"I diritti del lavoro - il lavoro per lo sviluppo"

Di alcuni messaggi pervenuti alla Presidenza
Impossibilitato a partecipare causa impegni internazionali ha compresso rinnovatore UIL
Prego scusare in mia assenza sicuro che sarà il nuovo a prevalere e che i lavoratori italiani sarà tranne esprimersi in grande maggioranza invio fraterni saluti augurando migliore riuscita manifestazione Mario Zagari
Caro Larizza ho gradito molto l'invito a partecipare all'undicesimo congresso della UIL
La situazione politica e sindacale tutt'ora insidiata da troppe contraddizioni
Sollecitarla più viva attenzione verso il congresso di un'organizzazione inserita attivamente nel processo di rinnovamento delle istituzioni dei meccanismi di governo e delle politiche economiche e sociali
Spero di poter seguire gran parte del dibattito ma non ne sono certo in ogni caso desidero fin d'ora augurarti il pieno successo dell'azione intrapresa per ridare slancio e credibilità alle forze riformatrici con viva cordialità si vanno Verzelli
Carissimi compagni
Il vostro invito a presenziare all'undicesimo congresso della UIL mi riempie di gioia e di nostalgica training vent'anni da me vissuti dal segretario generale
Dal cinque marzo mille novecentocinquanta cioè dalla sua fondazione per la quale detti insieme ad altri compagni tutto me stesso
Molti purtroppo sono già scomparsi nel ricordo soltanto alcuni con i quali è di particolare i rapporti d'impegno e di fratellanza
Arturo Chiari Amedeo Sommovigo Pagani Simoncini Dalla Chiesa e tanti altri non meno cari e come non ricordare tra i presenti quel giovinetto fresco di studi che assunsi predicendo gli un grande avvenire Giorgio benvenuto
Purtroppo i colpi che di recente ha subito la mia salute non mi permettono di gioire insieme a voi il cammino percorso in questo altro ventennio della UIL le sue conquiste le vittorie le lotte per l'unità sindacale
L'otto e vittorie conquistate che portano la UIL tra i grandi sindacati del nostro Paese dell'Europa e del mondo
Con questa certezza con un sorriso con voi vi abbraccio tutti con fierezza Italo Viglianese
Caro Larizza nonostante la migliore predisposizione purtroppo non mi è possibile partecipare all'undicesimo congresso nazionale della UIL
In quanto già preso impegni di lavoro anche per quel periodo ringraziarti molto desidero formulare fervidi auguri per la fattiva opera di codesto sindacato dei cambiarti cordiali saluti Piero Barucci ministro del tesoro
Grazie per la bella antologia degli scritti dei fratelli Rosselli che ha avuto ha voluto inviare mi aveva già parlato l'amica Giuliana Limiti ed io avevo manifestato lei il mio vivo compiacimento per questa realizzazione
Che oltre ad onorare la memoria di Carlo e Nello Rosselli ne tramanda il posto all'insegnamento Eric l'esempio
Grazie dunque per il gradito omaggio ai tanti cordiali saluti il rabbino capo Toaff
L'istituzione
Allora se siete d'accordo
Daremo inizio anche al dibattito
L'accordo sul
Così come era già stato ha preannunciato ieri sera la prima è iscritta a parlare era delegata Marini Daniela degli enti locali
Da come bandiera rossa
Ricordo sempre che gli interventi sono programmati per dieci minuti
Compagne e compagni
Il percorso congressuale le relazione del segretario generale ci hanno accompagnato e proposto un discorso coerente con la nostra strategia che coglie gli aspetti essenziali dei problemi veri che attanagliano questo Paese
Non è facile mantenere lucidità e capacità di azione in un momento in cui saltano tutti i punti di riferimento
I tempi necessari per l'analisi politica sono strettissimi rispetto a scenari che si modificano in continuazione
I nuovi bisogni fatti di vecchie e nuove povertà di vecchie e nuove emarginazioni usavano questa UIL prodotta
Prima di altri ci siamo interrogati sul valore del lavoro dei problemi occupazionali
Di come attraverso i servizi e soprattutto i servizi delle autonomie locali passi la qualità del Governo del buongoverno e le possibilità di sviluppo
La consapevolezza per noi del settore pubblico per noi che operiamo nelle autonomie locali
Di essere parte di un insieme la capacità di sentire che le risposte al nostro particolare non possono non essere un pezzo importanti importantissimo della risposta globale
Una cultura di sindacato confederale nella sua accezione più ampia e più radicato
Ed è con questa cultura
Con questa nostra storia che affrontiamo oggi problemi
Che individuiamo le priorità
E la prima grande priorità oggi all'occupazione
Quella che non c'è quella che bisogna creare invocare il lavoro c'è operare per il lavoro predicare per il lavoro può non essere più sufficiente se non si colgono appieno tutte le opportunità a partire dal percorso indicato dall'accordo del trentuno luglio
Se la partita nazionale aperta
Se le risorse disponibili sono scarse ebbero anche per le nostre controparti le volontà sono spesso incerte
Più dichiarate che perseguita
Rompere questo stato di cose
Chiedere con forza un patto un contratto per lo sviluppo rappresenta sicuramente una svolta nella quale il sindacato confederale si misura sino in fondo come vero soggetto politico
Perché è proprio vero
Il lavoro è un valore assoluto su quale finitura l'efficacia di un modello di sviluppo e la tenuta di uno Stato democratico
Questa è la grande contraddizione che dobbiamo sciogliere
Il disagio degli esclusi siano essi gli espulsi dai processi produttivi o coloro che in questi processi non sono mai entrati
è il detonatore di una bomba che potrebbe distruggere la democrazia in questo Paese
Anche all'interno del pubblico impiego con le nuove norme che rappresentano un vero e proprio processo di ristrutturazione quella possibilità di processi di mobilità o di messa a disposizione accrescono pericolosamente queste condizioni
Sapendo bene che le responsabilità sul fronte delle autonomie locali
Sono intero tutte da attribuire all'incapacità per non dire altro della nostra classe politica locale
Ciò che spaventa ciò che mi spaventa anche personalmente è crescente populismo
Stando in mezzo alla gente
Non solo nelle assemblee o nel contatto con i lavoratori degli enti locali ma sugli autobus nei supermercati
Si coglie una voglia di ordine di chiarezza di un punto di riferimento preciso e la storia insegna che cosa vuol dire questo
C'è un bisogno fortissimo di risposta
In un Paese in cui nei sondaggi
Sicuramente ecco pilotati
Compare tra i primi tre responsabili del disastro anche questo nostro sindacato imputato di non aver saputo trasformare infatti gli obiettivi tanti anni di aver svenduto alla classe lavoratrice
è evidente come si rischi di essere travolti da un'isteria collettiva di una falla che finisce per evitare l'appiglio Tina senza preoccuparsi di capire fino in fondo le responsabilità
Dimenticando con superficialità la nostra storia le nostre vittorie le nostre speranze e perché no i nostri crediti
Questa sindacato sicuramente un elemento ineluttabile nella storia civile e politica di questo Paese dobbiamo riscoprire la tensione ideale la passione politica
C'è necessità di sindacato c'è voglia di impegno c'è voglia di partecipazione
La crisi di rappresentanza troppo spesso qualcosa di cui ci accusano soggetti esterni al sindacato
Dobbiamo avere il coraggio ti dimostrare ancora una volta capacità di interpretare il dissenso come del resto anche la mancanza di entusiasmo
Di recuperare con chiari i meccanismi del confronto e delle scelte un momento che un momento di sbandamento tra i lavoratori
Dovuto più alle difficoltà generali che al risultato di un processo di deterioramento dei rapporti interni al sindacato
Non possiamo sentirci appagati dagli applausi dei nostri iscritti
In un momento nel quale c'è la necessità di allargare il confronto perché siamo convinti della bontà delle nostre idee dell'attualità delle nostre proposte
E questa è una campagna di più anch'essi
Bisogna coniugare idealità i valori con un forte senso di responsabilità
Proprio perché crediamo che siano queste le componenti che sono venute meno e che abbiano portato al nostro Paese allo stato attuale coniugare coerentemente come abbiamo cercato di fare sempre
Le nostre scelte di politica sociale di politica sindacale con la politica della concertazione e la necessità di garantire di precisando quello che il nostro Stato sociale
Pietro Larizza nella relazione afferma
Siamo tutti convinti che lo stato sociale non possa più identificarsi con lo Stato centrale
Dobbiamo stringere affinché venga compreso sino in fondo il compito primario delle autonomie locali
Ovvero una funzione sociale svolta attraverso l'erogazione di servizi alla persona del controllo dell'ambiente lo sviluppo delle risorse che non possono essere demandate ad altri e che costituiscono una tessera importante del mosaico che compone la qualità della vita delle nostre città
Di superare quella forma di strabismo che Larizza definito irrazionalità del privato sostituisce il
Assume quindi particolare rilevanza
L'attenzione che dobbiamo porre che già stiamo ponendo come categoria sull'autonomia impositiva sulla politica delle entrate e delle uscite dei Comuni delle Province delle Regioni delle comunità montane e di tutte quelle facce che compongono il nostro comparto
è un momento questo in cui già troppi confondono privatizzazione del rapporto dell'ente pubblico con privatizzazione del sistema pubblico
Affrontando in modo spregiudicato e poco lungimirante una politica di tagli indiscriminati sui servizi in particolare i servizi sociali
Che più per ottemperare ai bisogni di bassa bottega chi ha necessità di costruire le condizioni per una risposta globale ai bisogni presenti nel territorio
La necessità di verificare progettualità ed obiettivi non è per me dettata solo dalla questione morale sollevata dallo scandalo delle tangenti
Perché riteniamo fortemente che anche dove non si arrivi a al sistema la percentuale del dieci per cento si possa assistere a una gestione poco corretta della cosa
Certo scuse
Mancanza di progettualità inadempienza conclamata leggi card nel settore delle autonomie locali
Sono spesso il nemico contro il quale combattiamo ogni giorno nel tentativo di non trasformare il diritto nel favore lei riorganizzazione dei servizi in saldi per privati poco affidabili e spesso sconosciuti
Abbiamo gli strumenti
Abbiamo testardaggine fatta da vendere e abbiamo un alleato formidabile il territorio abbiamo la capacità di esprimersi come soggetto politico forte ed unitario
In questo quadro l'obiettivo del sindacato confederale passaggio obbligato di questo sindacato italiano non può e non deve spaventarci
Perché questa è utile
è pronto a misurarsi consapevole del bagaglio culturale nulla moralista e politico che la nostra organizzazione si porta dietro
Consapevoli che abbiamo sempre fatto valere la forza delle nostre idee
Che il consapevole altresì che chi vorrebbe realizzare un'egemonia in questo quadro farebbe fallire l'obiettivo dell'unità
Avviandomi velocemente alle conclusioni
Dobbiamo appropriarci con maggiore convinzione per poi poterlo trasmettere che questo sindacato fa politica quello con la p maiuscola
Dobbiamo diventare come ho già detto prima sempre più soggetto politico in grado di poter affrontare diseconomie che sul territorio sono fortemente presenti
Perciò la necessità ineluttabile anche di un rapporto vero all'interno della umile
Non bisogna solo pronunciare parole come confederali età
Bisogna invece praticarla in una concezione di forte progettualità politica che riesca a mettere al centro i bisogni i diritti della gente dei laboratori dei cittadini
Nel pende veleni lei mezzi
E dei mille inganni
L'inganno maggiore e forse il più devastante e non comprendere il nostro ruolo
Pensare che anche il sindacato debba essere patria delle mille leggi e dei mille inganni
Piccola culla di piccoli patti tra gentiluomini e gentile donne
Anche nel sindacato
E soprattutto nel sindacato
Deve esserci la capacità di superare la logica dei due tempi
Ormai abbiamo un tempo sono quello che stiamo vivendo
Grazie
Ora la parola di Odoardo Bruno
Si prepari Ballistreri Maurizio
Avevamo avvertito di
Amiche e amici compagne e compagni
Pietro ha disegnato nella sua relazione
Una crisi crisi che
Dice nazionale che riguarda l'economia riguardano istituzioni riguarda la politica
Io voglio centrare questi pochi minuti dell'intervento su un problema che penso poco profondo
La crisi delle istituzioni
La crisi politica viene fuori
Dalle mancate risposte rispetto all'adeguamento delle istituzioni e quindi degli ordinamenti dello Stato
Rispetto a una realtà sociale modificata nel tempo
E questa è la crisi della politica quanto le istituzioni non vengono adeguate alla società che si trasforma
Abbiamo uno Stato centralista
Abbiamo uno Stato basato su un'amministrazione pubblica che ha invaso ogni sfera anche questa a sua volta centralista
Abbiamo di fatto uno stato basato su un concetto che del risorgimento Stato nazionale basato su un forte stato centrale che
Funzionava secondo alcuni scritte oggi la discussione che si è aperta nel Paese tra il federalismo o uno Stato basato sul regionalismo
Allora su questo tema un'organizzazione sindacale che si programma sindacato dei cittadini non può sta zitta
Non può non affrontare il tema siamo d'accordo su quale tipo di Stato su quali ordinamenti su quale pubblica amministrazione
All'interno del Parlamento queste cose vengono discusse all'interno tra le forze politiche queste cose vengono discusse le organizzazioni sindacali non possono rimanere all'esterno
Perché poi tutto questo avrà delle conseguenze pesanti per quanto riguarda lo stato sociale per quanto riguarda i contratti per quanto riguarda l'organizzazione stessa del sindacato
Allora è vero
Sono compiti che spettano ai partiti politici sono compiti che spettano al Parlamento però è altrettanto vero che se vogliamo costruire una sinistra di governo all'interno della sinistra di governo dobbiamo avere le idee ben chiare
Di come deve essere lo Stato di come deve funzionare di quale deve essere la sua pubblica amministrazione di come devono essere forniti servizi a tutti i cittadini
Perché c'è un rischio
C'è un rischio all'interno dei disegni di legge o dei la modifica dalla seconda parte della Costituzione che viene portata avanti
C'è un rischio che le regioni a bassa tasso di popolazione o le Regioni apparso tasso di reddito non riescano più a garantire se il meccanismo previsto è quello della compensazione a livello nazionale non riescono più a garantire i servizi
E allora restiamo indifferenti rispetto a questa discussione che è in atto nel Paese aspettiamo che le forze politiche si mettono d'accordo su un regionalismo spinto fino al federalismo o diciamo quali sono i paletti che dobbiamo mettere all'interno del regionalismo
Queste sono discussione rispetto al quale non possiamo essere assenti per ricostruire una sinistra di governo significa soprattutto sapere in quale tipo di Stato ci muoviamo quali saranno le nostre controparti quali sono i paletti che dobbiamo mettere per tutelare i lavoratori dipendenti il rispetto a una società che si modifica uno stato pessimo dei due poli sul altrimenti non facciamo il nostro
Altrimenti discutiamo di cose che forse sono cogenti oggi ma che sicuramente non ci danno né prospettiva e non ci danno la possibilità di essere al passo con i tempi
Allora all'interno di questo io penso che un congresso nazionale della UILM abbia il dovere e il diritto di esprimere il proprio non siamo in grado di affrontarla oggi benissimo lo sappiamo che è un tema sul quale dovremmo comunque arrivare a sintesi come organizzazione perché è un problema che ci ritroveremo di fronte anche una discussione con Cgil Cisl a un tema che ci ritroveremo di fronte all'interno di quella sinistra di governo che vogliamo costruire
Perché perché poi abbiamo posizioni differenziate richiesta sposato zitti il problema del regionalismo al limite del federalismo allora siamo d'accordo non siamo d'accordo che esistono all'interno di quella sinistra di governo opinioni convergenti
Sinceramente vedo una grossa lacuna nel nostro dibattito su questo
Una grossa qualcuno
Lacuna che dovrà essere colmata perché poi il tipo di sistema comporterà delle modificazioni sostanziali anche per l'organizzazione sindacale
Allora all'interno di questo io non ho soluzioni non ho risposto
Io non sono né per un regionalismo spinto né per un federalismo spinto io sono convinto però di una cosa che o costruiamo un tipo di Stato che sappia rispondere con i suoi ordinamenti alle esigenze dalla cittadinanza dei lavoratori e lo dobbiamo tutelare dall'interno o saremo tagliati fuori
Saremo tagliati fuori dal governo dei processi Ron sindacato di partecipazione del sindacato dei cittadini questo lusso non può permettersi grazie
Grazie Edoardo
Allora la parola delegato Balistreri
Si prepari
Filoni Rosaria
Care compagne e cari compagni
Questo nostro congresso si svolge nel pieno della crisi della fine della prima pubblica risente ovviamente di questo clima non potrebbe essere diversamente
E in questa fase storica nella quale avviene la destrutturazione la politica delle istituzioni nella nella quale tutti rivendicano i meriti esaltano il proprio passato senza il pudore di nessuna forma di autocritica quando e se necessario dimenticando spesso le tortuosità politiche ideologiche le scelte invito alle collettive che hanno caratterizzato alcuni percorsi politici
La UIL con la sua laicità a un congresso nel quale ribadisce le proprie idee la propria storia la propria tradizioni sono idee vincenti che programma sarà esita ci impedisce di esaltare ma sulle quali giusto fare chiarezza
Il mezzo grado lista innanzitutto nel lotte sindacale nel riformismo
Nella pratica riformista di tutti i giorni e diventata ormai un elemento determinante appartiene allestito quotidiano della politica e del sindacato e anche alla generalità della cultura sindacale
La partecipazione del controllo in azienda come alternativa alla ideologia da Lotta di classe è un mero conto l'attualismo
Che fa scendere il sindacato al rango di agente meramente aziendalistico e poi la politica dei redditi cui Pietro Larizza ci ha parlato nella sua relazione
Una politica intesa come espressione di una politica economica fondata sulla capacità di fare convivere equità ed efficienza di fare regolare il mercato dallo stato di consentire un intervento diciamo così neo keynesiano
Rispetto a chi vorrebbe lasciare tutta l'Anarchia di un capitalismo senza limiti e senza regole siamo contenti e queste idee oggi
Siano patrimonio determinante della storia della tradizione del sindacato che verrà siamo contenti che la CISL che la CGIL ma anche l'ex PC oggi parlino
Questo linguaggio
Ma quante fatiche compagne e compagni
Ci son costate queste idee quante contestazioni e quante battaglie ideologiche soprattutto da quelli che oggi vorrebbero egemonizzare la sinistra quegli eredi della via Nazionale al comunismo
Gli eredi della interpretazione gramsciana del comunismo compreso il compagno Bruno Trentini qualche giorno fa ci parlava della fine deve dire oggi finalistica della necessità di costruire attorno a questa fino al sindacato unitari
Ebbene come non ricordare che proprio Trentin
In un convegno nel quale il partito comunista sbarrò la strada al centrosinistra gli esiti riformatori di quell'esperienza nel sessantadue un convegno proprio qui a Roma dell'Istituto Gramsci
Ebbe a dire che le politiche dei redditi la stessa programmazione economica andavano considerate nell'ambito delle dottrine neo capitalistiche che avevano pervaso
Il e inquinato il movimento operaio socialdemocratico riformista diceva Goethe scrive alla storia un modo di sbarazzarsi del passato ma non vorremmo Pinna un clima nel quale si manipola la storia vengono colossale riscritture qualcuno dovesse alla fine tentare di appropriarsi di ciò che non gli appartiene dobbiamo vigilare in questo senso dobbiamo essere garanti di una storia di una tradizione che proprio la UIL ha consentito si affermasse in questo paese essendo in Italia
Il movimento sindacale non è debole non è diviso come in Francia è stato per il ruolo di cerniera laica riformiste garantito dalla Wind
Tra una CGIL modello sei sette è una CISL modello sia dette la UIL non è stata possibile cosa un sindacato moderato e anticomunista è stato invece un sindacato che ha tentato e c'è riuscito di ad importare
Quelle che sono fra le strategie quei modelli Socialisti e democratici che proprio qui all'Eur nell'ottantuno
Affermavamo essere comete modelli socialmente avanzati che la sinistra anche quella che allora si richiamava alle nozze una lotta di classe riconosceva come avanzati anche rispetta una terza via fumosa e in pratica
Ebbene rispetto a quei modelli oggi da questo congresso
Esce rinvigorita una strategia che fa dell'autonomia programmatica e politica e della democrazia economica gli elementi centrali determinanti altro che il laboratorio politico della CGIL che dovrebbe fare as convivere in un movimentismo fine a se stesso
Le componenti del vecchio antagonismo di massa di un sindacato sedicente rivoluzionario con corporativismi dei Cobas e qualche Provenzano riformisti riformista altro che lo schema solidale unionista di D'Antoni
Abbiamo ascoltato in questi giorni dall'elezione di autonomia impartite dal leader della CISL ma qua l'autonomia può venire da un sindacato che esso stesso una componente di un partito interclassista con la Democrazia cristiana e che tenta per sua stessa ammissione di partecipare a un processo di Rifondazione del vecchio popolarismo cattolico
Sono modelli questi improponibili sui quali non si costruisce l'unità sindacale così come improponibile sono le idee che da CISL e CGIL vengono sulla democrazia sindacale
La CGIL ha promosso una iniziativa di legge popolare sulla democrazia sindacale altro non è che una rilettura
Dell'intervento di Vittorio l'assemblea costituente e della scrittura articolo trentanove la Costituzione ma questa è un tentativo che per la verità più che un regime di democrazia sindacale di pluralismo associativo
Ci ricorda la vecchia dottrina sovietica della regolazione dello Stato sul sindacato
E quanta la CISL e che oggi parla di sindacato unico ci sembra per la verità e di altro un tentativo di riscoprire il vecchio sindacato democratico alla Grande CISL e che è fallita sia le versioni Pastore distorte di Carniti e non ci sembra un buon argomento per venire a parlare di unità sindacale il sindacato unico regime di pluralismo e volontarismo associativo come quello che propone la CISL
Ci ricorda le tesi dei cattolici sempre la Costituente una concezione organica della società in cui tra Stato e cittadini esiste un riconoscimento diciamo così istituzionale dei corpi intermedi tra cui il sindacato
In Europa invece in Europa nella quale siamo già entrati la dottrina più avanzata dei rapporti sindacali vede un misto tra intervento legislativo e autonomia collettiva un intervento dello Stato della legge che riconosce esalta il valore dell'autonomia collettive dell'ordinamento intersindacale e non mortifica questa capacità del sì delle parti sociali di darsi regole che vincono i soggetti contraenti credo che vada ribadito in questo congresso
Le proposte minime
Che abbiamo fatto nel lontana lontana Assemblea Nazionale novantuno al dicembre novantuno
Un gradualismo attorno la costituzione del sindacato unitario metterà semi servizi centri studi la stampa partire con forza attorno alla costruzione dei rappresentanti sindacali unitario
Dobbiamo essere fiduciosi attorno a questo tentativo se il nostro modello di sindacato si impostano i fatti così anche il nostro modello di democrazia sindacale così come del resto la nostra cultura politica oggi tutti parlano di Socialismo liberale tutti ricordano Roberto Bobbio il Partito d'Azione
Ma lo vide in questo dopoguerra è stata l'unica organizzazione politica e sociale che di questi valori di questo incontro tra etica laica il socialismo democratico è stata l'antesignana del rappresentante più autentica e genuine
Siamo stati i primi a parlare di una sintesi possibile che andassi da Piero Gobetti sino a Giorgio Amendola passando per Ugo la Malfa Turati Buozzi e naturalmente i fratelli Rosselli
Oggi molti guardano a questa tradizione guarda la possibilità di costruire una grande sinistra democratica e parlo di Clinton che naturalmente fa una politica di sinistra qualcuno azzarda dire persino di un tentativo di costruire una socialdemocrazia americana
Ma ben tesi Paesi pensa quinto ai nostri opinion maker sognano Reagan Estonia un mercato selvaggio e libero dai vincoli nel quale il sindacato e i lavoratori non abbiano posto se non è con qualche vecchie olografica immagino dobbiamo impedire inganni lui l'ha le carte in regola per farlo
Pietro Larizza ha fatto una proposta diciamo così dirompente del panorama un po'stantio delle sindacalismo in questo Paese
E ha parlato di una riorganizzazione alla politica fondata né sull'oggi ideologiche messo schieramenti elettorali ma su grandi polarizzazioni cultura
E allora la UIL in questo senso deve essere coerentemente impegnata con il suo patrimonio ideale
Con il suo patrimonio di uomini su questo nuovo difficile frontiera dignità democratica tra quanti si riconoscono nell'etica dell'ambientalismo in quella della responsabilità in quella della solidarietà è un impegno una sfida di tutti insieme possiamo vincere
Grazie
Adesso la parola la responsabile nazionale del coordinamento donne UIL compagna Rosaria filoni
Si prepari
Merloni Dennis
Il presidente Amato ieri in ha molto insistito su un concetto quello che è importante offrire ai giovani siano essi figli lui diceva di metalmeccanici che di ricchi la possibilità di costruirsi un futuro grazie alle proprie capacità e a prescindere da condizioni dalle condizioni familiari DiVersi
Di partenza
Questo suo discorso non poteva non incontrare fra noi un grande entusiasmo ed è stato anche forse fra i passaggi del suo discorso che io ho preferito il presidente Amato non ha mai usato un'espressione che fa parte del linguaggio delle donne anche se parlava di un tema per noi centrale non ha mai pronunciato
La locuzione pari opportunità beh era di questo che parlava parlava della necessità che delle discriminazioni positive che delle azioni positivamente
Fossero messe in atto per consentire a chi partiva da una condizione di ignobili pezza di minor cultura
Dini non i beni materiali e sociali di competere con chi senza merito personale questi beni piace nascita
Ma di cosa ha bisogno il figlio del metalmeccanico di cui parlava ieri il Presidente del Consiglio
Per poter crescere e per poter competere alla pari
Con i figli di altre di altre classi sociali e cosa possiamo fare noi come sindacato per lui e perché questa vita si possa realizzare per lui
Dovremo garantire un lavoro ai suoi genitori ai entrambi i suoi genitori
Dovremmo garantire tempi di lavoro più Brevind perché questi genitori possono anche seguire questi figli nella crescita
Flessibilità gli orari
Ma dovremo anche garantire asili nido e una scuola materna efficace ed efficiente in modo che già dalla primissima infanzia quei differenziali culturali quei buffi renziani sociali di cui questo bambino ideali di cui stiamo parlando
è portatore possano essere superati abbiamo bisogno di prevenzione abbiamo bisogno di sanità che funzioni perché possa crescere sano
Abbiamo bisogno di una scuola di alto livello che restituisca che di via a questo giovane che si forma
La capacità di stare sul mercato nel modo migliore possibile una volta uscito dai suoi studi stiamo cioè parlando già adesso di una forma di stato sociale
Più efficace più efficiente di quello che noi oggi abbiamo e sicuramente capace di dare prestazioni
Non standardizzate ma personalizzate capillari
E quindi probabilmente se noi pensiamo di volere questo tipo di stato sociale possiamo anche pensare che non ci sono troppi lavoratori ma che questi lavoratori queste lavoratrici
Vanno in realtà utilizzati in un altro modo meglio per creare un tessuto connettivo
Importante e migliore di quello che noi oggi abbiamo questo giovane avrà bisogno di lavoro poi di una formazione continua di un fisco a di un fisco equo di un sistema economico che garantisca uno sviluppo in modo che un suo diritto al lavoro sia esercitabile per tutta la vita e che eventuali soluzioni utili a sostenerne il reddito e minori in momenti di difficoltà
Siano soluzioni momentanee e non perpetue
Ma questo giovane probabilmente anche una nonna anche una mamma e anche una sorella allora e in che condizioni vivono queste donne di quali pari opportunità hanno bisogno perché i loro diritti di cittadinanza siano riconosciuti pienamente una norma probabilmente ha il problema di una tensione bassa
Inferiore al minimo se accorsi noi sappiamo che questa donna non ha visto il suo diritto al lavoro professionale riconosciuto per un tempo sufficientemente lungo a garantirle
Una pensione minima dei delle circa seicento mila lire
Però oggi questa norma non ha nemmeno il diritto all'integrazione al minimo se il suo coniuge
Ha un reddito superiore a una certa cifra
Ma abbiamo detto come sindacati che non eravamo d'accordo con questo con questo provvedimento ma siamo stati fermi
Pensiamo di continuare a fare questo o possiamo seguire una un procedimento che anche alcuni avvocati ci hanno indicato anche quello di una serie di ricorsi fino a giungere alla Consulta e cialtroni Ciari la stessa Corte costituzionale
Sulla giustizia di un provvedimento che non solo impoverisce ma anche priva le donne sono quasi tutte donne le persone
Che hanno diritto all'Inter all'integrazione al minimo di un qualunque diritto individuale per restituirle invece ad un ad una ad un contesto familiare nelle quali la nella quale la loro presenza sempre subalterna che vita sarà vivendo la mamma di questo giovane di cui parlavamo forse è una casalinga allora compie un lavoro di cura non riconosciuto
Produce più diritti di quanti ne utilizzato il tridente
E noi sappiamo che se totale invece il lavoro di cura fosse calcolato praticamente noi avremmo che il prodotto interno lordo di ogni Paese sarebbe più ricco del trenta trentacinque per cento
Forse non è una casalinga forse a una lavoratrice ma forse è una lavoratrice di quella che in quest'anno hanno perso lavoro stanno rischiando di perderlo e che allora
Che liste che rischiano di perderlo se non l'ha perso guadagna comunque in genere il trenta per cento in meno dei suoi colleghi maschi tra l'altro perché il suo tempo non può essere destinato a straordinari non può essere destinato a mobilità perché il lavoro di cura la richiama in casa
Allora forse sta pensando se ha perso il lavoro se ne troverà un altro o se forse invece ne conviene
Fare un lavoro nero e quindi utilizzare questo lavoro per non far apparire il suo reddito e garantire alla famiglia un le prestazioni sanitarie le prestazioni dello Stato sociale che è venuto fuori dalla manovra di quest'inverno
Ma esiste anche una sorella questa sorella avrà le stesse opportunità del fratello avrà le stesse opportunità dei suoi coetanei nel corso della sua vita il suo diritto al lavoro sarà riconosciuto o no
Dovrà continuare a sentire il Papa il vescovi e quant'altri discutere e negare il suo diritto all'autodeterminazione
Se sceglierà di fare sindacato politica dovrà continuare ad agitarsi
Fra organismi spesso mono sessuali o in cui panche donne si affacciano e riescono a sopravvivere a produrre comunque cambiamento solo grazie ad un'alleanza trasversale tra loro
Mentre la tendenza il desiderio e può estendere quello di emarginare le o di ridurne l'importanza quello che accadrà a questa famiglia ideale dipende anche da noi dipende dalle scelte che avremo o meno il coraggio di fare da cosa e chi decideremo di rappresentare
Più d'essere più ideali politici più istanze sociali più il nuovo che viene nella società e nel mondo del lavoro o no
L'abbiamo detto molte cose nelle nostre tesi sia per quanto riguarda il lavoro sia per quanto riguarda lo stato sociale
Possiamo direi forse ancora con maggior chiarezza che vogliamo orari di lavoro più Brevi vogliamo lavorare nella prospettiva di orari di lavoro più brevi
Che vogliamo che le politiche delle pari opportunità non siano semplicemente un pazzo giunto ma siano informatici di tutte le politiche per il lavoro
Possiamo dire
Sullo stato sociale e non ci accontentiamo in un Paese civile di uno stato sociale che aiuta solo i deboli quando lo fa e nel momento di maggior debolezza ma che sia uno Stato sociale che serva proprio a tutti i cittadini a tutte le cittadine per superare quelle difficoltà ecco le differenze iniziali e quindi creare fra tutti condizioni di pari opportunità per una vita più civile e più libera per tutti noi
Queste sono
Scommessa importanti scommesse che non riguardano solo le donne sono scommesse che riguardano tutta la società
Rispetto alle quali come sindacato noi siamo chiamati a dare una risposta una risposta che dobbiamo dare oggi non in questo momento di grandi di grandi cambiamenti di grandi difficoltà di grandi trasformazioni
è quindi una scommessa che abbiamo anche ad affrontare in questo congresso e che io spero mi auguro che noi risolveremo positivamente
Grazie Carlo
Grazie
è presente insegnava e nel corso della mattinata porterà il suo saluto al nostro congresso il dottor Saverio Cicala presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Ha la parola Merloni Denis
E l'Unione regionale in Emilia Romagna si prepari Montanari Nicola
Carissime delegate carissimi delegati solo fra qualche anno avremmo Chiara la dimensione dei cambiamenti che stiamo vivendo
Oggi tutto in discussione
A tremare sono le fondamenta stesse di tutto l'assetto istituzionale sul quale si è retta Alitalia
Dei tre poteri fondamentali dello Stato solo quello giudiziario pare conservare una legittimazione nella coscienza dei cittadini
Il Parlamento ha poco più di un anno dalla sua elezione viene visto come l'incarnazione di una società nella quale nessuno si riconosce più
Il governo stenta a nascere quando nascerà avrà un vizio di origine chiaramente anticostituzionale
Quello della durata termine
è un precedente pericolosissimo questo cui difficile da accettare pur nell'attuale fase ed improponibile per il futuro
Il pericolo vero che sta correndo l'Italia il vuoto del potere
Anche un Paese paziente abituato a vederne di tutti i colori può reggere ancora per non molto tempo questa situazione
Come ben sappiamo il sonno della ragione genera i mostri e alcuni di questi mostri sono nati e stanno crescendo
Si chiamano intolleranza separatismo razzismo discredito e vilipendio delle istituzioni
Prima che sia troppo tardi dobbiamo svegliarci da questo sonno
Il nuovo sistema elettorale è già stato scritto dei cittadini il diciotto aprile
Se ci pensiamo bene il turno unico il doppio turno non è un aspetto essenziale
E pur preferendo io il doppio turno diffido dei kamikaze di questo sistema
A ben vedere in Italia vanno riscritte le regole fondamentali per un'equilibrata convivenza civile democratica
Sono gli uomini che hanno tradito le istituzioni e i partiti
Sono gli uomini che hanno corrotto truccato gli appalti violato le regole del mercato della libera concorrenza
Gli uomini di governo e spesso di opposizione quelli presenti nelle mille articolazioni delle istituzioni e degli enti pubblici ed economici si sono dati in regole poi non le hanno fatte rispettare non le hanno rispettate loro stessi
è un problema di regole qui e del loro rispetto ecco Vesta la vera grande sfida di che abbiamo di fronte e che dobbiamo vincere
Nel nostro orizzonte deve esserci un nuovo patto di convivenza fra cittadini ed istituzioni fra cittadini e partiti per costruire quel modello di Stato che ancora non c'è
Per affermare quell'economia sociale di mercato quali uniche equilibrio possibile Franco comunismo morto e sepolto ed un capitalismo sregolato che non ci piace
In questo contesto qual è il contributo del sindacato per costruire il nuovo l'accordo del trentuno luglio è sacrosanto la piattaforma unitaria del quindici marzo va bene ma manca qualcosa a tutti noi lo sappiamo
Manca lasciatemelo dire l'anima
E quest'anima è l'unità sindacale
Vedete
Io non conosco lo scenario politico dei prossimi mesi
Tutti noi ci diciamo e siamo sicuramente di sinistra ma i caratteri della sinistra sono in fase di ridefinizione l'unica cosa che ritengo certa è che la battaglia fra i partiti si scatenerà per la conquista del centro dello schieramento sociale e politico
Anche in futuro governeranno coloro che avranno il controllo di quello schieramento
Noi possiamo seguire questo schema e nello stesso tempo pensare di fare l'unità io credo di no
Se vogliamo fare l'unità davvero non la dobbiamo etichette etichettare con aggettivi che possono richiamare gli schieramenti
Ciò non esclude a
Rende ancora più indispensabile la definizione di un progetto politico sul quale avviare un vero Grand e leale confronto con tutti i lavoratori
Dovremmo avere il coraggio di scrivere assieme quale deve essere il ruolo del sindacato in una società avanzata dando vigore possibilità di affermazione dei nostri vecchi ed insostituibili valori quali la solidarietà la giustizia sociale la partecipazione se sapremo fare questo avremmo dato il nostro contributo alla soluzione dei problemi del Paese
Se riusciremo a fare questo saremmo immuni dalle tentazioni filogovernativo
Filogovernativo perennemente Bari cadere
A quel punto l'unico nostro punto di riferimento saranno i programmi dei nostri interlocutori
Avremmo così recuperato piena sovranità e libertà di manovra
La nostra autonomia sarà piene verificabile dal dai lavoratori verificabile dai comportamenti e non dalle convenienze contingenti
Nella nuova Italia Press intaccati sono un lusso che non ci possiamo permettere sono oggettivamente un retaggio del passato
La CGIL dice di volere portare i tempi in realtà ostacolo alla realizzazione del possibile rapine rappresentanza sindacale unitaria
All'inizio di quest'anno c'eravamo dati dei tempi giugno è alle porte sia fatto può le RSU sono una scommessa che dobbiamo vincere a tutti i costi fuori da quel percorso c'è solo confusione
Ma oltre a questi temi generali ve ne sono altri più contingenti ma molto importanti in quanto ci possono permettere di verificare la coerenza fra progetto e comportamenti
Mi riferisco al confronto triangolare sulle forma dalla struttura del salario contrattazione politica dei redditi si tratta di concludere il percorso avviato il trentuno luglio
Quell'accordo ha permesso al Paese di galleggiare oggi l'inflazione in Italia inferiore a quella della Germania e ciò è un gran bene
Ma le retribuzioni non tengono più il passo dell'inflazione
La perdita di potere d'acquisto delle delle retribuzioni deve essere fermata
Disoccupazione crescente erosione del salario deboli prospettive di ripresa su
Delle settimane scorse ha portato ad un primo e sottovalutato risultato
L'intesa di massima sulla politica dei redditi oltre alla previsione delle due sessione annuale di confronto triangolare sulle pari grandi variabili economiche
E dalla presentazione del rapporto annuale sullo stato d'occupazione la vera la grande novità è rappresentata dalla previsione di sanzioni fiscali e parafiscali
Per le parti sociali inadempienti rispetto alle intese dagli obiettivi su concorda
Ciò rappresenta un punto di svolta straordinario rispetto al passato
Le parti sociali nella loro libertà ed autonomia diventano responsabili nei comportamenti e non a chiacchiere delle intese
La leva fiscale diventa lo strumento per regolare i redditi le rendite e di profitti
Forse è la volta buona
Forse la politica dei redditi diventa davvero un'opportunità ed un vincolo per tutti
Finalmente l'amministrazione finanziaria dovrà mettersi in regola per assolvere alle pulsioni che gli verranno affidate
Gratta gratta si va sempre a finire lì
L'equità e la giustizia fiscale
Non vi sono più abili per primo pigrizie connivenze deve finire lo scandalo di cinquecento pagine per spiegare ai cittadini come devono pagare le tasse
Cari amici e compagni veniamo tutti da una stagione congressuale faticosa ma per molti aspetti esaltante
Nella mia regione in Emilia Romagna dopo un avvio un po'in sordina il dibattito e decollato
Abbiamo fatto un confronto vero
Ed esigono anche dire che nessun atto congressuale dallo Statuto al documento conclusivo nel nostro congresso regionale è stato approvato all'unanimità
A testimonianza
Dell'intensità del dibattito ieri vigilia ben sintetizzato le nostre conclusioni sul tema fondamentale del neo regionalismo il neo regionalismo che noi pensiamo significhi riequilibrio reale sostanziale dei poteri fra Stato e Regione a favore di queste ultime non siamo contrari al federalismo variamente modellato
I principali Stati federali hanno storie completamente diverse dalla nostra e della storia che determina la forma statuale non le convenienze politiche contingenti
Tutte queste cose assieme alle prossime nuove aggregazioni politiche sociali impongono anche a noi una riflessione sul nostro modo d'essere sulla nostra struttura organizzativa non è in discussione il nostro passato ma il nostro futuro
è perciò che la prossima conferenza di organizzazione dovrà per tenersi a mio modo di vedere intenti coerenti con la definizione di nuovi equilibri politici ed istituzionali
Nessuna fretta dunque ma oggi la questione dei tempi diventa centrale
Lo stesso coraggio che chiediamo agli altri perbene interpretare il bisogno di cambiamento lo dobbiamo fare anche noi
Dobbiamo rimanere sulla stessa lunghezza d'onda della Società del mondo del lavoro che vogliamo continuare a rappresentare la nostra storia è lì a testimoniare che non abbiamo mai fallito gli appuntamenti decisivi
Io condivido il messaggio di fiducia lanciato ieri dalla rissa
Dobbiamo essere convinti che siamo all'altezza della situazione che noi la UIL può continuare ad essere quel straordinario laboratorio
Di elaborazione politica e sociale nel quale le forze laiche riformiste riescono a dare il meglio di loro valori
Noi dobbiamo avere fiducia nel futuro del sindacato del nostro Paese anche perché credette di che per costruire quel futuro i valori che noi rappresentiamo sono importanti anzi indispensabile
Grazie dunque
Pubblico
Nonostante gli inviti di questa mattina ogni delegato
Stanno occupando gli spazi riservati alla stampa
Vi saremmo grati se vorreste
Garantirne l'agibilità tankette grazie
Varato anche grazie
