Investimenti e competitività il caso Italia

Questi fasci negli occhi
Molto qua
Ma
Ci dà la parola
Buongiorno
Buongiorno a tutti Benvenuti
Presentazione del di questo rapporto
Io mi scuso in anticipo se non potrà restare per tutta la
Per tutto l'evento però garantisco e anche le prove materiali che ho scaricato tutto è opposta colletto pagina per pagina dentro lascio agli atti
E lo apprezza comunque
Fatemi
Il due parole su questo tema estremamente rilevante per per tutti i Paesi ma in particolare per l'Italia in questo momento in cui l'economia sta accelerando
E in cui lo ripeto
Spesso io osservo fenomeni di ripresa strutturale che vanno al di là della cultura che peraltro è favorevole
E quindi a un euro busti mentore fondamentali
E questo è dovuto grazie a un'attività di investimento sia l'investimento privato dell'investimento pubblico che l'investimento
Portato avanti con la collaborazione delle istituzioni internazionali della Bay particolare che particolarmente rilevante
Particolarmente rilevante l'attività di investimento e anche benvenuta perché per molti anni gli investimenti a seguito della recessione
Sono andati nella direzione si è opposta a quella desiderata che adesso finalmente osserviamo un'inversione di tendenza questo vale sia per gli investimenti privati
Che per gli investimenti pubblici per gli investimenti pubblici in particolare siamo ancora osservando subendo se volete
Gli effetti di decisioni di tagli agli investimenti pubblici prese qualche anno fa pieno e io lo di aggiustamento di finanza pubblica molto che come tutti sapete è stato necessario ma molto doloroso
E quindi adesso cominciamo a vedere una ripresa degli investimenti privati anche grazie a misure di sostegno introdotte regole anni degli investimenti pubblici sugli investimenti pubblici fatte mi ripete è una cosa che anche in questo caso dico spesso e cioè c'è ovviamente un problema lì vincoli di bilancio di finanza pubblica ma c'è anche un problema di procedure e di progettualità
Dal punto di vista della delle risorse a disposizione
Diciamo che il Governo sta mettendo in pratica risorse importanti
Come sapete c'è un fondo dedicato agli investimenti infrastrutturali che prendendo assieme agli stanziamenti già decisi per il due mila diciassette
E quelli che saranno formalizzati nei prossimi giorni con un DPCM per il due mila diciotto investimenti pubblici avranno una dimensione che da qui al due mila trentadue toccherà agli ottantatré miliardi
Naturalmente mente non sono tutti investimenti che immediatamente vengono collocati nella pipeline ma è un flusso costante di risorse importanti
Che a mio avviso non dirò nessun numero mi a mio avviso potranno portare la crescita potenziale del Paese a livelli decisamente più elevati di quelli attuali e sicuramente quindi decisamente più elevati di quelli che il Paese ha osservato a ha vissuto all'inizio del questo degli anni due mila
Quindi con la legge di bilancio queste risorse sono state mobili Zarate sono state anche immobilizzate risorse a disposizione degli ad delle regioni e degli enti locali e delle province autonome sparsi finanziarie l'ambito del quadro di finanza pubblica locale anche qui c'è un'enorme potenzialità che va sfruttata meglio basti pensare agli agli investimenti in edilizia pubblica che i comuni possono e debbono avviare anche se se ci fosse anche questo contributo tra le grandi infrastrutture
Nazionali di nuovo ebbe rafforzata la crescita del Paese
Non deve dico molto tempo non perché non sia importante ma perché ne parlerà a lungo Dario Scannapieco del ruolo di i sostegno che la Banca Europea degli Investimenti continua a dare alla all'investimento in Italia nel due mila diciassette totale finanziamenti tramite il Fei fondo europeo europea degli investimenti sta si fece feci in Italia ammontava a sei miliardi e mezzo
Che visto il meccanismo di leva che ha associato a questi investimenti dovrebbe portare a oltre trentasei miliardi invidiati complessi
Quindi anche qui abbiamo un uno strumento estremamente importante fatemi dire qualche cosa non tanto sulla foto belle Deborah lo illustrerà e io ripeto l'ho già letto l'ho molto apprezzato
Quanto su cosa bisogna fare o continuare a fare per gli investimenti privati
Intanto il rapporto da un quadro
Direi moderatamente ottimista non voglio dire di più sugli investimenti italiani malgrado i ritardi che sono stati fatti e questo è una cosa che sicuramente va apprezzata attualmente ci sono
Delle dei delle carenze da colmare non tanto nella fiducia delle imprese che sta crescendo a quanto nelle risorse
Esterni all'impresa necessario messa a disposizione delle imprese per finanziare gli investimenti e un sostegno all'attività di innovazione qui
Lasciatemi vendicare quello che il governo ha fatto in questi anni su con due capitoli diciamo di strategia
Primo capitolo si chiama finanza per la crescita in questi anni si è stato dedicato all'introduzione di nuovi strumenti fine per il finanziamento dell'attività economica l'ultimo caso riguarda i i i piani di risparmio individuale
Che stanno avendo una successo importante ma che stanno avendo anche un effetto segnaletico importante e ciò ci dicono questi investimenti che il settore privato
De decide di convogliare verso le imprese che c'è un'enorme potenzialità ma c'è anche una base produttiva che vada forzata perché magari quello che manca di nuovo non sono tanto le risorse che arrivano dal mercato
Quanto progetti interessanti oggetti intendendo dire essenzialmente in paese che hanno voglia di crescere che ha una voglia di investire che la voglia di superare la fase critica qui c'è a solita storia che Salvatore Rossi racconta sette io glielo copiata del venti sessanta venti
Venti per cento di imprese sono sulla frontiera della tecnologia sono altamente competitive venti per cento aveva all'altro estremo sono invece in difficoltà in mezzo c'è una grave la gran quantità di base in più su base industriale
Base manifatturiera del Paese siamo il secondo Paese manifatturiero europeo non dimentichiamocelo
Che deve decidere dove vuole andare e cioè deve decidere se fare il salto verso l'alta tecnologia la competitività oppure lasciarsi andare le misure di finanza per la crescita aiutano andare nella direzione giusta le misure collegate a Impresa quattro punto zero che sono strettamente legate allora attività innovativa sono complementari perché incentivano investimenti ma incentivano anche formazione in capitale umano quindi capaci di capacità reti introdurre la nuova tecnologia che è la fonte primaria della produttività in un orizzonte temporale
I medio termine sono complementari a misure di agevolazione fiscale sia per gli investimenti in tecnologia che per l'assunzione di lavoratori sono infine complementari a misure sul capitale umano perché ovviamente qui scopriamo l'acqua calda se volete ma l'innovazione richiede investimenti di imprese mai chiede capitale umano Bossa poi sfruttare questo capitale materiale e immateriale che le imprese mettono in campo
Io mi fermo qui ringrazio ancora Bay il contributo non solo i diciamo di di sostegno finanziario tecnico l'attività di investimento mancava attività di conoscenza
Di di di quello che siamo oltre ovviamente a tutti gli altri Paesi
E vi auguro buon lavoro
E do la parola se posso a Salvatore Rossi che ringrazio grazie buongiorno a tutti
Ringrazio innanzitutto il ministro e anche il ministero l'economia e le finanze tutto per avermi invitato alla presentazione di questi rapporti
Della Bay e ringrazio ovviamente la vecchia legge infatti per volersi presentare qui una delle note più positive nell'attuale congiuntura mondiale e l'accelerazione degli investimenti nelle economie avanzato
è un segno visibile del fatto che le politiche economiche a sostegno delle nostre economie messe in campo in questi anni a vari livelli età a Bari responsabili ci hanno finalmente tirati fuori dal precipizio
Della grande recessione e questo è vero anche in Italia la profondità la lunga fase negativa del ciclo economico che era seguita alla crisi finanziaria globale
Era stata innanzitutto causata dal crollo degli investimenti delle imprese impresa che erano impaurite e sfiduciato io mi ricordo bene nella primavera del due mila nove una conversazione tra ma come un importante imprenditore Rino però che faceva macchine beni di investimento il quale mi diceva io ho visto una domanda dei miei prodotti crolla nel cinquanta per cento ridursi alla metà e in una settimana una cosa che io nella mia vita mi essendo non più giovane ma neanche mio padre fondatore dell'azienda avevamo mai visto
Molte economie avanzate sembravano a rischio fissare intrappolate e Italia per prima
Di restare intrappolate per sempre in una condizione di crescita e di produttività bassi o addirittura stagnanti o in regresso e l'economia appunto italiana ripeto su tutto
Ci è voluto molto tempo perché la paura passasse perché la fiducia tornasse ma ora i dati macro ecco o nomi ce ne sono confortanti anche nel nostro Paese
In Banca d'Italia per esempio abbiamo recentemente innalzato le previsioni per quest'anno
Non solo di Piliego ma in particolare sugli investimenti fissi lordi totale a quasi quattro e mezzo percento e su quelli macchinari quelli Varese al sei e mezzo per cento sulla scorta di informazioni
Molto positive che sono giunte in questi mesi
Il recupero della fiducia nelle prospettive della domanda internazionale in terra e ovviamente è stato fondamentale l'UDC il buonsenso lo confermano le analisi quantitative
La ripresa della domanda complessiva ovviamente influenza di per sé fiducia o non fiducia
E una determinante se volete della fiducia una delle
Influenza quella per investimenti il meccanismo noto come acceleratore che gli economisti conoscono come acceleratore si finalmente ha rimesso in moto
Ha giocato ovviamente anche il livello eccezionalmente basso dei tassi di interesse che la conseguenza di una politica monetarie che è stata accomodante per ormai molti anni si è molto ridotto il costo d'uso del capitale
Quando la fiducia nella ripresa del ciclo mondiale tornata perché quella era la precondizione le condizioni finanziarie convenienti alpino per le imprese migliori non dico per tutte hanno incoraggiato la ripresa degli investimenti è una grossa mano l'hanno data i figli nelle misure di incentivazione previsti in Italia del piano industriale quattro punto zero cioè accettato dal ministro Padoa
Lo conferma la nostra Banca d'Italia tradizionale indagine
Sulle imprese industriali e disse Pitt e dei servizi quell'indagine che chiamiamo in linde ormai cinquantennale indagine
Gli incentivi a investire in tecnologie digitali avanzata il cosiddetto iper ammortamento hanno sostenuto misura significativa la spesa per investimenti delle imprese in particolare quelle più piccole e a più alta intensità innovativa
Ma nonostante tutto questo e qui viene la parte ancora vuota del bicchiere investimenti nelle prese in rapporto al PIL sono appena ora tornati sui livelli che osservavamo subito prima della crisi
Livelli che erano già più bassi di quelli degli anni precedenti quindi un decennio perduto da questo punto di vista investimenti in costruzioni crescono poi ancora poco
E sono molto lontani dalle dinamiche precedenti la grande recessione ci si chiede veramente che cosa fosse rivitalizza
L'analisi micro economica impresa per impresa dormono sopra una realtà ancora più sfaccettata e problematica
Durante la grande recessione il sistema produttivo italiano ed pescato parlano avuto la bontà di ricordare la mia storiella che si numeri cambiano ogni tanto però più o meno più o meno son quelli
Sistema che era già sfrangiato e delle eterogeneo chi questo sistema si è ulteriormente polarizzato
A tirare la volata delle esportazioni e degli investimenti osserviamo né i dati macro economici e la pattuglia delle imprese migliori
Quelle che non solo hanno resistito alla tempesta della grande recessione bassi sono la forza accrescendo la competitività interna e internazionale
All'altro estremo il venti per cento a cui accennava il ministro molte imprese soprattutto piccole sono uscite dal mercato o sono lì lì per uscire
Alcune altre che sono gravemente indebolite ma non escono dal mercato anche a causa dobbiamo dircelo l'inefficienza e lungaggini persistenti nei regimi di insolvenza che ci sono in Italia
Nonostante molti passi avanti compiuti in particolare da questo governo nel riformare leggi fallimentari e quant'altro la sopravvivenza di questa impresa se molto deboli difende falsamente possibile boh
Perché impedisce di crearne altri più sane produttivi nelle imprese migliori il cui sviluppo e frenato dall'eccesso
Di concorrenza determinato da imprese che sono tenuti artificialmente in vita non dal mercato Mata difetti normativi o di funzionamento della macchina giudiziaria
