Restart - Iniziativa pubblica di Articolo Uno-Mdp

Ma sancita da solo all'inizio così debole
Subito
Allora innanzitutto grazie per essere qui
Lavori inizieranno con la relazione Roberto Speranza ci sono molti gli ospiti esterni dell'immigrazione
Da Gianni Cuperlo Andrea Orlando Nicola Fratoianni a Stefano Fassina Andreatta venticinque e altri ne arriveranno
Vorrei innanzitutto annunciare che i lavori si protrarranno anche nel pomeriggio che chiediamo a tutti per un fatto diciamo
Di economia temporale per garantire a ciascuno a ciascuno la possibilità di parlare di ascoltare quanti più possibile i territori di stare intorno ai sette minuti
Io darei subito la parola Roberto dove fu interverrà accorgeva
Buongiorno tutti
La nostra assemblea nazionale arriva proprio nel giorno in cui il voto del quattro marzo produce
Probabilmente il suo sbocco politico
Con quella che sembra la nascita di un nuovo governo Salvini Dimaio
Con il beneplacito di Silvio Berlusconi
Io sono ancora molto prudente vedremo l'evoluzione delle prossime ore sono stati talmente tanti capovolgimenti
Nelle ultime settimane che credo sia saggio avere un elemento di prudenza anche su ciò che avverrà nelle prossime
Ma è evidente che se le cose andassero avanti come
Si sta configurando e se si uscisse in qualche modo dal corto circuito istituzionale in cui siamo finiti
Si tratterebbe della nascita di un governo inedito per la storia della nostra Repubblica
Con l'intesa tra due forze politiche che hanno tenuto un'ampia legittimazione popolare sulla base di una domanda di capovolgimento dello status quo
Sono forze che nulla hanno a che vedere con le categorie classiche con cui abbiamo interpretato la politica degli ultimi due secoli
E probabilmente nascerà un governo con lo sguardo rivolto a destra come mai si era visto prima lo scenario preoccupante che si apre voglio dirlo subito ma poi ci tornerò non era inevitabile
Ci sono responsabilità chiare e precise
Di chi poteva costruire un equilibrio più avanzato evitando la saldatura tra lega e Cinquestelle
E di chi invece non ha avuto il coraggio di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità
Invece si è di fatto per questo sbocco giocando sulla pelle del Paese pensando di poter lucrare qualche vantaggio
A noi tocca oggi una fase di opposizione
Ma anche di sfida in Parlamento e nel Paese a partire da temi fondamentali come la lotta alla precarietà la difesa della sanità pubblica l'affermazione del principio costituzionale della progressività fiscale
Il voto del quattro marzo ha cambiato il volto del sistema politico italiano
Noi siamo stati travolti come tutte le altre forze del campo democratico e progressista
Che nel suo complesso non ha superato un voto su quattro comprese le proposte più radicali questi sono i numeri
Una sconfitta cocente per tutti sinistra di governo e sinistra radicale usando categorie che dobbiamo assolutamente rinnovare perché ormai parlano pochissimo fuori dai nostri Circuiti
Si è chiuso definitivamente il ciclo politico italiano iniziato negli anni Novanta
E che si era basato sul bipolarismo centrodestra centrosinistra
Il centrodestra di Berlusconi esce sconfitto dalle urne meno due milioni ottocento mila voti e diventa marginale nella nuova dinamica politica
E centrosinistra classico nelle sue varianti Ulivo Unione PD che perde due milioni e seicento mila voti e che viene ridimensionato in modo impressionante
Le ultime elezioni locali in linea con le indicazioni del voto politico iniziano a prefigurare quello che a me sembra è sembrato in queste ore il rischio di un nuovo bipolarismo senza sinistra mi ha colpito molto il voto in Molise una piccola regione ma con numeri eclatanti
Quarantatré per cento per il centrodestra trentotto per cento per il Movimento cinque Stelle
Sono dati inquietanti
Qualsiasi testo di scienza politica direbbe che quando l'ottantuno per cento sa su due poli si è di fronte ad un nuovo bipolarismo e il rischio esattamente questo
Nuovo bipolarismo da cui esclusa la sinistra
Sono dati inquietanti che ci riguarda perché devono indurci ad una profonda riflessione per capire qual è la risposta politica che la sinistra nel suo complesso deve provare a costruire il voto lo abbiamo detto in altre occasioni è sempre uno specchio della società e in questo passaggio elettorale messa con drammatica chiarezza d'immagine riflessa di un Paese diviso frammentato e stratificato
Si accentuano le linee di frattura Nord Sud centro-periferia giovani anziani ricchi poveri istruiti non istruiti e si torna drammaticamente a votare per classe
Dove sei nato di chi sei figlio che lavoro fai sono elementi essenziali della collocazione politico elettorale dei cittadini
E questo rende il nostro Paese più chiuso e la nostra democrazia più fragile
Dentro questo scenario dentro questo quadro cioè la nostra crisi la crisi della sinistra
Si è rotto qualcosa di profondo in questi anni tra sinistra e popolo
Siamo scomparsi tra i ceti popolari che invece diciamo continuamente di voler rappresentare e difendere
Nella faglia tutelati e benestanti da una parte e non tutelati disagiati dall'altra ne prendiamo i voti solo dei primi
E voglio dirlo subito con chiarezza
Quando dico noi io penso ad un nuovi largo non ad una sigla
Ad un universo che supera le nostre distinzioni di gruppo dirigente
Quando vanno al voto trentatré milioni di persone
Come avvenuto il quattro di marzo queste danno un giudizio su quello che tu hai fatto su quello che tu hai rappresentato sulle idee di fondo che hanno caratterizzato un campo è un fascicolo politico e così che si spiega come mai il voto all'Eur quello al Partito Democratico e persino quello potere al popolo hanno una simile composizione sociale è una marcata proporzionalità tra loro
Siamo ben messi tutti al Vomero al Parioli nel centro delle grandi città e scomparì amo invece a Scampia nelle periferie nelle arie di maggiore difficoltà e disagio
è chiaro che non è un fenomeno nuovo ma è un fenomeno sempre più forte e diffuso e noi non abbiamo ancora saputo trovare risposte all'altezza
Io credo che la sinistra nel suo complesso debba ripartire da qui
Debba riflettere su questo debba provare a ripensarsi a partire dalle sue fondamenta
E credo che ci sia bisogno di ripiegarsi e di studiare
Io proverò velocemente in questa introduzione ad offrire alcune prime tracce sicuramente parziali del lavoro politico e culturale che ci aspetta
Premetto che non sono temi sono italiani
Sono i temi della crisi della sinistra in Europa estive in Occidente
Poi è chiaro che l'Italia alle sue specificità
Uno primo punto di riflessione
Io penso che sia necessaria una nuova lettura critica del capitalismo di oggi in Occidente
E sono i gli ultimi decenni ha oggettivamente prodotto effetti distorsivi insostenibili a partire dalla sconnessione tra economia reale ed economia finanziaria
Con conseguenze dannose sulla qualità della vita reale delle persone
La bassa crescita con livelli alti di disoccupazione
La precarietà e l'asportazione del lavoro
Le disuguaglianze crescenti e non da ultimo anche l'impennata dell'inquinamento ambientale oltre ogni soglia di controllo
Per usare le parole
Di un bel lavoro recente della Mazzuccato e di Jacko va ripensato il capitalismo
O più politicamente dobbiamo porci una domanda di fondo e tenuto il tempo di recuperare il significato originale della parola socialismo come chiave per ripensare un modello di sviluppo che così com'è oggi non regge più
Io credo di sì
Se si continua così tra poco non riusciremo a difendere più beni e servizi pubblici fondamentali
Penso al nostro welfare ed in modo particolare al sistema sanitario universale
Nei prossimi cinque anni in Italia vanno in pensione quarantacinque mila medici di base
Senza nuovi investimenti non sarà possibile sostituire o ancora penso al nostro sistema formativo
Leva insostituibile per la mobilità sociale
Che però oggi appare avvitato indebolito e umiliato dalle ultime riforme e della perenne scarsità delle risorse
O ancora penso alla necessità di nuovi strategici investimenti pubblici come leva fondamentale per lo sviluppo in modo particolare in un mezzogiorno a cui il voto del quattro marzo ha disvelato un volto di drammatica sfiducia nei confronti di istituzioni giudicate incapaci di dare risposte alla sua crisi sociale
In sostanza la questione che si pone questa e venuto non è il momento di ripensare ad un ruolo attivo dello Stato come soggetto fondamentale regolatore del rapporto uomo società ambiente
Io credo proprio di sì
E mi chiedo non è questo un terreno di confronto naturale
Tra la cultura cattolica e popolare quella della sinistra
Se non ora quando mi verrebbe da dire
Secondo punto di riflessione
Penso sia necessario riproporre proporre una nuova lettura critica della globalizzazione
Dopo quella troppo ottimista che abbiamo dato
E che ci ha portato a non fare i conti con tutte le conseguenze regressive entravano nella casa e nelle vite delle persone
Ancora la precarietà del lavoro l'aumento delle diseguaglianze l'impoverimento costante dei ceti medio e dei ceti più deboli
E la stessa rivoluzione informatica che ha costituito un pezzo fondamentale della globalizzazione
è stato sicuramente uno strumento di libertà e di emancipazione
Ma oggi si pone un grande tema e cioè la proprietà l'utilizzo dei dati da parte di pochi centri di potere economico e finanziario fuori da ogni controllo democratico
Ancora terzo punto dobbiamo ripensare l'attuale impianto europeo
E per come si è sviluppato e figlio della duplice visione acritica del capitalismo e della globalizzazione che ho provato velocemente a descrivere voglio essere molto chiaro su questo punto
Io sono costruisce tutto con la tessera in tasca del Movimento federalista europeo
Lo rivendico che ho sempre considerato l'Europa come l'unico vero tentativo di portare il potere politico ad un livello sovranazionale dove continuano invece a dominare la potenza dell'economia
E della finanza
Vale la pena battersi per riaffermare il sogno europeo
Ma su basi radicalmente nuove
E sempre più evidente che questo impianto Germano centri costruito sulla cultura del rigore dell'austerità sta producendo risultati insufficienti in termini di sviluppo e di sostenibilità sociale
E stallo un tagliando il sogno europeo dalle masse popolari
Oggi la realtà Aimi e che tra le persone che noi vorremmo rappresentare e sempre più diffusa la percezione che i loro interessi si difendono molto meglio sotto la bandiera nazionale che sotto la bandiera europea
è un grande problema che ci riguarda e al tempo stesso una grande sfida
E alla loro legittima domanda di protezione noi siamo spesso apparsi non solo come incapaci di offrire una risposta rassicurante
Ma addirittura come non in grado di capire che la loro domanda fosse legittima ed avesse un fondamento è un'Europa bere solidale
Vera è strutturata solida servirebbe oggi più che mai dinanzi al rischio di un nuovo conflitto globale
A partire da un Medioriente ma è così instabile contezza dentro una guerra per procura ormai non solo minacciata dagli esiti imprevedibili e spaventosi
Le ultime scelte sul nucleare sulla Sicilia
O anche la stessa apertura dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme sono errori storici enormi che accenderanno ulteriormente le intenzioni e daranno ancora più forza agli opposti estremismi
Noi chiediamo anche da questa mattina che l'Italia si faccia sentire rivendicando il suo ruolo storico di paese cerniera e qui vicino alle parti in causa
Quarto punto
Dobbiamo riflettere attorno al fenomeno dell'immigrazione in questo tempo nel nostro Occidente in Italia
è un altro grande tema che ha caratterizzato questa campagna elettorale
Ho nelle orecchie la voce di un compagno che conoscete tutti Filippo Fossati
Che mi dice durante la campagna elettorale
Che nelle case popolari di Firenze
Costruite dal Partito comunista italiano negli anni Sessanta non ci si può andare a fare la campagna elettorale
In quelle case vivono in gran parte migranti extracomunitari
E pochi italiani che restano votano per la lega e ritengono non voi sempre quel nuovi largo i massimi responsabili delle loro paura delle loro difficoltà
E ancora ho negli occhi il volto di un mio vecchio compagno di Potenza la mia città dove pure abbiamo preso il dieci per cento
Questo compagno che oggi ha settanta anni mi dice che conosce l'immigrazione
Mi tiene le mani e mi racconta che ha lavorato da ragazzo per anni svizzera non cartiere in un cantiere chimico
Doveva reggere per ore un tubo
Con un liquido così stretto che gli si bloccavano gli arti superiori e per sbloccarli aveva bisogno di alcuni minuti sotto l'acqua calda
Lui mi guarda mi tiene mi dice
Io so cosa e l'immigrazione
Ma quando vedo questi ragazzi per strada con le scarpette luccicanti le cuffiette agli orecchi io mio figlio senza lavoro sono io che dico così non si può andare avanti sono domande da far tremare i polsi
A noi che non vogliamo rinunciare ai nostri valori di integrazione inclusione e solidarietà e che però dobbiamo necessariamente trovare risposte nuove alle domande di protezione che arrivano dalla nostra gente
Guardate questi sono alcuni solo alcuni dei temi fondamentali attorno a cui ripensare la sinistra
E interpretare le norme questione democratica sociale del lavoro che c'è nel nostro Paese
Sono solo alcuni dei temi
Ci vorrà tempo
Umiltà ci vorrà molto studio
Però io questa mattina voglio dire abbiamo il coraggio di farla sinfonico questa discussione
E in quale luogo con quali interlocutori
Possiamo pensare di farcela da soli
Io credo di no
Può farlo lei è un può farlo il PD
Possono farlo altri
Io credo che non basti neanche da sola la politica
Dobbiamo interloquire con il mondo della cultura
Con gli intellettuali col sindacato
Con il civismo con l'associazionismo laico e cattolico continua a pensare con insistenza che il contributo della cultura cattolico democratica sia fondamentale della ricerca che dobbiamo compiere quello che penso però e voglio dirlo con il massimo di chiarezza
E che davanti alla più grande sconfitta della storia repubblicana delle forze democratiche bisognerebbe avere il coraggio di mettersi tutti fin in fondo in discussione
Io da parte mia voglio farlo
Senza limiti
E dico con nettezza
Che credo che gli oggetti in campo non siano più sufficienti
E che ci sia bisogno di ricostruire tutto su basi politiche nuove
Ne avremo la forza
Io sono per lanciare la sfida qui e ora e per provarci con il massimo del coraggio
Serve una svolta per rinnovare profondamente la nostra agenda politica
A partire dalla difesa dei principi della democrazia costituzionale e dalla dignità del lavoro come fattore fondamentale
Su queste basi può rinascere un orizzonte democratico e progressista nel nostro Paese
Io credo che il nostro sforzo dentro Leo debba avere questo spirito e questa ambizione
Gli altri che faranno
Lo misureremo il bipolarismo senza sinistra si può evitare solo se si ripensa complessivamente il nostro campus se si ricostruiscono gli errori del passato
E se si costruiscono risposte radicalmente innovative rispetto ai problemi che abbiamo dinanzi a noi a partire da alcuni dei temi che ho provato a toccare con tutta sincerità
Devo dire che non vedo nessuna maturità o consapevolezza oggi nel partito democratico tutt'altro
E non ne sono contento
E questo conferma le ragioni profonde
Della decisione che tanti di noi hanno assunto ormai un anno fa
Il Pd è Renzi in modo particolare
Portano pesanti responsabilità non solo sul dove siamo arrivati
Ma anche sull'assetto di governo in cui oggi l'Italia potrò Massimo
è vero il Movimento cinque Stelle ha scelto
Ha scelto la lega facendo prevalere la sua anima spinta verso il centrodestra verso la destra
E spero che i nostri elettori che li hanno votati ora si interrogheranno
Ma il Pd in modo particolare
Ha una responsabilità storica quella di aver favorito la saldatura tra la lega e Cinquestelle
Tifando irresponsabilmente per questo sbocco politico che poteva essere evitato nell'interesse dell'Italia
Voglio dirlo con chiarezza
Voglio dirlo con chiarezza in modo particolare
Ai compagni gli amici del Partito Democratico che sono qui a cui va un abbraccio affettuoso
Io non vorrei che in seguito di questo film
E della traiettoria naturale de Renzis mo'
Fosse immaginare un altro bipolarismo
Non più centrodestra centrosinistra
Ma un bipolarismo basato sulla frattura sistema antisistema
Con la conseguenza di provare ad unificare sotto l'ombrello di ma Kron quel che resta del PD con quel che resta di Forza Italia
Sarebbe un errore clamoroso su una direzione di marcia totalmente opposta a quell'orizzonte progressista a cui credo noi dobbiamo lavorare
Noi intanto dobbiamo iniziare a fare la nostra parte da subito
Anche qui voglio essere netto e chiaro
Il risultato del quattro marzo è stato deludente
Ma permettetemi di dire
E stata ancora peggiore la gestione di questi sessanta giorni da parte nostra
Di questo
Di questo io credo che dobbiamo tutti chiedere scusa ai nostri elettori lo faccio io impropriamente
A nome di tutto il gruppo dirigente di Ribéry uguali
Dobbiamo chiedere scusa ai tanti militanti
Che è pure hanno animato una campagna elettorale difficile come poche
Consentendoci comunque
Di raccogliere un milione e duecento mila voti
è un patrimonio prezioso che non si può disperdere e da cui abbiamo l'obbligo di ripartire
Si è già perso troppo tempo non possiamo permetterci di indugiare oltre in un silenzio ingiustificabile e incomprensibile la mia opinione la mia proposta
E che si convochi al più presto l'assemblea nazionale di liberi e uguali
C'è una data possibile su cui stiamo ragionando
Che è l'ultimo sabato o domenica di maggio
La mia proposta è che da quel giorno si faccia partire un percorso costituente con un obiettivo chiaro e preciso
Trasformare quella che è stata una lista elettorale in un partito politico così come previsto
Dall'articolo quarantanove della nostra colpiti
Serve un percorso democratico
Realmente aperto inclusivo
Che consenta una discussione vera sui nodi di fondo
Ma che poi porti alla nascita di una nuova leu
Con una proposta ed una linea politica coraggiosa ed un gruppo rinvia dirigente rinnovato che sappia interpretarlo
Voglio dirlo con ancora più chiarezza
Basta aspettare e traccheggiare
E questa volta
Lo dico col massimo dell'affetto a Piero Grasso
A Nicola e il gruppo dirigente di possibile non può bastare il colloquio il dialogo sempre cordiale e piacevole tra gruppi dirigenti
Io non sono disponibile a sostenere alcuna operazione verticistica abbiamo già dato con risultati molto
Serve un percorso democratico autentico senza paura
E senza paracadute per nessuno
Una testa un voto per trasformare l'è un partito e superare definitivamente i tre soggetti di provenienza che alla fine del percorso costituente di Leo dovranno sciogliersi
Verificheremo verificheremo in Assemblea
Se queste condizioni sono realizzabili
Non basta una crocchio
Non sarebbe sufficiente una federazione
O forse anche meno
Non basta una semplice associazione culturale serve un partito vero e proprio
Una forza autonoma della sinistra e per me del lavoro
Una forza autonoma della sinistra e per me del lavoro
Che non si pensi come autosufficiente
Ma che sia la prima mattonella per costruire un campo più largo
Con una linea politica chiara e un gruppo dirigente rinnovato scelto democraticamente dalla nostra base
Questo è il messaggio che lanciamo noi oggi
Che su questa base diciamo da subito che siamo disponibili ad investire tutte le nostre energie nel processo di liberi è uguale
Voglio aggiungere con la stessa chiarezza
Che se all'Assemblea nazionale di liberi e uguali
Ci sarà ancora chiesto tempo
O se ancora prevarranno i tentennamenti o le ambiguità
Io mi sento chiamato comunque
A far partire un percorso democratico tra di noi
E immagino entro l'estate comunque una modalità congressuale
Noi non ci possiamo più permettere di restare a guardare
E non possiamo più stare senza una compiuta legittimazione dei nostri gruppi dirigenti su ogni territorio e a livello nazionale e io per primo non sono più disponibile a questo stato vi fosse ora compagni
Dobbiamo ripartire
Credo di essere riuscito ad essere breve per favorire il massimo della discussione
Ma di aver toccato con nettezza quella che deve essere la traiettoria che noi disegnata la profondità la difficoltà dei temi di fondo della sinistra del futuro e anche un orizzonte per capire che fare nelle prossime settimane le nostre assemblee nel nostro lavoro
Ora compagni
Dobbiamo ripartire
La botta è stata posta ma dobbiamo rialzarci e ricominciare a camminare per difendere i nostri valori e le nostre idee
Dobbiamo metterci tutta la forza possibile
E passato da poco
Il nove maggio
Un giorno importante
E il giorno dell'Europa ma è anche l'anniversario della scomparsa di Aldo Moro e di Peppino Impastato
Due grandi personalità del nostro tempo
Due simboli straordinari dell'Italia migliore
Io voglio chiudere questo mio intervento introduttivo
Con una frase bellissima
Che ogni tanto mi ritorna in testa in passaggi complicati della vita politica del nostro Paese
è una frase pronunciata da Aldo Moro in occasione del suo ultimo intervento alla riunione dei gruppi della democrazia cristiana poche ore prima di essere rapito dalle Brigate Rosse
Diceva il presidente Moro
Parole che oggi potrebbero essere le nostre asseriva Moro
Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo
E andiamo direttamente al domani
Credo che tutti accetteremo di farlo
Ma questo non è possibile
Oggi dobbiamo vivere
Oggi e la nostra responsabilità si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso ci si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà grazie e buon lavoro a tutti
Grazie intanto vorrei ringraziare per la presenza cui Vincenzo vita Rossella Muroni
La l'Associazione Arts dopo interverranno daranno il loro contributo alla discussione dare la parola subito accorge s'successiva mentre era Artale
Grazie buongiorno marito di stare nei sette minuti USA sicuro
Per semplicità considerazione le richiamo totalmente per quanto riguarda il giudizio della fase di sviluppo del sistema capitalista direi all'articolo
E all'intervento di Massimo D'Alema Pechino alle considerazioni che
Speranza
Ha fatto
Questa mattina da questo giudizio discende la necessità di posizionare il nostro progetto politico
Il progetto di una sinistra critica o meglio di una sinistra che torna a fare della critica
Al sistema il punto centrale della sua azione politica del suo sforzo teorico e della sua capacità predittiva e di interpretazione
Io credo che sia urgente posizionare il nostro progetto
Tra una sinistra possiamo definire migliorista non mi riferisco a definizione del passato
Che sta ancora principalmente dentro il Pd non solo ma sicuramente dentro il Pd
E che possiamo dire che sta ancora totalmente dentro a quello che è stato definito non ingiustamente il pensiero unico di questo ventennio
E che sostanzialmente ritiene che sia sufficiente a gestire la crisi
Una crisi che ha natura ciclica di un sistema che dato e che ha dei vincoli precisi indiscutibili
E che a seguito di questa uscita dalla crisi presto il sistema tornerà a distribuire gli suoi dividendi garantendo distribuzione di ricchezza
Lo dico solo come appunto quando Christine Lagarde dice che proprio parta
Degli del tema del dell'uguaglianza
Rende l'idea di quanto questo tema questo crescente disuguaglianza che il sistema distribuisce sia fonte di preoccupazione anche per chi siede i consensi internazionale di quel tipo dico solo e permettetemi la battuta che con una suo solo rechino si risolve il problema dei tre anni di stipendio di un impiegato medio
L'altra sinistra quella di una sinistra antagonista interessata a testimoniare una lotta di principio al sistema più che a modificare i rapporti di forza sociale che in quel sistema agiscono noi dobbiamo dunque sarà la Sinistra critica
Che dal mio punto di vista è quella più adatta vedere anche il futuro
Innovativa perché siccome il tema dell'uguaglianza nella giusta cornice dei rapporti di forza e non in quella di correzioni di un sistema dato convincono indiscutibili o in una cornice puramente di principio
Io credo che questa sia la nostra responsabilità e dobbiamo essere consapevoli che in questo momento possiamo fare più li evito
Che essere Farina
E che il cambiamento può avvenire solo se
Ci sono mutati rapporti di forza sociali di classe
Guai a noi se pensiamo che
Sia sufficiente una autodefinizione per essere e quindi si pensava bile che il nostro progetto politico oltre che essere nettamente posizionato sia anche capace di ritornare tra la gente si sarebbe detto nel passato
Per far questo io credo che ci sia bisogno anche di uno sforzo enorme di innovazione non solo del della parte diciamo dell'agire politico ma anche nelle capacità
Qualcuno dice bisogna essere più radicali più che essere radicali io credo che occorra essere conseguenti
Se siamo la Sinistra critica è evidente che dobbiamo essere in grado di ribaltare
Dopodiché in questi anni hanno rappresentato il punto di riferimento per tutti e che
A mio avviso oggi devono essere ribaltate anche sotto il profilo di interpretare quello che è ragionevolmente sarà un futuro
Nel giro cioè per troppo tempo abbiamo vissuto un'epoca di pensiero breve noi abbiamo bisogno di ritornare a guardare con qualche fiducia certamente al futuro ma anche con una capacità di cogliere nel futuro le dinamiche sociali in grado di modificare i rapporti di forza ad esempio credo che fin da oggi dobbiamo porci l'interrogativo a chi andrà quell'enorme ricchezza
Che ragionevolmente scaturirà dalla rivoluzione industriale in corso
Basta parlare di industria quattro punto zero per per essere moderni dobbiamo incominciare a dire che quella ricchezza dobbiamo ridistribuirle in modo diverso da quella che abbiamo dal dal modalità con cui abbiamo distribuito quella di questi giorni e per far questo la leva di fondo deve essere quella della redistribuzione
E una redistribuzione che non può passare solo attraverso la leva fiscale ma una redistribuzione che ad esempio del POR in portarsi a rimettere al centro la nostra discussione del tema della rete del gas
Delle retribuzione dei salari
Questi sono alcuni temi che varrebbe la pena iniziare subito discutere anche con quelle che possiamo definire alle controparti o quelli che sicuramente hanno una interpretazione della realtà diversa dalla nostra ma proprio perché appunto anche Christine Lagarde le e preoccupato dell'uguaglianza io credo che si avrà un terreno discussione in questo senso concludo con l'altro tema io penso che l'Italia abbia bisogno di Ria victoire sì al sistema proporzionale
Anche qui è vent'anni che tutti noi siamo immersi all'interno di una bolla
Di un maggioritario all'italiana che è stato possibile perché ci son costruite anche i soggetti politici
Di un bipolarismo strano ma esistente
Il rischio che diceva speranza prima di un nuovo bipolarismo lega Cinquestelle sicuramente l'abbiamo corso lo stiamo ancora correndo la soluzione di governo dovrebbe in qualche modo modificare questo questo rischio certo è che noi dobbiamo essere consapevoli che compiute polli
Per fortuna la nostra costituzione che abbiamo difeso impedisce di truccare i risultati elezioni facendo pesare il voto di qualcuno il doppio di qualcun altro
E in questa direzione è chiaro che il sistema proporzionale l'unico possibile ma se l'unico possibile noi dobbiamo calare il nostro progetto politico all'interno di questo sistema favorire a mio avviso ripopolamento del della geografia politica favorire la ripresa di identità politiche che ci sono e continueranno a messaggi e concludo anche la nostra identità e io credo che vada intesa comune di entità da mettere a disposizione di altri in questo senso penso che occorra rispondere alla forte domanda di unità che nel nostro elettorato così come in quello della sinistra in senso generale
è presente e più forte sarà la nostra identità meno ambigua sarà la volontà di costruire quell'unità che è necessaria non solo possibile e necessaria io penso che noi al più presto assieme a questo ulteriore passo nella direzione di costruire il soggetto politico liberi e uguali o come si definirà dobbiamo mettere appunto nuove regole per stare insieme con gli altri soggetti che si richiamano ai valori ideale dalla sinistra
Grazie Rocco Artale voglio salutarlo perché Luís uno dei nostri esponenti degli italiani all'estero è stato segretario dell'Ig-Metall la furia Gubbio per ventotto anni poi la parola Peppe Provenza non segue D'Attorre
Il mio nome Caro compagne compagnie
Come avete sentito Rocco Astana vengo da una città prettamente operaia porta sporca in Germania nata col colosso industriale della Fox fa la fabbrica attorno alla quale io continuo ad impegnare a me da cinquant'anni la più grande d'Europa oggi da lavoro a cerca quarantacinque mila persone
La gran parte operai
Vuole svolgere
Per l'emigrazione italiana
La storia
Che cita fatta
Di chi riuscita uscì per integrarsi nella realtà di una industria multinazionale è concentrazione sindacale
Noi a volte svolge abbiamo conosciuto libere uguale
Ne gennaio scorso
Se liberi e uguali nasce per restituire speranza nella democrazia a milioni di cittadini che hanno bisogno di un cambiamento concreto
Questo deve essere nell'interesse dei molti che hanno poco e non dei porti che hanno troppo
Ecco
Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti
Se questa frase la speranza sarà sicuramente possibile farla entrare nei cuori di molti per ricostruire una sinistra unità plurale e innovativa
In questa campagna elettorale noi all'estero abbiamo fornito la prova di una passione autentica
Abbiamo lavorato argomento a gomito operai e impiegati giovani vecchi salvando la dignità della storia dalla sinistra
Quella dell'emancipazione politica sociale
Economica dei cittadini italiani in Oropa
Oltre oceano che per un figlio darebbero tutto ciò che essi hanno senza pensarci un secondo
Di fronte a questa sfida noi all'estero abbiamo dato prova di credere fino in fondo al Progetto di lei per il uguali e di questo ne siamo veramente fieri
La sinistra che vogliamo ricostruire dovrà su dovrà saper corrispondere a nuove è vecchio domande al bisogno di libertà di riscatto sociale dicevi sempre più poveri
Al limite all'impegno in incessante a favore dell'occupazione alla difesa dei diritti fondamentali
Coniugando queste esigenze con la ragione della sua stessa esistenza di ciò la costruzione di una società in cui le capacità
Di ciascuno possono essere messe alla prova indipendentemente dalle condizioni di partenza
Analizzando ora a Brema man brevemente la situazione politica lasciati Che dire con grande franchezza che il nostro partito deve saper deve superare le cautele e i tatticismi che hanno carrette caratterizzato gli ultimi due mesi
Nei quali siamo precipitati nella depressione nel l'apatia
Al contrario di certi atteggiamenti
Io direi che assolutamente imperativo e imprimere una rapida accelerazione al processo unitario che porti al più presto alla creazione di una forza politica in base all'impegno precedentemente al volto
I sessantadue mila voti pari a poco meno del sei per cento che i connazionali all'estero annodato a libere uguali deve trasmettere una buona fiducia
Di questa fiducia noi vorremmo contagiare i nostri dirigenti per ritrovare la forza e il coraggio di ripartire
Hanno tutte serve ora di riconvocare al più presto come già è stato detto l'assemblea che il tre dicembre decise di che la creazione della lista elettorale
Affinché essa mette in moto un processo congressuale che si concluda con la fondazione di un di un nuovo partito in tempi certi
In tempi certi
Al più presto deve essere avviato il tesseramento edili vorrei uguali attraverso un processo ampio e inclusivo che non entusiasta che con entusiasmo coinvolga nuove forze sociale
Giovani e donne innanzitutto poi dal basso col procedimento democratico
E partecipativo attraverso la pratica del volto si dovranno rinnovare si dovranno muovere i passi necessario per arrivare
Alla metà
A volte svolga abbiamo fondato il primo circolo vivipari uguali nel mondo e abbiamo eletto potremmo praticamente una segreteria un segretario
E noi riteniamo che sia venuto il momento di estendere questo metodo all'intera nostra organizzazione mettendo fine a logiche spartitorie e di cooptazione
In questo contesto gli italiani all'estero devono essere viste come la ventunesima regione italiana una vera e propria von federazione regionale
Che si affianchi con pari dignità alla ventesima offre alle alle venti federazioni che sono presente nel territorio nazionale
Sto per concludere rimane uguale deve essere la nuova casa della sinistra italiana senza né essenza ma per fare questo è per superare i limiti evidenziati dalla gomma dalla campagna elettorale nelle nel volto libere uguale deve essere Reeve funzionale nell'intento nell'identità nel progetto politico nel linguaggio nel gruppo dirigente e nella lei da chef noi sogniamo un mondo più democratico più libero e più giusto dove le donne abbiano pari dignità rispetto all'uomo
Ma per realizzare questo sogno noi abbiamo dobbiamo andare fino in fondo
All'analisi critica della realtà chiamando per nome e combattendo le politiche economiche neo liberiste che hanno Scanno travolto l'Europa e creato disse diseguaglianza e problemi sociali gravissime impensabile fino a pochi anni fa
Il nostro messaggio va verso radicale è netto i nostri conti comportamenti dovranno essere esemplare per dotarci di una identità finalmente forte riconoscibile a questo fine necessari dell'uno quattro assi del dirigente di giovani e o o meno giovane venga messa alla prova i compagni che che tanti meriti hanno avuto nella storia della sinistra italiana degli ultimi trent'anni mostrano la loro generosità e mettono a disposizione le proprie compro le proprie competenze in maniera lungimirante
Disegno impegnandosi da ruoli di guida e impegnandosi infelice in preziosi competenti elaborazioni di formazione politica perché non c'è dubbio che la sinistra che noi sogniamo prima ancora delle prima che nelle idee si basa su valori antiche di altruismo generosità umiltà che mettono l'interesse personale al di sotto al servizio del bene comune grazie
Grazie
Perché Provenzano
Si prepari al freddo al Tour
Ma io vi voglio ringraziare di cuore per quest'invito come alcuni di voi forse sanno io non faccio parte dei M. D. P.
