Arte e memoria. Archivi di artisti e di istituzioni culturali del Novecento

Si era buonasera a tutti
Comunque mi piace iniziare questa serie di incontri con una frase di Federico Maracchi che che a mio avviso raccogliere senza di che cosa è un archivio eh
Lui dice gli archivi non vanno semplicemente conservati vanno raccontati perché sono un bene pubblico un patrimonio della collettività che sugli archivi costruisce la propria identità ecco credo che come dire sia particolarmente interessante insomma ecco questa questa frase per l'importanza che la memoria raccontata dagli archivi riveste anche in in senso etico insomma ramo quindi fondamentale per la collettività
Mi presento anche se molti di voi ci conosciamo sono cristiana Sargentini sono una storica dell'arte macchinista quindi sono qui in questa notte a veste ed a oltre vent'anni lavoro nel Campori dei beni culturali sono iscritta alla Ny
Insomma faccio parte delle del direttivo ora da qualche mese che si è rinnovato e quindi ecco con in questa veste diciamo apro questa serie di incontri organizzati appunto Danai in collaborazione con la Galleria nazionale dell'Umbria
Quello di oggi è il primo di tre incontri
Che verteranno sul tema arte e memoria archivi di artisti e di istituzioni culturali nel Novecento
I due ospiti di questa sera sono la dottoressa pensano il dottor baffoni due storici dell'arte poi
Così parleremo un attimo più DiDoRe Antonella ci parlerà dell'organizzazione di un archivio di artista con quali soggetti se relazione le figure professionali coinvolti in funzione e in in offerta
E ci illustrerà anche alcuni esempi concreti ma non voglio anticipare troppo insomma aspettiamo il suo il suo contributo il dottor va fuori invece ci parlerà della catalogazione delle opere d'arte contemporanea in particolare illustrandoci anche alcune procedure eseguite le tipologie rischia insomma però a ripeto non voglio anticipare nulla
Prima di passare alla presentazione dei protagonisti di questo pomeriggio insomma che passeremo insieme in galleria
Citare a salutare e ringraziare innanzitutto il professor Mucciarelli che è qui presente o ancora chiediamo
Un saluto perché poi dopo deve deve fuggire perché è stato eletto console del rione di Porta Sant'Angelo giusto per il rione di Porta Sant'Angelo
E quindi ecco qualche opporci
Ci farà un saluto volevo ringraziare anche il dottor Perini che mi hanno detto impossibilitato a scendere insomma ci ci saluta grazie a lui ecco siete reso possibile questo
Questo queste evento questa serie diciamo riti incontri fin da fin da subito quando gli abbiamo proposto questa questi incontri si è dimostrato subito particolarmente interessato ringrazia il personale tecnico della Galleria chiesi che si era dedicato si sta profilando insomma per noi è un punto di vista tecnico
I protagonisti di questa sera e presente ringrazio anche radio radicale perché grazie a Punto Radio Radicale ci sarà la possibilità di ascoltare anche la registrazione audio di questi di questi incontri i particolari nella figura di Andrea Maori che si occupa ecco
Ringrazio con tutto il pubblico presente e e e il Presidente della Sezione analisi la dottoressa Ronzini che ecco chiamo anzi no io volevo chiamare il professor Mucciarelli perché poi ci devi lasciare segni ecco ci fa un saluto faremmo non sta Olañeta tranquillamente
Soltanto se il Sindaco aggiungo quello mio personale
Con un po'articolava l'interesse per la materia trattata io non mi posso definire assoluto ventuno archi visto non mi posso definire un frequentatore degli ospiti perché per anni sono stonato assiduo
Con la mia presenza nell'Archivio di Stato dei Domenico e come studioso di Iconologia so benissimo che molto spesso un documento risolutivo
Molte ricerche finite a un punto morto sono state rilanciate unicamente da un documento faccio un esempio concreto quindi Valerio nozioni non abbiamo notoriamente il Polittico di Santo Antonio Di Pietro Francesco
La cui dotazione oscillava in un ambito piuttosto ampio nel novantotto re in occasione della
Del resto Aurelio la mosto al primo agosto Torino può in Duomo
Dovendolo foto accurate ricerche d'archivio si trovò che il Comune aveva restituito porte della somma pagata dalle monolite terziario francescano della Beato Angelo Lino da un Monte Giove del conte di Morciano
Committenti
Del politico quindi da quell'anno due abbiamo un terminus ante quem valvola collocato assolutamente politico quindi direi che cosa fondamentale
Solo qualche commento e favorevole a queste ricerche anche perché mentre la ricchezza del patrimonio storico artistico è sotto gli occhi di tutti è noto risaputo anche troppo reclamizzato ricchezza archivistica molto meno popolare tra virgolette molto meno noto ma sicuramente non importa noi abbiamo Lietoli accettato degli archivi assolutamente eccezionale mi dicono che forse il più ricco Vittorio sia venerazione
In Europa polare vengano secondo solo Barcellona però comunque così ho pensato anche l'archivio il preludio al marchio di grande importanza
Sono porti tormento interessato al fatto che si recuperi cultura del passato che non nel passato
La cultura restituire in una sua dimensione atemporale per cui al gusto per ventotto ore quindi buon lavoro sospira un Leonardo presso ma prometto le altre due volte di vedere rimanere fino alla Federazione sarebbe partecipare alle bhangra astrazione
Volevo ecco adesso passo la parola dottoressa Ronzini esigano Zini che era presidente di una sezione dell'Umbria
Che chiede appunto un breve intervento anche su quelli che sono gli scopi istituzionali di questa associazione
La buona sera a tutti grazie di essere qui insieme sono sì sarà il presidente di questa associazione però queste nomenclature non mi piacciono tanto perché questa un potere una mia natura ma parla soprattutto perché
La nostra sezione io parlo al plurale non certo usando un plurale maiestatis ma perché mi sento insieme ecco tutte le persone che fanno parte di questa associazione io e tutti gli altri cristiana Andrea dico Brunella
Vedo qui anche Claudia cioè tutte le persone ecco che sostengono questa sezione Umbria dell'Associazione nazionale archivistica sono appunto chiamate e fanno concretamente qualcosa per promuovere questo patrimonio così importante per la per la nostra regione
L'associazione nazionale archivistica si è costituita nel mille novecentoquarantanove e a Orvieto noi come Umbria abbiamo pure questo primato
E a Orvieto si è crea c'è stato realizzato il primo la prima Assemblea della di questa nuova associazione il compito a quello appunto di come dire portare avanti all'interno della società tutte le istanze che fanno capo a questa professione
Alla professione dell'archivista per poter la affermare per poterla anche come dire sostenere per poter la difendere in un contesto culturale sociale in cui l'archivista è fondamentale e non è soltanto l'archivista il cultore di antiche memorie oppure quella professionista che molto spesso viene e associato al topo di biblioteca un questa similitudine che non è poi così calzante
Ma appunto l'archivista amico diciamo c'è senz'altro colui che si occupa della tutela quindi della sul della della messa a punto degli strumenti per la fruizione e valorizzazione di questo patrimonio che è un patrimonio trasversale perché interessa tutte poi manifestazioni della cultura quando il documento perde il proprio valore pratico amministrativo assume valori di fonte storica ma l'archivista è anche colui che si occupa dei flussi documentali della documentazione corrente questa è una cosa molto importante perché dalla buona tenuta di un archivio corrente sì mettono le premesse per una buona conservazione e a maggior ragione oggi in cui per una corretta ed efficace azione documentale vengono necessariamente richiesta l'archivista delle competenze competenze che fanno capo anche alla nuova fisionomia dei che archivi gli archivi che non sono più soltanto analogici ma che sono anche in formato digitali perché perché digitali è ormai l'assetto e la fisionomia della pubblica amministrazione bene in questi posti in queste nelle l'attivista che si occupa di flussi documentali deve avere delle competenze specifiche perché di chi archivi sono i luoghi in cui noi abbiamo la garanzia che la memoria e la tutela dei nostri diritti venga appunto realizzata e quindi chi si occupa di un archivio non deve e non deve essere un professionista che ha altre competenze ma di avere delle competenze ben precise perché tutelare e garantire la memoria dei diritti di tutti è un dovere ed è un'istanza che non a carattere culturale ma carattere civico
Allora questa sera noi qui stiamo promuovendo la cultura e promuovere la cultura non è un'impennata d'ingegno ma è una risposta a quello che ci dice la nostra carta costituzionale l'articolo nove ce lo dice pure l'articolo uno del Codice dei beni culturali e del paesaggio