Mentre si prepara Montanari leggo un telegramma inviato al nostro segretario generale i numerosi i numerosi impegni istituzionali l'attuale passaggio del Governo non mi consentono purtroppo di partecipare all'undicesimo congresso nazionale della UILM
Desidero comunque manifestare la mia stima e il mio apprezzamento nei confronti dell'Unione che lei rappresenta ed inviato con preghiera di estenderli a tutti i partecipanti i miei più sentiti auguri di proficuo lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Si prepara
Di
Mi appresto a fare il mio monologo auto convincendo mi
D a prestarmi a dire cose interessanti che contribuiscono al dibattito Coco congressuale tentando di fare dialogo
Credo che in questi giorni parliamo tutti di esigenza di fare politica
La gente riscopre la politica negli ultimi giorni ma ho la sensazione che la si riscopra come fosse una telenovela nell'attesa di capire come va a finire il tal personaggio o la tale situazione
Io credo invece che dobbiamo ritornare far politica
Partendo dal merito per i problemi
E prima la prima questione il cambiamento
Possiamo far finta di niente possiamo dire che pensare che tocca agli altri del problema e dei partiti è del mondo imprenditoriale dobbiamo invece cambiare tutti quanti
Il muro di Berlino è caduto sono caduti e sta
Per essere messo in discussione anche il nostro status e quindi o cambiamo OC a cambieranno gli altri
Questa esigenza di nuovo credo che l'abbiamo avuto c'avevano detto in a chiare lettere i lavoratori nell'assemblea precongressuale se lo hanno ripetuto in periferia nei congressi territoriali lo abbiamo toccato con mano a quando abbiamo fatto i nostri congressi nazionali
E anche qui io credo partendo da questo dobbiamo evitare di essere un Polito è un po'a
Gente che tempo che le proposte
E quindi e quindi occorre in pratica costruire insieme il nuovo e il primo elemento primo valore che dobbiamo probabilmente riscoprire è la competizione
Ma perché la competizione lo stimolo necessario per il nuovo per il cambiamento
Ed è la stessa a molla principale per l'attuazione della democrazia
E quindi in questo quadro un primo una prima riflessione che dobbiamo a con coraggio affrontare è la questione del mercato
I padroni negli ultimi anni ci hanno fino alla nausea posto il problema del costo del lavoro della con PPI competitività internazionale che il mercato diventa l'unico riferimento vero lo hanno assunto anche i nostri governi che ci che ci hanno pena fa lasciato dove l'efficienza della deregulation la flessibilità fino arrivare la proposta parlata e non mai fatta delle privatizzazioni
Ma anche come sindacato noi non ci siamo rifiutati di parlare di mercato
Ma il mercato
Che cosa è riposo deve di riposo deve rappresentare
Se vogliamo che non si auto distrugga o ci auto convinca è un fatto immutabile io credo che o da subito poniamo i Problemi a di cambiamento o altrimenti a di diventeremo schiavi di questo mercato
Vedete il lavoro ai suoi valori le sue esigenze i suoi vincoli e per potevo fare e per poter cambiare e per poterlo creare non è pensabile lasciare tutto in mano alla al mercato
D'altra parte
Fino a oggi non abbiamo avuto dei governi fatti da politici i quali hanno
Ci hanno spiegato e hanno cercato di fare economia
Oggi noi avremo un governo invece fatto da economisti ebbene questo problema a me preoccupa perché nel momento in cui gli economisti
Che sono stati portatori di teorie monete apistiche in questo Paese
Avranno si porranno delle scelte pesanti e strutturale quindi occorrerà in questo Paese fare la scelta di fondo e strutturale e non invece proposte di tipo mercantili distico primo e tristi
Perché le conseguenze sarebbero pesantissime e che il ragionare solo in base ai numeri e non invece alle correzioni alle scelte di valori
Il rischio è che si ci si presenteranno ulteriori sacrifici ulteriori i trenta milioni pro capite che di debiti che questo che ogni cittadino italiano ha rischierà
Di essere proposto in risoluzione attraverso ulteriori tagli sulla vita sulle condizioni Vito dei lavoratori dei lavoratori dipendenti del sistema sociale
Non è pensabile fare il risanamento di in a in una logica semplicemente monete apistica
Nessuna azienda riesce a risanare i propri bilanci facendo ulteriori debiti per questa ragione
Occorre ritornare a fare il nostro mestiere e pretendere da subito la ripresa del negoziato e la conclusione del negoziato perché l'accordo il trenta di luglio aveva
Questo tipo di contropartita disponibilità a a essere in prima fila per il risanamento in questo Paese ma c'è la condizione della garanzia a della difesa del potere a questo i salari bene a distanza di sei mesi noi non abbiamo questa difesa del potere d'acquisto di salari
I nostri salari stanno tornando indietro e allora occorre riaprire immediatamente la possibilità di la negoziazione allora se da un lato gli automatismi non sono riproponibili perché sarebbe sbagliato avrebbe contro i nostri scelte strategiche dall'altro bisogna pretendere la riapertura della contrattazione come elemento non è gratuito ma concordato per il recupero del poteva questo i salari
E che se non facciamo questo non avremo poi il rapporto con la nostra gente d'altra parte dicevo del dobbiamo muoverci
In un mercato e ci muoveremo in un mercato però chiediamo di modificare alcune condizioni perché in questo Paese in questo mondo capitalistico dove in pratica fatti rischierei di assumere solamente leggere capitale come unica riferimento che stiamo vivendo una situazione di un bongo che si divide in tre grandi poli quello americano
Quello fa europeo ma dove la Germania l'unico elemento vero di fine amento del mercato e del per quanto riguarda l'Est asiatico il la la questione Giappone ebbene i dati che vengono avanti sono ancora dati di recessione sono dati di nome impresa sono dati che allontanano la possibilità dello sviluppo e senza sviluppo non ci può essere difesa del lavoro e allora sul terreno internazionale
Noi dobbiamo con cocciutaggine
Rivendicare alle l'Europa assuma una serie di impegni
A precisi
Le condizioni di vanno poste per poter far sì che il mercato non ci condizioni in modo totale sono il concerto della reciprocità è il concetto che la clausola sociale
Perché in questo periodo stadi di si stabilì di finendo il potere il il mercato in termini di ripartizione delle vedette in pieno di ripartizione del lavoro per questa ragione
A livello europeo e noi dobbiamo lavorare sul versante economico non solo sul versante economico perché altrimenti ma ci proveremo solamente a costatare
E a prendere nota di come il capitalista muovendo anche in Europa pensando che l'Est si stia diventando l'Eldorado per il futuro
Ti oggi in Italia
Cessa l'attività
Correndo all'Est perché il costo d'amore molto basso si amino l'opportuna dieci pensato di risolvere i problemi suoi della propria azienda ed economici credo che abbia sbagliato totalmente il modo DS e sopra tutto perché è una politica miope di scarso respiro dobbiamo far cambiare atteggiamento patronato italiano occorre insieme alla battaglia sul piano economico alle allegare immediatamente un discorso di strategia per realizzare un Europa sociale a livello italiano il risanamento economico non può essere realizzato se non si mette in moto lo sviluppo
Lo dicevo già prima nessuna azienda o risanare i propri bilanci facendo ulteriori debiti credo invece che va proprio ridefinito il nostro ruolo i processi di ristrutturazione
E allora in questo Paese è giunto il momento di decidere che cosa vogliamo produrre che cosa bisogna produrre
Dove fare investimenti dove sviluppare queste cose pena che il Sud diventa sempre più povero il Nord diventa povero perché l'industria è cominciata male e allora se questo è non basta come diceva ieri il segretario di Salerno
Che ricordava questa batte alla vertenza dei lavoratori delle mie CM dei mille posti di lavoro che lei mi fumo in modo molto a veloce pensa di allargare le privatizzazioni che è l'altra grande questione che oggi diamo sul tappeto non può essere fatta sulla pelle dei lavoratori
La questione non è di principio sia dell'etichetta privata o l'etichetta pubblica il problema è se la privatizzazione significa continuità di lavoro e difesa del lavoro questo non è e lo stiamo vivendo sulla pelle per questa ragione io credo occorra allora anche ridefinire hit come non ci stiamo
I processi di ristrutturazione la due due tre non può essere semplicemente governo dell'anno degli ammortizzatori sociali problema dalla cassa integrazione problema dalla mobilità
Occorre riscoprire ritornare alla negoziazione non è contrattazione quella se non ci sono i soldi
Noi da troppo tempo abbiamo pensato che possiamo contrastare solo quando perdiamo soldi in più dobbiamo ritornare a vedere cosa e difendere il lavoro laddove c'è per poter mettere le premesse di uno sviluppo esiste la questione dell'inserimento dei giovani occorre difendere i più deboli c'è la questione femminile un dato per tutti su cento donne
Che vengono espulsi dal mondo lavoro il settantotto per cento solo donne su cento lavoratori che vengono riassunti solamente trentotto sono donne
Questi sono dati drammatici e allora il ritornare a fare sindacato sul posto di lavoro probabilmente ci permetterà
Di realizzare e dico contribuire all'ultima osservazione che volevo fare e la questione dell'unità sindacale Pietro una sua in fondo fino alla sua relazione ci ha dato un messaggio forte
Mette al centro e pone il problema dei connotati nel progetto politico per poter fare l'unità ma io credo che insieme a questo occorra per evitare i sonetti di chiacchierare intorno Rita sindacale sfidare CISL e CGIL sul merito dei problemi e quindi occorre eleggere in tutti i luoghi di lavoro vere su come risposta vera e puntuale come anche ecco nel concerto del gioco prima di competitività per misurarci e per far sì e i lavoratori da lì si aiuta il mio a ricostruire l'insieme nell'interesse del mondo del lavoro allora occorre ritornare semplicemente tra la gente con la gente superare cercando veramente il nuovo die cercando di essere aggregante vincente e quindi chiedendo e ottenendo quella fiducia è stata chiesta nel produzione grazie
Voglio ricordare delegati che quando si accende la lampadina non è che se aziende per quelli che sono in essa si accende per le gli oratori
La parola al Sandro degni
Si prepari signora chiamando
Cari compagni ed amici
A me sembra che ci sia una grande confusione tra di noi e sotto il cielo
Anche se c'è tanta voglia di comprendere il senso del nuovo che però non abbiamo ancora individuato
La relazione del segretario generale in questo senso io la considera uno sforzo interessante e concreto ma che non può finire qui in questo congresso
Nuovo da chi rispetto a che cosa
Vedere compagni tutti abbiamo creduto per un attimo che le ideologie fossero morte
Ma sembra proprio che la loro vendetta pesi ora su tutti noi
Tutto quello infatti nel quale abbiamo creduto da giovani Uda meno giovani c'è ancora
C'è l'orgoglio di chi serve la causa dei deboli e degli oppressi
C'è la grande meraviglia USA e speranza di un mondo nel quale buongiorno voglia dire veramente Buongiorno e i poveri tanto per PRA parafrasare Zavattini non siano tutti matti
Ed è una fortuna che i grandi valori del socialismo che hanno accompagnato per un secolo il movimento dei lavoratori siano ancora validi per noi
è una fortuna che i lavoratori ancora oggi senta hanno un grande bisogno di sindacato di solidarietà di associazionismo
Attenzione dunque compagni ed amici
L'assuefazione al cambiamento soprattutto al cambiamento formale è il vero rischio che oggi corre il movimento sindacale
E questo pericolo non è immaginario
Esso esiste realmente perché il sindacato non avverte come invece sta accadendo ai partiti politici la pressione prorompente che viene dalla società civile
Siamo troppo compiacenti con noi stessi con i nostri errori
Lo abbiamo sempre avuto un difetto ma in questi tempi lo stiamo accentuando mi riferisco a quel maledetto vezzo
Che è quello di chiamarci sempre e comunque fuori dal disastro che sta investendo il Paese e solo perché non siamo stati toccati da da Tangentopoli
Certo compagni questo ci fa orrore ed è importante ma non è sufficiente a giustificare l'immobilismo la staticità di fatto del sindacato e non è sufficiente a giustificare il nostro barcamenarci
Che rischia di diventare colpevole tra il nuovo che ci sollecita e il vecchio che ancora ci attrae
Il cambiamento vero sta innanzitutto nelle nostre teste nei nostri comportamenti e la verità a me sembra che molte delle nostre iniziative anche recenti sono ancora il retaggio di un vecchio armamentario
Io voglio sottoporre al Congresso soltanto una riflessione
Che vale certamente per noi ma che potrebbe valere anche per la sinistra italiana ed europea
E la riflessione consiste nel fatto che non abbiamo preso pienamente coscienza
Che i conti tra il progresso tecnico e il progresso sociale da qualche tempo non tornano più
Tra i due elementi vi è ormai una dissociazione preoccupante uno scollamento che di fatto ci ha messo in crisi
Il compagno Amato ieri aveva ragione ma aveva ragione a metà quando affermava che il motivo vero della disoccupazione
Sono soprattutto i bassi tassi di sviluppo
Non possiamo però dimenticare che la supremazia del progresso tecnico che sta scrivendo i valori dell'uomo
Che genera disoccupazione che considera marginali lo stato sociale che aumenta l'egoismo che ci rende insensibili di fronte al bisogno e dalle sofferenze
Questa a mio parere cari compagni ed amici alla gamma dei problemi rispetto ai quali il sindacato ha una grande missione
Quella cioè di riaffermare i valori inalienabili dell'uomo e di riorganizzare una forte solidarietà non più basata questo sì sul vecchio concetto delle classi sociali
Perché dico questo compagni ed amici per una semplice ragione
Perché l'uomo non è soltanto ciò che mangia ma è molto più complesso e perché è giunto il momento in cui lo sviluppo umano dia finalmente il cambio allo sviluppo economico
So bene che ciò che dico può sembrare contraddittorio con alcune scelte che il sindacato ha compiuto in questi ultimi tempi
Penso per tutti alla scelta del mercato
Che peraltro non aveva e non a alternative
Ma è una contraddizione soltanto apparente
Dove sta scritto infatti
Che il mercato è o deve essere lo strumento al servizio esclusivo degli interessi del capitalismo
Comunque se qualcuno ancora lo pensa questo non è certamente il significato che noi gli abbiamo dato a quella scelta quando l'abbiamo fatta
Alcuni giorni fa leggevo una bellissima intervista al segretario generale del Partito socialista francese Michel Rocard
Il mercato diceva Rocca non si coniuga obbligatoriamente con il capitalismo
La democrazia e l'esistenza del mercato sono legate tra loro
E non è detto che issa esso debba essere dominato da un ristretto numero di gruppi finanziari che agiscono per conto proprio senza rendere conto socialmente a qualcuno
Vi sono infatti altre forme ed altre strutture che peraltro abbiamo qui in questo Paese sperimentato penso alle cooperative alle associazioni mutualistiche e che pur sotto stando alle leggi del mercato non deludono anzi è saltato i problemi della socialità della socialità
I problemi allora sono essenzialmente due
Quello di un governo reali dell'economia di mercato che di per sé non è né di destra né di sinistra alle sue virtù ma anche i suoi limiti
E qui il recupero per intero
Tutte le proposte che faceva il compagno Larizza per quanto riguarda la partecipazione e la concertazione come strumenti per realizzare una reale politica dei redditi e quindi un governo dell'economia e quello di evitare una estensione questo sia eccessiva del mercato
Anche in quei settori dove lo Stato nella sua accezione però più dinamica
Deve essere non soltanto il garante il regolatore ma addirittura l'iniziatore dei diritti e allora penso alla sanità penso ai servizi sociali penso all'informazione penso anche alla cultura
è questo
Compagni ed amici il terreno sul quale dovremmo esercitare il nostro impegno e la nostra capacità di sindacalisti che vogliono ritornare tra la gente
Capirne i problemi soddisfano i bisogni prevenirne i danni di politiche sbagliate
E non v'è dubbio
Che questo eccezionale impegno sarà tanto più forte se passerà attraverso un grande sindacato unitario
Sull'Unità valgono poco i sogni ma ancor meno valgono gli infingimenti e le ipocrisie tra di noi
Sono sette congressi ai quali partecipò e sono trent'anni che sento parlare e parlo io stesso di unità
E ogni volta le complicazioni si aggiungono alle complicazioni
Una volta non lo ricordo c'era il problema della cosiddetta concezione dello Stato da parte del sindacato unitario
Poi qualcuno inventò le premesse di valore
Oggi abbiamo il problema dell'autonomia che è un problema serio io lo riconosco ma che rischia di essere inteso in senso mitico ed astratto
Bene compagni ed amici tra le tante cose che il referendum ha detto e ve lo dice un compagno che ha votato no avete Renko
Io credo che abbia modificato il referendum anche i parametri e i contenuti dell'unità sindacale
Il processo di aggregazione a livello politico se si farà
Non sarà ne potrà essere ininfluente rispetto al modello di sindacato
E dunque non sarà ininfluente rispetto anche al concetto stesso di autonomia
Il raggruppamento riformista se nascerà e se vorrà realmente proporsi come strumento di progresso sociale e di rilancio dell'economia non potrà fare a meno di un rapporto e io aggiungo di un rapporto organico con il movimento sindacale
Talune esperienze vedo che la luce sia Cesa talune esperienze della socialdemocrazia europea potrebbero aiutarci in questa direzione
Sarebbe assai deludente un sindacato che di fronte a due schieramenti politici pressoché contrapposti tra di loro facesse la figura dell'asino di Buridano
Non si sceglie re significa decretare l'autunno l'auto
Lenta ma sia del sindacato e francamente è una responsabilità troppo grande e mi auguro che la Wind e questo congresso questa responsabilità non assuma mai grazie
Prima di dare la parola la signora Lehmann
Do lettura di un appello di lavoro Società
Lavoro Società il mensile della UIL con questo appello apre una sottoscrizione a favore del giornale di Sarajevo
O sul lobo gente il principale quotidiano della Bosnia Erzegovina e l'unico che tuttora continua a uscire mentre nelle strade della città e dei piccoli paesi esplodono le granate i colpi mortali dei cecchini
Senza i telefoni e senza elettricità il giornale viene realizzato grazie alla collaborazione dei radioamatori
Che trasmetto delle notizie della guerra le terribili informazioni della sopravvivenza nelle regioni distrutte da un'assurda catena di violenze di stragi distruzioni di miserie
Quando è cominciato l'assedio di Sarajevo da parte dei serbi il palazzo del giornale è stato il primo ad essere bombardato
Oggi diverse decine di giornalisti vivono asserragliati dell'edificio in parte distrutto per scrivere e stampare un giornale di guerra sono giornalisti croati se era di diverse etnie religioni e credi politici
Nessuno ha abbandonato il proprio lavoro per informare i cittadini per sostenere una politica di pace per dimostrare con i fatti che è possibile convivere insieme senza discriminazioni senza violenze senza far prevalere le ragioni di un'etnia su una
Ho Slobo Genie viene stampato con sacrifici indicibili perché come afferma il suo direttore per i cittadini di Sarajevo l'informazione è più importante di tanti altri bisogni persino dello stesso cibo
Il coraggioso giornale esce con grande difficoltà a cominciare dalla carta che non riesce a reperire facilmente
Lavoro Società lancia dall'undicesimo congresso della UIL una campagna di solidarietà
Invitando i militanti i lavoratori cittadini a sottoscrivere per sostenere il giornale di Sarajevo che lotta per la sua sopravvivenza
Invita la segreteria della UIL a concordare con CGIL CISL e la Federazione nazionale della stampa iniziative mirate ad aiutare concretamente il Libero quotidiano della Bosnia Erzegovina si chiede un voto del congresso
Verranno poi messi in votazione tutti alla fine questi documento
E adesso la parola al presidente del Comitato economico e sociale europeo signora fiaba
Signor presidente cari colleghi sono oltremodo lieta di essere qui con voi e di partecipare al vostro congresso in un momento così decisivo per il vostro Paese nonché e all'Europa intera
L'Europa comunitaria si trova infatti oggi di fronte a gente fondamentali
E in grado e assaggi di raccogliere la sfida per costruire tutti insieme l'Unione europea
O dovrà accontentarsi di dar vita d'Europa a due velocità
Ho ha di di Ruth attiri Turato d Europa di semplici libero scambio
Il Comitato economico e sociale delle comunità europee che sono fiera di rappresentare
E persi Marzotto è la via da seguire e da portare a termine fiala prima
Siamo contenti di poter rispondere col vigore e con impegno allo scetticismo entrare nell'ostilità recentemente dimostrati nei confronti dell'Europa
Signor presidente non eccedente o davanti a chi resta sempre legati sindacalisti che occorrerà ricordare come l'idea europea dei nostri giorni trovi le sue origini nella resistenza alla tirannia nazionalista
E pertanto giusto è normale che la comunità europea al fisco anzi i compatte Recco qualsiasi ondata di intolleranza o qualsiasi minaccia alla democrazia
E sia stoppiamo di costituire una nuova fiducia nell'idea europea
Dopo Iannelli lanciare il progetto dell'Unione europea in un clima di trasparenza riconducendo lo strappo tra i responsabili politici dell'Europa
Ed i cittadini al servizio dei più vari estive opera
E il Comitato economico e sociale delle comunità europee
A riguardo un proprio ruolo da svolgere
La dignità al servizio dei cittadini d'Europa ed anche questo è un compito che civili ci riguarda
Del poco tempo oggi concesso cinque vorrei esaminare il pretendente insieme a voi treni nell'età azione
L'occupazione
L'Europa sociale e l'Europa dei cittadini
Prima di tutto l'occupazione in Europa
Senza dubbio il deterioramento della situazione economica e istituzionale
E l'aggravarsi dell'artista occupazione hanno finito col rappresentare il problema cruciale degli anni nove nove Centa
Rischiando addirittura i provocare un attestati dichiarazione per le strutture democratiche in Europa
Le parti sociali
Tra le quali figura il vostro sindacato si sono già pronunciate il tre Giulio nel novecentonovantadue sull'urgente messe necessita di una nuova strategia di cooperazione per la crescita economica e per l'occupazione
Da parte sua il comitato agricolo morti economico e sociale nella sessione plenaria del novembre
Nove novantadue ha preteso dal vertice del Limburgo
Un'azione determinante ed urgente Diretta anni lui e lanciare una strategia per una crescita orientata verso l'occupazione
Apriamo appena adottato un parere iniziativa con il vale viene rinnovata la richiesta di misure urgenti che comportino tra l'altro investimenti sostanziali a livello europeo a favore dell'occupazione
Non ottiene un quadro maggiormente aperto alla formazione adeguamento tecnologico e dalla partecipazione e i laboratori nella ricerca consensuale
E i mezzi per combattere la disoccupazione
Il comitato ha ritenuto le misure raccomandate al Consiglio europeo Edimburgo
Vale a dire un nuovo strumento di prestito dell'importo di cinque miliardi di ECU destinato alle reti transeuropee a e tu in fondo europeo o di investimenti per due miliardi di ECU
Notevolmente inferiori alle necessità
Soprattutto se paragonate alle recenti misure di rilancio annunciati negli Stati Uniti ed in Giappone Paesi toccati di strumenti di gran lunga superiori
Il Comitato economico e sociale iniziativa di Giorgio Liverani suo vicepresidente nonché vostro compagno ha inoltre deciso
Il primo ovvero nella seconda metà per bene non cento novantatré ogni iniziativa con i consigli economici e sociali degli stati membri
Con da partecipazione delle parti sociali ente i diversi attori economici
Per approfondire le misure che dovranno essere adottate per il rilancio dell'economia e per la lotta alla disoccupazione
La mia seconda linea d'azione certa mentre l'Europa sociale
Signor presidente del Comitato economica e sociali ha sostenuto una lunga campagna per una Europa dei diritti sociali fondamentali
Che rispettando il ruolo delle parti sociali inserisca delle garanzie sociali fondamentali nell'ordinamento giuridico comunitario
Con le specifiche specifiche sopranazionali adesso inerenti
E infatti positive far risalire al Comitato economiche il sociale e l'idea originale una piattaforma dei diritti sociali fondamentali comunitari
Vale a dire dei diritti inalienabili che non possono essere messi in discussione dalla concorrenza o dalla ricerca di competitività
Noi abbiamo sostenuto con accese discussioni tutte M. troppe opposte derivanti dalla Carta sociale tal programma d'azione Sociales
Abbiamo più più volte ribadito che gli aspetti economici e sociali debbono rivestire la stessa importanza nel quadro del completamento del mercato interno
E che il loro sviluppo va raccontò otto in maniera parallela
Il comitato e pertanto fortemente preoccupato
Per l'elevato numero di proposte in materia di politica sociale ed economica che rimangono bloccate a livello del Consiglio delle comunità europee
D'altra parte tale mancata adozione da parte del consiglio non è dovuta autunno posizione maggioritaria al progresso al contrario
La maggior parte dei Governi degli Stati membri il fatto più vasti tutti accettano che il processo sia accompagnato da una piattaforma di diritti sociali fondamentali
Su scala comunitaria
Come stabilito dal Programma d'azione
Il motivo Italie insuccesso si trova nel diritto di veto
Che ciascuno stato membro ancora facoltativa esercitare ottimi Cacciari esercitare
La lentezza del processo decisionale in sede di Consiglio nel settore per la politica sociale
Ha spinto la Commissione nessun incoraggiamento per il Comitato economico e sociale ed è il Parlamento europeo
A proporre una revisione del capitolo sociale del trattato in modo che il voto a maggioranza qualificata possa essere applicato a importanti settori coperti dalla Carta sociale
L'accordo sociale sottoscritto dagli undici governi firmatari della Carta sociale al termine del vertice di Maastricht
Renderebbe impossibile una simile procedura passata sul voto a maggioranza qualificata in particolare per le direttive concernenti i seguenti punti
Miglioramento in particolare dell'ambiente di lavoro per protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori
Condizioni di lavoro informazioni le consultazioni dei lavoratori
Parità tra uomini e donne per quanto riguarda le loro opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro
Sebbene queste nuvole nuove disposizioni rappresentino una svolta fondamentale per undici Stati membri
Il Comitato ritiene tuttavia tipici in mente accettabile che in una unione al dodici i cittadini europei di un singolo stato membro non possano beneficiarne
La carta soci Ale e l'accordo sul protocollo sociale dovrebbero essere applicati a tutti cittadini dell'Unione globalmente considerate
Nel frattempo le seguenti proposte tipi rettili fa riguardanti argomenti che costituiscono l'anima stessa nella carta comunitario
Non hanno trovato alcun seguito il lavoro atipico
L'organizzazione del tempo di lavoro il distacco declinati lavoratori i comitati d'impresa europei elaborò loro minorile i lavoratori a mobilità ridotta occorre inoltre ricordare che numerose proposte scaturite tal primo Programma d'Azione Sociale ecco che possono essere reintrodotto reintrodotte in virtù del protocollo sociale di Maastricht
Restano anch'esse bloccate in sede di Consiglio
Tra questi ricordiamo ad esempio il congedo parentale il congedo per motivi familiari
Voti modifica dell'onere della prova fra informazione e consultazione della boa laboratori e riduzione e riorganizzazione del tempo di lavoro
Da allora Moretti referendum organizzative la Coppa hanno posto in evidenza l'abisso che separa i responsabili politici europei ed i cittadini al servizio del Cavaliere si operano
è lecito immaginare che l'apporto di una rafforzata dimensioni sociali all'Unione Europea
E l'introduzione di una procedura decisionale chi efficaci e più trasparente in grado di far nascere un euro passo cicale potrebbero contribuire a colmare tale Fossa
Infine il signor Presidente la terza linea dazioni da seguire l'Europa e i cittadini
Il Comitato economico e sociale è del parere che la cittadinanza europea non può essere semplicemente la somma di dodici cittadinanze nazionali
Ma mano che la comunità europea si avvia verso una forma di unione più stretta
E necessario che le politiche nei settori comuni l'intervento affondino saldamente le loro radici nel consenso popolare e nella legittimazione democratica
A livello dell'unione europea
Signor presidente
Come sottolinea l'attualizzazione del mio discorso tali valori democratici comuni hanno ispirato l'idea contemporanea dell'Europa ed il concetto di una democrazia transnazionale
Che superando il Contini di un angusto nazionalismo possa dare libera espressione alla diversità ed approfondire una vera e pacifica comprensione fra i popoli
Un'unione europea dinamica
Efficace democraticamente responsabile
Implica logicamente il concetto di cittadinanza comunitaria fondato su tutti questi valori sanciti e tutelati da un corpus giuridico di base
A livello comunitario che riconosca e tuteli appieno i diritti umani diritti sociali fondamentali e le libertà essenziali
A tal fine il comitato ha richiamato che un'iniziativa che concerna l'intera Unione Europa ottobre intonarti
Scala convenzione europea Terna salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali
E che la dichiarazione dei diritti e delle libertà fondamentali del Parlamento europeo
Europeo venga incorporata nel trattato
Secondo la necessità specifica di una disposizione del trattato che vieti Tisch immigrazioni motivate da sesso colore razza opinioni o convinzioni religiose diverse
Terzi
La necessità partendo dall'applicazione pratica delle quattro libertà di affermare in uguali diritti e uguali doveri e a tutti i cittadini dell'Unione
Parto l'esigenza di una reale responsabilità democratica a livello europeo
Garantita dal riconoscimento di adeguati poteri legislativi al Parlamento europeo
Assicurando al contempo la trasparenza dei processi decisionali del Consiglio
E l'indipendenza per la piena valutazione del diritto comunitario da parte della corte di giustizia nonché dalla difesa evitando così di sviluppo di un'amministrazione europeo e a doppia aperta Quinto
La necessità di eleggere il Parlamento europeo appiccando in sistema elettorale uniforme
Sette
L'esigenza che il Comitato economico e sociale e il nuovo comitato Tevere incisioni svolgano e sviluppino le loro funzioni autonomamente e in modo convergente
Valorizzando la democrazia partecipativa e le rispettive rappresentatività
Nell'interesse dell'Unione Europea
Settimo
La necessità di consentire sulla base del trattato un'applicazione chiara uniforme della carta sociale
Per il protocollo ed è d'accordo sulla politica sociale a tutti i cittadini interessati dell'Unione Europea globalmente considerata ottavo
La necessità di un al Marocco impegno della comunità nella tutela dei diritti civili e sociali più ampi in settori quali l'ambiente la protezione dei dei consumatori la tutela dei cittadini di fronte a comportamenti abusivi di pubbliche amministrazioni il patrimonio culturale la protezione dei dati e per quanto concerne i gruppi più deboli o svantaggiati i disabili il ruolo delle categorie socio preferisco professionali e la difesa della famiglia
Deve inoltre essere garantita la libertà di coscienza
No no la necessità di un bilancio tendente a una comunità che sia adeguato all'Unione Europea
E Cimo l'esigenza di definire politiche europee
Per l'occupazione e la formazione professionale anche attraverso il costante rafforzamento del dialogo sociale e la partecipazione di altri gruppi di interesse
L'opportunità di Gullit utilizzare l'anno dell'ansia
E la proposta di convocare ogni due anni una convenzione europea dei giovani europei la città finanza e il Sempione di appartenenza ad una comunità in cui tutti membri contribuiscono a realizzare i desideri della società
Lui si sottomettono senza perdere la libertà individuale in quanto ciascuno obbedisce all'ordine alla cui definizione ha egli stesso ha contribuito una società democratico può essere costruita liberamente giorno attorno a valori positivi condivisi dai cittadini che hanno pari dignità
La cittadinanza europea non è quindi soltanto la somma delle dodici cittadinanze nazionali ma rappresenta un valore aggiunto
Per evitare fissione e ad esse si addizionale
Occorre estendere ulteriormente tale nozione di cittadinanza e di valore aggiunto ed approfondire i contratti contatti tra cittadini di e istituzioni comunitarie in merito a tale problema fondamentale
Uno strumento disponibile a tale scopo e il forno europeo dei rappresentanti socio Prem socio preferisca professionali
Vale a dire il comitato economico e sociale
O lo nove ore il signor Presidente di comunicare le in testa occasione
Che il Comitato economico e sociale organizza RAI infatti un importante convegno sull'Europa dei cittadini
Il ventisette e ventotto sette settembre attuale sarete impiego ben tenuti signor Presidente lamentarsi
Adesso
Diamo la parola
Al rappresentante
Di un popolo particolarmente martoriato
Per il quale tra l'altro in questi giorni ci sono a Roma trattative ricercare soluzioni
Al GP di concrete sulla via della pace
E quindi ed è particolare con particolare interessa ed attenzione calore chiediamo la parola a share sa niente segretario generale del sindacato palestinese dei territori occupati
Ossario dopo mo'film dietro ossequio per la
Però Fico al telefono
Assorbe salderà
Giù giù diventa comma
L'uomo l'atomica
Al ventidue anni
Al sarà fatto in funzione
Dannata Fadda Lamù punto nel fondo
Del svela un ho mal posti filologico nostri Mila no dalla al getta la palla suoi Lanza volti
Signor presidente
Compagno Pietro Larizza segretario generale
Compagni company amici
Sono lieto di essere tra di voi
Ed esprimo la mia gratitudine
Per avermi offerto l'occasione di parlare al vostro congresso
A nome dei lavoratori dei territori palestinesi occupati
Siamo grati anche per la particolare attenzione dedicata alla causa della pace in Medioriente
Dal segretario generale nella sua relazione introduttiva
Sono d'accordo con il compagno Larizza
E quando dice che il lavoro di per sé è un valore di pace
E che lavorando insieme si impara a convivere e a rispettarsi
Questo concetto
A in sé forza straordinaria
Sì per lavoro si intende l'opera positiva di crescita di sviluppo e di benessere di uomini e donne liberi
Ma quando una nazione subisce il peso di lunghi anni di occupazione
Quando la sua o economia viene distrutta con la forza
E quando il suo popolo viene sfruttato come forza lavoro a basso costo e quando viene calpestata la dignità e le identità di questo popolo
Quel durante Concetto prima espresso perde ogni significato
I lavoratori palestinesi nei territori occupati sono trecentottantacinque mila di cui centoventi mila lavorano con Israele
Che attualmente tutti disoccupati in conseguenza della politica di punizione collettiva del governo israeliano
Questi lavoratori per venticinque anni hanno pagato regolarmente i contributi per l'assicurazione sanitaria la pensione e più le tasse sul reddito
L'intero popolo palestinesi in Cisgiordania e Gaza ha pagato in questi anni di occupazione tasse per ventisette miliardi di dollari
Senza che i vari governi israeliani abbiano speso un solo dollaro per i servizi nei territori occupati
E con il sindacato dei lavoratori israeliani rimangono intatti i problemi
Lo scenario internazionale con le sue grandi novità
Impone e offre una grande opportunità di pace in Medioriente
Dobbiamo partire però dall'edera che la pace non è non poster è la continuazione della guerra
E quindi e dovere per ognuno offrire il massimo degli sponsor di disponibilità e responsabilità
Il sindacato palestinesi che da sempre ha sostenuto le trattative di pace
Ho e deve in questa fase di svolgere un ruolo fondamentale nei territori occupati proseguendo la sua lotta e difesa
Dei diritti dei lavoratori
E favorendo lo sviluppo della democrazia
Anche contro ogni forma bistrot Nismo e fondamentalismo nei due campi
Il sindacato palestinesi non teme questa responsabilità
Ma anni di occupazione
Con il suo fardello di tragedie umane collettive richiedono una corresponsabilizzazione da parte di tutte quelle forse a livello internazionale
Che si dichiarano sensibile e che auspicano una giusta pace in Medioriente
Abbiamo bisogno di formare quadri sindacali per sostenere la battaglia per i diritti e per i diritti per la democrazia
Formazione professionale per vincere la battaglia dello sviluppo ricostruire l'economia distrutta
Vigilanza da parte delle organizzazioni sindacali sulla tutela dei diritti violati
Noi chiediamo ai compagni di CGIL CISL UIL
Da questa tribuna
Di sollecitare un maggiore ed adeguato impegno della CISL Internazionale
Che poco ha fatto nel passato
Per aiutare a porre fine a questa violazione a queste violazioni
Così facendo anche i lavoratori e dei loro organizzazione possono avere una parola un ruolo nel nuovo scenario internazionale e solo così il lavoro diventa come dice il compagno Larizza un valore di pace e non una umiliazione quotidiana per la sopravvivenza
Vogliamo essere in grado di mettere da parte i rancori
Vogliamo guardare avanti
Ma vogliamo essere anche credibili
Noi crediamo che non esistono alternative al dialogo la violenza e la guerra hanno soltanto aggravato i problemi
Dobbiamo porre fine alle tragedie collettive e personali causate dalla guerra
Al sindacato dei lavoratori israeliani
Chiediamo una posizione chiara sulla occupazione ed al popolo a favore della libertà e dei diritti sindacali dei lavoratori palestinesi in accordo con le convenzioni internazionali
Da parte nostra abbiamo avviato i contatti con i componenti del sindacato israeliano che riconoscono Quintieri
Una presa di posizione chiara
Sicuramente può aprire la strada verso nuovi Doronzo unti nelle nostre relazioni bilaterali permettetemi anche di attirare la vostra attenzione
Alle gravi conseguenze
Dell'embargo imposto all'Iraq che dalla Libia
Le vittime di questo un pub un parco sono i lavoratori e la gente innocente
I lavoratori palestinesi
E malgrado la difficile situazione
Non rinunceranno al loro ruolo di avanguardia nel mondo arabo nella difesa dei diritti dei lavoratori soprattutto nei Paesi del Golfo dove proibita ogni forma di organizzazione sindacale
Noi apprezziamo molto lo sforzo dei movimenti sindacali italiane nella difesa dei diritti dei lavoratori stranieri ma siamo anche preoccupati dalla crescita del fenomeno fenomeni di razzismo contro questi lavoratori
In questo ambito a noi e ben chiaro la responsabilità dei nostri vicini le sconfitte che hanno accumulato a livello politico economico culturale stanno alla base della tragedia della immigrazione
E chiediamo che il sindacato crediamo che il sindacato possa avanzare la richiesta
Di destinare una parte cospicua dell'aiuto allo sviluppo a favore dei progetti di ritorno degli emigrati per lo svolgo vero e non per sostenere queste origini
Noi suoniamo e non senza elementi che questo mille novecentonovantatré rappresenta l'anno del riconoscimento internazionale dei diritti del popolo palestinese
A partire dal diritto fondamentale a vivere liberi in uno Stato libero e democratico nel rispetto e nella convivenza con tutti i popoli
Alla Confederazione Internazionale dei Sindacati arabi presente qui
Di cui facciamo parte
E che ringraziamo per il sostegno morale e politico che ci hanno dato in questi anni alloro dico le ore buie stanno qui dentro malgrado il contrario che si vede
La Palestina sta risorgendo e del nostro popolo sarà di nuovo riunito antisì e impegni piccola e simbolica patria sotto la guida dell'olio unico nostro legittimo rappresentante
Aspettiamo con fiducia l'ora del ritorno tra di voi
Per prendere la battaglia a favore dello Stato di diritto per la dignità del lavoro e per la democrazia
Per questo e lui era un modello nuovo degno della nostra storia e civiltà
Va bene alla fine Cordon a luglio
Qualcuno ha ma fa abbiamo dovuto proprio al popolo sa o fa nostra Spinosa nel vano melanzana pensavo foste Emilio man agibile no guidava Banca Nuova ove però applico
La maniglia periodo moto ma non comprano già
Grosse Company noi siamo sicuri
Noi siamo il suo puri che la UIL ci aiuterà a trasformare questo sogno realtà
Auguri auguro al vostro congresso pieno successo e di voi conserveremo un ottimo ricordo grazie
Grazie e adesso la parola passa al segretario confederale Silvano Veronese
Credo che abbia fatto bene il compagno Larizza
A dare un'impostazione fortemente politica la relazione congressuale
Che non significa affatto offuscare i grandi temi dell'emergenza sindacale peraltro trattati nelle tesi che sono parte integrante del nostro dibattito d'altronde nessuno qualche mese fa
Quando abbiamo iniziato a costruire questo congresso avrebbe immaginato il terremoto lo sconquasso politico che ha investito lo Stato l'economia la società che sta sprigionando il sistema dei partiti
A questo fenomeno ha ragione il compagno Danny il sindacato non può assistere indifferente ne guardare adesso come ad un sito unico momento di crisi dal sistema tangentopoli
Ha messo a nudo la profondità Della crisi ideale e morale di ruolo di certa classe dirigente di certa classe politica e della grande imprenditoria
Quel ceto che fino all'altro giorno aveva l'arroganza e l'impudenza di volersi insegnare a noi del sindacato il confine tra il bene e il male tra il giusto e l'ingiusto
La stessa crisi economica evidenzia oltre alle responsabilità
E gli errori politici innegabili di anni di non governo dell'economia anche i limiti di un'industria lirismo culturalmente arretrato impreparato a reggere la grande sfida
Della globalizzazione dei mercati
Piuttosto incline a nutrirsi dei frutti di quella nefanda commistione che si era instaurata tra affari e politica anziché ricercare per davvero lo sviluppo di una logica corretta
Del libero mercato
Sarebbe troppo semplicistico
E per certi ceti persino assolutorio ridurre la sostanza della crisi italiana
