Medio Oriente. La regione dei destini incrociati

L'azione
Confronto pop potente funzioniamo grazie allora vi prego di accomodarvi e diamo inizio ai nostri la lavori
Dopo la chiusura di questa nostro convegno Medioriente la Regione destini incrociati
Che Cipro mo'ha organizzato con il sostegno del ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale della Direzione Generale Affari pubblici e di sicurezza
Ringraziamo il professor Raoul Caruso docente di economia internazionale e di politica economica unicità cattoliche Milano che è stato il coordinatore scientifico di questa
Convegno e ci ha dato una mano fondamentale e ringraziamo per la preziosa collaborazione fino a che ci ha aiutato ovviamente ma la via d'uscita incespica centro studi di politica internazionale cesti che cento europeo di scienza ed è apparso integrazione e cooperazione
Sempre di Raoul Caruso confronti mensile e Regione politiche società Easy FR European Council of Foreign Relations for Foreign Relations
Di Roma
IGF istituto fu Global Stella disse Hillary Pieri Verity italiana periti idea dialogo ero mediterranea gli sia venuto ringraziare per loro preferenza l'ambasciatore
Della repubblica di Egitto visse ex LC
Issa ma Mohammed Mustafa Badr che l'ambasciatore del Regno hascemita di Giordania Italia suoceri Sex and the City Arizona cuori e le rappresentanze delle ambasciate di Marocco Arabia Saudita Germania Norvegia e Russia noi abbiamo voluto proporre questo convegno non tanto per fare una analisi del situazioni di analisi oramai è pieno il mezzo in Medio Oriente mediterraneo di studi di approfondire ma di cercare di individuare delle policy s'che vadano oltre lessico clou alle singole crisi che sono in corso nel Mib erano perché noi riteniamo che queste diciamo crisi possono essere superate solamente se si ha uno sguardo lungo che vada oltre l'immediato e che individui quei fattori di possibile respinta alla coesione e alla cooperazione sia interregionale
E sia nel rapporto tra quest'aria e il nostro Paese più complessivamente l'Europa
Marco questo discorso della cooperazione intraregionale che uno degli elementi difficoltà ovviamente perché è chiaro che ci sono i rapporti esistenti ecco ora ne pensiamo che da una questione del utilizzazione delle risorse energetiche che sono state scoperti in tutto dei fondali
Di quest'aria del Mediterraneo orientale sapere ricordate forse qualcuno di voi che su questo l'anno scorso
Nuovo insieme a ENI avevamo organizzato un importante convegno quindi abbiamo lavorato in collaborazione con gli amici dello IAI
I
E poi e quindi dalle infrastrutture connesse quindi tutte le Peppe RAI tutto questo discorso che si snoda tra Russia Turchia Israele
Cipro Italia chimici e tutto questo discorso importante delle infrastrutture su cui poi i relatori interverranno e poi dai fattori ambientali penso in primo luogo alle questioni delle dei corsi d'acqua e quindi comunque pensiamo alle questioni etiche delle OFAC dalle questioni del rischio e del Nilo e alle questioni del Giordano e tutte queste questioni qui così affrontano in termini di competizione con i risultati che poi possono essere anche disastrose possono anche essere elemento di ulteriori tensioni quella decisione si affrontano in un'ottica di cooperazione integrazione di come dire complementarietà e così è per quello che riguarda tutto l'apporto che può venire dai temi dell'innovazione tecnologica e infine questo fattore connettivo fondamentale che le ha blu economico e quindi tutte le questioni relative a nodi intermodali che sono addensati intorno e porti ai trasporti marittimi al ai pratiche illegali che attraverso questo quattro Comune Mario mediterraneo connettono
Diversi Paesi
Che ha si affacciano ma poi attraverso di loro poi tutta l'Europa perché è chiaro che pesi mica ne diventano poi piattaforme verso Europa così come i Paesi del Nordafrica diventano piattaforme verso l'Africa e quindi cioè questa visione complessiva che mi pare di grande rilievo importanza io non voglio tirarla in lunga perché i i nostri
Diciamo ospiti sono numerosi ed eccellenti Casini ci ha fatto sapere che interverrà probabilmente tra le due Pannella perché cioè corpo Butti quindi non stiamo aspettando e quindi ad hoc senza altro la parola all'amico Diego Brasile ori che responsabile per l'aria mediterranea e Medioriente dei del DG appeal del zero degli esteri che se mi posso permettere anche un vecchio amico condiviso esperienze interessanti ricordo tra gli altri la dicevamo prima questa esperienza del due mila
Nove mi pare degli enti due mila e nove in cui c'era abbiamo organizzato il primo seminario al mondo tra Likud fatta e quindi capo delegazione era Marwan Barghouti il capo delegazione del Likud
Era Melfi Tri test fu un momento importante che poi ho avuto importanti ricadute successive
Quindi io ho veramente ho piacere di ritrovare
Ministro abrasioni qui con noi di dopo la parola per il suo saluto introduttivo
Grazie dottor Cingoli
Caro Yanit che è vero ci conosciamo da poco meno di trent'anni e devo dire alla Farnesina giovanissimi di primo pelo
Alla Farnesina abbiamo sempre apprezzato soprattutto la sessione di questa ma di queste quelle iniziative
Una visione che va al di là degli snodi politici che spesso non sono così incoraggianti perché se guardiamo a quello che è successo nel Medioriente negli ultimi tre decenni è stato un momento di grandi speranze gli accordi di Oslo la conferenza di Madrid ma può e anche di delusioni le occasioni mancate eppure dalle crisi può effettivamente nascere la spinta per
Valorizzare delle tematiche portare degli sviluppi concreti sul terreno attraverso appunto delle dinamiche cooperative di natura cooperativa chiama e quindi questa regione del Mediterraneo sempre più frammentata per certi versi ma sempre più interconnessa e destinata alla interconnessione in qualche modo felicemente condannata se vogliamo a convivere la necessità di sviluppare queste tematiche di riflettere su questa stele
In una logica che non è come sottolineati quella della competizione egemonica dello scontro ideologico dello dello scontro
Tra Stati o militare ma invece una piattaforma di connettività economica energetica infrastrutturale
Di un'area mediterraneo che
Appunto divisa tra Europa Africa Asia per questo motivo che quando alla direzione affari politici dalla Farnesina
Abbiamo ricevuto l'idea di questo nuovo ulteriore seminario di questo nuovi incontri e c'hai sottoposto anche la lista degli oratori autorevolissima molto variegata
Abbiamo aderito con con con grande entusiasmo come svilupperà nell'intervento successivo l'onorevole Amendola nostro sottosegretario riteniamo che effettivamente questo sia un tema decisamente prioritario quindi a nome della Farnesina porto il saluto dell'ambasciatore Giansante le direttore per gli affari politici
E di tutto lo staff dell'ufficio che conosce bene grazie seguiremo con grande attenzione questi lavori
Vi ringrazio molto ministro bagliori per questo suo saluto che perché in realtà l'espressione di questa lungo lavoro di collaborazione che abbiamo fatto in questi in questo percorso potrebbe usare questo termine e ora o veramente il piacere di dare la parola all'onorevole Vincenzo almeno qualche sottosegretario agli esteri del ministero per diverse decine cooperazione internazionale che a seguito diciamo l'iter di questi fondi per di formazione di questa iniziativa e che c'è stato veramente vicino in tutto questo periodo
Per
Beh io la ringrazio tutti voi permette temere ingraziare innanzitutto Yanit i cingoli e il CIPE mo'per un lavoro trentennale di analisi e riflessione che non è mai come Luís contrariamente a quello che dicevo a lui non è mai
Mai troppo rinviabile perché dico questo perché oggi sarà lo sforzo di tutti quanti noi trovare un'agenda positiva dell'azione politico diplomatica e di politica economica verso il Medioriente ma è necessario come insegna sempre Ieni chi partire da un'analisi dei cambiamenti anche a repentini non dico degli ultimi vent'anni ma anche dell'ultima decade
Un'analisi che ci permette di indirizzare non solo un'azione di a di di politica e di diplomazia quella che la Farnesina
Dispiega dispiegato con gli ultimi due ministri ma anche di avere un sistema Italia fatta di politica diplomazia economia che indirizza la propria azione al proprio destino ed ha un messaggio un messaggio che per il la nostro opinione pubblica rispetto alle sofferenze le tragedie conflitti vissuti negli ultimi anni
è necessario per questo saluto tutti voi saluto anche gli ambasciatori che sono qui
Con noi e vorrei partire citando un incontro che abbiamo proprio concluso ieri ieri a Palermo abbiamo concluso la Conferenza mediterranea dell'OSCE
In preparazione della presidenza italiana che sarà dell'OSCE nel due mila diciotto dove vieni che c'è stato uno straordinario esperimento per la prima volta settantuno delegazioni erano presenti quindi un record storico per l'OSCE Med ma la presenza che più mi ha mi ha interrogato e nel dibattito si è sviluppata al di là dei rappresentanti dei paesi e il contact mediterraneo
La presenza di ministri e viceministri da tutta Europa dall'Europa anche quella che negli ultimi dieci anni abbiamo descritta un po'strabica che guardava più a est che più nel Mediterraneo
E quel dibattito che si è sviluppato ieri ovviamente sulle grandi questioni della migrazione della sicurezza della risoluzione dei conflitti dà il segno che un'agenda mediterranea mediorientale
Uno sguardo verso il mena il Mediterraneo allargato
è diventata di nuovo e dobbiamo dirlo di nuovo perché non è stato così negli ultimi almeno dieci anni
Una priorità europea anche di quei paesi che nella narrativa e nella politica degli ultimi tempi sui temi come quelle delle migrazioni sono stati a volte distanti da una solidarietà
Ma alla sguardo la lettura utilizzato nell'OSCE
Mi è sembrato ieri di particolare interesse perché lo ripropongo in apertura perché qualsiasi analisi oggi per svilupparsi e per determinare un'azione ha bisogno di un metodo un metodo significa d'ingaggio tra le diplomazie tra gli attori politici un metodo che io considero più e noi consideriamo da più a più vicino a quello che conosciamo con la carta di Helsinki anche nello sguardo verso la risoluzione dei conflitti e dell'analisi e dell'azione della cooperazione verso il Medioriente lo dico con una battuta siamo nel tempo della Twitter diplomarsi
Ma io credo che per affrontare analizzare intervenire nel Medio Oriente più che la Twitter diplomarsi
Serva più il Martirio della pazienza del cardinale Casaroli che fu uno dei protagonisti dell'OSCE comprendere analizzare ad avere un'azione complessa su destini incrociati in conflitto
Verso il Medioriente oggi non è semplificata vile con un Twitter o con una uno spunto una nota ma è relativo a quello che è una sofferenza nella produzione di una politica che è basata sulla comprensione nessun rispetto
E ovviamente su una proposta io parto dall'OSCE sarà un anno per l'Italia di presidenza
A novembre inizieremo anche il mese di di lavoro nel Consiglio di sicurezza come presidenti di turno dopo il Mediterraneo
Sarà e il Medioriente sarà centrale ma proprio perché il metodo è fondamentale per avere un'azione che sia sostenibile nel tempo e non legata allo spontaneismo di un titolo sui giornali
Io credo che il metodo OSCE chiamiamolo così come Gentiloni sempre ripeteva allora ministro degli Esteri un metodo Helsinki per ricostruire
E ristrutturare geopoliticamente il meditazioni Mediterraneo il Medioriente sia fondamentale un metodo su due capitoli
Il primo è una nuova dottrina di sicurezza comune
Che dal due mila e undici con tutti i riversamenti e il potrei dire le ristrutturazioni interne che hanno portato alla caduta
Di alcuni assetti statuali oggi ci portano dopo la sconfitta del terrorismo sovrano quello che tra vacche Mossul voleva costruire un ipotesi statuale Allo stesso punto di partenza
La grande ESP epopea nata nel due mila e undici di un caos potremmo dire tra i destini e tra il conglomerato degli attori regionale ci riportano alla questione essenziale
I destini incrociati significa
Incrociare un necessità è un bisogno comune di sicurezza
E anche riproporre ricostruire un metodo per la risoluzione dei conflitti
Il metodo è propedeutico a questi due capitoli e se non si affronta il modo di stare insieme
Ed è evidente che un'agenda positiva rischia a volte di essere una bella spetta attiva una bella speranza ma non riusciamo mai a determinare una condizione
Nel titolo c'è anche un richiamo un romanzo di Italo Calvino mi facevano notare che il Castello dei destini incrociati
E paradossalmente anche lì c'è il bisogno di Ray connettersi a un'idea di di dialogo sapete in questo racconto delle degli anni sessanta c'è un narratore
Che racconta che si reca in un castello per passarvi la notte un castello
E è un viavai di viandanti di di di persone che si muovono in dei pluri versi e non si incontrano finché un commensale prende un mazzo di tarocchi e inizia a narrare la sua storia
Disponendo una carta dopo l'altra disporre una carta dopo l'altra costruisce un gioco in cui ben presto tutti sono a conoscenza della storia degli altri ma non è detto che mettono in comune un destino allora io penso che ci sia innanzitutto e lo dico scusate sistematizzato per essere breve
La necessità nella nostra analisi sul Medioriente di riproporre un metodo un metodo per affrontare la sicurezza comune è un metodo per avere una dottrina nella risoluzione dei conflitti
Perché la terra novità dal due mila e undici in poi se seguiamo il lo svolgersi degli dei più drammatici conflitti a partire dalla Siria la più grande emergenza umanitaria
Che abbiamo vissuto in questo secolo se guardiamo il destino del conflitto io mi imita
Ma anche il negoziato infinito
Lì c'è il Martirio della pazienza politica per quanto riguarda la Libia noi sappiamo che innanzitutto il gioco dei protagonisti i destini loro incrociati hanno una valenza che non abbiamo conosciuto nel secolo scorso
E cioè che ogni attore regionale oggi ha una sua non solo dignità dal punto di vista del tavolo del gioco ma una sua priorità noi eravamo abituati in un mondo in cui c'era il quartetto il Consiglio di sicurezza o uno Stet mente che tra le grandi capitali risolveva spesso i conflitti indicava agli attori regionali come muoversi dal due mila undici il destino dei conflitti
E anche la mancanza di una dottrine sicurezza comune anche dovuta al fatto che ogni agenda
Degli attori regionali oggi a un cerchio non secondario ma quasi primario
Che si lega a quello degli attori nazionali e sovrannazionali e che influenza anche in una idea di di attori di prossimità quelli che sono i destini dei conflitti intra nazionali
Il paradosso è che il dibattito la la la la negoziazione intra nazionali in un conflitto civile di ovviamente livello non commento come quello libico ha vissuto negli ultimi anni al due mila e quattordici in poi non solo la presenza di un conflitto tra le parti
Ma l'azione anche di soggetti regionali con una propria differente agenda a cui si sommava ovviamente l'interesse dei big player della della me la ristrutturazione complessiva a livello internazionale in tutto ciò
Punto di analisi e poi passo all'agenda positiva evidente caro yen nicchie cari osservatori insegnate
Molto meglio di me che le rivolte arabe termine che secondo me è più appropriato rispetto alle primavere arabe per molte di quelle che sono le conseguenze
Hanno messo in discussione un tema che è quello della sovranità dei confini e dei popoli
Determinando oggi una mappa su cui gli attori regionali stanno tentando di ricostruire una un quadro complessivo multilaterale a livello regionale non solo per l'esistenza di attori non statali
Quelli che militarmente la coalizione sta sconfiggendo
Dal punto di vista dell'insurrezione dei valori totalitari che sono antistorici anti natura rispetto al Medioevo me Medioriente classico ma anche perché questa ridefinizione della sovranità con il collo crollo di alcune dittature che tenevano in piedi anche un assetto complessivo del Medioriente ha determinato anche una realtà multipolare ha determinato centri di potere che si moltiplicano e ha determinato anche una riflessione
Che noi dovremmo fare che indiani ti fa spesso
Come non l'Islam politico sia stato sconfitto in alcuni casi ma come il settarismo politico che si veste anche di natura religiosa è diventato l'elemento aggregante di una nuova sovranità nel Medio Oriente
Che se ci pensiamo rispetto alla storia del Medioriente un ossimoro perché il Medio Oriente è sempre stato un plurime verso di etnie e di religioni di comunità
Che come nell'Iraq del secolo scorso inizio secolo scorso vedeva una ricchezza
Che paragonabile solo alla bellezza della storia e della produzione di quel di quel popolo oggi la ristrutturazione geopolitica dal due mila e undici in poi con la caduta di Stati nazionali a a Costituzione verticale dopo il potere si esercitava in maniera verticale vedere riaggregare Azzi in un contesto di mancanza di sicurezza
E di regolazione dei conflitti spesso basato sul settarismo politico
Su temi che quelle che noi vediamo nella narrazione di ogni giorno milizie gruppi tributi città-stato Entità che si sovrappongono si alleano cambiano alleanze costruiscono una nuova idea di sovranità che non è statualità