Né di Ribéry uguali ma del Partito Democratico accanto o anche altri difetti ma insomma questo era ci tenevo a dirlo dall'inizio
Ha ragione Roberto peggio della sconfitta è la reazione alla sconfitta io credo che tutti noi stiamo correndo un rischio grave nel nostro Paese un sistema politico americanizzato
Dove la sinistra magari vive in qualche circolo intellettuale in un'associazione filantropica in qualche pratica sociale interessante
Ma non vive più come radicale alternativa di governo per il potere e la redistribuzione del potere
Quante divisioni alla sinistra ma lo chiedevo dopo la relazione di Roberto troppe troppo poche
Non abbiamo perso perché ci siamo divisi ci siamo divisi perché avevamo già perso avevamo già perso il nostro popolo avevamo decimato dal due mila dieci a oggi i poveri in Italia sono più che raddoppiati cinque milioni oltre lamenta sono nel Mezzogiorno ci sono due milioni di giovani occupati in meno un milione e mezzo di occupati part-time involontari in più questo è il nostro popolo che abbiamo decimato ed è il prodotto purtroppo compagni di anni in cui abbiamo governato tutti noi
E ci dobbiamo sentire tutti un po'corresponsabili di questo se ci hanno punito
Ce lo siamo meritati
Non hanno sbagliato loro i cittadini come qualcuno continua a dire nel mio partito
Abbiamo sbagliato noi
C'è una frase di Steinbeck in Furore che dice nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e si avvicina all'epoca della vendemmia ecco la vendemmia l'hanno fatta tutta gli altri perché noi non sapevamo più dove era la vigna
Questo è da quello da cui dobbiamo partire
Fate queste o quello che sta portando al governo peggiore della storia della Repubblica che nasce con il contributo fattivo e l'auspicio di una parte del mio partito questo lo dico che ora pretende pure di intestarsi l'opposizione ho visto che è un autorevole dirigente ha detto la ricreazione è finita e fa bene a dirlo lui perché è stato il bidello del Renzis mo'
La nostra battaglia politica però si consumerà subacquee sto compagni
Come fare opposizione oggi a questo che è il peggiore governo della repubblica
Ma come ci opponiamo il nome della compatibilità fiscale
Facendo le vestali al fiscal compact e facendoli i difensori dei parametri di Maastricht che non vogliono dire nulla che non stanno scritti nessun libro di economia come ci opponiamo all'Accornero a Jobs Act questi sono i nodi che vengono al pettine facciamo i guardiani Albinoni di Confindustria la fra taxi ecco questo facciamolo insieme una grande battaglia per spiegare agli italiani Soldi alla tasca coi numeri che cosa significa la quarta cas nel nostro Paese però guardate il principio di progressività dell'imposizione fiscale non l'abbiamo cominciata incrinare oggi
E poi c'è grande tema che il tema dei partiti noi noi una parte di noi abolì i tori del finanziamento pubblico ai partiti che cosa diciamo su questo
C'è un tema di credibilità compagni e questo ci riporta le ragioni della sconfitta all'io penso che il di il Renzi Isma'
Per dirla con una formula insomma non gli dobbiamo dare troppa importanza però un'importanza ce l'ha avuta assegnato il De definitivo divorzio tra la sinistra e il popolo tra la sinistra e il mondo del lavoro ma questa crisi è iniziata prima
E noi dobbiamo ridiscutere quello che siamo stati dal novantadue a oggi uno di quel novantadue perché è lì che abbiamo cominciato a perdere sovranità economica senza recuperarla altrove
E lì che abbiamo cominciato a contribuire anche noi a un processo di smantellamento dello Stato che non siamo riusciti più a recuperare questo processo si è compiuto alla fine quando siamo andati in Europa a fare una battaglia per la flessibilità negli ultimi anni e l'abbiamo usata per cosa
Per fare gli sconti fiscali pure a chi non se li poteva permettersi facendoci scavalcare a sinistra pure dalla Commissione europea
E quando abbiamo portato noi che dovevamo essere quelli che li rilanciavano nella crisi il livello degli investimenti pubblici in Italia a livello più basso di sempre
Questi sono i temi e interrogarsi su questo guardate su un periodo lungo non significa fare tabula rasa del passato costruire sulle palafitte
Per rispetto che abbiamo che molti di noi devono portare alle generazioni precedenti noi abbiamo il dovere di sottoporre questi lunghi anni è un esercizio di dura critica perché guardate compagni il tema è quello che siamo stati nella Seconda Repubblica
Perché la Seconda Repubblica che ha fallito
Non siamo stati all'altezza delle premesse delle ambizioni con cui l'avevamo fatta nasce e oggi ci restituisce tutti i nodi irrisolti di allora è persino peggio badate io penso che noi non abbiamo studiato abbastanza sulla globalizzazione sull'Europa
Non abbiamo capito e per questo per una generazione di dirigenti un ciclo politico si è chiuso
Io penso che dobbiamo essere severi con gli stessi io sono stato molto severo con il mio partito credo che questo riguardi anche un po'liberi e uguali credo che lasciatemelo dire con franchezza perché questo è il momento in cui dobbiamo essere chiari
E difficile chiamare a raccolta un popolo sulle bandiere di hai contribuito ad ammainare
Io credo che una generazione nuova si formerà
Su un ripensamento profondo di quello che siamo stati in questi anni che si incrocia oggi con una battaglia politica
Dobbiamo tornare ai fondamenti quindi non fermarci al Renzi c'è una frase del Vangelo che piaceva a Carlo Marx diceva
Lascia che i morti seppelliscono i loro morti su questo faremo battaglia politica su cui ci torno brevemente ma vorrei indicare alcuni temi su cui dovremmo confrontarci che sono in parte quelli che diceva Roberto nella sua bella relazione chiudo
L'europeismo abbiamo agitato il Manifesto di Ventotene anestetizzando dimenticandoci che lì si chiedeva un'Europa socialista
E noi dobbiamo ripartire dobbiamo ripartire da qui a un anno da una battaglia per un cambiamento della governance economica dell'Europa
Nella costituzione economica dell'Europa perché senza di questo l'Europa sociale non resta che è un cartello di che in castello di carte a Brussel ricostruire lo Stato non ci torno ci ne parleremo meglio in altre occasioni spero il tema della città
Quindi cui sì incancrenirsi cono le rendite immobiliari urbane si pongono i problemi nuovi della casa per le nuove generazioni
E in cui si tengono si pongono i temi del welfare e dell'inclusione e dell'inclusione che riguarda anche il nostro grande tema di oggi che quello dell'immigrazione perché se non sei in grado di includere davvero nemmeno i tuoi allora l'appello all'accoglienza
Non resta che un vuoto appello moralistico e questo ci dobbiamo dire così come ci dobbiamo dire che la grande sfida oggi è quella della libertà qui c'è Michele Mezza della democrazia al tempo dell'algoritmo
Come governiamo l'algoritmo
Credo che abbiamo bisogno di spazi
Spazi non voglio usare questa espressione naïf dentro o fuori per dire che non è per quello che mi riguarda dentro fuori il PD
Anche dentro fuori liberi e uguali anche ma dentro
Questo mondo noi di militanti politici e un grande mondo che è rimasto fuori che continua a esprimere un bisogno di sinistra che fa cose di sinistra
Spesso malgrado noi e qualche volta persino contro di noi noi dobbiamo fare incontrare
In questi spazi ciò che il capitalismo ha diviso nelle nostre assemblee Roberto dobbiamo sforzarci
In tutte le sedi di fare incontrare il giovane intellettuale precario che ha bisogno di comprare i libri su Amazon ha bisogno di comprare il cibo di Food ora perché deve risparmiare persino sui centesimi
E dobbiamo fare incontrare il suo stesso quei Tanino che fa quel lavoro e quel mestiere per tre euro l'ora e dobbiamo dire a tutti e due che la Gilda economi perché chi sta rendendo tutti più poveri dobbiamo farli parlare tra di loro se non facciamo questo noi non avremo davvero capito il tempo in cui viviamo l'innovazione
Abbiamo coltivato un mito ingenuo un ottimismo idiota e chiudo noi dobbiamo parlare di innovazione quando l'innovazione migliora le condizioni di lavoro e di condizioni di vita delle persone redistribuire i tempi di vita redistribuire il lavoro
Liberandoli ridistribuendo la ricchezza che si produce con i salti tecnologici e di produttività perché è lì che la sinistra ha perso in questi anni
è un compito immane e riguarda anche la forma del politico chiudo su questo
Io non eludo il tema del partito se voi mi chiedete
è il Partito Democratico quello che può fare o svolgere questo compito immane voi non me lo chiedete ve che ne sapete la risposta a una lettera ad Amato io però vi dico che non lo so
Ma voglio saperlo solo dopo uno scontro politico aperto una battaglia politica forte e coraggiosa determinata all'interno del partito democratico in cui si chiarisca una volta per tutte se questo partito è ancora OPA dite guardate
Questa battaglia riguarda anche voi questa battaglia non riguarda solo noi riguarda anche voi guardate era Roberto diceva rimettiamoci in discussione
Prima diamo cinese sia
Silenzio questo siamo al nostro ospite di parlare questo
Se se il partito che può farle un partito fuori dal Pd liberi e uguali non lo so io lo chiedo anche a tempo penso che questo possa essere la tappa solo di un percorso comune che dobbiamo fare insieme un percorso comune con il mondo fuori
Perché qui a quelle due domande non so dare una risposta però una cosa la so che con Roberto con Alfredo D'Attorre che vi seguirà nell'intervento non c'è
Nessuna ragione per cui noi stiamo in partiti diversi
Però forse sarà bello scoprirlo non partendo da questo interrogativo
Ma alla fine di un percorso su un campo di battaglia che abbiamo condotto insieme grazie
Raccontare compagne e compagni
Pregherei di evitare Bouroussis io quando parlano i nostri interlocutori sopra soprattutto gli ospiti da Torre poi Trabucco poi la Forgia
Chiedo di stare nei sette se Buongiorno io credo che bisogna dare atto a Roberto Speranza di una relazione non solo onesta e coraggiosa
Ma anche utile nel fornirci è una traccia di discussione vera all'altezza della situazione nell'abbiamo subito semplicemente una sconfitta siamo stati travolte
Da un'onda che ha chiuso una stagione che ha sepolto un mondo e che ci proietta in una terra incognita
La relazione ha il merito di metterci di fronte al fatto che non siamo di fronte alla necessità di qualche aggiustamento al margine
Siamo alla necessità di riscrivere completamente un paradigma direi inventare il nostro vocabolario di cambiare apparato concettuale e questa è la profondità della sfida
E la relazione riconosce che il problema non è semplicemente archiviare
Il Renzis mo'quello l'hanno già fatto gli elettori lo hanno già fatto se si fosse avuta semplicemente la capacità di ascoltarli da partito alle elezioni amministrative da parte dal quattro dicembre
Il problema è quello di ripensare una fase
Più lunga di cui semmai Renzis Morell estinto diciamo più estremizzato una fase che comincia da Maastricht e che riguarda gli ultimi venticinque anni significa liberarsi anche di un'illusione
Illusione che può coltivare qualcuno nel partito democratico che ma magari immagina che il fallimento adesso dei populisti al governo far risorgere la stagione precedente crei una nostalgica di Renzi
Ma non coltiviamo noi un'illusione ancora più illusoria che il fallimento dei populisti dei riporti alla stagione pre renziana
Siamo in un mondo nuovo e non si torna indietro e bisogna avere il coraggio la creatività intellettuale dimettersi in mare aperto e di ripensare tutto
Siamo dentro lo spiazzamento profondissimo diceva Roberto si è delineato un nuovo bipolarismo di classe che attraversa trasversalmente gli schieramenti sia il centrodestra sia noi e i Cinquestelle
Un bipolarismo di classe che vede da un lato il voto degli esclusi dei non tutelati dei perdenti della crisi della globalizzazione che ha premiato lega cinque stelle che poi vede un brocco
Variamente articolato di chi ancora per livelli di istruzione e di reddito di collocazione professionale ce la fa
E che si distribuisce su Forza Italia da un lato e su quella che noi chiamiamo sinistra centrosinistra nelle sue diverse articolazioni dal partito sostenuto da Romano Prodi che prende lo zero virgola sei per cento passando per il Pd per noi per potere al popolo che ottengono risultati elettorali
Che per distribuzione geografica e composizione sociale
Sono sorprendentemente inquietante mentre simili
Allora che facciamo rispetto a questo nuovo bipolarismo di classe accettiamo che la sinistra
Rimanga collocata da quella parte o accettiamo la sfida di andare a contendere allega e Cinquestelle
Il voto degli esclusi di chi decide di votare non per fare testimonianza culturale ma per cambiare l'ordine economico sociale
Se vogliamo affrontare questa sfida dobbiamo sapere che le parole che abbiamo utilizzato fin qui non funzionano perché noi rischiamo di negare non semplicemente le risposte che il Movimento cinque Stelle e la lega danno a quei problemi di protezione di esclusione di insicurezza
Ma rischiamo di apparire come quelli che negano perfino le domande
Che hanno un atteggiamento respingente rispetto ai bisogni profondi che quel voto ha espresso e la stessa parola sinistra che è venuta in discussione oggi Pechino voi vogliamo rappresentare la sinistra di per sé non vuol dire più nulla o non si associa sicuramente o in buona parte a scelte populiste né possiamo pensare che ricostruiamo lì un radicamento sociale
Mettendoci dalla parte come dire dell'anti populismo dell'anti sopra Nismo o di un'opposizione che certo dovremo fare a questo nuovo governo che nascerà ma attenzione anche Lino e abbiamo l'esperienza di Roma
Abbiamo visto come anche di fronte al malgoverno la stigmatizzazione preventiva la presunzione e l'arroganza di chi c'era prima non crea automaticamente uno spostamento del consenso
Dovremmo avere sei nascerà questo nuovo governo con tutti gli aspetti
Anche preoccupanti che si procedura
La capacità e l'umiltà di un'analisi differenziata guardate può sembrare poco popolare non non si prende l'applauso dicendo
Ma non ce la caviamo dicendo che nascerà il governo più a destra e più reazionario nella storia repubblicana non ce la caviamo forse lasciamolo fare lo dico adorava Matteo Renzi a Matteo Orfini perché poi se la linea è quella lì se c'è l'emergenza democratica e allora bisogna ragazzi a cancellare tutte le altre
Differenze stringersi di fronte a quelli che difendono la la democrazia che sarebbero quelli della del del Governo precedente io credo che noi dobbiamo avere un atteggiamento più intelligente e naturalmente sfidi faccia emergere le contraddizioni
Incalza sì ma non immaginiamo di a alzare la bandiera identitaria dei valori della sinistra d'appartenenza a sinistra e questo automaticamente ci restituisce uno spazio è una credibilità perché non sarà così il cammino il più lungo e più complicato
Così come credo che dobbiamo mettere in discussione un posizionamento diffondono lo che riguarda tutti noi siamo stati quelli dell'Europa senza se e senza ma
Siamo stati in quelle che abbiano detto che senza l'Europa purché sia questo Paese sarebbe andato alla deriva
E se tu chiedi il vuoto in virtù di una cosa l'Europa come Stato federale che realisticamente non si verificherà nei prossimi venti venticinque anni e dici che il tuo Paese senza quella cosa che non si farà
è una barchetta che non va da nessuna parte e difficile avere il voto degli elettori è difficile avere un voto che appaia utile qui sta il tema del di non cadere nella trappola
Delle parole degli altri sovrani Isma'è evidente che noi siamo radicalmente alternativi a un netto no nazionalismo razzista che talora traspare dalla lega
Ma il tema della sovranità popolare dello stato di come noi ci riappropriamo di spazi di autodeterminazione democratica caspita
Non può che essere un tema nostro ci chiamiamo articolo uno siamo quelli della Costituzione siamo coglie la sovranità popolare
Siamo quelli che impongono il tema di una ricostruzione dello stato
Non possiamo ricominciare essendo quelle i tutori delle compatibilità dei vincoli del se stiamo dentro a una narrazione per la quale il problema principale dell'Italia il debito pubblico noi ci siamo già consegnati ai nostri avversari diciamo altre cose ieri è uscita una ricerca di un'agenzia che è stata fondata da Marco Biagi non siano pappa parlando dell'estremista di sinistra l'ha data
è un'agenzia che studia i fenomeni del mercato del lavoro
Hanno stimato che se si fa una comparazione tra l'Italia e gli altri Paesi occidentali Francia Germania Inghilterra se si prende il riferimento più basso che quello della Germania
A noi manca un milione di dipendenti pubblici un milione di dipendenti nella pubblica amministrazione possiamo dire che per il primo passo per il lavoro
è riaprire le porte di concorsi regolari per i giovani della pubblica amministrazione
Voltare pagina
Rispetto alla stagione dello stato minimo scegliamo trentenni e su questo facciamo battaglia fino in fondo si sta lavoro possiamo promuovere nelle prossime settimane a una grande campagna contro questa vergogna delle morti sul lavoro su cui nessuno dice niente duecentocinquanta
All'inizio della
E fare un piano per cui nei prossimi tre anni noi raddoppiando l'organico dell'Ispettorato del lavoro non ci sono i soldi si trovano i soldi si trovare i soldi che non sta scritto da nessuna parte e noi dobbiamo essere garbati con l'Unione europea e tenere il deficit all'uno e cinque per cento infine o la faccio lunga volo durava avrei voluto dirvi altre cose la professoressa stirati poi ci parlerà del lavoro del piano per il lavoro che non so perché lo avevamo in campagna elettorale abbiamo deciso di non parlarne anche lì
Ma la lasciamo perdere andiamo avanti e dico di quale equilibrio trovare tra un piano attivo per il lavoro e il tema del reddito ne sta parlando Sanders di nuovo negli Stati Uniti proponendo anche lì
L'idea di un lavoro di cittadinanza dello Stato che interviene per creare lavoro e per garantire un livello salariale superiore al minimo sono idee su cui la sinistra mondiale più avanzata
Si sta si sta muovendo due bravissime osservazioni e chiudo
Più politica
Noi dobbiamo ripartire da Novi non in termini chiusi per questa sfida la dobbiamo lanciare a tutti
Io dico perfino a Renzi se fosse disponibile a lo dico io che non posso essere sospettato come perfino a il tema non è con chi parli il tema che occhi che cosa dice il perché il problema nostro che ci paralizza
E che se tu non sai chi sei la tua identità viene definita la con chi vai lì dobbiamo ripartire da chi siamo noi da come ricostruiamo il profilo di una forza ecologista socialista
Ecco socialista che sa quale trasformazione vuole costruire la società se questo sira larga sui fondamentali
Facciamo un voto che vale per le nostre assemblee vale per le interviste per le inizia per le televisioni
Smettiamo di parlare del partito democratico punto facciamo
Allora ma ma no no il lento
Non perché non ci deve interessare ma perché non possiamo ridurci a fare i commentatori del Pd non aiutiamo le pure il Pd se facciano i dobbiamo noi porre la sfida di una discussione sui fondamentali
Secondo
Lo diceva Roberto noi dobbiamo liberare il Progetto di liberi uguali che non può rimanere sequestrato dalle legittime incertezze e paura lo dico a partire da me
I gruppi dirigenti usciti ammaccati e delegittimati dalla sfida elettorale allora
Orvieto
Roberto è stato chiaro e chiudo su questo lo dico Nicola Fratoianni oggi pone il problema di una fase costituente che non deve essere chiusa asfittica benissimo
Io sono per farla nella maniera più aperta possibile en plein air
Non si vogliono fare le tessere vecchi rituali benissimo noi non possiamo però rimanere in questa situazione in una condizione in cui tra l'altro il rischio che la situazione precipiti perché il quadro instabile
E si torni al voto nel giro di qualche mese un rischio altissimo
Allora noi abbiamo il dovere il ventisei di dire che si volta pagina e che di lì a qualche settimana si avrà un processo democratico aperto
Nella maniera più semplice convochiamo cento assemblee provinciali in cui tutti i nostri militanti possono venire registrarsi discutere è votare sulla linea politica
Sui gruppi dirigenti restituivamo Hamas sovranità al nostro popolo perché la situazione è talmente seria e grave che non se ne esce se non con grande atto di coraggio e di fiducia le nostre ragioni
Grazie
Io davvero davvero sono costretto a raccomandarlo sui tempi
La parola Laforgia poi i Andrea Orlando
Alta Trabucco
La Ford Giorlando
Non c'è La Forgia
Certo acceso il fuoco scusate presente e la diretta
Va bene mungere una tutte e a tutti
Provo in pochi minuti e spero di di rimanere nei nei tempi a riassumere il lavoro che stiamo facendo in Veneto
E che abbiamo riportato in un documento
Frutto del confronto fra i coordinatori provinciali di articolo uno della Regione
è un punto di partenza
Un documento sul quale continueremo a confrontarci a partire dai prossimi giorni all'interno di incontri territoriali e di un'assemblea regionale
La nostra riunione oggi si svolge in un contesto particolare e inedito della storia del Paese
In queste ore sta nascendo il Governo lega Movimento cinque Stelle
Che tiene insieme tra moltissime contraddizioni una forza politica piglia tutto che è stata votata anche da una parte considerevole del nostro popolo
è un partito sopranista elette Nista qual è a tutti e l'effettiva lega una compagine inadeguata a reggere non solo la situazione politica interna ma soprattutto il più ampio contesto internazionale
Di fronte a questo non possiamo sottovalutare le responsabilità di chi avrebbe potuto impedire che si insediasse un governo con l'asse politico più spostato a destra della nostra storia repubblicana e che invece ha deciso di rimanere a guardare e assistere allo sfascio del Paese
La nostra riflessione quella di oggi ma anche quella dei nelle prossime settimane
Deve prendere inevitabilmente le mosse dal fatto che noi non sappiamo rispondere alla domanda di protezione di giustizia sociale e sicurezza che le persone chiedono noi la sinistra nel senso largo che si diceva anche nell'introduzione
Non siamo più in grado di dare speranza e coraggio alle masse popolari e in particolare i giovani liberi e uguali è stato percepito come in continuità come una precedente esperienza di governo e le nostre parole d'ordine come cambiamento discontinuità
E rottura non sono state ritenute credibili
Dobbiamo lavorare affinché tutto il campo democratico e progressista sappia riprendere il dialogo e sappia rifondarsi
Vanno riconosciuti ovviamente i nostri errori e i nostri limiti
Ma l'ha fermato con totale serenità che molte politiche sostenute dal Pd in questi anni non si sono rivelate risolutiva dei problemi anzi
Il Pd razziato cambiare radicalmente la propria linea politica ma noi a prescindere
Da quello che farà il partito democratico dobbiamo riaggregare una comunità che altrimenti rischia di di Stella disperdersi definitivamente
Quasi un milione e duecento mila lettori hanno dato fiducia al Progetto di liberi e uguali
Ora sarebbe politicamente sbagliato disperdere questo patrimonio e che ciascuno tornasse ai propri piccoli recinti politici
Li vede uguali è stato il primo passo
Per la costruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra italiana popolare e di massa
Con cultura di governo capace di attivare nuove energie nuove militanze e nuove passioni
L'esperienza della lista elettorale doveva essere il momento iniziale del percorso di costruzione di un partito politico concreto e strutturato
Questo era il nostro auspicio anzi è ancora nostro ospite speriamo che sia anche la conseguenza dell'assemblea nazionale di libri uguali di cui si diceva prima però non possiamo far finta
Di non di non sapere quelle che sono le difficoltà le resistenze che ci sono rispetto a questo a questo obiettivo per questo motivo noi chiediamo di comunque tenere aperta la riflessione
Sulla costituzione di una Federazione della sinistra italiana
Aperta a quanti hanno condiviso l'esperienza di liberi uguali ma altrettanto alle altre forze civiche ambientaliste che sui territori si riconoscono nella cultura della sinistra
Una federazione che consenta a ciascuno di partecipare con la propria originalità e autonomia ma che comporti una cessione di sovranità nei confronti del comune Progetto
Questo percorso dev'essere federativo ma anche federale
Penso soprattutto anche al a costituzione insomma l'organizzazione di articolo uno cioè deve cioè consentire un'ampia autonomia da parte dei territori non solo organizzativa ma anche in termini di Alebardi elaborazione politica
Per essere coerenti con questi propositi
è necessaria una riflessione e proposta politica sulla questione settentrionale
I fatti
Le regioni del Nord con la sola eccezione del Piemonte sono governate da coalizioni a trazione leghista
In queste aree la sinistra ha una presenza minoritaria se non ripidi ridotta con l'eccezione di alcuni centri di alcuni grandi centri metropolitani
Qui nel nord si trova la parte più pregiata della manifattura italiana qui viene prodotta la maggior parte dell'export che dà fiato alla fragile ripresa economica del Paese
Qui molte volte le partite IVA sono solamente una forma di precariato quattro punto zero qui hanno avuto anche origine alcune delle crisi più importanti della storia recente come quella del sistema bancario
Una sinistra del Nord come quella che ci proponiamo di costruire non può esistere senza una capacità di lettura di questi territori di tradizione di traduzione di tale lettura in politiche concrete
Perché tutto ciò sia possibile va risolto prima di tutto un problema di rappresentanza
Perché pensiamo appunto al caso del Veneto oggi non esistono parlamentari espressione di tale area nel nostro esiguo gruppo
Va assolutamente evitato e concludo il rischio di costruire l'ennesima ridotta minoritaria della sinistra radicale
E in questo senso la strada intrapresa dai partner di libri uguali ci preoccupa e segnala la difficoltà del percorso
Il lavoro di costruzione del nuovo soggetto politico dovrà intrecciarsi e dialogare costantemente con l'ambizione e la convenzione di costruire su basi rinnovate la sinistra democratica progressista dentro un campo capace di dare quelle risposte che sono mancate in questi anni in conclusione quale che sia l'esito delle trattative per la formazione del nuovo governo non dobbiamo tardare un minuto di più per rimettersi in cammino un cammino che potrà anche essere lungo
Ma che la percorso fino in fondo perché la sinistra torni ad essere quel Progetto che sceglie di stare dalla parte chi ha meno per vari di più grazie
Grazie
La Forgia poi segue Andrea Orlando
Intanto prima di dare la parola a Francesco vogliamo Farr pervenire alla Presidenza gli auguri abbia attrice Bignotti Brignone che è stata eletta oggi segretario il possibile
Guardate
Giuro che terrò segreta
La fonte
Ma qualcuno in questa sala mi ha ricordato che questa sala è stata quella nella quale
Gennaro Migliore ha consumato la sua confluenza nel partito democratico vorrei che avessimo un'ambizione un po'più alta diciamo in questa in questa situazione
Lo dico naturalmente per stemperare saluto l'amico Gennaro coralmente
E lo dico perché davanti a noi abbiamo un quadro molto complicata
E ha ragione Roberto
Prima
Di assumere qualsiasi decisione rispetto alla traiettoria che dobbiamo intraprendere
Con un grande atto di umiltà dobbiamo fare una cosa
Che quella di chiedervi scusa per i silenzi di queste settimane e per non essere stati all'altezza del passaggio che abbiamo frequentato e la gestione di queste settimane lo diceva esattamente con queste
Parole è stata persino più disarmante dei tanti errori che abbiamo commesso in campagna elettorale
Lo dico perché
E giusto che ciascuno di noi si assuma la responsabilità
Per il pezzo di responsabilità che porta
E giusto che ciascuno di noi come si fa in una grande comunità in una grande una piccola comunità politica
Paghi anche i pericoli per i peccati che non ha ha commesso
Ma è giusto dircelo perché queste sono settimane in cui avremmo potuto ricostruire il profilo di un ragionamento che stiamo facendo adesso su una scala più grande di quella che abbiamo utilizzato perché è vero abbiamo fatto tante assemblee
Tante discussioni molte animate da una dinamica molto spontanea
Ma noi avremmo potuto
Mettere in fila questi ragionamenti su una scala più grande
Perché una comunità politica esiste se c'è una chiave unificante per leggere il presente io penso che questo lavoro lo dobbiamo fare anche scontando Orio ritardo che abbiamo accumulato
E lo scenario che abbiamo davanti a noi ci pone di fronte a questioni enorme guardate io non sono così convinto
Che siamo di fronte al bipolarismo tra il Movimento cinque Stelle e il centrodestra
Quello che si può verificare e lo vedremo cammin facendo
Se l'asse tra movimento Cinquestelle e Lega regge
E che in questo Paese si può consolidare un blocco politico e sociale
Formato esattamente da quelle due forze e qui c'è un elemento è stato richiamato c'è una grande responsabilità innanzitutto di chi non approvato a scardinare quella saldatura e questa è una responsabilità politica e storica che è in capo innanzitutto al partito democratico e dobbiamo dirlo con molta chiarezza
Ed è un'operazione che si poteva provare a fare
Perché è la saldatura e tra un movimento evidentemente reazionario e regressivo che ha scelto da tempo la sua collocazione nella destra
Di questo Paese
E un altro movimento che ci piacciono quella scelta non l'aveva ancora compiuta e pur con tutti i suoi limiti si poteva provare a invitare che la facesse esattamente nella direzione della destra e invece si è voluto o ci si è voluti caricare di questa responsabilità storica la sinistra ha sempre fatto questo mestiere impedire la saldatura del fronte
Avverso tanto più se quel fronte può produrre dei danni per gli interessi del Paese e io dico anche per gli interessi delle parti di popolazione che vogliamo rappresentare
Io sono preoccupato per l'Italia vi dico di più
Sono anche preoccupato
Che questa dinamica possa produrre un ulteriore Salt Co dentro la sinistra e la ricostruzione di quel campo largo della sinistra oggi può diventare persino più complicato se la natura
E la qualità dell'opposizione che si metteranno in campo saranno le stesse che hanno fatto sì che il Pd in qualche modo persino una parte di esso persino ti fa asse per l'assetto di governo e per l'assetto Palù parlamentare che si sta determinando lo dico con un slacciata frustrazione e naturalmente con molto rammarico e allora non basterà dire che si è tutti all'opposizione
Dipenderà appunto dalla qualità e dalla natura dell'opposizione che si metterà in campo lo diciamo urto bene al freddo
Capire esattamente come si fa l'opposizione
Se domani arriveranno in aula provvedimenti come quelli che riguardano la riforma delle pensioni
Piuttosto che provvedimenti che vanno nella direzione di costruire strumenti di protezione sociale al netto di come li vorranno chiamare se il reddito di cittadinanza od altro bisogna misurarsi
Tema per tema
E quindi non basterà dire che siamo tutti all'opposizione per cercare di illudersi che si può ricostruire
Il perimetro di un campo più largo però dipenderà anche da un punto
Se questo campo lo si potrà costruire o meno e cioè se vogliamo
Rimuovere o meno tutti
Dal Pd a nuovi alla sinistra radicale le ragioni profonde della nostra crisi o se vogliamo fare un altro operazione io vi dico quello che penso
Io penso che noi dobbiamo invertire l'ordine dei fattori
Basta partire dal tema delle alleanze se non sei partito innanzitutto da te stesso da chi sei da qual è la tua chiave identitaria da qual è il profilo programmatico
E credo si debba fare quest'operazione perché altrimenti rischiamo di lanciare un motto all'incontrario uniti
Senza una lettura comune si perde e si continua a perdere è il tema dell'unità va fondato invece su un orizzonte nuovo politico culturale e programmatico
E lo dico con molta sincerità parlo per me
Ho fatto con una battuta all'inizio ma parlo per me e non ho nessuna presunzione di interpretare i sentimenti di alcuno io non sono disponibile a entrare dalla finestra dopo essere uscito dalla porta e non è un fatto di personalismi o di rancore c'entra la politica
Perché noi siamo disponibili ad anzi dobbiamo farlo dobbiamo ammettere la parzialità dall'insufficienza di liberi uguali
Peraltro certificata dal voto dove volete che noi si possa andare con un partito del tre virgola quattro per cento del tutto evidente che c'è questa missione ma io dico accompagna anche quelli qui presenti
Che sono oltre che compagni sono amici e con cui abbiamo fatto lunghi tratti di strada
Lo dico con il rispetto della discussione che stanno facendo e che fanno ogni giorno per difendere persino la loro dignità in quel partito ma siete disponibili
Ad ammettere
Che quel progetto politico si è definitivamente esaurito perché senza questa premessa e questa ambizione non possiamo fare quel lavoro che forse dovremmo fare
E quello di metterci in cammino in un processo costituente molto
Più largo molto più grande
Di cui io penso questo Paese abbia bisogno il tema non è soltanto a mettere non è soltanto ammettere gli errori di questi anni
Che sono stati quelli che abbiamo denunciato in tutta questa stagione
E cioè
Le grandi scelte che hanno consumato perché hanno fatto sì che consumarsi mo'dei veri e propri divorzi compensi dai soci Società italiana penso al tema del lavoro penso al tema della scuola penso al tema delle regole democratiche il tema non è soltanto questo
E se insieme vogliamo ammettere che esista la necessità di costruire
Di costruire una cultura politica nuova è un orizzonte programmatico nuovo che ragioni di cose
