Primo incontro geopolitico di Venezia: Adriatico, Jugoslavia, Balcani

Buongiorno
IMI presenti e sono Lucio Caracciolo e dirigo insieme al mio amico Michel Corin Manna questa nuova rivista di geopolitica che si chiama Lines
E che
Esce proprio in questi giorni
In Italia
E che concentra la sua attenzione in questo primo numero sulla guerra jugoslava sulle sue conseguenze per l'Italia e per l'Europa con particolare attenzione all'aria adriatica
Io ringrazio tutti voi che siete presenti a questo colloqui inaugurale noi come Limes contiamo di di farne parecchi perché la nostra rivista si intende non solamente come un fine in sé stesso ma anche come uno strumento di discussione pubblica
Per introdurre il discorso geopolitico nel nostro Paese e per favorire uno scambio di conoscenze e di informazione a livello internazionale soprattutto anche per far conoscere e per sviluppare il nostro punto di vista sulle grandi questioni internazionali su quelle come quella jugoslava
Che ci toccano molto da vicino
Vorrei innanzitutto ringraziare ministero degli Affari esteri nella persona del suo segretario generale l'ambasciatore Bruno Bottai che ci ha fatto l'onore di essere qui presente e che a patrocinato questa iniziativa e direi ci ha dato un incoraggiamento decisivo nella fase di elaborazione e di concezione di questa rivista
Ringrazio naturalmente gli amici del Consorzio Venezia Nuova
Il presidente Luigi Zanda e tutti quanti coloro che hanno collaborato all'organizzazione di questo convegno in maniera anche molto concreta come per esempio nella fattura di queste belle carte geografiche che sono alle nostre spalle
Ringrazio anche molto cordialmente l'associazione degli industriali di Trieste che essendo chiaramente in prima linea in questa vicenda hanno sentito l'esigenza di sostenere questa nostra iniziativa
E che domani saranno autorevolmente rappresentati dal loro presidente
Ringrazio le autorità presenti in particolare il vice ministro degli affari esteri albanesi aria sta roba l'ambasciatore albanese Dooley e tutti coloro
Che sono voluti pentimenti intervenire
Soprattutto i nostri amici francesi che sono particolarmente numerosi sia nella nostra diciamo redazione internazionale sia qui a Venezia
Gli amici americani tedeschi di altri paesi che sono intervenuti qui e che parleranno nel corso di questi lavori
Il mio compito questa mattina di cercare di di lottare un momentino questa discussione io vi informo dell'ordine dei nostri lavori
Cominciamo con le relazioni dell'ambasciatore Bottai e del professor Corin ma anche in qualche modo ci dovrebbero dare il quadro generale del problema visto da un punto di vista italiano e da un punto di vista francese e più allargato della comunità
Ci sarà poi una discussione non lunga penso a massimo quattro cinque interventi di dieci minuti
Su questo tema che poi sarà ripreso in diverso modo che sotto diversa angolazione anche nel pomeriggio
Verso le undici e e quarantacinque
Faremo una brevissima pausa e cominceremo dieci minuti dopo a parlare della questione per noi più scottante
E cioè diciamo la rinegoziazione dei trattati con le repubbliche ex jugoslave la questione di Osimo la questione delle minoranze italiane oltre confine
E interverranno il sindaco di Trieste Staffieri il senatore Brati Ina esponente della minoranza slovena in Italia
Mario Rigo che è il leader della lega autonomia Veneta e la professoressa Loredana voglio un de degli occhi
Una studiosa del centro di ricerche storiche di Rovigno è un autorevole esponente della comunità italiana in Istria
Io
Non dirò altro salvo indicare quelle che sono a mio avviso le tre questioni centrali che dovremmo discutere in questa occasione
E cioè che cosa significa per noi italiani ed europei
E in generale per gli occhi per l'Occidente la guerra jugoslava
La seconda questione che cosa possiamo o non possiamo fare per favorire un processo di pace nell'area balcanica
La terza questione in che modo specificamente la geopolitica il ragionamento geopolitico può essere uno strumento di informazione e di pace
Io darei adesso la parola per la relazione introduttiva a Bruno Bottai segretario generale della Ministero degli Affari Esteri prego ambasciatore
Www
Sì lega rivolto molti ringraziamenti per questa manifestazione quindi avessi mi associo naturalmente
Io ne faccio soltanto uno in più lo faccia lei
Grazie alla sua capacità di persuasione alla sua cortesia sua degenza che mi sono avvicinato a alla rivista e quindi a questa manifestazione che
Vuole inaugurare la vita della lista i mi ci sono avvicinato molto più che come
I individui non sono uno studioso sono semplicemente un diplomatico che vuol dire molto poco gli uno si è occupato per qualche decennio di politica internazionale non condiziona occupato giorno per giorno senza riuscire a a rifletterci molto eccome credo che questa è l'opinione molto comune sui diplomatici comunque certamente la mia
E in ogni caso mi sono avvicinata soprattutto come segretario generale del ministero d'essere ritenuto che per il ministero degli Esteri
La nascita di una rivista di questo genere fosse un aiuto fosse una cosa preziosa la nascita di una ulteriore in Italia ci sono altri ministri politica estrema
Con l'angolatura nella geopolitica una ripresa dopo alcuni decenni una ripresa che non si era affrontata in Italia motivi storici ma che credo nella fase attuale
Andava
Andava andava fatta ancora una volta come spesso accade sono gli amici francesi sono le iniziative francesi che ci stimolano questa e questa vicinanza culturale e psicologica fra Italia e Francia è un elemento di grande aiuto di grande conforto
Io credo che anni è stato assegnato in questo programma il
Il il questo argomento d'Italia senza la Jugoslavia questo stesso argomento svolto in un in un articolo che
Si trova nel fascicolo di questa rivista i
E credevo che ci fosse
Un punto interrogativo non non ricordavo che il titolo era pensavo che il titolo fosse come come può stare l'Italia senza la Jugoslavia con quello lo modifico così
L'Italia senza la Jugoslavia sta male
L'aiuto straniero una cosa molto importante
Difficile ma molto importante
E quindi credo che quello che si dice per l'Italia si posa gli anche per l'Europa la Jugoslavia era un assetto
Molto serio molto importante
E prodotto poi da una tradizione culturale ideale non era qualche cosa che era stato imposto forse erano delle minoranze che avevano sognato la Jugoslavia ma non credo che le minoranze perché sono minoranze sbaglio
E allora
Questo spiega io credo il fatto che la perdita della Jugoslavia sia stata una perdita secca
Per l'Europa per l'Adriatico spiega anche alcune difficoltà iniziali nel accettare questo
Corso fatale degli eventi ma forse c'è una questione allora forse bisognava o bisognerebbe ancora obbligare i popoli jugoslavi a stare insieme no cioè attorno certo no ma dobbiamo riconoscere che che con la frantumazione della Jugoslavia si è fatto un passo indietro
E che
Fatale necessario forse evidentemente c'era qualche cosa di sbagliato nelle varie cose come l'ha fatta e quei popoli devono può ritrovare se stessi
E poi forse non credo certamente di costruire una federazione jugoslava così come era ma devono ricostruire e questo è ovvio perché sono vicini stanno sugli stessi fiumi lungo lo stesso male
E quindi devono ricostruire una capacità di vivere insieme
Per il momento purtroppo si uccidono invece di vivere insieme sì continuano a uccidersi e questo è molto molto grave molto triste molto grato
E
Allora io lei in fondo le esitazioni nelle quali poi si si sono le esitazioni al momento della dissoluzione dello Slavia nel quale poi si sono si è visto il rinascere di del gioco delle influenze
La Francia con laser via mondo tedesco con la Croazia la Slovenia Venezia ore col Friuli anche essa più o meno
Con le popolazioni più nordiche della
Pur di aiutare anche se
In realtà il governo unitario si è sempre molto più facilmente inteso idee facile capire il perché con Belgrado che non condivisa camminano con rabbia in ogni caso tutto questo ci sarà anche stato ma
Però c'è stata anche la reazione
Una reazione naturale all'Europa dell'Europa occidentale
E nell'Europa occidentale abituata da
Tanti decenni a a pensare in termini di unità
è una unità molto difficile da raggiungere la comunità europea e la sua storia complessa lo testimoniano ma l'Europa occidentale alla coscienza che e e e questa unità
Che assicura e promuove l'avvenire tipico è che paesi come la Spagna il Portogallo la Grecia
Per quei Paesi l'accesso il ritorno alla democrazia ha coinciso del tutto con con l'ingresso in Europa l'Europa la democrazia un approfondimento della democrazia un
Uniti in un completamento dell'Europa sono modi di essere che sono diventati abituali credo da da dall'Aja a Madrid da Copenaghen
A Londra a Roma in tutte le nostre capitali Timi certamente c'è stato una una reazione di perplessità
E questa reazione di perplessità
Spiega
Un certo ritardo ma ritardo che non sa nel riconoscere
Slovenia Croazia ma io non non credo poi che questo sia stato così
Negativo c'è stato anche ci sono stati anche c'è stato anche un certo décalage sappiamo bene che la Germania ha avuto
Un po'più fretta degli altri a un certo punto accelerato non mi paiono così dei fatti abbastanza minori il fatto è che oggi noi dell'Europa comunitaria e poi tutte le varie
Organismo la comunità europea e le varie organizzazioni multilaterali che si occupa la Jugoslavia che nell'ordine sono le Nazioni Unite la CS cileni
La nato e l'UE o quindi tutte abbiamo chiamato a raccolta tutte queste organizzazioni internazionali e uno può dire forse che avendo chiamate a raccolta tutte i risultati sono ancora più deludenti
Può darsi però a me pare un segno positivo che siano state chiamate a raccolta tutte questo armamentario di importanti
Organizzazioni internazionali e devono tra l'altro fare il loro
I leader dicono devono abituarsi a gestire le situazioni di crisi in una situazione così nuova
E
Quindi otto oggi che cosa
Mi richiamo naturalmente subito dopo la l'abbandono dei ogni possibilità di colloqui almeno in questo momento fra alle Repubblica jugoslave c'è almeno quella di UniCredit che riescano a convivere in pace quindi quella che ciascuna convinta entro i propri confini quei confini che erano stati stabiliti forse anche arbitrariamente credo in buona parte da
Nell'epoca di Tito ma che
Sembrano ancora
Il modo più semplice per evitare
Delle delle discussioni che porterebbero eterni zero ebbero questo contrasto si dice che si può purtroppo si può dire che in in Bosnia il contrasto da mesi e Nisi non riesce a essere superato e in ogni caso io credo che però il quadro il quadro della con della Repubblica di Bosnia Zé corvina vada mantenuto non non può essere posto in discussione su questo porre in discussione oggi in un clima del genere
I confini credo che sarebbe l'ultimo passo verso il caos che si compirebbe in Jugoslavia e purtroppo in tutta la regione balcanica purtroppo perché il morbo è pronto a diffondersi
So bene che anche le ultime settimane mesi non offrono per quanto riguarda la Bosnia elementi di ottimismo
Tuttavia ci sono certamente due fattori
E di sinistro stanno dispiegando con maggiore forza di prima due fattori positivi uno e la la la linea americana
Gli gli Stati Uniti sono stati sorpresi dal da questa crisi della Bosnia in una fase pre elettorale né poi una fase detentore elettorale molto lunga alle elezioni presidenziali americane
Sono cominciate molto presto con tutti tutti in tutte le democrazie c'è la tendenza da prolungare i periodi elettorali
E poi ci sono stati c'è nella costituzione americana questo
Quasi trimestre di passaggio così anacronistico che dipende dalle dal ritmo delle carrozze della fine del Settecento e che gli americani hanno conservato e e quindi
La l'atteggiamento rispetto così la la linea degli Stati Uniti si dispiegata lentamente anche non senza qualche contraddizione perché tutti ricordiamo che il nuovo presidente
Chi ha pensato che così di potere
Inaugurare una rispetto alla jugoslavi alla Bosnia una linea del tutto nuova i ritenendo che vi fosse spazio per una reale tutto no rapidamente per fortuna con realismo forse anche degli uomini giovani si è reso conto che occorreva nelle essere più presenti ma insomma molte grandi novità
In in tema di proposte per la sistemazione tra boschi e non c'erano oggi quindi vi è e accanto all'Europa accanto alle organizzazioni internazionali che una posizione più attiva degli Stati Uniti con anche una maggiore disponibilità al dispiego della forza credo che nessuno pensi di poter fare la guerra una guerra europea per la Bosnia però forse ci sono ancora dei modi di
Usare la forza soprattutto per impedire cosiddette no fly gioco zones cioè impedire la azione della dell'aviazione degli elicotteri dei serbo bosniaci e che potrebbe che sono naturalmente un elemento molto importante nelle loro mani
Vi è poi un altro un altro fattore che è in discussione in questi giorni anzi proprio oggi mi pare una giornata fondamentale cioè il il la posizione che la Russia poi può a e potrà dire
Nella crisi jugoslava in particolare nella crisi crisi bosniaca
Mi pare che dagli ultimi contatti
Fra americani e russi dalla negli scorsi giorni il ministro degli esteri russo col così Rafa è stato a Washington
Si conferma che la Russia disposta a ecco a collaborare per una pressione pacifica sui vari elementi della crisi jugoslava
Credo che questo sia molto importante non credo che si debba chiederà la Russia vive avere un atteggiamento identico a quello dell'Europa occidentale o a quello degli Stati Uniti è chiaro che la Russia ha il dovere anche la Russia post comunista di sostenere i propri ideali di avere la di mantenere le proprie radici culturali religiose ili quindi troppi legami a questo riguardo e anche di sostenere i propri interessi di interessi non so mica una cosa sporca usate sbagliata di per sé
Tuttavia l'importante che la Russia che la Russia usi di Queen dei mezzi che ha
Per
Una un'azione in qualche modo convergente con gli Stati Uniti con l'Europa occidentale
Vorrei segnalare un altro
Un altro fattore che sta diventando sempre più
Incisivo nella crisi bosniaca di molto più che non agli inizi ed è con credo che lo sappiamo tutti il il fattore musulmano
Mi si dice che i i musulmani
Della Bosnia fossero tra i musulmani nel mondo fra i più laici Zatti
Nuovo ambasciatore Bangladesh a Roma che io ho visto nei giorni scorsi e che è stato per lunghi anni ambasciatore a Belgrado che in un'occasione di grande cultura via anche interessa discutere riscoprire questo
Questa isola musulmana nel cuore dell'Europa e che si è molto delicato quattro cinque sei anni fa
E dice che appunto secondo lui erano dei musulmani quasi inconsapevoli io non dico che questo sia bene anzi devo
Siccome io stesso sono un cristiano consapevole vorrei che anche i musulmani fossero consapevoli non sono per niente
Non sono per un mondo musulmano laico ma comunque certo però per un mondo musulmano non fondamentalista invece questo
Questa coscienza di se esista sviluppando anche per i musulmani di Bosnia e si sviluppa certamente nel mondo islamico si sviluppa
Quindi credo
Gli inquilini nei modi più differenti cioè a dire come una solidarietà che porta anche
Forniture di armi all'invio di di di guerriglieri di volontari che partecipano a quella terribile guerra ma anche in una parte del mondo musulmano come un coscienza invece del del rischio che queste che si riapra in Bosnia come altrove una assurdo un anacronistico baratro fra
Fra Islam il mondo governo nel mondo
Occidentale il mondo cristiano questa è una preoccupazione molto molto forte del resto
Vediamo dei sintomi assai negativi per esempio in Egitto dove sappiamo tutti che se la maggioranza musulmana vi è però una grossa minoranza quella dei cristiani copti che fra l'altro risale a addirittura alla all'epoca pre araba dell'Egitto e quindi a una valenza l'importanza storica eccezionale
E questo fattore musulmano
Io mi auguro che nel patto il musulmano finisca per prevalere la
L'atteggiamento la posizione di coloro che
Consapevoli di questi rischi vogliono cooperare collaborare per superare questa guerra civile che prevalga questo atteggiamento su quello di coloro che invece vogliono
Fomentate
Ho letto indicato alcune delle dei molti motivi
Per cui
Rinviamo a me sembra che vivere senza la Jugoslavia sia difficile per cui mi sembra che occorra agire darsi da fare con molta delicatezza per alta nell'obiettivo di uscire da questo stato di crisi vi sono poi dei dei motivi ancora più italiani dei come quelli tecniche possono essere riassunti nella parola Osimo so che se ne parlerà forse in un'altra fase di queste giornate
E voglio dire che anche questi a me sembrano però positivi
Con tutta la difficoltà e da delicatezza di
Porre del balsamo sulle cicatrici di confini e che sono determinati da una terribile guerra da terribili errori commessi dalle due parti però io credo che nello spirito
Del trattato di Osimo in sei magari con anche con degli errori con dei grossi errori non sia stato uno spirito positivo uno spirito di volontà
Che nel quale vi era la volontà di vivere insieme di ricreare un'armonia di
Di ricreare una un un mondo comune in fondo ci si era anche riusciti abbiamo per anni parlato della frontiera più aperta all'Europa e io credo che quella frontiera deve
Rimanere la frontiera più aperta d'Europa credo che gli è proprio un discorso che
Direi che non vi è luogo più appropriato che Venezia per farlo perché certo Venezia questa città nella villosa ha creato una una civiltà che era una civiltà adriatica il Golfo di Venezia e credo che si possa chiamare il Golfo di Venezia senza offendere per nulla i nostri amici croati sloveni
Albanesi che condividono queste acque il Venezia aveva saputo in gran parte fondere queste culture questi popoli in in modo proprio con il nel segno di una grande civiltà e di una grande cultura non credo che noi tosto possiamo sperare di essere all'altezza di quella grande opera e Venezia come compì dei secoli però credo che dobbiamo ricordarcene dobbiamo cercare di se non di vagliarla perlomeno di andare in quella direzione con quella
Maturità culturale che nei secoli nostra Venezia
Bene io chiudo a questo punto che ringrazio di avere ascoltato queste frasi un poco sconnesse ma forse
Nel nel nel disordine di offerto con sincerità qualche pensiero io penso che poi nel disordine ognuno può prendere quello che preferisce forse il modo migliore di offrire qualche cosa
O comunque
Grazie all'ambasciatore Bottai che mi pare abbia dato in maniera esauriente il punto di vista italiano su questa crisi
Darei adesso la parola al manicomi professor Michel Corin ma anche direttore della rivista Limes e insieme a me e che si occuperà di questa crisi soprattutto anche delle sue conseguenze e anche soprattutto credo dell'applicazione di un ragionamento
Geopolitico alla guerra jugoslava e alle sue conseguenze prego cioè buono
Cari amici sono un po'commosso soprattutto a Venezia sono commosso perché parlar dopo l'ambasciatore votare è un compito quasi impossibile
Sono commosso perché vedendo la nostra megalomane idea per la fine realizzata mi fa piacere ma l'impressione e per la finzione promosso perché la congiuntura in una congiuntura difficile
E perciò ritornare madrelingua al francese
Il fuoco precisione anch'io Paolo tous mente non sedurre nel in verità abbia in flessione
Dolce o politici tulle mondo il Pardo geopolitiche lo eterno o al Milan costano donna Press
La prima di tutto di chiedersi quand'è che questo termine esorto quand'è che abbiamo cominciato a parlare di geopolitica in Europa nell'Europa occidentale possiamo subito segnare l'emergenza semantica di questa ma di quel diciamo di questa parola appare nel mille novecentosettanta mille novecentosettantanove il durante una guerra che abbiamo dimenticato oggi cioè la guerra fra il Vietnam ma la Cambogia poi fra i piedi Lamela Cina
Dunque che cosa esisteva a quell'epoca ecco cosa c'era di così in questa guerra che cosa c'era che cosa ha urtato cosa ha urtato la diciamo la sinistra soprattutto francese all'epoca la cosa che ci ha urtato che si trattava di una guerra fra due Paesi aventi lo stesso sistema ideologico lo stesso sistema sociale dunque guerra fra due Paesi socialisti dunque era stupefacente vedere che due Paesi che facevano parte dello stesso campo
Della sera con le stesse idee di farsi la guerra
E allora ci siamo chiesti come mai le poste in gioco come mai questi spazi che non hanno nulla a che vedere con i fattori di economia o legati con legni economie queste poste in gioco esistono e sono poste per le quale alle quale non si può rinunciare
Tra parentesi vorrei dirvi una cosa dal punto di vista epidemiologico e che un'alleanza curiosa paradossale a riunito a congiunto per molto tempo i cosiddetti al più marxisti da una parte e dall'altra gli ultrà liberali i thatcheriani
Da entrambi le parti all'estrema destra e all'estrema sinistra senza nessuna accenno al positivo quali negativo dicevano che l'economia era alla base di tutto è in realtà la guerra fra il Vietnam la Cambogia e la Cina
Ha dimostrato che le poste in gioco per lo spazio la disputa per il territorio e frontiere esisteva
E oggi che noi abbiamo una guerra in Europa e non più in Asia una guerra in mezzo all'Europa
Ebbene più che mai è necessario ritornare a questi a queste scommesse di chiama queste poste in gioco senza senza nessun presupposto negativo o positivo dobbiamo ritornare al fattore spazio territorio frontiera
Però bisogna sottolineare un piccolo paradosso voi sapete benissimo io capisco che in questa sala vi sono delle persone che sono pro serbe procurò atti persone che sono naturalmente pro albanesi e vorrei solo fare una domanda alquanto paradossale cioè per conto mio io ritengo che all'inizio della crisi jugoslava i serbi avevano buone carte da giocare anzi avevano eccellenti carte da giocare è una cosa molto bizzarra