Al mancato ricambio del ceto politico all'anno alternanza nella guida al governo del paese in pratica ad un problema di ingegneria istituzionale ed elettorale certo c'è anche questo
Ma cari compagni care compagne invalida al nostro Paese si chiamano innanzi tutto a posto c'è ottimismo in politica e anche in economia
Si chiamano degenerazione della politica scaduta mestiere tornaconto personale o di gruppo ad affarismo e a mera gestione senza scrupoli dal potere
Le responsabilità sono molteplici e non tutte sono riconducibili al sistema dei partiti
Infatti l'acquisizione del consenso si è sviluppata in tutti questi anni con la diffusione di assistenzialismo clientelari di ogni genere e di privilegi spesso ingiustificati
Con lo sperpero di denaro pubblico e con la finanza allegra quante finanziarie si sono fatti all'insegna del famoso a fra e che serve il tutto garantito e condito da compromessi iniqui da citando i più forti e negando ai più deboli nessuno allora fra lor signori denunciava l'offuscamento delle regole del libero mercato
E da un altra sponda pochi dicevano che l'assistenzialismo quello che gli Enti alare diffuso era parente molto ma molto lontano di un moderno sistema di sicurezza sociale
Sarebbe ingiusto allora e saremmo in sinceri anche tra di noi se volessimo addossare alle solite classi dominanti la responsabilità dei guasti enormi accumulatisi a causa di ciò la destra o i moderati i reazionari conservatori chiamateli come volete hanno fatto magari male ma hanno fatto la loro parte
Ma la sinistra dove era e se c'era a niente da rimproverarsi
Per molto tempo perché non dirlo una certa egemonia culturale e non solo culturale a sinistra
Ci ha imposto la demonizzazione della logica di mercato
Facendolo passare per profitto dal capitalista per sfruttamento dei lavoratori per compressione delle elementari esigenze di socialità e dei bisogni dei più deboli nel contempo e su questa falsa logica
Si è lasciato correre per incultura o per convenienza o per opportunismo anche da sinistra
Una insopportabile invadenza dai dallo stato meglio dire dei partiti nella gestione dell'economia il garantismo diffuso aziende a partecipazione statale
Quasi sempre senza l'obbligo di rispondere agli obblighi di bilancio Bilancio come le imprese
Del vecchio impiego impero sovietico facendo venir meno un moderno sistema imprenditoriale Pubblico e privato non ha importanza che facesse i conti con il rischio di intrapresa
Scassare andò servizi ed amministrazioni pubbliche oggi fra i più costosi in rapporto alla qualità del prodotto
Ha ragione perciò Pietro nella sua relazione quando afferma che una sinistra che vuole candidarsi a sostituire uno schieramento opposto alla guida del governo
O fa propria una moderna concezione di governo dell'economia
E accetta la corretta logica di mercato oppure è destinata al fallimento come il suo progetto come miseramente sono fallite le società ai regimi a est dell'Europa
Quando la Rizzo e dice
Che c'è un tasso massimo di sinistra che può tollerare una soggettiva una società ed economia di mercato dice una cosa sacrosanta riferita all'esperienza italiana
Dove a sinistra si sono mosse si muovono e prosperano ancora forze e culture antagoniste nega attrici del mercato
Oggettivamente per scelta loro incompatibili con il governo di una società industriale avanzata nel contesto occidentale
Se non vogliamo allora regalare al Paese dopo le possibili e auspicabili future leggi elettorali cinquant'anni di governo conservatore ed eventualmente anche con venature bonapartisti che vista l'aria che tira occorre una sinistra liberale e riformatrice che abbia il senso dello Stato
Una profonda cultura dalle istituzioni e senso di responsabilità l'attenzione necessaria per i problemi dell'efficienza e della competitività del sistema
Io dopo è scontato
Che una tale sinistra altrimenti non lo sarebbe alla base nel cuore del proprio progetto di governo e di gestione della trasformazione del del paese pone la salvaguardia delle esigenze sociali primari l'interesse collettivo contro gli egoismi
L'equità fiscale sociale la difesa dei diritti civili e della dignità della persona la tutela dei ceti sociali più emarginati
E più deboli insomma McCain meriti e i bisogni della gente comune cioè della nostra gente dal popolo della sinistra al motto dei conservatori
Meno Stato e più mercato questa sinistra moderna risponde con più mercato possibile lo stato necessario più società
Ed è in questo contesto allora che balza in tutta la sua evidenza il ruolo fondamentale ed autonomo del sindacato dei lavoratori un sindacato generale
Un sindacato unitario non corporativo nei subalterno perché anche in presenza di un governo cosiddetto progressista
Esso sindacato unitario e generale deve continuare a svolgere un ruolo di difesa di interessi generali ma di parte di un governo per la sua natura di una società pluralista non potrò mai svolti
Un sindacato però che non ostacola lo sviluppo dell'economia anzi e continua a fare il suo mestiere un sindacato partecipativo che non si limita a fare i contratti che chiede di essere parte attiva nel governo dell'economia
Attraverso la politica di concertazione un sindacato che ridimensiona la presenza dello Stato nella società
E che vuole essere compartecipe nell'azione di Indirizzo e di orientamento delle grandi scelte sociale e di progresso della società
Il senso dell'accordo del trentuno luglio
E lo sviluppo e ci auguriamo di riprendere quanto prima con il nuovo governo è questo questo è il carattere distintivo che ci fa essere Uyl nella società Italia le riforme istituzionali non sono solo i modelli elettorali
E la governabilità del Paese sono per noi anche l'allargamento degli spazi di partecipazione e di democrazia che vanno tenuti rivendicando le dei grandi soggetti sociali fra i quali il sindacato
Una compiuta democrazia economica e democrazia industriale ma anche ecco la proposta nuova anche qualcosa in più dice la UIL con questo congresso
Infatti la riforma elettorale che scaturirà da questo marasma la modifica del sistema dei partiti e dei meccanismi di democrazia la sfiducia e la delusione della gente
Verso un certo ceto politico rappresentato nei partiti degli apparati
Mettono al centro con la riforma elettorale nel rapporto con l'elettorato la persona la persona e la rappresentanza diretta dell'interesse perché allora noi ci chiediamo
Nel nuovo sistema elettorale uno contro uno dentro o fuori un rassemblement non può essere espressione della società civile e non solo degli apparati produttivo partitici questa candidatura
è il mondo del lavoro organizzato in questo quadro non è forse un pezzo significativo di queste società civile
Perché è una candidatura antiproibizionista penso a Marco Taradash e ho una candidatura ecologista dovrebbe avere meno più valore di una candidatura laburista
Qua non è in gioco caro Sergio D'Antoni l'autonomia del sindacato qui si gioca l'autonomia della società civile nei confronti degli apparati ridisegnare allora lo Stato ridare alla politica la sua funzione nobile più alta ricco conciliando la cui una società civile offese delusa dagli scandali dall'imbroglio dal malcostume imporre il primato del lavoro dei meriti e della solidarietà
Contro la logica della rendita dell'egoismo dell'arrivismo non lasciare i Nacci dire la democrazia anche dentro il sindacato questo è il compito dei democratici questo è il compito del sindacalismo confederale
Ma non sarebbe completo se non si ricomincia a sé completamente a rendere vicina e praticabile l'unità del sindacalismo confederale nel solco dell'esperienza del sindacalismo europeo democratico occidentale
L'unità però compagne e compagni non è un mito operaio e nemmeno un diritto dei lavoratori come dice il mio amico Epifani
è un grande progetto politico per una prossima prospettiva di progresso e di rinnovamento profondo del paese
Valgono allora non l'obiettivo in sé valgono allora i contenuti di questo progetto unitario quale modello di sindacato per quale democrazia quale democrazia sindacale quale piattaforma strategica
Noi pensiamo con questo congresso con la relazione di Piero di aver dato un contributo di merito preciso
E di porre come esempio concreto la positiva convivenza dentro la UIL in una unità di intenti e di sintesi
Culture esperienze e tradizioni politiche tra loro diverse e fuori della UIL anche tra loro conflittuali
Il sindacato allora e concludo compagne e compagni
Caro Giuliano Amato non fa oggi un peccato di superbia
Saldi avere forti problemi di rappresentatività e di credibilità ma sta lavorando intende recuperare intende rinnovarsi si sta rinnovando
Per questo l'unità è un progetto politico contro la frammentazione
Contro il corporativismo la divisione del Paese un contributo alla rinascita morale civile ed economica dell'Italia è un compito duro cari compagni e care compagne duro e difficile quello che ci attende
Masse crediamo fortemente i noi stessi allora prendendo a prestito sì abbiamo fiducia in noi stessi prendendo a prestito le belle parole di Joan Baez
Di chiamo il richiamo forte un'isola Markham noi insieme ce la faremo
Nel ringraziare Silvano
In una continuità di rapporto
Tra l'altro il l'associazione magistrati
In un comune impegno contro la criminalità
Perché si affermi sempre di più nel nostro Paese la cultura della legalità e per il continuo impegno sempre dimostrato in questo rapporto stretto tra l'organizzazione sindacale
E l'associazione ma magistrati e con grande piacere che diamo la parola al suo presidente il dottor Mario circa
Il rapporto fra Associazione Nazionale Magistrati e confederazioni sindacali
E organizzazioni sindacale dei lavoratori della polizia
Si è tradotta e si è espressa in una presa di posizione comune sui problemi della criminalità organizzata
Che è stata a suo tempo presentata al governo e su cui abbiamo assunto un impegno comune
Un impegno che nasce dalla concezione secondo cui il rinnovamento e la svolta di cui hanno bisogno di cui ha bisogno nostro paese
Nasce dall'impegno personale di donne e uomini
Liberi ed uguali
Che assumono diretta responsabilità
Senza deleghe in bianco
E senza gerarchia impropria
E assumono di queste responsabilità
Anche i costi anche le conseguenze che possono apparire in una visione corporativa
Meno soddisfacente
L'impegno a garantire la copertura degli uffici
Ove maggiore in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata che significa per la magistratura una concezione diversa del concetto di inamovibilità
L'impegno
A recidere
I legami che in ogni settore sono esistiti fra controllori e controllati
E che hanno fatto fallire il sistema o per lo meno il sistema dei controlli amministrativi e dando così potentemente contribuito a facilitare i fenomeni di Tangentopoli
è una richiesta che ci scandalizza non avere visto ancora colta dal Parlamento
Nel momento in cui l'associazione magistrati da anni e che rappresenta il novanta per cento dei magistrati ha chiesto la fine di e gli incarichi extragiudiziali
Nel momento in cui a questa richiesta si sono associate le associazioni dei magistrati amministrativi e contabili
è scandaloso
Che ancora si parli di emanare un regolamento che consente il collegamento fra giustizia amministrativa
E organi amministrativi che devono essere controllati attraversi sistema degli incarichi extragiudiziali
Queste richieste
Che abbiamo avanzati insieme
Hanno anche un preciso contenuto di riforme
Abbiamo chiesto insieme e chiediamo
Che venga affermato nel nostro sistema il principio generale secondo cui non esiste la presunzione di innocenza dei patrimoni
Esiste la presunzione di innocenza delle persone ma non dei patrimoni
Quando vi sono elementi di sospetto deve essere chiesta la giustificazione la spiegazione dei patrimoni per eventualmente confisca abili nell'interesse della collettività
Ove il titolare di esse non sappiano giustificarne la provenienza
Il sistema economico libero
Come mi pare ormai da tutti accettato ove la ricchezza si traduce in potenza
Ed in prestigio non può essere indifferente di fronte alle origini delle ricchezze
Crediamo
Che queste affermazioni
Abbia anche un grande valore morale
Non deve accade
Che il carcere sia un infortunio temporaneo sulla strada della ricchezza
Che dopo temporanei e in fondo Prairie giustamente brevi soggiorni nel carcere chi vi è stato debba fare i conti e concludere che tutto sommato e più ricco più potente
Ha più prestigiose che quello che avrebbe fosse ha comportato in conformità dalla
Ecco su questi idee
Non solo brevemente accennato
Noi ci apprestiamo anche a parte a commemorare insieme
I caduti delle stragi
I lavoratori della polizia
I magistrati
Che sono caduti per mano criminale
No perché noi vediamo in questi caduti una sorta di scudo
Una sorta di mezzo per esaltare le nostre categorie o le categorie cui essendo appartenuto ma perché noi vediamo i nessi un impegno un metro su cui misurare i nostri comportamenti
Un metro è un principe è un criterio su cui regolare le nostre azioni e le nostre proposte
Perché la società in cui ci apprestiamo a vivere
Sia conforme alle idee alle aspirazioni che li hanno spinti all'accettazione cosciente del sacrificio vi ringrazio
Ringraziamo dottor Mario Cicala
E nella prestarmi a dare la parola al compagno
Bruno Trentin segretario generale della CGIL
Ricordo che a conclusione del suo intervento sono ancora iscritti a parlare e per i quali chiediamo pari attenzione i compagni Pagani Galbusera e tirando la parola al compagno Bruno Alfredo
Care compagne
Cari compagni
Permettetemi prima di tutto di rivolgere
Alla segreteria
Uscente della Wind alla presidenza di questo congresso a tutti voi
Un ringraziamento davvero affettuoso per l'invito che ci avete rivolto
Il che consente di fare anche di questo congresso
Secondo una tradizione ormai consolidata nei rapporti fra le nostre organizzazioni un'occasione di dialogo sempre fecondo perché ispirato alla franchezza alla stima reciproca
Alla volontà di condurre una ricerca comune
Sulla strada dell'unità
Lasciando da parte le diplomazie di organizzazione
Siamo oggi di fronte come ricordava la relazione di Piero Larizza
Ad una situazione ancora ricca di incognite
Dopo il voto del ventinove aprile la Camera dei deputati che ha scosso così fortemente la coscienza civile del Paese
E non sono quindi da escludersi
Altri tentativi
Dissotterrare il Paese il Parlamento
Ai risultati vincolanti del referendum del diciotto aprile
Come non sono esclusi altri tentativi di insidiare la svolta politica
Che può prendere le mosse da quell'avvenimento
Il primo banco di prova
Lo troveremo nel voto che il Senato deciderà su un decreto legge per il mercato del lavoro
Che contiene tante delle proposte delle attese
Il movimento sindacale unitariamente ha sostenuto nel corso di tutti questi mesi
Io sono convinto che la reazione unitaria delle tre confederazioni abbia pesato positivamente sulla situazione politica del Paese
Il fatto che lo stesso presidente della Repubblica
Aveva rivolto un appello pressante al Presidente del Consiglio e attraverso di esso al Paese e al Parlamento affinché la nuova legge elettorale
E la modifica radicale dell'istituto dell'immunità parlamentare
Diventino gli obiettivi preliminari e pregiudiziali nel nuovo governo
Sono una dimostrazione
Che le tre confederazioni dei lavoratori hanno saputo assumersi le loro responsabilità in un momento difficile come quello che attraversiamo
Ora
Si tratta di concorrere
Anche con un confronto trasparente una forte capacità di proposta
Alla definizione di una politica economica e sociale capace di fare fronte alla crisi che permane
Di concentrare tutti gli sforzi del governo della collettività sull'obiettivo dell'occupazione
E per definire una politica industriale di respiro europeo
Che sia finalmente ancorata assedi grammi di formazione di ricerche
Di innovazione tecnologica ora si tratta di concorre alla definizione di una politica finanziaria capace di correggere sostanzialmente l'unilateralità delle manovre economiche del mille novecentonovantadue
Particolarmente nel campo fiscale e nel campo dello stato sociale penso alla Controriforma nel settore della sanità
Si tratta in definitiva di ridare competitività
Efficienza innovazione ad un sistema industriale spesso sottratta alla competizione internazionale dalla pratica delle tangenti
Dai rapporti sempre più oscuri fra affari e politica
Che si sono rivelate altro che governabilità la palle al piede dell'economia italiana
Si tratta di assumere come obiettivo centrale come ricordava Piero Larizza
Un obiettivo centrale della politica economica
Ed è la politica sociale di questo Paese
La difesa e la valorizzazione del patrimonio umano di quel patrimonio di lavoro di professionalità managerialità che costituisce oggi la più grande ricchezza delle nazioni
Non solo dell'Italia che dobbiamo noi contribuire per primi ad arricchire come condizione per il progresso di tutto il Paese
Nella stessa
Discussione che avremmo sulle polipi privatizzazioni nei confronti del quale non abbiamo nessun pregiudizio ideologico intendiamo difendere proprio questo patrimonio umano che non può esso sì
Essere disperso ho svenduto a danno della società nel suo insieme
In questo contesto assume un'importanza cruciale
Il confronto con il Governo la Confindustria e le altre associazioni imprenditoriali
Su un'autentica politica dei redditi armata per la prima volta se verranno mantenuti gli impegni
Dà la possibilità di ricorrere allo strumento fiscale e parafiscali e capace di contenere il debito pubblico
Di difendere i salari reali almeno come avviene negli altri paesi europei e stiamo invece perdendo seriamente dei colpi
Per definire infine nuove regole di relazioni sindacali contrattuali
Questo voglio sottolinearlo con forza dalla vostra tribù un queste nuove regole di relazioni sindacali contrattuale non possono essere scambiate con una partecipazione agli utili quando gli affari vanno bene
Con una fumosa dipendenza della vita del lavoro quotidiano della gente dalle fortune dell'impresa o dagli errori dell'imprenditore sarà quindi qui per noi per il momento sindacale italiana la prova più ardua
Perché la contrazione non può essere mai identificata con una generosa elargizione dell'imprenditore ma vuol dire diritto alla contrattazione prima di tutto dei lavoratori che ne sono i destinatari vuol dire diritto alla rappresentanza dei sindacati conduco la cooperazione collettive
Vuol dire diritto dei lavoratori in primo luogo degli iscritti alla partecipazione alle decisioni del sindacato
Da questo punto di vista voi sapete bene e l'accordo del trentuno luglio ha messo a durissima prova il nostro senso di responsabilità
è un accordo come ho detto in altre circostanze che io rifarei
Nella situazione data che si è presentata afferma
Il fronte
Di fronte
Con altrettanta franchezza nel metodo e nei suoi contenuti non è ripetibile
La nostra unità
Essendo ancora troppo debole
Ha finito per cedere di fronte a chi
Volevo ottenere l'accordo del trentuno luglio concessioni davvero superflue rispetto all'obiettivo del salvataggio della lire e della lotta all'inflazione penso al blocco della contrattazione decentrata
E non tutti hanno dimostrato lo stesso senso di responsabilità dei tre sindacati nel partecipare a questo sforzo straordinario per salvare il Paese dal baratro
E poi
Questa è l'indicazione più prezioso è più difficile che abbiamo tratto di quell'esperienza
Senza consultazione degli interessati
Nessun intesa può diventare alla lunga duratura e rispettata da ambo le parti
è vero
Su questo sia petto nella CGIL un dibattito astro e difficile
Anche pericoloso nel momento in cui profilo delle possibili rotture
Ma io continuo a considerarlo questo dibattito compagne e compagni con una risorse che consente a un'organizzazione io mi auguro a tutto il movimento sindacale di conservare un filo diretto con i tormenti disse in stile contraddizione la società civile che sono ancora tanti e vitali
Così come il Consiglio in ogni caso un dibatto di questa natura come un antidoto
Almeno per la mia organizzazione contro il pericolo sempre presente dell'immobilismo e della burocrazia
E poi questa è una questione centrale sulla quale siamo chiamati a confrontarsi per costruire unità
Quello di definire fra Dinoi regole trasparenze che assicura una rappresentanza accertata le tre organizzazioni sindacali generale dei lavoratori
Per ridefinire regole che garantiscono la partecipazione alle decisioni del sindacato prima di tutto da parte degli iscritti
Ma anche da parte della maggioranza dei lavoratori che non è attualmente organizzato nelle tre grandi confederazioni sindacali
Io non credo
A differenza di qualcuno che il conflitto sociale abbia perso la sua funzione essenziale per ogni democrazia
Né penso che la classe lavoratrice abbia perso la sua potenzialità di progresso
La pot lappone sulle possibilità di portare la trasformazione di questa società tutta la ricchezza della sua esperienza e delle sue molte culture
Ma non c'è dubbio
Che quando c'era presentandosi quando c'è partecipazione alle decisioni
Quando i lavoratori sono davvero protagonisti e non oggetto di un negoziato allora la democrazia la democrazia piena può sostituire il conflitto e renderlo superfluo
Sì santi sono le forze in campo
Si sa qual è la potenzialità di un grande movimento unitario non occorre l'esibizione dei muscoli per fare pesare questo grande fatto democratico anche sul tavolo del negoziato
Mentre la concertazione
Quando avviene senza rappresentanza e senza democrazia
Rischia di esaurirsi in un puro esercizio di retorica fra gruppi dirigenti
La proposta della CGIL
La legge di iniziativa popolare che ne abbiamo
Deciso di proporre all'attenzione prima di tutto dei lavoratori
Con un contributo rilevante nei contenuti di questa proposta recato dalla UIL come ricordava aprire la Rizzo nella sua relazione
L'accordo che abbiamo raggiunto insieme che dobbiamo difendere e realizzare sulle rappresentanze sindacali unitarie sono già uno sforzo a più voci che deve portare sulla scena italiana e come protagonista del cambiamento un grande sindacato riformato e unitario
Un grande sindacato riformatore unitario che non solo la somma delle vecchie sigle sindacali
Se vogliamo stare anche noi non in mezzo non in coda Malatesta del cambiamento che sta coinvolgendo istituzioni partiti associazioni volontarie
Sindacato
Capace di produrre così solidarietà
Nella democrazia e con la democrazia
Dimostrando proprio con le sue proposte di solidarietà sui diritti del lavoro che sono stati al centro della relazione del Rizzo la sua autonomia politica e culturale lanciando così un grande messa a tutti gli esclusi gli emarginati a tutti i più deboli quelli che il sindacalismo corporativo tende sempre ad escludere e quelli che il sindacato generale confederale non riesce ancora a rappresentare dando voce agli esclusi
Per la prima volta nella storia sociale di questo Paese
Così il nuovo sindacato della solidarietà
Potrà apportare un contributo senza alcun dubbio decisivo
Alla ricomposizione di una sinistra i cui confini non sono ancora noti e neanche forse i suoi limiti Piero non mettiamo limiti né alla Provvidenza né al progresso dei diritti del lavoro nella costruzione di questa società
E proprio con questo spirito che io faccio oggi e nove
Con un omaggio rituale
Voi lo potete ben capire in media oppure più fraterni Giorgio Benvenuto per la sua coraggiosa fatta
E poi decide
Se poi decideremo insieme di sostenere i candidati alle elezioni politiche o amministrative che accetteranno il nostro programmi nostro progetto questo lo stabiliremo attraverso i nostri congressi ma quello che conta e a vere questo progetto autonomo a vere questo programma comune saperlo difende sapere dimostrare cioè al Paese che vi sono ancora delle forze con i grandi sindacati confederali
Che sanno mantenere la loro parola nei confronti degli elettori dei loro lettori dei lavoratori che rappresentano che sa per ottenere all'impegna il fa perché dimostrano senza alzare la voce
La stessa fermezza nel difendere questi intese di fronte a tutte le controparti
Ma non voglio concludere
Questo intervento
Senza ribadire la mia fiducia in un confronto comune un grande dibattito che deve pesare attraversare il Paese
Chissà se intrecciarsi però con atti concreti come è stato l'accordo sulle rappresentanze sindacali unitarie come saranno io mi auguro la costruzione sul campo delle rappresentanze sindacali unitarie come siamo impegnati a fare
Voglio dire che
Sento il bisogno di rilanciare una grande idea che ci ha sempre trovato insieme nei momenti più difficili intrecciamo la discussione il dibatto in confronto a per con vere e proprie azioni esemplari
Di rottura con il passato in modo da rendere ogni giorno di più irreversibili cammino verso l'unità e di fare anche toccare con mano
Ai nostri iscritti ai lavoratori che l'Unità serve prima di tutto a loro e non a pochi gruppi dirigenti
Perché non riprendiamo
La pratica che quando l'abbiamo utilizzato è sempre stata creatrice di nuovi idee di nuovo unita dei seminari in cui liberamente ognuno di noi
Posso esprimere le proprie posizioni senza disciplina d'organizzazione parlando a titolo personale
Per istruire in questo modo le decisioni sovrane che poi prenderanno i singoli organismi dirigenti delle diverse confederazioni
Perché di fronte alla politica internazionale che ci vede uniti da molti anni non unifichiamo con coraggio i dipartimenti internazionali la nostra politica di cooperazione internazionale
Per costruire noi insieme la nuova Confederazione europea dei sindacati
E quindi qui in Italia il nuovo sindacato europeo capace di decidere anche nei suoi congressi di delegare il potere di deferire mandati alla Confederazione europea e ai suoi sindacati di settore
Perché non proviamo qui la forza
Per intervenire così
Unificando ne nostre risorse umane e materiali nella terribile crisi del Mediterraneo e del Medio Oriente
Nella terribile tragedia
Del Jugoslavia perché non diventiamo in questo modo la forse non le forze la forza che si batte insieme per l'autodeterminazione dei popoli e per il difese del diritto delle minoranze
Io ho l'impressione e lo dico pensando alla mia organizzazione non do lezioni a nessuno
Che nel nostro piccolo la nostra routine la nostra divisione del lavoro sia pure in un ottica comune
Riflette molto la debolezza del feto
Di fronte al mondo intero
Manifesta oggi in Europa
è una debolezza che diventa star vergogna di fronte alla tragedia bosniaca evidente in con
Perché non saltiamo nel fosso
E non unifichiamo i nostri Divisie concorrenti servizi di assistenza legale
Di assistenza finanziaria e fiscale patrona
Voi sapete come funziona non dovrei dirlo in un congresso sindacale perché faccio dei regali dalla controparte ma in questo caso all'asta
Voi sapete come funzionano i patronati funzionano
Con il metodo che dici banco gioca contro se stesso
Più pratiche farei indipendentemente dal loro esito indipendentemente dal pensionato dall'infortunato Carrick cede finalmente soddisfazione dei suoi diritti
Ogni pratica fatta male come punteggio per avere poi il finanziamento pur
E noi gestiamo questa macchina divisi in concorrenza fra di noi disperdendo risorse forze
Invece io unificare queste risorse questi sforzi
Di trasformare la gara delle pratiche in una gara per i servizi per dare servizi servizi pilota per sperimentare insieme ai lavoratori la possibilità di aprire nuove strade
All'assistenza e non soltanto all'assistenza burocratica
Immagino quello che potrebbero fare i tre patronati uniti
Nel campo dell'assistenza sanitaria nella riabilitazione dei lavoratori infortunati dei lavoratori handicappata nell'aiuto nella riabilitazione dei lavoratori immigrati
è un immenso patrimonio ottenuto rischiamo di discuterne
E di disperdere soprattutto a danno di quelli che noi vogliamo in tutto buona fede
Perché non ritorniamo agli anni grande che ci hanno visto crescere insieme
Nel tesseramento unitario
Della battaglia il nei luoghi di lavoro per dire ai lavoratori aderisce al sindacato che preferisci ma aderisce al sindacato confederale aderisce al sindacato unitario rifiuta la divisione rifiuta il sindacalismo corporativo
Perché non sperimentiamo anche nel campo della formazione sindacale la possibilità di fare vivere questo pluralismo culturale che c'è in tutte le nostre confederazione che la nostra ricchezza
Facendo comunicare non solo le circolare ma gli uomini e le persone
Tra di loro
Perché non affrontiamo con criteri e logiche comuni il problema che per ognuno di noi
Angoscioso
Quello della riqualificazione e del restringimento dei nostri apparati
Centrali e periferie
Per fare sempre di più e soprattutto in vista di unità il sindacato una struttura agire fatta con il contributo anche volontario di molti militanti ai lavoratori in produzione
Capaci di destinare gran parte delle sue risorse alla promozione dell'associazione e non soltanto al pagamento gli impiegati e i funzionari
è un enorme problema e diventerà ancora più enorme se non scherziamo e andremo veramente all'unità sindacale perché non l'affrontiamo insieme
Anche qui nella trasparenza con regole comuni
Gestendo insieme problemi delicati commi dista
Come la riqualificazione come il reinserimento di lavoratori io opero nel sindacato oggi e potrebbero domani rioccupare funzioni diverse della società civile
Ecco il senso di queste proposte è quello di costruire nel mentre discutiamo nel mentre ci confrontiamo nel mentre cerchiamo insieme di costruire un progetto comune
Di costruire un patrimonio comune di esperienza
No non parlo di una cultura unica che non vogliamo il pluralismo era e resta un valore ma parlo di un linguaggio comune
Di una fiducia reciproca anche quando c'è il dissenso
Parlo del fatto che dovremmo poter dire tutti
Alla fine di questa esperienza come diceva Fernando Santi quando lasciò la CGIL per un incarico politico io vorrei e si dice sì di me quello lì
Anche fatto delle cose sbagliate
A foto dire delle cose che io condivido le cose che non condivido
Però è uno dei nostri e uno di cui ci si può fidare
Io credo
Io credo che dobbiamo avere questo coraggio anche quello di bruciare alcune delle nostre navi alle spalle per procedere più rapidamente verso l'unità
Vive il congresso della UIL viva l'unica figlia
Prima
Di dare la parola
Al segretario
Confederale Vittorio Pagani devo fare una comunicazione di servizio
I capi delegazione delle categorie i segretari generali regionali alla fine dei lavori della mattinata sono convocati alla sala di come Bologna al primo piano
Del palazzo
Da quella parte
è presente in sala e lo ringraziamo per la sua partecipazione il vicepresidente della Camera onorevole Alfredo Biondi
Adesso la parola il compagno segretario confederale Vittorio pagano
Cari compagni
Stiamo vivendo un periodo difficile
Ma secondo me è straordinario
Pieno di problemi pieno di contraddizioni
Tutto è rimesso in discussione
Crollano i miti degli uomini forti crollano come birilli i punti di riferimento ai quali tutti eravamo abituati
I partiti dell'area laica e socialista verso i quali anche noi avevamo riposto la nostra fiducia
L'hanno tradita con la corruzione ed in qualche caso di collusione con la criminalità
Sono ormai giunti alla fine della loro esistenza
è triste tutto ciò ma temo che sia la verità una crisi politica istituzionale profonda siamo ancora immersi in un altrettanto profonda crisi economica con gravi conseguenze per i livelli occupazionali
Il Parlamento che resta uno dei presidi e devi restare uno dei presidi della nostra democrazia sembra impazzito
La politica dell'imboscata che si nasconde nel voto segreto ha messo in luce quanto deteriorata sia la lotta politica
Possibile che non ci si renda conto che oggi quel che conta per l'Italia per i cittadini di questo Paese
Ed in via prioritaria è l'assunzione di responsabilità da parte di tutti per superare la crisi
Ma quali sono queste responsabilità
La relazione Di Pietro ne traccia i lineamenti in modo chiaro senza reticenze una nuova legge elettorale subito sulla base del risultato del referendum e per il Senato
Vanno subito ripresi i negoziati con il governo e gli imprenditori sulle nuove regole per la contrattazione e la struttura del salario sulla Rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro
Vanno sostenute con convinzione le ragioni le nostre ragioni per costruire in Italia il sindacato unitario
Sono d'accordo con la relazione quando oppone un secco no al sindacato unico ed ecco le le nostre ragioni
Un sindacato unitario che sceglie pratica la strategia della concertazione
Della politica dei redditi un sindacato che lotta per la tutela degli interessi dei lavoratori e dei pensionati consapevole che questa tutela meglio si realizza rilanciando lo sviluppo
Che pone al centro dei propri obiettivi diritti del lavoro e della sicurezza sociale in una parola che dice tutto il sindacato della solidarietà
Capaci quindi di lotta di lottare ma anche di firmare accordi possibilmente senza per pentirsene
Quanto danno all'immagine del sindacato quali conseguenze negative ha portato il ritardo nel pretendere subito di completare l'accordo del trentuno luglio per lo strappo operato dalla CDL
Quando il giorno dopo la firma il suo segretario generale ha dichiarato di essersi pentito di aver firmato l'accordo
Lo dicono solo per mettere in luce un errore con un grande rispetto
Per Bruno trentenne per la CDL ma secondo me è stato un grosso errore che ci ha impedito di porre al centro della nostra in iniziativa immediatamente dopo la richiesta di onorare la cambiale che avevano firmato gli imprenditori
Ed il governo
L'accordo del trentuno luglio quindi io sono convinto non ha dispiegato ancora tutti i suoi affetti è comunque un impegno che il sindacato rivendica sia onorato dal Governo e dagli imprenditori che ha consentito e consente la continuità di un confronto
Che ha portato a casa anche qualche risultati questa è una difficoltà seria
Come altrettanto seria e la facilità lo dobbiamo dire è un'autocritica comune probabilmente di arrivare a scrivere documenti unitari per poi tranquillamente smentirli e rimetterli continuamente in discussione
Certo i problemi interni della CGIL li conosciamo tutti realizza più facilmente la sua unità nella lotta e nell'opposizione
Io voglio richiamare
L'attenzione di Bruno Trentin
Su quello che potrebbe accadere quando una sola organizzazione
Porta avanti contemporaneamente due iniziative di legge di iniziativa popolare sulla rappresentanza e la rappresentatività dove c'è già un documento unitario tra le tre confederazioni e credo che una iniziativa politica nella contrattazione nel confronto con il Governo sia più premiante e sulla sanità
Dove anche lì abbiamo posizioni unitarie io ho scritto per dire
Prendiamo l'iniziativa CGIL CISL e UIL per affrontare questo problema sindacalmente per poi magari arrivare anche a fare una legge di iniziativa popolare ma insieme perché da soli questo non aiuta l'unità io sono convinto che i problemi che ci sono al centro sui quali siamo d'accordo si possono risolvere meglio non voglio dire soltanto ma con iniziative unità sono iniziative che appaiono di più per risolvere dei problemi interni
Io qui lo voglio dire
Noi non potremo mai unirsi con un sindacato il cui fine è quello dell'opposizione un sindacato di opposizione al Governo lo è
Quando non lo vuole diventa di regime quando al governo amico
Se non c'è un profondo chiarimento politico sulle ragioni dell'unità per l'unità io temo che il tempo che ci separa dalla realizzazione del sindacato unitario sia ancora lungo la proposta di Trentin di mettere insieme i patronati gli uffici legali la formazione sono cento razionali ma non sono l'unità anche la CISL deve abbandonare l'idea della grande CISL e del sorpasso sulla CGIL come obiettivi
Di egemonizzare movimento sindacale lo dico ci vuole umiltà e serenità c'è un peccato originale
è finito il tempo che con il consociativismo con il potere politico
In particolare con la Democrazia Cristiana la Sisley ha potuto rafforzarsi ed aumentare i propri iscritti soprattutto nel settore pubblico e dei servizi altro che autonomia
Le difficoltà ci sono sarebbe sciocco ignorarle continuando a fare appelli all'unità senza fare poi alcun passo in avanti
Condivido quindi l'accento posto dalla relazione sul problema dell'unità della richiesta di risposte sincere e chiare da parte della Sisley e della CGIL
Io credo però che tutto questo non sia sufficiente per riconquistare la fiducia dei lavoratori e dei pensionati
Abbiamo ascoltato Giuliano Amato
Lo abbiamo accolto con grande calore ed amicizia
Abbiamo apprezzato il ruolo prezioso svolto dal suo governo per tentare di portare il Paese fuori dalla crisi
Abbiamo anche condiviso alcune scelte ma altre ne abbiamo subite alcune di queste ancora grida vendetta e secondo me vanno cancellate e profondamente modificato
Sulle pensioni
Si scaricano i problemi sulle nuove generazioni
Il periodo di riferimento per il calcolo della pensione sull'intera vita lavorativa taglia di circa il trenta per cento le pensioni future
Ricordo che oggi circa il novantasei per cento delle pensioni INPS è sotto i diciotto milioni lordi
Si costituiscono i fondi pensione con l'intero TFR senza che nella legge siano previsti un minimo di rendimento è un fondo di garanzia con tutti i rischi di un qualsiasi prodotto finanziario oggi il trattamento di fine rapporto la liquidazione
Trattamento di fine rapporto è garantito nel rendimento ed anche se fallisse l'azienda è garantito dal Fondo di garanzia istituito presso l'INPS
Se non si cambia la legge mia convinzione che noi dobbiamo scoraggiare la Costituzione
Con l'innalzamento obbligatorio dell'età pensionabile di cinque anni per uomini e donne e qui non è stata sconfitta solo la UIL ma avevamo una posizione unitaria siamo tutti stati sconfitti CGIL CISL e UIL
Anche se noi lo abbiamo sostenuto con più vigore sia costruito un sistema di rigidità sulle pensioni
Mentre poi ci viene chiesta grande flessibilità nel mercato del lavoro lavoro interinale contratti di inserimento con ciò scaricando sui più deboli le conseguenze di questa città insomma
A partire dal novantaquattro è facile prevedere l'inizio di una disoccupazione tra i sessanta e i sessantacinque anni per gli uomini e cinquantacinque sessanta anni per le donne
I quali per effetto di questa legge saranno privati e della pensione ed è la retribuzione
Alla faccia dello stato di diritto
Sulla sanità quanto è accaduto può soltanto definirsi una vergogna da un lato e dall'altro frutto di stupidità
Una vergogna questa scelta dei bollini delle autocertificazioni per i limiti di reddito del pagamento di lire ottantacinque mila lire per il medico di base che hanno costretto milioni di pensionati a gravissimi disagi
Una stupidità perché questa manovra oltre a fare imbestialire milioni di cittadini non ha nemmeno realizzato i risparmi previsti per gli alti costi amministrativi e perché era illusorio pensare che sedici bollini
Fossero sufficienti
Le cosiddette forme diverse differenziate di assistenza assistenza indiretta
E le mutue tutto questo deve essere spazzato via
Sulla sanità invece occorre mobilitarsi per combattere gli sprechi per razionalizzare la spesa
Per spazzare via grandi e piccoli privilegi intollerabili per elevare la qualità dei servizi insomma una sanità costruita per servire le persone nel momento più difficile della loro vita
Condivido infine con convinzione la parte della relazione che cerca di individuare il ruolo che il sindacato muovere
Per contribuire non chiamandosi fuori alla costruzione di una sinistra di governo
Portandolo in il nostro patrimonio culturale riformista socialista e laico che siamo riusciti a preservare dall'inquinamento e che è tuttora la grande forza della Unione italiana del lavoro
Io sono stato sempre un sostenitore convinto del superamento della gestione della UIL per componenti lo abbiamo in questo congresso realizzato
Le strutture hanno confermato che la mia convinzione era giusta che meglio si è realizzato il pluralismo quando non si è costretti a praticarlo per accordi ma il pluralismo si realizza sul lavoro delle persone
Ma è scelto per convinzione perché il pluralismo nell'unità è la vera forza della UE
Perché però la nostra proposta di partecipazione alla competizione elettorale con le nuove regole anche rivedendo la regola della incompatibilità
A questo proposito devo osservare e sono convinto che Pietro è d'accordo che si tratta di un problema molto delicato
Ricordo che le incompatibilità
Che intanto nel congresso riconfermiamo hanno preservato il sindacato dal rischio di essere coinvolto nella tragedia della corruzione che invece ha travolto i partiti
Perché la nostra proposta quindi sia credibile e forte c'è bisogno cerchio dell'unità con CGIL CISL UIL ma soprattutto c'è bisogno che nella UIL
Sia posta la parola fine alle componenti con una decisione formale di scioglimento di scioglimento vero
E in questo modo secondo la mia opinione restano più forti valori e la cultura che sono il patrimonio comune di tutta l'aula
In questo periodo così difficile compagni abbiamo dato un'immagine di coerenza di forza e di unità
Con le scelte che la relazione propone al congresso la UIL sarà ancora di più coerente con queste scelte più forte e più unita vi ringrazio
Grazie Vittorio in ha la parola Galbusera
La possibilità di assolvere ha una funzione politica si fonda sulla chiarezza di Progetti e strumenti soprattutto in un momento di rottura drammatica degli equilibri politici e istituzionali tradizionali
Che fanno tornare alla mente in questo momento
La superficialità e l'arroganza con cui sono stati affrontati alcuni fenomeni come quello della lega i le questioni che l'hanno generata
Sembra però determinante la costruzione del nuovo modello non solo elettorali ma prima ancora costituzionale
Poiché alle istituzioni e in particolare ai loro livelli esecutivi verranno trasferiti i poteri gestionali effettivi di governo per questo essenziale indicare un modello di riferimento in grado di garantire governabilità trasparenza
Che sia più vicino ai cittadini in cui l'equilibrio e l'autonomia dei poteri vengano ribaditi
Un esecutivo proposto dal capo del governo che può essere sostituito da una maggioranza diversa solo con un voto cosiddetto di sfiducia costruttiva
Un Parlamento che viene eletto sulla base del sistema uninominale con doppio turno eliminando il voto di preferenza e favorendo la formazione di aggregazioni politiche con programmi e candidati comuni largamente rappresentativi
