Apocalisse umanitaria

Dalle intervenuti alla presentazione della quindicesima edizione del Rapporto sui diritti globali
Che adesso io erra illustrato da Sergio Segio responsabile dell'associazione Società informazione che appunto a realizzare il rapporto che come via Noto e promosso dalla CGIL insieme a un altro gruppo
Di organizzazioni sociali molto importanti al nostro Paese la parola Sergio
Bene grazie Angelo lana grazie alla CGIL che non solo sostiene questo lavoro ma ci accoglie per presentarlo effettivamente da quindici anni consecutivi
Credo che siamo solo io e anzi sono gli unici che da quindici anni e tutti gli anni siamo qui gli altri più o meno sono montati ma e come dire a un risultato
Di cui forse all'inizio non avevamo non ci avremmo scommesso insomma
Un risultato che io credo consenta no non c'è vita almeno in premessa vorrei appunto fare un minimo di conto di cronistoria di ragionamento di riflessione su questo percorso
Che appunto verde
Il luogo e l'editore sono gli stessi appunto da quindici anni
Nel corso del tempo invece il volumone lavoro ha cambiato in parte la struttura dei contenuti che se ne
Semplificata ma allo stesso tempo affinata
La redazione dalla redazione iniziale siamo rimasti praticamente solo in due
Mentre nel corso del tempo si sono aggiunti
Muove valide competenze
E redattori sarà l'altro consentitemi due no tenersi sono qui presenti vorrei salutarli onore Roberto Ciccarelli che si occupa in particolare dei temi dell'economia del primo volume
L'attore Massimo Franchi
Che accurato uno dei nuovi capitoli di cui tra poco vi dirò che sono presenti nel volume di quest'anno
E l'altro Gianluca Mosino e gli amici del Comune info
Che invece hanno curato uno uno dei nuovi capitoli sono due quelli che troverete nel volume nuovo di quest'anno quello curato da comune peraltro si si chiama in comune mi sembra particolarmente di rilievo
Perché insomma cerca di rendere visibili tante buone pratiche eh crescono dal basso essere si manifestano nei territori
Il cui in questo capitolo troverete racconto ma anche l'analisi e una serie di riflessioni e che in questo caso sono danari vanno da Napoli al Brasile da Roma a Manchester da Padova alla Slovenia alle Marche
Insomma abbiamo voluto quest'anno in un quadro dei diritti complessivamente sicuramente drasticamente peggiorato a livello mondiale inserire questo capitolo a valorizzare queste pratiche troppo spesso poco conosciuta al di fuori dei territori in cui emergono anche come dire come un segno visibile speranza e di impegno in questo quadro globale di crescente drammaticità
Il volume era partito nel due mila e tre con settecento pagine circa nel corso degli anni era lievitato era arrivato addirittura superare le mille trecento pagine aggiungendo diciamo alla griglia
Tematiche iniziale via via un'altra serie di di capitoli di di temi di diritti che reputa avevamo e che obiettivamente sono e continuano a essere di rilievo dal diritto all'informazione dal diritto all'abitazione
Ai diritti di nuova generazione pensiamo solo alla privacy al grande problema dei Big Data
Ecco questo sino al due mila e quattordici in cui in sostanza ragione ha difficoltà economiche il sonno
Imposto un passo indietro quindi non ha necessità di ridimensionare l'arco lo spettro dei temi che andavamo a sviscerare da affrontare
Per difficoltà insomma oramai colpiscono sia alle micro organizzazioni come la Società informazione che la mia associazione che dall'inizio alla progettato realizza e realizza questo lavoro ma si è anche le grandi organizzazioni come appunto la CGIL che dall'inizio che dall'inizio lo sostiene
Però insomma abbiamo voluto anche nelle difficoltà farci e fargli fare a chi legge chiusa questo lavoro questo piccolo regalo di questi due capitoli agente aggiuntivi che ci sembrano importanza che che vanno ad affiancarsi a quella che è diventata oramai la consueta struttura tematica del volume che è articolato attorno ai quei quattro cinque macro temi e macro capisco perché sono l'economia il lavoro e le politiche sociali
I conflitti le guerre diritti umani e l'ambiente beni comuni
Ecco quindici anni vizio può essere un lasso di tempo assai breve e anche ma anche molto lungo sicuramente è stato lungo per noi che siamo una piccola realtà e che comunque abbiamo scelto assieme all'editore di tenere fede la CGIL a tenere fede a questo impegno come dire non per puntiglio ma perché riteniamo che questo lavoro pur piccolo sicuramente non abbiamo pretese di rappresentare chi sa che cosa ma ci sembra che come un vuoto noi non abbiamo mai avuto la logica di moltiplicare cose già esistenti che altri già facevano per il gusto di piantare
Una bandierina o di coltivare un orticello ma ci è sembrato che questa impostazione in questo lavoro con Mastro quello con cui attivamente era un vuoto e andavano a proporre
Una chiave di lettura inedita e originale
Che quella che abbiamo definito dell'interdipendenza dei diritti nell'epoca della globalizzazione che in qualche modo va lì non solo il titolo ma il senso tutto questo lavoro
Guglielmo Epifani nacque quando lui era se segretario generale della CGIL tutto questo progetto lo definì dall'inizio un rapporto unico
Scrisse anzi è una pubblicazione originale che non ha riscontri nessun'altra pubblicazione né nazionale né europea nel Mondiale
Tanto che appunto Epifani avrebbe voluto che se ne facesse anche un'edizione internazionale in inglese cosa che poi come sapete non siamo riusciti a fare per le difficoltà di cui vi ho già detto
Giudizi altrettanto confortanti da subito di questo lavoro arrivarono da Tom Benettollo questo forse ho già avuto occasione di ricordarlo in precedente occasione
Insomma il compianto presidente nazionale dell'Arci presentandolo in quel primo anno nel due mila e tre lo definiva un indicatore di marcia
L'anno successivo lavoro presentando oltre che qui in altre in altre sedi tra cui al Consiglio direttivo della CGIL e della Regione Lombardia presente Susanna Camusso che allora era segretario generale della Lombardia di nuovo lo stesso Epifani in Terranova intervenne anche padre Bartolomeo sorge il gesuita che immagino tutti conosciate bene lo definì in quell'occasione una bibbia laica ma adesso insomma non la faccio lunga solo per dire che assommano molti da più parti hanno colto con generosità benevolenza al nostro lavoro né speriamo di esserne stati in tutti questi lunghi quindici anni all'altezza di questi giudizi di queste aspettative
Certamente nel nostro piccolo abbiamo fatto del nostro meglio
Tre esseri umani e per farne uno strumento dica per il cambiamento uno strumento appunto modesto ma capace di originare di originalità
Soprattutto uno strumento capace di contribuire non solo come dire
A a riepilogare ai fatti le tendenze dell'anno ma anche a fornire chiavi capacità di lettura di analisi di interpretazione di orientamento senza dei quali anche gli sforzi per il cambiamento rischierebbero di essere sterile colletta
Beninteso lo ripeto tutto ciò è stato possibile siamo qui
Io lo dico con una punta di orgoglio per il quindicesimo anno consecutivo non solo diciamo per il nostro le nostre fatiche per le competenze le intelligenze che la nostra redazione
Ma in mano ha sviluppato è condensata in queste migliaia di pagine ma anche e soprattutto e prima di tutto perché la CGIL suo editore appunto dall'inizio hanno sostenuto e tuttora
Sostengono e hanno creduto sostanza in questo progetto è davvero le ringrazio
No formalmente
E una cosa che a dire il vero insomma io personalmente non l'ha raccontato così scontato allorché signori Carlo dovrà Angelo Anna Angelo lana nel due mila e due insomma ci incontrammo per vagliare questo progetto
Non lo recuperò non ha reclutato così scontata che potesse durare così a lungo con nel tempo e con così s'forte significativa convinzione da parte del maggior sindacato italiano ma di nuovo Epifani nel due mila e tre in qualche modo ne spiego ne scrisse
I motivi dicendo che
Allorché parlò di un salto culturale importante che era intervenuto nella CGIL la quale aveva scelto un'identità fondata sui diritti e sul superamento della vecchia distinzione tra diritti del lavoro e diritti del non lavoro
L'attore con questi possiamo intendere diritti sociali e civili ecologici e così via quindi in qualche modo quel salto culturale intervenuto si sintonizza ma con la nostra proposta e con il nostro lavoro quel salto culturale della CGIL che ovviamente aveva radici profonda antica a partire dal sindacato dei diritti di Bruno Trentin
Ma che io
Come dire mi piace pensare penso davvero che in qualche modo sia stata anche sollecitata e sintonizzata con quello che è stato poi il movimento globale che è proprio in quegli anni sul crinale dalla fine degli anni Novanta dei primi anni due mila si espresse a livello mondiale insomma quello che poi è stato definito movimento dei movimenti e che anche questo forse l'ho già detto in altre occasioni in qualche modo è alla base anche in certa misura anche del nostro impegno della nostra impostazione e del nostro lavoro insomma quello fu un movimento che ha avuto ancora via grosse intuizioni che ancora oggi mi sembrano fondamentali preziose
E ha avuto una capacità puro poi essendo stato duramente represso di creare
Consapevolezza il consenso di unire mondi diversi attorno a un'idea di un mondo diverso possibili ecco questo se vogliamo condensare in un po'la suggestione
Che guida da quindici anni il nostro il nostro lavoro
L'introduzione del primo rapporto scusate faccio un po'di riepilogo di cronistoria appunto perché quindici anni possono essere un tempo anche lungo molti di voi
Sicuramente non hanno conosciuto dall'inizio questo lavoro i tempi le politiche i quadri globali sono
Montati
Più o meno sensibilmente nel frattempo quindi mi sembra necessario un minimo di riepilogo anche se mi scuserete se porto via un po'più di tempo magari sta però le ultime pagine venne appunti ma alcune cose volevo dirle che appunto era al due mila e tre quando uscì in quel quel primo volume
La cui introduzione titolava giustappunto sulla guerra titolava l'antidoto ai veleni della guerra perché quello due mila e tre all'anno dell'invasione dell'Iraq corrette alla vigilia del quale di nuovo quel potentissimo mo'movimento manifesto contemporaneamente in tutto il mondo tanto che non York Times all'indomani scrisse che quella era da considerarsi la seconda potenza mondiale pensate centodieci milioni di persone in tutto il mondo manifestavano contro la guerra per la pazza
