"Adriatico: Mare Veneticum-Mare Illyricum" nell'ambito dell'iniziativa denominata "Dialogo Mediterraneo" organizzato dall'Associazione "Europa Koine'"

Droga e le rammostro nel formulare questo suo ospizio da un profondo amore per Venezia per la sua storia la sua civiltà materiale
Gli vedeva in sintesi tutti gli elementi dell'altro suo grande amore il mondo mediterraneo le sue culture le sue strutture urbane le sue organizzazioni sociali le sue economie un momento così poliedrico il Consiglio omogeneo tanto apparentemente diviso quanto profondamente unitario allo studio per il quale ha dato il suo più importante contributo di storico
Nelle sue ricerche riuscito
Propria che scorre si trasforma lentamente
Una storia saldamente sedimentata lungo i litorali le spiagge nelle isole di questo mare la storia in cui affondano le radici le nostre società i nostri Stati le nostre culture
C'è una persistenza che non si lascia scalfire dalle turbolenze della storia della storia degli avvenimenti quella delle oscillazioni Brady rapide quella cioè vissute dagli individui nella mia Opel prospettiva del loro provvisorio e occasionale apparire e che alla dimensione delle loro collera e dei loro sogni delle loro illusioni delle loro labili anche se spesso cruente ambizioni questi per il Mediterraneo sono tempi procedutosi
In cui sostiene il venti minacciosi dell'incomprensione delle chiusure che spingono a ritirarsi nell'angustia delle proprie frontiere delle proprie certezze dei propri pregiudizi nella pallida difesa della propria contingente ricchezza o nella petulante vittimistica ostentazione della propria infelicità oggi il Mediterraneo si trova ad essere più una regione di frontiera e di attriti che d'incontro e di dialogo
Con la fine della guerra fredda del confronto tra Est e Ovest che ha diviso per decenni il mondo in due blocchi contrapposti
Una nuova linea state marcando il fronte di nuovi conflitti che contrappongono Adeste nella penisola balcanica i resti del fallimento comunista
Rafforzato dal nazionalismo serbo ortodosso che il mondo cattolico in alleanza con quello islamico e a sud il mondo occidentale cristiano e quello arabo musulmano
Ma è divenuta la nostra lunare in cui confliggono intrecciandosi in una miscela esplosiva di apocalittica drammaticità
Le rivendicazioni culturali religiose etniche politiche sociali terribili sfide legate a livelli di sviluppo abnormi progressioni demografiche agli esodi biblici dell'emigrazione agli squilibrati flussi economici
è un'atmosfera di ostilità che non delimita solo i confini tra Stati ma è penetrata profondamente anche nelle nostre società no nord assurdo di questo mare un fossato sempre più profondo si è scavato
Da una parte un élite sovranazionale cosmopolita laica rivolta alla nuova economia mondializzata dei miti in sopra nazionali che le corrispondono
Per tale lite spesso la storia la nazione i libri ti credo sono diventati lettera morta
Dall'altra
Le masse autoctone che per reazione di difesa cadono nel populismo si aggrappano alla loro comunità etniche e religiose ai suoi miti di appartiene di appartenenza c'è una fuga generale di fronte alle sfide dell'oggi
Una fuga in avanti di chi a Venezia come angeli a Tunisi come a Milano alla testa newyorchese figlia limite Kia Belgrado come il Cairo nelle periferie di Roma come in quelle di Istanbul frustrato e umiliato
Rifiuta la cultura del presente e dell'integrazione e si rifugia nello sciovinismo e nel fondamentalismo ma nessuno
Mamma nessuno perché oggi permesso di rifugiarsi nei limiti chiudersi nel proprio mondo non ci sono più mondi chiusi è impossibile nell'oggi isolare i gruppi sociali popoli stati continenti dietro cortine di ferro diceva
Una proprio pochi giorni fa ad una conferenza una autorevole rappresentante del mondo islamico un ministro tunisino come l'AIDS l'inquinamento dei mari l'attacco allo strato di ozono la droga l'integralismo la vi pensa di razzismo anche le idee di giustizia di democrazia di tolleranza e di rispetto dei diritti dell'uomo non hanno bisogno né di visto né di passaporto
Il nostro mondo della comunicazione dell'istantaneità dell'informazione è un mondo gli accecante trasparenza le sfide che abbiamo di fronte le dobbiamo accettare con coraggio e lucidità
Con fiducia nelle proprie nelle nostre possibilità di successo appartiene alla nostra storia alla nostra comune cultura una formidabile ipotesi di lavoro per noi il peggio non corrisponde mai al certo la nostra storia millenario la nostra cultura che si è sviluppata sulle rive assolate del Mediterraneo dei che lungo le sue rotte dall'Egitto è giunta sino a noi toccando tanti porti Mileto Atene Cartagine Roma e poi Bisanzio Damasco e Cordova
Ad ogni approdo ha profuso i suoi tesori teneri partita carica di nuove più abbondanti ricchezze la nostra cultura la nostra storia dico ci hanno trasmesso un prodigioso patrimonio Mida valori immagini tecnica è un mondo interiore che pur essendo stato ideato costruito dagli uomini vive oltre la contingenza dell'esistenza individuale
è il risultato del processo di cristallizzazione degli sforzi millenari compiuti da gente di generazioni invece in generazione da civiltà che si sono succedute a civiltà per decifrare controllare e arricchire la qualità della vita dell'uomo
Con quel gigantesco laboratorio che è la nostra storia attraverso prove ed errori gli uomini mediterranei si sono prefissi lo scopo di superare la vita puramente biologica per creare un mondo ambiente sempre meno inospitale e la nostra tradizione culturale è la cosa più preziosa che abbiamo a disposizione di fronte alle nostre problematiche non siamo non siamo inermi abbiamo un deposito fruttifero di idee che ci possono permettere di accettare tutte le sfide e di vincerle il Mediterraneo ha visto lungo i secoli tanti momenti di rottura conflitti che sembravano in componibili si sono accesi tra i suoi popoli guerre più o meno Sante sono divampate si è cercato di imporre con violenza inaudita il proprio credo la propria visione del mondo schiacciando l'altro il di verso l'infedele il Morisco rimarranno eppure nonostante tante miserie tanto dolore tanta distruzione il tronco massiccio della cultura mediterranea come uno dei nostri ulivi millenari e continuato a fiorire di a donare i suoi frutti alimentato da sempre più vive e diversificate limite se c'è un segreto che segreto non è che spiega la vitalità continuamente rinnovando il sì della cultura dei popoli mediterranei raffrontata con quella di altre culture da quella cinese e quella indiana che la nostra è stata capace di far proprio gli apporti più diversi la nostra è una cultura in cui l'altro anche se talvolta combattuto è stato poi assunto integrato per costituire insieme una superiore unità
Dalla penna del mondo antico sino ai nostri giorni passando per le varie città cosmopolite
Fiorito e nei secoli su queste spiagge delle quali quella che ci ospita ne è stato un fulgido esempio noi ritroviamo costantemente e dei poli di attrazione che hanno operato come processi di metabolizzazione di elementi che si ritenevano estranei la nostra tradizione culturale è stata caratterizzata e lo è tuttora da un politeismo dei valori frutto di una eterogeneità di rapporti millenarie forse è bene ricordare alle nostre società di fronte a quella che viene sentita come l'intrusione del diverso che S e non solo a livello culturale sono strutturalmente eterogenee anche se per bisogno di semplicità hanno la tendenza a ricondurre tutto a unità certo l'altro il diverso l'immigrato crea problemi la gente si trova esposta o almeno così crede alla perfetta la perdita della propria identità è l'incubo di essere invasi dei barbari quello che ci fa opporre al multiculturale multiculturalismo avanzante c'è una sorprendente analogia tra il dibattito attualmente in corso tra i difensori della purezza della propria cultura talvolta della razza dei propugnatori del multiculturalismo e la polemica che popolose
Nel quinto secolo al momento dell'invasioni barbariche della proliferazione di nuove sette religiose Sant'Agostino dei donatisti a questi ultimi che proclamano una chiesa di puri completamente chiusa i valori degli altri pagani o barbariche fosse e predicano l'isolamento il tagliarsi fuori dal mondo con tutte le conseguenze indotte da una simile discriminazione
Il vescovo tunisino di pone nato in Africa educato a Roma e a Mila no risponde che bisogna sentirsi abbastanza forte da assimilare l'altro essere flessibili per conquistare il mondo e tutto ciò perché egli era certo della validità e universalità del messaggio che predicava alla tranquilla sicurezza di una setta chiusa in sé egli preferiva una Ecclesia ampia per tutta l'influenza di correnti e di uomini giunti da Orizzonti molteplici
La città di Dio che egli intendeva costruire si misurava con il vasto mondo ed è normale che esserne sposasse le turbolenze il dialogo tra nord e sud del Mediterraneo che noi vogliamo intrecciare presuppone innanzitutto per le società del Nord sviluppato le società della democrazia le società dei diritti dell'uomo una sincera riflessione un attento esame che porti ad individuare quanto di Donà clisma di manicheismo tuttora Gelmini al nostro interno quante porte chiuse sia necessario abbattere retaggio di un nostro passato certamente non esemplare se siamo riusciti a creare i tribunali dell'Inquisizione i campi di sterminio e di genocidio presuppone di risolvere la contraddizione presente nelle nostre società dove l'esplicito riferimento i diritti dell'uomo di tutti gli uomini tuttora convive con la loro negazione e con la loro violazione
Dobbiamo aprire senza timore la nostra città che sappiamo non divina non perfetta terrena
Non si tratta di indulgere alla retorica della bellezza delle differenze in grado di tranquillizzare le coscienze ma che sarebbe solo una copertura di drammatici problemi reali bensì di ridare attualità e forza a quei valori a quelle pratiche che valorizzano l'idea di cittadini
Anza elettiva e non tecnica la laicità la scuola come luogo pluri comunitario l'idea di legge che più delle consuetudini vedi Società civile che più di popolo
Questa riflessione rivolta al nostro interno deve collegarsi pure ad un'analisi altrettanto sincera dell'influenza della cultura occidentale
Sugli altri popoli intestati delle società del sud del Mediterraneo nel passato il nostro non è stato spesso un DEA un dialogo rispettoso e troppe volte non lo è tuttora
L'irruzione del nostro capitalismo nei tessuti vitali della società del Sud ha costituito per queste una vera e propria catastrofe culturale uno shock psicologico dal quale non si sono ancora ripresi
Sono state sottoposte le radiazioni discreto attrici di una civiltà per sua natura aggressiva prepotente imperialistica anche quando la sua supremazia non si è tradotta in un dominio politico militare
L'imposizione del nostro progresso sociale e civile ha avuto come conseguenza la proliferazione di ceti parassitari troppo dietro de professionalizzati per produrre ma abbastanza evoluti per consumare l'irruzione della nostra civiltà proletaria esatto per usare una terminologia
Ormai quasi in disuso un intero mondo scatenando il naturale risentimento collettivo di tutti quei popoli che di colpo si sono scoperti tra virgolette inferiori
è una costatazione la mia che nulla a che vedere con alcuni miti di un recente passato ormai di fu defunto quello quelli per intenderci terzomondista
Che in odio all'Occidente esaltate dalle rivoluzioni di Evaristo io come i ministeri li indicavano come soluzioni politiche per migliorare e correggere le nostre democrazie né con l'altro mito tuttora operante che sia cioè automatica un accordo correlazione Casu a causa causale tra il benessere dei popoli occidentali e la miseria di quelli del Sud
Il nostro non è un sistema produttivo statico tipo delle società tipico delle società agricole del passato pre industrializzate in cui la ricchezza degli uni può essere spiegata con la miseria degli altri con la rivoluzione industriale l'opulenza dei privilegiati ha cessato di essere una variabile dipendente dallo sfruttamento o meglio può crescere senza che necessariamente cresca il secondo
Non è qui il caso di esaminare le ragioni per cui la rivoluzione industriale si è prodotta al nord e non al sud del Mediterraneo ma a fronte di certe tesi dell'integralismo mila islamico può essere opportuno ricordare che uno storico storico arabo Amin ma Buffon nel suo le Curasao dovrebbe aiutarli sarà ben dice che Signa partire dall'undicesimo secolo l'Europa fu una società distributrice di diritti ed è precisamente per questo che imboccò la via dello sviluppo economico scientifico e tecnologico che l'avrebbe portata a conseguire per tappe successive una schiacciante superiorità materiale su tutte le altre civiltà a fronte di certe posizioni culturali viste che in singolare consonanza vediamo riemergere a nord e con particolare virulenza subito
Non riteniamo si debba cadere nella trappola a sfondo razzistico
Consistente nell'impiegare in modo diverso i concetti di democrazia di stato di diritto e di sviluppo a seconda che siano riferiti agli Stati del Nord o del sud del Mediterraneo
Forse non è del tutto esatto sostenere che fra le condizioni economiche e democrazia esista obbligatoriamente una relazione causa effetto
Ma l'esperienza del passato ci fa fermare che non potrà avere successo lo sforzo di molti Paesi per svilupparsi senza un miglioramento democratico del rapporto fra i cittadini detentori di diritti inviolabili dello Stato che società organiche del passato cui gli integralisti di ogni colore si rifanno erano Società povere quali che siano le idealizzazione operate da una a volte ridicola rivisitazione storica gli stati etici e democratici che ci vengono riproposti e che perché a quelle società si richiamano non solo generano culture prassi politiche intransigenti
Con una marcata tendenza al totalitarismo ma conducono alla miseria e al sottosviluppo la capacità di produrre ricchezza sorge spontaneamente alla possibilità di esplicarsi
Solo quando lo Stato riconosce un'ampia riserva di caccia ai suoi cittadini quando riconosca l'autonomia alla società civile nella gerarchia di valori tra Stato e società dobbiamo assegnare un ruolo primario alla seconda alla quale è necessario garantire libertà e sviluppo se questa libertà deve essere garantita in particolar modo all'individuo anche se libertà individuale significhi opzioni etiche e sociali e religiose diverse anche quando essa consiste nell'intraprendere un'attività economica indipendente finalizzata al profitto privato
Certo non è sufficiente proclamare garantire la libertà dei cittadini di fronte allo Stato la legge alla Chiesa e al mercato
è indispensabile organizzare la Società internazionale
In modo tale che tutti i cittadini tutti gli Stati possono fruire di uno stock di beni materiali culturali senza i quali la vi Berta diventa una Pharoah una parola vuota di contenuto o peggio il diritto di più Fo del più forte a sfruttare il più debole
Ma noi rivendichiamo come una componente essenziale della civiltà mediterranea fin dalle sue origini elleniche la concezione dell'autonomia della società e del cittadino dei confronti di ogni chiesa e di ogni Stato come pure insita nella nostra comune cultura l'esigenza etica che rifiuta di accettare l'idea che tutto debba essere regolato dalla legge a morale della domanda e dell'offerta per la quale il concetto stesso di giustizia sociale è un'espressione priva di significato e contenuto
è viva nella nostra comune cultura la ricchezza che almeno una parte della ricchezza sia sottratta al libero gioco della domanda e dell'offerta per essere distribuita tra i cittadini e tra gli Stati
Secondo criteri del tutto estranea alla logica del mercato auto regolato
Iniettare cioè nel capitalismo ciò di cui il capitalismo e costitutivi costitutivamente privo un'etica sociale di sostanziale giustizia per i cittadini e per gli stati
Sono questi valori validi sia nel mondo cristiano del nord come in quello islamico del Sud e sono presenti in tutte e due le culture liti li ritroviamo sia nel Vangelo sia nel Corano sono il sostrato morale della comune civiltà mediterranea ciononostante dobbiamo constatare che sono largamente diffuse tra noi cittadini del Nord tesi cultura liste xenofobe cui fanno eco quelli integraliste del pane arabi Isma'culturale Polito dico che impediscono o rifiutano un dialogo proficuo che instauri una relazione adulta non appassionata disinibita fondata su una valutazione realistica degli interessi di ciascuno
è tempo che le nostre istituzioni dai governi e i parlamenti siano meno accademie meno congrega di intellettuali che analizzano i problemi ne individuano le cause ma che spesso non sanno non possono individuare soluzioni di univoche percorribili
Un'analisi oggettiva della situazione ormai d'emergenza e quella che spira dei documenti della Comunità europea in merito alla politica verso i Paesi terzi del Mediterraneo
La percezione dell'ampiezza e della gravità dei problemi vecchie e nuove e presente in una miriade di risoluzione
La cooperazione tra nord e sud è stata rilanciata da autorevolissimi consessi come recentemente legittima Lisbona ma possiamo constatare che esiste un profondo scollamento
Richiamo testualmente da documenti ufficiale della Commissione Comunità europea profondo scollamento tra le professioni di
Fede della realtà che ambiziosi progetti di cooperazione spesso identificati da tempo sono rimasti sulla carta sia perfettamente coscienti che lo schema di cooperazione che finora è prevalso è insufficiente sperequato perché concede tratto su scambi commerciali nessuna assistenza finanziaria molto limitati rispetto ai flussi con l'estero dei paesi beneficiario
Da tempo si è consapevoli che non sarà possibile a questi Paesi riorganizzare le loro economie e procedere verso lo sviluppo
Finché non verrà risolto il problema del debito la maggior parte del quale e con istituzioni finanziarie dell'Europa comunitaria
E il cui servizio raggiunge talvolta il settantacinque per cento delle loro entrate di esportazione
L'Algeria per esempio
Che pure
Queste entrate di esportazione derivano da ricche royalties beh petrolifere
L'altro la Nigeria ad esempio per pagare i debiti sta sfruttando le sue risorse naturali e costretta un'assurdità economica cioè a consumare il proprio capitale come se fosse un reddito è un ordine e all'ordine del giorno il problema della sicurezza del Mediterraneo da tempo si parla di una
Conferenza sulla sicurezza di quest'area eppure noi tutti sappiamo che la non soluzione dei problemi dei Paesi del sud del Mediterraneo si traduce inevitabilmente nell'impossibilità di concretizzare
La grande speranza sorta dopo la fine del comunismo non sarà possibile svincolate risorse utilizzate nell'impiego militare poiché la spinta integralista che pervade il mondo arabo diventa sempre più minacciosa
E non permette un'adeguata riconversione dell'apparato difensivo dell'Occidente dell'Occidente a fini di sviluppo e di benessere comuni
Si aggiunga inoltre che il persistere nel Mediterraneo delle tensioni prodotto dal sottosviluppo ha come conseguenza l'incertezza energetica lo scontro culturale e la chiusura sociale dell'Europa
Sede se ne vedono già i primi odiosi sintomi
è la e è cosa nota il paradosso del trasferimento di risorse finanziarie provenienti dai Paesi in via di sviluppo verso i Paesi ricchi nell'ordine di oltre cinquanta miliardi di dollari all'anno
Pure in presenza da parte del club di Parigi e di alcuni governi di misure parziali e di dizione decisioni unilaterali
Spesso dettate da logiche riferite agli interessi dei singoli Paesi europei
Rimane irrisolta la decisione politica di un globale alleggerimento della pressione debitoria per determinare una generale rinnovata vitalità economica dei paesi della sponda sud del Mediterraneo
Nel primo codice che sta alla base della nostra comune civiltà giuridica
Quello di Hammurabi
Si ricorda opportunamente questo ce lo ricorda opportunamente una studiosa inglese sta scritto
Se un uomo ha un debito e il dio dell'uragano inonda il suo campo e porta via il prodotto oppure se per mancanza d'acqua dice reali non sono cresciuti in quell'anno non verseranno niente del suo raccolto il creditore
Modificherà sulla tavoletta i termini del suo contratto e non pagherà interessi per quell'anno questa citazione che proviene da un documento
Del diciottesimo secolo avanti Cristo risulta irridente rispetto alle resistenze agli egoismi del nostro tempo se non bastano le ragioni etiche giuridiche ci soccorre l'anno almeno le valutazioni
Di ordine politico
Ha certamente la signora zero Dani ministro del governo algerino quando ricorda l'Europa che virgolette
Non può adattarsi all'esistenza nel versante sud di una zona di povertà e instabilità sociale che per ragioni geografiche evidenti costituisce una minaccia permanente alla stabilità della regione euro mediterranea
Ma di tale minaccia l'Europa è cosciente sta scritto nei suoi documenti come quel in quello che il ministro degli Esteri italiano inviava nel luglio del novanta il Consiglio dei ministri della Comunità europea virgolette un protrarsi delle difficoltà economiche ed un allargamento della crisi dei Paesi confini meridionali della comunità coinvolgerebbero l'intera Europa
Dato che i problemi più acuti dei paesi che sono a più diretto contatto con quest'area di confine
Si trasferirebbe ero anche a coloro che sono più distanti analisi puntuale che però è rimasta lettera morta come inattuale sono state le indicazioni che spiegano contenute dalla proposta di riscatto iniziare il debito alla creazione di un'istituzione finanziaria
Per la regione mediterranea una sorta di nuova verso
Quale strumento attraverso il quale guidare lo sviluppo come pure l'invito a destinare l'un per cento del prodotto
Nazionale lordo dei dodici in favore dei paesi in via di sviluppo
Alle prime resistenze
All'insorgere di difficoltà economiche di fronte all'opposizione di lobbisti banche di qualche Stato che si credeva Dio sa per quale privilegio immuni Bisato dal contagio
Tutto è stato lasciato cadere magari poi per riunirsi in una nuova conferenza in un nuovo seminario in un'altra sessione per produrre altri documenti ripetitive analisi
Vecchie risoluzione la politica deve riassumere il suo primato solo così la nostra volontà di dialogo avrà un senso e sarà credibile solo così riusciremo a rompere il cerchio infernale delle paure dei rifiuti delle chiusure delle maledizioni reciproca un Paese che modernizza le sue industrie delle sue infrastrutture
Che assume le proprie responsabilità nei confronti dei propri cittadini degli altri Stati
Che impara rispettarsi e rimuove lo spettro del disfacimento questo Paese non ha bisogno di alcun capro espiatorio cui addossare tutte le colpe che la sua frustrazione e i suoi demagoghi alimentano
Già in passato la comune civiltà mediterranea è corsa in aiuto dei suoi popoli in difficoltà
Quando i paesi della sponda nord erano immersi nel sottosviluppo
Nell'integralismo e nell'organici Isma'cristiano nelle tenebre nelle chiusure del fanatismo medievale nella parte occidentale dell'intero musulmano in Spagna nel califfato di Cordova si compie una forma come su un formidabile evento culturale che tramite l'aria elaborazione del pensiero antico segnerà l'inizio della nuova e portentosa avventura del pensiero umano
Filosofo arabo Averroè
Coraggiosamente affrontando gli strali dei tutori della scienza rivelata sacrale immutabile fondata sulla fede nel suo libro la distruzione della distruzione dei filosofi
Rivendica l'autonomia e l'eccellenza della ragione umana la ricerca razionale non solo non è un'offesa alla fede anzi è il più alto omaggio che l'uomo possa rendere alla divinità
Lo studioso non si oppone agli insegnamenti della tradizione religiosa mai il diritto e il dovere di procedere liberamente per la sua via nel mondo della speculazione che il proprio mondo
E dal filosofo arabo dal suo gran commento
Che nasce il risveglio culturale del pensiero occidentale è da lì che risorge quella civiltà della scienza che ha creato il nostro mondo la nostra civiltà
A questo comune retaggio dobbiamo rifarci
Per neutralizzare possibili scenari negativi non abbiamo bisogno di meno scienza come vorrebbero i nuovi luddisti ma di più scienza solo disponendo di un sapere non vincolato a dogmi autorità affrancato da sciocchi egemonie diete niente
Da credi da culture auto compiacenti solo allargando il nostro sguardo sul mondo quello mediterraneo innanzitutto saremo in grado liberi da timori e inerzie di operare delle scelte coraggiose e anche di dominare le loro conseguenze
Mi sono soffermato a lungo forse troppo a lungo sull'asse intorno al quale ruota la parte più rilevante delle questioni mediterranee
Ma sotto i nostri occhi quotidianamente scorrono le immagini di altre crisi mediterranea dal conflitto arabo israeliano
Alla persistente astiosità del rapporto greco turco alla Crui entra dissoluzione dell'ex Jugoslavia
