Sono intervenuti: Geno Pampaloni (SCRITTORE), Luigi Manconi (SOCIOLOGO).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Comunita' Terapeutiche E Di Recupero, Decessi, Droga, Maranzano, San Patrignano, Tossicodipendenti.
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SCRITTORE
SOCIOLOGO
Bene radio radicale dieci e giri dieci e dieci Buona domenica come preannunciato abbiamo in collegamento indiretta Geno Pampaloni scrittore editorialista del quotidiano il Giorno di Milano e Luigi Manconi
Sociologo ed editorialista del quotidiano con la Stampa di Torino coloro vogliamo parlare della vicenda Muccioli innanzitutto buona domeniche Bongiorno sia lei professor pantaloni sia le professor Manconi giorno
Allora innanzitutto la prima la prima domanda noi abbiamo classica per organizzare questa trasmissione indiretta con appunto interventi di questi due editorialisti per le loro posizioni un po'diverse in cui qui aspetti contrastanti rispetto alla vicenda Muccioli anzitutto la prima domanda per lei professore Pampaloni lei l'altro giorno l'altro ieri ha scritto un articolo di commento per il giornale e di Mila ne ha parlato di Muccioli e della questione della cultura del padre ci può spiegare qual era e qual è la sua tesi
Che la mia terriera appunto che Muccioli
A parte il per anzi per con arrivare al salvataggio di tanti ragazzi deviati
Aveva immaginato una sorta di ricompatta azione della famiglia
E in questo devo dire nonostante le grandi differenze
Che possono esserci mi ricorda l'esempio di don Zeno ora per l'appunto nello stesso giorno
Sono apparsi due due due notizie furono che Monachella la discussione in Parlamento
Sulla questione morale
Ha visto sugli istituti nel grande anfiteatro soltanto otto dieci persone
La seconda
è che e il governo non ha fatto tanto tanto
Aspettato tanto che il decreto
E che de Pina dei penalizzava l'uso della droga l'uso personale della droga
Est e appunto scaduto per cui drogarsi divento di nuovo un reato ora la mia obiezione greca hai hai contro a quelli che non la pensano come me
E che in questo stato
Perché molte delle delle
Delle opinioni anti Muccioli si fondano appunto sul sul dovere dello Stato di intervenire e questo mi sembra un'illusione delusione devo dire ormai comprovata come tale
Da troppi fatti
Ecco questo è in sintesi la mia opinione ecco professionale Manconi lei cosa ne pensa di questa vicenda di Muccioli e di questa di questa omertà con cui ha coperto questo omicidio quattro anni orsono
Dunque non è non è ripeto la cosa che più mi scandalizza diceva Pampaloni nell'articolo da voi citato finché solo nei regimi di più efferata dittatura veniva premiato il padre che denunciava il figlio o il figlio che denunciava il padre
E noi pensiamo che la relazione tra il tossicomane e terapeuta e il leader di comunità diciamo
Debba essere quella tra padre e figlio perché solo questa relazione garantisce la salvezza allora evidentemente quella che lei ha chiamato omertà di Muccioli si cerchi le gare in maniera per me incontestabile come il dovere di una protezione affettiva che certamente e più forte di qualunque legge positiva di qualunque legge dello Stato quello che io nego
E che invece mi sembra proprio l'opzione del ragionamento di Pampaloni quello che io ne ho e che il rapporto tra terapeuta
E paziente tra leader di comunità e tossicomane debba essere quello autoritario quello forte quello di libere
Non solo carismatico ma dotato del potere di punire o di perdonare
Come invece è apparso in questi anni per responsabilità di Muccioli spesso e soprattutto sottolineo soprattutto di coloro che l'hanno sostenuto classe politica e intellettuali
La regola vigente a San Patrignano
Preciso che questa regola non è la regola delle comunità terapeutiche questa è la regola di alcune comunità terapeutiche
La responsabilità gravissima dei mass media che la classe politica e di aver trasformato quello che era una opzione contestata e assai Contestabile quella di Muccioli nel solo modello
Che potesse garantire la possibilità al tossicomane di uscire dalle rovine
Ecco quindi
Punto to contesti alla radice questo Niki questo tipo di rapporto autoritario tipico tra padre e figlio sia il mezzo milione ecco volevo chiedere al professor al professor Pampaloni ma parlando appunto di rapporto tra padre e figlio non è che si definisce come sostanza mete come figlio come persone deboli come per né che non debbano avere certi diritti civili tossicodipendenti piuttosto invece con che come malati
