Era notte a Roma. Dalla parte di chi lavora e di chi soffre (1ª giornata)

E ha mosso le ha citato
E li ringraziamo fin da ora numerose personalità rappresentanti di gruppi comitati associazioni e organizzazioni sindacali
E quindi i tempi sono stretti contingentati e come sapete questa prima giornata si concluderà con una tavola rotonda
Sulla città di Roma a
Prima di anzi nell'avviare
I nostri lavori è con grande piacere che darei la parola al presidente della Camera di Commercio che diciamo come vedete ci ospita questa bellissima sala Lorenzo Tagliavanti che ci porterà il saluto della sua organizzazione e
Anche un contributo rispetta i temi che con questa conferenza vogliamo affrontare grazie a Lorenzo
Buon pomeriggio a tutti
Benvenuti alla Sala del Tempio di Adriano come voi sapete questa nove la definiamo
La Casa delle imprese io cito sempre il numero delle imprese che operano e lavorano a Roma sono quattrocentottantotto mila e novecento due
La nostra città è la città con il maggior numero
Di in prese perché lecito perché oltre al fatto che una gran parte di queste imprese sono fatte di piccoli imprenditori in parte anche quello che potremmo chiamare
Il nuovo lavoro autonomo però lecito anche per ricordare che in questi anni di crisi lunga dura e profonda
Hanno passato o momenti non facili però dobbiamo dire a distanza di qualche anno dall'inizio della crisi che il nostro sistema a tenuto il fondo del sistema imprenditoriale romano è profondamente cambiato ma non ha non è collassato soluto in inoltre il coordinatore di articolo uno derogati nello ringrazio d'aver scelto diciamo questa sala che a me fa molto piacere che questa sala soprattutto quando si discute di Roma e del suo futuro
Sia una sala frequentata quindi ringrazio il vostro movimento d'aver scelto questo nostro incontro il titolo che voi evocate
Nel vostro titolo
Era notte a Roma in effetti è stata una notte lunga e buia però come tutte le notti hanno una certezza che a un certo punto della notte il bagliore
Comincia a riportare in luce questo che noi ci dobbiamo augurare però devo dire
Non voglio fare l'ottimista di maniera ma probabilmente anche quello che sta accadendo per quanto riguarda la nostra città io ricordo
Tutti noi ricordiamo che nella prima fase della crisi Roma sembrava essersela cavata tra il due mila cinque il due mila otto in realtà Roma avute colpi duri e la crisi soprattutto dal due mila otto in poi
Non è stato una crisi congiunturale è stato una crisi che ha spazzato via il modello con cui Roma tradizionalmente sì arricchiva
Qual è stato il modello che è stato spazzato via ne ricordo i tre elementi uno la domanda interna ricordiamo che Roma è una grande città un milione di famiglie ma tra l'altro con un numero di frequentatori Non solo turisti che l'affollano ogni giorno quindi è uno dei le aree di consumo più alte più grande del nostro Paese bene la crisi ha fatto ridurre notevolmente i consumi delle famiglie
Non solo ma
Anche la trasformazione del commercio pensiamo soltanto al commercio che ormai va nella Rete ha progressivamente tolto anche alla domanda interna delle famiglie eccetera molte risorse da Roma
Ovviamente sono mancate un secondo punto riguarda la spesa pubblica allora Roma è la capitale del Paese come tutte le capitali c'è maggiore spesa pubblica che in altri che in altre città mediamente però la crisi finanziaria dello Stato
E non solo dello Stato un po'di tutti gli enti pubblici per quanto riguarda Roma è stata particolarmente dura e brutale per certi versi continua ancora ad esistere quindi questo significa che una parte del sistema produttivo una parte della nostra economia
Nella sostanza visiera
Diciamo di questa spesa pubblica ricorderete che ci sono stati anni in cui addirittura la pubblica amministrazione non pagava più i servizi oppure la crisi drammatica dal punto di vista degli investimenti da parte del settore pubblico un terzo elemento che ha sempre arricchito la nostra città è stato il ciclo edilizio
Voi sapete sempre che Roma è una città che c'era il più ampio e di pregio sistema immobiliare del nostro Paese il fatto che a un certo punto la crisi dell'edilizia sia stata particolarmente dura ovviamente diciamo è stato un elemento che ha sottratto un altro degli elementi di ricchezza
Dobbiamo essere nostalgici
Relativamente a quel modello lo dobbiamo come dire dire speriamo che ritorni quel modello io direi di no in fondo quello era sostanzialmente un modello legato molto alla rendita alla rendita immobiliare alla
Un elemento di posizionamento ad un elemento di per quanto riguarda la spesa pubblica anche ad una spesa pubblica in qualche anno è stata anche
Robusta però spesso non è stata una spesa pubblica di qualità diciamo spesso
Stato una spesa che non
è stata in equilibrio con non è stata una spesa efficiente a sostanza allora tra l'altro parliamo di un mondo che probabilmente non tornerà più non tornerà più quell'edilizia non tornerà più quella spesa pubblica non tornerà più un consumatore un sistema del commercio paragonabile a quello quindi diciamo sono elementi che sono andati via ma Roma come ha reagito ma diverse
Se vedete che l'avevano in qualche modo a richieda sano nota bene il romanico cosa hanno fatto vi do tre numeriche danno un quadro abbastanza paradossale
Dal due mila cinque ad oggi a Roma sono aumentate
Sessantotto mila imprese abbiamo sessantotto mila imprese in più di quando c'era la crisi ricordo che Torino ha cento mila imprese per darci un po'la dimensione un secondo elemento Roma dal due mila sette al due mila sedici avuto centonovanta mila occupati in più
Quindi più imprese più occupati
Ma andiamo a vedere il risultato dove si pesa il valore economico di un Paese che il PIL la sua capacità di produrre ricchezza in realtà in questi anni
Roma non ha recuperato quei punti percentuali di ricchezza che aveva perso durante la crisi
Allora uno dice va bene ma allora che imprese sono nate
E che posti di lavoro abbiamo creato ovviamente questa è una delle analisi che noi facciamo probabilmente Roma prodotto quelli che noi chiamiamo i lavoretti non il lavoro
Così come probabilmente una parte importante dell'impresa e sono state le cosiddette imprese di necessità cosa intendiamo per le imprese di necessità andiamo a vedere chi ha aperto un'impresa in questo periodo
Sono quattro i soggetti che hanno aperto le imprese in questo momento che sono uno importantissimo questo che è uno degli elementi del cambiamento che pure questa crisi ha prodotto le donne
Le donne nel momento in cui
Vedevano la famiglie in difficoltà
Hanno fatto una scelta che quella imprenditoriale per proteggere diciamo il proprio nucleo familiare perché magari il marito aveva perso il posto di lavoro
Un secondo elemento che hanno aperto gli occupati in questo momento sono stati quelli che hanno perso il posto di lavoro faccio il caso più eclatante nel settore dell'edilizia dell'edilizia perde il trentacinque per cento del proprio valore ma il numero delle imprese rimangono le stesse
Un'impresa con quindici dipendenti
Chiude licenzia quindici dipendenti è molto probabile che tre quarto facendo quel lavoro apriranno una piccola impresa di edilizia che esattamente quello che è accaduto
Altri soggetti che hanno aperto in prese nella nostra città sono stati ovviamente gli immigrati
Gli immigrati che erano di cui per fare gli operai si son messi a fare gli imprenditori abbiamo quasi il dieci per cento delle imprese iscritte in Camera di Commercio che hanno un titolare straniero e anche i giovani qua da dei giovani romani spesso ne parliamo si sente parlare male però devo dire una parte rilevante soprattutto i cosiddetti SMA nei toni quelli che vedevano nella Rete un'opportunità da soli o insieme ad altri hanno intrapreso ora tutta questa attività ci dà un elemento positivo i romani hanno nella intrapresa e nella voglia di creare impresa hanno in parte cambiato i propri comportamenti
Piuttosto che aspettare un concorso pubblico che non arriva a una grande azienda che ti assume non sono stati lì mani nelle mani ma hanno avuto una reazione
E hanno tentato del gas con dove è accaduto questo è accaduto soprattutto nella grande periferia romana
Ma dire gran parte di queste imprese nascono nella nostra grande cintura che da degli elementi di reazione e di di animi dinamicità rispetta la crisi di gran lunga superiori alle aree centrali
Della città l'intera l'area centrale della città si sono trovati in una fase riflessiva pigra
Dalla parte della periferia è stata più dinamica del resto non poteva essere altrimenti e lì dovevano abitare i giovani e lì dove l'integrazione con gli immigrati avviene e lì dove le piccole imprese
Tendono ad insediarsi quindi ripeto
Roma ha resistito
Se non fosse stato così con una crisi così dura non ci spieghiamo come non non abbiamo avuto problemi di natura sociale grave
Pensate non so alle periferie parigine avrebbe ride periferie londinesi in fondo la nostra grande periferia che ha tanti problemi ha avuto tanti episodi eccetera ma un fondo a tenuto questo è un elemento di secondo me di merito dei cittadini romani perché vuol dire che sono stati intelligente hanno distribuito la povertà il fondo siamo diventati i più poveri però ce la siamo distribuita
Dal punto di vista ripeto questo voto un grande valore sociale detto questo
Devo dire che qualche elemento positivo anche la la nostra economia comincia a darla voi sapete che esiste un'aneddotica è una certa letteratura antiromana
Che i veri romani ne hanno combinate parecchie
Siamo stati in parte punita però a volte veramente si ha la sensazione che in qualche caso veramente si esageri
A dire parlare male di Roma e dei romani è diventato uno sport nazionale che diciamo Roma sempre ritardo siano in fondo alle classifiche non abbiamo future romani sono pieni di difetti eccetera di Tura c'hanno fatto una serie di serie televisive di grandi successo che mi dicono che vogliono vendere inoltre duecento Paesi che però danno un quadro la nostra città
Adesso
Non voglio far difensore dell'home dei romani però almeno errato ecco allora quali sono i dati che ci dicono che qualcosa accade anche a Roma il primo dato all'export
Cioè un aumento dell'esportare nell'ultimo periodo del quindici per cento di gran lunga superiore alla media nazionale
Abbiamo avuto un turismo e crescita per quanto riguarda questa stagione con degli incrementi di gran lunga superiore alla media nazionale
La cassa integrazione guadagni nell'ultimo periodo sia dimezzata anche questo con valori superiori la contrazione a quanto riguarda la la media nazionale così come io non sottovaluto una recente
Agenzia internazionale di rating che ha dato al Lazio un miglioramento seppur diciamo moderato ma non l'ha dato all'Italia
Quindi vuol dire che in termini relativi c'è una reazione da parte del nostro territorio
Ovviamente che cosa accade la domanda che io mi faccio è masse Roma senza classe dirigente senza risorse pubbliche senza coordinamento da parte degli enti pubblici eccetera ci accetta è riuscita a resistere così cosa potrebbe fare se ci fosse una politica un coordinamento degli investimenti e delle azioni coordinate secondo me Roma a tutti gli elementi per poter ripartire e riavere una
Reazione tale da poter essere non molto in là negli anni un po'una nuova sorpresa anche dal punto di vista economico relativamente al nostro Paese ovviamente deve fare delle scelte importanti e deve avere
La politica
Situazione diciamo ognuno deve fare la sua parte un'attività di coordinamento quali sono le due fari che Roma deve seguire sono molto semplici sono quelli che seguono tutti i tutte le città che hanno capito che il ruolo dell'uscita soprattutto quelle grandi dell'aree metropolitane hanno un ruolo o enorme dal punto di vista dell'economia dell'innovazione lecito soltanto che sono la smart city
E l'economia sostenibile Walter Siti che cosa significa è vero che Roma ha avuto per tanti anni una serie di ritardi infrastrutturali però le nuove tecnologie si possono mettere nelle condizioni di saltare
Alcuni elementi di ritardo
Il bello della della rivoluzione digitale è proprio questo che se tu se il ritardo ma prendi con vigore
La scelta della rivoluzione digitale puoi recuperare il tempo perduto questa è una delle cose che noi dobbiamo fare dobbiamo cominciare a pensare che la nostra città non è una città isolata senza collegamenti malato mi hanno mentre in collegamento con il mondo
E all'interno di se stessa creare le nuove reti tra tutti i livelli quest'oggi è possibile non ha neanche così enormi bisogna soltanto programmarlo e farlo
Secondo me Roma lo può fare
Perché abbiamo ventisei università storniamo quaranta mila laureati ogni anno abbiamo ancora tutte le forze e le energie per poterlo fare il secondo elemento e con questo chiudo è l'economia sostenibile ma quale città più di Roma
Può fare questa scelta con grande rigore la città che ancora un'area verde molto ampia uno dei motivi per cui si viene qui è ovviamente per la il suo patrimonio culturale per il suo patrimonio artistico certo manca a volte e delle iniziative
Soprattutto in campo
Culturale attrattivo nuovo ma su questo ci si può lavorare così come un po'tutti i filoni la periferia che ha integrato si può dire che a Roma si può vivere bene anche in periferia
Che abbiamo un patrimonio ambientale molto ampio che abbiamo trascurato Marques è immenso all'interno di un progetto può essere anche esso un elemento di grande forza
Quindi non è vero che Roma ormai ha perso tutti i treni questi due treni quella della smart city e quello dell'Economia sostenibili sono ancora la nostra portata ovviamente una responsabilità enorme cioè la non soltanto le istituzioni ma la politica e le forze politiche che devono o al proprio interno diciamo creare quelle priorità e trovare gli uomini
Che sono disponibili disposti al cambiamento e che quello che io auguro che articolo
No Z articolo uno anche col dibattito di oggi possa dare un grande contributo grazie
Allora grazie
Davvero Lorenzo per il tuo un solo un saluto formale ma un contributo importante noi
Abbiamo voluto convocare questa prima conferenza
Politica su Roma e
Sfidando un po'alcuni luoghi comuni alcune abitudini che negli ultimi anni non da oggi diciamo ai quali la politica c'era abituato noi fin dall'inizio
Abbiamo pensato non tanto di convocare una conferenza
Con tavoli di lavoro programmatici
Stile diciamo Leopold da che producono delle proposte e poi finiscono in dei cassetti no vengono mai aperti ma se volete qualcuno se volete forse con un accesso con un pizzico di ambizione di troppo
Abbiamo convocato questa conferenza con un'idea molto precisa e cioè quella di provare a costruire
Insieme un giudizio su ciò che è accaduto a Roma in questi ultimi anni
E ad offrire ad un insieme di forze i gruppi di associazioni di singole personalità
Che oggi alcune delle quali parleranno nel nella nostra due giorni e che ringraziamo fin da oggi della loro presenza
Per provare a costruire intanto una cornice condivisa
Di analisi di quella che è la situazione attuale ed un metodo di lavoro comune
Sapendo che le forze
Di articolo uno possono essere certamente ringrazio Lorenzo del anche dell'incitamento del delle parole
Davvero gentili che c'ha rivolto sono non sono sufficienti sono diciamo possono costituire un punto d'inizio un nucleo diciamo aggregativo che però diciamo ha bisogno via via di andare a
L'allargarsi
A coinvolgere tutti coloro che a vario titolo conducono già da tempo discussioni importanti sulla città magari parziali
E che non riescono a trovare diciamo così un quadro insieme noi non abbiamo la pretesa di essere coloro che danno questo quadro d'insieme abbiamo però la pretesa di essere tra coloro che partecipano alla costruzione di questo quadro di questa cornice appunto da cosa partiamo partiamo quindi da un'idea molto chiara il titolo di questa conferenza era notte a Roma
è una citazione lo dico per chi non l'ha colta
è un film abili ormai tanti anni fa di Rossellini
E ci è sembrato giusto non soltanto come omaggio diciamo ad una tradizione ad una storia che anche nella mondo produttivo oltre che culturale della città ci è sembrato giusto perché
Offre una
Chiave ottimistica Era notte a Roma significa che forse il peggio è passato e che comincia a intravedersi qualche luce dell'alba qualche speranza
Per fuoriuscire dal tunnel nel quale come Paese come capitale del Paese ci siamo trovati ormai ci troviamo da dieci anni
Noi però qui vogliamo sottolineare
Prima di tutto gli elementi di crisi
Perché noi riteniamo poi ci tornerò anche sulle cose che ha detto Lorenzo
Noi riteniamo che oggi si debba dire che a Roma e ancora una città in una crisi profonda
Con settori ampi settori di sofferenza sociale che sono Inediti per quantità e per qualità sui quali si fatica intorno ai quali si fatica non solo a ragionare a discutere ma a volte
Ad anche solo affari luce anche solo a metterli diciamo in evidenza per provare a guardarli negli occhi ad affrontarle
Secondo noi
Il punto di fondo è questo e cioè che
La crisi del due mila otto ammesso
A nudo
Un fatto inedito di assoluta gravità che la crisi del modello economico e sociale
Che ha garantito lo sviluppo
Di questa città e la sua tenuta sociale dal dopoguerra ad oggi
Gli assi di questo modello riconosciamo sono noti
E riguardano il ruolo del pubblico dello stato come capitale qui a Roma le sue funzioni quindi la Roma dei ministeri come la chiamiamo
I trasferimenti di risorse diretti ed indiretti di parliamo dell'occupazione
Della funzione pubblica degli stipendi e dei salari degli investimenti pubblici che sono stati fatti in questa città parliamo dei grandi eventi
Sia quelli legati appunto alla funzione di capitale sia quelli straordinari
Pensate a quello che ha significato per questa città quello che hanno significato per questa città eventi come le Olimpiadi del mille novecentosessanta i mondiali di Italia novanta
Più recentemente in maniera minore comunque anche i mondiali di nuoto o gli eventi religiosi
E tutte le opere che sono state realizzate attorno allo svolgimento dei Giubilei infine la rendita la grande rendita finanziaria alla speculazione edilizia bene questi
Elementi questo modello di sviluppo che faceva di Roma fondamentalmente una città basata sui consumi interni una sorta di grande mercato
Che drena risorse Investimenti e che in termini di produzione ha sempre faticato diciamo restituire
Ricchezza in quantità pari a quanta ne riceveva bene questo modello che era già in crisi che era già consunto Stato forse definitivamente sepolto