A Firenze nel novembre del due mila e due a chiusura dei lavori del Social Forum
Manifestando i movimenti e la CGIL assieme
E furono una una grande manifestazione
Pensate alla questura dichiarò di quattrocentocinquanta mila persone in realtà erano eravamo circa circa un milione e quello era l'antidoto possibile di cui cercavamo descrivere in quella in cui il primo volume si fa fatica a crederci oggi che boh un milione di persone in Italia siano scesi per le strade contro la minaccia della guerra incombente
Per chi non c'era soprattutto credo sia difficile immaginare una tale capacità disponibilità seconda potenza mondiale tra l'altro è paradossale delle quello era davvero un movimento posto novecentesco è stato il primo movimento che ha inteso Fossa ha preteso di cambiare il mondo senza prendere il ponte insomma quindi però un movimento
Davvero forte difficile immaginarlo oggi e per questo io credo sia invece è tanto più necessario farlo perché oggi anche la memoria diventa tombe nasca
E quindi prezioso una memoria che indebolita quotidianamente dalle narrazioni tossiche bugiarda
Ecco in quel l'anno anche il mondo del lavoro compattamente manifesto se lo ricorderà Fausto Durante in tutta Europa si manifestò contro la guerra
I sindacati del mondo del lavoro si si mobilitarono compatti e questa per me la propongo così è l'ennesima dimostrazione della naturalità
Nel rapporto
Però
Sì nel
Do movimenti
Una sintonia una naturalità di cui forse poi si accennava anche fra anche Fausto Durante che in questi mesi in questi anni
A è stato nella sua veste di responsabile delle politiche europee interna ossa internazionali della CGIL è stato continuamente
Attivato nelle mobilitazioni assieme ai ai movimenti ed associazioni internazionali contro certa contro i trattati di libero scambio che con il quale si vorrebbe ulteriormente
Deregolamentare i mercati e i servizi attraverso il quale si vuole comprimere ancora di più diritti e tutele di cittadini di consumatori di utenti e di lavoratori
E questo esempio mi mi serve anche per ricordare una delle verità proposito di narrazioni tossiche vede di falsificazione di feci news di cui tanto oggi si discute un altro aspetto dalla nostra realtà un aspetto drammatico che viene costantemente rimosso
E dimenticato lo voglio dire con le parole di di un giurista e attivista dei diritti umani che è stato presidente di una commissione internazionale sui diritti fondamentali la globalizzazione
Si chiamava muri Albano adesso purtroppo è morto nel due mila nove ebbe a dire di tutti i crimini sono quelli economici a mietere il maggior numero di vittime
E di questo
Esempio mi mi servo anche per entrare in un altro dei temi importanti che abbiamo trattato molto in passato e che cerchiamo di continuare a trattare oggi che quello dei morti sul lavoro
Che gli effetti letali nelle scelte economiche sono ancor più ascolti in avvertiti di quelli delle guerre propriamente dette ecco esordire cerca stati diffusi dall'INAIL
I dati sul primo sui primi nove mesi nel due mila diciassette che ci dicono che i morti sul lavoro
Ma oltre mi sarebbe mi sembrerebbe più improprio parlare di morti di lavoro ebbene in questi primi nove mesi sono stati settecentosessantanove con un aumento del due virgola uno per cento rispetto all'anno precedente le denunce per infortunio sono state quattrocentosettantadue mila anche qui con un aumento rispetto all'anno precedente ecco
Ancor meno se questi dati sono stati diffusi però poco si si riflette sul fatto che le vittime di questi infortuni sono molto spesso in particolare i lavoratori più anziani in particolare la fascia di età tre cinquantacinque
E i sessantanove anni rappresenta il trentotto per cento del totale di questi infortuni una fascia col che in questo aumento dell'ultimo anno vede quattro mila denunce di infortunio in più
Moltissime sono ora i muratori lavoratori delle costruzioni lavoratori costretti a stare cadono i muletti oltre ogni limite umano possibile e lasciatemelo dire qui con le parole di Alessandro genovesi che il segretario generale della Fillea della CGIL che ha detto è una strage che ha un solo responsabile una riforma delle pensioni che non tiene conto dell'evidenza e cioè che i lavori non sono tutti uguali
Questa mi sembra una considerazione scomoda ma profondamente vera e profondamente attuale perché come sappiamo proprio in questi questa settimana
Il governo e sindacati stanno discutendo di età pensionabile di dei lavori usuranti senza che le sollecitazioni del in particolare della CGIL abbiano trovato adeguata accoglienza tanto che sapete che il due dicembre
Sì ci saranno manifestazioni a Roma in altre quattro città d'Italia esattamente su questa su questa problematica
E comma tornando adesso alla guerra propriamente detta che uno dei grandi filoni che necessariamente seguiamo nel dei più drammatici che in qualche modo contribuiscono anche a dare il titolo al volume di quest'anno che appunto è Apocalisse umanitaria
La guerra che in questi anni abbiamo visto di evitare quel movimento che avevamo sperato potesse essere un antidoto l'opposizione sociale politica
è stata a questo riguardo è insufficiente o troppo poco determinata fatto Starace
Le guerre sono proliferate
Le guerre che tra l'altro hanno due caratteristiche che forse necessario su cui esso necessario soffermare la nostra attenzione dapprima tremenda e che le vittime sono oramai per lo più civili passate la percentuale di vittime civili nella seconda guerra mondiale era del cinquanta per cento nelle guerre attuali attualmente in corso e del novanta novantacinque per cento
L'altra considerazione che queste guerre come dire troppo facilmente vengono innescate ma non vengono poi molto difficilmente hanno termine finiscono la guerra sull'Iraq di cui dicevo prima cominciata nel due mila e tre nel due mila undici è finita l'occupazione ma quel Paese ancora martoriato dalla guerra della violenza la guerra in Afghanistan
In corso da sedici anni oltre il decennio precedente in cui viene era stata un'altra la guerra in Siria oramai è in corso da sei anni con cinquecento mila morti due milioni di feriti dodici milioni pensate su poco più di venti milioni di abitanti dodici milioni sono il proprio qui la Libia
Un Paese frammentata devastato dall'intervento occidentale nel due mila undici non si può certo dire pacificata
Ma non voglio aprire troppi capito il ma pensiamo alla Somalia dove addirittura data dal mille novecentonovantuno al conflitto che ancora sanguinosamente in corso
E di trecento morti il bilancio dell'ultimo attentato del quattordici
Ottobre scorso
E insomma questi sono i temi che danno titolo in temi veramente danno titolo al nostro rapporto di quest'anno la guerra propriamente detta ma anche i suoi terribili affetti il primo dei quali senz'altro quello appunto delle norme flusso di profughi dell'inarrestabile flusso dei profumi dell'esodo
Biblico che oramai riguarda se oltre i sessantacinque milioni di persone nel mondo e pensate che nel giro di vent'anni
Questa cifra è raddoppiato ovvero erano la metà trent'anni fa nel breve volgere di trent'anni è raddoppiato il numero dei profughi
Sono scettiche stanno dei devastando intere regioni a partire dal Medioriente pregiudicando il futuro perché voi avrete visto le immagini della Siria un tappeto di rovine lasciate oltretutto già è partita la la corsa al business della ricostruzione si prevede che centinaia di miliardi
Saranno spesi per la ricostruzione di come si vede della Siria di quel deserto che è stato creato ma sono effetti che si ripercuotono anche nella coesione sociale europea negli alti muri fisici e politici che sono stati eretti in questi anni a partire dal l'Ungheria ma prontamente
Imitata da altri Paesi dell'est Europa e in generale dalle politiche
Dell'unione europea anche qui considerate un elemento di cui poco si conosce ma la sicuri la cosiddetta sicurezza dalle frontiere diventato un grande business viene stimato nel due mila e sevizie essere già arrivato a sedici e sette sedici miliardi e settecento anni milioni di euro
E viene considerata in sviluppo del di un otto per cento per i prossimi annuali per i prossimi anni insomma
Questo il boato si aggiunge anche questo è un dato diciamo su cui ci soffermiamo maggiormente l'attenzione a quest'anno perché ci sono state così
Insomma le le prove di muscolare età tra la Corea del Nord agli Stati Uniti ma che di certo non non
Non battono ovvero semplicemente da quest'anno perché il rischio bellico rischia di conflitto bellico e sempre più e sempre meno diciamo virtuale sempre più drammaticamente presente nelle prossime all'albero delle possibilità tante Noto regole
Realtà come il Bollettino degli scienziati atomici già nel due mila e cinque quindi prima di questa
Contesa con la Corea del Nord agli Stati Uniti Andrea portato la lancetta dell'Apocalisse a tre minuti dalla mezzanotte
Ci sono quattro mila cento cinquanta ordigni nucleari disposti già in modo operativo nel mondo nella disponibilità di nove Potenza a livello mondiale
Contando anche quelli non immediatamente operativi ce ne sono quattordici mila novecentotrentacinque vale a dire
Davvero l'assurdità ne ne emerge a tutto tondo perché insomma è un volume di armamenti capaci di di distruggere il pianeta per migliaia di volte
Licenziati automezzi dicono che l'apocalisse si sta la catastrofe si stanno avvicinando
E sono dovuti sostanzialmente a due minacce una questa del riscatto comico ma l'altra e quella del cambio climatico ormai incontrollato anche questo è uno dei temi a cui dedica dedichiamo al Foro russo
Del capitolo sull'ambiente perché sicuramente anche qui sulla scorta negativa delle nuove posizioni degli Stati Uniti d'America è un tema sempre più drammatico sempre più centrale
Sulla quale sempre più necessaria sia la riflessione che l'intervento a livello politico globale ma anche di sensibilizzazione e di movimento una nota va fatta riguarda questo anche anche sull'Italia perché è un altro aspetto forse poco noto la pubblica opinione ma insomma in questo quadro del rischio nucleare anche l'Italia abbia parte nel senso seppur passiva nel senso che nelle basi NATO presente nel nostro Paese sono già attualmente collocate numerosi ordini
