Basta iniziative anti Israele: servizio sulla lettera al Rettore dell'Università di Torino, Gianmaria Ajani, firmata da cento personalità della cultura, del giornalismo e della politica

Radicale ripropone ora un servizio realizzato nelle giornate del ventisei e ventisette febbraio a proposito di un'iniziativa promossa in particolare ed esponenti della comunità ebraica del Partito Radicale
In relazione a seminari di propaganda antisionista e antisraeliana tenuti nei locali dell'università di Torino nei mesi scorsi
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri oggi a Torino con Sergio Rovasio esponente del partito radicale però a parlare di un'iniziativa che è stata presa a proposito di fatti accaduti all'Università di Torino
Quale questa iniziativa e come una
Ma questa iniziativa è nata da dal fatto che diverse persone ci avevano segnalato che all'università un guru po'di anche abbastanza sparuto piccolino di studi non non neanche di studenti aveva fatto due o tre venti
Parlando sempre in chiave anti israeliana di tutte
Una serie di cose tipo la partita at lei il boicottaggio di Israele l'odio la violenza tutte cose che si sono verificate in occasione del meno due e venti importante nel mese di gennaio due mila diciotto
E che facevano il paio anche con tutta una serie di manifesti
Che sono stati affissi illegalmente in città in diversi punti della città che esprimono gli stessi contenuti di quello che era successo in città
Me ne sono andato a leggere uno in particolare l'ho conservato ve ne sono studiato ed effettivamente ho chiesto anche lumi su alcune frasi espressioni che venivano associate alla Shoah al nazismo
Al fatto che gli ebrei hanno fatto di tutto per usare la Shoah
E come strumento addirittura politico terre l'eliminazione di bambini del popolo palestinese
Come insomma delle delle delle cose così avulse così fuori da ogni logica di cronaca di storia di far difatti conosciuti ai più
Io sono andato a verificare approfondire e ho trovato soltanto da parte di questi piccoli gruppi queste tesi non sono riuscito a trovare alcun riscontro scientifico storico documentale né su internet nel suo né parlando con un con due studiosi qui di Torino che si occupano proprio di storiografia mi hanno detto guarda qui purtroppo c'è c'è una mentalità mi sembra che tutte queste tesi se se hanno per lo più dovute a fatti di alloggi circa non tanto a fatti storici realmente accaduti la cosa ovviamente io la sospettavo ma ne ho avuto un riscontro perlomeno storico scientifico
Insomma alla luce di questo ci siamo incontrati con un gruppo di di di persone per lo più persone che hanno a cuore i valori della democrazia della non violenza quindi con Mario
Che un radicale quindi Torino con emanò il segreto è un esponente della comunità ebraica e comunque sono persone molto tranquille pacifiche con le quali ci siamo incontrati abbiamo pensato che forse la cosa migliore era rispondere a
A tutto questo chiedendo dato che questi incontri li avevano fatti all'Università di Torino chiedendo con una lettera aperta ragioni rettore dell'Università il magnifico rettore il partito radicale
Che ha subito sostenuto questa questa lettera aperta non ha una visione univoca di quello che accade per esempio in Medioriente anzi ci sono sempre molta attenzione nell'analizzare e nel capire che cosa succede nelle realtà soprattutto là dove ci sono conflitti violenti
Però siamo non c'è nemmeno l'appiattimento sul governo israeliano appunto perché tutti ovviamente come le ore ripetiamo da sempre possono tranquillamente criticare qualsiasi governo di un Paese democratico ci mancherebbe e per e e tanto più quello israeliano se fa delle cose che non piacciono
Ma che da qui a dire che uno Stato è come dire che l'Italia fa schifo perché c'è il governo Prodi o al governo
Gentiloni e quindi l'Italia fa schifo è e qui il limite di queste persone c'è considerare lo Stato israeliano uno stato di apartheid è di una gravità inaudita è come dire che l'Italia è un Paese di
Come quelle dittature sudamericane cilene perché magari via anzi non viene arrestato e poi il giorno dopo morì in galera no non è così bisogna indagare di uno Stato di diritto si vanno a cercare i colpevoli e se ci sono delle responsabilità come avviene in Israele
Quando un soldato ammazza un bambino palestinese solitamente il soldato viene messa sotto inchiesta
E spesso viene anche condannato e li tolgono le armi quindi queste sono cose che non vengono diffuse da questi signori evidentemente c'è c'è un un'anomalia nella trasmissione di queste informazioni
