"La mafia politica"

Siamo Raniero la Valle al tavolo già
L'onorevole Anna Finocchiaro
Va bene con un po'di ritardo purtroppo comunque sono cose che capitano in queste occasioni
Diamo
Non sono capito
Diamo inizio a questo momento molto significativo direi
Del comma che si inserisce nel convegno che la Rete ha voluto organizzare sul tema della pace col titolo appunto governare la pazzia
Non è
Un momento fine a se stesso
Io credo che abbiamo sul significato sia importante
Che all'interno di una riflessione sulla pace
All'interno di una riflessione che vuole avanzare proposte
Rendere possibile
Un Governo della pace
Che renda possibile alla pazzia andare al governo
Si parli del problema della mafia
Si parli del rapporto tra la mafia e la politica
Si parte come dice
Il titolo come esprime già nel titolo
Galasso Alfredo in questo suo libro si parli di una mafia politica di una mafia che è politiche
In effetti noi non possiamo pensare ad un governo della pace che non sia anche un governo della legalità
Non possiamo pensare che vada al Governo
La pace con me rispetto del principio fondante della nostra Costituzione come abbiamo detto ripetutamente in tutti gli interventi che si sono susseguiti oggi
Da questo tavolo in questo convegno
Una pace che realizza il principio fondante della nostra Costituzione espresso nell'articolo undici della nostra Costituzione
Non possiamo pensare che vada al governo se non all'interno di un progetto complessivo
Di al ripristino della legalità
Se non all'interno di un progetto complessivo che riporti la legalità al governo di questo Paese
Che riporti
La Costituzione
Al suo fondamento che ripristini il fondamento costituzionale di questo Stato
In questo senso io credo che sia importante il contributo che ha portato Alfredo
Alla riflessione che andiamo facendo che varie forze politiche vanno facendo che tante persone
Che tanti uomini che tante donne che tanti cittadini impegnati o no in politica vanno facendo da quando ci sono scoperchiate
Le Pinto lei da quando i muri sta sono crollati da quando anche nel nostro Paese
Il muro
Il muro appunto dell'illegalità il muro della violenza
Sta cominciando a crollare
Da quando anche nel nostro Paese hanno iniziato a scongelare assi ghiacciai che hanno confinato la gente imposizioni cristallizzate in posizioni contrapposte tra di loro
In gabbie ideologiche che hanno impedito a tanti di noi
A troppi di noi di capire che cosa stava accadendo
Di guardare in sintonia e capire che cosa stava accadendo
Ora noi stiamo cominciando a capirlo
Ripeto anche grazie al contributo che il libro di Alfredo porta alla nostra riflessione sono contenute argomentazioni Espresso ha una tesi
Di particolare impegno di grande rilievo
La tesi appunto che la mafia è politica che la mafia probabilmente in questo momento non ha più bisogno di mediazioni e di mediatori politici perché mafia e politica si sovrappongono e si identificano
Credo che questo libro abbia il merito di documentare anche questa terribile evoluzione che il fenomeno mafioso ha avuto nel nostro Paese
Nel territorio cui appartiene
La città di Catania nella regione si chiama nell'intero
Paese che ha un'evoluzione che è stata costellata da episodi tremendi
Che fanno parte della nostra storia contemporaneo di questi argomenti appunto vogliamo discutere questa sera
Io non credo che sia un compito particolarmente difficile
Presentare l'autore
Dell'IVA
Alfredo Galasso uno dei protagonisti
Delle grandi battaglie civili del nostro tempo
Appunto perché qui coperti
Venissero aperti perché quei muri venissero abbattuti
Perché si aprissero spiragli di luce
Sulle vicende
Che stavano e stanno al di sotto
Del
Degli accadimenti delle scelte degli episodi che hanno caratterizzato la vita politica la vita sociale la vita economica del nostro paese di questa regione ma ripeto ancora dell'intero Paese io non voglio ricordare tutte le battaglie appunto che Alfredo ha fatto Nick sembrerebbe proprio di fare un torto anche chi ascolta
Io voglio ricordare soltanto che con estremo piacere
Che
Personalmente voglio svolgere questo modestissimo ruolo di dare solo la parola questa sera
A chi rifletterà del libro di Alfredo
è con grandissimo piacere che lo faccio perché l'esperienza che ho compiuto che sto compiendo in questi pochi mesi assieme ad Alfredo in Parlamento nel movimento per la democrazia la Rete
Mi ha permesso di conoscere l'uomo
Io conoscevo già
Il giurista conoscevo già appunto il personaggio impegnato nelle battaglie civili che ricordavo
Mi ha permesso di conoscere l'uomo e mi mi sentirei di dire mi ha permesso di diventare sinceramente amico di quest'uomo e anche orgogliosamente amico
Di quest'uomo
Io darei la parola appunto all'onorevole Anna Finocchiaro per sentire punto la sua riflessione su questo
Lavoro
Io vorrei dire che è un momento in cui
Vuol dire libri sulla mafia si scrivono
E si vendono con grande facilita il contributo di Alfredo Galasso a secondo me è un grande pregio che c'è urli profondamente politico
Secondo me anche un libro molto utile in questo momento
L'idea centrale poiché viene fuori del libro del freddo mettendo insieme fatti che sembrano più so che sono più recenti e fatti che apparentemente sono lontani anche molto nel tempo
E però quella di affermare io credo che che in questa affermazione ci sia moltissimo di vero e tantissima di preoccupante che la mafia è sempre più un potere autonomo è sempre più un potere che non ha bisogno di altri poteri
Nel sotto forma di rapporto parassitario messe sotto forma di rapporto continuo né sotto né organico né sotto forma di rapporto come dire veramente episodico occasionale
Se non riflettiamo a quello che oggi il nostro Paese
E anche a quello che è un rischio che secondo me è insito nella fase che se voi vivendo da molti giustamente da noi per primi salutati come salutata come farse
Di catarsi necessaria e propedeutica per un cambiamento ma assolutamente necessarie per un cambiamento
E vediamo che stiamo registrando che qualcosa di molto diverso accadere nel nord e nel sud del Paese
Nel nord del Paese l'azione della magistratura sta come dire svelando compiutamente un sistema
Compiutamente individuando i responsabili le trame in rapporti
I sistemi le connessioni tra sistema politico e sistema imprenditoriale come dire sta facendo grande chiarezza e rappresentando a tutti quello che è avvenuto che sono irresponsabili
Cosa da oggi in poi bisognerà fare perché questo non c'eri per per tenori H versione del paese tutto questo non accade
Non accada perché certamente c'è un anello in più né una catena che allegato e che lei che nel nord del Paese la politica all'imprenditoria agli affari la pubblica amministrazione e c'è l'appello del del potere mafioso
Di un rapporto come dire
Parassitario reciproco simbiotico in alcuni casi tra sistema politico e sistema imprenditoriale
Che blocca
Certamente più che altrove la possibilità di fare luce di fare chiarezza
Dopo i fatti tragici dell'uccisione di Borsellino netti Giovanni Falcone
Francesca Morvillo degli uomini intende scorte
Che da tutti venne vista da molti viene vista come affermazione di un potere come dire che si sentiva così forte da potersi manifestare in queste forme è venuta da più parti ricorda anche alcune osservazioni che il fatto Luciano Violante
La preoccupazione che in realtà come dire
Vi fosse un mutamento
Nel potere mafioso
Che si assumeva sempre di più come completamente potere politico
No perché non lo fosse di fatto controllando dal territorio come dire se vogliamo dare una una lettura un po'come da fuori che se volete ma poi metaforica non è contano le tutto dal territorio all'esazione dei tributi ai tribunali che seguono le condanne a morte molto più presto di quando non riusciamo a fare pagare una multa