Allora si fattori di produzione sono intrappolati imprese improduttive il grado di efficienza allocativa dell'intera economia e ovvie a mente più basso
Ora secondo stime dell'OCSE questo fenomeno è in Italia particolarmente acuto secondo altre
Hanno è un fenomeno meno in tutto il mondo in tutta Europa non così più importante in Italia il dibattito e quindi aperto quello che certo è che l'avere grande recessione ha avviato un profondo mutamento della struttura produttiva nel nostro paese già tra l'altro ha consentito di aumentarne l'efficienza allocativa medici
Secondo l'indagine veste adesso vedere o sugli investimenti in Italia nel due mila diciassette quindi lo scorso anno il nostro paese si è collocato nel quadrante degli investimenti bassi ma in espansione tuttavia le imprese più grandi si sono già scossa
Verso un percorso di investimenti relativamente sostenuti si può fare meglio
Sfruttando le opportunità offerte dal consolidarsi della ripresa economica sia l'indagine pesi anche le indagini della Banca d'Italia indicano un notevole potenziale distesa ulteriore per Investimenti
Dieci per cento dice va bene venti per cento dice la Banca d'Italia delle impresa dichiarano riavere investito troppo poco nell'ultimo triennio
Contro percentuali vicine allo zero impresa che invece dicono
Ai rispondono ai sondaggi di avere investito in eccesso
Allora dieci o venti per cento che si può sembrare poco mai tanto se si pone mente al fatto che spesso chi viene sondato
Chi viene interrogato da un sondaggista tende a dichiarare che il proprio comportamento passato è stato quello giusto anche se in cuor suo penso che non sia stato tanto giusto
Quindi quei dieci venti per cento sono in realtà cifre probabilmente sottostima
Su questo potenziale deve intervenire la politica economica
Per rimuovere gli ostacoli all'accumulazione del capitale soprattutto abeti ufficio delle imprese giovani quelle innovative quelle ad alta capacità di espansione la crescita economica italiana pur insuperabili menti più vivace Tel che sono Resta comunque minore di quella osservata negli altri Paesi avanzati
I difetti strutturali nella loro economia quelli che hanno reso la recessione è passata più lunga più acuta che altrove hanno iniziato a essere pura
E questo ha contribuito a innalzare dall'impresa CIC quindi non c'è soltanto un fatto ciclico c'è anche un fatto
Sono plurale positivo dietro questi buoni risultati macroeconomici ma la cura deve continuare con più lena ora che non per usare una metafora meteorologica che non piove più
E si è affacciato il sole sia pure pallido o perlomeno più pallido che in altri che in altri Paesi solo possiamo pensare di gli acciuffare il convoglio di uno sviluppo economico duraturo fatto di innovazione tecnologica incessante
L'impresa competitive che crescono e in ultima analisi lasciatemi morire perché poi l'economia si radica nella socio
Per terra accetta dinamica e vogliosa di progrediti grazie
Grazie
Salvatore Rossi parola vicepresidenze la Bei Dario Scannapieco e da parte mia un saluto e un ordine richiesta di scudi essere scusato perché non posso restare taglia leggi
Bene grazie signore e signori oggi presentiamo due rapporti della Bay
Il rapporto annuale sugli investimenti in Europa e l'indagine sugli investimenti delle imprese italiani a complemento di questi due report principali quest'anno è stato realizzato anche uno studio sulle decisioni di investimento degli enti locali che fa parte della documentazione che avete
Trovato alle all'entrata della della sala
Dopo la presentazione dei rapporti ci sarà una tavola rotonda nella quale sua certa emergeranno degli spunti interessanti di riflessioni ringrazio ovviamente oltre al ministro il direttore generale della Banca d'Italia e anche i partecipanti al panel che sono rappresentanti di Confindustria Abi Borsa italiana e ai fini ci tengo Toni anche in assenza ringraziare in modo particolare
Il ministro Padoa alla nomina non solo perché c'ha l'oratore la sua presenza oggi ma anche perché per il sostegno accordato all'Abbé in questi anni
Dire sin dall'Ecofin informale di Milano nell'ottobre del due mila e quattordici quando la presidenza italiana lancia il programma di un mappatura dei potenziali progetti da finanziare sul territorio dell'Unione Europea
E proprio da questa mattina da questa mappatura ma quelle con loro in tempi rapidi piano Juncker il piano di rilancio degli investimenti in Europa
Ed allora l'impegno congiunto molto fruttuoso delle strutture del Ministero della banca permesso di definire insieme proposte ed azioni per sostenere gli investimenti e consolidare la crescita e la competitività in Italia con risultati che il ministro menzionava cito circa cento miliardi di finanziamenti da parte della bene gli ultimi dieci anni appunto risultati importanti in Italia negli ultimi anni
E proprio dell'andamento degli investimenti in Italia in Europa trattano i rapporti del Dipartimento di analisi economiche della Bei The presenteremo oggi questo dipartimento guidato da Deborah rivoltella
Alle missioni di fornire analisi e studi economici per indirizzare le politiche e le strategie le azioni della banca al fine di massimizzare nell'impatto sull'economia reale cercando di colmare quei financing atto c'è ancora esistono sul mercato
La banca opera sulla base di un principio di sussidiarietà dobbiamo andare a cercare di fare cose che altri non fanno e cercare di attuare quel Calvin di altre risorse gli investitori privati proprio a sostegno dell'economia reale
Di indagine sugli investimenti delle imprese i cui risultati appunto saranno presentati da poco un'analisi sulle decisioni di investimento che le imprese europee che ha coinvolto UDC oltre dodici mila cinquecento aziende di ogni categoria
Dimensionale nei ventotto Paesi dell'Unione europea
Questa indagine ha permesso di raccogliere informazioni dettagliati su investimenti realizzati decisioni d'investimento future fonti di finanziamento e sfide che le Azzi pende devono fronteggiare in questa edizione come ho detto prima inoltre l'indagine è stata estesa anche agli enti locali parlando cercando di avere un dialogo con oltre cinquecentocinquanta enti appunto che sono stati intervistati e abbiamo analizzato le modalità livello di investimenti pubblici in infrastrutture da parte di questi enti
Come vedremo l'informazione i dati di Missouri consentono di cogliere alcuni segnali positivi sull'andamento dei fondamentali economici tuttavia la situazione soprattutto come è stato già detto comparando l'Italia e l'Europa e tale da non lasciare margini all'autocompiacimento
Le imprese italiane sono tornati ad investire su pure con un ritardo temporale rispetto a quanto avvenuto nei Paesi europei più dinamici la ragioni di questo di questo ritardo sta nella profondità nella durata della crisi in Italia
Come vedrete è stato positivo questo anche stato menzionato l'impulso di provvedimenti normativi del piano Impresa quattro punto zero le previsioni sugli iper e super ammortamenti la nuova Sabatini e oltre alle iniziative contenute nelle recenti leggi di stabilità sostenere gli investimenti in infrastrutture permane tuttavia in questo momento un clima di incertezza sia generale sia legata alla rigidità regolamentari nei singoli settori produttivi
Sul fronte degli enti locali particolari vedrete che il combinato disposto di vincoli di bilancio e scarsa capacità di programmazione e realizzazione di investimenti infrastrutturali rimane un elemento di forte preoccupazione
Vi invito veramente quando vedete le proprie la presentazione a soffermarmi su due tabelle in cui verrà quelli che sono i fattori che tendono a di sua beh a rallentare l'effettuazione degli investimenti sia da parte delle imprese
Che da parte degli enti locali
Concludo rapidamente con l'auspicio che questa analisi possa contribuire al dibattito dei policy makers
Su che cosa fare per consolidare la ripresa e migliorare la competitività del nostro sistema Paese grazie
Cerchiamo
Allora buongiorno buon pomeriggio dopo i tre big ma bambine hanno aperto questa giornata ho l'onore di poter chiamare
I partecipanti al panel che renderanno vivo spero questo dibattito a partire da Deborah Revoltella che l'autrice dello studio che ci presenterà e il quattro personaggi dello discuteranno insieme con lei insieme con me Innocenzo Cipolletta che il presidente dell'Aifi Marcella Panucci che è il direttore
Il generale della Confindustria Gianfranco Torriero vice direttore generale dell'Abi e Andrea Sironi presidente della Borsa italiana
Abbiamo quattro punti di vista possibili molto interessante per parlare degli investimenti
In Italia come ha detto il il dottor Rossi è un sistema in cui non piove più ma il sole è pallido quindi dopo l'interim la parola devono la grazia
Grazie mille sanava molto onorata di aver l'opportunità di portare un contributo al dibattito sulle dinamiche e sulle politiche di investimento in Italia
La l'evidenza che emersa dai nostri studi mostra un quadro in Ina rasserenamento pure con alcuni fattori di attenzione
Per quanto riguarda il quadro di rasserenamento ne abbiamo l'abbiamo già sentito quello nel nelle nelle presentazioni precedenti vediamo una ripresa degli investimenti che iniziata in Italia in ritardo rispetto al resto dell'Europa
E traina la soprattutto dagli investimenti privati ed è una ripresa che ha beneficiato di politiche attive a supporto degli indetti degli investimenti quali il Piano Impresa quattro punto zero l'hanno persa Bettini anche gli stanziamenti al Fondo investimenti nella Legge di stabilità del due mila e diciassette ora nel due mila e diciotto
Quindi vediamo questo quadro di ripresa ma come dicevo prima anche due importanti fattori di attenzioni da un lato stretti
Da un lato da un lato il dall'atto dell'impresa e vediamo una focalizzazione la maggioranza delle intese che sieri focalizzata sosta strategie di rilancio competitivo
E però dall'altra parte vediamo che il settore nel suo complesso continua a essere a sentire il peso
Di incertezze rigidità incertezze rigidità che pesano molto di più di quello che pensano a livello per il resto dell'impresa europea e anche condizioni di accesso al finanziamento
Che sono meno favorevoli e rendono meno soddisfatte le imprese rispetto a quello che avviene a livello europeo dall'altra il secondo fattore di attenzione che dal lato delle delle infrastrutture
Vediamo l'importanza dei nuovi stanziamenti ma anche il un che è evidente da parte delle infrastrutture in particolare degli degli enti locali soprattutto di generare nuovi progetti di qualità e quindi gestire il processo di elaborazione dei processi
Ed investimento
Nel corso dei prossimi dieci minuti cercherò di elaborare di più rispetto a questi punti che appena trattato
Guardando le dinamiche degli investimenti in Italia rispetto a quello che avviene a livello europeo
In questo grafico si vede la dinamica degli investimenti in rapporto al PIL gli investimenti complessivi quindi investimenti privati di investimenti pubblici divisi per diverse attività di investimento
Quello che si vede è una ripresa il totale dell'Italia e visibile vediamo la ripresa dell'Europa che la linea tratteggiata al di sopra l'Europa ha iniziato le riprese a molto prima dell'Italia se vediamo alle diverse componenti della ripresa italiana quello che si vede è una ripresa legata di impianti e macchinari
E attività immateriali mentre vediamo comunque ancora una contrazione per quanto riguarda sia la parte residenziale che la parte di altri fabbricati ed opere la parte altri fabbricati ed opere e la parte la una è una delle parte per di quella debolezza ci preoccupa fabbricati dati operare
E strettamente legato alle dinamiche delle infrastrutture
Ed è la debolezza è strettamente legata alla dinamica della spesa pubblica come diceva precedentemente il ministro quello che vediamo nel nostro studio è un fattore comune a livello europeo
L'elemento comune anche in ventuno dei ventotto Paesi europei
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto una lui collocazione della spesa a favore della spesa corrente a scapito della componente di per le spese in conto capitale
Anche a fronte di una riduzione della spesa per interessi
Questo è avvenuto in Italia i dati che vedete qui sull'Italia sono sull'italiani è avvenuta a livello degli enti dell'amministrazione pubblica totale ma anche a livello dell'amministrazione locale e in maniera più accentuata per quanto riguarda l'amministrazione locale
Proprio la debolezza del la ricollocazione della spesa pubblica verso la parte corrente ha penalizzato la spesa in in infrastruttura
E la debolezza anche a livello delle amministrazioni locali e ci ha portato a sviluppare un nuovo studio
