Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Letteratura, Libro, Sessualita'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
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giornalista e scrittore
Radio radicale ben tornati nuovamente alle parole le cose il nostro spazio di approfondimento culturale librario e siamo in compagnia di Carlo D'Amicis benvenuto a radio radicale anzi grazie grazie a Massimiliano
E siamo qui per conversare intorno al tu ultimo romanzo edito da Mondadori il gioco
Ricordiamo questo romanzo fa parte dei dodici libri finalisti al premio Strega quindi ascoltatori ne sentiranno anche parlare nel corso delle settimane avvenire per tutti quanti vari speciali e approfondimenti che seguiremo
Un libero Carlo ne parlavamo prima importante forse anche diciamo sì riallaccio ad un aspetto un po'più interiore di radio radicale perché radio radicale è stata per molto tempo una radio in cui
Si è parlato di sessualità si è parlato diciamo di emancipazione sessuale ma non solo ma il sesso visto come
Una appendice alla nostra quotidianità e non come qualcosa di pruriginoso chiuso ed è un po'diciamo l'espediente narrativo
Di un'intervista quello che in qualche modo guide libero dove si trovano
Più che delle confessioni delle delle conversazioni dei percorsi interiori tra i tre protagonisti Leonardo e vai Giorgio e è la cosa più affascinante il sesso non è il sesso ma di tutto ciò che gli ruota attorno e questo è un po'la frase che diciamo accompagna all'inizio di questo libro
Allora innanzitutto ti chiederei come è stato scriverlo il gioco perché un libro
Importante un libro che vive di una sua lingua di una sua struttura molto piacevole all'interno molto elegante di una scrittura raffinata che anche difficile trovare ma con una godibilità a mio avviso estrema quindi
Come è stato diciamo mettere mano a questa storia e lanciarsi imporre la scrittura
Ma è stato un'esplorazione come forse devono essere un po'credo tutti i libri tutte le esperienze di scrittura
In questo caso un'esplorazione ancora più avventurosa potremmo dire perché cerca di mettere i piedi in un territorio
Che credo molto molto vasto molto inesplorato che è quello del desiderio della sessualità
La sessualità normalmente associato a a qualcosa di
Sfrenato
Di libertino quindi la la radice della parola libertà però è anche evidente mentre un territorio in cui proprio perché forse temiamo i nostri impulsi il nostro disordine interiore particolarmente regolato non particolarmente convenzionale
E quindi nel corso coi dei secoli potremmo dire anche le narrazioni intorno alla sessualità
Hanno seguito secondo me degli stereotipi per cui il sesso è qualcosa legato alla persona amata naturalmente consesso elettivo un sesso intrecciato con l'affettività oppure è il sesso trasgressivo al sesso morboso il sesso passionale
In realtà la sessualità e il desiderio che muove la sessualità perché questo è un libro in realtà molto più sul tesi delirio che sul sesso chiaramente il sesso che diciamo al centro della narrazione ma questi protagonisti in realtà raccontano più che altro le loro proiezioni quindi quell'enorme territorio come dicevo prima in cui potremmo dire un po'tutto e sesso no insomma anche quello che è chiaramente molto lontano
Dall'essere l'atto sessuale
Senza scomodare Freud è evidente che la nostra quotidianità e i nostri rapporti sono intrecciati sono legati con la nostra sessualità e quindi insomma volevo addentrarmi dentro questo questo territorio perché c'erano tante cose che mi mi affascinavano sono le cose che mi affascinò i più quando cerco di scrivere un libro vero le contraddizioni
Già mi pare di averne raccontata un accennata una no insomma quella appunto tra il bisogno di associare al sesso un'idea di libertà di trasgressione e nello stesso tempo però la necessità di costruire intorno alla sessualità delle delle regole e delle regole sociali naturalmente qualche cosa di magmatico che da una parte ci chiede di essere liberato dall'altra ci chiede di essere regolato quindi
In questa dialettica se non proprio in questa contraddizione c'è qualcosa di molto affascinante sul piano narrativo ed è lì che sono nati questi tre personaggi soprattutto interessante l'esplorazione come punto dicevi sul
Sui livelli interiori e sulla di diciamo sul riflesso che
L'interiorità Générale sull'esteriorità ho trovato diciamo sapientemente articolate lei parti riguardanti il maschile ad esempio l'idea insomma anche qui dell'esplorare