Lo diceva qualcuno prima che abbiamo provato a introdurre in campagna elettorale che fatalmente abbiamo poi messo sullo sfondo penso ad esempio alla questione della progressività fiscale
Penso a una cosa lo voglio dire guardandoli negli occhi penso la cosa che non deve essere più una parolaccia in una società sconquassato a come la nostra con un livello di disuguaglianza inaccettabile e cioè che una grande forza della sinistra moderna non può più considerare una parolaccia quella di una patrimoniale sulle grandi ricchezze per avviare l'operazione di reggae redistribuzione fiscale penso a un tema che stanno affrontando Paesi molto più avanzati del nostro e cioè quella di immaginare la rinazionalizzazione di alcuni attrezzi strategici penso al grande tema della sanità pubblica
Penso al tema della scuola allora su questi assi noi possiamo ricostruire il profilo d'un pensiero e dico di più voglio interloquire anche con l'amico Alfredo se non è la fine di questo ciclo ci limitiamo a dire una cosa vera e cioè che abbiamo guardato con un un eccesso di snobismo a quello che abbiamo definito ad esempio semplicemente populismo o sopra Nismo
Beh forse siamo di fronte a una resa perché io sono convinto di questo che si può essere popolari e parlare col popolo senza esser populisti si può credere nella sopra sovranità democratica senza essere sopra misti
Si può fare gli interessi nazionali io dico dei nostri connazionali più fragili senza picconate il Progetto dell'Europa
Eh dico di più si può esser radicali sui diritti sociali senza rinunciare una radicalità anche sui diritti civili perché guardate
Si è parlato del tema immigrazione ha ragione Roberto e ha fatto anche ha già apportato un aneddoto però il tema è questo che se davanti a noi c'è la Costituzione del primo Governor bagnano italiano
La la prima battaglia che dobbiamo fare se la vogliamo fare insieme è quella sullo ius soli altro che il punteggio
Vorremmo assegnare agli italiani
Per voi all'assegnazione delle case popolari come come testo qualcuno diritti civili radicalità sui diritti civili va di pari passo con la radicalità sui diritti sociali chiudo per fare tutto questo
Noi abbiamo bisogno di fare l'operazione che ha lanciato Roberto una grande assemblea nazionale che nei fatti apra il processo costituente di liberi uguali
Nella consapevolezza della sua parzialità della sua insufficienza ma per andare oltre i liberi uguali
Fatemi usare questo paradosso bisogna fare i liberi e uguali e andare indietro a delle casupole che rischiano di non esistere più sarebbe un errore
Enorme strategico di cui poi forse qualcuno dovrà assumersi la responsabilità e per fare questo dobbiamo fare un'altra operazione
Di sequestriamo il simbolo di liberi e uguali che non può essere un fatto notarile
E lo dico ringraziando coloro che si sono fatti carico della responsabilità della direzione politica in tutti questi mesi difficili
Ma il simbolo tanto più quello che contiene delle parole enormi come la libertà l'uguaglianza non è appannaggio di chi la depositato presso un notaio ma è innanzitutto dei tanti elettori e militanti che l'hanno fatto vivere
In campagna elettorale quanta quello che penso
E da quel punto di vista liberi e uguali deve essere e ho chiuso
Deve essere il seme di una discussione più ampia penso al tema dell'Europa
Non dividiamoci
Nei prossimi mesi su una discussione preordinata tra chi vuol stare nel partito di sto socialista europeo pietra chi non ci vuole stare sì abbiamo un senso noi
Ce l'abbiamo nella misura in cui siamo dentro la ricerca una ricerca che a che fare anche con il tema di come si ridisegnano i confini delle famiglie politiche europee questa deve essere la nostra ambizione e quindi io penso che dobbiamo farlo questo lavoro dobbiamo farlo tornando al nostro insediamento
Chiudo su questo dobbiamo tornare a parlare
A quelle persone che ci hanno abbandonato oggi in questi giorni sento
Alcuni esponenti di partiti diversi
Che rivolgendosi a questo interlocutore immaginario e cioè gli elettori di sinistra che ci hanno abbandonato da tempo che sono andati verso il Movimento cinque Stelle dicono avete visto hanno fatto il governo con la destra
Non è che il Pd volgendo ci a quegli elettori magari insultando lì potremo sperare che tornino a casa dobbiamo fare un alto operazione un po'più ambiziosi un po'più complicata che quella di tornare nei nostri insediamenti di tornare tra il popolo c'è una
Un cantante un certo punto la canzone dice seccante il popolo
Sarai anche un cantautore sarai anche un cantastorie
Moni volta i tuoi concerti non c'è neanche un muratore ecco io penso che dovremmo cominciare a suonare un'altra musica
E quella musica deve servire a far tornare in cammino quelle donne e quegli uomini senza le quali la sinistra non ha semplicemente ragion d'essere grazie grazie
No io
Prima di dare la parola Andrea ovviamente i nostri ospiti hanno tutto il tempo di poter sviluppare i propri interventi e io non batterò però i compagni iscritti e militanti di articolo uno chiedo una maggiore autodisciplina perché altrimenti noi rischiamo di andare troppo lunga di non garantire a tutti la possibilità di intervenire
Andrea
Segue la professoressa stirati poi Nicola Fratoianni
Apprendo con un invito anche per me che cercherò di raccogliere cari compagni io non credo che ce la caveremo con come suggerisce la Forgia con la richiesta di reciproche abiure
Né con
L'appello che spesso si rivolge di tornare tra la gente se prima non proviamo a fare quello che suggeriva Roberto Speranza e che io condivido cioè decidere che cosa si deve andare a dire
Tra la gente che cosa si può dire per rompere quel muro di vetro che ha impedito che i nostri messaggi seppure Diversi arrivassero a settori della società
Che sono stati conquistati dalle forze che oggi si appresta a governare il Paese
Credo che questo lavoro di ricerca di approfondimento che non può essere soltanto il frutto di un'interlocuzione tra i gruppi dirigenti ma che oggettivamente deve essere anche il luogo di incontro con forze intellettuali dalle quali si sono determinate di stampo le quali sono determinate distanze mentre altri hanno provato a ricostruire questi nessi
Io ho guardato con molta attenzione le candidature del Movimento cinque Stelle la ricerca del Movimento cinque Stelle di costruire per esempio molto un rapporto con l'università
Ecco in questo lavoro io credo si tratti di trarre delle conseguenze anche spietate perché il primo punto che poneva Roberto io lo condivido è è oggi una moderna critica del capitalismo che eviti in qualche modo
Di ritornare nei cliché nei luoghi comuni
Del passato
Ma che comporta anche una critica delle nostre esperienze di governo di tutte le nostre esperienze di governo
Non soltanto di quelle del Periodo più recenti
Tutte connotate o spesso connotate da un'ingenua illusione globali lista
E dall'idea in fondo che
Quella dinamica avrebbe portato più benefici alla società nel suo complesso che non Problemi guardate una critica che a mio avviso alla quale va sottoposta a mio avviso tanto il governo
I gol l'esperienza di governo nazionale quanto l'esperienza di governo locale
Nel voto c'è sicuramente di nuovo una proiezione dell'appartenenza sociale
Ma nella percezione di sicurezza una cosa che ha inciso molto non conta anche che urbanistica abbiamo proprio proprio realizzato nel corso di questi trent'anni
Le città fatte di villette a schiera e centri commerciali non sono luogo nel quale l'insicurezza cresce perché aumenta
La distanza tra gli individui tra le famiglie
E questo lo ha fatto soltanto la destra non è soltanto il bene per la Lombardia
Il riflesso di questa in poi non sono soltanto queste riflesso di questa impostazione
E poi la critica al capitalismo se non vuole restare sospesa per aria non essendoci più diciamo in qualche modo
Un
Un obiettivo finalistico al quale appendere si deve deve produrre immediatamente anche delle proposte concrete allora
Benissimo discutiamo della fiscalità e discutiamo dei patrimoni ma discutiamo anche di che cosa sono i patrimoni oggi
Oggi per esempio uno dei grandi temi di questa modi su cui pendono in termini di attentato alla democrazia mi riferisco ai big detta sono sostanzialmente assetto non tassati
Dei grandi delle grandi corporation
Eppure eppure sono un valore sono quella presso il quale si conquistano fette di mercato
Sono elementi sui quali si orientano i consumi
Ma possiamo pensare a una tassazione dei big detta senza una costruzione europea
Questa è una domanda che forse ci dovremmo fare
Quando sosteniamo che è un ritorno della dimensione nazionale restituirebbe più salvo più sovranità
Perché io a questo non ci credo lo dico con molta franchezza sento le cose che dice spesso Stefano Fassina ma io non penso che le classi subalterne che i soggetti sociali più deboli sarebbero più forti
All'interno di una dipendente di in un processo di regressione la dimensione nazionale
Se diciamo che dedica capitalismo dobbiamo subito produrre qualcosa sul in termini proposta sul tema della finanza
Sulla setta sul superamento della distinzione tra raccolta istituti di raccolte era era istituti di impiego
Conquistare Alisarda dal centro sinistra globale lo dobbiamo sempre ricordare
E dobbiamo forse porsi il tema di come i cittadini e lavoratori partecipano alle scelte di grandi soggetti che ormai non sono più solo grandi soggetti economici ma sono soggetti anche in grado di determinare l'assetto democratico degli Stati e dei continenti
Credo che ci sia un secondo punto sul quale una riflessione vada fatta noi non siamo soltanto in una fase in cui è necessario riflettere
Sul capitalismo è una fase nella quale dobbiamo riflettere anche sul tema della democrazia noi siamo nel pieno della di una crisi della democrazia rappresentativa
Alla quale si può dare una risposta di carattere autoritario
O alla quale si può dare una risposta trovando nuovi strumenti di partecipazione
E questa è una risposta che dobbiamo dare urgentemente io vedo che si riavvia un dibattito secondi qua
Anche nel mio partito la risposta sarebbe quella di un rilancio del sistema sempre semipresidenziale anche questo non è un tema che nasce oggi
Ma al puro Blair ma fondamentale
Al di là della do risposta che si dà questo è si può dare una risposta alla crisi della democrazia soltanto rivedendo le forme della democrazia rappresentativa io penso di no
Ora
Tutta questa io che tutto questo io credo che implichi un impegno solenne che dobbiamo assumere che in qualche modo questa discussione non sia e non mi pare che lo sia stato questa mattina una forma di riesumazione di strumenti di parole d'ordine che in qualche modo appartengono alla stagione precedente perché questa è credo l'errore più pericolose fattale che in qualche modo come dire
Auspicato da chi si oppone alla ricostruzione di un'unità del centro si
Se noi ci riproponiamo come eravamo con le parole d'ordine che avevamo abbiamo fatto il più grande regalo
Che possiamo fare a chi in qualche modo ha lavorato per dividere il centro si
E allora dobbiamo fare i conti con il fatto che la crisi del partito democratico che c'è e non è la crisi soltanto del Partito Democratico me la crisi di tutti i grandi soggetti riformisti europei perché si è determinata una faglia all'interno della loro base sociale
Monday che non si parlano più è difficile che riescono a trovare la stessa forma di rappresentanza nello stesso soggetto politico
Si possono trarre conseguenze diverse ridurre la faglia o trovare forme diverse e distinte di rappresentanza che si parlano tra loro ma questo è il dato di partenza dal quale dobbiamo
Muovere
Io penso che da subito si debba provare a discutere a confrontare anche approfondendo questi nodi teorici
Qual è l'opposizione qual è il profilo dell'opposizione da mettere in campo al di là del giudizio che diamo di questo governo della coalizione che si realizza il mio sicuramente preoccupato
Fortemente preoccupato
E però e per questo mi sono adoperato perché questa saldatura trovasse almeno qualche ostacolo
E tuttavia a questo punto il tema è quali sono le parole d'ordine sulle quali impostiamo la nostra
Opposizione
Fatemelo dire ha contrario io non sono convinto diciamo così che se questi si mettano a proporre un ritocco della Fornero
Una battaglia per estendere un sostegno al reddito noi possiamo organizzare delle manifestazioni contro diciamo mi sembra abbastanza difficile
Aggiungo però che non sarei neanche così convinto che noi possiamo manifestare de ad organizzare le manifestazioni contro la fretta sa
Penso che piuttosto noi dovremmo provare a vedere dove si trovano i soldi per finanziare la flat tax ove mai si facessero dei passi concreti in questa direzione
Attenzione a non fare a non impostare una battaglia politica che rischia di alienare definitivamente un rapporto con le imprese
Che in questo Paese già fortemente compromesso
Io sono contro la flat tax ma il modo in cui la contrastiamo può essere fatale nella definizione del nostro profilo politico
Io credo che più fu il più forte
Più immediatamente il lo scontro si determinerà su alcuni temi lo ha è stato detto
Il profilo internazionale la collocazione del nostro Paese i diritti civili è su questa questione su queste questioni e dobbiamo essere molto chiari tra di noi
Io sono convinto del fatto che
Una battaglia contro l'impostazione che prevarrà è una battaglia anche che certe o con una critica l'Europa rispetto alla quale dobbiamo dire come deve cambiare però nella quale è salda la nostra impostazione europeista
Anche alla luce della crisi internazionale che si va determinando io penso che noi non possiamo pensare per esempio di ostacolare un processo di costruzione di una sistema di difesa comune europea che dopo l'uscita della Gran Bretagna incomincia a muovere i primi passi
Sui diritti civili io sono assolutamente convinto
Che si determinerà uno scontro ma anche qui vorrei dire con molta nettezza che alcune alcuni chiarimenti sono necessari
Uno riguarda il tema del l'utilizzo politico della giustizia o meglio l'utilizzo politico della giustizia come strumento di propaganda
Quello che viene definito il giustizialismo il giustizialismo è ancora presente nel campo del centrosinistra
Io voglio ricordare che le difficoltà l'approvazione della
Riforma dell'ordinamento penitenziario sono frutto anche di interventi non sempre a mio avviso particolarmente illuminati di esponenti del centro sinistra non soltanto del partito democratico
Perché quell'equivoco rispetto al tema del rapporto con la giustizia caratterizzato in qualche modo questi vent'anni che abbiamo alle nostre spalle e su questo terreno io penso che bisogna chiarirsi le idee prima
Di una stagione nella quale questo tema avrà una rilevanza perché io prevedo una fase nella quale il diritto penale sarà stato utilizzato come strumento di battaglia simbolica molto forte
Quello che professor ferraioli definisce il diritto penale dell'altro il diritto penale del nemico questo sarà
Uno degli elementi dell'armamentario
Dell'azione di governo chiamiamola così
Del nuovo della nuova maggioranza
La seconda questione riguarda invece come noi difendiamo le conquiste di civiltà che si sono realizzate nel corso di questo tempo lungo il rispetto a questo dobbiamo rivendicare i successi di questi ultimi anni è anche quelli precedenti
Attenzione però a non costruire come dire un programma fondamentale che sia basato semplicemente sul terreno come dire della proiezione degli standard dei dei costumi che rappresentano una minoranza della popolazione di questo Paese
Cioè in sostanza non facciamo
Non apriamo una nuova stagione di zapaterismo cioè l'idea secondo la quale i diritti civili in qualche modo anzi un'accentuazione del tema e diritti civili che dobbiamo difendere in grado di supplire ad un arretramento sul fronte dei diritti sociali
Va be'l'abbiamo fatto noi Stefano hai fatto anche tu sei stato viceministro del governo di di Saccomanni italiana Famiano Fuortes
Io penso che
Io penso che questa riflessione questa discussione più semplice farla per il momento sul terreno del confronto culturale
Io penso che dovremmo dare loro luogo organizzare delle occasioni e anche magari costruire delle sedi nelle quali avviare questo tipo di confronto sull'impianto teorico prima di tutti
Perché anche la riformulazione di ipotesi di centro sinistra senza un nuovo impianto e teorico rischiano di suonare inevitabilmente come un déjà-vu
Quando torneremo se ci riusciremo ad un'unità disegnate quest'unità si basi sulla capacità di produrre delle parole nuove
Ecco io credo anche vedete anche dire delle parole delle parole radicali ma sono radicali se
L'opinione pubblica i settori popolari le percepisce come tali
E credo che questo sia lavoro più importante che noi dobbiamo provare a fare
Cercando di essere anche brutali tra di noi ma di non fare la propaganda tra di noi perché non serve
Cercare anche di costruire un metodo di confronto e tra questa non propaganda che ci dobbiamo fare c'è un tema che era stata arrestata per restato appeso che è il tema del partito
è il tema del partito
Io non credo che in questa stagione storica sia possibile guidare la politica senza una base e questo senso davvero dobbiamo fare una fortissima otto critica io per primo
Senza una base fammi finire il discorso
La base in serata se ce n'era tanta non eravate al treno e al diciotto
Io non credo
Io non credo che si possa costruire
By proseguendo nel processo di trasformazione politica
Senza la ricostruzione di elementi di professionismo della politica
Cioè io penso
Che noi dobbiamo ricostruire l'autonomia della politica anche individuando luoghi e sedi di ricerca e di approfondimento noi non possiamo continuare a produrre in questo classe politica
Che ha più uffici stampa che non uffici studi
E questo io penso sia
Il primo passo dal quale vogliamo provare a partire non mi nascondo le difficoltà e non mi nascondo anche il fatto che ci sono tossine che dovremmo provare a superare però io credo che questo sia il terreno in cui questo primo passo sia più semplice tutto sommato anche più fruttuoso grazie
Grazie Andrea
Grazie per il contributo che ha portato a questa nostra discussione la parola alla professoressa stirati seguirà Fratoianni poi Rossi poi Gianni Cuperlo
Allora buongiorno io sono forse la prima intervenire essenza insomma a essere qui e più come economista quindi nel mio ruolo professionale piuttosto che come militante o dirigente politica
è anche la prima andava negli elenchi effettuate
E sono l'economista che però ha da dire e da sempre insomma sin da ragazzina quindi da sin dagli anni Novanta ormai si è battuta diciamo per cercare di mantenere vive in tutte le sedi possibili sia quelle del dibattito pubblico sia quelle universitarie della formazione un pensiero economico
Perché forse si può definire critico ma insomma che io ritengo sostanzialmente scientificamente corretto
E che però è diverso e alternativo rispetto quello che ha dominato l'opinione pubblica in nidi ai partiti anche la sinistra negli ultimi decenni e con cui io credo che sia venuto il tempo di fare un po'i conti perché naturalmente l'analisi economica importante nell'indirizzario e poi l'azione politica e l'azione sociale allora venendo però poi adesso nel merito dei contenuti io sono molto in linea con molte cose che sono state dette prima ritengo che una forza sa ci ha parlato di sinistra e di sconfitta della sinistra allora innanzitutto forse bisognerebbe chiarirsi su che cosa significa
Sinistra naturalmente significa tante cose io non sono qui a a fare un'analisi profonda ma da un punto di vista delle politiche economiche
Sia sul piano storico che io credo sul piano dei valori e del rapporto con le classi sociali con i gruppi sociali di riferimento
Gli obiettivi essenziali centrali debbano essere quelli della piena occupazione
Suona clamoroso no perché la piena occupazione sembra una cosa ormai l'araba fenice qualcosa del genere e le politiche egualitarie Now quindi uguali opportunità e egualitarismo né la distribuzione del reddito nell'accesso all'istruzione nell'accesso alla sanità e servizi e quindi un Welfare State retribuzioni dignitose
E
Istruzione per tutti e così via allora su entrambi questi fronti mi sembra che diciamo che questi abbiano smesso da da tempo di essere le priorità no io penso che debbano tornare ad esserlo e debbano venire prima come parole d'ordine come obiettivi
Di obiettivi invece astratti se non ormai chiaramente screditati come quello del dell'europeismo no cioè che consente per un po'di tempo abbiamo chiedo creduto che Europa volesse dire modello sociale europeo quindi appunto welfare
E piena occupazione abbiamo scoperto che non è così anzi addirittura Draghi ci ha detto perché per molti ce l'hanno detto esplicitamente Draghi ci ha detto recentemente lo stato sociale il welfare come lo abbiamo conosciuto non è sostenibile ma non è che non sia sostenibile in generale non è sostenibile nel quadro delle istituzioni e delle politiche europee
E molto tempo prima Padoa Schioppa nel due mila e due aveva scritto sul Corriere della Sera
L'euro ci insegnerà per fortuna secondo lui di nuovo le insegnerà agli italiani la durezza del vivere perché ci costringerà a eliminare la bambagia del welfare State quindi diciamo ecco dobbiamo ritornare con i piedi per terra e decidere che queste sono le priorità e con l'Europa poi bisogna fare i conti perché può essere un ostacolo e non una setto che favorisce il perseguimento di questi obiettivi sempre per quanto riguarda Welfare la prima di passare all'occupazione
Io mi vorrei dare alcuni numeri perché i numeri poi danno a volte il senso delle cose dopo la insomma nel Periodo tra grosso modo due mila otto
E due mila e quindici la sanità in termini reali ha subito un taglio tra che sta tra il sette e l'otto per cento della spesa qual era originariamente il sistema dell'istruzione nel suo Complesso scuola e università hanno subito un taglio tre due mila sette due mila e quindici del venti per cento della spessa in termini reali
Appese sono cifre che parlano no di qualcosa nell'università peraltro che la realtà che io conosco più direttamente è stato del venti per cento anche lei Simone del personale cioè docenti ricercatori eccetera eccetera sono diminuiti del venti per cento cioè non sia sostituito
Chi andava in pensione in sostanza
E quindi i giovani non entrano e a differenza di quello che dice Cantoni non dipende dai baroni ma dipende dal fatto che non ci sono i soldi per bandire i concorsi
Allora aggiunge lei a questi numeri sia perché secondo me ci aiuta a capire come si è arrivati anche a una sconfitta
Dei partiti che sono stati al governo e ci aiuta e mi aiuta anche a dire qualcosa poi dopo più in senso più positivo e cosa è successo negli anni recenti ha già detto di questi tagli al welfare
Complessivamente c'è stato un crollo degli investimenti pubblici
E c'è stare ci sono stati forti tagli in generale alla spesa pubblica nel solo biennio concentra entra vediamo che cosa già su dopo la crisi c'è stato una primi la crisi del due mila otto due mila e nove c'è stata una caduta del PIL dell'occupazione eccetera che veniva da una crisi Esterna al Paese e sieri
Ha avuto ripercussioni interne come come dappertutto direi
Nel due mila e dieci in questa prima fase di crisi era finita e la produzione e l'occupazione si stavano di nuovo stabilizzando livello più basso di quello precedente ma stabilizzato e anzi con un leggeri segni di ripresa
Crisi degli spread che viene interpretata in modi diversi da diversi analisti ma che ha molto molto moltissimo che fare forse quella è la causa prima direi
Con l'assetto istituzionale europeo con ruolo della che la BCE ha svolto ha detto svolto non ha svolto in quella fase nel due mila undici inizia la crisi degli spread politica d'austerità in Italia Governo Monti in due anni c'è un taglio di oltre ventisei miliardi di spesa un incremento di imposte di circa diciotto miliardi
Il PIL crolla di settantacinque miliardi la disoccupazione giovanile passa dal venti giovanile tra i quindici e i trenta anni quindi una fascia ampia e non solo quella molto giovane
Passa dal venti al trenta per cento c'è o c'è un aumento di dieci punti della disoccupazione giovanile a questo poi il le cose
Variamente continuano però questo forse ci tiene troppo e non ci siamo ripresi da lì cioè abbiamo smesso di cadere ma non siamo ritornati ai livelli precedenti
E quindi diciamo a me sembra che questi numeri insomma un po'raccontino una mancanza come dire una sofferenza dei ceti popolari e non solo popolari mancanza di lavoro per i figli eccetera eccetera e anche una sfiducia nella politica
Allora passiamo all'obiettivo di piena occupazione che cosa serve che cosa non serve non servono le politiche di flessibilità e che questo chiunque lo volesse sapere poteva saperlo da tempo perché si è ormai accumulata una mole enorme di studi e dati evidenza eccetera eccetera per cui si sa che una maggiore flessibilità del mercato del lavoro in tutti i sensi flessibilità delle ore Mondelli retribuzioni delle dei contratti di lavoro eccetera non crea lavoro non riduce la disoccupazione e questo lo sappiamo
E in particolare all'Aler la flat insomma ovviamente la flessibilità in Italia il perseguire una maggiore flessibilità del mercato del lavoro viene molto da lontano
Il Jobs Act è solo l'ultima tappa anche il Jean-Jacques che che se ne dica rimessa con Lando i numeri in modi bizzarri è costato molto alle casse dello Stato si stima tra i quindici e i diciannove miliardi
E ha avuto effetti occupazionali se misurati nel modo consueto cioè quanti posti di lavoro in più misurati quanti occupati non posti di lavoro quanti occupati in media all'anno in più misurati dall'Istat siamo su tra le quattordici quando non c'era il quindici quando ha avuto il suo massimo sviluppo cento mila occupati in più
E cento mila occupati in più a tempo indeterminato cioè a tutte le crescenti è molto poco ma con però in compenso
E forse quei cento mila sarebbero stati comunque perché era in corso una ripresa a livello internazionale e che ha coinvolto naturalmente anche l'Italia a fronte di questo noi abbiamo finanziato tutti i posti di lavoro
Tutti i contratti a tempo indeterminato che sono stati attivati considerate che prima del Jobs act nel due mila quattordici c'erano stati attivati quasi mezzo milione
Di posti di lavoro a tempo indeterminato e quindi non è più o meno altrettanti ne abbiamo finanziati nel due mila e quindici due mila sedici due mila diciassette
In sostanza dando un contributo a pioggia l'impresa e che non ha contribuito a modificare l'occupazione
E che cosa serve quindi se si vuole creare occupazione serve perché le imprese non assumono perché lavoro costa poco e non assumono perché c'è lo sgravio fiscale eccetera eccetera le imprese assumono perché hanno bisogno di lavoro per produrre lavoro non è un bene di consumo non è come gli orecchini che se costano poco me ne compro tre paia io assumo lavoratori
Per produrre qualcosa che devo poter vendere gli assumo solo se devo produrre se c'è una domanda se il mercato tira e quindi per vittorie lanciare l'occupazione bisogna far ripartire la domanda interno
E magari favorire anche un'ulteriore crescita delle esportazioni la domanda interna si fa ripartire alzando i salari questo è un modo operato a favorire i consumi interni
Del resto bassi salari non favoriscono l'occupazione lo sappiamo anche questo da numerosi analisi
Empirica
Aumentando i salari entro aumentando la spesa pubblica
E consommé equivale naturalmente su base annua e continuativa ma con somme equivalenti a quelle che sono state spese per il Jobs Act che ho citato prima si possono assumere tra mezzo milione un milione di persone nel settore pubblico
E quindi abbiamo una Pubblica amministrazione sottodimensionata abbiamo una scuola fortemente insofferenza all'università alla sanità si può riprendere ad assumere lì
Si può riprendere ad assumere in comparti dove assumere più personale può addirittura aumentare le entrate pubbliche pensate tutte la cultura i parchi
L'Agenzia delle Entrate gli Ispettorati del lavoro eccetera sono ambiti in cui se si lavora meglio si possono produrre più entrate
Per il settore pubblico
Ci può essere una partita importante a basso costo ma con grandi perfetti per il benessere dei lavoratori
Nel riconsiderare tutte quelle attività di servizio che attualmente le amministrazioni pubbliche servizi pubbliche affidano all'e sterno cioè a cooperative lavori interinali eccetera con dei costi di intermediazione spesso elevati delle condizioni di lavoro spesso precarie sottopagate e anche lì ci può essere una partita interessante
C'è un problema di investimenti privati naturalmente che sono essenziali ma anche gli investimenti privati non ripartono perché ci sono profitti alti o perché gli facciamo la detrazione fiscale gli investimenti privati in aggregato
Si muovono quando si muove la domanda e quindi di nuovo il mercato interno molto importante
Così come è importante
Una ripresa degli investimenti pubblici possibilmente mirata a salvaguardare diciamo la capacità tecnologica e di esportazione del Paese che è essenziale per l'Italia che è un Paese manifatturiero
Quindi io credo che su proposte costruttive si possa lavorare con delle parole d'ordine che sono quelle tradizionali della sinistra pieno impiego e welfare ma concretizzate con delle proposte di assunzioni Investimenti priorità eccetera che possono essere individuate e forse non hanno nemmeno costi tremendi tenendo conto poi che come le politiche di austerità hanno fatto aumentare
Il rapporto debito PIL che dopo all'inizio il governo Monti era il grosso modo centoquindici per cento dopo il Governo Monti era centotrentadue per cento
No si può verificare esattamente simmetricamente l'opposto che cioè far ripartire l'economia anche attraverso una spinta che viene dalla spesa pubblica
Può ridurre il rapporto debito PIL la quindi non necessariamente produrre cui una situazione diciamo così
Adesso fuori controllo
Questione occupa è obiettivo piena occupazione verso il suo obiettivo reddito garantito allora sul reddito di cittadinanza reddito minimo garantito eccetera si è fatta una grandissima confusione
Secondo me anche voluta no anche nel Movimento cinque stelle perché da un parco da una parte si agita
Il reddito di cittadinanza come sta cosa rivoluzionaria tu diritto universale al reddito eccetera e dall'altra però le proposte Art che effettivamente si fanno sono più sensate diciamo così e condivisibili e sono proposte
Sostanzialmente di garantire un reddito sotto determinate condizioni che Annan a che fare con reddito familiare con la condizione di disoccupazione quindi sono condizionate una certa situazione economica e
Anche limitate nel tempo
Allora naturalmente politiche di questo tipo vanno ben costruite hanno dei forti rischi ma sono delle politiche diciamo così che esistono anche in altri Paesi europei che sono un politiche che secondo me sono condivisibili da sinistra
Quello che non è condivisibile che secondo me è assurdo che si siano creati due partiti no con il che sia un poco si oppongono cioè vogliamo il reddito non vogliamo il lavoro no ma quelle queste due cose non sono assolutamente in contrasto anzi non sono sostenibili separatamente in particolare non è pensabile
Che i sistemi generosi di sostegno al reddito quali noi sappiamo esistere in Danimarca in altri Paesi del Nord Europa eccetera
Siano possibili senza politiche di pieno impiego perché se noi abbiamo una disoccupazione elevata e non ci sono opportunità di lavoro come nelle regioni del sud d'Italia
è come si fa a garantire un reddito ai disoccupati
A garantirlo in modo generoso garantirlo per lunghi periodi non è possibile perché chi lavora bene dice ha votato lega nel nord non ha voglia di pagare le tasse per mantenere a tempo indeterminato la giovane meridionale
Che non riesce a lavorare in perché il lavoro non c'è non è che è colpa sua ma quello lì l'operaia del nord e non ha voglia di mantenerla per tutta la vita e quindi bisogna che la giovane meridionale l'opportunità di lavoro dopo sei mesi
Ce l'abbiamo dopo tre mesi quattro mesi perché lì c'è lavoro anche lì
E quindi che il sussidio sia qualcosa che le viene concesso per un periodo limitato transitorio occasionale perché il lavoro c'è quindi queste due politiche non sono in opposizione non possiamo pensare che distribuire reddito
A chi non lavora sia un'alternativa perché la tanto la piena occupazione non si può fare no quella politica di distribuire reddito si può fare solo se contemporaneamente non riusciamo a risolvere in modo molto profondo
E serio i problemi di disoccupazione in quel caso come dire le misure sono complementari nel senso che poi il sostegno al reddito anche un sostegno alla domanda e consumi al mercato interno
Riduce le disuguaglianze e così via e quindi in crea una situazione in cui poi è più facile anche evitare grandi
Fluttuazioni dell'occupazione
L'altra questione poi chiudo che viene spesso sollevata per dire che la piena occupazione non si può fare è quella dell'innovazione tecnologica
Io vorrei solo fare una sottolineatura la disoccupazione che vediamo oggi in Italia nonne disoccupazione tecnologica non ci raccontiamo balle diciamo così è perché mai come nell'ultima fase l'Italia ha sofferto di una scarsa crescita della produttività cioè di scarsa innovazione tecnologica tant'è che fino a ieri
E si parlava di queste OPA improvvisamente adesso viene fuori che siamo disoccupati per colpa di robot delle non è così siamo disoccupati perché ci sono state delle politiche che l'Italia peraltro non ha perseguito sotto il solo dal due mila otto perché dal domante due che ne facciamo politiche di austerità sebbene in forma più blanda
E e quindi diciamo è lì che va ricercata l'origine dopodiché iper i pericoli o i problemi che verranno dall'innovazione tecnologica sicuramente ci sono ricordo che questi si ripropongono periodicamente nel capitalismo non è certo la prima volta non necessariamente possono creare gravissimi problemi di occupazione