Dalla crisi del due mila otto rispetto a questo vorrei dare solo un dato in questa relazione io non non farò l'elenco delle cifre dei numeri
Vorrei provare come ho detto a fare un ragionamento ma questo dato ne ha sembrato particolarmente significativo
Nel periodo tra il due mila uno e il due mila sei gli investimenti su questa città erano pari come media a uno virgola due miliardi di euro l'anno
Siamo passati nel due mila quindici con un crollo verticale a partire dal due mila e undici a circa cinquecento milioni di euro l'anno
Come vedete
Circa il sessanta forse oltre il sessanta per cento in meno di Investimenti sulla città e questo è dovuto in larga parte alla crisi della finanza pubblica che ha toccato ha colpito questa città con qualche anno di ritardo rispetto al due mila otto perché come
Dimostrano tutti gli indicatori anche la caduta
Di alcuni dati dell'occupazione la crisi a Roma per questa particolare struttura per questo particolare modello di sviluppo della città è arrivato con due o tre anni di ritardo noi come articolo uno cosa diciamo
Su questo vorrei dire una parola chiara
E cioè che noi non pensiamo hanno un una sorta diciamo di Nostalgia di rivisitazione di riammodernamento di quel modello
Lo in questi mesi noi abbiamo usato molto la parola la gettito aggettivo la il sostantivo della discontinuità discontinuità politica con una storia discontinuità politica con un programma
La necessità di un nuovo inizio di un cambiamento ora da questo punto di vista noi diciamo che prima ancora che misurarci con le forze politiche rispetto a questo elemento di discontinuità noi dobbiamo misurarci
Sui dati strutturali e che la discontinuità dobbiamo praticarla sul terreno delle idee e delle proposte in maniera tale che non possa tornare sotto forme diverse
Un modello che ormai è superato e che si abbina la nostra città una discussione
Con le forze con con le singole persone capaci di immaginare anche di realizzare un modello di crescita
Sociale ed economica una identità perché di questo si parla sempre troppo poco una identità è una appartenenza un senso di appartenenza
A questa città a partire innanzitutto da chi lavora e da chi soffre come abbiamo scritto
Soprattutto a partire da chi lavora da chi soffre che sia in grado di cambiare il modello di sviluppo di crescita e di tenuta sociale
Della città da questo punto di vista voglio fare solo una battuta rispetto agli elementi politici è chiaro che
Ad esempio qual è stato soltanto quello ma l'aver insistito nell'ultima campagna elettorale in particolare su un evento come quello delle Olimpiadi
Al netto diciamo della scelta assolutamente suggestiva terzino parlo questo davvero a titolo personale condivisibile dell'idea di tenere le Olimpiadi a Roma era però un po'un'autodenuncia
Cioè l'idea quasi che senza un grande evento con le risorse diciamo che questo evento porta con sé ci fosse in fondo poco da fare ecco che fosse necessario diciamo così un
Un intervento Esterno un incarico in più che venisse oltre il quadro fornito ma la città
Questa è l'idea di base e quindi l'idea dunque di lavorare per superare questa crisi lavorando per immaginare questo nuovo modello di sviluppo questa crisi
Passo ad una seconda o aspetto
Della ragionamento della discussione che vogliamo avviare questa crisi chiama in causa anche le responsabilità di una classe dirigente
Voglio dire subito di una classe dirigente non soltanto politica di una classe dirigente imprenditoriale di una classe dirigente sindacale nel mondo degli intellettuali dell'università e della ricerca
Dunque è un discorso che va affatto
A tutto tondo noi riteniamo abbiamo ragionato su questa idea riteniamo che si possa distinguere
Nel lungo periodo diciamo dal novantatré ad oggi in due fasi
Il giudizio uno sull'amministrazione comunale è una prima fase nella quale ci sono state trasformazioni positive innovazioni
La scesa in campo di una classe dirigente anche entusiasta di voler fare
Un lavoro al servizio della città e che obiettivamente introdotto cambiamenti positivi
Ma dopo questa prima fase subentrata diciamo così un
Un accomodamento
Un una difficoltà a volte persino una rinuncia ad un'idea di cambiamento e di trasformazione della città ci sia forse li ha accontentati in alcuni momenti di troppo di una gestione
Del consenso fine a se stessa e si è smarrita l'idea condivisa di una città in cammino e in trasformazione non voglio parlare della degenerazione che c'è stata che poi diciamo emersa anche dalle interviste perché non è di questo che si tratta non è di questo in particolare che vogliamo parlare in questa in questa conferenza certamente
In questa seconda fase sono stati trascurati e messi in secondo piano due elementi che noi riteniamo fondamentale che con questa conferenza vogliamo rimettere al centro del dibattito nella città e tra le forze politiche
La produzione e il lavoro da un lato la qualità della vita la sofferenza sociale dall'altro
Questo noi riteniamo che sia diciamo i due pilastri sui quali dobbiamo fondare una nuova proposta politica per la città noi abbiamo
Creduto che
è evidente che la fase di governo di Alemanno
Ha prodotto i disastri che tutti conosciamo e che
Quando quella giunta nel corso del tempo ha manifestato diciamo tutte le sue iniziative siamo stati di fronte a la caduta dei pilastri fondamentali dell'amministrazione pubblica una crisi senza precedenti voglio dare solo due elementi una crisi
Profondissima dalla quale ancora oggi non siamo usciti delle principali aziende comunali che sovrintendono ai servizi fondamentali per i cittadini alla qualità della vita attacca Ama Acea non soltanto questi tre ma queste tre sono ovviamente
Le tre principali e fondamentali e una anche distruzione annientamento anche della
Della macchina amministrativa della macchina pubblica capitolina che
Ancora oggi ma in quella fase in particolare è stata saccheggiata è stata diciamo
Costretta sottoposta attenzioni a stress che probabilmente diciamo non avevano precedenti all'esito come avete visto è stato diciamo quello di una di una crisi
Senza precedenti da questo punto di vista il tentativo di Marino il tentativo cioè
Di provare a
Dare una spinta persino diciamo uno strattone
A quelli che erano alcuni equilibri sia politici che economici e sociali la voglia di rompere con una certa pigrizia e con gli scandali che l'amministrazione Alemanno diciamo aveva prodotto
Giungono sono giunti in un momento forse
Diciamo oltre il tempo limite
Forse diciamo il tentativo di Marino possiamo dire
Era destinato a fallire perché il quadro era già troppo compromesso
Naturalmente accanto alle ragioni oggettive che io ho cercato di così brevemente di delineare ci sono anche delle ragioni soggettive nel senso che alcune cose invece obiettivamente nell'amministrazione Marinosci hanno marciato hanno funzionato
Hanno prodotto alcuni risultati altre obiettivamente meno ma adesso non è questo diciamo il cuore del discorso non è questo il focus che ci interessa
Quanto l'idea che questo tentativo che noi abbiamo giudicato positivo fosse sostanzialmente
Destinato a fallire perché appunto per come si dice quando si interrompe una partita di calcio magari era un troppa pioggia per impraticabilità
Di campo
Di queste impraticabilità di campo parte importante è stata la crisi diciamo politica che mai con questa virulenza si era manifestata
è stato abbastanza chiaro fin dall'inizio che il rapporto tra Marino e la sua maggioranza
Diciamo fosse un rapporto burrascoso complicato improntato ad una sfiducia reciproca tuttavia
Abbastanza evidente che la decisione
Del partito democratico di mandare di sfiduciare Marino e di sciogliere il Consiglio comunale è stata una scelta diciamo senza precedenti
Nei quali innanzitutto il partito democratico noi riteniamo a in quella fase abdicato al proprio ruolo alla propria
Funzione di partito di governo della città che esercitava tranne era parentesi Alemanno da lungo tempo abdicato alla propria funzione
E ha scelto una strada dell'implosione
Della rinuncia come ho cercato di dire lasciando
E forse siamo ancora questo lasciando la sinistra del centrosinistra di Roma diciamo disarmato
Rispetto alle altre forze politiche rispetto alla proprio rapporto con i cittadini sia in termini di credibilità che di messa in campo di un progetto politico
Noi abbiamo avuto quegli anni
Uso un'espressione
Ha un po'
Come si dice complicata o
Poco poco poco chiara il combinato disposto uno in quegli anni abbiamo avuto un combinato disposto di commissariamento
Dell'amministrazione pubblica con tronca
Un commissariamento che diciamo di fatto non non ha lasciato di sé alcuna traccia positiva non ha impostato nel risolto e forse non poteva farlo alcune su uno dei problemi principali della città
E abbiamo avuto anche un lungo commissariamento del principale partito del centrosinistra Roma il Partito Democratico
Ora lo dico con grande rispetto e senza polemica ma è abbastanza evidente noto e credo anche largamente condiviso che quei due anni di commissariamento siamo stati un'occasione persa perduta
Perché non si è aperto un vero e proprio dibattito pubblico nel partito e nella città su ciò che era accaduto e su cosa bisognasse fare per superare questa crisi
Si sono chiusi ieri invece i circoli non c'è stata una discussione vera per avere una reazione riaprire un rapporto con la città e l'esito politico diciamo di queste scelte
è stato un isolamento
Senza precedenti del centrosinistra in particolare del Partito Democratico in questa città che ancora oggi dura
E che è uno degli elementi di crisi del quadro politico che ha acconsentito diciamo al Movimento cinque Stelle di cogliere
Il successo
Alle ultime elezioni comunali e quindi di a vere la elezione di Virginia Raggi al sindaco a sindaco di Roma noi anche qui per concludere questa rapida diciamo carrellata sugli eventi di questi ultimi anni
Diamo un giudizio abbastanza chiaro è netto su questi primi mesi su questo primo anno
Di della Giunta raggi non può che essere un giudizio negativo un giudizio fondato innanzitutto su una inadeguatezza
Che all'inizio poteva essere una sensazione che nel tempo è diventata sempre più una certezza una linea di una inadeguatezza dovuta forse all'idea di
Non essere preparati
Di non aspettarsi di poter vincere le elezioni e dunque di non avere avuto la possibilità di mettere in campo un progetto davvero credibile di governo della città lo dimostrano innanzitutto i continui cambi
Per la squadra
Del comune della squadra del sindaco della giunta ma soprattutto ripeto rispetto a quella che noi chiamiamo crisi del modello di sviluppo
Una galleggiamento e un'assenza di prospettiva un'assenza di una direzione di marcia una capacità di scelte di selezionare diciamo gli elementi fondamentali sui quali agganciarsi per provare a far ripartire la crescita e il riscatto civile sociale di questa di questa città
Noi abbiamo avuto in questo anno un accentuarsi del degrado complessivo
Un accentuarsi del degrado complessivo della città la vicenda attacca solo un esempio emblematico il più grave certamente ma
Un esempio emblematico di questa crisi e cosa ancora più importante un vuoto politico
Che nessun sindaco probabilmente neanche Alemanno diciamo aveva prodotto nel corso della sindacatura
Un vuoto politico drammatico
Proprio nei mesi e negli anni nei quali si è è maturata la frattura più netta
Tra la dimensione nazionale il ruolo di Roma Capitale pensate a quello che è oggi lo stato del dibattito pubblico attorno alla sua capitale
Se oggi faccio sempre questo esempio se oggi i parlamentari di articolo uno proponessero in Parlamento di aprire una discussione
Sulla città di Roma sulla capitale del Paese verrebbero sepolti da un una risata sonora se non qua qualcosa di meno diciamo edificante dunque
Oggi noi dobbiamo vedere
Il bicchiere mezzo pieno anche e parlo dell'iniziativa di Calenda del ministro Calenda
Dobbiamo valutare questa iniziativa con l'ottica del bicchiere mezzo pieno sappiamo che questa iniziativa
Non ben lungi da risolvere i problemi della città tuttavia
Occorre riconoscere rispetto al vuoto che c'è stato fino a questa iniziativa che almeno si è posto sia sul piano locale che sul piano nazionale il problema di Roma Capitale
E che i termini con i quali questo problema è stato posto appaiono certamente più corretti rispetto al recente passato vedremo poi ci tornerò in conclusione mi sto avviando alla parte conclusiva
Vedremo poi gli affetti reali le misure che verranno prese le risorse saranno in saranno in grado di stanziare
Tuttavia diciamo riteniamo che almeno questo elemento di giudizio possano essere condiviso ora
Finora io ho cercato di
Ragionare sugli elementi della crisi ho cercato di
Descrivere e di dare un giudizio sugli avvenimenti anche politici che ne sono stati come dire riflesso
Che l'espressione
Vorrei trovare in conclusione diciamo a ragionare
Su quelle che possono essere le prospettive perché abbiamo detto Era notte a Roma
Dunque noi dobbiamo avere la forza di guardare negli occhi la crisi le difficoltà e le sofferenze ma anche
Con un pizzico di ottimismo di volontarismo come si diceva una volta di trovare ad individuare a a valorizzare gli elementi positivi così come anche diceva Tagliavanti nella sua nel suo saluto e trovare diciamo ad individuare anche un metodo di lavoro
Tra coloro che hanno a cuore le sorti alle sorti della città
Domani
Nel suo intervento diciamo introduttivo della mattinata Alfredo D'Attorre
Affronterà in particolare un po'al tema dell'intreccio tra questa dimensione nazionale il ruolo
Di Roma Capitale voglio soltanto dire che questo discorso noi lo inquadriamo
Da un punto di vista innanzitutto di quello che noi riteniamo essere stato un cedimento da parte della classe dirigente non solo locale ma qui davvero anche nazionale di un cedimento culturale
E ideologico Rispetto alla
Diciamo alla cessione di sovranità sia rispetto all'Europa
Ma sia rispetto ad una dinamica tra il nord e il sud del Paese
Questa cessione diciamo di sovranità questo gatto questo cedimento culturale si inserisce in un dato strutturale storico di debolezza dello stato nazionale questa debolezza dello Stato nazionale certamente uno degli elementi
Che ha prodotto ha contribuito
Ad una
Il buon rendimento delle funzioni proprie della città capitale del Paese io voglio fare solo due esempi
Il primo è quello relativo al polo dell'informazione
è abbastanza incredibile che in questi mesi
Le principali testate dei principali diciamolo
Diciamo fonti aziende di informazione che producono informazione al Paese abbiano deciso di trasferirsi di fatto a Milano
Lasciando a Roma sostanzialmente una sede di rappresentanza sappiamo che media sette di fatto dopo Sky sta seguendo la stessa linea è che dopo le elezioni politiche ci saranno ulteriori
Ulteriori trasferimenti ora tutto questo è avvenuto diciamo sostanzialmente nel silenzio
Più totale senza un vero e proprio dibattito nel Paese
E tra le forze politiche
E questo è il segno di quanto sia difficile in questo momento fare quello che da oggi noi vogliamo provare a fare insieme a tanti di voi cominciare innanzitutto a difendere
L'autonomia e le prerogative della città capitale del Paese e di Roma in quanto principale città voglio fare un altro esempio il secondo che ha forse poco a che fare non riguarda direttamente la dimensione istituzionale della capitale alla sua vocazione produttiva tra romana su Area metropolitana fino verso Pomezia e latina noi abbiamo il Polo certamente in Italia è più importante della produzione del del farmaceutica e della ricerca sulle biotecnologie
Sì ha scelto di collocare in Italia la sede nell'agenzia del farmaco si è scelto di farlo a Milano dunque anche diciamo rispetto ad una prerogativa per la quale la semplice chiaro fattibile
Quasi dovuto collocare una sede in questo caso dell'Agenzia del farmaco a Roma si è preferito spostare questa prerogativa questi con gli investimenti che ne
Nel divano in un altro in un altro luogo dunque davvero noi siamo in una fase nella quale dobbiamo cercare di cominciare innanzitutto a difendere le prerogative della nostra nella nostra città da dove partiamo
L'ho detto più volte lo ripeto fino alla noia noi partiamo schierandosi chiaramente dalla parte di chi lavora e di chi soffre
Noi cioè riteniamo
Che
E la costruzione di un'alternativa democratica e di sinistra di impianto civico non sia solo e tanto una questione di programma accerto che c'è una questione di programma però
Io sono uno di quelli è anche vero per studio diciamo per formazione culturale
Che si riconosce
In un'altra stagione politica in un altro modo di vedere le cose
Voglio citare Aldo Moro
Che in tutt'altra fase politica in occasione della preparazione del primo centrosinistra nel suo nel congresso della Democrazia Cristiana di Napoli disse in un passaggio decisivo a proposito del centro sinistra
Non mi si parli nella vicenda della questione qualunquisti ottica del programma la scelta del centro sinistra innanzitutto scelta politica di collocazione
Questo lo dico perché ritengo che noi dobbiamo lavorare che lavorare davvero insieme a tanti altri sull'identità e sul progetto politico dall'identità e dal progetto politico scaturisce il programma viceversa non credo che faremo una strada
Molto lunga e molto proficua
Concludo dunque innanzitutto
Dicendo cosa da da dove da dove vogliamo da quali forze noi vogliamo coinvolgere noi riteniamo
Che
Ripeto articolo uno non sia
Da sola e di terzi una forza sufficiente ad avviare questo percorso
Però con l'iniziativa di oggi
Abbiamo voluto tentare diciamo una strada che è la strada di dare la voce di dare
Di avviare una partecipazione di dare la parola tanti gruppi a tanti comitati per fare in modo che
Parta questo processo
Ti aggregazione di riflessione e che porti nel tempo in un tempo ragionevolmente Brera diciamo così alla costruzione di una vera alternativa civica e democratica
Anche perché in caso contrario anche le iniziative positive
Ho detto che sono ancora però sulla carta come quelle di Calenda rischiano di rimanere
Sulla carta e anche le proposte che noi abbiamo voluto diciamo che trovate anche diciamo all'ingresso che sono il frutto della riflessione e le forze sindacali delle forze sociali che ringrazio per avere messo a nostra disposizione le loro riflessioni avevo proposte dalla Camera di Commercio
Rischiano di rimanere senza
Senza un un seguito io voglio dire una cosa su attacca se mi permettete ne parlerà allungo Emilio Cera
