"Le nuove frontiere del razzismo"

Siamo cominciare
Sì sì si sente
Come sapete questo incontro
Prende spunto dalla pubblicazione del primo numero del secondo hanno di critica marxista nuova serie
Un numero monografico
Dedicato alle nuove frontiere del razzismo
Che è appunto l'argomento sul quale si svolgerà questa
Tavola rotonda
Credo che non ci sia bisogno di ricordare
Qui ma forse ai più giovani
Qualche parola va va ricordata che critica marxista arrivista che ha una lunga storia dietro le sue spalle
Fu fondata mi pare nella primavera del sessantatré
O nell'estate sessantatré subito dopo la trasformazione
Decisa da Togliatti e di rinascita da mensile
A settimanale
I primi direttori di critica marxista furono Luigi Longo e Alessandro nata il primo redattore capo fu Romano retta fu concepita rari come una ressa idee di riflessione teorica
Avvertita come necessaria proprio in rapporto al fatto che contemporaneamente rinascita diventava
Uno strumento il più diretto intervento politico strumento di analisi di dibattito di iniziativa
Come infatti è stata con il lungo periodo particolarmente la sua fase migliore
Critica marxista rimasta per quasi trent'anni è una rivista strettamente legata alla storia del Partito comunista
Tant'è vero
Che i direttori erano nominati dal comitato centrale del Partito comunista era una rivista quasi ufficiale in questa sotto questo aspetto anche se non qualificata come rivista del partito
Dopo la trasformazione del Partito Comunista in nel Partito Democratico della Sinistra la nuova serie
Che come ha come direttori Aldo Tortorella e Aldo Zanardo
Non è più lo strumento di partito
Tra anche dal punto di vista pratico è il prodotto di una cooperare di una cooperativa di giornalisti e non giornalisti quindi anche una rivista povera per queste invito
Tutti ad abbonarsi
Perché abbiamo grande bisogno dell'aiuto
Di coloro che hanno qualche interesse per il lavoro che
Attraverso questa rivista si svolge dicevo non è più uno strumento di partito vuole essere uno strumento di analisi come detto
Nel sottotitolo che appare in copertura in copertina analisi per ripensare la sinistra
Più precisamente per ripensare
Le categorie di interpretazione della realtà
Che tradizionalmente sono state le coordinate fondamentali della cultura del pensiero di sinistra
E e attraverso questo ripensamento contribuire
A
Costruire un punto di vista critico che è il solo modo in cui oggi ci sembra che davvero possano vivere una posizione comunista come
Dal punto di vista critico dodici aiuti a comprendere le trasformazioni perché la realtà subito
I nuovi problemi che ci propone
E a riproporre una visione alternativa rispetto alla realtà così come c'è stato
è chiaro che così concepita la rivista non ha più confini di partito e nemmeno di area di partito
è un punto di riferimento per politici intellettuali del PDS non solo del PDS in confronto con altre posizioni culturali
In particolare mi pare un confronto di grande interesse quello che ci si è avviato sulla rivista che con la cultura
Femminile del movimento
Cultura femminista
E non esce neppure solo italiana si avvale anche di una rete di rapporti internazionali che ci si propone di estendere
Ad esempio nella
Nella traino tra i corrispondenti internazionali Butti Chick che se non sbaglio è il presidente della Società gramsciano internazionale
è stato anche l'istigatore
Essere uno dei maggiori studiosi marxisti degli Stati Uniti
Tra i collaboratori di questo numero ci sono non i nomi italiani ci sono sia marxista Pibe notti come Balibar
Oppure
Uno studioso come Cornel West perché dell'ala radicale del pensiero democratico Negro se non sbaglio dell'ala radicale del pensiero democratico
Io credo che sia abbastanza naturale che volendo ripensare le categorie della sinistra uno dei temi che per primi ci si è proposti di affrontare in modo particolarmente impegnativo come in questo fascicolo
Uno de un rappresenta costituisce uno dei terreni
I fenomeni nuovi fenomeni di razzismo di nazionalismo di contrapposizione etnica
Uno dei terreni sui quali il pensiero di sinistra nelle sue varie versioni
La cultura politica della sinistra e e anche la la pratica politica della sinistra
Ha subito
Una sconfitta di
Dimensioni storiche
E ha rivelato le sue l'insufficienza delle sue posizioni teoriche
Non c'è bisogno certo di ricordare che una delle idee fondanti della cultura di sinistra è sempre stata quella di internazionalismo
Un'idea
Ereditata dal pensiero borghese dal pensiero democratico borghese di una comune umanità che attraverso la solidarietà di classe
La parola d'ordine proletari di tutto il mondo unitevi
Sarebbe prevalsa sulle divisioni di razza di sesso di
Religione
Di nazione e imposto comuni valori di liberazione
Attraverso la costruzione di una società senza classi
In realtà questo internazionalismo già in passato pensiamo alla storia di questo secolo è andato incontro a difficoltà molto serie non a caso proprio la tragedia della prima guerra mondiale
Con l'esclusione delle contrapposizioni nazionali e i proletari dell'una e dell'altra parte che si combattevano
Determinò la crisi della Seconda Internazionale il passaggio alla terza internazionale
E tuttavia anche il primo Stato proletario cioè l'Unione Sovietica
Solo apparentemente superava le barriere
Di nazionalità in realtà era un grande impero che aveva cambiato forma politica comune
Oggi appare ben chiaro in un processo che era di parziale modernizzazione Marche punto non non riusciva a risolvere contraddizioni di fondo
E già nel vecchio impero erano presenti
E senza dubbio è molto significativo che dopo la fine della seconda guerra mondiale la capacità espansiva del movimento comunista è apparsa ovunque bloccata tranne che in quei casi in cui esso riusciva a coniugarsi
Sino a diventare la struttura diciamo partitiche ideologica fondante di un movimento di di di indipendenza di autonomia nazionale
Come la Rivoluzione Cinese onerata
Guerra di Indipendenza vietnamita o anche
In modi diversi nel caso occupano cioè al contrario non non come proprio come fattore d'indipendenza nazionale come identificazione anzi con una battaglia nazionale anche nazionalistica per tanti aspetti
Situazione la situazione di oggi chiama in causa pone in discussione tutto pro ancor più profondamente evidentemente questa
Cultura fondante della sinistra la sua visione dell'internazionalismo della solidarietà mondiale tra
Fra tutti gli uomini e tutte le top
Ma chiama in causa più in generale tutte le culture che in qualche modo avevano hanno l'ambizione di essere cultura di carattere universale
Pensiamo alla
Alla crisi del capitalismo rispetta la ai sua alla sua funzione di unificazione del mondo
Dobbiamo proprio appena incominciato ad Anzio presento solo ma nemmeno
La CRI la stessa crisi del capitalismo al grado la sua funzione di unificazione del mondo che certe andata avanti
Attraverso quella capacità di far proprie anche le contraddizioni pensiamo a come sono state usate le contraddizioni di razza di sesso di nazionalità dalla
In funzione dello sviluppo capitalistico ma al tempo stesso l'incapacità di risolverle a partire dal paese
Guida del capitalismo dagli Stati Uniti dagli Stati Uniti
E così pure le difficoltà per le culture
Che hanno un'ambizione universale come quelle è a fondamento che hanno fondamento nelle grandi religioni
Il rifiorire in modo così astro e il drammatico di contrapposizioni o l'uso delle motivazioni religiose come strumento di contrapposizione di sterminio come
Accade anche qui a pochi passi da Rory nella ex-Jugoslavia
Le forme di rinascita
Integralista in qualche caso come motivazione di identità di una lotta
Di indipendenza ma in tanti altri casi come strumento anche di oppressione dice
Ripropongono anche alle culture di carattere religioso il tema di una riflessione
Sul
Su queste su cosa rappresenta appunto questa rifiorire di q del razzismo e delle contrapposizioni etnico nazionale di e degli altri elementi di divisione
E che quindi io credo
E cieco
Da questi fatti da una parte senza dubbio esce confermata la necessità di lavorare a ricostruire i fondamenti di una solidarietà internazionale
Ma al tempo stesso se sempre più appare evidente come un internazionalismo astratto fondato su un'eguaglianza che non sappia tener conto delle
Delle differenze su cui costruire una diversa unità
Abbia fatto fallimento come occorra quindi riproporre le basi culturali stesse
Di un nuova di una nuova visione del di una nuova solidarietà internazionale
E quindi l'esigenza di una riflessione aggiornata sulle grandi questioni che riguardano
I fondamenti di queste contrapposizioni
La repressione aggiornata sulle
Sul tema della razza della nazione dell'etnia sulle divisioni religiose sulle contrapposizioni di sesso
Ragionare su questo
Ci è parso ci pare questo lo scopo del numero contributo che esso da
E punto ripensare su uno dei gli aspetti fondamentali
Le categorie di pensiero della sinistra
Io credo che si possa procedere
Nell'ordine
Al fa bene dico
In cui sono stati indicati gli oratori che io ringrazio gli oratori come sapete i
Coloro che hanno più accettato il nostro invito sono maggior rosa don Di Liegro Dacia Maraini Stefano Rodotà e poi Aldo Tortorella direttore della della rivista quindi darei la parola innanzitutto ad Alberto Asor Rosa
Come esordiente nel dibattito credo che
La prima cosa che sia opportuno aprire e che l'idea di dedicare numero di critica naziste
Al tema del razzismo o più esattamente dei razzismi è un'idea eccezionalmente indovina
Sia nelle intenzioni che l'hanno promossa sia anche poi nella realizzazione mi pare estremamente ricca e articolata del somme
E ciò meglio e
Pieno di cose che e anche difficile valutare tutte insieme
E quindi
Proprio per cercare di organizzare almeno un frammento di discorso
Io dico subito di voler riservare
Il tempo che mi è concesso ad una riflessione su quelli contributivi insomma Rio
Che si pongono più direttamente il problema di una definizione ridurre ridefinizione diciamo teorico culturale
Del tema del protezionismo in particolare i due saggi di valida e di Lichsteiner che cerca nuove
Immobili anche Diversi arrivando a conclusioni differenziate di
Resoconto dello stato attuale del dibattito e neanche capirla accademicamente della bibliografia
Devo premettere di non essere
Uno specialista del tema
Nel senso che mi accaduto raramente di pensarlo
In maniera diretta
Questo connessione
Nicolini Terme comunque e anche un dato di fatto
Che però L'Unità forse il vantaggio di parlarne undici Arcari parlarne in termini
Un po'più generali rispetto a quanto non facciano solitamente gli specialisti del tenne in quanto
Tema appunto isolata dire da un
Determinato contesto complessivo
Per reintrodurre le considerazioni che vorrei Bari su nuove proposte di lettura che vengono presentate dai due autori questione mi serve di dire
Un poco alle la mia
Il margine e che errori che di questo fenomeno con tutte le approssimazioni anche i limiti culturali del caso
Ecco io penso che il razzismo
Inteso certamente come io Ria o Prati
Teoria e pratica della superiorità di una razza su di un'altra o Sciumè Lea
Sia generalmente la combinazione di due fattori che forse converrebbe vedere separati per poterli meglio a fronte criticamente
