Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale del giovedì di passaggio a sud-est un supplemento che questa settimana sarà interamente dedicato alla Turchia
Vi vogliamo proporre alcuni articoli alcuni analisi apparsi in queste ultime settimane su alcuni siti internet che si occupano di politica internazionale o più specificamente proprio della dell'Europa sudorientale dunque della Turchia
Non parleremo tanto del conflitto in corso in questo in queste settimane l'operazione militare ramoscello d'ulivo scatenata dall'esercito turco nel nel nord della Siria è una è un'offensiva militare una situazione che seguiamo quotidianamente con le corrispondenza di Mariano Giustino lo sentiremo anche questa mattina proprio nel nostro uno primo notiziario sentiremo appunto quale saranno gli ultimi aggiornamenti della situazione ma vogliamo proporvi alcune analisi che riguardano altre situazioni che coinvolgono d'Europa e l'Italia nella la Turchia nel delicato scacchiere che va appunto dal Mediterraneo
Orientale fino a fino all'Asia fino al al Caucaso e sono questioni che poi pesa nuova ovviamente hanno un loro peso un svolgono un loro un loro ruolo anche nel gioco più complicato
Della geopolitica che unici appunto poi tutte queste regioni ma partiamo comunque dal conflitto turco curdo che si combatte anche nelle strade tedesche questo è il titolo di un pezzo di André affaticati pubblicato domenica scorsa domenica diciotto marzo
Ma su visto queste punto eu che il sito internet della rivista East West in Germania spiega appunto affaticati si registra da tempo un aumento di attentati incendiari a mosche istituzioni turche
Un'escalation che preoccupa il governo di Ankara anche a convocato l'ambasciatore tedesco per un inevitabile richiamo come lo ha definito il vicepremier Becker Bogdani
Le azioni violente si sono estese di recente a tutto il territorio tedesco gli attacchi si concentrano in particolare su moschee e associazioni
Dell'unione turco islamica per la religione di Tibet in sigla un'organizzazione vicina al governo turco e al capo di Stato Recep Tayyp Erdogan ci sono stati inoltre ripetute aggressioni a persone i negozi i cui proprietari sono un proverbio en e sostengono l'intervento turco contro i curdi ad altre in in Siria
L'escalation di attacchi spiega affaticati eletta come una risposta all'operazione militare ramoscello d'ulivo condotta dall'esercito turco
E fa tornare in mente una frase dell'ex ministro della Difesa socialdemocratico Peters trucchi ora scomparso qualche anno fa che i media tedeschi citano spesso le frontiere della Germania oggigiorno si difendono nel Kurdistan
Una frase pronunciata ai tempi del primo invio di truppe della Bundeswehr nell'esercito tedesco in Afghanistan dopo gli attentati del settembre del due mila e uno alle Torri Gemelle di New York
Negli anni successivi fu vista come una frase profetica
E lo resta tuttora scrive affaticati anche se alla luce degli attentati degli islamisti nel cuore dell'Europa e delle ripercussioni che le vicende turche hanno avuto in Germania si potrebbe pensare il contrario
Sono adesso sono i curdi in Germania a protestare a ricorrere ad atti di violenza come denuncia appunto di Tibet la questa all'unione turco islamica per la religione ma non solo di Tibet a confermarlo anche la polizia criminale federale tedesca
Dall'inizio del conflitto le manifestazioni pro curdi in Germania sono infatti triplicate a organizzare le manifestazioni e gli attacchi sono gruppi vicini al partito della corte dei lavoratori del Kurdistan il e Kaká ha dichiarato illegale
Ma anche a organizzazioni e movimenti di estrema sinistra
Manifestazioni e atti dolosi che come dichiarava una portavoce della polizia criminale federale tedesca mostrano un evidente potenziale escalation
Anche i partiti politici sono allarmati un'escalation alimentata anche sui social media e da alcune piattaforme su internet a questo fronte di protesta curdo di estrema sinistra si aggiunge inoltre quello xenofobo e anche i musulmani di chiara matrice neonazista e tornando allora in conclusione nel computo del pezzo di affaticati