Nucleari nelle basi di Ghedi nella base di Aviano
Ed è un rischio ancor più grave perché le nostre basi sono destinati a ospitare le nuove di sessantuno dodici che sono le armi americane da fare Strike
Atomico che quindi rende tutto questo quadro ancor più sdrucciolevole pericoloso nel prossimo futuro in questo quadro peraltro di tensione crescente date la strategia di allargamento della NATO all'Est euro
Un ultimo punto di cui quest'anno ancora non trattiamo contiamo di farlo in futuro ma che contribuisce a rendere il quadro davvero io poca Apocalisse
Prossima ventura e quello dei sistemi d'arma autonomia anche questo un tema di cui si parla si sa poco ma decisamente preoccupante
Nel senso che lo sviluppo tecnologico nei settori dell'elettronica e dell'intelligenza artificiale oramai già consenta sistemiche
Sistemi d'arma di assumere decisioni autonome sostanza si tratta di Robotti intelligenti in grado di fare la guerra ed è un salto negativo di qualità rispetto agli stessi Peroni di connivenze
Abbiamo scritto in questi anni perché a differenza dei droni questi sistema una volta attivati possono ingaggiare nel selezionare bersaglio senza ulteriore intervento dall'operatore umano
Pensate che che tipo di rischio questa questa specie di industria quattro zero che si sta sviluppando in silenzio costituisce per il prossimo futuro
Ma anche di problemi morali medici che inediti che vengono posti perché in sostanza saranno delle macchine a decidere chi e dove colpire insomma quindi questioni davvero drammatiche davvero grande davvero troppo poco discusse su cui occorre riflettere sulla quale sulle quali anche noi intendiamo portare il nostro piccolo contributo nelle sfide che essi
Che sia prossimo no per il futuro terminerà sfide
Io mi sono rivista un po'tutti questi nei giorni scorsi in rapporti di questi quindici anni e pensate al termine ascriva compare ad esempio nella prefazione di Susanna Camusso all'edizione di quest'anno
Che dice insomma sono numerose sfide
Da affrontare una delle prime a tra le altre quella di riportare i diritti nel lavoro ma lo stesso termine usava quindici anni fa nella suo intervento introduttivo nel primo rapporto Guglielmo Epifani e pensate che in quel caso parlare generale di sfide degli vittima focalizzare l'attenzione su un delitto che considerava in quel momento all'ordine del giorno che era lo ius soli
Quindi quattordici anni fa
Quel diritto veniva indicato in questo rapporto da Guglielmo anche Epifani come all'ordine del giorno all'ordine del giorno è arrivato come sapete nei mesi scorsi
Dei lavori dei nostri lavori parlamentari ma senza che governo e maggioranza abbiano sinora trovato
Il coraggio politico e la determinazione per portare a termine l'iter di questa fondamentale legge mi civiltà e di portare a termine la legge tassate che data mille novecentonovantadue insomma questo per dirvi di come di quanta fatica i diritti facciano per affermarsi di quante resistenze vengano spostate e quindi di quanto vada moltiplicato lo sforzo lo sforzo comune per andare invece in questa in questa direzione
La direzione una necessità vitale io credo perché tutto ciò determina una pesante ipoteca sul futuro
Il futuro dovrebbe essere un diritto della nuova generazione invece sappiamo e vediamo quanto esse siano
Condannate nel presente a un lavoro senza qualità senza diritti
Roberto Ciccarelli va anche Massimo Franchi Maria nel nel loro contributi
Rapporto insistono giustamente molto su questo l'alternanza se scuola-lavoro che conteneva
Che è stata all'ordine del giorno in questi mesi un antro re e l'ultimo dei regali che questo governo ma anche ecco anche i precedenti
Hanno fatto all'impresa regali senza contropartite che appunto condannano i giovani a condizioni avvilenti ingiusto ingiuste tutt'altro che formative
Li condannano un futuro di precariato ancor più avvilente ingiusto che a sua volta sfocerà
In una condizione anziana di povertà una povertà ancor più drastica estrema rimediabile di quella che già oggi vivono milioni di pensionati
A Livigno
Eccolo ora queste sono le sfide sul tavolo la sfida e sono di nuovo proprio come scrivevamo quindici anni fa è ancora quella di saldare i diritti del lavoro ai diritti del non lavoro a tutte le nuove generazioni
Dei diritti ma tutto ciò presuppone forse la sfida più difficile più e più grosse presuppone un salto culturale o mutamento un mutamento profondo riparati va una radicale conversione ecologica dell'economia
Come andiamo ripetendo argomentando di da diversi anni e di cui la la crisi in corso dovrebbe aver dimostrato l'impellenza anche ai più miopi
Non fosse che invece la governance globale ormai divenuta cieca impermeabile alla realtà e continua imperterrita di a tentare di tenere in piedi il castello di carte
Della finanza che ha inquinato e minato in profondità l'economia
Globale reale Checco io chiudo qui anche perché voglio se possibile
Dopo gli interventi previsti sette sono qui che redattori presenti Ciccarelli
Franchi è caro Mosino se hanno voglia dicano anche loro due parole su furono gli altri temi però insomma vorrei concludere dicendo che questo un volume
La ricerca l'analisi che ne sono alla base sono quindi un contributo una sollecitazione in questa direzione come
Di costruire
Nella teoria nella pratica insomma questo mutamento di paradigma queste nuove pratiche questa conversione ecologica dell'economia che partire
Dai grandi scenari del grande sistema coinvolgerà anche le singole persone perché insomma il tempo per cambiare la rotta e adesso anzi era l'altro ieri siamo assolutamente tardivamente affrontando una serie di drammatiche questioni che appunto fanno ci fanno parlare di Apocalisse umanitaria
Da questa consapevolezza che io credo bisogna partire per vincere le sfide globali senza del quale il futuro permarrebbe un un pericoloso buco nero per l'intera umanità nella
Grazie Sergio allora adesso Marco De Ponte segretario generale di ActionAid Italia
Sì
Scusate sarò molto breve perché purtroppo devo scappare e penso che diciamo il contributo che che si può dare in qualche minuto da parte nostra sia legato c'erano le motivazioni per le quali non da quindici mandava di anni ormai anche noi facciamo parte di questa avventura con con continuità con convinzione insomma penso che questo rapporto che è un rapporto sui diritti alla fine per come è stato descritto anche da saggio saggio adesso possano essere fossi inquadrato con un rapporto sulla negazione dei diritti ha il fatto che si parli di apocalisse che ci troviamo forse a ogni anno di più non sempre ogni anno e basta ma ogni anno di più a dire che siamo appunto negli ultimi minuti prima dell'Apocalisse sia significativo ma un rapporto tende a a spiegare
Qual è lo stato dell'arte quali sono i problemi secondo me il dovere di un'organizzazione civica di un attore civico
Come azione come anche altri di provare come dire ad andare un po'oltre la mappatura di quello che va è che non va soprattutto che è fondamentale perché la denuncia è fondamentale
Facendo un'analisi e proponendo qualche soluzione c'ha questa grave malattia alla fine qual è l'antidoto possiamo fare qualcosa come attori civici una società civile organizzata noi pensiamo di sì perché se no che ci staremo a fare eh eh penso che così tutti quelli che compongono questa avventura pensi no allora mi sembra nell'introduzione proprio passaggio o forse della segretaria camion Sordi parli di populismo come malattia infantile o senile della democrazia secondo me secondo noi
Tutte queste gravi malattie di cui come dire andiamo ogni anno ripercorrendo l'aggravarsi sono riconducibili in qualche maniera ad una crisi della cittadinanza
Ma crisi della cittadinanza significa tante cose però se così è questa nostra altri ne abbiamo fatto oggetto della nostra strategia
Allora forse andando oltre la denuncia si può fare qualcosa il disimpegno o disincanto diciamo
Dei cittadini riguarda secondo noi le rappresentanze parlo dell'Italia dove ormai si dice nessuno va più a votare quindi disincanto verso le rappresentanti di partiti
Ma riguarda anche l'efficacia dei luoghi nei quali è possibile partecipare
No perché la gente non va più a votare era a diciamo un qualche legame anche con il fatto che la gente non va più neanche a discutere
Cala addirittura la competenza se vogliamo nell'innescare i processi partecipativi a in Italia non siamo più che capaci di organizzare neanche il consenso nelle assemblee di condominio mi sembrava a volte figuriamoci se disse diciamo la verità il consenso nella comunità nazionale o nella comunità delle nazioni e quindi su questa parte di analisi cioè sul fatto che ci sia una crisi della cittadinanza si incentra il nostro ragionamento su cosa sia possibile fare cioè si tende sempre a contarsi nel momento elettorale al momento del referendum monumento della decisione
E non viene invece valorizzato tutto quel processo molto più faticoso se vogliamo che quello della costruzione di un dialogo
Che dice dicesse Amartya Sen sia Ramperto ragionevole informato anche a diciamo di scontro se vogliamo ma che alla fine costruisce qualcosa invece che come dire dividere allora un associazione come la nostra e e credo al prefetto di Circe di fronte aldilà prospettiva dell'apocalisse
Nel nostro Paese ma anche Novelli per carità picconatore se vogliamo a livello globale ma in altri quarantacinque cinquanta Paesi cerchiamo di lavorare non sul momento della divisione quando ci si conta non sul momento della decisione come momento finale e unico ma sulla valorizzazione del dialogo e questo al come si può fare si può fare se secondo noi
Lavorando sulla questione trasparenza accountability cioè nella favorire la capacità diciamo dei cittadini
Di conoscere quello come si prendono le decisioni conoscere i contenuti
A delle decisioni fare un po'diciamo così Dawa sgorga nel rapporto tra loro stessi le amministrazioni pubbliche
E ha è quindi ritornando diciamo a favorire una partecipazione faccio un solo esempio prima
Microscopico ma macro diciamo in Italia si parla tanto di come deve fare il nostro Paese per gestire quella che viene chiamata crisi immigratoria
E ognuno trova proprio la soluzione alla carta ci sono in questo momento questa è una stima che ce ne sta facendo con open Police