Mi pare che da una parte quando ci troviamo di fronte ad una posizione razziste intesa nella sua
Generale esemplarità
Ci sia
Quella che io definirei uno identità culturale eccessivamente forte
Una specie di
Super-io cultura Lizza che si esprime sul piano filosofico uno anche religioso
Ma ci sia anche
A far da contrappeso queste identità culturale eccessivamente forte
Una identità di massa eccessivamente dei
Voglio dire
Generalmente parlando può darsi che mi sbagli
Le truppe di manovra del razzismo sono sempre dei poveracci indetti fitte di denti
Mentre gli stati maggiori del razzismo hanno un
Culto della propria identità che supplica
I limiti della civile convivenza per non parlare dei gruppi intellettuali che fanno capo a questo tipo di posizione come promotori o fiancheggiatori del Medicine
Non posso il semplificare ma se pensiamo al caso forse più esemplari di
Razzismo occidentale europeo del secolo col ventesimo e cioè il nazismo mi pare che le due connotazioni ci siano tutte e due
C'è una massa che
Credo che di aver perduto una identità o forse non ne non ne ha mai avuta una
E cioè un gruppo elitario politico intellettuale che invece
Molti implica
Quell'elemento
Identità forte che di tutti i gruppi dirigenti che si rispetti
Ci sono anche gruppi dirigenti che paradossalmente hanno un'identità minore di quella dei ceti che rappresenta il sì
Andiamo nel anomalia poco
Se queste
Ipotesi di proiezione
Minimamente fondato a me pare che nella storia del razzismo
Almeno di questo secolo
Si possono
In base a acque quei due elementi sulla base di quei due elementi cadere tre combinazioni di Venezia
Ci può essere il complesso di superiorità di gruppi
Politico e intellettuale
Separati dal deficit
L'identità delle masse
Cioè il razzismo dei gruppi intellettuali separato dalla forse
Mi verrebbe di dire del proletariato razzista nelle diverse situazioni europee in questo caso abbiamo delle forme di razzismo intellettuale variamente considerabili ma impotenti di fronte a
Abbiamo
In taluni casi una combinazione eccellente
Dei due fattori
Quindi abbiamo una cultura del razzismo
Che si incontrerà e Cumming
Con la forse
Del razzismo di massa perché neri niente
La richiesta di identità e questo è il caso esemplare del nazismo che vede
Insieme le due cose vede mercenari insieme
Le due cose
Ma possiamo avere anche secondo me il complesso di inferiorità delle masse
Senza quella identità forte portata dai gruppi politico intellettuale
Io personalmente ritengo che la situazione attuale
Sia per quello che riguarda come cercherò di spiegare meglio
Una situazione ma europea marginale
Casini caso qualche
Sia per quello che riguarda il rapporto dell'Occidente con il resto dell'
Probabilmente
La questione che il fondo dovrebbe interessarci di io credo che sia nell'ultimo nell'uno come nell'altro perso
Delle opzioni possibili prevalga la tesi
Cioè io credo che noi ci troviamo di fronte
Ha dei casi di razzismo di massa e cioè
A delle forme di
Bene riusciti di identità di massa
Che non hanno trovato non hanno trovato ancora
Una alleanza e una giustificazione sul piano di quel identità culturale eccessivamente forte dei gruppi politico intellettuali dirigenti che connessa con il primo fenomeno potrebbe dar luogo
Ad una riedizione
Del fenomeno naziste su di un piano ancore più vasto
Perché mi pare che
Il la situazione sia abbastanza analoga sia pure con me con enormi differenze sia per quello che riguarda i razzismi dell'estate sia per quello che riguarda ciò che il mio chiamerei senza
Tante reticenze il razzismo occidentale
Tout-court come insiemi ghiaccio di atteggiamenti che caratterizzano globalmente
Quasi indipendentemente dalle forze culturali e politiche di opposizione quella quota che nel mondo si chiama Occidente Occidente capitalistico
Perché a me pare che
Quando me anche
La identità culturale forte dei gruppi politico intellettuale
In coda razzismo diventi un fenomeno di regressione
Alle radici o a seconda dei casi alle origini
Che veicola darsi
Senza bisogno di mediazioni
La risposta rispetto al diverso rispetto all'altro
Questo e ciò che a mio parere sta accadendo
Barche
Siccome un sistema generale
Si è
Tutto e siccome ipotesi culturali forti sostitutive non ne sono comparse
Almeno riunione ciò che mi tre e il linguaggio lungo essendo
Della radice origine
Che può essere connotata dal punto di vista religioso un secondo me e corno data molto di più nei casi in questione dal tipo di appartenenza
Dei soggetti in questione
Ma lo stesso discorso a mettere che valga per ciò che io chiamo razzismo occidentali
A me non pare che nell'ampio
O più dentale si possa parlare di una giustificazione culturale può
Delli venti
In questo caso
Di civiltà
Nei confronti della quale L'Occidentale si colloca contrapponendosi anche
Tanta agonisticamente anche periodicamente all'altro o al diverso
Certo non si può parlare di Occidente così come si può parlare di identità
Serbo bosniaca o musulmano bosniache
Ma certamente se ne può parlare come di un'entità di appartenenza
Che
Ci muove che come smuove
Forme di superiorità razzisti iter nei confronti del resto de
Senza bisogno di richiamarsi
Ad una progettualità culturale e a un discorso appunto di giustificazione teorica e filosofica come in definitiva avveniva ancora niente nazismo nel rapporto di ad esempio si si poteva stabilire e in effetti si può stabilire ancora
Farà un certo tipo di predicazione miccia né supero mistiche e anche razzisti che e la sua pratica traduzione di stampo nazista
Allora quello che io voglio dire che
Complessivamente parlando
A me pare che il il problema del del razzismo si imponga otto
Più che come un un problema di
Schieramenti contrapposti
Di carattere ideologico poco
Come un problema di orientamento
Rispetto al percorso storico della
Civiltà di cui
Se infatti il tentativo di analisi che io faccio fosse minimamente fu Umberto si si dovrebbe trarne la conclusione
Che noi stiamo facendo probabilmente senza accorgercene
Un cammino retro verso rispetto a quello percorso dalla civiltà occidentale
Negli ultimi sei
Il ritorno o
Una scoperta
Di una identità occidentale che supera le barriere
Di classe
Ideologia e secondo me decisamente
Le barriere nazionali
Che non sono piumini e uno stimolo Magni anche un ostacolo
Alla formazione di una coscienza generale di questo tipo
Si sviluppa nel senso
Credo che si possa dire abbastanza tranquillamente di operare una repressione
All'indietro sia rispetto al filone
Democratico e qualità
Dalla rivoluzione francese
Mercatismo
Sia rispetto al filone Christiès
Cioè rispetto a quelle che sono state le due identità forti di massa
Che non hanno però avuto bisogno appunto perché erano identità forti di massa di porsi in maniera razzisti nei confronti del resto
E qui io credo che ci sia un un terreno di discussioni for perché se noi arrivassimo alla conclusione
Che
Ne tradizione democratico egualitaria socialista metterà dizione Christiès sono organicamente
Inclini predisposte ad accogliere o a promuovere una linea di discorso una frana
Razzisti
Allora forse
Riusciremmo in qualche modo a recuperare se se non un movimento di idee intorno a questo almeno una bussola per orientare il nostro rapporto con impresa
In un certo senso io
Non sarei indisponibile a prendere in considerazione l'ipotesi di cui parla ad esempio Licht mere nel suo nel suo saggio nel suo intervento per cui da una parte in un certo senso c'è la componente tecnologica pragmatismo tipica dell'Occidente capitalistico che può veicolare spontaneamente un grande razzismo di massa e dall'altra una componente culturale certamente più composita e che certamente non può identificarsi suo
Nelle voci della sinistra in questo senso mi pare che evitiamo dichiarante iniziale a rivedere le parole d'ordine della sinistra sia giusto ma in su
Che invece si potrebbe
Riconsiderare come me un
Pericolo importa
Di un enti razzismo di massa oltre che di un'operazione culturale dark ricostruire nel suo complesso e anche articolandola meglio di quanto io non sia in grado mi pare che il punto di analisi su cui bisognerebbe soffermarsi
Questo a mio modo di vedere
C'è una
A aldilà
E in e in maniera molto più significative
Di quanto non accade per i razzismi e riuscì di ritorno
Che sono da una parte la risposta alla crisi delle idee generali dall'altra in modo elementare di collocarsi in un mondo frammentato
Molto
Al suo interno antagonistico al di là di questi fenomeni importanti ma tutto sommato marginali e forse Risi duali cioè invece il grande problemi M
Di una intorno in direzione di parole d'ordine di mitologie razzisti che gli atteggiamenti razzisti finché stanno dentro la spontaneità del progresso
Di costruzione in questa fase di una civiltà occidentale
Come civiltà dominante come civiltà spontaneamente dominante sul resto del mondo e quindi in qualche modo legittimante come si legge praticamente
Tutti i giorni sui giornali da alcuni anni a questa parte a
Governare il mondo in nome di una oggettiva superiorità
Non più culturale e ideologiche Erna oggettiva superiorità di questa parte dell'
Tutto il resto dell'il che potrebbe spiegare molte cose insieme
Dal dal modo con cui l'Occidente è andato alla Guerra del Golfo
Carico oltre che di altre cose anche umori profondamente intrinsecamente razzisti all'atteggiamento che l'Occidente tiene nei confronti delle popolazioni subalterni
Che sono al tempo stesso
Il nostro riserva e anche
Biglietti collaboratori più o meno volontari del sistema chi riproduce
La loro subalternità ed a lungo Schubert subordinazione
Evidentemente
Propone di riprendere il progetto del moderno
Diciamo contrapporsi a questa visione del post moderno
Non so se sia una strada
Mi sembra che ci sia una differenza di scherma
Troppo grande
Fra queste analisi e questa proposta
Però non sono al tempo stesso quali si era proposto
Nel senso che mentre vedo l'insufficienza di ripresa pure sempre ciò che è il patrimonio
Tradizionale di questi due grandi filoni della cultura europea e mondiale che esso
Tura democratico egualitaria socialista della cultura cristiana come
Punto di riferimento di una ripresa trovo che qualsiasi progetto parziali
Fondato su una di queste
Componente
Si si rivela anche sul piano della proiezione culturale oltre che
Oltre che su quello pratico
Particolarmente insufficiente
A soddisfa are questa spinta di massa
Che viene da tutte le conosce e soprattutto viene dall'organizzazione del mondo così come noi perdiamo crea perché ci stiamo vivendo
Siccome non ci sono risposte io credo che però
Ci sia bisogno di mondo pensiero se il problema e questo bisogna dedica di
Sì più energia forse di quanto non abbia
Come diceva Asor Rosa cultura democratico egualitaria di
Tradizione socialista e cultura cristiana
L'una e l'altra chiamata in causa
Rimesse in discussione da queste
Rinnovare assenti
In modo acutissimo di conflitti di razza di nazionalità di religione
Passo la parola niente rosa
Spiega
Si riserva
Cita
Proviamo ad accostare
Servirebbe come
Concretamente
Montò in questa città abilità
Visti i grossi problemi
Causale dalla presenza nella nostra città
Diventi diverse religioni diverse tradizioni identità avesse
Va bene
E direi che forse questa esperienza che mi porta così appare anche il mio contributo in questa riflessione che io reputo molto utile e non credo che deve rimanere soltanto una riflessione