Quest'anno proprio volto a capire quali sono le conseguenze sugli enti locali di questa strategia quello che vediamo dal nostro studio è che abbiamo in Italia un quarantasette per cento e gli enti locali
Che dice di aver investito troppo poco di aver visto un gap di investimento nel corso degli ultimi anni a fronte di un trentaquattro per cento
In Europa
Quando chiediamo agli enti locali quali sono i vincoli all'investimento principali vediamo due elementi vediamo tanti elementi di preoccupazione ma due che emergono in particolare
Ed in particolare uno che emerge molto più forte rispetto a livello europeo
Da una parte abbiamo il vincolo legato al Budget ed è ovvio vista la composizione della spesa pubblica
Dall'altra parte il una lamentele riguardo ai tempi di attuazione i tempi di approvazione dei progetti
E questo e una un fattore importante da una parte probabilmente legato anche al fatto che lei che il l'amministrazione deve prendere la mano con il nuovo quadri diceva appalti ma dall'altra denota al l'esigenza di maggiore investimento proprio nella capacità di generare nuovi Progetti punto di vista infrastrutturale sia a livello di e amministrazione pubblica di investimenti pubbliche ci totali Marsia a livello anche di enti locali
Questo è uno dei due fattori di attenzione seconda fattori di attenzione al quale accennava all'inizio mostra il comportamento dell'impresa in realtà il l'Outlook che vediamo dal punto di vista dell'impresa è un Outlook sostanzialmente positivo
In Italia quel sorella sarebbe che abbiamo condotto a metà dell'anno passato avevamo un una quota di impresa de elevata simile alla media europea che diceva di aver investito nell'anno precedente e ottimismo con più imprese che pensano di espandere piuttosto che ridurre l'attività di investimento
Le l'auto Loca positive principalmente guidato dalle grandi imprese mentre Seat nota ancora una atteggiamento più cauto soprattutto per quanto riguarda il settore delle costruzioni
Guardando sempre i dati a livello macro economico in termini di dinamica degli investimenti dell'impresa in impianti e macchinari ed in attività immateriali
Il primo grafico mostra la dinamica in Italia rispetto ai principali Paesi europea richiesti sino tale ripresa anche ormai iniziate consolidata ma si nota anche a occhio nudo il ritardo di almeno un paio d'anni rispetta i principali paesi europei dall'altra parte vediamo un'informazione interessante questo viene dalla nostra sonar vecchi diamo all'impresa e quali sono le loro aspettative lì motivazione che li porterà ad investire nell'arco dei prossimi tre anni
E qui vediamo che la maggior parte che vediamo che l'impresa e si stanno muovendo verso un focosa di strategie competitive abbiamo un trenta per cento un ventinove per cento di imprese italiane
Che dicono che nei prossimi tre anni investiranno per sviluppare nuovi prodotti o nuovi servizi abbiamo ancora un ventotto per cento chi dice che vogliono investire nei prossimi tre anni Tarak espandere la capacità produttiva questa è una atteggiamento ottimista di impresa che stanno portando avanti strategie appunto a volte ad una maggiore competitività il crescita
Sempre nel quadro d'impresa un paio di altri elementi interessanti il primo grafico mostra la composizione degli investimenti
Degli delle degli investimenti a seconda delle diversi tipi di investimenti e la parte interessante è la composizione degli impegni degli la la la parte di investimenti in attività intangibili e qui vediamo che l'Italia una dinamica che è in linea con la dinamica europea
Qui un elemento di attenzione l'Europa nella media europea non vuol dire competere davvero estese strategie d'investimento dei migliori innovatori a livello europeo
Quindi c'è essere a livello europeo non è vuol dire essere libere anche l'Italia non è no ed è lì e l'Italia all'Europa per sé non è un un benchmark particolarmente appetibile a livello globale quindi è una fattori interessa è un fattore positivo vedere essere vicino alla media europea però l'Italia potrebbe anche fare meglio
Quando guardiamo il secondo grafico noi chiediamo all'impresa e di fare un salto assai Samantha a livello europeo
E di valutare qual è la quota dei propri macchinari ed impianti che possono definire esteta Orchidea arte un concetto soggettivo
Quanto una imprenditore posso considerare State of the Heart e quindi a una valutazione qualitativa ma quello che vediamo anche gli imprenditori italiani tanto non essere positivi in merito al percentuale di macchinari
Che sono già tecnologicamente avanzati
Se guardiamo dal punto di vista dell'innovazione
Ancora il quadro in Italia dell'Italia un quadro interessante la commissione ha recentemente pubblicato linee penso l'Innovation scorporo per nel quale dice che l'Italia emerge come un Paese moderatamente innovatore prima ci sono i Paesi leader di innovazione poi fortemente innovatori moderatamente innovatori e modestamente innovatori e quindi l'Italia non risulta
Dal dalla dallo score Borta della Commissione come uno dei Paesi più avanzati in termini di innovazione
Per la nostra storia lei risulta comunque un cinquanta per cento di impresa e che hanno che dichiarano di aver rinnovato
E poi nel nostro rapporto guardiamo gli investimenti in ricerca e sviluppo dell'impresa e il successo in termini di innovazione e vediamo che buona parte delle imprese italiane alla fine abbiamo una quota molto ridotte ed imprese che non innovano non hanno attività
Innovative abbiamo una ruolo e del dell'innovazione che si concentra soprattutto in adozioni di innovazione ma anche una quota rilevante innovazione incrementale questo sì ricollega e risultati del dello score corda della commissione mostra tenendo conto della composizione di questo score corda lo score board tiene conto di un anno di un numero di indicatori del sistema innovativo del Paese
Quello che noi vediamo il comportamento delle imprese le imprese effettivamente anche non lo scorporo e alle imprese la parte legata al comportamento delle imprese è un fan e positiva per l'Italia quello che frena il resto del sistema
Che impedisce questa capacità di innovazione che in realtà sarebbe intrinseca nell'impresa italiana quindi un fattore positivo da un lato di questa capacità di innovare e dell'impresa
Tema un peso del sistema intorno che Serena
A fronte di una serie di dati tendenzialmente positive sull'impresa una fattore di attenzione
Legato a un numero di una quota di impresa intorno al quindici per cento e che sale al venti per dopo hanno guardiamo alle piccole e medie imprese che nel momento in cui chiediamo se hanno piani di investimento per i prossimi anni dicono che non hanno alcun piano di investimento
Abbiamo cercato di guardare chi sono queste imprese e quello che emerge che sono imprese che non hanno investito abbastanza in passato sono imprese molto più piccole sono medie ma almeno innovative sono meno profittevole opera una bassa origine e sono anche in settori sostanzialmente meno denaro quindici e decadenti
Quindi c'è una composizione una diversa composizione nel piano imprenditoriale nel piano d'impresa italiano dove abbiamo una serie di imprese che hanno ripreso attività competitive ma un gruppo che sta restando indietro di quindici imprese quindici per cento di impresa in quanto tale
Ma una quota ancora più alta per quanto riguarda le cipolle nell'impresa
Guardando all'elemento successivo chiediamo all'impresa quali sono le barriere agli investimenti vincoli agli investimenti e qui emergono alcuni fattori interessanti
In quasi tutti i fattori le imprese italiane sono più negative rispetto percepiscono più barriere agli investimenti e rispetto alla media delle imprese europee
Le principali barriere sono legati all'incertezza e alla aspetto regolamentare quindi incertezze cioè e era e come lamentazione che rappresento non sereno per le imprese
Più di quello che sia un freno a livello europeo se guardiamo all'accesso del finanziamento non è la principale impedimento per le imprese italiane ed è sicuramente migliorato nel corso del tempo ma rappresenta un impedimento più di quanto avviene a livello del resto dell'Europa
Particolarmente se guardiamo ad una sotto componente che sono le imprese che dicono che l'accesso al suo innanzi al mente è un grave problema per questo abbiamo il quaranta per cento in questo caso l'Italia si colloca ai livelli di Spagna e Grecia
Se guardiamo
Ad un altro indicatore che invece si sono l'impresa è che ritengono di aver subito restrizioni all'accesso del credito anche qui vediamo il dodici per cento dell'impresa in Italia il il dato sei stato
E superiore alla media europea
Ma comunque non è un dato
Estremamente elevato rispetto agli anni passati e quindi abbiamo visto una contrazione di questo di questa quota dell'impresa e che ritiene di subire restrizioni all'accesso al credito sono inglese che hanno domandato un finanziamento e lo non l'hanno ricevuto hanno ricevuto meno di quello che hanno richiesto
Hanno ricevuto finanziamento mal ritenevano troppo oneroso oppure erano scoraggiate quindi non sono andata a chiedere un finanziamento pensando di essere rifiutate
Abbiamo la possibilità anche di chiedere all'impresa che la loro soddisfazione rispetta le condizioni di accesso al finanziamento e qui vediamo due elementi particolari che emergono dal primo grafico l'insoddisfazione tende ad essere più alta in Italia come in Europa
Per quanto riguarda la richiesta di garanzie alle imprese ritengono che vende una maggior qua porta d'impresa e ritiene che la richiesta di garanzia sia troppo onerosa
In Italia più che in Europa abbiamo una quota di imprese che si lamentano riguardo al costo del finanziamento
è interessante notare nel grafico invece a destra la diverso come lei diversi tipi di impresa e si lamentino in Italia per le diverse condizioni del credito
E qui emerge il fatto che le imprese più giovani le imprese innovative l'impressione che investono di più in attività intangibili intangibile sono molto più insoddisfatte rispetta le loro condizioni di accesso al finanziamento
Sia per quanto riguarda il la richiesta di garanzia che
Che nel corso del finanziamento e per quanto riguarda le imprese più giovani anche l'ammontare e la durata del prestito
Questo nel nostro studio abbiamo anche
Abbiamo anche sviluppato particolare anni ed è il tema della diverse forme di finanziamento che vengono disponibile per l'impresa e come queste influenze ma la capacità dell'impresa de di crescere e il divenire più innovative
Quello che troviamo nel rapporto a livello europeo che è una maggiore diversificazione delle forme di finanziamento
è associato un maggior dinamismo in obiettività dell'impresa
Allo stesso tempo una maggior diversificazione delle forme di finanziamento ha reso più stabile le imprese nel corso della crisi e ha reso più stabile anche il sistema prende permane però un problema anche vediamo chiaramente nel nostro studio che solo l'uno per cento a livello europeo non sono dati italiani ma solo a livello europeo solo l'uno per cento di impresa deve vuole più ecco chi vuole più finanziamento di effetti quindi c'è un problema di domanda del del de di questa forma di finanziamento alle quaranta letti che non risulta appetibile per l'imprenditore per una serie di fattori che può essere legata al paura di perdere il controllo della società a fattori di tassazione a fattori di diverso coste del finanziamento possono essere più elementi all'insieme
Il problema che ci poniamo dal punto di vista di politici e quello di a vedere una sistema avere una percezione di sistemi più efficienti nel momento in cui offrono più possibilità diverse forme di finanziamento e anche qui e anche più equity come possibilità di finanziamento per le imprese
Dall'altra parte una domanda che tende a rifiutare questa forma di finanziamento
Quindi dal punto di vista di policy l'idea e come riusciamo a creare gli incentivi perché questa Ri questo avvenga in Italia un problema anche interessante legato allo sviluppo del del settore del vento capitale del Private equity che appaio non molto sottodimensionate rispetto ai principali Paesi europei con un uno zero di differenza in termini di dimensione del mercato
Che quindi chiamate era maggiori politiche d'intervento anche da questo punto di vista
Arriva le conclusioni riassumendo quanto detto abbiamo visto una ripresa degli investimenti in Italia che che che offre un quadro sostanzialmente positivo ma rimangono aree di attenzione
Legate da un lato lo sviluppo degli investimenti in infrastrutture e dall'altra ancora la parte di competitività dell'impresa
Politiche attive sugli investimenti si sono mosse nella giusta direzione Mars serve una continua attenzione
Per aiutare lettere evitare incertezza e rigidità regolamentari da un lato favorire anche una diversificazione delle forme di finanziamento aggiungerei
