"Proibito conoscere!"

La stampa sull'informazione referendaria in tv
Proibito conoscere questo lo slogan che potrebbe contraddistinguere quella che è stata l'attività dei principali telegiornali pubblici e privati in questa in questo venti giorni di campagna referendaria manca appena una settimana al voto referendario
Minimo è stato il tempo dedicato ai referendum
Il TG uno su tutti i referendum
A dedicato interviste per tre minuti e quindici secondi
Pari a sul totale all'otto per cento l'unica intervista che è stata concessa al comitato promotore sul referendum droga e del venti marzo e sono quindici secondi a Pannella
Il TG due su tutti i referendum ha dedicato quattro minuti e cinquantanove secondi pari al nove per cento del totale delle interviste
Nessun secondo al comitato promotore sul referendum droga
Il TG tre su tutti i referendum ha dedicato ventisette minuti e quarantasei secondi pari al ventidue per cento sul totale delle interviste
Ci sono state due interviste il quattro aprile quindici secondi con Pannella
è il sei aprile quattro minuti e cinquanta secondi con Marco Taradash ma all'interno dello stesso TG a fronte dei quattro minuti e cinquanta secondi di Marco Taradash
C'erano due interviste al fronte del no a Maria Pia Garavaglia a Maurizio Gasparri Retequattro Canale cinque Italia uno con i TG quattro TG cinque Studio aperto nessuna intervista su alcuno del referendum mentre Telemontecarlo
Trentanove secondi dedicati a tutti i referendum pari al nove per cento in un'unica intervista a Leoluca Orlando
Di fronte a queste cifre e chiara l'indicazione di costano intenso i giornali
Le televisioni proporre in questi primi venti giorni di campagna referendaria ma c'è un dato ancora più preoccupante e più importante di quello dell'informazione televisiva
Ed è relativo alla presentazione del rapporto Bompiani
Sul sul sui dati sulle trasposti qua dipendenze nel mille novecento novantadue
E infatti il vero
Televisioni e giornali si sono occupati di dare una lettura distorta di quello che il rapporto Bompiani quasi fosse uno dei soliti rapporti della Rosa Russo Jervolino tant'è vero che dalle sin dalle prime righe nel rapporto Bompiani si può leggere
Che a differenza dei precedenti rapporti che contenevano dati inesatti incompleti questo è un rapporto molto diverso e questo è vero non solo perché c'è una documentazione molto più accurata e precisa
Ma perché vengono fatte alcune affermazioni
Che si richiamano direttamente a quella che è stata la politica antiproibizionista in questi anni
Tra le diverse mi pare una sia quella più importante il riconoscimento della politica sulla riduzione del danno come l'unica politica che scientificamente da risultati a differenza di altre
Iniziative rivolte verso i tossicodipendenti che non hanno le alcun riscontro scientifico e ci si rivolge chiaramente
Alle comunità terapeutiche altro dato viene scritto in un documento governativo per la prima volta dopo che per anni non si andava affermando
Che all'interno delle carceri circola la droga ma non gli strumenti atti a prevenire il diffondersi dell'Aic se si parla specificamente di siringhe
Preservativi
Viene quindi data come risposta a l'indicazione di utilizzare all'interno dei servizi pubblici
Il metadone
Dai quali è stato bandito infatti vero che mentre l'ottantaquattro il sessantacinque per cento dei tossicodipendenti utilizzava l'interno dei SerT
Dei servizi pubblici metadone nel novantadue solo il ventiquattro per cento ha potuto cedere a questo servizio in relazione al metadone vien detto che da quando non viene utilizzato questo farmaco
Se ha avuto un allontanamento dei tossicodipendenti dalle comunità terapeutiche
Manca dovunque appena una settimana al voto referendario il nostro appello il nostro manifestare ancora una volta per un'informazione giusta qual è uguale per tutti
Si rivolge a quegli organi di informazione che ancora una volta sono assenti ringraziamo Videomusic non fa parte del delle nostre analisi ma che da sempre ci segue con attenzione ringraziamo però oggi il TG tre che ha voluto riprendere questa manifestazioni speriamo che la RAI possa in qualche misura risarcire quello che è stato il danno ha portato a quella che uno tra i referendum più importanti come anche abbiamo potuto vedere oggi sui giornali ha seguito di un sondaggio ma è anche il referendum che conta i più indecisi tanti indecisi perché non sia la volontà la capacità sì informare su questo referendum io ringrazio Ottavio lavaggi deputato repubblicano Emma Bonino segretaria del partito radicale deputata della Lista Pannella Marco Taradash deputato europarlamentare antiproibizionista adesso la parola Ottavio lavaggi