Una magistratura autonoma dal potere esecutivo all'interno dalla quale vengano separate le carriere tra la funzione inquirente e quella giudicante
Un sindaco
Un presidente della Provincia un presidente della Regione eletti direttamente dai cittadini sulla base di un programma di uno schieramento come già avviene oggi per l'elezione del sindaco
Un capo dello Stato eletto direttamente dai cittadini che conferisce l'incarico al capo del governo
Una struttura dello stato su base sostanzialmente federalistica guardando seriamente le realtà europee federali e non in cui sia reale il decentramento dei poteri istituzionali come la Germania la Svizzera la Spagna
Se è un significato politico si può dare al referendum del diciotto aprile certo anche quello della richiesta di autogoverno da parte dei cittadini
Nel senso di avvicinare e di rendere più trasparenti e controllabili i centri decisionali reali questi sono i contenuti su cui chiamare esplicitamente al confronto la CGIL la l'accise e in generale le forze politiche
Sì in bocca a gran voce l'autonomia del sindacato per realizzare l'unità ma è qua e là affiorano vecchie e nuove tentazioni egemoniche
La via migliore per costruire un vincolante percorso unitario ricercando le una dimensione culturale progettuale e quella di stabilire regole forti accompagnando la governabilità con la democrazia anche i sindacati come tutte le grandi organizzazioni ha in sé potenziali rischi di burocratizzazione e di conservatorismo
Le realtà sono certamente differenti mai declino rovinoso dei partiti è per noi oggi un monito inquietante
D'altra parte il referendum istituzionale che oggi incautamente qualcuno richiede per abrogare l'articolo diciannove della legge trecento si risolverebbe non è una sconfitta di CGIL CISL e UIL ma in una campagna antisindacale che verrebbe
Facilmente egemonizzata dalle destre e dai conservatori
Così come la pura legittima proposta di legge di iniziativa popolare della CGIL
Merita un preoccupato interesse sia per l'uso sistematico del referendum per la ratifica degli accordi sindacali sia perché di linea in occasione dei rinnovi dei contratti nazionali
La elezione di una struttura di base parallela alle organizzazioni sindacali alle stesse rappresentanze sindacali unitarie che finirebbero inevitabilmente per essere privati di ogni autorevolezza e rappresentatività
Se non si vuole più sindacato un modello di democrazia diretta ciò impone di collocare il ricorso al referendum nella sua giusta dimensione di eccezionalità e non di norma
Definendone la natura e le condizioni il ricorso sistematico al referendum per l'approvazione degli accordi presuppone l'assenza di un mandato a trattare
E finisce inevitabilmente col determinare instabilità e inaffidabilità dei gruppi dirigenti ti ancorotti democraticamente eletti vengono in io sono abilmente delegittima
Certo è importante in primo luogo in cui stimare formalmente il diritto dei lavoratori di Regina scadenze fissi ravvicinate i loro rappresentanti
Legittimati a sottoscrivere intese raggiunte con efficacia generale vincolante ma ciò implica la scelta di un modello di democrazia delegata che alternativo la concezione assemblearista movimentista e massimalista
E troppo spesso riemerge nel sindacato italiano
Come è stato anche proposto dalle tre confederazioni l'elezione dei rappresentanti sindacali unitari deve essere garantita a tutte quelle liste che raccolgono un numero minimo di adesione tra i lavoratori
Da questo punto di vista indispensabile produrre oggi un iniziativa rapida e chiara non possiamo avvenire tre proposte
La CGIL CISL e UIL di Milano e l'Assolombarda hanno siglato un'intesa che riflette i contenuti sostanziali del Progetto confederale unitario sulle RSU
Riteniamo decisivo che il Congresso lo faccia proprio che venga proposto formalmente a CGIL e UIL divenga base fondamentale dell'intesa con gli imprenditori al governo e successivamente sia trasformato in legge
Da determinazione di regole certe visibili per l'elezione le strutture di base
Cioè la definizione dei criteri per la unitarietà e la unicità della rappresentanza costituiscono un passo rilevante sul terreno dell'unità possibile e necessaria
Anche al suo interno il sindacato inteso come organizzazione deve darsi a sette regole più adeguati
In primo luogo deve essere attuato un concetto di effettivo decentramento anche sulla base del riassetto istituzionale sì la regionalizzazione dello Stato avvenisse su base federativa analogo modello dovrà essere adottato anche dal sindacato
Così come l'elezione diretta dei dirigenti tappata dei congressi è un'ipotesi praticabile
Il rispetto delle norme interne deve assumere un valore sempre più vincolante quanto maggiore divengono i compiti istituzionali del sindacato
Tanto più aumenta la rilevanza anche giuridica delle funzioni e degli interessi individuali e collettivi e debbono essere tutelati
Ma la stagione del grande cambiamento politico istituzionale non può vedere assente il sindacato in quanto tale
Nella relazione introduttiva si sottolinea la oggettiva scomparsa del problema tradizionale dell'incompatibilità
E la necessità da parte del sindacato di prendere l'iniziativa in occasioni elettorali di scendere in campo direttamente oppure esprimere unitariamente sostegno singoli candidati posta in questi termini la questioni avrebbe soluzioni possibili molteplici e laddove fosse posto come condizione il consenso di tutte e tre io che reazioni sindacali probabilmente non avrebbe soluzioni chiare o più semplicemente non le avrebbe
La relazione solleva anche la questione fondamentale del programma e della politica economica del Polo progressista in un contesto di alternanza tra le nuove aggregazioni dello scenario politico italiano e per far questo indica un nesso logico da una sinistra riformista e di governo riferimento per una sinistra sociale senza subordinazione senza integrazione peraltro accantonando l'esperienza delle socialdemocrazie europee
Perché i grassi fuori se il sindacato possa essere protagonista del cambiamento mantenendo l'unità delle confederazioni
A questo riguardo viene esplicitamente indicato un grande raggruppamento di sinistra riformista capace di aggregare grandi energie politiche sociali culturali
Che si manifestano in abbondanza tra cattolici laici Socialisti ambientalisti in questo schieramento manca che non è poca cosa la componente riformista dell'ex Partito comunista italiano
Ma accanto alla non marginale Scelta di chi vive per così dire comporre la squadra ciò che appare chiaro e oggi l'impossibilità di una collocazione comuni delle tre organizzazioni sindacali tradizionali in un po'oggetto di semplificazione della politica italiana
Attraverso due grandi schieramenti che si alternano al governo del paese
Un tentativo di procedere oggi su questa via rischia di essi una sorta di quadratura del cerchio
Se si pone in via di principio la condizione di posizioni comuni delle tre organizzazioni sindacali si accetta implicitamente una sorta di diritto di veto
E si rischia di rimanere in mezzo al guado e di dare l'autonomia del sindacato una vettura paradossale divide in di ridimensionamento del suo ruolo molto più realisticamente noi riteniamo che oggi vi siano le condizioni
Per ridefinire complessivamente la questione di incompatibilità soprattutto in funzione delle modifiche delle norme elettorali ad ogni livello
è necessario garantire la presenza di rappresentanti sindacali all'interno delle assemblee elettive soprattutto per il ruolo di indirizzo di controllo proprio secondo le nuove norme che essi saranno chiamati ha svolto se questo congresso deve fotografa una realtà favorire un dibattito e una riflessione sul rapporto tra politica e sindacato e sull'adeguamento dei modelli organizzativi riteniamo necessario decidere però sin d'ora
La convocazione entro l'anno di una Conferenza nazionale con il mandato di definire posizioni precise sia sulle questioni istituzionali che sulle conseguenze in materia di incompatibilità
Per concorrere concretamente tempestivamente al grande cambiamento istituzionale di cui abbiamo bisogno ciò vale ancor di più per decidere in quella sede di realizzare in termini coerenti la riforma organizzativa interna
Che appare sempre più ai sensi sempre più essenziale per la tenuta dell'organizzazione soprattutto a livello periferico mi sia consentita una riflessione
Su un tema come quello che la partecipazione che rischia nonostante il tempo passa inesorabile di essere affrontato in termini rituali e privi di una sufficiente concretezza
L'ormai matura anche nel sindacato italiano la proposta di rendere istituzionale nelle imprese negli enti un modello di partecipazione fondato sulla distinzione tra gestione
Da affidare al management indirizzo e controllo da attribuire ad un organismo rappresentativo dei diversi interessi siano quei degli azionisti degli utenti e dei dipendenti
Rimane fermo però il principio secondo il quale
Il sindacato non assume alcuna responsabilità diretta di gestione ma rivendica una funzione di indirizzo e controllo
Mentre ci invitano a guardare al di là dei confini di imprenditori italiani però si guardano bene dal popolo i comitati di sorveglianza che nell'esperienza tedesca sono appunto gli organi di indirizzo e controllo nelle medie e grandi imprese
Al cui interno c'erano anche i rappresentanti dei lavoratori
In questo quadro il sindacato italiano a unitariamente assunto le la riorganizzazione degli enti previdenziali come occasione di avvio delle prime esperienze di comitati di sorveglianza con poteri di indirizzo e controllo bisogna intervenire con coerenza
Con una legge anche sull'INPS procedendo all'attribuzione dei compiti di gestione a un amministratore delegato e a quelli di indirizzo e controllo do un consiglio di sorveglianza dotato di poteri reali composto da rappresentanti del sindacato degli imprenditori dello Stato
Presieduto da un rappresentante dell'ordinanza di sindacali a tale comitato va affidato anche il compito di eleggere gli amministratori dell'ente
E questo schema deve essere esteso a tutte le grandi imprese compagno vorrei chiudere con con una con una battuta questa quei questo mio intervento anche per dare una
Spiegazione diciamo simpatica all'urgenza con cui sembra noi poniamo le questioni
Di decidere su alcuni temi fondamentali c'è una battuta che tornata sui giornali in questi giorni che è un po'il frutto della grande tradizione dell'umorismo ebraico internazionale ed è questa la battuta di Bacco il break ma starebbe bene forse anche AWD alte
Dice ci siamo seduti dalla parte del torto ma era l'unico posto rimasto libero
Una
Comunicazione di servizio
E stata smarrita una patente intestata a Manconi Giorgio
Da può ritirare presso il check-in
L'atto Kennedy
Adesso mi spiace un po'per la sala che il silenzio un po'
Assottigliata abbiamo l'onore compiacere diamo la parola al vicepresidente della Camera onorevole Alfredo Biondi
Care amiche e cari amici vi ringrazio
Perché si applausi di incoraggiamento della dimostrazione e come diceva poco fa Trentin
Il Lessico famigliare di galantuomini consente di poterci guardare conoscere quelli che conosciamo riconoscere quelli che possiamo intravedere fra la gente come mi è capitato poco fa stringere qualche mano riavere alcun piacere di valutare insieme alcune cose molto brevemente ho sentito bevendo in macchina il discorso del presidente Cicala dell'associazione magistrati
Discorso molto importante perché ha detto due cose significative
Che la giustizia
Non deve essere asettica anche se deve essere autonoma indipendente e non ingerirci nei problemi della nazione
La giustizia è un metro con il quale si misurano i rapporti tra i comportamenti umani e le leggi che sono generali ed astratte mentre i rapporti umani sono concreti e mutevoli
Occorre quindi un giudice alto sereno indipendente come dice la Costituzione soggetto solo alla legge
Essere soggetti solo alla legge molto difficile
Perché ognuno porta in sé sentimenti valutazioni aspirazioni che quando fai più ricevere comprimere
Ecco perché io ho solo molto raccordo con quella parte delle di scorza di Pagani in cui ha posto il problema anche della differenza non delle appartenenza al ruolo dei magistrati ma a ruolo funzionale tra chi accusa e chi giudica il processo si basa su questa trilogia
Chi accusa
I si difende e ti giudica sì si squilibra questo rapporto c'è il pericolo che il giudizio diventi comporre giudizio e chi è il giudizio finale specie assolutorio non faccia più notizia mentre fa notizia l'accusa non suffragata da elementi certi di responsabilità
Ed è anche giusto quello che ha detto
Sentori negli arbitrati di questa strana commistione tra pubblico e privato che per troppo tempo si è verificato
Bene che ognuno faccia il proprio mestiere che già difficile
Ed è un mestiere che richiede molta attenzione e misura
Per ristabilire quel rapporto di fiducia
Che non si realizza con i proclami ma si realizza con la leale applicazione della legge al caso concrete
Qualcuno deve aver detto queste cose mi ha definito un garantista peloso ma non è questione di pelo più me e non superfluo è questione di vedere quali sono i grandi valori di cui siamo titolari il sindacato è un difensore
E quindi è una parte importante
è un difensore di coloro che pongono nel rapporto sociale il valore più elevato che la Costituzione assegna a se stesse alla nazione
Il diario di rappresentanza in fondamento sul lavoro ma è un difensore e quindi deve avere degli interlocutori in quel plurali articolato di cui parlava trentini in cui ciascuno svolga la sua parte in cui il Parlamento abbia luogo il ruolo di rappresentanza certa rappresentanza anche talvolta difficile perché sul guado in cui ci troviamo sul crinale della storia molti dei bagagli che abbiamo trascinato hanno appesantito il nostro cammino
Però dobbiamo rimuovere insieme non stabilendo un criterio puramente critico e negativo non addossando solo alla funzione difficile della rappresentanza generale i compiti che invece derivano dalle formazioni che insieme
Concorrono alle possibilità delle scelte perché se lo diverte perché se devono essere espresse con parole chiare con rapporti precisi
O limiti ben definiti lo Stato di diritto presuppone che vi sia un potere legislativo un potere giudiziario e un potere esecutivo
Che abbiano in questa trilogia la forza dell'unità dello Stato non è abbattendo o versando ovvi dipendendo uno di questi poteri che si restituisce al popolo quella sovranità che deriva dalla forza del voto e della del ogni nazione sistema elettorale nuovo consentirà di vedere meglio le facce dei candidati di stabilire la fiducia più concreta più specifica più personalizzata basata sull'idea di biogas rapporti partitici
Voglio concludere cari amici perché io vedo in questa fase della battaglia politica una grande prospettiva non è vero che siamo in crisi
Sono in crisi le microstrutture patogene dei partiti Mascolo le grandi aree di aggregazione bastano le grandi speranze per il futuro per il nostro popolo io lo vedo molto più duro forse perché non sono più giovane ho fatto tante battaglie private e pubbliche nella vita
Partendo da condizioni modesta della mia famiglia di cui mi onoro per arrivare anche a rappresentanze un poco più elevate non nelle qualità Manni ruoli perché l'uomo rimane sempre quello che rimane sempre quell'che sa essere rimane quello che gli altri ritengono che lui sia se re realizza la reputazione pubblica bene questi tre grandi aree solo tre aree sulle quali ci possiamo trovare o vicini o lontani ma condivisi
Sono nell'aria e dell'umanesimo cristiano che nel nostro Paese esiste
Solare dell'umanesimo socialista
Che vede non dei confini dell'individualismo ma nella capacità di essere se stessi insieme agli altri e dell'umanesimo liberale che fa dell'uomo il soggetto della società
L'artefice della propria fortuna secondo il sacro principio Inaudi hanno dell'uguaglianza dei punti di partenza e della legittima difesa delle capacità di realizzare quell'gli arrivo in una differenza che non è di classe e di qualità di sforzo di volontà e questo sindacato di cittadini ai quali va al quale voi fate riferimento che io saluto quest'oggi
Felice di aver potuto partecipare avevo paura di non poter venire ho mandato un messaggio non mi piacciono i messaggini piacciono i saluti mi piace guardare in faccia la gente mi piace ringraziarlo
Per l'ultimo intervento della mattinata dopo di me dopo ringraziamento doveroso dal freddo Biondi diamo la parola a Pirani Paolo il bene
Care colleghe e cari colleghi viviamo tempi eccezionali in cui la rapidità la radicalità l'ampiezza della crisi attuale l'irreversibilità di molte tendenze in atto configurano un quadro del tutto diverso da quello
Che le generazioni divenuta adulta in questo dopoguerra abbiano mai sperimentato
So per sono venuti al pettine contemporaneamente e in modo a volte drammatico tutti i nodi che si sono via via accumulati in particolare negli ultimi dieci anni grande e la necessità di riformare la politica e le istituzioni
I partiti nelle forme assunte dopo la Liberazione sono stati definitivamente travolti dai loro stessi tragici errori
Siamo in una fase costituente
La Prima Repubblica ha finito la sua funzione la seconda nascerà alla fine di questa turbolenta fase e necessario che tutti i soggetti politici e istituzionali sociali economici facciano tutto quello che possono per far maturare questo radicale Kant cambiamento
Non è tempo di calcolo sui vantaggi relativi che si potranno derivare da questo quella formula
Né di furbizie contingenti o di atteggiamenti ondivaghi che ricordano la vittoriana ritrosia di quella anziana zia Zip nella che rimpiange l'innamorato morto in guerra
In tale contesto il rapido ricorso alle urne da tante parti invocato se davvero si avverasse prima della determinazione di nuove regole elettorali ma anche prima della determinazione di nuovi soggetti politici
Si risolverebbe in una operazione illusoria perché a verifica avvenuta ci troveremmo con un sistema ricalcato sulle dinamiche negativa del passato con la sola sostituzione dei personaggi più compromessi di indignazione morale verrebbe beffata dallo storico trasformismo italiano in realtà la difficoltà che incontriamo nel delineare una prospettiva in cui riconoscerci e dovuta al fatto che il moto liberatorio in atto nel Paese non è partito da uno scontro chiaro o da una rottura esterna al sistema
Quella cui assistiamo e il crollo delle impalcature della partitocrazia non facilmente disgiungere militerà o dalle strutture fondanti lo Stato democratico e dobbiamo riconoscere che gran parte di coloro che sono chiamati a spazzare il vecchio non si differenziano per storia o per pregressa responsabilità da quelli che prima ancora che per la sentenza del giudice
Vanno politicamente rimossi
E se certamente non basta cambiare nomi e simboli per rappresentare il nuovo non è parimenti sufficiente cambiare il centro di costo del proprio stipendio soprattutto se a pagare siamo sempre noi
Il sistema ha cominciato a entrare in crisi quando in termini di spesa pubblica non ha pareggiato più lo scambio in particolare con quella parte della società civile
Che per collocazione geografica ed economica era venuta a trovarsi alle prese con la concorrenzialità ebbe internazionale l'inefficienza
I costi della corruzione il degrado istituzionale hanno cominciato ad essere vissuti come una penalizzazione insostenibile
Perché nascenti strati della società italiana e i partiti ne sono stati ritenuti i primi responsabili
Commetterebbero un fatale errore coloro che pensassero di salvarsi aggrappando aggrappandosi ai loro zoccoli duri
Va evitato che il crollo del sistema politico si traduca in danni devastanti per la vita dei cittadini
Riconoscendo che un sistema malato non può essere riformato utilizzando i processi che hanno portato alla malattia
Occorre perciò collocare la stessa discussione sulla legge elettorale in un disegno istituzionale in cui tutte le forze della società e non solo i partiti possano ritrovo Marassi nel momento in cui si avvia verso scelte di tipo maggioritario tanto più deve essere garantito il pluralismo sociale e culturale della nostra società
In questo ambito dobbiamo avere la consapevolezza che il trauma determinatasi nella società civile non è riassorbibile con operazioni di solo ingegneria politica
La questione morale e oggi la principale questione politica e i poli e i partiti
Avranno futuro solo se cambieranno radicalmente il loro rapporto con la società rifuggendo da un trasformismo suicidio suicida
è per questo che il sindacato non può restare alla finestra occorreva Espinasse care un processo politico che costringa ad una risposta chiara alla domanda di cambiamento e per quest'ho motivo che proponiamo a tutto il sindacato una scelta di campo precisa a favore dell'unione delle forze del progresso per avviare un risanamento morale una riforma elettorale una riforma istituzionale
Degna di un paese civile
In questo ambito particolarmente interessante la proposta del nostro segretario generale che lungi da riproporre vecchie prioria sul rapporto sin dal la top partito fatte di cinghia di trasmissione di con l'arte realismi nero Vescia di centottantaquattro a centottanta gradi termini
Aprendo al sindacato tutto una prospettiva di un nuovo e moderno protagonismo politico e sociale scelte tanto più ruggenti in quanto stiamo operando in un contesto in cui emerge una combinazione match micidiale di fattori negativi alcuni comuni a tutti i Paesi occidentali altri tipicamente italiani la caduta della domanda internazionale
E difficoltà dell'integrazione europea le contraddizioni creata dal dissolvimento del blocco sovietico le turbolenze monetarie il peso del debito pubblico l'instabilità governativa si ripropone compresa una con una pesantezza che pensavamo storicamente superata la questione di come difendere i posti di lavoro e ci scopriamo vedi il caso Alenia tutti spesso in pre dati l'anomalia tutta italiana di un debito pubblico che mangiano annualmente l'equivalente di tutte le tasse raccolte ma che contemporaneamente ridistribuisce i possessori acquirenti dei titoli pubblici
Vere e proprie fortune
Sta ponendo in modo sempre più stringente il tema della spesa pubblica ovvero sia dello stato sociale rimettendo in discussione livelli di protezione sicurezza sociale
Che sembravano consolidati in materia di sanità assistenza e previdenza sono in discussione i fondamentali aspetti delle condizioni dei lavoratori e si rende necessario costruire una politica sociale ed economica
In grado di dare soluzione ai problemi aperti senza distruggere i diritti essenziali dei lavoratori
La concretezza dei temi in discussione la complessità della sfida che dobbiamo affrontare ci obbliga a guardare dentro di noi
Rileggendo con questo spirito l'accordo del trentuno luglio si vedrà che il suo vero limite non sta in quello che si ritiene di aver perduto ma in quello che anzi è finanza fondo riusciti ancora a conquistare in tema soprattutto di equità tra le varie componenti sociali di fronte sacrifici imposti dalla crisi
La strada è ancora lunga ma non richiede pentimenti ma affinamento degli strumenti e consapevolezza delle responsabilità
Aderendo con questa nuova impostazione possiamo ridare efficacia e credibilità al valore della solidarietà di cui spesso si abusa parola
E porre le premesse per rafforzare il quadro di motivazioni che spingono ognuno di noi ha l'impegno del sindacato per sopravvivere rafforzarsi ed esercitare il suo ruolo di difesa dei lavoratori
Che è pur sempre necessario e di tutela dei cittadini che si rivela sempre più indispensabile il sindacato deve essere pluralistico e assumere senza tentennamenti una fisionomia riformista
Ma al tempo stesso l'unità sindacale basata sulle come certe su una forte capacità propositiva è condizione per raggiungere gli importantissimi obiettivi che dobbiamo porci
Togliamoci cari amici e cari compagni l'illusione che si possa restare fermi
Se l'unità non si farà forte sarà e non farà passi davanti forte sarà la crisi che e irreversibile che investirà il movimento confederale la crisi di confederali Thai crisi di una concezione centralistiche carismatica del sindacato e la confutazione di ogni pretesa
Di piegare i movimenti reali all'estratte coerenza di un progetto
La crisi costringe il sindacato a riflettere sulla linea di demarcazione che separa ideologia da idealità ed allora cari amici care amiche
Bisogna arricchire i valori di riferimento della nostra azione la solidarietà la giustizia l'equità
Dobbiamo essere esigenti con noi stessi ed usare tutta la nostra tensione morale sociale e civile per rimetterci in discussione per incamminarci su una nuova strada conosciamo la meta finale
La valorizzazione individuale e collettiva dei lavoratori non conosciamo ancora il percorso sappiamo però che sarà sicuramente faticoso ma dobbiamo essere disponibili a farlo noi ad organizzarlo e a proporlo a tutta la nostra gente grazie
Capi delegazione regionali e di categoria nazionali sono quindi invitati a questa riunione sulle la sa la Bindi al primo piano
I lavori riprendono alle ore quindici di oggi pomeriggio buon appetito
Il primo iscritto a parlare Caruso Antonio della guida la Sicilia c'è grazie
Sul punto il secondo Rossi Edoardo poi i piatti Sergio
Signori della presidenza
Delegati delegate
è sempre difficile
Prendere la parola
Dopo la lunga pausa
Di mezzogiorno di Lula
Proprio perché uno deve entrare nella mentalità del congresso
E quindi deve
Poter parlare
Con
Lucidità
E con chiarezza fatto questa breve premessa
Io dico che il dibattito che si è svolto fino ad oggi
A centrato nella relazione di Larizza
Alcuni aspetti importanti
Partendo della considerazione
Del momento difficile che vive la ex Jugoslavia
E quindi mettendo il luce
L'importanza della pace
Un'organizzazione
Che si ispiri ai principi della sinistra
Riformista
Non può avere questo principio come obiettivo primario così come il lavoro così come il senso dello Stato così come il senso della giustizia così come il senso della legalità
Gli ha fatto bene a mio giudizio la redazione del nostro giornale
A lanciare questa iniziativa in soccorso del giornale
Della Jugoslavia della Bosnia
Che in questo momento difficile continua ad uscire
Sarajevo ci ricorda una data importante
Che pensavamo tutti
Che fosse una data ormai
Dimenticata
E a distanza quasi di ottant'anni
Da dove ripartì
La scintilla il motivo
Della prima guerra mondiale
Tutti noi pensavamo
Di aver dimenticato
Quel momento storico è difficile
Che dietro all'Italia
Tanti lutti e tanti morti
Ecco perché è importante
Mettere al primo posto
La pace
Senza la pace
Non c'è possibilità di sviluppo per ogni popolo
La pace è l'elemento assensi essenziale
Se si vuole creare le condizioni di un vivere civile e io credo che non è la ricomposizione
Che poi nascere all'interno di ogni popolo all'interno di ogni nazione la ricomposizione ma cercata
Nell'ambito della pace la guerra e la negazione
Della pace
Quindi aver messo questo questo principio come obiettivo importante indispensabile io credo che abbia fatto bene Larizza a metterlo al primo posto nella sua relazione
Ma io credo che tutto il movimento sindacale
Deve impegnarsi a livello europeo
Se la trattativa di Atene non avrai risultati che noi speriamo e quindi deve attivarsi insieme alle altre organizzazioni europee
Perché iniziative più incisive possono portare a sensibilizzare l'opinione pubblica dei lavoratori europei perché questo problema e di primaria importanza e va risolto in maniera definitiva
Quindi penso ad iniziative di mobilitazione così come abbiamo fatto il due aprile
A sostegno del lavoro in Europa a sostegno della formazione in Europa un'iniziativa di questo genere
Tra i lavoratori europei perché noi Ugo svaria ritorni la pace credo che sia una cosa che questo congresso debba prendere in seria considerazione
Detto questo
Abbiamo ascoltato anche altri filoni
Della relazione di Larizza
E mi riferisco al momento difficile
E questo Paese attraversa
Molte sono le iniziative e le indicazioni che vengono dalla costa da questo congresso spesso
Abbiamo visto che si tenta con la nuova riforma elettorale a nuovi raggruppamenti
A nuove strumenti di partecipazione
Alla vita democratica del Paese
Io sono convinto che il partito
Rimane
Lo strumento indispensabile per la partecipazione attiva
Nella vita democratica di ogni Paese
Perché se è vero come è vero
Che i nostri partiti si sono trasformati
In grandi organizzazioni burocratiche
E si sono trasformati all'anno preteso di occupare posti che non erano di loro competenza
Questo certamente non è dovuto a quello che prescrive è che indica la Costituzione il ruolo che il partito deve avere in una repubblica democratica come la nostra
Quindi diciamo che c'è stata una struttura
Voluta nella interpretazione della forma partito
Perché il partito che cose solo in quello di raccogliere la progettazione le indicazioni che vengono della società civile per poi trasportarli all'interno delle istituzioni questo è il compito primario dei partiti
Quindi una democrazia
Senza i partiti a mio giudizio non può esistere
Certamente la legge elettorale
Aiuterà le agevolerà è incoraggerà quelle forme di aggregazioni che da tanto tempo andiamo cercando
Io credo che se oggi in Italia non c'è una sinistra unita
Credo che gran parte di questo motivo si deve anche ad una forma elettorale che vissuta fino adesso e quindi una forma elettorale proporzionale
Che certamente rappresenta la fotocopia delle esigenze dei raggruppamenti che vengono dalla base se questo può essere un privilegio o la parte positiva della proporzionale
Ma è anche vero che in quarantasette anni quarantotto anni di Repubblica abbiamo avuto mediamente cinquantuno governi che certamente facendo la media risulta un governo ogni nove mesi e quindi una grande necessità di governabilità
La riforma elettorale pone fermo a questi a questi principi che certamente se come dicevo è vero riportano in Parlamento la fotocopia delle esigenze de vengono dalla dalla dalla società civile dai partiti presenti
è vero anche coclea degenerato mail garantire la governabilità del Paese
Quindi questa riforma elettorale
E col voto del diciotto giugno
è stata voluttà dalla gran parte del popolo italiano l'ottantatré per cento ha detto sì diventa un patrimonio comune
Di tutti gli italiani e credo che questa sia la forma giusta
Perché si agevole e si incoraggiano quelle aggregazioni
Che la proporzionale non ha permesso perché ognuno pensava al proprio orticello e quindi cercava di non mettere in comune un proprio proprio niente
Io credo quindi che siamo sulla buona strada e questo momento è un momento difficile ma è anche un momento di una grande rivoluzione pacifica che è un momento di una grande rivolta culturale
Che porterà nuovi soggetti all'interno del Parlamento che porterà nuovi soggetti all'interno della società civile te tutta la società sarà chiamata
A prendersi le proprie responsabilità di fronte a quello che succede
Quindi quello credo che questo congresso che avviene in un momento difficile che viene che avviene al tramonto della Prima Repubblica
Ma che ancora non vediamo chiaro quale sarà la prima rete la Seconda Repubblica io credo che dal dibattito che da qui a venerdì si svolgerà
Certamente alcuni connotati alcune indicazioni verranno fuori perché possa essere poi patrimonio comune di tutta l'organizzazione sindacale e di tutti i lavoratori grazie
Ha ora la parola Rossi Edoardo della Uilca
C'è
Se non c'è Rossi c'è Catti Sergio dello vi della Lombardia
Posti Marco della UIL ma di Genova
Proviamo di andare avanti perché come avevamo detto questa mattina non avevamo dato questo indicazione dei primi interventi dopo Pozzi Marco era previsto Brecciaroli Sauro per lavori degli enti locali
Bracciano Lecce grazie
Ricordo di nuovi tempi previsti per interventi sono di dieci minuti
Allora breccia dopo Brecciaroli richiamo Rossi
Per l'ultima volta
Care delegate cari delegati
Non affrontiamo in questo congresso un dibattito astratto
Ma effettuiamo sintesi e conclusione di un di cinque mesi di assemblee assemblee di base congressi nazionali di categoria
E prima ancora siamo reduci da tutta una serie di confronti con i lavoratori
Iniziati da trentuno di luglio
Un dibattito che si è affinato ad ogni passaggio
Perché è stato nel più dei casi modificato dagli avvenimenti e rapidi e tumultuosi che si sono verificati
Un dibattito dai contenuti a tutto campo
E che trova puntuale sintesi nella relazione di questo congresso
Non esime indomita al passaggio
Che più di tutti ha appassionato i cronisti
Affronterò un aspetto del dibattito della relazione
Quello che è stato definito sindacato e politica
Con una premessa che sindacato in politica ha un significato sindacato soggetto politico
Chi adeguato guolo e strategie ai soggetti politici è un'altra
è un'altra definizione è un aspetto portante a mio avviso che collega insieme
Una serie quattro per lo meno di altri aspetti
è il filo conduttore
Che ci deve spingere nel delineare un modello di sindacato adeguato a tempi e situazioni
Un affinamento del nostro ruolo
è di base per un progetto di sindacato unitario
E in si rifletterà in un prossimo futuro speriamo prossimo
Suo nostro assetto organizzativo interno
Non solo dovendo definire nuovi livelli nuovi poteri
Per effetto delle riforme istituzionali e dei nuovi del giornalismo
Ma una stessa presa d'atto dei nuovi comparti di contrattazione esempio come sono stati delineati dalla centoquarantadue per quello che riguarda il nostro comparto
Una definizione di assetti di comparti che non può assolutamente più essere impostato sulla vecchia logica del peso delle tessere
Un ruolo in questo
Definito sindacato e politica
Che risulta essenziale e poi nella conferma della politica dei redditi
Nella sua verifica puntuale oltre che alla sua gestione
Che non può essere affidata questa gestione più a pezzi di accordi separati pur importanti
E legati ogni volta gli umori di questo o quel governo
La politica dei redditi deve essere intesa nella sua globalità
Politica dei redditi che al suo interno già implica la pratica della solidarietà
Primo fra tutti far cessare l'anacronistica divisioni Interna tra pubblico e privato incentrando se invece sul valore del lavoro così come determinato per noi dalle leggi di riforma
Un modello di sindacato che in un periodo di trasformazione non può arrogarsi la prerogativa di essere immarcescibile non oggetto di rinnovamento
Un ruolo che per convinzione oltre che per esigenze
E l'esigenza ce la determinano i processi innovatori riformisti che per forza di cose dovranno informare l'attività di questo governo
E di quello che è rimasto di questo Parlamento
Dicevo ruolo che non può esimersi dall'impegno nel sociale che è anche impegno politico
Politica con la P maiuscola
Che tra i suoi programmi riformatori e la sua nuova ragione di esistere
Nella stessa nello stesso impegno
Se poi riformismo è sinonimo esclusivo di sinistra ben venga la sinistra
Se può essere prerogativa di nuove aggregazioni ben vengano pure nuove aggregazioni
Non più quindi in Gerenzano indebita del sindacato in una materia che non è proprio affrontare dobbiamo quindi affrontare il problema di come rapportarci con i programmi
Di chi vuole governarci e con gli uomini che li dovrà modo tra che li dovranno tramutare in pratica non è ingerenza
Perché integrata nel nostro ruolo contrattuale
E comunque con quei programmi e con che gli uomini successivamente dovremo confrontarci
Non è ingerenza purché non si rinunci all'autonomia
Che è il bene prezioso che ci ha consentito di essere ancora l'organizzazione probabilmente più in buona salute di tutte le altre
Più problematico sarà invece presentare anche gli uomini
Oltre i programmi
Per quanto troppo spesso abbiamo nel passato anche recente affidato le nostre intuizioni nostre intuizioni alla nostra progettualità valide convinte oltreché condivise da lavoratori e cittadini
Nelle mani di chi
Governo le ha manipolate stravolte gestite ad uso e consumo
Il passaggio delicato in questa nuova strategia e come quando intervenire in questo rapporto con la politica
Sicuramente non dopo che i nuovi soggetti politici abbiano formulato i propri programmi
Perché in quel caso lì emergerebbero vecchi condizionamenti con prevalenza della subalternità ideale rispetto all'obiettività di giudizio
Probabilmente preoccupati della riforma elettorale magari potremmo perdere di vista problemi drammatici dell'economia dell'occupazione
Che ci hanno visti impegnati fino all'ultimo giorno con il presidente Amato e che ora rischiano di essere accantonati da un governo balneare
Avvenimento questo che da solo
Cancellerebbe quella partenza di rispetto di costituzione sulla quale è stato impostato questo governo va invece in chiodato alla conclusione di quell'accordo complementare del del trentuno luglio
E non mi appassiona più di tanto se verrà chiamato Patto sociale o contratto sociale
La preoccupazione sulla riforma elettorale che rischia di farsi magari perdere di vista la legge getto elettorale che già funzionante per le prossime comunali
L'elezione diretta del sindaco
L'interrogativo quello del contemperamento di politica ed attività sindacale che ci stiamo già ponendo a livello decentrato quando e come intervenire prima dell'elezione di un sindaco l'espressione diretta dei cittadini su un programma
Sulla gestione del quale saremo comunque tenuti a confrontarci
Con quali argomenti e potere contrattuale intervenire per modificare gli elementi negativi
Come contare sul sostegno popolare di chi di quel programma di chi quel programma iniquo magari ha votato a suo tempo
Un sindaco magari dimezzato negli strumenti
Con quelle rigurgito di neo centrismo attraverso il quale si vorrebbero addirittura determinare i servizi essenziali che in un Comune vanno erogati
Filo conduttore che lega l'ultimo aspetto credo che riguarda questo intervento che l'unità sindacale
è infatti impensabile portare avanti il progetto
A mio avviso dei quali dobbiamo essere tutti convinti
Se non c'è unità sindacale è venuta unanime su questi aspetti con una certa USA che ha assunto la veste del piglio tutto e con una CGIL per usare un eufemismo articolata novità praticata della quale le reazioni sono soltanto uno strumento
L'importante ma sono solo uno strumento bari scritto il preambolo di quell'accordo di quell'intesa unitarie
Perché se quel preambolo non si basa sulle nostre condizioni che Piero Larizza espresse una relazione
Non ci sarà unità possibile se non nel nuovo assemblearismo attraverso il beneplacito di CGIL CISL UIL sui posti di lavoro
C'è un problema legato all'urgenza e ai tempi purtroppo i tempi sindacali non sempre sono consoni o adeguati alle modificazioni che stanno avvenendo invece nella società civile
Pietro Larizza ricordava in fondo al suo alla relazione
Ci ricordava un un elemento base la fiducia
Io ho voglio ripetere a Pietro Larizza quello che ho sentito nelle assemblee di cui accennavo
Nel preludio di questo intervento
è una fiducia che è stata impostata sullo nel tam sull'onestà mentale di chi è andato a spiegare
Che le sconfitte non erano mezze vittorie
Ma erano limiti che avevamo avuto in una trattativa
Che la chiarezza dei programmi non era legata in base all'interlocutore che in quel momento si trovavano di fronte che avremmo messo in piedi come abbiamo fatto
Gli incisivi interventi certi ed incisivi
Continuiamo a non tradire questa fiducia viva la cui
La parola a Rossi Edoardo è rientrato
Dopo Rossi Gatti Sergio di cui posti Marco
La relazione introduttiva Di Pietro il dibattito che eseguito fino ad oggi hanno risentito certamente non poteva d'altronde essere diversamente
Dell'eccezionale momento
Che il nostro Paese sta attraversando è stato più volte ricordato
Eccezionale questo momento per la contemporaneità per il sovrapporsi gli elementi di crisi non solo economica ma anche politica istituzionale degli stessi valori etici morali che sono la base la linfa di uno Stato democratico ecco in questo contesto in questo contesto io credo che sia tangibile inutile nasconderlo il disorientamento il senso di ripulsa della gente verso un sistema politico che non è stato in grado almeno fino ad oggi di offrire così come era nelle richieste così come veniva richiesto dalla gente comune
Non è stato in grado di San di di offrire per tempo un voto diverso di far politica modo che recuperasse in qualche modo quindi un più corretto rapporto fra cittadino ed istituzioni ecco io credo che in questo compenso inutile negarlo
Il sindacato rischia di essere accomunato in qualche modo e questa è la questione più pericolosa che veniva denunciata anche dalla relazione di Pietro sindacato rischia di essere accomunato nel giudizio negativo
Che la gente i lavoratori danno del sistema politico pur non avendo la responsabilità di gestione e quindi colpe dirette o indirette della crisi attuale
Reazioni che io comunque sono convinto potranno in qualche modo trovare sbocchi positivi produttivi se il ricambio coinvolgerà in prima persona i lavoratori eccola qui io credo che la necessità di dare un ruolo una prospettiva al sindacalismo confederale
Costruendo un grande movimento unitario capace di vendere i lavoratori protagonisti
Della spinta innovativa che proviene dalla società italiana io sono convinto non si può rinviare all'infinito obiettivo dormita
Io credo che oggi sia possibile sembra quasi paradossale dirlo ma io credo che sia oggi impossibile più facile forse per alcuni versi in una fase in cui in qualche modo viene scompaginato il sistema tradizionale dei rapporti con i partiti e di riferimento
In una fase in cui un rinnovato sistema politico dovrà comunque garantire regole nuove
E quindi attraverso queste regole nuove lo svolgersi della convivenza civile
Ridisegnando in qualche modo il ruolo il modo di essere dei soggetti individuali e collettivi ecco i io credo che oggi sia possibile ripeto
Realizzare sulla base di un rapporto diverso sindacato politica latina autonomia del sindacato dalla politica
E sulla base di questa condizione
Imprescindibile come molti sottolineavano naturalmente per dare forza e credibilità al sindacato il in questa condizione porsi alla guida del cambiamento con una propria proposta unitaria ed originale