Anche poi tra l'altro i soggetti privati sono chiamati alla valorizzazione di questo patrimonio culturale la cultura in qualcosa che dobbiamo sentire i nostri da un qualcosa
Che dobbiamo diffondere e lo dobbiamo diffondere non con un concetto estremamente parcellizzato quasi appunto in una esclusività ma dobbiamo recuperare quella che è una missione olistica
Questo è un aggettivo che troviamo anche nella nei testi di legge mi piace tantissimo perché è una è un aggettivo che deriva dal greco in greco una lingua fantastica io l'amo tanto
E Marguerite Yourcenar nelle Memorie di Adriano fa dire all'imperatore una cosa pazzesca che quasi una persona passionali dice che il Greco è una lingua flessibile è una lingua che aderisce in modo diretto a reali tutto quello che di grande è stato detto dell'uomo è stato detto in greco quindi benissimo e cooperiamo anche questa dimensioni olistica questo fare insieme
Non pensarci come archivisti biblioteche musei ma insieme per produrre questa promozione della cultura perché la cultura rende cittadini migliori
E chiudo con una citazione che mi gira in questi giorni ho ho l'onore in questo periodo della mia vita di essere un ampio professoressa
Sul mio comodino gravitano moltissimi libri io ho recuperato lettera a una professoressa che è stato pubblicato cinquant'anni fa dalla scuola di Barbiana frutto anche della grande intelligenze d'iniziativa di un grande di un uomo di lotta di nuovo di passione come don Milani
Bene
Mi piace ricordare le sue parole mi disse che tutti devono avere diritto a sapere perché con il sapere i cittadini diventano soprani io ho la presunzione e di con di anche il piacere di collaborare insieme atto a tutti gli iscritti della naja creare queste iniziative perché questa sera e che gli elementi negli altri incontri che seguiranno ne possiamo come dire fornire condividere insieme un piccolo tassello che ci permetta di diventare sovrani grazie Italia
Benissimo la ringrazio Silvia per questo nostro il suo intervento e un pacco entriamo un po'alle intimoriti quest'incontro Dini questo pomeriggio vengo a presentare il primo re nostri ospiti la dottoressa Antonella e sarà che si Antonella si è laureata in storia dell'arte e a Perugia e si è specializzato all'Università degli studi di Siena nel nella sua vita si è occupata è una storica dell'arte e quindi si è occupata di campagne di schedatura per la regione e la Soprintendenza
Per la diocesi
E si occupa anche di biblioteconomia e di archivistica quindi come dire anche lei era sicura
Complessa trasversale trasversale
Per alcuni anni è stata anche la responsabile della biblioteca della Galleria civica d'arte moderna di Spoleto
E esperta di arte futurista e vanta numerose pubblicazioni e hanno
Ha curato numerose esposizioni
E tiene una regola una rubrica di arte sacra contemporanea sulla rivista contemporanea Arte il il suo intervento di questa sera
E si intitola inviare i documenti dati dei privati ai fondi documentari di istituzioni pubbliche ecco qua ci farà alcuni esempi quindi lascio la parola la fa la parola tanto le
Titolari ha delle caratteristiche diciamo specifiche rispetto ad altri tipi di archivi e che magari la la maggioranza del di voi studiosi conosce
Io presento appunto la intanto la la storia anche quello che è un po'conserva l'archivio di Gerardo Dottori piene che all'artista di cui mi sono occupata maggiormente
Ed è un archivio che è stato notificato nel mille centonovantanove sono le carte che sono pervenute attraverso cioè dall'artista
Nelle mani di Massimo Duranti che è un critico d'arte studioso dell'artista fin dalla fine degli anni sessanta che sono transitate appunto attraverso anche l'aiuto di Tancredi Loreti che è stato un imprenditore che alla fine degli anni dalla seconda metà dei degli anni cinquanta ha promosso in modo instancabile l'attività artistica e anche la promozione dell'artista stesso che ha avuto un uno quindi io ho diciamo
Molto forte con il dopoguerra
E e dunque trentina di Loreti poi da promosso la mignon centosettanta la primo il primo catalogo dell'artista questo gli ha comportato anche una ricerca incessante di documenti in tutta Italia e anche all'estero documenti che hanno permesso la realizzazione di un primo catalogo ragionato
Nella ferma convinzione di rivalutare e togliere da nobili io un un artista che tanto perché è stato macchiato futurista
Quindi al contempo fascista era stato come dire messo da parte nel novantasette ci fu una grande mostra rievocativa dei dei dell'artista alla Rocca Paolina e per la prima volta se sono state sono risposte diciamo dei documenti che sono stati individuati subito la Sovrintendenza Archivistica per poter essere quantificati nel novantanove
E è stato appunto notificato che il notevole interesse storico e da quella data c'è stata una grande lavoro di rivalutazione perché poi sono state inventariate le carte
E hanno dato luogo a quello che è un vero e proprio archivio dell'artista che comprende numerose
Numero segreto con logiche di documenti e per quanto riguarda la serie documentaria ci sono appunto è stato riordinato in cinque serie archivistiche documenti personali scritti di dottori
Corrispondenza contributi su dottori fotografie e firmai anch'e io ho portato alcuni esempi di
Tipologie di documentare che ricopre che rispecchia in qualche modo le le serie e cognitive dette iscritti di torture di cui molti ancora sono da pubblicare da studiare
E un artista che si è occupato di di tantissimi materia è stato lui stesso pubblicista
Ha scritto anche della sua Biografia quindi ecco questi sono cenni sul ritrovamento della scenotecnica degli anni Trenta un lavoro appunto che ha comportato come vedete le segnature in alto anche attribuzioni da dati che hanno ricomposto la sua molteplici attività
In alto vedete la posizione archivistica sono appunto la corrispondenza è divisa in varie tipologie come emittente abituale emittenti occasionali abituali sono quelli che hanno più di un documento inviato all'artista e mo'e le lettere di Marinetti sono numerosissime come vedete è una sono lettere come questa firmata del ventisette che andrà strutturando sì con quelle con la carta intestata
Una carta intestata niente cambiano nel tempo perché
Dottori faceva parte quando il direttivo del movimento futurista
Prima Milano come vedete la carta intestata in questo modo per poi arrivare al pugno di Boccioni disegnato da Balla e chi è poi la sigla nella carta intestata diciamo più famosa del movimento futurista che di cui ce ne sono moltissimi esempi nell'archivio vedete in alto riportato la dicitura del del archivistica e anche della regesto perché l'inventario del dell'artista perugino è consultabile on line
Nel sito Gerardo Dottori punto net anche il il sito di riferimento degli archivi dottori dell'archivio dottori che fa parte del capo questa associazione culturale che promuove varie attività principalmente la cura tutto ciò che riguarda appunto l'artista umbro più altre cose di cui ne parlerà il collega già da foni
Il l'inventario è stato realizzato dall'archivista negli anni all'inizio degli anni Duemila
Ma fettuccia anche grazie al contributo del ministero dei beni culturali e al fatto un lavoro analitico che potete proprio consultare proprio per individuare
Prima di vederlo di persona il documento che serve c'è un una descrizione molto dettagliata in più anche un riassunto di quello che dice il documento la tipologia varia perché come vedete ci sono anche carte intestate particolare questa riguarda una delle mostre che ha effettuato Gerardo Dottori a Roma molto importante dalla casa d'arte
Bragaglia dopo un tenore diciamo faccio vedere alcuni documenti per
Da un anno in poi idea dell'importanza proprio con e anche a livello nazionale e internazionale dell'artista umbro che forse non ancora se contattato perché sono documenti con varie artisti molto importanti a Kopliku Mino Somenzi che è stato un direttore negli anni trenta di varie riviste una compagno di culturali e di Gerardo Dottori con cui ha dedicato addirittura il manifesto dell'aeropittura sin dal mille centoventotto evidente anche le carte intestate importantissime che segnano e anche l'evoluzione grafica e storica della del movimento
Ai rapporti con tutti i futuristi tra cui anche CRA Ali come ripeto il mio ogni futurista aveva la propria carta intestata
Così come anche questa bellissima
Carta intestata in cui si può scrivere intorno no questo il fedele Azzariti un grande artista satira del pittore che ha condiviso con Gerardo Dottori molte mostre molte iniziative
Negli anni della fine degli anni Venti fino agli anni Trenta ed è come dire anche un prototipo di poesia visiva no sì noi pensiamo a alla poesia visiva negli anni sessanta o anche le avanguardie degli anni sessanta e che hanno riproposto
