la cura fisica due pagine intense allo sport intense dettagliate
Meno di due pagine
A trasporti infrastrutture e reti e telecomunicazioni
Cioè vien meno attenzione attutiscono infrastrutturati le reti delle telecomunicazioni della logistica nel loro complesso rispetto all'attenzione riservata allo sport e alle associazioni sportive proceda chiede per quale conflitto di interessi
E di voi direte però poi c'è il Mezzogiorno là dove non sappiamo che il principale che del Paese gap infrastrutturale da me soggiorna e Italia ammesso giorno sono dedicate otto righe per non dire nulla
Affronto delle due pagine di carta lo sport lo sport è il capitolo ventiquattro il Mezzogiorno il capitolo venticinque
Quindi si passa due pali sullo sporto a otto righe senza significato perché c'è scritto semplicemente che non saranno provvedimenti
Perché non serve a nulla nel senso che tutti i provvedimenti valgono bene un possono avere con prego e così
Che cerco riferimento regioni del sud si è deciso contrariamente al passato di non individuare specifiche misure col marchio nel soggiorno
Nella consapevolezza che tutte le scelte politiche previste dal presente contratto Compart terricola riferimento sostegno al reddito pensioni Investimenti ambienti fede nell'occupazionali sono orientate dalla convinzione
Verso uno sviluppo omogeneo economico omogeneità il Paese pur tenendo conto del differenzi cioè nulla
Non c'è nessun intervento di alcun tipo che recupera il gatto infrastrutturata nord-sud che il gatto che rende impossibile al Paese essere competitivo sul pianeta sparendo jazzistico rispetto agli altri Paesi europei
Veniamo poi al capitolo ventisette che successivo trasporti infrastrutture e telecomunicazioni dicevo due pagine ma se lo può leggere in maniera interessante la quasi totalità di questi due pagine e dedicato commi sviluppare
La mobilità sostenibile
Ciò all'ambiente
Giusto legittimo assolutamente peccato che vi siano poi a fronte di questo qualche riga sui porti
Cinque righe perché per dire che l'Alitalia debba tornare pubblica tre righe per dire che bisogna rimettere in discussione l'alta velocità
E cinque righe sulla RAI non sulle telecomunicazioni sulla RAI
Che è altra cosa rispetto al sistema delle telecomunicazioni cioè non c'è nulla che possa dire quale sarà sarà un impegno per la sistema logistico e infrastrutturale delle reti del nostro Paese a fronte di situazione che voi conoscete meglio di me che vede Nomentana il gap tra l'Italia e gli altri Paesi europei
Aumentare il gap tra l'Italia e gli altri Paesi mediterranei che il corridoi sia balcanici che i ispanici
E spagnole che aggireranno l'Italia
Rispetto a quella che è la funzione principale per cui è nata la nostra al nostro Paese perché è nata la civiltà romanica in poi
L'Italia è che quella di penisola proiettata nel Mediterraneo e quindi naturale infrastrutture tra il sud e il Nord del mondo
Io quindi sono molto preoccupato non mi azzardo a dire quello che sono detto da qualcheduno perché non ci credo
Che la nuova collezione fatta da barbari
Ma utilizzando la stessa terminologia posso dire che che certamente non è fatta da Romano
Perché i romani avrebbero puntato innanzitutto sull'infrastruttura logistica su ciò che tiene nel tempo
Perché tutto quello che un romano hanno fatto hanno fatto per temere nel tempo
Se noi ancora oggi vediamo i grandi monumenti romani dividiamo perché hanno costruiti per durare nel tempo
Non a caso utilizzando il marmo
Mentre altre civiltà utilizzavano in legno
Proprio perché loro costruzione hanno fatto e per durare nel tempo
Perché erano fatte oggettivamente per migliorare le condizioni delle generazioni future
Qui invece tutto quello che vediamo in questo contratto lo vediamo per consumare il presente
Il reddito di cittadinanza un modo per consumare il presente
Non per investire sul futuro io comprenderei faccio questa piccola divagazione per comprendere la differenza tra pensare progettare il futuro e consumare il presente
Io capirei Chiarelli cittadinanza ancorché sia sembra che sia di soli due anni
In realtà non è così se si legge bene e a vita
Fosse un provvedimento ponte di due anni in attesa che io costruisca che cosa le condizione per dare lavoro allora avrei dovuto avere due pagine sul Mezzogiorno per dirmi
Come posso attraverso una politica sulle infrastrutture sulla logistica sull'impresa
Cresce Possa creare da qui al due tre quattro cinque anni nuova impresa e quindi nuovo occupate nel soggiorno
