"I diritti del lavoro - il lavoro per lo sviluppo"

Bene sono le nove e trenta il primo degli scritti iniziamo con un quarto d'ora di ritardo e Nettuno Roberto
Per favore un po'di silenzio
Mi raccomando il il tempo
Se non sotto i dieci minuti
Il Governo ed il Parlamento ossessionati dal referendum dell'abolizione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Comunque in scadenza il trentuno dicembre di quest'anno hanno partorito il decreto che ha diffidato gli enti dell'intervento straordinario
Il decreto Andreatta che da più parti è stato bollato di incompetenza faciloneria e pressappochismo nella sua formulazione contiene tre elementi a nostro giudizio di enorme gravità
Primo
Si assimila la crisi delle aree depresse del Mezzogiorno che fondamentalmente strutturale alla crisi delle aree del centro nord perché invece sostanzialmente congiunturale
Secondo con un colpo di spugna si cancello no anni e danni di dura lotta sindacale negando la continuità del rapporto di lavoro a dipendenti del pubblico impiego terza
Criminalizzando i lavoratori degli enti dell'intervento straordinario si è voluto trovare un capro espiatorio per colpe che sono esclusivamente di una classe politica che essa franando vergognosamente sotto i duri colpi di Tangentopoli
Non si vuole discutere qui l'opportunità di porre termine all'intervento straordinario nel Mezzogiorno che anzi condividiamo e da molto tempo come federazione d'intesa con la Confederazione sosteniamo contestiamo invece le modalità operative che quel decreto contiene e che giudicheranno nel medio periodo i loro effetti devastanti sul tessuto economico e sociale del Mezzogiorno
La crisi sempre più grave e già oggi manifesta dell'economia meridionale il numero crescente di piccole e medie impresa è sull'orlo del fallimento
L'aumento vertiginoso della disoccupazione di ritorno l'impossibilità pressoché totale di dare certezza del futuro alle giovani generazioni
è quindi necessario
Che il sindacato richieda innanzitutto una sede di confronto per recuperare credibilità e dignità di ruolo
Non potendo consentire che una riforma comunque necessaria venga costruita sulla pelle dei lavoratori oggi dell'Agenzia del Mezzogiorno domani di tutti i lavoratori del settore pubblico e non solo
Non va infatti sottaciuta la circostanza allarmante
Che la cessazione dal servizio di pubblici dipendenti è stata caldeggiata dal ministro Andreatta presso le commissioni Bilancio
Della Camera e del Senato quale utile precedente per il sì i successivi problemi di mobilità nella pubblica amministrazione
La pericolosità di tale precedente potrebbe rilevarsi in tempi brevissimi dal momento che sono stati aboliti alcuni di Castelli
Si vuole costringere il sindacato a riconquistare di volta in volta quanto ritenuto conquistato definitivamente nel passato ma forse il problema non è solo questo
Dal momento che in altri casi recenti per esempio
Per i lavoratori e la s s t trasferiti all'Italia o con i lavoratori soppressi enti previdenziali trasferite nel nuovo Inpdap sono presenti tutte le garanzie di passaggio previsti dagli accordi tra governo e sindacati
Il problema principale consiste allora nella gestione degli accordi di governo e nella incapacità del sindacato di far rispettare una linea coerente di difesa di tutti i lavoratori pubblici e privati non potendosi certamente ipotizzare una discriminazione operata attivamente e non subita dal sindacato
Infatti e proporre la gestione degli accordi che il sindacato deve poter esprimere tutta la sua capacità di incidere per evitare sfilacciato pure contraddizioni che finiscono col minare l'omogeneità di trattamento dei lavoratori di tutti i soggetti di tutti sotto i settori soggetti a riforma infine il sindacato che da sempre si batte
E la quindi in particolare per una seria politica dello Stato alleviare ritardo di sviluppo deve riaprire il confronto con il nuovo governo per sanare le carenze e le incongruenze presente nel decreto Andreatta
Al fine di recuperare la produttività necessaria del passaggio dallo straordinario all'ordinario altrimenti incomprensibile
Bisogna individuare elementi di certezza sulla capacità di reperimento fondi dispensa e di concentrazione delle risorse e delle professionalità che garantiscano la continuità dei flussi finanziari
Nella realizzazione delle infrastrutture che meglio di quanto operato dalla sia meglio di quanto operato allo straordinario realizzino
L'obiettivo dell'autoproduzione del territorio e della qualità della vita
A questo proposito debbono essere considerati primaria importanza tre elementi il primo non consentire la svendita del ruolo primario dello Stato a gruppi privati italiani ed esteri attraverso la parcellizzazione del Progetto acqua con la nascita di una miriade di società per azioni
Ma ricondurre ad unità la gestione di tale risorsa strategica attraverso la creazione di un'Authority
Posta alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio il secondo
Costituire un'agenzia per l'ambiente e del territorio che dia piena attuazione al dettato della legge centottantatré sulla difesa del suolo ormai approvata dal dal mille novecentottantanove e non ancora attivata
Il terzo bisogna creare all'interno di quel severo
Del bilancio una struttura finanziaria anche attraverso la fusione delle società esistenti in grado di reperire risorse finanziarie in Italia all'estero finalizzate all'attuazione di programmi di sviluppo
Per quanto sopra detto riteniamo quindi necessaria una forte azione delle strutture territoriali meridionali del sindacato a sostengo del completamento della Rete infrastrutture infrastrutturale delle aree del Mezzogiorno il Mezzogiorno diversamente
Finirebbe per pesare eccessivamente sullo sviluppo economico del Nord e sulle tasche del contribuente
Ma qualsiasi proposta del sindacato può trovare credibilità e riscontro solo in proporzione alla forza che sa dimostrare di fronte ai tecnici che si sono sostituiti alla classe politica del gol nel governo alla cosa pubblica che non riconoscono vecchi schemi e vecchi ruoli intendo dire che bisogna ricominciare da capo
Gli spazi che il sindacato si è andato via via creando fino adesso e partecipe delle decisioni fondamentali di politica economica sedie creati con la forza della lotta dei lavoratori
Oggi un sindacato legato a vecchie regole comprensibile solo ad una classe politica dequalificata e sostanzialmente fuori gioco non ha futuro bisogna giocare di anticipo e manifestare tutta la propria forza prima di sedersi in situazione di disagio e debolezza al tavolo delle trattative
Non dovrà mai venire il giorno in cui il precedente definito utile al ministro Andreatta debba rappresentare realmente un arretramento insostenibile delle posizioni sindacali nella tutela dei pubblici dipendenti stante l'imminenza della stagione della grande riforma della pubblica amministrazione grazie
Gruppi
Allora la parola come Rocco mollo Mario della UIL enti locali
Non cerco mollo
è
E al telefono
Qui c'è una regola che chi non è presente ma non avevano
Comunque
Sì al telefono possiamo aspettare un intervento dopodiché viene cancellato
Perché se al telefono tra poco sarà qui
Laura la parola Morgese Salvatore
Dunque
Il baratto Patrizia
C'è una
Carlo
No
La voce c'è Di Domenico Fabrizio
Lo boccia cioè
Ma perché non si sta in sala
Non sta
Carlo Boggio l'ottanta per domani mattina
Chi però come cita il pubblico
Così privati un'arma sul
Mi raccomando il tempo
Credo compagne e compagni che io voglio Dinoi alberga quel desiderio particolare che si portano i momenti liberi a rovistare spulciare leggere tra i libri i giornali e le pubblicazioni varie
Tra queste mi è capitato di leggere una nota di Francesco Saverio Nitti Mario D'Alise
Che già nel mille novecentoquattro così scriveva all'allora presidente del consiglio onorevole Giovanni Giolitti
La regola non consideri la questione Napoli come un fastidio
Non veda la questione meridionale come una montatura o un errore o una partigianeria
Da allora sono passati circa novant'anni
E nonostante i reiterati interventi quelle affermazioni sono a tutt'oggi di grande e drammatica attualità per la Campania e per tutto il Meridione
E la situazione diventa ancora più tragiche carica di tensioni esplosive perché oggi con la caduta del sistema Italia siamo di fronte alla fine di un'epoca
Con un nuovo ancora tutto da individuare ed i cui contorni sono ancora tutti da tratteggiare
Sì compagni e compagne siamo indubbiamente di fronte ad una svolta epocale
E partendo da queste considerazioni e nella piena convinzione che le scelte da compiere debbono essere adeguate ai problemi di una società profondamente cambiata
Tenterò di incanalare le mie riflessioni in un dibattito sin qui il rito e che comunque non può prescindere dai principi ispiratori intorno ai quali si è sviluppata la relazione introduttiva del compagno la Rizzo
Credo compagne e compagni che la particolare all'uscita dell'analisi coniugata debitamente con le cose già fatte e comunque sinceramente preoccupata per le tante cose che ancora s'hanno da fare
Impone a tutti all'intera organizzazione una compattezza ed una solidarietà non comune
Necessaria quanto indispensabile per poter interpretare compiutamente il nostro ruolo
Essere cioè come sindacato riferimento un serto di fronte allo sfacelo politico economico istituzionale e morale che nel nostro Paese sta mettendo in discussione la stessa democrazia
C'è in tutti noi in tutta la realtà che ci circonda un'ingente bisogno dell'uomo il pure pur non sottovalutando affatto l'importanza delle nuove regole per la democrazia politica
è difficile sostenere che essa da sola potrà fornire risposte esaurienti ai problemi che ci affliggono sei contemporaneamente non risolveremmo un significativo risveglio della società civile
A tale riguardo la stessa relazione come vi dicevo
Ecco scientemente attraversato da queste profonde giuste preoccupazioni per un futuro abbastanza nebuloso ed incerto che si prospetta per il nostro Paese e preghiere e dissensi ultimi avvenimenti giustificano purtroppo queste nostre preoccupazioni anche se la stessa relazione ST emendato da una voglia non comune di esili superamenti e di riscatto per contribuire a recuperare il nostro Paese ad un ruolo centrale nella stessa Europa
Credo che il nostro ruolo non più rinviabile è quello di coagulare le forze politiche ed imprenditoriali intorni ad obiettivi e scadenze certe
Dobbiamo cioè con la nostra azione continua e sistematica recuperare un desolante vuoto di iniziativa e di proposta
Per restituire alle istituzioni credibilità forza ed autorevolezza ingredienti necessari per il raggiungimento di obiettivi comuni
A tale riguardo il diciotto aprile è stato un appuntamento decisivo per le sorti del nostro Paese
Il voto del diciotto aprile in o di uova abile esso è l'espressione di una decisa voglia di cambiamento
La gente sta vivendo questa mutazione politica certe una delle più importanti con grande tensione democratico
Spetta ora ai partiti sopra tutti a quelli progressisti dimostrare di essere all'altezza delle della situazione e di saper marciare unitamente con le altre forze sociali
Con quella Italia che vuol cambiare e che vuole soprattutto rinascere emendata dalla vergogna delle ingiustizie sociali e dalle malversazioni
La sinistra democratica non può rinunziare alla sfida di governare i cambiamenti
Per questo bisogna coltivare le ragioni dell'unità e di evitare quelle che ancora una volta potrebbero portare a divisioni improduttive a polemiche pretestuose asservita infrazioni egemonico
All'interno di questo scenario il movimento dei lavoratori e più propriamente lavori
Assume un ruolo centrale di sollecitazione di orientamento e di gioia e di guida propulsiva che non può essere minimamente scalfito o delegittimato da manifestazioni alternative certamente non autonoma che alcuni gruppi portano avanti
Dobbiamo partire da queste esperienza per cercare di legge di Inter penetrare di capire compiutamente in tutta la sua complessa articolazione la cruda realtà che ci circonda ed in cui siamo costretti ad operare
Dobbiamo ribadire con forza che la prima emergenza da fronteggiare potrà quella morale e quella è quella della recessione economica e della disoccupazione che non possono essere lasciato al libero gioco del mercato
Ma devono essere risolte
Pone interventi adeguati a garantire equità e giustizia
Sì anche a mio avviso la questione dello Stato sociale
Di cui vanno ridefiniti gli orizzonti ma che non può essere smantellato così come si deve ridefinire il nuovo assetto del sistema economico che non può avvenire all'insegna delle privatizzazioni più selvaggi
Il nostro Paese purtroppo denuncia forti ritardi sia strutturali che economici nonché gravi e pesanti carenze sul fronte delle istituzioni della pubblica amministrazione e dei servizi
Sono ritardi e carenze che penalizzano in primo luogo ai ceti socialmente meno protetti
Chi
Che rischiano se non opportunamente recuperati di condannare all'emarginazione larghe fasce di popolazione penso compagni ai giovani in cerca di prima occupazione penso agli anziani penso alle donne penso ai pensionati
Per questo abbiamo bisogno di una ripresa economica vera non drogata basata sul politiche di sviluppo certe e coerenti
Di qui l'urgente necessità come sindacato di recuperare nell'immediato e senza tentennamenti il nostro ruolo centrale di guida e di orientamento dobbiamo lavorare alacremente perché si profila lentamente ma inesorabilmente allora delle convergenze possibili
Di forze che come un precipitato chimico assumono progressivamente titolo democratico optando per una cultura di valori e di etica politica che si facciano comprendere più compiutamente che cos'è l'uomo la sua anima i suoi problemi esistenziali e soprattutto il suo bisogno di solidarietà
Non supera avendo quindi dei partiti ma un ritorno alle radici per riscoprire il il busto la gioia di far politica intesa come attività democratiche fondamentale per uno Stato Repubblica
Anche se siamo chiamati come sindacato a nuovi doveri non bisogna mai dimenticare le nostre radici e il nostro modo destra
è ed è in piena coerenza e corresse siamo con coloro che rivendicano una spesa pubblica che riproduttive risponda a criteri di trasparenza di da come la democraticità e di funzionalità
Né possiamo accettare passivamente che nel nostro Paese gli anziani i tossicodipendenti malati di Ice rappresenta oraria di disagio sempre più elevata tale da superare attualmente alle soglie del dieci per cento
Né possiamo accettare passivamente allarme drammatica espulsioni dal lavoro che rappresentano gli effetti nefasti della recessione e dalla deindustrializzazione bisogna quindi individuare nuovi strumenti e regole certe
Strumenti e regole indispensabili ad una democrazia politica a misura di una società avanzata
C'è bisogno di una vita democratica più piena più articolata
Non bisogna mai dimenticare che quando il cittadino non avverte più la capacità delle istituzioni di offrire risposte generale ai problemi prevalgono le aspettative legate alle convenienze individuali o di gruppo
Un piano per il lavoro determinare le certezze di oggi per costruire il domani sono gli obiettivi inderogabili per i quali bisogna incalzare le istituzioni nelle stesse forze imprenditoriali pubbliche e private
Per avviare così in pieno coinvolgimento di tutti una nuova fase di sviluppo sociale
Il lavoro la qualità della vita il rispetto della dignità umana devono essere d'ora in avanti i moventi prioritarie prioritarie centrale della nostra iniziativa
Siamo consapevoli che tutto ciò si chiama come movimento a nuove responsabilità
Un modello sindacale che si evolve nel segno della partecipazione alle scelte in campo economico nel sistema produttivo nella formazione del capitale non può realizzarsi mediando le semplice comunicazione dei fatti
Si aprono all'orizzonte lo è più stimolanti settori di responsabilità che richiedono un nuovo livello di partecipazione del mondo del lavoro nel controllo o se volete nella gestione dei capitali
Di qui l'urgente necessità di uscire fuori come Wind dai vecchi schematismi di superare antiche vista Lizza azioni purtroppo ancora esistenti per trasformarsi autonomamente i soggetti attivi e propositivi
Per divenire cioè forza responsabile nel governo di un processo difficile ed impegnativo che va ben oltre le logiche antagoniste strumenti superati gli antichi sistemi
In questo non vogliamo sostituirci a nessuno non è nelle nostre aspirazioni così come non è indolore il desiderio di delegare altri a rappresentarci
C'è invece ancora in noi un grande bisogno di intendere il rischio il sindacato come un'organizzazione ed un'associazione di libri e di eguali
L'ho data a mobilitarsi attraverso nuove iniziative per invogliare a me della condizione umana economica sociale e civile di tutta la gente
Per in particolare di coloro che per non soccombere la grande un bel competizione sociale hanno bisogno non solo di libertà di democrazia ma anche di unità e di solidarietà per non essere sopraffatti
Un sindacato fortemente unitario estremamente sensibile alle giuste istanze di democrazia di partecipazione provenienti dal mondo del lavoro è indispensabile quando necessario
Per essere credibile al ruolo storico che gli viene assegnato da una società civile in piena e continua trasformazione aprirsi agli altri uscire dai vecchi ed abuso degli schermi privilegiare il confronto recuperare unità e tensione morale stimolare invierà unita allo spirito di servizio lo vuole e poi e praticare l'impegno della militanza
Sono gli ingredienti necessari ed indispensabile però lui più forte più funzionale più agile più attenta e sensibile all'esigenza di rinascita e di sviluppo del nostro paese grazie
Ha ora la parola con mollo Mario
Della UIL enti locali che era al telefono
Mi raccomando guardateli doverci dove si accende la luce
Perché tra dieci minuti
Care delegate e cari delegati
Alcuni compagni che mi hanno preceduto hanno evidenziato come uno dei settori maggiormente investiti dalla crisi politica morale finanziaria dei servizi è quello delle autonomie locali
Le ripercussioni di questa crisi hanno notevolmente peggiorato le condizioni di vita nelle città
Il non governo dalle istituzioni locali sta provocando non solo l'aumento dell'emarginazione della povertà ma genera ulteriore confusione politica
Allontana sempre di più i cittadini dalle istituzioni
Non contribuisce in nessun modo ad eventuali processi di ripresa
Al contrario il più delle volte mortifica iniziative proposte di chi vorrebbe tentare di riprendere la strada del rilancio dell'economia locale
Di garantire servizi e strutture necessarie a questo processo
Condivido quindi l'indicazione contenuto nella relazione presentata dal segretario generale quella di un contratto per far funzionare l'Italia
Un contratto da definire e nel settore privato e maggiormente in quello pubblico
Siamo disponibili come categoria assieme a una confederazione ad affrontare questo percorso certamente difficilissimo se necessario anche con altre categorie
Un contratto per la costruzione delle nuove autonomie locali di ricostruzione democratica istituzionale sociale di rapporto con i cittadini utenti per ottenere quei risultati di Indirizzo e gestione che noi per primi richiediamo programma progetti Investimenti trasparenza gestionale e qualità dei servizi
Il quadro legislativo preferito alle Autonomie locali oggi permette di operare in questa direzione
Offre la possibilità di analisi di confronto di accordi tra governi locali sindacato controparti imprenditoriali associazioni e movimenti che rappresentano i cittadini utenti accordi che possono comprendere l'individuazione di nuovi servizi la gestione degli stessi servizi sociali la politica del territorio da quell'ambientale a quella degli insediamenti produttivi e dell'edilizia pubblica e privato e inoltre la definizione di accordi di programma per le grandi opere accordi che sino ad oggi sono stati quasi totalmente ignorati ed infine il funzionamento complessivo dell'azienda autonomia locale
Un ruolo importante pare il rinnovamento è stato affidato dalla legge quattrocentoventuno dal decreto legislativo ventinove alla dirigenza in termini di organizzazione di progetti di impiego di risorse economiche l'azione della UIL in questi anni è stata quella di determinare la separazione netta tra i compiti di governo e quindi di indirizzo e controllo da quelli organizzativi e gestionali
Dobbiamo insistere e vigilare perché questo avvenga non solo sulla carta sugli statuti e sui regolamenti ma in modo certo e costruttivo
Ma sono anche convinto che questo non sia sufficiente
La malattia è più grave di quello che appare
L'esperto corrotti e corruttori ha avviato un processo di deresponsabilizzazione politica nel governare oggi gli autonomi
Si ha paura di firmare gli atti di assumere deliberazioni e iniziative
Dobbiamo quindi sollecitare gli amministratori a riprendere il loro lavoro con più impegno con più rigore morale per ridare alle autonomie quel ruolo che oggi offuscato questo è indispensabile per la democrazia del Paese ma è anche altrettanto importante per ridare fiato all'economia locale e alle cupa e all'occupazione
E qui uno dei passaggi più delicati non utopista e quindi politicamente importante valido della relazione di Pietro Larizza
Quello del nostro rapporto con il sistema politico
Tra poco tempo undici milioni di cittadini andranno delle zone nuovi consigli comunali e sindaci in modo diretto
Io ritengo opportuno che al più presto debbano essere rinnovate tutte le amministrazioni locali
Ma sono anche altrettanto convinto che il sindacato debba scendere in campo direttamente
Non è più il tempo di chiamarci fuori dobbiamo concretizzare il modello partecipativo e di concertazione
Assumendo con uomini indicati dal sindacato ruoli di governo all'interno delle amministrazioni locali e provinciali e non è una questione di incompatibilità ma è una questione di scelta politici
Tutto il passaggio dal vecchio al nuovo comprende anche nuovi modelli contrattuali la nostra categoria condivide il cambiamento operato con il decreto legislativo ventinove
Anche se qualcuno tenta di azzoppare lo con circolari che reintroducono o ripropongono il vecchio sistema
Specialmente per gli enti locali ignorando totalmente che esiste una nuova legge sulle autonomie locali
Non siamo avviliti perché esclusi dalle commissioni concorsuali Necci intimorisce il metodo e il merito del confronto come disegnato dal decreto legislativo all'interno delle nostre controparti qualcuno già pensa di aver diminuito il ruolo e il peso delle categorie affidando le confederazioni la definizione di questioni importanti
Chi pensa in questo modo commette per quanto ci riguarda una grave leggerezza politica
Sbaglia ancor di più chi considera l'accordo quadro una possibilità per giungere ad un contratto né unico per il pubblico impiego
Noi lo consideriamo al contrario necessario e propedeutico alla contrattazione categoriale a livello nazionale e decentrato
Dovrà necessariamente però cambiare il modello di organizzazione del lavoro sindacale
I problemi del mercato del lavoro della formazione delle relazioni sindacali devono trovare tra Confederazione categorie elementi di proposta sindacale da inserire nei nuovi contratti di lavoro che derivino da un lavoro comune al nostro interno
Questo sono sicuro contribuirà non solo a risolvere i problemi ma anche ad evitare che in futuro si torni a polemizzare tra il ruolo confederale quello categoriale e tra il pubblico e il primo un'ultima considerazione riguardo all'ipotesi di accordo raggiunta il sedici aprile con il governo e un primo accordo che accompagna il processo della modifica del rapporto di lavoro nel pubblico impiego
Contiene questioni riguardanti il mercato del lavoro a partire dall'utilizzo dei lavoratori in lista di mobilità e cassa integrazione straordinaria
Indica un percorso preciso per giungere ad applicare i nuovi contratti di lavoro a partire dal primo gennaio novantaquattro
è un accordo positivo nel merito negli indirizzi di comportamento del governo rispetto alla legge quattrocentoventuno al decreto legislativo ventinove
Sarebbe poco comprensibile
Da parte nostra se il nuovo governo Ciampi il nuovo ministro della Funzione pubblica Cassese ignorassero questo accordo o peggio non rispettarne d'impegno
Termine
Richiamandomi all'appello rivolto dal segretario generale alla fiducia
Lo facciamo anche nostro
Con l'impegno di lavorare con tenacia
Con pazienza con determinazione anche con testardaggine
In un settore quello delle autonomie locali che può e deve contribuire a ristabilire quelle certezze e quelle condizioni di vita di sviluppo e di lavoro necessarie per il nostro Paese viola
Sì
Ora la parola Mantegazza Stefano
Cari compagni care compagne per ragioni di tempo affronterò solo due questioni peraltro credo strettamente intrecciate fra loro
La scienza irreversibile irrinunciabile dell'unità di tutto il movimento sindacale il modo di essere e di fare sindacato della UIL e all'interno della UE
Dopo gli interventi di Trentin e di D'Antoni dei giorni scorsi io credo mio ragionamento
Ancora più approfondito debba essere fatto sulla questione dell'unità e credo anche di poter dire che dopo questi interventi L'Unità di tutto il movimento sindacale anche appare ancora più lontana appare ancora più difficile da raggiungere
è un errore grave come Larizza ricordava nella sua relazione non è il momento non è il tempo per rallentamenti non è il tempo di ritardi su questo percorso eppure sia l'uno che l'altro su versanti opposti hanno messo una serie di paletti hanno messo una serie di chiusure al percorso sull'Unità
D'Antoni ha detto tanti no soprattutto alle proposte di Trentin a comizi AATO per oltre un'ora in questa sala ma si è guardato bene da dare anche solo una risposta
Alle tante domande alle tante proposte che Pietro Larizza aveva fatto nella sua relazione sul cammino e sul percorso dell'unità
Ancora più grave almeno io lo giudico in questi termini è stato l'intervento del segretario generale della CGIL
Trentin è venuto qui con le braccia cariche di ioni
Ha proposto una serie di strumenti da unificare ha proposto una serie di cose da fare insieme
Di strutture dal mettere insieme ha proposto di unificare i patronati ha proposto di unificare la formazione ha proposto di unificare l'azione del movimento sindacale a livello internazionale
Io non ho capito sinceramente il perché degli applausi che gli sono stati dati rispetto a queste proposte quando non è chiaro il motivo quando non sono chiari perché quando non sono chiare le condizioni per cui noi si dovrebbe unificare tutta una serie di strutture che non sono secondarie ristretto alle scelte e alla forza di una organizzazione sindaca
E quindi non è sufficiente non è possibile non è pensabile di fare l'unità cominciando a costruirla dal mettere insieme strumenti comuni senza chiarire a monte quali sono queste condizioni per l'unità senza chiarire gli equivoci i dubbi di che pure sono presenti in questo momento all'interno della CGIL
Non si può accettare
Di sentirsi dire che gli autoconvocati della CGIL
Sono una a aspetto importante del mondo del lavoro e con questi va quindi mantenuto un dialogo e un confronto né si può accettare di considerare i gruppi organizzati di opposizione politica che sono all'interno della CGIL
Come un momento di democrazia di questa organizzazione e quindi non un problema ma anche in realtà un qualche cosa che arricchisce
Tutto il movimento sindacale e soprattutto non si può venire qui a parlare di unità di tutto il movimento sindacale quando il giorno prima si raccolgono le firme su un disegno di legge di iniziativa popolare dentro il quale non c'è la UIL e aggiungo io non c'è neanche il movimento sindacale
Ma c'è un qualche cosa in cui conclude contorni sono tutt'altro che chiari e che definì
E quindi per quanto ci riguarda per quanto mi riguarda per quanto riguarda la UIL va rispetto a questi interventi a rispetta queste posizioni non c'è neanche uno spillo da mettere insieme con la CGIL con la CISL L'Unità si costruisce in altro modo
L'unità si costruisce su presupposti chiari su fondamenta certe come fondamenta certe sono quelle che ha designa ha disegnato Larizza nella sua relazione chiarezza nelle scelte e limpidezza nei comportamenti tutti fattori che sono mancati in questi interventi e quindi se vogliamo costruire l'unità l'unità di tutto il movimento sindacale come noi vogliamo fare il ruolo della UIL diventa ancora più importante diventa ancora più centrale
Perché sicuramente a noi alla nostra organizzazione sarà richiesto un impegno maggiore per rimuovere queste difficoltà per superare questi problemi
E non è un caso io credo che anche questa volta pochi proprio alla UIL svolgerà anche da questo punto di vista il ruolo di protagonista non è un caso perché la storia del movimento sindacale è fatta in larga parte della nostra storia della nostra cultura del nostro modo di fare di essere sindacato del nostro modo di rapportarsi con gli scritti
Ma a maggior ragione proprio perché abbiamo questo compito proprio perché dobbiamo cogliere questa opportunità
E accettare queste sfide dobbiamo avere il coraggio di guardare con più determinazione con più franchezza anche all'interno della nostra organizzazione
Dobbiamo farci forti guardando all'interno della nostra organizzazione dei nostri pregi ma dobbiamo avere anche il coraggio di difendere di di curare i nostri dice
E allora da questo punto di vista io voglio anche da questo punto di vista essere molto chiaro essere molto franco sincero
Noi dobbiamo rilanciare la presenza della nostra organizzazione di tutta la UIL sul territorio dobbiamo recuperare riaffermare riconquistare
Un maggiore contatto con i lavoratori dobbiamo battere eliminare superare quelle che sono tutta una serie di rendite di posizione che pure all'interno della nostra organizzazione sono presenti la Wiz va in questi quattro anni e crescita tanto
è cresciuta tantissimo sul territorio fra gli iscritti tra i lavoratori crescerà quest'anno e crescerà anche l'anno prossimo proprio perché noi abbiamo sviluppato questo tipo di politica organizzativa questo modo di essere e di fare sindacato sul territorio
E soprattutto dobbiamo aprire le porte della nostra organizzazione a tutti coloro che vogliono lavorare all'interno di questa organizzazione a tutti quei quadri quegli scritti quei dirigenti che ci chiedono di essere iscritti e di lavorare all'interno della UIL
Perché queste solo è l'unico modo per fare più grande la nostra la nostra organizzazione
Lo dobbiamo fare all'interno della UIL favorendo
Il l'utilizzo in comune delle risorse anche dei gruppi dirigenti
E io voglio cogliere l'occasione di questo intervento per ringraziare tutte quelle categorie che hanno dato alla UIL sbarca in questi anni quadri dirigenti compagni
Che hanno lavorato nelle province sul territorio insieme a noi insieme lavoratori agricoli mi hanno contribuito con il loro impegno a far crescere a far diventare più grande la nostra categoria e dobbiamo aprire porte anche fuori dalla UIL sono tanti sono veramente tanti quei dirigenti quei quadri quei lavoratori che chiedono di lavorare all'interno della nostra organizzazione
E non è accettabile che di fronte a questi aspetti ci siano timidezze difficoltà problemi si creino delle titubanze
Noi dobbiamo mandare a casa chi non vuole capire che questa di aprire le porte di fare più grande la UIL è l'unica strada e la nostra organizzazione può a vere appunto per essere più grande per diventare sul più grande sul territorio
Ecco anche da questo punto di vista noi dobbiamo fare chiarezza al nostro interno anche da questo punto di vista dobbiamo usare meglio le risorse su nel territorio anche da questo punto di vista dobbiamo affrontare con grande franchezza con grande buon senso gli impegni i compiti che il futuro ci prospetta da questo punto di vista
Se saremo capaci
Di muoversi in questa direzione se avremo la voglia di misurarsi soprattutto con noi stessi per rimuovere ostacoli che sono all'interno della nostra organizzazione
Avremo anche il successo che da un punto di vista organizzativo ci aspetta rimbocchiamoci dunque le maniche
Superiamo gli ostacoli che ancora esistono buttiamoci nella mischia con la grinta necessaria con l'entusiasmo che abbiamo con la passione che ci ha sempre accompagnato nel fare questo lavoro e con un'unica parola d'ordine
Uniti per fare più grande la UIL insieme ce la faremo
Grazie
è presente in sala Giorgio Santerini segretario generale dell'ASP Federazione Nazionale della Stampa lo ringraziamo
Sono presenti in sala gli alunni della terza B della scuola media statale Luisa Guidotti Mistrali di Modena che hanno chiesto di poter assistere al nostro congresso ringraziamo i ragazzi e le ragazze gli insegnanti per i loro interessi
Accogliamo con affetto e con grande simpatia grazie
Allora la parola Piero Bonifazi
Presidente dell'Italia
Eccezionali
Cari amici e compagni
La preoccupate attenta analisi dell'attuale situazione di crisi politico istituzionale che stiamo attraversando espressa dal segretario generale nella sua relazione introduttiva e le indicazioni di intervento e di azione di forte richiamo alle nuove responsabilità cui è chiamata oggi la UIL e il movimento sindacale contenute nella stessa relazione
Sono il filo conduttore della elaborazione di questo undicesimo congresso nazionale della UIL
E se si collocano nella linea di continuità per l'affermazione di un sindacato moderno confederali unitario europeo
Centrato sulla piena realizzazione di una democrazia reale e di concreta giustizia sociale in cui i cittadini siano pienamente partecipi
Ed in cui ognuno trovi sicurezza e possibilità per l'affermazione dei propri diritti e l'esercizio delle proprie responsabilità
In tale linea il patronato trova spazi sollecitazioni e nuovi impegni per un'azione sempre più ampia ed attenta ai nuovi bisogni ed alle nuove esigenze di tutela che i cittadini esprimono in una società complessa e variegata
Con situazioni molto squilibrati e sul piano della distribuzione della ricchezza e con la presenza di gravi emarginazioni e di nuove povertà
Il rischio della frammentazione
Della disarticolazione sociale della esplosione degli egoismi corporativi
Richiama fortemente la necessità e l'importanza del nuovo ruolo e del nuovo impegno del sindacato confederale ed unitario
C'entrate radicata sui bisogni e sulle esigenze dei cittadini e dei lavoratori come uno dei pilastri fondamentali per la costruzione di uno stato rinnovato
Nelle sue istituzioni nel suo sistema politico e nella sua organizzazione basata sul decentramento regionale e sull'autonomia degli enti locali
Il sindacato e con esso il patronato opportunamente modificati sul piano organizzativo e sul piano operativo
Possono essere un grande fattore di cambiamento e di modernizzazione dello Stato italiano sul piano dell'affermazione di una democrazia sostanziale basata ed animata da una grande forma di solidarietà sociale
In una società come quella attuale che cambia continuamente velocemente l'azione del sindacato per essere incisiva deve rifiutare schemi astratti o di natura ideologica
E deve radicarsi invece nelle esigenze dei bisogni e nelle istanze dei cittadini e dei lavoratori
Questo vale anche per quelle forze che sono espressione di una nuova sinistra o comunque di un'aria progressista
Che vogliono e devono guidare il cambiamento della base di una forte solidarietà e nella direzione di una democrazia reale all'interno della quale siano garantiti il diritto al lavoro in primo luogo e di diritti di piena cittadinanza sociale
La difesa e la tutela dei cittadini le loro istanze i loro problemi le loro difficoltà l'affermazione l'esercizio dei loro diritti sono al centro dell'azione dell'impegno politico organizzativo del vitale della UIL sindacato dei cittadini
Dobbiamo riprendere un cammino che sembra interrotto per continuare a costruire una società in cui si attui una parità nei diritti nei diritti civili una garanzia per i diritti politici e sociali ed una limitazione delle disuguaglianze degli squilibri una società in cui si intravvede ha una chiara prospettiva di reali e civile e democratico progresso
è da tempo che noi ormai pensiamo a forme organizzative nuove che rispondano a queste esigenze e che parlino al lavoratore in rapporto alla globalità della sua condizione
Tanto dentro che fuori del posto di lavoro lavoratore in primo luogo ma anche cittadino come soggetto di democrazia
Per raggiungere questo obiettivo si devono realizzare mutamenti profondi delle nostre strutture dei nostri comportamenti dei nostri linguaggi e dei mezzi attraverso i quali ci esprimiamo e comunichiamo
In un frangente storico come quello attuale nel quale tutto è mutato con il crollo delle ideologie e con il ritorno della società civile come soggetto determinante per definire indicare i valori di differimento della nostra democrazia
Un sindacato unitario confederale di respiro europeo è fortemente radicato nelle comunità locali ed attento alle istanze dei lavoratori e dei cittadini
Può e deve svolgeva un'importante fondamentale ruolo di stabilità e di salvaguardia dei valori della solidarietà e della democrazia
Alla luce di queste considerazioni e valutazioni
Questi elementi di fondo che compongono le linee strategiche per il ritardo come strumento e modalità di intervento della UILM
L'Ital sia aperta a nuovi bisogni ed alle nuove esigenze di tutela dei cittadini di tutti i cittadini
Attraverso la individuazione accanto a quelli tradizionali di ulteriori gli ambiti di impegno che si aprono alla sua azione di fronte alle profonde riconsiderazioni dello stato sociale in atto nel nostro Paese
E dalle modifiche istituzionali che sono state avviate con la legge centoquarantadue di riforma delle autonomie locali e dalle modifiche del rapporto Stato cittadino pubblica amministrazione
Avviate con la legge due quattro uno del novantuno
In questo quadro dobbiamo trovare maggiore efficienza allargare la nostra azione modificare le modalità operative rivolgersi direttamente ai bisogni ed alle esigenze della gente nei diversi campi della tutela sociale
Da qui la necessità di potenziare decentrare in stretto collegamento con le strutture di territorio e di categoria del sindacato a livello locale
La nostra capacità di essere a disposizione dei cittadini
E di intervenire sulle situazioni di bisogno avendo maggiore attenzione verso le aree più deboli e svantaggiate della società quelle che non riescono ad elaborare le rivendicazioni dei probiviri
Per queste ragioni il rapporto delle dita alcune strutture lui deve diventare sempre più stretto ed integrata sul piano operativo
Questo nuovo rapporto che vede il patronato come cassa di risonanza dei nuovi bisogni sociali deve svilupparsi contando sulla collaborazione più continua ed efficace con la UIL con i suoi operatori specialmente a livello territoriale
Devono essere sviluppati tutti i momenti di raccordo tra il tal e categoria a livello territoriale locale
Pianificando una formazione specifica integrando le strutture a livello di territorio potenziando ed allargando la collaborazione già in atto
Senza dubbio si potranno conseguire risultati se si opera nel campo della formazione e della preparazione degli operatori di tal e degli operatori lui come rilevatori dei bisogni e capaci di intervenire su di essi
Se si operasse i delegati della sicurezza sociale nel settore industriale e dei servizi se si opera su una figura polifunzionale a livello di tutela e protezione sociale
Questo patronato deve trovare un'organizzazione più efficiente e per questo ha bisogno di operatori e di quadri che siano in grado di affrontare in modo approfondito organico e puntuale le situazioni e di problemi operatori e quadri in grado di fare analisi formulare proposte basate sulle conoscenze reali ed organica degli elementi e dei motivi che determinano i problemi un patronato che deve mantenere un contatto continuo con i problemi più vivi della comunità locale per indicare perseguire soluzioni sia a livello individuale sia di carattere generale
Il nuovo ruolo del patronato e del sindacato richiede una nuova attenzione modalità operativa che non può essere portata avanti separatamente ma in forma integrata dai singoli soggetti sindacali e di patronato che operano sul territorio
In relazione alle nuove responsabilità del patronato cuoio deve assumersi rispetta i bisogni reali che oggi esistono nella nostra società
Il collegamento organico e funzionale con la UIL a livello territoriale diventa necessario fondamentale a livello territoriale le strutture del sindacato del patronato
Devono garantire ai lavoratori ai cittadini assistenza e consulenza per la tutela della vita sociale della condizione civile oltre che essere sede del confronto con le istituzioni e le controparti locali e centro di azione sociale sui problemi del territorio
Ciò deve essere realizzato estendendo l'ambito di intervento dei patronati al di là della previsione del legislatore del mille novecentoquarantasette
In modo da ricomprendere di quegli interventi che il patronato pone in essere ormai da tempo e che come Italo abbiamo sancito nel nuovo Statuto e questo cari amici e compagni non significa fare solo punti come dice il compagno trentini la nostra intuizione del sindacato dei cittadini trova ogni giorno di più conferma in questi percorsi inediti dell'emancipazione e della partecipazione del cittadino e del lavoratore alla vita politica e sociale
Diventa sempre più importante in questa prospettiva per il sindacato il perito patronato la presenza sul territorio attraverso la costituzione di una rete di servizi al cittadino qualificata ed efficiente ruolo questo e come Rita stiamo già svolgendo registriamo in termini operativi i primi confortanti risultati
In questa direzione però come Italia e come lui dobbiamo meglio e maggiormente attrezzarci e sviluppare l'attività se vogliamo confrontarci in modo qualificato ed adeguato con i processi evolutivi in atto nella società italiana
In questa linea strategica di prospettiva politica stiamo collocando l'azione dell'Italia la sua organizzazione ed il suo progetto di sviluppo
Dobbiamo passare alle fasi successive coinvolgendo in termini operative
Tutte le strutture della Wind a livello decentrato per raggiungere in modo più ampio e significativo obiettivi comuni e convergenti che sono quelli della tutela dei diritti e della equità sociale per i lavoratori e cittadini tutti specialmente per quelli più deboli e meno rappresentati