Ed il nostro viaggio inizia proprio dall'Adriatico qui oggi questa mattina da questo mare solcato dalle navi che dovrebbero garantire il blocco i contendenti in armi ma che ogni giorno che passa divengono sempre più i grotteschi simboli di una colpevole impotenza
Il mare che ha visto e vede svanire gli ingenui miraggi di migliaia di albanesi che al risveglio da una lunga Imberti per nazione stentano a ritrovare il filo della storia
Ma è anche il bacino domestico per genti e popoli che hanno avuto la raffinata capacità di costruirsi luoghi di incontro e di relazione di straordinaria bellezza
Il mare in cui la reggia di Diocleziano che ha solo due isole di distanza dalla casa di Marco Polo
Un tempo ribollente di traffici fino a ieri meta ambita di visitatori e marinai esigenti e oggi periferia desolata e spesso violata nelle sue città più prezioso
I nuovi Stati del post comunismo stentano a trovare logiche di convivenza e ragioni di mutuo rispetto anche se l'intreccio interetnico sembrava aver allontanato i fantasmi del passato giovani democrazie e nazionali comunismi si confrontano e si scontrano e Sarajevo è il simbolo di questo contrasto ha riferito così scriveva l'avrete letto anche voi qualche giorno fa
Per un giornale francese uno it italiano
Così scriveva con il suo famoso perimetro dove si raccolgono suo di Sarajevo dove si raccolgono chiese basiliche ortodosse minareti sinagoghe è il simbolo di questa Europa plurale tollerante cosmopolita che i profeti buoni di Maastricht volevano costruire o Sarajevo sopravvive
Ed è un puntello per questa Europa la prova che issa è possibile il segno che non bisogna disperare per la causa di una civiltà fondata sulla pluralità e sulla impurità delle origini
Oppure Sarajevo cade e allora vedrete da un angolo all'altro del continente sarà presto o tardi il trionfo dei fanatici del suolo del sangue della purezza dell'appartenenza la nostra opzione e chiara
Fede il viaggio che da questa mattina intraprendiamo lungo le coste del Mediterraneo è un piccolo contributo che gli uomini che si sono raccolti intorno a questo progetto vogliono dare perché sia il dialogo a prevalere grazie
Grazie all'onorevole Maroni per la sua ricchissima di spunti e di riflessioni relazione introduttiva abbiamo un eccellente punto di partenza per i nostri lavori a questo punto
Pregherei i signori Subtex Lovers
Sì sia missione Prospero possono tracce utili prenderà il posto a questo tavolo pregherei il professore Feliciano Benvenuti di guidare i nostri lavori
Dedicano
Dal punto
Piuttosto
Basta speculazioni sui cocaleros ricevuti scalare procure impoverito io propongo fognatura responsabile continua adesso vediamo ER tormentato sospendiamo forse
Quanto ciascuno debba
Sono le ore undici
Fa
Quindi
No no diverse vediamo
Se
Allora buongiorno possiamo cominciare i lavori della tavola rotonda dopo una introduzione dell'onorevole aromi
è il tema della tavola rotonda come loro sanno un patrimonio dell'Europa la cultura adriatica
Sentiremo adesso la voce giro varie specificità
Io devo fare presente perché il mio è un obbligo che cominciando con la questa tavola rotonda alle undici e mezzo avendo un termine
Ad quem che è quello delle ore tredici
Sono obbligato a chiedere alla cortesia dei colleghi due cose la prima di restare entro i limiti del quindici venti minuti
La seconda di consentirmi di fare dei gesti di impazienza se dovessero andare oltre i venti minuti
Allora con questa precisazione di metodo inevitabile woreda devo dare la parola al signor Ivano supercar presidente dell'Accademia croata di arti e scienze che relazionerà sull'ideologia del cooperazione globale nella cultura adriatica
Mister c'erano deferenza
I test nelle forme Fletcher
Nel fondo sorte parte si è aperto il dialogo Adriatico ma personalmente Spadari sono Kut dalla un tre per Species
Ma cambia l'auto commette stampi Marx inquieti fine e ne sapesse fare fisica qualche crescono Macciotta Pietro adesso straordinaria a fare stette nel senso anche il bene fa festa in serie inoltre gangster totalitaria RAI di una gestione lì accanto e speck forme tu presenti circa è dolosi poco cresce
Va e viene con le sfortunate io sono politiche al carcere
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Peccato ebrei che davamo modo vanno postcomunista bolscevismo dice Svindal tante cose ai teologi
Ai teologi CCC Sammartini incontra Addiction Tusa e moderne Stansted a
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Allora qui fra l'abitudine sociale possano muoversi tra lo stregone espressione
Da questo sport comma
Negli ultimi Bizzotto
Sta domini scuotono rende
Da da natura Asciano onesto storica Ivo stava da una successiva ci sarà sia base dell'autorizzazione all'idea di vita odierna moderato il principio di tollera comune Dio nel suo mondo fino allora se io no però non si comunque per l'amore per il diritto a sentire lei ieri firma autorevole religionis italiano Euro hanno hanno lo stesso valore il valore e quindi che la nuova Europa deve intanto delle prime edizioni non è finanza
Un errore formale Napoli mi avrebbero formarsi modellini libri nel periodo direttore periodo di riforma
Donne di cui parlava di questa pace permanente quindi quindi questo è un dei libri più importanti
Si può dire anche un patrimonio comune e comune sia Zellarino nell'incidente USA intellighenzia curata che quella italiana perché anche lui ha collaborato in questa opera ovviamente lavora ho lavorato insieme con mia degli studiosi veneti con Sarpi e altri
Queste idee Sensi di come dispensa guru copre coordinate con lui in un certo senso preceduto e il Concilio ecumenico quando quando quando incomincia dalla cosiddetta guerra dei trent'anni cosiddetta quella religiosa e con lui volle tra i protestanti cattolici cattolici svolgano un ruolo gli di media Toro
E vicino come la strada tacco io ai anche lui purtroppo alle Camere sull'auto opposti sorta scomunicato dalla dalla Chiesa anche lì anglicana ed esotico poco più tardi anche nella Chiesa cristiana otto quello che è rimasto in questo patto acrimonia di tolleranza che è così importante per tutto il nostro futuro del no del di noi dell'Inter intero mondo quando noi parliamo di questa situazione attuale non l'uomo dobbiamo sempre tener presente Moreno e non solo rimasto per questo aspetto pugno Origo in questo modo collegamento dello smog l'uomo e del del mondo di questa libertà
Bisogna guardare anche e questo è un aspetto con pratico pubblicità che dieci volte si è è aumentata per dire di dieci volte la produttività no ecco questo per l'Occidente ha rappresentato la possibilità apre lottare contro tutti questi piccoli popoli che volevano la loro autonomia la loro indipendenza
Mordono quindi questo forse non lo si con la ma quindi non non era la questione morale
Nell'ambito del parlamento del l'inglese cioè dell'orzo non sentirono questo bisogna morale di di lasciare le colonie di liberare le colonie quindi sedici con la passione adesso sfida sempre più valore alle ricerche scientifiche per esempio una ecco io ritengo che
Quindi quando io sono convinto che ci sarà una nuova fase quando passeremo attraverso questa fase industriale quindi di nuovo sarà importante la le conoscenze l'intelletto umano dove si potranno esprimere questi talenti idee ecco quello che forse importante ed interessante per il mondo attuale e quello in quelli delle principali degli umanisti dal quindicesimo secolo in poi quindi qui c'era anche un importante del nostro umanista Pannonio spiega lui ha studiato a Ferrara poi ha fatto il suo dottorato a Padova Minnie in giurisprudenza alla nostra contento lo è anche uno dei maggiori poeti croati e con lui in quel periodo quando il Paolo secondo a fatto il suo invito quindi anche lui sul posto con un altro ministro curato ha detto che queste tutte le religioni sono buone quindi queste questa creazione di questo odio religioso questa caccia ai gamberetti c'è una cosa il peggiore per l'Europa quindi troppo quindi per quel periodo questo era una idea inaccettabile quindi rendendolo potevano rappresentare i primi primi personaggi che hanno lavorato per la pace ecco dell'umanesimo acque può essere di nuovo la nostra base
Da cui partire perché evidentemente nessuno non ha più intenzione DTE ed imporre un'uniformità al mondo però dovrebbe essere ed esserci quest'anno da zero comune ecco quello che collega prima di me ha detto quindi dovrebbe essere questa vasi etica queste fasi basi morali e prima primo queste ride partono proprio da questi umanisti di quel periodo che e loro l'hanno ben formulata in chiaro in quel periodo ecco proprio nel nostro Periodo purtroppo ecco adesso Circe la violazione di questi principi che sono apostolico storie psichedeliche che si sono già nel ex-Jugoslavia vanno che che che si sono espressi attraverso questa ex armata jugoslava popolare e poi ad oggi con gli estremisti serve nomi si pongono la domanda ma stupore perché è successa
Come se che è iniziata questa tremenda quel regno quest'aria ciò non è successo in Cecoslovacchia e poi via
Ecco lei e per Gorbaciov dove a riuscito a frenare l'Armata Rossa di non intervenire in queste scontri in Jugoslavia dopo la morte di di dossier creando un armata completamente a libera cioè lo Stato nello Stato
Tali tipi di che solleva di nuovo mantenere continuare a mantenere il stalinismo è avere il pieno potere nelle proprie mani questi quindi questa un male è stata rappresentata da questa armata mentre dall'altro canto come il marxismo perdeva al suo pallore valore quindi questa era una ideologia ormai Anna anagrafica e in questo senso i comunisti serbi hanno cercato di mantenere le proprie mi pare posizione rinnovando questa idea della Grande Serbia questa idea base dal secolo scorso noi avevamo questa la pulizia etnica già nel secolo scorso dovete sapere che stimabile che sinceramente abbia oltre duecento cosiddetto moschee che sono state distrutte quindi molto questo popolazione islamica è stata uccisa quindi questa idea di polizia di polizia scusate contenenti solo continua quindi ecco e quindi se
E quindi set creata questa alleanza strani grandi portatori di di questa idea grande serba
Dell'armata
Che vuole mantenere l'esproprio apposizione nella nella ex segretaria quella alla Jugoslavia attuale ecco noi speriamo ci auspichiamo che con l'aiuto dell'Europa i popoli europei che questa aggressione tremenda aggressione sarà una volta distrutta perché solo la disfatta di questa aggressione potrà portare le basi necessarie e poi dobbiamo andare deve realizzare quella ideale che si trova sempre davanti agli nostri occhi dalla Seconda guerra in poi
Cioè noi subito dopo la seconda guerra abbiamo capito subito il pericolo della corrente le armi nucleari dopo no è eravamo sempre contro di me salti militarismo eravamo per il Tim disarmo trent'anni fa l'avevamo una incontro a Cambridge con i rappresentanti dell'Unione Sovietica del degli Stati Uniti
Della Gran Bretagna e tutti noi circa una cinquantina di persone presenti assunta ed era presente ancora il Lord Russell
E che anche no al benché reti anche un premio Nobel e una persona molto cara ecco noi quella volta anche Kissinger quand'era lì tutti hanno accettato questa idea che l'unica soluzione e questo disarmo completo che si poteva risolvere questa questione in quattro anni un tempo molto breve ecco con ritengo che questo sia il messaggio principale che noi dobbiamo trasmettere quindi di distruggere questa tremenda aggressione in Bosnia e e in Croazia e noi dobbiamo poi muove leggi
Di andare verso questa idea di intimità dei militarizzare quest'area e poi successivamente tutto il mondo e quindi con e quindi in questa questi popoli potranno vivere in A nell'ambito di questa grande cultura mediterranea quindi io come ha detto e come ha detto anche il collega Laroni quindi quindi bisogna a trovare un nuovo approccio tra di noi e quindi noi dobbiamo avere questi valori etici sempre presenti e quindi quindi gli umanisti hanno avuto un grande vantaggio e sono stati veri predecessori grazie
Ringrazio
Professor Juppé
Tra sintetica
L'esposizione
Abbiamo sentito che sostanza sì
Tra due sponde
La esistenza anche storica di una
Le vorrei dire di uno dei spirituale oggi vince un po'
Sui problemi della religione sui problemi della scienza e da
Quelle che vorrei chiamare
E che si incentrano invece nella lotta al nata nella guerra evidentemente perché ci sia lo sviluppo del momento culturale occorre che le armi tacciano affinché le mi continuano nella loro opera di distruzione non c'è la tranquillità di spirito la tranquillità d'animo per poter lavorare nel campo delle se ciononostante io credo che all'interno di tutti i popoli che si affacciano sul sull'Adriatico vi sia questa sensibilità per andare a cercare piuttosto ciò che ci unisce anziché quello che ci può dividere do ora la parola al professor Tucci Lizio black vicepresidente dell'Accademia Slovenia di arti e scienze che puntualizzare all'identità culturale slovena
Io vorrei prima di tutto ora prima di leggere la mia relazione ringraziare gli organizzatori di questo incontro di averci data la possibilità di parlare le nostre lingue per dare anche un'idea della pluralità delle due coste delle due sponde dell'Adriatico del mare
Veneti coccodrilli ricco la Slovenia
Si affaccia mediatico con
Appena trentacinque chilometri di costa
Comunque siamo presenti anche noi
E siccome sono convinto che letteraria un certo universalismo politico umanistico culturale
Sì anche l'individualismo ossia del singolo che di piccoli popoli che a stento riescano include passi in questa nuova Europa cercherò di esaminare in breve la situazione slovena la cultura in particolare
Una stima ulteriore avvicinamento di questo contributo tornei vinti lì dentro la cultura e la messa in pericolo vero mi è stato suggerito da altri cinque o sei milioni di euro netti al mese dell'oppio riunioni darmene atto essere idoneo per quest'fino al conto Rowena terrore al microfono imbarazzo ogniqualvolta ne ho scritto ovvero quindi ha riflettuto ho dovuto ricorrere all'Arnaldo GR sull'identità culturale del popolo sloveno dovuto argomentarlo argomentarlo con le peculiarità nella sua storia nazionale politica poi che tutte le analisi riafferma nonché la cultura di un popolo non si distingue essenzialmente granché dalla cultura di altri popoli ma possono essere dei grandi divari nella sua funzione politica sociale nazionale ciò vale anche per la come espressione più intima della cultura nazionale ma infatti tutt'anche la cultura non è un'attività del tutto tutto come ma benché su diversi piani
Più intimamente legata anteriormente con tutto ciò crea un prossimo indeterminato poco ambito territoriale concepiamo come civiltà per il passato questo è il più evidente se prendere ad esempio il Rinascimento meno assunzioni mentre che
Oggi queste per diversità sono più offuscate a volte scarsamente visibili spesso in sé e contraddittoria lo stile a causa del carattere aperto del mondo sembra che anche la cultura se si è internazionalizzata rossa quasi che tutto deve più generale meno nazionale quindi anche nell'ambito del miglior titolo più la cultura in Slovenia che la cultura slovena
Quando c'è un po'di definirne il suo carattere sloveno il suo rating internazionale posso riscontrato sul più agevolmente nella sua funzione sociale nazionale o d'altra centrale benché sia pur vero che la cultura nel sua immaginano universale non si torna a suonare a giorni perciò dove nessuno dimensione di Milano ettari Monkey prese possibili dai mezzi di comunicazione odierna senza riproposta torna alle tasse proprie origini e reali e riscontrabili visibilità orrendamente
Signori nella dimensione delle sue stima garante dei originali individuali non Werner il confronto con le altre
Delle quali ciascuna in fin dei conti trae origine e tua appartenenza soffrire spunto anche per la cultura slovena tale ente anche la sua identità
Sullo strato sloveno giovane
Tuttavia è venuto creando seri per lungo tempo che compaiono piccola Ritmo dall'innata come un impegno per tali forme di vita pubblica nei quali la nazione non per tra perdesse il propria identità per un lungo tempo deve essere aperta tra soprattutto eminentemente un'identità culturale essendo assente uno stato autonomo e dire indipendente niente le società e le istituzioni che un alcuna garanzia del integrità nazionale questa funzione è stato assunto dalla cultura soprattutto in veri e propri tempi quando lo nel neppure il pensiero potevo immaginare uno stato nazionale la letteratura contribuito elaborare con Putin la continuità della consapevolezza una dell'appartenenza nazionale infine la lingua diversa dalle lingue prima tutti gli altri popoli vicini è divenuto così non solo formale
Mentre l'attributo determinante dell'appartenenza al nazione soprattutto perché spesso temeva per la sua conservazione per le suo applicazione nella vita pubblica sì bisognava molto battersi combattute per come per qualsiasi altro bene sociale o politico
Fino anche perché le avversità poterono le più accanite per tutto il tempo del offre alcune non della dipendenza politica si può parlare addirittura di un atteggiamento allora condannino quasi religioso verso la lingua
Mentre la dedizione attività al esistente problema problematica esistenziale della nazione diffusi in tale posizione della cultura nel sua essenza e naturalmente ridotta efficace soltanto in cui c'è DDA Barroso nella quanto è lontana da una almeno relativa autonomia perciò adesso diventa ben presto l'esigenza di aprire la cultura slovena sarcastico universalità del INPS
Dal sotto il profilo forma dei contenuti di esporla agli influssi esterni ancorché per lungo tempo spingesse
ITC un
Controllo dire quasi eticamente sorretti venduto sull'assunzione delle parti Coletta
E stelle straniere che in alcuni nessun caso poteva demolire delle consapevolezza nazionale le polemiche sul provincialismo era sul universi Rita erano la mondanità erano quindi uno fenomeno quotidiano tormenta il tendenza dall'apertura come nessuno venne grazie un mi prevalendo verde in questo ambito che sorsero le Marsilio costa opere più importanti e si affermarono li ha avuti untori
Più non Marco campi che spesso appena dopo la morte postuma mentre ricevono il dovuto riconoscimento di tipo stradali autori di venivano generalmente anche portatori del Napoli di idee man mano fondamentali in campo nazionale addirittura politico fino la interpretazione dare critica Santesso impropriamente esaltava coltelli statisticamente il la loro l'la funzione nazionale delle loro opere questa identificazione fra lassi sorte nazionale il fatto nazionale l'opera così artistica non sempre correttamente incidente propriamente fondata ma nota avuto vuol dire la propria poi Pelosi nel lotta di liberazione nazionale negli anni dal quarantuno al quarantacinque quando numerose brigate partigiane si fregiava no
Dei nomi tipo il PD scrittori e la letteratura con citazioni scelte Poesie versi cinque pronta arriva fungeva da preparare una propagandistica fra le più efficaci e comunque sicuramente la più persuasiva
Ma i tempi mutano e la cultura ha mantenuto il proprio valore politico anche nelle nuove condizioni minime Aprilia in sono assegnate Stand indica come un addio Bloom diversa estensione servono Picca Ducenta ottenendo venuta scemando dalla sua funzione di di salvaguardia della console tradizionale cresceva dal suo carattere critico fino ad una ruolo questo molto vistoso nella demolizione del politico sistema del sistema politico negli ultimi anni
Non è lontano dal verità la constatazione che la democratizzazione della vita politica slovena
Si svolgeva parallelamente all'aumentare della criticità della letteratura ma anche delle altre branche artistiche fosse del teatro del film della televisione ma anche delle riviste conclude voler perciò anche lo vestì Beastie della cultura slovena aveva un dissidente più radicale non non è stata mai costretta a scegliere l'esilio ancorché disturbata
Ha potuto operare normale Pancrase normalmente sovvenzionata dal sistema per un politico che essa contribuiva da demolire sardo si tratta di un paradosso solo apparentemente
Non sostenere non sovvenzionare l'autunno la cultura e gli autori Stigliano stile di di sarebbe ha risparmiato alla opinione pubblica più vasta non soltanto un atto anticulturale ma un atto antinazionale
Perché nessuna politica memore cui nessuna politica non avrebbe né oggi può impunemente indulgere in uno spirito di pensiero sociologico sloveno non ancora chiarito
Giustizia una verità quasi ASSIOM mastica secondo il quale nel in questo secolo la cultura slovena si eviti il ficcata in nella massima misura con le ambizioni nazionali proprio alla nascita e al tramonto del socialismo come sistema sociale bene in entrambi i casi in maniera estremamente efficace mi anche esse con segno antitetico dovrebbe per l'attuale momento dà conto slovena e caratteristico un ristrutturazione apparentemente
Non conflittuale superficiale della propria identità ed la propria funzione sociale anche se della guerra dei dieci giorni dal novantuno in Slovenia
Questo è nato venga concepita come un assurdo un'assurdità particolare comune episodio
Questa SISMI agli otto fine rimane nella limbo rinnovo Morisco Barbara Stubos
Chi Cauzzi noti nel salire ma Roberta che nessuna definizione di notte
Delli Carri può contemplare fino in fondo e ingorghi fronte questa esperienza tragica del moderno del età moderna dell'Europa in particolare dobbiamo constatare che questo colpisce ma anche la cultura servire a creare assilli impressione che essa non abbia più alcuna funzione né politica né sociale né etica né alcun'altra che in questi casi Possa manifestarsi in maniera immanente gli sloveni diciamo di se stessi di essere risparmiati da questo inferno eppure sufficientemente prossimi ai luoghi e le condizioni dove il Capo ciascuna manifestazione dell'umanesimo
Brutto se posso personifica al poeticamente brutalmente di nome delle volte uccisa Nacci
In forma è sempre più Rutelli di fronte ciascuna nuova ci vittime che nessuno più conta deve le quali esse stesse non contano più della politica globale del nostro del nostro tempo così come di fronte alle sempre alle dal Garante terribile la seconda guerra mondiale viene a Maria porsi nuovamente di fronte agli autori
La questione possibile ancora scrivere poesia Bussetti grosso è possibile miste riflettere anche in senso contrario
Ma in entrambi i casi cacciata rimane questa constatazione la una grande delusione
Si è impadronita di tutta l'Europa che c'è consente delitti così eclatante mostri Brusca un accanto a questa delusione ve n'è un'altra
E l'ha comprato il la parità fra i popoli volta tu no della quale così appassionatamente fiduciosa mente
Soprattutto noi scismi piccole azioni abbiamo vagheggiato come politici rimane pur sempre dipendente dalla forza politica lunghe economica militare acuti delle singole nazioni
Vi è ancora spazio in alcunché di essenziale per la cultura è una questione che naturalmente implica già uno scetticismo sulle condizioni reali del nostro tempo ed esige una nuova definizione anche della nostra identità culturale
Poiché subito nulla di quanto Marsica esisteva in passato non è più identico a se stesso e il gusto molte cose sono
Molte categorie inutilizzabili
Il tentativo di debbo ridefinire l'identità culturale slovena per terra deve quindi rivolgersi dalla
Come l'esordio di questa riflessione anche nelle attività più otto dove
Del nati dell'arte e della cultura vi è qualcosa di quell'impalpabile di quei ex di quei segni del tempo il vino radicale remember che di fronte a questi perseguitati fenomeni impalpabili anche l'identità culturale diviene qualcosa di in affitto per aprile ma prosa esperienza storica slovena dimostra che la cultura rimarrà anch'esse forse non nella stessa misura che in passato sicuramente l'elemento più credibile dell'identità e della consapevolezza
Nazionali di fronte a noi grazie c'è l'integrazione europea già avviata e prima o poi coinvolgerà anche noi che ne siamo ancora ai margini ma già ora dobbiamo tranne esserne consapevoli a secondo che dobbiamo esserle esserle preparati i suoi criteri economici e politici sistemici sono dichiari severi ed è nel nostro interesse accettarli ancorché
Accostato di una transitoria totalizzazione dalla nostra vita
Ma costruita a noi costruttivi
Scelli avesse tenteremo nell'Europa comunitaria in maniera da Ali affoga rovista moltissimo oppure sulla cultura improprio con di un identico tra oppure conservare l'oculista precipizio Cong salvarsi con una forte mostra salda cultura
è vero valuterà estro che l'Europa unita prevede un carattere Mosaico di questa comunità su un piede di parità però chi mai è stato premette ma essa va uguale agli altri sappiamo che viene qualcosa di bolognesi hanno inciso anche fra tipi uguali alcuni sono più uguali degli altri e sappiamo anche chi sia più o massimamente uguale
Forse otto anni fa ebbi modo di scrivere oggi lo ribadisco non per la prima volta ma con pensando sinteticamente il lo stipo dalla sua prigione geopolitica quella degli sloveni evidente tale da ci costringe oggi nel mondo moderno se vogliamo conservarsi come nazione vivere apertamente al tempo stesso come infine se stessi ma poi che per noi personale altrettanto mortifere sia la sterile lo sterile incapsulamento
