Rassegna di Geopolitica. La crisi del Venezuela destabilizza i paesi vicini

Bentrovati all'ascolto di radio radicale ecco c'è l'appuntamento con la rassegna di geopolitica di mercoledì ventuno marzo due mila diciotto oggi
Torniamo ad occuparci il Chrissie umanitaria economica sociale in Venezuela il suo propagarsi
Che rischia di destabilizzare l'intera regione come attraverso un flusso di profughi decisamente è sostenuto nell'ordine delle centinaia di miliardi
Verso i paesi vicini con tutte le tensioni che le difficoltà maggiori che esso comporta per i Paesi appunto
Perché devono ospitare queste persone in fuga dal Venezuela una sorta di contagio dunque alla regione del Sud America alla anzi d'America Latina perché riguarda anche le regioni della America centrale
Sono tre segnalazioni a riguardo per fare un po'il punto sulla gravità della situazione la prima da un centro studi norvegese specializzato in rifugiati non lui Gianluca effigi Council
Che hanno preparato una scheda Paese contro ad aggiornarlo costantemente oltre ad una serie di rapporti ad analisi che potete ritrovare on line su questo sito internet che N ci punto no
La crisi venezuelana sta contagiando l'intera regione il Venezuela continua a sprofondare nella crisi economica con milioni di venezuelani privi di cibo e medicine
Il governo ma duro deve fronteggiare addirittura uno virgola nove miliardi di dollari di interessi sul debito mancano le risorse con l'aggravarsi la situazione economica e l'aumento delle violenze migliaia e migliaia di venezuelani cercano rifugio nei paesi vicini
Rischiando però di destabilizzare così la Regione vediamo qualche cifra che ci dà la dimensione della catastrofe umanitaria in corso
Più di quattro milioni di venezuelani hanno attraversato le frontiere verso il Brasile Colombia Ecuador Perù Cile Argentina Messico che qualcuno anche verso dio Stati Uniti
Un flusso in continuo aumento che continua a mettere sempre più pressione sui Paesi ospitanti
Dalla data e cioè la si scappa anche perché ci sono c'è una violenza diffusa c'è un tasso di morte violenta dieci volte superiore alla media globale
Con l'ottantanove morti ogni cento mila persone il Venezuela è il Paese con il più alto tasso di mortalità violenta al mondo tre Paesi in cui formalmente non ci sono guerre in corso
Il numero di richiedenti asilo venezuelano è aumentato del due mila per cento negli ultimi tre anni davanti del UNHCR
Più di cinquecento mila sono quelli che sono rifugiati in Colombia più di quaranta mila in Brasile queste le principali destinazioni di foga
Complessivamente in Sudamerica il numero di migranti venezuelani è passato da ottantanove mila circa nel due mila quindici agli ottocentottanta mila del due mila diciassette
Questi sono i dati dell'Organizzazione internazionale per i migranti questa in estrema sintesi i fatti numeri e cifre scarne così come le fornisce questo centro studi norvegese non Luigi amplessi G Council
M RC punto uno parlando di questo contatto il rischio contagio della la situazione della crisi venezuelana l'intera a regione sud al centro e sudamericana
Passiamo alla seconda segnalazione chiede cosa fare nei particolari che cosa non stanno facendo gli Stati Uniti
Dunque un po'il la pressione del Venezuela come assente rispetto a quella che era la dottrina Moro
Degli americani
Qui passiamo all'agenzia Bloomberg Minus in cui
La il cui articolo che segnaliamo e del ventisei febbraio scorso
I vicini del Venezuela non possono aspettare a tempo indefinito l'arrivo dello zio Sam
La crisi dei rifugiati venezuelani si sta trasformando in una metastasi per l'America Latina
Un pass in passato gli Stati Uniti sono intervenuti in occasione di gravi crisi umanitarie o di flussi di rifugiati di massa addirittura rischio esso di negli anni ottanta di soggetti hanno raccolto centoventicinque mila cubani in fuga dell'isola negli anni Duemila più recentemente sono intervenuti per portare aiuti a decine e decine di migliaia di persone in Honduras e Nicaragua