E dall'altro per quanto riguarda il settore pubblico anche per favorire una maggior capacità degenerare progetti di qualità qualcosa che può che è fondamentale per la ripresa degli investimenti in infrastrutture
Fra
Ringrazio tutte le stelle soprattutto la bellezza spesso un'istituzione
Incompresa
Forse perché non genera cattive notizie e quindi sui giornali non ci finisce abbastanza però il lavoro che fa sostenere l'economia europea palese emerge da questi dati emerge dai dati europei
Ora guardando i numeri mi ha colpito il la tabella numero sei che avete visto prima che è quella che indica il differenziale dell'attitudine fra il sistema produttivo italiano il sistema produttivo europeo è un differenziale ancora significativo due anni di ritardo si diceva poco fa
Se noi combiniamo la tabella numero sei con la tabella numero otto del rapporto sull'Italia in cui viene fuori che come nel resto dell'Europa
Le le aziende in Italia si attendono che il clima politico e regolamentato Orio nei prossimi anni
Dodici mesi sia più probabilmente indirizzato verso un deterioramento invece che verso la crescita ne abbiamo la possibilità di è che le le questa differenziale fra l'Italia e gli altri Paesi dell'Europa che non sono i nostri rivali
Ma sono gli altri concorrenti sul mercato unico europeo sul quale teoricamente bisognerebbe comportarsi come a casa questo cresca e e parlare di di incertezza regolamenta Oria porta a parlare di governo dell'economia incertezza politica porta a parlare dal quattro marzo
Fatta questa premessa che però vorrei mettere sul tavolo della dottoressa Panucci anzitutto perché il è la nostra quota rosa con oggi sì però fra i pannelli sì naturalmente e poi perché rappresenta le imprese se questo è lo scenario che noi abbiamo sul tavolo il il bel tempo che è tornato ma il sole pallido questo è lo scenario che noi proponiamo è uno scenario che voi vedete
Uguale oppure lo vedete più roseo un meno roseo e quali sono le cose che suggerite questo a me
Un paio d'ore di tempo per risolvere
Era passato diciamo dilungarmi in una dissertazione molto lunga
Innanzitutto ringrazio la bene grazie a Dario Scannapieco la dottoressa Revoltella perché il rapporto per un rapporto estremamente confortante
Lo è diciamo per l'Europa allora dell'Italia soprattutto anche perché sfata molti miti sulle imprese italiane come imprese avversi ad innovare ad investire
La situazione è radicalmente cambiata negli ultimi anni a causa e forse anche un po'grazie alla crisi che ha spinto diciamo andato uno shock alle nostre imprese
E li ha spinti a diciamo ad evolvere verso modelli più competitivi
Il mio Presidente cita sempre una divaricazione anime nel mondo dell'impresa di un venti per cento di imprese leader molto competitive affermate sui mercati internazionali
Un venti per cento che oggi il punto scopriamo sulla base dei dati molto autorevoli essere il quindici per cento di imprese che non ha innovato vendite mensilmente diciamo una percentuale di imprese non competitive
è una sessanta per cento circa di imprese che invece si trova in quel gruppo di mezzo che potrebbero evolvere verso l'alto ma che potrebbero essere trascinata anche verso il basso
Negli ultimi anni c'è stato un cambiamento importante anche in termini di policy
Io penso che l'ultima legislatura sia stata molto favorevole rispetto
C'erano
All'attività di impresa e soprattutto rispetto all'indirizzo delle imprese italiane su un versante diciamo di interesse più innovative più ad alto valore aggiunto più produttive e quindi più competitive
E politiche che sono state messe in campo
Da non so misure fiscali selettive che hanno favorito in investimenti in attività di ricerca innovazione un piano com'è industria quattro punto zero adesso Impresa quattro punto zero che diciamo è stato un piano a trecentosessanta gradi fatto di misure fiscali ma anche di infrastrutture amministrative volte a sostenere questa transizione industriale italiana verso un modello nuovo
L'industria digitalizzata ad alta capacità innovativa
Quindi ci sono stato una serie di policy messe in campo che hanno previsto anche degli acceleratori per il Mezzogiorno come il credito di imposta per il Sud
Che ha diciamo favorito una maggiore intensità degli investimenti in un'area del Paese che era ed è tradizionalmente diciamo più indietro rispetto alle altre aree del del Paese quindi questo ha prodotto un affetto lo ha prodotto il ritardo rispetto al resto d'Europa è vero che la crisi in Italia arrivata anche un po'in ritardo rispetto al resto del mondo al resto d'Europa quindi tutto si è spostato in avanti
E vengo alla sua domanda
E noi siamo sicuramente molto preoccupati rispetto agli scenari futuri per questo noi quotidianamente invochiamo una continuità delle politiche che hanno reso possibile questo diciamo indirizzo delle imprese italiane verso un nuovo modello industriale che ancora deve sicuramente essere completato deve evolvere perché non ci non ci soddisfa sicura anche il fatto che circa il venti per cento delle imprese italiane sia nel gruppo di testa ne vorremmo che diventasse almeno la metà se non anche di più
E per questo noi temiamo che lipolisi che sono state messe in campo finora e che hanno mostrato di funzionare sia quelle Rego lamentare il sia quelle fiscali finanziare a sostegno di questo nuovo strumento di modello possano essere messa in discussione
Questo faremo le nostre assise fatemi fare un po'di pubblicità il sedici febbraio a Verona proprio per imboccare una continuità e alcune misure che sostengano questo modello
Quali sono i vincoli che ne dovremmo cercare di superare mi scusi non so quanto tempo ma lei Niblo chi pure quando magari secondo io penso che ci siano dei fattori di contesto sicuramente
A che incidono sugli investimenti pubblici così come sugli investimenti privati perché se è vero che le imprese italiane dichiarò di voler espandere la propria capacità produttiva questo chiaramente conforterà anche degli investimenti di carattere diciamo a immobiliare è questi investimenti normalmente sono ostacolati vincolati rispetto alla all'attività del decisore pubblico della pubblica amministrazione e quindi quanto più lunghi
Sono i tempi di decisione di una pubblica amministrazione rispetto ad un progetto magari di raddoppio della capacità produttiva di ampliamento dello stabilimento di creazione di un nuovo stabilimento ai tanto più tardi arriverà l'investimento e quindi anche l'impatto sull'economia sulla crescita di quelle imprese sull'economia
L'accesso al credito è stato un tema devo dire che di ieri un accordo che abbiamo firmato con abiti e valorizza i nuovi strumenti di garanzia che tende ad allungare anche la durata dell'accredito per quelle imprese che abbiano dato in garanzia dei collaterali immobiliari che molto positivo perché chiaramente consente di valorizzare anche il patrimonio dell'impresa
Però c'è stata tutta un'attività che al governo il Governo ha messo in campo di riforma della finanza per la crescita che ha avuto un'importanza straordinaria che ancora non ha terminato la maggioranza delle imprese italiane che rimangono sicuramente ancora le carte
Fin troppo al credito bancario ma che devono evolvere però c'è stato sicuramente un passaggio molto importante anche da questo punto di vista è qui l'attività che stiamo facendo
Con Borsa Italiana partita molto
Rilevante penso al progetto Elite detestato varato da Borsa Confindustria Abi e altri
Attori alcuni anni fa che sta contribuendo a creare la cultura organizzativa di governance nelle imprese di minori dimensioni che devono fare il salto di qualità e di accedere al mercato dei capitali sia esso la Borsa sia esso al mercato dei capitali alternativi magari non alla quotazione quindi importante importante l'attività del Fondo italiano di investimento che nasce da un'intuizione di Confindustria col ministero dell'economia dell'epoca Cdp a di che voleva creare un segmento di mercato all'ordine esistente in Italia un Private equity paziente che consentisse alle imprese italiane di fare un salto di qualità il potere capitali e quindi questo per dire che cosa che siamo in un diciamo in una fase di cambiamenti importanti per l'industria italiana
Noi ci crediamo molto perché stiamo vedendo i risultati tangibili è cambiato l'atteggiamento dell'interesse c'è una consapevolezza nuova di che cosa deve fare d'impresa per crescere
C'è una casa consapevolezza nuova di dover superare anche il vincolo dimensionale
Perché se è vero che le grandi imprese sono quelle che investono di più e sono anche più resistenti alle Siglienti dobbiamo cercare di aumentare il numero dei grandi imprese su questo
Nulla quaestio per questo abbiamo bisogno di un diciamo prospettiva almeno di medio periodo sulle politiche son messe in campo che vanno rafforzate potenziate
Anche fatte volgere perché industria quattro punto zero che è stato un programma shock adesso deve trovare la fase successiva di consolidamento
Di messa a sistema di un meccanismo è magari di strutturazione di incentivi fiscali ma non solo
A magari non sciopera ma strutturali per l'impresa che vuole investire su quel modello quindi io penso che ci sia ancora molto da fare ed importante e sarà quello che il governo che verrà metterà in campo terra consolidare questo percorso quindi questo è il mio Spigno Maspi cioè e non non ho altre certezze sul futuro forse diciamo e di altri
Va bene l'accesso al credito con lei spostarmi in zona Cipolletta perché abbiamo questa questo apparente paradosso del dell'invocazione della continuità per poter cambiare
Però le due cose sono perfettamente compatibili mi pare di capire in questa situazione che di lieve miglioramento spinato c'è un grande potenziale allora dal vostro punto di vista quanto è grande questo potenziale e cosa servirebbe a parte la stabilità poterlo realizzato nella pratica
Grazie bei anch'io volevo fare i complimenti per lo studio che la pay ha condotto sarà rivoltella Presevo presentatore
Fatta un po'l'indagine su quelle che sono le motivazioni anche da parte delle imprese perché qualche volta ci fermiamo sulle statistiche ma poi le imprese sono fatte da persone che che ragioni sono influenzate vorrei ricordare mi ha fatto piacere oggi essere qui perché l'Abbey e l'Europa altre volte ne parliamo male dell'Europa si parla male dell'Europa ma Rabei rappresenta uno strumento di crescita delle nostre colonie importante che ha svolto alcun ruolo
Decisamente forte nel campo dell'economia senza il quale non saremmo qui onestamente
Quando sento parlare la campagna elettorale dicono correrò io credo che bisogna ricordarci di quelli che sono i fattori positivi che ci sono stati l'Italia è stato detto qui dentro a sta recuperando come investimenti
Tutta l'Europa sta recuperando ricordiamoci che sta forse ricopriamo i livelli
C'è un'area che ci siamo persi che uno stock di investimenti grosso che ancora deve essere ricostituiti di strada da fare
E abbiamo ancora molta e dobbiamo farla diciamo con la continuità Croce contraddizione hai ragione nella presentazione bisogna continuare per poter cambiare
Questo è importante io ricollega quelle diceva parcella Panucci ci sono dei cambiamenti in corso
Che non possono dare immediatamente dei risultati se la politica schizofrenica perché ognuno che arriva dice che quello che ha fatto quello precedente non è stato sufficiente perché Isotta decollo ci sono tutti e quindi ricomincia a fare qualcosa di nuovo noi ripartiamo da zero e finiamo per via non arrivare mai perché tanto anche il governo che verrà avrà lo spazio così lungo il tempo e uno si immagina o spera con il risultato che noi andiamo a terzi che Zac senza nessuna traccia io credo che ci sono sardi
Dei risultati
E che questi risultati vanno consolidati me va continuata l'azione che deve essere fatta vediamo proprio alla al punto che mi riguarda che è quello
Do preparatevi invece capita che è stato detto è un pochettino ancora un anno all'interno dell'Europa rispetto a alla cosa anzitutto diciamo una cosa che diciamo le imprese nell'Europa continentale diffidano delle presso Sala sopra italiano il problema europeo il mondo anglosassone no modello sassone ha un'altra storia e va avanti per conto suo
E i Paesi che sana davanti a noi intermediate critiche in Europa la Francia e la Germania
Hanno fatto politiche
Dirette verso questa direzione estremamente consistenti sarà ricordato il Fondo italiano di cui io sono presidente in questo momento i fondi delle alle sale sulla creazione utilizzando capitale privato per mettere complessivamente un miliardo in tutto il sistema di parata vice Capital nel due mila dieci che era un'epoca abbastanza dieci b la Francia un miliardo deformità all'anno
