"Lo strappo. Quattro chiacchiere sul crimine" - Il punto di vista di: vittime, media, istituzioni e detenuti

Gli sprazzi così venivano definiti
Ed è a me che sembra sembra che la storia si ripeta e cioè che anche oggi sindacabili non subiscano in profondità che non sia fonde il pittore il risanatore fino alla radice del male
La nostra Costituzione voi lo sapete vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista
Eppure il Movimento Sociale Italiano di redatta Almirante che con i suoi lugubre i proclami in difesa dai chi altri degli ideali dai fasti dalla Repubblica sociale italiana Oro deriva futilità testimoni esordiva spietate repressioni oggi
Alla possibilità di mostrare assi
Sui teleschermi come capo di un partito che ha difficile collocare nell'arco antifascista e perciò costituzionale
A Milano al pool
Quaranta
Pompameo mezzi agli stati d'animo carica
La carcassa della FIAT centotrentadue non ha più la parte anteriore
Luci
La carcassa della FIAT centotrentadue non ha più parti anteriore
Il cristallo bianco di crepe
E accartocciato da un lato
Il tetto dell'Haute aperto come il coperchio di un ala
La FIAT Ritmo Roma più né i fari nei territori
La carrozzeria interamente Potter atto come da proiettili di vario calibro
Accanto alle auto c'è una voragine di metri
Migliaia di frammenti di lamiera di colori diversi
E l'asfalto cosparso di detriti
Nel prato accanto certi alla rinfusa privi di ogni logica e una targa di una macchina che dice Roma
Una custodia parrocchiali
Delle investor apparati di un tessuto perderà Sivori
Un ritorno ha vinto
Sembra quello di una donna
Addirittura c'erano altri
Il giudice Carlo Palermo credo che lo sguardo
Una macchia rossa sul muro di una villa a cento metri dalla voragine attira la sua attenzione
Il giudice s'incammina in quella dir
Professore a Trento
Però dietro all'inferriata della villa ciuffi di capelli neri sparsi sulle Rocco un libro diverso come messaggio per ottenere il sostegno un riparo per crescere sentito
Il giudice va avanti fino al distributore
Ci sono delle persone
Sono immobili tramite così come la bocca con dei fazzoletti
Chiede un bicchiere d'acqua si ricorda Luca sono le otto e quarantacinque
Si fruga le tasche in cerca di una sigaretta
Nella tasca del giubbotto trova la sua pena
L'esplosione la frantuma si accende una sigaretta che si siede sul prato accanto alla macchina
Poco più in là c'è un quaderno per
Le sue pagine più sporgente
Noi sotto ecco
L'ordine del giorno si valuterà venga preciso verbale
Onorevole allora non ora Andrea Guerra
L'orario di lavoro
Gravi
Devo perdonare io farò incolpano perdonare non essere la buona cristiana
Era uno
Sempre un reato qualche cosa di più Terranova boliviane oppure rivive la nuova viabilità barriere
Ricorda
Al cittadino siano comunicate
Le azioni
Però
Chiedere una cosa magari sbagliata
è assurdo idea la reporter carceraria peraltro dilazionata nel come unica risposta
Va riassumere parte
Domando
Chiedono continuato ottenibile dove noi li restituiamo esplicita
Dichiararle che ci fossero o meno e quindi poi
Ma nel raccontare alla gente come stanno veramente ricco
Dicevamo buona sera
Siamo in tanti
Per
Interrogarci insieme
Su lo strappo
Lo strappo
Cioè
Lo strattonamento
La lacerazione
Che si produce nelle relazione quando c'è un abuso di potere
Un abuso di potere che comporta una lacerazione
E spesso molto spargimento di sangue
Ma in ogni caso un incremento del degrado
Lo strappo
L'abuso
Comportano nelle relazioni personali nel relazione della collettività
Un incremento del degrado
Un incremento un'avanzata del fatto che poi riguarda noi tutti
E che riduce la possibilità di essere libere
Lo strappo
è un lavoro di cui abbiamo visto qualche secondo prima di cui vedremo qualche minuto dopo
è un lavoro che è nato da quattro amici
Da una loro idea
Una di queste persone Francesco Cajani
Che svolgeva le funzioni di Pubblico ministero a Milano dal due mila e quattro
Ed è presente là in fondo un'altra persona e Walter Vannini
Che un formatore
Ed è autore di progetti sulla legalità per le scuole le amministrazioni locali
Un'altra persona e Carlo caso che giornalista che per quindici anni ha seguito per la RAI la cronaca giudiziaria
Un altro degli autori degli ideatori sono io cioè Angelo Aparo
Che lavoro da trentotto anni in carcere e che da venti ricordino il gruppo della trasgressione
Il documento è stato girato e poi montato
Da un gruppo di persone
Riunito sotto il nome dieci settantotto
Che sono chiara solari Tommaso Belletti Claudio Cescutti Barbara urbano un gruppo che nel due mila e nove a Milano
Ha cominciato a operare nel mondo della comunicazione e che utilizza le loro le le sue competenze
Per raccontare aspetti avvolta
Complimenti canti della vita che ci riguarda
E il mio dovere aggiungere
Che alla serata e al lavoro complessivo
Hanno contribuito il Comune di Milano e in particolare nell'area servizi scolastici ed educativi libera di cui abbiamo qua diversi rappresentanti liberale cioè associazioni nomi e numeri contro le mafie
Fondazione libera informazione l'associazione trasgressione puntone di cui sono il Presidente
La casa della memoria Brescia ventotto maggio
Mille novecentosettantaquattro
L'Associazione per gli studi storici romano Canosa
L'AGESCI Lombardia
Mi fa piacere dirle che perché non lo avesse ancora fatto il documentario di cui stasera vedremo soltanto una piccola parte
E interamente ed è agevolmente
Da un labile e lo potete anche le vedere on line su lo strappo punto nero
Del raccomandazione le persone autorizzante a fare le riprese
I giornalisti autorizzati a fare le riprese
Siamo d'accordo che le possono fare soltanto sul palco
Non possono essere ripresi i detenuti di alta sicurezza
Sul palco saliranno invece
Alcuni detenuti che però sono di media sicurezza quindi che fa le riprese
Le faccia orientando la sua macchina verso il palco una puntualizzazione che ho il dovere di fare
Per il momento ho finito
Allora abbiamo in sala il direttore del carcere abbiamo in sala anche il comandante del carcere
Abbiamo in sala anche la persona che ha diretto il carcere per dieci anni fino al dicembre dell'anno
Concluso da poco
Il direttore del carcere Silvio Di Gregorio comandante del carcere e Amerigo Fusco che non lo vedo mai da qualche parte
E abbiamo
Una rappresentante dell'associazione libera in questo momento io che non
Ciò sono uno psicologo per giunta abbastanza scapestrato
Mi trovo
Mi sto trovando di fatto a fare gli onori di casa
Forse semplicemente perché ormai ho i capelli bianchi o forse perché da trentotto anni che lavora in carcere però francamente tutto questo ben di Dio che siete voi stessi tutta questa attenzione fondamentalmente e dovuta al fatto che da
Negli ultimi anni in questo carcere che era un carcere di massima sicurezza che lo è ancora
Però o
In questo carcere di massima sicurezza si è diffusa progressivamente una cultura un senso dell'attenzione
Verso il percorso che può fare il condannato
E questo e dovuto al direttore che lo ha diretto per dieci anni e cioè Giacinto Siciliano
Altrettanto tempo lavoro in questo carcere il comandante Amerigo Fusco
Che attualmente il commissario comandante e però da gennaio di quest'anno il direttore di questo carcere Silvio Di Gregorio con il quale
Con il quale francamente tutto lascia pensare che continueremo la strada di questo nuovo Rinascimento
Che è stata inaugurata da Giacinto Siciliano
Questa serata francamente è una serata di Rinascimento nel senso che è una serata nella quale in modo originale in modo temerario
Coraggioso
Si va ammettere il diritto
Su quelle ferite
Dove di solito si preferisce sulle palle di solito si preferisce tacere rispetto alle quali di solito
Si agisce in modo che ciascuno
Si occupa del proprio dolore
Stasera invece qui ci sono giornalisti magistrati
Vittime di reato
Autori di reato
Nostro obiettivo temerario
è quello dei favorire che queste persone tra di loro possano parlare perché di fronte allo strappo
Di fronte all'abuso
Di fronte
Al sangue verso l'altro
Occorre
Innanzitutto
Ma interessi conto di cosa è accaduto
E in secondo luogo interrogarsi su quello che si può fare con quello che è accaduto
La parola a Lucilla Andreucci
Buona sera
Rappresento l'associazione libera
Decreto una bandiera che è stata attaccata qui lo scorso anno
E posso dire che forse tutto è cominciato da lì
Senonché in che ha raggiunto le sue stelle due giorni fa
Ci consiglia di guardare le stelle
Invece dei nostri piedi
E ci dice di essere curiosi per quanto difficile possa sembrare la vita
Si può sempre fare qualcosa
Libera nasce esattamente per questo
Nel novantacinque
Per fare qualcosa per poter fare qualcosa per essere chiamati tutti a fare qualcosa
Uscendo fuori e possibilmente di corsa
Da con la logica del compromesso della scorciatoia va be'le cose non cambieranno mai non è colpa mia non dipende da me e io che c'entro che me ne frega non è affar mio
Quando libera nasce e crescerà in questi ventitré anni ha proprio project Progetto di fare qualcosa
Libera una rete ci sono più di mille associazioni dentro ed è libera
Ha la sua storia nel fare delle richieste importanti anche nel far sentire
Un protagonismo
Giovane dei ragazzi ma anche degli adulti ma libere libera nona e tengo a dirlo nessuna appartenenza di partito
Libera si impegna per cercare di costruire insieme
Un pochino di giustizia una goccia ma qualcosa che per noi assenso
Come oggi cercheremo di capire cosa
Cosa si può fare
E come possiamo farlo quando una società e ferita chilo ricuce questo strappo
Che cosa ne facciamo di chi è la responsabilità
Io credo che questa parola bellissima responsabilità sia qualcosa che riguarda tutti quando c'è una ferita riguarda tutti noi cercare di capire se e come possiamo provare un pochino
A ricucire la
Quando libera nasce prende un impegno di accompagnare i familiari delle vittime innocenti di mafia alcuni sono presenti tra noi questa sera
Accompagnarle anche nella ricerca faticosa di verità processuali è un impegno di giustizia è un impegno grande
Prende l'impegno che la memoria di bambini donne e uomini uccisi dalla violenza mafiosa
Possono in qualche modo entrare nelle nostre vite
Cercando di stimolarlo e stimolarli alla concretezza del fare proprio perché la memoria non resti qualcosa oggi è accaduto che oggi ricordiamo che cosa posso fare per onorare per ricordare per sentirlo sentire queste persone parte della nostra vita
Una cosa importante è stata fatta nel novantasei con un milione di persone che ci hanno creduto
Tutte le i beni confiscati alla mafia che oggi sono un potenziale pazzesco in cui questo Paese dovrebbe veramente investire sono più di venti mila i beni confiscati parliamo di terreni di di di file e di macchine tantissime liquidità che sono confiscati alle organizzazioni criminali e che possono essere un segnale importantissimo di forse di presenza dello Stato sui territori perché nel novantasei grazie a un milione di persone che ci hanno messo la faccia la firma e c'hanno creduto
è stato possibile sostenere la legge di riutilizzo sociale dei beni confiscati allora oggi ne terreni dei grandi boschi sono dei ragazzi che nonostante l'incendio quelle terre
Continuano comunque a subire intimidazioni vanno avanti
Lavorano con le terre testimoniando in territori complicati che è possibile costruire dell'impresa economiche sane sociali o nulla un contratto di lavoro sano è possibile questo Stato dimostra che certe cose è possibile farle insieme
Dimostrare la forza dello Stato un bene confiscato che viene riutilizzato socialmente è una forza dello Stato
E questo è stato possibile perché in tanti ci hanno creduto ed ecco lì il noi
Questo camminare insieme questa forza di provare a fare le cose insieme dove lo Stato deve fare la sua parte ma che noi siamo lo Stato e anche nella nostra quando libera nasce nasce per questo per non delegare solo a le forze dell'ordine ai magistrati di fare la loro parte
Anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra ci sono tre Verdi molto importanti non li abbiamo stampati sulla bandiera di Lea Garofalo una donna cui abbiamo voluto particolarmente bene vedo sento parlo
Secondo me sono tre verbi che rendono un cittadino degno di essere chiamato cittadino vedere sentire parlare accorgersi di quello che si accade intorno a noi vedere e avere la forza di denunciare
I denunciare anche un ma l'essere quando si a scuola di avere dei punti di riferimento in questa battaglia libera che lavora in ordine le scuole di ogni ordine e grado nell'università
Si impegna grazie alla generosità era gratuita di tante persone che camminano con noi
Il ventuno marzo tra pochi giorni
è una giornata per me importante un senso di appartenenza sotto altissime giornate importanti nel nostro Paese
E come oggi
Leggeva e mi fa piacere può ricordare inno i nomi dei carabinieri dei poliziotti che sono stati uccisi nella strage di via Fani quarant'anni fa persero la vita Giulio Rivera Francesco Zizzi Raffaelli che sino Domenico Ricci
Oreste Leonardi
Il ventuno marzo dallo scorso anno è diventata legge dello Stato è stata un'altra battaglia importante di libera delle battaglie di civiltà abbiamo una passione civile di bere questa passione civile dire cosa posso fare o anch'io posso fare qualcosa
Il ventuno marzo ricordiamo i novecento settantadue ogni anno aumentano lo scorso anno nel due mila diciassette si muore ancora per le strade Simona si muore ancora anche per la violenza mafiosa
Novecentosettantadue vittime innocenti che ricorderemo
In questa liturgia laica che parte da Foggia città scelta da don Luigi Ciotti della presidenza di libera dove c'è una mafia foggiana importante permettere e fissare le luci importanti su quel territorio
Ma da Foggia in tantissime altre città verranno ricordati quei nomi di donne bambini uomini nomi e cognomi che riguardano la storia del nostro Paese
Vi dico questo
Chi fa capire perché nasce questa giornata
Nel novantatré dopo la strage di Capaci un anno dopo don Luigi Ciotti era capaci nel momento di commemorazione e venne avvicinato da una donna che lo prese per il braccio
E niente gli disse vado Luigi perché non dicono mai il nome di mio figlio si parla della strage dopo a prezzo levità giudice Falcone sua moglie ragazzi della scorta
Lei era Carmela Montinaro la mamma di di Montinaro Antonio Montinaro caposcorta di Giovanni Falcone
Ed è lì si è sentita la responsabilità dalla voce di una madre è nata la scintilla di ricercare tutti i nomi delle vittime innocenti delle mafie in questo lunghissimo elenco nomi di cui persone di cui sappiamo nome
