I Diritti linguistici nella Costituzione. Giornata di studio in ricordo di Tullio De Mauro

Allora
Facciamo silenzio di anno inizio al nostro convegno innanzitutto ascoltiamo il graditissimo saluto del presidente del Senato Pietro Grasso
Colleghi
Relatori gentili ospiti ragazze e ragazzi io sono veramente onorato di essere oggi qui con voi ad aprire personalmente questa giornata di studio promossa dal senatore Walter Tocci
Perché filo mai di ringraziare il ricordo del professore Tullio De Maio
Il più eminente studioso italiano di linguistica Insigne umanista ed intellettuale che ha creduto alla forza della cultura per la trasformazione della società rivolgo un sentito affetto saluto ai familiari del professor De Mauro che oggi sono presenti in questa sala perché ho avuto anche il privilegio di incontrare
Un attimo prima
Il percorso umano politico intellettuale del professor De Mauro gli incarichi di grande rilievo a lui affidati sono autentiche testimonianze
Della delle straordinarie risorse capacità di un uomo sempre orientato con la forza e il coraggio delle idee riformiste liberali al perseguimento del bene comune al servizio delle istituzioni del nostro Paese
La giornata di oggi ha il significato a mio avviso di una rivisitazione costruttiva della sua vita e della sua attività
Io sono certo che lo sviluppo del dibattito del dibattito che seguirà nel quale interventi di autorevole protagonisti del mondo politico e culturale si alterneranno a momenti di diretto confronto con il suo pensiero saprà offrire un contributo illuminante alla costruzione del suo delicato rapporto tra cultura e azione politica
Lo sfondo storico in cui visse svolse la sua attività e il periodo che abbraccia vicende importanti della possiamo definire Giovane Italia
Caratterizzata da particolarismi regionali da forti malcontenti popolari
Da una profonda a simmetria dal dal delle varie aree del paese
Da una grave arretratezza socioeconomica soprattutto nel Meridione dilaniato da un grave analfabetismo
Padre chimico il suo madre matematica
De Mauro respiro sin da piccolo aria culturale in famiglia
Al riguardo in un'intervista a un giornale nazionale disse di avere avuto il privilegio di nascere in una famiglia in cui c'erano libri non solo dei suoi miti dei suoi genitori e fratelli ma anche dei suoi nonni e bisnonni
E tre essi lo colpiva la presenza di libri di letteratura dialettale
Lungimirante e attuale ancora oggi è la sua idea di una scuola orientata ad educare i ragazzi a formare loro coscienza stimo allarme la creatività la capacità critica
A creare tra loro legami condividendo anche attività ricreative culturali
A sviluppare processi di inclusione di integrazione improntati a al valore democratico del sapere infine a instaurare un dialogo sincero trasparente tra scuole università società civile
E a riconoscere a tutti pari opportunità nello studio e nella valorizzazione del proprio talento adesso il diritto allo studio diritto che la nostra Costituzione garantisce vi è la necessità dunque di condividere e diffondere la conoscenza di potenziare investire risorse nel futuro dei cittadini ma soprattutto dei giovani
De Mauro affiancò la sua passione per l'insegnamento e per gli studi linguistici filosofici
Con l'impegno per l'azione civile e politica divenne divenendo quindi una voce autorevole non solo per il mondo accademico ma anche per la politica
E io vorrei sottolineare il suo autorevole contributo come ministro della pubblica istruzione alla diffusione dell'idea di una cultura intesa come una vera e propria risorsa un patrimonio un patrimonio di cui essere orgogliosi un valore aggiunto per lo sviluppo
La la conservazione del nostro Paese
La cultura de Mauro è intesa come qualunque forma di vita che non sia prevista come obbligatoria dal patrimonio genetico di una specie una bellissima definizione e ancora la democrazia vive se c'è un buon livello di cultura diffusa se questo non ce le istituzioni democratiche sono forme vuote
Nel suo ruolo di pensatore militante sfido i politici a lasciare modi di pensare consolidati ad abbandonare
Sterili ideologia utopistiche dogmatiche ad affrontare i problemi concreti della Società del confronto politico con le armi di una ragione pratica infine a considerare il dialogo come strumento privilegiato attraverso il quale le idee sono libere di esprimersi confrontarsi
Trovare una propositiva sintesi per il perseguimento del bene comune
Nella miriade delle sue pubblicazioni dei suoi interessi a partire dalla Storia linguistica dell'Italia unita ha trattato della evoluzione della lingua italiana
Dell'influenza del linguaggio televisivo e radiofonico del rapporto tra lingua e dialetto
Dell'analfabetismo strumentale funzionale e della sua incidenza negativa sulle imprese sulle vicende sociali economiche e politiche in Italia definiva l'analfabetismo come uniti istrumento More regni un mezzo eccellente per attrarre sedurre molte porte persone in con corbellerie e mistificazioni
Laureato in lettere classiche De Mauro iniziò la sua carriera accademica insegnando Filosofia del linguaggio e linguistica generale all'Università la Sapienza di Roma inaugurando una nuova stagione della linguistica
Particolarmente attenta alla ricchezza idiomatica
Considerata né come sub cultura né come folklore e nata da eventi storico sociali che hanno interessato la terra lunga come chiama valuti
Linguista partenopeo c'è la volontà di riconoscere e proteggere la ricchezza del pluri plurilinguismo italofona
Accanito difensore della lingua italiana delle sue infinite possibilità espressive culturali
L'ha fatta amare ai suoi studenti ai suoi lettori
Come fosse un posto bellissimo
Una piazza in cui al posto di case alberi e fontane ci sono le parole i concetti suoni del dialetto e dei modi di dire
E valorizzare e promuovere il vialetto significa recuperare le nostre radici identità di una comunità il patrimonio di valori storici spirituali e culturali di una minoranza etnica
L'identità linguistica dell'Italia cito le sue parole più che in ogni altro Paese ero per fatta di coesistenza fra una lingua nazionale e le parlate dialettali
Luna non sta senza l'altra il dialetto le lingue locali dopo la necessaria campagna di apprendimento della lingua italiana
Sono tornate a occupare il posto che meritano il patrimonio culturale il materiale del nostro Paese i dialetti dialetti non sono merce datata del passato ma fanno parte dell'immagine dell'Italia nel mondo
E io ricordo il suo impegno la sua militanza a sostegno delle battaglie per riconoscere i pieni diritti alle minoranze linguistiche storiche del nostro Paese
Espresse chiaramente negli articoli tre sei e ventuno della costituzione delle dagli ornamenti di orientamenti giurisprudenziale della Corte costituzionale
Concludo la vita
Operosa intensa di Tullio De Mauro ne ha fatto per oltre mezzo secolo un protagonista di primo piano della vita culturale in Italia il cui prestigio accademico è stato riconosciuto anche all'estero grazie alle tante onorificenze ai premi alle lauree honoris honoris causa
E ricordarlo oggi ad un anno della sua scomparsa
Significa cogliere la bellezza la profondità del suo pensiero
Fare tesoro della sua eredità
La vostra presenza qui in senato rappresenta la più bella e concreta dimostrazione del valore attuale del suo lascito intellettuale ideale politico ed umano
Buon lavoro a tutti voi e mi scuso se ci sono altri impegni che vite non lontano da questo momento veramente bello che il Senato ha il privilegio di ospitare grazie
Grazie presidente Grasso l'autorevole intervento del per le belle parole che ha consegnato il nostro convegno
è passato un anno senza Tullio De Mauro quanto ci manca comune ci manca
è sempre presente nel ricordo l'opera intellettuale
L'impegno civile
La generosa umanità il suo insegnamento Consegna alla nostra responsabilità il cercare ancora vie nuove di pensiero e di azione
Così ci è sembrato appropriato ricordarlo in questo convegno che riprende i punti essenziali della sua attività la lingua
La Costituzione la scuola qui rappresentata dagli studenti del liceo Augusto che ringrazio per la presenza
Nella prima sessione sono previsti tre contributi
In primis abbiamo l'onore della prolusione del professor Sabino Cassese
Giudice emerito della Corte Costituzionale e mi permetto di dire maestro della scienza dello Stato per diverse generazioni di studiosi di amministratori di cittadini
Poi Giuseppe bagni presidente del cd protagonista nell'autentica riforma quella che viene dall'esperienza riflessiva di chi opera nel mondo della scuola
Infine il contributo degli studenti con la rassegna dei progetti vincitori del premio a scuola prostituzione
Questa sessione ha un titolo apparentemente semplice ma benissimo di questioni la lingua e le lingue neri costituzione
E la congiunzione del singolare del plurale si avverte l'attenzione tra la funzione e la natura della lingua
Nell'uso assicura l'unità tra i parlanti ma insieme alimenta l'infinita differenza degli idiomi nella storia nell'agiografia
De Mauro ci ha insegnato a scrutare questo doppio movimento l'aspirazione all'unità il riconoscimento della molteplicità
Che ritroviamo anche nella Costituzione la stessa forma Marco un significato diverso
La legge fondamentale promuove l'eguaglianza nella società che garantisce la differenza nella libertà la carta è il discorso tra i cittadini e la repubblica
E la lingua giuridica che consente a persone diverse di riconoscersi e di realizzare opere comuni
Nel titolo della nostra sessione quindi sono preziose proprio le parole più piccole e meno appariscenti Lai congiunge singolare e plurale della lingua
Mentre la preposizione nella ci svela che tra lingua e Costituzione esiste un'intima relazione il cui significato dipende in gran parte dal ruolo che innesta svolge proprio la lingua
Se intesa in quanto oggetto della relazione si mette in evidenza come la carta si occuperà esplicitamente dell'argomento e viene in primo piano l'articolo sei
La repubblica tutela le minoranze linguistiche
Ne parleremo nella seconda parte del convegno con il contributo di autorevoli studiosi e del senatore D'Alia
Se invece la lingua è intesa come soggetto della relazione la riflessione si orienta su come la carta parla alle cittadine e ai cittadini del nuovo secolo
E allora viene in primo piano proprio come l'ha studiata De Mauro la lingua della Costituzione
Le parole e i significati tanto semplici quanto profondi certo conosciamo la cura dei costituenti per la forma letteraria
E il compito di rischiare amento che assegnarono ai più competenti tra loro fino a perfezionare
Una sorta di breviario giuridico per l'uomo comune come lo definisce il presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi
Eppure
Non può essere solo una questione di stile
Se la carta parla ancora Novi e ne abbiamo avuto una conferma nella grande partecipazione al referendum pur con radicale differenze di posizione
Ci sono allora ragioni più profonde che attengono alla lunga durata
La dimensione temporale tanto trascurato dalla pretesa di risposte immediate che spesso abbiamo cercato una Costituzione solo perché non sapevamo darle nella legislazione ordinaria
Ma è proprio la lingua che rivela la Costituzione come una tipica opera classica
Capace cioè di rappresentare un tempo passato e di ravvivare allora non è presente e nel futuro
Non è solo la legge della Repubblica
è il capolavoro italiano del Novecento
Con la sintesi di un'epoca che sono i grandi capolavori sanno esprimere come la Divina Commedia per l'età dei comuni
Quei versi rappresentarono la nascita dell'italiano letterario delle classi colte che è rimasto Persepoli una lingua di minoranza la Costituzione accompagnato il passaggio all'italiano parlato dalla grande maggioranza del popolo
Altro che invecchiata solo oggi emergono i problemi e i conflitti che la rendono più necessarie ieri
Presidente Grasso citando Calamandrei ha parlato del testo prescrive capace di guardare lontano si potrebbe anche dire che la carta è una sorta di profezia una profezia democratica
Un messaggio che dalla tragedia della storia elabora la saggezza per l'avvenire
E infatti fu scritta da ESU ritornati in patria da rappresentanti di masse popolari da sempre escluso dal potere da pensatori al lungo tenuti ai margini della cultura nazionale
Così nascono de Profezia
Quando a proporre la legge sono gli esclusi
Quando si impone una nuova visione del mondo
La lunga durata della nostra carta e quindi ancora tutta da scoprire
Solo quando la guerra si trasforma in presenza quotidiana
Solo quando la bomba atomica torna ad essere spauracchio collettivo
Solo da quando siamo entrati senza saperlo una terza guerra mondiale come dice papa Francesco solo nell'odierna banalizzazione del male
Si comprende davvero la portata profetica dell'articolo undici e di quel verbo così carico di sdegno morale oltre che di cogenza giuridica
Ripudiare la guerra scrissero i costituenti perché abbiamo davanti agli occhi il paese distrutto l'abisso morale dello sterminio degli ebrei
I lutti inconsolabili e le sofferenze indicibili
Con il Veneto ripudiare lasciarono un monito per l'avvenire un grido di speranza mai più questo male
Solo nell'epoca delle migrazioni scopriamo nell'articolo tre un significato più impegnativo della parola dignità deve adesso era facile pronunciarla quando eravamo figli dalla stessa patria se invece siamo e saremo sempre di più gli italiani con la pelle di colori diversi avremo bisogno di una più alta consapevolezza costituzionale
Pronunciamo a voce alta quindi la parola dignità
Pensando agli ottocento mila bambini e ragazzi che parlano cento lingue del mondo e che sono stati educati ed accolti dagli insegnanti della scuola italiana nonostante la penuria di risorse dei paturnie burocratico
Ma già è più difficile dire dignità
Quando si pensa agli insegnanti che non possono riconoscere quegli allievi come cittadini italiani perché non abbiamo ancora approvato lo ius soli
Ancora di più ci viene un groppo in gola pronunciando la parola dignità mentre continuano a morire nel Mediterraneo don bambini e giovani che fungono dalle persecuzioni dall'altro
E l'Europa ha voltato le spalle all'antico mare lasciando il campo alle guerre alla dittatura e alle violenze
Come quella che ha martoriato il corpo di Giulio reggente fino a renderlo irriconoscibile perfino alla madre
Oggi è il secondo anniversario dalla morte
Stasera una fiaccolata davanti a Montecitorio tornerà a chiedere la verità per il Giubileo
Per la dignità della persona che per quella del Paese intero
Chi vuole sminuire la carta dice che è inattuale ma è proprio nella sua inattualità la forza del cambiamento
Essa è in conflitto con il presente perché contiene il meglio della nostra storia e le speranze per l'avvenire
L'inattualità della Costituzione quindi interpella la nostra volontà di costruire la Repubblica come la definiva il presidente Pertini una repubblica forte umana equa e incorrotto
Ora la parola al professor Sabino Cassese
Sono nove mila trecento sessantanove le parole della Costituzione
E queste nove mila trecentosessantanove parole della Costituzione costituiscono occorrenze e repliche di soli mille trecentocinquantasette lemmi
Di questi mille trecentocinquantasette lemmi il settantaquattro per cento cioè mille due
Appartengono al vocabolario di base per esempio la parola scuola
La parte restante cioè il ventisei per cento appartiene invece al vocabolario più colto più difficile per esempio la parola promulgazione
Però se si ritorna alle parole
Della Costituzione cioè alle mi nove mila trecentosessantanove le parole di base costituiscono il novantadue virgola tredici per cento
Delle circa più di nove mila parole complessiva della Costituzione
E queste parole sono distribuite in quattrocentottanta periodi
I quali hanno una media di diciannove virgola sei parole
Per frase
Questi dati sono scritti in una
Introduzione al testo della Costituzione pubblicata nel due mila e serie scritta da Tullio De Mauro che oggi ricordiamo e onoriamo
Per spiegare una cosa molto semplice e cioè che la Costituzione è un testo leggibile facilmente leggibile da tutti
