Giorno della memoria: intervista con Anna Foa

Radio radicale siamo in collegamento con la professoressa Anna Foa già ordinario di Storia moderna all'Università la Sapienza di Roma profonda conoscitrice della discenda degli ebrei in Italia in Europa
E e con lei vogliamo aprire questo spazio di approfondimento che oggi nel Giorno della memoria radio radicale dedica proprio a questa questione questo tema allora
Professoressa vola io partirei da un punto lei settimana ha partecipato alla iniziativa del Quirinale terrà il giorno della memoria e ha parlato di questa tragica coincidenza di quest'anno cioè si sia le brano e gli ottant'anni delle leggi razziali lei ha sottolineato non a caso ovviamente
Che questi leggi vanno indicate più che altro come leggi razziste partire dal ministro Sellerio argento quello che aveva già detto la storica di quel periodo molto importante Michele Serra
Quando aveva invitato chiamando le leggi razziste perché cisterne tre cattolico mentre razziale in qualche modo sottolinea ed era c'era una sorta d'identità esistente cioè la definiva in maniera neutra e quindi io preferisco usare il termine triste anche se poi mi viene ogni tanto radicale ero abituato a sentirle chiamare così
Ecco sì nel feti voi se si fanno vedere le pubblicazioni dell'epoca la dicitura o che venne officiata era quella delle leggi razziale ecco nella in questa giornata e contro il tema delle valutazioni ovviamente è quello che rimane aperto come come facciamo professoressa Foa ad alimentare la memoria anche il tema su cui Presidente da Repubblica uno dei temi su cui il Presidente della Repubblica ha richiamato l'attenzione su internet
Beh io credo che alimentare la memoria adesso Tito forse l'alto di
Sott'anni di esperienza è ritornata nella memoria che poi è diventato settimana o mese della memoria
Sia per alimentare l'Ave Maria dobbiamo non può cambiare il nostro modo di vedere questa memoria e la sua funzione cioè in molti casi ci siamo limitati a fare un una sorta di apologia della memoria dimenticando fra l'altro anche la storia il salto che le memorie nasce su una conoscenza approfondita ora credo che dobbiamo fare innanzitutto che questa memoria punto sfida di chi non ha conoscenza approfondita che non c'è ancora a livello scolastico non c'è un ancora tanto meno
Cioè al livello nella comune nel senso come dire culturale delle persone
E e dall'altra parte dobbiamo far sì che queste memorie risponde alle domande dell'oggi rispondono alle domande dei regali si sentiva parlare con i ragazzi dall'archivio delle cose che ritoccano e cercando nel passato a queste risposte nemmeno fritti
E queste risposte siano in qualche modo anche delle risposte alle loro domande sull'oggi
Professoressa Foa uno dei temi forse più difficili da circoscrivere anche per i suoi aspetti diciamo interiori o psicologici è la la la specificità della Shoah no la sua cifra industriale diciamo in in sintesi brutale come possiamo appunto alimentare una memoria concreta nei termini in cui indicava lei poco fa
Ma io credo innanzitutto che noi dobbiamo inserire le memorie lasciava nel ricordati nella conoscenza di questo s'è quello dei genocidi che è stato il Novecento che ancora continua in questi nostri anni di di terzo millennio dobbiamo inserire questa memoria in nell'insieme e Dei che nel CD e della volontà dei popoli di distruggere altri popoli rinchiudere di combattere la guerra contro i civili dobbiamo inserire dentro quei sta questo non vuol dire che ne dimentichiamo le norme specificità della memoria della Shoah e il fatto che stiamo descrivendo un'esperienza assolutamente i limiti che ha assegnato in un modo che non si può descrivere nel nostro passatori il modo di concepire il mondo che abbiamo avuto nel Novecento è stato un vero e proprio spartiacque a livello di culturale interpretativo nel modo di di collocarsi rispetto al mondo io non dico che non si può più fare e poi via
Federico che certamente abbiamo cambiato il nostro modo anche di fare arterie di fare letteratura
No quel tono non vuol dire che noi non dobbiamo anche nel precedente legame che ci sono voglio dire
Che indeterminati aspetti specifici del contribuente o sull'oggi l'accoglienza del rifiuto dei profughi quelli in pericolo di vita che sia tornato verranno ci rende e eccetto che che che la la la la fuga dei profughi non è la stessa cosa della Shoah
Ci mancherebbe altro che lo fosse meno male che non lo è però certamente nel rifiuto dell'accoglienza c'è qualcosa che ci ricorda le nazioni europee nel trentotto