Pochissime parole io sono qui perché credo si tratti di una tipica battaglia illuminista cioè di una battaglia della ragione contro il pregiudizio
Per vincere questo tipo di battaglie quello che di cui siamo attualmente bisogno e informazione
è possibilità di dibattito io sono stato varie volte in televisione negli ultimi giorni
Per difendere i referendum di cui sono stato direttamente promotore quelle anti partitocratica cit del Comitato Giannini e sono state delle trasmissioni utili ma di scarso interesse perché mancava il nemico
Su quei referendum ormai tutti sono per il sì lo stesso Governo ha presentato dei decreti di legge delle proposte di legge alcune approvate altre in via di approvazione per ottenere quei risultati quindi la battaglia è stata vinta per forfait dell'avversario
Dei referendum elettorali se ne parla giustamente molto perché è una scelta cruciale per il futuro del Paese
Il referendum sul finanziamento pubblico dei partiti sospetto
Anche se molto importante è uguale a quelli nostri cioè è vinto già per fuga dell'avversario dal campo di battaglia il referendum sulla droga e quello dall'esito più incerto
Ed è quello che più si presta ad interpretazioni erronei ho incontrato girando per l'Italia in queste settimane molta gente che nonostante tutto pensava ancora si trattasse di un referendum
Per il sì o per il no alla droga evidentemente aveva delle risposte
Dettate dalla loro opinione sull'opportunità o no l'opportunità di fare uso di stupefacenti e la stragrande maggioranza degli italiani non è favorevole all'uso di sostanze stupefacenti e quindi pensava di votare no
Alcuni si ricordavano che si tratta di un referendum contro quella legge che fece Craxi alcuni anni fa altri avevano l'impressione che si trattasse di un referendum
Antiproibizionista per introdurre per sopprimere il proibizionismo in Italia non si tratta lo sappiamo tutti è inutile che ve lo spiego io a voi
Di questo si tratta di un referendum che si vince se gli italiani sono informati correttamente è per questo che mi sembra grave e lo spazio offerto dai mezzi di comunicazione pubblica che paghiamo tutti noi che non sono privati e quindi hanno libertà
Di scegliere ma dovrebbero offrire ai cittadini un servizio sia stato così scarso da parte di almeno due canali televisivi anch'io mi associo
Al ringraziamento al TG tre dopo avere sentito le cifre che ci ha letto Maurizio Turco perché se se ne è parlato qualche po'mi sembra sia merito del terzo canale spero che gli altri in questi otto giorni che mancano
Si sentano un po'ricorda della coscienza e facciano il loro dovere
Grazie per essere venuti
L'adolescenza
Vanda religiosa i radicali
Cadono
L'impostazione della tesi stavo esponendo senza possibilità di informazione a nulla vale il nostro parlare
Ma intanto grazie al TG tre però bisogna ricordare che una sola volta è stata data questa occasione alle due del pomeriggio mentre invece importante che attraverso i telegiornali che vengono seguiti a milioni e milioni di ascoltatori
Venga in quest'ultima settimana per settimana data l'occasione di conoscere veramente quelli che sono gli argomenti del referendum
Questo è il referendum contro la droga e non c'è nessun dubbio che questo è il referendum contro la droga e quindi il sì sarà un sì contro la droga
Naturalmente si scontrano due concetti la parte c'è chi pensa che la droga è peccato e di conseguenza comunque vada punito il peccatore
Va da sé è possibile punito con le armi della convinzione della persuasione della missione o altrimenti vada punito con le armi non dico della ruota e della gogna che non ci sono più ma del carcere della reclusione sì
E c'è invece chi pensa che la droga sia un pericolo un pericolo come tante cose nella nostra vita sono pericolo che sono legali
E di fronte alla quale bisogna di conseguenza costruire delle forme di difesa individuale e sociale in modo che di modo che il pericolo non finisca per tradursi in danno e realtà queste sono le concezioni
Culturali che si scontrano no a parte una cultura astratta moralistica ideologica e dall'altra
Parte di questo referendum invece la cultura laica la cultura pragmatica la cultura delle libertà e della tolleranza che sa benissimo che libertà e tolleranza non sono disgiunte da rischi e da pericoli e che di conseguenza
La società deve di volta in volta è sempre trovare le forme migliori di intervento questo è lo scontro in fondo
Quello che ci consentirà dopo la grande vittoria del sì
Ci consentirà di continuare sulla strada della politica sanitaria sulla strada dell'intervento politico in termini di piazze e alberi dei quartieri dove c'è il cemento e dove ci sono i casermoni
Quartieri che sembrano fatti soltanto per dare rifugio agli spacciatori per creare le ragioni dell'uso della droga