Tornando alla frase del ministro Peters trucca
Ma anche alle sollecitazioni dell'ex capo di Stato tedesco Jochen ma Gauck durante l'annuale vertice della sicurezza Monaco sono in molti oggi in Germania
A sottolineare che se i tedeschi i conflitti non vogliono ritrovarsi lì in casa deve assumere un ruolo più definito nel mondo
Così dunque Andrea affaticati
Su East West punto E U un pezzo pubblicato domenica diciotto marzo questo per quanto riguarda il confine il conflitto l'operazione militare turca in nel nord della Siria contro le formazioni armate Courbet
Poi c'è la questione energetica una questione che tocca da vicino che dov'era vicino anche l'Italia proprio di queste settimane la vicenda della nave dell'ENI Saipem dodici mila che doveva compiere de il pro delle ricerche nei nei nelle nel Mediterraneo orientale dove sono stati localizzati gli importantissimi giacimenti di idrocarburi e che come sapete è stata bloccata da navi militari turche
E Ankara a ha assicurato che ha altre anche le eventuali altre azioni del genere da parte di altre compagnie petrolifere
Che hanno concessioni rilasciate dalla Repubblica di Cipro per ricerche petrolifere come per esempio la totale la o la Exxon subiranno lo stesso trattamento riservato all'ENI insomma
è una questo è una partita importante quella che si gioca sulle riserve energetiche dire sarebbe di Tor Carbone Mediterraneo orientale ne ascrive scriveva proprio il quattordici febbraio scorso Francesco Boscone
Su affari internazionali punto it e la rivista on line dello Iaia Istituto affari internazionali
Il suo pezzo intitolato Cipro Turchia ENI manovre navali alchimie giuridiche
La reazione dell'ENI del governo italiano al blocco della nave salito in dodici mila sudici prestata giustamente prudente scrive vascone l'azione della marina turca
E manifestamente illegale ingiustificata ma non è il caso di mettere in pericolo interessi economici ancora più vasti né di offrire ad un alleato già difficile come la Turchia lo spunto per una prova di forza
Relativamente blanda anche l'esortazione ad evitare attriti e minacce venuta dall'Unione Europea
I rapporti sono già abbastanza tesi a causa della Stasi nel processo di adesione e delle critiche per le misure repressive adottate da Ankara e non si vuole rischiare che per ritorsione il presidente ardo Anna riapre il flusso di rifugiati da Siria e Paesi asiatici
Detto questo
Fatta questa premessa Francesco vascone
Scrive però che l'azione di Ankara razione appunto contro che ha bloccato la Saipem dodici mila obbedisce ad una logica di potenza
Senza alcun fondamento giuridico quand'anche le trivellazioni dell'ENI dovessero effettuarsi a nord di Cipro non violerebbe i diritti della cosiddetta Repubblica Turca di Cipro Nord sulla propria zona economica esclusiva
Per la semplice semplice ragione appunto che Cipro Nord
Riconosciuta unicamente da Ankara non è uno Stato per il diritto internazionale e quindi non possiede una sua zona economica esclusiva
La comunità internazionale riconosce solo il Governo greco-cipriota
E il Trattato di adesione all'Unione europea da esso firmato nel due mila e quattro si riferisce a tutta l'isola anche se inattesa dell'Univideo l'unificazione gli affetti sono sospesi nella zona settentrionale che pari a circa un terzo del territorio dal settore settentrionale di Cipro controllato dalla Turchia
Ne discende che il governo di Nicosia sud avrebbe il diritto di assegnare concessioni di esplorazione ed estrazione anche nel settore nord della zona esclusiva di Cipro confinante con quella della Turchia
Chi volesse dare ragione alla Turchia scrive ancora Francesco Pascone
Potrebbe affermare che la statualità della di Cipro Nord è determinata dal possesso innegabile dei tre noti requisiti territorio popoli governa non ha quindi bisogno di riconoscimento di paesi terzi
Visto che la teoria costitutivo del riconoscimento degli Stati ormai superata a che si può obiettare che il cosiddetto governo di Cipro Nord non è indipendente essendo controllato da Ankara
