Presentazione del documentario di Laura Aprati e Marco Bova "La forza delle donne"

Quella sera tutti benvenuti nella sala stampa dalla Camera dei deputati
Oggi
E un incontro un po'particolare perché presentiamo un documentario
Documentario che hanno che è stato realizzato da due due persone impegnate nella al mondo
Della comunicazione nella RAI italiana nostra televisione pubblica
Laura a Prati qui alla mia destra giornalista ed autrice
E Marco nuova qui al mia sinistra è un giovane come potete vedere regista quindi due esperienze più altri che hanno collaborato due esperienze che si sono trovate in sinergia per raccontarci
Quello che sta succedendo in una terra martoriata ancora martoriata uno il loro viaggio costringono viaggio ti racconto e non è un racconto così turistico non racconto
Di quello che si sta vivendo in quel contesto attraverso il prisma
Della diciamo del del genere quindi la figura della donna il ruolo della donna in questi contesti di guerra aiutati da l'organizzazione di volontariato la Fox e qui c'è il il direttore generale della Fox infatti
Il dottor Attilio Ascani e poi abbiamo anche con noi nell'attesa che arrivino i parlamentari sottosegretari sia Paroli la la senatrice pugliesi la la professoressa Gioia Di Cristofaro Longo
è stata direttrice del dipartimento di Antropologia della Sapienza del CNR presidente della Libera università e diritti umani quindi grazie per aiutarci in questa riflessione
Guardare cosa succede nella società
Durante il periodo di guerra e questo e quello che ci aiutano i nostri due amici Laura Prati
Marco Bova ci aiutano a fare a capire meglio
I dolori le attese le speranze di una popolazione attraverso i percorsi delle donne delle donne che assumono su di sé la responsabilità della famiglia perché l'uomo in guerra perché l'uomo in una cultura dove l'uomo è predominante perché l'uomo non c'è più perché morto io ho guardato così qualche qualche pezzo della che ho trovato su internet
Ho visto il racconto di una donna che ha preso coraggio portato le sue bambine in ospedale
La sua bambina
Suo marito era morto il giorno prima e doveva farsi coraggio
è riuscita ad arrivare in vista in un ospedale denunciati in un in un in un campo per rifugiati ecco non so adesso l'immagine comunque in un posto dove qualcuno
Aiutati dove ci sono i volontari il ruolo importantissimo dei volontari quello che noi qui anche gli occhiali Forsyth e altri oggi è la giornata internazionale del volontariato ed è un aspetto importante ecco questo far sentire la propria vicinanza affinché Nessuno resti solo
Ci sono delle guerre di interessi delle guerre degli odi tribali delle dove interessi però son sempre fomentati da interesse ecco i gli uomini di pace devono fare in modo gli uomini e le donne di pace devono fare in modo che nessuno resti sopra
Ecco allora i nostri amici Laura Prati e Marco Borra sono andati io una cartina qui ecco sono andati a Mossul famosa mo'sull'immagine che tutti avete visto ma poi non avete nessuno vi ha portato a vedere
Da vicino cosa succedeva cosa succede a queste persone che si trovano di fronte il prêt à i proiettili alle bombe che arrivano a
Anche PIL da Erbil sono andati in volo al-Bayt tutte poi sono arrivati ai confini con con la Siria dove ci sono tanti troppi profughi gente che scappa
Dalla guerra gente che cerca un riparo gente che cerca di curarsi
Questo è il racconto
Volevo solo aggiungere
Che il lavoro è dedicato a due persone
Sci fa poi Laura correggimi sci fa Gardi e Veronique Roberto sono due giornaliste che sono tragicamente morta amo su ecco ricordare aiuta anche a costruire fare memoria a costruire un futuro migliore
In un momento in cui ancora la situazione è complessa
Noi abbiamo sempre guardato questi luoghi con l'occhio della geopolitica
Forse qualche volta dobbiamo anche guardarli con gli occhi dell'umanità
Questa sera vogliamo fare questo guardarli con io con gli occhi dell'umanità
E fare tutto quello che è possibile perché documentario è una denuncia e grazie per e una far conoscere
Ma siamo in un luogo nel Parlamento
Ed è compito della politica non più denunciare compito del giornalismo denuncia
è compito di ciascun cittadino
Dire le cose che non vanno mai compito della politica raccogliere queste necessità e fare in modo che questo non accada più
Il venti di guerra attuano ancora e una guerra
Per corrispondenza come ci ha ricordato Francesco Siria ma anche forse da altre parti facciamo in modo queste guerre si ferma
Grazie a Laura grazie Marco cedo la parola lavoro a Laura per introdurre il documentali
Io vorrei solo non voglio dire nulla guardiamo le Mancini e poi magari le commentiamo sia con la professoressa che con Attilio
Si ridiscute verso il vertice fino perché non ho paura dice che vuol morire cumulo di Murru al posto di una tribù quelle che vuol venire precludendo ma ci sono abituati a situazioni come questa speravo che tutto finisca oggi primo educativo al pubblico la loro vita in maniera normale sono fuori sono due anni che fanno così i percorsi per diventare per loro
Bene
Da
Avevamo un uomo
Uno
La morte
Siamo hanno sull'Ovest praticamente a pochi passi dal fronte sentiamo sparare