I costituenti fecero una straordinaria attenzione al modo in cui scrivevano la Costituzione essi stessi
Ma non si affidarono di se stessi affidarono poi a degli Esperti letterati uno di questi era Pietro Pancrazi era un toscano
Il saggista un critico il compito come disse al Manzoni di risciacquare in Arno i panni
E quindi la Costituzione
Potete essere depositata perché così dice è una disposizione della Costituzione nella sala comunale
Di tutti i comuni italiani
Cioè di otto mila comuni per esservi esposta per tutto l'anno
Perché ogni cittadino
Posso prenderne cognizione quindi la Costituzione voleva essere chiara
E voleva che tutti la conoscessero che quindi per un anno intero fosse a disposizione di tutti
La lingua nella quale è stata scritta la Costituzione e quindi una lingua alla portata di tutti
Ma se questa e la lingua della Costituzione che si può dire della lingua nella costituzione cioè le disposizioni che la Costituzione detta a proposito della lingua
Ecco io qui vorrei richiamare la vostra attenzione su un paradosso anzi vedremo che sono due i paradossi
Il primo paradosso è questo
Che
Vi è stato un eccezionale attenzione
Per la lingua italiana da parte degli autori della Costituzione
Gli autori dalla Costituzione hanno stabilito anche altri per così dire simboli emblemi
Della Repubblica italiana per esempio nella Costituzione c'è un articolo l'articolo dodici dice che come la bandiera italiana
E fa riferimento al tricolore italiano dicendo che avverte a bande verde bianco e rosso
Verticali
Ma la Costituzione che pure aveva fatto tanta attenzione
A se stessa alla lingua in cui era espressione
Non contiene una disposizione relativa
Alla lingua degli italiani
Cioè si differenzia da altre Costituzioni la Costituzione francese all'articolo due proclama solennemente solennemente la l'ambito della Rete i Black è lo false la lingua della Repubblica e il francese
Questo è solo il primo dei due paradossi il secondo paradosso e questo che la Costituzione menziona la parola lingua tre volte
Ma sempre per proteggere altre ligure
Non
Per tutelare e proteggere promuovere la lingua italiana vediamole
All'articolo tre della Costituzione dice che tutti i cittadini sono eguali
Senza distinzioni di lingua
è chiaro quest'articolo tre si riferisce
Al divieto di discriminazione e di coloro che non abbiano la padronanza della lingua italiana
E quindi dice che in non italofoni debbono essere trattati come gli italofoni
Poi l'articolo sei dice che la repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche
Che sono le minoranze linguistiche quelle minoranze che appunto non parlano la lingua italiana perché si disse all'Assemblea Costituente c'è il pericolo dobbiamo consacrarlo nella Costituzione perché c'è il pericolo che le regioni invece vogliano
Disporre la necessità imporre l'uso della lingua italiana nell'ambito delle regioni bisogna che questo
Sia il diritto delle minoranze linguistiche cioè delle minoranze che parlano altre lingue che non sia l'italiano sia tutelato nella Costituzione
E poi c'è un articolo centoundici che prevede l'assistenza di un interprete se la persona accusata di un reato durante un processo
Non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo
Notate la finezza degli autori della costituzione non dice la lingua italiana ma dice la lingua impiegata nel processo
Ancora una volta ci si riferisce evidentemente a persone che non parli non italiano
Quindi questi due paradossi sono interessanti perché la costituzione non solo non proclama che l'italiano e la lingua della Repubblica italiana
Ma si guarda bene anche dal menzionare l'aggettivo italiano quando parlo della lingua perché parla sempre di lingue altre diverse dall'italiano a differenza per esempio di quando parla della bandiera che dice la bandiera e il tricolore italiano
Ecco io vorrei interrogarmi momento confluì sulle ragioni di questa scelta perché è stata fatta questa scelta
E provo come dire sottoporli tre possibili ragioni di questa scelta la prima ragione e la più semplice
E cioè che la nostra Costituzione voleva opporsi
Allora ventennio fascista
Il ventennio fascista era stato dominato dal nazionalismo non a caso la corrente nazionalistica era confluita poi nel fascismo come complesso di istituzioni in quello che chiamiamo Stato fascista
E quindi
Voleva impedire che si formasse un un orgoglio nazionalistico linguistico
Che vi fosse una difesa della lingua per ragioni ispirate al concetto di nazione la stessa parola nazione nella nostra Costituzione ricorre se non ricordo male tre volte
Proprio per evitare che
Di richiamare una concetto che era stato tanto valorizzato
Nel periodo fascista
Quindi
Il primo motivo e questo è un mito motivo di rifiuto del nazionalismo linguistico
Secondo motivo
è l'apertura al plurilinguismo
Il fatto d'aver riferito davvero menzionato le minoranze linguistiche
Il fatto di aver protetto la lingua dello straniero nel processo il fatto d'aver detto che chi parla una lingua diversa non può essere discriminato e quindi deve essere trattato
In maniera eguale agli altri e sostanza è l'affermazione sono tutti queste affermazioni di un concetto
Il concetto di plurime identità
Quelle plurima identità che abbiamo tutti noi fuggendo sul nostro passaporto c'è scritto Unione Europea e Repubblica italiana noi apparteniamo ad ordinamenti diversi e quindi apparteniamo anche a o possiamo appartenere a lingue diverse quello che nell'Ottocento si chiamava meno parka in uscita atti cioè è stato compiuto lingue
L'impero romano era Umberto sopra che Stati
E e molte imperi sono stati
Per farvi sorridere ricorderò che per esempio nell'impero asburgico
A un certo punto l'esercito dovette introdurre degli insegnamenti linguistici perché erano tante le lingue che si parlavano che l'esercito che dovrà essere unitario
E deve essere composto da soldati che comprendevano gli ordini che venivano impartiti dai capitani ideali colonnelli ed generali dovessero parlare o almeno conoscere una lingua comune a tutti
Quindi vi sono stati esperimenti di Stati pluri linguistici e naturalmente questo si contrappone quella singolare fenomeno che sta verificando nel mondo nel quale la lingua veicolare è diventata ormai l'inglese
Come forse voi sapete diciamo sette miliardi e trecento quattrocento milioni su su questa terra e circa un miliardo e mezzo di persone distribuite in maniera abbastanza è uguale in tutte le parti del mondo
Parlano l'inglese o conoscono l'inglese
Eppure questo sta diventando un fenomeno di prigione per gli anglofoni di nascita
Perché finiscono per essere padrone di una sola lingua e quindi finiscono per essere prigionieri di quel privilegio che hanno rispetto agli altri cioè di riuscire a parlare
La lingua veicolare la lingua che per eccellenza
Si parla nel mondo
Il terzo gotico un pochino più complicato
Il terzo motivo di questa scelta a mio modo di vedere
A che fare con la formazione degli Stati moderni
Ora noi oggi sappiamo quello che è stato scritto da una grande studiosa francese
E recentemente ribadito da un grandissimo studioso americano e cioè che la nazione che come dice il titolo di questo studioso americano una comunità immaginata
Va bene
Una comunità costruita che spesso
Non è vero che la nazione si è dato uno stato ma che è stato il contrario
Uno stato
Ha costruito intorno a sé una nazione
Però questo non era chiaro nell'Ottocento non era chiaro cioè nel momento in cui si sono formati gli Stati nazione si sono consolidati gli Stati nazione e in cui si è sviluppato il nazionalismo
E nell'Ottocento si sono contrapposte due linee di pensiero
La prima linea di pensiero che possiamo riassumere come quella la linea tedesca germanica
Che è rappresentata innanzitutto da una grandissimo studioso tedesco io a me gozzo di più fisse
Che nel mille ottocento e sette nei discorsi
Alla nazione tedesca scrisse
Vi leggo una frase sua tutto lo sviluppo di un popolo dipende dalla natura della lingua dai su parlata
Tutto lo sviluppo di un popolo dipende dalla lingua la lingua come fattore di costituzione di un popolo e e quindi di una nazione
Fischia e scrive nel mille ottocento e sette ricordiamoci che l'unità tedesca e del mille ottocentosettantuno
Quindi successiva
Di un decennio a quelle italiane e nel mille ottocentonovantotto cioè alla fine del secolo
Con la Germania già unificata uno dei più grandi filologi tedeschi uno dei più grandi che le cisti e tedeschi unici fornirvi la mobilizza bel Doris
Festeggia l'anniversario del Kaiser dell'imperatore all'università e fa un famoso discorso che hai studiato sia da linguistiche danno i giuristi
E intitolato forte citati Rachel popolo Stato lingua
E scrive un popolo non ha diritto di esistere se non a in comune una lingua la lingua come fattore unificante necessario di un popolo e quindi fattore fondamentale della costituzione di uno Stato
Tutt'altro punto di vista quello di un famoso Crocco prendo anche qui come un esempio diciamo di una cultura di un orientamento studioso francese Ernest Renault
Uno dei più grandi
Gli studiosi del cristianesimo per esempio
Il quale
A un certo punto nel mille ottocentottantadue fa una lezione
Intitolata che schedina schiocco ci si chiede che cos'è una nazione e in questa relazione
Dice e che una nazione e una ricca eredità di ricordi
E aggiunge
Tenete presente che gli Stati Uniti
L'Inghilterra e l'America spagnola
Parlano la stessa lingua ma non sono una nazione osservazione molto acuta che oggi non ripeteremo per gli Stati Uniti e per il Regno Unito e appelli ai primi unito sì perché l'Inghilterra oramai fa parte di queste unità più ampia
Ma se l'azione è molto interessante perché e in fondo oggi parlano quello che noi chiamiamo correntemente lo spagnolo cioè il castigliano Paesi come l'Argentina il Cile la Colombia però non pensiamo che questi facciano parte di una stessa nazione perché ci sono dei cileni ci sono dei colombiani e ci sono degli argentini
Quindi il punto di vista di Renan era opposto a quello deficit era il punto di vista di chi ritiene che una lingua non faccia una nazione
Quindi per riassumere quello che ho detto finora puoi fare una piccola appendice determinerò
La Costituzione non è prigioniera del nazionalismo linguistico primo Secondo e aperta al pluralismo linguistico terzo non assegna alla lingua quel carattere identitario la lingua identifica un popolo tu sei italiano perché parli la lingua italiana
Dicevo non assegna la nostra Costituzione alla lingua quel carattere identitario che la tradizione germanica le attribuisce
E quindi se volessimo trovare nella nostra Costituzione
Un trattamento della lingua italiana quella stessa Costituzione che tratta così bene le altre lingue ma non la lingua italiana come ho cercato di spiegare fino adesso la dovremmo trovare nell'articolo nove della Costituzione che dice
Che la Costituzione tutela il patrimonio storico della nazione perché è una lingua e parte del del patrimonio storico della nazione
Ecco e per tutti questi motivi che io ritengo che sia antistorico e contrario lo spirito della Costituzione la proposta che pure è stata fatta dall'Accademia della Crusca che recentemente rinnovata da un
Un migliaio di studiosi
Di
Inserite nella Costituzione l'affermazione che la lingua italiana è la lingua ufficiale della Repubblica così come credo criticabile
Una sentenza presa dalla Corte costituzionale ma io non ne facevo più parte e quindi mi posso permettere di criticarla perché l'avrei criticata dall'interno
La sentenza quarantadue del due mila e diciassette in cui si parla di primato della lingua italiana di primazia di centralità della lingua italiana e si arriva alla conclusione
Che nelle università
Singoli insegnamenti possono se devo essere tumulti di altre lingue Mannoni interi corsi di studio
Voi capite bene una distinzione di lana caprina come si fa a distinguere innanzitutto singoli insegnamenti Maida interi corsi di studio e che senso ha stabilire questa linea di confine
Tanto più sbagliato questo punto di vista in quanto noi ora dobbiamo aprire gli occhi sul fatto che facciamo parte proprio per quelle plurime identità di cui parla la Costituzione facciamo parte di ordinamenti più ampi
L'Unione europea in cui si ricostituiscono
Delle comunità
Per esempio le comunità hippie sistemiche
Che vanno al di là delli confini nazionali e che spesso parla una lingua comune che la lingua veicolare di una certa di certe culture culture settoriali come d'altra parte nel Settecento nell'Ottocento c'era quella che veniva chiamata in Europa la Repubblica ed eletto che cos'era la reperibilità e delle tre c'era un Repubblica di uomini colti che parlavano la lingua comune a quell'epoca la lingua veicolare a quell'epoca ed era il Tino
Tanto più che come ha scritto
E in uno degli ultimi suoi libri Tullio De Mauro
Noi invece differenziarci oggi dovremmo cercare quelle che appunto lui chiamava le lingue ma no non era solo trance di ottica di super strato che convivono con le lingue locali e se ne differenziano
Tanto più che oggi il problema si sposta vi cito un esempio di una decisione presa dalla Corte di giustizia dell'UE dell'unione europea dalla corte dei Brussel a cui noi siamo sottoposti una sentenza già del mille novecentottantanove è una sentenza che si chiama Grönemeyer che riguardava un problema e cioè una legge la legittimità di una legge irlandese
Che stabiliva per l'assegnazione di un certo ufficio
Per vincere il concorso entrare certo ufficio
Il requisito della conoscenza della lingua del posto va bene
Il problema è stato portato davanti a giudici nazionali poi alla corte di giustizia e la corte di giustizia ha fatto il seguente ragionamento da un lato c'è che cosa la libertà di circolazione se siamo nell'Unione Europea c'è una libertà di circolazione
Se c'è una libertà di circolazione non possono essere posti dei vincoli a questa libertà di circolazione tutti possono lavorare in qualunque posto della unione europea ma se si pongono dei vincoli di conoscenza linguistica realtà si stanno creando delle barriere alla mobilità delle persone
E la corte di giustizia come dire
Saggiamente disposto che i due problemi
La il Recup il possesso dei requisiti linguistici della conoscenza della lingua del luogo
E la libertà di circolazione debbano essere bilanciati e che non si possono porre vincoli alla libertà di circolazione
Che non siano proporzionati al rispetto del altro del del del della lingua del luogo quindi la necessità di rispettare ancora una volta la plurale vita delle lingue quindi la necessità di non fare rinverdire idee di nazionalismo linguistico come quelli che ho citato prima
Che provengono dalla Germania e quindi la semplice conclusione tratta da un altro linguista Luca Serianni il quale ha detto molto semplicemente qualche anno fa
In fondo la lingua non deve essere protetta dalle leggi non deve essere protetta dalle costituzioni
La lingua la parola la la proteggono la tutelano i parlanti sono siamo noi italiani che nell'usare la lingua italiana
Proteggiamo la lingua italiana senza avere bisogno di una legge costituzionale che la protegga
Tutto qui
Grazie grazie professor Cassese questa bellissima in produzione che ci offre tante considerazioni intuizioni che svilupperemo nel seguito dal nostro convegno ora la parola proprio professor Giuseppe bagni presidente del CCD
Intanto grazie
L'invito grazie Silvana d'aver pensato al cd al nostro concorso a cui Tullio De Mauro ha partecipato a Luceria fin dall'inizio per cui noi ci siamo sempre mossi in linea
Con il suo insegnamento
Io cerco di rapidissimamente di illustrarvi il l'ultimo anno del Progetto Vasco di costituzione con le slide
Per farmi capire che cosa consiste questa iniziativa che noi portiamo avanti da ormai quattordici anni sono quattordici anni che sì penso vivendi rivive all'insegnamento della costruzione togliendo dall'insegnamento diretto scolastico cattedratico no alla Costituzione
E davvero una visione del mondo e davvero qualcosa che ci proietta nel futuro ci sembrava sbagliato a studiarla sul libero studiarla come fosse un testo di una poesia come fosse unno un fatto del passato che va ricordato sono per ricordare le costituzioni bisogna farla vivere come per ricordare la lingua che protegge la lingua diceva prima il professor Cassese bisogna parlar la ecco la Costituzione va vissuta e il nostro concorso ha messo nel bando da subito