Il il rapporto tra il
Quindi figlio il padre
Non è mai paritario fin quando il figlio non ha una sua autonomia intellettuale e morale abbiamo assistito qualche settimana fa alla condanna dell'episodio della condanna di un pretore mi pare di Lecce
Per una data che poi una donna che aveva dato uno schiaffo al figlio
Ora secondo me la famiglia è un microcosmo
In cui si riflettono tutte le le le tentazioni le lacerazioni e le contraddizioni
Le la realtà che pretende le pretendere di farne una una società perfetta diritti uguali secondo me è un'utopia e ed è il reale
Ecco ma secondo lei però quello che le volevo correre avevo chiesto era questo i tossicodipendenti possono essere come considerati come figli minorenni di NIS e come persone che sono sostanzialmente in buona parte incapace di intendere e di volere e per questo necessario di una figura carismatica paterne autoritaria
Io questo non lo so perché dei libri
Purtroppo non conosco affondo
Il mondo dei tossicodipendenti ma certo perché una una una palese profonda mancanza di autonomia c'è nell'uso prolungato
Della droga
E e quindi a in contrapposto in parallelo a quello che anche la volontà di diritti
Di riscattarsi poi e controversi assistita autoritaria è una figura in qualche modo fatale non voglio dire che sia
Tutto tutta in positivo posso interloquire reale sì prego professor Manconi prego prego può intervenire siamo arrivati al cuore del problema guarda
In realtà è proprio questo il centro magari troppo spesso occultato del dibattito e del confronto si scontrano due culture perché di questo si tratta e non di meno di questo
Allora l'opzione di Muccioli che non è solo di Muccioli è per esempio di un altro leader di comunità come don Gelmini e dell'opzione di molti l'ha detto ripeto come dire già aveva anticipato di un larga parte da classe politica e larga parte degli intellettuali è il considerare in questo rapporto
Padre-figlio
Il secondo soggetto il figlio come non minorenne come diceva Landi ma addirittura minorati dò cioè come qualcuno che ridotto dalla droga o da altre dipendente dall'alcol per esempio o da altre forme di malattia e ridotto a oggetto cioè spogliato di qualunque qualunque capacità di autodeterminazione un individuo cioè privo di qualunque volontà e possibilità di scelta e che dunque necessariamente secondo questa logica deve essere affidato interamente totalmente a qualcuno che si assuma per lui le responsabilità cioè il terapeuta padre-padrone
Tanto più forte dunque l'autorità e anche i limiti perché a quel punto qualunque mezzo di legittimo che il terapeuta usa tanto è più forte l'autorità tanto più forte sono i metodi tanto più crescerebbero secondo questa logica la possibilità di salvezza
Contro questa impostazione contro proprio antagonista questa c'è un'opzione totalmente diversa che quella che perseguono molti psicoterapeuti molti operatori dei servizi pubblici
Molti leader di comunità don Ciotti don Gino Rigoldi lo stesso don Mazzi è che partono da un presupposto che assai diverso ovvero dalla consapevolezza che nel tossicomane sopravvive
Una capacità di scelte di autonomia e sicuramente una capacità ridotta una capacità assai faticosa una capacità spesso dolorosa eppure e esiste e allora si adoperò terapie che vogliono valorizzare quel senso di responsabilità che vogliono incentivare incentivare e rafforzare quel tanto di autodeterminazione poco ha molta che rivista
Che il tossicomane ha e questo è il punto nodale netto siccome bisogna vedere qualcuno che tu
Gravemente sofferente pur gravemente dipendente conserva capacità di autodeterminazione l'opzione di Muccioli negava questo Oronzo sono d'accordo che antagonismo
Profondo il culturale ma vorrei capire due cose uno che a San Patrignano non tutti glieli mandavano i carabinieri certo il primo punto cioè vent'privano il bisogno libico qualche cosa di rassicura
E il secondo è che questa questa parte di privi di autonomia residua che tiene il tossicodipendente o nell'alcolizzato comunque in uno che cambia in peggio tranne la alla società di Abbiategrasso
Quell'impulso appunto di trovare una sorpresa fra il questore una forma profonda ma radicale e fra i condomini insomma provvidenziale
I autonomia professor Manconi la parlata appunto che esistono altre comunità che si fondano su principi e meccanismi diversi da quella di Muccioli don Gelmini ecco compos