Obiettivi questi ancora più importanti e significativi oggi nel quadro dei rapporti politico-istituzionali ed economico produttivi presenti attualmente nel nostro Paese
Su questa linea vogliamo sviluppare la nostra azione diventando sempre più uno strumento qualificato di tutela dei diritti sociali
Anche qui questo anche in considerazione delle nuove valenze politiche che deriveranno dai nuovi assetti istituzionali
è su questi valori su questi indirizzi ed orientamenti indicati nelle tesi e negli scenari disegnati nella relazione del segretario generale
Che riteniamo debba collocarsi il ruolo e l'azione della UIL e del sindacato in Italia nel prossimo futuro
Ed è in questa direzione di responsabilità di solidarietà di democrazia sostanziale che vogliamo e dobbiamo continuare ad orientare lo sviluppo della UIL grazie
Sì grazie
Allora la parola
Aldo Pugliese della UIL Puglia dopo pugliese
Prenderà la parola Giorgio Santerini segretario generale della Federazione nazionale della stampa comparirà Vinci secondo me noi stiamo vivendo
Un periodo grande è importante per la democrazia del nostro Paese
I fatti si susseguono a grandissima velocità
E quello che era valido ieri nel giro di una giornata non è più valido
è in questa situazione
Io concordo con quanto diceva compaiono Marco lasciando la presidenza del Consiglio che Perry ininterrottamente per settant'anni
Abbiamo vissuto con il partito sta e in esso oggi sono state tutte le conseguenze scellerate
Per quanto riguarda la politica le istituzioni l'economia e l'industria
E se di questi settant'anni primi venticinque sono stati quelli della dittatura fascista
Certamente quelli peggiori i più duri è anche vero che però in questi ultimi quarantacinque anni sono stati quelli in cui si è diffusa giorno per giorno
La cultura dell'antistato dove al bene comune si è privilegiato quello individua sono prevalsi gli egoismi individualismi e dire corporativismi
Il Mezzogiorno è stato abbandonato al suo destino
Perché è così com'era e com'è costituisce quel grande serbatoio di voti e garanzia al partito Stato
In questo sistema tutto veniva coperto e tutto veniva garantito e in essa quindi veniva garantita anche la mafia la criminalità comune organizza e gli attentati di stampo sui terreni e nelle piazze che ancora oggi chiedono giustizia e che i magistrati dovrebbero occuparsi anche di queste per questi motivi io dico che oggi noi viviamo un grande momento della storia del nostro Paese
Io vinco più esaltante di quello degli anni sessanta dell'autunno caldo
Dove per la prima volta dall'Unità d'Italia abbiamo possibilità di affermare il dispiegamento della democrazia torta
Con il crollo del muro di Berlino sono crollate le ideologie
E crollato il comunismo e l'anticomunismo è crollato quel collante sul quale i partiti per quarantacinque anni nel consociativismo hanno vissuto oggi assistiamo alla dissoluzione dei partiti non solo perché i loro vertici sono stati decapitati dalla magistratura ma anche perché non sono in grado di rappresentare i problemi della società reale
Perché hanno disattivato un rapporto con essa
Il sindacato non attraversa la stessa crisi
Ma non si può pensare che nel momento in cui tutto cambia in Italia non venga coinvolto in questo cambiamento anche il sindacato
è una fortuna se il suo nome è già avvenuto come è avvenuto per i partiti
Ma non possiamo rimanere a contemplarlo sci e guardarsi allo specchio per dire quanto siamo belli a Bra
Il muro di Berlino è crollato anche per il sindacato
Tre sindacati confederali io mi chiedo oggi hanno ancora motivo di esistere così come sono così come sono nati all'indomani della seconda guerra mondiale
C'è motivo per che ci siano ancora in questo Paese crescente stress indagati confederali
Se vogliamo essere protagonisti del coordinamento dobbiamo averne innanzitutto capacità di cambiare noi stessi tutti rivendichiamo l'unità sindacale
Ma non capisco perché nessuno
Interviene in quelle fabbriche dove da dieci anni non si rinnovano i consigli di fabbrica
Dove i delegati da dieci anni sono sempre gli stessi essi rifiutano di sottoporsi alla verifica dai lavoratori tanti aerei categoria aperti alle cooperazioni non intervengono in questi casi
Dobbiamo smettere di predicare l'unità per passare alla pratica concretizzazione dell'unità sindacale
L'unità si pratica privilegiando le cose che ci uniscono da quelle che ci dividono lo dobbiamo fare come facevano fino a non molto tempo fa a Craxi e da Occhetto
Che ogni volta che parlavano della sinistra puntualmente spiegavano subito che l'unità della sinistra in Italia non si poteva fare per colpa dell'altro della CGIL CISL UIL invece tutti parliamo di unità sindacale
E guardate c'è veramente da impazzire perché io non capisco se tutti vogliamo l'unità sindacale perché questi rapporti non si realizza il processo unitario non va avanti
E che se non vado avanti io ritengo che ognuno nella CGIL nella CISL e nella UIL dobbiamo guardare in casa nostra
Per cioè non va avanti non dobbiamo fare come Craxi Occhetto dirle che la colpa è degli altri dobbiamo guardare innanzitutto quali sono le nostre colpe
Prima di rivolgere le colpe agli altri io ritengo che soltanto in questo modo si può parlare
Di unità sindacale
La seconda Repubblica ci sollecita ad un rinnovato impegno ci rendiamo conto che siamo in ritardo rispetto a questo rinnovato impegno
Rispetto alla seconda Repubblica la partecipazione è stanca e distratta a questo congresso che spesso vede più sedie vuote e pensieri del piede è un grosso problema
Ed è un problema che mi preoccupa
Soprattutto per l'ok alla stessa maniera li abbiamo vissuti congressi sul nostro territorio rende le riunioni che facciamo continuiamo a vivere in maniera rituale è stanca
E continuiamo a comportarsi quindi sul territorio e nei luoghi di lavoro come ci comportiamo in questo congresso
E questo certamente e il bordo permesse Reina evita abilmente travolti sino alla scomparsa in questo modo non ci sarà il dodicesimo congresso della UIL compagni rendiamoci conto di questi solo fino a quando siamo in tempo
Ai nostri congressi abbiamo litigato per avere un posto nel comitato direttivo per avere un delegato acqua esso congresso
Per partecipare a questo congresso con i soldi dei nostri iscritti dai lavoratori per partecipare a questo congresso e non per andare a passeggio per Roma rendiamoci conto
Che stiamo vivendo
Un grande momento della storia del nostro Paese
Carico di tensioni politiche sociali Boran
Ed è il sindacato è chiamata a svolgere un grande ruolo in questo momento stando attenti e alla fine del rinnovamento
E al dispiegamento totale del sistema democratico dosi ogni soldo a questo poi Aspesi de dei lavoratori
Io ritengo quindi della breve disponibilità di tempo in quest'intervento di dover fare alcune proposte
E qual è stato congresso dovrebbe recepire
Dobbiamo arrivare immediatamente alla realizzazione dell'accordo sulle RSU
Un raccordo al quale deve seguire immediatamente una legislazione di sostegno questa è una cosa che va a realizzare prevalga Rizzante ha immediatamente così come va applicato immediatamente
E va chiesto al governo Ciampi immediatamente all'applicazione porta nell'accordo del trentuno di luglio
Al cordone trentuno di luglio che parla non di costo del lavoro ma di politica di tutti i redditi
E allora rivendichiamo l'applicazione di quella parte di politica dei redditi che interessa anche agli altri
Noi la scala mobile l'abbiamo già ceduta sono gli altri che devono accedere altre cose sull'altare dell'accordo del trentuno di luglio
E allora in tal senso io ritengo che in altra cosa che noi dobbiamo chiedere a Ciampi altro che manovra di tredici mila miliardi non è consentito non è possibile pensare che anzi vada appare un'altra manovra Ciampi leva andarsi leggero e la cordata ben trentuno di luglio
E in quell'accordo quindi io ottengo che troverà tutte le risposte su come risanare l'economia del nostro Paese
E nel risanamento dell'economia del nostro Paese io ritengo che la realizzazione dell'azione alato popolare sia una cosa che si debba fare
Trasformare i debiti dello Stato i botti in azioni
Delle aziende di partecipazione statale che si andranno ha privatizzato dove io ritengo che questa è la cosa che si possa e si debba fare
Dobbiamo realizzare dell'accordo incisione essere presenti nelle sedi dove si decidono le sorti delle aziende e soprattutto quelle dai lavoratori
Dobbiamo avere certamente un bordello contrattuale basato sulla concertazione triangolare a tutti i livelli a tutti i livelli nazionale e regionale eh periferico
Queste sono alcune delle condizioni per un nuovo modello del sindacato per fare politica di tutti i vecchi per fare un contratto di sviluppo per far funzionare l'Italia un'Italia unita e solidale per superare tutti alle diseguaglianze
Per costruire una società più giusta nella quale tutti abbiamo il diritto al lavoro e tutti abbiamo uguali diritti e doveri
Pura diamo la parola a Giorgio Santerini segretario generale della Federazione nazionale della stampa che accogliamo con simpatia e amicizia
In una società democratica la libertà di stampa e la funzione di una libera e pluralista informazione è condizione basilare per consolidare il sistema democratico spesso per dare voce alla società civile
A tutela della corretta circolazione di tutte le idee il sindacato confederale segnatamente la UIL su queste basi è sempre stata a fianco degli operatori dell'informazione e degli amici giornalisti
E quindi con grande interesse che diamo la parola a Giorgio Santerini
Vi ringrazio
Di darmi questa parola
Ne sono onorato
Interverrò
In questa sede
Cercando brevemente
Di dire
Non tanto un punto di vista quanto di portare un contributo a questa discussione così importante di questo congresso
E lo farò
Auto dei fine indurmi un piccolo riformista
Affermando con queste parole che desidero intervenire
Come una persone
Che
In dialogo e il confronto con voi qui in questa sala e con tutti
Coloro i quali sono lontani da questa sala ma che come noi
Sono piccoli riformisti persone
Che nella loro vita
Per le parti della loro vita hanno sentito questo bisogno primario fondamentale culturale ancora prima che politico e sindacale
Di essere cittadini piccoli riformisti i quali nelle sedi più diverse
Hanno tentato
La strada più difficile
Del riformismo
E
Ritengo che la somma
Di questi piccoli riformisti
Sia
Fatta di tante piccole persone
Unite in una storia contraddittoria lunga e che nel presente ha grandi difficoltà delle quali poi rapidamente parlerò
E che questa rette di piccoli riformisti
Debba fare dei conti molto particolari non tanto e non soltanto con la storia ma con il presente un presente
Confuso contraddittorio
E denso di grandi pericoli
Di grandissimi pericoli per la democrazia di questo Paese
Pericoli che quindi coinvolgono il sindacato
La società e la politica e quindi anche lo stato complessivamente
Perché
E per me è indubitabile
Che la crisi attuale
Che è fatta di enormi e contraddittori fattori la crisi del presente
è una crisi nella quale e dentro nel merito della questione per me più rilevante
è una crisi nella quale sta nascendo e di questo dobbiamo renderci conto di capire meglio
Nella quale è presente sta crescendo ci sta muovendo un quinto stato
Ovvero un soggetto che è politico sociale culturale diverso da tutti quelli che sono i parametri che la storia ci ha consegnato
E che è un soggetto nuovo
La grande costituito da variabili diverse e che definisco proprio Quinto Stato per significare che è qualche cosa di nuovo
E di separato
Da quelli che sono i quattro precedenti istanti e questo quinto Stanton preme si rivela e si rappresenta nella società e pone a tutti
Grandissimi problemi
Il quinto Stato ha già
Una sua conformazione politica e nel quinto stato c'è la legge
C'è segni
C'è la Rete
C'è l'affermazione anche se in forme diverse
Di una soggettività politica e sociale perché poi alla fine di questo intervento concluderò sul sindacato
C'è l'affermazione già valenza in questo quinto stato pur così differenziato
Di una volontà e di un'affermazione politica e sociale molto forte
Che si sostanzia di un collettore di un denominatore comune
Che sarà poi anche molto complesso da definire da capire ma che ha anche una sua semplicità per definirne perché il collettore che unisce anche se nelle forme diverse questo quinto stato del quale parlo e l'anticentralisti
Che c'è
Non solo nella lega non solo nella Rete ed Enzo non solo nel movimento che non è soltanto referendario dell'onorevole sette
Una anticentralisti lo Mon nuovo per la nostra storia per le nostre abitudini
Per gli sforzi e il lavoro che i piccoli riformisti hanno fatto in molti anni nella storia di questo Paese
Uno sforzo molto pesante quello di piccole riformisti
Che non sono riusciti e questo va detto a costruire il partito della sinistra
Quella che non dà sempre la colpa all'altro ma nel momento nel quale la grande somma dei soggetti piccole riformisti non è riuscito a costruire il partito riformista il partito della sinistra
Si è affermato nella nostra sconfitta di piccoli riformisti
Sconfitta politica
Sconfitta sociale sconfitta sindacale culturale si è affermato e si sta affermando il Quinto Stato del quale parlo che è garante
Non solo dal punto di vista degli interessi che muove non solo dal punto di vista dalla rappresentanza che ottiene dentro il mais mass media non solo da questo punto di vista il Quinto Stato
è grande ed
Mai tanto più grande e forte per la nostra incapacità l'incapacità del riformismo reale
Di aver costruito nei tempi dovuti che c'erano un'alternativa politica un nuovo partito delle tante sinistre disgregata di questo Paese
E la crisi dei partiti
Che si è più fortemente materializzata nell'ultimo anno non è un frutto di stagione nel frutto di una congiura sostengo che
Lo slittamento lo smottamento già in atto degli elettorati e in particolare il io un elettorato
Non è frutto sicuramente di una congiura giudiziaria ma di un distacco che nell'opinione pubblica sia già manifestato profondamente molto profondamente come insegnano già dimostrato e che ha distaccato l'elettorato in particolare del PSI dalla sua origine politica e partitica a che cosa
Se non a un traguardo che in qualche maniera l'onorevole Pannella cerca di interpretare oggi e anche ieri
E l'onorevole Pannella fa parte del Quinto Stato di cui fa
Il quinto Stato eh
Un agglomerato di forza e quindi molto diverse molto dipende diversificate che però anche se in modi diversi interpreta questo fortissimo bisogno Dianti centralismo che c'è nell'opinione pubblica e che è un anti centralismo che non riguarda solo lo Stato che non riguarda solo la politica del governo ma che riguarda il centralismo anche dei sindacati
Quindi una rivolta a una rivolta dell'opinione pubblica non so dire se è una rivoluzione ma sicuramente una rivolta dell'opinione pubblica
Incredibile impensabile fino a un anno fa ma che si deve rapidamente realizzata e si è rapidamente realizzata perché il quinto Stato del quale io parlo a contenuti di socialità molto evidenti è molto forte
è un quinto stato dentro il quale esistono interessi imprenditoriali sicuri e certi
Dentro il quale esiste la volontà dei singoli di sentirsi tutti imprenditori di se stessi
E quindi è una larga fetta di opinione pubblica la quale nella sua vocazione anticentralistica cerca di affermare una fortissima un fortissimo una fortissima spinta di soggettività politica e il partito referendario in circa dieci anni ha interpretato mosso e subito in qualche maniera questa spinta dell'opinione pubblica quindi nulla è stato improvvisato
Tangentopoli non ha modificato radicalmente gli equilibri della società
La società si è modificata attraverso un travaglio di almeno di almeno dieci
Il sindacato e concludo
Il sindacato
Quello delle confederazioni
Quello delle categorie
Proprio per le ragioni che rapidamente ho cercato di dire
Un obbligo
Un dovere politico più grande di ieri
E in questo senso io credo debba essere in modo giusto assorbita e Capitan
La provocazione del vostro segretario
Quella rivolta alla politica
Perché ha ragione quando afferma afferma che esiste un bisogno molto diffuso e nuovo di fare politica
Questo non significa trasformare le confederazioni in quello che erano alcuni anni questo significa comprende
Che laddove
Il sindacato
Nei momenti di conflitto
Nelle fabbriche nelle aziende nel suo difficilissimo confronto col Governo
Costruisce una prospettiva costruisce anche una prospettiva di grande contenuto così
E paradossalmente sto finendo nell'ultima parte di questo intervento voglio dire poche parole per quanto riguarda l'accordo del trentuno
Su quell'accordo
Qualunque siano state le sue interpretazioni molte delle quali anche strumentali sicuramente le confederazioni
Hanno misurato in una fase tempestosa dell'economia dalla politica la loro capacità di essere riformista le confederazioni
E hanno scritto
Nelle grandi contraddizioni di questa società nella quale viviamo una grande pagina di riformismo realizzato che resterà
E tuttavia se non si comprende che quella grande pagina del trentuno
A chi compiutamente dimostra non soltanto attraverso le manifestazioni di piazza ma attraverso le norme diffuso dissenso rispetto a quell'accordo del trentuno luglio a manifestato
Quell'accordo ha fatto capire quell'accordo del trentuno luglio quanto grande sia
Non tanto il dissenso su un accordo ma quanto grande sia la somma degli egoismi l'incapacità di costruire processi di solidarietà l'incapacità di larghissima parte dell'opinione pubblica della società
Di a vere
Una vocazione politica riformista
Perché non basta dire che esistono le corporazioni che esistono non basta dire che esistono gli egoismi che esistono diffusissimo
Ma se i commercianti sull'accordato il trentuno luglio compiono gli atti che hanno compiuto vuol dire che si tratta di qualche cosa di molto più profondo che di una somma consistente di egoismi corporativi c'è
Voglio dire
Una enorme area che è anche un'aria di opinione pubblica e quindi è un'area di voto politico che con il riformismo
Non solo con la sua storia ma coi suoi tentativi concreti di costruirsi oggi nella realtà di oggi prende fortissimamente le distanze
Dentro questa società
E quindi noi abbiamo oggi a concludere una grande crisi che non è solo dei partiti della sinistra
C'è una crisi che attraversa tutti gli organismi democratici e quindi penetra in tutto il mondo del lavoro dentro le organizzazioni sindacali dentro tutte le organizzazioni sindacali
E chi ha questa grande crisi che c'è rispetto alla quale una nuova opinione pubblica
Si sta formando si sono si sta costruendo e sta trovando il suo consenso politico chiama questa crisi all'inizio di una nuova marcia del riformismo fatta di piccoli gesti
I quali non possono essere nella loro somma piccoli gesti piccoli atti piccoli contributi ma tutti finalizzati su una strada che in qualche maniera se pur confusamente sta nascendo
La strada dell'unità delle confederazioni
Una strada da costruire
Che secondo quello che si comprende è in costruzione perché il primo mattone di questa strada c'è cento è stato messo ma che la strada e la marcia che è la marcia del riformismo dentro il sindacato
è lunga è fatta di molte tappe e non si può pensato
Che questa strada non debba comprendere un confronto sempre più severo dentro le confederazioni dentro il sindacato sui diritti si civili sul sindacato dei cittadini
Sulla riconosciuto sul riconosciuto bisogno di solidarietà sulla partecipazione dei cittadini dei lavoratori
Sul diritto di rappresentanza dei dei lavoratori dentro le organizzazioni sindacali
è la strada della democrazia lavorata
Della democrazia che si costruisce il suo percorso per costruire domani uno stato che il Quinto Stato che oggi appare all'orizzonte non credo che abbia le capacità le forze delle culture per essere un'alternativa a un sistema che si è un sistema politico che sta morendo
Ma ciò che emerge
è un nuovo pieno così di interessi contraddittori di incapacità che difficilmente pensabile che questo nuovo possano essere la vera alternativa a ciò che sta morendo la vera alternativa
è molto più lunga è quella della strada del riformismo che passa evidentemente dentro il sindacato
Perché da qui possa nascere non si sa quando quel partito della sinistra riformista che troppi errori troppe mancanze anche nostre non hanno saputo realizzare nei tempi dovuti grazie
Ringraziamo Giorgio Santerini è presente Stefania Fuscagni responsabile nazionale dei coordinamento donne della firma
Io prendo i delegati che sono nei corridoi
Di entrare in sala e e di ascoltare il dibattito e possibilmente di gridare in silenzio perché si sente un vociare all'esterno che da molto fastidio quindi o entrano in sala
O stanno in silenzio grazie ha ora la parola Bocchi di sia nel dei testi
Carine negli anni cari delegati
Era già da qualche tempo prima del diciassette febbraio mille novecentonovantadue giorni in cui prese il via l'inchiesta dei giudici milanesi che il popolo di questa Repubblica aveva iniziato a manifestare il proprio disagio
Il proprio dissenso nei confronti del sistema dei partiti
Nei confronti della gestione della cosa pubblica
Nei confronti di quello strano modo di governare nell'interesse generale del Paese
L'affermarsi della lega cominciano a preoccupare anche i più ottimisti però
Però la speranza è l'ultima a morire la speranza di chi la speranza di un gruppo eterogeneo e composito quanto votiamo
Che ha tra che travolto da una consuetudine di onnipotenza ha pensato ancora fino a pochi giorni fa che gli interessi del Paese dovessero continuare a coincidere con i propri e questa è stata la risposta a quell'ottantatré per cento di sì
La risposta alla gente a questa gente tanto citata a questa gente riscoperta così faticosamente la richiesta di partecipazione di trasparenza di giustizia di onestà
Acquisti stata timidamente cercando di rispondere ma cui ancora una volta si è tentato grazie al concorso di molti
Di negare una risposta questa richiesta rischia di degenerare est assai e sta già succedendo in una richiesta di giustizia purché sia
In una condanna della politica in quanto tale in un pericoloso qualunquismo
Oggi da più parti si manifestano preoccupazioni per la tenuta della democrazia oggi tanti si ergono a paladini della volontà popolare oggi oggi dopo aver lasciato troppi spazi alla lega alla destra e a forze che ovunque Annino sedere in Parlamento costituiscono comunque un polo fortemente conservatore
E dopo aver vissuto l'ultima esperienza referendaria come una grande occasione di cambiamento positivo trascurando il fatto che ci stavamo recando alle urne a seguito della manifesta incapacità e volontà di troppe forze politiche ad esprimere una proposta di riforma elettorale dopo questa esperienza è lecito domandarsi
Quali e quanti spazi ancora le forze che oggi possono richiamarsi alla sinistra riformatrice intendono lasciare scoperti e come invece intendono finalmente farsi reali Interpreti delle richieste formulate dai cittadini di questo Paese
E se il rapporto cittadini Stato necessita di un profondo rinnovamento anche il rapporto lavoratori sindacato va subito e non dal trentuno luglio profondi cambiamenti e non tutti di segno positivo
Anche in questi mesi difficili non ci siamo mai sottratti al confronto con le lavoratrici e con i lavoratori ma certo non è stato facile
Non è stato facile coniugare politica dei redditi e politica per l'occupazione
Soprattutto quando la politica dei redditi si riduceva solo in politica di contenimento dei redditi da lavoro dipendente e politica per l'occupazione e lo sviluppo si fermava già con difficoltà
Alle individuazione di strumenti a sostegno del reddito di quei lavoratori e di quelle lavoratrice tante troppe
Che il lavoro lo stavano perdendo i diritti del lavoro diceva Larizza il lavoro per lo sviluppo il PAI quindi lo sviluppo per il lavoro e per difendere i diritti del lavoro
Perché quello che sta succedendo e che troppo spesso sul piatto della bilancia sta pesando la richiesta della rinuncia di parte almeno dei diritti acquisiti in cambio della difesa del lavoro possibile e allora abbiamo sbagliato proprio tutto
Non ci rimane che riconvertirsi al credo bertinottiano secondo il quale primo non trattare secondo non assumersi le responsabilità delle conseguenze
No non credo
Credo piuttosto che anni fa la UIL fece una scelta strategica
Quella della politica dei redditi e questa venne legata alla scelta della programmazione e per la compiuta realizzazione di tali scelte venne individuato il metodo della concertazione in sintesi
Puntavamo alla formazione del sindacato di partecipazione ritenevamo indispensabile
Veder riconosciuto al sindacato un ruolo di soggetto attivo propositore compartecipe delle scelte che vengono compiute a livello macro e microeconomico
E allora il trentuno luglio al di là della doverosa assunzione di responsabilità da parte di un soggetto quale il sindacato confederale ai vita insidiato comunque tre limiti il primo e purtroppo forse sul piano del metodo è stato quello di non aver chiarito con i lavoratori con le lavoratrici con la dovuta franchezza la reale situazione del Paese e la posta in gioco
Il secondo è stato quello di aver compiuto una scelta politica necessaria convinti ma prigionieri noi stessi ancora ad una vecchia metodologia rivendicativa il terzo limite
è che la scelta compiuta in nome dell'emergenza ancora una volta era una scelta di fatto unilaterale perché certamente non inserita in un contesto di procedure di partecipazione certe garantite del soggetto sindacale
Allora l'obiettivo prioritario che obbligatoriamente dobbiamo darci e quello dell'effettiva realizzazione del ruolo partecipativo del sindacato attraverso un confronto etto comune di qui di CISL e di CGIL che bada ad inserirsi e presto in questo dibattito sulla riforma istituzionale
Quindi
Un sindacato confederale soggetto interlocutore vero
Per arrivare ad ipotizzare un tessuto istituzionale in cui le forze sociali interagiscono con l'esecutivo ponendo sì soprattutto nel governo dell'economia e del sociale
Come intercapedine di proposta e di controllo tra lo Stato e di partiti partiti
Ai quali non può certamente essere rinnovata una delega omnicomprensiva di rappresentanza del pluralismo politico e sociale del paese
è questa credo la strada migliore per affrontare il finalmente risolvere il problema di una tuta di una migliore tutela degli interessi che rappresentiamo
Perché il problema della tutela deve passare necessariamente per un confronto di sintesi e non certo per rappresentatività personalizzate che finirebbero comunque per tutelare solo spezzoni di interessi
Ma per essere credibili sulla nostra progettualità politico istituzionale dobbiamo accompagnare a questa una prigione una progettualità quindi una nuova dialettica sociale
Che se deve coinvolgere forme nuove di aggregazione dal volontariato al nuovo associazionismo certamente non può più prescindere da quella che è la prima articolazione storica riconosciuta parlo del soggetto donna
E stiamo attenti cari amici e compagni perché non è più tempo di pensare di rappresentare le donne e lavoratrici dei pensionati e dei cittadini
Attraverso qualche parola magica inserita in qualche documento che richiami il rispetto delle pari opportunità o della parità dei diritti lasciando poi alle donne la delega una delega troppo spesso di comodo
A vigilare e a tutelare per quanto possano interessa e specificità
Che in quanto di genere non possono che riguardare i soggetti direttamente interessati
Il gioco di coloro che negli anni hanno contestato una presunta strada di separatezza percorsa dalle donne
Per avere l'alibi di far finta che non esistesse una margine imitazione del soggetto donna nel lavoro come nella società ebbene questo gioco non è più possibile
Pena
La negazione evidente del primo obiettivo che tutti uomini e donne di questa organizzazione ci siamo dati
Ovvero quello di voler recuperare un rapporto con le lavoratrici e con i lavoratori in termini di maggiore e migliore rappresentatività
E credo che mancare questo obiettivo è un lusso che nessuno all'interno del sindacato può permettersi
E se questo è l'obiettivo L'Unità nel presupposto fondamentale
E l'Unità diceva Larizza deve realizzarsi attraverso un confronto propositivo e serrato ma per far questo sottolineava è necessario rinunciare fin da adesso qualsivoglia egoismo d'organizzazione e allora cominciamo da qui
Tutti noi della UIL ma la CISL e la CGIL se ci crediamo se lo vogliamo
Senza strumentalità essenza usare rituali propri della nostra politica che hanno ampiamente dimostrato i risultati capaci di produrre
Progetto politico nel Paese Progetto partecipativo del sindacato e quindi coerenza organizzativa a questa progettualità è necessario quindi procedere nell'elaborazione di un progetto organizzativo che punti a realizzare una democrazia interna più coerente ed efficace
E in questo contesto saremo obbligati finalmente ad affrontare un sample rinviato confronto tra categorie del pubblico e categorie nel privato nonché tra strutture verticali e strutture orizzontali
Tale confronto quando è stato accennato si è svolto su una logica reciprocamente difensiva che ha prodotto di fatto significa significative contraddizioni all'interno dell'organizzazione e allora se l'obiettivo è l'interesse della UIL o meglio se l'obiettivo se no no gli interessi di tutti coloro che rappresentiamo
Se questo è proprio vero quel richiamo Di Pietro a superare gli egoismi di organizzazione forse dovrebbe diventare un impegno per tutti noi
Un impegno che ci consenta di superare qua qualche egoismo di struttura che mette in discussione la nostra progettualità politica e allora intanto tra noi e poi fuori di noi dovremo saperci proporre
Superato il velo di ogni ipocrisia con spontaneità e con fiducia ritrovando l'emozione esaltante di un far politica punito a misura d'uomo e scusate
Noi lo vogliamo finalmente anche a misura di donna
Si prepari Fontanelli Giancarlo
E compagni
La crisi che il nostro Paese sta attraversando
Sul piano morale
Come su quello politica economico
Ha certamente
Peculiarità tutte italiani
Ma è anche riconducibile a quella crisi di rapporto tra società politica e società civile che investe quasi tutti i Paesi industrializzati soprattutto europei
Ciò non diminuisce la nostra responsabilità non giustifica i nostri errori
Non assolve la classe politica i partiti ma deve farci riflettere sul cambiamento che si impone per tutte le forze riformatrici dopo la caduta del muro di Berlino e la crisi delle ideologie di tutte le sinistre europee
Ha ragione Amato
Non basta cambiare nomi dobbiamo capire che possono essere messi insieme forze che non hanno più alcuna ragione per restare divise
Come concordare programmi per la ripresa dello sviluppo per battere la disoccupazione per ottenere la giustizia sociale sul piano nazionale come sul piano internazionale
Senza una forte spinta programmatica e ideale alla ricerca dalla giustizia sociale
Sarà difficile battere i conservatorismi i razzismi i privilegi che pervadono la nostra società
Sarà difficile parlare di mafia
Dico Sviluppo Mediterraneo di nord e sud come in termini nazionali di politica dei redditi e di solidarietà di concertazione coma di partecipazione
Interdipendenza delle economie sul piano mondiale ci impedisce una visione prettamente nazionalistica anche se stanno risorgendo i nazionalismi e i razzismi in ogni dove il sindacato è vero può essere elemento non secondario nel nostro come in altri paesi europei per ricercare un nuovo collegamento tra società politica e mondo del lavoro
Ma questo suo ruolo non può essere svolto inventando nuovi collateralismi dobbiamo garantire l'autonomia del sindacato e il massimo di unità
Che purtroppo diciamolo francamente non è l'unità di tutti
Mandare uomini del sindacato in Parlamento può diventino e nel nostro Paese il problema dei futuri anni come lo è in America o in Inghilterra ma non è certamente il problema dei prossimi mesi
Questo congresso deve soprattutto celebrare un grande convenire
Di tutte le strutture dell'organizzazione
Di tutti gli iscritti sul ruolo autonomo della villa della UIL sulla sua proposta per la crescita dell'Unità e per la ripresa dello sviluppo contro la disoccupazione per la difesa dei redditi dalla contrattazione
In uno con le compatibilità e ci sono imposte dalla crisi economica
Dobbiamo essere capaci di far prevalere alle vecchie divisioni di ieri la cultura della Millo
è vero come ha detto Larizza e la difesa fabbrica per fabbrica dell'occupazione non fa un posto di lavoro in più
Ma è altrettanto vero che le politiche alle per lo sviluppo non possono essere solo il frutto di una manovra centralistica
La politica di settore la ricerca della produttività in azienda hanno la stessa dignità della politica dei fattori se mosse da un filo conduttore non contraddittorio
E per questo che dobbiamo al più presto a sbloccare la seconda parte dell'accordo del trentuno luglio
Non è più il problema di discutere sull'accordo del trentuno luglio è come andare avanti e per questo che deve riprendere il confronto a livello contrattuale categoriale come di territorio di azienda sulla base di quel contratto sociale che va perseguito ma che non può essere immaginato con una burocratica nuova centralizzazione
Non so se si tratta di Quinto Stato ma questo è certamente un problema
La produttività al servizio di stemma
Come la produttività sul posto di lavoro hanno bisogno di trasparenza gli obiettivi certi di nuove relazioni industriale di una nuova concezione del salario variabile come della flessibilità dell'organizzazione del lavoro
E tale nuova concezione Nocco non può che basarsi sulla contratto qualità a tutti i livelli
Si avvicinano le scadenze contrattuali si sta già parlando nel mio settore quello commerciale e dei servizi e del turismo
Si stanno preparando nel mio settore alcune piattaforme che investono centinaia di migliaia di lavoratori del terziario non è più possibile accettare la tattica di rinvio è stato dettando la Confindustria
Il settore del terziario commerciale di servizio può e deve rappresentare una grande occasioni di occupazione
Ma c'è bisogno di politiche che lo incentivi è ora di porre termine ad una diaspora con una più senso come dice lo stesso Amato nella Società Ponte postindustriale e qui condiziona la qualità stessa del nostro sviluppo
Per mantenere salari alti abbiamo bisogno di tecnologie di innovazioni di prodotto e di processo continuate abbiamo quindi bisogno di contrattare di controllare la formazione continua abbiamo bisogno di garantire la mobilità professionale come la mobilità interaziendale e tutto ciò deve essere una proposta del sindacato prima che divenga strumento antisindacale di promozione individuale
Certo
Un tale obiettivo può divenire difficile forse impossibile se permane una diaspora spesso paralizzante Ziveri obiettivi di un sindacato moderno che ha superato obsolete visione classiste che è portatore di un progetto di sviluppo
è per questo che dobbiamo spingere al massimo la nostra strategia per l'unità superando vecchie contrapposizioni tra sindacato associazione e sindacato movimento contrapposizione che purtroppo abbiamo sentito ancora nei discorsi di D'Antoni e di Trentin destinate solo a provocare legislazioni tese non era il riconoscimento della rappresentatività
Ma alla frammentazione dell'azione del sindacato
Noi siamo convinti che la generalizzazione contrattuale e legislativa delle RSU sia idonea affonderà la volontà dei lavoratori associati con quella della generalità dei lavoratori noi siamo convinti che queste sia l'unico modo per tenere insieme l'azione del sindacato colazione dei delegati aziendali
Non abbiamo mai pensato al sindacato movimento
Ed è questo lo sforzo che stiamo contestiamo compiendo nel settore commerciale e turistico e speriamo non sia uno sforzo vano e certe
Anche questa è una politica di chi si piccoli passi verso l'unità ma forse molto più impegnata di impegnativa e la fusione delle organizzazioni di servizio delle tre confederazioni
Con il voto a maggioranza qualificata nelle resse U come negli organismi direttivi delle tre organizzazioni quando convocati unitariamente possiamo dimostrare che l'unità d'azione
La proposta unitaria non questa Lizzano l'esistente ma si muovono verso il nuovo verso il cambiamento dello stesso sindacato verso la partecipazione vera i lavoratori ad un progetto comunitario e questo è il problema che dobbiamo risolvere grazie
Grazie a Raffaele Vanni ha ora la parola il segretario confederale Giancarlo fine Fontanelli
Dopo Fontanelli russi Amedeo della UIL Piemonte
Delegate delegati
Amici compagni
Dai vostri interventi che ormai sono oltre cento in questi tre giorni di lavoro
Dalla relazione di Larizza
Da questo congresso
è venuto un messaggio chiaro ai partiti alle istituzioni al Paese
Non ci adeguiamo
Non subiamo
Vogliamo cambiare vogliamo contribuire al rinnovamento
I lavoratori la UIL
Vogliono essere protagonisti del rinnovamento
E sono pronti
A favorire lo sviluppo del Paese
Uno sviluppo che passa attraverso la moralizzazione della vita pubblica
Attraverso la rottura del legame fra partiti criminalità mafia
Il segretario della CISL UIL
Ci ha ricordato ieri nel suo intervento la San Vincenzo De Paoli
A me parlamentare
Che in questo Paese c'è chi predica bene e razzola male
E credetemi non sono i preti di campagna sono le alte gerarchia della Chiesa i cardinali Martini bici predicano bene sono molto attivi quando razzolano in casa degli altri ma perché non hanno imposto la stessa pulizia in casa propria nello io mandandoli a Marcinkus
è più facile
Condannare gli altri
Ancora D'Antoni e Trentin
Ci hanno ricordato dei loro interventi
Una vicenda amare
Che certo ci ha colpito
Perché ha rappresentato e rappresenta un grave infortunio
Un grave errore politico
Ne parlò
Lo accendo perché mi ha ferito perché mi tocca da vicino come militante e iscritto
Aveva il diritto alla difesa
Il diritto alla difesa incontestabile per qualunque cittadino
Il diritto alla difesa è incontestabile anche per tratti avrei preferito
Ti avesse concluso il suo intervento della sua difesa chiedendo di essere giudicato dalla magistratura ordinaria
Il nostro problema none difendere un partito il nostro problema non è difendere questi partiti
I nostri partiti
Questi uomini
Ma non condividiamo
Strumentalizzazioni
Linciaggi processi sommari
Ci sono forze politiche particolarmente attive nel fustigare i costumi altrui poco inclini a valutare il proprio marciume
Non può pretendere di moralizzare la vita pubblica del Paese
Chi è stato finanziate da goduto di Tangentopoli nazionali e per anni finanziato dall'estero da Mosca
Il PDS
Non può candidarsi
Come unico partito della sinistra intorno al quale costruire una futura sinistra di progresso
Cari amici e compagni voi lo ricordate
Il lupo perde il pelo ma non il vizio
Non basta cambiare nome
Ritorna l'antico progetto egemonico del Pizzi
Ma anche da questo congresso ad Occhetto e D'Alema va il nostro ricordo non siamo mai stati comunisti ancora meno saremo pidiessini
Caro Adriano
Sono d'accordo con te
Sono d'accordo con le tue citazioni
Il nostro scopo lo scopo di noi all'interno della UIL
Confermare la nostra fede
Far vivere gli ideali i valori gli insegnamenti mazziniani e dei fratelli Rosselli su questi su questi contenuti
C'è grande vera sincera unità all'interno della UIL
Occorre trovare l'unità con CGIL CISL e UIL per costruire insieme
Quello che il compagno Larizza ha definito polo progressista Polo laico e democratico
All'interno del quale diceva Pietro confluiscano forze di sinistra riformista dell'Internazionale socialista ambientaliste della sinistra cattolica e sociale
Ma anche qui dobbiamo dire con forza
Che i comunisti hanno avuto torto per cinquant'anni non possono pretendere di annettersi Keter cinquant'anni avuto sempre ragione
Quel che è certo
Per il sindacato dovrà dare il proprio apporto fondamentale il proprio contributo insostituibile sempre citando Pietro sentendo in campo direttamente
Mantenendo che Area
La separazione dei compiti e dei ruoli
Per costruire un poco di progresso all'interno del quale
Noi facciamo delle esclusioni chiare
Non possono far parte di questo polo i nemici del sindacato i fautori della divinazione di CGIL CISL e UIL Pannella bocca autoconvocati sono fuori da questo Progetto
Il Polo
Che costruisce che costruisca
Le iniziative sulla solidarietà
La solidarietà fra nazioni occorre aiutare i popoli ridotti all'indigenza alla qua al sottosviluppo
Amici e compagni ci siamo ubriacati di individualismo di arrivismo di utopismo di egoismo la solidarietà un'altra cosa e altruismo uguaglianza di diritti di pari opportunità
La UIL dovrà lottare insieme
Con tutte le sue forze contro ogni forma di razzismo di antisemitismo di integralismo politico e religioso
La UIL è preoccupata fortemente preoccupato
Dei tentativi di vanificare le conquiste che in questi ultimi anni sono state fatte dalle donne
Anche in questo congresso
Lo dico con franchezza con sincerità si respira un po'di aria di controtendenza
Fatemelo dire
Ci sono troppe donne invitate a questo congresso è troppo poco donne delegate e abbiamo una responsabilità
Che
Dobbiamo recupera
Le donne sono una realtà politica economica sociale non sono un fiore all'occhiello
Sono riproposte in questi ultimi tempi come macchina di riproduzione ogni giorno sia attenta alla maternità consapevole
Il dramma dell'interruzione della gravidanza viene descritto come un assassinio viene descritto come uno sterminio
Ma le donne violentate le donne che hanno subito un incesto le donne che in Bosnia hanno subito lo stupro di massa hanno delitto di decidere di abortire la porta una conquista sociale imporre la prosecuzione della gravidanza Non è amore non è solidarietà è in panchina
Ah sì stiamo assistendo con troppo distacco all'eccessiva indifferenza
E allo scarso impegno che sia rispetto alle uccisioni a messaggi che insanguina una vicina Jugoslavia occorre assumere iniziative forti di fronte alle decisioni del Parlamento serbo bosniaco di fronte alla disperazione al genocidio alla Polonia omicidiari
Io credo che questo congresso il congresso della UIL debba chiedere implorare tutte le nazioni civili del mondo di fermare la guerra di fermare la morte di creare le condizioni di pace è di sviluppo anche in questo Paese solidarietà nei confronti degli strati più deboli
Nei confronti dei disabili e consentitemi in questo intervento di dire con franchezza
Che
Anche se lo sapete sono persone normali hanno diritto alla vita normale
Non vogliono comprensione
Voglio l'amore non vogliono compassione vogliono diritti
E anche da qui questa mattina credo che sia giusto dire al nostro amico e compagno Pancaldi