Ergo quando avviene all'interno dei territori palestinesi che viene ammazzato magari un israeliano si festeggia per le strade e ovviamente gruppi come Hamas e altre entità palestinesi vanno a sostenere questi manifestanti quindi ci sono dei dei problemi su cui sarebbe utile confrontarsi senza e ideologie per fortuna il partito radicale quello che
Oltre a sostenere questa lettera aperta e queste cose le sa le sa guardare con la dovuta attenzione con la giusta obiettività dopo Sergio Rovasio promotore della lettera appello ribalta il rettore dell'Università di Torino professoressa Maria agli anni
Abbiamo ascoltato l'altro promotore dell'iniziativa Emmanuel Segre ama già presidente della comunità ebraica di Torino e oggi il presidente del gruppo sia mistico piemontese
Nel a Università di Torino da parecchio tempo senz'altro da gennaio del due mila ai diciassette si svolgono dei convegni
Soprattutto organizzati dal dipartimento cultura e politica e società
Ma anche autogestiti da gruppuscoli come il progetto Palestina che peraltro è legato al Dipartimento cultura politica e società e questo è un aspetto presenta una certa gravità
Convegni dicevo nei quali lo Stato di Israele viene messo regolarmente sotto accusa senza che ci sia possibilità di a ribattere alle affermazioni che vengono fatte affermazioni che spesso sono fatte da personaggi sedicenti storici che arrivano un po'da tutto il mondo
Che per conseguenza le loro affermazioni vengono prese dagli studenti che li ascoltano come delle verità assolute sulle quali poi si baseranno nel loro concetti su nei confronti dello Stato di Israele posso fare un esempio è stato detto quest'anno in un'aula dell'università di Torino che nel mille novecentoquarantasei il Mossad faceva scoppiare delle bombe
Vicino alle sinagoghe dell'Iraq dello Yemen per spaventare gli ebrei in modo che questi scappassero dall'Iraq dallo Yemen e andassero in Palestina a combattere per la nascita dello Stato di Israele
Che un'affermazione che grida vendetta che purtroppo è stata fatta questa come altre simili
In un'aula dell'Università di Torino
Aggiungo che purtroppo ciò che avviene nelle Università di Torino e questo non vuole essere una giustificazione avviene un po'in tutto il mondo non solo nell'università
Ma anche nel sedi degli istituti delle Nazioni Unite o dell'Europa dove parimenti vengono chiamati a parlare addirittura personaggi legati ad Hamas
Ho a precedentemente un ministro dell'Iran che si chiama alle resa a varie che considerato responsabile per la morte di migliaia di Garagnani e che è chiamato a parlare addirittura nel Consiglio dei diritti umani dell'ONU tu sei uno dei promotori di questo appello
Cosa chiedete alla rettore dell'Università di Torino
Noi chiediamo al rettore da un lato se Luigi afferma come affermato prescritto di
Vegliare affinché non vengano
Dette delle cose che rivestono gravità
Assoluta che vedi veramente chiediamo nello stesso modo che come vengono concesse le Aule
A chi parla contro lo Stato di Israele
Nello stesso modo e nell'Est Tess e nelle stesse quantità di tempo venga anche concessero le stesse Aule a chi invece vuole difendere lo Stato di Israele portando dei fatti concreti delle persone di grande levatura per spiegare agli allievi dell'università e anche a chi non è allievo ma desidera ascoltare quelle che sono le realtà dello Stato di Israele
Pierfranco Quaglini vicepresidente del Centro Pannunzio di Torino firmatario insieme molti esponenti del partito radicale quel pranzo iscritto e ha intellettuali esponenti della comunità ebraica
Di una lettera indirizzata alla magnifico rettore dell'università di Torino professore agli anni chiediamo a Quaglini
Di darci il suo punto di vista su questa vicenda e il motivo per cui da esponente del Centro Pannunzio ha deciso di sottoscrivere questa meritato cosa succede a Torino all'Università di Torino
Ma nell'università e di sinistra e quello che esiste in altre città in altre università
Cioè sostanzialmente che ci siano forme di estremismo è un dato oggettivo
E quindi bisogna considerare che il rettore
Può sicuramente esercitare un suo ruolo ma considerando il dato oggettivo
E quindi questa lettera segnala questi problemi e segnala la necessità di un intervento diciamo così un po'più attento perché alla sottoscritta questa del
Io l'ho l'ho sottoscritta perché il Centro Pannunzio ma prima ancora Mario Pannunzio e aveva rigorosamente impegnato contro l'antisemitismo
E il cuore di Pannunzio batteva per lo Stato di Israele unico Stato in cui la democrazia fosse presente in medio oriente quindi si tratta di un grosso nella richiesta
Nel corso degli anni che quindi mi ritrovo a confermare oggi
Si lamenta una grande diffamazione si chiede un intervento se non altro per consentire che ci siano voci diverse da quelle che si sono ascoltate in questi ultimi mesi in particolare