Quando hanno chiuso le porte ai profughi dalla Germania evitarlo e dall'Austria
Professoressa Fo ancora una riferimento al suo intervento al Quirinale lei ha evocato un questione e che riguarda anche il linguaggio riguarda anche il giornalismo ovviamente non lo ha fatto chiedendo delle limitazioni delle leggi in questo campo specifico ma lo ha fatto almeno per quanto mi è parso di capire
Evocando un po'anche quelli che sono i temi gli argomenti che poi possono essere in qualche modo complicati diciamo nella nel compromettere questa salvaguardia della memoria e ha ricordato questa vicenda del pietismo ci vogliamo tornare per una
Il mare il termine con cui durante subito dopo l'emanazione delle leggi razziali sono stati definiti i carrettini dei surfisti regionali dalla gente preferisca
Coloro che continuano ad avere rapporti il decennio fino dico solo di amicizia ma perfino soltanto a far notare per strada
Il loro conoscenti ebrei a parlarle rivolgergli siccome esseri umani
La parola era piccolissimo e io l'ho ricordato perché a me e ricorda che il termine buonismo quasi forse nell'essere buoni
Una è una difficoltà qualcosa che che non quadra che la definita sprezzantemente così come allora nell'attività perché poi uno dei più alti dei sentimenti omicidi critico da chiunque
Ha letto l'Eneide e ne è il padre chiede la sua pietra Scebeli nell'ampia era diventata una parola denigratoria
Presenza Ford mi permetto di ricordare uno suo libro di qualche anno fa si chiama Portico d'Ottavia numero tredici e ed è un libro che ci consente anche un po'di fare storia perché uno dei metodi con cui si fa storie anche quello di RAI tre a contare le storie le storie particolari ma questo libro
Può consentire anche di fare questo tipo di lavoro questo raccordo dalle storie particolari alla storia più in generale e racconta in qualche modo di quella che è stata la vicenda qui a Roma cioè quella del Portico d'Ottavia che poi
Trovò il suo tragico epilogo il sedici ottobre mille novecentoquarantatré vogliamo evocare qualche mese io abitavo in questa calda dove è una grande casa via Portico d'Ottavia Clerici mica l'andavo cosa era successo lì tredici ottobre
E quando ha lasciato la casa ho fatto delle ricerche o ho cercato di capire chi erano gli abitanti non ce n'era più neanche uno
Dopo aderente fattorie ricerche d'archivio
Legga per vero ciò che la comunità sulle arrestato il sedici ottobre successivamente
Percorre testimonianze orali sono arrivata a a ricostruire diciamo la vicenda
Più di trenta persone su cento sono stati arrestati il sedici ottobre e solo due di questi erano uomini gli altri erano donne e bambini diede testimonianze riferiscono come loro credessero
Che ad essere restati forse dovevano essere solo gli uomini per andare al lavoro forzato fatto quindi non le donne i bambini e i vecchi restarono in casa pensando che niente potesse lo su cedere nessuna coda Linena Calamo comunque nelle zone in Roma
Durante l'ENEL figlia Boy e nel successivo periodo sono riuscite invece ritrovare traccia di altre quattordici persone quindi la metà degli abitanti di questa edificio sono stati assassinati durante la Shoah che queste quattordici uomini tutti erano stati arrestati successivamente
Dai sei chili ora finirono alle Fosse Ardeatine un altro numero rispetto settantadue ebrei assassinati alle Fosse Ardeatine una sola casa nel PRI e quindi ricostruito queste storie che sono storie drammatiche affascinanti che fa all'azione
La squadra di niente di Necci ieri tutta una serie di cose tipi giusti che io tematico giusti con la g minuscola in senso di persone giuste e e quindi
Tutto quello che si può trovare in una vicenda di questo tipo
Professoressa Foa nell'immediato dopoguerra ci fu una forti difficoltà da parte dei testimoni nel raccontare
Questa vicenda per per i superficiali anche per i negazionisti questo è un un presupposto diciamo usato da loro in maniera ovviamente surrettizio per mettere in dubbio le fonti ma la difficoltà proprio anche di caratteri interiore diciamo per chi si è trovato a vivere una vicenda di questo genere a verbalizzare una vicenda del genere
Probabilmente difficilmente verbalizzanti lei che ne pensa di questo nuovo appello che ci sono due tipi di difficoltà all'Avana parte certamente quella interiore delle difficoltà di ritornare per esempio
Liliana tigre la neo senatrice a vita non è mai tornata e i rifiuti a ritornare lo do a recentemente proprio al Quirinale dove giorni fa Espresso ha raccontato