Ma è stato un modo per ricordarli tutti Dari pari dignità
Alle vittime innocenti delle mafie come si ricordano le vittime delle stragi le vittime del dovere ma dare il nome cognome a tutti loro proprio perché ci sia pari dignità per tutto questo Elenco infinito e così da Carmela Montinaro nasce questo stimolo di questa giornata della memoria e dell'impegno proprio perché la memoria diventi impegno
Libera sente dentro e parlo a nome di tanti ragazzi che sono anche qui come questa sera la responsabilità di provare a cambiare le cose e per cambiare le cose
Perché le cose siano visibili e cambiamenti siano visibili bisogna costruire ponti ponti
A volte sono stretti a coorte sono larghi a volte sono in sanità a volte sono tortuosi
Trovarci oggi qui a un anno di distanza quando lo scorso anno il pm Cajani preso un fiore di carta che oggi in qualche modo abbiamo riprodotto dalla piazzetta dove stavamo con tanti ragazzi lo porto qui ad opera e l'anno scorso quel lungo elenco di nomi di vittime innocenti della mafia lo dico
A detenuti che sono qui allo scorso è stato un momento molto importante fatto che alcuni di voi hanno letto quei nomi insieme familiari di libera è difficile e faticoso ma c'è la voglia di mettersi in gioco insieme
E da qualche mese il Gruppo della trasgressione del professore a Palo si riunisce nella sede di libera un percorso che è un segno non è facile
Ma credo che camminare sulla stessa strada quando si sente dentro davvero profondamente dentro la voglia di cambiare beh siamo chiamati tutti a dare una mano perché il cambiamento sia possibile grazie
I ricordi più belli della mia infanzia sono legati alla mia nonna materna
Mi piaceva molto a stare da lei mi raccontava del suo mare con il no no nel suo papà poeta e soprattutto di suo figlio che come diceva lei uomini cattivi le avevano portato via
Come era orgogliosa di lui non mi raccontava mai di come fosse morto ma di come aveva vissuto mi raccontava di quand'era era ragazzo Telese marachelle a scuola di quant'era dispiaciuta che non avesse terminato il liceo perché come diceva lei non aveva sta sul voglia rideva nel raccontare di lui rideva sempre tant'è che nella mia mente di bambina aveva assaggiato la morte ha qualcosa di allegro
Mai a vista piangere la nonna
E mai avrei pensato di vederla
Ma una delle tante volte che andammo a Palermo decide di accompagnarla anch'io al cimitero
Poteva avere a sette anni e ricordo come fosse ieri con quanta dinamicità nonna saliva quel monte per raggiungere il loculo dello zio
Io le chiedeva di aspettarmi ma lei nonostante l'età aumentava il passo Serra dopo capita chiederà se ha fretta voleva raggiungere la trama di suo figlio e sfogare indolore il suo dolore nella sua nell'intimità più assoluta
La ma queste lo sapeva si era fermata più giù e cercava di fermare anche me ma ignoranza come riesce a liberare nera raggiunsi
E lì cono abisso grande dolore quello di una madre che sempre a dire al proprio figlio non ebbi il coraggio di avvicinarmi a lei e non ha mai saputo
Che si è accorta della mia presenza continua a essere la nonna di sempre e gliela Damiano che cercava con lei ma quel dolore fino alla fine dei sei giorni io antenata riconoscerlo anche mi sei Silenzi Elisabetta
è odiosa
La deriva selvaggia di questo giornalismo italiano
Che attizza la morbosità
Ci sono degli eccessi e ci sono dei casi di abbrutimento della vita
Che sono così eccezionali da meritare professionalità eccezionali
Che sappiano quando occorre anche chiudere gli occhi per pietà
Così il racconto di uno stupro come quello di Rimini almeno sui grandi giornali deve essere riassunto mediato dalla professionalità e dal pudore del giornalista dal riserbo se necessario
Non può diventare un furto d'anima
Tutti aggrappati invece che con la penna incidono aprono fanno l'autopsia sporcano e si sporcano
La cronaca nera ci insegnavano i nostri maestri
Non si commenta mai
Ma questa volta per dirla con Montale
Codesto solo oggi possiamo dirti
Ciò che non siamo ciò che non vogliamo
Egregio Pubblico ministero prima ancora di spiegarle il motivo di questa lettera mi scuso se per caso sto violando qualche legge che a causa della mia ignoranza sull'argomento non conosco
Sono alla figlia dell'uomo ucciso
Morì solo rubarle qualche minuto per farle capire chi era mio padre
Un uomo di settantuno anni che nella sua vita ha sempre lavorato ha cominciato quand'era ancora bambino purtroppo ai suoi tempi non tutti potevano studiare vari lavori dal macellaio ai campi da tennis finché un giorno non diventa operai idraulico al Corriere della Sera andava a fare i mercati si svegliava alle quattro del mattino e lavorava come un matto
è incensurato non ha mai commesso nessun reato viveva per la sua famiglia per i figli per i nipoti per Luino spendeva un soldo
Lo so al vedi tutto questo non interesserà molto
Io vorrei solo che il processo non si passasse solo sui rapporti negativi tra due persone vorrei che qualcuno si ricordasse che quella mattina è morto anche mio padre un innocente
Vorrei che chiunque sia il colpevole di quell'omicidio sconti la giusta pena senza condoni ho buone condotte perché la buona condotta la dovevano avere fuori perché mio papà non tornerà
Anche se qualcuno di concedere alla buona condotta
Vorrei poter descrivere tante altre cose ma non la faccio più parte del tempo probabilmente il mio voleva essere solo lo sfogo di una figlia a cui hanno tolto parte lei a me non resta che piangere perché io so cos'ho perso
Grazie e mi scusi ancora per il disturbo spero che la giustizia italiana mi posso a rincuorare punendo come una pena esemplare soprattutto una pena certa senza sconti gli assassini
La narrazione dei fatti non è un'operazione neutra
La comunicazione spesso letteralmente crea quella che noi chiamiamo la realtà
Elisabeth l'Hortus una delle massime autorità mondiali nel campo della psicologia della testimonianza e della memoria
Mostrò un gruppo di volontari la videoregistrazioni di un incidente automobilistico
Successivamente Soggetti forno divisi in due gruppi
A quelli del primo gruppo fu chiesto che velocità andassero le auto quando si erano scontrate
Mentre a quelli del secondo fu chiesto che velocità le auto andassero quando si erano schiantati
Quelle del secondo gruppo indicavano velocità di gran lunga maggiori di quelli del primo
Una settimana dopo ai soggetti fu chiesto se avessero notato vetri rotti sulla scena dell'incidente
In realtà non vi erano vetri rotti ma i volontari del secondo gruppo indicavano tali inesistente dato in percentuale doppia rispetto a quelli del primo
E tutto questo solo per effetto dell'uso di due diverse parole nella formulazione della domanda che sollecitava la memoria e la narrazione dei fatti
La parola può dare forma l'esperienza raccontandola e a volte manipolando la nei libri come nei processi
Ma può anche definire il mondo in termini nuovi
E pertanto generare il progresso
La scelta delle parole pertanto un atto cruciale fondativo
Esse sono dotate di una forza che ne determina l'efficacia e che può produrne conseguenze
Gli esiti concreti di questo meccanismo sono temibili
Le parole possono costruire la premessa e la sostanza di pratiche manipolatoria
Ma anche razziste Senofonte o criminali
Buona sera profughi
Una sera pro mi chiamo Michele
Non le nascondo che sono un po'arrabbiato con lei
Mi stringa forte la mano ci troviamo ad Umbertide esattamente in via Andreani si guarda intorno osservi come tranquilla la cittadina
Dodici anni fa alla sua destra qui c'era una banca
Scattò l'allarme per rapina arrivò la pattuglia del centododici i due carabinieri corsero in aiuto a cittadini in pericolo
Alcuni rapinatori rimasti fuori spararono alle spalle di papà e morì
Mi stringa la mano e si guardi intorno lì c'è una targa con delle corone
L'invece una fioriera voluta da tanta gente di cuore con disegnato il tricolore
Venga andiamo in questa mia in questa casa ci abito con la mamma
La osservi sopra quel mobile c'è un berretto
Lo stesso che era sopra la bara avvolta nel tricolore il giorno del funerale di mio padre
Guardi quante foto attestate in Comit sono tutti di mio padre
Ne ha ricevuti si invita che dopo
Senta anche che silenzio
Che silenzio che se ci fosse stato papà sarebbe stata una casa rumorosa avrei avuto un fratello o una sorella o entrambi
Venga pro venga Prost le faccio vedere dove dormiva a mio padre il suo armadio le sue cose
Guardi queste scatole sono pieni di lettere scritte da tanti italiani per dimostrare affetto mio padre all'Arma dei carabinieri alla mia famiglia ma soprattutto a me che allora avevo solo sei mesi
Ora la porta né la mia seconda casa
Ci dobbiamo spostare di qualche chilometro nella zona dove abitano i miei nonni materni
Mio padre diceva che in questi posti c'era pace
Intanto lei osservi quanto è bella la mia Umbria
Siamo ridotti
Si è resa conto che siamo in un cimitero
Ecco la la mia seconda casa
Ora le racconto alcuni episodi avevo quattro anni e mezzo quando imparato a leggere i nomi scritti in stampatello sulle lapidi dei defunti
Qui sono arrivati in bici per mostrarla a mio padre ancora le dirò di quando sono entrato con due papere con il cane ho portato disegni e oltre i fiori porto regali
Prost ora le chiedo di poggiare la sua mano su questa tomba pensi il freddo delle mie labbra quando Baggio papà
Quante cose avrei da raccontarle POF
Faccio tanti chilometri in giro per l'Italia per parlare di luglio
Faccio tanta fatica a scuola quando in alcuni periodi sempre di più la sua assenza
Fortuna i suoi colleghi insegnanti capiscono quell'alunno che a volte si distrae per non piangere o che ride per soffocare un brutto pensiero
Basta prossimo lascio tornare a casa nel tragitto rifletta della lezione noiosa
Quando è arrivata guardi negli occhi suo padre e lo abbracci
Intanto scrivo al ministro non per farla punire ma per darle dei consigli
Vorrei mai più manifestazioni che incitano violenza chi parla dovrebbe evitare parole che uccidono quanto quei proiettili di kalashnikov sparato alle spalle di quel carabiniere che per me voleva un mondo a colori
Arrivederci Profumo
Buon rientro
Da bambino sognavo che esistesse una macchina del dolore
Un aggeggio che consentisse per pochi istanti di provare concretamente le sofferenze altrui specie quelle che mi apparivano più remote
Il freddo la fame la tortura
Cosa sente un corpo quando viene ridotto all'impotenza
Potevo vederlo alla televisione
Lo leggevo nelle mie prime avventure attraverso le pagine
Ma ero sicuro di comprenderlo veramente
Non puoi capire mi dicevo
è vero a volte realmente non possiamo capire
L'immaginazione ha dei limiti irritanti
E li vedevo l'origine degli dell'ignavia morale
E ogni volta che leggo di una tragedia una parte di me la più radicale forse anche la più ingenua ci ripensa con convinzione
Come propagare un vero incendio delle coscienze
Poi sono diventato grande e mi sono trovato a che fare con le parole un mezzo certamente molto potente e nel quale nutro grande fiducia
Ma limitato e a volte carico di menzogna
Pensate solo a ciò che diventa un essere umano in fuga dall'Eritrea
Un irregolare
Un clandestino subisce una sorta di trasformazione e basta qualche sillaba
Del resto su questo non ho mai avuto dubbi il potere anche il potere lessicale e qualcosa di estremamente pericoloso
Cosa opporre allora tutto questo
Qual è la nostra macchina del dolore
Le storie
Forse
Le storie sono ciò che ci impedisce di ridurre questa immensa tragedia a un mucchio di concetti e numeri
Le storie liberano le parole dalla loro banalità e dalla loro imprecisione
Non dico di clandestini ma di esseri umani liberi affamati di felicità terrorizzati dal destino dei propri cari
Esattamente come noi
Non crediate che sia soltanto un problema transitorio o legato a un dato periodo storico
In gioco c'è molto di più
Stiamo decidendo concretamente e dolorosamente che cos'è un essere umano
Albert Camus uno dei primi a ricordarci che lo straniero giace dentro di noi annotava
Al mondo esiste la bellezza ed esiste l'inferno degli oppressi
Per quanto difficile possa essere io vorrei essere fedele a entrambi
Restare fedeli alla bellezza e agli oppressi
Non conosco modo migliore per dire quello che siamo chiamati a fare
Si parla senza
Per l'astratto al prestanome
Chilometri
E ci camminano sopra
Sono spariti senza speranza
Senza Journey giorni senza
Tempo libero è morto
Da qui
Ottant'anni
Serio
Come
Noi in
Ma dobbiamo
No
L'ergastolo senza benefici senza un giorno di permesso o senza una speranza
E la morte che chiedeva la vita
Io sarà per la parità dei diritti
Persona sembra stanca
Per ogni giorno
L'intermezzo concessa al morto
Per uscire dalla tomba e venire a trovare chi lo ama
Darei un giorno di permesso all'assassino
Solo così sarebbe iniqua
Io so soltanto che si fa un gran parlare di certezza però Bassolino FIFA assoluto silenzio sepolti vivi che più conveniente dimentica Terragni sepolto vivo c'è almeno un sepolto morto ed è il primo che aiutato in seconda non viceversa
E per molti detenuti esistono programmi di recupero pagati da noi ed entra quel no e mi ci metto anche io che ha perso mia cugina
Perché è un uomo me l'ha ammazzata e non potrò mai più rivederla viva
Applicare la pena dell'ergastolo il più grande male che un uomo possa commettere nei confronti di un altro uomo se decidiamo innocente ITIS un bambino o una donna
E il carrozziere dovrebbe essere rieducativo
Ma cosa vuoi viene rieducativo che andava in carcere come se andasse a scuola e magari Louis che prende più lauree e diventa atto votare poeta scrittore
Ma magari continua a pensare che il più grande male con uomo cosa fare un altro uomo e l'ergastolo
Io non ho mai potuto assistere a un compleanno di mia figlia o di mio figlio né della donna che amo
Non c'è una laurea di mia figlia mi al matrimonio di mio figlio
E neanche ho visto nascere in merito
E anche adesso quando vengono a trovarmi non posso avvicinarmi a loro a sperare di darsi una carezza
Non so non posso anch'io speravo un giorno di passare del tempo con loro e magari di passare una giornata con i nipoti dal palco o magari di andar via riprendono a scuola
No
Io sono solo un fantasma
Un uomo
Non sa strani fatti Arabia chi dice queste cose continuità corda ignorante gollismo
Ma i morti ammazzati e loro parenti potranno più vivere queste cose
Lo pensi pure antenna tensione
Noi chiediamo rispetto