La prima delle quali in un campo scrive tra l'altro intitolato a Luigi Einaudi
Un seminario dal titolo ricordare a uscisse per ricordare la Palestina
Mi pare che il titolo del seminario sia assolutamente inaccettabile
Anzi una
Provocazione
Che offende l'università innanzitutto
Credo che sia necessario ripristinare le condizioni perché l'università sia luogo di incontro trova opinioni differenti e quindi il diritto di cittadinanza
A associazioni come Italia e Israele o ad associazioni che si richiamino all'antisemitismo debbono trovare ampia possibilità di incontro ampio spazio nell'ambito delle iniziative certamente che
Le iniziative degli estremisti di sono difficilmente controllabili perché questo qua riconosciuto non sono iniziative che si programmano ecco che si programmano secondo certe Motta modalità ecco questi seminari autogestiti da un lato sono segno di libertà dell'arte Leo o dall'altro evidentemente son cose che sfuggono a qualsiasi ecco controllo
Grazie ringraziamo Pier Franco Quaglini vicepresidente del centro Pannunzio di Torino Angelo Pezzana
Ideatore della Salone del libro di Torino direttore di informazione corretta e fondatore dell'associazione Italia Israele con il quale parliamo dell'appello appello Daloui sottoscrittori volto
Da esponenti del partito radicale da esponenti della comunità ebraica da intellettuali e giornalisti al magnifico rettore dell'università di Torino intanto gli chiediamo qual è l'atmosfera che si respira a Torino qui si parla di avvenimenti che risalgono all'inizio erano passa
Ma questi oppositori di Israele più giusto forse dire odiatori di Israele
Non sono tantissimi sono figure locali
Legate ai centri sociali legate a quelle che danni manifestano in maniera violenta contro la TAV
L'alta velocità e quindi Israele per loro è uno dei punti di aggancio con la società civile chiamiamola perché approfittando sì che diffondere menzogne e più facile che dirà la verità riescono a entrare in questo caso l'Università di Torino portando delle menzogne che loro chiamano informazione niente cito una che è la più grossa
Quella di che era stata de cui hanno fatto anche un uno striscione davanti all'università
Che Israele nei confronti dei palestinesi si comporta come i nazisti nei confronti degli ebrei quindi i palestinesi ad Auschwitz per colpa di Israele e questa è una cosa talmente ignobile e vergognosa
Che non avrebbe neanche bisogno di essere smentita
Se non trovasse le porte aperte all'università perché è la regola è che persone perbene possono dissentire ma non ma non rompono mentre invece che racconta menzogne ma un violento forse bisogna averne timore
E allora ma si diamogli il diamogli una sala arrivano RC arrivato rettore darli anche l'Aula Magna adesso ci sarà un incontro con un un giornalista
Uno scrittore che arriva dal Sudafrica per raccontare le le similitudini tra Israele è stato di apartheid com'era il Sudafrica di una volta
Tutte balle chiunque non che ci sia stato ma che sia informato su come la vita in Israele
Soprattutto in questi anni dove c'è un massacro quotidiano in tutti gli Stati che sono vicini a Israele dove la guerra è la è la vita comune sono morti milioni di di persone migranti e rifugiati dappertutto è una macelleria a cielo aperto Israele guarda caso i cristiani aumentano di numero perché fuggono dai paesi vicini e vanno in Israele
Però la Chiesa c'era al Vaticano ce l'ha con Israele perché vorrebbe fargli pagare la TAC le tasse sugli edifici Comer Charlie perché è uno stato laico l'Italia non lo paga il Vaticano ma
Che il nostro sia uno Stato laico è tutto da dimostrare
Insomma Israele è sulla sempre col dito purché si trova col dito puntato da parte dell'Europa da parte dell'Unione Europea dell'ONU
Mentre invece queste qui appunto che fanno
Violentemente diffusione di menzogne trovano le porte aperte allora
Non sono tanti e ripeto la maggior parte anche dei docenti è contraria a queste posizioni però il quinto vivere il non prendere posizioni di stare lontano da dove c'è il qualche baruffa
Rappresenta un po'il pensiero comune ecco poi ci sono quelle che invece non lo accetto ne parlano
Ecco ma questa idea che l'università è uno spazio aperto alla dibattito aperto ai vari punti di vista e che quindi non sia possibile impedire che si faccia un seminario tanto più essendo autogestito
Per esprimere il proprio punto di vista tu come la vedi questa idea
Io credo nel sistema democratico che significa confrontarsi per capire per conoscere ma sia voglio diffondere delle menzogne plateali menzogne che non hanno che non meriterebbero nemmeno di essere smentite
Perché non c'è un dato che le confermi né storico né geografico né statistico niente