Ci sono circa dodici mila mandi aperti per gestire micro frammenti diciamo alla nel lavoro di accoglienza integrazione dei migranti cosa vuol dire che tutte quelle risorse stimate in tra quattro miliardi sono frammentate
Perché poi c'è chi decide come si gestisce lo SPRAR chi decide come cioè come fare il cast il Comune e la Regione
All'ente che fornisce i pasti e via di seguito tutte queste cose qua sono frammentate in dodici mila bandi aperti da enti nazionali ed enti locali e lo Stato non sa nemmeno quali sono ci annunciano ondata Besa nazionale di diciamo di tutto questo lavoro che dovrebbe essere fatto e che quindi essendo così frammentato non può essere trasparente finisce per essere opaco perché non secondo non se ne conoscono i contorni
Allora un attore civico come noi oltre diciamo a provare denunciare le violazioni cerca di mettere dei diritti umani cerca di mettere a sistema questo grande stato confusionale diciamo la nostra democrazia di provare a farci partecipare i cittadini cercando di dargli gli strumenti per farlo
E poi per la partecipazione bisogna anche come dire ricordare che esistono delle tecniche cioè
Rimanendo con Francesco Martone dicevo che forse c'è quasi un fastidio verso i corpi intermedi della società civile oltre a non ad esserci ormai fosse un manifesto fastidio per chi cerca di fare questo lavoro di lungo periodo
Si stanno perdendo anche le tecniche il amministratore di condominio che porta in votazione quello che pensa sia opportuno fare replicato per centinaia di migliaia di volte lo vediamo in azione da tutte le parti cioè per arrivare a un consenso bisogna investire tempo e risorse tecniche
Perché la gente possa partecipare per farlo bisogna crederci sostanzialmente allora un associazione come la nostra fa un'opera se vogliamo testimoniare ma diffondono e crediamo finale che non so per esempio facendo le scuole ma nelle scuole di partecipazione civica in centro Italia dove le comunità disgregate dal terremoto devono ritrovarsi gli amministratori locali devono saper fare le domande giuste agli uffici per la ricostruzione cittadini devono saper fare domande giuste
Ai piccoli sindaci i quali non hanno schiere di funzionari ma hanno alla loro buona volontà ma bisogna conoscere la normativa conoscere leggi eccetera
Oppure cerchiamo di farlo costruendo occasioni come ma mi ha citato anche nel rapporto il festival della partecipazione che ormai da due anni promuoviamo
All'Aquila e poi lo facciamo in un ultimo modo ma sempre così per fare una carrellata del QT quello che è possibile difendendo lo spazio per l'impegno civico tu curda
Nel mondo si parla tanto di dieci vinti impolitico Space a spazio politico che si alla riducendo a parte che non so se mai sia stato così abbondante diciamo un però e anche qua chiacchierando mentre venivo quale dicevo ha forse più che come dire oltre a lottare perché lo spazio di partecipazione civica non si riduca bisogna veramente lavorare perché posta essere espanso anche qua faccio un esempio solo noi per esempio non siamo tra gli attori che avevano queste state le imbarcazioni impegnate nel Mediterraneo però ci è sembrato doveroso sottolineare come più che fare il lavoro sui migranti esprimersi con forza
Diciamo in maniera critica rispetto a un codice di condotta che era una violazione appare tra degli impegni presi dal nostro stesso stato in sede al di ai trattati internazionali umanitarie forse è un modo ma li protegge lo spazio della società civile perché se la società civile diventa si accontenta diciamo
Ma di ridursi essa stessa a un strumento diciamo di a esecuzione disservizi per conto terzi per conto dello stato al Maldura sostanzialmente ad un proprio ruolo che invece quello di anche essere critica per migliorare le politiche
Insomma tutto questo avevo promesso di essere breve per dire a questo questo rapporto è utilissimo perché se non si non nessuno si prende carico di fare una carrellata di quali sono le motivazioni per cui siamo al vicini ad un'apocalisse chiaramente poi non si possono organizzare neppure i rimedi però la società civile organizzata deve fanno un'analisi compiuta possibilmente anche coerente perché se no ci si perde un pochettino nella frammentazione dell'analisi e poter proporre delle soluzioni
Ma non saremmo sempre dietro lavoro diciamo di disamina Mapai pensiamo anche che di doverci sforzare
Per proporre da soluzioni anche con un po'di ottimismo quindi ricostruire la cittadinanza attraverso la partecipazione forse l'antidoto di medio lungo periodo sul quale dobbiamo concentrarci purtroppo non penso che ci siano scorciatoie grazie
Grazie del ponte adesso Patrizio Gonnella presidente
Si può
No eccolo qua primo immagino che hanno meno di tutti noi ma insomma ricorderei Alessandro Leogrande morto inaspettatamente stanotte che poi ieri adesso non so bene
E che noi avevamo incontrato incrociato manuali volte ovviamente perché poi alla fine Sergio ci incontriamo sempre nomine quindi nome il Povia per menomato
Di insomma la lo ricordiamo l'ultima cosa credo di cui si è occupato credo abbiamo visto insieme abbiamo organizzato insieme l'incontro vera sull'esito del processo clan condurrà all'università all'università di Roma Tre
E insomma e fra l'altro il titolo di questo Rapporto sui diritti globali Apocalisse umanitaria ci parte ce l'ha raccontata anche Alessandro prima di prima di altri e meglio di altri
Ed è il titolo su cui noi ci sentiamo fortemente rappresentati perché quella che stiamo vivendo è un'apocalissi umanitaria dicevo Marco racconta il ruolo della società civile
Rispetto sui sui due grandi temi del del di questo anno un po'il rapporto lo racconta ossia da un lato quello che alcuni non impropriamente all'inizio a chiamare il genocidio genocidio le nostre porte niente condono con indifferenza nell'indifferenza del mondo democratico o anche in parte del mondo progressista
C'è un indifferenza anzi avvolto in pochi fastidio
Sì
Tra l'altro
In un in un momento in cui mai come nei quindici anni precedenti di questo rapporto
E difficile nella geolocalizzazione
Io mi ricordo di rapporti precedenti ogni tanto c'era un'area geopolitica da cui tu potevi respirare un'ipotesi di allargamento dell'area di diritti ma adesso mai come in questo momento storico c'è una pericolosa rischiosissimo omogeneità nella chiusura degli spazi nelle politiche tot sostanzialmente liberali
E così via e fra l'altro di che vanno di pari passo questa chiusura fortissima
Questa chiusura di frontiere fino a essere indifferenti indifferenti alla tortura indifferente alla cultura di massa di non c'è un sistema che i diritti umani e le morti alle morti ma ma insomma l'altro giorno abbiamo sentito persone persone morte probabilmente si dice
Alta pochi poche centinaia di metri dal Kostelic libiche divorati dagli squali ormai non so se siamo tutti diventati un po'cinici però ha preso lo spazio mediatico comunicativo
Minimo meno una notizia che quanto meno nella sua originalità nella nell'originalità tragica forse meritava
Uno spazio maggiore questo è un segno pericolosissimo perché si è anche noi iniziamo come posso dire hanno indignarci fino a vuol dire che immaginiamo cosa è successo cosa succede in quelli che invece un po'come posso dire questi questo stanno costruendo
Solo costruendo le loro fortune quindi da un lato catastrofe ma più che carta la catastrofe è un elemento come forse quasi una una sorta di evento naturale questo non è un evento naturale quindi un evento che ha delle responsabilità chiarissimo
E dall'altro quella citato prima ma immagino che ne riparlerà Francesco la la questione degli spazzini di agibilità di chi svolge il suo ruolo che un tempo era quello come posso
Criticò fortemente critico ma adesso si limita S è un mondo a un ruolo di umanitario cioè le ONG che svolgono una funzione di Tarquini non Remigi che contestano criticamente
Lei politiche neoliberiste come poteva accadere quindici anni fa chi oggi a una una semplicemente
Bubble salvare vite
E messo fuori dal cioè e proprio è cacciato dalla legalità
E incredibile e cacciato dal sistema col quindi questo questo quando è un po'questo racconto
è un racconto di cui siamo purtroppo tragica stiamo ancora in piena tragica
Lo tragico osservazione vedremo quello che accade avremo nello specifico
Italiano uno due mila diciotto che non elettorale abbiamo subito un piumino diciassette un anno pre-elettorale
Terribile perché probabilmente proprio perché erano pre-elettorale molte di queste cose sono scritte qui dentro sono accadute perché era un anno pre-elettorale e quindici rincorrevano le visioni le visioni tragiche di chiusura securitaria che attacco alle organizzazioni non governative io son tanti anni con alcuni con Sergio ci conosciamo da venti cinque più o meno ventidue ventitré
L'uno novantasei Napolitano tenta trentasei be per un attacco così organizzatrici Stand con le organizzazioni non governative le associazioni tendenti alla delegittimazione e alla con cercandone sempre appigli che fa un po'quello che ha vissuto anche l'organizzazione sindacale quindi prima non non c'era mai stato nessuno ci ha mai permesso di farlo anche quando ne abbiamo vissuto un momento finanche ridicolo in cui nel due mila due parlo di Antigone il la loro casa
Era ministro della Giustizia Castelli il suo e ci dichiararono a illegali in quanto non potrò più svolgere la nostra attività di osservazione denuncia perché venivamo accostati gli anarcoinsurrezionalisti con un TLX lui avvertito tutte le sentinelle dice
Ma insurrezionalista
E quindi ricordo che il Manifesto ospitò un simpatico editoriali di Stefano che allora era il mio predecessore la presenza di Antigone dicendo io non l'ho mai visto impaccio un'attenzione senso laico come fa e però da allora che era una e lei lei allora ci fu una reazione una reazione che nella destra nei mondi legati alla Destra storica che c'è che spensero le distanze da una così e alle stupidaggine
Anche comunque la posso dire addirittura né niente chiedendo di venirci ad incontrare in sede questo cercava un incontro campo neutro perché non avevamo la sete
Beh allora era adesso adesso invece senti sottomano che tutto è cambiato
Le sue sceglie Francesco l'altro giorno eravamo al ministero degli Esteri incontrare la delegazione OSCE belli non lo sentivo
