Presentazione del libro di Alessandro Barbano "Troppi diritti. L'Italia tradita dalla libertà" (Arnoldo Mondadori Editore)

Buonasera
Penso che dovremmo iniziare prego tutti di accomodarsi
Nel teatro in genere ci sono persone che lo sanno fare accendo le luci spengono le luci quando bisogna sedersi credo che possiamo iniziare questa serata
Di presentazione di discussione di questo importante libero
Il sabato delle idee è stato ben felice di anticipare di un giorno la tradizionale cadenza dei suoi dibattiti per un libero così importante che tuttavia coincide perfettamente con quello che il programma che il sabato delle idee si è dato
Quello di offrire grandi temi di discussione alla società civile grandi temi di discussione che possano servire per rileggere in qualche modo la trama della nostra vita comune e inserire in esso idee significative il libro lo dico in poche battute un libro particolarmente beh scritto questo diciamo pleonastico ma è particolarmente coraggioso
Perché è un libro che va decisamente controcorrente contro quelle che sono le vulgata e che delle quali ci alimentiamo nella nostra quotidianità e appronta una serie di temi che sono quelli
Del diritti Isma'
Forse un titolo del libro se non fosse un po'Caco fonico potrebbe essere proprio il diritti Isma'tanto questo tema è sentito come un una retorica dei diritti a cui non corrisponde un'altrettanto significativa costruzione di una dinamica dei doveri che sono necessari in una società civile in una società collettiva affronta questo tema affronta il tema della proceduralizzazione della vita pubblica
Questo tema è costruito sulla crisi della delega sulla crisi dell'idea di autorità sulla crisi dell'idea di conoscenza se io non credo o nell'autorità di chi dovrebbe avere la conoscenza di chi dovrebbe decidere
Crea una procedura che poi diventa un complesso tubo di stufa dentro il quale diciamo dei decisioni molto spesso si perdono e non si raggiungono gli effetti voluti
Diciamo affronta il tema della comunicazione della comunicazione pubblica di una comunicazione che appare trasparente molto sui molto spesso è deviante e deviante perché fa mancare lo sfondo di ciò che andiamo a vedere comunica la notizia che può essere una falsa notizia o può essere una vera notizia ma di fatto stravolge la realtà
Tutti temi questi che vengono affrontati con grande coraggio e con una certa forma diciamo di moderatismo radicale nel senso che come dire si vede in questo la strada
Quella di come dire credere fino in fondo nelle cose che si fanno radicalmente ma anche con quella moderazione che ti consente di affrontare i temi diciamo con in quella che era una volta avremmo chiamato saggezza sapienza spirito liberale e quindi Rispetto diciamo delle cose comuni
Il libro è particolarmente interessante per chi si occupa come me professionalmente di diritto di Sociologia del diritto e sarà occasione sicuramente
Di ulteriori dibattiti è particolarmente interessante anche per questa città per questo straordinaria uditorio che riunito in questo momento questo uditorio
Che speriamo che sia di una Napoli che ma che sia anche per una Napoli che sarà perché il libro è molto attento anche alla nostra città e molto attento anche al dolente tema del mezzogiorno e ne fa un'analisi che sicuramente avremo modo di ascoltare in termini più chiari
Io spero di avere ci siano molte occasioni per discutere di un libro di pedagogia civile così lo definirei di pedagogia civile che ci può insegnare molte cose grazie
Grazie Lussorio rapidissimo saluto fa veramente piacere presentare il libro che oggi si presenti questo libro di Alessandro che è un libro molto denso c'ha un sacco di contenuto e affronta tanti aspetti del nostro paese del nostro vivere quotidiano la la cosa che più mi ha colpito in un momento in cui è facile
Evitare di affrontare la realtà è che il libro di Alessandro Barbano è un libro che dice molte verità
Lei dice in maniera molto asciutta in maniera secca a volte in maniera amara e ci fa una fotografia di un Paese che è un Paese sostanzialmente immobile
Dove spesso i piccoli privilegi personali sono capaci di poter fermare i grandi progetti di interesse collettivo e questa considerazione una considerazione molto amara che rappresenta credo per tutte le persone che sono impegnate nella vita civile
Una non dico un campanello di allarme dico di più un fattore debbo dire di grande amarezza
Ecco io penso che il l'intervento nella discussione che nascerà da questo libro
è estremamente importante perché se ne vogliamo risolvere i problemi la prima cosa da fare quelli e quelli di quella di non negarli per esempio sulla poi mi ha colpito molto il loro il capitolo in cui si parla del valore dello studio in Italia
L'Italia il Paese
Diciamo the tra i paesi avanzati dove i il differenziale di salario tra il non laureato laureato il più basso del mondo segno che ne abbiamo un sistema economico è spesso un sistema di valori
Nel quale la competenza o la capacità individuale non viene assolutamente valorizzata né premiata
E questo ovviamente è un altro indicatore di un Paese fermo e di un Paese che non premia chi si impegna ma preferisce premiare le rendite rispetto alla competizione
Ecco discutere di questo in questo momento politico in questa fase storica del Paese per farla Napoli e nel Mezzogiorno credo che sia estremamente importante
E sono molto curioso di ascoltare i tanti relatori di oggi che sicuramente ci daranno una chiave di lettura nuova e diversa e mi auguro che questo libro sia un piccolo seme
Per la rinascita di un dibattito civile Franco e concreto di cui abbiamo tutti molto bisogno
Buonasera a tutti io volevo soprattutto ringraziare tutti voi per la vostra preferenza così nutrita e così qualificata
Naturalmente un ringraziamento particolare ad Alessandro Barbano che ha accettato il nostro invito di presentare qui con noi questo suo libro sul quale naturalmente io non faccio nessun commento perché un libro veramente prezioso che aprirà sicuramente come è stato già detto un grosso dibattito
Noi vogliamo solo ricordare che la prima volta che il sabato delle idee che vive a oltre dieci anni filo unisce non di sabato ma di venerdì proprio perché questa era un'occasione particolare
E perché a mio avviso oggi noi potremmo ancora continuare in quello che è il nostro obiettivo che quello in una città in una regione come quello in cui viviamo di fare sempre più Rete
Di costringere le istituzioni a collaborare a lavorare fra di loro perché certamente la nostra situazione
Non merita che ci siano disaccordi ma che trovano sempre che si trova sempre di più dei punti di unioni perché solo in questo modo lavorando insieme si potrà andare avanti e fare qualche passo l'altra attenzione particolare che il sabato delle idee sta ponendo in questi ultimi tempi come forte avete sentito
E alle periferie e soprattutto ai giovani delle periferie con i quali siamo sicuri che potrà la nostra città rinascere in un futuro migliore
Io prego Alessandro non gradì venire qui per incominciare il dibattito prego
Grazie alla mente umana io sono Mancino sempre protagonista
Buonasera grazie di essere qua ringrazio il sabato delle idee per averci ospitato ringrazio il teatro San Carlo per questa meravigliosa sede dove discuteremo di troppi diritti d'Italia tradita dalla libertà
Alessandro Barbano il direttore del mattino fa una fotografia molto molto molto attuale racconta
Di un Paese in crisi una crisi che non è tanto politica mai prima sociale culturale e in un certo senso civile una scrissi che parte dalla scuola dalle aule scolastiche quindi una crisi del magistero del sapere
Una crisi che arriva nelle sale della politica
Una crisi della delega della mediazione del merito
Una crisi del riconoscimento dell'autorità
Racconta di un Paese resilienza alle riforme
Racconta di un Paese dove tante minoranze ognuno magari con le proprie ragioni ma nessuna che segue la ragione
Del del del paese
Ne discuteremo con Antonio Tajani Presidente del Parlamento europeo Giovanni Legnini vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
La professoressa Serena Sileoni economista e vicedirettore generale dell'istituto Bruno Bruno Leoni
E con i filosofi Biagio De Giovanni e Massimo Adinolfi che sono anche illustri editorialisti del mattino ovviamente
Con l'autore Alessandro Barbano io comincerei e presidente da lei
Questo libro di Barbano oltre a essere a un libro coraggioso come è stato detto è un libro anche molto molto attuale e hardware capitoli che la riguardano da vicino uno e l'Europa uno uno e l'Europa
Intitolato che Europa fa si fa presto a dire si fa presto a dire Europa
E un secondo invece sul sul Mezzogiorno Barbano scrive nel nel nel suo libro che il Sud rischia di essere la Breaks Seat d Italia ecco volevo una sua opinione su questa a formazione e anche ne approfittiamo punto se dal momento che questo libro è molto attuale
Si sta cercando di formare un governo c'è un programma questo nuovo programma del governo giallo verde come è stato ribattezzato come ci pone nei confronti del loro OPA a suo giudizio grazie
Buonasera a tutti dovrei fare una conferenza per rispondere a tutte le domande però mi voglio complimentare con Alessandro Di tu perché io sono ci conosciamo tanti anni sono giornalista anch'io perché è un bellissimo libro che ci spinge a riflettere e fa un analisi profonda della situazione attuale
Affrontando tante sfaccettature
Che dimostrano la crisi che c'è ma anche ci danno in fondo o un po'di ottimismo
Un problema fondamentale però devo dirlo prima di dire le cose sull'Europa sui sul Mezzogiorno anche sui moderati che c'è un altro capitolo che lo riguarda i moderati
La questione dei diritti e dei doveri
Non ne parliamo mai dei dove i
A ognuno di noi quando nasce non a soltanto dei diritti a anche dei doveri nei confronti degli altri e nei confronti di se stesso
Quindi Alessandro nel suo Libro sottolinea che è un po'il filo conduttore
La necessità di un'etica
Che può essere laica oppure religiosa se il secondo le differenti orientamenti di ciascuno di noi
è il filo conduttore quello di una realtà nazionale ed europea
Dove l'aspetto dei diritti
è sempre più
Sotto
Osservato e meno tutelato
E dei doveri scusate
Mi ha fatto venire in mente visto che l'altro giorno presentato al Senato il libro
Dell'ultimo libro di papa Ratzinger
A un certo punto Ratzinger dice forse oggi la teoria dei diritti umani dovrebbe essere integrata da una dottrina dei doveri umani e dei limiti umani
Quindi non è un pensiero di un liberale laico è un problema reale che affligge la nostra società e la rende ancora più deboli
Anche l'Europa perché il capitolo dedicato all'Europa
Affronta anche il tema delle radici cristiane del ruolo
Del papà di papa Ratzinger di Giovanni Paolo secondo perché un'Europa che perde le radici cristiane è un'Europa che perde la sua identità non per un fatto religioso ma perché è oggettivamente così
Ma anche un'Europa che si snatura in Europa che diventa sempre più tecnocratica e sempre meno politiche all'Europa destinata a fare esplodere o l'amore per le piccole patrie o l'amore per i populismi per le democrazie del web le democrazie dei gazebo e non la democrazia parlamentare che è quella che caratterizza la nostra civiltà
Europea però c'è anche un pizzico di ottimismo nelle nel capitolo dedicato all'Europa se torna la primazia della politica e questa credo che sono assolutamente d'accordo l'ho detto anche in qualche intervista che dal mattino
La prima riforma da fare in Europa che non ha bisogno di maggioranze
E quella della politica tornare alla primazia della politica l'Europa si salverà così una politica che risponde e ha ragione quando mi scrive che il prossimo bilancio comunitario
Due mila e ventuno due mila e ventisette sarà la fotografia delle scelte che l'Europa farà sarà un bilancio per ridistribuire soldi o sarà un bilancio per fare delle scelte politiche io mi auguro come si augura Alessandro che il Bilancio comunitario sia un bilancio per fare delle scelte politiche per affrontare i problemi di oggi
Il problema del Mezzogiorno è il problema dei problemi
Non può non essere affrontato da tutti
Perché c'è una divisione in Italia tra il nord e il sud
Dal Lazio in giù si vive una crisi economica c'è una disparità obiettiva che deve essere colmata non si risolve con il reddito di cittadinanza
Io credo che proprio perché ci sono i diritti e doveri
Non c'è solo il diritto alla veri soldi ci deve essere anche il dovere di dare un contributo alla società il contributo alla società lo si dà lavorando la politica deve emettere i giovani nelle condizioni di poter lavorare e di potersi guadagnare la giusta retribuzione questo è secondo me restituirà la dignità e la scelta che bisogna fare per il Sud con delle politiche che puntino alla crescita che puntino a sostenere l'industria a sostenere le imprese perché soltanto così taglieremmo
L'erba sotto i piedi alla malavita organizzata che l'altra piaga
Non si taglia l'erba sotto i piedi della malavita organizzata con il reddito di cittadinanza