Non necessariamente però è così
E non è necessariamente così se queste politiche sono classe queste innovazioni stanno dentro un quadro di politiche economiche
Che consente riduzioni del tempo di lavoro nell'arco di vita dell'orario di lavoro se che consente una crescita comunque dell'economia né precisa dell'occupazione nei servizi pubblici e privati quindi diciamo così una sette economico in cui a l'innovazione diciamo così serve a finanziare un miglior benessere della collettività da vari punti di vista
Orbene avendo per l'ultima cosa liberamente ultima all'Europa primo dette più un ostacolo che una risorsa molto brevemente perché qui non c'è tempo ma perché è un ostacolo è un ostacolo perché l'Isla sette istituzionale oltre che delle politiche economiche europeo un assetto che sottrae
Strumenti di politica economica penso per esempio la politica fiscale ma anche quella monetaria che deve essere uno uguale per tutti con dei grossi limiti
Di insomma per quello che riguarda la capacità di intervento della BCE
E a fronte di questa sottrazione non si è creata nessun'altra struttura e meno che mai si è creato una della struttura delle strutture per esempio di spesa meno che mai sotto un controllo democratico
E attenzione un passaggio di questo tipo
Non è nell'ordine delle cose perché tutti i Paesi Germania in testa ma moltissimi altri Paesi continuano a ribadire che l'Unione europea e l'unione monetaria deve essere fatta senza nessuna condivisione dei rischi
E nessuna condite nessun trasferimento fiscale
Questa è una cosa che viene detto in modo molto nette tra l'altro questo non condivisione dei rischi
Diciamo adesso senza entrare in technicalities però e li crea di fatto i rischi cioè quindi sta creando potenziale instabilità finanziaria economica nell'Unione Europea oltre a creare forti diciamo divergenze territoriali
Eccetera quindi diciamo il punto centrale è che per come adesso
Noi abbiamo meno strumenti di governo dell'economia e di governo democratico dell'economia di quanti ne avremmo senza le Oronzo e che non c'è una problema una prospettiva di cambiamento quindi io penso che la linea debba essere quella di stare in Europa con la consapevolezza che quella non è un'Europa solidale e non è la patria dello Stato sociale europeo
Ma è un luogo dove ha Allo stato attuale si scontrano gli interessi nazionali
Ciascuno con le proprie priorità ai propri obiettivi e quindi noi dobbiamo essere molto attenti a difendere
Gli interessi dell'Italia e non in senso nazionalistico ma in senso costituzionale cioè quelle priorità che riteniamo essenziali per il Paese
Strumenti per fare politiche di welfare e di piena occupazione e che questi strumenti vanno difesi e vanno mantenuti il più possibile sotto controllo democratico
Grazie
Grazie clinico Enrico Rossi
Ma vorrei intanto ringraziare Roberto speranza per mi chiesto di intervenire qui questa mattina i vostri lavori
E dire in premessa sono molto grato al mio compagnie anche al mio amico Arturo Scotto per la cortesia con cui mi ha salutato questa mattina
Dicendo però che non mi sento un ospite esterno in questa discussione
Per un semplice motivo
Abbiamo insieme tutti e tutte costruito
Una proposta politica
Ingaggiato una battaglia politica lo abbiamo fatto tutti e tutte lo hanno fatto in particolare i compagni e le compagne
Che in una campagna elettorale particolarmente complicata con generosità non si sono risparmiati e non si sono risparmiate per consentire un risultato che tutti avremmo voluto diverso
Abbiamo insieme provato
A dare a questo Paese un'alternativa politica rispetta una scena che avevamo insieme giudicato
Insufficiente nel migliore dei casi pericolosa nel peggiore di questi
In tutta evidenza non ci siamo riusciti
Il risultato elettorale di liberi e uguali è stato
Largamente insufficiente qualcuno ha detto più realisticamente del tutto insufficiente una sconfitta
Le cui ragioni qui sono state in molti interventi indicate
Ci sono ragioni soggettive che io vorrei i nomi non li guidasse mo'con troppa rapidità
Abbiamo fatto molti errori
Qualcuno qui li ha ricordati
E forse la ragione di questi errori dovrebbe essere uno degli elementi su cui riflettere per provare ad individuare insieme la strada migliore per dare continuità futuro prospettiva a questo processo politico e allo spazio politico che abbiamo provato a costruire e ci sono invece ragioni di fondo
E qui sono state più largamente oggetto degli interventi che mi hanno preceduto in molti lo hanno detto ha cominciato Roberto ha ripreso questo il punto
Beppe Provenzano il cui intervento molto condiviso
La composizione sociale del voto del quattro marzo
Che occupa lo spazio delle tante sinistre nelle loro diverse articolazioni è sostanzialmente la stessa
Una composizione sociale che pesca nell'area dei garantiti e tutelati
La condizione più agiata sul piano sociale sul piano economico sul piano culturale un divorzio è stato qui ricordato
Da quello che tante volte abbiamo forse con qualche elemento di semplicità di troppo definito chiamato il nostro popolo ma come è stato ricordato da breve Provenzano quel popolo lo abbiamo massacrato meglio
Lo hanno massacrato decenni di politiche che hanno guardato da un'altra parte
Che hanno con troppa rapidità elargito un giudizio qui è stato definito benevolo sulla localizzazione che arrivava che hanno immaginato la terza via come la soluzione alla fine della storia
Che hanno in fondo rinunciato all'idea per cui la sinistra è nata cioè l'idea di immaginare la trasformazione il cambiamento del mondo né in nome del riscatto di chi vive una condizione peggiore
Nel nome dell'eguaglianza della redistribuzione della ricchezza dei diritti del lavoro
Del miglioramento delle condizioni di vita di chi sta più indietro questo il punto la sinistra ha perso in questi vent'anni perché ha rinunciato a costruire ad immaginare perfino prima di provare a costruirlo un altro mondo
Con questo punto dobbiamo fare i conti innanzitutto perché senza fare i conti con questo elemento di realtà noi non ricominciamo neanche a camminare per costruire un pezzo della nostra iniziativa da qui ai prossimi mesi
E allora io vorrei che provassimo ad immaginare anche rispetto al quadro che abbiamo davanti
In modo più efficace con cui
Provare a costruire la nostra iniziativa abbiamo certamente bisogno di una discussione larga voglio dire a Roberto è del tutto evidente che davanti alle dimensioni alla qualità alla composizione di questa sconfitta nessuna delle forze in campo è di per sé sufficiente
è del tutto evidente che c'è bisogno di una grande discussione io sono perché la si faccia senza paura di sporcarsi le mani di contaminarsi di attraversare o meno una linea sono pronto come sempre a discutere con tutti e con tutti e credo che questa discussione vada fatta e vada fatta con continuità
Credo però che questa discussione avrà bisogno di misurarsi esattamente con le ragioni che ci hanno portato a questa situazione
Perché altrimenti compagne e compagni il rischio è che invece di fare una discussione sui fondamentali su quello che dobbiamo cambiare sulla ricostruzione di un punto di vista di un'idea forza
Di una proposta di una piattaforma capace di Raymond militare quel popolo che se n'è andato da un'altra parte di reinsediare socialmente la sinistra dove deve stare per tornare ad avere un senso il rischio che noi
Continuiamo a parlare anche di questa discussione dentro una forma che poco a che vedere con le ragioni per cui gran parte di quel popolo se n'è andato da un'altra parte
Se noi discutiamo dei big bang
Dell'Anno zero
Delle nuove forme dei nuovi campi senza che quella discussione sia punteggiata attraversata con rigore dalla definizione di quel che
Poi il nuovo campo quei nuovi campi dovrebbero fare o dire quella discussione rischia di essere semplicemente inutile e di riprodurre con ancora più forza quell'inutilità quel significante vuota a cui anche la parola sinistra oggi sembra essersi consegnata la verità diciamocelo abbiamo fatto la campagna elettorale
Quando andava bene lo dico dal mio punto di vista naturalmente a partire dal mio punto di vista da quel che a me sembra quel che dovremmo fare
In nome della sinistra per la sinistra
Questo abbiamo detto in giro per il Paese chi siamo noi qual è la proposta di lì per i quali qual è la nostra funzione è quella di rifare la sinistra
Votate la sinistra per i così rifacciamo la sinistra e nel peggiore dei casi sempre dal mio punto di vista e col massimo rispetto per chi
Per accenti storie attitudini culturali la detta con un altro lo sguardo abbiamo fatto una campagna elettorale
Evocando la sinistra
In nome del centro sinistra
Dicendo siamo qui votateci perché se non ci siamo rifacciamo il centro sinistra è chiaro compagne e compagni che di queste vocazioni della prima come della seconda
Ai milioni di cittadini che sono andati a votare da un'altra parte non gliene fregava niente a nessuno
Allora io dico vi prego proviamo ad intenderci innanzitutto su un punto
Alfredo a detta seccano facciamo moratoria non parliamo più del Pdci so
Ma non parliamo neanche più del nostro compito e della nostra funzione in questi termini proviamo a ridefinire una funzione sociale una piattaforma un terreno discussione ma anche di battaglia politica e allora
Di fronte alla stagione che si apre si annuncia un Governo vedremo
Quali saranno le sue caratteristiche la sua composizione la sua piattaforma i suoi primi atti
Certo so che è un governo che per quel che vedo a me non piace
Mi astengo dall'etichette
Per prudenza e anche qui
Perché penso che non ci serve a fare così
Del nostro posizionamento sulla scena politica attuale
Vedremo quel che accade ma sul modo con cui costruiamo il nostro posizionamento parlamentare la nostra opposizione su questo vorrei che invece discutessimo fino in fondo
Lo ha detto anche qui beve Provenzano
Che mi riferisco ad alcune cose che diceva invece poco fa Andrea Orlando Andrea vedi io non solo penso differentemente latte
Che di fronte alla Flat Tax se mai ce la troveremo davanti dovremo costruire l'opposizione più larga netta e radicale possibile non so penso come ha detto bene Provenzano che dovremmo provare a organizzare una grande iniziativa che rende evidente perché quella proposta che magari piace un pezzo del Paese
Che magari piace un pezzo del Paese perché compagne e compagni
La realtà
Non è un mare piatto
è fatta di interessi e gli interessi si contrappongono gli interessi si scontrano non è possibile pensare di guardare qua e là in un indifferenziato che a me pare tanta parte della ragione anche della crisi
Della storia e della vicenda di un partito del quale la stragrande maggioranza quei compagni delle compagnie che sono qui hanno fatto parte rivendicando le giustamente
La propria azione e del quale compagne e compagni che sono qui con i quali insisto io voglio continuare a parlare
Continuano a far parte
E che pure su quel terreno su quell'indifferenza tra interessi sulla rimozione del conflitto come motore della costruzione di un punto di vista di alternativa della politica
Assegnato mi pare di poter dire il suo principale fallimento ma non solo io penso che su quel terreno dobbiamo avere un punto chiaro di posizionamento
Così come dobbiamo averlo di fronte a qualsiasi tentativo verrà di colpire ulteriormente sul terreno dei diritti dei diritti civili dei diritti di cittadinanza
Senta per questo rimuove le contraddizioni Roberto che dici tu ma senza neanche pensare che il tema di un diverso posizionamento sia solo l'esercizio
Della rivendicazione di un sistema di valori di quel che la destra ha bollato buonismo il puntone opporre alle contraddizioni che l'immigrazione produce
Concretamente nella condizione materiale del Paese
Il tema della bontà dell'accoglienza dell'integrazione il punto è quello di costruire una politica su questo terreno è il punto è quello di dire che in questo Paese oggi e da molti anni e il centro sinistra così detto al governo non è stato in grado su questo di cambiare una virgola
C'è una legge sull'immigrazione la Bossi-Fini che non consente sostanzialmente nessun canale di migrazione regolare altro che il governo dei flussi dell'immigrazione all'anno su questo terreno dobbiamo organizzare una proposta
Ettore
Di fronte ad alcune questioni sociali non solo vediamo cosa arriva ma dico io sviluppiamo l'iniziativa
Presentiamo Loi una proposta di legge
Che rapidamente dica via la modifica dell'articolo ottantuno della Costituzione perché sia il terreno su cui si organizzava taglia contro il fiscal compact e alcune politiche europee
Che hanno concretamente destrutturato la capacità dello Stato del Governo nazionali di produrre una politica economica espansiva
E sulla legge Fornero facciamo la stessa cosa
Dobbiamo stare ad aspettare come abbiamo fatto in campagna elettorale compagni e compagne
In cui lo potevamo dire niente non sapeva che dicevamo
Altro che non riuscivamo a dire aboliamo la legge Fornero una banale semplice questione che consente o meno di ricostruire una sintonia
Con chi è stato devastato la sua vita materiale da quella riforma e che poi magari dopo ti consente anche di dire con lavori di scrivere
Presentiamo la noi una proposta di legge Cassidy il Parlamento prima ancora che l'opposizione o il governo così come si concretamente manifesteranno a discutere di quelle questioni e lo stesso dicasi per il reddito lo stesso dicasi per un terreno di politiche sociali sulle quali avanzare una proposta una piattaforma politica l che si misura anche il modo in cui si fa l'opposizione è lì che si misura il modo in cui si organizza un meno un campo politico possibile per l'oggi e per il domani
Avanziamo ROI una discussione sul tema la riduzione dell'orario di lavoro ragiona professore Stassi dati Oggiono è questo il quadro rispetto ai dati che abbiamo davanti ma una sinistra degna di questo nome
Sta solo lì a guardare quel che c'ha davanti o è la sinistra che è in grado di guardare a quel che ti arriva in faccia dal future a costruire su quel terreno una proposta politica in grado di indicare la strada e dunque di fronte a quei processi che comunque arrivano e arriveranno il tema del valore che si produce dentro i processi di automazione che sono sempre il frutto
Di una dinamica collettiva di investimenti collettivi ce l'ha insegnato la professoressa Mazzuccato e è tema di cui discutiamo spesso e volentieri senza però trarne un elemento di costruzione di una proposta politica siamo in grado di far diventare quell'elemento insieme ad altri il terreno su cui si ridefinisce un'identità politica
Un'identità politica senza la quale compagne e compagni non esiste il partito
Non esiste iniziative il partito è un'idea non è soltanto l'organizzazione non è soltanto l'esercizio retorico dalla democrazia che finisce per prodursi tutta e soltanto sul terreno dell'organizzazione della conta tra gruppi dirigenti è un'idea e quello che avrei mancato è stato questo
I nostri limiti soggetti perché abbiamo fatto un programma così all'elezione
Perché non siamo capaci è stato un difetto di tecnica della comunicazione bensì scuso tantissimo di comandavo non andava la nostra comunicazione televisiva andata male lo sappiamo una quindi vogliamo solo su subito dietro non ha funzionato ma può essere solo questa la spiegazione
Oppure il motivo per cui non abbiamo potuto scrivere parole chiare su questioni semplici che avevamo in qualche caso anche animato un pezzo di paese
Avrà a che fare con diverse letture di quello che era successo e di quel che avremmo dovuto fare comande anche sulla buona scuola siamo riusciti a scrivere una cosa semplice abolire la buona scuola no abbia voluto scrivere cancellare in profondità lo spirito che ha animato la con la sua capite che c'è un un punto problematico
Che riguarda esattamente un elemento di Golia è su questo che si fa il partito altrimenti anche quella un'evocazione vuota rischia di essere un significante vuoto
Perché se bastasse il partito bastavano i partiti che c'erano a partire dal mio che in tutta evidenza non basta e che non penso possa essere la riproposizione di una scorciatoia perché così ognuno sa il suo e faccia meglio le cose che invece
Avremmo dovuto e dovremo dovremo fare assieme
E allora qui c'è la questione
Riguarda la lettura di qualche successo riguarda quel che dovremo fare concretamente
Nel Parlamento utilizzando il Parlamento per riorganizzare una battaglia politica fuori dal Parlamento perché anche qua
Noi abbiamo quattordici deputati e quattro senatori
Se pensiamo di immaginare che la nostra vicenda politica si giochi
Dentro la dinamica di battaglia politica in cui anche nel rapporto posizione governo tutto sta dentro lo schema classico
Non c'è partita ce lo dicono i numeri e
In questi mesi siamo stati assenti e rilevanti per tante ragioni
Molti hanno a che fare con le nostre responsabilità Roberto a chiedo scusa mi associo alle scuse mi prendo colui le mie responsabilità
Ma diciamola fino in fondo siamo stati rilevanti anche perché in questi due mesi la discussione del paese è stata una discussione che avete visto ed è quella è una discussione nella quale una forza che alla nostra consistenza in su quel terreno non esiste
E però ci abbia messo in carico in più perché non siamo stati neanche in grado
Soggetti veramente di provare con più forza ad entrare almeno in quella discussione che a un certo punto sembrava aprirsi che come è stato ricordato
Il partito democratico o meglio il suo gruppo dirigente dunque però il partito democratico e quel che concretamente oggi ha rapidamente diciamo aiutato a chiudere collegio che abbiamo conosciuto
Concludo
Che cosa facciamo noi
Combattiamo l'Assemblea nazionale Roberto come sai
è questione di cui discutiamo da molto
Qualche giorno fa volevamo convocarla dopo una riunione abbiamo rinviato a lunedì la convocazione di quell'assemblea
La vogliamo fare tutti l'assemblea
E io propongo qui che quell'assemblea sia nella forma più aperta possibile
Dobbiamo chiedere a quell'assemblea renderò tutti i compagni e le compagne che sono candidati quelli per i quali che l'hanno votata quelli che pensano ancora che quello spazio possa essere per quanto insufficiente utile ad aprire una nuova fase prima convochiamo data certa
E però sulle ragioni della nostra difficoltà
Dobbiamo fare tra di noi perché credo ce lo dobbiamo credo che ce lo meritiamo e credo che se anche diciamo un elemento di rispetto collettivo
Fare fino in fondo un'operazione di verità sui punti di difficoltà perché se no sembra che anche nell'esercito della discussione
Si ha solo un tira e molla tra chi vuole spingere di più e chi vuole spingere di meno da chi vuole sbilanciarsi di più investire di più e che è un po'più trattenuto da chi ci ha qualcosa da difendere chi invece vuol mettere tutto dentro non è così
La verità è che ci sono questioni che ancora attraversano la nostra discussione possiamo dirci le cose come stanno evitando che
Diciamo quel racconto venga sempre riportato per diciamo forma terza no
Tre giorni fa
Abbiamo fatto una riunione diciamo a tratti surreale adesso non solo per colpa nostra
Siamo entrati in una riunione alle undici
E dalle undici all'una abbiamo discusso delle elezioni il ventidue luglio
Poi dall'una alle tre è arrivata la notizia e abbiamo discusso diciamo di come costruire percorso e però ci vogliamo dire ragionando né senza macchie pizza azioni
Senza diciamo distribuire patenti responsabilità cui io l'ho detto oggi un'intervista non penso
E tra i compagni e le compagne che come hanno fatto questo percorso che vengono dalla tua storia Roberto ci sia diciamo la voglia di rientrare da qualche parte rivendere non lo penso ora non lo penso e se lo pensassi lo direi anche qui anche sapendo diciamo di non esserne apprezzarlo penso
E non intendo ma Chiti Zare nel ridicolizzare alcuna posizione le considero tutte legittime e considera illegittimo perfino che qualcuno dicesse compagni ci abbia provato abbiamo fatto congelati non ha non ha funzionato fare facciamo una dall'altra parte la battaglia politica il mio amico Gennaro Migliore e qui è stato ricordato che resta un mio amico ha fatto quella scelta in trasparenza me l'aveva detto io penso che la battaglia politica va fatta in uno spazio
Più grande poi diciamo ha interpretato a modo suo fatta laboriosa ma lei sarà altra cosa però davvero un'altra cosa perché c'è un punto di fondo che riguarda la rimozione di alcune categorie questi inquinanti o al tradimento invenduto non c'entra niente
C'entra la prospettiva ora però in quella surreale riunione a cui accennavo dobbiamo dirci che nelle prime due ore
Noi ci siamo divisi
Rispetto al testo che avrebbe concretamente preso la nostra vicenda se si fosse andati al voto il ventidue luglio
Ci siamo divisi sul giudizio che avremmo probabilmente dato in modo interlocutorio a mica col sul governo di Mattarella
In nome di una prospettiva politica ci siamo divisi sul fatto che quella sfida all'idea di una sfida ampia vera amica anche qui bugiarda e che però in tutta evidenza non avrebbe prodotto nessun Annozero in due settimane di presentazione delle liste
Avrebbe forse prodotto consigliato la riarticolazione anche politica dalla collocazione di vivere uguali
Dobbiamo dircelo perché è una legittima discussione
Però parate queste discussioni insieme soprattutto a tutta la prima parte delle cose che ho detto e soprattutto a partire da quelle questioni è una discussione fondamentale per costruire un soggetto politico
è una discussione fondamentale e allora prima di pensare che il tema si depositi Alfredo aveva senza entro i tetti rispondo allora facciamo tutto insieme in modo democratico però ti voglio dire che io mi sono spia personalmente non ho più voglia non ha più voglia di giocare al gioco del potere del nulla
Sì teme che noi dobbiamo confrontarci e misurarci per muscolare mentre decidere
Chi fa il gruppo dirigente di qua o di là e magari il giorno dopo il giorno dopo alla prima tornata elettorale
Divide sul fatto che una parte legittimamente pensa
Che la collocazione di questa impresa stia da un lato dall'altro
Del campo politico rispetto alle cose che ci siamo detti questa mattina al modo con cui si pensa l'opposizione alla prospettiva di fondo ha come s'insedia socialmente allora le alleanze in sé perché mi posso allenare in un Paese in una regione
Anche quando non condivido molte cose
Ma il punto è la prospettiva di questa impresa se Pacini dire il giorno dopo se non siamo in grado non solo sull'Europa discutere all'infinito tratti diciamo il più sopranista chi lo è meno anche qui con qualche elemento di faciloneria
Perché io sono per la sovranità popolare fino in fondo penso che questo è uno da una faglia io sono però tra quelli che pensa che il tema la sovranità popolare vada collocato
E la ricostruzione a sole davanti collocato nella dimensione europea perché tanto che quello è il terreno della battaglia politica la sinistra riguardo io oggi penso che da quella crisi non si esce pensando ride ma è la mia idea e su questo voglio fare una discussione
Ma penso anche che quando ci saranno le prossime elezioni europee sia un po'difficile pensare di collocare questa impresa politica in un campo che anche qui non è soltanto l'esercizio di un'etichetta di un partito all'altro di un gruppo parlamentare all'esercizio di un giudizio concreto
In questi giorni in queste ore il partito socialista francese e il Parlamento francese vota a favore dei bombardamenti che maturano in Siria non vent'anni fa in questo momento e il ministro
Tedesco la Spd presenta un bilancio a parlare tedesco che ancora più arretrato e segnato da quell'impianto di politiche regole presentato a scioglierle allora su questo vogliamo discutere impianti orizzonte guardiamo e costruiamo la nostra relazione
Io sono per dire facciamo insieme forma larga democrazia partecipata questa discussione ma impariamo a fare una cosa che non hanno mai fatto
L'abbiamo fatta con lo scudo del programma delle priorità di rientro
Che si può discutere
E che la democrazia un bell'esercizio magari attrae pure qualcuno in più interessa pura qualcuno in più si può fare una grande discussione sui fondamentali perché sono i fondamentali e le idee che fondano una iniziativa politica un'organizzazione politica e non fare soltanto una cosa che tutti io per primo da un po'di tempo sembra essere l'unica cosa che sappiamo fare
Io lo dico per me per la mia esperienza tutte le volte che c'è un problema una sconfitta adeguata
L'unica cosa che sembra saper fare la sinistra e organizzare un partito
Un altro partito un altro soggetto fare un'altra conta tre gruppi dirigenti un'altra corsa alle tessere
Questo gioco è un gioco che è fatto così io semplicemente penso non ci aiuti dunque noi ci siamo noi ci saremo ci saremo all'Assemblea senza nessun elemento di ritrosia
Senza nessun elemento di freno ma con la determinazione a fare così la discussione di cui abbiamo bisogno grazie
Unico Enrico Rossi mai Gianni perno
Io condivido molto la relazione introduttiva
Che ha fatto Roberto condivido anche tanti interventi
Tra questi quello di Provenzano quindi come dire credo che con chiarezza si stiano ponendo alle basi per il nostro lavoro forse avremmo dovuto farlo prima ecco
Stia stato detto da tanti anche questo
Politica i tempi hanno evidentemente insomma un peso mi convince molto l'impostazione di lavorare per un soggetto politico che si richiama esplicitamente
Al socialismo
La critica del capitalismo portali a questo punto cioè l'idea di una società diversa che regola il mercato
Credo anche come diceva Roberto che l'insegnamento della dottrina sociale della Chiesa e utile nessuna quindi recinto anche devo logico
Ad esempio su un tema recentissimo come questo dell'ecologia su cui l'insegnamento di papa Francesco è stato importantissimo di recente e questo deve essere il nostro linguaggio la nostra identità e il nostro bagaglio politico permesso c'è l'ISMU però aggiunge un punto ecco
E cioè ammette la centralità
L'accento sul conflitto tra lavoro e capitale lì individua il punto ecco perché io sono convinto di quel ecco perché mi convince anche l'idea che poiché occorre lavorare come diceva anche Roberto per un partito del lavoro per il futuro
Io penso che tutto ciò anche che sta e oggi definito populismo sia il tentativo di nascondere la centralità di questo conflitto
Sia il modo di sviare l'attenzione dalla centralità del conflitto capitale e lavoro così come oggi si presenta pertanto prospettiva di questa Assemblea e del lavoro che faremmo nelle assemblee che si svolgeranno ma io vorrei solo limitarmi a precisare alcune portare un contributo fra l'altro su questo tema del socialismo avevo scritto anche un paio di anni fa un volumetto perché sono anch'io convinto che di lì appunto si si debba ripartire primo contributo è questo sull'Europa sarà perché vengo ieri da questa State of the Union che si tiene a Firenze
Le notizie sono negative
Noi avremmo taglio pesantissimo alle politiche
Sociali avremo più finanziamenti si per la difesa per l'immigrazione si profila una fortezza europea chiusa in se stesse che al sei muri tende ad alzare muri pensiamo a cosa succederà con il contributo che l'Italia darà al gruppo di fa farà fare Jack nel frattempo è uscito ha vinto la sua vittoria ha vinto la sua battaglia con la Breaks sette o al Gruppo di Visegrad io presente
Il Comitato delle Regioni come si allarga l'aria euroscettiche ha sopranista e si restringe l'area socialista non l'ho mai sentito da parte di questa area euroscettiche sopranista
Una posizione sensibile alle questioni sociali e di rivendicazione di battaglie per Investimenti per la gioventù per lo stato sociale o per i diritti dei lavoratori ma ma noi con questo risultato elettorale daremo un forte contributo a questo gruppo con i socialisti che rischiano di diventare terzi come appunto siamo diventati terzi anche noi qui la sinistra e centrosinistra in generale io sono convintamente europeista come diceva prima anche Roberto non ho aderito non aderisco a quel movimento ma se noi vogliamo combattere le speculazioni finanziarie se ne vogliamo combattere l'evasione e l'elusione fiscale il grande capitale
Adesso dei
Delle grandi piattaforme digitali ma pensiamo di poterlo fare in una dimensione nazionale
Io credo di no la Turchia ha detto internet e non la voglio ecco
Su Oggi e secondo un'indagine fatta dall'Università di Copenaghen qualcosa come seicento miliardi di elusione dalle piattaforme digitali
E queste naturalmente si rifugiano nei paradisi fiscali che sono segnatamente riconoscete il Lichtenstein sono l'Olanda sono altri paesi
Io penso che sono una dimensione europea porta a sanare al dieci al venti per cento questa enorme ricchezza che comincia ad essere pari al quello che spendiamo in Europa in termini di coesione sociale probabilmente anche questa i difficili in parte finanziato con fondi europei
Io penso che lì si svolge una grande battaglia noi dobbiamo farla testa alta con le nostre idee con chiarezza con convincimento o la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie
Nei vari Paesi europei pensate che si possa mettere in una dimensione sopranista
Io credo che nel capitalismo globalizzato l'Europa sia un esempio di globalizzazione un continente che si è globalizzato senza regole dopo la prospettiva di socialismo di battaglia politica di battaglia sociale
Deve rimettere al centro un rapporto è un compromesso diverso tra capitale e lavoro
Ah Tobin tax non la ferme in Italia perché le transazioni si fanno pigiando un bottone
E sette sfuggì fai sfuggire
Da queste tipo di tassazioni di ricchezza che si produce a volte con poco occupazione
La capacità di regolamentazione le nostre prospettive nazionali penso che ci son suoneranno in una lega nazionale appena un po'di sinistra appena un po'a sinistra
Io credo che occorre anche qui grande radicalità ma occorre anche grande chiarezza sulla dimensione dentro cui noi dobbiamo collocare la nostra battaglia regione Provenza
Non si tutela non meglio i diritti dei lavoratori e della parte più debole della popolazione ceti popolari in una dimensione che non sia quella europea è lì che dobbiamo combattere fino in fondo
Anche cambiando anche lottando rispetto al tema della del del del Papa pareggio di bilancio anche rispetto a tante questioni che pure sono state introdotte largamente
Io così penso credo di averle legittimità nel dire quello che penso
E di dover dare qui dentro se c'è bisogno da qui al congresso la battaglia politica non vorresti cedesse nemmeno sul tema dell'immigrazione sento aleggiare culture che non mi appartengono
Quella quella scettica rispetto all'Europa io sono per cambiarla ma anche su questo tema vedete il decreto settantotto del due mila undici con Tremonti ha bloccato i finanziamenti per le case popolari
In Toscana ne abbiamo cinquanta mila solo il dieci per cento sono occupate
Da immigrati e in Toscana gli immigrati contribuiscono per il dieci per cento al fisco e alle entrate che si realizzano che problema c'è
Se per dieci anni noi abbiamo bloccato se per dieci anni noi abbiamo bloccato i finanziamenti verso il patrimonio pubblico che è uno dei più bassi d'Europa la Francia ne ha il quaranta per cento la Germania anche oltre e noi siamo al sei per cento nelle regioni migliori dove
Contribuiscono le regioni stesse
Ma io penso che noi dobbiamo combattere perché si allarghi il patrimonio pubblico non perché si restringe
Altrimenti noi un giorno non sono ci restringe Remo nei quartieri alti ma davvero non è andremo più nemmeno a poter incontrare gli immigrati che stanno nelle case popolari sarebbe una posizione diciamo singolare per la sinistra e ancora sentito parlare di comuni di regioni sapete quanto è stato dimezzato ridotto i finanziamenti le possibilità di intervento a carico dei Comuni e delle regioni
E perché non si è cercato allora di mettere in testa il problema dell'immigrazione alla gestione dei comuni e non delle prefetture facendolo diventare soltanto un problema di ordine pubblico
Forse le discussioni da astratte bisogna apportarle adesso non può concrete io non vorrei un'Europa
Che si frammenta che alza le frontiere costretta da un lato da Trump e dall'altro da Putin che paiono essere quest'ultimo riferimento per le forze che hanno vinto queste elezioni riferimento piuttosto interessanti
E non vorrei un Paese che si chiude in se stesso anche con il nostro contributo o che perde la capacità
Non solo di difendere i propri valori ma di fare politiche concrete perché questi valori poi possono trovare delle soluzioni
Chiudo rapidamente penso che siamo davvero di fronte ad un cambiamento di sistema
Hanno vinto forse che non hanno a che fare con il crogiolo costituzionale insomma
Con quella cultura antifascista che finora in qualche modo accompagnato la storia della Repubblica fino ad oggi
E forse si decreta anche la chiusura di una fase per quello che ci riguarda questo è il punto che favore provare a a proporre
La fase che è stata quella dell'incontro tra le grandi forze popolari
L'idea di puntare al centro dello schieramento sociale dello schieramento politico
A mio parere hanno vinto due estremismi
Uno è un estremismo sopranista nazionalista con una pulsione fascisti Ka e razzista che è quello della lega
E un altro è un estremismo populista interclassista che ai caratteri di sovversivi ISMU rispetta la Costituzione così io vedo e non a caso si trovano e non a caso si incontrano non siamo mica per criminalizzare nessuno per prendere atto di questo cambiamento lo vediamo lo vediamo quando si celebrano il venticinque aprile quando si discutono di questioni costituzionali
Io sarei anche preoccupato del fatto che di partiti azienda non ce n'è uno solo in questo Paese