Perché il ministero degli Esteri è un luogo che deve presentare l'Italia patinata all'estero e nell'Italia patinata all'estro c'è questa bella cosa dell'organizzazione operativa di anni che una costano al strana
Che e forte c'è una società civile italiana e io mi capita tantissimo ma nel settore della giustizia delle carceri gira nell'ambito europeo ma non è che esiste un mondo necessariamente Cusio organizzato così capace di essere contro tanto critico consigliano abbiamo resistito un pezzo ecco questa cosa all'estero ordini esteri la raccontano ancora qualcosa con una specificità
Positive quindici aprono le porte la discussione però poi all'interno
Accade che invece c'è un processo di colpa progressiva
Di progressivo allontanamento se non addirittura criminalizzazione io mi fermo qui dicendo
Che l'intuizione che c'è dietro questo lavoro che lungo quindici anni e che per goccia visto Sergio almeno in più dieci
Noi ci siamo negli ultimi dieci insieme
A una intuizione
Politico-culturale forte che poi dietro il fatto che c'è come editore la CGIL cioè ossia quella di non contrapporre i diritti cosa che purtroppo a volte anche nel mondo progressista abbiamo visto fare contrapporgli eh va be ma voi siete quelli naïf che volete pure i diritti del matrimonio qualità e oppure dall'altro lato quelli rimaneva Bema che centri cioè voglio di'la questione dei diritti dei lavoratori e adesso siamo nella modernità e la modernità sono i diritti sottoscritti civili
E in realtà è ovviamente questa l'intuizione intenzione che i diritti viaggio in interdipendenza si può morire perché c'è la salute che non c'è
E qui si racconta si può morire perché il sistema sanitario punti un certo o morire con le catastrofi umanitarie si può morire perché c'è la pena di morte
E ci sono ancora tantissimi paesi si racconta c'è una schiera sul come la pena di morte del mondo ecco manteniamo forte questa intuizione che e nella sua semplicità il fatto che i diritti sociali economici civili
Culturali politici sono fra loro interdipendenti
Che si fanno parte quali sono l'ultima generazione quelli ambientali solo evidentemente interconnessi e e costituiscono una piattaforma perché la volesse usare una piattaforma di lavoro politico
Grazie Patrizio
Che viene ora Francesco Martone portavoce della Rete in difesa di
Invitato anche condividere con voi alcune considerazioni che riflettono di percorrono anche quello è stato già detto prima non ci siamo certamente messi d'accordo per lo stiamo interloquendo molto su questi temi
Proprio dell'agibilità democratica e dell'estensione dei diritti e della restrizione dei diritti anche nel nostro Paese ma io ho dato uno sguardo al rapporto amplierebbe cominciare le mie riconsiderazione con la fine del rapporto cioè con quella bellissima intervista di Gianluca calmo fino a De Angelis che è considerato uno dei più importanti
Studiosi Letterman e Commons tra l'altro punto ha pubblicato un libro per riempirsi di Yellow Press University Press
Molto interessante perché riguarda appunto il tema dei commosso dei beni comuni come in pratica non soltanto come il riconoscimento e anche come modalità diciamo di ricostruire attenzione Charlie la stessa politica mi interessava molto partire da questo punto perché ascoltando le le riflessioni poi comparando le anche un poco il tema del quale mi sto occupando un po'più da vicino in quest'ultimo periodo che quello appunto la difesa di difensore dei diritti umani ma anche con quello che cercavi ogni giorno più tipico che verifichiamo i persone ogni giorno attraverso notizie che ci arrivano quotidianamente
Mi sembra che oggi dobbiamo provare a fare uno sforzo per cercare di riprendere soltanto di riprendere la parola ma anche di evitare le parole
Il loro significato e oggi forse le le le parole che mi sono tornate alla mente mentre gli ascolti Cerci ascoltavamo anche mentre leggevo questo rapporto
Anche mentre studiavo in filigrana introduzione di Sergio sono quelli di proteggere curare tutelare difendere che sanare
Ovvero siano di oggi ci troviamo di fronte una situazione nella quale di fronte alla DG degrado degli degli ecosistemi al di fuori dice questa è una soltanto ambientali ma anche del sistema sociale culturale delle relazioni piuttosto che litigi invitarci alla protesto la costatazione dobbiamo agire per proteggere e anche il livore ricordare una una bell'esperienza che ho avuto grazie Comune info di cui anch'io faccio parte so che ha lavorato molto bene molto questo rapporto
è stato un incontro con un guerrigliero peruviano Hugo Blanco
In una fattoria occupata nate un common diciamo Fondiaria recuperato qui a Roma non ci raccontava appunto di quando faceva la rivoluzione che dice
A un certo punto ha detto oggi ragazzi e ragazze noi dobbiamo proteggere dobbiamo proteggere l'umanità dobbiamo proteggere l'ecosistema abbiamo proteggere le relazioni tra di noi e
Pone anche la possibilità di farlo ovvero sia la possibilità di continuare ad essere soggetti attivi oggettivo di gettito
E questo è il punto che perché soprattutto Patrizio componeva all'ordine del giorno non è soltanto un riconoscimento formale del fatto che i gruppi ognuno di noi
Ha diritto a quella dell'iniziativa politica o sociale ma il fatto che sin qui gli spazi oggi vengono compressi l'impatto che questa compressione Aldabra andar punto più al di là rispetto di quello che siamo abituati a a a a valutare con meno
Leggevo appunto l'introduzione di Sergio ho cercato di leggere in filigrana rispetto al grande tema la difesa dei difensori dei diritti umani
E notavo una ricorrenza quasi inquietante ma certo non non casuale di alcune sa chi specie ad esempio quando si parla di conflitti e guerre si parla dell'uso politico del terrorismo visto oggi è uno di Li Causi principali di aggressione agli attivisti in giro per il mondo di restrizione della libertà di espressione della libertà di associazione per la cosiddetta sicuri utilizzazione dello spazio pubblico
Quando si parla di xenofobia razzismo avanzata delle destre questa oggi è considerata e non soltanto da noi ma anche da in da autorità come il relatore speciale dell'ONU i difensori dei diritti umani come una de uno dei substrati diciamo
Sub culturali che caratterizzano l'aggressione a quello che viene detto e sono i corpi intermedi ma che sono soggetti politici e sociali
Quando si parla di piramide dell'odio si parla in termini concreti di criminali di dirle stigmatizzazione
Di minaccia o di criminalizzazione di chi oggi si occupa di diritti dei Rom leggibili quotidiani
Molti migranti e depressione perché l'OSCE appunto di recente ha pubblicato un rapporto sugli atti del
L'azione dei difensori dei diritti umani presi OSCE tra cui anche l'Italia e gli affetti tra le fattispecie più ricorrenti sono proprio quelle di criminalizzazione V aggressioni verbale o meno di comunità che si occupano di diritti LGBT Aia Roma
Quando si parla dello straniero si parla io la vedo come appunto come risultato quello di criminalizzare chi lo straniero cerca di salvare militare e quando si parla di trappola della legalità o dello stato di diritto perché che che lascia spazio il diritto dello Stato io
Duecento sto leggendo ora di rapporti sulla situazione dei difensori dei diritti ma in America Latina
E sinceramente emerge molto chiaramente in America Latina e non solo che oggi risentiti rito penale viene usato come strumento di contrazione
Nella capacità di iniziativa io poi pensiamo Celso pensando ad esempio quello che sta succedendo Melendugno in questi giorni no ha come in effetti la criminalizzazione di chi sta cercando di proteggere un territorio viene pronunciata viene dopo praticata attraverso un uso sistematico del diritto penale non necessariamente significa giustizia tutte queste vicende e va be'prego per ultimo la catastrofe ambientale
Allora chi oggi protegge l'ambiente ad esempio si cambiamenti climatici
E escono oramai un dato di fatto considerati riconosciuto che ci oggi può dare il maggiore contributo
Alla riduzione degli impatti dell'effetto serra sono le comunità che resistono le comunità che resistono all'espansione la fonte legislativa e quindi ci obbligano un cambiamento di paradigma di sviluppo tema di svilupparsi devo ancora parlare chi le protegge le cura
Comunità indigene autoctone locali che conoscono il territorio stanno come praticare diciamo modalità di adattamento ai cambiamenti climatici o di mitigazione i cambiamenti climatici
E guarda caso oggi sono quelle le persone maggiormente vulnerabili oggi al mondo a ottobre erano centottanta circa gli attivisti attiviste
Che proteggono l'ambiente la terra che sono state uccise
Per proteggere la terra maggior parte sono Ugo organizzazione indigeni la maggior parte di essi sono donne quindi aggiungono ulteriore vulnerabilità al fatto di essere donne e di astrattista anche il fatto di essere indigena
Queste questioni oggi insomma devono essere messe a sistema oli Latilla delle morti sono soltanto la punta di un iceberg si calcola che almeno in sei miliardi di persone nel mondo divani in Paesi Dolo spazi di agibilità e chiuso
Parzialmente chiuso ristretto l'Italia secondo alcune statistiche stanno a parte parzialmente chiuso alcune regioni perché ad esempio c'è ancora grandi difficoltà grandi per questioni relative al diritto alla libertà di stampa ma anche ora ho vista situazione che ci siamo trovati di fronte che riguarda appunto un attacco sistematico a pezzi importanti della società civile delle organizzazioni che praticano solidarietà nei confronti dei migranti
E allora a questo punto oggi secondo noi deve essere estremamente diciamo considerato un grande rilevanza un'altra questione quando guardiamo appunto la problematica dei difensori dei diritti umani e giustamente Patrizio sottolineava anche l'intreccio con la politica estera del nostro Paese e guardiamo ad esempio non faccio il caso della Shalabayeva che comunque sia evidente che è un caso che riguarda una difensore vittima di minaccia perché è stata rimandata indietro con con la persona a rischio stata rimandata oppure della giornalista maltese Caruana
Oppure anche del caso giù nei geni
Allora questi casi ci dimostrano come oggi anche la politica internazionale bisogno di essere profondamente rimodulata chi pensava che la democrazia e i diritti potessero essere esportati con le armi si è dovuto ricredere tipo di fronte all'evidenza dei fatti