Che l'ordine sparso dobbiamo cioè essere mi un nucleo Alberto possedere una propria cultura l'identità culturale conservarla adeguarla alle condizioni mutevoli e se posso dirlo con un po'di nel senso patetico e il nostro destino dobbiamo conservare l'equilibrio e l'armonia fra in universale da rimesse nazionale quella universale nell'una e nell'altra non sono spontanee la nostra identità culturale sarà anche in futuro in buona misura programmata
Ricchissimo ridiscusso non fra criticamente sondata nella prassi città probabilmente proprio in ciò uno dei vittime una delle differenze più grandi fra i popoli grandi e quelli minori presso i popoli grandi la identità culturale viene formandosi come una sintesi di attività culturali più o meno auto dorme non è necessario nel programmarla ne parliamo di Ruiz cita espressamente e in un certo senso automatica e spontanea e se esiste anche a prescindere dalla volontà di possederla nastro a differenza di ciò la cui entità identità culturale di dei popoli piccoli e gli sloveni
Lo siamo direi
Eccellenza anzitutto una smorfia e giardini
Dedizione alla nazione a dargli tradizione all'esistenza molte al tempo stesso do all'impegno contro tutto già detto questo ci costringe in un incessante contesa intellettuale ed è per ciò che in questi vita contesa c'è qualcosa di identico unico ethos in particolare che esige di considerarlo
Anche ha espresso Luxe Ali per tutto il tempo interrompiamo se adesso niente esiste in cosa consista ammesso che esista grazie
Ringrazio
Per questa lucidità
Disamina della situazione di un paese piccolo ma culturalmente importante come
Appare sempre un problema di proporzioni forse anche l'Italia rischia di essere sommersa in un universalismo che trova la sua base soprattutto su culture anglosassoni oggi particolarmente diffuse ma io credo che se e la coltura è vera cultura ci sono sempre e gli elementi di autonomia quegli elementi autocratici di cui parlava il professor Ezio mettersi anche momento di cultura universale che consente l'avvicinamento tra il pop do ora la parola al professor una si chiama rettore dall'università di Tirana i legami dell'Albania paesi adriatici
Preso non abita nessuno signori tutto avevo ricevuto nell'ultimo spegnere il suo intimo e l'ufficiale infine ritenuto il coro accademico di rischio capacità tattiche del Coffa Caterina con l'uso del tu
Note di incompiuti cavilli nostro paese un paese tornò a garantire Archives of Thailand perché io per all'inizio
La a un'asta
La pubblicazione a proposito delle versioni Pellicani che l'Albania con gli altri Paesi nazioni del vaccinata dinamico non vorrei dover fare una distinzione cioè distingua il quattro periodi più interventi offerta ogni orgoglio prima un periodo nonché in quello che risale alle audizioni grafite l'occupazione ottomana District Secondo Periodo periodo ottomano virtuosi Terzo Periodo Periodo interamente piuttosto effimero dell'inizio dell'indipendenza e dell'amore archiviato quasi dargli beh io del Veneto comunista dittatoriale Quintano
In Roma visuale
Perché iniziato con la caduta della cortina di ferro noi albanesi ripensamenti e intendiamo dire selettivi di chi mediati degli antichi lirici il film la Ungheria Slovacchia ecco attivi montenegrini condividono con noi in certa misura uffici delle stesse traditi storiche con l passato il passato Loredana un primo le varie tribù si sono scontrate quindi attinente Andrea Volterra no anche ricondurre ridire uninominale accoglie volevano Calitz comunque io piuttosto potente e Arafat controlla guerra col con la Repubblica l'intero comando viene ma i rilievi già la messa a punto da degli imperatori a Roma
Ci sono esempi età insieme vivace non siano ad esempio
E invece il
Sottolinea Ranieri negli allenamenti nel ramo vita antinebbia ritrovino attuale a quello di una civiltà significa meno umana Mehmet latina mantenere alla vigilia e che non lo sono mai sta a te disporre rifiuta l'antenato guerre quelle incessanti gli scambi tra la comunità albanese che gli altri Paesi della triade incontri sono sempre stati scambi intensi e nel Meridione il ricco non nelle periodi Scanderebech il nostro eroe nazionale per un importo maggiorenne inizia musa per Arnold citare tutte le altre città della costa adriatica
Li abbatte i italiano balcanica città nelle quali gli albanesi a non sono dunque Marcenaro ha trovato un appoggio notevole Scanderbeg pertanto condivida diffondono
Di dei residui attivi Ragusa ebbene in quel periodo il sunto della serve Mia Farrow Oscar miglior purtroppo è l'ipocrisia giraffidi ti artistiche ha scambiato comunitarie con la Calabria
Ma
Scooter ricovero di controlli in Italia niente io una testimoniano assunta comunque notevoli della collaborazione tra albanesi per libri anima così soltanto per dalla coda ora città pensare a guardare tutto civiltà occidentale dalla realizzazione ottomana
Che veniva da lì stette graduatoria bisognerebbe dove nessuno e le lite tra narrazione e ha trovato una specie di finta poi Chopin posto parificato scalabile tra moglie e sappiamo quanti artisti quanti i criminali albanesi hanno potuto lavorare a Padova
Arrigo Cipriani in altre città come leoni Cosimo Casu gli altri rientrano gli altri e quindi in Italia potrebbe cattolico ma i battelli discutere irachena niente Milan tale combattendo le stime di scuderia scritta nella sua o Bellatrix Brooklyn Ustinov criticata proprio ANITEC istituirne il nostro eroe nazionale il bene senza la presenza di MiTo fa dell'Italia
E diretta non anche alla nostra tradizione professionalmente installatori più non accetta che avrebbe subito
In massa questa inversione a U romana ebbene ulteriore ottomano han contribuito a definire l'esito delle elezioni talassemia ed i paesi del bambino
Ma sui veicoli provocherà bisogna dallo stesso contribuito enormemente Banda Sara quater salvaguardia della nostra lingua della nostra identità nazionale
Ed è soprattutto che anche i preti cattolici grande nel nord del Paese che andava e veniva da Osama a Trieste a Venezia Azzarà
Ma dopo mette più qualcuno distrugge qualche volta anche studiando la propria vita nella lenire fiabe ma Albani siamo potuto continuare a sopravvivere e persino le lire una delle maggiori personalità della cimento albanese gli oggetti in uscita ha studiato in coma sia gambe combustibile indipendenza del nostro Paese e dopo la monarchia hanno creato la possibilità di un'apertura completare l'Albania la ci fidiamo occidentale da cui era stata privata tantissimi secoli ebbene in quel periodo dal no liberissimo dell'Albania si avverte timidamente e i risultati non sono mancati i livelli intervento dell'Italia in Albania subito Adelaide degno dell'Arizona valga nato il Canada l'Italia rischia più o meno avanzato ha contribuito a creare in Albania le prime fasi di un infarto comunale basi moderne ed educazione l'amministrazione finanziaria banche industria ed evita raccogliendo nelle università italiane sembra di quelle di Zagabria sono state appena sette agli albanesi per sentito dire una seconda guerra mondiale l'occupazione dell'Albania da parte dell'Italia di Mussolini viene da oggi a degli alleati ha contribuito all'avvento del regime comunista in questo Paese utility oggetti comunisti albanesi ha ragione Natal dove i partner dell'Albania spaventato all'Oscar a Pechino
Pongo perduti durante questo periodo le relazioni del nostro Paese con l'Italia chiuso nonostante a livello di quelli che abbiamo conosciuto nel periodo dell'occupazione ottomana
E anche inferiori pure ebbene si potrebbe dire che la spingeva il comunista in Albania ha potuto distrugge alborelle poco di Speer figlio John eviterà negli occhi ha potuto poi invece estendere dei sviluppato fino a un certo livello prima della guerra comunisti io sto pensando ad esempio al modo di fare il commercio e lo spirito di creare quelle piccole aziende quelle dicono in paese
Ristoranti caffè a livello privato ricevibile durante il regime comunista pareri dominato con lo spirito giusto chiusura sugli utili Autan chiediamo economica di gigantismo nel settore economico
Docente universitario giovane democrazia in Albania ha creato le condizioni favorevoli tra cui torno del nostro Paese all'Europa l'integrazione del nostro Paese nei romanzi trita facendo attualmente con moltissime difficoltà
Un po'un focus sulle noi contiamo moltissimo sulla cooperazione al nostro Paese nei paesi vicini e soprattutto con i Paesi mediterranei guarda ai fini dell'Etna Antonia vico soprattutto centra il cuore di cui abbiamo già parlato a proposito delle basi già esistenti
Buffone concludendo agendo quale in qualità di rettore dove staliniana i lavori sono tantissimo dell'educazione soprattutto dei livello superiore per quanto concerne la possibilità di preparare la nuova classe dirigente del nostro Paese
Che dire a far fronte alla ricostruzione dal pubblico la comunità europea e soprattutto l'Italia
Ci sono trentotto sono intervenute dinamicamente in Albania milionata i parametri della società albanesi dopo questo lunghissimo periodo dittatoriale che ha creato no mi problemi confine Nalini internamento nel campo dell'educazione da parte europea con le nuove da parte italiana soprattutto è stato veramente molto accentuato
Il nostro Paese durante attualmente è stato inserito invocava il tempo se ci sono nove programmi comuni sul complesso Italia ci offre una si scherza notevole Tanato aerobica una chiesa al progetto europeo di sviluppo della vostra università e membra della comunità dell'università e mi dei militari venne il suo avvocato cardiaco ed azionista il play con le università di Roma dare Lecce eccetera George W. azioni allargando ulteriormente la nostra cooperazione con le altre università italiane e anche Coli universitas della Slovenia e della Croazia
Aggiungo fax computer Confalonieri sottolinea l'importanza della cooperazione dei gruppi
E universitari Waking perduta Pomigliano è nota cooperazione universitaria già intrapresa per lo sviluppo dell'economia albanese
Il primo continuo ricevuto concludendo come tiene a ringraziare finalmente evocò banco il il presidente orrore presa omicidi delle altre personalità della regione che mi ha notata la possibilità di partecipare a questo colloquio è stato allarme
Davanti a proiettarsi apriva
Ringrazio professor Sirchia di questo suo intervento molto aperto molto sincero
Purtroppo noi italiani abbiamo non ricordo non piaceva ore di quello che abbiamo
Fascista ma ci fa piacere di sottolineare adesso
Profondo cambiamento di atteggiamento che non dovrebbe riguardare solo l'Albania ma tutti i Paesi del Medio
Se qualche cosa d'Italia può fare deve farlo per rispetto delle individualità dobbiamo poter dare quello che possiamo dare senza chiedere niente in campi non solo perché è un dovere che ci proviene da da quanto abbiamo fa
è un dovere che ci proviene dalla nostra collocazione dei
Profonda convinzione nell'ambito dell'lo sviluppo della comunità in queste comunità lo noi ci auguriamo che anche i Paesi sì si affacciano sull'Adriatico possano essere in sostanza si tratta di portare
Il termine il grande disegno della Rivoluzione francese
Accantona la libertà e l'eguaglianza il principio di fraterni
Che per la verità Napoleone aveva interpretato un po'umane portando i speriamo di interpretare un po'ma sia
Adesso la parola al professor no prosperano presidente del Conacem centro
A proposito le lingue usate nel epoca di Sanudo nel mille cinquecento venticinque è stato rappresentato sulla piazza Salmar compensate attraverso i diavoli che in quel pezzo parlavano il croato mentre tutti gli altri cioè le donzelle dei pastori parlavano latino e italiano
Ecco perché oggi mia scelta linguistica sarà quella dei pastori io leggero mio intervento in italiano perché scritto in italiano così mi scuso
Negli ultimi tempi più o meno tutti abbiamo parlato di Dubrovnik purtroppo non senza motivo sia compatto ossia in modo Lacrimosa
Oggi non vorrei parlare di Dubrovnik in questo modo
Per di più mi risulta difficile parlare del tema proposto perché intitolato Dubrovnik una capitale adriatica cioè non è facile dire a Venezia perché
Io non penso affatto che nell'Adriatico ci sarebbe un'altra capitale se non è se non lo fosse Verezzi comunque nell'Adriatico infatti ci sono soltanto due città il cui nome prenome città lo ha scritto con la c maiuscola oppure con il superlativo dopodiché una città con la C maiuscola per i ragusei ma non molto non solo per loro non dunque una città capitale non è cita con il capite
Nessun'altra città nell'Adriatico come per esempio Spalato Zara lesinare Curzolane tra utili
Viene caratterizzata in questo modo soltanto Dubrovnik mentre Venezia da sua parte si vanta dei suoi superlativi essa Serenissima e la regina in ogni così stabilità che archivia adriatica mentre Dubrovnik è la principessa
Io comunque conosco la relazione di un anonima spia veneziana dall'inizio del Seicento in cui Dubrovnik viene chiamata la scimmia di Venezia io a quel anonimo non li
Credevo ma in Cina
La gerarchia fra le città viene rappresentata con una particella che si aggiunge al nome della città fuoco la città di primo geologo di secondo Candy terzo ordine nell'Adriatico esiste il dualismo fra due città utopistiche due città del sole quello che mette in relazione queste due città e il mito del ideale modello delli dei regnanti gl'ideali di libertà
Di legge cioè è quello che Venezia e Dubrovnik offrono pure oggi quando si menziona il loro nome nella moderna coscienza croata Dubrovnik è una città di tradizioni ed entusiasmo degli uomini di Stato e se è una città-stato in cui è stata serbata ed altrove in Croazia sviluppata purtroppo per secoli impedita sovranità e indipendenza tra tutti i popoli slavi all'epoca moderna dunque dal dal Rinascimento fino all'Illuminismo
Oltre ai polacchi solo in un breve periodo avevano la stessa fortuna soltanto di Ragusa
Ivo Vojnovic poeta e drammaturgo della fine dell'Ottocento e dell'inizio del Novecento concorrente croato dista Anchievici polacco per il premio Nobel nell'inizio del questo secolo disse per Dubrovnik
Questo è una stima è uno Stato
Del tutto il resto è povera Ayane pura povera agli atti dice Raja in Croazia e pro-nunzio una verità importante
Questa città
Che nello stesso tempo un ideale della libertà cromata è stata sempre solitaria come su una isola come una visione un ideale di libera lirismo recinto
Dalle mura solo con un badile era bianca tutti conosciamo
Il Santo viaggio anche tiene la sua città la sua citati Dubrovnik in palma di mano rivolta al sole data in regalo al mondo cioè nonostante Dubrovnik è pure una città di intransigenza il santo Seurat presto il pugno il cui tiene la città non vorrei adesso qui parlare l'Italia mente di quello che è successo lì
Durante un anno dell'assedio però vorrei ricordare in Breve quell'antico persistente fermo non posso Moss non possiamo raguseo che risuona per secoli
Ragusei quel non possiamo destato un moto della diplomazia ragusea e e dei negoziatori politici ragusei per secoli sia che lo dicano ai turchi sia ai veneziani e sia i croati di oggi hanno detto ai serbi non posso Moss è un moto della diplomazia ragusea anche quando Venezia nel mille seicentouno conquista la isola di Lagosta
Nella direttiva per il loro negoziatori del governo Torre raguseo ripetono più volte con accanimento ci cito questa breve relazione anche questa volta riordiniamo di non accondiscendere a nessuna condizione nessun patto
A nessuna trattativa e di considerare ogni proposta è nient'altro che un discorso sul paese che e che era nostro dunque qualcosa che ci viene restituito solo perché un tale fatto corrisponde ai postulati di giustizia di ragione non prendete niente come un segno della loro compassione e della loro pietà dice un'altra direttiva con riferimento al caso di usurpazione delle isole
Perché noi non facciamo lite per quanto riguarda alla costa davanti al Doge neppure vogliamo tenerla mediante una lite
La sto il nostro possedimento di cui siamo stati ingiustamente essenze terza fondamento privati e vogliamo che ci venga restituito questo testo lo ripete in questi giorni la diplomazia trovata quando parla di un terzo del territorio occupato della Repubblica della Croazia la differenza di posizione è minima la Repubblica di Dubrovnik è soltanto una progenitrice della Repubblica della Croazia che la sua incarnazione moderna
Chi non la vuole vedere chi non vuole vedere nello spazio balcanico contemporaneo quella rapporto di metonimia tra la Croazia e Dubrovnik è difficile che colui in questo spazio comprende qualcosa
Chi lo lo può capire per rimanere nella categoria di metonimia
Che è una goccia non possa diventare uno o un oceano del mondo se a essa si nega il mare cioè il mare croato codesto non capirà perché Dubrovnik è stata attaccato proprio da coloro che pretendevano
A essa nei libri nel corso di un secolo intero
Ancora meno capirà il suo sviluppo il suo futuro Dubrovnik non si può vincere essere una città mitica anche questo la rende affine a Venezia anche quando viene sconfitta essa si nasconde nella sua conchiglia mitica
La stessa conchiglia da cui arrivata insieme agli abitanti dunque al racconto info allo spazio stretto della terra su quella frontiera e Dubrovnik e tutta una frontiera veniva coniata per secoli la risolutezza ma anche la tolleranza
Cioè qualcosa che la Croazia contemporanea impara in Dubrovnik il cosmopolitismo da oggi che cosa è il cosmopolitismo
Da oggi che cos'è il cosmopolitismo della Croazia contemporanea probabilmente anche il fatto che consente di mettersi allo stesso tavolo con il suo carnefice
Di dire a quel carnefice signor dottore e trattare con loro perché non è cosmopolitismo quando comunicate con gli eschimesi per telefax
Il cosmopolitismo che nato a Dubrovnik è un tentativo di mantenere la comunicazione a distanza di due chilometri che li separano dal mondo nemico tali altri dall'altro dopodiché una città come ho detto con lacci maiuscola anche perché fu spesso attaccata
Fu attaccata da quelli che la odiavano irrazionalmente
Fu distrutta da Bologna rossa Murillo per la prima volta mille anni fa perché come dicono le fonti la vide passando la distrussero porre i rossi insieme ai montenegrini nell'inizio del secolo scorso prima dell'arrivo di Napoleone
Questi nove distruttori nel settembre dal mille novecento novantuno dichiarano cioè lo disse il sindaco del più vicina città degli aggressori la città di Trebinje
Perché fu conquistata dai veneziani per la prima volta verso la fine del Seicento e purtroppo restituita ai turchi sotto l'oppressione del Vaticano e dell'Austria dichiaro davanti ai giornalisti che ero là davanti ai giornalisti quando li chiesero come potesse distruggere Dubrovnik
Quando gli chiesero se fosse consapevole che si faceva un delitto quell'uomo disse ma non fa niente costruiremo noi una città ancora più antica e più bella niente di nuovo nella grammatica di delitto l'idea di costruire una la
Stata distrutta anche a causa del simbolismo della sua urbanità che è molteplice in primo luogo la parola urbanità
Che nacque nel Medioevo in tutte le lingue europee essa significa articolazione conformità armonico accordò
La moderna Croazia non è nata come la moderna Italia nelle battaglie la moderna acrobazia nella reinterpretazione della delle portate di Dubrovnik fatte a Zagabria in quello che si chiama rinnovamento popolare croato essa è stata fatta tavole di alcuni intellettuali e cioè è successo negli anni Trenta dell'Ottocento
Dubrovnik che reinterpretato per reinterpretare la storia croata
E era interpretata la sua idea dello Stato i frutti dei suoi scrittori sono presi come la matrice della lingua letteraria il solo pare un asso e Trump piantato al Parnaso comune croato comunque un altro complesso e idea nazionale durante lo stesso periodo hanno avuto voglia di ereditare Dubrovnik questa è stata la nazione serba
Essa ha sottomesso Dubrovnik alla stessero interpretazione però la sua tesi era chi ragusei fossero l'unico resto di libertà nei Paesi slavo meridionali sotto i turchi
La sua tesi era chi ragusei fossero l'epicentro del quel mondo slavo fatto schiavo e che ottenevano tutti i beni tutte le cose vitali dall'Oriente
Ma loro potevano spiegare tutto in questo modo tranne l'appartenenza di Dubrovnik alla cultura occidentale
In base a quel paradosso questa idea e caduta però e sei risulta lungo è stata nutrita dei centri mondiali di potere e purtroppo esserino ultima linea ha distrutto Dubrovnik un anno fa questa idea ha cercato di interpretare la tesi sui serbi che sono nello stesso tempo in vincitori contro i Torchia ieri eredi di tutto quello che la stessa Turchia aveva e poi anche i liberatori di tutto il mondo slavo meridionale dalla dannosa influenza dallo incidente dunque
Se caso croato dall'influenza veneziana più tardi da quella italiana e austriaca
Con loro grande dolore questa tesi è rimasta soltanto nella Scienza si nutriva e si offriva ai politici e anche a reclutare cattedre
Essa comunque si è staccata dalla provette scientifiche ed è venuto il diavolo
In vista dell'Attica
Per cui quelli che l'hanno programmato sono rimasti tacendo con grande vergogna
Durante tutto questo periodo
Penso che più tempo
Non bisogna parlando di Dubrovnik
Dal suo futuro dimenticare il fatto che proprio a quel punto nell'Adriatico dalla fine del Cinquecento più precisamente dopo il Concilio a Trento fu scelto come punto centrale
Cioè come la capitale per creare una comune ideale slavo meridionale cioè anche il luogo per un investimento jugoslava
Già nel Seicento
Esso non veniva Dubrovnik e tra i croati dall'Oriente commessi spesso pensa per esempio dei paesi sotto i turchi ma veniva a Dubrovnik da Roma e si avvantaggiava di Dubrovnik come pista di Ivo questa idea non fu ostacolata dello Stato turco che circondava il territorio della repubblica di Dubrovnik anzi questa idea si è collocata nel territorio occupato dei torti è noto che questa idea sarebbe stata ostacolata di più se Venezia avesse circondato il territorio della Repubblica di Dubrovnik perché in quel modo sarebbe cessato il flusso che non era assolta solo commerciale ma anche ideologico est vogliamo evangelizzare secondo questa idea la Croazia doveva annegare
Ne colse in black che le proposte della Croazia pure oggi vengono frequenta mente disse approvate perché a consentire alla Croazia è allora anche a Dubrovnik che non è una città planet aria libera e aperta ma una città che ai come ho detto il nome e ultimamente anche il cognome
Vuol dire acconsentire alla richiesta del nuovo alla richiesta di cambiamento c'è un colpevole persino dire a consentire a una nuova geografia adriatica
Vale a dire Dubrovnik sarà sempre attaccata dà i suoi primi vicini ogni volta che sentono di non avere un padrone ogni volta che sento no che i ragusei o qualcuno il loro nome non paga più il tributo
Ai loro padroni non importa se quelli risiedono a Costantinopoli a Vienna Mosca Parigi Belgrado
Noi spesso sentiamo obiezioni ne sentiamo quando si comincia a parlare della nostra scelta quando dico non penso a noi perché siamo penso a noi che siamo appena usciti dal laboratorio di totalitarismo usciti come nazioni come individui come quelli che richiedono il diritto di distinzione
E quelli che non si sentono bene quando le loro richieste vengono lette come qualcosa di pericoloso qualcosa di arcaico come interruzione barbarica dei processi mondiali come egoismo tutto ciò risolta dall'idea che la storia sia finita ma forse cari
Care signore signori cioè non è vero forse essa storia possibile ancora non dimentichiamo che tutti i movimenti il cui scopo è l'IMI impedenza nazionale oltre una certa l'esaltazione delle proprie radici la Ri trazione in sé portano oppure una forte componente Cosmo politica porta non la voglia
Di stabilire i rapporti diretti con il mondo
Il diritto di accettare le influenze altrui secondo la propria scelta e che quelli da loro parte possano influenzarne senza un mediatore
Ne possano dire senza un filtro noi pensiamo che per la prima volta questo nuovo cosmopolitismo sia è stato scelto e non imposto ai Paesi schiavi noi pose Siram pensiamo che adesso per la prima volta non sia stato una questione dell'imperio bensì della propria scelta che sia stato il frutto dello sforzo di molte generazioni
Va ringraziato vecchi progresso
Prospero
Per la verità aperto a noi veneziani almeno delle prospettive che non ci aspettavamo non non non vi nascondo che immaginavo che Ragusa capitare adriatica fosse un richiamo a padre Boscovich
Da Ragusa dove era nato
Venite a portare i frutti della sua scienza per molti aspetti anticipatrice proprio in Italia e in Francia
Ma questo ricordo di Boscovich
Al quale giustamente a Zagabria dedicata una bella strada ci fa pensare che la fusione Ragusa Croazia possano avere lo stesso significato
Che sia giunto il momento di dimenticare i turchi gli austriaci i veneziani
Affidare questa Croazia che si incentra e il ricordo di una grande indipendenza come è stata quella di Ragusa
Una funzione di di aiuto alla costruzione di un settore che questo del del dell'Europa adriatica un aiuto per la costruzione del sistema invece dell'Europa comunque grazie foro la parola al professor Sante Gracciano in