Sono i cecchini iracheni degli insiste qui a fianco c'è il palazzo dove ci sono i cecchini iracheni alle spalle è invece Gilda esce
La città è deserta completamente desolata distrutta ci sono solo macerie palazzi intrecciati la gente non è in giro perché rimane chiusa dentro casa stronca senza un'ora di finire nel fuoco invece
Economici
Bambina inciampata nella mia
Quella che stava davanti ai giardini esplose lei potrebbe come fosse un altro giorno
A luglio ci sono staccate le gambe del bambino perché è stato nominato si risente sibilante rimasta decapitata
E adesso il braccio loro sono morti subito col padre no
Amo ventisette mio marito persa entrate guidava quelle che erano sopravvissuti diceva prendete i vostri fratelli scattante corretta chiedere aiuto prendete la bandiera bianca ed andate dall'esercito
A una
Ma obbligato prima di tutto ma al mattino è morto e allora mi son detta alzati donna prenditi occidentali chiedo
Sì ho preso sulle spalle mia figlia dell'ultimo mese di gravidanza
Sono venuta per trasferire file direttamente ad essere operati pensavo che morisse perché non ci sono ospedali
Era solo una bambina io ed ero disposta a sacrificare una
Avrei preferito morire io pur di far sopravvivere lei e gli altri bambini
Ci
Siamo arrivati avevo la bambina sulle spalle mi sono affidata a Giulio
Minava con difficoltà con lei sulle spalle
Io mi ha aiutato ogni
Ho incontrato dei buoni samaritani perché mai
E mi hanno aiutato
Non posso che sperare nella giustizia divina possa Dio fare giustizia per me
Ragazza
Come abbiamo io ho perso tutto ma è una donna che perde il suo marito e tre familiari
Domani mio figlio schegge nella gamba
Non posso che sperare nella giustizia divina armonica gli atti
E quindi Rosanna fare giustizia per
Sì
Uno onorevole
Un uomo
Un un uomo onorevole
Ma non so cosa raccontasti era terribile ci sono andata via per una serie di motivi c'erano cannoneggiamenti bombardamenti non si poteva più vivere lì c'era il regime e quei partiti acida esce e illustra non si può vivere contare se riservata all'uso siccome non potevo rimanere incinta
Ho detto a mio marito di cercarsi un'altra donna si si è sposato sperando che Dio ti devasta il filo qualcuno che portasse avanti il suo nome fosse il bastone della sua vecchiaia quando siamo arrivati qui non pensavo che il nostro viaggio sarebbe durato così a lungo pensavamo che in un mese o due la questione sarebbe finita e ognuno a casa propria
Pongo non aveva non so con quel che guadagnano ci manteniamo giorno per giorno
L'uomo sicché se avanza qualcosa ce lo mettiamo da parte per gli inverni sono a fare
Offre favola fece come
Il
Paolo del mio marito pena ci sono impieghi nulla
Nonostante lui si è istruito e lui era gravano si è laureato all'università uno da quando siamo venuti qui non trova lavoro questa lavori saltuari e la giornata
L'altro
Ci auguriamo che il nostro Paese si tranquillizzi ritornare alle nostre case o se le case non ci sono più addio che c'è le ricostruiremo vogliamo una vita stabile questo è tutto quello che chiediamo anche del creato
Bene grazie
Ecco questa questa donna chiedeva di tornare nella propria casa disposta ricostruirla questo
Questo ci deve far riflettere
Parco convento da a queste immagini che poi sono il furto con lavori grazie
O no sì adesso se intanto grazie
E anche essere di essere qui bisogna fare cosa
Al computer eseguiti
Poco fa ha rilanciato insomma l'argomento giornata del volontario né del volontariato e pensavo a due grossissime difficoltà che abbiamo che abbiamo conosciuto stando stando lì sul posto lì sul posto vuol dire tra tra Erbil Mossul quindi diverse realtà diverse situazioni
Molto variegate che hanno problematiche differenti
La prima è quella che ci ha raccontato Terri uno dei volontari di di Fox Izzo che che ci raccontano appunto quanto fosse difficile far comprendere alla comunità internazionale l'importanza dell'importanza dell'arte
Liofilizzato
Ovviamente mi si rendeva conto quotidianamente nei campi nei campi profughi della dell'importanza di questo prodotto per la crescita dei dei piccoli
E invece si scontrava con la rigidità delle delle leggi internazionali che ovviamente impongono degli standard rispettarla utilizzata rispetto alla diciamo i criteri igienici in cui avvengono queste procedure
E quindi lui ci raccontava in maniera abbastanza anche frustrante di quanto vedeva ammalarsi e poi eventualmente peggiorare le condizioni di alcuni bambini per non utilizzare questo tipo di soluzione
E e ovviamente avuto il siamo riusciti a capirlo durante questo viaggio la seconda il secondo dato e quello che quando è iniziata e qui mi collego a un altra autoaffermazione rispetto a la rapporto che c'è tra geopolitica diciamo con concezione di ciò che accade nel Medioriente
Quando siamo arrivati a Mossul a in Iraq che la prima volta abbiamo subito chiesto così come si fa a tradizionalmente noi siamo dei giornalisti sia io che Laura le prime domande che si fanno sono sempre utili per capire il contesto alla prima domanda abbiamo fatto e quali sono i dati dei feriti e dei morti di Mosul
Questi erano dati che sia per gli inizi a gennaio che adesso sono non sono conosciuti non era possibile non è possibile sapere quante persone siano morte durante l'assedio a Mosul quanti terroristi ELI-FIS quanti militari ma soprattutto quanti civili