Si sente un fantasma dice uno a Londra
Noi parenti delle vittime siamo ombre in questa folle sistema giudiziario e penali
E loro donazioni cari
Allora sì che sia un fantasma
Avverrà davvero
Per loro è molto ma molto più difficile un percorso di giustizia riparativa che non un percorso di giustizia e molto ma molto più difficile per cosa è ospite a Tolentino per questo fastidio consultai poi Tartarini anche sdraiato in cella d'aspettare fine e
Se vuoi è molto diverso da richiedere uno sforzo
Senza neanche
Normalmente fino a quel momento lì non hanno mai fatto minimo Libardi autoanalisi di auto valutazione di per le ore quando gli si chiede un'attività riparatoria
Io senza l'ok chiedo che venga impostato
Il percorso di lavoro all'esterno che preveda
Con che gli obblighi a mettersi nei panni dell'età
Le ma
Carmina andranno infatti
Negli anni penso che e ha pensato alla rieducazione riabilitazione più incentrato su un progetto di ricostruzione di questi gli ambiti di vita lavoro una casa che non a una a un discorso di
Identità azione delle proprie responsabilità no che lavoro faceva lei Marasco ma
Ma che ama il tavolo a volte non mostrano alcuna macchina volta in un negozio
Ma nell'immaginario collettivo e in generale per una questione di ignoranza non c'è nessuna idea del fatto che
Debba fare un percorso che è pena ecco estinto che non è un caso che la pena deve tendere educazione condannato e la formulazione spara contro
Il fatto frutto di un dibattito parlamentare Soranzo
Una formulazione che non prevede per niente la furbizia
Prevede soltanto Lanari Lucas François non lo so collega signore
Ecco potrebbe ragazza le fino allo splendore come l'acqua fa un futuro fra provincia
Voi possono cambiarla o vogliono
Io penso di sì che ognuno abbia la possibilità di poter cambiare la sua vita cioè non solo i detenuti ogni essere umano
E la storia che lo dice il cambiamento è dentro ognuno di noi devoluzione tutti ce l'abbiamo da bambino adulto dalla preistoria ai giorni nostri
Quindi sì penso sia dentro ognuno di noi poi ognuno di noi ai sui tempi sui modi
E comunque sia ci vuole sempre una condizione un ambiente che ti dia la possibilità di poter dare il meglio di te nel cambiamento vorrei poter dare una chance a tutti tante sono state le deduzioni il Pakistan
Poi
Il documento
Sviluppo effettivo con con De Virgilio normale
Va
Io la ricordo alcuni
Prima ancora di nuovo che gli avevano avevo ma non sapevo neanche non lo volete dire cambiare fa
Io ma può nuovamente l'illegalità
Dove
Viene
Comunico inutili
In pratica non non erano trovando il modo migliore attuale recentemente in occasione Carlo finalità non non vorrei riflettere
Cinque del domani in officina lacuna padre questo gruppo in Italia parliamo anch'io Monica
Qualcuno apre
Perché era appunto confondere
Qui lo sforzo che noi dobbiamo fare per recuperare urbanità Suffren
Debba essere quello di non lasciarli Ilona
Di non creargli attorno una sorta di cordone sanitario
Per potere per poterli fare in modo che da un lato cerchino di recuperare il sito di una nuova vi
E dall'altro lato trovino la possibilità di supportare fino in fondo pulpito dentro quello contro il peso che non è un'espirazione è semplicemente il riconoscere la responsabilità di ciò che hanno scritto radiocomandati oltre però molto ma purtroppo dicevo
Io prima pensavo vota traduco perché io rosso grande avevo capita non voglio far rilevare vogliono
Riferimento alla
Bottarga ruote
Senta fino a pone compare quali abbiamo lavorato
Pongo l'avvocato avvocato
Propongo
Per i consiglieri
Provocato problemi
Ma per qualche ora britannica potrebbero dall'avvocato
No no no no non
Ognuno
Lui
Voi
Due
Buon
Due
Bene
Chiamo adesso sul palco
Le persone che saranno la responsabilità e il piacere di porsi domande
E di accogliere le domande che verranno da voi che siete qua
Prima voglio dirvi che nel tentativo di ottimizzare i tempi
Le immagini che avete visto le parole che avete letto potrete ritrovarle
Sul sito
Lo strappo punto netto
Sulla sul sito di radio radicale dove peraltro potrà essere vista in differita la serata che stiamo ridendo qui
Le persone che salgono adesso sul palco a
Interrogarsi davanti a tutti
Sono Umberto Ambrosoli
Presidente onorario dell'Associazione Civile Giorgio Ambrosoli
Paolo Colonnello
Responsabile della alla redazione milanese della stampa
Franco Roberta De già Procuratore nazionale dell'antimafia
Alcuni rappresentanti del gruppo della trasgressione cioè tre detenute
Del Gruppo della Trasgressione di opera questi detenuti sono Adriano Sannino Alessandro Crisafulli Roberto Cannavò
Invito le persone a sedersi
E ai evidenziare sedendosi
Che rimarranno del poltrone vuote
Le poltrone
Io faccio lo psicologo e per cui interpreto interpreto il loro pensiero le per le poltrone saranno liete di accogliere qualora volessero andare sul palco Silvio Di Gregorio che è il direttore del carcere
Giacinto Siciliano
Che è stato
Direttore del carcere che in questo momento e direttore del carcere a San Vittore e Amerigo Fusco che il come sarà comandante di questo carcere le serie rimangono lì
Disponibili ospitare chi viene
è possibile che nel corso della serata i tre detenuti del gruppo si alzeranno e cederanno il posto ad altri che li sostituiranno in ogni caso la serata
Ha uno scopo già detto
Che è quello di
Fare in modo che il male che c'è stato
La ferita che c'è stata
Non sia esclusivamente qualcosa da dimenticare
Non sia esclusivamente qualcosa da
Neutralizzare
Ma possa essere motivo di cultura di esperienza di ricerca
Una ferita e dolore
Ma una ferita
Può essere motivo di ricerca
Lei figure istituzionali i giornalisti
Le vittime
Gli autori di reato
Stasera e non solo stasera
Sono chiamanti
A far sì che la ferita non sia soltanto qualcosa da dimenticare ma possa diventare cultura
Mattoni
Di costruzione poi il mondo comunque come si sa
Avrà sempre degli errori
Ma insomma ci pagano
Per migliorarci
Do innanzitutto la parola ai nostri ospiti sul palco intanto mi tolgo di mezzo
Perché qua insomma
I quali ospiti sul palco idealmente dovrebbero avere un microfono
Ma io non gliene avendo in mano con il risultato che darò loro il mio
E
Invito
Umberto Ambrosoli Paolo colonnello Franco Roberti
Silvio Di Gregorio ma anche i tre detenuti del Gruppo della Trasgressione a produrre se lo gradiscono un loro primo commento su quello che abbiamo visto finora
Allora comincio io perché sono il più vecchio qui di gran lunga una sera tutti
Solo Franco Roberti è stato già detto che sono sono stato procuratore nazionale antimafia che antiterrorismo
Negli ultimi quattro anni nel mio percorso professionale ma nei precedenti trentatré non ci sente e mi sembra che non ci sei non sente adesso meglio aprire in mente
Forse
Allora ripeto si sente ora
Negli ultimi quattro anni nel mio percorso professionale sono stato procuratore nazionale antimafia antiterrorismo
Ma nei precedenti trentotto sono stato un magistrato del Pubblico ministero
I mi sono occupato sempre di penale salvo nei primi che nei primissimi anni la mia carriera in cui ero pretore mandamentale in Toscana
E faceva anche civile
E che in per me è importante essere qui stasera con accolto con grande piacere l'invito a partecipare a questa serata
Perché io
Mi vanto di avere trascorso alcuni anni della mia vita professionale nel carcere proprio nel carcere
Se il sommo segni rimettesse a sommare tutti i giorni le settimane i mesi
Le ore trascorse nel carcere si ammonta si arriva a danni ad alcuni anni
E quindi credo di aver conosciuto il carcere la realtà di questo che è stato definito una volta universo concentrazionario del carcere di averla conosciuta molto bene
Più che sui libri più che sui trattati di diritto
Proprio nella vita carceraria
Ho avuto anche vista la lunghezza anche nel mio percorso professionale la possibilità di rivedete
Persone che come magistrato avevo perseguito penalmente dopo avere scontato la loro pena ci siamo ritrovati siamo rivisti ed è stato anche bello ritrovarsi c'è stato un momento spesso lato umano di incontro e di sintonia straordinaria alcuni di questi ma solo alcuni sono diventati collaboratori di giustizia altri no ma non ci non faceva differenza tra gli uni e gli altri così come pure avuto sembra grande solidarietà
Per la polizia penitenziaria per tutto il personale di polizia penitenziaria io ho trascorso quegli anni della mia vita professionale in carcere nel carcere prevalentemente nel carcere di Poggioreale e voi sapete o comunque poter immaginare la realtà del carcere di Poggioreale non ora
Anche ora anche nei casi vuole generale ora ci sono ci sono
Spinte i movimenti per come dire per per assicurare la finalità rieducativa dalla pena semplificava così ma negli anni ottanta e novanta del secolo scorso non era così
Negli anni ottanta e novanta del secolo scorso ci si sparava nel carcere di Poggioreale
Sono morti agenti di custodia uno molto praticamente quasi tra le mie braccia sono accorso qui non era ancora morto ed era stato sparato è morto poco dopo
è stato ucciso un direttore del carcere di Poggioreale certe sabbia quindi era un inferno
Ora non è più così
Perché dico questo perché ho trovato
Estremamente interessante ma soprattutto molto coinvolgente dal punto di vista emotivo il documentario lo strappo
Che invito tutti voi a guardare dura poco più di un'ora ma estremamente importante guardare questo documentario
Perché l'ultimo fotogramma e questo è stato è stato proiettato adesso
C'è qui il Bitta Tino scritto da un bambino
Quel detta Tina e scritto da un bambino che si chiamava Giuseppe asta anzi asta Giuseppe come si firma sotto il dettato è uno dei generi asta uccisi con la mamma Barbara Izzo nella strage di pizzo lungo nel mille novecentottantacinque
La sorella di quei bambini e la figlia di Barbara insomma che evitasse una delle persone intervistate nel documentario
Margherita sta ancora adesso a distanza ti trentatré anni dalla strage di pizzo lungo
Benché sia stata fatta credo giustizia dal punto di vista della giustizia retributiva
Nei confronti dei colpevoli Margherita sa ancora adesso non si dà pace
Perché non capisce perché sono morti la mamma e i fratelli
Perché non capisce perché sono morti al passo di un altro perché lì la vittima designata di giudice Palermo Carlo Palermo giudice a Trapani
E per un puro caso siano trovati a passare Barbara asta con i frati con i con i piccoli bacerà il Gemelli nel momento in cui il l'ordigno è stato fatto esplodere perché era in praticamente sulla stessa linea della macchina Di Carlo Palermo
E ancora S. Barbara Margherita sta si chiede perché perché sono morti mia madre indi fratelli così come si chiede perché e morto il marito la gioielliera la signora Bartocci anch'essa documenta in vista del documentario la Bartocci
Avuto giustizia sul piano della giustizia retributiva i colpevoli sono stati assicurati sono stati condannati a condannati ma lei ancora adesso non si dà pace perché si chiede perché è stato ucciso il marito
Nonostante che nel momento in cui gli sparavano le stesse consegnando i gioielli la chiave rapinatori per potevi far uscire dal negozio
E allora perché dico questo perché secondo me fondamentale il fatto di mettere come fa il documentario mettere la vittima al centro dell'attenzione
Dare giustizia alle vittime non significa soltanto applicare la pena equa c'è la pena certa proporzionate giusta al colpevole
Significa anche far recuperare o panino cercare di far recuperare Hubble loro quel dolore superare quel dolore che non viene estinto dalla condanna del colpevole
Non viene estinto
E qualche cosa di più e di peggio
Manlio Milani si porta appresso ancora adesso dopo quarantaquattro anni dalla strage di Boldi di Piazza della Loggia a Brescia il rimorso di non aver protetto abbastanza la MOC e chi gli consentì chi farà in modo che Mario Milani possa superare questo stato d'animo che si trascinava quarantaquattro anni e allora la pena giusta
E forse questa potrebbe essere l'occasione anche della riforma penitenziaria che ci auguriamo io mi auguro possa essere approvata la pena equa la pena riabilitativa
E quella che tassa
Da un incontro tra il colpevole la vittima o i familiari della vittima
L'incontro che passa per i familiari la vittima il colpevole dovrebbe
Col consentire al colpevole di attraversare questo percorso difficile problematico ma ineludibile di revisione del proprio vissuto
E quindi di assunzione la propria responsabilità e alla vittima far sentire che il colpevole
E pentito di quello che ha fatto pentito problemi senso morale di pentimento morale ha rivisitato il Premio Hystrio criminale sì e pentito di quello che ha fatto e chiede scusa ecco
Dall'incontro tra la vittima e colpevole può nascere la riabilitazione
Io mi sono sempre chiesto
Perché l'articolo ventisette della Costituzione il terzo comma dell'articolo ventisette non è stato mai veramente applicato nel nostro ordinamento
L'articolo ventisette prevede due precetti due non uno due precetti cogenti
Stavolta si distingueva tre soloni costituzionalisti tra norme programmatiche norme precettive della Costituzione
Enorme precettive sono quelle di immediata esecutivi che esecutività Lorne programmatiche sono degli auspici non è vero non esistono in Costituzione norme programmatiche sono tutte norme precettive ventisette contiene due norme precettive molto precise prima
La appena non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità dicono i padri costituenti
Forse avrebbero detto meglio se avesse usato il termine dignità che pure ha una ruolo importante nostra costituzione quindi senso di umanità i io direi aggiungerei della dignità delle persone
Secondo precetto la pena di pretendere alla rieducazione dei condannati
Tendere alla rieducazione non significa che si debba tentare soltanto bisogna attendere chiaro che non poteva dire la il ventisette la pena deve rieducare i condannati perché devi ducali condannato ci vuole sempre la come dire la la partecipazione con la NATO
Ma la pena deve tendere deve mettere il condannato in condizioni di poter di potessi riabilitare poter seguire un percorso riabilitativo
Purtroppo non sempre si riesce a fare
Non sempre c'è la disponibilità anche delle vittime a fare la loro parte
Ma bisognerebbe promuovere anche sollecitare
Che li dei vittime perché facciano la loro parte perché sarebbe anche ripeto come ho detto prima i loro interessi recuperare questa quota editore che non viene spinta dalla dalla semplice condanna nemmeno da risarcimento economico