L'idea che non volevamo un bel prodotto beh il prodotto finale non volevamo una una un documento in carta patinata che dimostrasse la conoscenza delle no
Volevamo un lavoro scolastico lungo nel tempo lento partecipato da tutti gli studenti premiata all'Ascoli linfa ansia FITA la secondaria di secondo grado
Ogni ogni livello a il suo il suo premier la scuola vincente diciamo e la classe vincitrice
E volevamo far pagare il segnale di un lavoro che entrasse nella vita quotidiana della scuola possibilmente su più discipline trasversalmente che fosse una attività che comprende intera che in entra dentro il vissuto degli alunni ecco secondo noi
Gli insediamenti impliciti quelli che si imparano senza che l'insegnante Vito dieta studiare fra virgolette ma una frase che i ragazzi qui davanti a me conoscono benissimo perché la prassi tuttora della scuola italiana
Questo insegnamento rende le cose ferme ne rende da studiare no io credo che invece occorre una scuola diversa una scuola in cui oggi si studia a scuola quello che si è imparato ovunque perché si impara da tante parti ma quello che si impara da tante parti spesso difficilmente si svolta se Larizza
Si metabolizza e-mail nelle sue senza nulla si può imparare ovunque certi nostri ragazzi impara dappertutto ma la scuola è il luogo in cui qui gli apprendimenti vengono smontati studiati
Nella forma consumate in usi e poi compagnie serate con gli alunni allora è fondamentale
Quando si parla di insegnamento della costruzione capire che un insegnamento che devi diventare palestra di vita palestra di comportamento a scuola
Va vissuta va interpretata e i nostri premi sempre con l'accordo di foglio hanno sempre cercato di individuare quelle scuole che non facevano il bellissimo PPT
Finale con musica suoni effetti speciali ma un documento e dimostrasse quanto i ragazzi vivono interpretato quelle indicazioni vissuta trasformata in atteggiamenti in una proiezione verso il futuro
Ovviamente vi dicevo dall'infanzia fino alla secondaria di secondo grado fino alle superiori vecchio titolo della delle scuole
La scodelle infanzia da me inserita quest'anno l'anno scorso in pratica per la prima volta perché ci arrivavano sempre dei lavori della squadre le infanzia abbiamo detto allora bene vediamo un fondo si la nostra interpretazione della Costituzione la rende significativa anche nel segmento zero tre e zero sei in generale no non c'è bisogno sempre del libro non non ci interessa perché avvenga quando gli studenti i bambini sanno leggere e scrivere possono apprenderlo attraverso il linguaggio non devono apprendere attraverso i comportamenti e allora il secondo anno premiamo anche anche la scuola dell'infanzia utilità delle regole i temi centrali dei Colardo insomma abbastanza comunemente gli stessi negli anni accoglienza inclusione per come senso di cittadinanza quest'anno abbiamo premiato soprattutto chi lavorava sull'articolo tre nove e dieci della costruzione o ad lasciamo liberi
Gli alunni e gli insegnanti e le scuole di scegliere tra e gli articoli fondamentali quindi preferiscono però abbiamo anche delle indicazioni per far convergere lei attività delle scuole su dei temi più specifici quindi lo straniero che invita la la difesa del patrimonio culturale
E quindi il il fatto che i da nostre scuole diventano un luogo di cittadinanza diffusa non sono lo lo ius soli nelle scuole la realtà ormai la prassi quotidiana
Ecco perché noi ascolano lo comprendiamo come ma non siamo riusciti a scrivere una legge accettabile nel merito perché io ho avuto io sono con insegnanti di odio da trentaquattro anni di un professionale o una quantità di studenti stranieri fin da subito i miei studenti stranieri non parlano italiano che Pacciani Ferentino non perché pare un'altra lingua vendicatori difficoltà è proprio quella di le lingue non della loro lingua di origine per cui il finiamo fondamentali a questo tipo di lavoro
Quindi questi le scelte tematiche
Bullismo cure valorizzazione del patrimonio artistico e culturale legalità patrimonio culturale ancora luoghi simbolo delle istituzioni e questo è quello che progetto finale ben ma premiato quest'anno a poche opere scuola sugli immigrati sulle sui profughi qui di Roma
La giuria nazionale
Abbastanza stabile ma si rinnova nel tempo quella di quest'anno prevedeva Mac come presidente nazionale poi Albamonte come Anp assassina l'Associazione nazionale magistrati poi Rosaria Maggia nostri spetta che insegna diritto Elena Paciotti
Che di pane come Fondazione Basso Maria Piscitelli Anna Sarfatti Alba Sasso ex presidente del cd e una colonna nostra nel cd come Ermanno Testa tutto pesto
Con Tullio che partecipava fino all'anno precedente
Vedete le regioni che copriamo i premi nazionali e cerchiamo di diffonderlo in tutta Italia non premiamo nuova logica regionale quindi può succedere
Che un anno ci sono più premi in una regione in un'altra però ci piace che sia che abbia questo carattere nazionali ci piace fare anche lo sforzo di andare poi a premiare in tutte le parti d'Italia
Quest'anno ha vinto a in Sardegna ha vinto e del una scuola di Calder e una di Nuoro in Liguria Riva Trigoso Sestri levante su questo poiché Nuzzo non abbiamo il tempo di far rivivere i prodotti che noi analizziamo
Ingiuria che no non soltanto i prodotti ma il diario di bordo lei di notti d'accompagnamento delle scuole e il lavoro degli alunni
Però ecco sul su Sestri levante ricordo alla fine perché quest'anno oltre marzo io due scuole Sestri levante Brescia e delle vi voglio di farla parlare in particolare di come è andata la premiazione
Lombardia Capodimonte Sicilia Partinico e Lazio Fiano appunto il il progetto finale la scuola aprire agli immigrati
Primo premio Ascoli l'infanzia avvinta hanno vinta a Cagliari per un progetto vivi racconta rispetta come vedete già nel titolo si capisce che a noi interessano dei processi in cui si stimano dei comportamenti dalla lettura dalla comprensione della carta costituzionale lei deve dire derivare un modo di vive di stare nel territorio di parlare con i compagni che abbia visto Filosofia
Tra infanzia e privare nelle nella evidente compresi i tassi sotto idea ruoli l'utilità delle regole che le regole diverso mi invidia sociale e nel percorso di crescita quindi scriversi delle regole rispettarle condividerle sceglierle insieme
Primo premio scuole primaria perché si recita queste la classe vi dicevo di Sestri levante
Questi il mondo motivazione la rappresentazione finali evidenzia bene la scelta fatta di lavorare sui temi dell'accoglienza e dell'inclusione quali valori utile per sviluppare senso di cittadinanza egli interiorizzazione
Con di interiorizzare comportamenti adeguarsi
Il premio per la seconda retrogrado è andata alla scuola di Brescia a Capo di Ponte stili di vita lavoro ispirato al agli atti Uars articoli della Costituzione
Progettato e documentato nel tempo do soltanto con un prodotto finale ma con la diario di bordo di quello che si faceva nel tempo dentro la scuola
E poi sempre privi comprensivo
Il progetto di Partinico a Palermo
Voi come un grande albero tanti rami diversi come tanti bambini diversi sullo stesso mondo
Motivazione lavoro ampie complesse realizzati in verticale con il coinvolgimento il di un numero significativo di classe dell'Istituto tanti
Tanti i temi e gli argomenti scelti per la fece dei bambini dei bambini di adolescenti che in parte a diventare cittadini cittadine
Timo preme di nuovo sempre alla scuola di Fiano per questo progetto anti bullismo e Costituzione
L'attenzione degli articoli tre e nove della Costituzione ha consentito lo sviluppo della tematica del bullismo e quella delle necessità della cura e della valorizzazione del patrimonio artistico culturale
Del territorio in cui si vive Progetto riavvio di gel del ginnasio Asproni che ha detto il premier della scuola secondaria di secondo grado educare alla legalità io sono delle ed educare alla legalità attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale
Di nuovo ecco la motivazione input e legata la all'analisi del lavoro di di dell'età romanzi e anche al alla sua attualizzazione
Progetto Pica quirinalizia Dassi di italiana più i minori stranieri non accompagnati Retescuole migranti di Roma anche qui se è stato è stato un lavoro importantissimo lavoro apprezzabile per la capacità di utilizzare passeggiate didattiche rivolte ai migranti non accompagnati e Voltaire la scoperta e conoscenza dei luoghi simbolo delle istituzioni repubblicane
Il progetto realizzato d'intesa con il Quirinale imprudente vitali allora questo è la il panorama complessivo del lavoro che facciamo ogni anno più o meno la dislocazione delle scuole vincitrici copre tutto il percorso
Tutte le zone d Italia ammetterebbe sottolineare il momento delle prime azioni perché noi diciamo quando io sono diventato Presidente nazionale sei anni fa
Stavamo pensando se era il caso di proseguire o no intanto perché per un'associazione di volontari come la nostra è un impegno economico e anche di di tempi di spostamenti gravoso e poi perché Cerda fortissima delusione rispetto soprattutto alle squallide superiori alle secondarie di secondo grado che si bombardavano di progettini
Ben fatti ma che ma il classico Progetto di una scuola che ha mille progetti che ne fa uno dopo poi nel pomeriggio
Curato da da un insegnante da qualche studente volenteroso ma non si capisce quanto sia grande la ricaduta sulla classe non si capisce quanto lasci dentro i singoli alunni e partecipa per cui abbiamo deciso che si fa si cambia il bando oppure proseguiamo il progetto o lo lasciamo così abbiamo deciso di proseguirlo cambiando il bando dando indicazioni di evitare il più possibile Mega
Elaborati finali con musica effetti speciali ma di testimoniarci la lunghezza la la lentezza del lavoro fatto in classe la partecipazione degli alunni e la trasformazione del testo in un testo che che significhi comportamenti da assumere nella vita quotidiana diritti regole da scrivere e condividere no e in tutta questa fatica
Bene lei cerimonie secondo me hanno un valore particolare io devo dire
Che raramente perciò percepito
Il significato dico buonista educante
Quanto dei momenti in cui si da si danno a premiare le scuole vincitrici e guardate non vincono vincono una targa fino a qualche anno fa la medaglia del presente del Repubblica ma vincono premi simbolici
Perché in realtà e il rito della premiazione che ha un grande significato a questa edizione straordinaria e commovente
Perché specialmente nelle piccole città nei piccoli paesi
Partecipa all'intera comunità adulta io vedo non soltanto i padri le madri mai nonni
Vedo i sindaci i presidenti del consiglio comunale di assessori il Corpo dei Carabinieri vedo uno stuolo di adulti
Che circonda il successo degli alunni la la giornata Sestri levante è stata per me indimenticabile va permessa può contare più di me ma sono convinto
Che è stata indimenticabili per gli alunni picchiando recitato uno spettacolo
Bellissimo costruito in quattro messi di scuola mi con tanto di di regista affiancato in cui hanno presentata questo lavoro insieme alla comunità
Che ospita malati di mente di di Sestri levante per cui c'erano sulla scena i bambini le ragazze del dei servizi sociali e quindi le ragazze della scuola superiore
Che affiancavano i malati di mente sulla scena parlavano per Lori bambini andavano a prenderli per mano questi malati di mente e li portavo le scene insieme a loro c'era davvero una pluralità di linguaggi corporei visivi
Di dialogo di reciproco di aiuto no i malati di mente anche brevissime frasi non le sanno leggere bande ricordano allora cerca sempre la bambina del bambino che dietro le spalle
Prima leggeva il testo e il malato di mente lo ripeteva a voce alta uno stare sulla scena mano nella mano che è un segnale incredibile in una vita straordinaria guardate
Volontariato dei ragazzi della della loro età somma dei miei alunni delle superiori volontà era finto scandalo fa una percentuale altissima quasi il sedici per
Perché volontariato misericordia Humanitas significa stare con i propri amici in un luogo in cui si fa del bene agli altri ma si sta con i propri amici lo si fa con i coetanei con quelli che sono come me quando il Comune di Sesto e Ferentino Arché ha cercato studenti che andassero a portare la spesa nelle case degli invalidi
Una trovata quasi nessuno ricco nascosta e stare fra noi una fosse entra nelle case di chi nona l'autosufficienza per andare a fare la spesa
Allora vedere sulla scena prendersi firmano il la il ragazzo e la bambina il bambino straniero quelli che quando sono fuori scuola spesso di dei due genitori si ha paura perché fuori scuola ogni comunista dove su un muretto
Ognuno ha il suo spazio la scuola abbatti puri
Perché a scuola poi riuniti ferite Mia nell'intervallo ma quando se in classe c'è il compagno di classe i compagni di classe è una categoria amicale
Indimenticabili è una frase a sé
Il compagno di banco è qualcosa che non si scorda più nella vita e non ha non ha pelle non ha colore in una lingua è pronto il tuo compagni di avventura quello che ti aiuta a momenti difficile quello cui poi scambiarti anche l'aiuto reciproco
Io ricordo ma bambina e qui poi chiudo delle elementari figlia della mia amica
Che legge in una strada via Marconi di Firenze un must ma scritte degli studenti di liceo in occupazione che avevo scritto
Studia di meno copia di più boicotta la scuola azienda nel senso delle parole difficili che si diceva prima la bambina boicotta la scuola azienda non saprà più che vuol dire però fa la mamma mamma studia di meno copia di più
Ma come si fa ma per poter copiare uno almeno in classe della visto chiasso
C'era la sua immediata percezione che se voi anche solo per copiare non puoi avere uno che ha attentati e uguali atti Allo stesso tuo bisogno investe qualcuno che perché è una risorsa allora io credo che la Costituzione sia un messaggio sia un segnale ma su questo che sul nuovo arrivato al cd quando mai Tullio De Mauro era uscito dal cd lo vedevo alle premiazioni anch'io potrei sentirmi
Dispiaciuto di non di non avere condiviso quello che ha detto prima parte questa questa questa ditta così intensa così importante però è vero anche che noi trasmettiamo
Per DNA la nostra i nostri scendi e quindi qui dentro soltanto Sabina ha questa fortuna probabilmente il pensiero no
Il pensiero si trasmette per condivisione si trasmette pire osmosi nell'ambiente allora io che sono cresciuto professionalmente e quindi umanamente dentro il CID io so
Del vero ispirato il pensiero di studio che Mauro come come questi ragazzi che crescono se riusciamo a far da scuola buona davvero cresceranno respirando il pensieri chiamare quindi da questo punto di vista siamo tutti un po'figli di Giulio e credo che questo sia un qualcosa che ci deve riempire di soddisfazione di felicità
Grazie per bagni
Portato la vita pulsante della scuola questo nostro convegno questo punto
Passiamo alla seconda sessione rinvio lascio
La presidenza alla dottor quindici euro direttore dei servizi delle prerogative e delle immunità parlamentari invito qui per l'intervento carissimo collega senatore Giorgio Pagliari
Bene riprendiamo i nostri lavori a me il compito anche a nome dell'amministrazione del Senato di cui sono un dirigente di dare avvio alla prima sessione di approfondimento in questa giornata di studio dedicata allora il ricordo dell'indimenticabile Tullio De Mauro e la prima tematica riguarda le minoranze linguistiche ne abbiamo già parlato negli e negli interventi precedenti
Una tematica scelta non a caso ma consentitemi la traslitterazione parco USA perché e fatto notorio che Tullio De Mauro si fosse a lungo interrogato su questa
Sulla tematica delle minoranze linguistiche
E il suo interesse derivava sia dall'essere un singolare
Linguista
Ma anche mi sentirei di dire per inclinazione caratteriale chi ha avuto il privilegio di conoscerlo