E allora ci siamo reso con ci siamo resi conto che le distacco che c'è fra la geopolitica diciamo astratta
E le storie di chi vive su questi territori in realtà è molto più vicina di quanto immaginiamo ed è difficile comprendere e immaginare dei ragionamenti geopolitici senza metterci il naso prove che alcune informazioni non sono a disposizione
Se non le si vanno a vedere ed ecco che poi volontario il mondo del volontariato diventano quasi le fonti privilegiate le fondi molto più documentate delle fonti primarie che sono gli gli eserciti e le istituzioni coinvolte
Per adesso minimizza il Pisco magari ne parliamo dopo di alta bene grazie magari poi qualche domanda anche ecco grazie veramente parco volontariato è stato tirato in ballo abbiamo affitti rettore della Fox stile ed una grande organizzazione che da aiuto in tutto il mondo grazie per commenta grazie
Ma io penso che il il primo commento da fare i complimenti alla ore Marco
Per per per quello che c'è il per l'immagine che ci hanno portato ma mi sembra che insomma anche loro si siano messi veramente fornite stavano coi cecchini giusti però insomma sta sparavano per davvero
Io credo che il il raccontare quelle quelle cose che succedono lì con gli occhi vivi di donne di bambine
Che cercano di di ricostruiti di di rivivere di ricostruire una normalità dove assolutamente incredibile impossibile pensare che ci possa essere normalità per noi
Che siamo abituati a tutt'altri contesti veramente
Pregnante perché di far capire quanto quando c'è bisogno per quelle persone no di di sopravvivere e di resistere di non di non lasciarsi devastare così come sono devastati gli edifici
Ci volontariato il volontariato è una è una presenza fianco a loro
Non abbiamo la pretesa di di cambiare il mondo ma sopra ma probabilmente di essere di rendere le loro sofferenze un po'meno pesanti
E allora ecco persone come Terry che si avvicinava i bambini che si avvicinava le donne cercando di rispondere a
Bisogni semplici ma enormi in un contesto di profumi dei rifugiati
Noi abbiamo cominciato debba lavorare per Bill e un mese dopo che il da esce a ma evacuato i cristiani di gli esiti dal dalla piana Ri.Ca.Ra. cose tassi Giarda nei primi di settembre del due mila quattordici
E questi tre anni abbiamo accompagnato
Le
Migliaia e migliaia di persone che da Erbil aspettavano settimana dopo settimana di tornare a casa
Nel frattempo le settimane passavano di sono diventati tre anni
E adesso li abbiamo visti li abbiamo accompagnati prima nelle sotto i ponti dove dove sono arrivati nelle scuole vuoti ancora prima che iniziassero elezioni poi nelle tende poi nei container
Credo che sia veramente difficile
Immaginare la vita in in un contesto punto di una tenda di una stanza da una famiglia di dieci quindici persone con una una donna che deve cercare di ricostruire un'anormalità all'interno di una stanza
Dove la sua famiglia deve vivere mangiare dormire a Verdello cucinare deve lavare deve accudire bambini ed è deve fare tutte quelle cose che normalmente faceva in una casa e che da quel momento in poi doveva fare in una stanza
E ed era già buona avere una stanza ecco in questi tre anni li abbiamo accompagnati
Adesso c'è un tentativo di ritorno alla normalità
Le famiglie sono tornate a cara Cosa certo non amo sul o molto poco Mossul
E con loro stiamo ricostruendo quelli di quegli spazi di di normalità
Interessante dalle donne il bisogno di non perdere quella solidarietà tra donne che nel campi dove la vivere uno sull'altro le ha costretti a uscire dal dalla prima a a socializzare le ha idee li ha facilitato la socializzazione Dora sentono il bisogno di non perdere quel piccolo passo di socialità che hanno guadagnato
è molto bello che lo facciamo oggi non ha giovato del volontariato noi abbiamo anche tre giorni fa premiato tre volontarie tre donne
Un'italiana in Africa dove africane in Italia
Ma tre storie molto belle
Ancora femminile quindi molto bello ragionare al femminile sia della resistenza di quelle donne di e la forza di quelle donne animo sole ma anche della forza di tante donne che costruiscono percorsi di pace
Grazie direttore
Ormai il volontariato aiuta valuta a mantenere anche prima di tutto
La la dimensione umana umanità
Chi meglio di un'antropologa ci può aiutare in questa
In questa in questo percorso di scoperta di questa umanità ma anche
I tempi sono niente delle attese di queste popolazioni che vivono sofferenza un'umanità ferita è un'umanità nella quale la donna ha un peso morto molto peso notevole
Grazie Onlus grazie io credo che dopo queste immagini voglio fare i complimenti agli autori
Documentario che ha scelto di privilegiare le immagini in poche parole ma che sottolineano molto evidente
E credo che ci sia poco da parlare molto da riflettere e la scelta di sottolineare due
Realtà poco illuminate belle donne volontarie conto che invece poi sono la forza prevalente
La continuità del della resistenza della costanza me l'impegno e credo che sia una scelta molto giuste molto efficace
Ecco io quello che auspico è una non c'abbiamo il rischio dell'asta associazione queste immagini