L'attività grafica anche attraverso la tipografia e anche la composizione grafica
Sia per le parole sia degli interventi artistici anche tipografici come in questo caso ritroviamo molti come dire ascendenze anche nell'arte attuale che si vede attraverso questi fenomeni futuristi
Altre testimonianze importante sono le cartoline come vedete questa è una distilleria
Che l'artista di Torino con cui ha condiviso fino al trentasei molti istanze tra l'altro filiera direttore di riviste dottore punto collaborava sia come scrittore che come artista le mosse che organizza sia fillirea Chievo che organizzano anche lì le le riviste che lui di cui lui dirigeva a Torino ed è una cartolina di quest'importante artista per poi
Anche apprezzare vedere queste bellissime
Lettere di Fortunato Depero gialla da New York e che è stato un periodo diciamo due anni ha litigato con cui scriveva scriveva assiduamente a Gerardo Dottori
In cui gli artisti parlavano anche attraverso la carta intestata in questo caso ideata da loro stessi proprio perché esprimevano
Lei però che di Alitalia attraverso la forma grafica che ha un un bellissimo biglietto da visita
Ricordo anche una cartolina interessante di Federico secca che ricorda le copie della Perugina vinte e con cui aveva un rapporto molto proficuo interessante con Gerardo Dottori
E appunto non non mi dilungo punto sapete bene chi sarà mica con quali rapporti e per a quello già autore che è stato molto importante anche nel dello svecchiamento come dire
Dell'arte di quel periodo quindi un esponente diciamo di una di una grafica pubblicitaria innovativa in una Periodo Perugia forse un po'in transizione
Il il l'archivio si compone anche di una parte di materiale a stampa questo è il primo manifesto molto importante del mille novecentoquattordici probabilmente abbiamo l'unico esempio nel mondo
Attestato di questo manifesto che dal nuovo alla lettera di protesta dei primi Giovanni artisti futuristi chi è che il quattordici contestano una un'esposizione fatta dal professor bassina nel Foyer del Teatro Tournai no
L'esposizione dà luogo alla protesta diciamo di dei giovani pittori che erano appunto che si riunivano nella casta di mezza bestia in centro a Perugia e chi contestano anche il modo di di fare delle professore chi si era come dire risentito
Da certi apprezzamenti ad alta voce dei giovani artisti che in qualche modo e gli ricordano che non è stato cioè non è un grande innovatore nel in in quella mostra insomma il teatro tra l'altro dicembre sì con la conclusione di un anno importati propria tournée no in aprile venne Filippo Tommaso Marinetti e quindi in qualche modo sancisce una anche un un modo di sentire univoco di questi protagonisti un di questo piccolo collettivo che Siddi scriverà con la prima guerra mondiale
Perché parla di prendere la loro diciamo unione la loro loro lavori o anche interno con il mio centoventi proprio a conclusione della prima guerra mondiale quando realizzano una testata futurista che appunto Griffa di cui il redattore ad altri sensi di mattoni questo intellettuale
Venuto da Orvieto voi trapiantato a Perugia e il gerente responsabile età Gerardo Dottori è una rivista che ha avuto una larga diffusione un'ardita Breve quasi un anno con diversi numeri e di cui leale gli archivi dottori hanno tutta la serie ma che è stata come dire ristampata in anastatica proprio nel per il centenario del Futurismo
E ha visto la luce i primi mesi del due mila e dieci grazie anche alla collaborazione con l'Università degli studi di Perugia di cui aveva una collezione diciamo meno rovina vennero mostrate di quella degli archivi dottori
Ricordo appunto che
Il il il fondo documentario è di proprietà privata è del lo studioso Massimo Duranti e si accede grazie alla facendo richiesta alla Soprintendenza
E che varia a secondo dei casi la possibilità o meno di consultare l'archivio e poi demandata la richiesta al proprietario perché appunto il proprietario tenuto se ha l'assenso della Soprintendenza di fanno vedere di far vedere
I documenti che l'utente può richiedere da remoto in questo caso lei l'archivio dell'artista è un organismo o Complesso chi era diciamo dei riferimenti vari perché si occupa della promozione della della e della conoscenza de di un artista che e di cui conserva sia tutte le memorie che in qualche modo sono
Recuperate sono state custodite dalla dall'artista stesso sia quelle che continuano a a emergere dagli studi successivi alla sua morte
A si distingue appunto in due tipologie quello che segue in questo caso un artista
Deceduto e anche di quello di un artista vivente quello vivente
Come venga capite d'artista contemporaneo a una dinamica molto più veloci perché è in stretto contatto con con il produttore stesso dell'archivio e chi controlla tutte le fasi
Di delle Due della documentazione e la documentazione che serve varie e a vari enti
Per quanto riguarda come anche i dottori stesso la cosa principale e appunto il mondo del mercato dell'arte la lavorìo e la base che c'è stata sull'archivio del pittore e quindi con il riordino inventariazione ha dato nuovo luogo anche all'archiviazione delle detti tutte le opere di tutta la produzione artistica di Gerardo Dottori e chiara
è stato di liti la base la nascita del catalogo generali perché poi confluito in questo in questo lavoro scientifico e quindi la la chiedi un artista si compone sia di un comitato in qualche modo che si è qui tutta la produzione artistica che chi è certificato
La paternità proprio per in virtù della delle degli studi fatti sull'artista e anche perché detiene i documenti originali dell'artista esteso e dal luogo stesso al catalogo generale il catalogo generale è la Bassini
Diciamo principali che crede che certifica
Una la produzione dell'artista che dal due mila e sei in cui è nato appunto Venezia pubblicato sia riuscita a pubblicare in due volumi il catalogo generale hanno avuto una risonanza così forse chi ha chiamato la anche tanti altri collezionisti che hanno in qualche modo voluto far partecipi
Gli archivi l'archivio della di Gerardo Dottori nella persona di Massimo Duranti e segnalare numerosi opere quindi sono venute fuori molte opere
Proprio perché è un organismo dinamico l'archivio oppure permette anche la visita punto grazie alle certificazioni perché alla al in base anche a chi detiene alla serietà professionale e al lavoro svolto la promozione dimostrato promozioni pubblicazioni continuamente le certificazioni che ne derivano probabile perché appunto vengono come dire richiestissimo dal dal mercato stesso
Le certificazioni sopra base anche di di qui la conoscenza che viene veicolata anche attraverso le pubblicazioni le aste che richiedono tutte e anche tutte le gallerie d'arte con cui si ha a che fare di chi erano tutte un schedatura
E anche un'autentica precisa che ricostruisca la storia del di quell'opera
Quindi il Lachina stilista è uno dei migliori strumenti per cui per promuovere per conservare e per trasmettere in modo come dire certificato
La memoria e la volontà in qualche modo si spera la volontà di un artista a differenza di degli artisti viventi che hanno altre dinamiche i ci sono artisti che ricordo i primi isterico esperimenti interessanti
Di un catalogo on line anche dichiara Deryck terra italiani Purana che operano con una tipologia di archivio molto dinamico molto fluido e in qualche modo la il catalogo generale che certifica Alì afferma certe verità può essere in qualche modo superato a grazie alle tecnologie grazie alla Cataldo collanina che può essere diciamo aggiornato facilmente può essere modificato facilmente e quale qual è la cosa più importante e condiviso la condizione è la diciamo l'idea più interessante più importante di queste tipologie di Catania
Un'altra serie che si compone appunto l'archivio di Gerardo tuttora e sono anche le fotografie della sue personali della famiglia veniamo qui una della di durante la prima guerra mondiale durante il servizio
Al fronte e qui un una bella foto collasso della sorella nello studio dell'artista molto importante perché ci sono proprio le opere che all'inizio la carriera nessuno in qualche modo voleva perché sono quelle diciamo futuriste vedete dietro le sue spalle famoso motocicli Stati
Regalo a Filippo Tommaso Marinetti nel mio centoquattordici alla sua minuta a Perugia c'è un la primavera chi è esposta a Palazzo penna proprio la una delle prime con scomposizioni futuriste
Come quadri di genere o comunque quasi che lui in basso vedete sotto faceva chi cercava di vendere più facilmente che avevano diciamo più un pubblico più favorevole con nello stile può intimista che andava più di moda
Gerardo alla sua scrivania una scrivania da lui ideata