Che diventa un po'un satellite artificiale intorno alla storia che noi stiamo vivendo ma vuole portare un fascio di considerazioni di luce
Sui problemi che ci angustiano perché oggi parlare di razzismo non significa parlare di qualche cosa di molto lontano
Mi ricordo quando si facevano le sfilate qui in questa città contro l'apartheid
In Sudafrica e negli Stati Uniti e in altre parti del mondo
E oggi il diciamo che questo discorso contro l'apartheid
E contro il razzismo
Lo dobbiamo fare tra noi
Perché una volta i negri
O altre espressione culturale religiosa erano lontane
Oggi e
I problemi legati all'essere Negro
O all'appartenenza ad altre identità culturali e religiose è un problema che ci sta sotto gli occhi
Forse è vero che come è stato detto non ci piacciono i negri di altri paesi
Non ci piacciono i negri che ci stanno sotto le finestre
Ma anche vero che tutto questo ci porta a dare delle motivazioni
Alla lotta che noi stiamo facendo ogni giorno per evitare che il razzismo
Porti a delle conseguenza delle intenzioni pericolosissime
Da tutti i punti di vista nella nostra città e nel nostro Paese
Sappiamo quello che sta succedendo in questi giorni a Roma
La periferia in modo particolare
E provata dalla presenza di nomadi
Di diverse espressioni religiose etniche
Dalla presenza soprattutto di immigrati che la politica li condanna in maniera razzista
A vivere in luoghi di desolazione ed di estremo abbandono
Sappiamo direi la rabbia anche della gente che non so perse di fronte a questo fenomeno si possa essere indulgenti possiamo comprendere però non si giustificano questi comportamenti
Perché quando ci si ragiona ci si accorge che dentro è vero che c'è disgusto
Nei confronti di una politica che sta abbandonando
Soprattutto le fasce marginali del nostro Paese
Però poi ci sono anche delle motivazione che ci portano a dire
Che bisogna lottare contro il razzismo perché questa lotta ancora nel nostro Paese
All'anno zero
E si può anche spiegare perché è l'anno zero perché fino all'altro ieri
Era diffusa una monocultura nel nostro Paese
Diffusa una sola religione previamente mente anche se chi è che si dice cattolico voi non è praticante però di fatto questo noi lo riteniamo un fatto costitutivo della nostra identità di italiani
Per lo stesso le Pen in Francia
Per inserisce l'aspetto religioso come preponderante nell'identità del francese
Anche se non so come giustificare poi il razzismo e ogni atteggiamento di discriminazione Elvira abbia di violenza contro il diverso
Con una religione come quella cattolica cristiana
Che certamente mette al primo posto all'avidità e i diritti di ogni persona
In un quadro
Di tensione verso l'unità di tutto il genere umano dell'interdipendenza di tutte le persone
Dell'interdipendenza di tutti i popoli della terra tuttavia direi sia pure in in maniera schizofrenica
Questa identità il più delle volte e visto come il motivo culturale che porta a giustificare comportamenti di rabbia di violenza e talvolta e di vera e propria guerra nei confronti di queste diversità soprattutto le diversità costituite costituite
Da l'appartenenza
Ad altre razze ad altre identità religiose e culturali
Dicevo che forse questa riflessione
Certamente ci porta a tener conto che noi non stiamo facendo una discussione astratta
Ma intanto ci siamo riuniti a riflettere in questa sede come in altre sedi e per capire meglio quello che sta succedendo
E siccome mi pare che lo sbocco anche di questa riflessione
Debba essere un tentativo di rinnovare l'impegno politico che sempre deve essere motivato
Da un interesse da una responsabilità per la realizzazione del bene comune
Ecco io credo che
Mi è parso di capire anche dalla lettura sia pure frettolose di questa rivista che
Mi darà l'opportunità anche oggi di assumere una impegna ecco di diffondere il più possibile laddove siamo chiamati ogni giorno ad aiutare la gente a capire
Che il razzismo è un peccato
E che ogni forma di violenza contro l'altro
Una manifestazione non di cultura ma di ignoranza
E che il continuare ad avere comportamenti vivo paura significa correre verso comportamenti di violenza nei confronti di chi ci fa paura
E naturalmente tutto questo
Non si può fare con delle argomentazioni impietosi di misericordia di assistenzialismo
Se da una parte richiede un grande movimento e di impegni e di responsabilità perché quando si lascia in situazioni di degrado la gente non dimentichiamolo
Che tutto questo costituisce motivo di paura
L'inerzia per esempio della politica italiana
Nei confronti di quello che pure ha promesso
Con leggi ben precise
Non fa altro che provocare
Continue stimolazioni e provocazione alla paura
E anche alla violenza da parte delle popolazioni
Il lasciar vivere la gente nei tuguri
Senza nessuna possibilità di vedersi rispettata nella dignità e nei diritti tutto questo naturalmente contribuisce a relegare queste persone
In quelle fasce di emarginazione che costituiscono sicuramente oltre che una manifestazione di lontananza della politica dalla promozione
Ci spinge
A promuovere i diritti fondamentali indipendentemente dalle razze dalle religioni
E direi anche dallo stesso colore della pelle
In questo particolare momento che noi stiamo vivendo uscendo fuori direi da una situazione
Che certamente ci auguriamo tutti che non sia ripetibile nel futuro
Cioè da una situazione che ci vedeva tutto sommato caratterizzati dalla monocultura da una sola religione probabilmente per conoscere le altre culture le altre religioni le altre identità ci dovevamo spostare all'estero andrà a fare dell'esperienza all'estero
In una situazione estremamente ricca qual è quella invece che e attualmente che caratterizza attualmente la nostra storia di presente e certamente carente Rizza era almeno nel dato di prevedere che nel prossimo futuro le cose si possono modificare e ci auguriamo che non si verifica lo dico
Tenendo presente non un'utopia ma credo che ormai questo può essere considerato una sorta di profezia che si sta finalmente verificando
Cioè l'unità del genere umano
Che porterà sempre di più
A promuovere e difendere la propria identità ma non promuovere e difendere contro altre identità
Ma promuoverle difenderla
Tenendo presente che abbiamo il preciso dovere di conoscere e di stimare lei altrui identità
Credo che anche come Chiesa
Dobbiamo forse prepararci
A quello che il Concilio aveva definito dialogo ecumenico
Questo dialogo non solo con
Le religioni che bene o male
Si definiscono cristiane
Ma il dialogo con tutte le religioni
Però nella persuasione che promuovere e difendere la identità
Della nostra fede
Ci porta ad approfondire le motivazioni
Che ci devono condurre sempre di più
A dialogare e quindi anche a collaborare
Con le altre espressioni religiose
E direi che sono molto più numerose di quanto noi possiamo immaginare nella convinzione che il pluralismo anche religioso
Può costituire e vede costituire un servizio all'unità di tutto il genere umano
Da queste considerazione ne può derivare anche un impegno politico
Che mira a dare precedenza e questa della visione cristiana direi e molto preciso almeno da un punto di vista di contenuti
A dare precedenza a tutto quello che ci unisce e ci devi morire
E direi che le diversità
Non costituiscono un ostacolo ma devono invece essere una provocazione al dialogo
Per l'unità
A dare precedenza per esempio al diritto internazionale
Perché molte volte lo Stato di diritto delle nostre relazioni
è uno Stato di diritto riservato
Ai nazionali
Ed è quello che sta succedendo anche attraverso le rivisitazioni che caratterizzano un po'la storia dei nostri paesi di fronte all'immigrazione non mi riferisco soltanto al Trattato di Maastricht
Ma anche le indicazioni nazionali nei confronti della immigrazione
Sono delle volte delle legislazioni che mi erano più a garantire e a difendere i nostri interessi
Che invece a realizzare un diritto internazionale indifesa anzitutto dell'uomo
A qualsiasi terra e a qualsiasi cultura esso appartenga a dare la centralità all'uomo piuttosto che alla nazione
Direi che questa impostazione porta tutte le religioni della terra a identificare il contenuto essenziale della loro identità
Forse
Se approfondiamo questo contenuto essenziale potremo trovare anche dei motivi di dialogo e di collaborazione
Non tanto in difesa della nostra identità
Vogliamo anche dire in difesa della nostra identità ma forse l'identità che noi dobbiamo scoprire e questa apertura alla dignità e i diritti fondamentali di ogni uomo al di là delle sua appartenenza
Perché qualche volta se non la storia l'abbiamo fatto delle guerre di religioni e l'abbiamo fatto non rispettando il contenuto essenziale delle religione di appartenenza
Quanto piuttosto a mania di potere di sopraffazione
E non so fino a che punto per esempio il Vangelo Possa giustificare le crociate che sono state fatte nella storia contro il diverso
è un appuntamento direi preciso
Certamente impegnativo
Quello di fare dalla nostra appartenenza religiosa non mi riferisco soltanto certamente alla religione cristiana ma anche altre
L'appartenenza ad altre religioni monoteistiche forse le più diffuse nel mondo
Direi che il fare in questo significa considerarci
Un prezioso servizio rapporto che noi possiamo dare alla pace nel mondo
E dire questa pace dipende
Da tutti gli uomini di buona volontà
Da tutte le aggregazioni che si ritengono di essere delle aggregazioni civili
Direi che questa apporto certamente va e misurato nella sua importanza tenendo conto che il mondo attuale è lacerato
Ed è inizia
E la lacerazione la divisione del mondo non può non costituire un grosso motivo di preoccupazione per ogni fede religiosa
Dicevo che questo apporto può determinare anche uno spostamento di attenzione
Dalla difesa
Dei diritti nazionali
Come diceva padre Balducci invece alla difesa di un diritto cosmopoliti
Dare la precedenza non come avviene adesso che le carte internazionali sono soltanto un punto di riferimento e qualche volta queste carte internazionale neanche vengano rispettate basti vedere tutta la legislazione sul lavoro
Ma dare priorità al diritto internazionale perché si dà anzitutto priorità all'uomo
Nella manifestazione della sua dignità e dei suoi diritti fondamentali
E credo che tutto questo
Valga certamente come orizzonte sul quale noi ci dobbiamo collocare se vogliamo sentirci ancora operatori di pace nella solidarietà nella giustizia nella cultura dell'interdipendenza
Nell'obiettivo fondamentale da raggiungere che è l'unità di tutti i popoli della terra nel rispetto delle diversità
Ed è il fatto che tutto questo non avviene ci porta anche a considerare le nostre convivenze fortemente lacerante
Per il fatto che diverso anche nelle nostre società ci fa paura non ci fa paura solo l'immigrato ma nella società del benessere fa paura chi è che non gode benessere
Cioè ci fa paura ogni forma di diversità
Ed è questa la cultura diffusa
Di diverso è un prodotto sbagliato
O per lo meno il diverso va penalizzate
Come una che non ci sa fare
Non c'è nessuna considerazione del diverso malato di mente malato terminale
Che che non alla casa chi è che non ha lavoro
E mentre una volta la politica
Aveva fatto nozione ben precise che dava dignità l'impegno politico
E direi che la politica allora non era orientata alla difesa di interessi corporativi