E la democrazia interna di un partito si riflette anche nella democrazia che questo partito poi esercita quando assume responsabilità di governo ma come possiamo reagire bene
Io sono convinto che per noi si è esaurito anche leader dice Arcari e verso il centro
Perché la crisi ha messo così in tale difficoltà i ceti medi il loro impoverimento
Che lo sbocco non avendo una proposta alternativa razionale socialista
Progressista convincente anzi essendo stati spesso noi artefici di politiche riduttive restrittive in tanti settori
Lì si è trovato la promessa lo sbocco verso la lega da un lato molti i ceti medi che hanno stanno anche produttivi che non stanno attaccati ad esempio alle dinamiche dell'export
Al netto di loro quelle che hanno un'esigenza di domanda interno che la legge uno ha messo in serie difficoltà quella sulla concorrenza quella che ha dato spazio ai grandi supermercati e tante altre questioni ancora
La corsa verso il centro non paga più io sono d'accordo sull'idea che bisogna costruire un programma forte nei contenuti
Molto robusto nei contenuti molto radicale
Credo che per il Paese bisogna trovare finanziamenti per decine e decine di miliardi e che vanno trovati laddove ci sono anche chiedendo sacrifici ai ceti medio alti
Anche imponendo la patrimoniale come qui è stata rammenta
Per iniziare ad operare quel riequilibrio per iniziare a ridare in maniera corretta in maniera equilibrata in termini di ridistribuzione
E questo programma io credo però che debba essere sì sono convinto sostenuto da uno schieramento ampio di forze io non ho problemi di identità me penso francamente di rientrare dalla finestra anche perché uscì dalla porta tra i primi ecco sono proprio uno tra coloro che pensano ma il problema di cosa accade
Nel Paese in termini politici e di qual è la proposta politica che io avanzo noi
Credo che il problema che dobbiamo porci non possiamo eluderlo
Noi abbiamo davanti anche scadenze non banali le nostre posizioni nelle amministrazioni locali diciamo che le diamo per fatte per perse
Non pensiamo di seguire con interesse come stiamo come a proposito di cambiamento di sistema basta dire che rischiamo in Toscana e in Emilia Romagna forse a qualcuno questo non dice nulla a medici ancora molto
Questo è il punto non ne vogliamo ragionare di questo non è problema nostro questo e non è problema nostro tallonatore e capire dibattito che c'è dentro il partito democratico
E porre la questione che qui ha posto Roberto dove volete andare ancora verso il centro ancora sotto l'egemonia renziana
Oppure pensate che si debba costruire un'alleanza floreale di sinistra
Dentro cui un Partito del lavoro un palo di sinistra deve avere la sua forza e deve avere le sue garanzie e il suo peso io credo che star fuori
Da questo dibattito e da questa prospettiva sarebbe per noi esiziale vorrebbe dire rinchiuderci in una posizione minoritaria Gruppe tale che non può essere la nostra scusate la franchezza con cui mi esprimo
Esperti Brindisi andiamo avanti su questa discussione io mi auguro che si possa fondare un soggetto politico presto
Di liberi e uguali tutti insieme forte di queste identità di questi ragionamenti
Con un chiarimento interno sui temi politici che ritengo possibile dando battaglia politica perché si può e si deve dare battaglia politica su questi temi a viso aperto
E penso che una delle questioni fondamentali sia questa di quale prospettiva noi diamo per non rinchiuderci per non isolarci
Per non sentirci puri da un lato e poi lasciare andare le cose per loro conto ai compagni della sinistra io vorrei porre sul del Pd io vorrei porre in finale termino questa questa domanda
Questa domanda ho sentito toni e accenti autocritici che finora rispetto alle politiche fatte finora non si erano ancora sentiti a me pare che risiamo tornati per tanti aspetti alla vicenda così come si sviluppo
Nel febbraio ormai di di di un anno fa
Quando ci doveva fare il congresso e qualcuno voleva discutere nel merito sui temi per produrre un cambiamento di svolta nei contenuti economici e sociali mi pare che mi auguro anche che si riapra dentro la sinistra una discussione di questo tipo
E se però questa discussione poi dovesse produrre un esito negativo
Cosa vogliamo fare continuare come prima io penso che sarebbero maturi i tempi perché quella sinistra decida di costruire qualcosa di più ampio da mettere a servizio di questa alleanza democratica e sociale
Grazie anzi Gianni nucleare la le
Grazie
Grazie
Io penso che sia un'occasione utile state facendo una discussione molto sincera penso sia utile perché dopo la sconfitta peggiore della nostra Titan della nostra storia non solo quella recente
Tornare a parlare tornare ad ascoltarsi
Credo che aiuta a capire in quale punto in quale capitolo del racconto noi siamo precipitati
Roberto lo ha fatto con grande sincerità questa mattina dicendo molte cose giuste la sincerità dovuta credo in un passaggio che ha qualcosa di drammatico
E secondo me mi permetto di dirlo anche a voi il dramma non è solamente nelle percentuali molto deludenti di tutti
Ma il dramma e nell'idea
Anche soltanto nell'idea che la sinistra per come noi
Questo valore questo concetto questa storia questa cultura abbiamo conosciuta abbiamo ereditato nell'idea che la sinistra possano reggere l'urto degli eventi l'urto della storia
E non è solamente un problema nostro questo l'avete detto loro lo ripetiamo spesso a settembre dell'anno scorso le spende ha raccolto il minimo storico dal dopoguerra nelle urne di quel Paese
I socialisti francesi sono precipitati dove nessuno aveva mai immaginato potessero precipitare
Diversa appare per molte ragioni la parabola laburista e altre forze che si affacciano sulla scena dell'Europa
Ma che il travaglio della sinistra sia profondo è un dato che domina
La stagione alle nostre spalle e la stagione che noi stiamo vivendo che domina la realtà di un mondo che sta cambiando con una profondità una radicalità che ci era sconosciuta
Barack Obama alla fine del suo secondo mandato si oppose risolutamente alla suggestione alla proposta tedesca di uno spin-off della Grecia dall'Euro nel nome dell'integrità del progetto europeo dell'architettura europea
Donal Trump tra i premiati che ha compiuto da presidente degli Stati Uniti applaudito alla Breaks sito cioè siamo alle prese con una novità storica
Gli Stati Uniti e la Russia come ragioni e motivazioni diverse che operano congiuntamente per l'Adisu rione dell'Europa
Ma il travaglio della sinistra e profondo anche per quello che accade nel continente lo certifica un'Europa che avere culture come definirle estremiste diciamo così scuotere dall'interno l'edificio dell'integrazione
Una di quelle forze
Sta per tornare al governo dell'Italia in una formula inedita
Io penso come voi che questo sia un pericolo molto serio
E credo sia stato un errore grave non tentare in ogni modo di impedire la saldatura tra un movimento carico di ambiguità perché comunque ha raccolto il terzo del voto degli italiani è una destra nazionalista e xenofoba quel messaggio reiterato ripetuto hanno vinto adesso si sono capaci governi no
Al di là dell'aspetto connesso alla cronaca di giornata
Alla rassegna stampa ha contraddetto quel messaggio ha contraddetto la natura il ruolo la funzione che la sinistra ha sempre cercato di svolgeva in questo Paese avendo come obiettivo la possibilità di dividere il fronte avversario e non di in citarlo a saldarsi in un abbraccio che può rivelarsi dramma
Noi
Noi discuteremo dentro il partito democratico anche di questo dovremmo farlo con una chiarezza una nettezza una stranezza
Che forse è mancata sin qui dovremmo discutere delle radici della sconfitta della fine di un ciclo
Di una stagione dalla quale si esce solamente con un tratto di profonda discontinuità e d'altra parte al di là delle vicende più legate alla al destino di quel partito di quel progetto
Qualcosa che ha sempre riguardato la sinistra in questo Paese quando si è trovata finanzia pesanti severe sconfitte a cambi di fase di ciclo dalle grandi sconfitte non si esce mai riproponendo la linea la politica precedente le grandi sconfitte sono anche il volano la leva che impone non consente ma impone un tratto di discontinuità di svolta radicale in fondo
L'Ulivo l'idea di costruire quell'aggregazione fu la risposta alla la Scelta
Di Silvio Berlusconi di irrompere sulla scena politica e storica di questo Paese di attrezzare dunque un campo progressista che senza quella ipotesi quello sviluppo quella scommessa non avrebbe forse affrontato come è stato le sfide successive la mia opinione
Per il poco che vale che questo confronto può restituire
Certo il risultato è stato negativo drammatico deludente ma io penso che sia proprio in questi momenti in questi passaggi la mia opinione è che questo confronto può restituire alla sinistra una intera pratica inviata esplorare e da percorrere
Però per farlo bisogna riconoscere i limiti e gli errori io ho sentito elementi di forte onesta dichiarandomi sta nella discussione di stamane qui con voi
I limiti i nostri gli errori di noi che siamo qui anche se con percorsi diversi e i limiti e gli errori di chi oggi qui non c'è
Io personalmente
Continuo a credere che il limite fondamentale di questi anni sia stato nella fatica nella fatica di tutti a cogliere le implicazioni le conseguenze
Di un cambio d'epoca senza eguali nella nostra esperienza
Capovolgimento delle regole
Delle categorie diceva Alfredo questa mattina
Che avevano sostenuto e sorretto il compromesso tra il capitalismo è la democrazia e le democrazie nel corso dell'intera seconda metà del Novecento e ancora fino a noi
L'impoverimento più massiccio della classe media centinaia di milioni di persone sulle due sponde dell'Atlantico è stato questo
I dati dell'Istat sono dell'altro ieri tre giorni fa sulla povertà in Italia descrivono un Paese che non è solamente diseguale
Se fosse solo un problema quantitativo uno affronterebbe con gli strumenti le politiche le categorie della tradizione la possibilità di ridurre quella forbice quella diseguaglianza i dati dell'Istat
Raccontano un Paese che non è solamente diseguale ma è un Paese dove non agiscono più gli automatismi che per decenni hanno segnato il nostro
Un modello sociale e di conseguenza la nostra cultura politica
L'idea che dove avevi crescita diminuiva la diseguaglianza
La certezza che dove c'era lavoro calava la povertà o la coincidenza tra la dimensione del profitto la dimensione della proprietà
In un primato dell'economia dei beni e dei servizi
Che la Società digitale sta mettendo radicalmente in discussione con una potenza duetto
E con una rapidità di tempi anche in questo caso sconosciuti alle generazioni che ci hanno preceduto non è solamente spesso coperto lo ricorda mi pare che sia una formula molto efficace non è solamente il fatto che otto uomini e sottolineo uomini possiedono la richiesta di tre miliardi e mezzo di persone è il tempo brevissimo una manciata d'anni che ha reso possibile quell'accumulo sterminato di risorse come un elemento di novità anche rispetto alla natura del capitalismo
E dell'accumulazione io penso al legame che cosa ha significato per la sinistra ne avete parlato anche stamane penso alle gamme tra lavoro cittadinanza eletti e mi chiedo se l'intera impalcatura del UE al fare
Non vada rivoluzionata mettendo al centro di nuovo
Non sono il tema del diritto al lavoro e della dignità del lavoro che non è solamente salario ma è identità ma mette al centro di nuovo la libertà materiale di ciascuno
Le cose che sono state dette anche questa mattina
Perché non c'è dubbio
Che noi dobbiamo esibire come un vessillo il secondo comma dell'articolo tre della nostra Costituzione ma poi insieme a quello nella prima parte della carta c'è l'articolo trentasei che stabilisce il diritto di ogni lavoratore
A godere di una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e comunque tale da garantire a lui e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa tu come collochi nella storia dei prossimi anni
Il principio scolpito nella Costituzione di fronte al fatto sentenza futura Torino di fronte al fatto che sulla giga come a Mila Poletti alla spina al lavoro alla spina che è una formula terribile in sé
Sono oggi cinquecentocinquanta mila gli italiani impegnati in questo genere di attività mediamente lavorano dieci ore alla settimana vuol dire proprio visto che non è volontariato che è la strada Risi duale
Per la Yeshiva riempire almeno per metà il carrello della spesa quando vai alla cassa del supermercato
Tu non puoi limitati a raccontare a quella enorme categoria di persone che difendi solamente il principio scolpito nella pietra gli devi anche dare le indicazioni di strumenti le politiche di governo per ricollocare quel principio nella storia della società italiana dei prossimi anni
E una parte larga del consenso che il Movimento cinque Stelle raccolto nelle urne di elettori che provengono dalla nostra storia è stato il frutto di un messaggio molto semplificato che puntava a questo
Rubo Carpi scordarsi intesi la formula che ho sentito usare da Massimo D'Alema non seminario di analisi sul voto perché hanno vinto in realtà sociali dove solitamente storicamente vincevamo noi
Ma perché hanno costruito un'immagine un'identità Dello messaggio fondata sul contrasto sulla lotta a due parole la povertà e i privilegi e ma noi veniamo da quella storia lì forse faremo dovuto competere su quel terreno lì giocando la stessa carta allora
Cambiare e vado a chiudere rapidamente ma cambiare le nostre categorie vuol dire
Che al reddito di cittadinanza io preferisco chiamarlo con la sua definizione più compiuta reddito di base e tu non puoi replicare lo dico a me stesso ovviamente in primo luogo dicendo quelle assistenza
Perché il diritto al lavoro la dignità del lavoro la persona la storia la tradizione perché tu non puoi calpestare i bisogni repressi
Che a quella speranza si rivolgono oggi come ad un appiglio come ad una ciambella di salvataggio fino un mare in tempesta
Quell'usare il mercato
Virgolette usare il mercato per fare cose di sinistra il credo del progressismo globale degli anni Novanta purtroppo non è bastato ha fatto anche cose positive ma non è bastato
E al netto degli errori gravissimi compiuti nella stagione più recente e parlo per esponenti del del mio partito in questo caso e anche quel filo che ne dobbiamo riavvolgere
Dobbiamo farlo con una radicalità unica
Sapendo che le grandi novità sono sempre la risposta ad una condizione di crisi
è sempre così non sono della politica anche in cose molto più importanti o comunque più antiche Dinoi cinque anni fa credo no cinque anni fa esatti noi abbiamo assistito abbiamo vissuto alle dimissioni di un Papa
Credo che nel diritto canonico si dica rinuncia non ti missioni con termine della politica
L'ultima volta che un Papa si era dimesso aveva rinunciato era accaduto circa mezzo secolo prima che nascesse Machiavelli
Ma se avvenuto di nuovo adesso sei secoli dopo vuol dire che è forse la Chiesa di Roma attraversava una crisi tanto acuta da non consentire che questo un cambio radicale di scenario di contesto storico
Per molti è stato un trauma io penso di sì ma credo che la sinistra sia dinanzi a qualcosa di simile
E però se così penso che il tema fondamentale per voi come per noi sia scavare in quello che è accaduto
Scavare in quello che è accaduto meno di questo e si convoca una conferenza programmatica io invece penso che noi non abbiamo bisogno di un nuovo programma di governo anche troppi ne abbiamo scritti io penso che noi oggi abbiamo bisogno di un nuovo programma fondamentale e che quella posta di venti a divenire anche la chiave per un incontro tra pezzi diversi che in questo ultimo tratto di tempo e di strada
Hanno camminato divisi
Come
Come la chiesa come la Chiesa che compie un atto distante nei secoli così la sinistra pesto deve collocare esse stesse in un tempo completamente diverso
Guardate finisco per tutto questo io non temo le differenze tra di noi
Sento dire ricostruiamo un centrosinistra perché bisogna fermare i populisti va bene dico proviamoci però se quello è il traguardo
Rispettiamo anche il vocabolario perché le parole utilizzate fino ad oggi non sono più sufficienti non sono sufficienti le parole e il potere
E allora l'ultima cosa che vorrei dirvi è questa non so se le dico voglio solo di come stesso ne sono fa lo stesso
C'è secondo me è qualcosa di insensato
Di paradossale ed insensato nel modo di riflettere di questi immensi di queste settimane sulla leadership applicata alle cose terrene della politica
La domanda che io vedo del tutto rimossa
Che cosa sia un leader non tiene nome e cognome
Ma che cosa distingue una personalità
E con con Bouy
O con lei una comunità politica e ne fa una guida io penso che la risposta sia a vere una strategia perché il vero dramma di un capo politico della sua comunità e rimanere orfano orfani di questo una strategia non è il dettaglio ma il tutto
Helmut Kohl è stato lo statista che ha unificato la Germania
Lui ha garantito era al novanta credo agli americani che la nazione tedesca ricomposta avrebbe aderito compatta alla NATO e contemporaneamente offriva Mosca aiuti finanziari in cambio della fusione con la DDR e alla Francia l'Eliseo cedeva nientemeno che la sovranità della moneta
Per unire il suo Paese quella strategia sacrificato il marco tedesco non sono un esperto ma per un cancelliere credo che sia più o meno l'equivalente delle delle dimissioni del Papa
Quella è stato un disegno che ha cambiato il corso della storia se se la sinistra tu devi poter dire con la stessa passione con la stessa forza
Dovevo e condurre questo Paese però per farlo non basta un elenco di buone leggi tu devi convincere di nuovo la parte più fragile della società che vedi negli occhi la paura
E indica uno sbocco ecco più o meno lo vedo così guardate si pensa agli ultimi anni poi qui ci sono compagni amici che conosco da una vita
Per cui voglio anche bene sì io penso agli ultimi anni voglio dirvi che sono rimasto dove sono con fatica come molti di questi amici e compagni hanno lasciato luogo dovevano con altrettanta fatica ma se l'ho fatto magari sbagliando penso di no
E perché credo sempre creduto e credo che la sinistra abbia bisogno di una forza l'anche popolare oggi il Pd per tante ragioni quel mondo non lo rappresenta nella sua vitalità e complessità
Però è difficile costruire un'alternativa alla destra
Senza battersi per ancorare quel soggetto a questa metà del campo quel partito va semplicemente rifondato va chiusa una stagione bisogna aprirne un'altra
O riusciamo a fare questo o quell'alternativa rispondo a Enrico e alle sue ultime parole sarà ovviamente necessario custodirla altrove io come altri mi batterò come so come posso per riuscirci da dentro nello spirito di portare quella ancoraggio dove deve stare ma saremmo tutti più attrezzati
Se la ricostruzione se la rifondazione della sinistra troverà ragioni e spazio per ricomporre
Anche in forme del tutto nuove e magari fino a qui sconosciute sconosciuta noi sconosciute afoni quello che il tempo e gli errori più recenti hanno diviso almeno penso che sia importante provarci buona fortuna
Grazie tutto più evidenti impellenti
Nel sentirli Fanfani quanti più compagnie compagni possibili non faremmo pausa pranzo
E prima di dare la parola ad Andrea aperti sì però
Voglio darvi un'informazione di servizio puntiamo a chiudere i nostri lavori intorno alle sedici sedici e trenta
Vi chiediamo di restare fino alla fine perché ci sarà un vuoto che questa Assemblea sarà chiamata a fare perché si è poi Rossella Muroni
Grazie
Buongiorno vi ringrazio molto EFA Monichi quali si è pregato di farlo in silenzio per poter dare la possibilità ai nostri ospiti di intervenire
Grazie grazie dell'invito che certamente appunto arriva
In un'occasione diciamo anche non del tutto prevista dal punto di vista delle vicende politiche o istituzionali e costituzionali delle quali mi occupo anche professionalmente
Quella appunto della formazione del nuovo governo
Da questo punto di vista la situazione
Difficile diciamo ma forse non del tutto inedita né in Italia né all'estero
Che si è verificata dopo il voto del quattro marzo sembra oggi poteva essere sbloccata nel favorire chiedo a Lipsia in silenzio per permettere ai nostri ospiti invitati da noi di poter esprimere le loro opinioni
Grazie stavo dicendo questa situazione sembra essere oggi poteva essere oggi sbloccata soltanto da un'alleanza tra il Movimento cinque stelle e la lega
Una maggioranza parlamentare ecco gli stessi medita che certamente appunto non soddisfa in molti elettori progressisti molti dei quali hanno votato appunto come è noto il Movimento cinque Stelle ma che mi sembra invece piacere molto all'accorrente dei nuovi buffi
Quelli appunto del PD
Si tratterebbe di un'alleanza quella appunto che sembra destinata nascente fatta anche in frode a molti elettori di centro destra
Dobbiamo ricordare che in base alla legge elettorale
Con un solo segno l'elettore vota per la lista e per il candidato nel collegio uninominale
Quindi qualcuno se nascerà a questo governo aveva votato ossia un partito di maggioranza sia un partito di opposizione
Questo evidenzia ancora una volta come le coalizioni elettorali solo teoricamente consentono all'elettore di scegliere una maggioranza di governo
In realtà le coalizioni che non esistono in nessun'altro Paese finiscono per essere uno strumento in più di aggiramento della volontà popolare
E con questa legge ti blocca in un solo voto l'elezione dei candidati su due Circuiti elettorali distinti quello maggioritario quello proporzionale la frode è ancora più evidente
Ma la preoccupazione per la formazione probabile diciamo ancorché non ancora certa della nuova maggioranza deve tenere conto di alcuni elementi uno è già stato ricordato sin dalla relazione di apertura di Roberto Speranza
La responsabilità e anche della chiusura pregiudiziale
E cioè senza possibilità di confronto
Che il Partito democratico ha mostrato nei confronti del partito di maggioranza relativa
Anche sulla base di argomenti direi speciosi tipo l'atteggiamento tenuto in campagna elettorale o è l'atteggiamento che si tiene in campagna elettorale è sempre piuttosto aggressivo e mi pare che lo sia stato
Reciprocamente
Adducendo peraltro in compra in con Pati milita programmatiche che spesso dimostrano la non lettura del programma del Movimento cinque Stelle e adducendo ancora diciamo sì la contrarietà degli elettori del Partito Democratico che evidentemente sono considerati soltanto quelli
Molto diminuiti che lo hanno votato nell'ultima occasione mentre forse ci si dovrebbe preoccupare
Di tutti gli elettori progressisti molti dei quali appunto hanno votato questa volta altrove e che forse avrebbero preferito
Una maggioranza che non saldasse il Movimento cinque Stelle con la lega
Seconda considerazione dobbiamo riconoscere che il partito di maggioranza relativa a cui viene troppo spesso affibbiata una caratterizzazione anti sistema a volte dico da che pulpito visto alcuni atteggiamenti tenuti negli ultimi anni
è il risultato ordinato rassicurante perfino nel modo in cui ha condotto i passaggi istituzionali forse anche mostrando una maturazione rispetto al passato
E anche nel merito delle scelte di politica estera ed europea salvo forse appunto
Una recente nuova défaillance dell'ideologo che però non a caso è caduta nel giorno in cui sembrava che si tornasse a votare
Terzo elemento grazie anche a molti di noi esiste una Costituzione dalle mura solide come ha detto anche l'altro giorno Francesco Boccia
Che ci deve fare rimanere tranquilli le buone costituzioni come la nostra servono a questo a contenere il potere e a garantire sempre tutti
Pensiamo appunto a quanto la Costituzione degli Stati Uniti ha fatto e sta facendo a seguito dell'elezione di Trump
Che ha trovato una magistratura che ha saputo porsi domande al mese in Banna
E un Parlamento che ha saputo opporsi allo smantellamento dell'Obama che e ad alcune scelte in materia di bilancio che hanno portato appunto alcol all'una mancata approvazione del bilancio che poi ha dovuto essere modificato e così vengo
Al d'un altro punto di interesse più precisamente costituzionalisti CRO
Attenzione che dalla crisi politico istituzionale che non è ancora risolta
Non si intenda approfittare come già è stato fatto nella scorsa legislatura per sostenere lo impone estraneo a riforme istituzionali nei giorni in cui appunto qualunque soluzione sembrava irraggiungibile è tornato di grande attualità il semipresidenzialismo
E pendono le proposte c'è hanno e Ceccanti un senatore e un deputato del partito democratico che cercano di introdurre peraltro male
Il semi Parisi densi all'Isma'che può essere un iper presidenzialismo perché pone il presidente in una posizione di maggiore forza rispetto al al Parlamento di quanto avvenga nel vero Paesi densi Alis no
E ancora attenzione che c'è molta Nostalgia per l'Italie comma una legge incostituzionale
Incostituzionale perché dice la Corte nella sentenza trentacinque del due mila diciassette
Tale è una legge elettorale che assicuri sempre e comunque una maggioranza appare scinde da alcune condizioni che dimostrino un ragionevole consenso popolare ad una forza politica oltre alle preoccupazioni che queste soluzioni possono destare dal punto di vista dell'equilibrio del sistema costituzionale dobbiamo considerare i loro forti limiti politici si tratta di proposte che ancora una volta cercano una scorciatoia per prescinde dal consenso popolare
In questo senso più che delle proposte populiste
Mi preoccuperei di quelle elitarie nel senso appunto di volte a difendere le élite poco importa se si dichiarino di destra o se si dichiarino di sinistra perché sono in ogni caso conservata ICI
Nel senso di essere preoccupate di difende gli equilibri esistenti
L'ho già detto altre volte e già ho visto la posizione ignorata non si può basare la proposta solo sulla rivendicazione di un'identità direi appunto lo diceva prima anche Fratoianni che si è di sinistra e concentrare tutto sull'affermazione dell'essere di sinistra di chi è la vera sinistra si si deve basare su progetti concreti chiari nelle conseguenze benefiche per la comunità pochi ma dalle conseguenze chiare
Perché appunto vedendo le conseguenze benefiche per la comunità appunto si può tornare a parlare ai lavoratori tutti
Dipendenti e autonomi perché oggi naturalmente il mondo del lavoro alla configurazione molto diversa
E come delle incertezze dei lavoratori autonomi sono a volte maggiori di quelle dei lavoratori dipendenti
Non sei quindi a fare i fronti comuni contro qualcuno magari per opporsi a populisti popolari accompagnando sitcom populisti impopolari
Perché il populismo nella scorsa legislatura è stato praticato molto anche dal governo con i bonus corre il modo in cui è stata proposta è sostenuta la riforma costituzionale si è detto perfino che con questa si sarebbe o meglio curati i bambini diabetici questo come dire è il peggiore il populismo e credo che quindi dette queste cose nessuno possa accusare altari di populismo
Le proposte devono essere concrete e credibili devono essere portate avanti da persone nuove che non abbiano condiviso troppe i responsabili ITA
E devono essere con idee portate avanti con una credibilità delle azioni
Troppe volte si è parlato del conflitto di interessi
Che sarebbe appunto un argomento Dalia e dire perché attraverso la soluzione del conflitto di interessi si può apparire la società conflitto di interessi e concorrenza leale sono qualcosa che possono poi tutti
Sullo stesso piano
Su questo purtroppo la sinistra il centro sinistra eccetera hanno gravi responsabilità
E dovrebbe o come dire
Spinge perché queste proposte che oggi sono fatte propri ed altri giungano finalmente ad approvazione
Ecco questo atteggiamento queste diciamo poche cose che ho detto qua sono secondo me è proprio il minimo richiesto un minimo da cui eventualmente riprendere un Progetto che ho sentito oggi in molti interventi
Si vuole riprende un progetto che ho avuto la ventura di osservare dall'inizio diciamo così più nella fase dello stretta dice addirittura che in quella diciamo della Neonatologia
E che aveva presupposti migliori rispetto a quelli che si sono stati sviluppati quando si è arrivati a ridosso delle elezioni ha seguito dello scioglimento delle Camere
Meglio che i Progetti si costruiscano lontani dal voto è più facile evitare opportunismi c'è più tempo per lavorare alle proposte concrete grazie
Grazie
Rossella Muroni poi Stefano Fassina
Buon giorno a tutti grazie di questa opportunità longanesi diceva che in Italia non si può fare la rivoluzione perché ci conosciamo tutti
Ecco è proprio così a sinistra non si può fare la rivoluzione perché ci conosciamo tutti tutti e troppo bene
Ho affrontato l'avventura di Leo con grande entusiasmo e con grande emozione
è difficile esprimere la gratitudine che nutro verso Pietro Grasso e tutti voi che avete mi avete dato l'opportunità di rientrare nel mio mondo di provenienza dopo ventidue anni di impegno nell'associazionismo
Quando ha scelto di lasciare la presidenza di Legambiente per candidarmi con libere uguali ho sentito infatti di avere l'occasione di poter tornare a fare politica nel senso più ampio con l'ambizione di proporre un piano generale una visione complessiva per l'Italia
Un'idea di futuro Duffy regna nei ai nostri figli
Non solo la raccolta differenziata dei rifiuti perché così si inquina meno ma anche e soprattutto perché ci sono nuove filiere industriali da inventare nuovi posti di lavoro da creare nuova ricerca ed innovazione da proporre e sostenere un ritorno a casa per portare a sinistra quello che nel frattempo aveva imparato nel mondo un bagaglio pieno di idee esperienze e mondi reti e territori che avevo salutato dicendo vi porto con me a sinistra perché così potremo finalmente dire
All'Italia che abbiamo un percorso da proporre un obiettivo da raggiungere un paese da costruire
Un Paese capace di futuro in cui ai vecchi problemi disoccupazione tasse povertà solitudine si opponesse lo nuove proposte la questione ambientale al centro per far non perno economico ecologico sociale
Occorre scollegate la crescita economica dal degrado ambientale un nuovo paradigma economico che si basi sull'OCCAR bontà e qualità ecco nodo ecologica
Su di un benessere inclusivo e sobrio e che abbia al centro l'economia circolare del riutilizzo delle materie prime e seconde creando lavoro innovativo e decoroso
è un processo in corso in Europa in Cina dove non mi sembra governi un pericoloso teorico della decrescita felice e che in Italia non ha rappresentanza politica se non la presenza dei Cinque Stelle che in molti territori hanno saputo interpretare intercettare movimenti comitati associazioni in difesa dei beni comuni
E molti sindaci della lega esche soprattutto nel Nord-Est stanno paradossalmente sul fronte ambientale avvicinando l'Italia le performances Europee non è poco e rischiamo di essere definitivamente seminati
La transizione alla vena economi invece potrebbe dare un'anima innovativa e un nuovo progetto alla sinistra chi se non la sinistra può rappresentare nuove stanze bisogni così si cambia rotta al Paese vedrete si ascolteranno dicevo al mondo che lasciavo ma poi suonare alla porta di questa casa ritrovata la sinistra e scoprire che Lucio si succhia udiva piena in questi mesi ha purtroppo scoperto che quella della sinistra davvero una casa piena di scatoloni colmi di vecchi dinamiche tanta storia molti sogni infranti alle pareti foto di battaglie vinte diritti conquistati molti belli di leader passati
Le cornici un po'rotte le pareti bianche stanze vuote che se anche ci sono sedie tavoli per riunirsi ormai sono inutilizzate perché non si discute più ci si legge sulle agenzie e sui giornali sui social oppure ci si vede in tv
Accidenti quanta paura questa sinistra quanta paura di cambiare quanta paura di incontrare di lasciarsi contaminare nuove culture penso sicuramente all'ecologismo ma anche alle questioni legate al femminismo ai diritti delle donne
Approfitto per salutare Beatrice Brignone che ha comunque la prima segretaria donna
Di una compiuta di una componente dalla sinistra
Ecco una paura di cambiare e la tentazione di proclamare a parole aperture che si traducono nei fatti in sgambetti in gelosia rancori tutti interni alle solite sedia soliti corridoi hai mai abbandonati caminetti
Ora mi è molto più chiaro perché troppo poco quasi mai ho incontrato la sinistra nell'assemblea di quartiere perché tre spazi verdi o per denunciare la speculazione edilizia o quando bisognava lottare per non aprire l'ennesima discarica oppure
Sulle spiagge a contrastare la Società dell'usa e getta e della plastica qualcuno Serra
Tanti e tanti compagne e compagni sui territori bravi amministratori che provano a fare la differenza e ci hanno lasciato esperienze straordinarie che bisogna avere il coraggio e l'orgoglio di continuare uno su tutti Angelo Vassallo
Tanti ci proveranno come il Sindaco
Il candidato sindaco Denuzzo a Francavilla Fontana in provincia di Brindisi circondato da una squadra di giovani entusiasti pieni di proposte e voglia di fare con un programma che metta al centro la questione ambientale riscrive un progetto di sviluppo territoriale
Legata al turismo e alla produzione agricola di qualità
Ci proverà a Riccardo Rossi a Brindisi con l'idea di occuparsi del bene comune di costruire una città non più legata ad uno dei poli industriali più inquinanti d'Italia dove ancora il carbone parla di ottocento e la disoccupazione morde il futuro di ogni famiglia
è una sfida enorme in una regione che la sinistra governa da tempo la Puglia
In cui siamo stati travolti da un mix di rabbia paura esasperazione ma anche dalla nostra incapacità di fare squadra
Di percepire la distanza con le persone di cogliere gli sguardi scettici e disillusi di chi non crede più che una forza progressista passa a dare risposte concrete ai bisogni quotidiani
