Confronto con la società civile e gli istituti scolastici del territorio alla presenza degli studenti e del dirigente scolastici al termine della cerimonia celebrata in occasione della ricorrenza della resistenza di Rom, Sinti e Caminanti, avvenuta nello Zigeunerlager di Auschwitz il 16 maggio 1944

Io di Todi nuovo il
Ci mi faccio da solo mi dò da solo il benvenuto in questo bellissimo luogo ma adesso glielo glielo faccio dare al e e prima di iniziare però volevo in continuità con quello che
Ci siamo detti poco fa giù a San Bernardino anche con le parole Della canzone ci hanno accompagnato fino a qui volevo leggervi il messaggio che c'è appena arrivato della Presidente dell'ampi
Dell'Associazione nazionale partigiani italiani Carla Nespolo
Un messaggio che c'è arrivato proprio l'occasione di questa giornata importante
Scrive la presidente le grandi tragedie contemporanee dei Rom e dei Sinti sono due
Il primo è il tentativo di genocidio perpetrato dai nazisti che ne sterminarono quasi mezzo milione il secondo e la rimozione di questo sterminio dalla coscienza civile
Come può un'Europa un'Italia moderna dimenticare cancellare ignorare
In questo oblio cresce il veleno della discriminazione quella breve traccia che porta al razzismo
Nella società dello spettacolo in cui siamo immersi infastidisce una presenza sociale umana distinta con un'altra cultura altre abitudini e altri stili di vita
E cresce allora l'esclusione come soluzione del problema la simbologia della ruspa come della grande macchina per cancellare una realtà che non ci piace
No noi non ci stiamo lampi non ci sta e chiediamo relazioni e integrazione lo chiediamo in primo luogo alle istituzioni e lo chiediamo meglio lo rivendichiamo in particolare oggi a pochi giorni da un anniversario
Il sedici maggio mille novecentoquarantaquattro nel campo di concentramento di sterminio di Auschwitz Birkenau quattro mila zingari
Donne bambini uomini si ribellarono alle SS venute per condurle forni loro si ribellarono lo sterminio si ribellano a un potere che prima aveva loro negato i diritti e poi negò loro la vita si ribellarono come l'Italia per conquistare libertà eguaglianza e democrazia
Da ciò il nostro primo compito contrastare la rimozione informare ricordare ciò che è avvenuto
Avvenne per i Romei per i sinti avvenne per gli ebrei avvenne per gli omosessuali per gli oppositori politici per tanti militari italiani abbiamo sempre detto nel dopoguerra mai più
Oggi davanti a un mondo che sembra aver dimenticato ogni lezione del passato lo diciamo con più forza continuiamo a fare memoria e a costruire civiltà Carla Nespolo presidente nazionale dell'Ana
E a questo punto nel ruolo di moderatore vorrei dare la parola al vicesindaco che ci accoglie di nuovo in questa bella sala grazie
Benvenuti a tutti nella sala consigliare del comune di Agnone
Sono qui a a rappresentare l'intera amministrazione comunale non possiamo che essere onorati per questa giornata così importante che ci porta a vivere un ricordo fondamentale della storia d'Italia
E anche della nostra città
Io do il benvenuto a tutti voi presenti prima di tutto al senatore Luigi Manconi
Che ho avuto il piacere di conoscere telefonicamente nel quale ho colto la sensibilità e la particolare forma di impegno che sta dedicando a questo ruolo di presidente nell'urna
Tutti voi in modo più o meno indiretto li conosco attraverso le letture che ho fatto delle testimonianze della documentazione che Agnone a grazie al grande impegno del professor Tanzi
Che ha insegnato tanti anni nel liceo scientifico di Agnone
Ed è grazie a lui che si è creato questo filone storico che è la base sulla quale continuare a lavorare per ricordare i fatti che ci hanno interessato direttamente
Ritengo che questa giornata sia importante non solo come atto di memoria ma come momento di vicinanza coloro che sono stati internati nella Casa San Bernardino
E che hanno vissuto le privazioni e le sofferenze di un destino del genere
Abbiamo qui vicino
Il maestro Romolo Ferrara che rappresenta forse l'unica memoria storica
