Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Letteratura, Libro.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 29 minuti.
09:00
10:01 - SENATO
8:30 - Senato della Repubblica
8:30 - Camera dei Deputati
10:30 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
13:00 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Roma
9:00 - Roma
scrittore
Radio radicale ben tornati in questo nuovo appuntamento delle parole le cose il nostro spazio di approfondimento culturale qui su radio radicale siamo felici di iniziare quest'anno insieme a ieri segreteria benvenuta radio radicale ieri grazie ben trovato
Allora Aiello caselle per questa nostra conversazione l'uscita del tuo libro le stanze dell'addio edito da Bompiani
Un libro sa del primo libro che io ho letto in questo due mila e diciotto diciamo mi ha accompagnato all'interno di queste giornate così strani fatte di festeggiamenti fatti dice non infiniti di momenti domestici ma cantata in possesso
Mi ha ovviamente immerso interno di questa storia di una storia importante che
Mi
Diciamo drammaticamente anche la tua storia racconta il volto come viene raccontato in quarta copertina di copertina vivissimo di una giovane donna Giovanna De Angelis che tua moglie e madre di tre figli editore
Ed è questo viaggio all'interno di queste stanze fatte di momenti di quotidianità fatti di ospedalizzazioni di un combattimento silente fatti di amore di un sentimento che a mio avviso il nuovo all'interno di queste pagine perché se amore tutto quanto ciò che non abbiamo compreso come diceva un poeta e amore anche il vivere e accompagnare all'interno di un percorso già scritto di una malattia la donna che sia a me che si vuole
Ne accanto per tutta la propria esistenza innanzitutto una domanda banale ma quanto ci è costato questa stanze dell'addio
Decidendo in una vicenda biografica molto dolorosa non è stato semplice scriverlo ma allo stesso tempo è stato necessario farlo per me
Quando uno scrittore si trova di fronte a quello che tutti i due scrittori hanno scrittori dobbiamo affrontare cioè la morte dice vicino prima o poi anche la nostra morte questa grande rimozione
Così collettiva che abbiamo di questo di questo fenomeno
Abbiamo una con mezzi in più che è appunto quello di leggere e di scrivere e mai come durante la la malattia della mia compagna mi sono reso conto di quanto fosse importante avere dalla propria parte questo strumento
Spesso l'esperienza dell'ospedale è un'esperienza umiliante dal punto di vista intellettuale cioè bisogna per forza vedere indeterminato programmi in televisione o non vedere niente c'è difficoltà a parlare si viene trattati spesso come degli oggetti
Magari ancora le migliori intenzioni però capita spesso che ci si dimentica che un malato è anzitutto una una persona una persona lo è di più se pensa e pensa di più se legge pensa ancora di più se addirittura riesce a scrivere infatti è uno strumento che viene quello della scrittura che viene riscoperto da tantissime persone quando arrivano
Diciamo a doversi confrontare con la malattia scrittore non scrittori intendo dire ci sono tante esperienze di blog di di diari che sono tutte molto apprezzabili
Perché riflettono come dicevo poco fa su quello che un grande non detto nella nostra vita quotidiana cioè ragioniamo tanto su tutto e ragioniamo poco su quello che l'ultimo tratto magari della della nostra vita specialmente quando si presenta non comune esperienza nette traumatica ma come un momento di di malattia quindi come è servito soprattutto dopo
La morte della mia compagna il il
Il riflesso di tutta questa esperienza
Metterlo nelle parole scrivere un quaderno in cui io potevo Bahrami chiare qualcosa che altrimenti era indicibile
E soprattutto perché mi rendevo conto che quella esperienza così dolorosa da qualche APPA da qualche parte stava significando qualcosa per me è come come esperienza io non volevo che la tanto celebrata la forza della vita che è sicuramente una cosa positiva però sotterra se del tutto quell'esperienza volevo che in un certo senso quella scoperta permetti quella dimensione dell'ospedale della perdita di una persona cara fosse condivisa a un'altra parola blu Santissimo quella condivisione no senza condivisione sociali invece no passiamo dalla condivisione sociale alla condivisione e sociale