Io personalmente sono molto fiducioso e ottimista non vorrei peccare di eccessivo ottimismo in questo ma credo che tutto ciò che sta accadendo in questi giorni possa in qualche modo contribuire a determinare la possibilità concreta che queste due condizioni essenziali si realizzino e non condivido quindi lo scetticismo di molti compagni che pure ho sentito spesso in questi interventi che mi hanno preceduto con altrettanta franchezza però debbo dire che sono meno convinto che questo processo possa compiutamente realizzarsi attraverso percorsi autonomi
Di alcune realtà categoriali
E non solo per alcuni elementi di ambiguità di confusione che sembrano venir fuori da percorsi che in questo in qualche modo vengono indicati ma soprattutto perché quelle condizioni quei due capitoli di cui parlava la relazione il Pietro debbono essere la premessa convinta dell'intero movimento sindacale
Questo mi pare davvero essenziale
Questo naturalmente nulla toglie come dire all'importanza fondamentale
Del contributo concreto e in questa direzione può venire dalle singole realtà categoriali
Continuo utopie può fare in qualche modo maturare condizioni prassi di comportamento che si collocano nella direzione da noi auspicata
I testi di da questo punto di vista hanno da tempo unitariamente realizzato alcuni obiettivi importanti e quindi e giusto ed utile sottolineare voglio ricordarle solo due due fatti di grande rilievo che per un merito in qualche modo anche una riflessione da parte di tutti nel senso cioè e l'acquisizione di alcune di alcune tappe importanti che sono propedeutico come dire alla questione più generale che prima richiamavo e la prima c'è un'acquisizione è una rivendicazione a monte unitaria da un'acquisizione con l'ultimo contratto della possibilità di istituire un fondo di previdenza e integrativa
C'è una seconda questione che oggi siamo in grado di poter le abbiamo finalmente realizzato abbiamo rincorso per circa un anno
Con da una parte l'indifferenza generale dall'altra un contrasto pieno evidente da parte del delle controparti tradizionale cominciano a fare pesi e cioè la costituzione presso la task force che voi tutti sapete un un elemento di di di diamo importanza di coordinamento che è stato posto all'interno della Presidenza del Consiglio dei ministri
Presso la task force una sede permanente di concertazione fra sindacati e imprenditori governo allo scopo di realizzare una politica industriale per il sistema moda Italia io credo che vada sottolineato questo perché io ritengo che sia almeno a mia conoscenza questa e la prima significativa esperienza di dialogo sociale realizzata da una categoria industriale del nostro Paese
Passi in avanti e dunque molto significativi verso la realizzazione di quel ruolo partecipativo il sindacato più prima richiamavo aggiungo che con molto molte altre categorie a a anche l'Olanda la quinta
Nel congresso che ha appena celebrato approfondito in modo specifico il tema della partecipazione
Ed è giunta la determinazione che certamente come dire parallelamente alla strada già intrapresa in tema di politiche di concertazione reale a livello macroeconomico che va sicuramente confermata e perseguita con forza e convinzione
Noi crediamo però che sia giunto il momento
Che venga assunta una forte iniziativa diretta di imprimere una più concreta evoluzione dell'esperienza partecipativa nei processi decisionali le riprese
Esperienza partecipativa che sappiamo tutti abbiamo realizzato sicuramente in maniera molto significativa e importante ma sicuramente insufficiente
Reputo che da questo punto di vista è da sottolineare il fatto che assume un grande rilievo politico per esempio la richiesta avanzata dalle tre confederazioni ricostituire consigli di sorveglianza
E veniva già richiamato questo ma è un fatto sicuramente emblematico importante una prima esperienza molto significativa
Fatta a livello unitario un'avanzata a livello unitario quindi costituire consigli sorveglianza nelle imprese a partecipazione pubblica che saranno privatizzate
E altro fatto importante la stessa prima di dare concreta sperimentazione che sembra realizzarsi sotto questo profilo le il nuovo ente unificato di previdenza dei pubblici dipendenti limpida
Ora io credo in buona sostanza che si tratta di creare insieme confederazione
Categorie e la vita da questo punto di vista non si sottrae anzi vuole essere protagonista in questa nuova fase noi auspichiamo una fase nuova iniziativa
Creare insieme le condizioni per realizzare spazi sempre più ampi di partecipazione strumenti certi che assicurino quindi un effettivo potere di verifica di controllo del sindacato soprattutto nei processi di ristrutturazione
Di cui anche la nostra categoria in questo momento è sempre più massicciamente investita
Io credo che sia nella consapevolezza di tutti il fatto che non è sufficiente come dire la la via contrattuale per imprimere una svolta una svolta decisiva sotto questo profilo profilo credo che sia necessario anche come dire una strumentazione giuridica supporto in tutto questo e dunque da questo punto di vista credo essenziale e decisivo che ci sia un concorso di di vinili d'iniziativa da parte della Confederazione a parte le categorie direttamente interessate
E quello voglio concludere questo brevissimo intervento queste come dire sottolineature rispetto alle questioni di dette anche per non ripetere osé che ormai già possono essere acquisiti dal dibattito in cui si primi giorni
Discussione io prima di concludere voglio ricordare però mi piace farlo
I dati di un sondaggio recentissimo appunto in occasione del congresso della categoria che abbiamo svolto fra i delegati che hanno partecipato ai diversi congressi provinciali della vita sono circa un migliaio i delegati che hanno voluto risponde alle nostre domande no nostro questionario dati che non lasciano spazio ad equivoci secondo noi importanza dunque del del delle cose che voglio dirvi da questo significativo spaccato dunque io credo che il messaggio finale che emerge che i lavoratori nonostante la crisi quindi a dispetto anche degli autoconvocati di turno
Questi lavoratori chiedono che il sindacato sia chiamato a svolge un ruolo più attivo e partecipativo
Dati e opinioni che a mio avviso danno pienamente ragione a quanti nella quinta nella UIL ma anche negli omologhi sindacati confederali e di categoria credono in un futuro di partecipazione responsabile
Per uscire dalla crisi anche morale e politica i lavoratori vogliono scendere in campo vogliono essere più responsabilizzati
Vogliono contare di più
Per noi questa dunque una scelta non solo voluta ma anche necessario vi ringrazio
Prima di dare la parola Catti Sergio desidero leggervi un telegramma indirizzato alla rissa al nostro congresso
Impossibilitato ad essere presente undicesimo congresso nazionale un il causa concomitanti impegni aziendali non rinviabili desidero inviare un cordiale saluto che vorrai estendere a tutti i partecipanti
Nelle ringrazia e cortese invito esprimo augurio che nel corso lavori venga definita strategia complessiva sindacato che contribuisca il risanamento economico riaffermazione principi giustizia sociale
Sinceramente Biagio Agnes non ringraziamo per questo messaggio
Allora adesso la parola Catti Sergio dello qui della Lombardia cui posti Marco
Amici e compagni io voglio di prendere
La fine della relazione di Pietro Larizza
L'appello alla fiducia
Che Pietro faceva nella nelle sue conclusioni
Mi ha fortemente
Richiamato alla memoria
Un appello alla fiducia che faceva una grande azienda italiana
Qualche anno fa come propria pubblicità
E però diceva la fiducia è una cosa seria
Ecco io ritengo che a partire da questo slogan
Si potrebbe
Ricondurre restando con i piedi per terra anche l'appello alla fiducia che Pietro fa nella sua conclusione
Ha un dato di realtà la fiducia la si conquista sul campo
La fiducia dei lavoratori ce la conquistiamo con le cose che facciamo oltre che con le cose che diciamo
E allora se questo è vero per noi diventa di grande importanza la ripresa del nostro progetto politico la fiducia ci verrà sicuramente se sapremo dare le gambe al nostro progetto politico
E nel nostro progetto politico secondo me di grande rilievo
La democratizzazione
Del sindacato e delle strutture pubbliche
Democratizzazione che si affermò che si accompagna ad un decentramento effettivo decentramento effettivo di poteri
Su questo piano
Secondo me è inutile continuare a chiedere nuove leggi di riforma secondo me dovremmo cominciare a chiedere con forza l'applicazione di quelle che sono già state fatte
Proprio per rimanere nel concreto io vi voglio richiamare alla memoria
Che negli ultimi due anni negli ultimi negli ultimi tre anni sono state realizzate due grandi leggi di riforma la centoquarantadue e la duecentoquarantuno
Che sono fino ad ora rimaste del tutto inapplicate del tutto inapplicabile
E in quelle leggi si parla di partecipazione dei lavoratori dei cittadini alla moralizzazione alla trasparenza
In funzione la trasparenza della della pubblica amministrazione allora secondo me il problema diventa quando cominciamo a chiedere con forza l'applicazione di queste leggi se veramente vogliamo la trasparenza della pubblica amministrazione se veramente vogliamo la partecipazione dei cittadini
Ma di grande rilievo di grande rilievo diventa pure la riforma della del del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti nei confronti della delle cose che vengono chieste dalla collettività
Il Polo il problema della democratizzazione quindi diventa un problema di partecipazione S vero che la modificazione del rapporto di impiego dovrebbe riguadagnare la dignità del lavoro anche nella pubblica amministrazione
Questo va fatto e va realizzato al più presto va fatto e va realizzata al più presto
Però stiamo attenti
Che questo pezzo della riforma del del del rapporto di impiego pubblico era uno dei pezzi
Dell'accordo del trentuno luglio
Allora sembra realizzato tutto va realizzato tutto l'accordo del trentuno luglio nel quale accordo mi lo richiama la nostra memoria collettiva c'era anche il problema dell'equità fiscale che era uno dei nostri capisaldi in particolare della UE allora il problema quando io qualche minuto fa dicevo la fiducia ci viene se realizziamo le cose che chiediamo il problema diventa
Quando
Quando e come riusciremo a stringere il Governo qualunque sia il Governo perché non hanno e non interessa che sia un interlocutore tale o tal altro interessa l'interlocutore il problema diventa quando
Riusciremo ad attuare veramente una riforma fiscale
Una riforma fiscale che stabilisca equità fiscale in questo Paese
Perché badate bene sul fisco sul fisco
Ci sono una serie di iniziative
In base alle quali noi non dovremmo più chiederei nuove leggi dobbiamo chiedere una tregua legislativa sul fisco
Perché non si riesce più a raccapezzarsi se qualcuno di voi ha cominciato a leggere il settecentoquaranta di quest'anno il settecentoquaranta di quest'anno è una cosa che richiede comunque un professionista per essere della allora il problema diventa se dopo deve essere la trasparenza il rapporto di chiarezza con i cittadini
Basta con le riforme basta con le leggi mettiamo in chiaro quello che dobbiamo fare vogliamo chiarire qual è il rapporto tra cittadini e fisco bene allora dobbiamo cominciare a chiedere non più altre leggi ma una tregua legislativa su questi in questi campi così come sul mercato del lavoro
Allora in in sintesi
Per cui per andare verso le conclusioni
Il problema di fondo diventa quale la capacità di partecipazione dei lavoratori dei cittadini visto che noi siamo il sindacato dei cittadini
Alla formazione della volontà politica del e degli indirizzi politici
Dalla Regione Lombardia sono venuti una serie di proposte io non le riprendo per brevità dei tempi però ritengo che il congresso dovrebbe dedicare particolare attenzione alle proposte che vengono fatte
Una in particolare
è quella sulle RSU tutti vogliamo d'unità sindacale
E tutti vogliamo che non siamo delegittimati qualcuno prima di me diceva il referendum sull'articolo diciannove può delegittimare non un sindacato mai il sindacato anche a coloro che oggi vogliono il referendum allora il problema diventa se è vero che con un'iniziativa di anticipo possiamo bloccare quel referendum bisogna prendere con molta attenzione ed esaminare con molta attenzione l'accordo fatto a Milano con l'Assolombarda è vedere se è possibile se possibile
Estenderne e farlo diventare un accordo che venga portata al tavolo contrattuale nazionale questo potrebbe bloccare tutte le altre iniziative che sono anche di parte e che noi abbiamo detto che di parte non ci stanno bene
Un'ultima notazione consentitemela sono proprio all'inizio
Va ripresa con forza la ripresa con forza la
Il ruolo il ruolo della formazione e della scuola
Noi abbiamo un sistema scolastico formativo in generale arretrato è tutto fermo
Noi dobbiamo chiedere con forza le riforme del della del sistema formativo
E badate bene pezzi di riforma ci sono anche qui il problema e di coordinare le tra di loro di modo che ognuna non vada per proprio conto il problema è di sapere nel Complesso qual è la funzione che vogliamo dare a queste riforme
E quindi io voglio fare una notazione conclusiva
Si parla della crisi del del sindacato in generale ma del della del sindacato confederale in particolare ed ENI io vorrei chiedere a quanti giovani oggi in questo in questa sala si sono avvicinati
Al sindacato confederale conoscendo la storia del sindacato confederale conoscendo perché esiste il sindacato confederale come è nato come si è evoluto in questi ultimi quarantacinque anni di storia della nostra nazione la storia d'Italia nei libri di storia della scuola si ferma al mille novecentoquarantacinque quando va bene
Bene il problema è che se i blog i processi di storicizzazione potevano andar bene quando la storia era lenta le evoluzioni degli ultimi quarant'anni di storia sono talmente veloci talmente travolgenti in basta pensare a quello che è successo dall'ottantanove ad oggi ma la caduta del muro di Berlino la crisi dei Paesi dell'Est tutto questo va compreso i nostri giovani quelli che escono dalla nostra scuola questa parte della storia d'Italia non la conoscono sarebbe bene che la cominciassero a conoscere
Bossi Marco c'è
No
Viene cancellato allora
Con la Marco Gerardo
Sarà
Dopo con la marca consentiti Lamberto
Amici
Colleghi delegati
Dico subito che tra l'altro un intervento e Saro alcune riflessioni seppur velocemente per non ripetere cose
Già dette da molti che mi hanno preceduto
Senza nessuna retorica voglio fare una riflessione seppur Breton attenta
Su quelle che io considero responsabilità seppur responsabilità morale per forse a mio parere a mio avviso il poco impegno che noi tutti e quando parlo il tutti parlo sia a livello italiano che a livello internazionale l'impegno che c'è stato per quello che e il dramma dell'ex popolo urla e non credo che possiamo avere la coscienza tranquilla con quello che è accaduto con quello che sta accadendo io credo che le morti atroce dei bambini dei vecchi erotico senza retorica resterà comunque
Nella coscienza di noi tutti come una seppur piccola una responsabilità morale non abbiamo avuto lo stesso impegno che in altri momenti accadrà caratterizzato ossia CGIL CISL e UIL sia altre forze politiche e sociali a livello nazionale e a livello internazionale e allora forse devo dire che aveva ragione ed ha ragione
Chi ha sottolineato che forse interessi non sono tali e non sono tanti da apporre quelle condizioni e quindi frenare quelle atrocità che resteranno per lunghi anni davanti agli occhi di tutti quello che successe quello che sta succedendo nella Jugoslavia nella ex Jugoslavia credo che e quindi non vado oltre è una responsabilità immane morale di tutta l'intera forse umanità
Noi attraversiamo a livello nazionale
Una crisi chi è profonda una crisi politica morale economica sociale una crisi ideologica certo una crisi delle ideologie che non è soltanto nazionale ma nel nostro Paese questa crisi ideologica si accavalla quella che è stata la crisi di Tangentopoli la crisi morale nel nostro paese
Forse alcune cose non sarebbero scoppiate così velocemente
Ma
I momenti di saranno le evoluzioni che ci sono state hanno travolto un po'tutto il tutti credo che nessuno poteva prevenire poteva pensare quello che e successe lo negli ultimi anni giustamente Larizza nella sua relazione diceva che è difficile programmare quello che avverrà non nei prossimi anni ma nei prossimi mesi e credo che certo nessuno poteva prevede quindi questa crisi che e diversa dalle altre crisi per i vari elementi per le varie siamo situazioni una crisi che ha travolto i partiti io voglio fare una riflessione attenta su questo sentito molti interventi io condivido in pieno la relazione
Del compagno Larizza
Voglio dire che molti interventi e forse questo è un errore non voglio ripercorrerlo
Noi abbiamo guardato e stiamo guardando i stiamo riflettendo e stiamo analizzando attentamente e forse troppo quello che sta avvenendo all'interno dei partiti
Io credo che se non vogliamo commettere lo stesso errore se non vogliamo noi stessi essere travolti
Da quella che la crisi
Che stanno attraversando i partiti dobbiamo forse non solo per un attimo ma per alcuni momenti cercare di tralasciare di guardare quello che sta avvenendo dei partiti e leggere attentamente te quello che è avvenuto al nostro interno e quello che noi vogliamo
Credo che non è pensabile dare giudizi sui comportamenti in un modo semplicistico
E neanche tanto lavarci le mani o lavarci l'anima su quello che successe
Purtroppo noi li osanna Name quindi una riflessione attenta era fatta anche al nostro interno
Quindi il tappo della democrazia bloccata con la caduta
Del regime sovietico ha creato questi nuovi avvenimenti ha creato questa trasformazione del nostro Paese e porse non tutti i mali vengono per nuocere
Il diciotto aprile credo che ci siamo espressi almeno la maggioranza una grossa fetta anche credo della nostra organizzazione non tanto nel votare il Silter quello che esprimevano i referendum ma per il segnale preciso ogni beni cui giocabile che volevamo come cambiamento una società che deve cambiare
Allora io dico il cambiamento
Cerchiamo di iniziarlo all'interno della nostra confederazione e ho sentito alcuni amici alcuni colleghi che imputavano responsabilità per quanto concerne il problema dell'Unità se riusciamo a andare avanti e non andare avanti a ciclo CGIL io credo che dobbiamo essere prima noi convinti di quello che vogliamo
E credo che dobbiamo essere anzi tutti convinti che un'unità sindacale senza altro dovrà togliere a molti di noi qualcosa che abbiamo e molti Dinoi credo che dovranno restare restare a casa
Allora sei parti hanno dal presupposto che vogliamo e auspichiamo tutti un forte il sindacato confederale e su questo credo che chi vi parla non ha dubbi
Dobbiamo anche però con coerenza a mio avviso per non entrare contro quello che oggi è il modo di voler cambiare le cose
Dobbiamo andare con scelte verso un forte regionalismo
Guardando all'Europa
Un regionalismo che abbia la centralità nei luoghi di lavoro e nel territorio credo che se non poniamo le basi per queste cose saremo noi stessi travolti su quello che avverrà credo che non possiamo non deve andare a livello regionale alcune scelte però che nella a mio avviso della sopravvivenza del sindacato confederale certo
Ci sono alcune politiche che senz'altro vanno lasciate a livello confederale alcune tematiche bisogna dei mandarle totalmente a livello regionale
Velocemente un'altra riflessione
L'accordo del trentuno luglio dell'anno scorso
Io credo che siamo stati tutti convinti che in quel momento non c'erano alternative e avremmo pagato conseguenze Anna se non avessimo sostenuto con tutti i mezzi quell'accordo
Però dobbiamo dire oggi con molta franchezza
Che se un errore è stato fatto è stato il rumore storico quello dei due tempi
Cioè era giusto quell'accordo giustamente anche questa mattina Trentin diceva lo sottoscriverei
Però cari amici cari colleghi e se noi non diano delle risposte certe
A quella che doveva essere la seconda parte dell'accordo del trentuno luglio
Non ci sarà più fiducia
Non ci può essere più fiducia noi abbiamo sostenuto perché ci credevamo e ci crediamo però bisogna dare le gambe bisogna dare la continuità a quell'accordo
Se non rischiano di perdere non solo quelli che abbiamo
Ma
Qualcuno a parlare ad ingrandire tu quindi non solo non raccogliamo ma rischiano di perdere quelli che abbiamo
Quindi bisogna dare continuità alla seconda parte con gli imprenditori una seconda parte che
Tra l'altro si tra l'altro tutto solo un concetto allora scusatemi dicono i non possiamo dare
Più credibilità
A quegli imprenditori che bene o male noi in questi anni abbiamo tale abbiamo dato tanto cioè quegli imprenditori che nei momenti di crisi
Vanno a delocalizzare le aziende per avere maggiori profitti io credo che su questo dobbiamo riflettere su questo dobbiamo batterci non è pensabile che i cioè i sacrifici giustamente Tatti nel passato
Oggi vi lasciamo cadere in questo modo i lavoratori non comprenderebbero grazie
Vedete durante gli interventi oltre ad un certo punto Silvio di sottofondo che non manca quasi mai ci sono dei momenti in cui questo brusio diventa davvero insopportabile
Io vi pregherei di richiamo anche il vostro impegno non solo no no non solo alla presenza ma anche ma anche all'attenzione vi ringrazio
Prima di dare la parola Santini desidero leggere un telegramma particolarmente gradito
Agli amici del congresso dell'Unione regionale dell'unione italiana del lavoro
Memore dei positivi rapporti avuti pur nella necessità dialettica democratica da ministro della funzione pubblica a ministro dell'Interno a Presidente del Consiglio dei ministri e auguranti il movimento sindacale italiano concorra con la sua azione a quelle iniziative di riformismo forte che sono necessarie per ricostruire lo Stato il rinnovare la politica
E rifondare la Repubblica l'invio l'augurio più fervido di buon lavoro nell'undicesimo congresso nel quale sono riuniti cordialmente Francesco Cossiga
La parola Santini Lamberto cui Camozzi Gabriela
Santini Lamberto Davide De Marco
Presidente
Io credo
Donne e uomini della UIL
Di fare uno sforzo uno sforzo tra me e me
Per immaginare il rispetto vostro il rispetto di chi
Da dicembre nei territori delle mie Mark e categorie al mente
Territorialmente se impegnato
Seguendo le indicazioni e soprattutto le scelte che la nostra confederazione ha posto al centro del tema del congresso ma soprattutto delle battaglie che ha fatto
In questi anni
Uno sforzo che permetta di dare e soprattutto di ricevere quelle sensazioni e soprattutto quella carica che io ho accumulato insieme ad altri compagni amici in questi mesi difficili e che parzialmente intendo dare ai congresso e ricevere dal Congresso stesso
Perché fondamento del sindacato credo
è quel senso di umanità
Pietro chiamava fiducia ma io credo di umanità che permette all'uno di rapportarsi e di dialogare con l'altro con l'altra
Quel senso di scambio di rimozione ma al tempo stesso di osmosi rispetto alle idee che fanno forte non solo una nazione ma soprattutto un sindacato un movimento operaio
Io credo che questo è il senso e soprattutto è la scelta che l'aula in questi anni ha fatto per dare a questo Paese indirizzi e cambiamenti diversi
Io credo che questo è anche l'immagine chiamiamo ognuno nel nostro piccolo il nostro grande cercato di dare
Ah i nostri amici agli avversari a chi con noi ha avuto e ha cercato il dialogo
Ecco perché simbolo tema del nostro congresso della UIL Marche era quello è stato quello aiutateci a rompere la Sensi
Un tema emblematico che ho ritrovato nella relazione che Pietro ha fatto e quando parla e pone al centro l'immagine di una crisi che di fronte non solo alla guida ma al paese intero cerca e pone in termini chiari e precisi
La valutazione le proposte concrete e chiare che un sindacato un sindacato moderno deve e può fare al Paese a se stesso all'intero movimento operaio
E quindi
Quando parliamo i diritti del lavoro il lavoro per lo sviluppo poniamo dei cardini chiari e precisi che a volte alcuni tendono ad individuare immediatamente altri no
Io ho visto che la stampa ha dato dei segnali ha posto al centro del discorso
E a mio avviso ha fortemente sottolineato il dato dell'immagine politica dell'organizzazione non in termini partitici
Io credo che all'interno della relazione ho letto o riletto avevano trovato quegli elementi che rappresentano hanno rappresentato ma rappresenteranno il cardine del futuro impegno ma dell'impegno immediato che un sindacato moderno il nostro sindacato la umile può dare a se stesso e alla realtà economica del paese
Ecco perché dico
Donne e uomini delegate e delegati che dobbiamo avere meno cinismo e più umanità anche all'interno dei nostri rapporti anche all'interno di un'immagine che è quella di una sala piena che partecipa
Quando c'è
Il personaggio importante ma soprattutto io l'ho sostenuto anche in altre occasioni quando il dialogo diventa più un vero fra noi cooperiamo nei territori le strutture che conosciamo a fondo e portiamo avanti i problemi
Questo però è il senso da sempre la UIL la portava avanti ma soprattutto in questi ultimi documenti difficilissimi che tutti abbiamo vissuto tende a dare all'esterno questo segnale di umanità che prevarica veste assillare diciamo
A di per sé esterni e assumo e tendono ad assumere questo ruolo della UIL un concetto di umanità e di scambi importante ecco perché e voglio togliermi un peso anche dalla mia coscienza e dalla mia testa non condivido assolutamente quello che vuole che a volte trovavo rispetta le indicazioni di Giorgio Bocca nei confronti dell'organizzazione
Questo cinismo esasperato punta un personaggio un giornalista di per sé rispettabile che
Ogni tanto e l'abbiamo rilevato con amici e compagni con cui dialoghiamo
Questa insistenza io dico ci sono moltissimi aggettivi l'italiano il vastissimo per definire un atteggiamento io lo chiamo e voglio essere calmo e tranquillo irritante
Nei confronti non tanto dell'organizzazione amici e compagni dei lavori ma di quegli uomini che per anni hanno lottato donne all'interno delle file della umile per i diritti dei lavoratori questo assunto atteggiamento vergognoso di rinnegare addirittura l'esistenza di un'organizzazione importante per cui è
Un Paese per altamente offensivo ma dà il senso anche di come a volte certi atteggiamenti vanno valutati io non me la sento
Di accettare in quell'atteggiamento solo un fatto di cinismo lo vedo come un atteggiamento di destra che non è più accettabile in questo Paese
Perché io credo che il segnale di umanità passi attraverso anche un esercizio della verità e nessuno oggi può affermare che questa è un'organizzazione inesistenti
No perché è più piccola delle altre ma perché in altri momenti oggi futuro sarà in grado in un sindacato pluralista unitario di portare un segnale diverso più chiare e più concreto rispetto ad altri
Io non credo che questa sia banalità ma sia una verità che va fermata come va affermato il dato e l'ho inteso più volte anche in qualche intervento
Di questo dire ritornare lavoratori io dico una grande verità amici e compagni che non c'è ritornato fino ad oggi in questi difficili mesi
Non ci ritornerà più perché il dialogo è continuato per chi lo vuole un continuare anche nei momenti difficili anche nei momenti dei bulloni soprattutto in questi momenti e la nostra organizzazione era stata presente forse più degli altri bersagliata all'interno delle piazze
Questa è una concretezza è una storia che paga ma che parte da lontano e che non vuole rinnegare niente ma essa non significa essere ottusi significa però cercare il dialogo anche da quelle forze che molto spesso preferiscono lo scontro volgare rispetta un dialogo è una scelta nuove e diverse
E qui il ruolo del sindacato all'interno della società nei confronti dei partiti e delle altre aggregazioni sociali ecco perché noi
E credo che la stessa relazione lo ponesse al centro privilegiamo in questa fase in prospettiva
Non tanto e solo un'unità fra trent'manualità all'interno del movimento sindacale un dialogo con le altre organizzazioni che vogliono dialogare e con la società che abbiamo scelto come momento interi nuova interlocutorio
è un dato importante quando parlavo prima di destra prendo ad esempio per definire questa fase difficile per il Paese ma anche per il rapporto del sindacato
Un esempio che a me sembra calzante in definizione che leggevo ultimamente sul libro di Treu Galgano la richiesta di un'azione di azioni senza ricchezze e definisce la testa comunque al cosa
E assimilabile all'induismo un egoismo attivo che punta solo a fare e anche raggiungere alcuni obiettivi a discapito
Di Sivori ma della generalità delle nella sinistra un qualcosa che punta alle idealità formula però sottoposti limita soltanto a formulare condanne nell'illusione dice
Che i mezzi e i fini senza i mezzi possono trovare soluzioni e risposte
Io credo quest'anno alla definizione di una destra che è attiva e di una sinistra che tarda o rischia di ritardare a dare proposte
Noi dobbiamo assumerla come scelte come senso di ruolo innovativo del sindacato Éomer in questo anche il senso del non tanto del trentuno luglio del ventinove aprile
Quando nella direzione facemmo scelte importanti che caratterizzano lei leader dell'organizzazione io e il trentuno leggo con una conseguenza di quelle scelte
L'ho vissuta almeno traumaticamente perché credo che quello era lì un indirizzo ha in quel momento storicamente andava collegato è chiaro che non possiamo fermarci l'attimo
è passato dobbiamo dare e soprattutto proporre scelte nuove che all'interno di al dibattito che lui l'ha fatto in questi mesi dei congressi un'edicola esperienza che porto ricca positiva del dibattito è quella di una realtà viva
Che aveva al proprio interno grossi problemi ma chi è disponibile a confrontarsi anche duramente
Partendo a dicembre arrivando al diciannove venti marzo quando abbiamo celebrato i congressi
Ho visto che è stata ridotta a cui la dicotomia fra pubblico e privato lo diceva prima Sauro Brecciaroli nostro segretario regionale degli enti locali
Siamo partiti con grossi momenti di scontro fra chi sosteneva che tutto era e andava finalizzato al privato e il pubblico era soltanto la realtà che assorbiva
I parossistica mente i benefici questo alla fine abbiamo visto che attraverso un dibattito sta ricomposto approvato un momento di confronto è prevalsa la realtà che altri erano nemici non tanto il discorso del dialogo e soprattutto del rapporto fra pubblico e privato e abbiamo tratto una conseguenza quella che molto spesso questo discorso assurdo ci ha della risposta attraverso un mezzo quello di rivedere meglio e soprattutto di confrontare meglio queste differenti realtà
Del pubblico e del privato attingerà conoscenze soprattutto dare risposte proposte nuove questa un percorso che la UIL deve porre a CGIL e CISL
Brevemente sul dato e chiudo
Del del problema dell'unica io credo che lo punita la qualità sociale ascoltato sto trentine in termini molto chiari stamattina
E io dico una cosa che alcune proposte che questa mattina ha fatto credo che la UIL da tempo la posta in termini d'essere male i dividendi non sono venuti dal nostro interno dall'esterno
E quindi è chiaro che non possiamo pensare una cosa oggi e poi confonderci o magari negano domani come il discorso dell'autonomia
Ho fatto c'è un discorso dell'autonomia noi assistiamo in questa fase siano nei confronti di un'organizzazione la CISL che fa pressione soprattutto fa mestiere d'autonomia io credo che rispetto a questo dato è un segnale che noi abbiamo voluto dare di un discorso di proposta nei confronti del Parlamento
La CISL attenderanno lo stare a questo gioco
Tenderà a mantenere l'equilibrio e la realtà che abbiamo davanti io credo che noi dobbiamo insistere con cui dicendo che le incompatibilità sono momenti importanti sono momenti da riproporre ma questa è cosa diversa da quello che la relazione diceva
Cioè dare al Paese la possibilità di scegliere ma soprattutto di avere chi dall'altra parte dà fiducia al mondo del lavoro e alle realtà che insieme abbiamo sottolineato questo credo che sia un senso diverso
E più moderno delle incompatibilità un senso di scelta che dà la possibilità al Paese al sindacato di dire
Che la la politica delle idee la politica dello sviluppo amici e compagni passa attraverso tracce ben precisi e voglio chiudere con un segnale
L'importanza del diritto all'informazione dello studio ieri sentivo Amato che poneva un problema chiaro preciso e di grande rilevanza lui parlava dei metalmeccanici io amici e compagni non faccio un appello ma pongo un problema
Qui il diritto allo studio è un cardine deve essere un cardine centrale per la nostra organizzazione perché diritto allo studio significa garantire tutto e tutti ma significa anche un'altra cosa e io la sento sulla pelle quando un giovane va all'università
Detassare
E deve pagare in base al merito non in base alla denuncia dei redditi che magari qualcuno presenta e un altro non è in grado di presentare allora chi denuncia interni regolare su tappa subisce passivamente una discriminazione pesante
Chi non denuncia
Riceve magari l'appannaggio e soprattutto anche l'appartamento gratuito questa è una sintesi importante di crescita di una società ma anche di una giustizia fiscale e chiaramente questa è un segnale
Che va posto è saltato all'interno del Paese e soprattutto all'interno del mondo del lavoro grazie
Adesso adesso la parola Camossi Gabriella dalla UIL del Veneto oppure marchiani visto
Cari delegate e cari delegati il forte scossone che sta attraversando la società politica non può limitarsi al solo ruolo di spettatori
Seppure con difficoltà con timore e anche con grandi resistenze si ravvisano però le prime mosse per il rumore il rinnovamento della società politica
Considerare ciò come altro da noi e dalla nostra storia sarebbe commettere un gravissimo errore
Ecco che allora non solo dobbiamo sollecitare quel processo di rinnovamento dei partiti ma ritengo sia necessario che anche il sindacato sia d'operi affinché ciò avvenga anche al proprio interno
Qui per far questo penso che dobbiamo dare una lettura diversa del problema del lavoro
Siamo stati abituati come è già stato detto e sottolineato anche all'interno delle nostre tesi a considerare la vita di ciascuno di noi divise in tre momenti il momento della crescita e della formazione il momento del lavoro il momento del riposo
Ebbene questi tre tempi che caratterizzavano precise e di individuate fasce d'età oggi non sono ripetibili e soprattutto non trovano una tensione con quanto realmente avviene nella vita quotidiana
Senza rendercene conto noi stessi abbiamo scardinato questi schermi attraverso accordi sindacali che hanno messo in discussione le forme consuete dell'organizzazione di vita e dell'organizzazione di lavoro
E non mi riferisco soltanto ai tante in molti accordi che abbiamo fatto abbiamo stipulato sugli orari di lavoro ma anche l'intesa sulla formazione e la formazione permanente la formazione continua
E a quelle e a quelle intese molto pochi ancora che hanno cercato di equilibrare gli orari dei servizi con con con gli orari di lavoro
Quella che allora è stata un'intuizione deve oggi diventare una indicazione politica favorendo con ciò un modello di società flessibile emettendo al centro della nostra iniziativa la persona e sui diritti non è affatto vero infatti che il tempo della formazione abbia un proprio limite temporale
Non solo perché il bisogno della conoscenza è quotidianamente presente ma anche per la necessità oggettiva etica ed eguagliare il proprio sapere alle mutate condizioni di organizza dell'organizzazione sociale e del lavoro
Così come dato l'allungarsi della vita
Perché mettere nel dimenticatoio le capacità le esperienze che tutti noi abbiamo acquisito nel corso di lunghi anni creando venne infatti le condizioni per un impoverimento della società
Si tratta perciò dire adeguare la nostra riflessione avendo presente che modelli fissi schematici così come eravamo abituati un tempo oggi non ci sono più
è di un sindacato dinamico che c'è bisogno che è disponibile a lasciar cadere le vecchie categorie di riferimento io a metterne in campo delle nuove i bisogni personali e collettivi sono cresciuti non si tratta più e oramai da molto tempo di chiedere pane e lavoro oggi si chiede questo ma giustamente si rivendica anche una società a misura umana nella quale il vivere quotidiano non sia così faticoso
E questo cammino abbiamo già incominciato intraprende orlo rivendicando un'Italia che funziona con un sistema sanitario in grado di meglio rispondere ai bisogni elementari con servizi pubblici efficiente in un ambiente pulito
Si tratta perciò di aprirsi realmente i bisogni che la società civile esprime dando spazio e dignità alle rivendicazioni che vengono avanzate
Molti sono i soggetti di queste di medicazioni sono i giovani sono gli anziani sono le donne ed anche loro che dobbiamo dare risposta
Quando perciò parliamo di rinnovamento e chiediamo con forza che questo avvenga Ethernet tutta la società politica non possiamo pensare che questo processo non riguardi anche il sindacato
Non solo perché come veniva detto nella relazione dobbiamo rinsaldare il rapporto con i lavoratori e con i nostri iscritti nei punti in cui questo rapporto si è interrotto ma anche perché se davvero pensiamo di volere e dove rappresentare la società civile dobbiamo dare spazio e visibilità a ciò che di nuovo si muove in essa nuove regole devono essere stabilite e nuovi comportamenti devono essere assunti
Da tutti noi non possiamo infatti adoperarci per il rinnovamento delle istituzioni e nello stesso tempo chiamarci fuori pensando che il sindacato sia immune dal bisogno di adeguare la propria rappresentanza
Penso allora che troppo poco che è ancora troppo poco abbiamo abbia fatto la nostra organizzazione nel dare visibilità alle donne
Non possiamo però dire i nuovi fermenti che si muove nella società e di cui le donne sono sicuramente la massima espressione imiti limitarci poi qualche sparuta presenza delle donne negli organismi continueremo ad essere inadeguati inevitabilmente superati da altri da altri sindacati ed altri partiti dalle istituzioni che seppure con fatica questo cammino comunque hanno intrapreso non si tratta di rivendicare qualche posto in più
Si tratta piuttosto di aprire gli spazi a chi la riflessione e le esperienze di una società flessibile la fa quotidianamente e che nella propria quotidianità ha presentato un progetto
La richiesta di orari diversi dei servizi pubblici delle scuole del lavoro dei negozi la messa in discussione delle forme di organizzazione di vita
Sono state lunghe dibattuto tra le donne e questo dibattito è stato riportato anche all'interno del sindacato
La tensione che perciò si rivendica le donne non è banale non vorrei che ancora una volta si cadesse nella banalità
Ma è rivolta a quei soggetti che nella difficoltà di conciliare il lavoro il mondo degli affari lì la famiglia hanno sviluppato ed Espresso precise proposte
Dare perciò accoglimento questa rappresenta in rappresentanza questi bisogni significa ridefinire nuove regole di democrazia rappresentare un pezzo importante della società civile
Aprirsi a nuovi soggetti che rappresentano una ricchezza un patrimonio enormi
Sono queste le carte che dobbiamo mettere sul tavolo nel confronto con Cisl e con CGIL per l'unità sindacale
Sono le proposte per un contratto per lo sviluppo in cui soggetti diversi ma a pieno titolo si adoperano per risanamento e l'allargamento della base produttiva per dare competitività efficienza innovazione a sistemi industriale per dare rappresentanza a tutti i soggetti sociali
Penso allora che la realizzazione di una vera unità sindacale
Indurrà ciascuno organizzazione confederale e ciascuno di noi inesorabilmente a delle scelte
L'unità non può essere fatta e questo sarebbe una gravissima banalità pensato di assommare le tre sigle sindacali sarebbe una finzione e tutto si ridurrebbe al tentativo di sovrastare sui l'una con l'altra
Forte invece l'esigenza di incamminarci verso la strada dell'unità
Che è bene non nasconderlo
Forse non sarà indolore una strada ineludibile che comporterà l'abbandono del vecchio e che potrà restituirci motivi Dio di motivazione c'è qualcuno che li ha definiti anche di sogno in alcuni interventi che mi hanno preceduto e anche di entusiasmo di tutta la nostra azione
Grazie
Grazie davvero Gabriela anche perché è dimostrato ancora una volta che le donne sono più bravi degli uomini nell'organizzazione dei tempi adesso darei la parola marchiani invito della UIL di Livorno cui Bruno Terracciano
Nel dibattito
In questo congresso ma del resto in tutto il movimento sindacale c'è un eccesso di imitazione
Del dibattito che è presente nel sistema politico
Per cui a volte la distinzione tra congresso sindacale congresso politico e del tutto marginale
E si capisce bene questa fase
Perché noi stiamo vivendo una fase caratterizzata da una grande incertezza un'incertezza globale sia sul piano politico istituzionale economico basta pensare ai problemi
Del lavoro e sociale sono venute meno delle certezze nelle quali in passato noi avevamo basato i nostri punti di riferimento che sembravano essere di granito
E viviamo una fase di passaggi caratterizzata da una grande velocità e da un estremo rischio nelle vicende sindacali e politiche che tutti i giorni noi andiamo attraversa
Alla nostra organizzazione sindacale fra l'altro ma non la sola come le altre
Sono venuti meno alcuni ancoraggi fondamentali pensiamo al così detto Polo laico socialista e perché no anche a quelle forme di consociativismo che non erano presenti soltanto nel sistema politico
Noi per consociativismo abbiamo sempre inteso un mo'in un modo in un altro la maggioranza di governo che si metteva d'accordo con il più grande partito di opposizione in verità anche noi da questa da questo sistema ne abbiamo tratto i vantaggi maggiori io voglio dire con questo che la gran parte dello sviluppo che il sindacato ha avuto
C'è stato soprattutto nel sistema pubblico para pubblico sia
Del pubblico impiego che anche del sistema industriale delle partecipazioni statali noi abbiamo goduto di un surplus di diritti sindacali e anche se vogliamo di tasso di sindacalizzazione
Oggi noi abbiamo di fronte una fase di cambiamento pensiamo alla privatizzazione dell'industria pubblica pensiamo al decreto legislativo sul pubblico impiego
Ed è difficile oggi sulla base di questi scenari sono scenari che comunque in un modo o nell'altro ci andranno tutti ad impoverire ritrovare degli ancoraggi forti