Di voce che può descrivere ciò che ha osservato quando arrivarono in Agnone coloro che furono portati incatenati lì avesse avere per un lungo periodo di tempo
Io avrei desiderio di leggere un passaggio del testo che hanno redatto il professor Tanzi con i suoi alunni l'ultima pubblicazione
Scusa
Ma perché lo stomaco no
Non è inutile eccolo non ritrovato che
Ho pensato di voi importante condividere di nuovo con tutti Roma SIM significa che nessun Paese mi accoglie mai realmente con cordialità nel suo territorio
Eppure Sempre in ogni Paese io ho migliaia di fratelli e di sorelle che non ho mai incontrato che nulla sanno in questo momento di mente
Ma che mi accoglieranno per quello che si sono nelle loro case e nei loro cuori come un membro della famiglia ogni from è mio fratello e per ogni il rom io sono un fratello
Per i Gagiò noi siamo diversi ma per noi proprio per il fatto stesso di essere Gaggio egli ha un simbolo della persecuzione dell'incomprensione del disprezzo
è colui che sogghigna su quanto noi abbiamo mostrato attraverso i secoli
Le sole volte in cui la porta del nostro mondo si è aperta ad un raggio è stato quando egli ha usato le giuste chiavi quelle dell'amicizia e della comprensione
Allora il rom ha aperto la sua casa e il suo cuore e chiunque abbia avuto un rom per amico ha trovato un fratello disposto a dargli la vita e tutto quanto possiede
Questo è un pensiero di Derek tipo l'exploit riportato il professor Tanzi
Ho ritenuto di doverlo condividere con tutti voi perché che credo che il vero significato di questi momenti sia quello di venire in possesso delle chiavi di cui si parla in questo passo
Lo faremo sicuramente attraverso i validi interventi dei testimoni che purtroppo ricordano il dolore di tanti fatti
è però fondamentale perché ognuno di noi da un punto di vista dell'impegno sociale possa attuare la vera politica dell'anti discriminazione razziale che è una tematica quanto mai attuale che non si allontana dalla nostra vita e che storicamente intrisa in tutti i centri per i più piccoli ai più grandi ovviamente quando tra va richiamo i confini nazionali troviamo realtà che non vorremmo sentire ma proprio perché Agnone tra le sue tra i suoi tanti deve ricordare anche quello di aver avuto un campo di concentramento
è importante che un'amministrazione pubblica in questo momento faccia l'atto di da nel valore culturale perché diventi la base come già ho detto precedentemente su cui sperare di poter costruire positivamente la società che pensiamo sia giusta avvenire
Non mi dilungo perché credo di avervi rubato tanto tempo complimenti a tutti per l'impegno che prodigato in questa azione volta la realizzazione di una strategia di integrazione e auguriamoci realmente di diventare fratelli così come volle ho letto precedentemente
Grazie assessore
Va verso la parola Luca bravi al professor bravi che ci ha aiutato a curare la punto di vista scientifico dire questa giornata gli do la parola perché ci vuole anche introdurre al tema centrale che è quello del della memoria e del ricordo personale quindi di chi questi luoghi ha vissuti gli ha vissuti e di chi questa memoria l'ha vissuta e diremo subita grazie grazie a voi
Vero comunque robot pochissimo tempo credo che siamo tutti siamo tutti in attesa di
Di ritornare con la memoria quello che successe nel due mila cinque quando mi scadono Anna torno in questo luogo e se non sbaglio eravamo addirittura in questa stessa sala quindi
Il video partiva dal fatto s'intitolava mica è tornata
Milka oggi torna con le comunità rom e sinti e questo è il ricordo che il gli ha lasciato del momento in cui ha rimesso piede in quello che era il campo per internati
Di Agnone il suo ricordo e quello che
Ha ritrovato di uguale ma anche di differente
Inaccettabile
L'ammodernamento ad Amanda
Lo sguardo di Milka si spinge nella memoria i suoi occhi scrutano lo stesso paesaggio guardato mentre lunghi anni di detenzione mica è una delle poche rom che possa testimoniare l'esistenza dei campi di internamento in Molise dal mille novecentoquaranta al mille novecentoquarantatré fu rinchiusa con altri centocinquanta zingari qui ad Agnone nell'ex convento di Sant'