A parer mio è che non abbiano giocato queste carte e ve ne cito tre prima carta
La famosa bizzarra guerra strana ghiera insulae Urbania in Slovenia parlano di Chievo di guerra in Slovacchia io ero il suo Vanja in quel tempo lì e posso dirvi che la guerra non era affatto una guerra violente essi c'erano un po'di Brook cioè ci si picchiava ma non era una guerra nel senso stretto del termine i serbi all'epoca potevano benissimo far valere i loro diritti a Roma non hanno mai cercato un confronto violento volevano semplicemente proteggere la loro frontiera ma non l'hanno fatto secondo elemento seconda considerazione
Il problema delle famose Crime dunque voi sapete che oggi dall'inizio della crisi un terzo dei serbi abitano fuori
Dalle frontiere della Serbia e del Montenegro a propriamente de detto un terzo e abbastanza
Io conosco solo il caso ungherese che assomiglia a questa situazione e i serbi potevano anche far valere questi idea e dire una terza un terzo della nostra popolazione vive
Fuori dalle nostre frontiere la Jugoslavia o le sue frontiere regionali interni eccetera esiste dunque noi
Noi vogliamo cambiare le frontiere potevano dunque far valere anche un altro concetto cioè nei famosi Krajina c'è Krajina come Ucraina quello che in in tedesco si chiama Militar Graines che datano della fine del diciassettesimo secolo li avevano messi lì per proteggere l'impero Asburgo contro gli ottomani
Erano dei coloni soldati vivevano in fin dei conti su una linea una linea di guerra la linea diciamo degli Asburgo chi i serbi potevano benissimo far valere i loro diritti in quella regione perché si trovavano lì da tempo ma non l'ha fatto
Terzo elemento tè terza carta che era a disposizione dei serbi potevano dire che se noi prendiamo in conto tutto il territorio della Bosnia
I serbi hanno occupato prima della crisi almeno sessanta per cento di quel territorio il che significa che occupavano erano dei rurali era gente della Campari che viveva in campagna
Perché vivevano in campagna perché tutti i militari e il generale qui presente lo sa
I militari sanno qual è la configurazione il rilievo è un rilievo di montagna e dunque i turchi occupavano la parte che va verso il Nord si sono dunque installati
Al punto di incontro cioè nelle città ed è per questo che oggi i musulmani sono molto presenti nelle città mentre i serbi sono contadini
E quando si e contadino si occupa più spazio e i serbi potevano benissimo far valere questo stato di cose
E non l'hanno fatto questo è il paradosso ovvero di questa crisi
Io fui sottopongo un'idea Unipol in ipotesi che io non trovo troppo ardita
Cioè si serve non hanno voluto auguro Pomentale da un punto di vista strettamente geopolitico le cose e perché la cosa li disturbava potevano subito richiedere una conferenza internazionale se non l'hanno fatto vuol dire che la cosa li disturbava
E se la cosa li disturbava
Era senz'altro per la e il problema del Kosovo dunque i serbi potevano dire noi vogliamo riunificare anzi siamo tutti i serbi
Se voi volete rompe la Jugoslavia noi possiamo mettere insieme tutti i serbi e facciamo un trasferimento della popolazione
è una cosa inammissibile ma se i serbi avessero argomentato così il loro stato il loro il diciamo la loro mossa
E perché gli albanesi non dimentichiamo che sono settantasei per cento sì settantasette per cento di albanesi che sono al Kosovo ebbene potevano dire anche noi prima di tutto vogliamo creare un uno stato Kosovo e poi un bel giorno forse potremmo unificarsi agli altri albanesi agli albanesi dell'Albania
Dunque i serbi erano in un certo di una specie di corto circuito geopolitico e i principi che non potevano applicare per gli albanesi non potevano chiedere
Ah di applicare a loro stessi questi questi elementi e si trovava ad una sorta di trappola situazione molto difficili
Da cui da cui una pesantissima responsabilità dei Paesi della Comunità economica europea
Io direi che questo è un approccio molto geopolitico bisognerebbe essere capaci di far cambiare di modificare i punti di vista in giro politico il punto di vista interviene io francese a Parigi neo non la stessa visioni di un veneto
Che subito lì vicino a questo Paese noi avremmo dovuto secondo me accettare le argomentazioni in gioco
Se pubblico di para un secondo anche dell'Italia di fronte a questa di fronte a questa io poi sono non sono ancora iniziate quindi forse l'aula parametri Italia intere come D'Arienzo
E vorrei dire questo
Sotto correzione dei miei amici geopolitici
Io che sono una persona semplice ritengo che l'Italia sia un paese europeo la cui parte peninsulare si protende profondamente nel se metterne il Mediterraneo verso l'Africa
è accettabile questa definizione
Se è accettabile
L'Italia quindi a questa duplice natura di paese metteranno dei Paesi europei
Vediamo che cosa è significato per l'Italia a essere un Paese mediterraneo e avere una visione politica che teneva conto del fatto di essere un Paese mediterraneo
Come e poi molto vicino ai Balcani dobbiamo cioè che noi siamo sempre qui dicevo ci riferiamo al problema
Che la crisi balcanica e cosa significa per l'Italia anche in in pericolo perché molti meno no un PPE forzati giustamente con pericolo un pericolo dalla crisi balcanica per l'Italia è per l'Europa
Ora quando si guarda all'Italia come Paese mediterraneo
Se volete diritti si muovesse mediterranea e ai pericoli che vengono ai Balcani
E abbastanza mi pare elementare concludere che l'Italia diciamo non è mai non ha mai avuto pericoli concreti o minacce concrete che si venissero dei Balcani
L'Italia per quel che risulta a me nel Mediterraneo ha avuto una volta Grillo sulla aggredito a Berlino
Aggredito la Grecia
Ha fatto una querela Turchia per la Libia quando se l'è preso dalle attaccato l'Egitto e la Tunisia insieme dei rischi
L'ha fatto la guerra di Spagna infine franchisti ha bombardato ma proprio non posso e patinata Carla Fracci
Cioè come potenza mediterranea vitalità da lei un pericolo per i suoi vicini
Se il rammarico se così lo possiamo dire
Osa oppure se abbiamo parlato di un solo gli italiani per vincere
Mi sembra comunque fatti felicemente contestate
Altra cosa e invece l'Italia in quanto Paese europeo
Perché l'Italia in quanto Paese europea
Negli ultimi cinque-sei contanti per lui un periodo breve
è stata vittima prima
Della dallo scontro di Potenza
Tra
Francesi e spagnola
Paolo tra francesi e hostess
Poi con Napoleone tra francesi è fondamentalmente gli inglesi e infine tra tedeschi ed inglesi Thaci seriamente Francesco
L'Italia è stata da da da da dalla dal mille dalla fine dell'equilibrio italiano insomma oggetto o un partecipante in realtà parte periferico che volava per aria di questi grandi scontri tra potenza europea queste si queste queste risse da europei sono stato quello che ci hanno coinvolto in guerre in cui non eravamo ora non solo c'è seriamente gli aggressori cormorano di fatto i pericoli per per noi e per l'Italia sono sempre venuti dai conflitti tra europei
Elizondo le grandi istruzioni per l'Italia e nostra prima priorità francamente di fronte ai Balcani non è preoccuparci del pericolo che viene dai Balcani ma del pericolo che viene dall'Europa
Questo è fatta salva cioè alla connessione in definitiva a Sarajevo è cominciata la prima guerra mondiale
Cioè tanto potrebbe rappresentare per noi in pericolo i Balcani in quanto detonatore di conflitti più ampia e qui miracoli innanzi allargata all'Ungheria bianca un po'la Russia il Belgio
Abbiamo visto che forse qualche cosa si potrebbe venire in quel senso
Ora però debbo dire una cosa perché i Balcani neri delle guerre balcaniche era un detonatore di guerra europea ma per un motivo molto semplice perché in funzione anti tedesca
I francesi accesso elementi gli inglesi hanno sempre posseduto gli slavi del Sud oppure i polacchi eccetera erano lei e rivalità tra europei proiettate su strati più o meno clienti nei Balcani che facevano sì che lei ritira staticamente poteva alla fine su un detonatore
Per la lite tra europei che covava comunque la grande novità e che dopo la seconda guerra mondiale c'è stato Mark una riconciliazione franco tedesca con accesso e riconciliazioni italo francesi tedesco belga delle scosse amburghese riesco ad esse e può alla finanza forse invocando gli inglesi va bene
Questa riconciliazione è la base di quella che si chiama la comunità europea la quale qui viene la differenza tra noi e i francesi
Non gli italiani non la nominò Amendola mica e neanche tutti i francesi la vedono come una sorta di patto di Stati che permangono ferocemente nazionale gli italiani non la pensano così e neanche tutti i francesi
La verità è che gli italiani e molti francesi vedono la comunità europea come un superamento degli Stati nazionali
E l'altra grande novità la grande novità
Della attuale crisi jugoslava
E che i francesi e gli inglesi non hanno di fronte alcune imprudenza tedesco diciamo la verità destina agli altri soprattutto hanno apertamente incoraggiato sloveni e croati andare per conto loro hanno incoraggiato la risoluzione perché su servi immaginati a un certo punto che la scomparsa dell'URSS si creasse un Branzi grava un grande vuoto a destra che questi potevano riempire
Il rischio grandissimo era che i nomi degli occidentali che le potenze occidentali c'è la Francia e l'Inghilterra intervenissero a sostegno della Serbia
In funzione
Anzi anti Slovenia anti croate cioè contro i satelliti potenziale della Germania questo avrebbe devastato la comunità europea invece la Francia e l'Inghilterra
Hanno fatto la scelta della solidarietà con la Germania anche ed è questo esiliato accettare delle cose non troppo non troppo facile accettare
Il grosso fatto nuovo e che la politica estera francese almeno salvo sorprese che ci fosse riservare il nuovo il nuovo governo la politica estera francese ha privilegiato l'asse con la Germania
Alle vecchie ambizioni queste esige o politiche di sostenere gli avversari dalla Germania dall'altro lato perché foga Jamaa fosse sempre assediata
Questa è la vera novità e questo significa il superamento dei tradizionalisti
E delle tradizionali visioni percezioni geopolitica del mondo tipica dalla Francia che rimane ancorché Rocco alcuna Passalacqua rimane ancorata all'idea lo Stato nazionale senza senza capire che c'è
Una
Uno effettivo fattore di novità che la comunità europea se effettivamente fondato sulla riconciliazione franco-tedesca e un effettivo fattore di novità
Grazie professor s'accorda la parola il vice ministro degli affari esteri di Albania
Arial Saro va grazie
Figlio del Maggi fornire venne dopo questo
La
Corre più
Pone la prima copia di questa nuova rivista e vorrei
Auspicare tutto il successo possibile a questa rivista agli aggressori a tutti coloro i quali si sono occupati della pubblicazione di questa prima di questo primo Limes di questa nuova rivista di geopolitica intitolata Limes
E vorrei dire cogliere l'opportunità del fatto che ci sono qui riunite modo tre persone di buona volontà per quanto riguarda i problemi della ex Jugoslavia
Del Kosovo con il quale noi siamo così tanto collegati e di cui ci preoccupiamo tanto cogliendo appunto questa occasione vorrei esprimere alcune osservazioni riguardanti i problemi di questa Regione e soprattutto per quanto riguarda la situazione del Kosovo
Vorrei fare ancora ha anche alcune osservazioni su quanto ho sentito durante questa prima sessione di riunione
Certo la situazione preoccupa moltissimo la Albania gli uomini politici dell'Albania
La situazione della della ex Jugoslavia causa di grande preoccupazione per noi perché innanzitutto si tratta
Di un conflitto che attualmente in corso
Nella pose azzeccò piena
E come consideriamo e come possono considerare nuovi questo conflitto vorrei paragonare questa situazione con quanto è stato detto dal mio predecessore
Sul Buconero Buconero che assorbe sempre di più giorno dopo giorno in termini di esseri umani di valori morali e democratici io stesso vorrei aggiungere che questo conflitto questa terribile guerra e i crimini che vengono perpetrati in questa zona sono una sfida per la CEE e per la comunità internazionale
Comunità che fino ad ora ha mostrato una certa quali inerzia permettendo al conflitto di svilupparsi temo dimostrando istintivamente
Di non essere in grado di dare una risposta adeguata alla crisi ecco il motivo per cui io ritengo che
Bisogna fare uno sforzo per porre fine al conflitto per restaurare la pace in questa regione
E ci sono due modi possibili per farlo per aprire un dialogo politico quindi
E per imporre la pace
E questo bisogna farlo a dando maggiore attenzione o questo dato fatta in passato dando maggiore attenzione alla possibilità di imporre la pace
Cosa che si è rivelata non essere una buona cosa è naturalmente anzi un aspetto negativo perché se si utilizzano le armi se sì ci si avvantaggia dell'uso delle armi per porre fine ad un conflitto
Ma sulla base di una buona idea od Dion
Buona speranza a questa gara mento e ho un Buso cattivo è in partenza ma la situazione dimostra che non c'è nessuna via d'uscita senza un'imposizione
Vorrei aggiungere qui che la comunità internazionale cosa insicurezza delle Nazioni Unite e più in particolare
Si sta avviando verso questo uso l'uso di questo mezzo discutendo appunto la possibilità di imporre una zona cosiddetta nonché la innalzava con con il divieto di sorvolo quindi vietando l'utilizzo di elicotteri di aerei
Quindi prevedendo anche la possibilità di violazioni e di una risposta attiva a questo tipo di violazioni da parte dei serbi odia qualsiasi altre parte interessata al conflitto
Certo questo conflitto in Bosnia Erzegovina non è un conflitto di per sé o in se stessa rete vorrei aggiungere che
Il fattore aggravante filius serio è il fatto che questo conflitto rischia di diffondersi ad altre regioni e naturalmente all'interno di queste idea ci sono due Paesi o due regioni che potrebbero essere interessate da questo conflitto innanzitutto il Kosovo e in secondo luogo la Macedonia
La l'ex Repubblica che apparteneva alla ex Jugoslavia nessuno può dire esattamente con estrema sicurezza
Quale Regione sarà la prima ad essere attaccato interessata qualora si verificasse un ampliamento del conflitto
Ma comunque devo dire che noi abbiamo già alcuni avvenimenti negativi
Che potrebbero essere paragonate soltanto agli avvenimenti terribili che si stanno verificando in base a Zagor nella con questa voglio dire che nel Kosovo
Sì sia sia la pulizia razziale etnica che è in corso
Per vuol dire che questa pulizia etnica molto menzionata dagli albanesi ma non è vista e presa seriamente da tutta la comunità internazionale
Già starne è già stata dimostrata la gravità molti hanno dimostrato grande preoccupazione a questo proposito certa sì vuole evitare che il conflitto si allarghi a questa Regione questo certamente positivo va e il i fatti informazione della opinione pubblica svolto quella internazionale non viene fatta in modo adeguato alle informazione non è così precisa perché l'informazione dovrebbe dimostrare indicare che nel Kosovo ogni giorno si verificano avvenimenti terribili c'è per così dire
Una pulizia etnica segreta in corso
Che viene effettuata con l'uso della forza ma non con la forza della guerra che è così patente chiara nella Bosnia Erzegovina ma si verifiche ogni giorno ci ricorda che che se Mino
Perché se la comunità internazionale non buone trovarsi di fronte ad un'altra sfida nel colosso fosse andato comunità internazionale buone evitare tutto ciò ha
Se la comunità internazionale non vuole doversi vergognare inseguito allora qualche cosa deve essere fatto per il Kosovo e per le altre regioni e vicine e soprattutto come ho già detto per la Macedonia
Certo i politici della Repubblica d'Albania come anche gli uomini politici del regione del Kosovo
E il popolo del Kosovo stesse no
Hanno messo a punto un atteggiamento specifico per poter far fronte a tutto ciò e cerchiamo di metterlo in pratica e ci piace padre mettono in pratica fino dall'entrata in forza del nuovo potere della nuovo governo per cercare di aiutare non soltanto la popolazioni del Kosovo ma anche per poter porre fine ha il conflitto nella base Herzegovina nella ex Jugoslavia per il momento vorrei dire che l'Albania
A questo atteggiamento politico che Vorrei illustrare brevissimamente in quanto sto per dire
L'Albania a
Reso chiaro che non è in favore di un qualsiasi cambiamento delle frontiere quest'idea
Stata ventilata
Del esso tenuta da i gli ambienti sciovinista di in alcune zone si pensa
Io in alcune in alcuni ambienti che l'Albania e cerchi di allargare i propri confini non è vero albi d'Albania non è in favore del cambiamento dei confini con la forza e perché aggiungo con la forza perché
Se civili
Si rifà la storia allora si può vedere che il problema degli albanesi che sono vissuti nei che vivono nel Kosovo può essere paragonato
A quello di altri gruppi etnici che sono stati okay si trova un'altra mente ora a partecipare al conflitto in Jugoslavia
E il signor con il mamma ha detto gli albanesi nel Kosovo raggiungono il settanta per sette per cento di tutta la popolazione e il resto invece sono serve io ho sentito dire quindi che sono alla maggioranza o il sessanta per cento
Della popolazione della Bosnia ed Erzegovina è composta di serbi
Allora per favore credetemi quando vi dico che queste cifre non sono esatte i serbi sono molto meno ENI molto meno e altre etnie rappresentano una maggioranza molto maggiore
Riprendendo l'idea che ho menzionata precedentemente non possiamo dire che e all'inizio di questa disintegrazione
Della Jugoslavia la Serbia non ha giocato la carta giusta soprattutto per quanto riguarda la Slovenia perché innanzi e tutto era una guerra
Ridicola se la consideriamo alla durata delle altre guerre all'Arena delle altre guerre però la guerra
Che
Ha avuto luogo ed è stata sostenuta dei serbi in Slovenia
Non era importante non era rilevante perché non c'erano scontri etnici in Slovenia per cui la guerra è finita e si è spenta
Certo questo non dimostra la buona volontà dei serbi erano i fatti piuttosto
è un'altra cosa sei serve che vivono in Bosnia Herzegovina vengono paragonati per numero con gli albanesi che vivono nel Kosovo
Rispetto al numero di serve la prima e la seconda zona veccia non significa che e il problema del Kosovo non sia attinente non sia rilevante
Qualora questo venga discusso allevare internazionali e perché ci sono vari motivi non è questo l'unico e non abbiamo tempo per discutere tutti i vari aspetti qui e ora
Però vorrei aggiungere qualcosa che cioè le differenze fra la popolazione di religione mussulmana
Devo dire che questa definizione non è quella adeguata per un gruppo etnico ma devo dire le differenze fra i mussulmani i serbi nella Bosnia Erzegovina non sono sì Medea e differenze che siano fra gli albanesi e serve visitabile i mussulmani
E i serbi o gli altri gruppi etnici sono stimati in sono di origine slava ma non gli albanesi non sono di origine slava e quindi la differenza fra agli islamici tra gli sette fra i serbi
E gli albanesi
Ha radici stare che è una cosa diversa ce la differenza molto maggiore non è possibile paragonarla con l'altra differenza e quindi la uno nulla seconda carta non può essere più giocata Zagli
Dai serbi del seconda carta di queste differenze
Certo che ho riportato a indietro nella storia so che a molti non piace discutere sulla base della storia ma la storia devo lasciatemi Irem
Ha sempre influenzato e continuerà ad influenzare il nostro atteggiamento politico i nostri e e nostre decisioni politiche
Se quindi osiamo condannare tutto quanto succede ora nell'ex Jugoslavia
Dicendo che questo va contro il processo di integrazione nel resto dell'Europa occidentale be'ciò non significa o non è sufficiente di per sé
Non è sufficiente dirlo certa ova contro il nostro concetto di democrazia e di integrazione però bisogna ricordarsi che c'è un'area oltre ad una realtà nell'ex Jugoslavia una realtà di vita
Anche in tutti gli altri paesi dell'Europa dell'Est che appartenevano a regime comunista e questa è una realtà
Se la popolazione se il popolo vuole essere indipendente questa è una realtà che nasce dal loro spirito dalla loro esperienza di vita e quindi
Penso
Che per forza ci sarebbero stati dei problemi ecco perché
Hanno dichiarato uno dopo l'altro l'indipendenza ed ecco perché ci sono dei problemi in corso ora dovremmo considerare la realtà così come dicendo sì certo ciò emerge dal passato e ci sono stelle influenze esterne che
Possono intervenire non bisogna escluderle certa però la realtà che la parte orientale dell'Europa è più arretrata in questo processo e da questo punto di vista
E non può essere paragonata alla parte occidentale dell'Europa quindi per questi motivi ma certo tutti gli uomini politici tutti gli intellettuali che hanno buona volontà
Dovrà ebbero fare del loro meglio
Per riunire tutti questi gruppi etnici
E per aiutare questo sviluppo farei questo avvicinamento verso l'Europa occidentale questa è l'obiettivo che dobbiamo perseguire e anche in Albania i nuovi politici stanno hanno intrapreso questa direzione stanno lavorando in questa direzione Amati per Seccia non è sufficiente
Anche se
Si hanno le idee migliori anche se si fosse il politico migliore quello che osa di più l'idealista più
Coraggioso tuttavia non si può far fronte a tutto ciò nella vita perché la vita è collegata alla realtà i fatti
E bisognerebbe innanzitutto considerare la realtà di vita prima di agire chiedo
Scusa
Se ho preso così tanto del vostro tempo ma vorrei concludere in uno due minuti
Oltre a quanto già menzionato per l'Albania che non è in favore del cambiamento dei confini con la forza lui l'Albania anche delle idee per quanto riguarda
La composizione dei del conflitto innanzitutto ci sono due fasi che possono portare a misure alla risoluzione del problema del Kosovo la prima fase
è farsi che tutte le condizioni migliore vengano integrate