Ho qui davanti a me Walter Tocci è persona che stimo come tutti voi credo voglio dargli un dispiacere in questo senso da questo punto di vista noi Walter
Siamo stati e siamo contrari alla privatizzazione di Atac e non abbiamo visto nel referendum un'occasione
Era modernizzare il trasporto pubblico a Roma può darsi che ci sbagliamo siamo qui per discuterne insieme tuttavia riteniamo che noi dobbiamo chiedere forte discontinuità nella gestione azienda
Ci siamo dichiarati disponibili a determinate condizioni a partire da quelle poste dalle forze sindacali ad un confronto sul concordato ma soprattutto chiediamo unna discussione pubblica sul sistema del trasporto e sul piano industriale che è l'elemento fondamentale del confronto oggi con
Il tribunale e che possa permettere domani il rilancio del trasporto pubblico a Roma per questo propongo
Subito che si svolga all'indomani di questa conferenza una
Un incontro
Un un'Assemblea tematica sul tema del trasporto pubblico che veda il coinvolgimento oltre che del gruppo che già c'è sui trasporti di articolo uno che veda il coinvolgimento di tante forze di tanti compagni
Del sindacato e dell'azienda che sono qui anche in sala vi ringrazio per questo che potranno con il loro contributo aiutarci a costruire un'occasione straordinaria importantissima di dibattito pubblico sul futuro del trasporto
A Roma io concludo davvero noi
Abbiamo bisogno davvero di tutti quanti voi abbiamo bisogno di essere aiutati e al tempo stesso ci mettiamo a disposizione
Di questa costruzione di una Rete civica e democratica noi su quali forze vogliamo puntare innanzitutto
Su un'alleanza stretta tra il mondo del lavoro e le forze intellettuali dalla città
Questa diciamo è il baricentro intorno al quale vogliamo organizzare la nostra forza e la proposta nuova della città di Roma dentro questo con le persone
Che vivono nelle università e nei centri di ricerca
Che operano
Nelle forse produttive nelle intese nei sindacati
Tra le reti sociali e territoriali comitati tematici tutti coloro insomma che sono disposti a fare qualcosa per fermare questa deriva
Riaffermare una autonomia della città di Roma rispetto anche a tentativi di commissariamento pensate le proposte Cassese il governatorato noi diciamo avremmo quindi anche una sospensione della democrazia secondo un filone di pensiero tipico
Di parte della classe dirigente della quale la democrazia insomma è un po'o un rubinetto che va aperto e chiuso a seconda delle opportunità
Noi invece riteniamo che la democrazia sia importante anche quando fa paura anche quando c'è il rischio che forse che ci piacciono poco possano avere successo
Dobbiamo avere coraggio scusate se concludo in termini un po'retorici io credo che davvero dobbiamo avere coraggio noi ci mettiamo a disposizione e vogliamo
Contribuire con voi a ricostruire un futura una prospettiva della città così davvero di poter dire era notte a Roma ce l'abbiamo fatta grazie
Buonasera a tutti ha cambiato evidentemente un po'il programma pensavo intervenire dopo quindi facciamo questo
Questa cosa l'ha sorpresa subito quanti minuti abbiamo
Adeguata mobilità romana in dieci minuti stasera da risolvere baci
è quello l'obiettivo allora oggi ecco mi senti
Mi sentii delle regole si
Va bene grazie allora innanzitutto siamo un gruppo nato spontaneamente articolo uno la serie di persone con esperienza competenza volontà diversa e si sono riuniti a parlare della mobilità e questo diciamo è un fatto innanzitutto importante perché perché prima non si poteva parlare quindi abbiamo avuto la possibilità di discuterne e di ragionare insieme
Come un movimento avverto con la partecipazione allargata quanto possibile dopo una qualche prima riflessione facemmo un evento a maggio o giugno dove però non vorremmo dare delle delle delle ricette noi invitammo le associazioni dei pendolari invitammo i rappresentanti di alcune aziende Alitalia che TPL
Ascoltando no per par provare a partire da un punto diverso che non è quello dall'alto e il basso quello della pianificazione burocratica non lo dovete abbiamo la soluzione magari a si racconta
Magari a si racconta senza avere individuato le risorse dell'implementarle senza aver individuato i tempi in cui vado implementati rimane l'ha un po'come un piano generale no e poi va in qualche maniera letto sicuramente sulla mobilità e difficile parlarne non c'è stato un percorso di verità non c'è stata questa possibilità
Però noi a dobbiamo partire da alcuni elementi chiave perché altrimenti perduto come la renziana
Perché legge le ricette gli interventi sono successivi e strumentali alla visione che noi abbiamo Roma altrimenti non si capisce quindi la mobilità è diciamo una delle delle delle questioni più importanti della città una città senza la mobilità non esiste ovviamente sappiamo che incide in termini di lavoro
Qui a Roma in maniera diciamo eclatante non solo per la dimensione di Atac e delle altre aziende Rovatti figlie c'è Alitalia ma anche per l'indotto che riguarda decine di migliaia di famiglie a questo è un tema importante è un tema Perrella per lo sviluppo della città senso la mobilità abbiamo visto senza i servizi vanno via
Tale quindi anche quello ma è qualità della vita
E anche uguaglianza anche accessibilità dei luoghi tutti i luoghi per tutti no quindi è una visione sia se non si parte dalla condivisione di una visione di base c'è il rischio che poi le soluzioni si arrivi a discutere ma sono soluzioni portano a luoghi diverso insomma per questo noi siamo per un trasporto sia pubblico che sia non solo pubblico noi nel gruppo ci piace dire comunale
Cioè controllato da da noi romani per il trasporto romano il più vicino possibile all'utente dice D'Alema
Qualcosa non ha funzionato e questo eccetera
Ora non dobbiamo fare l'analisi dettagliata di tutto quello che è accaduto perché perché noi vogliamo vedere avanti ma qualche cosa di quello che è accaduto ieri ci serve però le basi della proiezione in avanti dove le poggiavano cosa è successo a dire
Faccio
Alcuni diciamo veloci flash perché se no la facciamo troppo lunga però sode ricordi nel due mila undici
Attacca ha compiuto cento anni
Già questo non lo sa quasi nessuno
Già questa non c'è non c'è stata una festa cittadina per i cento anni Diana
Questo deve indicare qualcosa è accaduto in quegli anni attorno al alle undici prende tutto l'episodio della gestione commissariale non si è separato il debito
Il comune sappiate che partiva con un debito zero perché tutti i debiti sono stati messi a gestione commissaria c'è un commissario governativo che lo gestisce noi paghiamo più tasse per risolvere quel debito naturalmente lo stato contribuisce e quindi si era partiti
In una situazione che sembrava perfetta è chiaro che se il problema è nella capoccia come dico io se tu rimette le cose a posto Malaga vociare vacilla quella sì ricostruisce il debito c'abbiamo un problema di risorse nel due mila dieci
L'insieme di tutto l'arco del consiglio comunale di Roma decide tutto insieme sappiamo quel periodo l'abbiamo visti tutti gli effetti decide la grande fusione no
Atac che l'azienda che aveva la bigliettazione che pianificava che faceva il controllo delle aziende operative trambusto che era del servizio di superficie metro che faceva il metro
E addirittura un operatore privato vengono tutti fusi operatore privato che faceva trenta milioni e perché c'è un operatore miliardi privato perché la produzione faceva Trambus che era centoventi milioni di chilometri non era ritenuta sufficiente oggi ne fa a meno di novanta
Cioè se oggi attacca facesse il servizio che Haendel contratto previsto lo facesse bene sarebbe totalmente insufficiente
Non abbiamo bisogno di più il servizio di più qualità perché la città se non voglio parla dell'urbanistica qua ci sarà battezzò ce lo dirà quindi non parliamo guidare ma abbiamo bisogno di più serve
Vizio nondimeno servizio
Servono risorse per fare questo B e qui nella fusione immaginando l'azienda che si fonde duplicazione degli uffici di organizzazione quello dovrebbe avere un management focalizzato no invece maggiorenti dirigenti erano gli obiettivi
I vertici aziendali lo ricorderete cambiano ogni sei sette mesi
No ma questo lo capiamo solo noi c'era bisogno di una focalizzazione forse lo capivano tutti quindi forse non la si voleva cominciamo a immaginare anche scenari diversi da quelli della incapacità o dell'approssimazione cosa accade quell'anni ancora di importante che la Regione in ristrettezza di fondi dentro questo lo ha lo ha dichiarato la Polverini qualche mese fa in un articolo nel suo detto niente ha fatto una scelta ha detto che i soldi che aveva li dava ferrea Trenitalia contrario e zero a Roma
Marrazzo destinava trecentocinque trecentodieci milioni ce lo diranno meglio la l'anno per il trasporto pubblico romano si passa a zero che ha in un con un'azienda che era compito di cordate parentopoli un'azienda fusa in totale diciamo
Sbandamento senza una riferimento però dove poteva andare poteva andare su un servizio in qualificati un servizio degradato ma l'azienda non crolla
Attenzione
L'azienda non crolla beh allora arriva dopo pochi anni la campagna mediatica denigratoria
Inadatto non in Ama non rinasce non delle ASL inadatte ci sono i dipendenti fannulloni ci sono gli impiegati imboscati raccomandati dirigenti lati su tutti i dati fra altrove non c'è il pennello percorsa duecentocinque siamo nel Periodo che io io personalmente chiamo dei commissari no quello che possiamo immaginare inizia con le dimissioni di Ratzinger no e termina col periodo del selfie del porto Castro
Che abbiamo quest'ultimo anno
Quelle un periodo da da sviscerare però da capire cos'è accaduto lì perché l'azienda stava reagendo in qualche maniera si stava facendo siamo arrivati ai tempi nostri in cui non abbiamo analizzato il bilancio poiché non ha funzionato neanche quella campagna lì è uscito ultimamente
Due minuti il il debito Mostar no
Ma il debito attacca un debito con le banche di centottantasette milioni
Esposta con i fornitori di meno di trecento milioni
Sapete official deprivata che questo miliardo e tre
Con il Comune di Roma ecco la Regione con mamma e Coppa si poteva gestire il debito si può gestire è stato fatto questo no invece di ridurre il debito di contenere questo si è lavorato sui crediti
Li governa di Roma ha svalutato i crediti di Atac e l'ha portato in fallimento
Quindi non c'è andata perché c'era un problema cioè ad avere una scelta che qualcuno ci dovrebbe spiegare non ce lo dovrebbe spiegare si va verso un concordato che non sappiamo perché il piano industriale non l'abbiamo visto perché la trasparenza di questo governo a Roma non la vediamo
Adesso concludo veramente una battuta perché non c'è modo noi
Vorremmo un evento per approfondire nel meglio perché ci sono le azioni da fare
Bisogna avere la credibilità per portarle avanti bisogna partire da concetti chiari
E ci sono sono abbiamo un documento già pronto ma lo presenteremo non vorremmo discutere con gli altri dopo ma serve soprattutto un percorso di verità ci sono delle cose pronte l'estensione dell'area metropolitana qui fino a Casal Monastero chissà adesso ci vengono a raccontare a forse comprendono gli autisti Duomo comprare anni fa quindi qui c'è un tema che non è soltanto di posizione non dobbiamo solo a mio avviso puntare i piedi
Qui c'è da fare una lotta sì
Dico solo questo attacca ha un valore un fatturato di un miliardo di euro quanto pensate sia tutto il trasporto italiano
E meno di dieci miliardi
è chiaro l'entità delle Della situazione qual è l'attacco che c'è su questa azienda
Nostra e su questo servizio al nostro sui quali i romani soffrono e sui quali le aziende sui quali i politici in questo momento i politici e guardiamo indietro sono i veri responsabile la situazione che abbiamo è su questo che io devo lasciare vi invito al prossimo
Ha l'aria credo che l'appuntamento di oggi e di domani è una grande occasione che dobbiamo utilizzare e non dobbiamo sprecare all'interno di quella cornice di cui parlare a Piero
Noi dobbiamo se certamente riaffermare che Roma è una grande questione di politica nazionale
Ma è innanzitutto questo quello che vorrei sottolineare io è una grande questione sociale
Io credo che dobbiamo partire innanzitutto dalle persone illo diciamo dalla parte di chi lavora di chi soffre cioè dei loro bisogni da i loro diritti dalla loro dignità
E io credo che se noi sovrapponete Simo la mappa del voto che c'è stato a Roma
E con quella una mappa del disagio sociale vedremo che nei quarti qualcosa non torna anzi molto non torna
Lei quartieri alti nei quartieri della borghesia del centro storico la sinistra va avanti nei quartieri popolari la sinistra perde
Questo è un dato noi innanzitutto dobbiamo scegliere che cosa rappresentare a chi parla rari chi ascoltare a chi dare appunto la sponda politica
Grande questione sociale ma anche una grande questione lo accennava Piero ma lo voglio brevemente riprendere anche una grande questione per la sinistra
A Roma si è si è realizzata insomma è avvenuta una rottura drammatica vera e profonda con la storia della sinistra
La storia gloriosa del nelle borgate quando c'era il piccino ha poi Petroselli ma anche successivamente edilizia noi abbiamo commesso io credo la sinistra ha commesso un grande errore dopo oggi adesso ci sarà la tavola rotonda con gli amministratori e lo voglio dire con molta chiarezza
Io credo che ci sia stato un vizio suicida dei partiti della sinistra di identificarsi con gli amministratori
Questo è un gravissimo errore perché il momento in cui il partito perde la sua funzione di rappresentanza e s'identifica con il Governo la gestione dell'esistente succedono cose
Non ci sono più le antenne non c'è più una cultura critica allora io faccio l'esempio di Buzzi lasciamo stare Carminati ma Buzzi
Era questione nostrane
Buzzi era continuo a quel sistema di potere fatto anche di interessi forti ed era dentro al nostro mondo al mondo del sociale allora cos'è che non abbiamo capito che non abbiamo controllato dov'erano le nostre antenne quindi io credo che dobbiamo partire da qui una mappa del sociale
E allora partire da alcuni dati
Perché i dati servono per conoscere per leggere la realtà ma anche per capire su quale strada ci dobbiamo incamminare
Innanzitutto i dati sulle disuguaglianze noi siamo giustamente nati su questo tema grande di discontinuità le disuguaglianze no vogliamo nominarle disuguaglianze di salute dello stato di salute
Ci sono dei dati nazionali ma anche locali e io credo che la prima cosa che noi dobbiamo fare parlo anche con Lionello noi dobbiamo riattivare competenze intelligente istituti realmente
Istituti di ricerca se dobbiamo avere dei dati cioè Costa che ha presentato quest'estate questo rapporto non sulle disuguaglianze
Dello stato di salute e si dice una cosa
E lo vorrei dire a Boeri ci dice che un laureato vive cinque anni virgola due anni più di uno che ha avuto la licenza elementare è un laureato del nord dire quattro anni virgola due ancora di più della di quello del sud
E ci sono anche naturalmente disuguaglianze locali la ne ha parlato a Torino a differenza tra i quartieri di delle della collina e di Mirafiori ma potrebbe essere anche qui a Roma ecco questi dati non li dobbiamo tirar fuori
I dati sull'aumento delle malattie mentali tra i disoccupati guardate che è una cosa tremenda perdere il lavoro si perde la dignità la percezione di se stessi no
Sette su dieci sempre sono i dati di Costa rinunciano alle cure allora perché lo volevo dire a Boeri perché cioè questo referendum si deve deve aumentare l'età pensionabile perché aumenta l'aspettativa di vita di chi di chi di quali aspettativa di vita del laureato famoso delle delle colline di Torino allora noi dobbiamo riprendere con forza a questa cultura critica sulle disuguaglianze
E invece di potenziare quindi assistenza domiciliare
I servizi per i disabili
E cioè la cronicità guardate l'ottanta per cento delle cause di decessi di morte e sono settecento milioni l'anno invece di potenziare questo fondo per le malattie croniche che cosa si fa non è un dato di Maura
E quindi di parte spaziale noti partigiano ma la ragioneria dello Stato dice che c'è stato un taglio dal due mila e quindici al due mila diciotto di undici virgola cinque miliardi di euro al fondo
Sanitarie rate allora che ti devo dire però nel senso che no io credo che questi siano dati importanti perché se no va be'hanno non è come al Parlamento che uno consegna l'intervento scritto no qui c'è da da discutere allora
Io credo che anche e qui c'è il sindacato anche Zingaretti ha detto promuoviamo il welfare aziendale invece di promuovere risorse noi promuoviamo anche nel Lazio anche nella nostra città il welfare aziendale guardate
Che il welfare aziendale va di passo col Giobatta perché sono i servizi e le prestazioni c'è un c'è un consumismo sanitario è una attacco allentati del del fondo sanitario nazionale perché sono Nadine vincerlo dice due virgola cinque miliardi
Di minori entrate per la sanità pubblica cento
Tutto va nel dei fondi privati e la defiscalizzazione di questo welfare aziendale costa quindici virgola sei miliardi allora
Questo è un problema non ci sono le risorse no ci sono sono distribuite male sono scelte sbagliate
Allora io credo che il tema è che lo vogliono rendere insostenibile il sistema sanitario nazionale allora la mia proposta
Parlo anche con Lionello e dobbiamo fare subito proporre organizzare una grande assemblea cittadina sulla salute perché la titolarità del diritto alla salute o spetta al sindaco
Sulla salute e sui servizi sulla mappa di quello che c'è nella città perché lo dice addirittura Lorenzini conti vanno bene ma neppure no un una cittadino sempre non accede alle prestazioni
E qui dobbiamo parlare con gli operatori che sono stanchi avviliti
Avviliti perché c'è il blocco del turnover perché c'è l'invecchiamento allora con gli operatori e anche con le associazioni io
Credo che questo tema dobbiamo assolutamente riprenderlo
E poi scusate i dati sulle disuguaglianze di salute ma anche i dati sulle disuguaglianze di genere abbiamo fatto una specie di documento con le compagne be'articolo uno non ci siamo sul problema del genere
Il palcoscenico di MD P è completamente maschile ed è afono rispetto al ai temi del femminismo politico e invece oggi serve sempre di più la sinistra ha bisogno delle donne le donne hanno bisogno della sinistra
E disuguaglianze di genere leggono tutte così nel mondo ma anche da noi tutte le altre disuguaglianze