Ecco perché alcune forme di democrazia Pseudo diretta che denuncia Alessandro nel nel suo libro provocano danni non è questa la vera democrazia non sono questi i veri diritti
Fomentare la rabbia sociale con slogan facili fare
Promesse che poi non si possono mantenere non significa far crescere il Sud d Italia serve ben altro serve anche qui un'etica e la parola etica credo che sia un po'il filo conduttore di tutto il libro di Alessandro ultima cosa sono assolutamente d'accordo su tutto ciò che lui dice
Sulle informazioni
Dobbiamo dare delle regole ai giganti del web dobbiamo dare delle regole non sono per la limitazione della libertà ma ci sono troppe false notizie
Che creano allarme sociale allarme politico che condizionano le lezioni
Perché non sono filtrate
Perché un un direttore di riavere la responsabilità di ciò che esce perché i giornalisti devono sempre verificare se la notizia è vera o falsa
Gli internauti
Non hanno la possibilità di sapere se le notizie vere facce hanno la notizia perché e questo droga penso ha ragione condivido quando si parla della salute dei cittadini dire che i vaccini fanno male
Significa fare un danno alla società significa fare un danno ai nostri figli
A meno che uno non sia allergico ma il medico che lo deve dire non può essere una notizia pubblicata su cui un giornaletto su YouTube o su qualche notiziario che viene messo in circolazione sul web
Come c'è un problema di sicurezza
Perché chi vuole che condizionare il nostro voto quante notizie false sono state date
Quante ce ne sono l'abbiamo visto anche in Catalogna feriti che sembrano feriti fatti dalla guardia civile spagnola invece erano feriti fatti Remo SOSE squadra un anno prima un'altra manifestazione però ecco e chi erano i cattivi cioè non ci vuole niente a
Oppure condizionare l'opinione pubblica con delle cose false
Ecco qui c'è il diritto di informare ma anche il dovere di verificare se le notizie sono vere o falsa perché chi legge deve essere messo nelle condizioni di giudicare quello che accade ma giudicare in base alla verità non al falso
Dai racconti dal la storia del morto trovato in un bagno dell'ospedale nel tuo libro di tutti quanti dicono
Perché il vecchietto che stava lì non è andato a occuparsi del malato ma non si è preoccupato ce perché nessuno ha curato il malato di tumore che poi il problema del problema ecco quindi anche da questo punto di vista credo che servono delle regole dobbiamo occuparci di più e io sono favorevole a tassare i giganti due perché non soltanto tolgono pubblicità ai giornali non soltanto guadagna un sacco di soldi si insediano in paesi dove non pagano occupavano pochissime tasse porta tutti i soldi fuori
De Oro parte facendo un danno anche la nostra identità
Culturale europea così ritorniamo al capitolo sull'Europa che io condivido al cento per cento
Grazie grazie presidente poi magari torneremo con con con un ulteriore domanda sull'Europa anche perché Barbaro muove a delle critiche a all'Europa alla alla eccessiva burocratizzazione dell'Europa
E ne ne indica come uno dei terreni fertili che ha portato a questa crisi che ha portato a all'avanzata dei populisti dei partiti populisti partiti anti-sistema che rappresenta lo ricordiamo comunque una forma di di politica seppur seppur nuova
Invece
Un altro un altro capitolo diciamo fondamentale e anche denso sono sono addirittura più più capitoli e riguarda la la giustizia i rapporti tra la giustizia l'informazione
La la politica
Diciamo quello centrale intitolato la la la variabile e giudiziaria Barbano scrive il diritti ISMU una frustrazioni civile i diritti Isma'è un un neologismo che Barbano ha ha coniato per questo
Per questo per questo libro che poi CCC lustro era ecco dicevo i diritti ISMU uno frustrazioni civile inviti alla democrazia le sue differenze oppone le pretese la capacità di questa selezione di qualità i ruoli e il rango
Nega la legittimità delle strutture giuridiche storiche e politiche per combatterle dispone in Italia di un e strumento eccezionale Illy giustizialismo barbaro nel poche pagine dopo sì sì si chiede che cosa ha fatto la politica
E non risparmia critiche a nessuna nessuna parte leggo perché Co conclude diciamo la introduce insomma l'argomento che credo che a lei sia più vicino la politica ha giocato quasi sempre in difesa
Una parte di essa visto lo sconfinamento
Perché è stata accecata dalla fascinazione redentrice dell'azione giudiziaria un'altra parte è stata convinta che quello fosse il prezzo da pagare per liberarsi del nemico una terza parte ha ridotto il suo garantismo alla protezione
Dei propri interessi
Mi sembra che ci sia molto da sola punizione abbastanza su cui discutere
Sì grazie innanzitutto anch'io mi unisco ai complimenti
Alessandro Barbara complimenti vivissimi perché è un libro questo denso di di di riflessioni pieno di indicazioni che non si limita a un'analisi attratti spietata della realtà della crisi della ragione della crisi ma che contiene anche appunto indicazione molto utili molto stimolanti
Naturalmente mi sono concentrato sulla parte che lei richiamava ma ho letto con molto interesse anche il resto del libero
Perché lui lo fa nel corso dal dello scritto vi è un nesso costretto tra i vari fenomeni che Alessandro Barbano descrive che inteso ricondurre a questo neologismo del diritti Isma'
La crisi le storture le anomalie che hanno caratterizzato il sistema giudiziario la giustizia nel nostro Paese per esempio mi hanno molto colpito non già perché si tratta di si tratti di un tema nuovo ma questo rilievo
Che egli ha inteso a conferire attribuire al tema della istruzione dalla formazione del merito
Ripeto tema non non nuovo se ne è discusso dibattuto è stato esaminato in ogni modo ma forse la parte innovativa del dei ragionamenti che ci propone
Barbara nel suo libro vanno ricercati nel fatto che
Dalla da una politica da un recupero di valore
Ho dei valori sottesi al istruzione alla formazione possono provenire indicazioni concrete per la soluzione della crisi sociale e anche economica
Che non resti viviamo da molti anni così come me al colpito molto il ragionamento che lui fa sulla crisi delle classi dirigenti sulla della crisi della delega quindi del meccanismo di rappresentanza
Dei cittadini
Vi sarebbero molto cosa dire avrei voglia di dirlo ma voglio concentrarmi qualche minuto per il poco tempo che abbiamo a disposizione sui temi che che lei mi sollecitava da affrontare che richiamava quelle della giustizia è vero
Non è nuovo nella formazione e nella cultura nella sensibilità meglio di Alessandro Barbano
Attribuire a questo tema un rilievo rilevantissimo nella crisi nel contesto della crisi della nostra della nostra democrazia
E non lo è neanche in questo momento storico caratterizzato da vari tentativi di arginare gli effetti di quella crisi di correggere le storture della crisi molte sono state le iniziative portata avanti in questi anni l'umile commenta alcune le critica anche severamente
Altre non vengono richiamate ma vanno iscritte indiscutibilmente in un tentativo riformatore che c'è stato perché non può certo dirsi diversi completato uno dei paradossi di questo libero
E che forse dei punti di forza o del punto di forza ma anche di un paradosso dal Prodi un paradosso di questo libro perché esce a valle e all'inizio di una fase storica o meglio di fasi storiche nelle quali le cose sembrano andare in una direzione esattamente antitetica a quella che Luigi prospetta a quella che lui auspicava quella che Luís
Indica e ciò riguarda anche il tema dalla giustizia e non voglio fare nessun riferimento all'attualità perché nella nell'esercizio delle mie funzioni
Non è una questione di Forlì è una questione che dura da allora io avrei molta voglia di farlo ma non posso mi consente di e ricordare che oggi trent'anni fa era la morte di Enzo Tortora quindi sono stati basta questo perché è una questione di ristretta di strettissima attualità esalta le
No ma mi riferivo al rapporto tra l'analisi e la proposta di Barbano e le le il tempo che viviamo ecco mettiamola così in in termini perché va in una direzione esattamente ardite di gas per molti temi a quella da lui auspicata in questo senso dicevo
Che vi vi è una vivo una parata un paradosso oppure una visione anticipatrice di un di un cammino di un percorso possibile
Di cui pure si indicano alcuni alcuni contenuti Luís descrive in modo
Molto forte
Quella storture a cui mi riferivo il processo mediatico il corto circuito mediatico giudiziario politico giudiziario la gogna la lentezza dei processi sono argomenti che l'abbiamo letto nei suoi scritti e che i suoi articoli perché io gli ho ascoltato
Ripetere più volte non nuove ma emerge un quadro molto preoccupante io lo gliel'ho detto personalmente lo voglio dire anche in pubblico
Nel mentre condivido l'impianto di fondo dei temi che sono stati di posti le linee essenziali dei temi che sono stati affrontati
Trasmetterei dal mio punto di vista un messaggio di fiducia in più rispetto a quelle che lui pure ci propone perché la nostra Costituzione i principi costituzionali in materia di giustizia non prevedono né la gogna nel circuito mediatico giudiziario né quel né quello politico il giustizialismo ecco io penso che il garantismo autentico e io mi annovero tra i garantisti autentici e quello che proviene che promana dei principi e dalle norme costituzionali essere garantisti significa essere in sintonia con i principi della Costituzione essere giustizialisti significa essere in distonia con i principi della Costituzione io di questo sono assolutamente assolutamente convinto e allora se vogliamo
Intraprendere il cammino di un cambiamento vero su questa materia su questo tema e ripeto passi avanti rilevanti sono stati fatti soprattutto nella cultura del Paese nella Presa che alcune posizioni alcune iniziative hanno in concreto
Determinato in questi anni noi non possiamo che muoverci lungo la direttrice dell'attuazione concreta effettiva dei principi costituzionali una delle riforme più felici della Costituzione una delle pochissime riforme intervento puntuale sulla Costituzione fu quello dell'articolo centoundici quello del processo giusto
Della ragionevole durata del processo molte delle strutture storture Chelli denuncia
Sarebbero arginate attenuate limitate se noi potessimo disporre di un processo celere tempestivo
S il sistema delle garanzie che pure gode di una ampia copertura costituzionale potesse affermarsi in concreto di più nelle aule di giustizia nella società io comunque ripeto Bluey lo fa a conclusione del suo volume
Io voglio sottolinearlo sono più fiducioso anche su questo tema
Di quando si possa ragionevolmente esserlo
Pensando a alcuni fatti che sono accaduti ad alcune vicende che si sono verificate
E che io non voglio in alcun modo in alcun modo commentare perché ciò che mi convince che
La cultura profonda dei cittadini della parte più avvertita dell'opinione pubblica
Anche vera presente delle istituzione del dei rappresentanti delle istituzioni nel nostro Paese muove in una direzione abbiamo vedere giusta non tutti ma molto più di quanto siamo portati a pensare un altro punto sempre in tema di giustizia vorrei toccare si dedicano perché è oggetto di una analisi molto approfondita e anche qui dura foto in questo caso assolutamente condivisibile dal mio punto di vista ed è quello
Che possiamo chiamare in molti modi che che che riconducibile alla a questo fenomeno della dello squilibrio che sia determinato nella separazione dei poteri nella dinamica di separazione dei poteri o al fenomeno antico anch'esso ma di stringente attualità della cosiddetta supplenza dei giudici Alessandro Barbano se ne occupa se ne occupa diffusamente
E Luís tenda al buio la io lo sollecito su questo punto ad attribuire la responsabilità di questo fenomeno prevalentemente ai magistrati prevalentemente all'esercizio in concreto della funzione giudiziaria ecco io penso che invece gran parte di questa fenomeno oggi
Nel contesto che viviamo sia da riferire o quanto meno da ripartire equamente tra la politica le istituzioni rappresentative il legislatore o meglio i legislatori
La funzione giudiziaria molte volte i giudici anche in tema di diritti anche in tema di nuovi diritti sono investiti da domande pressanti da domande nuove che alle alle alle quale domande non possono in alcun modo sottrarsi
Devono fornire una risposta e spesso sono costretti a cercare la norma dedica la norma
A cercare il principio di diritto a cercare una disciplina una regolazione inespressa inespressa
In virtù della scarsa qualità della legislazione della diversificazione frammentazione delle fonti di produzione di produzione del diritto
Della impossibilità a volte o incapacità spesso di affrontare e risolvere temi divisivi tanto più a fronte di maggioranze parlamentari
Molto fragili o molto composito