Non può non essere rimasto colpito dal dal garbo dagli accenti pacati dalla mitezza
Dalla creanza ecco doti che purtroppo oggi si definiscono d'altri tempi e quindi a mio avviso anche per carattere era portato ad una particolare attenzione come forse dovremmo fare tutti verso le minoranze verso i non vincenti persone non maggioranze no
E
Un testo citatissimo che era per pur nella sua brevità che rappresenta un must
Per coloro che si occupano di minoranze linguistiche è un testo del mille novecentosettantanove ecco per l'esattezza note sulle minoranze linguistiche nazionali per il Mulino in cui è stato già in parte ricordato in cui Tullio De Mauro ci dà questi insegnamento
Più che Noemi altro paese europeo leggo testualmente forse anche più che in ogni altro Paese del mondo di pari peso geografico e demografico
Le popolazioni che si raccolgono in Italia hanno vissuto e vivono una condizione di plurilinguismo nativo
Profondamente radicato nella storia e nella realtà sociale presente quindi ecco una particolarità italiana
E
Dobbiamo pensare che queste cose venivano scritte nel mille novecentosettantanove
Non c'erano fenomeni di migrazione di massa non c'era la globalizzazione
Non c'era la diffusione dell'inglese come esperanto di fatto ancora vigeva quella setto
O quanto meno sotto il profilo culturale dello Stato nazione derivante perlomeno così ci insegnano i cultori della dottrina dello Stato
Dalla pace di Westfalia del mille seicentoquarantotto che come i ragazzi
Sicuramente sapranno del liceo gusto qui presenti che ringrazio per l'attenzione con cui ci stanno seguendo pace che pose fine alla guerra dei trent'anni poi dopo questo ricordo del mille novecentosettantanove
Facciamo un salto di trent'anni è sempre qui in senato ventidue febbraio due mila dieci
L'amministrazione alla quale mi onoro di appartenere organizzò un seminario che forse avrebbe meritato maggiore attenzione
La le minoranze linguistiche a dieci anni dalla legge numero quattrocentottantadue del mille novecento novantanove vale a dire la prima legge che ha dato attuazione
Alla l'articolo sei già ricordato della Costituzione sulle minoranze linguistiche e partecipò da par suo Tullio De Mauro
Ecco ho ritrovato gli atti che sono stati da lui pubblicati e ho avuto modo di rileggere con grande interesse il suo intervento che pur fece come potremmo dire con la mano sinistra
In cui sostanzialmente riproduceva gli accenti del mille novecentosettantanove ed in particolare ci ricordava che l'Italia è caratterizzata da sedici grandi gruppi
Di dialetti Italo romanzi
E da ulteriormente quattordici idiomi non riconducibili a questo punto blocco poi si ricordava che anche Dante nel De vulgari eloquentia
Indicava quattordici distinti idiomi più o meno nella nostra perché penisola
Sempre in quel convegno con quella mitezza che ho prima ricordato quasi scrivendo sì si allontanava
Dal dall'essere indicato quale ispiratore della legge
Numero quattrocentottantadue del mille novecentottantanove rivendicando invece il merito di aver negli anni settanta ottanta
Partecipato a tanti a Bari Progetti per dare attuazione appunto alla prescrizione costituzionale sulle minoranze linguistiche
Ecco criticava in particolare questa legge del mille novecentonovantanove entrata in vigore
Il quattro gennaio per l'esattezza del del due mila e quindi agli albori del nuovo millennio che pure aveva colmato un in attuazione durata ben ben cinquant'anni
Ecco non lo soddisfaceva in quanto la considerava eccessivamente territorializzata vale a dire la lingua minoritaria avviene proprio protetta solo nel territorio in cui viene utilizzata e Sempre in una quella quel in quel seminario
Mostrò e anche nei conversari all'ATER di quel con di quel seminario cui partecipai anch'io mi sembrò abbastanza scettico
Se non infastidito da questa moda già ricordata dal professor Cassese di modificare la Costituzione italiana al fine di inserire un'espressa previsione secondo la formula della Crusca
Due punti aperte virgolette l'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica chiuse virgolette
Tullio De Mauro riteneva innanzitutto che fosse abbastanza pleonastico va una prescrizione del genere in quanto la stessa Costituzione italiana e scritta in lingua italiana quindi
Automaticamente
Deve considerarsi questo fatto in secondo luogo perché
L'articolo sei laddove tutela le minoranze linguistiche se non altro implicitamente fa riferimento alla lingua italiana e questo già
Diciamo e questo lo ha anche specificato la Corte costituzionale una serie di proprio pronunce che cioè che all'articolo sei della Costituzione laddove prevede la tutela delle minoranze linguistiche implicitamente
A firma dei la lingua lingua italiana e poi perché Tullio De Mauro se non altro per un fatto di età apparteneva a quella generazione che non poteva che condividere la scelta del costituente i non inserire nella Carta fondamentale
Del nostro Paese
Ecco scusate mila espressione poco elegante ma così ci capiamo tutti simboli patriottarda i la Costituzione del mille novecentoquarantotto non contiene l'indicazione della lingua italiana come lingua ufficiale non contiene l'inno inno nazionale
Nel testo fondamentale non contiene nemmeno un conteneva nemmeno l'indicazione di Roma Capitale che adesso la Costituzione italiana
All'articolo centoquattordici secondo comma prevede rom che capiti che Roma sia la capitale
Del nostro Stato ma attenzione è un'inserzione del del due mila undici con la legge costituzionale numero tre del due mila uno ma costituenti non avevano il meno indicato
Roma Capitale per i motivi per i motivi che che vi ho detto
E un'altra aspetto che mi colpì di Tullio De Mauro che pure essendo un linguista aveva una profonda attenzione a dispetto per la giurisprudenza della Corte costituzionale che
In materia di di minoranze linguistiche conosceva tutta l'evoluzione che c'era stata
Nella giurisprudenza costituzionale anche circa il riparto tra le regioni e lo Stato centrale per capirci in materia di protezione del patrimonio culturale e linguistico
E quindi mi colpì il lo lo studioso aperto a tutte le gioie dello spirito che cercava anche di fuoriuscire dalle sì che della materia della materia insegnata
Proprio in quell'occasione ebbe modo anche di chiedermi visto che sapeva che lavoravo in Parlamento ma come mai non si sente mai parlare della la ratifica da parte dell'Italia della carta
Europea delle lingue regionali e minoritarie in breve c'è un trattato che tutela espressamente le lingue regionali
Un minoritaria nei vari Paesi è stato adottato dal Consiglio d'Europa a Strasburgo nel mille novecentonovantadue
Entrato in vigore il primo agosto il primo marzo mille novecentonovantotto avendo essendo fissate cinque ratifiche
è in vigore attualmente in venticinque Stati otto Stati pur sottoscrittori di questo trattato non lo hanno ratificato cioè non vi hanno dato esecuzioni tra cui l'Italia quindi se andiamo a vedere
Anche qui abbiamo in attuazione più che ventennale e questo questo riferimento alla Carta europea lingue regionali titolari
Mi offre l'occasione per cedere la parola al senatore Pagliarini
Che non ha bisogno di presentazioni per lo meno qui a Palazzo Madama perché è un senatore tre più eletti che è stato tra i più attivi in questa legislatura per chiamare statistiche della politica
La Società open Police gli ha attribuito il il primo posto come produttività alta i senatori e il secondo tra Camera e Senato è un a e anche un cattedratico perché professore ordinario di diritto amministrativo nell'università
Di Parma e anche se mi posso permettere un amico con cui ho avuto il privilegio di collaborare e quindi gli cedo la parola perché è stato tra i protagonisti di quei senatori che hanno Centaro cent'cercato in questa legislatura
Di
Fare approvare il disegno di legge per la ratifica di questa Carta europea sulle lingue regionali e minoritaria prego senatore
Grazie presidente
Grazie dell'invito a questa giornata mi sia consentito di rivolgere un particolare ringraziamento a Walter Tocci
Che mi ha voluto dare un segno di fiducia che spero di non tradire naturalmente io sono davvero molto come dire compreso ed emozionato dal fatto di poter parlare in una giornata in ricordo di un maestro come Tullio De Mauro
Non posso dire altro che mi inchino ad un maestro di vita e di cultura e mi inchino sinceramente
E questo inchino è un inchino della nella consapevolezza da insegnante di quanto siano importanti le figure come quella di Tullio De Mauro e come tante altre
Figure sotto il profilo anche proprio dell'esempio divinità ma vorrei dire ai giovani che sono qui che saluto con particolare cordialità
Da vedere non come esempi inarrivabili
O che possono dire a far dire io non c'ero io non ci riuscirò mai ma come esempi che devono spingere a credere nella forza della propria volontà nella forza della propria capacità di tra virgolette aggredire la vita per dare alla vita quella migliore dimensione che la stessa costituzione ci invita a dare proprio nell'articolo tre no la migliore esplicazione della propria personalità e la nostra Costituzione su questo elemento
Incentra direi la sua lo sullo stesso suo sviluppo
E a me e chiesto di riflettere sul tema delle minoranze linguistiche
A partire dall'articolo sei della Costituzione e allora leggiamo l'articolo sei della Costituzione la repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistica
La connessione di questa norma con l'articolo tre è già stata illustrata non ha bisogno di essere ulteriormente ripresa però credo che sia opportuno e giusto fermarsi un attimo sulle significato di minoranze
O per lo meno non in termini giuridici ma in termini se vogliamo storico sociologici o sociologici cioè
Scherziamo di capire di cosa di cosa parliamo
E quindi io penso che si possa dire si debba distinguere un primo concetto che è il concetto generale di minoranza
Di minoranza e quindi col cosa sono le minoranze sono gruppi facenti parte di una popolarità la popolazione dello Stato i cui membri
Cittadini di quello Stato hanno caratteristiche ecco uniche religiose o linguistiche che differiscono da quelle del resto della popolazione e mostrano un senso di solidarietà di retta a preservare le loro tradizioni la loro cultura religione o lingua
Nel caso delle minoranze linguistiche la lingua rappresenta il fattore particolarmente distintivo
Evidente sulla base di questi elementi che c'è su rispetto alle minoranze un vincolo costituzionale che il vincolo costituzionale dato dal rispetto della persona e dei diritti delle persone
Perché le minoranze rimangono
Minoranze fatte di uomini di persone che hanno diritto come dice la nostra Costituzione di non essere discriminati per
Il per ragioni di lingua o per ragioni di razza e quant'altro
Ora ecco è chiaro che sotto questo il profilo peraltro l'Italia come è già stato accennato è un paese che a come dire una ricchezza vera di minoranze linguistiche che non sono solo quelle delle a regioni a statuto speciale o di alcune Regioni a Statuto speciale ma che sono anche quelle di tante altre
Di tante altre realtà nella relazione sono scritte ma naturalmente per ragioni di celerità non mi fermo a non mi soffermo su questo
Ed è chiaro che
Le lingue non rispettano confini territoriali di uno stato già detto non si fermano sulle frontiere male attraversa un in modo anche in ma in modi materiale anche senza essere portate dalle persone che le parlano e le lingue la dinamica delle lingue è una dinamica che vede lingue più deboli e lingue più forti
E questo è un tema particolarmente direi evidente che destinato ad avere sempre maggiore evidenza nel contesto di un di una età delle immigrazioni come quella che noi viviamo di unità delle migrazioni che particolarmente coinvolge il nostro paese come si è ciò premesso come si è arrivati all'articolo sei della Costituzione
Nella nello Statuto Albertino
C'è l'articolo sessantadue che c'era l'articolo sessantadue cari citava la lingua italiana e la lingua officiale delle camere e però facoltativo di servirsi della francese ai membri che appartengono ai Paesi in cui
Queste in uso o o dia risposte i medesimi
Questa
Formulazione dello Statuto Albertino peraltro nella realtà concreta non trovò
Spazio nel senso che noi ecco in quella stagione si disse una stagione in cui ogni diritto linguistico delle minoranze alloglotta
Vicini per essere spazzato via
Nelle
Nell'immediato
Dopo fascismo nelle quarantacinque il primo governo Parri pone una prima riflessione su questo tema
Affermando che nel rinnovamento democratico dello Stato devono essere in importate il termine testuale un complesso di speciali garanzie per i cittadini
Di lingua diverso dall'italiana
Sarà messo è garantito l'uso il libero uso della lingua non solo nelle relazioni private ma anche nei rapporti con le autorità pubbliche politiche amministrative e giudiziari
Nelle località dove risiedono cittadini di lingua diverso dall'italiana sarà garantito nelle scuole pubblico Lou pubbliche l'uso della lingua Matteo
Pat Matera
Ora è chiaro che questo è già un segnale molto forte della volontà di cambiare orizzonte culturale della consapevolezza di dover affrontare un tema come quello delle minoranze linguistiche
Questo trovò
Una immediato riscontro dei decreti legislativi che anticipando gli statuti speciali vengono varati dal governo per la Valle d'Aosta e il trentino Alto Adige
Ciò che singolare quando passiamo ad esaminare il lavoro della consegna dell'Assemblea costituente è la consegna e la constatazione che nel Progetto
Di base della nostra costituzione non c'è cenno alcuno delle minoranze linguistico
Delle minoranze linguistiche si viene a parlare quando Ina nella discussione sul sistema regionale
E nelle discussioni in particolare su la l'introduzione delle regioni distende a regime ordinata tutto ordinario delle regioni a statuto speciale Tristano Codignola presenta un emendamento
Al al all'articolo centootto dello schema naturalmente che dice che diceva la Repubblica garantisce il pieno e libero sviluppo nell'ambito della costituzione delle minoranze etniche e linguistiche esistenti sul territorio dello Stato
Questa posizione trovò la opposizione di Meuccio Ruini fu in una prima fase
Accantonato e poi venne ripreso e trovo
La sua definitiva formulazione in quello che oggi l'articolo sei perché poi il principio venne anticipato e messo nei principi nei diritti la prima parte della Costituzione nei diritti
Fondamentale
Va
Segnalato che come è già stato detto nell'articolo sei non è introdotto nessun elemento che sancisca l'ufficialità della lingua
Della lingua Italy pile italiana
La
Asset dopodiché dopo questa
Dopo l'approvazione della costituzione e nonostante che l'articolo sei rinviasse a la legislazione ordinaria si ebbe un lungo periodo
Quale non vi fu legislazione in materia e si giunse quindi alla legge quindici dicembre mille novecentonovantadue numero quattrocentottantadue norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche che venne approvata praticamente in contemporanea con la Carta europea di cui
Parli parlerò dopo
Questa legge ha dato nuova e completa attuazione all'articolo sei della Costituzione
Accomunando in un in uguale riconoscimento le minoranze fino anche le minoranze fino a quel momento non ancora
Riconosciuti
Nel
La legge venuta alla luce non senza difficoltà era stata resa improcrastinabile proprio dalla prossima a approvazione della Carta europea
E nelle nel la il parlamento con questa legge introdusse un elenco tassativo delle lingue oggetto di tutela delle popolazioni albanese catalane germaniche greca slovene e croate
Oltre quelle parlanti il francese il francoprovenzale il friulano il Dino l'occitano
E il sardo
Tal fine fissando criteri preliminari quello antico della titolo della territorialità e quello della rilevanza quantitativa la legge detto una serie di tutele l'uso della lingua come strumento di insegnamento
E come strumento curricolare nelle strade nelle scuole materne elementari e secondarie inferiori coni possibili iniziative anche a livello universitario
L'impiego della madrelingua nelle pubbliche adunanze salva l'immediata traduzioni tagliano per coloro che non comprendano la lingua ammessa la pubblicazione dell'idioma Meet minoritario
Nell'idioma minoritario degli atti ufficiali dello Stato e degli enti locali impiego della lingua minoritaria nei rapporti con la pubblica amministrazione e l'autorità giudiziaria
L'uso della lingua minoritaria nelle indicazioni topografiche
La previsione di particolare condizione a favore delle lingue tutelate nella programmazione del servizio pubblico televisivo dell'emittenza locale
La valorizzazione a condizioni di reciprocità delle lingue ammesse a tutela oltre i confini nazionale
Ci fu chi critico questa legge
Per la
Considerazione che l'elencazione tassativa degli idiomi
Comporta ma l'esclusione di altri idiomi
Che rimanevano quindi senza tutela e per la mancanza di ogni considerazione per quanto riguardava i dialetti e anche le lingue delle cosiddette nuove minoranze
Legate in particolare ai flussi immigratorio
Tema che se non la nel mille novecentonovantanove aveva una sua attualità non c'è bisogno di dire quale straordinaria attualità abbia oggi
In all'interno di questa cornice normativa free riemerge il problema della posizione della lingua italiana non c'è la
La questione della
Ufficialità della lingua italiana e sotto questo profilo è già stato accennato ricordo solo sul piano giurisprudenziale
La pronuncia del TAR della amministra del TAR della Lombardia del due mila tredici relativo ad una delibera del Politecnico che prevedeva la la l'insegnamento esclusivamente in lingua inglese
Che tara che su ricorso di professori di quella di quell'ateneo annullò quella delibera
Sostenendo che
Questa questa impostazione le doveva la ufficialità della lingua italiana
E
Che ci fosse la necessità che di rispettare il fatto che l'ordinamento italiano attribuisce la lingua italiana come espressione del patrimonio linguistico culturale dello Stato una
Posizione che non può essere
Vuol dire che l'ha resa subordinata ad altra
Lingua come avviene cito testualmente nel caso in cui si affermi l'esclusività di una lingua straniera quale strumento di insegnamento nei corsi
Università
Questa
Pronuncia trova un suo precedente
Anche nella Corte costituzionale che
Mi in una complessa vicenda legata all'uso prioritario della lingua friulana all'interno degli uffici della regione negli uffici pubblici negli organi collegiali aveva sottolineato
L'avvenuta violazione del principio dell'ufficialità della lingua italiana in modo in questo testuale modo la consacrazione dell'articolo uno comma uno della legge quattrocentottantadue del mille novecentonovantanove ha puntualmente sottolineato della lingua italiana al quale lingua ufficiale della Repubblica
Non è evidentemente una funzione formale ma funge da criteri interpretativo generale delle diverse disposizioni che prevedono l'uso delle lingue minoritarie evitando che esse possano essere intese
Come alternative alla lingua italiana o comunque tali da porre in posizione marginale la lingua ufficiale della Repubblica
Non è poi mancato il Consiglio di Stato ha sottolineare la esigenza che ci sia che sia limitato l'uso di termini stranieri è chiaro che come è già stato detto dal professor Cassese molto più autorevolmente tutto questo quadro di pronunce è un quadro che
Non può che essere ritenuto suscettibile di evoluzione credo semplicemente nel rispetto del di un principio fondamentale
Il giusto equilibrio tra la ufficialità o la primazia della lingua italiana l'uso delle altre lingue
E e indotto con attenzione come se ho capito bene sottolineava proprio anche il professor Cassese alla necessità che comunque le leggi italiane gli atti pubblici siano conoscibili comprensibili da tutti i cittadini o da tutti coloro che risiedono nel nostro Paese e quindi dalla necessità che laddove si come dire si dia spazio a espressioni anglofone o di altra natura dissi alla pronta la pronta traduzione o la o il contenuto il contro testo in modo tale che chi non conosce la lingua posso naturalmente
Immediatamente comprendere il testo devo dire che da questo punto di vista
Studiando questa cosa mi sono reso conto che come le legislatore o come legislatori anche in questi cinque anni abbiamo commesso un errore perché credo che in questi cinque anni la introduzione nella legge di molti termine inglesi sia stata una una come dire una tendenza crescente e abbiamo omesso di mettere la traduzione italiana mi auguro che i legislatori della diciottesima legislatura invece tengano conto di questa esigenza inserire la traduzione il senso puoi qual è è che si si deve avere un testo di legge con elementi di linguaggio universale diversi da quello italiano c'è c'è una obbligo di RAI costituzionale di consentirne la comprensione piena a tutti i coloro che devono rispettare questa legge
Questo se questo è il quadro della legge quattro otto due del mille novecentonovantanove
Vediamo qual è
Il concorre quali sono gli elementi che emergono dalla Carta europea delle lingue minoritarie e regionali quella carta che
L'Italia non ha alla fine ancora
Ha ratificato pur essendo stato fatto nella diciassettesima legislatura per merito in particolare dei senatori Zeller Pegorer e Palermo un lavoro molto approfondito che era giunto fin alla previsione di riconoscere nella lingua romana e quella degli incidenti
Devo dire che
Questa legislatura non ha completato questa ratifica ma si è chiusa con una legge che ha ha riconosciuto la tutela delle minoranze ladine
Una legge costituzionale legge quattro dicembre mille novecento due mila e diciassette numero uno
Che modifica lo statuto del Trentino Alto Adige introducendo specifiche norme per la tutela delle minoranze ladine voi sapete che gli statuti delle regioni a statuto speciale sono approvati con leggi costituzionali e devono quindi essere modificate con legge costituzionale
Tornando
Alla carta europea delle lingue regionali o minoritarie
Questo testo rappresenta la funzioni di essere un testo guide in materia dell'identità culturale delle minoranze e linguistiche
E rimane l'unico strumento internazionali interamente dedicato alla protezione delle lingue regionali o minoritarie storiche dell'Europa alcune delle quali rischiano di scomparire nel tempo
Nelle
Alle nelle chiarire l'ambito di applicazione la carta è necessario scusate chiarirebbe nell'ambito della di applicazione la funzione di questa carta
La carta si pone come strumento volto alla promozione della diversità culturale
Tutela le lingue minoritarie o regionali in quanto tali e non direttamente le minoranze linguistiche
Non è cioè una disciplina sulla tutela dei diritti delle minoranze ma è una disciplina di tutela delle lingue
Regionali o
Per questo motivo
Nonostante la carta si fondi sulla libertà di espressione delle minoranze linguistiche l'accento è posto sulla dimensione culturale dell'utilizzo delle vie lingue minoritario regionali nei vari ambiti della vita private pubblica dei soggetti che la parola
Come ha già anticipato la carta non sancisce i diritti individuali o collettivi
In capo ai soggetti che utilizzano le lingue ma si limita a creare obblighi di protezione promozione per i Paesi Ratti ficcanti
Il concetto di lingua utilizzato dalla carta incentrato sulla sua funzione culturale e non viene invece definito in modo da costituire un diritto individuale di esercizio della propria lingua
O con riguardo a un determinato gruppo sociale o etnico
Per questo la carta non contiene una definizione di minoranza linguistica
La che è l'ambito specifico della di applicazione della Carta ESPI disciplinato dai il dall'articolo uno secondo il quale le espressioni lingue e regionali o minoritarie comprende le lingue usate tradizionalmente sul territorio di uno stato dei cittadini detto Stato che formano un gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione
E che siano diverse dalla o dalle lingue lingue ufficiali di detto Stato
La carta non si applica alle nuove minoranze e non si applica alle forme dialettali
Il riferimento alla pratica tradizionale della lingua nel territorio inteso ed escludere infatti dall'ambito di applicazione delle carte le lingue parlate dalle popolazioni migranti insediatesi più recentemente nel territorio
Degli Stati
I lavori preparatori della Carta confermano che le scuse all'esclusione esplicita delle lingue dei migranti
è chiaro che questa è una carta ad attaccare e quindi sotto questo profilo
La ratifica non solo giunge tardi ma farebbe il caso che fosse accompagnata da una sottolineatura della necessità di aggiornare la carta stessa
La carta inoltre non si applica alle forme dialettali
Ma
Se
Ma la definizione dello status di lingua o dello status di dialetto è demandata alle autorità di ciascuno Stato
Cioè ciascun Stato che decide se un idioma che parlato sul suo territorio è una lingua e come tale a viene approach soggetta all'applicazione della Carta oppure è un dialetto e come tale non viene assoggettato all'applicazione della
Carte
Il la la espressione lingue regionali o minoritaria
Va letta nel senso di includere sia le lingue parlate in una porzione limitata il territorio dello Stato in cui vengano utilizzate dalla maggioranza della popolazione residente lingua regionali
Sia le lingue parlate da persone non c'è necessariamente concentrate
In un contesto territoriale oppure lingue parlate da persone concentrate in un territorio specifico ma rappresentanti comunque
Una minoranza rispetto alla popolazione ivi residente lingue
Minoritaria è importante
Notare che entrambi i criteri che riguardano
Che riguardano le lingue regionali e minoritarie di sinistra e mondano suo elementi fattuali e non giuridici cioè sulla constatazione
Di quella che di quello che è il dato
Sociologico
Relativo alla diffusione di queste lingue
L'arco la carta
Va inquadrata proprio perché non è la tutela dei diritti del minoranze ma questa funzione di promozione come una carta finalizzata alla tutela della diversità culturale per questo
In contrasto con altri strumenti che affrontano sì e le questioni la le stesse questioni come il Patto internazionale sui diritti civili e politici
La Convenzione europea per i diritti dell'uomo la convenzione quadro del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze
Che adottano un profumo un po'un approccio di tutela dei diritti la carta accoglie
Un terzo modello tutela la cultura e le lingue minoritarie di per sé in quanto beni collettivi
A riguardo è stato rilevato che la maggior differenza rispetto a Stalin strumenti sta nel passaggio da un approccio minimalista fondato sul divieto di discriminazione ad uno proattivo e promozionale
La carta fa salvi tuttavia i regimi più favorevoli applicabili in virtù del diritto internazionale o della legislazione
Domestica una caratteristica peculiare della carta credo peculiare soprattutto ai tempi della sua approvazione
è rappresentato dal fatto che la carta si compone di disposizioni vincolanti per gli Stati che
Abbiano a ratificarlo e un sistema cosiddetto alla carta che concede tra le parti più ampio flessibilità di adattamento delle disposizione di specifici contesti regionali e locali
Quindi la la carta ma si pone quindi come una carta che impegna sulla base di una serie di principi generali
A tutti gli stati a svolgere questa azione di promozione di tutela delle lingue
Minoritarie ma ovviamente in un contesto di rispetto della autonomia degli stati lascia lo spazio di flessibilità che è anche utile ovviamente proprio perché siano gli Stati che possono meglio individuare le lingue
Distingue le dai dialetti e capire come con maggiore puntualità
Possano tutelare queste lingue
è evidente infatti che la tutela delle lingue minoritarie forse più che la tutela delle lingue
Ufficiali richiede una profonda conoscenza dei contesti delle situazioni una profonda attenzione capacità di valutare il quadro perché se queste devono essere tutte le sostanziali e non formali è assolutamente necessaria che siano mirate
Alla che siano sviluppati in ragione delle peculiarità e delle caratteristiche un'ultima annotazione banale se volete ma che credo sia giusto fare anche come dire con un aggancio al al ragionamento fatto sulle prima sullo ius soli al quale mi affianco avendo tentato dalla da capogruppo del Partito Democratico anzi potendo bionda capogruppo del Partito Democratico di aver determinato al la il licenziamento della legge per Laura che la tutela delle lingue minoranze della
Delle lingue minoritaria e tutto tranne qualcosa che come dire concede a una minoranza o introduce elementi di favore per qualcuno
Tutelare le lingue minoritarie vuol dire tutelare una parte fondamentale dell'al nostro patrimonio culturale del nostro patrimonio personale
Del nostro Sr cittadini italiani
Essere cittadini italiani vuol dire sapeva ma
Saper raccogliere e a rispettare tutte quelle che sono le emergenze del nostro Paese della nostra cultura della nostra storia e tra queste c'è sicuramente anche quello delle minoranze linguistiche e io spero che lo sviluppo
Della tutela delle minoranze linguistiche si accompagni con lo sviluppo della tutela dei
Degli immigrati e che si possa vedere un'integrazione tanto linguistica quanto prima ancora ci civile grazie
Bene ringraziamo il senatore
Pagliari questa precise illustrazione di tutte le problematiche che attualmente caratterizzano il dibattito sulle minoranze linguistiche ha fatto riferimento proprio
Con riguardo alla Carta europea alla tentativo di introdurre una specifica protezione per le lingue rom i sinti è proprio ai bambini e ragazzi rom e sinti è dedicato il lavoro che ha ricevuto una particolare menzione del Senato nel dicembre due mila sedici dei ragazzi dell'augusto ecco
Che sono qui pronti ad ad esporci dello ecco chi è di Roma a conosce benissimo il liceo Augusto è un liceo classico che a mio avviso è tuttora
La scuola pare ex superiore fare xe Lanza e quindi cedo volentieri la parola ai loro rappresentanti che ci esporranno il frutto del loro lavoro prego
Innanzitutto grazie
Il nostro interesse per la lingua dei Rom e Sinti è nato nel due mila e sedici quando abbiamo partecipato al concorso del Senato un giorno in Senato
Prima di pensare a un disegno di legge la professoressa di latino e greco c'aveva chiesto cosa sapevamo della condizione di ragazzi rom e sinti che noi allora chiamavamo semplicemente zingari
Zingari che alternano parlando tra loro parole d'italiano e parole per noi incomprensibili il limbo di appunto non conoscevamo la discussione all'inizio è stata abbastanza difficile
Ci sembrava che il problema principale fosse di ordine pubblico
Visto che molti ragazzi le comunità rom presentano notevoli problemi legate la convivenza sociale e ad un felice inserimento inoltre i più rubano e spacciano sostanze stupefacenti
La professoressa ci ha chiesto sapete quanti ragazzi rom evadono l'obbligo scolastico
Non sarebbe più sensato pensare innanzitutto a una piena integrazione di ragazzi come si intitola Società a partire dalla scuola abbiamo letto e commentato insieme diversi testi
In particolare alcuni passi di una relazione che la commissione straordinaria per i diritti umani del Senato ha scritto nel due mila undici
Quella relazione ha definiti don un popolo di bambini perché quasi il sessanta per cento della popolazione rom ha un'età inferiore ai vent'anni
Un po'l'inverso di quello che accade Picasso la popolazione italiano
Queste ci ha fatto capire l'importanza straordinaria che povera squadra nell'area del corse di vita da queste considerazioni è partita la nostra ricerca se le comunità diranno estinti pesanti sente Rita italiana
Abbiamo imparato che la prima fermati rispetto assai grave per le parole
Iron Avagliano essere chiamati no ma quanto innanzi INAIL come Martino anche Anna chiamarli
La parola zingari usata per la prima volta in quattro e Santa per denominare una popolazione Nava
A questa parola sarà selciati vendicative idea del vagabondare e poi quella della scarseggiano nella trascuratezza tant'è che in Italia Walter diverse comune espressioni mise nell'azienda ero
Che allieterà prima questi aspetti di una persona mia tessera altre termini con cui si designa l'Iran è nomadi sette operazioni senza l'insegnamento è stabile
Mai queste termine non corrispondenti alla realtà dei fatti richieste tante versante dei rame stanziali e la maggior parte di loro era alla cittadinanza italiana
Se li chiamano allora all'anche Maura abbiamo letto canasta perché se ne sei Diego che la parola zingaro deriva dal greco bizantino antica noi che significa intoccabili Rann inglese significa un uomo da Patrizia riunitevi coerenza nelle della nel mare dell'Amsa
E quindi ci teniamo a segnalare Chini campi di sterminio anch'io amo la frenata insidiati da regime nazista nazi inferiori e sulla base di questa quelli a circa cinquecento mila di loro frena perseguitati internati infine sterminati
La loro lingua in Romania
Ha origine indoeuropee ed è imparentata con alcune lingue parlate nell'India settentrionale
In seguito poiché i rom sono arrivati da luoghi diversi e momenti differenti Lello parlati si sono arricchiti di tanti elementi delle lingue con cui venivano in contatto
Oggi i romani è composto da parlate con caratteristiche diverse
Come lingua minoritaria è riconosciuto in ben quattro paesi Austria Finlandia Germania e Svezia
In Italia la legge sulle minoranze linguistiche del mille novecentonovantanove non ha riconosciuto i romani come lingua di minoranza perché non è legata a uno specifico territorio
Per la nostra vista in Senato a dicembre del due mila e sedici abbiamo incontrato il senatore Palermo che ci ha parlato della Carta europea
Le lingue regionali o o minoritaria dell'importanza di non carichi e ti anche linguistici di riconoscere e rispettare le diversità
E non su disegno di legge avevamo proposto che nella classi in cui sono presenti i ragazzi rom si studiasse anche errori qua
Confrontandola con l'italiano e nella carta l'opera che di conoscitore militari anche il linguaggio di Rom e Sinti si prevede appunto che nelle scuole si tengono corsi anche in quelle lingue
Si studia vengo ufficiale Ascona partendo che si è presa nella propria comunità
Di parole serve una gita al a gettare ponti a comunicare a comprendersi anche ne abbiamo imparato che pregiudizi come quelli che molti di noi avevano amici di questo lavoro spesso sono dettati dall'ignoranza
Vizi interi come molti si ostinano a chiamarli sono innanzitutto persone e i diritti linguistici di nostra costituzione devono valere anche per loro
Lago alcuni passi da un testo di Tullio De Marco De Mauro
All'Internazionale del ventinove maggio due mila otto l'Italia e gli zingari
Teniamo e vogliamo tenere i rom ai margini e però rimproveriamo loro di essere marginali
Ai molti che come i loro fratelli cioè con una residenza stabile e si sedentari usano dal Piemonte al Molise non si perdona di non essere più nome mi
E chiede l'ora ancora pagante non si perdona il nomadismo
Privi di una standard scritto unitario e lo parlate sono molteplici male afferrabili riteniamo i margini e però rimproveriamo loro di essere marginali
I romani cioè nelle parlate Zingaretti horas Moss
Devastazione designa per eccellenza il tentativo nazista di sterminare nei Lager gli zingari già perseguitati da tempo perseguitati anche dal nostro fascismo come hanno mostrato gli studi Mirella Karpaty Giovanna Boursier e altri
è l'equivalente di Shoah
Si calcola che mezzo milione di zingari d'ogni paese ne siano stati vittima la tentazione del Polar sono sette da noi e non dobbiamo sottovalutarla
Rimbalza in internet in questi giorni una vecchia poesia attribuito ad alcuni da Bree Mario Spy del pastore ma me il test fast pastore tedesco Martin mia Moller
Morto pochi anni fa
Anche il testo circa con delle varianti ma comunque il senso è chiaro ritroverà la tedesco
Quando prestano ieri quando presero gli ebrei non dissi nulla perché in effetti non era ebreo quando presero gli zingari non dissi nulla perché in effetti non era un singolo e quando presero me non c'era più nessuno che poteva dire qualcosa
Grazie
Bene ringraziamo i ragazzi dell'Augusto per questa loro illustrazione se mi posso permettere le conclusioni con lui sono pervenuti nel Progetto che ha ricevuto il premio da parte del Senato sarebbero piaciute a Tullio De Mauro perché la conclusione di questo progetto di integrazione che è l'unico mezzo per contrastare devianza minorile degrado ed esclusione dei ragazzi rom e sinti sarebbe un puntuale dispetto dell'obbligo scolastico tra i libri
Di casa ho ritrovato questo vecchio testo di De Mauro del mille novecento novantacinque era una serie della alla terza sulle idee per il governo De Mauro curò la serie per la scuola
E illustrava ancora nel mille novecento nel novantacinque dei dati allarmanti e preoccupanti per il nostro Paese ISE
Di evasione dell'obbligo scolastico che come sappiamo tutti è sancito dall'articolo trentaquattro secondo comma della Costituzione
Per almeno otto anni
E coniò quasi scherzosamente l'ho riletto proprio in questi giorni l'espressione i renitenti alla Costituzione come giuristi siamo abituati a riferirci al concetto di in attuazione della costituzione che chiama direttamente in causa i pubblici poteri
Le istituzioni etc
Con questa nuance Tullio De Mauro C invece proprio in relazione all'evasione dell'obbligo scolastico ci invitava riflette anche a quei fenomeni di non rispetto della Costituzione pur così diffusi nella Società Civile
E ringrazio i ragazzi dell'Opus dura cedo volentieri la presidenza un'amica cioè la dottoressa Paola villani che di Tullio De Mauro è stata una puntuali allieva
Sì intrecciata
Ecco
Per reintrodurre questa terza sessione che medica
E li querela delle nuove minoranze
Mi è sembrato bello far parte affare sullo schermo le immagini di questo omicidio
Che
Si riferisce a un a un Progetto è stato vincitore di un premio speciale dedicato a un'ispettrice del MIUR Marta Gino diede vita
Un Progetto promosso contestualmente dal Senato dalla Camera e dal MIUR che si chiama dalle aule parlamentari alle aule di scuola lezioni di costituzione questo progetto
Del dell'istituto tecnico commerciale Gaetano Salvemini Casalecchio di Reno in provincia
Di Bologna
Avuto come scopo di facilitare la conoscenza e l'accessibilità dei primi sedici articoli del testo costituzionale
Rendendoli disponibili a una platea che fosse la più vasta possibile in attuazione del famoso articolo tre che è stato Talbot più volte citato
Che vuole i cittadini eguale senza distinzione di lingua
E
Una mi mi mi mi piace mi preme siccome De Mauro ha insistito molte volte su questo tema che
Senza distinzioni di lingua non si riferisce solo alla lingua che noi parliamo noi parlo italiano che parla inglese no si riferisce anche a quello che non riusciamo a capire
Anche come destinatari di del della lingua e quindi il progetto si muove nell'ambito di diciamo della dell'attuazione dell'articolo tre con questa interpretazione estensiva della definizione di lingua
Il sito web è stato programmato da yes dagli studenti ed è annesso al sito dell'istituto per cui chi vuole faccia semplicemente come me vada in Coopers
Può nucleare come si dice adesso istituto Salvemini ed accedere a questo progetto
E dalla pagina principale sì accedere a otto pagine redatte nelle otto lingue scelte italiano inglese francese spagnolo tedesco rumeno cinese e arabo
Nella pagina in lingua italiana per ciascuno dei sedici articoli della Costituzione è possibile scaricare un PDS col testo e con l'interpretazione che gli hanno dato gli studenti c'è stato una lettura collettiva e anche ascoltare la lettura dello stesso testo
è stata data alcuna traduzione in lingue non curriculari avete visto il testo in cinese e in particolare il rumeno arabo e cinese e queste traduzioni sono state state fatte da studenti madrelingua con l'aiuto delle famiglie
Il lavoro rientra tra i tanti progetti dell'Ufficio della Comunicazione istituzionale del Senato che come interlocutori privilegiati a proprio i giovani e le scuole
Perché e tra gli obiettivi principali di questi progetti c'è proprio una migliore conoscenza e diffusione della carta costituzionale
Di cui troppo spesso si parla come diceva anche De Mauro senza leggerla direttamente no è importante leggere direttamente i testi magari aiutati senza il sentito dire
Ebbene avere direttamente davanti le pagine della nostra bella Costituzione come molto più autorevolmente bene ha detto stamattina il professor Cassese
Bene passiamo quindi alla terza sessione di questa giornata introdotta da questo bel video che è dedicata alla lingua delle nuove minoranze cioè la lingua dei migranti nuove minoranze è un'espressione che è stata coniata da Tullio De Mauro
A metà degli anni settanta quando il fenomeno era ben lontano no dall'avere le dimensioni attuali quindi anche Tullio anche Tullio De Mauro era come i nostri costituenti molto lungimirante
In un testo che ha reso De Mauro celebre scritto negli anni Sessanta addirittura mille novecentosessantatré Storia linguistica dell'Italia unita De Mauro mette in evidenza un fattore che ha accompagnato tutta la storia della nostra nazione del nostro stato e cioè una frammentazione etnico linguistica che non ha paragoni in Europa e che Sussi e che esiste in Italia fino all'età preromana diceva De Mauro solo il continente sulle subcontinente indiano pensate che ha dimensioni enormi c'è una superficie quattordici volte maggiore del nostro Paese bene
Solo il subcontinente indiano presenta una mescolanza di genti e di lingue paragonabili a quello italiano no con una superficie molto più ridotta questa situazione non è mutata
Neppure dopo il raggiungimento della lingua unitaria e nel bel convegno che ha ricordato l'amico professor Luigi Sauro
Che si tenne proprio qui in senato e luce fu tra i relatori insieme a De Mauro per fare il punto
Appunto delle delle del della legge via di attuazione dell'articolo sei della Costituzione dopo dieci anni l'approvazione bene De Mauro ricordava in quella sede che lametta
Di quelle che il Parlamento europeo ha definito come minoranze linguistiche o l'essere di un slang Gest e parlato proprio in Italia De Mauro sottolineò in quel convegno mangia l'avrà fatto molto autorevolmente in altre sedi che l'articolo sei
Tutela le minoranze linguistiche ma non specifica quali c'è l'interpretazione periti regista della legge quattro otto due fu restrittiva rispetta l'Artico della nostra carta mi diceva
L'articolo sei tutela le minoranze punto come si dice
Attualmente e cioè che cosa significa che la genericità della formulazione della norma costituzionale consente di estendere questa tutela anche alle minoranze linguistiche di nuovo insediamento che siano arabo phone sino suonerie
Filippine e così via dicendo
I progressi migratori sono danni il tema dominante con cui le nostre società società si trovano a dover fare i conti e oltre alle implicazioni socio economiche sono molto rilevanti
Le problematiche sorso linguistiche e qui parlerà acque di qui e di queste problematiche parlerà il professor Massimo vedovelle che da anni e anni si occupa esattamente di questa questione la presenza di parlanti di lingue diverso sei dall'italiano da una nuova configurazione Allo spazio linguistico nel senso che non c'è una Giunta non c'è una dizione di nuovi ecco idiomi che si sommano a quello preesistente ma c'è come un rimescolamento di carte
E questo fenomeno a difensori ormai imponenti non lo si può ignorare basti pensare a un fenomeno molto superficiale molto evidente che ci colpisce a volte ci fa anche ridere no
Le insegne di tanti esercizi commerciali e che sono multilingue oppure mescolano oppure fanno nascere strani ibridi
La coesistenza su un uno stesso territorio e di lingue diverse di etnie diverse pone molti problemi di carattere educativo e pone molti problemi
Problemi enormi anche molte responsabilità pone in capo al sistema scolastico
Avendo sempre presente che il diritto all'uso e ancora prima il diritto rispetta rispetto della propria lingua come ci hanno ben detto i ragazzi della un gusto è un diritto umano primario
E davvero la nostra Costituzione con il riconoscimento dei diritti linguistici la legge fondamentale che regola il nostro vivere civile è stata lungimirante compresi vite come l'ha definita Piero Calamandrei addirittura a anticipato la strada che poi è stata imboccata dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
La natura
De Mauro ha detto anche in quel convegno l'hanno ripetuto in in più sedi che il i fenomeni migratori in dimensioni
Che prima diciamo imponenti delle ventesima del ventinove ventunesimo secolo ci hanno resi soltanto più consapevoli della natura plurilingue
Degli stati allora De Mauro ci è stato allievo di De Mauro e chi mi ha letto gli scritti sa bene come De Mauro amasse molto i numeri nel senso che lui era molto rigoroso Novo oggi si direbbe intellettualmente onesto
Prima di esprimersi rinnovi si esprima sempre con molta cautela ma voleva avere voleva conoscere dimensioni quantitative di un fenomeno spesso durante le lezioni no lui amava fare domande gli studenti pensiamo scusi ma queste sciocchezze a lei chi le ha raccontate ma lei conosce i dati Istat
No
Ebbene De Mauro dice
Le lingue parlate nel mondo sono sette mila secondo il censimento di riso non Logan
Nel mondo ci sono grosso modo duecento Stati
Se voi fate una divisione vedrete che però ogni stato ci sono trentacinque lingue diverse l'italiano a trenta sei lingue
E quindi a un un diciamo un plurilinguismo un po'più accentuato ma non non si discosta tanto da questa media oggi sulla base di molti dati di molta documentazione sappiamo che si rafforza la lingua di cultura del paese la lingua maggioritaria diciamo dei paesi in cui si sta partendo dalla lingua nativa la lingua che si parla casa
Ebbene il professor Massimo vedovelle vi invito a raggiungermi ci parlerà proprio del tema delle nuove minoranze entro lo spazio linguistico italiano Massimo vedovelle libertino lo conoscesse è professore alla straniera di Siena di linguistica educativa e semiotica
Io che ha una lunga con o senza il professor vedo belli lo associò innanzitutto un'opera pionieristica il Lessico di frequenza dell'italiano parlato del mila centonovantatré
Che fu scritto da Luís da De Mauro Mancini e Voghera e che è stato il primo corpus dell'italiano parlato indagato anche qui l'italiano parlato su venne indagato con metodi statistici forse
Il professor vedo Pelli è stato a lungo anche il rettore della stranieri di Siena
Dal due mila quattordici a dal due mila quattro pardon al due mila tredici e a questa università dato un assetto particolare perché l'Università per Stranieri prima erano luoghi degli stranieri venivano per impara italiano
La stranieri di Siena non è più così adesso vanno anche studenti italiani quindi un luogo molto vivo molto vitale d'incontro proprio tra lingue e culture differenti
Della bibliografia del professor vedova e li cito solo l'italiano degli stranieri la Storia linguistica dell'immigrazione italiana nel mondo perché ampliato il concetto di spazio linguistico
Che era stato elaborato da De Mauro
Degli anni ottanta e presto vedova Lilian la lo ampliato guardando anche anche all'uso dell'italiano fuori dai confini nazionali senza rubargli altro tempo ICE do la parola
Vasco bottega se dopo generosa nei confronti l'SVP frequenza dell'Italia o parlare di De Mauro giusto non hanno dato sedata da aiutante resa conto livello
Doveva dare appunto delle lingue degli immigrati stranieri Italia delle implicazioni linguistiche derivano dall'ingresso di ormai più di cinque milioni di persone adulte
Entro i confini nazionali e conseguenti alla presenza di circa ottocento mila bambini e bambine per nella nostra scuola
Devo dire che avevamo su questo tema è stato sempre molto cauto
Ha mostrato una grandissima oltre a fronte delle giovanili sollecitazioni a dire le lingue immigrati Ringo degli immigrati abbiamo voi minoranze linguistiche l'atteggiamento di Tullio ripeto è stato di grandissima che oltre
Nella Storia linguistica dell'Italia repubblicana quarantacinque oggi il tema ha una collocazione davvero molto marginale
Questo non vuol dire che Tullio De Maio non fosse attento alla questione
Ma era ben consapevole delle implicazioni innanzitutto teoriche
Che sono legate al dire sonorità degli stranieri in Italia dunque ci sono delle implicazioni linguistiche strutturali
Allora avevo previsto di legge alla fine niente vento una certa cosa anticipo che mi sembra interessante di questa dialettica interamente ma vorrà cautela da un lato e dall'altra invece grandissima attenzione
De Mauro Andrea Camilleri scrivono mettono per iscritto un loro dialogo il volume si intitola la lingua batte dove il dente duole del due mila tredici e si vede chiaramente quando esaminando i vari le varie questioni linguistiche nazionali si arriva appunto a questa cioè che cosa sono le lingue degli immigrati che fine fanno infine quando arrivano in Italia quando non so più nativi del loro paese lungo le vie ma quando vengono e sono ormai emigrati che fine vogliamo far fare a queste lingue
Se però chiaramente che da un lato abbiamo Amanda che mille entusiasta
E adesso leggerò che cosa significa entusiasmo e denaro invece molto molto cauto Amanda che mi lega la grande Sapienza riesce a portare dei marò sulle sue posizioni sentire cosa dice Camilleri la mia esperienza e che siccome la lingua è sempre in movimento in una progressione lenta e costante
Da questo meticciato di lingue degli extracomunitari e dei migranti tutti
Il guscio vuoto come dici tu tutto un rinvio possa essere riempito da queste nuove parole che arrivano da fuori ecco
Io spero che il gusto che si sta svuotando possa essere colmato arricchito e non sostituito da parole nuove diverse che diventeranno parole nostre mi è capitato di leggere alcuni racconti scritti da extracomunitari e la forza e l'energia dello italiano nonostante la povertà linguistica
Sono talmente dirompenti che l'italiano acquista un vigore nuovo una nuova linfa che ringiovanisce la parola
Questo intendo per entusiasmo
Ed era un potevano essere entusiasta rispettosa sta rispetto al fenomeno tale fenomeno è molto complesso
Perché dire che le lingue gli immigrati che entrano nella lingua italiana in modo strutturale che le parole il loro voto diventeranno loro le nostre parole
E questa è una cosa forte a quali condizioni si può dire questo cioè a quali condizioni possiamo essere sicuri che gli affetti della presenza delle lingue di cinque milioni e passa di stranieri
Avranno diciamo una ricaduta nelle strutture nella forma nella configurazione nelle regole della nostra lingua
Io penso che la cautela di Tullio in realtà fosse dovuto innanzitutto la consapevolezza di una questione teorica di fondo i cambiamenti linguisti non sono prevedibili se non su alcuni piccoli parziali elementi ma sul sistema nostra complessità a meno di catastrofi che non sono semplicemente linguistica sono sociali storiche è difficile fare previsioni qui c'è una una cautela teorica che voi una ricaduta anche metodologico
Però l'altra faccia della medaglia questa cautela il fatto che il vivavoce dato dei modelli teorici molto importanti per capire il fenomeno per i inquadrare correttamente
Il fenomeno
Che cosa questo fenomeno innanzitutto non è un fenomeno recente prima tu ricordare appunto quanto che amava fermarsi in dalla secondo me dagli anni Settanta il fenomeno
è consistente almeno dalla metà degli anni Settanta Sean ormai Italia quarant'anni
I velisti di studi sociologici sulla sull'immigrazione straniera sono quelli del Censis e delle Khattab e delle K una il test di ricerca sindacale del settantotto settantanove qui non possiamo sempre guardava finora della immigrazione in termini di emergenza evita o di novità come ho fatto almeno dal punto di vista logico che ha una sua assoluta fosse anche storica
Dura non lo so consistenza demografica questi quindi suggerito dal settantotto settantanove dicono o ci sono da quattrocento mila settecentouno stranieri che non sono i turisti uomini d'affari sono immigrati
Quattrocento mila settecento mila stranieri sono tanti negli anni Settanta non ce ne siamo accorti un ciao Accolti cioè dell'ingresso massiccio della emergente eversione il nuovo fenomeno
Questa
Poiché la base demografica a seguito mandamento costantemente crescente con dei picchi ad esempio dopo la caduta del muro di Berlino ma mai come avete lamento nemmeno in questi anni di crisi sia un arretramento è famosa fosso rallentamenti
Ma si vuole che sia una un cambiamento di lettura della diciamo vince demografica degli immigrati cioè il fenomeno rimane costante
E sempre nuovo molto molto dinamico allo queste mi sembrano due condizioni che ci possono spingere a guardare in termini di effetti strutturali
Sul piano linguistico derivanti dal contatto con persone che hanno lingue e culture di fare che cosa ha fatto la ricerca scientifica di linguistica per esaminare questa materia uno giustamente non è caduto nella trappola della ingerita del fare la fotografia linguistica degli immigrati cioè dire parliamo della questione di missioni militari non è affatto facile
Non si può dire dato che ci sono X immigrati a loro ci sono ci volle cosa
Allora primo aspetto prima linea seguirà la ricerca scientifica linguistica italiana capire come gli immigrati imparato l'italiano
Il sulle volte
Fuori di scuola fuori dei corsi
Di italiano per stranieri
Il Grande Progetto Pavia che ha preso le mosse alla metà degli anni ottanta e che ha cercato di ricostruire le regolarità acquisizione Ali derivanti da contatto fra gli immigrati e l'italiano
Una splendida un grandissimo progetto di ricerca che ancora oggi alimenta molte molte azioni di ricerca una voce un po'diciamo dissonante da questa linea sarà quello di far Colletti che tra l'altro è presente fra di noi se non vado errato che ha sviluppato invece una prospettiva dico Parma linguistico gli analisti del discorso cioè di analisi dell'interazione dell'Abi direzionalità degli effetti abili personalità del rapporto fra immigrati stranieri nativi italiani
Occorre aspettare però soltanto alla fine degli anni Novanta e l'inizio del due mila per vedere tematizzato il concetto di lingua immigrati
Cioè la ricerca scientifica e linguistica ha detto se vogliamo capire quali sono gli effetti della presenza degli immigrati stranieri sulla idea stesso sulla sugli assetti linguistici nazionali
Dobbiamo superare il fatto di avere a che fare con lingue degli immigrati perché ci sono delle condizioni sociali culturali
Che separano lieti all'immissione degli immigrati almeno in due grandi gruppi
Un primo gruppo è quello di coloro che sono radicati in realtà locali
Di coloro che continua utilizzare in contesti intrafamiliare intracomunitari ma anche sa comunicare le lingue di origini tre che sono stati in grado di negoziare la loro identità al punto di questa entità non viene nascosto nelle tenuta chiusa nei confini della famiglia o del gruppo ma viene esibita aveva reso pubblica tu prima accennavi alle parole straniere vediamo per strada
Queste sono segnali
Importantissimi del fatto che coloro che usano queste lingue hanno la capacità di esibirle non hanno più paura
Non dico in modo diciamo sottomesso da foto lingua italiana attivano un una una dialettica lo so tre condizioni
L'anno frutto azione del progetto migratorio la vitalità linguistica la visibilità linguistica che definisco il concetto di lingua immigrata la lingua del migrante fece questa lingua di un migrante che arriva in Italia passa da un luogo all'altro e poi magari se valesse o senza
Diciamo aveva un progetto migratorio collocate in Italia e senza dunque attivare dei processi che possa avere delle conseguenze anche sugli assetti linguistici Italia
Andrea gridolini nel se non ricordo male nel due mila uno in un dossier immigrazione della Caritas allora la Caritas che faceva il dossier fa un'operazione dice avendo vasetti vestito e parametri
E avendo facile accesso alle fonti sulla nazionalità d'origine dei migranti
Esplodono il dato cercando di ricostruire qual è il numero possibili lingua che sono entrate in Italia
Quindi sceglie una linea molto economica molto gestibile dal punto di vista della ricerca è andato per capire con quante lingue con quali lingue lo spazzolino gli assetti linguistiche Italia e gli italiani possono entrare in contatto ne conta centoventiquattro che sono tante
Le lingue potenziali
Sa mi avvisano tutte presenti su sedute presenti in Italia certo con dei picchi molto differenti in termini di consistenza
Qualche anno dopo
Il centro di eccellenza e ricerca futura osservato linguistico che il minimo dai siti a Siena fa un'operazione coinvolge il motore nascono dice
Caro dirigente scolastico Cai insegnanti avete immigrati stranieri in casa in aula a scuola bene sappiate che riprendendo l'operazione il modello diciamo di Villari
Potete avere chiaro il quadro delle lingue dei bambini che domani troverete a scuola e che se lingue basta diciamo in qualche modo ricavarle dalle nazionalità del appunto del dei ricavata dai dati delle iscrizioni
Si tratta di una linea sostanzialmente di tipo quantitativo
Che non dice nulla sulla qualità poi dell'uso linguistico sugli atteggiamenti che gli utenti hanno sulla vitalità effettiva di queste cinque e sul tipo di relazioni che si stabiliscono con educatori italiani l'Istat e più recentemente fa un'operazione più precisa ma sempre basata su dati quantitativi ottenuti per auto-valutazione cioè la indagine dell'Istat di durante anni fa se non ricordo male dice chiediamo agli immigrati quali lingue usano chiediamo cioè gli immigrati se usano dell'Olimpo in casa con gli amici con gli estranei quanto mi sono italiani se l'italiano se si sentono più orientati verso l'italiano verso altri
Questo tipo di ricerca è molto interessante molto importante perché ci fa capire lo stato dell'immaginario linguistico degli immigrati
Ci dà delle indicazioni su possibili scenari ma nemmeno questo tipo d'approccio ci fa capire quale sia effettivamente la competenza nel nelle loro lingue né tanto meno dell'italiano cioè non riusciamo ad oggi se non in con piccole ricerche molto limitate ad avere un quadro qualitativo della competenza delle lingue degli immigrati
Cominciamo ad aveva di ricerche sullo stato della lingua rumena
Nelle diverse generazioni dagli adulti e bambini e suo stato lingua spagnola
Di gruppi di emigrati all'America Latina ma non riusciamo ancora a generalizzare rosa smettere o diciamo su un intero assetto azionario dunque dobbiamo in qualche modo benevole punto di riferimento i dati dell'Istat sui più recenti
Delle centoventi centotrenta lingue immigrata è chiaro che soltanto alcuna nuova consistenza forte la prima lingua rumeno
Segue l'albanese la lo spagnolo e quanta e abbiamo vi leggo i dati Istat
Abbiamo circa ottocento mila persone che parlano romeno quattrocentosettantacinque mila che parlano l'arabo fino arrivare ai duecentocinquantacinque mila dello spagnolo e trecentottanta mila e l'albanese
Piccola domanda ma quale avo parlano noi sotto le khettara boh
Faccia orientale varietà molto distanti
Al dialetto all'mente davvero che sono al limite della Inter comprensibilità fra gli stessi parlantina Bossoni quindi in realtà noi cerchiamo di dare etichette che però riducono la varietà linguistica che accompagna il gruppo di questi di questi Micalizzi nuovi cittadini italiani
E ogni gruppo a una sette gli atteggiamenti e mette in atto se i comportamenti linguistici differenti l'atteggiamento positivo verso fallimento italiano che hanno i romeni è totalmente diverso atteggiamento rane cinesi i cinesi e gli altri per motivi differenti gravi per fedeltà
Religiosa motore mette cinesi una fetta linguistico ma assetto chiuso e dopo fanno sì che il confine
Di Nisticò sia al confine quasi interminabile confronti dell'Italia
E nel caso degli avi sono diversi per esempio film diceva migratorio che tematizzato appunto questa netta chiusura
Che è una chiusura non soltanto linguistica ma di di di valori di riferire allora ecco che da un lato alcuni gruppi a una maggiore apertura verso l'italiano attorno maggiore chiusura
Uno Gioè fedeltà linguistica che ha delle conseguenze che attraverso le generazioni
Perché non so soltanto in questi gruppi gli adulti ad avere una certa difficoltà Aldo sia ad acquisire italiano sono anche i giovani giovanissimi se li mettiamo a confronto sette euro foto diversi gruppi di immigrati le difficoltà così almeno su sulla base dei dati Istat le difficoltà che hanno parlare a leggere a scrivere a capire l'italiano
Sì Rita si si proiettano dai genitori ai ai loro figli almeno in questi gruppi più più più chiusi linguisticamente
E interessante ruolo della donna all'interno dei gruppi mica
La sono le donne quelle alla maggiore confessa di italiano e se accade agli immigrati stranieri Italia quello che accade
Quello che è accaduto grosse comunità all'estero dove era la donna la vera padrona signor linguistico della famiglia molto probabilmente sono appunto le madri
Che tendono a orientare più verso l'acquisizione dell'italiano lo sviluppo della competenza linguistica degli immigrati stranieri
Dunque una asset cose vado a sintetizzare la realtà in cui ci sono delle condizioni sociali che possono spingere vedere certi fenomeni come strutturali
Sicuramente una grande spinta verso italiano di federalizzazione quindi verso la conquista della lingua della luogo in cui si trovano con differenziazioni notevolissime sia per età se abbia ambito lavorativo sempre al grado di socializzazione degli adulti e dei giovani
Però anche con una palese una capacità di far vedere la lingua di cui di cui sono portatori ad esempio nella nei panorami linguistici urbani la presenza delle tante lingue migrante
A sera abbiamo scritto un libro abbiamo svolto Monica Barni dall'Albania e non se ne ci hanno scritto un libro dal titolo provocatorio toscane fa belle cioè far vedere come oggi camminando per la la patria del più puro e serenità Siena
Camminavo per strada troviamo un panorama semiotica e linguistico Bao tappezzata da scritte da parole e i caratteri cinesi tale bicilindrici e quant'altro cioè nessun luogo oggi
Può dirsi no toccato non coinvolto in questa dialettica fra codici fra lingue linguaggi fra forme di vado a conclude qual è il paradigma da usare a fronte di questa situazione prima delle minoranze linguistiche o paradigma della diversity della diversità linguistica fa rima della diversificazione linguistica e gli immigrati sono minoranza linguistica secondo me no
Manca il criterio territoriale
Però pur non essendo forti territorialmente concentrato in un territorio sono disseminati in tutto il Paese
Cioè non c'è nuovo italiano in cui non ci sia possibilità di sentire suoni che non appartengono alla nostra la nostra lingua o i nostri al nostro lingue tagliano sui dialetti dicono se fossi vedere una scritta un'altra lingua poi non sia possibile interagire con con appunto immigrati che hanno altre lingue di riferimento quindi una minoranza diffusa estesamente diffuso due
Questa minoranza così estesamente diffusa è una novità e non è una novità
è una novità perché lo spazio linguistico italiano il concetto del De Mauro ha proposto per inquadrare la nostra condizione linguistica spazio linguistico italiano intrinsecamente plurale
All'asse dei dialetti all'asse dell'italiano l'asse lingue delle meno asettico insegnamento oggi si aggiunge l'asse appunto del museo plurilinguismo
Fatto nuovo per il le in lingua che sono entrate in Italia in modo così per lo meno consistente qualche arrivo ho fatto vecchio perché l'Italia è stato storicamente più lì ma non è una novità
Nel nostro tessuto sociale e culturale la la pluralità degli idiomi se ovviamente ci mettiamo in una determinata prospettive infine un'ultima considerazione
Ci conviene o no mantenere questa pluralità questo neo plurilinguismo in una situazione come quella italiana in cui la conoscenza delle lingue straniere lutti ipossico e purtroppo Sante i miglioramenti della situazione anche le giovani generazioni si collocano agli ultimi posti in Europa per conoscenza di lingue straniere
Io penso che sia utile e conveniente avere una massa di plurilingue spontanei
Nelle lingue
Delle aree
Che possono se non addirittura sono strategica è sempre la nostra economia sapeva che abbiamo in Italia ottocento mila valeva mille comunque continua a parlare francese o spagnolo quindi lei sì perché derivano dalle lingue della storia dei Paesi da cui originano famiglie o cinese o arabo significa vere del nostro insieme con i corruttivo una potenziale ricchezza che consente di mettere in contatto di far vendere nostre merci due io non so se appunto dal contatto fra Eumene un italiano fra l'Avellino però devi dare delle dei cambiamenti di forma nella della struttura ritarato al mettersi
Negli usi nei comportamenti sicuramente mettiamo in atto dei cambiamenti come parliamo con gli stranieri
Però sicuramente il contatore diceva Camilleri come De Marco
Vale a dire alla conclusione di quel volume il contatto toh trovo produce dei nuovi strumenti che ci consentono giovedì ferocia di espressione
Cioè ci consentono di ore possibilità di dare senso e di vivere in un contesto dotato di senso per fare questo però ci vuole a mio avviso una condizione
La commissione non è soltanto del non è più anzi della ricerca scientifica perché si chiama politica linguistica politica linguistica plurilingue e questa fase di tutta la cittadinanza e della fuori
Io e Fini
E così autorevolmente
Solo Duel piccole brevissime considerazioni in conclusione del convegno
Mi sembra che tutte e tre le sessioni con asta
Che hanno diciamo trattato il tema dei diritti linguistici la Costituzione da varie angolazioni anche con accenti diversi
Spingano però sempre nel ricordo di De Mauro e soprattutto per dare ancora di vita a quello che lui ci ha insegnato e ha detto
Spingono verso la strada dell'approfondimento della cultura dell'istruzione senza questo ci si abbandona i pregiudizi ha sentito dire
Notizia liberi ne possiamo essere liberi soltanto quando capiamo poi ognuno può avere sì
Opinioni diverse commedie da Kohl come diceva giustamente Luigi c'è uno De Mauro era sempre dialogante aveva il pregio che pochi hanno di ascoltare con attenzione tutti lacerto puntualizzava però sempre con
In maniera ironica a volte quando uno diceva appunto come è capitato anche alla sottoscritta polvere Soccer se
Però
Il messaggio che lui dava non di accontentate delle apparenze non vi accontentate del sentito dire approfondite siate
Seri soprattutto pensanti
E e poi la seconda notazione che voglio fare ringraziando i professori del liceo Guzzanti gli studenti
Impartiva gli studenti che hanno fatto questo bel lavoro ma tutti gli studenti presenti
E che De Mauro sarebbe stato estremamente felice del modo in cui oggi viene ricordato con la partecipazione di persone di che appartengono a settori Diversi e soprattutto della presenza disse di tanti studenti era diciamo i gargoyle studenti era una cosa a cui lui teneva moltissimo e quindi io vi ringrazio cedo la parola per le conclusioni e le ultime parole a Silvana Ferreri De Mauro grazie
Sì
Grazie
Per gli studenti presenti soprattutto dico una cosa Tullio sicuramente tutto quello che avete sentito oggi e professore quello che studiato ha lavorato sulla Costituzione non solo ma Buglio soprattutto era come dire la persona ironica
Uno alla mano però tutto a parlare disse e a mettersi in gioco
Chi lo volesse conoscere veramente da vicino
Può leggere un librettino semplice smilzo in cui Tullio racconta il primo impatto con alcune parole che lui a e ha preso nella sua vita fin dai primi anni
Perché lì si chiama questo di Bretton sono due ma il primo mi pare più significativo parole di giorni lontani
E poi è seguito un secondo parole di giorni un po'meno lontani
Dico questo perché Tullio non è sempre stato il professore lo studioso tu le è stato prima un'antica primo un figlio ma poi un allievo un allievo alle prese con una scuola con dei professori
Lui racconta dei suoi incontri dalle elementari in avanti
Ma avuto delle vicende non sempre ben ben è stato
Rimandato un anno anzi prima lui dice di sé e dei suoi compagni e i primi anni del ginnasio che erano una massa di ignoranti sì definisce così eravamo una massa di ignoranti
Poi via Grigna l'incontro con dei professori ha cambiato la classe e la vita degli dei singoli
Ma in Ricordati di se stesso che ha avuto un incidente su diciamo così di percorso è stato rimandato non c'erano i debiti formativi c'erano
Si rimandava se uno non superava
Tutte le materie in un certo anno
A giugno uscivano i tabelloni c'è scritto riportare a settembre bisognava in una due materia secondo e lui fu rimandato
Studio si aprì con molto
E
A settembre fu bocciato
Cioè non è andata bene ha ripetuto un anno dunque come dire c'è speranza per tutti
Non si nasce direbbe lui imparati cioè si impara via via e anche quelle che sono ostacoli nel percorso of sono certe condizioni essere viste come occasioni di crescita di formazione per andare avanti io dico sempre in questi incontri che io non sono ancora pronta per parlare di Tullio allora me la cavo center leggendo qualche cosa di Tullio
E in questo caso ho preparato ma soffre paginette scarse forse cinque
Ed è uno stralcio da un intervento che Tullio ebbe a fare nelle due mila undici al Quirinale quando si come dire
Celebrò
Si celebrarono i centocinquant'anni dall'Unità d'Italia
Tullio partecipò con un la sua relazione dal titolo l'Italia linguistica dall'Unità all'età della Repubblica
Di ho preso questo brano in particolare non sono perché ora viene ripubblicato in un volume che sta per uscire Anno due mila diciotto proprio in fase di stampa credo
Dal titolo educazione linguistica democratica
Ma perché Tullio a mio avviso parla di alcune condizioni che hanno a che fare con il titolo di questa giornata di oggi
Con la lingua con la Costituzione con i diritti e con la possibilità di esercitare i diritti linguistici a partire da quelli della popolazione maggioritaria in Italia cioè degli italiani
è uno straccio quindi entrò dentro per così dire del suo testo
L'Italia del fascismo che aveva cancellato dalle statistiche le domande sulle giungere e sullo scrivere
Parentesi per evitare che si ebbe sapesse che c'erano tanti analfabeti
Quindi inviterei il fascismo aveva decretato l'assolvimento dell'obbligo scolastico dopo solo tre anni
L'Italia del fascismo consegno alla nascente democrazia una popolazione per il cinquantanove virgola due per cento di adulti privi di licenza elementare
Per il tredici per cento dichiaratamente analfabeti
Il presunto al censimento del mille novecentocinquantuno che soltanto il dieci per cento della popolazione si era spinto oltre il tetto delle elementari conquistando una licenza media inferiore cinque virgola nove per cento
Un diploma medio superiore tre virgola tre per cento una laurea l'un per cento
Non stupisce il dato concomitante relativo all'uso dell'italiano lingua abituale per poco più del dieci per cento
Usato in alternativa con un danno dialetto da poco più del venti per cento
Non usato e in larga parte non capito da sessantaquattro per cento della popolazione consegnata invece all'uso esclusivo di uno dei dialetti
E all'analfabetismo
Da quei primi anni della Repubblica la necessità di sviluppare la scolarità non si fosse solo a intellettuali attenti appassionanti come Piero Calamandrei Umberto Zanotti Bianco Guido Calogero
Cui più tardi si unì don Lorenzo Milani con le analisi la bruciante denunzia del suo esperienze pastorali
Quella necessità fu condivisa
Largamente dal ceto politico che nell'assemblea costituente costituzionali zo l'obbligo scolastico e la sua gratuita per almeno otto anni
Articolo trentaquattro comma secondo
E dagli stessi governi che portarono alla quota di prodotto interno destinata all'istruzione ai livelli dell'età giolittiana è oltre e fu profondamente condivisa dalla popolazione specialmente il giovane che già nei tardi anni quaranta premette per raggiungere e barche a remi il tetto delle elementari e frequentare le scuole medie
Così come trent'anni dopo col suo afflusso crescente arresto difficile la vita tradizionale delle secondarie superiori
E ha premuto e direi perenne alle porte dell'università
Ma l'impegno politico iniziale e alla richiesta crescente di più alti livelli di istruzione non ma corrisposto un tempestivo è inadeguato dispiegamento di interventi strutturali risorse tardo quattordici anni fino al mille novecentosessantadue l'istituto istituzione della scuola media unificata conseguente all'articolo trentaquattro della Costituzione
Ma ancora nel mille novecentosettanta metà delle classi giovani non ottenevano la licenza media
E passo un intero decennio prima che è un riassetto di programmi e modi di insegnamento rendesse la media inferiore funzionale ai suoi compiti istituzionali
E passato poi quasi mezzo secolo per l'approvazione di una legge di riforma della secondaria che la raccordi alla media obbligatoria
E pare a molti un obiettivo irrealistico l'innalzamento dell'obbligo a diciotto anni comma in altri Paesi progrediti
Tuttavia lo sforzo sostenuto dalla scuola è stato imponente
La scolarità media era nel mille novecentocinquantuno di tre anni di scuola attesta e ciò collocando all'Italia tra i Paesi sottosviluppati del mondo
Negli anni due mila e di quasi dodici anni e ciò colloca d'Italia tra i Paesi sviluppati sia pure a bassi livelli
Ma la scuola ha lavorato
Da sola è in salita
Non è riuscita a portare l'intera popolazione ai livelli richiesti dalla Costituzione
Il trentasette per cento e privo di licenza media
In più di tre quarti dei comuni mancano idonee biblioteche di pubblica lettura
E gli stili di vita non stimolano il bisogno d'informazione scritta e di lettura
Continua a mancare nonostante i ripetuti richiami dell'OCSE
Quel sistema nazionale di educazione ricorrente degli adulti
Che negli altri paesi industrializzati contrasta efficacemente il rischi di de alfabetizzazione degli adulti una volta usciti dalle scuole
Di conseguenza la De alfabetizzazione colpisce pesantemente il Paese
Tuttavia ormai abitualmente o no conservando o no Moni regionali e il dialetto nativo converge verso l'uso dell'italiano il novantaquattro per cento degli italiani anche se sono in parte dotati dei necessari strumenti intellettuali
Una rivoluzione di portata storica volge al compimento
Nei tre millenni di storia nota delle popolazioni che hanno abitato questo Paese che chiamiamo e chiamano Italia da due mila anni
Mai vi era stato un pari grado di convergenza verso una stessa lingua
Quello che Foscolo Cattaneo Manzoni avevano sognato che l'italiano un giorno diventasse davvero la lingua comune degli italiani e oggi una realtà nell'Italia della Repubblica democratica
Di qui
Per questo patrimonio acquisito e dal suo rafforzamento potremo e dovremo partire fine della citazione
Mi permetto di aggiungere che da questo patrimonio acquisito e dal suo rafforzamento potremo e dove dovremo partire se vogliamo dare effettiva attuazione alla nostra Costituzione
Ed ora in chiusura permettetemi a nome dei figli e mio personale di fare dei ringraziamenti sentiti non formali
Anche se la sede e informale
Anzitutto un grazie al Presidente Pietro Grasso che ha fatto propria questa iniziativa e ha voluto ricordare qui oggi nella sala prestigiosa nella sede prestigiosa di palazzo Madama in questa sala Coco
Tullio De Mauro e il suo impegno per i diritti linguistici
Ad un anno dalla sua morte
Avvenuto il cinque gennaio due mila diciassette
Morte ricordata dal presidente Sergio non della Repubblica Sergio Mattarella Ricky in un comunicato molto denso molto bello
Al Senato si completa
La sede dei ricordi istituzionali iniziata a Montecitorio il cinque aprile due mila diciassette e proseguita il cinque gennaio due mila diciotto al ministero della Pubblica istruzione dell'università anzi no non più pubblica
Dell'istruzione il tempo passa dell'istruzione dell'università e della ricerca convinto donazione della sala Tullio De Mauro una sala in cui si fa formazione del personale
Un ringraziamento va tutta l'amministrazione del Senato dalla segreteria generale ai tecnici che caricandosi di un sovrappiù di lavoro organizzativo ha contribuito alla buona riuscita di questa giornata
Un ringraziamento particolare valse una torre Tocci che con molta passione ha promosso questo incontro seguendo no in ogni sua fase e al dottor Chamorro che sul tema della minoranza è stato relatore insieme a Tullio in un bel convegno tenuto sì proprio al Senato nel due mila dieci l'Ufficio delle informazioni parlamentari dell'archivio dell'uomo pubblicazione del Senato ha ristampato in quest'occasione messo a disposizione del pubblico
Appena fuori in questa sala gli atti di due convegni a cui Tullio partecipo qui in senato
Il linguaggio della Costituzione
E le minoranze linguistiche in Italia dieci anni dall'approvazione della legge quattro otto uno due del novantanove
Si tratta dei due pubblicazioni difficile da reperire eppure ancora attuale significative grazie per l'impegno e la diffusione due lavori ne faremo tesoro
La riuscita di una giornata come questa di una giornata di studi grava sulle spalle per relatori
A Sabino Cassese Giorgio Pagliari Giuseppe bagni e Massimo vedo belli
Debbo più di un ringraziamento per la disponibilità ad accogliere e farsi carico di un tema caro a Tullio ma ben radicato anche nel loro impegno intellettuale e civile
Non è il primo impegno che richiedo loro e forse non sana nemmeno l'ultimo sono certa che potrà contare sempre sul loro apporto per il rapporto per loro apporto per il legame che li lega Tullio che riunisce Tullio
Agli studenti
Dell'Augusto ai loro professori così come a tutti i presenti amici e colleghi di Tullio sottoposto in questi mesi ha molte sollecitazioni va la mia gratitudine
In questi mesi terribili eppure coinvolgenti in cui tu è stato ricordato in mille modi ho sempre potuto contare sull'affetto e sullo sguardo benevolo di tanti di loro amici non ti ma anche persone non note e che si sono avvicinate Anna per il loro legame con Tullio grazie davvero a tutti
L'idea di questo incontro prima ancora che al senatore Tocci lassù messa nelle sue mani è nata da un colloquio
Tra me
Veramente mentore metterà fine la consigliera del servizio per la qualità degli atti normativi lavorata affanni
Paola villani che avete sentito presiedeva poco fa alle allieva di Tullio già opposto lavora lavorante del qua in Senato ora non più non più in servizio al Senato
M
Che mi ha insomma in qualche modo dovevo servire secondo loro a dare un contributo di cui non avevano affatto bisogno
Soprattutto a loro due convinte sostenitrici della necessità di ricordare Tullio e il suo impegno per i diritti linguistici va Irminio ringraziamento più sentito grazie a tutti per la pazienza
Grazie a tutti e mi associo alle parole di Silvana il ringraziamento tutti abbiamo avuto delle relazioni di altissimo livello che hanno onorato la memoria Di Tullio
Credo che sia un sentimento comune che ringraziamento più forte la ai ragazzi
Agli studenti del liceo Busto a quei ragazzi che di cui ci ha raccontato Beppe bagni nelle esperienze appunto nelle scuole sulla lingua la Costituzione
Si è svolta quindi questa nostra discussione in questa sala copia
In un Senato stranamente suo speso
Laura è chiusa in questo momento come sapete Parlamento sciolto
E quindi è un momento così di sospensione del Senato non inattesa però che la linfa popolare nelle prossime elezioni porti qui una nuova classe boliviano ha classe parlamentare e sarà quindi compito anche nostro di così fare dono degli atti di questo convegno ai nuovi parlamentari perché ne tengano conto perché molte delle qui spioni che abbiamo qui discusse meritano un ulteriore approfondimento ulteriore sviluppo verticale giustificativa
I diritti linguistici come ha detto benissimo senatore Pagliari ma tanti altri argomenti e soprattutto quella legge che c'era veramente c'è rimasto il rammarico di non averla portati in approvazione non lo ius soli io spero davvero che già nei primi mesi della prossima legislatura si possa arrivare a dare al Paese
Questo questo riconoscimento questo grado di civiltà quegli ottocento mila ragazzi e ragazze che vengo da tutte le parti del mondo e che la nostra scuola ha saputo portare all'educazione alla formazione
Sono allievi questa scuola e gli insegnanti tutti noi possiamo e dobbiamo chiamarli cittadini italiani con quest'auspicio vi saluto vi ringrazio