Per poter creare una situazione favorevole al la non violazione dei diritti dell'uomo più elementari nel Kosovo si saprà ed è un fatto noto che nel Kosovo
Non ci sono nemmeno scuola elementare non gli resta di Pristina è stata chiusa
Sì ci sono sempre più scontri gli albanesi che vivono in questa regione sono allontanati dalle loro abitazioni a allontanate dai loro giallo lavori ho già menzionato a questo spera spettro che è collegato alla pulizia etnica
E come possiamo discutere la composizione del conflitto
Per evitare che questo conflitto si allarghi a questa regione senza risolvere questo problema dei diritti dell'uomo più elementari questa la prima fase la seconda fase è la seguente dopo queste
Domande di natura così elementare e dato che queste sono state soddisfatte allora potremmo creare le condizioni adeguate per aprire il dialogo e potremmo intavolare i Progetti
Che possono portare alla composizione finale della della conflitto per rinsaldare
Per raggiungere una soluzione basata sul consenso perché le soluzioni non possono essere raggiunte così dall'oggi al domani come la storia ha dimostrato su ci deve essere un processo di consenso equestre il motivo principale per cui non sono così in favore non trovo ragionevole discutere soltanto sulla base del piano che è stato presentato
Da un ambiente di intellettuali un ambiente Annoni moda un'entità no Lima intellettuali in Serbia
No neo arrivato al momento giusto per discutere il problema del Kosovo ma quando arriva al momento giusto vi posso assicurare che noi abbiamo molte idee
E ed ero quanto vi potevo dire per ora ma questo piano che è stato suggerito ed avanzato non
No non riflette la realtà non posso entrare nei dettagli mi dispiace doverlo dire ma per e rispetto della verità devo dirlo adesso devo informarvi di questo certo
Abbiamo poco tempo qui ora per entrare nei dettagli e discutere il perché di questa mia dichiarazione ma vi posso assicurare che non è collegato alla realtà
Ora vorrei concludere
E vorrei aggiungere che
Io volevo dire che oro
In realtà volevo essere molto più Brehme ma
Non sono riuscito a farlo perché certo riprenderò la parola nel corso del pomeriggio ma non per parlare dei problemi nazionali dell'Albania ma piloti altri argomenti
Più collegati alle relazioni tra l'Italia e l'Albania e quindi ho pensato che sarebbe stato meglio introdurre questa mia relazione con questo mio intervento che è collegato all'atteggiamento ufficiale che l'Albania nei confronti di questi problemi di questo conflitto certo non sono riuscito ad essere esauriente perché non c'è stato tempo
Sufficiente però sono a vostra disposizione sono a disposizione tutti coloro i quali
Sia noi sono interessati se ci sono tele domande se c'è tempo sarò ben lieto di cercare di rispondere grazie signor viceministro degli affari esteri d'Albania mi pare il più poi su questi argomenti il primo dovremmo tornare
Io vorrei informarvi che adesso chiederò ai due relatori se vogliono di fare delle brevissime considerazioni su quello che abbiamo discusso fino adesso diciamo tre minuti
Poi faremo una pausa le riprenderemo a mezzogiorno il dieci per cui punture di tredici e trenta
Fasciature Bottai o io vorrei in particolare proprio riferirmi all'ultimo intervento quello del viceministro albanese e che mi è parso molto interessante e direi che di questo intervento
Va va dato atto che il la sensibilità che l'Albania mostra per la questione del Kosovo come per quella della Macedonia sono delle degli avvertimenti che il credo all'Europa il mondo che si occupa della della crisi tossico svaria post jugoslava vede vede ritenere il quindici il Kosovo e la Macedonia sono in effetti potenzialmente due aree dove possono ripetersi forse anche peggiorate le gli eventi che si sono che purtroppo si stanno svolgendo i boschi
Credo anche che e e sia giusto il richiamo che il viceministro di un Paese uscito da una così specifica esperienza
Comunista come l'Albania così specifica di di così totale chiusura quindi è giusto che l'Albania
Reclami positivo
Di poter fare le proprie scelte questo è giustissimo credo che tuttavia che l'Albania come tutti i paesi che nascono le Repubbliche della ex Jugoslavia e tutti i Paesi balcanici generale che vengono fuori da esperienze analoghe devono
Devono a loro volta comprendere che di una società quella società più matura la quale desiderano accedere che quella della dell'Europa del modo di essere della Europa democratica e occidentale de e ci sono delle regole per vivere una famiglia ci sono delle regole queste regole
Vanno rispettate sono le regole che si stabiliscono tutti insieme ma una volta che sono stabilite vanno rispettate
Io sono abbastanza tranquillo che questa che tutto ciò emergerà emergerà nella ex-Jugoslavia emergerà in Albania sempre più nettamente emergeva negli altri paesi balcanici
La vocazione che tutti questi Paesi sento all'arresto a curare in modo particolare i loro rapporti con la comunità europea a stabilire una un canale di appunto di dialogo e una propria posizione in in così chi in marcia in avanti verso la comunità europea mi sembra che li condurrà a partecipare
Senza spendere la propria individualità alle proprie aspirazioni a partecipare in maniera appropriata al dialogo fra le società democratiche devono occupare professor Coleman
Misure zero nutro il mio libro quei vorrei dire a nostro amico albanese che Hope straordinariamente ammirato la sua potenza dissi un è il suo occhio di lince e soprattutto ho molto ammirata o la riserva che ha espresso almeno in pubblico vorrei ricordare qualche cifra visto che ne pubblichiamo e questo mi interessa e dimessi pubblicare delle cifre sulla popolazione del Kosovo al nell'articolo di Armando Picchi tassi o che di cui vi raccomando la lettura
Dal mille duecentosettantuno all'ottantuno il numero di albanesi nel Kosovo passa da dista da settantatré virgola sei al settantasette virgola sei
Il numero dei servi invece passa dai diciotto virgola trenta al tredici virgola due
è evidente che se fate la dizione di queste due ci fa vedete che ci rimangono sempre alta popolazione d'altronde tutti avevamo capito questo e un'altra cosa che mi sembra molto importante dicevo
Il settanta per cento della Bosnia evidentemente non ho parlato delle popolazioni
A
Proponiamo l'instaurazione di una regione Transport frontaliera che potrebbe essere un mini laboratorio europeo
Anche nella visione di una più che ipotizzabile zona franca che trasformerebbe l'intero territorio in un'aria di intersezione tra gli stati di Croazia Slovenia e Italia
Che letteralmente oggi invece per quanto riguarda corazze Slovenia viene amministrata molto male
Per questo chiediamo la promulgazione di statuti di autonomia
Da parte del della curati a e della Slovenia che consentano all'Istria
Di diventare una Regione autonoma
Lo statuto speciale ha due motivazioni di fondo innanzitutto la presenza in Regione della minoranza nazionale italiana richiede sto finendo dischi
Che richiede di essere tutelato unitariamente su tutto il territorio e la presenza del card dello specifico carattere etnico istriano
Si chiedono alcune dichiarazioni fondamentali che magari non so ne parleremo assunto un secondo momento
Ritengo che questa sia l'unica soluzione per realizzare pienamente la tutela della minoranza italiana in Istria
E che tutte le evoluzioni attualmente vanno a scapito della minoranza italiana e degli istriani in quanto tali gli italiani vengono sedimentati in due nuove minoranze di confine e di costrizione e usando toni allarmanti può essere questo può essere interpretato come una definitiva volontà
Di emarginazione e soppressione del carattere istroveneto dell'Istria
D'altro canto evidenziare oggi a livello europeo il problema della minoranza italiana significa internazionalizzare il problema dell'Istria della sua auto Tonya della sua autonomia e delle ritorno degli esuli alla loro terra il concetto di cultura italiana in Istria non è un tabù allora anche della sopravvivenza della minoranza italiana della cultura italiana scusate in in
Per un approccio strategico verso liste sto finendo e necessario capire una cosa fondamentale e cioè che l'approccio alla Regione va concepita in questa maniera li spiano va considerata perché non è ne è una terra croata né una terra slovena né una terra italiana è semplicemente istriana
è una realtà etnicamente lurida e sociologicamente complessa questa ricchezza va va rispettata e se non altro oggi con tutte le cose che succedono in nell'ex Jugoslavia
Può vischiosa oggi già oggi rappresentare una specie di scuola di democrazia perché avuto veramente pazienza ha saputo aspettare nonostante tutte le sue lacerazioni interne speriamo che un domani si prospetti migliore grazie
Grazie la professoressa voglio Belperio che mi dispiace di dovere un posto per la discussione ma siamo veramente molto ritardo chiederei di non parlare per più di dieci minuti ciascuno agli ultimi due oratori salvo restando il godimento eventualmente rintervenire nel pomeriggio fu la nostra discussione quindi non è che adesso la parola al senatore del parco pratica
Cercherò di essere telegrafico per quanto possibile perché se dovessi usare lo stesso tempo che hanno usato i miei predecessori però ancora tra un'ora
Quindi cercano di dare anche un taglio come dire un po'secco a questa questione
Ma dire innanzitutto dire che abbiamo bisogno di un grosso salto di qualità
In termini culturali e politici perché senza un grosso salto di qualità in termini culturali e politici finiamo col intrecciare sia scontrarci nessuno dettagli dei contenzioso che non finiscono più
E qui alcuni punti fermi ci devono essere
Chiudere la questione confini qui son perfettamente d'accordo con il mini nostro ministro degli Esteri Colombo
Almeno per il momento vanno tenuti così come sono perché chi oggi tocca i confini dichiara la guerra non ci sono altri sistemi per modificare per nessuno sposta le cose
Sì ci possono essere i piccoli dettagli qualcosa si può fare ma nel momento in cui si si si apre la questione le conseguenze possono essere del tutto imprevedibili
Un altro punto importante che nel momento in cui
Sì sì riaperto diciamo così il come le sono avviati nuovi negoziati fra Italia Slovenia Croazia
Certo ha fatto un con bilancio sul sul passato ma anche direi in modo diverso in cui direi nella stessa area confinaria queste cose state vissute non è comparabile il modo in cui Trieste ha vissuto Cosimo rispetto Gorizia
Oggi i motori sia a innescato tensioni e conflitti
Oggi a Trieste Osimo Gorizia è stato vissuto come un altro aumento di riconciliazione
E comportamenti conseguenti sono del tutto diverso
Io credo che queste cose vanno tenute nel debito nel debito acconto per quel che riguarda il futuro
Io credo che bisogna senza dubbio avere una politica molto accorta qui veramente mi pronuncio come senatore della Repubblica italiana è chiaro che se ne abbiamo degli interessi in quanto Paese vanno inseriti in un quadro di politica internazionale seria
Son perfettamente d'accordo quanto è stato detto
All'inizio dal primo intervento c'è questo spazio che non stiamo sfruttando per niente dell'iniziativa o pochissimo insomma dell'iniziativa per l'Europa centro orientale in questo quadro forse erano viste anche le cose che vanno fatte per quel che riguarda i rapporti fra Italia Slovenia Croazia eccetera quindi su questo versante delle che bisogna insistere appunto per stabilire quanto più possibile alti momenti di integrazione economica politica e via discorrendo per quel che riguarda le minoranze
Tratto vi parla uno che in una curiosissima posizione cioè io sono l'unico parlamentare della Provincia di Gorizia soltanto letto prevalentemente con con voti di italiani di Gorizia anche dalla minoranza slovena ma anche da profondi del rischio di
Uno dei gli argomenti che ho sempre usato non soltanto durante la campagna elettorale ma dire con una lunga testimonianza anche personale
Proprio la costruzione della convivenza la convivenza che però non deve essere soltanto un fatto diciamo così di dichiarazione moralistica ma un qualche cosa che va praticato
E allora qui dipende da come vediamo
Le minoranza in quanto tale cioè la questione vale per dire dove in Italia vale per italiani in Slovenia vale per italiani in Croazia
Eccetera
Con tutte le specificità che abbiamo sentito anche voi nel caso nel caso Istria
Oggi o affrontiamo queste cose con lo standard civile come il mondo moderno richiede oppure finiamo colle fare delle stratificazioni cittadini
Cioè con con dei cittadini che sono di serie Abs diverbi
Dove alcuni possono riprodursi appieno agli altri non possono riprodursi appieno allora per quel che riguarda le minoranze etnico nazionali come vogliamo chiamarli qui sulla questione terminologica non indifferente
Vanno viste come diciamo nazione miniatura quindi con tutto perché necessarie affinché questi possano sopravvivere del resto questa posizione ormai anche politica a livello europeo
Usciti diversi documenti sia dal Parlamento sia il Consiglio d'Europa e ma soprattutto delle che la scienza ha camminato in questi ultimi trent'anni su questi argomenti
Non possiamo ignorare sulle novità
Che Gray schiere di studiosi hanno ha portato in questa direzione tanto che oggi noi ci troviamo in una rivoluzione copernicana per quel che riguarda questo il problema
Dal punto di vista psicologico
Dal punto di vista psico linguistico sociolinguistica eccetera c'era il discorso che sarebbe lunghissimo ma esattamente il contrario di quello che era la politica deve che sta nazione che avevano con come obiettivo l'assimilazione e basta
Oggi tre che il punto di vista proprio il contrario
Naturalmente nel siamo forse poco attrezzati ancora nel muoverci con le attrezzature moderne però il problema è come riconoscerne la presenza all'esistenza la possibilità di riproduzione l'inserimento normale nella vita economica civile eccetera eccetera
Invece si trovano ancora situazioni non so Trieste tipico in cui si dice i triestini di sloveni come si risolve in una prossima tristi
Anche nell'invito il primo grande l'invito è stato fatto è stato fatto così oppure non so ci sono delle resistenze che posso essere anche comprensibili dal punto di vista psicologico ma sono delle resistenze che vanno superate
E cito questo episodio mio carissimo
Amico al università
Che era diciamo così nomina sunt odiosa
Militava nella parte opposta della mia ma perché bisogna dialogare sempre con tutto un giorno l'invito a prendere un caffè
Cominciamo a parlare e naturalmente il discorso
Si prolunga dai molto molto civile molto interessante
Tra due offre prima seguito fino all'ultimo piano d'ufficio l'università
Alla fine la cosa io ho dovuto solo disdire anche Scotti appuntamenti
E la fine di di coma senti un po'non ti pare che io te alla luce di questo lungo proprio molte più cose in comune di quanto ne abbia io ero ancora tempi lontane con uno di Belgrado o tu con uno di un di una città lontana insomma da da Trieste può essere
Torino può essere Napoli insomma a lo dice certo Pet ma allora dove sta il problema perché visto che voi siete così accesi nel negare l'esistenza la visibilità degli sloveni a Trieste
Quel punto lì dice ma in fondo la verso Cipro e allora lo ha provocato a questo punto io nessuno ma dopo questa dove sta il problema se si mettesse per esempio una scritta slovena in pubblico nel cuore della città a quel punto è passato dalla lingua italiana al dialetto triestino dicendo a Mino potessi mai perderne scritto First sulla carta d'identità
Per dirvi e ritorno al punto di partenza che possiamo fare anche le leggi più belle trattati più belli eccetera eccetera ma se no facciamo sono stabiliamo un altro tipo di qualità né i rapporti tra le genti di nella tolleranza è qui lo dico anche al sindaco di Trieste che ha persino potesse essere preoccupato ogni giorno su come evitare
Che che che la visibilità slovena sia presente a Trieste non potrà pensare allo sviluppo perché il tempo a quello che è insomma quindi bisogna veramente qui fare un salto di direi di qualità civile prima di tutto poi si può fare tutto il resto l'arresto in quanto c'è stata l'operatore sull'Istria concludo subito
E estremamente indicativo
E qui finisco con la battuta perché
Quando caso mai poi riprendo oggi pomeriggio qualche con qualche intervento
Ricordatevi che l'identità etnico linguistica e come la salute
Quando uno ce la non sa di averla
Ma ogni qual volta questo identità viene minacciata o perché imposto un'altra o perché tolta
La persona o le persone entrano per ovvi motivi in una situazione non salutare
Quindi la febbre può anche diventare molto alta e da lì in poi come dire la tentazione nazionalistica è sempre forte io provengo da una zona dove in questo secolo se ne son viste veramente tutti i colori
Io direi che io ma anche la gente del mio luogo non del goriziano
Abbiamo fatto di tutto negli ultimi anni per il superamento di queste cose
Perché le memorie sono troppo a trovarci
Nelle more del passato per avere anche un pezzettino quindi quel che succede nell'ex Jugoslavia tremendo da questo punto di vista e quindi ci vuole l'impegno civile e politico perché è anche vero teorema di Thomas serio mi definiscono le loro situazioni come reali esse saranno reali nelle conseguenze quindi dire che in tutto questo ci vuole anche un elemento di Forte soggettività improvvisi impositivo di convivenza di integrazione attiva eccetera cioè con tutti gli annessi e connessi perché non si può come dire
Dire sono per la convivenza e poi ostacolare qualsiasi tipo di espressione dell'altro del diverso e concludo ancora con la battuta suo Osimo direi per quel che riguarda le minoranze sia quello sull'Italia sia quella italiana
In in Slovenia in Istria stiamo attenti a non usare le minoranze come ostaggi come oggetti di contrattazione
Io direi che in da un punto di vista moderno il singolo Paese si misura
Col suo tasso di democrazia su quanto in grado di creare condizioni per la normalità di queste situazioni grazie
Grazie senatore frassino per l'ultimo intervento dalla mattinata salvo poi eventualmente riprendere questo discorso anche nel pomeriggio onorevole Mario Rigo
Non sarà un intervento a Sora solo un osservazione riservandomi eventualmente intervenire nel pomeriggio o di affidare agli atti le mie osservazioni guardate una sola osservazione
Il discorso di del sindaco di Trieste
Che pone
Il problema di un'aspettativa
Sì è rimasta per moltissimi anni sofferenza
E che vuole riproporre in qualche misura uno spacco uscita che l'evento bellico
Ha modificato
Ma l'ha modificato per responsabilità ben precisa dello Stato italiano
Esatto
Fatto
Guerra
Di aggressione
Ma però il problema esiste
Dall'altra parte
Loredana Bonelli un ma che esprime la posizione della
Degli italiani che però fanno parte della lista in modo integrale cioè che non sono più neanche minoranze italiane sono istriani come allocarlo o andranno meglio ci sono
Gli svizzeri di lingua italiana ma sono svizzeri
Cioè
Hanno una loro precisa identità una minoranza
Etnica acquistassi
Che vive in Italia che vive nell'area di Trieste rappresentata qui dall'intervento ed al senatore
Gratinate
Allora questo ci porta avviso
Come risolviamo questi problemi
è chiaro che occorre una disponibilità un'intelligenza ma giuridicamente come dire sceglie
Io ho sentito due note interessantissime
Quella di Loredana Boldi un quando ha detto
Che visti gli abusi vuole diventare una regione autonoma a statuto speciale
La stessa cosa l'ha detta il sindaco di Trieste ha detto li stia deve diventare U letteralmente regione autonoma a statuto speciale
Io dico di più
Sul tema del regionalismo
Teste deve diventare una Provincia autonoma a statuto speciale Allo stesso modo l'area giuria diciamo della Venezia Giulia allo stesso modo
In cui vengono ad operare Trento da un dato e la Provincia di Bolzano Dalmat tra
Proprio perché si formano delle identità giuridiche
C'è faziosità no la comunicazione dei due territori il problema vero oggi non è quello di parlare dei confini certo per quelle cose minori
Poi quello Appia per la verità non è una cosa tanto minore perché sacrifica pesantemente il porto di Venezia questo oggettivamente è vero
Ma se si vuole a rafforzare un'ipotesi di prese in lizza italiana nell'Istria questa passa solo attraverso il rafforzamento istituzionale dell'identità della comunità striato
Più forte e la comunità istriana più farsi te sarà un rapporto di interdipendenza
Fra quelle aree di confine che guardano Trieste inferiori il Veneto egli stia stessa questo è il vero il vero problema è così come oggi le si presenta
Lo diceva Bratti ma
Non esistono bisogna trovare anche se la Jugoslavia per la verità una testimonianza tragica sì però ecco forse per la mentalità italiana che abbiamo questo fuori
Di qualsiasi immaginazione
Su questa base io credo si può operare si può operare in Italia e si rafforza la posizione dell'Istria nella misura in cui Trieste la Venezia Giulia gode di una maggiore e specifica autonomia
So che questo e nelle proposte della lista per Trieste so che questo non trova avversione da parte delle altre forze politiche democratica
Dall'altra parte c'è la domanda di questa autonomia regionale di questo Statuto apprezzare da parte
Se noi possiamo operare su queste due linee e chiaro che creiamo le condizioni per una comunicabilità per una interdipendenza
Per la creazioni sostanza di un'area dove le diversità vengono a mancare perché questo è il problema
C'erano gli Stati nazionali fino a quarant'anni fa oggi
Questi Stati nazionali comunicano in misura ben diversa bisogna andare avanti su questa strada
A realizzare le identità dei popoli attraverso le Regioni farsi che queste leggi e regioni nel contesto europeo debbano diventare
Delle entità in cui il rapporto non viene più influenzato va il fatto confinaria
Su questa base noi possiamo pensare autenticamente di fare un gran passo avanti salvaguardando la pace e salvaguardando l'interesse delle due comunità quella istriana e quella triestina e veneta grazie