E via dicendo lo Stato tradizionale diciamo stato legale e informale non riesce a fare pagare una multa perché in realtà qualcosa stava mutando anche nel come dire nell'autostima assi del del potere mafioso
E allora se questo è e se davvero il Paese che non è crisi di tessuto democratico gravissime crisi democrazie di legalità gravissima
Vede nel per trovarsi al Sud questa oscurità sulle trame
Insieme a questo potere mafioso che ha queste caratteristiche
Beh io credo che le preoccupazione di una rottura definitiva dell'unità nazionale che poi guardate può essere una rottura come dire proclamata in qualche modo ma può essere anche una rottura di fatto
è un pericolo fortemente incombente
Fortemente incombente
Questa come dire e secondo me e l'idea l'analisi se volete che il libro di Alfredo Pigna
Aiutato poi a a chiarire dentro dentro la mia testa nel mio pensiero
E ovviamente il livello di preoccupazione un livello di preoccupazione altissimo
Devo dire che nel libro di Alfredo trovato poi nell'ultimo capitolo
Che il capitolo legato sostanzialmente riferito sostanzialmente rapporto
Tra Craxi il potere giudiziario quindi questo tuo questa rapporto ma tradizionalmente conflittuale che c'è stato
Ho trovato anche poi una come dire un sentimento consentire un'idea un ragionare so cosa che in questi giorni a me Alfredo sia svelata compiutamente giunta per l'autorizzazione a procedere
E che si trovava in quel titolo di Sandra Bonsanti sulla
Sulla Repubblica il potere fuori di testa
Resa dalla sensazione che per il freddo poi abbiamo avvertito nello stesso modo abbiamo anche verbalizzato in qualche modo nei limiti in cui era possibile una sede formale
Il fatto di questo potere che
No anzi capacità di non essere per potere intoccabile
Non si rende conto
Di come sia potuto accadere di non essere più intoccabile
E si stupisce anche del fatto che i compagni di strada di ieri che non erano compagni di strada erano lacche erano come dire figli poi sostanzialmente di quella stessa filosofia che quei filosofi della politica del governare ma anche filosofia delle relazionarsi con del del rapporto come dire di relazione con con quelli che devono essere i compagni di partito no
Ecco e anche questo sto capire che le persone che erano state prendi vicine soggette sottomesse quelli prigioniere del del fascino di questo potere senza limiti e senza confini di questa ragazza diventassero improvvisamente improvvisamente ovunque li traditori
Ecco questo è un altro come dire elemento preoccupante
E insieme sconfortante del
Della crisi di oggi
Perché se io penso agli anni in cui cenno petto ci hanno voluto il fatto fare credere fino in fondo
Che quello che avanza nella modernità
Che chi non la comprendeva era fuori dalla storia che chi parlava di austerità e di questione morale era un poveretto
Che era fuori da questo fluire possente inarrestabile del pensiero del volere della pratica politica della conquista che il nome di Craxi come dire trascinava con sé
E come dire e lo stesso Berlinguer e sembrava piccole il ministero alla giacchetta stretta di fronte a queste spalle larghe nordiche ecco se io penso a tutto questo e penso che tutto questo è stato
A quanti sono stati imbonitori tutto questo nei confronti degli italiani e a quanti italiani a questo hanno sacrificato anche una parte del loro riuscì a vedere con i propri occhi parlare seguendo il proprio pensiero eccetera io penso che veramente questo Paese a una necessità Grande tête ritrovarla completamente questa capacità e in fretta anche come di svegliarsi da una specie di nostri che è durata che dura da troppi anni e che ha procurato troppi guasti ferma qua perché mi rendo conto che secondo me come dire sono riflessioni che in questo momento mi occupo Facci occupano credo perché possiamo assistendo ciascuna vera e sta assistendo a un crollo
E che in qualche modo quelli al quale assistiamo soddisfatti in qualche modo ma che certo ci ci coinvolge eccita temere su quello che sarà il dopo temo di di prendervi troppo tempo
Grazie
Intanto all'onorevole Finocchiaro
Warhol all'onorevole Raniero la Valle
No io lo devo scusarmi con voi e scusarmi con Galasso perché non posso dare
Un contributo diciamo di merito alla presentazione di questo libro perché fino a questo momento questo libro non mi è arrivato ancora in mano c'ero a dieci centimetri istanza ma da del cinque minuti perché il libro chiara
Finora Anna Finocchiaro ma io non non l'ho ancora vista e quindi non posso evidentemente riferirne
Però vorrei dire una cosa che insomma in fondo lo posso dire anche senza aver letto il libro
Vale a dire mi pare che questo libro si inserisca in una lunga battaglia di Alfredo Galasso per
Squarciare i veli dietro cui la mafia e nascosta
E e io credo che questa funzione Rydell attiva questa funzione dichiarativa questo scavo questo cercare di portare alla luce questo
Mostro nascosto tentacolare che fa così paura proprio in relazione alla sua
Segretezza in relazione alla suo essere coperto e nascosto questa opera di scavo quest'opera di dell'azione è un'opera
Preziosa diciamo che è un'opera preziosa non solo perché aiuta la nostra comprensione c'è un servizio che ha reso a noi che dobbiamo capire ma credo che sia uno strumento formidabile forse decisivo di lotta contro la mafia
Perché io credo che la mafia
Ha bisogno di ambiguità
Io credo che la grande forza alla grande anche permanenza di questo fenomeno
Deriva in gran parte dal fatto che è stato ed è un fenomeno impicco che non è stato finora solamente potere è stata tanti altre cose è stato radicamento sociale è stato una certa Mitologia
Delle delle sue leggi delle suo presunto
Della sua regola d'onore della suo rapporto con la società cioè era un complesso di cose che rendevano e rendono questo questo fenomeno fortemente invito allora aiutare a rompere questa ambiguità mostrare la mafia nullità per quello che accelerare il processo della avuto rivelazione della mafia io credo che sia un modo per accelerarne da Fini perché se è vero quello che diceva anche adesso Anna Finocchiaro quello che il libro mi pare indica e cioè che la mafia sempre più si sta trasformando in potere è sempre più diventa un potere che il solo potere nient'altro che il potere
Ebbene allora in questo in questa misura io credo che la la la sorte della mafia sia segnata
Perché io non conosco nessun potere
Nessun potere che pretenda di essere potere che pretenda di esercitare la sua onnipotenza che abbia diciamo la questa coscienza è questa presunzione di essere potere non conosco nessun potere che non canta
Che a un certo punto manca io penso che fa parte della nostra esperienza anche di questi anni aver visto cadere una quantità di troppo
Una quantità di troni e conto più questi troni erano potenti quanto più erano orgogliosi conto più erano sicuri di sé quanto più decidevano della vita e della morte dell'agente e quanto più si di telefoni immondi e quanto più si ritenevano invincibili e quanto più più sì ritenevano intollerabili con altrettanta
Clamorosa i immediatezza un certo punto sono crollati
Il libro sulla strategia dell'intero che è uscito da poco nell'edizione di della cultura della pace il libro che è stato fatto da Allegretti da Gallo che sentiremo domani Ida Di Nucci a nella sua prefazione una piccola citazione
I Vangeli circa ci dice depositi potente stesse del depose il potenti dei loro troni
Ed è non è solamente un auspicio che nel momento in cui l'impero l'impero d'Occidente pretende ormai di dominare tutto il mondo pretende di dettare legge alla all'universo
Non è solo il spiccio che questo non accada che anche questo potere kata maneggia una constatazione i potenti sono caduti
Se voi fate un inventario di tutti i responsabili o i complici della guerra del Golfo una cosa di appena due anni fa non ci mette più uno che sia al potere non ce ne uno che non sia accaduto che non sia stato sconfitto che non sia stato deposto la Thatcher Reagan per svegliare