Grazie per quanto ci ha insegnato grazie per la serietà la costanza l'impegno con il quale sta seguendo l'Ufficio H della Confederazione
Solidarietà vuol dire garantire lo stato sociale
Delle Lorenzo con il decreto sulla sanità ha cercato di Tor tiare i pensionati
Perché imbroglia vanno sui ticket intanto lui con il padre pensionato depredavano stato rubava i soldi
Il decreto
Bis ha detto giustamente Pagani
Penalizza gli ammalati è inumano per gli anziani io credo che non abbiano ancora capito bene lo ripetiamo i bollini non vanno aumentati vanno aboliti basta non c'è un'altra soluzione
E al nuovo governo con forza il Congresso manda a dire o vengono accettate proposte di modifica che già sono state presentate da CGIL CISL e UIL o ci rivolgeremo direttamente ai cittadini per chiedere l'abrogazione
Il governo in attesa di giudizio
Ma se il buongiorno si vede dal mattino non mi pare che ci sia da stare troppo Allegri
L'unico provvedimento di Visco che poi se ne è andato è stato quello non di dare e di riconoscere il fiscal drag e lavoratori ma di rimborsare anche se ne avevano diritto dodici mila miliardi all'impresa e dopodiché sia dimesso non è che ci abbia lasciato
Grandi
Dispiace
Il secondo ministro Cassese
è intervenuto recentemente io credo che Bosco non riesca mai a vivere
Tranquillo non riesca mai a godere del licenziamento di un ministro precedente sottosegretario precedente dare subito ricominciare a chiedere licenziamento di quello che viene dopo e caro posto non c'è mai limite al peggio
Perché Cassese nelle sue prime dichiarazioni ha chiesto l'abolizione del diritto di iscrizione del sindacato al sindacato dei funzionari dello Stato
Ha chiesto di introdurre un modello autoritario di organizzazione del lavoro ha chiesto di licenziare cinque mila lavoratori Azzi ha chiesto di abrogare la riforma del pubblico impiego
Troppo garantista per i lavoratori e i sindacati mi pare che invece di far medicare farebbe bene a rinnovare i contratti per quattro milioni di lavoratori scaduti ormai da tre anni
E bisognerebbe
Che
Si impegnasse per rilanciare la pubblica amministrazione che non va smantellata
Macché Barrese efficiente va resa produttiva e se proprio cornice iniziare qualcuno non pensi di licenziare gli ausiliari gli uscieri impiegati licenzi qualche migliaio di dirigenti inadatti incapaci assenteisti ed asserviti ai partiti
Forse in questo modo
Si possono creare le condizioni
Per migliorare l'efficienza di questo Paese ha ragione Lotito non c'è più tempo io aggiungo non abbiamo tempo da perdere dal Governo sia per a aspettiamo
Equità fiscale contributiva conferma dello stato sociale equa distribuzione delle risorse dipesa del potere o del sale
De d'acquisto dei salari e delle pensioni
Sviluppo collegato al lavoro
E concludo amici e compagni con un riferimento ad un capitolo particolarmente importante il problema dell'unità
Il voto del diciotto aprile
è un voto importante dovremo fare i conti con un quadro politico nuovo e diverso
Con franchezza parte del sindacato ho l'impressione che si sentirà orfana di riferimenti politici con buona pace di D'Antoni
Abbiamo vissuto in un regime di relativa autonomia
Sia perché diceva di no ma caro Sergio anche per chi diceva di sì
E se si procede verso la costruzione di poli contrapposti
Credo che sia improbabile
Il la permanenza di CGIL CISL UIL lui
Il rischio è l'ipotesi peggiore potrebbe essere quella dalla Costituzione
Di sindacati collaterali al polo progressista e dal polo conservatore immaginatevi la fine che farebbe in questa situazione la UIL noi stessi
Ma si creerebbe una condizione di collateralismo di cinghia di trasmissione sarebbe la sconfitta dei lavoratori e dal mondo del lavoro
Di fronte a questo scenario apocalittico unica scelta politica possibile unica scelta di vita per il sindacalismo confederale L'Unità L'Unità di CGIL CISL e UIL
Ma dopo gli interventi di Trentin e di D'Antoni vi devo dire con franchezza che se mi dichiara sì tranquillo mentire
Mi è parso più un dialogo fra sordi che la ricerca di soluzioni unitarie
E siccome ci dobbiamo esprimere con chiarezza con franchezza e con sincerità
Io credo di poter dire che pretendere di fare l'unità
Unificando le strutture di servizio e poi litigare sulla firma degli accordi sul rapporto con il Governo con i datori di lavoro mi pare poco proponibile anche per un osservatore disattento
Però d'altra parte proporre prima di ogni ipotesi unitaria
è un interesse interruzione piacevolissima mi ricordo di essere stato interrotto a Firenze da un altro ingresso di un compagno altrettanto simpatico e ha gettato vicino a noi quindi è un augurio per il nostro congresso
Buongiorno c'è è presente il ministro del lavoro compagno aggiunge
Dicevo
Dall'altra parte però proporre prima di ogni ipotesi unitaria un accordo globale sulle politiche
Sui comportamenti significa caro Sergio riproporre in altre parole il sindacato unico che mi pare che sia già stato detto non siamo disponibili a percorrere
Per queste due strade occorre essere coscienti non si arriva all'unità
Non vorrei pensare che siano pretesti per parlare di unità ma per non fare l'unità d'altra parte anch'io se dovessi confrontarmi sui contenuti vedo molto difficile un'intesa preventiva con D'Antoni sui temi dell'autodeterminazione della donna
E difficile un'intesa con la CGIL dalla quale mi divide la valutazione sulla natura del sindacato visto dalla CGIL come movimento e non come associazione
Se crediamo all'unità e noi vogliamo L'Unità occorre sperimentare un percorso diverso
Occorre scrivere quelle due paginette alle quali si riferisce sia di perito spesso il compagno Larizza occorre pensare ad un'organizzazione unitaria
Sulla base di regole certe che garantiscano pluralismo democrazia
Che consentano la definizione di percorsi con la formazione di maggioranze che ne caratterizzino la gestione all'interno di questo sindacato unitario c'è spazio per le minoranze c'è spazio per il dissenso nervi esperto delle collocazioni è vero ordini delle opposizioni è delle maggioranze
Si potrà così aprire un confronto a tutto campo stimolando l'interesse la passione e la partecipazione non tutto sarà dato per scontato
E qui assumerà un ruolo determinante l'apporto di del contributo dei lavoratori degli iscritti alle decisioni del sindacato
Certo sì dei lavoratori e degli iscritti l'uno e l'altro sono problemi reali vanno affrontati senza mortificare il ruolo dell'associato che ha diritti esclusivi sugli organi interni
De il diritto dei lavoratori che sono oggetto delle decisioni assunte io
E hanno il diritto di esprimere il proprio parere sulle scelte che lo coinvolgono anche l'individuazione del gruppo dirigente
Dovrà abbandonare la strada delle cooptazioni restituendo al giudizio degli iscritti mediante magari il voto diretto e segreto la scelta del gruppo dirigente
Anche se occorre far presto
Dispotica non discutiamo sui tempi diamoci appuntamento alla conferenza di organizzazione per definire un'ipotesi percorribile da proporre al dibattito unitaria per traghettare questo periodo difficile
Vincente complesse occorre attenzione non avventatezza
Occorre coraggio non spericolate sa occorre lungimiranza non mio Pia occorre saggezza non in sicurezza caro Piero
Sotto la tua guida
Di attento ed esperto timoniere
Saremo in grado di compiere la traversata in gioco non vi è soltanto il patrimonio umano culturale ideale che ciascuno di noi ha contribuito a costruire all'interno di questa organizzazione
Siamo chiamati ad assumere una responsabilità storica per il nostro futuro per il futuro del sindacato per il futuro dei lavoratori grazie
Grazie a Giancarlo Fontanelli
Che ha anche svolto il ruolo di presidente annunciando la presenza del ministro del lavoro senatore Gino Giugni ha ora la parola tutto gli incroci Amedeo della UIL Piemonte
Cari amici e compagni
Esistono oggi due priorità assolute per il sindacato la prima è senza dubbio quella della difesa della dignità del Paese
Dobbiamo onestamente ammettere che Tangentopoli ha messo a nudo una realtà amarissima con la sensazione di essere ancora i una fase Aida una realtà cui sfuggiva a tutti noi la profondità
In un contesto di questo genere il sindacato non può restare neutrale
Il cambiamento che tempo a parole tutti chiediamo deve avvenire attraverso la definizione di regole forti ripartendo da un modello di società che tolga poté dal Palazzo per ridare voce ai cittadini alla gente comune a tutti coloro cioè che pagano la crisi sulla loro pelle
Non solo in termini di reddito di occupazione ma anche vorrei dire soprattutto Lella dignità personale offeso
E penso ai bollini di De Lorenzo e li considero già alla prima vera condanna morale questo ex ministro ha ragione Larizza quando parla di un massimo di sinistra sopportabile di un'economia di mercato
è però altrettanto giusto dire che c'è anche un minimo di sinistra necessaria come elemento equilibratore di una società regolata dall'economia di mercato
Il sindacato con la sua azione deve evitare al Paese un rischio ormai concreto
Quello di passare dall'attuale fase di disarticolazione della società ad un'altra di frammentazione anziché volgersi verso nuove riaggregazioni
Per questo condivisibile la richiesta della rivisitazione della nostra autonomia
Il punto non è quello di allontanarsi dalla politica
Magari con tentazioni neo qua il sindacalista
Bensì di schierarsi per una nuova politica in modo meno neutrale rispetto al passato ma allo stesso tempo anche meno scontato
Senza questa netta scelta di campo il rischio sarà quello di venire travolti dalla crisi che attraversa la cui las Sinistra Europea
Dobbiamo contribuire come sinistra sociale a fare emergere i nuovi schieramenti e i nuovi interessi
Quelli conservatori sono legittimi ma vanno resi espliciti sia nei contenuti sia Frattini propone pesci in ogni caso sono contrapposti a quelli rappresentati dal sindacato
Noi quando parliamo di cambiamento lo intendiamo rivolto verso tendenze progressiste tali da garantire all'allargamento dei canali della democrazia
Per questo dobbiamo entrare ancor di più in campo in difesa degli interessi che rappresentiamo
In questo senso il segnale che ci viene dall'altissima partecipazione al voto nel referendum è chiarissimo e non può andare disatteso nelle consequenzialità politiche
D'Antoni ha detto ieri che il protocollo del trentuno luglio si può giudicare oggi con maggiore severità ma allo stesso tempo apprezzare di più
Noi propendiamo per la seconda tesi e comunque in ogni caso quell'accordo ci consente di dire che il sindacato è oggi l'unico soggetto abilitato per coerenza a chiedere al nuovo governo il rispetto degli impegni assunti dal governo Amato
Se la nuova prevista stangata di giugno
Dovesse scaricarsi sui lavoratori allora in modo chiaro e netto dovremo scendere in campo in difesa degli interessi che rappresentiamo già duramente toccate dal passato
Non potremo accettare amici e compagni passivamente che i poveri diventino di più è ancora più poveri mentre inviti continuano ad essere tutelati persino in modo indecente
Ha ragione la ripresa nel chiedere un contratto per lo sviluppo senza contorni imprecisi indefiniti spesso deve rendere esplicito che nello scontro di interessi sicuramente per le speculazioni e fa premio l'interesse e la difesa del lavoro la tutela dei diritti dei cittadini
A partire da quello stato sociale che va difeso è che esse non può e non può garantire tutto a tutti non per questo può ridursi a non dare niente a nessuno
Un cambiamento quindi che non è questione astratta
Che il serto di guardare grande questione istituzionale la governabilità ma che altrettanto certamente tocca i nodi dell'occupazione e della difesa dei cittadini a partire da quelli più debole ed esposti
Ed infatti proprio la difesa della dignità del lavoro è la seconda priorità assoluta per il sindacato
Il paese è atteso ad un nuovo difficile passaggio
Oggi non si tratta di traghettare l'Italia dall'agricoltura all'industria di vincere la mortalità infantile è un analfabetismo tutti i meriti io lo voglio ricordare non piccoli che vanno ascritti alla Prima Repubblica
Oggi il punto è quello di tenere l'Italia
Nel contesto dei paesi più sviluppati cosa non semplice della situazione attuale per questo condivido particolarmente l'ostinazione posta nella relazione a favore della scuola dell'università della formazione questo ci serve far recuperare gli stimoli che fecero grande questa nazione nel dopoguerra occorre sfruttare quindi la risonanza dell'intelligenza e dello spirito nate d'iniziativa che ci sono popoli cosa ben diversa lo voglio dire dall'attuale binomio scuola disoccupazione la UIL deve dire forte e chiaro che le misure a sostegno del mercato del lavoro sono l'eccezione indispensabile ma che la regola è quella degli investimenti produttivi che creano ricchezza e lavoro
Esiste un codice dei doveri del sindacato che comporta l'assunzione delle responsabilità io una cultura di governo che all'esatto opposto della sinistra a prescindere
Ma esiste anche un codice dei diritti che ci porta ad affermare la necessità della modernizzazione del Paese come unica via per rispondere alle attese della società civile
Che ci chiede di battersi per evitare le grandi esclusioni quella del lavoro e quella dei diritti
Per questo non serve un sindacato genericamente di sinistra e serve l'unità no un'unità indistinta macchia vita del modello e nella responsabilità
La domanda che sorge spontanea allora la seguente
è possibile all'unità senza esclusioni può cioè una cultura antagonista ancora presente in CGIL coesistere con l'anima partecipativa
La risposta il sì è solo possibile a patto che sia chiaro
Il concetto del rispetto delle regole
Dei compiti e poterne delle maggioranze e delle minoranze periodicamente definito soprattutto va chiarito la prevalenza del valore de L'Unità sul patriottismo e sui bisogni d'organizzazione
Anche al nostro interno però la riflessione necessaria è giusto a bollare come sbagliate o anche in Italia l'iniziativa della CGIL tesa a cancellare l'articolo diciannove dello Statuto
E altrettanto giusto dire però che sulla rappresentanza sindacale unitaria e siamo in ritardo vecchie non sento e non tutti siamo stati nel passato convinti della necessità e dell'urgenza di questo passaggio
E invece è giusto e necessario ripartire dai lavoratori
Occorre recuperare la crisi di rappresentatività che tocca anche il sindacato limitandone l'azione dalla UIL non superare questo ostacolo rappresenterebbe un pericolo mortale abbiamo buone prospettive che però dobbiamo perseguire forse con maggiore convinzione delle nostre capacità e potenzialità
D'Antoni l'ha detto ieri vede l'unità sindacale un po'come l'albero di Bertoldo
Se lui pensa ad un'unità duale consiste uguale grande Serbia dobbiamo dire subito come lui perché non siamo d'accordo con lui la UIL deve porre con forza l'accento sulle possibilità di realizzare concretamente subito primi approdi unitario nell'ambito di un progetto politico definito
Chiedi ad esempio grande valore ai diritti associativi senza però negare la necessità di espressione di tutti i lavoratori
è una strada in salita quella che dobbiamo parco allora
L'unica però chi avrà ragione dei bulloni di Rifondazione e dei deliri separatisti di Bossi dobbiamo esserne convinti quello dell'unità nella democrazia fa la solita vieta
è il passaggio decisivo per il futuro del sindacalismo confederale
Nel cambiamento dalle classi alle nuove articolazioni della società italiana
E io voglio concludere dicendo che questa è un'occasione irripetibile per la UIL quella di stare al centro però Covolo di punta però questo pozzetto il congresso a partire dalla relazione
Può fare molto su questo versante che va urgentemente rafforzato attraverso sette pole realizzative coerenti
La UIL ha superato le componenti e questo è un bene deve ora accentuata l'impegno per la ricerca di nuove fonti di consenso anche le attraverso l'esaltazione dei valori morali cari compagni ed amici dobbiamo puntare verso la ricerca di una società credibile civilmente voluttà trasparente e sopportabile per i cittadini
Per questo servono impegno e militanza
Pallone che fino a ieri avevamo il bagno sapone nella retorica ed oggi invece danno il senso della necessità dell'indispensabilità il nostro congresso amici e compagni e da giorni positivamente al centro dell'attenzione generale non è tutto però è importante facciamo sì che sia un ottimo ha poi messo a fare il futuro
Prima di dare la parola al ministro del lavoro senatore Gino Giugni
Leggo un comunicato unitario sui licenziamenti alla BPD di Colleferro i lavoratori e le strutture di fabbrica dello stabilimento BPD di Colleferro e cercano per i quali la direzione ha dato corso all'ennesima ristrutturazione aziendale iniziando la procedura di mobilità per seicento lavoratori colgono l'occasione dei lavori dell'undicesimo congresso nazionale della UIL
Per evidenziare ai delegati tutti la situazione nella quale si vengono a trovare a seguito del progressivo smantellamento di uno stabilimento
Che in passato ha occupato svariate migliaia di lavoratori e che corre ora il rischio concreto di essere cancellato dalla realtà industriale del Lazio
La Federazione unitaria dei chimici
E le strutture sindacali di fabbrica nel respingere l'iniziativa aziendale tanto più grave in quanto è stata già esaurita ogni possibilità di utilizzo della cassa integrazione speciale per crisi ritengono indispensabile un consolidamento ed uno sviluppo delle attività nello spazio dando corpo all'assegnazione della commessa scouter
Già concordata in specifici accordi realizzati presso il ministero del lavoro e prevista in operativa da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana per il mille e novecento novantadue
La realizzazione concreta di una iniziativa indistinto Sturiale diversificata che utilizzi i lavoratori della PPT del gruppo FIAT nel settore dell'indotto auto
Il mantenimento del settore munizionamento
I lavoratori dell'Api Pd danno atto al sindacato di aver sempre svolto un ruolo concreto e positivo a supporto dei purtroppo gravi e ricorrenti problemi occupazionali
Chiedo la la UIL un intervento concreto a sostegno della lotta messa in atto per la difesa del posto di lavoro
In particolare attraverso un coinvolgimento congiuntamente alle strutture confederali della CGIL della CISL del ministro del lavoro e del Presidente del Consiglio
Anche in funzione dell'eccezionale gravità della situazione venutasi a creare in un'area già fortemente colpita dalla crisi e dove si registrano tensioni sempre più preoccupanti per l'ordine pubblico
E con grande piacere e simpatia che diamo ora la parola al ministro del lavoro compagno senatore Gino Giugni
La sua presenza non è rituale perché Gino Giugni Filippo a buon titolo considerare uno di noi
Il signor giurista del lavoro un impegno politico e parlamentare ad alto livello
Dagli anni dello Statuto dei diritti dei lavoratori ai giorni nostri sempre a fianco ed a sostegno delle battaglie dei lavoratori la parola al ministro del lavoro
Compagni
Il vostro applauso mi vale di conforto
Perché non mi nascondo un po'di emozione
Essendo questa la prima volta essendo questo il debutto
Come ministro
In una manifestazione pur
Va bene che
è un debutto in casa
Perché io nei congressi sindacali e negli ambienti sindacali mi considero di casa
E voglio parlargli
Col cuore in mano
Per
Rivelargli
Lo stato d'animo di profonda preoccupazione
Che non può non essere proprio oggi di chi assume responsabilità di governo
Di chi esercita comunque un'attività politica nel Paese di chi anche ne sono certo attraverso il sindacato
E a contatto con la gente mi avvertì i bisogni
Mi ascolta gli umori percepisce la condizione di profonda drammaticità che sta attraversando oggi la nostra storia
Noi siamo in una fase di trasformazione della classe politica
Che si sta svolgendo in modo radicale
Tra umano
Con una faticosi e vischiosa resistenza del passato rispetta quello che noi vorremmo essere il futuro
E con un futuro ancora avvolto da una coltre di grande indeterminatezza
Oggi parlo in rappresentanza di un governo che potrebbe essere l'ultimo della primaria
Potrebbe essere l'annuncio della Seconda Repubblica
Forse sarà qualcosa di meno e di più nello stesso tempo
Sarà il tramite il corridoio
Il passaggio attraverso il quale ci si muoverà in questa delicata fase di rinnovamento
Verso una nuova struttura istituzionale che vedrà a protagonista una classe politica nuova
La storia ci da molti modelli di transito
Molti positivi e molti negativi
Una protagonista del transito fu Luigi Facta
Sul cancelliere Brüning in Germania
E questi sono i modelli negativi
Fu Adolfo Suarez Fini Spagna e questo è stato un modello positivo
Furet né cotti
In Francia
E questo fu un transito al buio ma tutto finì bene
Noi dobbiamo scegliere
Chi eccome ci guiderà in questo difficile passaggio della storia repubblicana
In base al comportamento però potrà influire molto
Perché potrà dare al processo in atto forti elementi di certezza e di stabilità di cui noi
Do determinante su molti piani
Io qui vorrei solo approfondirne alcuni
Molto circoscritti nel numero molto ampi nella loro portata
Va da sé che un decisivo contributo al risanamento economico
Può venire da voi
Come dalle altre parti sociali
Molto è stato fatto
Con l'accordo del trentuno luglio
Molto si attende lo ha detto esplicitamente nel discorso di presentazione il nuovo presidente del Consiglio
Ricordiamo che questo accordo del trentuno luglio dell'anno passato
Genero dure laceranti polemiche
Ma furono dure e laceranti polemiche
Che riguardarono soprattutto la collocazione il contesto istituzionale del sindacato
Lo dico poi chiarito perché lo ritengo un problema veramente centrale
Riguardarono il problema della democrazia e della partecipazione dei lavoratori alla decisione
Non siamo alle solite
Spero di poter dire che siamo alle soglie
Di un grande cambiamento nel sistema delle relazioni industriali
Era ormai vediamo addirittura nella muffa della storia passata
Quel periodo di tempo in cui
La parola d'ordine era quella del rifiuto delle regole
L'atteggiamento era quello di disprezzo verso i tentativi chiamati spregiativamente di razionalizzazione del sistema
E oggi invece l'atteggiamento è capovolto in quasi tutto
E ha avvertito e messo in primo piano il bisogno di darsi delle regole il bisogno di riscrivere o forse di scrivere per la prima volta un'autentica costituzione delle relazioni industriali
E su questi principi fondamentali i principi fondamentali fondanti principi fondanti
Sono ampiamente condivisi
Si tratta di definire le forze
Il sindacato ormai accetta nella sua totalità il sistema del mercato
Il sindacato accetta e fa suo
Un ruolo di aria critica nei confronti del comportamento dell'impresa o delle imprese
Ma non si propone e ben lontana dal proporsi ho la distruzione
Ho neanche l'affievolimento delle capacità competitive delle imprese
Che sono restano e saranno una delle sue principali preoccupazione
Corre a questo proposito una definizione che a volte viene contrapposta
In modo un po'sbrigativo a quella del conflittuali
Il sindacato di partecipazione
Per me questo resta ancora una grande sfida intellettuale
Perché noi ne conosciamo il significato negativo
Il sindacato partecipativo è il sindacato che rifiuta la conflittualità come fine
Però è tutto da costruire l'aspetto positivo
E non solo in Italia
I componenti di questa le componenti di questa nuova costituzione
Sono abbastanza notte
Noi abbiamo bisogno di un sistema contrattuale
Contempli contenuti Soggetti ben definiti
Che riguarda il settore privato così come il settore pubblico ovvero il pubblico impiego oggi entrato nei grandi dell'Unificato settore e mercato del lavoro
Abbiamo bisogno di restaurare con metodicità
Prassi di consultazione concertazione triangolare
Però abbiamo bisogno
Prima di tutto e come base fondante del tutto che venga non ridefiniti i criteri di rappresentatività
E tutto questo richiede l'individuazione di muovere io so che ne avete discusso voi
Ne hanno parlato anche i gli ospiti delle altre organizzazioni sindacali il su questo punto sento proprio di dover esortare i compagni che guidano il sindacato
A una decisione a una scena
Occorre avere il coraggio di abbandonare le posizioni di principio una certa falsa Mitologia che avvolge soluzioni che poi hanno alla fin dei conti caratteri pragmatici
Si tratta di scelte Prati
Che non appartengono al mondo dei principi e dei valori
E si tratta di far proprio e di usare al massimo grado quella che è la grande virtù del sindacalista
E che è il sale di ogni sistema di rapporti sindacali
L'arte la virtù del compromesso
Alle compagni quanto sento contrapporre
Gli iscritti ai non iscritti
Mi viene in mente una recente esperienza che abbiamo fatto in sede politica
Quando abbiamo discusso a lungo in modo defatigante
Sì occorresse un sistema elettorale proporzionale corretto dal maggioritario maggioritario corretto dal proporzionale mentre noi discutevamo Mario Segni c'ha risolto il problema una volta per tutte
E siccome un referendum
Un referendum incombe anche
Nei confronti di questo tema
Bene speriamo auguriamoci solo che la discussione non si protragga in termini di tempo analoghi e la decisione non venga poi assunta dall'elettorato su un tema che gli è improprio a molti è ostico e sicuramente si scaricherebbe di contenuti negativi nei confronti del sindacato
Io agli iscritti
In questo mi intendo bene con gli amici della civiltà agli iscritti
Attribuisco conferiscono importanza primaria perché rappresentano la memoria e la continuità del sindacato altrimenti si cade
Nel più distruttivo degli spontaneo
Però quando si cerca di collocare la posizione dei lavoratori
Che non hanno la tessera beh io chiedo ma quando c'è uno sciopero chiamate anche loro allo sciopero via i sacrifici dell'azione sindacale quindi un qualche ruolo una qualche funzione gli deve essere riconosciuta anche a loro
E se questa è la verità se è vero che gli uni sono necessari agli altri e gli altri agli uni ma non dovrebbe essere impossibile trovare una soluzione tarata su principi di e qui
Sì ci vorrà un grande sforzo
Uno sforzo di ingegneria giuridica
Ma
Cultura e professori direi che non prima
Non mancano ai nostri sindacati
Forse c'è un addirittura un eccesso di protocolli terapeutici e anche un eccesso di terapeuti a un certo punto occorre avere il coraggio di sfrondare discende
Di fissarsi su una soluzione
Andare avanti
Lo ebbero nostri compagni cinquant'anni or sono con l'esperienza delle commissioni interne ebbero l'intelligenza quando videro che l'esperienza si era esaurita di passare alla formula dei consigli di fabbrica
Ebbene cerchiamo con adeguata rapidità di adeguarci perché guardate qui c'è un grande problema di immagine da tutelare
Perché è sconfortante
E anche di qualifica lasciatemelo dire
Sentir dire
Che nel sindacato c'è un deficit di democrazia
Ma questo è il più grande vettore di democrazia dal basso che sia stato inventato dalle origini ai giorni nostri
Non deve esserci un deficit di democrazia
Dobbiamo aprire i canali di una democrazia che consenta a tutti di esprimersi e una volta che si sia espressa imponga a tutti regole di coerenza
Quando sento dire
Che in molti luoghi di lavoro ai lavoratori danni non è consentito rinnovare la propria rappresentanza
Vi dico meno male che l'opinione pubblica
Non si sofferma molto su questi aspetti
E distratta da altri interessi ed altre sensibilità
Perché realmente un profilo di questo tipo potrebbe essere indicato tacciato come un aspetto che sicuramente conferisce una brutta immagine e noi dobbiamo cancellare questa brutta immagine
Ed è stato anche sconfortante
Vedere che l'accordo del trentuno luglio così denso di ricchi e responsabili contenuti
Sia stata attaccato proprio con l'affermazione di un deficit di democrazia
Ed è stato lo abbiamo steso tempo sconfortante
Sentieri suggeriti come rimedio all'asserito deficit di democrazia
Il passaggio a un ciclo di consultazioni casuali per campioni selettive
Permetto di assembleari che non sono la democrazia sono un simulacro della democrazia
Se noi vogliamo che tutti i lavoratori toccati coinvolti da una grande decisione
Diano
La loro espressione di consenso o di dissenso beh allora dobbiamo mettere lì urne
Dobbiamo stabilire sistemi controllato di botto dobbiamo fare quello che con un rigore a volte addirittura eccessivo si fa nelle nostre domeniche elettorali e tutti devono essere chiamati a votare
Su questo vorrei anche indicare
La necessità di superare le false mitologie contrapposizione come quella
Di cui ho parlato prima
E quest'altra ricorrente l'opposizione tra legge e contratto
Ma se non altro
L'abbiamo superata
In una occasione molto importante
Quanto attraverso un'incoronazione di consensi perché la via maestra è quella del Po
Il senso
Siamo riusciti a dare al Paese dopo quarant'anni una legge sullo sciopero nei servizi pubblici
E la vostra organizzazione la vostra confederazione non solo ha dato un contributo Didi e di appoggio ha dato un grande contributo di iniziative che forse senza la spinta del vinile questa legge non sarebbe mai nata io ve ne riconosco il grande merito
Ma allora perché non attiviamo procedura analoga
Si passi all'incrocio tra formazione di consenso sindacale informazione di consenso parlamentare
Potremmo giungere ad una soluzione che poi assumerà la forma che sarà necessario darle ma che rappresenti finalmente il tracciato di una democrazia sindacale autentica razionale capillare
Questo è uno dei punti cruciali guardate della trattativa
Che si ricchi riprenderà molto presto
Da quando ho assunto questo incarico mi sento dire ma quando
Antis se
Riprendere nella trattativa sul costo del lavoro
Ma vi posso dire qui posti parlo a nome di tutto il governo la trattativa ricomincerà al più presto
Ricomincerà
Subito dopo il voto di fiducia per il Governo
Ricomincerà nel punto in cui era stata sospese
Perché questa è una trattativa
Che e reddito con grande Gioia
Sia perché è interessante
Sia perché già molto avanzata
E a metà forse a due terzi del cammino c'è già un patrimonio di
Accordi intese sigle convergenze
Che occorre valorizzare nel modo giusto
E condurre nello stesso clima e nello stesso spirito ha un esito positivo anche per le materie che non sono state ancora definiti
Nulla va buttato di quanto è stato acquisito finora nella trattativa di Palazzo Chigi
E consentitemi ora
Di affrontare un altro tema che ho sentito trattato ampiamente
E con spirito
Lungimiranti
Nella relazione del vostro segretario
E negli interventi
Di cui ho avuto conoscenza che ad essa
Hanno fatto sì
L'unità sindacale
Qui c'è un netto
Di venticinque anni fa
Chi ha molti dice molto ai fortunati più giovani forse dirà molto poco
Allora tentammo
Di
Raggiungere un risultato
Sotto il grande impulso delle grandi lotte operaie
E fu una grande avventura
Che fallì falli probabilmente per una ragione fondamentale
Chi era guidata da una genuina emozione
Chi era condotta da un forte sentimento diffuso
Ma non aveva fatto i conti con la ragione critica non aveva capito che dietro questo sentimento di unità
Sì c'è la vanno ancora divisioni profonde le cui ragioni storiche non si erano per niente estinto
E dietro di esso
Sì rifletteva anche la grande la tremenda staticità del sistema politico Italia
E allora non cambio di un millimetro
Oggi forse c'è meno emozioni
Meno impulso sentimentale
Ma c'è un dato nuovo
Di terreno è diverso io non so se è stato di soldato devastato però se mi guardo intorno terreno politico diverso
Le le etichette politiche si sono sbaglia
Diventa sempre più difficile spiegare ai lavoratori le differenze
Ma io mi chiedo
La vostra esperienza
E più ricca della mia in proposito
Ma come indicate un lavoratore
In termini razionali
Che è meglio questa di quell'altra confederazione
Commette ne è spiegata e le differenze oggi
Io ho la sensazione che avrei
Difficoltà se non altro avverso all'appello appello ha una storia che però per il nuovo militante per il giovane molto spesso
è un appello che significa poco perché la storia di dice poco guarda al presente
Guarda all'immediato futuro
E nel presente e nell'immediato futuro certamente è in atto una grande una forte convergenza CGIL CISL e UIL
Parlano sempre più un linguaggio omogenee
E se tagliamo leale missing le in ma in marzo il sindacato corporativo
E il sindacato massimalista
In questo corpo centrale
Forte e compatto non intravediamo veramente il nucleo di una possibile formazione unità
Non sono ormai più
Confederazioni
è chiaro che qui generalizza un po'
Non sono ormai più confederazioni
Che come avveniva venticinque anni fa
Giocavano a rimpiattino commi i sindacati comuni i partiti di riferimento
E affermavano L'Unità
C'è Lando
L'appartenenza politica
Oggi
L'appartenenza politica ha perso enormemente la sua forza di gravità
Oggi l'appartenenza politica discrimina sempre meno il rapporto se mai si rovescia e io senza voler entrare nel merito delle proposte che ha formulato Piero Larizza
E che sono state variamente commentata ed altri segretari confederali
Percepisco con grande interesse
L'affacciarsi di proposte che rovesciano questo rapporto in cui il sindacato tende ad assumersi
Una funzione partecipativa primaria allo stesso processo politico e forse allo stesso processo elettorali
Stiamo rifacendo
Il quattro la struttura politica del Paese e voi dovreste essere presenti in quest'opera di ricostruzione
Nel mille novecentosettanta venticinque anni orsono L'Unità si fa cinema sul principio del non intervento
Ed era tutta giocata sul meccanismo istituzionale delle incompatibilità
Oggi la volontà di unità si esprime invece anch'
In proposte di intervento vedete come i rapporti tendono a rovesciarsi e ad assumere fisionomie completamente diverso
Bene questo è un problema vostro
Ma non credete non credete che non coinvolga anche il governo
Anche il Governo ha interesse
Ad avere di fronte un solido interlocutore
Ce n'è persino qualche traccia nella legislazione
Il mio caro Statuto dei lavoratori allora contiene una norma che tutti hanno dimenticato
Mi pare dico mi pare perché anch'io ma la solo un po'dimenticata che sia l'articolo ventisette o ventotto no ventotto nove ventisette
Che prevede l'eventualità della fusione delle rappresentanze sindacali aziendali come venne scritto intromesso
Ma non arriverà forse un giorno in cui si destinerà da questo lungo sonno e diventerà operativo dando lo Statuto quindi anche una capacità di visualizzazione profetica degli eventi
Auguriamoci potrebbe accadere
L'Italia e mi avvio alla conclusione
Nella sua grande ricchezza di problemi
Anche per una grande risorsa
Positiva
Nel suo mondo del lavoro
Un mondo del lavoro responsabile
Che ha interiorizzato valori e significati di quasi un secolo di lotta
Un mondo del lavoro che si
Che basa i suoi rapporti sul principio di solidarietà
Ma chi è sempre stato aperto all'innovazione il sindacalismo italiano
Ricordiamocelo in tutta la sua storia non è mai stato un sindacalismo di conservazione
Lasciamolo dire a Marco Pannella magari ma il nostro sindacalismo
è un sindacalismo che ha sempre dimostrato la disponibilità al cambiamento
In questo contesto
Io non posso qui nascondere occultare mettere da parte
Una componente fondamentale di me stesso
Rappresento anche un partito
L'applauso al far
è un partito compagni che non ha potuto celebrare i suoi cento anni
Ma come socialista
Io vi voglio celebrare per conto mio
Voglio celebrare con voi
Quei cento anni di lotte operaie
Non siamo tra quelli
Credo di poter usare il plurale
Non siamo tra quelli che volevano cambiare il mondo in dieci sconvolgenti giorni
Non abbiamo mai avuto questa pretesa per fortuna
Però siamo tra quelli che in cento anni
Di lotte hanno realmente cambiato e trasformato il motto
Attraverso faticose conquiste non realizzati
Nei dieci giorni ma realizzate lunghi periodi messe l'una dietro l'altra che ci hanno consegnato un mondo nuovo
Uno Stato sociale
Che ha bisogno di restauri ha bisogno di manutenzione ma costituisce un grande patrimonio di valori di solidarietà e di istituzioni e su dieci sono stati costruiti
Beh
Di questo patrimonio
Voi siete custodi più ancora che no
E io vi invito terminando
A tale con
Vi invito come
Professore
Che si gli è sempre stato molto vicini
Di invito come militante politico
Che vi è sempre stato molto vicino
E ora da una settimana
Mia data anche la possibilità di invitarmi come uomo di governo che vuole SPDC
Un governo che ha detto il Presidente del Consiglio proprio ieri nella presentazione della compagine
Ha fiducia nel mondo del lavoro
Ha fiducia nei sindacati
Io vi chiedo soltanto conclusivamente forse a questo governo un po'di fiducia gliela potete andare grazie
Ringraziamo il ministro del lavoro
Gino Giugni
Care delegate e cari delegati
Vi ricordo
Che i lavori termineranno verso le ore tredici ha ora la parola Carlo Fiordaliso segretario generale della UIL sanità
è presente in sala Gianni Pasquarelli direttore generale della RAI lo ringraziamo sentitamente per la sua presenza al nostro congresso vai via
Dopo
Tante lezioni
Possono anche venire dei dubbi e
Ma
La nostra storia credo
Va bene
Per cortesia vi prego di stare seduti chi chi deve fumare una sigaretta esca rapidamente ma poi lasci continuare i nostri lavori vetrine dopo Carlo Fiordaliso parlerà il segretario confederale Antimo Mucci quindi vi prego di essere cortesi e di rimanere seduti grazie
Io voglio approfittare della presenza in sala ancora
Del ministro del lavoro
Che credo con argomenti molto convincenti
Ci ha sollecitati a marciare speditamente
Sul piano
Dell'unità sindacale
E per le stesse motivazioni
Con gli stessi argomenti
Mi sento come militante socialista oltre che sindacalista
Di chiedere a lui di convincere anche i partiti che tradizionalmente si rifanno al movimento operaio perché facciano le stesse riflessioni e rapidamente vadano la composizione di un polo progressista che finisca di spaccare il mondo del lavoro il Tronconi che non hanno aiutato la costruzione dell'unità e del progresso della classe lavoratrice
Detto questo Inc
Io credo che in questi giorni
Sull'argomento dell'unità
Sì sono un po'espressi tutti i nostri ospiti
Dal compagno Bruno Trentin
Che ci sia riproposto in sede congressuale
Proposte che come il avevamo già avanzato alla CGIL qualche anno fa e che quindi non possono che trovarci d'accordo
Ma che
Ripercorrono sentieri ripeto da noi già percorsi da parecchio tempo
All'amico D'Antoni
Prometto pali intendo
Quando porteremo il saluto ai congressi della CISL
Nel cercare di spiegare tutta la nostra posizione che anche spessa
Che è carica di motivazioni storiche di progettualità politica
Al compagno Amato
Che ci ha spiegato che cosa vuol dire essere di sinistra
Io cercherò di credere a memoria le cose che lui ci ha detto
Ma gli voglio anche aggiungere
Che secondo noi non è di sinistra quanto è successo del suo governo quando hanno in Consiglio dei ministri con gli altri ministri da Repubblica
Decretato le norme sui bollini
E sulle ottantacinque mila lire per la sanità soltanto perché non si ha avuto il coraggio di prendere le distanze dalle lobby e dalle corporazioni
Che inquinano
Il mondo
Il mondo della sanità
Niente anche su questo terreno
A sinistra mi pare che ci sia un po'di confusione
Nel senso che si continua a rappresentare come malasanità ciò che è stata una conquista del mondo del lavoro
E invece di apportare quei correttivi necessari ed indispensabili a migliorare ciò che è migliorabile
Con ogni provvedimento
Si sta cercando di smantellare un importante pezzo dello stato sociale per magari convincerci che attraverso polizze d'assicurazione o attraverso un rapporto di tipo privatistico
Si può ipotizzare una sanità migliore magari più umana e più civile questa è una strada sbagliata
Che io mi permetto ancora ricordare essere lontana dalla nostra cultura che non è quella di difendere ciò che non funziona ma di pretendere da questo Parlamento dal governo e dai partiti della sinistra un impegno di fare diverso per difendere lo Stato sociale che ci siamo conquistati in questi anni
Credo anche di dover cogliere questa occasione
Per ribadire che condivido pienamente l'impostazione che è stata data nella relazione sull'unità sindacale
Io ho voluto ricordare anche al mio congresso che io sono diventato dirigente di questa organizzazione
Perché quando ho cominciato la mia attività lo iniziata schierando lì in questa confederazione fra coloro che combattevano dialetticamente all'interno della UIL e con le altre due organizzazioni per costruire l'unità sindacale
E non ho mai sentito in questi anni
Ripiegamenti su questa posizione ma sta di fatto che in vent'anni l'unità sindacale non sia totale
Allora credo che non sia più sufficiente ripeterci le reciproche disponibilità
A marciare verso l'unità sindacale
Ma sia necessario che anche da questo congresso esca un diverso modo di affrontare il problema lanciando una sfida al Sisley Azizi e a quant'altri ci vogliono stare
Perché tornando nei posti di lavoro si attivino immediatamente
Le procedure per andare alle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie perché dai posti di lavoro così come ricordava il ministro del lavoro oggi così come era previsto nella stessa legge trecento
Che io voglio ricordare legge Brodolini sarebbe il frutto di un impegno della sinistra quella legge
E come è strano che altre leggi hanno sempre un nome e un cognome e una legge socialista ha un nome quella è una legge di un ministro del lavoro socialista si chiama legge Brodolini
E come quella legge trecento prevedesse o legge Brodolini meglio ancora proprio la possibilità dell'andare all'unificazione delle rappresentanze sindacali unitarie bene su questo terreno
Dobbiamo verificare non tanto la veridicità o la onestà delle dichiarazioni di tutti coloro che
Sulla base della relazione del nostro segretario generale hanno diritto hanno detto di condividerla
Ma per andare a riprendere un rapporto diverso coi lavoratori per ritornare nei posti di lavoro non divisi da divisioni che obiettivamente non hanno più motivo di esistere sul piano storico-politico
Verificare se non ci sono altre divisioni
A noi poco note
Che possono impedire un rapido processo di unificazione del movimento sindacale con tutte le chiarezze che ricordava Pietro e che devono essere a Monti di questa scelte anche comunque è irreversibile in un mondo nel quale si stanno modificando i tradizionali rapporti
Di collocazione politica
E anche su questi io credo che noi dobbiamo dimostrare come l'autonomia