Io dico no lordi non ti do nessuna una come ha ragionato il rettore della far dell'Università di Monaco in Germania
Con ha ragionato il rettore dell'università di Cambridge che si sono rifiutati di ospitare questi diffusori di menzogne e hanno detto no qui voi non fate propaganda
Allora la propaganda e lecita ci sono i partiti politici ci sono le lezioni dei Paesi democratici dove uno può diffondere tutte le opinioni che ha che poi si rifletta nei dati reali è un altro discorso ma lo spazio cioè chiunque può fare un partito un movimento ed è libero di esporre le proprie opinioni diverso il luogo dove si va per parchi per riparare per conoscere per confrontarsi
Che non è adatto per diffondere menzogne perché questi sono menzogne
Non sono opinioni sono menzogne e allora questo secondo me non è lecito che un correttore
L'ICI il pelo a questa gente del dandogli il contentino di avere la hula bagnati di poter affiggere sul palazzo dell'università gli striscioni che credo no
Perché non fa parte del compito di una università né di una scuola
Fa parte della lotta politica che ha altre strade l'appello di cui stiamo parlando ha riscosso in breve tempo un successo significativo credo si possa affermare che questo successo questo appello hanno provocato altre reazioni le più importanti delle quali una lettera scritta da Solomon giovani osservatorio sulle discriminazioni per la penna dell'avvocato Bruno Funaro e conseguentemente una presa di posizione dell'unione delle comunità ebraiche lettera nella quale si parla non più di avvenimenti passati ma di un avvenimento imminente di che cosa si tratta
Ancora Emanuel Segre ama
Il primo il due marzo è prevista una un convegno per la durata appunto di due giorni tre ore al mattino a tre ore al pomeriggio per un totale di dodici ore
Nel corso del quale verranno a parlare alcuni personaggi ne cito uno solo Ilan Pappé
Che noto per il suo libro la pulizia etnica dalla Palestina personaggio che pur dichiarandosi storico scrisse nel mille novecentonovantanove ma chissà quali sono i fatti
La nostra interpretazione dei fatti quella giusta lo facciamo per ragioni ideologiche non perché cerchiamo la verità questa è un'intervista di Lan tappe questo un personaggio che verrà a parlare
E purtroppo personaggi come questo sono stati già sovente chiamati nelle aule dell'Università di Torino come ammirava se l'anno scorso
Allo stesso modo si è parlato del famoso rapporto a fare che aveva fatto tanto rumore a livello mondiale che poi le stesse Nazioni Unite hanno dovuto smentire in quanto non basato su fatti concreti come lo stesso falcata fu riconosciuto egli stesso
Allora che all'università
Si conceda all'Aula Magna a persone che non sono assolutamente affidabili come storici ditta parlare di fatti storici e un qualche cosa che grida vendetta in università agli studenti queste cose non si devono insegnare
Quando dico insegnare bisogna considerare che gli studenti che andranno ad ascoltare questi sedicenti storici
In questa due giorni avranno la possibilità scrivendo mille parole indipendentemente dal loro contenuto di avere automaticamente tre crediti
Questo spiega forse anche il perché le università italiane siano così indietro nelle classifiche internazionali e di questo il rettore dell'Università di Torino dovrebbe essere al corrente su questo dovrebbero riflettere attentamente
Sia questa trasmissione sia la lettera sono importanti perché permettono di fare arrivare l'attenzione dei responsabili la reazione di chi non ha più modo di parlare
Mi riallaccio a quanto è successo il nove dicembre nelle vie di Milano cosa che sarebbe rimasta ignota al mondo intero se non ci fosse stato un articolo di Minotti alla fine di dicembre che ne parlava dopodiché tutti hanno parlato di cosa è successo per le vie di Milano
Così se non ci fosse stata prima la lettera e oggi per fortuna questa trasmissione
Nessuno avrebbe saputo di ciò che
Avviene nell'Università di Torino da molti molti mesi già almeno da gennaio del due mila diciassette
Su questo ascoltiamo ancora Sergio provassimo la lettera aperta che abbiamo preparato con Emanuele avuto risultato immediato di un'attenzione mediatica abbastanza sorprendente
Ma proprio perché nessun altro aveva reagito a tutte queste vicende essa non con alcuni piccoli segnali che però
Erano rimaste abbastanza impercettibile all'opinione pubblica quando non siamo usciti con questa lettera aperta che nel giro come ricordato nel giro di ventiquattro quarantotto ore ha avuto centinaia e centinaia di sottoscrizione di adesioni del mondo del giornalismo del della cultura della cosiddetta società civile di libri segretari presidente di associazioni in tutta Italia