E e delle quindi diventa una generalizzazione siamo abituati a vedere queste città distrutte pasta ma se uno pensa se io stessi lì e di vessilli in tutti i giorni ecco la cosa comincerebbe ad essere diverso insomma e quindi diciamo ringraziamento per questo documentario che ci riporta una sottolineatura importante l'umanità
E l'umanità delle persone quindi giustamente e Gianni Lattanzi e diceva non all'occhio della geopolitica ma all'occhio dell'umanità è quello che dobbiamo recuperare tutti noi
E questo lo possiamo fare sia attraverso questi duro queste documentazioni che sono molto importanti
Ma anche con un addestramento queste penso anche al ruolo nella scuola se da un perché noi rischiamo da una parte il terrorismo tra virgolette drammatico che poi praticamente allontana modici oddio speriamo che non mi capiti ammette
La la reazione ma anche una informazione corretta per far capire quello che abbiamo è quello che non abbiamo
Io
Sono stata alcune missioni so per esempio così in Africa in Eritrea in in cialda
Quando sono tornata
In Italia
Non è che poi ho capito che cosa noi perdiamo nello non sta bene
Cioè proprio l'umanità per mi ricordo che la prima volta che sono tornato dall'Eritrea era
Dovevo andare poi non mi ricordavo il giorno dopo a fare un dibattito Bolzano che era pieno di di statuette mi son rimaste evidenti tutte di legno di di fiori finti e cioè fatto un affetto il passaggio dal carenza di tutto a la dovizia di questi fiori finti che ho sempre odiato
Cioè composizione non erano erano cose molto belle che prima di andare lì mi sarebbero piaciute molto ma quando poi mi ricordo costavano quarantadue mi quarantadue mila lire quindici una composizione di fiori
Cosiddetto Madonna questi con quarantadue mila lire
Campa bah insomma tanto tempo ecco allora però quello che mi è sempre rimasto impresso sono gli occhi il sorriso i canti e c'è quindi noi veramente dobbiamo anche stare attenti a capire
A comprendere che il nostro consumismo che ringraziamo Iddio da una parte di star bene per certi versi però ci toglie proprio parecchie cose in campo
Nei termini di umanità e mi ha colpito quando la donna a un certo punto dice quello che noi vorremmo vorrei recuperare una vita stabile alla parola stabile estremamente significativa
Perché quello che si perde in queste realtà oltre a tutte a tutte le cose che abbiamo viste che se abbiamo è proprio questa stabilità c'è il sapere cosa può succedere domani e dopodomani anche se poi dopo può capitare di cose diverse però questo discorso
Con la stabilità e il lavoro delle donne il lavoro delle donne sempre in particolare poi nei momenti di guerra è sempre stato la la colonna
Va un po'colpito quell'uomo con la sigaretta devo dire che dato in mezzo a tutte quelle donne che lavoravano questo qui che si fumava tranquillamente giustamente perché da base che ha detto da un idea di un certo contrasto non so era stato dal percezione
Che ho avuto poi non so se che non presso il Masiero che Laura non lo immagino che lavorava apposta per conto del bene chi era quella quella persona perché insomma questo che faceva il prossimo dato un po'
Un po'di nervosismo però forse poveretto anche lo sciopero di domani
E intanto è voluto perché era proprio la contrapposizione di tra se c'è un pezzo da sola no nel documentario c'è anche una spiegazione sociologica cioè professore
Che ci spiega qual è il ruolo delle donne e che cosa succede dice gli uomini se ne stanno seduti a non fare niente è emblematico ma questo non
Fa parte proprio tecnico per l'area espresse dalla l'uomo che si mette nella fabbrica rotante da casa sennò quella è un'altra cosa ancora però voglio dire le scelte di contrapposizione sono state fatte per questo
L'uomo li invece è una rappresentazione di un caporalato
Perché e che noi viviamo qui in alcuni versi li le donne siriane la signora che dice che ha fatto sposare il marito con un'altra donna no perso farle farle avere un figlio lei guadagna cinque dollari al giorno per quel lavoro e il signore è un caporale
Che aveva un bastone e batteva il tempo e batteva il tempo ora Marco e io abbiamo provato a firmarlo fotografarla in tutti i modi ma lui è stato molto attento anzi quando si è accorto che Marco firmava si è nascosto però
C'è anche questo quindi
Abbiamo incontrato una varietà orali per esempio nel nel in questo questa clip non c'è ma abbiamo anche incontrato delle donne libanesi che sono quelle che accolgono hanno accolto in maggior parte i profughi
Che ci dicono per noi è un problema
Perché lei non ha citato nel nostro lavoro quindi tutte le sfaccettature ci sono c'è
Ma la contrapposizione uomo-donna è stata scelta appositamente
Sono andata passò sto perché speravo Suma mi sembra mi era sembrato di capire questo elemento che non era casuale ma causale ecco diciamo così
Ecco comunque concludendo vorrei dire che questa cioè il grosso merito di questo documentario è proprio di avere messo in evidenza il lavoro la costanza e anche la la semplicità nel senso l'essenzialità del modo di fare delle donne senza tante teatralità né in un senso né nell'altro ma con un senso di grande responsabilità consapevolezza e