Ma non per imporre un'idea esterna come sbagliata mentre Successo all'inizio di questo secolo di una dottrina imposta i democrazia ma per costruire una forma di statualità
Che significhi anche diritti libertà per i cittadini in cui vivono
Allora rifuggendo da stereotipi della Twitter diplomazia questo quadro ci impone di riflettere su una dottrina e sicurezza per il Medioriente che in cui noi siamo protagonisti
L'Europa ha vissuto dal due mila undici in poi una faglia e la sua a la sua il suo confine della debolezza geopolitiche era proprio nel Mediterraneo e nel Medio Oriente
L'Europa non riusciva a dialogare per questo citato l'OSCE all'inizio non riusciva a comprendere questi tumultuosi e questi cambiamenti con una con un quadro e con un'impostazione che fosse all'altezza non solo del rischio ma del grande del del grande cambiamento che questa Regione viveva e paradossalmente il tema dei confini
Che nel Medio Oriente come sappiamo anche in maniera
Potrei dire drammatiche e went erano stati cancellati nel due mila e quattordici dopo il discorso nella moschea di Mossul
Dalla follia totalitaria Dida El Sheik cancellati con un tratto
Al proprio da un con un Twitter con un comunicato oggi si pongono in contraddizione ecco quello che invece gli anni che sottolineava e la grande forza di questa Regione
Il Mediterraneo è un mare fra due oceani e tre continenti
Il Medioriente e dentro una dinamica di interconnessioni che rivoluzionari
Per gli squilibri demografici innanzitutto perché il cinquantasette per cento la popolazione vibra in Asia nel nei prossimi vent'anni perché l'Africa con le sue spinte non tocca solo l'Europa ma tocca un quadro del Mediterraneo allargato che molto che è molto forte e noi sappiamo che in questa ristrutturazione con la velocità delle connessioni
Spinge anche i blocchi
Non ha una logica positiva ma una logica spesso a somma zero con un dialogo che non esiste e con destini incrociati in questo in questo mare di
Geo politico posto due mila e undici molto complesso poi sappiamo che si è costruito un blocco
Legato
Anche alla nuova stagione della presidenza americana
Che vuole ristrutturare geopoliticamente il Medioriente in base a una azione coordinata il famoso blocco che si è costruito dei cinque Paesi nella disputa antica tarda sta sviluppando una politica mediorientale con interlocuzioni con quelli che sono gli attori esterni fondamentale
Sappiamo che la soluzione politica del conflitto siriano come quello yemenita è l'unica evenienza dopo sette anni di tragedie perché non c'è una soluzione militare a quei conflitti e sappiamo anche che la grande disputa dentro il blocco della cooperazione del Golfo
Tra le monarchie
Verso il Qatar hanno determinato anche per gli attori regionali nuove evidenze e vediamo tuttora che la la la logica dei lidi principe ereditario di Mohammed Bin Zayed Boehm Bin Salman la sta costruendo anche una nuova narrativa politica nuove scelte nel quale e sappiamo allo stesso tempo
Che l'accordo sul nucleare che tanto aveva disteso e determinato un nuovo metodo del dialogo oggi viene a me essere messo in discussione secondo il governo italiano in maniera non responsabile in quanto quelle tensioni che si accumulano oggi devono avere un metodo per mettere tutti questi test destini incrociati questi blocchi che si costruiscono questi attori attorno a un adescamento Shawn non solo militare ma politica delle tensioni
Io vorrei aggiungere chiudo sulla quadro di di riflessione su i grandi cambiamenti anche che il conflitto israelo palestinese dal due mila e undici è scomparso completamente dall'agenda del metodo di risoluzione dei negoziati e di sicurezza comune
Ed è stato per molti di noi ovviamente un errore e vedere oggi il Progetto egiziano che noi sosteniamo di riconciliazione in trappola palestinese come una via per ricostruire anche in quel quadro
Riprendendo un offerta del mondo arabo verso Israele di una completa riorganizzazione di rapporti come una possibilità non per ritornare a parlare di un di una questione a venticinque anni da da Oslo che sembra quasi dimenticata ma per ritornare a costruire il nuovo Medioriente
Rispetto appunti rimossi come quello della sicurezza di Israele il diritto della Palestina aver uno stato un quadro in cui destini incrociati iniziano a chiarirsi
Io penso che l'agenda positiva e vengo la domanda di via Nitti paradossalmente sia più evidente
Di quanto di quanto la la lettura del del della mappa geopolitica delle rotture nascondano
E il caso vieni che parlava delle rivoluzioni energetiche ovvio l'Italia con i suoi attori è protagonista
Mi ha colpito molto che nel luogo nel West mette nell'East Med oggi la gara al gas sta producendo anche fattori di dinamica diplomatica e politica che non conosceva
La scoperta del gas in Israele significa anche la possibilità di connettere Israele non solo verso l'Europa ma anche verso i suoi vicini verso la Giordania
E i la scoperta e il tentativo di scoprire Grassi Libano significa e tra Israele libero come sta già avvenendo da tempo ciò negoziato sui confini e la stessa vicenda cipriota rientra in un quadro di negoziato
E che cosa sarebbe se Gaza venisse come sappiamo anche a beneficiare delle rivoluzioni energetiche che sono proprio dinanzi a lei
è paradossale cioè che nel Mediterraneo si sta costruendo e si sta lavorando su assetti energetici
Che farebbero della connessione dell'Unità anche dei destini un fattore anche di moltiplicazione semplificazioni quelli che sono i ritardi nella nell'azione diplomatica e mentre noi stiamo discutendo ovviamente
La via della della seta lobby ovvie One bel quando road sta determinante do anche delle rivoluzioni che noi non conoscevamo
Nel due mila uno l'interscambio di investimenti della Cina nel Mediterraneo era un di sedici miliardi oggi parliamo di centottanta miliardi
Ed ovviamente sono un fattore anche di moltiplicazione di quelle che sono le vie delle connessioni
Pensiamo a quello che è diventato il porto del Pireo quello che il progetto del porto di salsa alle in Algeria per connettere non il Mediterraneo sponda sud con il Mediterraneo sponda nord ma per connettere il Mediterraneo Pollastri
E della stessa idea del porto di Tangeri della stessa idea che l'Egitto sviluppa su sulle sue infrastrutture a partire dal raddoppio del Canale di Suez allora dentro l'analisi complicata complessa
Che secondo me deve rimanere complessa Yanit non deve essere semplificata in qualche battuta dei destini di geopolitici del Medio Oriente le interconnessioni più veloci dei confini che non rispettano quelli che sono i vincoli tradizionali stanno mettendo in comunicazione i continenti le stesse visioni delle dei di alcune grandi potenze del Golfo alcol non da ultima l'avviso in venti trenta della della dell'Arabia Saudita nascono perché comprendono che sulle interno connessione tra i continenti energetiche di commercio di utilizzo delle risorse naturali quelle più importanti che sono legati all'acqua
E all'agricoltura
Il destino di questa Regione è diventato di nuovo non solo centrale ma baricentrico per l'azione delle grandi potenze
Noi sappiamo che i destini delle connessioni saranno sempre e comunque rimarranno in base al trenta per cento il commercio marittimo mondiale che passa nel Mediterraneo
Perché con comunque lo la si pensi traffici globali sono sempre al novanta per cento per vie marittime non passano per Twitter o per Facebook ma hanno bisogno della gestione
Di delle connessioni e il controllo oggi dei grandi stretti dei colli di bottiglia che di cui il Mediterraneo il Medioriente
E ricordo ovviamente ha scatenato una nuova guerra egemonica tra tutti i soggetti quindi io credo che se gli anni che ci interroga su un'agenda positiva
Solo a leggere i dati dei traffici e delle scoperte energetiche e delle richieste anche di connessioni
Che ci sono tra i Paesi mediorientali bilateralmente o multi lateralmente con gli altri continenti a partire da Africa
E Asia noi comprendiamo la forza di quello che sta succedendo sotto le turbolenze geopolitiche
Non cito i dati delle aperture delle ambasciate israeliane in Asia non cito i dati della dell'interconnessione diplomatica tra Paesi
Del Golfo con Paesi africani non cito cioè un mondo che si sta sviluppando mentre noi siamo così intenzione nel ricostruire un dialogo e un'agenda politica il mare nulli io sto diceva Gentiloni tempo fa era il rischio del Mare Nostrum che venisse trasformato nella nella lettura europea fragile
Geopoliticamente fragile come un qualcosa di indescrivibile in indistinto e noi sappiamo che per fortuna dopo tanti errori oggi non è più così
E che l'agenda positiva e l'azione diplomatica non solo per la risoluzione di conflitti e la dottrina di sicurezza ha portato a a a noi europei occidentali a ricostruire anche una una lettura e un'azione per avere un'agenda positivo ovviamente ci sono le vado a tagliare scusate per la lunghezza ci sono molti requisiti e molti valori su cui pensare io non credo che si possa ripartire da da quello fatto nel passato non sapete l'Europa è stata produttrice degli anni novanta e di grandi belle del processo di Barcellona
Fino all'Unione per il Mediterraneo di di Sarko sì che era un tentativo per costruire nell'area del Mena un accordo anche Marconi network mediorientali non credo che si possa ripartire da questo io credo che la nel Medio Oriente una dottrina e sicurezza che si estende a tutta la regione fino almeno a quindi al Nordafrica
Si debba oggi puntare partendo da quelli che sono gli elementi essenziali si citava in passato che l'Europa fu il il germoglio europeo europeista fu sul carbone oggi ricostruire un dialogo e un destino che sia incrociato passa più dalla mettere insieme sicurezza e ovviamente metodo negoziale ma anche l'interesse comuni
Che in questa regione con gli attori ovviamente del Golfo a possano avere insieme io credo che per fare tutto ciò per riprendere lo spirito di Helsinki per essere magari utopistica mente
Anche in maniera un po'pedante
Sostenitore di un metodo negoziale che sia Complesso per arrivare a dei di risultati che siano stabili
E per evitare operazioni
Politico-militari magari molto sbandierati ma che hanno avuto un seguito politico disastroso dei gli esempi qui negli ultimi dieci anni sono sono abbastanza evidenti i destini incrociati devono avere un'agenda positiva sugli interessi comuni
E gli interessi comuni oggi paradossalmente sono quelli innanzitutto delle risorse naturali Energia acqua agro papà
Agrobusiness legato alle risorse materiali e alle grandi connessioni che si sono già sviluppate si stanno sviluppando fra i due continenti utilizzando il Medio Oriente come baricentro per fare questo ovviamente l'Italia
Con Malta molta pazienza e con molta con molta devozione a un nonno schema multilaterale affronterà i prossimi passaggi prossimi passaggi che significa anche ovviamente una dimensione una proiezione geopolitica molto verso l'Africa
Con il Mediterraneo e Medio Oriente considerato una barca per ricostruire questa relazione tra i continenti io ti ringrazio io amiche per questa opportunità
è in preparazione ovviamente il dibattito di oggi aiuta anche i medita e lo perché avremmo a fine novembre inizio dicembre a Roma siamo giunti alla terza edizione
Voluta dall'allora ministro degli Esteri Gentiloni oggi crea un venissero insieme al ministro Alfano che è un altro appuntamento per mettere insieme i destini incrociati rispetto un'agenda positiva
L'approccio che avremo quest'anno come l'anno scorso e invitare attori regionali e sovranazionale a discutere del proprio destino non partendo sempre Baccolo Daccò quello che ci ha diviso nel passato ma costruendo
Una possibile percorso di integrazione vi ringrazio
Desidero ringraziare il sottosegretario Vincenzo Amendola perché mentre lui parlava a me pareva sentì parlare idee che qui stiamo lavorando da molto tempo per è come una volpe anche interno è che mi ritardato ovviamente io quando volevo dire che non ha vogliamo andare sull'analisi non volevamo andare nelle nelle analisi le singole specifiche crisi ma avere una visione complessiva
E di insieme e io sono totalmente d'accordo che questo principio gli esiti dell'offerta Ikea
Cioè l'attuale crisi esistenti in tutta l'aria evidentemente si basa su una contrapposizione diario interessa e così via che non può essere superata grazie no attraverso un metodo di garanzie di
Riconoscimento reciproco e che ha base diciamo dei principi dell'OSCE l'altro elemento decollerà il sottolineare mette molto nel suo intervento che ha fatto un accenno sul predatrice Israele che sta facendo
Le ambasciate lasciati in tutta l'arte ma anche in Africa tutti bianchi
E c'è addirittura siamo arrivati e che Israele ha ha proposto all'India un accordo congiunto perpetrare insieme in mercati dell'Africa ereditarne o se è girato i singoli Paesi e così via
E nel io francamente Savona grande discrasia
Tra questo interesse della
Grandi potenze Cina in Turchia
Israele
Così che Brasile così riaperto questa rete accentuati era dibattito pubblico che c'è in Italia in cui sembra sosta quasi che non è la visione del governo ovviamente dobbiamo dare un po'di collanine per bloccare un po'di immigrati cioè c'era tale di discrasie tra l'importante centrale Nodar e e la consapevolezza nell'opinione pubblica che veramente e quindi noi abbiamo cercato di dare un contributo con questo convegno in questa direzione Maradona veramente piacere ritardare la parola a Nicola pende con cui di si si è creato un dialogo che partito casualmente da Facebook
E che e c'eravate identità anche qui di gli annali infinite abbiamo cominciato a condividessi
E poiché acquista poi nata una Remembrance Cipro o collaborazione a che ora spero abbia ulteriori sviluppi nei prossimi mesi stiamo discutendone insieme quindi Nicola è veramente diciamo dopo il contributo molto importante che Amendola sabato
L'alta integrazione diciamo di analisi e di prospettiva io veramente per la sua profondità che semper porta nelle sui contributi ho il piacere di dargli la parola
Buongiorno
Ringrazio innanzitutto agli italiani che per l'invito a partecipare oggi a questo interessante importante convegno e accolgo peraltro anche l'invito a cercare di temperare un la mia visione forse un po'leopardiana
Sul Medio Oriente per cercando di individuarne anche diciamo gli aspetti di positivi o comunque di possibile soluzione delle crisi per soprattutto per quanto concerne alcuni dei temi che andremo ad affrontare oggi
Ringrazio onorevole Amendola per aver spianato la strada a questo discorso anche perché mi trovo in piena sintonia con con quanto è stato espresso circa lo stato della del del per la sicurezza e la stabilità al Medioriente soprattutto le prospettive
Vorrei brevemente fare un quadro su quella che è la la l'attuale ricchi struttura del del del politica sociale ed economica del Medioriente partendo da una considerazione purtroppo pessimistica e provenendo di recuperare in ottimismo per la seconda parte mio breve intervento il questa enorme area geografica che chiamiamo grande Medioriente deriva dalle sponde l'Atlantico africano sino all'Hindu Kush praticamente nella nell'accezione più ampia che gli abbiamo dato e e se rapportiamo la lato con l'analisi odierna quella di una ventina d'anni fa non possiamo che constatare un deterioramento complessivo delle condizioni politiche della sicurezza e soprattutto sociale il la crisi del Medioriente oggi caratterizzata quattro conflitti
Importante in una guerra civile in Libia un una guerra civile in Siria
Un conflitto fosse più complesse per regolato anche se meno conosciuto vigna man
Una una dinamica di crisi che si spera possa volgere al termine ma che è stata una piccola nota una una lunga guerra in Iraq abbiamo due grandi organizzazioni terroristiche faida e lo Stato islamico
Sono state battute militarmente ma a che sopravvivono come ideologia e non tarderanno a riproporre il la al diciamo il fattore di rischio che hanno sempre rappresentato nella regione anche nel prossimo futuro
Tutto questo rende il il Medioriente un'area sostanzialmente instabile una reale instabile dove nessuno dei venti Paesi
Della regione può dire si è di fatto estraneo immune
Ad almeno una delle tre principali tra i principali fattori di rischio che caratterizzano la la Regione i conflitti il terrorismo o influssi enormi di profughi che caratterizzano purtroppo la mobilità del del del delle popolazioni regionali
Un terzo dei paesi del Medioriente presenta dati economici disastrosi allarmanti il l'instabilità economica prodotto
Povertà e disagio sociale che sono alla base della gran parte dei fenomeni di crisi che andiamo ad affrontare l'acqua è un bene prezioso quanto scarso in quasi due terzi dei Paesi della regione
Per non tacere l'azione dei diritti umani che presenta regione un quadro purtroppo quasi omogeneo
Di negazione o comunque di di forte allarme
Quindi è un una degenerazione complessiva quella degli ultimi anni che non ha tardato ad influenzare Eynard contaminare le aree di prossimità geografica
è crollato di fatto il Sahel il Mediterraneo è entrato in una dimensione di crisi
Evidente che in un Paese come l'Italia chiaramente affronta in prima linea