Prendo un dato il Gender data Index su centocinquantacinque Paesi noi siamo al cinquantesimo posto dopo il Burundi allora questi non sono dati come dire
Del che data sottovalutare allora e c'è anche Michele Di Biase attenzione una donna tutto il mondo dell'amore maschile una su tre lavoratrice lascia il lavoro quando ha un figlio
Meno salari più precarietà e le donne lavoratrici sono pensionate povere nel futuro allora altro che dipartimento mamme altro che dipartimento mamme
Qui ci vogliono strategie di politiche pubbliche intersettoriali di aiuto al reddito alla genitorialità e servizi alla persona non i voucher non ci servono i voucher servono i servizi alla persona e invece si taglia di due terzi il fondo sociale
Allora io qui e e finisco con i dati della violenza
Una su tre nel corso della vita una su quattro durante la gravidanza è una donna ogni due giorni muore
Non è un dato emergenziale è un dato che riguarda la vita quotidiana delle nostre cosiddette brave famiglie ed è un dato strutturale che legge le disuguaglianze di genere come ha detto la convenzione di Istanbul allora dobbiamo aprire dobbiamo aprire questa è la seconda proposta
Roberta facciamo noi promuoviamo la sinistra che parla le donne una conferenza sulle disuguaglianze di genere alla casa internazionale delle donne chiamando a un confronto perché c'è un dibattito anche tra le ragazze meno male che usano altri linguaggi altre pratiche che fanno venire i giovani alle manifestazioni che parlano di lotta alla violenza ma anche lotta alla precarietà insieme tenendo insieme Lehman citazionismo e la teoria della liberazione però bisogna avere coraggio
E qui voglio chiudere quindi serve una sinistra e guardate le aspettative sono tante e già tante ne abbiamo deluse
Non dobbiamo fallire perché sono aspettative che significa voglia di partecipare di non essere più ininfluenti però è una domanda politica esigente alla sinistra di una sinistra che deve essere aperta
Tanto radicale quanto non minoritaria
Ma che sappia punto declinare questi temi e c'è una voglia di riscatto di partecipazione io credo che se scendiamo di aprire al protagonismo soprattutto dei giovani
E anche delle donne la strada su cui andare sarà più chiara
Sì sì sia il dunque allora io l'intervento che ha mi ha preceduto mi viaggia con la perché parla ha parlato ovviamente della di quanto la sinistra debba di connettersi commentava importante che è la battaglia la guerra le diseguaglianza
E come la la vicinanza alla combattere le diseguaglianze significa mettersi in sintonia d'ascoltare quella parte di territorio quella parte di Roma che non è che diciamo è iniziata meno ascoltata in questo in questi periodi rilevano diciamo l'analisi del voto lo dimostrava a palesemente e parlava di tanti livelli diseguaglianze e anche di destino diseguaglianze di genere io penso che te tramite le diseguaglianze in questi anni quella che mi mi colpisce di più è quella relativa l'accesso alla cultura e alla formazione
Sono gli abbandoni scolastici estremamente elevati sono le periferie con taxi d'educazione molto bassi sono i centri storici invece in cui si concentrano le figure con un livello di cultura più alto allora io credo che il punto l'elemento centrale su cui dobbiamo riconnette soci è il tema la battaglia diseguaglianze e la formazione scolastica e io credo che in questi anni abbiamo affrontato questo problema Madonna una semplificazione
Di interventi rispetto dei problemi estremamente complessa sì e in questo noi con abbiamo fatto lavoro in questi mesi
Potremmo parlare di tante cose rispetto alla scuola parlare dell'alternanza scuola-lavoro che non funziona perché va bene l'alternanza ma se fosse una formazione al lavoro se fossimo concepita diverso diversamente
Abbiamo lo sciopero di oggi sulle percorsi professionali per esempio cioè prima ci dicono che è più importante fare il percorso professionale che il percorso di lavorazione importanti però podisti finanziamo fino ad arrivare ad un tema secondo me proprio centrale in questa città che in questi mesi che abbiamo alle spalle esploso il tema dei limiti
Della formazione e dell'inserimento dei bambini in una fase che va dallo zero sei
Che è una discussione che la legge dalle cada alle regioni o che riduca le la Regione debba prendere in mano questo tema ad affrontarlo con una legge con una discussione aperta sita in sul diciamo su questo tema su come attuarla
Ma credo anche che la semplificazione di alcune questioni in questo caso ampia sfavorito
Proprio quelle classi e quelle famiglie che avevano problemi maggiori faccio un esempio allora a me sta benissimo io chiaramente pranzo che la forma di un agli asili nido l'Anlaids servizi alle alle famiglie debbano essere il più possibile pubblicità è chiaro che c'è stato un problema in questi anni perché è un c.t. costoso abbiamo risolto questo problema a Roma con altre soluzioni con i convenzionati conigli asili in gestione
Fino a scoprire che ad un certo punto gli assilli per le pubblici avevano meno iscritti e quindi c'era un bisogno di riempire quegli assegni
Abbiamo assunto finalmente un precariato storico che riguardava le docenti le supplenti all'interno dei nidi pubblici si crea un problema economico e noi si fa una norma una delibera una delibera quindi ricerche
Gli asili vanno diciamo riempiti poi fare una scelta sugli asili pubblici prima e quasi convenzionati ora io non perché voglia no appunto togliere il tema importante del pubblico ma qui si è aperto un caso che non diciamo come al solito si ha affrontato un tema con Klaus in modo semplicistico perché dove sono gli asili
Pubblici dove sono concentrati tutte le le famiglie famiglie che sono nelle parti periferiche potevano accedere a quegli asili hanno dovuto scegliere o cambiare l'asilo i bambini allora io penso che rispetto a questo abbiamo avuto dei dei contraccolpi perché non sono soltanto problemi che si ripercuotono sulle famiglie che molto spesso hanno dovuto scegliere alla fine si son trovati costretti a scegliere asili nido privati
Perché non potevamo scegliere il convenzionato e hanno dovuto spendere molto di più quindi ecco non abbiamo fatto una buona annata diciamo servizio alle famiglie che avevano più programmi
E dello stesso tanto abbiamo creato un problema occupazionale perché abbiamo una seria
Di persone che dei convenzionati diciamo in particolare mi cambia appalti o che si sono verificati
Si sono trovati fuori
A aggiungo che negli anni passati ci sono stati anche problemi abbastanza gravi che si sono su cui hanno sempre pagato i lavoratori penso per esempio ai punti verde qualità agli asili che sono stati chiusi per altri problemi di quei lavoratori ma io penso che fermo restando che noi ovviamente su questo abbiamo sempre chiesto e chiediamo l'applicazione della clausola sociale mi cambia appalti perché quelle sono professionalità che ne dobbiamo assolutamente salvaguardare
Io mi auguro ecco lo chiudo così perché mi hanno chiesto di essere previsti Mazzone spero di essere stata sinteticamente chiara ecco io credo che Villagrande ospitati a una forse vicini sta in questo Paese e non la semplificazione banale
Ma l'approccio Complesso Atalmi completi che guardino e tendono iniziarne tutti interni senza arrivare a soluzioni semplicistiche di slogan lo slogan è che poi non risolvono i problemi ma semmai ne creano degli altri Grazia
L'ultimo intervento prima della tavola rotonda lo lo chiamo non lo conosco mi dispiace Fulvio Parisi del coordinamento romano dell'acqua pubblica al quale chiediamo anche a lui
La brevità dei tempi grazie poi inizieremo a tavola rotonda grazie
Bene innanzitutto ringraziamo per certamente per l'invito come coordinamento domanda può pubblica tuttavia al di là dei convenevoli
Siamo abituati a dire come la pensiamo di Netanyahu panni fino al fino e diciamo che come è stata gestita dalle vicende dell'acqua in Italia alla Regione Lazio accomuni Roma non c'è affatto piaciuta
Non sarà certo piaciuto ai ventisette milioni di cittadini italiani che nel due mila undici hanno votato per l'acqua bene bene comune
E che hanno visto la la legge di iniziativa popolare riproposto nel due mila sette novellata nel due mila e quindici impallinata al al Parlamento dal partito democratico
Contravvenendo a quello che noi gli impegni stesso Partito Democratico
C'è un partito in cui risulta militava a te fino fino a ieri insomma e non non ci non ci è piaciuta neanche come residenza di sulla vicenda a livello regionale so che qui sono presenti alcuni vostri consiglieri regionali
Vi è ormai lontano due mila e quindici è stata approvata la legge regionale numero cinque che prevedeva una gestione pubblica che partecipata della dell'acqua
Questa legge attende ancora oggi dei decreti attuati noi abbiamo fatto un altro posto ormai due anni fa
Questa nostra proposta giace in qualche cassetto e l'assessore Frigeni che l'assessore all'Ambiente a regione Lazio quindi fa parte della giunta Zingaretti
Che l'MD p mi sembra che ancora oggi appoggi qualche cosa chiediamo noi
Le chiediamo a livello regionale l'attuazione della legge
E i tempi ormai sono stretti
I strumenti ci sono tutte sono stati sgombra è stato sgombrato il campo da tutta una serie di vicissitudini e giuridiche anche l'impugnativa sulla presunta anticostituzionalità è stata risolta
C'è stata una consulenza il nominato professore diversità di di Napoli che ha già preparato uno schema di regolamento
Ma io a questo punto chiediamo coerenza e concretezza
La stessa coerenza e concretezza che chiederemo anche alla Giunta alla Giunta raggi
Perché se la se notte a Roma la notte a luglio agosto era anche un po'secca c'è stata la crisi idrica dalla siccità una presunta siccità
Perché perché dichiariamo presunta perché se una rete idrica perde il quattro cinque per cento le prove approvvigionamento e perché questo è lo stato dell'arte
Della rete idrica domanda una per via del quarantacinque per cento superiore anche alla media nazionale che viaggia intorno al trentotto per cento ritira è un dato c'avevo significativo e non si costringe Acea a fare gli investimenti per coprire i buchi
Perché si preferisce distribuire i dividendi agli azionisti pubblici e privati
Ecco né questo chiediamo chiediamo che vengono investiti gli utili di Acea per superare tutti i limiti dell'approvvigionamento idrico di Roma
Non è pensabile che non Serviziopubblico debba essere gestito con criteri privatistici da una società che è quotata in Borsa e che risponde agli indici di Borsa
Su Acea voglio spendere qualche parola in più perché unta
La vicenda un polpo particolare ciò che vede la presenza anche di capitale straniero e in cui ne la giunta Marino quindi fermi cui appoggiavate né la Giunta raggi eserciterà quelle che oggi con termine nuovo si dice Governance sostanzialmente Acea S.p.A. e a cinque otto per cento il Comune di Roma e Acea ATO due che la società chi gestisce il servizio idrico e partecipare a tutto dal tacessi e PA ma chi di fatto comanda sono i militari una logica privatistica
Contraria esattamente contrario a quelle che non gli esiti referendari
Il combinato disposto come dicono i giuristi tutti quei due quesiti referendari era chiaro inequivocabile
Gestione dell'acqua come bene comune gestione dell'acqua pubblica una gestione partecipata e quando ne diciamo partecipata intendiamo dire partecipata dalle comunità locali quindi una risposta oggi anche a quella che è la crisi verticale di una democrazia in Italia che vede oggi
Tante persone non esercitare il suo diritto di voto
Una crisi quindi mira anche questa per Roma che è stata umiliata come come città in due occasioni è stata umiliata quando il sindaco è stato messo alle porte presso uno studio notarile
è stato doppiamente umiliato a quando ibrida di alta che vengono dati in mano un magistrato
E quindi la sorti dodici mila dipendenti più l'indotto oggi sta in mano a un magistrato la politica a Roma ha completamente abdicato al suo ruolo quello di dare indicazioni programmati e di guidare dei processi
E la quella e ha delegato tutto in mano applicati o a magistrati
Questo è valso per il centrodestra evaso per centro sinistra e vasto oggi per la Giunta raggi e questo non è nel massimalismo né qualunquismo e politica concreta che oggi vuole vedere due aspetto
La partecipazione dal basso nuove forme di democrazia partecipativa la gestione di beni comuni in queste modalità e una politica di investimenti pubblici
I lunedì è complessa e molto sempre concreti due dice la conferenza dei sindaci dell'Alto due si discutono gli argomenti prioritari per la gestione dell'acqua Roma la l'utilizzo degli utili
Di Acea quindi noi noi vogliamo che qui gli utili vengono investiti
Si rischia il nuovo Regolamento di urgenza regolamento di utenti cioè significa che il contratto di certi servizi che regolamenta il rapporto tra i cittadini utenti e Acea
In quel Regolamento di urgenza ne vogliamo che venga scritto a chiare lettere Kill acqua non si distacca neanche per morosità perché consideriamo l'acqua come bene comune un bene della persona non benefit della persona inalienabile
E ci appelliamo in questo addirittura all'ONU prima dichiarazione dei diritti universali dell'ONU ormai il del due mila e dieci
E e in ultimo in ultima istanza si discuteva se per questa conferenza dei sindaci lunedì anche della dell'autunno e dell'istituzione di un tavolo tecnico bella ripubblicizzazione
Noi su questo terreno abbiamo già una proposta l'abbiamo già abbiamo cercato più volte illustrarla anche a alla Giunta Marino che abbiamo cercato di lusso al giunta raggi e lo studio di fattibilità sul web e di analisi dei bilanci di Acea degli ultimi anni
Che certifica la fattibilità tecnica economiche ognuna di pubblicizzazione di Ascea ATO due e non mi si venga a raccontare che sono fa o le perché vorremmo capire perché a Berlino cd pubblicizzata perché a Parigi si pubblicizza
Perché il Comune di Torino vota una delibera con cui simboli con cui io si indica la liberalizzazione della estreme atti Spada che l'azienda torinese che gestisce l'acqua
E perché all'umano ci precede oggi in questo senso ecco se l'MD bei oggi vuole recepire delle istanze democratiche scelga scelga come come come diciamo collocarsi noi
Siamo diciamo disponibili a tutti i confronti però su alcune parole d'ordine che non sono slogan no alle privatizzazioni internalizzazione di servizi resi pubblicizzazione
Per dare finalmente un chiaro segno di sinistra inequivocabilmente di sinistra in questa in questa città le politiche neoliberiste diciamo affamato le politiche di austerità
E il pareggio di bilancio in Costituzione non sono di sinistra diciamo chiaramente che vorrebbe dire su questo si esprimesse MTB
Grazie molte a Fulvio ora anche nelle sue osservazioni critiche ora chiamo i i partecipanti alla tavola rotonda e intanto vorrei dire che subito dopo questo convegno articolo uno formerà una commissione di studio aperta al contributo sia di coloro che aderiscono al nostro movimento sia di coloro che invece ancora guardano con attenzione al nostro movimento quindi andando oltre i confini una commissione di studio su Roma e che ci impegniamo da subito a produrre una conferenza sulla scia appunto di questa nostro avvio dei lavori su produzione lavoro sui trasporti come ho detto prima
E sul tema dell'Guelfa al della sanità e più in generale e le sofferenze sociali ora lascio volentieri la parola Mauro Bazzocchi che ha il compito di coordinare fa nostra tavola rotonda di concludere i lavori di oggi grazie a Mauro
Grazie che Piero io intanto presento i partecipanti a questa tavola rotonda di premetto che poi dopo la tua analisi la diagnosi le diagnosi che abbiamo sentito dai relatori vorrei entrare un po'vorrei fare entrare un po'nel merito delle soluzioni di quale può essere la prospettiva per questa città intanto andrei alle presentazioni alla mia sinistra
Michela Di Biase capogruppo del Pd in consiglio comunale e quindi di fatto la leader dell'opposizione almeno consiliare alla alla sì dell'opposizione il centrosinistra al PD e in consiglio comunale a alla raggi poi abbiamo Walter Tocci senatore si può dire del Pd ancora
Con nel Pd nove colletto delle cose in Parlamento Senato negli ultimi
Si discute in famiglia ma il fondatore no tra i fondatori del PD lo abbiamo visto che i fondatori del PD spesso poi prendono delle strade poco simpatica abbastanza attraversa delle vie traverse
Per rimangono fondatori certo poi abbiamo Giovanni Caudo professore universitario urbanista
Ex assessore all'urbanistica della giunta Marino e alla mia destra abbiamo Lionello Cosentino ex parlamentare del PD
Ecco segretario della federazione romana del PD e poi tanti anni fa se non sbaglio anche assessore
Alla sanità
Prima della guerra stesso la sanità sì quando c'erano le casse mutue non ricordo allora no adesso Scherzi a parte io entrerei nel merito Piero nella sua relazione d'apertura ha fatto una giusta diagnosi
In cui si parlava della fine di un modello economico di questa città
Di un modello che si basava da una parte sui trasferimenti statali che a loro volta si poggiavano
Su una serie di emergenze su una serie di grandi eventi quindi c'era quasi l'eterna alternanza tra Giubileo eventi straordinari ecco ormai questo modello siamo tutti d'accordo che volge al termine
Dopodiché io giorni fa seguendo per l'Huffington post il tavolo
Al mise su Roma e istituito dalla ministro Calenda andando a seguire ho visto che c'erano dei lavoratori che stanno perdendo loro posto di lavoro
Una parte di questi lavoratori sono gli storici sfruttati nuovi sfruttati call center Almaviva i precari storici diciamo di questo ventunesimo secolo ma un'altra parte dei lavoratori
Erano degli appartenenti al ceto medio c'era gente di Sky c'era gente di Alitalia gente che credeva
DS sistemata con legittimamente per la vita miei colleghi e e loro non sono la Roma ministeriale non sono la Roma che ha sempre chiesto no trasferimenti statali o prebende o altro allora la domanda è questa
Se il modello della Roma ministeriale delle emergenze dei Giubilei detrazioni è andato in crisi però se dall'altra parte quel poco di terziario
Quel poco di sviluppo ascrivibile ad una città moderna entra in crisi
La domanda che faccio a voi e partirei da Cosentino è ma allora di che campo aroma
Di che cosa uomo campare questa città la faccio proprio la romana nel senso de che campà Roma qual è la prospettiva entrando nel merito delle questioni perché vedo che c'è scritto i lavoratori c'è scritto Era notte a Roma io farei un'altra citazione direi sentinella che punta la notte faremo una cosa un po'più pessimista però è poi direi