Probabilmente nello studio di Roma anche a è stato abitato a Roma tantissimi anni dal ventisei al trenta nove e collaborava con molte riviste d'arte e non solo e accanto una casa di Gerardo anche a Fellini undici dove attualmente che che c'è ancora adesso ma è completamente trasformata
Una casa che nel mille Mita negli eleganti aveva ricordato di detti com'era improntata anche la vita di un artista anche legata alle alle le cose della vita quotidiana
E questa è una cosa interessante perché Paciana devozione speciale San Francesco vedete al centro una nicchia come San Francesco
E anche le una scomposizione geometrica che investe tutta la facciata
Di un'altra tipologia di Asti Dini parlando di reati parlando di istituzioni pubbliche utilmente il lavoro che ho svolto a Spoleto negli anni in cui l'amministrazione comunale collega si danno a persone ai temi ad Alberto la videoteca
Niente il museo Collicola adesso Museo Carandente si chiama anche si chiamava al tempo Galleria civica d'arte moderna perché era nato nel cinquantatré quella tipologia poi è stata cambiata la morte
Di Giovanni Carandente Chiara Giovanni Carandente un grande storico dell'arte morto nel due mila e nove chi ha lasciato una quantità di documenti
Talmente importante talmente varia talmente ricca e e significativa sia per la città di Spoleto che Irlanda la nazione direi
Che vola vorrei come dire porre la l'accento su alcune donazioni intanto va be'come prima prima fotografia ho messo questa dell'archivio io incito ignorati che è una parte di archivio ordinato della nipote hanno allenati
Anna Leonardi nel Duemila quando si aprì la Galleria civica d'arte moderna di Spoleto sull'onda dell'emozione di questa grande apertura perché è stata fatta con grandi problematiche finalmente la Galleria si era situata Palazzo Collicola che aveva transitato in vari luoghi beh e essendo nata andato via appunto il liceo anzi l'istituto dati di Palazzo Collicola si era trasferito altrove finalmente Palazzo Collicola si riappropria delle dei propri fondi artistici dei delle opere d'arte per cui si riesce ad aprire il museo che attualmente vedete in una forma diversa da come l'aveva concepita l'allora direttore onorario Giovanni Carandente comunque la nipote dona una parte d'archivio Anna Leonardi tuona
Delle carte di Lucilio nato il grande scultore spoletino vi faccio vedere alcune fotografie è un anarchico molto bello che ci avevano almeno quindici buste
Tiene di lettere documenti che sta sono stati inventariati e l'inventario si può consultare in biblioteca stessa
Alcune fotografie come anche questa del cinquantaquattro nello studio dall'artista
Documenta diciamo la fase finale dell'attività dell'artista perché sono le carte che sono state lasciate dall'artista al fratello Lionello Leonardi grande anche personaggio inventore del famoso Premio Spoleto un premio chi ha consentito alla città di Spoleto di dotarsi delle opere d'arte che adesso fa vedere al Museo
Per fare il punto arrivare alleviato nel sito in Giovanni Carandente alcuni esempi di Giovanni Carandente dall'ottantatré assente donato alla città di Spoleto
Continuativamente dei fondi librari che hanno costituito la biblioteca inaugurata nel due mila una biblioteca che ancora arriva appunto il suo donatore vivente ed era la prima di grazia che in Italia che aveva il nome del del donatore divertente
Intuito no sia alle opere d'arte
Un migliaio di opere d'arte che furono allestite nel museo e sia dei oltre a lei quindici mila libri che al tempo donò
Di cui sono confluiti dal due mila e nove altri trenta mila volumi che sono ancora in fase di catalogazione sistemazione della dalla sua morte durò una parte consistente di di documenti che testimoniano ufficialmente il suo rapporto con la città di Spoleto una città che lo accolse fin dai primi anni sessanta di cui lui collaborò Collina il teste detenuti per allestire delle mostre particolari e allora questo legame che si creò molto forte con Spoleto di dire anche l'occasione di figlia essere in qualche modo li conosciate o la città donando
Dei documenti preziosissimi che non molti appunto o comunque io vorrei rinfrescare la memoria dei fondi che che ci sono ci sono ben centonovantatré lettere di Alexander Calder che ha avuto un intenso rapporto con Spoleto vedete il bozzetto della destra che si trova nel museo che è il bozzetto destrutturato che trovate
All'ingresso della stazione di Spoleto e numerose lettere dell'artista stesso verifiche queste lettere oltre a essere diciamo interessanti a livello documentario hanno anche una valenza artistica molto forte perché lui spiega addirittura come va ammontato terzo verso i famosi chiederà più che e qui sembra una piccola macchinetta ma che come dai ricordati è un un scultura grandissima poi fatta fare davanti dall'Italsider a al fuori Spoleto e poi montata in loco nel sessantadue
Qui è un altro progetto di grande scultura che si doveva mettere un crocevia di Spoleto
Ed è un fondo particolare perché riguarda poi tutto l'arco temporale dell'amicizia che si è tenuta fra Giovanni Carandente e Alexander Calder fino alla sua morte
Divisa in serie come li ha voluti del donatore e quindi sono divise le serie con nella parte riguardante Spoleto quindi Spoleto sessantadue la famosa mostra che poi illustrerò
Va bene più il viaggio in Italia fece Alexander Calder quindi altre lettere Epistole con Giovanni Carandente
I suoi progetti le sue scenografie a Roma eccetera
E Spy ricordare anche il grande fondo che Giovanni Carandente ha dominato
Riguardante la famosa mostra del mille novecentosessantadue che si tenne a Spoleto e qual era l'importanza di questa mostra una destra di struttura ambientali scultura ambientale che cioè parlare adesso di scultura ambientale è ormai come dire cosa
Risaputa un qualcosa di già che noi sentiamo parlare da da molto tempo invece nel sessantadue questa mostra fu talmente importante la prima in Italia la prima forse in un ruolo fa ci fu nel cinquantasette uni sperimento simili chiave in Sicilia sempre grazie Carandente di alcune sculture collocate in un giardino ammessi quella di Spoleto o grazie a rilevare l'idea del Festival c'è grazie come dire al rapporto che Carandente aveva con le organizzazioni del testo che gli permise di organizzare una mostra così importanti trovando sforzo trovando chi poteva portare le opere chi poteva portare gli artisti
Diede il no queste importanti manifestazioni di cento quattro sculture sistemate in nella città e nel sessantadue una cosa del genere una Spoleto che aveva visto a quattro anni la nascita del Festival del cinquantotto
Chi non sapeva neanche la stessa città accusa fosse esattamente la scultura d'arte moderna Virzì invade ricacciato quattro sculture di questa portata fu una rivoluzione
Di tutto rispetto la cosa bella delle dell'ITIS solare che sono ben duecentonovantadue letterine di artisti con Carandente la sua segreteria
Le gallerie che portava gli artisti poi ci sono le serie dedicata delle gallerie dei mittenti appunto abituali e occasionali e di quelli che scrivevano più di una volta o meno
La bellezza di queste degli artisti a vedere con mani e toccare con mano anche l'idea stessa di Cuomo è l'artista stesso voleva che si mettesse in opera incita e quindi ci sono anche addirittura i bozzetti vede che questi sono due idee di Eugenio Carmi che penso prospetta l'idea di farlo in questo modo piuttosto che un altro
Come anche queste bellissime bellissimi schizzi che ne fanno parte di una lite di Carlo Lorenzetti che spiega girato sì scusate Giovannini Carandente come voleva
Mettere in opera stesse in città niente pensiamo che non c'era internet non c'erano le e-mail semplici non si poteva mandare un fine
Come adesso che è molto più veloce molto più semplice e gli artisti stessi spiegavano come volevano esser messe le opere
Una grande parte anche di questo archivio sono
è un mio faldone molto corposo di ritagli di stampa che testimonia anche c'è tutta la rassegna stampa sulla sull'evento di Spoleto questo questo archivistico questa parte qui è stata inventariata
Dettagliatamente necessitata consultabili gli nel due mila e quattro
Mi sono DOCUP Vasari questo inventario perché c'è stato l'incarico dato dato del due mila e quattro su pressioni proprio di Giovanni Carandente che voleva riordino
C'è una una gran parte di questo archivio che nel tempo si è accumulato che meriti ancora un altro inventariazione sono tutte le le occupazioni che fece Giovanni Carandente nella sua vita ci sono
Documentazione sulla mostra dei Picasso dell'ottantuno alcuni incarichi alle Biennali di Venezia e altri cose riguardanti Spoleto
Ieri alla sua morte gran parte dell'archivio anzi la quello tutto avanzato quello nella casa romana è stato donato alla Quadriennale di Roma notificato venture tra il due mila e sette e il due mila scusate al due mila e nove due mila dieci c'è un elenco di consistenza consultabile on line e del tutto