Ma non solo questa regione l'Asia centrale buona parte del del del subcontinente indiano insomma abbiamo un arco di crisi purtroppo che si espande geograficamente su un profilo grafico vastissimo
Diceva giustamente notevole Amendola prima di me il abbiamo forse frettolosamente chiamato i fenomeni del due mila dieci due mila undici le primavere arabe quando in realtà sono state delle rivolte
E soprattutto erano non tanto l'avvio di una nuova fase quanto la prosecuzione di una fase di crisi
Affonda le sue radici nel colonialismo nel post colonialismo nella nella nel congelamento del mondo bipolare e poi nel consolidamento degli autoritarismi regionali di queste strutture governative che purtroppo hanno cristallizzato non solo dalla la la la la la vita politiche ed economiche dei Paesi mano anche compresso e normalmente il la la la la capacità della società civile di poter generare nuovi orizzonti dal punto sotto il profilo della della convivenza della della del del rinnovamento politico e quindi della stabilita
Sembra quasi paradossale richiamare il discorso di Bush padre del argutamente che vide l'undici settembre del novanta sul nuovo ordine mondiale
Il sembra quasi di parlare di un di un di un'epoca storica ormai lontana nel tempo eppure parliamo del mille novecentonovanta di questa visione ottimistica del ciò che poteva
Diventare il il il pianeta e in modo nel Medioriente in modo particolare all'indomani della caduta del muro di Berlino all'all'indomani della fine della della guerra bipolare
E invece ci ritroviamo undici anni dopo con i noti eventi della medesima data nel due mila uno ad iniziare un processo di di intervento nella regione che sostanzialmente si è incentrato sull'azione militare nella guerra al terrorismo
Siamo passati in tutto questo attraverso il fallimento delle politiche di cooperazione che ci eravamo impegnati o qualche alla così a ad intraprendere o che avevamo quanto meno individuato a Barcellona nel novantacinque
L'esperienza di questi ultimi sedici anni credo che abbia portato secondo me ad un
Ad un punto di non ritorno
Dobbiamo secondo me prendere atto del fatto che per troppo lungo tempo sono stati ignorati i principi della cooperazione dello sviluppo economico nella regione
Il il nord del del pianeta almeno nella nella nella parte di nostro interesse
Non ha saputo interagire con il sud nella la sponda sud del Mediterraneo non ha saputo creare quelle dimensioni di cooperazione che invece sarebbero state fondamentali non abbiamo saputo purtroppo agevolare o imporre in un certo qual modo
Quelle forme di cooperazione orizzontale che avrebbero nel soprattutto nella nel Nordafrica nel Maghreb ma Shrek favorito e normalmente
La la la crescita del dell'economia e della stabilità regionale
Abbiamo paradossalmente investito per una lunga fase solo su programmi siti reticente
Può sembrare paradossale sentirlo dire da qualcuno e come ha metà del suo cappello professionale nell'ambito della difesa però il
L'elemento a mio avviso più importante proprio quest'oggi
Entrare in una dinamica di di di di di di variazione del del paradigma d'intervento che non trascuri chiaramente le esigenze di sicurezza
Ma che passi decisamente dalla dal concetto di Security First a quello di development Pryor reti
Ovvero sia garantire la sicurezza e la stabilità regionale attraverso una credibilità di lungo periodo a creare su una crea una credibilità strutturale che posso offrire un orizzonte temporale di lungo periodo su cui poter costruire quegli elementi che in in alternativa non potrebbero se non consolidare i fattori di crisi che stiamo andando ad affrontare oggi ovvero sia quelli della povertà e quelli del sottosviluppo
Abbiamo quindi davanti a noi di fatto due strade quella di individuare un ruolo costruttivo nella relazione con la Regione individuare una capacità di promozione delle sinergie
Che si spinga attraverso una coraggiosa azione di di di di sviluppo sul piano economico o possiamo continuare con la postura di questi ultimi anni
La quale secondo me purtroppo ci porta velocemente
A pagare il conto di una
Insostenibilità nello nello sviluppo e nel rapporto con la Regione che francamente non credo sia più sostenibile da parte del quanto meno dell'Europa
Il
L'intervento militare nella regione è fondamentale l'intervento sulla sicurezza non può essere non può venir meno nei nostri programmi non possiamo sicuramente cedere rispetto a quello che è stato l'impegno mantenuto soprattutto al nostro paese in in gran parte di questa Regione ma dobbiamo assolutamente colmare il vuoto
Di ciò che è stato il il al diciamo il presupposto per le crisi del degli ultimi vent'anni e quindi andare velocemente in direzione di una politica di interazione con la Regione che sia basata su concrete possibilità di sviluppo su concrete possibilità di ristabilire quegli equilibri sociali che hanno determinato il il crollo progressivo e ancora in atto della stabilità
Regionale
Abbiamo di fronte a noi un
Una regione dove la gran parte delle delle forze
Noi in un modo più o meno generico tendiamo a definire come terroristiche o delle delle forze di destabilizzazione sul sul territorio sono in realtà il prodotto di una profonda
Destrutturazione sociale lo vediamo dalla Libia la Tunisia alla Somalia al Golfo Persico
Il lasciate che ci più un unico esempio concreto uomo anche due sul su su su quelle che sono le le realtà che andiamo ad affrontare il nel se prendiamo l'esempio delle il del dei dei combattenti che dalla Tunisia in gran numero si riversano
In un in Libia in Siria e in Iraq per combattere vediamo che quasi il settanta per cento di questi combattenti tunisini proviene da una specifica provincia da una specifica area del Paese cercasse renda le montagne del Ciampi è una delle aree più povere sotto sviluppata del Paese
La gran parte di questi combattenti nona
Un commitment ideologico con i gruppi
Ai quali aderisce non ha un una una una posizione predefinita nei confronti delle unità nelle quali va alla fine ha purtroppo militare e la stessa cosa accade in Somalia
Parlavo tempo fa con il vice comandante di una delle forze speciali e mi diceva
La gran parte dei miei uomini ha un passato nelle forze dell'ascia Baba dalle forze del luogo lordo nelle forze dell'esercito federale o nelle milizie private
Dipende da chi li garantisce un salario è una prospettiva di lungo periodo questa è una condizione purtroppo ricorrente
Nella nella regione ed è anche la dimostrazione del fatto che sia possibile intervenire per recuperare buona parte della società buona parte della società civile della regione ad un programma di attorno ad un
Ad una prospettiva di collaborazione
E soprattutto di ripresa delle attività istituzionali economiche culturali e sociali che sia diversa rispetto alla prospettiva comunque di radicalizzazione del di alcune frange o di
Il il consolidamento di alcune strutture statuali
Nel molti casi direi troppi nella regione sono caratterizzate dalla presenza di autoritarismo quindi è un ciclo economico virtuoso quello che dobbiamo tentare di di attivare e chiaramente come diceva
L'onorevole Vendola prima non possiamo ripartire da dalla da da progetti ma Barcellona ma possiamo cercare di individuare una una formula di cooperazione una formula di di collaborazione con la Regione che transiti attraverso progetti concreti soprattutto punti di comune interesse ed è su questo che secondo me è interessante molto interessante la prospettiva della della conferenza odierna per quello di capire come attraverso i settori della Lou economi o del del del del dei progetti sul settore all'Energia che sono sicuramente due delle aree d'intervento primario
E delle domande soprattutto di intervento sulla regione si posso cercare di ristabilire questo principio virtuoso di collaborazione
Abbia la capacità di sovvertire l'attuale paradigma ovvero sia quello di garantire sì la sicurezza ma non investire Nash il quelli che sono e i necessari fondi e progetti su programmi di lungo periodo soprattutto di sviluppo economico
Il
Lo spirito di cooperazione quindi deve essere secondo me il la la base del dialogo regionale deve essere il l'elemento di di proiezione della nostra politica estera di politica economica nella consapevolezza che le aree del Maghreb creare delle vanta Mediterraneo le aree del del del del Golfo Persico ma anche quelle più lontane del Sahel non sono più località esotiche e lontane di cui sentiamo parlare sui libri o nelle narrazioni dei giornalisti che viaggia in quelle aree ma sono quello che interni
Diciamo di di di dottrina militare negli anni settanta si chiamava il my backyard quindi il retro del giardino di casa mia dove qualsiasi
Evento positivo o negativo non tarderà a produrre i suoi effetti
Sul sul sul territorio del nazionale il Mediterraneo ce lo ha portato qua ci ha portato la dimostrazione concreta e tutto questo il Mediterraneo oggi l'area dove investiamo anche militarmente economicamente in il in modo prioritario per la gestione di quelli che sono alcuni degli effetti di questa crisi flussi migratori la sicurezza la gestione del del dell'impatto sul nostro territorio e sono quindi soltanto l'inizio di quello che sarà un processo di gestione di una crisi comune che non può non transitare attraverso una visione di lungo periodo
E necessario ritornare ad avere una proiezione temporale dell'interesse nazionale interesse nazionale che può essere tranquillamente declinato su un piano più ampio cioè quello dell'interesse e Unione europea
Il ritengo che coincidano in buona parte le prospettive di lungo periodo di un paese come il nostro con quello dell'Unione europea ma devono essere di conquistate ad un calendario che non può essere gestito in su intervalli temporali di breve durata non può essere gestito sulla costante gestione delle emergenze e deve soprattutto individuare gli elementi fondamentali di una capacità di cooperazione e di sviluppo solida e concreta
Nel caso specifico credo che i progetti relativi all'impianto infrastrutturale del del del del settore energia o del del o dell'industria indica siano quelli che permettano di poter pensare a un intervento di lungo periodo nella regione sono quelli che permettono di favorire l'ingresso poi di un le diedi un tessuto economico di natura anche più piccola come quelle piccole e medie imprese e che chiaramente non può essere il il invece il la la l'apripista di una missione più grande non possiamo sovvertire questo programma
Indebolendo nella struttura e lungo periodo
Abbiamo di fronte a noi quindi in conclusione un un enorme arco di crisi con una proiezione temporale di di di di di di sviluppo nel bene o nel male che interesserà almeno i prossimi due decenni questo non vuol dire che saranno due decenni di crisi vuol dire che serviranno almeno due decenni per impostare delle politiche di cooperazione che possano permettere una stabilizzazione o comunque un miglioramento delle condizioni complessive
Della della stabilità regionale
Sarà più difficile farlo in alcune di queste aree sarà difficilissimo ricostruire la Siria dopo la distruzione
Di oltre sei anni di guerra civile sarà più facile farlo in altri Paesi ma questo sarà l'orizzonte temporale e la natura degli impegni a cui verremo chiamati nel corso dei prossimi due decenni sarà importante poterlo affrontare anche a fronte della evidente crisi economica che influisce e e in un certo qual modo impedisce la gran parte delle delle delle progettualità ma
Sarà comunque una una lunga fase di transizione nella quale bollenti o nolenti saremo coinvolti in prima persona qualsiasi decisione
Oggi per l'Europa produce delle
Conseguenze immediate non siamo purtroppo più in una fase in cui possiamo permetterci di gestire a distanza il Medioriente non siamo purtroppo più in una situazione in cui possiamo permetterci di avere una relazione con il Medio Oriente
Il Titti del così di di di di polo meramente concettuale dobbiamo entrare in una dinamica di relazione con il Medioriente che sia completamente diversa basata su un paradigma
Diverso rispetto a quello odierno sicuramente orientato alla cooperazione e allo sviluppo ma soprattutto dobbiamo comprendere di avere di fronte a noi un lungo intervallo temporale nell'ambito del quale Project progettare proiettare i nostri interventi
Una lunga fase di transizione quindi giusto per non banalizzare troppo il progetto di transizione livelli che importante citare e non è una battuta di Flaiano quando diceva viviamo in un uomo in una fase di transizione come sempre e credo che questo andati pienamente alla realtà del Medioriente grazie
Io credo che questi primi e interventi del ministro Casiroli
Il segretario ammenda di con la Pepe abbiamo dato un po'il Papa of reference di questo convegno che adesso si addentra nell'ambito dei due pannelli specifici io quindi cedo
Diciamo
Fra loro
Model nuovo moderatore che Marco Lodovico che coordina e modererà questo pane sulle risorse energetiche gruppo tecnologico quali puzzo per rafforzare le dinamiche cooperative
Regione che vedrà rappresenta
Amico Dario speranza di Valeria Termini e di Carlo crea poi dopo penserà il moderatore rappresentato in un ci vediamo mappetta a nera
Ha c'ha comunicato che per un lutto non può essere presente gli esprimiamo a sua
La nostra società
Grazie
Cominciamo va bene
Ecco
Posso cominciare
Sì e no no locale
Conosco conosco buon buon giorno a tutti buongiorno sono Marco Ludovico del del Sole ventiquattro Ore addirittura mi viene concessa
La posizione di presidenza da dagli anni chi Cingoli che ringrazio moltissimo perché a differenza di altri non ci conoscevamo prima ma sono veramente contento di poter fare
Questa moderazione anche perché
Vedete
La prospettiva il senso di questo incontro io lo giudico lo dico anche un po'per carattere perché fa parte appunto della de la mia visione della vita lo giudicò entusiasmante e spiego perché lo racconto proprio in funzione di quello che è stato autorevolmente detto prima
Giornalista va va avanti per titoli perché sono le sintesi dei significati dei concetti e dei racconti sottolineava il sottosegretario Amendolara dobbiamo passare dalla Twitter diplomarsi
Al martirio della pazienza poco facendo un richiamo quasi all'indietro io naturalmente come tanti giornalisti
Sono sue Twitter sappiate che lo detesto perché credo che sia una semplificazione velocisti case si può usare questo aggettivo diretto dietro la quale molto spesso non c'è quasi niente
Ed è stato anche molto o importante citare come ha fatto Nicola perde un altro concetto fondamentale dobbiamo passare dal se che Retief resta alla diploma Sipra eolici oramai tutto questo inglese lo dico al massimo rispetto verrà Nicola pende mi piace poco ma sì faccio una domanda molto più ma retorica se volete ma ci può essere sicurezza senza sviluppo
Citò io seguo soprattutto il il Viminale tutto quello che attiene al mondo della sicurezza pubblica in Italia per il Sole ventiquattro Ore ho seguito molto il tema dello Libia che conoscete bene anche voi
Ed è stato fondamentale di riferimento che ha fatto presente Cingoli quando ha detto
C'è un dibattito sul quale alla fine stiamo parlando di collanine che dobbiamo regalare per fermare questi sbarchi ora tenere presente che gli sbarchi che sono già drasticamente
Azzerati quanto meno per i prossimi due due o tre ministri non ci saranno per un fondo motivo che non dipendere dall'Italia Ali dipende dal tempo perché adesso siamo in inverno e quindi se se non ci sono eccezioni climatiche alla quale ormai ci siamo pure a queste abituando
Non avremo ma non è questo il punto ai certamente in Libia scenario vi conoscete benissimo non si può fare ricostruzione di Stato e stabilizzazione poi anche qui
Progetti di capacity building bellissimi
Ma se poi noi non facciamo e lì c'è qualche milione no di Progetto di comunità
Di sviluppo di cittadine libiche c'è una lista di progetti che sono stati mandati direttamente dall'Italia alla in Unione Europea quello può essere già un un passaggio più concreto per questa sfida dei destini incrociati perché la filosofia è se non c'è naturalmente invece il metodo delle collanine che non va da nessuna parte la filosofia è sottraiamo la manodopera
Alla criminalità
Che lucra sui traffici di migranti portiamo finalmente sviluppo nella dinamica delle connessioni
Che citava prima il sottosegretario è che anche nella sfida che noi possiamo porre con le nostre
Progettualità complesse
Italiane nelle dinamiche internazionali ci può essere sicuramente un ruolo fondamentale questo è il dato entusiasmante
Di questo incontro odierno che io vorrei riconoscere è sottolineare e quindi mi viene a questo punto naturale innanzitutto dare la parola a Valeria Termini commissario dell'ordine Rita per l'energia
Siamo dal dottor nutrizione l'introduzione
Insomma dal verbale
Grazie si sente ora si grazie piano delle slide che pranzi perfetta
Dunque intanto ringrazio e poi mi complimento Corniani che i singoli perché è è proprio importante le parole dette sono soli beni importanti pietre verso il futuro
Per costruire verso il futuro io condivido lo sguardo lungo e occupandomi di Energia ovviamente vedono l'aspetto di sviluppo potenzialità di sviluppo in questa direzione