Queste la causa prevalente che differenzia la fase storica che vediamo che va avanti ormai da alcuni anni con quella che sì manifesto si affermò negli anni settanta negli anni ottanta come è possibile uscire da questa situazione con meno protagonismo da parte dei giudici certamente ma la soluzione non c'è alcun dubbio e nel recupero della qualità della legislazione
Nel recupero della effettività delle norme di diritto nella capacità anche dalla giurisdizione
Di affermare
Un quadro di certezze attraverso l'esercizio di quella funzione preziosissima alla quale spesso dalla quale spesso si attinge quella dalla cosiddetta nomofilachia di una interpretazione la più possibile uniforme è stabile
Delle norme dalle norme di diritto ecco anche su questo tema le indicazioni e le proposte
Che Alessandro ci propone sono molto stimolanti e connotano caratterizzano sostanziano quel quell'approdo che Luigi ci propone quel moderatismo integrale di nuovo conio che sembra inaugurare un pensiero diffuso nella società ma che spenta ad emergere mi convince molto quella affermazione una delle affermazioni conclusive che tu proponi quella della necessità di recuperare del recupero di un realismo onesto e condiviso responsabile che coinvolga la politica la giustizia il giornalismo la scuola la formazione
La combinazione di questi elementi ci porta a dire che l'indicazione le indicazioni la tesi di fondo sostenuta nel volume
Se non soltanto sono di grande interesse ma io auguro auspico che possa essere seguito dalla classe dirigente dei cittadini grazie Alessandro per questo l'ho scritto
Grazie grazie presidente è adesso appunto libro di Barbano affronta molti molti settori e quindi uno uno dei dei settori centrali settore economico e quindi mi mi mi rivolgo a all'economista Sileoni
Troppi diritti Barbano punto racconta
Della rottura di questo lui lo definisce correttamente sinallagma note questo patto tra i diritti e i doveri da questo scambio tra diritti che e doveri
E racconta di una società dove usando invece la metafora più più divertente alla alla all'altro otto i diritti sono quasi a prescindere lei individua un una netta frattura
Soprattutto per quanto riguarda i diritti del welfare i diritti
Nei contratti di lavoro e in particolar modo lo attribuisce la responsabilità soprattutto alla sinistra la sinistra riformista che insomma è nata come custode
Come custodi dei diritti e propone
Nota come la sinistra o comunque la la tendenza a tutelare i diritti i diritti dei penultimi ovvero di operai Hilti pensionati ma si abbandonano gli ultimi che sono poi i giovani i disoccupati
E i precari e somala la tesi è un po'quella della redistribuzione della messa in discussione dei diritti acquisiti e comunque di una redistribuzione dei diritti
Per far sì che insomma riparta quell'ascensore sociale che uno dei mali che Barbano indica nel nel nel suo nel suo volume
La prima cosa da fare ovviamente ringraziare per l'invito e non è un ringraziamento
Per l'onore che mi è stato fatto anche data l'autorevolezza del tavolo è la sede ma anche per rally piacere di poter conversare su un libro così ricco di cui degli aspetti che mi sono stati sollecitati ora rappresentano appunto soltanto soltanto una parte in realtà il il libro di Barbano parla dell'Italia contemporanea
Parla dei problemi della nostra Italia i
Degli ultimi trenta quarant'anni ma sta parlando anche più in generale sta utilizzando più in generale e con questo può alla fine risponderò al denso di citazioni
Sta utilizzando le categorie della crisi della democrazia che investono l'Italia ma non soltanto l'Italia una crisi intesa sia come crisi del metodo di governo quindi la crisi delle istituzioni ma anche con me crisi del metodo di confronto quindi la diffusione del discorso per intimidazione la diffusione della rinuncia alla ragione
Della rinuncia delle categorie del vero e del falso che diceva la Rand sono il brodo di cultura dei totalitarismi
Della rinuncia alla responsabilità e all'apprendimento con me il metodo la cadetta si diceva una volta con cui ognuno acquista un ruolo nella società
Di tutto questo fa parte appunto anche il diritti Isma'e la retorica dei diritti che soprattutto negli ultimi quarant'anni è diventata una retorica dei diritti sociali
Però forse per capire dove andare o meno come rimediare se si può rimediare bisogna cercare ancora più a fondo visto che appunto in realtà Barbano raccontando questa Italia racconta un fenomeno anche più generale di democratico contemporaneo forse bisogna andare a capire bene
Le origini storiche di quello che sta avvenendo non solo in Italia non sono nella nostra Italia
La il discorso dei diritti la retorica dei diritti di cui
Anche la la parte economica le pretese economiche una visione distorta del web fare una conseguenza ha un'origine storica ben precise realtà
E il logo la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del quarantotto
E il diritto ad avere i diritti dell'harem descritto appunto all'indomani della del conflitto
La libertà dal bisogno di Roosevelt sono tutti tasselli che hanno un'origine storica precisa comune cioè il Secondo conflitto come uscire
Dalla dalla tragedia del secondo conflitto mondiale e di quello che l'aveva generato
Ovviamente sono è un'origine storica precisa che vanta origini a sua volta molto più profonde le origini
Le categorie filosofiche politiche culturali e anche religiosi dell'Occidente ma in quel momento che da valori diventano i principi del diritto di avere i diritti come diritto alla non disumani trazione
Però era questo quello che si intendeva non si intendeva una l'instaurazione di una società in di una di un ordine politico in cui ognuno potesse reclamare un desiderio facendo sì che diventasse diritto
Non era una
Categorizzazione dei diritti come le ciliegie del cesto da cui pescare le migliori
Ma era appunto
Qualcosa di molto più umano di molto più semplici di molto più radicali era il freno agli eccessi da un lato del collettivismo dalla dall'altro dell'individualismo no alla degenerazione giuridica del piagnisteo che invece poi quella che che è diventata era fondamentalmente l'affermazione del diritto quando il diritto era stato qualche stato e non dei diritti però appunto è diventato altro
Quella genesi storica è diventata quella che Barbano chiamo appunto diritti sui diritti à la carte se volete e lo si ritrova anche nella nostra Costituzione per cui il concetto di minimo vitale Chi è in costituzione
Ma che nei costituenti nella testa di costituenti era semplicemente la garanzia della sussistenza quindi nulla di più che la liberazione dalla fame dalla sete e dal freddo oggi anche per categorie giurisprudenziale diventata qualcosa di più cioè la garanzia della tenore di vita che si che si desidera
Il concetto di lavoro su cui si basa la nostra Costituzione su cui la nostra Costituzione dice che si basano si fonda la nostra Repubblica è un concetto prima di tutto di dovere appunto e non di di diritto a un posto di lavoro
Fino più in generale all'aver dimenticato ecco dove c'è stato un po'il tradimento delle origini
Quello che dice la targa nell'inizio cioè la categoria dei doveri il la porta con cui nel nostro sistema costituzionale entrano i diritti e l'articolo due che parla dei diritti inviolabili
E ci si dimentica sempre accanto che all'espressione diritti inviolabili ce n'è un'altra doveri inderogabili
Quindi c'è stata una sorta di un tradimento un'evoluzione probabilmente da che perché c'è stata da cosa da cosa deriva questa questo tradimento questo cherry picking perché poi anche la degenerazione in campo economico questa cultura della irresponsabilità individuale che ci rende tutti
Sotto diciamo la uccellini con le bocche aperte pronti ad essere spalmati dalle istituzioni politiche
Sicuramente c'è stata la superbia dell'istituzione dell'ori Interpreti giuristi economisti in primo luogo di pensare che la democrazia si realizza nel momento della proclamazione degli obiettivi
E non nella loro realizzazioni quindi basta dire il diritto alla salute per far crede rapper illudere che esso esista ecco di questa illusione tra la sovrapposizione dei desideri che può in politica sono i programmi
I risultati è qualcosa da cui è difficile poi fare marcia indietro perché ci si perde consenso
E quindi bisogna non è più soltanto la condizione minima dell'esistenza il lavoro non è più un dovere ma è il diritto non ha che siano create le condizioni per avere lavoro ma al posto fisso
La vita e la morte non sono più le categorie dell'esistenza ma sono addirittura un diritto disponibile tale per cui si può chiedere il risarcimento ad essere nati
La genitorialità non è più un dovere ma è un diritto alla tutto questo forse in parte fisiologico è una sorta di impropria dei sistemi democratici
Dove ogni evoluzione dove ogni tappa successiva è una espansione dei diritti fino alla all'esaurimento del sistema spesso una l'aspetto come la morte fredda dell'universo la morte Freda della democrazia quindi probabilmente c'è un che di di di fisiologico d'altra parte la democrazia in crisi da chi è democrazia come la conosciamo noi l'epoca d'Oro
Delle democrazie liberali e non è poco in cui non c'erano le democrazie come le intendiamo noi cioè non c'era il suffragio universali e quindi la ricerca di un consenso di massa però ci sono e qui mi avvicino alla ma a un tentativo di risposta la sollecitazione iniziale ci sono fattori non così fisiologici alle categorie del democratico
Dalle origini della rete del del discorso di diritti
A oggi ci sono state due tappe fondamentali e mi perdonerete l'ha sentito la la la come dire il paradigma con cui le definisco da un lato il sessantotto e dall'altro l'ottantanove
Il Sessantotto mi perdonerete appunto la semplificazione assegnato nella cultura
Universale il passaggio dal diritto come
Categoria della responsabilità al diritto come Elenco di aspettative nel bene e nel male che sia che sia l'ottantanove ha fatto perdere alle alle socialdemocrazie
Quali facevano parte
Il contraltare non dico il nemico ma il soggetto
Da cui distinguersi da cui prendere appunto le distanze e rispetto al quale quindi averi dei limiti
Voglio dire che è venuto meno il contraltare socialista dall'ottantanove in poi è venuto meno ci ci si è le nostre democrazie nostra socialdemocrazie si sono adattate su un'offerta di bisogni
Che nutre la domanda
Che è quella di cittadini come il seno di una madre con i propri pargoli e non lo fa con autoritarismo Comini sistemi appunto che dopo l'ottantanove sono quasi ovunque scomparsi
Non lo fa nemmeno con indifferenza come era mille vecchie democrazie ottocentesche ma lo fa con un deleterio paternalismo che non consente ai figli di spezzarsi
Lo fa come ne Polenza ciò non toglie che lo faccia con con grave danno anche dal punto di vista culturale appunto del del diritti insomma l'Italia repubblicana credo che vi sia stata un esempio
Non c'è senza soluzione di continuità fino a dura fino ad oggi
Sì ha contribuito a indebolire un sanno ecco un individualismo sanno cioè quell'individualismo che appunto
Ritiene il diritto una conseguenza delle Respighi ritti il diritto inteso come i diritti una conseguenza delle responsabili la responsabilità e non un'alternativa alla responsabilità
L'Italia descritta da Barbano questo pieno titolo è una promessa non mantenuta in cui il diritti Isma'è la creazione di una illusione necessaria a mantenere il consenso non riusciamo a svezzare ac però il diritto non serve a creare illusioni
Il diritto serve a fare due cose est
Storicamente a sanare conflitti a sanare le controversie e a gestire le responsabilità individuali privato politiche che siano e quindi a che punto siamo della notte
I in campo economico non lo si vede bene la
La diffusione
Come dire la l'accreditamento dell'idea di un reddito di cittadinanza inteso non semplicemente come un aiuto a condizioni temporanee di bisogno ma come una pretesa in quanto cittadini ad a vere una un guelfo aringhe esce né
Membri Emma
Però è anche vero che le ultime elezioni i risultati delle ultime elezioni hanno sì delegittimato a mio avviso una classe dirigente
E non lo dico con giudizio con un giudizio di valore però non hanno delegittimato i presupposti
Di questo diritti Isma'i presupposti di questa politica che ha alimentato e si è appoggiata al diritti Isma'è una sorta di Moro del sei me perché ha avuto magari l'Aprica oggi di leggersi anche il cosiddetto contratto di governo e che quasi diciamo se si può anzi si può peggiorando l'esistente perché vivono addirittura di un consenso che ha il consenso di un attimo
Vivono della dimensione unica dell'eterno presente e qui poi non voglio andare oltre la sollecitazione iniziale ma ammette colpisce molto anche la la l'aggravante che Barbano vede nella tecnica
Perché è vero che la retorica del presente accomuna la cultura dei diritti e la tecnica
Tutto quello che si può avere orari oggi allora si deve pretendere ed è vero anche che la tecnologia appiattisce la memoria e quindi lo spirito critico
Però il tutto
Quest'la condizione culturale del diritti su che non è una condizione felice evidentemente è solo riprodotta forse infatti Zanata dalla tecnica ma non ne non nella causa