E quello del il ruolo delle conto del volontariato io credo che siano due cose sulle quali noi tutti noi dobbiamo lavorare ed impegnarci di più per quanto riguarda il latte utilizzato
Io nelle realtà che ho conosciuto io c'era poi il problema che l'acqua non era
Buone e quindi diventa un disastro perché questo latte con l'acqua diciamo non buona faceva vedere delle belle tra virgolette gastroenteriti eccetera per cui tante cose vanno poi
Più contestualizzate sulle quali riflettere insomma comunque i miei complimenti grazie
Grazie professoressa
Insomma credo che un po'di curiosità sia vero ci sono tanti interrogativi magari se c'è qualche domanda facciamo
Giro di risposta
La mettiamo imbarazza nessuna
Perché è un'esperienza molto forte molto interessante ne abbiamo visto solo pezzettino del documentario
è un lavoro notevole
Prego al microfono però per
Perché ho parlato di umanità quindi all'autarchia Marco le sensazioni cosa avete trovato
Raccogliamo un'altra domanda magari poi facciamo
Non c'è bisogno di un certo no di mi sembrava
Nate acché
Allora sul momento io credo che non tra e se l'idea di fare una cosa che non non pensi neanche le sensazioni entrano dentro di te ma tu non te ne accorgi
Credo che Marco lo possa confermare la mattina che siamo andati per la prima volta lo un ospedale
Dove c'erano per bambini che avete visto
Noi abbiamo lavorato
Poi solo quando siamo rientrati a Fox si nella nostra casa ci siamo resi conto di quello che avevamo visto
E poi chi rimane dentro certamente
Ma sul momento così come hanno sul Ovest dove abita in contrada quella bambina che faceva compagnia al cecchino
Lei ha cinque anni nel speriamo che sia ancora viva
E lui ventidue non è che era che quindi erano due ragazzini che si facevano compagnia tutti i giorni sotto sotto i precetti
E lei era come Marco ha spesso detto verrebbe io sul momento non ci avevo fatto caso con questo vestitino azzurro e bianco e il bianco era pulitissimo era in ordine in quel disordine pazzesco in quel modo
è una dissonanza fortissima lei ordinatissima pulitissima
In un posto dove
C'era solo la morte
Sono quelli in fondo potrebbe essere la spiegazione del del bambino non a un mondo più coltivato più più bello questa questa tensione voluta perché voluta perché era facile sporcano quel vestitino ma quindi e questa attenzione a conservare qualcosa di puro pur pure in mente qualcosa di pure Di Bello
Di ordinato pur in mezzo alla distruzione e la morte al disastro e quindi l'aspirazione del cuore dell'uomo alla pace Fontolan sì quella mancherà proprio il tentativo è di avere una quotidianità una normalità
Ha una cosa che che non si può e non si riesce a trasmettere non si riesce a trasmettere c'è un un pezzetto Marco è stato bravissimo a prendere quell'immagine in un campo profughi quarantotto gradi
Caldo bestiale polvere dovunque è una signora lavava le scarpe
è proprio la necessità di avere una normalità
Senta
Manca
Sì per me è stato un viaggio che ha gradualmente assottigliato ogni tipo di di stereotipo che io avevo intesa sul mondo del Medioriente
E a partire proprio da questa scena e non avrei mai immaginato di vedere questo slancio di che Paese raggio non era perché era la consuetudine di dignità in un campo che era veramente difficile terreno ordine polizia
E quella scena di lì probabilmente dal documentario non si comprende bene la zona ma quel cecchino con la bambina erano proprio a duecentocinquanta metri dalla dall'Isis
Di fianco al cerchino si vede che c'è diciamo un una montagnetta di terra proprio perché segnava la trincea da questa parte quell'altra degli iracheni
E per me è stato graduale cambiare idea su su tutto ciò che avevo immaginato poi ovviamente io avevo grande pregio hanno un grande vantaggio nei confronti di di Laura e di molti altri che la la videocamera
La videocamera ti permette di non nasconderti dietro dietro l'obiettivo e quindi nascondere anche l'emozione di riuscire a filtrando in maniera diversa
Ovviamente ci siamo trovati in posti terribili di l'unica l'unica risposta poteva semplicemente essere quella di stare lì a fare il nostro lavoro vale le giornate passate all'ospedale prima quello dir ville poi quello di Mosul sono stati la rappresentazione plastica della violenza del dolore
E lì c'era gente che veramente aveva perso i loro familiari non certo punto anche in questa che Lippi si vede il corpo di una persona morta c'era che era che era lì parcheggiato tra virgolette la diciamo nello spiazzare del dell'ospedale è stato graduale distruggere ogni tipo di stereotipo e con tutti i drammi emotivi che che ne conseguono
Diciamo che sono le cose che solitamente ci ci uniscono anche e
La particolarità del documentario e che un documentari in progress diciamo su strada abbiamo abbiamo inserito le date dei diciamo delle clip che si vedono per far vedere l'evoluzione che noi abbiamo visto e che non abbiamo avuto nel vedere quello diciamo ciò a cui assistevamo e ovviamente per quanto riguarda la battaglia di Mossul questo tipo di questa del Po questa progressione che va da gennaio a giugno vuol dire dall'inizio dell'offensiva contro l'Isis fino alla conclusione delle operazioni