Ma la politica era lo sforzo di far sì che i beni che la società produce siano beni prodotti per tutti
E quindi una responsabilità un impegno di tutti per tutti
Cercando di creare una società più giusta
E direi con particolare attenzione agli ultimi della società
In fondo il fatto che noi abbiamo un atteggiamento schizofrenico nei confronti per esempio degli immigrati
Perché da una parte noi riteniamo che siamo una razza superiore
E però consideriamo gli immigrati come coloro che ci vengono in qualche maniera a provocare nella nostra considerazioni di essere i primi della terra
Tutto questo poi si trasferisce anche nei rapporti
Con tutte le diversità che caratterizzano per esempio una realtà urbana come la nostra
Dove chi è che sta male
Viene considerato appartenente a una razza inferiori
E che queste considerazioni le dobbiamo fare
Le dobbiamo diffondere perché altrimenti se non ci interessiamo di questo succede quello che succede molte volte ha sottoscritto quando va nelle scuole
Dove ci si scontra con cultura e mentalità
Che naturalmente sono dettate anche dalla presenza in famiglie dove si ragiona così
In cui giovedì dicono perché non se ne stanno H
Tra loro gli immigrati
E siccome sono arrivati buttiamo via mare
E quando si fanno considerazione di tipo anche culturale per dire
Che in fondo queste persone sono persone come lui hanno la stessa dignità
Forse avete letto alla Costituzione italiana che si basa su una pari dignità di ogni uomo
E sull'impegno di tutti
Per sconfiggere le disuguaglianze questi giovani credono che noi stiamo dando un messaggio sovversivo
Ecco perché è arrivato il momento di non considerare la lotta contro il razzismo
Come qualche cosa
Di meno importante
Di altri messaggi
Che noi diamo forse la politica
Potrà riacquistare la sua dignità
Quanto si pone indifesa degli ultimi dei poveri della terra
Anche se essa che tutto questo probabilmente non sarà un discorso acclamato
Molte volte non troviamo i politici nella promozione e nella difesa di questa cultura su un uomo
Non tanto sul cittadino ma su un uomo sulla persona umana
E dire che su questo argomento certamente le religioni devono fare
Uno sforzo ulteriore io l'altro giorno fatto un matrimonio tra un ugandese e un'italiana
Non potete immaginare
Che sforzo inaudito
Per convincere i parenti della scorsa ad essere presente addirittura
Un anno fa
Celebrato un matrimonio dico un anno fa nel celebrato i diversi ma me lo ricordo con particolare interesse un matrimonio
Tra una cattolica
E un mussulmana
Non vi dico che fatica per aprire il consenso per fare questo matrimonio
Mi ricorda
Quello che accadeva qualche anno fa direi venticinque trent'anni fa quando era una zona del Prenestino
Dove non c'erano immigrati di colore ma c'erano gli immigrati che venivano dal Sud
La spessa reazione
Lo stesso impegno inaudito di convincere che in fondo siamo tutti uguali
Ecco io credo che questo è il significato di questo sforzo che stiamo facendo e gli auguro che questo sforzo possa essere l'impegno non soltanto di alcuni limoni impegno di tutti perché questa è la politica
Dacia Maraini data tra più impegnati in questi ultimi sui temi del Monaldi
Assegna
Sì ho letto questa rivista con molta interessante
E mi è sembrato una cosa un po'anomala in questo momento avere questa ambizione di una visione ampiamente internazionale il momento invece in cui stanno ritornando a galla tutti i particolarismi tutti regionalismo e tutti i nazionalismi quindi questi questo sguardo dall'alto che può sembrare quasi fuori moda
Se Dio vuole è un fuori moda che mi sta molto a cuore
E ecco però naturalmente questo porsi il problema del razzismo non è così semplice non c'è non basta dire siamo contro razzismo perché credo insomma abbastanza semplice dirlo
E che si pongono delle questioni dei problemi
Per esempio ecco una volta il razzismo
E come si combatteva col razzismo con l'integrazione si pensava che un Paese ospite dovesse imponente gravare alla sua cultura la cultura chi chi arrivava oggi che mi pare che l'atteggiamento è diverso è cambiato il modo di accogliere gli stranieri questo parliamo soprattutto di Paesi che hanno più abitudini ha un rapporto con gli stranieri come la Francia come l'America
Oggi c'è la tendenza al rispetto per la cultura d'identità il paese di origine le abitudini dei di coloro che sono emigrati
Ecco però questo a questo pone un grosso problema fino a che punto si può rispettare
La cultura di origine di un popolo
Senza venire meno o ha ha una propria idea culturale della convivenza tanto per fare un esempio ed è un esempio che fa la Anna Maria Merlo parlando della Francia e lenisce recentemente si sono posti questo problema anche legalmente per esempio è stata condannata una donna che aveva fatto mutilare la sua bambina
Accusando dei strumenti gli ospedali
Quell'operazione che voi sapete che ancora viene fatto in milioni di donne e bambine in paesi africani
Pelle scissione la criteri detto miglia
E che alcuni gruppi pensa no che portava andando ad abitare in un paese diverso possono portare con sé ecco questo per esempio è un problema che noi ci poniamo cioè dobbiamo accettare nel nostro rispetto per le origini le radici eccetera
Di una cultura altra dobbiamo rispettare anche queste cose che francamente ci ripugna no e che ci sembrano fuori da dal problema del rispetta questa cultura qualcosa una deformazione
Di di una deformazione di un rapporto di potere sessuale quindi diventa altro tipo di razzismo all'interno
Di una cultura che c'è
E strani
E questo mi sembra che è un tema che ricorre insomma in vari
In vari di questi interventi io mi soffermerò un po'di più perché mi sembra il più vicino al mio così alla mia tematica quello di Franca Chiaromonte che e si chiama Bosnia stupro etnico il potere maschile
Franca Chiaromonte
Ha un atteggiamento così se vogliamo contraddittorio da una parte dice io difendo il mio silenzio
Nel senso che lei non si sente di intervenire pubblicamente di fronte alla questione dello stupro in Bosnia perché lei non lo considera un patto un evento straordinario lei dice lo stupro fa parte di una cultura e in questo fra l'altro se assomiglia al discorso che fa per esempio
Età Roberto Finzi quando parla dell'antiebraismo ridice Lante invece no non è le due l'antiebraismo comunque
E non è un fenomeno eccezionali non è un fenomeno occasionale non è un fenomeno che si è risolto
Con la seconda guerra mondiale ma appartiene alla nostra cultura star dentro le radici profonde dei nostri miti del nostro sito del nostro della nostra simbologie il nostro sistema simbolico
E quindi dice è un lavoro che va fatto in continuazione e non ci si può fermare non si può considerarlo concluso
E in un certo senso Franca Chiaromonte dice la stessa cosa dice la la il questo fenomeno dello stupro che si vuole addirittura considerare crimini di guerra
Fa parte di una strategia politica che però tende in un certo senso a limitare il fenomeno come se fosse una cosa provvisoria locale limitata una guerra fratricida un orrore diciamo così limitato nel tempo e nello spazio mentre lei dice in questo io sono abbastanza d'accordo
Lo stupro appartiene a una cultura della divisione della separazione di un razzismo pensa essi di una orrore dell'altro sesso di una diversità mai accettata
Che appartiene profondamente alla nostra cultura occidentale quindi in questo senso il suo silenzio è un silenzio di diciamo così di
Dimmi non intervento come dire come dire lei dice che il suo silenzio adesso interpretato come un invito a lavoro sulla cultura sulla sulla parola prima ancora che che sui fatti già avvenuti
Io su questo non sono tanto d'accordo che penso le due cose possono convivere si può benissimo intervenire
Per cercare di così mobilitare l'opinione pubblica sul parquet avvenuti anche chiamando
Decidendo che ENI lo stupro sia un crimine di guerra da condannare
Da condannare legalmente
E nello stesso tempo a cercare di fare un lavoro culturale più o all'interno delle coscienze per chiarire ecco che cos'è date da che cosa deriva in effetti devo dire che lo stupro è per me donna un grande mistero
è un grande mistero di fronte a cui io io assolutamente non riesco a capire
Non appartiene alla natura infatti tutta quella quelle i luoghi comuni che dicono l'uomo bestia l'uomo che torna natura alla bestia scatenata sono tutti non comuni completamente fasulli perché lo stupro ma niente a che vedere con la natura la natura non prevede lo spunto gli animali non si stupirà quindi è un fatto puramente umano culturale e puramente un fatto storico
Vi rapporto poi tutti sanno chi da un po'studiato la questione saccheggia il sesso non c'entra niente
Il sesso non centrini non è il desiderio sessuale che porta uno stupro ma è una volontà di umiliazione
Quindi
Questo andrebbe approfondito e lui Franca Chiaromonte
Dice
Dice che lei si stupisce della Silenzio degli uomini dice gli uomini fanno fatica a nominarsi come sesso
E quindi tacciono
Sì sono pronti a parlare dello stupro con indignazione come questo fatto che ha comportato questa orribile crimine di guerra
Che ha che riguarda in questo momento questo popolo disgraziato
Ma non mette in discussione il suo rapporto con l'altro sesso nelle sue radici più lontane che riguardano il simbolico riguardano il problema del desiderio in effetti non ne parliamo mai
E la questione che esiste per esempio un linguaggio del desiderio
Sessuale che tutto codificato e tutto convenzionale
E che viene accettato anche da immani e mezzi di comunicazione di massa anche da dagli spettacoli ai finché noi vediamo ora quel tipo di linguaggio in effetti contiene in sé lo stupro
Insomma partendo dal presupposto che il sesso maschile è attivo il sesso femminile passivo accettando questa teorema non si può che arrivare allo stupro perché semplicemente lo stupro è una iperattività
E un portare all'eccesso all'epoca estreme conseguenze è un'attività di tipo vivibile
E la nella l'altra parte questa l'immobilità l'accettazione da passività
Mentre mentre la sessualità dico dovrebbe essere un incontro no
Mentre se noi andiamo a vedere anche nelle strutture linguistiche nelle strutture semantiche nel strutture lessicali del nostro linguaggio ritroviamo questa proprio questa divisione fra attuale attività e passività la troviamo in continuazione nel tutta la nostra modo di convivere linguisticamente
E quindi evidentemente le radici sono molto profonde sono molto lontane e non sono passività modificare
E in questo senso ecco
Io credo che Franca Chiaromonte abbia ragione quando chiede un ripensamento
Sulla questione dello stupro non considerandolo un fatto limitato così di guerra anche se in effetti lo stupro delle donne bosniache a qualche cosa di nuovo e di diverso che il collega mentre dello stupro con l'idea della maternità forzata in effetti questa è una novità non era mai successo
Che lo stupratore poi tenesse schiavo o prigioniero l'ha stuprata in che questa opposte i non facesse il figlio
No almeno che poi non vogliamo considerare inserite in termini dati una volta il matrimonio forse a questo ma insomma
Sembra un po'una un eccesso però voglio dire
C'è questa novità in effetti abbastanza curioso
Questa volontà di di maternità e questa volontà di far fare a un popolo i figli propri che sono il risultato di un atto di odio di umiliazione è un atto di possesso violento