Diciamo di fenotipi di di di di uomini differenti all'interno di questo romanzo che ci raccontano forse diciamo
Come non esista più o forse non è mai esistita una generalizzazione sull'uomo sulle proprie
Diciamo passioni sulle proprie capacità ad esempio Leonardo ha i connotati del del così detto maschio alfa lo chiameremo in questo modo
Invece Giorgio ha forse quella diciamo problematicità se vogliamo più legata alla diciamo al tempo e al vivere una sessualità è un desiderio fatto di altro fattore volti di proiezioni mentali fatto dire dell'accettazione del tradimento e della propria incapacità forse di
Essere pienamente prestante insomma ecco tutte quante queste contraddizioni soprattutto al maschile in qualche modo cercano anche di raccontare poi ovviamente passeremo ad Eva che diciamo ha un ruolo secondo me anche anche molto importanti però soprattutto sul maschile o diciamo notato che intrecciandosi in modo sapiente queste storie queste rivelazioni
Sia anche un affresco di qualcosa che diciamo che troppo spesso non conosciamo siamo spesso abituati a diciamo punto net anche nella letteratura a vedere degli stereotipi in qualche modo di uomo invece secondo me è molto affascinante scorgere queste sfumature presenti all'interno del libro
Sì mia realtà non ti dimenticare che tutta la storia
Era chiusa all'interno di questa grande scatola che si chiama il gioco no cugino serbo giocare si identifica tutto ciò che appunto ha a che fare con la libertà sessuale gli scambi di coppia anche oppure questo modo di gestire un triangolo apparentemente classico in cui c'è Luís lei e l'altro con un rovesciamento delle regole perché in realtà il Luís non è la vittima di io appunto una relazione
Clandestina da parte della propria donne del proprio amante ma è il primo artefice
Di questa di questa relazione
Il gioco è quella pratica sociale dire in questo caso credo che possiamo tranquillamente uscire dalla sfera del desiderio della sessualità e dell'erotismo quella pratica sociale in cui noi siamo nello stesso tempo particolarmente esposti a ciò che veramente siamo siamo particolarmente noi stessi e nello stesso tempo indossiamo la maschera il famoso gioco di ruolo no
Quante volte appunto negli giocosi in ogni tipo di gioco si manifesta questa apparente contraddizione siamo particolarmente esposti nel rivelare quello che profondamente siamo e nello stesso tempo siamo difesi
Da una cornice da un sistema di regole a oltre rispetto alla vita vera tra virgolette che ci dà la sensazione di poter essere protetti proprio in questa manifestazione di noi
Questi personaggi si muove all'interno appunto di un gioco quindi loro stessi sono un po'agenti attori è vittima di questo meccanismo che tu hai descritto molto bene e al quale tenevo particolarmente un meccanismo in cui insomma gli stereotipi vengono superati in nome di una serie di complessità e di sfumature
Che spesso punto sono dicotomica no perché il maschio alfa che tu hai citato prima e Leonardo che racconta per primo la propria storia il proprio legame con gli altri due personaggi
Beh in realtà a una parte del suo carattere secondo me molto molto tener molto remissivo perfino mi spingerei a dire film video nel suo essere maschio alfa tra l'altro è un uomo appassionato di letteratura appassionato di musica con un'idea anche potremmo dire di sinistra verso il contesto sociale insomma ci sono delle cose apparentemente contraddittoria ma che secondo me poi alla fine si sanano in una grande scatola che è la scatola dell'umanità ecco quello che mi interessava particolarmente in questo libro in questa narrazione era di lavorare sull'umanità dei personaggi lavorare sull'umanità vuol dire restituire quella serie
Di contraddizioni che c'è in ciascuno di noi e che però poi trovano appunto una loro ricomposizione anche nella attraverso la compassione attraverso un sentimento di solidarietà in questo riconoscerci e definirci umani
E quindi il tentativo è stato proprio questo di dare soprattutto a questi due maschi questi due uomini che erano particolarmente bisogno perché in realtà appartiene
A un genere femminile a cui riconosco una sapienza naturale
Meno cerebrale forse anche meno complesse meno contraddittoria in cui questa necessità di sanare degli opposti di ricomporsi come persone forse meno urgente
Meno stringente ecco c'è il
Il tema del del gioco lo sottolinea via appunto il il grande contenitore di di questo libro ma e forse anche un