Andreotti Craxi De Michelis
Tutti tutti gli artefici di quella guerra sono stati travolti sono caduti non hanno più potere
Ecco allora se possibile questa analogia a me pare di vedere che nella misura in cui la mafia
Uscendo dalla sua ambiguità
E facendolo uscire dalla sua ambiguità anche in virtù e in per merito di o in una lotta politica ma anche di operazioni
Chiarificatrice dichiarative come sono quelli di questo libro che misura in cui la PAC la la mafia sempre più diventerà porterei solo potere
Allora tanto più la sua sorte è segnata tanto più anche questo potere non lo vedremo un giorno cadere
Ringraziamo anche l'onorevole Lavalle la parola all'onorevole Claudio Fava
Io devo confessarvi il mio imbarazzo in questa stagione in questa in questi ultimi mesi a scorrere di scaffale le librerie
No pieni di di libri sente i libri di certezze e di analisi di storia di diari
Sulla mafia io la l'impressione forte che ci sia anche una facile speculazione commerciale
Però almeno spaventa il fatto che il mercato editoriale in qualche modo si sia aperto si sia aperta qualcosa che appartiene così alle cronache del momento all'emozione all'emotività
Di questi mesi in modo particolare
A me spaventa il modo con cui questi libri vengono scritti con cui viene raccontata la mafia con cui si cerca una chiave di lettura sempre più legato a un titolo sempre più originale sempre più
Come dire gravida di emozioni
Il titolo ecco in questi in questi mesi in queste settimane abbiamo visto soprattutto titoli ho visto soprattutto storiche tentano di mettere Rivaldi risalto lamento epico la mafia l'elemento tragico
Il diario di Rosaria Schifani che è una storia bella una storia triste ma è triste che questa storia venga dilatata diluita amplificata raccontate in un libro e è un esercizio di anatomia dei sentimenti
Nel momento in cui i sentimenti sono importanti ma è fondamentale era la l'analisi e la riflessione basata sui sentimenti allora libro i Galasso e anzi anzitutto questo libri Galasso libro apparentemente arido è un libro secco un libro rigoroso un libro Breve è un libro rapido è un breviario e un breviario in cui viene raccontata vengono raccontati con un'ansia da cronista
O forse con l'ansia di chi vuole rapidamente metterà a fuoco e consegnare alla storia
Alla propria storia la propria memoria quello che è accaduto
E con un ritmo che un ritmo molto incalzante voi vedrete in questo libro dei capitoli molto molto breve Prete venti più di venti capitoli ciascuno dei quali è una storia una storia che potrebbe da sola esprimere un libro S. raccontato in un libro un libro pieno di emozioni di immagini di di coreografie e invece sono storie secche storie essenziali ma non è un un diario di viaggio non è un libro di agenzie
E un breviario secco ma densissimo
E per capire quanto sia denso e come sia possibile scrivere cento brevi a redimersi sulla mafia cento libri altrettanto rapidi ma con rigore completamente diverso basta scorrere l'indice di questo libro lo vedrete che in questi invece non c'è soltanto la cronologia dei morti la cronologia delle vittime la cronologia dei martiri
Che la cosa più semplice da raccontare in un libro sulla mafia anche questa abbiamo visto non soltanto i libri epici
Abbiamo visto anche i libri che raccontano che recensì Scola questi dieci anni questi quindici anni di piombo lo fanno in modo in modo facile in modo comodo in modo inoffensivo raccontando i Marte raccontando i morti raccontando Nestore nobili che comunque sono storie diverse erano lontane da noi perché sono solo storie di morte
Ecco questo libro non racconta soltanto storie di morto racconta soltanto i marchi racconta tutto ciò che va raccontato perché deve essere ancora interpretato perché deve essere profondamente capito ed è questa le senza del libro di Alfredo io credo che ho la presunzione di ritenere che se questa anche l'essenza della storia di Alfredo Galasso la sua militanza politica e civile del suo lavoro gli avvocato non soltanto del suo mestiere recente di scrittore non tanto recente perché c'è un altro libro su quale farò un brevissimo passaggio ne sa il primo libro di Alfredo e che è molto importante
Ecco
Io vedo questo nel nel libero e Alfredo Galasso rapidamente di vi sottopongo alcuni dei dei titoli dei capitoli mafie neofascisti e massoneria
Il palazzo di giustizia di Catania gli affari dei cavalieri il sistema di potere mafia e corruzione tutto questo sta assieme
Sì ma le altre storie e altre storie tragiche le altre storie drammatiche e altre storie di ribellione di sacrificio ma c'è anche questo c'è il bisogno di capire c'è il bisogno di capire e di sviluppare un concetto che era il concetto che anticipava Anna Finocchiaro e cioè che la mafia che un sistema di potere che la mafia e Potenza
Questo mafia politica questo titolo che potrebbe anche essere spezzato da un verbo la mafia e politica la mafia ha utilizzato è stata politica
La mafia oggi è un potere politico di un potere eversivo ecco l'elemento che emerge da questa lettura questo libro a questo sforzo di capire da questo breviario così rigoroso è un potere diverso dagli altri perché a questa carica
Forte terribile e temibile non ancora perfettamente compresa di di eversione
L'uso eversivo della violenza non dobbiamo pensare alla violenza non soltanto per ciò che produce ma anche per il modo in cui è pensata per il modo in cui è immaginata e costruita la violenza la violenza
Dell'attentato a Falcone la violenza della dell'attentato Borsellino attentati voluti
In Sicilia affinché fossero comunque caricati del significato simbolico più forte e più tragico
La violenza di attentati che in qualche modo voglio non soltanto colpire il nemico ma vogliono colpire tutti coloro che si riconoscono nel nemico vogliono comunque colpire un pezzo di società di questo Paese che ha fatto di quei nemici della mafia dei simboli di lotta
E queste poter eversivo queste un progetto politico forte un progetto politico che già la vecchia Commissione antimafia ecco due Commissione antimafia fa ardono Alinovi parliamo nel mille novecentottantacinque nella relazione conclusiva parlo della mafia come potere eversivo con un progetto politico destabilizzante
E tutto questo noi lo ritroviamo nella lettura di questo di questo libro come ritroviamo un elemento in più che è un elemento nuovo un elemento inedito è forse l'elemento più pericoloso che questo grande protagonismo della mafia non soltanto il protagonismo economico la capacità
L'ansia di fare da soli di essere presenti nell'economia con un proprio con i propri uomini con i propri referenti in nome e per conto proprio essere un pezzo dell'economia sovrapporsi all'economia legale e creare quindi questa grande confusione questa grande zona torbida d'ombra dove l'economia legale e economia illegale hanno finito definitivamente per Miss mescolarsi
Ma c'è anche questa e anche questo lo sottolineava Anna Finocchiaro questa questo desiderio di fare in proprio
Di rivendicare una propria autonomia decisionale di far capire che noi siamo noi mafiosi noi
Potere mafioso potere mafioso inteso anche come mafia che spara banalmente non siamo oggi in condizione vogliamo fare a meno dei vecchi protettori vogliamo condizionare i vecchi protettori vogliamo sbraccia sbarazzarci dei vecchi protettori che non sono più come dire
Omologhi che non non servono più a a costruire quel quel regime di impunità all'interno del quale
Abbiamo vissuto ecco questa questa capacità di dire noi oggi sopra viviamo nonostante un un sistema di potere profondamente malato si stia definitivamente disgregando
Ecco questa affermazione di impunità e un'impunità che se esaminiamo pezzo per pezzo la cronaca di questi mesi apparentemente non c'è è crollata hanno arrestato Totò Riina hanno arrestato molti capi della mafia