Questa parte ponderosa alla Quadriennale di Roma quindi c'è purtroppo una parte Spoleto che riguarda sia Spoleto che altri incarichi e della grande critico d'arte poi una parte alla Quadriennale di Roma
Ecco grazie confida
Ringraziamo sorella per il suo contributo è stato veramente molto molto interessanti polacco non conoscevo tante cose quindi è stato veramente interessante colgo l'occasione per salutare anche Massimo Duranti che ho visto che è arrivato
Quindi ecco il conservatore e di alcune di queste carte a colgo l'occasione
Ecco darei la parola al a ad Andrea va fuori due parole per inquadrare anche anche lui anche uno storico dell'arte si laureato non a Perugia in una conseguita anche il dottorato di ricerca è uno studioso di arte contemporanea esperto Futurismo in neo avanguardia
Dal due mila quattro e membro del comitato scientifico dell'archivio Gerardo Dottori di Perugia
Ha pubblicato saggi e articoli sempre sul Futurismo sull'avanguardia appunto del secondo Novecento
E ecco oltre che l'essere iscritto diciamo all'ordine dei giornalisti e direttore della rivista
Contemporanea lavora nell'ambito della critica militante e come curatore anche di mostri saggista quindi ecco ascoltando il suo contributo dal titolo dalla carta al digitale nuovi metodi di archiviazioni delle opere d'arte il programma archivia l'arte giusto e l'archivio dei futuristi umbri quindi ecco nasce la parola ad Andrea baffoni
Ecco
Tanto
Una breve digressione
Ci ha fatto pensare il professor Mucciarelli che purtroppo è andato via
Qui nel Catalogo generale che ho voluto portare per farvi vedere quello che significa questo passaggio al digitale alla carta e il catalogo di cui parlava Antonella e questo qua ecco un
Come
Sì dalla carta al digitale e ritorno e ritorno perché il catalogo generale è il frutto di questo lavoro portato avanti attraverso archivia l'arte di cui a parlato Antonella accennando vi e che poi dopo vi spiegherò più nel dettaglio che cosa significa significa che di fatto l'archivio dottori ha trasferito tutto il materiale
Cartaceo in digitale per poi trasformarlo nuovamente e farlo diventare questo oggetto qui
Che è soltanto il secondo volume del Catalogo generale il primo e monografico con immagini a colori ma il vero e proprio catalogo generale è questo il secondo tomo dove ci sono
Circa
Mille ottocentottantotto Schede che tutto il lavoro di dottori fino al due mila fino al due mila e sei perché una volta pubblicato il catalogo come ha sottolineato Antonella
Sono arrivate molte altre opere attualmente abbiamo circa duecentocinquanta opere oltre il catalogo generale saremmo già pronti
Per un terzo tomo ma non è operazione semplice realizzare un libro del genere basta pensare che è stato un lavoro continuo svolto alla casa editrice Fabbri Editori
Di circa due anni
Per arrivare a questo partendo appunto da tutto il materiale cartaceo che nel corso dei trent'anni di attività di Duranti era stato messo da parte e poi anche il lavoro che la stessa Antonella peso l'aveva fatto band prima di quando arrivasse io cioè ordinando in schedari e e raccoglitori
Ma la digressione veloce mi ha fatto venire in mente Nuccia rally che proprio mentre realizzava amo il catalogo generale
Ci arriva un un acquarello di grandi dimensioni purtroppo non l'ho portato in foto perché non pensavo di parlarne
Ve lo faccio vedere da da lontano ma qua questo qua è un acquerello ovviamente in bianche nero perché tutta la parte catalogo circa e in bianco e in bianco e nero
Un acquerello molto semplicemente nelle formule tradizionale che poco ha aveva a che fare con dottori
Per fare il catalogo generale avevamo improntato una campagna pubblicitaria nei quotidiani quindi eravamo andati ben oltre la Regione
E ci arriva un contatto da da Treviso di una signora che aveva ritrovato questo opera firmata oggi dottori in soffitta insonnoliti PC casi strani però al momento con Massimo Antonella e Francesca eravamo noi quattro che lavoravamo fondamentalmente al al catalogo
Non ci sembrò insomma di di di trovare elementi specifici per dottori e quindi lo mette in buona parte lasciamo perdere qualche mese dopo andando a a fare ricerche on line e qui si ricollega il discorso degli Archivi on line al Getty dove c'è il il fondo Marinetti troviamo una lettera dove dottori ricordava la morte di di Boccioni e quindi travagliato dal pensiero della morte del del grande del grande maestro che aveva aperto la strada a tutti loro ricordava che in quel periodo era a distanza nel fronte del trentottesimo Reggimento a vene Gatsu nella villa Loredan Gasparini in cioè questa villa
Allora questo documento
Ci consenti di rivedere quello che noi avevamo inizialmente escluso e cioè il fatto che come più volte accaduto dottori come tanti artisti
E non lavora soltanto in in linea con la tendenza che sta portando avanti in questo caso con il Futurismo
Ma spesso accade che i suoi lavori siano dei bozzetti a volte degli studi o come in questo caso non sappiamo per quale motivo un un dipinto nella zona della villa in cui in quel periodo lui era di distanza d'altra parte sappiamo che questo lo sappiamo la dottori stesso appunto nei documenti che lui era arruolato nella Croce Rossa Massimo Duranti lo racconta spesso quando parla
Di della vita di dottori non aveva una gran prestanza fisica e quindi lo lo mandarono come appunto lui ricorda Aspen nell'area col mercurio cromo insomma queste non so in ospedale militare si comunque al di là adesso della del dato del dato
Più curioso quello che conta è d'importanza appunto del documento come ha ricordato come ha ricordato nuocere di e quindi questo documento ci ha consentito di considerare che quest'opera strana differente sia come soggetto che come stile
Potesse essere effettivamente i dottori l'abbiamo corriamo analizzata l'abbiamo riconsiderata e alla fine appunto
è entrata nel Catalogo generale quindi questo servire anche noi nel nostro piccolo non è questo unico caso ma il primo che mi è venuto in mente è solo abbiamo degli esempi in cui il il l'archivio di documentario ci ha consentito di ricostruire la vita dell'artista
Porta questa digressione che però era interessante arriviamo al cuore archivia l'arte che cos'è io sono armi non sono nemmeno io non non sono un archivista però lavorando all'archivio dottori di fatto mi occupo appunto dell'archivio l'archivio dei dottori che è composto da più parti infatti non si chiama archivio dottori ma si chiama archivi dottori Antonella ha fatto ha fatto vedere
Dei documenti ha fatto vedere anche le foto infatti l'articolo attori si compone sostanzialmente di tre grandi tronconi le opere
Con tutto quello che riguarda le opere tecnica datazioni proprietà passaggi di proprietà e tutto quello che comporta
Ed è contenuto in una serie di faldoni faldoni suddivisi per un anno in ordine in ordine cronologico che ogni tanto esplodono e quindi vanno vanno Ri allargati perché certamente nel corso del tempo le opere
Aumentano poi c'è l'archivio vero e proprio quello notificato dalla Sovrintendenza dell'archivio dei documenti cartacei quindi le lettere
Le le minute le missive quelle che ha fatto vedere appunto Antonella e poi c'è un archivio fotografico
Anche questo digitalizzato un archivio fotografico con tutte le foto documentarie che riguardano dottori e più in generale in certi casi i futuristi o perché io sono arrivato all'archivio dottori nel due mila quattro proprio per realizzare questo librone chiamato da Fabbri Editore per le ricerche insieme a Francesca Duranti
Tutto è partito
Con un'ambizione che era appunto quella di Massimo e cioè di trasformare ripeto quel materiale cartaceo composto da foto documenti e a volte disordinati da dove era appunto rimettere a posto libri cataloghi che sono stati tutti trasferiti in digitale per poi appunto fare in modo che questo archivio digitale potesse trasformarsi nel nel libro che poi è diventato e quindi iniziamo con un con un programma già predisposto film file maker
Abbiamo iniziato non nell'uomo proprio su dottori facendo delle prove ci siamo resi conto che questo programma non andava bene
E e quindi massimo che notoriamente personali e non si accontenta decise di farlo realizzare quindi decise di incaricare un programmatore per realizzare un un programma digitale fatto su misura per noi
Quindi archivia l'arte esiste soltanto agli archivi dottore è dentro un server
Non è non è on line perché oltre alla difficoltà nel mettere on line ci consente di mantenere ancora dei dati riservati e quindi dice diciamo che per consultare archivi all'arte dobbiamo necessariamente si deve essere in in archivio
Tendenzialmente archivia l'arte è un programma che utilizziamo noi per ricerche interne