Grazie continueremo a parlare di queste cose oggi pomeriggio si riprende alle quindici in punto
Che sarà impegnata in modo particolare sulle conseguenze della guerra una ex jugoslava via in Europa nel suo complesso
E in modo più specifico sulle responsabilità del nostro Paese sono temi che abbiamo già cominciato a discutere stamattina e continueremo a farlo nel pomeriggio vi avverto subito che c'è una viene modificata nella scaletta dei nostri lavori di questo pomeriggio
Che si applicano con una relazione del generale Quintana che qui affianco a meno sudati conduzione operazione Pellicano dell'Italia in Albania come sapete l'operazione
Iniziata nel novantuno
E nella quale sono ancora impegnati circa settecento militari italiani
E poi e i lavori seguiranno invece l'ordine già prefissato il professor Panebianco interverrà sui rischi di una balcanizzazione dell'Europa nel suo insieme è un tema qui abbiamo accennato stamattina ma in modo molto forte accento seguirà la relazione del professor Galli della Loggia
Sul ruolo dell'Italia dopo l'ottantanove e diventata più o meno importante questa è la domanda di fondo che ci si pone
E infine la relazione della professoressa accostarla scoop sul problema dei profughi e dei rifugiati della guerra nella ex Jugoslavia che come sapete è uno dei problemi che investono direttamente
Anche il nostro Paese di troppo occidentale nel suo complesso bene io do subito la parola al generale Quintana pregando di mantenersi nei limiti di queste relazioni che dovrebbero essere di una ventina di minuti circa ciascuno
Vorrei anche pregarvi e di non parlare troppo in fretta per i problemi di traduzione grazie
Buongiorno
Io sono stato incaricato di illustrare le finalità e i risultati dell'operazione Pellicano
Come è a tutti noto l'operazione Pellicano nacque in un momento di crisi
In relazione a ripetersi di esodi di profughi albanesi verso l'Italia
E nel marzo del novantuno e circa venti mila profughi albanesi si riversarono sulle coste pugliesi invasero la Città di Brindisi e dintorni
Successivo agosto si ripetete si ripete una ennesima crisi
Invasione di profughi albanesi
Queste ondate a venti mila la volta
Sono iattura e che la nostra economia non poteva permettersi
Allora nacque in quel periodo
L'idea di prevenire ulteriori fenomeni
Mediante un attività di tipo militare
Classica una monitorizzazione delle coste del traffico costiero è un intervento in loco per dissuadere per
Evitare che si ripetessero questi fenomeni dico subito che questa mia esperienza va
Trattata
Senza riferirsi a pregiudizi preesistenti
Intanto perché l'operazione è ancora in corso e quindi ogni giudizio ogni consuntivo deve essere rinviato
Secondo perché per capire bene la situazione creata si in Albania dopo quarantacinque anni di dittatura
E bisognerebbe stare lì
Quindi io vi risparmierò teorie velleità
Tra c'erano soltanto alcuni flash rapidissimi
Buoni per una successiva discussione o per alimentare per far capire meglio lo scenario nel quale il contingente Pellicano ha operato
Io ho portato in Albania mille soldati con un compito
Limitato nel tempo mi ricordo l'intervista del ministro De Michelis a fine agosto novantuno
Novanta miliardi
Novanta mila tonnellate novanta giorni e tutti a casa avevo programmato anche di fare Natale a casa sono rimasto otto mesi l'operazione Pellicano è ancora in corso
La verità è che le sapevamo poco dell'Albania
Noi abbiamo scoperto l'Albania arrivando in loco
E toccando con mano lo stato di degrado umano sociale totale
Nel quale un'intera popolazione era stata lì ridotta quarantacinque anni di regime comunista avevano non soltanto soppresso le libertà individuali
Ma tagliato ogni vincolo di solidarietà e di fiducia reciproca delle persone nell'amministrazione statale
Dicevo poco fa un giornalista di là che se io trovo una multa
Mi arrabbio tuttavia la considero un atto di un sistema di rapporti sociali che funziona
Il crollo del regime aveva determinato l'assenza totale
Di qualsiasi norma
Direi di qualsiasi regola
E quindi
Ci ha coinvolto tutti fin dall'inizio io sono stato nella mia ormai trentennale carriera militare
Comandante di varie unità sedici anni mi pare che urtisti altrove
Ebbene questa missione per me è stata la più facile la comandare
Perché avevo collaboratore a livello di staff e soldati di leva
Che operavano
Immediatamente perché erano intimamente volontari
Il dispositivo
Aveva tre componenti
Una componente trasporti
Una componente sanitaria
Poi dirò la terza quando è venuta fuori
Abbiamo schierato dispositivo di tipo militare cioè due centri logistici di brigata
Che avevano il compito di ricevere
Le derrate alimentari e distribuirle il ventisette località che il governo albanese aveva indicato
Vuole località sono diventate quaranta il trasporto per dodici di essere diventato Avio trasporto perché abbiamo scoperto la realtà di questo scenario
Giorno dopo giorno
Il dispositivo lo strumento aveva una potenzialità di trasporto quattrocentottanta automezzi circa due mila tonnellate al giorno
In effetto i condizionamenti dello scenario ci hanno portato a non trasportano i più di mille al giorno
Per vari motivi il degrado della viabilità
Io non vorrei dire cose sgradevoli per gli amici albanesi che sono presenti qui
La mancare di rispetto alle loro intelligenza esegesi bugie
C'era e c'è forse una viabilità estremamente degradata che non consente di mantenere quelle velocità di crociera che noi a tavolino avevamo calcolato
Una totale diseducazione stradale
I magazzini nel quale avremmo dovuto recapitare le merci
Non avevano niente di teorico erano una specie di roccaforte alla periferia del paese
Che non aveva aree di sosta non aveva rotatori per la circolazione non aveva nulla erano magazzini strutturati per un uomo alla volta con un sacco la volontà quando l'avevamo necessità perché le navi comparivano all'orizzonte una dopo l'altra di fare presto di fare bene
E anche la manovalanza
Non era molto come dire non era molto vivace
Alcuni cicli viaggio calcolati per la durata di quattro cinque ore hanno richiesto durate di due giorni
Quindi necessita di pernottare pernottare strega di pernottare accorsi per Mortara Tropoja Parenzo
Allora avvalgono eccetera
E necessità di avere rifornimenti perché per esempio nella zona nord est Riva destra del fiume drink
Ci sono tantissime località in zona impervia
Separate da zone impervie priva di strade praticamente prive di strade
Dove la gente
Dove la gente non ha nulla
Non avevano nulla noi siamo comparsi con dei grossi elicotteri da trasporto
Portando loro dei panieri di sei tonnellate alla volta
E chiaro come io venivo indicato come il Messia senza nessun merito e qui lo devo sottolineare
L'ho già detto
E poi c'era un problema sanitario
Diceva l'ufficiale medico
Questi sì in questi albanesi guariscono solo sentendo il profumo della penicillina
Perché perché loro erano sono
Spesso si dimentica che
Il protetto di democratico per arrivare in porto richiede altre
Che impiantare l'economia di me
Costruire una democrazia alle non significa solo mettere i piedi in Parlamento
Ma significa prese
Piegare interi sistemi giuridici
Propri dei regimi autoritari all'edificio
Cosa con
Perché significa smantellare
Leggi
Sistemi di regole fra
E adattarle alla fine
Un regime autoritario si vada
Principio di
Consentire solo i comportamenti espressamente indicati dalla legge mentre i sistemi giuridici dei i liberali sono quelli che consentono qualunque comportamento non sia esplicitamente vietato dalle cioè la filosofia più sistema giuridico di tipo liberale occidentale esattamente opposta a quella di un un sistema autorità
Allora piegare interi sistemi giuridici
Al e adattarli alle regole della democrazia liberale richiede moltissimi anni
Richiede tra l'altro che si agisca sulle mentalità consolidato e e probabilmente e e altrettanto difficile quest'anno spero diverse è stato spesso sottovalutato più si è pensato resi la democrazia si realizza rapidamente certo poi edifici
Cato non è vero anche la democrazia richiede lunghissimi
Per essere davvero realizzare
E non ci sono né e non c'è esattamente come nel caso di economia di mercato alcuna garanzia che questo potrà che questo potrà accadere in compenso però il Processo di democrazia
La fase che inizia col crollo della del regime Autori
Dovrebbe a
Dopo un lungo periodo concludersi con
Liberaldemocratico istituzionalizzato il processo di democratizzazione
è suscita conflitti a a non finire e in particolare come abbiamo visto fa esplodere i conflitti di tipo etnico
I completi di tipo etnico sono addirittura accelerati dalle esigenze della democratizzazione
E perché lei Helix hanno Levitz nuove che poi a tasso uno & generalmente non possono che essere venendo da situazioni di totalitarismo Eliezer più o meno ricicla tranne in alcuni casi in cui ci il crollo allora i vecchi dissidenti sono diventati ma in moltissimi casi si tratta di élite che si fanno riciclando queste vite non hanno molte carte da giocare sul terreno della democrazia elettorale possono giocare solo la cataratta
E dal momento che non possono per esempio mantenere a tempi rapidi promesse di sviluppo economico e quindi non possono che giocare quella carta quindi il processo di democratico
In questa fase
Inizia
Terminerà dopo una o due generazioni in una democrazia liberale istituzione
Il processo di per sé è generatore di conflitti
I conflitti che poi come molti casi abbiamo visto
Degenerano in scontri in scontri arma
Questo significa che
Questo significa che alla luce di delle due più importanti impostazioni che abbiamo a disposizione
Per capire se è possibile o no costruire un sistema di regole quella che dice un sistema di regole passa attraverso l'imposizione di un potere egemonico può
Quella che dice un sistema di regole passa attraverso una democratizzazione integrale dei vari Paesi
Costruzione di autentiche liberal democrazie e quindi sistemi di sicurezza e comunità di sicurezza che nascono dalla neutralizzazione del conflitto
Lungo nessuna di queste due dimensioni è possibile vedere una qualche tipo di ordine politico quindi rifacendosi a due tra vitalità Lajolo completamente completamente
Completamente diverse
Questa è la ragione per la quale credo abbia ragione per esempio politologo francese le luci quando sostiene che quello che abbiamo di fronte che avremo di fronte per molto tempo sarà essenzialmente un non sistema cioè un un un un assetto nel quale non prevarranno regole certe di comportamento in cui non sarà quindi possibile mantenere
Calmierare le respinte centrifughe o
Rinviando adesso torniamo al problema andrebbe vuole Italia in quest'ambito anche di questo abbiamo già discusso imposta mattina dicendo beh l'Italia potrebbe essere importante
Nell'Adriatico almeno ma non lo è perché forse non lo sa no almeno perché vento parecchi degli interventi ad esempio Stefano Silvestri non ancora definito occuperò più obiettivi strategici sentiamo un momento cosa ne pensa
Il professor Galli Della Loggia che ha partecipato a questa
Tavola rotonda iniziale di gli inneschi che ho trovato molto interessante
Che si chiama appunto alla ricerca dell'interesse innanzi
Sì a me
è stato assegnato il semplice compito di rispondere a questa domanda dopo l'ottantanove l'Italia diventata più o meno importante come avete una domanda semplice e sfumata e dire ecco una domanda così invece brutale
Naturalmente dare una risposta
Convincente è molto difficile vive quasi impossibile molte più facile dare una risposta brutta
E di premetto subito che la mia risposta brutale
Che quindi
Sorpassa anche un po'di pasta soprattutto una serie di considerazioni peraltro poi però la mia risposta brutale che l'Italia probabilmente perderà importanza sullo scenario in
Anch'io come ha già fatto prima di me Angelo Panebianco credo che sarò sono obbligato scusarmi per una inevitabile genericità
Risposta a domande così ampie richiedono comportano per forza nel mio caso mi devo scusare anche di un'altra cosa cioè di qualche piccoli inimitabile excursus
Storico
L'unica cosa certe in questo mare di certe
E la cesura rappresentata dall'ottantanove
Non ci possono più esservi dubbi noi siamo passati nell'ottantanove da schieramenti rigidi articolati intorno alle due superpotenze fortemente strutturati intenso ideologico invece siamo portati a questa
Mobilitati schieramenti che sta
Lettura rivelandosi una estrema mobilità che arriva fino al punto della
Tanto un'azione dei membri dello schieramento di
Il Columbia
Uno degli sia insieme a questo l'elemento i grandi fratture l'insorgere di quadri biologici interamente nuovi
Tanto soprattutto per la centralità che ha l'elemento ecco icone etnico nazionale
Di contro alla chiarissima transnazionalità o sovranazionalità del sistema precedente che implicava come già ricordato Panebianco prima di me una
Casi una perdita di sovranità una sovranità limitata specialmente per quello che riguarda lo schieramento
Comunista in altri casi forme di l'azione di sovranità
Noi siamo passati tutto questo punto
E ormai chiarissimo o i valori dice sulla dell'ottantanove ne siamo passati come ha ricordato un osservatore con un pizzico di paradosso da una situazione di minaccia senza rischi a una situazione invece di rischi senza minacce
L'estrazione i rischi attuali
Principale di questi rischi e che
Ormai non vi è più una ragione di fondo cogente per la quale a chiunque non gli salti in mente salti in mente non sia spinto a fare una guerra non c'è più cioè quel pericolo di scontro generale che è un formidabile elemento di dissuasione a chiunque imboccare la strada delle armi per lo meno in Europa
Questo è il pericolo la terza guerra mondiale non esiste più e quindi
Non non esiste più un forte elemento di distrazioni a che
Qualcuno se lo ritenga opportuno
In Bracci le armi e infatti
Quello che sta capitando in gran parte dell'Europa e che
Stiamo appunto per
Allora su questo sfondo com'era l'Italia
Prima dell'ottantanove nella situazione precedente quale come può essere diciamo così plausibilmente riassunto il ruolo dell'Italia il senso della sua posizione in politica estera io direi che non eravamo
Un soggetto di politica estera
Di media importanza
Forse sarebbe più esatto dire talora media per la media inferiore insomma secondo della congiuntura internazionale una Potenza di media importanza non tanto però e qui
Mi pare che già c'è una peculiarità molto forte del nostro Paese
Non tanto per ciò che noi facevamo in positivo per il ruolo attivo che noi svolgevamo per i compiti in positivo che ci
Attribuivamo che potevano esserci a
Che potevamo volevamo assumerci
Non già tanto per questo ma per ciò che in qualche modo oggettivamente magari anche contro ogni nostra
Volontà rappresentavano
In particolare eravamo importanti non tanto per ciò che facevamo qui c'è una per ciò che altri potevano fare a noi
Per esempio alterando gli equilibri internazionali per quello che poteva appunto fare per esempio un gran numero di
Terrorismi per quello che poteva fare il patto di Varsavia se avesse per un caso se si fosse ritrovato nel proprio campo un paese come l'Italia
è significativo che la principale ragione per cui noi siamo ritornati dopo la seconda guerra mondiale avesse un soggetto attivo di politica internazionale il fatto che potevamo diventare comunisti e questo semplice pericolo immediatamente ci attribuiva uno status interessante di di in politica in
Internazionale
Non credo quindi
Riprendere un tema che era anche comparsa una tavola rotonda che compare sul Lines
Non credo che ci sia stato tanto una parte un tanto una bene legga da parte delle culture politiche dominanti dell'Italia repubblicana cioè quella cattolica e quella comunista
Una delega al grande protettore internazionale a fare lui la politica estera
Per conto nostro
C'è stato diciamo così una interpretazione particolare di questa condizione di importanza passiva
Per lei per
Importanza passiva che aveva al centro sicuramente una
Accezione debole della della sovranità su questo mi pare che non ci possa
Esteri
Noi abbiamo diciamo così nel periodo quarantacinque
Trentanove gestito una situazione complessivamente
Politica estera abbiamo gestito una situazione di sovranità debole
In questa situazioni debolezza l'Italia era forte
Mi pare
Perché poteva però
Punto
Gli esprimo con la brutalità necessarie richiesta dalla domanda poteva diciamo così vendere
Alcuni alcune carte che essa possibilità poteva vendere il fatto di avere vendeva commenta un significato del tutto metaforico anzi poteva vendere il fatto di essere
Il Paese che ospitava la sede la Chiesa cattolica che ospitava il più forte partito comunista
Poteva anche vende la propria posizione geografica per esempio dando delle basi importanti per l'alleato
L'alleato americano
Poteva vendere o per lo meno fare entrare sul mercato che la contrattazione internazionale certe sue geniali autonomi inziative che potevano diventare delle carte della politica estera ad esempio lei mi per esempio l'azione che l'ENI ha svolto con alcuni movimenti di liberazione nel Terzo Mondo istituendo anche forme di diplomazia parallela che
Non mi pare trovino diciamo di esempi in altri Paesi dello stesso rango come l'Italia per lo meno in in Europa
E tutto questo credo ci abbia procurato uno status anche apprezzabile di
Allora anche appunto
I media di medio di rilievo
Di politiche
Tuttavia è stato sempre per così io credo un rilievo dovuto a fattori parziali che non
Mettevano in gioco non richiedevano una presenza coerenti attiva del Paese nella sua interezza del sistema Paese
Il la spia secondo me di questa peculiarità dell'Italia il fatto che noi potevamo tranquillamente fare abbiamo potuto pare una politica integrata allora appunto di statura non spregevole nella più totale assenza dello strumento militare
Non siamo sì senza Nick che neppure passasse per diciamo fin nella per l'anticamera del cervello acquisire che insomma quest'esercito italiano e doveva esistere se voleva fra Case Italia voleva fare una politica l'Italia poteva fare una politica estera virtualmente senza porsi il problema non dico senza avere l'esercito necessario assenza forse neanche il il problema
La fortissima
Tendenza della classe politica e della discussione pubblica sulla politica estera a procedere per moralismi a morali Giare
E a inventare missioni morali alla nostra politica estera io credo che sia stato il l'altra faccia la faccia
Pubblicate di discorso retorico pubblico della realtà vera cioè invece di una politica estera che nella sua concretezza le carte che aveva da giocare erano appunto le carte come dicevo prima delle carte di messe in vendita di alcuni aspetti parziali molto importanti del proprio del proprio
Tutto questo è venuto meno
è venuto meno in particolare il ruolo credo che per noi è stato assolutamente centrale ruolo oggetti la la collocazione geostrategica di avamposto
Ram immediatamente a ridosso della frontiera come del resto la Germania occidentale
Per la quale è stato così altre
è importante eravamo mediatamente a ridosso dello schieramento
Avversario
E questo naturalmente
Basta pensare a ciò che ha rappresentato un
La Germania occidentale del girino Ovest in particolare insomma l'avamposto in uno schieramento rigidissimo
Evidentemente a
Una posizione assolutamente centrale
Mi pare appunto che tutto questo sia finito
Questa possibilità data la nostra politica estera è finita questa possibilità di esteri importanti in questo modo
E finita
Oggi non è sicuramente ci abbiamo ad un periodo di forte rinazionalizzazione rivista
In cui si può essere importanti io credo soltanto se si riuscirà ad essere un tu
Forse si riuscirà a mettere insieme un sistema paese che si muova a trecentosessanta gradi in maniera coordinata
Tutti i piani da quello militare a quello economico a quello diplomatico dotandosi di gli studenti che in ognuno di questi piani e mi e richiesto e che io credo noi praticamente non abbiamo con
Praticamente noi non abbiamo
Questo discorso attualmente che richiederebbe poi specifiche osservazioni però
Noi abbiamo siamo stati fin qui importanti perché avevamo delle cose della nostra politica estera diciamo così era una politica estera di L'Avvenire avere certi a tutti e carte in mano che potevamo giocare credo che mimando insomma il titolo di un libro famosissimo invece inizia un periodo in cui non riusciremmo estere importanti se riusciremo a essere qualcosa naturalmente
Essere un paese un sistema paese come si dice naturalmente
Bisognerà vedere in quale quadro C muoveremo
In questo punto io condivido in pieno analitica fatto prima di me Angelo Panebianco cioè di un atto tale incertezza che si presenta davanti hanno il nostro c.t. ci starà Onno io mi forse spinge lei
Le domande a un livello ancora più un radicale spetta a quelle di Panebianco io personalmente penso che anche la costruzione europea corra dei rischi che non sia assolutamente incerto che la costruzione europea possa regge venti
Turco
Beh non sappiamo se ci troveremo di fronte alla situazione di equilibrio in Europa gli schieramenti che più o meno si mantengono in equilibrio sia pure con le necessarie mobilità oppure invece se ci muoveremo noi
Italiani voglio dire in una situazione di egemonia di una presenza egemonica di di qualcun
E inutile fantasticare sul futuro
Credo però lancio così questa suggestione poi qualcuno vorrà riprenderla nella discussione credo che però
Per una molteplicità di ragioni che lascio di illustrare l'Italia probante potrebbe avere una carta grossa per giocare in una special relationship con gli Stati Uniti
Che potrebbe essere giocate in molti modi tra l'altro anche il funzioni antagonistica a schieramenti europei occidentale ma evidente che lasciando da parte questi aspetti del tutto futuribili il vero punto si giocherà sulla capacità o meno che avremo di essere quel tutto quel insieme coordinato quel sistema paese