Hanno svelato pezzi di collusione fra sistema politico il sistema mafioso fare sistema economiche sistema mafioso ci sono nomi cognomi storiche sono state già decifrare
Però ecco il rischio
Il rischio che tutto poi si riconduca al momento più forte al momento più visibile Toto Rina che diventa il principio e la fine la ragione di ogni violenza
Il rischio è che la struttura il sistema continui a godere di questa forte impunità ed è il rischio che questo libro tenta in qualche modo non di di scongiurare ma di capire di decifrare diceva
Bene Raniero la Valle tutti i poteri
Hanno seguono una parabola tutti potere alla fine come dire crollano c'ero abbiamo visto rotolare nella polvere molti troni
Il nostro problema oggi è che non sappiamo a chi appartengano Veltroni chi stia seduto su quei troni non abbiamo ancora definitivamente individuato l'anima il codice genetico di questo potere
E questo libro da una mano dà una mano a fare uno sforzo di di di riflessione di riflessione
Seria serena e dura su che cosa è stato il potere mafioso e come si è rivelato in questi ultimi anni ma c'è un altro elemento di questo libro
Che è importante che secondo me va sottolineato proprio la sua nel suo ritmo nella sua intenzione di mettere dentro tutto tutto quello che merita di essere ricordato ecco il bisogno di ricordare
Questo libro e memoria
Questo libro e memoria perché offre un grasso è una persona che ha memoria è una persona che non dimentica
E guardate che non espressa abbiamo fatto un uso
Un uso distratto della nostra memoria della forza alla nostra memoria mentre gli altri gli avversari hanno fatto sempre un uso sapiente della memoria loro non dimentica nulla
L'episodio di pochi giorni fa che ha come protagonista Alfredo Galasso si
Appare sul proscenio giudiziario Totò Riina e la prima battuta una delle prime battute rivolta all'avvocato di parte civile Alfredo Galasso che si rivolge a Toto Rina chiedendo se l'imputato conosceva Pio Latorre e Totò Riina rispondo io non conoscevo nessun latore lei avvocato Galasso conosceva
Un Latorre che era sindaco democristiano di Corleone quando lei era lì vicino a Corleone era suo compagno di banco
Ecco io vi voglio invitare a riflettere su che cosa voglia dire tutto questo può essere anche una battuto un passato senza nessuna
Come dire forza intimità dice secondo me
Ce l'ha perché le parole spese le parole spesi in queste circostanze da questi personaggi hanno sono pesate e pesanti però ecco la loro forza e anche la forza della memoria di
Non dimenticare di utilizzare di interpretare la memoria anche come come strumento di di di di potere di aggressione di difesa
Noi non abbiamo fatto questo uso della memoria in questi anni
Noi spesso abbiamo ceduto alla tentazione dell'oblio e quanto oggi stiamo riuscendo a salvare a valorizzare la giustizia e che stiamo riuscendo finalmente a a a a realizzare la verità che stiamo finalmente riuscendo a raggiungere dipende dal fatto che questa tentazione dell'oblio non è non è prevalsa pensate le vicende politiche di questi giorni pensate la vicenda dica di Craxi di Martelli come vicenda che è vecchia di dieci anni e oggi scopriamo
Che per dieci anni questa vicenda è stata tenuta al riparo protetta da alcune cortesi Bugie non soltanto dei presunti responsabili Craxi e Martelli quali per dieci anni hanno fatto finta di non soltanto di non aver alcun collegamento con questo conto protezione che un conto di cui non conosciamo esistenza per dieci anni
Ma di non avere come dire nulla a che fare con la stagione della P due con personaggi Licio Gelli oggi scopriamo la l'intimità intimità professionale di lavoro di comuni interessi che il che è legato per un certo periodo Claudio Martelli a Licio Gelli se saranno confermate le accuse non di Gelli male per le le nove deposizioni che sono state allegate alla richiesta di autorizzazione a procedere pene tutto questo si è salvato
Perché nonostante ci fosse stata un'archiviazione dalla magistratura romana stante questa vicies vicenda fosse stata definitivamente
Giudiziariamente dimenticata seppellita la tentazione dell'oblio in qualche modo è stata superata allora ecco questo è anche un libro sulla memoria un libro che tenta di mettere
Rigorosamente insieme tutti i pezzi del nostro passato tutti pezzi alla nostra memoria perché il passato comunque ci appartiene
E il messaggio di questo libro il messaggio più forte questo libro
Esprime e che questo passato non è la rabbia di pochi questo passato ed essere un patrimonio per molti un patrimonio per tutti e il passato un passato diverso da quello che ci hanno offerto molti altri tipi passato di molti altri libri il passato di molte altre
Cerimonia della memoria il passato di molte altre celebrazioni a ritroso e un passato fatto soltanto di dolore
Io sono stanco di queste litanie di questi calendari
Di queste calendari che sono scanditi attraverso gli anniversari delle morti gli anniversari dei sacrifici anniversari dei martiri come se la nostra memoria fosse legata soltanto a quegli anniversari
Che sono fatalmente lontani da noi perché sono i morti perché sono i martiri perché quindi sono diversi dato che siamo vivi
Io sono stanco di una memoria che in questi anni è stata solo testimonianze che in molti libri che in buona parte dell'informazione di questo Paese è stata soprattutto testimonianza
Io voglio noi abbiamo bisogno di una memoria come quella che ce faccio fra il frigo Galasso in questo di perché va enormemente al di là del valore letterario intrinseco di questo libro come documento
Come bisogno di non dimenticare e di capire
Io voglio dire un'ultima cosa su come non sia casuale che un libro
Come questo sia scritto da Alfredo Galasso come alla fine alcuni percorsi siano percorsi molto molto lineari molto coerenti
Alfredo Galasso una persona che voi conoscete
Voglio dire soltanto che
Alfredo come molti altri ha avuto la possibilità in questi anni di dare delle facili letture di quello che accadeva intorno a noi le letture che erano consolanti erano comode
Erano appaganti
E non l'ha fatto ha scelto una strada che stradone che è stato una strada di grande radicalità
Da avvocato di parte civile
Da scrittore
Da uomo politico io voglio ricordare il primo libro scritto Alfredo la mafia non esiste
Che per un uomo che aveva militato per venticinque anni nelle file di un partito è stato un grande atto d'amore di dolore nei confronti di una sinistra che in Sicilia dico contro la mafia rischiava di perdere una le battaglie più importanti
Ed è stato un libro di amore e di dolore scritto
Con una scelta scomoda perché una scelta che poi crea intorno a chi
Scrive queste cose anche una un clima di di rarefazione in solitudine e qualora io non mi stupisco che si arrivato oggi questo libro
E non mi stupisco il fatto che ancora oggi Alfredo Galasso e non soltanto Luís molti molti di noi molti di voi continua ad avere la forza di stupirsi ecco questo libro
Nel riportare nel rievocare nel ripercorre alcune storie che forse noi
Rileggeremo con sufficienza perché le conosciamo perché ci appartengono perché riteniamo di aver le orme memorizzate ecco in questo sforzo tenace di ripercorre per capire un frammento in più
Per avere un barlume in più di lucidità c'è tutto il bisogno di continuare a stupirsi
Di non lasciarsi travolgere all'abitudine perché poi l'altra tentazione l'altro rischia canta quello dell'oblio contrapposto alla memoria è quello dell'abitudine dividere tutto questo come se fosse ineluttabile come se fosse fatale
Non soltanto la violenza al martirio ma anche il rischio ma anche questa dimensione quasi di clandestinità in cui deve essere fatta l'attività politica
Questa dimensioni incombente pesante pressante in cui noi tentiamo di riconquistare spazio di riconquista libertari riconquistare mo'Croazia non abituarsi a tutto questo questo messaggio forte che è contenuto in questo libro