Come usciamo da questa situazione
Non vorrei che Roma diventasse perché sta succedendo una enorme Venezia di tre milioni di abitanti dove l'unica prospettive sono
Sono del bed and breakfast terribili ristorantini turistici dove c'è scritto spaghetti spaghetti alla bolognese che manco esistono questi menu turistici quindi vorrei capire come lo facciamo
E mi taccio
Ma è una domanda e la domanda e della domanda che ci ha portato a pensare a ricominciare a riflettere insieme sul futuro
Perché abbiamo alle spalle molti anni in cui a è prevalso un un ottimismo di maniera un'idea in cui in qualche modo Roma ce la fa sempre in qualche modo in cui mi si risolvono
La mia sensazione lo dico fuori dai denti anche distinguendo mi dalle considerazioni garbate che per esempio ha fatto Tagliavanti questa sera in apertura del suo convegno io non ci credo affatto
Che dentro questa crisi il fatto che aumentino il numero delle aziende che in questi tratta di aziende individuali di persone che magari sono state licenziate tentano con la partita IVA di trovare qualche lavoro che questa sia la chiave del futuro
Io credo che se c'è un errore della politica anche dalla politica di questi anni
E il fatto che non abbiamo avvertito fino in fondo quant'era profondo
Le caricarci su Roma di una crisi che era istituzionale e giudiziari eccetera eccetera ma che al fondo aveva perché questo a me pare il nodo collages sta una classe politica integra una classe dirigente di una città come avvenuto a Roma in questi anni perché c'è un vuoto enorme di risposte alle domande
Di lavoro di prospettiva sicurezza dei giovani
Questa è una città che ha una crisi più profonda di quello che il ceto politico i giornali il il forze intellettuali della città sono stati capaci di intuire di vedere compreso lo dico autocriticamente Nori negli anni passati quando pensavamo che gli aumenti statistici di questo o quel settore facessero pensare a una città che conquistava il suo futuro partiamo da qui
Se vogliamo ricostruire le ragioni a sinistra di un azionista di una sinistra capace di legarsi ai bisogni della gente
Partiamo da una crisi profonda
E non la recuperiamo se investire io ho apprezzato moltissimo
L'operazione del ministro Calenda perché almeno è stato l'unico nel governo che ha detto guardate che Roma è una questione nazionale e se questa città sta diventando una città sempre più povera un dato per tutti dal due mila e sei dal due mila otto ad oggi il prodotto interno lordo pro capite in città è sceso del sedici per cento non è mica risalito non è mica tornato a dovere e non c'è un solo driver di sviluppo che io vedo che possa funzionare in questo momento quindi non ci sono titoli diciamo dal punto di vista dell'uscita della no ci sono a tre condizioni secondo me
La prima è che Roma diventa veramente una questione nazionale cioè che ci vuole una corda un commissariamenti non prefetti non son serviti a nulla ci vuole un accordo vero tra la classe dirigente di questa città e le sue istituzioni e il governo del Paese
Perché Roma ha bisogno lo posso dire con un discorso di di di di tanti anni fa avrebbe bisogno di un Giorgio Ruffolo
O di qualcuno che si occupi di programmazione degli investimenti pubblici per fare di questa città quello che esce nella capitale che anche capitale della cultura della ricerca eccetera quindi il primo nodo è che non c'è nella consapevolezza politica
Il secondo è che i romani devono smettere di pensare che possono solo chiedere
E c'è bisogno invece di provare anche a contare sulle nostre forze
E questo significa anche porsi l'obiettivo con la radicalità che non abbiamo avuto in passato
Di un salto di qualità nel funzionamento dalla macchina pubblica e delle aziende pubbliche e delle municipalizzate e di tutto ciò che servizio ai cittadini
Radicalità significa controllo della qualità significa diritti dei cittadini da mettere in campo significa la sinistra che fa questo lavoro qui
E la terza condizione e domandarci qual è l'unica possibilità vera per cui Roma può ripartire
E lo dico con una battuta che è un bravissimo implicito per la verità ma che sta facendo uno straordinario lavoro con gli economisti sulle possibilità di sviluppo mi ha fatto l'altro giorno ha letto Lionello ma tu lo sai qual è l'unica la cosa più importante che Roma esporta su quelle competitiva nell'esportazione
Perché lo ricordava Tagliavanti noi esportiamo sono leggermente aumentate le esportazioni farmaci la zona di Pomezia ma sono i farmaci confezionati perché l'attività di ricerca in realtà non è a Roma e non è a Pomezia
Ma è soprattutto a Milano quando non negli Stati Uniti
E esportiamo benzina perché ci sono ancora le vecchie raffinerie dei sensi che continuano a esportare ma non sono questi gli indicatori che ci potranno portare il futuro a me è piaciuta la sua domanda e la risposta che mi ha lasciato fulminato Roma è la città una delle città che esporta il maggior numero
Di laureati di ricercatori
I migliori scienziati nel suo campo l'attività di ricerca faceva aveva avuto un incontro all'ombra per la settimana successiva dice sul dodici sei erano italiani bravissimi noi con lo dico con tra le virgolette produciamo ad persone in gamba nelle nostre università che poi scappano anche perché non tornerebbero mai in un sistema di ricerca a Roma dove la precarietà del lavoro compreso del lavoro dei ricercatori è tale detto dopo tre mesi dopo sei mesi si è licenziato e non so se riparti
O no perché forse una delle prime riforme serve fare un po'di concorsi per ricercatori ecco perché è questo cioè questa è la crisi di Roma secondo me allora Di Biase io volevo capire
Qualcosa in più su questo tavolo e sulla posizione anche del Pd che non mi è stata molto chiara e poi a voi due vorrei chiedere se poi questo ma anche a te ovviamente se poi alla fine la filosofia di questo tavolo presso il mese visto che ho letto la pulisco le slide ho sentito quello che è stato detto non è sempre quella poi alla fine del quanto cioè date del trasferimento perché ho visto dichiarazione in cui si dice ci sono tre miliardi in campo l'ANAGINA prima cosa che ha fatto una è una cosa che ha fatto l'ho vista arrivare in Commissione periferie in Parlamento e dire ci servono un miliardo e otto ecco allora si dice che da una parte finito questo sistema ma poi questo tavolo cosa significa e voglio visto abbastanza freddi poi definitiva
No buonasera a tutti
No per la verità non lo siamo stati affatto freddi anzi
A noi abbiamo colto con un grandissimo favore interesse chiedo scusa abbiamo colto con grandissimo favore interessa è quella che è stata la proposta del ministro Calenda l'istituzione di questo tavolo
E l'abbiamo fatto perché come ha appena detto Lionello l'abbiamo colto come un segnale assolutamente positivo e di attenzione del Governo nazionale a quelle che sono le dinamiche romane
Sì negli scorsi anni è stato fatto un errore è che le questioni che riguardavano Roma venivano discusse solamente tre romani
Io partirei dalla domanda invece inversa cioè qual è la capitale che serve all'Italia
E l'Italia che deve porsi la necessità di avere una capitale all'altezza delle sfide così come avviene tra l'altro in tutte le grandi capitali europee perché Parigi non è un tema serio di Parigi ma è prima di tutto un tema di tutta la Francia così come Berlino e per la Germania
Quindi prima di tutto invertire quello che anche il nostro ragionamento
Il tavolo dice e pone a mio avviso il primo documento che è stato licenziato che è la base da cui a il mise la regione Lazio con Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Virginia Raggi hanno in qualche modo iniziato a riflettere e secondo me sono degli spunti interessanti
Su cui tutti noi siamo chiamati a una riflessione il Partito Democratico lo è ancora di più essendo presente all'interno dell'Aula Giulio Cesare né su questo abbiamo detto chiaramente che a quel tavolo
Faremo arrivare le nostre proposte perché oggi ragionare e e lasciare che sia solamente il sindaco di Roma portare le proposte che servono la città quel tavolo senza che vi sia un contributo anche delle altre opposizioni mi ha sorpreso che non siano intervenute su questo dibattito
Anche le altre posizioni presente all'interno dell'Aula perché questa non è un'opportunità per questo per o quel partito ma è prima di tutto un'opportunità per la città
E alcuni paletti vengono fissati però io dicevo
La filosofia del magari sbaglio io perché ho visto le slide è veramente complica i titoli sono veramente complicate ma la filosofia del tavolo non è quella sempre del trasferimento cioè di chiedere risorse
No alcune risorse molte delle risorse sono già impegnate nella nella città acquista M come i fondi vengono gestiti e come vengono spesi prima di iniziare questa nostra tavola rotonda riflettevano con al professor Cauto sul fatto che alcuni progetti che vengono messi per esempio su quelle che sono le opere
Di infrastrutturale di questa città come per esempio la Caserma Guido Reni sono già completati cioè meritano no solamente che andare avanti rispetto a quelli che si sono invece dei dei blocchi amministrativi quindi il tavolo è un tavolo che programma anche risorse che già ci sono
Poi se vogliamo parlare se questa Amministrazione in grado o meno di utilizzare le risorse che vengono stanziate
Su questo però mi dovrete consentire di poter parlare un'ora perché è notizia di un mese fa che la regione Lazio ha stanziato dei fondi
Per l'utilizzo per produrlo chiedo scusa per lo stanziamento di telecamere per la videosorveglianza
Anche in virtù di quelli che sono stati fatti gravissimi a pugni tutti noi abbiamo assistito di queste di questo rigurgito di violenza nei confronti delle donne sia al coperto per il sì la famosa fermarlo dopo l'anatema stata mandata dopo il tempo massimo quindi qui non c'è solamente io al sindaco lo ricordo sempre primati chiede ulteriori risorse la prego Sindaco faccia bene i compiti a casa perché non siamo neanche credibili nel continuare a chiedere risorse quando non siamo invece in grado di vestiti investire quelle risorse che noi già abbiamo S. ma mi piacerebbe poter parlare di programmazione e sviluppo di quelle che sono delle potenzialità che Roma perché quando ne parliamo di turismo
Prima ha citato Venezia io mi rendo conto che quando si parla romano iene come dire il sillogismo è molto semplice no perché comunque Venezia città d'arte Roma città d'arte ma Roma ha delle potenzialità che per esempio veneziano una quindi noi dobbiamo tornare a investire su quelli che erano settori su cui eravamo tre in avanti
Io volevo chiedere a Walter Tocci chiaramente gli farò più avanti una domanda su Atac perché è impossibile sottrarmi a questo quasi obbligo morale però volevo chiedergli prima tornando alla domanda iniziale di che cosa ha campato a Roma e aggiungendo anche l'elemento di questo tavolo che viene visto in questo mettono qualcosa di sali di fico
Quanto regesto tavolo perché nessuno ha calcolato che io ho fatto una scommessa con Calenda incontrandolo in Transatlantico gli ho detto questo tavolo muore in campagna elettorale è evidente perché non può reggere e lo ha fatto capire che il timore comunque è quello quindi secondo te quanto regge questo tavolo e poi ti faccio anche te la domanda o farò anche a cauto
Individuare due-tre un modello di sviluppo due-tre settori che possono far uscire Roma che non siano il solito modello di trasferimento di fondi pubblici farla uscire dalla crisi e immaginare un percorso autonomo un'autonomia economica per questa per questa città
Io in realtà sono emozionato di trovarmi da ospite a un'Assemblea di cari compagni con i quali ho fatto battaglie per tutta la vita
E quindi prima di venire a queste cose di Calenda che poi son fatte scrive a voi giornalisti pagine e pagine
Vorrei
Dire che sono molto
Molto incuriosito dalla dalla cimento che vi siete dati insomma i ricostruire una forza della sinistra romana
Io guardo con molto interesse a quest'cimento
Confraternita da vecchio militante
E vi auguro buoni risultati e spero anche che su questa strada sì raggiungere dei risultati buoni
Sarà un qualcosa di positivo anche per il mio partito anche per il Pd
Che ha superato
Gli anni più bui dell'arroganza
Le cime dal notaio
Dei professionisti della sconfitta
Qui a Roma è in una fase difficile di incerta di
Di nuovo
Di una ricerca quindi secondo me gli farebbe bene al PD sì
Sinistra nascesse una forza che sì da questo compito
Qui devo subito però passare prima che dare la parola a causa parola direttamente a Michela Di Biase raccoglie questa questa speranza questo appello
Magari fosse nelle mie competenze poterlo raccogliere modo papà giorni né mi limito a Romanelli aveva
Ma
Insomma oggi siamo seduti al tavolo Lionello Cosentino è stato fino a due anni fa ha anche segretario della
Partito democratico e francamente io non mi sento molto diverta nelle impostazioni nelle sostanze nella radice nell'humus allontanata
Dalle cose che stiamo dicendo ok intendiamo fare incerto che Roma ha bisogno è un bisogno drammatico di dialogo e di una forza che sia una forza condivisa io
Di certo non non vedo qui se non compagni di di viaggio e mi auguro aggiungo che la cosa sia sia reciproca perché se ancora non abbiamo capito che il terreno delle diffidenze al centrosinistra non non porta bene credo che sia poi naturalmente qui io sono a dire la mia opinione ma credo che sia assolutamente miope oltretutto noi andiamo incontro alle elezioni regionali
E mi pare che sia chiaro qual è l'orientamento che stiamo seguendo alla Regione Lazio grazie alla riconferma della ricandidatura di Nicola Zingaretti
E al parlamento abbiamo fatto una legge elettorale che è tutta basata su una sistema è una legge elettorale che premia le coalizioni quindi risponda a questa domanda dicendo
Mi auguro proprio di sì altrimenti siamo destinati a una sconfitta ancor prima di iniziare la campagna elettorale e quindi su questo
Cosentino
Bus sta il fatto di aver approvato all'unanimità una legge elettorale che voi auspicava ATE a livello regionale per dare per scontato l'appoggio a Zingaretti di articolo uno così butto lì questa prima bombetta
E poi finalmente Cauto però a causa no ma forse Walter non aveva finito il suo intervento e gli dissi diamo la parola però
E e che io apprezzo molto e entro proprio in con Sintonia cioè
Il problema non è quanto sei vicino e quanto sei lontano e anche per quel che riguarda l'auto domanda con Nicola con cui sono amico da tanti anni io vero che sia possibile
Arrivare alla campagna elettorale con una piattaforma innovativa alcuni segnali di una svolta che sono utili alla Regione Lazio che ci consentono anche di costruire una più larga unità spero e lavorerò per questo non sono sicuro che ci riusciremo e quindi un compito nostro con nel clima diciamo di una riflessione e qui torno ritornando alle cose che diceva Tocci perché diceva Michele cioè guardate che quello che è avvenuto anche nella crisi politica della sinistra romana anche il differenziarsi tra persone che si stimano che apprezza il proprio lavoro non è il frutto
Di litigate tra le persone
Non è lo vedete
Ma è in realtà il risultato oggettivo di una crisi in cui la sinistra romana ha perso a mio parere il rapporto forte necessario con i ceti popolari con le periferie con il mondo che ci ha dato forza nel corso degli anni con il lavoro con i giovani e dunque non è che si ricostruisce secondo me sulla base della mediazione politica tra stati maggiori ma si ricostruisce solo se andiamo in fondo alla crisi di cui stiamo parlando è quel senso anche un po'di questo inizio di lavoro
Che comunque un pegno come questo torniamo a ragionare delle condizioni di vita di lavoro di prospettiva di futuro della gente
E forse riusciamo a trovare scavando insieme nessuno in questo momento può dire si fa così anche perché troppi errori tutti insieme abbiamo alle nostre spalle e tuttavia questa svolta è necessaria
Se la svolta non c'è manterremo ottimi rapporti ma non ce la faremo a fare quello che serve cioè una sinistra capace di offrire a questa città e la gente che vive in questa città una prospettiva un futuro quindi il tema è esattamente questo come cambiare
Cosa cambiare in una discussione aperta libera vera ma questo è il contributo io penso che la questa nostra formazione politica può dare ricco riscoprì deve essere un cambiamento se penso che questi ultimi anni della sinistra Roma
Con i circoli chiusi le polemiche come sono state avvenute il il il modo come finita la l'amministrazione Marino il deserto di discussione politica sulla città io dico così non vincerà mettiamo la sinistra in quest'ci riesce a essere ottimista sul voto di Ostia
Dopo due anni e mezzo di commissione di voto di Ostia ci torniamo da voi perché interessa soprattutto la parte relativa coi a quello che nessuno sta dicendo forse qualcuno lo sta solamente ventilando ma la performances che potrebbe avere Casapound che accreditata addirittura di risultato a doppia cifra questa bomba sta per esplodere nessuno ne parla dopo questo esito forse si convergerà forse sulla necessità su un cambio di priorità perché non si può andare dagli elettori
Con l'election day in primavera e dirgli qui
Zingaretti ha fatto possiamo consegnare tipo livello nazionale ci si fa la guerra con magari Casa Pound a Roma il dieci per cento ma quello è un altro discorso
Cauto io volevo introdurre con lei la questione istituzionale io ho fatto l'esempio di Venezia poi ho letto anche una statistica tedesca che dice che Roma è la città europea che contribuisce tra le capitali
In collant minore percentuale al PIL della nazione cioè la media in Europa e il quindici per cento Roma contribuisce per il due per cento
Al PIL della nazione allora chiedo a caldo ma è capitale Roma può sostenere il ruolo di capitale questa legge su Roma Capitale che tra l'altro l'un l'unica cita l'unica capitale che forse per un complesso di inferiorità scrive capitale accanto al proprio nome
Sostenibile questo ruolo
Buonasera a tutti
Grazie per l'invito grazie Piero latino per averci in invitato
Penso che questa sia gli ho sentito anche se un po'di sfuggita agli interventi di prima dell'attacco degli altri interventi che sono stati fatti dagli altri
Che sono intervenuti rappresentando un difficoltà della della della città io penso che questo però è il punto di partenza sono convinto che se c'è effettivamente un motivo per cui la sinistra