Di cui parlavo prima di e qui
Ritorno alla all'inizio della mia esposizione io personalmente ho ho molti dubbi
Innanzitutto per un fatto che già oggi si manifesta in modo molto chiaro cioè che la fine del comunismo mi pesi loro Pauline tale la fine del comunismo si sta pesantemente ripercuotendo anche sul nostro Paese mettendo in crisi
Degli assenti
Che riguardano che sono quelli del sistema politico italiano del sistema economico
La nostra anche tenuta a livello di unità nazionale in qualche modo noi e come se l'Italia fosse stato un Paese facente per qualche modo parte del blocco che è entrato in crisi per cui diciamo che per i come se per il trenta per cento facesse avesse fatto parte del blocco dell'Est per cui adesso no è per il trenta per cento risentiamo del contraccolpo avevamo una come è noto una economia pubblica
Che ci metteva in una condizione di assoluta peculiarità rispetto a qualsiasi altro Paese dell'Europa occidentale e questa economia pubblica oggi è al centro del dei problemi economici del Paese proprio come avviene nei Paesi d'Europa orientale avevamo un sistema politico che era stato tutto ricalcato
Sullo scontro comunismo anticomunismo e questo sistema politico è stato messo in crisi dei Paesi dell'Est così come accaduto nei paesi comunisti che ovviamente hanno visto il proprio sistema politico messo in crisi dal comuni
E così improvvisamente diciamo abbiamo cessato di far parte
Almeno di poter pensare di far parte integralmente di un blocco
Geo politico culturale che aveva la propria testa a Washington il proprio asse
Lungo
Il proprio corpo disposto lungo l'asse del Mare del Nord Trieste fino all'ottantanove potevamo pensare
Quindi di far parte integralmente di questo tipo di schieramento di blocco e praticamente come se ci trovassimo in bilico su questi balcaniche non a caso sui Balcani
Che non a caso formano oggetto della della nostra tavola
Della nostra nostro convegno qui di divenne
Principale problema che abbiamo concluderò parlando ancora cinque sei minuti di questo argomento
Di essere
Né in tempi previsti
Se noi riusciremo no
L'impresa che
Tutti quanti ospitiamo che ha formato anche uno degli assi del primo numero di Limes nel creare una cultura dell'interesse nei
E la vere una classe dirigente
Politica e non politica
A classicheggiante che abbia della propria cultura politica la categoria
Chi interesse nazionale
In parte anche su queste questo aspetto devo dichiarare il mio orientamento pessimistico
Io credo che troppo facilmente sì sì si attribuisca al duopolio culturale cattolico e
Comunista della Repubblica il fatto che questa cultura dell'interesse nazionale sia mancata il nostro Paese
Credo che con troppa facilità agli ambienti di cultura diciamo così laica non potendo avere a disposizione una parola più significativa scaricano
Tante cose che non vanno della storia culturale non culturale del nostro Paese attribuendo lo alla influenza sicuramente massiccia peraltro sicuramente assai importante di queste due culture rivali in realtà
Sa culture dell'interesse nazionali insomma anche prima del vediamo cosa hanno saputo fare in tema di interessi nazionali le culture politiche precedenti che certo non erano né
A maggioranza cattolica né a maggioranza comunista mi pare che
Quarantatré quarantacinque è stata la conclusione disastrosa ma prima ancora però c'è da ricordare la la la terribile crisi in cui la nostra politica estera fu messa nel diciotto vent'i due diciamo così dalla gestione della vittoria del Patto di Londra e anche quello diciamo così fu un
Un momento certo di non felicissima
Capacità da parte delle classi dirigenti delle classi politiche interpretare digestive
L'interesse interessi nazionali del per
Io credo che
Ci sia un un deficit di capacità di elaborare di tanti tematizzare
Gli interessi nazionali alle origini della nostra cultura politica nazionale innanzitutto c'è da dire da ricordare sempre negli stessi che noi nella nostra storia differenze quali grandi paesi europei ma anche a una lunga secolare cultura dello Stato
Le nostre classi dirigenti erano casi vigenti locali regionali e sarebbe stupefacente se nella nostra cultura politica ci fosse una cultura dell'interesse nazionale la cultura degli interesse nazionale sa
Il signore che ha fatto l'Italia che si chiamava Camillo di Cavour non era mai stato assurdo di Firenze come notazione come CBS ma che non avesse mai avuto conoscenza appunto di Stoccarda di Monaco di Baviera di Francoforte
Tutte le le le le le élite culturali italiane erano profondamente in crisi di spirito di spirito regionalisti ma c'è qualcosa di più forte
E cioè che la cultura dell'interesse nazionale può nascere e svilupparsi laddove c'è un senso la continuità della tradizione della
Anche della come dire della della prevalenza del principio di conservazione sul principio di innovazione viceversa
La storia del Print del principe nazionali italiano la storia del nazionalità Isma'italiano
E tutta di tipo
Rivoluzionari
E tutta fondata sul sul suo movimento sulla prevalenza dell'idea che bisogna affrontare la tradizione negativa e rigenerare
Paese di generali italiani e di
Appunti in questo farsi guidare da missioni ideologiche di vario tipo assegnati questi all'origine della nostra storia
Gaston se storia nazionale la nostra cultura politica nazionale
Il senso del della missione non abbia avuto sempre classi politiche dirigenti
Che si sono fatte sempre molto tentare dal dall'occasione dal colpo di mano dal giro di valzer dalla possibilità di piazzare il colpo classi politiche che sentivano fortissimamente la tentazione appunto del sommovimento delle entrare nelle combinazioni che con un gioco potevano
Portare a casa qualche cosa
Gli aspetti anche il nazionalismo italiano infatti se ci si pensa non ha avuto per nulla un carattere conservatore
Sono molto più forti i tratti eversivi e sovversivi della cultura nazionalista italiane in questo senso il fascismo
Conclude una cultura politica riassume conclude una cultura politica
Che rimontava alle origini dello Stato dello Stato Marzio
Per l'appunto l'idea di missione è stata il surrogato dell'assenza di un della categoria di interesse nazionale ci sono i paesi gli anni la categoria d'interesse nazionali e fanno una politica F ci sono quelli che hanno la categoria di missione
E se le inventano tutte fanno colpo di mano disastri Elisa fanno quello che fattori l'Italia
Con delle capacità di riprodurre a mio giudizio vecchi
Vecchi vecchi modelli di comportamento
Anche nei tempi più recenti sa pensiamo a quello che è stato il la politica esteri dai in occasione della guerra delle falde tende per esempio
Oppure in occasione della crisi aperta dal sequestro dell'Achille lauro
Sono state a me pare
Tutti esempi in cui quest'antico modello della cultura politica
Nazionale sono prepotentemente
Ritornati fuori mi sembra non con esiti molto felici io credo nel questa è la mia opinione per il Paese in conclusione punto il
Il pronostico che a me pare si possa trarre da questa osservazione che a questa osservazione da un punto di vista poi ci possono essere altri non è una prognosi ahimè Fausta
Grazie Galli della Loggia ha detto giustamente che l'Italia ha perso un un ruolo centrale confronto Est-Ovest però è anche vero che
Non credo che adesso ci sia mi mi oppongo sul
Dal mio ruolo di presidente dire di tirare di tennero duro ancora venti minuti
E poi facciamo un breve che la discussione fino alla fine della giornata
L'accordo se avete un attimo ancora di pazienza
Perché sono
Facciamo una scelta di questo genere
Dicevo sì che l'Italia ha perso il suo ruolo centrale nel conflitto Est-Ovest ma sicuramente ha invece acquisito innanzitutto seguite anzi acquisito una peculiarità una posizione di avamposto
In quelli che sono questi nuovi problemi emergenti della sicurezza europea definite in senso come si dice complessivo comprensivo la cui appunto un problema così decisivo come quello dei profondi ed ho quindi la parola c'era in Costa da scuro
Di professore a Parigi al CNRS che ci parlerà appunto di
Detto
Pur se in combutta con Gian sette compound
Avrei voluto iniziare dicendo sarei felice ero felice di essere qua ma dopo aver sentito i primi interventi vorrei esprimervi da una parte il mia la mia il mio disagio
E secondo punto io non condivido questo pessimismo ambiente
Perché qualcuno ha detto che quando esiste una grossa capacità di critica se un avvenire promettente e vedo che in Italia questa capacità di critica e talmente spinta penso dunque che l'avvenire dell'Italia i più che contento
Microfono per cortesia avrei voluto dirgli che mi chiamo costa dunque nome di origine italiano genovese al diciottesimo secolo i miei sono passati dalla Corsica alleati con buona parte devolvere un antenato collegato con buona fata
Con buona parte però non era a Napoli Napoli ogni anno e il denaro il denaro che doveva dev'essere dato a buona parte è stato dato a Garibaldi per l'indipendenza italiana microfono per cortesia e anche questo la storia dell'Europa
E vorrei iniziare con questa ha avuto un figlio nel mille novecentoquattordici pacifista che affermava nel futuro la Francia e il la Germania saranno gli i migliori amici del mondo ma nel frattempo quanti morti
E dunque dico che ha non siamo più del Mila n novecentoquattordici ma bisogna ricordare tuttavia che l'Europa e anche e anche e soprattutto il Mediterraneo luogo di scambio un luogo di diversità
E Waco di Guccini
Siamo tutti i cugini ma purtroppo purtroppo vi sono periodi tempi
Nei quali ad un tratto i conflitti nascono perché ciascuno vuole predominare Ray affermare un'appartenenza uno rigido un'origine qualche un po'mitica quando sento parlare di etnia il Mediterraneo chiedo sempre quale ed è un un nuovo diniego della storia perché la storia ha amalgamato questo Mediterraneo ai bisogni veramente che i popoli si ricerchi note le ragioni per far sì che la guerra perché in tutta franchezza
Certo esistono questi gruppi culturale certo credo alla tradizione della storia ma direi che bisogna diffidare di certe definizioni e di certi modi di dire vorrei fare un discorso di e che interrompa un po'un discorso un pochino fuori dal tema perché io lavoro in un ambiente internazionale
E sono a che punto è quanto noi abbiamo prima di tutto il dovere di essere lucidi e chiari su questo problema e so che l'Italia sarà uno dei paesi che sopporta Ras di più che gli altri questo problema dell'immigrazione
E dunque dobbiamo riconoscerlo e dirlo ma anche l'Italia avrà un grosso dovere di solidarietà europea e se io sono qui oggi non è perché io mi occupo
Del problema alcani comma perché tutti viviamo in un contesto geopolitico culturale che va ben al di là di alcune piccole così
Diciamo con Claudia quel chi qualche piccole parentesi ed è per questo che se non poniamo cercar di abbiamo cercato di inventare altre forme di democrazie dopo lo sfacelo di certi regimi dell'Est
Tutto ciò significa anche che bisogna fare delle distinzioni bisogna distinguere perché la protezione e la difesa delle minorità
O delle minoranze perseguitate è un problema è un vero problema ma abbiamo anche gli individui che sono perseguitati da queste stesse minoranze perché quando siete in un regime di minoranza siete nella logica dell'esclusione delle persone che si trovano fra più minoranze oppure che è semplicemente appartengono a un un tutt'uno diverso da quella minoranza stiamo attenti a non ricadere in questa logica comunque esiste una cosa che non sappiamo è che la logica della minoranza porta la logica della guerra
Ma tuttavia esiste un dovere umanitario nei confronti dell'individuo perseguitato individuo o gruppo
Ma
Abbiamo anche esiste anche tutto ma insieme di tutta di di fenomeni che sono oggi legati a questa evoluzione degli scatti nazioni all'lavoro sfacelo del regime totalitario ma anche legati a delle democrazie occidentali che non sono del tutto esemplari e che noi esemplari che noi vorremmo cambiare
Dunque siamo tutti sulla stessa barca esistiti siamo imbarcati in questa necessità di riforme e non abbiamo scelte e adesso vorrei spiegare come io vedo le cose a livello del dei movimenti migratori soprattutto dei rifiuti atti ciò che noi possiamo chiamare come rifugiati in un Paese che potrebbe essere ad esempio Italia in un Paese come l'Italia
La signora pregata di parlare un po'più lentamente e se possibile è vero che l'Italia è un Paese esemplare per quanto riguarda l'immigrazione internazionale diciamo le cose come stanno non andremo avanti se non metteremo sul tappeto tutti i problemi che ci sono oggi di fronte a noi
Oggi l'Italia
E la varietà totale e completa delle varie forme di migrazioni di immigrazione
Immigrazione interno e che non si sono concluse
Che non sono ultimate emigrazione verso Paesi esteri per ritorno di questi immigrati italiani verso l'Italia e questo è un processo che non fa che cominciare
Ma si tratta anche di un Paese l'Italia un Paese di passaggio è un passi d'un Paese di transito
Ed è questa la vocazione mediterranea dell'Italia transito e strumentista nord sud
L'Italia e anche un Paese che sta diventando un Paese Asylum paesi diritto d'asilo ed è anche un Paese che sta iniziando e comincia a diventare una terra di immigrati ma una tela di immigrati che si stanno ripopolato indù
Dunque in Italia abbiamo tutta la gamma tutto il ventaglio delle varie forme di migrazioni e tutto ciò in un lasso di tempo molto breve e molto corto con una certa accelerazione notevole della storia
L'Italia dunque e anche un paese esemplare nella complessità del suo fenomeno migratorio
Dorando ordinante possiamo dire che abbiamo in Italia tutte le origine tutti i paesi e parlarvi oggi della balcanizzazione va bene ma dovete anche sapere che in Italia avete filippini africani pre ebrei
Popolazione del Maghreb cosa succederà con quelli che vengono dal Mar dal Maghreb con un i musulmani che arrivano dai Paesi balcanici anche queste un'eventualità è una una realtà che bisogna analizzare
Diversità delle origine diversità della natura stessa dell'emicrania abbiamo i quadri dirigenti studenti immigrati ma abbiamo anche la persona che fugge la fame oppure oppure le tre e le le persecuzioni religiose ma esiste anche per l'Italia un altro fattore di originalità
E sono i ritmi dell'immigrazione
E soprattutto a causa della fragilità delle frontiere italiane frontiere marittime
Soprattutto esistenti e questa rapida prorompente evoluzione di questo fenomeno migratorio ma voi sapete tutti benissimo non bisogna dare delle statistiche nazionale sul numero di stranieri in Italia per spiegare questo stato di cose
Perché perché è vero che quando diciamo dieci mila o quindici mila albanesi in pochi giorni destabilizzano molto di più una società
Che il quadruplo come numero distribuito in un anno intero e distribuito su tutto il territorio nazionale ed è questa una delle illusioni di tutte le autorità pubbliche né Oropa di credere che le cifre nazionali e possono spiegare possono spiegare una situazione politica
Sempre più bisognerà sempre parlare di migrazione nazionale sotto forma di aiuto umanitario cioè urgenza urgenza cioè da una parte avere un'analisi delle grande pendente ma anche nel contempo avere delle politiche attaccate a risolvere questa emergenza questi ritmi Diversi molto diversi
Che riguardano i problemi di gestione politica e sono problemi di gestione politica molto difficili dunque non esiste soltanto un fenomeno che abbia un'ampiezza
Un volume diverso ma anche un volume eterogeneo che può al vere o una manifestazione piuttosto brusca repentina e che può diventare esplosivo sopra tutto che viene perché viene accompagnato da conflitti conflitti come modo di vita conflitti di cultura e anche di grossi problemi linguistici per non dimenticare i problemi religiosi
E io oggi sto già cominciando a lavorare con degli amici italiani su questo punto io penso ad esempio il problema il problema dell'Islam in Francia e un problema che esiste già in Italia questo problema
Dell'Islam verrà sollevato il che vuol dire che se in Italia dovrete parlare anche del problema della laicizzazione
Dunque non possiamo parlare oggi padronanza del fenomeno perché nessun paese non è riuscita ad avere questa padronanza del fenomeno immigrato e di credo vi chiedo di credere all'esperienza farà francese ha più parlerete del fenomeno migrazioni immigrazione più avverte una tendenza verso l'estrema destra e dunque avete sempre una forma di protesta azione che predomina
E meglio dire che si cerca di gestire al meglio e cerchiamo di trovare i mezzi per farlo ma non parliamo di padronanza del problema e certamente non parliamo di chiusura delle frontiere
E soprattutto quando c'è il rischio di un certo squilibrio geografico o ci sono stata molto interessata nel sentir dire a che punto questi fenomeni di crisi di mobilità che nascerà nei vari versanti del Paese vediamo riapparire ria più ripetuti fenomeni di interrogazione tipo mali italiani c'è il se la cavano per quanto riguarda l'Unità l'unificazione ma in fin dei conti non esiste solo l'Italia siamo tutti confrontati con questi problemi di localizzazione di questo problema ed è un grosso problema per tutte le autorità pubbliche
Dunque squilibrio geografico squilibrio demografico squilibrio sociale con queste vere tasche di povertà
Ogni chi di povertà
Vuol dire che cosa evoluzione del razzismo spinta del razzismo abbiamo parlato di balcanizzazione qua ma non ho affatto sentito parlare di un altro problema che noi abbiamo la crisi terribile
Delle nostre società con tutte queste forme di indurimento che si verifica all'interno stesso delle nostre società di questo fenomeno di gente di persone che si sentono portatrice di valori più nazionali
E che dunque si richiudono e si intuiscono per difendere questa nazionalità
Però d'altra parte esisteva anche un rafforzamento di questa disfunzione istituzionale disfunzioni istituzionale perché da una parte si tratta di un fenomeno transnazionale
Ma anche anche perché si tratta di un fenomeno che Ria Cuttitta riattiva tutte le solidarietà
Solidarietà che possono avere vari aspetti aspetti positivi anche ma anche solidarietà che possono aver la forma l'aspetto della mafia e lo dico subito ho lavorato nelle prigioni ho parlato con dei mafiosi sul problema immigrazione migrazione
E come mi diceva uno di questi personaggi mafiosi all'immigrazione che sia sotto forma politica o economica e testualmente cito del pane benedetto per l'Antimafia mi ha detto questo signore pane benedetto per la mafia
è straordinario perché qualcuno viene da lei
Le date tutti i soldi che vuole perché lei dà un indirizzo più lì da un servizio trasporta un pacco senza chiederle che cosa c'è in questo parco quando arriva l'indirizzo al destinatario non c'è più denaro ma li chiedono poi di continuare a lavorare farlo documenti falsi
Poi si minaccia e alla fine la fine si utilizza questo individuo come vuole lo manipola come vuole e alla fine questo individuo le fornirà altri indirizzi altri nomi e così via e così via
E questo è l'immigrato e un pane ideale ideale perché l'immigrato non si rivolgerà alla polizia per denunciare questo signore dove questi sono fenomeni che noi osserviamo molto bene
E visto che io sono stata Siracusa che a Palermo ha per vedere acciocché il per vedere ciò che succedeva che ho capito tutto e tutto funziona benissimo con tutte le persone sia con i rifugiati politici che per coloro che vengono qui a cercare del lavoro come mano d'opera
E quando poco fa si parlava dei problemi dell'aiuto con i vari traffici che sono legati all'aiuto umanitario ma si e giusto ma noi questo fa parte della logica delle cose bisogna pur conoscere questa realtà e questa realtà esiste in tutti i Paesi in tutte le zone geografiche
E poi abbiamo tutti quei fattori tutti questi fattori che sfuggono al potere pubblico io sono colpita nel leggere i vari testi lavori italiani che sono stati scritti sui problemi dell'immigrato dei rifugiati e così via e di vedere a che punto
Molto spesso su su questi lavori sono ancora in una prima fase di analisi economica demografica
Ebbene e la prima fase che è molto importante perché spesso e come voi
Rappresentate le cose che sono importanti e voi sapete quanto meno importante che può avveri l'impatto che può avere una presentazione alla televisione di questo problema un impatto notevole molto più forte di qualsiasi altra forma di presentazione
E un altra democrazia non dobbiamo parlare della Doom democrazia di consumo consumistica
Sì siamo una democrazia consumistica ma non siamo stati in grado di Ca'di spiegare che la democrazia non era consumismo sul ma che la democrazia era tutt'altra cosa e abbiamo sparlato di flussi di andamenti
E ai giovani ai giovani che cosa abbiamo spiegato di tutto ciò ai giovani forse non siamo molto chiari quando noi vogliamo far funzionare le nostre istituzioni sia in Italia che altro che altrove
Come diceva Michel con rimandi questa mattina
Abbiamo questo stato di cose marchiamo anche problemi nuovi questione nuove di un di tutt'altra natura che si presentano a noi con un grosso punto interrogativo cioè come potremo utilizzare usare le nostre vecchie categorie di richiedenti di asilo
Nei confronti dei nuovi immigrati perché abbiamo anche i paesi poveri che sono Paesi a dittatura o sotto dittatura
Tutto ciò significa che cosa ridefinire ciò che noi chiamiamo l'asilo politico poco fa ho sentito parlare di un nuovo sistema europeo io dico no non è vero esiste Ursi
Materia di politica migranti immigrazione alla decisione politica va molto velocemente forse anche troppo velocemente
Ma in un senso negativo restrittivo cioè le schiere dei dossier si mettono subito in moto i mezzi di controllo si mettono subito in moto la polizia anche l'unione fra pulizie
Esiste subito entra in moto dunque esiste un diritto in materia di asilo politico e così via
Tutto ciò corrisponde a delle convenzione dei progetti di armonizzazione di legislazione