Che in contenuto in molte delle delle parole che vengono spesi in questi giorni le iniziative politiche che vengono portate avanti in questi giorni il rischio dell'abitudine e la necessità di non abituarsi io credo che alla fine questo libro esprima
Compiutamente una delle
Delle necessità che sono state espresse in questo convegno e che verranno ribadite domani il fatto che noi oggi stiamo tentando di costringo sto Paese il diritto alla resistenza
Che l'esistenza la nostra memoria resistenze nostri sentimenti resistenza delle nostre persone e che non è resistenza isolata resistenza corale collettiva come affermare questa memoria come come costruire questa coscienza come solidifica are questa resistenza con le parole di Primo levi con le parole che offrano Carasta voluto consegnare alla alla prima pagina del suo libro
Cosa si deve o forse non si deve raccontare alle generazioni future
Primo levi rispondeva io penso che vada raccontato tu
A questo punto credo che si possa dare la parola all'autore
E sentire
Il suo cuore
Grazie
Ma io credo innanzitutto il dovere esprimere senza retorica un grazie a tutti coloro che sono qui seduti a questo tavolo a tutti gli altri che sono intervenuti perché questo per me è un un'occasione questo libro è
Un'occasione militante
Non sono scrittore di mestiere non lo sarò non ho questa pretesa
Dunque per me si tratta di un momento di un momento anche piacevole perché mi piace scrivere mi piace discutere di quello che scrivo io di quello che scrivono gli altri di una di un impegno una storia di un'esperienza
Credo che faccia parte anche di una maniera diversa nuova fresca
Di manifestare questo impegno quello di dire di ritrovarsi compiacere intorno a persone conosciuta da poco come Paolo conosciuta da tempo come come gli altri che provengono da esperienze diverse
Ma che credo sono accomunate
Dalla volontà di
Praticare quotidianamente
Nelle professioni nel
Nella politica nelle istituzioni alcuni valori alcuni ideali considerano essenziali elementari dire
Per la propria storia
E questo credo che sia un discrimine molto importante
Io
Rifiutato in occasione di
Richieste di presentazione di questo libro rifiutato
Le solite e passerelle
Dei soliti personaggi perché ci debbono essere tutte le voci che parlano dunque sarebbe bene sentire un democristiano sarebbe bene sentire un socialista se ce n'è ancora sarebbe bene sentire un liberale sarebbe bene sentire eccetera eccetera eccetera
Io ho voglia di discutere di questo libro come stiamo facendo insieme alle persone che so che condividono un percorso un ideale mi sembra non solo più bello ma anche più utile così e questa credo che sia una novità che va sottolineata al di là di questa di questo occasione
Su un libro di cronaca bisogno di ricordare una la voglia di stupirsi e di indignarsi sono tutte cose che io condivido perché corrispondono al al senso di questo
Di questo racconto
Di cui voglio segnare come direi i passaggi che via via che questo racconto pro procedeva mi mi sono venuti i piani perché scrivere serve anche per chiarirsi le idee
Per mettere ordine nelle proprie idee
E quest'estate questa primavera e questo è stato scorsa io ho sentito forte il bisogno di riflettere di chiarirmi le idee
Di ricucire col filo della mia memoria alcune vicende alcuni episodi
Magari già dimenticati passati di moda
Uno dei punti
Di di partenza
Di questo racconto è la convinzione profonda
Che bisogna contrastare l'idea oggi ancora dominante che la mafia si esaurisce con l'organizzazione criminale denominata possano
Dire questo non è facile
Perché nel senso comune della gente
Anche l'ultima apparizione di Totò Riina che è stato ed è io credo al capo di Cosa Nostra con tutto quel contorno di commenti che c'è stato anche con i libri che sono usciti alcuni dei quali pregevoli che ricordava
Claudio Fava cosa nostra è la mafia la mafia e Cosa Nostra
Dunque quanti più
Anni di carcere si infliggono ai capimafia
Quanto più numerosi sono gli arresti di mafiosi
Quanto più numerose sono le operazione di sequestro di beni mafiosi tanto più si alza il livello della conta il contrasto della lotta alla mafia da parte dello Stato
E dunque con questa operazione con questi insieme di operazioni che sono fra l'altro meritorie
Importanti si tende a riaffermare
A introdurre nella coscienza della gente
L'idea appunto che la mafia è un'organizzazione criminale forse non sufficientemente finora combattuta
Da parte dello Stato che ha capito non ha capito che c'era dentro qualche complice questo ormai si finisce coll'ammetterlo perfino il capo della polizia e costretto ad ammetterlo
E però tuttavia insomma uno stato che diventa forte che USA i poteri di repressione che gli sono propri uno stato che finalmente riesce riuscirà a debellare l'arma
E dire il contrario
Sostenere il contrario fa accorrere immediatamente il rischio di essere
E sì mi noire il significato di alcune importanti operazioni di polizia di alcuni importanti provvedimenti giudiziari
E via dicendo
Io ho deciso credo di non essere il solo per fortuna di contro di andare controcorrente
Di rischiare
Di essere accusato di sottovalutare tutto sommato di fare il gioco della mafia tutto questo badate che in questi mesi è stato detto
Salvo poi quando Rina interviene nomina
Qualcuno si accorge che il conto non quadra più
Ma è stato detto
Dire che la mafia è politica
è stato ripetuto in queste settimane in questi mesi
Significa alzare un polverone
Significa dei delegittimare lo Stato nel momento in cui lo Stato si presenta col massimo di volontà repressiva
E invece io credo che bisogna andare controcorrente ho provato a farlo nella maniera più semplice raccontando le cose
E le cose ci dicono però per esempio agli atti della Commissione parlamentare la prima del mille novecentosettantasei che il senatore Carraro nella relazione di maggioranza
E il povero Pio la Torre Cesare Terranova nella relazione di minoranza scrivevano relazione di maggioranza relazione di minoranza
Che la mafia si caratterizzava per la ricerca incessante di collegamento con i poteri economici e con i poteri pubblici
Nel mille novecentosettantasei
Scrivevano queste cose
Dunque parlavano di una mafia come di un sistema di potere
Forte
Capace di infiltrarsi capace quando serve di trattare
Quando serve dice edere alla volontà politica alcuni pentiti ci hanno raccontato che può venire un momento in cui sì accontentano che una legge che egli dà fastidio a passi
Hanno raccontato il pentito
Una mafia che dà segnali
La Democrazia Cristiana non è sufficientemente garantista e allora va bene il PSI e va bene il partito radicale votiamo quello ma una macchina in tale durata dentro un sistema di potere che un sistema di potere politico che esprime una strategia politica
Che arretramenti nel mondo del delle professioni nel mondo dell'imprenditoria nel mondo dell'informazione nel mondo della politica naturalmente nella pubblica amministrazione
Dove le infiltrazioni sono più evidenti qualche volta
Presentano addirittura una identificazione famoso ad esempio delle istituzioni della malattia che costo al look Orlando addirittura una convocazione dal procuratore della Repubblica di Palermo
Perché lì raccontasse quale erano i volti di queste istituzioni che peraltro hanno già consegnata agli atti giudiziari per la Procura della Repubblica avrebbe dovuto conoscere come poi si è visto successivamente
E questo io credo che sia importante dirlo ripeterlo perché il sistema di potere può sembrare un affare un'espressione astratta
Lontana da noi quando si raccontano i fatti ci si accorge che è corposo concreto
Il sistema di potere
Che passa attraverso la violazione abituale di diritti e di libertà fondamentali attraverso la ricerca prepotente di impunità innanzitutto giudiziaria aggiustare i processi ma poi anche politica