E che la Repubblica turca di Cipro Nord è un'entità artificiale impiantata su una porzione del territorio di Cipro occupata da truppe straniere a seguito della seconda spedizione militare turca dell'agosto mille novecentosettantaquattro vascone disco ricorda come questa questione giuridica sia stata già risolta da tempo dalle risoluzioni cinque quattro uno e cinque cinque zero del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che negano la validità della proclamazione della Repubblica del Nord
E vietano agli stati membri di riconoscerla
E allora quali diritti può accampare la Turchia e quali possono essere gli obiettivi di un'azione intimidatoria condotte in spregio del diritto internazionale e con un costo in termini di immagine
La mossa turca secondo vascone si scrive nella linea tradizionale di non riconoscimento della Repubblica di Cipro
Con cui la Turchia risponde al boicottaggio di Cipro Nord praticato dalle autorità greche cipriote assecondato dalla Unione europea dalla comunità internazionale quasi al completo
Anche era arriva persino a rifiutare di applicare le disposizioni del trattato di unione doganale a uno dei membri dell'Unione europea e questo è uno dei motivi della paralisi del negoziato di adesione
Nel caso dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi la sfida turca le norme internazionali consiste nel negare a Cipro in quanto isola la capacità di rivendicare una fascia di mare come zona economica esclusiva
Poiché vascone si addentra tutta la la complicata questione
Giuridica internazionale e più avanti scrive come Ankara contrapponga alla situazione dal punto di vista giuridico un proprio diritto alla piattaforma continentale che si estenderebbe su buona parte del Mediterraneo orientale scavalcando l'isola di Cipro
Curiosamente però nel due mila dieci fa notare ancora
Vascone la Turchia stessa ha firmato con Cipro Nord un trattato di delimitazione della piattaforma che contraddice palesemente la suddetta Teoria sulle isole trattato ovviamente inesistente per la comunità internazionale
Accertata la mancanza di fondamento giuridico quale può essere allora la ratio la finalità politica o economica della mossa turca
Cioè appunto del blocco della nave e Lima anche dell'annunciato blocco di altre navi che volessero condurre ricerche petrolifere euro di idrocarburi
Erdogan ma nella sua visita in Italia a febbraio ricorda Boscone aveva espresso preoccupazione per l'attività dell'ENI nel Mediterraneo orientale che costituirebbero una minaccia alla Turchia e a Cipro Nord
E ha in seguito a un monito che le licenze concesse da Nicosia sono azioni unilaterali dato che i turco ciprioti sono comproprietari dell'isola
Insomma le le ragioni della mossa di Ankara potrebbero essere tre la prima ottimista e quella di puntare a fare accantonare una quota dei proventi dell'estrazione del gas in un fondo destinato a finanziare lo sviluppo di Cipro Nord nel contesto di una futura unificazione o anche prima ma questo appunto
Una
Una ragione che lo stesso vascone
Indica come ottimista la seconda ragione di di Ankara potrebbe essere quella di voler porre un veto fino alle calende greche allo sfruttamento dei giacimenti off-shore per negare un vantaggio economico i greco ciprioti terza terza possibile spiegazione
Sulle finalità della mossa di Ankara acquisire una leva ai fini di una ripresa del processo di adesione all'unione europea così Francesco vascone una in questo pezzo pubblicato oltre un mese fa ma interessante
Pubblicato punto su affari internazionali punto it e la rivista on line dello dello IAI l'Istituto Affari Internazionali
Sempre su per quanto riguarda appunto la vicenda dei giacimenti di Cipro torniamo a io sto est punto eu siamo sempre a febbraio però sabato ventiquattro febbraio nella data di un pezzo firmato da Riccardo Intini che spiega come siamo solo all'inizio di un delicato confronto che riguarda tutta l'Unione europea e che si può estendere oltre i giacimenti di Cipro Lenny ricorre a Carlentini detiene sei licenze nelle acque economiche esclusive di Cipro
E per l'Italia ma anche per l'Europa