In Italia forse nel nel nostro Paese in questi anni forse
Questi il queste cause queste origini storiche che accomunano anche altre esperienze di democrazie contemporanee sono esacerbati
E e le viviamo con più drammaticità nel senso etimologico del termine sono esacerbata è per per un sister perché si è sviluppata da noi forse più che altrove una democrazia clientelare che la democrazia in cui i diritti di bue nel far sono la contesa elettorale
Che però ha prodotto al dal punto di vista della lotta sul delle dei conflitti sociali qualcosa di estremamente grave e cioè la lotta tra chi è dentro e fuori
è una lotta non tra appunto chi ha dei diritti acquisiti e chi ambisce a cambiare le regole del gioco
Perché non si verifichi più una situazione di degenerazione della democrazia e della situazione economica nella lotta tra chi è dentro e chi ambisce con malcelata in invidia
A capire gli stessi diritti nel frattempo acquisiti da chi è riuscito ad entrare e quindi a una lotta a a poter entrare alle stesse condizioni che quello da cui o riusciamo a prenderne consapevolezza o o non vedremo appunto l'alba oltre la notte
Grazie grazie grazie professor
Professor De Giovanni libro di Verbano affronta argomenti del molti argomenti insomma a alle a lei carica trattato nella nella sua storia di studiosa da da editorialista mi pare
Che forse ce ne siano due uno riguarda appunto l'Europa il rapporto tra gli Stati e l'Europa Barbano si chiede si fa presto a dire cambiamo l'Europa è un altro è quello della della tecnologia direttore racconta come ci sia un matrimonio a perdere con tra i diritti e la tecnologia che ha che ha portato a una nuova forma di governo in Europa e non solo che quella della della tecnocrazia
Ci dobbiamo rassegnare al fatto che l'umanesimo somma noi che siamo siamo figli dell'umanesimo sia sconfitto dalla tecnica professore
Ma
Credo di mentre mentre altrove stanno scrivendo la storia
Come qualcuno ha detto senza autoironia noi qui siamo riuniti per provare a riflettere
A riflettere su su un libro
Subì breve Alessandro Barbano che è un libro molto coraggioso
Molto coraggioso già nel titolo perché dire troppi diritti
In una fase come quella che attraversano le la nostra società
E ci vuole del coraggio
A intitolare un libro troppi diritti naturalmente Barbano non è contro i diritti
Se mi consente questo riferimento alla s'suo funzione di direttore del Mattino
La libertà è sacra
Del mattino nel senso cioè nella volontari di quindi la sensibilità di Alessandro Barbano per i diritti e molto forte molto visibile proprio nel concreto della sua attività
Ma i troppi diritti di cui parla Barbano sono
Come dire i diritti
Sempre più isolati in se stessi
Sempre più campati per aria
Sempre più alla mercé di ciò che è tecnicamente possibile
Per cui ogni bisogno ogni esigenza ogni desiderio si traduce immediatamente in diritto
Sempre più separati Barbano punta molto su questo passaggio che quello centrale del libro
Dai doveri e dalla politica
Perché dove i riti riti politica sono un insieme
Che fanno sistema
Sanno il sistema nel quale organizzato una democrazia politica
Il tema è molto affascinante per una ragione che io voglio enunciato al principio prima di passare a una analisi Breve naturalmente dei temi principali dei libri a qualche osservazione
E cioè
Quando c'è un eccesso di diritti quando c'è un eccessività di diritti Şişli labbra hanno i confini della democrazia politica
E si delegittimano perché la democrazia politica non può soddisfare tutti i diritti
E allora tutto quel campo di diritti che immagina di restare insoddisfatto non preso in considerazione diventa un elemento delegittimante della dimensione politica
Quindi avviene un fenomeno complicato di intreccio di temi
Questo è lo sfondo del libro e Verbano inventa questa parola di vittimismo
Per mostrare in una forma astratta ma estremamente concreta per i ragionamenti che seguono nel libro di questa eccessività
I delitti che vincono superano isolati in se stessi e tutte le altre dimensioni non solo quella del dovere che è fondamentale ma quella della politica quella del dell'organizzazione del sistema democratico
Ma lo sappiamo anche perché il titolo e il sottotitolo uno dice
E l'Italia il cuore di questa
Di questa analisi
Sì l'Occidente Barbaro ricorda che in tutto l'Occidente stanno avvenendo fenomeni nuovi
Difficili da analizzare difficili da riuscire a mettere sotto un riflettori no
Però l'Italia nella come dire nell'Europa continentale che il punto di riferimento più diretto che noi possiamo avere naturalmente perché ciò che succede in Americo ciò che succede in Inghilterra già altri parametri di giudizio nell'euro
Va continentale
Sempre una sorta di laboratorio
Cioè avvengono delle cose
Che tendono a estremizzare sì non se siete pensiamo che cosa è stato il sessantotto in Italia rispetto al sessantotto mondiale
Quali sono state le conseguenze di quella data in Italia rispetto alle conseguenze che si sono avute quasi dappertutto anche dove è nato quella data in America da me
Tutto in qualche modo si estremizza qui da lui
Per una qualche forma fosse di debolezza della storia della Repubblica ma naturalmente non c'è qui il tempo di entrare in questo tema anche se tra le righe del libro di Barbarano questo tema emerge perché emerge questa dimensione come dire
Critica le di di di critica nel senso di crisi permanente per molti aspetti dello stato della Repubblica
E il quadro che Verbano fa di questo e
Assolutamente impietoso
Qual è il nucleo fondamentale del libro di Barbara è stato detto lo voglio ribadire che ed anche provare ad analizzare appena appena un po'in particolare e i particolari e la rottura della dimensione rappresentativa della democrazia
Questo è un tema estremamente teso che sta emergendo
Si può dire sta emergendo dappertutto
Anche come conseguenza della crisi che ha attraversato il mondo in questi anni in questi ultimi decenni in quest'ultimo decennio in modo particolare ma ancora una volta in Italia prende una forma particolarmente adeguata alle debolezze alla storia della nostra società e della nostra e della nostra Repubblica
Dove
Come dire in Italia
C'è sempre stato nella storia di tali un anti parlamentarismo strisciante
Ai tempi post unitari come il è stato sancito da tanti scritti da tanti autori importanti ma questa
Critica della dimensione rappresentative non riguarda solo la politica
E il libro di Alessandro Barbano lo pone in particolare evidenza
La crisi la rappresentato h i saperi
Cioè la
Non è che i saperi sono delegati però c'è una gerarchia nei saperi
C'è una specificità nei saperi ci sono le competenze nei saperi
Quando si si rompe il sistema di fiducia
Non non è la delega politica nelle apolide un'altra cosa è la rappresentanza politica una sua crisi profonda che si esprime soprattutto della dimensione dell'antiparlamentarismo
Parlamento corrotto il Parlamento tutti ladri Parlamento non fa niente il Parlamento non lavoro il Parlamento guadagna troppo che c'è abbiamo proprio bisogno di un Parlamento proviamo a pensare di farne a meno e vediamo come ci troviamo in quale situazione ci troviamo diciamo così se vogliamo riflettere un po'sui ma
Il sapere e nel i saperi la scuola
E quello che sta avvenendo in certe scuole il segno della caduta dell'auctoritas cioè del docente che ai tempi nostri che naturalmente per me sono tempi archeologici immaginata assolutamente
Comunque sono tempi nei quali l'autorità sera ma non è una questione di non è che se non non è che non è vero che uno vale uno ma chi l'ha detta sta sciocchezza ma chi l'ha detto che questa è l'eguaglianza ma dove sta scritto che queste le uguaglianze
L'eguaglianza e costruzione anche di gerarchia e anche di rapporti di potere di rapporti di conoscenza di rapporti di saperi perché se no che cos'è questa eguaglianza e e naturalmente quando si entra quando tutto questo in treno una critica così drastica come quella cui stiamo assistendo in particolare nel nostro dibattito pubblico
Ecco che allora emerge un dato che Verbano mette in grande evidenza nel libro la violenza delle parole
Le parole perdono il loro significato normale e diventano elementi che traffico non avversario lo debbono distruggere
Debbono mettere in luce i lati più paghi la violenza delle parole che però deve creare consenso anzi crea consenso crea formano
E chissà e ecco allora che cosa nasce
Su questo tipo di crisi la redenzione
La redenzione
Cioè bisogna redimere il mondo siamo qui a redimere il mondo siamo qui a costruire all'assolutamente nuovo quello che non si è mai visto capite che cosa importante fare una cosa che non si è mai vista
E così il mondo si redime naturalmente
Sì veline contro che cosa ma intanto contro le regole va come le regole
I burocrati gli europei
Non si possono accettare queste regole che pure un in in certi tempi
Un certo stato che si chiama Italia aveva anche perfino
Contribuito a fondare contribuito contribuito a costruire
Faticosamente attraverso co.co.co. discussioni passaggi polemici passaggi discussione separazione
E
E allora che esso questo avviene che avviene che per rispondere al tema Europa che questo tema subisce una drammatica semplificazione
Nel momento in cui
Queste contrapposizioni che ho individuato e che hanno una fonte una delle fonti
In quella in in quell'eccesso di delitti senza doveri di desideri senza doveri di bisogni senza corrispondenze
Inutilmente l'Europa appare come un organismo complesso difficile chi dice che l'Europa non deve essere criticata
Ma chi può pensare che questo orizzonte debba essere negato o distrutto
Io sono in una fase adesso faccio nessuna considerazione del tutto personale ma che non so se incontrerà condivisione no io sono molto critico di certe siamo stati tutti molto critici anche tu nel tuo libro
Di certi aspetti della governance europea io penso che in questo momento vada difesa come tale
Dobbiamo ingoiare ci alcune critiche e dobbiamo cerca di fare capire che cosa è stata questa tentativo di un mio comune di un continente che non più di sessanta anni fa o settanta disseminato di sessanta milioni di morti lo stesso continente ma queste cose deve saperle non chi scrive la storia chi la sa e perché sono due cose diverse come potete facilmente immaginare
Scusate ma
Siamo tutti un po'preoccupati come di
E poi c'è il tema della giustizia si tema su cui sono state dette cose importanti da
Legnini io voglio entrare perché è un tema molto caro al libro alla Barbano al suo libro
Beh io voglio dire alcune cose molto brevemente ma con molta convinzione questo è un elemento di discussione che in Italia si deve sempre più aprire anche se io temo che la forma nella quale sviluppo il nostro dibattito pubblico lo rende molto molto difficile perché
C'è poco da dire nel libro di badano c'è un ci sono dei capitoli un capitolo anche più d'uno perché c'è quello sul giustizialismo cioè quello sulla gogna mediatica
E voglio parlare proprio del tema della giustizia nei limiti in cui posso parlarne io naturalmente con delle opinioni che possono essere non è un tema che molto convergono nelle cose che dice barbaro nel suo libro
E io credo che c'è in Italia un'alterazione del rapporto tra magistratura e politica
Badate so benissimo che dappertutto la giurisdizione non è più la bocca della legge
Alla Montesquieu non è più la bocca della legge
Non si limita più a inseguire i ente perpetrare alla lettera la norma so benissimo che la giurisdizione assunto un altro ruolo rispetto a questo però ciò non significa che un rapporto esiste tra la decisione sovrana legislativa e la funzione giurisdizionale se no sì sì sì se questo nesso sì per ora in Italia avvenuto qualche cosa che ha
Di profondo che ha messo in discussione questa relazione posso dire una cosa con la convinzione che dico da anni e naturalmente so che un'opinione assai discutibile ma insomma
Diciamolo chiaro non c'è nessuna democrazia occidentale nella quale un sistema politico è stato distrutto da un'inchiesta giudiziaria
Questo è un dato non no non sto adesso qui ad indagare se era giusto se non era giusto c'era la corruzione sicuramente c'è la corruzione
Il dato di fatto e questo però
Questo non poteva non alterare i rapporti tra magistratura e politica non non poteva non essere perché la storia della storia no
E allora come dire a partire da questo momento nel quale la politica non ha saputo rispondere offrire delle risposte possibili
Che non significava denegare i giudici significa per provare a ricostituire un'autorità politica provare non ci si è provato e non ci siete riusciti per meglio dire
Posso dire che da quel momento in poi i rapporti sono alterati o è una o una grave scorrettezza dite questo
Io penso che sia così
Naturalmente questo è un fatto che appartiene all'archeologia politica l'archeologia Isacco ormai degli anni novanta più sono passati tanti anni sono passati circa dentale trent'anni quasi diciotto più
Sì all'incirca quindi però come dire