Di investimenti diretti in caratteri va in cerca quindi si ottiene dei risultati maggiori anche perché mette le risorse lo so chiedendo più soldi allo Stato perché mi rendo conto che che ci sono delle difficoltà
Sto dicendo però che bisogna aspettare per avere dei termini
Qual è la la funzione che può svolgere con il la finanza alternativa brava tempio di una cercati dal prego ha detto che se sa intensificando è quella di convincere gli imprenditori aprire il capitali a un socio con il quale deve rendere conto è stato detto giustamente
Le imprese non amano perdere il controllo riprendono in una perde il controllo allora maschi condividere il
Diciamo le sue scelte con con altre persone questo vale soprattutto per le piccole e medie imprese però fatemi dire che anche le grandi imprese quelli che stanno in Borsa
Sono rarissime le grandi imprese che vediamo aumentare il capitale per un progetto di investimento nove volte su dieci la borsa è utilizzata semplicemente per avere condizioni di credito
Negli ori rispetto alla necessità di aumentare il capitale per andare a fare un'acquisizione sono veramente rari questo è un atteggiamento che va in qualche maniera modificato e va modificato attraverso
Investitori di diciamo istituzionali di medio e lungo periodo
Quindi da questo punto di vista io credo che l'azione che è stata fatta un po'di italiano reazione positiva perché il fondo italiano ha dimostrato di entrare in casa nel capitale di piccole e medie imprese anche in situazioni minoranza credo che tutti sanno quanto è difficile gestire una minoranza dietro la piccola impresa per farle crescere e portare ad alcuni risultati ed alcuni progetti su questo noi siamo insistendo e stiamo cercando di scongiurare la grande montagna il risparmio e quindi non è segnato ma uno dei problemi del nostro Paese che l'Italia produce risparmio
Ma questo risparmio difficilmente affluisce alle prese in particolare piccole e medie imprese
Affluisce ai titoli pubblici pensiamoci Soro non possiamo che essere contenti del
E così però acuisce poi successivamente in genere a strumenti quotati e quindi l'Italia uniati lezioni di corsa relativamente limitata
E qui deve valessero in gran parte mentre invece questo risparmio in altri Paesi per risparmio previdenziale quello che dovrebbe essere investito sulla piccola e media impresa almeno una quota anche se limitato ricordiamoci che l'Italia duecentotrenta miliardi
Il risparmio previdenziale c'è anche solo il cinque per cento così investito piccola quelli presenti una vera e propria
Rivoluzione ecco lì devo dire che il governo ha fatto grandi passi in avanti perché fatto di provvedimenti per favorire investimento resta una resistenza forte
Che è dettata da tanti fattori comportamentali sui quali credo che valga la pena che i governi esistano perché poi alla fine la situazione si sblocca e come per le imprese c'è un fatto limitazione alle che conta moltissimo nel nostro sistema che è quello del fatto che se un'impresa vede un altro a un socio perché riesce a ottenere dei risultati
Allora
Si apre anche lei è sì un fondo di previdenza vede che in altri fondi di previdenza comincerà a entrare nella capitale di piccole e medie imprese anche gli altri cervello all'economia fatta anche questi fattori quindi bisogna insistere su queste azioni non immaginare che quello l'abbiamo già ottenuto
E Massimo e quindi dobbiamo cambiare per potere ottenere nuovi risultati ma continuare a fare questa attività di proselitismo verso un settore che è difficile
Infine vorrei fare una piccola porzione sulle infrastrutture che sono state delle infrastrutture riguardano tutte le e imprese non crescono se non l'hanno infrastrutture e quando si parla di procedure che diciamo le Figaro io vorrei sottolineare la prossima al problema che c'è in Italia della responsabilità degli amministratori
Ormai molte autorità locali e centrali non prendono decisioni perché il funzionario che deve prendere una decisione e sposa un rischio gigantesco
Io parlo di corruzione perché ovviamente la corruzione va combattuta ci stanno dubbi
Però se si fa un errore o se per caso c'è una procedura che viene contestata da qualcheduno l'Italia paese delle contestazioni qualunque decisione uno prende su un'asta sul concorso sa che terrà attaccata il tribunale dà qualche d'un altro e la persona rischia di prova personale siamo qui in una casa di una persona a rischiando di grosso avrei fatto semplicemente il suo dovere e ecco io credo che l'Italia debba prendere una decisione su questo qui se vogliamo avere una amministrazione responsabile e capace di prendere le sue decisioni bisogna che ci sia trasparenza
Capacità di Progetto capacità di intervento ma che le pressioni quattro prende la sua decisione sia tutelata che non sia considerato una persona che poi col suo magro stipendio di vantare rispondere
Di danni erariali venti vengono imposti dalla Corte dei Conti o da qualsiasi altro grazie
Allora abbiamo abbiamo scenario serve capacità d'impresa serve coraggio serve apertura e e servono denari ora
La mia esperienza e che poi l'ABI spiega che va tutto bene però a leggere il rapporto viene fuori un come dire un racconto ricco di lamentele
L'accesso ai finanziamenti difficili in meno denari di quelli che si vorrebbero una generalizzata insoddisfazione tra le banche per lo meno non cambia una rilevante degli intervistati e soprattutto i giovani e i più innovativi
Lamentano la carenza di credito la la la la lungaggine delle procedure e la limitatezza delle dotazioni allora
Tutta colpa sua sente allora parto da parto però da per poter rispondere funziona risposta
Ringraziando nell'introduzione fatta
Da Dario Scannapieco da debole volte l'aver motivo perché al loro hanno citato
Due passaggi uno l'attività della Bei e finalizzata poi a un'analisi specifica di quelle che sono la massimizzazione dell'impatto sull'economia reale
Quindi una parola coach Ale il tema dell'economia reale e dall'altro per potessimo stimolare il dibattito oh yes men
è qui che dobbiamo dal da dove dobbiamo partire per capire pienamente il caso di successo della band Italia perché dobbiamo dire che punto come veniva citato in precedenza il caso va be'il è un caso che è successo
Ma tra i tanti motivi del successo ce ne sono almeno due importanti che potrebbero essere da un Silvio anche in modo prospettico a quello che potrebbero essere nuove politiche economiche il primo che l'intervento della Bay si pone come un intervento integrato utilizzando strumenti finanziari già esistenti quindi non inventando ogni volta una nuova cosa questo
è un tema fondamentale perché spesso soprattutto alcune manovre prevedono l'identificazione di un nuovo strumento identificazione uno strumento sta a significare la necessità di costruirlo i tempi di realizzazione non sono mai così brevi e molto spesso si perde poi l'andamento ciclico soprattutto se il ciclo è breve
Dall'altro anche per la capacità di canalizzare le risorse perché anche dalle risposte che abbiamo date il tema della canalizzazione delle limitate risorse e soprattutto evitare la frammentazione perché anche con la struttura territoriale regionale delle risorse il rischio che poi alcuni strumenti finanziari dell'Ovra parcellizzata una parcellizzazione di molto differenziare a diventa un elemento di criticità quindi diciamo un ruolo importante che deve essere valutato complessivamente sotto questo profilo i lucidi sono stati venne chiari nel dare un'indicazione di quelli che sono i vincoli che poi sono presenti all'interno del mercato creditizio perché uno degli elementi fondamentali che ci dobbiamo qui dobbiamo rispondere ma attualmente le politiche economiche generali ma più più in particolare le politiche regolamentari
Sono politiche che agevolano il finanziamento al mondo dell'impresa e o nel corso degli ultimi dieci anni le politiche regolamentari messi in campo sono state politica che in qualche maniera mettono dei vincoli alla operatività diciamo del finanziamento tradizionale definanziamento centrato sulle barche sicuramente
Non ripeto
In questa sede le osservazioni critiche derivano anche ad alcuni dei componenti presenti al al tavolo proprio su politiche regolamentari che mettono una serie di di ostacoli e questo crea delle condizioni di una necessità di effettuare delle valutazioni accurate per non determinare ciò che è avvenuto negli anni passati per quanto riguarda soprattutto la dinamica dei crediti deteriorati
Ma a questo punto la riflessione di dire c'è abbastanza credito c'è poco credibile poi una delle domande che ci dobbiamo porre è sicuramente le condizioni macro che in questo momento sono presenti sono particolarmente favorevoli da un lato abbiamo delle condizioni di costo del credito
Che non spaventavamo da da vari anni
Cioè forse non abbiamo mai sperimentato quindi sicuramente quando anche l'imprenditore risponde costa troppo poi bisogna vedere all'interno di un livello dei tassi ricordo che la stessa cosa veniva detta quando negli anni Novanta i tassi interessa erano a due cifre quindi oggi siamo un livelli di spread partitamente contenuti ricordo che in Italia rispetto agli altri Paesi lo spread praticato
Alle impresa italiane più basso di quello praticato sia in Germania che in Francia quindi questo poiché perché una cosa è la percezione è una cosa sono sono al tema dei dei lumi quindi il primo elemento è quello dei costi il tema della disponibilità del credito in questo momento sicuramente la politica monetaria della BCE che e tutta la politica messa in campo di messa a disposizione di vita ovviamente crea le condizioni
Di una disponibilità creditizio significativa il tema qui ritorna sempre
L'incrocio tra domanda e offerta che è una delle variabili più complesse da da poter Meccia are anche perché non non ci sono statistiche diciamo così
Precise che possono permettere di analizzare il fenomeno è indubbio che rispetto alle condizioni che si sono determinate nel corso degli ultimi anni
Le le condizioni sono migliorate in misura significativa sia in termini di dinamica del credito perché complessivamente registriamo seppur di poco un segno positivo
Un altro elemento importante che non vediamo dalle statistiche ufficiali è che sta cambiando
Il credito
Nel senso che sta diventando un credito a più lungo termine si sta allungando non non è raro anche avere delle condizioni di tasso che sono a tasso fisso proprio per utilizzare i vantaggi delle condizioni della del costo del denaro presenti in questo momento e quindi c'è una modifica anche nell'ambito quando poi si vanno a fare le comparazioni perché un credito che viene erogato ogni tre mesi rispetto a un credito che viene erogato per tre anni l'ammontare lo stesso no ovviamente gli affetti dal punto di vista delle statistiche sono sicuramente diversi e quindi abbiamo degli elementi sicuramente positivi a cui Bossi accompagna un miglioramento della qualità del credito che è un miglioramento non solo connesso con lo stock dei crediti deteriorati
E con la riduzione di sofferenze ma soprattutto perché oggi abbiamo una forte riduzione del cosiddetto sorpasso di gradimento cioè dell'entrata in sofferenza entrare nuovo
Credito deteriorato che determina un'nel miglioramento della qualità degli attivi bancari ovviamente una qualità degli attivi bancari può determinare una maggior supporto al finanziamento dell'economia
Si lamenta il mugugno che qualcuno voleva tassare una Volvo
Ma Marcella l'accusa che avevamo nella metà degli anni Duemila
Che le banche non fornivano adeguato supporto creando un osservatorio permanente sui rapporti banca impresa
Poi abbiamo scoperto che in quel periodo invece avevamo dato troppo credito rispetto a quello necessario e poi nelle osservazioni del Centro Studi Confindustria era stato sottolineato questo aspetto ma e la l'errore che viene spesso fatto
E su questo c'è uno studio bellissimo di Banca d'Italia che mette in evidenza come le comparazioni devono essere fatte anche tenendo conto dell'evoluzione demografica delle imprese
Non vanno tanto analizzate interminabile Gatti ma soprattutto cercando di analizzare
Le singole situazioni se la domanda di credito è una domanda di credito prevalentemente per ristrutturazione prevalentemente effettuato da soggetti che hanno un'eccedenza
Di finanziamenti sul sul patrimonio questo crea maggiori difficoltà ma proprio perché ritorno al punto precedente
Se io ho delle regole anche prudenziali che mi penalizzano questa attività ovviamente loro fare molta più attenzione però ecco il tutta l'azione che è stata fatta in questi anni
Con un Confindustria con le altre rappresentanze d'impresa mettendo in piedi una serie di Suni
Che possono in qualche maniera a rispondere alle esigenze diversificate gli imprenditori perché l'errore più grande ripeto non si può parlare di finanziamento non è una forma i finanziamenti finanziamenti solo diversi con diverse finalità