Chi pensava che la democrazia potesse essere imposta dall'alto attraverso anche anche condizionalità agli scambi commerciali
Seduto ricredere io ricordo concerto punto dopo diciamo il colpo di Stato in Egitto
Sì tentato di di intrecciare un rapporto con Assisi dicendo guarda ti diamo più soldi tutte chiudo con la zia alla fine Luís che presi soldi però democrazia sostanziale non sa certamente avanzate
E chi pensava che anche il libero scambio potesse essere uno strumento di di anche di democratizzazione dei Paesi creduto riflettere perché comunque sia l'espansione diciamo dell'attività estrattive ed è la necessità di continuare a produrre in mentre energico un mercato mondiale stendere a scontrare con un punto che le terre fa sempre più marginali che le persone sono sempre più considerate come merce di scambio o come spazi da cui estrarre continuamente valore allora importante perché la Catalogna propense umanitaria oggi a mio parere va di pari passo con una fase attuale di capitalismo le chiavi dei mirabile chiama capitalismo astrattista
Con la destra e la valore tutte le parti sta colore della terra tra valore data non le nostri corpi estranei mole del lavoro e dei lavoratori
Ed è un punto sul quale a mio parere interessante interrogarsi perché proprio alla fine di questo rapporto a mio parere segna invece l'inizio di una possibile alternativa a quella di recuperare il tema dei Commons dei beni comuni e via dicendo
C'è una questione che tra per quanto riguarda cosa fare
Allora sempre per tizio aveva accennato all'OSCE allora l'anno prossimo per i diritti umani potrebbe essere quella che si può definire una tempesta perfetta
Certo ragguagli seggiola durano in testa no ma può essere un'occasione veramente interessante perché allora l'Italia è presente l'OSCE che l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa che ha tra i principali pilastri del suo mandato quello di diritti umani Emilia difesa disistima democrazia difensori dei diritti umani
Noi come rete siamo già riusciti apportata apporre il punto della difesa dei difensori come punto centrale della presidenza italiana OSCE grazie a una risoluzione parlamentare approvata quest'anno la Camera grazie alla visita accademica dello stupratore speciale ONU
Se i difensori dei diritti umani che abbiamo organizzato e via dicendo
Non è soltanto questo però e il ventesimo anniversario della dichiarazione ONU sui difensori dei diritti umani
Difensori dei diritti umani sono giornalisti sindacalisti attivisti ambientalisti attivisti per i diritti civili migranti delle minoranze
Il settantesimo anniversario da dichiarazione sui diritti fondamentali
E l'Italia si candida dove il due mila diciannove a un po'a un seggio per tre anni al consiglio sui diritti umani
La tempesta perfetta nel senso e poi mi diceva prima giustamente la ditta intreccia anche con la con la campagna elettorale
E allora potrebbe essere l'occasione per provare a mettere a sistema il lavoro che ognuno di noi sta cercando di fare le varie declinazioni di diritti umani fondamentali non lo stiamo facendo in maniera molto concreta
Provando a anzitutto a far sì che il personale diplomatico italiano faccia quello che deve fare un vero sia applichi le linee guida che l'Unione europea si è data per proteggere i difensori a rischio
E che quindi si attivino le ambasciate di cui ogni qualvolta esistano situazioni di Pardi di attivisti a rischio che vengono accompagnati che vengano monitorate le le loro convivono situazioni che venga instaurato un dialogo anche critico con quei governi molti Paesi europei lo fanno
Non si capisce la ragione per la quale l'Italia non debba farlo per questo verrà organizzato un seminario internazionale l'anno prossimo proprio sulle buone pratiche di protezione degli attivisti tra l'altro io vorrei interpretare anche la CGIL che CGIL parte integrante di questa rete
E sta discutendo con la rete solidale di organizzare anche ieri a Bruxelles un seminario di formazione che sarà molto importante perché ci permetterà di condividere diciamo le nostra esperienza anche a livello europeo a livello locale anche si sta lavorando per provare a capire sia la fine del prossimo anno oltre a un manuale d'uso per il personale diplomatico italiano le possiamo anche ottennero l'impegno di una città aprire un rifugio protetto per attivisti minacciati
Che debba avere amicizie killer debba avere la necessità un certo punto del suo percorso politico
Di lasciare il Paese e continuare a fare politica formarsi
Acquisirono esperienze così le competenze possa farlo per un periodo determinato un tempo per poi tornare nel suo Paese forse Bertha Carter se avesse avuto la possibilità di farlo per un po'di tempo forse oggi non saremmo non staremmo ancora a compiangere la e poi e chiudo il punto veramente importante riguarda il nostro Paese
Le l'OSCE fissate le guideline e di linee guida per la difesa dei difensori dei diritti umani che riguardano anche casa nostra e quelle linee-guida chi doveva rispettarle non le ha rispettate
Quando ci siamo trovati di fronte all'aggressione verso chi faceva salvataggi in mare chi faceva solidarietà con i migranti che dovrà essere protetto e difeso
Da parte del diciamo del del del delle le autorità pubblica invece molto spesso e volentieri con le stesse autorità hanno compartecipato a diciamo al delegittimarmi le azioni e quindi nuovi punti fu quali secondo me sarà importante il prossimo anno lavorare oltre la dimensione internazionale a quella europea e che in Italia finché non abbiamo un Ombudsman un'autorità nazionale indipendente
Nei diritti umani continueremo a dover denunciare queste situazioni
Non esistono Torrita autonoma che possa essere il luogo nel quale chi deve denunciare più l'azione dei propri diritti fondamentali e anche in questo caso delle del della la spazi di agibilità civica
Posso andarlo a fare se oggi deve essere lo stesso Governo che spesso e volentieri o il corpo corresponsabile o indirettamente o di per omissione al dovere andare informare l'autorità internazionali sullo stato di diritti ma il nostro paese probabilmente non è che andiamo molto avanti grazie
Grazie Martone allora prima dell'intervento di Fausto Durante conclusivo della nostra presentazione chiedo se qualcuno dei redattori del rapporto presenti desidera intervenire
No bene allora la parola Fausto Durante che è responsabile vale politica internazionali della CGIL
Grazie grazie a tutti per essere intervenuti noi grazie a Lanza che ci sta seguendo la radio radicale che ci sta
Trasmettendo io devo innanzitutto
Scusare Susanna Camusso per la sua assenza era previsto che fosse qui oggi ma un diceva anche Sergio nella sua introduzione per noi sono giornate un po'complicata
Vuol dire io sono stato ieri con Susanna Bruxelles
Siamo rientrati in mattinata entrambi è stata una giornata ieri impegnativo anche per diciamo le vicende del movimento sindacale internazionale che da qui a poco terrà il suo congresso e quindi ci sono diciamo così impegni
Scadenze importanti anche da questo punto di vista ma della giornata odierna si è aggiunta alla
Rete gli impegni dell'agenda di del segretario generale una mi incontro con Partito Democratico la vicenda delle pensioni è un attivo dei delegati
In Emilia Romagna
Impreparazione di quella che per noi sarà diciamo una giornata campale il due dicembre cinque manifestazioni in tutta Italia per provare a tenere aperta la questione della riforma pensionistica per provare a cambiarla
In profondità rispetto alle volontà del Governo mandare una prospettiva di pensionamento dei giovani di accesso alla pensione un lavoro alla pensione per i giovani
E a modificare le regole di pensionamento degli attivi che sono diventate probabilmente il più restrittive pene più severe in tutta Europa
Detto ciò vorrei anch'io
Associarmi diciamo alla valutazione sul rapporto lo hanno fatto molto meglio di me del passato il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani Susanna Camusso
Da un paio d'anni sto condividendo con Sergio diciamo il lavoro preparatorio dell'impegno anche diciamo
Di natura politica e finanziaria per portare avanti questa avventura
Che noi continuiamo a considerare di grande importanza
Ed è la ragione per cui siamo qui oggi la ragione per cui abbiamo ha deciso di di impegnarci ancora per la realizzazione e quindicesimo Rapporto e speriamo di continuare impegnarci del futuro per far sì che questo importante strumento di informazione di conoscenza di studio ispirazione per le politiche del futuro posso continuare diciamo a
Essere realizzato perché ma insomma il tema del dei diritti dei diritti globali dei diritti individuali e collettivi nel nel tempo presente intimamente connesso con la natura di organizzazione sindacale confederale della CGIL con la scelta e non abbiamo fatto di puntare
Al tema è una dimensione dei diritti nel lavoro ma nella società come elemento caratterizzante del nostro DNA
Che è alla base anche di importanti diciamo cambiamenti dal punto di vista del modello
Culturale di sindacato cui siamo stati abituati ritiene Lampre STET la stessa presentazione della Carta dei diritti universali del lavoro testimoni bisogna che nel nostro Paese
Si passi da una dimensione di diritti
Acquisibili solo ed esclusivamente via contrattuale dei rapporti di lavoro a una dimensione per la quale il mio diritto essere retribuito se mi ammalo col mio diritto essere retribuito osé
Subiscono infortuni sul lavoro mio diritto ad avere delle ferie pagate il mio diritto a godere di una pensione dignitosa il mio diritto ad avere un rapporto di lavoro scritto invece rito conoscere i miei diritti
Sindacali sociali previdenziali assicurativi è un diritto che è in capo la persona
Indipendentemente dal fatto che io sia un operaio metalmeccanico un'infermiera in un ospedale un produttore di vino ogni campagna oppure un un giovane immigrato in cerca di lavoro
è un sono diritti di natura umana ecco che non possono essere né compressi e limitati nel solo ambito di un rapporto di lavoro
E della codificazione di un rapporto di lavoro per come viene fatta nei contratti collettivi ma solo un diritto Chamot nel quale io devo poter disporre quale che sia la mia condizione il mio rapporto di lavoro il mio sesso la mia età