Della nostra organizzazione sindacale possa diventare strumenti ideale di riferimento anche per le altre organizzazioni sindacali perché diventi metodo postume nella costruzione di un nuovo sindacato che io chiamo unicorno perché concepisco un sindacato di Stato
Ma chiamò unico come sindacato unico progressista riformista libertario che prevede anche altre formazioni che probabilmente
Sono l'espressione Diretta dietologia e che stentano a morire di destra o di sinistra ma che vede al centro un del sindacato di riferimento libertario progressista
Riformista nel quale si individua la gran parte dei lavoratori del nostro Paese
E chi vi parla è uno che ha un'etichetta politica
E non mi sento affatto affranto Manzi liberato
Dal pure vicende tragiche più coinvolgono i partiti del nostro Paese e in particolare magari il Partito socialista del quale mi sono sempre onorato di appartenere
E la cultura socialista
Che è la cultura della tolleranza della fratellanza e della libertà dell'uguaglianza deve essere la base attorno al all'attorno alla quale costruire la nuova cultura
Del sindacato unitario che noi immaginiamo che noi proponiamo e attorno al quale costruire un progetto di iniziativa sindacale
Al passo con i tempi che sono pesanti e difficili
Dall'intervento del compagno Gino Mereu che ci ricordavano nota dei minatori del Sulcis Iglesiente
Per andare a quei lavoratori che sono in cassa integrazione per andare a quei giovani che non riescono a entrare nel mondo del lavoro a quegli anziani che dopo tanti anni di lavoro
Si trovano a vivere in una società che non tiene conto delle loro esigenze tutto ciò comporta un nuovo slancio una nuova iniziativa del sindacato perché diversamente
Chi tentasse di difendere vecchie posizioni potrebbe commettere lo stesso erano di arroganza che hanno commesso i partiti politici nel portarci in questa situazione defiscalizzazione forza
E anche perché e concludo perché il mio tempo è scaduto
Noi siamo europeisti convinti vogliamo andare in Europa e ci vogliamo andare autorevolmente con un unico grande espressione sindacale non basta fare l'Ufficio internazionale unitario che è già un passo in avanti
Ma dobbiamo avere un sindacato che si presente in Europa per contrapporre le ragioni dei lavoratori alterazioni della grande industria dalla grande economia che ormai a livello europeo decide i destini
Dei singoli Paesi della Comunità
E per rapportarsi anche all'interno della della Confederazione europea dei sindacati con un rapporto che sia diverso più autorevole
E più forte anche nel dibattito all'interno del sindacato concludo
Io sono un rappresentante dell'lavoratori del pubblico impiego e chiedo a questa confederazione di affrontare questi argomenti così delicati così come l'ha saputo affrontare compagno Foccillo io voglio ringraziare per lo splendido lavoro che ha saputo fare in questo periodo
Sapendo che non c'è un sindacato del pubblico impiego sindacato dell'industria un sindacato del terziario è un sindacato dei pensionati siamo tutti lavoratori siamo impegnati nel sindacato per dare dignità a questo Paese perché smantellando il pubblico si smantella lo stato sociale sisma interne con le conquiste del movimento operaio grazie
Grazie
è presente in sala la professoressa Ferdinanda
Contri ministro degli Affari sociali la ringraziamo per la tua presenza
Ha ora la parola il segretario confederale Antimo Mucci
Cari amici cari compagni care compagne
Il senso di profondo malessere
Mai espresso completamente ma che spesso affiorava
Nei ragionamenti dei pochi
Nei confronti della gran parte dalla classe politica di questo Paese
Da qualche mese a questa parte
Ah finalmente prodotto
La più grande rivoluzione nazionale l'unica vera grande rivoluzione nazionale
Traumatica ma pacifica
In qualità e radicale
Senza giacobinismo
La più grande rivoluzione diceva dicevo di questo Paese
La coraggiosa rivolta morale Sempre più ampia
De legge della gente comune delle regioni meridionali
Nei confronti della delinquenza organizzata e dei solo io occulti referenti politici
Anche se sono stati necessari tanti sacrifici
I tanti martiri
Assume dimensioni che oscurano le tradizionali sottomissioni omertosa
E questo accade
In quei territori
Le quali vive vigente un rigido controllo
Ed il diritto al lavoro
è stato quasi sempre affidato al voto di scambio
Nel voto del diciotto di aprile c'era sia volontari cambiamenti profondi
Di un nuovo ancora senza contorni
Tra mille contraddizioni ma una grande volontà di voltare pagina
Eppure
Nel Paese
Fino a qualche giorno fa
E nonostante i numerosi e visibilissime segnali c'era ancora chi ed erano tanti
Pensava che bastasse aspettare ancora un poco di tempo perché passata la tempesta perché D'Antoni sta si trattava improvvisa violenta temporanee ma di campetto di passava tutto sarebbe tornato come prima
Certo
Ci sarebbe stata qualche casa scoperchiata
Qualche ponte abbattuto ma il tutto grosso modo sarebbe ritornato come prima
Io penso che costoro ormai
Nonostante ancora qualche sussulto
Abbiano compreso che per loro l'aria non sia più respirabile
Qui mi fermo perché i partiti hanno più da parte della presidenza
Dario
Ogni volta
Annuncia i delegati che dopo l'intervento di Antimo Mucci porterà il saluto la professoressa Anna Contri ministro degli Affari sociali prego i delegati di rientrare insegnava
Scusa
Poi ci sono
Ancora quelli che pur sapendo che tutto che sta cambiando
Che domani sicuramente non sarà come oggi
Panini attendono gli eventi per poi saltare sul carro guida
Questi devono comunque sapere che in qualsiasi modo vadano le cose potranno soltanto accettare le regole che altri avranno scritto
Infine ci sono i tanti
Che tra mille difficoltà dubbi diffidenze soggettività egoistiche
Pur non sapendo quale sarà l'approdo stanno cercando di interpretare l'aria di rinnovamento che viene dal Paese
Dalla società civile dalla gente
Cari amici e cari compagni
La crisi politica e morale più che la crisi economica sta danneggiando enormemente l'immagine del paese
E qui ovviamente si pone la domanda
E diventa una domanda d'obbligo
Dove sta il sindacato
Con chi
Con quale ruolo
Mentre tutti abbiamo dobbiamo avere la consapevolezza di essere su un crinale
Mentre il mondo del lavoro e non solo quello ci guarda con l'interessata attenzione
Devo dirvi cari amici e compagni che le risposte a questi quesiti non sono facili
Ancora troppo forti i segni della conservazione
Anche se spesso ammantati da modernismo
Deboli
Anche se negli ultimi tempi più vivace le spinte verso il nuovo
Alla ricerca di un rinnovato rapporto col mondo che rappresentiamo riproponendo lo al centro della società
Come soggetto indispensabile per la crescita civile morale ed economica del Paese
E pezzi della relazione di Pietro
Si muovono in questo senso
E indicano un percorso
Guardano avanti
Sono oggi un punto fermo
In un periodo di confusione e l'incertezza
E tutto questo si svolge mentre c'è un disegno molto chiaro
Alleanze concrete che attraverso il mondo della grande finanza della grande industria
Di vecchie conoscenze politiche oggi campioni di
Moderno quanto si vuole ma che non lascia dubbi sulla propria natura
Questo disegno vai suo interprete
I sugli uomini guida nei segmenti di società che abbiamo evidenziato sopra
Ha scelto il suo modello tonale
L'uninominale al Tollo unico per governi senza mediazioni
Facendo leva anche sul sentimento popolare che nella sua grande volontà di cambiamento ha determinato l'esito del voto del diciotto di aprile
Oggi per costoro
Appare pagine
Il meccanico trasferimento dal Senato alla Camera delle conseguenze del risultato elettorale
Questo disegno
Anche il suo modello economico capitalismo e mercato
Quale capitalismo e quale mercato difficile comprenderlo
Non lo spiegano
E quando lo fanno come a Parma la Confindustria scivolano nell'ovvia in una visione retrodatata dei soggetti dell'autonomia
Eppure
Mai come in questo momento
Con un'economia che diventa sempre più globale
Pone in atto uno stile europea che nonostante il progetto e il percorso di unità essenza solidarietà il Paese ha bisogno
Di una classe imprenditoriale forte capace di rispondere alle sfide aperta alle volontà di partecipazione
Invece
Rimane ancora un capitalismo che si modella di volta in volta sull'esigenza
Le commesse pubbliche
Gli incentivi fiscali le risorse a vario titolo ma soprattutto una richiesta di grande deregolamentazione
A partire dal mercato del lavoro per passare attraverso il processo di privatizzazioni le gabbie salariali quei continui ostacoli per completare l'accordo della politica
Processo di privatizzazione che meriterebbe in questo contesto un capitolo a parte
Ma la sfida della materia di il tempo a disposizione non ce lo consente ma solo detto
Per ricordarlo ai distratti
Qual è il ritornello che costantemente ascoltiamo
Bisogna rendere il meglio subito e comunque
Lascio a voi immaginare
Le conseguenze economiche e sociali se lasciassimo passare un disegno di questo tipo
Infine lo stato sociale
La riduzione
Ai minimi termini ovviamente
Nobilitato né i loro ragionamenti dalla necessità di risanamento della finanza pubblica
Qui per la verità contrapposizioni e quarta stette ebbe il business tendono a confondersi
Ma penso che sia chiaro a tutti voi che previdenza privata sanità privata che la propria la privatizzazione dello stato sociale appare a tutti noi ovviamente un affare non trascurabile
Le riduzioni e nascono da queste considerazioni ovviamente non lasciando qui
Ma questo non significa
Che tutto vada bene
E che tutto debba rimanere così come
Anzi
Ma poiché in questa drammatica parla fase storica lariani in finestra moderna laica riformista progressista sociale usati termini che più mi pare
E senza leader litigiosa senza idee senza strategie senza programmi o al sindacato essere indifferente ai cambiamenti
Subire questa massiccia offensiva difendendosi ritirando seguito Vincenzo AGEA
Io credo che sia nostro dovere
Per la vastità degli interessi che rappresentiamo per i grandi contributi che abbiamo dato per il risanamento del Paese
Che l'accordo del trentuno luglio fa parte di questa grande assunzione di responsabilità
Pagando anche altissimi Presti è spesso rendendo però difficile rapporto con la nostra gente io credo
Che dobbiamo cominciare da subito a costruire un vasto progetto politico che aggrediti assimilabili
Per cultura e coinvolgono tutti coloro che credono il lavoro no per una sinistra di governo senza paura di essere accusati di pazienti Pan sindacalismo o peggio ancora di Peroni
Progetto che per brevità di termini indicherò in tre temi qual è stato quale economia quale Stato sociale
Uno dei tratti fondamentali che deve emergere dalla discrezione dello Stato che vorremmo ridisegnare si configura in un rapporto non conflittuale tra poteri centrali quello che oggi regolarmente
E altrettanto non conflittuale tra poteri centrali poteri periferici e questi ancora da costruire
Uno Stato che sappia coniugare democrazia e rappresentatività rappresentatività e governabilità sviluppo e solidarietà socialità ed efficienza
Uno stato dove tutti siano uguali nei diritti e doveri senza più aria di privilegi
E sul terreno economica che si gioca la seconda grande partita
Il comico
L'economia duale la presenza dello Stato in economia che per anni nel bene o nel male è stato il modello italiano si sta esaurendo
Anche per le inefficienze per l'occupazione dei partiti ma c'è una grande nebulosa nella prospettiva
C'è stato il
Mentre siamo scossi dalla più grande profonda crisi degli ultimi quarant'anni una crisi che non distingue più trarre for
Termine deboli piccole e grande azienda che sono stravolgendo interi territori che sta sconvolgendo i nostri assetti produttivi ed occupazionali
Io credo
Che non sia ininfluente per il Paese
Per i rapporti nell'Europa comunitaria dove e l'abbiamo detto da tempo bisogna rivisitare Maastricht i termini economici di Maastricht oggi lo dicono anche altre l'abbiamo detto a un anno e mezzo fa noi
Per gli interessi dei lavoratori per lo sviluppo la scelta di democrazia economica che da sola ad Acerra
Basta ma è comunque la base essenziale per le scelte future
E infine lo stato sociale
Lo stato sociale da rivedere nelle mutate condizioni economiche correggere l'impossibile tutto a tutti ridisegnare il modello di protezione civile sociale i limiti e le gradualità
Ma bisogna fare subito
Per esempio sorge sempre più più forte la domanda di certezze
La necessità di non mortificare le sempre più numerose fasce deboli di porre limiti non più validi attiri per evitare di difendersi arretrando
Un disegno di tali dimensioni articolata compresso per la pasta portata politica per i soggetti che coinvolge rappresenta un'occasione storica
Si pone al centro del dibattito nell'aria progressista riscrive un progetto un programma per una moderna sinistra di governo accoglie
Una richiesta sempre più forte la partecipazione della gente
è un progetto di tale portata ovviamente avrebbe bisogno di una grande risposta unitaria
Potrebbe essere insieme all'applicazione dell'accordo sulle rappresentante sindacale in Italia
Un banco di prova delle volontà Sempre verbalmente espresse di un processo unitario via sempre meno bisogno di parole e sempre più di fatti concreti
Purtroppo
E vado verso la chiusura
I tempi del sindacato non sono sempre compatibili con i tempi delle spie la società richiede
E allora nello stesso tempo in cui proponiamo questo progetto cominciamo a dibattono tra di noi
Cominciamo a scrivere nuovi queste pagine che possono significare una storica svolta per la politica del nostro Paese
Io ritengo
E questa organizzazione
La UIL sia pronta
La sua storia la sua cultura
La sua capacità di anticipare il nuovo quest'organizzazione che spesso si è trovata sola nelle grandi intuizioni
E poi hanno fatto cultura io non sono come i tanti che dicono ci hanno scippato io continuo a ripetere che abbiamo fatto cultura
Partecipazione politica dei redditi sindacato dei cittadini democrazia industriale democrazia economica ora patrimonio dei tanti dicevo quest'organizzazione ha in sé gli elementi per un nuovo protagonismo
Basta fermamente volerlo per preparare con la seconda Repubblica una nuova primavera cari amici e compagni il nostro futuro
Quello dei nostri figli
Quello della nostra società il futuro di un sì di un grande sindacato protagonista dipende solo da noi grazie
Grazie presidente dei nostri lavori la compagna Marica fibrosa di Marco della segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano che ringraziamo
Alcuni anni prima di dare la parola per un saluto al ministro degli Affari sociali Ferdinanda Contri
Alcuni annunci la riunione già prevista per le quattordici della commissione del documento finale è convocata per le ore quindici e trenta la stanza senso centoquindici
Alle ore quindici e trenta la stanza centonove primo piano vengono consegnate vedere che definitive ai capi delegazione ha ora la parola il ministro degli affari sociali professoressa Ferdinanda Contri
Vi ringrazio e innanzitutto con molto britannico che capisco che ho proprio bisogno di essere conosciuta di all'ingresso non li volevano fare entrare qui mi hanno chiamato Ferdinanda professoressa perfetto
Scusatemi entro in punta di piedi
A questo vostro congresso mettiamo Fernanda faccio l'avvocato sono o una tessera socialista da tempo sono dico io da qualche giorno al governo forse per l'effetto Di Pietro perché altrimenti a me non avrebbe pensato nessun partito neanche il
Questo senza rinnegare
Una sola parola
Del
Del valore d'essere socialisti
Io
O molto apprezzato il richiamo alla solidarietà che le considerazioni hanno espresso in occasione del primo maggio e al comune impegno che le confederazioni hanno proposto di costruire uno Stato sociale
è giusto è giustissimo che la società civile consideri il diritto al lavoro appunto come una conquista da celebrare mi sono permessa in una lettera che ha inviato alla Confederazione voglio ripeterlo qui di ricordare che però accanto ai lavoratori
Ci sono coloro che non godono più di una propria rappresentanza i più deboli i più poveri più anziani più soli questa sarà una delle tematiche
Del mio dipartimento che non è un ministero e senza portafoglio così è in galera non ci dovrei finire
La
Non è avrei accettati altri
Quando nel giorno precedente la nomina la composizione del nuovi ministeri
Da qualche amico e non da partiti e neanche da Giuliano Amato che rigorosamente si è tenuto fuori da tutto ciò
E al quale va il mio saluto in questa occasione
Voglio che aprire una parentesi per dire che i dieci mesi che ho vissuto vicino a Luís sono stati dieci mesi più straordinari della mia vita e di una grande formazione per me e per tutti coloro e io mi auguro che presto molto presto torni a quotarsi in qualsiasi modo come li vuole della cosa pubblica della cosa politica
Bene dicevo quando girava la voce da parte di qualche amico che avrei potuto andare forse
A far parte del Consiglio dei ministri con molta modestia ma con altrettanta fermezza ho precisato che avrei potuto accettare solo due incarichi
Avrei potuto accettare di lavorare solo o alla giustizia agli affari sociali sono le due uniche cosa che so fare per il resto lo sanno fare i politici o politica non sono se mi danno qualche anno di tempo forse ci tenterò ma per adesso queste la mia competenza e solo qui onestamente posso operare
Il io voglio ricordare qui che tutti noi anche per il ricordo che ce ne fallace
Dobbiamo impegnarci maggiormente nei confronti degli emarginati di colori che sembra non essere utili questo è l'anno dell'anziano tra parentesi anche questa è una circostanza è evidente che hanno pensato a me come anziana perché prima non ci avrebbero pensato a mano
In quest'anno l'Europa è chiamata ad assumere un atteggiamento positivo nei confronti delle persone anziane
Perché le considera una risorsa preziosa per la società e non può non deve dimenticare il contributo che ha dato che questi hanno dato lo sviluppo dei paesi allora occorre da parte di tutti voi un dovere di solidarietà nei confronti dei cittadini più indigenti
Degli nei confronti per esempio dei lavoratori migranti la lotta contro tutte le nuove povertà del nostro tempo questa è la sfida nella quale questo ministro si ritiene impegnato con tutte le sue forze in questo assolutamente difficile momento della vita di coppia democratica
Una cosa vorrei dire qui a voi ci sto pensando da due o tre giorni parte assolutamente rilevante dell'attività del dipartimento a cui sono preposta
è stata data è fornita dal volontariato
è un mondo di persone alle quali guardo con grande rispetto e con grande ammirazione
Vorrei però chiederà loro ove fosse possibile di modificare un poco l'ottica lungo la quale alcune non tutte di queste associazioni in questi periodi si sono mossi
Ecco
A me viene da pensare che siccome il mio è un dipartimento che deve farsi propulsore di diritti deve individuare sollecitare i diritti di tutti i soggetti emarginati e deve chiedere con voce alta con voce forte la loro attuazione
Deve per non può non sapere non posso io non sapere che lo Stato non ce la fa a reggere questa straordinaria domanda
E allora mi viene da pensare cercando di costruire anche tutto ciò che nell'assenza o nella limitata presenza dello Stato in certi settori deve essere dato spazio al volontariato ma un volontariato un poco diverso
Ho l'impressione a volte che il volontariato venga ad alcuni vissuto come una specie di atto di beneficenza
Ecco questo mi sembra un grave errore proprio nei confronti dei soggetti che hanno bisogno anche se beneficenza significa bene fa accedere ho l'impressione che molte volte alcuni siano spinti al volontariato al fine di sentirsi buoni
Ecco questo va benissimo certamente la motivazione come dire e nobilissima ma riguarda il foro interno di ciascuno di noi
Io vorrei stimolare una forma di volontariato da cittadino cioè il cittadino che è un pezzo di Stato
Nel vedere che lo Stato non ce la fa adesso per come siamo
A risolvere i diritti di tutti i diritti degli altri apprestare un loro dovere allora il cittadino lunghi pezzo di Stato con il suo dovere cerca di risolvere il diritto degli altri
Ecco si sostituisce in questo modo in qualche parte Allo stato ma sempre in questa visione rigorosa di adempiere a un dovere da parte di chi
Eroga questa prestazione che può anche non essere soltanto nei confronti dei cittadini poveri emarginati ma anche di tante altre cose
Che tutte da inventare sul piano delle organizzazioni ma ben presenti sul nostro territorio per soddisfare i diritti che tutte queste persone di alto
Io so che da sempre le organizzazioni sindacali e la vostri particolare e attenta questa problematica più anche visto dai contributi i no per i libri scritti che mi sono piovuti sul tavolo in questi giorni sono di avervi vicini
Io vi prego soltanto aiutate mi sorregge i temi consentitemi di svolgere questo mio lavoro
Da socialista da lavoratrice
Grazie
Allora la parola Patrizia Baratto
Care compagne e cari compagni questo nostro undicesimo congresso si svolge in uno dei momenti più delicati e difficili
Che la nostra giovane repubblica abbia mai attraversato eppure compagna a me pare che in queste ore proprio in questi giorni la nostra preoccupazione non sia tanto grande e grave per la crisi economica che il nostro Paese soffre
Quanto per la crisi morale politica vedete compagni io credo che nella nostra storia nella storia della UIL
Abbiamo attraversato momenti di difficoltà economica davvero molto gravi
Ma sempre nel corso delle vicende di questi ultimi quindici anni abbiamo dato grandi prove di senso della responsabilità di saggezza proprio perché abbiamo fatto prevalere sempre nella nostra storia
L'interesse collettivo su interessi particolari e corporativi ma soprattutto la sicurezza del nostro Paese e dei suoi cittadini
Quello che ci preoccupa in queste ore l'intrecciarsi di una crisi morale con il sistema politico nel suo insieme che non ha precedenti nella storia dell'umanità
E che convive con un malessere sociale molto diffuso e pervasivo ma non è solo la crisi del nostro Paese ideale politica sociale quella che ci fa avvertire un senso di malessere di disagio
Compagni non abbiamo un Paese che confina solo una manciata di chilometri dalle nostre coste
Non è il Vietnam non è la Cambogia è un paese in guerra già da molto tempo un Paese nel quale si sta consumando lo sterminio di dimensioni epocali eppure compagni come possiamo pensare proprio oggi oggi venerdì
Di condividere chi decide di porre fine ad un genocidio con un'altra strage con i bombardamenti con un'azione militare che segnerebbe comunque la morte
La crisi che tutto il vecchio continente sta attraversando sembra destinata a durare nel tempo
E in crisi in Italia ma non soltanto in Italia in tutto il Vecchio Continente la democrazia e risse valori fondamentali la solidarietà
Il diritto di cittadinanza l'equità e sembra arrivato ad un punto di non ritorno l'ideale del riformismo laico progressista e socialisti
Tanti
E anche il sindacato in questo quadro disarmante sembra pervaso da un grande senso di impotenza ed incapacità eppure o forse proprio ora ci possiamo domandare una volta per tutte una volta per tutte se ancora attuale un sindacato che pone al suo centro cittadino l'individuo di suoi bisogni le sue aspettative
I suoi legittimi diritti di fronte ad uno Stato che ancora oggi è incapace per molti versi di rispondere in modo adeguato
Compagne e compagni forse oggi solo possiamo dire una volta per tutte con tutta franchezza
Ma se non siamo riusciti a dare in piena attuazione ai principi ispiratori del sindacato dei cittadini
E perché sono ancora molto radicati nel nostro Paese spinte di interessi consociativi e corporativi che rappresentano la vera mina vagante ad un rilancio di una riaffermata rinata democrazia economica e sociale
Se ciò è vero però è altrettanto doveroso rispondere il lanciando la sfida del sindacato dei cittadini alla cosiddetta società civile
Nella relazione del segretario generale
Si parla di un contratto per lo sviluppo
La verità è caro Pietro che ci serve un contratto per lo sviluppo per il lavoro per l'occupazione ma soprattutto la gente si aspetta un contratto che faccia funzionare l'Italia al meglio delle proprie possibilità un un miglior utilizzo di tutte le sue risorse che sto moltissime a cominciare dalla risorsa da lavoro e cominciare della risorsa umana insomma un vero contratto sociale un contratto vero che deve essere sottoscritto da tutti i soggetti istituzionali a condizione che possano verificate gli impegni assunti i comportamenti conseguenti per far funzionare tutto il nostro apparato produttivo quello privato come quello dei servizi pubblici un contratto sociale insomma un'etica del lavoro e dell'impegno
Abbiamo accettato non sempre di buon grado di ridimensionare lo stato sociale
Abbiamo già accettato di smantellare l'assistenzialismo e con esso l'inefficienza dell'apparato statale ma nel drastico ridimensionamento e nel restringimento delle prestazioni o sta e i cittadini ora dobbiamo avere più che mai la certezza dei nostri diritti perché io credo che non si possa più tollerare un quadro di indeterminatezza di totale confusione
Compagne e compagni noi non possiamo più sopportare come sinistra e come riformisti la patetica storia di bollini perché compagni non è con questi provvedimenti che si risale spesa sociale queste misure hanno il solo effetto di esasperare la gente
Di penalizzare ulteriormente gli anziani meno abbienti disabili cioè coloro che già pagano amaramente per la loro condizione sociale è umana
Bisogna avere il coraggio di chiedere che i servizi siano accettabili dal punto di vista della loro qualità e non più soltanto della loro quantità i cittadini italiani stanno già da tempo che dovranno contribuì
E con una maggiore spesa sostenere lo stato sociale il sistema di previdenza e di assistenza ma pretendono da questi servizi da piena efficienza e la massima certezza delle prestazioni
Solo se saremo in grado di garantire questi rinnovati i diritti di cittadinanza potremo proseguire con più credibilità
Sulla strada della partecipazione
Questo significa avere il coraggio di proporre noi i Comitati per l'utenza pubblica a difesa dell'utenza pubblica dove i cittadini possano esprimere in prima piena libertà alle loro critiche ma le loro proposte per migliorare l'efficienza dei servizi
E sarebbe molto giusto che questi comitati fossero promosso innanzitutto da gruppi di donne attive nel mondo del lavoro che pagano in prima persona quindi vicente lo spreco poi perché sono le principali consumatrici dei servizi pubblici e poi perché hanno competenza e grande sensibilità sociale
Occorre garantire oggi il pieno rispetto la piena attuazione del principio dell'uguaglianza di opportunità tra i cittadini tutti che significa uguali occasioni per tutti
Lo ha ricordato il compagno Amato senza le uguali opportunità così nel lavoro come nella scuola nella sfera sociale prevale il solo principio del privilegio e dei favori persona ali a cui tutti può tutti quanti noi ricorriamo per necessità ma con questo si sfianca si svuota la democrazia con questo socialismo e riformismo sono parole vuote
A questo proposito Trovo quella proposta contenuta nella relazione di scendere in campo direttamente o meglio sarebbe dire di mettersi in proprio come se fossimo un'azienda
Possa essere valutata attentamente e perché prendo credo che la grande chi sostenere candidati di grande sensibilità sociale che provengono dal mondo del lavoro e dalle però
Questioni sia un fatto molto importante non si tratta di costruire un trasversalismo del lavoro ma di valorizzare risorse umane che al mondo del lavoro dipendente già esprime a sostegno di questa ipotesi può recitare in uso e gli dice la migliore sistemazione e che i più saggi governino la moltitudine quando si è assicurato che governeranno nell'interesse della moltitudine
è una frase del contratto sociale appunto non sarà certamente modesto ma credo che la UIL nel corso di questi ultimi anni e assumendosi la responsabilità Della Porta Trento ventuno luglio
Abbia dimostrato di avere un grande talento di consapevolezza del contributo che ha dato a risolvere una crisi economica anche solo parzialmente che altrimenti avrebbe avuto effetti devastanti per il nostro Paese
E ha dimostrato di essere un'organizzazione molto saggia compagne e compagni con queste premesse credo che meglio di altri alcuni Dinoi
Potranno nel futuro candidarsi per governare direttamente l'interesse della collettività nell'interesse dei cittadini ma soprattutto nell'interesse e il futuro del nostro Paese
Grazie all'intervento di Patrizia Baratto terminare i lavori di questa mattina ci sono ancora trentacinque interventi i primi interventi alle ore quindici sono i seguenti Aprile Giuseppe Venturi Linda Galbo Gianni Populin Paola e boccia Carlo ricordo che chi non è presente ed è chiamato viene depennato grazie buon pranzo
Chi
Valitutti
Rispettosi quindi di quell'ordine diamo la parola a Giuseppe Aprile
Cioè
Non lo ricordo avanti
Linda Venturi
Della UIL Scuola di Grosseto
Permanenti stamattina
Evidentemente questi che stiamo chiamando non c'erano ma questa mattina perché gli è stato fatto presente che erano i primi a intervenire
A
Quindi avventure rinuncia tanto l'avevamo già depennate
Nacque proprio
Giuseppe Appella cioè
Siamo a maggio lo faremo parlare quindi ad aprile dall'anno prossimo
Anche pongo Arrigoni proprio
Massicci Aprilia
Allora diamo la parola già De Galbo della UIL sbaglia
Delegate e delegati la UIL è la prima organizzazione confederazione che vive da propria stagione congressuale nel pieno della grande crisi che tra a sta attraversando il nostro Paese come a tutti evidente
Ad essa spetta quindi l'arduo compito di esporsi con le prime proposte con cui affrontare l'emergenza ed attuare il risanamento grandi attese da perciò all'inizio di questo nostro undicesimo congresso
E la relazione di Pietro Larizza non ha deluso dalle aspettative puntuali infatti con lo stile pragmatico che tutti conosciamo sono giunte le sue proposte
Ad una platea attenta e ansiosa di avere indicazioni chiare per districarsi nell'attuale scenario nebuloso insidioso e direi per certi aspetti ancora indecifrabile
Nello stesso messaggio scelto è racchiusa mirabilmente le emblemi si chiama de della fase che ci apprestiamo a vivere e l'alto livello di consapevolezza e di realismo che ha sempre contraddistinto la UIL nelle sue analisi cioè affermando la centralità del lavoro
Si vuole ricordare a chi vuole voltare pagina che lavoro e l'asse portante della nostra società civile
E sembra e soprattutto che in ogni caso non si ripartirà da zero su questo versante e non si cancelleranno le grandi conquiste scaturite dalle lotte dei lavoratori e delle lavoratrici italiani fatti in tutti questi anni
Dico questo perché a volte si ha la sensazione che il disegno per la verità ancora poco chiaro che muove le vicende attuali preveda la messa in discussione di tutto anche di ciò che per noi è sacro fondamentale è intoccabile cioè il diritto al lavoro una tentazione simile troverebbe facile spazio nella fase che stiamo attraversando e che produce disorientamento come vediamo confusione e incertezza in tutti e in tutto
Anche noi che pure siamo più vicini ai livelli decisionali bene ha fatto perciò Pietro a considerare il lavoro da un lato come elemento prezioso della nostra cultura sociale sin qui realizzata è acquisita la parte dei diritti
E dall'altro come fattore imprescindibile per innescare e caratterizzare l'effettivo processo di svolta lo sviluppo
Non parole astratte e quindi né demagogia o propositi ideologici ma indicazioni estremamente concrete e responsabili alla portata di tutti
Il lavoro al centro della nostra azione per ridare dignità al nostro Paese e fiducia alle generazioni che stanno perdendo i punti di riferimento ad ogni livello
Slogan indovina dissi mo'dunque come sempre d'altronde avvenuto nella storia della UIL ma sarebbe illusorio fermarsi solo alla contemplazione di uno splendido slogan il nostro ruolo la nostra prassi ci impone di realizzare gli obiettivi in esso contenuto in un tempo molto breve un tempo che ci sfugge sempre più e che rischiamo di non controllare
La relazione di Pietro giustamente indica le questioni da aggredire subito indica su come prepararci a cavalcare il nuovo che già si impone e si sta prefigurando
La proposta di far valere nel sistema politico riformato che va delineandosi la voce nel mondo del lavoro di far valere quindi la voce del mondo il lavoro onde evitare che venga schiacciato dalle varie lobby che sicuramente emergeranno non è forse un muoversi con i piedi in terra è un fornire risposte concrete al mandato avuto dei lavoratori
La proposta di Larizza in cui noi della UIL vari troviamo molto del nostro dibattito non è forse il primo vero tentativo sul piano politico pratico di ricreare un tessuto di aggregazione di una nuova sinistra riformista
Sinora tanto disattesa finalmente libera dagli steccati dai condizionamenti dalle logiche e dai lacciuoli di comodo di partiti ormai obsoleti e ben distanti dai bisogni dei lavoratori
Non è forse onesto e coraggioso che una delle tre confederazioni cerchi di smuovere le acque stagnanti e anche il potere di direi che la politica per tentare di rimettere sui giusti binari un treno che ha deragliato disastrosamente
è vero non è facile capire il nuovo il nuovo fa sempre paura ma noi della UIL ci siamo abituati siamo preparati al nuovo avevamo cominciato col dire vi ricordate volgersi al nuovo far funzionare l'Italia
Avevamo capito da tempo indicando le coordinate giuste adesso che il nuovo si sta dipanando è il momento dell'azione dell'impegno immediato in profondità
E qui forse abbiamo qualche problema dobbiamo dircelo con estrema sincerità e responsabilità perché il nuovo implica un immane processo di di organizzativo sin dall'intimo di ognuno di noi
L'unità sindacale viene vista come sa la soluzione ideale coerente per affrontare il cambiamento
è un tema che ha polarizzato tutto questo dibattito e Pietro la l'aria ferma con sincerità e convinzione ma penso che anche Luís sia consapevole come tutti noi
Delle grandi difficoltà esistenti e che vanno emergendo nel realizzare in tempi brevi tali di segno tali sogno
Ci sono sì esperienze passate sia vicende timori presenti che impongono grande cautela nelle scelte
Io posso dire avendolo vissuto che dopo la crisi e la rottura della Federazione unitaria il periodo successivo è stato per la UIL e per i suoi quadri un periodo di evidente crescita maturazione e rafforzamento forse perché abbiamo preso arranger ci di più sulle nostre gambe non subendo la cappa
Monopolizzano per ed egemonizzata e delle altre confederazioni K che rischia di riproporsi in questa fase ecco perché perché giustamente se si vuole come tutti vogliamo procedere
Su un nuovo percorso di unità sindacale bisognerà definire per tempo senza patemi quelle regole minime che ne dovranno stare alla base quelle famose due semplici ma essenziali paginette come dice Pietro che ancora non vedono la luce
Nel frattempo dobbiamo continuare a rafforzare la UIL approfittando dell'opportunità e degli evidenti spazi che ci vengono offerti dal momento attuale
Se è vero che la nostra crescita è derivata dalla difesa convinta dell'autonomia
Dai partiti politici dal collocarci nell'area più libera più aperta più laica e progressista
Del panorama sindacale dobbiamo allora difendere questa specificità sapendo ora più che mai che ora più che mai rischi essa risulta vincente perché è la più idonea ad affrontare il nuovo non dobbiamo però disorientare cinque
E abbandonarci a sconforto come spesso si percepisce come può cadere ma raccogliere tutte le nostre migliori energie per operare una vera riorganizzazione in sintonia totale col cambiamento
Non è cosa facile amici e compagni ma nemmeno impossibile
Il seme la UIL l'aveva posto da tempo forse lo si annaffiato poco c'era tra noi qualche giardiniere con scarso pollice verde
Credo che per molti di noi il sindacato dei cittadini non sia stato solo uno slogan ma una linea di grande coerenza con l'incedere della realtà in mutazione
Avere alle spalle una siffatta tradizione ci dovrebbe rassicurare e dare fiducia
La relazione di Larizza a mio avviso continua egregiamente questa impostazione si tratterà di fornire le gambe di rafforzarle queste gambe che effettivamente merita una simile linea è il problema quindi dell'organizzazione
Pericoli Ale della qualità degli dei dirigenti del recupero del rapporto diretto e quotidiano coi lavoratori nelle aziende e nelle assemblee la UIL deve vincere questa sfida questa prova del nove perché anche se l'unica rimane un obiettivo di grande valenza il fascino è pur vero che questi ultimi anni ci hanno insegnato che una società come la nostra
Un sistema come il nostro ha bisogno di un'organizzazione sindacale libera come la UIL attenzione alle possibile forme totalizzanti
In qualsiasi ambito esse costituiscono l'anticamera del declino della democrazia
Nella democrazia i diritti devono essere uguali per tutti
Ma è bene che sul rispetto dei diritti degni di non soggetti diversificati e quindi anche se può apparire un concetto contraddittorio io mi auguro che si affermi sì l'unità ma nel pluralismo grazie
Bene
Diamo la parola a cavallo boccia
Nel frattempo la Campania e nel frattempo Paola Populin della UIL di vicenza rinuncia e la ringraziamo
Voglio
Fare presente che
Da questo momento presso la Sala Cento nove al primo piano
Si possono i capi delegazione possono presentarsi per ritirare le deleghe definitive del nostro congresso che serviranno poi per le votazioni di i domani
Diamo la parola quindi a Carlo boccia è si prepari Pino da ha delle siamo oramai giunti
Alle battute conclusive di questo undicesimo congresso della nostra organizzazione
Chi viene celebrato in un momento estremamente difficile
Complesso e tormentato
Di grande incertezza il grande confusione come giustamente evidenziato dalla relazione tenuta dal compagno Pietro Larizza e dalle compagne ed i compagni che mi hanno preceduto
Questo congresso estremamente significativo per la
E certamente decisivo per il futuro del sindacato confederale nel nostro Paese
Ha offerto tra l'altro in un momento in cui il confronto languore
Tra le troppe incertezze conseguenza della crisi profonda ed in alcuni casi del crollo dei tradizionali riferimenti politici ha offerto una tribù una importante ed autorevole
Per il rilancio del confronto non solo dentro il sindacato ma anche tra le varie articolazioni istituzionali
Tutte presenti al nostro congresso
In particolare va evidenziata la presenza delle massime autorità istituzionali del mondo della giustizia
Attivamente presenti nel nostro dibattito in un momento sicuramente non facile nei rapporti tra politica e magistratura
La relazione tenuta dal segretario generale compagno Pietro Larizza
Ha tra l'altro posto molto opportunamente la necessità di proporre un contatto per lo sviluppo io l'esigenza di unire una visione organica e globale dello spesso che superi ogni angusto localismo e corpo ripeto corporativismo
Tuttavia nel contesto generale della crisi economica dell'apparato produttivo conseguente allo sfaldamento delle politiche economiche elaborate negli ultimi decenni basata sulla marginalizzazione del settore primario ed una crescita esprimerà debole del sistema industriale
E necessario nel quadro del bar probabilità dello sviluppo della compatibilità delle risorse
Deve finire politica mirante ed efficaci per la rigenerazione del tessuto socio economico del Mezzogiorno
Ormai devastato dagli effetti perversi delle varie crisi che possono comportare una tragedia sociale e civile
Che rischia di travolgere la stessa tenuta democratica in intere aree annullando il futuro di intere generazioni
Per ritrovare quella fiducia richiamava compassione nelle conclusioni della relazione di Pietro Larizza e necessario costruire un modello di sviluppo fondato su strumenti certi ed efficaci
Chi attivi sinergie e le risorse presenti sul territorio
In particolare è da evidenziare dell'esito dei recenti referendum sostenute da una indistinta manetta voglia di cambiamento
Ha prodotto per quanto riguardava il ministero dell'agricoltura e delle foreste un vuoto molto pericoloso per le implicazioni a livello comunitario
A tale proposito ritengo conseguentemente necessaria
La costituzione di un autorevole organismo istituzionale capace di colmare tale vuoto con riferimento comunitario e dotato di poteri di coordinamento sulle politiche agricole regionali un sindacato confederale che voglia cogliere pienamente anche questi obiettivi generali non può non porsi concretamente la questione oramai viva dell'unità e di quale unità pur tuttavia è necessario sottolineare che l'unità è una scelta di responsabilità e di chiarezza
Che deve partire dalla definizione di linee contenuti politici omogenei di atti e comportamenti coerenti che pur mantenendo il pluralismo etico confronto affidati a regole certe
Comportano costi a cominciare dalla rinuncia agli egoismi di organizzazione
Al superamento di logiche demagogiche e strumentali alla messa al bando di ogni e qualsiasi concezione egemonica
In una compiuta visione riformatrice che può fare emergere finalmente e soprattutto in questo momento
Il ruolo del sindacato confederale quale soggetto politico forte determinante
Per la democrazia e per la rigenerazione del paese grazie
Ringraziamo Carlo boccia diamo ora la parola alla compagna Pino Adele della UILM del Friuli
Delegante delegati sicuramente il compito dei congressi stabilire il ruolo e le funzioni del sindacato
E anche il ruolo e le funzioni della UIL in una situazione determinata
Noi ci troviamo a celebrare un congresso
In una eccezionalità di situazione e questo rende eccezionale l'occasione proprio di celebrazione del nostro con
Perché siamo nella fase di passaggio tra il vecchio e il nuovo perché abbiamo la certezza sul vecchio che desideriamo lasciare ma abbiamo anche profonde incertezze sul nuovo che vogliamo costruire
E sul nuovo che vogliamo costruire ci sono le incertezze proprio a partire dalla stessa riforma elettorale
Da qualcuno proposta col sistema inglese da qualcun'altro proposta col sistema francese a doppio turno
Abbiamo difficoltà nel capire con chi rapportarci nell'ambito del mondo politico tra i vecchi partiti
Che noi tutti hanno difficoltà di di rapporto con la base con i lavoratori con i cittadini e nuovi soggetti politici che stanno emergendo
C'è una grande difficoltà nel sapere discernere chi risponde in maniera corretta o non corretta alla voglia di rinnovamento quel Paese reclama
E sicuramente la risposta alla protesta
Non può essere condivisibile