Ci provano i nostri sindaci che nonostante i limiti e le difficoltà nonostante la crisi e la burocrazia si impegnano a rendere migliori le nostre città
Ma sono sempre più lasciati soli
Da lì alle liste civiche non partitica il passo è breve quand'è che per un uomo una donna di sinistra l'identità politica è diventato un limite da camuffare in una lista elettorale civica con simboli innovativo ma logica di composizione antiche
Quand'è che è diventato così difficile chiederà persone nuove di metterci la faccia e candidarsi con noi
Ci provano in molti in queste settimane in vista delle amministrative del dieci giugno a tenere il fronte per ora non si fa altro teniamo il fronte ed invece dovremmo avere il coraggio di andare in avanscoperta
Chissà se non noi deve avere il coraggio di rimettersi in discussione di mischiare le carte parlamentare dirigenti militanti e cittadini insieme
Con grande orgoglio rappresento la nostra comunità in Parlamento tutta la nostra comunità perché non ho appartenenze partitiche di provenienza ma non possiamo non posso fare l'errore di pensare che basti a mamme stessi seduti sullo scranno di Montecitorio
E che noi solo noi possiamo capire certe cose
C'è il rischio di dimenticare donne uomini eccezionali che ci hanno accolto a braccia aperte sui territori
Che hanno fatto e fanno ancora in questi giorni campagna elettorale con generosità
Che sono quasi sempre più capaci di noi a superare logiche correntizie le in consiglio prima incomprensibili alchimie romane ma anche regionali e che abbiamo amaramente replicato dal tre dicembre ad oggi
Gli abbiamo feriti e delusi con la composizione delle liste e loro nonostante tutto hanno dato il massimo
Io non faccio parte del gruppo dirigente semplicemente perché nessuno mi ha letto ma le mie grandi responsabilità per il ruolo ricoperto in campagna elettorale e naturalmente mi associo alle scuse ma noi oltre alle scuse ora dobbiamo soprattutto rispetto perché rispetto lo meritano così come il milione e duecento mila cittadine e cittadini che ci hanno votato
E quali non possiamo dire semplicemente tornata alle vostre case di appartenenza perché non è di sinistra non ci riusciamo proprio a realizzare un grande progetto
Che sfidi culturalmente ma ancora prima politicamente le desse populismi rassegnatevi all'irrilevanza
La cosa da sentito più spesso dire in queste settimane post quattro marce italiani non ci hanno capito oppure non siamo stati comprensibili
Credetemi io temo che ci hanno capito benissimo
Siamo noi che non abbiamo capito abbiamo continuato a parlare di diritti senza avere la capacità di leggere i bisogni spesso liquidando i bisogni con etichette fuorvianti lontani dalla realtà
Sì forse Longanesi aveva ragione riempiamo i teatri ma non le piazze ci vediamo Lissone luoghi chiusi scopriamo di conoscerci troppo bene da sempre
Apriamo le porte ora e per davvero prima che questa casa un tempo gloriosa sia del tutto inutile sopraffatta dalla forza di chi come la lega e il Movimento cinque Stelle
Saba Elena nel cuore della nostra comunità rendendola più cattiva più arrabbiata più vendicativa
Io credo che libere uguali debba andare avanti senza la dittatura delle tessere ma con il coraggio di lasciarsi contaminare per davvero dei mondi ai quali abbiamo smesso di parlare
Sex serve la capacità di archiviare il versante il metodo Shenzhen lì
Serve un'Assemblea un appuntamento nazionale di liberi e uguali non al buio Ascerto ma nemmeno blindate pieno di paura di perdere il controllo su tutto e tutti non possiamo ulteriormente tenere in ostaggio la discussione
Serve infine soprattutto ritrovare l'urgenza interiore di battersi nelle strade al fianco dei cittadini non con la sull'arroganza di volerli spiegare ciò che molto spesso sono meglio di noi
Facciamolo facciamolo insieme e scusate io spero che dopo di me intervengono molte altre donne grazie
Stefano affine file Federico Fornaro
No finisco con l'Ama non basta però se finissi Collavo sarebbe peggio
Ringrazio ringrazio le compagnie
Il
Mi rendo conto mi renda conto ma se vuole tante cose le cose di cui non sono sospettato però per oggi mi mi fermo mi fermo qua
No alla De ringrazio ovviamente per questa opportunità
Ho molto apprezzato la relazione di Roberto perché a mio avviso apposto i nostri problemi nella dimensione giusta nella prospettiva storica giusto perché di questo
Penso si tratti e al tempo stesso poi è arrivato a un punto di proposta politica che condivido e vorrei eh vorrei riprendere quindi mi dimetto a fare a dare il mio contributo diciamo a al a quella prospettiva che l'UE ha individuato
Con qualche riflessione la prima molto rapide la prima
Non ritengo fondato a questo punto liquidare il giudizio sul governo che in corso di formazione come per gioco Pernod con me governo più a destra della storia dell'Italia repubblicana
Poi magari se era così non lo so però adesso credo che dovremmo essere un po'meno tranchant per almeno tre ordini di ragioni sostanziali
La prima perché le forze che lo compongono sono state decisive per vincere il referendum del quattro dicembre
Del due mila e sedici quel referendum che per noi era la salvezza della Costituzione
La seconda perché grazie alla legge elettorale proporzionale le forze politiche che potrebbero comporre quel governo sono larga maggioranza la maggioranza assoluta dei votanti al è la prima volta dopo la conclusione della storia della Seconda Repubblica che si fa un governo che ha la maggioranza assoluta dei votanti
E terzo aspetto non secondario è l'unica composizione possibile che riunisce il Paese un Paese che ha votato in modo drammaticamente divisa
Quindi saremo un po'più cauto
Saremo un po'più cauto perché appunto è una fase complicata dove chi ha raccolto quei voti non l'ha fatto
Con il parole d'ordine che potremmo schematizzare come sento schematizzare in queste ore
E perché mi sembra molto consolatorio anzi a me pare che qualcuno non qua in questa sala ma nel dibattito qualcuno pensi che Siri rilegittimarsi minestra
Etichetta andò gli altri come il peggior governo della storia dell'Italia repubblicana lo quello più di destra della storia dell'Italia repubblicano non funziona così
E credo che dovremmo anche riconoscere che oggi il rischio di bipolarismo non è tanto tra Cinquestelle ellenica intrise di bipolarismo è tra Cinque Stelle lega da una parte
E diciamo quelle forze economiche sociali culturali di cui anche noi facciamo parte e che in questi giorni a Firenze
No nella State of the Union hanno criticato in modo molto netto e auto compiacendosi populisti sovrani insisti
Ma hanno poi raccomandato Moro del disegno e più avanti lungo la stessa rotta avete fatto poche riforme strutturali che dovete fare di più
Ecco questo è il bipolarismo che si sta che rischia di costruirsi e noi rimaniamo schiacciati dentro questo bipolarismo
Il quattro marzo
E quattro marzo a mio avviso anche questo c'era nella relazione di Roberta in tanti interventi che sono seguiti
Il quattro marzo a un voto che sta dentro che chiude un biennio chiude però fondi Ennio che ha cominciato a giugno del due mila sedici con la Brezzi
Un biennio che chiude un trentenne il trentenne che ha cominciato nell'ottantanove
E che per e che si potrebbe con con una qualche forzatura appunto considerare il trentennio inglorioso contrapposto a quello glorioso che la sinistra
Storica ha costruito dopo la seconda guerra mondiale perché a conclusione di questo trentennio
Che che si conclude appunto con una rivolta delle classi medie rispetta un ordine economico e sociale che noi la sinistra storica ha contribuito in modo decisivo a costruire siamo appunto agli indicatori economici e sociali in termini di degrado del lavoro di svolge azione del lavoro di disuguaglianza come quelli che erano all'inizio del Novecento e guardate
è questo diciamo l'unico
Riflessione di merito che voglio proporre guardate che non ce la caviamo prendendosela col capitalismo finanziario e quello che globalizzazione perché tra quello e noi c'è una cosa in mezzo che si chiama
Unione Europea che si chiama euro zone che purtroppo sono stati fattori di aggravamento degli affetti degli effetti regressivi della globalizzazione del capitalismo finanziario
Sono stati i fattori di aggravamento
Che noi abbiamo contribuito a costruire
E che abbiamo rivendicato orgogliosamente per una fasi
E che spiega perché la sinistra che fa riferimento ai socialisti europei e al margine ovunque
Perché ha contribuito a costruire un ordine economico e sociale non in generale con la globalizzazione col capitalismo finanziario ma qui ora nell'Unione Europea col mercato unico allargati in modo sciagurato Paese seconde lei euro che diciamo funziona sull'asse di un mercantilismo esasperato della Germania ha contribuito a costruire un ordine economico e sociale che colpisce in modo sistematico
Gli interessi
Che la sinistra è nata per rappresentare e questo è un punto è un punto molto difficile rispetto al quale non ha soluzioni prepagate non ce la possiamo io su questo voglio essere chiaro
Perché dobbiamo dirci le cose come stanno siamo in un in una fase in cui non possiamo più permetterci come dire
Discorsi di circostanza noi non ce la caviamo da questa situazione così difficile con il volontarismo con la descrizione bravissimi a disco ad a diciamo rappresentare i problemi
Siamo degli ottimi analisti sociali ma non basta
Io non ce la caviamo con il volontarismo non ce la caviamo con le carte dei valori non ce la caviamo con l'indignazione di fronte alle disuguaglianze o lavoratori di Food ora è compito della politica è dire come e dire come mettere in campo delle risposte che modificano le condizioni materiali di vita delle persone non dobbiamo fare un'analisi che ancora non abbiamo nelle condizioni reali che determinano i fenomeni che attacchiamo altrimenti non ce la facciamo io mica considero profondamente europeista
Ma non mi no ma non di guardare la realtà ma che vuol dire questo roba non ci piace la cambiamo Mattila cambia
Con quali non è una questione guarda de di congiuntura di rapporti di forza sfavorevole ci sono condizioni storico politiche profonde
No il problema non è il Gruppo di Visegrad il problema sono gli otto Paesi capeggiati dall'Olanda dall'Irlanda e dalla Svezia
Che dicono no a qualunque forma di solidarietà per cambiare sistema fiscale europeo c'è bisogno dell'unanimità
Per sconfiggere paradisi fiscali come il Lussemburgo e l'Irlanda e l'Olanda dove c'è lo cioè il cinquanta per cento dell'evasione delle multinazionali ci vuole l'unanimità
Io non ho risposte semplici però se si pongono questi problemi non si può dire a voi le fan la deriva sopranista
E abbiamo costruito un mercato unico senza standard sociali e fiscali l'abbiamo costruito noi
Che determina in modo fisiologico non patologico ma fisiologico svalutazione del lavoro se domani ci viene proposto l'ingresso della Macedonia del mercato unico che diciamo
Diciamo sì o diciamo no ritengo che si debba dire dicono perché se no quel lavoro che vogliamo proteggere andrà ancora peggio
Se ci propongono il ministro del Tesoro unico che applica il fiscal compact come possibile al vertice di fine giugno diciamo di sì io diciamo di no
Se non si fa perché la Germania ma e anche quello vuole fare ma dalla dalla tre posizioni
è morta dell'abbiamo bisogno di di risposte su questo perché a quelli che stanno male le nostre chiacchiere sugli Stati Uniti Europa e più Europa perché c'era scritto nel Manifesto di Ventotene non gliene può fregare di meno votano a destra
O comunque
E noi abbiamo questo maledetto problema il già avvisati non è un capriccio di Renzi se no non ci raccontiamo la verità
Se il Paese leader verde in un'area monetaria fax valutazione reale del lavoro come ha fatto l'uscirete dal due mila quattro in poi ecco quelle maledette riforme Ars tutti i Paesi che condividono la stessa moneta devono fare i già avvisati l'hanno fatto tutti
Questi sono i problemi che dobbiamo guardare in faccia altrimenti non lo costruisce un partito perché un partito ripeto non è un atto volontaristico non è una carta dei valori è un'analisi reale della situazione e la capacità di mettere insieme i soggetti che rispetta quali condizioni reali
Possono produrre dei cambiamenti progressivi
Allora va da chiudere
Noi dobbiamo fare questa discussione sono uno di quelli
Che avrebbe voluto e che ha proposto insistentemente anche un un modo un po'maleducato che noi dopo le elezioni subito conto al convocarsi in un'Assemblea nazionale per per fare insieme questa discussione
Non è stato possibile
Prendiamo atto andiamo avanti Roberta ha fatto la proposta che condivido costruiamo a partire dal ventisei un percorso ventisei maggio un percorso che ci consenta di fare una discussione istruita ben strutturata che ci faccia
Affrontare i nodi di fondo e che ci porti appunto a costruire un un partito che abbia però la una sua maggiore ed essere perché i partiti funzionano così otto qualcosa di specifico da dire distintivo
Altrimenti non funziona sarà un'operazione senza prospettiva a me pare che oggi nel quadro in cui siamo ci sia drammaticamente bisogno di una prospettiva che oggi non è diciamo
In campo
La dobbiamo però costruire bene fare tutti i passaggi giusti farlo in modo partecipato far entrare in questa discussione forze intellettuali che ci servono
è che non abbiamo
Non abbiamo più ascoltato da troppo tempo lo dobbiamo fare insieme e credo che se lo facciamo con questa determinazione con la consapevolezza del passaggio di fase storica
In cui siamo ma non solo in Italia col Pd in tutta l'Unione Europea in tutto l'Occidente
Si misura non tanto come si ricostruisce la sinistra che non frega nessuno
Ma come si ricostruisce una rappresentanza di quegli interessi economici e sociali che sono stati così colpiti nell'ultimo trentennio quello il punto come si ricostruisce la rappresentanza
Progressiva
Ecco se lo facciamo insieme se lo facciamo con l'apertura se lo facciamo con la disponibilità all'ascolto reciproco
Se lo facciamo nella consapevolezza del della portata storica del passaggio credo che davvero possiamo dare un grande contributo a questo Paese ed evitare che quel bipolarismo esiziale si consolidi
Suggerirei di tornare sei sette minuti ad intervento altrimenti non riusciamo a fare intervenire tutti Federico Fornaro e Gianfilippo ai Cecilia Guerra
Ma il voto di quattro di marzo ci restituisce un sistema politico
Terremotato lo abbiamo scritto abbiamo letto molte volte in queste settimane con effetti devastanti e anche imprevedibili per la sinistra e per il centrosinistra un solo dato
In dieci anni due grandi partiti sistemici due grandi partiti rappresentanti delle famiglie europee passano in Italia da venticinque punto sette milioni di voti a poco più di dieci milioni e quindi non è casuale
Evidentemente che oggi il governo lo si faccia senza questi due grandi partiti una cosa che soltanto dieci anni fa non sarebbe stato pensabile
Abbiamo il dovere di accettare la sfida di un mondo nuovo
Perché lo dico con grande forza quello vecchio non c'è e non verrà più non c'è più il mondo che abbiamo conosciuto
Ci apprestiamo ad entrare in una fase politica totalmente inedita un Governo Lega Movimento cinque stelle è un fatto assolutamente inedito lo dico qua
Io credo che lo dobbiamo approvare a tenere insieme un'opposizione intransigente sui valori con un'opposizione sfidante nel merito delle questioni accettando quindi in Parlamento nel luogo della volontà popolare un confronto nel merito su molte questioni
Al tempo stesso io credo che non si debba vera io non ne ho nessuna Nostalgia per il PDR
Ma al tempo stesso lo dico con l'altro con la stessa forza non si può pensare di regalare sei virgola uno milioni di elettori al Renzi ISMU io non mi arrendo all'idea
Che tutti quelli che abbiano votato Partito Democratico siano irrecuperabili
E non mi arrendo all'idea
Che renziani come Carbone siano equiparabili per dirne all'ultimo che penultimo interveniente intervenuto a Gianni Cuperlo io continuo ad avere l'idea che prima o poi con Gianni Cuperlo e tanti compagni che sono rimasti nel Pd si possa tornare a stare nello stesso partito
E allo stesso modo sentito cose qui lo dico con la franchezza che non ho condiviso su per esempio anche un'idea che tutto il passato sia da mettere insieme in una grande melassa negativa beh non rinuncio all'idea di pensare che i governi dell'Ulivo sono stati differenti dai governi di Matteo Renzi e questa idea per cui nei venti venticinque anni tutto è buio ecco io credo che questo non valga io credo dobbiamo avere la capacità di comprendere le ragioni di una sconfitta grave lo è stato detto la consapevolezza che ci siamo davanti a una crisi istituzionale lo è stato detto una crisi della democrazia rappresentativa
E per fare questo dobbiamo evitare di cadere in una trappola che la trappola della contemporaneità cioè la trappola delle semplificazioni dimenticando che viviamo in una società complessa dobbiamo al tempo stesso quindi evitare
E rifuggire da etichette
Che spiegano il mondo esempio il termine populismo e provare andare più
In profondità tornare ai fondamentali tornare a una proposta politica in grado di parlare esattamente sull'asse che ci ha visto protagonisti quattro di marzo con la lista cioè la libertà intesa come un mix scorretto lotta diritti civili e diritti sociali è un tema grande come la nostra storia e vale per il futuro della giustizia sociale
E vero bisogna riconoscere gli errori ne sono stati fatti evitando che qua di cadere però alcune trappole lo dico perché non voglio sottrarmi alle mie responsabilità ma attorno al tema del silenzio
Le leggo sui poste che ho sentito nell'Assemblea segnalo che non c'è solo un problema di afonia
Del gruppo dirigente che ci può anche essere ma c'è anche in questo momento la difficoltà oggettiva vi cito un caso due giorni fa di fronte alla nascita di questo governo oli bollata governo sono intervenuti con lanci di agenzia questo lo strumento che abbiamo e con alcuni corde
Di questo tipo i due capigruppo i due segretari c'è speranze Fratoianni altri esponenti credo aver contato quasi trenta lanci di agenzia sfido voi aver letto una riga
Sui quotidiani del giorno dopo
Quindi quando giustamente a reclamate diciamo una maggiore presenza una maggiore capacità dobbiamo dirci tra di noi dobbiamo tener conto che questo è perché i rapporti di forza in Parlamento alla fine si ribaltano anche negli spazi che ti lascia e che ti lascio rimedia
Dobbiamo i vado alla conclusione non cadere anche lo dico a me spesso nelle facili scorciatoie consolatorie la prima di questi di queste settimane a tutti i voti che abbiamo perso tutti i voti che ha preso il Movimento cinque stelle sono tutti i voti che arrivano dalla sinistra
Dimenticando per esempio di fare un'analisi seria che non abbiamo mai fatto su che cos'è il Movimento cinque anche con i limiti del movimento e chiudo con il limite del Movimento cinque Stelle vedete se cinque anni fa qualcuno di noi avesse fatto un attacco contro il partito azienda di media sette quasi sarebbero venuti sarebbe venuto giù la curva come si diceva degli applausi
Sì io faccio la stessa battuta nei confronti del tema e della Pro la città della democrazia interna a un partito azienda addirittura a livello della Casaleggio associati non prendo neanche un applauso
Dobbiamo interrogarci su questo perché la queste a questo punto l'ho voluto
Allo stesso modo quindi dobbiamo provare a uscire da da queste trappole come quella che la critica ma di l'unica possibile uscita la critica all'Unione europea sia un solismo di sinistra credo che sia limitante
Del nostro del nostro dibattito dobbiamo avere la consapevolezza che siamo in una fase in cui l'egemonia culturale e da un'altra parte nella destra e in parte del grillismo
Si può perdere ma dobbiamo evitare di perderci chiudo su un punto il tema del percorso costituente credo dobbiamo ripartire dal patrimonio di passione di militanza che in questo campagna elettorale uscito stando però attenti lo dico a me stesso ma ho molto apprezzato l'intervento Nicola Fratoianni a a tenere insieme i due momenti che non sono distinti
Ricostruire un progetto politico e culturale all'altezza delle aspettative la domanda del complemento e i temi della della forma organizzativa
Basta non bisogna evitare di fare o l'una o l'altra cosa discorsi teorici da una parte e dimenticarsi che c'è il tema dell'organizzazione
Non basta dire
Facciamo un partito perché il rischio e di un progressiva trasformazione in un'associazione di combattenti e reduci e quello che non vogliamo e quello che non vuole la nostra storia e quello che non vuole la nostra gente
Grazie
Cecilia Guerra quale si prepari Filippo Fossati
Grazie
Allora credo che ci sia la consapevolezza in tutti noi che siamo stati investiti da un uno Tsunami un'onda molto forte molto più forte di quella che avevamo previsto e quindi è evidente è giusto che noi dobbiamo fermarci per capire cosa è successo per capire come è successo dove dobbiamo andare
Però dobbiamo anche oltre a chiederci come riorganizzarci nel frattempo non possiamo accettare un piegamento un ripiegamento chiudersi nell'autocommiserazione nell'autoflagellazione sul nostro colpe
E soprattutto non possiamo chiuderci nell'attendismo interpretando la sconfitta accettando l'idea che non possiamo contare come un po'forse abbiamo fatto in questi due mesi pur con tutte le vertenze che ci ricordava Federico della difficoltà cioè di scontrarsi con un muro contro di noi
Come diceva Roberto Speranza citando Moro dobbiamo vivere questo tempo cosa significa vivere significa riprendere l'iniziativa politica questo tempo significa ora e quindi agire e guardando bene cosa abbiamo davanti e quello che abbiamo davanti è sicuramente un fenomeno rilevante di populismo io
Prendo faccio mia la sollecitazione a non semplificare non guardare il tema del populismo con leggerezza cioè non dobbiamo schernire le forze che hanno vinto l'elezioni
Dimenticando che queste forze sono state viste da molto popolo come capacità di dare risposte ha domande vere a e urgenti
Non dobbiamo nemmeno sottovalutare queste forze pensando che cadranno presto vittime della loro inconsistenza e competenza un'idea che c'eravamo già fatte ai tempi di Berlusconi
E abbiamo visto com'è andata a finire però non dobbiamo neppure essere intimoriti e se non addirittura succubi della narrativa proprio di queste forze che spesso falsa e manipolatoria
Dobbiamo cioè combatte il populismo comune alle due forze che si stanno saldando sotto due profili che considero particolarmente Levantini primo
Ed è il motivo per cui li considero populisti
E che presentano se stessi come l'unico interprete del popolo questo è vero specialmente per il Movimento cinque Stelle
Tutti gli altri sono considerati degli usurpatori delle degli rappresentanti illegittimi e infatti hanno detto che se il governo non aveva dentro l'una o l'altra di queste due componenti era un governo illegittimo contro i quali evocare o una marcia su Roma o qualcosa
Del genere perché questa cosa molto grave perché da questa posizione discende la difficoltà di accettare i processi democratici fisiologici del confronto sia interno come ricordava Federico che sterno il capo decide il confronto inciucio non si può parlare di accordi ma solo di contratti
Una visione che considero molto rischiosa perché può portare a svolte autoritarie che noi dobbiamo assolutamente contrastare il secondo elemento del populismo anche in questo caso del Movimento cinque Stelle modo particolare
è quello di raccontarsi come rappresentanti del popolo dell'intero popolo in popolo inteso come un tutto indifferenziato un popolo che si contraddistingue solo come altro aspetto un'è lite i politici per il Movimento cinque Stelle
Oppure e questo mi batto invece più forte nella lega come un popolo che ha come suo nemico d'élite da un lato e qualche minoranza in particolare gli immigrati che sono la causa di tutti i problemi dall'altro
E questo porta ad ignorare una cosa che per noi invece fondante c'è che il popolo non è affatto una cosa indifferenziata ma che come ci ricordava Roberto Speranza attraversato
Da fratture quelle che noi chiamiamo in altri termini diseguaglianze che quindi anche le politiche che vengono proposte temesse che sono destinate non sono politiche neutrali che vanno a favore del popolo
Ma sono politiche che vanno a favore di qualcuno e non di qualcun altro che difendono alcuni interessi e non altri e quindi qui bisogna sapere da che parte ci si colloca e così quindi togliere per noi combatte il populismo deve significare combattere questa visione e con essa quella che e anche di cui rimaniamo talvolta anche noi tre con cui rimaniamo talvolta Demetra curati eccetto il cambiamento sia comunque una cosa da evocare dipende dove va il cambiamento seno paga danni poco bene che il nuovo sia sempre meglio del vecchio è vero non è vero di pegni ci guarderà i dentro
Noi non siamo stati abbastanza attenta entrare dentro le proposte invece e abbiamo lasciato che alcune di queste diventassero evocazioni potenti faccio ora come un esempio che quello del reddito di cittadinanza che proprio un esempio tipico
Il reddito di cittadinanza quando ci vai a veder dentro non è altro che una possibile evoluzione come ricordava Antonella stilati prima
Del reddito minimo di inserimento che peraltro è stato proposto attuato in via sperimentale per primo in questo Paese dal Governo D'Alema
E poi accantonato dal centro destra culmina una storia molto precisa
Ma se poi scendiamo dentro abbiamo vedere che il modo in cui il Movimento cinque Stelle rappresenta non è un modo che non ci può andar bene
In primo luogo per caso lavoristico c'è pensa che la povertà sia solo assenza di lavoro ma non è così perché ne abbiamo tanti pop poveri che non possono essere attivati all'Agorà una stupidata mettere una misura di contrasto alla povertà in capo i centri per l'impiego
Certo bisogna attivare al lavoro chi può essere attivato ma le gravi di
Abilità i minori che sono moltissimo poveri nel nostro Paese gli anziani le persone quasi tutte donne dedite al lavoro di cura queste persone non hanno bisogno di essere attivate alla pure pure sono povere e quindi hanno bisogno di essere aiutate
L'altra questione grave e che non si considera il fatto che fra i pochi che ci sono tanti lavoratori e quindi che ieri famosi Walkin pur se e quindi si rimandano si affronta la la domanda di perché sono poveri da dove vengono le diseguaglianze perché non le combattiamo dove si creano cioè sul potere
Di mercato sul potere di monopolio che tanto traversa la le nostre e Società quindi discendono cerco di accelerare i tempi scendono delle scelte di tipo politico molto diverse cioè se vengono a vedere la più grande differenza che c'è sul mercato del lavoro ad esempio lo strapotere la stragrande differenza tra quanto viene pagato meno ergere quanto viene pagato un lavoratore
La ricetta che noi proporremo è intervenire con strumenti che sono saldamente nelle mani del potere sovrano
E cioè di dire guarda che se tu paghi più di tanto rispetto mai leggere stato lavoratore io non ti do alla deducibilità fiscale oppure se non rispetta un certo tetto io non ti faccio parte partecipare agli appalti pubblici questo lo possiamo fare senza chiederlo all'Europa
Ed è una politica seria contro le diseguaglianze in via preventiva
Invece cosa ci viene proposto una Flat Tax che significa guardate che a cui meno energie fili quando li date in più tanto per i dati tantomeno parlano di tasse sono proposte diverse la fa tax toglie anche un potere di redistribuzione e anche per questa via in contrasto con reddito di cittadinanza
Perché la povertà è solo la manifestazione estrema delle diseguaglianze le disuguaglianze si combattono si ex ante che esposte con la redistribuzione
Ci sono tante altre cose ma adesso semplifico perché non mi ero resa conto di aver superato il tempo e cioè avremo una battaglia di resistenza fortissima e di attacco contro una pensiero culturale che avanza è perché l'ideologia della ruspa da un lato la legittima difesa e quindi armiamo tutti dall'alto sono tutti temi che ci richiederanno di presidiare
Rispetto ad una disgregazione profonda del nostro Paese a una arretramento profondo sotto profili di civiltà che noi invece pensiamo di avere conquistato
Chiudo allora dicendo che questi temi hanno una rilevanza fondamentali per noi che ne discutiamo spesso a livello nazionale ma guardate che il tema della povertà dell'immigrazione della sicurezza delle diseguaglianze sono fondamentali anche per la politica che tutti noi tutti voi dobbiamo condurre sui nostri territori e allora è fondamentale che in un modo o nell'altro le mettiamo impieghi un processo che ridia al nostro alla alle nostre personale che siamo qua
Ti compresa me che sono ormai sul territorio come tutti voi agibilità politica e legittimità di rappresentanza questo e quello che ci manca di cui avvertiamo una grossissima esigenza
Ed è per questo che noi non vogliamo che leu rimanga bloccato
Bloccato nel singolo nella sua così la possibilità che simula dobbiamo usare che si dobbiamo usare quando leggiamo sui nostri territori in vista delle amministrative in vista delle alleanze in vista delle proposte
Cioè dobbiamo farci capire anche dai nostri compagni di strada sinistre italiane possibile che Laurent un partito hanno del teste degli scritti noi non possiamo aspettare in eterno
Noi abbiamo bisogno che e so chiudendo veramente che nel momento in cui parallelamente si approfondiscono tutti i temi importanti che riguardano chi chi siamo dove vogliamo andare perché abbiamo sbagliato ci diamo anche una organizzazioni questo processo
Va definito con tempi certi perché se no noi rimandiamo rimaniamo in quell'attendismo che non solo fa male alla nostra salute ma ci impedisce anche di dare il nostro contributo positivo al nostro Paese
Ma io Gianni io mi come rende sette minuti
Ma io prendo le cose che mi convincono e sono tante tutte del del della relazione di di Roberto
Il primo facciamo questa Assemblea questa benedetta assemblea va fatta
E va anche costruita come un bel momento di discussione un momento politicamente vivo
Abbiamo visto oggi che
All'assemblea cominceremo ad affrontare alcuni nodi non secondario alcuni nodi problematici tutto aperti
La discussione negli interventi è stata fatta sulla sull'Europa
è una discussione molto impegnativa e assolutamente non risolta io ho sentito anche fra noi accenti se non valutazioni completamente diverse rispetto alla al tasso
Alla modalità con cui noi Dobre dovremo l'anno prossimo approcciarci alla al a questa a questa elezione esame elezione elezioni importanti perché comunque influiranno sul crescita sul trasformazione del delle delle istituzioni continentali dure
Abbiamo dobbiamo ragionare sul tema del del programma fondamentale
In materia in materia economica anche qui si sono sentiti accenti e proposte e proposte diverse
Siamo uniti su un punto che non c'è stato un deficit di radicalità o di improvvisazione
Semmai c'è stato un deficit di vent'indeterminatezza e di Fini Dezza nella nostra campagna elettorale come abbiamo proposto il il tema ma poi
Si deve davvero scavare scavare su quelle che saranno le le le le le politiche fiscalista scavare sul grande tema della ricostruzione di un welfare che mette al centro
è anche questo un tema
Da far tremare i polsi non non non più è solo la dimensione del lavoro ma la dimensione dell'esistenza che è un fatto a sono manifestamente importante a me viene in mente una cosa come possiamo dire
Che dipende da i rapporti di forza sul lavoro
Nell'Italia di oggi è un paese evoluzione
Di dipende da quello se una persona può mangiare bene e avere un tetto sulla testa a me sembra una pazzia ottocentesca che non è più sostenibile in un Paese civile
La
Sopravvivenza non se siamo malati ma se siamo vivi è un diritto umano fondamentale lo dice la Costituzione e quindi ma ma noi non lo ancora non lo non lo presentiamo in in realtà
Il questi questo fa fa fa riferimento il nodo da discutere all'assemblea il nodo del quindi di un programma fondamentale della della sinistra intesa come soggetto
Che al di là della sua autodefinizione da per rappresentare interessi non stiamo rappresentando ormai da tempo bene
Io direi che questa Assemblea comincia il lavoro siamo ulteriormente
Generosi anche perché noi non dobbiamo fare finta non vogliamo fare finta anzi ci vogliamo mettere sulle spalle come abbiamo fatto anche in questi due mesi la prospettiva di
Un proseguimento rilancio cambiamento del Progetto di libere uguale quindi possiamo essere tranquilli nel pensare nella l'Assemblea discusse
Detta l'agenda e tempi e modalità di una discussione larga nel Paese fa un passo avanti organizzativo a cui poi ne devono seguire altri nel più breve tempo possibile ma non credo sia interesse di nessuno
Fare la vicenda con con le manette diciamo per quello per quello che dobbiamo fare nei prossimi mesi liberiamo nel frattempo il simbolo di liberi
è uguale perché è una cosa che non è più sostenibile che almeno a Roma c'è
Il il gruppo parlamentare quindi si può esprimere a nome di bere uguale ma nel territorio nessuno alla legittimità e questo francamente ci toglie dal dibattito politico oppure ci ci mette nel dibattito politico locale in una condizione di minorità spesso di ridicolizza
Quindi avanti avanti perché Progetto c'è e integro la sconfitta sottolinea la necessità di costruire una
Forza politica che rappresenta e interessi e sentimenti della maggioranza del Paese noi abbiamo visto questo la rottura con la maggioranza del Paese non è un'ipotesi minoritaria quella di costruire un soggetto
Due tre quattro soggetti non fanno di più perché il tema è rappresentare chili
Sta male
Chi
Ha retto in qualche modo ma sta peggio de come si stava nel due mila nove e chi sta come stava nel due mila nove del due mila otto ma c'ha figli