Dopo il passaggio del cuore che hanno mi
Nel due mila uno sui segreti sono nuovamente intervenuti a sostegno degli oltre duecentocinquanta mila Salvatore IMI
Colpiti da un dubbio ispiratissimo terremoto garantendo anche a migliaia diessini visto temporaneo umanitario nel proprio paese proprio nel territorio americano
Oggi con la crisi venezuelana gli Stati Uniti sono intervenuti si ma solo per chiedere il ritorno alla democrazia nel Paese lasciando ai Paesi della regione il peso concreto
Patata bollente delle conseguenze di una fuga di massa venezuelane del loro Paese
Nonostante decenni e decenni di dottrina Monroe verso l'America Latina l'amministrazione tanto che sta dimostrando ben poco interesse nei confronti della regione
Diplomatici e politici americani certo non perdono occasione per denunciare pubblicamente le violazione dello Stato democratico e dei diritti umani da parte del regime di Maduro
Ma la risposta non può e non deve essere solo quella di più sanzioni più isolamento internazionale ignorare la catastrofe in corso
Sono i paesi vicini del Venezuela che infatti stanno facendo carico del flusso dei profughi in arrivo
La Colombia principale destinazione dell'esodo a garantito una sorta di status temporaneo di protezione a centocinquanta mila venezuelani già entrati nel proprio Paese
E si sta attrezzando per cercare di fermare il flusso come militarizzando la frontiera
Inoltre per gestire i profumi sul proprio territorio per cercare di capire come si fanno i campi profughi dove è andata a vedere ha mandato la Colombia ha deciso di mandare una delegazione dove in Turchia
Per vedere come il governo turco gestisce l'emergenza dei campi per i i rifugiati che questo è l'esempio della Colombia scelto di
Andare ad osservare comunque per cercare di organizzare la situazione in casa propria
Il Brasile prosegue l'articolo di Bloomberg non lo sa Brasile seconda destinazione per i venezuelani in fuga si sta organizzando in maniera analoga intanto con una dichiarazione dello stato di emergenza non lo Stato frontaliero di colorare in e poi raddoppiando la presenza dei militari e cercando però anche di garantire i servizi minimi per le migliaia di venezuelani che nel frattempo sono già entrati nel proprio territorio
Anche Piero ed Argentina si stanno mobilitando a fronte di numeri però molto più bassi di arrivi di profughi
Si sta cercando di a cogliere in un certo qual modo come attenuando anche il regime dei visti per cercare di permettere una accesso dei migranti venezuelani al mercato del lavoro locale parliamo di Perù ed Argentina ma tutte queste risposte non coordinate tra loro peraltro sono assolutamente insufficienti a fronte di un flusso di profughi che sta piano piano sommergendo
Sistemi scolastici sanitarie l'economia delle aree di confine con il Venezuela aumentando in maniera esponenziale le tensioni sociali già presenti molto spesso sul territorio
Tutto questo per l'altro in un anno in cui molti Paesi dell'America latina atterreranno elezioni politiche che presidenziali quindi si può considerare un moltiplicatore anche
Da questo punto di vista rispetto a tensioni politiche un'emergenza delle crisi umanitaria dei profughi che si sta pian piano più spargendo allargando allora tutti i Paesi della America Latina
Purtroppo nonostante la retorica di
Cooperazione che spesso preannunciata tra i Paesi della regione storicamente non vi è nessun tipo di coordinamento vige una sorta di principio di non intervento e non ingerenza negli affari degli Stati vicini
Mancano istituzioni sovranazionali come quella dell'Unione Europea organizzazioni militari come la NATO
Nonostante ciò però ricorda Bloomberg News l'America latina oggi un continente molto diverso rispetto ai decenni passati
Con un PIL totali e di cinque mila miliardi di dollari e due nazioni tra i quindici Paesi più ricchi al mondo cioè Messico e Brasile