Se è una risposta che invita alla disobbedienza fiscale
Se una risposta che contribuisce a minare la credibilità delle istituzioni colpendo le più alte cariche dello Stato sicuramente non è questo tipo di risposta
Alla istanza di rinnovamento dei cittadini la risposta che è il sindacato e i lavoratori può interessare
Perché non riteniamo che possa contribuire a trovare le soluzioni gravi problemi che attraversa il Paese
Noi stiamo vivendo sicuramente una fase che è molto simile almeno sicuramente anche da questa platea gli stessi uomini di cultura
Come lo stesso giugno Amato hanno ricordato
Una fase storica è molto simile alla fase storica che ha preceduto l'avvento del fascismo in questo Paese
Anche in quell'occasione c'era una crisi di governabilità crisi di rappresentanza politica abbinata a una grave crisi economica e c'era anche in quell'occasione una forte crisi della sinistra storica che era ancora una volta incerta nel scegliere la strada del massimalismo quella del riformismo
Oggi come oggi se non vogliamo ripetere gli errori del passato
Dobbiamo cercare di costruire un rapporto tra quelle che secondo noi rappresentano le forze sane del Paese
Evitando forme di arroccamento ideologico
O cercando e cercando piuttosto accordi nell'ambito delle forze democratiche siano esse laiche cattoliche o di ispirazione socialista
A qualcuno forse trasversalismo può fare paura
Sicuramente un tipo di trasversalismo fa paura che quello che non è mai obiettivi chiari e finalizzati
Ma le donne il trasversalismo non fa paura perché le donne hanno usato il trasversalismo se non avessero usato dello strumento del trasversalismo per aggiungerei determinati obiettivi probabilmente i risultati che le donne hanno conseguito
Nella società civile nella vita politica non sarebbero stati raggiunti
Io credo che anche da questo pulpito da questo congresso
Debba emergere con forza una capacità anche dobbiamo dimostrare
E che proprio noi della UIL possiamo avere la capacità di dimostrare che quella di scindere le sorti dei partiti dalle sorti delle ideologiche e delle culture
Credo che un compito dei lavoratori e degli iscritti alla guida del suo gruppo dirigente
Sia quello di salvare le ideologia il patrimonio laico e socialista senza avere la paura di abbandonare nomi singoli e persone che non sono più degna
E credo che oggi come oggi questo
Possa e debba essere uno dei compiti del sindacato
In una fase come questa indubbiamente
Il compito del sindacato si modifica
Il compito nel sindacato è quello di diventare a sua volta
Un soggetto politico per staccarsi dalla vita dei partiti per creare i presupposti della governabilità del Paese
Al fine di governare il processo di sviluppo del Paese spesso compito del sindacato oggi accompagnare il cambiamento
Grazie
E creare nuovi strumenti di solidarietà
Dobbiamo imparare molto dall'associazionismo dobbiamo imparare molto oggi dal volontariato
Rispetto al discorso dell'unità sindacale
Ritengo che non sia eludibile il fatto che tra i lavoratori vi è una forte consapevolezza
Di esigenza di unità
Però L'Unità non può passare ancora una volta Attraverso l'esaltazione delle differenze
O attraverso il tentativo o l'aspirazione di poter assimilarono Simpson semplificare asse le altre sigle
Ecco perché noi non possiamo condividere nel momento in cui si discute di unità sindacale di iniziative autonome di singole organizzazioni così come ha fatto recentemente la CGIL così come a livello di governo fa il PDS preoccupandosi ancora una volta di di rincorrere coloro che io ritengo siano i reduci di Rifondazione da un lato e di essere sindacato dall'altro
L'unità di CGIL CISL e UIL non può che fondarsi su una progettualità politica e nessuna unificazione delle regole interni alle organizzazioni sindacali e delle regole di consultazione dei lavoratori
In poche parole il sindacato e quando parlo di sindacato in questo senso mi riferisco ovviamente a tutte le organizzazioni sindacali confederali non deve avere la presunzione di comportarsi come l'esercito di Mussolini quello che veniva spostato da un paese all'altro per fare vedere che l'Italia aveva un esercito grande grosso
Se noi non avremo la capacità di costruire l'unità sindacale finiremo col subirne l'unificazione
Con il rischio grave di unificare alla fin fine soltanto i cocci del sindacato confederale
Se noi guardiamo attentamente e analizziamo con serenità d'animo i dati del coloro che si avvicinano e che si scrivono al sindacato
Noteremo che è una crescita che si possa dire significativa è reale all'interno del sindacato confederale
Avviene prevalentemente tra il sindacato interno del sindacato dei pensionati che sono coloro che in questo momento vivono le maggiori e più gravi situazioni di disagio
Ritengo che noi dobbiamo fare lo sforzo oggi di non commettere gli errori che i partiti stanno commettendo
Dobbiamo fare lo sforzo di affrontare i problemi in tempo utile per costruire le soluzioni se non vogliamo essere travolti dalle stesse e quindi ritengo che la UIL debba fare
Dal congresso in poi un grosso sforzo di riorganizzazione interna
Per rispondere da un lato ai mutamenti istituzionali che ci sono e per dare risposta alle diverse domande della società civile
Dobbiamo in poche parole diventare anche noi una casa di vetro non per la fragilità del materiale che viene utilizzato ma parla trasparenza del materiale utilizzato
Ed ecco perché io ritengo che in primo luogo dobbiamo cambiare le regole della democrazia interna
E consentitemi di aprire su questo punto anche una parentesi
Che riguarda la presenza delle donne e degli organismi del sindacato io apprezzo molto quanto oggi segretario organizzativo
Ha dichiarato rispetto alla presenza del sindacato
Se le sue parole sono parole vere parole sincere io mi auguro che da oggi alla conferenza d'organizzazione si avviino un processo che evita le donne presenti in tutti quanti gli organismi e i livelli di questa organizzazione
Dobbiamo inoltre rafforzare le incompatibilità introdurre strumenti di verifica per i dirigenti sindacali e porre anche dei limiti alla rieleggibilità agli incarichi ridefinire ruoli e funzioni dei vari livelli dell'organizzazione corrispondenti a un processo di decentramento che è stato avviato già con le riforme istituzionali prevedendo congiuntamente anche una diversa distribuzione delle risorse
Rafforzando gli strumenti di solidarietà all'interno dell'organizzazione non possono più esserci categoria forte categorie deboli
Concludendo
Io ritengo che se non avremo la capacità di svolgere un ruolo realmente propositivo
Pro forma propositivo nei confronti degli altri altri sindacati partiti e istituzioni propositivo per la costruzione di un nuovo modello di sindacato
Per risponde più rispondente alle esigenze dei lavoratori e della società civile che tenga conto dell'esigenza di risanamento del Paese
Ma che tenga anche conto delle fasce più deboli della società
Difficilmente potremo mantenere un ruolo sindacale realmente rappresentativo non siamo ottimisti rispetto alla velocità
Dei tempi di risanamento ed è per questo che in questa fase di incertezza riteniamo necessario un sindacato che sia forte per rendere
Realmente forti i lavoratori dobbiamo evitare di cadere nella trappola che gli altri ci provi ci pongono la trappola della denigrazione che avrà un unico obiettivo ridimensionare il ruolo e funzioni del sindacato nella nuova società che nasce all'ombra della Seconda Repubblica
Rammento vediamo la parola segretario nazionale della insieme al Franco ma Rabottini voglio ricordare che i capi delegazione debbono andare presso la Sala centonove al primo piano a ritirare le deleghe definitive la parola a Franco ma la Bottini
Non esageriamo
Compagni amici
Nella relazione introduttiva del segretario generale uscente affrontata con equilibrio gli insieme sfaccettato dei problemi che è di fronte alla società Società italiana degli anni novanta
Ed ha richiamato all'attenzione dai congressisti sulla natura della crisi attuale
La Rizzi ha affermato che la crisi complessiva unitaria indivisibili
In una parola nazionale
La crisi insomma che riguarda l'intera aziende italiane e non qualche singola da parto
Su questa analisi non si può non essere d'accordo
Nel nostro congresso a Riccione muovemmo proprio dalla natura complessa e totalizzante della crisi del Paese per ricercare dissoluzione e per individuare il ruolo necessariamente diverso del sindacato
Oggi non si può non confermare l'analisi che facemmo in quell'occasione
I fondamenti e del disagio del Paese vanno individuati nella rottura delle basi etiche della società e dello Stato
Determinata dall'affermazione di una prassi politica consociativa che ha sgretolato le basi del rapporto tra i i cittadini
Consegnando alla politica emana consorterie di potere corrotte unita all'affermazione e dalla tutela di interessi particolari a danno dell'interesse generale del Paese
Una volta preso atto dell'acquisizione da parte del sistema dei partiti della prassi consociativa vale a dire dell'accordo per avversare tra diversi a puri fini spartitorio il potere Morresi dal sindacato attivo operare uno schieramento netto e coraggioso a favore del cambiamento
Per battere una visione della politica penalizzante il mondo del lavoro
Il nostro ruolo ed e prospettive di sviluppo del Paese
Da questo ragionamento derivata la scelta di uno schieramento netto da parte della Feneal a favore del sì sul referendum elettorale
Siamo oggi al secondo atto siamo di fronte alla necessità di affrontare le conseguenze del referendum
Per capire se è davvero possibile garantire al Paese il bene indispensabile della governabilità
In assenza del quale e pura illusione dissertare di progresso sociale e di ammodernamento della nostra economia
L'accordo del trentuno luglio come opportunamente ha evidenziato Rizza ha costituito il passaggio fondamentale
Ha costituito il punto più alto di una scelta di responsabilità nazionale del sindacalismo confederale
Ma distinguiamo che cosa ha prodotto quest'accordo oppure tanto rilevante perché ha dato vale a dire per i lavoratori
Che cosa è avvenuto sul piano dell'occupazione degli investimenti del sostegno al Mezzogiorno
Quanti miliardi sono stati davvero impegnati in opere necessarie
Quanti infrastrutture sono stata via
Quale Soliemo è derivato alleare con maggior tensione sociale
Poco molto poco
Poiché al di là della qualità del presidente del Consiglio Amato ancora una volta le nostre disponibilità hanno dovuto fare i conti con i problemi tremendi della governabilità
Del sistema politico istituzionale che piacciono ha fornito le tradizionali paralizzante intollerabili sposa ancora una volta scontri tra i diversi livelli istituzionali
Ancora una volta il balletto delle disponibilità a formare i debiti sostanziali ancora una volta elenchi di opere che a distanza di un anno resta in ufficio sul da fare
Ancora il persistere di sbarramenti sulle privatizzazioni
Ecco perché riteniamo che ogni sforzo va adoperato in direzione della ricerca di condizioni di governabilità
Occorre avere governi che scelgono opposizione che vigilino strutture dello Stato in grado di fare di fornire risposte ai cittadini
Tutto il resto è puro esercizio verbale utile per trovare Moreni stage antiche purtroppo capita sempre più frequentemente di ascoltare in tutte le sedi come faremo di fronte a questa fondamentale esigenza di governo del paese staremo tutti rintanati a far medicare ed i primi giorni pure su questa o quell'ipotesi
Oppure molto più serenamente impegneremo lo sforzo del mondo de lavora a favore del cambiamento crediamo che la risposta non può che essere univoca
Dovremo essere nei processi di cambiamento
Dovremo fanfara fermare e da accettare logiche e criteri di trasparenza nella politica
Di rappresentanza chiara degli interessi presenti dalla società di democrazia a tutti i livelli
Nel nostro congresso affermammo che leaderismo è stata una delle forme più appariscenti della crisi della nostra democrazia
I fatti recenti hanno confermato che non solo in Italia ma anche in altri paesi avanzati d'Europa la mancanza di ricambio nella gestione del potere ha generato mostruosità di ogni tipo
Acuta accomunate tutte in uno scenario da crepuscolo degli dei del tutto estranei ai grandi valori di giustizia di equità e di progresso
Che costituiscono la base ideale del socialismo riformista
Ecco allora le ragioni per un nostro impegno convinto per la governabilità per la democrazia per il cambiamento
Leggeranno gli schemi tradizionali dirittura gli schieramenti storici e da dubitare
Con l'adozione del sistema maggioritario sarà difficile ogni forma di distinguo artificiosa
Ogni ricerca diaria di rendita basata su mere funzioni di raccordo politico ognuno punterà in base al peso dei consensi ciò varrà per i partiti ma anche per il sindacato
è questa la vera sfida che di fronte a lui
Esistono le condizione per un'iniziativa unitaria convinta a favore del lavoro
è doveroso
Doveroso riflettere sul compito difficile che ha di fronte al al momento cambiare in questo Paese impresa in questi giorni abbiamo visto lo scontro drammatico che Giorgio Benvenuto è stato costretto ad affrontare per dare una prospettiva di sopravvivenza al Partito socialista italiano
L'anno fa una situazione del genere sarebbe stata inimmaginabile tutto appariva immutabile sotto la guida i gruppi dirigenti compatti e di un burocrazia intoccabili
Tutto è stato scombinato dalla forza degli eventi dalla mancanza di unità dei gruppi dirigenti dalla perdita del senso della politica
Tale esperienza e devono farci riflettere il patrimonio evidente la UIL appare oggi estremamente attuale dovremo fare in modo che ognuno di voi risulti all'altezza diventi sempre più traumatici
Le nostre iniziative non possono che essere ancorate alla concretezza i ragionamenti sui massimi sistemi non hanno mai risolto i problemi dei lavoratori dai quali viene in ogni caso alla nostra legittimazione voglio ricordare che nonostante i programmi gli impegni profusi in tutte le siede ancora non è stata varata la fondamentale riforma degli appalti
Le grandi infrastrutture risultano bloccate
Lo bene l'operatività dei della burocrazia ancora più carente rispetto al passato
E non può essere certo attribuita all'opera all'operato benemerito della magistratura
Cominciamo a fornire queste risposte garantiamo il sostegno dei lavoratori e soprattutto ricoveri a mobilità mettiamo in discussione ognuno il proprio operato
Ciò perché sarebbe del tutto ipotetica irragionevole perdente pensare che tutto debuttare in casa altrui senza nulla toccare in casa propria grazie
Diamo la parola Guglielmo lavori della UIL del Lazio
Sì prepari Ortolani
Voglio ricordare che la commissione per il documento finale si riunirà alle ore diciassette e trenta presso la stanza numero centosedici del primo piano a parola lo voi
C'è nel dibattito congressuale
Da una parte la voglia di porre al centro la questione dello sviluppo del modello industriale
E dall'altra
Quella di stare al dentro al dibattito nazionale sul rinnovamento della politica
Sono due accentazione diverse secondo voi dello stesso problema che abbiamo oggi di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e dei cittadini
Possiamo dire che una non elide all'altra che una la politica occupazionale e industriale ha bisogno dell'altra la politica dei cittadini
Ma dare accentuazione all'una anziché all'altra
In questo periodo dato significa non tener conto della potenzialità che abbiamo per incidere sull'aspetto debole del sistema italiano anche riguardo la democrazia economica
Per questo non condivido le perplessità immersa in questo congresso circa la scarsa centralità che hanno la questione dello sviluppo e del modello industriale
Non la condivido non per in coscienza di fronte alle priorità sindacale di oggi
E d'altra parte sarebbe rinnegare la nostra attività quotidiana ordinaria e straordinaria in tema di occupazione
E d'altra parte sarebbe pura follia in una regione come Lazio dove convivono aree con tassi di disoccupazione a livelli meridionali
Una immigrazione extracomunitaria record e settori di deindustrializzazione pari a molte zone di forte insediamento produttivo
Ma proprio per questo proprio perché è materia di tutti i giorni questa nostra battaglia proprio perché su questo fronte riusciamo ad essere unitari la vera discussione è il perché non riusciamo a sfondare
Una chiave preponderante di lettura è perché la politica non ha fallito solo per Tangentopoli ma anche perché ha espresso una classe di governo di questo Paese ed una classe imprenditoriale non idonea a stipulare veri contratti sociali
Di squisito e quindi se sia centrale lo sviluppo e il modello industriale
O se sia centrale alto è puramente pleonastico perché se vogliamo affermare le nostre proposte oggi
Ci troviamo di fronte ad una scelta che un gruppo dirigente i delegati al congresso non possono rinviare il rapporto con la politica
Al congresso abbiamo il dovere di rispondere alla questione che oggi è centrale propedeutica ad ogni ragionamento ad ogni riflessione ad ogni strategia sindacale
Ecco perché la relazione di Pietro a nostro avviso centrato la questione
Ciò non significa aver sottovalutato gli aspetti più tradizionalmente sindacali
Ma significa aver dato forze prospettiva alle questioni sindacali aggiunge anzi nuove prospettive nuove forze alla strategia sindacale stessa
Un nuovo che per il sindacato non può che essere accompagnato da atti concreti di cambiamento come in realtà è stato mentre puntavamo e ancora puntiamo ad un obiettivo ambizioso di cambiamento complessivo e l'ha detto stamattina Giugni
Non stavamo fermi pensiamo alla questione della regolamentazione dello sciopero nei servizi pensiamo al cambiamento delle regole della pubblica amministrazione abbiamo più volte sottolineato questa nostra caratteristica di sensibilità al cambiamento
Con il costante riferimento al nuovo inteso non più come aggettivo da utilizzare come etichetta buona per fare immagine
Ma come un sostantivo che potesse trasformare il nostro agire
Dobbiamo diffidare del nuovismo
Che spesso è semplicemente sinonimo di contro o meglio di opposizione come se non governare sia automaticamente segno di nuovo e di progresso per noi non può essere così
Per la nostra cultura le nostre tradizioni non può esistere la facile fuga dalle responsabilità è un facile rifugio nell'opposizione permanente forse oggi è troppo facile prendere le distanze dai partiti attuali o quello che rimane dei partiti ribadendo l'autonomia del sindacato autonomia dai partiti non può significare autonomia dalla politica
Nuovo sistema di rappresentanza al nuovo sistema elettorale nuova aggregarsi dei partiti a novità della rappresentanza politica dovrà seguire la novità della presenza politica del sindacato
A proposito di autonomia mi riferisca D'Antoni non possiamo più assistere a questa logica del doppio binario che da una parte porta a ribadire che il sindacato e autonomo
Dall'altra vede schierate intere strutture sindacali o se si vuole migliaia di singoli quadri della CISL entrare in campo ad ogni competizione elettorale come successe a Roma poco più di un anno fa
La gente
I lavoratori vogliono la vera trasparenza anche in questo apparire incoerenti con ciò che si dice non è proprio il massimo di nuovo che il sindacato può esprimere
Per tutto ciò per essere al centro del cambiamento per far sì che i mutamenti in atto vadano verso il segno del progresso
La UIL in questo congresso ha il dovere di rispondere al quesito posto dalla relazione il sindacato come soggetto politico autonomo come il lavoratore i soggetti più deboli della società hanno rappresentanza anche nelle sedi istituzionali
Come la vera Società Civile coloro che lottano e soffrono coloro che non sempre hanno le stesse opportunità di altri per entrare nel mercato del lavoro possono contare incidere decidere partecipare
Come il sentimento di progresso che rappresentiamo possa trasformarsi in atto concreto in azione
Perché essere di sinistra assume un significato concreto per far ciò basta essere coerenti con quello che quotidianamente come sindacato facciamo nelle città nei quartieri nelle aziende e negli uffici
Parliamo in sintesi non solo di nuova politica
Ma di qualità della politica qualità del cambiamento una qualità del cambiamento che non può prescindere dalla solidarietà da una qualità dell'istruzione della formazione che al contrario di un appiattimento che penalizza i più deboli
Una qualità del lavoro che esalti la componente umana e la partecipazione al processo produttivo una qualità della pubblica amministrazione che significa supporto reale al sistema produttivo ed economico
Ed esaltazione della professionalità e del lavoro dei pubblici dipendenti significa coerentemente qualità del sindacalista attraverso un piano straordinario di formazione di quadri di un sindacato soggetto politico un quadro sindacale che non dovrà solo rispondere ad un giusto ma generico sentimento di rappresentanza diretta della base ma dovrà essere portatore tra i lavoratori del Progetto confederale
Perché potremo anche avere lettura di verze sul tipo di rapporto con la politica e sul conseguente tipo di impegno in politica ma una lettura può essere certi in un momento in cui tutti sono alla ricerca di polli noi un polo l'abbiamo già ed è quello confederale grazie
Abbiamo una parola Bungle piccola della cui il sì si prepari Carmelo Barbagallo
Dico la c'è
Chiedo scusa ma allude abito che c'è l'ultima
Il ruolo della UIL del sindacato e delicato
Diventerà ancora più difficile
Se non si vorranno esprimere giudizi dare indicazioni assumendo ancora una volta la responsabilità dell'intero mondo del lavoro degli occupati dei precari dei disoccupati
In questo momento sono ancora più deleterio all'interno del sindacato le divisioni le liti i principi inflessibili ideologiche intramontabile
è necessario cercare ciò che ci unisce invece che ciò che ci divide
Marco occorre anche per far ciò essere chiari fino in fondo
Avere la consapevolezza di sostenere a costo della impopolarità e del non consenso ciò che unitariamente è stato fatto e se del caso spiegare il perché di ciò che si a fa
C'è chi ancora insiste nel dire che il sindacato avrebbe venduto la scala mobile
Il ventinove luglio del novantadue mille delegati di CGIL CISL e UIL approvarono una piattaforma che prevedeva sia una nuova ristrutturazione del salario che nuove relazioni industriali nonché le basi per discutere col governo tali intendimenti si trovano chiaramente espressi nel protocollo del trentuno luglio
Sappiamo bene ciò che è accaduto dopo
Quel male oscuro della CGIL come lo ha definito del Trentino che ha provocato i ripensamenti i dibattiti gli sconti le polemiche le divisioni il fenomeno degli autoconvocati
Manifestazioni che sono state solo un corpo comodo alibi regalato al governo ed è alla Confindustria
Penso che una breve riflessione sia necessaria spenderla sul problema degli autoconvocati
Il sindacato confederale apposto da sempre al centro la tematica della solidarietà nel mondo del lavoro ed in particolare tra categorie di lavoratori forte e quelle più deboli
La prima riunione dei consigli di fabbrica dopo autoconvocati di Milano verteva soprattutto sul fatto che la contrattazione aziendale fosse bloccata per il novantatré
Tali iniziative sono compatibili con la solidarietà confederale
Ancora
Gli autoconvocati a Roma tra le altre questioni ponevano quella dell'articolo diciannove della legge trecento proponendo un referendum abrogativo contro il presunto monopolio confederale
Ciò significa non credere più negli ideali di equità sociale voler disgregata il movimento dei lavoratori attraversa il sindacalismo d'azienda
Fatta questa breve parentesi se si fosse portata a termine la riforma voluta dal sindacato diverso sarebbe stato il suo ruolo si sarebbe finalmente passati dalla protesta alla proposta dando al sindacato uno strumento di gestione per tutto il mondo del lavoro
Di partecipazione propositiva e di controllo portando i lavoratori verso l'Europa dove da anni il confronto di via laterale BG
Tale situazione ha fatto sì che i provvedimenti eccezionali di economia fossero presi senza che il sindacato fosse chiamato a partecipare secondo quanto si sarebbe dovuto assumere con i negoziati successivi a quelli del trentuno luglio
è saltato pertanto il recupero del fiscal drag che nel novantadue la valuta si è deprezzata di ben oltre lo scivolone del sette per cento di settembre e la Confindustria pertanto ha continuato a sostenere il superamento dei due livelli di contrattazione
Cavalcando la tigre della deregulation contrattuale
Il decreto che il governo aveva proposto prevedeva inizialmente i rapporti di lavoro innovativi ed era nell'ottica dalla Confindustria che vuole contenere i costi del personale sia con provvedimenti al di fuori di qualsiasi possibilità di controllo da parte del sindacato
Non solo nel confronto di giovani in avviamento ed informazioni
Sia ricorrendo a forza a forme di mobilità senza ridurlo
I provvedimenti successivi varati sul fisco sanità e pensioni sono stato a nostro parere poco incisivi e molti miti
Inoltre l'aumento delle aliquote fiscali e dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti è stato contraddittorio con il proposito espresso di tutelare i salari reali
Quanto sopra Espresso per dire chiaramente che una parte di responsabilità e anche del sindacato Hudal meno di una parte di esso
Definisce che qualcuno ci possa accusare di non aver saputo prevedere indicare da tempo che nell'unità e nella solidarietà
Alle fondamenta un sindacato moderno la nostra scelta politico culturale non è di oggi alle sue radici fin dal congresso dell'Eur
Un iter ideale è logico che ci ha portato ad essere la UIL che siamo un sindacato propositivo protagonista partecipativa e solidale
Dopo aver accennato alla responsabilità Auteuil responsabilità di una parte del sindacato è opportuno analizzare i comportamenti delle altre parti sociali
L'imprenditoria italiana ne è una prova il suo coinvolgimento sia a livello di grandi aziende private che a partecipazione pubblica nell'inchiesta Mani pulite alla sua parte di cultura infatti ha goduto da sempre dell'assistenzialismo
Ha fatto ottimi affari ed utili negli anni ottanta ma non se ne servirà per ammodernare gli impianti per la ricerca per creare posti nuovi di lavoro bensì per operazioni finanziarie di basso livello e per speculazioni che talvolta andavano contro gli stessi interessi del Paese
Si è parlato di socialismo reale per indetti indicare un modo di essere e di una società ad indirizzo comunista antitetica alla nostra mi pare di poter usare lo stesso termine riferendo la buona parte dell'industria e dell'imprenditoria privata
Che è garantita dall'assistenzialismo statale e talvolta anche dalla collusione corruttiva si è creata una nicchia dorata nella quale il termine rischio diventa solo un vetero sostantivo usato a che accademicamente dagli economisti
Non c'è stata non c'è in Italia una cultura del capitalismo
Non c'è una classe imprenditoriale che investe e rischia ci sono alcune famiglie
Che fanno il bello e il cattivo tempo ostacolando così le une con le altre appena qualcuna cerca in qualche modo di essere e di fare quello che è un capitalista dovrebbe fare vale a dire investire rischiare ed avere un profitto
Cosicché la stampa quotidiana che è nelle loro mani in barba al pluralismo informa plaudente del fallimento dell'operazione De Benedetti in Belgio di quella della Pirelli in Germania o di quella di Berlusconi in Francia
Una classe capitalista da terzo mondo dunque che è vissuta di sovvenzioni gli appalti garantiti di leggi e leggine ad hoc
Di regalie da parte dello Stato di aziende in crisi o presunte tali
Valga per tutti l'esempio dell'Alfa Romeo che ha come strumento finanziario una borsa che mediamente a un girovita di affari giornaliere di quaranta miliardi contro i settanta ottanta mila miliardi di luglio e Tokyo
Quando abbiamo fatto in tempi difficili la scelta del capitalismo perché adesso non c'era obiettivamente altro da contrapporre se non l'utopia comunista
Che concretamente si realizzava in una dittatura e che non rispettava nemmeno i diritti civili sociali ed economici elementari
Pensavamo ad un mercato libero ed attivo nel quale la ricchezza fosse meglio distribuita
Ed ancora oggi facciamo riferimento ad una società capitalistica riformata nella quale il capitale di lavoro non siano in contrasto nella quale sia riconosciuto come momento centrale il lavoro e l'impresa
Un'entità quest'ultima che dava lavoro e permette così la vita e che quindi deve essere gestita da tutti
Attraverso forme partecipative ai diversi livelli affinché si dia finalmente vita ad uno Stato moderno democratico sociali nel quale il cittadino abbia la garanzia della sua dignità di uomo libero tramite il lavoro
E proprio a causa di questa classe imprenditoriale che qualche perplessità e qualche sospetto mi inducono a non comprendere fino in fondo questa improvvisa ansia di privatizzazione infatti è sempre accaduto che durante fasi economiche recessive si sia invocato da più ambiti e si sia praticato l'intervento della mano pubblica come fattore di riequilibrio degli assetti produttivi e sociali al contrario quando il trend economico assunto caratteristiche positive ci sono denunciate come negative le degenerazioni politiche ed assistenziali proprio del sistema delle aziende a partecipazione statale
Oggi pare che tale ragionamento si rovesci e in un periodo di crisi si parla di privatizzazioni enfatizzando questo termine e dandogli il significato di concepire le come la chiave di una compiuta modernizzazione del Paese
Un sistema di economia mista nella quale il privato può e deve essere interessato purché vengono garantiti e salvaguardati gli interessi precipui della collettività nazionale
Con strumenti adeguati del nostro ordinamento giuridico e criteri guida per le privatizzazioni
Poiché è evidente che non si può sostenere che la finalità primaria delle privatizzazioni sia ricavo delle vendite di alcune aziende considerata la sproporzione esistente tra l'ammontare del debito dello Stato e di ricavo
Non vorremmo che si volessero svendere attività di grande importanza per l'economia nazionale
Dunque ci vogliono regole certe ed alcuni presupposti
Il primo è quello della trasparenza il secondo e di sapere chi vende e chi compra ma soprattutto che cosa compra e con quali soldi paga
Perché altrimenti in condizioni di scarsa chiarezza si farebbe troppo alto il rischio occupazionale
Se i bilanci non sono veri e trasparenti e le difficoltà dovessero essere maggiori o nascoste è impensabile far pagare i lavoratori e non chi ha sbagliato
Così come non si può pensare che un piano di privatizzazioni
Possa decollare nell'attuale situazione depressione economica senza serie politiche di sostegno all'occupazione al di fuori di un contesto quale rilancio della Borsa e senza l'ingresso in campo di nuovi soggetti economici nei mercati finanziari
Un tema quello delle privatizzazioni che va dunque dibattute ponderato così come non manca certo il dibattito su un altro tema che al centro della discussione politica
Ma che mi pare non si analizzava con la dovuta freddezza ma di cui spesso si parla con emotività e falso mormora moralismo intendo dire che la cosiddetta questione morale
Su questo problema è problema una bella riflessione dovuta perché è un sindacato come il nostro non può restare insensibile e non dire una parola chiara
Chi come noi ha creduto e crede nei valori della democrazia auspica un Paese moderno espressione della tradizione liberale e democratica e pluralista
Vede nella solidarietà e nella partecipazione dei cittadini il mezzo per integrare le esigenze individuali con i bisogni collettivi non può non dare della vicenda di Tangentopoli un giudizio decise decisamente negativo
Chi ha sbagliato non solo ha infranto le leggi dello Stato espressione della volontà popolare ma soprattutto ha tradito la politica perché la politica e deve essere soltanto la realizzazione la concretizzazione degli ideali
Anche di quegli ideali dell'umanesimo laico e cristiano patrimonio di buona parte dei cittadini di questa Repubblica e che invece sono stati infangati
Non si può e non si vede per colpa di chi ha disatteso il nostro mandato fare un processo ai partiti che non dimentichiamolo pure ci ha saputo dare secco un mezzo secolo di libertà
Ci di pace e di progresso sociale ed economico come mai questo Paese aveva conosciuto chi ci ha rappresentato indegnamente sia soggetta alla legge come qualsiasi altro cittadino
In attesa di una soluzione politico istituzionale che solo il Parlamento quale organo dalla volontà popolare può dare è necessario che ogni potere assolva al proprio compito che al proprio ruolo secondo i dettami costituzionali
Occorre fare presto affinché non si continui ad offrire al mondo l'immagine di un'Italia corrotta perché già ora le conseguenze di questo malaffare sulla nostra credibilità sulla nostra moneta sulla nostra economia sono drammatiche
Se
E la soluzione non può essere la cancellazione dei banditi non può essere nemmeno il governo dei giudici
Non vorremmo più assistere ad eventi spettacolari di uomini del fare lì dietro le sbarre esposti all'impietoso fuoco di fila di operatori e fotografo uomini che hanno subito una piccola Piva
Dieci minuti un quarto d'ora che sta il Parma cosa succede racchiude
E chiude
Domani si chiude una stagione congressuale ripetibile sono convinto che essi che si siano date de delle indicazioni utili concreti fondate sulla politica e sulle cose da pazzi una linea strategica da affidare al nuovo gruppo dirigente
Ritengo che sia necessario continuare a proporre il modello UIL il nostro modo di fare politica e sindacato le nostre idee per un umanesimo laico riformista il nostro impegno a misurarci con i cambiamenti in atto
Non potrà essere certo addebitata a questo periodi grave crisi politica uno che morale di non aver saputo esprimere ci sia di odore di non aver individuato linee politiche progettuali
Non saremmo quello che siamo e quel che vogliamo essere se non ci sarebbe sorregge se anche quell'ottimismo la volontà che ci dà la certezza di affermare che l'Italia ce la farà ce la farà perché la maggior parte della sua gente quella che vogliamo rappresentare quella che lavora vuole il mio rinnovamento profondo sia morale che civili
Grazie
Diamo ora la parola a Carmelo Barbagallo segretario regionale della UIL Sicilia
Prepari Ortolani
Ma io ritengo che
Il nostro congresso abbia messo all'attenzione dell'opinione pubblica tre aspetti fondamentali
Il rinnovamento della politica
In un Paese scossa dalla questione morale
Un patto per lo sviluppo anziché i soliti patti sociali
E la questione dell'unità oltre che dell'organizzazione interno
Ho visto il nostro popolo qui l'assemblea spesso abbracciare baciare tesi fra di loro contrapposte
Ora siccome la storia recente
Si dice che baciare chiunque Andreotti ne dovrebbe sapere qualche cosa e pericoloso
Anche perché poi qualcuno si può pentire
Sarebbe opportuno che ci rendiamo conto un attimo
Di quale strategia dobbiamo portare avanti perché si realizzino le cose che accompagnò Larizza proponeva nella relazione oltre che per buona pace un po'di tutte le cose che sono scritte nelle tesi
Del nostro congresso
Bene a me sembra
Che tutta questa speranza
E tutta questa
Fiducia nell'avvenire senza una nostra consapevole volontà che dovremo superare ostacoli gravissimi che saranno rapporti fra noi
No i bondholder lavoro e il resto del Paese il resto dell'Europa e dica ancora di più il resto dal mondo qui facciamo i conti senza costo
E non vorrei che l'abbraccio il bacio a Ciampi
Che qualche anno fa
Avremmo indicato come un Presidente del Consiglio tecnocrate quindi svolta di destra in un paese democratico che ha avuto tradizioni così avanzate sotto la mazzata dalla questione morale oggi ci appare come un governo guidato giustamente autonomo onesto è già solo per questo
Il possibile salvatore della patria verso la transizione dal nuovo io ci andrei un attimo piano
Perché se mi ricordo bene tutte le cose che Ciampi ha detto in questo ultimo periodo anche se è stato molto sensibile
Alla questione del lavoro
Alla questione sociale vanno nel segno di un risanamento dell'economia di questo Paese che fino a questo momento anche per alcuni tratti dal governo Amato
Ha un segno che certamente al mondo del lavoro rischia di far pagare ulteriori prezzi
Lo dobbiamo sapere altrimenti rischiamo di fare il salto nel vuoto
E quando il compagno Fontanelli e il compagno segretario della UIL sanità
Dicevano che bisogna superare la questione dei bollini
Vorrei che venisse detto chiaro nel senso chi è la sanità venga pagata soltanto da quiz ai soldi altrimenti il rischio che corriamo che veramente bollini saranno doppi ma a scapito ancora di una partita in più pesa dai lavoratori
E allora abbiamo bisogno di avere in questo quadro alcuni punti deperimento a noi ci convince la questione
Politica che verrà posta a destra del mondo del lavoro non possano trovare Questione di sopravvivenza e noi sindacato laico e socialista abbiamo bisogno di nuovi punti di reperimento di una svolta
Nella politica dell'aggregazione dei nostri interessi
Penna la scomparsa dalla nostra base sociale
No in Sicilia stiamo facendo laboratorio politico
Assieme alle altre forze dal mondo del lavoro altre menti il rischio che diceva Larizza che a rappresentare gli interessi di questo Paese saranno soltanto a inviti da chi nove Adele mobili sarà completamente
Effettuato è realizzato
Abbiamo quindi bisogno di spenderci indirettamente in Sicilia stiamo realizzando la commerciando proprio per arrivare a rappresentare il mondo del lavoro adesso con l'aria socialista ad estendere all'aria laica libertaria
Liberale ne formi sta in tutti i suoi assenti altrimenti perderemo l'appuntamento
Allora se questo è un segnale giuste direi che la corda che abbiamo fatto con la lega delle cooperative Colli socialisti della CGIL Connor luci Gorno la scia
Non quella americana con uno torno l'accende a in Sicilia
Debba essere esteso nel resto del Paese perché le grandi trasformata che ci sono nato rischiano di penalizzare queste poi esce associative
L'altra questione alla questione del contratto della per lo sviluppo bene siccome io vengo dalla Sicilia rappresento la Sicilia
Ogni tanto bisogna anche di recente momenti di difficoltà come è stato disegnato questo Paese anche per buona pace di Bossi altrimenti non ci capiamo perché quello Penzo
Che Risanamento dal paese possa essere fatto in questo la nostra Italia
Passando per ormai cioè i pensionati con la pensione sociale in Sicilia o gli ottocento mila disoccupati siciliani che stanno lì nelle liste di collocamento
Certo
Che la ricchezza si che è prodotta e accumulata al nord
Ma chi ha pensato a questo disegno di avere un un inno nord che produce non su droga e consuma assistito certamente non sono state soltanto ai siciliani è stata la grande lobby della economia di questo Paese deve finanziari di questo paese di alleanza politica di questo Paese e con buona pace di tutti con una dose di ascarismo dell'Ortica puntati siciliane meridionale che hanno portata avanti in questi anni questo disegno e che pensate
Che ne da un momento all'altro questo disegno possa essere stravolto ma attenzione
Nel momento stesso in cui verrebbe a cadere al consumo meridionale e sta accadendo tant'è che oggi disoccupato mettono anche nel terziario certamente quando l'ha avanzato particolare quando l'avanzata degli altri
Noi abbiamo la condizione d'utero sottosviluppo che respingerà i consumi e quindi respingerà quella parte produttiva al nord ancora pagare questo pezzo a tutto il Paese
E allora sono un patto per lo sviluppo ci convince noi ci siamo limitati nel tempo lo avete visto l'abbiamo fatto barricate perché è scomparsa
L'agenzia del sud vecchio stile gas
Non ce ne frega niente che scompaia le partecipazioni statali che nel due strumenti Catapano accorciare la forbice fra nord e sud e baciata normale nata drammaticamente perché era più pace dal Pad alta capacità proprio dentro Milano si pratica la percentuale della tragedia o più consistenti in questo e in questo aspetto rispetta appare i pezzi di autostrada gamba Gallo in Sicilia
I pezzi di arredo di trasporto gamma ad hoc per lo sviluppo
E in Sicilia
Certo noi non abbiamo fatto la nostra parte certo dai pagando il pizzo due volte
Perché quando noi abbiamo al nord Tangentopoli non è assurdo dobbiamo aggiungere a Tangentopoli abbia no più popolari e quindi paghiamo del pizzo due volte così come lo pagavamo nel passato quando qualcuno pensava che Cosa Nostra
Era cosa dei siciliani
è i finanziamenti che venivano riciclati a Milano erano cosa loro e allora noi abbiamo bisogno di ridisegnare uno sviluppo diverso
E per fare questo occorre chiaramente un sindacato unito faremo giorno ventidue un'altra manifestazione per ricordare gli uomini onesti ma quelli belli no ai trasformisti dall'ultima ora che hanno prima cominciato assieme alla mafia ai tagli Antonio e che oggi godono di cibarsi parliamo della manifestazione per ricordare al portone per ricordare Borsellino per ricordare Malika si sono abbattuti in questo Paese
Perché alla questione mafiosi lo attacca anche l'assurda e non posso soltanto fu una questione o sociologica
Bere sa dobbiamo porre questo patto dobbiamo metterci d'accordo anche dentro si pagano spesso la parola mezzogiorno da tempo è scomparso
Dalla circolazione non abbiate problemi
Io vorrò vedere se questo è un atteggiamento che può piacere o soltanto a Bossi o noi come sindacato unitario riusciamo ad ricollegare la vecchia impostazione di nord-sud uniti nella lotta per riscattare l'intero Paese
Sapendo che ognuno deve fare la sua parte sapendo che a noi tocca quella più difficile vogliamo poi alla fine fondo ma per fare questo anche noi in Sicilia abbiamo proposto per le cose che credi davvero da dire quindi io l'ho proposto dal progresso regionale proprio qualche mese fa e c'è tiepidezza
In particolare da parte della CISL
Quella CISL cioè parla di sindacato unico che parla di autonomia torna in Sicilia se guardate troppi letti dai giornali quando si fanno le rappresentanze degli assessori
Dei governi regionali e locali si parla del Tizio da Caio in rappresentanza della CISL ma di quale autonomia stiamo parlando ma per fare questo unità visto che qui la luce si è acceso
Bisogna che anche noi siamo attrezzati altrimenti
Ci sarebbe anche in questo senso come per il polo progressista del popolo della sinistra di governo del tentativo di un'annessione