Ho pensato di nei pochi minuti che abbiamo a disposizione di organizzare la riflessione su tre punti il primo il primo per quando si parla di energia per questa Regione si pensa naturalmente al petrolio in primo luogo e qui è interessante e importante vedere proprio per la prospettiva positiva futura come avvenuto all'alternarsi di oligopolio di in questa regione il secondo aspetto e anche direi in questo senso alla responsabilità occidentale enorme nella destabilizzazione della regione
Parlo dell'inizio del secolo scorso
Il secondo aspetto riguarda oggi cioè rispetto all'Energia igienico di non voglio dirle in inglese che in Champions però gliele i fattori che cambiano drasticamente allo scenario nell'ambito e nel tecnico e il terzo col mio cappello di mentre Kerviel regolatore del Mediterraneo naturalmente italiano Mazzia diventeranno per loro Peo vedere gli elementi e io a organizzo intorno al due criteri chiavi chessò chiave che sono il primo NRG for Peace energia per parte come si può costruire
No un passaggio fattori di pace attraverso l'energia e resto non è una novità perché ricordiamo tutti che l'acqua appunto questo ruolo tra Israele e Giordania
Di una pace duratura in questo senso e il secondo criterio è quello del mutuo beneficio per reciproco beneficio che si ottiene tra Europa e sponda sud del Mediterraneo in Regione di pro paesi produttori
In una cooperazione
Una cooperazione su lo sviluppo sulla sulle leggi abbiamo bisogno gli uni degli altri e questo è un elemento forte di copertine positiva non di bontà ma di interesse comune
Primo punto responsabilità dell'Occidente alternanze del dell'oligopolio qui ricordo le responsabilità dell'Occidente quando che dà atto a quando tutto sommato fu Churchill nella prima guerra mondiale a decidere che nonostante la Gran Bretagna avesse tanto carbone in patria
La flotta inglese avrebbe avuto un beneficio straordinario nella per per forza militare se trasformate in petrolio vieni che ti sei perso i complimenti ma erano sostanziali nei tuoi confronti
Quando certi decide di trasformare la flotta inglese in con combustibile a petrolio anziché a carbone beh iniziali intervento semplifico naturalmente avendo pochi minuti iniziali intervento britannico
Perché
Britannico nel Golfo la politica di controllo delle risorse
Che vede la Gran Bretagna fare dei passaggi di cui ancora oggi purtroppo con tutto il rispetto subiamo le conseguenze nella regione penso a faccio due esempi al sostegno alla grande rivolta araba di Hussain che vide una guerra di venticinque anni nella regione per diciamo per contribuire alla fine dell'Inter al dissolversi dell'Impero ottomano o no con occhiali occidentali molto mio qui dal punto di vista e penso anche per citare l'unico altro esempio che coglie ci per ricordare qui al patto Sykes piccozza per cui mentre si definisce il sostegno a si si costruisce ha detto dall'Iraq Francia Francia e Gran Bretagna si spartiscono la Regione Siria e Libano alla Francia in Mesopotamia in Palestina alla Gran Bretagna questo è l'inizio
Del controllo delle risorse di energia e abbiamo iniziò il secolo scorso
E perché dico alternarsi di oligopoli perché amiamo nello stesso tempo gli Stati Uniti che vogliono entrare nel gioco del petrolio che devono entrare l'antitrust americana appena frammentata la Standard Oil nel mille novecentoundici quindi poi nel tempo e le sette sorelle con una filiera integrata inattiva del petrolio intrometto ora abbiamo Exxon Texaco c'era una nobiltà col fuori il Shell BP tutte partecipazioni incrociati che entrano nel controllo del petrolio la Regione tutto questo può essere visto in modo difficile percorso storico per la Regione i contrasti vengono da forti contrasti vengono dalla stessa Antitrust americana Truman si rende conto nella più in quegli anni proprio che non può mo'più tardi in realtà siamo secondo Armando entro un anno si renda conto che non può espropriare completamente fare espropriare la regione del royalties
E fa lasciapassare una legge del congresso che diceva facciamo un esempio consentiamo l'esenzione fiscale alle Sette sorelle in modo che le royalties possano essere concesse al cinquanta per cento ai Paesi produttori e non solo estratte dalle Sette sorelle americane pagavo Mattei dopo in sala
La Simona rate direttore della Fondazione Mattei emergeva tecniche
A questa proposta importante economica lasciami settantacinque per cento delle royalties
Ai Paesi produttori e teniamone solo il venticinque non non è proprio ottimo il finale della sua storia ma va bene questo è il primo pezzo di della storia dell'oligopolio dell'Energia del petrolio
La seconda la conosciamo è così vicino a noi all'OPEC nascesse Santa però alle due grandi crisi cambiano completamente la prospettiva si ribellano in paesi produttori
E il terzo passaggio è quello recente
E quello recente che nel due mila e sedici vede in Russia e Arabia Saudita
Ha solo fatto grazie sono a metà del mio percorso nella seconda metà sarà quella la la il terzo aspetto è quello il terzo momento quello che stiamo vivendo oggi nel due mila e sedici
Si cerca di far rivivere l'oligopolio dell'OPEC che per tanti motivi tra cui la transizione energetica che è stata ben citata prima
Si sta logorando e abbiamo l'accordo Russia più altri dieci Paesi non OPEC e opaca
Che decidono di farla quando di Vienna domestiche di chi di ridurre le quote di produzione per fare rialzare i prezzi del petrolio e qui a interessantissimo vedere per questo Lotito citato tutta questa lunga storia
Che di fatto l'oligopolio non tiene più molto bene perché a distanza di due anni il prezzo che era sceso da centootto rimane tra i quarantotto i cinquanta dollari
Il barile quindi vuol dire che qualcosa è successo cosa è successo e questo è il punto che mi fa pensare bene nella prospettiva futura la transizione energetica cambia il mondo cambia le responsabilità cambia l'esigenza purtroppo di controllo per fortuna la cambia
Delle risorse energetica nella regione entriamo nel mondo delle rinnovabili entriamo nel mondo delle diverse fonte da diversificato le fonti di energia a questo è il primo punto che a me sembra di grande importanza se sarò in grado di far partire
Ecco qui va be la la la prima differente com'è diversa la Regione come sono differenziate le regioni sia pure delle liberale i Paesi della regione ma quello che mi interessa mostrare
I Jam Chambers mi scuso per l'inglese fattori modifica anche che cambiano poche sono le fonti rinnovabili
Per cui questa storia di alternanza di oligopoli si va esaurendo la rivoluzione digitale che ci consente una connessione tra Regioni tra Paesi importanti
Larry le scoperte del gas nel Mediterraneo sono stati citate
Dal sottosegretaria Mendel dal dottor Fede solo cambiano completamente lo scenario non è solo petrolio e gas
Che è nel Mediterraneo Mediterraneo orientale Mediterraneo occidentale Egitto Israele Gazzaniga accusa e straordinario cambiamento e poi il nuovo approccio del gas liquefatto che consente ai Grazia Nitti di fare erette nella regione quindi un'occasione straordinaria è un'occasione straordinaria per vedere il futuro o ancora due parole prima di concludere in cui vorremmo sperare che be i gasdotti
Vorrei ricordare i un gasdotto della parte che fu immaginata a suo tempo dama tema i gasdotti che oggi stiamo cercando di facilitare come regolatori del Mediterraneo Italia la seconda parte per arrivare subito alla terza che è quella dei regolatori Mediterraneo mentre Gaz i gasdotti sono uniscono e siamo in stiamo negoziando stiamo facilitando come regolatori d'energia uniscono Giordania Egitto Israele Gaza passano da chi pro Forza noi speriamo arrivano in Italia per poi avendo già acqua dove persero la possibilità di avere portare il gas dal Sud al Nord
Dell'Italia e non solo dal nord al sud e cioè non solo dalla Russia alla traversa Germania in Italia ma anche dal Mediterraneo e qui si vede come il Mediterraneo diventa un elemento centrale per beneficio dell'Europa che ancora in porta una larghissima parte di fonti primarie
E quello che io chiamo un mutuo beneficio qui abbiamo
Ecco qui abbiamo due
Binari di cambiamento e di beneficio il primo riguarda le rinnovabili e l'elettrico che ha bisogno della digitalizzazione ha bisogno di altri elementi becco sette più del sole
Nell'aria della sponda meridionale del Mediterraneo in Aprica ecco questo le fonti rinnovabili sono importanti sia io credo che ne parlerà e il dottor a proposito della connessione elettrica in questo caso quindi non mi soffermo su questo
Il secondo è qui in queste solo il tipo di connessioni elettriche ricordo ma lo ricorderà senz'altro il dottor Carella collegamento con la Tunisia il collegamento con tutta la zona questi può creare ma poi i gas
In casa e l'altro che cent'l'altro grande evento di cui ho detto non solo gasdotti e qui solo una battuta non solo gasdotto emetteranno ci consentono quello che io chiamo i gasdotti per la parte diciamo ma anche il gas liquido e nel gas liquido
Sì sia rompe le l'oligopolio non c'è più il problema della monopolio dei gasdotti ma si può portare Terna apre e questo per la Regione importantissimo perché come mi pare indiani chi stesso citava prima la possibilità si aprono possibilità di trasportare il gas in tutte le regioni anche lontane
E qui la centralità del Mediterraneo fondante perché non abbiamo di tre da canali importanti abbiamo suo ecco abbiamo Babel mandare la chiamò viuzza ci fanno capire come diciamo il ciò Point da di grazie di passaggio del dei grandi KB diventa fondamentale
Su questi su queste stimoli su queste spinte su questo logoramento dell'oligopolio del petrolio sono enormi possibilità date dalle rinnovabili bergamasca il gas liquido dal passaggio
Al nuovo io penso si possano si debba costruire si stia costruendo in modo molto pragmatico non diplomatico ma fattuale economico di sviluppo molto rozzo da questo punto di vista è proprio l'economia che può portare elementi positivi nella quale operazione per moto in testa di una regione
Qui sono i vari passaggi
Due piattaforme energetiche sul gas sull'elettricità e sulle rinnovabili che si stanno formando ci portano a dire che la luce è un elemento fondamentale l'elettricità gas e petrolio Energia con un evento fondamentale e qui piace ricordare purtroppo la differenza il collegamento e di un collega questa bella slide dell'autorità che fa vedere come nella marzo due mila e dodici la Regione fosse molto illuminata e la guerra spegnere le luci lutti canali in pensiamo di poter riaccendere con questa energico il Pisa utilizzando al meglio questi elementi di cambiamento
Che l'economia e lo sviluppo economico prospetta l'
Grazie alla professoressa termini vorrei contestare l'uso dell'aggettivo rozzo visto che io vero naturalmente lavoro lavora con le parole perché credo invece che queste siano dinamiche
Anche implicitamente strategica e
Il fatto stesso che venga rotto un oligopolio è di per sé un fattore di sviluppo
Dovrebbe essere un fattore di sviluppo dall'economia
Naturalmente queste dinamiche poi non possono prescindere da quelli che sono i contesti
Nazionali le dinamiche diplomatiche internazionali questo è evidente però io credo che questo intervento abbia già potuto focalizzare benissimo quali sono le potenzialità che ci sono dentro questi fattori e le infrastrutture sicuramente solo diventano fattore strategico di sviluppo dottor Crea prego
Grazie intanto grazie davvero per l'invito processato rivolto che spero paterne grazie a questo importante evento e mi pare che le introduzioni interventi introduttivi
Siano estremamente importanti per al potere acque nell'interno di un quadro di una prospettiva soprattutto di cooperazione di pacificazione prima di cooperazione e di integrazione all'interno di questo quadro collocare anche tutto quello che si sta facendo per l'integrazione fisica l'integrazione in questo caso di infrastrutture elettriche nell'aria è evidente non ci torno su
Perché è stato già detto in maniera molto chiara
Che l'Italia si trova al centro e quindi riprendo una parola che è stata espressa sottosegretario Mendole vale anche in termini elettrici effettivamente può svolgere una funzione proprio di Abbas
All'interno delle direttrici che si sviluppano nel Mediterraneo e che hanno e continuano ad aderire una forte prospettiva determinata anche dalla necessità di approvvigionare quei Paesi e comunque un forte sviluppo demografico
Per i quali è previsto effettivamente un incremento sostanziale della generazione elettrica anche da fonte rinnovabile ma ovviamente quando hai generazione elettrica necessita anche di trasportare la generazione elettrica e quindi in questo sì in si inserisce in questo quadro si inseriscono le prospettive proprio di integrazione dei mercati e quindi di interconnessioni fra tra questi Paesi
L'Italia ovviamente già è fortemente interconnessa con l'estero però non soltanto dei paesi europei anche quelli che si affacciano nella sul bacino del Mediterraneo perché ovviamente dimentichiamo sempre che siamo comunque interconnessi mai a molto forte con la Francia abbiamo interconnessioni con la Slovenia siamo già interconnesso era mai
Da molti anni con la Grecia o con un'importante causa sottomarino stiamo sviluppando ed entrerà in esercizio nel due mila diciannove l'interconnessione con il Montenegro
Il progetto che è stato ricordato di integrativi interconnessione con la Tunisia permetterà di integrare effettivamente il mercato europeo con il mercato nordafricano che a sua volta il mercato magrebino che a sua volta già interconnesso fra di loro avrà bisogno di forti investimenti per anche per sviluppare il mercato dell'area magrebina che trova nato nella Libia in questa fase anche dal punto di vista elettrico un un buco nero nel senso che viene la leader viene approvvigionato soltanto in termini di situazioni di emergenza dalla Tunisia ma anche l'interconnessione esistente non viene effettivamente gestita in maniera tanto meno commerciale comunque
E comunque non viene gestita per approvvigionare ma solamente una situazione di di effettivamente di emergenze di soccorso fra i due Paesi grande buco nero continua grande un grande buco nero un grande buco nero perché dall'altra parte c'è l'Egitto e l'Egitto dall'altra parte anche l'Egitto stesso che è un Paese in grandissimo sviluppo non dimentichiamo che sarà il Paese
Più popoloso da qui a un orizzonte temporale che non parliamo di cento anni o parliamo di vent'anni sarà sicuramente il Paese più popoloso era un grande mercato un grande mercato approvvigionare che a sua volta deve trovare delle integrazioni
E arrivo proprio verso in questa brevissima panoramica geografica partendo da vietare scendendo dal Nordafrica rivo provo verso l'area mediorientale ed Egitto perché gioca un ruolo fondamentale perché rispetto all'Egitto
Ma sono previste delle fortissime invii pochissimi investimenti in termini di interconnessioni che provengono anche dall'aria della penisola saudita non dimentichiamo che la penisola saudita stessa trova all'interno del Consiglio di cooperazione del Golfo un'integrazione fra i mercati ai mercati fra i sistemi elettrici parla di mercati già e molto forte ma altri sistemi elettrici dei paesi che si affacciano e quindi anche gli Emirati evidentemente che si affacciano i paesi che si affacciano nell'aria saudita attraverso una linea di interconnessione questa adesso in una fase di sviluppo ulteriore con investimenti molto consistenti che vedo
Da un lato uno sviluppo dalla penisola araba verso l'Egitto ma dall'altro anche verso la Giordania quindi diciamo la necessità di sviluppare e di integrare questi Paesi dal punto di vista elettrico con investimenti già stanziate nell'ordine di tre miliardi di euro parliamo in totale negli investimenti per il Mediterraneo si parla di una cifra nell'intorno dei venti miliardi di euro per tutte le interconnessioni che sono reputate necessarie per l'integrazione di sistemi elettrici e per il rafforzamento dei sistemi elettrici tutti quanti quei Paesi quindi se guardiamo alla direttrice verso l'Egitto è chiaro che l'Egitto non potrà rimanere solo e da qui io concordo perfettamente andiamo verso l'aria della Libia
Ancora una volta verso lo spostamento che questo deve generare alla possibilità questo deve generare per trasferire poi l'energia elettrica o integrare i sistemi elettrici
Ripeto Libia Egitto ma dall'Egitto verso verso l'aria la penisola araba
E dall'altra parte dicevo la Giordania che fra l'altro un paese anche molto voluto dal punto di vista elettrico quindi l'abbiamo da lì poi si sviluppa ancora verso nord
L'integrazione con lì risorse gas ha un peso assolutamente rilevante
Se noi guardiamo a quello che i progetti che sono stati già presentati fra l'altro uno di questi entra anche nella lista dei progetti interesse comune finanziato ma anche degli studi a parte l'Unione europea che l'integrazione
Israele e Cipro Carretta Grecia ancora una volta vediamo che c'è una forte necessità di sviluppare integrare questi sistemi per arrivare a un orizzonte temporale dato che sicuramente non è nel breve periodo ma guardiamo all'integrazione
Prospettica di di medio lungo termine