Ecco quali sono queste comunità è come stai come stanno funzionando beh io ho citato persino i nomi dei principali leader ma e perfino sbagliato
Sempre insistere sul ruolo benemerito di don Ciotti o di don Gino Rigoldi a Milano o tondi don Vinicio Albanesi perché poi esistono moltissime comunità in tutta Italia
Condotte da laici oltre che da religiosi che adotterò
Strategie diverse dove beh questo l'altro vero punto nodale dove non si prevedono comunità chiuse e ordina del secondo una gerarchia così rigida come questa da San Patrignano ma soprattutto questo è l'altro punto culturale che va valutato dove non lo si affida alla comunità quel ruolo salvifico assoluto che Muccioli e i suoi sostenitori hanno affidato a San Patrignano una cosa che la gran parte delle persone ignora purtroppo e che
In Italia non si adottano clippini Ribic vivifica scientifica di cosa succeda attoniti entra in comunità dall'in un periodo e poi esce vale a dire quanto sono le ricadute
Analisi fatte in altri Paesi dicono che coloro che non ricadono
Nella tossicomani alto un periodi di permanenza in comunità e una percentuale assai ridotta cioè del venticinque per cento cioè sono più venticinque per cento quelli che non ricadono ecco il grande problema come lo sappiamo delle comunità ovociti in Italia è notizia che viene e pubblicata dai giornali
Di oggi domenica che il leader di un'altra comunità non per tossicomani viva ragazzi difficile è stato arrestato
Su un imputazione assai grave di queste vicende mi accadono tutti i giorni
Qua io sono d'accordo ed è forse purtroppo il solo punto di convergenza con Pampaloni cioè c'è
Il rischio da parte dello Stato di una clinica assoluta a i soggetti che operano nel sociale attraverso forme privata più anche se vogliamo semi pubbliche organizzate sostenute da il volontariato ecco lo stato di Degas ad altri
Una funzione che non necessariamente solo sua ma rispetto alla quale un compito di controllo va esercitato in Italia esistano moltissime comunità
All'interno di questo arcipelago ci sono quelle
Dame assai apprezzate all'interno di questa ci Pelago ci sono comunità di cui nulla si sa che sono spesso semplicemente macchine mangia soldi possono in altre carceri
Semplicemente istituzioni chiuse e costrittive di cui noi non siamo in grado di conoscere il mito di competenza degli operatori soprattutto risulta in risultati
La gravità della situazione in Italia e che si è affidato
Io direi quasi esclusivamente al modello Muccioli
L'ipotesi di risolvere il problema della tossicodipendenza in Italia secondo le stime istituzionali cioè del ministero dell'interno della sanità
E tossicomani sono perlomeno questa è la stima più ottimistica trecento mila
A frequentare le comunità sono al massimo in un anno dodici mila
Come vedete si tratta di un'esigua minoranza cosa fa per il resto il pubblico cosa fa per il resto lo Stato e le sue istituzioni quale attività di sperimentazione ha mai messo in campo cos'ha fatto
Per la prevenzione cosa ha fatto per ridurre i rischi di diffusione della Chiesa e cosa ha fatto per installare le macchinette scambia siringhe cosa fatto per sperimentare anche forme di distribuzione controllata dell'eroina come ormai in tutti i Paesi d'Europa
I governi decidono di fare ecco questo e il dramma all'interno di questo dramma di attenta e di silenzio e fatale che tutte le attese
Bene delle famiglie dei tossicomani in primo luogo sì concentrino sull'immagine carismatica e miracolistica di Vincenzo Muccioli che a questo punto diventa egli stesso una vittima
è bravo sono Pampaloni però io sono sono d'accordo su
Sul anni fa ritardi di una maggiore prevedendo vigilante attività dello Stato su questo
Questa grande massa di risolvere tutto giovani ma mi sembra di di ripetere di riascoltare
Il dialogo contrastato tratto villone io farei la partito quindi nove e Basaglia il professor Conconi fa la parte di Baghdad
Aveva l'aereo arricchirlo Harvard vede mi onora gravi e avevamo tutto sommato ragione tutti e due e
Perché perché lei ridiventa
Dei i bagagli era certamente vomito identità morale di altissima qualità
Ma Tonino aveva dalla sua l'esperienza
Aveva dalla sua la partecipazione anche fisica al dolore dei dei dei
Gli stessi si erano rinchiusi nello minuto nosocomi battagliero medico non era un prologo
Il contiene anche il tubino compete il compito per difetto prontamente
Dati dopo e dalla troppo facile polemica contro di me