Abbiamo dedicato alle due giornaliste uccisi a Mosul e questo documentario se non altro perché mentre eravamo in Iraq aeree Bill abbiamo assistito alla cerimonia dei trenta giorni dalla morte
Di Scifo Algardi la giornalista di Rudolf TV
E mentre la seconda è stata uccisa due giorni dopo che ne siamo andati via dalla dalla dall'Iraq di conseguenza a andato proprio nei luoghi in cui eravamo andati noi
Quindi ci ha colpiti ci ha colpiti particolarmente non potevamo fare altrimenti
Grazie Marco nel frattempo è arrivato sottosegretario alla giustizia
Per venire dei valori per cui ti prego di venire e a portarci saluta accada
Ecco qui noi abbiamo proiettato insomma un sunto sono delle immagini molto forti del del insomma della vita quotidiana di queste persone delle donne che è un po'assumono su di loro la responsabilità della famiglia della gestione della vita quotidiana quindi è un impegno importante degli uomini che sono in guerra oppure sono morti ecco questo è un po'questa questa realtà la Laura Prati e Marco prova che sono gli autori di questo documentario
Imporci portano a conoscere da vicino
Quali
Attraverso il Prisma come dicevamo prima dell'umanità non quello della geopolitica che poi si scopre anche la geopolitica a conoscere la realtà della vita quotidiana nei teatri di guerra
Ovidio la sofferenza degli ospedali rifugiati profughi ecco c'è anche il direttore delle Fox si trova oggi è la giornata mondiale del volontariato per cui i volontari aiutano queste persone a sentirsi meno sole forse a trovare la speranza in un futuro che è difficile intravedere tra la polvere del del della distruzione però c'è e consumo una luce di speranza
Anche un tuo un tuo saluto in questa direzione grazie
Buonasera mi dispiace molto essere arrivata in ritardo perché l'avrei voluto guardare ne ho letto soltanto una sintesi
Mi interessava molto quindi chiedo se potrò vederlo comunque Potì insomma potrò averne una copia purtroppo
Questo è un momento particolare dal punto di vista parlamentare e e quindi anche questo che un tema importante serio anzi soprattutto questi che sono temi importanti e seri
In questo momento
Devono cedere il passo a quella che è la fine della legislatura e tutte le schermaglie della fine della legislatura e dell'inizio della campagna elettorale purtroppo a me questo dispiace moltissimo dispiace moltissimo
E e quindi io sono rimasta in Commissione a discutere
Sul decreto intercettazioni che dobbiamo portare a termine perché io sono sottosegretario alla Giustizia e quindi ero là e adesso devo andare a votare
Il calendario del Senato votazione che si preannuncia lo dico
Per chi non è addetto ai lavori una votazione incandescente perché la capigruppo ha deciso di Kant Land a rizzare tutti temi molto sensibili più testamento lo ius soli e quindi adesso in Aula ci a spetta alle cinque
Quella che è questa che avete proiettato quella guerra vera Alice aspetterà la guerra parlamentare ma comunque insomma non non sarà una la votazione distesa io
Leggendo di dati adesso senza cogliere la drammaticità di quella che può essere la guerra o invece Trovato una drammatica attualità di quello che ho letto e anche una drammatica consonanza
Che riguarda soprattutto il tema del lavoro perché quello che mia molto colpito è che dalla sintesi che gentilmente tu mi hai mandato dalle informazioni che mi aveva ma mi avevi mandato
La cosa che colpisce è che il ruolo centrale che queste donne svolgono nel portare avanti
L'economia i lavori della campagna Io ho letto chiaramente un ruolo non riconosciuto non retribuito sottovalutato
E potrebbero sembrare questi temi tipici dei paesi oggetto del documentario la cosacche invece sorprendente e che senza le immagini di guerra alle quali noi in Europa e in Italia per fortuna non siamo abituati
Da decenni quei dati non sono mica molto DiVersi cioè i dati del potenziale inespresso delle donne i dati della disoccupazione delle donne i dati della differenza salariale delle donne rispetto agli uomini
Non sono dati molto diversi
Il che mi porta a fare una grande riflessione sul lavoro culturale che noi dobbiamo fare anche nel nostro Paese anche nel nostro Paese perché
Io credo che siano a maggior ragione inaccettabili e il lavoro culturale è un lavoro che va fatto
Perché è un lavoro profondo è un lavoro profondo io dico
Non non mi sorprendo soltanto dei dati che riguardano la violenza che anche quelli purtroppo sono di straordinaria attualità anche da noi è stato noi veniamo dal venticinque novembre la giornata mondiale contro la violenza e quindi diciamo le un tempo nel quale abbiamo riflettuto su questi temi
E abbiamo e abbiamo rilevato anche lì drammaticamente numeri che ci segnalano che in Italia questo è un problema forte d'altronde quanto sia forte in Senato noi lo lo diciamo viviamo in maniera quasi fisica perché in Senato
Ogni volta che una donna viene ammazzata ed è vittima di violenza
Si alza una senatrice della sua città o della sua regione che la ricorda
E purtroppo purtroppo ci alziamo ad un ritmo che quasi di una volta alla settimana e quindi anche il tema della violenza un tema di straordinaria attualità anche da noi un tema che ci vede impegnati
C'è una cosa che dico con orgoglio perché poi quando si fa parte del governo di che di solito si prendono