Queste è importante la questione dei giacimenti perché poteva perché i un'operaia potrebbero beneficiare di un utile diversificazione nelle proprie forniture di gas che al momento dipendono in larghissima misura
Dalle esportazioni da Russia e Libia sul quasi vanno soprattutto dell'Italia
Oltre ai benefici energetici per le nazioni europee tuttavia la nuova scoperta di giacimenti rischia di acuire la tensione tra Turchia e Cipro e l'escalation a secondo Intini è già cominciata
Riccardo Intini fa tutta un come dire una cronologia di fatti avvenuti in questi ultimi anni
Ricorda come dopo aver annunciato di voler presentare ricorsi ai tribunali internazionali il governo di Cipro abbia confermato la propria intenzione di continuare le proprie attività di esplorazione nonostante tutte le provocazioni
Il presidente Erdogan sembra aver vinto il primo round della delicata partita energetica in corso nel Mediterraneo orientale un passo decisivo che potrebbe rafforzare la posizione della Turchia in occasione dell'atteso vertice di Varna
Fissato per lunedì prossimo ventisei marzo quando il leader turco incontrerà il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker
E il Presidente del Consiglio europeo Donald tu scappi nel corso dell'incontro si discuterà a sud non si discuterà soltanto delle relazioni tra Unione europea e Turchia ma anche di questioni di ordine regionale e internazionale
Tu scada
Ha ribadito la volontà europea di cooperare con Ankara aggiungendo però che in occasione del consiglio europeo si cercherà di stabilire se vi siano ancora le condizioni per tenere l'incontro con la Turchia a Varna
Il Consiglio europeo che tratto si apre oggi si svolge oggi e domani
Se la Turchia continuerà a dimostrarsi aggressiva sembra voler sostenere Tunguska spiega Ricardo Intini l'Unione europea le sbatteva la porta in faccia compromettendo in maniera definitiva qualsiasi trattativa su un eventuale ingresso di Ankara nell'Unione europea
Oltre a criticare le esplorazioni straniere e a rivendicare una porzione dei giacimenti al largo delle coste ciprioti in particolare quelle più a nord la Turchia aveva già manifestato il proprio disappunto con azioni di disturbo perpetrate dalla propria Marina Militare nelle acque cipriote
Ma le tensioni non riguardano soltanto le acque cipriote qui Ricardo Intini spiega appunto altre
Questioni che sono altre tensioni che si sono avute in questi in questi mesi
E scrive più avanti che quasi a voler confermare la portata del proprio interesse per i giacimenti di gas la Turchia ha recentemente annunciato l'acquisto della Deep Sea metro due
Una nave di perforazione pagata duecentodieci milioni di dollari e attualmente attraccata Istanbul considerando le ambizioni turche nel Mediterraneo orientale si tratta certamente di un'operazione significativa
Interesse internazionale dimostrato nei confronti del gas cipriote spasmodico ma facilmente spiegabile una parte del gas estratto dai giacimenti di Cipro
Potrebbe essere convogliata dall'East Med una delle infrastrutture energetiche più imponenti ambiziose dell'Europa meridionale
Il gasdotto la cui costruzione dovrebbe iniziare nel due mila ventuno si pone l'obiettivo di connettere i giacimenti israeliani ciprioti alla Grecia e all'Italia creando un ponte di collegamento tra il Mediterraneo orientale e l'intera rete energetica europea
Ma il gasdotto per il quale si prevede un costo complessivo superiore ai sei miliardi di euro aggirerebbe di fatto la terraferma della Turchia compromettendo le sue aspirazioni energetiche rendendo plausibile un sistematico inasprimento delle tensioni tra Ankara
E gli attori coinvolgenti e coinvolti nel Progetto
In questa peculiare porzione del Mediterraneo d'altra parte in effetti la Turchia sembra avere rapporti tesi praticamente con chiunque
Oltre a Cipro e all'Egitto anche con Israele al quale tuttavia potrebbe essere costretta a rivolgersi per ottenere una parte considerevole del suo caso di cui ha assolutamente bisogno
Per parte sua Israele dovrà decidere se indirizzare le proprie esportazioni energetiche verso la Turchia o l'Egitto al largo del quale si trova il colossale giacimento Zorro