No io non ho Filippetto ritengono dalla da noi nessuna intenzione di di polemizzare anzi ripeto concordo pienamente sulla nell'equità di spronare
In le istituzioni dello Stato in generale
A cercare di alleviare questo male sociale così così gravi così diffuso ecco secondo le proprie
Pampaloni quindi lo Stato dovrebbe intervenire molto di più per cercare di affrontare il problema delle tossicodipendenze dovrebbe intanto dotarsi degli strumenti
Cosa che con il col permesso del professor Manconi non non dette a a Baghdad
E e poi che appunto riempire il problema sentire il problema nella sua drammaticità nella sua
Violenta
Cosa che in in molto lieto in termini per lo meno scoprono come da
Ecco ma dovrebbe intervenire molto di più dunque lo stato innanzitutto da dotandosi dotandosi degli strumenti in e secondo lei lei più ma c'è nata punta al fallimento della legge Jervolino Vassalli e bisogno di affrontare anche con tutta questa grave questione della depenalizzazione non c'è dubbio
Oltretutto sono sono questa è una una
A parte che che va ripensata apparse voglio dire che spietata di una gaffe governativa secondo me molto grave
E cioè il fatto che bisogna ripensare tutto il problema ma avendo predisposto copertine ponendo via via
I mezzi più adeguati per risolvere il problema ecco professor professor Manconi pure nelle differenze culturali mi sembra comunque un terreno d'incontro ci sia
Ma certamente ma scherziamo questo terreno di incontro
E qualcosa di più di una semplice striscia di terra io vorrei ricordare ancora una volta
Ai microfoni di questa radio che evidentemente quella più attenta che quindi ma certo taciuto in questi mesi vorrei ricordare una serie di passi avanti enormi che sono stati compiuti per esempio l'area cattolica quella questa cultura così diffusa presente in Italia e soprattutto così attiva sul piano della mobilitazione sociale dell'assistenza e del volontariato ai questi anni fatto delle grandi trasformati o mi è ha fatto anche dei grandi passi davanti ai il incontrando quindi per esempio una parte dell'antiproibizionismo italiano non fa dimenticato che oggi la occhione antiproibizionista cioè quella per la legalizzazione ha acquisito una autorevolezza è una dignità anche morale che non aveva tempo fa per esempio nessuno si può più permettere di squalificare la nostra posizione come Putin Dione amorale contrapponendo alla nostra posizione quella delle comunità presentate invece come tutta sull'idealistico altruistica io devo ricordare che il giornale avvenire che erano me poco significativo per autorevolezza e rappresentatività ha dedicato un'intera pagina alle nostre posizioni grazie a un'intervista che Antonio Macrì donna ma e ha fatto a me come ponente dell'aria antiproibizionista ovviamente non non devo dimenticare che un numero notevole di libere delle comunità terapeutiche ispirazione cattolica discute quotidianamente con gli antiproibizionisti
Trova punti di intesa in qualche misura formula anche programmi comuni allora su questo sicuramente il passi avanti sono stati fatti e molti altri anche si potranno fare dopo io spiegare perché un attimo fa ho interloquito padre che poteva sembrare bulimica quando detto Pazzaglia era un mitico
Perché il rischio e che che definiscono un nuovo schieramento per cui da una parte sarebbero gli operatori delle comunità terapeutiche che in tv quarti di alla mente il dramma della Tuscia compagnia dunque conoscono il dolore e la sofferenza le fatiche le difficoltà e sono da questa situazione indotti di necessità ad assumere non solo opzioni culturali ma anche qui gli strumenti disciplinari ad esempio a fin di bene dall'altra parte ci sarebbe lo schieramento antiproibizionista magari portatori di idee perfino affascinanti o astrattamente giuste ma che sarebbero gli utopisti così come Battaglia era l'utopista contrapposto al PRA drammatico tubino
Ecco questa mi sembra una rappresentazione
Che non dà conto della realtà e soprattutto che risulta ingiusta perché perché tra le comunità l'ho detto e lo ripeto e lo ripeterò finché sarà necessario
All'interno delle comunità corre una grande differenza corrono un grande discrimine e quello che io prima evocavo tra chi affinità al rapporto d'autorità dunque a un meccanismo di subordinazione del tossicomane alla figura del leader la possibilità di emancipazione dell'eroina e di chi invece e forse sono addirittura la maggioranza alle comunità
Anche se non hanno voce anche se i giornali non dedicano spazio che hanno sempre evitato Muccioli che hanno uno campione