Ebbene se l'appuntamento alla completa di ordine d'azione che faremo nei prossimi anni dobbiamo arrivare a li ha piazzati perché bisogna che questo sindacato oltre ad avere la testa comincia ad avere un corpo le gambe per camminare
Nella maternità e per il progresso di questo Paese
Certo perché
Diamo la parola
A Fabio Ortolani segretario confederale della UIL
Legati e delegate
La UIL Liguria gli ha affidato un significativo messaggio gliene sono grato
Di solidarietà e di speranza questa farsa a lutto simbolo di speranza di vita recita subito pace
Subito pace
Credo che non solo la UIL Liguria ma tutto il congresso
Chieda subito pace per i cittadini inermi subito pace per i bambini incolpevoli subito pace per le donne stuprate degli anziani
Subito pace per la Chiesa subito pace per il mondo dei lavoratori dei nostri fratelli della ex Jugoslavia
Questo messaggio
Questo messaggio si salda con quello dei bambini bosniaci
Rifugiati a Pola che ci hanno chiesto aiuto
Un aiuto concreto io non sogno non resto credo solo nella solidarietà
Ed è questo il momento questo congresso per parlarne per dimostrarlo con i fatti non soltanto con le parole piccoli fatti
Forse un poco Flor floristici però che hanno una concretezza unica che quella della solidarietà
Delegati e delegate
Pietro Larizza affermato che la riforma elettorale oggi è prioritaria su tutto e se alla fine di questo processo i partiti non saranno più l'unico punto di passaggio per accedere al Parlamento
Avremo un problema nuovo che riguarderà il mondo del lavoro e la sua collocazione nella futura distribuzione dei poteri
Io sono perfettamente d'accordo con lui ritengo anch'io il sindacati o abbia le carte in regola per esprimere candidati idonei a rappresentare gli interessi del mondo del lavoro
Forse ve lo dice uno che questa esperienza già l'ha fatta a tredici anni fa e che proprio per fare questa esperienza
Cadde sotto
Il Maglio delle incompatibilità
Non ci nascondiamo di aver svolto il ruolo con molte luci e qualche ombra dice Larizza comunque ci riteniamo complici non ci riteniamo complici della degenerazione politica che ha prodotto i guasti che sono sotto gli occhi di tutti
Con la stessa onestà intellettuale dobbiamo però riconoscere
E quant'è successa ha determinato la fine di quanti propugnavano modello di sindacato consociativo burocratico e non attenta processi democratici anche nella scelta dei gruppi dirigenti
A volte dei congressi magari ridendo sorridendo guardandosi in faccia e mi sono domandato ma gli uomini sono buoni per tutte le stagioni
E allora qualcuno mi guardava diceva ma chi parlerà di mi Pd parla questo questo visionario
In questo mio breve intervento vorrei porre l'accento sulla necessità di salvaguardare il sistema dello stato sociale
Sull'impegno prioritario del sindacato di arginare il progressivo decadimento soprattutto di considerarli adeguatamente l'impegno dei nuovi soggetti sociali
Il volontariato la cooperazione sociale accanto al rilancio dei tradizionali strumenti aggregativi che da sempre hanno affiancato
Il sindacato dell'affermazione del principio di solidarietà e mutualità quali la cooperazione e l'associazionismo permettetemi di ricordare che già nella conclusione del decimo Congresso di Venezia il compagno Giorgio Benvenuto e Bud affermare cito testualmente
Affinare la sensibilizzare la sensibilità delle nostre antenne magari tutti l'avessimo verso la realtà vivissima dei nuovi movimenti dei quali dobbiamo cogliere la qualità della presenze e delle proposte senza pretendere di esercitarne il possesso
Qualche tempo dopo nel novantadue Pietro Larizza nel discorso programmatico in occasione della sua elezione del diciotto febbraio novantadue Bari Gore dare
Il rinnovamento della politica sociale
è una componente fondamentale di qualsiasi riforma istituzionale che non voglia ridursi alloggi che di mera ingegneria giuridico formare era il diciotto febbraio novantadue tempi non sospetti su questa formazione pochi delegati si sono affermati
Ma alcuni di essi mi hanno viceversa colto tutta l'essenza Tiziana Bocchi
Bianchi delegati Pancalli
Il vicepresidente del CSM Galloni
Il nuovo ministro della
Nuovo ministro Fernanda Contri
E per questo che la politica sociale degli ultimi trent'anni si è articolata in modo assai più discontinuo determinando una frattura tra il momento della decisione politica che della Laboragine programmatica dei servizi è quello della successiva fase operativa dell'intervento
Si è passati dall'intervento dell'istituzione pubblica solo in caso di estrema necessità al popolo di gruppi sociali particolarmente i degenti
In una visione puramente assistenziale senza stabilire con essi altro che un mero rapporto burocratico all'affermazione di un modello istituzionale centralistico nella regolazione dei servizi
Una politica sociale che una programmazione generica
Puramente assistenzialistiche priva di prospettiva a lungo termine che considerava i diversi fattori contingenti di ordine politico ed economico
Senza che si realizzasse una struttura volto a favorire il coordinamento degli interventi previsti sul territorio
Solo negli anni ottanta lo sanno bene gli amici della sanità dagli enti locali ma tutti i lavoratori la politica sociale ha teorizzato un criterio distributivo delle risorse che si è rivelato economicamente insostituibile insostenibile
Con la pretesa illusoria di dare tutto a tutti verificando solo successivamente l'efficacia degli interventi realizzati recentemente con il maxi decreto fiscale i decreti attuativi della legge delega di ottobre su pensioni previdenza e sanità si è voluto ridisegnare il ruolo dello Stato sociale tradizionale
Ci auguriamo il battimani che si sono sentiti negli interventi che hanno toccato questa tema credo che lo Perrino ci auguriamo tuttavia di non essere di fronte alla liquidazione dello Stato regionale
Vado un suo riaggiustamento interno secondo modelli che implicano la contemporanea presenza di fattori economici diversi e tutti da armonizzare
I modelli normativi di politica sociale ora richiamati hanno in parte trascurato la promozione dell'integrazione e della solidarietà nella sfera delle relazioni relazioni umane
Bene ha fatto Pietro Larizza a richiamarla con così grande rigore a nostro avviso proprio l'integrazione politica tra i diversi soggetti sociali deve rappresentare il punto di partenza da cui avviare una prospettiva nuova delle politiche sociali
E tenta infatti di aderire ad una concezione se vogliamo tripolare dell'assetto sociale
Dove accanto alle forme selettive del mercato e centralistiche dello Stato si configura uno spazio per le attività autogestite di volontariato e di self help dei soggetti collettivi
Io sono d'accordo con l'analisi fatta questa mattina dal ministro Contri di un volontariato vero un valente avviato dei cittadini e non quello delle istituzioni al quale ci siamo e ci stiamo avviando
La spinta selettiva del mercato
La tendenza centralistica dello Stato l'autodeterminazione dell'associazionismo e del volontariato devono poter descrivere un quadro dinamico di forze che si integrano ed eventualmente si compensano secondo schemi variabili
Lo Stato deve lo sconsiglia rubare la sua fondamentale funzione di coordinamento senza ostacolare la dinamicità del terzo sistema e favorirne le spinte progettuali lungo i canali concreti di una società imperativa democratica
Si potranno così determinare i presupposti per un passaggio graduale verso una vera e propria forma comunitaria dello stato sociale in cui sia compiutamente tutelato il principio della cittadinanza
E chiaro
La crisi dello stato sociale impone la ridefinizione della titolarità dei diritti egualitario che ogni individuo cittadino assume nel comma del sancirà la propria appartenenza ad una comunità
La cittadinanza delle parolacce acquisire una dimensione che sappia recuperare i valori vera reciprocità sociale e della solidarietà per interpretare al meglio le interazioni che caratterizzano la nuova stagione della solidarietà
Sbaglia a nostro avviso chi ancora si ostina a credere e sono ancora molti che i rapporti tra volontariato e società volontariato istituzioni volontariato e sindacato non sia l'impronta di dallo stesso valore etico
Il valore della solidarietà
Ed è proprio la molla della solidarietà che spinge il sindacato ad interessarsi di queste problematiche che sono alla base della sua nascita e della sua azione in campo sociale
Prioritario diventa oggi il sindacato il sindacato unificare gli indizi e le strategie occorre elaborare linee di intervento complessive delle quali trovino collocazione adeguata i rapporti tra Stato e mercato società civile ed istituzioni
Deve essere chiara la consapevolezza che i diversi recenti provvedimenti legislativi del settore non profit cita ad esempio la duecentosessantasei sul volontariato che ha avuto una gestazione di oltre diciassette anni
La legge trecentottantuno sulla cooperazione sociale
E la emanando a legge sulla regolamentazione dell'associazionismo quanti di voi sanno
Che la emanando a leggi sull'associazionismo dà la possibilità alle associazioni lenta se le anche le altre di essere presenti con propri sportelli all'interno del posto di lavoro
Hanno devono avere come obiettivo la determinazione di un sistema equilibrato in cui il pubblico mantenga le sue prerogative di disorientamento e progettazione generale il privato Posse spiegare le proprie funzioni nei limiti delle leggi e comunque non in supplenza le carenze dello Stato sociale ma piuttosto comunione tra istituzioni cittadini e bisogni in grado di creare una vera e propria rete di solidarietà
Dando ruolo partecipativo ai cittadini impegnati le attività solidaristiche nella UIL sono moltissimi
Volo che da sempre ha svolto la cooperazione dalla quale l'elemento sociale si intreccia con la responsabilità imprenditoriale e la gestione su base democratica con l'efficienza come lui mi avvio alle conclusioni ne siamo ben consapevoli il lancio dell'Associazione nazionale delle cooperative della UIL la struttura di rappresentanza e tutela degli organismi cooperativi associati che hanno nella UIL un preciso riferimento sindacale
Lo sviluppo organizzativo che ci accingiamo ad attuare consentiranno di rispondere sempre più compiutamente alle motivazioni che sottendono alla sua nascita ed oneri compiti affidati agli in materia di associazionismo e di volontariato
La costituzione dell'Unione italiana dello solidarietà un'associazione di volontariato come punto di riferimento fonte di informazione e formazione di volontari largamente presenti
Tra i lavoratori occupati i convegni di corsi di formazione informazione effettuati
Le Ignazi le iniziative editoriali in tre appese i protocolli sottoscritti proprio qui l'altro giorno abbiamo sottoscritto il protocollo con l'associazione Volontariato telefono azzurro
Stanno ad indicare che la lui ha intuito l'importanza la forza propulsiva di nominati innovativa che viene da questi soggetti sociali nuovi e tradizionali
Occorre però voglio ribadirlo dare
Unicità
Di indirizzi e strategie a tutto il settore delle politiche sociali per uniformare le vecchie ed inalienabili tutele a nuovi bisogni presenti nella società
Permettetemi compagne e compagni di Ubi di terminare il con una citazione
Ha ragione
Devo dirlo con grande franchezza ha ragione il ministro del lavoro il compagno Gino Giugni quando dice ad afferma spero che l'abbiate sentito tutti la cultura e di professori del sindacato non mancano
Ebbene voglio citare
Non un grande compagno non un grande scrittore ma una persona uno che entrano in un vostro un nostro iscritto che m'ha colpito al congresso della UIL scuola uno tra noi che assenti vento è bravo e bisogna dirlo a un professore
Dice il mio compagno Rolando della UIL scuola nel libro suo il valore dei ricordi non è uno di quelli che citiamo sempre tutti non è una cosa che da leggi volere l'equità dice Rolando e la giustizia è un qualcosa di cui non possiamo liberarci
E che abbiamo e che abbiamo e che dobbiamo tenere libera od lottando tutti insieme lottiamo tutti insieme e compagni avanti
Grazie lavora
La parola grazie Anna del pr della segreteria nazionale dei pensionati
Si prepari Bruni
Io credo che alla fine di questa stagione congressuale che io personalmente ho vissuto
In modo direi spesse esaltante
Perché malgrado i tempi molto difficili attraverso i quali siamo passati approvato ovunque
Una UIL viva presente e motivata
Fugando così anche tante paura tante perplessità che la situazione avrebbe potuto creare
Dobbiamo comunque fare una riflessione
Sul futuro prossimo e meno prossimo
Io sono rinnovo ogni giorno la mia scelta è la mia contentezza di lavorare nella UIL e per la UIL e credo che sia una scelta che non sono i dirigenti ma anche gli iscritti della UIL in questo periodo hanno rinnovato e credo che di questo dovremmo essere orgogliosi e grati ai nostri iscritti perché spesso è più difficile essere iscritti alla UIL che alla CGIL o alla CISL
è una scelta che costa è una scelta che non è agevole come quella di perdersi in un numero molto più vasta è difficile essere il sindacato più piccolo però siamo stati anche il sindacato che in tante tantissime occasioni
è stato il motore motore di iniziative abbiamo tenuto duro abbiamo fatto fronte
A tante insidie e credo che di questo veramente tutti quanti dobbiamo essere orgogliosi e grati a quelli che tutti insieme hanno tirato questo motore
Ora però credo che alla nel fare i progetti per il nostro lavoro che comincia lunedì dobbiamo forse
Decidere di approfondire meglio alcune delle parole che usiamo quotidianamente Larizza ha detto ripercorrendo gli slogan degli ultimi congressi di cui credo che quello di questo congresso è in fondo il coronamento
Che abbiamo tenuto fede agli impegni di questo io sono convinto credo anche che è stata vincente la scommessa del sindacato dei cittadini
Ma credo che non ci siamo ancora lo dico con molta serenità credo che ognuno di noi se ci riflette potrà approvare
Qualche problema
Nella cioè non credo che non possiamo ancora dire ce l'abbiamo fatta per tante ragioni anche perché poi la situazione politica incide Sempre sull'azione del sindacato travolgendo Cina altre cose ora io personalmente vallo a riflettere un po'meglio su alcune parole vorrei cominciare a riflettere sulla parola confederali TAF
Alla quale io do un significato molto preciso che il significato di ragionare insieme di progettare insieme di decidere insieme
E di ritrovarsi più spesso possibile a monte e non a valle delle decisioni prese perché molte volte e proprio per quel vecchio slogan che l'unione fa la forza chiamare a raccolta gli alleati dopo che è stata presa una decisione o è stato fatto un accordo che qualche volta non è vincente può essere causa di debolezza credo che con federalista significhi riconoscere pari diritti alle istanze di tutti non c'è un lavoratore di una categoria o un pensionato un giovane o una donna il cui diritto
Sia diverso da quello del vicino e quindi credo anche che dobbiamo impegnarci suk
Suo organizzare il diritto all'accesso al diritto ci vuole più informazione ci vuole un impegno più penetrante per dare ai cittadini la consapevolezza dei loro diritti e individuare gli strumenti per accedere a questi diritti i cittadini
Che si riconoscono in noi nella nostra azione non sono cittadini sotto tutela ne è questo che noi vogliamo noi vogliamo cittadini soggetto di diritto che in prima persona
Partendo dalle nostre spinte e chiedendo a noi di essere con loro vadano ad esercitare i loro diritti ovunque e credo che questo sia il nostro scopo e da qui si passa facilmente al problema della solidarietà
Io so che la solidarietà è una parola che c'è molto cara e che diciamo sempre che dobbiamo riscoprirne il senso vero so anche che solidarietà costa
No
Non credo che questo ci debba fermare nell'affermare
E nel praticare la solidarietà certi costa se fai volontariato un po'del tuo tempo libero se decidi di rinunciare a un tuo privilegio a favore di un altro ti costa un pezzetto del tuo privilegio ti costa un impegno che non ti riporta direttamente nel tuo orticello matti porta nell'orticello del tuo vicino del tuo compagno di quelli che dovremmo riferendo cioè i vecchi slogan della Rivoluzione francese chiamare fratelli
Cittadini
Allora solidarietà però può anche significare apertura di nuovi diritti per esempio
Ai pensionati si rimprovera sempre che chiedono chiedono chiedono non è vero gli anziani i pensionati propongono quando vogliono servizi servizi alla persona servizi nel territorio ospedali più umani
Propongono la creazione di nuovi servizi e nuovi servizi vuol dire nuovi posti di lavoro vuole anche dire lotta agli sprechi difesa dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi tutela del diritto alla salute tutela del diritto alla giustizia e all'equità sociale perché questo è
Quando sia abbattuta la falcidia dei bollini eccetera abbiamo tutti gridato all'iniquità
Ecco allora adesso decidiamo di prendere lo hanno detto anche altri già una posizione molto chiare però decidiamo anche quando diciamo no basta bollini basta ottantacinque mila lire eccetera
Allora perché cosa ci imbattiamo e ci impegniamo già lunedì
Per il quale il nuovo sistema di finanziamento della sanità pubblica che la renda finalmente realmente poco concorrenziale con la sanità privata che non ci porti via le conquiste che abbiamo fatto e che via a tutti uguale diritto
Alla una salute reale protetta a monte dalla prevenzione e ridata dopo con la cura e la riabilitazione
Poi sono infiniti i diritti sociali che dovremo difendere e io credo che più voce noi dovremo dare anche ad altri problemi Fontanelli ha ricordato il problema della centonovantaquattro è inutile
Che io ne ripari credo che però soprattutto agli operatori direttamente interessati lo dovremmo che dovremmo chiedere un impegno più preciso
Ma noi abbiamo altri problemi che si stanno per aprire i referendum su le tossicodipendenze chiamiamolo così
A sancito cioè ha sancito uno stato di fatto di depenalizzazione ma il sicuramente
Poi c'è il problema dell'ambiente anche il problema dell'ambiente sei uno se ne occupa seriamente fa dei tre oggetti può essere uno sbocco occupazionale
Ci sono otto degenti che dicono che è una reale politica ambientale potrebbe aprire decine e decine di migliaia di posti di lavoro
Ha il diritto al lavoro secondo me uguale per tutti de M. aprirsi nuovi dazi ed è chiaro che in questi dovevano essere anche difesi i diritti delle donne tutti sapete la finanziaria così come il ritorno al reddito di copia la penalizzazione
Del lavoro delle donne passate a Venezia mille espedienti passa anche attraversa non fare i servizi per continuare a mantenere questo alibi e pretesti al che il lavoro di cura tanto lo fanno le donne quindi non c'è bisogno di fare i servizi
Pari opportunità significa pari opportunità
Senta comunque e comunque allora
Ti vedo dei sono convinta che noi questa scommessa e tante altre ancora le vinceremo perché ne abbiamo già scommesse tante credo che dobbiamo e finisco anche avvenire è una maggiore attenzione
A quelli che vengono da noi parla degli immigrati per esempio in cerca di un mondo che credevano migliore
E che spesso noi deleghiamo e non per disattenzione distrazione o non volontà in un mondo più forse peggiore di quello dal quale vengo no
Credo che la solidarietà deve essere intergenerazionale Intel categoriale tra i sessi
E chiedo soprattutto che dobbiamo lavorare perché la solidarietà non si eserciti più utile a soggetti che stagni riserve protette maxi Eserciti tre persone che partono tutte dallo stesso diritto e che quindi chi ha un po'di più impari a dare sia un po'di meno e che ogni giorno il nostro impegno ossia per noi e per tutti gli altri
Quello di non dire più pare no lei ma di lavorare veramente per una società migliore nella quale tutti siano contenti di vivere
Brava come sempre Graziano
Diamo la parola a segretario confederale Bruno Bruni si prepari Eugenio
Care delegate
E cari delegati
Dopo giorni di intenso dibattito ci stiamo avviando alla conclusione ormai di questo nostro undicesimo congresso
E credo si possa dare atto
Al nostro segretario generale a Larizza
Di avere posto con coraggio chiarezza e spregiudicatezza
Il tema del legame indissolubile che esiste
Fra la costruzione della nostra prospettive del nostro ruolo del ruolo del sindacato e la costruzione faticosa difficile
Ma decisiva di una fase nuova della vita della Repubblica e della nostra democrazia rappresentativa
Questo problema nei giorni che stiamo vivendo non poteva essere evitato non poteva essere aggirato né tanto meno rinviare
Bene ha fatto Pietro a fare questa scelta
Abbiamo con essa ha rischiato e rischiamo giocando d'anticipo in un contesto ancora incerti
Ma abbiamo dato ruolo in senso al nostro congresso abbiamo portato allo scoperto come richiede questa fase della vita del Paese i termini veri del confronto fra noi
Fra noi e la cosa che ci circonda il Complesso degli interessi che ci circonda
Questo legame
Tra le nostre prospettive la nuova fase della vita della Repubblica a ben riflettere tutto riassume e tutto ricomprende
Crisi morale e istituzionale crisi economica e crisi politica crisi di rappresentatività e crisi dei modelli concreti e astratti di concertazione
La crisi stessa di quella sinistra che stenta ancora ad essere come noi vorremmo sinistra di governo nella politica nelle istituzioni nella società nella cultura
La velocità e la qualità dei processi si dicono oggi che non vi possono essere più alibi e formule per evitare questi punti nodali del confronto
La stessa scelta di fondo tuttora valido dell'autonomia del sindacato non può opporsi ere legarci in una sorta di limbo della neutralità
Il dibattito apertosi sulla relazione ha dimostrato che sarebbe stato folle rinviare il confronto su questi problemi
Potremmo anche non essere oggi uniti e concordi su strumenti e formule
Ma ricordiamoci che questi sono i problemi che ci aspettano da domani mattina se non vogliamo che altri pensino per noi a determinare i nostri destini
Ecco delegate e delegati mentre riconosciamo queste mentre noi poniamo con coraggio e spregiudicatezza questi temi sul tappeto del confronto assumendosi il rischio della responsabilità non possiamo non rilevare come al nostro Esterno
Le risposte siano ancora insufficienti deboli cariche di pregiudizi condizionati dai ritardi storici della imprenditoria della politica e all'interno dello stesso sindacato
Così come non possiamo non rilevare che ha posto un problema vero
Chi nel dibattito congressuale ha sostenuto che di fronte all'esplosione della democrazia consociativa siamo obbligati a misurarsi essenzialmente con due prospettive
La costruzione di un sistema paese di cultura europea oppure la resa ad un modello terzomondista
E questo abbiamo cercato di fare in quest'ultimo anno di guardare all'Europa esponendoci a critiche anche severe ma nella convinzione di avere dato un contributo importante al Paese e di non essere sfuggiti alle nostre responsabilità
Altrettanto non si può dire per la classe imprenditoriale la Confindustria ha lucrato sulla posizione di responsabilità del sindacato
Così come organizzazioni quali la Confcommercio e la Confesercenti hanno portato avanti posizioni di retroguardia
Come quella sulla minimum tax sulla difesa di tradizionali aree produttive da sempre conosciute quali forti fonti di evasioni
Lo stesso sistema bancario anziché preoccuparsi di creare rapidamente una banca efficiente una banca impresa
Ha continuato a scaricare le proprie responsabilità e di propri ritardi sul costo del lavoro e sulla voglia di riuscire a favorire l'ingresso della cassa integrazione anche nel settore del credito
Questa imprenditoria italiana pubblica e privata in questo anno ha perso una grande occasione
Quella di fare seriamente la propria parte e di dare il proprio contributo al risanamento del Paese
Ed il proprio contributo abbiamo visto che poi lo dava ma in tutt'altre direzioni
Regalandoci poi impresa è spesso sottocapitalizzate non competitive nei mercati internazionali sia sul piano dei prezzi che della qualità e mettendo in discussione gli stessi livelli occupazionale
La modernizzazione del Paese è un problema di tutti
Occorreranno ed è risorse umane innovazione qualità occorrerà soprattutto il reperimento di una massa ingente di nuove risorse finanziarie diversamente accumulate diversamente distribuite e finalizzate occorrerà rivitalizzare la nostra economia non solo in pochi punti di eccellenza ma nel suo complesso e come sistema diffuso di imprenditorialità e di produzione di ricchezza
Per fare questo
Occorrerà guardare in termini nuovi
Non solo ai problemi del superamento dell'arretratezza
Dei settori tradizionali del nostro terziario trasformando ad esempio in imprese vere competitive il nostro sistema turistico e commerciale ma occorrerà guardare anche a due fattori fondamentali per il nostro sviluppo
Mi riferisco al problema della crescita e della strutturazione moderna del mercato finanziario e creditizio
E dal problema delle strutture dei fattori e delle reti di sostegno allo sviluppo di quel sistema diffuso d'impresa tipico del nostro Paese
Sul primo fronte la esigenza di reperire risorse essenziali alla crescita richiede la creazione di un mercato finanziario moderno in grado di assicurare un maggiore raccordo fra risparmio privato e di impresa
Sul secondo fronte appare ormai chiaro a tutti che per vincere la sfida della competizione il nostro sistema non può far leva solo sul contenimento dei costi
La sfida si vince con una capacità di cambiamento ed innovazione continui
Il nostro sistema produttivo ha bisogno di strutture e strumenti che oggi non ha al proprio interno ha bisogno come detto di un nuovo sistema finanziario e creditizio e di una diversa democrazia economica ha bisogno di un adeguato sistema di formazione professionale e di ricerca scientifica e tecnologica e quindi di una scuola di un'università di struttura di ricerca e sperimentazione che producano reali risultati
Ed adeguate risorse umane ha bisogno di un efficiente sistema di trasporti e di un efficiente rete di comunicazione
Anziché
Essere impegnata su questo terreno della modernizzazione la classe imprenditoriale
E le sue associazioni hanno continuato ed anche in questi giorni continuano a creare ostacoli alla nostra azione sia sul piano delle politiche contrattuali e delle politiche sociali e del mercato del lavoro la verità
E che la crisi del sistema e la velocità la quantità e la qualità del cambiamento hanno colto più di un soggetto sociale impreparato con limiti gli errori ed un forte ritardo di cultura politica
Qualche anno fa
Ormai non pochi
Di fronte alle ingiustizie ed anche che anche allora erano presenti nel Paese nel mondo del lavoro la disoccupazione gli squilibri Nord Sud squilibri fra settori sul piano salariale maturo
Nelle coscienze di molti di noi e poi come affermato Larizza nella relazione in tutti noi la convinzione che l'unica strada da seguire per superare egoismi e ingiustizie era quella della concertazione e dalla politica di tutti i re
In quegli anni quella indicazione quella strada mi aveva ci aveva fatto tante volte sognare quegli stessi sogni che spesso sono riecheggiato in questo congresso
Perché per noi concertazione politica dei redditi hanno sempre voluto significare equità giustizia sociale rispetta e tutela delle povertà rispetto della dignità del lavoro dei lavoratori e dei pensionati eh no mantenimento degli egoismi della ingiustizia fiscale del diritto di evadere
Se questi ritardi culturali interessano tutti e quindi anche il sindacato non possiamo tuttavia non rilevare che diversi approcci alla politica dei redditi hanno scontato disinformazioni pensioni diverso e priorità diverse obiettivi diversi
Hanno scontato quella cultura che spesso con una battuta definiamo la politica del reddito degli altri
Senza ipocrisia e per non cadere nel vezzo diffuso di scaricare le responsabilità sugli altri
Dobbiamo doverosamente dirci che fra i tanti meriti che vanno riconosciuti al movimento sindacale confederale occorre anche ricordare che ritardi culturali e le contraddizioni esistenti non sono più tollerabili
Soprattutto quando confermiamo la nostra opposizione a favore di un sindacato unitario che elabora la propria proposta per la costruzione di un sistema paese di cultura europea
E arrivato per tutti il tempo delle scelte anche per i massimalisti e dogmatici anche come li definisce Pietro per gli ultimi giapponesi dell'ideologia
Non possiamo più stare in mezzo al guado combattuti fra partecipazione conflitto fine a se stessi
In questa condizione ne sarebbe inesorabilmente intaccata la nostra credibilità il nostro consenso amici e compagni
La velocità del cambiamento e riflessi indotti dalla riforma elettorale non consentiranno tempi infiniti al recupero delle inefficienze dei ritardi della progettualità sindacale
Le differenze fra il dire e il fare diventano sempre più elemento di preoccupazione
Le carenze di un sindacato unitario nella fase delicata di transizione di passaggio dalla prima alla seconda Repubblica nel momento in cui si delinea un cambiamento istituzionale
Diventano un limite notevole che ci spinge verso il rischio della frantumazione della rappresentanza sociale
Di fronte alla portata della crisi attuale il sindacato si trova ad un punto di svolta non mediabili e non rinviabile il sindacato deve decidere oggi il proprio futuro operando autonomamente scelte strategiche
Se non lo faremo noi saranno le situazioni esterne a produrre i cambiamenti come ha detto Larizza non più con noi ma senza di noi è sicuramente contro di noi
Amici e compagni per concludere
Voglio fare alcune brevissime
Molto brevi considerazioni
Trentennio D'Antoni sono venuti a dire in modo diverso cose importanti
Hanno svolto considerazioni che senz'altro avvicinano il lavoro che insieme dobbiamo fare sia sul tavolo del nuovo governo che nei confronti degli imprenditori
Ma delegate e delegati
Non è facile costruire avrebbe L'Unità quando c'è chi vuole percorrere una propria strada a colpi di iniziative legislative come quelle sulla rappresentanza e sui provvedimenti relativi alla sanità
Oppure quando in nome del pluralismo si prosegue un dibattito interno legittimo ma che senti Vito diventa paralizzante
Anziché
Imboccare la strada legislativa sarebbe opportuno che tutti assieme riflettessimo ancora sulla priorità della strada negoziale per rilegittimare le rappresentanze sindacali e iniziare un forte recupero di quel deficit di democrazia
Del quale questa mattina ha parlato anche il ministro del lavoro giù
Perché anche per la l'accento quarantasei la legge sul sulla regolamentazione del diritto dissi operò al quale alla quale si è riferito il ministro
Anche per essa prima abbiamo percorso la strada contrattuale e solo successivamente quella legislativi nello stesso modo
Voglio rivolgermi anche atti
Rifiutando da questa tribuna la politica dei piccoli passi
Sull'Unità afferma di volere tutto e subito
E abbiamo propano speri Enza per non sapere come vanno queste cose
è facile andare a raccogliere le firme con le bancarelle per conoscere l'orientamento dei lavoratori sull'unità sindacale
Se vuole essere questa una risposta provocatoria alle iniziative di legge popolare può anche passare diversamente iniziative del genere
Rischiano lasciatemi passare la battuta di essere apparentate alle massime di Catalano
L'unità dei lavoratori amici e compagni era necessaria prima diventa indispensabile oggi nella fase nuova che sia avviata
E che cammina grandi passi verso la Seconda Repubblica nessuno sa più cosa farsene di un sindacato ideologico è solo un prodotto fuori mercato viva la UIL viva l'unità della
Abbiamo ora la parola Giuseppe Ruggieri segretario nazionale della UISP gli elettrici non si prepara virus ed enti locali
Mi trovo in una situazione di imbarazzo
Perché sento di condividere il complesso di analisi di proposte avanzate dalla relazione del compagno Larizza
E tuttavia non posso fare a meno di temere che si corre quanto meno il rischio quando seicento dello specifico che si possano determinare un gatto marito pericolosissimo tra affermazioni fatti concreti
Il tempo a disposizione per l'intervento di consulente di approfondire solo alcuni treni temi che per la mia esperienza di lavoro sindacale sento ancor più il dovere di approfondire è vero per te per perciò e però lanciare su questi temi un grido di allarme
Che spero non vorrà essere equivoca
Ho detto di condividere
Beh analisi e le proposte della relazione
Come potrei non condividere ad esempio i passi della relazione che attengono al risanamento e l'occupazione e perciò la riproposizione attenta
Della triangolarità della partecipazione sindacale della vocazione al governo delle politiche economiche e sociali del sindacato di acquisire come potrei non condividere la proposta di un contratto per lo sviluppo e cioè la conferma di un ruolo attivo del sindacato nel progettare e nel gestire in tutti i campi il passaggio dal vecchio al nuovo condivido che il sindacato si assuma responsabilità anche pesanti e sono particolarmente comportato dal riconoscimento che ha un tale ruolo ha voluto dare in queste assise anche il compagno Amato
Ma proprio per questo
Queste nuove responsabilità comporta un'analisi autocritiche particolarmente grati che necessariamente coraggiose
E vero dobbiamo comprendere e dobbiamo comprenderlo fino in fondo che l'Italia è il paese in cui si è avuto il più alto alto tasso di economia da socialismo reale
Ed è vero che ancora oggi un dipendente pubblico o una detto i servizi vengono considerati un costo piuttosto che produttore di ricchezza
E perciò è vero che in Italia occorre rendere competitive non solo le aziende ma anche e soprattutto il sistema riflessioni come si vede che chiamano in causa il sindacato ed alcuno ad alcune sue teorie ma anche alcune sue miopia
Penso però che non si debba esagerare perché non si può cadere da una eccesso all'altro da una miopia alla proprio per questo penso che insieme a coraggiose autocritiche occorre avere ancora più forte il coraggio di non cedere alle mode di non comprendere cioè ciò che è necessario con ciò che è giusto
Io sono francamente un po'spaventato nel sentire alcuni di noi plaudire magari in privato al governo Ciampi che è un Governo necessario
Che è stato bene che sia stato fatto
Che svolge fusto formare ed appoggiare ma che è giusto guardare anche dal punto di vista delle culture
Di cui è terminato e credo che tra qualche mese qualche problema il sindacato anche quello compatta di vista potrà venire quanto incontrerà ministri che hanno soprattutto una cultura va monetarista
Non vorrei che passando da questo argomento ad altri quali quelli del governo dell'economia
Il sindacato tutto potesse confondere il giusto che va spinto in avanti vari bar rinforzato va appoggiato con quello che è necessario che va certo assecondato con tutta onestà intellettuale ma certamente non va applaudito
Non vorrei che il governo dell'economia sul quale si basa la credibilità della principale strategia della bimba la strategia cioè della partecipazione diventasse elementi di scandalo nel senso che non si ottenesse su questa governo una credibilità sociale che è strettamente necessaria
Io credo che occorre tra questi argomenti riflettere su alcuni che per moda oggi non non è stato possibile affrontare in modo compiuto
Sì si tratta di parlare della trasformazione del sistema economico del nostro Paese rispetto al quale non credo si possano si potrà ritornare ai vecchi ideologismi
I concetti di efficacia i concetti di efficienza di compatibilità con le risorse di produttività di competitività aziendale il sistema non ci sono estranei
Ma noi abbiamo l'obbligo di coniugarli
Con gli obblighi che ci derivano dal nostro ruolo anche quello nuovo che proponiamo nella logica di quel minimo di socialismo dal quale non possiamo fare a meno in un paese almeno di tensioni sociali non più governabili
Ed allora alcuni nodi vanno approfonditi ancor più di quanto fin qui fatto tra questi quelli del rapporto tra pubblico e privato e dunque delle privatizzazioni
So che oggi l'opinione pubblica o quella di chi punta perché quindi indirizza l'opinione pubblica criminalizza chiunque apra solo la bocca ed esprima qualche dubbio sulle questioni delle privatizzazioni
Ma io compagni e amici o questi dubbi e non posso non dirli
Con tutto rispetto i miei compagni di altre categorie
Mi domando se è la stessa cosa pensare alla privatizzazione di un servizio pubblico o alla privatizzazione di un settore del commercio
Se la stessa cosa pensare non in termini di diritti dei lavoratori che vanno comunque tutelati ma in termini di strategia dello Stato e di valore strategico nell'economia dello Stato pensare la privatizzazione dell'ENEL qual è quella della GS
E se anche e dovessimo dare una risposta positiva dovessimo dire che non c'è differenza fra questo privatizzazione dovessimo rispondere c'è poi positivamente è una domanda che a mio parere tutt'altro
La potessi rispondere in maniera positiva non ha senso non diventa eccezionalmente importante sapere capire quale capitale quando il capitale acquisterà
L'attività soprattutto quello di un servizio pubblico
E la stessa cosa è un servizio pubblico magari quella servizio elettrico che è potere economico ma il potere politico
Soprattutto dipenderà da capitale italiano da capitale straniero e la stessa cosa dipenderà da capitare a vocazione industriale o da Capitalia vota a vocazione finanziaria da capitali magari riciclati e magari di dubbia provenienza
Non scorgo io oggi nel panorama dell'azionariato popolare e dei dipendenti una proposta vera aldilà di chiacchiere
Una proposta che invece sarebbe di eccezionale importanza specie per i settori quali quello dell'energia
Non vedo nessuna iniziativa legislativa in materia
Ciampi ha dichiarato ieri più corretta a sfornare la proprietà pubblica in partecipazione del pubblico bene ma questo impegno ma sostanziato e va sostanziato anche con un'iniziativa sindacale
Intanto però devo notare che si sta realizzando nel settore elettrico una serie di strane manovre che sole per amore di ottimismo posso chiamare disattente si sta minando alle fondamenta la situazione finanziaria ed economica dell'ENEL e continua contemporaneamente si continua a farla soggiacere a concorrenza sleale finanziando i privati che producono energia elettrica con le stesse tariffe dalle si continua a mormorare di una sostanziale smembramento PPI settore ed in particolare di quei pezzi della struttura di questo servizio pubblico che hanno più diretti contatti e più diretti interessi di rapporto con l'utenza e tutto ciò con motivazioni debolissime quando non sono anche nel sistema io non scorgo novità nelle normative relative alla società per azioni non vedo avviare iniziative legislative per acquisire nella legislazione italiana la proposta di quinta direttiva della CEE
Che costituisce affianco dei consigli di amministrazione un consiglio di controllo dal quale posto a sedere sindacato che svolge un ruolo di controllo vedo al contrario e mi appare sempre più chiaro nel mio settore
Che c'è fastidio per un tentativo di controllo sindacale sulle strategie d'impresa e questo fastidio per renderlo più chiaro si cerca in qualche modo di moto di motivarlo isolando il sindacato dei lavoratori proponendo ai lavoratori soluzioni più vantaggiose di quello che lo stesso svagato propone su alcune questioni contrattuali e come si sa una risposta del settore solo del settore su questi argomenti estremamente complicato la legge centoquarantasei oltre a confermare una tradizione di autoregolamentazione delle lotte che il nostro settore ha sempre avuto ha comunque ulteriormente limitato le possibilità di azione
Azioni che tuttavia anche con qualche rischio la nostra categoria sarà costretta a sviluppare se vuole difendere non privilegi o corporazioni ma un pezzo di civiltà è un pezzo di servizio sociale
Non c'è solo bisogno di solidarietà da parte delle altre campagne comperate categorie compagni solidarietà di cui abbiamo bisogno comunque
Ma abbiamo soprattutto che si sappia che si comprenda i rischi e i pericoli connessi al processo di privatizzazione di questo settore che non può essere sbagliato perché non si possono sbagliare
Processi di privatizzazione in settori così delicati per la stessa ditta del futuro del nostro Paese
Su questi argomenti il sindacato tutto la UIL per prima se non riuscirà a far sentire la sua voce se non riuscirà a compiere scelte da avviare iniziative concrete io ho la tentazione compenso
Che si parte col piede sbagliato sul processo di responsabilizzazione
Il nome del quale non si può mettere il coperchio ad una pentola pericolosa
E perché responsi verbalizzazione non può e non deve essere senza la minima contropartita di rendere il sindacato arrendere al sindacato la possibilità di essere credibile tra i lavoratori
Diamo la fanno
A Pasquale Rossetti segretario nazionale della UIL Liars alimentaristi si prepari Truzzi
Tempo
Del lavoro il lavoro per lo sviluppo
Fondamentale anche se se ne è parlato poco a dir la verità e l'assunzione di questo obiettivo che si è dato questo nostro congresso
Se si pensa alla drammaticità di un venti per cento di disoccupazione in particolare nel Mezzogiorno
Un dato quelle scocche se non risolto destinato a produrre leghismi anche nel Mezzogiorno ovvero ribellione verso lo Stato centrale
Ciò succederà se si faranno sentire per un lungo periodo i contestuali affetti di un alto tasso di disoccupazione è l'abbassamento del sostegno al reddito derivato da un alto debito pubblico allora se così è non basta parlare di sviluppo altrimenti non saremmo credibile nel rapporto con i lavoratori bisogna creare le condizioni utili a questo obiettivo
E nel passaggio
Del dire al fare i limiti generale di questo Paese ma anche i nostri limiti i limiti del sindacato
Sì intanto che si parla di risanamento della finanza pubblica e di un sistema Paese che funzioni meglio sia una bussola anche se non facile da percorrere
Ovvero sulle precondizioni utili allo sviluppo sottolineo sulle precondizioni utile allo sviluppo si hanno lede nella chiaramente chiare poi vi è il vuoto
Infatti se si chiede su quali settori puntare che siano in grado di creare più alto valore aggiunto vero più ricchezza per il Paese e più occupazione
Qui viene il buio assoluto e lo stesso ex presidente del Consiglio Giuliano Amato che ha parlato l'altro giorno appunto si è fermato qui ha enunciato ha invocato lo sviluppo però
Le condizioni per determinare le sono rimaste molte vaghi allora qui