Un atto di sfregio spesso accompagnato con la tortura e con l'assassinio dei parenti dei padri mariti dei genitori di queste donne stuprate quindi in questo gesto che chiaramente c'è qualche cosa di nuovo però anche ragione panche Chiaramonte quando dice che tutta l'ideologia dello stupro appartiene al mondo occidentale
Anche forse al mondo orientale ma insomma quello che noi conosciamo meglio fra il mondo occidentale e e Nam né così né dalle forme e le indicazioni in termini tanto profondi quanto ignorati in un certo senso perché dati per scontati
Il
Tutta la questione del razzismo effettivamente è molto è molto ambigua non è una cosa semplice perché dire e noi siamo spaventati dal diverso
Va bene è così è chiaro che così giustamente Asor Rosa diceva parlava di una super-io culturale e di un deficit di di di identità di massa però questa identità di massa e modificabile continuamente cambiabile e
Questa razzismo si trasforma in continuazione può diventare un razzismo di pochi come di Monti
E rivolgersi al vicino come lontano
Secondo
Come viene vissuta questa paura
E però come
Il diverso da che perché in effetti è la paura del diverso questo siamo perfettamente d'accordo ma il diverso da che chi è il soggetto e questo è un punto che oggi mi sembra un po'questionare Udine non è più tanto sicuro il soggetto stavolta il razzismo è più semplice perché si dava per scontato che esisteva un soggetto filosofico culturale ben determinato ben definito ben solido quindi tutto quello che non si adeguava questo soggetto era l'altro
Compresa la donna
Oggi mi sembra che questo concetto della dell'io comunque di peso superiore culturale non sei stato completamente sì sgangherato spezzato
Ridotto in poi in polvere e quindi veramente curiosa questa paura dell'altro perché un altro che continuamente cambia faccia
Non nell'altro rispetta un'istituzione religiosa rispetto a un'istituzione culturale
è un altro che che è un fantasma che ci gira intorno che continuamente cambia aspetto cambia vestito cambia format forse per quello ancora di più ci fa paura
E
A questo proposito mi è sembrato anche Bella quella quella testo un'analisi sui naziskin per esempio o anche
Il concetto della sì del razzismo
Come modernità rispetto al postmoderno non è questo poche formule veramente
Però quando li nel dice razzismo si può eliminare solo facendo rivivere le passione la passione democratica e progetti emancipati
Mi sembra sì forse dice anche una cosa ovvia ma in fondo è quello che ci sembra interessante oggi a noi cioè uscire dalle categorie politiche per entrare nei progetti per entrare in progetti concreti reali a questo proposito Carla Ravaioli giustamente propone una riflessione sulla ecologia che poi si sembra discorso a parte lontano ma in fondo ritorna è un discorso che ci riguarda che ci riguarda e che riguarda anche il razzismo
E perché anche lì si propone il tema fino a che punto
Per esempio il mito della produzione ma fino a che punto se per questa produzione provoca
Degli inquinamenti disastrosi che poi si ritorcono contro o il tema dell'Energia
Regia nucleare io ogni tanto sento con ogni con terrore ritornare il tema dell'energia nucleare come se non avessimo già deciso sento dire da
Sento dire alla radio sempre gente da da giornalisti anche di prestigio ma in fondo mi deve rivedere il discorso sulla sulla questione nucleare e nessuno mai mette in evidenza che il pericolo nucleare non sta
Nelle
Nella nella nella nell'esplosione nel nelle dei guasti nazista nella moltiplicazione aritmetica de delle scorie che non si sa dove mettere e che hanno un potere d'inquinamento che durerà migliaia di anni e quindi vuol dire mettere in pericolo tutto il nostro futuro i figli di ritorno i nipoti pronipoti
Questo non si dice mai non si parla mai delle scorie
Che sono una cosa fondamentale adesso questo sembra un discorso laterale ma non lo è perché secondo me rientra in una visione complessiva se vogliamo avere una visione complessiva non soltanto limitata ad una ad un affatto centralizzato noi qui ora perché per esempio si può dire che non non dimentichiamo che le scorie vengono giornalmente
Mandate in con navi che attraverso gli oceani in Paesi poveri che vengono pagati per smaltire queste scorie per seppellirla eh per buttarle nei loro mari e quindi anche questo è razzismo questo fa parte di un discorso e di una pratica razzista
Quindi è un problema del razzismo è complessissima secondo me e interseca tutto il nostro tutto il nostro vivere comune sia la questione economica sia la questione politica sia questione filosofica sia questione mitica
E sì anche appunto la questione del ecologica
Non se ne parla mai abbastanza e probabilmente il tema e un grande tema da approfondire e io quindi dico ben vengano riviste come queste numeri come questi vorrei che ce ne fossero altri e che si discutesse con questa visione
Universalistica con questa visione internazionalistica e mi sembra l'unica importante atteggiamento che si può avere di fronte a questo orrore dei nuove delle nuove intolleranze dei nuovi nazionalismi che stanno sorgendo da tutte le parti
Allora
Ma noi spesso per cercare di descrivere sinteticamente le questioni che poi compongono questo ricchissimo fascicolo ricorriamo a una formula o forse ormai o luogo comune che è quello della società multiculturale o multietnica che in uno dei saggi di questo fascicolo
Viene indicata come una delle polarità della discussione come una delle polarità delle soluzioni possibili e un po'liquidata con la formula soluzione romantico utopistica Vella
Società appunto multiculturale e multietnica l'altra più polarità sarebbe quella della società poco razzista
Entrare nel merito di questa controversia
Poi l'autore del saggio correttamente ci ricorda che al posto di questa polarità c'è piuttosto un continuum sia nei nei problemi che nelle possibili soluzioni certo è però che è il tema della multi culti pluralità e della multietnica è oggi il tema dominante della costruzione e non solo
Degli stati così come li abbiamo conosciuti ma della stessa comunità internazionale sono entrati in crisi molti dei parametri di riferimento in questo fascicolo è nelle cose che ha detto
Nella sua introduzione Chiarante che ha ripreso Asor Rosa uno dei criteri dei punti di riferimento dei valori guida l'internazionalismo proletario è sicuramente uno dei riferimenti che non tiene più
E questa esplosione e anche ferite
Determinata da tutto questo
Ma non possiamo dimenticare che precipitata la crisi di anche di un altro fortissimo punto di riferimento che l'universalismo di matrice borghese
Quando nasce la Maraini si poneva la questione ma dobbiamo non riconoscere il diritto all'infibulazione delle donne fuori dal contesto africano pone una questione che ancora pochi decenni fa avrebbe avuto una risposta tranquilla facile
Dicendo queste fuori del catalogo dei valori e dei diritti
Stabiliti dalla dichiarazione dell'ottantanove in poi e dunque non ci sta nel nostro
La questione tranquillamente risolto perché oggi poniamo la questione
E aggiungo che insieme alla crisi di questi Grandi codici di riferimento e siamo di fronte anche a un altro più recente
E mai fino in fondo praticato Codice di risoluzione dei problemi che è quello del diritto all'autodeterminazione dei Pooh
Che in questo momento non è più visto come un diritto ma addirittura come una minacce uno dei problemi
Vivi norme la Jugoslavia o ex Jugoslavia che abbiamo alle porte ma sicuramente
Vivo nella dissoluzione dell'impero sovietico e fino a che punto ad alcune comunità può essere riconosciuto il diritto all'autodeterminazione e quindi la possibilità di dirsi nazione questi sono i parametri che sono tutti inservibili e in questo modo e io non li posso certamente esaminare tutti e qui faccio una parente questa pretesa delle essa globale
Dell'esame in qualche modo totalitario delle questioni è del tutto estraneo a questo fascino
Ed è abbastanza singolare o forse no la risposta dovete dare voi che è una rivista che si intitola critica marxista e che quindi come dire porta una specie di stigma della più totalizzante tra le ideologie e di questo secolo ha prodotto un fascicolo per niente ideologica
Mentre se io privato e qui per carità di patria non fatemi fare citazioni ad alcuni fascicoli dedicati da altre riviste vecchie anche nuovissimi a questo tipo di problemi c'è una straordinaria violenza nella pretesa di imporre uno qual sia si dei modelli che sono in
E questo è il problema che abbiamo di fronte
Io non li posso discutere tutti e per ragioni di mestiere ovviamente dico qualche cosa sulla questione del modello universalistico
Che poi ritorna ripetutamente in questi saggi e che comunque e messo alla prova ogni momento nella realtà che abbiamo di fronte
Ma noi abbiamo la Francia che almeno in una delle due assemblee appena approvato la settimana scorsa una riforma del contrarsi la nazionalità che una pesante controriforma un passo indietro una negazione dello ius soli per l'attribuzione della nazionalità che è sempre stato ritenuto uno dei passaggi della modernità appunto
è uno dei delle critiche che è stata sempre rivolta una sorta di arcaismo del diritto e del sistema tedesco è stato quello di essere rimasto ancorato al sanguinis abbiamo la Germania dove uno dei passaggi della discussione costituzionale è il ridimensionamento del diritto d'asilo
Che non sta nella grande traditi nella tradizione tedesca ma sta nella reazione al nazismo
E le vicende delle leggi sugli immigrati in Italia sono altrettanto significative per non dire gli episodi piccoli della ungherese troppo bella rinviata indietro all'aeroporto di Linate perché la bellezza una sorta di indizi io alla predisposizione alla prostituzione
E in genere il fatto che questa Europa che
Un tossico nudo in questo modo
Non riesce neanche a mantenere le sue promesse
Perché
Una sorta di deficit di apartheid io lo chiamerei così cioè di controllo severo e impietoso alle frontiere
Sta ritardando forse in maniera definitiva anche una delle promesse della
Del famoso mercato Hubert famoso spazio unico europeo cioè la libera circolazione senza passaporti dei cittadini europei all'interno della comunità dunque precipita
Anche una delle costruzioni più recenti del
Dell'universalismo regionale cioè l'idea d'Europa come spazio libero all'interno del quale i cittadini si possono liberamente nuove
Perché precipita questa idea dell'universalismo nella sua versione che abbiamo conosciuto
Una delle spiegazioni
è quella che deriva appunto dalla sua matrice storica culturale geografica
è un prodotto dell'Europa o di quella idea allargata d'Europa di quella regione che si organizza intorno all'Atlantico del Nord questa è la sede dei diritti dell'uomo questo è il luogo della loro concezione ed è per e Tessa
Autoritaria e violenta lo stesso pensare che questo possa essere il metro non solo attenzione perché qui sta il pro
Della dei comportamenti di chi si colloca al di fuori di questa perché questa pretesa c'è non c'è
Ma è il metrò e qui se ne discute all'interno di questa
Mai abbiamo tanti modelli davanti agli anche qui vengono ben esamina
In qui dico in questo fascicolo
C'è il modello degli Stati Uniti
Quello della cosiddetta del melting pot