Molto in avanti e bisogna dire che purtroppo si parla ben poco di tutto ciò
Internamente a livello delle nostre società
Come se ad un tratto noi lasciamo fra le mani delle organizzazione ora internazionale un problema così importante come la definizione della sovranità nazionale agli occhi di
Colui che chiede siamo nati oppure chiede di essere accettato
Bene mi rimangono ancora due minuti è un peccato perché volevo parlare di tutta l'Italia dell'aiuto per tutta l'Italia comunque
Fa status no
Il missino venne allora ho sentito dire delle cose così pessimistiche su ciò che succede in questa zona dell'Italia
In questa regione d'Italia ma direi che queste pessimismo è piuttosto grava la grave la situazione si è grave
E non capisco il ruolo lo sento esiste un'altra un'altro bipolarismo in Europa e il Nord subito cioè di nuovo
L'Europa del Sud che si allontanerà dell'Europa del nord e noi stiamo costruendo una comunità non più pacchetto Dodò ma diciamo un asse una Ciriè una comunità economica dal no del Nord solo con una c'è un certo rapporto di umanità nei confronti del Sud e questo è importante perché l'Italia a un ruolo da datata svolge come paese del Sud dell'Europa come Paese che si vuole esemplare dal punto di vista democratico e non fa un Paese non un Paese che andrebbe alla deriva di una sorta di estensione della balcanizzazione
Questa frattura mediterranea che si sente sempre di più con questa Italia che si lascerebbe affondare in questo conflitto Mediterraneo con una atomizzazione di minoranze e con piccoli nicchie di autonomia
Lo dico subito noi non chiediamo al dirigente di una multinazionale quali sono le Millet la logica delle mia non è una logica di guerre ma è anche una logica dei poveri
Una loro logica di autonomia autonomia piccola dal punto di vista locale quando si traduce sul piano giuridico rischia di diventare un modo di racchiudere sì al momento in cui bisogna agire a livello internazionale molto più aperto
Quale sono gli ha tu dell'Italia agli sci Leschaux dell'Italia bene tutta la storia dell'Italia e solo e soltanto una mobilità
Perché avere questa nostalgica in questo momento questo timore delle altre dagli altri paesi delle altre nazioni proprio oggi perché tutta l'Italia è una cultura la cultura dell'invenzione del diritto nei confronti della mobilità
E in Italia che è stata creata la cittadinanza
Era famoso termine dei giuristi c'è trattare l'altro
Come il proprio uguale senza che forzatamente quest'altro abbia una cittadinanza romana con tutte le costrizioni e giuridiche che ci vengono dall'Italia e che sono legate allo spazio
Agli spazi sovrapposti soprattutto e oggi oggi siamo finalmente non soltanto non più soltanto in uno spazio geopolitico in Francia abbiamo molte più difficoltà
Rispetto all'Italia capire abbiamo uno spaccio locale uno spazio nazionale è uno spazio europeo e questi spazi
Sia cavalcano spezzo spesso solo in contraddizione fra loro
Ma dobbiamo pensare a questi tre spazi insieme ma non certamente escludendo uno spazio lei con pronti o a favore dell'altro escludendo uno spazio a favore degli altri due o due spazi a favore di un altro o a scapito dell'altro
Dunque tutto una cultura una cultura giuridica una cultura storica che esiste che interviene a esistere anche una strategia anche ma non abbiamo scelta non c'è nessuna scelta da fare perché oggi ciò che succede nei confronti della funzione pubblica Ka in Italia voi sapete che all'esterno alla vostra cultura pubblica e citata come esempio perché in Francia abbiamo molte più difficoltà
A nelle nostre affari nei nostri affari interni perché nei paesi ad esempio a Leicester
Si è parlato molto della corruzione e della nomenclatura paesi che hanno conosciuto questi piccoli potentati locali ma vi sono molte moltissime cose da fare ancora
Ma proprio in un paese con che non ha lo stesso passato coloniale
Voi ardente come Italia una certa leggerezza storica Azzi certo avete avuto un passato colonialista ma non certamente il passato della Francia e della Gran Bretagna o del Belgio
Ma sarebbe un grosso peccato un grande peccato che in questo Paese
Attorno a questa crisi per crisi balcanica che finalmente volentieri troviate in una situazione di colonialismo che guardi perché guarda verso i paesi vicini
Non vale la pena non vale proprio la pena di avere questa cambiamento perché se no uno si trova sempre in una situazione veramente catastrofica
Inoltre non dovete dimenticare che la solidarietà europea
E e il perno ed è anche il giogo certo che i Balcani e grave e grave certo che esiste un pericolo di estensione mai esiste anche che vi sono delle proteste
Ci sono già delle reazioni bisogna vedere se il gioco vale la candela bisogna vedere se stiamo al gioco posso dirvi che nel settore della migrazione internazionale nel diritto dell'uomo nella difesa del rifiutato
E i diritti dell'uomo e una cosa operativa per abbellire ottenere delle altre forme di cooperazione internazionale con tutti gli altri Paesi
E non è un discorso campato in aria che noi vogliamo fare io è un'esperienza che ho fatto io personalmente e ne parlo in conoscenza di causa di cose e e devo dire che fra le chance e le carte vincente dell'italiano io sorrido di fronte a questa grossa sua capacità di autocritica
I relatori chiamano preceduto l'hanno ben dimostrato alte ma sarebbe veramente un peccato che in questa data questa capacità la sua del fare dell'autocritica nella sua capacità di ricreare affidiamo graficamente parlando in questo Mediterraneo
Che l'Italia diciamo diciamo sì in di cui rompa interrompa con queste nuove solidarietà che si stanno costruendo in Europa
O o si allontani da questi da questa nuova solidarietà io direi solo
Stiamo attenti a non fare un terzo mondo del per del sud dell'Europa con un vento una vera un vero Palio nord sud perché se no è un rischio che noi possiamo correre perché proprio il fenomeno delle minoranze
Interviene che in gioco vorrei sapere un avvenire delle democrazia o è solo il risultato il risultato piuttosto deludente del regime totalitario grazie
Simile anche
Io vi proporrei in realtà di non fare questo intervallo perché se cominciamo ad emigrare al bar non torniamo più indietro
Una serie di persone che hanno chiesto di intervenire per primo e Giove efficiente
Commentatore dell'International Herald Tribune
Che nel Trieste spicce
Poi vai litio ANAS
Penso al Flora
E poi io nell'ordine Tito Favaretto andrebbe su Darko Brati Ina Generali Ciampi Stefano Silvestri è se qualcun altro vuole intervenire se per favore meno me lo può dire
No va be'allora
Una senato degli appunti
Va be'allora mi raccomando però
Cinque
Caracciolo interverrà per
Tra un po'del Bilancio di questa prima giornata di discussione
Se volete si
Abbiamo nell'intervento iniziale del PC commentatore dell'International quindi
Che parlerà per dieci minuti
Nella politica degli Stati Uniti verso una crisi dei Balcani l'atteggiamento ingegnere verso l'Europa ricco
Non al mutuo altri due stretto decenni uno un
Mai si è fatto tardi cercherò di fare dei commenti molto semplici e fondamentali sono delle cose che tutti certamente conoscete bene
Che però è bene tener presente nel pensare a questa crisi
Cercando di non perdere di vista al comuni fattoria lunga a lungo termine che sono destinati a influenzare la politica americana che avranno conseguenze nel senso in nella misura in cui gli europei prenderanno in considerazione la loro politica e la politica europea infatti la mia tesi anche gli Stati Uniti
Funzioneranno
In un modo molto diverso nei confronti dell'Europa
Lei negli anni a venire
In indipendentemente da eventuali piccoli cambiamenti o o modifiche tattiche cioè nonostante ci sono delle tendente a lungo termine della politica americana
Che almeno secondo me si fanno sempre più chiare
E se non teniamo presenti questi pendente politiche degli Stati Uniti non sono corriamo il rischio di tifare confusione su un argomento crisi particolare bensì corriamo addirittura il rischio di una graduale separazione tra la politica americana e la politica europea
Tale separazione otterrebbe aprire la strada a delle crisi
Che che ci sfuggirebbe di mano
Vorrei brevemente ora dire qualche cosa sulle tendenze a lungo termine che si riscontrano nella politica estera americana
Non voglio non ho tempo di argomentare in modo accademico le mie tesi
Perché non ne ho il tempo Bolivia ingenti invece procedere per asserzioni per constatazioni esplicitando quello che
Penso incoraggiando di spero a ai stimolando avvia pensarci
Mi sembra che gli Stati Uniti in quanto nazione
Non pensino e non agiscano in termini geopolitici
Chiedersi il chiederci se noi possiamo pensare Tyrrell lungo le linee di una strategia geopolitica
è stata una questione
Fondamentalmente discussa lei il periodo in cui Kissinger era segretario di Stato
Vi ricordate egli ripetutamente sottolineò il fatto che era molto difficile
Per i responsabili della politica statunitense
Un azionare e giustificare le proprie azioni
In base alla tradizionale logica dell'equilibrio dei poteri e cioè della strategia geopolitica
Invece di una strategia geopolitica la politica estera americana quanto meno un fonte di comportamento di strategia politica americana è molto diversa
Cioè per dirla nel modo più semplice possibile
E il quel credo fondamentale americano che diffondersi della democrazia
E la formula ideale per ottenere la stabilità internazionale
E questo punto di vista è stato supportato soprattutto dai democratici
Beh anche sostenuto fortemente dall'amministrazione Clinton
Le do studio chiave Sulu come questa formula si è dimostrata inadeguata
Lo studio sull'assenza di un atteggiamento geopolitico negli Stati Uniti è proprio rappresentato dalla
Dal Vietnam
Fra in sessi c'erano da scritto un libro sul fallimento americano nel Vietnam basata sull'idea che i politici americani all'epoca ignorarono tutta la letteratura esistente sulle tradizioni e sulla politica geo politica locale del Vietnam
E quindi
La carenza di una tradizione geopolitica negli Stati Uniti
Diventa ora è sempre più evidente a causa della fine della guerra fredda la fine della guerra fredda apposto gli Stati Uniti sulla scena internazionale
Ella in e si vede evidentemente che la guerra fredda forniva agli Stati Uniti un modello di comportamento a livello internazionale ora tutto è cambiato anche se per il momento l'America tuttavia vive dei riflessi di quello che era una grande potenza con responsabilità internazionali la fine della guerra fare fredda e l'assenza di tradizioni geopolitiche
A girare in favore
Di un nuovo approccio americano alla scena internazionale
L'listati uniti al e sono un Paese che hanno sempre avuto una strategia marittima il che significa che gli Stati Uniti
Sono tesi a prevenire la formazione di qualsiasi coalizione di cui potenze combinate potessero minacciare la sicurezza degli Stati Uniti
Tradizionalmente l'azione di Home la potenza marittima e l'azione di mi che mira a dividere qualsiasi possibile coalizione che può minacciare la libertà di movimento di una potenza marittima naturalmente Stati Uniti non sono una potenza marittima
La
In termini globali gli Stati Uniti sono una potenza addirittura spaziale ecco da cui la nostra preferenza al lei ai missili alle forze aeree
E secondo me quei c'è anche una dimensione politica in tutto ciò nel modo in cui la tradizione americana moderna
Interessata in un unico tipo de geografia e cioè noi siamo interessati in quella a quella geografia che ancora non esiste
E cioè gli spazi che possono essere creati diano interessano quelle dimensioni del pianeta
Che
Portano alla formazione di network mondiali che possono essere gestiti e quindi un approccio completamente diverso da quello che si discute qui
E cioè un approccio realistico una condotta politica realistica in
Situazioni locali difficili
I problemi di minoranze i problemi di popoli che non vogliono spostarsi dalla loro terra problemi che hanno radici nella storia che debba che hanno bisogno di un costante equilibrio di poteri questo tipo di lavoro politico e diplomatico è un qualche cosa che gli Stati Uniti
Possono affrontare soltanto con grande difficoltà e soltanto i momenti di crisi acutissima
Ora voglio concludere con un'ultima nota
In termini pratici ciò di cui io sto parlando
Di invitarvi a pensare per un momento del tipo di persone che costituiscono l'apparato della politica estera degli Stati Uniti
Quasi tutte le persone chiave bene nella struttura della politica estera americana sono persone
Che sono strateghi della guerra fredda strateghi in senso militare stretto
Che pensano in termini di antagonisti e che pensano ha commesso segnalare al potenziale antagonista che un suo Rohrer può costargli
Posso accostarli molto c'è non c'è quasi nessuno in un'altra che copra una posizione chiave
Nella politica estera americana e che sia
Un quello che noi potremmo definire un esperto regionale cioè una persona con una profonda conoscenza locale interessato al fine lavoro
Che può portare ad adattamenti diplomatici quindi la mia prima reazione di dire
Per favore
Lui corre tante ricche gli Stati Uniti troveranno moretto dice critici e le condurre un buco ruolo guidarne gestire crisi locali
La secondo punto che voglio sottolineare è che la fine della guerra fredda
Ha appena iniziato a produrre cambiamenti nel comporre nel comportamento americano con comportamenti che ci sono possiamo aspettare
Io parlatore elemento crociate tale che aveva c'è reato la una politica l'Erica annata articolare nella nel periodo della guerra fredda quando la lei Erika arrivando delle truppe in Europa
Porta una profonda innovazione in tutta la storia americana bisogna anche tener presente il secondo me
L'importante della guerra fredda
Nel sostegno che l'America adatto alla formazione della Comunità europea
Anche se raramente lo si dice il Pubblico signor potente motivo perché gli americani dessero sostegno alla Comunità europea
Era è quello di cercare di creare un blocco nell'Europa occidentale che potesse controbilanciare il Patto di Varsavia
Alla fine della guerra fredda dobbiamo tutti porci nuovi interrogativi sullo quanto profondo quanto forte e quanto
E e e quanto i duraturo sarà il sostegno americano all'Europa il pericolo
Che gli Stati Uniti cerchino una soluzione più semplice una soluzione più semplice per gli americani nel trattare con l'Europa occidentale l'eco nell'OPA nel suo insieme
Rappresentato dal parlare con gli interlocutori tradizionali
Interlocutori tradizionali per lo meno nel periodo post bellico per gli Stati Uniti sono stati la Russia e la Germania
Perché bene perché questi sono i due Paesi i due governi visti Dawa OSCE Hinton come quei governi che hanno il Massimo peso sul destino di questa parte del mondo
E anche è una specie di scorciatoia
Per molti politici americani la lingua il linguaggio più
Complesso che riescono ad usare nel nel nel discutere il politica estera e ieri in a casa loro
Recentemente
Nel passato il presidente nei Santa
Recentemente siete nota un dibattito in cui Nixon ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero dare sostegno alla Russia chi senza a disse invece che s'si dovrebbe TAR sostegno agli ex Paesi sta due satelliti della Russia
Mi sono invece disse io sono un politico e vi dico che e impossibile mobilitare l'opinione pubblica americana
Per aiutare dai paesi
Il cui nomi non sono conosciuti dal grande pubblico americano bisogna invece concentrarci sulla Russia
Sperare di far preso abbastanza sul pubblico in modo da raccogliere del denaro
E da poterlo dedicare sia la Russia che dagli altri Paesi dell'ex-Unione Sovietica
Quindi secondo me bisogna tenere presente la la politica americana e cioè la preferenza di una grande potenza marittima per una o due grandi interlocutori
Vorrei ora rivolgermi alla esiga la questione della situazione dell'ex Jugoslavia nella storia dell'atteggiamento americano
Durante il crollo dell'ex-Jugoslavia e piuttosto semplice la politica americana è stata abbassata su un'unica preoccupazione e cioè impedire il crollo chiama
Per la paura albero dell'Unione Sovietica o una volta però che l'Unione Sovietica e si è frantumata e diventato facile
Nato come un vero processo di democrazia
Moderna mento mal fatto sta che questo è un processo e si sa che il processo comincia da una tradizione storica o dal nulla ma non si sa dove si va a finire effettivamente dove si va a finire
E qui qui il problema microfono per cortesia il problema è che dal momento in cui alcune entità amministrative esistono cominciano a volersi sviluppare e il riflesso immediato e di chiedere invece non remore a questo movimento più potere e più competenze
Per il momento siamo in un sistema democratico di negoziazione dei bei concerti con una popolazione che velocemente si identifica con i propri rappresentanti e che ha poi li ha e letti sulla richiesta su richiesta ed i più rotondo mia più indipendenza ricordo che in Spagna non esiste come in Francia delle elezioni nazionali esistono elezioni legislative dove il deputato viene e letto da da un elettorato locale vi sono elezione autonome
Dove i cittadini di una stessa Regione voltano eccetera elezioni municipali e così via dove il voto viene fatto in modo locale il ghe pensi che le letto il prescelto sempre più il portatore di rivendicazioni locali e visto che lotta lo Stato tessuto e costruito dal raggruppamento di questi e letti lo Stato a tendenza accedere sempre più cedere sempre più posto alle prima indicazione alle rivendicazioni di queste élite locale perché le élite locale faranno il Parlamento formeranno il Parlamento dunque si tratta di un negoziato permanente in questo caso il partito socialista
Se ha bisogno di installarsi di impiantati in una zona particolare o il partito comunista e obbligato a presentare sempre più delle rivendicazioni autonomiste
Di autonomia cioè il centro destra sparisce nel mille novecentottantuno perché si scheggia in più partiti locali perché l'elettorato capisce molto di più questa rivendicazione locale chiude la rivendicazione nazionale il Partito Comunista pezzo del suo del suo potente la Catalogna in questi giorni il Partito socialista che un grosso partito centralizzato ore ha perso ugualmente tutta la sua parte basca cioè del Paese basco
E dunque abbiamo questo fenomeno di di diciamo di scoppio dei Parti dei dei partiti così se il candidato di un certo partito nazionale
Non assimila non fa propri delle rivendicazioni non viene e letto e come lui ha bisogno della partecipazione molto spesso è la partecipazione di più piccoli partiti locali per ad ottenere un numero di voti maggioritari sempre più vediamo gli eletti della Catalogna dei Paesi Baschi
Essere scelti
Vediamo sempre più ex socialisti che appaiono sulle liste della coalizione
Socialista sinistra comunista e così via dunque abbiamo sempre di più partiti nazionali che sono in grado di impone una omogeneità di progetti nazionali e sempre più abbiamo questo
Diciamo questo smantellamento dei partiti
Però frantumazione dei partiti dunque nel in questo in questa forma di negoziato dove lo Stato effettivamente dipende dall'appoggio che riceve dai deputati la posizione dei imputati diventa una posizione più regionale sempre più e il sistema in Spagna abbastanza sei critiche per le regioni
Prima di approvare prima di approvare il presidente
La posizione la seguente ciò che mio Emilio ciò che è tuo può essere negoziato
Il che significa che la Regione parte sempre su un costo su un punto di vista su acquisito mentre lo Stato per essere a mezzo accettato eventualmente e per avere i propri rappresentanti eletti perché è un sistema parlamentare parlamentari lo stato e obbligato sempre più accedere a dare prerogative nel mille novecentottantacinque quando il Parlamento basco decide di comperare con il partito socialista partito maggioritario chiede chiede più prerogative e in queste condizioni accetta di condannare ufficialmente il terrorismo oggi mille novecentonovantatré il Partito socialista come voi sapete e in grosse difficoltà
Difficoltà
Per ottenere avere una possibilità di coalizione locale il Partito socialista deve chiedere nuove prerogative dare nuove prerogative ai Paesi va a tarda età eccetera è una e accettare anzi un principio di di cessazione di bilancio di chiedere una parte del bilancio per la Catalogna il che sempre nuove lo Stato che da ma che vede diciamo deve discutere barattare le condizioni della sua vita
Dunque nemmeno prerogative allo stato più prerogative alle regioni in un processo nel quale non capiamo molto bene
Dove a che punto questo processo potrà fermarsi tanto più tanto più che lo Stato perde la sua forza Ips che era un partito che aveva la padronanza assoluta delle sedi e in ballottaggio con il Partito popolare
E ognuno per governare qualunque sia il risultato che avremo nell'ottobre novantatré
Dovrà formare creare un governo di coalizione non è per questo che la destra o la sinistra devono avere un piano di governo ma ciascun partito
Eventualmente che arriverà al potere dovrà per formare un governo avere una coalizione con i rappresentanti dei partiti regionale e dovrà dunque chiedere un numero maggiore di prerogative ai partitini della Catalogna dei Paesi Baschi e così via
Dunque più in tutto questo viene è una forma di mercanti di mercanzia di mercanteggiamento ma e una prassi logica della negoziazione diciamo normale e del negoziato come viene capito oggi ce ne sono le istituzioni nazionali che hanno scatti che ammette hanno scatenato questo processo e dunque rimaniamo in questo movimento
Che fa meno Stato più potere a alle regioni e tutto ciò in una logica di contratto di Daria vere contratto fatto al momento in cui e si stabiliscono queste autonomia autonomie la Costituzione prevede che lo Stato può effettivamente accedere le competente per compressione già finito a
Eppure cerco di andar veloci sì sì
E dunque il problema è la buona fede dei partiti