Docente di filologia slava presso l'Università di Roma che ci parlerà degli apporti veneziani alle culture dei popoli d'oltre Adriatico
Grazie parlerò con voce profonda come sentite perché sono sotto l'influsso delle stelle
Soffro d'influenza di fatti comunque sono felice di poter parlare dopo l'amico Slobodan che ha parlato come doveva parlare un uomo libero appunto Slobodan
Solo che più di due mi muoverò verso il territorio della cultura
Il nostro presidente
Benvenuti aveva detto prima in italiano e quello che il latino suonava Inter arma silent musei ma io credo che sì però costringere le armi a far silenzio
Lottando per il trionfo della cultura
Nel parole disse dopo da Novak intanto dico del mio testo strappo fuori forse distribuito dopo e ora mi permetto di parlare un pochino anche a braccio le parole di Slobodan mi hanno o come dire
Riportato al al mito di Venezia
Che tuttavia è il fiorito nell'altra sponda dell'Adriatico tra le popolazioni strade su di te della Serenissima
Io trovo Giorgio si scorre uscì storici che nel mille quattrocentottantasette salutandovi ricordo dell'entrata di Venezia Sebbenico diceva come da quel momento mille quattrocentododici a a ore assai cura ridire Gisela fu eroi sembrava che fosse ritornata l'età dell'oro
E comincia ora esaltazione di Venezia fondata proprio sull'idea di questa Venezia Sempre libera un mito che Venezia aveva creato e che evidentemente si era comunicato anche oltre il l'Adriatico nell'altra sponda
Kitsch felici mousse di di dice che essere sotto i veneti coroncine iter semper ex Stato liberale mi contributo mangi pagata
Semper cristiana ecco ci sono alcune affermazioni col punto interrogativo non Comito loro superstizione spietata Peleggi Regina eccetera
Questa idea di Venezia campione le campionesse della libertà
Si comunica come idee i modello mitico anche per le città di oltre agli altri e non solo per Ragusa Ivan polizza
Deboli rissa in questa descrizione ascrivile curvi sulla descrizione di Cattaro della prima metà del Cinquecento loda Cattaro come una città che ancora riporta i destini della Prisca libertà che mai è stata soggetta a un tiranno che ma io ho sopportato il duro servizio e che ora finalmente dopo essersi data sponte sua spontaneamente non costretta dalla violenza utilità
Gode del le gioie della pace ossia dice sotto la cura del leone alato quindi questo mito
Di della libertà che ha come Radice proprio il mito della Venezia campionessa della libertà la terra mai posseduta da un tirando ecco come mai
Questa questo mito di Venezia
Che fa evidentemente da Panda anche a una anti imitativa emette ma c'è tuttavia il mito di Venezia in queste terre di oltre Adriatico il titolo dopo alcune vietato come The Influence giusto influenze in realtà e apporto di Venezia che cosa è stata a Venezia per queste terre di oltre Adriatico io vorrei qui dirle la mia relazione descritta dico appunto che la posizione di Venezia eh dico la posizione della delle del dell'oltre Adriatico e si distingue da quella di tutte le altre degli altri territori
Soggetti a Venezia del commercio d'oltremare la Regione mi sembra essere in Cristo che mentre altrove
La presenza veneziana più o meno coloniale
In Dalmazia pur partendo come una presenza coloniale sì indice iniziò o funziona come in dicevate probabilmente lo potrei dimostrare mattino c'è tempo per farlo perché il suo innestarsi sul tronco romanzo del dalmatico dal punto di vista della lingua e su quello culturale della lontana tradizione latina che cosa ha dato comunque nei fatti Venezia la Dalmazia prima potrei dire in negativo
I e il ruolo primo e preliminare e quello di aver fatto sì che la Dalmazia compresa Ragusa evidentemente si sia salvata dal turco senza il grande ombrello protettivo protettivo della potenza
Veneziana questa non sarebbe successo la Dalmazia resta l'unica fetta del Barcaro sottratta al gioco turco direi all'attore citazione più che alla islamizzazione ai fini proprio alla cancellazione
Dal campo della cultura che ha toccato tutti gli altri popoli slavi o no del baccano per almeno quattro secoli questo è l'aspetto negativo a cui ne corrisponde uno positivo
Cioè Venezia in gran parte che dopo aver conservato alla Dalmazia all'Europa a immesso continuamente la Dalmazia in Europa innanzitutto sul piano culturale non dimentichiamo che Venezia diventa in certo senso l'artefice principale padrone assoluto dell'Adriatico in quel secolo decimo Pinto che segna anche l'inizio del movimento umanistico rinascimentale
Quindi questa questo questa questa questo collegamento con l'Italia
è coordinamento conto dell'Italia che individui sai quel che ho detto quattrocento e cinquecento era il grande motore del rinnovamento umanistico rinascimentale dell'Europa contesto in segreto quindi la Dalmazia
Ha trovato l'ambiente dove crescere pur senza perdere l'ASP
Le sue specificità linguistico culturali
Io ho qualche volta ho riflettuto si resta stupefatti quando dopo aver studiato la storia del letteratura umanistico rinascimentale dalmata
Che è stata spesso grandissima in campo europeo veniamo a sapere attraverso le statistiche venete
Che le città dalmate soggette a Venezia compresi i loro contati nel cinquecento non arrivavano vale cento mila lire perché è stata possibile questa enorme fioritura di cultura certamente perché l'Adriatico non è stata una barriera ma è stato un ponte in questa azione grazie naturalmente non è sola vorrei dire tutta l'Italia e non solo quella adriatica pensiamo ai rapporti tra Firenze a Ragusa per esempio
Che contribuisce ad attivare in dal con la Dalmazia un sistema integrato di vita ai più vari livelli da quello politico amministrativo
A quello economico infine la quello culturale ed è proprio sul piano culturale
Che noi troviamo una perfetta sincronia
Di sviluppo nell'avvicendarsi delle epoche delle correnti nell'una e nell'altra sponda che il mare evidentemente non divide ma unisce facendo partecipi della stessa storia
Le due sponde nel più vasto contesto culturale europeo ora Venezia è uno dei fattori
Ma in qualche cosa avete non solo eccelleva finisce per diventare un fattore quasi esclusivo io tra l'altro Luigi in questo a questo momento parlo soprattutto del libro
Venezia è la città per eccellenza del libro che Venezia fabbrica in gran parte e che Venezia
Commercio
Dall'elenco di degli incunaboli che vada dice non ha fatto alcun parecchi anni fa un elenco poi aggiornate in tempi più moderni
Risulta che in tutta la Repubblica di Croazia esistevano quando lui lo faceva
Mille cinquecentocinquantasei pezzi di imputare a volo dei quali mille centocinquantacinque sono in Dalmazia e quindi più dei due terzi
Tra questi incunaboli la grande maggioranza registra edizioni stampate a Venezia
Poi c'è il mercato del libro che in Dalmazia i fiorentini Simo ed è quasi esclusivamente immani veneziane infine c'è l'editoria
Relativa ad opere di dalmati in latino in italiano in croato che è quasi monopolizzata né i fatti da Venezia
Tutto il quattro i cinquecento letterario dalmata compreso
Quello croato naturalmente esce dai suoi Torchi e e non solo e le librerie le opere di letteratura ma anche quelle di erudizione e non solo del quattro e Cinquecento ma il Sei e il Settecento fila Perilli ricorsa al Tour del far lati che è un monumento di erudizione
Storica escono proprio dai torchi
Di Venezia
La quale d'altra parte funziona non solo in direzione costa croato dalmata ma va oltre
Perché a Venezia si stampano anche liberi in caratteri glagolitico sì per la liturgia slavo romana e quelli in caratteri cirillici per i serbi ortodossi
Affiancandosi in questo a un filone di attività diversissima che Venezia rivolge ai lontani in in quindi anche ai greci agli armeni agli arabi agli ebrei
Io ho parlato l'ho scritto qualche tempo fa del trilinguismo letterario dalmata tra il cinque e il Settecento
Che mi sembra essere d'esempio più eclatante né di simbiosi culturale in terra d'armata
Tre lingue relativa italiana croata
Usate contemporaneamente dagli scrittori dalmati in regime di Trigoria ossia cosa significa significa come lingue i cui territori ideali non si coprono reciprocamente non sono cose che si tra traducono non sono traducibili
Ma territori che sono selezionati con competenze specifiche quasi esclusive
Così che tutte le trottole dalmata ci si presenta come un sistema organico nel quale trova la sua espressione la complessa cultura della Dalmazia dei secoli passati
Dire questo e dire che questo può diminuire allora il ruolo
Del di di di Venezia e una cosa comprensibile
Anche Giovanni Lucio quando nelle sue memorie storiche di tra augurio ora detto Traù mille seicentosettantaquattro desidero l'esistenza del drammatico lo fece anche confutando l'idea metto tra virgolette che la lingua italiana sia stata introdotta in Dalmazia Dad veneziani con la lunghezza del dominio loro
Ora e passo oltre il Duccio se è vero che senza il dalmatico il veneziano o l'italiano in genere
Non sarebbero diventati una lingua veicolare anche tra gli slavi di Dalmazia altrettanto vero che senza il veneziano il dalmatico sarebbe morto senza discendenza in gran parte già a partire dalla fine del secolo decimo quinto
Il veneziano certamente eredità in Dalmazia da precedente tradizione linguistica latino romanza
Il patrizio Lucio orgoglioso della sua discendenza latina e dell'incontro tra lingue latine di Heathrow parlava veneziano può quando parlava italiano lo faceva con forte accento veneziano del che locale tornavano gli amici
Comunque la storia dell'italiano letterario dalmata sia è interessante la conosco poco
Però in grado di mostrare la forza delle interazione tra le due lingue a contatto quella romano già grosso modo Italo veneta e quella croata
Per quanto riguarda gli influssi del del del del dell'italiano sul sulla sullo sullo slavo su croato
Ci sono cose importanti gli Chiodini deve poi Minervini ha studiato per tutta la vita mostrano così dall'altra parte tutta la nomenclatura la terminologia pescherecci a mostra la stessa cosa io che sono un non competente so solo che a Venezia ordinò se spesso con San Pietro o filetto di Sanpietro ma quando sono a Spalato e parlo croato io ordino San Piero
D'altra parte ricordo anche quello che mi raccontava il mio maestro Maver trovato su una frase in dialetto raguseo
Per mostrare come le due lingue e fossero arrivate profondamente a una simbiosi vapori arrivavo opporrà che una frase dove non c'è una parola che non sia italiana ma che senz'altro una frase il lingua croata
A questo punto bisogna anche dire
Che come restituzione
Il croato rende a le parlate romaniste un servizio enorme il primo servizio è quello di aver conservato
Le tracce del dalmatico che sono completamente scomparse nelle parlate veneziane della Dalmazia
Dei secoli dal cinquecento in poi
Ancora Maver ricordava il termine dirle che essa da recesso sarà è che esso si pronunciava ancora una volta la bassa marea
E che troviamo appunto nel nelle ma il croato tra poteri sta letterario e Attraverso la Dalmazia
Croata probabilmente la zona glagolitico
Che passano fino alle zone più lontane del mondo slavo fino alla Bielorussia e fino alla Russia alcuni prodotti interessantissimi della letteratura popolare Italo veneta come il romanzo di Bogotà Antonella il romanzo di Tristano e Isotta oppure il romanzo Pseudo classico la il racconto di Troia
L'azione di Venezia va molto più alta più oltre
Però bisogna anche osservare con questo passo all'ultima parte della mia relazione come
Il contributo dato da questa parte dell'Adriatico come investimento quindi sul piano culturale notevole ha dato la sua risposta
Importantissima quando nelle quattrocento l'archeologo anconetano Ciriaco Pizzi Colli
Entra in contatto con i suoi colleghi d'oltre mare notato nulla da insegnare a questi colleghi d'oltre mare Giorgio degna dietro il tipico Marco Marolo
Il Petrarca cinismo raguseo a cavallo dei quattro cinquecento ha una freschezza
Che i così detti sedicenti iscrive quattrocento che operavano in Italia avevano completamente dimenticato la trattatistica
Dottrinale letteraria dalmata è un genere letterario che non ha raggiunto in Italia nell'Italia peninsulare
I livelli raggiunti in Dalmazia dal della mercatura dei costruì gli ai saggi alle alle ai trattati di Francesco Patrizio
Lo stesso andrebbe detto della storia dell'arte sulla quale naturalmente non mi posso soffermare
Certamente e in Dalmazia il gotico veneziano trionfa ma io sono un anconetano
E ecco la risposta dei discepoli dalmati a loro volta diventati maestri operanti in Italia
Ho davanti agli occhi la splendida morde della Loggia dei Mercanti retta ad Ancona a metà Quattrocento mille quattrocentocinquantanove
Da Giorgio da Sebenico
Al quale appartiene anche il merletto gotico della facciata di San Francesco alle Scale della stessa città più tardi sarà la volta di altri dalmati che stavolta Zavattini due Laurana attivi fra Urbino e Napoli
Come che la si guardi la storia dei rapporti culturali Veneto dalmati
Nel quattro più vasto di quelli Italo dalmati mostra quell'intreccio che non può essere risolto senza lacerazioni dell'intero tessuto parlando in termini ormai generali io credo di poter affermare che senza gli spioni
è difficilmente immaginabile la Venezia regina del mare che era a conoscenza che la storia ci ha fatto conoscere
Ma senza Venezia e dischi e voi non avrebbero conosciuto epici fra i le loro parole la prosperità la pace e la libertà dei loro poeti cantate anche se altre cose sono state dette di Venezia
Il discorso non finisce qui perché andrebbero approfondite le ragioni di questa simbiosi
E una loro Serena considerazione potrebbe o addirittura potrà fornire utili indicazioni per ricreare nel futuro in condizioni storiche tanto mutate
Una comunità adriatica multietnica
Che trovi nella forza di una comune civiltà marinara libertaria umanistica
Gli stimoli inventivi per fare un nuovo e la forza aggregante che mette insieme ancora una volta arricchendole tante vite
Sottraendo quello che io avrei potuto aggiungere sia pure modestamente ma in maniera perfetta ed è il risultato della sua comunicazione certo i problemi della lingua sono problemi che oggi ancora sono difficilmente superabili
Ma noi ci auguriamo che gli studi applicativi per inventare le macchinette che si parla in italiano
E rispondono che in Croazia o in sloveno o in albanese siano abbastanza prossimi assoluzioni in maniera da rendere più facile la comunicazione immediata
Vero è che accanto a questo c'è una comunicazione profonda la comunicazione della della letteratura la comunicazione dell'arte e soprattutto noi qui a Venezia abbiamo continuamente sott'occhio l'apporto della cultura che viene da oltre sponda dall'altra riva dell'Adriatico accanto a quelli ricordati dal professor Braggiotti anconetano mi sia consentito di ricordare il mio il mio Medley eccetera Andrea Amendola detto lo Schiavone che fu qui uno dei grandi protagonisti del Rinascimento cinquecentesco Venezia ora per la conclusione
E il professor Popescu che è un esperto del CNR ci parlerà sulla cultura della religione e naturalmente la religione della cultura
Intervento anche
Quanto è stato detto sopra
Dai professori Prospero
Il braccio
Se mi permettete mia allontanerei un po'dalle coste
Entrerei qualche chilometro nel territorio attivo alle coste
E direi dall'inizio che non è detto che nella storia si si tende di cancellare un effetto di multa non automatico e la guerra uno di questi effetti
Sì che mettono le cause in posizione passiva anzi è vero spesso il contrario nella storia dei Balcani ci ha insegnato questo fatto per lo meno per due volte in questo secolo adesso ce lo sta insegnando per la terza volta
Non è detto d'altro canto neanche
Pur avendo la coscienza inesorabilità dell'evolversi delle cause dobbiamo rassegnarci all'inevitabile subire la storia quindi gli effetti delle concatenazioni fenomeni che condizionano maggiormente il corso degli eventi grandi eventi non è più un'attitudine è un'abitudine dei nostri tempi
Da tre anni assistiamo in Europa uno stato di ribellione generale contro tutto quello che per un bel numero di decenni sembrava inevitabile
Perché all'origine dell'inevitabile del poco tempo si era messo un fattore prepotente di condizionamento della storia stessa
Sullo sfondo dal martellante bombardamento di notizie traumatiche pubblicate dalla stampa sulla guerra che divampa nel cuore dell'ex Jugoslavia abbiamo perso un po'di vista tutti
Con il pieno contributo del pianto giustificato delle parti in conflitto
Che qui si trattava di un episodio di ribellione contro una storia congelato
Messa da frigorifero dall'esercito di una federazione che certamente non era la Confederazione elvetica matti comunque aveva la sua motivazione e non di coraggio né di essere in un'Europa del dopo è altra della guerra fredda e dei due blocchi che poi con l'esercito che disarmante facendo ordine in un territorio dove durante la Seconda guerra si spararono tutti addosso per ragioni più varie
Ma non per questo umanamente comprensibili
Era essenzialmente un esercito serbo non modificando minimamente i dati del problema
Per qualche decennio nella zona di via di Quetta dell'Europa il rumore delle armi si sentiva soprattutto quando crescevano le tensioni ideologiche per calmare quelle religiose o etnico culturali nei sistemi uniformemente disarmati davanti al potere può all'eventuale prepotenza del prossimo erano sufficienti le mani lunghe della Polizia di Stato
Spero tanto che noi non arriveremo ad avere la nostalgia dei tempi quando in certi Paesi Telecinco stare certamente uno di questi
La polizia di Stato quale fattore di congelamento delle concatenazioni esclusive della storia offriva più garanzie fra virgolette alla sopravvivenza fisica delle persone o dei gruppi di persone
Di quanto non offriva la volontà
Paolo si stimano in parossistica amante espressa
Di queste di aggregare sì diversamente magari intorno a un altro Stato
Allora lo Stato che poi sarebbe stato uno Stato dove si avrebbe desiderato far prevalere una cultura una certa cultura una religione una loro religione
Mi rincresce direi che personalmente non sono per niente ottimista sull'andare delle cose intorno all'Adriatico perlomeno a media scadenza
Torna l'Adriatico in quello spazio che oggi anche dagli interventi dell'illustri oratori ci è apparso abbastanza ricco interferenze spirituali che non meritano
Come mi è apparsa di capire dal intervento dell'amico Cirilli Lopez l'identità delle singole grandi comunità
Come vedete evito la parola di comunità etnica il problema essenziale per adesso se davvero la cultura dell'entità che gravitano intorno all'Adriatico
Riuscirà ad avere delle capacità capacità pacificatrice figlio appunto proprio per la loro identità ne dubito tanto
Nell'agosto dell'anno scorso un articolo di Sunday Times di cui non mi ricordo l'autore ma che comunque è uno di quegli analisti di domenica presi sul serio dalla Folino fisso
Cerco una ricostruzione della psico tragedia che si consuma adesso nell'ex Jugoslavia e parchi nientemeno dalla Tetrarchia e dal Costantino per individuare la linea geografica di frattura fra l'Occidente e l'Oriente quella specie di faglia di Sant'Andrea fra i due riti cristiani che si sono divisi nel territorio dell'Imperial romano che che dal Quattrocento fu riempita con le miscele altamente infamia ride di stampa
Ora è vero che il punto alla linea di attrito fra le due culturali seppur di matrice comune lontanamente indoeuropee nel nostro caso non è necessariamente la linea di attrito fra di civiltà in materia di eccessive e ce l'ha comunque nei giorni nostri chi è più vicino a quella tappa della storica chiamata Medioevo
Tappa dalla quale perlomeno sotto profilo mentale in certe zone
Dal ex Jugoslavia attualmente coinvolte nel conflitto sia saltato direttamente al socialismo reale bisogna guardare attentamente e anche per questo la cartina del nord prove
Effettivamente nei Balcani e Medio Evo duro come si sa con variazioni locali grosso modo firmava appelli ma a metà dell'Ottocento e anche più tardi fin quando i turchi ricevettero quella indennità di due milioni e mezzo da un'amministrazione che parlava bene il tedesco aveva
Molto bene in Taranto anche il cattolico
Adesso il Medioevo sembra ritornato medioevo di odi rancori mai sopiti in cui la giustificazione della sopraffazione avviene nel nome di una cultura borsa di intransigenza
Intransigenza e che poi sono quasi tutte una
Delle forme dell'identità di cui si è parlato oggi è una guerra di religione questa disse poco tempo fa il presidente Milosevic mentre il presidente riserbo economici si preparava per il ruolo per Dakar
Certo oggi più che mai siamo lontani dai tempi quando
Dai grandi centri
Essi rifletta un po'sul ruolo di Aquileia sterili che assistano enti culturali nelle dal maxi e nel Norico nella palloni a venivano distribuiti quegli elementi di spiritualità che potevano produrre negli assestamenti culturali a grande scala oggi per la Dalmazia il Norico mediterranea la Polonia non abbiamo più nessun'altra idea abbiamo comunque in cambio ed evolute sulla convivenza
Di cui è la forza persuasiva svanisce spesso davanti Cariolo ribellioni abbiamo anche un papato che due settimane fa l'aveva quasi abbracciato l'idea di un intervento militare umanitario contro la Serbia idea smorzata subito perché evidentemente si è pensato che le armi sovrapposta le armi non avrebbero risolto molto
Si è pensato forse che quello che viene comunemente considerato come una frustrazione imperiale della Serbia è una rancorosa frustrazione dell'esistenza storica dei serbi è una domanda
Vorrei ricordare cui parlando dell'identità che alla preghiera di Assisi in che si dice aver riunito tutte le confessioni del mondo io il più alto prelato cristiano di rito bizantino presente fu un arciprete però meno mandato comunque da un patriarca
Certo qui non parliamo di politica ma la identità delle culture i loro rapporti si costruiscono anche con gli strumenti della politica e anche dalla politica religiosa
Ed è difficile da supporre che qualcuno delegherà i propri interrogativi in materia
No l'idea legano ai croati cattolici non intendono delegare i mussulmani certamente i serbi ortodossi non si piegherà no a nessuna proposta interpretabile con una domanda del genere
Se non si possono far convergere religioni in un atteggiamento simile verso i valori fondamentali rivendicati in Erba tutte le culture ci rimane solo da questi incarichi che la cultura diventi la sua propria revisione
Diversamente si rischierebbe che quello che nel gergo ormai consolidato viene chiamato Linea di Costantino si ripropone con un taglio di contorni imprecisi in un'area dove alla fin fine la presenza del Islam perturbare ebbe come ha fatto per cinque secoli secondo taluni un conflitto già in alto se non addirittura me giocherebbe il ruolo di parafulmine
Chi ha studiato per bene le conseguenze disastrose trattato di Berlino del mille ottocentosettantotto sull'area balcanica adriatica
Ora corroborata le conseguenze dell'atto del mille novecentootto si può rendere conto dell'indissolubilità della crisi attuale
La riconciliazione nell'area più calda attualmente dalla pianeta non sembra Voeller passare attraverso l'accettazione reciproca da parte dei principali contundenti della loro diversità culturali
Ma siamo proprio impotenti come si chiedeva ieri Montanelli
Io ho l'impressione alla fin fine Dino mi conforta in questo parere il sentimento che nel cuore della Terza Roma non si trova per adesso nessun ipotetico sostituto rossoblù dello zar Nicola secondo
Che possa dire a un ipotetico sostituto del premier pasticci come avvenne nel mille novecentoquattordici cito a memoria dica al suo sovrano che faremo tutto quello che vuole per accontentare grazie
Ringrazio il professor Popescu che ci ha richiamato per la verità la situazione attuale che una situazione angosciante
Credo peraltro che proprio questo incontro che stiamo facendo in questi giorni perché riprenderemo alle quindici del pomeriggio con una seconda tavola rotonda sì la trimestrale dimostrazione di una ragione di ottimismo se siamo qui in tanti dall'una e dall'altra parte se vogliamo chiamare così
Dei vari stati che si affacciano sull'Adriatico ma tutti concordi nella importanza di una riunione non puramente meccanica o fisica ma di una unione di carattere spirituale e culturale credo che queste difficoltà
Che sono nell'ordine delle cose terrene piacevole l'ordine
Delle cose della storia devono consentirci invece di fare un ente di avere un impegno di proporci un impegno cioè che al di là queste voci di guerra di questi episodi di guerra si maturi sotto la terra sotto la nostra terra
Un tuo spirito di concordia la presenza e quindi di molti italiani naturalmente ma di molti
Provenienti dagli Stati Uniti del nazismo dell'Adriatico appartenenti a strutture di governo a strutture di Autonomie locali Simec consentito di dirlo ai politici e soprattutto di strutture culturali sono impegno di un di un impegno sono la prospettiva di un risultato che quando le armi