Che più veloce interessante e il più utile quindi mi è sembrato molto giusto per me anzitutto scrivere per queste pagine sono rimaste in un cassetto credo qualche anno circa cinque anni i e alla fine invece insieme all'aiuto di di altre persone che hanno creduto in questo libro anzitutto la la casa editrice la Bompiani ma anche altri scrittori scrittrici che mi hanno aiutato nonché le persone che mi stanno accanto insomma male andare ad andare avanti ed è diventato questo queste stanze le stanze dell'addio ecco in queste stanze
Diciamo non c'è se vogliamo immediatamente un sentimento di consolazione tutto appare forse perché è raccontato con un lessico o un meraviglioso con un passo anche incessante tutto appare immediato è come aprire una finestra essere avvolti un po'dal vento per e questo libro mi ha dato molto questa impressione
Ma diciamo la consolazione non è tra gli obiettivi iniziali più che altro c'è questa idea di attraversarlo questo tutore
E di prenderlo fondamentalmente una cosa della vita un qualcosa di quotidiano io ho trovato secondo
Diciamo tantissime pagine che andrebbero
Diciamo o quasi isolate per farmi diventare dei dei libri a parte perché in qualche modo diciamo queste stanze dell'addio un libro con tanti libri all'interno
Sia perché appunto la la tua vita è quella della tua compagna sono i libri e sia perché comunque alla fine
I personaggi le impostazioni che troviamo all'interno ci portano veramente al centro di qualcosa che non vogliamo vedere allora c'è una sorta di educazione sentimentale al dolore se vogliamo c'è una sorta
Di educazione sentimentale a appoggiare lo sguardo anche sui altri perché è una
Diciamo un dato importante di questo libro e quindi anche di come
Poi tutto è stato vissuto
E proprio che lo sguardo ovviamente su se stessi e sulla donna madre sui propri figli la propria vita però c'è sempre uno sguardo verso l'altro che il barista che il compagno di stanza che
è l'uomo che si incontra il corridoio il medico insomma
Ecco anche qui un esercizio secondo me difficile quello di non chiudersi pienamente in se stessi ma di continuare in qualche modo a vedere che quella tragedia che si vive in quel momento difficile è in qualche modo un pezzo dell'umanità
Sì sotto un certo punto di vista
La speranza però quella di non sentirsi soli anche si il sentimento prevalente quello della della solitudine di fronte a una cosa così banale e allo stesso tempo così grande come la morte ma
Detto questo sicuramente c'è un qualcosa che va
Anche se è difficile sia da definire che da attuare c'è il senso di una lotta che si intraprende no
Che è una lotta che allo stesso tempo vana perché comunque determinato tipo di di malattia a un certo punto ci fa capire che non c'è più soluzione
E però allo stesso tempo decidi che devi lottare allora perché cosa diventato a destra sorte di eterogenesi dei fini non Marmalade stabiliti no ma io continuo a lottare però perché cosa lì e questo queste stanze dell'addio sono in fondo un percorso in cui questo personaggio che sono io ma è anche un personaggio perché quando si scrive comunque questo accade accade sempre
Si pone proprio questa domanda cioè man mano che si attraversano queste stanze come posso rimanere vivo senza dimenticare come posso rendere utile questa esperienza e come posso non vanificare pur di fronte a una sconfitta che è quella di perdere una persona quello che c'è stato tra di noi la risposta che si dà questo personaggio che mirano un po'anche io
Nella continuazione di questa esperienza che la vita quindi per questo no forse non è un libro consolatorio perché
Non è un monumento a una persona che non c'è più ma è una un l'attraversamento di un esperienza cercando di salvaguardarla anche dopo che un dei due professionisti di questa esperienza che l'amore non c'è più cioè termine bello e giusto innamorarsi di nuovo amare ancora riuscire in questo questa è una grande prova perché
Di fronte quando il gioco si svela tutto cioè quando tu ha un'età che forse in cui forse non te lo aspetti ancora de di fa tutte le fasi previsto l'adolescenza se cresciuto pensato solo al lavoro e pensato la fine di ritrovi come in quella nota voi sia ribelli la vita dell'homo Marco
Allora cerchi di capire
Come proseguire e su quali basi e penso che sia importante che questa prospettiva che è allo stesso tempo l'hai che spirituale Possa essere percorsa non è quello che cerco io cioè nel senso che non c'è una un ricorso a una realtà altra un paradiso a un cielo dove ci incontreremo a un diciamo che si basa sugli elementi della
Nella nostra vita reale
E penso che anche in questa prospettiva sia possibile non accedere necessariamente a una visione nichilista dell'esistenza ecco come talvolta ci viene detto c'è se non credi indeterminato