Ci sono state imprenditori insomma ci sono state tantissime risposte positive e immediate a questa lettera
Le abbiamo diffuse c'è stata anche un'attenzione mediatica a seguito di queste segnalazioni avvenuta su quotidiani il Corriere della Sera sulla stampa
Su internet in giro per molte sette internet eccetera uscita per quest'altra lettera che segnala un altro evento che l'uno il due marzo ci saranno come relatori un certo professore lampante che è autore di un libro che si chiama la pulizia etnica in Palestina
Come può un professore sostenere che ci esiste in Palestina una pulizia etnica non si può confondere un conflitto
Pesante anche violento purtroppo anche gravissimo molte volte con vittime dal dal da una parte e dall'altra che questo non può far gioire nessuno
Ma da qui a dire che c'è una pulizia etnica in Palestina ecco già questa un'espressione di falsità e di menzogna
Quindici saranno questi signori in questi prossimi uno due marzo in questo convegno è la cosa che viene scoperta
E che ci saranno anche ci sarà la possibilità di vedersi riconosciuti perché partecipa dei crediti formativi quindi questo vuol dire che l'Università di Torino
Sostiene in qualche modo a a che in questi incontri missive vengano diffuse menzogne falsità addirittura dando dei crediti formativi agli studenti che parteciperanno il resto è di una gravità inaudita questa associazione Solomon ha fatto un otto fossero che è un osservatorio sulle discriminazioni ha fatto una bellissima lettera a firma dell'avvocato Bruno Funaro
Proprio dove entra nel dettaglio spiega nel dettaglio proprio tutti
Tutte le incongruità tra ciò che va dicendo che il Magnifico Rettore dell'Università di Torino sul fatto che non tollererà più che ci siano incontri di questo tipo
E quando poi dopo la lettera aperta si scopre che casualmente l'uno il due marzo questi si riuniscono nuovamente per diffondere falsità menzogne e odio
Allora qui c'è qualcosa che non quadra e quindi questa lettera e capitata nel momento giusto
Evidentemente anche a seguito della nostra lettera aperta e speriamo che queste iniziative si moltiplichino
Per rendere almeno rettore con più consapevole di un fatto così grave che sta venendo di una delle principali università italiane che quella di Torino
Concludiamo questo servizio con l'intervista che abbiamo realizzato con il rettore dell'università di Torino professor Gian Maria Tajani che ringraziamo per il tempo che ci ha dedicata lessi s'imputa se possiamo dire così una mancata vigilanza rispetto a situazioni che si sono verificate all'interno dell'ateneo
Ma
Non so se queste condividere la sintesi che rende pienamente ragione degli argomenti esposti nella lettera indubbiamente c'è una preoccupazione che viene sollevata che io ricevo sul termine vigilanza vorrei dire alcune cose indubbiamente le diversità come ho anche già avuto modo di rispondere alcuni degli amici che hanno scritto che hanno manifestato la loro preoccupazione restando Ovo pubblico ristretto Rino Eurostat pubblica
A settanta mila studenti a ottantasei sedi nella sola città di Torino
E sono sedi in gran misura in particolare il luogo di cui parliamo il campo specie Naldi dove lavorano studiano
Dodici mila persone fra studenti personale amministrativo decenti
Quindi uno spazio complesso aperto e pubblico
E quindi quando si parla di vigilare sulla su quello che si svolge all'interno dell'università
Si fa riferimento al come dicevo prima la situazione complessa diciamo svegliare vegliare svegliare anche esempi recante sicuramente allora vegliare certo sì veglia lo si fa conto tutte le complessità e anche le contraddizioni il luogo che pubblico e che è università
E che in quanto tale e pertanto accerto al confronto al dialogo allo scontro verbale
Accanito questa la tradizione di tutti i luoghi in cui si fa pensiero si fa ricerca si fa cultura
Si fa anche cattiva cultura si fa anche cattiva ricerca si fa anche cattiva comunicazione tra storia vera ricerca in scienze umane scienze naturali è una storia di grandi successi grandi conquiste grandi errori Prandi mistificazione
Alla cattiva ricerca alla cattiva comunicazione alla cattiva informazione si risponde con argomenti soliti forti non si risponde con la censura preventiva
Ecco mi viene da pensare quando ho letto di questi di questi convegni un titolo ricordare al FIS per ricordare la Palestina collusioni tra sionismo nazifascismo prima e durante la Shoah
Non sarebbe stato possibile al di là della fatto di non poter per i motivi che lei mi ha risposto impedire un convegno autogestito di questo genere o una comunicazione del rettorato che dica guardate che però le cose non sono esattamente come per le raccontano