La Turchia interessata gas cipriota soprattutto per motivi di diversificazione energetica
Anche era in Portami tante il suo gas dalla Russia e un accesso diretto al gas di Cipro le consentirebbe di ridurre drasticamente la propria dipendenza da Mosca uno degli attori maggiormente interessati alla partita del gas del nel Mediterraneo
Anche se è un confronto militare nelle acque greche etico cipriote sembra improbabile
La situazione va tenuta sotto controllo conclude Riccardo Intini e la tensione è divampato in questo periodo certifica la cruciale importanza strategica del gas presente del Mediterraneo orientale un elemento risolutore attorno al quale ruotano i destini e le relazioni di un sorprendente numero di nazioni oltre a fornire una diversificazione energetica all'Europa e all'Italia infatti i giacimenti di gas potrebbero garantire anche un'inaspettata composizione delle dispute geopolitiche dell'intera regione con Luciani per gli equilibri dell'Europa e del Medio Oriente così Riccardo Intini su East West punto e un questo pezzo pubblicato il ventiquattro febbraio scorso
Dicevamo punto pezzo che gli spiega anche come pure l'Europa sia sia coinvolta in questa questione dei giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo orientale ora Europa appunto che potrebbe chiudere definitivamente proprio in questi giorni la porta in faccia qualunque riprese proseguimento del negoziato di adesione alla Turchia sono a chiudere nel di fatto qualunque prospettiva di integrazione europea della Turchia la questione turca tiene in scacco l'Europa
Scriveva Bernard Guetta
Su in un pezzo pubblicato da internazionale il cinque febbraio scorsa eravamo alla vigilia della visita del presidente
Turco Erdogan in Italia e il Vaticano oggi l'Unione scriveva e dieta non intende aprire la Turchia non solo perché non desidera accettare nuovi membri
E perché gran parte dell'opinione pubblica è fortemente contraria all'ingresso di un Paese musulmano
Ma anche perché la repressione di massa attuata da Edoardo Anna dopo il fallito il tentativo fallito di colpo di Stato del luglio due mila e sedici
E l'offensiva militare contro i curdi di Siria cancellano qualsiasi prospettiva di adesione dato che il presidente turco sta trasformando il suo regime in una dittatura e ha deciso di attaccare un alleato degli occidentali nella lotta contro il jihadismo
Erdogan è chiaramente consapevole di tutto questo secondo obietta
Ma fa come se niente fosse perché non vuole accettare n-esimo fallimento della sua politica estera in un momento in cui il calo della sua popolarità potrebbe costringerlo ad anticipare a luglio le elezioni presidenziali in programma per l'autunno del due mila diciannove
Ma come potrebbe evolversi il rapporto tra l'Unione e la Turchia lungo medio termine si domandava Bernardi età
Vediamo come risponde
L'unica certezza è che il presidente turco non è eterno inevitabilmente ci sarà un posto ardo Anna il che ci porta due constatazioni la prima è che buona parte dei turchi
Soprattutto ma non esclusivamente appartenente al ceto urbano si sente europea e vuole entrare nell'Unione
La seconda è che per gli europei la Turchia rappresenta un immenso mercato nonché una porta verso il Medioriente e l'Asia centrale
La Turchia e l'unione non potranno litigare per sempre l'Unione è costretta a evitare lo scontro anche nell'immediato perché Turchia vivono due milioni e mezzo di profughi siriani che gli europei non vorrebbero mai vedere sbarcare sulle loro coste che fare dunque
La risposta di di di Attali il giorno in cui ardo Anna non sarà più alla guida del Paese
E in cui l'Europa a due velocità sarà una realtà con un'Europa politica all'interno dell'Unione a ventisette sarà possibile valutare un nuovo allargamento e rivalutare la questione turca non siamo lontani da questo scenario ma è sempre meglio non anticipare i tempi questo è l'opinione il parere di Bernardi età pubblicato su internazionale internazionale punto it il cinque febbraio scorso ma perché l'Italia non alza la voce con ardo Anna lo spiegava sempre su internazionale punto it e sempre il cinque febbraio scorso Gabriele crescente quando le immagini dell'intervento turco nel nord della Siria hanno mostrato i carri armati di fabbricazione tedesca Leonardo Leopard due che bombardavano il cantone curdo di Affry in in Germania subito scoppiato un caso politico a molti è sembrato intollerabile che le armi tedesche fossero impiegate per invadere uno Stato sovrano e attaccare le milizie curde dello Ye perché che sono state l'unico vero alleato sul campo dell'Occidente nella lotta al gruppo Stato islamico