Allora capisco pure di cittadinanza tampone perché nel frattempo sto realizzando le condizioni perché le aree occupazione e lavoro nel nel Sud ma se non c'è alcun progetto di questo tipo
Al termine di due anni le condizioni del lavoro sanno peggiore dell'attuale e quindi reti di cittadinanza vita
Altrimenti ci doveva essere un grande progetto ricreare occupazione impresa nel Mezzogiorno anche attraverso il recupero infine del gap infrastrutturale
In modo da tale da dire tra due tre quattro cinque anni Carriero cento duecento cinquecento un milione gli occupati nel settore privato presumo emesso giorno quindi rende cittadinanza è una misura tampone in questo modo una Rizzuti misura invece strutturale duratura nel tempo come dire
Io condanno il Sud alla marginalità e condanni il Nord a mantenere il Sud marginali
Sul tema infrastrutturale dicevo e questo credo che sia particolarmente grave dentro l'Italia deve necessariamente investire in infrastrutture oggi più che mai proprio perché lo fanno gli altri
E questa è la prima condizione non solo per rendere appetibile il nostro Paese investimenti infrastrutturali cosa che prima veniva denunciato non lo è affatto rispetto a quello di altri Paesi
Ma anche per creare condizioni di impresa per le nostre imprese le condizioni d'impresa per le altre imprese l'interesse strategico degli altri paesi a vederci
Ovviamente soggetto fondamentale di un progetto infrastrutturale che necessariamente deve e può passare attraverso la portualità la logistica e sistema ferroviario italiano laddove ci fosse una visione un progetto d'insieme
Cosa manca Manza la visione che cos'è la nostra nazione ma anche il progetto per attuare quella visione
L'attuale contratto di governo in una sommatoria di Nike
O anche di particolari ma non è nel non è espressione non delinea una visione e non configura un progetto
Con un esempio eccome se io stessi costruendo un edificio e mi stessi mettendo d'accordo con i fornitori
E col progettista sulla serratura migliore sulla finestra migliore sul parquet mi che mi interessa sui colori che deve avere quell'edificio tutte così interessante che si fosse opposto sottoposti alla sua sondaggi otterrebbe un grande consenso
Peccato che non c'è l'ingegnere
Non c'è un'architettura non son delicate le fondamenta e la struttura dell'edificio
Un progetto non è una sommatoria di particolari
Deve avere una sua anima una sua dimensione la sua struttura una suo contabilità
Quello che manca a questo contratto tanto più grave
Perché manca proprio nel campo infrastrutturale dove non si può prescindere da un progetto del sistema ci vuole un progetto un sistema tanto perché più e più grave o perché non con non prevede nulla per i giovani
Se ci fate caso non c'è assolutamente nulla sul futuro del Paese e quindi sui giovani
Non c'è assolutamente nulla su quello che può essere la loro condizione nell'immediato futuro
E quindi la condizione della nostra nazione avete fatto bene a fare questo meeting che oggi
E casuale la scelta di oggi
Però questa casualità come spesso accade nella cronaca talvolta anche nella storia è una coincidenza particolarmente fortunata proprio mentre dovremmo avere una scelta sull'indicazione come chi sarà il capo del governo
Spero che scelgano un esperto di diritto amministrativo come sembra sia perché sento un contratto che se l'esecuzione del contratto spetta persona Tura uno che si esperto di diritto amministrativo
Avrete più il ferito che fosse invece qualcheduno che abbia una visione lo abbia dimostrato del progetto Paese
Che passa tante per qualunque Paese in queste condizioni della globalizzazione tanto più per l'Italia la cui vocazione e l'internazionalizzazione l'infrastruttura
Passa attraverso un progetto infrastrutturale che qui totalmente manca denunciarlo oggi in questa sede credo che sia stato una fortunata coincidenza sicuramente un'opportunità che voi potrete sottoporre alla classe politica vorrei dire classe dirigente ma non lo è
Classe politica italiana
Purtroppo tempus sfuggiti Rear pagabile però non posso esimermi dall'ringraziare il nostro deputato Salvatore veda insieme a tutti i relatori a tutti i partecipanti
Per aver reso questo evento possibile
Salvatore io ti invito qui a fare un saluto sì non è
Possibile e
Ti ringraziamo ti ringraziamo tutti tantissimo perché sei stato efficientissimo nell'organizzazione e ai anche insomma sopportato un poco un po'di ritardi ma d'altronde parliamo di di grandi opere di infrastruttura i ritardi
Ci sono o ci sono sempre in quest'ambito faremo una legge-obiettivo per accelerare con gli accrediti grazie a tutti per la vostra partecipazione