E spiegato il perché ma dall'altra parte c'è anche una e difficoltà che nasce dall'idea di non essere credo ut titolare ed è una difficoltà i limiti ai cambisti fine d'acqua ne parlano
Che tutti i sopravvissuti ne parla benissimo con Primo levi nei suoi libri quando racconta che nel riferirci vanno continuamente anche fare sopravvivere e nessuno vi crederà perché questa cosa è al di là della credibilità
E proprio per questo ci sono questi sogni che Fabbri modernamente avesse delle persone che non è sogna di tornare e di avere un uditorio che ascolta quello che lui racconta prima lei e poi invece ha lentamente tutti i figli di lei quando perché non sono interessanti ecco Primo Levi tanti altri però hanno scritto subito tocco c'è una produzione vastissima
Nei primi anni immediatamente il tocco la la fine della Shoah dopo la Liberazione che poi ci si arma per una quindicina d'anni diciamo dal dal gli anni intorno al quarantotto fino all'inizio degli anni sessanta e poi riprende con sempre più
Fortemente come un fiume in piena che travolge gli argini che raccolga
Ecco professoressa Fo a uno di questi i testi proprio rilasciati nell'immediatezza del mille novecentoquarantacinque è sempre quello di Debenedetti Giacomo Debenedetti sedici ottobre mille novecento quarantatré che può essere utile a
All'alimentare questo impegno sulla memoria possiamo fare anche altri titoli per gli ascoltatori magari più July innanzitutto sono tutta una serie di criteri Italo che sono sopravvissute al campo
Luciana Nissim che poi fa una psicanalista impattante Giuliana che e chi Alba vale tutta una serie di donne che furono che sopravvissero che raccontano queste esperienze al femminile
E poi ci sono quelli che intreccia nel resoconto di quell'esperienza con il resoconto che tutta la memorialistica Chigiana
Poi c'è il libro di Primo levi come sappiamo fu rifiutato da Einaudi fu pubblicato poi da una case editrici più piccola sembra Perino
Per essere poi ripubblicato alla fine degli anni Cinquanta innamorati e i rincari
Il libro cardine e della esperienza dei Lager e poi ci sono cominciano le testimonianze comincia soprattutto dopo gli anni sessanta e l'inizio degli anni sessanta per capire da parte testimonia estratto ovviamente il processo ai giovani in cui
Sono andati a sbarre più di cento testimoni e a raccontare non tanto delle responsabilità di altri di Eco ma penso quanto alla Shoah Trotta
E ricomincia leve dei testimoni testimoni che scrivono no che piegano da Pino quel raccontano che sono interpellati che vanno nelle scuole
Che decidano di trasformare questa grosso previdente di cui il quasi tutti portano a quasi un senso di colpa fortissimo
Perché la sopravvivenza di pochissimi rispetto ai tanti e quindi è qualche cosa che profondamente connaturato nell'animo umano quello di sentirsi colpevole anche quando spesso ritualmente in acciaio Ridley vigna parla tante volte
Portano tutti questa la consapevolezza di piovere spiegare raccontare proprio perché sono sopravvissuti per cui in qualche modo sono sopravvissuti perché potessero testimonia
Professoressa Foa ritorniamo per un attimo ad alcuni dei temi da lei toccati nel suo intervento al Quirinale un altro passaggio relativo al contributo delle persone ebree diciamo così
Alla costruzione del processo connazionale che è un elemento per anche riflettere su un altro dei gravi rosso mani pregiudizi sulla separatezza diciamo così
Delle comunità ebraiche rispetto alle comunità nelle quali si sono trovate a vivere che nelle difficoltà nelle quali si dovrà vivere nel corso dei secoli lei ha ha raccontato appunto il contributo alla costruzione dell'unità nazionale nel processo risorgimentale tra l'altro tra poco gli ascoltatori di Radio Radicale ascolteranno un suo intervento in un ambito seminariale quindi più specifico proprio su questo argomento ecco vogliamo ritornarci anche ora
Contingentamento degli ebrei italiani guardi sono stati separati dal resto del della popolazione italiana solo quando letti delle cliniche che a Roma e in tutte le altre città
In cui Savannakhet dei ghetti ma anche il rilievo dei decreti non bastavano abitazioni non bastavano a a ripetere tre erano profondamente italiani arrivano contribuito nell'Alto Medioevo addirittura alla alla nascita della lingua italiana apriamo a testi scritti in Italia in volgare iscritti regalare tappi poi lettere ebraiche erano una parte integrante dell'Italia e che nasceva nel Duecento