Di fronte alle polemiche il governo tedesco è stato costretto a sospendere un accordo con la Turchia per l'ammodernamento degli stessi carri armati rinviando la discussione a dopo la formazione del nuovo governo
Poi emerso che nella stessa operazione alla Turchia impiega anche gli elicotteri d'attacco T centoventinove prodotti in partnership con la Leonardo cioè l'ex Finmeccanica controllata dal governo italiano ma la classe politica italiana non ha battuto ciglio
Forse perché in Italia c'è meno ingenuità che in Germania dove i cittadini si stupiscono che le armi esportate dal loro Paese vengono usate dagli importatori
O forse perché nonostante i rapporti sempre più difficili tra Ankara e il resto della NATO
La Turchia resta uno dei mercati più importanti per l'industria bellica italiana
E appena firmato un accordo preliminare per lo sviluppo di un sistema di difesa aerea con il consorzio franco italiano euro sanno di cui fa parte la stessa Leonardo una fare potenzialmente molto più ricco di quello sospeso da Berlino
L'accordo non aveva impedito il presidente francese Manuel macro
Di cogliere un'altra occasione per presentarsi come nuovo leader morale dell'Occidente convocando d'urgenza il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e censurando l'invasione turca in Siria ma dopo la reazione infuriata di Ankara macro è stato lesto a fare marcia indietro
Nonostante le dichiarazioni cosmetica dei governi europei sulla deriva autoritaria del presidente le getta ritardo Anna
Sulla repressione di massa scatenata dopo il tentato colpo di Stato del due mila e sedici e sul ruolo sempre più ambiguo nel conflitto siriano infatti la Turchia è semplicemente troppo importante può far riesplodere in un attimo la crisi dei migranti rompendo l'accordo con l'Unione europea che nel due mila e sedici ha chiuso la rotta balcanica
E può approfondire ulteriormente suo coordinamento con la Russia togliendo agli Europei qualunque possibilità di influenzare l'esito della guerra in Siria e il futuro assetto del Medioriente
Due minacce temibili soprattutto per l'Italia che con le elezioni del quattro marzo in generale l'attuale situazione politica dominate dal tema dell'immigrazione ha bisogno della collaborazione della Turchia per stabilizzare la Libia
E chi ha ad Ankara uno dei partner cruciali del gasdotto tatto e degli altri progetti energetici nella regione questo spiega conclude crescente perché nel pur flebile coro delle critiche europee ad Ankara
La voce del governo italiano non sia praticamente sentita e perché difficilmente i toni cambieranno durante la visita di Erdogan a Roma poiché ardono appunto arrivato a Roma l'articolo di crescente al cinque febbraio e il toner italiani appunto non sono cambiati Gabriele crescente il cinque febbraio scorso su internazionale punto it
Ci sono poi altre cose interessanti da da segnalare sicuramente presente una cosa di cui si scrive poco in Italia o lo fanno solamente giornalisti Esperti di Turchia
L'interesse e della della della verso l'Africa di di Air do Anna
Su questo è molto interessante l'articolo torniamo a est-ovest punto e udì Marco Cocchi pubblicato il ventotto febbraio
Dopo l'ennesimo tour africano di Eraldo anti ha confermato la volontà della Turchia di usare tutti i mezzi disponibili per rafforzare la propria influenza nel continente
L'attivismo di Ankara infatti vada i progetti di sviluppo al business e apre anche e all'esercito reporter dell'Africa non senza tensioni con altri attori regionali o attori internazionali interessati
Al all'Africa sono molti molti dati riportati da Kochi nel suo pezzo