Si rientra un po'in quanto dicevo prima in questo senso io credo che innanzitutto gli studenti universitari siano non soltanto anagraficamente maturi ma anche culturalmente attrezzati
Che sappiano quindi già distinguere andrà svariata complessa eh
Fantasiosa Offerta quotidiana l'iniziativa
Esternare ispettore didattica
Cos'è valido cos'è no
Lei diceva prima appunto seminari incontri autogestiti ci tengo a sottolineare il fatto che gli eventi di cui lei ha fatto menzione poco fa anche con quelle caratterizzazione decisamente folcloristiche
Sono avvenute in luoghi non motorizzati in tempi non autorizzato
Allora si potrebbe dire ma se non sono attrezzati perché rettore non interviene
Il Rettore non interviene perché intervenire se vogliamo per essere concreti significa intervenire fisicamente con la forza pubblica questo io non ritengo sia la risposta che un ateneo deve dare anche a chi
Decide in modo non motorizzato di occupare provvisoriamente degli spazi
Per svolgere attività te l'ho già detto e lo ripeto hanno sicuramente un forma forte connotazione politica più che una colluttazione scientifico-didattica prende le distanze non è particolarmente utile a mio avviso io credo che come dicevo prima si degli studenti maturi consapevoli le opinioni fondate gli argomenti che meritano di essere ascoltati abbiano il pubblico che si meritano mentre altri venti tipo queste hanno il pubblico che si meritano e questo è stato esattamente il caso più in generale c'è una nostra storia che ci consente di evitare anche perché qui stiamo parlando di casi specifici ma ci sono tante altre situazioni in cui avvengono iniziative in materia di sanità pubblica ad esempio tema della fine vita tradire etica della vaccinazione o sì o no su cui c'è un forte confronto politico oltre che scientifico
E di volta in volta avvengono manifestazioni a volte autorizzate altre no Icon vengono esposte determinate tesi alcune scientificamente forti altre volte
Molto fragili se vogliamo più politiche che scientifiche e mi si chiede di intervenire perché son stati dati di sparse con l'associazione a quel gruppo o quelli autogestiti che hanno detto che allora oltre a essere come dire complicato intervenire come dicevo prima su tutti questi eventi
E ho fatto soltanto un una serie di esempi ma potrei continuare poi c'è tutta la questione degli infrastrutture trasporti terzo valico ottavo essi torno quindi su grandi tematiche oggi del confronto scientifico tecnologico c'è anche una forte radicamento politico che termina tensione tornando invece al nostro tema nostra teneva è stato ricordato da molti degli amici che mi ha scritto non c'era bisogno perché lo so benissimo
L'ateneo di Primo levi l'ateneo di Torino città ne ha della Resistenza e l'ateneo che ha conta tra i suoi docenti coloro che hanno detto no al fascismo alle che quest'anno noi ricorderemo i mille novecentotrentotto con una serie d'iniziative e l'ateneo che ha per prima in Italia ha sostenuto io ho sostenuto come rettore sostenendo di iniziativa una serie di azioni tra cui il viaggio dal SISDE nostri studenti che coperto economicamente dall'ateneo con un'associazione di di studenti con la successione dei Ina
Lavoriamo molto strettamente con musica diffuso della Resistenza che io anche presieduto con il quale abbiamo organizzato tutelasse le iniziative tutti gli anni sul giorno a memoria abbiamo appena chiuso una mostra
Su un un tema che è molto poco noto però è interessante anche su quello portare l'atteso la memoria che la storia degli ebrei di Shanghai quindi non sento il bisogno di ricordare qual è la nostra posizione in termini di azione diciamo di comunicazione pubblica e azioni di ricerca sulle tematiche di cui stiamo discutendo adesso
Penso che contino di più infatti il nostro supporto una serie iniziative
La nostra presa di posizione sulla memoria non soltanto nei giorni particolarmente dedicati a questa ma anche in generale quello che noi abbiamo come nostra politica di ateneo per la lotta contro la discriminazione
Questo secondo me vale di più se letto in un percorso diciamo del nostro agire quotidiano di una lettera in cui come dire in modo elegante prendiamo le misure ci dissociamo cosa che peraltro fa
A seguito di questa lettera le è stata inviata e non solo a lei un'altra missiva da parte dell'avvocato Bruno Funaro che parla a nome di Solomon giovani osservatorio sulle discriminazioni e che parla oltre a quelli di cui abbiamo appena fatto cenno
Di un avvenimento che dovrebbe a cadere qui in questa università lungo e il due marzo che vede anche la possibilità di tre crediti formativi da parte di studenti che abbiano seguito il nel corso premaman così il convegno e chi poi abbiano scritto un testo su questo