Del crogiuolo di funzione
In cui le identità Indre alta
Si prendono
E costituiscono però l'alimento di questa fusione complessiva poi sappiamo che era una fusione intorno a qualcosa di determinante che dava poi intorno a tutto il resto che era l'identità Biancardi anglosassone protestante adesso gli americani da un po'di anni ad operano sia pure con qualche perplessità e qualche controversia crescente un'altra formula e quella del salato bollo dell'insalatiera
Perché egli dentro le varie dare ingredienti mantengono la loro
Individualità e poi c'è però qualcosa uno dei
Tantissimi modi di condire che sono possibili che rende l'insalata appunto un'insalata non la la questione non è soltanto l'insieme dei pezzi che era con me
E nel saggio di Anna Maria Merlo che pone la questione che ricordava Dacia Maraini sulla quale voglio tornare perché molto significa
Finita
Questo problema
Bella differenza dell'eguaglianza
Del pluralismo e dell'unificazione viene fuori con molta chiarezza
Le risposte desumibili dalla lettura di questo saggio a me sembra molto unilaterali o meglio un suo ancora un luogo comune molto francesi perché lui l'idea della necessaria
Del necessario riferimento a un parametro comune a tutti era una idea forza all'interno di quella collettività non a caso ritorna la formula del contratto di cittadinanza che ha un ascendenza molto forte perché l'ha tirata fuori
Tre o quattro anni fa mi era e cioè l'idea che e l'immigrato lo straniero comunque colui il quale entra nella società francese deve stipulare qualcosa ed essere riconosciuto per far parte di questa con le in sostanza l'accettazione della regola codificata
Nella società sia pure perfetto di una partecipazione corale di soggetti diversi ai quali contratto di cittadinanza avvilita a partecipare anche l'ultimo arriva questa è un'altra delle strane
E c'è poi appunto quella utopica romantica così come viene definita qui della società molti razziale multiplo multietnica Muti
Cultura
Io vorrei esaminare quest'ultima questione ce ne sarebbero tante altre ma ne scelgo una prendendo due sei cono quella le scissioni infibulazione come la vogliamo chiamare
E l'altra quella del portare i segni della propria religione nella scuola che è stata emblematicamente messa in evidenza in un caso che ricorda sempre quello
Della Anna Maria Merlo quella del chador il velo islamico ma c'è anche un caso e ha avuto meno clamore che quello del bambino si che voleva andare a scuola col turbante impieghi
Perché il negli ultimi casi c'è stata una sostanziale accettazione e nel primo no
E anzi la non accettazione della pratica dell'infibulazione che riguarda ottanta milioni di donne
Perché tante sono ha provocato una discussione la settimana scorsa proprio all'Organizzazione mondiale della sanità e si è proposto una campagna culturale in Africa perché questo che un fatto di controllo della sessualità femminile questo è poi in definitiva al di là dell'aspetto della mutilazione la mutilazione è lo strumento per arrivare al controllo dalla sessuali
Voi avete sentito perché lo ricordava Dacia Maraini citando la Merlotte's c'è stato un cambiamento
Molto forte nella giurisprudenza francese che ha condannato questa volta la madre gli ha chiesto le scissione del per la bambina
Gli operatori sanitari o presunti tali cioè quelli che avevano materialmente determinato le scissioni
Ora come dobbiamo affrontare questo problema che badate è un problema particolarmente difficile
Io ricordo che quando esisteva una cosa che si chiamava Sinistra indipendente che aveva la pretesa di mettere insieme la votazione culturale azione politica e che forse proprio per questo non era amatissima noi facemmo con nostri denari provenienti dall'tanto deprecato finanziamento pubblico dei partiti
Un colloquio romano con organizzato dalle donne africane che vivono in Italia e che hanno volevamo sentire come discuteranno questa questione
Io non vi racconto tutto quello che è venuto fuori c'era un dato che però colpiva abbastanza almeno colpi molto bene
Ed era questo
Che alcune donne che probabilmente in Africa nel loro ambiente Dori si sarebbero opposte alla rescissione delle figlie
Nella società italiana ritenevano che quello fosse un modo per affermare l'identità e cultura in un ambiente ostile
E quindi ci troviamo di fronte a due problemi come si conforto comportano come si confrontano i modelli culturali
E fino a che punto la regola può seguire la persona fuori dal suo ambiente
Badate che questo è un tema antichissimo risolto in tanti modi ma se voi pensate che proprio una delle caratteristiche che è la religione per tutta una fase per in una serie di territori era definita in base al Laurini Gina locale
Cui Youssou n'Reggio e Youssou religio e non siamo di fronte a un problema culturalmente nuovissimo quello era un modo per risolvere un conflitto
Tra modelli culturali e si diceva bene tutti i porti dietro la tua religione te la puoi portare puoi vivere in un ambiente in cui come si dice da Max Weber in poi vince il politeismo dei valori
Ecco vince questo politeismo di fronte alle scissione perché diciamo di no
Io credo che diciamo di no per due ragioni
Perché nelle culture e non solo nella nostra il principio della inviolabilità del corpo sta diventando io credo non lo faccio per una concessione di passata per effetto della riflessione del pensiero femminile penso alle norme letteratura che è venuta fuori su questo tema molto più e lo devo dire con sincerità che degli apporti culturali e religiosi in questa materia il tema dell'inviolabilità del corpo è diventato uno dei tempi cardine
In cui oggi si individua anche la dignità della persona questo è un punto quindi non credo che sia soltanto il problema
Del fatto che nei nostri sistemi parlo il linguaggio dei giuristi questa sarebbe una lesione permanente quindi questo è un uno dei tanti strumenti su cui ci si può liberare
Si dice del penalizziamo quel tipo di comportamento qualcuno proposto o ha proposto di seguire la via della vecchia legislazione francese della vecchia giurisprudenza francese
Penalizziamo chi fa all'intervento ma non penalizziamo fra non colpiamo con una stazione sanzione penale chi dei
In quell'intervento nient'altro che un fatto profondo di tradizione di cultura di Antropologia nel film
Qui sicuramente la sfida non è non è che sto noi ci troviamo sfidati soltanto nel nostro catalogo tradizionale di Italo Cucci questo non basterebbe
Noi ci troviamo di fronte appunto a un valore in qualche modo dotato di un nuovo e inedito Universalis
Questo mi pare un punto essenziale sul quale poi noi potremmo impiantare tantissime altre riflessioni che qui non faccio che sono tutte quelle legate alle diverse tecniche di manipolazione del corpo che sono legate al alla ricerca
Biologica genetica ma questa è altra faccenda
Quindi quindi c'è questo punto vediamo la seconda questione poi provo a tirare una conclusione di tipo generale la questione del chador e del turbante
L'accentazione Inghilterra è stata molto Facci
In Francia estremamente difficile una polemica che non si è ancora chiuso perché in Francia ciò che veniva messo in discussione era qualcosa che in Inghilterra non esiste cioè la laicità della scuola questo è il
La costruzione della scuola come spazio pubblico come spazio sottratto addirittura alla riconoscibilità della provenienza
Perché nella scuola laica della Terza Repubblica nasce il grembiule dell'IST degli degli allievi che oggi noi veniamo vediamo come una sorta di imposizione ma era un fatto di eguaglianza non si voleva che fosse percepito dal bambino il fatto d'essere malvestito mentre l'altra no tutto ben vestiti e questo è
E allora apportare nella scuola il
Chador diventava la violazione della regola laica della regola fondativa della terza la divisione destra sinistra in quella discussione salto completamente
Nel modo più totale non era riconoscibile
Poi c'è stata tutta un'operazione e che non è stata cattiva Anna Maria Merlo la ricorda con una elasticità di decisione questo è il punto su cui vorrei tornare caso per caso saranno poi impressi di a decidere
Che badate all'origine
E nella sostanza è stato modi poco evita di risolvere il problema perché ti ho letto questo parere del Consiglio di Stato fra cinese che veramente un monumento di ipocrisia giuridica ma poi come si dice dal male può nascere il bene
Perché è una soluzione imposta per qualsiasi situazione
Per qualsiasi ambiente per qualsiasi città o cittadina francese può essere contrastante con la necessità di a vere e qui arrivo
Degli strumenti che consentono di mettere insieme
Universalismo e differenza
E possibile io dico di sì perché l'universalismo era stato tradotto da tutta una cultura non solo giuridica in regole estremamente rigide in nessun modo
Capaci o tali da poter essere messe in discussione torno un momento alla questione del chador per dire che a me è l'esempio appare e la soluzione felice per una ragione
E forse ci sarebbe la possibilità di partire da quell'esempio per una riflessione su un'idea diversa di laicità e cioè oggi abbiamo un problema nelle società multietniche di mantenere spazi pubblici di confronto
Io credo che se oggi noi dobbiamo difendere la scuola pubblica in Italia non è solo perché sta scritto nella Costituzione che non ci debole scuole private si costituiscono senza oneri per lo Stato
Questo è un argomento formale ma che poi può essere tradotto dai fatti ma per un'altra ragione che è molto legata a quello di cui stiamo discutendo io vedo con grande timore una società nella quale il finanziamento pubblico va alla scuola cattolica musulmana alla scuola degli atei alla scuola ebraica e se vuole Aldo Tortorella tradurre poi la rivista Critica marxista anche in una scuola materna elementare e media perché no alla scuola marxista ecco perché perché questa è un tipo di organizzazione sociale in cui si è è negato spazio pubblico di confronto alla fase formativa delle persone
E quindi la possibilità di riconoscimento reciproco viene negata
Una società organizzata in questo modo
Rischia di produrre progressivamente e qui veramente una riflessione
Su come si sono organizzate le cose nella società americana potrebbe aiutare molto e nelle pieghe a certi accenni del saggio di
Di West questa cose molto fissi e allora questa è un'altra evidentemente non è un tutta un'altra idea di laicità è una versione della laicità dei quattro alla situazione
Attuale e certamente perché su la laicità della scuola francese nasce contro il monopolio ecclesiastico dell'istruzione questo non sapete benissimo e allora se è una conclusione è possibile
Io dico due cose
Da una parte il gioco dei modelli culturali è molto complicata io sono stato molto colpito proprio come giurista da un film come la storia di giù giù che forse molti di voi hanno visto questa storia Zanchi Jimmy il il regista il famoso di lanterne rosse è in sostanza la storia della moglie di un contadino cinese
Che è stato umiliato dal capo della comunità
E che non accetta questo
Non accetta questo fatto
E attenzione per una ragione
Che va esattamente collocata nel quadro multiculturale sul piano perché quando si fa un confronto tra finisco sul set
Tra quadri mo'tra modelli culturali si dice e questo è un discorso che si diffonde nelle sedi internazionali gli antropologi ci battono la testa in conferenze nel primo secondo terzo o quarto mondo se ne parla ha sempre