La mia origine etnica o razziale
I miei orientamenti politici o ideali i miei orientamenti sessuali
E spostare il tema dei diritti del lavoro e dei diritti nel lavoro d'una dimensione solo appunto settoriale contrattuale lavoristica una dimensione generale conferma che per noi appunto il tema di studiare di esaminare di verificare l'andamento della lotta che a livello nazionale e internazionale si fa per affermare i diritti per nuovi è un tema appunto di identità e di diciamo anche di orgoglio di organizzazione
Detto ciò e avendo pagato tutti diciamo in qualche modo il tributo all'impegno tutti coloro che hanno lavorato per realizzare anche l'edizione del due mila diciassette permettetemi di dire solo qualche parola in più
Sull'aspetto diciamo
Relativo alle questioni sindacali di cui il libro si occupa una anche per dovere di diciamo
Io spedalità visto che siamo nella sede della CGIL di mi pare importante utile sottolineare la Confederazione sindacale internazionale di recente ha pubblicato la versione del due mila diciassette
Il suo rapporto la sua vediamo analisi annuale
Sui diritti del lavoro sì confermo la traggo una una una tendenza al peggioramento delle condizioni generali delle persone che lavorano delle persone che aspirano lavorare
Di chi in qualche modo vive in una nucleo familiare le cui sorti economiche derivato dal percepimento di un reddito da lavoro
La la il peggioramento diciamo di tutte le situazioni di tutti gli indicatori costante è costante e continuo continua nel mondo sviluppato industrializzato
Continua con diciamo accentuazioni diverse
Nelle varie aree del mondo in modo particolare
è ritornato fortemente un tema di rispetto dei diritti sindacali
Dei diritti civili e politici in un'area del mondo il Sudamerica dalla quale fino a pochi mesi fa pochi anni fa
Speravamo di vedere invece segnali di ispirazione di cambiamento per la politica per l'economia a livello globale
In Brasile è stato realizzato un vero e proprio colpo di Stato nell'indifferenza generale nel silenzio
Nel silenzio della grande stampa mondiale soprattutto nel silenzio delle
Delle organizzazioni diciamo che il governo globale internazionale
Stesse vicende del l'Argentina della Colombia del Venezuela hanno messo in evidenza il l'esistenza di un problema democratico diciamo e di una mancanza di rispetto dei diritti umani e politici basilare
E ma sono sono indice in peggioramento del Sud-Est asiatico
Voglio ricordare che ancora oggi
E detenuto senza alcuna ragione
Senza alcuna motivazione
Il leader del sindacato sul coreano anch'Sannio
Del quale ci stiamo battendo da anni per ottenere la liberazione arrestato mentre usciva da un luogo di culto due aveva pregato dopo aver partecipato iniziative
Per chiedere il rispetto dei diritti del lavoro e dei diritti umani in Corea del Sud
Paese con il quale l'Unione europea continua a negoziare per sviluppare una corda uno dei tanti trattati commerciali internazionali dei quali parliamo anche nell'edizione di quest'anno del rapporto dimostrando tutta l'ipocrisia
E svelando diciamo il carattere assolutamente utilitaristico mercantile delle politiche commerciali dei rapporti diplomatici dell'Unione Europea
Continua a peggiorare in tutto il Sud-Est asiatico continua a peggiorare queste condizioni
Nel nel Medio Oriente in Africa
E anche nel mondo industriale nel modo più sviluppato insomma le cose non vanno nella maniera migliore se è vero come è vero come ci dimostra questo
Questo indicatore della Confederazione sindacale internazionale che è salito all'ottantatré per cento
Il livello percentuale di lavoratori che nei Paesi del G venti
Dei paesi del G venti quindi nei primi venti Paesi
Nel mondo per produzione di ricchezza
Pensano che il loro salario non sia più sufficiente per garantire una vita dignitosa a se stessi per le proprie famiglie
Parliamo non di salari irregolari parliamo di lavoratori che hanno un rapporto di lavoro a tempo pieno indeterminato e che però per la contrazione dei salari per dire limitazioni all'attività contrattuale
E per diciamo la la il corso economico
Nella dell'economia globale vedono diciamo il loro salario
Anche quando frutto appunto il rapporto di lavoro regolare e chiaro
Non in grado di assicurare diciamo così una tenore di vita dignitoso per perse per le proprie famiglie
Che è sempre lei venti Paesi più avanzati del mondo il quarantacinque per cento dei lavoratori assunti con un rapporto di lavoro stabile temono pensa non sono convinti
Che i propri figli avranno meno diritti di quanto non ne hanno loro e che per i loro figli non sarà possibile trovare un posto di lavoro dignitose regolare
E soprattutto non sarà possibile avere garantito così come invece che più o meno garantito per l'oggi il diritto allo studio del diritto la formazione superiore o universitaria
Il diritto all'accesso gratuito alla sanità
All'istruzione quelli che noi siamo abituati a definire il nostro linguaggio beni comuni
E cioè se guardiamo la condizione materiale delle persone del mondo lo ha detto prima anche Sergio di fronte riferendosi ai dati sugli infortuni sulle morti sul lavoro
Se guardiamo questa sfera
I diritti del lavoro i diritti sociali se guardiamo all'attacco potentissimo che è stato sferrato tutti i livelli
Al valore e alla funzione generale della contrattazione collettiva che non è un discorso slegato dai diritti
Ma che le ansie il fondamento dal punto di vista del diritto del lavoro se guardiamo i fenomeni di dumping sociale che nel salario nelle condizioni di lavoro trova una delle
Più evidenti forme di competizione sleale di struttura delle regole
Se guardiamo quella che in tutti i Paesi che noi realmente osserviamo
Vediamo nuovo svilupparsi e cioè la tendenza allo smantellamento e alla deregolamentazione dei codici del lavoro e delle leggi sul lavoro
Stazza il recente approvata una nuova norma faccio solo questo esempio perché penso che spieghi meglio di chiunque altro
La deriva verso cui stiamo andando per la quale in Romania se un lavoratore vuole costruirsi la propria pensione
Avendo un rapporto di lavoro non potrà più godere dei contributi dell'impresa cioè l'attenzione di un lavoratore sarà costruita solo ed esclusivamente sulla base dei contributi che quel lavoratore individuare avversato e l'impresa non ha più nessuna diciamo partecipazione ai costi per la costruzione della previdenza
Potremmo continuare con esempi analoghi che riguardano il valore legale della contrattazione collettiva potremmo continuare con gli attacchi terribili a cui è sottoposto in Europa il diritto di sciopero
Se l'ha fatta di recente una riforma anche del Codice del lavoro in Gran Bretagna che per esempio uno dei paesi più civili del mondo pone delle limitazioni fortissime
All'utilizzo del diritto di sciopero cioè siamo in presenza di una tendenza globale
Che insomma vede anche nella sfera della dimensione del lavoro nella attività di tutela e di rappresentanza di carattere generale un quadro oggettivamente preoccupante
Da tutto ciò noi
Insomma
Traiamo il il il messaggio che diciamo così i segnali che abbiamo cominciato a lanciare nel corso degli ultimi tempi e che non ci sto non ci non ci stanchiamo di continuare a lanciare il messaggio per i Paesi per i governi
Per le istituzioni finanziarie ed economiche
Sovra nazionali e internazionali penso alla Banca mondiale alla Banca Europea per gli Investimenti al Fondo monetario internazionale
Penso alle grandi imprese multinazionali che sono le vere diciamo così da avere responsabile dell'andamento dell'economia globale avendo assunto una dimensione di pervasività di controllo nell'economia dei sistemi volo economici e politico a volte di natura attenta coralmente pervasiva
Il messaggio che noi lanciamo e il mondo ha bisogno di regole per la per il governo della globalizzazione cioè la globalizzazione per come si sta sviluppando lo vediamo penso che le cose che ci siamo detti oggi lo confermino senza bisogno di rientrare in particolare in dettagli il l'attuale corso della globalizzazione che è un corso che non conosce regole non conosce vincoli non conosce diciamo l'esercizio di responsabilità da parte delle Corporation delle grandi multinazionali sta provocando
Diciamo il il modo pesa sul le storture del mondo che noi abbiamo descritto in questo rapporto nella nella giornata di oggi e quindi servono nuove regole bisogna mettere sottogoverno la globalizzazione
Bisogna definire regole che non siano solo regole mercantili e commerciali
Coi transazioni finanziarie ma che siano regole per
Mettere sotto salvaguardia e tutela
Le conquiste del Novecento improvvisi sistemi di protezione sociale
Il diritto il valore e la dignità del lavoro diciamo le le fondamenta stesse nella della possibilità di una convivenza civile libere pacifica nelle nostre società la cui il cui deteriorarsi la cui assenza è alla base dei conflitti del mondo alla base delle tensioni è alla base della crescita di quelle diseguaglianze che stanno aumentando in maniera esponenziale che sono la base di tanti dei nostri dei nostri conflitti di oggi quindi
Diciamo questo il messaggio che noi continuiamo a lanciare lo lanciamo con particolare riferimento ad alcuni importanti settori di lavoro che voglio semplicemente menzionare c'è bisogno di intervenire sulla creazione del valore sul controllo della creazione del valore la catena globale della fornitura
Le grandi imprese multinazionali comprese tante italiane nell'abbigliamento ma non solo nella nella logistica ma non solo nel commercio ma non solo
Nella dimensione del turismo e dei servizi ma non solo non possono pensare di essere libere da responsabilità se nel Bangladesh sei in Korea sei in Thailandia o se nel Sud America
Si muore per difendere un diritto
A essere trattati con dignità nel lavoro a non essere espropriati di terreni annuo vedere corsi d'acqua deviati a non vedere Didier
Realizzate contro la salute gli interessi degli abitanti di quei territori quando sono le imprese europee e italiane estere responsabili di questi atteggiamenti
Io voglio solo ricordare che qualche mese fa
Qualche settimana fa è stato ritrovato dopo alcuni mesi di di e assenza di notizie di qualsivoglia rilievo e il cadavere di Santiago Maldonado che una persona di in Argentina