Dunque io credo di dovermi fermare mi fermo qui così sembra gradire
Sul terzo soggetto importante di questo di questi ma se ne parlerà dopo i magistrati e l'amministrazione giudiziaria
Sentirsi siamo disse come
Allora io potrei risolverla dicendo che dentro quel documentario c'è tutto
C'è proprio tutto che merita di esser visto che Marie-Thérèse diffuso ma c'è tutto a diversi livelli di approfondimento già gli spezzoni che sono stati mandati hanno la sintesi
Hanno la sintesi nel percorso straordinario che gli occhi di Manlio Milani testimoniano
Di consapevolezza assoluta di mitezza
Un percorso che gli ha permesso di costruire sul dolore che ha vissuto
Di non tenerselo dentro di sé e di non farsi macerare di non coltivare sentimenti negativi ma di dedicarsi agli altri
Tra l'altro l'inizio
Del documentario che abbiam visto oggi le esattamente con l'esclusione
Silenzio improvviso dopo dopo il botto
Un voto che non è adesso sappiamo che cos'è stato o per chi era lì in quel momento era angoscia chi fra i suoi amici chi fra i suoi parenti era più vicino col botto
E quanta ingiustizia dopo
Nel cercare la verità Manlio Milani ha patito tutto questo calvario
Ma ha saputo trasformarla in un percorso di crescita
E abbiamo visto altri percorsi di crescita
Quel ragazzo
Detenuto
Che dice
Direttamente
Se per me non aveva valore la mia vita
Che valore volete che potesse avere per me la vita di un altro
In questi due estremi c'è tutto
E questo documentario come dicevo merita di essere divulgato tanto più in questa fase in cui si torna con l'intervento del governo di oggi a sperare nell'approvazione della riforma del diritto penitenziario
Perché da subito l'abbiam visto già stasera dalle agenzie di stampa cioè quell'esigenza di
Palesare atteggiamenti molto diversi su un tema che oggettivamente però ah delicatezza ora io stato chiamato quattro giugno esclusivamente per il ruolo di vittima e devo dire che un pochettino mi sento a disagio mi sento a disagio perché la vita malato tante fortune e fra queste quella di non crescere nel ruolo di vittima ho avuto la fortuna
Dal nanosecondo immediatamente successivo alla consapevolezza dell'assassinio di mio padre
Gli avevo sette quasi otto anni
Di non essere indirizzato nel coltivare di me stesso l'idea della vittima
E guardate che è un po'un qualcosa di tentacolare
Perché effettivamente il dolore porta chiude Architto tanto che ad aprirti
Perché il ruolo di vittime un ruolo che di giustizia Ica anche rispetto ai tuoi limiti anche rispetto alla tua incapacità che tutti noi abbiamo di di confrontarci con gli altri
è facile ma non non sa che cosa provo io non sa qual è la mia vita come posso pensare che mi capisca
Diventa molto facilmente anche un alibi
Non lo dico per giudicare chi invece in quel ruolo si identifica pienamente l'ho detto prima Mario Milani ha saputo fare un percorso straordinario pur vivendo fortissimamente qua fuori
Forse anche
E anche per commutò la fortuna di non essere indirizzato in quello
Che la vita mi ha portato mi ha offerto l'occasione di fare l'avvocato penalista e quindi di essere più rivolto alla tutela dei diritti di chi potenzialmente ha sbagliato
Rispetto a tanti altri lavori e tante altre sensibilità
E allora chiudo
Con un pensiero così come è possibile
Non coltivare il pensiero di essere solo vittima o primariamente vittima e possibile non coltivare il pensiero di essere solo col primo
Cioè l'identità di ciascuno di noi va ben oltre
Il gesto e le motivazioni di un gesto consapevoli o inconsapevoli che fossero
Che si consumano in un momento della nostra esistenza
La vita di ciascuno di noi ha molto più ricca è molto più bella e tutta da scoprire
E non si ferma
Su una nostra responsabilità specifica
Anzi ci chiede di viverne tanti di più
Raccordo su invito poi fare altre cose da dire ma raccolgo il suo invito alla sintesi
Io trovo che l'intervento di Umberto sia stato così bello che veramente non c'è niente da aggiungere perché ha detto anche molte delle cose che avrei detto io con la differenza che io non sono vittima ma non ho dovuto fare il suo percorso però diciamo che un percorso di dolore può capitare a tutti a me mi è capitato un altro
E la cosa curiosa che ho visto in anch'io nel documentario che e che mi ha colpito che vi racconto brevemente e quando proprio Manlio Milani dice una cosa particolare cioè dice
Può capitare a tutti e si ferma lì e uno decima può capitare a tutti che cosa di essere vittima di essere carnefice può capitare a tutti ci vuole pochissimo
Ci può essere una scelta diciamo così di vita ma ci può essere anche un incidente di percorso nella propria vita
E può capitare è uno pensa che non capiti mai a se stesso invece capita a te stesso a quel punto lì ti trovi inesorabilmente disarmato per affrontare una disgrazia un crimine il fatto di essere una vittima e la differenza la fa proprio questa parola che adesso è molto di moda che si chiama resilienza cioè fare di una sfortune di una malattia di un crimine di una disgrazia un punto di forza
E in questo documentario che veramente consigliabile ci sono già diciamo i germi di questi punti di forza si vedono per esempio anche mi detenuti
Che si raccontano no che dicono sì io non poteva avere rispetto per gli altri perché non avevo rispetto per me stesso
E c'è un detenuto che dice io qua ho trovato una cosa importante per la prima volta c'è quello che dice io pensavo di essere adulto
E quindi ti dice quanto è infantile in realtà il crimine e poi dice ho capito qualcosa nel confronto
Nel momento in cui ho trovato anche solo un modo per confrontarmi ho iniziato la risalita e questo che cosa ci racconta ci racconta che molte volte ci facciamo spaventare più dalle parole chiede ai fatti
Intendo quando si parla di riforma carceraria intendo quando si parla del recupero nota il tendone alcune recupera uno si immagina mamma mia chissà che percorso pazzesco bisogna fare invece guardate è molto semplice
Bisogna per esempio dare dei punti di riferimento nel dialogo già questo può servire
Come leva per cambiare la cosa che tu Umberto secondo me è fondamentale la vita è anche altro cioè non bisogna fermarsi lì
Soffre e continua a soffrire
E quindi scale e poi alla fine retorica chi continua a girare intorno a quell'incidente e non va oltre non vede oltre
Anche se talvolta e detenuto costretto a stare dietro delle sbarre ma io sono qua a fare il giornalista circa anche questo non avevo comodo ci si sente il più delle volte imputati perché il giornalista
Dà fastidio giornalista non è amato dei detenuti non è amato per i magistrati non nematode degli avvocati e nemmeno dalle vittime
Il giornalista non è ovviamente una figura unica è una categoria de come categoria fa tantissime proprio dovessimo guardare le categorie non ce n'è una forse che si sale ma il giornalista in particolare assume una una rilevanza notevole nel mondo moderno non solo per avere la presenza dei media ma perché diciamo in un certo senso
Spesso viene meno il ruolo che potrebbero dire perché quello di ponte no di trasmissione di comunicazione tra questi mondi che spesso non comunicano
E che sia invece comunicassero ricucire ebbero quello strappo che sta alla base dell'idea di questo documentario di questo dibattito lo strappo lo sfratto lacerazione tra la vittima
E il carnefice o il criminale
E dove l'accelerazione che per entrambi cercano di ricucire magari con fastidio ma è qualcosa che ti impiega a Chiti costringe a ciò che tu non avresti mai immaginato
E l'unico modo per venirne fuori a guardare in faccia la realtà allora io concludo brevemente questo mio intervento per dirle che il giornalista si trova spesso a metà del guado deve raccontare una storia e quindi liberare il come si diceva prima in una vettura la parola no mettendole una storia dalla ma libera la parola dalla sua banalità elenca male in una storia ma raccontare una storia non è facile
E quindi ci vuole consapevolezza per fare i giornalisti mica un caso che il signore si definisce il verbo perché la parola fondante la parola importantissima maneggiare le parole un mestiere difficile
Perché dentro ci sono anche i nostri sentimenti astrarsi dalla nostre parole non è facile ci sono leggi regolamenti ma alla fine bisogna trovare una stella polare che ti guidi in mezzo a tutto questo
Tutti vittime tutti questi regolamenti metro tutte queste pulsioni Montanelli diceva che bisogna essere galantuomini alla fine questa è la stella polare io
Dato che quando mi hanno evitato questo dibattito mai detto vieni qua a parlare ma non non ho mai capito bene di che cosa dovessi parlare e quindi sono andato nel panico iniziato a leggere di tutto per cercare qualcosa che mi aiutasse ho detto mi sono preparato tutto dalle leggi a a qualunque cosa alla fine ho trovato una frase secondo me
Magnifica proprio oggi due ore prima di venire qua sfogliando un libro di Pasolini interviste corsare sta proprio nelle prime pagine vedete a volte è così facile
E dice questo la libertà si manifesta nell'operazione del capire e tale operazione non ha limiti allora io credo che proprio il giornalista sia questo capire
E far capire ma se ci pensate ruolo anche di chi commette il crimine e devono anche di chi si trova dalla parte delle vittime e in fondo ruolo anche del magistrato e mi fermo
Sì io sono sede di Gregorio sono in direttore della Casa di reclusione di Mila no opera e sono quella persona che incarna un po'l'istituzione che deve accogliere le persone che hanno realizzato quello strappo cioè hanno creato una vittima hanno quindi subito una condanna e quindi vendono all'interno del carcere e a questo punto si apre veramente un mondo perché da una parte rimane certamente la vittima del reato rimane il danno che è stato fatto rimane lo strappo che si realizzato con la società civile
Dall'altra parte però
C'è una persona
Che col passare del tempo ovviamente non è più la stessa di quella che ha commesso quel reato che è stato commesso determinato momento storico
Quando quella persona aveva unità aveva un'idea aveva una personalità
Aveva o non aveva determinate capacità e colpa saperti nel tempo questa persona all'interno istituzione ovviamente invecchia comincia ad avere capelli bianchi ma comincia anche a venire a confidare al direttore piuttosto che la polizia penitenziaria piuttosto che agli educatori quelli che sono i propri sentimenti inizialmente veemente
C'è una parte di di recita perché è ovvio che anche all'interno del carcere anche la il carnefice in un qualche modo dei recitare una una propria parte
Che consiste anche tu comunque che gli consente nel Niger stare questa parte di trovare una giustificazione che gli consenta di andare avanti di affrontare comunque la vita che vibra all'interno del carcere ma col passare del tempo vi assicuro che questa persona cambia
E comincia a ragionare probabilmente lasciando da parte la maschera che assunto al momento dell'ingresso
Ma comincia spogliando se ne a fare emergere sempre di più quella che è la sua personalità quello che che sono i suoi sentimenti comincia quindi a dare permette agli operatori di raccogliere gli sfoghi che a volte sono di rabbia nei confronti non fondi non si fa che non l'ha colto che ritiene ingiusta
Ha voluto che l'UE in quel determinato momento in quel determinati stante commesse quelli come come te se quel crimine piuttosto che fosse da un'altra parte
Ma comincia anche a raccontare di se stesso del dolore comunque prova che prova nel vivere all'interno del carcere ma quello che anima e che comunque in questi anni in cui esercitato questo mestiere mi ha sempre colpito questa speranza di un futuro che sia diverso e un futuro che sia lontano veemente dal carcere ma all'interno di quella stessa società che ovviamente con la quale lui ha realizzato lo questo questo strappo e allora la cosa che io mi chiedo sempre se il dolore che inevitabilmente
Colpisce la famiglia della della vittima e in un qualche modo
Crei delle crea delle delle sbarre intorno a chi appunto ha perso un un parente appresso il marito ha perso il figlio ha perso la mamma
E il dolore della persona che all'interno del carcere perché anche lui ovviamente non sta certamente bene
Ma ritengo anche il dolore che comunque si espande nella nella società che evidentemente guarda sempre in un in con pregiudizio la persona che è stato in carcere che ha commesso un determinato reato
Ecco forse questo dolore che accomuna tutti
Potrebbe fare nascere esigenza di risolvere questo strappo
In modo più conveniente per tutti gli autori per tutti gli attori della vicenda e quindi la vittima il carnefice ma anche la collettività ed è ovvio che ognuno penso debba fare la propria parte
Perché forse facendo ognuno la propria parte ovviamente in un dimenticando umilmente il quello che è stato appunto lo strappo il delitto del reato commesso
Forse con la fiducia con la speranza
Si riesce a superare e a ricreare a ristabilire quel patto sociale che è stato infranto con lo strappo ecco io su questo mi interrogo molto e questa sera penso che sia venuto mai fuori in modo evidente
Sul ritengo che anche da un punto di vista ultimo utilitaristico che forse convenga a tutti superare ovviamente con un percorso di responsabilizzazione e di impegno quello che è stato il momento che ha creato lo strappo una collettività e questo restituirebbe la vittima forse anche una propria dignità il fatto di non essere morte invano perché ha consentito il cambiamento una persona alla persona che ha commesso il reato di riscattarsi che la collettività ovviamente di accogliere questa persona e quindi manifestare la sua la l'umana solidarietà che comunque non ci contraddistingue
Innanzitutto buonasera a tutti
Dopo aver visto il filmato che lo ha visto più di una volta ieri sentito leggere le lettere
Ma anche delle vittime lo dico pessima mi sento piccolino piccolino perché
Vicino a questo dolore così forte
Uno parole
Però dico sentendo il fatto il direttore ha detto il fatto che le maschere
Io ho usato tante maschere in carcere e nel passato anche io sono napoletano oggi qua sa Perù il mio onore sarei seduto qua anche affianco al dottor avverte che avverte che io vengo dalla Campania fatti facesse il dottor Sala dei processi che ho fatto io a Napoli tengo di quella realtà di Poggioreale non voglio scusa perché non posso dire nemmeno il luogo perché il dottore napoletano