Per me
Mica è ritornata dopo sessantadue anni nel luogo della detenzione laziale il suo è stato un viaggio doloroso nella memoria di una profonda giusto discriminazione Effetto che le leggi razziali fasciste del mille novecentotrentotto o Lambert mai citati basterà crea Falasca patito Giovanni ore
Come si chiamava accanto agli ovvero poi o eletti chiamava abbordabili mai babbo antigravità
Era la figlia coniato a far campagna non è solo l'eventuale insorgenza scappati quarto e però gli hanno interesso degli attori portati miei cari attraverso i luoghi del dolore i ricordi affiorano un po'alla volta
Mio padre al padre morto ad hoc come è uscito tornasse in leggi e che si è ammalato con ormai da Cammarata bidone Bertaggia va be'come mi trovo io e l'attenzione americana ottobre o per la gente di Agnone l'incontro con i rappresentanti della comunità Rom è stata l'occasione per rimarginare una ferita rimasta aperta per oltre sessanta anni
Sembrato doveroso da parte nostra ecco ricondurre qui ad Agnone coloro i quali hanno avuto un momento della vita di era un momento di sofferenza indi abbiamo voluto o noi prima di tutti
Cioè chiedere scusa del tutto pelle quello che hanno passato a queste persone io se voleva sapere di questa quota di Edison per ricordare diciamo un po'questi campi questi stermini queste cose qua però oggi come oggi se non lo è un po'più giovane che vogliamo ricordare nostri anziani quelli che son morte diciamo nei campi dov'erano i tempi come anche qui ad Avignone
A San Bernardino tante numerose anomalie lodo fermi qui a far riemergere questo prezioso e dimenticato pezzo di storia è stata una ricerca fatta dagli studenti delle scuole superiori di Agnone
Uno studio sui cinque campi di internamento in Molise coordinato da Francesco Paolo Tanzi
Adesso distruzione più grande è stata proprio questa cioè vedere che il nostro lavoro non è stato un semplice lavoro di ricerca storica che ha comunque la sua grande utilità ma un lavoro che riuscito proprio a far recuperare la memoria di persona reali esistenti che proprio oggi tornano da leone ritrovano i posti dove sono stati quindi capire da settanta anni in Italia me ancora cittadina croata vorrebbe la cittadinanza è un risarcimento lo stesso riconosciuto a tutti gli ex internati a tutti tranne che Roma vittime di una doppia discriminazione a sostenere le sue richieste i volontari dell'Osservatorio nomade di Roma
Mica ci ha lasciato mica ci ha lasciato un anno fa
E in qualche modo è tornata con nuovi nel luogo in cui a ci ha consegnato la sua memoria poi quel credo che sia il il messaggio più importante di oggi
Adesso io passo la parola Antonina camper pioli che la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Agnone
Ringraziandolo ancora una volta perché più volte ci siamo incontrate più volte abbiamo collaborato anche su questo tema
Pianeta ad essere né con immenso piacere che rivolgo il mio personale saluto a tutti i presenti è quella di quella del tutta la comunità dell'istituto omnicomprensivo Giuseppe Nicola D'Aniello diagnosi
è una giornata particolare io mi rivolgo il mio saluto a tutti al senatore Manconi principalmente
E consentitemelo un un affettuoso saluto e ringraziamento oltre a tutti gli organizzatori non riguarda il maestro Romolo Ferrara
Un maestro però
Un maestro che durante l'attività professionale si è prodigato molto
Nell'attività didattica profusa per i suoi studenti e già era un antesignano di quelli che attualmente sono diventati i laboratori c'è la didattica laboratoriale
E lui la già attivata al suo tempo
E non l'ha letta sui libri la sperimentata grazie alla passione che albergava nel suo cuore grazie ancora per il lavoro di allora di docente e pene per l'apporto costruttivo che ha saputo offrire agli studenti di oggi grazie alle testimonianze dirette i nostri studenti hanno avuto la possibilità di comprendere che tante testimonianze non è più possibile leggerle perché non sono state raccolte quindi sono la testimonianza orale l'intervista che garantisce una continuità e in questo ci ha aiutato molto grazie ancora ministro