E un trend di sviluppo economico che prosegue le risorse da stanziare ci sarebbero e allora come fare verso quel tipo di organizzazione destinare i fondi per far fronte alla crisi umanitaria del Venezuela
La soluzione qui la la proposta del dell'estensore dell'articolo di bombe Linus è quella di puntare su istituzioni già esistenti quali Banca mondiale Cuba anche per lo sviluppo interamericana
Per poter sbloccare velocemente prestiti
I risorse necessarie non si tratterebbe quindi di creare organismi nuovi ma di sfruttare quelli esistenti ma questo naturalmente solo se c'è davvero la volontà politica
Di comperare di cooperare tra loro tra gli stati interessati da questo problema dall'espandersi dall'aggravamento delle crisi umanitarie
Del Venezuela questa la segnalazione da Bloomberg News
Un'ultima segnalazione era bomber non se l'articolo del ventisei febbraio scorso qualche passetto avanti si è fatto ma c'è un blocco che resta una precondizione che quella dell'amministrazione Trump
Che cosa ci scriverò il terzo in un articolo del diciannove marzo scorso
Un ulteriore passo si è fatto questa volta si è pensato di rivolgersi al Fondo monetario internazionale
La notizia è che la Colombia annunciato un appello al Fondo monetario internazionale per rendere disponibili le risorse mediamente necessarie per fronteggiare la crisi dei rifugiati venezuelani
A margine dei lavori dell'ultimo vertice delle jeep venti senza dei svolta una conferenza dedicata proprio la situazione del Venezuela
Appena ho partecipato i ministri delle finanze dell'unione europea del Giappone e degli Stati Uniti il segretario al Tesoro Stifani Minucci
Assente invece Russia che circa
Siamo tutti d'accordo che la situazione del benessere gravissime che le risposte da mettere in campo devono essere soprattutto quello di tipo umanitario questa la dichiarazione del ministro delle Finanze brasiliano ai giornalisti al termine dei lavori
Udienze che dunque formalmente quello della Colombia si fa carico di mettere a punto una bozza di proposta per la pressione dell'articolazione di risorse infrastrutture con un fondo ad hoc qui possono attingere accedere solo i Paesi vicini in difficoltà e non che possono essere disponibili anche per il regime di maturo anche finanziamenti indiretti
Il rappresentante del Fondo monetario internazionale peraltro presente appunto a questa conferenza tocca disputa già annunciato la disponibilità da parte dell'organizzazione del fondo a partecipare attivamente a questa
Discussione e alla definizione del testo
Nella bozza di proposta in coordinamento con la Colombia la posizione dell'amministrazione però Trump però quanto pare l'ostacolo più grosso a cui far fronte perché
Le dichiarazioni del segretario al Tesoro Muccino qua ha detto l'ha presa in rappresentanza dello degli Stati Uniti presente a questo
A questo
A questa riunione qual è la la posizione dell'amministrazione Taranto c'è un ostacolo insormontabile cioè una precondizione il ritorno dello Stato di diritto e della democrazia nel Paese
Il focus è il coordinamento delle misure ieri sorsi economiche ha voluto sottolineare non Cina deve essere diretto in principalmente verso obiettivi politici
Solo quando il paese torna cadavere elezioni delibere potremmo intervenire per risolvere la situazione economica e
Sociale con questa la posizione dell'amministrazione tratta nelle parole del segretario al Tesoro annunci né per quanto riguarda alla posizione di Washington Arriba perché sembrerebbe far prefigurare tempi tutt'altro che Brevi a fronte invece di un'urgenza determinata da una crisi umanitaria sempre più che si aggrava Sempre di più ogni giorno che passa
E che però nel frattempo sarà contagiando i Paesi vicini innanzitutto con il rischio di di stabilizzare l'intera regione
Elimina qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica questa puntata come le precedenti on line sul nostro sito internet
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Un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo rende ci risentiamo sabato mattina alle ore sette