Dove è il punto
Difficile si dice voi europei occidentali americani del Nord volete imporre soprattutto agli americani agli asiatici un modello culturale
Che è fondato su una sul carattere individuale dei diritti mentre c'è un senso comunitario
Che gli sfugge e che di fatto ha rivestito l'azioni della persona dei diritti della dignità quelli che sono invece Fo come d'integrazione di dedizione disse alla comunità che caratterizzano invece l'idea dei diritti in queste altre socie
Questo è un punto
è un punto difficile di confronto
E in questo film in questo film che cosa si dice in sostanza e che cosa dicono le varie autorità
Ma bada che quell'intervento è stato fatto all'interno della comunità adesso tutto sommato
La ferita è ricomposta tendente all'interno della comunità e non c'è più nessuna ragione di
Di protesta
Questa donna dice no a me non basta questo riconoscimento genetico e comincia quella che io proprio prendo il titolo di un libro famoso di un giurista tedesco dell'Ottocento che si chiamava Rudolf fognari Inge H ove Tito la lotta per i ritiri
Questo è un libro che si apre con un bellissimo episodio del nobile inglese che comincia il Grand Tour in Europa
Arriva viene truffato mi pare in una locanda Francesco si mette lì e spende tutto il danaro per Grand Tour per fare la causa e vincere perché la sua non testardaggine ma il suo modello culturale è quella dell'affermazione del diritto fino in fondo
Dai Giurgiu fa esattamente quello che fa il nobile inglese ieri in questa coro e questo cromatismo prende queste grandi
Queste grandi filari di peperoncini lì da vendere in città e targa degli anni
Questo allora che dette voglio dire che sta nascendo un'idea individualistica all'interno del comunitarismo occidentale
Potrei orientale potrei dire invece che in questo momento c'è tutta una riflessione del comunitarismo americano
Che star rileggendo l'individualismo di questa fase alla luce dei modelli comunitari dell'Ottocento
Negli Stati Uniti non voglio dire che ci sono avvicinamenti di culture per carità non voglio neanche fare una professione troppo facile di relativismo voglio dire una cosa molto seria e su questo ho concluso Souls
Piacciono la formula società multiculturale
E ha sicuramente un valore descritti e come diceva don Di Liegro non c'è niente da fare
Non è possibile pensare a società che abbiano una composizione strutturale da oggi in poi diverse da quelle che abbiamo di fronte
Non sono riusciti gli americani sulla con sulla frontiera messicana con i sensori elettronici
Con gli elicotteri con gli infrarossi con la polizia ad arrestare le il passaggio della dei cita
Noi dobbiamo vivere non convivere con questo dato è possibile avere delle strutture beh lei via mi pare che sono e che sono tutte messe a fuoco com'punti di vista anche tra loro
Contrastanti all'interno di questa di questo fascicolo che ripeto mi sembra la migliore però le possibili contribuzioni a questo dibattito in questo momento la via indicata mi sembrano tre
Primo
Una logica
Non di apartheid
La logica non di apartheid significa don la chiusura a Trio questo è il punto essenziale
Secondo il problema della creazione all'interno degli Stati delle comunità delle nazioni
Delle entità sovranazionali scegliete il riferimento che preferito per rivolta al in volta e più acconcio devono essere individuate regole di confronto e di compatibilità
Perché i codici culturali possano ecco possano trovare una possibilità di confronto
Se noi andiamo indietro escludiamo la formazione anche delle grandi dichiarazioni dei diritti vediamo che non sono monocultura
C'è però un problema
Proprio perché ci si trasferisce in un altro ambiente ci deve essere una soglia minima di accettazione dell'ambiente TV
Non il contratto di cittadinanza prospettato da metterà anche significava sottoscrivere puramente e semplicemente la dichiarazione dell'ottantanove che a me continua a piacere moltissimo ma posso capire che a qualcuno non piacciono ecco questi Gorizia c'è questo è il secondo punto il terzo punto è quello qui messo in discussione ma questo è un punto che non credo che posso acquisire in questo momento discutere
La estensione dei diritti di cittadinanza
Qui ha messo in discussione dicendo questa è una strategia debole perché si devono esserci altre strategie che sono strategie culturali in primo luogo che sono strategie politiche
Tutto vero e tutto sacrosanto nessuno più dei giuristi conosce la debolezza
Dei diritti
Ecco io credo proprio che questo debba essere messo in evidenza masse in questo momento proprio il carattere multiculturale che
Riguarda I negri di fuori e di dentro ha ragione Bondi
Pone il problema della cittadinanza come grande problema di fin e secolo
E individua una delle precondizioni perché tutte quelle altre operazioni culturali e politiche possono essere fatte espressione brutta
Ma noi oggi ci troviamo di fronte alla necessità di definire di nuovo in maniera egualitaria
Proprio per riconoscere le diversità e costruire eresse un piedistallo forte siamo di fronte alla necessità di riconoscere alcuni minimi
Un minimo di cultura di istruzione un minimo di retribuzione un minimo di salute un minimo di abitazione un minimo di informazione
Questi sono oggi pone requisiti della cittadinanza io direi anzi della democrazia
E se il tema generale poi e quello di come la sinistra si muove in un ambiente
Che ormai è segnato in maniera definitiva dall'assunzione democratica io non dico dalla vittoria della democrazia che non c'è stato Franco
C'è l'assunzione operati ecco questo è credo un buon modo per avviare l'analisi poi quando Alberto Asor Rosa dice giustamente
Che e c'è un enorme lavoro analitico e ricostruttiva da fare per carità sono d'accordo con
Stefano Rodotà ha fatto un grandissimo elogio a questo fascicolo cioè essere riuscito affrontare in modo non ideologico i temi di un dibattito che invece carico così carico di ideologismi quindi
Giustamente per ultimo la parola dovrebbero sigla che io ringrazio prodotta ma ringrazio tutti i partecipanti diciamo a questo dibattito
E anche i presenti tra cui molti degli autori di questi alcuni degli autori di questi articoli che hanno almeno i dei romani diciamo che hanno dato vita a questo numero
E e e non infliggere no diciamo una punizione ai più bravi cioè quelli che sono rimasti fino adesso aveva aveva perché prese sarebbe e quindi pochissime considerazioni diciamo
Intorno a questo il sul sul senso di questa operazione diciamo non soltanto in generale ne ha parlato Chiarante all'inizio di questa ripresa ma sul senso anche di questa di queste specifiche ricerche
Cioè sforzi di ricerca ma sforzi di manifestare un punto di vista la prima questione quella che ha detto prodotta cioè il rapporto tra marxismo di chiamiamolo così Ozza
Persone che si richiamano a marzo in qualche modo e visione totalizzante insomma è veri visione del mondo come visione totalizzante eccetera questi due che dividono la rivista Zanardo che dire io stesso diciamo sono credo due persone che da Zanardi tradotte abbiamo fatto insieme tanto per dire i paradossi no abbiamo fatto insieme con Zanardi dopo quella battaglia che c'è stata del partito comunista che riguardava anche il nome diciamo
La Zanardo e avesse era velocissimo che al nome comunista perché l'ha fatto va fatto perché diciamo in quel momento la difesa di quel nome che voi pensava che dovesse essere superato da tanto tempo diventava una lotta giusta diciamo contro un modo di superare quel nome che non era accettabile
Io plichi che adesso insieme con sanando che vanta diretta precedentemente
Rivista a ovvi abbiamo fatto uno sforzo per scusate se parlo di di noi diciamo per capirci
Accertato siamo rimasti in famiglia e lire che ha un Faust fatto questo sforzo per riprendere diciamo questa testata che ha avuto tantissimi meriti perché è stata testata di una interpretazione molto critica e non totalizzante appunto della del pensiero di Marx del marxismo accetta i suoi otto ovvia appunto sono i Luporini libri Badaloni e così via dicendo tanto per dire i nomi più importanti
Propriamente secondo certi canoni non potrei essere definito un marxista di insomma secondo certi canoni classici e io non mi riconosce ed è in questa parola ma sento che abbandonare una testata come questa che si critica marxista vuol dire qualche gol come un presentarsi con Capello abbiamo scritto nell'editoriale comune Zardo io qua dalla difesa completarsi col cappello in mano davanti diciamo così ai nuovi padroni e ridicolo
Diciamo non non ha avete presente che non come non si può pensare dico per dire senza Freud
Oppure che so io senza un altro dei grandi autori e cioè non si può pensare senza Marx e interpretando questa idea di quei questo questo marzo diciamo come analisi critica della realtà come pensiero della realtà eccetera si vede quanto possa essere utile e niente affatto messo in soffitta eccetera
Però e appunto la cosa rimase che marzo è stato uno scandalo
Questa è stata la sua forza ma c'è stato uno scandalo del tempo suo ma non perché era un dirigente politico diciamo per perché come dirigente politico povero Marx ha fatto cattiva prova diciamo e che non ha non è riuscito a è stato lo scandalo perché stavo scanno di della del pensiero dell'idea eccetera e secondo Zanardo e me secondo credo tutti coloro che hanno voluto tenere in piedi questa
Questa testata provocatoriamente vero e è quello che è mancato alla sinistra e è stato il il far scandalo cioè il diciamo una specie di
Mungo rifiuto della Teoria che perché l'ideologia non vuol dire che è ovvia volevo dire anzi come diceva Marx i Verve opposto appunto diciamo il il fatto di pensate di sei del mondo ciò che prove sul posto in un certo modo di pensare e non lo sforzo di la giornata eccetera ecco
Una delle critiche che
Io poco voglio continua a chiamarmi comunista perché voglio aveva possibilità di farmi l'autocritica vicinato vero perché se no perché questo rimozione del passato questo dimenticarsene non porta da da nessuna parte come i fatti stessi poi credo che stanno dimostrando
E lì poi il problema di capire dove stava l'errore e cercare di non dico che io lo so bene ma insomma mi par di capire mi è sempre bene che parso di capire che uno degli errori stava in un certo rifiuto della in in in in una in formazioni politiche che sembravano così per la base diciamo di vide di Teoria in realtà c'era un un vero e proprio una vera e propria difficoltà nella Alesi teorica e con una una certa un con considerarlo come un mondo separato eccetera mentre invece e per esempio rassicurarla troppo tardiva acquisizione ecco perché questo numero ha dato quell'impressione a a Rodotà di non essere un numero ideologico proprio perché eccetera dentro ci sono
Degli studiosi non ci sono dei sul degli ideologi ma studiosi di scienze umane diciamo così è che si sforzano di applicarle vero la loro conoscenza della realtà allo studio di un determinato fenomeno e i fenomeni diciamo è
E della come si fa oggi a fare sinistra senza direi con chiarezza è vero che su certe questioni la sinistra
Non ha pensato o diciamo così atto si è affidata a vecchie elaborazione non ha pensato a sufficiente io ricordo innerva introduzione a questo numero uno dei motivi per cui un ragazzo di di cinquant'anni fa diventava comunista era per il fatto che i vecchi ci spiegavano