Ma questo insomma non
Non esclude a volte di di permettere ad altri di utilizzarlo
Ma attendiamo a non farlo utilizzare ed altri per il semplice motivo che all'interno dell'archivio ci sono anche i dati sensibili di ogni proprietario perché ogni opera a un proprietario non cognome Indirizzo e quant'altro e quindi questi dati vogliamo che rimangano rimangano riservati la Scheda di cui parlava Antonella è questa va fatta portare appunto da da Massimo prima
Ecco questo è quello che produce nell'archivio ora come vedete qui parliamo dell'incendio città che ha una bibliografia e mostre sterminato quindi una pagina non basta comunque questa è la scheda finale che produce l'archivio dottori
Che serve anche per le autentiche ovviamente latenti che vengono poi firmate timbrate dal Presidente elitaria utenti che vengono allegate del ventotto in cui il Presidente scrive
Manualmente quindi in corsivo i dati essenziali dell'opera questa soltanto una parte però per dire quello che l'archivio in l'archivio digitale in un in un secondo produce cioè la scheda
La scheda dell'opera
Adesso faccio vedere qualche sbaglia
Come dicevo archivia l'arte non è on line quindi posso farvi vedere soltanto delle schermate che abbiamo estrapolato questa è la pagina iniziale di archivia l'arte come vedete ci sono efferenti ai comandi ricerca dell'opera inserimento dell'opera lista delle opere rubrica ed esportazione sono tutti i comandi ripeto che abbiamo studiato e testato nel corso del tempo
Dicevo nel due mila e quattro vedemmo che questo file McEnroe nel non era sufficiente per quello che annui sarebbe servito e quindi incaricammo questo
Programmatore di realizzare sotto nostra indicazione il programma
Ma per arrivare al all'attuale funzionamento quindi all'attuale funzione Alitalia archiviare arte c'abbiamo messo circa un anno e mezzo perché mentre lavoravamo mentre inserivamo dati
Sempre più quindi senti l'archivio diventava sempre più ampio ci accorgevamo che mancava qualche elemento e quindi eravamo costretti a richiamare continuamente il programmatore per farlo realizzare
Ora archivi all'arte è clonabile
Con un abile nel senso che per quanto riguarda l'archivio dottori esistono più archivi più archivi cioè anche di altri artisti ecco perché nel mio intervento sottolineavo
Futuristi umbri
Abbiamo aperto appunto un archivio per anche per Alessandro Bruschetti perché devo dire che è uno strumento molto versatile
E consente velocemente di costruire un po'tutta la storia artistica di un artista e soprattutto lavorare in modo molto versatile cioè avere in tempo reale una volta che l'archivio completamente costituito o anche parzialmente ma quando inizia ad essere consistente quindi ad esserci dentro diciamo un badge centinaio centinaia di opere di avere delle informazioni in tempo reale molto molto velocemente
Ecco ad esempio
Si va ad inserimento dell'opera questa è la schermata di inserimento
Si inserisce l'opera autore titolo tecnica firma c'è un numero provvisorio vedete qui è segnalato
Con un punto interrogativo perché
Ogni opera a un numero che viene assegnato progressivo e viene assegnato dal programma è un numero irripetibile quando noi eliminiamo la scheda
A volte succede magari si è fatto un doppione oppure per un motivo che può essere di più generali se sia di Milano a schiera quel numero non esiste più
Quindi è un numero progressivo che però può anche saltare è un po'come se fosse un nome effettivamente del dell'opera nel Catalogo generale
Abbiamo infatti inserito un numero progressivo per ogni opera da da zero a mille ottocentottantotto accanto al quale cioè il numero d'archivio i due infatti non sempre anzi quasi mai coincidono
Proprio perché l'archivio da questo numero che ha come un nome
Ma quando si chiede l'elenco delle opere sia un numero laterale progressivo adesso vi faccio vedere un esempio di lista ecco qua un numero progressivo vedete
Che riguarda il campo di ricerca
Facciamo l'esempio io voglio sapere tutte le opere di dottori del mille novecento ventotto
Dopo mille novecentoventotto e io un elenco che può essere appunto di dieci quindici venti cinquanta cinquanta opere ogni opera ha il suo numero fisso dato dall'archivio e poi accanto sappiamo velocemente
Quante sono le opere esattamente possiamo chiedere anche quante opere su carta
Possiamo chiedere quante opere a matita del mille novecentoventotto possiamo anche sapere quanti collezionisti di Perugia
Sono dentro l'archivio quanti di Roma quanti di Milano a me quanti Mario Rossi abbiamo quindi il il programma ci consente di avere subito le informazioni sull'artista tutto quello che vogliamo certamente questo a fronte di un lavoro un lavoro preliminare che per dottori ripeto è stato particolarmente complesso
Perché considerate che tutti questi tutte queste informazioni erano appunto pile i cataloghi documenti faldoni che sono stati primario ordinati
E successivamente trasferiti questo per dire che l'archivio digitale è importante
Ma non esiste
Per la nostra esperienza un archivio digitale
Ben organizzato senza prima un archivio cartaceo quindi per quanto sia l'archivio dottori funziona bene semplicemente perché a due realtà l'archivio digitale che ci consente di avere informazioni velocemente ma tutto quello che è qui dentro è anche nell'archivio cartaceo che è imprescindibile
E che funziona in modo totalmente differente molto più semplice
Come dicevo prima tanti raccoglitori all'interno di ogni raccoglitore c'è una busta dove c'è la foto dell'opera e tutte le informazioni di quell'opera ovviamente ordinati in quel caso in senso cronologico una caratteristica infatti nell'archivio digitale
è di non avere necessità dell'ordine cronologico ed è anche impossibile ordinare cronologicamente
Potremmo forse far fare dal nostro informatico degli ulteriori modifiche ma vi assicuro che ogni volta che questo ingegnere mette mano al programma sono anche belle parcelle perché davvero un lavoro da programmatore e non è assolutamente semplice ma per dire che l'Elenco l'elenco di archivio non necessariamente in ordine cronologico d'altra parte archivia l'arte non consente di inserire le opere tra opere già inserite ma si può inserire soltanto all'ultima posizione
E quindi questo significa che se abbiamo un'opera del mille novecentocinquanta in ultimo
L'opera successiva se anche delle diciotto e comunque sia sfalsa l'ordine cronologico ma c'è ovviamente un programma una un comando di ordine che ci consente di ordinare le opere allora possiamo coordinare per data per data secca per datazione o anche per titolo quindi alfabeticamente ma normalmente se noi vogliamo l'archivio in ordine cronologico basta dare il comando ordina alla data e quindi automaticamente le opere vengono rimesse in ordine questa e quindi la funzionalità specifica dell'archivio
Ogni ogni Scheda
L'avete vista cartacea ma ve la faccio
Ogni Scheda consente quindi di vedere l'opera nel fronte
Non consente
Però di vedere il retro dell'opera cosa che invece è presente nell'archivio cartaceo
Per quanto riguarda l'archivio dottori per noi è fondamentale avere non soltanto la foto frontale dell'opera
Ma anche il retro perché come spesso anche sottolinea Massimo il retro dell'opera racconta molte volte molto di più del del del di fronte il frontale anche perché
Troviamo spesso etichette
Di mostre
Ho scritte autografe o narrazioni comunque che ci consentono di ricostruire le vicende dello tra abbiamo però una casellina retro dove possiamo scrivere tutto quello che sul retro è contenuto quindi anche se
Archivio alte al momento non consente di inserire foto del retro ma consente di inserire info informazioni delle note per
Appunto spiegare al dettaglio la vide quello che la la la storia della della singola opera storia che appunto ripeto invece esce dall'altra parte contenuta nell'archivio nell'archivio cartaceo
Stessa cosa birre l'archivio documentario in quel caso
Abbiamo un archivio era arte per i documenti Antonella li ha fatto vedere alcune foto di dottori anche queste foto sono inserite e digitalizzate
Nell'archivio fotografico e quindi c'è un secondo archivi produttori che riguarda il riguarda le immagini riguarda le foto documentari mentre invece non abbiamo digitalizzato l'archivio delle l'archivio delle lettere
Un'operazione che potremmo pur sempre fare perché Archinà d'arte consente ovviamente di inserire
Qualsiasi qualsiasi immagine qualsiasi foto e quindi è possibile anche un domani digitalizzare il tutto
Ripeto è stata una decisione ed è una decisione nostra quella di mantenere archivia rate all'interno dei nostri computer in maniera tale da non consentire il l'accesso ad altri ma è possibile creare dei collegamenti