Che potrebbe portare sicuramente cosa è un fattore di sviluppo perché l'energia elettrica i benefici che ne geriatrica da per le popolazioni è chiaro anche in termini di sviluppo industriale dei paesi di quelle aree
Una massimizzazione
Dei benefici e dell'ottimizzazione dalla messa in comune delle risorse energetiche che è un altro fattore
E poi incide sui costi sul posto e le energie con fattore primario evidentemente nella bolletta energetica dei paesi ma anche la botta energetica dei consumatori dei cittadini delle industrie e di conseguenza un fattore alla fine poi di integrazione e ancora noto attorno a un tema che non è un tema elettrico però cui sicuramente i sistemi economici possono intervenire che pone un tema di pacificazione nell'aria perché quando più integri e Randy sistemi interdipendente tanto più necessità che i sistemi lavoro e le funzioni insieme
Sulla base di principi che sono standard sicuramente di carattere tecnico o o comunque di carattere regolatorio che ci si muova quindi su delle su un insieme di regole ripeto normative tecniche forte in questo cosa è necessario cerco di di concludere chiaro che è necessario uno sforzo che uno sforzo che ovviamente parte da principi
Di sicurezza perché soprattutto per chi voglia andare a investire in quei Paesi
Occorre che ci siano delle condizioni che garantiscono condizioni ripeto minimi di sicurezza ma occorre anche che ci sia uno sforzo importante dal punto di vista dei governi in termini di integrazione Sinni limite del possibile di omogeneizzazione dei propri sistemi giuridici e regolatori
E necessario ovviamente che ci sia quanto più possibile senza pensare che esista una soluzione univoca e posso andare bene per tutti anche perché occorre rispettare le realtà in cui si va a operare non non è che si può sempre andare a insegnare che il sistema europeo il migliore del mondo e pertanto tutti i Paesi devono accettarlo in maniera supina questo mi sembrerebbe anche un po'probabilmente ingenuo chiederlo se non addirittura
Pretendono quindi mi riservo all'Italia su questo ha sempre avuto una particolare sensibilità assoluta confronti rispetto ad altri ecco ad altri no assolutamente sì dovrebbe essere un nostro valore aggiunto è assolutamente voluto io condivido condivido al cento per cento Impregilo Stati
Esempi falliti citavamo anche prima di cominciare questo questo convegno di quello che è successo con Desertec con Progetto tedesco sinceramente
Con qualche ambizione esagerata che poi sostanzialmente star fallito o molto ridimensionato nella nella sostanza nella foto quindi tornando quindi veramente per concludere Skull ultimissima aspetto e l'aspetto finanziario che naturalmente occorre tenere in considerazione quando affrontiamo investimenti di questo di questo genere e mi pare che le banche di sviluppo in abbiano affrontato questo tema
Alcune banche di sviluppo anche quelli di matrice più europea mi riferisco ai biliardi cominciano ad aprire fra i paesi di Operation non soltanto più l'aria per le quali erano state create parliamo dell'aria lentamente dell'ex Unione sovietico quello che usciva da quella dalla dal dalla contro il muro di Berlino ma adesso comincia ad avere con i paesi di Operation anche i Paesi che insistono nell'aria nella di cui stiamo parlando questo mi sembra un segnale molto importante
Che combinato con non lo sforzo che viene fatto dall'Africa di vero per le banche ma anche da da soggettivi come le banca la Banca islamica cioè soggetti che poi effettivamente sono ingaggiati in termini anche politici per lo sviluppo di quelle aree
Ritengo che possono dare una base solida
Alla
Per la sicurezza e la certezza degli Investimenti e per contribuire in maniera fattiva ad integrare quella che lo ripeto che essa deve esser la necessità di trovare soluzioni tecniche che possono essere valide do nei paesi dove si va a operare
Soluzioni di carattere instabilità di carattere normativo regolatorie ripeto la parte finanziaria che un contributo fondamentale questo mi pare che sia il il contesto nel quale dobbiamo cercare di avere l'ambizione di di lavorare e credo io mi associo assolutamente al commento credo che evitare su questo abbia sempre dimostrato di sapere stare al tavolo di potere esprimere risorse capacità e anche e anche competenze tali da potere partecipare attivamente allo sviluppo dei settori elettrici e nel caso ovviamente che riguarda Terna delle interconnessioni in quei Paesi
Grazie grazie volta dottor crea
Se posso fare una citazione spesso abbiamo un difetto come ditta italiani non siamo sufficientemente orgogliosi di noi stessi non abbiamo una sufficiente fiducia in noi stessi Park faccio
So fare un paragone molto facile con la Francia per esempio che probabilmente di autostima in in se stessa neanche troppa per diciamo costume e modalità però mi l'analisi fatta dall'otto crea che mi sembra tutto molto conseguente abbiamo ma immagini sempre più nitide di questa che è una prospettiva di opportunità una prospettiva di impegno
Svolto e da svolgere dove possiamo giocare
Un ruolo fondamentale il senso dell'incontro di oggi però cito sempre perché in alta poi il filo conduttore la mia attività professionale il tema della sicurezza perché molto spesso per far usare una metafora molto banale il famoso gatto che si morde la coda allora è ovvio è fondamentale che devono esserci condizioni di sicurezza per operare
Però molto spesso
La mancanza dei requisiti di sicurezza diventa anche il pretesto per non operare quanto sufficientemente invece si potrebbe no per cui le dinamiche spesso sono interagenti tra di loro cosa che sicuramente nell'esperienza EMI
Dottor speranza è pane quotidiano torniamo se volete sempre al tema della Libia che non è naturalmente il centro di questo argomento mai in qualche modo uno scenario centrale dentro tutta questa prospettiva
La sua testimonianza noto speranza che la grazie grazie innanzitutto volevo ringraziare citiamo per l'invito che ci consente un po'di dare qualche elemento di riflessione sull'esperienza che abbiamo nell'aria essendo comunque gli ha il l'operatore principale nel Mediterraneo
Negli idrocarburi in particolare e quindi abbiamo in qualche modo sia un'esperienza passata dei di collaborazione ma soprattutto guardiamo al futuro con con un certo grado di ottimismo per per queste possano possibilità effettivamente il tema della collaborazione regionale è sempre è stato un un tema ostico da affrontare
Se guardiamo al passato non è può va diciamo non non appare incoraggiante ecco i Paesi dell'area hanno interagito poco tra di loro e hanno sviluppato nel corso degli anni sempre di più delle delle collaborazioni punto-punto con i mercati di destinazione del loro comodi e dei loro prodotti principali che erano le commodity petrolio e il gas e anche paradossalmente in una in una fattore che poteva invece rappresentare un elemento di unione che il capitale umano a questi andato nel tempo a ridursi Essebar diamo alla alla al la storia recente negli anni settanta diciamo il come dire la forza lavoro espatriata nei paesi del presepe del Golfo era il che per il settanta per cento proveniva dei paesi dell'area invece oggi è un solo in minima parte
I lavoratori anche qualificati in particolare indussero in gas vengono da Egitto o altri Paesi mentre la maggior parte viene dall'Asia viene da da dall'India da dalle Filippine stesse dal branco Bangladesh eccetera
Quindi anche in termini di rimesse che nel due mila quindici valevano addirittura cento miliardi di dollari l'anno quindi una un un dividendo importante che poteva andare ad alimentare la crescita economica della regione in effetti sono andate altrove
Ecco come spiegare tutto questo certamente è stato detto molto e in effetti nonna non vado a ripetere ma volevo puntualizzare come dire per l'intervento esattamente su quelle motivazioni di interessi economici congiunti o o quanto meno condivisi che è stato già ricordato come potrebbe potrebbe essere una delle molle non la molla ma una delle molle per che il futuro possa essere diverso ma innanzitutto bisogna puntualizzare o quanto meno ricordare quanto anche emerso
Perché adesso potrebbe essere diverso perché in futuro potrebbe essere diverso rispetto al passato
Beh certamente ci sono tre fattori che possono essere di di grande cambiamento no al di là del fatto che a un abbiamo una un'area sempre in transizione come è già stato detto ma ci sono tre fattori molto importanti pure naturalmente un tema di esigenze
Uno un altro è un tema di mercato di contesto e un ultimo è un tema di strumenti
Sicuramente sono cambiate le esigenze è un'area che ha bisogno di energia ha bisogno di sviluppo
Ha bisogno di nuove diciamo di nuove risposte soprattutto per la popolazione è un'area con una popolazione crescente
Sì
Se guardiamo suo alla sola sponda sud del Mediterraneo crescerà di sessanta milioni di di abitanti da qui a vent'anni come è già stato ricordato soprattutto in Egitto
Ma che quindi ha bisogno di grandi risorse per alimentare questo sviluppo e per dare una risposta al ai numerosi giovani che abitano che abitano la Regione
Quindi crescita di consumi energetici per alimentare uno sviluppo e una crescita economica che sarà comunque impegnativa certamente cambiato il mercato il intendo il mercato energetico il contesto energetico
Sono cari e cambiato sia alle come dinamiche interni la rivoluzione dello scende così come è stata chiamata ha cambiato notevolmente le dinamiche e il già ricordato laddove diciamo andamento dei prezzi del petrolio risente di questo cambiamento delle dinamiche effettivamente lo scelga sì in questo modo che diciamo si è trasferita nella nella anche nel settore petrolifero con la produzione da cosiddetta da Taito il certamente fornisce una sorta di e l'equilibratore dei prezzi se vogliamo
E lì sintomo della dell'accordo OPEC che è andato sui prezzi chiari che ha avuto diciamo in qualche modo bisogno di travalicare se vuole le i confini del tradizionali della dell'organizzazione e sintomo del fatto che lo perché di per sé non riesce o no non riesce più a album come dire a equilibrare diciamo così il il da solo le quantità del mercato
Ma questo
Quindi non solo un cambiamento delle dinamiche interni al mercato molta più rapidità diciamo così nella nella nella sua aggiustamento tra domanda e offerta ma anche delle dinamiche Sir nella già ricordata
Il già ricordato impulso alla decarbonizzazione certamente offre come dire
O esigenze o meglio impone esigenze nuove alla all'economia della regione come di tutto il mondo per un differente mix energetico di porsi come Obiettivo indifferente mix energetico
E qui vengo agli strumenti effettivamente qui c'è il tema tecnologico che e centrale
Indubbiamente gli strumenti che bisogna mettere in atto per affrontare le sfide già ricordate sono differenti e quindi se se ragionando in termini di mix energetico effettivamente il connubio gas e rinnovabili
E quello che può dare delle risposte differenti a alla alla alla Regione
Casse rinnovabili che però richiedono uno sforzo di integrazione regionale maggiore come è già stato ricordato in termini elettrici naturalmente molto bene ma anche da un punto di vista del del del gas
Ecco e qui vengo a un caso concreto che ci vede naturalmente protagonisti e quindi su cui si può si può ragionare
Magari in modo in modo più attento che è quello del del dell'East mente quindi del Mediterraneo orientale
Effettivamente quella è una zona in cui nel recente passato sono avvenute delle grandi scoperte come dire e queste scoperte sono state di gas
Sono state il trenta per cento delle scoperte a livello mondiale degli ultimi anni circa tre mila miliardi di metri cubi per come dire da dare un ordine di grandezza appunto corrispondono a cinque anni dei consumi dell'intera Europa
Ecco quindi una quantità significativa di risorse che però diciamo se guardiamo alle prime rischia di essere in qualche modo sottoutilizzato quali sono i vincoli allo sviluppo di queste risorse certamente ne voglio al di là degli aspetti dico di complessità geopolitica dell'aria come è già stato ricordato ma mi voglio diciamo sottolineare quelli quelli economici che invece ecco possono paradossalmente essere tradotti in un'opportunità di collaborazione
Qual è il punto il punto che il mercato così come quello petrolifero il mercato del gas richiede efficienza richiede competitività delle dei prezzi delle commodity
Costo del gas il prezzo del gas diciamo sulla mercato europeo e intorno ai cinque sette dollari per milioni di bit più sostanzialmente che è un prezzo molto più basso rispetto a solo quattro cinque anni fa dove era il tre volte tanto grosso modo ecco questo impone di ai produttori come noi di arrivare sul mercato con una commodity
Davvero competitiva rispetto a tutte le altre fonti possibili che sono naturalmente la Russia che ha grandi riserve ma anche le riserve più economiche a diciamo al mondo
E la nuovi produttori che si affacciano sul mercato Rimet tra tutti gli Stati Uniti ancora una volta grazie alla grande capacità estrattiva che hanno raggiunto con le tecniche di Shelley as quindi il fattore tecnologico come ha cambiato il il mercato
Ebbene che è successo è successo che ancora una volta l'innovazione ha creato una discontinuità la scoperta di Zoro fatta da ENI due anni fa
Che ha in qualche modo cambiato le logiche di guardare alla Regione e state innanzi tutto una scoperta che deriva da una capacità di innovazione
Nel modo di ricercare gli idrocarburi in quell'area
C'è però un altro fattore che il fattore materialità coi il lo sviluppo di questo giacimento molto accelerato che entrerà in produzione a brevissimo
Ad appena poco più di due anni dalla scoperta un Moon Records soluto se se guardiamo allo standard vede diciamo dello sviluppo dei giacimenti
Ebbene questo farà potrebbe costituire un catalizzatore per lo sviluppo dell'India dell'intera dell'intera area
Perché il gas nelle acque profonde come diciamo il diciamo alla che la caratteristica dei giacimenti dell'area ha un problema di costo di produzione come come come stavo dicendo e è un onere di realizzazione di infrastruttura che aggiunge costi e questo diciamo pone uno uno svantaggio indubbiamente al gas per arrivare i mercati di destinazione
Però qui voglio fare fare una una precisazione in mercati di destinazione di questo gas sono innanzitutto i mercati regionali
Ovvero
Il nelle scoperte del del mercato
Del Mediterraneo orientale
Sono una ricchezza innanzitutto per la Regione cioè per i consumi per le popolazioni della regione che hanno in questa risorsa l'opportunità ecco di cambiare la logica di sviluppo quindi di beneficiare di un gas
Domestico o comunque molto vicino che quindi è una fonte a basso impatto ambientale con cui possono alimentare la loro crescita dei consumi alcuni dei dei dei paesi dell'area hanno una grande un grande consumo di olio di petrolio e di carbone ma hanno dei piani di sviluppo del carbone per alimentare alimentare la loro domanda elettrica e col diaspora presentare un'alternativa
Diciamo ecco ambientalmente sostenibile per questo questa risposta insieme naturalmente alle rinnovabili che non sono in concorrenza ma in di grande complementarietà in quanto l'area e ricca di di di rinnovabili quindi assieme possono dare una risposta ai consumi energetici e offrire alle rinnovabili una diciamo così una possibilità di mantenere livelli di esportazioni elevati ecco Rocco la lo sviluppo congiunto di infrastrutture tra i Paesi dell'area può offrire dello quell'opportunità di collaborazione e di vantaggi reciproci per offrire al mercato sia domestico e sia internazionali come l'Europa un gas competitivo con gli altri e quindi diventare un Hub del gas come come perché può diventare un polo di di produzione stime della dell'Osservatorio meriteranno dell'Energia dicono come le potenzialità di esportazione di quell'area una volta risolte le i consumi diciamo della regione di circa cinquanta miliardi di metri cubi che sono grossomodo il dieci per cento dei consumi europei quindi un'area significativa da questo punto di vista certamente non sostitutiva di altre fonti esistenti ma sicuramente vanno in quel in quella chiave di diversificazione energetica
E e di maggiore collaborazione sponda sud sponda nord che diciamo di cui si è si è parlato molto bene ecco concludo dicendo effettivamente la Regione ha bisogno di diciamo di strumenti ricette nuove una maggiore integrazione e fondamentale anche per l'iniziativa privata e per come dire non non c'è iniziativa privata se non c'è un uno scambio a livello regionale come diciamo così sarebbe auspicabile per sviluppare un mercato di mezzo miliardo di persone che offrono grandissime o per opportunità anche per l'Europa grazie mille
Grazie grazie molte a
Armadio speranza in questa prima tavola rotonda si è conclusa il mio compito e si è concluso anche in termini puntuali mi fa piacere in grazie ancora presidente
Cingoli è visto che l'ho citato prima per farvi sorridere vorrei dirvi che nel frattempo stante la mia dichiarazione di a diciamo insomma insofferenza nei confronti di Twitter Cipro ecco mi è diventato anche lui mio follower che naturalmente diventerò anch'io loro fondatore prego buon lavoro passa la la la parola al al collega bassi s'è c'è un intervento però veramente brevissimo
Non sono previsti