Da parte di terzi soggetti un ruolo importante è stato svolto in questi anni ad esempio dal Fondo centrale di garanzia
Chiedo a prove impattare
Su quella su quella fascia di imprese che ha maggiori difficoltà e questo ha permesso di poter rendere bancabili
Imprese che non era nei progetti che non lo sarebbe lo Stato
E proprio rispondendo alle esigenze quindi il tema importante e di uno sforzo in comune e questo possiamo fare anche con un ruolo importante delle associazioni imprese con negli accordi come quello che abbiamo stipulato ieri per poter intercettare un bisogno che un bisogno differenziato cercando compatibilmente con le regole ci sono quelli che possono essere effettivamente gli interessi
Delle imprese delle banche ma soprattutto del sistema Paese
Stando sul problema dei finanziamenti
Qualche giorno fa in un'intervista con la stampa il ministro Calenda parlando del caso Italia no ha detto che gli italiani sono bravi imprenditori e meno bravi capitalisti e qui vorrei tirare
In ballo Sironi perché se non siamo capitalisti poi finiamo per essere conquistati se non in piccola parte del famoso venti per cento di cui parla sempre boccia allora come come giudica l'imprenditoria italiana
Nel momento in cui si pone davanti agli investimenti e non sempre i soldi le banche abbiamo detto abbiamo capito qual è la loro posizione solo reticenti ad andare sul mercato
Dal suo osservatorio si è fatto
Grazie allora anche io ringrazio molto la Dario Scannapieco
Aveva avermi invitato invitato Borsa italiana questa tavola rotonda e per il lavoro che è stato fatto
Ma per risponde alla domanda io vorrei prendere spunto da quattro considerazioni che sono state fatte da Deborah Revoltella me la presentazione del rapporto la prima è il ritardo l'Italia nella ripresa degli investimenti ma noi come Borsa Italiana osserviamo un fenomeno simile
E devo dire che l'ultimo anno due mila diciassette è stato un anno record per la raccolta di capitali dell'impresa sul mercato
Per darvi un'idea avendo abbia avuto trentanove ai più per una raccolta complessiva di quasi venti miliardi di euro quindi direi che è un anno piuttosto di svolta rispetto anche a quel tema che è stato sollevato di avversione nei confronti dell'equity
La seconda diciamo dato empirico che emerso dall'analisi per i e che le PMI sono più in difficoltà sia in termini di ripresa degli investimenti sia in termini di accesso al credito bancario meno come percepito Gianfranco non io credo che qui la Borsa posso svolge un ruolo davvero molto importante
Che di recente è stato come è stato sollevato anche da Salvatore Rossi da altri molto favorito del provvedimenti governativi con lui Pier più di recente con decreto d'imposta per i costi di quotazione
Voi sapete che sono le diciassette come come effetto del provento Pio sono stati raccolti undici miliardi di euro
Non per Dalmine abbiamo avuto sul mercato delle piccole imprese le in Italia ventiquattro il pio
Qui hanno contribuito in parte anche il fenomeno un po'nuovo per il mercato italiano è quello che spacca in questa a mio avviso svolgendo un ruolo molto importante nel selezionare imprese di qualità ambiziose
Che hanno progetti di crescita che vengono portate sul mercato in questo modo costruendo a superare quella versione
Per per le critiche però non c'è solo l'equity nel mercato dei capitali faccio un esempio banale di recente è stata completata un'operazione che fa parte diciamo fa parte della complessa piattaforma di che è stata menzionata
La dottoressa Panucci che è un'operazione di basket Monti ha visto un ruolo molto importante di i temi così come mi Cdp dieci in prese di emittenti e quindi si sono conosciute nel nel processo di familiarizzazione di formazione della piattaforma Elite hanno emesso un bond insieme
Con una caratteristica di garanzia mutualistica questo secondo me molto innovativo un bond quindi attenzione
Risorse finanziarie certamente non al costo contenuto così basso condizionare Gianfranco di finanziamenti bancari
Ma ottime condizioni di costo a dieci anni quindi superando il tema della durata io credo che questo sia un un primo passo molto molto importante anche innovativo nella direzione il terzo punto che emerge l'analisi del l'outlook positivo per il due mila per il futuro
Con qualche chiaroscuro per le PMI
Ecco noi qui in realtà vediamo un anno molto positivo per tutti anche per le PMI naturalmente noi abbiamo un campione selezionato probabilmente fa parte del venti per cento ormai più volte menzionato
Vi do un'idea editor Monge una piattaforma che a settecentocinquanta imprese aderenti è partita cinque anni fa
E settecentocinquanta di ventotto Paesi diversi
L'Italia ha un ruolo dominante circa quattrocentocinquanta imprese sono imprese ambiziose vogliono crescere
Non necessariamente imprese che fanno inediti devono per forza viva la quotazione
E abbiamo già un certo numero ma sono imprese interessate a un percorso che può portare la raccolta di capitali sul mercato e diversi lo hanno fatto tantissima hanno fatto operazione di quanti di questa natura
E in Italia e naturalmente mercato che con beneficiario di più del del decreto diciamo credito d'imposta no imputazione
E per dar l'idea soltanto in Italia nel diciassette ha raccolto quasi un miliardo e mezzo di euro
Ultimamente il punto in ultimo punto le imprese si lamentano diciamo al problema del mi presti bancari la durata del costo anche qui mi ricollego borse mercato i capitali sono a quattro c'è uno squilibrio nel nostro Paese che tutti conosciamo va affrontato rafforzando la raccolta mercato i capitali io penso che il governo si sia mosso in modo molto lungimirante con diversi provvedimenti che vanno proprio in questa direzione
E non è che lo faccia perché vuol favorire la Borsa italiana ma perché si sa che oggi in Borsa per darne abbiamo circa seicentoquaranta miliardi capitalizzazione
è cresciuta molto nell'ultimo anno ma è meno della capitolazione della Apple
E il trentotto per cento del PIL il e questo si confronta con un quarantotto per cento infatti in Germania un ottantacinque per cento in Francia quindi siamo sotto ma devo dire che l'appalto anche molto ricca non ci aspettiamo una cinquantina di è più quest'anno
Ci aspettiamo anch'io credo che non sia irrealistico immaginare che nel due mila e venti così posso avere una capitalizzazione che il cinquanta per cento del PIL con circa cinquecento imprese quotate
Questo fa bene alla Statale alle condizioni finanziarie dell'impresa fa bene ai finanziamenti entra in stazione dell'innovazione
Fa bene a fa bene alla liquidità per esempio alle commissioni di uscita dal mercato per i fondi prete equity fa bene alla alla alla alla governance sta bene la disciplina
è nell'interesse del sistema economico italiano e in questa direzione sta lavorando Bossi italiano
Infine solo l'uno per cento vuole più effetti
Ma io qui credo che come ho fatto capire sono stati fatti passi avanti molto importanti e la prospettiva è positiva
E e credo che ci sia un lavoro di sistema Confindustria dato una mano norme a alla piattaforma élite Cdp entrata fra i soci di capitale quindi d'c'è c'è proprio tutto un sistema che sta lavorando nella direzione giusta io credo che ci siano altri qualcosa si può fare in più ma io credo che uno dei dei gli ostacoli sia la regolamentazione normativa lo ha riconosciuto la stessa Consob in una ricerca recente fatta sull'impresa che di fatto in diversi casi dicevano
L'aspetto regolamentare un freno importante quindi non guardiamo come ottimismo questa Cossu quattro punto zero c'è un nuovo presidente
Molto molto stimato una persona con grande competenza anche esperienza internazionale la semplificazione normativa un approccio se volete più proporzionale della normativa rispetto alle dimensioni delle imprese
E naturalmente il tema che menzionava anche Innocenzo Cipolletta degli investitori istituzionali noi abbiamo una patologia in Italia che il contrario di quello che viene chiamato un bypass in tanti paesi la sei Paesi
Investitori istituzionali fondi pensione trasferenza investono di più nel proprio Paese rispetto se volete la composizione dell'indice mondiale dov'è il contrario inverso molto meno
Il mercato italiano e qua francamente è una mi bisogna intervenire cioè non è pensabile che casi previdenza i fondi pensione non investano nel mercato italiano è un mercato che ormai è un mercato maturo la liquidità anche per effetto del dei pire cresciuta enormemente cinque sette volte
In termini di di di volume di gli scambi e la performances da Borsa Italiana
Ventitré diciassette è stata la seconda borse europee ha come obiettivo la prima mossa europea come come come performances
Qui le condizioni sono tutte positive e io credo che anche la mentalità dell'impresa
Sopra tutto le imprese familiari stia cambia perché vedono condizioni più favorevoli ci tenevate molta liquidità brevemente ma è più un problema di regole o di cultura
Io credo che ci siano intanto gli elementi ma tentano anni stiamo andando nella direzione giusta cioè qui la cultura delle imprese familiari è sempre stata particolarmente avversa a diluizione del capitale ceca però sono stati presi tanti provvedimenti
Che oggi fanno sì che pari a un fratello imprenditore che insomma avrebbe mai immaginato
Entrato inediti o non c'entra niente stato sollecitato dalla somma anca e oggi sta guardando con favore la quotazione io per certi versi ma spettacolo un'attesa piccola
Però insomma vedo fanno un cambio culturale faremo un collocamento la settimana fino alla fine dell'anno allora
Io ho altre domande però sono lieto di poter aprire il
Il palco voi se qualcuno ha delle domande può alzare la mano e gli do volentieri il microfono se no vado tranquillamente avanti io non ho problema facciamo ancora un altro giro
Credo di conoscere quel signore alzato la mano
Rainer Masera rimasti
Sì per un brogliaccio da parte di tutti coloro che sono seduti da questa parte del tavolo
Tutto quello che è stato detto mi convince appieno
C'è solo un punto che nella mia prospettiva forse non è stato sufficientemente acclarato che è quello della qualità degli investimenti cioè in Italia un problema fondamentale che si è registrato nel recente passato e che la qualità degli investimenti riferisco prevalentemente a quelli pubblici ma poi si trasformavano anche in un problema per le PPP e non erano sufficientemente vagliati sotto il profilo della redditività atteso questo dipende ET teso da fenomeni di corruzione ma non solo da questi fenomeni tant'è che Banca d'Italia nel più o meno recente passato
Registrava un fatto sotto certi versi incredibile e ad norme in Europa
Cioè si registrarono degli investimenti ma poi non andavano a finire in conto capitale perché il capitale non c'era le opere incompiute le opere che non servono a niente
Ora questo continua a essere un problema quanto pensa ad esempio che si rilancia l'idea di fare un ponte sullo stretto di Messina un ponte ferroviario concepito quaranta anni fa con l'idea che ci doveva essere alta capacità di trasporto merci dalla Sicilia verso l'Italia e viceversa questa sì che non è una follia ma il fatto che qualcuno continui a parte parlare di questa ipotesi che mio avviso non hanno senso dimostra che non solo le stazioni appaltanti non sono ancora sufficienti
Ma c'è un problema di fondo che anzi si è articolato perché concordo con quello che è stato detto precedentemente
Molti amministratori bravi adesso hanno paura ad intervenire perché se sono persone serie e corrette e non corrotte
E corrono dei rischi enormi perché la normativa e tale da creare incertezze lo ha detto recentemente un presidente della due presidenti uno del presidente della Corte dei conti e l'altro nel Consiglio di Stato ecco queste osservazioni hanno ancora validità oppure appartengono anche se al passato allora la qualità dunque la politica e le regole
Ma io ho letto Mark sottolinea che io il fatto del quanto riguarda responsabilità che sono un etica
Della decisione del dell'investimento
Constatiamo che molte amministrazioni e i ritardi dipendono proprio dalla paura di prendersi certe responsabilità ed alla impossibilità di condividere un rischio dei rischi che trova che non sono rischi che devono essere presi
Dalle persone che temono che devono decidere
Sulla qualità degli degli investimenti
Certo questo dipende da molti fattori però dipende anche molto da dalla lungaggine dei processi la qualità di alcuni investimenti nostri è negativa si aspetta troppo e alla fine finisce che è cambiato il contesto nel quale l'investimento dovrà essere fatto e non produce quell'affetto che lui avrebbe immaginato oppure viene addirittura abbandonato come ricorda Masera