Poi io io ringraziare il professore
Francesco Paolo Tanzi con il quale abbiamo lavorato tantissimi anni e lo possiamo dire
Ed è stato sempre pronto volenteroso collaborativo e quando ha illustrato ai nel corso dell'anno scolastico due mila sedici due mila diciassette agli studenti del quinto anno
Questa proposta progettuale ambiziosa ma veramente valida quella di partecipare a un progetto nazionale coordinato dal professor Luca bravi e da lì abbiamo iniziato i nostri
Rapporti
E una un Progetto veramente e ricco mal sfaccettato perché poi coinvolgeva più istituti a livello nazionale quindi c'è stata anche un'interazione con gli altri istituti
Grazie ai collegamenti Sky per e soprattutto poi gli hanno hanno avuto la possibilità di conoscerli quando si sono recati a Firenze
Ma il filo conduttore di tutta questa ipotesi e poi Progetto finito che ha visto la produzione di questo elaborato una storia mai finita è stato proprio quello di educare i nostri studenti alla memoria
Nel conoscere ripercorrere i fatti storici accaduti fatti storici che afferiscono a quella che è la microstoria secondo i dettami vigenti cielo sono partiti
Studiando quello che era avvenuto qui ad Agnone a San Bernardino hanno avuto la possibilità di intervistare di studiare
Su fonti storiche
Tutto questo devo dire che ancora in un clima sereno costruttivo con una didattica vivace interattiva
E tutto questo io l'ho potuto proprio cogliere grazie ai con continui confronti che abbiamo avuto perché conoscere si è vero bisogna conoscere per non dimenticare altrimenti si cede all'oblio e quelle la morte di tutto
Però ricordare educare a una memoria di un'identità storica significa per noi in quanto istituto scolastico Kennel proprio progetto pedagogico educativo e didattico inserisce questi percorsi
Significa costruire delle coscienze
Civili simili significa far comprendere ragazzi l'importanza dei valori fondamentali quali il rispetto per gli altri la tolleranza l'inclusione civile
Ed è bello e vero studenti ed è bello studiare la storia c'è anche questo aspetto estetico che non va sottovalutato è bello conoscere comprendere e capire questo vogliamo trasmettere alle giovani generazioni naturalmente lo possiamo realizzarlo grazie al costruttivo apporto dei docenti
Che credono con una fiducia incrollabile nelle potenzialità degli studenti quindi li ringrazio tutti oggi in particolare francese
Ieri è stato il promotore di questa iniziativa e mi auguravo ecco l'auspicio e l'augurio è quello di poter di nuovo
Coinvolgere le nostre scolaresche in altri e importanti costruttivi Progetti ma ricordiamo tutti il queste a questa serie di iniziative si devono devono essere espletate però nel rispetto dei dettami della nostra carta costituzionale
Ore quest'anno ricorrono i settant'anni abbiamo attivato tante iniziative voglio solo ricordare presenti che il ventisei organizzeremo una mostra di tutti gli elaborati prodotti grazie buona giornata a tutti un carico
La divisa
A questo punto io rivolgo la domanda importante
Al testimone diretto che cosa vide Romolo Ferrara nel momento in cui arrivavano i Rom e Sinti ad Agnone
Io appena novantasei anni sulle spalle
L'onorevole Lembo
Abbiamo
Che non volesse andare a lei
Ricordo quello che accade tutto mentre ero bambino mentre erano soltanto accanto ai miei familiari ma ricordo tutto quello che ho appreso nei rapporti umani
Il tempo mi ha fatto diventare rispettato e rispettoso
Che cosa vide MM ha detto lei nella sua Roma mi trovavo per caso nei pressi della stazione ferroviaria avevamo allora una tramvia
Arriva arrivare una un barboncino e ne uscirono tante persone
Che venivano condotte al campo di concentramento io non sapevo tutto questo ero giovanissimo e nessuno me ne aveva parlato
Quando
Io mi sono soffermato li ho guardato e ho visto persone serene persone
Che non temevano proprio nulla di quelle e mi sono chiesto perché