E poi diventano parte integrante del processo risorgimentale fiato alla no fly Caritas inizio arruolato nell'esercito sono agitatori politici a favore dell'emancipazione degli ebrei ma anche a favore dell'emancipazione
Degli italiani e e e della costruzione della nuova Italia attento alla fortemente i valori della nuova Italia che si costruisce che in cui possono identificarsi che erano valori basati sul rispetto dell'altro
Sulla uguaglianza delle religioni sulle non il e sul nome
Separatista e e quindi contribuiscono fortemente o il contributo che poi continuando la forte partecipazione degli italiani per esempio
Nelle regioni querele presente al processo irredentisti qua ci sono tantissimi ebrei in tempi certi
In Venezia Giulia e poi quando prosegue malamente forse possiamo dire che c'erano qui comincia ad affermarsi degli equivoci durante la prima guerra mondiale in cui gli ebrei hanno fortemente il senso del dovere
Pagare col loro sangue la libertà e l'uguaglianza che gli sezione italiana aveva concesso agli ebrei e alle altre minoranze religiose preventivati Fini
E poi spiega forse in parte la la vedeva negli ebrei al fascismo che fu forte non dimentichiamolo
Phone del rione che in cui molti di loro non tutti forse è la volta di loro vedevano mentre l'accesso e il termine di un processore effettivo mentale un'azione che diventava una versione da esaltarsi attraverso non più la nazione divieti nazionalità ma quelle di nazionalismo
Partecipazione direi al al fascismo che lei prenda pagato molto cara molto più dei non ebrei italiani perché i fan l'hanno pagata attraverso le leggi razziste che
Erano varie leggi che non erano solo alla controlli per lei perché è una legge che per Tavano al mare completamente tutti i valori del Risorgimento tutti i valori su cui si era costruito allo Stato italiano
Prima di chiudere con le stesse Foa si discute per esempio nella città di Roma sindacare agilità ha proposto questo questa modifica di alcuni nomi Regard legati appunto alla manifesto delle che accompagnò sostanzialmente la promulgazione delle leggi razziale leggi razzista ecco la cancellazione di questi nomi
Può essere un elemento in questa opera
Di tutela della memoria o rischia di andare nella stessa direzione di di di di di di di
Non aprire Lelli discussioni e consentire poi di ritrovare i temi più importanti lei cosa pensa di quello che ha bisogno di una trattare di un'antica ungherese operazione che nasca perché qualcosa essenzialmente analitico un quiz il premier
I cittadini che hanno compiuto i delle azioni alte meritevoli non è una un record storico qualunque non è che Vieri messe lì come all'inizio perché poi possa essere menzionate ricordato nella storia indifferibili tenente mentre da quello che ha fatto credo che la abolire le ispirate LIPU spiega la Corte Costituzionale dedicate ai personaggi che in una maniera fra l'altro indecorose del conio nota anche per loro perché erano serviti Mussolini si limitavano a firmare accettare quello che lo stesso lui c'aveva scritto fatto scrivere
Klett aspetti la questo carica onorifica che tale cadere una strada una scuola una una via intitolati sia una cosa assolutamente necessarie che forse andava fatta molti molti anni fa
E il fatto che ci siano è una vergogna per il nostro Paese e credo anche riprenda la la porta a terra Pierluigi Battista subito dopo l'annuncio della lotta la della decisione delle affinità garantita Pierluigi Battista sul Corriere quando diceva
Che chiari per tener Tani a queste strade tolte ai razzisti è il nome dei professori che rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo preferisce non erano solo eterei quindi in questo caso si esce ma dalla dalla questione rattrista e i anche finita ma erano professori musiche alcuni pillole Pray altri Andrej che rifiutano
Di continuare la loro carriera perché era subordinata al giuramento di fedeltà al fascismo sono pochi e sono degli eroi che vanno onorati
Attraverso una carie una una un riconoscimento e quello di una strada
Di una un'intitolazione di qualcosa è un riconoscimento non è con la citazione qualunque non sarà no non serve a ricordare alla storia ma ci serve ricordare qualcosa che onorevole compiuto
D'accordo la ringrazio davvero molto la professoressa Anna Foa docente di storia moderna all'università di Romano che profonda conoscitrice come abbiamo detto della vicenda degli ebrei in Italia è un Europa grazie grazie davvero molto