In questo contratto la buona fede bene quello quando parliamo di buona fede ci rendiamo sempre più conto
Che questa buona fede non esiste già dalla caduta del del muro di Berlino
Lì riconoscere il diritto dei popoli si è stato sottolineato che era uno movimento lanciato nell'ottantanove con la caduta del muro di Berlino ma sono comportamenti ha dato luogo a dei comportamenti che sono pericolosi per la coesione dello Stato
Va bene lascio stare tutta questa parte ma comunque vediamo vediamo ad esempio che la Catalogna a a molte chance di diventare il perno di una mediterraneo e inizia sempre più a avere il ruolo di cavaliere solitario e a comportarsi come un vero Stato moltiplica i suoi contatti con voi Strehler moltiplica i suoi rapporti un po'dappertutto
Inizia a creare delle Euroregione con la parte meridionale Pirelli lei cioè la zona di frontiera
E e moltiplica soprattutto i suoi spostamenti cioè si comporta come uno Stato un Paese ufficiale
E sempre più un il giornale spagnolo El Pais giornale stampa nazionale
Parla di questi viaggi Catelani sempre più numerosi
Fanno accordi commerciali nei loro spostamenti ma questi accordi commerciali non vengono comunicati a Madrid sempre più sempre più diciamo diciamo d'impulso al capo della che i generali date
Si presenta sempre più come un capo di Stato ad esempio in Cecoslovacchia è stato ricevuto come un vero capo di Stato e parlava Catalano e non più spagnolo
Io
E sì Stefano Silvestri adesso concludo ho incontrato Stefano Silvestri che parlava dunque di comunità dell'Adriatica della Francia della Catalogna cioè la Catalogna microfono Stars
Riducendo il suo programma di rappresentatività verso l'esterno come uno Stato indipendente nella sua nozione dell'economia bene
Vedo adesso avrò sempre più veloci
Per il momento lo Stato Spagna parte prendente se posso dire in questo in questo movimento istituzionale costituzionale che si sviluppa sulla base di processi più o meno democratici microfono per cortesia signora
La cosa la più inquietante la signora gira la testa e purtroppo perdiamo quello che dite
Mai il contrasto con la Catalogna e che da una parte abbiamo dei gruppi gruppi economici come la Lombardia signora al microfono per cortesia la zona della Rodano Alpi che sono zone economiche regione economiche che sono sempre più regioni economiche
Che il SIS soli che diventano solitari
E la cosa importante è che i catalani stanno travalicando saltano Val tanto stiamo sorvolando i Pirenei vanno dall'altra parte
E dal punto di vista delle associazione culturale che intervengono per quanto riguarda la rinascita
Di un certo ruolo ruolo notevole anche i Paesi Baschi fa fanno la stessa cosa ma comunque non voglio parlarne ma sempre più di sempre più nelle nostre ricerche delle nostre inchieste
Si verifica si vede che i catalani francesi e spagnoli
Dico non ritengono che perché in fin dei conti se non si ha bisogno di Madrid e di Parigi per prendere delle decisioni e si può fare e che in fondo la Catalogna e e potrebbe essere una regione a sé stante non ha fatto pericolose e e devo dire che nell'ottantanove risultati erano veramente schiaccianti
E questo era l'attribuzione dell'ottantanove ho finito sì cosa vorrei dire ancora è che oggi l'Europa
A aperta la via per l'indipendenza delle nazionalità ma non sappiamo assolutamente come la cosa si concluderà stiamo assistendo a a un processo un processo che all'origine era deciso dallo Stato che sfugge oggi allo stato che sfugge all'autorità e alla gestione dello Stato grazie
Hanno tutti
Desidererei fare uno scoop avevamo le opposizioni di del professor Galli della Loggia che ho trovato molto interessante e che mi sembra che ci sia uno yakuza tra la analisi e la prognosi
Risultato mi sembra
Tratto dal professor Galli della Loggia come previsioni così via e decisamente pessimistico
Anche se sono persuaso che il pessimismo sempre nella storia ha fatto molto meno male che l'ottimismo ritengo che siano eccessivamente pessimistici perché taluni fenomeni attualmente esistenti in Italia
Portano a concludere verso un vera e propria ricostruzione nazionale italiana
Non vorrei esagerare troppo in questo senso qua però vediamo un pochettino noi stiamo passando per i nostri amici francesi dalla Quarta alla Quinta Repubblica senza dei gol senza l'Algeria senso una crisi economica e sociale lacerante
In s'è bastata una svalutazione della lira del quindici per cento che stiamo invadendo buttando fuori mercato diverse imprese straniere addirittura quelle tedesche nel settore
Dell'agro industria che finora loro hanno dominato noi eravamo praticamente i secondi dopo di loro però insomma corallo rosso di Issime distanza
Un'altra questione e che mi fa Duce ad essere ottimista e il fatto che come uno non è intelligente se non è obbligata ad esserlo
Ritengo che tutti i fattori che ha messo primi evidenzi professor Galli della Loggia spingano a far credere che l'Italia sarà obbligata ad essere intelligenti
E e e questo fatto qua in pratica di passare da una situazione tutto sommato di minorità
In cui Mamma America ci proteggeva e attraverso sullo sotto la protezione non ma mi dica potevamo fare determinati bizze determinate variazioni sul tema adesso invece siamo passati a una posizione di maggiore responsabilità
Evidentemente tutto dipende se il processo di rinnovamento adesso in atti in Italia sarà tale età assumere queste nuove responsabilità
Ultimo fattore passiamo da un mondo dominato dal la competizione chiamiamo così geostrategica un mondo dominato dalla competizione geo economica uno dei fattori di forte dell'Italia sicuramente l'economia molto più che non la strategia al peso militare queste cose qua
Automaticamente illa
La posizione italiana a tutte le basi per essere più incisiva e aprire un valore maggiore
Secondo osservazione ho trovato particolarmente significativa che questa rivista di geopolitica che si potrebbe fare richiama anche rivista dell'interesse nazionale italiano sia nato da una collaborazione con i nostri amici francesi io ritengo che in termini geopolitici questo sia del tutto giustificato anche se all'inizio può sembrare un po'bizzarro no allora Elena è giustificato perché perché l'unificazione tedesca cambiata l'Europa
Ritengo che il cambio politico che sta avvenendo in Francia cambierà anche notevolmente la Francia comunque da un punto di vista geopolitico generale
Il la posizione gli ho gli interessi e della Francia nei confronti di Italia sia mi riguardi soprattutto nei riguardi dell'est europeo e dei Balcani forse con qualche eccezione per quanto riguarda il Maghreb però ingenuamente perbenista europea dei Balcani e finiscono per stanza qui Incidere
Mentre e prima è e il problema Francia francese era quello di contenere l'espansione italiano quanto meno creare dei freni all'espressione italiana verso est
Adesso sicuramente il problema francese quello di cercare di spingere al massimo Illy espressione parliamo commerciali in termini Jo economici la presenza quanto meno italiana verso destra se non altro per funzioni di equilibrio
E funzioni di e anche utilizzare per un maggiore bilanciamento dei pesi delle rispettive economie d'Europa quello che sarà il peso delle Germani unificata perché sono si sentì appieno perché la Germania ha sparato
Sentenza attraversando forte crisi ma quando supererà questa crisi allora ritengo che queste che interessi congiunti proprio di carattere più politico Stone siano decisamente
Verranno attivati insomma perché mi sembra che sia nell'ordine naturale delle cose
E forse anche perché esiste più una complementarietà anche da un punto di vista tecnologico industriale tra l'Italia e la Francia che non rispetto all'Italia con la Germania nei confronti della penetrazione economica nell'Est europeo
Ultima notazione l'conflitto jugoslavo conflitti jugoslavi e così via perfettamente d'accordo con quello che ha detto il dottor Favaretto l'analisi in particolare della convergenza del nazionalismo sloveno con quello serbo è stato all'origine della crisi
E vediamo un pochettino in esaminando la questione in termini chiamiamo così di rapporti di forza un pochettino metodi per risoluzione di problemi strategici no
E la è due sono le possibilità o si interviene di forza
In Bosnia per far cessare i massacri
Evidentemente sopportando i costi i i rischi la il fatto di sottoporre una Regione ad amministrazione controllata internazionale amministrazione fiduciaria internazionale per un tempo sufficiente anche per evitare che poi le stragi ore oggi fatte forse soprattutto sui musulmani si rivolgono soprattutto sui serbi il che sarebbe altrettanto inaccettabile per noi etere nostro opinioni pubbliche per e il ma esiste questa possibilità politica questa volontà politica
Eccetto quella di diciamo così intimo noti ma di fare un monitoraggio sosta un agreement più o meno elaborato con variazioni del piano ma insomma
A mio avviso no
Non so se qualcuno di voi conosce il terreno della Postumia
Come si fa
Come si fa fa pensare di qua cioè quanta forza bisogna impiegare soprattutto per non avere la necessità di impiegare la forza se perché se si Arriba con cinquanta mila uomini veramente ci si inguaia di brutto chiedo scusa del gentili signore di questo termine forse un po'l'Alpina
Vi si deve andare con duecento duecentocinquanta mila uomini per aprire una ruggine ne vuole possibilità di non dovere impiegare la forza altrimenti non c'è niente da fare altrimenti bisogna degradare gli interessi di intervento a quello di evitare l'internazionalizzazione del conflitto
Come si evita l'internazionalizzazione del conflitto esaminando un pochettino quello che le cose che ha capito che per il gran perché poi il diciamo il clou di tutto e legame tra politica interna serba e la politica chiamiamo così bellica della Serbia
E io sono fortemente persuaso che prima o poi Milosevic perché molti in maniera in maniera molto interessante assunti un ruolo le funzione di Venturin Bordin Titanic dopo vent'anni c'è insperata mente
Ma non tanto perché penso che ci fosse un accordo sotto sotto non certo momento è scomparso dalla scena no villa Milosevici doveva fare una notte dei lunghi coltelli
Quella che Hitler ha fatto con le serate dopo aver preso il potere dopo che sa essere servite e dovrà fare una lotta di notte dei lunghi coltelli senza dire nelle SS di cui disponeva Hitler
Io sono persuaso che l'azione più efficace che posso svolge riguardo la comunità internazionale si è proprio questa e unità ha una forte pressione sulla Croazia
Forte pressione sulla Croazia perché in realtà secondo dei motivi della contesa del conflitto in Jugoslavia e il conflitto serbo croato
Ora è a mio avviso una politica articolata su questi due punti dovrebbe rendere possibile la firma di un accordo abbastanza e stabile anche se in termini molto soft per cui l'Occidente con impiego di cinquanta sessanta mila uomini quello che sarà però il mettiamoci in testa che sarà per sette otto anni
Riesca a stabilizzare la situazione in corso in Kosovo ed evitare ulteriori guai cioè estensioni del conflitto che effettivamente diventerebbe veramente chiedo scusa tre sì lei
Settanta silenzi poi dal ombra Attinà poi ci sarà una replica di all'ideologia la chiusura dei caratteri e mi scuso con le altre persone ma non veramente non abbiam tutti
Ma io brevemente devo dire volevo dire un una cosa dopo dal tavolo come stamattina ne aggiungerò un'altra brevemente
Sopra al dibattito di oggi pomeriggio e di molto difficile
Parlare lei modellino nella prossima settimana della sistemazione del sistema internazionale oggi
E quindi anche del ruolo dell'importanza di tale ottimismo pessimismo anche condividendo le analisi sono in questo caso molto spesso ufficialmente un atteggiamento mentale
Più che una una
Una scelta coerente giustificata da atteggiamenti nazionale
Credo che se dovessi paragonare dal sistema attuale operazione sempre fallace mezzo se dovessi paragonare a una qualche forma di precedente storico Andrea risalire al Sacro Romano
Con un Sacro Romano Impero più solido di quello che non fosse un sacco Romano Impero di potente ancora in mano agli americani con una certa legittimità giuridica fornita dalle Nazioni Unite forse non va in chiesa cattolica ma ma comunque fornita da un certo diritto internazionale il problema è che quale quale sistema succederà questo Saccomanni impero che non è abbastanza forte da assicurare la non conflittualità la stabilità
Dubito che possano essere un sistema di nazioni a mio avviso i nazionalismi che stanno uscendo adesso sono azioni simili tipo residuale hanno una
Bassissima dignità culturale
Non hanno affatto nelle ambizioni di un'attività culturale che duri nazionalismi dell'Ottocento
Non hanno neanche diciamo il senso del tragico che ha nazionalismi ottocento sono veramente noiosissimo insomma sono sin sono molto simili alla differenza a differenza per esempio attuale nazionalismi ottocenteschi un po'la stessa che c'è tra Tangentopoli la rivoluzione francese insomma è un po'questo ride
Quindi il io credo
Non credo che questo tipo di povertà culturale possano venire in realtà un successo a nel lungo periodo può creare qualche problema
Ma ritengo che quindi la il il una sistemazione di tipo diverso probabilmente trans sopranazionale avrà più chance villa di una sistemazione ittico
Nazionalistico
Comunque per tornare invece alle questioni a Osimo una Jugoslavia eccetera
Volevo dire dopo aver sentito gli interventi di stamattina
E qualcuno negli interventi di oggi pomeriggio c'è evidentemente un problema che è quello di dover scegliere le priorità Nardi e di una eventuale azione politica se se ne mettono troppe infila come ha fatto ad esempio il
Praticamente come se non si facesse nulla consiglieri perché sito sostanzialmente si vuole tutto
Si vuole talmente tutto che evidentemente non si ha la capacità di scegliere né una politica mette delle cosa che probabilmente spiegabile a livello politico locale ma sarebbe disastroso a livello politico nazionale
Il
Il mio avviso il nostro obiettivo in una situazione come questa non può essere un obiettivo modesto
Né di tipo territoriale né di tipo de di tipo locale proprio perché la situazione è una situazione di mutamento così grande di equilibri regionali strategici e così via noi dobbiamo avere un obiettivo ambizioso di lungo termine
E l'obiettivo ambizioso non può che essere quello
Non di prendersi la zona visse Paulette Pertile mia provocatoria di prendersi tutta la Slovenia e possibilmente in prospettiva anche la Croazia e Ungheria cioè di riuscire a inglobare questi Paesi in un sistema di di visti di stabilità e di integrazione quale può essere fatto soltanto attraverso una politica che non ha la sua punta di rafforza il suo punto di forza nelle alleanze locali ed è questo il punto finale che volevo citare perché ho sentito accenni ad alleanze con i serbi piuttosto che con i trova ampi piuttosto che qua
No non sono le alleanze locali quelle su cui noi giochiamo il successo e il successo di questa politica ma è il sistema di alleanze che riusciamo a mettere insieme in Europa che in Occidente
Se avremo una cosa la capacità di sviluppare una politica che riuscirà sospettato ad ottenere sufficiente consenso e forza
In Europa e nel mondo occidentale allora avremo probabilmente il successo anche nei Balcani altrimenti se lo cerchiamo in alleanza con i servito spetta ai croati possiamo aspettare molti secoli
Grazie
Poi Galli della Loggia e poi giù per
Io vorrei fare un piccolo ragionamento aggiuntivo
Un po'anche la luce che delle cose che ho sentito oggi pomeriggio
Su delle questioni che
Così ho l'impressione che ha di fico con difficoltà riusciamo a trovare un qualche
Filo di interpretazione che dia un senso più profondo alle
Regia di tempo non che stasera telegraficamente ma innanzitutto dire che l'ottantanove non è la fine della politica dei blocchi
Si ha l'impressione che sia la conclusione di un ciclo bisecolare cioè viene un po'in discussione tutto quanto venuto quantomeno a livello europeo dalla russa e francese in poi
Dico subito cosa intendo dire con questo e cioè per quanto molti Paesi
Stanno inseguendo faccende ottenendo gli Stati nazione credo che anche lo Stato nazione sia in crisi con quel tipo di modello di perché abbiamo sentito anche oggi pomeriggio
Sì è vero che esistono disgregazioni io preferisco usare il termine scomposizioni per delle ricomposizioni all'Est
Siamo sotto tiro anche incidente insomma no parlato qui del caso
Spagnolo se Prato il caso belga
In Inghilterra gran Bretagna né che le cose vadano meglio quindi ci son delle questo in Francia pure eccetera
Nel frattempo è andato completamente crisi anche saltato anche anzi con un gioco di parole questo parte lo fanno lo dico spesso e partito lo Stato partito
Perché in fondo lo Stato partito orientale e lo Stato nazione occidentale non sono stati a mio avviso nient'altro
Dei contenitori
Che hanno concluso un lungo processo industrializzazione
Cioè noi abbiamo avuto una lunga industrializzazione l'Est e l'Ovest inversione capitalista inversione reato socialista
Perché l'industrializzazione c'è stata badate anche nell'Est
Ed Hernan queste cose corrispondenti e quindi anche le punte alte del nazionalismo Roma corrispondente al tipo di struttura di fabbrica Pons
La gerarchia il mercato
L'omologazione non esiste oggi gestita molto di più negli anni Trenta
E c'è traccia di quel discorso è lungo quindi terrei proprio ad una riflessione per per per per per scommettere appunto sul domani c'è io son convinto che lei novità
E quindi questa rissa urgenza sconvolgente sorprendente in qualche modo delle mossa non tanto a mio avviso un come dire un riproporsi di cose non ha risolto nel passato sì certamente anche questo ma così come non solo il quarantotto del secolo scorso
Stato Lando
Anch'questo atto richiamato oggi te la primavera dei popoli ma questo vale per l'Europa centrorientale ed è stata la nascita del socialismo e questo vento paradossalmente in Occidente la bandiera rossa spunta sulle sulle insurrezioni apparirci poi si esporta all'Est e la questione nazionale che scoppia nell'Europa centro orientale si traduce in maniera organica per arrivare fino ai nazionalismi apre per mondiale eccetera in Occidente
Ecco quindi son delle questioni qui legato un po'le cose dell'identità ripeto quel che ho detto stamattina che secondo me richiedono un lavoro in profondità se vogliamo
Agganciare come dire anche ad un cuore strutturale della questione per cui che qui correggo
L'impressione che forse ho dato nella conclusione non volevo concludere con un atteggiamento di tipo volontaristico ovviamente ma con le scelte politiche che in termini di soggettività danno i soggetti che sono che sono in gioco ma sempre dentro le possibilità di un quadro strutturale ora se è vero che che che sta avvenendo questo passaggio perché per esempio quella perfino venticinque anni fa trent'anni fa di queste cose comprava nessuno
Io ricoperte ho fatto la tesi sulle questioni etniche ho sudato sette camicie per trovare un po'di libri
Negli ultimi dieci anni è stata per vedere cosa è uscito sul sono sono usciti titoli su titoli quindi questo anche interni sociologica della conoscenza vorrà dire qualche cosa allora probabilmente sempre un'ipotesi molto provvisoria su cui lavorare
Fine anni sessanta anni settanta nel momento in cui il terziario sopravanza secondarie problemi si pongono in maniera diversa e l'ultimo sussulto operai strapiena torno sessantotto non casualmente
Ecco queste secondo me sono delle dimensioni problematiche su cui forse può essere interessante ragionare per come dire dare un substrato cognitivo anche a queste vicende sconvolgenti che avvengono a livello internazionale e anche qui il problema come ragionare ve lo dico subito compio variabili
Perché noi tendiamo tirerò salutiamo verso la globalizzazione sì è vero
Ma così come si afferma che l'angelo che globale si afferma il villaggio locale
E non è detto che i due non possono convivere insieme
è vero che i Paesi tendono come dire a scomporsi a darsi un'identità la sovranità eccetera eccetera ma la prima cosa che vogliono fare poi dopo è unirsi ad altri in un'area regionale più ampia
Maastricht questo punto di vista stato momento secondo me interessante non tanto per il dibattito che ne ho avuto anche nel nostro Paese ma io seguito in quel periodo
Le Monde ogni giorno ebbene ogni giorno sulla seconda pagina della non c'è una pagina intera in cui si discuteva questa cosa qua
Cioè lo Stato nazione le difficoltà all'identità ma con con con firma insomma da da da da
Edgar muovendo in poi insomma ecco allora se le cose stanno così quindi dobbiamo forse ancora dare
Un un ulteriore liberazione agli ideologismi e quindi riprendere forse più che capitalismo cellule sosta industriale nei termini per esempio la Raimon da Roma da rileggere abbia diciotto lezioni sulla sosta industriale è guardate le prime cose poi io ho visto sempre molti anni fa chicche chi per primo ha intravisto l'importanza della prospettiva e lo scoppio delle questioni etiche poi sono stati del mio ribelle Peter Drucker quindi voglio dire che un tipo di lettura questo un po'il mio invito forse che ci libere un po'e da impianti strutturali mentali che forse andavano bene appunto il pre quattordici ma che non difficilmente vanno bene secondo me
Se non così maniera del tutto provvisoria alle alle questo Dio perché i fatti stanno procedendo in maniera estremamente veloce sono molto più avanti rispetto all'armamentario teorico di cui disponiamo quindi importante sconto me
Fare del lavoro anche in questa
Dall'ideologia per la sua politica i palinsesti
Una brevissima osservazione a quanto ha detto Stefano Silvestri prima di rispondere alle osservazioni le gentilmente generale già fatto al mio intervento
In azione Alison attuale dice Silvestri sono residuali e sono molto poveri culturalmente questa è la dimostrazione del loro residualità