è sempre accaduto qualcosa di questo genere
Noi auspichiamo che non avvengono mai più
Cattive cattive sensazioni cattive distinzioni
è questo che volevo dire
Ricordo adesso alla perfezione la presenza di quelle persone che scesero dal vagone ferroviario
E venivano guidate verso il campo di concentramento
Versione
Tranquille
Che non avevano nulla da temere perché non avevano fatto nulla di male
Tra il bene e il male prima nel bene tra voi
Ringrazio ringrazio Dio che mi conserva il cervello e mi mi fa sembra essere presente nei rapporti umani
Grazie
Grazie a lei chimica
Allora adesso andiamo a chiudere con
Giorgio Bezzecchi che rivolge un saluto per la comunità
Innanzitutto ringrazio e gli organizzatori tutti i presenti molto i giovani in cui io come molti altri crediamo molto no sul discorso della memoria affinché non si ripeta di nuovo un come giustamente diceva prima il maestro che è sempre un piacere i portatori di una scontare i portatori del motoria
Le cattive distinzioni le cattive distinzioni B poi ora soprattutto devo dirvi che quest'anno in qualche modo sì è di si è segnato con un evento la storia dei Rom e dei Sinti grazie al senatore Manconi ora direttore dell'Unar che qui accanto noi che ringraziamo profondamente per aver riconosciuto riconosciuto l'internamento in modo istituzionale una targa del Senato donata a mio padre che è stato internato qui vicino nel cui vicino campo di tossici a
Prima Toni per noi ero lì con toni per l'uso molti momenti molto forti pesanti ero lì con toni che ha cantato per lo invia e Giorgio fa ma sono tutti i nostri parenti Braidic Hudorovich
E pesante per noi molto difficile anche solo parlarne essere in questi luoghi di dolore
Per molte delle famiglie Braidic Hudorovic qui accanto a me o o mio cugino
Mi cucino accanto a senatore a mio cugino Shoshone
Un Rommel nome Cioccio Braidic
Bray dice il figlio figlio
Di una romena mia zia deportata alla in Germania
La cosa ad approfondire preoccupante che anche noi bravi italiani avevamo oltre cinquanta campi concentrazionario i in Italia questo dobbiamo fissarlo
E però ecco volevo dire questa cosa anche perché vedevo Dolores in toni in Shoshone da parte mia perché sono le nostre famiglie politiche di di riferimento
Nostro mia zia sua mamma è sopravvissuto agli esperimenti dottor Mengele l'angelo della morte all'interno di Birkenau
Caricata su un carro merci in Italia cioè Agnone
è stato per noi purtroppo e lo dico con dolore con dispiacere no va bene parlarne il tre in grasso
è stato il primo ingresso
Di quello che era il campo di sterminio è stato il primo presso per troppi anni per troppi anni
Si è taciuto sull'internamento italiano
Sono italiani quelli che hanno caricato mia zia l'ho spedita
A Birkenau
Mia zia a patito ha patito gli esperimenti addormenti alle non solo è stato nel B due ENEL Sicoli nel Lager pensata all'interno di del campo concentrazionario più conosciuti di cui si va la fabbrica della morte nessuno voleva tanto gli zingari Rom e Sinti
In un settore specifico il B due all'interno di Birkenau anche in quel contesto
Gli ultimi anche in quel contesto è veramente preoccupante
Potevo dire un'altra cosa una piccola riflessione ne volessero
Le cattive abitudini purtroppo non si sono perse
Nel due mila otto nel due mila otto abbiamo avuto un decreto chiamato decreto Berlusconi e si parla di emergenza si è parlato di emergenza nomadi a firma Maroni allora amministra giustizia erano Maroni Guardasigilli
Interno scusate scusate
Un non ci credo si decide di schedare i Rom e Sinti mio padre era già stato schedato su ordine dell'ora capo della polizia Bocchini quindi di schedare tutti presenti tutti gli zingari presenti sul territorio nazionale quindi ha patito una prima schedatura
Ha patito nel torrione schedatura nel due mila otto su questo decreto
Chiamato Berlusconi di sull'emergenza nomadi
La mattina del sei giugno mio padre nel più piccolo campo comunale di Milano sono circa quaranta persone oltre oltre venti bambini oltre venti bambini all'interno del campo una mattina di giugno