Diciamo il territorio naturale su cui sì dovrebbe in qualche modo raccontare o quanto meno vivere il sesso il desiderio perché poi in fin dei conti
Anche il libro appunto che costruire o ad incastri sembra quasi la trama di un di un gioco largo tra più personaggi
Ma la cosa che che più mi ha colpito è che lì dove si addensano anche delle domande che toccano diciamo la contemporaneità si ritorna sempre a riflettere fondamentalmente su quale sia
La condizione umana contemporanea ad esempio
C'è una un pezzo del libro in cui si parla c'è una domanda appunto
Sul sul viagra dice senza viagra Cialis olivi tra il maschio contemporaneo destinato a soccombere all'insicurezza declino almeno al confronto con chi ne fa uso io li inserirei tra i farmaci salvavita anche questo è interessante perché
Diciamo rispetto ad un dato fortemente estetico della nostra società ovvero un farmaco garantisce anche dopo una certa età dopo vari problemi che si possono incontrare o dopo vari problemi che si incontrano anche a livello psicologico o di calo del desiderio e quindi ne abbiamo una rappresentazione isteria qui c'è immediatamente un riflesso
Interiore c'è il farmaco in qualche modo aiuta a non soccombere alle insicurezze al e al declino allora anche qui in qualche modo diciamo l'idea della sessualità come prestazione
Forse diciamo lontana dall'idea di gioco
Ma qui a parlare Giorgio terzo personaggio il cosiddetto concorda
Che è ossessionato dal gettare la propria donna nelle braccia
Dei cosiddetti maschi alfa più o meno di passaggio poi in realtà nel corso della storia trovo una stabilizzazione in questo rapporto a tre tre nel quale il maschio alfa
Diventa a tutti gli effetti uno vero il Leonardo che comincia a raccontare questa storia quindi è un po'il pensiero di Di Giorgio che si manifesta in questa ossessione della prestazione
Che va anche un po'a cozzare contro il corso della storia
E anche contro il normale naturale decorso umano della sessualità di Leonardo invece c'era quando racconta questa storia a poco più di cinquant'anni e deve fare i conti naturalmente con una decadenza con una deterrenza fisica
E quindi anche qui c'è un problema di mettere insieme i pezzi non la realtà l'immaginazione questo gioco di cui parliamo è un gioco che avviene nella realtà ma che poi in realtà tiene soprattutto dentro ciascuno Dinoi e in nelle varie fasi della vita nelle quali siamo costretti in qualche maniera ad aggiornare le nostre pulsioni nostri desideri con quello che è il nostro Stato psicofisico naturalmente è un lavoro continuo di realtà facciamo da quando entriamo nella pubertà
Fino a quando moriamo probabilmente quindi
E un mettere insieme appunto quello che può essere quello che noi desidereremmo essere quello che potrebbe essere nella nostra fantasia perché poi anche la questione del desiderio ma da cui siamo partiti insomma io penso che fin dall'inizio ci abituiamo
A desiderare quello che possiamo raggiungere ma c'è una parte di noi che si ribella evidentemente
A questa a questo principio di di realtà hanno anche in questo caso direi che il discorso si può applicare al nostro vivere tout-court non solamente alla sessualità insomma il desiderio è sempre un po'rapportato alla sua realizzabilità altrimenti difficilmente ce lo concediamo ma c'è una parte ribelle forse infantile di noi
Che in realtà non si piega a questa regola che quindi continua a pensare
Il desiderio come qualche cosa di assolutamente svincolato da quello che veramente poi credere da quella che è veramente la nostra invitare i nostri nostri rapporti io trovo questo anche molto divertente perché poi il libro credo che sia anche abbastanza divertente e per certi versi anche tenero perché ogni volta che si scontra
Il desiderio con il fare l'ambizione l'aspirazione di ciascuno di noi con la sua effettiva realizzabilità
Sì verifica qualcosa di ancora una volta profondamente umano che secondo me rientra sotto il campo anche della tenerezza no insomma il bambino che cerca di arrampicarsi o di fare qualche cosa
Che non è nelle sue possibilità fare ci fa tenerezza vuole in qualche maniera essere qualcosa di più qualcosa di diverso e questo io credo che avvenga per ciascuno di noi per tutta la nostra vita soprattutto all'interno
Di questo grande cerchio che è appunto il desiderio erotico
Infatti la tenerezza euro delle è una delle caratteristiche maggiori insieme a a molte ironia che si scorge all'interno del del libro diciamo il tutto giocato su un registro molto delicato