Nel libro di Verbano in particolare nei nei nei capitoli che ho ricordato e un libro di cui dovete scorrere i capitoli perché toccano tutti i temi di fondo della crisi italiana tutti non ne rimane fuori nessuno
Questa gogna mediatica questo eccesso di presenza di presidenzialismo
Questa difficoltà a gestire il rapporto
Tra magistrature pubblici ministeri io sono io sono per la separazione delle carriere ma non entro naturalmente questo tema che tema terribilmente difficile naturalmente siccome l'ho detto tante volte e lo dico ritorno a dirlo e poi naturalmente il tema dell'informazione e tanto altro e voglio citare solamente una cosa
Questo capitolo sul Sud che è molto bello il Sud è diventato caro restando un problema drammatico perché non ha più pensiero dissi
Ma è facile dire
Perché non è pensiero di sì che fine ha fatto la questione meridionale
Io qui ho l'idea qui la questione meridionale è stata come dire una questione
Che era viva anche se sempre risolta e questo fa parte delle debolezze nella storia della repubblica
Era viva quando lo Stato nazionale era unitario almeno provare a pensare di essere unitario adesso che i confini degli Stati nazionali si si sono abbastanza slabbrata i in dimensione sovranazionale
è evidente che diventa sempre più difficile pensare il Mezzogiorno perché il Mezzogiorno era interno al dualismo italiano ma se il dualismo italiano si disperde
Nell'ampio raggio nell'ampia orizzonte delle dimensioni ultra statali ultra nazionali
E quindi questo spiega perché così difficile oggi parlare del Mezzogiorno ma altro che parlare dobbiamo occuparcene perché questi tale sempre più divisa in due sempre più drammaticamente divisa in due perfino nella
Schema di trazione ricco dei consensi politici no
Chiudo perché le cose da dire sarebbero tante
Sul destare
Anche stare Barbano dedica l'ultimo capitolo del libro
Usa questa formula che è stata già ricordata da altri interventi della moderazione integrale
E per lui significa una palingenesi della cultura civile la riapertura di un dibattito pubblico
Lo vive nel mondo dell'informazione come sappiamo il e il tema dell'informazione percorre tutto il libro
La il come dire il fatto che le notizie non hanno più nessun controllo interno e possono diffondersi con la rapidità del fulmine
E decide lei dei fronti De Luca delle opinioni pubbliche che sono alla mercé e di quello che avviene da questo punto di vista difficilissimo far rinascere uno spirito critico su queste cose
E questi palingenesi della cultura civile tu dici mediazione contro immediati Isma'perché la parola mediazione importante senza mediazioni il mondo non cammina
L'immediatezza così sia più ognuno si fa i fatti suoi che nessuno converge nell'idea dell'altro perché l'altro è solo nemico bisogna solo distruggerlo non bisogna parlare con l'altro no
E quindi la mediazione un termine che io amo moltissimo e che carico di storia carico di idee un'idea su cui si può si sono scritti migliaia e migliaia di pagine
E poi appunto questa rapporto tra politica e tecnica che è un altro dei temi del libro
Nessuno vuol fare il regressivo nessuno vuol dire pure immaginare che il mondo possa tornare a prima della vittima prima dei computer o a prima di tutto quell'armamentario che io uso poco quindi non so nemmeno veramente nominare
Ma comunque c'è nel mondo ed importanti ci saluti settore giustamente sottolinea
Però questo non significa e questo pone un problema che io mi accennò Marcello solamente a discutere tutto il libro è percorso da questo tema
Qual è il nostro rapporto con la tecnologia cioè tutto quello che si può fare è giusto che si faccia e deve diventare diritto o c'è uno scarto fra queste cose ma è possibile immaginare che qualcosa che è possibile che si faccia non va
Su quei temi sono enormi per i club non etica pubblica l'etica privata riguardano riguardo riguardo tutto vendendo a un certo punto di vista è inutile che facciamo esempi
Io se dovessi fare una osservazione nella congiuntura che stiamo vivendo in questi mesi
Sito unici moderazione integrale si può essere una formula felice io ho l'impressione che noi viviamo un'emergenza
Alla quale bisogna dire bisogna rispondere comunque senza andare sopra le righe naturalmente no
Ma
La principale emergenza secondo me e e concettuale nel senso io l'ho accennato un momento fa scusate ancora un minuto due minuti e storie e chiudo
C'è una drammatica semplificazione di tutti i problemi
A cominciare da quello europeo
Che è una struttura il presidente Daivari ne sa qualcosa di una enorme complessità
Ma che in questa enorme complessità non funziona e funzione però
E bisogna stare attenti molto attenti a non entrare con
Come dire come gli elefanti nell'emozione i balocchi del delle Cristina nei negozi di cristalleria perché il rischi su uno enormi
Anche perché c'è un articolo della Costituzione italiana che dovrebbe essere fosse messo in epigrafe da qualche parte dove si scrive la storia possibilmente e cioè ricordando che cioè come dire che che d'Italia a accettato una limitazione della propria sovranità
In vista di una dimensione sovranazionale che faccio delle cose giuste e fondate quindi questo è un tema che è stato acquisito costituzionalmente non è stato come dire non è il frutto degli euro cartine dei burocrati e frutto della politica come la politica può piacere o no
E e quindi
Niente
Stiamo assistendo a che cosa una farsa
All'inizio di un abisso o una normalità democratica
Vorrei ricordare che la democrazia non è solo suffragio non è solo suffragio universale suffragio universale la base di tutto e dobbiamo sempre rispettare
Però poi c'è la fondazione dello Stato no
E allora niente
Partecipiamo cioè non voglio dire mobilitiamo ci perché sono frasi astratte non attendiamo c.t. che potrebbe non arrivare come non arrivo
Però la società si attivi sì
Per dire che c'è paga naturalmente la politica democratica qui diritti di svolgersi dischi come meglio per i
E poi voglio ricordare il poeta quando c'è un estremo pericolo allora suona la campanella della salvezza
Grazie grazie professore per
Per la sua lucida
Pianali
Professore Adinolfi
Sono stati toccati tantissimi tantissimi temi
Colti in questo libro
C'è ce ne sono ancora due forse che anche tu tratti sovente con i tuoi con i tuoi editoriali uno è e l'informazione dell'Aretino
Del mondo che viene raccontato del del dalla Rete dove diciamo di di lato emotivo oramai ha sconfitto diciamo la coerenza della della ragione un altro invece un altro punto essenziali delle critiche di Verbano e quello della scuola con la crisi
Del merito con il sapere ridotto sempre di più questo non solo in Italia
Ma forse in Italia con un con un certo ritardo ora e e molto di moda ridotto più ha un aspetto quantitativo che che qualitativo grazie
Buonasera e grazie innanzitutto a tutti voi per la presenza qui in questa importante serata nella discussione di un libro importante che in realtà io ho letto diverse volte con Ankara alla fine mi sono ritrovato a leggerlo più più e più volte e in cui si riconosce il profilo io mi vorrei dire così visto che è stato detto che un libro coraggioso di una battaglia intellettuale vera
Che
Barbano conduce nelle pagine di questo libro ma se posso dirlo anche sulle pagine del giornale
Prova a rispondere gradito con una piccola storiella la domanda che ora mi veniva rivolta da Federico Mungari
è una storiella che una vecchia storiella ebraica che racconta spesso Gigetto il filosofo sloveno che fra l'altro trovate tra gli autori citati nella bibliografia del libro
Due amici si incontrano e uno fa all'altro
Tu mi dici che vai a Cracovia
Ma melodici perché sai che io penso che tu sei un perfetto mentitore e quindi questo modo io crederò che tu vai a Danzica ma tu invece le proprie capo a Cracovia perché dunque menti ancora una volta
è è una storia naturalmente gustosa ma anche molto istruttiva perché alla fine della fiera questo amico dice che va a Cracovia va effettivamente H copia e tuttavia mente
è un po'la situazione nella quale ci troviamo noi oggi nel mondo dell'informazione è come se io dicessi il direttore Barbano è un ottimo direttore confeziona uno splendido giornali scrive dei bellissimi libri
E tuttavia mente tuttavia dice il falso qualcosa del genere avviene tutti i giorni su inseriti qualcosa del genere questo perdita di fiducia e di credibilità per cui anche sedici vero sta mentendo e quello di cui si fa quotidianamente esperienza induriti
O ed è il fenomeno che
Nel libro Alessandro tratta diffusamente come ricordava prima Biagio De Giovanni è uno dei fili conduttori se volete di tutti i diversi capitoli non è vero che ci sono tutti i temi della crisi italiana ce ne manca uno in realtà che lo sport più in una città come Napoli queste molto calma lo dico in passato
Però tutti gli altri ci sono le chiama così
Il filo conduttore uno dei fili conduttori è senz'altro questo tema della disintermediazione per cui come dice un un importante studioso americano San Stein ciascuno si fa il proprio giornali dei vini per cui le notizie sono personalizzate manca uno spazio pubblico in cui io leggo le stesse cose che leggono gli altri in Italia la tv generalista regge ancora e quindi questa cosa si avverte di meno
Ma è certamente vero che una personalizzazione così spinta del del proprio la profilazione del proprio ingresso intuite che avviene costantemente sotto ogni punto di vista cioè non solo della consumazione delle notizie ma anche per esempio nella in ogni altra attività nella BNL modalità di acquisto e così via
Fa sì che ciascuno riponga una straordinaria fiducia in se stessa mi capita continuamente di essere coinvolti in dibattiti in Rete con le con persone che immagino di conoscere ma che in realtà non conosco affatto che discutono come se
Gioco con una come devo dire una brutta parola muore sembrare un po'spezzata ma insomma con una sicumera
Che la soglia al di là di grezzo profeti Mus-e e linguaggi d'odio non è ma non è questo quello che colpisce è lo straordinario investimento di fiducia che la Rete invita a compiere ciascuno con se stesse per se stessa
Con una deriva narcisistica che è molto vicino alle cose che dice che dice Alessandro anche nel libro no a proposito di una certa atteggiamento estetico nei confronti del tema degli a dei dei dei diritti non del diritto mai ma dei diritti e naturalmente a questo straordinari investimento di fiducia che ciascuno compreso se stesso corrisponde drammatico crollo di fiducia nei confronti dei
Di tutti gli elementi che un tempo tenevano in piedi organizzavano articolando la sfera pubblica e istituzionale
Questo è secondo me uno dei problemi principali che il libro invita ad affrontare c'è l'aspetto delle tecniche su quello di Campa sa visto che non lo aveva richiamato prima il presidente Tajani c'è anche un altro aspetto che mi aspetto che l'Europa prende in considerazione diciamo così l'Unione europea nella quale io
Ora esagero ma siccome prima Biaggi invitava a mettere da parte le critiche o ci dà fiducia
Ed è la questione della proprietà degli algoritmi ravveda privata degli algoritmi che disegnano lo spazio pubblico questo è un grande tema su cui prima poi occorre che l'Unione europea faccia credo sentire
Sentire la sua voce ma è vero quello che diceva prima Biagio De Giovanni questa diversa configurazione dello spazio pubblico determina una crisi della gerarchia del sapere
Ed è una crisi dalla quale capita che ci si difenda per esempio all'interno dell'istituzione universitaria che scontano una crisi del genere una crisi di credibilità di autorevolezza non vi è dubbio che sia così con una eccesso di proceduralizzazione che toglie il fiato
Io sono attualmente impegnato in un paio di concorsi come commissario
Lo dico con tutto il rispetto ci sarà sarà il migliore dei modi possibili quelli in cui io sono carenza di conti i concorsi attualmente mamme mi sembra di fare cose stupide ora se se io ho la sensazione da commissario di fare cose stupide che ho la sensazione che se io mi facesse una chiacchierata con i candidati che dovrà giudicare piuttosto di compilare quello che debbo compilare sale subito in grado di capire che razza di di di studio si sono ci metteremo a minuti il pesce lecito mette due minuti ma siccome tre settimane con procedure che sono per lo più cervellotiche
Nel mio settore scusate se lo dico con una battuta ma abbiamo poco tempo quindi non posso argomentare meglio il giudizio io mi aspetto che quale che sia il criterio che viene adottato per giudicare chi è degno di percorrere la carriera accademica sempre vero che siano in grado di superare Platone Aristotele Kant Hegel cioè se tu mi dici che cos'è la filosofia ti rispondo così quella cosa che Platone Aristotele Kant Hegel hanno fatto nella loro vita
Se però diventa un criterio che canta padronanza delle tante idee non sono in grado di superare e qualche problema c'è