Su questa questione e il sul sito del Dipartimento compare la indicazione che per informazioni e iscrizioni ci si possa rivolgerci si debba rivolgere al Gruppo Progetto Palestina
Un gruppo che pare non essere inserito nell'Albo che dell'Università tiene di gruppi studenteschi quindi questa lettera
E chiede che questo convegno non venga fatto se capisco bene e propone in alternativa che ne venga fatto un altro diciamo secondo i principi del confronto
Scientifico direi accademico fra le parti
E una professoressa di questo ateneo si è detta disponibile
A organizzarlo il direttore del dipartimento ha caldeggiato questa iniziativa e anche proposto una sede nella Cavallerizza che dice lei di questo
Allora dico varie cose dico innanzitutto che la richiesta diciamo di contraddittorio diciamo stile par condicio pre-elettorale
è una richiesta che ha molto significato che a mio avviso può essere anche saletta
Su un arco temporale c'è chiedere contraddittorio a ogni singolo evento adesso stiamo parlando è questo il Presidente va bene ma tornando agli esempi che facevo prima molti sono i temi su cui c'è necessita di confronto
Lo si può avere nel contesto di un'unica seminari di unico incontro si può avere nel corso delle iniziative che nemesi un dipartimento organizza quindi la proposta che viene dalla collega di organizzare un evento così come fu fatto molti anni fa di condivisione di di di di di confronto culturale politico altra esponenti politici religiosi di delle diverse parti in confronto è un'ottima proposta lei dice caldeggiata dalla direttrice del dipartimento innanzitutto e caldeggiata è sostenuta da me ho già fissato per la settimana prossima incontro proprio per di quegli individuare i modi e e luoghi di questo
Posso io sono suo Rizzato assicurare la presenza di radio radicale che registrerebbe in audio video l'evento e benvenuta grazie a voi
Ecco quindi io credo che più si organizzano occasioni per gli studenti di confronto più utile sia per accorciare le distanze pochi mesi fa ci fu un'iniziativa disegno simile nel senso che lesa esista movimento di boicottaggio di Israele che ha preso molto piede nelle sta inglesi che sta diffondendo anche in Italia
Anche Torino che ha chiesto a questo tenero in modo molto formalizzato anche dall'interno della del degli organi di ateneo di Senato di interrompere l'attività di cooperazione scientifica
Con lui sa di Haifa con la quale abbiamo da tempo che io ho visitato con la con l'abbiamo da tempo varie attività di cooperazione scientifica con la quale siamo in un progetto europeo insieme ad altre tre ma internazionali
Sul tema della produzione alimentare
Punto fu il mio punto di vista a riguardo è stato molto netto e non dissimile da quanto sto dicendo adesso ossia per noi non ci prestiamo a chiudere non ci prestiamo a censurare noi riteniamo che sì esattamente l'opposto il compito di università rilanciare il tema tenere e spazi aperti
Aprire varchi nei muri e quindi una demo confermato la nostra cooperazione con I fa abbiamo confermato la nostra cooperazione con le altre sta israeliane non aderiamo movimento di boicottaggio perché riteniamo che questo sia assolutamente la negazione di tutto quello che la libertà della ricerca dell'Accademia
Non ritengo di che questa iniziativa di contrasto del di questa azione del nostro ateneo debba essere riconosciute in modo particolare perché mi sembra normale
Rigettare queste modalità
Di chiusura
Però vorrei che visto che stiamo discutendo nessuno altre questioni ma sempre a internet questo argomento che questo venisse riconosciuto
Il nostro punto di vista è non è con la chiusura con la censura con in col col impedire il confronto che che si procede nella compressione nel dialogo nella conoscenza
Se ci sono soggetti che lo fanno male fanno a farlo ma il fatto che dici sia i soggetti che lo fanno non mi conducono a comportarmi in modo tale
E rispetto alla alla questione dell'uno due marzo i tre credi cioè quindi sembrerebbe il coinvolgimento dell'università
In questo convegno il convegno che sembra avere appunto come struttura organizzativa un gruppo che non è in questo Aldo pubblicato sito università che si dice faccia propaganda unidirezionale pare proprio leggendo i titoli che sia così
E vede perlomeno uno dei compagni arrestati durante gli scontri di qualche giorno fa sì può lo e evitare di dare l'apporto dell'università un convegno di questo tipo
Come dicevo prima uno stacco grande come la nostra con settanta mila studenti ventisette dipartimenti a una organizzazione molto decentrata
I l'attività didattica e seminare il riconoscimento dei crediti sono in capo ai corsi di laurea e dipartimenti