Diciamo anche tante critiche però su questo tema nella legge di bilancio nel passaggio al Senato abbiamo fatto una cosa molto bella
Importante secondo me è un grande segnale perché per gli orfani
Delle quindi gli orfani le cui mamme sono state vittime di femminicidio abbiamo previsto un fondo di due milioni e mezzo per borse di studio per il sostentamento perché drammaticamente gli orfani di femminicidio sono
Bambini ragazzi colpiti due volte perché nella stragrande maggioranza dei casi questi reati si consumano in famiglia quindici sedici bambino orfano orfano di madre di solito per Manolo del compagno del marito o del padre addirittura e quindi almeno una cosa bella un segnale loro abbiamo dato e quindi per insomma non dire non ama andare troppo per le lunghe la cosa che mi ha fatto molto riflettere ripeto al di là delle immagini drammatiche che non ho visto la straordinaria attualità di questi temi anche nel nostro Paese non solo in Paesi in guerra in paesi che sono meno sviluppati perché vivono tragedie ben più grandi e quindi questa riflessione ci è utile non solo per capire come possiamo collaborare quanto la cooperazione internazionale possa fare quanto il mondo del terzo settore ringraziando iddio che esiste
Fa e può fare io mi auguro che mi auguro che continui a fare sempre di più
Ma ci fanno riflettere di quanto tutti questi temi sono gli straordinari siano di straordinaria attualità anche nel nostro Paese dico l'ultima cosa poi di ascolto
Io nel ministero nel quale sta sparò chiaramente ci occupiamo di giustizia indicati quindi di tribunali e di carcere
E anche nel mondo del carcere anche il mondo del carcere
Sarebbe decisamente peggiore di quello che lei senza il determinante fondamentale apporto di tutto il mondo del volontariato
Perché se non ci fosse il mondo del volontariato
Tanta parte delle attività che mirano alla rieducazione e Arryn sedimento dei detenuti non si farebbero
E il dettato costituzionale non sarebbe osservato perché la Costituzione dice che le pene mirano alla rieducazione dei detenuti
E senza di l'apporto davvero grande del mondo del volontariato questo non accadrebbe e quindi approfitto anche visto che mi hai detto che oggi la giornata del volontariato per ringraziare tutto quello che il mondo del volontariato fa
Per chi soffre per chi è ultimo per chi è recluso
E senza il mondo del volontariato noi certamente vivremmo in un mondo peggiore grazie io adesso posso stare ancora un po'e quindi di ascolto con molto piacere
Al sette per veramente questo impegno messo pervenire anche fisicamente qui
Se è stato tirato in ballo ti tocca dal Breve trenta secondi un minuto però
Sì sventato grazie per quello che è stato detto come Fox River per rispetto al mondo del volontariato noi ci crediamo molto
Ci crede ci crede il mondo le Nazioni Unite due anni fa hanno passato una risoluzione in cui affermano che le il volontariato essenziale per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile ci crediamo molto
Crediamo però anche che sia importante che i volontari siano degli apripista
Che nello stesso tempo dimostrino la possibilità di percorsi diversi
è a chi comunque è deputato a costruire il bene comune questo vale nel nostro Paese vale nel mondo le Nazioni Unite e quant'altro
Noi abbiamo come dicevo prima premiato tre donne straordinarie
Che si occupano della solidarietà in Africa in Tanzania ma nello stesso tempo è un interrogativo
Perché quella solidarietà quelle quelle morti che abbiamo visto eccetera chiamano anche dei cambiamenti dei cambiamenti strutturali dei cambiamenti politici
Abbiamo premiato un'africana eritrea che si occupa di accompagna di facilitare i suoi compatrioti nel nel raggiungere la salvezza fuori dal dai percorsi dalle dalle rotte migratorie in condizioni assolutamente estreme
E poi nello stesso tempo però ci interroghiamo anche su quello che avviene in questo contesto perché è necessario che persone che sfuggono alla prigione cielo aperto che tutti conosciamo essere il bel paese devono trovarsi in nelle condizioni in cui si trovano nelle nelle rotte che percorrono e poiché ecco giovane che si impegnano anche nel volontariato in Italia in un contesto di
I interculturalità vivendo la loro differenze differenza cerca di già una giovane marocchina che a Torino ha svolto il suo volontariato il servizio civile
Mantenendo la sua cultura ma ponendo siano approccio dialettico perché si può vivere insieme pur essendo continuando ad essere di culture diverse quindi queste testimonianze che sono nello stesso tempo impegno diretto perché il volontariato come lo slogan e delle nazioni unite per la giornata di oggi Volontir sai fare quindi ci si sporca le mani per prime per primi benissimo però poi è una strada sulla quale dobbiamo confrontarci e il bene comune lo dobbiamo costruire insieme cittadini e istituzioni
Grazie lavora una battuta
Io credo che il sottosegretario raccolto pur non avendo visto le immagini proprio anche il senso
Che era la paura iniziale di Marco cioè di fare un documentario retorico sulle donne e su quel le donne che vivono quel territorio perché poi invece ritrovarsi a a verificare condizioni che sono simili dovunque