E referendum che ci consentirà domani
Di dire basta con il saccheggio del nostro Paese anche Attraverso lo sfruttamento delle fragilità e delle debolezze ci sono i referendum elettorale ci sei referendum anti partitocratiche referendum contro la droga
E contro lo sfruttamento del proibizionismo sulla droga operato per consentire alle burocrazie ministeriali e politiche di approfittare dei denari dell'antidroga così come per consentire alle mafie del narcotraffico di continuare a ricavare il denaro che poi va a riempire le banche e le società finanziarie e la corruzione di questo Paese la corruzione internazionale queste la strada che il referendum indica ma il referendum lo sappiamo bene noi dobbiamo farlo sapere bene chiediamo ai telegiornali di farlo sapere bene
Dice due cose uno
No al carcere resteranno è ingiusto ma resteranno le sanzioni amministrative anche per chi fa uso personale perché così vuole
La convenzione di Vienna convenzione internazionale che col referendum non si può modificare resteranno
Gli illeciti resteranno i propri i prefetti di pronto intervento resterà tutto quello che c'è nella legge del Jervolino Vassalli ma si cancellerà il rischio il pericolo del carcere la realtà
Di un carcere che in due anni e mezzo all'approvazione la legge ha visto crescere la sua popolazione da ventitré mila a cinquantuno mila persone e oggi chi entra nelle carceri e siamo in pochi purtroppo entrarci non costretti intendo dire chi entra nelle carceri vede le celle con un unico accesso e quindici letti uno sopra l'altro di quindici tossicodipendenti alcune di quali sieropositivi e gli altri non ancora ma destinati a
Ricevere la trasmissione del virus per la mancanza di siringhe non certo per la mancanza di eroina perché lo ricordava anche tour con la stessa relazione ministeriale finalmente ammette la presenza è larga presenza dell'eroina
Nelle carceri quindi no al carcere perché il carcere un rischio aggiuntivo e spesso peggiore
E sicuramente peggiore per i ragazzi e i diciotto anni che fumano gli spinelli e si vedono senza capire perché sbattuti in una cella
E che muoiono di dolore di suicidio
All'interno delle carceri no al carcere e si invece alla assistenza sanitaria
Deliberiamo dei vincoli che la legge impone loro per impedire loro di curare liberiamo centottanta mila medici di famiglia diamo loro la possibilità di avere un rapporto di fiducia di confidenza
Con i giovani o non giovani tossicomani che non s'correlando più il rischio di essere denunciati dal medico dal medico non dal poliziotto ma dal medico trasformato in poliziotto ai centri delle schedature nazionali
E avranno la possibilità questi medici come villa Maraini a Roma ad esempio di uscire oggi alla possibilità di uscire col camper ma senza il metadone perché deve fare accordi con le USL e che temo dal ministero che ci siano gli ostacoli e via dicendo e quindi anche lavori inviti di villa Maraini
è molto
Impedito intralciato tutto questo ma avremo centottanta mila
Ville Maraini centottanta mila medici a disposizione delle difficoltà
Di chi ha problemi di droga e di chi vuole uscire da forme più o meno gravi di dipendenza quindi si potrà prendere all'inizio il problema si potrà lo si potrà fare nei modi più dolci
Meno duri per lo spirito meno duri per la famiglia possibili questo sarà reso possibile dal referendum e questo dipenderà realtà se dopo il referendum certamente a guidare la politica sanitaria
Saranno persone maturate su questa vittoria e che su questa vittoria costruiranno cominceranno a costruire una società diversa per tutti non soltanto per i tossicodipendenti mitizzata i nel loro dolore nella loro sofferenza ma per tutti coloro che si trovano in situazioni di differenza di disagio
Di disuguaglianza di povertà
Di proletari Zazie ore
E che oggi non riesco a trovare nessuna risposta che spesso vengono ricacciati nella droga come criminali perché la società non riesce a offrire loro invece delle speranze di integrazione e di sviluppo questo è quanto noi costruiamo abbiamo costruito con il Cora col Partito Radicale
Con coloro che esso vi sono legati a noi in questa battaglia e che oggi grazie al cielo sono presenti in tutte le forze politiche
Una esclusa al Movimento sociale per la sua cultura per la sua tradizione ma in tutte le altre forze politiche ci sono tante e tante persone che scelgono la strada
Dell'intervento concreto la strada della soluzione dei problemi e non più quella dell'ideologia e del moralismo e dell'affarismo che sia legato come sempre succede nella storia umana
Al moralismo e alle ideologia quindi noi ripartiamo