Esito diciamo dei nostri allora simili stanno io mi ribello a questa a questa prospettiva penso che si possa essere laici e i e il comunque portare avanti
Quello che è stato un tratto di strada percorsa insieme passano ad altri figli alle persone che incontriamo nel c'è in questa dimensione collettiva io ritrovo il senso anche un po'del del nostro stare al mondo
Ecco c'è soprattutto la dimensione dell'amore come tu hai sottolineato ma almeno leggendolo io ho trovato che questo amore una diciamo è un esercizio di creazione
Qualche modo tutti interroghi nelle nelle prime nelle prime pagine incide una frase molto bene che viene riportata anche in quarta di copertina
Che amore inutile l'amore che non protegge l'amore che non cure non difende l'amore che non può una morì crudele sento di portarmi addosso come l'amore di dio allora questa
Diciamo inutilità dell'amore
Chi che comunque alla fine avvertiamo tutti almeno una volta nella vita se siamo al mio viso
Anche fortunati perché ci rimette poi un po'ci riparava neanche un po'sul nostro standard umano no forse perché alla fine noi non possiamo tutto è questo diciamo è già una grande scoperta di finitezza soprattutto per chi fa il nostro lavoro che alla fine spesso si crede diciamo di poter regolare anche dalla Bri diciamo la medicina la biologia perché magari risponde perfettamente dei tempi letterarie televisivi
Quell'amore che non cura e non difende però alla fine è questo amore che tu paragoni
All'amore di Dio una mole che fondamentalmente è un amore comunque che crea qualcosa perché l'amore di dio pure se magari crea per chi ci crede intendiamoci crea sventure disagi
Ingiustizie però crea al tempo stesso la vita stesse ecco e allora in questo amore creatore come e con vissuta poi la ha la morte che all'interno del libro diciamo e più di un'ipotesi in qualche modo è forse come immobili credo un porto di approdo è qualcosa che fondamentalmente i lettori si aspetta forse perché non sono già informato ma perché tutto sembra presagire a quella e e forse il successo migliore di queste pagine che lettore arriva quasi pacificato il preparato in qualche modo a quel momento
Ma sì siamo d'accordo sul fatto che
Sanno a un certo punto rendersi conto che non si è onnipotente ecco questo un un delirio di cui tutti più o meno più o meno all'asilo siamo siamo partecipi e però non è un passaggio semplice da da consumare questo cioè il rendersi conto che sia impotenti di fronte a una determinata situazione che coinvolge chi amiamo ecco questo e quindi la presa di coscienza di di questa situazione
Crea in questo personaggio un po'anche in me un'ossessione del potersi rendere utile a qualche cosa per mano la prospettiva cambia perché non c'è questa utilità i mi viene in mente un verso di Parise dice non c'è cosa più amara che l'inutilità no questa vera e propria maratona un boccone difficile da mandare giù il fatto di essere in una sarà l'altezza in un corridoio di fronte all'ospedale con una sigaretta a pensare e rendersi conto che comunque non dipende da noi quello che sta che sta avvenendo ma rimane tuttavia il una come posso dire una partita persa con la morte non c'è cioè che che cosa ci dobbiamo fare con questa questa evenienza che poi diventa una immanenza come possiamo muoverci di fronte a questo
A questo fatto lì non è certo questo libro darei una risposta
Purtroppo
Diciamo ci sono di fugaci flash in cui ti sembra di aver afferrato qualche cosa soprattutto il guadagno di un diverso rapporto con la paura di questo evento mi pare questa la dimensione in cui si può serenamente lavorare cioè cercare di arrivare di fronte a questa situazione più serenamente questo avrà dipende dalla qualità che diamo alla nostra vita soprattutto e quindi la serenità che viene da queste pagine nel raccontare questo rapporto è dovuto probabilmente al fatto che questi due protagonisti la loro vita l'anno sentono di averle esplorata nel bene e nel male terrà bene no non c'è una sorta di nonostante non è età giovane
C'ha comunque l'idea di aver fatto tanto insieme no e che tutto sommato restando uno dei due forse uno dei due deve continuare
Su quella strada lì da questo che viene la la serenità quindi non è un libro mortuario al contrario è un libro in cui viene esaltata la la vitalità
E devo dire anche nella sua
Nell'usare una parola un po'forte però diciamo pure nella sua crudeltà no c'era vita ha qualcosa di selvatico qualcosa che prescinde quasi dalla per le nostre sovrastrutture mentali cioè