Attenzione io credo che alle alle élite vecchie raffinate ricche di cui Stefano Silvestri sicuramente fa parte tutti i nazionalismi nascenti sembra una cosa vuol gravissima
Sono sicuro che anche a Metternich liberali nazionali italiani sembravano della gente voi carissimi anche insomma il giorno che avessero preso il potere sarebbe stato sta un giorno grigio per i destini del mondo
In realtà il nazionalismo e il MOSE si è rivelato e si sta sempre più rivelando il più importante movimento politico dalla rivoluzione francese in avanti che ha conservato per duecento anni
Una capacità fortissima di mobilitazioni
Credo che oggi ce l'abbia in particolare nell'Europa orientale perché può contare su delle modificazioni importantissime create dei regimi comunisti e di cui noi teniamo poco conto quei regimi hanno promosso una grandissima
I istruzione di massa hanno creato fortissimi strati numerosissimi strati di élite semi colte che sono la massa più undici voti di manovra per il nazionalismo sono i grandi veicoli del nazionalismo queste università scoppia a Pristina ma è ovvio che chi esce da quelle cose le avessi nazionalista il nazionalismo risolve tre problemi fondamentali dell'età moderna tra l'identità gli impieghi e la modernizzazione queste tre cose sono appunto
Fornite nella maniera migliore con un mix diciamo così dal nazionalismo e credo che e bisogna stare molto attenti a liquidare queste cose con un giudizio sbrigativamente
Sprezzante un po'spettante liquidatorie insomma potrebbe riservare brutte sorprese vengo alle argomenta agli all'osservazione del generale Jean
Sì al dunque l'ottimismo e pessimismo semente e la vecchia questione della bottiglia mezza piena e mezza vuota e dieci sono evidentemente elementi chiusi di valutazione soggettivismo però
L'Italia sarà obbligata estinti vigente
Sì una bella sfida da mettere i brividi perché anche insomma nel diciannove dovevamo essere intelligenti non so se lo siamo stati la nostra politica estera voglio dire
E invece ce ne siamo andati da Parigi sbattendo la porta credendo di essere molto intelligenti invece non lo siamo stati
Nel quaranta bisognava esteri intelligenti e Chavo dire e e mi fa paura la necessità di essere intelligenti perché molte volte capita che impone uno non è intelligente insomma questo un problema
Io
Non credo che l'economia oggi sia e presumibilmente nei prossimi anni possa essere considerato un fattore di forza dell'Italia noi oggi siamo l'unico Paese dell'Europa occidentale che come la Russia un cambio politico il cambio che noi abbiamo e non è il frutto di un una valutazione della nostra forza
Economica è una foto rispecchia la nostra debolezza politica che però anche la debolezza di una di un di una di un deficit pubblico che ha quell'ammontare del TG non so che ha unico fra tutti i Paesi europei la nostra situazione non mi pare due punte con vista economico un francamente un asso nella manica tanto più che la classe politica che ha prodotto questa situazione economica quella del deficit pubblico intendo ma pensiamo e fenomeni di deindustrializzazione in cui sono incorso nel nostro Paese che sono fenomeni gravi
Questa classe politica e non credo che oggi è sul punto di essere cambiata tangentopoli non è la rivoluzione AN non c'è appunto non ci sono gruppi sociali
Capaci che promettono di essere i migliori dei precedenti che si fanno avanti bagagli armi alla mano a sloggiare quegli antichi e su quali quindi in qualche modo si possa sperare mi sembra che il processo di cambiamento avvenga in un certo senso nel vuoto avvenga con una caratteristica più di dista cimento di disgregazione che di sostituzione e che si profili un un cambiamento si non cambiamento di durata non prevedibile un caminetto che può avere dei giudici hanno detto guardate che Tangentopoli può durare cinque anni
Fisicità mio non vedo francamente nessun punto di coagulo di forze di gruppi dirigenti di gruppi dirigenti dotati di ideologia anche delle del da farsi sul da farsi
Mi sembra che appunto
La situazione non
Ripeto ribadisco il mio pessimismo grazie
Non credo che vi sia qualcuno in questa sala che non abbia colto il nesso che c'è
Tra la fine della guerra fredda del mondo bipolare come l'abbiamo conosciuto
E la ripresa del pensiero geopolitico e nel nostro piccolissimo della nascita di una rivista italiana
Di geopolitica che giustamente il generale John ha definito una rivista dell'interesse nazionale italiano
Ragione di ottimismo comunque io più che essere ottimista o pessimista credo che noi su una cosa possiamo essere d'accordo che la responsabilità italiana e enormemente cresciuta in conseguenza della fine della guerra fredda
E in conseguenza della della fine di quella bella stagione secondo me che è stata la stagione del semi protettorato americano nella quale abbiamo goduto di una pace e di un benessere invidiabili
Siamo stati tuttora siamo una delle nazioni più ricche e più libere del mondo e quindi devo dire che questa rivista fra le altre cose
Vorrebbe
Andare anche un po'a fare il contropelo alla lamentazione ricorrente in questo Paese sul come se avessimo vissuto quarant'anni in una specie di non so di dittatura o di regime
Unicamente perverso che di ladri invece un regime in cui almeno io personalmente ma credo quasi tutti voi siamo stati molto bene
Detto questo
Credo che inevitabilmente la fine di quella era glaciale
Che è stata dal punto di vista geopolitico il bipolarismo
Comporti dei pericoli culturali e politici il pericolo culturale maggiore e quindi anche il pericolo politico ad esso connesso è a mio avviso un corto circuito che si è creato tra il rivolgimento planetario a soprattutto continentale
La fine dell'Unione Sovietica l'unificazione della Germania la nascita il pullulare di di nuovi Stati e staterelli e la mentalità modo di concepire le relazioni internazionali la mentalità da status quo che abbiamo ereditato inevitabilmente da quarant'anni di guerra fredda
Questo è perfettamente normale perché gli storici dalla mentalità sanno bene che prima cambiano i fatti e poi molto molto lentamente cambiare mentalità e spesso quando sono cambiati i fatti sono già cambiati un'altra volta
Il il guaio è a mio avviso e questo corto circuito fra mentalità da status quo e rivoluzione
Produce degli effetti politici e culturali pericolosi
E io potrei riassumere in una i diciamo tendenza a fare della politica simbolica
Una politica mediatica e a una tendenza a confondere morale e politica che diciamo nel paese di Machiavelli una cosa
Che non dovrebbe accadere ma insomma che in Italia invece particolarmente pronunciata
Quella
Era Attilio definito era glaciale del pensiero geopolitico si può riassumere forse perfettamente
In una battuta dell'ambasciatore sovietico Berlino est il potentissimo prassi Imhoff il quale un giorno si rivolse al suo collega americano gli disse
Il problema è uno solo voi occupatevi dei vostri tedeschi che noi ci occupiamo dei nostri ecco quell'epoca è finita con l'unificazione della Germania
L'unificazione della Germania ha sconvolto completamente il panorama geopolitico di questo continente
Noi non ce ne siamo subito corti siamo stati almeno per un anno o due ancora in una specie di limbo o addirittura in una specie di ottimismo sfrenato quasi che diciamo l'Occidente avesse vinto una guerra non combattuta per fortuna che invece era stata solamente persa dall'estero
Ecco questo questo ottimismo mi pare che ormai sia del tutto cancellato abbia se mai lasciato spazio a un pessimismo eccessivo ha quasi appunto a una idea assolutamente tragica della realtà
Vediamo se con il ragionamento geopolitico nel riusciamo a imporre invece delle categorie più realistiche meno meno umorali meno mediatiche
Alla alla nostra concezione delle relazioni internazionali e quindi anche al ruolo dell'Italia
Io penso che innanzitutto
Bisognerebbe definire che cosa si intende per Balcani perché nessuno nessuno qui parla solamente dei Balcani come di un insieme geopolitico se ne parla anche come di una di una metafora molto molto con effetti molto pratici molto evidenti
Ecco la balcanizzazione sia parlato della balcanizzazione del Belgio si è parlato della balcanizzazione di alterare un ruppe ecco io penso che in sostanza si possa riassumere così i Balcani in sostanza solo il conflitto
Fra nazioni o sedicenti tali che hanno uno stato e minoranze che si pretendono stato quest'o che pretendono di diventare Stato
In Europa questo si configura nel conflitto fra i trentatré Stati nazionali che per ora abbiamo poi ogni giorno se ne aggiunge un altro
E lei cinquanta sessanta settanta dipende dai punti di vista nazioni che vorrebbero essere stato farsi Stato e che non tollerano di essere minoranza chiaramente il concetto di nazione controverso nessuno diciamo a un imprimatur su che cosa è una nazione è un concetto fondamentalmente soggettivo
E discutibilissimo è chiaro comunque che quella che per me può essere una nazione per un'altra persona può essere una tribù e viceversa
Questo crea dei delle delle tensioni e dei conflitti inevitabili nel momento in cui si passa da una logica imperiale
Come quella del mondo bipolare ha una logica nazionale la storia dei Balcani ci insegna che quando si è passati da una logica imperiale al alla alla logica degli Stati nazionali
I problemi per le minoranze sono diventati tremendi
è mancata diciamo quella tutela esterna di un potere forte ma relativamente lontano che aveva interesse a garantire un po'tutti
Un po'tutte le minoranze dopo tutti gli individui ovviamente con metodi magari assolutamente autoritari oppressivi è come mancato ma manca più quella quella tutela lontana quanto all'imperiale e si va invece alla creazione spesso piuttosto artificiosa di entità
Nazionali quasi microscopiche e all'interno di questa entità nazionali quasi microscopiche di altre entità che vorrebbero farsi Stato nazionale
Questa secondo me è la balcanizzazione dell'Europa questo è il pericolo che bisogna fronteggiare e per realizzare il quale le categorie tradizionali delle relazioni internazionali secondo me non sono più sufficienti
Ed è in questo campo che si può applicare in termini assolutamente non deterministici in termini non dogmatici un ragionamento di tipo geopolitico c'è un ragionamento fondamentalmente di confronto fra rappresentazioni differenti e quindi in prospettiva di mediazione fra queste rappresentazioni
Ci sono in questa chiamiamola deriva balcanica
Diversi pericoli uno secondo me è quello di una
In innanzitutto di una pletora incontrollabile di soggetti delle relazioni internazionali ecco quando si parla di regionalizzazione di regionalismo i io sono francamente freddo dichiaro qui la mia fede statalista nel nel campo delle relazioni internazionali
Innanzitutto per una ragione pratica nel senso che è più sono i soggetti che debbono discutere mettersi d'accordo molto più è difficile trovare una composizione dei differenti interessi
E poi per una ragione anche un po'più più fondata più più più pratica anche e cioè che la regionalizzazione è un fenomeno potenzialmente senza fine nel senso che una volta avviato può produrre delle conseguenze a catena
Che sono secondo me difficilmente controllabili insomma chi sogna un'Europa della Regione delle regioni secondo me non ha nelle regioni nell'Europa certamente non contribuisce all'integrazione fra i popoli gli Stati europei
Io penso che il regionalismo abbia una sua dimensione legittima e anzi necessaria
Quando investe la collaborazione di integrazione fra Stati che appartengono alla comunità democratica
Io quando investe diciamo fenomeni di integrazione transnazionale fra Stati disomogenei cioè fra uno stato diciamo
Democratico è uno non non democratico autoritario addirittura tra stati entrambi autoritari nazionalistici magari su base etnica ecco quando si entra in quel campo si rischiano di creare delle scintille che possono poi diventare degli incendi e delle vere e proprie guerre
Si è parlato del caso del Belgio quando si parla di balcanizzazione ovviamente non si può assolutamente immaginare che in Belgio succedono le cose che succedono in Bosnia non è questo il però possiamo vedere fenomeni di
Rinascita etnica spesso su basi assolutamente
Velleitarie inconsistenti ma comunque importanti perché costituiscono diciamo un la base di un ragionamento geo politico ecco lo possiamo vedere in diversi Paesi insomma in Europa siamo pieni dalla Scozia alla alla Catalogna
Non si finisce più
Quello che è paradossale e questo credo che debba essere meditato da chi
Diciamo valuta la geopolitica a favore dell'AGEA economia
Quello che è paradossale che questo fenomeno investe non soltanto e non tanto forse gli Stati sottosviluppati o comunque meno sviluppati dal punto di vista economico ma paradossalmente anche gli Stati più ricchi
Faccio un solo esempio a parte quello che è stato fatto del Belgio due anni fa la Svizzera ha celebrato i settecento anni della sua costituzione della sua nascita della sua vita
All'insegna dello slogan settecento anni sono abbastanza ecco se in Svizzera cioè in questo un modello di benessere di pace idilliaca
La gente comincia a pensare che settecento anni sono abbastanza allora vuol dire che c'è qualcosa che non funziona se poi come mi è successo di verificare all'interno del Parlamento svizzero i dibattiti spesso fra le persone avvengono in inglese perché non ci si capisce più tradizioni tedesche svizzeri francesi e svizzeri italiani allora vuol dire che effettivamente c'è qualche problema che bisognerebbe analizzare un pochino più in profondità
Ho fatto il caso svizzero ma se ne potrebbero fare altre ma concluderei tornando alla Jugoslavia
In Jugoslavia si vede molto bene purtroppo all'opera quel corto circuito fra mentalità dello status quo e mondo in rivolgimento
Che a mio avviso appunto si vede con la politica simbolica con la politica fatta per i media e non per essere efficace e con il moralismo politico
Insomma tanto per non fare nomi cucine ecco ho altri politici che hanno pensato bene di dimostrare la propria efficacia politica facendo qualche viaggio nelle zone calde ovviamente ben protetti e pronti a rientrare immediatamente e con questo pensando di avere messo a segno dei punti può essere che li abbiano messi assegni ma ne dubito visti può anche certi risultati elettorali presso le rispettive opinioni pubbliche certamente non hanno in alcun modo contribuito a risolvere il garbuglio jugoslavo
E questo momento in cui dobbiamo guardarci da quelli che un grande storico di Basilea e sopra tutti un grande moderato categoria di cui purtroppo adesso c'è una certa
Scarsità Iacop Voltaire
Definiva i terribile semplificazione
Cioè coloro che di fronte alla complessità dei problemi vogliono dare un taglio netto invasa categorie molto soggettive e lo fa ritengono essere morali ma che purtroppo o per fortuna non si applicano alla politica e al ragionamento geopolitica
Quando entrano in azione questi terribili semplificato cuori succedono dei guai o molto gravi ecco la geopolitica dovrebbe cercare di evitare che accadano questi guai raffreddando i ragionamenti portando le diverse parti a ragionare sui rispettivi progetti di fronte ai attorno a un tavolo
E e possibilmente arrivando a delle forme di composizione non vorrei nemmeno sopravvalutare quella che diciamo la la possibilità di portanza della geopolitica mi basterebbe che introdurre sia pure in dosi omeopatiche è un ragionamento geopolitico anche a livello di media
Contribuisce a raffreddare elementi insomma ecco non pensiamo di avere in mano delle bacchette magiche ma possiamo certamente a contribuire a disintossicare la gente da una certa propaganda da una certa idea molto superficiale di quelli che sono i conflitti perché se noi oggi guardiamo la televisione leggiamo i giornali vediamo che questa guerra è trasformata in una specie di galleria dell'orrore donne violentate bambini sgozzati
Ma la gente diciamo che non è proprio addentro alla materia non riesce a capire il perché di questi orrori
Quello che possiamo fare per nel nostro piccolo ma credo che sia un compito in generale di tutta l'informazione e quello di spiegare il perché dando conto dei tutti i punti di vista
E naturalmente lasciando il giudizio dei singoli la valutazione di merito sulla le ragioni degli uni e degli altri
Vorrei concludere
Dicendo che avanzando quella che secondo me è una tesi che poi dovrà trovare verificarne la realtà per quanto riguarda la soluzione del groviglio balcanico innanzitutto devo dire che io non credo che questo groviglio possa essere risolto in Bosnia
Prendendo semplicemente il caso bosniaco come fece appunto di jugoslavi in miniatura e diciamo risolto in Bosnia poi tutto rivolto chiaramente la questione
Non è una questione semplicemente bosniaca è una questione che investe in realtà tutti i Balcani che in altri tempi sarebbe stata ridotta da un congresso di Berlino non essendoci e ovviamente in questo caos
Le precondizioni di un congresso di Berlino probabilmente dovremmo aspettare molto prima che questo questa matassa sia sciolta ma io non credo che in ogni caso indipendentemente dalla durata e dall'estensione della guerra nel potremo fare l'economia di due cose una delle quali è stata accennata stamattina in una piccola frase da Stefano Silvestri
E cioè lo spostamento delle popolazioni mi rendo conto che lo spostamento delle popolazioni è una cosa che ripugna alla coscienza morale europea però qui purtroppo non si tratta di scegliere tra diciamo il bene e il male ma tra un male minore è un male peggiore nella fattispecie tra appunto
La lo spostamento pacifico e controllato internazionalmente di popolazioni in conflitto tra loro in conflitto speso sanguinoso e quello che si chiama Clancy cioè la pulizia etnica compiuta in maniera appunto violenta arbitraria orribile dalle milizie più o meno locali più o meno indipendenti che si affrontano sul terreno credo che su questo bisognerà regionale ecco qui un altro esempio di come i media confondono spesso le acque si è sostenuto che gli spostamenti di popolazione sono una tipica un tipico strumento nazista chiaramente ti conosco un po'la storia sa che questo non è storicamente vero che ben prima ce ne sono stati alcuni mostruosi i micidiali altri un po'meno si può pensare al caso diciamo dei dieci dei turchi negli anni Venti ma se ne possono fare altri esempi
Paradossalmente si dimentica che i tedeschi sono stati vittime a loro volta che parlo di milioni di morti di un trasferimento di popolazioni dalle regioni occupate dall'Armata Rossa dopo la fine della seconda guerra mondiale
E che diciamo sono stati semmai punto in Europa il popolo che anche dal punto di vista delle dei morti ha subito di più la violenza di questi trasferimenti ecco io non penso che
La prima o poi non si possano si debba arrivare a di incastrare basta prendere la carta etnica che pubblichiamo ad incastrare queste e moglie
Sistemate in un modo che rende il conflitto inevitabile fare questo questo Brecht nel modo più pacifico e soprattutto controllato e verificato internazionalmente cioè non possono non possiamo chiaramente affidare ai ai soggetti che si combattono questo compito e la seconda cosa e concludo e lo spostamento dei conti
Io non credo che si possano fare del confine come è stato detto già quindi un tabù né un mito il confine va gestito noi abbiamo creduto in conseguenza anche degli accordi diversi in TV
Perché i confini una volta dichiarati inviolabili fossero eterni e quello che è più paradossale abbiamo contenuto l'abbiamo continuato a crederlo ed ecco un esempio di mentalità da status quo dopo l'unificazione tedesca dopo l'indipendenza baltica dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica cioè di fronte all'evidenza c'è ancora chi sostiene che i confini non si tocca
Credo questo sia un caso piuttosto appunto di mentalità lo status quo e che diciamo di fronte a al a me a un a un effetto diciamo veramente paradossale io penso invece che bisogna affrontare la questione dei confini soprattutto ovviamente non ho Colin tale in una in maniera molto più realistica e molto più pratica sapendo che comunque sono confini certamente come tutti del resto arbitrari e che non possono essere mai perfetti
Ma che se noi vogliamo in qualche modo separare le parti in causa evitare che sì di sanguinosi Casey massacri no con per il resto dei nostri giorni dobbiamo prendere in considerazione anche gli spostamenti dei confini
E questo diciamo vale per il Kosovo ma non solo vale per altre regioni di quell'area
In questo credo che il ragionamento geopolitico posso dare un contributo e non penso che sia qualcosa che viene dopo
Perché qui c'è la tentazione magari non detta di risolvere tutta la questione mettendo una specie di cordone sanitario intorno all'aria ora secondo me e posso sbagliarmi naturalmente dico non sanitario servono solamente a delimitare il campo in cui entro una certa apatici si può massacrare
Poi piano piano vedrete che l'eventuale Como sanitario verrà spostato sempre più in là e accrescendo le aree in cui ci si può massacrare non credo che questo sia innanzitutto non ne abbiamo i mezzi perché fare un comodo sanitari intorno ai Balcani significa impiegare centinaia di migliaia di uomini non vedo chi posso impiegarli meno che meno noi certamente nemmeno gli americani in secondo luogo questo significa secondo me anche diciamo aizzare ancora di più le parti in causa e produrre qualcosa di di ancora peggiore di quello che si sta verificando ecco no liberiamo il campo da quest'illusione cominciamo invece aria a ragionare in termini geopolitici su come si può rimettere
Parzialmente provvisoriamente ordine in un puzzle balcanico e quindi garantirci
Da parte nostra anche una maggiore sicurezza e una possibilità di sviluppo pacifico
Io vi ringrazio
Grazie tutti perché crescere rimasti fino ad ora i speriamo molti limiti evidenti di Montini cornici sirene Tiezzi scissione di questo convegno di Limes
Se li lancia al gioco economico dell'Adriatico e ruolo di inizia grazie