Ripartiamo da questa manifestazione ripartiamo da questo ennesimo confronto con la realtà dura e cruda delle cifre della disinformazione
Per cercare in questa settimana di aprire nuovi varchi e di continuare in questa battaglia di democrazia per la libertà di informazione
E per la libertà del della Società italiana di uscire dalle prigioni
Delle carceri dalle prigioni e dei traffici che hanno impedito nel corso di tutti questi anni di discutere seriamente e di lavorare seriamente sulla questione della droga
Abbiamo finito volevo solamente lui ricordare oltre quello che sono i dati relativi alle interviste che riunisce due manifestazioni
Pubbliche di presentazione del comitato per del comitato promotore di questo referendum sono state completamente ignorate quando si veniva peraltro chiesto
Di manifestare pubblicamente ci veniva quasi rimproverato di non essere presenti in effetti c'è stata una scarsa attenzione così scarsa da non accorgersi nemmeno di quello che accadeva andavamo a fare Carla voleva giungere adesso dovrebbe aggiungere una cosa Carla Rossi chiave aspetti un attimo che ti presento e docente di statistica all'Università Tor Sapienza di Roma ente la direttrice dell'Osservatorio della legge sulla droga che ci ha permesso in questi anni di analizzare e di essere poi di fatto l'unico osservatorio davvero scientifica puntuale su questi problemi
Ha innanzitutto leggendo il rapporto Bompiani penso che abbiamo sostanzialmente perso il lavoro come osservatorio delle leggi sulla droga perché in realtà finalmente il rapporto Bompiani ha delle caratteristiche di scientificità e di trasparenza sui dati che nessun rapporto Jervolino aveva neanche in minima parte
Ma volevo riprendere una considerazione sull'eroina in carcere
Perché né l'abbiamo sempre detto tutti lo sapevano che le rovina circolava nelle carceri le siringhe no adesso nel rapporto Bompiani c'è scritto esplicitamente che l'eroina entra in carcere
E viene da pensare che questa sia la dimostrazione più efficiente più lampante che il predizioni ISMA non funziona perché non c'è nessun posto test dove commerciare in droga sia più proibito e più sotto controllo che in carcere quindi mi sembra che la con SEL quello che si può trarre da questo o anche solo da questo punto
Del rapporto Bompiani è che il proibizionismo è come ammettere che il predizioni Ismes fallito perché non c'è nessun
Se le rovina entra in carcere vuol dire che non vale la pena non serve è inutile e costoso e anzi è dannoso poi perché provoca tutta una serie di altre conseguenze proibire quindi mi sembra che naturalmente le conclusioni non sono tratte nel rapporto ma sia da un lampanti ed evidenti
E vale la pena di pensarci di riflettere su questo punto perché questa missione è particolarmente grave
Ed è particolarmente importante forse più di tante altre ammissioni come quelle per noi per esempio oppure diciamo da anni cioè che solo i morti per overdose presi come cifra assoluta non sono un indicatore non dice niente
E tutta una serie di altre considerazioni altri dati pure molto importanti
E che confermano puntualmente tutte le denunce che in questi anni come osservatori abbiamo fatto quindi finalmente abbiamo dati che sono conformi a quello che noi denunciavamo puntualmente ogni suo ogni dato praticamente è la conferma che le la nostre denunce erano esatte ed erano puntuali
Questo delle rovine in carcere mi pare che sia veramente un evidenza del fallimento non solo di questa legge ma del pregiudizio Nismo in generale
Va bene allora chiudiamo questa manifestazione che è stata voluta dal kora per i motivi che sono state ampiamente discussi prima con un appello alle iscrizioni ancora come sempre battiamo casa ancora una volta perché il Cora praticamente da solo sta sostenendo questa campagna referendaria
Ha impiegato tutte le sue risorse che sono certo scarse come molti di voi sanno e potrà continuare indice dal diciannove aprile in poi se avrà vinto il sì con solamente se ci sarà stato una risposta anche in termini di impegno finanziario al personale di chi condivide questa queste battaglie di chi vuole cambiare la politica in Italia sulla droga e a partire dall'Italia anche nel resto d'Europa e del mondo è importante sarà importante che il Cora
Viva possa lavorare il diciannove aprile se avranno vinto il sì sarà estremamente importante se come nessuno di noi si augura invece dovremmo fare fronte a una sconfitta per cui c'è un sistema molto facile per iscriversi non siamo qua per lavorare per la vittoria del sì
E per iscriversi ancora si prende il telefono si chiama il sei otto nove sette nove uno di Roma zero sei e ci si scrive si dal proprio contributo per lavorare e per la vittoria di queste di questa nostra iniziative grazie a tutti