Il campo viene circondato da settanta agenti di Polizia di Stato carabinieri
Vigili urbani in tenuta anti sommossa con furgoni della scientifica stiamo parlando di cittadini italiani
All'alba nessuno entra nessuno esce
Tutti vengono schedati
In fila mio padre ringrazia per le cattive abitudini ringrazia per questo trattamento istituzionale differenziale gli agenti di polizia e si fa schierare
Conseguentemente io mi faccio undici giorni d'ospedale
Su questa
Su questa questione questo nel non lontanissimo due mila otto
Con istituzione di archivio parallelo in Prefettura
Organo di polizia
Se un parlando di cittadini italiani questa venuto nel due mila otto
Questo è per noi regolarmente iscritti alla quindi bastava andare all'anagrafe rilevate le impronte anche ai bambini
Preoccupante se ci pensiamo corsi e ricorsi della storia l'odore è stato un po'questo
La prefazione sta questa cosa può avere patito oro Monsanto all'interno di questi campi la paura prima di tutto e paté di cosa parlava la paura il freddo
Il freddo pungente i bambini nudi c'era un pochi vestiti la popolazione è stata molto aperta ed accogliente
Tutte le donne parlavano bene parlo di tossici a degli abitanti Tosi CIA perché li hanno sostenuti molto
Non ho
Allora io abbiamo tempi molto stretti
Ho avuto piacere di portare accanto al senatore Shoshone
Per perché era uno la mia zia sua madre una dei pochi sopravvissuti al sig. Interlaken
Quindi era importante
Passo la parola poi cerca Ferratella per un saluto
Buongiorno a tutti voglio salutare e ringraziare soprattutto per la vostra presenza io sono molto felice della vostra partecipazione essendo io stessa proprie del territorio e del posto sono felice che sono venuti i ragazzi della mia associazione ma soprattutto un ringraziamento speciale al Lunar al senatore Luigi Manconi
Proprio per aver organizzato questa cosa l'importanza ecco di questa giornata e proprio questo di ricordare per non dire per non dimenticare ma ricordate è una parola importante
Ah sì soprattutto perché il porrà è mosso purtroppo oggi non è finito il porrà è mosso purtroppo oggi
Esiste ancora e questo lo vendiamo all'interno di quella che la stampa nazionale non all'interno di quelle che sono le classi separati per Roma
Eh no ne e quindi tutte queste situazioni e oggi bisogna ancora
Portarle alla luce ma soprattutto dare quella giusta collocazione di quello che è stato ieri ma di quello che anche oggi grazie a tutti
Grazie a questo punto gli eterea Kinsey Intini mettersi qua vicino a me perché chiuderemo prima prima con con le considerazioni
E io devo necessariamente ringraziarlo Francesco Paolo Tanzi a cui farei un applauso
Picchiato
Mi chiedo diverso sì abbia neppure davanti dichiaro di raccontarci ma poi veramente brevemente quello che ha significato per lui questo percorso
Benissimo il brevemente difficile però lo farò qualche perché è come nel titolo di questo ultimo volume che abbiamo realizzato con gli alunni della dell'ultima classe del due mila sedici due mila diciassette è una storia mai finita
Perché la storia del del nostro lavoro sul campo di concentramento di San Bernardino è cominciata nel lontano mille novecentonovantanove per arrivare a una prima pubblicazione del due mila due mila uno
Ed avere poi una serie quasi ininterrotta di ulteriori approfondimenti perché proprio dalla circa dal due mila quattro due mila cinque
Che venimmo a conoscenza di tomo Bogdan
E Milka Goma Anna che erano state Inter non usati internati nel campo di concentramento di San Bernardino è da lì che è avvenuto è venuto tutto avvenuto tutto perché Mirka
Ed è per questo che intitolato una parte del libro proprio mica è tornata perché polemica venne ad Agnone fu accolta dall'amministrazione comunale ci fu una raccolta di fondi
Per aiutarla risistemare la roulotte che avrebbero prendeva acqua da tutte le parti
E insomma si crea un rapporto bellissimo meraviglioso di confidenza no comunicare a questo punto permettetemi di salutare innanzitutto Milena
Con un grande applauso