Si batteva per i diritti di una comunità il popolo ma pungente è un popolo che esista una prima ancora che noi avessimo contezza di stare al mondo
è chiara e il diritto di tutelare diciamo la propria terra la propria cultura le proprie abitudini rispetto alle volontà espansionistiche di grandi imprese
Diciamo nel settore dell'abbigliamento e del tessile alcune delle quali operanti anche in Italia che comprano pensando di poter comprano porzione di terreno pensano di potere con il denaro comprare anche la cultura è diciamo lo status di una popolazione Santiago Maldonado difendeva i diritti del popolo ma bugie è stato ritrovato cadavere in un fiume
Nell'Argentina cui eravamo insomma abituati
A considerare i progressi nel corso degli ultimi anni la quale insomma il ricordo dei desaparecidos delle sparizioni era un un residuo del passato invece vediamo che ancora oggi sono diciamo così tendenze atteggiamenti eh
Abitudini che non che non passano di moda
Bisogna lavorare per affermare la dignità delle condizioni di lavoro dei salari se è vero come è vero che le persone non sono sicure del lavoro
Che i diritti contrattuali e di legge sono stati smantellati sono sotto attacco che il lavoro non produce un reddito sufficiente per se stessi e per le famiglie
Bisogna ritornare a parlare del fatto che del mondo continua ad esistere la schiavitù e non è un fatto che riguarda diciamo Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo realtà lontane aliena da noi è un fatto che ci chiama in causa in prima persona nelle campagne italiane è ritornata la schiavitù siamo oltre diciamo l'analisi del fenomeno legato al caporalato che pure abbiamo sviscerato in tutte le sue forme che pure e diciamo come dire la cui cui contrasto e parte integrante dell'atto di nascita della stessa
CGIL diciamo ecco siamo alla schiavitù siamo la compravendita degli esseri umani siamo la tratta degli esseri umani le immagini che vengono dei campi di detenzione in Libia dalle quali provengono e provenivano almeno tanti dei braccianti che voi dopo sono stati utilizzati le nostre campagne quelle immagini sono agghiaccianti dovrebbero far
Dovrebbero impedire che la notte i nostri governanti dormono sonni tranquilli se è vero come è vero che responsabilità principale del governo italiano con gli accordi ce l'abbiamo sempre contestato con con la Libia
Producono quelle situazioni così come abbiamo contestato gli accordi con la Turchia la quale in cambio di un po'di di di di denaro abbiamo accettato di siamo condonare le violazioni dei diritti umani la sorella Carla l'arresto senza prove di politici sindacalisti giornalisti magistrati attivisti e insomma ritornando il fenomeno del
Della schiavitù del lavoro abbiamo insistere per il diritto alla salute il diritto all'istruzione il diritto ad avere
Diciamo parità di trattamento
Nel mondo del lavoro
Parità tra uomini e donne parità tra immigrati e diciamo e nativi
Parità rispetto agli orientamenti di natura sessuale è stato qui detto che una delle principali comunità oggetto di discriminazione quella eleggibili ti
Insomma abbiamo il diritto di abbiamo la necessità di affrontare i temi legati al cambio climatico è una questione su cui diciamo evitare l'attenzione è abbastanza scarsa però qui insomma se continua questa questa dimensione dico sottovalutazione dei problemi legati diciamo a ciò che sta avvenendo nel nell'equilibrio della vita sul pianeta ecco
Ci sono stime a cavallo del fatto che entro una quindicina d'anni possiamo avere tra un miliardo e cinquecento milioni e due miliardi di profughi climatici che non potranno più vivere dei loro territorio dei posti dove sono nati per via del fatto che il cambiamento
Climatico il peggioramento delle condizioni di di vita in quelle località l'assenza di acqua
La desertificazione RAI impossibilità respirare aria pulita e salubre provocheranno altre ondate di spostamenti diciamo biblici di di di di popolazioni che e metteranno di nuovo il mondo se non poniamo rimedio di fronte alle stesse gravi questioni che stiamo affrontando con
Il tema dello spostamento di migranti per ragioni umanitarie parla giorni economiche per
Tutte le ragioni diciamo che conosceva c'è il tema di affrontare lo diceva Sergio e io sono assolutamente convinto che questo sia uno dei campi di lavoro per la prospettiva c'è il tema di affrontare l'impatto delle nuove tecnologie della rivoluzione industriale dicono che si chiama il lavoro del futuro nel nel campo dei diritti e della
Tutela delle persone qualche giorno fa
Le Tui
Che l'Accademia sindacalisti sindacale europeo di studi ricerche
Ha tenuto seminario ristretto diciamo secondo me ingiustificatamente ristretto
Uno scenario in cui sono stati presentati sei possibili scenari per il mondo di domani
In relazione alla diffusione appunto di roba utilizzazione automazione intervento delle macchine nella catena nel ciclo produttivo a sostituzione totale o parziale di lavoro umano
E sono stati un po'valutati anche gli impatti che questa rivoluzione industriale potrà avere sul
Non solo sulle condizioni di lavoro sui contratti di lavoro ma diciamo sul modello di organizzazione della società sulla vita del suo la vita sociale
Ecco di questi sei scenari gli ultimi risparmi dettagli poi chiunque voglio potremmo approfondire
Di questi sei scenari il più quello ritenuto più plausibile più realistico diciamo ecco con maggiori probabilità che si realizzi è uno scenario il cui nome
Gli estensori di questo rapporto
Hanno voluto dargli il nome di Wild Wild West
Cioè un mondo nel quale alle imprese non viene posto più nessun limite la tipologia di governa e chi controlla diciamo figlio negli anfratti più remoti della tua casa il Grande Fratello è all'opera non c'è più il sindacato non ce la contrattazione collettiva c'è un governo diciamo di di di oscuri
Tecnocrati dei quali non si conosce il nome e cognome faccia luogo fisico ecco io non credo che sia uno scenario del tutto irrealistico se noi non cambiamo l'approccio al tema della innovazione della digitalizzazione della trasformazione
Del modo e della tecnica nella produzione bene se non lo facciamo
Avendo chiaro che non si tratta di opporsi alle innovazioni del cono di tutti noi stiamo meglio
Se le tecnologie vengono messe al servizio degli esseri umani e se non vengono adoperate per costruire potere dominio ma per poter fare tutto ciò bisogna intervenire sul lavoro sulla smania di profitto che oggi regola diciamo le decisioni etiche nella responsabilità sociale delle imprese
è solo questa la dimensione in cui viene dato un valore un punto di riferimento ed in virtù della necessità di assicurare le imprese valore profitto credo che stiamo smaltendo anche diciamo il il valore e la forza di
Di punti
Delicati e sensibili del tessuto connettivo delle nostre società che invece questi ideali futura del lavoro deve incaricarsi di di ribadire in tutto ciò davvero concludo
Spicca in qualche modo il caso dell'Europa
Pensiamo l'area del mondo che
Per la sua storia per il con testo per la rete di rapporti relazioni per la richiesta della sua cultura meglio di chiunque altro potrebbe candidarsi a essere il protagonista diciamo di una di una fase diversa di un corso diverso dello sviluppo economico globale
Ce lo dice la nostra storia la nostra cultura ce lo dice tutto ciò che abbiamo saputo realizzare da qui fino a quando diciamo così la la la nebbia
Non ha oscurato il percorso che intraprendendo il cammino comune dell'integrazione si era avviato e la mancanza di coraggio la mancanza di fiducia nell'avvenire dell'Europa la pavidità dei nostri politici di rinchiudersi dentro dimensioni nazionali stanno provocando tragedie quella dell'immigrazione e la più eclatante
E veniva ricordato prima io ogni volta adesso insomma qualche qualche difficoltà lo dico proprio con con grande sincerità io vengo da un piccolo paese della provincia di Lecce
Il quale insomma noi facciamo i bagni da al mare vadano da maggio fino a novembre
So fare il bagno da quelle parti è diventato un po'inquietante un po'angosciante se pensiamo a quanta gente
Ha trovato lì diciamo così la sua
Il termine della propria esistenza nel silenzio generale l'indifferenza dell'Unione Europea
Che appunto pensa di poter governare attraverso accordi con i Paesi investirà questo flusso migratorio che scambiano denaro risorse finanziarie con diritti umani accoglienza integrazione politiche di inclusione
E insomma in questa Europa sul tema dei diritti avrebbe tanto da dire de assolutamente balbettante quando non davvero silenziosa qui dobbiamo cosiddette lasci un un di più di impegno e di attenzione
Per evitare che diciamo così questo grande sogno al quale tutti quanti abbiamo creduto e continuiamo a crederci
La CGIL tra le organizzazioni che più spinge il senso nel senso che la discussione
Sindacale europea per riprendere il cammino interrotto dell'integrazione per costruire una dimensione europea della rappresentanza della contrattazione per innovare il modello di governance dell'unione rilanciare un'idea di modello sociale
Dell'Europa cioè diritti del lavoro diritti della contrattazione diritti sociali
Inalienabili
E ma se non cambia il trenta insomma io temo che tutti segnali negativi che abbiamo visto sino a questo momento
L'affermazione della della dell'euroscetticismo in Gran Bretagna
Il rientro di di formazioni neonaziste al governo alla pareri del Parlamento in Germania l'affermazione di quei partiti che teniamo con una
Una marea nera in Polonia e Ungheria che in altri Paesi dell'Est dell'Europa ecco il germe del ritorno al nazionalismo alla corporativismo alla dimensione solo nazionale Domestica anche nella gestione delle grandi questioni internazionali
Rischiamo di proiettarlo e di svilupparne una una terribile malattia e ovviamente contro tutto ciò noi dobbiamo
Mantenere il nostro impegno a continuare a batterci in questo senso proprio per avere anche gli strumenti e la capacità di lettura di comprensione del mondo
Il rapporto è uno strumento preziosissimo assolutamente indispensabile
E con questo spirito con questa ottica vorrei ringraziare ancora che si è impegnato per realizzarlo ringraziare tutti voi che siete venuti qui oggi e spero di potervi dare appuntamento la presentazione nella prossima edizione grazie ancora a tutti quanti
Grazie Fausto allora grazie a tutti di essere intervenuti