Nonostante il fatto alcuno si può diciamo interrare in un lutto certo punto questa vita di tutti ti trascina in maniera così forte che rimanere in quei confini diventa
Quasi uno sport lancia tutti cioè è il lo sport che devo vivere io questo stare
Chiuso qua dentro e allo stesso tempo però poi nasce un'altra esigenza di controbilanciare questa forza cercando di porre un limite all'oblio che dolorosissima il fatto di di perdere le coordinate di quello che è stato il passare su questo crinale
Un po'complicato e doloroso si svolge questo libro
Ecco allora vorrei leggere alcuni passaggi piccolini tanto per dare un'idea insomma ai nostri ascoltatori
C'è un
Una stanza un momento insomma in cui alla fine c'è una riflessione abbastanza grande sulla sul senso del quotidiano e
Il tuo punto diciamo cerchi un po'di riportare alle cose
Di tutti i giorni anche se queste avvengono una dimensione differente che l'ospedale che ovviamente è un
è un teatro di scena molto molto importante all'interno di questo libro
Tu scrivi dai apparì Miti d'imposizione come un po'intera l'agguato vieni profuma di shampoo in quella tua ridicola giacca da camera rossa che ti sta a tre volte Intra nella stanza da letto noncurante prendi uno a caso dalla pila di manoscritti sul Como
A fine mozzicone di matita inforca gli occhiali sghembi
Di salti dei bambini e Tomic accatastati nella borsa inizia il mito vicino a te al bordo del letto e domando
Che cos'è non sicuro bestseller di un'asta Francoforte dimmi scorre cos'è il solito thriller tra i ghiacci norvegesi
Una sofisticata intellettuale del Mid West francese così lezioso da farti crede ancora che la lingua
La lingua Salvi tutto il suono di Ict e ritmo mogli parole io così De Vito si staccano dalle dismettere dieci quante cuciono attorno alla figura
Intorno a favore di Balsamo Garnier ai tuoi capelli folti e sani tu satanici trattieni quella pioggia trasformi in suono tutte le Rain perfetto francese poi tutte le Bucine di streghe orchi delle fiabe o quando ci tiene ad aprile stringere le vocali per sottolineare che se meridionale
Vieni a giocare a leggere ad alta voce incrinata da troppe sigarette qualche sciocchezza sentimentale di un'intervista lo scrittore del momento sull'ultima pagina di un settimanale mentre i nostri figli litigano per la scelta tra Simpson è poca
E che poi continui successivamente dice vieni saltiamo di capito saltiamo di capitolo in capitolo di porta in porta in questo corridoio mortifero in questo buio pesto torna anche solo per l'immensa Paneveggio ieri dare un morso la mozzarella di bufala
Di Dario nonostante l'intolleranza al latte di vincere con i Moralia suo elastica resistenza mentre deflagra il sapore della curvatura
Torna per la felicità di leggere García Márquez dai ridiamo facciamo il verso le mezze calzette che per darsi un tono dicono che tutto che illeggibile
Ripeti mi notizie sull'albero genealogico debbo in via torna io ricominciano a cantare ma tu culla mi parla ecco questi sono due
Stralci presi dal da dallo stesso capitolo ecco qui fondamentalmente il capitolo si apre con la domanda scorre in questa domanda in qualche modo attraversa sia diciamo il capitolo ma anche la vita in questo pezzo Chen scorre la vita va avanti la vita c'è ancora vita in questo luogo e questi due stralci appaiono come
Delle prove di resistenza di resistenza non solo al dolore ma non si vuole cedere neanche un passo all'irrealtà di quel mondo ecco a distanza di tempo che è fatto di fa anche riveder le scritte queste parole questa o a rileggerle ma sicuramente
è strano è un effetto di nudità
E come si
Qualcuno mi spogliarsi trasmesso spogliato da sullo scrittoio questo centro quindi
Anche è stato anche per questo che l'ho fatto anche per per sentire e questi pensieri e queste parole che sono dentro di me non sono una vergogna ma qualcosa che io posso legittimamente condividere quello che scorre quindi c'è un ulteriore passaggio che riguarda la vicinanza tra la letteratura e la vita diciamo no
Come le trame scorrono come scorre l'inchiostro come deve scorrere il sangue nelle nostre vene affinché tutto
Vada bene
è un po'una sorta di preghiera in cui spero
Banalmente al chimicamente che trasformando il sangue in inchiostro ci sia la possibilità di revocare veramente una persona scomparsa
Quindi
Fare quello da tanti secoli fa la letteratura volte anche
Meglio la poesia cioè
Da notare con la morte la sensazione che qualcosa sia sopravvissuto
Ecco Parrini mettersi a nudo e questo libro in qualche modo lo fa non solo per per via della storia ma in qualche modo ci ci porta anche a comprendere a mio avviso che qualche modo la malattia e la morte di fatto