Ma appunto sulla tenerezza mi diciamo mi mi mi soffermerei un istante perché
Diciamo anche qui una una narrazione eccessivamente pruriginosa generalmente nella letteratura anche nella grande letteratura ha sempre
Deprivato forse la sessualità il desiderio della tenerezza cioè come se l'amore
Dichiarato l'amore cosiddetto platonico la Mori scritto l'amore usato sia in qualche modo la parte pura essenziale del del sentimento e quasi come se il sasso fosse un'appendice
In qualche modo dovevo dove
Si danno poi sfogo ai più Meriem bassi istinti dell'uomo
E invece diciamo l'innesto di di questa tenerezza rende in qualche modo questo che potrebbe ad una primissima lettura sembrare il classico schema del triangolo amoroso insomma
Rende però diciamo in libro tutt'altra cosa rispetto diciamo ad una ad una lettura come dire
Dalla quarta di copertina il titolo dell'argomento e forse proprio la tenerezza il meccanismo che fa scaturire voi anche un meccanismo di partecipazione emotiva da parte del lettore perché
Diciamo i fenotipi qui descritti sono particolari sono ovviamente
Diciamo il primo il primo istinto che chiaramente prenda lettori medi appreso anche me dice ma guarda questi come fa sempre entomologico avendolo già c'è preparare le storie fantasy estrema vera questo Giorgio ha detto il presidente che
E così
Diciamo però poco virile Enzo però poi in verità la fine del libro possiamo non rivede alla fine del libro ma riveli vediamo almeno nel mio caso che il lettore si trova stretto in una partecipazione perché almeno una volta siamo stati sia quel bambino che non riesce ad arrampicare sull'albero ma siamo anche stati figli di di queste sensazioni interiori di queste volontà di queste
Diciamo velocissimi citazioni di di questi diciamo anche di queste cadute e questo in qualche modo
Ci induce a voi a riflettere anche su quello che siamo noi come lettori come uomini e questo diciamo ha una componente che che crea sono senso di partecipazione anche a Libero ti ringrazio insomma ecco questo era
Tra tra gli obiettivi che avevo quando ho cominciato a scrivere questo libro di raccontare qualche cosa
Che naturalmente passasse per il desiderio passasse per il sesso ma ci raccontasse anche qualche cosa forse di più ampio e di più più largo come per esempio insomma questo tentativo di liberarsi dalle convenzioni liberarsi dagli schemi forse anche per questo poi scatta questo meccanismo di riconoscimento perché anche questa credo che sia una legge universale in cui tutti ci dibattiamo quasi ogni giorno della nostra vita progresso siamo a radio radicale quindi particolarmente discorso sulle libertà
Credo che sia interessante importante questi personaggi
Cercano di rompere delle convenzioni delle regole
Forse da troppo tempo non più ripensate
E nello stesso tempo sì affacciano sull'abisso che c'è dopo la rottura delle regole no
Che cosa ci aspetta nel momento in cui rompiamo degli schermi
Insomma è un atto di coraggio
Spesso presuppone la necessità di ricostruire altre regole forse più giuste per noi forse più protettive perché in quel momento siamo particolarmente esposti senza Rete no a forze che non sono più le forze dell'ordine sociale e morale le convenzioni no tutto quello che ci aiuta a stare insieme ad avere rapporti con gli altri anche a sopportare
Noi stessi e il nostro disordine interiore abbiamo bisogno di queste regole allo stesso tempo abbiamo però continuamente bisogno di chiederci sono giuste per noi
Sono giuste per la società che viviamo ci tolgono qualche cosa possiamo cambiarle possiamo superarle c'è qualcosa dentro di me che mi chiede
Di andare oltre
Queste regole no questi personaggi
Fanno questo lo fanno in maniera anche divertente e scanzonata credo
E però si affaccia non posso l'abisso che appunto segue queste queste domande e credo che solo per questo meritino
Il riconoscimento di un atto di coraggio
Che procura forse foro la nostra solidarietà
Bene allora e speriamo appunto che
I tanti all'ascolto prendano insomma anche loro parte questo gioco a la lettura de il gioco di Carlo D'Amicis che ringraziamo per essere graziato poi grazie a un secondo voi ricordiamo romanzo edito da Mondadori tra i dodici finalisti del Premio Strega e non resta altro che ringraziare IVA tra diciamo alla regia e voi che ci avete
Ascoltato fino a questo momento rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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