Però e dall'altra parte della giustizia io ero per distruggere la società però quando si parla di consapevolezza quando si parla di dolore io ho primo anno no perché come dicevano i miei compagni nel firmato non sentiva il dolore non ascoltabili dolore perché per me non esistono nessuno la follia
Delirio di onnipotenza mi era salita la mente per cui le persone come io oggi mi sento piccolo piccolo piccolo
Davanti a tutte queste persone chiedo scusa alle vittime che stanno in sala ma anche ai familiari di tutte queste vittime perché comunque ho contribuito a danneggiare la società anche sì non ho fatto parte di queste persone che sono morte nel filmato ma
Ho ucciso delle persone
E per cui sono colpevole di aver danneggiato la società
Però la cosa che mi fortifica e che mi dà forza è che ho tolto le vite però con un percorso Dettori riceve con i capelli bianchi palestra ma rizzare denunciano Pizzarelli
Per cui ho fatto e per fortuna ho incontrato le persone perché che mi hanno preso permanente e mi hanno fatto innamorare della vita e delle persone e delle relazioni e delle storie gli altri chi vuole fa proprie
Ma non avevo detto questa che anzi avevo consapevolezza di fermarmi è capire il dolore che stavo procurando
Oggi con la riflessione con il carcere con gli anni con le relazioni con le persone che ho la fortuna è qui lo dico
A gran voce grazie
Al carcere di Opera innanzitutto il direttore il comandante ma tutti gli operatori
Di sia arieti pativa ma sia del personale di polizia penitenziaria
E sì a tutte le persone che lavorano nel carcere e anche il gruppo della trasgressione che lo metto i innanzitutto affianco al al direttore dottor siciliano
Perché a me mi hanno fatto diventare una in una persona Viglione
è certo che l'ho voluto io me o trovare anche gli strumenti che mi hanno messo nelle condizioni di dire
Ce la posso fare mi sono successe delle cose lungo il percorso
Che presumo uscito in permesso premio dopo circa tanti anni
Poi mi hanno bloccato per vicende sempre nel passato
Se sarà fermo un anno però non ho perso mai la fiducia delle situazioni
Poi sono stato riaffermato un'altra volta però non ho mai perso la la speranza e la fiducia nelle istituzioni perché perché un lavoro fatto all'interno ci mi sento unisco come l'iscrizione mi sento una persona rinata perché mi hanno fatto risvegliare quel sentimento quella persona quel tatto che avanti amici o le le persone davanti a Nicea il dolore perché dentro di me oggi vive il dolore che per cui
Io
Il nuovo e chiedo scusa a tutti
Buonasera sono Alessandro Crisafulli e sono in carcere a ventiquattro anni
Anch'io rivisto più volte questo filmato
Ogni volta dalla sensazione prevalente
Nel vuoto nel vuoto che provoca provocato dalla morte
Io sono un ex assassino e quindi di fronte alle vittime che stanno per sempre vittime
Veramente a volte non sai cosa dire
Però qualcosa dobbiamo dire perché se vogliamo costruire questo ponte a cui tutti abbiamo per forza dalla sforzarci trovare delle parole che mettano in comunicazione
Nostre cuore nostre anime il percorso fatto qui in carcere
è stato veramente qualcosa di lacerante da un punto di vista
Ma anche riabilitativo verso me stesso
Ho avuto l'opportunità di confrontarmi con tante persone che mi hanno teso una mano nei momenti difficili momenti in cui questo vuoto mio premeva in cui non trovava spazio quello che avevo fatto
Cantano questa consapevolezza è emersa ed è emersa assieme la luce la luce della speranza la speranza ma una speranza di uscire dal carcere la speranza di creare appunto questa questo ponte trarre o la vittima
Io credo che questo sia possibile solo grazie a persone coraggiose
E voi familiari delle vittime siete qui siete coraggiosi perché voi siete la parte che ha subito io sono quello attivo io sono glielo causato al male
E quindi io devo fare veramente uno sforzo per venirvi incontro in tutti i modi è difficile capire e dirmi cosa posso fare realmente
Insieme al gruppo trasgressione vado alle scuole facciamo prevenzione del bullismo tossicodipendenza ma non basta mai non basta mai non bastava perché non non riesce a trovare pace
E allora io credo che forse dimostrando di giorno per giorno che la consapevolezza di ciò che è stato io l'ho acquisita forse in questo caso veramente potranno costruire un ponte e camminare insieme raccoglie il nostro dolore e farlo diventare veramente funzionale alla crescita di tutti
Ci siamo qua per le vostre domanda
Le domande dal pubblico
Le domande dai magistrati nelle domande da chi lavora in carcere da anni le domande degli insegnanti le domande degli adolescenti
La domanda dei detenuti
Dei detenuti
Che vivono nel carcere di Opera dei detenuti del Gruppo della trasgressione
Questo il microfono per le vostre domande lei si chiama Noemi Ottaviani e il microfono funzione
D'Agostino
Appena vedo alzare una mano ma c'è già la mano bene
Allora punto
Cosa allora la mia domanda nessuna su uno del di quelle che si
Che dovrebbe essere le fu le funzioni immagino della della pena e cioè fosse la funzione più diciamo dispositiva baccalà io non essendo fortunatamente familiari insomma
Nessuna vittima forse in modo un po'cinico dico
Ma forse la pena più che darà è una giustizia che fosse una cosa un po'astratta alla vittima che alla fine nel caso di un nominato come può esser omicidio cioè nessun appena fuori porta indietro la persona
Poco fa inviso
La vittima
Fossero tra le più ai santi finalizzata appunto a dissuadere a impedire che altrui forse commettano quel medesimo con me quel medesimo crimine per cui almeno quanto questa cioè da una parte e quant'è importante nella nel definire nel nello stabilire una pena la funzione dissuasiva della pena stessa e quanto questo pronti per a punto i familiari vite quelli che quelli Rocco quelli che restano loro e e e quant'e cosa invece chi non loro quando quando dicono io voglio giustizia cos'è che cos'è che cerca nuovi in una nella pena che viene che riceve è l'autore di quella
Di quel crimine
Ho capito
Quindi dall'Olanda
Ci si chiede
Quanto valga la penna
Nel senso deterrente perché cosa cercano che ha subito la tua Omar che cosa cerca nella penna
Proprio la risposta
Alla domanda alla quale
Progettati da risposte per molto tempo senza trovare
Oggi posso dire questo la funzione deterrente comincia con la efficienza ed efficacia del processo penale prima ancora chiedeva prima
Il processo penale troverete quando vedete il documentario
Collega Alberto Nobili della procura procuratore aggiunto a Milano
Il quale giustamente lamenta
Le inefficienze del processo penale le lentezze del processo penale badate che un processo penale il lento che non funziona per la sua lentezza locuzione anche come deterrente
La giustizia penale io sostengo deve far paura a chi vuole delinquere e rassicurare gli onesti
La giustizia penale in Italia purtroppo non sempre fa paura chi delinque nel non sempre deterrente e non sempre assicura agli onesti
Quindi una pena
Certa
Legale e proporzionata all'esito di un processo condotto come vuole la Costituzione
Un giusto processo cioè nel contraddittorio delle parti in tempi ragionevoli è il miglior deterrente
Dobbiamo lavorare per questo il legislatore dovrebbe lavorare per questo per rendere sempre più efficiente ed efficace poi la pena deve essere certamente giusta qua proporzionate legale
Cerco di rispondere alla seconda parte della domanda
Chiunque conosca le dinamiche del processo penale sa che l'ultimo dei soggetti del processo l'ultimo come valore l'ultimo come significato è la parte civile barra la vittima
Che vanno distinti perché la vittima non necessariamente parte processuale cioè nel momento in cui decide di costituirsi parte civile per il resto al massimo è testimone
Tuttavia visto dalla parte di chi ha subito un torto
L'affermazione del della giustizia
Ha un valore fondamentale perché riconoscimento pubblico del fatto che quel torto sia considerato un torto
Rilevante
Da meritare prima ancora
Della affermazione della pena
Tutto un percorso di riconoscimento
E quindi un'indagine e quindi la ricerca dei responsabili
In ultimo il processo che si può concludere con la condanna
Direi che tolto per molti dopo quel passaggio è possibile ricostruire per molti altri
Non basta quel passaggio
Per altri ancora non è fondamentale quel passaggio
Però attorno all'esempio di Manlio Milani
Ma gli emiliani nona una formazione della giustizia
Che lo aiuta a metabolizzare il proprio dolore anzi all'umiliazione dell'Assia da quarant'anni di ricerca di impegno di raccolta anche in termini personali di prove che lo Stato non voleva vedere lo stato di con la collettività attraverso le istituzioni preposte all'affermazione della giustizia
Ansia Poeta
Le istituzioni dello Stato che remano contro rispetto all'identificazione dei colpevoli di quel fatto
Che depista Avano che inquinava no
E qualcosa di molto simile si deve purtroppo dire per tanti altri fatti di quegli anni
I familiari delle vittime di piazza Fontana pensate che possono essere oggi un minimo consolati
Dal lavoro delle istituzioni che pure si sono prodigati cioè tantissimo poi le istituzioni son fatte da persone primi
Non è neanche all'istituzione che dobbiamo pensare come qualche cosa di astratto
Chiudo sintetizzando è un passaggio importantissimo
Anche se non è completamente liberatorio tenendo sempre pienamente necessario e attenzione quando dicevo ruolo della vittima un ruolo molto particolare nell'iter processuale
Faccio una piccola digressione non ricordo quindici anni fa circa pare è stato assassinato trentanove anni fa
Han certo punto telefono in studio da me un l'ufficiale dei carabinieri mi convoca
Chiama mia sorella e mi dice ho ricevuto una comunicazione dei carabinieri mia madre mi dice la stessa cosa
Allora vado subito e mi spiega l'unico fra i tre soggetti che ancora vivo fra i tre soggetti che sono stati condannati all'ergastolo per l'omicidio
Di mio padre ha fatto una domanda di grazia deve venir qui
Le daremo un modulo e lei deve dire se è favorevole o contrario
Io non l'ho vissuta benissimo
L'ha vista benissimo perché intanto essere convocato il calmiere una propria Sempronio un elemento di grandissima tranquillità e serenità
In secondo luogo perché mi sembrava una cosa burocratica a fronte
Di qualcosa che toccava le corde dell'esistenza delle persone che venivano richiesti quell'informazione
Ed era strettamente burocratico
Anche perché
Ti scarica addosso un pochettino di responsabilità verso le quali forse in fin dei conti la domanda è fatta presentare pubblica
Io non ho un titolo per dire caro Presidente Repubblica devi farlo non devi farlo il mio giudizio non è affatto vincolante per il Presidente della Repubblica
è giusto che ci sia sulle modalità con le quali viene raccolto qualcosa da dire ce l'ho
Allora ho fatto una ricerca rapida sono andato prima dal procuratore generale che ha che aveva la responsabilità della gestione di quel passaggio
E gli ho chiesto di darmi un po'di tempo
Gli ho chiesto se riusciva anche a darmi il nome del legale che aveva presentato in Italia con la domanda
La persona che aveva presentato nell'interesse del quale la domanda era stata presentata non era più in Italia era rimasto detenuto in Italia fino a pochi anni prima poi in uno scambio fra Italia e Stati Uniti d'America era stato mandato affini era una sola di scontare la sua pena nessun paese natio gli Stati Uniti d'America
Però legale italiano era rintracciabile l'ho chiamato e gli ho detto senta ma così giusto per capirci dietro con la domanda c'è qualcosa
Chi ci si vuol dire
O no
O c'è la rivendicazione tra virgolette di un diritto punto e basta
L'avvocato è stato bravissimo deliziosa in in pochissimo tempo ha comunicato con il suo cliente negli Stati Uniti d'America egli ha rappresentato questa curiosità che era mia di mia sorella di mio fratello di mia madre
Qualche settimana dopo è arrivata una lettera che nelle intenzioni di chi l'ha spedita doveva essere la risposta alla nostra curiosità
Ahimè aveva un contenuto diverso tutt'altro che idoneo a capire se un percorso che mettesse nelle condizioni di dire io sono un ex assassino che è un passo grande grande perché il presupposto di vivere
La meraviglia della vita e fare i conti con la propria identità
E quella lettera aveva un contenuto completamente diverso
E lo dirà da certi punti di vista liberatorio
Perché mi ha messo nelle condizioni di non sentirmi in dovere di niente
La domanda è stata rigettata
E dopo cinque anni è stata nuovamente presentata ancora chiamo i carabinieri fai
Nel mentre mi arriva un una mail
In una lingua Amenta rinvenimento stile dagli Stati Uniti d'America
Era la figlia di quell'uomo
Oramai anzianissimo
E mi diceva guardi
Ha sbagliato tutto nella sua vita ha certamente sbagliato anche rispetto alla al proprio percorso
Però a un uomo anziano che ha diritto di morire vicino ai suoi figli
Io sono rimasto pietrificato
Perché non avevo mai pensato al fatto che quell'uomo potesse avere un figlio
Sapevo l'identità dell'altro assassino del mandante saprò come era composta la sua famiglia
La famiglia del killer la conoscevo per un dettaglio delle delle carte processuali che avevo letto
Racconta raccogliendo un po'di elementi per raccontare
Alla generazione dei miei figli la storia
Di papà
Quel dettaglio
Era che a un certo punto dopo oltre l'omicidio era tornato negli Stati Uniti d'America con un regalo per sua figlia
E in un percorso che veramente psicologicamente molto difficile comprendere quali dinamiche abbiano animato ha portato questa ragazzina una collanina
Dicendo questa te la regala un avvocato di Milano l'avvocato musone
Non mi ero mai posto la domanda del fatto che il terzo condannato che era quello che aveva fatto da intermediario fra i tre avesse una famiglia
Lì mi sono sentito in colpa
Avevo perso io un'occasione di curiosità
Avevo perso io l'occasione di
Fare un percorso
Con l'uomo è morto poche settimane dopo non c'è stato neanche lontanamente il tempo perché si esaurisse l'iter che riguardava la nostra fase le risposte da parte dei mini mia sorella e mia mamma
La vittima un ruolo e non è sempre né dal punto di vista processuale un ruolo liberatorio
Grazie Ambrosoli
Ho visto
Che nel frattempo ci sono fatti sentire alcune
Detenuti del gruppo e comunque chiedo a Noemi se ci sono domanda in sala
La prima domanda la fa Pasquale fra gli ettari detenuto del gruppo della trasgressione
Che non può essere ripreso abbiamo detto perché un detenuto di alta sicurezza
La seconda domanda la fa Mario budella