Il più presto possibile altro Brando taciuto e quando si sarà trovato una soluzione di carattere razionale per risolvere il problema
Della ex Jugoslavia dovrà invece germogliare come il frutto di questo periodo invernale che stiamo passando io ricordo che è stato recentemente scoperti il significato di quelle tre parole che apparivano sul muro e che nessuno sapeva interpretare estetici del fare adesso e il significato che oggi si sa misura appesa ed i vigili non divide le persone Divinity cioè analizza i problemi perché attraverso un'analisi scientifica dei problemi attraverso l'apporto modesto
Della della ricerca tutti i problemi di peso e di misura potranno essere risolti craxiano
Alle ore quindici
Ancora arrivato comunque ha ispirato ecco allora teniamo qualche no
Mai entrato con loro qui
Intanto premono Purtuc così
E qui in campo per la parola Anna professore Dio quel mini docente di letteratura italiana presso l'università di Trieste chi svolgerà una relazione sul tema rapporti multiculturali nel nord est italiano prego professore
Il territorio del Nordeste italiano è stato nel passato anche prossimo oggetto di spostamenti di frontiere di manipolazioni confinarie
Che hanno procurato pro provocato traumi dolorosi ferite laceranti e un esodo quello degli istriani verso l'Italia prima ancora tra le due guerre la politica dice nazionalizzazione messa in atto dal regime nei confronti dei gruppi nazionali definiti allora alloglotti
Avevano prodotto alterazioni e messo in atto doloroso i meccanismi repressivi che non sarebbero rimasti senza conseguenze da queste due considerazioni mostra una complessità della situazione per ti voglio studiare la storia anche culturale linguistica e letteraria del nord est e in particolare della Regione Friuli-Venezia Giulia
Ma già parlare di Regione Friuli-Venezia Giulia implica qualche problema la Regione con questa definizione veniva costituita in base all'articolo centotrentuno della Costituzione della Repubblica
Ma il passato dietro le spalle delle due entità che venivano così riunite una storia lunga e complessa nella quale le due entità stesse avevano traversato vicende diverse differenziate nel patriarcato di Aquileia nella Repubblica di Venezia da un lato nell'ambito dell'impero asburgico dall'altro
Ma le vicende sono assai frastagliate complesse bisognerebbe tenere una lezione solo per ricordarle uno dei grandi storici della rete tour italiano del nostro tempo Carlo Dionisotti aveva pubblicato nel cinquantuno saggio magistrale intitolato geografia e storia della letteratura italiana
Nel quale sosteneva che era necessario guardare con più lucidità dietro i disegni unitari di Storia della letteratura italiana che erano spesso frutto anche di una prospettiva prospero edizione retrospettiva post-unitaria e che bisognava seguire
Riflette bisognava seguire con cura i singoli filoni nelle diverse storie di tradizioni locali regionali
Che avevano conosciuto vicende e velocità differenziate non sempre facilmente omologabili
Questo criterio e necessità però se ci deve costringere a non capire su un unico piano il passato fatto di differenze di contesti e di cultura non deve tuttavia allontanarci dal compito di trovare anche punti di contatto
E sviluppi unitari per il periodo nel quale istituzionalmente questi territori vengono riuniti né dalla ricerca di eventuali punti comuni di presenze ed influenze anche per il passato
Punto di passaggio e di collegamento ma anche territorio di incontri e talvolta di scontri opposizioni di civiltà diverse questo complesso territorio del Nordest non poteva non essere sede che deposito di lingue culture diverse ma anche in qualche caso di incontri ed incroci un amico collega linguistiche linguista
Introducendo un articolo a tre mani un era la mia sul tema della comunicazione verbale non verbale del Friuli d'oggi del mille novecentottantanove così scriveva a proposito del Friuli e prima del quadro regione alle
L'articolato quadro linguistico della regione comprende italiano sloveno tedesco friulano veneto dei consistenti trapianti di contadini slavina pianura friulana
Resta ora traccia nella sola toponomastica
I dialetti sloveni sono invece tuttora vivi per quanto soggetti all'aggressiva penetrazione dell'italiano e anche del friulano nella fascia può ritentare alle procedendo da nord a sud si possono distribuire in sei zone Valcanale dove si parla anche tedesco Val Resia dialetti arcaici che qualcuno pittoresca mente ma erroneamente definito russi
Dialetti del Torre più deboli di fronte all'invadenza del friulano Natisone Collio Capasso ampie frequenti
Lungo il corso dei secoli sono stati i rapporti col mondo germanico
Anche in questo caso la toponomastica costituisce un documento prezioso
Che pertanto interessante registrare ogni Friuli accanto una letteratura friulane in italiano in friulano la presenza di una letteratura attiva soprattutto nello dall'ottocento instaurano il dialetto di Zauri su una parlata ha scritto Bruno Petris fa plots che appartiene al gruppo bavarese meridionale dell'alto tedesco ed ha quindi notevoli analogie con i dialetti del Tirolo e con quelli della vicina Carinzia
Su un altro versante sempre di produzione letteraria sarà da ricordare
A Trieste Gorizia la presenza di autori che s'derivano oltre che in italiano in dialetto veneto che a Trieste aveva soppiantato il vecchio per cestino friulane già ante del secondo Settecento
Anche il giovedì notte in tedesco dando vita a una situazione culturale assai mossa come nella lingua anche nel tradizioni popolari è possibile riscontrare influenza e compresenze quelle influenze con le compresenze che Gaetano Perosini aveva magistralmente illustrato appunto in un saggio del Sessantotto intitolato Friuli quadrivio d'Europa e poi quindi se occasione in vari
Varie in vari convegni di Alpes orientale ore orientale
Per la questione alla complessità linguistica e storica si pensi poi a quella situazione che Giovan Battista Pellegrini descrive a proposito e la Val Canale problemi complessi suscita un riesame antropologico grafico per la storia degli insediamenti nella Val Canale nella sezione che vada Pontebba ex confine italo-austriaco a Tarvisio non si può del tutto escludere che la Valle sia stata in un primo tempo popolata da nuclei di popolazione romanza accanto a popolazioni in un primo tempo in prevalenza slovene
Affiancarono
Furono i tedeschi la Valcanale è un esempio unico in Europa in cui si incontrano la Romagna la Salaria che la Germania a Trieste la concessione del porto franco nel mille seicentodiciannove e poi la sua realizzazione sotto Maria Teresa nel mille settecentoquarantanove
Comporta la trasformazione della piccola città costiera in grande città empori Ale si pensi appunto che tra gli anni dieci del mille sede cioè del trecento oscurate negli anni dieci del Novecento la città passa da cinque mila abitanti circa a duecento eventi mila abitanti circa nella città accanto alla comunità italiana vive una minoranza slovena che come nella provincia cori di Gorizia riconosciuto ufficialmente a proprie scuole e a Trieste un'emittente radiofonica ufficiale un teatro oltre che una biblioteca di studi molti circoli culturali è un quotidiano nel corso degli oltre due secoli che segnano l'incremento della città moderna la popolazione registra porti considerevoli di immigrati
Sia da varie parti d'Italia sia da altri Paesi molti greci Levantini ma anche inglesi e soprattutto numerosi e all'area tedesca
Il discorso sarebbe lungo e non è questa la sede per una analisi troppo dettagliata in una rivista romantiche tante uscita Trieste tra gli anni trenta e gli anni quaranta dell'ottocento la famosa Favilla un articolo intitolato come si vive a Trieste del mille Trotta centotrentasei ricordava che la città era tutta nuova pulita elegante con vie larghe parallele dritte lastricata larghe pietre piene di traffico di passeggeri in tutti i costumi delle vanterie del Ponente del Mezzogiorno del Nord contante mille fisionomie diverse quante sono le nazioni che concorrono a forma Arachi cinquantatré mila abitanti di Trieste più i moltissimi forestieri che si contano un di per l'altro di passaggio non solo si parlava anche di una città pacifica perché commercio voleva pace quella pace che non lascia campo a imprese sanguinose una città allora tollerante
Dove tutti i culti delle nazioni incivili The continuava l'articolo erano esercitati con una tolleranza saggia del pari che ben usata la città dove tutte le famiglie conservavano senza ridicolo o dopo opposizione le usanze del luogo donde vennero le radicali d'azioni della lotta per le identità nazionali avrebbero certamente inseguito smorzato i termini di questa visione un po'Cosimo politica egli Renica dei rapporti tra nazionalità
Non avrebbero però annullato il senso nelle personalità più complesse di intellettuali di uomini cultura della ricchezza che poteva derivare da una sito Simone di tal genere multiculturale e multietnica da cui poteva derivare un arricchimento anche per l'etnia dominante quella italiana in quel Manifesto per una nuova cultura triestina più adeguata al ruolo che la città aveva assunto nel tempo che sono le lettere triestina pubblicato sulla Voce dall'attacca nel mille novecento nove l'Ata per affermava che sarebbe stato necessario un lavoro di analisi delle condizioni di esistenza di Trieste delle ragioni della sua inquietudine della sua potenzialità bisognava per esempio affermava salata per rendersi conto che Trieste era italiana in modo diverso dalle altre città italiane bisognava cercare di trasformare in vantaggio la particolare condizione della città che vedeva civiltà in contatto quasi sempre senza avvantaggiarsene
Trieste avrebbe dovuto dunque cercare di sfruttare la propria posizione nel modo più produttivo a Trieste scrive ancora usata per in un articolo del dodici apparso sempre sulla voce intitolato L'Avvenire nazionale e politico di Trieste aveva un compito storico che era quello di essere crogiolo e propagatore di civiltà di tre civiltà e aggiungeva che in questo senso la civiltà latina doveva dare il meglio di sé nel momento in cui nel piccolo angolo di Europa dove si trovava la città si combattevano le forze e i propri i problemi più gravi del mondo occidentale contemporaneo Germano Isma'islamismo problema balcanico egemonia commerciale avvenire austriaco e italianità anche Saba del resto in quegli anni di prima della guerra la serena disperazione che è una raccolta del tredici e quindici parlava di un caffè dove appunto nel mondo popolare avrebbe ha dovuto essere possibili conciliazioni casse di plebe dove un dicevamo la mia faccia con gioia oggi ti guardo Matthew concili Italo dello slargo una civiltà così complessa è segnata dalla coesistenza di componenti diverse era logico che dovesse essere vista
Anche come osservatorio particolare della modernità inquisita sempre Slataper a in una lettera del mille novecentododici Alamo via rappresentava Trieste come elemento simbolico punto di incrocio osservatorio di una realtà in movimento questi problemi enunciati traslata per queste sue tesi potrebbero essere presi forse come paradigma come punto di partenza per definire le caratteristiche della migliore
Andrà a migliorare cultura di frontiera della più problematica cultura che si mostri consapevole delle complessità di una storia
E di una identità articolata coscienza delle contraddizioni coscienza dei contrasti in atto della pluralità gli aspetti della realtà delle sue componenti
La grande stagione Della cultura triestina di lingua italiana è legata si sa a una serie di nomi appartenenti ad alcune generazioni cresciute e formate tre secondo ottocento e primo novecento si tratta di alcune presenze
La cui caratteristica è quella di una differenziata ma comune tendenza a scalare dentro la psicologia dell'uomo la Psicologia la cerata e combattuta
Tre impulsi individualisti circa desiderio di immersione nell'esperienza quotidiana umana Saba
Una psicologia ancora appunto combattuta tra tensioni naturali confacente inconsce delirio ruoli coattivi che vengono imposti da una società borghese moderna efficienti Istica dovevo una psicologia ancora caratterizzata dallo sforzo di stabilire un difficile rapporto tra suggestioni e matrici nazionali e culturali che sono presenti nello stesso contesto parlata per questo scavo comune degli scrittori si esprime anche attraverso forme nuove e inedite di scrittura attraverso una originale utilizzazione della tradizione linguistica e letteraria
E non si deve dimenticare che nello stesso periodo che attiva a Trieste una interessante cultura in lingua tedesca una produzione che riflette tendenze in corso dell'espressione Eric esperienze Austriache soprattutto tedesche
Con qualche punta interessante verso il Novecento in direzione di una riflessione tra Autobiografia e ricerca naturalistica Julio Scooby o di carattere mistico panteistico come il caso di Theodore Doyle Blair di origine bavarese
Autore del poema Dash nord-est l'aurora boreale di circa trenta mila
Versi ed è anche un fatto appunto che la questa esperienza appare come molto singolare
Proprio perché è un evento storico come la prima guerra mondiale avrà l'effetto di interrompere in maniera abbastanza netta la vita letteraria in tedesco conseguentemente a drastiche interruzione della vita organizzata a Trieste di un'ampia comunità tedesca
Da un altro lato la letteratura slovena una letteratura presente a Trieste sin dall'Ottocento va aggiunta una regia è giunta poi ha una sua espressione in chiave originale nei primi decenni del Novecento e in anni successivi una letteratura che si è espresso attraverso un triplice contatto
Da un lato con le diverse tendenze e correnti della nazione madre ma in posizione periferica da un altro lato con la letteratura europea e con alcune sue tendenze dominanti significativo il contatto di poeti come corso quelle di alcuni artisti figurativi compie avanguardie centro europee
Da un altro lato ancora con la letteratura italiana anzi bisogna ricordare appunto che questa cultura slovena con la cultura italiana dal punto di vista culturale appunto sempre avuto dei contatti molto stretti
Ricordo gli studi danteschi degli anni Venti neorealismo poesia contemporanea repertorio del Teatro Nazionale sloveno
A Trieste per quanto poi riguarda le caratteristiche particolari di questa produzione slovena a Trieste va ricordato che accanto a un ma interessante produzione che privilegia aspetti di ricostruzione di contesti storici di un passato prossimo re ma remoto
Cotton sionisti dualistica e come nel caso di Thales e Bull ha vi sono poi tendenze di ricerca
In cui sono presenti significativi contatti con la cultura psicanalitica paralleli a quelli appunto che ha molta cultura italiana appunto di quegli anni d'altra parte poi va ricordata l'incidenza in questa cultura
Dell'attenzione reale con molte nervature solide di carattere politico e sociale appunto una tendenza che aveva precise ragioni sia per l'incidenza esercitata su questa cultura dal maggiore scrittore sloveno tra fine Ottocento e inizio del Novecento Ivan Zancar sia in ragione appunto di una sensibilità mostrata dal gruppo nazionale
Alle proprie problematiche diritti specifici nella tradizione triestina in lingua italiana
Tra gli scrittori che affrontano problematiche politiche sociali anche sotto il problema sotto il profilo della multiculturalità e molti nazionalità
Oltre al record dato Slataper bisognerà ricordare soprattutto particolarmente istriano Fulvio Tomita operante operante è attivo anche nella cultura
Triestina che questi temi ha dedicato vasta parte della propria opera
Non è un caso che Domizzi tra il quale oltre che con la cultura italiana ha avuto e mantiene un contatto diretto come cultura visuale
Sia tra gli scrittori triestini odierni quello che più ha rivelato un rapporto di collegamento con una ricerca narrativa
Impostata su un confronto aperto intorno a temi che interessano anche la storia sociale del territorio e il rapporto tra civiltà contadina e civiltà urbane in trasformazione ed evoluzione in conseguenza ai Troma dei concerti traumatici avvenimenti recenti
Dire Tomita del resto e come dire scrittore di frontiera scrittore di civiltà in contatto una nozione
Sulla quale si discute spesso in incontri convegni articoli del nostro tempo ma spesso non nozione abbastanza equivoca appunto ma bisogna ricordare appunto questi tempi nostri appunto sono quelli in cui alcune frontiere che sembravano irremovibili sono state abbattute e contemporaneamente molte altre frontiere sono state mette in modi di intendere la frontiera e la condizione dello scrittore di frontiera sono almeno tre cioè da un lato la condizione stessa dello scrittore la sua biografia le sue radici familiari
Culturali in secondo luogo direi una caratteristica della struttura del suo Dellas della cultura di questo scrittore c'è una sensibilità ai sistemi ai rapporti tra sistemi rapporti tra cultura
Atteggiamenti differenziati una capacità di avvertire
Frontiere che se non sono confini naturali barriere materiali e politiche possono essere linee di demarcazione altrettanto rilevanti per esempio modelli sociali e culturali in fase di mutamento o entrati in crisi inattesa di mutamento
Oppure percezione di traumi anche di carattere psicologico legati alla messa in discussione e all'obsolescenza di modelli che sono la base delle strutture comportamentali individuali e collettive
E in terzo luogo poi si può una questione di scrittura
In che misura uno scrittore che vive questa problematica della frontiera riflette questa sensibilità al confronto al movimento rapporto se c'è o allo scontro o alla dissonanza nelle soluzioni formali del proprio lavoro
Il discorso di tomi Lizza da questo punto di vista riguarda sia la frontiera sia i confronti etnici e culturali sia la sensibilità alle dinamiche del mutamento
Sia anche la sperimentazione linguistica formale per accompagnare questo scavo
E d'altra parte anche scritta altri scrittori di grande rilievo nella tradizione triestina recente come Francesco pudding soprattutto che anche lo stesso Stelio Mattioni esprimono una ricerca sulle dimensioni dell'uomo sui rapporti spesso conflittuali
Tra compiti individuali civiltà di massa sulle trasformazioni della società e della cultura è sulla stessa dimensione e mutamenti di della dimensione antropologica nel mondo contemporaneo
E lo stesso discorso sarebbe molto lungo e cerco di semplificare di chiudere si potrebbe fare per diversi scrittori friulani del periodo più recente di cui se potrà citare soltanto per esempi per esempio Giuliana Morandini Udinese appunto una scrittrice con interesse psicanalitici
Attenta la tematica mitteleuropea tenta alla cultura triestina del Novecento molto sensibile ai confronti agli intrecci di cultura i cristalli di Vienna Café specchi Angelo Berlino sensibile alle storie di identità e di ricerca dell'identità sensibile alla storia di ricerche di ricomposizione dei pezzi infranti della storia appunto come in Angelo Betta Berlino appunto che affronta temi che sono assai vicini a quelli appena trattati da Julio un son tre da Christa Wolf
Su un altro piano Elio Bartolini di Codroipo sceneggiatore e saggista testimone nei contenuti e nelle forme dei grandi mutamenti epocali che hanno investito il territorio con cadute di imperi passaggi e spostamenti di popoli la risoluzione della vecchia civiltà patriarcale contadina
Gli intrecci della piccola de la grande storia il confronto tra il vecchio mondo agricolo agrario e la nuova civiltà borghese e tecnologica
Non vorrei dimenticare l'emigrazione la problematica sociale di cui parla Leonardo Zannier nelle sue opere di Poesia assai originale
Esempi di interculturalità queste opere queste poesie di Zannier appunto nate proprio da questa esperienza dell'immigrazione sia perché il mondo dell'emigrazione comporta contatti con altre lingue e culture che spesso vengono richiamate nei suoi versi
Sia perché lo stesso scrittore friulano ha prodotto Carnico e Zannier ha prodotto traduzioni dal francese dal tedesco sia perché le sue opere hanno trovato traduttori in tedesco in croato oltre che in altre lingue
E infine vorrei ricordare per chiudere la produzione lirica di Carolus c'è regoli triestino esempio di come la condizione di frontiera la condizione di chi vive queste culture in conto a contatto di chi le vive all'interno della propria esperienza individuale e personale
Può agire anche a livello più circoscritto apparentemente delle sit-com voglio ricordare il suo lessico mitteleuropeo
Dove il dialetto si fonde e si innesta su un complesso reticolo di rapporti linguistici geograficamente storicamente legati alla storia personale dell'autore e della sua famiglia e alle sue radici
La lingua di uno spazio mitico e metà storico ma anche il linguaggio aristocratico di uno scrittore che ricompone nella memoria e nel proprio lavoro schegge di mondi divisi della storia
Fatti collidere traumaticamente negli scontri drammatici della guerra e della politica e ricomposti poi dal sentimento voterà Nostalgia
Vissuti compartecipazione affettiva poco in un un'esplosione parodistica espressione di divertissement mai gratuiti e di un senso tragico e polemico della storia
Io ringrazio molto il professor Guanyi nichel sarà guidato attraverso i numerosi rivoli che si intrecciano in questa terra di confine se ha richiamato anche quelli che sono i mille fiori che sbocciano attorno a questa realtà
Darei ora la parola al professor D'Ulderico Bernardi che segretario scientifico del Centro Universitario di Studi veneti che svolgerà una relazione dal tema la condizione istriana policentrismo pluralità di culture che credo possa utilmente integrare e completare il discorso che è stato avviato dal professor Guarini prego professore grazie
Per la grande distesa della cultura slava si infrange all'Adriatico
In una risacca di popoli che di culture questa eri istriane secco un palinsesto
Sopra il cui diverse immani successivamente
Hanno lasciato traccia fu per loro modo di intendere la vita e il mondo che questa e ancora oggi la sua specificità di modello Poli culturale
Per ragioni di geografia e di storia
Dove hanno inciso crudelmente più volte nel tempo i coltelli perugino svelte l'avversione etnica del furore nazionalistico che della soffocazione ideologica
Sulla carne viva di tante culture miste per antica condivisione che per mestiere in mischia di mare e di terra
Per condizione sociale e per fede religiosa per lingua per dialetti
In un inestricabile viluppo radicale de de culture istriane
Dove corrono l'inferno tre morti autoctone
Di quegli oppositori antichi che contrastarono le legioni romane fino alla distruzione di inesatti o cento e settantotto anni avanti il Cristo
Corrono le vincite lattine di Coca pezzi ma Reggio Venezia e ti stia che centocinquant'anni più tardi si fonda
Ed infine pedagogiche tracce celtiche Proto slavi liriche veneti
Allo spegnersi dell'impero di Roma è tutto un rincorrersi di dominazione patriarchi via Crivelli affranchi golosi di feudi
Che il placito del Risano dell'Ottocento quattro richiamerà bruscamente al rispetto delle costume Hans alla scultrice che si baratta lo Pisino per ventidue volte in quattro secco
Tira vento veneziano che dura magari otto secoli come osserva
Poi rivela Silvio Scotti pretesti i Paesi che muoiono vanno ripopolata e dal mare sbarcano genti dalle dal maxi e dalle isole greche
Cristina
L'insieme che li assoggetta i suoi tratti
Districa Biancardi stia grigia visti è rossa che non è metafora politica ma fisionomia geofisica il volto naturale di questa terra il bianco della pietra carsica sull'altopiano dei CC
Il grigio della Venaria contadina tra Punta salvo reti hanno una il rosso dei campi buoni da cipolle olio e Malvasia fino promotore
Oggi nuovamente il litorale brulica
Di altre genti venute alcune se ne ripartono altre giungono magari per morire perché né per
Ricca composizione etnica istriana i mutamenti coinvolgono i limiti ma anche i morti
The cimitero di Umago dallo scorso anno c'è una porzione dedicata ai morti islamici
Povera gente venuta a morire davanti al mare
Adriatico cacciata dalla guerra dalle sue case Bosnia che se Korine
Ora l'Istria in questa sua specifica mescolanza di popoli
Che è ben presente nella matrice popolare nell'interno contadina ed è la costiera marinara si rimarca tra le due città come Trieste il fiume che differiscono profondamente da questo contesto
Così come sono di cultura mercantile e cosmopolita di identità urbana di riferimento anticamente Austria con una e ungherese e l'altra
Una società plurale
Dove il conflitto città campagna ha finito con l'assumere tratti etnicamente contrastanti e dove sopravvivono e a volte riaffiorano comportamenti che sono presenti magari anche in altre
Palazzi del Mediterraneo come quella vige atto che è interessato a lungo l'Istria e che magari in questi giorni tristi per l'economia della penisola tornano a farsi vedere nei tribunali di buie
O altrove questa cultura che è stata mortificata spesso nel suo tessuto
Quel tessuto sconvolto dall'esodo dove tutte le specificità hanno pagato
Non solo quella italiana ma anche degli altri