I dati che scrive dimostrano oltre a dimostrare le consolidate relazioni tra turchi e l'Africa confermano la strategia che la Turchia sta adottando nei confronti del continente nero se se ardo Anna conclude copia a visitato l'Africa più di ogni altro leader mondiale recandosi più volte in ventitré Paesi del continente non può essere stato mosso solo da una visione economica umanitaria come nel caso della Somalia
Ma anche dall'intento di acquisire maggiore valenza su alcune aree di forte interesse geopolitico come il mancherebbe il Corno d'Africa il Sahel altamente strategica per gli equilibri del Medioriente e dell'intero scacchiere africano
E chiudiamo questa questa rassegna di analisi dei relativi alla politica estera della Turchia con due segnalazioni possiamo solo segnalarli questi due articoli ma me ne consigliamo la la lettura
Il primo è un articolo di Francesco Brusa pubblicato da Osservatorio Balcani nel Caucaso il due marzo
Spiega come l'amministratore l'amministrazione ardono abbia voluto numerosi monumenti a ricordo del mancato golpe del quindici luglio due mila e sedici e in questo ampio e dettagliatissimo reportage da va a fondo anche sul significato simbolico ma anche politico e sugli intenti anche di politici di propaganda di questa proliferazione di monumenti linee cerchi la propaganda di ardo Anna è il titolo del pezzo che trovate
Su www punto balcanica occorso punto orga
Sempre da osservatore balcanica caso vi segnaliamo anche l'intervista di Dimitri Bettoni che corrispondente dalla Turchia per appunto se votare perché nel Caucaso
A ASL accuso ricercatrice presso l'assassino diverse di Londra a proposito del dell'uso dello sciopero della fame come strumento di lotta politica che viene utilizzato spesso in Turchia contro il potere
Anzi no anche a tragiche conseguenze l'intervista molto interessante che li possiamo solamente citare ma che abbiamo l'incarto sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est insieme anche a tutti gli altri articoli che che abbiamo citato in questa rassegna stampa che dunque potete leggere tra facilmente appunto andando sulla nostra pagina Facebook e sempre una segnalazione l'abbiamo ne diamo già citato altre volte anche quando iniziò proprio lavoro ma torniamo citare Anna perché molto interessante il sito caleidoscopio appunto Ittiri
Kaleidos scopre scritto col col k con la i greca un una rivista on line sulla cultura e la società turca ma anche un progetto più ampio di di cooperazione di formazione anche di attivismo politico insomma se se volete
Che è stato che è stato creato e dei viene gestito interamente da donne un progetto ideato da Lea Nocera che anche la direttrice e lavorato insieme Fasola Marta che era capo redattrice insieme a Julian saldo Carlotta De Santis e Valentina Marcella per tutte le autrici di caleidoscopio la Turchia un luogo di memoria di sogni desideri di utopie di di contrasti di buchi neri e per questo hanno deciso appunto di dedicare a questo Paese i loro studi e la loro professione
In questo sito che vi consigliamo di mettere tre posti preferiti di tenere sempre sempre doppio si parla molto di di cultura di cinema di letteratura di arte ed è un altro modo molto interessante molto importante per leggere la realtà a turca dove la cultura di venerdì viene anche terreni di attivismo politico e di resistenza anche alla svolta sempre più autoritaria
E integralista del presidente ardo hanno credo scopo appunto Irti
Con questa ultima citazione chiudiamo questo supplemento del giovedì di passaggio a Sud-Est per questo giovedì ventidue marzo naturalmente non potete trovare riascoltare anche scaricare podcast
Nelle prossime tre settimane su radio radicale punto it andando nella sezione delle rubriche e dove trovate punto passaggio a sud-est
Ma potete ritrovare cominciamo anche tutti i pezzi che abbiamo citato sul no sulla nostra pagina Facebook che vi indichiamo ovviamente a leggere e a commentare
In onda ci risentiamo domenica sera domenica venticinque marzo ore ventuno come sempre per la nuova puntata di passaggio a sud-est grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale