Il referendum sulla legge elettorale del Senato

Uno due prova microfono uno
Buongiorno a tutti grazie di essere intervenuti a questa conferenza stampa del comitato vorrei sapere no come forse saprete fa seguita da altre due tenutesi nei giorni scorsi rispettivamente a Roma e Mila no
Anche oggi gli esponenti questo comitato esporranno le ragioni e i motivi per cui si ritiene di avere addivenire a questa scelta con l'occasione anzi saluto e ceto loro la la parola note potranno
Meglio esporre appunto queste
C'era puntata non all'onorevole Giuseppe letta segretario del Movimento federativo radicale
Credo che questa vicenda referendaria
Anni giudicare dal ritmo con cui i sistemi d'informazione hanno fornito ai cittadini gli elementi per poter giudicare che appunto formarci un'opinione sia stata caratterizzata sostanzialmente da una costante azione il disinformazione e di falsificazione
Io non voglio che adesso rinnovare tutto un insieme di considerazioni che possono essere fatte circa appunto il carattere truffaldino che accompagna questo referendum potrei per esempio dire che tre anni fa quando da parte di Mario Segni si iniziò la raccolta di firme per il primo referendum noi realizzammo un librettino che abbiamo come titolo perché no ai referendum elettorali quello realizzammo con una premessa molto chiara
Per anni mi sono battuto anche quando sono stato segretario del partito radicale poi ne sono uscito nell'ottantatré nella convinzione che il referendum fosse uno strumento molto importante sul terreno istituzionale
Proprio perché il quadro di occupazioni che partiti avevano realizzato delle istituzioni della cultura e comunque dello scenario di vita sociale politica di questo Paese
Rendeva necessari la realizzazione di spazi di autonomia politica nel quale fuori dalle logiche consociative spartitorie fosse possibile creare una dialettica diversa
Il referendum elettorale apparve subito una manovra che potremmo definire entro diretta in cui una élite partitocratica si contrapponeva un altre vite cercava di mettere su un terreno del dibattito politico la crisi politica di sistema ovvero la crisi di centralità della Democrazia Cristiana affrontando la su un terreno minimalisti opera appunto quello delle del delle riforma elettorale questo aspetto ci apparve immediatamente e l'utilizzo strumentale tra l'altro confermato da una affermazione che io trovo estremamente per grave e cioè quella del referendum come stimolo al Parlamento che è un'autentica aberrazione dal dal mio punto di vista referendum non è uno stimolo al Parlamento il Parlamento non sua autonomia non sua compiutezza rappresentativa stessi arriva referendum referendum e l'occasione proprio dell'autonomia politica di contrapporsi dialetti Giare
Con il Parlamento stesso così come le regioni solo un luogo di realizzazione anche legislativa si vuole conflittuale col Parlamento stesso e questa è la dinamica entro cui si consuma un sistema
I democrazia politica
Viceversa non ci siamo trovati di fronte a questa azione che ha reiteratamente proiettato questa finzione di confronto di scontro politico cioè la iscrizione della crisi politica su terreno dalla riforma elettorale fino allo stadio ultimativo di connotare
Il referendum elettorale come la prospettiva di cambiamento
Certo nessuno poteva a quel tempo parlo di tre anni fa prevedere l'accelerazione che proprio la crisi
Diciamo della questione morale la iscrizione della dell'etica pubblica sul terreno del dibattito politico poteva prodursi con Tangentopoli
Questo a mio avviso è determinante per capire come perché oggi si possa continuare continuare ad affermare
Con diciamo grande falsificazione che il sì sia segno del cambiamento e non sia la conservazione gli argomenti sono sul piano giuridico politico talmente oggi ed elementari da non lasciare spazio a dubbi basterebbe pensare per dirla concretamente che una commissione bicamerale che è stata prodotta in un Parlamento che il cinque aprile ha dato vita a una sorta di diciamo definizione intenzione Pseudo costituente
Ha esaurito la sua spinta e all'interno di questa commissione bicamerale i soggetti che dovrebbero essere sette il cambiamento si sono opposti non so anche alla dedizione alla riduzione del numero di parlamentari per testimoniare che la loro intenzione tutt'altra
Basterebbe leggere quali sono le intenzioni di vari protagonisti del sì per rendersi conto che e tutt'altro che quella grande coesione quella compattezza a cui si fa riferimento basterebbe affermare che il problema che c'è davanti in un Paese come il nostro con le particolarità e della crisi che attraversa ma che proprio anche in tutti i paesi europei cioè quello de il dilemma tra la grande coesione e stabilità governativa e dall'altra parte il problema della capacità rappresentativa
Trova una sua soluzione proprio attraverso altre strumentazioni per esempio quella dell'elezione
Di retta dell'esecutivo o il Presidente della Repubblica da una parte e dall'altra parte quella appunto di allargare proprio la capacità rappresentativa poche uno dei nodi fondamentali che la domanda politica e sotto rappresentata e uno di punti politici erano stati visti proprio questo
Vorrei aggiungere che noi quando ci collochiamo contro questa ipotesi referendaria puntando decisamente anche alla messa all'ordine del giorno del tema dalla grande riforma sul terreno dell'iniziativa popolare lo ritenevamo determinante
Iniziamo come piccolo movimento una raccolta di firme per un referendum di indirizzo per la realizzazione delle ferendo un propositivo nella nostra la nostra
Diciamo legislazione ritenevamo importante per bypassare quella sorta di parlamentarizzazione entro cui regime consociativo ha sempre scritto le proprie azioni di ricatto avevamo puntato e sperato che i soggetti dell'aria
Socialista libertario comunque quanti a al disegno consociativo volevo uno porsi potessero fare propria la battaglia dei referendum propositivo era il vero grande strumento con il quale si poteva rompere questa equazione cambiamento si riforma elettorale che invece poi corrispondeva ad un disegno del partito dalla restaurazione
Che aveva necessità di rompere il circuito su cui consociativismo ha modellato la sua azione di tenuta che l'appunto quello del consenso della transazione
Diciamo clientelare e assistenziale e del sistema elettorale che lo supportava dei momenti in cui con una anche la questione diciamo morale il passaggio consenso transazioni bene a rompersi è evidente che un partito restaurazione che vuole mantenere in termini diritti proprio controllo non può che punta alla riforma del sistema elettorale come segno e disegno per mantenere confermare la propria egemonia senza con questo escludere
Il fatto che all'interno delle élite dominanti vi fossero faide e guerre
Sotterranee che è stato poi il quadro che ci ha accompagnato in questo quarantennio certo diventa parossistico se confrontata la crisi italiana affermare che si va verso una maggiore stabilità e governabilità con il sì quando Riotta noi consegneremo al partito di maggioranza relativa la DCT l'Amiata
In questo momento una possibilità di aprire essa stessa un punto di centralità cioè ricomporre mo'la centralità democristiana che la politica ha in qualche misura interrotto e riconsegnare ma questo partito
Che ha su di sé la responsabilità di aver accompagnato il processo di disgregazione di questo Paese
Nessuno può dimenticare che gli scontri politici in questo Paese sono avvenuti sempre perché le élite dominante all'interno della DC hanno scaricato la loro violenta azione di conflitto interno sul Paese
E non perché sono determinate gli spazi di Alex dialettica
Nel Paese stesso e quindi assolutamente ovvio
Che noi ci troviamo di fronte ad una situazione che vorrebbe rappresentarci la cosiddetta risoluzione del problema della coesione rispetta la frantumazione sociale attraverso la riconsegna soggetto che della frantumazione il prodotto per il prodotto priorità tutto questo è molto difficile poterlo mettere sul tappeto anche perché noi assistiamo in questi giorni agli interessi di una cosiddetta grande industria grande finanza la quale ha fallito il suo disegno che l'altro problema che sul tappeto è proprio questo che il nostro Paese
A il problema dalla crisi politica ma anche il problema dalla crisi economica e finanziaria
La maggior parte dei soggetti economici e finanziari che oggi sono dietro al sì
Sono il prodotto della crisi stessa sono soggetti che hanno svolto un ruolo velleitario a livello europeo sono soggetti non di mercato tutt'altro sono soggetti che sono vissuti dello stato assistenziale partitocratico all'italiana
E che oggi non sono in condizione di entrare sul mercato che vogliono rendere polacca Uboldi alla nostra situazione hanno bisogno di questo
Perché attraverso questo processo possono darsi una qualche forma di dignità si tratta di soggetti ad un tempo del pubblico che però con un'azione diciamo di falsificazione l'hanno realizzata con chi con una destra democristiana con dei soggetti che non a caso sono il prodotto anche della crisi politica
Io non voglio fare affermazioni che vanno contro la mia cultura laica
Ma non è un caso che le uniche leadership che emergono in termini di cambiamento dentro a questo schema sono pur sempre fili dell'élite dominante caso mai legata degli interessi sostanziali strutturali del sistema stesso questo è un fatto che viene proposto con assoluta
Diciamo normalità proprio da una stampa che di regime che cerca soluzioni tutte interna corporis al suo al suo disegno di egemonia
Potrei voglio concludere rapidamente affermare che tutto il vecchio e il il peggio dell'assetto politico precedente non essendo stato realizzato un momento di chiarificazione politica casomai Como con un voto nel momento in cui il regime vive il suo punto più basso è evidente
Se si va al voto immediatamente
Diventa difficile per i vecchi assetti di proporre se stessa se stesso in modo così immediato e è possibile i vecchi assenti appunto di partite di del potere si presterebbero immediatamente la nuova legge avrebbero una possibilità di poter compattare di fronte ad una situazione nella quale è apparso evidente anche con il tentativo fatto mi dispiace ahimè dirlo dal Presidente della Repubblica di connotare il sì come il punto di transizione a un governo di unità nazionale che è un qualcosa di una gravità eccezionale
Che completamente ha confermato direi con con un qualcosa che nessuno ha voluto sottolineare con la dovuta
Puntualità ciò che il presidente a Repubblica ha detto che il voto al referendum non serve a niente che gli serve soltanto e serve soltanto per avere un consenso di democrazia fittizia affinché si possa realizzare un governo di unità nazionale che pur all'interno vi si consumi la solita polemica diatriba questa appartiene a un disegno esplicitamente elitaria ancora una volta
Ad un tentativo che a mio avviso
Sta diventando pericoloso perché questi signori non hanno neanche la parvenza di una ipotesi di governabilità davanti e si e quindi i più furbi più accorti hanno una finalità via direi ancora più grave e cioè quello di preparare il terreno a un'autentica ultimo stadio di frantumazione per arrivare a a modellare un disegno questo sì autoritario con delle conseguenze che a mio avviso sarebbero estremamente devastanti
Io concludo dicendo che il no
Come i fatti dimostrano spazia da un'opposizione che va dal proporzionale pura maggioritario corretto
Il sì ci propone soltanto nominalistica checché ne dica Occhetto questa legge propria relazione alla prima sentenza la Corte costituzionale che tra l'altro tra parentesi è assunto la responsabilità la Corte costituzionale di indicare quale nuovo quesito dovesse essere realizzato la legge al Senato quando ci sarà votato i referendum già completa anche se presenta mille perversioni presenta il fatto che i collegi elettorali hanno un numero di votanti talmente squilibrato non consentire una rappresentanza autentica
Ebbene io dico che non ci troveremmo di fronte alla al paradosso di dover affrontare questo quesito referendario senza che la gente sappia obiettivamente che va a votare per un nominale si e questo bisogna dirgli ora bisogna dicono in modo compiuto e completo ad onta delle voci e delle falsificazioni del fatto che ognuno modella il suo sì secondo interessi che sono tutto interni alla logica
Partitocratica
Vi ringrazio
Grazie onorevole Rita ad essa la parola l'avvocato D'Este segretario del Forum democratico nel quale hanno annunciato un appello bene no al referendum elettorale che è stato recepito dal comitato inserito
Nell'ambito della
Del materiale nella stanza
Sì grazie ma dunque io vorrei fare poche osservazioni partendo da questa
Si è detto si è ripetuto che questo è un referendum truffa questo certamente vero per le ragioni che ricordava prima arriva ma l'ho detto altre volte vorrei porre io ripeto erano questa è anche il tentativo di predisporre le cose per compiere all'indomani del voto anche qualcosa di più grave in un certo senso cioè lo scippo persino dei voti
Dati dal fronte del sì ci sono tutte le condizioni politiche perché al all'indomani del diciotto di aprile persino il voto del sì sia tradito nella maniera più clamorosa e le condizioni quali sono intanto il fatto che lo stesso fronte del sì sia diviso tra sostenitori del maggioritario a turno unico e sostenitori del maggioritario a doppio turno che sono due cose assolutamente distanti assolutamente differenti distanti quanto lo può essere il maggioritario rispetto al proporzionale
Nella sostanza
Quindi hanno creato le condizioni perché poi di quelle di quel voto della delega in bianco data attraverso il voto referendario si faccia lusso più
Più conveniente per i partiti del regime ma c'è qualcosa di più e perché questa campagna del referendum è una campagna sostanzialmente truffaldina essa si fonda su alcuni slogan su alcune parole chiave una di queste parole chiave stabilità si dice attraverso l'introduzione del maggioritario uninominale si restituisce stabilita ai governi stabilità alle maggioranze
Intanto io credo che la stabilità non sia di per sé un valore assoluto vi sono realtà politiche che conoscono che hanno conosciuto una straordinaria stabilità di governo e di maggioranze ma credo che non siano realtà da imitare ad esempio sicuramente SIAD Barre quindi Stura hanno garantito per lunghi anni per decenni una stabilità assoluta all'interno dei loro Stati ma io non credo che questa sia la stabilità che si vuol garantire in Italia piuttosto la stabilità che potrebbe venir fuori da da questo referendum da un infausto
è successo per il sì
Credo che non sia affatto stabilità di governi non sia affatto stabilità di maggioranze ma sia il tentativo di imporre attraverso il voto referendario quello che io voglio definire il rigor mortis del Parlamento perché di fatto
Lei è sito del sì è questo si
Si vuole imbalsamati il referendum si vuole imporre non la blindatura come si detto ma qualcosa di molto più grave perché in realtà attraverso il sipario sa la fine della rappresentanza in Parlamento di qualsiasi voce che sia dissenziente da quella dei partiti del regime
E per quanti scongiuri sia necessario fare in questo caso io credo che veramente a questo sia il il problema è che vada detto a chiare
Con parole chiare che il vero rischio che noi ricordiamo che da qui al il diciannove di aprile si cancellino la prospettiva delle solite maggiore delle solite minoranze un po'parolaia e e chiacchierone che poi forse non riescono a produrre moltissimo ma invece c'è la prospettiva con i nodi far prevalere per la prima volta dopo il primo passo avanti compiuto il cinque di aprile del novantadue di far prevalere quelle che sono state delle minoranze
Sacrificate dal sistema di potere messi ai margini e e invece queste mani minoranze possono diventare maggioranza nel momento in cui ci si accorge che questo può accadere per la prima volta da quarantacinque anni allora si dice no bisogna cambiare il sistema elettorale intendiamoci la la stabilità la stabilità che è stata garantiti in Italia una stabilità senza precedenti se vogliamo solo in Italia e in Albania vi è stato un sistema di potere
Quel uso l'espressione presa d'atto delle Luna concrezioni di potere che vedeva insieme non solo i partiti del regime ma anche come componente essenziale
Che le confederazioni sindacali e la Confindustria con tutti gli addentellati tutte le conseguenze che queste poi questo poi ha a ha prodotto in termini Tangentopoli sia è tutto quel resto quello e quell'altro che sappiamo ecco questo sistema è stato est estremamente stabile
E vero sì che i governi avevano una durata media di nove mesi ma questo non derivava dalla instabilità
Intrinseca del sistema questo derivava dalle rotture
Dalle dal dal fatto che i grandi partiti delle maggioranze innanzitutto democrazie cristiane il PSI si facevano la guerra attraverso la divisione in correnti quindi rendevano debole instabile i governi ma di fatto in termini di stabilità di potere l'Italia ha raggiunto un primato che ha condiviso per moltissimi anni soltanto con la con l'Albania
O in Albania come sappiamo qualche cosa è cambiato ora noi restiamo l'unico paese al mondo in cui da quarantacinque anni
A questa parte vie lo stesso sistema di potere costruito intorno agli stessi interessi perché questo conta ma persino intorno alle stesse facce alle stesse persone
E poi diversamente definito a secondo che le maggioranze fossero composte da quattro a cinque e la sei o da più partiti ma questo importa poco questo riguarda un po'così il linguaggio del della politica politicante ma non riguarda la realtà delle cose
Dunque il e il fronte del del no è un fronte che può far valere ancora oggi benché ormai la campagna sia molto avanzata le sue forti ragioni consentire di fare un'osservazione
Anche sul modo in cui è stata gestita questa campagna io credo che certamente se le ragioni poi del no vengono rappresentate nei pochissimi spazi che questa informazione a riservato alla al al comitato per il no poi vengono rappresentate dicevo da campioni del consociativismo come Stefano Rodotà allora credo che veramente dobbiamo temere il peggio però ci sarebbero queste ragioni ci sono forti possono essere fatte valere c'è ancora
Forse il tempo per far comprendere la maggioranza degli italiani qual è il baratro verso cui ci stiamo a cui ci avviciniamo ecco voglio concludere con una osservazione abbiamo lo diceva la signora prima abbiamo proposto al Comitato un un appello io credo che se in questi giorni nei giorni che restano sino al diciotto di aprile noi andremo a cercare a sollecitare adesioni su un appello sia questo un altro importa poco
Un appello per il nuovo inteso come l'unico voto che consente di porre le condizioni politiche per il cambiamento e per le riforme
Un o che sia Lezzi all'Italia che vuole cambiare un sia all'Italia dei capaci e degli onesti e un no
All'Italia dei corrotti e dei disonesti ecco io credo che se riusciremo a fare quest'opera capillare di sollecitazione di adesioni
Avremo delle grandi sorprese
Nel in questo momento se dobbiamo dare fiducia ai sondaggi come quasi il cinquanta per cento dell'opinione pubblica e incerta sul voto
Non vi sono grandissime adesione hanno ma comunque c'è questa metà dell'opinione pubblica che ancora non ha capito che ancora non si è schierata io credo che questa metà dell'opinione pubblica attenta soltanto di capire meglio che cosa significa il no
E se noi riusciremo a sventare questa vera truffa cioè quella che definisce il siccome il voto del cambiamento dell'o quello nella conservazione riusciremo a far capire che è vero esattamente il contrario
Io credo che indotta qui al diciotto di aprile aumenteranno i nomi in una misura straordinaria allora potremmo puntare come dobbiamo puntare non ha un semplice fatto di testimonianza ma alla vittoria del no
Grazie
Ammessa l'onorevole Gianfranco Fini
Grazie io ringrazio innanzitutto il promotore ringrazio gli ospiti forse l'onorevole Tatarella che gli amici che fanno parte di questo Comitato pluralista che come dice appunto l'aggettivo non ha altro punto di incontro al momento se non questa necessità di difendere il pluralismo politico che viene certamente messo a a repentaglio
Dalla a eventuale vittoria del sì nel referendum promosso dall'onorevole Segni e credo che alcune delle questioni fondamentali siano già state trattate tanto dall'onorevole Ripa quanto dall'avvocato di Stef sì a questioni di ordine costituzionale ma il professor Fisichella che ci onora della sua presenza tira cose certamente assai più pregevoli di quelle che posso dire io sia di ordine politico
Questa è diventata una battaglia squisitamente politica
è una battaglia in cui ogni giorno sì a ancor più evidente è quella che è la posta in palio
E basta guardare quelli che sono gli schieramenti che si contrappongono se pur nella loro eterogeneità per avere ben chiaro che questo non è un stucchevole argomentare su leggi elettorali ma al contrario è uno scenario di scontro politico che ha nell'esito delle ripercussioni notevolissime per la nazione italiana nel prossimo futuro
E credo che compito del Comitato etico loro che ne fanno parte sia innanzitutto quello di rompere non solo quel muro del disinformazione che grava su questa campagna referendaria perché al di là delle finte
Tribune equamente divisi dai mezzi di informazione pubblici e privati
Vi sono poi tutti quegli spazi che il sì a a disposizione nell'ambito di una editoria apparentemente neutrale ma in realtà evidentemente schierata
Perché basta leggere i grandi mezzi informatici gli editoriali dei grandi mezzi di informazione per avere ben evidente come ci sia una forte volontà altri potere editoriale che è una delle tante sette del potere in Italia di far prevalere il sì
E dobbiamo o a nelle se nei giorni che ci separano dal voto
Far comprendere alla pubblica opinione
Che il semplice fatto che il diciotto di aprile si vada alle urne per a rispondere a quesiti
Talmente astratti talmente lontani dai problemi quotidiani della gente talmente al di fuori di quello che è il dibattito che la la società civile quotidianamente svolge è già di per sé questo fatto la dimostrazione del fallimento di un sistema politico perché è difficile far comprendere alla pubblica opinione la questione in termini di diritto
è forse meno difficile far comprendere la pubblica opinione
La ragione del no se come correttamente il Comitato pluralista sta facendo sì imposta il discorso sul fatto che il no è il vero cambiamento bensì è la conservazione di una logica di una struttura di un assetto di potere
Credo che ancor più facile divenga
La propaganda nei confronti dei tantissimi indecisi se si sottolinea il fatto che l'Italia passerà alla storia come l'unico paese credo al mondo che rimette dei direttamente agli elettori
La scelta della legge elettorale dimostrando la incapacità e del Parlamento e del sistema politico nello sciogliere quei nodi che si sono aggrovigliati nel corso degli ultimi dieci anni
E questo argomento credo che sia l'argomento
Utile è forte anche per smontare le tesi di coloro che sostengono che l'eventuale input popolare ed elettorale per un sistema maggioritario non potrà poi non essere raccolto dal Parlamento e quindi non potranno trasferirsi per la legge maggioritaria alla Camera
Perché credo che a molti ormai sia chiaro che se non sono riusciti in Parlamento
Pure in presenza di un arco di forze pari più o meno all'ottantacinque per cento dei consensi a varare una legge nella Bicamerale o fuori dalla Bicamerale che disinnesca se il referendum pure accettando nel principio maggioritario
Molto difficilmente riuscirà come al contrario dicono in sei mesi a varare la legge elettorale maggioritaria per la Cavalli deputati
Condannando il parlamento alla paralisi condannando l'Italia a subire ulteriormente le conseguenze del totale vuoto politico che dopo il diciotto di aprile si profila e ogni giorno di più appare pericoloso
Perché dopo il diciotto di aprile un eventuale deprecabile vittoria del sì porterebbe al varo di un esecutivo finalizzato unicamente all'approvazione di una legge maggioritaria per la Camera
Con ulteriore turbolenza all'interno del Parlamento ma soprattutto con una sostanziale
Incapacità del governo di intervenire in quelli che sono i settori di maggiormente bisognosi oggi di intervento da parte di un governo l'economia in particolar modo il che comporta che coloro che oggi giocano allo sfascio coloro che predicano il tanto peggio tanto meglio
Quelli che hanno come si dice ormai quotidianamente il desiderio che tutto vada in pezzi non sono i sostenitori del fronte del no
E benché meno sono coloro che all'interno del fronte del no
Vedono il no come autentica riforma per dar vita a forme più avanzata di democrazia e quindi di democrazia diretta con l'elezione diretto del presidente del Consiglio o del capo dello Stato
Coloro che giocano alla allo spazio sono coloro che nel variegato fronte persi vanno caricando questo sì
Di una a valenza quasi messianica che in realtà si stesso non ha sapendo perfettamente che la vittoria del sì comporterà
Che per molto tempo ancora l'Italia rimarrà prigioniera di questo finto problema della legge elettorale e dico finto problema perché le riforme di cui la struttura pubblica italiana necessita sono certamente riforme molto più alte e molto più sostanziose di quello che una riforma della legge elettorale ultimo anello di una catena e non primo o Unico Anello
Se nei giorni che ci separa riuscire così come è possibile a ad avvicinare quegli strati pubblico opinione indecisa credo che l'esito non soltanto non sia scontato così come al contrario tutti dicevano nel momento in cui questa campagna referendaria
Ma sono certo che quale che sia l'esito il fronte del no possano già fin d'ora dire che gli avversari la loro battaglia l'hanno persa perché una eventuale vittoria del sì
Sarà una vittoria di Pirro
Anche e soprattutto perché il giorno dopo come sempre accade in Italia la vittoria avrà molti padri mentre la sconfitta sarà orfana e avrà molti parla eventuale vittoria del sì
Perché su quel risicato e ancora oggi non c'è appunto
Vantaggio del sì tenteranno di appropriarsene
Coloro che hanno obiettivi non soltanto diversi ma hanno anche strategie del tutto diverse assisteremo dopo il diciotto aprile qualora dovesse vincere il sì alla rissa tra i presunti vincitori
Con gli spezzoni del vecchio sistema
Incredibilmente avallati dalla scelta strategicamente il mio per è molto interessata della Lega
Questo credo che ci parlerà l'onorevole pioli che ringrazio per essere qui e assisteremo dopo il diciotto di aprile alla rissa tra presunti vincitori che saranno in realtà i veri sconfitti di questa battaglia referendaria
Grazie onorevole Fini la parola adesso Marcello Veneziani direttore di Italia settimanale una editoriale italiani settimana comincerà nell'uomo apertamente e dichiaratamente schierato per il no vogliamo strepitosa successe
Ma io qui sono a rappresentare un settimanale sfrontato nel senso che un settimanale che non appartiene al fronte del sì ed è una condizione di quasi solitudine devo dire perché
Se preoccupa la presenza di un esame chi è
Dei sei partiti del CLN che sono tutti allineati e coperti
Nella posizione di supporto al sì altre si preoccupa personalmente e professionalmente mi preoccupa ancora di più l'allineamento della stampa dell'editoria nazionale al novantasei novantasette per cento dico di quella indipendente non quella di partito
Tutta dalla parte del sì evidentemente
Non si tratta soltanto di una scelta di un'opzione si tratta di un preciso calcolo di una precisa considerazione è di una precisa risposta a ordini di scuderia che sono arrivati
Quindi rappresentare in questo momento come voce probabilmente isolata o comunque poco accompagnata
Il rifiuto del fronte del sì è indubbiamente una posizione esaltante ma di esaltante disagio al tempo stesso perché saprete le difficoltà che può dire un giornale che rappresenta un'opinione che non è quella che invece viene concertata dagli altri organi di stampa
Devo dire che questa scelta a favore del no che ha fatto il nostro giornale è una scelta che non nasce da una decisione aprioristica a favore di un sistema elettorale anziché un altro
Sono convinto che i sistemi elettorali vadano rapportati a agli uomini e alle classi politiche che li rappresentano ai climi alle epoche che sono effettivamente in quel momento
All'apice e che quindi in sé non abbiano una bontà a una cattiveria intrinseca credo cioè che i sistemi elettorali siano dei gusci dei contenitori ma quello che importa il contenuto che si dà e in questo contesto il contenuto che si dà al sì è un contenuto inquietante
Mi preoccupa appunto l'adesione massiccia dei sei partiti del Vecchio CLN al sì e mi verrebbe voglia di contrapporre un nuovo CLN cioè di comitato di liberazione dall'esterno
A questa forza preponderante degli altri partiti mi preoccupa la presenza della grande stampa e della grande industria dalla parte del sì ma mi preoccupano soprattutto altre cose che credo siano
Di grande importanza
E mi preoccupa l'idea che si possa semplificare il quadro politico in Italia attraverso un finto bipolarismo perché paradossalmente nel momento in cui si va sostenendo che con la riforma elettorale andremo finalmente verso un perfezionamento del nostro sistema politico con un bipolarismo riconoscibile
Nello stesso momento in cui si sostiene questo si crea una forma di consociativismo a supporto di questa idea ovvero sono tutti dalla stessa parte
Io ho sostenuto in un editoriale sul indipendente di qualche settimana fa che noi ci stiamo avviando perché è una tare ereditarie del nostro Paese verso una forma di bipolarismo omosessuale cioè nel senso che nessuno interpreta il ruolo dalla destra
Tutti dicono è necessario che per avere un buon bipolarismo in Italia ci sia una destra e una sinistra
Beh nessuno vuole interpretare questo ruolo dalla destra dobbiamo far renderci conto che siamo di fronte a questa realtà nessuno lo vuol fare tutti sono dall'altra parte il responsabile il punto di riferimento per l'alleanza del progresso che si presume sia un fronte progressista è un moderato che appunto Mariotto Segni
C'è un'alleanza di fatto tra il giornale che rappresenta il moderatismo nazionale Montanelli regionale che rappresenta il progressismo radicale che Scalfari
C'è un'alleanza di fatto che smentisce proprio il principio su cui si fonda questa Alleanza cioè il principio appunto che ci possa essere un
Una contrapposizione una divisione di ruoli tra una destra e una sinistra nel momento in cui si teorizza questo si pratica esattamente il contrario
E quindi diventa estremamente preoccupante questa situazione papocchio che si viene a verificare in questo caso
E e mi preoccupa non solo questo mi preoccupa ad esempio che dieci milioni di italiani possano considerarsi da un giorno all'altro degli extraparlamentari perché non verranno rappresentati in Parlamento
Io non pongo la questione dal punto di vista dei partiti delle strutture di deputati la pongo dal punto di vista degli elettori
Mi fa male ritiri dieci milioni di italiani
Che non saranno rappresentati nel Parlamento ed è una cosa che posso dire con cognizione di causa perché in Francia dieci milioni di francesi non sono rappresentati a tormentone nel parlamento francese
Mi riferisco soprattutto al Fronte nazionale e ai Verdi che non sono rappresentati e un francese su quattro ha votato per queste due formazioni politiche quindi in sé mi preoccupa questa situazione
Ora di fronte a questo la scelta più ragionevole appunto quella di tentare
Di spostare la questione perché il falso problema che è sorto in questi nostri in questi giorni è proprio questa idea che si possa risolvere la questione politica italiana la questione istituzionale italiana con la riforma elettorale
E stato un falso problema ci sono dei parametri Robin urgente nel nostro Paese e questi problemi non vengono affrontati o vengono affrontate presso questo éscamotage che è un po'il gioco delle tre carte il modo per presentare a questa
Istanza di cambiamento che c'è nel Paese un tipo di risposta che non è assolutamente adeguata perché il vero problema del nostro Paese e riguarda i luoghi della decisione riguarda il rapporto tra governati e governanti
Due veramente bisogna istituire un rapporto fiduciario diretto di responsabilità e non i luoghi della rappresentanza laddove invece e necessario che ci sia una diffusa rappresentanza
Modo che il Paese possa effettivamente
Essere
Presente in tutte le sue sfumature nel Parlamento quindi di fronte a questa preoccupazione reale che crediamo di individuare punto delle con questa scelta di tipo
Elettorale di questo sistema elettorale il nostro settimanale si è schierato in modo abbastanza deciso abbastanza netto a favore del no ritenendo che appunto questa possa essere non la base per un cambiamento e non credo che il sistema proporzionale in sé abbia la virtù di cambiare i siti e la la situazione politica ma sono sicuro che se scegliamo l'altra strada ci andiamo invece a in fogna are in una situazione in cui veramente la via d'uscita comincia con me essere difficile
E quindi a questo punto
L'appello che non abbiamo rivolto ai nostri lettori è stato proprio questo in questo senso lo abbiamo fatto da giornali indipendente che non appartiene appunto a nessuna forza politica perché voglia in qualche modo rappresentare la passione civile e politica del nostro Paese e quindi in questo contesto ho aderito volentieri alla questa ipotesi così di incontrarci oggi e di parlare di questo referendum è di Parlamento in senso critico perché non vogliamo essere semplicemente un giornale neutrale e obiettivo di fronte a queste cose rivendichiamo una sana e onesta faziosità e lo facciamo a apertamente anche se sappiamo che una faziosità difficile perché siamo dalla parte che ha più probabilità di perdere
La parola all'onorevole piogge della lega del Piemonte
Anche noi nel Piemonte separatisti diciamo così in questa prima fase
Della lega che si era presentata come partito della rinnovamento vogliamo espletare il nostro modo di pensare e in modo molto prende
Proprio perché bruciato da un'esperienza antiche Noukrati che nell'ambito della lega nord che molto promette IVA
E che poi alla fine ha dato ben poco riproponendosi addirittura sul carro degli eventuali vincitori del momento
Noi diciamo no alla partitocrazia quindi prima di dire notando a referendum diciamo no ad un sistema si stima che fallito un sistema che ripropone sempre le stesse persone sempre gli stessi movimenti sempre gli stessi partiti monolitici
Con le stesse facce le stesse figure forse talvolta cambiano le facce ma non cambiano i sistemi da un punto di vista economico infatti si è sempre parlato molto poco del fallimento italiano i mass media purtroppo non li abbiamo noi ma nessuno dice che anche nella macro economia si può assistere a dei macro fallimenti
Però tutti sappiamo benissimo che le fattispecie di reato collegabili alla microeconomia cioè alla piccola economia
Sono in un certo senso perlomeno dal punto di vista etico e morale ricollegabili alla grande economia e allora noi diciamo forse che in un anno dalle elezioni perché passato poco più di un anno
Noi abbiamo avuto un cambiamento negli uomini
Nelle persone nel dei temi più dire che non è cambiato assolutamente nulla basta prendere la legge finanziaria del novantuno del novantadue e vedere anche per quanto riguarda il mille novecentonovantatré che non sia riproposto un metodo di risanamento dello Stato
Allora quando noi Marcora economicamente parlando CIA ricolleghiamo a quelle che sono la le fattispecie e le cause dei fallimenti della bancarotta così come contemplato tra l'altro ai sensi degli articolo duecentodieci duecentosedici dal vigente ordinamento giuridico duecentodieci duecentosedici della legge fallimentare noi non possiamo che dire no a persone che hanno fatto fallire il sistema non possiamo che dire no a delle persone che si sono appropriate del sistema magari non tanto dal punto di vista della proprietà ma dei flussi di reddito che indubbiamente sono andate nelle tasche dei partiti
Abbiamo visto un cambiamento di atteggiamento da parte della magistratura delle grosse iniziative che non possiamo che lodare
E che non possiamo che encomiare in questa fase però pur vero che non si sono ancora fatti processi cioè non è ancora stata chiusa una fase storica che vede un passato partitocratico ma non vede ancora i movimenti formati da uomini
Non vede ancora tra i movimenti formati da uomini che da idee e questi movimenti non possono che avere una matrice riversa non soltanto sotto l'aspetto sociale economico ma anche etico perché se no ne sappiamo che l'uomo cercar sociale
Si sente a volte debole e cerca un suo habitus e cerca anche un suo habitat
Questo non può che venire Sumatra una matrice decisamente morale
E loro hanno in questo particolare momento non siamo ancora in grado di dire ci sono gli uomini non sono ancora emersi non è ancora stata la gente il popolo a proporre dei nuovi individui chiesti ispirino a prescindere dall'ideologia politiche e filosofiche veramente a un'etica che dovrebbe essere il denominatore comune di qualsiasi Paese
Allora se noi paragoniamo la macroeconomia la microeconomia indubbiamente non possiamo premiare l'imprenditore fallito che si identifica nelle persone nei partiti e in qualche movimento che non ha fatto altro che cambiare veste e chiamarsi movimento ma in effetti ancora partito
Quindi prima abbiamo il dovere morale di cambiare le cose in Italia dopodiché eventualmente parleremo di un premio di maggioranza a chi andrà a gestire le cose ma questo premio di maggioranza non potrà di certo andare a chi si ripropone con gli stessi metodi a chi si ripropone con le stesse metodologie a chi si evidenzia già sin da questi giorni con delle battute ma non lo so perché se fossero delle battute decisamente io dovrei pensare che nella politica si fa soltanto dello spirito ma se non sono battute allora devo pensare che chi le dice sia incapace di intendere e di volere
Parlo del consolidamento dei pontefici CPP parlo di un eventuale prestito forzoso quindi penso decisamente che in questo momento non si debbano andare premiare delle persone che non hanno assolutamente idee e quelle che poche che hanno le hanno confuse
Avendo ancora loro il coraggio di esternarle non hanno abbastanza furbizia nel pensare che l'Italia non è formata da un paese di stupidi
Io voglio concludere soltanto con brevi parole stavo dicendo queste stesse cose all'una di notte nel mio Piemonte poi mi sono alzato presto del sei e mezza di questa mattina perché non volevo mancare questo appuntamento
E chiedo scusa ci sono arrivato con cinque minuti di ritardo
La gente ha capito o per lo meno comprende quando noi andiamo a parlare che si contrabbanda con Mussi un cambiamento del sistema si contrabbanda comunisti il cambiamento di un'etica di una morale
Perché non è dubbio che anche il cannibale che Mangia nel pentolone dopo averlo fatto Pollica nel pentolone il suo nemico può avere un'etica
Ma lei non ci speriamo a questi principi non non ci speriamo a questi modelli
In una società che vuole essere e parlo per il nostro Paese tecnicamente socialmente avanzata tecnologicamente avanzata noi assolutamente dobbiamo ispirarci ad altri modelli di vita
E dobbiamo prima migliorare noi stessi non basta dire negli altri paesi si fa così noi dobbiamo essere prima gli altri paesi e dobbiamo vere degli uomini onesti capaci disinteressati staccati dalle tangenti che meritano effettivamente questo
Premio maggioritario per questo io non posso che dire no al premio maggioritario ricordando che anche Mussolini l'aveva voluto ma non dimentichiamolo
Ci potranno anche imputare Mussolini delle colpe ognuno la vede a dal suo punto di vista
Io posso soltanto ricordare che Mussolini e chiedevo sistema maggioritario
Per combattere quelli che c'erano stati prima invece non il resto diamo un premio maggioritario a quelli che hanno fatto parli al Paese quindi abbiamo premiare coloro che sono stati la rovina dell'Italia
Grazie
La parola all'onorevole Tatarella io un doppio compito un compito politico è un compito di gradimento personale politico compito politico è quello di salutare
Gli amici che sono qui insieme a noi
Il coordinatore della segreteria del movimento sociale italiano l'amico onorevole Franco Servello il vicepresidente
Del gruppo onorevole Valensise il presidente del gruppo al Senato senatore
E di salutare il Comitato del no del movimento sociale italiano più rappresentato Maceratini cantautore dottor penso e di salutare altresì coloro che hanno diritto con risoluzioni pubbliche con comunicanti con le proprie sigle al nostro comitato pura cito
La Federazione italiana sindacati assicurazioni indipendenti la fissa cito il saluto con grande rispetto la delegazione del Presidente della Sicilia CISNAL CISAL sindacato autonomo del Banco di Roma torna forse delegazione capeggiata dall'amico limitata
Cento i gruppi di ricerca ecologica saluto il Fronte nazionale che attraverso l'ambasciatore tossico abbia dato l'adesione nostro comitato il Partito nazional dei pensionati il principe Sforza Ruspoli circolo della Contea tutti coloro che hanno aderito i vincoli di gruppi consiliari
Piemontesi della legga pensionata il geometra venera sa oltre al partito pensionato che che abilità
Il compito invece di gradimento politico e di quello di salutare il professor Fisichella
Prose flash chiedo che il maggiore esperto di in diritto in materia elettorale Pia
L'Italia
Per cui opere le pubblicazioni sono state tradotte anche all'estero
E che ha incominciato parlare di riforme elettorali intende in tempi non sospetti
E attraverso le sue opere attraverso i suoi articoli sul tempo che tutti regia
Rieccolo
Il riferimento al doppio turno qualche io mi riferì poi sul Secolo vitali ha pubblicato sul
L'unico periodico schierato per il no il settimanale italiana di Marcello veneziani con articolo che grazie alla disponibilità
Del settimanale abbiamo dire anticipato del pezzo ha smesso
Al giornale il titolo eloquente perché non si può votare sì il maggioritario oggi è un rischio se c'è un pluralista più pura dice dei nomi professor Fisichella che proprio dal titolo e prolissa rispetto alla tesi proprio del ci è stato detto e quindi nell'introdurre questo confronto col professor Fisichella io incomincia ponendo una domanda
Professor rispetto alla al risultato elettorale
Sì il sì se essi loro aggiunge come certamente non raggiungerà
La maggioranza dei voti validi non dei voti espressi degli aventi diritto al voto perché da tutti i dati in circolazione è emerso che in ogni caso essi non raggiungerà il cinquantun per cento
E italiani iscritti alle liste elettorali quindi non avrà la maggioranza reale
Questo fatto che si non avrà la maggioranza reale che comunque anche se vincerà anche se vincerà e non ci può dire negli ultimi giorni cosa succederà nell'opinione pubblica perché i si è partiti vantaggio più tempo passa più si ragiona e più ci sono aumenti per il voto per il no perché è pacifico che il voto per il sì un voto emotivo voto di cuore il voto per il no un molto motivate un punto di ragione
E allora in ogni caso tutti i sondaggi danno una percentuale forte di astensione
Tipica di tutti i referendum nel mondo non è un fatto italiano soltanto anzi mi referendum si abbassa la percentuale di votanti
Così commenta la percentuale dei voti nulli delle schede bianche cioè del voto non espresso sommando fino ai ai non votanti e son mandino tutte le schede nulle noi avremo una maggioranza reale di cittadini che oggi non dico di sì
Come può incidere ai fini futuri nella valutazione della legge elettorale questo fatto che realmente non ci sarà un'espressione concreta dissi Parsi
Grazie
Io intanto ringrazio il comitato pluralista per il no che nella persona del dell'onorevole Tatarella mi ha cortesemente invitato a questo confronto
Io non quanto non aderisco ad alcun comitato né per il no né per il sì
Debbo però ne ha già rapidissimamente accennato il presidente a Tatarella debbo però in qualche modo dare come dire notizia di quello che è stato le scorso se il percorso
Autobiografico
In ordine a questa problematica della riformare il sistema elettorale nel campo della scienza politica in Italia
Ho posto io il problema della riforma elettorale e con la voce sistemi elettorali che uscì nel mille novecentosessantacinque l'enciclopedia del diritto e poi con questo libro
Del settanta che si intitola sviluppo democratico e sistemi elettorali
Allora insegnavo dottrina dello Stato all'Università di Firenze
E quindi il libro poi ha avuto fortuna ha avuto varie edizioni l'ultima delle quali questa uscita proprio il titolo elezione democrazia in questi questi giorni presso il Mulino
Ho pubblicato varie altre cose la mia tesi
Era
Ed è
Quella di un rischio gravissimo per il sistema politico italiano se emergesse una opzione per il sistema collegio uninominale ad un turno unico
La mia tesi era ed è che per una serie di condizioni e in presenza di un insieme di fattori e di elementi per il caso italiano fosse e sia preferibile il sistema maggioritario atto più pur nello stesso tempo però avvertivo
Come spogliavo adesso che ero qui è mi mi accorgevo A pagina centosessantotto metto in evidenza i rischi di una riforma in senso uninominale sono tanto forti vantaggi tanto in certi che ben si comprende come le democrazie instabili proprio per la loro instabilità siano così restii a una terapia tanto massiccia e che potrebbe uccidere il malato
Parlando del collegio uninominale adulto ad un solo turno
Nel mio lavoro in né in tutto il corso del mio lavoro messo in evidenza un fatto il sistema elettorale non può essere considerato in maniera astratta rispetto alle condizioni del sistema partitico
La mia quindi è un tipo di considerazione non su base partigiana ma è una valutazione di tipo sistemico a me
Ho le mie idee politiche naturalmente ma non interessa oggi in quanto tale un certo tipo di opzione piuttosto che un'altra che privilegi questo o quel partito che penalizzi questa o quella forza politica
Il problema che mi coinvolge e quello del funzionamento complessivo del sistema partitico del sistema politico italiano e in questo quadro in questo quadro non possiamo mai guardare il ruolo e l'influenza dei sistemi elettorali disgiunto
Dal disgiunte dalle condizioni del sistema parti oggi il sistema partitico questa è la mia preoccupazione oggi il sistema partitico cioè in una condizione
Il caos dissoluzione
Di imprevedibilità così radicale
Che
L'introduzione di un sistema maggioritario la cui efficacia e altamente distorsiva ci porterebbe
O ci potrebbe portare in una direzione assolutamente incontrollabile nella quale noi potremmo premiare forze politiche che si mettono in contrasto con le esigenze dell'unità nazionale con le esigenze più profonde della della della vita che degli interessi del Paese eccetera e quindi noi in sostanza oggi attraverso una riforma un un un referendum che come hanno detto i suoi promotori e come insistono i suoi promotori tende alla introduzione dell'uninominale secca e qui mi allaccio al quesito del presidente Tatarella se la massa dei sì fosse così significativa rispetto ai noi rispetto alle astensioni non vi è dubbio che la pressione per l'introduzione di un sistema collegio uninominale secco
Sarebbe altissima è una situazione di questo genere risulterebbe in relazione al quadre alle condizioni del sistema partitico altamente pericolosa
Per la realtà del sistema politico italiano nel suo complesso questo dunque la preoccupazione di fondo che mi muove
E in virtù della quale io dico che i presenza io un assetto così e sesta di un quadro così dissestato del sistema partitico
Io ora destrutturazione radicale di tutte le forze di una incapacità che abbiamo noi di collocare le forze politiche
In un quadro in un certo senso quello che diceva prima al dottor veneziani ebbe e qui ci si c'è un problema
Chi bipolarismo ha un senso se e nella misura in cui sappiamo chi sono le destre sappiamo chi sono le sinistre ma se tutti si proclamano di sinistra effettivamente diventa un po'difficile impostare un discorso in termini bipolarismo quindi per tutte queste considerazioni che non smentiscono affatto quella che io ritengo essere una esigenza del sistema politico italiano cioè il superamento della rappresentanza proporzionale
E tuttavia questo superamento dalla rappresentanza del proporzionale per intervenire
In un quadro partitico che sia relativamente controllabile relativamente prevedibile nei suoi esiti perché se questo non è dove introducendo un fattore così altamente divaricate tra voti e seggi in un sistema che già di per sé imprevedibile corriamo il rischio di dar luogo
A una realtà assolutamente impazzita d'una realtà nella quale Pozzi privilegiano i vecchi assetti di potere in una logica che sarebbe il rafforzamento otite le vecchie realtà
Dando il voto a coloro che viceversa assumono l'idea del rinnovamento quindi avremmo il paradosso che il voto al rinnovamento finirebbe per privilegiare il mantenimento dello status quo e la cristallizzazione di un quadro caotico come quello attuale oppure avremmo addirittura delle distorsioni così radicali che potrebbero avvantaggiare forze che sono francamente al contrarie a quelle che a mio avviso risultano essere gli interessi più costanti della nazione ecco quindi questa è la ragione per la quale
Io mi sono deliberato in questa fase
In questa fase lasciando impregiudicato quello che potrà essere l'avvenire valuteremo
Quando il sistema porti il sistema partitico avremmo valutato che tipo di articolazione a ma questa valutazione oggi non siamo nelle condizioni di farla in queste condizioni io ritengo che io rischi del votare sì in un quadro nel quale sia ben chiaro tutte le opzioni che ci vengono presentate sono azioni che hanno in sé stesse elementi alti di negatività
Perché nessuno può ignorare il costo della rappresentanza proporzionale e tuttavia proprio per evitare la logica del tanto peggio tanto meglio anche in una operazione nella quale comunque le opzioni contengono forti elementi di negatività io credo che si debba scegliere il meno negativo e in questo quadro in questa fase mi pare che votare sì finirebbe per accentuare i rischi
Della della disgregazione otto della cristallizzazione errata del sistema partitico
Eliminando quelli che sono alcuni elementi poi sui quali il sistema partitico stesso ha potuto contare nel corso della sua storia
E senza realizzare quella logica né di controllabilità né di stabilità governativa che se noi arrivassimo ad un quadro sostanzialmente tripartito dico come in qualche modo si ipotizza Pitti comunisti democristiani e le
La governabilità certi torrone aumenterebbe
Aumenterebbe io credo invece la difficoltà di mettere insieme coalizioni e aumenterebbero fortissimamente i rischi per l'unità nazionale che viceversa è un bene che deve essere assolutamente tutelato e garantito perché il bene dell'unità nazionale preminente rispetto ai sistemi elettorali che in quanto tali sono semplicemente dei metodi e degli strumenti quindi in questo quadro ritengo che votare sì vi sia un rischio e un rischio che tanto più cresce quanto maggiore è la percentuale dei sì ecco dunque la risposta immediata al suo quesito un alto tasso di sì renderebbe assai difficile ogni opzione diversa dall'opzione del maggioritario secco
Un tasso di sì più limitato viceversa rende apre
Sia pure in un quadro che quello che che Gianfranco Fini ha delineato molto bene non si vede per quale ragione dovrebbe fare la riforma elettorale un Parlamento che avendo avuto un hanno a disposizione per fare la riforma elettorale null'affatto
E sostanzialmente alte legato al popolo in maniera assolutamente assurda perché non si sa non ci sono le condizioni di competenza non ci sono le condizioni da parte di grandi numeri sociali per attuare scelte di questo genere non si vede dunque perché un Parlamento
Che non affossa tutto fare una riforma elettorale per un anno dovrebbe saperla fare in un quadro nel quale certamente le tensioni sono destinata ad aumentare e non non a ridursi
Comporranno
Domande adesso onorevole Servello poi l'onorevole Ripa e poi l'avvocato De Stefano priva di una propria onorevole Servello volevo capire che al Comitato pluralista hanno diritto il rappresentante la federazione nazionale dei Gruppi di azione scolastiche su cui la prossima dall'amico Baccini ha diritto l'Unione libri scrittore qui la procedura dallo scrittore vicepresidente Darzo
Ha diritto l'unione di sindacato Unione sindacati di polizia epicentro viaggi plurale nell'appunto la parola dalla domanda onorevole Servello
Colorita ringraziamento un saluto che ricambio alla precedente
Tatarella
Voglio dire solo questo alla al professor Fisichella ascoltando prima amico ricorda
Emerso questo dato almeno lo considera un fatto cioè accertato o accertabile
E cioè che il voto sì al referendum sul Senato maggioritario strada significa poi tradurre questo questo voto in una legge
Ha un solo turno fare uninominale secca così è stata definito
Del resto io ho letto più volte ho seguito la il dibattito soprattutto insorto
Su quella sera mi pare di Domenico Sartori domande dottore di Giovanni Sartori il quale ha tentato in tutti i modi di snidare pagare di stanare segni e Pannella su questo punto e da questo equivoco da questa situazione di incertezza non sono mai usciti sì che appare evidente anche nell'ultimo Maurizio ha sciolto questo punto è apparso abbastanza evidente che il Battisti diciamo così i sostenitori del patto almeno una parte di loro
Subito dopo l'eventuale vittoria del sì rivendicherà hanno
E la interpretazione che una
Uninominale secca derivante dal voto
Eventualmente vinti vincente del sito il diciotto aprile è un fatto molto importante questo io penso che andrebbe denunciato subito in termini politici e in termini tuttavia anche giuridici perché se questo fosse vero in senso assoluto anche con un'interpretazione eventuale della corte costituzionale
Noi ci troveremmo veramente ad ad avere una situazione un assetto diciamo costituzionale singolare di un senato che indubbiamente dovete tradurre il voto popolare eventuale vittoria del sì in una in una legge che di attuazione
Mentre l'altro ramo del Parlamento non avendo che per ora funzioni diverso perché l'aspetto costituzionale delle riforme non è stato minimamente affrontato se non come letta dall'intenzione come diceva prima mi pare Fini da parte della bicamerale avemmo una diciamo così una camera all'altro ramo del Parlamento una camera che non solo non è orientata in senso uninominale ma se la sogna insomma chiunque in Italia che possa orientarsi verso l'uno uninominale secco quindi a questo punto non è il caso proprio e di denunciare non solo alla inutilità di questo tipo il referendum ma la pericolosità in quanto crea una situazione rispetto alla quale il risultato del diciotto di aprile apparirà apriranno una voragine di interpretazioni e di polemiche che su lungi dall'a portare verso una definizione dell'assetto costituzionale penso che né allontanerà la conclusione qualsiasi definizione nel tempo grazie
Tra dunque io se il professore mi permette volevo sottolineare proprio questo la Corte costituzionale a sui primi tre il referendum Segni impedito il voto proprio sul fatto che il referendum facendo cadere una serie di articoli della legge elettorale non lasciava invita una legge elettorale che non era costituzionalmente possibile
Tant'è che ha fornito essa stessa all'interno di quello che noi abbiamo descritto in anticipo noi in quel libretto di Scribe in anticipo la sentenza la Corte costituzionale in prima in seconda istanza facendo riferimento non a una
Arbitraria interpretazione ma un'analisi dettagliata delle sentenze dalla Corte costituzionale dell'azione una pluralità di referendum
E giudicammo appunto in una in un titolo dell'osso libretto le sentenze Salomoni che dalla Corte costituzionale
La Corte Costituzionale bocciò che ne farebbe fornì al comitato disegni la possibilità di fare un nuovo quesito referendario il quale lasciava in vita una legge con la quale si può già andare a votare al di là del fatto che ci sono poi situazioni paradossali
Tra cui avremmo collegi elettorali da cinquanta mila abitanti collegio trae da settecento mila abitanti
è che questo livello d'ambiguità sia rimasto intatto uno testimone il fatto che ieri Bossi ha fatto una dichiarazione
E in quel quadro di confusione colo caratterizza furba confusione con lo caratterizza ha trovato sottolineato si vada subito al voto chiuso punto recupera anche sul discorso del voto
Che si vada a votare con le due leggi che ci sono alla Camera con il proporzionale al Senato con questo pastrocchio che è decisamente incredibile che selezionerà il livello di rappresentatività ultimi dell'accettabile della decenza che nessun giornalista poi si faccia carico e nessuno del comitato si faccia carico di chiarire questa perversione che ormai è preda di tutti
E com'è il punto di domanda è questione sto assolutamente convinto che la legge c'è stalli
E siccome il Parlamento non si accorderà perché la presidenza Iotti e molto più debole della presidenza di mite e quindi non assoluta mente nessuna forza e autorevolezza politica di indirizzo non siamo di fronte a una cialtrona facciamo generale alla quale purtroppo partecipa il capo dello Stato primo tipico espresso prima mi spiace doverlo dire con molto dolore lo devo dire ma il capo dello Stato sotto la responsabilità devastante rispetto proprio alla legittimità istituzionale
E questo lo devo dire perché ci sono i punti poi politici istituzionali siamo giocando in questo momento
Quindi a questo punto i temi che la questione sono una Corte costituzionale che fa una sentenza illegittima
Perché questa sentenza ultima è oggettivamente legittima nessun ha avuto il coraggio di ribadire e quindi all'interno di un suo selvaggio al sistema partitocratico che oggi è saltato e qui professore io e il punto di domanda che le pongo è questo
Il sistema che ha avuto anche dei meriti storicamente definito anche se la sua perversione partitocratiche subito disegnata
Oggi nel si tenta un suo puntello ma di fatto il punto molto più drammatico
Non già il nome come azione di contenimento siamo a uno stadio di avanzamento del del processo di decomposizione
Che obiettivamente il il no si colloca come unto tipo non già di restaurazione ma di punto di tenuta per detta la dialettica democratica in quanto tale io sospetto molto precise
Che coloro che hanno in qualche misura inventato Mario Segni stante il suo spessore politico difficilmente raffiguranti in termini identificazione
Hanno un obiettivo strategico molto diverso
Sanno che i corsi si andrà allo sfascio definitivo e hanno la base materiale per un azione TIR ricomposizione autoritarie di golpe bianco costruito corti cento implicita e con grande determinazione e il conforto viene dai settori finanziari
E dalle sudditanza finanziarie italiane accompagnate alla grande affine grande finanza europea internazionale la quale ha già fatto le sue scelte precise e vuole collocare Italia con la disponibilità a bordo delle classi dirigenti del Mezzogiorno
Quando si assegnavano a certe certe funzioni diciamo di selvaggio e quindi facevano del bel giallo sul mercato Licari avessero solo mercato deve essere una sorta di Bulgaria di Polonia e Ungheria secondo una sua disponibilità adottabilità certi meccanismi
E questa sorta di indietreggia mento politico culturale di questo Paese che e raccapricciante che poi al comando di questo vi siano soggetti come Pannella che hanno combattuto la battaglia di civilizzazione democratici sereno dei diritti civili
Radici ancora più drammaticamente io non voglio fare il Cicero pro domo sua Crucoli dire che proprio in questi giorni Pannella si è battuto in commissione I girasoli televisiva per impedire un faccia a faccia con voi cioè quei gruppi radicali usciti anni fa dal partito e che costituiamo un autentico pericolo diciamo il punto di chiarificazione te la sua strumentalizzazione del suo asservimento non già neanche più
A un punto di taratura tra il vecchio e nuovo ma il suo totale utilizzo in questo schema non a caso abbiamo avuto con grande rappresentatività in questi ultimi due mila sui giornali dietro questa finzione del partito
Che che viene pagato che assolutamente irrisorio perché con i soldi raccolti riesce a reggere
L'un per cento dell'impegno di un solo anno del partito e non il partito quale effettivamente nel ruolo politico strategie Michel conforto è molto diversa
Cerchiamo di fronte a una parabola del regime bisogna prendere atto io quindi
Ritorno su questo quesito c'è una sentenza la Corte costituzionale c'è a mio avviso una legge già immediatamente operante valigie perversa magia immediatamente operante soltanto su questa base la Corte costituzionale ha consentito di far fare il referendum perché aveva fornito essa stessa la traccia su come bisognava modellare il nuovo quesito
Professor dice che da
Da studioso dell'economia perché se dicessi ed economista forse qualcuno mi confondere ebbe con coloro che hanno suggerito alla partitocrazia il metodo per far pagare lo Stato quindi soltanto da studioso dell'economia
Io ho notato leggendo soprattutto testi di dottrina economica esisteva scrittori West
Questo che prega in che ci sono degli avvicinamenti tra i modelli di gestione delle imprese commerciali
E i modelli di gestione dei paesi degli Stati
E mi sono di fatto quindi non sono delle situazioni codificate ma sono delle situazioni riferibili alle fattispecie concrete be'indefinite che mettono in evidenza come talvolta di diritto una minoranza posso gestire tramite l'Assemblea con una scarsa partecipazione dei cosiddetti cassettisti
Riesca a gestire l'assemblea stessa e ellittica mente parlando d'impresa
Però questi studi che sono fatti per la micro impresa ormai sono proiettati sulla mafia impresa e cioè sullo stato e si dice che questi sistemi
Di tipo proporzionale perché indubbiamente nell'ambito delle assemblee di solito vige il sistema proporzionale ogni socio vale in base a quanto sottoscritto in quanto partecipa al capitale avendo sottoscritto e versato una determinata quantità di capitale
Allora si dice che questi sistemi
Che si evidenziano come il passare del tempo con una scarsa partecipazione della maggior parte dei soci uti singoli e quindi nell'eticamente parlando per lo Stato una scarsa partecipazione dei consociati vanno bene se l'economia va bene cioè se l'impresa e ritorniamo al caso della piccola impresa
Oppure nell'impresa medio-grande ma con larga capillarità di distribuzione dell'azione funziona bene distribuisce degli utili non ha bilanci falsi quindi non vi sono fattispecie graditi a reato dal punto di vista della pubblicizzazione della gestione tra miti bilanci ecco che può andava bene o un sistema codificato
Di questo tipo come abbiamo detto cioè proporzionale o eventualmente perché poi de facto succede così può andare bene anche un sistema maggioritario perché di fatto poi così nel senso che la minoranza IVA a gestire il potere allora la mia domanda è questa ma in Italia non abbiamo niente che vada bene
Nel senso che prima dobbiamo ricostruire i mattoni quindi li dobbiamo ancora fabbricare dopodiché in cominceremo a pensare al progetto progetto che mi dice faccio l'edificio dieci piani sopra terra tre sottoterra aree di parcheggio e così via allora noi andiamo a dare un sistema che di fatto mi va a mettere in evidenza una scarsa partecipazione della del consociata un proprio per la disinformazione e quindi c'è una carenza di informazione dovuta al fatto che i mass media sono ovviamente in mano ai partiti noi andiamo sostituire questo sistema con altro che analogo e si chiama maggioritario si chiama così perché ma perché si pensa che in Italia per i umane ci sono che ne so c'è dieci per cento di analfabeti
Se non sono analfabeti di prima istanza lo sono come una patetica regresso e quindi diventa possibile in questo particolare momento conquistare il potere andando codificare de iure condendo una situazione che del fatto era già così tant'è vero che il consociativismo aveva già permesso una certa situazione
Allora io chiedo a lei non sarebbe giusto
In ogni eventuale riforma sì che un'eventuale ed è questa la domanda io ho voluto fare una premessa proprio per ecco non è solo una domanda in un'eventuale riforma lei non riterrebbe utile che lo stato obiettiva mente spendesse una certa quantità di soldi Perrino informare la gente
Che
Quella che può essere
Quello che può essere un cambiamento una riforma non può essere soltanto istituzionale ma anche economico cioè di gestione se no io ho l'impressione perché finora è stato così che si parla del sì eh si papà e del nonno ma non si parli mai dei limiti e delle appresi Possati Litta dei gestori queste quindi alla mia domanda
Quindi ripeto
Brevissimamente noi abbiamo assistito al fallimento di determinati sistemi oppure l'esistenza e al funzionamento quando ci sono delle condizioni economiche
Noi finora invece parliamo sempre di cambiamenti istituzionali sempre de iure condendo quindi non è meglio in questa fase fa capire che la matrice di cambiamento non può essere correlata a un po'esce che si identifica nell'Europa oppure nel Terzo Mondo
Se noi non facciamo questi riferimenti rischiamo di fare le solite a riforme che sono lontane dalla popolazione e dalla realtà grazie
Allora
Ma io volevo fare chiudono domando un'osservazione volevo ricordare la sentenza della Corte costituzionale che non ammise il referendum sul sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura perché è una singolare contraddizione quella in cui è caduta la Corte costituzionale allora si disse e io francamente non condivisi quel quella soluzione si disse che nessun organo costituzionale o rimanere anche per un'ora soltanto privo di un sistema elettorale compiuto che consenta in astratto di rinnovarlo il giorno dopo del del del l'esito elettorale sulla base di questo peraltro io credo scarsamente condivisibile avviso della Corte Costituzionale quel referendum fu cancellato oggi la sentenza ammissiva di questo referendum capovolge completamente a centottanta gradi in un certo senso
Con le stesse Fini già
Un perché
Acqua con l'altro ordine compiuto non ritiene compiuto mentre mentre si disse ma appunto questa è la questa la contraddizione che allora si disse che il cancellare anche un solo articolo
Di quella legge avrebbe reso incompiuto il sistema per cui avrebbe reso necessario comunque l'intervento del potere legislativo ecco questa è una prima osservazione a seconda brevissima e che io temo che attraverso questo meccanismo attraverso questo referendum nel quesito che è stato approvato in realtà passi qualcosa di molto più rischioso perché i referendari l'hanno detto cioè hanno detto e il sistema per eleggere direttamente la rappresentanza così quasi quasi facendo intendere
Che con questa questo referendum si risolve anche il problema della scelta tra Repubblica presidenziale Air repubblica parlamentare ecco
Quale e che cosa ci possiamo aspettare in questa direzione qual è il rischio anche di fraintendimento del voto in quella direzione che poi la scelta veramente di fondo la scelta importante
Rispetto alla quale il parlamento poi non ha saputo dare nessuna risposta
Ma io se mi consentite a ancora a coltiva quinquennale scordo però tutte le domande se sono insieme allora questo mi crea qualche piccolo la mia domanda è ritornata tutti ciascuno di voi
Alla conclusione di questo incontro aumento e non le mie preoccupazioni di convinto dal settore pubblico
Perché il dibattito la politica e ad altissimo livello fra addetti ai lavori
Io Tei che agli uni agli altri sfugga la condizione psicologica dell'opinione pubblica
La reticenza la stanchezza
La scarsa voglia di avvicinarsi
Il desiderio di capire in cinque minuti quello che invece viene tritato Larry tritato per ore e ore e ore a livelli altissimi maggioritario uninominale secca L'Unità
Mi ha mi chiedo come mai non ci si rende conto che il polso per l'opinione pubblica va tenuto su questi ritmi no non sui livelli accademici e qui sta la mia grande preoccupazione aumentata dal percorso
Che quelli del sì proprio sul piano della semplicità
Hanno facilissimo giura poi che le cose cambino sei però f è fatto il gioco è finito però
Allora mi chiedo e vi chiedo
Non sarebbe meglio
Orientarsi sui esempi pratici che non mancano ma che vengono sistematicamente trascurati e mi chiedo perché abbiamo l'esempio della Francia citava Marcello Veneziani dieci milioni di elettori non sono rappresentati in Parlamento
è in atto un dibattito nessuno ne parla ma in Francia e un dibattito crescenti adesso ad iniziativa dei socialisti dopo la batosta che hanno preso per cambiare il sistema il innamorati del sistema inglese si riferiscono all'Inghilterra patria della prima democrazia del mondo non è vero anche lì dopo quello che accade nel cinquantuno professor bis Fisichella
Che i francesi ancora oggi che ieri inglesi ancora oggi non riescono a capire come mai i laburisti col quarantotto virgola otto per cento presero meno voti
Dei conservatori con il quarantotto per cento ancora se lo chiedono perché gli inglesi credono e questa democrazia si sentono offesi
A qualunque schieramento e si appartenga
Il riferimento al parlamento inglese lo sa tecnicamente parlamento inglese
E il più discriminatorio e si capisce baci il Parlamento inglese il più discriminatori impedisce alla alla famiglia reale il diritto del volto come ha il palazzo i reali riallineamento era non possono votare allora mi chiedo questi esempi non colpiscono più la fantasia popolare piuttosto che i grandi discorsi accademici grazie
Sì onorevole dato posso presidente allora io raccomanderei perché in realtà i tre problemi posti dall'onorevole Servello dall'onorevole Ripa dall'avvocato De Stefano in qualche modo convergono
La mia sensazione è che qui si stia facendo una operazione di surrettizia trasformazione di quello che è il referendum in Italia abrogativo il referendum propositivo
Perché in verità Loi oggi abbiamo abbiamo una legge che tanto più diventa propositiva
Quanto più alto sarà il livello dei siti noi abbiamo un referendum che tanto più diventa propositivo quanto più alto sarà il livello dei sikh
Apro una incerto probabile sia incerto propositivo nel senso poiché approvativo perché quella è la norma la norma e le cioè già si tratta soltanto tecnicamente di aggiustare il problema dei collegi tutt'altro questione tutt'altro che agevole intendiamoci bene
Questione sulla quale poi ci si scalda però
In verità c'è una trasformazione dell'istituto del referendum da abrogativo in propositivo approvativo chiamiamolo come vogliamo e questo già è un vulnus della normativa della normativa vigente
Il che poi rende ragione di quelle contraddizioni apparenti ma che poi gli apparenti non sono in relazione alla problematica
Del sistema per la corda il sistema di designazione per la Corte cost della del corte costituzionale e compagnia bella
Siamo nel contesto di una operazione in virtù della quale
Si consente che attraverso un meccanismo di cancellazione di una qualche più di qualche riga del sistema elettorale per il Senato emerga in realtà non
L'esigenza di una nuova norma ma una nuova norma già precostituita che tanto più sarà ferma quanto più alto sarà il livello di essi e questo mi pare che non ci sia non non ci sia molta
Così molta fantasia per per cogliere questo questo problema
Quanto alla
Quanto alla
Analogia fra i modelli di gestione dell'impresa i modelli di gestione dei paesi ai quali faceva riferimento l'onorevole pioli effettivamente noi possiamo dire che si siccome in termini di teoria delle organizzazioni complesse un'impresa una grossa impresa è uno Stato possono avere possono essere letti sulla base di certi modelli di interpretazione non dissimili
E il problema e questo e quindi all'interno delle imprese poi sono sempre delle minoranze che gestiscono è sempre delle man delle maggioranze che sono gestite così come all'interno dei Paesi sono sempre delle minoranze che gestiscono e sono sempre delle Meggiorato delle maggioranze che sono gestite
Questo mi pare che sia dato di realtà incontestabile non si può immaginare in una logica di democrazia moderna che siano i grandi numeri che prendono le loro dice decisioni indirettamente immediatamente quindi che ci siano delle minoranza che governo e delle maggioranze che sono governate quanto meno ai tempi di Gaetano Mosca lo sappiamo bene questo vale per tutte le organizzazioni complesse
Il problema quale
Mi pare
Che si accompagna perciò a tutta una serie di fenomeni degenerativi calo della partecipazione beh disinteresse apatia del pubblico eccetera anche le minoranze
Che nell'ottica democratica dovevano essere delle élite sono diventate delle oligarchie
E questo è il questo è l'aspetto degenerativo del processo
Mentre il sistema democratico postulato ava delle élite in concorrenza che si ponevano si proponevano al pubblico e il pubblico poi lei sceglieva quale che fosse il sistema elettorale proporzionale o maggioritario ed entrambi tutti questi sistemi possono avere la loro Lazio giustificativa secondo delle esperienze storiche dei momenti storici delle diverse nazioni dei diversi Paesi
Oggi verità c'è stato un processo di degenerazione delle situazioni democratiche in virtù delle quali le minoranze che prima non era che prima erano delle élite otto debbano porsi come Elite sono diventate delle oligarchie
E quindi sia il processo di competizione fra le oligarchie sia al processo di collaborazione fra le oligarchie che poiché la saldatura tra l'oligarchia l'aspetto più problematico e più pericoloso
Avvengono al di fuori di quelli che sono i meccanismi di selezione e di partecipazione reale della gente
Questo è il dato vero che segna che marca la nuova condizione non è il fatto che ci siano delle minoranze che governano le minoranze governo tutti i governi sono di minoranza ci sono delle persone
Tutte le forme di governo sono affidate a delle minoranze
Si tratta di sapere che tipo di minoranze so e che oggi queste sono delle minoranze oligarchi che delle quali si realizza o una conflittualità che sfugge ad ogni possibilità di controllo democratico
O viceversa una sorta di saldatura fra le le oligarchie che anch'essa sfugge alla possibilità del controllo democratico
Ecco allora che si verificano le distorsioni sia all'interno delle aziende
Dove evidentemente il sindacato di controllo fa quello che vuole il Parco Bove si limita a naturalmente a a fare che cosa prendere atto
Del fatto che ci sono dei dividendi o non ci sono più spesso dei dividendi perché poi diventa ad accantonamenti evidenti per il parco buoi non ci sono mai
Mentre ci sono gli accantonamenti e poi vengono gestiti dai gruppi di controllo e sul piano sul piano politico avviene qualche cosa di analogo avviene allora che le oligarchie partitocratiche bellica del PSI da Castro pratiche le oligarchie economico-finanziarie eccetera
E che gestiscono il potere al di là della controllabilità di quel minimo di controllabilità che ogni sistema democratico dovrebbe garantire quale che sia il meccanismo elettorale per la selezione delle classi dirigenti
E a ed è qui il punto vero ed è qui il punto vero ed è qui anche uno dei grossi problemi che noi stiamo affrontando in questa sede perché
C'è il rischio che gli dissi
Finiscano per diventare
Non un meccanismo attraverso il quale la modifica del sistema elettorale ricostruisce le basi di un funzionamento democratico più fisiologica e quindi anche di un controllo popolare in qualche modo più significativo
Ma un sei soprattutto se raggiunge certi livelli se supera certi livelli
E finisce per essere la lì la rilegittimazione di meccanismi di controllo Licar Kiko Stella del del sistema politico e quindi rende molto difficile la possibilità di un ruolo autonomo del pubblico rispetto a quelli che sono le opportunità diciamo così di conto di gestione del potere in maniera incontrollata da parte delle
E quindi perciò sa il problema dello Stato che informa la gente
Se nello stato informato agente
Sarebbe auspicabile una cosa di questo genere ma nella misura in cui lo Stato è anch'esso diciamo così Breda dei meccanismi oligarchici è difficile immaginare che avvengano del delle che si mettano in atto delle
Delle Colli dei processi di informazione adeguata del pubblico perché questo evidentemente e finirebbe per diventare autolesionistico nei confronti dei gruppi oligarchici che controllano il sistema stesso
Il problema che pone il dottor D'Asaro è un problema reale
O meglio e utile duplice problema c'è certamente la questione di trovare dei temi che siano immediatamente percepibili da parte della gente
Piuttosto che fare dei discorsi astratti che possiamo fare fra di noi e che hanno una logica fra di noi perché hanno il compito di chiarire cercare di chiarire poi possiamo anche confondere ulteriormente ma di cercare di chiarire fra di noi
Certe questioni e poi c'è un problema però di traducibili ITA nei confronti del più vasto pubblico di tutta una serie di assunti che
Noi ai quali così i rappresentanti di DDT
Delle classi a vario titolo dirigenti del Paese pervengono per poi e portarle all'attenzione dell'opinione pubblica questa è una parte della questione l'altra parte della questione eccetto evita il referendum
E bisogna pur prenderne atto il referendum per un meccanismo assurda perverso
Il referendum non si può usare su tutte queste cose non si può usare il referendum per trasferire sulla gente delle responsabilità che competono alle classi dirigenti e al sistema
Chiavi in mano noi mettiamo in mano a questi abbiamo difficoltà noi che siamo bene o male degli addetti ai lavori ma mettiamo pacco di nove foglietti in mano a gente sta agendo dovrà decidere sulla base del colore se non si ricorda il colore mettersi dove deve mettere il nome The non dovrebbe emettere si volete voi che sia abrogato l'articolo quindici della legge che fa riferimento al decreto legge ventisette febbraio che fa riferimento ma come mai possibile immaginare che la gente capisca queste cose quindi il referendum è una follia è una follia
Al quale le classi dirigenti ricorrono per disperazione cioè è una applicazione questa è la realtà
Il referendum si possono usare con straordinaria cautela soltanto in certe circostanze particolarissime una classe dirigente che ha il senso della propria responsabilità lasciamo perdere il caso dalla Svizzera caso particolarissimo in caso di un paese piccolo un caso di un Paese dove magari il referendum si attua soltanto in un cantone
Per una questione particolare mai con aggravanti in un grande paese di decine di milioni di persone il referendum è uno strumento al quale si ricorre e anche lì con straordinaria cautela
Per decidere se repubblica o monarchia
Decidere
Assetto poi eventualmente presidenziale o assetto eventualmente parlamentare ma non si può votare in mano alla gente da tutta questa roba qui nell'idea che la gente ma io mi aspetto che molta gente
Tre voteranno pensando di dover votare a favore della riforma del sistema elettorale viceversa quindi questo è interno al lotto
Parliamoci chiaro
I mezzi di comunicazione di massa hanno quella grande capacità cui abbiamo detto perché certamente giuoco sul meccanismo vuoi cambiare sì
E Dio solo sa perché tanto per cominciare c'è l'eterogenesi dei fini nella realtà tu pensi di votare per cambiare e in realtà voti per no cambiare cioè ci sono le conseguenze come Pizarro i dieci studenti sui ai quali insiste con i quali insisto ci sono le conseguenze intenzionalità e le azioni intenzionali
Noi pensiamo di fare una cosa in un certo modo e viene fuori tutto il contrario
Questo significa che sono le classi dirigenti che si devono assumere certe responsabilità non possiamo delegare alla gente in questa maniera
Su questioni di questo di questa portata ma poiché il sistema elettorale lo ricordata in un articolo e del resto c'è scritto in questo libro il sistema elettorale a lo diceva Montesquieu
La democrazia Lost la stessa importanza che il sistema della legge ereditaria e di successione al trono Hutter le monarchie
E su una faccenda di questo genere noi dovevamo dovevamo dire allora dovevano dire allora volete il maggioritario ore del proporzionale volete maggioritario uno maggioritario due o il proporzionale x questo poteva essere ma in questa maniera imperita e soltanto un Attila sino noi siccome questa classe politica norme nelle condizioni di prendere delle decisioni stiamo asse com'
Guadagno o una aperti
Una classe politica e decidere utilizza il giorno dopo ci porrà tutta una serie di questioni
Che saranno le stesse questioni di prima e che a mio avviso
Allora i l'accertamento più forte perché il mio punto di vista humilis Ivo e che la parte più problematica deve ancora venire per il sistema politico italiano Norvegia avvenuta deve ancora pieni
Era un scontro avverrà in questo contesto che cosa si può fare quello che si può fare ragionevole
Ragionevolmente
Beh parco io ero per le io ero confesso
Il mio punto di vista modesto era che le Camere andassero sciolte subito
Vittima le
Citti fazione delle cave
Do un Parlamento Artic poi in maniera molto rilevante
E tuttavia quanto meno avrebbe sottratto alcuni argomenti forti nei confronti di parlamenti
Che che colpì è incapace di fare qualunque cosa sosta
Che quanto meno parla ma poi avrebbe avuto un parlamento che non era più
Non era più un Parlamento del quale si potesse dire che non corri
Ci sono le esatte distribuzioni dell'opinione pubblica oggi che non sono quelle di un anno fa non lo si è voluto fare
Credo che sia stato un clamoroso errore credo che i costi di questo errore li pagherà la nazione
Andremo al dopo raìs
Un quadro che
Paradossalmente sarà più chiaro sei si non saranno molto alti perché a quel punto avremo una possibilità di opzioni più ampia
Un sì molto ampio
Noi
All'IPSIA il sistema
Ma Chris
Il sistema tutti quelli che saranno
Dato elettorale referendario saranno considerati per
Citipati perché noi arriveremo a questo paradosso
Che se sia avrà un altissimo livello di consensi
Quelli che vorranno in qualche modo in
Per venire in sede parlamentare
Beh diciamo qui
L'equilibrio rispetto a quella che sarà la linea emersa qual referendum saranno accusati di essere contra
Alla volontà popolare
Dati di essere versori e quindi paradossalmente
Lento al quale si vuole conferire oggi
Elettorale non potrà più
Are the su una legge elettorale serissimi saranno troppo alti salvo
Dopo adeguarsi prendere atto che ieri si sono
Per il collegio uninominale a un turno unico e che qui
Non c'è altra soluzione che quello questa
GT fazione del Parlamento mi pare assai più robusta
Di quella che
A tal Parlamento da coloro che dicevano ma signori che
Volete far scegliere il popolo e quale occasione migliore per far votare la gente
Quindi questo era questa è la mia ecco perché io sono io ecco perché io credo dette
Più problematico
FIT-CISL e
Più traumatica per il sistema politico italiano deve ancora venire
Allora siamo in chiusura di questa conferenza stampa un particolare ringraziamento al professor Fisichella per aver accettato questo confronto con il Comitato per il no