Per continuare non solo a fare insistere un'organizzazione sindacale ma farla anche sviluppare crescere farla contare nel panorama politico e sociale del nostro Paese fra l'altro viviamo in una fase in cui nel mondo del lavoro esistono grandi difficoltà
Sul piano delle retribuzioni che crescono meno dell'inflazione sul piano del lavoro che viene meno sul piano dello stato sociale che si va sempre più Altivole
E da questo nasce se vogliamo un certo malcontento reali dei lavoratori
Che non è solo quello che si esprime nelle contestazioni in alcune grandi assemblee di fabbrica
O anche nelle manifestazioni di piazza ma che si esprimerà che si esprime anche nel piccolo dialogo diretto in cui la gente proprio in virtù di questi fatti di ricerca delle risposte concrete ai problemi che vive
Non è una risposta ai temi generali del lavoro del salario dello stato sociale ma le proprie condizioni oggettive in paprika e nella società per cui una risposta a questa gente non la non gliela possiamo dare soltanto con una dichiarazione alla stampa o con un accordo generale
Con il Governo con imprenditori gliela diamo se siamo in grado nel loro particolare di essere attenti a ciò che voglio e di essere in grado di rispondere alle loro aspettative
Quindi mi rendo conto che oggi il problema non è quello qui di trovare delle risposte a questa problematica che il mondo sindacale va
Attraversa il problema è quello di cominciare a porci degli interrogativi per aprire un dibattito che sia capace in tempi rapidi di darci delle risposte
Nell'intervento di Silvano Miniati diceva sul piano istituzionale io non sono d'accordo con l'elezione ottobre perché bisogna prepararsi a queste cose allora i tempi del cambiamento non aspetteranno che noi ci prepariamo a queste cose
Dobbiamo essere noi che già da subito apriamo un dibattito per dare risposte a questi interrogativi che secondo me sono fondamentali
Quadratino credo poco al patto che il sindacato nel rapporto istituzionale possa contare molto in modo tale da riuscire a recuperare quella difficoltà
Che è presente nel territorio e nei luoghi di lavoro perché io credo che una volta che il sistema maggioritario
Troverà conferma sul piano istituzionale sul piano elettorale dove sarà chiaro il dovere oltre che il diritto di chi vince le elezioni a governare il Paese noi corriamo il rischio se il sindacato non ha dietro di sé la gran parte della gente che lavora di essere soltanto uno strumento di consultazione
Per cui si registrano i panieri la CGIL ha detto questo ammesso che esistano ancora
La CISL e questo labile agli atti
Però poi tutto va avanti per conto suo ecco perché noi abbiamo l'esigenza di risolvere nella sostanza due problemi
Il secondo Emilio più importanti del primo quello dell'unità e quello della rappresentatività
Per me la rappresentatività e un punto fondamentale poiché noi non siamo e non contiamo
Al tavolo delle controparti istituzionali o imprenditoriali perché abbiamo un asilo perché abbiamo un certo numero di iscritti
Ma perché rispetta le scelte che si fanno noi siamo in grado di mobilitare la gente perché le cose che noi diciamo trovino affermazione nel rapporto
Contrattuali io ho ascoltato con attenzione interventi Bruno Trentin dico questo che la scaletta che lui si è preparato per buona metà andava bene anche venti anni fa ma non perché siano discorsi superati
Ma perché le cose nella sostanza sono sempre quelle è inutile
Sul piano del dibattito sull'Unità poi fare proclami sul pluralismo sulla tolleranza sulla coabitazione prodiani gli azionisti sindacali
Sulla comune opinione di raggiungere certi risultati quando poi in concreto perché questa esperienza
Per lo meno i meccanici è già stata fatta se poi in concreto certe affermazioni non hanno corrispondenza
Sul piano dei comportamenti concreti nelle regioni nel territorio nei luoghi di lavoro per cui se noi ci troviamo una CGIL diverso da quella che qui trentenne illustra ci illustra ci presenta chiaramente i rapporti sono di tutt'altro avviso sono di tutt'altra natura allora a me piace di più un confronto con la CGIL
Che sia globali perito viale nelle fabbriche
Per trovare corrispondenza di comportamenti più che ascoltare
Dei proclami da questa da questa tribuna
Ecco sono d'accordo anch'io per il sindacato unitario può essere più forte può essere più rappresentativo può determinare di più
Ma per esserlo ha bisogno di avere dietro di sé la forza del mondo del lavoro della gente che vuol cambiare che rivendica
Determinati diritti quindi il punto è come far vivere questo pluralismo e il punto è come fa di dare un sistema democratico
Anche dentro le organizzazioni sindacali soprattutto dentro le organizzazioni sindacali è un sistema democratico non è fatto di programma e fatto di regole regole che si parla e che poi sia applicato successivamente
E quando si rinuncia a darci regole proprie probabilmente non perché non siamo in grado di darceli
Perché anche l'accordo sulle RSU è un Regolamento globale delle confederazioni sono date quando qua non siamo in grado di applicarlo
All'interno dei luoghi di lavoro e nel territorio quando poi non siamo in grado di fare in modo che la gente sia convinta di rispettare in ogni occasione anche quando non gli conviene
Nelle regole allora si cerca la proposta di legge perché allora che facciamo
Per rispettare la democraticità o i metodi con cui si svolge un'Assemblea
Se sono sbagliati se sono portanti ci rivolgiamo al pretore perché venga ripristinato il diritto non è questo il modo di agire mi sembra e questo modo sia in quello
Di riconoscere una certa impotenza delle organizzazioni sindacali rinunciare alla nostra capacità di autogoverno per delegare poi al Parlamento di fare scelte che sono nostre che spetta a noi fare
Rispetta l'altro aspetto oltre a quello della rappresentanza
è quello del rapporto con gli iscritti
Con i lavoratori poiché non possiamo scantonare questo problema dicendo nel sindacato contano solo gli iscritti
Perché il sindacato fa accordi negativi e positivi trova delle soluzioni che valgono per tutti i lavoratori ed è bene che siano così perché non è possibile che in una fabbrica ci sia un lavoratore che ha un trattamento è un altro linea un altro
Va ancora quindi rapporto con la gente importante e fondamentale per la nostra organizzazione sindacale che non significa soltanto andare a fare un'assemblea
Tirarla da una parte o dall'altra con il linguaggio del sindacalese per fare in modo che i voti che approvano la proposta siano uno di più di quelli che la restringano il punto è quello di capire che cosa vuole la gente farci portatori
Deve loro
Aspirazioni ma questo richiede soprattutto per il sindacato ma soprattutto per un sindacato come il nostro per l'ovile
Fare una scelta di campo
Privilegiare la nostra azione la nostra struttura organizzativa
Dando maggiore spazio maggiore presenza
Nei luoghi di lavoro e nel territorio perché è lì che si dialoga con i lavoratori non basta l'intervento alla televisione o l'articolo sul giornale per capire cosa la gente vuole e per decidere che cosa deve essere fatto
Quindi noi abbiamo un'organizzazione sindacale io la semplifica in questo modo capito
Nazionale confederali e di categoria
Revisionale confederali e di categoria territoriale confederale di categoria fabbrica servizi e così via discorrendo una struttura burocratica e noi non possiamo permetterci che è il mondo del lavoro la gente che noi rappresentiamo non capisce
Non lo sa la differenza che c'è fra una struttura e l'altra quindi noi dobbiamo togliere l'ha voluto la burocrazia snellire la nostra struttura organizzativa
Semplificare il modo di dialogare con la gente rendere più veloce l'assunzione di decisioni quindi bisogna ridurre i livelli togliere quelli che non servono e servono soltanto per fare alcune cose
Alcune ricerche ma non in questo dialogo fondamentale con i lavoratori nella soluzione dei problemi dei lavoratori hanno
Si tratta di approfondire questo grande argomenti e fare poi le scelte giuste e dare nel territorio le risorse uomini e mezzi il potere che significa facoltà di decidere nella scelta delle politiche su ciò che la gente vuole veramente non tutti cosa vide ad essere propinate da questo o a quell'ufficio studi ma guardate ciò che conta veramente al di là di queste parole sono infatti la gente non è più disponibile ad ascoltare una voce ti può fare un applauso ma dopo cinque minuti si ripensa
Il problema vero che tutti noi abbiamo che il movimento sindacale a è quello di tradurre le parole in volontà e la volontà in atti concreti
Per togliere in modo tangibile un cambiamento che è fondamentale noi come mille abbiamo questo dovere abbiamo la necessità di d'di fare presto
Di rompere gli indugi di dare un colpo di acceleratore per essere presenti in questa fase di cambiamento
Per determinarlo e per fare in modo neanche in un cambiamento del sistema sindacale italiano i nostri valori e la nostra cultura possono continuare a desistere da essere determinanti
Ecco noi il senatore Francesco Forte responsabile del dipartimento politico economica del partito socialista lo ringraziamo e lo salutiamo
La parola brutta allacciandomi della Campania
Si prepara a scala
Punto in cui siamo nella lista
Di uguale credo che sia utile
Fare qualche
Puntualizzazione
Sia la relazione di Larizza
Che naturalmente ci ha posto molti dei problemi di grande attualità
Con un'analisi da condividersi
Ma c'è anche detto
Che ne con la sua relazione indicava un percorso di lavoro
Per i prossimi intesi ed i prossimi anni
Questa è un'affermazione di grande responsabilità
Perché in un momento di gravissima difficoltà che non è soltanto economica non è soltanto dovuto alla grande crisi occupazionale
Alla grande questione morale
Alla difficoltà in cui si trova il sistema politico istituzionale
Ma evidentemente c'è anche un grande difficoltà ma un interrogativo
Che c'è anche la relazione di Larizza
Nel corso del dibattito emerso e credo che ognuno di noi
L'abbia posto al centro dei propri congressi categoria
Territoriali regionali
E qual è l'interrogativo
Come noi il sindacato italiano
Ci adoperiamo ad essere tra gli altri
Soggetto di cambiamento
Come modi misti modifichiamo noi stessi il nostro modo di essere la nostra struttura
Per cercare di Bonessio dei tagliati fuori di non subire
Un cambiamento che oramai e inadatto irreversibili
Perché sono in discussione valori fondamentali
E non mi riferisco al moralismo al falso moralismo in un momento in cui
Tutti
Si sono adoperati per esprimere giudizi condanne in un sistema che ha visto tante
Che pur non essendo
Soggetti via ad avvisi di garanzia
E mi riferisco a coloro i quali hanno anche utilizzato male per quarant'anni o pressappoco
L'esercizio della democrazia del voto del consenso elettorale i conti
Ne ha avuto un indiretto benessere un indiretto beneficio da un sistema che ha visto
Una forma di benessere di illegalità diffusa
Chi ha consentito paradossalmente
Ai più anche di sopravvivere tante volte di vivere al di là
Delle proprie possibilità
Veniva quindi bisogna essere molto attenti quando si discute di questione morale da non confondere col falso moralismo
Come pure bisogna essere molto attenti
Quando ci si sofferma sullo stato di diritto
E sul sullo stato sociale
E per essere attenti come lo siamo attenti osservatori noi abbiamo l'imperativo se non vogliamo essere come dicevo prima tagliati fuori
Da un cambiamento della società ed il modo di gestire la cosa pubblica
Evidentemente dobbiamo superare una sorta di rassegnazione di incapacità di difficoltà che ci ha accompagnato
Soprattutto dal trentuno luglio ad un
E come facciamo ad essere soggetto di cambiamento
Come facciamo ad essere un sindacato che abbandonando vecchie storie superando vecchi tabù
Un sindacato che diventa sempre più responsabile
Del cambiamento economico de di quel cambiamento che ci viene sollecita dalla società tutta
Soprattutto
Guardando al vecchio bisogno al vero bisogno ai non garantiti
A chi in una società ingiusta per tenuto a pagare più volte le contraddizioni del governo dell'economia di come sia consentito allo sviluppo del Paese perché non è proprio vero che siamo tutti gli stessi da Milano a Palermo non è possibile concepire l'aggressione all'occupazione
Al sistema fiscale con una visione univoca delle difficoltà che si accompagnano per come il nostro Paese
E cresciuto sul piano economico del reddito e della
Ed è la questione
Mentre per le diverse economie per le diverse concezioni dello sviluppo e per non favorire quello che è stato definito o da Bossi il salario differenziato tra Nord e il Sud ma cercando cerco di guardare ad un'unità del paese
Per sconfiggere la cultura dei dalla divisione della frammentazione
Oltre che delle corporazioni
Ma questo non significa ecco essere in miopi non guardare comunque ad un paese ad una parte del Paese che attraversa comunque una crisi
Forte
Io non voglio presentare
Il ragionamento di un vecchio meridionalismo piagnone lamentoso rassegnato che cerca elemosina io credo che nella difficoltà del Paese ebbene essere attenti nel sindacato soprattutto nel momento in cui si è aperto complessivamente una questione di governo di rappresentanza dei bisogni di dover calare una giustizia sociale una giustizia morale in replica amministrativa bisogna tener conto
Di questa parte del Paese che va aiutata complessivamente per uscire fuori
Dalla diseconomia dallo sotto sviluppo dalla politica dell'assistenza oggi soprattutto che sono venuti meno alcuni alcuni riferimenti quale intervento straordinario nel Mezzogiorno nel momento in cui anche la società politica meridionale travolta coinvolta del da quell'intreccio politica affari dalla questione morale impuri hanno i tutti di essere un sindacato chi guarda sia l'insieme del Paese
Ma chi si pone qualche interrogativo nel cambiamento del sindacato di come Noemi diamo maggiore attenzione
Ad una parte del Paese che nelle nostre discussioni sembra sempre di più essere sottovalutando
E lo dobbiamo fare superando la logica certo della frammentazione
Della settorializzazione nel momento in cui la centralità lavoro il problema dell'occupazione diventa non soltanto lo slogan ma diventa la parte centrale forte
Della relazione di Larizza per sulla quale credo che noi dobbiamo dare continuità nella nostra azione perché il problema del lavoro dell'occupazione rappresenta per alcune parti del paese
La sfida della per il rafforzamento della democrazia per le forti tensioni sociali solo qui mettendo in evidenza due contraddizioni palesi per dirlo al Congresso l'undici febbraio del novantatré cento mila lavoratori in piazza Napoli a protestare insieme al sindacato per riprendere la lotta per lo sviluppo per la giustizia per il cambiamento per mandare a casa corrotti e corruttori dall'altro dopo qualche giorno ma ecco l'assalto ad una sede sindacale la FNM tale lavoratori si dice Po presunti tali può facinorosi
Che devastano la sede sindacale due estremi di un ragionamento che naturalmente fanno parte di quel contesto difficile nel quale i numeri dovremo sicuramente lavorare
Per una diversa democrazia partecipata
Una aderenza democrazia sindacale uno unità chiara forte che non è fatta di veti incrociati non è né la ragione dei numeri mai per quello che noi stiamo dicendo che deve essere unita convinta unità chiara ma soprattutto io lo dico qui al congresso perché ognuno di noi sappiamo che essa siamo qui perché sono i lavoratori sono gli iscritti che ci consentono naturalmente di essere dirigenti sindacali di un'organizzazione via quelli che dobbiamo rispondere con maggiore certezza riprendendo il gusto la capacità e il coraggio di entrare in fabbrica d'entrare nei quartieri più degradante per riprendere l'Assemblea perché il sindacato giustamente come diceva la Liz accoglienti la responsabilità la partecipazione della concertazione si faccia carico
Del problema della difficoltà economiche del disegno di un nuovo modello di sindacato
Macché toni di questo vorrei esigenze di una diversa democrazia diverse regole e quindi poi che il tempo non c'è e chiudo io chiedo analizza chiedo la segreteria confederale nazionale e congresso Ponsacco
Quando si eleggeranno gli organismi proprio per che la relazione lo dice
Noi dobbiamo continuare
Una discussione profonda vera nell'organizzazione
Che perché il governo unitario
Il superamento delle componenti la verifica del consenso per la formulazione dei gruppi dirigenti ci trovi tutti impegnati a definirne parte integrante di un modello e deve essere meno pachidermi
Più veloce Meglio funzionante
Perché Nori tra periferia e centro riusciremo ad accorciare delle distanze che tante volte ci impediscono
Di essere forse pure come è successo il trentuno luglio tempestivi nella rappresentare le giuste proposte che vengono do localizzazione e chiudo dicendo
Noi dovremo evidentemente favorire in più
Disseminate finito dovremo maggiormente valorizzare anche le esperienze interregionali per conoscerci meglio per rimodellare armonizzare una linea politica io credo che se noi riuscissimo ad a vere una mobilità maggiore
Nel territorio nel Paese
Anche nella segreteria confederale soprattutto nella segreteria confederale
Per dibattere i temi in loco per parlare con la gente per preparare meglio la proposta politica io credo che non solo faremo un grande servizio all'insieme
Ma soprattutto a quel mezzogiorno sempre meno
Alle nostre e alle in alle tensioni di tutti noi credo che noi daremo il miglior segnale per quella unità del paese per quella unità della UIL per costruire la vera unità dei lavoratori e l'unità sindacale che propedeutica ad ogni foriero
Successo del nostro
Io devo chiedere scusa al senatore Francesco Forte per la presentazione inesatta che prima gli ho fatto egli è qui con noi come presidente della commissione Finanze del Senato gli rinnoviamo il nostro ringraziamento
E aggiungo anche dicono i responsabili delle politiche fiscali del paese è meglio essere precisi e non imprecise
Che all'inizio i compagni
Sono degli uomini dei lavoratori
Nel nostro Paese impegnati a tutelare la nostra sicurezza impegnati ad assicurare alle patrie galere i criminali coloro che attentano alle istituzioni impegnati
A proteggere specialmente i magistrati coloro che sono in prima fila nel difficile compito di ristabilire laddove messo in pericolo la convivenza civile
E il primato delle istituzioni sulla criminalità
Questi uomini molto spesso pagano con la vita
Il loro impegno e la loro funzione al servizio dello Stato
Nel nostro cuore nella nostra memoria assieme ai ricordi dei tanti magistrati uomini politici che hanno perso la vita
Nell'adempimento delle loro funzioni nel nostro cuore e nella nostra mente rimangono anche i volti le immagini di tipi di quegli uomini addetti alla loro sicurezza degli uomini delle scorte che hanno pagato con la vita appunto la loro funzione
Io vi ringrazio di cuore
I lavoratori della polizia hanno anche rappresentata rappresentano tuttora un punto di riferimento per CGIL CISL e UIL in quanto sono stati in grado insomma in grado sono nati come sindacato unitario
Noi speriamo che questa esperienza del dibattito di questi giorni l'ha confermato
Si diffonda anche fra gli altri lavoratori anche fra gli altri settori siamo impegnati a garantire l'agibilità il loro lavoro le loro funzioni e di sviluppare questo contributo all'unità di tutto il sindacato
è con noi sono davvero lieto di darmi la parola Roberto Sgalla segretario generale del SIULP
Amici cari compagni caloroso saluto e un grazie grazie al segretario generale per l'invito a un grazie a tutti voi
Anche se permettetemi di dire io qui mi sento veramente a casa mia tre quinti ultra che io oggi dirigo un sindacato confederale
E dicevo anzi negato un fu confederale perché fa della solidarietà della capacità di coniugare interessi della categoria con quelli più generale di cittadini del paese e qui sta la ragione del nostro essere della nostra azione
Finalmente uno squarcio si afferma una lotta alla criminalità organizzata i territori che come diceva giustamente Larizza non la sua relazione erano sottratti alla legalità e controllate dalla criminalità oggi possono esservi conquista alla sovranità dello Stato
Anche se credo i problemi sociali come gli occupazionali di alcuni territori non possono non debbono essere affrontati né dalle forze di polizia e nella magistratura
Negli ultimi periodi il contributo posti dei pentiti una maggiore capacità di intervento e di azione della polizia un mutato clima mutato quadro politico hanno sicuramente permesso risparmi significativi
L'arresto di pericolosi latitanti Reina Madonia
La riuscita di alcune operazioni di grande rilievo internazionali guai però ad abbassare la guardia sicuramente faremo e cacciati in un angolo
E questo aumentata capacità di contrasto credo essenziale è stata la mobilitazione di lavoratori la volontà di risposta indifesa la democrazia di indignazione che si è levata alle regioni meridionali e si estese in tutt'Italia
E credo che ancora di molti di noi e che John le parole dell'Italia parte civile che il ventisette giugno se convocato a Palermo
E credo che ci ritroveremo tutti il ventitré maggio a ricordare insieme Falcone e colleghi dell'esposte molte capaci
Oggi le forze di polizia la magistratura sono punti di equilibrio di riferimento importante a cui la gente guarda con fiducia con speranza
Certi che favoriranno e permetteranno un trapasso ad un nuovo modello politico sì okay non non coerenti poco pacifico salvaguardando tutti al nuovo governo noi oggi chiediamo e anche un domani nuovi soggetti politici le questioni ancora appena popolare in noi proporremo queste questioni
Quale modello di sicurezza per i tagli del due mila come realizzare idee o coordinamento e per noi oggi questo si può realizzare solo con una ritrovata capacità di direzione del mistero di interni appropriato la sottoposizione alla dipendenza gerarchica sua di tutte le forze di polizia a competenza generale
Non servono solo strutture non servono segretari generali occorre che funzioni l'ordinario che si ristabilisca la centralità dopo età richiesti che è sempre stata e mi auguro sarà ad ordinamento civile oggi comunque è indispensabile continuare a lavorare nell'auto della centoventuno e c'è una riforma dalla polizia
Costituendo sale operative comuni favorendo lo scambio di informazioni disloca andò territori talmente in maniera equa efficienti quesiti credo che non possiamo più permetterci spaghetti
Ci sono circa quattrocento mila operatori di polizia e qui si devo dare un risultato di efficienza parli almeno agli investimenti e alla tesi della collettività
E questo può avvenire solo se si mettono da parte gelosie concorrenzialità emulazione spirito di corpo anche per evitare drammatici fatti comunque di patto di Piazzola il vento
E si comprende fino in fondo all'ora che lo è anche bisogno di sicurezza che sale che pomata al Paese da qualsiasi territorio e questi bene fondamentale tonale
Nessuno di noi ha nulla contro la mia età Rita ma il servizio di polizia un lavoro civile la stessa Europa ci dà questa indicazione e non ci può essere confusione tra difesa e sicurezza tra forze armate forze di polizia
Cari amici cari compagni un'ultima riflessione
Il SIULP e l'unico modello di sindacato unitario
Oggi presente nel panorama del sindacalismo italiano
Noi ci abbiamo perso una conferenza di organizzazione pay vedeva alcune regole per far convivere le anime confederali hanno interni per coniugare democrazia rappresentatività
Per favorire rapporti unitari e confederali pone Rispetto dalla nostra autonomia politica organizzativa credo e lo possiamo dire senza essere presuntuosi che siamo un esempio anche nella ricerca dell'unità tra le confederazioni
Noi oggi siamo un soggetto visibile un interlocutore credibile le forze politiche e sociali sicure nella sicuri e ciò grazie anche al nostro modello che la UIL assente ha contribuito a difendere al centro e in periferia
è un momento è un investimento credo di cui tutti dobbiamo essere consapevoli non credo che stia per nessuno oggi difendere meri interessi di parte
Noi oggi senza può volere rivendicare egemonie siamo un soggetto privilegiato sistemi la sicurezza e credo che un merito questo su questo ci debba essere riconosciuto aver fatto cresce una consapevolezza che i problemi della sicurezza non possono essere delegate nessuno e che invece sono parte del progetto del sindacalismo confederale credo con questo in quest'ultima espressione con questo invito a tenere alta la bandiera lotta la chimica organizzate credo che il mondo del lavoro su questo terreno abbia dato
Una grande risposta di Saetta tutte le forze di polizia e oggi veramente sono qui non solo rappresentare i poliziotti lezione ma credo senza falsa illusione a presentare qui migliaia di poliziotti che ogni giorno anche qui difendono il lavoro difendo la possibilità di continuare a lavorare basta democraticità ci dice grazie e buon lavoro a tutti
A Roberto Sgalla lasci un po'a tutte le forze di polizia di nuovo grazie e buon lavoro
Adesso la parola canapa voi Ethel Serravalle
Si è detto molto nei giorni scorsi
Delle carte delegati
Si è detto molto e molto si è scritto degli elementi di continuità tra il ventenne questa prima lettura
Sono temi che andranno approfonditi
E non già per verità storica
Ma per comprensione politica
Credo però che una cosa vada detta in proposito da subito
Edita dalla continuità dell'atteggiamento di separatezza istituzionale e politica
Che nel ventennio come nella Repubblica essenzialmente contraddistinto il mondo economico ed imprenditoriale italiana
Un mondo che Espresso questa sua continuità perché nel ventennio come nella Repubblica si è per così dire seduto sopra il sistema cercando di interpretarne le regole secondo i propri interessi oltretutto sovente sono immediati
Un mondo che ha fatto della continuità di questo suo isolazionismo il trampolino per evitare i rischi che nobilita in un'impresa e che caratterizzano il mercato garantendosi assistenze pubbliche ed Economia collettiva certamente non giustificate dalla concorrenza delle partecipazioni statali
Ha fatto questo prevalentemente il mondo economico e del mondo imprenditoriale italiano sia nei confronti della struttura corporativa dello Stato fascista
Sia con assoluta continuità rispetto alla struttura partecipativa repubblicana per come ipotizzata in più d'un articolo del titolo terzo dalla Costituzione
Lo ha fatto ieri come oggi per garantirsi benefici al di là delle coerenze delle responsabilità favorendo una continuità di rapporti trasversali non trasparenti tra economia e politica
Per cui l'impresa sicuramente è soggetto tutt'altro che passivo soccombente nelle Tangentopoli di ieri e di oggi
Lo ha fatto e detto per inciso con la stessa cultura civica per cui l'evasione è ancora per troppi una furbizia e non un reato
Una cultura civica appunto da apartheid
Ma non vuole avere il senso del moralismo questa breve considerazioni
Né serve a dire che in questa continuità di separatezza dei soggetti economici si esplica per gran parte quello spirito padronale che tanto abbiamo combattuto che altrettanto avverseremo sino a quando sarà latore di interessi solo di parte
E neanche serve questa breve considerazione a dire che l'antinomia tra pubblico e privato e più verbale che sostanziale
Il problema non è e non può essere ideologico
Riguarda invece finalità e metodi di conduzione e la prevalenza odierna dell'opzione per il privato e soprattutto da collegarsi allo scempio che proprio sui metodi ha fatto del pubblico la degenerazione partitocratica
Serve a dire invece questa breve considerazione che oggi affrontando i temi del rinnovamento politico e verificando come dobbiamo le articolazioni dei ruoli costituzionali
Per rendere finalmente compiuta questa nostra democrazia anche rispetto ai suoi presupposti strutturali oggi non possiamo tralasciare alcune riflessioni proprio sul valore sui presupposti del concetto stesso di democrazia
L'abbiamo assunto e cercato di praticare questo concetto nel nostro Paese seguendo l'impostazione determinante dell'Illuminismo
Abbiamo identificato così la democrazia nelle dialettica dei ruoli autonomi del potere legislativo del potere esecutivo del potere giudiziario
La riflessione iniziale serve allora ad evidenziare un problema da farci una domanda oggi con la rapidità e la centralità assunta dallo sviluppo economico negli ultimi cinquant'anni
è ancora possibile parlare correttamente di democrazia se non si creano i presupposti costituzionali e legislativi per regolare secondo per corsi certi non più solo il rapporto tra i tre poteri tradizionali ma anche tra questi e del potere economico
Finalmente e definitivamente assunto come quarta categoria dalla democrazia
Non basta più certamente dire che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro non basta più affidare i rapporti tra produttori e tra produttori e paese alla dialettica politica
Non si tratta di evitare un contrasto sociale che è fisiologico
Si tratta di assicurarne sbocchi positivi con regole che preciso nei ruoli reciproci dei soggetti economici sociali e favoriscono un pluralismo nel governo del paese un po'moralismo che non può più essere solo politico
Non si tratta ora certamente di fare ingegneria costituzionale
Sono attuali questi spunti credo nel nostro dibattito perché Ravizza ribadito per tutta la UIL nella sua relazione la nostra opzione per un ruolo partecipativo e dico determinazione in un quadro di politica dei redditi
E Larizza c'è anche opportunamente ricordato che la nostra funzione nel rinnovamento del Paese sarà propositiva in termini progettuali o sarà di secondo piano
Ma questa progettualità non può riguardare solo come pure deve essere come pure deve essere la rifondazione della politica proponendo la nostra ipotesi di aggregazione e di rappresentanza
Questa nostra progettualità deve radicarsi in un modo di rivisitare di riformare le istituzioni che garantisca al Paese una democrazia anche economica ancorata ad un governo centrale come regionale
Non solo partecipato dai soggetti politici ma direttamente anche dai soggetti sociali in quanto tali prima fra tutti quelli del lavoro compare responsabilità partecipativa
In un rapporto con l'esecutivo che va tradotto in dettato costituzionale e concretizzato con il dovuto sostegno legislativo
Perché siamo sindacati e lavoratori senza doppio orgogliosi molto orgogliosi dei riconoscimenti che anche ieri abbiamo ricevuto in relazione al nostro senso di responsabilità
Siamo soddisfatti
Profondamente soddisfatti del ruolo assunto per ridare ossigeno al Paese
Ma rischiamo di non poter più essere utile a nessuno
Perché non saremo più un soggetto politico rappresentativo
Se non verrà mai in quindici febbraio dopo il quattordici o il primo agosto da ben trentuno luglio
Se i diritti del lavoro che quegli accordi pone all'emergenza salvaguardano continua a perdere siccome si sono persi
Perché è stata attuata subito la parte che riguardava il nostro dare e ancora stiamo negoziante il pubblico il pur previsto nostro liceo questa non è politica di tutti i redditi
Questa è la politica di un reddito il nostro la politica dei redditi può anche prevedere tempi successivi ma questi tempi devono essere garantiti e possono esserlo solo se certi sono i ruoli reciproci
E sono riconosciuti con l'individuazione istituzionale delle sedi e dei metodi di codeterminazione
La nostra progettualità istituzionale deve garantire al Paese la nostra responsabilità Mannori il nostro ruolo come è stato che sarà legittimato solo dalla nostra capacità reale di Tuturano di tutelare ed espandere i diritti del lavoro
Queste ipotesi postula l'unità e al tempo stesso diviene criterio del suo divenire luogo fondamentale delle verifiche di fattibilità che sono tanto più necessarie quanto più nell'unità si crede
Ma questa unità
Che può essere immaginato in tanti modi deve comunque basarsi sul pluralismo che la costituisce e allora la verifica l'intesa non potrà essere solo sui come del Progetto ma anche sul come nel nostro modo di rappresentare organizzativamente operativamente i lavoratori
Ad un progetto per il cambiamento del Paese non possiamo non accompagnare un progetto coerente per il cambiamento anche strutturale procedurale del sindacato
Per l'adeguamento della sua articolazione
Per regole nuove di individuati di individuazione del quadro dirigente ne vale la nostra credibilità ne vale l'efficacia e la possibilità della nostra azione
Quando sarà necessario dalla nostra lotta e sarà necessaria la mobilitazione ed anche la notte perché dovremmo sostenere il Progetto e insieme tutelare i diritti del lavoro all'occupazione al reddito alla socialità
Ed è in questa capacità di sintesi che si misura il tasso della nostra autonomia e con l'autonomia dalla nostra credibilità perché l'autonomia è fatta anche di regole ma si misura sulla capacità e sulla qualità dalla proposta che riusciremo a fare
Se questo sapremo fare insieme
Il sindacato confederale avrà il suo ruolo da protagonista
Ma se non sapremo tutelare ad affermare i diritti del lavoro
Allora anche tra noi prevarranno gli interessi di corporativismi era rotta non sarà più un momento di solidarietà ma un momento di divisione tra lavoratori la fine di ogni sintesi l'affievolirsi di ogni tutela
L'impossibilità di costruire con tutti i lavoratori con tutto il Paese
Una società più giusta più bella più progressiva
Sarà caro Biasco
L'impossibilità di segnare
Ed anche io spero come te di poter ancora segnare almeno nel sindacato
Do ora la parola addetti del Serravalle della UIL scuola
Poi tocca a Roberto Franchini
Cari amici ecco io credo che un punto cruciale della relazione del segretario sia quella relativa al ruolo politico del sindacato
E su questo soprattutto intendo dare il mio contributo al congresso
Nel senso che quella parte almeno della relazione ha avuto una enfatizzazioni
Negli strumenti di comunicazione di massa
Che hanno sottolineato la valenza della proposta
E su questo punto io credo si debba effettivamente riflette in primo luogo chiedendo ci quale il ruolo politico che ciascun cittadino svolge all'interno di un sistema democratico
Il ruolo fondamentale e quello di contribuire da qualunque posizione si tratta e qualunque compito si svolga all'interno della società di lavorare per la attuazione e la difesa della democrazia
In un momento in cui democrazia è in pericolo a maggior ragione ci si deve interrogare sul che fare per difenderla
In questo momento i partiti politici rappresentano una quantità di debolezza e di difficoltà ma la massima difficoltà a mio giudizio e la crescente difficoltà e incapacità di interpretare il pensiero i bisogni dei cittadini
E quando non si riesce a interpretare a elaborare
Concorrere a costruire un'idea una prospettiva di futuro un impegno
Non resta che la politica delle piazze a me la politica delle piazze fa molta paura
I precedenti che abbiamo nella nostra storia sono temibili nelle piazze si semplifica tutto
Si riduce tutto a Mussi o uno
La realtà è purtroppo molto più complessa
E l'impegno di ciascuno di noi non riesce a costruirsi soltanto sul dilemma si no
Da questo punto di vista il sindacato a un ruolo decisivo ed è il suo ruolo tradizionale
Ed è la sua capacità di confrontarsi
Quotidianamente con i lavoratori
Costruire con i lavoratori un pensiero che possa essere azione e impegno e che non sia semplicemente slogan o reazione emotiva
Da questo punto di vista noi siamo in qualche misura come dire tutelati nel senso che non se non svolgiamo questo compito ci siamo rapidamente di resistere nel senso che non ci identifichiamo sono periodicamente con delle elezioni
La categoria cui appartengo anche questa prova continua delle elezioni ma ci verifichiamo sulle deleghe
Ci verifichiamo sul consenso che riusciamo a tenere nelle assemblee e nei posti di lavoro
Quindi il nostro ruolo politico in questo momento è più che mai quello di lavorare per costruire consenso lavorare per costruire idee forti su cui fare sviluppare il nostro Paese un lavoro che richiede lo sappiamo tutti molto bene la pazienza del confronto
La analisi
Delle sfumature in modo da giungere a posizioni che rappresentino effettivamente il pensiero di coloro che ci impongono i loro problemi che ci chiedono soluzioni e quando dico attenzione ascolto estremo nelle assemblee non voglio dire raccogliere semplicemente lagnanze richiesti di difesa di prerogative e privilegi o anche di cose più essenziali dico veramente mediazione
Dare una prospettiva al Paese e la diva mente alla categoria nella quale opero la scuola
Il problema è estremamente importante
E il presente nella relazione del segretario il richiamo al valore dell'istruzione è stato largamente presente nell'intervento di Amato il richiamo al valore dell'istruzione
Ma io devo dire che non è sufficiente richiamarsi al valore su cui tutti concordiamo dell'istruzione non è neppure sufficiente pensare di destinare maggiori risorse
Il problema e di cambiare e profondamente contenuti metodi modalità di rapporto all'interno della scuola e per fare questo
E necessario lavorare coi lavoratori della scuola costruire il pensiero coi lavoratori della scuola intorno in primo luogo a un diverso l'apporto con l'utenza siamo sindacato dei cittadini al centro del problema della scuola ci sono di studenti come quelli scuola ma anche la UIL giovani stiamo lavorando ha una carta dei diritti degli studenti che non sia una enunciazione demagogica di pretese da soddisfare ma che sia il riconoscimento di a spetti essenziali del rapporto docenti allievo che costituiscono il vero di terreno di preparazione della democrazia
Rapporti rispetto reciproco rapporti di trasparenza
E una organizzazione del lavoro che sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi se noi ci limitassimo
A pagare ottenne leggi innovative
Sistemi integrati tra scuola e formazione estremamente efficienti non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo che è necessario
Che è quello di un profondo coinvolgimento dei giovani nella conquista degli obiettivi dell'insegnamento nella educazione alla democrazia
Si parla di futuro del Paese di futuro
Dello sviluppo del Paese di lavoro
Ma io mi sento di dov'è che accentuare in questo intervento il problema della preparazione dei giovani alla vita democratica e proprio perché siamo un sindacato dei cittadini
I modelli di comportamento che il mondo politico ha fornito non sono stati migliori questo
Può avvenire che un peso né molto negativo in modelli enfatizzati dai mass media non sono assolutamente esemplari non sono coincidenti con quella idea di democrazia aggiornata motivata profondamente le attività nelle sue ragioni e quindi come sindacato della scuola noi non siamo impegnati su riforme qualunque
E non ci bastano neanche riforme che diano efficienza alla scuola vogliamo riforme che diano efficacia alla scuola proprio nel senso della educazione dei giovani su questo
Chiaramente noi siamo impegnati ad ottenere il consenso dei lavoratori costruire il consenso dei lavoratori a fronte della straordinaria prova
Che le forze politiche hanno purtroppo dato di massima organizzazione del dissenso perché quello che sono riusciti ad ottenere
La il disarmo rammento rispetto a una certa idea della politica l'abbandono dell'impegno a costruire idee sulle quali poi lavorare per le quali battersi e per le quali cercare di arrivare al risultato
Credo che la UIL abbia nelle sue radici storiche
Progressiste aliene da dogmatismi
Aperti te veramente ha un'idea alta di democrazia tutti i presupposti per riuscire nell'intento grazie
Grazie del la parola a Roberto franchi segretario confederale cui Gino Mereu
Ma che alle delegate e cari delegati
Io ho cercato di rileggere va be'ovazione Di Pietro
Depurando la da un paio di capi
Sì perché mi volevo rendere conto
Fino a qual punto una proposta organica complessiva
è coerente con la nostra tradizione la nostra storia la nostra cultura poteva reggerà allo stesso modo se non fosse stata impiantata
Da questi due capitoli che per un attimo ho immaginato di togliere un nuovo termine di sindacato e il capitolo sull'unità sindacale
Mi sono reso subito conto
Che se il ragionamento fatto nell'approvazione
Non partisse non sarebbe partito
Dalla necessità di vedere i ruoli funzioni compiti del sindacato italiano ecco l'aggregazione in quanto tale seppure ottima sarebbe stata una seria relazione abbastanza scontata e per alcuni aspetti per il clima in cui viviamo ma politico sociale forse anche un po'vendetta
Perché faccio questo ragionamento
Perché credo che bisogna in questo momento capire qual è il punto centrale
Che il movimento sindacale italiano ha davanti a sé
Qual è il futuro che ci precludiamo e quali sono gli obiettivi che ci dica
E nel momento in cui nella relazione si parla di un contratto per lo più
Io non credo che sia una proposta e non vuole
Episodica ma è una proposta di vigna strategica e di coerenza della linea politica che Mauriello avuto nel recente passato
E parlare
Il contratto è proprio sviluppo significhi in termini reali
Compagni e compagne e amiche ed amici parlare della politica delle entrate
Significa che il sindacato si deve misurare come ha tentato di fare nel recente passato sulla politica delle entrate e quindi sull'equità fiscale
Significa parlare della politica della spesa pubblica e quindi della politica sociale che si deve fare questo Paese
Significa parlare
Di svolge un ruolo per creare tutte le condizioni strumenti utili e necessari alla produzione della ricchezza e sulla relativa redistribuzione della produzione della ricchezza
Quindi
C'è una rivendicazione di svolgerle da parte del Mauri
Nel sindacalismo italiano un ruolo originale che originale a dispetto al panorama sindacato europeo e anche al panorama sindacale mondiale
Sono convinto Compagnia Amici
Che questo congresso apparato una proposta e apposto un problema in termini LEA
In termini ragionati in termini laici consentitemi il termine a CISL e CGIL sull'unità sindacale sul suo significato sulle sue finalità sui sul resto
E quindi una meditazione su questa mappa l'ha fatta anche in relazione a quanto nel recente passato La cinque ha speso se stessa sul problema dell'unità
E non più tardi di qualche settimana
Che passata
Abbiamo assistito al programma per la circolazione unità sindacale
Alla necessità di riprendere il dialogo sull'Unità