Qui l'Istria caratterizzata da un policentrismo che ha sempre bisogno di un forte spirito di comunità per impedire l'assimilazione silenziosa
E di uno sviluppo che sia coerente con questa specificità policentrica
In una situazione odierna che come si sa è molto grave
Specialmente per i ceti popolari dove ci sono tensioni da tredici mila dinari c'ho qualche cosa come venticinque mila lire al mese insufficienti per il pane di latte anche questi sono dati che vanno tenuti presenti nella realtà dell'analisi contemporanea
E dove ricorre ancora più pressantemente la necessità di rifiutare l'orribile logica della pulizia etnica
Chi la pratica ideologia della purezza etnica
Facendo conoscere bene le commistioni antropologiche e storiche fare culture Istria nell'incontro fecondo e nello scontro che c'è stato
La multiculturalità e dunque una condizione obbligata per questa società e l'interculturalità ne deve essere il progetto educativo
Perché si è portati a riconoscere quanto può essere fecondo per tutte le culture che formano l'Istria
L'incontro piuttosto che lo scontro
Si può forse ragionare su ambiente se non si tiene conto delle culture che tutte insieme lo hanno disegnato
Che d'Istria cioè quella degli atti
La si riconosce in questa sua specificità policentrica e multiculturale
Che la si possono riconoscere gli intrecci etniche sia antichi che le nuove miscele
Queste piccole comunità di villaggio vive di tradizione di cultura che hanno sempre fatto a gara nell'alzare torri campanarie
Il più possibile visibili di lontana orgogliosamente
Magari dalle più distanti i cittadini interni dalla Costa d'api vanno a Rovigno da pedina Dignano
Il campanile che domina la campagna e si impone alla vista del resto del mondo indispensabile la funzione del campanile
Indispensabile il suo robusto appoggio alla pazzia locale ma altrettanto indispensabile non perdere di vista la bocca campanaria alta che parla al mondo segno di una volontà dimostrarsi ma anche simbolo di una valori la vita universale
La storia dell'Istria e piena di Campania dice siccome i campanili fatti di parole è necessario ricordare che i blasoni patriottici devono essere validi per tutti i ricordi necessario ricordare che Filippa nasce Aldo Molina la bella patria nostra ed è la patria per tutti in qualunque lingua si pronunci
Ancora se c'è stato qualcuno che in questa realtà plurietnica e multiculturale ha capito a fondo la natura di questa risacca di popoli di culture
Che
Ha la sua base in estrema che si protende fino alla Dalmazia è stato quel durante che potremmo dire orgogliosamente anche veneziano e da un solo dalmata che è stato Niccolò Tommaseo
Il quale allora aveva intuito affondo anche se poi la storia gli ha dato torto purtroppo la valenza della multiculturalità in quelle terre
Scriveva Niccolò Tommaseo non si possono gli Stati partire per lingue
Mischione dolorosa nel passato gravosa nel presente ma provvida nel futuro
I paesi di due lingue se hanno inconvenienti hanno oppure il vantaggio dell'essere opportuni al Commercio e delle idee e delle cose non si vede il soffocare le lingue perché non si deve le coscienze ora lingua e scienza e coscienza
Aveva intuito un secolo e mezzo fa il valore della società multiculturale anche ripeto se poi le stragi della lotta di razze come diceva i sociologi ed ottocento
Gli hanno dato purtroppo torto ma è contro la cultura della separatezza
Delle vecchie e nuove politiche di pulizia etnica fatte manu militari con un altrettanto feroce opera di intimidazione terroristica magari negando ai popoli di pronunciarsi direttamente nell'autodeterminazione
Che ci si deve battere per una cultura dell'accettazione e dello scambio
Controlla purezza razzista
Far valere la contaminazione delle culture che faccia comprendere lo specifico istriano nei suoi termini etnici linguistici ambientali architettonici che sono sempre rurali senza dimenticare che è una società
Che prima di tutto un nucleo di valori condivisi quella storia da cui deve discendere un modello di sviluppo che risulti coerente con questa specificità sappiamo bene come ministeri siano delle proposte anche
Politiche oggi per un raster regionalismo molto marcato sappiamo bene come il venti un per cento dei cristiani all'ultimo censimento si sia dichiarato istriano appunto
Piuttosto che sloveno croato o italiana
Sappiamo che questo desiderio di regionalizzazione è uno sforzo per far ritrovare una storia comune una storia comune tra i diversi popoli che non di dominazione dell'uno e di subalternità dell'altro certo c'era necessità
Di riscrivere questa storia dopo quarant'anni di comunismo titolista che questa necessità di riscrivere la storia vale per tutti quale forse anche per chi oggi
Varato una nuova cannoniera per la giovane repubblica croata ed emette nome
Cavalli Petrarca esimi quarto
Nell'esaltazione di quei principi come brani mio del nono secolo che dal taglieggiamento veneziani e che oggi viene appunto esaltato in altra forma come eroe popolare quel brani nel che diceva e che sta stamattina riuscito a spuntare questo mare è nostro tra il nostro nel senso che di tutte queste culture e non certo di brani meno o dei suoi successori contemporanea ricordiamo che il tasso demografico in Croazia che oggi vicino allo zero proprio come succede in Italia che proprio come succede nel Veneto dove siamo sotto zero per molte province
Ma chi in questa realtà che dovrebbe indicare una maturità di sviluppo una pari condizione europea noi non dobbiamo dimenticare le specificità che fanno ricca d'Europa e dunque in questo contesto fanno ricca quell'immagine di un'OPA in piccolo che l'Istria
I numeri del censimento sono molto importanti specialmente nelle comparazioni fra i due ultimi censimenti perché fra il mille novecentottantuno al mille novecentonovantuno è successo quello che è successo
Che è successa la tisi integrazione è successa la relativa scomparsa di certi paure che gravavano sulla coscienza
Che in molte persone o l'ora noi sappiamo che tra mille novecentottantuno al mille novecento novantuno la dichiarazione di appartenenza alla cultura italiana nel pugliese è cresciuta del sedici per cento
Edusei se passata dallo zero dodici del mille novecentottantuno al ventotto virgola cinque del mille novecento novantuno
Camarda Albona Labini è passata dal due virgola trentadue al trentacinque virgola nove per cento
Dove prossimo l'altro che evidenziare la volontà di marcare la propria identità dentro un contesto che non sia più vincolato ha paura etniche questa la realtà ha visto per esempio nel mille novecentottantuno dichiararsi croati misti e settantadue virgola due per cento nel mille novecentonovantuno e cinquantasette quattro che cosa vuol dire
Che i croati e sono diminuiti i ministri accerto che no certamente se noi rinforziamo questo dato con l'altro in cui c'erano gli jugoslavi di dichiarazione quindi ecumenica
Che nel mille novecentottantuno erano l'undici virgola sette per cento che nel novantuno sono diventati il tre due e che probabilmente sono
Collegati a quella presenza immigratoria che c'è stata in Istria da parte di altre
Culture
Dell'interno noi capiamo come il passaggio
Dai dodici mila italiani circa nel mille novecentottantuno ai venti mila seicento e otto in Croazia del mille novecentonovantuno con un aumento del settantasette per cento
Si fa capire come noi abbiamo bisogno davvero di riscrivere la storia che abbiamo bisogno anche se pensiamo che tra l'altro l'Istria bizzarra con tutte queste sue ricchezze di specificità
Arriva a ventotto mila rispetto ai venti mila italiani studiando nel censimento coloro che si sono dichiarati di madrelingua italiana anche se poi si sono dichiarati istriani coccolati
Ah che era sua Lussino l'aumento dei delle dichiarazioni di appartenenza italiana è stata del cento e settantacinque per cento
E da parte slovena dell'Istria gli italiani due mila settecentocinquantotto sono aumentati nei dieci anni quella dichiarazione del quarantacinque otto per cento
Quindi la crescita generalizzata
Probabilmente dovuta a una pluralità di motivi
Ideali senza dubbio per alcuni che molto pratici per altri ricorderemo più avanti la legge Boniver le speranze di doppia cittadinanza i vantaggi economici ricordando quei tredici mila dinari
Della pensione
Che qualcuno riceve il mistica queste etnie che riaffiorano non sono ovviamente tutte omogeneamente proiettati di affermarsi c'è qualche vetrina che invece viene
Costantemente mortificata nel disconoscimento basterebbe pensare i Valacchi a Roma alcuni ministro con Romani autoctoni Hollister Ormanni
A Roma un immigrati fino in Corbin comunemente chiamiamo cc
Che sono invece scomparsi in questo tipo di rilevazione eviterebbe anche ricordare gli altri che sono già stati ricordati stamattina Benetti che sono presenti nel ricca la realtà pluri culturale della Slovenia altrui della pardon della Slavonia altro luogo multietnico il pluri culturale per eccellenza
Che sono presenti a Patrasso all'ippica apposti nel campo del capitano a ballava superiore inferiore a Fara Neves quasi due mila persone di cui il dieci per cento sia attualmente trasferito nella luogo d'origine in quel aria nel Bellunese fra Longarone Castellavazzo estroversa e netta da cui miliardi partirono nell'onda della grande emigrazione di un secolo fa
Tra loro però dobbiamo ricordare che sono morte anche nove di questi veneti della Slavonia con la divisa dell'esercito croato e della polizia croata che difendere la pazzia di acquisizione quindi una realtà che talmente ricca da essere da dover essere riconsiderata in questo mutamento profondo che si verifica nella penisola che nella realtà europea
Una penisola dove i fenomeni appunto che riguardano il riaffiorare della etnicità italiana
Che testimoniata da basso fa abbondanza di iscritti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado dagli asili alla scuola superiore una sovrabbondanza di iscritti purtroppo cui corrisponde una scarsa disponibilità di docenti e numero di docenti sicuramente inferiore necessari ma soprattutto il rifiorire de di comunità come riferimento istituzionale di comunità italiane
A Fasano nel marzo del novantadue a comunità italiana di Monte una nel dicembre del novantuno creare apertura di un asilo Orsera nella stessa epoca italiano una riapertura della comunità degli italiani di Zara
Nel dicembre novantuno all'apertura di una nuova comunità Marco Vasta Milla Sammarco piccolo villaggio
A Mompiano la comunità degli italiani dell'aprile novantuno diventa autonoma rispetto a buie quel Mompiano dove su quattrocentottanta abitanti trecento ventiquattro sono iscritti alla comunità degli italiani
Condividendo quindi con gardesano
La il privilegio di essere una delle due località in cui etnia italiana è presente maggioritaria
Che Grisignano Anna rispunta nel febbraio novantadue la comunità con trecento iscritti che rappresenta il novanta per cento e la popolazione
Dal novantuno sorge un nuovo comitato Astrid una questo piccolo villaggio che tra l'altro si vanta di essere la pazzia di San Gerolamo tagmata quindi qui non entriamo nemmeno in polemiche Accra Suzzani
Centoventi iscritti su centoquaranta abitanti a Castelli Venere centocinquanta iscritti
Cinquanta per cento della popolazione e poi la commovente Castagna
Io sono affezionato a questo minuscolo villaggio dove quarantanove
Abitanti sono tutti iscritti alla comunità degli italiani il cento per cento l'unico caso in mistica dove ci sia solo la scuola italiana
Questo Castagna che non è indicato del meno dalla freccia stradale e che si trova a dominare la valle del quinto a Ponte porto
Questo che villaggio contadino che oggi a Roma è sciatta la condizione si trova ad essere il luogo più italiano di ogni stia che in altri tempi fu appunto piuttosto italiana nelle città costiere
è giusto che sia così oggi in una realtà in cui tutto si è trasformato ma è giusto anche che questo rifiorire dei due
Delle comunità venga nei villaggi perché la che l'Istria
Ai lati si può ricostruire questa cultura dell'accettazione dello scambio che è l'unica alternativa possibile alla cultura dello scontro che dell'odio fra le etnie
Eppure la gente ancora talvolta paura di dichiararsi di una certa etnia che certe volte invece affiorano cose un poco furbeschi come è successo a Fiume
Nel luglio dell'anno scorso quando per le elezioni imminenti si registravano nella comunità italiana
Molti iscritti chi poi inseriti nel computer della comunità risultavano nelle comunità locali non iscritti alla comunità italiana ma dichiarati si croati
Che quindi la voce del popolo il quotidiano italiano di Fiume si affrettava a definirli doppiogiochisti io andrei piano con questo discorso perché siete dentro a questa realtà frammiste a dell'Istria anche una volontà implicita
Di riaffermare assi comunità plurale cioè comunità che partecipa dell'una che dell'altra cultura mi si è fermata no
Ora con la nuova legge sulla cittadinanza Covatta che la nuova legge sulla cittadinanza slovena ci saranno istriani
Ancora viventi che cambieranno di cittadinanza per la quarta volta nati sotto l'Imperial Regio Governo di sua Maestà ma è stato storica divenuti regnicoli con l'avvento del Regno d'Italia e poi ancora cittadini della Repubblica Socialista federativa di Jugoslavia oggi avranno la cittadinanza slovena o croata
Anche questo è un termine di riflessione perché nella sostanza al di là del passaggio di cittadinanza arrestato un riferimento culturale che non conosce certo né i tempi
Nei modi di queste veloci trasformazioni politiche
E quando si dice di ricomporre una realtà plurietnica pluri culturale che può avere la sua esaltazione solo nell'accettazione reciproca
Dobbiamo dire anche che determinate situazioni vanno comunque indispensabili mentre riparati qui la famigerata circolare per uno scopo
Che nel giro di una notte nei primi anni Cinquanta portò alla chiusura immediata e senza appello di molti asili e scuole italiane oltre alla eliminazione descritte bilingue a Fiume e in molte altre località
Dell'Istria e del Quarnero sono una di queste naturalmente tenendo presente gli altri torti
Che ci sono stati le altre contrapposte pulizie etniche toponomastica che dei cognomi eccetera
Che il regime fascista promosse nei confronti tra virgolette dei sovversivi sloveni e croati perché talvolta non erano sovversivi politici erano solo coloro che si dichiaravano e sloveni e croati che volevano mantenere la loro identità consegnati al Tribunale Speciale o costretti all'esodo
Qua nera della Dalmazia tra il quarantatré Gaspare attrezzata a cinquantaquattro
E poi le vicende contemporanee che per fortuna sembrano non porsi nei termini drammatici di cui si era ipotizzato come la legge Boni verde novantuno per i lasciapassare ai cittadini sloveni e croati discendenza italiana che si teneva provocasse un nuovo esodo in realtà almeno stando ai primi dati che si sono potuti raccogliere tra chi ventila otto mila dichiarati di madrelingua di venti mila
Dichiarati di appartenenza italiana sono stati richiesti solo quattro mila attestati ma le comunità degli italiani delle diverse località segnalano
Che ne hanno fatto un uso effettivo solo circa il dieci per cento dei richiedenti e molti dei questi restano pendolari fra Salvatore e Trieste o fra località venete e località Slovenia o croate di dove ritornano appunto mantenendo il loro riferimento familiare senza staccarsi definitivamente dall'Istria
C'ho Coggi naturalmente ci sono altre questioni come quelle dell'Istria conto che ha come si sa che la questione del capoluogo per esempio che in qualche modo è emblematica di una certa forzatura realistica contea che già una contea separata
E questo si sa ma quelli stia contea in cui tutti i cittadini i sindaci dei Comuni istriani comuni precedenti alla riforma precedenti quindi alla venti otto dicembre mille novecentonovantadue tutti i sindaci istriani avevo chi avevano chiesto che il capoluogo dell'Istria comunque contea fosse portata all'esclusione del sindaco di Pisino e il Sabor coatto ha fissato il capoluogo dell'Istria contea a Pisino ora questo evidentemente non può non suonare una sorta di sfida alla volontà distinti vedeva nella maggiore città che li stia il suo capoluogo naturale
Ora
Tutto questo tuttavia non può esimersi da ragionare in termini Amx di società multiculturale
Chi stimola a un'educazione alla diversità
Che vuole a vantaggio di tutte le culture che sono presenti nella penisola una conoscenza reciproca
Perché la specificità come dicevo prima istriana il fatta di tutti questi intrecci che non è assolutamente possibile né quantificare me districare tre curda società pluri culturale dentro a cui vanno ritrovati quei valori sopra etnici attorno a cui l'identità sì conserva quei valori surrettizi
Che valgono in termini propri per lui stia ma che valgono in qualsiasi società multiculturale
Prima era grazie
Grandezza della civiltà quella civiltà europea che si fonda sui querelanti valori della centralità della persona voluta con il senso romano del diritto
Con la a razionalità della grecità che con la solidarietà del cristianesimo che forma una radice fondamentale per queste nostre culture in questo senso l'Istria e in Europa in piccolo
Ed Europa transnazionale registrabili dei Germani dei latini e l'Europa Poli culturale e policentrica
Quell'Europa che ha vissuto la sua stagione più luminosa quando ho detto niente le culture regionali hanno potuto dare il meglio del proprio essere nell'arte pittorica nella poesia nel teatro nell'architettura quando i Clerici variante si inseguivano i grandi maestri da Praga a Padova da Parigi a Bologna quando i trovatori provenzali diffondevano la loro poesia in giro per l'Europa
Per quell'Europa delle culture che tutti noi auspichiamo spero spetta a questa arriviamo culturalmente mista e a tutte le aree culturalmente miste d'Europa plurilingue multiculturali offrire la prova più immediato immediata
Che è possibile uno sbocco alternativo
Alla strage all'appiattimento indotto dalla burocratizzazione e dalla standardizzazione tecnica scientifica dell'informazione per farlo è necessario che ciascuna comunità
Onori la sua specificità riconoscendo la nell'altrui
Voglio concludere questo intervento con uno brano Breve quanto fervente
Immagine viva dell'Istria in un linguaggio che è forse il più colpito della pluralità di linguaggi istriani
Nei versi intensi di una giovane poetessa contemporanea
Cristina dell'Istria dove vive
Loredana a bordo di un piede di porco
Che ha scritto al Führer delle Istria così concordi Capato
Fatto dei miei pure di quali che tre dita
Il fiore dell'Istria e un cuore che batte fatto di briciole di qualche identità scusate la pronuncia non vincesse
Approfitto di questa pausa per ringraziare anche il professor Sisinni che è arrivato in questo momento al quale do il benvenuto
Mi hanno informato adesso anche di qualche piccola scontentezza che ha riguardato in particolare l'ordine d'associazione delle degli esteri anni esuli e io mi scuso con loro
D'd'altra parte questa è un'iniziativa molto aperta che sarebbero stati i benvenuti
Credo che l'intervento che ha appena svolto il professor Ulderico Bernardi
Avrebbe potuto dimostrare se fossero stati presenti con quanto amore per questa gente per questa terra
Sì affronti un tema seppure senza nostalgie ma con la severità e la serenità dell'analisi storica adesso siccome il professore Petriccio lì cui spetterà il compito di svolge una relazione sul tema il ruolo di Zara nei rapporti artistici interrati Pinter adriatici nel Medioevo si gioverà credo anche di diapositive facciamo una piccolissima pausa per consentire di utilizzare la il proiettore
Solo qualche secondo
E subito la parola al professore Ivo petizioni docente di storia dell'arte medievale presso l'Università di Tzara
Signore signore
Io mi riferisco a quello che stamane il collega Novak ha detto
Che M nei primi del Cinquecento si parlava in una occasione il croato su una piazza di Venezia nacquero continuo parlare in Prati
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Promosso Pisano a un maiuscola C maiuscola città sa CIN maiuscola
Fatto ed è usata
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Questo
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Premier Ernani il romanesco per ricreare a estrema storiaccia
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Né dal premier vorrò preciso attratta scopra la
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Francesi Milana Coppi era Ciotta fresco is cappella mo'dell'Arena
Io non lo sono i miei comitati e crea io Josh il Sulmona Paolo stesso Vannuzzi del Sulmona con Isoradio neonati non rispondere che il stata scornati scopa matta farà piccole matta farà fino a Cipro tirrenica Venezia in autunno Museo straccioni cadere in una tasca Blast oscilla cosa
CONSAP pensa a una Fassati sponsor con opaco
Genova e le creme gel che attraverso sono invece altri socio tristo Sanders eccetto centrista oltre nuovo esternare le acque per caso e tradizione Elisabeth preziosissimo non i quattro Ciani Anicio Veschi Gert
Uto dopo asticelle io da non c'erano in Giovanetti Borgo San Sepolcro Siris veneziano un coese Radicova intervenni corpo gotici Chicco Fragna Aversa
Che Ciccio tristo dello Scià torte
Io non disassata anonimi stecca la riviera tra strade e nome Venezian se un po'Meneghello tale masse covo allora Spello non la disse Ruocco Richie sa tra noto occupa sciamano
Nieto e dialoghi ova costa Padova Arroscia
Ha donato al borgo usa droghe
Nievo a dirlo se non la si può fare molto e politica questi nasi o gallerie Grad afferma
A posto i ramponi perché così a naso London non il produttore e Comiso Romagna letterali cenone umiliati e coccole
Israel stavo il sidecar strappavo la veneziana quei dialoghi e Hudal Mazzini di valore ma soprattutto vale cioè tight Roccuzzo Creta in acque ci muove gli atti può secoli Pratchett Crivelli ECU quattrocento
Io da me c'erano in Matteo Morandi sono travi Corsica sia dalla cattedrale
Tra ricchi e poveri voluttuoso oro una ormai iconostasi di San Marco con base le stesse toghe marca che ha detto a Vinovo trovano appropriano usata scocca federale
Controversi ed hanno dentro vorrei sbarre di Sloan barriti Petroselli Ripoll densità ebbe Savannah diverse si specchia la lei insiste questi succitati sottile si trecce
Tra vecchio amico al TAR la Fragna scorso alcuni cioè accostata a Castrocaro altare
Posso Heras Riccardo is Milana IVA il teatro coi Luca trecento Sandro Spagna mosse era Tramacere tripli salti nuovo asse Kajetan Zanini politiche quel poté cessato HQ grama
I più col proprio il Polo né quattro centra dei pendola se usava dare costo tutto ai vertici il giocattolo in acqua Trecenta giova a Baratta Crivelli via Carlo Crivelli io Sapegno c'è uno strato rotti socio centri socio degli assetti tre Cecere sapete
A Vittore Crivelli ne stacca assegni
Ho disse poste né che Neuss altro nego Virna uscì bene quell'altro Piero questo Imoco prefissati minima
Nel team voti al sette iscrivere Scrocca essere Carsoli disse non s'ha da scontare scorrono meno
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Poi una Madonna resa occorresse salterà mi alleno a quelle mosse primi accedere voti al sei ho provato è aperto questo
Se Castro abbracci Crivelli
Tacco da è ovvia Royal nobili io Gucci avesse Castro qualcuno
Ha detto pria M. Veneto suonava da tagliatrice ampi USA Dardo alla rese i Drughi comitatensi alle nel Senato cinesi Venezia alto scossa dalle città la Pravo interessasse a un mondo nasce dopo ieri stare all'Ortaccio Gori ci siamo bosniaco nel mio sì raccoglie no Pacini
Sorprendere e ciò li ci scusiamo per aver sottratto alla sua interessantissima
Relazione forse degli spazi che sarebbero stati necessari e tuttavia dobbiamo tentare di rispettare anche i tempi che come al solito sono avari
Do ora la parola al professore Alberto Tenenti diretta del del gettito delle code sottecchi dirà un sì adesso sia al del pari di Parigi
E che concluderà questa parte dei nostri lavori poi ci sarà una breve pausa e subito dopo la tavola rotonda con i rappresentanti dei governi che sono e dei paesi che sono qui oggi a questi nostri lavori prego professor tenente
Grazie onorevole Laroni e il mio grazie vuole soprattutto non solo innanzitutto dire quanto questo convegno questo incontro non solo d alle prove evidenti di un interesse estremamente alto
Ma anche le prove della sua
Oserei dire necessità e comunque opportunità
Stamani oggi pomeriggio
In un in molti casi
C'è stata una sfilata di interpretazioni storiche
Sulle quali non intendo tornare proprio perché questa era sorta di rassegna e di serie di scampoli di versi
A manifestato quanto in fondo un uomo politico come Nereo Laroni sappia mantenere dalla storia un distacco superiore a quello che spesso viene manifestato dagli addetti ai lavori o che desidererebbero apparire come tali
Certo
è un riconoscimento che io voglio attribuire a tutti coloro che sono intervenuti anche se il riconoscimento non significasse un tre gratitudine
Sì
Verifica che la storia è diventata una molletta convivente ma il dialogo
Che oggi e Adriatico spavaldamente sperabile che possa divenire più ampiamente mediterraneo in seguito