E nel a diciamo che i commenti sono previsti alla fine della della dell'incontro ad adesso dobbiamo dare la parola alla alla nuova tavola rotonda Grada alla fine dell'incontro ci possono essere i commenti ben grazie
Dunque allora intanto io
Ringrazio il moderatore che ha svolto brillantemente compito insieme tre interventi che credo si siano integrati bene l'uno con l'altro offrendo un panorama complessivo in queste tematiche su cui come già stavo come ho ricordato data l'anno passato abbiamo avevamo cominciato a lavorare insieme ora io inviterei il i relatori
Cedere il posto
Alla nuovo Pannella moderatore Andrea Bassi intervengo Rossella Monti erano Adrara
Segura il babbo Romolo mi scuso Gianluca Di Pasquale Hamid e e Ali e Salvatore dal polso prima delle conclusioni che porteranno colgo l'occasione per ringraziare della presenza l'onorevole Piero Fassino presidente cesti
Di cui la cui rinnovo i ringraziamenti per la collaborazione che abbiamo avuto cui stiamo sviluppando un rapporto molto intenso dico e laggiù dottoressa Sabina Ratti direttrice del Fondazione ENI Mattei che ma Matei enti che
Con cui anche giorni scorsi abbiamo avviato un discorso interessante di collaborazione che c'ha ospitato nei giorni scorsi ora quindi io chiedo il il
Il posto anche perché sul tavolo e pieno che non può ottanta
Abbiamo abbiamo un tavolo numerosa si
Bene allora io ringrazio il gli ambiti singoli anche per quest'anno una breve introduzione ringrazio i moderatori del diciamo ringrazio anche moderatori del del precedente panel collega Ludovico che devo dire è stato fantastico bravissimo nel nel rispettare i tempi speriamo che anche noi siamo anche noi di essere altrettanto bravi diciamo che i il i nostri lavori proseguono sostanzialmente seguendo quello che il filo rosso
Di di tutto di tutta questa iniziativa quindi parleremo di risorse naturali nuove tecnologie e di blu economico e in questo pannello ci sono molti Esperti di acqua quindi quindi il tema fondamentale che affronteremo sarà trascorre l'acqua
Anche io devo dire che sono rimasto molto colpito molto interessato dal da quella che la prospettiva di questo convegno ossia la possibile Fofi no oggi noi siamo stati abituati a ragionare di dei conflitti che sono nati attorno alle risorse naturali e poter ragionare invece di quelle che sono le di quella che è la cooperazione nulla le collaborazioni che possono nascere invece partendo dalle risorse naturali
è effettivamente un una una prospettiva nuova un è un cambio di prospettiva
Cura siccome il tempo che ne abbiamo a disposizione molto breve io non diciamo entro essere tra virgolette feroce nel nel togliere la parola nostri errori quando sforeranno applico la stessa regola come spesso e quindi do la parola direttamente al primo relatore che la dottoressa Rossella Monti Passamonti
è un esperto un esperto internazionale sull'aspetto sul governo delle risorse ambientali dell'acqua ed è membro del comitato direttivo dell'associazione Idro tecnica italiana e membro del comitato scientifico di acqua labbra
Ed esperto dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan ora io come regola d'ingaggio dire che faremo in questo modo nel senso che la dottoressa delle slide
Io tra una dieci dodici minuti la visto che siamo a dieci dodici minuti e poi le darò un quarto in un altro paio di minuti per le le conclusioni prego
Grazie
Grazie
Ringrazio gli organizzatori i ragazzi presenti spera questa iniziativa a vuole offrire degli spunti per le
Futura programmazioni io vorrei portare l'attenzione sul tema dell'ambiente di come l'ambiente sia nevralgico della programmazione per lo sviluppo perché una mancata gestione ambientale
Porta al del Sviluppo e inizierei semplicemente offrendo che in queste ore ho visto grama
Che rappresenta l'Internal displaced Pipoli profughi
A causa di conflitti e violenze rispetto a quelli invece per cause naturali quindi disastri naturali gli ordini di grandezza sono completamente diversi
Se qualche milione quelli dovuti ai conflitti parliamo di decine di milioni per quelli che sono invece profughi da disastri ambientali
Il disastri ambientali così come il conflitto comportano Terry povertà la perdita di tutte quelle che sono le proprie proprietà
Il l'andare a vivere in campi come questi ma soprattutto si perde la speranza per il futuro
Che l'ambiente sia un fattore centrale in quello che sono i termini di governance
Del del sistema
Sociale è un qualcosa che è noto dal mille novecento settantasei col metodo riporta pubblicato dal Club di Roma purtroppo rimasto inascoltato poi ripreso più recentemente con lo sterno e Rio Orta e finalmente a acclamato accolto con i risultati portati al board Water Forum del due mila e quattordici poi ripresi dal imponente rapporto recentemente pubblicato dalle Nazioni Unite quindi si riconosce nell'ambiente in tutte le sue accezioni
Gli affetti che ha sulla società sulla finanza sulla sullo sviluppo più in generale
Vorrei portare un esempio così oramai diventato classico di come l'ambiente
In influisce il fattori di di sviluppo e di stabilità sociale il selle costellato da tutta una serie di spot di micro conflitti sull'acqua sul controllo delle risorse
E si sovrappone quasi perfettamente con quella che è la mappa della fame rissa Elite che allora Insinna insieme
Danno origine al cosiddetto arco di instabilità cioè l'autostrada
Per tutti i traffici illeciti per il terrorismo purtroppo come se stiamo tutti i giorni a quella che è anche la tratta dei migranti che raggiungono poi le coste del Mediterraneo lo stereo adesso l'attenzione sull'Afghanistan dove le sto lavorando degli ultimi due anni
è un Medioriente un po'allargato nella visione ma l'Afghanistan a un fattore centrale anche in tutti quelli che sono i processi geopolitici nell'aria mediorientale
E
Anche in un Paese come l'Afghanistan vessato da quarant'anni di conflitto
Abbiamo che i nuovi profughi interni all'Afghanistan
Sono sì dovuti al conflitto ma una parte preponderante circa un quarto è dovuto a disastri ambientali
Anche in un Paese come l'Afghanistan quali sono i disastri ambientali abbiamo ci accomuna l'Afghanistan il dissesto idrogeologico quindi frane alluvioni
Siccità valanghe ovviamente condizioni estreme di climatiche
E terremoti
Il
I disastri ambientali risultano come dicevo già in un termine di povertà ma è un termine di povertà non solo perché si è perso tutto in occasione dell'evento ma perché entra si entra in un loop di emergenziale e nel quale vengono a mancare tutti i servizi e in un sistema a catena
Il fattore salute viene coinvolto fattore salute pubblica e questi sono dati dell'OMS e ci mostrano che se il circa sei per cento delle morti in Afghanistan è dovuto al conflitto abbiamo che
Le morti legate invece a cause naturali come di malattie legate all'acqua e circa il ventuno per cento
Di questi abbiamo delle malattie che colpiscono particolarmente i bambini e il quarantasette per cento dei bambini in Afghanistan che vivono in condizioni di emergenza o in zone rurali sono affetti da diarrea
E la diarrea a sul lungo periodo gli stessi effetti della denutrizione perché viene a mancare l'assorbimento di alcuni nutrienti fondamentali
Ed è scioccante leggere sullo choc quei per riporta delle della World Bank
Come
Questi l'effetto di malattie legate all'acqua quali la diarrea inibiscono
Lo sviluppo cognitivo quindi il rischio è che il quarantasette per cento di quei bambini se sopravvivono alla malattia
Diventino degli adulti con delle capacità quali non quelle attese e se noi pensiamo che l'Afghanistan ha una popolazione la cui età media e circa ventidue anni poi capite che l'ambiente
Nega lo sviluppo della società e soprattutto diventa un fattore che inibisce ogni altro intervento di cooperazione adesso per mi sposterei su un'altra area invece più tipicamente mediorientale abbiamo la striscia di Gaza
Anche questa è una professata dal conflitto da troppo tempo
E
Anche in questo caso per quanto non abbia trovato purtroppo dei dati significativi per lo meno uno dei campioni omogenei su quali può troppo potervi proporre dei dati certi di diciamo
Morti a causa del conflitto piuttosto che a malattie legati a fattori ambientali però sicuramente le criticità
Le emergenze ambientali sono no abbiamo quelle il relative all'acqua
In termini di qualità e di quantità ma soprattutto di assenza di potenziale di Energia anche in questo caso di quantità e di assenza di potenziale nonché l'alle alle attori età della fornitura elettrica perché dipende da terzi
La popolazione lo voluta inserire nelle emergenze ambientali perché la densità di popolazione che caratterizza la striscia di Gaza è di per sé insostenibile abbiamo una popolazione a densità di popolazione Licci oltre cinque mila ottocento abitanti per chilometro quadrato Vito giusto un termine di confronto
In Europa l'Olanda e la più popolosa in termini di densità e non raggiungiamo i quattrocento abitanti per chilometro quadrato
E poi naturalmente fattori estremi il conflitto è una condizione al contorno determinante ma non è una condizione di emergenza ambientale
Questi fattori sono ovviamente interconnessi tra di loro
Alla stessa stregua dell'Afghanistan hanno effetti devastanti sulla salute pubblica
Provocano la la vita in uno stato emergenziale e di conseguenza ad emergenze di governo dei servizi che di fatto risultano ingovernabili
E adesso non abbiamo il tempo di entrare su questi dati che mi sono arrivati dalla da un caro amico
Capo della Palestina Water Authority a Gaza ma potete vedere che sono centinaia di migliaia le persone che rimangono influenzate nella loro
Voti di Anita dalla carenza dei servizi ambientali nella striscia di Gaza
Un altro aspetto
Essenziale nella gestione ambientale è la capacità di poter valutare gli affetti degli interventi che si
Programmano per lo sviluppo
E tornando sull'Afghanistan
L'acqua gioca un ruolo fondamentale nell'Afghanistan National Peace and appello mentre framework che il piano di sviluppo approvato discusso
Dell'ottobre due mila e sedici alla conferenza di Bruxelles e sostenuto da idolo non lo so internazionali
L'acqua entra in modo determinante naturalmente su quello che il programma di sviluppo energetico quel puntino nero in centro alla foto da satellite l'Afghanistan
Perché l'Afghanistan è uno dei Paesi con il la più bassa fornitura elettrica pro-capite a dispetto dell'altissimo potenziale invece energetico
Sia interni delle lettrici sia solare sia geotermici sia vento ma per se parliamo di acqua concentriamoci solo sul geotermico
Scusate solo sull'idroelettrico ventitré mila meno adatti Hilti potenziale di questi ventitré mila megawatt per il piano di sviluppo prevede la nuova la generazione ex novo di di potenza di mille centocinquanta Mw nei prossimi cinque anni e poi naturalmente a crescere
Altro aspetto dove l'acqua entra in modo determinante naturalmente nel piano di revisione agricola dell'Afghanistan perché è l'Afghanistan a una territorio inadatto per coltivazioni intensive insufficiente per alimentare trentun milioni di persone
E le coltivazioni si alternano in un pendolo tra siccità e ed alluvioni da cui la necessità di potenziare i termini rigori
E lì nelle previsioni si si replicheranno tre milioni di è Tari nei prossimi cinque anni con l'intenzione di raddoppiare questa superficie entro i successivi dieci anni questo per superare l'emergenza
Di sicurezza alimentare e che in Afghanistan è estremamente grave purtroppo però nella approvazione nel sostegno a questi programmi è stato trascurato il fattore Idro politico
Questione che ho sollevato a maggio a Kabul il nell'ambito del convegno nazionale sull'acqua e che ha trovato il plauso delle politiche e dei tecnici locali
L'Afghanistan dovette immaginarla come una sorgente in centro all'Asean da cui nascono i principali affluenti ai più grandi fiumi che attraversano l'Asia centrale si tratta quindi di fiumi internazionali
E e l'Afghanistan attualmente utilizza circa il trenta trentacinque per cento delle proprie risorse idriche la stima è così qualitativa perché non esiste più un piano un sistema di monitoraggio in Afghanistan è stato distrutto con l'invasione soglie sovietica e mai più ripristinato quindi sono stime così a spanne diciamo
I fiumi che ha che caratterizzano i banchi quattro bacini che cinque bacini scusa quattro sono quattro quelli principali Baccini che caratterizzano l'Afghanistan sono quelli dell'Helmand
Termina la sua corsa in ira Anna
Quindi attraversa da nord est a sud-ovest l'Afghanistan terminando in tutta una serie di abusi quindi una zona zone paludose al confine con l'Iran in una zona che abbastanza critica per gli equilibri
Diciamo geopolitici perché
Alimenta le Province sunnite di SISTAN e del ballo occitana in un Paese uscita come l'Iran gli interventi previsti sulla il ma anche quindi che potranno andare ad alterare il regime idrologico dell'Ermanna possono aprire dei fronti di conflitto con l'Iran
Peraltro l'Iran ha già al nervo scoperto per gli interventi che sono stati fatti dagli indiani sul fiume Hari Rud per e un po'più a nord attraversa era tant'
Sulla diga di Salman do tre sembra siamo io le ricordo soltanto che siamo dieci casi così ho finito andiamo alle conclusioni grazie
Quindi l'invito è sicuramente quello di rimettere l'ambiente al centro della gestione della programmazione per la cooperazione per gli interventi internazionali con questo io vi ringrazierà grazie per la pazienza per aver spora
Io ringrazia nota dottoressa Monti diciamo anche della sua interessantissimo analisi
La quale tra l'altro si è ricordato che non tutte le crisi non non tutta la mortalità e non non tutte le migrazioni coi Nas cono dei conflitti ma anche dalla scarsità dall'ufficio coi delle delle delle risorse su questo io darei la parola Adelio mandarla che professore di idrogeologia ambientale ecco mi sa che c'è qualche problema con le slide sessanta
Anche e non ad altre professore di idrogeologia ambientale e idrogeologia ha una cattedra alla Blatter da all'anno a
Del dello Zaka Battisti tutto formò tra esercito e l'università Ben-Gurion allora se il professore pronto ai fiorenti attenti
è ok
Perfetto allora do la parola al al professor ero
Segue movimenti anch'io ho quindi contro la catena X Fois ovaie Coppa istituti sono anche
O no argomento che vuole e non laica del gas dazio people irruente articles Oyster io case potenziato BE dentro Cengio vediamo chi muore o pietismo Hillman compì Kate però ai oppure detta pago il convincente almeno ex dati in casa potenziò Forbin peccato aliscafo collabori dice Sollazzo sto
Mi fai mandaci tuo probabile
Da single
De Gringoire vinte buste Grant
Declina conta su
Ho percepito
E cioè c'è qualcuno che ci può aiutare Juan
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Deciso prigioni UE o di e Mantova fuori appetibili Concilium
Il SFOR beyond votò Pupo ha già smesso Fabio Longo Nature divisa Nettunense decise risorse o patchouli esche Ostuni Sox già Stuppo vaglio bissando
Expo invece noleggiando de Agnolo venivano dall'amante
Tubi e Bava continuando Square
Fonti number Nicchio picnic sperpero sempre rilievo qui c'è Corinto del board e anche di un anche nei cento ed esule a stento e Ripa Di Falco sento Puocci udibili deliberò
Può riserbo con Sancho Milius e nipoti stacco Foggia
Water is forse no ma ci bitume Inc AMACI Milius poco foto coi lacci sfocia UFO che dice mosso bordo vi consiglio un il suo futuro da ciò era invece il ma anche
Water In the Middle East Ideas che Eros commodity is not just risorse
Iseo assieme a Kindu Jordan
Protestano anche Arciuli oltre comunali ci vuole esaurisce Soos e se con Moretti laico Oil & Gas Enda Next di fax
Mezzanotte X l'occhio
Casanova risorsa Offredi Formigoni fornì ai CEO e Nissan olio stop ai Fori oppure no ma in meno hanno quelle medie in ottobre del ricapitola Pippo pattuita del rischio
Meriti per la ronda Work and What Should I fui noti avvolge ampi poteri Faubourg
Ok
Come Chiti Vermont complesse MOC ampi chiarite lo che vanifica
Ormeggio vuoto risorse in d'origine Altran sbando i denari islamica invece di scarsi Ivo Viotto pretende chi gustato in con calchi lo ha influssi ricatto io vado è posto nel giorno dell'Ulivo
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Beh attribuiamo o no Inter Wind quei Göring muore è più lì derise Big D Alema io guardava o no resoconto corso border Water Resources in quei mondi
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No
What is what is vincenti
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Di sì of Galilei easy No Longer odori si cioè i per l'ok dato Isola dei territori cui so che arriva sopra incentivante si rialza e come mai si avvocato
E chi se lo Itas Sanjust esubero i più di Camp ENI intero nascerà o protesta mezzo vuoto Because e condito da P. istruiti Jōban dai devozione apparso fuori fuori dal mucchio De Sio Galilei derisa mitreo an incassano Time dei campi ben into the job degna in voto se sta le cose Pisoni sebbene no chilometri Josè uguali o il Po
Dance benevolo cioè
Bossi tibia in Changing dove dice no
Sax vernice a lei con la boxe saper Giancola Boy cent'orna Cevoli Sons Jas
Sorpresa Tudisco imponente davo il cui Contini io e Codigoro semper i pistoleri del pancreas tali è un personaggio nato il sole o dai fondersi io galere e dice no al fischio in mille in più o in meno ha sparigliato del prossimo ai più giovani