Buonasera a tutti
Se non ci sente
Buonasera
Niente volevo una cosa incassi ci sono ci sono stata da quando molte regioni
Per le per reati molto gravi
Praticamente c'è stato il reato c'è stata la vittima io ero colui che ha commesso il reato
Però mi è capitato a causa di alcuni accadimenti alcuni eventi e sentì il mio stesso vittima e quindi di compensare all'altra vittima
Cosa mi domando la domanda è questa
Cosa può fare lo Stato le istituzioni per non far sentire vittima
La persona che ha commesso reato
Cosa
Cosa possono fare le istituzioni
Per evitare che il colpevole ci senta vittima e sentendosi vittima
Quasi autorizzatori commettere al
Mario sei vorrei sono Mario come il mio compagno anche io sono
O per lo meno in passato mi sentivo vittima
E quindi adesso oggi non giustifico tutti reato io ho commesso anche io
Sono un condannato all'ergastolo
Ma posso dire anche che dopo tanti anni di percorso attraversa il gruppo attraverso il tavolo delle trasmissioni dove ci siamo guardati un po'tutti dentro come hanno raccontato i miei compagni
Dove abbiamo rivisitato tutto il nostro passato
Fatto un'autocritica
Pesante su di noi
Per il dolore al punto che abbiamo creato alle persone oggi posso dire con molta fierezza
Che ho preso
Ho appreso
Scienza della polpa
E quindi la mia domanda sarebbe io essendo l'ergastolano dopo venticinque anni trent'anni come diceva mio compagno e con il gruppo andiamo nelle scuole aiutiamo cerchiamo di dare attraverso il nostro passato punto
Disastroso tentare qualcosa e Cione dettare un futuro migliore attraverso le nostre esperienze vissute nel terrore nel terebrato come dicevo prima il dottor Aparo cioè la via domande
Oggi io cioè
Cosa posso fare
Come dicevo prima Lucilla cosa posso fare o meglio ancora cosa possiamo fare noi tutti che sappiamo già in partenza che non basta trent'anni una lunga strutture Castori per alleviare il dolore delle vittime
Per restituire o Perrone lo ricucire lo strappo che abbiamo fatto nel nostro passato
Ce l'ho e vogliamo fare tardo il gruppo oggi sta crescendo tanto e quindi spero che attraverso l'istituzione possiamo restituire qualcosa di molto significativo del nostro cambiamento perché ti lo sembrava
Cioè parlo solo davanti a tante persone specialmente delle vittime sembra anche un'offesa parlare di cambiamento però noi oggi ce la stiamo mettendo tutta credetemi e vogliamo restituire qualcosa
E molto positivo e molto forte di dare un segnale
A tanti ragazzi che o ci sono qua e abbiamo seguito Todisco nelle scuole e quindi la mia domanda è
Cosa ne faccio della mia colpevolezza
Cioè questa
Bene
Abbiamo
C'è piacere possano rispondere
Dottor Giacinto Siciliano che ha la carta prendere la parola al
Amerigo Fusco
Silvio Di Gregorio ma in realtà
Il procuratore nazionale dell'antimafia quello che chiedo è semplicemente dei
Cinque bizzarre per favore le vostre risposte di un tre minuti
Perché ne abbiamo ancora tanto e io sarò costretto a chiedere al dottor Di Gregorio de allungare i tempi della serata che era previsto finisse al ventidue del quarantacinque ma sono le ventidue ventisei
Che
Cioè
Io credo che la risposta l'abbia già dato il direttore di Gregorio nel suo primo intervento
La l'istituzione deve dare speranza il percorso rieducativo infine la pena fine lo scopo della visita non è la deterrenza ripeto aderenze del processo penale che deve funzionare per essere efficace sotto il profilo delle terre il fine aprile invece infine rieducativo Cetto retributivo tu devi pagare innanzitutto per il reato che commesso per il dolore per la ferita che ha inferto quei dovevi pagare i diritti espiare non necessariamente col carcere e non necessariamente soltanto col carcere
Perché ricordiamoci bene ci sono statistiche attendibili stime il detenuto che sconta la pena nel carcere interamente recidiva nel nel settanta per cento dei casi quello che sconta la pena almeno in parte con misure alternative recidiva del venti per cento dei casi se poi messo pure in condizioni di lavorare e quindi di entrare in un ciclo produttivo recidiva nei l'un per cento dei quindi è nell'interesse dello Stato innanzitutto prima ancora che di detenuto potere fare in modo che detenuto essiccato Ahmed in condizioni di pieno recupero dalla istituzione carceraria posso continuare a scontare la pena nelle con le misure alternative
Va bene questo è quello che penso io
Detto questo però l'offerta che l'istituzione ed era detenuto è quella di una rieducazione secondo quello che vuole articolo ventisette della Costituzione
La speranza di recupero dobbiamo darla noi noi istituzione della perdita di istituzioni e quello che si sta facendo ed è quello che io mi auguro possa essere ulteriormente portato avanti dalla riforma che spero venga approvata perché questa riforma
Non è completa ci manca la parte per esempio del lavoro
Però contiene gli spunti molto importanti sviluppa in quei principi che già stavano nella vecchia legge Gozzini che poiché la prassi sono stati annacquati un po'anche questo lo possono insegnare il direttore Siciliano e gli altri operatori
Della istituzione penitenziaria purtroppo la legge di principio legge Gozzini sono stati un po'annacquati col tempo non sono stati esaltati nella prassi di tutti i giorni però ecco questa legge nuova se si farà come io mi auguro potrà esaltare questi principi sono principi
Di grande prospettiva per quanto riguarda la rieducazione la crescita all'interno del carcere Gridelli depressione delle persone detenute
Vende vincolo della sintesi intanto parla il dottor Di Gregorio Roberto Dante mi aspetto noto parola
Non estremamente in sintesi
Io penso che lo Stato quindi istituzione che in qualche modo rappresento debba offrire alla persona che ospito
La possibilità di chiedere perdono la possibilità di chiedere perdono vuol dire la possibilità di capire errore convincersi chi di aver commesso un errore
E quindi maturare il proposito di non commetterlo più però questa è una parte del percorso perché perché si possa essere perdono e quindi perché la persona lotte inatteso per con presto perdono occorre l'intervento di un soggetto terzo che la collettività
La Corte diritti la collettività un compito penso altrettanto onerose grande che è quello dell'accoglienza
Nel momento in cui la persona si sente accolta il perdono chiude il cerchio e quindi si rinsalda dal mio punto di vista il patto sociale che era stato strappato
Però cosa concretamente si può fare all'interno del del penitenziario io direi proposta di
Tutto siciliano che quindi inviterei finalmente sul fatto così racconta l'esperienza di Crispi dieci passa anni che hanno visto trasformare l'istituto di opera dal carcere
Molto freddo che era prima a quello che oggi potete vedere
Grazie buona sera a tutti grazie Silvio
In realtà non sarei voluto intervenire ma sono stato letteralmente chiamata in causa
Un primo la prima considerazione facendo i complimenti tanto aiuti a parte
Tornare opera in un momento come questo fa un veramente uno strano effetto
Entrando io ho pensato alla cerimonia del ventuno marzo dell'anno scorso la lettura dei nomi delle vittime di mafia alla grande emozione questa cosa comporta
E stasera è diverso ma sostanzialmente siamo ragionando della stessa cosa
Abbiamo sentito delle testimonianze
Che teme le quali poco si possa giungere da parte delle istituzioni delle vittime e dei detenuti
E ci sono state delle domande estremamente interessanti mi ha colpito molto l'ultima la quale prova in qualche modo a rispondere cosa può fare lo Stato
Io l'ho detto l'ho detto in più circostanze io penso che lo Stato debba essere forte
E lo Stato forte quello che ha il coraggio di superare un fatto riguardare a che cosa succede di lavorare con la persona di scommettere di dare fiducia a Dione assicurare nulla
Ma ridare alla persona una possibilità di sgomitare faticare a vivere il dolore rendersene conto restituire in qualche modo quello che ha fatto
Come diceva Silvio questo aiuta
Aiuta anche in termini di accoglienza momenti come questi hanno un grande valore
Che è quello della testimonianza
Perché se una persona è cambiata e cambiata veramente
E in fondo non gli operatori non abbiamo la sfera di cristallo
Ma tra chi finge chi ci prova e che ha iniziato un percorso serio
Come dire spesso ci prendiamo non sempre
Però bisogna avere il coraggio e questo lo Stato forte di investire e di dare fiducia
Perché uno Stato che dice sempre no secondo me ha già perso
Perché non stimola le persone al cambiamento
E se non c'è il cambiamento e non c'è testimonianza del cambiamento
La gente fuori avrà sempre paura
Non ha un motivo a sua volta per investire non ha un motivo per raccogliere non ho motivo per aiutare completare per quel quel percorso come diceva il Procuratore Roberti se uno fa un certo tipo di percorso alle misure alternative lavora la percentuale scende al venti per cento all'un per cento però finale c'è un dato cioè un dato che non possiamo dimenticare tutti quanti
Che la persona che si è fatto cinque dieci qui
Quindici o venti anni di carcere spesso fuori trovo un mondo completamente diverso
Non è così facile dargli lavoro
Se la gente fuori ha paura
E difficile che ci sia accogliente
Allora penso che il bello di momenti come questo ma anche nella sua forza esplosiva quello del ventuno marzo dell'anno scorso si è quello di aiutare in qualche modo le persone a capire
Scusate se lo dico solo che non è molto alla moda guardate che il carcere funziona
Il carcere non è un posto bello ma funziona perché se fatto bene se si lavora bene se le persone hanno la possibilità le persone in carcere fanno un percorso
E allora va bene la riforma va bene tutto quello che dobbiamo fare ma come si diceva prima non è che ci sia molto di nuovo da scrivere quando ci sono tante cose che ancora non abbiamo attuato
E allora forse per dare attuazione alla vecchia riforma e poi vediamo la nuova serve questo serve la fiducia servono lo Stato che ha il coraggio di osare
Che non ha paura di osare perché nel momento in cui si prende la sua forza che quella dei due principi io non posso dire che tendo a qualcosa e poi lo nego
Allora se lo dico ci devo credere devo lavorare per questo
Devo investire devo far sentire quelle vittime protagonisti
Protagonisti positivi
Perché la vittima non si deve sentire vittima perché come giustamente diceva Yuri prima più mi sento vittima più mi sento giustificato
E vittimismo è una scusa è un alibi è stato molto bello prima quando si diceva che ho avuto la fortuna no che nessuno mi ha fatto sentire vittima per questo modo che aiuta a crescere
E allora è compito dello Stato e con questo mi fermo e di aver il coraggio di osare di non farvi sentire vittime ma di costringere lì in qualche modo a ragionare seriamente e a testimoniare quel cambiamento
Sapendo che quel perdono potrà arrivare e potrà non arrivare
Vedo che ci sono le domande esibisco vedendo adesso vi do la parola
Intanto a Roberto Cannavò più ad Alessandro
Crisafulli chiedo
E dovette essere breve lo Stato
Consorti andato
Nuovo tante cose in testa dottore soprattutto che sono l'ultimo a parlare innanzitutto
Non è facile recuperarsi
Mi sono ergastolano dal novantatré in galera
Ho iniziato a elaborare i miei sensi di colpa intorno al due mila dieci quando ho ho avuto la la possibilità oggi dico la fortuna di poter incontrare parenti di vittime di mafia
Abbiamo fatto perdendo il progetto sicomoro
Li ho capito realmente che cosa significa anche cosa certa la vittima innanzitutto i parenti delle vittime in questo caso purtroppo innanzitutto hanno abbassato la paura
C'è nel vedere i carnefici eravamo noi
E da lì hanno scoperto e lo posso testimoniare il loro dolore non era una ricerca di giustizia nel senso giuridico
Non la ricetta di giustizia nel senso costruttivo della detenzione che porta al reinserimento del detenuto
Lì in quell'occasione ho scoperto di essere stato vittima in giro
Perché nel mille novecentottantaquattro per un errore di persona mi ha ucciso mio padre
Il ventuno di marzo del due mila e diciassette qui a a Libera è stato detto e non è di non patire come vittime di mafia che io non sapevo fosse sta dell'indagato
Se fosse stato nei singoli lender orecchie posso dire
Vittima carnefice
Ma non le soste del magnifico di figlie cittadino di questo state gettate paziente è facile dire l'ordinamento e vede indiziario la riforma dell'ordinamento penitenziario ma in questi venticinque anni di carcerazione se io non avessi approdato ogni detenuto nel carcere di Opera erotico o internet sa
E non è sicuro ci dedotto Gelindo siciliani che oggi sono felice inizia qui con noi seduto non è che si conosce il dottor avaro
Non avesse conosciuto il corso di Comunicazione fatto da professionisti che lavora all'interno del del del tribunale di sorveglianza di Milano
Non è che si conosciuto tutte queste persone che ci rappresentano e chi ci restituiscono quella dignità che ne forse abbiamo contestato nell'età adolescenziale per una rete mai dialogato con le nostre fragilità
Non avesse avuto oggi o come il detenuto
Mi sento di dire a nome di tutti i detenuti di quel continuato e di professionalità e di vendita che tutto il siciliano ha lasciato il dottor di regole qua sta prendendo vecchie l'ho ascoltato cioè per la terza volta
E mi sento in una botte di ferro perché a quanto le istituzioni riescono nel rispetto delle regole e della propria funzione a umanizzare
Autorizzare quello che fanno allora detenuto io Tex mafioso che non è facile superare questa cultura allora esigenti facce tende la mano e forse i settori pare che non ho mai avuto
Che ne è stato spezzato quand'ero piccolino
E se ci sono riuscito io ci possono esce attendisti Emerson perché connesso tantissimi reati gravi tennisti malinconici eppure oggi lo Stato non sono il dato romano AN personalmente specchio ricercata quella mano
Perché il gruppo dell'adesione al fatto di di allacciare con l'adolescenza spezzata perché dovrà pagarne funzione ma fatto la funzione di patria come è con noi
Quindi questi sono messaggi importanti che nell'attesa di questa riforma l'uomo si deve praticare prezzi dell'uomo l'uomo usano parole dedotta siciliano perché mi piace la faccio mia
E soprattutto il Dinoi non possiamo mai perdere di vista quello che abbiamo fatto perché il nostro trampolino per andare avanti il nostro faro per dire che la lega legale da coesistere esiste e quei sistemi o con quelli che sono stati che si criminale e che sia se si né come dice il mio compagno Alessandro quindicenne cittadino tutti gli effetti