Qualche problema evidentemente c'è ora questa proceduralizzazione nasce fondamentalmente da una profonda Desk dei responsa libertà deresponsabilizzazione corrisponde a quello che accade per esempio degli ospedali quando i medici a me è capitato da di subire un piccolo intervento che è costato chissà quanto al al sistema pubblico per il fatto che sono andato nove volte consecutive in ospedale una volta alla settimana
Perché ogni volta veniva sottoposta ad un nuovo esame che richiedeva prima la prenotazione polesane poi il il il referto
Esami che qualunque dottore mi ha detto non erano in fondo necessari ma che erano invece necessari per proteggere il medico da eventuali diciamo così conseguenze negative che voleva una cattiva operazione cioè che il cattivo andamento dell'operazione avrebbe potuto avere su di luglio cioè non basta l'assicurazione del medico evidentemente neppure quell'operazione che non avrebbe richiesto praticamente solo la misurazione della pressione ha richiesto una caterva di esami
Che di nuovo sono una proceduralizzazione dietro la quale si nasconde Lazzi nasconde la capacità di assumersi una responsabilità e questo vale alla stessa maniera nelle nostre nelle aule dove insegnano i nostri docenti parlo sia della scuola che della
Quel che quella dell'unità chiede l'università è uno degli aspetti della crisi della delega che il capitolo di apertura del libro di Alessandro Barbano ammette piacerebbe dire una cosa una cosa visto che si sta scrivendo la storia voglio contribuire anch'io
Su questo tema perché ora ci sono molte maniere di dare ragione ad Alessandro e alle considerazioni che svolge nel libro le riflessioni poi dirò siccome qui abbiam detto che se tutti raccordi alla fine di là perché sono in radicale disaccordo almeno su una cosa sono
Se non si capisce quali sono le due discussioni a Maputo ma a proposito della crisi della delega ora
E non è solo l'uno vale uno
Io non riesco va be Biagio De Giovanni ha detto le cose molto meglio di quanto le posso dire io ma questa idea atti
Il mandato si rappresenti una riunione un vincolo cioè un intollerabile mediazione che si tratta di superare e che quindi l'unica maniera di averci a che fare quella di vincolarla in qualche modo
E un'idea che il smonta letteralmente gli istituti della democrazia rappresentativa magari senza sarà un'ottima idea
Dipende da che cosa in fondo dipende da un da una convinzione che circola che non è che sperimentiamo sono in Italia per la verità
Dalla convinzione che la democrazia fondamentalmente una tecnica che ha bisogno della mediazione delle istituzioni parlamentari perché siamo tanti perché siamo sessanta milioni di persone o non quattrocento milioni se siamo degli Stati Uniti d'America e quindi tutti insieme in piazza non ci si può vedere ma oggi abbiamo la Rete
E quindi non abbiamo a non abbiamo più bisogno di istituti rappresentativi possiamo passare una forma superiore di democrazia che rappresentata la democrazia diretta ora la dico come l'argomento filosofico generale perché appunto
Ci sono maestri di filosofia politica non voglio lo dire sciocchezze
Avendo con le parole di un di un filosofo della seconda metà del nord del novecento Gadamer in un libro che non parla di politica per la verità che Verità e metodo la mette così rappresentare significa trasmutare in forma trasmutare in forma comporta sono espressione un po'tecniche ma sono chiari e chiare comprensibilissime comporta un aumento del Signore significa quando io metto in forma doppie un verità non meno verità
Comporta questo nome cadavere sta parlando dell'opera d'arte quando io sono Matisse e faccio la danza e faccio vedere i ballerini
Da quel momento in poi non guarderemo che i ballerini del quadro di Matisse a partire dalla realtà della danza ma tutto il contrario guarderemo la realtà della danza con gli occhi di Matisse con il quadro di Matisse
Andremo cioè dal quadro alla realtà e non dalla realtà al quadro ecco perché il quadro comporta un aumento di essere ecco perché la trasmutazione in forma da più poi del la posso tradurre anche in un linguaggio in un linguaggio spicciolo ci sono temi sui quali è bene riflettere la mettere semplicemente così deboli da parte in maniera banale ci sono temi sui quali più vai piano meglio è
Ci sono cose sulle quali
Devi fare attenzione
Ed è un'attenzione che la democrazia diretta non entro emotiva come tu dicevi non è in grado di prestare o che è più facile deviare quando mancano questi passaggi quando mancano queste mediazioni c'è la democrazia rappresentativa si difende non come una come devo dire un male necessario in mancanza delle condizioni che rendano possibile a tutti di esprimersi contemporaneamente simultaneamente ma si difende perché quel passaggio consente maturazione crescita non significa quindi impoverimento ma significa arricchimento di risparmio non so quanto tempo abbiamo insomma di risparmio l'altra perla che se secondo me nella nuova pagina di storia che ci abita ci apprestiamo a scrivere mi mi permetto di dirlo non avendo cariche pubbliche a passo
Esprimere liberamente il pensiero che sta storia del comitato di conciliazione dopo
Dopo anni di per la verità l'ho anche scritto sul giornale quindi
Dopo anni in cui abbiamo lamentato la perdita di centralità del parlamento
Per in varie modi e ragioni crisi del parlamentarismo che giustamente diceva Biagio non è soltanto del nostro paese non è soltanto di questi anni potevo dire che consustanziale alla storia della democrazia la crisi del parlamentarismo in particolare nel nostro in in Italia ma ora lei ci siamo perfezionati e diciamo una diamo assistiamo un colpo duro anche all'altro istituto cioè quello che la presidenza e così venisse
Che viene chiaramente scavalcato nella nel nei termini con i quali è stato proposto il comitato di conciliazione da un organo extra costituzionale che si prende la briga di dirigere la politica generale del Governo cosa che invece secondo Costituzione non toccherebbe se non al presidente del Consiglio
Altro tema che sfiorò solamente a proposito di crisi della dei dei visiera mediazione e il tema della giustizia ora è vero che nel libro di Alessandro la parte quantitativamente più cospicua e quella dedicata alle questioni della giustizia
Io la metterei così e qui sono un pochino più pro prudente avendo lavorato
Sia pure senza nessuna particolare responsabilità ma per un breve periodo di tempo al ministero della giustizia
E che ci sono un sacco di buone intenzioni ci sono stati in questi anni mettiamola in questi termini un sacco di buone intenzioni secondo me anche qualcos'su questo poco male se non siamo completamente d'accordo perfettamente allineati ma ci sono un sacco di buone cose
Che per per inerzie a volte per inerzia volte semplicemente per magari anche semplicemente inefficienze per scoramento degli attori che sono coinvolti in questi processi non arrivano a buon fine
La mia preoccupazione oggi a proposito della storia che si scrive in questo momento e che stanno venendo meno pure le buone intenzioni
Mentre prima diciamo così la vedevo
Il in termini un pochino più dialettici per cui c'era un confronto ora ciascuno si dirà poco garantista giustiziali
Però è difficile leggere il contratto di governo e vederci una dialettica tra questi termini non voglio non voglio aggiungere altro e difficile vedere una dialettica tra questi termini
Al lo sbilanciamento anche su altre questioni che peraltro mi a me stanno a cuore che sono state a cura l'azione della del ministero della Giustizia in questi anni penso per esempio la riforma dell'ordinamento penitenziario
Io non riesco a vedere non non voglio discuto voglio dare giudizi troppo tranchant ma insomma una dialettica cioè la capacità di tenere insieme una qualità di vita di punti di vista che siano anche più come devo dire vicini alla realtà
Alla realtà in questo caso dicevo delle carceri ma insomma la carta dello Stato la giustizia nel nostro Paese
Vengo infine sul punto di disaccordo
Così concludo che riguarda proprio il capitolo sull'Europa
Perché probabilmente il direttore pensa
Le stesse cose che abbiamo ascoltato questa sera degli altri autorevoli relatori anzi senz'altro pensa che l'Europa è un po'e oggi almeno per me così un punto di resistenza con la maniera in cui la messa
Biagio De Giovanni mi trova totalmente concorde io penso che sia una drammatica semplificazione per l'appunto contrapporre la sovranità nazionale
All'Europa l'unione europea come se fossero due cose di sì ecco
Inviterei chi la mette in questi termini a compiere un piccolo esercizio mentale visto che possiamo dire tutto il peggio possibile l'Europa cancellate la con un tratto di penna immaginate di guardare semplicemente la carta geografica dell'Europa una volta che avrete cancellato Unione Europea
E vi rendete conto di che cosa significa quali spettri del passato rischiano di ritornare su questo
Non c'è alcun dubbio però il capitolo insiste in particolare sulle radici spirituali dell'Europa è quello il punto cioè segue una linea che ora riassumo con un celebre detto il PIL detto di Bebo che verde e cioè lo Stato liberaldemocratico
Vive di presupposti che non può garantire se vuole mantenersi per l'appunto liberale è un po'questo il pensiero di fondo che i ispira queste pagine ne abbiamo bisogno di un chiamatelo come volete clima morale o di un'atmosfera morale di radici religiose che innerva vino lo spazio pubblico e che diano una qualche sostanza altrimenti lo Stato come se si isterie disse no
E avessi subisse un deficit di legittimità a me questa idea che i presupposti Morandi di cui lo Stato liberale ha bisogno di cui vide ma che non può giustificare
Sia ciò su cui dobbiamo esercitarsi cessi alla Fondazione di cui manca la democrazia moderna non mi convince neanche un po'
Non mi convinceva quando dovevo di insomma
Occuparmene dar vita da studioso di filosofia discutendo di beghe verde non vedo Micene ma nemmeno in questa veste un po'più laica che offre come offre a Alessandro Barbano nel libro perché la mia convinzione che le radici non sono una cosa le radici che là dentro
Il deficit di de Fondazione proprio della democrazia rappresentativa è un bene non è un ma
E ciò che consenta la democrazia di camminare e ciò che consente di andare avanti forti in questo sono banalmente un pensatoio un progressista ma insomma la democrazia produce l'uomo democratico non lo deve presupporre
Questa è una cosa che di prova a dire John Yui nel trentanove quindi in un anno drammatico in un bellissimo discorso sulla democrazia che si intitola il compito dinanzi a due dita studi Corazza
Ed era proprio questa che il sopra più etico di cui ha bisogno la democrazia ha bisogno deve essere un effetto è una conseguenza non un principio della democrazia
Per essere qualcosa verso cui si va non qualcosa a cui si rimane ancorata chiudo è in libreria un bellissimo libro ora di un immortale di Francia che però è anche un magnifico Orazio reazionario che Marc Fumaroli il libro si chiama la repubblica delle lettere
E tratta per l'appunto di questa stagione della cultura europea straordinaria in cui i più alti come devo dire lunghi sacrari dello spirito erano appunto
Tenuti insieme dalla corrispondenza che il grandi spiriti fra di loro si scambiavano arriva dice Fumaroli l'Illuminismo e questa straordinaria stagione ci grosso modo il Seicento Moore arrivi se il Settecento l'illuminismo poi la rivoluzione francese
E alla fine in fondo a tutto arriverà il direttissimo tattico così così di grande di gran carriera ecco e come se tre fossero i termini da quale dobbiamo discutere c'è chi sostiene che il discorso della modernità che nasce appunto con l'Illuminismo è incompiuto e però può essere compiuto cioè può progredire c'è chi dice che no e concluso e questo è un po'la cosa
Il motivo contro cui polemizzare per Massimo la modernità una stagione conclusa siamo da un'altra parte con tutti i guasti che questo per aver Mass Choir porta
E c'è anche chi dice che il discorso filosofico della modernità e incompiuto ma forse era meglio non avviarlo proprio ecco io farei attenzione solamente a non prendere questa strada perché
è una delle possibilità che hai mi abbiamo dinanzi annui e noi la cosa non mi non mi piacerebbe affatto grazie grazie professor Adinolfi
Io chiedo scusa ma la professoressa Sileoni che ci deve lasciare ma nella lunga notte del sud e ci sono anche Rinpoce anche l'impossibilità di partire da Napoli dopo le sette e mezza con un treno alla volta della capitale con un treno veloce per lo meno
è e quindi grazie professoressa di essere di essere intervenuta
E può può rientro ho visto che e i i due presidenti che ho qui al mio fianco hanno hanno preso appunti ci sono state molte molte sollecitazioni e e quindi credo che abbiano da fare ancora qualche qualche puntualizzazione e qualche un nuovo un nuovo piccolo intervento ho ho notato anche che il presidente Tajani che a fianco guardava al telefonino per vedere quali erano le reazioni dei mercati insomma al momento politico
E ho visto e reazioni sono sono pessime e quindi insomma il quadro si complica almeno vederlo da Cuba la domanda l'ha posta a Strasburgo proposta Biagio De Giovanni nel termine del suo intervento la campana credo che sia già suonata