Fu un vuoto in lettera in più Twenty mio niente isole al campo impone Gambuto mezzo vuoto interne che alla babele di Pinter redento intensi no il tempo è buono potesse Bagheria
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E che continuiamo a farlo
L'esempio tipico è quello della Tunisia la Tunisia un Paese dove noi abbiamo avuto le primavere arabe che tutto sommato hanno prodotto un contesto democratico una nuova costituzione un partito Ennahda
Che è un partito che nasce affiliata ai Fratelli musulmani che si emancipata e stabilisce il criterio della laicità dell'impegno politico
Rispetto al tema religioso c'è una sorta di rivoluzione questo partito perde le elezioni va all'opposizione tranquillamente
Cioè in Tunisia
è stato fatto tutto quello che si doveva fare dalle primavere arabe in poi
Voi gli attenta non a caso la Tunisia è stata colpita da attentati ripetuti dal Pardo alla spiaggia eccetera eccetera il risultato qual è che se noi prendiamo la somma dei contributi
Pur promessi che i Paesi
Come il nostro hanno le rivolto verso la Tunisia vediamo che sono bazzecole e non ci meravigliamo se oggi il destro Lizzy sole vanno a creare un reclutamento incubi dove c'è una disoccupazione dei giovani in questi paesi mi dell'entroterra tunisino e l'ho fatto ottanta novanta per cento è chiaro che se noi non li aiutiamo questi problemi scoppiano su di noi
Allora se non è per solidarietà dovrebbe essere per intelligenza che noi ci poniamo questa questione e che ce la poniamo anche tenendo presente lei risorse energetiche che possono del Mediterraneo
Teniamo presente tutto quello che si muove in termine regia etico d'Algeria dalla Libia
Lab de del gas che si può creare e a cui ho fatto riferimento prima nella parte del Mediterraneo Luís più lontana il tema del tappo
Il tema dei nuovi prodotti dei nuovi pro ipotesi anche di che vengono dalla Turchia bene tutto questo deve essere affrontato con una strategia che finora non c'è stato
L'Italia credo che abbia una grande responsabilità una responsabilità perché noi siamo in prima siamo lì siamo rilevanti
Siamo rilevanti purtroppo rispetto ad altri Paesi come la Spagna che di fronte hanno la il Marocco un'Algeria noi abbiamo di fronte la Libia con tutti i problemi che in questi anni si sono prodotti a causa di una condizione a tutti voi nota per cui io penso che questi incontri servono a favorire una Presa di coscienza della comunità
Politica civile e sociale del nostro Paese e dell'Europa per fare avanzare un impegno concreto
Che almeno a parole oggi vedo ampiamente diffuso nell'Unione Europea però dalle parole come sempre bisogna cercare di passare ai fatti grazie
Grazie mille
Ragazze mille al presidente Casini chiedo diciamo scusa alla professoressa I sec. il Kimba Roma recupereremo il il il tempo perduto
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Grazie mille alla professoressa Kimba popolo è molto interessante diciamo anche il questo punto di vista ossia uno riuscire delle collaborazioni delle cooperazioni anche in quelle che sono tra di conflitto e due utilizzare le le commissioni tecniche quindi è la è la comunità scientifica
Per continuassi a parco tra parlare per trovare soluzioni che vadano al di là di quelle persone questioni politiche e geopolitiche la io adesso dare la parola a Gianluca Gianluca Di Pasquale
Euro diciamo di città leader di MS Yang e e fiuto si fissa advisor sempre dietro agli anni quindi o credo che a questo punto passiamo più che dal massiccio politica andiamo in in quella che è la sono i rispettivi tecnici e quelli dell'innovazione tecnologica di del del settore prego
Grazie mille grazie professor cinque però evitato grazie a voi per e di carne qualche minuto nel condividere alcune alcune idee forse io sono il meno dentro diciamo le dinamiche dell'area politica mi occupo
Mio background piume diciamo ingegneristico tecnico lavoro per un'azienda con una multinazionale che fornisce servizi prevalentemente di advisor di di in campo in campo finanziario quindi cerco di dare un taglio
Diciamo un po'complementare rispetto a quello dei colleghi che mi hanno preceduto già dal titolo si capisce mi fu mi focalizzerò affonda lentamente su alcuni modelli di finanziamento quindi mi ricollega rompo all'esigenza anche mostrata dall'onorevole Casini dirglielo investire risorse poi ci sono le risorse da mettere su questi su questi Paesi in particolare sulle infrastrutture
E l'infrastruttura idrica se non la più importante sicuramente tra le più importanti poi c'è un'altra parola che ho aggiunto a questo titolo che è Smart perché vediamo
Che come giustamente anticipato abbiamo un con con una componente Nuova raggiungere in questa in questa storia che abbiamo già realtà un po'assaggiato nelle delle precedenti due precedenti interventi
Parto da
Non lo so spero molti dati sul contesto guardando in avanti il trend di popolazione
Ci dovevano faceva far pensare che abbiamo un problema di stress idrico oggi ma lo stress idrico dobbiamo aspettarci o Ford Zonta è un po'più a dieci a vent'anni ancora superiore
E dove dobbiamo trovarci Osto tra essi del crociato superiore perché ci troveremo con due tre miliardi di popolazione in più al due mila e cinquanta
E questi due o tre miliardi se voi vedete la il rapporto tra il grigio scuro grigio scarpe uso scura quelle sue popolazioni che vivono nelle aree urbane saranno prevalentemente in are
Urbanizzate parlavo l'altra sera con la collega che mi ha preceduto di Istanbul è una città che vent'anni fa aveva qualche milione di abitanti oggi stampone fa totalizza oltre quindici quindici milioni quindi arrosto essi dico sporcare
Su su aree urbane Soirée urbane
Quindi avrò bisogno sicuramente di più i più infrastrutture
L'area mena quindi che che riguarda quindi da lista ma anche il Nordafrica non non spendo più più di tanto però troppo tempo è sicuramente quella soggetta a maggiore stress idrico la falda acquifera
In queste aree si sta abbassando la velocità incredibile l'evaporazione del del del dell'acqua da risorsa negli ultimi anni in quell'area raggiunto una capacità che qui Valente a quella che viene che viene immagazzinata nell'intero Mar morto è chiaro che qui siamo in una delle aree più critiche come già osservato da dagli altri relatori o troviamo la soluzione qui o altrimenti continueremo a anziché a cooperare a confliggere
In che modo protesti infrastrutture vengono realizzate con quali meccanismi di finanziamento danno ricette abbiamo fatto noi però come Why insieme la fondazione
Rockfeller risulta che la maggior parte dei progetti abbiano dei meccanismi dietro il PPP quindi Paul partenariato Pubblico al pubblico privato come principale con principale strumento le infrastrutture per infrastrutture funzionano così questo da diversi da diversi anni quella idrica è particolare perché a un a un a una richiesta di capitale di investimento a metro di a metro di di di realizzazione che è doppia rispetto agli investimenti di altro Utility come per esempio quel campo del l'energia il costo di gestione sono confrontabili ma quando ti diamo un un un metro un chilometro di di tubazioni libri che ci costa più del doppio è una rete una rete elettrica
E quindi questo pone un problema non indifferente
Cosa abbiamo abbiamo però degli strumenti in più oggi abbiamo nel cassetto quanto meno del nel cassetto gli attrezzi abbiamo degli strumenti in più che ci vengono dalla tecnologia in parte in particolare ci sono due trend che negli ultimi dieci anni c'hanno fatto cambiare il nostro modo di vivere nella nostra quotidianità ma che si applicano benissimo anche al campo
Del idrico abbiamo visto a spizzichi e bocconi del Penta sui precedenti mi fo credo sulle due in particolare uno sensori il Sen il costo dei sensori che ci consentono di monitorare l'infrastruttura
L'acqua che che che corre quanta ne viene giù eccetera hanno raggiunto Ramaj deposti talmente bassi che ci consentono di poter monitorare in maniera diffusa questa questo tipo di risorsa la seconda
Innova la seconda diciamo che deriva però dalla prima il fatto che avremo abbiamo una quantità di dati potenzialmente poté Europa integrati enorme e l'intelligenza artificiale che applicata su questi dati ci può consentire di fare un in una quantità di cose che dieci anni fa
Era immagina immaginabile di cito quattro uno Demel management giustamente se la risorsa è una commodity e va pagata e giusto che ci vuole utilizzo
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Seconda cosa siamo in grado di modellizzare un bacino acquifero che è la scala territoriale alla quale l'acqua Ca'evapora va in va nelle nuvole cade a terra
Fluisce nel terreno vale l'ago e il Cile qui siamo in grado di utilizzare i bacini idrografici il professore a dar è specialista in quello sicuramente
I suoi modelli c'è aiuto in questa direzione la terza cosa che possiamo fare è siamo in grado di comprendere grazie a sensori ai dati i cambiamenti climatici danno soltanto la macroscala ma anche all'amico scala
Sapevamo di cosa stava succedendo nelle aree di Miami
Con alluvioni eccetera diversi giorni prima questo ci consente di poter applicare adottare delle delle delle strategie di ad di adattamento ok
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E queste infrastrutture hanno dei costi ma grazie a tutta una serie di automatizzazione questi costi possono essere resi più efficienti perché abbiamo automatizzate una parte di queste di queste di queste di queste infrastrutture d'accordo
Per fare che cosa ma per fare una quantità il commesso volutamente dei nomi delle aziende ex totalmente sconosciuti ai più per lo scampato Rando di i grandi aziende ci sono diverse aziende che stanno lavorando piccole medie che stanno lavorando su sui software per gli Analytic s'sul trattamento delle delle acque e sui sistemi di irrigazione
Per poterli controllare sulla conservazione e sulla sulla quale si pensare quindi la quantità di applicazioni che possiamo fare per gestire una risorsa scarsa
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Ma quel legame sia anzi a menti P. tecnologia finanziamenti con ci consente questa combinazione di questi due di questi due diciamo sul strumenti ad uno finanziario l'altro tecnico ci consente fondamentalmente di fare due cose uno di gestire il rischio il rischio che si porta dietro la realizzazione di queste infrastrutture ma anche la gestione ma anche la costruzione il rischio tecnologico che c'è dietro l'ha rivisto i domanda di stile meglio dischi e l'altro di gestire meglio i benefici
Se io non so
Qual è il beneficio che ho nello scambiare venti metri cubi d'acqua da un Stream con cinquanta metri cubi d'acqua upstream come era nel caso suo che ho visto diciamo una slide precedente
Non sull'inno dei né di misurarlo né di poterne valutare i benefici e difficile per usciamo a trovare un accordo ci sconteremo sempre sull'arancio
Ma qui dobbiamo capire che siamo in grado di poter dire che l'arancio forse a me interessa un pezzo di buccia all'intenso un pezzo di polpa ma se lo vediamo da fuori non sono in grado di di tagliarlo questo edificio e quindi ci consente Herat ecologia e soluzioni di poter gestire rischi
E e beh capire bene quali sono i benefici quali sono i meccanismi oltre al parcato pubblico privato che ci consentono di Pol Pot lo finanziare queste queste soluzioni non lo è anzitutto ci sono in tre in bond i social bond
Strumenti di performances contratti cioè e non esiste più il modello per cui una pubblica un soggetto pubblico a fronte fa un investimento lo mette mano al primo fa una gara più o meno fa ampio meno grande più o meno piccola la mette in mano soggetto privato e poi dice ok quando ha definito ci rivediamo con quali risultati io sono disposto a pagare sulla base delle performances della tua infrastruttura ha ha portato ha portato e altri strumenti
Quando chi è che ha cominciato già utilizzarli chiaramente esperienze ciò sono abbastanza recenti vengono provengono dalle dagli Stati Uniti
Questo lutti liti del del del del del Dell'Acqua di di di Washington in questo caso sia Washington sia New Yorker ma anche San Francisco il problema della resilienza dei non dazioni eccetera è molto forte ha utilizzato meccanismi come green bond e social bond paralizzare infrastrutture critiche di adattamento climatico legato alle risorse alle risorse idriche d'accordo
Ma se guardiamo diciamo più più da vicino su Paesi diciamo diciamo non non non eccessivamente ottanta americani non forse non non hanno ancora sulle infrastrutture idriche ma in altri campi l'educazione
Dei bambini e dei ragazzi svantaggiati nello sviluppo femminile eccetera ci sono qui esempi di altri paesi come l'India il Messico il il Sudafrica in cui i nuovi meccanismi finanziari sono stati utilizzati
Quindi io pongo un paio di diciamo Spi suggestioni per l'altra discussione il primo è questi finanziamenti questi nuovi modelli hanno bisogno comunque di un garante perché abbiamo bisogno di comunque che sia un investimento privato una garanzia dietro a maggior ragione se sugli investimenti che vengono in are di conflitto di stabilità eccetera
Non c'è una soluzione unica dobbiamo lavorare però di più sicuramente con le banche internazionali Stati sovrani ma anche con i fondi con i fondi di aziende di agende private più o meno in in joint ventures la seconda cosa
I dati
Tantissimi i progetti che avete di
Sto qui oggi partivano da dobbiamo fare uno sesso e dovevo fare un monitoraggio dobbiamo fare bisogna renda sistematica questa roba qui perché altrimenti continuiamo a misurare pezzetti di un'infrastruttura e difficile che riusciamo a fare operazioni anche finanziare un po'più complesse io vi ringrazio
Grazie a Gianluca Di Pasquale noi oggi parliamo di Medioriente ma mi verrebbe quasi da dire che non è che in Italia siamo ancora così avanti con Pluto con utilizzo di queste tecnologie notiamo anche noi abbiamo qualche bel problema con abbiamo proprio io mettevo gli acquedotti
Bene se la Roma non volevo essere scortese cerca bene io a questo punto avrei la parola ad Hamid Alina e professore e direttore del dipartimento di politica pubblica amministrazione all'università americana del Cairo
Prego
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Ha anche Battisti gli Ford Ka in tristi giù
Dunque Thérèse Santoro goffa ma Canesi andata né internato Dachan presto pagata da disdetti visto porti bene interna c'era Caminiti Andena con me come invece
Quando Luca De Midilli istruì considera dà adito Walter resa io noterete faceva tappa Play scempi Quatraro Isacco Magatti a spinse mai richiesta scritta ha derisa pesce affonda economic growth
Ante Polluce Trisciuzzi a svoltare Acclaim accenti
Al uso di dopo lucente Camurri stramba idea ex essi riuso da farti Lizards a cura o Cordelli che i cenni Weasel sui suoi tre no ha smentito proprio in vivo o morto compatibili
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Das anche somatici
Ringraziamo Hamid da Lippi
Kitsch anche spiegato l'importanza con investimenti infrastrutture e proprio infrastrutture parlerà Salvatore D'Alfonso che è un che dirigente del nastro per attiva dei progetti innovativi della rete ferroviaria poi
Ha
Circa ciò perché una un ingegnere di che Rfi parla in questo convegno lo spiegherà lui perché ha avuto anche altre esperienze
Ora io ad Alfonso Muciano parla di prima devo dire è stato facile profeta se nel senso va arrivando a ad essere l'ultimo intervento dovrà aiutarmi e recuperare il il ahimè il tempo il tempo perduto grazie mille
Sarà il Martirio della pazienza
Così rapido intanto ringraziamento al professor Cingoli che acconsentito insomma di essere qui presente
Se non siamo così benissimo ok
Spiego immediatamente perché
Diciamo così sono cui sono qui perché per cinque anni ho svolto la funzione di project manager e poi di programma manager
In una istituzione internazionale che si dedica principalmente al Mediterraneo che il segretariato dell'Unione per il Mediterraneo che ha sede a Barcellona e che una partnership di quarantatré Paesi
Che ricomprende quindi i paesi della dell'Unione europea i Balcani è proprio i paesi del sud del Mediterraneo
Gli sforzi io mi sono occupato sono ingegnere trasporti sta quindi mi sono occupato specificamente del settore dei trasporti
E il settore dei trasporti è molto vicino direi quelli di cui abbiamo parlato principalmente oggi e cioè i settori energetici vi spiegherò anche per quale motivo questo questa sinergia è possibile e può produrre effettivamente degli effetti estremamente importanti nella regione del Mediterraneo
Vorrei partire intanto dalla
Dal discorso della blue economy la blue economy è come sapete è un'iniziativa della Commissione europea che tende a rivitalizzare in qualche modo e apprendere a e a considerare la risorsa marittima la risorsa mare come una risorsa fondamentale per i Paesi che si affacciano sulle rive del Mediterraneo ma non solo per quei Paesi perché soprattutto nel sistema dei trasporti evidentemente riuscire a sviluppare
Politiche marittime che siano in qualche modo
Come dire
Molto produttive quindi che guardino ai porti guardino ai servizi marittimi sia passeggeri che merci è un elemento estremamente importante proprio per