Pedagogica di dei e terapeutica e alli le spalle di questo una cultura assai diversa e all'interno di queste comunità Lettieri antiproibizioniste vengono discusse vengono criticate vengono
Anche respinte ma vengono assunte come
Strategie
Che devono essere esaminate che devono essere sottoposta a verifica che devono essere sperimentate ecco questa e la realtà oggi del dibattito a proposito di tossicomani a che ci si e e che le strategie per batterla che in Italia sta avvenendo è qualcosa di molto mosso qualcosa di molto differenziato qualcosa di molto variegato non riduciamo la ricchezza di questo tipo Etò a una presunta ed il tutto in giusta contrapposizione tra le comunità rappresentate chissà perché da Muccioli e gli antiproibizionisti che sarebbero gli utopisti
Ecco professor Pampaloni ma il professor Manconi dieta troppo più di me parla troppo bene sa io vorrei
Fare un'ultima un'ultima osservazione che queste azioni che anche nel mondo cattolico ci sono due anime euro due culture
La cultura diciamo uguali Tarja universitaria
Che certamente legittimare nobili
E la cultura dell'obbedienza
Che pure una parte integrante nel mondo cattolico e queste due
Questi due il queste due posizioni
Occorre che si avvicinino sempre di più anche in dibattiti i franchi spregiudicati come quello che abbiamo condotto Pruzzo
Ecco ma io le volevo chiedere una cosa professor Pampaloni secondo lei non c'è un po'il rischio che in questo tipo di cultura e di comunità alla Muccioli trentenni di San Patrignano si sostituisca alla droga
Alla droga non notazione alla all'uso delle rovina un altro tipo un altro tipo di un altro tipo di droga alla fin fine una donna magari di pochi ideologico di tipo più psicologico non è che Punzi ex-capo da questa pericolo da questa questione della droga
Ma secondo me le due cose punto uno
Non sono confrontabili
Non sono confrontabili che l'una a produrre che
è una via alla morte
E l'alta può essere una una via un temporaneo sacrificio
Che poi appunto né nella cultura cattolica dell'obbedienza riconduce alla libertà la piena responsabilità di coppia
Ecco io volevo fare un'altra un'altra domanda innanzitutto il professor Manconi in tempi mi fai dire una cosa prego prego no perché non sottovalutiamo
Anche lì piccole cose su cui si può trovare un'intesa
Come tu hai posto la domanda Pampaloni adesso credo che effettivamente fosse non solo maliziosa ma errata e però siccome costituisce schiacciare un argomento spesso sentito da parte degli avversari di Muccioli io mi permetto di respingerlo
Io ho visitato la comunità di San Patrignano
Rispetto a questa comunità pongo un problema gigantesco
Che e affiancabili a quello che ho trattato fino adesso cioè della struttura autoritaria e dunque in qualche misura di necessità violenta
Perciò da me interamente respinta ma esiste un'altra questione dicevo e quella degli esiti cioè di quanti permanendo a San Patrignano una volta che ne escono
Ricadano nelle rovina e forse a ricadere nelle rovina
Gioca anche tra le cause il fatto che l'emancipazione conosciuta San Patrignano era un'emancipazione come dire eterodiretta e tuttavia e qui contento il senso della tua domanda e tuttavia la frase molte volte sentita si abbandona
La dipendenza da Muti dalle Rowena e sia coglie la dipendenza da cuccioli la ritengo ingiusta
Perché chiunque visiti San Patrignano
Arriva a vedere una situazione che indubbiamente colpisce
Ragazzi e anche noi ragazzi perché questo è l'altro grosso equivoco si parla sempre di giovani ma stiamo parlando di trentenni
Oltre trentenni tra coloro che hanno ucciso Maranzano ci sono ben oltre trent'e quindi davvero sbagliato parlare solo di giovani dicevo noi abbiamo davanti agli occhi due mila persone che in quel momento
Mentre sono a San Patrignano vivono una esistenza che incomparabilmente
Migliore di quella che vive con un anno prima quando stavano per la strada ecco non possiamo negare questa realtà
Perché questo fatto
Cioè questo straordinario un miglioramento anche psicologico sia chiaro anche logico delle condizioni di vita che rende attraente San Patrignano che San Patrignano non fosse attraente non saremmo qui a discuterne
Cioè sessanta Patrignano non fosse una cosa assai complicata
Non qualificabile come ha fatto con eccessiva frettolosità ieri un editorialista di un quotidiano Lager