Come dicevo è clonabile e quindi nel corso del tempo noi abbiamo privatamente concesso l'utilizzo di archivi all'arte anche da altre da altri enti attualmente ad esempio l'archivio Vacchi stalla operando al catalogo generali che già pubblicato ma comunque sta archiviando tutte le opere di Sergio Vacchi con archivia l'arte
Sotto la direzione di di Enrico Crispolti o ad esempio considerando artisti viventi come ha sottolineato Antonella il posto futurista Antonio Fiore che si trova opera segni sotto Roma sta archiviando sì lui stesso quindi da vivente
Tutto il suo lavoro con una relazione che abbiamo dato lui di di archivi all'arte
Per un certo periodo abbiamo lavorato in simultanea perché è possibile mettere attraverso la Rete in simultanea degli archivi e quindi noni e Antonio Fiore lavoravamo simultaneamente al suo archivio che è stato costruito in parte dall'UIC in parte da noi a distanza dopodiché una volta concluso il collegamento è stato interrotto e quindi attualmente lui è l'unico depositario del suo archivio questo per dire appunto le norme anche sicure venga che noi cerchiamo di rigidamente di mantenere perché una Giulio come ha detto prima Antonella è un luogo di storia un luogo di storia dove non ci sono soltanto le storie relative all'artista nello specifico ma ci sono le storie di tutti coloro che ruotano attorno all'attivo per ogni opera
Certamente soprattutto quelle più importanti noi abbiamo la storia molto spesso anche di chi ha posseduto
L'opera e quindi i vari passaggi ed ENI e le varie proprietà quindi ogni opera all'interno dell'archivio è un po'un mondo a sé stante
Un mondo a sé stante che raccoglie un un insieme di informazioni certamente nel caso per esempio qui che vedete di di Flora opera del mille novecentoventicinque
E spostare risposta in in numerose in numerose
Mostre a partire dalla Biennale di Venezia del mille novecentoventisei come vedete tra esposizioni e bibliografia la storia è veramente ampia dopodiché c'è anche un'area descrizione in cui soprattutto per le opere inedite noi scriviamo quella che la ricostruzione critica al testo critico che si accompagna all'opera e che giustifica quindi il fatto che l'opera venga
Considerata autentica certamente noterete che nel caso di Flora la nota è
Abbastanza Breve stringata perché è un'opera che parla da sola parlava solo attraverso la sua storia attraverso le tante mostre tante bibliografie ma ci sono opere inedite che non sono mai state esposte per le quali ovviamente
Si necessita di una descrizione una ricostruzione storico critica che viene appunto riportata in questo in questa casella nota che porcherie dichiara la l'autenticità ecco infine
L'ultima schermati ladri faccio vedere e questa è la rubrica per dirvi il il il fatto riavere in archivio dati relativi ai proprietari per
Per rintracciare le opere molto spesso non abbiamo ecco questa questa casella di rubrica dove all'interno abbiamo nomi cognomi numeri di telefono e ed anche la proprietà
E inoltre c'è un comando che consente
A
Che però qui non posso farmi vedere
All'interno della scheda c'è un comando che ci consente anche di segnalare tutte le volte che un opera andata all'asta e quindi segnalare anche i passaggi d'asta i valori i risultati peso perché un archivio come l'archivio dottori non ha rilevanza soltanto storica
Ma anche rilevanza di mercato è ed è una considerazione da fare nel nostro caso
Sento un artista costantemente presente nel mercato
Nel nostro caso forse la parte più delicata del lavoro è proprio a confrontarsi con collezionisti che arrivano e portano perché in molti casi riteniamo non autentici
Un altro lavoro che prima o poi dovremmo fare infatti aprire un terzo archivio dottori per classificare tutti falsi
In quel bene in questi raccoglitori in questa nostre diciamo scaffalature dove si trovano i raccoglitori di dottori ce ne sono oltre che contengono una serie di opere ritenute false alcune delle quali chiaramente false
Archiviati nel corso di tanti anni Massimo ha iniziato trent'anni fa mettere insieme il materiale ormai più formali più perché dodici anni che ci sono io quindi diciamo che ormai molto più e a mettere insieme il lavoro di i dottori
E in questo lavoro ci sono anche moltissimi Fazzi
Moltissimi falsi di diverse mani alcune addirittura riconoscibile detrattori è un artista falsificato fin dal suo tempo
Falsificato perché durante il suo tempo veniva falsificato
Perché ha avuto molti imitatori perché ha avuto un lungo percorso scolastico istituto d'arte accademia in più a più riprese e quindi avuto moltissimi allievi non diretti magari non seguaci vero e proprio come come ad esempio Bruschetti ma tantissimi tantissimi studenti
Che hanno ripreso il suo lavoro e allora può capitare molto spesso di vedere circolare delle opere tutto rimane ma non di produttori ma può capitare che questi organi finiscano in mano ignare
E quindi vengano erroneamente passate o vendute per dottori altre volte invece casi più gravi
Si tratta di vere e proprie
Tutto questo confluisce nell'archivio tutto perché quindi è particolarmente delicata come situazione proprio perché l'archivio delle opere autentiche deve essere estremamente rigido pericoloso
Proprio per non inquinare poi la parte che invece legata a tutta una serie di opere false
Non autentiche di differente estrazione
Noi nel nostro archivio abbiamo e non è raro da parte nostra
Riceverete i contatti da parte di
Signore collezionisti o quant'altro molto spesso non sappiamo chi si cela dietro al telefono che ci comunica di avere un'opera ci mandano foto e già l'abbiamo magari nel nostro archivio di farsi
Quindi di ritrovare quella stessa opera quindi
Questione molto delicata proprio perché ci troviamo a volte a dover affrontare delle situazioni difficili l'ultima è capitata paio di settimane fa quindi capita in continuazione di trovarsi di fronte ad ottenere che mettono in difficoltà che e che quindi hanno bisogno di un'estrema serietà anche nel portare avanti l'archivio ed anche una responsabilità che indubbiamente non non è da poco ma tutto questo
Valido soltanto se l'archivio ripeto non dal digitale al cartaceo dalle lettere alle alle foto
è organizzato attenta mente ed è portato avanti apertamente in ogni in ogni suo aspetto proprio come un organismo vivente come prima ha detto Antonella
Diversi la ringrazio no benissimo benissimo ringrazia ancora Andrea per questa per questo suo contributo ringrazia Antonella per la panoramica appunto sui gli archivi Dust vede artista
Se volete abbiamo ancora qualche minuto per fare delle domande se qualcuno vuole fare delle domande e poi ecco ci ci buttano fuori però Pancheri ed ancora va bene esatte poi ecco volevo ricordare che c'era possibilità questa sera di rinnovare veri per i marchi Sasha ora operino Al-Hilal iscrizione all'analisi poi potete far riferimento ad Andrea o a Labro Lella e i ecco chi chi vuole associarsi a associazione insomma
Ci sono loro che va posso da raccogliere passo la parola
Vedi
Nel vostro sculture diciamo il Futurismo
Avete preso in esame o vi è capitato di prende in esame anche Aubry diverso da quello che leggiamo l'aspetto capo alla pittura oppure alla cartellonistica alla pubblicità
Sì allora noi diciamo qui a Perugia abbiamo avuto dal ventitré Davide Fabbri fino al trenta e dal ventisei fino al trenta trentuno aretini i quali nei loro cataloghi Cima consorzio italiano maioliche artistiche
Hanno una sezione dice rami che chiamate moderne
Io
Diciamo son pochi o più pezzi di di aree Dini che di Fabbri però diciamo così sua Resini sua undici ha un'influenza di Barra sulla aspetto io delle cose son futuriste praticamente e anche i Davide Fabbri ha fatto qualcosa penso diciamo sul Futurismo almeno diciamo era poco contaminato tra futurismo anche se non era così Poli sia con i colorato
Be faceva solo delle forme particolari e poi la maggior parte sono fatte a Colaccino di smalti
Fa nove si diceva
L'archivio archivi architetto archivi dottori e partono dal dottore e il c.t. futuristi un po'ripeto con Francesca Duranti abbiamo lavorato due anni al all'archivio
Nello specifico e poi ci siamo fatti appunto aiutare da Antonella che conosceva bene tutto il materiale documentario e certamente sulla con la supervisione di Massimo finito il catalogo generale
Noi abbiamo continuato nel nostro lavoro di storici e critici d'arte tanto che come dicevo l'archivio dottori sia implementato di altri archivi
Che riguardano futuristi umbri certamente perché noi ci occupiamo principalmente di di futuristi ma non solo
Ci siamo occupati ad esempio anche di De Gregorio
Ci siamo occupati di Leoncillo a proposito di ceramica ci siamo occupati anche di Burri ora noi però tendenzialmente come archivi ufficialmente bisogna fare una distinzione che cosa significa l'archivio dottori l'archivio dottori l'archivio che attesta che certifica le opere di Gerardo Dottori e alcuni futuristi un mai ci azzarderei primo ovviamente a certificare autenticare Leoncillo Burri o anche forse un altro futurista tra quattro