Fanno cadere quei segreti guida Abu fondamentalmente che anche una copia di persone che si amano si si portano dietro diciamo tutto diventa diciamo esposto come se si gioca a carte scoperte cioè questo
Al capitolo che si chiama cara che nell'ultima stanza dove
Tu scrivi stamattina ho incontrato il tuo Ama il tuo amante invece questa descrizione fondamentalmente molto bella molto secondo me anche
Ironica perché perché poi alla fine i tanti piccoli episodi si ed è anche questo un po'il senso secondo me del libro che
Ieri Chicchi io almeno ho apprezzato molto è come se la vita fosse vista dall'alto a un certo punto no che così allora l'amante piuttosto che i bambini che che che fanno Marcello oppure il lavoro con i suoi stereotipi Jole suo store pure diventano nono qualcosa di piccolo ma qualcosa
Di vivibile di passabili in fin dei conti che cos'è incontrare un amante in un ascensore di fronte a una malattia o alla morte ecco e forse e diciamo che questo senso
Di vedere le cose dall'alto ce lo potremmo ce lo dovremmo portare avanti anche nella vita di tutti i giorni nonostante le tragedie che si incontrano a questa seconda
Notazione molto interessante molto bella penso che sia così le potrei risolvere poco esempio
Banale che però secondo me efficace non so se
Diretti è capitato mai di camminare per la strada e vedere una coppia che litiga
Magari in maniera anche molto animata e di uno degli effetti così più importanti
Di queste situazioni in genere vedere che sono ridicoli però deve essere dicono la coppia che ritiene si dice le cose
Se la prende tanto per una salvo voi diciamo quando capita noi la stessa la stessa situazione allora stando noi in prima persona a vivere è una questione di di quel tipo ci sembra chissà Calle per quale dramma stia stia capitando
Fare due tre quattro cinque passi indietro da questo in castoro un bel privilegio non è che per forza per questo capiti di frontiera una situazione grave una malattia cioè è un percorso che bisogna fare magari ci cioè si potrebbe fare anche senza senza la malattia no cioè incoerente senza dover per forza avere il mostro vicino per capire quanto
è banale insomma il punto è finché la si prende come un gioco perché questa il senso di tutto c'è un grande gioco i al di là di quanti decenni anni Nesi secondi passeranno da qui al momento in cui questa vita non ce l'avremo più e dire che vale la pena di diverrà tutta di godersela questo secondo me chiunque al di là delle sue convinzioni è stato ha varcato quella soglia quel crinale su cui si svolge questo libro che diciamo il confine dell'ospedale questa cosa ce l'ha molto chiara e penso che un privilegio e un lavoro allo stesso tempo di bisogna fare non dimenticarsi di questo confine
Una volta che lo sia dal caro libro fatta anche per questo per dire a a tante altre persone che stanno condizioni simili e che l'una serenità è difficile ma possibile
Ecco in conclusione mi viene in mente che la diciamo le stanze dell'addio certamente un libro che fa comprendere tante cose tante cose importanti ma al tempo stesso fa comprendere anche la possibilità che
La semplicità e con le cose importanti della vita ti consentono anche un po'di morire a se stessi che poi forse uno degli esercizi più sani dovremmo poi fare nell'arco della nostra esistenza cioè morire un po'
Diciamo le nostre convinzioni alle nostre anche storture le nostre piccole grandezze o infine bassezze insomma dipende dal punto di vista e quindi diciamo che
A me non piace mai l'idea di una letteratura che sia consolatori o racconti solamente il bene nel nel male nella tristezza che che attraversa queste stanze c'è c'è tanto questo quanto abbiamo cercato di raccontarlo ma soprattutto ci sono secondo me delle istruzioni anche per intendere la vita
Con una una poesia di sottofondo che in qualche modo anche nella scrittura su cui non ci siamo troppo concentrati perché insomma lasciamo veramente il gusto lettore di scoprirla
Viene da te rappresentata in queste stanze dell'addio quindi
Grazie ieri anche per averlo scritto questo libro perché diciamo questo mettersi a nudo è senza dubbio
Un un azione importante soprattutto per chi sta dall'altra parte della barricata ovvero i lettori il pubblico quindi grazie ancora grazie a voi grazie a voi
Grazie a voi che ci avete ascoltato è seguito fino a questo momento ricordiamo ancora le stanze dell'addio Yaris Vetrella edito da Bompiani e rimanete con noi perché proseguono le trasmissioni di Radio Radicale
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