Questo potere deve essere garantito da tutti coloro che ne fanno parte e che ne sono protagonisti allora non c'è bisogno di un consiglio d'amministrazione
In cui si siedono tutti attorno a un tavolo per decidere c'è una convergenza naturale di interessi e di convenienza
Il capomafia sa qual è il personaggio scomodo oggetto sul piano giudiziario è difficile stabilire se poi chi gli ha detto
Purtroppo non posso far nulla perché perché c'è questo Presidente della Regione
Perché c'è questo segretario del partito di opposizione perché c'è questo magistrato perché c'è questo presidente dalla Corte di Assise non posso far nulla
è difficile dire sul piano giudiziario qui ci sono magistrati presenti questo significa essere mandante di un omicidio debbano segnalare che qualche caduta di garantismo all'epoca del terrorismo rosso ci fu e non si andò tanto per il sottile in questa direzione
Ma io gara alla garanzia non al garantismo ci credo e quindi dico che è difficile forse impossibile per un magistrato arrivare fino a questo punto ma io
Ho scritto un libro politico come dice Anna Finocchiaro vuol dire cioè io voglio individuare fatti vicende che mi parlano di connessioni di collegamenti di convergenze
Di interessi criminali di convenienze politiche di calcoli elettorali di affari
Via
E l'altro punto questo diciamo che scrivendo ragionando e ricordando scartabellando un sacco di di di documenti accumulati in questi anni mi è venuta come una scoperta perché la prima non era una scoperta la prima era semplicemente come di una puntualizzazione
Di cose specialmente a noi siciliani Terrano
Invece una scoperta è stata quella di notare come in questi anni in questi tremendi anni lotta
Stamane Raniero la Valle ha parlato di un anno importante di svolta
Mille novecentottantanove Diego Novelli nulla l'altro giorno ha ricordato il tremendo mille novecentottanta io nel libro parlo del tremendo mille novecentottantotto la verità è che questi anni ottanta
Sono stati terribili tremendi ma decisivi anche anni di crisi profonda che è maturata via via che è esplosa all'inizio degli anni novanta di cui stiamo vedendo adesso un qualche esito
Questi anni ottanta sono stati segnati non soltanto dal rafforzamento dal consolidamento anche violento sanguinario del potere mafioso
La sequenza dei morti ammazzati non non ancora compiuta l'estensione di questi morti ammazzati per cui la la Puglia bianca fresca
Nell'ultimo anno ha contato duecento morti ammazzati Lima
Quindi l'estensione di questo di questo potere del suo carattere feroce sanguinario violento non solo questo
Ma l'affermarsi del sistema della corruzione Certaldo innanzitutto
Ma non soltanto al Nord come non soltanto ha assunto il sistema di potere mafioso si è affermato in questi
Un sistema della corruzione che ha intanto Espresso un obiettivo comune al sistema di potere mafioso
La il bisogno impellente
Della impunità impunità giudiziaria e impunità politica
Nessuno deve permettersi di mettere il naso nelle cose della mafia questo ha raccontato uno dei tanti collaboratori della giustizia per segnare come è perché la strategia della eversione
E cominciata alla fine degli anni Settanta
Ma nessuno deve permettersi di mettere il naso negli affari della politica cioè della politica corrotta anche questo è stato una parola d'ordine dominante
Questa impunità si è espressa in alcuni momenti
Modo tracce
Io ricordo che qualche anno fa
Mi pare che fosse la fine dell'ottantaquattro l'inizio dell'ottantacinque ma credo l'inizio dell'ottantacinque venne in visita ufficiale in Sicilia a Palermo
Presidente del Consiglio Bettino Craxi e si incontrò con il presidente della Regione Rino Nicolosi
I giornali quella mattina riportavano la notizia dei mandati di cattura nei confronti di tre dei quattro cavalieri dell'Apocalisse di Gramsci di rendo
E di Costanzo
Mandati di cattura emessi dalla Procura della Repubblica di Trapani
Dall'intera Procura della Repubblica di Trapani di cui faceva parte anche Carlo Palermo
Che se n'era andato via da Trento
E che erano stati confermati dal Tribunale della libertà di Trapani
Dunque sette magistrati avevano avallato quei mandati di cattura per associazione a delinquere
Che non era specie
Indicata come associazione a delinquere tipo mafioso perché i fatti a cui si ci si ci si riferiva erano accaduti prima dell'entrata in vigore della legge che qualche aveva introdotto
Il reato di associazione di tipo mafioso ma comunque i fatti erano appunto
Riferiti a comportamenti che successivamente sarebbero stati qualificati come associazione di tipo mafioso
Craxi e Nicolosi
Emettono un comunicato congiunto nel quale dicono attenzione i giudici stanno criminalizzando l'imprenditoria siciliana
Questo fu il la risposta
Un'economia siciliana logorata inquinata
Distrutta nelle sue componenti essenziali nella miriade di personaggi che non hanno potuto esercitare la libertà di iniziativa economica per la presenza di questo sistema di potere di questi personaggi che non sono stati protagonisti
Viene considerata come criminalizzata non dagli imprenditori colpevoli ma dai giudici che avevano svolto la loro inchiesta ed è messo
Provvedimenti giudiziari
Conseguenti ma sarebbe arrivato di lì a qualche settimana
Corrado Carnevale si sarebbe presentato con questo ottimo biglietto da visita
Nel l'annullare quei provvedimenti di cattura sarebbe diventato da quel momento il simbolo del garantismo in Italia e badate che già in quella in quella sentenza di annullamento
C'erano già in i germi della violazione di uno dei dei cardini
Del
Principio di legalità
E delle regole della giurisdizione io ho letto quel provvedimento or Corrado Carnevale la sua sezione entrò nel merito pur non avendo titolo per farlo stando in Cassazione
Nel merito della qualificazione di quel fatto non solo ma nel merito della esistenza di quei fatti
Così come i giudici l'avevano prospettato
Quindi di Orlando una delle garanzie fondamentali per cui il giudice di Cassazione deve emettere un giudizio di legittimità e non di meno la prima di una serie di sentenze di questo cioè
Poi ripeto propagandate perché allora faceva comodo come
Le sentenze
Di garanzia
Ecco io credo che questo sistema della corruzione ha sprigionato questa richiesta di impunità che ha inquinato la vita pubblica
E
Il giorno qualche giorno dopo
Carlo Palermo scampo
Ad un attentato qualche giorno dopo
Ci persero la vita
Una mamma e due bambini
E però la mafia aveva capito
Anche la mafia rivendicava l'impunità nel modo in cui era solito rivendicarlo
O dovrei dire più precisamente Cosa Nostra aveva capito la mafia aveva già capito da tempo e come al solito si erano determinate queste convergenze di atteggiamento di comportamento
Con questo non voglio dire naturalmente che
Bettino Craxi era il mandante dell'attentato di pizzo lungo a Carlo Palermo voglio dire semplicemente che cosa significa il sistema di potere che cosa significa reclamare l'impunità all'interno di questo sistema di potere
Ma questa
Quest'intreccio tra corruzione e mafia
Che ha affondato credo un vero e proprio regime quello col quale facciamo i conti in questi giorni non è soltanto badate un convergenza di strategie che culminano nella richiesta di impunità
La scoperta sta anche nel fatto che questa questo intreccio è fatto di interessi concreti
Qualche volta perfino dei medesimi personaggi
Io ero convinto ad esempio che Claudio Martelli
Se la fosse impresa con il procuratore della Repubblica di Palmi Cordova perché in qualche modo aveva incriminato
Stava indagando su alcuni
Dirigenti socialisti in Calabria
Tra l'altro alcuni dirigenti se c'è socialisti che erano anche appartenenti a cosche mafiosa del livello di dei Pesce di Pisanu lì in Calabria c'era una sorta di identificazione
Tanto per Corrado Carnevale in una