Alla necessità dispetto questione delle motivazioni ma non credo sia più importante da quello che sta succedendo in Europa un modello sindacato europeo
Che sindacalismo italiano e così da essere una sterzata una stretta e affrettasse il processo L'Unità sembra ho l'impressione amici e compagni che oggi la Cina si sta raffreddando rispetto a questa posizione politica che aveva assunto qualche settimana fa lo stesso modo di porsi di fronte a questo problema
In antitesi all'iniziativa della CGIL
Come raccolta delle firme sul mercato dell'unità militante di un sostegno consentitemi cottimo dignità in questi interventi cioè quello che la Rizza invocava della sua approvazione di evitare cioè il sospetto che siano scattando dei meccanismi di egoismo di organizzazione
E io credo leggendo anche la stampa stamattina che nel momento in cui la CIR ricomincia a teorizzare prefigurare
Che nel futuro Partipilo di questo Paese
Vi saranno non più di quattro cinque raggruppamenti partitici e che quindi rispetto a questo si comincia a evocare da parte dello scibile un concetto di autonomia da questi partiti gli aggregati scomposti e ricomposti
Per raggiungere l'unità quindi si rivendicano l'autonomia e comincia a bere un'impressione mi pongo un interrogativo
è un modo vecchio per affrontare il nuovo cosa voglio dire
Mi sembrano gli stessi ragionamenti e le stesse discussione gli stessi confronti
Che noi avevamo parte abbiamo fatto quando abbiamo dato vita alla federazione unitaria sindacale
Mi sembra lo stesso modo di approcciarsi a un problema come se la realtà di allora rispecchiasse quello a Dio
Oppure se così non è
Può essere un modo surrettizio
Per fare una grande cinque
Come quindici anni fa si voleva fare una grande CGIL
Io voglio fare queste provocazioni
Perché se così fosse io credo che volutamente
Ecco non si analizzano le condizioni di diversità e di partenza e con rispetto ai livelli e a oggi ieri quando abbiamo detto ha dato vita alla Federazione sindacati in Italia eravamo reduci dal sessantotto oggi abbiamo ed è questa l'analisi vera che dobbiamo fare sul versante nazionale un Paese scosso dalle fondamenta
C'è un Paese che si sta cambiando rapidamente un Paese che non è più quello di ieri espande e stanno cambiando i partiti sta cambiando la società sta cambiando mentalità sta cambiando il cittadino italiano
E allora di fronte a questo
Con un vento di destra che aleggia e con tutta l'Europa e che è stata aggiungendo che il nostro Paese io credo che sarebbe suicida
Da parte del movimento sindacale italiano da parte dell'aumento della CGIL della CISL
No da affrontare in termini reale Antelmi analitici in termini concreti
C'è l'attuale situazione quindi la necessità che abbiamo di dare una sterzata rispetto o un modo vecchio tutta giornale di specchio rispetto ad egoisti ecco di organizzazione
Che pur essendo nobile rispettabili dobbiamo trovare il modo di superare confrontarsi per capire con quali possono essere state le vie che ci possono unico per non dire che di fronte a questo mutamento durante mutamento nazionale sul versante internazionale stiamo assistendo
Ad un processo di globalizzazione dell'economia che sta per farci vedere superati come momenti sindacali nazionali se non ci diamo il respiro non soltanto nazionale quindi unitaria rispetto ai problemi che abbiamo ma anche di livello europeo
Giustamente ricordava Pietro
Della propria solo azione che un modo di concepire un sindacato moderno al livello di problematiche europee quindi non di politica internazionale di politica nazionale
Ecco è quello di cominciare a pensare ad un disegno ad una costruzione in cui anche il sindacalismo nazionale dei singoli Paesi europei cominciò a spogliarsi di alcune prerogative è data di darle al sindacalismo cibo a queste cose
Ecco perché credo che dobbiamo avere tutti quanti coscienza che oggi non c'è più grande spazio
Se non si vogliono assolvere adempiere ecco luoghi che diventeranno sempre meno significativi e incisivi
Rispetto a quelli che vogliamo attribuirci a quelli che vogliono assolvere a quelli a cui siamo votati per tradizione per cultura ecco all'interno della nostra organizzazione e che io credo con molta franchezza che il sindacato italiano oggi non può commettere l'errore che ieri hanno commesso i partiti di questo Paese
Non capendo il mutamento che avevano davanti non intuendo a quello che stava succedendo nel Paese esteso sono stati superati dallo stesso Paese dagli stessi cittadini da lavoratori dalla gente normale dal quotidiano ecco ma che abbiamo dimostrato grande tenuta grande senso di responsabilità
Grande voglia di cambiamento abbiamo questa criticità di essere soltanto tagliandi complicazioni ecco gli errori riorganizzazione non possono bloccare un disegno che è difficile da costruire
Ma che poi possibile che ci deve far superare del Munster stretto e tu di organizzazione per provincia ARSIAL liberale orizzonti rubate non basti dispetto alla rappresentanza e rappresentatività che dobbiamo avere dal mondo del lavoro di questo Paese
Io credo che il
No no gli altri non soltanto le singole volontà
I fatti e la nostra sensibilità si possono
Ci impongono una strategia diversa da quella perseguita fino ad oggi è comunque
Io credo che uno stato che ci troveremo davanti ecco nel ragionamento che pur dobbiamo
E approfondire
Ecco io apprezzo
Che
In una relazione di questo tipo di questo spessore bisogna prefigurare i tempi bisogna prefigurare condizioni ma credo anche che non si possa fare tutta sul e allora non bisogna strumentalizzare i programmi i Progetti le visioni prospettiche della nostra organizzazione bisogna scendere nel concreto mi chiamano giustamente
Alla responsabilità l'osservanza del tempo voglio fare soltanto l'ultima osservazione stamattina trentenne ha detto cose importanti
Le ho condivise mi sembra che si siano volta aperture rispetto alle cose contenuto all'adozione a dispetto all'impostazione della UIL vorrei fare soltanto dal momento azione che stamattina Bruno usava
Ricordando il trentuno
Lui ha detto
Che il trentuno luglio è stato possibile perché c'è stato un momento di grande umiltà al tavolo del patto ma che l'unità complessiva dalle tre organizzazioni era un'unità debole dal tipo e alla fine si è rotta ma a maggior ragione se è bello questo ed è vero quello che ha detto trentini e tu bisogna capire che questa è la strada da seguire perché se il trentuno luglio è stato importante in un momento di debolezza viabilità del momento sindacale pensate cosa avremmo potuto fare se avremo avuto se avessimo avuto un grande sindacato unitarie porte facendo rispettare pendente
Proprio poco l'attenzione
Io sono convinto ci credo conta gli amici io credo che questo sindacato italiano
Come in determinati momenti di grande difficoltà di questo Paese quando c'erano le convinzioni ideali siccome accomunavano tutte e tre un illecito e CGIL voglio ricordare quando ci siamo mobilitati subisce autismo sull'attività organizzata abbiamo fatto grandi monete grandeur mediazioni sulle nostre posizioni questa è la strada da seguire questa è la strada deboli dei lavoratori
Prima prima di dare la parola Gino Mereu due brevi comunicazione la prima è prevista per domani mattina alle ore dieci la venuta di Giovanni Galloni vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura credo
Credo che sarà interessante ascoltare anche il suo contributo
E vi prego anche di informare eventualmente coloro che oggi pomeriggio non sono qui presente sembrano poi c'è un telegramma la ringrazia indirizzato anche questo nostro segretario generale la ringrazio vivamente del suo gentili invito aggiornata augurare undicesimo congresso nazionale della UILM in programma tre maggio sono davvero sei spiacente di non poter intervenire a causa sopraggiunti ed inderogabili impegni in sede decidono comunque far giungere a lei e a tutti i partecipanti io più fervido saluto augurale con i migliori auspici per il pieno successo dalla manifestazione con viva cordialità Carmelo Caruso direttore generale del personale del ministero degli Interni lo ringraziamo la parola a Gino Mereu segretario dalle della Sardegna Pusterla donare go
Quando Pietro Larizza a mettere in forte evidenza le principali questioni che sono oggettivamente
Non solo al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica ma anche e soprattutto che rappresenta no elemento di forte cambiamento e modifica dei caratteri principali del nostro Paese
Lo ha fatto senza prove fronzoli come suo solito contratti essenziali senza disperdere l'attenzione sul mille altre cose certamente importanti ma non fondamentali rispetto agli interessi dei lavoratori pensionati
Le classi più deboli della società e del suo processo di crescita democratica
Condividiamo in pieno le considerazioni che abbiamo avuto modo di fare anche nei nostri congressi regionali di categoria e confederali
Che stiamo assistendo a una forte accelerazione degli avvenimenti e della storia
Sospinta in alcune parti
Da interessi al cui lavoratori sono in parte strani
E che ha trovato clamorosamente impreparati i partiti
E che analogamente può mettere fuori gioco anche i sindacati
Questi sono certamente più consolidate radicati tra la gente
Ma non possono considerarsi al riparo da un chiaro e oramai palese tentativo dei potentati economici e finanziari che governa non realmente sostanzialmente il nostro Paese di avere il via libera di riappropriarsi di quel ruolo e potere che i lavoratori e il sindacato hanno conquistato in decenni di dure lotte lunghe costate tanti sacrifici e a cui non possiamo ne dobbiamo rinunciare
Sono per noi motivo di fondo che regolano il sistema del nostro Paese
E su queste questioni esprimiamo preoccupazioni come lavoratori e come cittadini
Per la crisi profonda che attraverso dei nostri partiti
E per il ritardo che registra fino a questo momento anche il movimento sindacale confederale italiano
Preoccupazione perché partiti e sindacati sono due fra i principali pilastri su cui si poggia la nostra democrazia
Che oggi può subire serie irreparabili attentati probabilmente già in corso se dovesse continuare ancora a lungo e a perdurare una situazione in cui sembra che a fare politica sono magistrati e giudizi
Il nostro Paese è percorso da un da una forte richiesta di cambiamento serio senza più attese tentennamenti
In alcuni casi anche drasticamente
E dobbiamo renderci conto che le pressioni sono forti e legittime è dettate da motivazioni valide non viene più accettata l'intermediazione di partiti che si sono fatti troppo invadenti
Dove tutto e tutti sono frutto di lottizzazione spesso a discapito della qualità e dell'efficienza
Non è più sopportabile un sistema istituzionale burocratico vecchio e farraginoso
In gran parte dei suoi punti nevralgici che rende l'Italia fra in meno competitivi dei paesi europei e quindi ospedalizzati del mondo
Inefficienza che riguardano sia le sedi centrali che periferiche
E dove tutto sembra congegnato per impedire il buon funzionamento
Tutto ciò non è più compatibile con un Paese moderno che vuole anzi deve essere competitivo con il suo apparato produttivo dove possa essere realizzata una seria politica economica dove ci sia un sistema efficiente di servizi e dove sia sempre presente una seria politica sociale per far fronte alle nuove povertà
Oggi e nei prossimi giorni e settimane dovremmo a parlare di queste cose affinché il forte bisogno di cambiamento non si trasformi in una desertificazione del sistema democratico
Perché non possiamo rischiare che alla lunga passi lo smantellamento dei partiti e poi del sindacato
Perché si vigili e si e si guardi bene alla storia alla cultura e ai comportamenti di coloro che vengono sospinti dai potenti mass-media
E che guarda caso appartengono agli stessi potentati economici e finanziari del nostro Paese
Gli stessi che si battono per le privatizzazioni accelerate senza controllo
E che oggi si travestono da rinnovatore è che rappresenta un in verità la vera forza dalla restaurazione
Perciò e per le altre considerazioni che per Vitara per brevità non posso sviluppare al principale quesito che pone natalizia nella relazione rispondo sì
Sia un forte decisivo al ruolo dei lavoratori nel processo di cambiamento di cui devono essere protagonisti interpreti e portatori proprio perché essi sono politicamente e moralmente legittima
Perché lavorano e producono i beni e le ricchezze per l'intera comunità
Perché non sono certe interessato ai fenomeni di Tangentopoli
Per garantire come sempre nella storia del nostro Paese e degli altri Paesi il rafforzamento del sistema democratico
Per evitare che il Paese cada in mano ai falsi innovatori a coloro che non hanno mai messo piede in una fabbrica a coloro che non hanno mai visto in faccia la disperazione di un uomo che ha perso il posto di lavoro ebbe le conseguenze devastanti che ciò produce in se stesso e né i familiari spesso pure Volpin tragici perciò mi sento oggi di ribadire un invito che oggi ha rivolto ai delegati del congresso regionale della UIL sarda e ai lavori tutti lavoratori tutti
Occorre riprendere l'impegno e la militanza nei partiti ciascuno nel suo perché questi si rinnovi no nella direzione giusta
Perché riprendano a fare politica seria carica di forti ideali di giustizia e di equità per la crescita civile e democratica perché i partiti siano sempre più vicine alla gente ai loro problemi reali
Perché ridiventi lo strumento di fertile dibattito e di indirizzo per le giovani generazioni
Alle quali stiamo rischiando di lasciare il deserto culturale anziché quelle forti indicazioni di ideali e di militanza
Per queste ragioni a tutto ciò
Va accompagnato un grande progetto del sindacato
Che unitariamente ancora è da costruire ma è l'indicazione che mi è apparsa più importante della relazione del nostro segretario
Il secondo dei due punti che voglio affrontare l'intervento riguarda proprio il modo di essere del sindacato
Dell'altro pilastro della nostra democrazia
Non possiamo pensare che il consenso sia un fatto perenne
Essa invece si rinnova con l'azione la forza delle idee ebbene notte che si portano a sostegno Della capaci di tardi stare in mezzo ai lavoratori nelle fabbriche
Sono loro la linfa vitale del sindacato e della sua forza
Now il sardo ha voluto spostare per una giornata il congresso proprio in una delle tante fabbriche attanagliata dalla crisi
Per rendere protagonisti i lavoratori iscritti e non alla Wind delegati e nove
è che hanno gradito l'iniziativa dove sono intervenuti numerosi a parlare dei loro problemi in quella che considerano la loro casa
Dove hanno parlato dei loro problemi delle loro angoscia delle aspirazioni della voglia di lottare per il lavoro dentro ai con il sindacato
La UIL deve coltivare di più ecco maggiori intensità e a tutti i livelli questo rapporto con gli scritti con i lavoratori
Devi abbandonare un certo comportamento aristocratico se o dopo un plurale che ogni tanto emerge per nascondere la mancanza di coraggio nell'affrontare il rapporto diretto con i lavoratori
Penso perciò che quelle straordinarie intense civili manifestazione di lotta dei minatori e di tutti gli altri lavoratori sardi
Che in questi mesi con grandi sacrifici hanno posto al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica
Delle forze politiche di governo il problema dello sviluppo dell'occupazione del diritto a conquistarsi la dignità di uomini attraverso il lavoro
Essi hanno voluto segnalare che questi problemi
Peppone l'insieme della vertenza Sardegna come credo che analogamente ne pongono quelli della Calabria della Campania della Sicilia e di tutte le regioni del nostro Mezzogiorno spremute come limoni
Dall'aggressività imprenditoriale del Nord Italia
Che hanno succhiato Risorse sostanze con la complicità colpevole dei politici locali lasciando spesso il deserto
I lavoratori hanno voluto e vogliono segnalare
Che questi problemi non lo sono secondi a nessun'altra questione del nostro Paese neanche alla riforma elettorale neanche alle riforme istituzionali
è che a vanno affrontate contestualmente senza mettere termine a un governo che deve governare
Perciò
Mi pare giusto far sentire questa parole al nostro congresso
Affinché il gruppo dirigente essa è convinto le porte all'attenzione del presidente del Consiglio chi a quello dello stesso presidente della Repubblica e di tutte le forze politiche e di governo
Questi sanno bene che è un disoccupato e la sua famiglia non si può sfamare a suon di riforma elettorale se non si vuole perdere del tutto il controllo del Paese ma con una sedia e con una serie di iniziative che Dio non risposte ai problemi dello sviluppo economico sociale dell'occupazione e dei servizi
E per costruire queste prospettive il sindacato vuole Tebe concorrere facendo fino in fondo la sua parte
Grazie
è presente e lo salutiamo il vicepresidente della Regione Lazio onorevole Antonio Molinari
Ha ora la parola Donato del coordinamento nazionale donne cui scorpioni Robert
Ho apprezzato moltissimo intervento dal compagno che alcuni che mi ha preceduto il quale è stato veramente realista realista nell'entrare nel grosso problema dell'occupazione
Realista nel definire so che sta succedendo per cercare di salvaguardare il posto di lavoro in Sardegna ad esempio i minatori
Queste forme di lotta stanno diventando veramente drammatiche drammatiche tutti quanti ci stiamo limitando a guardare questionari delle menti davanti alla televisione
Voglio proprio per riallacciarmi all'ultimo intervento e a quello che è lo slogan del nostro undicesimo congresso
Che è uno slogan stupendo
Nel dire
I diritti dal lavoro
E il lavoro per lo sviluppo questo uno dei temi che io voglio c'entrare
I diritti esistono Sella mono esistenti
Laddove il lavoro non esiste diritti non ci possono essere
E sviluppo non si può essere
E considerando il fatto che ormai non solo in questa Assise ma ormai tutte le assise si continua a parlare della sinistra ma la sinistra esiste ancora o stiamo cercando di riscoprire
Quei valori
Valori ideali che il collega definiva il deserto dei valori io definisco il deserto dell'intelligenza
Parte
Perché questa sinistra e io voglio citare Marx ma non perché Marx
Oggi tutti quanti e Lodi spendiamo perché Marx faceva parte di altri tempi per cui è giusto che noi andiamo avanti che ci poniamo davanti a noi stessi altri obiettivi Marx aveva dato
Una definizione molto bella
Nel dire che il lavoro
è emancipazione
Questo valore che il valore del lavoro
è un valore che oggi non esiste più grazie
Il primo maggio io ho fatto ho partecipato alla manifestazione del primo marzo festa dal lavoro mi sono guardata attorno e penso che tutti i compagni qui presenti
Se hanno partecipato alle manifestazioni delle proprie città avranno visto che la gente non è più presente ci contiamo ormai perché questa la festa del lavoro
Ho
è una manifestazione di piazza dove noi andiamo a urlare tutti quanti insieme che noi vogliamo il il lavoro
Ed è proprio sulla questione del lavoro che io voglio fare
Due considerazioni inerenti l'accordo del trentuno luglio di cui tutti quanti parliamo
è per il quale qualcuno nel suo discorso di stamattina
Ha fatto le cosiddette lacrime di coccodrillo penso che signora che non la smettiamo di piangere su cose che non crediamo e le facciamo perché è giusto farlo in quel momento
L'accordo del trentuno luglio
Ha significato
Una innovazione nel porci come parte sociale nei confronti della Confindustria e del Governo
Si davano certe cose noi davamo certe cose però c'era un'altra parte la cosiddetta contropartita che a noi doveva essere resa
Prima fra tutte l'occupazione
Qualcuno l'ha definita la politica dei due tempi
C'è stato un solo non ci crediamo tutti te tutti quanti ma il tempo sarà unico o è giusto che queste undicesimo congresso proprio in virtù di quello slogan che tutti quanti le siamo in virtù di quell'accordo venga a dire noi nel nostro progetto nel nostro congresso dobbiamo cercare di dare attuazione
Al secondo tempo che a quanto pare non esiste
Allora
Applaudire un trentini
Che prima dice ero convinto
Secondo tempo si dimette perché magari abbiano qualcuno che gli stava rompendo le palle scusate l'espressione qual è il coraggio di venir qui è dire ero convinto ho fatto queste però in quei termini noi non dobbiamo fare più nulla ma tranquillo a chi pensa di dare lezioni a noi della UIL
Perché Trentin oggi non ho avuto il coraggio di dire che son le cose che poi ha detto e soprattutto ai suoi delegati che sono stati definiti i delegati gli autoconvocati di CGIL CISL e UIL deve dire il cosiddetto secondo tempo che poi doveva essere secondo tempo cioè la conclusione finale dell'accordo che doveva essere approvato da tutti i delegati da tutti i lavoratori
E quindi si viene a parlare del Rsu perché questo è un altro
Dette mi scottanti che noi stiamo vivendo parliamo del se Rsu come serventi di CGIL CISL e UIL perché questo è quanto io ho letto nelle tesi confederali o parliamo dell'RSU come una partecipazione attiva dei lavoratori a ciò che deve essere la cosiddetta partecipazione e quindi anche la cosiddetta lotta la CGIL e la CGIL in primo piano
In tutte le assemblee da parte dei suoi delegati non ha fatto altro che parlare DR S u
Facendo le trasparire come una panacea di tutti i mali nella nostra società in questo momento sta vivendo
Dalla crisi economica
Alla corruzione alla giustizia e a tutto il resto allora se l'RSU
Devono essere un'espressione non espressione libera di confronto perché le i delegati gli attivisti i lavoratori sono parte integrante dell'organizzazione sia S.A. CGIL CISL Howie allora l'Rsu intesa in questo senso hanno un significato vero
Hanno un una realtà desistere e hanno un senso di esistere
Se invece la RSV diventano o secondo qualcuno dovranno diventare quello strumento che faceva diventare egemonia della CGIL qualsiasi proposta
Politica si voleva portare avanti allora l'Rsu io penso che non servono a nessuno
Siamo molto retorici e siamo molto ipocriti
Perché nei momenti critici sembra che ognuno di noi quando alza la mano e dà il suo assenso
Lo faccio perché non vogliamo portare i cosiddetti equilibri definiamoli equilibri politici
E se qualcuno in quelle occasioni ancoraggio di manifestare un'opinione un po'diverso
Vende oltre va oltre il proprio naso allora quel qualcuno e fuori dall'organizzazione perché a volte si dicono queste cose
Ma guarda caso dopo qualche mese o magari il giorno dopo tutti quanti dicono perché fanno l'autocritica le cosiddette lacrime di coccodrillo dicono però abbiamo fatte certe cose per questo questo o quell'altro
Io mi voglio riferire anche al compagno Amato
Il quale ha fatto un bel discorso da questo pulpito
E sotto alcuni aspetti e lo definisco un discorso a Bari di professore che dall'alto della sua cattedra in serie
Insegnare è una cosa dare lezioni di vita è tutt'altra cosa
Dico questo semplicemente per un motivo per il discorso della rappresentatività e della fiducia che altri chiedono noi nostra volta chiediamo ai nostri delegati ai lavoratori quando andiamo a fare le assemblee quando ci confrontiamo con loro
A Malta dove va dopo l'accordo del trentuno luglio perché ha parlato proprio del filo tra Luís è il sindacato soprattutto alla UIL quindi no e soprattutto che ci siamo battuti forse più di altre per quell'accordo e sulle piazze come qualcuno diceva il rappresentante lui l'avevo preso più bulloni di altri perché queste cose non le dobbiamo dire
Luis subito dopo l'accordo aveva fatto
Una sanzione di questo tipo che mi aveva colpito devo dirvi la verità
Dicendo il mio impegno ancor prima che politico è un impegno morale
Io avevo dei dubbi su quell'accordo sinceramente proprio perché l'esperienza dei due tempi che poi diventano un tempo unico e a senso unico mi dava delle perplessità però ha detto al momento il critico andiamo avanti in questo modo
Il suo impegno ancorché politico impegno morale perché è questo l'ha detto anche da questo pulpito
La giustificato dicendo ma poi gli avvenimenti e la svalutazione della lira che era il primo Cardente doveva reggere il discorso anche per la trentuno luglio
è finito in un certo modo sono alla fine
Ottimista allora per concludere perché giustamente il tempo è quello che la mia proposta di queste all'interno di questo congresso
Lasciare l'ipocrisia lasciare la retorica partire dall'empirismo per poi essere pragmatici
Lasciare il deserto dell'intelligenza
Per far sì che noi domani e io dico domani presto noi possiamo averne una distesa lussureggiante mi piace in queste due parole
Di valori
Vide agli di giustizia e di equità fiscale
E quando parlo di giustizia intento alla giustizia nelle sue accezioni più bene perché stiamo vivendo anche il momento dei cosiddetti giustizieri e non vorrei che dal momento che ci sbattono addosso tanto furbo perché è questo che ci stanno sbattendo noi domani
Con la nostra filosofia dove diciamo tutto e il contrario di tutto stiamo preparando la via spianata per la destra per i vari sale per i vari Bossi è pertanto i che ancora non son riusciti a fare giustizia delle varie stragi parla di Bologna parla di Piazza Fontana parla della strage di Capaci parla di tutte quelle persone che innocentemente stanno perdendo la loro abilità questo il messaggio secondo me è che noi da questo congresso dovremmo lanciare all'esterno
Perché il mondo esterno ci sta guardando quindi pragmatismo cerchiamo di realizzare con lo slogan che piace a tutti quanti
Grazie grazie la
Messaggio per attenti c'è una lancia Thema targata Roma due per come Firenze sette sei otto quattro di colore grigio che hanno allarme inserito il finestrino aperto neppure allagata
Quindi io mi auguro e che mi ha mi auguro vivamente che il proprietario si è qui perché ho l'impressione che non sia finita lì se non devo immediatamente vi ricordo che domani pomeriggio alle quindici e trenta si terrà la tavola rotonda alle nuove relazioni industriali per lo sviluppo dell'Europa partecipò hanno Sergio Pininfarina Emilio Gabba neo Pietro Larizza Nicolas Redondo segretario generale dell'UPI spagnola
La presidente Sara De Raffaele Vanni moderatore Alberto la Volpe direttore del TG due siete pregati di partecipare adesso la parola sculture Roberto Poli Marcelli Riccardo
Dopo
Care delegate delega
Per la specifica responsabilità che ho nella UIL enti locali prevista anche la ristrettezza dei tempi a disposizione limiterò il mio intervento ha poi questioni di carattere organizzativo
Sottoponendo all'attenzione del congresso di opinioni che su alcune di esse sono state espresse dal congresso della mia categoria
Prima di entrare nello specifico però voglio chiarire un aspetto di carattere generale forse presente in ciascuno di noi e che nel recente passato è stato argomento di esternazione di qualche dirigente sindacale d'assalto ghiotta occasione di speculazione per taluni organi di stampa e per qualche politico altrettanto tassa
La questione
Il sindacato confederale è coinvolto nella crisi della politica
è interessato dagli stessi fenomeni
Il suo gruppo dirigente ha qualcosa da nascondere
Non per noi amici e compagni ma per gli esterni per chi si diletta a seminare dubbi il PC attacca magari per coprire proprio difficoltà
è bene chiarire che il movimento sindacale il suo gruppo dirigente non hanno in questo senso nulla da rimproverarsi
Sono puliti ed onesti in questa sala nelle nostre strutture ci sono facce pulite serie onesti
In questa sala ci sono socialisti socialdemocratici e repubblicani onesti
Che svolgono con correttezza il compito loro assegnato
I nostri problemi sono di altra natura
Ai tanti innovatori veri o presunti
Onesti e corretti da sempre o convertiti dalla dall'evenienze vorrei suggerire una cosa
Che forse può essere Lord aiuto sì davvero vogliono cambiare ciò che deve essere cambiato ovvero la classe politica dirigente e corrotta ed incapace
Ci interpelli o più spesso vengano tra noi a cercare il nuovo l'onestà la capacità con ogni probabilità qui troveranno supporti disinteressati e perché no impegni di elevata qualità politica e morale
I nostri problemi non solo queste
Sono di diversa natura
Rappresentatività
Democrazia al nostro interno unità rapporto stretto con coloro che rappresentiamo sono le questioni che ci stanno davanti
Frutto certo di qualche errore di troppo che abbiamo commesso ma anche dell'azione congiunta di alcune forze politiche associazione di mestieri sindacalismo autonomo movimenti riversi e con la complicità dei governi a tutti i livelli e delle forze imprenditoriali tentano di delegittimare il sindacalismo confederale a favore del particolarismo e di interessi settoriali
Nonostante gli sforzi però
Questo tentativo non è riuscito
Ma forte è la sensibilità a questo richiamo soprattutto in un momento di forte crisi economica e sociale qual è questo
è compito nostro urgenti
Quindi quello di mettere in campo tutte le nostre forze riscoprendo quel concetto di militanza che sembra un po'dimenticato per riportare il sindacato tra gli iscritti tra i lavoratori tra la gente
Chiuderci in noi stessi pensare a noi stessi pensare ai propri iscritti non serve così come non serve a esorcizzare
Il sminuire il dissenso è necessario che le categorie
Tutti tutte le strutture della UIL si aprono più di quanto non hanno fatto finora all'esterno
Cerchino di capire gli interessi della gente i bisogni vecchi e nuovi di tutti di tutte le categorie sociali solo in questa maniera potremmo diventare portatori di interessi veramente generali
Il nostro ruolo chi è e rimane quello della negoziazione del controllo e verifica delle gestioni nell'assunzione delle responsabilità che ci competono nei momenti difficili
Troverà la consapevolezza e il consenso della gente a tutto vantaggio della nostra credibilità della nostra rappresentatività degli interessi della società
è funzionale a questo scopo a mio giudizio anche un'attenta riflessione sulla questione dell'autonomia dal quadro politico quello vecchio e quello emergente
Che almeno per il momento e fino a quando non ci saranno certezze sperimentate deve rimanere come è sempre stato un elemento caratterizzante della nostra azione e i nostri comportamenti
Questo è ovvio non può e non deve significare indifferenza alla politica che ha bisogno del nostro rapporto
Ma rifuggendo da ambiguità di comodo
Non può non continuare ad essere il discrimine incerto del nostro impegno della nostra collocazione compagni ed amici
La valenza di questo momento congressuale sollecita ed ebbe ad affrontare altri elementi importanti per la nostra organizzazione
I limiti di tempo però non lo consentono per cui mi limiterò a denunciarne alcuni rinviando all'approfondimento successivo a questo momento
E alla già programmata conferenza di organizzazione nella quale questioni quali il rapporto tra le strutture orizzontali e verticali al centro ed in periferia
Il finanziamento del sindacato
La questione delle risorse umane e gestione delle risorse umane ed economiche la formazione del gruppo dirigente
Le forme di tesseramento che interessa i lavoratori part-time trimestrali stagionali i precari con il relativo costo tessera
Ritengo debbano trovare adeguate soluzioni ad evitare gli effetti negativi che fin qui abbiamo riscontrato
Una questione invece voglio affrontare subito
Non tanto e non solo perché interessa la categoria quanto perché ritengo che un chiarimento è possibile e possibilmente una soluzione nel breve periodo sia di ausilio agli interessi di tutta l'organizzazione
Dobbiamo compagni ed amici riflettere insieme sugli effetti che la copiosa legislazione in materia di pubblico impiego e di Autonomie locali ha avuto e avrà sul sistema contrattuale e sulle relazioni sindacali nel nostro settore
La centoquarantuno
Centoquarantadue la duecentoquarantuno la quattro e ventuno e il decreto legislativo ventinove rimettere in discussione i confini e le capacità di aggregazione del comparto delle Autonomie locali e Regione
In particolare la previsione delle nuove forme di gestione dei servizi società per azioni aziende speciali istituzioni eccetera
Previsti dall'articolo ventidue della centoquarantadue la questione dei segretari con le comunali collegata a quella di della dirigenza delle autonomie locali
La nuova definizione giuridica delle camere di commercio la prevista né di contrattazione separata per la dirigenza la questione dei servizi sociali ed assistenziali
Costituiscono elementi di forte preoccupazione ovviamente per la categoria visti i riflessi negativi che possono su di essa ripercuotersi ma ritengo debbano costituire elemento di preoccupazione e riflessione per tutta la UIL per quanto ci riguarda abbiamo esaminato le varie questioni
Abbiamo sottoposto alla Confederazione le nostre opinioni ravvisando la necessità che si giunga nel breve a dare risposte ai seguenti interrogativi
Come si pone il sindacato
Di fronte alle controparti vecchie e nuove
Quali e quanti linee politiche sono necessarie in un settore decisivo per i cittadini e per il sindacato dei cittadini quale quello dei servizi
Quali e quanti soggetti sindacali si occuperanno della cosa della stessa cosa
Le nostre proposte le nostre risposte a questi interrogativi e la nostra proposta pertanto parte da queste considerazione
Con la modifica del rapporto di pubblico impiego è venuta a cadere l'ostacolo e della diversità contrattuale né in prospettiva esisteva differenziazione dei regimi previdenziali
Nella nostra organizzazione esistono già aggregazioni organizzative che gestiscono contratti privati e pubblici
C'è necessità di fornire alle controparti ad evitare diversità di impostazione un unico interlocutore sindacale così come c'è necessità
Di linee politiche coerenti in tutti i servizi a prescindere dalla forma di gestione
La nostra proposta
è quella di discutere sulla sull'opportunità della creazione di un assetto organizzativo che racchiuda anche sotto forma di federazione tutto il mondo delle autonomie locali tradizionali e dei servizi ad essa collegati
A prescindere dalla forma di gestione prescelta Ideal tipo di contratto applicati ritengo che su questa questione sia necessario nel breve riprendere la discussione e si è possibile decidere vista anche l'imminenza del momento di discussione
Per la revisione dei comparti di contrattazione collettiva prevista dal decreto legislativo numero ventinove che da queste valutazioni non può per nessun motivo pressing
Da ultimo
Le questioni legate alla unità
Non al sindacato unico
Il il nostro segretario generale della sua redazione è stato chiarissimo lapidario
Al progetto unitario ha affermato ciascuno deve sacrificare qualcosa del suo
E il punto di partenza dal quale
Partire per esaminare come
E in quali tempi si arriva all'Unità
Una cosa è certa
Non servono pasticci
Occorre volere occorre volontà ma occorre soprattutto credere nella unità
Forzature tentativi di egemonia
Equilibrismi fatti a più riprese per tenere tutti dentro sempre e comunque allontanano il Progetto iniziative di parte referendum proposte di leggi decisioni e comportamenti condizionati da interessi diversi
Tatticismi di vario genere non sono i pilastri sui quali si costruisce l'unità sindacale almeno quella come noi la intendiamo
Lei arresti profili
Le Rsu sono e debbono rappresentare un banco di prova il punto di partenza di questa iniziativa di questo processo tutto sta però a verificare e la compagnia che mi ha preceduto gli ha dato alcune dimostrazioni che cosa si intendesse tutti quanti noi CGIL CISL UIL intendiamo
Del ruolo da assegnare alla RSV se tutti lo capiamo alla stessa mani in periferia non è proprio così l'impegno che CGIL CISL UIL profondo no sulla pubblicizzazione di questa cosa non risponde agli stessi filoni
è necessario ribadire e questo sono certo che il gruppo dirigente della UIL lo farà in tutte le sedi che le RSU si costituiscono con le regole tutte nessuna esclusa
E nei tempi tutti non ravvicinati né allungati previsti dall'accordo specifico per la costituzione delle RSU
Il concetto è siamo noi convinti ho finito della esigenza di unità non c'è bisogno di un sindacato diviso molti ci hanno provato in molti hanno provato a dividerci Hanoi però spetta il compito di smentire di lire a loro che così non è
Allora sentite
Per per nostra fortuna e lo dico davvero molto seriamente noi abbiamo avuto moltissime richieste di interventi e quindi programmi di lavoro e sono molto rigidi e quelli che sono stati definiti mi sono stati consegnati dal Servizio organizzazione non sono modificabili la situazione e questa ci sono ancora dieci richieste di intervento
Questi amici questi compagni che hanno chiesto la parole che hanno pieno diritto ovviamente di esprimere il loro parere di portare il loro contributo non hanno possibilità di trovare collocazione nelle prossime giornate dell'amore
Perché sono già state tutte riempite Fiennes nei minimi particolari organizzati ora io vi chiedo e credo di interpretare il pensiero di tutto insomma e anche gli stessi interessi nostri dell'organizzazione di fare un ulteriore sforzo di attenzione e di presenza di attenzione e di presenza se siamo bravi come sostanzialmente lo siamo stati fino adesso questi dieci interventi si potranno concludere entro le otto otto e cinque otto e dieci al massimo che credo non si onorario
Impossibile insomma al di fuori dalla nostra portata vi prego davvero di fare ancora questo sporco altre menti verremmo meno al possibilità di dare un'altra occasione a coloro che hanno chiesto di parlare
Do
Canapa alla presidenza urgentemente per favore piano
Allora dette queste cose do la parola a Riccardo Marcelli il responsabile della UIL Giovanni voi Papiccio Pasquale
Allora cari delegati chiare delegati porto al congresso della UIL il saluto della un giovane che ha nei giorni scorsi celebrato il suo congresso nazionale con lo slogan per noi molto significativo per il loro futuro
Si è dato così il segnale tangibile della volontà di fare della costruzione di un futuro di certezze per le nuove generazioni a partire dal lavoro
L'obiettivo primario dell'azione del sindacato ed auspichiamo che anche con il nostro impegno questo possa diventare l'impegno di tutta l'organizzazione
In questo senso guardiamo con grande speranza lo slogan di questo undicesimo congresso
I diritti del lavoro il lavoro per lo sviluppo
E prendiamo atto con viva soddisfazione di quanto ne echeggiato in questi giorni in questa sala a partire dalla relazione di Larizza
Non possiamo però mentre manifestiamo questa soddisfazione tacere al congresso e chiudere gli occhi sulla realtà che vede le nuove generazioni pagare più di ogni altra fascia sociale il duro prezzo di un sistema politico ebbe istituzionali chiaro dissipato le risorse prodotte dalla collettività ha finito per accentuare anziché Polmare
Visti i miei libri sociali non asse non ha saputo perseguire una politica di sviluppo
Nei suoi snodi più importanti la scuola la formazione mercato del lavoro la sicurezza sociale la lotta all'emarginazione alla droga e alla criminalità
Bastano da soli pochi dati per dimostrare al dramma CP drammaticità crescente della condizione giovanile nel nostro Paese
Per dimostrare la profondità di ritardi delle contraddizioni politiche e sociali di un Paese di una classe dirigente che mentre dicono a parole di guardare ai giovani nei fatti ci impediscono di porre di di poter divenire un elemento motore dello sviluppo della società
Nel quadro di un livello di disoccupazione tra i più alti dell'Occidente i giovani costituiscono più del settanta per cento del dei senza lavoro del nostro Paese
Abbiamo qualcosa come un milione e mezzo di studenti universitari distribuiti
Nelle quasi sessanta università e sappiamo che una parte molto consistente di loro abbandonerà e non arriverà alla laurea
Solo una parte piccolissima di loro trova un sostegno l'obbligo per il diritto allo studio solo una parte di essi consegue una laurea di cui il mercato del lavoro del mercato del lavoro ha veramente bisogno
Abbiamo e lo ricordava lo stesso onorevole Amato il minor numero percentuali di laureati e diplomati tra i paesi sviluppati siamo l'unico Paese europeo insieme alla Grecia un obbligo scolastico firma ancora quattordici anni
Siamo il Paese dove mancano le risorse pubblico pubbliche per istruzioni e per la formazione e siamo ancora il Paese che ricaccia indietro magari con la pantera un sistema imprenditoriale che si vuole sentire impegnato tutti i circa un dialogo con le nostre istituzioni scolastiche senza con ciò condizionale la la libertà di insegnamento e di ricerca
Crescono purtroppo gli squilibri e si misura ora centinaia Edward e i drogati e gli emarginati
Viviamo una situazione di emergenza economica e finanziarie che costringe non costringe non solo il sindacato e con essi i lavoratori e di pensionati a subire misure tampone sacrifici ormai divenuti quasi insopportabili
Ma che si risolve se ci pensiamo bene
Di una sorta di beffa per i giovani e le nuove generazioni
Blocco sostanziale dell'assunzioni del turnover proposte di flessibilità del mercato del lavoro vedi lavoro interinale contratto di inserimento salario d'ingresso
Che rischia di risolversi in un ulteriore sfruttamento della manodopera giovanile e nella creazione di vaste Zanchi di precariato
Difficoltà crescenti a differenza del passato anche ad entrare nelle attività terziarie nuove e tradizionali anche se ormai colpite dalla crisi
Con l'allontanarsi della prospettiva di un inserimento nel mondo del lavoro l'impossibilità per i giovani di vedersi in parte protetti da un sistema di sicurezza sociale moderna e da un moderno sistema di sostegno al reddito
Delegate e delegati noi ci chiediamo è questa la vera solidarietà e questo sviluppo
Ci si diceva il problema vero è quello di riavviare il motore dello sviluppo siamo d'accordo ci sentiamo della Wind e siamo con la UIL per produrre questo ulteriore grande sforzo per ricreare le condizioni dello sviluppo
Abbiamo sentito con grande interesse Maritza dare al tema del diritto al lavoro la centralità del dibattito di questo nostro congresso
Siamo d'accordo perché se vogliamo essere anche noi soprattutto noi giovani disoccupati in questa centralità condividiamo l'idea di un contratto sociale per lo sviluppo un contratto che deve essere fatto coinvolgendo le nuove generazioni
Non il vecchio patto sociale per lo sviluppo un patto sociale che non ci ha dato una scuola ed un sistema formativo capace come in altri Paesi non solo di dare una preparazione culturale di base ma anche una preparazione professionali intermedia ed elevata
Non potremo accettare un patto sociale per lo sviluppo nella quale non ci siano anche per nuovi strumenti