Diciamo i vecchi intellettuali del partito del che si conoscevano allora diciamo
I i vecchi compagni operai ci scuderie di fallimento della della socialdemocrazia è stato nella prima guerra mondiale
Quando i socialdemocratici tedeschi votato noi Guerri i feriti di guerra perché prima tedeschi e poi diciamo socialisti
Quindi fallì la segreta così la la seconda internazionale abbiamo fatto perciò la terza eccetera ora che la terza è stata e sciolto nel quarantaquattro intendiamoci quindi
Dal punto di vista formale l'internazionalismo comunista era già stato rinunciato il nome di quelle che si chiamavano le vie nazionali ma diciamo poi nella nella concreta realtà questo movimento pensava di essere internazionalista e nel suo disfarsi una il che cos'è che non che non funziona diciamo non non è soltanto il suo disfarsi e il fatto che quello che residua e questa cosa attendibile che si ritorna alle alle come diceva
Mi pare Asor Rosa si ritorna perché c'è da prima cioè addirittura alle cose più ancestrali che sembravano impossibili lo su Budel Lazzi tra vicini di casa
Non sa perché eritrei tra i serbi e i croati ancor prima che tra i serbi croati e i musulmani tra i servi faticano in cominciato per fini diciamo nella lingua c'è meno differenza di quello che non ci sia tra un milanese e non dei consigli Cigliano è un genovese
C'è meno differenza linguistica reo quindi che cosa succede che cosa succede perché e a governi Sonia vi andai Dante scandalo diciamo e fare Scarcelli pensare e ripensare dal profondo
Perché il tentativo fu quello di dire non l'uomo questo fu il tentativo non l'uomo come diceva divieto adesso ma intorno dettaglio questo è il punto per questo non uomini di tutti i paesi unitevi ma Proletari di tutti i paesi unitevi perché alla radice ecco appunto diciamo ecco il manifesto quello là diciamo ecco il
In punto non è la la la comunanza umana diciamo ma e la comunanza degli sfruttati ecco questo un punto quindi non una pura e semplice continuazione dei diede universalismo credo si di capire
Se non sbaglio diciamo ma la ma qualche cosa di che che tendeva a modificarle procede come e questo che naturalmente va revoca radicalmente in discussione l'avvocato radicalmente indiscussa ma naturalmente ma naturalmente anche quell'altro quello che dice Di Liegro
E dobbiamo saperlo
Il la comunanza degli uomini è ormai da da problema attizzare anche quello non è dice Bea mettiamo da parte ma questa cosa che gli è stato un'aberrazione questo di sostituire il proletario all'uomo noi ritorniamo all'uomo alla comunanza degli uomini eccetera e ce ce l'abbiamo fatta
E e dico proprio degli uomini perché in verità è successo qualcosa di cui in qualche modo si dà conto anche di questo e ho visto come la l'analisi che ha fatto da Nadalini e l'analisi di una lettrice attenta in verità intanto è successo un'altra cosa che ci sono dei gruppi di donne che hanno detto quali uomini non siamo uomini
Dovendo noi siamo noi siamo cioè noi me poniamo in campo diciamo una uno una differenza di e cioè una differenza perché è una differenza
Da vitale cioè di di di questa differenza di sesso no è una differenza radicale una differenza che pone sotto critica un ma l'intero modo di concepire
Ed è questa idea credo l'importanza diciamo di questo pensiero un intero modo di concepire un corso degli incivili mento un corso dell'incivili mento
E che che diciamo nell'idea di eguaglianza Inoue fatta in un certo modo cioè deve eguaglianza che in realtà è una eguaglianza al modello maschile a in realtà portato a conseguenze assolutamente stravolgenti il corso delle cose eccetera e così via dicendo quindi anche la questione ma diciamo che e in crisi ogni forma del pensiero tradizionale naturalmente la sinistra deve innanzitutto riflettere sul suo proprio fallimento Solvay perfettamente d'accordo perché sento ripetere spesso questo luogo comune contro la mistica del fallimento la sinistra che pensa solo al proprio fallimento va bene queste sono sono frasi ad effetto ma il punto nove sono anch'io contro la mistica del fallimento però se quando c'è un fallimento uno non è capace di riconoscerlo di nominarlo e di capire perché non andrà da nessuna parte c'è poco da fare e infatti non si va da nessuna parte
Ne i nei comunisti nei socialdemocratici
Perché anche i socialdemocratici avrebbero dovuto stravincere dopo il crollo eccetera erano sempre stati gli antagonisti ma si è poi visto che la giusta quella riflessione che diceva la forza dei socialdemocratici e la forza di chi è la forte perché va contro una cosa ma non perché esso stesso proponeva una cosa perché Raglan proposta che anche è stata quella del Partito Comunista Italiano dei diritti di cittadinanza sociale che sono giustamente sono stati ripresi etc da adesso da da da Rodotà era una proposta giusta ma non sufficiente non esaustiva non esaustiva per esempio ecco perché il razzismo
E di fronte a farla alla l'accentuazione del mondo diniego ha detto una cosa che e importantissima ha detto noi viviamo in un mondo accertato ma conservato non dovrà essere un mondo riunificato dopo la fine della della dell'antagonista storico diciamo
Quella che chiama e Rodotà l'assunzione della democrazia e non la vittoria giustamente della democrazia non doveva no immondo erbacce fatto ed è lacerato ecco l'importanza avoca ancora di certe cose di Marx
Ed è la cioè perché l'acetato perché questo modello di sviluppo non può essere esteso al mondo in chiedo
Non esiste questa non esiste questa possibilità fisica
Di estendere questo modello di di consumo energetico a a cinque o a sei o o via via al atta a quanto pare che diventeremo miliardi di uomini diciamo di consumo energetico di consumi in generale e così via dicendo
Di quindi nasce proprio da questa nuova contraddizione che viviamo piena e che viviamo in casa perché il nero non è più in Africa mai sotto le finestre è vero che noi incominciamo e sperimentale certi confini certi limiti che ci riporta non si al a certe categorie classiche come giustamente dice liste nere
Ed ecco e ma ci riportano a quelle categorie classiche diciamo con uno con una uno sforzo di di ripensamento e di trasformazione per esempio internazionalismo sì ma certo dobbiamo pensare a un internazionalismo delle differenze e contemporaneamente a un nuovo modello di universalismo è perché altrimenti non non ce la faremo mai
E quindi e questo è il senso della del di di questo di questo riflessione e di questo sforzo di riflessione diciamo sulle non come di chi ha già una qualche ricetta per carità
Ma so come di chi vuole stimolare ad vuole stimolare a non accettare diciamo il luogo comune perché adesso c'è un luogo comune che si sta imponendo ed è il luogo comune diciamo pure della destra
E la quale per la verità ecco perché giù Rodotà ha giustamente richiamato quella recente quella recente nuova forma di di legislazione in Francia
Il luogo comune della destra e dire basta con tutte queste storie l'Occidente è portatore di ma il Rapid abbiamo letto sui nostri giornali
A proposito per esempio della della del petrolio no quando c'è stata la guerra non uno dei uno dei nostri
Maggiori diciamo o dei loro come dire maggiori editorialisti che ha scritto ma come questo petrolio e degli arabi se non ci fossero stata la civiltà degli autonomi questo petrolio non c'era mica bisogno cosa sarebbe quindi questo petroliere dell'Occidente
O degli arabi gli arabi e gli diamo già troppi soldi ma non è che era scritto non so uno di di qualche setta dei Ku Klux Klan e non so per cosa e così trascritto su un una un autore non voglio nominare perché eccetera ma un autore su un un editorialista di un giornale tra i più diciamo così illuminati della borghesia italiana cioè un editorialista de la Stampa di Torino a Lovere dalla stampa verso il passato un altro giornale
In e questo tanto per non far nomi
E quei quindi la
Questa e quindi questa otto luogo comune l'Occidente ha vinto quindi lo Chicago accidenti alle categorie mentali e le categorie tecnologiche diciamo
Il possesso della tecnicità
Che in definitiva giustificano il presente in Occidente nel suo essere quello che è la modernità
L'Occidente è quello che può dire come si risolve il mondo in certo senso
Io stesso mi sono permesso di ricordare che dopo uno degli errori uno degli errori della sinistra diciamo è stato a in questo senso si di ignorarli marcia e cioè che mass pensava che il s'mi pare che almeno secondo me scritto con chiarezza che il socialismo veniva dopo capitalismo va be e che il capitalismo prima doveva conquistare tutto il mondo e poi disse
E marce pensava che questo fosse già successo di realtà non era successo ancora perché certamente questo queste norme pezzo di mondo che ai tempi marcia sembrava già ormai sottoposta eccetera
E che invece aveva una sua storia che si sa questo terzo mondo eccetera e così via dicendo
Ora noi siamo proprio a questo a questo punto che la la idea diciamo che è stata costitutiva
Sì
Di una di una conquista
Della della del modello economico sociale capitalistico sia sperimenta ora con l'assenza di qualsiasi resistenza non c'è più la desistenza della da rappresentata da quel modello che è fallito il modello e l'Unione Sovietica che clamorosamente drammaticamente fallito non c'è la desistenza politica opposta anche per questo bipolarismo da quella famosa cosa che si chiamava la Comunità degli Stati non allineati
Dunque lo sfondamento e avvenuto su scala planetaria e adesso diciamo i vincitori si trovano soli di fronte alla propria vittoria
Era un po'che necessita di regolazione generale del mondo qui sta una spalla sinistra oggi e qui deve cercare di non smarrire se stessi tra e per non smarrire se stessa però appunto deve fare uno sforzo per ripensare le sue categorie e del tutto impossibile io non lo credo e certi spunti già ci sono
Per la verità io nulla malfamato Berlinguer rendez-vous ultima stagione della sua vita dico malfamato perché poco riconoscimento avuto quell'ultimo pezzettino della vita di Berlinguer anzi rispetto anche a una parte del vecchio partito ecceda quello apparve una un bel come dire un cedimento a a posizioni persino estremizza anche i per esempio i Berlinguer voti a a scoprire a Visco vive la questione operaia oltre a scopi del femminismo della differenza oltre a scoprire diciamo l'esigenza di un radicale mutamento culturale rispetto allo storicismo tradizionale etc
Scoperto fu anche quello di quella che si chiama il tentativo forse ingenuo diciamo pure quello che si chiamò la carta della pace dello sviluppo che Eva questo significato se non si dà battaglia in Occidente per la modificazione dello smog e Lodi sviluppo non ci sarà modo di risolvere i problemi
Diciamo che l'Occidente si trova di fronte cioè i problemi chiamiamolo così del terzo mondo del mondo se senza sviluppo
Eccetera non ci sa fare se non si risolveranno la non si risolveranno neppure acqua
Questo mi pare che una traccia su cui posso si possa continuare a lavorare e sua cui appunto questa rivista nella sua piccolezza naturalmente eccetera cercherà di continuare a lavorare grazie
Grazie a tutti e buonasera
Grazie predetto da chi ha accettato l'invito di alzati da tavola rotonda