Il primo vuoto da riempire come organizzazione sindacale ovvero quali sono i settori sui quali puntare per creare condizioni di sviluppo e quindi occupazione
E poi vi è la seconda condizione per lo sviluppo e per l'occupazione ovvero quella di un sistema Paese che funzioni meglio in particolare dal versante istituzionale sulla necessità di profondi cambiamenti dal versante istituzionale si sono spesi fiumi di parole e anche decisioni a volte precise come ad esempio ha fatto la mia categoria quando ha dato l'indicazione formale
Di votare per il sì a volte timide come ha fatto la guerra quando non ha assunto una posizione formale ma affidato questa indicazione solo ai dirigenti di seppur del massimo livello della cui
Ci sono spesi fiumi di parole sul cambiamento ma il nostro problema oggi è qui dobbiamo avere la capacità di toglierlo non è più quello di togliere l'esigenza di cambiamento che è un consolidato
Ma tentare di indirizzare questa esigenza di cambiamento verso un Progetto una soluzione a a più alto tasso di funzionalità democratica
Ciò per evitare come afferma il filosofo Norberto Bobbio che la Seconda Repubblica possa essere peggiore della se però lotta prima Repubblica
Allora certamente assume la domanda di cambiamento
Praticarla innanzitutto è però guidarla con la ragione
Rinnovare uomini e partiti ricostruire le regole della convivenza politica e civile qui forse e più appropriato al termine di contratto sociale il termine di contratto sociale intesa come un grande tentativo di ridefinire le regole che tengono assieme il Paese che tengono assieme ai cittadini italiani
E quindi rinnovare ma impedire che in questa giusta esigenza trascini con sé anche scelte sbagliate e io vedo con preoccupazione in questa fase ma non solo in questa fase il tentativo
Di
Accomunare ha esigenza di cambiamento la delegittimazione delle forze politiche organizzate non di questi partiti ma delle forze politiche organizzate si chiameranno poi come si chiameranno in
Il futuro
Distruzione delle forze organizzate significa la scomparsa di quello strumento che consente ai ceti sociali più debole di fare emergere contare le proprie esigenze in assenza di ciò ha ragione Pietro Larizza nella sua introduzione contano i più ricchi contano i più forti e non come si tende a far credere i più onesti
Il passo successivo alla delegittimazione delle forze organizzate si chiami come si chiamano e la distruzione dei valori collettivi
Anche essi veicolo dei valori collettivi anche essi veicoli dei ceti sociali più deboli che noi rappresentiamo è il filo conduttore di questo pericolo di questo rischio si notano leggiamolo notiamo tutti i giorni attraverso appunto un una contestuale tentativo di delegittimazione delle forze organizzate e dei valori collettivi i valori dell'equità i valori della solidarietà i valori della libertà piangono affannati offuscati in questa fase di estrema confusione che viene all'interno
Nel nostro paese questi valori e noi dobbiamo dirlo comporta
Possono essere obsoleti penale prima non è possono esserlo
Per noi
Allora dobbiamo evitare ed è qui l'elemento a me pare che pare importante d'essere travolti e rinchiusi nel recinto di chi pur di sopravvivere
Segue le ondate di opinioni più o meno ampie e non viceversa la rettitudine delle proprie idee e dei propri ideale
Allora in questo azione che dobbiamo compiere il rapporto alle riforme istituzionale della difesa delle forti organizzata in quest'opzione credo che vada collocato il problema del nostro rapporto con il quadro politico e Abdel degli uomini che opera all'interno di questo quadro politico non può essere il contrario come per taluni aspetti potrebbe apparire dalla relazione di Pietro Ricca prima you avere quella forza organizzata e no priva di valori e poi uomini porre attitudine con onestà che devono portare avanti questi valori infine la terza condizione e a me pare essenziale per creare
Sviluppo ed occupazione
Ne abbiamo bisogno come sindacato
Di bloccare i processi di disgregazione che sono in corso all'interno della nostra se accetta di cui sono espressione dei leghismi vari
Allora è chiaro che per bloccare questi processi che non danno il senso di marcia d'un Paese che vuole crescere che vuole risolvere i suoi problemi abbiamo bisogno di essere portatori di un progetto di ricomposizione
E per essere credibile rispetto ad un progetto di ricomposizione da offrire al Paese noi non possiamo continuare a ragionare sonorità sindacale in termini uguale al passato
Non ho sentito nulla di nuovo di quello che si è detto negli ultimi vent'anni da trentenne e D'Antoni la vecchia logica c'è chi dice prima di fare l'unità bisogna vedere le quali sono le ragioni dell'unità ti dall'altra parte prende indice incominciamo a lavorare su delle questioni concrete nulla di nuovo da vent'anni
Siamo bloccati in questo in questa posizione in questa formazione però nulla va avanti
Non possiamo consentirsi su questo terreno di rimpallarsi ha ragione che lo diceva anche prima di me rimpallarsi il problema dell'unità perché in questa fase il promoter L'Unità
è fondamentale per rendere credibile un progetto di ricomposizione sociale al Paese che sia in grado di portarci fuori dalla situazione di crisi in cui siamo e quindi rispondere ai problemi per l'occupazione
Certo bisogna chiarire il concetto dello stare insieme le regole della democrazia ed è questo l'elemento fondamentale
Da portare avanti con una Sisley con la CGIL qui sulla regola dello stare insieme abbiamo delle divisioni profonde ma non per queste non dobbiamo lavorare per superarle
Il concetto di democrazia di trentine
Bisogna non solo delegare
A ad affrontare i problemi ma in ogni momento bisogna coinvolgere portare lavoratore a decidere sulle scelte che di volta in volta si determinano che apparentemente
è un grande atto di nove attiene ai fatti l'abbiamo verificato è una fibrillazione costante un meccanismo autodistruttivo che è il nostro concerto del fatto che si devono i dirigenti dei dirigenti capaci selezionati
E si impegnano nel loro lavoro è quell'atto di democrazia dopodiché evidentemente hanno il mandato
Fermo restando rapporto curatore per decidere
Infine l'ultima questione e mi avvio alle
Conclusioni
L'ultima ma non per importanza
è chiaro che non possiamo
Chiedere agli altri di cambiare e pensare che il cambiamento non riguarda anche nulla
Molto spesso questa impressione
E quando si discute fra di noi il problema si è sempre di altri ma delle organizzazioni sindacali certamente l'organizzazione sindacale hanno meno responsabilità ma noi siamo state stiamo parte di questo Paese nel bene e non il male questa cosa dobbiamo avere la capacità di riconosce la perché altrimenti togliamo il rischio di non cogliere l'esigenza che si pongono alle organizzazioni sindacali e alla UIL all'anno non è questione di altri badate bene l'occultamento dei valori dell'etica e della responsabilità è questione anche nostra
Così come questione anche nostra un'espansione degli apparati che può portare per la loro sopravvivenza scelte anche sbagliate
Sono questioni anche dell'organizzazione sindacale sono anche questioni della UIL e noi dobbiamo avere la capacità su questo terreno di misurarsi con questi problemi perché oggi siamo in grado di affrontarli ad affrontarli bene domani corriamo il rischio di non avere
Peso vuole funzione rispetto a questi problemi
Come quelle io credo
Possiamo guardare con pulizia
Al futuro al nostro ruolo se faremo queste cose perché non siamo prigionieri di ideologia non ricordo chi lo diceva la UIL non è prigioniere di ideologia il che non significa che viceversa e priva di ideali no ideali Nea Enea da portare avanti e però non essendo prigionieri dell'ideologia a questo punto il cambiamento
E la nostra cucina naturale in acqua naturale in cui ci muoviamo e dobbiamo lavorare
E quindi sono queste condizioni si tratta di sviluppare l'impegno necessaria in questa direzione esserlo saremo capaci anche nel lavoro quotidiano che avremo da domani dopodomani finito il congresso sapevo che orienta nell'affrontare i problemi che si porranno e certamente saremo in grado di dare la risposta ad un sindacato più forte ad una quelli più forte
Amore una parola a Furio Truzzi della UIL di Genova e della Liguria
Si prepari caricarsi
Delegate e delegati
Non vi nascondo un senso di disagio
Nel ragionare sui lavori di questo congresso e sui temi che la relazione del segretario generale apposto la nostra attenzione
Rischiamo di sciupare un'occasione straordinaria
La scelta giusta e felice di un congresso di una stagione congressuale
Che discuta di politica di strategie di prospettive del cambiamento accantonando i problemi del gruppo dirigente centrale e periferico
E le rare eccezioni
Che abbiamo che ho vissuto anche in Liguria non fanno norma
Può correre il rischio di essere vanificata
E non solo per l'IMI de qua Tenza dalla liturgia
La distrazione
E la pazzia che ci portiamo dentro quando non si discute di noi stessi
Le concessioni oratorie ad una platea
Che sente anche il bisogno salvifico di sentirsi rassicurata nella sua funzione di tutela dei lavoratori degli scritti
La velocità e pervasività dei mezzi di comunicazione che ti consentono di vivere il dibattito al Congresso a casa tua fuori dall'euro
Alla radice grattando via la sedimentazione di comportamenti emerge una scarsa attitudine al dibattito politico
Al confronto politico al nostro interno pesa no su di essi anacronistiche dietrologie
Che guardano subito lo schieramento al senso di appartenenza agli interessi di bottega dei rispettivi conventi e delle tante parrocchie
Che abbia la sua fazione ad una professione che perde le ragioni della militanza e della dedizione agli altri e che con l'emozione e commovente richiamo alle ragioni della nostra scelta ho sentito dire a questo microfono compagno sei uno dei nostri quanti di noi si sentono pagati per la loro esperienza da questa semplice frase che semplici lavoratori che potrebbero dire
E quanti sono disponibili a mettere in discussione se stessi a far sì che i richiami all'etica e dalla morale non siano parole liberatorie che rimbalzano dal microfono alla platea
Vedi Pirani
Mi è piaciuto il tuo intervento ma sei sicuro che in Veneto in casa mia in Liguria Genova Marghera non abbiamo abbassato la guardia e dietro le nostre pensioni ideali non si annidi qualche imbroglione
Di quelli che salgono sul carro del vincente
Ed oggi non sanno più come scende né anche questi sono i problemi
Per quanti si individui una bella idea una giusta strategia sempre di più i lavoratori la gente semplice guarda alle facce alle persone che la vogliono far viaggiare e accade così oggi più di ieri fino al suo esatto contrario ora non importa più quello che uno vendo propone ma si ha una faccia nuova non compromessa con il sistema consociativo della prima Repubblica
Il cambiamento impone anche questo e sappiamo bene che a volte facce pulite uomini onesti come il compagno Amato sono stati costretti a lasciare il passo per la loro contiguità prima ancora per un discorso serio e Franco e sul giudizio politico del loro agire e nel cambiamento
Come affrontare collocare il nostro patrimonio ora in gran parte anche di CGIL CISL e di elaborazione di anni di lotte il sindacato di partecipazione della politica dei redditi nell'assumere questi è come valori assoluti deve o non deve interrogarsi sulla realtà
Nella quale essi si esplicano
Abbiamo rischiato di confondere la partecipazione con il consociativismo la politica dei redditi con il piè di lista il debito pubblico a norme costato sociale il lavoro come garanzia
Non possiamo oggi rischiare di scambiare partecipazione con subordinazione se non addirittura omologazione con l'esistente siamo nella bufera non al riparo di solidi edifici ma in campo aperti quasi una sterminata tendopoli inattesa della terra promessa e il vento soffia da destra
Clinton sembra un marziano privatizzazioni selvagge mercato senza regole tagli al sociale leggi del più forte
Frodare il fisco allo stato delle tangenti sono semplici concetti più potenti di mille armi che stanno travolgendo le regole del vivere civile
No discorso in Parlamento esaltazione del linciaggio come forma suprema di giustizia condanne preventive trovano autorevole spazio in tv e sui giornali e a tutto questo non basta a contrapporre uno cento scioperi
In difesa del lavoro e della democrazia
Non vogliamo apparire piegati alle modo del momento dove tutti si rinnovano perché nulla cambi
Anche se abbiamo meno di altri l'esigenza di ridiscutere la nostra identità ciò non vuol significare volere o tentare di gestire il cambiamento anche indolori
La relazione ci ha posto un interrogativo che richiede per affrontarlo una discussione profonda sulla natura stessa del sindacalismo confederale italiano
Non siamo più quelli del Patto di Roma
Tra grandi di Vittorio e Buozzi ne siamo i figli ma orfani di un sistema dei partiti che ha costituito la Repubblica democratica e ridato vita al sindacato in questo paese travolto dalla dittatura fascista
è una grande suggestione quella che ci viene proposta ora tocca a noi può toccare forse a noi una battaglia di ricostruzione politica e morale per ridefinire anche le nuove forme di partecipazione democratica
E a qualcuno e pescato esporsi in prima persona dalle nostre fila alla casa sconquassato a di via del Corso Giorgio vai avanti i lavoratori e il sindacato confederale hanno bisogno di amici prima ancora che di alleati
Amici ed alleati per tradurre in atti concreti in leggi di questo Paese i diritti del lavoro della partecipazione e della concertazione come ci ricordava Adriano hanno bisogno di regole certe nuove non possono basarsi sugli esclusi di rapporti di forza il conflitto
Di uomini nostri nelle assemblee elettive non può essere funzionali agli interessi del singolo dirigente sindacale
Se riusciremo a costruire le condizioni per realizzarla
Essa deve rispondere agli interessi generali del lavoro e ha come essi si esplicano non solo nel diritto di libera associazione ma nella manifestazione piena della vita democratica
Tutto questo però
Richiede un forte coinvolgimento di tutta la base associativo
Se sceglieremo e dobbiamo scegliere per il sindacato unitario e per la realizzazione di nuove forme della politica il tempo per la parola agli iscritti varia per con le urne referendarie in gioco il nostro cambiamento
Le tesi nazionali la relazione ci richiama la quest'impegno sia nel metodo che nei contenuti
E intravediamo nella conferenza di organizzazione un appuntamento che prima ancora di cambiare gli uomini di fissare date
Cambi regole renda più visibile la democrazia è il rapporto tra
Iscritti e il gruppo dirigente
è ovvio che su questo la soluzione migliore è quella di coniugare il problema delle scelte dei tempi del sindacato con le scelte e i tempi della riforma istituzionale in noi stessi gliela forma volontà di voler transitare dal sindacato delle belle idee che le felici intuizioni separati in casa al sindacato unitario diffuso nel lavoro e nella società
Che trasformi pur sotto questa bufera la tendopoli sindacale in una rete di riferimento per i diritti negati
E tutto questo è oggi un compito immane in questa animali a tutta italiana dove si ancora sudditi e dove si scambia il diritto per un favore il dovere per una compiacenza
E questo a partire dal nove dal sindacato dal dovere d'informare coinvolgere avere il consenso per le scelte che operiamo
Ha fatto più danno del movimento dei lavoratori il metodo
E poco importa se strumentalizzato dai soliti noti con il quale si è pervenuti all'accordo del trentuno luglio che non misure più dolorose restrittive che con quell'accordo si sono evitate
Resta al problema e i contenuti di concertazione in campo macro economico convincimento reale del sindacato sui decreti delegati della sanità del fisco dalla previdenza del pubblico impiego sono tuttora del tutto insufficienti e motivano con più di una ragione la necessarietà di ripresa di un forte ed ampio mobilitazione che riaffermi fino in fondo il diritto alla contrattazione
La trattativa che riparte apre anche un altro problema di democrazia la democrazia le sue regole vengono un po'troppo qui Rizzato a seconda dei punti di vista
Per quanto ci riguarda abitiamo l'esigenza di limitare al minimo le decisioni operative
Non suffragate da una verifica con i lavoratori Vanzi definito il percorso prima ancora dell'esito negoziale e questo vale anche per le forme di lotta
CGIL CISL e UIL non son più signore dello sciopero e nemmeno gli scioperi debbono servire a ricomposizione interni visto che non ci si riesce o da misurare consensi a posteriori
La UIL da tempo si è avviata su una riflessione che riguarda le forme della lotta e non solo i contenuti ebbene che se ne discuta con gli scritti e con i lavoratori
A che serve a rimproverare al governo l'uso della decretazione se noi più degli altri continuiamo a decretare ad emettere bolle sentenze dall'Inter
Ma dal sicuro effetto assolutorio del nostro essere sindacale una cosa è certa le rappresentanze sindacali unitarie non vanno fatte perché c'è un obbligo derivante dal documento approvato nel giugno novantuno
Dai consigli generali non vanno fatte per contare le bandierine forse vanno fatte per sottrarre agli autoconvocati diritti di rappresentanza che risiedono in strutture consiliari meno rinnovati degli stessi vertici dell'organismo si
Sicuramente vanno fatte per una verifica generale di adesioni a CGIL CISL e UIL e non ai singoli ma i contenuti e alle proposte e al modo di fare sindacato confederale in questo Paese
L'epoca dei replicanti si è conclusa e non abbiamo mai sostenuto l'indipendenza alzato muri esercitato la prassi dei corpi separati
Occorre esercitare fino in fondo il nostro ruolo di terminali sul territorio nelle categorie ma intelligenti di anti rapidi con il complesso di un'organizzazione
Esso diviene una piena circolarità di contributi di proposte di diritti e di doveri ma il primo comandamento e quello di non staccare la spina e corpo circuitare Isis
Nemmeno al sesto deve soffocare esperienze che possono essere analizzate ed eventualmente generalizzate s'è utile a tutti
La delegazione della Liguria ritiene importante avviare nei suoi confini un'esperienza prima ancora che a fine all'evoluzione imposta dal referendum sia risposta ad un bisogno culturale e di riferimento i modelli europee
Vogliamo dare il potere agli scritti di scegliere direttamente a suffragio segreto e ovviamente ciò presuppone una competizione il proprio segretario generale
Non vuole essere una scorciatoia un tentativo populista una risposta emotiva vuole invece marcare un'esperienza inedita arricchire con un atto pratico il contributo al modello di sindacato al passo con l'evoluzione della società
Non chiediamo ad altri alla UIL generalizzazioni che non siano discusse vissute chiediamo interesse rispetto e quella solidarietà che chiedeva Silvano Miniati a chi vuol muovere su un terreno nuovo senza fughe in avanti
Rompiamo gli indugi i lavoratori non hanno spento la democrazia non a tempo da attendere
Abbiamo abbiamo una parola Paolo accalcarsi lavori trasporti
Si prepari vera
Emerge con chiarezza
Dal discorso del del presidente del Consiglio incaricato l'obiettivo che si pone in campo economico a questo governo
Ma probabilmente anche a tutti quelli che diverranno dunque
Rientrare per quanto possibile dalla valanga di debiti che sommerge il nostro Stato
Dal miliardo e settecento milioni di miliardi che accollano ad ogni singolo cittadino trenta milioni di debito sia esso un neonato un vecchio un povero un ricco il tutto abbinato ad un prodotto interno lordo che mostra una preoccupante fase di calo e dalla impossibilità di adoperare la leva che tradizionalmente hanno il nostro Paese risolto questi problemi
Quella dell'inflazione strisciante che consentiva di fatto al nostro sistema finanziario ed economico di galleggiare nel rapporto internazionale
Il sistema monetario europeo oggi non ci consente se non per periodi di tempi limitati queste scappatoie siamo il vagone di un treno da cui non ci possiamo staccare e allora dobbiamo prendere atto che in questo Paese ci saranno sempre meno soldi da spendere
Dobbiamo prendere atto che dovranno aumentare le entrate e che dovranno diminuire le uscite si aprirà una fase che non potrà non portare altri sacrifici
E qual è il nostro ruolo in tutto questo
In questa fase di crisi economiche non basta più fare i contratti non basta limitare il nostro ruolo il rapporto di lavoro alla sua difesa all'interno delle aziende al confronto con i datori di lavoro
Occorre recuperare un forte vero ruolo di contrattazioni sociale
Un ruolo che consenta di ripartire equamente i sacrifici che dovranno essere fatti sapendo che i comitati non significa ripartirsi in parti uguali le difficoltà ma significa che chi più ha deve fornire un contributo maggiore alla soluzione della crisi
Ponendo il problema del fisco come il vero problema della nostra società economica a cui sono collegati tutti gli altri
Pensiamo ad esempio come potrebbe essere meno iniquo lo sciagurato sistema sanitario che è stato messo in piedi se fosse collegato ad un reale accertamento dei redditi degli italiani
Affermando i concetti ellittiche che gli ideali di equità e di solidarietà che costituiscono il fondamento di una società civile ma soprattutto del nostro ruolo nella società civile
è indispensabile una vera fase di contrattazione sociale
Sapendo che noi rappresentiamo nella contrattazione sociale una parte la parte dei più deboli ed i loro interessi
Dei pensionati dei lavoratori dei disoccupati
Non quindi un ruolo consociativo quasi da salotto buono ma una funzione vera di confronto con l'obiettivo forte di cambiare alcuni dei meccanismi di questo sistema economico e sociale
I giorni e le settimane dopo il quattordici febbraio il trentuno di luglio sono stati giorni di grande disillusione
Non perché quegli accordi non andassero fatti ma perché si sono rivelati accordi Zoppi che hanno visto una parte o tutte le altre due non certamente la nostra venire meno agli impegni assunti
Questo non potrà più avvenire ricordiamoci di come facevamo e di come facciamo ancora i contratti portiamo la stessa determinazione che abbiamo ai tavoli delle trattative
Chiediamo impegni certi e verificabili diamo solo in questo quadro la nostra disponibilità come fatto sinora a programmare e regolare i fattori che determinano il reddito
Recuperiamo un vero ruolo contrattuale in campo economico e sociale sostenendo i diritti e le istanze delle parti che rappresentiamo
Sostenendo questo ruolo anche con le lotte se necessario non riescono a convincermi coloro che vorrebbero eliminate dal lessico sindacale le parole lotta o sciopero
Lo so però è secondo me ancora un fattore fisiologico all'interno del confronto fra lavoratori e datori di lavoro almeno sino a quando non verranno realizzate forme di maggiore reale partecipazione dei lavoratori ai processi economici dalla vita delle aziende questo è un altro degli obiettivi che va posto nel confronto con il governo ma soprattutto con la controparte imprenditoriale
Il sistema di relazioni che vede di fatto nelle aziende la contrapposizione fra datore di lavoro e lavoratori deve trovare forme che consentano un coinvolgimento maggiore una reale partecipazione dei lavoratori alle vite delle aziende
Come pure vanno privilegiate a livello della intera società quelle forme lavorative
Penso ad esempio alla cooperazione in cui la logica della impresa si abbina alla costruzione tutti insieme degli assetti produttivi e dalla determinazione della vita stessa delle aziende
Il lavoro non è solo un bene da sfruttare deve diventare una risorsa che viene valorizzata appieno per tutti gli spunti e i contributi che può apportare
Il tempo passato al lavoro non può essere solo una parentesi nella vita quotidiana una parentesi grigia demotivata funzionale solo al conseguimento del salario
Vanno seriamente trovate forme con cui l'impegno l'inventiva la responsabilità del lavoratore vengano valorizzate trovino nelle aziende nella società il modo per affermarsi in una logica di partecipazione
Ma basta tutto questo e sufficiente in un sistema in cui le ragioni di dieci milioni di lavoratori sono sovente state poste in secco
Doppiano rispetto a quelle di qualche decina di migliaia di medici o degli artigiani o dei commercianti chiedono i loro rappresentanti al Parlamento hanno svolto una vera e propria funzione di Locri
E non sembra che le logiche che emergono dal voto il diciotto di aprile modifichino in modo sostanziale la centralità del parlamento la prioritaria riforma istituzionale sembra essere quella tutta interna gli attuali rapporti fra Parlamento e governo
Di modifica del sistema elettorale portando col maggioritario mi auguro a due turni la necessità di aggregazioni più ampie
In questa situazione c'è la possibilità direi forse il dovere stante la gravità della crisi economica
Politica e morale per il sindacato di dare il proprio contributo a tutto campo impegnandosi in tutte le sedi in cui le ragioni e le istanze dei lavoratori possono o debbano essere affermate dovremo ragionare sul come
Scegliendo strade tradizionali di rapporto con i partiti o in modo autonomo all'interno dei raggruppamenti più ampi che si formeranno per la competizione elettorale
La nostra autonomia sarà aiutata dalla situazione di crisi del partito così come si è venuta delineando degli ultimi anni
Ma anche e soprattutto dalla necessità per gli stessi partiti di cercare soluzioni di aggregazioni
Politiche che consentano la evidenziazione di punti comuni con quelle di altri elementi che aggreghino e non come oggi che distinguano forse in modo artificioso
E la nostra autonomia sarà tanto più grande quanto più precisa più unitaria e più forte sarà la nostra linea la proposta politica che lavoreremo i contenuti della nostra azione rivendicativa
L'unità che appare sempre di più come una necessità di fronte a una situazione di grave crisi e dal compito al ruolo che attende il movimento sindacale non può essere un fatto burocratico
Se non deve essere un fatto burocratico deve avere al centro un preciso progetto
Un preciso progetto di riforma costruito tutti assieme
Sia il dispiegarsi di una iniziativa comune
Sì quindi a tutte le iniziative che consentono di costruire subito tutti i pezzi possibili di unità
Ma cerchiamo di costruire anche un progetto politico che credo sia possibile con quasi tutti quelli che fanno parte del movimento confederale
E sì compagni con quasi tutti
Perché con chi va avanti con la testa girata indietro con chi continua ad affermare modelli che nessuno più afferma nell'Europa dell'Est né in Cina
Conti Fardella Nostalgia l'elemento guida della propria azione con chi lavora contro questo sindacato con l'abolizione dell'articolo diciannove della legge trecento costui deve raffrontare la propria compatibilità con la linea di un sindacato moderno partecipativo impegnato nella società e trarne le conseguenze o adeguarvisi con convinzione oppure non farne parte
Questi chiarimenti che possono venire solo dalla costruzione di una linea politica comune di riforma e di sviluppo di CGIL CISL e UIL sono indilazionabile se non si vuole che l'Unità risulti a priori un fatto fasullo
Che avrà poi sui luoghi di lavoro la contraddizione continua ed il contrasto permanente siamo di fronte alla crisi più grave io abbia conosciuti
Proprio perché il prodotto di tutte le crisi possibili economica politica morale che si sono caricate tutte insieme per esplodere in modo clamoroso nell'ultimo anno e mezzo
E da questa situazione nessuno può qua può chiamarsi fu fuori
Né sulla base del non essere stato attore o partecipa dello sfascio né considerando che la propria struttura la nostra quella del sindacato e ancora tutto sommato salda e stabile
De Rita ci invitava ieri a fare prevalere le ragioni della freddezza sulla passionalità e sulla politica
L'interesse sulla ideologia il solo confronto fra interessi senza idealità ha portato alla compromissione e può portare al consociativismo
Non credo possiamo risolvere questa crisi senza ideali perché sarebbe tornare ad un ruolo grigio e burocratico
Credo che gli ideali che ci sono propri la libertà la equità la solidarietà la militanza all'impegno
Debbano costituire i pilastri su cui oggi può aprirsi per il sindacato una fase nuova in cui meglio concretizzare il nostro ruolo di difesa e di affermazione dei diritti del lavoro e dei lavoratori grazie
Diamo la parola ad Anna Rea della Uilm Campania
Ettore che l'ha visto
A me pare che lo slogan scelto per questo congresso anche se può sembrare ad un osservatore astratto uno di quelli del passato adatto a tutte le stagioni non credo che sia così
Penso invece che pregiudiziale proprio in questa fase dove occorre ricostruire le ragioni della politica
Porre al centro della nostro dibattito gli obiettivi del diritto al lavoro e del lavoro per l'uso e il lavoro per lo sviluppo
Una fase in cui di costruire le ragioni della politica e dove bisogna rigenerare la e con essa i partiti superando quelli attuali e tra guardandoli a forme nuove di partiti gli a schieramenti più ampi oggi che per la prima volta viene dato l'incarico di governare ad un tecnico tra virgolette
Che però ha guidato indirettamente e con un ruolo diretto la politica monetaria ed anche economica del nostro Paese degli ultimi dieci anni
Proprio in questa fase io condivido la scelta fatta in questo congresso che mai come oggi il diritto al lavoro i temi dello sviluppo economico del Paese
Che passano per un paese di trasformazione come il nostro per lo sviluppo industriale
Devono diventare questi il motore dell'azione rigenerate li generatrice della politica che il Paese ha bisogno dopo anni di abbandono dei valori sani e con essi delle politiche giuste
Che sono alla base di qualsiasi azione progressista e riformista che intendiamo svolgere a questi azioni che avremmo dovuto registrare nel corso degli anni passati
Sono prevalse invece quelle che con angoscia stiamo quotidianamente assistendo della politica come esperto però del malaffare della corruzione finanche della commistione con la criminalità organizzata
Tutto questo compagni come strumento non solo di arricchimento personale di questo o quel politico
Ma sono serviti a quel a questi uomini del sistema di questo sistema di potere di questo sistema che si è sbriciolato
Ma non sepolto del tutto e che ancora i suoi colpi di coda quelli più pericolosi e che lo leggiamo in questi ultimi giorni
Dove gli interessi che si scompagina si scompagina dal giorno prima si ricompattano subito dopo
E queste operazioni trasformisti che e gattopardesca che stiamo assistendo sono sempre state nella storia mi ha visto dei più insalubre e quelle più pericolose
Ed allora non abbiamo di fronte è solo un problema di grande emergenza sicuramente non più rinviabile che referendum ultimo c'ha consegnato a tutti alle forze politiche e alle forze sociali
Quello di una riforma elettorale
Noi abbiamo bisogno oltre a una riforma immediata elettorale
Che il lavoro con i suoi valori di civiltà e di progresso sia riferito al singolo individuo ma anche come valore dell'intera collettività vengano messi al centro dell'iniziativa della politica dei prossimi anni
Ma il diritto al lavoro va inteso soprattutto a mio avviso come il diritto al lavoro che manca ed oggi manca un po'dappertutto anche se ormai raggiunto livelli tragici dove storicamente più mancato
E penso al Mezzogiorno
Il diritto al lavoro per chi già lo aveva e da oggi lo vede messo fortemente in discussione senza prospettive alternative
Il diritto al lavoro inteso come diritto ad un lavoro che cambia che sta cambiando cambia come contenuto tecnologico cambia come forma di prestazione
E penso alla necessità di flessibilità che non significa badate bene quello che invece in questi giorni ascoltiamo con tanto fervore le gabbie salariali
Ma una flessibilità che il mercato e che la fabbrica integrata sempre più ci richiede
Se su questo
Riusciamo io credo che occorre scommettere per il futuro e su questo occorre che adeguiamo il nostro ruolo del sindacato del domani
Non riusciamo a stare a farlo bene sia alla Regione alle ragioni del solo mercato non contrapponiamo quelle del solo fattore umano
Ma anzi proviamo in un lavoro molto difficile ma che va fatto a vedere di trovare una corretta convivenza del mercato con il fattore umano
Questi i contenuti su cui io credo occorrerà misurarci anche negli altri settori del mondo del lavoro non solo dell'industria
Pure immaginando i problemi che di gestione che si pongono penso ad esempio a quello che dovremo mettere in campo per trovare le giuste soluzioni ad un problema evidente
Di risanamento ed efficienza ad esempio nella macchina comunale di Napoli
Che denuncia bancarotta e brucia milioni quotidianamente le ragioni del lavoro che manca è la nostra capacità di misurarci con il lavoro che cambia devono essere alla base della politica e dello sviluppo e delle nostre azioni sindacali dei prossimi mesi
Il lavoro industriale inteso soprattutto come la riconferma e lo sviluppo di queste torri strategici non solo perché di alto contenuto tecnologico
Ma anche perché trainanti di uno sviluppo del paese e penso ai trasporti elettrificati alle telecomunicazioni ma la stessa aerospaziale
E necessario su questo però il coordinamento delle azioni comuni tra la Confederazione e le categorie tra il livello periferico e quello centrale
Se vogliamo correttamente riportare insieme alle ragioni dello sviluppo
Quelli del Paese come un'entità nazionale che vuole guardare all'Europa e non vogliamo invece diventare un'Italia fatta di tanti Stati federati
Ed è per questo che al congresso UIL di Napoli ad esempio abbiamo lanciato la proposta di un'Authority regionale sulle questioni del lavoro con il concorso attivo del sindacato ma anche di tutti i soggetti economici ed istituzionali
Locali e nazionali
Contro lo sperpero delle risorse e per misurarci anche in un ruolo nuovo del sindacato
Non solo di denunce di lotta ma dico anticipazione
E affinché i temi della centralità del lavoro non siano un'aspirazione o un'utopia ma un impegno comune
Occorre misurarci fino in fondo con una nostra progettualità con delle nostre proposte chiare ben oltre la difesa di interessi corporativi
Ma serve in rappresentanza degli interessi che rappresentiamo
Dell'Italia che lavora che produce ricchezza dell'Italia sana e e dell'Italia della civiltà essere protagonisti del cambiamento anche in un rapporto nuovo con la politica
Non perché vogliamo sostituirci ai partiti ma gelosi della nostra autonomia progettuale per fare valere le nostre ragioni gli interessi di cui siamo portatori
La proposta Di Pietro in questa direzione mi convince ma va ulteriormente approfondita e bisogna soprattutto farla vivere tra i nostri Scream tra i lavoratori non come invece si è tentata di farla passare fuori da questa sala attraverso i mass media come il tentativo del sindacato che si fa parte io credo che invece e in questo lo spirito della proposta Di Pietro che serve che il sindacato senza timidezza si fa stato della propria rappresentanza in armonia sicuramente
Con la necessità di costruire un vero processo unitario che non può più essere rimandato
Certo però conservando la positività e la ricchezza della pluralità esistente ma non potranno essere le timidezze e di piccoli passi che il compagno trentini invece ha espresso qui a questo congresso o anche un'unità che sa tanto di demagogia o di semplice recupero di spazi altrui espressa dal compagno D'Antoni in questo clima di transizione i lavoratori e le lavoratrici non capirebbero a mio avviso questa nostra autoconservazione
Senza affrontare con Cara con coraggio ben oltre i tentativi di distinzione comunque tra le diverse organizzazioni confederali
Voi la proposta di legge fatta dalla CGIL in queste settimane attraverso la quale io credo che non solo la CGIL non sceglie fino in fondo la strada dell'unità sindacale
Al di là delle affermazioni generiche ma soprattutto con questa proposta la CGIL non sceglie da che parte stare per il sindacato del futuro rimane sempre in mezzo al guado tra il sindacato di opposizione e quello di governo
Ed è altrettanto vero che non aiutano sicuramente la scelta fatta anche dalla CISL di raccogliere le firme sul però sulla propria proposta del sindacato degli iscritti
Serve invece proprio in questi giorni in queste ore un'azione forte del sindacato unitario
Per contrapporsi a chi invece sta lavorando unicamente per delegittimare definitivamente l'azione del sindacato confederale
Fosse pure attraverso l'abrogazione dell'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori
Non capirebbero i nostri iscritti se non riusciamo a mettere mano alla nostra capacità di autoriforma cit come strutture dirigenti sburocratizzazione incroci rimotivare un dossier del nostro lavoro riscoprendo come ha detto già qualche compagno il gusto della militanza
Lo dobbiamo fare noi in primo luogo come dirigente come struttura del sindacato danno impegnati i nostri delegati in una generalizzata campagna di rinnovi delle strutture di stabilità
In un'Italia che cambia e che deve cambiare che dovremmo pretendere che cambi con un ruolo protagonista di tutto il sindacato non può mai avvenire se il sindacato si auto conserva
Io credo che da questo undicesimo congresso potremo uscire tutti convinti che la UIL ha ottenuto quel voto di fiducia
Nel concludere che Pietro chiedeva nel concludere nella sua relazione
Ma l'ha ottenuto non tanto dal dibattito di queste intense giornate ma dalla riconferma che il del lavoro quotidiano difficilissimo di questi giorni di questi mesi
Che stanno facendo i nostri compagni delegati da attivisti nei luoghi di lavoro
Ed è a loro che la nostra riflessione la nostra proposta deve guardare deve ancorarsi alle migliaia di compagni e compagne che spesso in un silenzio tessono un lavoro che richiede sacrificio disponibilità e AN in questi ultimi giorni con un insieme a un grandissimo senso di responsabilità anche un forte coraggio di fronte al linciaggio e violenze molto più pesanti di quelli che abbiamo vissuto all'inizio degli anni ottanta
E in questa direzione la vertenza legna credo che sia emblematica per tutti noi
E quando questo avviene in una fase di grande radicalismo sociale
Accompagnato e forse in qualche modo aizzato da una profonda crisi come quella che stiamo vivendo ci rendiamo conto di quanto l'impegno e l'attivismo dei nostri quadri e con i valori della civiltà e del progresso e di modernità siano alti e siano presenti in tutto il corpo dei nostri iscritti e dei nostri delegati e in questa fase compagni questo ha un grande valore sapendo che è molto più facile abbandonarsi alla demagogia e al massimalismo concludo dicendo che credo che in questa direzione la UIL ha tutte le carte in regola per non stare ferma a guardare quello che accade
Che si rinnova ma soprattutto che rinnova anche se spesso la scelta del superamento delle componenti contro le vecchie lei logiche garantiste per liberare gli individui le risorse umane per affermare il merito la capacità professionale e dove la verifica del gruppo dirigente compagni non viene affidato solo ai congressi ma viene fatta sul lavoro quotidiano di ognuno di noi il superamento in questa direzione delle componenti lo trovo la scelta coraggiosa dove il santo il sindacalista non rappresenta solo il mestiere ma l'impegno civile e militante l'espressione di una professionalità non credo invece che serve a quest'organizzazione e concludo nel mentre diciamo questo continuare a difendere invece logiche garantista serve una politica di pari opportunità per tutt'per gli uomini e per le donne
Occorre mettere in campo iniziative politiche ed organizzative per liberare di innovare delle risorse umane dando superata in nicchie garantiste meno che mai per le donne
Che si sono battute per essere giudicate come soggetti
E non come delle specie in estinzione soprattutto se queste persone in nome e per conto di una rappresentanza generale
E non della sola specificità femminile penso a compagnie come me segretario di categoria quale stesse compagne segretari confederali
Mentre invece credo che bisogna lavorare
Affinché la specificità di ancora luogo nell'organizzazione vada valorizzata costruttore di approfondimento e soprattutto vanno sviluppate di iniziative sindacali non vorrei invece che usiamo per nuovi ma pratichiamo ammetto di antichi e che sanno di vecchio strumentalizzando un lavoro che va sviluppato e che vanno liberate risorse umane fatti di uomini e di donne se vogliamo effettivamente cambiare
Diamo la parola Pasquale Ottonello della UIL Liguria si prepari Zulian
Ma a questo punto del Congresso credo che non solo a questo punto dell'ora del pomeriggio ma questo punto del dibattito
Tre considerazioni siano sufficienti
Per tentare di dare un contributo sulle questioni centrali che a mio avviso saranno Tirreno di lavoro nei prossimi giorni nelle prossime settimane e non nei prossimi mesi
Nel senso che è riconosciuto da tutti che siamo nella fase di passaggio
Sperando che sia una fase di passaggio positiva
E alla Vecchia Repubblica
Le vecchie forze politiche vecchie regole che hanno governato questo sistema
Del quale complessivamente dicendo questa parola non è solo una parola che richiama aspetti negativi il sindacato CGIL CISL e UIL sono figlie
Dicevo quindi un passaggio tra questa impalcatura che viene definita vecchia Repubblica vecchi partiti vecchie regole per un'impalcatura che definisca accanto ad una nuova repubblica nuove aggregazioni politiche nuove regole per dare una risposta non solo agli elementi e agli aspetti che sono esplosi in queste settimane in questi mesi relativi alla questione morale
Ma anche per dare risposta a quella prassi a quel terremo tutto italiano del consociativismo
Del quale ritengo e penso che anche il sindacato in qualche maniera certamente in termini non centrali forse marginali in qualche misura è stato vittima se non attore
Dicendo questo cosa significa significa un dato
Che è indubbio che noi puntiamo ad un assetto politico istituzionali ha delle regole che individuino meglio le responsabilità
Lei si ditino con chiarezza perché sono una delle questioni con i quali noi come sindacato abbiamo fatto i conti abbiamo fatto i conti in negativo
E vogliamo e bisogna puntare a nuove regole che confermino in termini istituzionali anche perché no a quella prassi diciamo così a quella scelta quella disponibilità della Wind in questo caso di un maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa alla vita delle istituzioni