Sentenza che cito in questo libro a un certo punto per emettere giustificare un altro provvedimento di annullamento di mandati di cattura se la cava dicendo beh insomma
Cercavano voti indirizzavano le preferenze in una direzione o nell'altro durante l'ultima campagna elettorale però sì è vero erano capimafia però agivano come dirigenti politici quindi non non è non è penalmente rilevante la posa
E qui così è ed è è il segno di come li ci fosse una di identificazione pieno però ma non era solo questo
Era che da un omicidio avvenuto a Gioiosa jonica
Il procuratore Cordova stava risalendo ad una trama di rapporti tra mafia
Massoneria
Cosche massoniche P due
Ambienti politici che prendeva tutto il territorio nazionale
E l'ultimo il centotrentaduesimo degli imputati di questo processo ancora in corso a tale ni si chiamava Licio Gelli
Mi sono ricordato che qualche cosa Martelli con Licio Gelli c'aveva a che fare
Poi dopo abbiamo visto in che termini stavano le cose
Poi ha abbiamo visto su che cosa si fondava questo profluvio di insulti riservato a molti di noi da Martello in sedi fra l'altro istituzionali come la Commissione antimafia o lau la di Montecitorio su che cosa si fonda
Si fondava sul fatto che appunto era rimasto turbative Simona la cosa è agli atti del fatto che si fosse detto per lui aveva mandato questo biglietto autografo col nome del conto Protezione concordato perché passassero sette milioni
Di dollari non a Gelli direttamente ma Natali
Questa è la cosa che ha turbato profondamente la coscienza di l'innocenza di Claudio Martelli e che gli ha fatto emettere questo profluvio di insulti nei nostri confronti
E dunque era qualche cosa di più concreto
Il più preciso
Di più specifico che non difendere il sistema politico è l'articolazione del PSI in Calabria che già non era certo un fatto commendevole ma era qualche cosa di più preciso di più concreto
E poi pensiamo anche a un attimo a qualche cosa che abbiamo dimenticato
Pensiamo un attimo a che cosa ha rappresentato il crack del Banco Ambrosiano anche qui poi le ritornato di attualità con queste ultime vicende del conto Protezione e via dicendo
Crack del Banco Ambrosiano la bancarotta fraudolenta cioè la ragione per la quale dalle casse della banca i denari dei risparmiatori erano andati a finire
Nelle casse dei partiti o nelle tasche di alcuni dei dirigenti politici perché questo può e non si è più capito secondo me neanche Craxi sa più dove sono andate a finire questi quattrini
Se nelle casse del partito per la costruzione della villa per comprare l'argenteria a casa sua nel suo conto in quello della segretaria secondo me neanche l'UE in grado più di ricostruire i percorsi di questi di questi miliardi
Ma questi denari erano andati lì dal Banco Ambrosiano tra poi passati trasferiti nel
Nel conto protezione bancarotta fraudolenta
Del Banco Ambrosiano c'è stata già una condanna in primo grado Adan molti anni di reclusione e noi ci ritroviamo un capomafia catanese di cui non mi ricordo mai no
Condannato insieme nel medesimo processo De Benedetti
Ciarrapico
Luogotenente di Andreotti
è nominato da un giudice compiacente in una causa in corso tra il Comune di Fiuggi che reclama
La titolarità di quelle Terme e c'era Picone vuol mollare un giudice compiacente gli ha dato ragione al Comune intanto che si definisce la pausa in Cassazione ha nominato custode giudiziario Ciarrapico
Che essendo persona Specchia dissi ma in termini di amministrazione ovvio che meglio di lutti può amministrare nel frattempo aveva quel fattemi continua imbottigliare acque vende stare per conto suo non dare una lira o comunque
Altro personaggio altro personaggio condannato in questo processo Licio Gelli
Bancarotta fraudolenta da conclusa adesso vedremo questo anche qui interessi e personaggi che ritornano
Dall'inchiesta della Calabria l'inchiesta del Banco Ambrosiano sulla bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano
E poi c'è una cosa solo questo voglio citare come altro esempio col fatto che mi mi è sembrato interessa c'è una figura emblematica
Che emerge da le inchieste congiunta e dalla procuratore della Repubblica di Firenze vigna e del procuratore della Repubblica di Milano Borrelli
è un personaggio che si chiama fiacca Brino
Di origine siciliana ahimè tanto per cambiare ma comunque
Ormai
Insediatosi il Lombardia da molto tempo il quale era colui che gestiva occupava
L'automatico un autoparco a Milano
Che era di proprietà dell'intendenza di finanza a Milano non ha non ha Catania a Milano l'intendenza di finanza per venti anni venticinque anni non si era accorto che questa autoparco ero occupato dai peggiori trafficanti dai peggiori delinquenti
Che ci mettevano tutto quello che voleva
Banconote documenti esplosivo armi droga
Facevano tutti gli incontri c'era diventato un vero e proprio covo criminale da vent'anni ebbe hanno raccontato agli atti ogni tanto passava
Una
Macchina della guardia di finanza e insomma
C'è problema
C'è il problema e li questo abbia Cabrini no era contemporaneamente hanno scoperto i giudici
Un di Milano e di Firenze era un massone
Tra la diretto addirittura sta attaccato non so come l'espressione non me ne intendo di una logica passo gran maestro di una loggia masso
Era un trafficante di armi e di droga
Era uno se non affiliato comunque strettamente collegato con le organizzazioni di tipo mafioso
Era un politico proveniente dal PPI SDI è che si era poi presentato perché pare che avesse maggiori possibilità di successo come candidato al Parlamento per il PSI
Se io penso a un identikit ha un profilo
Di un mafioso oggi di quel potere autonomo oggi io penso a un fiacca Brino naturalmente con nomi forse altisonanti che ancora non conosciamo ma penso a un personaggio che accomuna tutte queste cose insieme
Cioè che a capo di una unica trama di intere
Non più il il vecchio capomafia per intenderci che naturalmente c'è ancora agisce può uccidere
Ma questo sistema di potere secondo me sta approvando aprì equilibrarsi via aggiustarsi a a questa maniera dunque
Sistema della corruzione e sistema della mafia Tangentopoli espressione molto molto semplificante
Troppo semplificante e sistema della mafia ci sono profondamente intreccia
E questa è una scoperta per mi consente di dire senza Problemi che ci troviamo in presenza di un
Vero e proprio reggini
Due cose per finire
Io
Vorrei esprimere comunque
Con semplicità un elemento che trascurato perché appunto abbiamo ancora alcuni di noi molti di noi
Una qualche come dire
Una qualche resistenza una qualche riluttanza ad usare queste espressioni quando facciamo un ragionamento politico
Quando discutiamo di un libro
Questo sistema della corruzione questo sistema della mafia
Al di là delle tragedie e delle lacrime e del sangue che hanno sparpagliato della violazione dei diritti e delle libertà fondamentali della caduta del primato della legalità le cose che ci siamo detti oggi in più di un'occasione
Hanno sporcato la coscienza della gente
Che qualche cosa che non si può configurare come reato
Che non si può configurare come illecito amministrativo
è qualche cosa di profondo
Hanno sporcato la coscienza della gente perché hanno fatto intendere fino all'altro ieri che le cose andavano corsia dovevano continuare ad andare così
Bisognava dire nei tassi
Alla al professore Galasso che Quercia ragione questo Andreotti è un miserabile questo Andreotti e il capo della mafia però ad Andreotti o domani lo vado a votare
Perché comunque è il potente
E i potenti fino a qualche tempo fa fa stavano ancora nella propria sede
Hanno sporcato la coscienza perché hanno indotto la gente a rassegnarsi
A pensare che non ci fosse altra prospettiva nella vita politica nella vita civile nella vita culturale che è quella di star dentro questo sistema
Hanno convinto professionisti specchiati a vendersi l'anima
In questi anni