Sia compiuta che vogliamo insieme costruire per parte nostra cercheremo di sviluppare la nostra presenza il nostro impegno in tutti gli anni e in tutti i livelli ma non possiamo sicuramente farlo da soli perciò noi viviamo nel che noi chiediamo nel congresso a tutti voi a tutte le categorie a tutti i territori di darsi quelle possibilità quell'agibilità quegli strumenti quelle occasioni che possono permettere la nostra crescita nella società e nella un ricordate i delegati delegati i giorni giovani non sono e non possono essere visti come un costo per la UIL pigioni sono un investimento per la UIL i giorni sono il futuro del Paese della nostra unico grazie
Grazie
Grazie davvero Riccardo ancora la parola Pasquale Papiccio segretario nazionale della UILM a cui negli Antonio
Ho colto nella relazione di Larizza due indicazioni principali
La proposizione di un contratto per lo sviluppo
Quale naturale e coerente evoluzione del negoziato sulla politica dei redditi iniziato un anno fa e non ancora concluso
La necessità di una visione organica e globale dello sviluppo
Superando ogni settoriali Isma'il localismo
Sono due indicazioni che condivido
La cui fattibilità però ritengo sia subordinata al verificarsi quanto meno di altrettante condizioni fondamentali
L'esistenza di un governo solido
Capaci di dotarsi e di realizzare un programma
Basata su basato sul risanamento attraverso un nuovo sviluppo superando così definitivamente la logica dei due temi
Non sembra corrispondere a questa condizione l'attuale Governo Ciampi
Che sta nascendo all'insegna dell'emergenza e quindi con contenuti programmatici e durata necessariamente limitati
Bisognerà conseguenza attendere l'elezione di un nuovo Parlamento
Sulla base delle nuove regole elettorali per a vere probabilmente un interlocutore politico vero credibile ed affidabile
La seconda condizione e quella di un profondo cambiamento della cultura anche dal sindacato
Al fine di perseguire con coerenza quello sviluppo organico equilibrato ed integrato di cui parlava la Rizzo
Se accettiamo insomma l'impostazione di Larizza non ci potranno più essere per nessuno orticelli da coltivare in maniera egoistica e corporativi
Occorrerà invece che ogni orticello ossia un pezzo di un mosaico complessivo equilibrato ed armonico
All'interno del quale soltanto di possono essere certezze e garanzie per tutt'a questo fine credo che la stessa confederazione dovrà assumere un ruolo di tipo nuovo
Di impulso e di indirizzo generale all'interno del quale possano coerentemente collocarsi le articolazioni settoriali e territoriali
Noi gli alauiti sbaglia in questa impostazione ci ritroviamo a piedi
Riteniamo di fatti che uno sviluppo nuovo e diverso dell'agricoltura
Possano affrontarsi unicamente all'interno di una nuova politica economica generale finalizzata al risanamento attraverso lo sviluppo
Ogni impostazione puramente di carattere settoriale
Sarebbe esclusivamente vecchia e destinata
Ad essere perdente
Occorre elevare nettamente la qualità dell'azienda Italia cioè della formazione della ricerca dei servizi della produzione e del lavoro per riprendere il cammino verso il progresso
Solo se si punta insomma sulla qualità si può efficacemente risanare e riprendere la crescita
Per questo abbiamo pensato abbia quella che abbiamo chiamato una riforma istituzionale verrebbe che scompagina mia riaccorpati in su basi nuove le attuali attribuzioni e competenze tra Stato Regioni e Province
Una riforma istituzionale ed erbe quale sponda è strumento indispensabile per un'agricoltura di qualità
Integrata non solo con la trasformazione alimentare di industriali ma anche con la tutela delle risorse ambientali e con il turismo
Nuove istituzioni verdi che siano capaci di programmare e di creare le condizioni concrete per l'attuazione dei programmi
Finalizzate non a garantire ai redditi e quindi l'assistenza ma a promuovere la qualità della produzione e del lavoro
La Sindone il calendario sul ministero dell'agricoltura ha creato un vuoto pericoloso ed una grave debolezza del nostro Paese nell'ambito europeo
Come la recente vicenda delle quote latte stanno dimostrando
Esso però può e deve essere a nostro giudizio anche l'occasione per riformare il di strumenti ed i contenuti dell'intervento pubblico in agricoltura
Al fine di avviare un processo di nuovo e diverso sviluppo
Tra la riforma deve essere a giudizio della UIL sbaglia basata supporti e semplici criteri fondamentali
Il primo
La costituzione di un organismo centrale nazionale con compiti di indirizzo coordinamento e controllo delle politiche regionali
E di rappresentanza autorevole del nostro Paese nel Consiglio europeo dei ministri unico ovvero centro decisionale in materia di politiche agricole
Il secondo
L'affidamento alle regioni dei compiti di programmazione territoriale e di decisione sulla destinazione dei finanziamenti pubblici
Senza la gestione dei singoli finanziamenti
Che vanno invece affidati ed è questo il tema il terzo punto ai Dipartimenti agricoli provinciali
Che proponiamo di costituire con la partecipazione delle Regioni dei produttori e dei sindacati e dei lavoratori
Ed ai quali occorrerà affidare anche tutte le competenze operative oggi dispersa in una miriade di enti istituti ed associazioni che sono invece da superare
Semplificazione decentramento partecipazione ed efficienza sono in cardini fondamentali di questa nostra proposta
Che vogliamo perseguire al fine di segnare una netta inversione di tendenza dell'intervento pubblico e promuovere ad avviare lo sviluppo di un'agricoltura di qualità
Solo in questo quadro può esistere difatti un futuro per il lavoro per i diritti dal lavoro e per il sindacato
Fino a quando si continuerà a produrre per poi distruggere eccedenze o prodotti invendibili non c'è futuro appare il lavoro e non c'è spazio pare il potere negoziale del sindacato
Solo in un'agricoltura di qualità invece esiste la prospettiva di un'occupazione qualificata e di un forte ruolo negozi negoziale del sindacato
Queste opzioni però
Non possono restare nella letteratura congressuale o essere rinviate a tempi migliori
Ma devono tradursi in prime scelte concrete a partire dai prossimi rinnovi contrattuali le questioni allora relative alla formazione ed alla riqualificazione professionale
Alla valorizzazione della professionalità ad una migliore tutela sociale attraverso la costruzione di una previdenza integrativa
Alla regolamentazione per via negoziale dei diversi aspetti dal mercato del lavoro possono e debbono essere davvero le scelte prioritarie abbia come
E per stare nei tempi che ci siamo a otto Lima mente dati consentitemi per quello che riguarda il mercato del lavoro un'ultima annotazione di dissenso da un'affermazione
Del compagno Amato riferita alla bontà delle Generali della generalizzazione delle assunzioni nominative
Continua a ritenere quella scelta
Un errore
Perché non ha reso più forte
Chi contenuti di professionalità già l'aveva ed era perciò già forte mai invece ha reso più debole
Quei lavoratori chi avevano meno
Connotati di professionalità e che perciò già erano dei la sua estensione anche all'agricoltura
Che abbiamo tenacemente combattuto e che continueremo a combattere sarebbe poi una vera iattura perché costituirebbe un canale per un insopportabile estensione di fenomeni di illegalità peggio ancora sarebbe l'agenzia interinale che amplificare ebbe il caporalato
Continua invece a ritenere che la strada migliore
Per risolvere le esigenze di flessibilità che pure esistono sia per i lavoratori che per l'impresa sia quella della delegificazione attraverso la negoziazione collettiva siamo grati come lui spalla confederazioni al suo segretario generale per avere condiviso questa nostra impostazione e per averci efficacemente aiutati in questa battaglia noi per paste nostra la battaglia la continueremo
Affitto al pizzo
Antonio Zirilli ormai un veterano di tutti i congressi della nostra organizzazione rinuncia a svolgere il suo intervento per dare sparato maggiore spazio ad altri delegati lo ringraziamo davvero di cuore grazie
La parola a Sacchetti Learco puoi gir mo'duo
Ma devo dire credo sia d'obbligo
Parte l'amico Zilli che è un ringraziamento a tutti quanti hanno
Manifestato con la loro presenza questa costanza di seguire i nostri lavoro un tempo si diceva
Pochi ma buoni
Io credo che questo nostro undicesimo congresso
Che rappresenta sostanzialmente poi
L'atto finale diciamo il coronamento di tutte
Le assise congressuali delle
Nostre federazioni di categoria dei congressi territoriali
E regionali della nostra
Confederazione
Stia ponendo al centro
Del suo dibattito delle tematiche
Che abbiamo posto con
La relazione di del nostro segretario generale Pietro la rissa
Quello che dovrà essere
Credo di poter dire
Il ruolo storico che la nostra confederazione
Ha svolto in questi anni
Nella sua lunga storia
E credo dovrà svolgere perché lo spazio
Politico
E sociale nel nostro Paese
Ci sarà ancora tutto
E credo di poter dire
Che se noi non riconoscessimo questo
Questo sforzo
Alla relazione di Pietro
E di aver avuto quindi questo merito
Di aver posto con la franchezza che il via proprio su uno tra i giovani credo di potermi permettere
Di poterlo dire
E di aver posto al centro della sua relazione queste grandi tematiche
Che ha permesso
A tutta la stanza in questi giorni di porre al centro del dibattito politico
Questo slogan la UIL la nuova vi la nuova Wing
Torna a fare politica
Cioè la UIL cerca di capire questo nuovo ci pone al centro del dibattito
In questa relazione sono contenuti credo
I punti centrali il cuore della strategia
Della relazione
Di Pietro
Per impostare queste nuovo quindi in questo nuovo dibattito
Politico aperto
Nel Paese nuovi che vuole discutere
Ridiscutere le tematiche i problemi con la gente
Con i lavoratori
Per contribuire a creare questa nuova repubblica dei cittadini
Con i cittadini con i lavoratori cittadino e credo che gli interventi che si sono succeduti anche in questi giorni ci può citare l'onorevole Amati il presidente delle ACLI
Lo stesso presidente associazione magistrati logico ha dato un grande contributo credo di civiltà
Di cui credo dovremo far grande patrimonio
Per assecondare e di incidere anche loro forse in modo anche più pesante su quello che dovrà essere appunto questo nuovo dibattito questo nuovo ruolo per una nuova Repubblica per la Repubblica dei cittadini io vi invito il tempo è poco
Il fondo di Indro Montanelli oggi sul giornale ci riferiva in generale un po'le manifestazioni di piazza questi mutamenti veloci
Per esempio che sta assumendo anche Bossi in questi giorni diceva questo tipo undici alla politica non è più cosa loro ora c'è la gente
E quindi occorre anche questi fenomeni nuovi quale Bossi tende di incarnare più deve cambiare
Voteranno l'astensione dal governo Ciampi non si sa perché le cose cambiano veloce però c'era la gente bisogna tener conto delle son finiti i plebisciti
Da qui non si può prescindere ora vado velocemente io credo che quindi partendo a questi contenuti dalla relazione di Pietro
Cioè non siamo nati la nostra organizzazione è nata si è e vissute si è sviluppata prosperato essa stessi ha fatto prosperare il movimento sindacale italiano
Contro una concezione di fronte Isma'incarnata se vogliamo
Dal Partito comunista e quindi una concezione intanto sindacali in casa nostra che era la CGIL e quindi la cinghia di trasmissione di questa posizione politica la scissione nel sindacato è nata la UIL e nato un'organizzazione nata dal cinismo e la cui organizzazione laica
Riformatrice socialista
Per dare risposte a un modo diverso di intendere il sindacato edili intendere una repubblica democratica
Noi oggi abbiamo vinto io sono orgoglioso di questo l'ho detto nel congresso i nostri dalla fame
Noi oggi dobbiamo essere orgogliosi di questo perché questa nostra politica perché queste nostre battaglie che molti di noi anche di quelli che purtroppo oggi non ci sono più hanno permesso di arrivare ad avere ragione a portare sulle nostre sente la CGIL la CISL e gran parte anche del mondo politico partitico quindi la partecipazione il sindacato non antagonista la politica dei redditi
Una nuova solidarietà
Oggi
Non è più così le condizioni di allora non ci sono più e cambiato il mondo Pietro lo dicevano alla sua relazione Muro di Berlino il comunismo le grandi ideologie non ci sono più l'Europa è cambiata sono cambiati i riferimenti geografici storici
Grandi mutamenti popolare abbiamo il mercato unico europee l'Italia è cambiata e sta cambiando molto rapidamente
I lavoratori i nostri lavoratori di lavoratori dalla UIL i cittadini tutti i lavoratori di Cislaghi CGIL credo abbiano contribuito significativamente noi l'abbiamo fatto anche come fare le per il referendum del diciotto aprile cioè si è capito che occorre tentare di guardare in avanti di capire questo nuovo che sta arrivando con forza e dobbiamo essere protagonisti di questo nuovo lo siamo stati e lo dovremo essere allora io credo che si siamo convinti di questo
Lo sforzo che noi dobbiamo fare la relazione ce ne dà ampiamente i contenuti per poterlo fare
E quello non
Di anteporre
A quelli che devono essere i nostri sforzi di elaborazione e chiede la relazioni sono contenuti rispetto a quello che potrà evolvere
Il questa nuova repubblica questo nuovo chiamiamoli partiti associazioni in questo nuovo che sta emergendo
Cioè io credo che la Wind proprio per questa storia quarantennale
Dove ha avuto grande ragione grandi meriti riconosciuti debba richiamare CISL e CGIL sulle nostre posizioni per fare quell'ulteriore passo decisivo
Per arrivare all'unità di tutto il mondo del lavoro chiaramente di chi ci sta ma di tutto il mondo del lavoro
La nostra battaglia è stata questa io credo che lo sforzo che noi dobbiamo fare di chiamare CGIL CISL per due ragioni distinte
E chiudo Trentin ce ne ha dato atto e oggi di tutti gli sforzi che ha fatto ma l'unità unificando Hussein Café il patronato cioè credo che sia buona cosa
E politico e soprattutto ce l'ha in casa trentini
Credo più della cimice mancanze trentini allora non li dobbiamo chiamare su questo non per fare un sindacato di schieramento sarebbe la nostra sconfitta e nel Paese c'è lo spazio per la nostra battaglia veri dobbiamo chiamare su questi contenuti e si deve confrontare su questi contenuti la CGIL la CISL
E lo spazio per lo dice e su questi contenuti nuovi contribuiremo contribuiremo a creare questo nuovo politico
Che con grande anche difficoltà credo tutti i giorni ce ne rendiamo conto
Insiste nelle case
Nelle case di tutti
Allora lo dobbiamo dire
Lo diceva Miniati ieri
Questo non può essere
Lo sforzo che nell'organizzazione può fare
Affidandosi solo ai computer o affidandosi solo diciamo alle tecnologie a questo nuovo che non si identifica diceva noi
Dobbiamo riscoprire dobbiamo far riscoprire ai giovani i nostri valori antichi
Io ci metto un pesto dei migliori possono essere ho apprezzato molto lo sforzo della UIL per riprodurre il pezzo di valore storico che è nostro le battaglie di Nello e Carlo Rosselli io ci metto un pezzo di mattina ennesimo che nostro che è patrimonio della nostra organizzazione
Far riscoprire ai giovani questi valori perché ossia hanno dentro o quel sindacato nuovo del futuro credo difficilmente potrà realizzarsi Pietro giustamente dicevi
è un servizio il sindacato non può essere una professione da otto ore al giorno ti chiamano la sera ti chiamo la tutela il lavoratore ambizione tutti i giorni noi non siam partiti proprio per questo e quindi il rapporto con la gente con i nostri iscritti con i lavoratori ho finito
La CGIL deve confrontarsi con questo a me ha fatto piacere anche sentire Bruno stamattina Trentin che ha detto muori farai l'accordo di luglio
Magari in quei
Con quei contenuti con quel processo democratico forse non è più possibile
Bisogna riprenderlo alla svelta questa trattativa Pietro perché almeno noi negli edili uno i muratori come così
Il Corriere di ieri ci richiamava uno sforzo dei muratori degli edili credo che non avremo grandi difficoltà a continuare senza completare questa trattativa alla CISL UIL dobbiamo dire
La CISL ha deve sapere che per noi la solidarietà era anche
La solidarietà è laica
Perché come diceva Benedetto Croce chi non può dirsi cristiano in questo Paese ma la carità ognuno fa quello che può e quando la può noi siamo per il progresso la CIGO deve sapere questo ne diciamo perché si sviluppi il nostro sistema industriale da questo arriverà anche la possibilità e le condizioni per poter fare la solidarietà questi sono credo i due pilastri che ci dovranno seguire nell'immediato futuro e io credo che come nella nostra storia abbiamo avuto ragione lo avremo ancora in futuro virgola uno grazie
Arco la parola aggiri il mutuo dei meccanici poi sarebbe toccato Marco Pegoraro e dello Uiltrasporti quale rinuncia ed è impegnato a consegnare domani alla segreteria del Congresso il proprio intervento scritto di questo lo ringraziamo
Così come farà sicuramente Antonio Zirilli ovviamente se ci sono altre che hanno questa intenzione non comunicano alla presidenza di loro contributi i loro scritti saranno sicuramente acquisita agli atti quindi dopo oggi mo'Duo toccherà a Giuseppe Favata
Tali compagni
è evidente non è che si possa a muovere accusa gli assenti però i nostri congressi inevitabilmente sono fatti in questo modo
Credo cari amici e compagni congressisti in questo particolare momento nel nostro Paese sia importante per un dirigente sindacale
Esprimere il proprio pensiero su di una situazione politica estremamente precaria e difficile
E credo anche che nessuna persona o cittadino tanto meno i partecipanti a questo nostro congresso possano rimanere estranei alle vicende che l'Italia sta attraversando a causa della caduta verticale di tutto il suo sistema politico
Ognuno di noi in questi ultimi mesi
Ha visto ad abbattersi sul mondo politico le ragioni della giustizia e avrà sentito propongo lo smarrimento e lo sgretolamento di tutte o quasi le proprie convinzioni ideologiche
Ed è grande l'amarezza poiché ognuno di noi ha costruito e modellato la propria vita su valori che avrebbero dovuto essere intoccabili dei immodificabili
Di queste da questa caduta dell'ideologia dei partiti noi il sindacato abbiamo il dovere morale di nonna lasciarsi condizionare e di riprendere un cammino che non è mai stato interrotto e cioè quello di aiutare difendere soprattutto promuovere migliori condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche ed ai cittadini nella società
è un impegno difficile
Ma è quello al quale ci siamo preposti quando abbiamo scelto questa strada così come siamo convinti di dover dare dimostrazione di coraggio e di capacità di recupero dei valori perduti
Proprio perché è lo spettacolo cui assistiamo giorno sul Giorno e quanto di più degradante deprimente è scioccante che si possa immaginare non solo per i nostri cittadini ma anche per i Paesi stranieri partners ed avversari sul piano economico industriale gente e Paesi con i quali ci troviamo a competere sui mercati d'Europa ed internazionali compagni ed amici la nostra immagine la nostra immagine viene sconfitta è il nostro Paese che in questo modo quale aderì io sono convinto che non si possa continuare in questo modo certo come sono dello sfascio non serve ad alcuno
E proprio per questo di fronte al cataclisma politico sorge in me forte molto forte un dubbio dello stesso tempo una domanda che riguarda un mondo diverso dal nostro assai lontano dalla sfera dei miei interessa e parlo della magistratura un potere autonomo dello Stato previsto dalla Costituzione un potere che mai come in questi ultimi mesi
Ha mostrato tanta capacità nell'individuare possibili colpevoli in quella che viene ormai definita la lotta alla corruzione e dalle tangenti dei politici corrotti di governo un potere per certi versi devastante
è indubbio
La domanda che mi pongo concernono questa rinnovata capacità e questa grande determinazione nell'indagare perseguire e denunciare all'opinione pubblica e da agli organismi preposti i possibili colpevoli
Quale che sia il ruolo e l'importanza dei personaggi coinvolti nelle vicende di Tangentopoli
Ed è su queste improvvisa quanto insperata efficienza della magistratura
Che sa Funtana mia attenzione quasi a delineare un teorema angoscioso come quello se la giustizia sia sempre uguale per tutti e sotto ogni regime anche perché è opportuno ribadirlo con forza e grande volontà
Che per la vicenda di Mani pulite esiste l'assoluta necessità che tutto il marcio politico visibile è meno visibile venga ascoltato dal corpo delle istituzioni
Io sento la necessità di capire
E di spiegarmi e dispiegarsi questo teorema dicevo pur consiglio che il mondo d'oggi ha origine politicamente dalle ceneri della seconda guerra mondiale
E che a causa di questa furono allora due i blocchi che si contrapposero dando origine a quella che fu definita la guerra fredda
Scriveva Alberoni il quindici marzo scorso sul Corriere della Sera
L'Italia non era tagliata fisicamente in due dalla cortina di ferro come la Germania
Ma aveva al suo interno mentale da un lato i partiti che schierati con la DC si rifacevano l'Occidente e dall'altro il blocco comunista filo-sovietico
Un Paese diviso dalle forze che dividevano in due il mondo e che ciononostante è riuscito a progredire a svilupparsi evitando sempre lo scontro la radicalizzazione l'eccesso la democrazia consociativa il compromesso storico la lottizzazione sono stati anche i presso di questa difficile convivenza
Tutto questo ci fa anche capire Lario virulenza del confronto e dello scontro di questi quarantacinque anni da dopoguerra
La caduta quindi delle ideologie è il venir meno della guerra fredda
Dopo la caduta del muro di Berlino è stato come essere dopo una alluvioni un'alluvione ritirate si le acque si scopra tutto il marcio portato e provocato dal fiume impiega io mi chiedo se tutto quanto accadde negli anni dell'immediato dopoguerra e sino alla vigilia dal cosiddetto autunno caldo
Alle soglie degli anni settanta quanto magistratura e polizia con notavano il loro comportamento con atti è estremamente autoritaria risibili non forse è il portato di una particolare attenzione a regime esistenti se alla stessa stregua
E sei alla stessa stregua
Per il tempo delle cosiddette unità subita sì l'unità sindacale quanto tutto era permesso e non verrà atto che meritasse l'intervento dei magistrati forse un comportamento dovuto ai nuovi fermenti di democrazia movimento in auge in quel particolare periodo
Perché se così fosse
Mi sentirei legittimato a pensare che proprio tutto quelle permissivismo
E quell'assise
Permesso se addirittura non intona già lo sviluppo ha permesso lo svilupparsi di quelle prepotenze e di quelle arroganze che hanno dato origine alle attuali forme di degenerazione politica
Il sindacato oggi
Quale suo ruolo quali poteri
I temi che noi abbiamo di fronte sono parecchi
Dalla partecipazione le privatizzazioni l'unità sindacale l'unità interna ma io voglio in particolare dilungarmi su quello che è un problema
Che fa parte del nostro patrimonio sindacale e cioè della cogestione della partecipazione
Noi intendiamo affermare un diritto completamente diverso in questo caso da quello che ci può dare una vittoria sindacali
Per una battaglia così come sino ad oggi siamo stati abituati
E nel caso FIAT vedi caso anemia o qualsiasi altra battaglia o importante vertenza dove ci si batte e ci si rapporta con le nostre controparti per evitare i giovani o per limitare la cassa integrazione o la cosiddetta mobilità prevista dalla dalla due due tre
Le grandi battaglie del futuro non potranno essere risolte Tomita si può scontro con il padrone d'un tempo
Si deve piuttosto pensare è l'incalzare il nostro avversario su di un terreno del tutto nuovo quello dell'assunzione di nuove responsabilità in rappresentanza dei lavoratori e per i lavoratori
Anche assumendo decisioni difficili quelle decisioni che sino ad oggi non sempre sono state patrimonio e diritto dei lavoratori ma ed esclusivo dei nostri ben oltre controparti
Per fare ciò tuttavia è evidente che il sindacato di lavoratori dovranno assumere una responsabilità solidale rifiutata sino ad oggi
Questo potrebbe dare il via ad un dialogo
Ed ad un confronto ove le parti non si risolverebbero più soltanto per difendersi ma per costruire insieme obiettivi comuni
Questa è la strada della partecipazione per arrivare alla cogestione
Tuttavia
Perché ciò accada è necessario che da parte di tutte le organizzazioni sindacali vi sia una identità di obiettivi e di comportamenti che sino ad oggi non è stata possibile
Mi chiedo se chi tanto discute discetta sulle filosofie dall'Unità e della divisione del sindacato non abbia ancora compreso e capito che i tempi sono mutati
Più di quanto non si pensi e che le forze che si oppongono a CGIL CISL e Ewe sono ormai molto più organizzate di quanto noi non reputiamo
Se vogliamo essere protagonisti di questa fase della vita della nostra società
E del rilancio della nostra economia del nostro Paese
Dobbiamo sapere che è ormai un problema di tempo e che non possiamo lasciarci sfuggire l'opportunità di imprimere al movimento sindacale quella svolta che sino ad oggi non siamo stati in grado di dargli per il solo fatto che ancora siamo prigionieri di liturgie ideologiche che sanno di stantio e di muffa
Vecchia no e chiedo scusa mi hanno richiamato allora due ancora due due considerazioni
Tutte le cose che ho detto per quanto riguarda la partecipazione sino adesso ha letto per restare nei tempi per essere molto veloce invece non lo sono stato io vi chiedo scusa chiedo scusa che la presidenza comunque quello che le cose che ha detto sulla partecipazione hanno un senso
Perché
Io mi trovo giorno soggiorno ma come me tutti quanti i miei compagni ed amici dalla mia segreteria di altre segreterie ad affrontare problemi
Con le nostre controparti in particolare con le nostre controparti pubbliche
è bene
Queste controparti pubbliche oggi come oggi si sottopongono quella pompa detto delle privatizzazioni
Ma su queste cose sulla privatizzazione in particolare io mi chiedo ma che ad ognuno di voi
Qual è il ruolo preciso del sindacato che cosa noi usiamo e come riusciamo ad incidere in quelle che sono le linee divertita o di qualsiasi altra cosa per quanto riguarda queste partite delle prenotazioni
Io ho chiesto
Va be'allora termine termino dicendo semplicemente una cosa
Ho partecipato e per la prima volta parlato a questo congresso anche se ho parlato per ho partecipato molti congressi
Mi sarei aspettato e avrei voluto avere una presenza maggiore per esprimere in modo diverso quelle che sono le mie idee non ci sono riuscito non per colpa mia mano ma per colpa oggettive perché è un progresso fatto così più o meno possiamo attribuire colpe a nessuno io credo che di volere terminare di dover terminare
Dicendo a tutti quanti i compagni
Noi abbiamo la necessità nel nostro Paese di formare un grande Grosso sindacato unitario grossa grande sindacato unitario che non significa avere tutti quanti gli stessi degli stessi modi e gli stessi modi di comportarsi
Ma un grosso grande sindacato unitario perché come diceva
Benvenuto non si possa e si debba essere continuare ad essere nani nei confronti del potere pubblico nel potere del ponte del potere politico io vi ringrazio unico viva la UE è viva tutti quanti noi con l'auspicio per si possa fare un grande sindacato e si possa avere una
Grande prudenza all'interno del sindacato unitario
Grazie grazie duo devo dare una comunicazione il pool Manna che il collega hanno Palazzo dei Congressi ai nostri rispettivi alberghi partiranno soltanto un termine dei lavori quindi possiamo rassicurare coloro che hanno avuto la pazienza il senso di responsabilità di rimanere non rimarranno a piedi abbiamo rimasto due interventi
Due interventi perché i compagni Fulvio Bartolo segretario dello voi della Campania di Ludovico Gianfrancesco segretario della UIL bancari della Lazio rinunciano sono pregati così come gli altri che hanno ritenuto di dover rinunciare di presentare domani se lo ritengono opportuno il loro intervento alla presidenza
Adesso la parola Giuseppe Favata segretario nazionale dalla Confederazione italiana quadro e poi per l'ultimo intervento aiuto
Battista di Trapani scusami Favata prima intervenire così diamo anche mandamento della del di domani mattina i primi interventi saranno i seguenti primo fra tutti ci sarà la relazione amministrativa
Con inizio alle ore nove ovviamente il secondo intervento sulla di Liverani il terzo intervento di Marini il quanto di Pancalli il quinto di Fioretti
Dopodiché dalle dieci sarà presente il vicepresidente del Consiglio superiore la magistratura onorevole Galloni spoil o contemporaneamente saranno presenti anche D'Antoni e De Rita e quindi sono previsti interventi di Antonio di De Rita
Che proseguiranno l'attività durante la mattinata di domani questo per informazione per coloro che sono presenti con il solito impegno di tutti quanti di trasferire informazioni ai possibili assente prego approvata grazie
Nel portare il saluto anche a nome del presidente Braucci della Confederazione italiana quadri aderente alla guida due
A questo undicesimo congresso desidero iniziare il mio breve intervento sottolineando che fino ad oggi del ruolo del quadro aziendale sia offerta una identità più astratta che con grinta
E non si è approfondito abbastanza all'essenza della sua professionalità
L'identità del quadro aziendale dovrebbe risultare da un insieme di componenti di sapere e saper fare saper essere oggi più che mai il mutamento è in trasformazione dell'organizzazione aziendale
La professionalità diviene di un elemento sostanzialmente dinamico che si arricchisce progressivamente sperimentalmente
E che si legittima solo in quando svolge una funzione professionale e non in quanto occupi solo un ruolo dell'articolazione aziendale
Le nuove tecnologie di nuovi processi produttivi paiono richiedere responsabilità più diffuse reali e quindi possono essere in grado di agevolare l'impegno del quadro in tale direzione
Si sono determinate le condizioni storiche fondamentali per il passaggio di una società a prevalente carattere industriale
Dominata dalla produzione di beni ad una società scandita sui ritmi dell'innovazione tecnologica in cui sarà la produzione dei servizi a porsi in primo piano nell'attività economica e nel lavoro
Questo passaggio ha imposto cambiamenti anche al sindacato nella sua struttura organizzativa nella ricerca del consenso e nei meccanismi decisionali oltre che nelle sue politiche
Occorre quindi riproporre con forza il tema della trasformazione dell'organizzazione del lavoro
Dell'intervento organico del sindacato sui processi produttivi che permettono reali processi di riqualificazione collettiva e delle prestazioni e quindi al recupero della professionalità non solo come il riconoscimento anche sul piano retributivo degli attuali valori ma anche con la formulazione e la concretizzazione di nuovi e più adeguati i profili professionali
Guardando indietro a quest'ultimo decennio dobbiamo riconoscere alla Guido di essersi posta unica tra le confederazioni a favore della tematica dei quali e di avere svolto nel periodo del mille novecentottantaquattro ottantacinque una funzione essenziale sì alla modifica dell'articolo due mila il novantacinque del Codice civile sia al varo di un articolato le legislativo snello e coerente alla funzione di sostegno che la legge centonovantasei riconoscimento giuridico dei quadri avrebbe dovuto svolgere nonostante le carenze che tale legge ha evidenziato bisogna pur riconoscere il ruolo positivo svolto dalla guida
La sua apertura costante al dialogo e al confronto con tutte le espressioni dell'associazionismo il riferimento pressante in occasione dei rinnovi contrattuali succedutesi nei vari anni
E all'assolvimento dei compiti primari che in materia la legislazione affidava negoziazione collettiva nazionale ed aziendale
Vi sono state mi sono in verità responsabilità politiche precise
Gli atteggiamenti di chiusura delle controparti datoriali il disinteresse sostanzialmente della classe politica nei confronti dei problemi di attuazione della gestione del dettato della legge centonovanta i ritardi strategici e culturali del sindacalismo tradizionale che non ha onorato pienamente la cambiale sottoscritta
Considerando il quadro ancora oggi un corpo estraneo special modo per quanto attiene alle strategie della CISL
Le insufficienze e le contraddizione dello stesso associazionismo professionale
Quello specifico del quale troppo spesso frammentato e chiuso in un'orgogliosa riaffermazione dei punti di dissenso
Nel nostro Paese l'iter della legge centonovanta è stato un iter molto difficile molto combattuto e molto elaborato
Soltanto da pochi anni le parti datoriali hanno provveduto a dare pratica attuazione alla normativa relativa al riconoscimento giuridico dei quadri
I rappresentanti delle imprese hanno cercato di restringere al massimo variabile possibili beneficiari della nuova categoria per mantenere i propri spazi di decisionali nel riconoscimento della funzione le organizzazioni sindacali invece hanno tentato di estendere il riconoscimento giuridico dei quadri a tutti gli appartenenti alle due massime categoria impiegatizia
Sottolinea
Sotto le hai che ogni azienda di conseguenza nell'importare il proprio piano di totale quale chi non può non considerare che la partecipazione dei lavoratori dei tecnici e soprattutto dei quadri e fattore di successo per la sua realizzazione
Sostengo anche in sostanzialmente che la partecipazione del sindacato alla gestione delle aziende con la progressiva assunzione di sempre più ampia delle Walter responsabilità dovrà essere elemento portante della strategia sindacale degli anni novanta
Di fronte alle problematiche dei quadri aziendali
Sollecitato dalle concezione laica il nostro sindacato è stato reattivo di fronte al nuovo che veniva avanti tempestivo nell'abbandonare vecchi schematismi pronto ad affermare il cambiamento cercando di governarlo
Siamo stati i primi come quelle a condannare gli eccessi dell'egualitarismo a rivalutare i valori della professionalità e a fare alcune concrete proposte come battersi per una nuova struttura sindacale costruire una sezione specifica dei quadri all'interno dei vari contratti nazionali di categoria
Rivedere profondamente i sistemi di inquadramento di classificazione allargare anche al settore pubblico il riconoscimento dei quadri
E richiedere un livello territoriale regionale di trattativa per le aziende picco di piccola dimensione
E concludo
Queste azioni si sono ora cominciata svolgeremo mediante un collegamento diretto dei quadri aziendali con la guida tramite una propria struttura la con venerazione italiana qua a cui possono aderire i quali attraverso le federazioni di categoria della qui questa struttura dei quadri gestita dai quadri interagisce a livello nazionale territoriale con le strutture delle federazioni di categoria
Colgo anche questa occasione per rivolgere un invito alla Federazione appunto di categoria perché collaborino più attivamente con l'organizzazione dei quadri della quinta i quali in definitiva hanno bisogno delle organizzazioni sindacali le organizzazioni sindacali hanno bisogno della loro presenza del patrimonio di idee che si traducono IMI proposte realistiche
Dai quali possono venire le indicazioni fondamentali da questa professione la queste professionalità può venire un porte aiuto al movimento sindacale confederale per far funzionare l'Italia vi ringrazio
Surplus
Grazie per l'ultimo interventi segretario della UIL di Trapani aiuto Giovanni
Anch'io ho avuto bisogno di leggere la relazione dello suo segretario generale
Oltre di averla potuta ascoltare
Come tutti voi
Perché c'era questo bisogno lo diceva anche Roberto Franchetto diceva anche lei è un momento aperto bisogna che
Di comprendere appieno
Guardare bene trovai passaggi
Che stavano come
Pensiamo Pietro Larizza
La nostra esperienza storica d'altronde come a dire diceva stamani Silvano Veronese
E qui ha dimostrato che era possibile ieri che ineluttabile oltre che augurarvi che oggi che si trasferisca sul piano politico Kira possibile anche ieri fare le cose che probabilmente si stanno facendo oggi e io spero che il siano anche ad uso europeo
Tenuto conto che questo e un sindacato che vive
E che per il futuro
E che ha qualcosa da dire e da offrire all'interno movimento sindacale europea
Sulla questione dell'ampiezza dell'Idice
Direi che non è senza ragioni l'uso di una qualche prudenza come
Rilevavamo
Con alcuni perché questa è una questione che riguarda non solo affinità
Conciliabilità
Rispetto alla visione dei problemi
Al modello di società al tasso di sinistra porsi vive in una moderna democrazia industriale come ancora ci diceva Pietro Larizza con una coordinazione perfetta ecco di ciò che vogliamo dire a questo riguardo per cui vi pare che essendo questa questione posta già bene ed in modo chiaro nella relazione di Ravizza
Che sia utile mantenerla così con una certa libertà di movimento cioè in modo aperto anche perché nessuno di noi sa
Concretamente ciò che sarà dopodomani
E quindi l'autonomia della UIL e non è certo in discussione
E semmai rafforzata dalla forte coscienza di avere avuto ragione storica come come lui
L'unità
La scelta dell'unità del fare concretamente l'unità che cosa diversa del parlarne
è un fatto innanzitutto puliti
Come diceva ancora stamattina si vanno ieri Silvano Miniati
Non vi sono settori della vita delle confederazioni del sindacato che hanno fredde caratteristiche tecniche
Anche questa visione di un progetto per l'unità servito stamattina da trentine mi sembra assai poco praticabile o comunque mi sembra assai poco ci appartenga ecco L'Unità è una certa politica una decisione svolte da prendere prima per poi realizzarla anche per grandi io sono fortemente convinto della necessità dell'unità del sindacato dei lavoratori
Dei pensionati ed è per questo per le incertezze presenti nel Paese
Che giudico essenziale il forte richiamo all'autonomia che la vita pone già nella relazione che mi convince molto di più ecco di tante altre cose ne sono convinto perché a questa unità non potrà che avere moltissimo della mostrò elaborazione
La partecipazione la concertazione la democrazia economica
Sono i punti sui quali si può fare in vita sono i punti sui quali si caratterizza un moderno sindacato perché anche questo ci consente di traghettare culture diverse verso una reale accettazione di questo nostro metodo
L'unico possibile
Sempre in una moderna democrazia industriale
Se non si vuole applicare in un'altra società a diverso tasso di democrazia e di sviluppo Lodi può ma in una donna Perna democrazia industriale quel per la candidatura quale ti costruiti all'Unità un grande movimento sindacale ridare un bisogno dei lavoratori dei pensionati ma anche una esigenza per molta parte del sindacato di non dover fare i conti con il nuovo conduttivo vecchio portato divieto sin qui ancora amici e compagni della nostra quindi Rita per affrancare quella quota di sindacato che non era certo il sindacato dei cittadini come noi lo pensiamo come noi l'abbiamo costruito l'unità per affrancare quell'accordo di sindacato dedicato sì per lunghi lustri armati via Videla nel Sud
E nel settore pubblico a fare la stessa cosa nel centro e nel nord del Paese perché essendo un
Sindacato del genere
Non credo che si vada da nessuna parte punita per una forza capace di affrontare completamente bagnato alla conclusione il pensiero il problema del Mezzogiorno
Perché sento Mezzogiorno diverso che svolgo una funzione diversa dal passato che diventa motore per la crescita della produzione di beni e servizi che altrove nell'attenzione dello stato e dei soggetti privati in punto di attrazione necessario per fare arretrare la criminalità organizzata alla mafia
E le sue tante collusioni con la politica e l'economia l'italiano starà in Europa
E allora
Lo so benissimo che questo è un problema grande grosso
Infatti su questo problema è scattato da anni la rimozione perché quando il problema è difficile da Vito Bruno si rimuove
L'unità dei non ha bisogno di un nuovo progetto deve solo provare in coerenza con quanto è niente comportamentale nei soggetti nei protagonisti certo Sequi è unita come stamattina
è il cuore raccolta di firme & agli autoconvocati NBA alla testa del corteo di Rifondazione Comunista o del PDS difficilmente farà un passo avanti questa unità se invece la concezione del sindacato e partecipazione che viene pancetta tutto qui detto diventa più facile
Così anche per quanto riguarda il Polo Progetto Bibbia aggregazione politica fino a quando il PDS non la triplice linea ideale ciò che né di appena il nome e cioè Ingrao e limitrofi e la CGIL non farà la stessa cosa con Bertinotti e dintorni noi non avremo né una cosa spendo Rigoletto che può comprendere il PDS Deaglio indagato che fanno vita per trasferire al suo interno dall'interno del movimento un problema del figlio legittimo tanto della GPL credenti è estraneo quando il e il reggente io le chiedo della trattoria elettorale alla trattoria perché è il segno di quegli errori
Commessi con essa e allora si torna tasso di sinistra possibile che facilmente che è felicemente con i cavallari
Con qualcuno si può discutere ma non si può conciliare
Infatti quale ma bello sociale dipende direi la democrazia dell'alternanza che farà cosa diventa e allora l'autonomia al quale certezza per l'unità nella democrazia dell'alternanza perché sarebbe interessante
Nella nuova cosa che sicuramente nascerà ritrovare la cultura sociale dei cattolici ma fino a quando la Chiesa ne ordina l'unità dentro un sicuro vecchietto
Essendo questa l'unica che conserverà l'esecuzione
L'eccezione le sacrestie è Chiavola finanziamo mezzi finanziata
La sua politica con l'otto per mille avrà una grande forza di preziosi ore verso quel mondo cattolico e sociale ad allora è legittimo prevedere che nell'alternanza non tutto il movimento sindacale potrà avere propri riferimenti nelle maggioranze di governo che governa il Paese
Ma tutto il sindacato potrà guardabile senza complessi perché il valore dell'autonomia che gli può garantire l'unità nell'autonoma elaborazione della proposta nell'autonomia della propria azione
Di vi ringrazio per essere rimasti qui fino a quest'ora di aver onorato con la vostra presenza la delega che avete ricevuto nei vostri congressi vi auguro una buona serata e ci vediamo domani mattina grazie
Speriamo