Io credo che donne e uomini
Che credo no nelle cose
Che Barbano scrive nel suo ultimo capito cioè credo nello Stato di diritto
Credo che che la democrazia rappresentativa debba rafforzare vedere che c'è se debbano essere deputati senatori deputati europee che svolgono al meglio il loro lavoro
Se c'è gente che crede che l'idea di verità
Debba essere al centro delle cose in cui noi crediamo se lo Stato non deriva non debba aveva e anche un dei valori
Debba vere
Degli ideali
Se
Dei principi
Sì
La nostra società debba essere governata dai tribunali del popolo io non voglio essere giudicato da un tribunale del popolo voglio essere giudicato da un magistrato preposto se Dafoe accordo criticare la magistratura ma sempre meglio magistrato criticabile che il tribunale del popolo
Non voglio decidere il mio destino con duecento persone che non sanno di cosa magari non sanno neanche di cosa si parla e fanno un clic e decidono le sorti di un paese di sessanta milioni di abitanti oppure si va a un gazebo dove non si sa chi vota e si decide cosa deve essere quale deve essere il futuro dell'Italia
Io credo che le persone di buonsenso che hanno voglia di lavorare che credono nell'uguaglianza dei diritti incerto va be'ha ragione la professoressa prima
Significa mettere tutti nelle condizioni di poter
Partecipare
Ma la meritocrazia esiste se io lavoro di più di un altro se io faccio uno sforzo superiore a un altro è giusto che abbia delle responsabilità se io sono meno lavoro di meno è giusto che abbia di meno
Se io mi dò da fare di più se io realizzo se io rischio di più è giusto che sia premiato
Cioè uno vale uno lo diceva Biagio Di Giovanni è sbagliato
Ognuno debba vedere
La possibilità
Ma non si chiede che siamo tutti uguali non è vero il nostro voto ma non siamo tutti uguali perché uno è più alto uno più intelligente uno è più portato a fare il filosofo un altre più portata a fare il giornalista è una società
Dove non si può pensare di omologare tutto e a issare sempre l'odio nei confronti degli altri
Come se qualcuno dice al Bahia serve foto buon metti su internet la fotografia del tuo avversario politico se sbagli
Ti mando l'agente provocatore così vedo se sei onesto che facciamo il diavolo tentatore che arriva vedi se tu Pecchi quanto sei onesto
Ma una società è un'altra cosa sono state un'altra cosa
Io non voglio il Partito comunista cinese che controlla l'azione del governo il partito nazista che controlla sulle del Governo ed era una repubblica democratica come quella italiana come sono tutte le democrazie liberali il Governo ha la fiducia del Parlamento
E il Presidente della Repubblica indica il capo
Il presidente del consiglio e poi la fiducia al governo la dà il Parlamento la toglie il Parlamento che rappresenta i cittadini italiani
Questa è la democrazia se non cambiamo tutti i parametri a democrazia e facciamo che cosa la democrazia dei giacobini con la gente per strada politico teso che aspettano a chi tagliamo la testa perché poi diventi il divertimento e la giustizia non è giustizia quella non possiamo avere una società dell'odio dove cresce l'odio il rancore e si fomenta il rancore nei confronti degli altri dobbiamo invece eliminare
Gli elementi che però con il rancore ecco s'perché se tu dai il reddito di cittadinanza non elimini il rancore
Perché quello che lavora continua a lavorare e tu continua veri l'elemosina dallo Stato invece lo Stato la Regione deve mettere le condizioni l'impresa di creare lavoro
Ma ha ragione papa Francesco quando dice quando non c'è lavoro non c'è dignità io ai miei figli voglio regalare dignità non li devo regalare i soldi perché non facciamo niente dalla mattina alla sera si alzino alle dieci della mattina e vadano ai locali notturni fino alle tre alle quattro di notte chiedetegli deve insegnare che devono andare a lavorare perché non altrimenti non potranno assumersi nessuna responsabilità della vita
E noi dobbiamo insegnare queste nostre figlie qual è lo stato etico sono i valori fondanti di una società perché l'Europa traballa lo dice bene perché vengono a mancare i valori perché si anche a volte la Chiesa rinuncia e chiedo una polemica c'è non tanto velata rinuncia a fare il suo mestiere
Vuol dire che c'è un arretramento ma è sbagliato
Una società senza valori accomuna Quercia
Le cui radici sono mangiate le termiti poi possiamo discutere su quali che sul su cosa vogliamo fare ma annullare il valore cambiare l'opinione ho idea soltanto per quello che in quel momento
Il sentimento dell'opinione pubblica ora l'Europa reagisce allora non siamo più contro l'OPA semaforo ed Europa ma Rosé s contro la roba di avere sempre il coraggio pure di essere contro l'Europa no siccome i mercati dicono beh attenzione allora cambi idea dono adesso non sono più solo Europa siccome Paesi industriali reagiscono la TAV non si annovera vedono la facciamo più la faccia
Io credo che sia il momento di reagire perché ci sono milioni di persone che aspetto che uomo lettone di buona volontà dicano mettiamoci in cammino e difendiamo un modello di società con le cose che devono cambiare ma puntando su quello che lui chiama il moderatismo non moderatismo non significa essere Mammoliti ma significa avere buonsenso significa credere in alcune cose che sono ben indicate in questo libro
Io non mi rassegno
Ripeto non ho alcuna voglia di farmi processare i tribunali del popolo
Non ho alcuna voglia di vivere in un paese dove ci sia il comitato di conciliazione che decide cosa deve fare il governo il governo deve fare quello che decide di fare se il Parlamento lo si riduceva a casa si va a votare un'altra volta e si fa una povera questa è la democrazia parlamentare questa è la democrazia della civiltà
La corruzione non si combatte con i processi popolari la corruzione si manda si risolve mandando in galera i corrotti
Non mandando la gente provocatori
è vediamo non così mi rifiuto di vivere un sistema perché questo è l'inizio di un percorso per arrivare alle dittature Literature hanno cominciato questi percorsi
Cominciando a minare i fondamenti della democrazia
Io credo che si debba avere la forza e la determinazione di andare avanti
Perché creare cose diverse da quelle che ci stanno e per dire no a una involuzione pericolosa sia in Italia sia in Europa rinunciare alla padre rinunciare all'Europa perché poi si scoprono le piccole patrie poi Cisco mano che cosa siamo
Campani napoletani italiani che cellula piccola padre uno è italiano perché Napolitano
Uno europeo perché è napoletano perché Napoli è una delle città culla della cultura e della civiltà europea
Non bisogna fare le il percorso che l'esatto contrario
Però come diceva Barbano e concludo bisogna anche fare in modo che la politica
Prende il coraggio a quattro mani e torni ad essere protagonista perché se la politica non è protagonista arrivano i politicanti
Populiste non populisti e allora sì che sono dolori grazie grazie grazie presidente credo che voglia fare anche una Giunta il vicepresidente Legnini poi cerchiamo la parola all'autore per le non c'è il tempo credo che sia desiderio di tutti ascoltare le Sandro Barbara d'altro degli stimoli che sono arrivate da questo confronto sono talmente tanti che insomma sarebbe difficile sceglierne uno
Mi limito a dire che anche le considerazioni che adesso faceva il presidente Atac rimane
Dimostrano
Quella esortazione conclusiva dal direttore Barbano quella cioè cioè relativo alla nascita di di sovvertire il paradigma dell'urgenza per la politica
Di puntare al governo solo dopo aver definito una prospettiva politica un progetto un programma averla condivisa con i cittadini può con ogni probabilità
Consentirci di riprendere un cammino virtuoso e questo vale ovviamente per l'economia vale per le riforme vale per la giustizia ovviamente
Diceva il professor De Giovanni
Lutero che ci giriamo attorno nel nostro Paese c'è stato un alterazione
Del rapporto tra magistratura e politica e di questo si occupa diffusamente il Alessandro Barbano
è difficile negarlo questo io però penso non voglio ripetere cose che ho già detto anche in altre circostanze penso che è una responsabilità non secondaria lo dico anche corno una accenno autocritico essendo stato io componente del Parlamento e poi seppur per un breve periodo dal governo che una responsabilità non secondaria
Se se c'è stata nella misura in cui c'è stata questa alterazione vada ricercata anche nella forza non l'autorevolezza dalla politica
Su questo non c'è al quale lo dicevo a proposito delle esigenze di certezza del del diritto o di quella attitudine alla alla creazione del diritto che Alessandro affronta nel suo libro lo dicevo prima non voglio non voglio ripetermi infine e chiudo io spero che proprio per perché adesso è venuto il tempo veniva detto di riflettere
Non di osservare di in modo disinteressato anzi di attivarsi come le diceva professore
Di riflettere di articoli attivarsi immediatamente noi dovremmo cercare di
Coltivare anche la virtù della stabilità di alcune acquisizioni del Nord non ricominciare sempre da capo dalla giustizia nell'economia perché alcuni passi importanti sono stati fatti in questa direzione
E anche nel dibattito pubblico anche nel confronto pubblico anche nell'elaborazione di propositi progetti programmi che non sono stati realizzate insomma questo libro Alessandro e chiudo ci fa riflettere moltissimo ci stimola
A riprendere un cammino su una via virtuosa democratica condivido alcune delle cose che diceva il presidente Tajani neanch'io vorrei farmi giudicare nessun tribunale del popolo di di nessun Paese
Ma consentite per una nota di appunto di fiducia nel nostro Paese sono presente anche autorevolissimi rappresentanti dalla magistratura
Napoletana nel nostro Paese per fortuna abbiamo un solido ombrello costituzionale una solido quadro di riferimento di principi europei anche di quell'Europa che ha molti difetti ma che comunque ci protegge sotto molteplici profili abbiamo una magistratura altamente professionalizzata e garanzie
Ordinamentale e processuale per rimediare anche ai troppi errori e a qualche abuso eccessivo che si è verificato in questi anni grazie
Grazie grazie presidente allora Alessandro
Ha ricevuto molte molle su molte soci sollecitazioni io aggiungo nel nel giungo una giungo una domanda
Che riguarda le parole che tu utilizzi
Diciamo tra tre parò tre concetti cardine che tu utilizzi nel nel tuo saggio parto dal titolo troppi diritti noi facciamo i titoli per professione può apparire un po'troppo sintetico questo questo questo titolo anche se c'è un sottotitolo insomma che che che lo spiega L'Italia tradita dalla libertà se puoi brevemente dirci cosa intendi tu perdi ricchissimo e poi insomma se ne è parlato tanto la soluzione tu hai ha indicato la malattia ma è indicato anche una cura
I i moderati integrali grazie grazie ai santi grazie Federico grazie
Al sabato delle idee
Con onore sento l'onore di questa opportunità che mi è stata concessa
Di presentare questo libro grazie alla San Carlo che ci ospita e grazie
A a tutti voi
Un grazie particolare al mio
è editor Enzo D'Elia che mi ha persuaso a fare questo libro e a Carmen Longo che ha organizzato questa serata
C'è molta emozione perché
Perché so sei anni che sono a Napoli la vostra presenza oltre a questi accenti di Traviata perché mi pare scorrono le nostre orecchie
E la Traviata prima non so sono cambiato
Mi testimonia un affetto
Da parte di una città che ormai sento mia
E anche un una responsabilità che avverto ogni volta più grande e tutte le volte in cui ricevo
Tanto critiche ma tanto più complimenti nella mia attività giornalistica nell'impegno che condivido con una straordinaria redazione rappresentata qui dal mio vicedirettore Federico monca
Il titolo Federico hai ragione non era
Questo nelle mie intenzioni
Ma mi sono piegato un po'al marketing
Editoriale che devo dire funziona perché ognuno deve fare il mestiere suo
Mondadori mi ha detto o accetti questo titolo o non te lo pubblichiamo e quindi c'era poco da scegliere però avevano ragione però mi rendo conto che il titolo si presta non ha una riduzione di complessità ma forse sì in qualche modo del contenuto di questo libro
Che nella titolazione volutamente ambigua per amore di complessità
Io avevo scelto e il mio titolo era il tradimento della libertà intendendo in quel complemento di specificazione una doppia possibilità cioè che la libertà tradisse
Ok la libertà fosse tradita
Invece poiché per come è finita troppi diritti e con il sottotitolo sbagliato però fatto da me ma sbagliato
L'Italia tradita dalla libertà quella specificazione diventa un completo di causa efficiente e quindi riduce a una sola diciamo delle due possibilità che io volevo rappresentare questo libro appunto non è un lì un libro per scritto per
Sostenere
La la causa di chi si batte contro i diritti evidentemente è un libro
Che è stato scritto per promuovere una fiducia inguaribile è un amore per la democrazia rappresentativa in tutte le sue espressioni