Perché l'ultima volta che io insieme ad Antonio Moro giornalista di Rai due ho visto Mika è stato proprio a Spoleto da Milena
Quando siamo andati a trovare e Mirka per fare quasi il punto della situazione per chiudere il cerchio come dicevamo cerchio che pare non sia chiusa mai perché ancora oggi siamo qui e penso altre volte saremo a parlare di questo e cosa io
Voglio solo dire questo che cosa ha raccolto da tutto questo lavoro ho raccolto qualcosa di bellissimo l'amicizia vera con
Persone rom ma e sinti a partire da niente a che per me resterà sempre nel mio cuore e poi Ernesto Grandini Santino Spinelli
Concetta sarà che ella Costantino sarà che era cioè e ho capito una cosa se non fosse che l'ho sempre pensato anche prima
Che non esistono che noi siamo tutti di una stessa razza si chiama razza umana grazie
Buongiorno a tutti Bolocco non conoscono sono Fabius Haiti
Ronco Solaro
Io scappato da guerra dal novantanove
E così mio intervento agire mia poesia
Dopo che al meglio mio amico santino per legge del di qua italiano perché io le regioni mia madre lingua
Già Nava o acide già Nava accessori
A Manni Jungle Soda essi la caserma anch'io Mundo Roma
Sono o uscì Ricci Nine Mile
Ho Ormonde a maltese ma per oliare Moni
Vengono anche somme già Nava normale e Jane uccido no no mai mai assegno Lazio
Amen Uggiano saliva o quote poi scendi
Non Dorothy c'era da novantanove a me solo sì o Auschwitz davamo perché Nauru l'uomo inizia Nava a esempio Aic mai allora se non posso
Pongo in evidenza Marocco ai giornali mai essa mutare pelle
Fare il bene
Ma si pente
E mi Grazia
E salutari per far caso al mio atto sia destano provetto Sonate mai genocidi do
Negata del sociale
Adoro diciamo anni dentro
Diamo anche o andavo detto fare in ah ma deve fare i nasi potete fare di maschere Numai dettiamo in maschera Uverova
Io la carta ma anche ne bastasse
A livelli vengono Bova si capirebbe la NATO in tempi scovò Numai NASA solo di motivate all'ammenda
Già Nava Hspa rimasto inviterei danaroso Attanasi capiente le battutacce rumeni che Vieri e indire sono scelte perciò di pass che se ne pentì Anger e chiudere
Aldo ritengo Rogen uccido
A Cannes ha sempre Nesti pass che tra i sarà Melanie natura
Va Terna in maniche nutrito
E aria numero erra o attivo o a o meno ora Favara a mendicare maschile operai tra i risanamenti sarà a man mano IVA
Da Nava me già Andrea Vittori
Dalle Nasso sa cannabis Mct portano salterei penisole all'anno in natura
Hanno vanta pare alla perché estere in USA
Amante tappare aveva quasi e CIPE altre G. covasse CELIP maschere ah Maroccolo ai pazze poi cave Vassallo a Manzardo
Tulsa tende ci subì star de arma in mano schiette ove Nago lascerebbe giorni Paschi e dire Soldi & era tra i sarde movente
Santillo
Sto bene
So bene che esiste
Ma non mi è chiaro come lo dice un mio amico
Che ai servizi non c'è più
Con l'amico del mio amico
Non piangere
Dimmi che lo so che il genocidio non c'è più
No
No non con l'assimilazione
Andiamo avanti
Al mondo questa è la nostra casa
Lo so lo so bene
Cose altrui
Da Cavour Birkenau
Ma non su più dove siamo e verso dove ci dirigiamo ah gli ah sei Novak o madre mia non piangere più non c'è più assassinio sofferenza fuga emigrazione strangolamento ed immigrazione
Anche tu dimentica fratello
Non c'è più il genocidio
Non ho ancora trovato perché
Quando mamma mi ha fatto e mi ha chiamato AG Alba
Ma le albe erano troppo tristi mentre all'alba piangeva
Non ha predetto la sorte di nessuno Pino i due
Questo ho imparato
Quando andavo a scuola ma non tutto perché non si dice
So che era difficile madre mia so
Ora che ho imparato il mio destino
Straniero gli altri che da secoli erano sotto il loro tallone sotto il loro genocidio
Ora siamo liberi viviamo sotto l'armatura non c'è più il genocidio
Respiriamo aria pulita e accendiamo il fuoco senza alcuna paura
Una vita vissuta così lo sono anch'io lo sai anche tu lo sanno tutti che noi ora siamo liberi come l'uccello che vola nella natura
Quando il suono brilla con i suoi raggi hanno insegna la Linda il canto il ballo il nostro pianto e di via per sempre come mi Conti con quelli che dimenticano la lingua