Vado nella scuola in giro con in mano loro facciamo parte anche abbiamo fatto partendo dalla Croce Rossa siamo stati operatore sociale generici
Siamo andati grazie al gruppo della prescrizione questa coesione con la croce rossa c'è andata pronta a rinunciare alle persone senza tetto
Trovando dignità in quelle persone che ha posto di fare quello che abbiamo quello che ho fatto io delinquere
Condanne dignità accettano diciamo il cibo che gli viene offerto senza andare a delinquere questi sono dei preamboli e delle cose importanti che ognuno di noi per imprimere nella testa e capire che il nostro effetto positivo di oggi
Basato su quello che è stato la negatività del passato potare un imbroglio importanti ai ai ragazzi affinché a loro possono quando almeno pensare all'osso acque che possono causare con se stessi con le loro famiglie ma soprattutto verso la società
Come faccio a togliergli
La parola quando affronta plaudendo
Viene qua
Al sette e viene qua quelli che volete fare domande Schio datevi dalla sedia ed evita qua
No
Va bene
Fanno alzare perché non la vedo troppo hanno e Luís e Max Eridano vai
Fa
Un anno e mezzo fa si chiama Chienti chiesi allora chi risiede o questa sera se tu oggi potessi reincontrare
Il giovane che sei stato il ragazzo che venticinque anni fa uccideva persone che cosa gli direste oggi a quel ragazzo
E poi una domanda per Paolo Colonnello Paolo quand'è che un collega
Quand'è che facciamo noi giornalisti lo strappo
Cioè quando è che finalmente accetteremo l'idea che si può parlare del dolore
Che è un elemento che cambia la vita delle persone e tu mi sei testimone scritto un libro su questo
E quando lo porteremo al centro dell'attenzione sulle prime pagine dei giornali
Piuttosto che alle venti e trenta in televisione anziché pacchi pacchetti altre amenità varie quando avremo il coraggio di fare noi lo strappo di raccontare e di mettere al centro quello che stiamo vedendo questa sera o che me lo concedete de parve
Restare tre minuti ciascuno
Tre minuti cioè ai tantissimi vedo mi dai uno è venuto ma intervenuti anche a Paolo Colonnello mai
Ci sono moltissime domande è intervenuto ok allora se dovesse parlare col ragazzo che ero intanto più che parlare lo ascolta lei ascolterei i silenzi che gravavano su quel ragazzo lì che
Avendo vissuto una vita proprio silenziosa una famiglia talmente silenziosa non poter essere riconosciuto alcun modo ha cercato attraverso l'arroganza la violenza deriva essere riconosciuto oggi lo prenderei fermano quel ragazzo e lo porterà a vedere quanto è bella la vita comincia la signora qui a fianco le meraviglie della vita
Io credo che quello che sto facendo oggi grazie al gruppo trasgressione unire
Quella vita
Quel periodo la mia vita con quello che sono oggi creare un collante il gruppo mi dava la possibilità di creare questo collante e prendere quel ragazzo per mano e ricucire insieme un'identità unica assieme a tutti quelli che sono qua perché credo che quella casa al diritto di riprendersi la sua vita perché quando ammazzi le persone un po'fuori anche tu anche se non lo vuole ammettere da che ti senti arrogante ti senti Dio ma quando poi ci pensi e prende consapevolezza sai che una partita ammortare in quel momento lì
Quindi oggi cercherei veramente di prenderlo per mano portarlo con me e far vedere quante cose belle si possono fare quando con imporsi la tua vita verso la costruzione rispetto per gli altri
Daglielo
Grazie Alessandro io non ho una risposta da dare il collega che ha fatto per altri bionda bellissima
Sono anche abbastanza frastornato di questa serata perché ho trovato una dignità elevatissima da parte di tutti voi c'è perfino il gatto che passa davanti dietro e quindi una situazione veramente particolare
Esistano dicendo delle cose bellissime per un arricchimento prima di tutto per me e stavo pensando effettivamente mentre Rocco a riguardo ad un signore con la barba che si chiama Casoli che uno degli autori di questo documentario che un signore della RAI
Mi è venuto in mente per il titolo tre cose perché mi son già partiti due-tre emboli vide per concretizzare il perché il potere io non ce l'ho per dire al mio giornale o basta parlare di politica tutti i giorni che ci di frantumi amo le palle
In riunioni voi non avete idea cioè il dibattito e ma adesso sono il Movimento cinque Stelle Oriali che chi fa il Governo le camere c'è una cosa che uno diceva beh basta però è così
Questo e poi se tu vai a parlare delle carceri dei detenuti che va e questo provvida anche la dimensione di come ancora si faccia fatica a far capire alla società
Civile che il criminale o il detenuto anzi diciamo il criminale è quello nel momento in cui lo commette cui è stato su sono stati approntati degli argomenti pazzeschi come il tempo che passa per esempio
Quando lo commette un'azione il giorno dopo già è diverso è un'azione passata eccetto varie elaborata vada vada
Vari vissuta va capita mai passata e quando poi passa tanto tempo venti venticinque anni sconvolgente per uno che poi uscirà di qua e magari vanno a casa pensare che ci siano persone che possono rimanere rinchiuso il venti venticinque anni fuori noi non abbiamo questa percezione
Ed è invece importantissimo che rinvii
Perché ci sono esperimenti come il carcere di Bollate per esempio dove c'è ne fanno tanti di di esperimenti questo tipo i detenuti prossimo iniziare ad uscire eccetera dove effettivamente hai già dei risultati incredibili opera sta succedendo non può succedere lo stesso che a Bollate ma sicuramente solo il fatto di essere qua
E vuol dire che si son fatti dei dei passi giganteschi
Mi impegno diciamo così per il Cile mio limite così chiude immediatamente a fare qualcosa bisogna fare qualcosa spero che le persone che si apre ai ragazzi che siano qua imparino da queste serate abbiamo una lezione formidabile per tutta la vita a voler fare
L'opera
C'è qualcuno che ha inaugurando il Rinascimento c'è qualcun altro che lo porterà avanti
Ne sono certo
E risultante ci sono già però operai era un carcere di massima sicurezza dove sembrava essere nel Medioevo ma nei fatti i detenuti che stanno parlando qua
La coscienza disse l'anno Mantu novanta a Opera io lavoro a opera e a Bollate quindi non sono di parte sono di parte del della coscienza vari
Allora da ma la partita che noti
Nel e Paramatti prima ma sentita chiese intatta in anche sia entrata in carcere con la maschera che non rispecchia la persona che sta vedendo io ora va da sé scatta ma scatenate in voi pertinenti ce l'ha ce la posso fare Orsi io voglio crescere anche se fino ad allora non gli interessava neanche
La mamma tu l'hai capito io no
Della fa eleggere
Non ho capito e tu che vuol dire
No l'altro
Io volevo chiedere cosa non gli adolescenti che possiamo fare per contribuire al dialogo
Le istruzioni rispetto alla tematica affrontata stasera
Che può sembrare lontano da noi questo capita
Ho capito che cosa gli adolescenti possono fare per contribuire
Al divenire delle persone e corretta sì
Bene
Adriano Sannino cosa possono fare gli adolescente per contribuire al tuo divenire
Cosa possono fare i giovani innanzitutto lavorare studiare questo possono fare dico una prima base perché io sono ignorante non ho studiato
Faccio sempre storia con il mio profondo tra i congiuntivi e verbi perché purtroppo ancora oggi faccio l h che ogni volta che ci messaggi amici a questione h
Perché
Dico questo è
Il carcere in carcere ho imparato a scrivere cioè mettere la firma mia che poi pian piano ho preso
Qualche studio perché frequentavo frequentemente
Però gli Cioni cosa possono fare i giovani la cultura di avrà la mente avendo a che fare con la cultura con l'arte si avrà il mondo a trecentosessanta gradi nella mente cioè io vedevo oggi vedo le finestre del mondo a colori
Primo era dal tonico e non vedevo le finestre dove ci stavano
Avendo la realtà di oggi a quel giovane che dico
Fra i sacrifici titolari da lavorare aspettare le cose anche apprezzare
Ripassi Kimbo per volta
E godere di quelle di quei piccoli risultati e non è avere tutto e subito
Io quando parla voi che abbiamo fatto un progetti insieme e parla Gioni parla un giovane che sta dentro di me vanno a quei ragazzini che sta dentro di me che l'ho lasciato all'età di quattordici quindici anni che poi si è perso oggi riprende un po'quel bambino che sta in me le ragazze di quindici sedici anni lo faccio ingerire blocco colo a porte si incavola porte no
Però
Io mi sento di dire che essi tornassi indietro cioè ciò circoli studiare cerco di mettere le H dove si devono mettere oppure qualche congiuntivo che poi ci sono le ragazze come sono o questa dice così va bene dico perché perché lo studio di fa interagire con le persone chi fa capire le persone
Chi fa capire di tulle avanti atti ci sono dei sacrifici che vanno fatti è vero lo so che lo studio
E faticoso però quando lo realizzi e chi vende le soddisfazioni diceva come bello questa cosa io lo dico ancora oggi Luciano quarantacinque anni
A porte vicende un ragazzo di sedici diciassette diciotto che o lavorando ho la fortuna di avere una misura alternativa parlava anche il dottor Roberti che bisogna avere le misure alternative il dottor siciliano diceva prima a si deve scommettere
Adesso prodotto siciliano dice che ha scommesso su di me come tutte le istituzioni il carcere di Opera hanno scommesso su di me a questa qua questa patata bollente che io dico più o meno è una patata bollente menomata da Bruna se la sta prendendo il tuo dottor De Gregorio
E cioè il che si prendo lavorando guadagnando cinquanta euro grazie al cinquanta euro e oggi allora è così vivo delle piccole cose che poi non sono piccole cose ma sono calanti cose termine
E potere stare insieme agli altri cioè dire
Guardarsi in faccia e non abbassare gli occhi io primo passa negli occhi
Poi voglio Richie fotografato della maschera sì e chiudo allora le maschere sono andati in carcere
Beh essendo delle maestre perché dove fa vedere a tutta la popolazione carceraria che ero forte rende ero io ma in realtà in quella situazione per un debole
Oggi in questa situazione mi sento forte perché ho preso nettamente le distanze da quel mondo e cosa è scattato dentro di me il dolore
Perché ho perso mio padre per un infarto e li ho capito
Cosa significa parola dolore cosa significa non avere un genitore cosa significa piangere cosa significa dica
Tre rimando il terreno sotto i piedi decolli colture togliere le maniche perché dico sono io che dolore per cui grazie
Adriano Amoruso Saya realtà le faccio un segnale diverso che era che dovevo andare ma ne approfitto per rispondere perché nero nella pesato sull'orario che era stato cresta set ne approfitto la domanda che è stata fatta per
Per raccontare questo episodio anni fa la da presentare un un libro un'altra persona che c'era a presentare un libro legge una frase di un Papa
Che rispondendo a un filosofo che lo intervistava a chi gli chiedeva chiese in Pieve avute soprattutto gli domandava qual è stato l'esempio di suo padre
Ha risposto con queste parole
Non ha mai sacrificato per latita le ragioni della vita
è una frase che da quando ha sentito Minnie in mia riappare totalmente cioè mi riappare periodicamente in una maniera molto assorbente le ragioni della ditta
E mi sono chiesto mi continuo a chiedere quante volte rifletto sulle ragioni della mia vita
Fran mille distrazioni mille
Anche soddisfazioni preoccupazioni
Quale centralità a in me il domandarmi qual è quali sono le ragioni della mia vita
E fuori
Probabilmente
è più facile non porsi questa domanda
Ma è molto
è molto difficile comunque trovare una risposta
Fra la domanda che è stata fatta prima e che cosa ha fatto scattare
Io non so se c'è un momento nella vita le persone in qui scatta la consapevolezza del sesso dalla propria esistenza
Certo è che quel senso c'è sempre le ragioni della nostra vita ci sono sente
Anche siamo rinchiusi
Materialmente e psicologicamente
In cadde che ci siamo creati e lo abbiamo permesso che venissero costruite
E ci sono c'è la possibilità di trovare una risposta
Anche l'ultimo momento della propria esistenza
C'è la possibilità di non rinunciare mai a cercare una risposta
C'è la possibilità di essere consapevoli sempre che fare su quella risposta stiamo andando e che ogni giorno è un passo in quel cammino
Anche se guardandoci indietro ci sembra di non aver fatto niente un cammino lo stiamo facendo
Maurizio dicendo ha chiesto di parlare prende il microfono e parte
E se non lo trova il microfono e qua
Yacht per favore
Dov'è qua
Fare domande
Allora la domanda che volevo fare io
La seguente
Oggi io
Penso agisco mi comporto
In un certo modo
Sono naturale nel mio comportamento non subisco imposizioni
Nonostante i mutamenti nono condizionamento alcuno
Naturalmente sono così sono molto diverso da com'ero nel passato
Però non riesco a capire a fondo perché oggi mi comporto così perché invece nel passato mi comportarsi in un altro modo volevo sapere come questa dinamica sia possibile
Se non ho capito male complimenti questa è una domanda
Per gli psicologi
Mi comporto oggi in un modo mi comportavo prima in un altro ma siccome lo psicologo sul palco non può rispondere
Come la mettiamo
Appunto
Tu e dire che io sono psicologo a Tusek secondo noi non sono psicologo duro Sergio allora c'è Roberto non vuole rispondere ammesso che serva
Nemmeno io sono psicologo e non lo so meno nemmeno pronunciare volo
Però
Però posso dire quello che ha è accaduto a me
A me è accaduto che quando nonno ancora avvertitemi sensi di colpa quando non ragiono con la mia coscienza quando non davo spazio le mie fragilità mi sentivo lite oppure commesso tanti reati
Dal momento in cui mi sento riconosciuto
E soprattutto quel mi allaccio per risponda in via Ragazzi sceglie cosa possiamo fare noi
Attinge voi continuate su questa strada perché questa è la domanda del ragazzo che gli altri
Personalmente vi dico e ti dico fammi esercitare la funzione di padre quello che non sono riuscito a esercitare non ho voluto esercitare avendo commesso delle nefandezze norme con le mie figlie quindi oggi sono amico con le mie figlie non sono padre però se tu se voi ci date questa opportunità di crescita insieme
Ma soprattutto ci ascoltiamo
Quando dialoghiamo
Ci scambiamo le informazioni anche quelle più intime che possono dare un imbattuti cresce la noia voi allora sì che allora questo riconoscimento può dire che si sono colpevole non mi sento più vittima son ergastolano nei propri meno i progetti sono a lungo termine e questo mi dà la vita