Ciò detto con la significa significa però compagni un dato non ipotizzare non pensare solo ad una riforma che interessa come diceva qualcheduno sempre altri non è possibile non condivido ritengo che sia parziale ed errato ipotizzare che sia pensabile nel sistema Italia
Andare verso una riforma della Repubblica delle istituzioni e dei partiti
E a questa riforma non corrisponde un'altrettanta profonda riforma delle organizzazioni sindacali
Nel suo modello organizzativo nel suo modello partecipativo e quindi nel suo modello di giudizio di valutazione e di scelta dei gruppi dirigenti
Una domanda mi faccio
E credo se la facciamo tutti ma prodotti per la verità l'abito da questo palco
Nel senso che anche al nostro interno alberga una grande impresa di ipocrisia perché l'assenza questi a questi sostanzialmente assisa le sedie vuote io buona parte di risposta sono come le sedie vuote molto spesso le assemblee dei posti di lavoro
Nel senso che se noi andiamo verso una riforma elettorale istituzionale nella quale la gente chiamate il piede penale
Di vedere indirettamente la formazione non solo Della squadra che governerà il Comune la Provincia la Regione o il sistema Paese sull'Italia ma anche di poter indicare con un voto più diretto
Chi guiderà quella formazione sia nell'istanza diciamo del sindaco e in altre stanze superiori in quelle che potranno avvenire credo che sia illusorio ipotizzare pensare solo per un attimo che il sistema decisionale
Il sistema della formazione delle decisioni dei gruppi dirigenti del sindacato non debba essere adeguate modificato anche in relazione a questa modifica istituzionale che noi in qualche maniera sosteniamo e sottolineiamo come necessaria
Che significa questo significa che bisogna non solo dire che ci si avvicina alla gente
Sulla sul discorso diciamo così della ingegneria come diceva compagno Giugni ingegneria sindacale e giuridica per trovare una risposta diciamo così al confine che c'è tra lavoratori iscritti lavoratori non iscritti ma ritengo anche penso che sia giusto porsi l'interrogativo e dargli una risposta che è quella che bisogna dare maggiore potere ai lavoratori iscritti per decidere e essere direttamente partecipare direttamente alla diciamo così individuazione d'elezione del proprio gruppo dirigente
Perché altrimenti noi faremmo come fanno molti che predichiamo cambiamento per altri ma i nostri cambiamenti sono marginali e parziali
Questa è una delle questioni che probabilmente sicuramente una parte neanche centrale
Ma perché
Questo ad esempio congresso i congressi che abbiamo vissuto nelle province nelle regioni sono stati congressi scarsamente partecipati
Non credo non condivido chi sostiene che sono stati congressi partecipati non è vero
Sono stati sconnessi scarsamente partecipati perché perché anche quella voglia di essere elementi che determinano anche il gruppo che dirige l'organizzazione sono stati comunque non dico zittiti ma in una sorta di accentramento normalizzatore non messi in condizioni di poter esprimere accanto all'individuazione della linea politica posizioni che magari erano presenti all'interno dell'organizzazione
Questa è una questione può darsi che sia una posizione di tarda serata io ritengo però che sarà una delle argomentazioni che dovremo affrontare nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Non penso che CGIL CISL e UIL possano non affrontare questo dato anche perché un altro elemento che credo vada sottolineato io in questi due in questi tre quattro giorni di congresso ho sentito la sala Sissi imparare molto molto spesso
Più di fronte agli interventi di differenziazione nei confronti di CGIL CISL e che non mi in quelle parti che davano un segnale per così dire di Maggiore aggregazione unità nei confronti di Cgil Cisl mentre dall'altra parte si pratica si predica si interviene sulla necessario sulle Cesario potesse unitario
Ritengo che sia in inequivocabile
E sì anche probabilmente obbligato a una certa nella quale si punta con grande forza nel nostro Paese
A unificare i sindacati confederali di CGIL CISL e UIL anche perché altrimenti difficilmente avremmo voce in capitolo della necessaria riforma elettorale che interesserà anche le porte del sindacato e nella partecipazione
Quindi due elementi e chiudo per non farmi
Diciamo così lampeggiare la la la la Cosa rossa come correggeva Fontanelli che ricorda altre cose nel centro storico di Genova teso che la sala credo che permetta anche qualche battuta di questo tipo non lo dicono Lodi ancora due minuti e venticinque
Detto questo quindi chiudendo
Io ritengo sostanzialmente che questa assise debba impegnare la discussione dell'organizzazione su questo terreno di come dare coerenza organizzativa
Ad una scelta politica che stiamo per compiere che significa anche una maggiore partecipazione dei lavoratori delle porte del sindacato laddove diciamo così sì
Diciamo nelle istanze per così dire amministrativi istituzionali in particolare nelle forme che consento di essere un soggetto di coccole di verifica e non direttamente di gestione
Detto questo e mi avvio alla conclusione
Anche perché vedete
Io credo una cosa
Che anche noi come UIL siamo prigionieri in qualche maniera di un elemento del passato
Che io ho visto dentro alla nostra validazione al pezzo della mia organizzazione
Sostanzialmente noi siamo cresciuti parte significativa del sindacato non solo della UIL certamente è cresciuto nella fase storica dove era sufficiente essere anti per essere cadute queste diciamo così venute meno
Le ragioni per i quali molto spesso molti si nascondevano dentro avanti senza conoscere interni approfonditi quali erano le coerenze temporali che magari quella posizione strategica ci avrebbe richiamato nell'immediato futuro
Caduto questo dato credo che sia indispensabile poter provare
Definitivamente nel nostro sistema Italia a puntare con coraggio ad un unico sindacato confederale attraverso le tappe necessarie ma questo deve impegnare la nostra organizzazione diciamo così ad osare di più
Convinta perché è solamente attraverso l'anticipo il gioco d'anticipo che potremmo mettere in condizioni la CGIL la CISL di rispondere concretamente e non nascondersi dietro magari ad una facile
Frammentazione di idee e ad una facile schieramento di richiamo all'unità senza una pratica quotidiana e coerente
Quindi
Diamo la parola Rino Giuliano della UIL del Veneto
Mentre Marlon minano della UIL di Palma rinuncia hard intervenire e comunque ma l'arrivare alla presidenza un intervento scritto
Sì prepari Monica Gisella
Mi chiedo compagni anch'esse
La sala non è molto gremita
Credo che sia opportuno e necessario che ognuno di noi
Delegati porti il proprio contributo al dibattito congressuale
Però altresì ancora più necessario perché è un congresso
Deve verificare la linea politica che attuato negli ultimi anni e proporre le proposte politiche per i prossimi per i prossimi anni io momento come questo dove son cambiate tutta una serie di punti di riferimento
Da quelli del contesto internazionale con le cadute delle barriere
Che Dell'Elce
Con da quelli a livello istituzionale con un dibattito politico che una crisi di tutto il sistema istituzionale e del sistema dei partiti aggravato dai problemi de lo di moralità relativi a Tangentopoli
Da una crisi che non vedevamo nei quattro anni fa sul piano economico un indebitamento del nostro paese una situazione di inizio anche per le regioni del Nord di problemi occupazionali che essi assumono a quelli già esistenti nel regioni del centro e del sud
In una situazione come questa credo che la UIL un il proprio congresso
Deve cercare di dare una risposta concreta rispetto a come affrontare i problemi dei lavoratori della gente che rappresentiamo e dei problemi dei cittadini nel suo insieme
Credo che anche la nostra organizzazione senza snaturare e senza svuotare il patrimonio che ha acquisito e le impostazioni politiche che ha portato avanti negli ultimi anni
Debba però adeguare la propria proposta politica a questa nuova realtà e spingersi verso il nuovo la stessa relazione del compagno orali Larizza
Richiamava questo tipo di necessità per il nostro sindacato e allora io credo che sente sinteticamente sia ancora valida la proposta che come sindacato abbiamo maturato negli ultimi anni
Che è quella di difendere i lavoratori non solo quando come lavoratori dipendenti ma anche in qualità di Tita Dini di questo nostro Paese
E cioè a difendere i lavoratori all'interno dei posti di lavoro
Andando abile Po a riconfermare con forza la necessità che tramite la contrattazione la concertazione
Di più difendere sia le condizioni di lavoro all'interno dei luoghi di lavoro sia il potere d'acquisto dei salari che negli ultimi mesi sta ulteriormente a essere messo in discussione
E per questo credo che varie affermato con forza
La malavita validità e la setta che abbiamo fatto dall'accordo del trentuno luglio
Ma varie affermato ulteriormente con forza e sono d'accordo col compagno di Unni oggi nell'intervento che ha fatto oggi che quello che si deve chiudere nei tempi più previ possibili
La seconda parte dell'accordo del trentuno luglio e cioè andare a
Stabilire la nuova riforma della struttura l'alta il salario e della contrattazione alle affermando con forza la necessità di a vere
La conferma dei due livelli di contrattazione uno a livello nazionale uno a livello decentrato conquistato con forte di lotte dei lavoratori in questi ultimi anni dall'altra parte a livello della società credo sia necessario difendere
I lavoratori rispetto alle frustrazioni che quotidianamente si trovano a da sopportare non solo come lavoratori ma anche comuni cittadini
Che abbiamo nel nostro Paese e cioè gli ultimi provvedimenti fatti Davide il Governo le ultime iniziative che sono state attuate sul piano del nostro Paese hanno leso ulteriormente quel stato sociale che duramente avevamo conquistato nel nostro paese e per questo io credo che ha fatto bene il sindacato la UIL la CGIL la ed aziende in modo particolare ma anche la stessa CGIL di anzi di chiedere che venga subito costruito un governo che via risposte in modo e lo stesso programma di Ciampi mi sembra che va verso questa in questa questa strada che dia risposte alle volontà
Sul piano delle riforme istituzionali espresse con referendum dal diciotto aprile che dia risposte ai problemi dell'emergenza occupazione che abbiamo nel nostro Paese
Che si faccia mediatore per chiudere la partita dell'accordo sulla riforma sulla struttura del salario sulla contrattazione come dicevo prima e che poi si vada subito a nuove elezioni con le nuove regole stabilite e le nove volontà espresse dai cittadini dare flat tramite il referendum dal diciotto risotto
E per questo io credo che sia necessario adeguare anche la nostra organizzazione
Che sia in grado di dare risposte concrete sul piano politico ma che sia in grado anche di dare risposte concrete sul piano organizzativo e dei servizi e cioè in sostanza io credo che la nostra organizzazione
Deve muoversi sempre di più
A costruire nel territorio una presenza radicale
A livello territoriale con sedi e con centri servizi integrati partendo già dei servizi chiediamo sul piano dell'Italia sul piano fiscale sul piano dell'assistenza finanziaria e così via
E sul piano delle vertenze individuali e c'è una presenza ramificata dal territorio o dei centri servizi organizzati e integrati in tutte le realtà territoriali
E in questo quadro io credo che dobbiamo per questa partita richiamare l'attenzione all'intera organizzazione
Che per fare queste attività chi vuole una forte confederali da di tutte le categorie
Non solo per fare le iniziative politiche sul terreno sociale con vertenze articolate a livello a regionale provinciale e nazionale ma anche per costruire i servizi nel territorio ai nostri iscritti e ai cittadini
Come ci vuole un modo diverso di utilizzo delle risorse che i lavoratori pagano con la propria adesione all'organizzazione
Un utilizzo che vada verso un riequilibrio tra il verticale ed orizzontale ma anche all'interno di questi due livelli un equilibrio che vanno verso ad aumentare le risorse nei confronti del terminali dell'organizzazione cioè a livello territoriale dove che quotidianamente le i nostri operatori i nostri funzionari devono rispondere quotidianamente all'iscritti sia sul piano politico sia sul piano organizzativo
E sul piano dei servizi
E io credo che ci sia la necessità e vado verso le conclusioni visto anche il tempo però alla disposizione
Di rafforzare ulteriormente la nostra organizzazione per avvicinarsi voi a fare ulteriori passi in avanti verso a un sindacato unitario io credo che saremmo sarebbe negativo se noi non rafforzarsi mo'la UIL e pensassimo solo alla avanzamento del processo unitario lo dobbiamo fare un'organizzazione fordista per poi approvare assieme a CGIL Achille a un sindacato unitario un sindacato unitario dove ci sia la garanzia politica dal bagaglio che ogni iscritto ogni struttura porta all'interno di questo sindacato un sindacato unitario che sia pur arista un sindacato sedentario che ci sia la garanzia della democrazia sotto l'aspetto le decisioni e rispetto alle al lavoro che quotidianamente questo sindacato deve portare avanti grazie
Le diamo la parola Gisella Monica della UE in Sicilia si prepari Veroni
Questo congresso sia aperto a breve distanza dal voto referendario che al di là del suo risultato più diretto con relativo all'abrogazione
Ha evidenziato la profonda crisi che attraversa il sistema tradizionale della rappresentanza
Tutti da ambiti diversi laici cattolici riformisti e conservatori lo hanno e spesso il vuoto si è trasformato il messaggio alla classe politica i partiti
Perché questi hanno fallito nel loro ruolo tradizionale cioè nella loro capacità di sapere mediare tra e rappresentare i bisogni della gente
Dietro gli dissi
Ma anche dietro il pronunciamento del no si è letto il bisogno di cambiamento il desiderio di giustizia sociale la richiesta di maggiore autorevolezza a chi è stato delegato a rappresentare sì
Ma soprattutto la richiesta di nuove regole di comportamento e di nuovi metodi di gestione
E proprio da quest'ultima richiesta e partita contemporaneamente dalla società civile la ricerca di nuove aggregazioni di nuove alleanze anche se ancora non ben definita
Operai e imprenditori laici e cattolici insieme per il bene comune più facilmente traducibile nello slogan salviamo l'Italia
Dove l'unica discriminante sembra l'essere progressista o conservatore ai sapere coniugare i programmi con i metodi di gestione
Dare risposte sarà indubbiamente un compito oneroso perché ad una riforma elettorale e al pronunciamento di un sì o di uno non possono affidarsi tutte queste aspettative
Il problema è molto più complessa perché dietro queste aspettative del nuovo c'è la crisi della democrazia intesa come partecipazione
La portata di questo voto non sembra essere stata capita fino in fondo dalla classe politica ed ai partiti
Perché nessuno di loro ha parlato pubblicamente è in prima persona della perdita della propria autorevolezza sforzandosi di delineare nel contempo nuovi metodi di un diverso agire politico
Ma hanno preferito hanno preferito intraprendere la scorciatoia dell'offrire in cambio volti nuovi quale soluzione tout-court al vecchio
Sostituendo la funzione della rappresentanza con l'uomo che la esercita
Così facendo il rischio che si corre è quello di saltare il fosso accentuando il meccanismo della delega come risposta alla richiesta di maggiore partecipazione
Questa crisi nei termini che abbiamo detto investe anche il sindacato come rispondere se non vogliamo anche anche noi intraprendere quel tipo di scorciatoia
Una risposta credo ce la danno proprio le nostre tesi quando in un punto dicono che la prima condizione del rinnovamento e mettere in discussione se stessi
E aggiungono le tradizioni di pluralismo della UIL consentono di affrontare il confronto senza timore
Affermazione questa totalmente condivisibile perché l'alternativa in un momento come quale sto può essere il qualunquismo o l'abbattimento definitivo delle organizzazioni storiche della rappresentanza
Aprire il confronto dunque al proprio interno
Cominciando da quei soggetti e penso alle donne che già da tempo dentro e fuori i sindacati e i partiti proprio sul nodo della rappresentatività e della democrazia nelle sedi istituzionali
Hanno prodotto negli ultimi dieci anni significative e riflessioni accompagnate anche da iniziative politiche
Le donne che sulla solidarietà e il sul rapporto tra solidarietà e salvaguardia della propria diversità hanno costruito i propri programmi
Ricercando sul piano del metodo laddove la pratica politica tradizionale non lo consentiva gli strumenti per farlo
Penso ai coordinamenti più tradizionali ma soprattutto alle diverse forme politiche che le donne di volta in volta hanno elaborato sorrette dalla convinzione che non può esistere scissione fra contenuti è pratica politica e che fare politica fare sindacato vuol dire anche assumersi le responsabilità dei metodi oltre che dei programmi
Le donne che anche sul piano dei contenuti già da tempo hanno riproposto nuovi valori
Primo fra tutti il lavoro inteso dal sempre non come un costo ma come valore sociale per tutti e come tale è più attento alla politica dei servizi
E ad equilibrare tempi di vita e tempi di lavoro
Oggi lo dicono anche le nostre testi
Ma oggi questo valore e rimesso fortemente in discussione con grave pericolo per la dignità di donne e di uomini anche se sono le donne che lo pagano più visibilmente è più pesantemente
Penso che in questa sede tutti siamo consapevoli dell'attacco concertato che sta avvenendo in questo momento alle conquiste già acquisite dalle dalle donne
E non mi riferisco solo all'esempio più visibile della disoccupazione femminile doppia di quella maschile più volte accennata in questa sede
Mi riferisco agli attacchi alla centonovantaquattro sull'interruzione volontaria della gravidanza all'ultima direttiva CEE sulla maternità
E ai ripetuti sondaggi di riviste e quotidiani sulla presunta volontà delle donne di tornare a casa in cambio di un minimo garantito e poi ancora gli allarmi sul calo demografico come risultato si dice dell'emancipazione femminile
E ancora all'ultimo avvenimento della clinica di Parma dove sei donne insieme non riescono a far condannare un uomo per molestie sessuali perché la loro testimonianza non è sufficientemente attendibile
Fino all'esempio più estremo che seppure colpisce alcune donne in particolare riguarda tutte la negazione della Bortone donne bosniache avallata dal Papa e come tale diretta anche alle donne italiane
Sono esempi che vanno letti non solo come semplici attacchi alle conquiste legislativa delle donne ciò che si vuole mettere in discussione è il principio di autodeterminazione delle donne come soggetto politico
Sono attacchi alla libertà femminile
Alla sua identità per tentare di rintracciarla come ciclicamente è sempre avvenuto nei momenti di crisi della democrazia al ruolo che biologicamente più gli compete che è quello di produttrice di forza lavoro
Se è vero che dal grado di libertà conquistato dalle donne si misura in grado di democrazia di un popolo questi sono attacchi indiretti alla democrazia di un Paese
Rispondere su questo fronte proprio per insigne inflitte di significato che assume per la collettività interessa tutti uomini e donne
A partire dal contesto che è più naturale e cioè quello sindacale
La strada non può essere che quella di aprire il confronto e recuperare dal confronto con queste diversità
Non solo solidarietà e interessi per la costruzione appunto di un bene comune ma anche metodi nuovi con cui percorrere la strada verso il rinnovamento
Sappiamo che aprire questo tipo di confronto dare cioè visibilità le donne riconoscendogli la specificità di appartenenza e quindi la diversità genera conflitto perché mette in discussione la presunta universalità del modo di fare sindacato e del suo approccio tradizionale alla questione femminile
Vorrei su questo punto fare una breve considerazione
Io penso che dentro il nostro sindacato sia compresa e quindi accettata una questione femminile che giustifica come tale l'esistenza dei coordinamenti quale luogo tradizionale concesso alle Politiche femminili
Le donne soggetto debole da tutelare componenti dell'aria del lavoro precario ripreso anche nelle nostre tesi è un obiettivo storico del sindacato quello che mi pare spenti ad essere accettato
è che le donne sono portatrici di logica in modalità diverse e proprio in quanto tali potenzialmente trasmissibili in progetti di modificazione dei processi organizzativi
Queste diversità oggi sono forse comprese ma non sono valorizzate
In alcune realtà produttive in alcune impresa invece è già in corso questo tentativo di coniugare politica di cambiamento organizzativo e politiche di valorizzazione femminile
Trasformare in pratica le differenze in risorse perché questo non può avvenire anche in un organismo di rappresentanza in un contesto sindacale
Perché questo non può avvenire anche dentro il nostro sindacato e gli strumenti già ci sono la legge centoventicinque sulle pari opportunità che chiama in causa il sindacato e tutta incentrata su questo sebbene applicata e dico bene applicata perché collocare al centro della potrà contrattazione le azioni positive
Non significa fare un atto riparatorio nei confronti delle donne che hanno subito un'ingiustizia questo è il modo tradizionale di considerare l'elemento femminile soggetto dai buone da tutelare
Ma significa costruire nuovi parametri della contrattazione nuovi modelli di relazioni industriali che vanno tra l'altro nella stessa direzione proposta dalle nostre testi di un modello consensuale
è un esempio tornando al tema del confronto di come un bene per le donne può diventare un bene per tutto il sindacato
Per fare questo occorre soltanto un atto di volontà quello di mettersi in discussione
Grazie giudice della diamo la parola a Franco Veroni della UIL di Pisa
C'è
Se non c'è Franco Meloni diamo subito la parola a Luigi Scardaone
C'è Scardaone
Diamo la parola Luigi Scardaone della Uiltucs si prepari morbido Ucci
Vi ruberò solamente alcuni minuti
Perché penso che
La volontà di novità dovrebbe anche contraddistinguerci
Nello sforzarsi di dire
In dieci parole
Quello che magari saremmo tentati di dire mille parole
E allora dico subito ecco questa è la mia scaletta sta su un foglio il foglietto così
Dico subito che condivido
L'impostazione della relazione Di Pietro
Anche perché di questa relazione
Ascoltando in questi quattro cinque giorni di dibattito
Ne ho sentito dare tantissime interpretazioni
Ci sono dei modi
Molto eleganti
Forse anche dei nuovi politici
Per dire di essere d'accordo
Pur non essendo d'accordo
Allora io siccome mi definisco un prete di campagna
Perché penso di essere l'unico segretario di una struttura territoriale di categoria a cui è stato concesso di parlare in questo congresso
Ho avuto la fortuna di parlare in questo congresso
Vorrei
Che molti di quelli che mi hanno preceduto
Venissero in trincea
Laddove si sta a contatto tutti i giorni
Con la base
Di cui
Forse
Molto ha torto si è parlato tanto in questi giorni
La relazione di Pietro ha un pregio ed un difetto insieme è chiara
E stata precisa
E non si può prestare
Adegui Ivo che o derrate interpretazione
Quando le cose sono chiare e precise
Le risposte non possono che essere due
O si è d'accordo o non si è d'accordo
La politica forse l'arte di complicare le cose semplici
Però la semplicità molte volte vuole anche questa chiarezza
Pietro ha toccato due o tre punti fondamentali per quel che ci riguarda
Ha disegnato un nuovo ruolo del sindacato
Ha individuato un percorso che consentisse o potesse consentire alla nostra organizzazione
Di uscire dall'angolo
In cui potrebbe venirsi a trovare in forza degli eventi
E ha preconizzato sia previsto una uscita senza traumi
Molti di quelli che mi hanno preceduto
Hanno incentrato i loro interventi su un pezzo su una parte
Della relazione Di Pietro che era quella più propriamente politica
Dimenticandosi però secondo me
Che le risposte che noi dobbiamo
Allora oltre un milione settecento mila iscritti che ci ha mandato qui a rappresentarli
Sono sì risposte dovute sul piano politico ma sono anche risposte dovute sul piano più propriamente sindacale
E allora tra tanta politica
Io non ho sentito se non molto così
Di sfuggita proposte concrete
Sul piano dell'attività che più ci è proprio
Anche se condivido
Alcune cose
Dette
Tipo quella che il sindacato se vuole
Chiamarsi fuori
Dalla valanga che sta travolgendo il mondo politico
Deve dichiarare la propria autonomia dai partiti ma non l'autonomia dalla politica
E questa è la proposta insita all'interno della relazione
Però mi faccio un esempio per tradurre in concreto quello che è il problema e io
Come alcuni altri compagni ed amici ci vedremo ad affrontare fin da lunedì
Noi lunedì
Abbiamo un seminario unitario sul rinnovo del contratto del turismo un contratto che interessa alcune centinaia di migliaia di lavoratori
I quali sono ben due anni che vivono di apporti ponte perché una volta per i Mondiali con l'accordo del trentuno di luglio
Noi
Da questo congresso
Indicazione
Di organizzazione
Sul come porci rispetto ad un contratto che è scaduto da due anni non ne abbiamo avuto non penso che potremo andare a dire ai lavoratori
Che c'è il problema delle compatibilità
Che c'è il problema della crisi economica
Che c'è il problema del blocco di fatto della contrattazione sono ventiquattro mesi
Che noi stiamo aspettando il rinnovo di questo contratto
E siccome
A contatto con la gente con i problemi veri quelli che vivono sulla pelle
Bisogna dare delle risposte concrete
Ecco io da povero parroco di campagna dichiaro
Tutta la mia
Delusione
Per per le risposte
Che avrei voluto e che purtroppo non ho potuto registrati
Una cosa voglio dirla tornando sulla prima parte della relazione di Pietro
Quella che ha suscitato titoli sui giornali
Quella chi ha incentrato voi le risposte e le non risposte
Da parte dei nostri compagni ed amici di viaggio segnatamente dalla CGIL e dalla sinistra
Trentin
Ed è una cosa che mi ha sgomenta
Lo diceva se non vado errato Mantegazza questa mattina
E io condivido la valutazione che lui faceva questa mattina
Nel senso che
Molti di noi
Hanno riservato
Calorosissimo ma accoglienza
A proposte che Trentin da segretario della CGIL
Aveva fatto quando era segretario generale della FIOM sia della federazione dei lavoratori metalmeccanici
Ecco una cosa mia preoccupa
Il fatto che ad un ospite anche gradito
Sia stata riservata un'accoglienza
Calorosissimo ma ma per delle proposte vecchie di venti anni
Come anche
Mi ha sventato
L'accoglienza fatta ad alcune proposte di D'Antoni
Che hanno ricevuto applausi forse dimenticandosi alcuni di noi
Che per esempio sono circa venti anni
Che nello statuto della UIL
Il fatto dell'azionariato operaio stato agli scopi delle proposte della UIL come si indaga ossia
Le cose
Che discutiamo al nostro interno
Possono anche dividersi quando si vengono proposti da altri esterni all'organizzazione non gli prestiamo un'attenzione bene diversa rispetto a quella che se la proposta venisse dal nostro interno
è una riflessione che io ho fatto
Quindi intorno a questo
Quale
Lo sbocco
Che noi possiamo trovare
C'è stata tanta gente che ha detto bisogna tornare in mezzo alla gente
C'è stato Giugni che questa mattina ci ha dato dei suggerimenti dei pressanti suggerimenti
Però anche Giugni
Nel fare determinate proposte dovrebbe tener presente che non tutto il mondo del lavoro è uguale
Nella mia categoria quando riusciamo a fare un'assemblea con venti persone presenti è tanto
Ossia un'azienda che ha cinque mila dipendenti su tutto il territorio nazionale per noi rappresenta la FIAT
Giugni dimentica io vorrei chiedere deroghe all'atto del rinnovo del contratto del commercio
Come faccio io segretario provinciale di Roma ad andare a chiedere il consenso sul contratto visto che dobbiamo verificare la nostra rappresentatività
Parlando magari con il caschino del negozio che sta sotto la il mio alla mia abitazione ecco Giugni non può dimenticare che è firmatario di un disegno di legge che prevedeva l'innalzamento dei quindici dipendenti come soglia per l'applicazione della legge trecento ecco io vorrei che anche intorno a questo i compagni agli amici che ci rappresentano all'interno dell'Est delle istituzioni o che ci dicono di volerci rappresentare che sollecitano da noi una delega alla rappresentanza
Parlassero un linguaggio hanno il più vicino ecco è semplicemente questo o quello che volevo dire a questo congresso il mio sgomento
Rispetto a delle proposte a delle iniziative che sono nostre e che come Will abbiamo avuto la capacità di di farle dire ad altri
Perché ci siamo dimenticati che queste proposte magari qualche anno fa sono state fatte da gente nostra ecco prestiamo più attenzione al gli esterni che non ai discorsi che facciamo tra di noi
Quindi questo ecco è una cosa che mi brucia mi brucia e Pietro ha ragione Pietro ha ragione quando concludendo la sua relazione ci ha detto dobbiamo rispolverare riscoprire lo spirito di organizzazione
Ecco anche su questi
Perché la nostra ho concluso anche su questo la nostra gente
Io ero tra quelli che ha preso le botte a Napoli quando parlava Vanni l'ho presa a piazza del Popolo quando vi siano benvenuto me le son presenti a San Giovanni all'ultimo comizio di Larizza ma può essere che la UIL deve andare sempre in giro a raccogliere le botte e magari quando ha delle bandiere da sventolare non ha il coraggio non ha la borsa dona la capacità e non hanno addolcito soprattutto di propagandare queste proprio milioni vi ringrazio
E allora
La parola a mare unico mordi Ducci vicepresidente nazionale dell'ANPAS si prepari Caronia
Delegate e delegati a voi tutti il saluto della Presidenza della sui io romano ho preso le botte come l'amico Scardaone Cappellato adesso però e cercano di non prenderle anche questa sera tagliando un pochino il discorso che mi ero preparato anche per rispetto di coloro che stanno seguendo i lavori a quest'ora tarda
Prima di illustrarvi le linee guida del documento che come gruppo dirigente abbiamo elaborato in occasione di questa undicesimo Congresso confederale
Permettetemi di soffermarmi brevemente sulle finalità gli obiettivi e le attività dell'ANCI mille nata come struttura consortile per la tutela degli organismi cooperativi associati promossi dalle strutture Will a tutti i livelli o che hanno in esse un riferimento sindacale
Lancio villa si è vista attribuire dal comitato centrale della UIL del dicembre novantuno anche la rappresentanza delle politiche inerenti il volontariato e l'associazionismo e il rilancio politico organizzativo avviato all'indomani del congresso di Venezia attraverso l'aggregazione della cooperazione di aria UIL pur lontano dall'aver esaurito le potenzialità della UIL nel settore ha iniziato a produrre i primi frutti sono infatti più di cento le cooperative ed i consorzi aderenti in tutt'Italia
In questi quattro anni abbiamo fatto sentire la voce della UIL le sedi opportune sui temi della cooperazione sociale non del volontariato e dell'associazionismo un particolare sforzo voglio ricordare solo questo l'abbiamo riprodotto nell'elaborazione di iniziative editoriali
Ho visto molti perché era distribuzione a tutti i delegati il cofanetto con i quattro dizionari volontario cooperatore lavoratore bambino che vi è stato consegnato presso l'Ostenda
Sull'analisi politica della crisi politica economico istituzionale che ha investito il nostro paese c'è stato un oggetto che è stata oggetto di molti interventi ad iniziare dall'esordiente relazione introduttiva del segretario generale
Mi preme però sottolineare come la formula cooperativa
Proprio per la sua particolare natura di impresa
Abbia le carte in regola per inserirsi a pieno titolo nel difficile rapporto tra pubblico e privato
Soprattutto ora che con la legge di riforma della legislazione cooperativa
Sembra superato o almeno in via di superamento il problema della tradizionale inferiorità della formula cooperativa rispetto alle altre forme societarie in tema di patrimonializzazione
Ma anche nel campo dei servizi sociali siamo siamo di fronte a sé da strumenti legislativi nuovi la legge due sei sei la legge tre otto uno che consentono di fotografare una realtà in continuo fermento
In risposta ai nuovi bisogni e ai disagi emersa una forte domanda di solidarietà il si esprime con nuove forme di aggregazione dei cittadini in associazioni di utenti le organizzazioni di volontariato
Che ha trovato una generosa risposta
Anche nella costituzione di cooperative sociali che negli ultimi anni hanno colto lo spazio che si è aperto in concomitanza con la crisi di un sistema di Welfare State non più rispondente alle nuove esigenze della cittadinanza
Come ANCI Millo siamo consapevoli di essere nella situazione in cui accanto alla legittima soddisfazioni per i risultati conseguiti
è necessaria un'approfondita valutazione delle prospettive di sviluppo possibili
Fermo restando l'impegno a proseguire nello sforzo aggregativo della cooperazione di area quella l'attuale gruppo dirigente propone al Congresso confederale tre opzioni in merito allo sviluppo organizzativo della struttura consortile
La creazione di consorzi di settore
La costituzione di consorzi regionali intersettoriali la trasformazione del Consorzio Hanks UIL in associazione di rappresentanza delle strutture cooperative aderenti
Tralascio di illustrarne le più dettagliatamente saranno allegate agli atti del congresso
Mi preme però sottolineare come la terza ipotesi rappresenterebbe l'evoluzione del marzo mille che meglio risponde alle motivazioni che sottendono alla sua nascita e che si possono sintetizzare in tre punti promozione della cultura cooperativa
Strumento di raccordo con le strutture del sindacato informazione assistenza e promozione anche economica degli organismi cooperative aderenti
Le tre opzioni non sono comunque necessariamente antitetica tra di loro ma possono integrarsi in una visione organizzativa sempre più rispondente alle proprie finalità istitutive
Quanto alla rappresentanza delle politiche inerenti il volontariato e l'associazionismo vi è stato già ricordato che l'ANCI mille nel luglio scorso ha promosso la costituzione dell'associazione di volontariato denominata Unione italiana della solidarietà
Quale punto di riferimento fonte di informazione e formazione per chi intenda dedicare parte del proprio tempo di non lavoro agli altri
Abbiamo individuato tra le principali attività della UBS
L'opera di sensibilizzazione delle strutture UIL territoriali sulle tematiche sociali con il chiaro obiettivo di promuovere associazioni di volontariato nelle regioni che hanno manifestato interesse
Per stimolare quindi una politica a favore delle fasce più bisognose e la realizzazione di servizi sociali più efficienti quanto bisogno ce ne lo possiamo è stato nel chiaro il messaggio che ha lanciato grazia del per poche pochi Mime qualche ora fa su questo punto
Questa è la proposta di sviluppo organizzativo che sottoponiamo al congresso
Nella convinzione che la promozione dell'imprenditoria autogestita possa concorrere alla difesa dell'occupazione alla costituzione di impresa è e alla conseguente produzione di nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro
Un lavoro come ha affermato Pietro Larizza nella relazione introduttiva
Che risponda alle esigenze dello sviluppo ma anche i diritti di scelta dei giovani delle donne e degli uomini
Diritti portati avanti da un sindacato e considera pieno titolo nella propria azione rivendicativa i temi della giustizia sociale e della solidarietà grazie
Diamo la parola a Giuseppe Caronia dalla UIL Trasporti
C'è non c'è sette Serra PRS vero
Rinuncia ad intervenire e ha comunicato che manterrà un intervento iscritto alla coincidenza del congresso
Vi lavorano parola è in Italia Bocola della UE bah
Penultimo intervento poi c'è Galassi e chiudiamo la serata
Mi sia consentito innanzitutto porgere un caloroso saluto ai membri della presidenza quei pochi anzi pochissimi delle delegati che sono presenti a questo congresso
E tramite tutti quanti voi compagni delegati agli iscritti al nostro sindacato iscritti che possiamo e dobbiamo fare aumentare attraverso il progetto varato dalla UIL per il proprio sviluppo e la propria crescita il progetto già fatto proprio e già attivato dall'autista e che ha già prodotto i suoi frutti
Facendo dimostrabili con un notevole aumento degli iscritti nonostante il constatabile Calloni tutti quanti i lavoratori agricoli noi dovremmo offrire tutti quanti insieme il nostro massimo apporto allo scorso che l'anguilla avviato teso a dare nuove sedi e quindi nuova e più ampia presenza sul territorio e nuovi iscritti
Ciò presuppone ovviamente una presenza ed una proposta costanti
La presenza di una proposta che prescindano dalla demagogia e che invece affrontino i vivi e concreti problemi di tutti i cittadini italiani
Una presenza ad una proposta che ci facciano estere presenti in ogni momento in ogni luogo dove si discutono i problemi dei cittadini dove si costruiscono le soluzioni e dove si affermano i loro diritti
Infatti cari amici e compagni dobbiamo capire come oramai finito il tempo delle vacche grasse e come tutto sta cambiando e come ancora tutto più cambierà nell'economia nella politica e anche nel sindacato
Ed è per questo che visti gli attuali processi di trasformazione la crisi economica e produttiva la crisi politica le grandi questioni nazionali che hanno già cambiato le condizioni di vita della gente
E quelle che sono destinate a produrre profondi cambiamenti nel modello istituzionale uno dei primi punti di analisi del sindacato vede non dovrà deve essere necessariamente la riforma in Costituzione dello Stato sociale
C'è stato infatti un notevole abbassamento nella quantità e nella qualità della sicurezza sociale e nella funzione dello stato sociale
Ed è da questo che dobbiamo partire per ridisegnare uno vasetto e fornire certezze per il futuro sono infatti convinta in questo concorderete certamente come del nuovo stato sociale non può essere non derivato dell'emergenza economica
Né può essere tarato in base alla crisi attuale se non si vuole che i bisogni immediati prevalgano e pregiudichino l'esigenza e durature ci sono quindi in corso profondi cambiamenti politici rilevanti progetti di riforma istituzionale ed elettorale
Ci sono in pratica le premesse per un vero e proprio cambio di sistema
Ed è in presenza di questi cambiamenti che il sindacato e con esso anche il patronato Italia non possono limitarsi a registrarli passivamente e ne possono pensare di passare dall'uno all'altro sistema per semplice forza d'inerzia
Bisogna capire che vi sono delle scelte nuove da compiere e dei punti comuni da precisare nel loro significato politico e sociale
Se il nostro sindacato di cittadini vuole essere un sindacato che progetta il futuro che è protagonista del futuro e non un sindacato che invece l'ho subisce ed è per questo motivo che vedendo un po'parlandoci attorno che bisogna constatare il fatto che la il sindacato dovrà affrontare un futuro che si presenta difficile ma anche carico di potenzialità e di speranze
E questo perché i processi di disgregazione che attraversando e che hanno attraversato il sistema politico e le istituzioni in Italia
Per quanto dirompenti possano essere stati per quanto dirompenti possano ancora essere non hanno avuto la forza di propagarsi sul versante sociale e di intaccare quel grande reticolato di solidarietà sul quale nonostante tutto si regge il movimento sindacale
Ed è per questo che il sindacato dei cittadini rappresenta per noi il nostro ancoraggio ad una cultura profondamente ed integralmente europea
E ci colloca in Europa contro tutti i corporativismi vecchi e minuti
La UIL pertanto sarà chiamata a svolgere il proprio impegno negli anni che ci separano dal Duemila in una società alle prese con una disponibilità di risorse comunque inferiori alle necessità e in un tessuto sociale politico profondamente segnati dalla crisi non solo economica ma anche politica e morale soprattutto morale forse intanto bisogna fare i conti anche con tutti quanti quei milioni di cittadini italiani che chiedono un cambiamento di sia un cambiamento un cambiamento che non sembra assicurabile né dalle forze politiche né dalle stesse istituzioni
E neppure da quei movimenti e gruppi che tendono a unificarsi facilmente dalla critica si stima di gente ma dividersi immediatamente nell'indicare le soluzioni per il futuro
Il cambiamento è tuttavia necessario e anche possibile
Ed è per questa necessità di cambiamento
Ed è per le circostanze che condivido appieno quanto affermato dalla relazione del nostro segretario generale Pietro Larizza laddove afferma laddove dice che dobbiamo renderci Nowy protagonisti del cambiamenti in atto nella società e nelle istituzioni
E altre sì possiamo svolge un ruolo decisivo per far sì che dalla crisi si esca senza rotture traumatiche è senza comprimere quegli spazi di democrazia di libertà conquistata in decenni i grandi lotte un contributo possibile in un Paese dove ogni giorno cresce la voglia di contare di essere protagonisti di milioni di cittadini italiani che chiedono al sindacato non di alzare la voce per collegarsi alle spinte più estremistiche ma di dispiegare fino in fondo una forte capacità realizzatrice
Sorretta da una chiara cultura di partecipazione un sindacato in grado di elaborare contrattare proporre lottare senza però mai cadere nella trappola di considerare la lotta un fine anziché un mezzo per risolvere i problemi
Ed è per questo
Cari amici e compagni che la società del futuro i suoi connotati essenziali e il fatto se i rischi di bar birichini di rischi d'imbarbarimento avranno la peggio sui principi di solidarietà dipenderanno in larga misura
Dalle scelte che il sindacato
Saprà e andrà fare dalla sua forza dalla sua autonomia e dalla sua unità ed è in questa prospettiva che un sindacato una guida più forte nel numero dei programmi nella capacità di iniziativa e senz'altro nell'interesse di tutti i cittadini italiani grazie
Grazie diamo Alitalia Bocola la più giovane e il presidente dal Fai elettronica più bella delegata fraudolente
Eltsin perché
Proprio da ultimo intervento in assoluto nel congresso se c'è Franco Galassi della UIL dell'Abruzzo
C'è
No
Non c'è Galassi peccato perché sei c'era Galassi sarebbe stato in cento decimo intervento quindi Buonitalia Bocola abbiamo fatto in questo congresso al cento e nove interventi grazie e arrivederci a domani mattina
Ore nove spontaneamente anche perché se si può andar via presto e bene comincia ad arrivare prestino e
Anche perché se poi di fare gli aceri vada dieci e mezzo