Se c'è un motivo per cui la sinistra debba in questa città ritrovare una sinistra centro tutto quello insomma quest'unione che forse sentiva prima io sono un po'da spettatore questa vicenda io posso dare solo un compito un compito molto complicato e molto ardue quindi c'è proprio bisogno di questa di questa condivisione perché detenne nel rapporto tra Roma e il suo in
E il paese non ci sono amici in questo momento
Non ci sono compagni di viaggio
Quindi se vogliamo porre la questione di Roma Capitale
Bisogna partire da questa da una rappresentazione il più possibile unitaria di quella che
La base politica di questa di questa città non si può o non si può fare diversamente dico questo con un punto di di rammarico perché secondo me
Questa il ruolo di capitale va rivendicato
Nel mille novecento ventisei Roma aveva ottocento mila abitanti otto centotré mila abitanti oggi siamo due milioni e nove
Questa città ha dato dignità in questi novant'anni
Non ero umani ma gli italiani italiani che sono arrivati a Roma canuto una casa con tante difficoltà hanno avuto quartieri risanati hanno patrimonializzato la loro capacità di investimento all'interno della città
Roma è stato capitale perché ha consentito di dare dignità di vita
Così come ci dice la Costituzione non era umani ma gli italiani vogliamo dirlo
Che il debito su cui si parla anche e su cui spesso si sproloqui di questa città e anche un debito che è servito a dare dignità e fare riscatto sociale non dei romani ma degli italiani Roma ha svolto un ruolo di capitale
E questa la questione secondo me uno dei dei nodi di tutte le vicende il tavolo Caliendo le altre cose
Roma e città perché nata e diventata capitale se non interpreterà di nuovo questo ruolo tutto il resto come ci possiamo raccontare
Nel mille novecentosessantanove L'Unità
La pagina culturale L'Unità apriva con un titolo al sei colonne
Roma anzi borgata romana
Non è che non c'è una prospettiva per questa città
La prospettiva di quel ruolo di una borgata in cui sopravvive in cui le imprese aumento nel numero e cosa omento Masi riducono i la capacità di attrarre perché il tema è che nel dal mille novecentottantanove questa se come l'impegno della classe politica romana che dovrebbe qui prendere questa bandiere alzarla dal mille novecentottantanove non sappiamo più qual è il ruolo che la Capitale svolge per questo Paese tutte le capitali europee hanno rivisto il loro ruolo dopo l'ottantanove perché la fine dello stato o meglio la modifica dello stato la modifica dei rapporti tra lo Stato e l'Europa la modifica dell'Europa che oggi batte moneta fa cambiare ruolo alle capitali non si può pretendere non si può pretendere che questa città sia capitale come lo è stato durante il dopoguerra altrimenti avremmo Lata che avremmo lascia che dal male avremmo gli autobus che non passano avremo le buche e ci stiamo ci stanno
Per questo dico che c'è bisogno di riprendere una visione politica di questa crisi ci Contucci concentrano giorno per giorno sui giornali sulle buche
O meglio sulle toppe e sulle buche che la giacca del povero non ci capisco non ci fanno capire perché questo poco e povero
La città si sta impoverendo perché non c'è più chiaro il ruolo di che cos'è la capitale in questa città e di che cosa è la capitale in questo Stato è questa la domanda principale e per fare questa domanda e poi la livello nazionale come diceva adesso la De Biase o c'è un'intera unità di intenti politica o questa cosa non si fa
Perché non ci sono amici e guardate che questa condizione di borgata romana è una condizione che a molti fa comodo in Italia
Allora io colgo la palla al balzo e ridò la parola Tocci che ha fatto una premessa con la mozione degli affetti diciamo parlando dei vecchi compagni adesso entriamo nel merito appunto qual è la prospettiva per questa città Cauto ha detto borgata romana non ha capito qual è il suo stare al mondo quale secondo lei
Ma quando arrivarono i piemontesi
Ci fu una critica molto forte da parte di un lutto una cultura idealistico romantica
Pericolo Rovigo scende in meglio unione né altri
Che dissero ma voi volete fare di Roma questa città mondiale una capitale di uno Stato
Dicevano è un passo indietro
è un impoverimento un restringimento la missione di Roma non può essere contenuta in uno Stato nazionale
Avevano torto perché tutto sommato nella funzione di capitale dello Stato italiano in più di un secolo e da Borgo papalino duecento mila abitanti è diventata una grande metropoli europee con le sue contraddizioni ma è diventato una grande città
I motori di questa trasformazione da Borgo bar popolino papalina una grande metropoli però si sono tutti inceppare di in questi anni in questi anni in cui non succede nulla
In cui è tutto un pantano in cui tutto fermo in realtà è finisce un periodo lungo finisce
Più di un secolo di capitali al punto d Italia perché si è inceppato i bimotori centralismo statale non è più quello tutto il grande sviluppo di rendita immobiliare che aveva in questo grande non dimentichiamo questo grande vuoto geografico perché la Roma papalina era trenta quaranta che ogni paludi e poi c'era la Toscana dove c'era Napoli e quindi questo grande vuoto ha fatto da materia prima tutta la speculazione e poi un grande centro di consumo insomma no
Questi motori sono tutti finiti a questo punto si tratta di pensare qualcosa di diverso che certamente di come modello economico ma prima di tutto di ripensare la capitale o l'allora sicuramente dobbiamo mettere in ordine i rapporti tra la città e lo Stato secondo me non c'è inventarsi nulla
Queste cose dicevo prima sono scritte sono fatte per voi per farmi scrivere sequestri ma infine il tavolo sembra che Calenda c'ha dei soldi che che c'azzecca quello che dicevo io che stacca un assegno ma non funziona così lo Stato cioè ci sono delle leggi che fanno delle politiche su quelle leggi
Possono attingere i Comuni con determinate regole secondo me non è manco un problema di soldi è un problema che le le amministrazioni in primis quella romana non hanno di una capacità progettuale quindi una capacità di attivare dei processi
Però insomma qui si può mettere molto in ordine io inviterei questa questa nuove illusione che un centralismo statale
Possa risolvere i problemi come se nella storia di questo secolo e più dallo Stato fosse sempre venuto buon esempio son venuti intrighi su corruzione sprechi e così via
Però adesso mettiamo pure in ordine a quest'ora quei torce favorevole ad un referendum sono al modello lombardo veneto alla nascita ma secondo me la cosa che non funziona più esatto essendosi esaurito un periodo lungo
E proprio il binomio Stato comune
Che è un binomio ottocentesco bisogna pensarla in un'altra scala la capitale Regione mondo
Cioè bisogna pensare Roma in una scala riversa
Una Roma ancora capitale ma intanto regione perché mai i romani ci vanno ad abitare ci sono sposati cinquecento mila romani è una città che si è sposata con le stesse infrastrutture di prima noi come dire
Attiviamo pendolari ed esportiamo periferia nella regione invece questa Area Reggiana Roma la chiamiamo ancora a Roma ma è un oggetto geografico completamente diverso da trent'anni fa una scala funzionamento completamente diverso
Ed è un funzionamento squilibrato disastrato le grandi città europee che hanno fatto i balzi in avanti pensiamo a Barcellona essa parte la vicenda
Morale e così via hanno fatto insieme alla Catalogna insieme alla barriera fra grandi regioni infrastrutturale questo grande tema io ma soprattutto Roma al mondo la granitica romantico idealistica
Sì bocconiano interpretare nella globalizzazione cioè Roma a un futuro se diventa un luogo interessante per i giovani di tutto il mondo non solo che qui non solo per il turismo si pianta un centro attrattivo
Di cultura di formazione che sia interessante andare a formarsi e a Roma questo è stato sempre così in epoca moderna perché i figli delle classi borghesi figli creative classi borghesi
Dal dal Rinascimento in poi hanno avuto questo obbligo di andare a Roma a formarsi e ancora negli anni cinquanta cent
Se leggiamo le memorie di di canna del grande architetto americano che racconta che viene a studiare a Roma perché a Roma il libro di testo era la città spessa
Questo vale interpretato all'epoca nostra ma insomma io sono stato due giorni fa all'Accademia di Belle Arti a Ripetta mi raccontano che hanno un'esplosione della domanda
Di studenti che vengono dall'Asia migliaia di studenti loro son costretti a dire di no ma questo è un suicidio
Se noi mettessimo in campo una formazione sulla città sull'arte sulla cultura
Che moltiplica queste possibilità e che si presenta sullo scenario mondiale con con il simbolo Roma con la realtà con la storia di Roma noi avremo questa grande e allo stesso tempo anche all'opposto
In tutto il mondo si sta scoprendo il problema della tutela l'attività della tutela del restauro sommano gli archeologiche che fanno gli scavi in Cina asturiano su Teoria del restauro di Cesare Brandi tradotto in cinese perché il restauro è nato a Roma come idea come pratica e se no invece ritenere i lavoratori e beni culturali in condizioni quasi di schiavismo con me stipendi di fame con precari
Leggo per rapporti perché ne facessimo delle imprese sane serie robuste che possono essere tali solo se qualificare il lavoro lo riconoscono e questi tentare a queste aziende si fatemi dire questa parola un brand e Roma che potrebbero andare a a lavorare in tutte le parti del mondo questi sono i nuovi i nuovi motori della città somma perfetto e poi finisco l'ultima cosa si cioè poi ho detto cultura beni culturali però non ci dimentichiamo
Che Roma è anche un grande polo scientifico-tecnologico la il satellite che andava Marte che ha ha rilevato presenza dell'acqua l'ha fatto convocata progettato nella nostra nel nostro ingegneria San Pietro in vincoli noi siamo stati i dopo gli americani e i russi i primi a andare in uno spazio con l'operazione San Marco qui a Roma noi abbiamo una scuola rischia che non solo l'asta ha fatto la storia del Novecento è anche poche settimane fa di nuovo con la rilevazione delle onde gravitazionali
Noi abbiamo una scuola formazione nell'ingegneria da ingegneria civile per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta dighe ponti in tutto il mondo l'ingegnere dei trasporti persino all'Atac dopo ci veniamo l'ala che faceva i brevetti rivela la giostrina che trovate ancora oggi sul dieci a nove è un brevetto internazionale dell'arte noi oggi abbiamo nelle nostre tre università una concentrazione di saperi tecnologici scientifici tecniche di altissimo livello
La Torino e la Milano degli ultimi venti anni hanno superato la crisi di deindustrializzazione
In tanti modi ma se andate a vedere la storia di quella città una leva fondamentale sono stati i due poli tecnici quello di Torino e quello di Milano
Noi se mettiamo insieme delle nostre tre università e richiamiamo le attività da Politecnico il sarebbe ci sarebbe un Politecnico romano che sarebbe molto più forte di quello di Torino e di Milano
Una concentrazione di sapere tecnici tecnologici e scientifici di livello internazionale
E questo è son cose di cui dobbiamo cominciare a parlare ciò perché se non ci diciamo semplici ci ricordiamo genericamente che è questo centro ma dobbiamo comincerà anche a organizzare le nostre istituzioni in un modo da esaltare un patrimonio che c'è e che oggi viene dimenticate che addirittura non fa parte dell'immaginario nessuno pensa a Roma con un centro di scienza e tecnologia anche qua ripensare l'Ottocento le cose che hanno scritto dette in quell'epoca
In una versione idealistico romantica o positivistica
E che come tali oggi non ci servirà nel ci servirebbero a molto però la post modernità globalizzazione in qualche modo rilancia quelle vecchie idee insomma no
Quando Quintino Sella disse disse questo la capitale che vogliamo fare il corso delle idee più il luogo in cui l'ennesimo incontro si scontrano anche insomma era un'idea certo anche per evitare la classe operaia perché c'era stata la Comune di Parigi
Era un'idea positivistica è un sentiero interrotto che non è andato da nessuna parte però oggi si potrebbe reinterpretare in una chiave completamente diversa una città del corso delle idee quindi una vera capitali italiane in quanto capitale mondiale nelle relazioni della cultura e del sapere
Benissimo
Intervento di spessore adesso dobbiamo tornare su sulla terra la contingenza all'Atac e che è stato evocato riparto da Cosentino Atac significa concordato preventivo significa questo percorso che è stato aperto che era stato anche abbastanza dato come è scontato a un certo punto
Voi come anche se non avete un Vasile rappresentanti nel consiglio comunale no non ancora ci sarà la prossima straordinaria
Elezione in cui tutto il centrosinistra in corteo andrà a fare campagna elettorale insomma posizione su concordato preventivo domanda mia provocatoria so che c'è gente interessata in sala
Se l'Atac è stata definita unanimemente come una azienda che si è ingrassata si è sovradimensionata negli anni come è possibile mantenere i livelli occupazionali domanda risposta concordato preventivo ovviamente che l'ultima delle domande
Perché la risposta vera è questa io credo in un'azienda pubblica e credo che sia fallimentare uno stato e una politica e una sinistra che non sia capace di gestire bene le aziende pubbliche se non senta baci smettiamola
Se si è incapaci bisogna gestirle bene e allora quello che io vorrei e scorse il concordato preventivo è una chance per questo diventino pubblici
I libri
Leone e si apre la discussione nella città sulle scelte da fare
Perché azienda pubblica non significa carrozzone
Io penso invece che azienda pubblica può essere efficienza qualità e anche tornerò distinzione tra il centro che che guida la programmazione lo sviluppo
Il gestore pubblico e i controlli io racconto un episodio
Quando facevo il capogruppo del
Così rapidi in via S. non mi ricordo in Campidoglio nel due mila e uno appena eletto Veltroni
Ebbi un'ampia in pratica
DS DS
E di una piccola discussione con Veltroni perché ovviamente tocca al sindaco e io sono favorevolissimo e in cinque anni non è mai successo nulla di diverso da questo
Grazie del sindaco a nominare gli amministratori delle società comunali spesso azzeccando la qualche volta anche sbagliando la ma non è di questo che adesso parliamo
Una scelta per statuto spettava al Consiglio comunale Veltroni mi indicò mi suggerì un nome io gli dissi guarda Walter su questo noi pensiamo di decidere autonomamente diciamo non era contentissimo
Che cos'era era pelati agenzia di controllo della qualità dei servizi pubblici
Che noia affidammo a un giovanissimo e il simpaticissimo economista che lavorava all'Autorità per l'energia e che si chiamava Bernardo Pizzetti
Caprese con molto slancio il suo impegno ogni sei mesi mi faceva dei rapporti in cui aveva mandato dei ragazzi a documentare se i contratti di servizio dell'Ama ed hanno rispettati o no quando dovevano passare
I camion per fare la pulizia delle strade e c'erano le foto nel suo rapporto e poi documentava quante corse venivano saltate sul sessantaquattro e c'erano i dati sul suo rapporto è nel marzo umano CMI in sei mesi e diventava sempre più un gioco anche per la stampa romana vero Foschi forse se lo ricorda
Cioè e c'erano i titoloni dei giornali perché era finalmente un punto di vista dei cittadini con i dati con le foto con le immagini che dicevano
Qui stanno migliorando no qui stanno peggiorando queste cose si possono fare queste altre no Bertone mi telefonava molto presto la mattina dopo questo rapporto verso le sei sei e mezzo dalla mattina per interessarsi perché c'era stata una polemica sui giornali eccetera ma funziona
Non era di scoprire all'improvviso i cittadini romani
Che l'Atac a un miliardo e trecento milioni che non si sa chi come dove e perché per quali ragioni tutto è da reinventare se non c'è trasparenza se non c'è controllo dei cittadini non c'è sinistra non c'è politica
E il cuore poi quando questo ragazzo questo brevissimo economista fu sostituito
Fu messo al suo posto una persona straordinaria un grandissimo intellettuale un grandissimo economista come Paolo Leon
Ma da allora non ci fu più nessun rapporto alla città sulle cose che funzionavano e su quelle che non funzionavano se mi chiedi che fare io ti dico questo
E infine voglio fare un'ultima considerazione ho finito sulle cose sacrosante che diceva Walter Provasio dove in politica
Perché siccome è vero
Ce la fa a Roma se non c'è
Una decisione per lavorare in quella direzione
Una decisione forte che mette insieme Comune Regione è stato per decidere che questa è la strada da seguire se non c'è la decisione ci sono solo convegni come il nostro non servono a niente
La decisione significa che il massimo degli Investimenti sta al legato a questa prospettiva che cosa non funziona per ora
Nel documento di cavi nei documenti degli e nelle priorità rende che la decisione ancora non c'è
Allora vi dico vi segnalo per concludere quella discussione che c'è stata sul foglio
Una settimana fa dieci giorni fa l'avete votato io e l'hanno vista in cui Cantone io non sono per la verità innamorato del modo come Cantone pensa di decidere su tutti i sistemi amministrativi d'Italia e del mondo anzi spesso diciamo così sta creando un mostro
Ma su un punto in questo punto specifico a mio parere aveva ragione dando un contributo al ministero università la ricerca scientifica lui diceva non so se Walter l'ha visto
Occorre creare gli strumenti per guidare incoraggiare avere una responsabilità nazionale nell'autonomia del ovviamente della ricerca e dell'università ma perché tutto questo avvenga dentro un progetto
Quello che manca a Roma e non ce la fa a Roma se non c'è una decisione politica
Di alto livello è proprio questo è il fatto che imboccando se le maniche né decidiamo che su questo progetto dell'investimento nel nostro università nella cultura nell'attività di ricerca negli strumenti chiediamo noi pensiamo a una città che si inventa il suo futuro
Per ora siamo appunto solo i convegni
Di Biase
Quando arriverà il concordato preventivo in Campidoglio in Consiglio quale sarà l'atteggiamento deposto gruppo del PD
Ma per la verità il gruppo del partito democratico ha già preso una posizione rispetto al concordato preventivo sia dal punto di vista procedurale per come il concordato preventivo è stato proposto perché noi riteniamo che sia una procedura illegittima
Perché l'Atac naturalmente una partecipata dal Comune di Roma