Però per quanto riguarda
Altri altri artisti umbri noi ce ne siamo occupati ce ne occupiamo e utilizziamo anche il nostro strumento per archiviare altre altri artisti che rientrano un po'nella nel in quello che la nostra la nostra vocazione cioè storici e critici d'arte fondamentalmente direi che la cosa più importante
Da sottolineare specificare
Che l'archivio dottori oltre a contenere materiale legato anche ad altri artisti però certificate attesta solo le opere di dottori e dei futuristi umbri non non non di altri
Sì sì ecco sì ma dentro mille mille otto sul mille ottocentottantotto opere ce ne saranno due di ceramica stremato poco omaggio di appalto è stata conferenza
Peraltro
Sì
Intanto sembra
Era massima sarà contento
Ore
No dentro il catalogo dunque la quotazione maggiore arrivata fuori catalogo
Dovete considerare che quando il catalogo è stato pubblicato due mila sei ovviamente dottori è saltato anche nel mercato ecco perché dicevo
La delicatezza del lavoro che svolgeva attivo dottore soprattutto questo
Cioè legato al fatto che l'artista storico poi nel mercato diventa denaro e quindi quando parliamo di denaro ci sono una serie di problemi collaterali tra cui appunto quello dei falsi
Il record l'ha toccato dopo il catalogo generale con un'opera che non è in catalogo generale perché arrivò successivamente e quindi lanciata un in parte dal Catalogo generale e in parte dal fatto che il catalogo generale NATO soltanto tre anni prima del centenario del Futurismo nel mille e novecento nove quindi che significa
Vini sì due mila no dico centenario del mille centonove del due mila e nove
Quindi significa che in questi tre anni due mila sei due mila e nove c'è stata una corsa al rialzo su dottori
Ma ripeto questo questa corsa al rialzo è stato anche un rialzo di farsi perché a un certo punto siamo stati inondati da opere che arrivavano spesso mensilmente quasi non di dottori a volte dichiaratamente non dottori a volte con diciamo difficoltà di di rilevazione però il record ha fatto mi sembra stato centosessanta mila euro dopo in catalogo certamente perché non è possibile mettere in vendita il Trittico della velocità visto che è di proprietà del Comune
Fermasse mettessimo in vendita quell'opera è chiaro che oggi non so quanto potrebbe fare ma queste sono cifre i potenti che per adesso il record circa centosessanta mila euro poste Catalogo generale e opera
Non incantano tutte autenticata per ora
In questi importi nuovi
Fornisce noi abbiamo il giungere di sani avvisare la casa d'aste
E dire che acché scrivendo anche ma semplicemente dire che non riconosciamo l'opera dopodiché però non se si entra poi c'è Massimo se volete ve ne parlate voi ma stiamo qui un'altra ora vi assicuro ma noi no ovvero il problema Massimo perché prenda veramente complesso basta pensare che noi abbiamo ogni tanto la visita della Guardia di Finanza non perché viene a visitare il nostro lavoro ma perché ci porta delle opere che sono state sequestrate da in in mostra o nei casi o infierire dove dorme dove capita
Dunque la stessa Guardia di Finanza non ha saputo darci una risposta specifica perché noi teoricamente potremmo anche denunciare potremmo anche bloccare l'opera ma prima di tutto non sappiamo mai essi la persona che ci porta all'opera il vero proprietario
Molto spesso potrebbe trattarsi di un prestanome di un intermediario e poi comunque si andrebbe a processo alla fine e con il rischio come spesso noi diciamo che in un contenzioso venga chiamato un perito di parte magari ti giudicare un'opera autentica anche se non ne capisce niente comunque l'opera opaco va ugualmente è è una situazione molto di più noi intendiamo
A non a bloccare muscolare mente ma attendiamo appunto a metterci arrivare a mettere al riparo quello che che l'opera dopodiché un po'al suo destino
Buongiorno
Bollato sì novantotto
E siamo solo aggiungere telefono mobile cerchio
Quasi un grosso ormai essendolo settori
Artista appuntato rimborso
La le aste
Difficilmente un operava in asta se non c'è una certificazione nostra storia sembra arriva una casa d'aste il proprietario che non ha una gru come una certificazione ormai al novanta per cento ci chiamano
Però abbiamo scoperte delle case d'asta non c'è solo Christie's e Sotheby's
Ma ce ne sono una miriade anche nei piccoli centri cose che io non conoscevo
Per cui a volte sfugga sfugge però ormai ecco ci sono strumenti che anche le gallerie le case d'asta hanno come Artprice che è un sito specializzato in
In opere d'arte di antiche moderne e contemporanee
Appagamento molto costoso dove però vedi tutto e allora la casa d'asta anche piccola che va a vedere i dottori poi c'è c'è un link che da una parte che dirige se voi certificare i dottori devi rivolgerti a quindi a volte succede che invece questa o Artprice è molto utile ve lo dico perché può servire anche a voi
Non solo
Ci segnala le opere
Quando sono andato in asta ma addirittura il possessore di questa licenza come noi
Può mettere una serie di nomi
Di artisti in base ai quali che avvertono prima se un operava in asta
E allora che ne so anche oggi Casa d'arte Pinco Pallino che non conosco
C'è una cosa riduttori allora vai subito a vedere tu se ce l'ha in archivio no se non ce l'hai e chiaramente si chiama o si scrivono e Mele dicendo questo avverrà non è archiviata
E quasi sempre debbo dire ormai quasi sempre rispondono e ti mandano l'opera l'immagine poi se necessario l'opera stessa noi non rilasciamo archiviazioni senza aver visto fisicamente l'opera questa i miei maestri mi hanno insegnato credo che tipo è proprio sbagliato
Qualche volta è successo anche in case d'asta ora internazionali ma raramente che hanno insistito nel mettere delle opere in qualche caso io come presidente divento cattivo al massimo che cosa faccio
Chiamo il responsabile del settore arte moderna o contemporanea dico signori io non ho nessun potere non faccio denunce lo potrei fare
Però sia chiaro che se quando avete venduto quest'opera se la vendette il proprietario
Viene poi all'archivio per autenticare la io vi anticipo che noi abbiamo già visto che non è un'opera archiviabile è quindi li metti un po'in difficoltà
Altri ecco perché ho preso la parola alterchi sono diventati polizieschi
Nel senso che
Addirittura se li porti un'opera anche un semplice cittadino che sul serio la trovata in soffitta di dottori come di altri se vede severi si ritiene che sia falsa non non richiama provvederà una chiamata il lungo lo nucleo speciale dei carabinieri col quale lavoriamo spesso ter con quelle della finanza e addirittura poi denunciano il proprietario
E il quale magari non è quello che ha cercato di spacciare il falso
è solo uno che se l'è trovato oppure io l'anno
Gliel'hanno mollato detto alla romana insomma ecco però i casi non son tanti certo è che dottori ma non solo dottori Farefuturo visti molto ma molto falsificato o addirittura a volte pensiamo che più che falsificato ecco Ian poi oppure addirittura abbiamo trovato che uno si ritrova un quadro che assomiglia dottori non firmato
E che fa prende afferma da fare andranno mettere la firma annuncia copiare la prima di tutto il mondo è un'impresa
A molto ardua e quindi a volte ci sono anche questi casi ha un lavoro
Interessante anche di responsabilità perché appunto poiché noi abbiamo il potere di di trasformare
Loro al il ferro in oro perché in effetti si è un'opera non è archiviata ed Rachel archiviamo
Rischia di fare com'è giusto per lui di fare e quotazioni molto elevate è incerto e dire non rinuncia non scriviamo dietro falso perché la legge ecco questo mi interessava
Non c'è la legislazione
Chiaro
In questo in questa materia di chi può arpie otto implicare e di come ci si deve comportare ahimè non c'è legislazione e questa è una gravissima carenza per cui pensate
Che signor magari Audi solito autentica l'opera del padre o del nonno persona che di arte non ci capisce niente però per certi ambienti Jebel a c'era l'autentica della figlia della nipote
E a volte ad essi hanno seguito le orme padre nella fierezza ma però non c'è una legge scritta che dice sono gli eredi che possono ecco me è una prassi diciamo più o meno consolidato
Quel che conta per autenticare è l'esperienza e la fama noi bene o male ormai abbiamo una fama per cui ormai da tutto il mondo ci Icc chiedono a noi sia per la utente che sia per eventualmente invece svelare che utenti che non sono e quindi c'abbiamo questa grave responsabilità però insomma in qualche maniera penso che qualcuno se ne dovrà pur occupare scusate la intromessi realmente
Migliorare ci dobbiamo salutare Graziano che verrà partecipano idea ostile resi sarà il servizio Doni aprile grano realizzare questa