E quindi sacche lì ci sarà il piano inclinato della condizione sociale queste categorie ascientifica e sono il sessanta settanta per cento del paese che noi per la sinistra non rappresenta e la maggioranza che soffre una perché
L'opinione
E di di ritorni di massa diciamo opinione che
Una delle maledizioni del Ventennio è stata considerare teorizzare l'esistenza
Della sinistra antagonista accanto a quella riformista della sinistra riformista accanto a quella radicale aggettivandoli OPA che alla fine si è trovata insieme tutta insieme
Sotto il il vento della della destra perché come dire ebbero i classici io credo non ci sia riformismo se non è dotato di una grande forza radicale anti-sistema e non c'è radicalità se il tempo della politica non è ora e quindi si deve si misura con quello che si può decidere in un contesto istituzionale territoriale il giorno dopo chiudo
Noi abbiamo delle difficoltà
Politiche
Sul territorio io parlo di una regione come la Toscana ma mi sembra che
Sarà chiudano Menosso
E non fammi fare sta battuta vi lascio l'elemento abbiamo delle difficoltà noi oggi andremo all'amministrative con l'intera arco di possibilità di combinazione
Delle alleanze dalle
Il centro sinistra vecchio stile fino a raggruppamenti riguardano la sinistra passando anche per la non partecipazione abbiamo una mappa diciamo assolutamente
Lasciata alle dinamiche territoriale ma anche li misuriamo le difficoltà che ci servono oggi per pensare che la sinistra deve essere una è questo il nostro obiettivo che è quello che rimane e della forza dell'esperienza dei liberi e uguali perché nel territorio il Pd i non è che sia migliore tra virgolette e con rispetto di quello che nella discussione nazionale anzi
La dinamica nella democrazia dei rami bassi comunale una dinamica di degrado diciamo della funzione politica ed è difficile da affrontare è più difficile forse nel territorio pensare che
Ricostruire un'alleanza un campo di forze fargli a qualcuno non pensiamo che il nome voi lo sapete meglio meglio di me che che avviene avviene questo
Noi non siamo sorretti
Dice qualcuno parlava bene di crisi della democrazia come un altro elemento nella Samp non siano sorretti da una proposta di rinnovamento per esempio di queste della democrazia nei suoi rami bassi erano in ansia territoriale i comuni sono stati deprivati e noi su questo non abbiamo proposta di fra strumenti non interessano più i cittadini
Ormai le elezioni comunali sono bande di cento cinquanta liste Rizzo su mille abitanti con mille cinquecento candidati è possibile continuare con un con un degrado così cross quindi
Questo il punto
Io Roberto Bolle non non non siamo potuti andare alle case popolari la l'hai sentito
Per onesta ha con i nostri interlocutori che qualche compagno c'è rimasto
Che fa le autogestioni devo dire che ci dicevano presto uno non ci si presenta in campagna elettorale con il volantino sentì si è fatto vedere nei quattro anni e dieci successi prima due se ci mandi uno due famiglie extracomunitarie su comune
Io riesco a gestire l'autogestione d'un palazzo
Perché la civiltà che ho messo in campo che fa sì che io riesca a gestire il bagamento dell'ascensore quello delle spese condominiali la pulizia delle scale un minimo di polizia alla fine io riesco a portarceli se me ne dai due
Sammy Rai quattro cinque famiglie no è il contrario è contraria perché meccanismi ne sono quelli che non costruire una comunità perché la comunità è stata deprivata questa persa mi portano a rinunciare anche all'esperienza dell'autogestione
Datemene due ma il punto politico perché non Pagni sono anche sempre raffinati quelle stanno con le mani diciamo
Nelle nelle nelle difficoltà è sul Comune non può pensare
Lo Stato quindi non può pensare che c'è il momento dell'accoglienza e dell'inclusione poi da è la Fassa e quando comincia la partita che la partita dell'integrazione ci lasci soli eh va sulle spalle del capo del condominio
Il fondo il popolo sarebbe riformista proprio perché era radicale diciamo così
Noi siamo quelli delle mi del del dell'accoglienza e dell'inclusione dobbiamo essere anche quelli dell'integrazione non saremo mai io credo quelle che il respingimento e dell'espulsione presto il nostro sì
Pensieri mai Giovanni
Dopo vent'anni
Siamo un po'tutti stanchi quindi tentano di farla velocemente sono d'accordo con la linea tracciata tale da Roberto
Qualcuno ha detto che la crisi della sinistra in Italia in Europa apertura da tanto tempo
Sembra non avere fine
E qualcuno ha affermato anche che nella metamorfosi del lavoro e delle trasformazioni che sono in corso che può essere individuato il ritardo di analisi che ha ampiamente sottovalutato l'impoverimento sociale
Le conseguenze sulle persone in termini di insicurezza paura inquietudini
E i loro cambiamenti nei comportamenti elettorali
Questo è sicuramente vero tuttavia credo sia utile aggiungere
Che senza una cultura riconoscibile una cultura politica riconoscibile la politica stessa vive di vita artificiale
Anzi dire che con il vuoto dalla cultura manca un'anima che ci si dibatte soltanto per sopravvivere dentro l'egemonia culturale altro voi
In questo quadro le sinistre moderate radicali sono a rischio avanzato di il rilevanza e di influenza nella determinazione dei destini individuali e collettivi
Dei soggetti cui pure dichiarano di voler essere punto di riferimento
Non esiste in sostanza una moderna visione in grado di produrre fascinazione di cementare ciò che un un tempo avremmo chiamato un nuovo blocco sociale
La dura verità che qui ha espresso da questa tribune Fratoianni
Facoltà per quella che
Sostanzialmente la sottolineatura che senza una cultura politica comune
Non basta l'assemblearismo per risolvere i problemi
Negli ultimi decenni abbiamo registrato che la destra ha avuto ha vinto sul piano culturale del riuscito ad imporre una nuova egemonia e noi abbiamo perso la nostra autonomia culturale
Le tradizionali idee socialiste sono state espunte costantemente tra i programmi politici della sinistra
E se guardiamo bene le cose
Nella sostanza noi abbiamo assistito inconsapevoli e disattenti credo di avere un tratto comune di pensiero con questo con Fassina
Alle norme aumento delle disuguaglianze senza rendersi conto che erano il prodotto inevitabile del capitalismo liberista
Del tutto insensibile ai diritti dei lavoratori e alle loro condizioni di vita
La stessa crisi del due mila sette
Non è stata compresa interpretata come esito inevitabile dei meccanismi economici messi in atto e non si sono tratte le necessarie conseguenze quindi per me
Oggi è il tempo per un recupero di identità e di cultura tanto più oggi che l'ideologia liberista e chiaramente messo in crisi assediata e insidiata
Dalle posizioni di di neo isolazioniste regressivo reazionarie quanto si vuole ma che danno alla gente l'impressione l'illusione che qualcuno si sta occupando del loro interessi
Questo dovrebbe essere il nuovo campo d'azione in Italia in Europa il problema non è tornare al passato oggi vanno cercate e trovate soluzioni che interagiscono con la nuova dimensione globale e sovranazionale dei problemi
La crisi della sinistra italiana che va inquadrato insieme a quella di tanti soggetti nei paesi europei si colloca in questa dimensione
Questa perdita di influenza viene da lontano io sottolineo brevemente solo tre fattori incapacità ridurre le disuguaglianze sociali
Con la caduta del muro di Berlino sono venute meno le forze politiche non solo quelle comuniste e sindacali capace di creare rapporti di forza utili a favorire una redistribuzione più giusto della ricchezza prodotta infine la globalizzazione ha fatto saltare il quadro dazione di riferimento della sinistra europea cioè lo Stato nazione in cui si produceva si distribuiva la ricchezza se bisogno quindi a mio modo di vedere di un'azione sul piano sovranazionale per canalizzare la globalizzazione fronteggiare le sfide globali
Forse su questo abbiamo opinione un po'diversa è la mia opinione che l'architettura europea oggi la precondizione dell'azione politica della sopravvivenza della sinistra
Senza un'Europa politica ogni governo di sinistra a livello nazionale condannato al fallimento perché non dispone degli strumenti necessari in primo luogo economici per mettere in atto le sue politiche
Se è vero che gli strumenti che abbiamo oggi creano una serie di problemi abbiamo di fronte a noi un bivio o decidiamo di tornare ad un suo peronismo nazionale o facciamo il salto di qualità l'omaggio l'integrazione politica europea
Lo dico a a Stefano perché io risponderei no
All'allargamento alla Macedonia e i Paesi dei Balcani occidentali
Ma questo significa sostanzialmente proporre in agenda che noi commisurato ad un maggiore il processo di approfondimento di integrazione europea non lasciate così le cose perché altrimenti il rischio e sostanzialmente di avere una situazione non gestibile infine e chiudo
Per questo io credo che vadano ripensati orientamenti strategici che fin qui hanno ispirato le forze di sinistra negli ultimi decenni e non c'è dubbio che nella situazione attuale
Bisogna pensare al recupero in qualche modo di una nuova strategia e non certamente ad un bravissimo post mortem magari nella nuova versione ma freudiana riappare quanto mai anacronistico
La sinistra e i socialisti europei devono seriamente interrogarsi su tutto questo impegnarsi nella costruzione di un soggetto politico europeo all'altezza di queste sfide con una classe dirigente adeguata e capace che oggi purtroppo si fatica ad intravedere
In questo quadro giusto ovvero l'ho detto privatamente prima a Gianni Cuperlo ma noi abbiamo un problema serio si stanno predisponendo in Europa
I calendari per individuare il candidato i diversi candidati delle forze politiche e quindi anche dei socialisti europei
Credo che noi dovremmo dare un'occhiata da vicino a questo regolamento che si sta definendo
Ma nello stesso tempo che imbonimenti che stanno venendo avanti che portano in qualche modo a identificare Pierre Moscovici siccome il possibile candidato dei socialisti europei
Sarebbe una grave scelta sbagliata
Garrone grave perché non perché ci sono particolari opinioni
Personale nei confronti di Pierre Moscovici si
Non è solo espressione di un partito socialista che ormai al cinque sei per cento in Francia il problema è che lui il commissario che ha gestito la politica economica in Europa e pensare che i socialisti europei possono presentarsi con un candidato del genere vuol dire farsi del male da soli
E l'invito che faccio ovviamente al Partito Democratico che questa discussione l'apre il più rapidamente possibile con noi e proprio per cambiare il corso delle cose grazie Antonio
Oggi Giovanni poi il running poi il sasso allora
Stiamo andando verso la fine
Abbiamo già alcuni compagni e amici che hanno rinunciato Spinelli Busi lucky latino abbatte russo
Ovviamente mi affido album su come dire alle disponibilità di altri rispetto alla necessità diciamo di trovare di avere un tempo diciamo rapido per concludere grazie Simone appartiene a me
è un acido poche settimane fa un bellissimo film documentari di un regista bolognese che si chiama Lorenzo Stanzani che racconta la storia la vicenda umana la vicenda
Religiosa di del cardinale Lercaro vescovo di Bologna che inizia a essere arcivescovo di Bologna nei primi anni del dopoguerra dove sfida Dozza il Partito comunista nell'egemonia tra i tra gli intellettuali ma soprattutto tra gli operai tra i braccianti e arriva fino alla fine degli anni Sessanta attraversando una stagione molto importante anche nel rapporto tra i comunisti e cattolici è il clima
Del convegno di Bergamo di Togliatti del del Concilio Vaticano secondo e e arriva Arca conclude la sua esperienza di dialogo non più di scontro con i comunisti
Con nella guerra del Vietnam quando in una ultima omelia Keller caro pronuncia scritta insieme a Dossetti Lercaro dice
La Chiesa non può più scegliere la via della neutralità deve scegliere la via della profezia
Inutile dirvi che Lercaro che fu nel Concilio per Paolo sesto l'uomo della riforma liturgica dopo due settimane venne rimosso e non assegnato ad altri o uffici o di incarichi nella chiesa
Ma quello che io penso ed io ricordo ricordato Lercaro non perché papa Francesco
Poche settimane fa torna a Bologna con la Chiesa di Bologna per sanare quella ferita ma perché penso che quelle parole la via della Chiesa non può essere neutralità ma deve essere la profezia sono parole che parlano di noi
Cioè parlano di quello che la sinistra europea e dentro al sinistro per la sinistra italiana dovrebbe essere in grado di dire una profezia laica un'anticipazione una visione esattamente come Cuperlo prima ci ricordava la disponibilità di una grande rottura rivoluzionaria di paradigmi di mentalità di storia ecco io penso che dopo il voto del quattro marzo noi abbiamo sentito troppi silenzi e troppe sottovalutazioni rispetto alla profondità
Della crisi come si fosse sufficiente un maquillage no fare un tagliando la macchina ripartire senza capire invece come bene ha detto speranze molti interventi prima di me che siamo alla fine di un'epoca è finito un mondo finisce il ventennio
Della sinistra delle élite della sinistra delle classi alte della sinistra che in qualche modo gestisce
In maniera sbagliata le politiche della destra lei fa al posto della destra però attenzione questa è una parte dell'analisi
Perché perde dentro questo mondo che finisce anche la sinistra radicale suicida nella propria irrilevanza nella propria capacità soltanto di testimoniare un punto di vista diverso ma inefficace
Lontana dalle passioni dal disagi dalla sofferenza vittima del suo narcisismo ecco se ne facciamo soltanto un pezzo di analisi ha perso il PD
E non capiamo perché noi e altre forze una sinistra invece hanno preso un sesto dei voti che ha preso il Partito Democratico
Ed è fallito quel quel mondo è finito quel mondo crolla quell'impianto crolla quel campo ma all'alba del nuovo mondo che si affaccia ancora peggiore
Io non son d'accordo con Nicola Fratoianni vedremo i provvedimenti del governo vedremo perché la la nuova scuola
Di blocca avrebbe parlato della Histoire reperimenti iella contro la lunga durata a me interessano i processi della lunga durata non negli episodi la tattica parlamentare
Se riescono a trovare l'accordo sull'ex capo dei servizi segreti ex capo di gabinetto di Andreotti oppure no a me interessano i processi di lunga durata
E la convergenza oggettiva di interessi complementari tra la destra Lepini stadi Salvini e il Movimento cinque Stelle è un dato strutturale con il quale ci confronteremo nei prossimi anni
Quindi oltre che essere preoccupato per un bipolarismo
Da cui viene cancellata la sinistra ho paura di un blocco storico organico nuovo
Di cui la guida non è Di Maio non è Di Battista ma è Salvini perché meglio di altri interpreta la pancia di processi profondi che si stanno che si stanno determinando in questo Paese allora quale deve essere concludo rapidamente la nostra Profezia io dico tre cose e tre necessità molto semplici e molto precise la prima a rischio di apparire astratto
Serve come dicevano altri compagni una cultura politica precisa non la somma io velata di suggestioni una cultura politica un punto di vista sul mondo preciso che faccia perno sull'Europa
Perché io penso che si possa criticare profondamente la linea politica dei sovrani visti di destra
E Allo stesso tempo sfuggire alla tenaglia della tecnocrazia degno liberalismo io posso e voglio essere alternativo a Salvini e Cinquestelle senza per questo sentirmi parte di una visione sbagliata
Di carattere moderato di Carate neo liberale che pensa ad un europeismo che ha fallito si può essere da una notizia e compagni
Della mozione sopranista si può essere europeisti e di sinistra si può credere in una nuova architettura costituzionale dell'Europa e al contempo criticare le politiche
Che hanno fatto sin qui coloro i quali hanno gestito i processi europei secondo elemento serve un campo vado veloce perché non voglio togliere tempo un campo per me è un'ossessione ma è lì a Mila mia cultura politica che mi impone di dirla così
La suggestione del quarto polo è sbagliata ed è finita
Noi dobbiamo ricostruire un campo di forze largo democratiche progressiste che rompa la tenaglia tra la destra e Cinquestelle o peggio ancora saldatura di questo blocco noi non possiamo fare il controcanto al Pd quella politicismo quella subalternità
Sfidiamo chi in Italia si sente parte di una cultura
Di una tradizione e soprattutto vuole ricostruire qualcosa di alternativo che punti al governo da qui a qualche anno
E facciamolo con i nostri valori con le nostre parole d'ordine servirebbe un big bang dice bene Rosi Bindi servirebbe che il Pd si sciogliesse
Così come servirebbe che tutte le forze politiche della sinistra si sciogliesse ero dopodiché noi facciamo il nostro passo iniziamo da noi
Dentro questo campo costruendo un partito e ancora non capisco concludo
Perché a Nicola Fratoianni che un partito c'è la sinistra italiana l'idea di partito faccia così paura
Facciamo così o o pensi che il partito ha Khalifa al Thani cose come l'ha detto una conta nominalistica tra gruppi dirigenti
Io penso ad un partito come intellettuale collettivo come gruppo come comunità come collettività ti fa crescere dal basso verso l'alto la responsabilità della direzione politica
E visto che sento parlare appunto di assemblee di processi lunghi in Conconi tredici discussioni che rischiano di essere sedute di autocoscienza
Io chiedo come dice il Vangelo
Sia il tuo sì sì sia il tuo no no e cioè noi chiediamo un'Assemblea di un liberi eguali a fine maggio e chiediamo che lì inizi la discussione per costruire un congresso di un partito
Io penso che tutte le forze che con noi hanno fatto libere eguali
Ci devono dare una risposta precisa non sulla necessità di un processo dei prossimi vent'anni ma sulla disponibilità a costruire con noi un partito della sinistra perché atteso che in qualche modo che l'obiettivo che abbiamo di fronte la necessità e l'esigenza come abbiamo detto di cambiare tutto sia molto più forte molto più importante di qualsiasi altra cosa grazie buona fortuna a tutti
Sì indegni file Fassino
Ringraziamo Roberta Agostini per aver rinunciato
Nel caso ce ne fossero anche
Considera anche il tempo
Vorrei
Condividere con voi alcune perplessità
La prima
Siamo stati silenti abbiamo chiesto scusa
è vero
Il problema è perché
E il perché per me è abbastanza chiaro
Peraltro in questo dibattito
Sarà la mia storia
La mia esperienza
Questa contrapposizione tra base e vertice non mi convince
Lo dico esplicitamente
Perché l'ho detto prima un compagno
Ma siamo davvero convinti che il problema sia semplicemente qua
Cosa sta succedendo in queste elezioni amministrative
E qual è la dinamica di questo soggetto politico
Che vogliamo costruire nel territorio
E ci siamo tutti nel territorio
Conosciamo
C'è una dialettica difficile la ragione per cui siamo stati responsabilmente silenti e che ci sono dei nodi politici che non abbiamo sciolto
E che non abbiamo risolto
Come peraltro nella dialettica è venuta anche qua
Allora alcuni punti di Gene del nostro dibattito primo
Sì siamo stati subalterni al liberismo alla cultura della globalizzazione nel tentativo di provare governarla siamo stati sconfitti questo siamo in generale
Dalla sinistra radicale
Alla centrosinistra
In Europa e nel mondo
Ma anch'io sono d'accordo con forma non è che abbiamo sbagliato tutto e
E non è che adesso la nostra dialettica
Si realizza sul fatto che ricominciamo daccapo
Qua ci stiamo dicendo che è cambiato il mondo
Ok è cambiato il mondo
Siamo consapevoli delle conseguenze di questo forse ancora no
Mi ci metto per primo io
Il primo grande problema secondo me
Mettersi al lavoro come è stato detto da qualcuno su una nuova cultura politica di un nuovo soggetto della sinistra non si fa un partito
Alla ricerca spasmodica di una data che si risolve il problema politico
Vogliamo affrontare il tema del lavoro
Ma siamo su sicuri che il nostro problema sia semplicemente quello di dire e di chiedere l'abiura sul job Barks
No per meno
Dobbiamo cominciare a ragionare sulla rappresentanza su nuove forme partecipative su un'idea di proprietà in relazione alla critica del capitalismo ragionare
Se come affrontiamo il grande tema della rappresentanza abbiamo fatto tutti la campagna elettorale qui io vorrei così raccontarvi due piccole esperienze la prima
Sono andato in un'azienda
Straordinaria
Innovativa un contratto
Bellissimo
I lavoratori
Della Fiore
Mi ha detto guarda di qua c'abbiamo un problema
Qual è questo problema evidenziato mi ha detto guarda che abbiamo fatto un po'di conti
E con la flat tax
Rispetto al contratto che abbiamo ci guadagniamo
E bravo e e ho risposto ma guarda che qui salta il sistema solidaristico il sistema universalistico il Welfare
E lui mi ha risposto
Ma noi Welfare c'abbiamo i web fare azienda male
Attenzione attenzione che dopo tanti contratti non firmati
Si firma magari un contratto dove entra a piedi pari sulla nel far il tema dell'universalismo della solidarietà nel lavoro salta
Allora allora
Allora ecco questo è un punto su cui doppia fare una discussione e scegliere poi incontro ragazzo
A chiamata quella lavoro a spina
Che mi racconta la sua storia
Noi
Figlio di un imprenditore piccolo imprenditore edile azienda fallita bisogno di andare a lavorare
Fa giurisprudenza
Lavora
Dieci ore
Dodici mantiene pagano solo otto
Cave
Finiscono taglio l'esempio
Comunque no non vi voglio lasciare sospesi sull'esempio quando io gli dico quando io gli dico guarda dobbiamo battersi per i diritti
Quel ragazzo mi dice cosa sono chi diritti
Cosa voglio dire
Non riusciamo a costruire qualcosa di nuovo
Senza a vedere uno spessore culturale i vorrei dire ideologico per provocazione
Che sia in grado di costruire un punto di riferimento che riesca ad evitare che il mio punto di vista sia l'unico punto di vista e non si è in grado di costruire una sintesi più alta questo il problema che abbiamo
Secondo vero chiedo scusa ma fatemi dire ancora due cose sole
Secondo
Una discussione di merito
Allora io sono d'accordissimo
Mi sembra che il PD bloccato si sia assunto una responsabilità gravissima rispetto al s'alla saldarsi
Di lega e Movimento cinque stelle io sarei più cauto parlare di bipolarismo vedremo
Ciò che è cambiato radicalmente e il modo di pensare delle persone
Molto più rapido secondo me sarà il processo non raccontiamo come ci è già capitato più volte si apre un ciclo oggi che durerà vent'anni trent'anni non lo so
Dal punto di vista politico so che invece cambia tutto l'immaginario collettivo e il modo di pensare di vedere se stessi rispetto al rapporto con lo Stato con la società e con le istituzioni
Allora se
La nostra prima battaglia qui ed ora
è questa
Sì passasse l'idea secondo la quale lo scontro è il bipolarismo oggi è tra
Populisti ed europeisti
Siamo morti
E da questo punto di vista questo è il primo punto su cui dobbiamo incalzare il PD per quello che e attenzione visto che sento la vostra e la nostra sensibilità l'identità nostra non si costruisce in relazione a quanto siamo distanti dal Pd è un'ossessione non siamo reduci chiaro che han cercando di costruire qualcosa di nuovo
E per questo vorrei dire a Gianni
Gianni sono d'accordissimo contento
Cominciamo subito questo lavoro però provocatoriamente ti dico una cosa
Io penso
Che
Le ragioni fondanti
Deriva scelta
Che noi abbiamo fatto qui io credito ho creduto profondamente
Cioè il Pd
Si siano risolte nella chiusura della fase storica di cui tutti noi abbiamo parlato
Ci siano risolte abbiamo bisogno certamente di un grande soggetto
Di un grande soggetto politico
Ma quelle ragioni su cui sono nate ieri è nato il PD Gianni
Ce le ha cambiate la storia e la foto del quattro di marzo ha chiuso questo dibattito a me non interessa
Che cosa fa a me non interessa che cosa fa Renzi non mi interessa nulla di
Finché
Essa costruire dei
Qui e Dora
Per realizzare un progetto che che un soggetto politico
E di questo dobbiamo per questo consapevolezza leu non è sufficiente è chiaro non è sufficiente
Non essersi diamo l'organizzazione che abbiamo risolto il problema è a monte Leon una sufficiente passa non siamo autoreferenziali noi abbiamo bisogno di ridare luogo ad un confronto ma un confronto vero
Lo ha detto con un compagno prima
E ne sono convintissimo
Io sono sempre stato da una parte nella mia vita
E anche quando faceva il movimento degli studenti ero contro ha un'idea assemblearista
Non è l'Assemblea che si risolve questi problemi non è l'Assemblea
Non è semplicemente
Sfogliare la margherita
Su il voto su questo o su quel punto se non abbiamo una cultura comune
Non andiamo da nessuna parte
Vinca vinti abbi vinti ac
Concludo con questo
Citando Rossi su cui sono d'accordo sorto accordo su un passaggio
Nel disastro del quattro di marzo c'è un disastro ancora più grande
Non esistono più le regioni prossimo
Chiaro
Io dico
Almeno per quello che riguarda me personalmente
Non accetterò mai una logica nella quale pregiudizialmente noi decidiamo di lasciare campo libero destra è al Movimento cinque Stelle non l'accetterò mai
Ah ma questo vuol dire delle cose vuol dire sporcarsi le mani vuol dire confrontarsi per costruire un processo di cambiamento vuol dire trascinare un pezzo di soggettività
Politica che in quelle regioni si chiama PD verso un'altra direzione
Questo fa parte della nostra missione
Io sono d'accordo
L'accordo con la relazione di speranza ma per dare deve essere chiara una cosa
Non c'è più Nicola che ha fatto un ottimo intervento
L'ho apprezzato ma per me deve essere chiara una cosa
Io voglio sapere
Nel momento in cui costruiamo il nuovo soggetto politico quale la sua funzione storica in questo Paese
è la funzione storica per me ricostruire il campo dei progressisti dei democratici in questa crisi di democrazia e sociale in cui la
Debolezza della sinistra porta un ulteriore avvitamento di quella crisi sociale democratico
Ma i rifiuti
Grazie dunque sulle alture del Golan ma poche centinaia di chilometri dalle nostre coste si sta consumando una parte drammatica di una strategia scellerata contro la pace
E contro l'ambizione di stabilizzare aree del mondo tradizionalmente travagliate e per quanto la mia considerazione potrà apparire cinica
Era una grande occasione una grande occasione per gruppi dirigenti che si sono opposti a Renzi in questi anni dentro e fuori il PD per uscire dall'angolo in cui si sono confinati
Misurarsi con un discorso alto sull'ordine da dare al mondo organizzare organizzare una mobilitazione per la pace o che so di sostegno al governo iraniano avrebbe forse aiutato anche a misurarsi con la portata della catastrofe che ci ha travolto e che da sessanta giorni nascondiamo tutti senza eccezioni
Dietro un'interminabile sequenza di frasi di circostanza
Ma forse esiste anche un nesso stringente dall'incapacità di raccontare dove va il mondo e l'inadeguatezza di governare anziché subire come dobbiamo riconoscere di star facendo la fase che si è aperta il quattro di marzo
Ed è una fase che comporta il rischio concreto questa durante questa giornata è stato ricordato nel corso di più interventi di una saldatura che denunciava con una straordinario
Anticipo e con straordinaria preveggenza un vecchio dirigente della sinistra italiana scomparso poco più di un anno fa di una saldatura tra reazionari egli impropriamente detti populistico
A dire il vero qualcuno lo ha capito molto bene la vede come un'opportunità la vede come l'opportunità di avviare una fase che quanto meno nell'immaginario di un pezzo del nostro mondo Possa depositarsi come una di polarizzazione di fatto del quadro politico tra forze anti-sistema sfasci viste e il buonsenso la difesa dell'azione di governo di questi anni l'europeismo di maniera e quel che ci siamo ricordati anche qui durante questa aggiornata e se quest'operazione a quell'uomo che a cui bisogna riconoscere grande coraggio oltre che accusare di grande forse troppa disinvoltura se quell'operazione dovesse arrivare in porto io spazio per la sinistra dentro o fuori il partito più grande francamente non ne vedo e se di spazio ce ne sarà sarà uno spazio residuale
Io penso che non avere capito fino in fondo che dal cinque di marzo il terreno di battaglia politica sarebbe stato la disarticolazione del fronte dei vincitori sia stato un errore grave
Badate bene siamo tutti consapevoli che non avremmo potuto cambiare l'esito di quella partita quel qualcuno che l'intuizione l'ha avuta
A nome dei dalla sua che vanno ben oltre le pur ragionevoli posizioni di buonsenso che possano che possono essere espresse in altra sede
Ma questo sia avremmo comunque potuto far qualcosa e non poco avremmo potuto avanzare proposte mirate su cui incalzare l'apertura di un dialogo che fossero lontane tanto dalla rivendicazione vuota dei mille giorni
Ma anche considera consentitemi di dirlo dalla timidezza del nostro programma elettorale che si è distinto uso parole dure e credetemi e me ne dispiace per sciatteria e approssimazione
Su quella base avremo anche costruito probabilmente un terreno di battaglia politica capace di andare oltre le nostre sigle io son d'accordo con tutti coloro che hanno riguardato la loro reciproca insufficienza
E avremmo potuto in quella sede dare un primo colpo alla narrazione interessata di un blocco in forme composto da un schiera di barbari Proto fascisti senza distinzione alcuna tra di essi fin qui la partita non solo l'abbiamo terza ma io penso che non l'abbiamo nemmeno fino in fondo giocata e difatti stiamo vivendo queste settimane i reciproci IRNA reciproci ripieghi
Nel Pd io vedo con preoccupazione riprendere quota un certo dibattito sull'Unità non è chiaro
In realtà per fare cosa e continuo meglio è chiaro ma ad uno e non ad altri e in casa nostra l'improvvisa partenza almeno così pare della legislatura ha per il momento allontanato il convitato di pietra di tutte le nostre discussioni
Che è quello delle alleanze
Io dico una cosa su questo fermiamoci prima ancora di cominciarla quel discussione
E pensiamo prima a superare la distanza che abbiamo pagato nelle urne tra la giustezza delle analisi che abbiamo proposto e il punto di caduta politico che a quelle analisi abbiamo dato se come è stato giustamente ricordato pensi che lo Stato debba di acquisire un ruolo nella conduzione della politica economica non puoi limiti limitarsi a dire genericamente che ci vogliono più Investimenti ma forse dovresti avere il coraggio di andare sotto una grande impresa a sostenere la necessità della nazionalizzazione degli asset strategici del Paese
Si dice che Europa sì ma non così seri e prometti una rivisitazione è una riforma dell'assetto europeo per come oggi si configura non puoi cavartela con quella descrizione ma forse devi avanzare la più feroce legge anti delocalizzazioni a difesa dell'impresa e del lavoro italiani senza regalare questa bandiera
Al dibattito e alla propaganda di forze che ci sono molto lontane
Se dici giustamente che il Welfare vive una fase regressiva nella sua capacità di coprire fasce quanto più larghe
Di popolazione non puoi limitare atti a dire che ci vogliono più risorse ma devi anche indicare dove andarle apprendere
E io penso che noi dovremmo dire che quelle risorse vanno prese a quel dieci per cento di popolazione che detiene il cinquantacinque per cento della ricchezza nazionale perché a chi propone lo straniero come responsabile di una condizione di grave difficoltà non si risponde descrivendo un'immaginaria Società pacificata dove tutti un domani
Staranno bene senza veder toccati i propri interessi ma si risponde indicando il nemico vero il privilegio la rendita l'accentazione di ricchezza e su quello impostando una battaglia politica
Capace di darti un'identità che ti dia anche poi modo di giocare della fino in fondo quella partita
E se esiste quella nettezza programmatica quella nettezza programmatica e di orizzonte secondo me
Gianni faceva bene a ricordare che non abbiamo tanto bisogno di un programma di governo quanto di qualcosa di più che sia anche capace di ridefinire il la nostra ragion d'essere
Beh ma se esiste quella nettezza gli accordi tecnici sull'uninominale guardate lì puoi fare anche con il demonio ma Setúbal Betti banalità su più investimenti più sanità più scuola
Sia che tu sia lei sia che scegli di definirsi per contrarietà qualcun altro
Sarai destinato ad una fine ingloriosa
Ora
Avrei voluto dire dell'altro su questo il tempo stringe e mi avvio alla conclusione
Su cosa sarà di questa nostra comunità noi abbiamo la responsabilità di mettere a disposizione il piccolo patrimonio di militanza di elettorato a disposizione dicevo della ricostruzione della sinistra italiana
E dobbiamo farlo facendo emergere quella nettezza programmatiche d'orizzonte a cui accennato nell'unica dimensione in cui essa può emergere compiutamente che non è quella di un comitato dei saggi ma in un processo di democrazia radicale che definisca un progetto politico e legittimi un gruppo dirigente in grado di darne piena interpretazione oggi ci si dice che lo si vuol fare
Di questo ringrazio Roberto e diversi degli interventi che mi hanno preceduto ma dico anche un'altra cosa dico che è tardi forse non troppo ma le scuse non è che non bastino a mio avviso non servono
Noi dobbiamo riconoscere la ragione di fondo di quei ritardi e di quei silenzi di quei ritardi e di quei silenzi che hanno segnato queste settimane
E che secondo me sono e stanno negli errori che abbiamo commesso prima del quattro di marzo
Dentro l'articolo uno sostituendo una discussione vera sul perché il per come di quel che stavamo facendo l'inseguimento una leadership che apertamente disprezzava il nostro progetto politico poi liberi uguali
Sostenendo o meglio la dico in modo più breve spegnendo le aspettative iniziali in un revival della Sinistra Arcobaleno