Un'azienda pubblica del Comune di Roma e come tali tutte quelle che sono le questioni di Indirizzo che riguardano gli partecipate non è lo sa bene che debbono passare necessariamente tutte le decisioni all'interno dell'Assemblea capitolina
Attraverso una delibera di consiglio comunale la scelta del concordato preventivo è stata fatta invece attraverso una memoria di giunta
Quindi a nostro avviso non sono state neanche rispettate quelle che sono gli adempimenti amministrativi per intraprendere la manovra il concordato preventivo
Nella sostanza noi lo abbiamo detto chiaramente
Riteniamo che non sia la procedura corretta
Perché non si può a in questa circostanza volere la botte piena e la moglie ubriaca ovvero dire che si vuole un'azienda pubblica
E contestualmente andare e consegnare i libri a quello che ricordiamolo è un tribunale fallimentare
Di fatto l'amministrazione Attraverso la manovra del concordato preventivo decide di non scegliere
Perché la decisione rispetto a quello che è il futuro di Attack la faranno altri e nella fattispecie la farà il tribunale fallimentare
Che deciderà non solo quale sarà il Piano di rientro dell'azienda piano che sarebbe invece a mio avviso dovuto essere licenziato dall'amministrazione estesa io nei panni del sindaco raggi mai avrei delegato qualcun altro ad assumermi come dire a a a svolgere un ruolo che era mio proprio quindi prima di tutto il piano di reazioni di razionalizzazione che ricordiamo non è stato fatto per un anno
Perché il mi piace sempre ricordarlo anche quando abbiamo parlato della razionalizzazione delle partecipate al punto in cui siamo arrivati dopo diciotto mesi di governo della raggi non è che quando le situazioni non vengono affrontate migliorano
Le partecipate di Roma hanno peggiorato il loro stato in diciotto Quincy per la verità questo grido c'era stato lanciato anche da fermamente
Tutti voi ricorderete quali furono le posizioni prese dal Ragioniere generale che inseguire ai suoi appelli inascoltati decise di dare le dimissioni proprio da ragioniere generale del Comune di Roma
Quindi la decisione del concordato preventivo è un annuncio cecità posso dire quello che secondo me
Avremmo dovuto fare noi cioè avrebbe dovuto fare in questo caso non ma l'amministrazione prevede un piano di risanamento
Per arrivare alla mensa gara del servizio
Tale però da mettere in condizione l'attacco di poter partecipare alla gara
Perché è evidente che il Comune di Roma in cui è scritto deve fare
Interessi diversi su e quindi dell'Atac quindi non mettere in condizione l'Atac di partecipare alla gara io lo trovo un atteggiamento responsabile
Tocci vuole dire qualcosa in merito passiamo direttamente allo stadio che interessa Enzo Foschi che adesso non sta più in sala atto che
Ma
Nel frattempo c'è Venezia che arrivano a fare questa Roma che diretta da Venezia c'era musica che avercela da fuori
A
A me piacerebbe poi in un'altra volta però parlare del problema più mi sta a cuore insomma quello politico insomma
Come ricostruire una forza di sinistra sicuramente
Tra le tante cose che si dovrebbero fare crea una forza politica sia il partito del trasporto pubblico insomma
Noi diciamo sempre che non sono più riproponibili partiti di massa ed è così
Però se ci pensate bene in una certa misura
Gli abbonati all'Atac sono una specie di partito di massa tanto perché hanno le teste rendono cento mila tesserati nessun partito da Roma
Arriva a cento mila
Secondo perché sono davvero un partito popolare
Ecco giovani disoccupati anziani immigrati
Cioè la parte debole suscita
Terzo perché
Perché è un partito che che che c'ha una battaglia culturale
Il mezzo pubblico contro il due mila e l'automobile dentro una battaglia ideologica
Un quarto punto perché è un partito riformatore
Se voi discutete con un utente della vecchia ha delle idee molto precise chiunque esso sia su come si devono organizzare le cose quindi è un pareggio è un partito potenzialmente ricco di proposte io la mattina quando mi siedo fortunatamente non mi riconoscono quindi posso ascoltare tranquillamente assisto a dei dibattiti incredibili che
Avendo io una certa competenza sull'argomento sono ammirato per la professionalità
Perché quello dice io vorrei prendermi la linea dice no guardati consiglio quell'altra
Quella dice guarda che quell'altra però ha una frequenza che non è buona esce fuori in quanto dice si quella già la frequenza buona però viene da un deposito in cui i turni non sono controllati io strabuzzato gli occhi
Questa signora che c'è una competenza sociale sul trasporto pubblico oddio ne faremmo volentieri a meno perché se funzionasse o gli autobus uno si siede e legge i giornali e non pensa ai turni degli autisti però adesso ce l'abbiano ormai è una competenza se non riuscissimo a metterla saluto ecco vedete che quindi un partito popolare Dimas potenzialmente esce a quello del Metrebus
Quindi se noi facciamo un partito di destra che assomiglia il più possibile a questo partito siamo già un pezzo avanti
Questo però devo dire ampia gradino che mi ha chiamato
Il tema è drogato come disse quello e io sono sempre stato contrario a qualsiasi privatizzazione del trasporto
Voglio essere più chiaro
Secondo me sull'Acea abbiamo fatto un errore quella sì una privatizzazione
Io ho sempre ritenuto che si dovesse evitare
Una presenza del privato nell'azionariato di attacco
Perché se entra una privato nella perché non è che si occupa il giorno dopo Lodi migliorare l'efficienza perché migliora l'efficienza di un'agenda trasporta cosa molto complicata e di incerto risultato
Il privato che entra dentro cercherà in tutti i modi di modificare la struttura dei costi e dei ricavi a favore suo e a discapito della collettività quindi azionari perisce e abbasserà il servizio
Quindi assolutamente no alla privatizzazione Piero stai tranquillo
Io mi sono sempre battuto per una liberalizzazione
Cioè per mantenere saldamente in mano
Funzioni pubbliche
Le Rieti perisce le regole del servizio gli standard e l'attività industriale quella sì si può benissimo mettere a gara anzi deve mettere a gara perché la legge italiana
L'obbliga questo dibattito romano se sarò fare gare e semplicemente surreale
Perché da vent'anni noi abbiamo scritto noi anche nelle leggi questa cosa
Infatti che cosa avevo fatto io io diviso adatte
E tra
Do Hinata che c'erano tutte le funzioni pubbliche da mantenere saldamente in mano comunale che ha trambusto cioè un'attività industriale dove fare invece legare
Questo avrebbe consentito di salvare la funzione pubblica anzi rafforzarla e allo stesso tempo di avere più efficienza tramite una competizione sull'attività industriale
Questo concetto sia intervenuto abbiamo ricreato il calderone il calderone in mano ad Alemanno portata parentopoli allo sfascio se avessimo ha avuto il coraggio di andare avanti sulla liberalizzazione
Alemanno avrebbe avuto nessun contenitore su cui compiere le sue nefandezze
E poi arriviamo oggi il concordato che agli amici e compagni è una sciagura e voglio essere più chiaro io sono sconcertato dalla superficialità dalla disattenzione o anche da un certo mal celato consenso che c'è a sinistra su concordato
Intanto chiamarlo concordato è un auspicio
E che sono mille e passa creditori i quali non hanno ancora accertato esse non accettano
Si va al fallimento tout-court
Cioè abbiamo messo in azienda pubblica e dodici mila persone su un binario molto pericoloso
Secondo punto
Ecco come significa sostanzialmente che un debito della del si scarica sui derivati
Ora ci sarà pure privato che ha preso ago la commessa clientelare Pina gonfia diversi quindi alla fine ci va in pareggio ma l'imprenditore perbene quello ma perché gli dice io ti devo cento Tito cinquanta ti do quaranta agli ottanta
Ammettiamo che quel signore accetti questa riduzione così pesantemente
Ma il giorno dopo ti dice va bene questo tutti sul passato mi hai dimezzato che benissimo adesso che voi il carburante voi pneumatici e mayday magari subito prima che io credo
Quindi il problema di cui sta soffrendo vada che cioè che non ha più le forniture perché nessuno paga più si aggravano concordata una che si risolve
Terzo punto scusandomi chiamata fra l'amministratore dovevo mettere insieme Debbie del servizio è quanto di più demenziale si possa fare perché ho detto adesso se il debito convive col servizio
Il servizio non può che peggiorare
Ma come come si può pensare mettendo insieme queste due cose che si ribadisce debito il servizio dovrebbe andare in attivo cioè l'Atac che perde danni sul bilancio all'improvviso dovrebbe andare in attivo per ripagare i debiti è una follia ma anche se accadesse sarebbe negativo perché se andasse in positivo significherebbe che sta riducendo il servizio per andare in positivo quindi mettere insieme del servizio è demenziale perché non risolve il debito peggiora il servizio già separare queste due cose
Fare un un contenitore chiamiamola Bad Company così de I tutti i debiti risolvere con calma l'aspetto finanziario liberale il servizio da questa ruota di macina e ovviamente fine modale che sul servizio non si ritira il debito
Il concordato è stato re incollata che stamane su concordato per colpa della Giunta raggi ripeto sono sconcertato dal fatto che questo si dice poco mica l'aveva detto ma
Sinistra vedi una timidezza vuole rispondere Lionello
La ammesse su concorda perché come successi il Comune aveva un debito di duecento milioni versata
Debito già riconosciuto
Un bel giorno si sveglia e dice no io non te lo riconosco
Quindi questo debito dal comune trasferito adatte
Ma il comune su un'altra partita per la confusione di questi anni era anche il creditore
Di cinquecento milioni cioè l'Atac dovrà dare
Accomuna cinquecento milioni
No perché in quanto creditore anche ad anche gli ufficiali il comune in quanto ridurre come tutti gli altri idoli verrà decurtato questo credito a
Di più degli altri
Quindi questo cinquecento milioni si ridurrà
Sarà duecento forse anche meno quindi si chiederà un debito di altrettanto di duecento duecentocinquanta sul bilancio il comico che è lo stesso destino che il Comune di cui si vuole a liberare scaricando sull'altra
Quindi si poteva benissimo risolvere problema detto benissimo Emilio crea facendo un Daria vere cercando di senza mettere sotto sul sulla linea fallimentare agenda
Allora tutto questo è stato fatto con la promessa perché così lo presenta giunta raggi che noi però manteniamo l'azienda pubblica
Cioè mentre la stanno portando al fallimento lavoro appaiono come i salvatori dell'azienda pubblica ripeto sono sconcertato dal fatto che molti a sinistra e anche alcuni sindacati assecondino questa operazione demenziale
Questa cosa l'aveva ventilata Mazzillo è stato cacciato dimesso per questo ho chiesto all'assessore al Bilancio capiva benissimo e concordato sarebbe stato un boomerang
Perché sull'altra partita dei cinquecento milioni gli avrebbe dimezzato il credito e quindi si crea un debito più grande nel bilancio del Comune di Roma è e quindi perplesso se se ne andarono uno l'hanno cacciato insomma no dal punto quale il punto è che bisogna invece
Fare
Riprendo il discorso da liberalizzazione cioè fare una una forte alta che pubblica che gestisce ciò che è interesse di tutti noi cioè il servizio che vedi le tariffe e fare le gare sul resto se il Comune non fa legare
Arriviamo nel due mila diciannove
Ci sarà un obbligo di legge
Se il Comune non fare gare subirà una penalizzazione del quindici per cento sui trasferimenti statali regionali quindi il debito aumenterà a quel punto sarà impossibile dire
Che non si fanno le gare a quel punto però non ci sarà più il tempo di fare una buona liberalizzazione che comporta dei processi organizzativi piuttosto complessi a quel punto ci sarà soltanto una privatizzazione selvaggia
A quel punto mi ci sarà più show altra soluzione che affidarsi a un privato che ci salva allora caro Piero io sono contro la privatizzazione
Ho impostato una linea di liberalizzazione che non è stata seguita se fosse stata seguita ci saremmo evitati Parentopoli di Alemanno ci saremmo arrivati il fallimento a giugno aggiunta raggi e avremmo messo in sicurezza l'Atac
Mi sono sempre sentito comunque quando facevo queste discussioni quelli che facevano i salvatori dell'Atac
Quelli che tutelavano l'azienda pubblica e che in realtà nel conservare lo stato di cose esistente stavano preparando la tomba parlata
Perché in questo caso davvero con il medico pietoso il male diventa dirmi in uso come dicevano i nostri no
E ci sono troppi medici pietosi intorno all'altra che da tanti anni e questi medici pietosi sanno portando l'Atac allo scalo faccio
Mentre invece un medico severo che avesse fatto una vera riforma dell'Atac tenendo in mano pubblica ciò che interessa davvero alla collettività
Bellini servizi e tariffe
E affidando invece a una competizione attività industriale medico serio avrebbe portato in servizio la allora dobbiamo stare molto attenti ai medici pietosi perché finiamo hanno creato solo dei disastri e quindi questa difesa del calderone così come è quanto di peggio si possa fare
Se la città e anche verso i lavoratori perché quando poi questa linea porterà a una privatizzazione selvaggia perché non ci sarà più nel tempo né modo di allora non sapremo più come difendere i lavoratori
L'accordo che facemmo noi sulla liberalizzazione non fornire armi
Ci fu il risultato di un accordo sindacale con CGIL CISL UIL e su Volare in consiglio comunale persino da Rifondazione Comunista perché era ne sono convinto una linea di sinistra una linea riformatrice della Agli abbandonato quella linea ci ha portato a questo se oggi noi dall'opposizione assecondiamo questa questi medici pietosi contribuiamo per parte nostra allo ska la fascia dell'azienda quell'emettere Marina allora se Lionello vuole fare
Narratori di firmare migliaio poi Andrea progressivamente a chiudere nel senso vuoi replicare al volo brevemente questa parere no io darei la parola Caudo di chiedere una cosa tanto lui sapeva che io avrei chiesto questa cosa però non è una mera curiosità da giornalista perché è un tema caldo che sta lo stadio della Roma allora non farò una domanda sul si fa non si fa non ce ne importa niente la mia curiosità è semplicemente questa com'è possibile che una delibera di pubblico interesse
In cui il pubblico interesse non era lo stadio ma era quello che le opere pubbliche paraffine si è trasformata in una delibera in cui il pubblico interesse lo stadio che l'unica cosa diciamo di una società privata e quotata in Borsa
E adesso non c'è più niente
Troppo dura la domanda dopo diventa fa forse non sono la persona giusta Equity bisogna perché trovi qualcosa però talora ma è un autore la materia e non lo ha sottratto tanto Vito tocca sempre
Però la la la prendo da da anche le cose che diceva prima Walter c'è guardate che in questa città abbiamo perso il ventisei per cento di risorse che venivano dal pubblico andavo negli stipendi delle persone che lavoravano nel pubblico dal para pubblico cioè un quarto della ricchezza di questa città si è perso
Motivo per cui aumento le imprese che diceva prima perché la gente si licenzia si mette sull'impresa non è che abbiamo
C'è un travaso di risorse
Questo non non non ha voluto dire meno risorse pubbliche questa città dei primi anni del due mila cioè non contando il Giubileo siamo al sette otto miliardi di euro trasferiti di risorse pubbliche a questa città
Sette otto miliardi che sono servite per la metro C
Per la nuvola la vera di Calatrava cioè quello che voglio dirvi è che non è che se non abbiamo riflettuto sul ruolo della della capitale lo stato risparmiato risorse in questa città che non avvengono più secondo un meccanismo diciamo di redistribuzione diffusa nella città nelle famiglie attraverso gli stipendi ma prenderà dei canali precise balla finire in alcuni cantieri alcuni luoghi che non servono alla città ma che alimentano una sorta di economia di sussidiarietà
Specifici ha sempre più atrofizzato sempre più riferita ad alcuni soggetti alcuni luoghi di alcune imprese per questa città
Sta morendo sotto questa morsa i cittadini sono più poveri le risorse pubblico mettono sempre di più ma hanno penalizzato solo per questo dico che è di sinistra prendere questo argomento
E metterlo sul tavolo
E di sinistra perché non è possibile negoziare sempre con la stessa logica di capire quali sono le risorse pubbliche che comunque andrebbero a finire e la stessa logico posando per fini negli ultimi dieci quindici anni
Ricordato un investimento privato in questa città negli ultimi dieci anni di cui possiamo dire che sono tutte risorse di investimenti privati e non apprendimenti pubblici
Non ci sono investimenti privati in questa città Roma fa duecento milioni di hardware duecento mila di euro di investimenti nell'immobiliare estero contro i due miliardi di Dublino contro i tre virgola cinque miliardi in Italia di cui la maggior parte alla fine tra Roma tra Milano un pezzetto a Venezia un pezzetto Roma perché Roma deve essere solo la città in cui si investe investe solo il pubblico altrimenti questa città muore
O è sussidiato a questa città muore quando dicevo prima il tema nella capitale
Nelle altre negli altri paesi europei si è capito da dei da trent'anni che la capitale non è più la sede solo della pubblica amministrazione della difesa di luoghi che sono come dire specifici di che cos'era lo Stato ottocentesco come direbbe
In parte Walter e hanno cominciato a capire che lecita producono ricchezza producono valore va redistribuito
Oggi la cosa più di sinistra che puoi fare
E redistribuire la ricchezza che si produce in città che non è più nella fabbrica ma è la città a proposito di lavoro che si è fatta fabbrica e devi capire quali sono i meccanismi più culture distribuisce questa ricchezza noi oggi abbiamo i meccanismi per cui se io aggiungo un pezzetto di casa nuova un edificio nuovo il Comune ha gli oneri urbanizzazione per prendere le risorse messe o trasformò un pezzo di città importante nel centro della città
Addirittura lo faccio con una DIA perché abbiamo semplificato tutte le procedure non vedo nulla l'amministrazione comunale non ha nulla di queste trasformazioni che avvengono nel vivo della città
Però quel valore c'è perché ci siamo tutti noi perché c'è la città intorno altrimenti quel valore non ci sarebbe tornando allo stadio lo stadio esattamente questo
Quando sento dire da sinistra che noi diamo una Repubblica lo stadio è veramente il non non si è compreso il tre il la lo stravolgimento che è avvenuto