Ma dei diritti siano questi sei con il che noi abbiamo vissuto
Dovrà ringraziare
Ringraziando le istituzioni ringraziando il Comune Agnone chiamando accanto a me Graziano agli pubblici
No
No allora chiudiamo dando di nuovo la parola al direttore Manconi per due parole conclusive e per il saluto finale
Non posso fare altro che ringraziare come già è stato fatto
Innanzitutto l'amministrazione comunale di Agnone
I suoi magnifici insegnanti e i suoi intelligenti studenti e coloro che in questi anni
Li hanno guidati in questo fondamentale lavoro di ricerca
Che è stata ha un'esperienza io penso non solo intellettuale ma profondamente intensamente umana
E poi ringrazio tutti i presenti i rom e sinti e quanti non sono meno Rom e Sinti ma che hanno contribuito a realizzare questa giornata
Dicendo
Due cose
Innanzitutto che quando il lutto il dolore la sofferenza
Vengono ricordati
In un rito collettivo in un atto di condivisione il peso di quel dolore diventa più lieve
E soprattutto quel dolore di trenta un'occasione di emancipazione di liberazione
Dalla tragedia del passato e di capacità di guardare il futuro
Allora
C'è stato qualcuno all'inizio di questo incontro chi ha detto che gli abitanti di Agnone
Quando vi fu il primo ritorno di alcuni che qui erano stati internati hanno chiesto scusa
Chiedere scusa un atto fondamentale nelle relazioni
Tra gli individui perché
Corrisponde non solo al riconoscimento di un errore fatto l'errore può anche essere l'indifferenza
L'errore non è necessariamente un atto di violenza un atto di discriminazione
Un'intolleranza
Gettata contro qualcuno e la sua dignità
Un errore anche voltare
La faccia dall'altra parte non vedere ciò che accade
Ma in quaestor riconoscere l'errore fatto io penso che si sia stata una sorta di Rory conciliazione di risarcimento della ferita inflitta
Di lui composizione de L'Unità
Tra quelle persone che gli orrori della guerra e soprattutto la ferocia delle dittature avevano inferto al corpo sociale
Alle Camere tra le persone all'horror riconoscersi Ritter reciprocamente come fratelli
E allora e concludo davvero il maestro Ferrara in quelle poche parole ci ha dato una lezione strepitosa
Perché perché dall'alto dei suoi novanta sei anni
Ha detto questo
Ha detto che si trovava per caso vicino alla stazione ferroviaria
E a
Ho visto arrivare una carrozza ferroviaria e ha guardato
Capite a distanza di se non sbaglio settantacinque anni
Quello sguardo che non si è voltato dall'altra parte resta una testimonianza preziosa e inestimabile quello sguardo
Letta all'inesperienza la non conoscenza
Delle vicende di cosa ci stava dietro vedere quelle persone come detto lui miti
Che non avevano fatto nulla di male non è che l'ha indotto allora a chissà quale gesto eroico no
Però ha guardato
Questo il primo compito
Purtroppo noi rischiamo di non guardare
Intorno a noi si consumano ingiustizie vengono violati i diritti fondamentali si operano pratiche politiche di discriminazione e segregazione
E noi non guardiamo
Allora la prima cosa che dobbiamo fare e rimarrà tale
Parlare di ciò che abbiamo visto
Ricordare l'ingiustizia inflitta a ciascuno di noi o a qualcuno che ci appare lontano perché solo da quello sguardo che non si volta dall'altra parte
E solo da con la capacità di non abbassare quello sguardo
Che davvero l'ingiustizia può essere intaccata l'ingiustizia può essere aggredita all'ingiustizia può essere ribaltata e allora la lezione questa guardiamo guardiamo lo sguardo del maestro Ferrara deve essere il nostro sguardo come settantacinque anni fa così io e oggi è così per il futuro grazie a tutti ancora
Nell'augurare a tutti buon pranzo pranzo il condivideremo insieme prima di partire volevo simbolicamente donare al al professor Tanzi tre libri che però potrete poi vere in più copie qui fuori tre libri il cui filo rosso è proprio quello che la cultura con la memoria e quindi sola saranno a disposizione degli studenti come insomma se un piccolo dono dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni per voi grazie