Non siamo i soli bisogna dire su questo qui ricordo sempre che Berlino ha una ricordo che per costruirlo ci son voluti anni e anni e sta ancora lì inattesa che venga realizzato ricordo che versiamo realizzando il tunnel del Brennero
Nei tempi dovuti gli svizzeri per fare il loro bellissimo turca dell'inizio ci hanno messo molto di più hanno pagato il doppio di quello che ha rilanciato
E questi sono diciamo problemi un po'in tutti quanti che però evidentemente per un Paese come il nostro che ha bisogno di queste infrastrutture Gaetano più gravi
Se passa se posso aggiungere nel nostro studio lo studioso di investimento in Oracle guardiamo esattamente il problema della capacità di generare progetti di qualità
E non è solo un problema dell'Italia con le volevo ribadire prettamente questa che è un problema comune a tutti i Paesi devono dell'Europa Siani bello nazionale anche il fattore di coordinamento tra le varie fra i Libardi vari livelli dell'amministrazione
Su o l'effettiva creazione di reti infrastrutturali ed è una problema particolarmente gravi in alcuni Paesi dell'Unione europea ma c'è un dato che emerge dal rapporto che particolarmente interessante che si riferisce il agenti locali realtà
E ed è che il quarantatré per cento dei progetti di investimento
E condizionato al successo del della valutazione dell'Economic credito ritorna del Progetto perché vuol dire che c'è un sessanta per cento quasi di progetti a livello europeo sto parlando non di Italia
In cui la scelta di fare il progetto non tiene conto dei risultati per la te degli assessment ex ante qualcosa che secondo me molto importante preoccupante riguardo alla possibilità di decidere su buoni progetti di investimento e proporre buoni progetti di investimento ma sto citando dati europei non dati italiani penso che sia un problema per tutta l'Europa non solo per l'Italia
Io forse
E condividere un argomento che mi Carrozzo che è il tema della fuga della decisione dei pubblici amministratori o dei pubblici funzionari ahimè un grossissimo vincolo per per l'Italia
Io penso che si sia ecceduto con responsabilità penali e civili ed erariali e questo alla fine blocca un dipendente pubblico che affronta devo dire di una remunerazione abbastanza contenuta non si assume un rischio abnorme nel prendere decisioni quindi penso che questo sarà uno dei primi punti che il prossimo governo dovrà considerare riportando in equilibrio responsabilità di pubblici funzionari io penso ci sia anche un tema condivido la la la valutazione che un po'in tutta Europa ci sono
Diciamo dei vincoli dei problemi e anche a volte l'incapacità di progettare realizzare l'investimento sicuramente la difficoltà di progettare infrastrutture di qualità da parte delle pubbliche amministrazioni in Italia cioè ed è un gap che viene anche dalla progressiva diciamo progressivo impoverimento delle diciamo di qualifiche e competenze tecniche all'interno della pubblica amministrazione che siano in grado di fare progetti e poi metterci a gara
E in realtà è questo è l'ultimo l'ultimo aspetto che volevo brevemente affrontare i tanti problemi che noi abbiamo avuto con l'entrata in vigore del codice degli appalti sono essenzialmente riconducibili a questo perché Codice degli appalti
è stato immaginato sul modello di amministrazione che in Italia ancora non c'è su modello di amministrazione che dovrebbe progettare l'opera a diciamo fare molta più attenzione agli aspetti tecnici più che a quelli giuridici realtà c'è un gap tra questo l'amministrazione esistente
E quindi questo arresto di difficilissima applicazione il Codice appalti devo dire che forse uno dei casi in cui il legislatore andato un po'più avanti
Rispetto a quella che la situazione dell'amministrazione italiana poi ci sono tutta una serie di altri problemi e vincoli normativi nel codice però questo mismatched ha bloccato di fatto per mesi e mesi e mesi legare quindi la realizzazione di alcuni investimenti importanti
Sì che ha chiesto la parola il presidente Bassanini sempre la fila microfono per favore
Ora
Sono invece
Della risposta in questo la risposta da tempo è stata proposta per esempio
Da Cassa depositi e prestiti la ragioneria generale dello Stato
Che una volta tanto
Come dire era propositiva e non non frenava per ragioni di di di di di di di finanza pubblica cioè creare delle strutture di assistenza tecnica
E progettuale a sostegno delle amministrazioni pubbliche soprattutto delle amministrazioni locali perché questo
Non si sia fatto nonostante sia cinque o sei anni che se ne discute deriva forse da Gelosia di alcune amministrazione
Nei confronti di altre però certamente io penso che sia una strada da riprendere non so se IPA nel d'accordo o meno secondo tema beh quello che emerge dal rapporto lo lo sapevamo ma lo possiamo declinare in termini belli
La Bay in Italia in questi ultimi anni è riuscito a fare uno straordinario lavoro di di nella nella diciamo una traduzione in italiano del piano Juncker
Con risultati molto maggiori nel sostengono il finanziamento delle imprese che non sulle infrastrutture
E c'è una ragione
E la ragione e il fatto che
Sulle imprese era più facile trovare
Come dire progetti praticabili che non trovavano Gianfranco Torriero sadico a Roma quello di cui parla ragione nel dire che il Fondo centrale di garanzia sta svolgendo un grande ruolo mai me sta svolgendo un ruolo soprattutto a sostegno belle micro e delle piccolissime imprese mentre il tentativo di a utilizzarlo più guardinga mente per le medie e anche per le piccole che non siano piccolissime questo imperativo finora si è scontrato con le resistenze regolamentari fortissime ora tutti i dati italiani dicono che il grande problema della produttività del nostro sistema economico nel settore manifatturiero non riguarda le medie e le grandi imprese che sono sulle medie europee persino superiori non riguarda forse neanche le piccole nel senso europeo riguardo le piccolissime de me ed è lì e Lele micro
E allora se il sistema non favorisce la crescita dimensionale ma persino da certi punti di vista alla impedisce perché se i resti piccolissimo hai una serie di privilegi di vantaggio e di strumenti se no non c'era il più ecco questo che è chiarissimo anche al ministro Calenda che è chiarissima tanti nostri interlocutori di governo è però poi
In parlamento non passa
In Parlamento non passa perché come dire la potenza della lobby delle micro in prese e ancora fortissima qui c'è un nodo io penso che dovrebbe essere affrontato infine non è un caso che invece sulle infrastrutture anche sul piano Juncker si è riuscito a fare molto meno
Non è un caso perché io penso che abbiano ragione e da Masera poiché siete poi intervenuti a commento
E noi abbiamo un sistema che richiede una revisione ancora dal punto di vista delle regole molto profondità le regole delle alcune delle regole che le cui di solito si fa riferimento che sono quelle internazionali
C'è la speranza c'è tutto un lavoro ormai avanzato sull'asset class delle infrastrutture
In sede OCSE non solo voce e la presidenza argentina del G venti ci ha messo al primo punto dell'agenda la la se Plast delle infrastrutture l'azienda al prossimo G venti
E la ricalibrazione delle regole
Prudenziali e contabili per gli investimenti sulle infrastrutture
Mettere al primo punto è una cosa importante perché nell'agenda del G venti questo tema c'è da quattro cinque anni ma quando sta agli ultimi posti poi finisce a non essere esaminato se non con la delega al Financial Stability Board
Che naturalmente e culturalmente il meno adatto a cercare delle soluzioni e effettivamente come dire
Però investimenti nelle infrastrutture mettono al primo posto potrebbe cambiare tutto però sono le regole interne
Sulle regole interne sono le regole sono le belle alle responsabilità per danno erariale di fronte alla Corte dei conti che non è affatto una regola nel mondo
Cioè noi sostituisci mo'alla corte dei conti le una roba tipo genera canti in buono d'immediatamente immediatamente le cose migliorerebbero perché il terrore di politici e dirigenti è quello di incorrere in danno erariale ci si può incorrere per
Chiunque decida è a rischio da questo punto di vista il secondo è non i tempi ma Lampre dipinta Belletti del giudice penale e questo è un altro tema da affrontare che e in questa legislatura che ha fatto tante cose non è stato affrontato e il terzo il terzo tema connesso a questo è quello che è molto importante che ci sia una buona autorità anticorruzione
Che ha fatto un gran lavoro ma dovrebbe fare molta attenzione che questo lavoro non si traduca in un fattore di ha allungamento e complicazione
Che rende difficili ottenere dei e dei risultati e dove si è nel pubblico quindi con nell'investimento infrastrutturale e questo ha pesato moltissimo io penso che su queste cose bisognerebbe fare una riflessione
E forse se si parlasse un po'meno di chi ha deciso o non deciso di partecipare a qualche manifestazione sono scelte di scarsissimo rilievo per il futuro invece di questi temi in una campagna elettorale forse potrebbe servire molto
Proprio proprio qualche giorno fa in una chiacchierata col presidente della Bei o era la domanda perché l'Italia come mai come si spiega il fatto che l'Italia è il Paese che ha ottenuto più fondi lo ha risposto seccamente l'Italia è quello che ha il più grande numero di buoni progetti
E questo chiave per confermare che c'è una parte del Paese che che è buona e che ci piace che forse dovrebbe dare l'esempio e tutto il resto
Se possiamo fare un ultimo giro veramente rapido mi piacerebbe partendo da Deborah Revoltella parto parlare di come tutti questi investimenti potrebbero essere orientati
Per far sì che insieme con industria quattro punto zero e Impresa quattro punto zero siano rientrati a far sì che le diseguaglianze che necessariamente verranno create con la rivoluzione digitale le nuove tecnologie e i robot o i macchinari interna della scientifica l'intelligenza artificiale per far sì che queste opportunità che vengono create dalle nuove tecnologie non aumenti in a dismisura le le diseguaglianze e dunque il dissenso sociale che probabilmente vedremo espresso massicciamente il quattro marzo
Resta
Una domanda molto complesse chiaramente ma che ha siccome è una sola una una risposta una sporca una responso se vogliamo anche semplice uno delle uno degli aspetti che vediamo a livello europeo hanno guardavamo
I impedimenti agli investimenti eccetera in Italia abbiamo il principale fattore di impedimento è legato all'incertezza poi alla regolamentazione se guardiamo la stessa cosa in Europa il principale fattore legato agli skills la mancanza di skill anche skills che impediscono la realizzazione di progetti quello che vediamo anche in questo momento nel Mercato del lavoro vediamo a livello europeo vediamo diversi
Tipi di ma diverse condizioni nei diversi paesi ci sono Paesi che sono più vicine a potenziale dove ci sono tensioni nel mercato del lavoro quindi mancanza di skinheads e legata proprio all'essere un una fase di forte accelerazione del ciclo
Eccetera ci sono altri paesi per esempio tutti i Paesi dell'est Europa
Dove la mancanza di schizzi è invece legata a fattori di emigrazione eccetera e latente
C'è la capacità di indirizzare gli skinheads proprio verso le nuove esigenze che vengono determinate dalla trasformazione tecnologica
Quindi la risposta che dà un occhio più una risposta di medio periodo piuttosto che un'altra risposta di breve periodo che la trasformazione tecnologica richiederà molto più investimento nella parte di skinheads educazione eccetera e molto una spesa molto meglio indirizzata te quello che vediamo a livello europeo oggi
E difficile a livello europeo pensare a politiche di educazione schierasse eccetera perché ogni Paese ha un'attenzione nazionale una parte di spesa che tipicamente nazionale non è a livello europeo
Ma è molto importante invece avere una visione europea nel contesto del mercato unico del lavoro
Su come reintegrare le persone che verranno lasciate fuori dal cambiamento tecnologico su come Re impostare una politica dell'educazione e della creazione di Spears che sono necessarie all'impresa la trasformazione più descrivesse esistenti
Quindi è una domanda molto complessa una risposta parziale se vogliamo quelle che sta dando ma una risposta di medio periodo ed è investiamo in sketch dobbiamo una vita cioè cerchiamo di creare una visione europea e quello che ad investimenti in educazione di iscriversi
E anch'io devo dire era la dottoressa rivolte alla mia preceduta io penso ci siano due un diciamo fattori su cui necessariamente investire
Il primo sono le competenze penso che diciamo investimento incompetenze avvenga come conseguenza dell'investimento in innovazione quindi fatto di indirizzare le risorse ti bei ma anche le risorse europee penso alla futura diciamo programmazione del bilancio del quadro finanziario pluriennale sull'innovazione senza diciamo decurtare i fondi che oggi sono indirizzati non so sua Horizon venti venti o su queste nove sia assolutamente fondamentale perché l'innovazione richiede Eskil si richiede l'investimento in Skills