Quello lo stadio è un'operazione che produce redditi per un soggetto privato che è quotato in Borsa che che domani potrebbe andare a fine da un'altra parte e con un centro direzionale cosa che a me interessava hanno interessava che quella proprio l'operazione inserita in un Nansen un vettore territoriale che dal centro va a Fiumicino quindi non è vero che abbiamo subito la scelta dell'aria quello rafforza la direttrice direzionale che parte da quello che doveva essere Caracalla Campidoglio due
La fiera che dovessero della in parte della regione si arriva all'Eur dove c'è il la piattaforma congressuale cioè la nuvola si passa dall'altra parte verso la Magliana dove c'era il centro direzionale che raccorda con l'unica cosa importante dello stadio e si prosegue per la Fiera si arriva fino all'aeroporto di Fiumicino come avviene in tutte le grandi città
De europee non solo in cui l'asse tra la città e l'aeroporto è uno degli assi di sviluppo di questa del sistema del sistema urbano non abbiamo messo l'interesse pubblico sulle opere perché quella era la redistribuzione quasi quattrocento milioni di euro cioè il trenta per cento dell'investimento privato si è ridotto quel progetto esattamente la prassi romana
Peggio di Porta di Roma Porta di Roma quattro milioni di metri cubi tutte le gli svincoli colluso con conterà e tutto il sistema infrastrutturale ovviamente non ce la metro abbia pagato noi
Il privato ha fatto essenzialmente Hans l'incidenza della patrimonializzazione pubblico supporto di Roma il sette per cento e l'investimento
Lo stadio è stato riconvertito esattamente un parte di Roma peggio si farà lo stadio che l'unico interesse privato l'amministrazione pubblica forse ci metterà i soldi per fare le il ponte le strade non avrà nessuna nessuna redistribuzione non avremo nulla di tutto questo
Credo che sia proprio come dire quasi io lo uso come la carta intorno solo e tutto quello che ci stiamo dicendo c'è la prassi romana
Di continuare a pensare che questa città può essere capitale esclusivamente attraverso l'investimento pubblico e quindi l'unica economia che si alimenta quella sussidiarie mentre abbiamo tutte le risorse che diceva prima Walter Maccia aggiungere anche altre perché in questi centocinquanta nel due mila e ventuno saranno centocinquanta anni come capitale
Ma non è che la Roma e più quella del mille ottocentosettanta non solo per dimensioni ma per potenzialità
Noi abbiamo quando Roma era diventata capitale erano due le radici della ragione le ragioni e l'essere capitale il fatto che era la romanità cioè il fatto era l'aspetto culturale
E il tema e il secondo è quello della pubblica amministrazione
Tu dicessi tali giustamente Sella qual è l'asse direzionale di Quintino Sella andava verso Porta Pia l'opposto del Vaticano perché a Roma Capitale si costruiva come antitetica rispetto alla alla Roma papalina che si era che ricavammo trovato e quindi l'asse
Dei ministeri il ministero delle Finanze fino a Porta Pia dove c'era stata la breccia era l'asse
Della nuova capitale deve essere separata dalla Roma papalina idea che porta fino all'asse attrezzato nel mille novecentosessantadue c'è un'idea forte che dura fino fino agli anni Sessanta essa siamo abbiamo abolito alle soglie del Duemila senza neanche
Porcino era una una disputa discussione sopra ma la Roma oggi non è più solo queste due radici intanto c'è il popolo guardate che questa cosa
Sembra strana detta la Quarta Roma la Quarta Roma e la Roma che abbiamo costruito tra gli anni Cinquanta e oggi sono un milione e mezzo di persone che vivono a cavallo del GRA che Dio solo sa
Come sono disperati li abbiamo buttati lì la Quarta Roma è una delle cose per cui ha senso parlare di capitale
La vera di Calatrava ha bisogno di quattrocento milioni di euro per finire quando sarà finita una piscina e un palasport e sette mila cinquecento posti in totale seicentosessanta milioni di euro un botto
Pazzesco sapete quanto ci vuole per rimettere a posto tutte le opere pubbliche
Dei quartieri che abbiamo costruito dell'ultimo a Roma negli ultimi trent'anni poco più di cento milioni di euro un sesto di quello che andremo a spendere per finire la vela lo nel tavolo attrezzando a quattro zampe quello che volete ma di cosa stiamo discutendo qual è il Progetto in cui lo inseriamo questo dibattito
Stiamo ragionando su come cambiare il volto alla Capitale perché il tavolo di Calenda si chiama piano industriale adesso o Roma è un'industria e poi se a me a me questa io questa sfida la prenderei Roma può essere un'industria produce ricchezza allora è un piano industriale di una città che produce ricchezza e quindi redistribuiamo facciamo in modo che questa capitale abbia tutti questi requisiti
Oppure semplicemente un elenco ancora una volta i finanziamenti i soldi pubblici che andavano andare ad alimentare cose che abbiamo già visto e che hanno impoverito questa città negli ultimi trent'anni negli ultimi scusate diciassette anni dal due mila a oggi
Dieci miliardi di investimenti o per pubblicità e più povere
L'attacco non funzione quindi qua non è quella la soluzione la soluzione come riusciamo a ricostruire il senso nuovo di questa città che vive necessariamente attorno al tema della capitale ma ripeto ha già capitale non è più quella sussidiate amministrativa veniva detto prima
L'innovazione l'innovazione cent'e la cosa importante per in tutti i settori Roma ha una storia dichiari scuri ma anche una storia
In cui quando l'innovazione nei servizi
Io ci dico sempre che c'è stato un periodo in cui trama Roma arrivavano prima di dove arrivavano le case c'è un'immagine del mille novecentoventotto della basilica di San Paolo con il deposito della della Spencer chiari in cui non c'erano le case intorno perché il tram Marina ma perché arrivava prima delle delle delle delle case perché la stessa è una società privata che aveva vinto un bando su che cosa sull'energia elettrica che produceva la Montemartini che produceva innovazione ha potuto costruire inventarsi le turbine l'ha fatto con l'università con l'ingegneria ed è per questo che tu oggi Walter puoi dire che ne abbiamo
Ingegneria fisica esso delle eccellenze perché sono nate in quegli anni
Quando metti insieme la necessità dell'innovazione di una città che non è fabbrica che non è un'industria con la città che vive dei suoi servizi e quindi e deve fare innovazione e si lega
Alla ricerca e al mondo della proteina eone
Se fai questo facciamo riusciamo a cogliere questo questo possibilità di uscire dalla nostra davvero condizione allora venti facciamo solo
Le regole io direi che adesso le faccio due domande grazie professore adesso c'è un tram che è partito nel ventotto ancora deve arrivare cambiata ormai la prospettiva
L'ultime due domande più dal sapore politico brevemente andiamo a chiudere perché è ora di cena a DiBiase chiedo una cosa sul PD sulla prospettiva della consiliatura c'è un macigno che pesa su questa consiliatura c'è la possibile condanna della sindaca che costringerebbe la sindaca a dimettersi voi siete pronti che idea avete una cosa breve la domanda piacere diciamo soprattutto io vedo oggi la Raggi ha parlato di immobilismo percepito della sua Giunta
Ha parlato di questo c'è un comunicato della c'è una dichiarazione l'ha già detto immobilismo percepito della Giunta mi domando non è che ci con la temperatura io domando non è che c'è anche un immobilismo percepito dell'opposizione mi spiego meglio al volo nessun'leader nazionale del PD parla più di Roma sembra quasi e dopo mafia capitale che si prendano le distanze
Addirittura Gentiloni che è l'attuale Premiere è un corsi alle primarie per diventare sindaco e le perse addirittura adesso abbiamo visto che quando c'è stato il congresso dopo la al al commissariamento di Orfini si è arrivati ad un compromesso su una ragazzo bravissimo per carità non lo conosco ma una figura di basso profilo come caso insomma questo Pd che sa che che sta facendo e cosa si si propone
è una domanda di rispondere in due minuti otto complessa prima la domanda piacere vola moriva ma la prima di tutto ma vorrebbe dove la fa bella figura di Andrea Casu sarà una figura di basso profilo perché qui nessuno dei
Devi Daria insomma giudizi di questo tenore Andrea è un ragazzo giovane che sicuramente adesso alcune cose ha ha bisogno di tempo come abbiamo bisogno tutti noi quindi non penso che sia una figura di basso profilo progresso politico avevano normanna mappa se pacifici abbiamo sorpassato profilo di altri però invece io penso che la scelta da Andrea sia una scelta al ribasso questa cosa io la
Alla insomma la la domanda della rimanda al mittente perché non l'hanno la condivido
Quindi assolutamente no
Sulla vicenda il commissariamento ci sarebbe da aprire lo scibile nel senso che nessun partito può reggerà un commissariamento pittura due anni e mezzo
Condotto poi quelle insomma anche con un modo diciamo a un po'
Che io non ho sempre condiviso anche insomma un po'un po'brusco
Perché lui gli abbiamo assistito che a furia di provare a curare il malato c'è rimasto sotto i ferri se mi permettete visto l'ora insomma un po'un paragone certo colorito
Rispetto a quello che si fa una riscattarlo palle a come ha detto la raggi di una di immobilismo per il mondo percepito purtroppo su questo io mi sento di dire che parlano i numeri
E i numeri sono frutto evidentemente del lavoro che la raggi affatto qui di questi ministri la raggi non ha prodotto atti
Gli atti non sono altro che il modo in cui le forze politiche tramutano in mutande i pensieri e non si fanno atti perché non ci sono idee su questa città il partito democratico è stato il gruppo che ha prodotto maggiori delibere di contenuto
Cioè la raggi ha fatto solo ed esclusivamente delibere legate debiti fuori bilancio quando noi come forza di centrosinistra abbiamo smesso
E a un certo punto sono andare le conferenze dei capigruppo detto signori il Partito Democratico non chiama più le delibere i propri documenti in aula perché mi sembra abbastanza assurdo che ne facciamo i consigli comunali sulle proposte del partito democratico semplicemente hanno smesso di convocare i consigli
Perché non hanno altro
Quindi naturalmente in una prima fase abbiamo dovuto ponderare quella che era la nostra opposizione perché quando tutti i trovi davanti il sindaco di Roma il primo sindaco donna della capitale che vince le elezioni come risultato schiacciante io penso che il partito politico all'opposizione deve dare la possibilità a chiunque nelle condizioni Virginia Raggi di fare il suo naturalmente dopo un anno finisce il periodo di prova
E quindi stiamo incalzando il sindaco su questioni di merito sulla vicenda di attacco Walter l'opposizione è stata non dura di più sulla vicenda del concordato preventivo e anche io sono stata sorpresa dalle posizioni che alcuni sindacati hanno preso rispetto a quella vicenda
Una morbidezza diciamolo
Che quando al governo della città c'eravamo noi non abbiamo avuto perché io mi ricordo anche sulla vicenda della Multiservizi
Cioè ci rendiamo conto che è stato annullato radar raddoppio oggetto
Sbagliata da questa amministrazione come la risoluzione della questione sulla Multiservizi è stata annullata e io ve lo devo dire con sincerità io non li vedo i lavoratori che vengono in aula stracciarsi le vesti
Non li vedo i sindacati che stanno dando battaglia rispetto a questo e anche su questo però noi dobbiamo interrogarci rispetto al nostro atteggiamento e quale anche il piano PC perché non avevamo detto anche su questo che la gara doppio getto ci preoccupava perché quando avevamo proposto noi quella come soluzione c'era fama
C'era stato detto che forse non era la soluzione migliore per la Multiservizi allora se una cosa la posso dire proprio a conclusione
Io ritengo non che dobbiamo tentare né immaginare così chirurgiche trattino inni far valere l'aspetto sentimentale che sarebbe molto più comodo per tutti
Ne è una comunità di intenti non pensa neanche questo io penso che però a Roma abbiamo grande bisogno
Di persone che si rimettono a ragionare sulle questioni una delle grande responsabilità che a mio avviso sta avendo l'intelligenza di questa città
Gli uomini di cultura di questa città perché hanno smesso di dire la loro è come se anche intelligenza culturale romana abbia smesso si sia assopito è come se in qualche modo si aspettando i tempi migliori ecco diamoci una sveglia élite dove sono questioni su cui possiamo lavorare insieme io penso che sia doveroso farlo anche perché secondo me insieme abbiamo delle chance maggiori che farci prendere dalla solitudine dall'oscuramento
Nessuna introduzione migliore per la chiusura diciamo di Cosentino
Andiamo a chiudere
Se è un una utilità questo nostro tentativo piccolo tentativo di ritornare a ragionare insieme anche con voci diverse come avete sentito con opinioni anche molto diverse
E proprio in questo nelle ultime considerazioni che faceva Michela Di Biase cioè noi sentiamo fortissima la necessità che la sinistra Roma torni a riflettere davvero sulle scelte di fondo senza il quale senza questo sforzo la politica rischia di essere giocò istituzionale ma che non parla più alla gente
Da questo punto di vista due sole riflessioni per
Per dire teniamo la Berto questo filo di dialogo e vediamo alla prova dei problemi che abbiamo di fronte
Una prima riflessione d'ordine politico io non sono convinto che i processi di liberalizzazione che abbiamo avuto in Italia in questi quindici anni siano stati la soluzione ai problemi dell'Italia non sono convinto che avvertiva attizzato tutto il sistema del credito tutto il sistema delle grandi industrie tutto il sistema avremmo privatizzato e abbiamo introdotto la competizione nelle ferrovie con la sola differenza che nelle ferrovie tuttavia un amministratore delegato che aveva voglia di far funzionare il pubblico ha consentito a Trenitalia di vincere la concorrenza che gli faceva
Il privato
Naturalmente è stato ripagato con la condanna a sette anni di carcere
Io ho l'impressione che c'è tanta ideologia sul sistema della privatizzazioni come misuratore di qualità ed efficienza e ho l'impressione che se una sinistra non ritrova l'orgoglio di saper far funzionare bene il pubblico
Perché quando tanti anni fa prima della guerra come ho detto con una battuta facevo l'assessore alla sanità la campagna era per privatizzare gli ospedali
Ed entro quella logica si sarebbe finiti a privatizzare gli ospedali ora bisogna anche dire di no e bisogna anche essere capaci di ripensare il futuro con un sistema pubblico efficiente onesto che funzioni introducendo gli strumenti ho citato prima il l'agenzia per la valutazione della qualità perché mille cose di queste servono e anche parlata che serve un salto di qualità ed efficienza ma io ripeto non sono d'accordo è un punto che mi divide da Walter da molti anni io non sono d'accordo che la soluzione sia sinte gare impiegare e bellissima gestione dopo le gare nel rapporto tra l'amministrazione pubblica che concede deroghe è il vincitore della gara che chiede sempre aumenti di costi eccetera no non è quella la soluzione e ricostruire un sistema efficiente di di trasporto io penso ma questa è un'occasione per ritornare a discutere
Dopodiché il nodo vero che emerge in questa discussione e ti diamo il filo politico di queste opinioni differenti e anche di questo sforzo comune che stiamo facendo
Qui il ciclo politico e qui lo dico con una battuta velocissimo un richiamo velocissimo che i capelli bianchi mi consentono ero ovviamente molto più giovane ma io gli anni di Petroselli mi ricordo benissimo
E ricordo il miracolo di quella Roma aggredita dal terrorismo dalla crisi ma anche dalle speranze che aveva saputo suscitare il Partito comunista in quegli anni io quella Roma me la ricordo ma perché funzionò
Quale su il segreto della miscela politica che rende ancora oggi anche ai nostri avversari politici anche chi vota a destra di dire quella fu una stagione felice per la città
La capacità di fare un'operazione che saldava insieme
La parte intellettuale migliore della città il simbolo era Argan Nicolini immediata erano migliaia e migliaia di insegnanti di ricercatori di volontari di studenti universitari di cioè l'intellettualità romana non solo i grandi intellettuali che venivano da Moravia Pasolini eccetera e che passavano attraverso poi Asor Rosa era l'intellettualità romana e insieme un popolo
Quello che ritrovava il diritto alla casa popolare che faceva la battaglia per il lavoro che era in piazza che era guidato dal sindacato che stava nei nei cambiamenti nelle trasformazioni della città
Ora detto con la banalità perché poi i grandi concetti politici spesso sono banali
Ciò di cui io penso Roma abbia bisogno
E la capacità di tornare a chiedere alle forze intellettuali della città perciò quella riflessione sulla ricerca l'università la scuola alle forze intellettuali della città e al mondo del lavoro
E ai giovani che cercano lavoro e alle forze sociali che ne nella nella realtà romana di ritrovare il terreno di un arrivo ripartenza di una fiducia sul futuro
Noi non ce la facciamo solo sta lasciatemelo dire perché ha un'esperienza di tanti anni delle istituzioni solo nelle istituzioni non si riparte se non ritroviamo nei quartieri popolari nella capacità di ritornare in mezzo alla gente altro dissezioni chiusi
I circoli le nuove forze politiche articolo uno ma anche i sindacati le associazioni le forze intellettuali Roma in questo momento vive un punto di passaggio tra un declino segnato
E un futuro che è già davanti a noi
E la possibilità di un riscatto se riesce a fare un'operazione alta di raccordo tra la capacità di interpretare difendere i bisogni sociali e nello stesso tempo avere un po'di visione del futuro
Bisogna lavorarci
Quello che noi proponiamo
Proporremo anche domani in questo passaggio ulteriore
Anche con esperienze del mondo cattolico
Che abbiamo voluto proprio qui per ragionare insieme sul futuro insomma c'est ci serve una mobilitazione risorse che parte dalla consapevolezza del fatto che siamo giunti a un punto che rischia di essere non Fitto e dunque veramente senza alcuna presunzione con la consapevolezza profonda dei nostri limiti con la consapevolezza anche delle divisioni che ci sono fra noi e che abbiamo anche sentito stasera ma anche con la voglia di ragionare insieme e di ripartire questo poi è il senso dell'impegno che pensiamo ciascuno di poterci mentre questa città merita che ci sia una sinistra che torna a vincere
Benissimo ci vediamo domani ovviamente