è una materia estremamente malleabile polivalente
E quindi appunto
Quella che io ho cercato di definire in simbiosi
In un modo ai quanto ottimistico manifesta fino ad oggi molte delle sue asperità e delle sue difficili conciliazioni
Quindi è chiaro che noi viviamo viviamo nel senso pieno e acuto del termine delle situazioni abbastanza
Nel primo l'opposto
Lui
Ci sono stati degli accenni però molto
Opportuni da un lato e
Non rilevanti dall'altro sulla possibilità di conciliare nazionalismo e cosmopolitismo
è chiaro che sono parole anche pericolose parole che sollevando perplessità parole che suonavano soprattutto problemi anche per il semplice fatto che ognuna di esse può essere ebbe interpretata in un modo diverso dagli uni ed agli altri
Ma comunque
Forse alla parola nazionalismo non sarebbe ormai più augurabile che si sostituisse come stamani oggi pomeriggio sia già cominciata a sostituire e non solo Queen questa sede
Sansovini Anna della Ca'Corner mangiati in molte altre sedi in precedenza quella in fondo della identità culturale e politica e di Bari nel dal divari valenze una identità globale ed è forse proprio l'identità che caratterizza l'individuo vive Ruppi popoli
Quest'aspetto effettivamente venirsi a confrontare su di un piano più vasto su di un piano multinazionale o preferibilmente internazionale quanto come ha giustamente sottolineato sarà integra Ciotti
Il valore della produzione che riflette una identità sia poi
L'impotenza
Capace di una universalità di un valore universale
è certo il compito che più che altro e ancora dinanzi a noi
Spetta a lui tutti divisa per realizzare e di riconoscere perché effettivamente l'universalità la sì concepisce e la sì
Comprende soltanto il rispetto degli umani riguardo agli altri e nel rispetto di tutte le le manifestazioni cosa certo più difficile che mai
In questo mondo odierno di fine millennio
Assai più per esempio che nel considerato lontano Medioevo occupando tante gentili conviveva allora coesistevano sì
Scambiavano rapporti di ogni tipo
E manifestavano una capacità civile
Nettamente superiore in genere sono grandi deplorevoli eccezioni a quella di altri casi odierni il fatto è semplicemente che si non si può non passare attraverso questi momenti diurno di asperità e di conflitto per arrivare a tappe successive
è chiaro che
Non sarebbe probabilmente da condividere del tutto
Il l'obiettivo a cui si è fatto cenno
Anche perché praticamente lo si fa al giallo sia già fatto anzi lo si è fatto sempre quello di riscrivere la storia
Purtroppo la storia la si riscrive sempre ciascuno lo fa a suo modo nella sua ottica
Anche con le giustificazioni certamente
Ovviamente con una motivazioni che esso corrispondono ad angolature ovviamente e necessariamente parziali
Quella che costituisce avvio parete
Una delle prospettive più promettenti e che questo convegno che mi sembra avrebbe come obiettivo di fondare e di cogliere quella di una sorta di Europa poco direi più esattamente di Mediterraneo delle culture
Il fatto che l'espressione sia sufficientemente o almeno in apparenza in loco
Non significa che invece non possa essere caricata di significati proprio perché effettivamente se non ci sono alla base le premesse perché esista una Corinne una comunità culturale e assai difficile poi che ne possono derivare altri tipi di comunità
O comunque altri tipi di comunità possono coesistere ma essere fortemente disturbati dalla mancanza della comunità culturale
Ora e sia risse uno che questo è il sentimento di comunità chi potrebbe essere anche inteso come a fratelli affastellamento ma anche volendo usiamo arrivare così lontano non vuol dire il fuggi ione e con fusione delle identità appunto come sottolineavo prima
Vuol dire semplicemente capacità di ciascuna di esse di comunicare e liberamente e pacatamente e infruttuosamente le une con le altre
E questo nel senso che può essere dato ossia a Europa delle culture sia a mediterraneo delle culture come ideale
Da raggiungere o per lo meno da perseguire da rincorre per cercare sempre meglio
Tappa dopo tappa di realizzarlo
è in questo senso quindi che può assumere un insieme di significati diversi la mozione di multiculturalità
La multiculturalità è un dato innegabile
Insostituibile
Mi è stato rivolto proprio all'inizio di questa settimana un quesito da un giovane studente il quale mi ha chiesto di rintracciarli
La composizione etnica dell'Italia
Effettivamente la multiculturalità
Cioè la condizione di tutto nel continente assai più o per lo meno giunto a questa Europa assai più ad esempio che degli altri zone del globo
Proprio per le successive le sovrapposizioni appunto di cultura mi di popoli di etnie spostamenti incroci che si sono verificati per cui chi non c'è premesso che in nessuna nazione che sia risente nel passato nel presente Darling influenze diverso e quindi da una multiculturalità
Ecco questo quindi anche questo quindi è uno degli obiettivi che mi sembra siano di fronte agli orrori proprio perché questo su implica scambio
E lo scambio sia economico sia economico deve essere uno scambio pacifico
Può suonare
Estremamente ciclonica questa affermazione in momenti così duri gli scambi non pacifici tuttavia della vita proprio questa coesistenza di volontà di realizzare delle degli obiettivi positivi di arrivare a delle delle realizzazioni
Augurabile e di cercare di osteggiare di opporci e di vincere nelle tendenze più negative
Non è necessaria la coesistenza ineliminabile comunque la bella vicende umane
Devo dire che effettivamente
Nella nel periodo post bellico successivo posteriore alla seconda guerra mondiale sia lasciato con lo strascico in varie zone del Pianetta
E certamente forse fra queste nel Mediterraneo più che in altre si allarma
Necessariamente ci ha lasciato appunto delle sul delle questioni spinose da risolvere e che sono ritornate sul tappeto dopo essere state invita
Messe fra parentesi o superate temporaneamente quindi è chiaro che dalla giornata dai lavori di oggi traiamo un grande conseguimento è un grande motivo di riflessione sulle prospettive che si aprono di fronti a minori
Necessaria una scelta di campo che poco può comportare anche un dialogo con gli stessi e cioè una ricerca di quelle asperità che possiamo portare proprio minori
E che cercando di compensarla e con riflessioni opportune e più spazio a Linate possono poi favorire il dialogo e la comprensione oltre che non contro
La storia adriatica è stata da voi
Da molti interventi da molti colleghi evocata sotto vari punti di vista credo occorre Raee percorreva ora in poche parole
Ecco comunque evidente che questo mare più di altri
Una sorta di largo sul quale hanno sboccato popolazioni che non potevano contro non entrare in contatto in vari e soprattutto dell'Oceanic possono dividere nell'Adriatico moderna mai deciso e quindi l'auspicio il primo auspicio che sorge a questo lo studio da questo incontro dei problemi adriatici è proprio che anche poi
Anche se sarà più difficile al Mediterraneo l'intero si possa disse estendere quello che credo si possa dire malgrado tutto dell'Adriatico che è stato un bacillo di scambi degli incontri
Di tutti cultura Litta
Tutto ce lo attesta
Tutto cit consiglia a ispirare accende
Crede il bacino sia stato di volta in volta sotto il dominio di una potenza politica o di un'altra
Ho spartito fra parecchie potenze degli Stati ciò non toglie che effettivamente il tuo messaggio più prezioso la sua
Eredità più a tratta attraente attrattiva e proprio questa fra i popoli adriatici c'è un senso nei vera comunità
Questa comunità appunto tutto certo conoscere anche di recente momenti di ha spedita e di difficoltà nata
Effettivamente come molto giustamente è stato definito dalla organizzazione del convegno un patrimonio
Che sia un patrimonio dell'Europa
Poi una successiva costatazione lunare innanzitutto un patrimonio
Sarebbe proprio unna
Un atto di dilapidazione quello di non servirsi di questa capacità del bacino Adriatico di accomunare e di far convergere per cercare di guardare all'Avvenire in una maniera più fruttuosa e non solo
Io credo che gli interventi che seguiranno dei ministri della della cultura di vari Paesi e o dei loro alti rappresentanti sarà con l'occasione per sottolineare ancora più esplicitamente questa realtà della oserei dire anche se ottimistico simbiosi adriatica
Effettivamente pochi
Sono normali sulle rive dei quali i popoli
Si sono sentiti più vicini
Pochi anche sono quelli che la storia investito spesso in maniera così forte e impetuosa
E varia
Credo che malgrado le difficoltà che possono sorgere nel momento attuale
Sia della più alta necessità quello di guardare all'atto positivo del patrimonio
Di guardare alle potenzialità
Uguale innanzitutto in un sistema di su questo termine proprio perché le potenzialità sono il patrimonio soprattutto umano prima ancora che economico e anch'esso il nome può essere necessariamente politico il problema appunto che ci sia una vera capacità di rivolgerci riuniti nella direzione degli altri per recepire quello che gli altri sono capaci di dare e offrire loro quello che si è capaci dei tuffi nel produrre
Effettivamente sarebbe fuorviante credo ripercorrere
Le varie tappe della vita adriatica
Temo nel migliore dei casi sottolineare l'avvicendarsi di questo o quel dominio di questo di questa o con il supremazia di fatto l'Adriatico di uno sfratto malgrado i vari domini malgrado le successive supremo Mercier
Esiste esistita e capace di resistere spero una civiltà adriatica che significa civiltà dei paesi che convergono su questo comune bacino quindi
Per concludere mi permetto appunto di lanciare una sorta di appello alle migliori energie alle energie più
Fruttuose e positive perché si faccia innanzitutto di questo Adriatico un modello di quello che ha con maggiore difficoltà certamente si deve tentare di fare in seguito o contemporaneamente del Mediterraneo purtroppo nel Mediterraneo offre difficoltà potenziali o reali ancora più grandi nettamente i più grandi e il problema era credo proprio quello di sono cominciare da zero ricominciare come questo convegno si è proposto a porre le questioni sulle quali ci si può incontrare
E la questione della salvaguardia di questo patrimonio comune di questo patrimonio che ha avvicinato e fatto compenetrare tanti e vari popoli anche se talora li ha opposti in mi sembra contrassegno di un prospettiva d'avvenire alla quale bisogna assolutamente attenere grazie
Ringrazio il professor tenenti adesso abbiamo una brevissima pausa cinque dieci minuti al massimo perché siamo un po'in ritardo e poi ci sarà la tavola rotonda con i rappresentanti dei governi
Fico rettore Universiadi tirare
Amici
O o corrotto con animo grato l'invito di rappresentare il ministro Ronchi
Che devo scusare perché oggi
C'è la conclusione del Parlamento italiano di una legge risolutiva per i nostri musei per le biblioteche agli archivi
E già che si tratta di un decreto legge che va convertito
Entro sessanta giorni e sessanta giorni scadono domani
Il ministro nonostante la migliore disponibilità e anzi di grande interesse che Annette a questo colloquio si è trovato nella in materiale fisica impossibilità
Ha chiesto dirà Carlo e ho detto che ho accolto con animo grato sia per i rapporti che ho già avuto modo di avviare con la Croazia l'Albania personalmente e sia perché credo fermamente nella validità di questa iniziativa
Però ho seguito con estremo interesse l'intervento del professor tenenti in cui mi riconosco integralmente e a cui aderisco e come ministero e come studioso
Il discorso del Mediterraneo è un discorso
Antico che noi conto usciamo almeno da quindici anni poi verremo a parlare in modo particolare dell'Adriatico
Ma di questa coi nei di questo comunità di questi insieme del bacino del Mediterraneo noi ci siamo interessati
Quasi all'indomani della creazione del ministero per i Beni culturali ben piantati
Abbiamo e non potevamo non sentire nel bacino del Mediterraneo il cuore stesso della Europa che si riconosce anzitutto come Europa della cultura
Una Europa della cultura che prova la sua identità nel patrimonio costituito dalle testimonianze culturali
Dunque un patrimonio di cultura che attesta perché si possa parlare di comunità europea che prima ancora di sottolineare la valenza economica mercantile commerciare il militare d'Europa si deve parlare di comunità culturale per ragioni storiche per ragioni appunto di cultura
Sì in un tardo antico ricordo lo ricordo anzitutto a me stesso l'Europa nasce nella consapevolezza della civiltà dei popoli in funzione mediterranea
La prima volta che ero incinta chiamo nella visione dell'Europa
L'abbiamo con i geografi ionici per ricordo per tutti e Cattelan che vede l'Europa infusione mediterranea quindi l'Europa e in quanto vette del Mediterraneo
Nel tempo questa concezione meramente culturale prevalente poi consistenza soprattutto nell'universalismo di Dante e di piazza De Bois
Per passare a quella concezione della unità di valori basati basata sulla identità degli ideali cristiani
Perciò avviene soprattutto grazie al board altissimo benedettino
Quindici secoli orsono quanto Benedetto invia i suoi monaci da un capo all'altro d'Europa a diffondere certo il Vangelo ma attraverso il Vangelo quei valori classici
Che il monachesimo benedettino recuperava nei propri scriptoria
Si sa che recupero della cultura classica ed ebraica e romana
Lo situa si deve prevalentemente se non esclusivamente ai monasteri benedettine
E qui tutti viene fuori il questa realtà di concezione di impostazione di identità
Che passi che l'Europa stessa si chiama Millar cristianità poc'anzi ricordavo con degli amici
Come fino alle soglie dell'evo contemporaneo anche negli atti ufficiali noi abbiamo trovato e troviamo scritto per l'Europa
La cristianità sono stato all'Est della cristianità ho visitato il centro della cristianità e così via questa identificazione farà dire Argolini
Che la matrice fondamentale della comunità culturale europea è da rinvenirsi appunto nella cultura classica e nella ispirazione cristiana
Da noi in modo particolare
Nel montano il più vicino al russo
E prima ancora Machiavelli fino poi ai romantici risorgimentali dell'Ottocento
Questa idea di Europa si identifica sempre più nella concezione comunitaria culturali e su questa all'indomani di quel conflitto
Nel primo conflitto che fece dire ai inaudite che era stato di più fonto le espressioni l'esplosione delle durante interesse per l'unità europea
Questa realtà che ne viene fuori dopo il primo conflitto mondiale subito impone in evidenza perché la identitaria dell'Europa lacerata purtroppo da quel conflitto è la cultura purtroppo l'asse conta la guerra mondiale prova ancora una volta come degli egoismi i cosiddetti sacri egoismi che sono invece sembra da condannare non hanno recepito la lezione Einaudi Anna
Delle prime di che i inutili ma subito dopo organismi come l'OCSE consiglio di Europa eccetera fino alla dai sono state la prova e la riprova della volontà della unione
La nostra aspirazione è appunto quella di vedere la base culturale come la base su cui costruire questa Europa che appunto parte dal Mediterraneo per tornare al Mediterraneo
E proprio una quindicina di anni fa Noel costituì mo'purtroppo senza esiti poi concreti per ragioni poi di ordine politico
Per alcuni Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo
Quella che chiamammo la rassegna mediterranea e cioè il luogo di incontro dei popoli mediterranei soprattutto in iniziative culturali
Questa nostra intuizione questa nostra forte volontà di allora non ebbe poi ripeto esiti concreti perché
Visti opposero con Vincenza di ordine diplomatico internazionale
E allora ci muovemmo sul versante universitario creando a Bari come iniziativa della Università di Bari ma con il consenso di tutte le università
Dei delle regioni
Almeno otto regioni vi aderirono che sono erano e sono interessata al discorso mediterraneo
Costituì mo'una Unione universitaria mediterranee che per rimasta l'unica cosa valida finora in questo campo con periodici incontri e già con scampi di uomini de di esperienze
Noi non possiamo dunque
Che essere pienamente felici di questa iniziativa che ripropone il problema del Mediterraneo dell'Unione del Mediterraneo il nome della cultura in nome della storia comune e a questo riguardo noi dobbiamo anche sottolineare la valenza del discorso fatto dal professor tenente quanto ha parlato delle peculiarità delle culture locali che non contraddicono la universalità ancora una volta devo citare lui nicchia una pagina bellissima riguardo quando dice l'Europa è una anche nella pluralità
Delle forme Divin Quaggio in cui questa unità si esprime intermittente operano in faggio non soltanto l'espressione della lingua ma tutte le forme di manifestazione dello spirito
Secondo la concezione crociana dell'intuizione espressione che sono queste peculiarità che vanno salvate ma sono peculiarità culturali ricordo una riflessione di Croce
Quanto qualcuno ebbe
A complimentarsi con lui per trovarlo fervido europeo
Egli intesse precisare che vera europeo perché era soprattutto italiano ed era italiano perché era soprattutto campanilista cioè un uomo non campanilista in senso sciovinista ma di chi riconosce nella propria città
La sintesi dei valori di culto e di cultura che sono i valori in cui si riconosce l'uomo stesso
E allora ecco come il patrimonio europeo va tutelato per che e l'insieme dei patrimoni culturali nazionali
E i patrimoni culturali nazionali vanno visti come sintesi armonica dei patrimoni culturali locali pensate al nostro Paese all'Italia
La cultura nazionale non è che questo mosaico mirabile delle culture locali
Ma non per questo non si può parlare di cultura nazionale di identità nazionale una identità che si esalta nella pluralità delle espressioni che la compongono
E così è per l'Europa di quell'Europa a cui noi tentiamo che deve identificarsi nella realtà il museo storica quindi un Europa che vada dal nord al sud dall'est all'Ovest
Per quanto concerne l'Adriatico io credo che sia stato felice anche dare inizio a questa serie di incontri momento appunto da quello che è stato definito Ronaldo
Bacino ristretto dove è proprio la limitatezza dello spazio fa certamente favorito questo scambio questa rosso mossi continua di rapporti
Solo chi non conosce i vostri Paesi non sa come questa sia una vera vita
Concreta una verità vissuta una verità verificabile dappertutto soprattutto certamente del patrimonio storico artistico ma anche
In nelle tradizioni orali ma anche nei comportamenti nel costumi della gente cioè in tutto ciò che
Rimasto impresso nell'anima del popolo
E allora ecco il nostro obbligo della collaborazione noi dobbiamo sentirci della stessa famiglia
Abbiamo fatto una storia insieme siamo legati da vincoli direi di sangue e allora è d'obbligo
Cercare in ogni modo di superare il momento tragico che affligge alcuni popoli di questa realtà complessa unitaria
Per fare in modo che attraverso la cultura e solo attraverso l'esaltazione dei valori culturali che ci uniscono e non possono che unirci sì aggiunga a quella pace
Che tale se poggia sulla libertà e sulla giustizia proprio come ammonisce Dante che non va e pace autentica se non supportata dalla giustizia e dalla libertà
Quella giustizia e quella libertà che porta poi alla De Rita
Sul piano pratico sembra che abbiamo avuto due possibilità come Ministero per i Beni culturali
Dallo scoppio delle ostilità io fui raggiunto da una lettere da una telefonata del rettore dell'università di Spalato
A cui risposi immediatamente non c'era altra possibilità che di offrire
La ospitalità delle opere mobili
Pensammo a una serie di mostre
Che avrebbero dato la possibilità di portare in aree sicure i vostri tesori questo poi non è stato possibile realizzarlo
Ma non abbiamo dismesso l'impegno di interessarci alla triste e dolorosa situazione
Anche dei nostri monumenti riconosce perché li sento nostre e così abbiamo inviato sul posto una delegazione
Di tecnici che ha provveduto ad una ricognizione delle esigenze parlo solo della Croazia
E degli esiti sono abbastanza significativi importanti per quello che si può essi ha da fare
Ancora più forte stato di impegno per l'Albania
Accogliendo l'invito del presidente del Consiglio albanese allora ministro ad interim era e il Presidente del Consiglio Andreotti tanta icona aereo presidenziale
Ma in Albania Kirara ed ebbi la possibilità di trasferire armi da un capo all'altro dell'Albania in elicottero
Per recepire una preoccupazione degli amici albanesi duplice anzitutto la preoccupazione della tutela monumentale e archeologica sapete quanto sia ricca archeologicamente l'Albania
Basti citare per tutto per tutte le presenze Butturini questa area caratterizzata dalla presenza greca romana fino a quella medievale veneziana
E l'altro Almirante preoccupazione della tutela anche all'Italia
Proprio sorvolando l'Albania ebbi modo di constatare la bellezza soprattutto delle costo e con queste spiagge lidi ancora incontaminati e come tali
Suscettibili di aggressione di essere pur Merati dall'avidità umana
E la ciò che offrimmo fu subito travasato in un documento che è un atto ufficiale anche perché è stato recepito dall'accordo culturale italo albanese
Cioè una convenzione col per la creazione di un istituto Italo albanese c'è un istituto in cui su un piano di assoluta pari dignità
L'Italia e l'Albania provvedono anzitutto alla formazione dei quadri credo che la prima cosa che bisogna fare è proprio questa formare perché è facile andare
Ma poi non è facile garantire la prosecuzione della presenza e allora e necessario anche perché non c'è migliore tutela se non quella che passa attraverso la consapevolezza attraverso il coinvolgimento diretto la la responsabilizzazione
Noi abbiamo pensato di formare dei quadri in loco
è vero abbiamo anche chiamato a Roma dei funzionari ne è venuta una per seguire un corso di tre mesi proprio al nella mia direzione generale ma nostro ingenti mento e aspettiamo che ci venga indicata la la sede è nostro intendimento di trasferire alle nostre competenza le nostre professionalità
Attraverso una scuola di formazione plurima
Che vada dalla ricerca archeologica alla pratica del restauro alla cultura della tutela quinti fino alla tutela ampia evitare che sottolineo come importantissima Perù un territorio in gran parte integro conservato
Io mi auguro che questi colloqui a partire da quello attuale abbiano esiti concreti cioè che al di là delle intenzioni certamente encomiabili del l'impegno che ci trova tutti uniti che all'unisono vi siano poi dei fatti concreti in cui l'Italia ma non solo l'Italia negli altri paesi che sono nelle condizioni di farlo sia per tradizioni per ricchezza di esperienza possano dare il contributo che siamo tenuti a dare perché in una famiglia chi più a più deve dare più ottenuto a dare da parte nostra confermo l'impegno di seguire sia la creazione di questo istituto di formazione da Tirana
Di riprendere la ricerca archeologica che piuttosto ferma
E quindi con la ricerca la sistemazione poi dei reperti la musealizzazione la fruizione sia sulla formazione in campo di tutela han piantare per quanto riguarda gli altri paesi della ex Jugoslavia io mi auguro che vi siano le condizioni per poter intervenire concretamente
Credo che la catalogazione sia stata già accurata ma l'intervento che si richiede credo che sia nel restauro dove l'Italia
Per ragioni ovvie può vantare un primato
Non diverso da quello che gli deriva li deriva dalle sale detentrice
Del patrimonio certamente più ricco del monto più ricco sia per entità qualitativa che quantitativa qui dal nome del ministro Ronchi dei a nome del ministero sono qui per confermare la piena disponibilità con i più fervidi auguri
Di una ripresa nella pace che è il presupposto per il vero progresso che progresso potenti clan se si fonda vive della e per la cultura grazie
Per il vostro pensiero ringraziando nel modo più sincero e diretto
Il professor Sisinni che da tanti anni ha in carico la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale italiano
Ringraziarlo per questa larga e fattiva disponibilità
Di
Reale e effettiva collaborazione
Malgrado i momenti non sempre facili della vita economica di questo o quel Paese penso che questa sia la metà verso la quale occorre dirigersi
E lo ringrazio sì molto di avercela indicata
Prego adesso il ministro della cultura
Di Lubiana
Di volerne prendere la parola al professor molto succhia la prego intervenga
Lo spengo SPÖ dire migliore Draghi friabili cambiamento si inimicò stia gentili è uno spunto la donna Donadoni Stridi Poletti a l'Italia non è vietato per il resto quanta se gustosi lungo Italians con il gusto ma anziché Meier lo jugoslavo ieri la notizia una dal sistema così invece mezzi navali negli ultimi accordi internazionali vedono Uccellacci indizio di uno studio tale verrà ucciso Biffi frena magari le popolazioni dei suoi valicabile confine Bulgaria ero finito così conviene assistessimo lite avvenuta affinché dopo i tre Manni comunica venuta un analitico che vedeva il tempo a suo tempo in un comune in busta e dico tanto culturale per potesse riannodare il le fila della convivenza convenne avvenne qualcosa del genere presso la Casa Rossa mie nuda e avevo il valico di casa nostra la tema destra mi nelle aspettative di Parma così aumentarono la settimana successiva più strani maggio venne impedito dalla molti aspetti turni ad affollare non mi pareva sottomano sulle prescrittiva la metà verso mezzogiorno ogni mese strali Bongo Vito Pittis di una me niente conclusiva e di lago oltreconfine Moritz per inondare Gorizia