Ha capito lo psicologo viene superato eppure capace di essere breve Luís pappa
Abbiamo freddo Noemi le domande Valley
Che vuoi tu da
Nel frattempo che Noemi va verso le domande io debbo segnalare che
No qua c'è libera cioè c'è
Lucilla
Qua ci sono esponenti del Comune di Milano temo che
Se continuiamo a fare serate come queste dovremmo allearci molto perché qua si parla di
Dov'è il punto per cui essi accede alla coscienza
Temo che dobbiamo allearci vai Noemi va un po'fa va sì posso
Fare
Allora
Innanzitutto buonasera
Grazie per questa opportunità
Volevo vedere da un carcerato a un detenuto no questo fatto il suo fatto cacciavite branda infila
Perché poi sono stato una vittima
Pensiamo quanto undici anni nel senso che sotto al che essi veniva massacrato il mio fratello maggiore
Perché i carabinieri hanno scambiato per un'altra persona non
E in qualche modo avendo società undici anni entità familiare abbiamo lottato per ottenere magari reggersi è sempre no alla fine dicono che sta agendo errori giudiziario e anzi risorto
Cioè ci sono stati scarcerati dopo quattro mesi di domiciliare
E col passato e per tempo la storia ce ne siamo dimenticati
Per quanto mi riguarda
Esempio l'errore giudiziario e preferisco fare una domanda al giudice no
E io avevo condannate contagocce Satriani interessante Calia
Con la cogenerazione delicatissimo centodieci dieci ruspante
Partendo dal carcere minorile giusto
Andando a Bollate ottenendo la prima misura alternativa come provvede la legge quattro anni no
Dieci mesi gli arresti domiciliari
Rispettata fino in fondo
Un mandato di cattura
Per un reato connesso
Più o meno nello stesso periodo si sono fatti consegnare sempre a quell'atteggiamento l'affidamento in prova
Gennaio del due mila e diciassette
A febbraio rilievo sottoscrizioni in Formula mille per favore stringe un pochettino rovesciano cancellando stringe un po'quindi la domanda al Circeo prego portiere della sedicenne formulate a occorre provvede la legge
Perché sono ancora mi trovo stante in carcere
E non lo so io perché non conosco la tua storia giudiziaria allestita in una risposta se dovesse potessi col sapere conoscere la tua storia giudiziaria si potesse sapere il titolo di detenzione per cui se io oggi qua stasera opera
Di dare una risposta ma io non so perché si è ritenuto di che cosa si è accusato ove che cosa se è stato condannato perché se qui stasera
Se l'omero dicitura chiede che io non lo so
Scatta alle farmi sapere perché
Ma io non sono il magistrato che si occupa del tuo caso lo posso rispondere
Buonismo
Boh
Non abbiamo Valvo
Nelle zone moda alla domanda
Le regole
Passerà io sono un detenuto anch'io di Opera
Volevo fare una domanda tavole o più che una domanda un bene anche se non mi alzo volevo solo dire no che la domanda mia principali perché lo Stato non ascolta i campanelli di allarme di persone no che sono fuori
E fanno capire magari che hanno bisogno di un aiuto e dandogli magari l'aiuto queste persone non compiono reati
Perché campanelli nel mio caso indagati tanti però non essendo stato ascoltato alla fine sono venuto detenuto mi ritrovo detenuto
è questo che vuole vorrei capire dallo Stato perché non si sente cantare inni delle persone
Perché si legge sui giornali si vede sui giornali campanelli che quello che ha denunciato quell'altro e paraffine quell'altra vantato quell'altro perché lo Stato non fa qualcosa
Grazie mandarli posso rispondere Vamos sul palco
Zone
Fango
Si può fare
Vivo nasce degrado vediamo quando legali
Maggiorare l'avevate aggiornare
Fava io quel microfono incorporato va be in ogni però questo non toglie che la domanda c'è Santa e dunque se qualcuno di voi ha piacere di rispondere lo faccia pure cioè io capisco comunque che esista il degrado
E nel degrado nasce del crimine nasce quello stato d'animo per cui si giunge al reato e allo strappo
Ci sono altre domande
Onassis buonasera piovoso della giurisprudenza vorrei fare una domanda al procuratore
Perché ha deciso di fare la professione che ha fatto perché alla consiglierebbe oggi è uno studente di giurisprudenza
Non è una domanda pertinente la materia di stasera
Però show che sia chiaro
Sesti ma abilissimo ma siccome sono le undici e zero sei voglio dire o la testa sufficiente per capire che la domanda gliela potrai fare animali solo ora dopo alla fine a fine a se
Casomai
Da fare parallela lascia la libera mi trattengo
Meglio vediamo dopo ho capito
Col cosa devo fare possediamo alle undici e un quarto che devo fare finiamo seduta stante cinque minuti cinque minuti
Cioè senta lei signor detenuto si alza e venga qua top Alemà alza De Vere qua
Ah no no no no scusa no ti prego viene qua
Però scusa non è chiaro che la pressione
Allora una parola sola non è una domanda una considerazione un po'finale perché questo firmato dice mille cose stasera le abbiamo messe tutte insieme
Allora questi tre
Microfono si chiama Rosy e hanno detto che dopo avere tolto tante vite dopo avere seminato vittime quelli che sono morti e quelli che sono rimasti
A piangere queste vittime oggi vanno a parlare ai ragazzi e fanno quello che Alessandro appena detto cioè fanno prendono questi ragazzi fermano
Prendano quel venticinquenne di cui Alessandro Cè ha parlato e lo conducono
E allora forse mi sento di suggerire che quelle vite che voi non potrete restituire però sono vite che forse è riuscita a risparmiare portando questi ragazzi fermano forse riuscite a non crearne di altre e quindi in un certo modo
Grazie
Allora fai una domanda le domande si concludono con il punto interrogativo fatto l'assegno buonasera sonora con
Volevo rivolgere la domanda anch'io ai miei compagni detenuti il chiedendogli
Quando vanno nelle scorie
Rivolgendosi agli studenti
Raccontando la loro storia il loro percorso loro travaglio
Nel momento in cui si sentono compresi dall'altra parte che cosa si è parola
Non parla l'italiano di lusso rilevava morto posso rispondere io certo a dire la verità sai che ti potrebbero rispondere anche i ragazzi del Piamarta che sono qua ma comunque ma era stato totale brevemente dico che raduna intanto in stanza con me ma non è per merito mio aspra no non voglio attribuirmi non voglio attribuirmi meriti e che ha fatto la domandina pervenire ad un po'trasgressione pubblicizza anche questa quindi
E in attesa
Quindi grazie alla domanda Radovan allora quello che si prova una una cosa così grande che non a parole e quindi io credo che
Quello che mi danno i ragazzi quando io parlo con loro e linfa vitale io grazie a loro laser quello che mi ridanno indietro
Rispetto al nostro incontro trovo la forza ogni giorno per andare avanti e continuare a interrogarmi
Questo mi dà nei ragazzi quindi grazie allora veramente io
La possibilità di continuare il mio cammino perché veramente in salita perché il cammino la persona che è scesa così in basso come me e difficile può risalire però è grazie anche a loro io recupero l'autostima perché loro mi danno atrocità di svolge una funzione ecco il male che ho fatto grazie a loro io lo trasformo
Possibilmente in bene come diceva prima il magistrato grazie molte
Grazie a questa possibilità forse abbiamo la possibilità di fare in modo che qualcuno non facciamo nostra vita
Ok
E infatti compie
Bene allora potrebbe essere l'ultima domanda deve essere l'ultima domanda prego
Bene a Siena
Ignota accettate del Gruppo della Trasgressione e conosco Carmignola dei detenuti che ha trascinato video
E io la sento parlare sentito parlare in inviterà senta parlare tutti i giovedì nel carcere di Bollate e separa meno mi sembrano semplici sinceri mi sembra una persona emancipata
Io so che da pompa di tempo che è stato registrato questo video Carmelo è uscito nel carcere in misura terrazzina e si è rimessa a commettere reati ha ricominciato a spacciare
Quindi io solo una domanda da fare i detenuti e
Ci sarà pure di pregare complimenti per alla domanda
Una
Nulla
Via cioè vuol piacevole ferita vediamo che cosa esce da questa ferita ci sono detenuti del Gruppo della Trasgressione che escono col Gruppo della trasgressione
Ma riprendono a commettere reati
Come la mettiamo
è difficile questo perché penso e parte sempre il senso della responsabilità sempre la responsabilità innanzitutto perché penso che le persone non uno gruppo ma tante persone escono commettono reati
Questo dico
Ci sa perché è un dato di fatto che commettono reati però ciò non toglie che non è che non si deve dare la possibilità
Però io penso che quando uno qua ci mette alla persona ci mette la responsabilità esistente e dà spazio ai sentimenti che prima non dava spazio ai sentimenti
E da spazia è
Da come debbo dire
Quella cosa della relazione che siamo qua
Come si fa a mentire
Dire io esco fuori IACP o dare tutto dove che una costruire una piattaforma allora dico io penso che Luigi che ci Carmelo Morra anche altre persone che commettono reati non ho la sfera magica ma penso che non saranno mai raccontato già loro stessi questa cosa qua
Hanno sempre fatto che si sono raccontate da una bugia o una mezza verità
Perché io penso che adesso non ho visto crescere i miei nipoti ma nasce l'idea di voti ma quando esco fuori dopo tanti anni mi chiamo non sia su quattro giorni insieme ai miei nipoti
Che dorme nello stesso letto e diciannove in danni mi coccolone mi fanno dico io come posso tradire acque simili voi due le persone che mi hanno dato vita le persone che mi hanno messo nella strada le persone che mi hanno fatto fare quassù qua per me è un onore
I fa parte del Gruppo della Trasgressione lei non le vuole queste
Complimenti ma vengo a casa sua
Lei non c'è a casa sua apro casa sua c'è la sua compagna a casa sua metto le mani la per posare i soldi delle delle consegne che prendo posso le fatture prendo soldi
Che lei mi dà questa fiducia come posso tratti dalle il direttore del carcere che mi hanno dato la possibilità di dire tu eri nartece della società attuerà una discarica della Società di sorprenderlo dalla discarica di sto mettendo sulla strada come posso tradire questa fiducia
Allora ecco la responsabilità di tutto l'insieme a loro come posso tradire ancora oggi ha quarantacinque anni quel ragazzo che salme eccetto che non è facile perché certe di Salmezza la stato come dicevo il dottor siciliano dopo venti anni si dove il mondo cambia ma io penso che si mette a nudo e sia passibili io sono fragile
Ho bisogno delle relazioni attori ho bisogno di voi cioè la la società allora tutto questo
Io penso che ti possono cogliere un tassello mani costruisci un atto per l'appiglio come in montagna e mi costruire salire fino alla cima però se si rompe quell'appiglio cruciali la cintura di sicurezza ecco ancora un'altra ancora un altro per cui io dico penso che per spiegare tutto questo uno sentite sempre non la verità Sixties per cui
Ok è un lavoro da fare
Ci sono tre
Brevissimi interventi che sono uno il dottor Roberti due Lucilla che ricorda il ventuno marzo tre chiude il dottor Di Gregorio dolorose ho capito intervengo taciute direttore del carcere persecuzioni Sandra
Per dire ammettere una mia un mio limite io non saprei mai rispondere alla domanda che è stata posta perché Carmelo tornato a delinquere perché per lui è fallito il percorso di rieducazione almeno sembra che sia fallito
Non sapeva rispondere perché non conosco Carmelo
Come non conosco nessuno di voi stasera sottili cominciando a conoscere Alessandro degli altri
Amici che sono qui sul palco con lui ma io non conosco il magistrato lo ripeto ancora una volta il filmato bellissimo magistrato di sorveglianza che si rammarica
Di non riuscire avendo cinquecento ben cinquecento detenuti incarico di non riuscire a conoscervi nemmeno tutti uguali
Non dico approfondire le loro storie ma nel miracolo dice che il mi sono ombre in molti casi sono ombre guardate e bellissimo e terribile del bellissimo perché Dida quindi è la misura dello scrupolo professionale di questa collega di questo magistrato che vorrebbe conoscere non ce la fa
Che quasi costretta o lavoro burocrati come che vorrebbe fare il lavoro meno burocratico del mondo con i magistrati di sorveglianza conoscere ciascuno di voi uno per uno ecco allora le risponde a quella domanda alla quale io non so rispondere
Dice conosceva solo di Carmen conoscere tutto il vissuto e capire che forse non è non non è è ricaduto reperito perché non ha avuto opportunità per riscattarsi una volta uscito devono trovare un'occupazione un lavoro un impiego un'accoglienza un'opportunità io vorrei chiudere con questo mio saluto devo salutarlo di tutti ringraziandovi dello sconto
La parola rilasciarlo di fronte a lasciare
Speranza
Speranza fiducia nella possibilità di avere un altro opportunità di vita grazie
Lucilla Andreucci per il Gruppo della Trasgressione
La parola
Lavoro vista nello vivi
E me la tengo l'appello vale
Volevo dirvi grazie né stasera torneremo nelle nostre case noi no
Ogni però porteremo ognuno
Il coraggio della testimonianza non è scontato e raccontarsi
E quindi grazie lo dico a voi io credo che non si smette mai di imparare ma vale anche per noi quindi questa sera c'avete donato un po'di perché ci ha insegnato delle cose
Credo che si cresca insieme su questi punti che da questa società non ci devono essere i gerarchi e ruoli siamo
Fatti di tante cose
A volte la fortuna di stare con le persone che ne sanno un po'di più ci aiuta a capire di più grazie di cuore e i ragazzi che sarà una testimonianza che il cambiamento è possibile che siano d'incoraggiamento ad ognuno di voi
Una cosa ventuno marzo
Da Foggia la mattina saranno amputa Mammana Mantova ventuno marzo a Milano per chi avrà voglia e potrà alla Casa della memoria in via Federico Confalonieri vivere in un momento di memoria insieme
Viene allora a fine serata intanto ringrazio gli ospiti il presidente Roberti
Il responsabile della redazione di miliardi milanese dei della stampa colonnello utilmente ringrazio Juri Aparo il gruppo la trasmissione permettetemi anche di ringraziare la polizia penitenziaria che questa sera
Veramente
Ha fatto gli straordinari tanto per farvi comprendere tutta gente che è qui da stamattina alle otto che deve andare ancora a casa per cui grazie scusate anche se abbiamo fatto tardi
Però
L'ultimo ringraziamento lo vorrei dare a voi lasciandomi con questa frase
Forse la vostra presenza qui stasera impedirà a Carmelo di opera di quando va fuori di non tornare ancora opera grazie