A passare da un'altra parte
Hanno convinto la gente comune a a a mendicare i propri diritti e le proprie libertà come ebbe a dire
Carlo Alberto Dalla Chiesa in quella bella intervista prima te lo ammazzasse
E questo questa è la cosa più grave più vergognosa più infame
E quali erano i rapporti umani che costoro hanno degradato in questi anni se ci ricordiamo che cosa abbiamo letto nelle pagine della Giunta per le autorizzazioni a procedere il modo con cui arrivava Larini entrare metteva sul letto della stanza di riposo di Craxi la valigia con i miliardi che arrivava dalla Svizzera
E poi se ne andavano nei mari del Sud nei mari tropicali
A farsi la vacanza e poi usciva e e parlava con quell'altro lì che si chiamava De Toma e Martelli era geloso che che parlava con Del Toma l'allontanava e non parlava colui che vergogna questi sono stati
I campi
Del governo in questo nostro Paese hanno coperto la carica di presidente del Consiglio il ministro della giustizia
è impressionante tutto questo ma io credo che questo debba venir fuori debba debba essere l'elemento forse più importante di tutti nel momento in cui noi vogliamo che queste coscienze si ribelli
Che si ripristino valori
E principi fondamentali senza bisogno di aspettare con ansia ogni giorno che arrivi un giudice
A emettere un provvedimento di cattura un avviso di garanzia o una condanna
Io voglio dirvi una cosa in conclusione che
Vi dico da giurista convinto
Una democrazia nella quale la gente come sta accadendo di questi tempi
Ha fiducia soltanto in alcuni giudici della Repubblica
E nei provvedimenti restrittivi che questi giudici della Repubblica emettono ogni giorno perché questo è il clima che stiamo vivendo è una democrazia debole fragile triste
E la democrazia delle manette
E allora che i giudici facciano il loro mestiere fin in fondo senza sconti e senza soluzioni indotte
Facciano il loro lavoro con serenità accertino le prove condannino Chiara condannare noi aspetteremo che finiranno l'elenco dei lunghi fascicoli che si presenteranno per le tante violazioni di legge ma intanto
Questa gente
Proviamo a cacciarla nomi il più rapidamente possibile
Hanno mandarla più in Parlamento ad impedire che diventa mio ministri a fare in modo che con la nostra voce
E siano evitate le cosiddette soluzioni politiche di tipo assolutorio perché io in testa
Come per il mafioso oggi un identikit è un profilo non un nome e un cognome l'identikit del profilo di chi oggi si oppone a mamma
Di chi oggi forse Sciascia non avrebbe più il coraggio di chiamare chiatta realista dell'antimafia
E questo l'identikit questo profilo
E io credo quello della della gente se mi consentite però soprattutto dei ragazzi e delle ragazze che tante generazioni
Claudio era un ragazzo quando l'ho conosciuto
Adesso è un uomo hanno tramandato
Dai banchi di scuola
Alle
Stanza della della propria casa ai cortei e alle manifestazioni in piazza una coscienza pulita fatta di voglia di valori di ideali
E hanno reso un grande servizio forse inconsapevoli alla formazione di una coscienza collettiva diversa
Che
Si oppone
A tutto ciò che illegalità e ingiustizia corruzione in questo in questo Paese
Io ho questo identikit per questo profilo in mente quello che mi ha fatto ricordare
La visione di una bella intervista di Paolo Borsellino del mio amico Paolo
Del mio carissimo amico Paolo
Che ho visto l'altro giorno che ragazzi di Venezia di Ca'Foscari mi hanno fatto vedere l'altro giorno
Nel quale Paolo Borsellino alla domanda ma insomma ma voi come mai avete scoperto
La mafia vi siete impegnati nella battaglia antimafia in questi anni è perché non prima
Perché prima la nostra la mia generazione che era la generazione di Paolo Borsellino
Era abituata ha spiegato Paolo Borsellino nel migliore dei casi a convivere con la mafia
A considerarlo un fatto naturale un ambiente nel quale ci si doveva muovere ma guarda e mandare Scanzano lo si quando si incontrava un morto in mezzo alla strada
Accettando
Quello che c'era se non come
Ha ricordato Paolo in quest'intervista il migliore per la migliore soluzione possibile
La almeno l'unica forma di giustizia praticabile ed è vero questo quelli della mia generazione ci sono portato dentro per tanti anni
E a contatto semplicemente
Col fatto che fare il giudice
Fare l'ha votato fare il professore fare il giornalista fare il pubblico funzionario fare il dirigente politico ti chiamava a confrontarti con i tuoi ideali con quello che ti portavi vietarli scoprì le armi School a rispolverare lì
Alle rimetterli in campo tutti interi e ad essere intransigente coerente e radicale comunque
Ha costruito
Una realtà diversa giorno per giorno e acconsentito adesso di tracciare un identikit un profilo di coloro che si oppongono alla mafia che non è più soltanto quello di una pattuglia di persone di uomini e di donne
Ma è il profilo di un popolo io credo di un intero popolo che sta provando a riprendersi il potere che gli spetta il potere collettivo e di dare un senso a quella bellissima parola che io insegno ai miei ragazzi all'università all'inizio di ogni elezione ragazzi parliamo dell'interesse collettivo
Ricordo che qui sta iniziativa è avvenuta all'interno del convegno che la Rete sta svolgendo sul tema governare la pace domani ci sarà la giornata la seconda ed ultima giornata del convegno voglio ricordare solo di mattina appunto voglio ricordare ai relatori parlerà al professor Allegretti dell'università di Firenze
Il magistrato Domenico Gallo i concluderanno l'onorevole Leoluca Orlando e Claudio Fava io penso che possiamo davvero trovarci tutti quanti in prosecuzione
Con la riflessione che questa sera abbiamo fatto
Anche domattina
I discorsi sì lega no io vorrei fare una brevissima riflessione a conclusione di questa giornata
Qualche settimana fa ho ascoltato un altro giudice il giudice Giovanni Tamburino molti penso lo conoscano
è stato uno dei primi giudici che ha cercato di scoperchiare l'intreccio dei poteri occulti dei poteri criminali con i poteri ufficiali a Verona
Scoprendo quello che si chiamò allora la rosa dei venti
Uno dei primi proprio intrecci tra poteri legali e poteri occulti e criminali nel nostro Paese guarda caso non in Sicilia questa volta ma nel Veneto a Verona nel Nord
Il giudice Tamburino parlando di questi poteri usava l'immagine della Medusa
Sono come la Medusa quel mostro della mitologia greca di fatto di tante teste che aveva il potere di dare la morte col suo sguardo
Ebbene io credo che questa immagine sia molto felice
Perché per una cosa
La Medusa è l'unico dei il mostri e l'unico delle Gorgoni l'unico dei mostri della mitologia greca che appunto sono costruiti hanno la potere di dare la morte che a sua volta mortale
Io credo che la mafia possa essere sconfitta che il regime della corruzione
Possa essere sconfitto che possiamo uscire dal regime della corruzione se noi operiamo questo lavoro che ricordava Claudio Fava di scavo
Di conoscenza di memoria
Di illustrazione di comprensione per capire tutto per raccontare tutto
Per poter sapere tutto per poter raccontare tutto il sapere il conoscere lo spiegare che cosa la mafia è e credo un po'come costruire uno specchio che permetta appunto allora guardo che dalla morte della Medusa di rifrangente sì su se stessa di distruggere
Questo mostro io acquisto ci credo le parole che abbiamo sentito
Questa sera le testimonianze il lavoro che è contenuto in questo libro di Alfredo Galasso oltre al grande sgomento che ovviamente ci trasmettono si trasmettono anche questa grande speranza
Noi siamo in un momento in cui la speranza è di nuovo possibile e di nuovo declinabile
Ringrazio tutti voi vi ricordo di nuovo al punto che il convegno proseguirà domattina ringrazio chi ha voluto partecipare a questa sera a questo momento ringrazio l'onorevole Finocchiaro
La valle Claudio Fava e Alfredo Galasso buonasera