è quanto più le persone saranno qualificati competenti e istruite tanto meno permeabili saranno a popoli ismi isolazionismo i sovrani ismi eccetera
L'altro diciamo investimento fondamentale e nelle infrastrutture materiali e immateriali perché
Diciamo le reazioni che abbiamo visto la Bre sette i risultati elettorali negli Stati Uniti vengono anche da diciamo una profondo divario tra diciamo città Ittiri serie tra territori eccetera e quindi consentire di collegarli sia da un punto di vista dell'infrastruttura non so della banda larga quindi dell'accesso alle tecnologie sia da un punto di vista di infrastrutture materiali collegando periferia le città collegando le città tra loro l'Italia all'Europa eccetera sia un forte elemento di coesione sociale
Che non dico azera ma quanto meno comunque riduce le differenze tra territori e quindi consente anche la mobilità delle persone di inclusione questo libro punti fondamentali se mi lascia solo fare
Un piccolo inciso perché penso sia assolutamente doveroso oggi non l'ho fatto prima me ne scuso
Io volevo ringraziare Bay per quello che ha fatto in questi anni perché io penso che sia stato un istituzione fondamentale nel rilancio degli investimenti in Italia ne abbiamo fatto uno smacco ordo a marzo dell'anno scorso con bei come Confindustria per portare gli strumenti Bay
Nelle intese
E stiamo seguendo un metodo analogo a quello che abbiamo seguito con élite e anzi convergeranno le due cose comunque attraverso questi desk che noi abbiamo istituito in moltissime nostre associazioni territoriali perché stiamo facendo una mappatura delle imprese eligible che andremo a trovare una uno per far sì che diciamo si aprano a questi nuovi strumenti di investimento e questo è fondamentale perché si parte da piccoli numeri ma poiché con i numeri si estendono si crea un effetto emulativo e quindi diciamo riusciamo in questo modo a fare emergere e crescere impresa e che prima non erano esposti a questi strumenti di investimento e penso una cosa che una volta che un'impresa si apre a strumenti di investimento diverso sì
Dal credito bancario sia una piccola breccia che poi si può allargare fino a magari fanno arrivare in Borsa o comunque fare aprire il capitale investitori esteri e questo è molto importante per questo ringrazio Dario Scannapieco e l'Abbey perché è stato fatto un lavoro molto serio a sulle imprese italiane
Adesso bisogna dei ovvero su
I giovani
è un PCI ma è un po'l'ossessione per lo meno nella nostra redazione il mi promette che la prossima volta che vede i banchieri che ci facciamo programmi per i giovani per le innovazioni
Interessante la la la domanda che che poneva diciamo l'innovazione se ha un effetto diciamo che povere un impatto negativo sulle disuguaglianze sociali
Allora ho l'impressione che in questo momento in realtà la domanda e la risposta ci dovremmo dare relativa a creare le condizioni per agganciare l'innovazione presente in Italia in Europa perché anche qui ritorno sempre un tema di regole siamo sicuri che il nostro Paese in termini di infrastrutture immateriali e di condizioni è favorevole all'innovazione cioè le esperienze che vediamo a livello internazionali sono di creare il cosiddetto se Mox
In Italia che con lo stiamo facendo perché cosa lo stiamo facendo allora probabilmente la il primo elemento è quello di creare le condizioni per agganciare l'innovazione perché le scelte positive sono state fatte recentemente sono quelle di rispondere con degli strumenti di politica economica che andavano a colpire la necessità di rilanciare gli investimenti cioè nella se uno guarda un aspetto più in un'ottica di lungo periodo ci permette anche di focalizzare meglio avrebbero fatto recentemente un'analisi che fa vedere come tra il mille novecentonovanta e il due mila tredici
Sostanzialmente l'economia italiana sempre cresciuta meno dell'economia europea lo ha domande per quale motivo e realtà ciascun contesto storico determinava degli impatti significativamente diverso nel senso degli anni novanta
C'era una carenza di domanda aggregata lato Investimenti domanda pubblica domanda di consumi nella tra il due mila e il due mila sette sicuramente inciso direttamente la minore domanda proveniente dall'export
E nella fase di crisi hanno cioè abbiamo avuto una combinazione di export più investimenti in termini di carenza quindi le politiche economiche devono essere necessariamente incentivate soprattutto su queste per rispondere a quelli che sono gli elementi però in termini anche di velocità di risposta
Perché il rischio e poi di non cogliere pienamente l'inversione ciclica
Se lo mi diceva che l'altra l'avete fatto anche più di due quotazioni alla settimana abbiamo detto cinquanta quest'anno
E l'indice di un vero cambiamento di mentalità e quindi l'indice di di una vera possibilità di vedere un Bruzzone del nostro sistema produttivo forze spesso è un po'sonnolento oppure come dire il l'ebrezza del momento
No io penso che ci siano condizioni per considerare questa inversione inversione strutturale un'inversione che per permarrà nel tempo però io vorrei cogliere quest'occasione per togliermi un attimino il cappello di Borsa Italiana
Mettermi quello di accademico che ho sempre avuto invece dire due parole su quello cadetto debole sulla domanda che ha fatto lei
Perché io credo ci sia una parola chiave nel risposte devono Revoltella che nel medio periodo
E questo è il tema chiave ovviamente c'è comunque politica
Efficace se l'orizzonte che la guida è un orizzonte di medio periodo altrimenti
I quali permetto di dire che io molto apprezzato in questo governo degli ultimi anni
Diverse misure che a mio avviso sono state guidato da un'ottica di medio periodo ma questo non è successo per quello che riguarda il settore delle cash per quello che riguarda in particolare l'università e io credo che qui ci sia un tema chiave perché tenendo conto al tema delle disuguaglianze
Io anch'io parto dalla dalla dalla convinzione di base che lo strumento chiave pesi all'istruzione
Noi abbiamo per darvi un'idea tra i giovani tra i ventiquattro venticinque trentaquattro anni
Giovani diciamo così un tasso di c'è il numero di rango potevamo reati che intorno al ventidue ventitré per cento l'obiettivo proprio due mila venti era del quaranta per cento la media europea intorno al trentacinque
Mi siamo molto molto al di sotto abbiamo vissuto tanti anni dove le immatricolazioni sono scesi ogni anno scende
E c'è stato un fenomeno mentre altri Paesi a fronte di una crisi economica investirono di più le università abbiamo contratto da spesi in università perché perché pagamento del periodo e qualche cosa che pagano nel medio lungo
E devo dirvi che ci sono al di là degli investimenti tantissimi provvedimenti che si potrebbero prendere nel settore universitario a costo zero a costo zero
Per rendere l'università più competitive più libere oggi tutta la normativa sull'università che guidata dal tentativo di reprimere comportamenti devianti sbagliati da parte del università minori e quindi imbrigliano anche università che hanno io faccio un esempio che non era mia al Politecnico di Milano
E voi pensate che il Politecnico di Milano a un numero di studenti che passano Samhain ammissioni saper fabbisogni ingegneri che al nostro Paese
Superiore a quello che può mettere ma perché perché non abbastanza fondazioni finanziamento ordinario e quando il fondo senza intorno a quota scende loro sono costretti a ridurre le rette perché non possono superare il venti per cento
E questo io ripeto di un figlio alcuni tecnici e io adesso pagato per per tre anni due mila cinquecento normativi Suma e non è pensabile che una persona come me posso fare investimenti importanti della della sua famiglia
E pagare due mila cinquecento euro Ostuni il nostro Paese non sono più pochi per me ma ci sono delle cose nel settore Assitalia si potrebbero cambiare veramente a costo zero e però ci vuole un ottica di medio lungo termine e non bisogna aver paura
Diciamo del dice arriva in piazza a gridare al diritto
Lavori cogliere l'occlusione avendo qui in Innocenzo che vedo vedo da da tanti anni c'era anche quando ho cominciato a fare questo mestiere
Perché delle alla luce di tutto questo che abbiamo detto
Il clima che migliora ma le incertezze cetra
Quanto è grande la posta in gioco il quattro marzo
Più grande del solito è grande come al solito stiamo meglio di prima cioè
Se avremo
Sapremo come dire
Un'Italia che riesce a continuare sulla sua strada e questo lo dico in valore assoluto un'Italia che cambia rotta come è possibile perché è giusto che un Paese voti e decide di cambiare rotta
Quale quanto è grande la posta in gioco in dista da da chi gestisce Investimenti da chi conosce l'economia e da chi vorrebbe ridurre le diseguaglianze
Tre cattiverie avermi riservato quest'ultima domanda anche che volevo dire qualcosa su quella prima che di norma molto prevalente ciascuna prima vorrei dire una cosa dobbiamo evitare con o la tecnologia
Di fare l'errore che abbiamo fatto con la globalizzazione di cui abbiamo esaltato tutti gli aspetti positivi che esistono e poi ci siamo trovati che ci siamo dimenticati ci che colto delle riflessi negativi con il fatto che la gente ormai si è ribellata contro allora domani ci sarà la Società delle macchine bene aver fatto industria quattro punto zero ricordiamoci che c'è un problema di occupazione da gestire
La formazione necessari Siena poi tutto quello che è stato detto qui in particolare l'università perché ne fa un presidente di una rinascita
Però bisogna trovare dei risultati a breve termine
Non possiamo aspettare che la gente sia formata e si salva se abbiamo dei disoccupati crescono per la tecnologia che sicuramente farà più disoccupati della globalizzazione
Quelli bisogna intervenire subito il ministro Padoa ne fece a suo tempo un'ottima proposta quella di fare una sorta di indennità di disoccupazione o di intervento europeo
Io credo che sia quelli portarci se l'Europa fa una politica a favore della tecnologia devi fare contemporaneamente con lo stesso livello è al limite invertendo il titolo una politica per l'occupazione con condivisione dei rischi
Perché lo sappiamo benissimo che ci sarà un problema di mobilità e di spostamento della gente verso poli di attrazione a tecnologia più avanzata
Ed è bene che sia così è bene che molti italiani se ne vanno a lavorare lì dove c'è la tecnologia però non possiamo abbandonare gli altri
E quindi io se fossi presidente dell'Europa non farei una già la campagna per una tecnologia più avanzata lo fai una campagna per la difesa dell'occupazione l'avete l'occupazione connessa
Con gli strumenti per la tecnologia perché se no non ci porteremo veramente tanti altre persone che chiederanno e vengo al quattro marzo però agente senza gridando io credo che l'Italia sta percorrendo la stessa strada di tutti gli altri Paesi europei
Dove non esistono governi che abbiano una stabilità non c'è un paese in Europa tranne uno che al sistema elettorale tale che con il ventitré per cento si prende l'ottanta per cento del Parlamento
Ed è la Francia ma non esiste in Europa un Paese dove ci sia un governo relativamente stabile gli esempi sono sotto gli occhi di tutti la Germania non riesce a fare un governo e la Gemina diciamo la verità con tutto il rispetto per questo Paese
Sono dodici anni che fa governi di coalizione che uno proprio democratico perché onestamente se tutti si mettono d'accordo per fare un governo coi nasce un'opposizione antidemocratica per forza di cose perché se la democrazia è quella non è finita la Spagna si trova in situazione analoga il Belgio l'Olanda si sono trovate in situazione analoga l'Italia con questa abitazione di stabilità c'ha vissuto gli ultimi quattro anni e proponente CISL anche i prossimi cinque
E io credo che da questo punto di vista i mercati finanziari l'abbiano percepito oggi come oggi non abbiamo con l'instabilità che rischiamo di poter avere dopodiché mi auguro ovviamente che la situazione sia in qualche maniera gestibile sarà gestibile su questo non ho dubbi ma ci
Signora vedere come perché le aspettative di tutti e che non ci sia un vincitore reale nel nostro parlamento e quindi bisogna fare un governo di coalizione larga da qualche parte
Ragazze belle parole di non conforto
Io ringrazio la bail-in per aver organizzato questa cosa vi invito a leggere i dati a studiarli bene ringrazio i partecipanti e personalmente ringrazio il tesoro che mi ha fatto lavorare per la Spampatti perché
Quelli della mia età e Susanna che per definizione la stampa sconfinata grazie
E capogruppo