Nelle sue funzioni e nelle sue forme e anche nel suo rango
Convinto come sono che
L'auto blu
Talvolta sia un privilegio
Talvolta si ha una funzione talvolta rappresenti anche lo stile di un Paese
E che l'esibizione di una sciatteria istituzionale è un'estetica della miserabili ITA non è un miglioramento della democrazia
Questo libro è scritto nella convinzione che sia possibile costruire un'estetica della democrazia
Cioè che sia possibile dire con la stessa capacità persuasiva con cui il populismo ha parlato per anni alle genti italiane che la democrazia è bella
Che è fatta di diritti e di doveri e che questo sinallagma e qualcosa di straordinario perché contiene in sé il rapporto fra le persone
Il senso dell'alterità e del riconoscimento che è l'essenza dello stare insieme per cui la democrazia
E stata inventata non solo Massimo come tecnica secondo me ma anche come spazio spirituali di condivisioni di scambio
Io mi sono moltissimo abbeverato alle fonti godendo di un osservatorio privilegiato straordinario e di sì stavo sulle spalle di giganti perché io ti tengo questo signore qui e e quell'altro lì ma giustamente Massimo Adinolfi mi ha detto chiedo questo libro ha detto molte volte si la letto almeno sei volte
E l'abbiamo discusso altrettante volte
E e e io godo del privilegio di avere l'ispirazione Di Biagio Di Giovanni con cui parlo di cui leggo i libri che sono una cosa meravigliosa ne ha scritti due negli ultimi tre anni elogio della sovranità e l'ultimo che ho avuto il piacere e l'onore di presentare su Smith e e che il se l'altro giorno
Che sono dei libri incredibilmente densi di una ricchezza che mi ha dato alimento spunti di riflessione e che cosa dice Biagio De Giovanni Biagi dove anche ci insegna che quando muore il sovrano
Quando muore il sovrano quando mi pare Giorgio primo fu no mille seicento Carlo primo il primo sovrano ucciso nel mille seicentoquarantanove dello sbaglio B
Nasce la sovranità morì il sovrano e nasce la sovranità e questo ci spiega in questo meraviglioso libro Biagio De Giovanni
Perché perché nasce la possibilità di transigere per un interesse per per un per il bene comune fra interessi diversi e nasce la sovranità intesa come mediazione come rappresentanza o le sintesi
E quando morì la sovranità Che cosa c'è
E questo è questo il quesito che aleggia sui nostri tempi
Quando la bellezza del compromesso
Che bellezza
Della persona che ti sta di fronte e e il senso della sua alterità
Cede alle siccome l'inciucio quando era l'arte Bati dalla Fabi ISMU democratico ci consegna la lettura della democrazia con le parole inciucio teatrino casta
è evidente che non c'è più possibilità di transigere possiamo fare solo contratti che sono contratti non all'essenza contatti senza alleanze pensate
Che cos'è un contratto senza alleanze un istituto diritto civile fra parti che diffidano l'uno dell'altra
Ecco se noi siamo dentro questo spazio di analfabetismo collettivo che purtroppo non è solo e dobbiamo dirlo presidente dagli anni non è solo la scelta cappotti da di duecento perché quei duecento hanno convinto dodici milioni e questa purtroppo è la el e e la verità di fronte alla quale dobbiamo con la quale dobbiamo fare i conti allora vuol dire che noi abbiamo spiegato male la democrazia
Nel libro che diciamo cerca di fare una criticare fra anche a questo a questo processo c'è un certo punto Renzi che in un'intervista Ezio ai zio Mauro dice noi non abbiamo saputo giustificare ideologicamente il nostro riformismo
E ha ha ragione è accaduto esattamente quello noi l'abbiamo saputo giustificare
Non solo i processi politici ma anche non abbiamo saputo spiegare le le la la gravità delle congiunture la complessità della sfida della globalizzazione
E quindi abbiamo ceduto alla tentazione di promettere e quindi di innaffiare i i diritti Isma'alle pretese dei cittadini invece di pedagogia mente insegnare anche a chiedere insegnare anche a restituire doveri alla democrazia queste la frattura questo Federico i diritti di notifica sia aperto spaccando in due quell'articolo due della costituzione che dice nella prima parte che riconosce i diritti inviolabili dell'uomo
No le
Le libertà inviolabili dell'uomo ma dice anche che richiede l'adempimento dei doveri di solidarietà sociale economica e politica
E se abbiamo costruito un debito pubblico che è il più grande d'Europa be'quel debito pubblico è l'emblema del diritti Isma'e l'emblema del furto generazionale dei padri ad hanno dei figli
A danno della possibilità di chi verrà dopo di progettare il futuro nelle stesse condizioni con cui i padri l'hanno prodotto diritti Isma'delle classi dirigenti e direttissimo
Dei cittadini dirigismo della gente che per esempio si convince che la legge centoquattro una legge che serve a garantire il diritto del lavoratore
Sì a una legge da trasformare in una guarentigia in una cambiale da scontare ma quel diritto del lavoratore si connette a un dovere di responsabilità nei confronti di un parente anziano disabile o malato quindi il vero titolare di quel diritto è il parente anziano sequestro sinallagma si spezza la legge centoquattro diventa come diventato in alcune parti della democrazia italiana
Il una una uno strumento di abuso ecco come il dirigismo delle classi dirigenti si coniuga si specchia nel diritti Isma'della società civile e qui io credo che questo si sia prodotto
E abbiamo delle grandissime responsabilità
Abbiamo delle enormi responsabilità perché quello che è accaduto non è accaduto
Senza motivo
Perché per venticinque anni abbiamo raccontato il diritti Isma'e non abbiamo aiutato i nostri cittadini a comprendere che la democrazia è fatta di responsabilità di doveri noi della stampa portiamo una responsabilità enorme
Io qui molto brevemente
Racconto due
Piccoli aneddoti
Che sono collegati alla presentazione di questo libro e che spiegano che cosa sia accaduto nell'opinione pubblica in questi anni
Il primo è contenuto nel libro ed è contenuto nella
E contenuto nella
Nella polemica che si è aperta in sede di campagna elettorale sulle fette news su quando come sapete
Il il PD accuso la lega e i Cinquestelle di aver prodotto delle sei criminoso diciamo per motivi di carattere elettorali bene in quei giorni sotto accusa Fini un il titolare di un blog che un giovanotto di Afragola che il mattino Inter visto
E questo signore beatamente che cosa disse disse
Io non invento le notizie
Io le prendo sulla Rete e ciclici cambio il titolo e nel cambiare il titolo lo faccio per parlare alla pancia della gente ma aggiunse io non avrei mai
Messo la foto della boschi ai funerali di Rina
Dicendo che era andata i funerali di Rina e certo perché sopra dice io ho dei limiti sopra la soglia dell'inverosimiglianza
Nulla è pubblicabile
Ma sotto la soglia della verosimiglianza ancorché non vero tutto è possibile e quindi la Rete con questo sistema e diventato e senza controllo senza legalità
Senza mercato senza professionalità senza differenze
Senza gerarchia e diventata una fabbrica di indignazione di radicalismo
Allora questa è una delle grandi questioni
Che la democrazia
Deve porsi nel rapporto con la tecnologia lo deve fare il riformismo lo deve fare il liberalismo purtroppo non è stato fatto
E quanto è accaduto non era ineluttabile non era il frutto di un'entropia della democrazia che a un certo punto si estingue le le le i diritti di inevitabilmente si trasformano necessariamente in pretese è accaduto perché abbiamo sbagliato io sono convinto che abbiamo sbagliato
Perché non c'è una direzione progressiva della storia però la storia assunto una direzione precisa perché non abbiamo capito il potenziali di rischio che gli strumenti di cui disponevamo avevano in sé
Possiamo ancora farlo naturalmente l'altro reputo che racconto e atta a riguardo la mia partecipazione a una trasmissione per la promozione di questo libro la trasmissione del pomeriggio dove io non ci vuol non volevo andare proponi sono convinto ad andare perché perché la trasmissione popolare quindi e quindi anche la casa editrice mi ha detto vai ci sono se vuoi vendere il libro
Bisogna che la gente io non voglio vendere il libro per uno uno una divertente per lucrare sul libro con i libri però perché mi fa piacere che un certo pensiero cammini dentro la democrazia
E allora sono andato in questa trasmissione mi hanno seduto su un trespolo insieme ad altri due soggetti poi sono partite le immagini del comune di Ficarra dove su quaranta dipendenti
Ventitré erano assenteisti parlava il sindaco i carabinieri eccetera finito quel filmato
Intrattenitore l'intrattenitore che non è un giornalista ma è un intrattenitore mi ha dato la parola e mi ha detto direttore ma cosa pensa al purché l'apporto eccetera questo fatto è il suo il suo diritti Isma'colto ma questo è un abuso tuttavia forse si connette a un malinteso senso del diritto al lavoro che interpretato come una conquista
Una volta per tutte acquisita una cambiale da scontare sempre e non invece come una conquista da difendere a cui si connette evidentemente un dovere di prestazionale
Credevo di aver detto una cosa di senso comune dopodiché ha preso la parola il signore che mi stava di fianco
E in comun Ciatto un'arringa urlando i sembrava un comizio degli anni per quarantotto devono andare tutti in galera il sindaco in galera tutti in galera bisogna buttare la chiave eccetera
Applausi a scena aperta devo dire che io ho incominciato a pensare chi me l'ha fatta fare ad andare a questa trasmissione mio Dio mi sono cucito la bocca per un minuto per non ce l'ho fatta più e l'ho interrotto detto guardi male non può fare un processo qui
Siamo di una di più siamo siamo in un talkshow insomma lo zittito strappato anche io l'applauso finito questo siparietto
Siamo usciti che ho detto questo forse si sarà dispiaciuto mi è venuto incontro per stringermi la mano ho detto guardi
Lei mi deve scusare però
Ma scherza con il gioco delle parti mi ha risposto
E io ho capito perfettamente che quel signore sta lì ogni pomeriggio perché pagato per fare questo
Allora venticinque anni di talkshow contrapposti Tivo costruito su questa personalizzazione farsesca della realtà
E la Rete senza regole e senza etica hanno prodotto l'opinione pubblica purtroppo che si è convinta delle parole del populismo
E allora dobbiamo completamente ribaltare
Il il Lessico e la pedagogia di comunicare la democrazia
Questo libro contribuirà evidentemente a una goccia nell'oceano però lo ho sentito il dovere bisogno alla fine il piacere di farlo e il moderato moderato successo
Che avuto mi ha confortato in questa sfida insieme con la vostra presenza
Vorrei concludere qui anche perché è tardi devo solo aggiungere
Chi ha ragione
Legnini quando dice che diciamo il me il mio pessimismo e la mia critica alla alla politica giudiziaria degli ultimi anni potrebbe tradursi in Nostalgia
Guardando quello che leggiamo nelle bozze che ci riguardano dove si parla di aumento abili bitume o della prescrizione dove si parla di agente provocatore dove si parla di trasformazione della legittima difesa con una semplificazione tagliata con l'accetta che farebbe inorridire qualunque giurista
E dove probabilmente ci sono altre sorprese che non conosciamo e che presto scopriremo
Però
L'attacco alla separazione dei poteri degli sì è figlio di una crisi di autorevolezza della politica però stiamo attenti non utilizziamo questo argomento come una ragione legittimante ex post per spiegare quello che è accaduto
Perché quello che è accaduto e cade accaduto anche perché si sono prodotti due aspetti dunque c'è stato il concorso di due forse
La prima e la tentazione normativa della
Giurisdizione che un tratto diciamo ideologico
Bianchi vitale della separazione dei poteri ma questa forza ha debordato approfittando della debolezza politica
E il secondo è appunto il racconto della democrazia
Nella sua imperfezione a cui corrisponde una tentazione della democrazia perfetta
E questa la suggestione del populismo che bisogna smontare
Perché tutte le volte che si giustifica
Il quello che è accaduto conigli errori prodotti non si tiene conto che la democrazia è strutturalmente imperfetta e quello che noi dobbiamo fare comunicare la bellezza di questa imperfezione
Come dice Massimo la bellezza della prudenza della riflessione chi ci può anche portare a commettere un errore ma che l'essenza della costruzione
Riformista liberare moderata di un mondo migliore che si fonda sui nostri diritti sui nostri doveri sulla nostra passione civile questo mi ha indotto a scrivere questo libro questo e anche il
La molla che muove la mia vita professionale e la mia vita diciamo dentro il g i giornali e il mattino che ho l'onore di di guidare e questo e sarà sempre il mio impegno la vostra presenza qui è per me motivo di grande onore di grande gratificazione e spero di corrispondere sempre a questa sfida con dignità con onore grazie
Grazie grazie Alessandro grazie al salotto delle realtà San Carlo e buonasera a tutti