Perché abbiamo visto una scena poiché avrà il documentario di caporalato con le donne così come nelle nostre campagne in Puglia o in Calabria la stessa e la stessa situazione
Ma è la stessa situazione
Che si sono trovati ad affrontare le donne nei posti terremotati dopo la quale fra con le stesse caratteristiche
E sono le donne le prime che debbono rispondere
Del dell'accoglienza anche non sono ricchi perché l'abbiamo guardato sotto due lati chi accoglie quindi il problema del lavoro la carenza il doveroso ospitare ne abbiamo una mamma libanese che ci dice tutte le difficoltà che lei incontra deve chiudere il negozio perché oramai i i rifugiati siriani no hanno preso il il quartiere
E nello stesso tempo ti dice ma io sono una mamma come faccio a non aiutare un'altra mamma
Quindi e in effetti una riflessione anche su una condizione che logicamente per noi è privilegiata rispetto alla loro ma è una condizione di diseguaglianza e di difficoltà di rapporto uguale dovunque
Ci dicevano a proposito del Femminicidio un professore ci parlava del fatto che nei campi e dopo la guerra è aumentata la violenza di genere
Perché gli uomini sono depauperati del loro potere sono le donne quelle che vanno avanti e quindi si valgono con la violenza sulle donne
Quindi è quello una delle tante visioni del del documentario che a letture che vanno da ecco dall'umanità a che cosa succede alla quotidianità ma anche una riflessione sul fatto che le società
Noi pensiamo che gli altri siano diversi da noi
E lontani da noi e invece poi se tu guardi la realtà sono come noi
Grazie a Laura prima grazie per favore Marco per aver portato dentro restituzioni fisicamente ma poi cioè anche nei fatti per la presenza del sottosegretario
Quello che un una Polo di di conoscenza e informazione e la politica deve saper raccogliere lo dicevamo prima raccogliere il messaggio e operare affinché si costruisca il bene comune ecco un po'
Un'altra battuta partner di Marco
Insomma chi si è reso conto che facendo questo lavoro fatto anche un lavoro politico e sociale nel senso assolutamente sì mi sono mi sono soprattutto reso conto di dell'importanza dei numeri
Perché i concetti e le parole sono molto molto digitale alle volte ma i numeri ci aiutano a fissare i concetti
Stando in Iraq ma anche il Libano tutti erano a conoscenza del fatto che il valore di della vita di un americano un era pari a quella di settanta era che mi ottanta affibbiarmi e via dicendo quindi i numeri riescono ad alterare le vicende
Però restano freddi
Anche nel settore accoglienza noi in Italia atto accogliamo appena duecento mila migrante sparsi in tutta in tutta l'Italia ma soprattutto in Sicilia io sono siciliano ed altre regioni del medio del del Meridione
Il libro invece l'abbiamo visto un Paese che coglie oltre quattro milioni di
Due milioni di di migranti provenienti dai paesi vicini e lo fa da anni
Adesso sta abbiamo visto che si stavano cominciando a manifestare diciamo degli affetti delle conseguenze che qui da noi già solo ben presenti
E lì erano accennati qui sono ben presenti l'odio razziale la Bell avversione verso verso l'arrivo di persone che non non vogliono vivere non vogliono continuare a vivere in quel luogo la maggior parte le persone era che
Viene comunque abbiamo parlato e siriane con l'unico obiettivo di ritorno nel loro Paese non volevano assolutamente lasciarlo però abbiamo avuto devo contare provato a toccare con mano a Torino gli affetti dei dei corridoi umanitari perché ci sono una piccola fetta di persone che vorrebbero provare una nuova una nuova occasione di vita
In a Torino abbiamo visto questo abbiamo visto la possibilità di sfruttare dei corridoi umanitari per venire in Italia
Ovviamente questi percorsi sarebbero preferiti per quella piccola fetta di persone che vorrebbero ricostruire una loro vita in in Italia o quanto meno in Europa però rendersi conto della differenza del peso numerico che ha il valore della vita
E probabilmente anche nel settore giustizia ha un suo peso visto che anche all'interno delle carceri la presenza di di stranieri
Legate alla a vari reati
Poi i est che scaturiscono dalla principale
Al reato di immigrazione diciamo che proliferano e quindi rappresentano anche un problema e indiretto del del nostro sistema
Grazie l'ultima considerazione non al sottosegretario saluto finale
Credo di aver detto abbastanza
Un ultimo davvero ringraziamento perché il io non vedrò il documentario però già solo la lettura della storia delle considerazioni alle quali il documentario induce credo che sia molto utile e ribadisco dal duplice punto di vista cioè dal punto di vista dei rapporti di cooperazione dal punto di vista anche
Dello sguardo che ha appena detto lui
Rispetto ai fenomeni nuovi che noi conosciamo di meno delle migrazioni ma se anche uno sguardo su di noi attraverso loro cioè sui diciamo
Sul funzionamento e sulle storture dell'organizzazione sociale che esistono lì ed esistono ancora cui allo stesso modo quindi grazie perché questo
Uno sguardo diciamo sul mondo ma che poi ci porta a una riflessione profonda anche su di noi e quindi grazie davvero
Grazie a tutti e al prossimo lavoro di Marco e Laura