Tale nell'effetto questi subisco Rita risata non programmata di Gorizia durò per quasi tre ore conobbe quelli che il confine attorno a bloccarsi a chiudersi non vi furono più incontri con circa scorre Nathan così lì appena dopo cinque anni gli accordi di Udine sui rapporti Del Rio confinare in meno
Provvide arriva riaprire fa il confine della popolazione le fasce confinarie Roma non intendo soffermarmi signore e signori su fatti anche se non sono del tutto in o non intellegibili alla sensibilità odierna strumenti nei decenni Manta scusi prendere ad esempio questo episodio dall'uccisione dice di sostenere che la discriminante fra diversi ambiti culturali non era mai oggi ben delineate con ancorché oscillante fra lei no tra il confine Albania
No eccetera linguistici fra l'attività e che recita di mio non poneva un altro caso
Leonardo secondo la linea militare ideata da Leonardo Da Vinci cioè nella Valle del Vipacco quando Hideo un sistema di oppressivi Veneziani contro i turchi
Lucio sta De Simone che mentre i confini di questo genere Kultur coincisero dal quadretti che breve periodo con il lineari in materia di politica io non sia l'atto impedirono mai negato sullo schermo se attraverso questi confini a testimonianza del esigenza la necessità di rapporti intimi fra le popolazioni Gustav tutta una serie di nomi di episodi demaniale sono testimonianza si prenda fermano slavo si sa l'accaduto del per esempio di Tolomeo caustico coupon Michele io oviparo uno a ruolo importantissimo di mediazione nell'ambito culturale europeo per indicarlo con questo termine moderno oppure presso Ludovico Muratori da con la la sua edizione ambrosiano scusi allora ci preoccupa meno colte di codice ambrosiani particolarmente importante per la storia culturale l'Italia Slovenia
Non si può sulla base di questi esempi primo sostenere di appoggi integrazione avevo pare in Europa così come un processo irreversibile
Da un col contrassegno d'un segno positivo più vicina eppure tutta la storia europea con il suo le sue spinte l'invito al mittente vive e varie serviva amico del prossimo in tutte le sue guerre e disintegrazione inibito specie sta militare che l'assistenza questione non è così semplice e non sicuramente irreversibile
Vi sono piani di integrazione utile diversi sono ai abbastanza agevolmente domina bilico almeno intellegibili indomabili legami bipoli ittici economici vi sono certamente ostacoli anche su questi binari ma
Frattini fenomeni che sono misurabili con categorie quantitative formati
Eppure lei integrazioni che su questi piani non sono economisti intere numerose non l'interesse economico nell'amministrazione unitaria la il legame politico
Non hanno mai garantito limano integrazione
Galleria da Porta Sole ma se stesso spalancate almeno per Lazio proclama la omogeneizzazione e per la integrazione nel vero senso autentico della parola
Dan ispettrice dai e perciò che oggi sono persuaso che la di integrazione sia possibile solisti tanto
In qualità di impegno che il Comune sulla base di consenso è soltanto se sei complessa se non si limita i livelli sono economici amministrativi politici integrazione per me tuttavia dico pezzi colleghi no qualcosa garantendogli guardingo implichi l'abbandono delle individualità nazionali grazie chili ciò sarebbe una omogeneizzazione che prima o poi intesa darebbero la stura movimenti opposti l'interazione seguirà proprio all'inverso la possibilità di delega sopravvivenza delle Greta nazionali in maniera da rendere in aprile interessate coinvolga il The tutte le nazioni per la prosperità delle altre Ruby propria proprio il progresso delle Heinze entri agli opinionisti anziché le tendenze intese integrative gli appetiti con questa Attolico comportamenti autarchici ed è proprio per l'uso che ritengo da cultura il fattore decisivo nei
Processi integrativi e non intendo coniugio soltanto la cultura d'élite che in ciò sicuramente non se si è sufficiente non in coproduzione si tratta soltanto di divulgare Vostok le conviene ieri precisione del Mikulin dura ben è un insulto uno della somma cultura
Si tratta di poca tutto invece la libertà qui voluto oplà comunicazione delle idee delle persone che coinvolge larghi strati di popolazione ormai oggi in Europa il giorno in cui abbiamo bisogno sono legami culturali su tutti i piani dalla congiura di Mara fino all'informazione alle scusi una reazione tutti insomma bisogna
Se conoscere l'accusa chiusura degli armigeri valutato su questa base pensionabile quindi Pogba nacque il Pirellone Ravina prevedo una conoscenza Falerna listini
Società nazionali elevati Mariano pregiudizi nazionali non si tratta soltanto di una conoscenza formale la scuola da chiamarlo paddle indossabili sulle mia decimali salendo a coprirne riconoscere
Lì nasce gli artisti degli altri licenziati delli altri fossero anche scienziati artisti i nostri si tratta anche premi calmo dipinti tali scorgere diversità dove diversità non verso dove non ve ne sono legittime dove invece esistano né oppure di interpretarle come scelte legittime e non come danni stimati manifestazioni esotiche il tentativo oggi siamo animati sia da argomenti a favore del pessimismo dell'ottimismo radicale Ilvo pubblici di pessimismo adesso sicuramente dettato dai giornalismo e xenofobi Cipriano sono una Asuka Peci fuggita dell'ex blocco orientale o del Germania riunificata e direi che è piuttosto che si tratta
Del volto scuro della democrazia europea che esiste anche per il fatto che
Non questa democrazia si limita ad essere gli è politica nella migliore delle ipotesi economica di incultura sopra Giovanni nella cultura ex viene a mancare
Come pure in più nel sia nell'istruzione ma ad onta di tutto ciò proprio la interazione culturale può no ergersi a garante della democrazia la convivenza in Europa e nel mondo solo arrivando da pessimismo anche in virtù delle comportamenti restrittivi di alcuni governi che in condizioni di recessione economica Pica mai dei possibili cui tendono a Cipro questo limitare innanzitutto mai lo dico ma le gli investimenti nel cultura anche se il risparmio in questo campo è sicuramente trascurabile rispetto a quello ad esempio in campo militare
E invece è fonte di ogni figura d'ottimismo così esattissimi il sapere che vi sono tutta una serie di iniziative europee ne ha parlato anche il collega Sensini buoni l'intervento laddove la cultura in abbinata alla guerra ci sono i bambini neutrali dedicate destinate dal al mantenimento dello standard culturale delle decima al di qua occhio dei paesi di coinvolti da una crisi generale Natasha furti e ganasce incontri come l'odierno
Inducono all'ottimismo allora e per verso va sicuramente un velato riconoscimento al onorevole Maroni agli organizzatori ed è proprio di questo ottimismo che posso posso misurazione dire
Che si può sicuramente parlare discutere ripete logico sulla possibilità di convivenza in Europa in un ambito territoriale
Che coinvolgere comporta il severo rispetto dei confini come sono venuti no euro delineandosi una storia europea display
E della memoria una pistola oppure come ha scritto brutto aspetto Bilotta
Va bene ovunque
Non vi è un clan nessuna Europa dalla clandestinità agli Urali li esibiamo o stalla nessuno slogan del tipo Santella Slesia rimarrà nostra di una nessun
Vagheggiare
L'ultimo va no indennità per l'industria nella Turingia visti ma l'Europa come Issara soltanto Domani pubblico con dei Ecopass Fini cognati Chi Minh collegamenti culturali un'Europa dalla lungimirante individuate ecologia attacco lavoro umanizzato un Europa delle tradizioni urbane liberale libertaria scrive questa Europa per la quale uno uno
Merita battersi dunque un tributo arnie questo impegno e dato dello ribadisco dal nostro odierno incontro
Grazie
Il ministro sloveno
Chi erano
Sostenuto
Infine più la fiducia nell'avvenire che il pessimismo sul POR
Io credo che effettivamente esistono anche dalla sua parte dalla parte del suo Paese una disponibilità che può corrispondere a quella manifestata
Poc'anzi da Francesco Sisinni per quanto riguarda l'Italia e poi che i due Paesi sono a diretto contatto
Formulo l'auspicio che
La prospettiva dello scambio posteriore Zanussi in modi sempre più concreti e ravvicinati
Ringraziandolo quindi di nuovo prego adesso dal signora di gli orticelli
Resa agenti lettera ministro della cultura del governo croato di avere la gentilezza
Il suo contributo a questa tavola rotonda e alle prospettive di collaborazione cultura
Allenò il principio in italiano e poi continua mia lingua materna in carta
Gentile organizzatori
Signore e signori cari colleghi specialmente Gentile signor Moroni con quale avevo l'opportunità di lavorare ancora nel mille duecentottantaquattro quando abbiamo allestito qui a Venezia la famosa esposizione arco raggelante dell'Istria e che quella volta mia
Veramente fatto molto e per la prima volta la cultura di nostri appesi attraversato il confine all'Occidente
In questo senso ringrazia tutti e poetessa prosieguo in lingua croata grazie anche a voi che avete permesso di trattare la lingua croata come una le lingue ufficiali questi già
Fortuna costata signore e signori per me è un particolare o particolare l'onore di poter parlare quindi oggi davanti Ray poter rilevare trasferire i saluti del governo croato Sudan nome del quale parlerò oggi qui tra sono moduli ed anche per l'amore seguente del seguente fatto quando a Roma si parla soprattutto di una collaborazione commerciale gonna intrattenimento questo questo è rientrata diversi sono anche state condotte da allora signor Minari dice il presidente del governo quindi riparleremo dei ministri due problemi molto importanti che toccano di rapporti tra i due stante quindi tra l Italia e la Croazia e non solo tra tra la scomoda Vendrame euro nulla grazie Italia ma anche dei con la Comunità europea si tratta quindi della cultura della protezione dell'Adriatico e quindi ritengo quesito in modo complementare seguiamo questa problematica lei fascicoli per far siamo tutti tutto quello che è possibile così anche lo Stato creando per poter andare a stabilire un contatto con un contatto con quanto basta quando migliore con l'Europa dalla Comunità europea per poter muoverci verso una migliore gonfiore futuro ieri perché proprio del futuro perché io non sono un perdente islamista di carattere e quindi ritengo che non c'è non ha senso più piangere sul passato
Bensì di ritrovarci qui insieme da i professionisti di questo campo e anche i politici devo trovare una soluzione come creare un migliore futuro questo passato brutto via durando circa due anni e che restano tragica per l'ultimo anno diciamo in Croazia dette con grazie oggi ancora in Bosnia forse purtroppo anche di tutti i Balcani giorno quindi dovrà dare fruttò prende quindi viene dovrà dovremo renderci conto dovremmo essere consci di lavorare insieme e quindi essere inattivi in sotto tutti i punti di vista e quindi anche sul appuntato sul sul campo culturale da lo stato grato che che OPA che si trova diciamo la sua mi costa avanti adriatica e la più lunga e quindi chiedo presenta ogni tanto che nel suo un multiculturalismo plurime cultura Lismore riunisce tutti quei valori storici e culturali innaturali del Mediterraneo a nel contempo andando dal sud San verso Nord degli congiungere gonna l'area della Danubio nell'Europa centrale cosa vi voglio dire
Cioè voglio dire che nella posizione geografica della grazia noi non possiamo parlare esclusivamente declina in modo lineare di un'area ma dobbiamo guardare solo dal punto di vista dell'interazione cioè nel compresa tutti uno stato che adesso in questo caso restando fortuna formato quindi stato curando quando parlo della collaborazione adriatica con i paesi vicini fra quindi iper i paesi più vicini ai primi vicini sono la Slovenia e all'Italia poi il Montenegro debbo chiederti se Dorina e l'Albania
Allora noi dobbiamo anche accettare anche una costatazione generale che è giusto oggi è stata espresse dal molto bene già alcune volte che malgrado tutti questi come limite il fisico noi noi rappresentanti oggi ci troviamo qui di questi Stati quindi quello che è essenziale quello che ci si collega e brevemente questo è il fatto che chi collega c'è questa cultura millenaria di quest'area termale ecco questa cultura millenaria di questa nostra aria che si trova quei testi medio terrà il più Remondini quindi quando essi non questa immagine riflessioni del mediterraneo
Verso la zona danubiana che presto lo possiamo vedere nei musei nei musei di Budapest di Bucarest
Oppure l'influenza della Grecia nella zona di Bollate Spalato quindi parla di queste dichiarazioni che si sono svolte invece all'indietro e siamo tre-quattro milanese
E il dramma cerca oggi di aver modo col mondo contemporaneo questi quattrini siano così forti non permettono questa interazione culturale che noi ci auspichiamo che nell'Europa sì è unita sarà identità a quella che succedeva secoli tratterò dovrebbe essere molto più evoluta qualcuno ci ha detto che con questa situazione chiudiamo qui nei Balcani noi siamo simile a quindi forse è una situazione simile che che si è avuta nel Medioevo io annunciai una bionda signora gli ho detto che non si tratta di un Medioevo ma anche il gigante dire che questa cioè gli ho detto che si tratta di una tartaruga per Io Donna e icone con la crollo dell'Impero Romano Valente si è avuto questo quando e l'esodo quindi questi attacchi barbarici villa distruzione dei canali certe generalizzazioni eccezione dico a regime dei servizi civilizzazioni me purtroppo oggi non abbiamo con la visione di per creazione di nove civilizzazione perché in questi tempi questi attacchi bar parigini non erano conosciuti nel perfetti o periodo antico maniche nella seconda guerra mondiale quindi non c'è nessuna prospettiva creazione di nuovi civilizzazione in quanto stanno distorcendo tutte le cose ma civilizzazione esistente in questa area
Sei quindi questa lavoro nella comunità europea unita queste contatti tra gli stati le quindi qui siamo qui presente che e forse anche quelli che non sia non sono presenti
Forse la garanzia migliore tutti questi Nigeria barbariche nelle nelle Balcani in qualche modo vengano distrutte e come tali non potranno più generare questo male che stanno generali mongoli degenerando oggi mentre quando parliamo delle azioni concrete io ritengo che nel futuro
Dovranno o sapere come se non lo da Pesaro dove c'è forse nostro era una maggiore quella quando politici mostriamo alcune cose vediamo sull'onda cose negative forse Pintus tutte le cose positive che esisteva ma melanzane collaborazione che nell'ambito della ex Jugoslavia così per esempio tra la grazia la Slovenia cadrà la Slovenia e Croazia sono in Italia poi con l'Albania forse non non ci sono stati contatti
Ed è anche con altre repubbliche in base a nel modo in cui contanti preesistente che esistono nella nostra memoria ecco dovrebbero continuare però su basi diverse cosa voglio dire
Voglio dire che che da molto attenti dovremmo fino ad oggi esisteva questa continuità interattiva e che deve continuare come tale oggi esiste un altro problema quotidiano parlanti morto dal ponte persone di culture nazionali alcuni quest'dicono che questo concentrate in coltura nazionale lì ad aziende in posizione negativa ma io mi ritengo che questo superflua perché bisognerà comma due capire che gli stati membri giovane che si sono state gettate come il Paese outdoor indipendenti nell'area balcanica una nota devono necessariamente devono far vedere la loro indipendenza perché non l'oppressione del comunismo dello stalinismo
Per quarant'anni è stata allegando no no ed è normale che verrà adesso in questo momento la Croazia decenni va bene verso l'estero per non voler presentare la cultura croata ciò non significa come stragi come tale non mollerà tiene tutta la all'intera nuovamente tutta la NATO dell'azione culturale di tutti i popoli di tutte le minoranze etniche e di religione hanno creato questa croato
La cultura è durata così ricca però mostra una volta per tutte noi dobbiamo definire come tale ti perché se fossimo conosce un attimo poi come umane ancorate all'allora nonostante non fosse sarebbe sul cesso di attraverso questi commedie dei mass media con una attraverso le varie notizie nell'ambito della Comunità europea filoni varie sino a tre euro il pullman scusate Stati Uniti non si sa Lanese posizione geografica di possibili rinforzi alcuni non sanno neanche dove si trovasse ballando
Alcuni forse sapevano dove si trova Ragusa e Kutuzov riguardava questo nel contesto della Jugoslavia e nessuno al mondo conosce da questo provvedimento ecco per queste ragioni però ci sono alcuni aspetti sono necessari questi confini
Per poter definire tutto era una un'area geografica una una identità culturale però se guardiamo dal punto di vista culturale inglese in questo ma Occhetto bisogna constatare quello che da dai tempi più remoti della durata di tutti questi avvenimenti storici ce dobbiamo capire che la cultura non agonistiche e la cultura è qualcosa di diverso e quindi nella va in questa contiamo intanto interattiva di cooperazione contrarie mi istituzioni facoltà la musei archivi e tutte queste prenotazioni quindi quei confini non bevono e viste le quindi si vede questo mai cosmopolita di racconto meccanismo europeo quindi semmai vediamo sotto che da questo punto vista nostra collaborazione per noi sarà più facile vivere e collaborare al futuro racconta la Croazia in questa situazione quando ero quasi la metà
Tentoni nel territorio nel suo istituzione culturali non può funzionare così come ha funzionato fino a poco tempo fa quando da un punto di vista da una base prepotente ed altri come cenare verso l'Europa quindi adattarsi adesso chiediamo chiediamo come sviluppare all'attività culturale diciamo da questa zona che è stata completamente devastata dalla guerra per esempio sono state distrutte quattrocentotrenta scuole che non sappiamo come rinnovare ventidue biblioteche distrutta ed con centinaia di migliaia di libri si sieda buonista trentasette mo'sarei potuta scrisse lo descrive sappiamo quanto ogni museo contiene quanti esplorati non ci sono
Poi abbiamo ci sono stati distrutti dodici adottive ecco come questa una della Croazia buone dialogando nuove norme ragioni ovvero un po'paragonarsi con quella parte della Croazia che per fortuna non hanno conosciuto queste dello devastazione della guerra che vuole svilupparsi su quelle Blair trombe premesse cioè basiche avremmo usato fino a ieri ecco quindi al seno
E necessario l'interazione con articolata quindi grazie a questa forza e che troverà queste modalità come come poter preparare queste due parti eccome poter svolgere la sua funzione
E quindi un progetto che ha menzionato anche il professor Luigi Negri sono molto grata per questo processo cerca come fare questa tutela come una potrà espletare questa tutela come quale approccio no intraprendere come della quindi proteggere queste Pierino Vanacore queste del vino Napoli valori che sono stati giusto dividerlo in valori distrutte quindi bisognerebbe trovare anche né il cliente loculo attori in Europa ne essendo nelle tutti di alloggi giallo che scusate
Il precedente molto abbiamo compreso che siamo parte dell'Europa cioè col da parte integrante della cultura europea quindi quella parte del poi del patrimonio culturale che sono stati tostati distrutti durante il tempo quindi che sono state indagate dal tempo quindi devono essere inclusa in questa questi programmi di tutela ecco quando istogrammi nominate di tutti i relatori il dal sono giunta alla conclusione che questa misura dovrebbero essere esiste un equilibrio perché una cosa significa granché celare una città come Rugova con tutta nel suo patrimonio pur polare e poi pensare che è un modo un giorno quando sarà di nuovo libero come ricostruito però dall'altro canto bisogna pensare anche come legalizzare dice il tifo è mettere in funzione le città che è un piccole cittadine che entrerà a causa delle sotto e vari problemi politici sono diventati del tali quali sono oggi diventano città fantomatiche e quindi esserci una approccia multidisciplinare che dovrebbe essere anche uno degli oggetti istituti io di tutti i paesi che sono vicini a noi
La Croazia fino a questo momento medie voti in questi ultimi due anni con Caputo questi contanti molto intensi con i Paesi vicini Pelillo connotare il pubblicati in Slovenia e in particolare in particolar modo per quanto riguarda l'attività un segnale poi anche se l'abbiamo quel mi te lo sto istruttivo ecco quali ci sono questi i punti di confine si potrà creare malgrado questi confini si potrà creare un hangar archeologica comune dando che nell'Istria visto che nell'Istria poi ci sono questi castellieri che erano una zona unica
Ed abbiamo iniziato a lavorare dieci anni fa su questo progetto e quindi con molta penso che risolveremo questo problema poi dall'altro che dobbiamo anche i contatti con la vicina Italia vende il desiderio di poter intraprendere una iniziativa né verso la formazione di una scuola internazionale di ristoro ristoratore di restauro scusate all'anagrafe di ridisegnata
Ecco questo è stata una proposta che Warrington da dottor sistemi quando circa un anno fa ci ha spedito questa questa proposta e quindi questa quota internazionale potrebbe essere un modello commenta antiaging indirizzare verso una grosso problema ed era potere conservare tutta quella patrimonio culturale che è stato distrutto dal tempo pure dalle devastazioni della guerra tempi officina si potrebbero incontrare diciamo tutti gli esperti dal Cecoslovacchia o Polonia oppure dagli ai Paesi dell'Europa occidentale come la Francia Italia io mi auspico che questo progetto sarà anche un giorno le esatto quella d'altro canto è stato anche avviata un'iniziativa dall'altra al comunità europee inventori Comunità europea l'Italia e l'acrobazia quindi indirizzarsi perversi Stones Zolla Meredith pessimista euro di alcune edifici impadronita ora e posizione due città tu agli antipodi che purtroppo hanno le parole sono state devastanti e però appartengono a noi due culture fenomeni culturali completamente diversi e come tali perde ogni Arena come tale sono particolarmente importanti e sono ritenuti come teme il piccolo per per ogni di cui ognuna di queste aree
Atene assumerà quando si è installato di altro tipo di collaborazione dal livello dei Musei poi al livello delle istituzione le università allora si si possono instaurare a livello bilaterale però potrebbe essere questa qui è anche un'occasione di esprimere in tutti i desideri e quindi consentire poterne poter formulare i trattati con elitarie nuovi allora sul sulla collaborazione ecco dare trattato è stato già firmato con l'Ungheria Boninelli brevi tempi sarà firmato anche con la Roma Romania dopo ed è stato preparato per l'Italia e Francia né ricorda quindi questa sarebbe anche un ma formulato formale dei contatti che in un certo senso Kim si impegnerà ed Ida dovremo assumercene anche gente impegnato la Canadian Third per qualsiasi tipo di collaborazione che possibile realizzare attraverso la politica dei quadri trofei Canali e polo politica finanziaria opposta tutti le altre forme di collaborazione ecco con questi esempi che equivalente dall'incanto vorrei illustrare che noi non vogliamo fermarci e che questi riflessioni sul nel campo dell'editoria dei musei del tutti i capi della cultura quindi all'arte musica voi ad essere abbiamo lo dobbiamo fissa al Mittelfest a Cividale ecco malgrado questa guerra sono state Creonte grandi opere d'arte quindi fosse si potrebbe creare che a questa guerra buona si potrebbe dire che questa guerra non non si è mai espressa in questo modo solo podismo positivo quindi che stimolato queste forze creative e la grazia non ha avuto mai tanti esposizioni istante attività di editoriali
Ecco questo è forse da parte della della nostra vita che nonostante la guerra nonostante le lacrime
Tuttavia tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare però ci stimola di tensione attivi però sempre nell'ambito di quel contesto d'intesa consapevoli delle nostre tradizioni culturali
Anche sono presenti nel territorio della Croazia nell'ambito dell'Europa gentili signori io non vorrei rubare dell'altro tempo e vi ringrazio per la vostra gentile attenzione
In una situazione ancora sotto certi aspetti notevolmente fluida non era certo inevitabile che il discorso sia ampliasse anche al di là del piano esclusivamente culturale tuttavia vi si è giunti e mi pare contro i suggerimenti con delle dichiarazioni
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Una augurare per sviluppi avvenire
Ringraziando quindi l'Inter l'intervento
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