Fatto di non detti ipocrisie e ansia di autotutela di un pezzo di gruppo dirigente uscente io lo dico senza polemica guardate e davvero dico di corsa
E non con il tono che vorrei essendo il tempo a mia disposizione esaurito
Fate presto a definire i tempi e i modi di questo processo costituente
Perché la necessità di un congresso non è dettata solo dalla necessità di darci una funzione nel quadro politico italiano
Ma perché io temo si sia rotto in quei passaggi che ho troppo rapidamente ricordato il rapporto di fiducia tra un gruppo dirigente e la sua comunità
Ed è quando quel rapporto si incrina che una comunità rischia di perdersi non rompendosi non dividendo sino scindendo sì
Ma giorno per giorno silenziosamente spegnendosi
Non consentiamo lo non tanto per noi che pure meriteremmo qualcosa di più
E chiudo davvero
Ma perché in questo quadro disastrato chiunque senta una responsabilità verso la sinistra italiana
E la sua storia sa che per quanto poco rappresenti anche quel poco eh indispensabile per ridefinire il profilo di quel campo
E io confido che tutti condividiamo questa consapevolezza che in questo senso ci metteremo al lavoro a partire da stasera grazie
Il io imponendo ai fini
Ritiene il
Si intende abbia rinunciato Basilea
Proprio perplesse io penso che come dire la riunione di oggi davvero sia stata utile perché c'ha fatto fa un punto avanti in avanti rispetto a quello che eravamo alla nostra discussione
Cioè è stata in grado di fissare che il problema fondamentale tale per darsi una ragione di esistenza è quello di mettere a fuoco che cosa vogliamo essere tu sul terreno dell'asse politico culturale e ideologico
Questo è il punto di è il punto il passo avanti che abbiamo compiuto che non si risolve soltanto nel fatto che noi parliamoci chiaro chiamiamo a votare anche un settore largo dei nostri compagni dei nostri amici ma che fissa quella che dovrà essere lo scopo della nostra soggettività politica
Se è così io però penso che dobbiamo fa un'analisi che vada fino in fondo se domani si trovava a presentare la situazione per come io vedo ossia il rischio di una saldatura tra populisti e reazionari
Però diciamo credo che malgrado abbia queste paure ci siamo fatti in più
Cioè il bipolarismo che abbiamo di fronte età quelli che vogliono il pilota automatico sostanzialmente sì
E quelli che invece si lamentano del pilota automatico tutti insieme questi non ci sono le forze sistemi anti sistema c'è il sistema e l'opposizione di sua Maestà queste il tutto
E io credo che su questo esito del voto si sia riversato un disagio che poteva avere inizialmente un'appartenenza di sinistra ma che oggi non si riconosce più come domanda di sinistra questa novità
No l'azionista in Italia l'impressione che ho io è che non abbia più una base di massa e che quindi quello che dobbiamo costruire non è la ripresa di qualcuno come si diceva è la costruzione ex novo di un progetto politico allora per essere chiari che cosa vogliamo fare l'è un due secondo me la strada non è questo lo dico e non può essere neanche evocare la costruzione di un campo democratica e progressista
Trovo più convincente più comprensibile parlare di un nuovo soggetto politico di un nuovo partito che voglia rappresentare le istanze dei subordinati delle classi popolari subordinate
Se diciamo Partito dei Lavoratori forse qualcuno ci capisce e si mette in sintonia se votiamo delle sigle io penso che rimarremo in una condizione di debolezza
Il che significa fare operazioni complesse incerto
Perché il mondo del lavoro non è più quello di una volta e spiegare a lavoratore a spina piuttosto che a quello che deve contattarsi Dargaud ritmo come si dice attendersi da loro che si mobilitino è molto difficile
Però è possibile a mio avviso provare a spiegare che la loro condizione di crisi non è semplicemente colpa dell'immigrato o del o o prendersela col fatto che un parlamentare dopo guadagna troppi soldi cosa magari anche vero
E io credo che sia possibile spiegare agli che quello che vivono non è un giallo senza assassino
è individua invece ha intenti del conflitto io credo che questo sia possibile
Però se è così cari compagni proviamo a fare un po'come faceva il bambino nella favola di Andersen a dire che ora è nudo ed io le cose anche un po'provocatoriamente con l'accetta secco così e sequestra al nostro progetto
Noi non potevamo andare a parare in una sorta di riproposizione di un'alleanza che aveva un sapore di un di una come dire di una coalizione che aveva più saporita al partito dei Verdi al Partito d'Azione tutta trattata sui diritti civili
Forse noi non avremmo dovuto pensare dicono di costruire in superficie un'unità sulla leadership di una brava persona
Che proviene dall'establishment forse avremmo dovuto ha fatto dovuto provare a chiedere a uno come Baldini di fare il leader di una nuova aggregato politico lo dico provocatoriamente ma così ci capiamo diciamo così
Credo anche
Di non essere d'accordo con quello che dicevano Fornaro piuttosto che Vasco Errani non so anche io ho che in governi di centro sinistra dell'Ulivo sono un'altra roba da Renzi
Ma cavarsela soltanto dicendo che c'è la crisi internazionale dalla sinistra rischia di essere una scorciatoia
Quando noi dall'ottantanove al novantuno noi dico come tradizione politica
Mettiamo fine al pc e ai costruiamo un nuovo partito sulla base del nuovo inizio ed è la dissociazione tra Movimento dei lavoratori e sinistra
E mettiamo le fondamenta per quello beh è una parabola che Bassini ai suoi inizi il PD non si non si costruisce sulla base non sia mai costruito sulla base dell'unità tra de due grandi tradizioni popolari di critica anche del capitalismo la base del PD è il partito radicale di massa
Questo è stato
Ed è evidente che si potesse andare a parare il di quindi io credo che questo ci interrotti dal punto di vista del combinato disposto tra il personale politiche lei come le idee che esprimiamo e credo che qualche elemento di rottura
Oltre che di mediazione senza la delegittimazione di nessuno ma qualche elemento di rottura vada introdotto dura ultimissimi Flash questione del rapporto con il Pd qui si commette a mio avviso un errore radicale
Non è che se parlo con il Pd né di vento subalterno il problema che noi abbiamo vissuto è che qualcuno di noi pensava di fare un partito per recupera un pezzo di un altro questa devo è fondamentale
Se non però invece fuori da questo disegno immaginiamo che si agiti secondo me di una gruppo dirigente che non nella base perché ho mai quel partito appreso secondo me una piega nel complesso irreversibile
Però se noi pensiamo che si agiti in una fetta di o cultura milita ai blu e gruppo dirigente sensibilità più convergenti con lei no
L'oste istanze possiamo mettere in campo un principio anche federativo di discussione
Credo che questo non abbia niente a che fare con la subalternità nei confronti del Pd anzi tutt'altro è la costruzione di un campo diciamo così alimentato da energie diverse da posizioni diverse finisco dicendo una cosa
Noi però ho detto prima che l'opera e che dobbiamo spiegare ai nuovi subalterni di non prendersela con l'immigrato noi però dobbiamo anche sapere che non ce la facciamo a leggere Tutino e tutte le esigenze diciamo così che c'è una parte di cento popolare che noi dobbiamo rappresentare che vive ci piaccia o non ci piaccia
Con adesione alcune esigenze comunitarie di protezione si cui tali cosa vuol dire fare la politica della destra certo che no
Però io credo che a me è chiaro il punto di vista dal quale ci mettiamo
Ci possano anche consentire talvolta di vivere più spregiudicatamente non soltanto le alleanze ma anche come dire elementi di realismo nel nel caratterizzare la nostra proposta politica
Grazie
Contento e considerando che avevamo se tenuta microfono considerando che avevamo detto che alle sedici avremmo votato e considerando che alcune compagnie alcuni compagni devono orientare anziane una proposta
E ci sarebbero ancora uno due tre quattro cinque interventi proporrei all'Assemblea di iscrivere alla prossima assemblea nazionale per primi questi cinque compagni perché qua sane intervenire e anche lei verso le conclusioni dopo questo intervento per permettere a tutti dopo aver votato di ripartire
La sofferente ricerca dopo il voto del quattro marzo delle cause della sconfitta elaborato tra gli altri tre motivi principali
La incapacità delle socialdemocrazie europee continentali di per vedere o comunque contenere gli effetti della globalizzazione
Una addebito molto severo il cui rigore però credo sia anche il figlio del tipicità delle analisi postume pendenti da vicino
Gli effetti delle politiche economiche e sociali del governo e Renzi da ultimo l'inadeguatezza sotto il profilo dei contenuti degli interprete la proposta di liberi e uguali quest'ultimo profilo credo giustiziato da una generosa ammenda di Roberto Speranza
Però nello svolgere questa ricerca quello che mi ha colpito di più nelle tante assemblee che ho frequentato che sullo sfondo si è svolto un ragionamento molto Anco ancora più sofferto addirittura drammatico di tipo identitario cioè si è posto il problema della identità della sinistra problema che si è scandito al suono della domanda quali interessi vogliamo rappresentare questa ricerca identitaria è andata in conflitto ha incrociato inevitabilmente la funzione storica del Movimento cinque Stelle
Che è sembrato ripeto è sembrato offrire una risposta indicando nei titoli del proprio programma temi di matrice socialista alla domanda
Di sinistra che è venuto ad uno Società bisognosa di protezione assistenza
Di questa chi addirittura i più scettici hanno preconizzato che non si articolerà più il dibattito politico
Sulla verticale destra sinistra ma addirittura che sì profilassi uno schema di rapporto sistema antisistema
E che addirittura la fosse alle porte una nuova bipolari Zazie eone tra appunto forze populiste sono annesse forse responsabili
Di qui la domanda finale la sinistra non ha più una funzione abbiamo smarrito questa funzione storica ancora ragione di esistere la sinistra
Bene i fatti come spesso avviene per fortuna soggiungo io si sono incaricati di dare una risposta a queste domande io credo e sono sicuro che la settimana prossima nascerà un governo Cinquestelle lega che evidentemente vedrà le sue componenti in pochi mesi imprimere nell'azione di governo la stessa tenacia anti sistemica
Esercitata per vincere elezioni in dedizione sistemica si faranno essi stessi parte dominante del sistema
E il governare un sistema proporzionale per un po'di tempo evidentemente renderà difficilmente
Proponibile uno schema bipolare nel medio lungo periodo e non sono d'accordo rispetto a questa paura
Ma il valore più significativo di questa operazione di governo e che ha inevitabilmente tratteggiato in negativo il campo della sinistra che sarà quello dell'opposizione quello in cui ci saranno cioè il partito democratico e liberi uguale
è per adesso un discrimen in negativo però risponde alla prima domanda quale sarà la funzione della sinistra quella di svolge l'opposizione la domanda più significativa secondo me come svolgeva questo ruolo
La sinistra complessivamente intesa perché non credo che potrà farlo con un'azione che abbia le stesse caratteristiche la stessa impronta generalista
E populista delle forze che con lo slogan e riversando messaggio dall'alto verso il basso hanno preso il governo del Paese ritengo invece che lo debba fare approntando come ho detto da par suo e quindi non ha bisogno di ripeterlo
Gianni Cuperlo un programma fondamentale una strategia per il paese questo presuppone però un dato di conoscenza la conoscenza della Società italiana non si può offrire una nuova visione della società se non ci conosce quella che c'è
E io credo che questo sia da tempo un limite della sua lista la Sinistra non conosce più la società che si candida a governare per farlo bisognerà però a coglierla nelle sue sfaccettature molteplici le sue variegate dimensioni nella traccia delle differenze socio economiche socio geografiche e socio politiche di una realtà così tanto complessa intercettando i nuovi meriti e i nuovi bisogni di una società perché altrimenti anche espressione come gli esclusi rischiano di lasciare spazio a ricadute retoriche
Visto che si può parlare alla stessa magari esclusi sia per un operaio del Nord che per un avvocato del sud e io lo sono che per un piccolo imprenditore delle isole bisogna quindi rivisitare
Da questo punto di vista contenutistico le categorie che diciamo desuete come farlo lo si può fare solo ritornando nella società viva
La Società viva non è quella che si interpella di tanto in tanto convocando un'assemblea si è parlato di assemblearismo
La società vive quella che si attraversa innescando dei meccanismi di di appunto far vivere le civiltà politiche locali significa concedere loro autonomia e indipendenza e arrivo al tema dell'organizzazione che è un tema centrale decisivo non meno del programma fondamentale e della strategia perché attraverso l'organizzazione di questi sin Merano nella società e mutuano dalle stesse elementi specializzanti
Per far vivere le società Politi letale parole bisogna che questo possa essere consentito bisogna cioè di smettere
La preoccupazione di perdita del controllo
E non non ci si deve illudere se non vi saranno luoghi dove sarà possibile incontrarsi e attenzione scontrarsi non ci saranno questioni politiche che verranno segnalate nella loro emergenza da sola non vi saranno prediche potranno farsi portatori di quelle politiche
Deve essere messo in condizione dirigente locale di a scendere a livello nazionale combattendo una battaglia locale ed è inutile trincerarsi dietro espressioni stigmatizzando atti come la conta
Mi dispiace dirlo Rossella perché è vero che un congresso non deve essere una conta
Ma è vero anche che un congresso deve essere uno scontro che presuppone la conta su questioni Epps oggetti che interpretano quelle questioni e quindi apertura evidentemente
In questa direzione per me questo ha un significato chiaro un luogo chiaro che si chiama Sud è un titolo chiaro che si chiama nuova questione meridionale consentitemi di dire il sud del Paese che il la parte più sofferente del Paese
E anche la cartina di tornasole della vicenda politica lì si concentrano la perdere cinquecento mila posti di lavoro negli ultimi dieci anni
Un terzo delle famiglie a rischio povertà un reddito pro capite che la metà di quello di una del Nord però li vince la lega che diventa con i voti del Sud per il primo partito del centrodestra
E il Movimento cinque Stelle diventa il primo partito d'Italia bisogna quindi ragionare su questo
Vogliamo chiederci per ritornare alle cause della sconfitta quanto ha inciso su questo risultato elettorale la politica economica di Renzi in termine di mancati investimenti
E di mancata crescita nel Sud il fatto che egli con le leggi di bilancio del due mila sedici due mila diciassette abbia posposto nel due mila venti della spendita di quaranta miliardi di euro per infrastrutture destinate a Jobs act ottanta euro ed altro
Non è questo forse il tema del ruolo pubblico nell'economia dello Stato imprenditore o dello Stato innovatore questa discussione deve attraversare la società è una cartina di tornasole anche che riguarda il rapporto con l'Europa
Perché come immaginare un ruolo nuovo dell'economia e dello Stato lo Stato nell'economia se non mettendo in discussione rifuggendo suggestioni antieuropeiste
E visioni di uscita ma una posizione radicale di riforma delle europea presuppone la battaglia per la riforma del fisco compatte le angustie
Dei parametri del fiscal compact sono incompatibile con la possibilità di spesa per investimenti uno spaccato due mila duecento miliardi elaborati debito e che se non investe addebito non può investire
E questa è incompatibile con il rigore del fiscal compact come incompatibile la possibilità di sviluppo di questo Stato col fatto che la missione la Banca centrale europea sia solo la stabilizzazione dell'inflazione
E non anche la crescita
Perché questo impedisce ad esempio l'immissione Simonetta e la possibilità di recuperare nel mercato interno i consumi che si recuperano dalle esportazioni l'unica filiera che si arricchisce nel sistema della globalizzazione sono tante discussioni che vanno svolte adeguatamente ma che devono avere carattere generale svolte però a livello locale ed è questo il terreno e risolvo con una battuta finale anche il tema del rapporto del partito il Partito Democratico
Sul quale noi potremmo incontrare la nostra comunità che vive nel Pd e non soltanto i suoi dirigenti
Ma
Ma intanto credo che questa mattina
Dopo questa fase di lungo silenzio che ha spiegato bene nella sua relazione a Roberto abbiamo dato un segnale di vita
E quando
Una forza politica anche se tardi dà un segnale di vita
Significa che può riprendere il cammino e può rimettere al centro le motivazioni profonde per cui vive lotta è stato sul territorio
E allora io vorrei dirla così molto semplice perché
Credo che sono stati sviluppati molti argomenti che condivido e quindi è inutile ritornarci
Quando noi diciamo si convochi un'Assemblea
E da quell'Assemblea parta un processo democratico e costituente
Lo stiamo ripetendo un capriccio
Stiamo tenendo fede a una promessa che abbiamo fatto prima delle elezioni politiche il venticinque febbraio a Firenze
Quando i tre segretari dissero in maniera chiara che dopo le elezioni sarebbe nato un nuovo soggetto politico della sinistra
E badate
La cosa più insostenibile
Per i milioni di persone di donne e di uomini che si sono sentiti traditi dalla sinistra nel corso di questi ultimi anni
E quando si divarica
Il rapporto tra quello che dici e quello che fai
E se dici che stop costruendo un soggetto politico poi devi andare avanti
Ovviamente chiaro lo diceva Vasco Errani
Siamo perfettamente d'accordo
Lei è un non è sufficiente
E costruire un processo democratico non significa mettere i sacchetti di sabbia attorno alla sede
Non significa alzare confini e barriere io sono sempre più convinto
E ancora oggi lo dico
Che più del partito conta riaprire la partita oggi che la fase più complicata
E però tuttavia
Per riaprire la partita serve uno strumento serve una comunità serve un luogo nel quale sia bello combattere le battaglie giusto
E allora
Senza mettere i sacchetti di sabbia
Ma
Dare la possibilità ai nostri militanti i nostri elettori di scegliere e di decidere è una cosa sulla quale noi non siamo più disponibili a derogare
Nessuna dittatura delle tessere lo voglio dire a Rossella che ha posto delle questioni serie sul terreno politico problematiche sull'ampiezza del pluralismo che deve avere questa forza
E però guardate nei partiti moderni come nelle associazioni come anche nei partiti nuovi che stanno nascendo
Tema di avere uno strumento nel quale ti identifichi e attraverso cui riesce a partecipare si chiami tessera si chiami carta d'adesione si chiami
Un qualsiasi foglio di carta quello è perché diventi parte perché diventi parte di una comunità e attraverso quella comunitarie sia fa pesare la sua idea
E però tuttavia ci sono una serie di questioni di nodi aperti io su questi voglio interloquire
Perché penso che abbia ragione Vasco quando dice la cultura politica non è uno scherzo e non si inventa con un abracadabra
Non si inventa con un tweet non si inventa neanche con un documento
E si possono fare mille mediazioni sui programmi
Ma non si possono costruire mediazioni sulle culture politiche
L'abbiamo visto
I partiti che sono nati
Nel pieno della Seconda Repubblica
Sono andati in crisi esattamente su questo
Altrimenti sarebbe troppo semplice liquidare la difficoltà del partito democratico esclusivamente
Mettendo al centro i limiti e i difetti di Matteo Renzi
Ed è chiaro che per fare questo abbiamo bisogno di mettere in campo uno sforzo che sia all'altezza della fase politica e dei tempi che sia
Così come penso che sia necessario avere una riflessione all'altezza del governo e dello schieramento che sta per nascere
Vedete io nono
Nessuna intenzione di liquidare un giudizio sul governo in maniera semplicistica Fassina ci richiamava sulle parole ha ragione
Troppa enfasi nel dire il governo più a destra della storia repubblicana
E poi lui si aggancia un tema attenzione quelle sono le forze che hanno contribuito a farci vincere il referendum
E dunque
Inserirle automaticamente nel campo del sovversivi Isma'sarebbe un errore
Senza dubbio
Io penso che forse anche questo pezzo di riflessione dovremmo farlo in maniera molto più seria molto più attenta
Su quello che è successo il quattro dicembre perché il quattro dicembre strettamente legato al quattro marzo
Noi l'avevamo vedi vissuto
Mettendo i piedi dentro quel referendum ed evitando ed evitando che quella partita fosse solo in mano alla destra il Movimento Cinquestelle
Però tuttavia attenzione
Forse oggi è l'ora di cominciare a riflettere a discutere forse a fare un bilancio
Sul fatto che forse quel quattro dicembre il timbro di Trump era molto più forte di quanto avevamo percepito
E se era vero quel punto
Forse quel giorno in cui c'eravamo svegliati e meno male che abbiamo fatto con la battaglia
Perché se fosse passato il combinato disposto ddl boschi e Italicum
Oggi non staremmo a parlare più perché ci sarebbe o un monologo un monocolore Movimento Cinquestelle o il governo di centrodestra guida Salvini
E però attenzione
Dentro quel grumo di forze che sono mosse
Non c'era
Esclusivamente il messaggio del costituzionalismo democratico di Anna Falcone
E di Felice Besostri piuttosto che di Gustavo Zagrebelski
C'era dentro quello stesso sentimento che oggi comincia a riprendersi
Dell'affidamento al capo dell'uomo forte della semplificazione democratica dobbiamo saper dobbiamo analizzarlo
Perché rischio di oscillare tra il quattro dicembre del
Trionfo del padre del parlamentarismo e il diciotto brumaio della svolta bonapartista è un rischio che stiamo correndo anche in queste ore
E lo dico perché il giudizio va articolato
Però poi occorre vedere
Le linee di fondo
Veline in fondo ci dicono che oggi il famoso contratto che emerge
Tra Salvini e Di Maio alcune delle anticipazioni che ci sono ovviamente vanno prese con la giusta cautela
C'è un elemento diciamo come dire
Di segretezza
Che ormai rappresenta una sforna svolte vera e propria nel momento in cui si è fatta tanta retorica sullo sprint
E però tuttavia ci sono due elementi che emergono mi pare lo citasse Oggionni
Forse si va a formare un blocco storico
Forse
Dove c'è una equivalenza tra il contenuto sociale economico la sovrastruttura culturale Intel classismo del disagio culturale la paura del risentimento insieme
Ma sicuramente c'è un tratto peronista e populista pratico così forse può sembrare banale banale e semplificato
Ma la Flat Tax sei ricchi e il reddito i poveri persino per sopravvivere stare bene e l'essenza del populismo io non saprei come chiamarlo altrimenti
Perché qual è il punto politico
Se non esiste giustizia fiscale non c'è mai giustizia sociale
E io credo che questo sia il punto d'attacco su cui noi le prossime settimane nei prossimi mesi dobbiamo provare a rime ad uscire dall'angolo
E dobbiamo provare apporre un'altra questione
Cosa è stato questo voto veniva citato da Cuperlo
Nel tessuto soprattutto nel Mezzogiorno prima Conte poneva questioni molto serie occhio
Una è molto seria e riguarda il prossimo Consiglio d'Europa
Perché quando vengono messi in discussione sette miliardi di fondi europei per il Mezzogiorno e parliamo del prossimo mese
Noi rischiamo di avere un ulteriore esplosione della questione sociale in quelle aree
Perché sette miliardi di euro in meno di fondi europei significa ulteriori mazzate sul terreno dell'Uefa sul terreno Investimenti sul terreno le infrastrutture
E dunque c'è bisogno di qualcuno che lo dicano i prossimi giorni
Però Gianni diceva ma nel Sud dove è andato a finire il voto cinque stelle perché è andato a finire voto Cinquestelle
Povertà
E disagio sociale
E questione morale
Povertà
Lì c'era una proposta chiara
Semplificata quanto volevamo ma che cosa pretendi quando per vent'anni tagli venti punti di prodotto interno lordo al Mezzogiorno d'Italia in termini trasferimenti
Che la gente non ti chiede reddito di cittadinanza cosa pretendi
E poi una questione morale che diventa sempre più forte sempre più
Significativa un bisogno di risanamento morale che è figlio di vari fattori
Indubbiamente la fase di declino di difficoltà lo diceva bene Andrea Orlando
Delle nostre amministrazioni locali soprattutto nel Sud
Perché qualificare quel voto esclusivamente come un voto di di saggio dei poveri è sbagliato
Ci sono tanti giovani avvocati giovani ingegneri giovani architetti giovani professionisti piccoli e medi imprenditori
Che sono sempre esclusi
In una città come Napoli o come Salerno
Piuttosto che in una città come Palermo
Dove sono sempre gli stessi studi professionali che prendono gli incarichi
E quando succede questo
Succede inevitabilmente che poi anche quella classe media intellettuale che ha studiato inevitabilmente va a chiedere la risposta rispetto a quello che pone la domanda più radicale poi ce n'è un'altra
Ma scusate mi
Se è vero che si è chiuso un ciclo come abbiamo detto tutti nel mille novecentonovantadue un ragazzo come me
A quattordici quindici anni se voleva fare politica
Si andava iscrivere andava militare in quel partito che allora era la sinistra che usciva dalla crisi alla Seconda Repubblica della Prima Repubblica
Intatta
Perché sapeva che lì c'erano quelli che avevano lottato contro la mafia contro la camorra contro la corruzione contro il pentapartito contro la banda dei quattro nato
E aveva un luogo nel quale poteva militare e cambiare le cose
Ma oggi un ragazzo di quattordici quindici anni in Campania in Basilicata in Calabria in Molise in Sicilia dove va
Quando non trova la sinistra che rappresenta un agente di cambiamento e di risanamento morale inevitabilmente vanno al Movimento cinque Stelle che almeno gli garantisce una rottura una discontinuità radicale
E allora dunque
O noi prendiamo la questione dai due corni
Soprattutto nel Sud non soltanto lì
Povertà e questione morale io credo non ce la faremmo
Poi ci sono delle questioni che io credo dobbiamo affrontare con la necessaria radicalità
Le domande che vengono poste sono molto serie
Lo diceva D'Attorre
Tensione appariamo esclusivamente come un ceto
Lo balista cosmopolita di quelli che stanno bene che non vedono il disagio delle periferie che non vedono un quanto monta l'esempio che ha fatto molto bello Roberto la sua campagna elettorale
Nelle case popolari di Firenze la difficoltà nel rapporto sul terreno del rapporto con i migranti e le politiche d'accoglienza
Dobbiamo andare lì
Analizzare quel disagio capirlo però care compagne e cari compagni
Se la risposta della ruspa
Io sono per smontare quella ruspa perché altrimenti non capisco dove sta la sinistra
Attenzione l'analisi deve essere radicale
E anche le risposte devono essere meno ordinario di quelle che abbiamo avuto fino ad oggi
Dobbiamo essere una sinistra che riesce a interloquire con quel disagio quella difficoltà capirne le radici capire come cambia la società italiana capire come cambiano gli odori colori gusti di alcune periferie come cambia il paesaggio urbano e però attenzione c'è un limite che non si può valicare oltre il quale c'è la barbarie
E lo dico in termini molto letti ho letto ieri un posto del presidente della Repubblica francese inedito
Scritto in italiano
Quasi a dire a lanciare un messaggio all'Europa e all'Italia dire piano
Con questa saldatura sopranista e populista
Suggerirei a Macron prima di parlare l'Italia
Che ha i suoi problemi come sappiamo di guardare anche un po'incassa
Perché tu puoi dire quelle cose rispetto alla saldatura populista ma poi devi essere conseguente
Perché in questo momento quel presidente quel messaggio e lo stesso che sta determinando alla frontiera italiana e a Bardonecchia delle cose indicibili
Invisibili
E che rischiano di mettere in discussione l'unità dell'Europa
Io credo che abbiamo bisogno di cominciare a costruire un messaggio che parta dalla qualità e vado rapidamente a concludere
Con cui affronteremo la nostra partita
La partita e la costruzione di un nuovo soggetto politico
La partita dal nostro posizione
Io partirei però
Dalle cose che abbiamo provato a dire nella campagna elettorale
Tensione non gettiamo il bambino con l'acqua sporca
Noi abbiamo avuto una quota rilevante di elettorato
Giovane che per la prima volta è tornato assegni nella nostra nei nostri numeri deludenti
Abbiamo detto due cose
Lotta alla precarietà
E sapere universale io penso che dobbiamo tornare anche a parlare di questo in maniera più netta
E poi abbiamo fatto cinque proposto
Dalla carta dei diritti universali alla questione ecologica del piano
Per il risanamento del territorio ecco
Lei è un potrebbe farle proprie
Dopo averle presentate in Parlamento
E costruire una grande campagna del paese di raccolta di firme perché questo messaggio possa arrivare in maniera più forte sul territorio perché ha ragione quando lo diceva Federico
I numeri parlano chiaro sono spietati
E dunque il Parlamento persino presentare un emendamento sarà complicato
E però noi abbiamo bisogno da questo punto di vista di un gruppo parlamentare di combattimento sul territorio sul in Parlamento ma abbiamo bisogno anche di mettere al centro alcune questioni fondamentali
Che debbano attraversare i conflitti sociali e le questioni più profonde infine
Una sinistra non esiste se non lo sguardo sul mondo
Veniva detto da speranza nella sua relazione
Arezzo tre giorni fa il sito del quotidiano israeliano più importante diceva
Questo maggio sarà immagino che sconvolgerà il volto del Medioriente
La scelta di Trump
Di ritirarsi dall'accordo nucleare con l'Iran
Non è semplicemente un colpo
Al processo di pace
Non è semplicemente un colpo al campo della pace
è un colpo all'Europa e al suo tentativo di costruire una mediazione su quel terreno
Accanto a questo avremmo altri passaggi delicatissimi l'apertura e l'ambasciata a Gerusalemme l'anniversario Harnack BA
La vicenda siriana attenzione anche qui
è una guerra senza testimoni
Dopo otto anni e mezzo di guerra e oltre trecento mila morti
Possiamo immaginare di finirla attraverso una guerra regionale condotta per procura che rischia di produrre definitivamente un disastro addirittura dai confini indefiniti in quell'aria
E allora qui c'è la domanda che poneva Panzeri in maniera molto forte
Io sono d'accordo cambiare l'architettura l'Europa
Mettere in discussione il tema dell'allargamento ai Paesi balcanici bilancio comune politica sociale comune
Ma ci deve essere un salto più forte rispetto alla soggettività politica dell'Europa
Di fronte a conflitti che cambieranno il volto del Medioriente e cambieranno probabilmente gli equilibri Jo con politici mondiali su questo terreno
Lasciatemelo dire forse c'è anche qualche silenzio eccessivo dell'Italia e di chi rappresenta l'Italia in Europa
Io ho concluso
Sono per accettare la moratoria
Parliamo poco di Renzi e parliamo molto della paese
Ma non si può sfuggire a un nodo politico
Noi abbiamo un obiettivo quello di costruire una sinistra larga
E abbiamo l'obiettivo di costruire un'opposizione larga innanzitutto sociale politica
Ma se la qualità dell'opposizione esclusivamente difendiamo quello che è stato a partire dal gioco sacchetto dalla buona scuola
E dalle riforme di questi anni io penso che ci saranno due opposizioni
Una che porrà il tema della questione sociale e di un cambio di passo e una che si arrocchi era rispetto alla conservazione che rischia di essere il principale regalo ai populisti
Io penso che abbiamo bisogno di ricostruire una sinistra larghe un campo largo
Ma dobbiamo farlo sulla chiarezza
E lo dico in termini molto semplici se la chiarezza e che Matteo Renzi apre la relazione apre l'Assemblea nazionale il diciannove maggio il partito democratico la relazione introduttiva
Massimo rispetto per quel partito ma mi pare che non sia cambiato sostanzialmente nulla
Nulla
Abbiamo bisogno dunque di partire da noi
Dalle nostre ragioni e dalla nostra sfida dobbiamo sapere che non siamo autosufficienti ma che siamo gelosi della nostra autonomia e abbiamo bisogno e chiudo
Di qualcosa in più perché questo da solo non basta
Qualche giorno fa
All'assemblea nazionale regionale
Gli articolo uno e la Lombardia
Un compagno si è alzato e ha detto fatto tante battaglie elettorali
Perse molte poche vinte vengo dal pc
Tutte le volte
Che abbiamo preso una sberla
Tornavo nella mia comunità e comunque in qualche modo riuscivo a rianimare mi a ritrovare a rigenerare ragioni di una lotta di una battaglia
Ecco io penso
Che il problema nostro sia duplice
Lo dico così abbiamo mostrato scarsa sofferenza nei confronti del nostro popolo
Che si è visto immediatamente smarrito dopo una sconfitta così pesante
E un gruppo dirigente un partito deve mostrare agli occhi anche del proprio elettorato del proprio mondo che soffre insieme all'UDC
E poi abbiamo la necessità di dare un messaggio ulteriore
Una comunità si ricostruisce se c'è un'anima
Perché l'anima che può sembrare una questione a tratta di fronte alle urgenze della questione materiali sociale politica della lotta che dovremmo fare necessario per andare avanti
Per mantenere insieme a un gruppo una comunità un collettivo un soggetto un partito
Allora
Abbiamo detto che chiudevamo questa Assemblea con un voto chiederei
A tutte le compagnie tutti i compagni votare la relazione Roberto Speranza
Il cuore della sua proposta politica
Che sarà
Anche poi diciamo la piattaforma con cui il ventisei porremo le questioni all'assemblea nazionale liberi e uguali chi è favorevole
Chi si astiene
Chi è contrario
Provato all'unanimità
O
Sanjust via inizia in essa Tinelli Scansano quassù il pallone della presidenza
Segni
Come si