Parola che io non oserei mai se non con riferimento ai lati Heras e tutto il resto che non è l'aria non è definibile larga ecco San Patrignano non era un ladro era quella che si chiama un'istituzione totale una comunità chiusa in questa comunità chiusa in questa istituzione totale indubbiamente degli ospiti Tavano incomparabilmente meglio di quanto stesse no prima
Questo va detto la dipendenza dai Ruina e diversa
è incredibilmente più feroce Ettore a Roma della dipendenza da Mosca
Quindi San Patrignano era ed è perché ancora non è stata sicuramente sciolta una comunità totale un'istituzione totale con tutti i pregi se pone le e con tutte le caratteristiche che regole le istituzioni Tripoli istituzioni dotare presente con tutti i rischi
è che lei cosa ne pensa professor pantalone solo su questo sono d'accordo e e vi fa piacere che la conversazione
Abbia vicinato due posizioni che pur rimangono
Diverso come quel la mia quello del professor Monti bene allora in ante migrazione il professor Geno Pampaloni volevo però fare un film in conclusione un ultima da il professor Manconi professor Manconi secondo lei che ruolo ha avuto cura la nostra stampa nostra i mezzi di informazione nel creare un po'questo mito Muccioli ce l'ha avuto un ruolo in che modo
De forse sospetti quale sia mia risposta
Vorrei ricordare che prima del cinque aprile
Un numero rilevantissimo di candidati alle elezioni e di parlamentari se non sbaglio erano circa trecento hanno affittato intere pagine dei principali quotidiani nazionali per schierarsi
Comunque soli per proclamare Muccioli quello che prima dicevo l'unico modello di strategia terapeutica
Di questi trecento e oltre parlamentari
Ho visto che nessuno ha battuto ciglio che nessuno ha riflettuto su quella adesione in questi giorni che nessuno ha speso una parola di solidarietà o di preoccupato interesse per quanto succedeva Champs
Prignano dalla classe politica
è ovvio che non ci si può aspettare nulla di meno infame di questo la ragione da oggi se la classe politica impegnati in altre faccende ideale farei servirà almeno non la grafia un pezzi portante delle classi dirigenti perché pad appunto la colpa la gaffe politica banca i non era un ragionamento politologi corpo immaginare dunque la generalizzazione credo che sia ampiamente motivata
Il comportamento diciamo della classe giornalistica e anche qui devo usare intenzionalmente una generalizzazione perché la minoranza è stata davvero esigua vada dato merito a questa minoranza ma data ad avere riguardo
La parte giornalistica ne ha otto
Il mitico San Patrignano la esaltato l'ha galvanizzato la Rizzo ripeto assoluto
E soprattutto la trasformato nell'unico offerta terapeutica presente in questo Paese con ciò ingannando famiglie genitori parenti e amici dei tossicomani ingannando lì e sapendo di gli annali non solo questa classe giornalistica inopinatamente ha scoperto di essere Antinucci Corriere fino a anche i predetti unità nello spazio di tre giorni articolo eletti in questa settimana impressionano per il cinismo con il quale passavano di campo coloro che amano creatori mito Muccioli hanno minuziosamente selvaggiamente prodotto la vivisezione di questo mito che andava fatto in altri temi p quando esaminare i bilanci sottoporre a verifica le terapie controllare quanto succedeva là dentro sarebbe stato sì opportuno cioè per l'ennesima volta abbiamo assistito a quel fenomeno classico di opportunismo che contraddistingue Panorama nazionale oggi
Ecco e sarebbe molto meglio forse che molti che qualche di questi neo antiproibizionisti di cui tu hai parlato magari facciamo anche qualche bella critica ma il proibizionismo per evitare gli errori pochine anche domanda come andiamo proclamando
Gli antiproibizionisti non sono titolari di una ricetta miracolosa la nostra non è una ideologia la nostra è un programma il nostro è un programma cioè qualcosa che puliamo
Sia sottoposto a sperimentazione vogliamo sia sottoposto attendiste vogliamo sia sottoposta al significato ma vogliamo che questo succeda nonché sia respinto di nome quello sì di ideologiche
Bene ringraziamo sì al professore Geno Pampaloni editorialista lo ricordiamo dell'aggiornare di Milano porre di una serie di articoli altro tono proprio un commento dedicato alla vicenda Muccioli e lo ringraziamo moltissimo grazie a molti professor Luigi Manconi sociologo iscritto e militante della Corea del Coordinamento radicale antiproibizioniste editorialista del quotidiano torinese la Stampa
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