Favorite gli scambi commerciali e quindi ridurre la le diseguaglianze che ci sono tra le due rive
Nell'ambito appunto della blue economy di questo diciamo così che possiamo considerare un elemento caratterizzante delle politiche dei trasporti nel Mediterraneo c'è proprio un elemento importante che è quello delle cosiddette autostrade del mare vedremo praticamente che queste autostrade del mare cioè il complesso dei servizi di qualità
Che collega no i principali porti del nord con i porti del sud del Mediterraneo sono l'ossatura portante di quel concetto di trasporti di visione integrata dei trasporti nel Mediterraneo stresso
Praticamente cosa succede oggi succede che
L'Africa
A una sua politica dei trasporti una politica dei trasporti che e contenuta è stata diciamo così pianificata
Dal Ida dal dal programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa un programma estremamente importante estremamente
Ne come dire molto molto molto
In importante insomma molto decisivo direi per il continente africano perché è stata affrontata sostanzialmente la la visione della rete come una visione complessiva
Una visione complessiva che tende chiaramente in un in due orizzonti un orizzonte a medio termine che il due mila e venti che ormai è diventato chiaramente
A breve è un orizzonte invece a più lungo termine che il due mila e quaranta
A colmare tutti i gatti pro in tema infrastrutturale in particolare
La prima cosa che si vuole fare costruire un reticolo di strade e di Autostrade praticamente che riesca a chiudere in qualche modo a saldare
Tutti quanti i missing links del continente riesca quindi a collegare le maggiori città i maggiori centri
Tra di loro e soprattutto con i porti ecco gli ero porti quindi con i punti di corrispondenza diciamo così e di contatto in qualche modo del e del continente con il resto del mondo
La cosa estremamente importante è che questa politica ricomprende anche la politica cioè di questa ricomprende anche la parte settentrionale del Mediterraneo ed in particolare ricomprende
Tutta la parte trans magrebina
E il collegamento tra il Maghreb e il ma ricevette parlo sostanzialmente dell'autostrada tra asma tre binari
Del sistema ferroviario litorale che al più o meno la stessa lo stesso andamento della parte ferroviaria
Parlo anche diciamo così della realizzazione del potenziamento dei porti e di tutti i sistemi logistici
Al tempo stesso l'Europa
Fa anche lei la sua politica basata anche essa su questi corridoi basata su corridoi
Multi modali quindi all'interno dei quali ritroviamo strada ritroviamo ferrovie ritroviamo i porti gli aeroporti i centri logistici più importanti e quindi una politica sostanzialmente che anche una sua governance perché per ognuno di questi corridoi c'è un coordinatore
C'è un uno steering Committee quindi un una struttura che segue in qualche modo gli sviluppi e gli investimenti del corridoio ci sono poi le politiche di incentivazione dei paesi a realizzare infrastrutture in questi corridoi che sono appunto le politiche di cofinanziamento
Che con delle col periodiche evidentemente la la Commissione europea predispone prepara dal punto di vista invece del dell'Africa è l'African deve lo pendente che svolge la sua funzione in qualche modo di coordinamento di queste diciamo così di quelli Investimenti
Quindi a questo punto che cosa manca a a mio avviso manca il fatto che le due politiche sostanzialmente non si parlano tra di loro si tratta praticamente di politiche che hanno
Praticamente gli stessi la stessa modalità
Di essere poste in campo di essere poste in essere vi ricordo anche una cosa estremamente interessante le politiche africane di sviluppo di questi corridori non guardano soltanto al corridoio
Trasportistico ma fanno del corridoio anche un corridoio multifunzionale nel senso che ricomprendono all'interno del corridoio anche le Petit energetiche le reti elettriche per esempio le reti di cavi a fibra ottica e quindi seguono in qualche modo l'infrastruttura lineare e quindi non portano soltanto un vantaggio dal punto di vista proprio della mobilità del favorire la mobilità che un elemento certamente fondamentale ma portano anche il vantaggio praticamente di distribuire nel territorio la banda larga di distribuire il territorio le reti energetiche e voi sapete che in Africa si tende a realizzare anche piccole reti energetiche ma il queste piccole reti energetiche che sfruttano le energie innovative come il solare e soprattutto è l'eolico
Un giorno praticamente possono diventare elementi di questa rete lineare più grande e quindi c'è evidentemente anche una è una visione di progressivo
Di progressivo perfezionamento in qualche modo della rete stessa
Quindi qual è diciamo la visione complessiva la visione complessiva una visione nelle quali nella quale ci potrebbe essere quindi una politica comune basata possibilmente su una governance condivisa
è un riassunto nella e nella quale chiaramente le autostrade del mare quindi collegamenti marittimi fanno parte del d'una e dell'altra delle due reti questo piano comune l'ho immaginato praticamente possibile
A diversi livelli a un livello istituzionale dove
L'Unione africana e l'Unione per il Mediterraneo che come vi dicevo a a Barcellona questo organismo che riceve i progetti concreti e li valuta evidentemente potrebbe essere diciamo la la struttura istituzionale
Unica di
Collage di questi due mondi attualmente completamente separati
Lei è agenzia e quindi il segretariato dell'Unione per il Mediterraneo è l'agenzia che coordina sostanzialmente che il braccio operativo dell'Unione Africana potrebbero invece essere le agenzie operative
Che guardano evidentemente i Progetti guardano a tutti gli elementi diciamo strutturali ed infrastrutturali e cercano di coordinarli a livello invece non tecnico ma finanziario potremmo avere sostanzialmente tutte le banche che sono presenti nello scacchiere del Mediterraneo e che in questo momento a diversi livelli e unilateralmente cioè Stato per Stato
Attribuiscono determinati finanziamenti a ai vari progetti potrebbero invece costituire un panel di istituzioni finanziarie che potrebbe a questo punto guardare all'ingegneria finanziaria
Sì dei progetti nazionali ma soprattutto di quelli transnazionali pensate che oggi il il il commercio tra i Paesi del Maghreb
Intera diciamo così quello che dovrebbe avvenire per per via diciamo così Land quindi per via terrestre
E solo il tre per cento rispetto al commercio complessivo che il Maghreb fa con gli altri attori quindi
Questo è in praticando il mio così può e vuole essere un po'il mio suggerimento
Chiaramente si pone un problema molto importante a questo punto una volta che questa queste reti vengono realizzate come si può attuare la governance chiaramente in una modalità credo abbastanza simile a quella diciamo così che l Europa propone per i suoi corridori tenne per i suoi corridoi diciamo così costituenti il core network trasportistico potremmo quindi immaginare anche per per l'Africa questa
Opzione
Multilivello nella quale praticamente il corridoio viene gestito poi ad alto livello dagli stakeholders più importanti quindi dalle istituzioni e nazionali tra di loro insomma in contatto
è invece ad un livello più operativo da una serie di stakeholder che possono essere in qualche modo organizzati in forum così come succede qui in Europa e altri elementi
In altri diciamo così e elementi eventi tematici
Per quanto riguarda questo chiaramente richiede una tecnologia che sia in qualche modo resa disponibile la tecnologia esiste già perché esistono tecnologie innovative
Che sono attualmente in uso in corridoi stradali multi modali americani che consentono una gestione assolutamente integrata dei territori il collega Di Pasquale faceva riferimento proprio alla quantità enorme di dati che oggi sono disponibili a bassissimo costo il problema importante associarle utilizzarli bene
Questa utilizzazione potrebbe per esempio consentirà di gestire un corridoio multimodale
Avendo per esempio una percezione della imminente congestione così come cerchiamo di prevedere i i temporali o comunque le le le gli eventi catastrofici
E quindi realizzare in qualche modo anche un è vero eventualmente in tempo reale quegli aggiustamenti che possono essere causati da eventi puntuali o da eventi programmati che consentono la gestione completa del corridoio spesso
E questo è tutto io vi ringrazio tantissimo
La io ringrazio ringrazio dub Fonzo e a questo punto
Abile o chiudere
Va bene allora ringrazio tutti ringrazio
Ah ok infatti volevo dare la parola Caruso Accornero scientifico di questo di questo del del convegno del per la chiusura perfetto grazie mille
Scusa ma
E c'è stata da parte degli uffici tecnici del Senato
Ma non avvenimento successivo
L'invito a chiudere rapidamente i lavori e quindi do la parola Carrizo per qualche breve accede alle conclusioni grazie
Azionisti e vorrei ringraziare e Carrera olio per il prezioso lavoro di connessione che ha fatto con tutti i relatori essenza di cui questo convegno non avrebbe avuto il livello che credo posso dire ha raggiunto
Graziani chi lasciato in un secondo esattamente ringrazia e anni di Cingoli e tutto lo staff tredici poco avermi dato l'opportunità di contribuire di contribuire a questo convegno che come come si è visto aveva una avevo un obiettivo decisamente ambizioso decisamente ambizioso perché e per per per capire il quale vorrei fare riferimento a un termine che io amo molto che ha utilizzato questa mattina all'inizio della nostra giornata è sotto vietare Amendola e lo posso citare senza paura di essere chiamato come quelli del primo banco come si faceva scopre che tanto la CEE
è la parola multiverso no e Lella però molti verso ci dà l'idea di qualcosa di universi i diversi che sono tra loro alternativi l'idea di questo convegno l'idea resta lavorare questo convegno è quello di andare al di là di cui si riversa alternativi badi mettere insieme in un'unica visione complessiva con alcuni alcuni mondi che per molto tempo non ci son parlati
Il mondo tecnico nel modo della sicurezza
Il mondo il bel mondo dell'ambiente speriamo che quindi io su perciò dico è stata ringrazio per avermi dato questa opportunità e ringrazio anche relatori che hanno mi hanno sopportato pazientemente quando abbiamo gestito quando al bar ci siamo un attimo coordinate sui contenuti ma adesso vorrei solamente dato anche la il tempo a evidenziare tre cose che secondo me son venute fuori e che sono fondamentali
La prima bevuta fu nulla prima venuta fuori molto chiaramente e il problema del finanziamento di Grandi Progetti dei grandi progetti su questi temi no sulla questa gestione delle risorse per il il tema dei grandi finanziamenti
E chiaro che è chiaro che le idee innovative quale sempre quelle dei bond o l'idea di coinvolgere le banche internazionali Heaven evidentemente primaria e allora allora probabilmente quando ci viene chiesto ci viene chiesto cosa
Dovremmo suggerire a questo punto approfittiamone c'è una sede istituzionale se l'Italia da l'anno prossimo sarà a presiedere l'OSCE che è un altro guru Vegezio per la sicurezza in qualità di presidente può convocare queste banche nessuno rifiuta nessuno rifiuta un invito di una organizzazione internazionale convocare l'Islamic Bank lavoro Bank la banca eroga disinvestimenti
Anche se sarà un invito inusuale per per capire finalmente quelle sedi rapporto che c'è tra sicurezza e finanziamento dei Grandi Progetti Occhetto questo diciamo una prima cosa che mi sento di dire mi sento di dire anche perché come ha detto giustamente l'ingegner Di Pasquale ci sono dei ma di progetti in cui soprattutto per i grandi costi fissi iniziali
Il pugile poi il privato da solo non ce la fa ha ragione il professor a dare quando dice l'acqua una commodity e quindi giusto pure atri attribuisse un valore però è anche vero economista non sappiamo che al pur deve espandere un determinato mercato abbiamo bisogno di un grosso investimento iniziale questo può avvenire solamente in alcuni casi dal pubblico e giusto che in questo caso anche grazie all'ecologia il pubblico
Si mette insieme al privato ma soprattutto e qua faccio riferimento molto quello che hanno detto le stesse che varò pure professorali
Noi abbiamo nell'area l'esigenza anche riguardare a progetti non ai grandi progetti che abbiamo in mente
Ma anche a a progetti di piccola scala questo non vale solo per l'acqua per questo ce l'ha ma vale anche per l'Energia e qual è il problema dei piccoli progetti delle piccola scala provate a piccola scala che più molto più difficile finanziarsi
Allora se il tema è il finanziamento il tè quindi la partecipo vita privata va Ban misurata anche alla luce delle differenti delle differenti Said siamo delle differenti
Misure di progetto così il primo punto quindi sicuramente lavorare sul finanziamento cercando di approfittare sempre questo suggerimento al Governo italiano dal profit hanno sull'anno prossimo mettere insieme queste bande secondo punto a questo e dei dati a questo punto è venuto fuori dalla relazione del di di dottor D'Alfonso d'incendi Pasquale ma anche della professione chi Baroque Lupo anche personali
E de anche forse c'è un po'di tutti di questo secondo panel ma anche da nella relazione dottor crea questa mattina
E il problema della gestione dei dati cioè invece è chiaro che noi non siamo più nel mondo delle audizioni io quando parlo come studenti nove sadico ragazzi non esistono solo di addizione
Esistono anche moltiplicazione le rilevazioni a Potenza non siamo nel mondo dell'elevazione a Potenza quindi sommare
Tante cose non ci porta a spiegare la realtà abbiam bisogno anche di alta e questo è il momento in cui appunto i dati ci consentono di fare questo ma evidentemente come noi tutti sappiamo in quell'altro mondo qualcuno verso quello dalla sicurezza nessuno vuole condividere i dati
Se voi parlate voi operatori delle sicurezza vi diranno nessuno condivide niente
E allora forse probabilmente che cosa dovremmo fare anche queste secondo suggerimento problem dovremmo fare un grande appello
Per una sorta di rubo l'espressione no invece della Food Security Force è il momento di parla della data Security cioè mettere in sicurezza
Una quantità di dati a livello globale o regionale su con i quali si possa lavorare
Io vi parla Rossella Monte curare indagato questo fatto e o e un Paese in conflitto come Gaza un Paese affoga ISE chiaramente manca di uno storico dei dati no
Ha detto per esempio la sua relazione ha ci ha detto che alcune delle cose che ha detto si dovevano bastare per forza sul stima perché la guerra sovietica la fragranza mi ha distrutto il monitoraggio ricordo bene
Quindi abbiamo bisogno di dati di conservarli quindi forse questi momento che tra i vari investimenti in cui è possibile trovare e trovare una una linea comune
è quello tifare una sorta di grande data bank
Regionale in cui tutti i dati che potrebbero confluire a questi progetti vadano essere organizzate farne un open source farne un public Domènech Cosimo e l'Europa fa adesso in tema di circa terza cosa e chiudo terza cosa e chiudo il Multiverso
E la capacità di non parlarsi tra mondi a volte un rischio un rischio di perdere informazioni una volta ancora opportunità perché come ha detto giustamente allora collegati varò blu
C'è un aspetto che determinate negoziazione determinati lavori determinate cooperazioni vanno avanti al di là di quello che la politica fa
No
Oppure presso la darà ricordato che certi ragionamenti sull'acqua si facevano ancora prima di porre dei processi de dei processi di pace ok qui vuol dire che a volte non possiamo hutu utilizzare l'opportuna dal Molise tumulti verso e questo che ci porta a dire come lo facciamo dobbiamo creare delle istituzioni che siano permanenti che non siano solamente di espressione governativa in senso stretto
E questo forse è l'acqua e la propria la sfida più grande perché ne abbiamo nel ragionamento nelle politiche mille Errani abbiamo sempre avuto anche per differenze di approcci delle politiche solamente intergovernative
Forse la grande sfida è quella di creare delle istituzioni così come abbiamo fatto in Europa anche con grande difficoltà non neghiamo
Delle istituzioni che siano permanenti che essi nascano da volontà politiche governative ma che nei fatti rimandano rimangano rimangano o autonome per certi aspetti questa domanda grande sfida di costruzione si di riforma istituzionale
Detto questo chiudo ringrazio
Nuovamente tutti anche adesso i partecipanti per l'attenzione in quest'ultima parole ancora gli anni che i cingoli per avermi dato questa opportunità grazie
Ieri
La brevità la concessione era focalizzazione che rauca dato esemplare e credo che con questo possiamo dichiarare chiusi questi lavori che però avranno un seguito nel senso ci sarà una breve sintesi
Che diffonde Remo nei prossimi giorni una sintesi più articolata che diffonderemo mentre una ventina di giorni e poi arriveremo a pubblicazione un ebook in cui gli interventi saranno pubblicati nella lingua in cui sono stati dati cioè non faremo traduzioni ma diamo non lingua in cui sono stati pronunciati ringraziamo tutti e ci scusiamo con i servizi del Senato se abbiamo un pochino sforato ma non troppo grazie