Non certo in capo al rettore che non ha modo di intervenire sull'attività didattica di centocinquantaquattro corsi di studio paladino lombardo
Si parla della Magna del dipartimento in campo Senaldi nell'aula magna dell'ateneo ogni ogni sede alla sua How là dove si svolgono le le Laura le tesi e anche seminari
Quindi direttore ha competenze ben definite dalla legge che non riguardano la didattica ha degli spazi che può mettere o non mettere a disposizione tra cui la Cavallerizza dove saremmo lieti rispettare confronto di cui parlavamo prima
Con voi presenti se volete seggi però c'è
C'è una cosa che si chiama autonomia della didattica della ricerca su cui molto delicato
Intervenire fino a quando non si superano determinati limiti allora mi si dice alcuni quesiti studenti sono coinvolti in determinate azione di contrasto
Rispondo massima nascosto tre studenti di questa tenevo risultano dalle cronache essere stati arrestati perché sospettati di terrorismo su su settanta mila i nostri studenti potrebbero anche essere P tre
Allora non
Le cronache volte presentano queste attività come attività sulle quali questa per del controllo in realtà ci sono delle frange di di di di attivismo alle quali fanno parte alcuni giovani che possono essere o non essere sugli interessi travolte di questo non essere perché magari sono iscritti tra non frequentano
Quindi chiaro che non possiamo andare indagare tutto questo per capire se poi l'attività seminariale degna di conoscere crediti oppure no
Fino a prova contraria se un dipartimento riconosci crediti io devo presumere che vi sia un docente che al controllo sui contenuti della didattica che vi si svolgono
Se questo non è fosse contenuti supera determinati limiti ci sulla pelle meccanismi che devono essere messi in atto però sommessi nato successivamente difficile come dicevo prima mettere in alto preventivamente censurando
Anche se sappiamo che i relatori sono persone professor pappe
La signora non ruba sali diciamo censurati da altre università
La professoressa sali Università di Cambridge ha dovuto lasciare il coordinamento di un dibattito perché si riteneva che non potesse essere sereno con la sua presenza professor tappe dichiara che lui usa la storia per fini politici per bene quello che dice la lettera che lei ha ricevuto ecco questo comunque
Lei dice lo verifichiamo posteriori e prenderemo nel caso il provvedimento
Un'ultima cosa per chiudere si dice corre voce
Che il suo nome sia all'interno della lista dei ministri
Di Luigi Di Maio come Ministro dell'Università e della Ricerca dell'istruzione dell'università della ricerca lei che dice di questo così tra un chiamo come dire i si dice e le voci
Ma io questo lo apprendo da lei in questo momento io sto
Corre con altra voce che io fossi in stato individuato dal Movimento cinque Stelle come possibile candidato per la campagna per estratto stessa cosa è stata detta peraltro della storia di Milano statale e di altri vettori si dà fattivamente Cinquestelle che da parte di altri movimenti politici
Tutte queste voci erano e sono prive di fondamento lo dico per me ma lo dico anche per i colleghi di cui parlavo prima perché che cosa abbiamo notato che
C'è stato una sorta di ricerca di competenze da parte di alcune aree politiche quando questa cosa era stata moderatamente discussa negli organi di stampa locale Torino
Io ho detto se è una parte politica pensate per una carica parlamentare siccome io credo che il Parlamento sia veramente e cuore la nostra democrazia vince che estere onorati
Peraltro per quanto mi riguarda io faccio un altro mestiere cioè rettore di questa diversità
Cerco di farlo al meglio con le difficoltà tra le quali quelle di cui parlavamo poco fa
Peraltro con anche Como con molto buoni risultati perché la nostra qualità la ricerca è stata di recente premiata Torino come luogo non è luogo semplici in cui svolgerà una carica pubblica perché le città nervosa città con delle grandi difficoltà con una numero di giovani importante che in cerca di di futuro
Quindi io faccio questo lavoro non ho altri progetti
Che mi distolgono da questo lavoro sono stato eletto per farlo da dalla comunità Deluxe Torino quindi porterà a termine
E mio mandato sei la Provvidenza vorrà
E con questa intervista rettore dell'Università di Torino professor Gian Maria Tajani si conclude il servizio che abbiamo realizzato in quella città le giornate del ventisei e ventisette febbraio la proposta di una lettera appello che segnalava la propaganda antisionista e anti israeliana
Che si era svolta nei locali dell'Università di cui stiamo parlando nei mesi precedenti
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri che vi augura
Un buon ascolto dei prossimi programmi della nostra emittente